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ISTITUTO COMPRENSIVO di MONGRANDO Via Q. Sella, 4 – 13888 Mongrando BI – Tel. 015.666316 - 015.2564527 Fax 015.2560584 e.mail [email protected] / [email protected] Codice Scuola BIIC808004 – sito www.icmongrando.com Codice Fiscale 81065760027 REGOLAMENTO D’ISTITUTO a.s 2017- 2018 Il Regolamento d’Istituto è costituito da 17 regolamenti specifici, come elencati nel seguente indice. Il Regolamento d’Istituto è parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). 1

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ISTITUTO COMPRENSIVO di MONGRANDO

Via Q. Sella, 4 – 13888 Mongrando BI – Tel. 015.666316 - 015.2564527 Fax 015.2560584 e.mail [email protected] / [email protected] Codice Scuola BIIC808004 – sito www.icmongrando.com Codice Fiscale 81065760027

REGOLAMENTO

D’ISTITUTO

a.s 2017- 2018

Il Regolamento d’Istituto è costituito da 17 regolamenti

specifici, come elencati nel seguente indice.

Il Regolamento d’Istituto è parte integrante del Piano

Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).

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INDICE

1. Regolamento del Consiglio d’Istituto ………………………………… pag. 3

2. Regolamento del Collegio dei Docenti ………………………………… pag. 8 3. Regolamento dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione ………… pag. 11

4. Regolamento del Comitato di Valutazione del Servizio degli Insegnanti pag. 15

5. Regolamento dello Staff di Direzione …………………………………… pag. 17

6. Regolamento formazione delle classi …………………………………. pag. 19

7. Regolamento iscrizioni alla Scuola dell’Infanzia ……………………… pag. 20

8. Regolamento assegnazione dei Docenti ai plessi e alle classi ……… pag. 22

9. Regolamento Docenti …………………………………………………. pag. 23

10. Rapporti scuola - famiglia ………………………………………………. pag. 25

11. Regolamento Allievi ……………………………………………………. pag. 27

12. Regolamento compiti …………………………………………………… pag. 31

13 Regolamento per le attività aggiuntive ( Scuola elementare)….. … … pag. 32

14. Regolamento Personale Amministrativo ……………………… …….. pag. 33

15. Regolamento Collaboratori Scolastici ………………………… ….…… pag. 34.

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16 Regolamento Comitato Mensa ………………………………… ……… pag. 35

17 Regolamento Sicurezza ……………………………………… ……… pag. 36

1. REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO

Art. 1

Finalità

Il Consiglio d’Istituto è istituito per realizzare la PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA nella gestione della scuola.

Art. 2

Composizione

Essendo la popolazione scolastica superiore a 500 alunni, il Consiglio d’Istituto si compone di:

- 1 Dirigente scolastico

- 2 rappresentanti del personale ATA

- 8 rappresentanti dei docenti

- 8 rappresentanti dei genitori______________

19 componenti

Il Consiglio d’Istituto elegge nel suo seno la Giunta esecutiva composta di:

- 1 Dirigente scolastico (membro di diritto, presiede la Giunta esecutiva)

- 1 Direttore S.G.A. (membro di diritto, svolge funzioni di segretario della Giunta stessa)

- 1 docente

- 1 personale ATA

- 2 genitori_____________

6 componenti

Il Consiglio d’Istituto e la Giunta durano in carica per 3 anni scolastici.I membri che nel corso del triennio perdono i requisiti di eleggibilità vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste.Il Consiglio d’Istituto e la Giunta sono validamente costituiti anche nel caso in cui non tutte le

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componenti abbiano espresso la propria rappresentanza.

Art. 3

PresidenteNella prima seduta (eccezionalmente convocata e presieduta dal Dirigente scolastico) il Consiglio d’Istituto elegge il Presidente, tra i rappresentanti dei genitori.La votazione è valida con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.L’elezione avviene a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta; qualora questa non si raggiunga nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa.A parità di voti è eletto il più anziano d’età.Il Presidente assolve alle seguenti funzioni:- convoca e presiede il Consiglio d’Istituto;- affida le funzioni di segretario verbalizzante ad un membro del Consiglio;- dirige le discussioni;- autentica, con la propria firma, in un registro a pagine numerate, i verbali delle sedute del Consiglio.Il Consiglio di Istituto elegge il Vice Presidente (sempre tra i rappresentanti dei genitori) con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente.In caso di impedimento o di assenza del Presidente, ne fa le veci il Vice Presidente o, in mancanza di quest’ultimo, il consigliere più anziano.

Art. 4Giunta esecutiva

La Giunta esecutiva è presieduta dal Dirigente scolastico.Essa assolve alle seguenti funzioni:- predispone il Programma Annuale (ex bilancio preventivo), le variazioni, il conto consuntivo;- prepara i lavori del Consiglio;- esegue le delibere del Consiglio;Spetta al Dirigente scolastico l’emanazione del formale provvedimento esecutivo.Prima di dare corso alle spese deliberate dal Consiglio d’Istituto, il Dirigente scolastico si accerta che la delibera di spesa non ecceda la disponibilità di bilancio.Il Dirigente scolastico promuove il riesame, da parte del Consiglio d’Istituto, delle delibere di spesa ritenute irregolari o illegittime.

Art. 5Competenze generali

Il Consiglio d’Istituto delibera in merito a:- adozione del Regolamento d’Istituto;- acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni;- adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali;- criteri generali per la programmazione educativo-didattica, per le attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, per le visite guidate e i viaggi di istruzione (è di esclusiva competenza del Collegio dei Docenti ogni aspetto specifico relativo alla didattica);- promozione di contatti con altre scuole, al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze o iniziative di collaborazione;- forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali;- criteri generali relativi alla formazione delle classi;- criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi;- designazione dei membri della Commissione elettorale della scuola;- criteri generali per l’espletamento dei servizi amministrativi di competenza della segreteria della

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scuola;- identificazione di idonei strumenti di comunicazione tra scuola e famiglie;- intitolazione della scuola e di aule, sentito il parere del Collegio dei Docenti;- approvazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), tenuto conto delle proposte del Collegio dei Docenti;- valutazione e approvazione, in merito alla propria competenza, di iniziative riservate agli alunni (concorsi a premi, borse di studio), proposte da enti e associazioni pubbliche o private;- assenso per l’utilizzazione degli edifici e delle attrezzature della scuola fuori dall’orario di servizio scolastico, per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile;

Art. 6Competenze amministrativo-contabili

Il Consiglio d’Istituto delibera:- il Programma Annuale (ex bilancio preventivo), le eventuali variazioni, il conto consuntivo;- la designazione dell’azienda o dell’istituto di credito che deve disimpegnare il servizio di cassa sulla base di apposita convenzione;- l’accettazione e rinuncia di legati, eredità, donazioni;- la costituzione e partecipazione a Fondazioni;- l’accensione di mutui e contratti pluriennali;- l’acquisto e la cessazione di beni immobili;- l’adesione a reti di scuole e consorzi;- l’utilizzazione di opere dell’ingegno;- le iniziative con soggetti pubblici e privati;Il Consiglio d’Istituto determina criteri e limiti relativi a:- contratti di sponsorizzazione;- contratti di locazione di immobili;- utilizzazione da parte di terzi di beni dell’istituto;- convenzioni per prestazioni;- alienazione di beni e servizi;- acquisto e alienazione di titoli di stato;- contratti di prestazione d’opera con esperti;- partecipazione a progetti internazionali.

Art. 7Convocazione

Il Consiglio d’Istituto è convocato dal suo Presidente, dopo che la Giunta esecutiva (convocata dal Dirigente Scolastico) ha predisposto uno schema di ordine del giorno.La convocazione ordinaria della Giunta e del Consiglio d’Istituto avviene a mezzo lettera (con indicazione di luogo, data, ora, ordine del giorno), con un preavviso di almeno 5 giorni. Il Presidente del Consiglio d’Istituto può procedere alla convocazione del Consiglio su richiesta di un terzo dei componenti del Consiglio stesso.In relazione all’ordine del giorno, la Giunta deve evitare un eccessivo frazionamento dei temi da discutere, cercando di unificare al massimo gli argomenti omogenei ed affini, per non effettuare un numero eccessivo di sedute.

Art. 8Riunioni

Le sedute del Consiglio d’Istituto hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, normalmente con inizio alle ore 18.30 e chiusura massima alle ore 21.00.Alle sedute possono essere chiamati a partecipare, a titolo consultivo:- i rappresentanti degli Enti Locali e delle Associazioni del territorio;- gli specialisti che offrono proposte formative alla scuola;

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- gli eventuali rappresentanti legali degli istituti cui sono affidati i minori.Alle sedute possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio.Alle sedute non sono ammessi esterni al Consiglio quando siano in discussione argomenti concernenti persone.

Art. 9

Approvazione delle delibere

Le sedute del Consiglio d’Istituto, nonché della Giunta esecutiva, sono valide con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.Nell’approvazione delle delibere le astensioni non vengono considerate voti validamente espressi, e deve ritenersi approvata la mozione che ha ottenuto la metà più uno dei soli voti validamente espressi (maggioranza assoluta).In caso di parità, prevale il voto del Presidente.La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone.

Art. 10

Verbale della seduta

Di ogni seduta del Consiglio d’Istituto e della Giunta esecutiva viene redatto il verbale su apposito registro a pagine numerate, che è firmato dal Presidente e dal Segretario.La stesura del verbale avviene in forma elettronica .Nel verbale della seduta deve puntualmente e fedelmente comparire la registrazione dei seguenti punti:- orario di apertura;- nomi dei presenti e degli assenti;- argomenti all’ordine del giorno;- nome di chi interviene, con sintesi del relativo intervento;- conclusione su ogni argomento, con eventuale votazione;- dichiarazioni messe a verbale su esplicita richiesta;- argomenti aggiornati alla seduta successiva;- orario di chiusura.Il verbale è approvato dal Consiglio d’Istituto all’aprirsi della riunione successiva.

Art. 11

Pubblicità degli attiGli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati all’albo della scuola e inseriti sul sito dell’Istituto. Non sono soggetti a pubblicazione all’albo gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.L’affissione all’albo avviene entro 15 giorni dalla relativa seduta del Consiglio.I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria della scuola.Il Segretario del Consiglio d’Istituto consegna la copia da affiggere all’albo al Dirigente Scolastico, il quale ne dispone l’affissione immediata. Il Presidente del Consiglio d’Istituto può prendere visione dei verbali della Giunta esecutiva per motivi attinenti all’esercizio delle proprie funzioni.

Art. 126

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RiservatezzaTutti i membri del Consiglio d’Istituto sono tenuti all’obbligo di riservatezza previsto dalla legge.

2. REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Art. 1

Finalità

Il Collegio dei Docenti elabora, definisce e realizza unitariamente la funzione educativo-didattica della scuola, in un quadro di sviluppo dei valori di promozione della persona che vive una determinata società e cultura.

Art. 2

Composizione

Il Collegio dei Docenti è composto dal Dirigente Scolastico (che lo presiede) e da tutto il personale insegnante in servizio nella scuola.Fanno parte del Collegio, a tutti gli effetti, i docenti di sostegno, i docenti a tempo determinato (limitatamente alla durata della nomina), gli eventuali docenti nominati per lo svolgimento dell’attività didattica alternativa scelta dagli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, gli eventuali docenti che svolgono l’attività di operatore tecnologico o psicopedagogico, gli eventuali docenti impegnati nei corsi per adulti.I docenti in servizio in più scuole appartengono al Collegio dei Docenti di tutte le scuole in cui prestano servizio.All’inizio della prima seduta di anno scolastico, il Dirigente affida le funzioni di Segretario verbalizzante ad un membro del Collegio.

Art. 3

Competenze

Il Collegio dei Docenti è organo sovrano in materia di funzionamento didattico della scuola.In particolare:- delibera la programmazione educativo-didattica d’istituto, comprese le attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione;- definisce la parte educativo-didattica del Piano dell’Offerta Formativa;- verifica e valuta, a fine anno scolastico, l’azione educativo-didattica d’istituto, producendone relazione conclusiva; - stabilisce produttive modalità d’incontro e di comunicazione tra docenti e famiglie;- elegge i docenti Funzioni Obiettivo;- elegge i docenti del Comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante;- propone al Dirigente scolastico i docenti tutor del personale insegnante in anno di formazione;- propone al Dirigente scolastico il docente referente di plesso che entra a far parte dello Staff di Direzione;- individua al proprio interno la disponibilità ad assumere incarichi professionali specifici, funzionali all’organizzazione e al funzionamento dei vari plessi scolastici;- si articola in specifiche commissioni di lavoro, per incarichi determinati, funzionali all’efficiente funzionamento del Collegio dei Docenti;

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- delibera il Piano delle attività aggiuntive da remunerare con il Fondo dell’Istituzione scolastica (a fine anno scolastico ne verifica e ne valuta l’effettivo svolgimento);- delibera per tutte le classi la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni;- promuove iniziative di formazione e aggiornamento per i docenti;- formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto;- formula proposte al Dirigente scolastico in ordine all’assegnazione dei docenti alle classi, salvaguardando in ogni caso la continuità didattica;- formula proposte in ordine all’azione educativo-didattica alternativa all’insegnamento della religione cattolica;- programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;- valuta e approva iniziative formative esterne rivolte agli alunni;- provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse e di Classe, nel rispetto delle date stabilite dalla specifica circolare ministeriale annuale;- provvede, sentiti i Consigli di Interclasse e di Classe, alla scelta tecnica dei sussidi didattici (dotazioni librarie; apparecchiature; audiovisivi; computer; software; attrezzature tecniche, artistiche, scientifiche, sportive, musicali; ecc.);- esamina, prima delle deliberazioni del Consiglio d’Istituto, le iniziative complementari ed integrative volte a realizzare la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile;- formula, sceglie e adotta strumenti di valutazione sistematica e periodica dei risultati conseguiti dagli alunni;- propone strumenti di monitoraggio e valutazione qualitativa della propria azione docente;-elabora ed approva i progetti per l’attivazione dell’operatore tecnologico e dell’operatore psicopedagogico, determinando anche i contenuti e le modalità di espletamento dell’attività di loro competenza e i progetti relativi ai bandi PON FESR 2014/2020

Art. 5Convocazione

Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico. In quell’occasione il Dirigente scolastico comunica il calendario annuale delle convocazioni del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione.Il Collegio Docenti è convocato dal Dirigente scolastico per assolvere ai propri compiti istituzionali; può inoltre essere convocato dal Dirigente quando almeno un terzo dei componenti ne faccia richiesta.La convocazione confermativa avviene, di volta in volta, con comunicazione a tutti i plessi (con indicazione di luogo, data, ora, ordine del giorno), con un preavviso di almeno 5 giorni.

Art. 6Riunioni

Le sedute del Collegio dei Docenti hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, normalmente con inizio alle ore 17.30 e chiusura massima alle ore 20.00.Alle sedute possono essere chiamati a partecipare, a titolo consultivo:- i rappresentanti degli Enti Locali e delle Associazioni del territorio;- gli specialisti che offrono proposte formative alla scuola.Il Collegio dei Docenti dell’Istituto comprensivo (costituito da scuole dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado) può essere convocato per ordine di scuola quando siano da considerare e valutare problematiche specifiche di ambito, sempre in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa che garantisce l’azione di continuità.

Art. 7Approvazione delle delibere

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Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.Nell’approvazione delle delibere le astensioni non vengono considerate voti validamente espressi, e deve ritenersi approvata la mozione che ha ottenuto la metà più uno dei soli voti validamente espressi(maggioranza assoluta).In caso di parità, prevale il voto del Presidente.La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone.

Art. 8

Verbale della seduta

Di ogni seduta del Collegio dei Docenti viene redatto il verbale su apposito registro a pagine numerate, che è firmato dal Presidente e dal Segretario.La stesura del verbale avviene in forma elettronica .Nel verbale della seduta deve puntualmente e fedelmente comparire la registrazione dei seguenti punti:- orario di apertura;- nomi dei presenti e degli assenti;- argomenti all’ordine del giorno;- nome di chi interviene, con sintesi del relativo intervento;- conclusione su ogni argomento, con eventuale votazione;- dichiarazioni messe a verbale su esplicita richiesta;- argomenti aggiornati alla seduta successiva;- orario di chiusura.Il verbale è approvato dal Collegio dei Docenti all’aprirsi della riunione successiva.

Art. 9

Pubblicità degli atti

Gli atti del Collegio dei Docenti sono pubblicati all’albo della scuola e inseriti sul sito dell’Istituto.Non sono soggetti a pubblicazione all’albo gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.L’affissione all’albo avviene entro 15 giorni dalla relativa seduta del Collegio.I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria della scuola.Il Segretario del Collegio dei Docenti consegna la copia da affiggere all’albo al Dirigente Scolastico, il quale ne dispone l’affissione immediata.

Art. 12

RiservatezzaTutti i membri del Collegio dei Docenti sono tenuti all’obbligo di riservatezza previsto dalla legge.

3. REGOLAMENTO

DEI CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE

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Art. 1

Finalità

I Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione elaborano, definiscono e realizzano unitariamente l’attività educativo-didattica a livello di classe, interclasse, intersezione, in armonia con il percorso di crescita personale di cui ogni alunno/a ha diritto.

Art. 2

ComposizioneNella Scuola Secondaria di I grado, nella scuola Primaria e dell’Infanzia i Consigli di Classe e Interclasse e intersezione sono composti dal Dirigente Scolastico (che li presiede), dai docenti di ogni singola classe, interclasse e intersezione, dai genitori rappresentanti eletti secondo disposizione ministeriale.All’inizio della prima seduta di anno scolastico, il Dirigente affida le funzioni di Coordinatore e di Segretario verbalizzante a due docenti.Il Dirigente scolastico può delegare la funzione di Presidente al docente Coordinatore.Fanno parte - a tutti gli effetti - dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione i docenti a tempo determinato (limitatamente alla durata della nomina), come pure gli eventuali docenti nominati per lo svolgimento dell’attività didattica alternativa scelta dalle famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica.Possono partecipare ai Consigli a solo titolo consultivo i Volontari del Servizio Civile ed eventuali esperti esterni che svolgano attività all'interno delle classi.Gli insegnanti di sostegno, essendo contitolari della classe in cui operano, partecipano a tutti i lavori ed assolvono a tutte le funzioni dei Consigli.

Art. 3

Competenze

Il Consiglio è organo sovrano in materia di programmazione educativo-didattica della Classe, Interclasse, Intersezione, in accordo con le linee generali definite da tutti gli organi della scuola.In particolare, spettano al Consiglio - con la sola presenza dei docenti - le competenze relative al coordinamento didattico, ai rapporti interdisciplinari e alla valutazione periodica e finale degli alunni.Inoltre il Consiglio:- programma, produce e sviluppa i Piani di lavoro di disciplina (o area disciplinare) e di Classe, Interclasse, Intersezione, valutandone periodicamente l’andamento complessivo per verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati e proponendone - ove necessario - opportune misure di correzione per un puntuale miglioramento della proposta educativo-didattica;- coordina l’azione dei singoli docenti - attività responsabilmente condivisa - essendo ciascun insegnante non solo educatore ma coeducatore dei propri alunni- verifica e valuta i Piani di lavoro a fine anno scolastico, producendone relazione conclusiva; - formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativo-didattica, ad iniziative di sperimentazione, di integrazione e di sostegno;- definisce attività progettuali, extrascolastiche, visite guidate e i viaggi di istruzione;- fissa modalità d’incontro e di comunicazione tra docenti e famiglie, in accordo a quanto stabilito dal Collegio dei Docenti;-- formula proposte in ordine all’azione educativo-didattica alternativa all’insegnamento della religione cattolica;- programma ed attua le iniziative specifiche per il sostegno degli alunni portatori di handicap;- valuta e approva iniziative formative esterne rivolte agli alunni della Classe, Interclasse, Intersezione;- inoltra proposte di adozione dei libri di testo, formulando sintetico giudizio, al Collegio dei Docenti,

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nel rispetto delle date stabilite dalla circolare ministeriale annuale;- inoltra proposte di scelta tecnica di sussidi didattici (dotazioni librarie, apparecchiature, audiovisivi, computer, software, attrezzature tecniche, artistiche, scientifiche, sportive, musicali, ecc.) al Collegio dei Docenti;- formula, sceglie e adotta strumenti di valutazione sistematica e periodica dei risultati conseguiti dagli alunni della Classe, Interclasse, Intersezione;- propone strumenti di monitoraggio e valutazione qualitativa della propria azione docente;-- in sede di valutazione finale, delibera (Primaria e Secondaria di I grado, sola componente docenti) se ammettere o non ammettere ogni singolo allievo alla classe successiva o all’esame di fine ciclo;- formula (Primaria e Secondaria di I grado, sola componente docenti) un giudizio globale di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’esame di fine ciclo, tenendo conto delle valutazioni per disciplina o area disciplinare e dei giudizi relativi al comportamento.

Art. 4Convocazione

I Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione si insediano all’inizio di ciascun anno scolastico, dopo il primo Collegio dei Docenti e rispettano poi il calendario annuale delle convocazioni disposto dal Dirigente scolastico.Il Consiglio è convocato dal Dirigente scolastico per assolvere ai propri compiti istituzionali; può inoltre essere convocato dal Dirigente quando ne ravvisi la necessità.La convocazione confermativa avviene, di volta in volta, con comunicazione ai plessi sede dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione (con indicazione di luogo, data, ora, ordine del giorno), con un preavviso di almeno 5 giorni.Su motivata richiesta di docenti o di genitori, il Dirigente scolastico può convocare Consigli aperti a tutti i genitori, per esprimere o condividere temi d’interesse, pareri, organizzazione, comportamenti, interventi educativi, ecc.

Art. 5Riunioni

Le sedute dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, normalmente con durata di un’ora e un quarto per classe, interclasse, intersezione, e tre quarti d’ora in coda per l’incontro congiunto con le rappresentanze dei genitori (Primaria e Secondaria di I grado) o con tutti i genitori invitati (scuola dell’Infanzia).Alle sedute possono essere chiamati a partecipare, a titolo consultivo:- i rappresentanti degli Enti Locali e delle Associazioni del territorio;- gli specialisti che offrono proposte formative alla scuola.

Art. 6Scrutini

Per la validità delle sedute degli Scrutini (Primaria e Secondaria di I grado) è richiesta la presenza dell’intero Consiglio, con esclusione della componente genitori.Le valutazioni (disciplinari o di area disciplinare) sono formulate, espresse e proposte da ogni singolo docente e approvate collegialmente dall’intero Consiglio.I giudizi globali e di comportamento sono formulati e approvati collegialmente dall’intero Consiglio.

Art. 7Approvazione delle delibere

Per la validità delle deliberazioni è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

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Nell’approvazione delle delibere le astensioni non vengono considerate voti validamente espressi, e deve ritenersi approvata la mozione che ha ottenuto la metà più uno dei soli voti validamente espressi(maggioranza assoluta).In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

Art. 8

Verbale della sedutaDi ogni seduta del Consiglio viene redatto il verbale allegato al Registro Elettronico.Nel verbale della seduta deve puntualmente e fedelmente comparire la registrazione dei seguenti punti:- orario di apertura;- nomi dei presenti e degli assenti;- argomenti all’ordine del giorno;- nome di chi interviene, con sintesi del relativo intervento;- conclusione su ogni argomento, con eventuale votazione;- dichiarazioni messe a verbale su esplicita richiesta;- argomenti aggiornati alla seduta successiva;- orario di chiusura.Il verbale è approvato dal Consiglio all’aprirsi della riunione successiva.

Art. 9

Pubblicità degli attiI verbali (stesi entro 15 giorni dalla relativa seduta del Consiglio) sono allegati al Registro Elettronico.L’accesso ai verbali dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione da parte del genitore di alunno che ne faccia richiesta, non è indiscriminatamente consentito per tutto il contenuto dei verbali e degli atti, ma limitatamente a quella parte dei verbali e degli atti che riguardano esclusivamente suo figlio.

Art. 10

RiservatezzaTutti i membri del Consiglio sono tenuti all’obbligo di riservatezza previsto dalla legge.

4. REGOLAMENTO NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE (NAV)

Art. 1

Finalità

Il Nucleo di Autovalutazione è organo di giudizio e garanzia delle effettive competenze professionali del personale docente.

Art. 2

ComposizioneIl Nucleo di Autovalutazione è composto dal dirigente scolastico che lo presiede, da tre docenti, due

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genitori e un componente esterno (docente, dirigente scolastico di altra scuola o dirigente tecnico). Il collegio dei docenti sceglie due dei tre docenti del Comitato; il consiglio d’istituto sceglie il terzo docente e i due genitori); l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) individua il componente esterno. Il Dirigente attribuisce le funzioni di Segretario ad uno dei docenti membro del Comitato stesso.

Art. 3Competenze

Nell’espletamento delle proprie competenze, il Nucleo di Autovalutazione:- individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. (comma 129)Il NAV privata della componente esterna:- discute, al termine dell’anno di formazione, la relazione presentata dai docenti in periodo di prova che abbiano compiuto almeno 180 giorni di effettivo servizio nell’anno scolastico;

- esprime un parere obbligatorio sull’esito del periodo di prova dei docenti, sulla base della relazione presentata e discussa e alla luce di altri elementi di valutazione forniti dal Dirigente Scolastico;

- conclude le proprie valutazioni con un esplicito giudizio positivo, qualora ritenga che il docente abbia superato favorevolmente il periodo di prova, facendo - tra l’altro - menzione della durata del servizio effettivamente prestato;

- conclude le proprie valutazioni con un esplicito giudizio negativo, qualora ritenga che il docente non abbia superato favorevolmente il periodo di prova (esito che produce la dispensa dal servizio o l’eventuale restituzione al ruolo di provenienza);

- conclude le proprie valutazioni con un esplicito giudizio negativo, qualora ritenga che il docente non abbia superato favorevolmente il periodo di prova, indicando - eventualmente - se ritenga necessario, per giustificati motivi, acquisire ulteriori elementi di valutazione (circostanza, questa, che determina la proroga di un anno del periodo di prova);

- valuta il servizio di ogni docente che ne faccia motivata richiesta, relativamente ad un periodo non superiore all’ultimo triennio, sulla scorta del quadro presentato dal Dirigente Scolastico che, nel caso in cui il docente abbia prestato servizio anche in altra scuola, acquisisce gli opportuni elementi di informazione;

- motiva la valutazione del servizio tenendo conto delle qualità intellettuali, della preparazione culturale e professionale, delle eventuali pubblicazioni, della diligenza, del comportamento nella scuola, dell’efficacia dell’azione educativo-didattica, delle eventuali sanzioni disciplinari, dell’attività di aggiornamento, della partecipazione ad attività di sperimentazione, della collaborazione con altri docenti e con gli organi della scuola, dei rapporti con le famiglie degli alunni, di attività speciali nell’ambito scolastico e di ogni altro elemento che valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali in relazione alla funzione docente (la valutazione non si conclude con giudizio complessivo, né analitico, né sintetico e non è traducibile in punteggio);

- valuta il servizio di un membro del Comitato, che eventualmente ne faccia motivata richiesta, escludendolo dalla partecipazione di ogni specifico lavoro di commissione;

- esprime un giudizio sulla condotta del docente che chieda la riabilitazione, trascorsi due anni dalla data dell’atto con cui gli fu inflitta una sanzione disciplinare.

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Art. 4Convocazione

Il Comitato par la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente scolastico, a mezzo di comunicazione (indicante luogo, data, ora, ordine del giorno), con un preavviso di almeno 5 giorni.

Art. 5Riunioni

Le sedute del Comitato hanno luogo:- in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, ogni qual volta se ne ravvisi la necessità;- a conclusione dell’anno scolastico, per la valutazione dell’anno di prova degli insegnanti a tempo indeterminato.

Art. 6

Verbale della seduta

Di ogni seduta del Comitato viene redatto il verbale su supporto cartaceo e in forma digitale firmato dai componenti.

Nel verbale della seduta deve puntualmente e fedelmente comparire la registrazione dei seguenti punti:- orario di apertura;- nomi dei presenti;- argomenti all’ordine del giorno;- nome di chi interviene, con sintesi del relativo intervento;- valutazione di servizio del docente (con giudizio obbligatorio, se al termine del periodo di prova);- dichiarazioni messe a verbale su esplicita richiesta;- orario di chiusura.Il verbale è approvato dal Comitato, seduta stante.

Art. 7

RiservatezzaTutti i membri del Comitato sono tenuti all’obbligo di riservatezza previsto dalla legge.

5. REGOLAMENTO DELLO STAFF DI DIREZIONE

Art. 1

Finalità

Lo Staff di Direzione collabora e supporta l’azione direttiva del Dirigente Scolastico, nell’ambito di un rapporto di natura fiduciaria.

Art. 2Composizione

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Lo Staff è composto dal Dirigente Scolastico (che lo presiede), dal Collaboratore Vicario e dai docenti referenti di plesso, proposti dal Collegio dei Docenti e confermati dal Dirigente.Sono invitati alle riunioni di Staff in caso di necessità, i docenti con Funzione Strumentale, espressi dal Collegio dei Docenti.All’inizio della prima seduta di anno scolastico, il Dirigente affida le funzioni di Segretario verbalizzante al Collaboratore Vicario o ad altro membro dello Staff.

Art. 3Competenze

I membri dello Staff collaborano, in un tavolo di lavoro, nel perseguimento della realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e possono ricevere deleghe di rappresentanza dal Dirigente Scolastico. In particolare, lo Staff:- segnala e si confronta su ogni problema organizzativo e gestionale di sviluppo del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo al plesso di referenza, fornendo un opportuno supporto ai docenti con Funzione Strumentale;- raccoglie le istanze della comunità scolastica e territoriale e le comunica allo Staff; - riporta al plesso gli indirizzi e le indicazioni fornite dal Dirigente Scolastico;- predispone il piano finanziario di tutti i progetti e di tutte le attività educativo-didattiche dell’istituzione scolastica da sottoporre all’approvazione del Collegio dei Docenti;- predispone il piano finanziario delle attività aggiuntive degli insegnanti da sottoporre all’approvazione del Collegio dei Docenti;- ha incarico di vigilanza sulla sicurezza del plesso e segue le indicazioni della normativa L81/2008 fornite dal Responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’Istituzione Scolastica;- programma e coordina insieme al Responsabile della Sicurezza esercitazioni di evacuazione dell’edificio scolastico, in simulazione di pericoli di varia natura;- si articola in eventuali specifiche commissioni di lavoro, per incarichi determinati, funzionali al lavoro di Staff o all’efficiente funzionamento del Collegio dei Docenti;

Art. 4

Convocazione

Lo staff è convocato dal Dirigente Scolastico, di volta in volta, con comunicazione su registro elettronico (con indicazione di luogo, data, ora, ordine del giorno), con un preavviso di almeno 5 giorni.

Art. 5Riunioni

Le sedute dello Staff hanno luogo possibilmente in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, normalmente a cadenza mensile.

Art. 6

Verbale della seduta

Di ogni seduta dello Staff viene redatto sintetico verbale, firmato dal Dirigente Scolastico e dal Segretario.La stesura del verbale avviene in forma elettronica .

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Nel verbale della seduta deve comparire la registrazione dei seguenti punti:- orario di apertura;- nomi dei presenti e degli assenti;- argomenti discussi e conclusioni;- orario di chiusura.

Art. 7

RiservatezzaTutti i membri dello Staff sono tenuti all’obbligo di riservatezza previsto dalla legge.

6. REGOLAMENTO FORMAZIONE DELLE CLASSI

Art. 1

Scuola dell’Infanzia

Per la Scuola dell’Infanzia che prevede due sezioni, l’assegnazione iniziale dei bambini alle sezioni stesse viene effettuata secondo la seguente modalità: vengono formulati elenchi (in ordine alfabetico, distinti per sesso e per età), dai quali si estrapolano i nominativi che vanno a costituire le due sezioni eterogenee, ovvero costituite da bambini di età e sesso diversi. L’anno successivo verrà salvaguardata la continuità, mentre per i nuovi iscritti si effettuerà l’inserimento osservando gli stessi criteri seguiti per la formazione iniziale delle due sezioni.Per la Scuola dell’Infanzia con tre sezioni, i bambini vengono assegnati secondo l’età, a costituire gruppi di “piccoli”, “medi”, “grandi”.Per la Scuola dell’Infanzia con più di tre sezioni - là dove il numero lo consente - verrà assicurata la formazione di una o più sezioni omogenee di bambini/e di cinque anni. Per le altre fasce di età valgono i criteri suddetti.Casi particolari (fratelli, situazioni problematiche, ecc.) verranno singolarmente valutati dal Dirigente, sentiti gli insegnanti.In caso di presenza di alunni in situazione di handicap, la sezione in cui avviene l’inserimento non deve superare il numero di venticinque alunni.I figli dei docenti sono inseriti, se possibile, nelle sezioni dove non operano i genitori.Gli alunni, che giungono ad anno scolastico iniziato, vengono inseriti nella sezione meno numerosa o in quella in cui non sono presenti situazioni problematiche.

Art. 2

Scuola Primaria

Qualora si vengano a formare più classi prime nell’ambito del medesimo plesso, si adottano equi criteri di ripartizione, facendo riferimento alle informazioni acquisite dalle insegnanti di Scuola dell’Infanzia e dagli operatori dell’A.S.L., in caso di alunni portatori di handicap.Le classi devono essere miste.I figli dei docenti vengono normalmente inseriti nelle classi in cui non operano i genitori.Gli alunni, che giungono ad anno scolastico iniziato, vengono inseriti nella classe meno numerosa o in quella in cui non sono presenti situazioni problematiche.Eventuali richieste di cambio di sezione, devono essere rivolte - con comprovate motivazioni - dai genitori al Dirigente che, sentiti i pareri dei docenti, ne valuterà l’eventuale accoglimento.Nel caso di iscrizione o inserimento di alunni provenienti dall’estero, si chiederà alla famiglia di documentare o indicare gli anni scolastici frequentati nel paese di provenienza. I docenti valuteranno le conoscenze e le competenze effettivamente possedute dall’allievo, per il miglior inserimento nella classe opportuna.

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Art. 3

Scuola Secondaria I°

Le classi devono essere formate con criteri di eterogeneità interna e omogeneità tra sezioni.Gli aspetti educativo-didattici di ogni allievo vengono desunti dalle varie informazioni fornite dalle insegnanti della Scuola Primaria.Gli alunni portatori di handicap sono inseriti, ove possibile, nelle classi in cui non sono presenti altre situazioni problematiche.Gli alunni ripetenti sono normalmente inseriti nella stessa sezione dell’anno precedente.I gemelli o i fratelli vengono normalmente inseriti in classi diverse.I figli dei docenti vengono normalmente inseriti nelle classi in cui non operano i genitori.Gli alunni, che giungono ad anno scolastico iniziato, verranno inseriti nella classe meno numerosa o in quella in cui non sono presenti situazioni problematiche, nel rispetto della lingua studiata.Eventuali richieste di cambio di sezione, devono essere rivolte - con comprovate motivazioni - dai genitori al Dirigente che, sentiti i pareri dei docenti, ne valuterà l’eventuale accoglimento.

7. REGOLAMENTO ISCRIZIONI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Art. 1Iscrizione

L'iscrizione dei bambini alla Scuola dell’Infanzia avviene normalmente nel mese di gennaio, secondo la normativa prevista dal Ministero e le modalità fornite dall’Ufficio di Segreteria.

Art. 2

Passaggio di Plesso

Nell’ambito dello stesso Comune, la domanda di passaggio da un plesso ad un altro plesso della Scuola dell’Infanzia è intesa come trasferimento e non come nuova iscrizione.

Art. 3

PrecedenzaSono accettate con precedenza le iscrizioni dei bambini residenti nel Comune facente capo alla scuola prescelta.

Art. 4

Lista d’attesa

Nel caso di eccedenza di domande di bambini residenti nel Comune facente capo alla scuola prescelta entro il termine ultimo della data di iscrizione, dichiara di possedere i seguenti requisiti:

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Bambino/a con disagiate condizioni segnalato/a dai servizi sociali; punti: 10 Bambino/a che vive in un nucleo familiare con solo genitore ( vedovi, separati e divorziati con affidamento esclusivo del bambino/a, genitori con l’esercizio esclusivo della potestà genitoriale); punti 8 Bambino/a già frequentante la scuola dell’infanzia in altri Comuni, a seguito di cambio di residenza; punti 4 Bambino/a con entrambi i genitori che lavorano; punti 3 Bambino/a con fratelli frequentanti la stessa scuola dell’infanzia; punti 2 Bambino/a in lista d’attesa l’anno precedente; punti 1

Qualora vi siano ancora posti disponibili si accettano le iscrizioni di bambini non residenti nel Comune facente capo alla scuola prescelta, tenendo conto dei seguenti requisiti:

Bambino/a con disagiate condizioni segnalato/a dai servizi sociali; punti 12 Bambino/a che vive in un nucleo familiare con solo genitore ( vedovi, separati e divorziati con affidamento esclusivo del bambino/a, genitori con l’esercizio esclusivo della potestà genitoriale); punti 8 Bambino/a proveniente da paese senza scuola d’infanzia statale; punti 6 Bambino/a con entrambi i genitori che lavorano; punti 4 Bambino/a con nonni residenti nel paese dove è situata la scuola d’infanzia; punti 3 Bambino/a con fratelli frequentanti la stessa scuola dell’infanzia; punti 2 Bambino/a in lista d’attesa l’anno precedente; punti 1

Nel caso vi siano situazioni di parità di punteggio verrà data precedenza ai maggiori d’età ed eventualmente ad estrazione a sorte, per chi si iscrive fuori termine l’ordine cronologico di iscrizione.

Art. 5

Parametri d’accoglienza

Il numero dei bambini accolti per sezione è 25.Si eleva a 28 solo per i bambini residenti nel Comune facente capo alla scuola prescelta.Nel caso di presenza di alunni portatori di handicap, la sezione accoglie normalmente 20 alunni.Per i bambini anticipatari sono stati stabiliti, dal Collegio dei Docenti e approvati dal Consiglio di Istituto, i seguenti criteri: Frequenza solo antimeridiana da settembre fino al compimento del terzo anno d’età. Il numero dei bimbi anticipatari è stato così stabilito: Scuola dell’Infanzia con una sezione fino a due bambini Scuola dell’Infanzia con due sezioni fino a quattro bambini Scuola dell’Infanzia con tre sezioni fino a sei bambini

- In caso di sezioni con un basso numero di iscritti, si valuteranno caso per caso le condizioni di accoglienza degli anticipatari secondo altri parametri, quali ad esempio, la disponibilità di risorse per l’accoglimento.

Art. 6

Iscrizioni fuori termine

Dopo la scadenza del termine ultimo d'iscrizione stabilito dal Ministero, i bambini sono inseriti in sezione (qualora vi sia posto) oppure in coda alla lista d’attesa, secondo l’ordine d’iscrizione, indipendentemente dai criteri suddetti.

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8. REGOLAMENTO

ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI E ALLE CLASSI

Art. 1

Finalità

L’assegnazione dei docenti ai plessi (primaria ed infanzia) e alle classi, che è funzione del Dirigente Scolastico, è finalizzata ad un’ottimale distribuzione delle risorse professionali del corpo docente nei vari plessi e nelle varie classi che costituiscono l’istituzione scolastica.

Art. 2

Criteri di assegnazione

Nell’assegnazione dei nuovi docenti alle classi, il Dirigente scolastico tiene in considerazione le sotto elencate priorità:

- continuità didattica;- richiesta da parte del docente o compatibilità ambientale;- anzianità di servizio e, a parità di questa, età cronologica; - esperienza acquisita nella scuola primaria nel modulo o nel tempo pieno e negli ambiti disciplinari;- esperienza acquisita nella scuola dell’infanzia nei vari campi d’esperienza;- valutazione del diploma di laurea o di equivalenti titoli di studio nell’ambito specifico (scuola primaria);- partecipazione in veste di relatore o coordinatore a specifici corsi di formazione;- partecipazione in veste di corsista a specifici corsi di formazione;- nel caso di posto vacante, ha priorità l’anzianità di servizio.

9. REGOLAMENTO DOCENTI

L’insegnante è tenuto a:Art. 1

Pretendere dagli allievi il rispetto e la buona educazione di cui il docente è esempio in prima persona.Art. 2

Essere in servizio cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni per assicurare la vigilanza degli allievi in entrata.

Art. 3Prendere quotidianamente visione delle comunicazioni sul registro elettronico

Art. 4Controllare le giustificazioni delle assenze, annotare assenze e ritardi sul registro elettronico di classe, nonché i nomi degli allievi che devono ancora giustificare.

Art. 5Segnalare sul registro di classe gli alunni che non hanno fatto firmare eventuali comunicazioni alla famiglia.

Art. 619

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Consentire agli alunni, in caso di necessità, di recarsi ai servizi uno per volta e senza arrecare disturbo alle altre classi.

Art. 7Vigilare, secondo i turni di assistenza, sul comportamento degli alunni durante l’intervallo in modo da evitare che vengano arrecati danni a persone o cose e facendo rispettare le norme stabilite.

Art. 8Vigilare sia all’interno della Scuola sia all’esterno, quando l’intervallo si svolge in cortile; in questo caso, se vi sono alunni che per qualche motivo (esigenze di salute, etc.) devono rimanere nell’atrio, essi sono sorvegliati da un docente di turno o collaboratore scolastico.

Art. 9Riprendere sollecitamente le lezioni dopo l’intervallo e alternarsi velocemente ai colleghi nel cambio dell’ora.

Art. 10Curare che l’aula sia mantenuta ordinata e pulita durante le lezioni.

Art. 11Accompagnare gli alunni nel trasferimento da un’aula all’altra della scuola.

Art. 12Non lasciare mai incustodita la classe; in caso di necessità chiedere l’intervento di un collaboratore scolastico che assicuri la vigilanza degli allievi.

Art. 13Sorvegliare l’uscita dalla scuola degli alunni, per fila e con ordine.

Art.14In caso di malore dell’allievo, informare tempestivamente la famiglia e la Segreteria/Dirigenza. In nessun caso possono essere somministrati farmaci all’allievo.

Art. 15Fare in modo che le famiglie siano al corrente dei risultati educativo-didattici dei propri figli, utilizzando il diario, colloqui personali e generali.

Art. 16Dare in visione alle famiglie gli elaborati corretti e valutati dopo aver riportato sul registro la valutazione.

Art. 17Attenersi con rigorosa e costante attenzione alle scelte collegialmente condivise in merito all'organizzazione didattica.

Art. 18Tenere aggiornato il registro elettronico di classe e personale.

Art. 19Comunicare tempestivamente la propria assenza alla Segreteria, prima dell’inizio delle lezioni, per consentire una rapida sostituzione.

Art. 20Giustificare tutte le assenze secondo la normativa vigente; la domanda di permesso per motivi di salute deve portare in calce la data del primo giorno di malattia.

Art. 21In caso di sciopero attenersi ai modi previsti dalle vigenti disposizioni ( Norme di garanzia servizi pubblici essenziali C.C.N.L).

Art. 22In caso di richiesta di permesso, far pervenire con urgenza la domanda, onde consentire all’ufficio di procedere alla sostituzione interna.

Art. 23Curare il controllo periodico dei sussidi didattici e dei materiali di cui si è referenti.

Art. 24Chiedere l’autorizzazione per lo svolgimento di attività o professioni extra scolastiche.

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Art. 25Attenersi alla legge sulla privacy (Dir. 196)

Art. 26Comunicare tempestivamente alla Direzione eventuali danni procurati dagli alunni

Art. 27Nel caso di alunni che non rispettino le regole della vita scolastica, il Consiglio di Classe ha la facoltà di non permettere la partecipazione ad uscite o visite di istruzione.

Art. 28Nei casi ritenuti a rischio dalla Dirigente Scolastica o dai docenti, si farà riferimento alla legge n°71 del 29/05/2017 per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

I docenti sono tenuti ad osservare le disposizioni contenute nel disegno di legge Lorenzin in materia di divieti di fumo negli ambienti chiusi e aperti, di pertinenza delle scuole di ogni ordine e grado. In particolare sarà vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico, nei cortili, nei parcheggi, negli impianti sportivi di pertinenza delle scuole. E’ altresì vietato l'uso delle sigarette elettroniche negli ambienti chiusi delle istituzioni scolastiche.

10. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

Art. 1

Finalità

I Genitori partecipano alla vita della scuola concorrendo al governo democratico dell’istituzione scolastica.

Art. 2

Rappresentanza

I Genitori fanno parte degli Organi Collegiali su mandato elettivo e in essi portano la voce della propria componente.Per incentivare la partecipazione, è auspicabile costituire libere associazioni di Genitori.

Art. 3

Rapporti con il Dirigente scolastico

Il Dirigente scolastico riceve i Genitori su appuntamento.

Art. 4

Rapporti con i Docenti

I singoli Docenti ricevono i Genitori durante gli incontri programmati nel quadrimestre e,dove si ravvede la necessità. Per casi particolari e previo appuntamento concordato, i Docenti ricevono i

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Genitori nella scuola, al di fuori del proprio orario di servizio.I Docenti inviano alla famiglia brevi comunicazioni sul diario che vanno sempre controfirmate, così come pure ogni giudizio sintetico di valutazione.Nel rispetto delle scelte educativo-didattiche definite dal Collegio dei Docenti, i Genitori possono offrire il proprio contributo di competenza per il sostegno ad iniziative opportunamente programmate e definite.

Art. 5

Rapporti con la Segreteria

La Segreteria è a disposizione dei Genitori tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e giovedì dalle 14,00 alle 17,00. Nei giorni di chiusura scolastica non festivi l’orario sarà dalle 8,00 alle 14,00.

Art. 6Rapporti scolastici con i figli

I Genitori sostengono l’attività formativa della scuola, incoraggiando i figli all’impegno scolastico e domestico.

Art. 7Giustificazioni

Le assenze da scuola vanno giustificate sul libretto per la scuola Secondaria e sul diario per la scuola Primaria a firma del Genitore.In caso di malattia, l’allievo è riammesso in classe con giustificazione del Genitore attestante l’avvenuta guarigione.I ritardi d’ingresso vanno giustificati dal Genitore.In caso di malattia infettiva il genitore è invitato, salvaguardando la libertà personale, ad avvisare la scuola.In caso di pediculosi il genitore è invitato ad attenersi al Protocollo Operativo per la gestione della pediculosi nelle comunità.Ai fini della riammissione scolastica, la Direttiva della regione Piemonte del 1/6/2000 stabilisce che il bambino può essere riammesso a scuola previa certificazione del genitore o del medico curante dell’ avvenuto trattamento.In caso di recidiva e di mancata collaborazione genitoriale, il Dirigente Scolastico ha facoltà di richiedere il certificato medico per la riammissione nella collettività.In caso di assenze per motivi di famiglia prolungate , si richiede la comunicazione anticipata.

Art. 8Uscite anticipate

L’uscita anticipata degli allievi dalla scuola va normalmente richiesta con comunicazione preventiva tramite telefono o diario. In ogni caso, l’allievo potrà uscire dall’edificio scolastico solo prelevato dal Genitore o da chi per esso con delega scritta.

11. REGOLAMENTO ALLIEVI

Art. 1Disposizioni generali

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1) Fuori e dentro la scuola, non usare mai violenza fisica e verbale.2) Biciclette e motorini vanno introdotti a mano nel cortile (la scuola non risponde di eventuali danni o furti).3) Attendere educatamente lo squillo del campanello, presso la porta centrale.Nei plessi in cui gli alunni arrivano con lo scuolabus con largo anticipo rispetto all'inizio delle lezioni sono autorizzati ad entrare nei mesi invernali e con il cattivo tempo all'interno dell'edificio scolastico.4) Salutare garbatamente i collaboratori scolastici e gli insegnanti.5) Gli alunni devono aver cura dei propri oggetti. e rispettare gli oggetti degli altri In particolare non si devono lasciare denaro, orologi ed altri oggetti di valore incustoditi o nelle tasche delle giacche; la scuola non risponde degli oggetti smarriti.6) Nella scuola non si deve correre e urlare.7) Al suono del campanello dirigersi immediatamente alla propria aula; nel cambio dell’ora restare in aula in attesa dell’insegnante.8) Salutare chi entra in classe.9) Portare sempre il materiale scolastico necessario e rispettare le scadenze.10) Mantenere una posizione corretta nel banco; evitare di dondolarsi sulla sedia.11) Non masticare "chewing-gum".12) Vestire pulito e adeguato all’ambiente scolastico..13) Non toccare e non usare, da solo, alcuna apparecchiatura della scuola (computer, fotocopiatrice, strumenti sonori, televisore, videoregistratore, telecamera, fotocamera, proiettore, ecc.).14) Avere massima cura di sedie, banchi, materiali e attrezzature della scuola.15) Nel caso in cui gli alunni provocassero danni a causa di comportamenti irresponsabili, sarà richiesto il risarcimento alle famiglie.16) Bussare prima di entrare in sala insegnanti, aule, ecc.17) Non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri o non inerenti alle lezioni. I taglierini vanno portati solo nei giorni in cui si effettuano ore di Educazione Artistica o Educazione Tecnica e solamente nel caso che vengano richiesti specificamente dagli insegnanti.18) Quando suona il campanello di fine lezioni mattutine o pomeridiane, riordinare il banco e ritirare il proprio materiale in cartella o negli appositi armadi o scaffali; recarsi con calma fuori dall’aula; sistemarsi in fila e procedere all’esterno dell’edificio scolastico preceduti dall’insegnante.19) All’interno della scuola è vietato l’uso del cellulare : lo stesso va lasciato in cartella fino alla fine delle lezioni; in caso contrario l’apparecchio verrà preso in consegna dai docenti o dal Dirigente e poi restituito al termine delle lezioni20) All’interno della scuola è vietato l’uso di videogiochi e quanto non pertinente alle lezioni.21) Bevande in classe: è concesso bere in classe con autorizzazione del docente22) Gli allievi sono tenuti a far controllare quotidianamente il diario, a far firmare sempre le annotazioni o comunicazioni alla famiglia e a consegnare nei tempi stabiliti quanto richiesto.22) Gli allievi restituiscono gli elaborati, svolti in classe e corretti dai docenti, firmati da uno dei genitori per presa visione, nei termini stabiliti dai singoli docenti; in caso di recidivo smarrimento degli elaborati, i successivi non verranno più consegnati ma potranno essere visionati a scuola dai genitori.24) Gli alunni sono tenuti ad osservare le disposizioni contenute nel disegno di legge Lorenzin in materia di divieti di fumo negli ambienti chiusi e aperti, di pertinenza delle scuole di ogni ordine e grado. In particolare sarà vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico, nei cortili, nei parcheggi, negli impianti sportivi di pertinenza delle scuole. E’ altresì vietato l'uso delle sigarette elettroniche negli ambienti chiusi delle istituzioni scolastiche.

Il presente regolamento alunni viene letto dal coordinatore/docente nelle singole classi e dai docenti

di scuola Primaria e sarà affisso nelle singole aule.

Art.2Intervallo

1) Con condizioni di bel tempo, l’intervallo viene normalmente svolto all’esterno dell’edificio scolastico.

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2) Le porte di ingresso ai bagni devono restare sempre aperte. In bagno non sprecare l’acqua e restarci il tempo strettamente necessario e lasciare i servizi in ordine.4)E’ consentito giocare negli appositi spazi e secondo le regole stabilite in ciascun plesso.5) Evitare di correre spericolatamente, spintonarsi, ecc.6) Non allontanarsi mai, ovvero restare sempre “sotto lo sguardo” degli insegnanti.7) A fine intervallo disporsi prontamente per la ripresa delle lezioni. Usare i cestini per buttare la carta delle merendine o altro. Pulire i piedi prima di entrare nei locali scolastici.

Art. 3Mensa

Igiene personale prima del pranzo1) È buona norma lavarsi le mani con acqua e sapone e asciugarle bene prima di sedersi a tavola2) Ogni operazione in bagno deve essere svolta senza sprecare acqua..Posti a sedere3) Lo spostamento dalle aule alla sala da pranzo avviene ordinatamente in fila.4) Ognuno siede al proprio posto.5) Chi si reca a pranzo a casa, non può partecipare alle attività di svago coi compagni che si fermano a mensa e non può comunque accedere all’interno dell’area di pertinenza dell’edificio scolastico prima del suono del campanello d’ingresso pomeridiano.Regole di buona educazione6) A mensa, é necessario controllare il volume di voce.7) Per spostarsi dal proprio posto, chiedere sempre l’autorizzazione ad un insegnante.8) Evitare di dondolarsi sulla sedia.9) Fare attenzione a non rovesciare cibo e acqua sul tavolo e sul pavimento.10) Non giocare con il cibo.11) Evitare di infastidire i compagni.12) Atti gravi o ripetuti di maleducazione daranno corso a provvedimenti disciplinari.13) Si precisa che se le regole citate nei punti 8/9/10/11 non saranno rispettate, nonostante i richiami verbali, si procederà con i seguenti provvedimenti disciplinari: nota sul diario, nota sul registro, allontanamento temporaneo dal servizio mensa dopo tre note disciplinari.

Art. 4Giustificazioni

1) Le giustificazioni d’assenza vanno mostrate all’insegnante della prima ora che le controfirma le rileva sul registro elettronico.2) L’ingresso in ritardo va giustificato.3) Le assenze per motivi familiari vanno sempre giustificate.4) La richiesta di un allievo di andare a casa per qualsiasi motivo (condizioni di salute, visita medica, impegni familiari, ecc.) non è concessa fino all’arrivo di un genitore che libera la scuola da ogni responsabilità. Eventuali richieste preventive d’uscita, pur scritte e firmate dal genitore, non possono comunque essere accolte senza la “consegna” fisica dell’allievo al genitore stesso o da chi delegato nell'allegato 33.

Art. 5Palestra

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1) La responsabilità del trasferimento e la vigilanza degli allievi sono a carico dell’insegnante o dei collaboratori scolastici.2) L’entrata in palestra è consentita solo dopo aver calzato scarpe da ginnastica ed aver indossato abbigliamento idoneo (non é consentito mantenere calzature sportive già indossate a casa).3) Negli spogliatoi, non si deve creare confusione e ci si deve cambiare velocemente.4) Dopo le ore di educazione fisica, curare l’igiene personale.5) La richiesta di non partecipazione alla lezione di educazione fisica deve essere giustificato dai genitori.

Art. 6Attività esterna, visite guidate, viaggi d’istruzione

1) Senza apposita autorizzazione, firmata dai genitori, non è possibile partire per alcuna attività esterna, visite guidate, viaggi d’istruzione.2) La salita sul mezzo di trasporto - e la discesa da esso - deve avvenire con massimo ordine.3) A bordo del mezzo di trasporto, un comportamento educato prevede di stare seduti al proprio posto, senza alzare la voce e senza infastidire i compagni o i viaggiatori e autista.4) Sull’autobus, l’eventuale ascolto collettivo della musica è autorizzato dall’insegnante responsabile.5) Vanno sempre seguite le indicazioni dell’insegnante e non ci si allontana mai dal gruppo.6) Per la strada, sui marciapiedi, bisogna camminare in fila, facendo sempre attenzione a non compiere movimenti improvvisi di squilibrio proprio o altrui.7) In qualunque luogo pubblico mantenere le regole di buona educazione.8) In caso di grave episodio di maleducazione, viene informato subito il Dirigente Scolastico che può anche far interrompere l’attività, la visita, il viaggio all’allievo indisciplinato.9) Fatta salva la sorveglianza dei docenti, l’allievo risponde dei danni prodotti a terzi.

Art.7Aula informatica

1) Entrando in aula informatica, durante la permanenza e in uscita da essa, mantenere sempre un comportamento di assoluto autocontrollo.2) L’ingresso e la permanenza in aula informatica è consentito con la presenza dell’insegnante.3) L’uso della strumentazione informatica deve seguire le direttive fornite dall’insegnante.4) Non sono autorizzate “manovre” di pura curiosità personale (accesso al sistema, alle applicazioni, ad altri documenti, ecc.).5) Disattivare la strumentazione in modo corretto, rispettando i normali passaggi.6) Registrare su apposito quaderno: la classe, il nome dell’insegnante, l’ora e la data di utilizzo della strumentazione informatica.In seguito all’emanazione del Testo Unico sulla sicurezza, Legge 81/08, si allega il Regolamento per un uso corretto delle risorse tecnologiche e di rete.

Art. 8

Provvedimenti disciplinari

1) I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.2) Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare. 3) Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica di un allievo, sono adottati dal Consiglio di Classe o Interclasse (componente Docenti) d’appartenenza.

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4) Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari (si fa riferimento al regolamento di disciplina e comitato di garanzia interno)

5) Nei periodi di allontanamento è mantenuto, per quanto possibile, un rapporto con l’allievo e con i suoi genitori, tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

6) Gli allievi che non si attengono alle norme del Regolamento potranno incorrere nei seguenti provvedimenti disciplinari:- richiamo verbale da parte del docente o del Dirigente; richiamo scritto sul diario da parte del docente; richiamo scritto sul registro elettronico con comunicazione alla Dirigente;- richiamo scritto con lettera del Dirigente alla famiglia, per invito a colloquio.In caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari:- sospensione dalle lezioni, con obbligo di permanenza nella scuola;- sospensione dalle lezioni e temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica.

Formano parte integrante del presente regolamento: Il patto di corresponsabilità Il regolamento di disciplina per la Scuola Secondaria di 1° Grado e la Scuola Primaria

emanati ai sensi del DPR n°235 del 21/11/2007 e di seguito allegati.

12. REGOLAMENTO COMPITI

(Primaria e Secondaria di I grado)

Art. 1

FinalitàL’istituzione scolastica riconosce e garantisce l’unicità degli spazi e dei tempi della “scuola” e della “casa”, entrambi essenziali per la crescita armonica degli alunni nel periodo dell’infanzia e della preadolescenza.L’attribuzione di compiti a casa(studio ed esercitazioni scritte) nel rispetto di legittime esigenze di vita sia pubblico-scolastica che privato-familiare, è necessaria allo scopo di rafforzare le conoscenze e rielaborare i contenuti.Docenti e genitori devono essere coscienti del proprio ruolo nel rispetto reciproco.

Art. 2

Criteri condivisi

In seno all’intero Consiglio di Classe, con la componente genitori, l’attribuzione di compiti a casa e a scuola deve essere rigorosamente vagliata, concordata, graduata, comunicata, riconoscendone l’effettiva necessità e adeguatezza, quindi i compiti devono essere somministrati in modo congruo ed adeguato tenendo conto anche dei rientri pomeridiani.In particolare:- non vengono assegnati di norma compiti da un giorno all’altro;

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- i compiti non devono avere valenza punitiva;- gli alunni che non terminano le esercitazioni a scuola, devono concluderne l’esecuzione a casa;- l’insegnante controlla che lo svolgimento dei compiti sia regolare e può intervenire con chiarimenti e suggerimenti nel caso in cui l’allievo sia in difficoltà;- gli alunni che sono stati assenti devono informarsi dai compagni/ registro elettronico sulle attività svolte in classe, copiare quanto è stato scritto ed eseguire i compiti.

14. REGOLAMENTO PERSONALE AMMINISTRATIVO

Il personale di segreteria è tenuto a:

Art. 1Svolgere tutti i compiti previsti dalla propria qualifica professionale.

Art. 2Collaborare sempre per il buon funzionamento della scuola.

Art. 3Essere esaurienti nelle informazioni fornite agli utenti.

Art. 4Rispettare il segreto d’ufficio.

Art. 5Rispettare puntualmente i turni di lavoro.

Art. 6Segnalare tempestivamente la propria assenza in caso di malattia.

Art. 7Segnalare tempestivamente l’eventuale adesione allo sciopero nei modi previsti dalle vigenti disposizioni (Norme di garanzia servizi pubblici essenziali C. C. N. L.).

Il personale amministrativo è tenuto ad osservare le disposizioni contenute nel disegno di legge Lorenzin in materia di divieti di fumo negli ambienti chiusi e aperti, di pertinenza delle scuole di ogni ordine e grado.In particolare sarà vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico, nei cortili, nei parcheggi, negli impianti sportivi di pertinenza delle scuole.E’ altresì vietato l'uso delle sigarette elettroniche negli ambienti chiusi delle istituzioni scolastiche.

15. REGOLAMENTO COLLABORATORI SCOLASTICI

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Il collaboratore scolastico deve:

Art. 1Porre massima cura nella pulizia e manutenzione dei locali assegnati.

Art. 2Collaborare con i colleghi per la migliore esecuzione di tutti i lavori che si richiedono nell’assicurare il buon funzionamento della scuola.

Art. 3Rispettare puntualmente i turni di lavoro.

Art. 4Collaborare con i docenti, in ogni momento, nella sorveglianza degli alunni.

Art. 5Assistere gli allievi nel cambio delle ore mentre i docenti si spostano da una classe all’altra.

Art. 6Aprire e chiudere la scuola secondo l’orario prestabilito.

Art. 7Segnalare ai docenti gli alunni che non tengono un comportamento corretto.

Art. 8Segnalare tempestivamente alla responsabile della sicurezza la presenza di guasti o di pericoli nella scuola.

Art. 9Assicurarsi che la scuola sia in ordine al momento di lasciare l’edificio.

Art. 10Segnalare tempestivamente in segreteria la propria assenza in caso di malattia.

Art. 11Segnalare tempestivamente l’eventuale adesione allo sciopero nei modi previsti dalle vigenti disposizioni (Norme di garanzia servizi minimi essenziali C.C.N.L.).

Art. 12Non svolgere, durante le ore di servizio, lavori personali.

Art. 13Controllare e pulire periodicamente, nel corso della giornata, i servizi igienici.

Art. 14Fare in modo che i ragazzi, in caso di necessità, possano sempre recarsi ai servizi igienici.

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Art. 15Custodire i prodotti di pulizia in locali appositi e in armadi chiusi.

I collaboratori scolastici sono tenuti ad osservare le disposizioni contenute nel disegno di legge Lorenzin in materia di divieti di fumo negli ambienti chiusi e aperti, di pertinenza delle scuole di ogni ordine e grado.In particolare sarà vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico, nei cortili, nei parcheggi, negli impianti sportivi di pertinenza delle scuole.E’ altresì vietato l'uso delle sigarette elettroniche negli ambienti chiusi delle istituzioni scolastiche.

16. REGOLAMENTO COMITATO MENSA

Art. 1

Composizione

È costituito il Comitato Mensa, composto da un docente e da un genitore per ogni plesso.I nominativi dei vari componenti del Comitato sono ratificati dal Consiglio d’Istituto.

Art. 2

CompetenzeIl Comitato Mensa ha il compito di vigilare sul rispetto della qualità e della quantità della dieta prevista. I singoli componenti, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, possono effettuare assaggi.I controlli igienico-sanitari sono svolti esclusivamente da personale dell’A.S.L..La somma delle valutazioni espresse dall'utenza e dagli organismi istituzionali dovrà fornire al Comitato Mensa, al Consiglio di Istituto, alle Amministrazioni Comunali, gli elementi per una valutazione complessiva del servizio.

Art. 3

RiunioniTale comitato si riunisce all'occorrenza, convocato formalmente dal Dirigente Scolastico; in via straordinaria, è convocato ogni qual volta i componenti ne ravvedano urgente necessità.

17. REGOLAMENTO SICUREZZA

Art. 1

Definizione

Il piano di evacuazione è il sistema operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il quale sono studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti dall’edificio scolastico.

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Art. 2

Azione preventiva

Tutto il personale della scuola deve vigilare costantemente su:

apertura e praticabilità delle vie d’uscita; divieto di sosta nell’area della scuola; meccanismi di allarme; mezzi antincendio; segnaletica; interventi necessari per una maggiore sicurezza.

Il Dirigente Scolastico dovrà segnalare tempestivamente situazioni di pericolo presenti nella scuola all’ente proprietario dei locali scolastici.

Art. 3

Piano di evacuazione

1) Il segnale d’allarme, dato dal personale scolastico che per primo viene a conoscenza di un grave evento incombente, è riconoscibile da suoni opportunamente concordati a seconda dell'evento (terremoto/incendio/inondazione) (in caso di guasto elettrico, si usano altri mezzi sonori: fischietto, tromba, ecc.).2) Ogni attività didattica è sospesa immediatamente.

3) L’insegnante, attivando un opportuno controllo personale, invita la classe a disporsi per il piano di evacuazione, con calma e silenzio. I docenti di sostegno con l’aiuto, ove occorra, di altro personale scolastico, si occupano unicamente degli alunni in condizioni di H.

4) All’interno della classe si forma la fila indiana, mano nella mano (aprifila e chiudifila sono già stati designati, come pure i loro eventuali sostituti); l’insegnante si pone esternamente alla fila.

5) Il chiudifila segnala all’aprifila che si può procedere nel corridoio, verso l’uscita di sicurezza conosciuta.6) Non si corre mai, e in nessun caso si superano altre file che stanno dirigendosi verso l’uscita di sicurezza.7) In caso di ostacoli improvvisi, il capofila si ferma e segue le indicazioni dell’insegnante.8) Il capofila che raggiunge per primo l’uscita di sicurezza, la spalanca completamente e – senza fermarsi - continua a condurre la fila verso il luogo sicuro prestabilito.9) Nel luogo sicuro, l’insegnante fa l’appello.

Art. 4

Collaboratori scolastici

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In caso di allarme i collaboratori scolastici avranno l’incarico di:

disattivare gli impianti (gas, elettrico, ecc); controllare che in tutti i locali della scuola, ai vari piani, tutti gli allievi siano sfollati; manovrare gli estintori; garantire i percorsi di fuga prendersi carico di eventuali allievi “dispersi” che devono essere condotti nel luogo di

raduno e ricongiunti alla propria classe.

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