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Comune di Pieve Fissiraga Provincia di Lodi REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE – IUC Art. DESCRIZIONE Art. DESCRIZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 TITOLO I – NORME GENERALI Oggetto e scopo del regolamento TITOLO II – DISCIPLINA DELLA TARI Presupposto della tassa Determinazione della superficie Aree tassabili Locali ed aree non utilizzate Soggetti passivi Assimilazione, per quantità e qualità, ai rifiuti urbani dei rifiuti delle attività economiche Obbligazione tributaria Piano finanziario e tariffe Riduzioni tariffarie per rifiuti assimilati avviati al recupero Riduzioni tariffarie per mancato svolgimento del servizio Riduzioni tariffarie per zone in cui non è effettuata la raccolta Riduzione tariffa per raccolta differenziata e rifiuti avviati al recupero Riduzione tariffa per particolari categorie Ulteriori riduzioni e agevolazioni Tariffa giornaliera di smaltimento Tariffe per utenze domestiche. Coefficienti di adattamento e proporzionali di produttività Tariffe per utenze non domestiche. Coefficienti di adattamento e proporzionali di produttività TITOLO III – DISCIPLINA DELLA TASI Presupposto del tributo Soggetti passivi Riduzioni per particolari categorie Individuazione dei servizi indivisibili TITOLO IV – DISCIPLINA DELL'IMU Esenzione dell'imposta per l'abitazione principale e sue pertinenze Assimilazioni all'abitazione principale Applicazione dell'IMU alle unità immobiliari concesse in comodato a parenti Fabbricati fatiscenti Detrazione per l'abitazione principale Valore aree fabbricabili Esenzioni 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 TITOLO V – GESTIONE AMMINISTRATIVA DELL'IMPOSTA Approvazione aliquote e tariffe Dichiarazione di imposta Riscossione del tributo Funzionario responsabile Accertamenti Ritardati od omessi versamenti Ravvedimento operoso Importi di modesto ammontare Rimborsi Compensazione ed accollo TITOLO VI – STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE E ACCERTAMENTO CON ADESIONE CAPO I – STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE Principi generali Informazione dei contribuenti Conoscenza degli atti e semplificazione Motivazione degli atti - Contenuti Tutela dell’affidamento e della buona fede – Errori dei contribuenti Interpello del contribuente CAPO II – ACCERTAMENTO CON ADESIONE Accertamento con adesione Avvio del procedimento per l’accertamento con adesione Procedura per l’accertamento con adesione Atto di accertamento con adesione Adempimenti successivi. Perfezionamento della definizione TITOLO VII – DISPOSIZIONI FINALI Norme abrogate Pubblicità del regolamento e degli atti Casi non previsti dal presente regolamento Rinvio dinamico Tutela dei dati personali Entrata in vigore del regolamento

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Comune di Pieve FissiragaProvincia di Lodi

REGOLAMENTO COMUNALE

PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA

UNICA COMUNALE – IUCArt. DESCRIZIONE Art. DESCRIZIONE

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TITOLO I – NORME GENERALIOggetto e scopo del regolamento

TITOLO II – DISCIPLINA DELLA TARIPresupposto della tassaDeterminazione della superficieAree tassabiliLocali ed aree non utilizzateSoggetti passiviAssimilazione, per quantità e qualità, ai rifiutiurbani dei rifiuti delle attività economicheObbligazione tributariaPiano finanziario e tariffeRiduzioni tariffarie per rifiuti assimilatiavviati al recuperoRiduzioni tariffarie per mancatosvolgimento del servizioRiduzioni tariffarie per zone in cui non èeffettuata la raccoltaRiduzione tariffa per raccolta differenziatae rifiuti avviati al recuperoRiduzione tariffa per particolari categorieUlteriori riduzioni e agevolazioniTariffa giornaliera di smaltimentoTariffe per utenze domestiche. Coefficienti diadattamento e proporzionali di produttivitàTariffe per utenze non domestiche.Coefficienti di adattamento e proporzionalidi produttività

TITOLO III – DISCIPLINA DELLA TASIPresupposto del tributoSoggetti passiviRiduzioni per particolari categorieIndividuazione dei servizi indivisibili

TITOLO IV – DISCIPLINA DELL'IMUEsenzione dell'imposta per l'abitazione principale e sue pertinenzeAssimilazioni all'abitazione principaleApplicazione dell'IMU alle unità immobiliari concesse in comodato a parentiFabbricati fatiscentiDetrazione per l'abitazione principaleValore aree fabbricabiliEsenzioni

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TITOLO V – GESTIONEAMMINISTRATIVA DELL'IMPOSTA

Approvazione aliquote e tariffeDichiarazione di impostaRiscossione del tributoFunzionario responsabileAccertamentiRitardati od omessi versamentiRavvedimento operosoImporti di modesto ammontareRimborsiCompensazione ed accolloTITOLO VI – STATUTO DEI DIRITTI DELCONTRIBUENTE E ACCERTAMENTO

CON ADESIONECAPO I – STATUTO DEI DIRITTI DEL

CONTRIBUENTEPrincipi generaliInformazione dei contribuentiConoscenza degli atti e semplificazioneMotivazione degli atti - ContenutiTutela dell’affidamento e della buona fede – Errori dei contribuentiInterpello del contribuenteCAPO II – ACCERTAMENTO CON ADESIONEAccertamento con adesioneAvvio del procedimento per l’accertamento con adesioneProcedura per l’accertamento con adesioneAtto di accertamento con adesioneAdempimenti successivi.Perfezionamento della definizione

TITOLO VII – DISPOSIZIONI FINALINorme abrogatePubblicità del regolamento e degli attiCasi non previsti dal presente regolamentoRinvio dinamicoTutela dei dati personaliEntrata in vigore del regolamento

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REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE – IUC Pagina 2

TITOLO INORME GENERALI

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REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE – IUC Pagina 3

Art. 1Oggetto e scopo del regolamento

1. Il presente regolamento integra le norme di legge che disciplinano l’imposta unica comunale di cui allalegge 27 dicembre 2013 n. 147 (legge di stabilità 2014).

2. In particolare, con il presente regolamento, viene esercitata la potestà regolamentare attribuita ai comuni inforza dell’ 52 del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, al fine di disciplinare le tre componenti della suddetta imposta,ovverosia l'imposta municipale propria (IMU), il tributo per i servizi indivisibili (TASI) e la tassa sui rifiuti (TARI).

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REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE – IUC Pagina 4

TITOLO IIDISCIPLINA DELLA TARI

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Art. 2Presupposto della tassa

(Art. 1, commi 641 e 643, L. 147/2013)

1. La tassa è dovuta per il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, aqualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani nelle zone del territorio comunale in cui il servizio èistituito ed attivato o comunque reso in via continuativa.. Sono escluse dalla tassazione, ad eccezione dellearee scoperte operative, le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili e le aree comunicondominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva.

2. In caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso annosolare, la TARI è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso,abitazione o superficie.

Art. 3Determinazione della superficie

(Art. 1, commi 645-649, L. 147/2013)

1. Fino all'attuazione delle disposizioni di cui all'art. 1 comma 647 della legge 147/2013 la superficie delle unitàimmobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano assoggettabile alla TARI ècostituita da quella calpestabile dei locali e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati.

2. Ai fini dell'applicazione della tassa si considerano le superfici dichiarate o accertate ai fini della tassaper lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU),

3. Relativamente all'attività di accertamento, il comune, per le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nelcatasto edilizio urbano, può considerare come superficie assoggettabile alla TARI quella pari all'80 per centodella superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto delPresidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138. Per le altre unità immobiliari (quelle iscritte in catastonei gruppi D ed E, quelle non obbligate all’iscrizione, le aree scoperte soggette a tassazione) la superficieassoggettabile al tributo è costituita da quella calpestabile.

4. Non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che per loro natura o per l'uso al quale sono stabilmentedestinati non possono produrre rifiuti.

5. Nella determinazione della superficie assoggettabile al tributo non si tiene conto di quella parte di essaove si formano di regola rifiuti speciali (non assimilabili agli urbani), a condizione che il produttore nedimostri l'avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente.

6. In caso di contestuale produzione di rifiuti urbani e/o speciali assimilati e di rifiuti speciali non assimilabili,tossici e nocivi sono individuate le seguenti categorie di attività soggette a riduzione della superficie complessivadi applicazione del tributo, fermo restando che la detassazione viene accordata a richiesta di parte ed acondizione che l'interessato dimostri, allegando la prevista documentazione, l'osservanza della normativasullo smaltimento dei rifiuti speciali, tossici o nocivi:

ATTIVITA’ % RIDUZIONE Lavanderie a secco e tintorie non industriali 15%Officine per riparazioni auto, moto e macchine

agricole, gommisti, carrozzerie , elettrauto20%

Falegnamerie, verniciatori, fonderie, 20%Officine di carpenteria metallica 20%Tipografie, stamperie, vetrerie 20%Laboratori fotografici ed eliografie con stampa 20%Lavorazioni di materie plastiche, vetro resine 20%Ambulatori medici, dentisti, laboratori radiologici, laboratori di analisi

10%

Poliambulatori 10%Le attività produttive, commerciali e di servizi per le quali gli utenti dimostrino di aver sostenuto spese per interventi tecnico-organizzativi al fine di ottenere una minore produzione di rifiuti o un pre-trattamento volumetrico, selettivo o qualitativo che agevoli lo smaltimento o il recupero

15%

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7. Per eventuali attività non considerate nel precedente comma si fa riferimento a criteri di analogia.

Art. 4Aree tassabili

(Art. 1, comma 641, L. 147/2013)

1. Si considerano aree tassabili:a) tutte le superfici scoperte o parzialmente coperte destinate a campeggi, sale da ballo all'aperto, a

banchi di vendita nonché alle relative attività e servizi complementari connessi;b) tutte le superfici adibite a sede di distributori di carburanti e ai relativi accessori fissi, compresi

quelli relativi a servizi complementari (servizi igienici, punti di vendita, area adibita a lavaggioautoveicoli, ecc.) nonché l'area scoperta visibilmente destinata a servizio degli impianti, compresaquella costituente gli accessi e le uscite da e sulla pubblica via;

c) le aree scoperte o parzialmente coperte degli impianti sportivi destinate ai servizi e quelle per glispettatori, escluse le aree sulle quali si verifica l'esercizio effettivo dello sport;

d) qualsiasi altra area scoperta o parzialmente coperta, anche se appartenente al demanio pubblico o alpatrimonio indisponibile dello Stato e degli altri enti pubblici territoriali, se adibita agli usi indicati nelpresente articolo o ad altri usi privati, suscettibili di generare rifiuti solidi urbani interni e/o speciali assimilati.

e) tutte le aree scoperte a qualsiasi uso adibite, ad esclusione delle aree scoperte pertinenziali oaccessorie a locali tassabili.

Art. 5Locali ed aree non utilizzate

(Art. 1, comma 641, L. 147/2013)

1. La tassa è dovuta anche se il locale e le aree non vengono utilizzati purché risultino predisposti all'uso.

2. I locali per abitazione si considerano predisposti all'uso se dotati di arredamento.

3. I locali e le aree a diversa destinazione si considerano predisposti all'uso se dotati di arredamenti, diimpianti, attrezzature, e, comunque, quando risulti rilasciata licenza o autorizzazione per l'esercizio di attivitànei locali ed aree medesimi.

Art. 6Soggetti passivi

(Art. 1, comma 642 e 644, L. 147/2013)

1. La tassa è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, aqualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. In caso di pluralità di possessori o di detentori,essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria.

2. Nel caso di locali in multiproprietà, di centri commerciali integrati, di più locali ubicati nello stessoimmobile o plesso residenziale locati a soggetti pubblici e privati riconducibili ad un unica proprietà, ilproprietario o il soggetto che gestisce i servizi comuni è responsabile del versamento della TARI dovuta per ilocali e le aree scoperte di uso comune e per i locali e le aree scoperte in uso esclusivo ai singoli possessori odetentori, fermi restando nei confronti di questi ultimi gli altri obblighi o diritti derivanti dal rapporto tributarioriguardante i locali e le aree in uso esclusivo.

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Art. 7Assimilazione, per quantità e qualità, ai rifiuti u rbani dei rifiuti delle attività economiche

(Legge comunitaria 1995/1997, n. 128 del 24 aprile 1998)

A) Ai fini dell'applicazione della TARI sono considerati rifiuti speciali assimilati ai rifiuti urbani i seguentirifiuti speciali:

1 - imballaggi in genere (di carta, cartone, plastica, legno, metallo e simili);2 - contenitori vuoti (fusti, vuoti di vetro, plastica e metallo, latte e lattine e simili);3 - sacchi e sacchetti di carta o platica; fogli di carta, plastica, cellophane; cassette, pallets;4 - accoppiati quali carta plastica, carta metallizzata, carta adesiva, carta catramata, fogli di

plastica metallizzati e simili;5 - frammenti e manufatti di vimini e di sughero;6 - paglia e prodotti di paglia;7 - scarti di legno provenienti da falegnameria e carpenteria, trucioli e segatura;8 - fibra di legno e pasta di legno anche umida, purché palabile;9 - ritagli e scarti di tessuto di fibra naturale e sintetica, stracci e juta;10 - feltri e tessuti non tessuti;11 - pelle e simil-pelle;12 - gomma e caucciù (polvere e ritagli) e manufatti composti prevalentemente da tali materiali, come

camere d'aria e copertoni;13 - resine termoplastiche e termo-indurenti in genere allo stato solido e manufatti composti da tali

materiali;14 - rifiuti ingombranti analoghi a quelli di cui al punto 2) del terzo comma dell'art. 2 del decreto del

Presidente della Repubblica n. 915/1982;15 - imbottiture, isolanti e termici ed acustici costituiti da sostanze naturali e sintetiche, quali lane di

vetro e di roccia, espansi plastici e minerali, e simili;16 - moquettes, linoleum, tappezzerie, pavimenti e rivestimenti in genere;17 - materiali vari in pannelli (di legno, gesso, plastica e simili);18 - frammenti e manufatti di stucco e di gesso essiccati;19 - manufatti di ferro tipo paglietta metallica, filo di ferro, spugna di ferro e simili);20 - nastri abrasivi;21 - cavi e materiale elettrico in genere;22 - pellicole e lastre fotografiche e radiografiche sviluppate;23 - scarti in genere della produzione di alimentari, purché non allo stato liquido, quali ad esempio scarti

di caffè, scarti dell'industria molitoria e della pastificazione, partite di alimenti deteriorati, ancheinscatolati o comunque imballati, scarti derivanti dalla lavorazione di frutta e ortaggi, caseina,sanse esauste e simili;

24 - scarti vegetali in genere (erbe, fiori, piante, verdure, ecc.), anche derivanti da lavorazioni basatesu processi meccanici (bucce, baccelli, pula, scarti di sgranatura e di trebbiatura e simili);

25 - residui animali e vegetali provenienti dall'estrazione di principi attivi;26 - accessori per l'informatica.

B) I rifiuti elencati sotto la precedente lettera A) e quelli suscettibili di esservi compresi per similarità nel dettoelenco, sono considerati assimilati se la loro produzione annua riferita alla superficie complessivamenteutilizzata dall'attività economica, non superi i 10 Kg./mq. ovvero 01, mc./mq.

Infine,

C) sono comunque esclusi dalla assimilazione i rifiuti degli imballaggi terziari e di quelli secondari qualorasiano conferiti in raccolta indifferenziata;

D) non sono compresi rifiuti assimilati di cui è documentalmente comprovata la diretta destinazione alrecupero, i rifiuti urbani destinati al recupero in impianti interni ad insediamenti industriali autorizzati in basead accordi di programma, i rifiuti smaltiti nel luogo di produzione, i rifiuti di beni durevoli che siano consegnati daldetentore al rivenditore per il successivo ritiro dei produttori ed importatori sulla base di accordi di programma.

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Art. 8Obbligazione tributaria

(Art. 1, commi 642 L. 147/2013)

1. La tassa è corrisposta in base alle tariffe di cui agli articoli successivi, commisurate ad anno solare, cui corrisponde un'autonoma obbligazione tributaria.

2. L'obbligazione decorre dal primo giorno del bimestre successivo a quello in cui ha avuto inizio l'utenzae termina nell'ultimo giorno del bimestre solare nel corso del quale è presentata denuncia di cessazionedebitamente accertata.

3. La cessazione nel corso dell'anno dà diritto all'abbuono della tassa a decorrere dal primo giorno deltrimestre solare successivo a quello in cui è stata presentata la denuncia della cessazione, debitamenteaccertata.

4. In caso di mancata o ritardata denuncia di cessazione, l'obbligazione tributaria non si protrae alle annualitàsuccessive:

a) quando l'utente, che ha prodotto la ritardata denuncia di cessazione, dimostra di non aver continuatol'occupazione o la locazione delle aree e dei locali oltre alla data indicata;

b) in carenza di tale dimostrazione, dalla data in cui sia sorta altra obbligazione tributaria perdenuncia dell'utente subentrato o per azione di recupero d'ufficio.

Art. 9Piano finanziario e tariffe

(Art. 1, commi 650-654, L. 147/2013)

1. Il comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cuial decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158.

2. Il piano finanziario determina le tariffe che consentono la copertura integrale dei costi di investimento edi esercizio del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ricomprendendo anche i costi di cui all'art. 15 deldecreto legislativo 13 gennaio 2003 n. 36, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimentoprovvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone l'avvenuto trattamento in conformità allanormativa vigente.

Art. 10Riduzioni tariffarie per rifiuti assimilati avviati al recupero

(Art. 1, comma 649, L. 147/2013)

1. Ai produttori di rifiuti speciali assimilati agli urbani spettano riduzioni della parte variabile della tariffaproporzionale alle quantità che i produttori stessi dimostrino di avere avviato al recupero.

2. La riduzione fruibile, in ogni caso non superiore alla parte variabile della tariffa dovuta dall’utenza, è parial prodotto tra la quantità documentata di rifiuti assimilati ( con esclusione degli imballaggi secondari eterziari) avviata al recupero ed il 40% del costo unitario Cu* di cui al punto 4.4, tabella 3b, Allegato 1, deldecreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158 (*rapporto tra i costi variabili attribuiti alleutenze non domestiche e la quantità totale di rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche). 3. La riduzione deve essere richiesta annualmente dall’interessato, compilando l’apposito modulo, entro il31 gennaio dell’anno successivo, consegnando la documentazione indicata nel modulo stesso. La riduzioneopera di regola mediante compensazione alla prima scadenza utile.

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Art. 11Riduzioni tariffarie per mancato svolgimento del se rvizio

(Art. 1, comma 656, L. 147/2013)

1. In caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso ingrave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o perimprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autoritàsanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente, l'utente che abbia provveduto in proprioalla rimozione e smaltimento dei rifiuti, su domanda documentata, può chiedere la restituzione di una quotadel tributo ragguagliata al periodo di interruzione del servizio che, comunque, non può essere superiore al 20% (massima percentuale prevista 20%) di quanto dovuto per il periodo considerato.

2. Il tributo è dovuto nella misura del 20% della tariffa nei periodi di mancato svolgimento del servizio digestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento,nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi cheabbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autorità sanitaria di danno o pericolo di danno allepersone o all'ambiente, nonché nelle zone soggette a P.L. Convenzionato ove sia espressamente previstoche le spese per lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti si posto a carico dei lottizzanti.

Art. 12Riduzioni tariffarie per zone in cui non è effettua ta la raccolta

(Art. 1, comma 657, L. 147/2013)

1. Nelle zone ove non è effettuata la raccolta dei rifiuti urbani interni i possessori, gli occupanti ed i detentoridegli insediamenti sono tenuti a conferire i rifiuti urbani ed equiparati nei contenitori viciniori ed a corrisponderela tassa in misura ridotta delle percentuali seguenti sulla tariffa ordinaria a seconda della distanza su stradacarrozzabile dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata e di fatto servita:

MISURA DELLA RIDUZIONE ( MAX 40%) DISTANZA DAL CONTENITORE PIÙ VICINO

20% non più di 100 ml.

30% non più di 300 ml.

40% oltre 300 ml.

2. Ricorrendo i presupposti per l'applicazione delle riduzioni previste dai successivi articoli è consentito ilcumulo con quelle di cui al comma precedente, nel limite massimo complessivo dell' 50% della tariffa ordinaria.

Art. 13Riduzione tariffa per raccolta differenziata e rifi uti avviati al recupero

(Art. 1, comma 658, L. 147/2013)

1. Tutti gli utenti sono impegnati a prestare la massima collaborazione nell’attuazione delle metodologiedi raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati nel rispetto totale di quanto previsto dal regolamentocomunale di gestione dei rifiuti urbani.

2. I risultati conseguiti concorrono alla riduzione dei costi di gestione inseriti nel piano finanziario ed allaconseguente riduzione delle tariffe.

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Art. 14Riduzione tariffa per particolari categorie

(Art. 1, comma 659, L. 147/2013)

1. In virtù della facoltà concessa dall'art. 1, comma 659, della l. 147/2013, le tariffe si applicano in misuraridotta nei casi di cui al seguente prospetto:

N. D E S C R I Z I O N E RIDUZIONE%

1 Abitazioni con unico occupante ................................................................................................. 20

2 Abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo ............... 20

3 Locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente......................................................................................................... 20

4 Abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno, all'estero ...................................................................................................................... 20

5 Fabbricati rurali ad uso abitativo ................................................................................................ 10

2. Le riduzioni tariffarie di cui sono applicate sulla base di elementi e dati contenuti nella denunciaoriginaria, integrativa o di variazione con effetto dall'anno successivo.

3. Il contribuente è obbligato a denunciare entro il 20 gennaio il venir meno delle condizioni dell'applicazionedella tariffa ridotta; in difetto si provvede al recupero del tributo a decorrere dall'anno successivo a quello didenuncia dell'uso che ha dato luogo alla riduzione tariffaria e sono applicabili le sanzioni previste per l'omessadenuncia di variazione.

4. La riduzione di cui al precedente punto 3 della tabella, è applicata a condizione che il contribuente, nelladenuncia originaria, integrativa o di variazione, indichi espressamente la ricorrenza del presupposto perl'agevolazione.

5. Nel caso di denuncia integrativa o di variazione, la riduzione è applicata dall'anno successivo.

Art. 15Ulteriori riduzioni e agevolazioni(Art. 1, comma 660, L. 147/2013)

1. Vengono stabilite le seguenti agevolazioni/riduzioni:a) esenzione totale limitatamente alle abitazioni occupate da una sola persona con più di 65 anni e le

abitazioni occupate da un nucleo familiare con soggetto disabile con grado di invalidità non inferioreal 75%;

b) esenzione totale per locali ed aree delle associazioni che perseguono finalità di alto rilievo socialeo storico-culturale e per le quali il comune si assume interamente le spese di gestione.

c) riduzione del 40% di quanto dovuto per i nuclei famigliari il cui indicatore della situazioneeconomica equivalente è inferire ad Euro 5.000,00

d) Ai contribuenti che esercitano, a titolo principale, attività di bar o attività di commercio al dettaglio diprodotti di tabacco e che dichiarano di non aver installato o di non installare apparecchi di videopoker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincita in denaro, è applicata una riduzionedel 50% sulla parte variabile della tariffa tributo

2. L'esenzione o la riduzione è concessa su domanda dell'interessato ed a condizione che questi dimostridi averne diritto. Il comune può, in qualsiasi tempo, eseguire gli opportuni controlli al fine di verificare l'effettivasussistenza delle condizioni richieste per le esenzioni o le riduzioni. L'agevolazione, una volta concessa,compete anche per gli anni successivi, senza bisogno di nuova domanda, fino a che persistono le condizioni

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richieste. Allorché queste vengono a cessare, l'obbligazione tributaria decorrerà dal primo giorno del bimestresolare successivo a quello in cui sono venute meno le condizioni per l'agevolazione, su denuncia dell'interessatoe/o verifica d'ufficio. In caso di accertamento d'ufficio, per omissione della predetta denuncia, saranno applicatele sanzioni previste per legge. La riduzione di cui al punto c) a valenza per il solo anno successivo a quello dipresentazione della domanda.

Art. 16Tariffa giornaliera di smaltimento

(Art. 1, commi 662-665, L. 147/2013)

1. Per la gestione dei rifiuti prodotti da tutte le utenze non domestiche che occupano, con o senzaautorizzazione, temporaneamente, locali od aree pubbliche, di uso pubblico od aree gravate da servitù dipubblico passaggio, è dovuta la tariffa giornaliera; è temporanea l’occupazione fino a 183 giorni. Per i pubblicispettacoli si applica la tariffa giornaliera anche in caso di occupazione di aree private.

2. La tariffa è commisurata per ciascun metro quadrato di superficie occupata, per giorno o frazione digiorno di occupazione.

3. La tariffa giornaliera è dovuta, per ogni categoria, nella misura di 1/365 (uno su trecentosessantacinque)della tariffa annuale (quota fissa e quota variabile) maggiorata del 50% (max 100%) (cinquanta per cento). E’facoltà dell’utente richiedere il pagamento della tariffa annuale.

4. In mancanza di corrispondente voce nella classificazione contenuta nel presente regolamento è applicatala tariffa della categoria di attività che presenta maggiore analogia.

5. L’ufficio comunale che rilascia l’autorizzazione per l’occupazione temporanea di spazi ed aree pubblichetrasmette copia del provvedimento al responsabile del servizio di riscossione della tariffa.

6. Per le manifestazioni Comunali, con patrocinio Comunale od organizzate da Associazioni senza fini dilucro non è dovuto alcun compenso tariffario.

Art. 17Tariffe per utenze domestiche

Coefficienti di adattamento e proporzionali di prod uttività(D.p.r. 27 aprile 1999, n. 158)

1. Per la formazione delle tariffe per le utenze domestiche trovano applicazione l’art. 5 del d.P.R. 27aprile 1999, n. 158, e successive modificazioni, nonché l’allegato 1 al detto d.P.R..

2. I coefficienti di cui alle tabelle 1 e 2 dell’allegato 1 al D.P.R. n. 158/1999 sono determinati come diseguito:

Tabella 1Coefficienti per l’attribuzione della parte fissa della tariffa alleutenze domestiche

Tabella 2Coefficienti per l’attribuzione della parte variabile della tariffaalle utenze domestiche

Numerocomponenti delnucleo familiare

Ka Coefficiente di adattamentoper superficie e numero di componenti

del nucleo familiareNumero

componenti delnucleo familiare

Kb Coefficiente proporzionaledi produttività per numero di componenti

del nucleo familiare

IMPORTO IMPORTO MEDIO

1 0,84 1 0,8

2 0,98 2 1,6

3 1,08 32

1,16 4 2,6

5 1,24 5 3,2

6 o più 1,30 6 o più 3,7

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Art. 18Tariffe per utenze non domestiche

Coefficienti di adattamento e proporzionali di prod uttività(D.p.r. 27 aprile 1999, n. 158)

1. Per la formazione delle tariffe per le utenze non domestiche, trovano applicazione l’art. 6 del d.P.R.27 aprile 1999, n. 158 e successive modificazioni, nonché l’allegato 1 al detto d.P.R.

2. I coefficienti di cui alle tabelle 3 e 4 dell’allegato 1 al detto d.P.R. n. 158/1999 sono determinati come diseguito:

Tabella 3Coefficienti per l’attribuzione della parte fissa della tariffa alle utenze non domestiche

Cat. ATTIVITA’Kc Coefficiente potenziale produzione

MEDIO

1 2 3

1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto . . . . . . . . . . . . . . . . 0,42

2 Campeggi, distributori carburanti ,autolavaggi, parcheggi. . . . . . .. . . . . . . . 0,74

3 Stabilimenti balneari, aree verdi. (anche pertinenziali con superficie superiore a 250 mq. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

0,51

4 Esposizioni, autosaloni, autorimesse/box auto, cortili, autotrasporti, magazzini/depositi (anche con vendite all'ingrosso), cinematografi/teatri . .

0,37

5 Alberghi con ristorante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,2

6 Alberghi senza ristorante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,86

7 Case di cura e riposo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,98

8 Uffici, agenzie, studi professionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,07

9 Banche ed istituti di credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,5710 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni

durevoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,99

11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,3012 Attività artigianali tipo botteghe (falegname, idraulico, fabbro, elettricista,

parrucchiere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,88

13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,04

14 Attività industriali con capannoni di produzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,67

15 Attività artigianali di produzione beni specifici . . . . . . . . . . . . . . . 0,82

16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6,13

17 Bar, caffè, pasticceria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,9618 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi

alimentari 2,07

19 Plurilicenze alimentari e/o miste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2,08

20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,25

21 Discoteche, night club . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,34

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Tabella 4Intervalli di produzione kg/m2 anno per l’attribuzione della parte variabile della tariffa alle utenze non domestiche

Cat. ATTIVITA’

Kd Coefficiente di produzioneKg/m2 anno

MEDIO

1 2 3

1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto . . . . . . . . . . . . . . . . 3,40

2 Campeggi, distributori carburanti ,autolavaggi, parcheggi. . . . . . .. . . . . . . . 6,03

3 Stabilimenti balneari, aree verdi. (anche pertinenziali con superficie superiore a 250 mq. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

4,16

4 Esposizioni, autosaloni, autorimesse/box auto, cortili, autotrasporti, magazzini/depositi (anche con vendite all'ingrosso), cinematografi/teatri . .

3,03

5 Alberghi con ristorante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9,86

6 Alberghi senza ristorante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,02

7 Case di cura e riposo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,01

8 Uffici, agenzie, studi professionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,76

9 Banche ed istituti di credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4,6410 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni

durevoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,12

11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10,6312 Attività artigianali tipo botteghe (falegname, idraulico, fabbro, elettricista,

parrucchiere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7,20

13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8,52

14 Attività industriali con capannoni di produzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,50

15 Attività artigianali di produzione beni specifici . . . . . . . . . . . . . . . 6,71

16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50,27

17 Bar, caffè, pasticceria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40,6518 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi

alimentari 16,99

19 Plurilicenze alimentari e/o miste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17,00

20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67,66

21 Discoteche, night club . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11,01

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TITOLO IIIDISCIPLINA DELLA TASI

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Art. 19Presupposto del tributo

(Art. 1, commi 669 e 670, L. 147/2013)

1. Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, ivicompresa l'abitazione principale come definita ai fini dell'imposta municipale propria, di aree scopertenonché di quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti.

2. Sono escluse dalla TASI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non operative, e le areecomuni condominiali di cui all'articolo 1117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva.

Art. 20Soggetti passivi

(Art. 1, commi 671-674 e 681 L. 147/2013)

1. La TASI è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo le unità immobiliari di cui all'art. 19.In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all'adempimento dell'unicaobbligazione tributaria.

2. In caso di locazione finanziaria, la TASI è dovuta dal locatario a decorrere dalla data della stipulazionee per tutta la durata del contratto; per durata del contratto di locazione finanziaria deve intendersi il periodointercorrente dalla data della stipulazione alla data di riconsegna del bene al locatore, comprovata dalverbale di consegna.

3. In caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso annosolare, la TASI è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso,abitazione o superficie.

4. Nel caso di locali in multiproprietà e di centri commerciali integrati di più locali ubicati nello stessoimmobile o plesso residenziale locati a soggetti pubblici e privati riconducibili ad un unica proprietà, ilproprietario o il soggetto che gestisce i servizi comuni è responsabile del versamento della TARI dovuta per ilocali e le aree scoperte di uso comune e per i locali e le aree scoperte in uso esclusivo ai singoli possessorio detentori, fermi restando nei confronti di questi ultimi gli altri obblighi o diritti derivanti dal rapporto tributarioriguardante i locali e le aree in uso esclusivo.

5. Nel caso in cui l'unità immobiliare è occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto realesull'unità immobiliare, quest'ultimo e l'occupante sono titolari di un'autonoma obbligazione tributaria.L'occupante versa la TASI nella misura del 10% (fra il 10 e il 30 per cento) dell'ammontare complessivo dellaTASI. La restante parte è corrisposta dal titolare del diritto reale sull'unità immobiliare.

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Art. 21Riduzioni per particolari categorie

(Art. 1, commi 679 e 682, L. 147/2013)

1. La TASI si applica in misura ridotta nei casi di cui al seguente prospetto:

N. D E S C R I Z I O N E RIDUZIONE%

1 Abitazioni con unico occupante ................................................................................................. 20

2 Abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo ............... 20

3 Locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente......................................................................................................... 20

4 Abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno, all'estero ...................................................................................................................... 20

5 Fabbricati rurali ad uso abitativo ................................................................................................ 10

6Nuclei famigliari il cui indicatore della situazione economica equivalente è inferire ad Euro 5.000,00..................................................................................................................................... 40

2. Le riduzioni tariffarie di cui al comma precedente sono applicate sulla base di elementi e dati contenutinella denuncia originaria, integrativa o di variazione.

3. Il contribuente è obbligato a denunciare entro il 20 gennaio il venir meno delle condizioni dell'applicazione dellariduzione; in difetto si provvede al recupero del tributo a decorrere dall'anno successivo a quello di denuncia dell'usoche ha dato luogo alla riduzione e sono applicabili le sanzioni previste per l'omessa denuncia di variazione.

4. La riduzione di cui al precedente punto 3 della tabella, è applicata a condizione che il contribuente, nelladenuncia originaria, integrativa o di variazione, indichi espressamente la ricorrenza del presupposto perl'agevolazione.

5. La riduzione di cui al punto “6” della tabella a valenza per il solo anno successivo a quello dellapresentazione della domanda.

Art. 22Individuazione dei servizi indivisibili

(Art. 1, comma 682, L. 147/2013)

1. La TASI è diretta alla copertura dei costi dei seguenti serviziindivisibili:

N. S E R V I Z I O I N D I V I S I B I L E COSTO

1 SERVIZIO ILLUMINAZIONE PUBBLICA 66.000,002 SERVIZI SETTORE SOCIALE 137.000,00

3............................................................................................................................. .....................

4............................................................................................................................. .....................

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5............................................................................................................................. .....................

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TITOLO IVDISCIPLINA DELL'IMU

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Art. 23Esenzione dell'imposta per l'abitazione principale e sue pertinenze.

(Art. 13, comma 2, D.L. 201/2011)

1. L'imposta municipale propria non si applica al possesso dell'abitazione principale e delle pertinenzedella stessa, ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Per abitazioneprincipale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare,nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nelcaso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica inimmobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relativepertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile. Per pertinenze dell'abitazioneprincipale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nellamisura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche se iscritte incatasto unitamente all'unità ad uso abitativo.

2. L'imposta municipale propria non si applica, altresì:a) alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione

principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;b) ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro

delle infrastrutture 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008;c) alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale,

annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;d) a un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare,

posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alleForze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze dipolizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e, fattosalvo quanto previsto dall'articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, dalpersonale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni delladimora abituale e della residenza anagrafica.

Art. 24Assimilazioni all'abitazione principale.

(Art. 13, comma 2, D.L. 201/2011)

1. Sono considerate direttamente adibite ad abitazione principale:a) l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che

acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, acondizione che la stessa non risulti locata;

b) l'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo diproprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata;

Art. 25Applicazione dell'IMU alle unità immobiliari conces se in comodato a parenti.

(Art. 13, comma 2, D.L. 201/2011)

1. E’ considerata direttamente adibita ad abitazione principale, con esclusione di quelle classificate nellecategorie catastali A1/A8/A9, l’unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo dell’imposta aparenti in linea retta entro il primo grado (genitori e figli) che la utilizzino come abitazione principale, purchèla concessione in uso sia documentata da atto notarile o scrittura privata registrata. In caso di più unitàimmobiliari concesse in comodato dal medesimo soggetto passivo dell’imposta, l’agevolazione di cui alprimo periodo può essere applicata una sola volta.

2. La concessione dovrà essere rilevabile dai registri anagrafici e dalla intestazione delle utenze(elettriche, idriche, ecc.), nonchè dalle tasse comunali (T.A.R.I. - T.A.S.I – T.O.S.A.P.).

3. L’agevolazione prevista dal presente articolo si applica solo qualora il comodatario appartenga ad unnucleo familiare con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore ad €

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15.000,00 annui, risultante da un’attestazione regolarmente rilasciata. Il beneficio può essere applicato solocon riferimento alle annualità per le quali si disponga di un’attestazione ISEE comprovante il rispetto dellimite di € 15.000,00 annui.

.

Art. 26Fabbricati fatiscenti

(Art. 13, comma 3, lett. b) d.l. 201/2011)

1. Le caratteristiche di fatiscenza di un fabbricato sono considerate non superabili con interventi dimanutenzione, agli effetti dell’applicazione della riduzione della base imponibile di cui all’art. 13, comma 3,lett. b) del D.L. 201/2011, e successive modificazioni, quando, per l’esecuzione dei lavori, si rendanecessaria l’evacuazione, dal fabbricato, delle persone, per almeno 6 mesi.

2. Per ottenere le agevolazioni di cui al precedente comma 1, riservate alla competenza del responsabiledel servizio, gli interessati devono produrre apposita domanda in carta semplice dichiarando anche, ai sensidel D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, la circostanza prescritta per ottenere il beneficio.

Art. 27Detrazione per l'abitazione principale(Art. 13, comma 3, lett. b) d.l. 201/2011)

1. All’imposta dovuta per l’abitazione principale (cat. A1, A8, A9) si applica la detrazione come fissata condeliberazione di Consiglio Comunale. Resta fermo che l’abitazione principale e le sue pertinenze continuanoad essere unità immobiliari distinte e separate, ivi compresa la determinazione, per ciascuna di esse, delproprio valore secondo i criteri previsti dalla legge. Resta, altresì, fermo che la detrazione spetta soltanto perl’abitazione principale; dall’imposta dovuta per le pertinenze è possibile quindi detrarre la parte dell’importodella detrazione che non ha trovato capienza nell’importo dovuto per l’abitazione principale.

2. La detrazione di cui al comma precedente si applica anche agli alloggi regolarmente assegnati dagliIstituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati,aventi le stesse finalità degli IACP, istituiti in attuazione dell'articolo 93 del decreto del Presidente dellaRepubblica 24 luglio 1977, n. 616.

Art. 28Valore aree fabbricabili.

(D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, art. 52)

1. Al fine di ridurre al minimo l’insorgenza del contenzioso, i valori venali in comune commercio delle aree fabbricabilicome stabiliti nel comma 5 dell’articolo 5 del decreto legislativo n. 504, del 30 dicembre 1992, per zone omogenee, ai finidell’applicazione dell’imposta municipale propria, vengono determinati come dal seguente prospetto:

Tabella valutazione aree fabbricabili

Valori per metro quadro dell'area edificabile di tipo residenziale e commerciale:

ZONAGià URBANIZZATA

Oppure con concessioneedilizia rilasciata

DA URBANIZZARE

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UNICA €. 110,00 €. 45,00

Valore per metro quadro dell'area edificabile di tipo artigianale/industriale:

ZONA

Già URBANIZZATA

Oppure con concessioneedilizia rilasciata

DA URBANIZZARE

UNICA €. 80,00 €. 40,00

2. Non sono sottoposti a rettifica i valori delle aree fabbricabili quando l’importo sia stato versato sulla basedi un valore non inferiore a quello predeterminato.

3. I valori di cui al precedente comma 1 potranno essere variati, con deliberazione della giunta comunaleda adottare entro il 31 dicembre di ciascun anno ed entreranno in vigore a decorrere dal 1° gennaio dell’annosuccessivo. In assenza di modifiche si intendono confermati per l’anno successivo.

Art. 29Esenzioni

1. Sono esenti dall’imposta municipale propria:a) gli immobili ed i fabbricati di proprietà delle ONLUS (art. 21 d.lgs. 4 dicembre 1997, n. 460);b) gli immobili ed i fabbricati adibiti ad esercizi commerciali e artigianali situati in zone precluse al traffico

a causa dello svolgimento di lavori per la realizzazione di opere pubbliche che si protraggono peroltre sei mesi (articolo 1, comma 86, della Legge 28 dicembre 1995, n. 549);

c) gli immobili ed i fabbricati relativi ad istituzioni riordinate in aziende pubbliche di servizi alla persona o inpersone giuridiche di diritto privato. (articolo 4, comma 5, del Decreto Legislativo 4 maggio 2001, n. 207);

2. Le esenzioni previste dal comma precedente si applicano solo con riferimento alla quota spettante al Comune.

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TITOLO VGESTIONE AMMINISTRATIVA DELL'IMPOSTA

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Art. 30Approvazione aliquote e tariffe(Art. 1, comma 683, L. 147/2013)

1. Il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione delbilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiutiurbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altraautorità competente a norma delle leggi vigenti in materia, e le aliquote della TASI, in conformità con i servizi e icosti individuati ai sensi dell'art. 22 e possono essere differenziate in ragione del settore di attività nonché dellatipologia e della destinazione degli immobili.

Art. 31Dichiarazione di imposta

(Art. 1, commi 684-687, L. 147/2013)

1. I soggetti passivi del tributo presentano la dichiarazione relativa alla IUC entro il termine del 30 giugnodell'anno successivo alla data di inizio del possesso o della detenzione dei locali e delle aree assoggettabili altributo. Nel caso di occupazione in comune di un'unità immobiliare, la dichiarazione può essere presentataanche da uno solo degli occupanti.

2. La dichiarazione, redatta su modello messo a disposizione dal comune, ha effetto anche per gli annisuccessivi sempreché non si verifichino modificazioni dei dati dichiarati da cui consegua un diverso ammontaredel tributo; in tal caso, la dichiarazione va presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cuisono intervenute le predette modificazioni. Al fine di acquisire le informazioni riguardanti la toponomastica e lanumerazione civica interna ed esterna, nella dichiarazione delle unità immobiliari a destinazione ordinariadevono essere obbligatoriamente indicati i dati catastali, il numero civico di ubicazione dell'immobile e il numerodell'interno, ove esistente.

3. Ai fini della dichiarazione relativa alla TARI, restano ferme le superfici dichiarate o accertate ai finidellatassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), nonchè del tributo comunale sui rifiuti e sui servizidi cui all'art. 14 del d.l. 2012/2011 (TARES).

4. Ai fini della dichiarazione relativa alla TASI si applicano le disposizioni concernenti la presentazione delladichiarazione dell'IMU.

5. Nel caso in cui l'unità immobiliare è occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale sull'unitàimmobiliare, l'occupante tenuto a versare la TASI nella misura fissata dall'articolo 20, comma 5, è il soggettopassivo individuato ai fini dell'applicazione della TARI.

Art. 32Riscossione del tributo

(Art. 1, comma 688, L. 147/2013 - art. 13 D.L. 201/2011)

1. Il versamento della I.U.C. (dell'I.M.U., della TASI e della TARI) è effettuato secondo le disposizioni di cuiall'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 (cosiddetto “modello F24”), ovvero tramite le altremodalità di pagamento offerte dai servizi elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali.

2. Il versamento della TASI avviene, in autotassazione, in n. 2 rate di uguale importo scadenti il:

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REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE – IUC Pagina 24

- 16 GIUGNO;- 16 DICEMBRE;- .........................................................................................................................................................................;- .........................................................................................................................................................................;

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3. Il versamento della TARI avviene in n. 2 rate di uguale importo scadenti il:- 16 GIUGNO;- 16 DICEMBRE;- .........................................................................................................................................................................;- .........................................................................................................................................................................;

4. Sia per la TASI che per la TARI è comunque consentito il pagamento in un'unica soluzione entro il 16giugno di ciascun anno.

5. I contribuenti sono tenuti ad effettuare il versamento dell'IMU in due rate, scadenti la prima il 16 giugno e laseconda il 16 dicembre. E' comunque consentito il pagamento in un'unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno.

Art. 33Funzionario responsabile

(Art. 1, commi 692-694, L. 147/2013)

1. Al controllo dell'esatta e puntuale applicazione del tributo secondo le disposizioni di legge e del presenteregolamento è preposto un funzionario, designato dalla giunta comunale, a cui sono attribuiti tutti i poteri perl'esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale, compreso quello di sottoscrivere i provvedimenti afferenti atali attività, nonché la rappresentanza in giudizio per le controversie relative al tributo stesso.

2. Ai fini della verifica del corretto assolvimento degli obblighi tributari, il funzionario responsabile può inviarequestionari al contribuente, richiedere dati e notizie a uffici pubblici ovvero a enti di gestione di servizi pubblici,in esenzione da spese e diritti, e disporre l'accesso ai locali ed aree assoggettabili a tributo, mediantepersonale debitamente autorizzato e con preavviso di almeno sette giorni.

3. In caso di mancata collaborazione del contribuente od altro impedimento alla diretta rilevazione,l'accertamento può essere effettuato in base a presunzioni semplici di cui all'articolo 2729 del codice civile.

Art. 34Accertamenti

(Art. 1, commi 695-699, L. 147/2013)

1. Il comune alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonchéall'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente,anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi diaccertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre delquinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essereeffettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie, anorma degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni.

2. Per gli omessi o insufficienti pagamenti si applica l'articolo 13 del D.Lgs. 18 settembre 1997, n. 471.

3. In caso di omessa presentazione della dichiarazione, si applica la sanzione dal 100 per cento al 200 percento del tributo non versato, con un minimo di 50 euro.

4. In caso di infedele dichiarazione, si applica la sanzione dal 50 per cento al 100 per cento del tributo nonversato, con un minimo di 50 euro.

5. In caso di mancata, incompleta o infedele risposta al questionario di cui all'art. 33, comma 2, entro iltermine di sessanta giorni dalla notifica dello stesso, si applica la sanzione da euro 100 a euro 500.

6. Le sanzioni di cui ai commi 2, 3 e 4 sono ridotte ad un terzo se, entro il termine per la proposizione del ricorso,interviene acquiescenza del contribuente, con pagamento del tributo, se dovuto, della sanzione e degli interessi.

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Art. 35Ritardati od omessi versamenti.

(D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471, art. 13)

1. Chi non esegue, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze, i versamenti in acconto, o a saldo dell’impostarisultante dalle comunicazioni, è soggetto a sanzione amministrativa pari al trenta per cento di ogni importo non versato.

2. Le sanzioni previste nel presente articolo non si applicano quando i versamenti sono stati tempestivamenteeseguiti ad ufficio diverso da quello competente.

3. Sugli importi non versati, si applicano, ai sensi dell’art. 1, comma 165, della legge 27 dicembre 2006,n. 296, gli interessi moratori nella seguente misura annua:

* tasso di interesse legale vigente nel tempo.

4. Gli interessi sono calcolati con maturazione giorno per giorno con decorrenza dal giorno in cui sonodivenuti esigibili. Interessi nella stessa misura spettano al contribuente per le somme ad esso dovute adecorrere dalla data dell’eseguito versamento.

5. Si considerano regolarmente eseguiti i versamenti effettuati da un contitolare anche per conto deglialtri.

Art. 36Ravvedimento operoso

1. La sanzione è ridotta, sempreché la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziatiaccessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggettiobbligati ai sensi dell’articolo 11, comma 1, del D.Lgs. n. 472/1997, abbiano avuto formale conoscenza, nellamisura prevista dall’art. 13, comma 1, del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472 e successive modificazioni.

2. Il pagamento della sanzione ridotta deve essere eseguito contestualmente alla regolarizzazione delpagamento del tributo o della differenza, quando dovuti, nonché al pagamento degli interessi moratori calcolatial tasso legale con maturazione giorno per giorno.

Art. 37Importi di modesto ammontare

1. Ai sensi del combinato disposto degli artt. 25 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e 1, comma 168,della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono stabiliti in €. 12,00, gli importi fino a concorrenza dei quali iversamenti non sono dovuti o non sono effettuati i rimborsi.

Art. 38Rimborsi

(Art. 1, comma 164, della legge 27.12.2006, n. 296)

1. Il rimborso delle somme versate e non dovute deve essere richiesto dal contribuente entro il termine dicinque anni dal giorno del versamento, ovvero da quello in cui è stato accertato il diritto alla restituzione. IlComune provvede ad effettuare il rimborso entro centottanta giorni dalla data di presentazione dell’istanza.

2. Sulle somme rimborsate spettano al Contribuente gli interessi nella misura del tasso di interesse legalevigente nel tempo a decorrere dalla data dell’eseguito versamento. Gli interessi sono calcolati con maturazionegiorno per giorno.

Art. 39Compensazione ed accollo

1. Ai sensi dell’art. 1, comma 167, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è consentita, ai contribuenti, lacompensazione del credito maturato su un qualsiasi tributo comunale con il debito maturato su altri tributi. Perottenere la compensazione, il contribuente presenta all’ufficio tributi una comunicazione, redatta su modellopredisposto dal comune e distribuito gratuitamente, dalla quale risultano:

a) i tributi sui quali sono maturati i crediti d’imposta, le annualità cui si riferiscono i crediti, nonché il loro

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esatto ammontare, distintamente per ogni singolo tributo;

b) i tributi compensati con il credito di cui al precedente punto a, le annualità cui si riferiscono, nonché,distintamente, per ogni singolo tributo, l’esatto ammontare del credito compensato; Lacompensazione è ammessa solo se il credito d’imposta non si è prescritto secondo la specificadisciplina di ogni singolo tributo.

2. In relazione al disposto dell’art. 8, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, recante: “Disposizioni inmateria di statuto dei diritti del contribuente”, è consentito l’accollo del debito tributario altrui, da parte disoggetto diverso dal contribuente obbligato. A tale fine il soggetto che si accolla il debito tributario comunicaall’ufficio tributi, su modelli distribuiti gratuitamente dal comune, le generalità complete ed il codice fiscale delcontribuente obbligato; l’identificazione del tributo o dei tributi dei quali si assume l’accollo; l’importo esatto,distinto per tributo, del debito di cui viene assunto l’accollo.

3. Le disposizioni di cui ai precedenti commi 1 e 2 trovano applicazione anche per le entrate patrimoniali.

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TITOLO VISTATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE

ED ACCERTAMENTO CON ADESIONE

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CAPO ISTATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE

Art. 40Principi generali

1. Il presente capo disciplina nel rispetto dei principi dettati dalla legge 27 luglio 2000, n. 212, ed in virtù deldisposto di cui all’art. 1, comma 4, della medesima legge, i diritti dei contribuenti soggetti passivi di tributi locali.

Art. 41Informazione dei contribuenti

1. L’ufficio tributi assume idonee iniziative volte a consentire la completa ed agevole conoscenza delledisposizioni regolamentari e tariffarie in materia tributaria ponendole a disposizione gratuita dei contribuenti.

2. L’ufficio tributi porta a conoscenza dei contribuenti tempestivamente e con mezzi idonei ogni atto chedispone sulla organizzazione, sulle funzioni e sui procedimenti di natura tributaria.

Art. 42Conoscenza degli atti e semplificazione

1. L’ufficio tributi assicura l’effettiva conoscenza da parte del contribuente degli atti a lui destinati, nelluogo di residenza o dimora abituale desumibili dagli atti esistenti in ufficio opportunamente verificati ancheattraverso gli organi di polizia locale. Gli atti sono comunicati con modalità idonee a garantire che il lorocontenuto non sia conosciuto da soggetti diversi dal destinatario.

2. L’ufficio tributi non può richiedere documenti ed informazioni già in possesso dell’ufficio stesso o dialtre pubbliche amministrazioni indicate dal contribuente, tali documenti ed informazioni devono essereeseguite con le modalità previste dall’art. 18, commi 2 e 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241.

3. L’ufficio tributi deve informare il contribuente di ogni fatto o circostanza a sua conoscenza dai quali possaderivare il mancato riconoscimento di un credito ovvero l’irrogazione di una sanzione, richiedendogli di integrareo correggere gli atti prodotti che impediscono il riconoscimento, seppure parziale, di un credito.

4. I modelli di comunicazione, le istruzioni ed ogni altra comunicazione sono tempestivamente messigratuitamente, a disposizione dei contribuenti.

5. Prima di procedere alla notifica degli avvisi di accertamento e/o delle iscrizioni a ruolo di partite derivantidalle liquidazioni stesse, qualora sussistono incertezze su aspetti rilevanti della comunicazione o degli attiin possesso dell’ufficio, l’ufficio tributi richiede al contribuente anche a mezzo del servizio postale, chiarimenti odi produrre i documenti mancanti entro il termine di giorni 30 dalla ricezione della richiesta. La stessa proceduraè eseguita anche in presenza di un minore rimborso di imposta rispetto a quello richiesto.

Art. 43Motivazione degli atti - Contenuti

(Art. 1, commi 162 e 163 della legge 27 dicembre 2006, n. 296)

1. Gli atti emanati dall’ufficio tributi indicano i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato ladecisione; se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto né ricevuto dal contribuente, questo deveessere allegato all’atto che lo richiama, salvo che quest’ultimo non ne riproduca il contenuto essenziale.

2. Gli atti comunque indicano:a) l’ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni complete in merito all’atto notificato o

comunicato e il responsabile del procedimento;b) l’organo o l’autorità amministrativa presso i quali è possibile promuovere un riesame anche nel merito

dell’atto in sede di autotutela;c) le modalità, il termine, l’organo giurisdizionale o l’autorità amministrativa cui è possibile ricorrere in

caso di atti impugnabili, nonché il termine di sessanta giorni entro cui effettuare il relativo pagamento.

3. Sui titoli esecutivi è riportato il riferimento al precedente atto di accertamento o di liquidazione. Il titoloesecutivo è notificato al contribuente, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivoa quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo.

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REGOLAMENTO COMUNALE PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE – IUC Pagina 30

Art. 44Tutela dell’affidamento e della buona fede – Errori dei contribuenti

1. I rapporti tra contribuente e comune sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede.

2. Non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformatoa indicazioni contenute in atti del comune, ancorché successivamente modificate dall’amministrazionemedesima, o qualora il suo comportamento risulti posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguentia ritardi, omissioni od errori del comune stesso.

3. Le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni diincertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria o quando si traduce in una meraviolazione formale senza alcun debito di imposta.

Art. 45Interpello del contribuente

1. Ciascun contribuente può inoltrare per iscritto al comune, che risponde entro trenta giorni, circostanziatee specifiche istanze di interpello concernenti l’applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti epersonali, qualora vi siano obiettive condizioni di incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizionistesse. La presentazione dell’istanza non ha effetto sulle scadenze previste dalla disciplina tributaria.

2. La risposta del comune scritta e motivata, vincola con esclusivo riferimento alla questione oggettodell’istanza di interpello, e limitatamente al richiedente. Qualora essa non pervenga al contribuente entroil termine di cui al comma 1, si intende che il comune concordi con l’interpretazione o il comportamentoprospettato dal richiedente. Qualsiasi atto, anche a contenuto impositivo o sanzionatorio, emanato in difformitàdalla risposta, anche se desunta ai sensi del periodo precedente, è nullo.

3. Limitatamente alla questione oggetto dell’istanza di interpello, non possono essere irrogate sanzioni neiconfronti del contribuente che non abbia ricevuto risposta dal comune entro il termine di cui al comma 1.

CAPO IIACCERTAMENTO CON ADESIONE

Art. 46Accertamento con adesione

(D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218 - Art. 50 della legge 27 dicembre 1997, n. 449)

1. Si applica, ai sensi del D.Lgs. 19 giugno 1997, n. 218, l’istituto dell’accertamento con adesione delcontribuente.

2. Competente alla definizione dell’accertamento con adesione del contribuente è il funzionario responsabiledi cui all'art. 32.

3. L’accertamento definito con adesione non è soggetto ad impugnazione, non è integrabile o modificabileda parte dell’ufficio.

Art. 47Avvio del procedimento per l’accertamento con adesi one

1. Il responsabile dell’ufficio tributi, prima di dare corso alla notifica di qualsiasi accertamento invia, aisoggetti obbligati, invito a comparire, nel quale sono indicati:

a) gli elementi identificativi dell’atto, della denuncia o della dichiarazione cui si riferisce l’accertamentosuscettibile di adesione;

b) il giorno, l’ora e il luogo della comparizione per eventualmente definire l’accertamento con adesione.

2. Trascorsi i termini di comparizione di cui al comma precedente, il responsabile del servizio dispone,entro i trenta giorni successivi, la notificazione dell’atto di accertamento.

3. Il contribuente, ricevuta la notifica dell’atto di cui al precedente comma 2, anteriormente all’impugnazionedell’atto innanzi la commissione tributaria provinciale, può formulare, in carta libera, istanza di accertamento

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con adesione, indicando il proprio recapito, anche telefonico.

4. La presentazione dell’istanza di cui al precedente comma 3, anche da parte di un solo obbligato,comporta la sospensione, per tutti i coobbligati, dei termini per l’impugnazione e di quelli per la riscossionedelle imposte in pendenza di giudizio, per un periodo di novanta giorni. L’impugnazione dell’atto da parte delsoggetto che ha richiesto l’accertamento con adesione comporta rinuncia all’istanza.

5. Entro quindici giorni dalla ricezione dell’istanza, l’ufficio, anche telefonicamente, formula al contribuentel’invito a comparire.

6. All’atto del perfezionamento della definizione l’atto di cui al comma 2 perde efficacia.

Art. 48Procedura per l’accertamento con adesione

1. L’accertamento con adesione del contribuente di cui ai precedenti articoli può essere definito anche dauno solo degli obbligati, secondo le disposizioni seguenti.

2. La definizione dell’accertamento con adesione ha effetto per tutti i beni cui si riferisce ciascun atto,denuncia o dichiarazione che ha formato oggetto di imposizione. Il valore definito vincola l’ufficio ad ogniulteriore effetto limitatamente ai beni oggetto del verbale. Sono escluse adesioni parziali riguardanti singolibeni contenuti nello stesso atto o dichiarazione.

Art. 49Atto di accertamento con adesione

1. L’accertamento con adesione è redatto con atto scritto in duplice esemplare, sottoscritto dal contribuentee dal responsabile del servizio o da un suo delegato.

2. Nell’atto sono indicati, separatamente per ciascun bene, gli elementi e la motivazione su cui la definizionesi fonda, nonché la liquidazione delle maggiori imposte, delle sanzioni e delle altre somme eventualmentedovute, anche in forma rateale.

3. La sanzione dovuta, da ricalcolare sull’ammontare della maggiore imposta, è ridotta a un TERZO.

Art. 50Adempimenti successivi

1. Il versamento delle somme dovute per effetto dell’accertamento con adesione è eseguito entroTRENTA giorni dalla redazione dell’atto di cui al precedente articolo.

2. Le somme dovute possono essere versate, a richiesta del contribuente, anche ratealmente, in un massimodi numero QUATTRO rate trimestrali di pari importo. L’importo della prima rata è versato entro il termineindicato nel comma 1.

3. Sull’importo delle rate successive non sono dovuti gli interessi.

4. Non è richiesta la prestazione di garanzia.

5. In caso di mancato versamento, anche di una sola rata, fermo restando l’ammontare dell’impostaconcordata, il contribuente:

a) perde il beneficio della riduzione della sanzione;b) deve corrispondere gli interessi nella misura annua determinata ai sensi dell' art. 35, comma 3 e

4, calcolati sulla somma ancora dovuta, dalla data di scadenza della rata non versata.

Art. 51Perfezionamento della definizione

1. La definizione si perfeziona con il versamento di cui al precedente articolo 49, comma 1, ovvero con ilversamento rateale di cui al successivo comma 2 o, infine, con l’avvenuto pagamento coattivo.

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TITOLO VIIDISPOSIZIONI FINALI

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Art. 52Norme abrogate

1. Con l’entrata in vigore del presente regolamento sono abrogate tutte le norme regolamentari con essocontrastanti. E' in particolare abrogato il regolamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi di cui all'art.14 del d.l. 201/2011 (TARES), approvato con deliberazione di consiglio comunale n. 35 del 20.11.2013.

Art. 53Pubblicità del regolamento e degli atti

1. Copia del presente regolamento, a norma dell’art. 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241, come sostituitodall’art. 15, c. 1, della legge 11.02.2005, n. 15 è tenuta a disposizione del pubblico perché ne possaprendere visione in qualsiasi momento ed è pubblicata sul sito istituzionale del comune.

Art. 54Casi non previsti dal presente regolamento

1. Per quanto non previsto nel presente regolamento troveranno applicazione:

a) le leggi nazionali e regionali;b) lo Statuto comunale;c) i regolamenti comunali, in particolare, per quanto riguarda la disciplina dell'I.M.U. il vigente

Regolamento approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 29 del 02.08.2012, modificatoed integrato con deliberazioni del Consiglio Comunale n. 9 del 06.02.2013 e n. 31 del 28.10.2013;

d) gli usi e consuetudini locali.

Art. 55Rinvio dinamico

1. Le norme del presente regolamento si intendono modificate per effetto di sopravvenute normevincolanti statali e regionali.

2. In tali casi, in attesa della formale modificazione del presente regolamento, si applica la normativasopraordinata.

Art. 56Tutela dei dati personali

1. Il comune garantisce, nelle forme ritenute più idonee, che il trattamento dei dati personali in suopossesso, si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle personefisiche, ai sensi del D.Lgs. 30.06.2003, n. 196, recante: «Codice in materia di protezione dei dati personali» esuccessive modificazioni.

Art. 57Entrata in vigore del regolamento

1. Il presente regolamento entra in vigore con il primo gennaio 2014 Unitamente alla deliberazione diapprovazione viene comunicato al Ministero delle Finanze entro 30 giorni dalla sua esecutività ed è resopubblico con le procedure previste dall’art. 13, comma 15, del D.L. 6 dicembre 2011,n. 201.

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Il presente regolamento:– è stato approvato dal consiglio comunale con deliberazione n. 22, in data 09/09/2014;– la detta deliberazione è stata pubblicata nel sito web istituzionale di questo Comune accessibile al

pubblico (art. 32, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69)

per 15 giorni consecutivi dal 29/09/2014 al 14/10/2014,

con la contemporanea pubblicazione, anche negli altri luoghi consueti, di apposito avviso annunciante

la detta pubblicazione, ed il deposito, nella segreteria comunale, alla libera visione del pubblico, del

regolamento approvato;

*******************

– è stato modificato con le seguenti deliberazioni del Consiglio Comunale:

• n. 17 del 30/07/2015.

• n. 4 del 22/03/2016

• n. 11 del 02/05/2016

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