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REGOLAMENTO DI CIRCOLO ANNO SCOLASTICO 2010 - 2011 Ministero della Pubblica Istruzione CIRCOLO DIDATTICO STATALE “ FILIPPO RACITI” ex Borgo Nuovo II Cod. Fisc. 80023790829 Via Alia 16/18 – 90135 PALERMO Tel. 091/ 6731739 Fax 091/6749251 e-mail [email protected] & Carta dei Servizi della Scuola

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REGOLAMENTO DI

CIRCOLO

ANNO SCOLASTICO2010 - 2011

Ministero della Pubblica IstruzioneCIRCOLO DIDATTICO STATALE

“ FILIPPO RACITI” ex Borgo Nuovo IICod. Fisc. 80023790829

Via Alia 16/18 – 90135 PALERMO Tel. 091/ 6731739 Fax 091/6749251

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Regolamento di Circolo &Carta dei servizi

Art. 1. Consiglio di intersezione e di interclasseArt. 2. Il Rappresentante dei GenitoriArt. 3. Collegio DocentiArt. 4. Il Consiglio di Circolo:• Art. 4. 1 Composizione• Art. 4. 2 La Convocazione• Art. 4. 3 Le Sedute• Art. 4. 4 Il Presidente del Consiglio di Circolo• Art. 4. 5 Le Commissioni• Art. 4. 6 Le Competenze del Consiglio di Circolo• Art. 4. 7 DecadenzaArt. 5. Giunta esecutiva:• Art. 5. 1 La Composizione• Art. 5. 2 La Convocazione• Art. 5. 3 Le CompetenzeArt. 6. Assemblee dei genitori:• Art. 6. 1 Assemblea di sezione o di classe

Sommario

PARTE I : GLI ORGANI COLLEGIALI

PARTE II : CRITERI DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA

Art. 7. Criteri di ammissione:•Art. 7. 1 Ammissione alla scuola dell’ infanzia•Art. 7. 2 Ammissione alla scuola primariaArt. 8. Criteri formazione classi•Art. 8. 1 Scuola dell’ infanzia•Art. 8. 2 Scuola primariaArt. 9. Criteri di assegnazione docenti alle classi

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Art. 10.Orari di aperturaArt. 11.Le EntrateArt. 12.Le UsciteArt. 13.I Permessi:• Art. 13. 1 Entrate.• Art. 13. 2 Uscite.Art. 14.Le AssenzeArt. 15.Gli Imprevisti• Art. 15. 1 Scioperi.• Art. 15. 2 Pericolo• Art. 15. 3 Ritardo o assenza imprevista dei docenti.

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Sommario

PARTE III : NORME COMPORTAMENTALI

PARTE IV : USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE

Art. 16.Modalità e funzionamento della biblioteca:• Art. 16. 1Biblioteca di CircoloArt. 17.Materiale didattico e sportivoArt. 18.Le FotocopieArt. 19.Uso dei locali da parte di enti esterniArt. 20.Uso dei locali da parte di enti interniArt. 21.Informazione, propaganda e spazi per affissioni

•Art. 21. 1 Informazione•Art. 21. 2 Spazi per affissioni e comunicazioni•Art. 21. 3 Propaganda

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Sommario

PARTE V : VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

(C.M. 291 DEL 14/10/92)

Art. 22.Viaggi di istruzione – Definizione:•Art. 22. 1 Preparazione, programmazione•Art. 22. 2 La Partecipazione•Art. 22. 3 Il PeriodoArt. 23.Viaggi di Istruzione – Autorizzazioni:•Art. 24.Uscite di breve durata nel territorio comunale

PARTE VI :CRITERI GENERALI sulla PROGRAMMAZIONE Art. 25.La Programmazione EducativaArt. 26.La Programmazione Didattica

PARTE VII :ACCESSO AI DOCUMENTI DELLE ISTITUZIONI

SCOLASTICHE (LEGGE N. 241/90) Art. 27.OggettoArt. 28.ModalitàArt. 29.Diritto di accessoArt. 30.La proceduraArt. 31.Presa visione

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Art. 32.Segreteria• Art. 32 1Orari• Art. 32. 2 Rilascio documentazione e certificatiArt. 33.La Direzione DidatticaArt. 34.Valutazione del servizio

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Sommario

PARTE VIII: FUNZIONAMENTO dei SERVIZI

AMMINISTRATIVI

PARTE IX:

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

PARTE X:

STATUTO DEI DIRITTI – DOVERI DELLO STUDENTE

Allegato “A”

Allegato “B”

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Art.1 Consiglio di intersezione e di interclasseFanno parte del consiglio di intersezione nella scuola dell’Infanzia e di interclasse nella scuola Primaria, oltre ai docenti, un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti a ciascuna sezione o classe.Gli incontri possono essere per sezioni o classi parallele, per ciclo nella scuola Primaria o per plesso, in funzione dell'ordine del giorno da trattare.E' presieduto dal Dirigente scolastico o di norma, da un docente delegato dal Dirigente scolastico, mentre la funzione di segretario spetta sempre ad un docente del Consiglio stesso.Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario di lezione, dopo aver considerato le esigenze dei componenti.Il Consiglio di intersezione e di interclasse è convocato dal Presidente o dalla metà dei suoi membri almeno ogni 2 mesi in base ai criteri deliberati dal Collegio Docenti e alle necessità che si verificheranno nel corso dell’anno scolastico.L'avviso di convocazione deve essere notificato almeno 5 giorni prima della data della riunione indicando gli argomenti da trattare. Il verbale sarà prodotto in Direzione entro 5 giorni dalla seduta.

Il Consiglio di Interclasse ha il compito di:1. formulare al collegio dei docenti proposte in ordine

all'azione educativa e didattica, ad iniziative di sperimentazione ed integrazione degli alunni in situazione di handicap.

2. Agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni.

3. Promuovere il coordinamento didattico, i rapporti interdisciplinari, nonché la verifica dell'andamento generale dell'attività educativa

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Premessa

Il presente regolamento si propone di essere uno strumento di sintesi e di guida per il buon funzionamento del Circolo; richiamandosi alla normativa vigente cerca di fissare delle regole interne certe e vincolanti per tutte le componenti che agiscono nella scuola.Il regolamento è approvato a maggioranza assoluta dal Consiglio di Circolo, può essere modificato dal Consiglio stesso validamente convocato.

PARTE I : GLI ORGANI COLLEGIALI

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PARTE I : GLI ORGANI COLLEGIALI

Art.1. Consiglio di Interclasse e di Intersezione

4. Esprimere con la sola presenza dei docenti un conforme parere per

l'ammissione o meno di un alunno alla classe successiva, previa

motivata relazione dell'insegnante o degli insegnanti della classe.

5. Per problematiche generali può essere convocata l’assemblea dei

genitori di classe o di interclasse.

Art. 2. Il Rappresentante dei Genitori

Il Rappresentante dei Genitori è eletto con votazione a scrutinio segreto tra i genitori di ciascuna classe riuniti in assemblea, entro il mese di Ottobre di ogni anno scolastico nella data stabilita dal Consigli di Circolo. Ha funzioni di coordinamento e di raccolta delle proposte e delle problematiche di interesse generale tra i genitori della classe e di raccordo con la componente docente e la Direzione Didattica.

E' membro di diritto del Consiglio di Interclasse.Può richiedere la convocazione dell'assemblea di classe.

Art.3. Collegio Docenti

Il Collegio Docenti è composto dai docenti del Circolo e presieduto dal Dirigente scolastico.

Si riunisce su convocazione del Dirigente scolastico o su richiesta di un terzo dei suoi componenti almeno una volta al trimestre o quadrimestre.

Ha, in particolare, le seguenti funzioni:1. programmazione dell'azione educativa e didattica,

adeguando i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze territoriali;

2. provvede all'adozione dei libri di testo;3. formula proposte relative all’ aggiornamento/formazione

dei docenti;4. formula proposte relativamente all’attivazione di progetti

curriculari ed extracurriculari;5. formula proposte relative all’attivazione di percorsi e di

laboratori destinati alle famiglie del territorio.

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Art.4. Il Consiglio di CircoloArt.4.1 Composizione

Il Consiglio di Circolo è composto dal Dirigente scolastico, 8 docenti, 2 persone facenti parte del personale amministrativo e 8 genitori.E' presieduto da uno dei membri, eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori. Può essere eletto anche un vicepresidente.

Art.4. 2 La ConvocazioneIl Consiglio è convocato dal Presidente e si riunisce su richiesta del:

• Giunta esecutiva• Presidente del Circolo• Almeno 6 eletti nel Consiglio di Circolo.

La giunta esecutiva deciderà sulla competenza del Consiglio in merito agli argomenti da trattare.La convocazione deve avvenire in forma scritta almeno 5 giorni prima della data fissata per la riunione.In presenza di motivi di necessità e/o urgenza tale termine è ridotto a 1 giorno.L'avviso di convocazione, affinché sia valida la discussione e le relative delibere, deve contenere gli argomenti all’O.d.G. con la relativa documentazione allegata.Gli avvisi di convocazione devono essere affissi in ogni plesso in appositi spazi e comunicati per iscritto alle famiglie a cura degli insegnanti.

Art.4.3 Le SeduteLe sedute si tengono in orario extrascolastico, compatibilmente con le esigenze delle varie componenti.Si ritengono validamente costituite con la presenza della maggioranza dei membri eletti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti.La durata di ogni riunione sarà al massimo di 2 (due) ore; nel caso non si termini la discussione la seduta sarà aggiornata in data concordata dai componenti del CdC.Le riunioni sono pubbliche senza diritto di parola agli intervenuti (art. 5 l. 748/77).Non è ammessa la partecipazione del pubblico nel caso in cui gli argomenti all'ordine del giorno coinvolgano singole persone.

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PARTE I : GLI ORGANI COLLEGIALI

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Art.4. Il Consiglio di CircoloArt.4.3 Le Sedute

Per l'esame di problemi specifici possono essere invitati a partecipare con diritto di parola i delegati di classe. Possono altresì partecipare ai lavori, con funzione consultiva, esperti rappresentanti di enti locali e di quartiere, delle forze sociali e culturali.

La funzione di segretario e la conseguente verbalizzazione viene svolta da un membro del consiglio nominato su proposta del presidente nella seduta di insediamento.

Art.4.4 Il Presidente del Consiglio di CircoloIl presidente del Consiglio di Circolo resta in carica per la durata prevista dall'organo stesso. Decade, con possibilità di rielezione, se nel frattempo sono cambiati più di un terzo dei membri.La revoca del Presidente può essere richiesta, per gravi motivi, da 1/3 dei consiglieri che richiederanno la convocazione del Consiglio di Circolo in seduta straordinaria non pubblica con il solo punto all'ordine del giorno.Il Presidente sarà revocato se, da votazione palese, risulterà sfiduciato da una maggioranza qualificata dei 2/3 del Consiglio stesso.

Il presidente svolge le seguenti funzioni:• convoca, presiede e coordina il Consiglio;• autentica, con la propria firma, i verbali delle adunanze

redatti dal segretario su un registro a pagine precedentemente numerate;

• verifica, periodicamente, l'attuazione degli interventi operativi decisi nella/e seduta/e precedente/i e delle evasioni delle richieste di competenza del Circolo provenienti dagli altri Organi collegiali.

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PARTE I : GLI ORGANI COLLEGIALI

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Art.4. Il Consiglio di Circolo

Art.4.5. Le CommissioniIl Consiglio di Circolo può istituire alcune commissioni con il compito di esaminare particolari materie e relazionarle al Consiglio per la successiva discussione e deliberazione.Le Commissioni sono composte da almeno un rappresentante per ogni componente del Circolo e allargate ad altre persone e/o ad esperti per le materie di rispettiva competenza, tenuto conto delle esigenze di funzionalità delle commissioni stesseLa composizione delle commissioni può essere rinnovata ogni anno e si ritengono costituite fino ad esaurimento della delega loro assegnata.

Art.4. 6 Le Competenze del Consiglio di CircoloIl Consiglio:• elabora ed adotta gli indirizzi generali• approva il bilancio preventivo, il conto consuntivo e dispone

dell'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del Circolo.

Ha inoltre potere deliberante, fatte salve le competenze degli altri organi collegiali, su:

• adozione del regolamento interno del Circolo• acquisto, rinnovo, conservazione delle attrezzature tecnico-

scientifiche, dei sussidi didattici e acquisto di materiale di consumo

• adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze territoriali e locali;

• criteri generali per la programmazione educativa;• criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività

parascolastiche, extrascolastiche, interscolastiche, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione

• criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione ad essa dei singoli docenti

• adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle specifiche attività ambientali.

Art.4.7 DecadenzaI membri eletti che non intervengono, senza giustificati motivi a tre sedute consecutive, decadono dalla carica e vengono sostituiti sulla base della graduatoria dei non eletti.Per giustificato motivo si intende comunicazione scritta, verbale o telefonica rivolta alla Direzione Didattica o al Presidente del Consiglio di Circolo prima della riunione stessa.Decadono automaticamente dalla carica con decorrenza 1 settembre i genitori che nell'anno scolastico successivo alla suddetta data non abbiano figli che frequentano scuole del Circolo.

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Art.5. La Giunta esecutivaArt.5.1 Composizione

La Giunta esecutiva è composta da rappresentanti di tutte le componenti ovvero :

• dal Dirigente scolastico che ne è di diritto il presidente ed ha la rappresentanza del circolo.

• dal Dirigente dei servizi generali e amministrativi, membro di diritto, che svolge altresì le funzioni di segretario

• da 2 docente designato nell'ambito dei docenti facenti parte del Consiglio di Circolo

• da 2 genitori designati nell'ambito dei genitori facenti parte del Consiglio di Circolo

Art.5.2 La ConvocazioneLa Giunta esecutiva è convocata dal Presidente almeno due giorni prima della data fissata per la riunione.Si intende validamente costituita con la presenza della maggioranza dei componenti.

Art.5.3 Le CompetenzeLa Giunta:• predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo• prepara, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio

stesso, i lavori del Consiglio di Circolo curandone l'esecuzione delle delibere;

• designa al suo interno la persona che, unitamente al Dirigente scolastico e al Dirigente dei servizi generali e amministrativi, firma gli ordini di incasso- reversali e di pagamento – mandati;

• decide sulla competenza del Consiglio di Circolo in relazione agli argomenti da inserire all'ordine del giorno.

Art.6. Le Assemblee dei genitoriIl rappresentante di classe può richiedere alla Direzione Didattica la convocazione di un'assemblea dei genitori della sezione o della classe da svolgersi nei locali del Circolo, concordando con la Direzione stessa la data, l'orario e gli argomenti da trattare.

L'assemblea sarà presieduta dal rappresentante stesso e si terrà fuori dall'orario delle lezioni.

Il Dirigente scolastico autorizza la convocazione sentita la giunta esecutiva.Della riunione sarà redatto apposito verbale a cura del delegato di classe che lo consegnerà in Direzione entro 7 giorni.L'assemblea è aperta a tutte le componenti con diritto di parola.

Regolamento di Circolo &Carta dei serviziPARTE I : GLI ORGANI COLLEGIALI

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Il Capo di Istituto indice annualmente assemblee informative/orientative per i genitori che si apprestano ad iscrivere i propri figli alle scuole del Circolo.

Art.7 Criteri di ammissioneLa famiglia ha facoltà di scegliere fra le diverseIstituzioni che erogano il servizio scolastico sul territorio.

Art.7.1 Ammissione alla scuola dell’ Infanzia• particolari segnalazioni di operatori sociosanitari;• precedenza ai bambini della fascia di età superiore

(prima 5 anni, poi 4 e infine 3 anni);• laddove è possibile, alunni di 2,5 anni come deliberato

dal Collegio Docenti in base all’autonomia delle istituzioni Scolastiche. In caso di eccedenza si darà la precedenza rispettivamente:

• ai residenti e ai domiciliati nel Comune• ad alunni con fratelli frequentanti classi del

circolo/plesso• ad alunni con entrambi i genitori impegnati in attività

lavorative.

Art.7.2 Ammissione alla scuola Primaria

• in caso di disponibilità di posti, verranno accettate tutte le richieste di iscrizione

In caso di eccedenza si darà la precedenza rispettivamente:

• ai residenti e ai domiciliati nel Comune• ad alunni con fratelli frequentanti classi del

circolo/plesso• ad alunni con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative

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PARTE II : CRITERI DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA

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Art.8 Criteri per la formazione delle classiLa formazione delle classi è curata da apposite commissioni formate da Docenti della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria, costituite dal Dirigente scolastico.

Art.8.1 Scuola dell’Infanzia• Equilibrio fra maschi e femmine;• Separazione dei fratelli, salvo richiesta della Famiglia;• Equilibrio fra le età;• In presenza di un sufficiente numero di richieste da parte

delle Famiglie ( non meno di 25)potrà essere costituita una sezione solo mattutina per i bambini di 3 anni, nel plesso ove maggiori sono le richieste stesse;

• Tenere conto delle indicazioni dell’asilo nido;• Favorire l’inserimento degli alunni in situazione di

handicap, secondo le disposizioni di legge;• Tenere conto – ove possibile – delle indicazioni date dai

Genitori nel modulo d’iscrizione, ad esclusione della citazione nominativa del Docente.

Art.8.2 Scuola Primaria• Rispettare il più possibile le scelte operate dai Genitori in

sede di iscrizione, in ordine al tipo di scuola che può essere realizzata nel plesso;

• Mirare all’omogeneità numerica delle classi;• Tener conto – in linea di massima - delle indicazioni della

Scuola dell’Infanzia su : a) ritmi di apprendimento; b) caratteristiche del comportamento; c) attenzione; d) incompatibilità fra bambini; e ) ha valore prioritario la deroga di cui al comma

precedente; f) favorire l’inserimento degli alunni portatori di handicap, secondo le disposizioni di legge; g) tenere conto – ove possibile - delle indicazioni

evidenziate dai genitori nel modulo di iscrizione

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PARTE II : CRITERI DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA

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Art.9 Criteri per l’assegnazione docenti alle classi

L’assegnazione dei docenti alle classi spetta al Dirigente scolastico, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Circolo e delle proposte del Collegio dei docenti (art.396 L 16/4/94.n°297), mase ne può scostare dandone espressa motivazione.

I criteri generali possono essere così sintetizzati:• Perseguimento della continuità didattica,• Presenza di almeno un docente di ruolo in ogni classe o

sezione, nelle classi o sezioni di nuova formazione.

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PARTE II : CRITERI DI ISCRIZIONE ALLA SCUOLA

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Art.10 Orari di apertura

L’orario del Circolo, articolato su 5 giorni, dal lunedì al venerdì,è il seguente:

Scuola dell’Infanzia

dalle alle

Tempo normale 08:00 15:00

Tempo ridotto 08:00 13:00

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PARTE III : NORME COMPORTAMENTALI

dalle alle

Scuola Primaria 08:00 13:45*

* con rientri pomeridiani per il recupero compensativo del monte ore annuale

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Art.11 Le Entrate

Ogni insegnante è responsabile della propria classe e cura l'ordinato ingresso degli alunni in aula.Come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, l'insegnante è tenuto a trovarsi a scuola almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni.Gli insegnanti della scuola dell’ Infanzia accoglieranno gli alunni accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci o dal personale addetto alla sorveglianza.

Art. 12 Le Uscite

Ogni insegnante è tenuto a sorvegliare, con la collaborazione dei bidelli, l'uscita degli alunni dalla propria classe e dall'edificio scolastico. Gli alunni della scuola Primaria devono essere accompagnati fino all'uscita, mentre quelli della scuola dell’ Infanzia devono essere consegnati nelle mani del genitore o di chi espressamente autorizzato dal genitore stesso con delega.

La Scuola accoglierà eventuali proposte di attivazione di progetti di accoglienza, sia da parte di enti o associazioni dei genitori , per venire incontro alle esigenze dell’utenza.

I genitori devono comunicare per iscritto in Direzione all'atto della prima iscrizione alla scuola dell’ Infanzia o alla prima classe della scuola Primaria le generalità di eventuali altre persone autorizzate al ritiro del bambino. Sarà cura del genitore stesso informare per iscritto le successive variazioni.

Il genitore attraverso una dichiarazione scritta o “liberatoria”, potrà autorizzare l’alunno a tornare da solo presso la propria abitazione, sollevando così la Scuola da ogni responsabilità.

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PARTE III : NORME COMPORTAMENTALI

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Art.13 I PermessiArt.13.1 Entrate

In caso di ritardo motivato l’alunno sarà accolto dai collaboratori scolastici ed accompagnato in classe, senza bisogno di alcuna autorizzazione.Nel caso in cui l’alunno necessiti di entrare oltre l’orario stabilito in modo continuativo, il Genitore dovrà darne comunicazione motivata alla Direzione, che provvederà ad informare gli insegnanti.

Art. 13.2 UsciteI permessi di uscita sono autorizzati dal Dirigente scolastico o dai suoi più stretti collaboratori e sono distinti in:

1. Permessi permanenti: motivati da seri problemi di salute o dall’organizzazione interna dell’Istituto Annibale Maria di Francia. In questo caso la richiesta di autorizzazione corredata da idonea documentazione, dovrà essere inoltrata alla Direzione didattica, la quale – dopo attenta valutazione – provvederà ad informare gli insegnanti e la Famiglia dell’avvenuta autorizzazione.

2. Permessi giornalieri: in caso di malore o di infortunio dell’alunno, a seconda della gravità, si provvederà a chiamare i genitori o il responsabile del minore, si chiederà l’intervento di un medico oppure l’intervento del pronto soccorso.

Art.14 Le AssenzePer assenze da 5 giorni, l’alunno sarà riammesso presentando certificato medico. Nel caso di assenze prolungate, la direzione convocherà i Genitori per conoscere le motivazioni e fornire gli opportuni chiarimenti.

Art.15. Gli ImprevistiArt.15.1 Scioperi

In caso di scioperi,sarà cura della Direzione scolastica avvisare le famiglie con congruo anticipo, avvertendole della possibilità di un irregolare svolgimento delle lezioni. Sarà comunque cura della scuola garantire la vigilanza sugli alunni.In questo caso le assenze non devono essere giustificate.

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PARTE III : NORME COMPORTAMENTALI

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Art.15 Gli Imprevisti

Art.15.2 PericoloIn caso di pericolo si agirà secondo le norme previste dal piano di evacuazione (vedi L. 626).

Art.15.3 Ritardo o assenza imprevista degli insegnanti.in caso di ritardo, di impedimento o di momentanea assenza di un insegnante, il personale ausiliario collabora temporaneamente con i docenti (in particolare il vicino di aula o il collaboratore) alla sorveglianza degli alunni rimasti senza custodia

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PARTE III : NORME COMPORTAMENTALI

PARTE IV : USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE

Art.16 Modalità e funzionamento della biblioteca

Art.16.1 Biblioteca di Circolo

La biblioteca di Circolo è rivolta al personale docente e agli alunni.

La responsabilità è assunta da un insegnante distaccato in altri compiti.

La ricerca dei volumi è affidata al singolo docente,che firmerà apposito modulo di prestito.

La durata del prestito non deve superare i 30 giorni. Può essere richiesta una proroga di 15 giorni.

In caso di mancata restituzione o di danneggiamento del libro ricevuto in prestito, il docente risponde economicamente del danno.

Art. 17 Materiale didattico e sportivo

Il materiale didattico non consumabile deve essere conservato in appositi locali e/o in appositi armadi, debitamente chiusi.Presso ogni laboratorio sarà istituito un registro di entrata e di uscita, da sottoscrivere da parte dell’insegnante della classe che lo ha utilizzato.

Art. 18 Le fotocopie

Sono autorizzate dal Dirigente scolastico o dai suoi Collaboratori, fotocopie di materiale esclusivamente didattico, nel limite massimo di n°100 fotocopie per insegnante.

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Art.19 Uso dei locali da parte di enti esterni

La temporanea concessione dei locali e delle attrezzature, in orario extrascolastico ad enti esterni alla scuola spetta al Comune previo assenso del Consiglio di Circolo. Sono comunque escluse da tale concessione le attività non coerenti coi fini propri della scuola, e in particolare quelle a fine di lucro o di propaganda politica.La richiesta per un uso continuativo dei locali scolastici e delle attrezzature devono riferirsi ad un periodo non eccedente l'anno scolastico e devono essere inoltrate prima dell'inizio dell'anno scolastico all'Amministrazione Comunale anche tramite il Dirigente scolastico, ed al Consiglio di Circolo per il prescritto parere.Nella richiesta i richiedenti devono dichiarare di assicurare il corretto utilizzo delle strutture di provvedere per il riordino e la pulizia.

Art.20 Informazione, propaganda e spazi per affissioniArt.20.1 Informazione

Ciascun Plesso deve assicurare spazi ben visibili adibiti all'informazione ed in particolare:

• tabella dell'orario di lavoro dei docenti, del personale amministrativo ed ausiliario.

• organigramma degli uffici (Dirigente scolastico, Vicario, collaboratori e delegati di plesso)

• organigramma degli organi collegiali• organico del personale docente• organigramma delle funzioni strumentali• albo di Circolo

Art.20.2 Spazi per affissioni e comunicazioniSono disponibili presso ciascun plesso spazi per :• bacheca sindacale • albo Organi Collegiali• albo generale• albo docenti e albo docenti supplenti

Art.20.3 PropagandaPrevia autorizzazione del Dirigente scolastico potranno essere distribuiti all'interno della scuola affissi e stampati di carattere culturale.Per ogni altro tipo di propaganda e di pubblicità sarà necessaria l'autorizzazione del Consiglio di Circolo. E' in ogni caso escluso materiale di propaganda politica.

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PARTE IV : USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE

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Art.21 Viaggi di istruzione - DefinizionePer viaggio d'istruzione si intende il viaggio di uno o più giorni con finalità diverse, anche connesse con attività sportive, ma pur sempre di carattere didattico, mentre le visite guidate sono visite di un solo giorno presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico artistico, parchi naturali, spettacoli teatrali, spettacoli cinematografici.

Art.21.1 Preparazione, progettazioneLe visite ed i viaggi di istruzione dovranno rientrare nella progettazione generale di inizio anno adottata dagli Organi Collegiali, rispondere alle finalità ed agli obiettivi culturali e formativi indicati dal Collegio Docenti e rispettare gli ambiti didattici di attuazione indicati dallo stesso Collegio.La programmazione delle visite e dei viaggi sarà inserita nelle progettazioni di ogni anno scolastico, di ogni classe.Sono possibili visite occasionali a musei, mostre, unità produttive, spettacoli teatrali e cinematografici anche se non inserite nella programmazione preliminare.

Art.21.2 La PartecipazioneLa partecipazione ai viaggi istruzione e delle visite guidate è limitata agli alunni della scuola e al relativo personale.Può essere prevista la partecipazione di esperti in funzione delle finalità che si intendono perseguire con il viaggio.Considerate le finalità didattiche e l'obbligo di fornire il servizio scolastico a tutti gli alunni sarebbe auspicabile la partecipazione dell'intera classe/sezione.Sarà possibile effettuare la visita guidata o il viaggio di istruzione se vi partecipa il 80% degli alunni della classe/sezione ed in ogni caso deve essere comunque garantita un'attività alternativa per lo/gli alunni che non volessero o non potessero parteciparvi.

Art.21.3 Il periodoVisite guidate e viaggi di istruzione potranno svolgersi da settembre a maggio.

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PARTE V : VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

(C.M. 291 DEL 14/10/92)

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Art.22 Viaggi di istruzione – autorizzazioniLa programmazione annuale dei viaggi di istruzione o visite guidate è sottoposta al Consiglio di Circolo, che approva il piano nel suo complesso.Per le ulteriori iniziative non comprese nel suddetto piano, dovrà essere avanzata ulteriore richiesta entro 30 giorni dalla data di effettuazione tramite l'apposita modulistica.Le insegnanti avranno altresì cura di raccogliere l'autorizzazione scritta del genitore o di chi ne fa le veci utilizzando il modulo allegato al presente regolamento.

Art.23 Uscite di breve durata nel territorio comunaleLe uscite nell’ambito del Comune dovranno essere inserite nella programmazione didattica annuale e per la loro effettuazione sarà sufficiente un’autorizzazione scritta dei genitori, valida per tutto l’anno scolastico.Ogni uscita deve essere programmata e comunicata comunque alla famiglie e al Dirigente scolastico.

Regolamento di Circolo &Carta dei servizi

PARTE V : VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

(C.M. 291 DEL 14/10/92)

PARTE VI :CRITERI GENERALI sulla PROGRAMMAZIONE

Art.24 La Progettazione EducativaLa Progettazione educativa, elaborata dal Collegio dei docenti, definisce i percorsi riguardanti la formazione dell'alunno in funzione agli obiettivi e alle finalità delineate nei programmi ministeriali.Al fine di armonizzare l'attività dei consigli di intersezione e di interclasse individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e valutazione dei percorsi didattici.La Progettazione educativa è contenuta nel P.O.F redatto all'inizio di ogni anno scolastico con copia depositata agli atti presso la Segreteria, l’archivio della Dirigenza, presso ciascun plesso e sul sito della Scuola.

Art.25 La Progettazione DidatticaLa progettazione didattica è elaborata dal consiglio di intersezione o di interclasse e delinea il percorso didattico da seguire dalla classe o dal singolo alunno per raggiungere gli obiettivi prefissati di ogni disciplina e gli obiettivi generali del processo formativo indicati dal collegio docenti. E' sottoposta a momenti di verifica e valutazione dei risultati allo scopo di adeguare l'azione didattica alle nuove esigenze che si vengono a creare durante l'anno scolastico.

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Art. 26 OggettoLa disciplina del suddetto titolo si riferisce ad atti o documenti che, normalmente non divulgati, possano servire a tutelare l'interesse del singolo che ha quindi tutti i diritti di venirne a conoscenza.Sono invece esclusi, in quanto autonomamente divulgabili, gli atti di cui la legge prevede già forme di pubblicizzazione e/o relativi al funzionamento della scuola ( ad esempio il regolamento di circolo e la carta dei servizi).

Art.27 ModalitàLa richiesta deve essere fatta per iscritto (allegato 4) alla Direzione e deve essere debitamente motivata.

Art.28 Diritto di accessoLa Legge riconosce il diritto di accesso solo a coloro che siano titolari di un interesse giuridicamente rilevante.Non sono consentite richieste finalizzate a semplice desiderio di conoscenza.Deve essere salvaguardata la riservatezza di terzi, persone e gruppi.

Art.29 La procedura1. la Direzione Didattica accerta che il richiedente sia

effettivamente il titolare del diritto e che le motivazioni addotte siano valide

2. qualora un documento si riferisca a più persone l'accesso è consentito limitatamente alla parte del documento che si riferisce al soggetto richiedente.

3. La Segreteria rilascia ricevuta con timbro datario. In caso di richiesta pervenuta per posta fa fede il timbro postale. Da dette date decorrono 30 giorni per concludere il procedimento.

Art.30 Presa visioneE’ comunque garantita ai richiedenti la visione degli atti la cui conoscenza sia necessaria per curare o difendere i loro interessi giuridici

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PARTE VII :ACCESSO AI DOCUMENTI DELLE ISTITUZIONI

SCOLASTICHE (LEGGE N. 241/90)

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Art.31 Segreteria al 2010 -2011Art.31.1 Orari

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PARTE VIII: FUNZIONAMENTO dei SERVIZI

AMMINISTRATIVI

Lunedì 11:00 – 13:00

Martedì 15:30 – 17: 00

Mercoledì 08:30 – 10:00

Venerdì 11:00 – 13:00

E' garantita all'utenza la possibilità di comunicazioni telefoniche.Le modalità di risposta devono comprendere l'identificazione del Circolo e del plesso, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona e l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

Art.31.2 Rilascio documentazione e certificati

Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni dalla richiesta o di cinque giorni se il certificato contiene voti o giudizi.Tutta la documentazione dovrà essere consegnata direttamente alle persone interessate.Le comunicazioni tra Scuola e Famiglia, fatte pervenire ai Genitori tramite i loro figli, dovranno essere tempestivamente consegnate a cura degli insegnanti.

Art.32. La Direzione didattica

Il Dirigente scolastico riceve il :Mercoledì dalla ore 08:30 alle ore 10:00

Art.33 Valutazione del ServizioNel processo di autovalutazione d’Istituto si utilizzano le schede di monitoraggio fornite ogni anno dall’INVALSI.

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• Art.2• Art.3• Art.33• Art.34

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ARTICOLI ISPIRATORI

(dalla Costituzione italiana)

Parte 2. Area educazionale

Aspetto tecnico professionale:

• Il Piano dell’offerta formativa

• Il piano relazionale

• L’Alleanza Formativa

Parte 1. Principi fondamentali

• L’impegno della Scuola

Parte 4. Area della Dirigenza

• Il capo d’Istituto

Sommario

Parte 3. Area della Didattica

• Criteri e scelte

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Art.2 .La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,e richiede l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art.3Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art.33L’arte e le scienze sono libere e libero ne è l’insegnamento.La Repubblica italiana detta le norme generali sull’istruzione e istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Art .34La scuola è aperta a tutti.L’istruzione inferiore impartita per almeno otto anni è obbligatoria e gratuita.I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.LA Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

ARTICOLI ISPIRATORI

(dalla Costituzione italiana)

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• L’impegno della Scuola

Parte 1. Principi fondamentali

UGUAGLIANZA IMPARZIALITA’

REGOLARITA’ ACCOGLIENZA

INTEGRAZIONE

FREQUENZA

E OBBLIGO SCOLASTICO

PARTECIPAZIONE

EFFICACIA

EFFICIENZALIBERTA’

D’INSEGNAMENTO

AGGIORNAMENTO

DEL PERSONALE

Farsi garante dei Diritti sanciti

negli articoli ispiratori tratti

dalla Costituzione italiana

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• Il Piano dell’Offerta Formativa:

1. Comprende sia la programmazione educativa sia quella organizzativa;

2. Obbedisce a criteri di “leggibilità” e “trasparenza”;3. È pubblicizzato nelle riunioni degli organi collegiali

(interclasse/intersezione/collegio docenti/consiglio di Circolo);

4. Si articola in un piano di sviluppo annuale, al fine di dare risposte operative ai bisogni di formazione individuati (allievi/famiglie/docenti/personale A.T.A.).

Il P.O.F., la programmazione educativo – didattica ed i progetti finalizzati all’arricchimento del curriculo (La.o.f. ed extracurriculari), sono tra loro correlati per garantire unitarietà al progetto formativo della Scuola.

Nella predisposizione dell’orario settimanale si tiene conto:

1. del “carico cognitivo”;2. dei materiali necessari giornalmente all’alunno.

L’aggiornamento viene pianificato annualmente a partire dai bisogni individuati dal Collegio dei Docenti e dalla valutazione delle attività di formazione/aggiornamento già realizzate.Il tempo lavoro dei Docenti viene organizzato in relazione alle scelte educative effettuate.

Lo staff di Dirigenza garantisce la gestione unitaria delle condotte, la diffusione delle informazioni, la pubblicizzazione delle decisioni, il coordinamento dei/nei compiti.

Le procedure per la soluzione dei problemi sono concordate tra lo staff di Dirigenza ed il Servizio psicopedagogico e socializzate in Collegio dei Docenti e/o in Consiglio d’Interclasse e d’Intersezione

Parte 2. Area educazionale

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• Il Piano dell’Offerta Formativa

I criteri stabiliti dal Consiglio di Circolo per la formazione delle classi vengono annualmente verificati e , ove necessario modificati, per garantire a tutti gli alunni le migliori condizioni di apprendimento.I criteri per la scelta dei libri di testo vengono annualmente sottoposti a verifica – valutazione.I progetti realizzati in orario extracurriculare sono coerenti con le scelte di fondo promosse dalla Scuola e con gli obiettivi generali del processo formativo dichiarati nel P.O.F.

• Il piano relazionale L’Accoglienza è il valore di fondo al quale si ispira tutta l’organizzazione e la gestione dell’attività scolastica e si concretizza in una serie di comportamenti individuali e di gruppo che creano il “CLIMA”.la scuola si impegna, con opportuni servizi, adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli Operatori, a favorire l’accoglienza di Genitori e alunni. I Docenti, consapevoli che il clima affettivo – emotivo positivo è la condizione indispensabile per un efficace lavoro educativo – formativo – didattico, che promuova il gusto del fare e dell’agire, curano l’aspetto relazionale come coinvolgimento attivo delle Famiglie e come inserimento e integrazione degli alunni, con particolare riferimento, per questi ultimi, alla fase d’ingresso nelle classi iniziali e alle situazioni problematiche:

• Attivando la continuità fra la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria e fra la Scuola Primaria e la Secondaria di primo grado, attraverso incontri tra Docenti dei diversi ordini di Scuola e tra Genitori e Docenti, per una continuità dinamica tra contenuti e metodologie, per un arricchimento della conoscenza degli alunni;

• Aiutando il bambino, che entra per la prima voltaa Scuola, a conoscere l’ambiente, gli spazi, le loro funzioni, perché li percepisca come qualcosa che gli appartiene;

Parte 2. Area educazionale

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• Il piano relazionale

• Predisponendo un ambiente favorevole all’apprendimento, organizzando il setting e creando un clima positivo;

• Usando strategie e metodologie atte a favorire e incoraggiare le relazioni interpersonali e l’integrazione (gruppi di lavoro, laboratori, circle time, brainstorming) e promuovendo situazioni di apprendimento individuali e di gruppo significative e gratificanti;

• Prestando attenzione alla qualità della relazione comunicativa come la disponibilità all’ascolto e al dialogo (es: sorridere, annuire, usare espressioni rassicuranti, toni pacati che calmino l’ansia e le tensioni emotive);

• Creando un raporto di fiducia e stima fra insegnanti e alunni, non basato – quindi – sull’autoritarismo né sul permissivismo;

• Monitorando costantemente i comportamenti degli alunni apportando eventuali modifiche agli atteggiamenti e ai metodi (autovalutazione del Docente);

• Negoziando scelte e decisioni, coinvolgendo attivamente gli alunni nel processo di apprendimento e nella gestione della classe; prendendo in carico i problemi e riproponendoli come oggetto di discussione e ricerca di soluzioni.

Nei confronti dei Genitori, i Docenti promuovono atteggiamenti positivi e di sensibilizzazione verso la Scuola e l’Istruzione:

• Attraverso incontri con i Genitori, gestiti con disponibilità all’ascolto e al dialogo, per aiutarli a comprendere e a risolvere i problemi dei loro figli, coinvolgendo il Servizio Psicopedagogico, quando necessario;

• Coinvolgendo i Genitori nel lavoro scolastico,informandoli con un linguaggio chiaro, su ciò che si fa, perché lo si fa, cosa si vuole ottenere, cosa si è ottenuto, mettendoli anche in condizione di fare proposte, di esprimere pareri, di collaborare attivamente e consapevolmente.

Parte 2. Area educazionale

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• Il piano relazionale

I comportamenti problematici degli Alunni, in quanto manifestazioni di vissuti – problema, sono diversi l’uno dall’altro – così come sono diverse le cause che possono determinarli.Pertanto, l’intervento, viene differenziato e adeguato, di volta in volta.Fra gli interventi ritenuti più idonei:

• Coinvolgimento del servizio psicopedagogico, perché possa ricercare le cause che determinano tali comportamenti ed assieme ai Docenti progettare l’intervento;

• Colloqui con la Famiglia, sia perché conosca il comportamento del figlio a Scuola, sia perché la stessa possa essere coinvolta nella ricerca e nella soluzione del problema;

• Individuazione ed utilizzazione di strategie didattiche ed educative idonee al caso;

• Utilizzazione di tutte le risorse professionali disponibili nell’ambito della Scuola e dell’extrascuola.

Parte 2. Area educazionale

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• L’Alleanza Formativa

I Docenti, consapevoli del ruolo fondamentale che svolgono le Famiglie nell’integrazione dei bambini nella Scuola, nell’ottica di un’Alleanza formativa”, individuano le seguenti responsabilità delle Famiglie stesse:

• Aiutare i figli ad organizzare i momenti extrascolastici;• Partecipare attivamente alla Vita della Scuola vista come

“comunità”;• Collaborare con in Docenti nell’individuazione di soluzioni in

presenza di situazioni problematiche;• avere atteggiamenti “accoglienti” nei confronti degli alunni

problematici, collaborando nella ricerca di soluzioni e- soprattutto – non trasmettendo ai figli atteggiamenti di rifiuto o di emarginazione;

• Sapere usufruire dei servizi e delle risorse della Scuola.

Parte 2. Area educazionale

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L’ALLEANZA FORMATIVA

Vede interagire ALUNNI - DOCENTI - GENITORI

Gli ALUNNI hanno il DIRITTO di conoscere:• gli obiettivi formativi del processo e del curricolo• Il percorso per raggiungerli• Le fasi del curricolo• Il DIRITTO /DOVERE di studiare con impegno•Il DOVERE di rispettare le Norme le regole scolastiche e le Persone• Il DOVERE di partecipare in modo attivo e collaborativo alle attività scolastiche

I DOCENTI hanno il DOVERE di comunicare:• L'offerta formativa• L'intervento didattico• I criteri e gli strumenti di verifica e valutazione• Con i Genitori e tempestivamente, a scopo preventivo, le motivazioni di eventuali provvedimenti disciplinari• Consegne chiare e avvisi chiari e puntuali• Il DIRITTO alla libertà d’insegnamento

I GENITORI hanno:•Il DIRITTO di conoscere l’offerta formativa.•Il DIRITTO di partecipare alla Vita della Scuola.•Il DIRITTO / DOVERE di collaborare con la Scuola.•Il DIRITTO di esprimere pareri e proposte.•Il DOVERE DI GIUSTIFICARE le assenze dei propri figli,( con certificato medico)se superiori a 5 giorni.• Il DOVERE di favorire la partecipazione consapevole e responsabile, in termini di assunzione degli impegni, da parte del proprio figlio alle attività sia in orario scolastico sia extra scolastico.

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• Criteri e scelte

Per garantire adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni:

• si ricerca e si garantisce coerenza e pertinenza tra i livelli e e le Aree di progettazione;

• Si garantisce l’unitarietà del sapere e del team docente operante in una classe,attraverso l’individuazione di obiettivi trasversali, di contenuti di conoscenza comuni alle discipline, di scelte pedagogiche e didattiche comuni, coerenti con le Indicazioni Nazionali e con il P.O.F.;

• Si progettano passaggi chiari dalle finalità della Scuola descritte nelle Indicazioni, e i conseguenti traguardi , agli obiettivi generali del processo formativo, agli obiettivi formativi di Area,agli obiettivi di apprendimento, ai formativi disciplinari, ai descrittori delle competenze;

• Si stabiliscono, in base a criteri condivisi collegialemte, le correlazioni tra le progettazioni disciplinari e i registri dei Docenti ;

• Si elabora la progettazione didattica annuale tenendo conto e delle indicazioni nazionali e delle scelte d’istituto rispetto alla certificazione delle competenze di base trasversali (Scheda L.E.P.);

• Si utilizzano le ore di progettazione settimanali secondo le esigenze individuate dal Collegio dei Docenti: progettazione per area /ambito per classi parallele e di Equipe /Team, opportunamente articolate su basi di razionalità ed economicità;

• Le discipline hanno tutte un’articolazione oraria condivisa collegialmente basata su criteri epistemologici e metodologici,

• Gli organigrammi orari sono affissi alla porta di ciascuna classe /sezione;

• Vengono programmati incontri periodici di Gruppo misto per il monitoraggio degli alunni disabili;

• La continuità fra gli ordini interni al Circolo viene garantita attraverso scelte condivise e condotte comuni.

Parte 3. Area della Didattica

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• Il capo d’Istituto

Il Dirigente scolastico è il coordinatore delle attività, il garante della trasparenza e del rispetto delle norme che regolano la Vita della comunità Scuola.

E’ disponibile all’ascolto .

Comunica dove si trova quando non è a Scuola.

Coordina offrendo strumenti, organizzando strutture, delegando compiti e decisioni,tenendo le fila.

Seleziona, adotta, produce, distribuisce materiale ( per studio e lavoro).

Considera lo Staff come team di Collaboratori, con i quali condividere le decisioni.

Coinvolge ,ove fosse necessario, per la risoluzione di particolari situazioni “problematiche”, il Servizio psicopedagogico.

Si dà e propone obiettivi relativamente all’efficacia e all’efficienza del servizio Scuola, creando con buon anticipo, le condizioni perché essi vengano condivisi e perciò perseguiti.

Parte 4. Area della Dirigenza

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