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REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI SAN MARCELLO
CONTRODEDUZIONI ALLA RICHIESTA DI INTEGRAZIONI DELL'AUTORITA’
DI BACINO DEL F. SERCHIO
AUTORITA’ DI BACINO
Richiesta 7/9/12 Prot. 3556
Pistoia, 15/10/12
Parte Geologica Parte Urbanistica
Dott. Geol. Gaddo Mannori Arch. Paola Bedini
2
1 – Premessa
La presente nota risponde alla richiesta di integrazioni da parte dell’Autorità di Bacino del
Serchio pervenuta con la nota di cui al titolo.
In particolare vengono richieste integrazioni relative ad alcune previsioni urbanistiche che
nelle carte della pericolosità del PAI approvato con DCRT 20/2005 e/o del Progetto di Piano I
aggiornamento adottato dal CI dell’Autorità di Bacino n. 168 del 21/12/ 2010, sono classificate in
classe elevata e molto elevata (Pf3 e Pf4).
In particolare si tratta delle aree che negli elaborati del RU sono indicate con le sigle seguenti:
· Zona Mammiano: U1.1, U1.2, PDR 1.1, Area F12 in sinistra Lima
· Zona di Pratale: U2.1 e U2.3
· Zona San Marcello: U3.2, U3.3, U3.4, PDR 3.1, PDR 3.2
· Zona Limestre: PDR 3.4
· Zona Gavinana: U4.1, U4.2, U4.3, U4.4, U4.5, PDR 4.2, PDR 4.1
· Zona Oppio Area D6
· Area B3 Colli
· Aree con campitura a righe orizzontali sul fondo valle del T. Limestre
Di seguito si riportano per ciascuna area di espansione i risultati di indagini di superficie
condotte utilizzando anche i dati di sottosuolo disponibili nelle vicinanze in situazioni morfologiche
simili.
Per quanto riguarda i piani di recupero (PDR), essi riguardano edifici storicizzati dei quali,
secondo la normativa del RU, è possibile solamente il recupero senza alterazioni della sagoma
esterna; gli interventi ammessi dal RU, in sintesi, risultano sempre compresi tra quelli indicati
all’art. 13 delle NTA del PAI senza che sia necessario il parere dell’Autorità di Bacino. Per i PDR
quindi non è stata redatta una specifica scheda relativa a studi o interventi da eseguire in fase di
pianificazione intermedia.
Si allegano, infine, alla presente nota le motivazioni per cui le destinazioni di cui sopra non
sono delocalizzabili.
La presente nota diviene parte integrante dell’art. 58 delle NTA del Regolamento Urbanistico.
2 – SCHEDE DI DETTAGLIO
3
Zona di Mammiano
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
U1.1 Mammiano Pf3 Pf2 e,
limitatamente alla
porzione NO, Pf3
Comparto 1.1
Descrizione: si tratta di un’area di resede di edifici esistenti tenuta ad orto e giardino; presenta
un’acclività molto modesta senza che siano rilevabili indizi di movimenti gravitativi. Solamente la
porzione più settentrionale ricade in pericolosità Pf3. Dalle osservazioni di superficie non è stato
possibile individuare lo spessore della copertura detritica; da quanto possibile osservare da sezioni
naturali nelle zone circostanti, è stato verificato che il substrato è costituito dalle arenarie di M.
Modino.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione lo spessore e le qualità geomeccaniche della coltre detritica superficiale;
particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel sottosuolo. In questa
fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo complesso per poter
programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
4
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
U1.2 Mammiano Pf3 Pf3
Comparto 1.2
Descrizione: si tratta di un’area completamente pianeggiante adibita a piazzale per smistamento
legname. A monte dell’area in esame non sono stati rilevati indizi di dissesti gravitativi anche se
dalle osservazioni di superficie non è stato possibile individuare lo spessore della copertura
detritica; da quanto possibile osservare in sezioni naturali nelle zone circostanti, è stato verificato
che il substrato è costituito dalle arenarie di M. Modino.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione lo spessore e le qualità geomeccaniche della coltre detritica superficiale;
particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel sottosuolo. In questa
fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo complesso per poter
programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
5
Zona Località Pai 2005 Pai 2010
F12 Mammiano Pf2 o Pf3 Pf1 o 2 per la
maggior parte;
una porzione
marginale ad
ovest in Pf4
Zona F12
Descrizione: si tratta di un pianoro in parte boscato ed in parte adibito a campo sportivo; il lato
occidentale è delimitato da una brusca rottura di pendio in corrispondenza della scarpata fluviale. Il
pianoro è costituito dalle alluvioni terrazzate del F. Lima che poggiano direttamente sulle Arenarie
di M. Modino.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione la profondità, il tipo litologico e le condizioni del substrato necessarie
per determinare le condizioni di stabilità dell’area prospiciente la scarpata.
6
PDR Località Pai 2005 Pai 2010
1.1 Mammiano Pf3 per metà Pf3
Descrizione: Si tratta di un antico opificio posto sul fondovalle del T. Limestre; lo strumento del
Piano di Recupero prevede la riutilizzazione dell’edificio senza aumento di superficie coperta e con
un incremento massimo di volume pari al 10% per adeguamenti tecnologici. Nell’area del resede
sono consentiti solamente interventi di riqualificazione senza trasformazioni morfologiche né
realizzazione di nuovi fabbricati. Dalla disposizione degli affioramenti rocciosi presenti nell’alveo
del T. Limestre, risulta che al di sotto dell’edificio in questione il substrato, costituito dalle Arenarie
di Monte Modino, si trova a profondità dell’ordine del metro.
Prescrizioni: in fase di PDR dovranno essere eseguite le necessarie indagini per definire con
precisione lo spessore e le caratteristiche geomeccaniche della coltre detritica e del substrato
roccioso nella zona di imposta del fabbricato ed in quella a monte al fine di determinare le
condizioni di stabilità dell’area nel suo complesso; particolare attenzione dovrà essere posta nella
presenza o meno di acqua nel sottosuolo. In questa fase dovranno essere determinate le condizioni
di stabilità dell’area nel suo complesso per poter programmare le eventuali opere di messa in
sicurezza dell’area.
7
Zona di Pratale
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
U2.1 Pratale Pf1 o Pf2 Pf2 e
marginalmente in
Pf4 per la
presenza di un
orlo di terrazzo
U2.3 Pratale Pf1 o Pf2 Pf3
Comparto 2.1
Descrizione: si tratta di una zona completamente pianeggiante costituente il terrazzo di un fosso
molto inciso che attraversa l’abitato di Lizzano. L’unica criticità dell’area è rappresentata dalla
scarpata che delimita a nord l’area di previsione che scende con pendenze del 100% nell’alveo del
fosso stesso. La sicurezza dell’area si ottiene facilmente mantenendo le distanze di sicurezza da tale
scarpata. Le esposizioni naturali lungo la viabilità adiacente all’area in questione, indicano che il
substrato roccioso è costituito dalla Arenarie di M. Cervarola, presente a profondità non superiore
ad un metro.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione la profondità, il tipo litologico e le condizioni del substrato necessarie
per determinare le condizioni di stabilità dell’area prospiciente la scarpata.
8
Comparto 2.3
Descrizione: si tratta di una zona adiacente all’abitato nella parte di monte; l’area presenta
un’acclività media del 20% senza indizi di movimenti gravitativi recenti. Gli edifici dell’abitato,
costituiti da fabbricati di remota costruzione in muratura semplice e pietrame, non presentano
dissesti riferibili a cedimenti del terreno. Dalle osservazioni di superficie non è stato possibile
individuare lo spessore della copertura detritica; dai rilievi eseguiti nelle zone circostanti è stato
verificato che il substrato è costituito dalle arenarie di M. Cervarola.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione lo spessore e le qualità geomeccaniche della coltre detritica superficiale;
particolare attenzione dovrà essere posta nella ricerca di acqua nel sottosuolo e delle sue oscillazioni
stagionali. In questa fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo
complesso per poter programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area..
9
Zona San Marcello
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
U3.2 San
Marcello
Pf3 Pf3
Comparto 3.2
Descrizione: si tratta di un’area a debole pendenza senza indizi di fenomeni gravitativi; gli edifici
presenti nei dintorni, costruiti prevalentemente in muratura, non mostrano segni di dissesti riferibili
a cedimenti del terreno. Dalle osservazioni di superficie e dai dati di sottosuolo presenti nelle aree
limitrofe il substrato roccioso si trova ad una profondità dell’ordine di 4-5 metri.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione lo spessore e le qualità geomeccaniche della coltre detritica superficiale
e del substrato roccioso; particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua
nel sottosuolo. In questa fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo
complesso per poter programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
10
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
U3.3 San
Marcello
Pf3 Pf1 o 2 per la
maggior parte;
una centrale in
Pf4 e la porzione
sommitale in Pf3
Comparto 3.3
Descrizione: si tratta di un’area a debole pendenza con presenza di ripiani pressoché orizzontali
legati ad antiche dinamiche fluviali. Le criticità di quest’area consistono in una piccola parte
settentrionale ricadente in Pf3 e nella presenza di una scarpata inserita in classe Pf4. Dalle
osservazioni di superficie e dai dati di sottosuolo presenti nelle aree limitrofe, il substrato roccioso
si trova ad una profondità dell’ordine di 6-8 metri ed è costituito dalle argilliti del Complesso di
Base.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione la profondità, il tipo litologico e le condizioni del substrato necessarie
per determinare le condizioni di stabilità generali dell’area e definire con precisione le distanze di
sicurezza dalle zone di criticità.
12
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
U3.4 San
Marcello
Pf3 Pf1 o 2 per la
maggior parte
tranne una
striscia in Pf4
Comparto 3.4 Descrizione: si tratta di un’area a debole pendenza delimitata verso valle da una brusca rottura di
pendio di origine fluviale; dalle osservazioni di superficie risulta che almeno nella metà sud
orientale, il substrato roccioso, costituito dalle Arenarie di M. Modino, risulta sub affiorante. La
sicurezza dell’area si ottiene facilmente mantenendo le necessarie distanze da tale scarpata.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione le caratteristiche geomeccaniche della coltre detritica e del substrato
roccioso necessarie per determinare le condizioni di stabilità generale dell’area e per definire in
dettaglio la distanza di sicurezza dalla scarpata.
14
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
PDR Località Pai 2005 Pai 2010
3.1 San Marcello Pf3 Pf3
3.2 San Marcello Pf3 Pf3
Descrizione: I Piani di Recupero in questione si riferiscono a due edifici storici posti nella parte
centrale dell’abitato di San Marcello; lo strumento del Piano di Recupero prevede la riutilizzazione
degli edifici senza aumento di superficie coperta e con un incremento massimo di volume pari al
10% per adeguamenti tecnologici. Dai dati di sottosuolo presenti all’interno dell’abitato di San
Marcello, risulta che il substrato, costituito da argilliti prevalenti con intercalazioni di livelli calcarei
gradati, si trova ad una profondità compresa fra 10 e 15 metri. La copertura è costituita da depositi
sabbiosi con clasti sparsi a composizione arenacea.
Prescrizioni: in fase di PDR dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove
geognostiche) per definire con precisione lo spessore e le caratteristiche geomeccaniche della coltre
detritica e del substrato roccioso necessarie per determinare le condizioni di stabilità dell’area nel
suo complesso; particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel
sottosuolo. In questa fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo
complesso per poter programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
15
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
PDR Località Pai 2005 Pai 2010
3.4 Limestre Pf3solo sottile
striscia al bordo
Pf3
Descrizione: I Piani di Recupero in questione si riferiscono a due edifici posti nell’abitato di
Gavinana; lo strumento del Piano di Recupero prevede la riutilizzazione degli edifici senza aumento
di superficie coperta e con un incremento massimo di volume pari al 10% per adeguamenti
tecnologici. L’area è completamente pianeggiante e non si rilevano dissesti né sul terreno né sugli
edifici presenti nell’area. Sulla base dei dati di sottosuolo e delle osservazioni di superficie, risulta
che il substrato roccioso è composto da marne e argilliti riferibili alle Marne di Pievepelago.
Prescrizioni: in fase di PDR dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove
geognostiche) per definire con precisione lo spessore e le caratteristiche geomeccaniche della coltre
detritica e del substrato roccioso necessarie per determinare le condizioni di stabilità dell’area nel
suo complesso; particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel
sottosuolo. In questa fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo
complesso per poter programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
16
Zona Gavinana
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
U4.1 Gavinana Pf3 Pf3 con porzione
centrale in Pf1 o
2
U4.2 Gavinana Pf3 Pf3
U4.3 Gavinana Pf3 Pf3
Comparto 4.1
Descrizione: si tratta di un’area di modeste dimensioni, pianeggiante ed attualmente adibita a
deposito di materiali edili. Non sono stati individuati indizi di dissesti sul terreno e sui manufatti
esistenti. Dalle osservazioni di superficie si ricava che lo spessore della coltre detritica al di sopra
del substrato è piuttosto limitata, dell’ordine di 1-2 metri al massimo.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione lo spessore e le caratteristiche geomeccaniche della coltre detritica e del
substrato roccioso necessarie per determinare le condizioni di stabilità.
17
Comparti 4.2 e 4.3
Descrizione: si tratta di fatto di un’unica area costituita da ripiani morfologici a debole pendenza
separati da cigli di modesta altezza. Non si rilevano indizi di dissesti sul terreno né negli edifici
presenti nelle aree adiacenti, con particolare riferimento alla piscina posta immediatamente a valle.
Prescrizioni:
In fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche) per definire
con precisione lo spessore e le qualità geomeccaniche della coltre detritica superficiale e del
substrato roccioso; particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel
sottosuolo. In questa fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo
complesso per poter programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
18
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
Comparto Località Pai 2005 Pai 2010
4.4 Gavinana Pf3 Pf3
4.5 Gavinana Pf3 Pf3
Comparto 4.4
Descrizione: si tratta di un’area di modeste dimensioni, pianeggiante, costituita da un piazzale
attualmente adibito a trattamento legname. Non sono stati individuati indizi di dissesti sul terreno e
sugli edifici posti nelle vicinanze. Dalle osservazioni di superficie non è possibile ricavare
informazioni utili sullo spessore della coltre detritica, mentre si è potuto accertare che il substrato
roccioso è costituito dalla arenarie di M. Cervarola.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione lo spessore e le caratteristiche geomeccaniche della coltre detritica e del
substrato roccioso necessarie per determinare le condizioni di stabilità dell’area nel suo complesso;
particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel sottosuolo. In questa
fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo complesso per poter
programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
19
Comparto 4.5
Descrizione: si tratta di un’area mediamente acclive, interamente coperta da vegetazione in cui non
sono evidenti segni di instabilità gravitativa; dalle osservazioni di superficie risulta che il substrato
roccioso è costituito prevalentemente dalle argilliti del Complesso di Base subaffioranti per la
maggior parte dell’area. Limitatamente alla porzione settentrionale nell’area sono segnalati
accumuli di detrito arenaceo senza che siano disponibili dati sul suo spessore.
Prescrizioni: in fase di PA dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove geognostiche)
per definire con precisione lo spessore e le caratteristiche geomeccaniche della coltre detritica e del
substrato roccioso necessarie per determinare le condizioni di stabilità dell’area nel suo complesso;
particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel sottosuolo. In questa
fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo complesso per poter
programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
20
Estratto PAI 2010 (scala 1:5.000)
PDR Località Pai 2005 Pai 2010
4.1 Gavinana Pf3 per metà Pf3
4.2 Gavinana Pf3 per metà Pf3
Descrizione: I Piani di Recupero in questione si riferiscono a due edifici posti nell’abitato di
Gavinana; lo strumento del Piano di Recupero prevede la riutilizzazione degli edifici senza aumento
di superficie coperta e con un incremento massimo di volume pari al 10% per adeguamenti
tecnologici. Non ci sono dati diretti che indichino lo spessore e la composizione della copertura
detritica; dalle osservazioni di superficie si è verificato invece che il substrato roccioso è costituito
dalle Arenarie di M. Cervarola.
Prescrizioni: in fase di PDR dovranno essere eseguite indagini (sondaggi o altre prove
geognostiche) per definire con precisione lo spessore e le caratteristiche geomeccaniche della coltre
detritica e del substrato roccioso necessarie per determinare le condizioni di stabilità dell’area nel
suo complesso; particolare attenzione dovrà essere posta nella presenza o meno di acqua nel
sottosuolo. In questa fase dovranno essere determinate le condizioni di stabilità dell’area nel suo
complesso per poter programmare le eventuali opere di messa in sicurezza dell’area.
21
Area B3 ex Piani Attuativi Colli (tra Gavinana e San Marcello)
Si prende atto che l’area in questione ricade in Pericolosità 4 e si procede pertanto alla revisione
delle norme in modo che al suo interno siano possibili solo le trasformazioni edilizie e urbanistiche
compatbili con il quadro vincolistico dell’art 12 delle NTA del PAI.
Area D6 distributore carburanti
Si prende atto che l’area in questione ricade in Pericolosità 4 e si procede pertanto alla sua
eliminazione; in tale area saranno possibili solamente gli interventi morfologici ed edilizi
compatibili con l’art 12 delle NTA del PAI.
22
3 – Dichiarazione della non delocalizzabilità delle aree di espansione di cui alle schede del
punto 2.
Le nuove aree di espansione individuate nel Regolamento Edilizio del comune di San
Marcello Pistoiese, Zone “C” aree di comparto, sono state previste tenendo conto e verificando la
loro compatibilità e conformità: rispetto al contesto dove esse andavano a localizzarsi, ed alla
possibilità di fornire anche alle aree limitrofe l’utilizzazione delle infrastrutture (aree verdi,
parcheggi, viabilità) previste nelle singole aree di comparto, nell’ottica di riqualificazione degli
stessi insediamenti, la scelta di conseguenza è ricaduta su aree contigue o prevalentemente contigue
ai centri abitati esistenti.
Tenuto conto delle prescrizioni della legge regionale n.1/2005, Norme per il Governo del
Territorio e dal Regolamento di attuazione dell’articolo 37 - Disposizioni generali per la tutela e
valorizzazione degli insediamenti , comma 3, - “Disposizioni per la tutela e valorizzazione degli
insediamenti”. laddove si prescrive e si fa riferimento alla necessità di dotare il sistema insediativo
di strutture tali da determinare miglioramenti per la qualità della vita dei residenti e “siano compiuti
nel rispetto dei requisiti di qualità urbana, ambientale, edilizia e di accessibilità al fine di prevenire
e risolvere i fenomeni di degrado”. In particolare si fa riferimento all’art. 7 dello stesso regolamento
“Centri con bassa densità di abitanti” dove si dice “Al fine di garantire la migliore organizzazione
dei centri con bassa densità di abitanti i piani strutturali e gli atti di governo del territorio dei
comuni si attengono al rispetto dei seguenti criteri:
a) favorire la permanenza dei residenti attraverso il miglioramento dei collegamenti con le
reti infrastrutturali e con i servizi comprensoriali;
b) garantire la migliore organizzazione delle reti stradali al fi ne di preservare i centri abitati
dal traffico di attraversamento”.
Inoltre il Piano di Indirizzo Territoriale introduce il concetto di riconoscibilità paesaggistica
della “città toscana”, sostiene sia nelle componenti territoriali che nelle modalità e stili edificatori,
manutentivi ed abitativi il concetto di identità dei singoli centri urbani anche rurali, così come
prescritto al Titolo Secondo dello Statuto del Territorio Toscano, art. 4 – La “città policentrica
toscana” quale invariante strutturale dello Statuto. Definizione tematica.
1. La Toscana si configura nel presente Piano di indirizzo territoriale come una “città policentrica”ai sensi e ai fini di
cui al paragrafo 6.3.1 del Documento di Piano. Il sistema policentrico degli insediamenti della Toscana e la loro
integrazione in un contesto territoriale unitario costituisce un fattore fondamentale dell’identità regionale e come tale un
valore tutelato dal presente statuto di questo Piano.
23
2. Integrare e qualificare la “città policentrica toscana” costituisce il primo dei metaobiettivi in cui
si articola l’agenda per l’applicazione dello statuto del territorio toscano ai sensi del Documento di
Piano. Ai fini del suo perseguimento questo Piano sostiene e tutela la riconoscibilità paesaggistica
della “città toscana” mediante le azioni di mantenimento e rafforzamento delle reti e dei corridoi
ecologici che connotano e penetrano gli insediamenti urbani, e salvaguardando le discontinuità ed
i paesaggi che li separano nella molteplice scansione delle forme del territorio toscano.
3. Ai fini della qualificazione della “città policentrica toscana” nell’insieme urbano e rurale da cui
gli insediamenti del territorio regionale traggono la loro riconoscibilità, questo Piano persegue la
definizione ad opera dei Comuni mediante i rispettivi strumenti di governo del territorio,
dello”statuto della città toscana” ai fini di cui al paragrafo 6.3.1 del Documento di Piano.
4. La Regione sostiene comunque il miglioramento costante delle componenti territoriali,
insediative e tipologiche della “città policentrica toscana”, mediante modalità e stili edificatori,
manutentivi, abitativi, infrastrutturali e di forme di mobilità e accessibilità che ne privilegino la
sostenibilità sociale e ambientale sotto i profili energetico, idrico, di trattamento dei rifiuti e che
favoriscano le sperimentazioni e le applicazioni delle più moderne acquisizioni scientifiche e
tecnologiche in materia.
5. Per integrare e qualificare la “città policentrica toscana” questo piano sostiene il potenziamento delle sue capacità di accoglienza mediante lo sviluppo dell’offerta di residenza urbana e della mobilità intra e inter-
regionale.
6. La qualità della “città policentrica toscana” consiste nel superamento di ogni residua
giustapposizione programmatica o funzionale tra aree centrali e aree periferiche, nell’integrazione
di tutte le sue componenti insediative e sociali quali suoi elementi costitutivi e nell’identificare in
ciascuna di esse i fattori di degrado da rimuovere e prevenire, e i fattori di innovazione e
dinamismo sociale, economico e culturale da promuovere e sostenere mediante specifiche linee di
azione, strategicamente coordinate in ambito locale e, quando necessario, intermunicipale e
regionale.
Il Piano Strutturale all’interno delle cui direttive è attuato il Regolamento Urbanistico, in
più, con l’introduzione del principio di “Limiti di edificabilità”, aveva già indicato i margini per
l’individuazione delle aree di espansione urbana, perimetrando le stesse in cartografia, (comma 6,
Art. 3 delle NTA del PS: “Costituiscono il limite massimo entro il quale il Regolamento
Urbanistico, all’interno delle singole Unità Territoriali Organiche Elementari (U.T.O.E.), può
prevedere nuove espansioni urbane, la individuazione dell’area entro la quale è possibile
prevedere nuove aree edificabili non costituisce di per se caratteristica di edificabilità”.)
Tali aree sono regolate da Schede Norma, (Tav. 2.1 Allegato alle Norme Tecniche di
Attuazione) che, oltre a definire gli stando urbanistici, dettano prescrizioni di prestazioni
qualitative, di caratteri tipologici e costruttivi, di prestazioni funzionali e ove rilevante, anche di
opere di carattere pubblico che dovranno essere eseguite a carico dei singoli soggetti esecutori.
Zone soggette ad osservazione:
· Zona Mammiano: U1.1, U1.2, PDR 1.1, Area F12 in sinistra Lima
· Zona di Pratale: U2.1 e U2.3
· Zona San Marcello: U3.2, U3.3, U3.4, PDR 3.1, PDR 3.2
· Zona Limestre: PDR 3.4
24
· Zona Gavinana: U4.1, U4.2, U4.3, U4.4, U4.5, PDR 4.2, PDR 4.1
· Zona Oppio Area D6
· Area B3 Colli
· Aree con campitura a righe orizzontali sul fondo valle del T. Limestre
– Nuova area di espansione in località Mammiano, COMPARTO 1/U1
Come evidenziato nell’estratto sopra riportato, l’area oggetto di intervento è localizzata ai
margini dell’edificato urbano della frazione di Mammiano Basso, e con essa in stretta correlazione,
secondo un concetto come espresso precedentemente che segue un principio di compattezza delle
nuove previsioni di espansioni urbane, al fine di ricreare ambiti coerenti con il contesto
dell’edificato esistente. Questa localizzazione permette di realizzare la sistemazione per una
migliore viabilità di accesso al centro di Mammiamo e la realizzazione di parcheggi, interni all’area
di espansione, sia ad uso dei lottizzanti che di parcheggi pubblici.
Come si evince dalla tabella che segue la capacità insediativa è di entità contenuta, gli edifici
potranno avere solo due piani fuori terra.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 2.988,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,35
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 85,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 15,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (% St) % 298,80
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 1.045,80
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 266,679
Parcheggi Commerciale:(art. 6 comma 4 N.T.A.) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 209,16
Modalità di attuazione
25
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
Nuova area di espansione in località Mammiano, COMPARTO U1.2
Questa area, era già presente nel precedente PRG come zona produttiva e riconfermata negli standard del Piano Strutturale.
Le nuove destinazioni: miste, residenza e commerciale, permettono un migliore e più
qualificato utilizzo dell’area ed un recupero di un luogo attualmente degradato urbanisticamente con
presenza di elementi incongrui e la sistemazione della viabilità di accesso al Cimitero locale a
carico degli esecutori degli interventi,
Si riporta di seguito la seguente tabella da cui si deducono gli standard e le quantità di
interventi pubblici e privati.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 3.401,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,25
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 60,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 40,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 340,10
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 850,25
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 216,81
Parcheggi Commerciale: (Art. 46 comma 4 N.T.A.)
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 170,05
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
26
ZONA OMOGENEA F12: CAMPEGGIO – Mammiano, località Palaverde.
La zona omogenea F12, campeggio, è prevista all’interno di una area più vasta e ricorrente
lungo tutto il corso del fiume Lima: “Il Parco Fluviale del Lima”, (Zona Omogenea F9) che nella
prospettiva dovrebbe andare a collegarsi anche con i comuni confinanti, Piteglio e Cutigliano, ed
all’interno della quale, previo un piano attuatuvo preventivo, sarà possibile realizzare: percorsi, aree
di sosta e per picnic, spazio giochi per piccoli ed adulti, aree verdi a servizio dei cittadini. La
localizzazione della F12, campeggio, riveste una funzione strategica in una ottica di utilizzo a fini
turistici, visto anche le attuali attività ed emergenze presenti nell’area: Ponte Sospeso, Laghetto,
nonché la possibilità di partire da qui per escursioni lungo tutto il versante montano. L’area si
presenta pianeggiante ben localizzata e già in passato veniva utilizzata come piccolo campo
sportivo.
27
PIANO DI RECUPERO “EX-FERRIERA” – PDR 1.1, LOCALITA’ MAMMMIANO
Il Regolamento Urbanistico prevede, per le zone esistenti di particolare interesse storico culturale
e/o di particolare complessità, che gli interventi previsti siano realizzati previa redazione ed
approvazione di un Piano di Recupero affinché l’intervento sia coerente con gli edifici esistenti.
In questo caso ci troviamo di fronte ad edifici, anche se altamente degradati e talvolta compromessi,
ed a strutture di particolare rilevanza dal punto di vista della memoria storica della montagna
pistoiese, ad essi è legato tutto il sistema di impianti destinati alla lavorazione del ferro che
sfruttavano l’energia idrica. Alla fine del 1700 il complesso di Mammiano comprendeva un Palazzo
(denominato Palazzo delle Ferriere) per l’alloggiamento degli agenti della Magona, tre ferriere, che
in base alla loro posizione venivano denominate di cima, di mezzo e di fondo, due distendini, un
mulino, due fornaci ed altri annessi minori.
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 6.611,00
Indice di utilizzo territoriale (It)
Rapporto di Copertura (Rc) % residenza: non inferiore al (% Volume) % 40,00 funzioni commerciali non superiori a: (% Volume) % direzionale non superiori a: (% Volume) % servizi privati di interesse pubblico, uffici e servizi privati non inferiore a : (% Volume) % attrezzature turistico-ricettive non superiori a: (% Volume) % 30,00 attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non superiori a: (% Volume) % 30,00 verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (25% St) MQ. 1.652,75
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ.
Volumetria esistente (da C.T.R. 1:2000) MC. 3.020,00 Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 %
Altezza Massima: ML.
Piani Fuori Terra: N.
Parcheggi: MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio MQ. 661,10
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata
Piano di Recupero P.d.R.
28
Nuova area di espansione in località Lizzano, COMPARTO U2.1
L’area si presenta con caratteristiche ottimali dal punto di vista urbanistico per la sua realizzazione,
trattandosi di un terreno con morfologia pianeggiante e di conseguenza facilmente urbanizzabile, la
sua relativa vicinanza al centro storico di Lizzano permette di poter usufruire delle infrastrutture
(parcheggi) previsti dal piano attuativo anche dai residente nel cento storico.
Come si evince dalla tabella che segue la capacità insediativa è di entità contenuta, gli edifici
potranno avere solo due piani fuori terra.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 3.043,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,30
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 85,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 15,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 304,30
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 912,90
Incentivo sulla S.U.L. ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 232,79
Parcheggi Commerciale: (Art. 46 comma 4 N.T.A.) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 182,58
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
29
Nuova area di espansione in località Lizzano, COMPARTO U2.1
Trattasi di nuova area di espansione di dimensioni contenute, localizzata secondo i concetti
precedentemente esposti, anche per aree consimili, in prossimità di un centro abitato sia per evitare
dispersione formale sul territorio, che per economie di intervento e di scala: possibilità di scambio
sinergico fra infrastrutture ed urbanizzazioni esistenti e di progetto interne al piano attuativo.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 2.903,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,30
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 85,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 15,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 290,30
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 870,90
Incentivo sulla S.U.L. ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R.1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 222,08
Parcheggi Commerciale: (ART. 46 comma 4 N.T.A.) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 174,18
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
30
Nuova area di espansione in località San Marcello Capoluogo, COMPARTO U3.2
Trattasi di nuova area di espansione di dimensioni contenute, localizzata secondo i concetti
precedentemente esposti, anche per aree consimili, in prossimità di un centro abitato sia per evitare
dispersione formale sul territorio, che per economie di intervento e di scala: possibilità di scambio
sinergico fra infrastrutture ed urbanizzazioni esistenti e di progetto interne al piano attuativo. In
questo caso la localizzazione permette di realizzare un migliore collegamento fra il centro storico
del capoluogo e la via provinciale panoramica posta a nord dell’intervento.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 5.545,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,30
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 85,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 15,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) % 554,50
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 1.663,50
Incentivo sulla S.U.L. ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,80*3,00/10) MQ. 424,19
Parcheggi Commerciale: (ART. 46 comma 4 N.T.A.)) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 332,70
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
31
Nuova area di espansione in località San Marcello Capoluogo, COMPARTO U3.3
La zona a sud di San Marcello nel regolamento urbanistico è stata concepita come zona nodale nello
sviluppo futuro di San Marcello, dotazione di migliori e più moderni servizi e per dare uno sfogo al
futuro sviluppo del paese. Il tutto in funzione della nuova previsione di variante della strada
regionale n. 66.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 COMPARTO
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 33.296,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,30
Rapporto di Copertura (Rc) % 0,15
residenza: non superiore a (% S.U.L) % 45,00
funzioni commerciali non inferiore a: (% S.U.L) % 15,00
direzionale non superiori a: (% S.U.L) % 20,00
attrezzature turistico-ricettive non superiori a: (% S.U.L) % 10,00
attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non inferiori a: (% S.U.L) % 10,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) % 3.329,60
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 9.988,80
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 8,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,45*3,00/10) MQ. 1.348,49
Parcheggi Commerciale: (ART. 46 comma 4 N.T.A) MQ.
Parcheggi altre destinazioni: (5%St*0,40) MQ. 665,92
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 1.997,76
Modalità di attuazione
Piano attuativo Pubblico e/o convenzionato di iniziativa privata P.P.
Piano di Recupero
32
Nuova area di espansione in località San Marcello Capoluogo, COMPARTO U3.4
Il nuovo comparto prevede un area su cui localizzare soprattutto funzioni di tipo pubblico.
Tale zona strategica si collega concettualmente e funzionalmente con la vicina area “Comparto
UR3”, configurandosi tutta l’area come sviluppo e completamento di servizi e funzioni qualificate.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 COMPARTO
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 23.377,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,25
Rapporto di Copertura (Rc) % 0,25
residenza: non inferiore a (% S.U.L) %
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) %
direzionale non superiori a: (% S.U.L) %
attrezzature turistico-ricettive non superiori a: (% S.U.L) %
attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non superiori a: (%
S.U.L) % 100,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 2.337,70
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 5.844,25
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 9,00
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico: (10% / St) MQ. 2.337,70
Spazi Pubblici: parcheggio MQ.
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata
Piano Urbanistico Attuativo P.U.A.
Piano di Recupero
33
PIANO DI RECUPERO Santa Caterina – Località: San Marcello Capoluogo – PDR 3.1
Complesso di rilevanza architettonica, rappresentato dalla chiesa settecentesca di Santa Caterina e
dal retrostante ex-Conservatorio fondato dal Granduca Pietro Leopoldo alla fine del settecento al
posto del precedente convento. L’intervento si configura come restauro e recupero degli edifici
esistenti.
.
Interventi
consentiti Legge 5 Agosto 1978 n. 457 art.28
PIANO DI
RECUPERO
Modalità di Intervento
Edificio classificato di assoluto valore testimoniale, architettonico ed
ambientale VR, le modalità di intervento sono quelle previste dagli artt.
30, 69 e 70 delle N.T.A. E' fatto salva l'applicazione della graduatoria di
minore tutela nel caso di dimostrata ed adeguata documentazione ivi
compreso il rilievo critico che deve essere considerato come fattore
determinante per le scelte relative alla tipologia d'intervento.
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 2.927,00
Indice di utilizzo territoriale (It)
Rapporto di Copertura (Rc) %
residenza: non inferiore a (% Volume) % 40,00
funzioni commerciali non superiori a: (% Volume) % 10,00
direzionale non superiori a: (% Volume) %
servizi privati di interesse pubblico, uffici e servizi privati non inferiore a
: (% Volume) %
attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non superiori a: (%
Volume) % 50,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (% St) %
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ.
Volumetria esistente (da C.T.R. 1:2000) MC. 11.134,00
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 %
Altezza Massima: ML.
Piani Fuori Terra: N.
Parcheggi: (5%/Volume) MQ. 556,70
Spazi Pubblici: parcheggio MQ.
Modalità di attuazione
34
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata
Piano di Recupero P.d.R.
PIANO DI RECUPERO Ex-Area FAP – Località San Marcello Pistoiese – PDR 3.2
Area facente parte della vecchia stazione ferroviaria FAP, Pracchia – San Marcello.
L’intervento si configura come recupero degli immobili e delle volumetrie esistenti, senza aumento
di volume.
Interventi
consentiti Legge 5 Agosto 1978 n. 457 art.28
PIANO DI
RECUPERO
Modalità di Intervento
Sugli immobili oggetto di intervento dovranno essere applicate le
disposizioni di cui agli artt. n. 30, 69 e 70.
Il rilievo critico che deve essere considerato come fattore determinante per
le scelte relative alla tipologia d'intervento
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 3.388,00
Indice di utilizzo territoriale (It)
Rapporto di Copertura (Rc) %
residenza: non inferiore a (% Volume) %
funzioni commerciali non superiori a: (% Volume) % 50,00
direzionale non superiori a: (% Volume) %
servizi privati di interesse pubblico, uffici e servizi privati non inferiore a :
(% Volume) % 50,00
attrezzature turistico-ricettive non superiori a: (% Volume) %
attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non superiori a: (%
Volume) %
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (5% St) MQ. 169,40
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ.
Volumetria esistente (da C.T.R. 1:2000) MC. 6.480,00
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 %
Altezza Massima: ML.
Piani Fuori Terra: N.
Parcheggi: MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio MQ. 648,00
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata
Piano di Recupero P.d.R.
35
PIANO DI RECUPERO Villa Margherita – Località Limestre – PDR 3.2
Nata come villa e costruita ad opera dei Turri alla fine dell’ottocento, fu in seguito, ampliata e
trasformata in albergo, attualmente risulta non utilizzata. L’intervento edilizio si configura come
restauro e recupero degli immobili esistenti.
Interventi
consentiti Legge 5 Agosto 1978 n. 457 art.28
PIANO DI
RECUPERO
Modalità di Intervento
Edificio classificato di rilevante valore testimoniale architettonico e/o di
valore particolare VP, le modalità di intervento sono quelle previste dagli artt.
30, 69 e 70 delle N.T.A. E' fatto salva l'applicazione della graduatoria di
minore tutela nel caso di dimostrata ed adeguata documentazione ivi
compreso il rilievo critico che deve essere considerato come fattore
determinante per le scelte relative alla tipologia d'intervento.
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 11.787,00
Indice di utilizzo territoriale (It)
Rapporto di Copertura (Rc) %
residenza: non inferiore a (% Volume) % 60%
funzioni commerciali non superiori a: (% Volume) %
attrezzature turistico-ricettive non superiori a: (% Volume) % 40%
attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non superiori a: (% Volume) %
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) % 1.178,70
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ.
Volumetria esistente (da C.T.R. 1:2000) MC. 9.818,00
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 %
Altezza Massima: ML.
Piani Fuori Terra: N.
Parcheggi: (5%/Volume) MQ. 981,80
Spazi Pubblici: parcheggio MQ.
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata
Piano di Recupero P.d.R.
36
Nuova area di espansione in località Gavinana, COMPARTO U4.1
Area di nuova espansione di dimensioni contenute, localizzata secondo i concetti precedentemente
esposti, anche per aree consimili, in prossimità di un centro abitato sia per evitare dispersione
formale sul territorio, che per economie di intervento e di scala: possibilità di scambio sinergico fra
infrastrutture ed urbanizzazioni esistenti e di progetto interne al piano attuativo.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 1.984,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,30
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 85,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 15,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 198,40
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 595,20
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 10,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 151,78
Parcheggi Commerciale:(ART. 46 comma 4 N.T.A) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio MQ.
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
37
Nuova area di espansione in località Gavinana, COMPARTO U4.2
Area di nuova espansione di dimensioni contenute, localizzata secondo i concetti precedentemente
esposti, anche per aree consimili, in prossimità di un centro abitato sia per evitare dispersione
formale sul territorio, che per economie di intervento e di scala: possibilità di scambio sinergico fra
infrastrutture ed urbanizzazioni esistenti e di progetto interne al piano attuativo.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 3.192,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,40
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 100,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) %
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 319,20
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 1.276,80
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 325,58
Parcheggi Commerciale:(ART. 46 comma 4 N.T.A) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 255,36
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L. Piano di Recupero
38
Nuova area di espansione in località Gavinana, COMPARTO U4.3
Area di nuova espansione di dimensioni contenute, localizzata secondo i concetti precedentemente
esposti, anche per aree consimili, in prossimità di un centro abitato sia per evitare dispersione
formale sul territorio, che per economie di intervento e di scala: possibilità di scambio sinergico fra
infrastrutture ed urbanizzazioni esistenti e di progetto interne al piano attuativo.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 3.307,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,35
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 50,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 50,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 330,70
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 1.157,45
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 8,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 295,15
Parcheggi Commerciale:(ART. 46 comma 4 N.T.A) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 231,49
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
39
Nuova area di espansione in località Gavinana, COMPARTO U4.4
Area di nuova espansione di dimensioni contenute, localizzata secondo i concetti precedentemente
esposti, anche per aree consimili, in prossimità di un centro abitato sia per evitare dispersione
formale sul territorio, che per economie di intervento e di scala: possibilità di scambio sinergico fra
infrastrutture ed urbanizzazioni esistenti e di progetto interne al piano attuativo.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 1.846,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,25
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 85,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 15,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 184,60
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 461,50
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 117,68
Parcheggi Commerciale:(ART. 46 comma 4 N.T.A) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 92,30
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
40
Nuova area di espansione in località Gavinana, COMPARTO U4.5
Area di nuova espansione di dimensioni contenute, localizzata secondo i concetti precedentemente
esposti, anche per aree consimili, in prossimità di un centro abitato sia per evitare dispersione
formale sul territorio, che per economie di intervento e di scala: possibilità di scambio sinergico fra
infrastrutture ed urbanizzazioni esistenti e di progetto interne al piano attuativo. Con la
realizzazione di questa area si realizza la possibilità di eseguire una viabilità di collegamento con la
strada provinciale servendo tutta un area edificata attualmente assestante su una viabilità a fondo
chiuso.
Interventi
consentiti Classificazione ai sensi del DM 1444/1968 Zona "C"
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 6.376,00
Indice di utilizzo territoriale (It) 0,30
Rapporto di Copertura (Rc) % 25,00
residenza: non inferiore a (% S.U.L) % 85,00
funzioni commerciali non superiori a: (% S.U.L) % 15,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 637,60
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ. 1.912,80
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 % 5,00
Altezza Massima: ML. 7,50
Piani Fuori Terra: N. 2,00
Parcheggi Residenziale: (Sul*0,85*3,00/10) MQ. 487,76
Parcheggi Commerciale:(ART. 46 comma 4 N.T.A) MQ.
Spazi Pubblici: parcheggio (20% S.U.L.) MQ. 382,56
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata P.d.L.
Piano di Recupero
41
PIANO DI RECUPERO VILLA APICIANA, Località Gavinana – PDR 4.1
Si tratta di un edificio interno al centro storico, ex- albergo Apiciana, l’intervento si configura come
recupero degli edifici esistenti, con possibilità di cambio di destinazione.
Interventi
consentiti Legge 5 Agosto 1978 n. 457 art.28
PIANO DI
RECUPERO
Modalità di Intervento
Edificio classificato di scarso valore testimoniale architettonico e/o
ambientale VM, in conseguenza delle trasformazioni subite dall'edificio
nel tempo, che ne hanno alterato le caratteristiche tipologiche interne. Le
modalità di intervento sono quelle previste dagli artt. 30, 69 e 70 delle
N.T.A., con la prescrizione del mantenimento e del recupero degli
elementi esterni, facciate e coperture.
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 4.506,00
Indice di utilizzo territoriale (It)
Rapporto di Copertura (Rc) %
residenza: non superiore a (% Volume) % 60,00
funzioni commerciali non superiori a: (% Volume) %
direzionale non superiori a: (% Volume) %
servizi privati di interesse pubblico, uffici e servizi privati non inferiore a
: (% Volume) %
attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non superiori a: (%
Volume) %
attrezzature turistico ricettive non inferiori a: (% Volume) % 40,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (% St) % 450,60
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ.
Volumetria esistente (da C.T.R. 1:2000) MC. 4.256,70
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 %
Altezza Massima: ML.
Piani Fuori Terra: N.
Parcheggi Residenza: MQ. 425,67
Spazi Pubblici: parcheggio MQ.
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata
42
Piano di Recupero P.d.R.
PIANO DI RECUPERO EX-COLONIA SOLVAY, Località Gavinana – PDR 4.2
Ex-Colonia Solvay, attualmente in totale degrado ed abbandono, l’intervento si pone l’obiettivo di
recuperare sia l’area che gli immobili esistenti. Non sono previsti interventi di aumenti volumetrici.
Interventi
consentiti Legge 5 Agosto 1978 n. 457 art.28
PIANO DI
RECUPERO
Modalità di Intervento
Edificio classificato di scarso valore testimoniale ambientale VM. Le
modalità di intervento sono quelle previste dagli artt. 30, 69 e 70, delle
N.T.A..
Parametri urbanistici
Superficie territoriale (St): MQ. 16.781,00
Indice di utilizzo territoriale (It)
Rapporto di Copertura (Rc) %
residenza: non superiore a (% Volume) % 60,00
funzioni commerciali non superiori a: (% Volume) %
direzionale non superiori a: (% Volume) %
servizi privati di interesse pubblico, uffici e servizi privati non inferiore a :
(% Volume) %
attr.re per ser.zi pubblici o di interesse pubblico non superiori a: (%
Volume) %
attrezzature turistico ricettive non inferiori a: (% Volume) % 40,00
verde e/o strutture giochi bambini, tempo libero (10% St) MQ. 1.678,10
Superficie Utile Lorda Totale (S.U.L.) MQ.
Volumetria esistente (da C.T.R. 1:2000) MC. 5.092,00
Incentivo ai sensi dell'art. 146 comma 3 L.R. 1/2005 %
Altezza Massima: ML.
Piani Fuori Terra: N.
Parcheggi: (5%/St) MQ. 839,05
Spazi Pubblici: parcheggio MQ.
Modalità di attuazione
Piano attuativo convenzionato di iniziativa privata
Piano di Recupero P.d.R.
43
Conclusioni:
1. Si prende atto dello stralcio dell’area “D6” Distributore in località Oppio, TAV. 4C
2. Si prende atto delle limitazioni relative alla Zona B3 “Colli”; l’art. 58 delle NTA viene
integrato nel modo seguente:
(a) ART. 85 - SOTTOZONA B3 EX PIANI ATTUATIVI NORME SPECIFICHE
1. Corrispondono alle aree urbane discendenti da Piani Urbanistici Attuativi in gran parte attuati con
eventuale presenza di lotti liberi.
2. Le aree urbane discendenti da P.U.A attuati sono individuati nelle tavole di R.U.. con apposito
perimetro; la perimetrazione ha carattere meramente ricognitivo.
3. Per i lotti liberi e per gli interventi consentiti sui fabbricati esistenti si rimanda ai parametri
urbanistici delle sottozone B2 di cui all’articolo precedente.
4. Prescrizioni:
a I nuovi edifici e le relative aree di pertinenza, dovranno essere progettati mantenendo le
caratteristiche formali, architettoniche e tipologiche previste nel PdL di provenienza.
b. Nell'area urbanizzata posta in frazione Gavinana e discendente anche essa da ex
lottizzazione: PdL denominato "I Colli", non si applicano le previsioni cui ai precedenti commi: 1, 2,
3, tutto ciò poiché essa è classificata nel P.A.I. del fiume Serchio, con Pericolosità P4 e nella
tavola del quadro conoscitivo del RU: Tavola G.2.2 - (Aggiornamento del quadro conoscitivo: Carta
della pericolosità geomorfologica), in classe di pericolosità G4A. In tale zona saranno attuabili
esclusivamente interventi compatibili con la classe di pericolosità attribuita alla stessa dal P.A.I.
del Fiume Serchio. Tale prescrizione troverà applicazione fino alla eventuale variazione del P.A.I.
e conseguente variazione del quadro conoscitivo del Regolamento Urbanistico.
c. Sono fatte salve le lottizzazioni in itinere di cui sono valide le previsioni del relativo P.d.L..
3. Come specificato in dettaglio, i comparti ricadenti in classe di pericolosità P3 nelle carte di
pericolosità del PAI non risultano delocalizzabili.
4. Correzione in legenda dell’errore materiale aree con campitura a righe orizzontali “Aree
Soggette A Recupero Igienico-Sanitario Ed Ambientale” Art. 147 delle Norme Tecniche di
Attuazione.
5. L’art. 105 – “Aree per la prima lavorazione di materiale inerte E4”, sarà integrato con le
disposizioni di cui alla “Scheda Norma 9” Piano di Gestione delle Acque del distretto del
fiume Serchio.
6. Le schede Norma allegate alle Norme Tecniche di Attuazione del Regolamento Urbanistico,
saranno integrate con le prescrizioni di cui alla prima parte, Parte Geologica, delle presenti
note.
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