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Regione Campania
La mappa del rischio di fallimento etico
Relatore: Maria Scinicariello
Gruppo di lavoro: Andrea Buratti, Margherita Coppola, Sonia Moi, Fabio Monteduro, Anna Rabuano, Irene Salerno, Maria Scinicariello
Progetto ETICA pubblica nel Sud
Roma, 12 Aprile 2012
Ambito e destinatari
• Oggetto: Risk assessment applicato al rischio di fallimento etico
• Ambito di applicazione: procedimenti a titolarità e regia regionale per l’acquisizione di beni e servizi e la realizzazione di opere co - finanziati dai Fondi strutturali FESR
• Destinatari: Regione Campania• Soggetti preposti al controllo della gestione dei Fondi
strutturali FESR:– Unità di controlli (Rappresentanti controller I livello + AdG)– Autorità di Audit– Autorità di Certificazione
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Finalità del progetto
Prevenire i rischi legati alla gestione dei fondi aumentando l’efficienza e l’efficacia dell’utilizzo degli stessi;
Fornire un sistema di valutazione ai responsabili dei fondi per identificare le aree di rischio etico ed individuare le soluzioni di intervento più idonee;
Sostenere l'ente di controllo, responsabile del governo delle risorse pubbliche.
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Fasi e output del progetto
MAPPA ATTIVITÀ – CONTROLLI - RISCHI
Schede per la mappatura dei
controlli
Catalogo eventi rischiosi
Matrice impatto/probabilità
Driver di valutazione del rischio
Matrice controllo/rischio
Driver di valutazione del controllo
Il catalogo degli eventi rischiosi: esemplificazione
Matrice impatto – probabilità: posizionamento degli eventi rischiosi
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Matrice rischi – controlli: posizionamento degli eventi rischiosi
rispetto al sistema dei controlli
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Correttamente presidiato Sovra o sotto presidiato Inefficienza/Inefficacia del presidio Inefficienza/Inefficacia del presidio
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Il processo di realizzazione: punti di forza e punti di debolezza
Punti di forza
Elevato livello di standardizzazione e formalizzazione delle procedure di finanziamento e di controllo
Partecipazione dei diversi attori e livelli di controllo
Punti di debolezza
Mancanza di coinvolgimento dei ROO e dei beneficiari degli interventi
Punti di forza
Presenza di fonti accreditate a livello nazionale e internazionale
Coinvolgimento e interazione dei diversi attori del controllo (I e II livello)
Punti di debolezza
Difficoltà nel riconoscere il rischio etico per mancanza di cultura sull’etica
Mancanza di coinvolgimento dei ROO, dei beneficiari degli interventi e di altri attori istituzionali e sociali coinvolti nel processo
Punti di forza
Partecipazione dei diversi attori e livelli di controllo
Driver di impatto economico – finanziario identificato dalle procedure europee
Punti di debolezza
Mancanza di coinvolgimento dei ROO e dei beneficiari degli interventi
Assenza di serie storiche per rilevare puntualmente la probabilità
Mono dimensione nella valutazione dell’impatto
Mancanza di coinvolgimento dei ROO, dei beneficiari degli interventi e di altri attori istituzionali e sociali coinvolti nel processo
Punti di forza
Procedure di controllo standardizzate e formalizzate
Partecipazione dei diversi attori del controllo
Punti di debolezza
Elevato rischio di autoreferenzialità nella valutazione dei controlli
Mancanza di coinvolgimento dei ROO, dei beneficiari degli interventi e di altri attori istituzionali e sociali coinvolti nel processo
Mancanza serie storiche per rilevare il fallimento dei controlli
Risultati raggiunti Visione d’insieme del complesso sistema dei
controlli e delle procedure di finanziamento dei Fondi strutturali, migliorandone la leggibilità interna ed esterna;
Rilevazione del rischio di fallimento etico associato a tale sistema e indicazioni per la gestione di tale rischio, la cui prevenzione o riduzione inciderebbe sui livelli di efficacia ed efficienza dell’uso delle risorse comunitarie e delle politiche di sviluppo territoriali;
Identificazione dei ruoli dei diversi attori del sistema di controllo dei fondi strutturali nel presidio del rischio di fallimento etico, evidenziando, da una lato, gli ambiti di miglioramento e, dall’altro, gli ambiti che esulano dalle competenze del sistema di controlli interno e che richiedono, quindi, l’intervento di altri attori regionali e istituzionali o la predisposizione di altri strumenti di prevenzione e controllo. 9
Obiettivi di miglioramento
• Multidimensione nella valutazione dell’impatto del rischio di fallimento etico (impatto reputazionale, impatto organizzativo, etc..)
• Coinvolgimento significativo di categorie di stakeholder chiave nel processo di valutazione dei rischi e dei controlli
•Rendere operativo lo strumento attraverso l’identificazione partecipata di soluzioni preventive o correttive dei rischi di fallimento etico
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