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PROVINCIA DI CREMONA RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014 RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014 RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014 RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014 RELAZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI CONTENUTI NEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2014-2016

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PROVINCIA DI CREMONA

RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2014

RELAZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI CONTENUTI NEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE

2014-2016

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SOMMARIO

MISSIONE 01 – Servizi istituzionali, generali di gestione

MISSIONE 03 – Ordine pubblico e sicurezza

MISSIONE 04 – Istruzione e diritto allo studio

MISSIONE 05 – Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali

MISSIONE 06 – Politiche giovanili, sport e tempo libero

MISSIONE 07 – Turismo

MISSIONE 08 – Assetto del territorio edilizia abitativa

MISSIONE 09 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

MISSIONE 10 – Trasporto e diritto alla mobilità

MISSIONE 11 – Soccorso civile

MISSIONE 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività

MISSIONE 15 – Politiche del lavoro e la formazione professionale

MISSIONE 16 – Agricoltura, politiche agro-alimentari, pesca

MISSIONE 17 – Energia e diversificazione fonti energetiche

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Programma 01 Organi istituzionali

Obiettivo operativo 1 Titolo: supporto al Consiglio, alla Presidenza del Consiglio

ed alle Commissioni Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI

Supporto amministrativo e giuridico alla Presidenza del Consiglio. Raccolta delle proposte di deliberazione per la formazione dell'ordine del giorno del Consiglio e relativa convocazione. Predisposizione degli atti di Consiglio. Sostegno all’attività e all’iniziativa dei Consiglieri. Assistenza all’operatività delle Commissioni consiliari.

RISULTATI CONSEGUITI Nel 2014 è entrata in vigore la Legge n. 56/2014: il Consiglio provinciale è rimasto in carica sino all’11 giugno 2014; a seguito delle dimissioni del Presidente della Provincia, divenute efficaci il 21 luglio 2014, è stato nominato il Commissario che, in collaborazione con la Giunta, è rimasto in carica dal 22 luglio fino all’insediamento dei nuovi organi. Sino all’11 giugno 2014 il Consiglio Provinciale si è riunito n. 4 volte ed ha adottato n. 46 delibere, dal 12 giugno all’indizione delle elezioni, sono state adottate dal Presidente della Provincia e dal Commissario con i poteri del Consiglio, n. 12 deliberazioni. Sono state convocate n. 12 riunioni della Commissione Affari Istituzionali e Bilancio, n. 3 della Commissione Governo del Territorio, Opere Pubbliche, Patrimonio e Sicurezza, n. 1 della Commissione Turismo, Cultura, Politiche sociali e giovanili, n. 5 della Commissione Controllo e Garanzia, n. 4 della Commissione Agricoltura e Ambiente, n. 1 della Commissione Istruzione, Formazione, Lavoro e Sviluppo economico. E’ stata garantita l’attività di segreteria e di verbalizzazione a favore delle Commissioni “Affari Istituzionali e Bilancio” e “Controllo e Garanzia”. Si è provveduto alla pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione dei verbali sintetici di tutte le commissioni consiliari. Gli uffici hanno svolto una fattiva attività di supporto al Presidente del Consiglio in materia di monitoraggio dell’andamento della spesa, in relazione ai capitoli assegnati. Sono stati verificati i dati delle presenze dei consiglieri; sono stati predisposti, mediante l'inserimento di dati in appositi programmi informatici, i prospetti utili al Settore Risorse economiche e finanziarie, per procedere al pagamento dei gettoni di presenza, dei rimborsi chilometrici e dei rimborsi per trasferte. Ai sensi della Legge 7 aprile 2014 n. 56, sono state indette le elezioni di secondo grado dei presidenti e dei consigli provinciali: con atto n. 6 del 2 settembre 2014 il Commissario ha indetto i Comizi elettorali. L'ufficio elettorale, costituito con decreto del Commissario n. 7 del 2 settembre 2014, ha pubblicato il numero degli aventi diritto al voto divisi per fasce demografiche e ha provveduto all'esame delle candidature e delle liste presentate. Le votazioni si sono svolte in data 12/10/2014 presso il seggio e la relativa sottosezione costituiti presso la sede della Provincia di Cremona. La Segreteria Generale ha garantito un'ampia comunicazione e supporto a tutto il territorio attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale delle norme e delle indicazioni operative, nonchè assicurando supporto normativo e operativo e puntuale risposta ai quesiti pervenuti.

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Dopo le elezioni si è aperta una nuova fase istituzionale e l'attività del settore si è riorganizzata per rendere efficace la risposta alla forte innovazione richiesta. La revisione degli atti, il supporto ai nuovi organi e la definizione dello Statuto, approvato con deliberazione n. 1 del 23/12/2014 dall’Assemblea dei Sindaci, sono le azioni più significative di questi ultimi mesi. Al 31 dicembre 2014 il Consiglio Provinciale si è riunito n. 3 volte ed ha adottato n. 13 delibere. L’Assemblea dei Sindaci si è riunita una volta e ha adottato una delibera. Sono state curate le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si è predisposta apposita comunicazione finalizzata a richiedere le dichiarazioni reddituali e patrimoniali del Presidente della Provincia e dei Consiglieri. Si è proceduto quindi alla raccolta delle stesse ed alla pubblicazione sul sito istituzionale. E’ stato garantito l’esercizio del diritto di accesso agli atti da parte degli amministratori. Tale funzione richiede il rispetto di termini perentori fissati dalle norme regolamentari. E’, quindi, necessario un monitoraggio costante della procedura, che si esplica anche mediante contatti diretti con i Settori cui compete, di volta in volta, evadere la pratica.

Obiettivo operativo 2 Titolo: Supporto alla giunta provinciale

Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI Raccolta delle proposte di deliberazione per la formazione dell'ordine del giorno della Giunta e relativa convocazione. Predisposizione degli atti di Giunta.

RISULTATI CONSEGUITI L’ultima Giunta provinciale si è riunita l’8/10/2014: dall’inizio dell’anno si è riunita n. 32 volte e ha adottato in totale n. 259 delibere. Con l'entrata in vigore della L. 56/2014 la Giunta provinciale non è più prevista tra gli organi dell'Ente. Dal 30/10/2014 al 31/12/2014 il Presidente della Provincia, assumendo in parte le funzioni spettanti alla Giunta, ha adottato n. 60 deliberazioni. Nel periodo in esame è stata garantita la raccolta ordinata delle pratiche sia a livello informatico che cartaceo, con predisposizione di un elenco contenente i dati essenziali delle varie proposte di deliberazione. Si è svolta una costante attività di raccordo con i Settori proponenti ed, in particolare, con il Settore Risorse economiche e finanziarie, al fine di rendere disponibili gli atti sull’applicativo informatico dell’Ente e di rendere così possibile la predisposizione dell'ordine del giorno. Si è prestata assistenza al Segretario Generale per la verbalizzazione, mediante l’applicativo informatico, della seduta e la successiva redazione degli atti. L’Ufficio ha curato altresì la raccolta, la pubblicazione e la conservazione degli atti. Si è provveduto alla pubblicazione all’albo pretorio informatico delle determinazioni dirigenziali, dei decreti di settore e di altri atti di diversa tipologia. E’ stata inoltre rilasciata, su richiesta, copia conforme delle deliberazioni.

Obiettivo operativo 3 Titolo:Supporto alla presidenza e al consiglio per le nomine di competenza

Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI

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Istruttoria per le nomine e le designazioni dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari di competenza del Presidente o del Consiglio Provinciale. Adempimenti relativi all’art. 1, co. 587, 718, 735 della legge 296/2006.

RISULTATI CONSEGUITI

Si è provveduto a curare direttamente o a supportare, quando la funzione è svolta dai singoli Settori in modo autonomo, i procedimenti volti alla nomina/designazione dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari (segue prospetto riepilogativo). Si sono, pertanto, predisposte le proposte di atto, per la successiva adozione da parte del Presidente.

E’ proseguita anche l’attività di monitoraggio, al fine dell’aggiornamento della banca dati esistente e per l’evasione puntuale delle richieste che vengono avanzate dalla Presidenza. Tutta l’attività preliminare alla nomina e quella successiva di formalizzazione della nomina stessa è caratterizzata dalla necessità di mantenere i contatti interni ed esterni, necessari al buon esito delle procedure poste in essere. ORGANISMI per cui si sono predisposti decreti a seguito di pubblicazione scheda:

> GRUPPO DI LAVORO INTERISTITUZIONALE PROVINCIALE (GLIP) PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP – DESIGNAZIONE ESPERTO (decreto n. 7 del 6.2.2014)

> AUTOSTRADE CENTRO PADANE S.p.A. - DESIGNAZIONE DEL RAPPRESENTANTE DELLA PROVINCIA DI CREMONA IN SENO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (decreto n. 13 del 21.3.2014)

> FONDAZIONE “OPERA PIA CASA DELLA PROVVIDENZA” O.n.l.u.s. - CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (decreto n. 16 dell'8.4.2014)

> AUTOSTRADE CENTRO PADANE S.p.A. - DESIGNAZIONE RAPPRESENTANTI DELLA PROVINCIA DI CREMONA IN SENO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (decreto n. 17 dell'11.4.2014)

> GAL OGLIO PO TERRE D'ACQUA Soc. cons. a r.l. - CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (decreto n. 18 del 14.4.2014)

> ASSOCIAZIONE “CENTRO RICERCA ALFREDO GALMOZZI” - CONSIGLIO DIRETTIVO (decreto n. 22 del 7.5.2014)

> AZIENDA SPECIALE “UFFICIO D'AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA” - ORGANO DI REVISIONE (decreto n. 23 del 7.5.2014)

> AUTOSTRADE CENTRO PADANE S.p.A. - DESIGNAZIONE RAPPRESENTANTI IN SENO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (decreto n. 27 del 23.5.2014)

> AZIENDA SPECIALE PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE “CR.FORMA” - ORGANO DI REVISIONE (decreto n. 29 del 3.6.2014)

> FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO ONLUS – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE – NOMINA RAPPRESENTANTE DELLA PROVINCIA.

> (decreto Commissario n. 8 del 3.9.2014)

> SCUOLA DI AGRICOLTURA E ZOOTECNIA “IRMINA STANGA” – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE – NOMINA DEL RAPPRESENTANTE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

> (decreto Commissario n. 14 del 1.10.2014)

> FONDAZIONE “EUGENIO BRAVI” – CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE – NOMINA DEL RAPPRESENTANTE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

> (decreto Commissario n. 15 del 2.10.2014)

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> ERIDANO – FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE RISERVATO AD INVESTITORI QUALIFICATI – COMITATO CONSULTIVO – COMPOSIZIONE DI UNA LISTA DI 4 MEMBRI DA SOTTOPORRE ALLA SUCCESSIVA NOMINA DELL’ASSEMBLEA DEI PARTECIPANTI

> (decreto presidenziale n. 12 del 16.12.2014)

> ERIDANO – FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE RISERVATO AD INVESTITORI QUALIFICATI – COMITATO CONSULTIVO – DESIGNAZIONE DI N. 3 MEMBRI PER LA SUCCESSIVA NOMINA DA PARTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI PRELIOS SGR S.p.A.

> (decreto presidenziale n. 13 del 16.12.2014)

ORGANISMI per cui si sono predisposti decreti di rinnovo o sostituzione componenti, a seguito di segnalazione da parte dei settori di riferimento o delle associazioni cui compete la designazione:

> CONSULTE TERRITORIALI DEI SINDACI – CONFERME DEGLI ATTUALI PRESIDENTI (decreto n. 3 del 27.1.2014)

> ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “LUIGI EINAUDI” DI CREMONA – COMITATO TECNICO SCIENTIFICO (decreto n. 6 del 4.2.2014)

> COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE COSTITUITA AI SENSI DELL'ART. 11 DELLA LEGGE 3.5.1982 N. 203 – RINNOVO (decreto n. 25 del 22.5.2014)

> COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE – SOSTITUZIONE DI UN COMPONENTE SUPPLENTE (decreto n. 26 del 22.5.2014)

> POLO PROFESSIONALE PROVINCIALE “ALA PONZONE CIMINO” - “FORTUNATO MARAZZI” - COMITATO TECNICO SCIENTIFICO – PROVVEDIMENTI (decreto n. 30 del 10.6.2014)

> COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE COSTITUITA AI SENSI DELL'ART. 11 DELLA LEGGE 3.5.1982 N. 203 – SOSTITUZIONE COMPONENTE (decreto n. 31 del 10.6.2014)

ORGANISMI per cui sono state predisposte note di segnalazione:

> COMMISSIONE DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DI CUI ALLA LEGGE 11.3.1974 N. 74 E AL DPCM 26.5.2000 (nota prot. 17952 del 6.2.2014)

> COMMISSIONE DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DI CUI ALLA LEGGE 11.3.1974 N. 74 E AL DPCM 26.5.2000 (nota prot. 38626 del 25.3.2014)

> COMMISSIONE DI VALUTAZIONE AI SENSI DEL COMBINATO DISPOSTO DI CUI ALLA LEGGE 11.3.1974 N. 74 E AL DPCM 26.5.2000 (nota prot. 44797 dell'8.4.2014)

CONSORZIO DI BONIFICA NAVAROLO – SOSTITUZIONE DEL RAPPRESENTANTE DEGLI ENTI LOCALI Organizzazione dell'Assemblea dei Sindaci interessati dal comprensorio consortile del Consorzio

Sono state monitorate le scadenze legate al rinnovo degli organi amministrativi, predisponendo di volta in volta la documentazione necessaria.

Obiettivo operativo 4 Titolo: Partecipazione a organi rappresentativi delle province

Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI Partecipazione ai tavoli di confronto.

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RISULTATI CONSEGUITI L’Amministrazione provinciale ha confermato l'adesione a UPL (Unione Province Lombarde) e UPI (Unione Province d’Italia), garantendo la partecipazione ai tavoli di confronto. Il Presidente del Consiglio ha partecipato a 4 tavoli di UPI e a un tavolo UPL.

Obiettivo operativo 5 Titolo:Quote associative

Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI Pagamento quote associative nei termini previsti.

RISULTATI CONSEGUITI

Si è proceduto, con determinazione n. 26 del 10/01/2014, al pagamento della quota a favore di UPL (Unione Province Lombarde) e con determinazione n. 88 del 5/02/2014 al pagamento della quota a favore di UPI. Sono stati rispettati i termini e le modalità prescritte.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Comunicazione istituzionale

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori fino al 21/7/2014

RISULTATI ATTESI Gestione delle attività di comunicazione e coordinamento uffici di supporto al Presidente e agli organi istituzionali.

RISULTATI CONSEGUITI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

I criteri : comunicazione strategica Una buona comunicazione è alla base di una buona azione di governo. L’attività comunicativa ha un ruolo strategico, in quanto deve essere concepita non alla fine del processo decisionale, ma quale parte integrante che ne accompagna gli sviluppi lungo tutto il percorso, soprattutto nel periodo di mutamento istituzionale che ha caratterizzato il 2014. La comunicazione istituzionale è infatti il principale strumento di controllo nelle mani dei cittadini che devono essere dotati di tutte le risorse per valutare l’operato di chi amministra il territorio; un’Amministrazione pubblica che rinuncia alla comunicazione è artefice di una politica che vuole sottrarsi al giudizio degli elettori. Gli strumenti: canali diretti e indiretti La comunicazione si basa sui principi guida della trasparenza, dell’innovazione e dell’interattività; i canali utilizzati sfruttano la collaborazione dei media: conferenze stampa, attività di supporto al lavoro dei giornalisti e delle redazioni, presenza nelle testate locali e nazionali, servizi televisivi e radiofonici, social network. I canali di tipo diretto soddisfano l’esigenza di un contatto immediato fra istituzione e cittadini. La Provincia di Cremona ha sospeso l'uscita della propria pubblicazione “L’Informatore” anche per esigenze di razionalizzazione e contenimento delle voci di spesa pubblica legate ad attività di comunicazione.

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L’Amministrazione provinciale, ha organizzato momenti di lavoro e di condivisione con tutti gli amministratori degli enti del territorio, sia attraverso cadenzate assemblee plenarie, sia in occasione di diversi incontri. In tutte le fasi dell'iter di rinnovamento istituzionale sono stati coinvolti gli amministratori del territorio, le rappresentanze politiche e sociali per condividere una proposta di percorso sinergico per accompagnare la trasformazione in area vasta dell'Ente. Le azioni dell'ente a favore del territorio sono state pubblicizzate e la fase di preparazione delle elezioni di secondo grado è stata accompagnata da iniziative di coinvolgimento di tutti gli attori anche indiretti, ivi comprese le testate giornalistiche. L'elezione del nuovo presidente e l'avvio dell'attività del nuovo Consiglio Provinciale ha caratterizzato l'ultima parte dell'anno anche per il servizio di Comunicazione Istituzionale. Sono state quindi effettuate conferenze stampa e informazioni giornalistiche dedicate volte a rendere pubbliche tutte le fasi di accompagnamento da una situazione commissariale sino a quella dell'elezione da parte dei Sindaci del nuovo Presidente. Parimenti l'insediamento del nuovo Presidente ha comportato, in condivisione con gli organi di governo, come per altro prevede la legge, la costituzione di un ufficio stampa all'interno dell'organigramma dell'Ente al fine di garantire un continuo, chiaro e diretto flusso informativo con gli organi di stampa rendendo sempre più tempestive le notizie che riguardano l'Ente e le azioni di questo sul territorio Nell'obbiettivo è previsto anche l'attività di coordinamento uffici di supporto al Presidente e agli organi istituzionali. Si è provveduto alla regolare liquidazione delle spese di missione degli Amministratori, secondo quanto previsto dalla normativa generale di riferimento, dal regolamento di contabilità e dalle linee guida formulate dalla Corte dei Conti. L'attività di supporto è proseguita nei vari momenti dell'iter di riforma istituzionale ed ha garantito la continuità del servizio pur nel rispetto dei limiti delle risorse disponibili .

PROGRAMMA N. 2 : Direzione - Segreteria Generale

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Progetti e iniziative speciali

Dirigente responsabile: dr.ssa Marina Ristori fino al 21/7/2014

RISULTATI ATTESI Programmazione strategica La finalità dell'obiettivo e' rivedere e adeguare gli strumenti di programmazione, monitoraggio, valutazione e controllo dell’Ente, in maniera da garantire uno sviluppo coerente del ciclo della programmazione finanziaria e del bilancio e del ciclo di gestione della performance. In particolare, dovrà essere ulteriormente sviluppata una metodologia di programmazione dell’attività, che continui a declinare il Programma di Mandato dell’Amministrazione in obiettivi sia annuali che pluriennali di sviluppo, strategici, di miglioramento, di mantenimento. Accanto allo sviluppo della programmazione, si dovranno prevedere adeguati strumenti di monitoraggio e controllo di gestione e strategico, in grado di misurare i risultati, l’efficacia e l’efficienza dell’Ente. La cultura della valutazione deve essere assimilata a tutti i livelli lavorativi,diventando strumento ordinario di gestione organizzativa

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RISULTATI CONSEGUITI Controllo strategico La programmazione strategica si conclude con l'attività del controllo strategico che, istituito con delibera di Consiglio Provinciale n. 4 del 29/01/2013 (ART. 3 DL 174/2012 CONVERTITO IN L. 213/2012 - APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI), ha avviato la propria attività con riferimento alla programmazione strategica 2014-2016 contenuta nel Documento Unico di Programmazione. La metodologia del controllo strategico è stata così definita con la citata delibera: -supporto all’attività di pianificazione e programmazione strategica nonché di indirizzo politico costituendo ausilio ai processi di attuazione dei programmi, alla revisione, alla rimodulazione e allo sviluppo delle politiche di intervento, -assistenza agli organi politici nella traduzione dei risultati raggiunti del programma di mandato in politiche pubbliche ed in progetti di intervento attraverso misurazioni e analisi periodiche del grado di attuazione degli obiettivi di mandato e delle eventuali ragioni dello scostamento, del grado di incidenza delle politiche pubbliche sul contesto di riferimento (outcome), del grado di soddisfazione della domanda espressa dagli stakeholders rispetto all’azione amministrativa svolta. Tali misurazioni e analisi sono state oggetto di costante informazione ai dirigenti, agli Amministratori e al Nucleo Indipendente di Valutazione al fine della valutazione della performance. Nel 2014 la redazione e la pubblicazione del programma di fine mandato, richiamata anche nell'obiettivo operativo n.7 del Programma 3 ha caratterizzato la conclusione della prima parte dell'esercizio. La relazione redatta ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149, recante: “Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni a norma degli art. 2,17 e 26 della Legge 5 maggio 2009, n. 42 per descrivere le principali attività normative e amministrative svolte durante il mandato” è stata trasmessa alla Corte dei Conti il 26/2/2014 ed è reperibile sul sito istituzionale dell'Ente. Il bilancio di mandato redatto in forma più ampia è stato diffuso all'interno e costituisce un punto di riferimento per l'analisi del contesto finalizzato alla nuova programmazione. L'obiettivo si è poi sviluppato con le diverse fasi di verifica e reportistica dello stato di avanzamento degli obiettivi nei passaggi istituzionali che hanno caratterizzato l'esercizio. La nuova dimensione della Provincia come ente di area vasta ha caratterizzato l'attività con la fase di avvio della definizione delle linee programmatiche di mandato e troverà compimento con all'approvazione nel 2015.

PROGETTI E INIZIATIVE SPECIALI L'esercizio è stato fortemente caratterizzato e occupato dal cambiamento istituzionale e dai mutamenti organizzativi conseguenti, e questo trova ampia rendicontazione nei programmi della Segreteria Generale che ha accompagnato tutte le fasi e le tappe del Commissariamento, percorso delle elezioni di secondo grado svolte il 12 ottobre 2014, dell'insediamento dei nuovi organi del 14 ottobre 2014 e dell'avvio del nuovo mandato presidenziale con il rinnovo delle nomine cessate con lo scadere della precedente amministrazione. Le iniziative speciali programmate ed i progetti sono stati per lo più affidati alla gestione operativa dei diversi settori competenti per materia. Rispetto a quanto programmato nel presenti obiettivo si segnala quanto segue Fondo immobiliare Eridano Il Fondo Eridano che ha durata di 15 anni e un periodo di sottoscrizione adeguato a consentire l’adesione successiva da parte di altri soggetti, è classificabile come fondo “aperto” a enti e istituzioni del territorio. Per il fondo Eridano è' proseguita l'attività di coordinamento e di

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governance necessaria per assicurare la corretta implementazione delle politiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare, sia provinciale che degli enti pubblici aderenti a tutto vantaggio dell’economicità e dell’efficienza dell’azione amministrativa. DPS Il Documento è stato costantemente oggetto di monitoraggio e revisione operativa, pur senza giungere ad una formale approvazione. La lettura iniziale del territorio è stata coniugata con una concezione della Provincia come strumento di coordinamento equi-ordinato sia in senso verticale che orizzontale per svolgere il proprio ruolo programmatorio di governo di area vasta con particolare attenzione al ruolo di supporto e assistenza dell’attività dei piccoli Comuni. Lo sviluppo concreto della programmazione trova rendicontazione nei programmi e obiettivi affidati alle strutture operative dell'ente. PROTOCOLLO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE (Tencara) Sono proseguiti gli incontri per arrivare ad un documento condiviso di indirizzo tra i diversi attori del territorio per il rilancio del Sistema Economico Cremona. L'attività è presidiata dal Settore Pianificazione territoriale e Trasporti. La Provincia di Cremona, mediante il Piano Territoriale di Coordinamento, ha individuato il Polo di Pizzighettone quale sito di interesse provinciale per insediamenti produttivi, per una razionalizzazione delle attuali previsioni di localizzazione, nonché per dare una risposta compatibile alle richieste ed alle esigenze delle categorie economiche. Per raggiungere questo obiettivo l’Amministrazione provinciale si è fatta parte diligente per attivare un’azione di coinvolgimento dei soggetti del territorio al fine di concentrare le strategie di riattivazione economica e di marketing territoriale, in particolare nelle aree Tencara e Porto di Cremona, individuate per le loro caratteristiche di posizionamento e intermodalità, per favorire la creazione di Poli Industriali Strategici. L'obiettivo è ambizioso e la mediazione tra le diverse problematicità richiede tempi prorogati anche dalla riforma istituzionale che è stata avviata nel corso del 2014 e anche l'obiettivo troverà pertanto compimento negli esercizi successivi. EXPO 2015 Con delibera giuntale n.65 del 25/2/2014 l'Ente ha approvato l'adesione all'Associazione Temporanea di Scopo per lo svolgimento delle attività di cui al Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 17/12/2013 per la promozione, ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative e attività finalizzate alla valorizzazione del Sistema istituzionale, economico e sociale della Provincia di Cremona in vista della Esposizione Universale Expo 2015. La sottoscrizione del patto di costituzione di associazione temporanea di scopo ha dato mandato collettivo speciale con rappresentanza alla Camera di Commercio di Cremona e per essa al Presidente pro-tempore, il quale, in forza della procura ricevuta e dei poteri connessi alla sua carica, è autorizzato a proporre, in nome e per conto degli aderenti all’ATS, l’adesione di altri soggetti che in futuro vogliano aderire. La Provincia, con i membri dell’ATS si impegnano a: -coordinarsi fra loro e concordare in tempi utili ogni azione necessaria al raggiungimento degli scopi del presente accordo; - eseguire quanto già previsto dal Protocollo d’Intesa e quanto successivamente concordato in sede associativa; - versare le quote associative per gli esercizi 2014 e 2015. E' stato conferito il mandato per la prosecuzione operativa al Settore Strategie di sviluppo e Turismo. La rendicontazione operativa si trova quindi nella missione e programma pertinente.

Obiettivo operativo 2 Piano anticorruzione

Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

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RISULTATI ATTESI

Predisposizione piano anticorruzione e relativa attuazione.

RISULTATI CONSEGUITI

Con deliberazione della Giunta provinciale n. 44 del 26/02/2013 è stato individuato, ai sensi dell’art. 1, comma 7, della legge n. 190/2012, il Segretario generale dell’Ente, dott. Silvio Masullo, quale responsabile della prevenzione della corruzione. Con decreto del Presidente n. 46 del 18/06/2013 è stato nominato Responsabile della trasparenza il dr. Roberto Zanoni. L'opportunità di una forte sinergia ha generato la necessità di stabilire un raccordo in termini organizzativi tra i due responsabili, ferme restando le responsabilità di ciascuno in relazione alla proprie attribuzioni. Il piano, conforme alle linee guida contenute nella delibera CIVIT sul piano nazionale anti-corruzione approvato dalla Commissione nazionale per la valutazione, l'integrità e la trasparenza della pubblica amministrazione, è stato approvato con deliberazione di Giunta provinciale n. 18 del 28/01/2014. Si tratta di un piano che copre il triennio 2014-2016. Nel corso dei mesi di marzo e aprile sono stati organizzati tre incontri, a Casalmaggiore, Cremona e Crema, a supporto dei comuni avente ad oggetto "L'applicazione delle norme in materia di anticorruzione e trasparenza negli Enti pubblici. Problematiche ed opportunità". Il piano anticorruzione è stato presentato al personale dipendente nel mese di maggio nel corso di un apposito incontro formativo. Nell’ambito degli obblighi formativi si è tenuto un incontro con il magistrato di Cassazione Piercamillo Davigo, dal titolo “Dialoghi sull’onestà”, al quale ha partecipato un nutrito gruppo di dipendenti provinciali. Come previsto dall'art. 1, comma 8 della sopra citata legge, il Piano deve essere aggiornato e adottato entro il 31 gennaio di ogni anno. Nel mese di dicembre è stata fatta una prima analisi del vigente Piano ai fini dell'aggiornamento dello stesso. Da tale analisi ne è conseguito che la mappatura dei processi effettuata in prima ricognizione nel 2013, è stata rivista e, in alcuni casi modificata sensibilmente, anche in ragione della variazione di alcuni Settori. Pertanto è stata revisionata l'analisi del rischio dei processi selezionati, in base alle modificazioni intervenute. A tal fine è stata richiesta ai dirigenti la piena collaborazione in merito alla verifica dei processi e alla segnalazione di eventuali suggerimenti/proposte da inserire nel Piano triennale 2015/17.

Obiettivo operativo 3 Funzioni di controllo e vigilanza sulle persone giuridiche private ex artt. 23 e 25

del Codice Civile. Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI Esercizio delle funzioni amministrative di vigilanza e controllo, ex artt. 23 e 25 del Codice Civile.

RISULTATI CONSEGUITI

L’esercizio della funzione di controllo implica che si svolga un’iniziale attività di censimento e raccolta degli atti fondamentali delle persone giuridiche private e che si proceda, quindi, ad un’analisi degli stessi, onde verificarne la completezza e procedere alla successiva attività di monitoraggio ed ispezione. Nel corso del 2014 sono stati inviati questionari informativi alle persone giuridiche soggette al controllo e si è provveduto all’aggiornamento della banca dati, già implementata, con le informazioni nel frattempo pervenute. Le attività di controllo sono svolte con professionalità interne e in aderenza al dettato legislativo e alle indicazioni regionali senza ausilio, sino ad ora, di professionisti esterni.

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Obiettivo operativo 4:

Titolo: Controlli interni Dirigente responsabile Dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI Rafforzamento del sistema dei controlli interni.

RISULTATI CONSEGUITI In attuazione della delibera del Consiglio provinciale n. 4 del 29/01/2013 il Segretario Generale avvalendosi del personale del Servizio legale, del Controllo interno e con la collaborazione dell’Ufficio Appalti ha riunito il gruppo di lavoro n. 10 volte analizzando n. 34 determinazioni dirigenziali. Sono stati segnalati ai settori meri rilievi che non si traducono in illegittimità e irregolarità sostanziali. In un solo caso si è ritenuto, invece, opportuno invitare il Dirigente all’adozione di un provvedimento in autotutela. Il regolamento prevede, inoltre, che per lo svolgimento concreto dell'attività di controllo venga utilizzata una scheda contenente gli ambiti in cui il controllo viene effettuato e che riporti in modo sintetico le irregolarità e/o le non conformità riscontrate. La percentuale di atti controllati nell'anno 2014 rispetto al totale degli atti assunti dall'Ente è pari al 3,03%. Si evidenzia pertanto un aumento dell'attività di controllo rispetto all'anno 2013 in cui la percentuale di atti controllati era stata pari al 1,91%. I lavori del gruppo sono sempre stati improntati ad uno spirito di assistenza e collaborazione con i settori, nel rispetto delle finalità individuate nel regolamento provinciale, con riferimento alle problematiche ed aspetti di generale interesse. L’attività svolta ha consentito il graduale miglioramento degli atti assunti dall’Ente sia dal punto della correttezza che della completezza formale.

Obiettivo operativo 5

Titolo:Attività di gestione documentale del Servizio Archivistico Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini

RISULTATI ATTESI

Gestione del patrimonio documentale assicurandone la conservazione e reperibilità in condizioni di piena validità giuridica, autenticità ed integrità.

RISULTATI CONSEGUITI

PROTOCOLLO Le scelte dell’Ente verso una più diffusa gestione informatica documentale e l’adeguamento dei sistemi informativi per l’interoperabilità con i soggetti esterni della PA hanno coinvolto in modo diretto le attività del Servizio Archivistico per gli aspetti legati alla conservazione e registrazione dei documenti digitali. Infatti, la registrazione al protocollo dei documenti con firma digitale realizza la marcatura temporale delle firme apposte per la loro validazione permanente (art. 41 comma 4 lett. a) del DPCM del 22.02.2013). In aggiunta a questo rilevante aspetto della gestione digitale documentale, il protocollo svolge il ruolo tipico di atto pubblico di fede privilegiata con cui si attesta l’avvenuta spedizione e ricezione di documenti.

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Nell’ambito dei processi di digitalizzazione dei procedimenti ed ispirandosi a necessità per la semplificazione e snellimento dell’attività provinciale, la funzione di protocollo realizza alcune banche dati per la condivisione di documenti digitali attraverso la loro consultazione con accesso diretto al sistema informativo Jente. Il rapporto conclusivo del periodo gennaio-dicembre 2014 del collegamento dei documenti digitali alle registrazioni di protocollo è rappresentanto dai seguenti dati (ogni documento con firma digitale è associato e conservato all’interno del protocollo di registrazione, ad esclusione delle circolari prefettizie):

BANCHE DATI DOCUMENTI DIGITALI DURC 1221 Circolari Prefettizie 82

ATTI PROVINCIALI Determinazioni 1071 Decreti Settori diversi (regolarizzazione situazione pregressa 2013-2014) 809

Decreti UU.CC. anno 2014 253 Delibere GP 259 Delibere CP 58 Ordinanze Commissario 15 Delibere del Commissario 9 Atti del Presidente 26 Ordinanze Presidente 38 Assemblea dei Sindaci 1

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PEC Il report dell’utilizzo della PEC nella trasmissione di documenti digitali evidenzia un dato significativo in rapporto alla percentuale tra le PEC - pari al 90% - e del 10% delle raccomandate.

% PEC RACCOMANDATE 2014

0

5001000

1500

20002500

3000

35004000

4500

GENNFABB

MAR

APRM

AGGIU

LUG

AGOSETT

OTTNOV

DIC

PEC INVIATE

RACCOMANDATE SPEDITE

Il risultato assume particolare importanza sotto il profilo finanziario in quanto determina un aumento del risparmio delle spese postali così rappresentato (il calcolo del risparmio è effettuato sulla base della tariffa base della Raccomandata RR, mentre molto spesso la dimensione dei documenti trasmessi andrebbe a sostenere una spesa maggiore):

RISPARMIO SPESE POSTALI UTILIZZO PEC 2010-2014

€ 10.791,30

€ 36.777,00

€ 93.447,90

€ 132.264,60

€ 72.329,40

0,00

20.000,00

40.000,00

60.000,00

80.000,00

100.000,00

120.000,00

140.000,00

ANNO 2010 € 10.791,30

ANNO 2011 € 36.777,00

ANNO 2012 € 72.329,40

ANNO 2013 € 93.447,90

ANNO 2014 € 132.264,60

RISPARMIO EURO SPEDIZIONE RACCOMANDATE RR

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GESTIONE ARCHIVIO L’attività ordinaria dell’archivio corrente è stata svolta secondo la normale prassi d’archiviazione. Particolare rilevanza ha assunto la ricerca di pratiche nell’archivio di deposito per la rendicontazione delle spese di rappresentanza nel periodo 2009-2013, eseguita in modo puntuale grazie al consolidato sistema di organizzazione documentale adottato dal Servizio Archivistico. La nuova revisione dell’organizzazione degli uffici e la scadenza del mandato politico hanno determinato tutta una serie di versamenti di archivi di pratiche concluse per le quali è ancora in corso il riordino delle carte prima della loro conservazione nell’archivio di deposito. I dati rilevanti delle attività d’archivio sono i seguenti:

- smistamento documenti 2958 - archiviazione pratiche 6557 - richieste pratiche evase 443

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PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

Obiettivo operativo n. 1 “Ammortamento – mezzi di finanziamento. Reperimento risorse per investimenti”

Dirigente Responsabile: Gian Franco Antonioli

RISULTATI ATTESI - Provvedere al puntuale pagamento delle rate di ammortamento dei mutui già contratti; - Reperimento di risorse per il finanziamento di opere pubbliche: non è prevista per il 2104 la contrazione di nuovi mutui; approvazione da parte del Consiglio provinciale del piano delle alienazioni dei beni immobili di proprietà.

RISULTATI CONSEGUITI - Puntuale emissione dei mandati di pagamento delle rate di ammortamento mutui così distinte (al 31/12/2014): € 556.703,19 per quote capitale.

La legge di Stabilità per il 2012, L. n. 183 del 12/11/2011, impone all’art. 8 il rispetto di aliquote diverse vigenti tempo per tempo circa il rapporto percentuale tra interessi passivi e accertamenti dei primi tre titoli dell’entrata per poter assumere nuovi mutui. Il comma 11 dell’articolo 16 del decreto legge n. 95 del 2012 ha chiarito che l’articolo 204 del TUEL si interpreta nel senso che l’ente locale nell’assumere nuovi mutui e ad accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato deve esclusivamente prendere a riferimento il valore soglia previsto nell’anno di assunzione del nuovo indebitamento e non già nel triennio di riferimento. La programmazione iscritta nel triennio 2014-2016 è conforme al dettato normativo essendo la percentuale di indebitamento inferiore per l’anno 2014 alla percentuale stabilita dalla legge. La situazione dell’ente attuale ha il seguente andamento:

ANNO INTERESSI PASSIVI

ENTRATE CORRENTI % INDEB. % LIMITE STABILITO

DALLA LEGGE

2009 4.362.955,00 77.257.161,90 Su 2007 5,65 15

2010 4.353.975,21 73.103.710,00 Su 2008 5,96 15

2011 4.535.128,85 67.166.718,00 Su 2009 6,75 12

2012 2.431.047,46 73.001.155,29 Su 2010 3,33 8

2013 3.717.195,03 73.506.589,99 Su 2011 5,06 8

2014 prev.

3.464.718,00 65.920.897,21 Su cons. 2012 5,26 8

2014 equil.

0 65.920.897,21 Su cons. 2012 0,00 8

Nel 2014 non è stato assunto alcun mutuo.

Si osserva che l’Ente, con DGP 174 del 26 giugno 2014 ha accolto la proposta della CDDPP di differire il pagamento delle rate dei finanziamenti in essere alla data del 20 maggio 2012 in scadenza al 30 giugno e al 31 dicembre 2014, di competenza sia del Ministero dell'Economia e delle

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Finanze che della CDDPP, all'anno immediatamente successivo alla data di scadenza del periodo di ammortamento originario di ciascun prestito. Conseguentemente, per le scadenze sopra indicate non vengono corrisposte alla CDDPP le relative somme. In ordine all’obiettivo di reperire risorse dall’alienazione di beni immobili di proprietà dell’Ente, nel 2014 sono stati assunti i seguenti atti notarili: -n. 64576/16837 del 15.4.2014 del Notaio Giovanni Barbaglio di Crema sono stati ceduti ai sigg.ri Cella Antonio di Cremosano e Pirletti Adriana di Crema reliquati in comune di Cremosano rispettivamente per € 7.955,00 ed € 5.005,00 (valori iscritti nel conto del patrimonio € 0,00)

- n. 1426 di rep. del comune di Montodine del 8.5.2014 è stato ceduto al comune di Montodine reliquato nel medesimo comune per € 1.000,00 (valore iscritto nel conto del patrimonio € 226,50)

-n. 13174/5758 del 18.6.2014 del Notaio Giuseppe Corioni di Cremona è stato ceduto all’impresa Mosconi Srl di Annicco un reliquato in comune di Annicco per € 3.184,00 (valore iscritto nel conto del patrimonio € 0,00)

- n. 15399/7130 del 6.8.2014 del Notaio Antonella Ferrigno di Crema sono state cedute a Scrp Societa’ Cremasca Reti e Patrimonio di Crema aree in Vaiano Cremasco per la realizzazione di un canile-gattile per € 90.000,00 (valori iscritti nel conto del patrimonio € 0,00)Con determinazione n. 351/2014 è stata autorizzato il diverso utilizzo di € 200.000,00 per il finanziamento del progetto esecutivo "liceo scientifico Leonardo da vinci di Crema - interventi per eliminazione della vulnerabilità degli elementi non strutturali derivanti da un mutuo cassa depositi e prestiti s.p.a. di originari euro 500.000,00.

Obiettivo operativo n. 2

“Funzionamento uffici provinciali: utenze, locazioni, tributi passivi” Dirigente Responsabile: Gian Franco Antonioli

RISULTATI ATTESI - provvedere al puntuale pagamento delle utenze, delle locazioni passive. - provvedere al pagamento di tutti i tributi passivi a carico dell’ente e alla compilazione delle relative denunce

RISULTATI CONSEGUITI

1. Si è provveduto al puntuale pagamento delle utenze e delle locazioni passive . Per quanto riguarda le utenze di energia elettrica in data 4.4.2008 l’Ente ha aderito, ai sensi dell’art.2 della Legge 244/24.12.2007, alla convenzione CONSIP: l’attuale fornitore di energia elettrica è Edison Spa subentrata nei contratti già in essere, a partire dall’1.6.2014. Risulta, pertanto, osservato l’obbligo relativo al risparmio di e/e, previsto dall’art. 48 comma 2 del D.L.112/08 convertito nella legge n.133/08, e successivamente ribadito dalle disposizioni contenute nel D.L.95/2012 convertito nella Legge 135/2012. Per quanto riguarda il riscaldamento si rimanda al pertinente programma. 2 Sono state rispettate tutte le scadenze tributarie e fiscali in merito ad IRPEF, INPS, IRAP, IMU, TARI, IVA, imposta di bollo ecc. con relativi versamenti e denunce; è stato trasmesso trimestralmente al Ministero delle Finanze il monitoraggio della fiscalità locale.

Obiettivo operativo n. 3 “Partecipazioni a Società di Capitale”

Dirigente Responsabile: Gian Franco Antonioli

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RISULTATI ATTESI

- alienazione di quote societarie detenute dall’Ente in società di capitali

RISULTATI CONSEGUITI

Le quote societarie che potrebbero essere alienate, in tutto o in parte, nel triennio 2014-2016 sono indicativamente quelle detenute in Autostrade Centropadane SpA, in Padania Acque SpA, in SCRP SpA e in Banca Etica SpA. In data 10 febbraio 2014, con delibera n. 4, il Consiglio provinciale ha dato mandato al presidente di sottoscrivere gli atti necessari alla a trasferire la proprietà delle azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.” dalle società patrimoniali ai Comuni e alla Provincia, soci delle patrimoniali stesse. Tale operazione è stata indispensabile ai fini dell’affidamento della gestione del servizio idrico integrato ad un unico soggetto mediante dell’in house providing. S.C.R.P. S.p.A. non ha proceduto alla retrocessione delle azioni di “Padania Acque Gestione S.p.A.”, ma ha provveduto alla cessione della propria partecipazione a “Padania Acque Gestione S.p.A.” stessa mediante un’operazione di acquisto di azioni proprie; in tale operazione è stato riconosciuto agli azionisti di “S.C.R.P. S.p.A.”, Provincia compresa, la possibilità di esercitare il diritto di opzione per il riacquisto delle azioni cedute. La retrocessione alla Provincia delle azioni detenute da Padania Acque in Padania Acque Gestione ha consentito all’Ente di realizzare una plusvalenza di circa 21.000 euro. Alla Giunta è stato demandato il compito di stabilire il numero di azioni ovvero la percentuale di capitale sociale detenuto da alienare nonché di definire gli indirizzi e i criteri a cui gli Uffici devono attenersi in ordine alla vendita di tutto o parte dei vari pacchetti azionari detenuti, anche mediante apposite convenzioni con altre Amministrazioni pubbliche. Si sta valutando la possibilità di alienare in tutto o in parte il pacchetto azionario detenuto dall’Ente in Autostrade Centro Padane: ai fini della miglior valorizzazione della partecipazione in ottica di cessione a terzi, si dà atto che è in corso la procedura di assegnazione in concessione, da parte dei competenti organi dello Stato, della tratta autostradale ad oggi gestita da Autostrade Centro Padane SpA; la società, per mancanza dei requisiti, non ha partecipato alla gara (ed in esito ad essa, Autostrade Centro Padane SpA dovrebbe cessare la propria operatività, a fronte del rimborso ad essa spettante, ed a carico del gestore entrante, in relazione agli investimenti realizzati dalla società). Nel corso del 2014 si è provveduto ad esperire, insieme alle altre province socie, la gara per l’alienazione di tutte le quote di ALOT Scarl; in considerazione del fatto che la gara bandita è andata deserta, si è proceduto, così come da indicazioni del Consiglio Provinciale, a porre in liquidazione la società. Il Consiglio di Amministrazione di ALOT ha provveduto a nominare, mediante atto notarile, il liquidatore. L’esercizio 2013, si è chiuso con una perdita di € 13.955,00. Con nota dell'11.10.2014 il liquidatore ha chiesto alle Province socie, al fine di salvaguardare il valore finale di liquidazione della società, la disponibilità ad erogare un finanziamento complessivo di 150.000,00 euro entro novembre 2014, in considerazione dell'esito negativo dei tentativi esperiti con le banche per ottenere maggiori fidi e per poter effettuare i pagamenti per prestazioni da rendicontare per progetti candidati su bandi europei. Con nota del 15/10/2014 il Settore Risorse economiche ha evidenziato l'impossibilità a garantire il finanziamento richiesto trovandosi l'ente in regime di tesoreria unica (impossibilità ad utilizzare le somme affluite sulla contabilità speciale costituita presso la Banca d'Italia). Anche il nostro Collegio dei revisori ha confermato la correttezza della posizione assunta con parere del 25 novembre 2014 agli atti. L'assemblea dei soci convocata per il 28 novembre è andata deserta: sono risultati presenti solo i rappresentanti delle Province di Bergamo e Brescia.

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La Provincia di Brescia ha concesso il finanziamento fruttifero per la sua quota parte.E' stato successivamente pubblicato il bando per la “Selezione per la cessione del ramo d’azienda e per l’affidamento di un incarico per la gestione delle rendicontazione ed assistenza amministrativa”, a partire dal 1 dicembre (scadenza presentazione domande 17 dicembre) sul sito delle 4 Province socie: in breve, il valore riconosciuto come prezzo a base d'asta è stato fissato per la cessione di ramo d’azienda quale base per il rialzo € 30.000,00 (trentamila/00) soggetto a imposta di registro a carico dell’aggiudicatario; per l’incarico di rendicontazione e assistenza amministrativa quale base per il ribasso euro 160.000,00 (centosessantamila)(comprensiva di ogni onere e spesa, trasferte, IVA inclusa).L'articolato della cessione di ramo d'azienda prevede espressamente che l'acquirente si farà carico del compenso riconosciuto al Direttore sino a maggio 2015. Con verbale del 18 dicembre 2014, si sono chiuse le operazione della Commissione per l'espletamento della procedura selettiva, che ha visto al partecipazione di due soggetti: Amber srl e Elite project srl: dall'esame dei curriculum presentati, delle offerte tecniche ed economiche, la società Elite project ha totalizzato un punteggio di 96 (Amber 60,44) aggiundicandosi la cessione del ramo d'azienda e l'affidamento dell'incarico per la gestione delle rendicontazioni ed assistenza amministrativa. E' presumibile ipotizzare l’estinzione della società entro il 2017 come da informazioni agli atti. Con nota pervenuta via PEC al prot. 41091 del 15 aprile 2015, il liquidatore ha provveduto a trasmettere la convocazione dell'assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio chiuso al 31/12/2014: dalla lettura dei documenti contabili risulta una perdita di € 41.912,00 che verrà ripianata con le riserve ancora disponibili.

Obiettivo operativo n. 4

“Controllo e coordinamento di tutti i soggetti giuridici partecipati dalla Provincia di Cremona”

Dirigente Responsabile: Gian Franco Antonioli

RISULTATI ATTESI - La Provincia, ai sensi del nuovo art. 147-quater del TUEL, introdotto dal DL 174/2012, ed in relazione al Regolamento dei controlli interni approvato dal Consiglio il 29 gennaio 2013, è tenuta ad attuare un sistema di controlli sugli organismi partecipati. Il controllo è finalizzato a garantire il perseguimento degli interessi pubblici generali, ad assicurarne la stabilità economico-finanziaria nonché ad assicurare il corretto funzionamento degli organi societari.

RISULTATI CONSEGUITI

- sono stati individuati all’interno del DUP 2014-2016, approvato con atto n. 119 del 23/12/2013, gli obiettivi a cui le due aziende speciali dell’Ente devono tendere per l’anno 2014; -il perseguimento di tali obiettivi è stato oggetto dell’attività di monitoraggio da parte degli uffici, anche attraverso l’acquisizione degli atti delle due aziende, l’invio di specifiche note inerenti determinati aspetti normativi e il confronto con le due direzioni su tematiche riguardanti, in particolare, la contabilità e i limiti assunzionali;

- sono stati approvati dal Consiglio, previa analisi e verifica da parte degli uffici, i bilanci d’esercizio 2013 di Cr.Forma e Ufficio d’Ambito;

- si è provveduto alla predisposizione degli atti propedeutici alla vendita di ALOT e alla successiva messa in liquidazione della medesima società; il percorso amministrativo effettuato è stato coerente con gli indirizzi dati dal Consiglio provinciale e dalla Giunta ed è stato svolto sulla base di una costante attività di monitoraggio;

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- è stata predisposta, in data 4/03/2014, la relazione in ordine all’attività di controllo svolta nel corso del 2013 sulle aziende, società ed organismi partecipati dalla Provincia.

Obiettivo operativo n. 5

“terzo anno di sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio di cui al D. Lgs. 118/2011”

Dirigente Responsabile: Gian Franco Antonioli

RISULTATI ATTESI

- adozione del bilancio di previsione finanziario di competenza e di cassa - adozione del DUP 2014-2016 - classificazione del bilancio finanziario per missioni e programmi - tenuta della contabilità finanziaria sulla base del principio della competenza finanziaria

rafforzata, - supporto e formazione agli operatori dei settori provinciali per gestire nel corso

dell’esercizio l’intero bilancio. - riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi alla luce del principio della

competenza rafforzata con iscrizione, nell’annualità 2014 del bilancio triennale, del Fondo pluriennale vincolato sia per la parte corrente che la parte in conto capitale.

RISULTATI CONSEGUITI In data 23/12/2013 con deliberazione consiliare n. 119 è stato approvato il bilancio armonizzato con funzione autorizzatoria, oltre al bilancio approvato secondo il modello di cui al DPR 194/1996 con funzione conoscitiva: a tal fine sono stati predisposti i nuovi schemi di bilancio così come previsti dal DPCM 28/12/2011 e dal D.Lgs. 118/2011; è stato predisposto il Documento Unico di Programmazione affiancato dalla Relazione Previsionale e Programmatica, redatta a soli fini conoscitivi e in forma sintetica. Il bilancio è stato classificato, per la parte spesa, in missioni e programmi. Nella assunzione degli impegni è stato di volta in volta applicato il principio della competenza finanziaria rafforzata, conseguentemente le obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate sono state registrate nelle scritture contabili con l’imputazione all’esercizio nel quale vengono a scadenza. A tale riguardo sono stati effettuati apposite iniziative formative per il Settore Risorse economiche, che, a sua volta, ha provveduto a supportare gli uffici dei vari Settori provinciali nell’adozione degli atti con rilevanza contabile. In data 29/04/2014 con atto n. 128 la Giunta ha approvato il riaccertamento straordinario dei residui, sulla base dell’attività svolta dal Settore; in particolare, sono stati analizzati i residui attivi a passivi eliminando quelli non sostenuti da obbligazioni giuridiche perfezionate e reimputando alcuni di essi sugli esercizi in cui risultano esigibili. Al contempo è stato costituito per l’annualità 2014 del bilancio triennale 2014-2016 il fondo pluriennale vincolato sia per la parte corrente che quella in conto capitale. Con atto n. 6 del 30 settembre 2014 il Commissario della Provincia ha deliberato la verifica degli equilibri di bilancio e la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi ai sensi dell’art.193 del D.Lgs.267/00, il quale, al comma 2 dispone che con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell’ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l’organo consiliare provvede ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. Con deliberazione n. 52/2014 il Consiglio ha proceduto, secondo il dettato previsto dall’art. 175, commi 3 e 8, del T.U. sull’ordinamento degli enti locali approvato con D.Lgs. 267/00 il quale stabilisce che le variazioni al bilancio possono essere deliberate non oltre il termine del 30

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novembre e che entro tale data l’organo consigliare dell’ente deve attuare la verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, compreso il Fondo di riserva, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio del Bilancio 2014. Durante l’esercizio 2014 sono state assunte n 25 atti di variazione al bilancio e/o al DUP 2014/2016; la Giunta Provinciale ha assunto dell’esercizio 2014 n 7 deliberazioni coi poteri del Consiglio, ai sensi del comma 4 dell’articolo n. 42 del D. Lgs. n. 267/00, regolarmente comunicati al Consiglio Provinciale nella prima seduta utile. La Giunta ha provveduto ad assumere n.4 atti per il prelievo dal Fondo rischi spese legali (DGP n. 68,169,209 e 254) regolarmente comunicati al Consiglio Provinciale nella prima seduta utile. A seguito dello svolgimento delle elezioni amministrative di secondo livello che prevedono quali organi dell’Ente esclusivamente il Presidente, il Consiglio e l’Assemblea dei Sindaci, il presidente ha assunto 1 delibera di variazioni con i poteri del Consiglio ai sensi dell’art. 42 comma 4 del d. lgs 267/2000 (atto n. 8/2014) e n. 1 deliberazione di approvazione dei un prelievo dal fondo di riserva (atto n. 21/2014) ai sensi dell’art. 166 T.U.E.L., regolarmente comunicati al Consiglio Provinciale nella prima seduta utile. Nel corso dell’esercizio 2014: - sono stati assunti n. 2 atti relativi al riconoscimento dei debiti fuori bilancio. - non sono state riconosciute passività pregresse. - non sono stati attuati nel corso dell’esercizio 2014 procedimenti di esecuzione forzata. - non sono stati attivati strumenti finanziari derivati.

Obiettivo operativo n. 6 “Patto di Stabilità”

Dirigente Responsabile: Gian Franco Antonioli

RISULTATI ATTESI - rispetto del saldo obiettivo del patto di stabilità interno per l’anno 2014, attraverso la vendita delle azioni detenute dall’Ente in alcune e con parte degli incassi che perverranno da R.L. ai sensi del patto orizzontale e del patto verticale.

RISULTATI CONSEGUITI

A seguito del calcolo effettuato in sede di certificazione del rispetto del patto di stabilità anno 2014, l'obiettivo risulta ridefinito in €.3.391.000,00 tenendo conto del decreto del MEF ai sensi dell'art. 1 co. 122 della L. 220/2010 che riconosce all'Ente un ulteriore miglioramento dovuto alla fase di sperimentazione sulla nuova contabilità armonizzata dell'esercizio 2014. La differenza tra le entrate finali, pari ad € 77.373.000,00 e le spese finali sommanti € 84.354.000,00 comporta un saldo finanziario negativo di € 6.981.000: la differenza tra il saldo finanziario e l'obiettivo programmatico annuale (€ 3.391.000) è pari ad € 10.372.000,00 e pertanto il patto di stabilità per l'anno 2014 non è stato rispettato. Analizzando nel dettaglio, si evidenzia che da un totale di accertamenti pari ad € 59.340.000, sono state sostenute spese correnti per € 56.367.00 e pertanto l'equilibrio di parte corrente è stato comunque rispettato (+€ 2.973.000). La programmazione iniziale delle riscossioni e dei pagamenti è stata effettuata sulla base delle previsioni fornite da parte dei singoli settori dell'ente: risulta un disequilibrio di parte capitale rapportando le entrate di € 18.033.000 alle spese sostenute in conto capitale per € 27.987.000,00 (-€ 9.954.000). Pertanto la differenza tra il disequilibrio in parte capitale (-€ 9.954.000) e l'equilibrio di parte corrente (+€ 2.973.000) comporta un disequilibrio finanziario complessivo di € -6.981.000.

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Nonostante il costante monitoraggio della situazione, è emerso nel mese di dicembre 2014, un minor introito corrispondente alla mancata alienazione sia dell'immobile di Toscolano Maderno (stima agli atti per 13,4 milioni di euro) che della quota azionaria detenuta in Autostrade Centro padane spa (valore nominale di € 4.660.860,00, valore a base d'asta € 12.153.716,82 - importo complessivo calcolato su un prezzo di € 27,87 x 436.086 azioni poste in vendita). La mancata realizzazione dell'alienazione delle azioni di Autostrade Centro Padane e dell'immobile di Toscolano Maderno non ha quindi permesso il rispetto dell'obiettivo del patto 2014. Il verbale n. 37 del 16 dicembre 2014 del Collegio dei Revisori del conti prende atto della situazione testé descritta, invitando l'Ente a monitorare lo stato degli accertamenti e delle riscossioni , nonché degli impegni e dei pagamenti e ad orientarsi al massimo contenimento delle spese nell'ultima parte dell'esercizio 2014 e nei primi mesi di esercizio provvisorio 2015. Il Collegio pone poi l'accento sul fatto che il mancato rispetto del patto di stabilità pregiudichi anche l'utilizzo delle risorse di cui all'art. 15, commi 2 e 5, del CCNL 1.4.99 del comparto oggetto di contrattazione decentrata integrativa, ricordando anche le misure sanzionatorie previste per il mancato rispetto del patto previste dall'art. 31 della l. 183/2011, comma 21, tra le quali,, il divieto di ricorrere all'indebitamento per finanziare gli investimenti, il divieto di procedere all'assunzione di personale a qualsiasi titolo, l'assoggettamento ad una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico di riferimento ed il divieto di impegnare spese correnti in misura superiore all'importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell'ultimo triennio.

Obiettivo operativo n.7 titolo: Programmazione

Dirigente responsabile: dott. Silvio Masullo

RISULTATI ATTESI

Le attività per la realizzazione del progetto sono orientate al regolare svolgimento del Ciclo della Performance non come mero adempimento, ma come opportunità di gestione integrata e coordinata dei diversi strumenti di pianificazione e programmazione, nonché di tensione al miglioramento continuo di risposta ai servizi richiesti, di rafforzamento della trasparenza e accountability. In particolare tali azioni sono mirate a: orientare l’attività al perseguimento degli indirizzi strategici dell’amministrazione; ridurre la complessità gestionale del sistema; favorire la corretta allocazione delle risorse e delle responsabilità gestionali; “stressare” l’organizzazione sul raggiungimento dei risultati; migliorare gli standard quanti-qualitativi di erogazione dei servizi; elevare la motivazione del personale; aumentare la comprensione del livello di soddisfazione dell’utenza. accrescere il livello di conoscenza della Giunta in ordine alla perseguibilità dei programmi proposti al Consiglio; favorire l'introduzione del nuovo sistema dei controlli e del loro coordinamento con il ciclo della performance; favorire una effettiva accountability e trasparenza sviluppando una migliore fruibilità all’esterno delle informazioni prodotte e una migliore comparabilità della performance tramite l’utilizzo delle potenzialità derivanti dall’avvio del “Programma Triennale della Trasparenza“ affinare le metodologie introdotte nei sistemi della Performance, della Valutazione e della Trasparenza; informare e supportare i processi decisionali.

RISULTATI CONSEGUITI

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L'attività del servizio si è focalizzata prevalentemente sulla gestione del Piano della Performance. In materia di PEG e PDS: in data 23/12/2013 con DGP n. 383 è stato approvato dalla Giunta il PEG 2014 e con Decreto del Direttore Generale n. 27 del 06/02/2014 il Piano degli Standard 2014 redatto con la nuova procedura informatica “Controllo di Gestione” che consente la gestione degli indicatori anche in relazione ai dati della contabilità analitica. L’adozione del PEG non è stato un semplice adempimento normativo, ma la scelta di uno strumento gestionale di programmazione responsabilizzata, di un sistema coerente di obiettivi capace di delineare una visione complessiva delle priorità dell’Ente e di declinazione degli indirizzi politici in programmazione gestionale, all’interno della quale vengono esplicitati, oltre gli obiettivi, le risorse e le responsabilità di gestione, per ciascun centro di responsabilità. Si sottolinea che il PEG 2014 è stato predisposto sulla base della programmazione strategica contenuta nel Documento Unico di Programmazione adottato per la prima volta con la programmazione 2014 – 2016, a seguito dell'avvio dell'armonizzazione contabile. La struttura del PEG è costituita da obiettivi strategici e da obiettivi individuali; i primi si distinguono per la caratteristica della trasversalità dei risultati attesi rispetto alle aree e ai settori dell'Ente. Questa caratteristica ha qualificato la programmazione gestionale dell'Ente in quanto ha contribuito efficacemente al contrasto della logica di una programmazione “a canne d’organo” ossia riferita a singoli settori. Si sottolinea che, con il PEG 2014, si è consolidato il sistema di individuazione di indicatori di risultato specifici da assegnare agli obiettivi strategici del PEG; ciò ha portato a una migliore definizione di questi obiettivi e a una reale capacità di valutarne il raggiungimento. Il PEG 2014 è qualificato da contenuti significativi, chiari, misurabili, congrui e coerenti alle linee strategiche dell'Amministrazione. La data di approvazione del Peg imminente rispetto all'approvazione del Bilancio è stato un obiettivo voluto e reso possibile da una situazione del contesto abbastanza statica, e da una metodologia che negli anni si è consolidata ed è stata recepita dalle strutture dell'ente. Nella logica degli obiettivi non è venuta meno l'attenzione all'attività continuativa esplicitata attraverso il monitoraggio dei processi e del Piano degli Standard, nonché attraverso la misurazione complessiva del Piano della Performance nelle dimensioni dei comportamenti organizzativi e dello stato di salute dell'Ente. Avendo approvato il Peg prima della conclusione della rendicontazione dell'esercizio 2013 (31 gennaio 2014), non è stato possibile consolidare la performance di approvazione del Piano degli standard entro 10 giorni dall'approvazione del Peg. E' importante per la Direzione, il Niv e i dirigenti, ma anche per tutti i dipendenti, stabilire standard adeguati e performanti dopo aver analizzato i risultati conseguiti nell'esercizio precedente Tutto ciò è conclusione di una fase propedeutica al consolidamento del nuovo sistema integrato dei controlli interni dalla cui azione combinata ed integrata si mira ad assicurare, in relazione alla complessiva azione dell'Ente e delle sue strutture: - la correttezza, la legittimità e la regolarità dell'azione amministrativa (controllo di regolarità amministrativa); - l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa (controllo di gestione); - l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi e delle linee di indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (controllo strategico); - il monitoraggio degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica determinati dal patto di stabilità interno (controllo sugli equilibri finanziari); - l'efficacia, l'efficienza e l'economicità degli organismi esterni partecipati (controllo sulle società partecipate);

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- il controllo sulla qualità dei servizi erogati, sia direttamente sia attraverso organismi esterni al fine principale di misurare il grado di soddisfazione degli utenti (controllo sulla qualità dei servizi). Il monitoraggio dello stato di avanzamento degli obiettivi è stato costante;nel mese di giugno è stata completata la verifica semestrale sullo stato di attuazione degli obiettivi gestionali in maniera dettagliata e finalizzata anche ad accertarne la corretta previsione gestionale. Ciò ha reso necessaria la variazione del Piano Esecutivo di Gestione e del Piano degli Standard (DGP n. 195 del 21/07/2014 e Decreto del Direttore Generale n. 87 del 21/07/2014). L'esercizio e lo stato di avanzamento degli obiettivi è stato segnato da grandi mutamenti organizzativi: con l’applicazione della legge n. 56/2014 il Consiglio provinciale è rimasto in carica sino all’11 giugno 2014, le dimissioni del Presidente della Provincia sono divenute efficaci il 21 luglio 2014 contestualmente alla nomina del Commissario che, in collaborazione con la Giunta, è rimasto in carica dal 22 luglio e sino all’insediamento dei nuovi organi avvenuto il 14/10/2014. Il successivo monitoraggio ha portato all'attivazione dei necessari e conseguenti interventi correttivi (approvati con Delibera del Presidente n. 24 del 10/11/2014 e con Decreto della Segreteria Generale n. 40 del 31/12/2014) con i quali è provveduto all'ultima variazione del PEG e del piano degli Standard. L’attività del Nucleo di Valutazione: ha concluso l’analisi del raggiungimento degli obiettivi del 2013 e la conseguente proposta di valutazione dei dirigenti formalizzata nel verbale del 18/06/2014 anche a seguito dell'esame dei ricorsi presentati dai dirigenti nel mese di maggio. ha definite le competenze organizzative e gestionali su cui saranno valutati i dirigenti le posizioni organizzative ed i dipendenti del comparto per il 2014; ha proposto le modifiche al sistema di valutazione la cui necessità è emersa nel corso della valutazione del 2013: ha definito la natura degli indicatori degli obiettivi individuali come on/off; ha rivisto gli indicatori per i dirigenti di staff annullando per loro la “capacità di valutare i collaboratori” e ridistribuendone il peso; ha definito gli indicatori dello Stato di Salute dell'Amministrazione 2014 Sono stati rispettati i tempi programmati. Nel corso dell'esercizio 2014 sono stato inoltre raggiunti i seguenti risultati: - compilazione e trasmissione alla Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 148 del TUEL, del Referto sulla Regolarità della Gestione, sull'Efficacia e sull'Adeguatezza del Sistema dei Controlli della Provincia di Cremona relativo all'esercizio 2013 ed il collegato parere del Collegio dei Revisori; - pubblicazione sul sito internet dell'Ente degli obiettivi di PEG; il sistema di pubblicazione implementato si caratterizza per la capacità di consentire al cittadino la consultazione degli obiettivi gestionali e dei relativi risultati aggiornati in tempo reale, in un ottica di completa 'navigabilità' della programmazione gestionale dell'Ente; - redazione della Relazione di Fine Mandato 2009 – 2013 ai sensi dell’art. 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149; nei mesi di aprile e maggio 2014 è stato inoltre predisposto il Bilancio Sociale di Mandato 2009 – 2013; - proposta al Presidente e adozione del nuovo regolamento per il funzionamento del Nucleo Indipendente di Valutazione (Atto del Presidente n. 37 del 02/12/2014) e individuazione del componente del Nucleo Indipendente di Valutazione monocratico (Atti del Presidente n. 10 del 5/12/2014 e n. 26 del 31/12/2014) - avvio, in un contesto ancora incerto e mutevole, delle procedure per la redazione dei documenti di programmazione dell'Ente e condivisione degli indirizzi che ogni Dirigente dovrà utilizzare per definire gli obiettivi individuali del proprio settore: la programmazione si concluderà con l'approvazione dei documenti contabili (DUP e bilancio 2015/2017) da parte del Consiglio previo

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parere dell'Assemblea dei Sindaci, l'approvazione del PEG e del piano dei centri di costo da parte del Presidente e l'approvazione del piano degli standard da parte del Segretario generale.

Obiettivo operativo n.8 Assicurare all’Ente la disponibilità di risorse strumentali e di servizi per il funzionamento di

uffici, servizi ed istituti scolastici di competenza provinciale Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Al Servizio Provveditorato è affidata (ai sensi degli artt.51 e 52 del Regolamento di Contabilità) la politica degli acquisti e della gestione dei beni al fine di garantire il funzionamento degli uffici e dei servizi provinciali distribuiti fra il capoluogo di provincia e le sedi decentrate di Crema – Casalmaggiore e Soresina, nonché di Organismi di cui è promotrice o parte la Provincia di Cremona, nell’ottica di una corretta analisi dei consumi e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse. L’attività ordinaria su base annuale si sviluppa attraverso:

l’acquisto di beni mobili e complementi; l’acquisto/noleggio di automezzi per i Settori/Servizi provinciali; l’approvvigionamento di carburanti vari per il funzionamento di tutti gli automezzi provinciali); gli interventi di gestione e manutenzione degli automezzi; il noleggio/acquisto di apparecchiature d’ufficio e loro manutenzione; la gestione ed il controllo del servizio di telefonia; la gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di pulizie degli edifici provinciali nonché interventi straordinari a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; la gestione e il controllo del contratto di appalto del servizio di vigilanza, nonché interventi straordinari ed ampliamenti o potenziamenti degli impianti di sorveglianza a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; l’approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto (Personale viabilità, Polizia locale, Messi ed Autisti, Tecnici….) con la gestione delle rispettive gare di appalto sulla base dell’apposito regolamento; l’approvvigionamento di materiale vario e di cancelleria; l’approvvigionamento di volumi, giornali e riviste; l’affidamento e gestione servizio traslochi e facchinaggio; l’affidamento e la gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snaks in tutte le sedi dell’Ente; la gestione delle spese ed il servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente (con esclusione delle sedi decentrate per le quali il Servizio gestisce le risorse economiche necessarie.

Nel corso dell'esercizio 2014 è stato, inoltre, affidato al Settore Patrimonio e Provveditorato, con gestione affidata al Servizio Provveditorato, la tenuta dell'inventario dei beni mobili dell'Ente. Il Servizio ha realizzato un nuovo processo per l'aggiornamento dell'elenco dei beni mobili assegnati ai Settori, la loro informatizzazione (in collaborazione con il Servizio CED) e aggiornamento dell'Elenco dei beni mobili (e quindi dello Stato Patrimoniale dell'Ente) tramite l'attuazione di uno strumento informatico che permetterà una migliore gestione dei beni patrimoniali. Analisi e verifica dei beni mobili contenuti nei conti deposito e loro riallocazione/eliminazione.

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RISULTATI CONSEGUITI L’attività ordinaria, nel periodo considerato, si è sviluppata attraverso le seguenti azioni nei limiti delle disponibilità di bilancio:

1) monitoraggio della spesa e delle richieste avanzate dagli Istituti scolastici ; 2) acquisto/noleggio di automezzi per i Settori/Servizi provinciali con relativo monitoraggio

dei costi al fine di consentire una razionalizzazione del parco mezzi; 3) approvvigionamento di carburanti vari per il funzionamento di tutti gli automezzi provinciali

e relativo monitoraggio per il contenimento dei consumi; 4) interventi di gestione e manutenzione degli automezzi e relativo supporto ai referenti di

Settore; 5) noleggio/acquisto di apparecchiature d’ufficio e loro manutenzione e relativo monitoraggio

degli utilizzi per una razionalizzazione e contenimento dei costi; 6) gestione e controllo del servizio di telefonia fissa (fino al 30 aprile 2014) e mobile e

monitoraggio di utilizzi e costi; 7) gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di pulizie degli edifici provinciali

nonché interventi straordinari ed ampliamenti, con esecuzione periodica dei controlli a campione per la verifica del grado di esecuzione del servizio;

8) gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di vigilanza negli immobili di proprietà provinciale, nonché delle strutture presso il Porto Canale in gestione dalla Regione Lombardia),

9) approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto (Personale viabilità, Polizia locale, Messi ed Autisti, Tecnici….) con la gestione delle rispettive gare di appalto (RDO in MEPA ARCA )sulla base dell’apposito regolamento e delle risorse a disposizione che hanno imposto la revisione delle priorità di intervento;

10) approvvigionamento di materiale vario e di cancelleria con monitoraggio dei costi e relativi budget di settore;

11) approvvigionamento di volumi, giornali e riviste con priorità alle testate on line; 12) affidamento e gestione servizio traslochi e facchinaggio con particolare ; 13) affidamento e gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snack in tutte le

sedi dell’Ente; 14) gestione delle spese ed il servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente; 15) gestione delle sale di S.Vitale e della sede decentrata di Crema e relativa manutenzione

dell’impiantistica; 16) gestione della cassa economale; 17) gestione dei servizi di supporto interno quali il magazzino, la spedizione corrispondenza e

pacchi con relativo monitoraggio di quantità e costi. 18) monitoraggio dei consumi e delle spese al fine di poter fornire dati necessari alla

razionalizzazione del fabbisogno a supporto della struttura. Nel 2014 il Servizio Provveditorato ha in particolare monitorato le seguenti attività: Spese di spedizione corrispondenza istituzionale La spesa per la spedizione della corrispondenza istituzionale, per le finalità dei fondi trasferiti al Settore Patrimonio e Provveditorato, è stata suddivisa fra posta ordinaria e atti giudiziari. Posta Ordinaria:

A fronte di una disponibilità in competenza per l'anno 2014 di € 46.508,98 nell'esercizio 2014 la spesa per la posta ordinaria è stata contenuta in 32.172,05

Atti Giudiziari (soprattutto sanzioni della Polizia Provinciale)

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A fronte di trasferimenti di risorse pari a complessivi € 169.000,00 nell'esercizio 2014 la spesa per la posta atti giudiziari è stata di complessivi €166.404,645

I vari Settori sono stati sensibilizzati ad incentivare l'utilizzo degli strumenti informatici e di ogni altra iniziativa atta al contenimento dei costi. - STAMPANTI E FOTOCOPIATRICI Nel 2014 è proseguita l'attività di razionalizzazione del numero di stampanti personali installate presso gli uffici, a favore del posizionamento di multifunzione nei corridoi con funzione di scanner e fotocopiatrice. Sono 22 le stampanti rimosse, mentre le multifunzione sono passate da 14 a 17, alcune delle quali a colori, ma impostate prioritariamente con le funzioni bianco/nero e fronte/retro automatico. Ogni Settore/piano dispone di una/due stampanti di servizio da utilizzare in caso di guasto o altre necessità (es. di privacy..ecc.). - BENI A MAGAZZINO Nel 2014 il limite di assegnazione massimo per Settore è stato radicalmente ridimensionato sulla base delle effettive risorse di bilancio. La spesa di materiale di cancelleria compresi i consumabiii per stampanti, prodotti e piccoli attrezzi di pulizia movimentati a magazzino e consegnati ai Settori, è passata da complessivi € 45.007,93 del 2013 ad € 26.093,13. - GESTIONE PARCO AUTOMEZZI E CARBURANTE L'art.15 della Legge n. 89/2014, in merito alla razionalizzazione delle spese per autovetture, ha modificato il testo dell'art. 5 comma 2 del DL 95/2012, tanto che con decorrenza 1° maggio 2004 non possano essere sostenute spese oltre il limite del 30% della spesa sostenuta per l'anno 2011”... per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture...”. La Giunta provinciale con proprio atto n. 259 del 8/10/2014, esecutivo, ha stabilito che il tetto di spesa che non può essere superato per tutto il 2014 ammonta ad € 42,633,36, approvando quanto segue: a) la nuova normativa ha ridotto dal 50 al 30% dall'1/05/2014 la percentuale rispetto al 2011 per il conteggio della spesa massima per acquisto, noleggio e gestione autovetture; b) sono stati tolti dal computo, sia per il 2011 sia per il 2014, i mezzi utilizzati per i servizi di vigilanza e intervento sulla rete provinciale dall'1/05/2014 come indicato dalla norma; c) il limite può essere superato, limitatamente al 2014, per quelle spese derivanti da contratti pluriennali già in essere; d) sono state escluse dal computo sia per il 2011 sia per il 2014 le spese connesse all'utilizzo delle autovetture da parte del Settore Agricoltura e Ambiente, in quanto eterofinanziate (risorse regionali). Dalla tenuta dei conti, secondo quanto stabilito, si evidenzia che la spesa 2014 risulta essere di € 43.670,00, che supera il tetto previsto di € 42.633,36; tuttavia detraendo la spesa di € 21.686,83 sostenuta per la vettura a noleggio in dotazione alla Presidenza, (contratto pluriennale già in essere e pertanto non compreso nel tetto di spesa come da art. 15 della Legge n. 89/2014) atteso che la vettura è stata restituita a luglio 2014 senza sostituzione alcuna, il tetto di spesa previsto risulta ampiamente rispettato. - VESTIARIO Per quanto riguarda il vestiario del Corpo di Polizia il Comandante ha valutato con gli agenti quali fossero i capi usurati e, indipendentemente dalle scadenze del regolamento (per cui sarebbe aspettata una dotazione del valore di circa € 41.000,00) ha richiesto solo la sostituzione di vestiario e calzature usurate per una spesa complessiva di € 14.772,00. Per il settore Viabilità, invece, è stata creata una scheda sulla quale ogni singolo cantoniere ha espresso le proprie esigenze di vestiario e

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DPI; da una spesa presunta di circa € 20.000,00 si è effettivamente provveduto ad una fornitura dei soli capi richiesti per un costo complessivo di € 8.715,63 (IVA compresa). - PULIZIE Alle ditte che attualmente gestiscono il servizio, in relazione alla disponibilità di bilancio 2014, è stata sottoposta una proposta di ridimensionamento delle attività e delle prestazioni che prevede la pulizia settimanale degli uffici e il lavaggio dei pavimenti, la pulizia tre volte la settimana dei servizi igienici e la pulizia semestrale delle finestre, eliminando qualsiasi pulizia periodica, quali la spolveratura delle illuminazioni, degli armadi dei convettori, la pulizia accurata e con trattamenti specifici dei mobili di pregio, la ceratura di alcuni pavimenti, lavaggio della moquette, il lavaggio dei garage ecc.. Pertanto nell'anno 2014 sono stati spesi complessivamente € 106.360,25, contro una spesa di € 287.927,50 nel 2013 con un risparmio del 63%. - SERVIZIO DI VIGILANZA Dopo l'interruzione del servizio di vigilanza presso le scuole provinciali attivata nel corso del 2013 stante la non obbligatorietà della prestazione, e la interruzione del servizio di guardiania presso alcuni uffici provinciali meglio dotati di requisiti di sicurezza passiva, viste le ristrettezze di bilancio si è soppresso in maniera pressochè totale il servizio di vigilanza, mantenendolo attivo solo per il piano nobile di Palazzo Stanga ed il palazzo provinciale di Crema, e con risorse trasferite dai Settori interessati il servizio al Porto Canale e alla stanza delle armi della Polizia Provinciale, ed il servizio di trasporto valori Cremona-Crema. Pertanto nell'anno 2014 sono stati spesi complessivamente € 12.956,40, contro una spesa di € 33.814,39 nel 2013 con un risparmio del 61,68%. - TELEFONIA MOBILE Nel 2013 le utenze totali della rete erano 339 di cui 140 dati, con una diminuzione delle linee di fonia di 11 unità dispetto al 2012; l'aumento delle linee dati era legato al potenziamento della rete di controllo del traffico viabilistico. Con la dismissione delle linee in capo agli Amministratori le linee totali della rete aziendale sono 328 di cui 136 dati, con una riduzione di 7 unità in fonia, con una riduzione di € 4.539,25 della spesa complessiva 2014 (€ 48.835,07) rispetto al 2013 (€ 53,374,32). Nel 2014 non si è potuto procedere alla restituzione di terminali inutilizzati in quanto la convenzione CONSIP telefonia 5 è stata prorogata fino a marzo 2016, con blocco di qualsiasi possibilità a restituire i terminali inutilizzati, usati comunque come muletti in caso di guasto. Le attività di cui ai punti precedenti sono svolte compatibilmente con le risorse di bilancio disponibili. Nel 2014 sarà data continuità all'impegno per il contenimento dei costi, la razionalizzazione delle spese, nonché l'attenzione alle caratteristiche dei beni e dei servizi in termini di eco compatibilità, sarà data continuità all'utilizzo delle piattaforme informatiche regionali e nazionali per gli acquisti e per le indizioni delle gare sotto soglia comunitaria. Inoltre il Servizio Provveditorato si è occupato anche di: - BENI IMMOBILI AD USO ABITATIVO E DI SERVIZIO In data 17/6/2014 (con prot. 72010) è stata inviata alle principali compagnie telefoniche una nota con cui si intendeva sollecitare manifestazione di interesse all'acquisto di uno o più dei seguenti immobili: provinciali: - immobile già adibito a casa cantoniera ubicato nel Comune di Cicognolo al km.235+974. della Strada Provinciale ex S.S. n.10 “Padana Inferiore”. Prezzo a base d'asta € 122.000,00 (Euro centoventiduemila/00);

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- immobile già adibito a casa cantoniera ubicato nel Comune di Calvatone al Km 256+260 della Strada Provinciale ex S.S. n.10 “Padana Inferiore”. Prezzo a base d'asta € 83.835,00 (Euro ottantatremilaottocentotrentacinque/00); - immobile già adibito a casa cantoniera ubicato nel Comune di Torre de' Picenardi al Km. 248+240 della Strada Provinciale ex S.S. n.10 “Padana Inferiore”. Prezzo a base d'asta € 27.765,00 (Euro ventisettemilasettecentosessantacinque/00); - immobile già adibito a casa cantoniera ubicato nel Comune di San Giovanni in Croce al Km. 38+550 della Strada Provinciale ex S.S. n. 343 “Asolana”. Prezzo a base d'asta € 72.000,00 (Euro settantaduemila/00). Tale avviso veniva inoltre pubblicato sul sito internet e sull'Albo on-line della Provincia di Cremona, inviato a tutti i Comuni della medesima, alle principali associazioni di categoria degli agricoltori di Cremona e pubblicato sul quotidiano specializzato “Gazzetta Aste e Appalti pubblici”, onde consentire a chiunque di manifestare il proprio interesse all'acquisto dei sopracitati immobili. Non è pervenuta alcuna manifestazione di interesse.

Obiettivo operativo n.9

Garantire la tutela assicurativa dell’Ente Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Nel programma sono comprese le attività dell’ufficio Assicurazioni, servizio prevalentemente di supporto. L’attività si esplica attraverso la gestione amministrativa delle polizze assicurative, dei sinistri attivi e passivi delle richieste di risarcimento danni a terzi e relativo contenzioso, al fine di garantire la tutela assicurativa dell’Ente. Al Servizio Assicurazioni è attribuita altresì la gestione delle polizze assicurative stipulate dalla Provincia in ottemperanza alla normativa vigente nonché a quanto previsto dal CCNL al fine di contribuire alla corretta analisi e gestione dei rischi dell’Ente mediante trasferimento degli stessi alle Compagnie assicurative, utilizzando tra l’altro polizze assicurative idonee da un punto di vista normativo ed economico. Nell'attività di gestione delle polizze è altresì compresa l’analisi dei rischi, e la gestione dei sinistri a valere sulle polizze dell’Ente stesso, nonché la gestione dei danni causati da terzi al patrimonio provinciale.

RISULTATI CONSEGUITI Nell'esercizio 2014, a seguito del rinnovo triennale previsto in sede di aggiudicazione dei contratti assicurativi 2010, nonché a seguito dell’affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo a Marsh Spa, si è provveduto alla regolare gestione amministrativa delle polizze assicurative di cui sopra nonché alla gestione dei sinistri attivi e passivi verificatisi, e alle valutazioni, consulenze, pareri in materia assicurativa ed estensioni di varia natura dettate dalle molteplici esigenze dell’Ente e degli Amministratori. Si è altresì provveduto ad assolvere a tutti gli adempimenti necessari connessi alla regolazione e all’adeguamento delle polizze assicurative riferite agli anni scorsi, il cui premio va corrisposto allorquando le compagnie di riferimento hanno emesso le relative appendici, calcolate sui parametri di riferimento indicati in polizza. In particolare per la polizza All Risks dal 01/01/2014 è entrata in vigore la nuova polizza assicurativa, aggiudicata a Groupama Ass.ni, a seguito della disdetta di copertura, intervenuta in data 05/06/2012 ed operante dal 02/10/2012 di Reale Mutua e del successivo contratto scaduto in data 31/12/2013.

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Relativamente all’attività connessa alla gestione delle richieste di risarcimento dei danni causati da terzi al patrimonio provinciale e stradale di competenza della Provincia, condotta in sinergia con gli uffici tecnici provinciali competenti, si evidenziano i seguenti dati rilevati: - numero 98 richieste circa inoltrate a terzi nell’anno 2014; più della metà sono già state introitate. - la somma introitata nel corso dell’anno 2014 ammonta a circa 63 mila euro e si riferisce a sinistri tanto del 2012, che del 2013 e del 2014. Si rileva che nell'anno 2014 sono stati ridotti i tempi di ricevimento delle regolazioni premio da parte delle compagnie, richiedendo i conteggi entro il mese di marzo. I tempi sono stati rispettati e si sono esauriti tutti i residui passivi ancora pendenti.

PROGRAMMA n. 4 “Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali”

Obiettivo operativo n. 1 “Applicazione di tributi, imposte e canoni” Dirigente Responsabile Gian Franco Antonioli

RISULTATI ATTESI Garantire l’applicazione di tributi, imposte e canoni secondo le tariffe ed aliquote deliberate dalla Giunta e recepite dal Consiglio, secondo modalità improntate a trasparenza e correttezza, anche in relazione alle continue modifiche legislative o normative.

RISULTATI CONSEGUITI

Si è provveduto ad effettuare tutte le operazioni necessarie per l’incasso dei tributi attivi provinciali e dei canoni di natura patrimoniale nonché a porre in essere tutte le attività di accertamento tendenti al recupero di eventuali evasioni di imposta: 1) Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche 2) Tributo Tutela Ambientale 3) Imposta Provinciale di Trascrizione 4) Tributo R.C. Auto 5) Canoni di occupazione stradale ai sensi del Codice della Strada 6) Riscossione coattiva delle Entrate Tributarie e Patrimoniali (sanzioni amministrative) Si evidenzia sinteticamente l’andamento delle principali entrate dell’Ente:

COMPARTECIPAZIONE TASSA AUTOMOBILISTICA REGIONALE

In attuazione dell’art. 41 bis della L.R. 14/07/2003 n. 10, Regione Lombardia e Unione delle Province Lombarde hanno stipulato apposito accordo ai fini della determinazione della misura della compartecipazione, dell’ammontare dei relativi trasferimenti regionali soppressi, delle modalità di erogazione delle risorse e delle modalità di garanzia e controllo per le funzioni inerenti ai medesimi trasferimenti soppressi. Tale accordo assicura alle Province risorse certe e correlate al tributo compartecipato. L’eliminazione del vincolo di destinazione delle entrate costituisce un’opportunità per la valorizzazione delle politiche attuate dai vari assessorati provinciali. Oggetto della fiscalizzazione sono i trasferimenti regionali che fanno riferimento a risorse di parte corrente autonome con carattere di continuità, permanenza e generalità. I trasferimenti che non soddisfano detti requisiti sono corrisposti da R. L. secondo le ordinarie modalità. Le quote di compartecipazione al gettito vengono erogate in ragione mensile pari a 1/12 delle risorse spettanti. L’accordo prevede, tra l’altro, che la Provincia garantisca l’esercizio delle stesse funzioni prima finanziate con i trasferimenti ora soppressi.

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L’ammontare complessivo fiscalizzato spettante al nostro Ente nell’esercizio 2014 di parte corrente è pari ad €. 15.484.547,59

L’attuazione, con decorrenza 1.1.2012, dell’accordo in ordine alla compartecipazione provinciale al gettito della tassa automobilistica regionale, in anticipo di un anno rispetto a quanto previsto dalla norma statale, consente all’ente Provincia di avere certezza dell’importo spettante al fine di una ponderata e regolare programmazione dell’intera attività istituzionale, dell’erogazione regionale accordata con cadenza temporale certa mensile.

Costi Standard E’ stato inviato tramite il portale Sose nel mese di giugno 2014 il questionario unico per le province che ha consentito la raccolta dei dati, relativi all’anno 2012, utili ai fini del monitoraggio e della revisione dei fabbisogni e dei costi standard delle sei Funzioni fondamentali delle Province e del Servizio di Polizia provinciale, già analizzati con riferimento alle annualità 2009 e 2010. Il questionario era finalizzato all’acquisizione dei dati rilevanti ai fini dell’aggiornamento dei fabbisogni e costi standard delle Province, relativamente alle funzioni fondamentali come definite nella legge 42/2009 sul federalismo fiscale, anche in relazione all’entrata in vigore della c.d. “Legge Delrio”. I dati richiesti erano relativi a:

• Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo; • Funzioni nel campo dello sviluppo economico (Servizi del mercato del lavoro); • Funzioni di istruzione pubblica; • Funzioni nel campo dei trasporti; • Funzioni riguardanti la gestione del territorio; • Funzioni nel campo della tutela ambientale; • Servizi di polizia provinciale.

Finanziamenti per investimenti. Mezzi propri:

- avanzo d'amministrazione 4.992.019,20

- avanzo del bilancio corrente 67.090,57

- alienazione di beni 217.905,77

- altre risorse(FONDO PLUR.VINC.) 10.991.900,29

Parziale 16.268.915,83

Mezzi di terzi:

- mutui 543,17

- prestiti obbligazionari

- contributi comunitari

- contributi statali 775.979,26

- contributi regionali 11.812.023,92

attività finanziaria (dep.banc) 200.000,00

- altri mezzi di terzi

Parziale 12.788.546,35

Totale risorse 29.057.462,18

Impieghi al titolo II della spesa 29.057.462,18

FONDO PLUR.VIN C*. 21.157.753,21

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Si evidenzia sinteticamente l’andamento delle principali entrate tributarie e patrimoniali: PROSPETTO FISCALITA’ LOCALE TRIBUTI PROPRI TRIBUTI

DEVOLUTI

ALTRI TOTALE

ANNO

2014

ADDIZIO

NALE

CONSU

MO

ENERGI

A

ELETTRI

CA

IMPOSTA

PROVINCIALE

DI

TRASCRIZIO

NE

TRIBUTO

PROV.

ESERC.

TUTELA

AMBIENTE

IMPOSTA

SU

R.C. AUTO

TOSAP

COMPA.

TASSA

AUTOMOBILI

STICA

REGIONALE

EX ART. 19

D.LGS. 68/11

FONDO

SPERIMENT

ALE

STATALE

DI

RIEQUILIBRI

O EX ART.

21, CO. 1

D.LGS.

68/12

1

TRIM

7.081,89

2.167.147,74

183.799,95

3.575.400,35

2.021,46 2.580.757,94 0,00 8.516.209,33

2

TRIM

218,11

2.123.297,57

235.452,77

3.450.118,11

113.056,39

5.161.515,88 0,00 11.083.658,83

3

TRIM

-

1.871.433,99

906.829,21

3.459.674,40

3.429,00

3.871.136,91 1.399.910,23 11.512.413,74

4

TRIM

-

2.304.164,71

696.311,45

2.893.488,59

11.552,43

3.871.136,86 455.527,16 10.232.181,20

TOT.

7.300,00

8.466.044,01

2.022.393,38

13.378.681,45

130.059,28

15.484.547,59

1.855.437,39 41.344.463,10

IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE

L’andamento dell’IPT, nonostante la lieve ripresa del mercato dell’automobile in Italia, risulta essere negativo: gli incassi del 2014 infatti, sono inferiori alle previsioni. L’accertato totale per l’anno 2014 è stato di € 8.469.338,67-con una diminuzione di € -349.415,64 rispetto all’anno 2013 (€ 8.818.754,31) pari a circa -3,96.% La diminuzione è dovuta alla flessione registrata nel 2014 dal mercato provinciale dell’auto.. Va osservato, al riguardo, che dal 2 aprile 2013 non sono stati più erogati all’ACI i corrispettivi convenzionalmente stabiliti per la gestione dell'IPT sulle formalità del pubblico registro automobilistico, a seguito dell’emanazione del Decreto 21 marzo 2013 del Ministro dell'Economia e Finanze, di concerto con il Ministro della Giustizia; gli oneri derivanti dalla tariffe sono infatti a carico dell’utenza.

IMPOSTA R.C. AUTO

L’anno 2014 si è chiuso con un gettito accertato di € 13.244.569,39, determinando una diminuzione di € -1.514.982,09 rispetto all’anno 2013 pari a -10,26%. Al fine di arginare il progressivo calo registrato negli ultimi anni, sono state attivate misure di contrasto attraverso l’utilizzo di specifiche apparecchiature da parte della polizia provinciale per l’individuazione di mezzi privi del contrassegno. Da rilevare il forte dato relativo all’evasione dell’imposta: l’ANIA stima in tre milioni le mancate coperture assicurative. Al riguardo va, tuttavia, precisato che con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 110/2013, in vigore a decorrere dal 18 ottobre 2013, è stata data attuazione al DL 1/2012, convertito in L. 27/2012, prevedendo la progressiva dematerializzazione dei contrassegni di assicurazione per la responsabilità civile verso i terzi per danni derivanti dalla circolazione dei veicoli e la relativa sostituzione con sistemi elettronici (microchip). Il tagliando di carta posto sul vetro dell’auto, entro il 2015, verrà sostituito con apposito microchip elettronico, che permetterà alla polizia locale a alla polizia stradale di rilevare la copertura assicurativa dell’automobilista anche a distanza, grazie alla creazione di una banca dati predisposta ad hoc dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’obiettivo è ridurre il più possibile il fenomeno

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particolarmente diffuso della contraffazione dei contrassegni. Si tratta comunque di innovazioni che entreranno a regime solo progressivamente. Entro 18 mesi a partire dal 18 ottobre 2013 la Motorizzazione dovrà rendere operativa la banca dati elettronica, mentre per l’attuazione dell’intero processo di dematerializzazione dei tagliandi RC auto sono previsti due anni. Per questo si ritiene indispensabile attivare proseguire i controlli sulle SS.PP. con i sistemi di cui si è dotato il corpo di polizia locale.

ADDIZIONALE ENERGIA ELETTRICA A decorrere dal 2012 questo tributo è soppresso; la competenza dell’introito è attribuita allo Stato. Alle Province è riconosciuta una quota di gettito IRPEF. Nel corso del 2014 si è provveduto ad effettuare gli ultimi rimborsi per somme versate in più rispetto a quanto dovuto dalle aziende interessate, nonché ad introitare i conguagli effettuati dalle medesime aziende. I rimborsi vengono effettuati a seguito di opportune verifiche delle dichiarazioni di consumo presentate dalle aziende all’Agenzia delle Dogane. Ad oggi sono pervenute istanze di rimborso, a cui gli Uffici hanno dato seguito con relative liquidazioni e pagamenti oltre a verificare le denunce di consumo presentate dalle ditte produttrici.

TRIBUTO AMBIENTALE

Alla luce del quadro normativo, si è acquisita dai Comuni la quantificazione del gettito spettante a titolo di TEFA per l’anno 2014, al fine di definire correttamente l’importo spettante all’Ente: il gettito accertato per l’anno 2014 è di € 2.000.000,00; alcuni comuni risultano in ritardo o con l’emissione dei ruoli 0 perché hanno stabilito la scadenze dell’ultima rata nei primi mesi del 2015: pertanto gli incassi avvengono con notevole ritardo; nell’anno 2014 la percentuale di incasso è del 39,91% con un introito totale di competenza di € 798.265,97 mentre l’incasso a residuo relativo a ruoli degli anni precedenti è stato di € 1.224.127,41, a saldo dell’intero importo accertato.

ALTRE ENTRATE PATRIMONIALI

L’Ufficio Tributi ha collaborato con l’Ufficio Tecnico provinciale e i Servizi informativi per la gestione dei canoni suddetti. TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE L’incasso totale per il 2014 è pari all’accertato per € 130.059,00 CANONE DI CONCESSIONE STRADALE IMPIANTI PUBBLICITARI Nell’anno 2014 è stata incassata la somma di € 182.812,39 pari al 90,27 % a fronte di un accertamento di € 202.526,00 la restante somma pari a € 19.713,61 si prevede verrà incassata negli anni seguenti mediante attività di accertamento e/o riscossione coattiva. CANONE DI CONCESSIONE STRADALE PER ACCESSI AD ATTIVITA’ PRODUTTIVE Nell’anno 2014 è stata incassata una somma di € 230.810,59 pari al 77,97 % a fronte di un accertamento di € 296.030,00; la restante somma pari a € 65.219,41 si prevede di incassarla nel 2015 e seguenti mediante attività di accertamento e/o riscossione coattiva. (vedi grafico allegato 16 in appendice) E’ stata inoltre eseguita l’attività di verifica, controllo e gestione del contenzioso al fine di recuperare le eventuali somme tributarie e patrimoniali non versate. Sono stati emessi i ruoli per sanzioni amministrative, stradali, ambientali e per tributi. 4

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Programma 6 – Ufficio Tecnico

Obiettivo operativo n. 1 Interventi di manutenzione ordinaria nei fabbricati

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

> Manutenzione ordinaria fabbricati provinciali.

> Mantenimento in buona efficienza di strutture ed impianti garantendo un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

RISULTATI CONSEGUITI

− Progetto preliminare manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l’anno 2015 redatto entro Agosto.

− Progetto esecutivo manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2015 redatto entro Settembre ed approvato in linea tecnica in Novembre;

− Progetto esecutivo manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2015 I stralcio redatto entro Dicembre ed approvato in linea economica in Dicembre;

Esecuzione degli interventi: gestite circa di 50 Ditte esterne con affidamenti economici perfezionati con specifici decreti. Perfezionati 5 atti di ordinazione, redatti 5 decreti di regolare esecuzione con svincolo fidejussione.

Obiettivo operativo n. 2 Edifici provinciali- appalto servizi energia

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

1. Appalto servizi di energia: mantenimento in buona efficienza degli impianti garantendo un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

2. Appalto servizio gestione calore 2014 - 2020

RISULTATI CONSEGUITI 1) - Eseguita la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti

termici relative all’ultimo esercizio contrattuale dell’appalto 2008-2014, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali: riparazione perdite dei sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione interruttore generale di un quadro elettrico, manutenzioni straordinarie degli scambiatori, sistemazione perdite valvole tre vie, revisioni saracinesche centrali termiche, sostituzione valvola elettronica a due vie per acqua calda sanitaria, ecc.), da parte della società aggiudicataria.

2) Calcolo e liquidazione della seconda, terza e quarta rata di acconto della stagione 2013/2014, comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici ed avvio della contabilità stagionale relativa all’ultimo esercizio contrattuale.

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3) Riunioni e verifiche contabili con la società appaltatrice dell’appalto calore 2008-2014, inerente la revisione prezzi per la stagione 2012-2013, analisi di ipotesi di calcolo proposte dalla ditta e redazione di bozze dell’elaborato di calcolo e del documento finale di contabilità.

4) Verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori eseguiti, coordinamento dei lavori e delle urgenze. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice.

5) Predisposizione dell'accensione degli impianti di raffrescamento e loro messa in funzione da parte della società appaltatrice.

6) Collaborazione con il professionista incaricato per la redazione del nuovo capitolato speciale di appalto relativo al progetto di servizio energia 2014-2020, riunioni con progettista, settore ragioneria e settore appalti e contratti, pratica di acquisizione del CUP inerente il nuovo appalto, liquidazione al professionista delle rate di acconto previste nel disciplinare d’incarico, redazione della determina a contrarre ed acquisizione CIG, collaborazione per la predisposizione del bando di gara, sopralluoghi preliminari con le ditte concorrenti, atti conseguenti all’appalto tra cui i quesiti formulati dalle ditte concorrenti, atti di proroga dei termini di gara (presentazione offerte, richieste di sopralluogo e partecipazione alla prima seduta amministrativa di gara), selezione del componente esterno della commissione tecnica e nomina delle commissioni di gara (amministrativa e tecnica), espletamento della prima seduta pubblica amministrativa, delle sedute tecniche, della seduta finale. Aggiudicazione provvisoria dell'appalto 2014/2020 al concorrente che ha acquisito il maggior punteggio con il sistema dell'offerta più vantaggiosa: ATI P.V.B. Solutions S.p.A / Bosch Energy and Building Solution Italy S.r.l..

- Spegnimento e messa a riposo degli impianti di raffrescamento da parte della società appaltatrice.

- Iniziata la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti termici relative alla proroga tecnica del contratto in essere relativa all’appalto 2008-2014, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali: sostituzione apparati elettronici di regolazione, ecc.), da parte della società aggiudicataria.

- Calcolo e liquidazione della rata di saldo della stagione 2013/2014 e delle prima e seconda rate di acconto della stagione 2014/2015 (proroga tecnica), comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici delle rate pagate e della proroga tecnica.

- Verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori manutentivi eseguiti, coordinamento dei lavori e delle urgenze, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori ricadenti nel D.Lgs. 81/08. Acquisizione dagli utenti delle informazioni relative alle modalità di utilizzo degli edifici ed esigenze particolari ai fini della programmazione delle modalità di erogazione del confort. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice. Acquisizione ed analisi di dati, report ed informazioni dalla società appaltatrice.

- Riunioni con settore ragioneria e settore appalti e contratti inerenti la proroga tecnica dell’appalto 2008-2014 ed il nuovo appalto 2014/2020, liquidazione del compenso previsto per il componente esterno della commissione tecnica di gara. Verifiche impegni di spesa con valutazioni economiche dell’appalto necessarie al settore finanziario.

- Riunioni e verifiche contabili con la società vincitrice dell’appalto calore 2014-2020 (ATI P.V.B. Solutions S.p.A / Bosch Energy and Building Solution Italy S.r.l.), inerente la situazione societaria della ditta capogruppo.

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Obiettivo operativo n.3

Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e varie di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione, direzione lavori,

coordinamento sicurezza, collaudi , stime immobiliari, accatastamenti ecc. Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Prove geotecniche, geologiche e idrologiche, analisi di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, progettazioni e D.L., coord. sicurezza, validazione progetti, investimento.

RISULTATI CONSEGUITI

Assegnati vari incarichi professionali quali: Stima del compendio immobiliare di Maderno del Garda; Incarico di componente esperto esterno della commissione di gara dell'appalto appalto servizi energia 2014/2020.

Obiettivo operativo n.5 Centri operativi per la manutenzione stradale e case cantoniere - lavori di riqualificazione e

straordinaria manutenzione Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI I centri operativi per la manutenzione stradale di Gussola e Crema, richiedono opere di

manutenzione straordinaria dei tetti con rimozione del materiale contenente fibre di amianto ed installazione di nuovi panelli di copertura in lastre metalliche. Nella circostanza si predisporrà altresì l'installazione di piccoli impianti fotovoltaici

RISULTATI CONSEGUITI

1. Progetti definitivi relativi ai centri operativi di Crema e Gussola redatti nel mese di Luglio ed approvati rispettivamente con delibere n. 217 e 218 del 07/08/2014;

2. Redatto il progetto esecutivo inerente il magazzino di Crema entro Agosto; 3. Redatto progetto esecutivo inerente il magazzino di Gussola entro Dicembre; 4. Eseguite gara e RDO per l'affidamento dei lavori entro Dicembre;

Perfezionati atti di affidamento lavori a tutti i soggetti interessati nei due progetti.

Obiettivo operativo n.6

Ex- caserma Goito lavori di ristrutturazione del complesso di Santa Monica completamento I lotto e riserve dell’impresa.

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

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La Provincia, stante i provvedimenti di riordino dell'ente e la ridefinizione delle competenze assegnate alle province medesime, ha ritenuto di portare a compimento solo gli appalti avviati, in quanto il bene è stato conferito ad un fondo immobiliare, che si occuperà dei lavori futuri da eseguire sul compendio immobiliare. Tali lavori sono finalizzati alla realizzazione della nuova sede degli uffici provinciali, attualmente distribuiti in più zone della città, alcuni dei quali in immobili in locazione onerosa. I lavori da completare riguardano una parte di edificio denominata ala chiostro che occupa un lato del chiostro di S. Monica. Nel presente programma sono altresì compresi eventuali oneri per fronteggiare il contenzioso e le riserve presentate dall’impresa che ha operato sul primo lotto lavori e con la quale si è proceduto ad una risoluzione unilaterale dell'appalto per inadempienza contrattuale.

RISULTATI CONSEGUITI • I lavori del 1° stralcio del monastero, denominato Ala Chiostro, sono stati portati a termine,

rendendo, quindi, fruibile una parte dei locali per la futura destinazione ad uffici pubblici. • Sono stati altresì completati i lavori di messa in sicurezza delle coperture su buona parte del

monastero e della ex chiesa di S . Monica. • In merito al contenzioso con la ditta appaltatrice dei lavori del I° lotto si evidenzia che il

contenzioso stesso si è concluso positivamente per la provincia. Nel frattempo, tuttavia, si verificato il fallimento della ditta rescissa ed è stato possibile incamerare solo la polizza fidejussoria per i lavori non ancora eseguiti. Si è chiesto pertanto al curatore fallimentare di entrare a far parte dei creditori, trasmettendo una perizia dei danni subiti dalla Provincia di Cremona per il mancato completamento dei lavori.

I lavori sono stati collaudati e l’immobile definitivamente consegnato al fondo immobiliare Eridano.

Obiettivo operativo n.7

Valorizzazioni dismissioni, alienazioni immobiliari Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI Il patrimonio immobiliare è diventato ormai la principale, se non l'unica, fonte di risorse per la pubblica amministrazione. L’ottimizzazione della redditività del patrimonio non può, quindi, non essere un obiettivo prioritario delle amministrazioni locali che sono, al tempo stesso, proprietarie di consistenti patrimoni immobiliari - che assorbono, più che produrre, risorse - ed assoggettate a sempre più stringenti vincoli di bilancio. L’importanza della valorizzazione del patrimonio immobiliare è desumibile anche dai numerosi interventi legislativi che, nell’arco dell’ultimo decennio, hanno introdotto norme tese, direttamente o indirettamente, ad incentivare il concorso della leva immobiliare da parte della pubblica amministrazione al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario. Si richiama, a tale proposito, il comma 15 dell’art. 4 della legge 488 del 1999 (Finanziaria 2000) che ha esteso alle Regioni e agli enti locali le disposizioni applicabili alle dismissioni dei beni pubblici statali, ricavabili dai testi di cui all’art. 3 comma 99, 99 bis e 100 della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e dell’art. 19 della legge n. 488 del 1999, alle operazioni di cartolarizzazione, alla creazione di fondi immobiliari (DL 351/2001 conv. con L. 410/2001) ed in generale alle disposizioni che, più o meno direttamente, sono volte ad incentivare le operazioni di dismissione e valorizzazione immobiliare per una gestione efficace e redditizia del patrimonio. In particolare, è stato previsto l’obbligo di adozione, da parte delle amministrazioni pubbliche, di piani triennali finalizzati alla razionalizzazione dell’utilizzo, tra l’altro, di beni immobili ad uso abitativo o di

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servizio e la trasmissione di apposite relazioni all’organo di controllo interno ed alla Sezione regionale della Corte dei conti competente per territorio (art. 2, comma 594, della L. 244/2007), mentre l’art. 58 del DL 25 giugno 2008, n. 112, conv. in L. n. 133/2008, ha imposto agli enti territoriali di redigere annualmente un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, da allegare al bilancio di previsione, in cui inserire i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non ritenuti strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Si evidenziano, infine, i recenti interventi del legislatore, in special modo l’art. 27 del DL 201/2011 che prevedono “per la valorizzazione, trasformazione, gestione e alienazione del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà dei Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni, Stato e degli Enti vigilati dagli stessi, nonché dei diritti reali relativi ai beni immobili, anche demaniali, la promozione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia del demanio di iniziative idonee per la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di società, consorzi o fondi immobiliari”. La Provincia, quindi, ha selezionato mediante procedura ad evidenza pubblica un fondo immobiliare chiuso, pubblico, della durata di quindici, anni al quale ha conferito i seguenti immobili: complesso immobiliare denominato “ Monastero di S. Monica” (ex Caserma Goito), terreni in località Brancere, palazzo Tinti Pallavicino Clavello, palazzo Provinciale di Casalmaggiore, aeroporto in località Migliaro, complesso immobiliare sede dell'ex Provveditorato agli Studi di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28, palazzo Provinciale di Crema, immobile di via Bel Fuso n. 4 e 6 e di Via Bella Rocca n. 7, porzione di immobile ex Sede Genio Civile e ceduto i seguenti immobili: caserma cc di Casalmaggiore, caserma cc di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28. Nel piano delle alienazioni relativo all'anno 2014 si valuterà l'opportunità di conferire/cedere al fondo altri immobili quali il centro culturale di S. Vitale, sito a Cremona in via Altobello Melone, gli immobili di Borno e Toscolano Maderno, mentre sarà oggetto di valutazione, l’eventuale trasferimento degli immobili di via Cesari a Cremona, e di via Capergnanica a Crema, attuali sedi del CR-forma. Oltre alla costituzione ed al conferimento diretto di beni nel fondo immobiliare, proseguirà l'azione diretta di vendita sia di abitazioni appartenenti al patrimonio storico della Provincia, sia delle case cantoniere recentemente trasferite dall’ANAS, nonchè dei numerosi reliquati stradali, di varie dimensioni e valore di cui la provincia è proprietaria.

RISULTATI CONSEGUITI - Conferimento/cessione centro culturale ex Chiesa di San Vitale in Cremona: la Giunta Provinciale con proprio atto n.175/2014 ha aderito al progetto di creazione di un centro di ricerca, centro studi, archivio e biblioteca specializzata del Museo del Violino nell'ex Chiesa di San Vitale, esprimendosi altresì favorevolmente in ordine alla concessione in comodato d'uso gratuito degli spazi dell'ex Chiesa di San Vitale alla Fondazione Museo del Violino per ospitare la biblioteca, l'archivio del Museo, le sedi amministrative dei laboratori e dell'ATS e le postazioni dei ricercatori dei laboratori. - Conferimento/cessione immobile di Borno: l'immobile non è stato ritenuto di interesse dal Fondo Immobiliare Eridano. - Conferimento/cessione immobili sede dei CR-Forma di Cremona e Crema: si è ritenuto di non conferirlo al Fondo immobiliare Eridano in quanto l'operazione avrebbe comportato un incremento degli oneri di locazione a carico della Provincia di Cremona. - Conferimento/cessione immobile di Toscolano Maderno: La Provincia di Cremona ha da tempo avviato politiche di gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare tese ad incrementare l'efficienza nella gestione delle risorse patrimoniali non solo in un'ottica di conservazione e di miglior utilizzazione economica, ma anche di trasformazione attiva di tutte le componenti e come ricerca di nuove soluzioni più redditizie e funzionali per l'implementazione di progetti di valorizzazione territoriale e locale.

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In tale ottica ha costituito il Fondo Eridano, tramite la società di gestione Prelios Sgr spa con dcp n. 121 del 9 ottobre 2012 . Tra i progetti immobiliari regionali più ambiziosi si colloca la riqualificazione urbanistica del comparto Stalloni di Crema, destinato ad accogliere sia la sede unica cremasca dell'ASL Cremona, sia uffici privati nonché attività commerciali di vicinato. A tal fine è' stata avviata una stretta relazione tra i soggetti sopra indicati ed è stato redatto un protocollo di intesa teso a regolamentare i reciproci impegni delle parti sia per la regolazione degli immobili da valorizzare per garantire la copertura economica del progetto di riqualificazione, sia per addivenire ad un successivo accordo di programma finalizzato alla riqualificazione e alla valorizzazione del “Centro Ippico” di Crema. Gli impegni che la Provincia di Cremona ha assunto con la sottoscrizione del protocollo di intesa sono relativi all'alienazione dell'immobile di Toscolano Maderno, derivante da donazione modale del Consorzio provinciale antitubercolare di Cremona, e alla risoluzione del rapporto contrattuale con l'Istituto ospedaliero di Sospiro, al quale il bene è attualmente concesso in uso gratuito per la durata di anni 99 (scrittura privata del 12.04.1999). Si ritiene di sottolineare come tale protocollo salvaguardi il “modo” di cui alla richiamata donazione nell'interesse dell'ASL di Cremona, subentrato al Consorzio provinciale antitubercolare, la quale, con la partecipazione al protocollo, ha pienamente assentito al progetto, condividendone le finalità. L'atto di risoluzione del comodato gratuito con IOS sarà condizionato all'esito positivo della stima redatta dall'Agenzia del Demanio di Brescia rilasciato dal Valutatore Indipendente di Prelios SGR e della procedura ad evidenza pubblica per l'alienazione dell'immobile, procedura che sarà seguita da Prelios Sgr SpA previo conferimento dell'immobile al fondo Eridano sospensivamente condizionato all'esito positivo delle procedure di vendita. L'importo ottenuto dall'alienazione, dedotti i costi, verrà destinato per il 50% a Regione Lombardia per la riorganizzazione dell'Asl Cremona attraverso l'unificazione in un'unica sede dei proprio uffici siti in Comune di Crema, tramite intervento di riqualificazione del Centro ippico; la restante parte rimarrà nelle disponibilità del Fondo Eridano per le successive operazione immobiliari previste dal protocollo. Regione Lombardia ha approvato il testo con proprio atto n. 1519 del 20 marzo 2014. La procedura dettata dal protocollo di intesa ha subito un arresto irrevocabile dal momento che Prelios SGR per il tramite del proprio Valutatore Indipendente non ha accolto la stima dell'Agenzia del Demanio, bensì ha stimato in misura inferiore l'immobile, condizione che ai sensi del punto 3.2 del protocollo citato annulla gli accordi intercorsi e sottoscritti. Si è successivamente presa in considerazione la possibilità di conferire il bene alla CASSA DD.PP. Che avrebbe acquisito il bene per il tramite di un proprio Fondo Immobiliare. Acquisita tutta la documentazione l'operazione non è andata a buon fine a causa della forte discrepanza di valutazione fra la stima dell'Esperto della Cassa DD.PP. e la stima dell'Agenzia del Demanio. - Alienazione Case Cantoniere di Calvatone, Torre de' Picenardi, Cicognolo, San Giovanni in Croce: le aste indette sono andate deserte, come pure l'invito a manifestare interesse comunicato ai maggiori gestori della telefonia mobile, per eventuale interesse delle aree alla installazione di apparati ripetitori, non ha avuto al momento esito positivo. (VEDI SOPRA nella parte provveditorato). - Alienazione reliquati stradali: si sono alienati reliquati in Comune di:

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Comune Foglio Particella Qualità

Annicco 13 246 Bosco misto

Annicco 13 247 Bosco misto

Annicco 13 248 Incolto produttivo

Annicco 13 249 Incolto produttivo

Annicco 13 250 Incolto produttivo

Cremosano 7 595

Cremosano 7 596

Cremosano 7 597

Montodine 2 106 prato

Pandino 22 691 seminativo

Vaiano Cremasco 2 523 prato irriguo

Vaiano Cremasco 2 524 seminativo irriguo

Vaiano Cremasco 3 35 bosco misto

Vaiano Cremasco 3 37 bosco misto

Vaiano Cremasco 3 40 bosco misto

Vaiano Cremasco 3 42 bosco misto

Vaiano Cremasco 3 126 bosco misto

Vaiano Cremasco 3 333 semin irrig

Vaiano Cremasco 3 337 semin irrig

Vaiano Cremasco 3 343 semin irrig

Vaiano Cremasco 3 350 semin irrig

Vaiano Cremasco 3 363 semin irrig

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Programma 8 “Statistica e sistemi informativi”

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Attività del C.E.D.

Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini

RISULTATI ATTESI Il servizio CED sovraintende all'obiettivo di informatizzare e automatizzare le attività e i servizi dell'ente secondo il programma dell'Agenda Digitale e del Codice dell'Amministrazione Digitale. In linea generale presiede le attività connesse con l'ICT per elevare la qualità e l'attività amministrativa dei servizi all'utenza. L'ICT è una materia chiave nella sua trasversalità intorno alla quale ruotano le scelte organizzative di revisione degli apparati in chiave di economie di scala e razionalizzazione delle risorse come confermato anche dalle norme recentemente adottate in tema di organizzazione amministrativa degli enti locali.

RISULTATI ATTESI Il servizio CED sovraintende all'obiettivo di informatizzare e automatizzare le attività e i servizi dell'ente secondo il programma dell'Agenda Digitale e del Codice dell'Amministrazione Digitale. In linea generale presiede le attività connesse con l'ICT per elevare la qualità e l'attività amministrativa dei servizi all'utenza. L'ICT è una materia chiave nella sua trasversalità intorno alla quale ruotano le scelte organizzative di revisione degli apparati in chiave di economie di scala e razionalizzazione delle risorse come confermato anche dalle norme recentemente adottate in tema di organizzazione amministrativa degli enti locali.

RISULTATI CONSEGUITI

Il CED oltre a mantenere efficiente il sistema informativo e a fornire l'assistenza richiesta dai dipendenti per l'utilizzo delle procedure informatiche, nei primi mesi ha dovuto adeguare le procedure esistenti ed implementare nuove funzionalità per rispondere alle norme governative che via via si sono succedute volte a migliorare la trasparenza e l'efficacia dell'azione amministrativa. In parallelo sono state eseguite attività pianificate volte a fornire strumenti per automatizzare il lavoro di alcuni servizi in particolare: - predisposizione di un programma per inserire già in fase di spedizione del verbale gli accertamenti in contabilità finanziaria relativi alle contravvenzioni emesse dalla polizia provinciale. - avvio della costituzione di un data base, in collaborazione con il servizio statistica, per la gestione delle informazioni relative alle aggregazioni comunali e per il calcolo di indicatori di efficienza, efficacia ed economicità, che monitorati annualmente, consentono di valutare la validità dei processi aggregativi in atto. - implementazione di nuove funzionalità dell'applicativo per la gestione della formazione professionale dei dipendenti. E' stata avviata una procedura per consentire una nuova metodologia di valorizzazione dei processi dell'Ente. E' stata fornita un'assistenza più impegnativa di quella generalmente erogata al settore patrimonio per coadiuvarlo nella revisione della situazione dell'inventario dei beni mobili. Sono state apportate le modifiche alle procedure di produzione di atti amministrativi per rispondere alla riorganizzazione dell'Ente con il commissariamento prima e poi con l'insediamento del nuovo presidente e la modifica degli organi collegiali.

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Sono state avviate anche attività di formazione all'utilizzo delle tecnologie digitali per favorire i processi di informatizzazione e automazione delle attività nei servizi dell'Ente In tema di open government il C.E.D. ha collaborato con l'U.R.P allo sviluppo sul sito istituzionale dell'ente di funzionalità per pubblicare dati in formato aperto. Il CED, di concerto con il Provveditorato, ha proseguito nella riduzione del numero delle stampanti personali a disposizione di ogni settore, sulla base della loro ubicazione e del numero di copie fatte da ciascuna al fine di perseguire l'obiettivo della sostituzione con stampanti multifunzione di rete più economiche.

Obiettivi operativo n.2 Titolo:SVILUPPO E COORDINAMENTO DELL’ATTIVITA’ STATISTICA

Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI Gli Uffici Statistica delle Province fanno parte del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) istituito con Decreto Legislativo 322/89 ed avente lo scopo di disciplinare le attività di rilevazione, elaborazione, analisi, diffusione e archiviazione dei dati statistici, svolte dagli enti e dagli organismi pubblici di informazione statistica. In base alla Direttiva n. 6/2008 del Comstat “Disposizioni per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici di statistica delle Province”, gli Uffici di Statistica provinciali oltre a collaborare con l’ISTAT alle rilevazioni ufficiali (in quanto responsabili dell'acquisizione, della tutela, dell’elaborazione, della trasmissione dei dati, del rispetto dei tempi e delle modalità previste per le singole fasi delle rilevazioni comprese nel Programma Statistico Nazionale), svolgono anche funzioni di coordinamento statistico interno per le rilevazioni che interessano l'amministrazione di appartenenza; producono statistiche finalizzate all'attività istituzionale dell'ente; promuovono e sviluppano a fini statistici gli archivi gestionali e le raccolte di dati; controllano, validano ed analizzano i dati riferiti all'amministrazione di appartenenza; svolgono attività di ricerca e producono pubblicazioni statistiche (direttiva n. 1/91 del Comstat - art. 3).

In conformità con quanto stabilito dalla normativa, l’Ufficio Statistica della Provincia di Cremona:

− raccoglie, elabora e pubblica in un compendio statistico i dati sulla popolazione residente nei comuni della provincia di Cremona, a supporto delle attività di programmazione, dei progetti di intervento e delle iniziative dell'Ente;

− pubblica sul sito internet provinciale dati di interesse socio-economico a supporto degli attori economici del territorio;

− collabora con i settori che lo richiedono all’acquisizione dei dati ed alla loro elaborazione. Quest’anno proseguirà la collaborazione con il Servizio Turismo per la realizzazione della pubblicazione statistica sui flussi turistici e le consistenze alberghiere, che saranno integrati anche con i dati dei visitatori dei musei del sistema museale provinciale, raccolti in collaborazione con il servizio Distretto culturale ; con il settore URP e servizi interni per l’aggiornamento del Censimento degli archivi amministrativi provinciali, propedeutico alla realizzazione del Documento Organizzativo sulla Sicurezza; con i Servizi Sociali per la realizzazione della pubblicazione sugli stranieri residenti in provincia di Cremona, che implementa sia l’osservatorio provinciale sull’immigrazione che quello regionale sulla multietnicità e con il Servizio Istruzione e Formazione Professionale per la realizzazione del rapporto statistico sugli studenti iscritti alle università provinciali.

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I dati acquisiti sono ordinati in programmi informatici che consentono di trasmettere precise elaborazioni a cittadini, enti ed organizzazioni che ne facciano richiesta, oltre ad essere pubblicati sul sito internet della Provincia di Cremona sotto forma di tabelle o di pubblicazioni commentate. L’Ufficio Statistica svolge anche attività di supporto ai Comuni, mettendo a disposizione, quando possibile, i dati disaggregati a livello comunale. Inoltre per facilitare i comuni che dovranno gestire obbligatoriamente in forma associata anche i “servizi in materia statistica” si provvederà a formulare una proposta per la costituzione di un ufficio di statistica associato che abbia come ufficio di coordinamento l’Ufficio Statistica della Provincia. Sempre nell’ottica di dare supporto ai comuni relativamente alle problematiche derivanti dalla gestione associata delle varie funzioni, l’ufficio statistica fornirà ai comuni alcuni indicatori per verificare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle funzioni erogate. Quest’anno l’ufficio ha inteso collaborazione anche con i CUSPI (Coordinamento Uffici Statistica delle Province) e con l’ISTAT per la costruzione di indicatori provinciali del Benessere Equo e Sostenibile (BES delle province). Si sottolinea l’importanza di questo progetto che vede le Province agire in un’ottica di sistema, sia per valorizzare la funzione statistica all’interno dell’ente che per valorizzare il patrimonio di conoscenze e professionalità di cui le Province dispongono e che possono essere messe al servizio del governo di area vasta.

RISULTATI CONSEGUITI

Nell’anno 2014 l’Ufficio Statistica ha svolto le seguenti attività: realizzazione del compendio statistico sulla popolazione residente nei comuni della provincia di Cremona al 31/12/2012 (ultimi dati ISTAT disponibili) e sua pubblicazione sul sito internet provinciale il 24 gennaio; pubblicazione ed aggiornamento sul sito internet provinciale di 180 tabelle contenenti vari dati di interesse socio-economico a supporto degli attori economici del territorio; realizzazione del compendio statistico sul turismo in provincia di Cremona aggiornato all’anno 2013, con la pubblicazione dei dati provvisori ISTAT dei flussi turistici e delle consistenze alberghiere; dei dati dei visitatori dei musei del Sistema museale provinciale, raccolti con rilevazione diretta presso i musei ed elaborati a livello mensile; dei dati relativi agli utenti dei quattro IAT provinciali e dei dati sugli accessi al portale web del turismo. La pubblicazione è stata presentata agli operatori turistici, alle associazioni di categoria e alla stampa il 20 giugno in un incontro presso la CCIAA dal titolo “Dall'analisi dei flussi alle reti territoriali: iniziative per lo sviluppo del turismo” e pubblicata sul sito internet provinciale alla stessa data. I dati relativi ai visitatori dei musei del sistema museale provinciale dell’anno 2013 e quelli relativi agli utenti dei 4 uffici IAT provinciali sono stati richiesti direttamente ai musei e ai 4 uffici IAT all’inizio di gennaio. Nel frattempo è stato predisposto un programma per l’elaborazione dei dati, che è stata conclusa nel mese di marzo. I dati commentati sono stati letti e validati dal dirigente e dai referenti del Distretto culturale nel mese di maggio e pubblicati nel “Rapporto statistico sul turismo – anno 2013” nel mese di giugno, dopo essere stati presentai nell’incontro di presentazione presso la CCIAA. Collaborazione con l’ufficio IAT di Cremona per la revisione del questionario sulle caratteristiche dell’utenza degli uffici IAT provinciali. Realizzazione di un nuovo questionario per il monitoraggio dell’utenza e di un questionario emoticons per misurare il grado di soddisfazione dei servizi ricevuti. Collaborazione con il CED per lo sviluppo di un nuovo strumento informatico più veloce ed appropriato, per l’inserimento dei dati dei 4 IAT provinciali, la cui elaborazione è comunque curata dall’ufficio statistica;

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realizzazione del rapporto statistico sugli studenti iscritti e laureati nelle università provinciali nell’anno accademico 2013-2014, pubblicato sul sito internet provinciale il 31 luglio. In questi 12 mesi gli accessi alle pagine statistiche sono stati 10.113, i file scaricati 52.542 e le richieste evase 26. Per quanto riguarda l’attività di supporto ai Comuni per le problematiche legate alla gestione associata delle funzioni, in questo periodo sono stati estrapolati alcuni dati dei bilanci comunali dell’anno 2012, precisamente gli impegni di spesa per funzione, e sono stati calcolati gli indicatori delle “spese pro capite per funzione” di tutti i comuni; dati che sono stati utilizzati dal dirigente per la stesura di relazioni sulle dinamiche aggregative in corso. L’ufficio ha inoltre collaborato con il CUSPI (Coordinamento Uffici Statistica delle Province) e l’ISTAT per la realizzazione del progetto sperimentale “BES delle province”, che consiste nella messa a punto di indicatori significativi del Benessere Equo e Sostenibile a livello provinciale. A tal proposito sono state rispettate le scadenze imposte dal gruppo di lavoro del CUSPI-ISTAT sia per la stesura della tassonomia delle funzioni provinciali, consegnata il 27 marzo, che per il controllo, la realizzazione dei grafici e il commento agli indicatori generici calcolati dall’ISTAT per ognuna delle 11 dimensioni individuate. I dati, i grafici di confronto con i dati nazionali e regionali ed i commenti relativi agli indicatori della propria provincia sono stati riportati in opuscoletti pubblicati con il contributo dell’UPI. Per la sua realizzazione l’ufficio ha partecipato ad una riunione via web con ISTAT e CUSPI il 26 febbraio e ad un incontro il 26 marzo con i referenti dell’ISTAT regionale e le altre due province lombarde aderenti al progetto. Le pubblicazioni sono state presentate e distribuite alle province aderenti durante l’Assemblea del CUSPI organizzata a Roma il 15 luglio e pubblicate sul sito dedicato al “BES delle province” http://www.besdelleprovince.it/. A livello locale i risultati del BES della Provincia di Cremona sono stati presentati il 21 ottobre in occasione della Giornata Italiana della statistica, in un convegno organizzato in collaborazione con l’ISTAT, dal titolo “la statistica nelle province e nei comuni per le analisi e le decisioni di policy del territorio: un patrimonio essenziale per il futuro dell’area vasta”. Al convegno hanno partecipato l'ufficio territoriale ISTAT per la Lombardia Eupolis - Regione Lombardia il Sindaco di Piadena rappresentante ANCI per i piccoli comuni. Il volumetto sul BES della Provincia di Cremona e gli atti del convegno sono stati pubblicati sul sito della Provincia. Terminata questa prima fase del progetto legata al calcolo degli indicatori generici si è passati alla seconda fase caratterizzata dal calcolo di indicatori specifici, basati cioè su dati disponibili nei settori dei nostri enti. Sono dunque stati chiesti al settore Lavoro, formazione politiche sociali i dati per il calcolo di indicatori nel campo dell’istruzione, della formazione professionale e del collocamento disabili; al distretto culturale alcuni dati relativi alle biblioteche ed al settore agricoltura e ambiente alcuni dati dati sui corsi di educazione ambientale.

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Programma 09 Assistenza tecnico amministrativa agli enti locali

Obiettivo operativo 1 Titolo: GESTIONE ASSOCIATA DELLE FUNZIONI E DEI SERVIZI COMUN ALI Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

Il riacutizzarsi di un'intensa discussione sia politica che a livello dei media sulla necessità del rinnovarsi dell'architettura istituzionale e la situazione socioeconomica profondamente mutata, hanno portato ad una accelerazione anche a livello di produzione normativa di una serie di disposizioni che, a partire dal DL 78/2010 fino alla L. 135/2012 e s.m.i., sono state volte a provocare forti mutazioni sulla gestione degli enti locali, incidendo fortemente sui sistemi e sulle modalità di erogazione dei servizi ai cittadini. L’art. 19 della L. 135/2012 ha fornito un nuovo elenco delle funzioni fondamentali che i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti devono obbligatoriamente esercitare in forma associata ed il calendario delle scadenze, con il termine ultimo fissato nel 1° gennaio 2014, è stato ulteriormente posticipato al 31 dicembre 2014. A fronte della necessità di proseguire l’intenso lavoro richiesto ai Comuni e comprendendo la complessità della sua realizzazione, manifestando in modo pieno il ruolo di ente di coordinamento affidatole, anche in forza della collaborazione con Regione Lombardia, ANCI, CCIAA e Prefettura, la Provincia ha inteso proseguire con forza i propri intenti di supporto, assistenza e consulenza ai Comuni, proponendosi la realizzazione di intenti che hanno portato al conseguimento di risultati significativi, di seguito riportati.

RISULTATI CONSEGUITI Controllo delle funzioni e dei servizi che i Comuni andranno a implementare. La legge ha previsto una gradualità nella realizzazione della gestione associata delle funzioni e una differenziazione nelle scelte che possono operare i Comuni obbligati a tale gestione (convenzione o unione di comuni). È anche prevista la facoltà per i Comuni sopra i 5.000 abitanti di aderire al processo. La Provincia ha proseguito nella propria attività di affiancamento grazie anche ad un’attenta e puntuale attività di monitoraggio dei processi aggregativi avviati, garantendo l’apporto delle proprie competenze tecniche e cercando di favorire la costituzione di gestioni associate durature e strutturate. Le varie ricognizioni sono state possibili grazie agli incontri effettuati direttamente con i Comuni nonché ai costanti e ripetuti contatti telefonici con gli uffici preposti. Gli esiti dei riscontri sono confluiti anche in apposite relazioni di inizio, metà e fine anno (prot. n. 23884/2014, n. 89071/2014 e n. 145865/2014), accompagnate da specifiche tavole esplicative aggiornate. Dai riscontri effettuati, sovrapposti alle informazioni in possesso della Prefettura, è emerso che l'84% dei Comuni in obbligo di associazione ha ottemperato alla scadenza del 31/12. Attività di studio e di approfondimento Per garantire un’adeguata assistenza tecnico-amministrativa ed un’attività di affiancamento efficace, sono necessari continui aggiornamenti e approfondimenti della materia. Gli uffici hanno proseguito con lo studio e l’interpretazione della norma, anche attraverso la partecipazione a convegni e seminari sulle tematiche oggetto di questo importante processo innovativo o comunque strettamente connesse ad esso: tra gli altri il 31/01 a Crema in ordine allo sportello telematico geografico sovracomunale per l’edilizia e le attività produttive; il 28/03 a Monza per il corso organizzato da Ancitel Lombardia sulla cooperazione intercomunale ed i servizi pubblici locali; il

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14/05 presso la sede territoriale di Regione Lombardia a Cremona per una sessione formativa in materia di AUA e SUAP; il 23/06 e 28/07 con Legautonomie in relazione al percorso sul tema del bilancio armonizzato per i Comuni; il 26/06 sempre presso lo STER di Cremona per il convegno formativo di approfondimento per i Comuni sul welfare; il 14/10 a Milano per il corso di formazione di Caldarini&Associati sul tema “Unioni, Fusioni, Convenzioni, Gestioni Associate di funzioni alla luce della Legge Delrio – Come gestire gli aspetti amministrativi, organizzativi, contabili per organizzare operativamente un processo di accorpamento di servizi”; il 26/11 nel corso di RisorseComuni (edizione 2014) a Milano per i convegni “Piccoli Comuni tra riforme istituzionali e riordino territoriale” e “L'organizzazione dei sistemi ICT a supporto delle gestioni associate”; Le dinamiche e le criticità emerse durante il percorso sono state oggetto anche di ulteriori condivisioni al Tavolo tecnico istituito presso la Prefettura (che vede coinvolti anche Regione Lombardia, CCIAA, Consulte territoriali dei Sindaci, ANCI e Legautonomie), nonché al Tavolo tecnico dei Segretari comunali.

Tavolo di confronto con i Segretari Comunali La figura del Segretario Comunale è disciplinata dalla Parte I, Titolo IV, Capo II del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali). Egli ha con il Comune un rapporto di servizio ma non un rapporto di lavoro dipendente, che intercorre invece con lo Stato attraverso il Ministero dell’Interno. E’ quindi un'importante figura di garanzia e di rapporto con l'istituzione centrale, inoltre svolge il ruolo di direzione del personale laddove non sia prevista la figura del direttore. Anche per effetto delle disposizioni normative, tra queste il D.L. 174/2012, il Segretario diviene un organo amministrativo di riferimento, tanto più prezioso in ragione del nuovo assetto evolutivo dei Comuni, in particolare di quelli di piccole dimensioni, le cui aggregazioni richiedono conoscenza normativa ma anche capacità direttiva e gestionale. Per questi motivi fin dall’inizio è stata individuata l'opportunità di costituire, con la collaborazione dei Segretari che operano in provincia, un Tavolo di lavoro che potesse accompagnare i percorsi aggregativi. Durante l’anno il Tavolo ha affrontato varie tematiche di grande interesse per i Comuni: a partire dalla proroga dei termini di gestione associata definita con la legge di stabilità per il 2014, alle disposizioni in materia di unioni e fusioni contenute nella riforma Delrio (L. 56/2014) nonché ad aspetti e criticità connesse al Patto di stabilità, al rapporto tra i bilanci delle Unioni ed i bilanci dei Comuni che afferiscono alle Unioni stesse, ai vincoli di spesa ed ai limiti della capacità mutuataria per le opere pubbliche, alla capacità impositiva dell’Unione.

Definizione territoriale delle AFI Il processo aggregativo parte da un presupposto di coesione territoriale che non può prescindere da un disegno geografico coerente che definisca fisicamente gli ambiti aggregativi. Questo processo, già iniziato da tempo, richiede ancora un intenso lavoro per arrivare ad un assetto definitivo che consenta di coniugare le aggregazioni amministrative con i sistemi infrastrutturali ed i servizi di larga scala. Gli uffici hanno continuato a monitorare le sinergie aggregative in relazione alla proposta delle AFI che avrebbero potuto subire ulteriori variazioni in base alle eventuali modifiche di legge ad opera di Regione Lombardia, all’evoluzione dei processi aggregativi e in base ad altre eventuali pianificazioni che potessero interferire con l'esercizio delle funzioni fondamentali da parte dei comuni (ad esempio le Centrali Uniche di Committenza ai sensi art. 33 Codice contratti pubblici e s.m.i.). L’attività è stata svolta utilizzando vari canali, come i contatti diretti con i Comuni, gli atti adottati dagli stessi, le riunioni territoriali e i momenti di condivisione generali. Sono state realizzate varie elaborazioni sia cartografiche che documentali per fornire gli opportuni strumenti di supporto alle decisioni.

Dalle Convenzioni alle Unioni Il territorio ha ottemperato ai termini della prima scadenza normativa per le gestioni associate (01.01.2013), ricorrendo complessivamente allo strumento della convenzione. Da quest’ultima,

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seppur individuata inizialmente come soluzione più facile, derivano scelte di forte impatto sull’organizzazione degli enti coinvolti, ed in particolare sul rapporto di lavoro del personale e sulla realizzazione ed operatività degli Uffici Unici. La difficoltà della gestione tramite uno strumento “leggero” come la convenzione delle funzioni fondamentali più complesse, ha sollecitato a fare una forte riflessione ed a spingere i Comuni verso la riorganizzazione tramite la creazione di nuove Unioni o l’ampliamento delle esistenti. A tal fine si è proceduto con una più approfondita definizione dello strumento dell’Unione, declinato nell’applicazione delle varie funzioni. È stata realizzata la documentazione funzionale alla definizione dell’atto costitutivo e dello statuto dell’unione e la stessa è stata condivisa dal tavolo tecnico dei Segretari comunali nella riunione del 16/04. È stata, altresì, predisposta la documentazione funzionale alla definizione ed organizzazione degli Uffici Unici (prot. n. 76170/2014). Sono stati approfonditi ed interpretati in seno al Tavolo dei Segretari i contenuti del ddl Delrio (L. 56/2014) sulla disciplina di tale strumento che hanno apportato, tra le altre, le seguenti novità: è stata prevista l’abolizione dell’unione per l’esercizio facoltativo di tutte le funzioni e servizi comunali; restano ferme le altre due tipologie di unione, quella per l’esercizio facoltativo di specifiche funzioni e quello per l’esercizio obbligatorio delle funzioni fondamentali. È stata modificata l’organizzazione dell’ente: viene demandata la definizione del numero dei componenti il Consiglio allo Statuto dell’Unione; é introdotta la figura del Segretario dell’Unione, scelto tra i Segretari dei Comuni associati, senza che ciò comporti l’erogazione di ulteriori indennità e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; il limite demografico minimo delle unioni e delle convenzioni è fissato in 10.000 abitanti, salvi il diverso limite demografico ed eventuali deroghe in ragione di particolari condizioni territoriali individuate dalla Regione; tale limite non si applica alla unioni di comuni già costituite (Regione Lombardia si era già espressa con L.R. 28/11/2011, n. 22 con il limite di 5.000 abitanti o del quadruplo del Comune più piccolo); possono essere svolte dalle unioni di comuni in forma associata, anche per i comuni che le costituiscono, le seguenti attività: funzioni di responsabile anticorruzione, funzioni di responsabile per la trasparenza, funzioni dell’organo di revisione, funzioni di competenza dell’organo di valutazione e di controllo di gestione; il presidente dell’unione di comuni, ove previsto dallo Statuto, svolge le funzioni attribuite al sindaco dalla L. 65/1986 nel territorio dei comuni che hanno conferito all’unione la funzione fondamentale della polizia municipale; se i comuni conferiscono la funzione della Protezione Civile all’unione, a quest’ultima spettano l’approvazione e l’aggiornamento dei piani di emergenza, mentre i sindaci restano titolari delle funzioni di cui all’art. 15, comma 3, della L. 225/1992; le Regioni, nella definizione del patto di stabilità verticale, possono individuare idonee misure volte ad incentivare le unioni e le fusioni di comuni, fermo restando l’obiettivo di finanza pubblica attribuito alla medesima regione. Tali aspetti sono stati oggetto di approfondimento e condivisione nel corso dell’incontro rivolto a tutti i Comuni della provincia, realizzatosi a Cremona il 15/07. Una particolare attenzione è stata rivolta anche ai Comuni non in obbligo di aggregazione, individuabili come poli attrattori territoriali in particolare per i principali servizi. In quest’ottica nel mese di giugno è stato approvato un apposito Protocollo d’Intesa tra la Provincia ed il Comune di Crema finalizzato allo sviluppo di azioni per favorire appunto i processi aggregativi nell’area cremasca.

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Individuazione di indicatori di efficienza ed economicità Per fornire ai Comuni uno strumento utile a valutare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità derivante dalla gestione associata delle funzioni fondamentali, l’ufficio statistica, ha costruito insieme al CED un data base da utilizzare sia per la gestione delle informazioni relative alle aggregazioni comunali, sia per il calcolo di indicatori di efficienza, efficacia ed economicità, che, monitorati annualmente, potrebbero essere utilizzati nella valutazione dei processi aggregativi in atto. Il data base è stato realizzato dal CED nei primi mesi 6 dell’anno. Nello stesso periodo gli uffici hanno collaborato fornendo indicazioni sulle elaborazioni necessarie a sostenere l’attività dei Comuni. Le informazioni e i dati in esso contenuti sono stai aggiornati con i dati forniti direttamente dai Comuni, relativamente alle convenzioni firmate per le funzioni da gestire in forma associata; con gli ultimi dati statistici disponibili sui siti internet di ISTAT, ARPA, MINISTERO DELL’INTERNO per la popolazione, i bilanci comunali, i dipendenti comunali e la raccolta differenziata dei rifiuti; con i dati presenti nelle banche dati provinciali per i dati degli studenti iscritti nelle scuole provinciali e la protezione civile. Coordinamento degli uffici Statistica comunali in relazione alla funzione l-bis (legge stabilità 2013) Gli obblighi di legge in materia di gestione associata di funzioni e servizi comunali, hanno subito nel tempo varie modifiche ed integrazioni. In particolare con il D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135 è stato individuato un nuovo ed accurato elenco delle funzioni fondamentali dei Comuni. Tra queste, con le disposizioni della L. 24 dicembre 2012, n. 228 - Legge di stabilità 2013 - (art. 1, comma 305), sono stati successivamente annoverati anche i “servizi in materia statistica”. Il legislatore non ha fornito ulteriori indicazioni circa l'obbligatorietà di gestione associata o meno anche di tale funzione. L''interpretazione più plausibile, peraltro condivisa anche da Regione Lombardia, dall’ISTAT e dall'USCI (Unione Statistica Comuni Italiani), pare riportare agli obblighi di aggregazione anche la statistica. Tali condizioni non rappresentano peraltro una completa novità. Già con le disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 322 del 1989 “Norme sul Sistema Statistico Nazionale e sulla riorganizzazione dell’Istituto Nazionale di Statistica”, veniva stabilita per tutti gli enti l’obbligatorietà di istituire uffici di statistica, anche in forma associata o consortile (art. 3 – comma 3) e, con successiva circolare n. 3/SISTAN del 1999 “Costituzione dell’Ufficio Statistica in forma associata”, l’ISTAT proponeva la possibilità di organizzare l’ufficio statistica in forma associata attraverso intese tra Comuni e altri Enti locali, come le Province. Negli ultimi anni il carico di lavoro degli uffici anagrafe comunali, è stato appesantito dal susseguirsi, a livello nazionale, di importanti novità in campo statistico quali: l’avvio della sperimentazione del censimento permanente; la costituzione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente e la sua qualificazione come banca dati di interesse nazionale; la costituzione dell’Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici, utilizzato nel recente censimento della Popolazione e abitazioni. Considerate queste novità, la Provincia, tramite l'Ufficio statistica, potrebbe supportare i Comuni nello svolgimento delle attività tipicamente produttrici di informazione statistica ufficiale (es. realizzazione di annuari statistici e compilazione di riepiloghi statistici per ISTAT o altri enti), mantenendo in capo ai Comuni solo le attività legate ai procedimenti demografici. In questo contesto si potrebbe anche inserire l'attività dei CST, in quanto strutture dotate di strumenti informatici in grado di gestire i dati presi dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione residente elaborandoli per gli enti richiedenti (es. ISTAT, Regione ecc.), in modo da evitare ai Comuni il carico di lavoro statistico derivante dalla compilazione periodica di statistiche ufficiali e non. Verrà quindi proposto ai comuni un supporto attraverso il coordinamento di queste attività statistiche. Alla fine dell’anno 2013 era stato approntato uno schema di protocollo d’intesa per il “supporto e il coordinamento della funzione statistica”, che è stato rivisto all’inizio del 2014, anche in seguito alla legge 56/2014 sulle funzioni delle nuove province. E’ stata inviata ad alcuni Comuni che ne hanno

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fatto richiesta la bozza della convenzione sulla gestione associata della funzione statistica e sono state recuperate dai Comuni ed analizzate, le convenzioni approvate per la gestione associata di questa funzione. L’11 settembre durante un incontro della Provincia con i Comuni è stata ricordata la proposta della Provincia per il supporto e il coordinamento della funzione statistica. Il 21 ottobre, in occasione del convegno di presentazione del progetto “BES delle Province”, in cui ha partecipato anche l’ISTAT, è stata posta all’attenzione del dirigente dell’ISTAT regionale la bozza di convenzione proposta ai Comuni, per avere un parere tecnico anche a livello di ISTAT nazionale. Il 3 dicembre, in seguito alle elezioni provinciali che hanno portato al rinnovamento dei vertici politici, è stata discussa in un tavolo tematico di consiglieri provinciali la proposta dell’ufficio statistica, a cui ha fatto seguito l’approvazione del testo del protocollo d’intesa con Delibera del Presidente n. 41 del 10/12/2014. Il 9 dicembre è stata inviata ai Comuni una comunicazione del Presidente (prot. 138577), in cui sono ricordate le proposte di collaborazione della Provincia, sia per la funzione statistica che per la funzione di stazione appaltante. A seguito di queste comunicazioni a fine anno hanno approvato di firmare il protocollo d’intesa con la Provincia, per il “supporto e il coordinamento della funzione statistica” 2 comuni e 4 unioni di comuni . Il 17/12 è stata inviata anche una nota informativa a STAT, Eupolis- Lombardia e Cuspi per descrivere il progetto e la dotazione organica a supporto dell’Ufficio Statistica di Coordinamento. Piano di formazione per i funzionari comunali delle aggregazioni di Comuni L’organizzazione e la gestione del personale sono tra gli aspetti più attuali e problematici che i Comuni sono chiamati ad affrontare per garantire l’operatività ed il funzionamento delle aggregazioni avviate e, soprattutto, per affrontare la gestione in forma associata delle funzioni, con particolare riferimento alla funzione a) art. 19 L. 135/2012 “organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo”. Tali aspetti diventano ancora più significativi con il mutare di norme e disposizioni sulla gestione delle varie attività comunali. A questo proposito la Provincia si è resa disponibile ed ha offerto la propria collaborazione per addivenire alla realizzazione di specifici momenti formativi principalmente rivolti ai funzionari comunali. Tale collaborazione si è potuta attuare anche grazie ad una sinergia trasversale tra i settori provinciali. Presso la sede territoriale di Regione Lombardia sono stati realizzati momenti formativi in particolare sul tema degli SUAP (Sportelli Unici Attività Produttive) e delle novità in termini di AUA (Autorizzazione Unica Ambientale). Nel corso degli incontri del tavolo tecnico, i Segretari comunali hanno avanzato una richiesta di supporto in termini di formazione sui temi “anticorruzione e trasparenza”, che è stata evasa in corso d’anno attraverso la realizzazione, nei mesi di marzo ed aprile, di specifici incontri formativi nelle aree casalasca, cremonese e cremasca. Le intese con Legautonomie sono maturate nella realizzazione del corso sull’armonizzazione dei sistemi contabili. Consulte territoriali dei Sindaci Attraverso l’attività di coordinamento e di supporto alle quattro Consulte territoriali dei Sindaci (Cremasca, Soresinese, Cremonese e Casalasca), si è potuto continuare a garantire un filo diretto con i Sindaci su varie tematiche di loro interesse, ivi compresa la complessa partita delle gestioni associate. A seguito delle consultazioni elettorali del maggio 2014, l’attività delle Consulte è stata sospesa.

Obiettivo operativo 2 Titolo: CENTRO SERVIZI TERRITORIALE

Dirigente Responsabile Dr.ssa Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

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I Centri Servizi Territoriali sono strutture di aggregazione studiate per risolvere non solo i problemi dei piccoli Comuni, termine con cui di solito si intendono i Comuni con meno di 5000 abitanti ma, di tutte quelle realtà medio piccole che si trovano ogni giorno a dover affrontare esigenze di: > Scarsità di risorse finanziarie, che non permettono il raggiungimento di economie di scala, e

che sono pressate dal patto di stabilità interno; > Carenza di personale, e quindi di conoscenze e competenze necessarie a compiere scelte di

mercato adeguate; > Mancanza di infrastrutture, con particolare riferimento alla connettività. Di fronte a queste difficoltà il pericolo maggiore è quello di un divario digitale territoriale tra le realtà che sono in grado di investire con competenza nell'innovazione tecnologica delle infrastrutture e dei processi, offrendo servizi migliori ai propri cittadini e garantendo le condizioni adeguate per uno sviluppo economico del proprio territorio, e quelle che invece non possono permetterselo. Proprio per evitare questo pericolo di un digital divide sempre più imminente, per affiancare efficacemente il processo aggregativo dei piccoli comuni fornendo loro uno strumento reale e facilmente utilizzabile, si è previsto di mettere a punto un progetto che consenta di implementare ed aggiornare il CST della provincia rendendolo adeguato alle rinnovate esigenze ed, in particolare allo sforzo che il territorio è chiamato a compiere con il processo riformativo richiesto dalla sopravvenuta normativa.

I compiti del CST sono esemplificativamente: > Erogazione dei servizi infrastrutturali agli Enti Locali associati; > Erogazione dei servizi applicativi in modalità interattiva per gli Enti Locali associati; > Diffusione e riuso delle soluzioni; > Garantire la necessaria circolazione dei flussi documentazione tra i CST e gli Enti Locali

associati e le altre P.A.; > Definizione della policy e adeguamento agli standard di sicurezza; > Supporto all'utenza (amministrazioni ed utenti finali); Attraverso il Centro Servizi Territoriale i Comuni hanno la possibilità di dotarsi di strumenti adeguati per gestire in forma associata tutte le funzioni fondamentali. Nel corso del 2013 è stato approvato il Protocollo d’Intesa che affida alla Provincia il ruolo di coordinamento del CST. Per il 2014 è stato previsto il proseguimento della condivisione di tale intesa anche con nuovi Comuni aderenti, procedendo contestualmente con un’attenta e puntuale attività di accompagnamento e di assistenza, finalizzati ad un efficace funzionamento del Centro stesso.

RISULTATI CONSEGUITI A partire dalla fine del 2013 è stata formalizzato l’avvio del CST, appoggiato alla società che fa capo a Consorzio.IT, e partecipato, tramite Padania Acque, da tutti i Comuni. Buona parte dei Comuni del territorio ha proseguito nell’adesione al Protocollo d’Intesa che conferisce alla Provincia il coordinamento e la governance del progetto. Il 17/04 si è insediato il Comitato tecnico con il compito di indirizzare le scelte di programmazione e di rispondere alle esigenze delle domande espresse dai Comuni, secondo la seguente articolazione:

realizzazione degli investimenti per la crescita e lo sviluppo dell’informatizzazione dei Comuni; attivazione delle risorse economico finanziarie attualmente impiegate dai Comuni ai fini dell’innovazione e del supporto dell’intero assetto dei servizi; riduzione della spesa globale attraverso il conseguimento di effettive economie di scala e riduzione della spesa per i servizi ICT dei singoli Comuni che stipulano con il Centro il contratto per la prestazione di servizi;

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apporto qualitativo nella resa dei servizi e nell’immagine dei Comuni presso l’utenza, attraverso un’offerta di servizio che contempli standard progressivi di progettazione e consulenza per i sistemi comunali; grado e livello ottimale di risposta per l’intero settore dell’ICT della domanda di servizio espressa dai Comuni e modulazione dell’offerta secondo livelli di servizio e conseguenti stadi di fabbisogno dei Comuni; verifica periodica degli standard qualitativi dell’offerta; diffusione delle analisi sui risultati della gestione e programmazione dello sviluppo in relazione agli obiettivi innovativi da conseguire a mezzo del confronto con i Comuni e con l’utenza; costante collegamento con i rappresentanti territoriali dei Comuni a fini di interazione reciproca e di continuità del monitoraggio della diffusione e qualità dei servizi.

Il 9 luglio è stato riconvocato il Comitato tecnico; alla riunione sono stati invitati i componenti, nell’assetto originario, oltre alle attuali rappresentanze dei Comuni di riferimento delle aree della Provincia (Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina). In tale sede è stato ribadita la necessità, sempre più pregnante, di armonizzare il linguaggio informatico e di utilizzare modelli uniformi nelle varie aree del territorio. Tali esigenze diventano ancora più significative in considerazione della possibilità che le attuali aggregazioni debbano confluire in futuro in assetti più grandi. Il gruppo di lavoro ha condiviso l'intento di procedere con un'attività concreta ed operativa. Sono stati previsti incontri informativi e di approfondimento con le aggregazioni di Comuni ad oggi avviate. Consorzio.IT ha inteso procedere con riunioni parallele per gli amministratori, da una parte, e per gli operatori /tecnici, dall'altra, al fine di garantire una divulgazione uniforme delle informazioni. Nel contempo l'attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei Comuni ha dato i suoi frutti attraverso il dispiegamento di servizi a favore di Comuni che fino ad ora non ne avevano usufruito. Il 20% dei Comuni dell'area cremonese-casalasca ha attivato almeno un servizio presso Consorzio.IT ed altre offerte sono ancora in fase di valutazione.

Obiettivo operativo 3 Titolo: STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

Dirigente Responsabile Dr.ssa Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

La programmazione negoziata è definita dalla legge n. 662/1996, articolo 2, comma 203, lettera a), come regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l’attuazione di interventi diversi, riferiti ad un’unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza, nell’ambito delle regioni o degli enti locali territoriali, Province e Comuni. La programmazione negoziata è quindi quello strumento che fa confluire in modo sinergico le energie di vari soggetti interessati per perseguire un fine di interesse comune, ovvero per trovare soluzioni concordate che tengano conto delle varie esigenze dei soggetti interessati. A monte degli strumenti specifici previsti nella citata legge è largamente utilizzato anche il Protocollo d’Intesa o di Intenti, strumento costruito per esprimere una comune volontà politica, nel caso di enti pubblici, che potrà essere successivamente resa operativa attraverso la definizione di altri strumenti di programmazione negoziata di cui alla norma precedentemente citata.

La programmazione negoziata prevede, per raggiungere il suo assetto finale, numerosi passaggi intermedi e numerose fasi di negoziazione a vari livelli che definiscono le varie fasi del processo. Tali passaggi vengono definiti in atti che contengono gli accordi che i Comuni definiscono e che costituiscono le pietre miliari del percorso. La Provincia ha inteso seguire le fasi inerenti la stipula delle convenzioni e degli atti che necessitano di un coordinamento e di un

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supporto, per esempio, per interventi con ricaduta sul territorio (v. ampliamento impianti di stoccaggio Stogit) oppure per l’accesso a fonti di finanziamento regionali e/o europee.

RISULTATI CONSEGUITI

Nell’ambito del percorso per l’avvio ed il funzionamento del CST, come già precedentemente esposto, si è addivenuti alla formalizzazione di nuove adesioni da parte dei Comuni del territorio attraverso la sottoscrizione di apposito Protocollo d’Intesa con la Provincia (tra questi il 21/01 con il Comune di Castelleone, il 25/03 con il Comune di Fiesco, il 31/03 con l’Unione Lombarda Soresinese costituita dai Comuni di Azzanello, Casalmorano, Genivolta). È proseguita l’attività di coordinamento e di supporto per gli atti funzionali all’iter per l’ampliamento degli impianti di stoccaggio “Sergnano stoccaggio” e “Ripalta stoccaggio”. Entro fine 2013 si erano conclusi gli accordi per la definizione della convenzione per l’ampliamento dell’impianto di Sergnano ed in data 21/01 è stata sottoscritta apposita convenzione con la Stogit – Stoccaggi Gas Italia S.p.A.. Nell’ambito del complesso processo delle gestioni associate di funzioni e servizi comunali, al fine di coinvolgere anche i Comuni non obbligati dalla legge, ma individuabili come poli attrattori territoriali in particolare per i principali servizi, in data 30/06 è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa con il Comune di Crema che si pone come punto di riferimento per una vasta aerea, appunto quella cremasca. A seguito di un percorso iniziato da tempo, in data 19/03 si è giunti alla sottoscrizione del patto di costituzione di Associazione Temporanea di Scopo (ATS) per la promozione, ideazione, progettazione e realizzazione di iniziative e attività finalizzate alla valorizzazione del Sistema istituzionale, economico e sociale della Provincia di Cremona in vista della Esposizione Universale Expo 2015.

Obiettivo operativo 4 Titolo: Garantire l’attività di l'assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali ricompresi

nel territorio provinciale. RESPONSABILE AVV. RINALDA BELLOTTI FINO AL 11/06/2014 – AVV. MASSIMO PLACCHI DAL 12/06/2014.

RISULTATI ATTESI -assicurare ai comuni della provincia un supporto specialistico in materia di gare, sia in forma sostitutiva sia in forma consulenziale.

RISULTATI CONSEGUITI Prosegue l’attività della Provincia in quanto stazione appaltante per gli ambiti aggregati Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. Dopo la formalizzazione della delega da parte dei Comuni nel 2013, attraverso l’approvazione da parte dei consigli comunali di apposita convenzione, la definizione dei rapporti finanziari e l’indizione della gara per l’affidamento del servizio di supporto, di cui la Provincia si avvarrà per lo svolgimento delle funzioni delegate dai Comuni, si è entrati nel vivo dell’attività. Nel mese di marzo 2013 è stato aggiudicato il servizio di supporto allo studio Fracasso srl. , avviando quindi il lungo lavoro per la predisposizione della documentazione che verrà posta a base della gara d’ambito. Successivamente si è proceduto alla convocazione dei Comuni “pre_Letta” e di quelli classificati “post_Letta” ed alla formale richiesta ai medesimi dei dati ed informazioni occorrenti per la predisposizione della gara d’ambito e alla gestione informatica del conseguente flusso documentale, tutt’ora in corso..Parallelamente, con la comunicazione dell’avvio del procedimento ai gestori, è stato avviato il decorso dei termini stabiliti dal DM n. 226 del 12-11-2011 e s.m.i. per la ricezione dei dati di cui all’art. 4 comma 1

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del DM suddetto. A seguito dei dati e delle informazioni pervenute , nei mesi di ottobre e dicembre si sono già svolti due tavoli tre tavoli tecnici con gli attuali gestori dei Comuni “pre_Letta” finalizzati alla definizione concordata del valore di rimborso degli impianti loro spettante. Nel frattempo il dl 91/14 è intervenuto con una proroga a settembre 2015 del termine di pubblicazione del bando della gara d’ambito. Inoltre, sulla base delle novità normative introdotte dalla L. 9/2014 si è proceduto alla richiesta ai gestori di erogazione a titolo di anticipo dell’importo equivalente al corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara. Successivamente all’introito delle somme richieste si è potuto dare avvio alle operazioni contabili necessarie per rimborsare ai Comuni le somme da questi già versate alla Provincia per permettere l’avvio delle attività alla medesima delegate (i relativi pagamenti sono stati effettuati all’inizio del 2015 ).

A seguito della modifica all’art. 33 del D.Lgs 163/06, operata dall’art 9, c. 4 della L. 89 del 23/6/2014 di conv. del D.L. 66/2014, che ha fortemente limitato il campo di azione negli affidamenti di forniture, beni e servizi che i Comuni non capoluogo possono attuare autonomamente, si è cercato di rilevare le necessità dei Comuni, e proporre loro una collaborazione, nello spirito di quanto previsto dall’art.1, comma 88, della legge 56/2014 secondo cui la Provincia può, d'intesa con i Comuni, esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive. Nell’incontro con i Comuni del 15 luglio, la Provincia di Cremona si è pertanto candidata a svolgere, sulla base di apposita convenzione, la funzione di stazione appaltante per l’affidamento di appalti di lavori, forniture e servizi, per conto di Comuni, Unioni e Gestioni Associate. Con note in data 1/10/2014 e 9/12/2014 sono state inviate a tutti i Comuni le prime bozze della convenzione che prevede un accordo di collaborazione per lo svolgimento della funzione di stazione appaltante al fine di fornire uno strumento aggiuntivo e flessibile utilizzabile nelle seguenti forme: - base, cioè circoscritto alla fase di gara e sino all’aggiudicazione provvisoria; - consulenziale;

- gestione dell’intero ciclo di realizzazione delle opere; Il testo definitivo della convenzione è stato approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 59 del 19/12/2014 ai fini della trasmissione ai Comuni per la formale adesione.

Programma 10 Risorse Umane

Obiettivo operativo n.1

Titolo: acquisire, gestire dal punto di vista giuridico, economico e previdenziale il personale a tempo indeterminato e determinato dell'ente.

Dirigente responsabile :Avv. Rinalda Bellotti

RISULTATI ATTESI Acquisire le risorse umane a tempo indeterminato e a tempo determinato, a seguito della regolare effettuazione delle procedure selettive Erogare regolarmente il salario fondamentale e accessorio nel rispetto della contrattazione nazionale ed aziendale Assicurare il servizio sostitutivo di mensa mediante buono pasto elettronico Attivare le relazioni sindacali nelle forme previste Attuare il piano di sorveglianza sanitaria previsto dal D. Lgs. 81/08 Attivare gli stages e i tirocini formativi in relazione alle richieste degli studenti e alle esigenze dell’ente;

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Assicurare alle strutture il supporto necessario per la corretta applicazione degli istituti normativi e contrattuali. Predisporre il piano triennale delle azioni positive Migliorare il sistema di comunicazione e relazione con i dipendenti Fornire consulenza ai comuni del territorio in materia di gestione operativa del personale (istituti giuridico-economici, pensioni, previdenza e sicurezza) Promuovere la conoscenza del mondo del lavoro e del welfare nella scuola media superiore Favorire la diffusione della cultura della previdenza

RISULTATI CONSEGUITI

L'attuale quadro normativo prevede il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato per le province in attesa della conclusione del processo di riordino; insieme alla concomitante incertezza sulle funzioni che complessivamente verranno assegnate alle nuove province, ciò rappresenta un evidente impedimento a mettere mano ad una programmazione dei fabbisogni di personale. Si è quindi da un lato privilegiato lo strumento della mobilità interna al fine di dare una risposta adeguata alle esigenze organizzative manifestatesi, valorizzando le competenze del personale e razionalizzando di conseguenza la presenza nelle diverse strutture organizzative; dall'altro lato, sulla scorta di quanto previsto dalla normativa in materia DL 101/2013, si sono prorogati fino al termine consentito (31 dicembre) tre contratti a termine al fine di garantire la continuità nell'erogazione dei servizi. Per quanto attiene all'individuazione delle funzioni che la province dovranno svolgere, oltre a quelle fondamentali enumerate dalla legge, per alcune delle quali non vi sono comunque confini ben definiti (tutela e valorizzazione ambientale, ad esempio), la Regione Lombardia ha presentato alla fine del 2014 un disegno di legge per la riallocazione delle sole funzioni delegate in materia di agricoltura, caccia e pesca, il cui iter è ancora in corso. Il salario fondamentale e accessorio è stato erogato con continuità così come continua positivamente l'erogazione del servizio sostitutivo di mensa tramite buono pasto elettronico, che ha garantito, fin dalla sua attivazione, un utilizzo corretto e un conseguente risparmio di spesa significativo rispetto alla precedente modalità (buoni cartacei). Le relazioni sindacali si sono svolte correttamente, in un contesto leale e trasparente, con la stipula dei contratti decentrati riferiti sia all'area dirigenziale sia al personale del comparto per la parte economica riferita all'annualità in corso. Alla fine del 2014 sono stati adottai agli atti di ricognizione della consistenza dei fondi in base alle variazioni intervenute durante l'anno, per quanto attiene, ad esempio, alla consistenza numerica del personale e all'accertamento definitivo dei risparmi dell'anno precedente. Il piano di sorveglianza sanitaria è stato correttamente eseguito. Attraverso la convenzione stipulata per un anno con l'azienda ospedaliera di Cremona per la fornitura del servizio di medico competente e per gli esami di laboratorio, si è assicurato un presidio qualificato e affidabile, oltre a un deciso risparmio per l'ente. Sono stati portati a termine, a partire dal mese di settembre fino a tutto il mese di dicembre 2014, i controlli obbligatori per la verifica della presenza di sostanze psicotrope per alcuni categorie di dipendenti facenti parte del settore manutenzione e sviluppo rete stradale. L'attivazione di stages e tirocini, dopo la recente riforma normativa, è stata particolarmente curata, e ha visto la conclusione nel corso dell'anno di 13 tirocini, con risultati altamente positivi come desumibili dalle relazioni di fine stage. Le principali novità normative sono state presidiate dal settore predisponendo relazioni esplicative con finalità principalmente divulgativa, che in modo semplice e chiaro fornissero a tutto l'ente un quadro aggiornato circa la disciplina della materia. E' stato predisposto il piano triennale delle azioni positive, approvato con deliberazione di Giunta n. 62/2014, nel quale sono individuate le seguenti cinque AREE di azione, all'interno di ciascuna delle quali vengono proposti e delineati interventi operativi:

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- Area informazione-formazione-aggiornamento con la finalità di promuovere attività formative-informative in tema di benessere organizzativo e sicurezza dell’ambiente di lavoro al fine di sviluppare un maggiore senso di appartenenza, motivazione e utilità sociale nei lavoratori; - Area conciliazione tempi di vita e di lavoro con la finalità di promuovere ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione vita privata/lavoro; - Area benessere organizzativo, salute e sicurezza con la finalità di tutelare l’ambiente di lavoro da casi di molestie, mobbing e discriminazioni favorendo condizioni di benessere lavorativo e prevenzione del disagio lavorativo, anche attraverso un ambiente di lavoro salubre, confortevole e accogliente e adottando tutte le azioni per prevenire gli infortuni e i rischi professionali; - Area tempo libero con la finalità creare un legame tra attività di lavoro e attività privata/sociale in vista di una proficua interazione tra i due ambiti

- Area istituzioni con la finalità di promuovere e sviluppare azioni virtuose di collaborazione tra i vari soggetti coinvolti nella trattazione e promozione delle presenti tematiche in modo da ampliare gli effetti delle azioni se poste in essere in modo sinergico.

Il piano è in corso di attuazione e, in particolare, dal mese di luglio 2014, è stato riattivato lo sportello d’ascolto, rivolto ai dipendenti che sentano difficoltà nell’ambito lavorativo. E' stato, inoltre, dedicato all’interno della sede centrale uno spazio dedicato ad attività di rilassamento corporeo (corso di pilates) e mentale (corso di mindfulness) al fine di sensibilizzare i dipendenti alla salute e a stili di vita corretti.

Per quanto attiene al sistema di comunicazione e relazione con i dipendenti, si è proseguito nella strada già intrapresa nel 2013 con la pubblicazione sulla rete intranet di una serie di domande e risposte frequenti riguardanti i principali temi di interesse della gestione del rapporto di lavoro; sono stati inoltre pubblicati tre opuscoli monotematici su altrettanti temi tra quelli scelti dai dipendenti per il loro interesse. E' stato dedicato un apposito spazio su intranet alla raccolta di documenti, interventi, normativa in ordine al processo di riordino delle Province, in modo che tutti i dipendenti possano avere una conoscenza diretta del complesso processo in corso. E' stato esteso l'utilizzo del portale del dipendente per la gestione di altre tipologie di assenza, oltre a quelle già gestite informaticamente. Allo stesso modo, è proseguita con regolarità l'attività di consulenza fornita ai comuni della provincia tramite il servizio Personale risponde, con il quale si danno risposte in tempi brevi ridotti (generalmente non più di tre giorni lavorativi) a quesiti in materia giuridica, amministrativa, economica e previdenziale, sempre in relazione al rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici. In ordine alla promozione della conoscenza del mondo del lavoro pubblico e del welfare il servizio previdenza ha organizzato, in collaborazione con l'I.T.C.S. “E. Beltrami” di Cremona, un incontro con gli studenti delle classi quarte dal titolo “il sistema previdenziale negli EE.LL.”. Durante l'incontro, della durata di due ore, svoltosi presso l'aula magna dell'Istituto il giorno 10.04.2014, sono stati affrontati i temi del lavoro nella P.A. dal reclutamento del personale, al trattamento economico e previdenziale, alla previdenza complementare. Per quanto attiene, infine, lo sviluppo della diffusione della cultura previdenziale nello scorso mese di maggio sono stati organizzati n. 3 incontri informativi sulla previdenza complementare (Fondo Perseo) rivolti a tutti i dipendenti interessati dei piccoli Comuni del territorio. Tali incontri si sono tenuti a Crema, Cremona e Casalmaggiore in tre pomeriggi della durata di due ore ciascuno e con la partecipazione di n. 32 dipendenti di n. 17 Comuni

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La diffusione della cultura previdenziale volta a favorire lo sviluppo di una adeguata “educazione previdenziale” in ciascun lavoratore pubblico (oggi ancora assai scarsa soprattutto tra le giovani generazioni di lavoratori) è proseguita, sia all'interno dell'Ente, con incontri mirati rivolti a colleghi interessati agli argomenti previdenziali con particolare riferimento al fondo di previdenza complementare Perseo, sia attraverso il servizio Personale risponde, richiamato in precedenza. Quest'ultimo servizio ha coinvolto diversi piccoli Comuni che, in presenza di apposite istanze, ha fornito informazioni di carattere previdenziale anche e soprattutto attraverso la sistemazione di posizioni assicurative di dipendenti di ruolo e non con produzione di modelli PA04 e TFS/TFR.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Sviluppo organizzativo

Dirigente responsabile :Avv. Rinalda Bellotti

RISULTATI ATTESI - coordinamento del completamento dell'analisi organizzativa per prodotti e processi al fine di ottenere un catalogo complessivo dei prodotti/processi dell'ente mappati e analizzati con criteri il più possibile omogenei - revisione della dotazione organica dell'ente

RISULTATI CONSEGUITI E' stato portato a termine il lavoro iniziato nel 2013 consistente nel coordinamento dell'attività dei settori nella redazione delle schede analitiche di descrizione dei processi di lavoro con riferimento ai prodotti dell'ente; attraverso vari incontri si sono omogeneizzati i dati forniti dai settori, che possono essere ora utilizzati sia a fini interni, di miglioramento e razionalizzazione dei processi organizzativi, sia per lo sviluppo del controllo di gestione che prenda come riferimento i prodotti dell'ente e non più i servizi, valorizzando l'ottica dell'utente in sostituzione di un approccio di carattere autoreferenziale. Dal giugno 2014 è iniziata l'attività di inserimento delle schede nel programma informatico elaborato dal CED. Per quanto attiene alla dotazione organica, l'art. 6 del D.lgs. 165/01 ne impone la revisione con cadenza almeno triennale: tale revisione è stata effettuata nel mese di ottobre. Punto di partenza e premessa imprescindibile del processo che porta in via generale alla revisione della dotazione organica sono rappresentati dalla puntuale individuazione e definizione delle funzioni che l'ente è chiamato a svolgere. Nel presente iter, peraltro, tale indispensabile premessa manca a causa del processo di riordino dell'assetto delle Province, in atto da ormai dal 2011, con forme e modalità differenti, che condiziona pesantemente ogni progetto di revisione della dotazione che sia mirata e ragionata. Poiché al momento della revisione il quadro delle funzioni che complessivamente eserciterà la Provincia risulta ancora indeterminato, ne consegue l'oggettiva impossibilità di definire in modo logico e coerente il contingente di personale necessario. E' stato quindi proposta una revisione della dotazione di natura prettamente matematica, che fissa il contingente complessivo in 460 unità, improntata ai seguenti criteri: > necessità generale e condivisa di organici più snelli e numericamente contenuti > noti e pesanti condizionamenti di ordine finanziario > divieto in capo alle province di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato.

Obiettivo operativo n.3 Titolo: Formare il personale dipendente

dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti

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RISULTATI ATTESI

Garantire la formulazione e la attuazione del piano di formazione generale del personale. Valorizzazione e incremento delle competenze del personale sia in ambiti trasversali sia specialistici

RISULTATI CONSEGUITI

A seguito della rilevazione dei fabbisogni formativi, è stato elaborato il piano della formazione, approvato con d.g.p. n. 46/2014, che contiene, quale nucleo fondamentale, le iniziative di carattere trasversale, che hanno ad oggetto i comportamenti organizzativi, cioè l'insieme delle azioni osservabili, messe in atto da un individuo, sollecitate dalla combinazione di contesto e di caratteristiche proprie, in un’ottica di prosecuzione e completamento di azioni già avviate negli anni scorsi. A fianco di tali iniziative, si pongono quelle che, pur di carattere intrinsecamente specialistico, assumono una valenza generale, interessando un numero considerevole di dipendenti di settori diversi (formazione specialistica trasversale). In attuazione del percorso di formazione trasversale nell’ambito del benessere lavorativo, attraverso l’affidamento ad una professionista esterna, si è realizzato un corso di formazione in tema di “gestione dei conflitti, comunicazione e gestione del tempo”, rivolto sia alle figure apicali dell’ente, dirigenti e posizioni organizzative, sia a tutto il personale del settore manutenzione e sviluppo rete stradale. In riferimento a quest'ultimo, il corso rappresenta una misura di miglioramento della gestione dello stress lavoro-correlato in un contesto caratterizzato da molteplici sollecitazioni esterne nei confronti del personale distribuito su tutto il territorio provinciale.Il progetto è stato completato entro il mese di novembre 2014.

Obiettivo operativo n.4

Titolo: coordinamento delle attività in materia di sicurezza sul lavoro dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti

RISULTATI ATTESI

Mantenimento nel tempo del grado di efficienza richiesto dalle normative vigenti dei presidi di sicurezza e prevenzione presenti negli immobili provinciali, monitoraggio della presenza di fattori di rischio fisico, chimico e biologico quali radon, amianto, onde elettromagnetiche, promozione della conoscenza e della cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per i dipendenti provinciali.

RISULTATI CONSEGUITI

L’attuazione del D. lgs 81/2008 ha visto il SPP impegnato in attività periodiche quali la fornitura di idonei DPI (dispositivi di protezione individuale) per i lavoratori esposti a rischi specifici, la consulenza e la predisposizione di documenti di valutazione dei rischi e procedure operative in particolare per il settore che si occupa della manutenzione stradale. Nel corso dei primi mesi dell’anno il SPP ha dato inoltre supporto al Settore Patrimonio per la gestione del sequestro cautelativo della Guardia di Finanza di circa 1000 estintori portatili dislocati negli edifici provinciali. Per migliorare le procedure di emergenza ed evacuazione, al termine di un percorso di formazione ed addestramento degli addetti all’emergenza incendio iniziato a novembre del 2013 e concluso a marzo 2014, il SPP ha predisposto manuali operativi, schede riepilogative e planimetrie di dettaglio dei diversi edifici provinciali da applicarsi in caso di evacuazione. Sono stati inoltre organizzati incontri di informazione rivolti al personale nominato addetto all’emergenza con la consegna di strumentazione e dpi (megafoni, guanti, mascherine, gilet,…). Nel primo semestre dell’anno sono stati affidati incarichi a ditte specializzate per la verifica strumentale periodica della presenza di rischi fisici (rumore e vibrazioni), per la verifiche periodica

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degli impianti di illuminazione di emergenza del CPI di Casalmaggiore , nonché per il controllo delle porte di emergenza di tutti gli immobili provinciali (da realizzarsi nel mese di ottobre-dicembre 2014). In particolare nel mese di ottobre 2014 si è proceduto alla realizzazione dell’indagine strumentale per valutare i livelli di esposizione del rumore e delle vibrazione presso i magazzini provinciali della viabilità stradale di Cremona e Crema. Dopo 10 anni di utilizzo durante l’anno 2014 sono stati sostituiti tutti i DPI anticaduta di classe III, scaduti e organizzato, per la fine del mese di settembre 2014 presso i magazzini provinciali della manutenzione stradale, il corso obbligatorio di formazione ed addestramento degli stessi. Nel mese di novembre si è conclusa la procedura per l’acquisto di circa 400 estintori nuovi, in sostituzione di parte degli elementi sequestrati, che sono stati posizionati principalmente negli uffici con elevata affluenza di pubblico, come i CPI e la sede centrale, e nelle scuole di Via Palestro a Cremona dotate del certificato di prevenzione incendi. Nell’ultimo periodo dell’anno, come consuetudine, sono state realizzate le prove di evacuazione di tutti gli edifici adibiti ad ufficio nonché momenti di incontro con dirigenti e RSL in tema di sicurezza.

Programma 11 Altri servizi generali

Obiettivo operativo 1

Garantire la realizzazione di opere e l'acquisizione di beni e servizi attraverso l’individuazione del contraente e la stipula dei contratti derivanti sia da gare pubbliche che da procedure negoziate. Assicurare il supporto ai vari Settori ai fini della corretta applicazione della normativa in materia di appalti, comprensivo dell'assistenza per l'espletamento delle procedure negoziate. RESPONSABILE AVV. RINALDA BELLOTTI FINO AL 11/06/2014 – AVV. MASSIMO PLACCHI DAL 12/06/2014.

RISULTATI ATTESI 1. Assicurare per gli anni 2014/2020 l’individuazione del soggetto per la gestione del calore negli

edifici provinciali 2. Assicurare un costante allineamento delle conoscenze interne dei settori rispetto alle novità

normative e ai principali orientamenti giurisprudenziali e dottrinari 3. Alleggerire le attività e incombenze in capo ai settori dell’area Infrastrutture stradali e

patrimonio e alla unità per la Paullese, gestendo direttamente quelle procedure negoziate di lavori superiori ai 300.000,00 euro che, per l’importo possono presentare un grado di maggiore complessità.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Si è proceduto alla predisposizione dei documenti della gara per l’appalto “Servizio energia – gestione calore degli edifici di proprietà o di competenza della Provincia di Cremona - periodo 2014 – 2020” anche attraverso incontri di concertazione e approfondimento con gli uffici provinciali tecnici competenti. In data 16/4/2014 si è proceduto alla pubblicazione del bando di gara. La prima seduta pubblica amministrativa si è tenuta il successivo 23 giugno, cui hanno fatto seguito, dal 1 al 9 luglio, sei sedute tecniche, per le quali è stata designata una apposita commissione formata da membri con specifico profilo professionale. In data 16 luglio si è svolta la seduta economica e, con le operazioni di verifica dell’anomalia delle offerte (i cui esiti sono stati comunicati nella seduta pubblica del 14 agosto) si è giunti all’aggiudicazione provvisoria. A causa, tuttavia, di alcune valutazioni successivamente

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effettuate dal Responsabile del Settore Risorse Economiche e Finanziarie, connesse al mutamento delle condizioni di carattere economico – finanziario del bilancio dell’Ente, non si è ancora proceduto all’aggiudicazione definitiva, in attesa di verificare il mantenimento degli equilibri di bilancio per gli anni a venire.

2. Si è avviato l’approfondimento del servizio AVCPASS attraverso la preliminare analisi dei

manuali operativi e l’implementazione, in via sperimentale nei mesi di marzo e aprile 2014, del sistema su una “gara pilota”, per la quale si è precedentemente proceduto alla richiesta del C.I.G. mediante gestione informatica dei requisiti a sistema. L’attività è stata svolta in condivisione con gli altri settori provinciali, attraverso l’organizzazione di alcuni incontri specifici con i referenti interni interessati, al fine di assicurare il costante allineamento delle conoscenze alle novità normative. E’ stato inoltre organizzata in data 28 novembre, presso una sala del Settore, la proiezione di un corso convegno in videoconferenza sugli aspetti operativi dell’AVCPass, e la partecipazione al corso è stata estesa anche al servizio Appalti del Comune di Cremona. A seguito dei chiarimenti ottenuti durante tale corso, l’utilizzo del sistema AVCPASS è stato introdotto in tutte le gare gestite dal Settore .

Sono proseguite inoltre le consuete attività di approfondimento normativo con particolare riferimento alle novità intercorse con la conversione in legge dei diversi dl che hanno riguardato anche la materia degli appalti e sono stati mantenuti costantemente aggiornati gli strumenti di comunicazione (schemi di lettere d’invito, circolari, comunicazioni ecc….) al fine di consolidare e sviluppare il supporto ai Settori ed assicurare la trattazione delle gare non ad evidenza pubblica in modo uniforme per tutto l’Ente. Sono stati infine condotti, per conto dei Settori dell’Ente, alcuni specifici approfondimenti inerenti l’utilizzo della piattaforma Sintel (utilizzata sulla base di specifico obbligo normativo per affidamenti relativi all’acquisizione di beni e servizi sotto soglia comunitaria) con riferimento alla fase successiva all’espletamento della gara, preordinata alla stipula del contratto per quanto concerne sia l’applicazione del termine dilatorio di cui all’art. 11 c. 10 del codice degli appalti sia delle comunicazioni di cui all’art. 79 c. 5.

3. Dall’inizio dell’anno sono state gestite direttamente le seguenti procedure negoziate

(trattativa privata) per alleggerire le incombenze in carico agli altri Settori: � appalto dei lavori di risagomatura e consolidamento del piano viabile di tratti vari di strade ex statali e collegamenti. Lotto 1 – S.P. CR ex S.S. n. 10 "Padana inferiore" – S.P. n. 87 "Giuseppina; � appalto dei lavori di risagomatura e consolidamento del piano viabile di tratti vari di strade ex statali e collegamenti. Lotto 2 – S.P. CR ex S.S. n. 415 "Paullese"; � appalto dei lavori di risagomatura e consolidamento del piano viabile di tratti vari di strade ex statali e collegamenti. Lotto 3 – S.P. CR ex S.S. n. 235 "di Orzinuovi", S.P. n. 80 "Pianengo-Cremosano", S.P. n. 90 "di Cassano", S.P. n. 4 "Rivoltana"; � appalto dei lavori S.P. CR ex S.S. 415 Paullese - ammodernamento tratto Crema - Spino d'Adda opere di compensazione ambientale; � appalto dei lavori di risagomatura e consolidamento del piano viabile di tratti vari di strade ex statali e collegamenti. Lotto 4: S.P. CR ex S.S. n. 45bis “Gardesana occidentale” – S.P. CR ex S.S. n. 235 “di Orzinuovi” – C.P. CR ex S.S. n. 415 “Paullese”; � appalto dei lavori relativi a S.P. CR ex S.S. n. 343 “Asolana”. Interventi puntuali di risagomatura e consolidamento del piano viabile e di messa a norma di barriere di sicurezza e impianti di pubblica illuminazione in comune di Casalmaggiore e nelle strade di collegamento; � appalto interventi puntuali di messa in sicurezza di tratti stradali, viadotti, ponti e intersezioni – Lotto 5 interventi di adeguamento del sovrappasso ubicato sulla S.P. CR ex S.S. n. 415 "Paullese" in corrispondenza dello svincolo della S.P. n. 43 "Crema – Credera”.

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appalto dei lavori relativi al polo scolastico di via Palestro a Cremona – manutenzione straordinaria di adeguamento igienico-sanitario ed abbattimento barriere architettoniche.

Obiettivo operativo 2

Garanzia della legittimità e della regolarità dell’azione della Provincia davanti agli organi giurisdizionali.

RESPONSABILE AVV. RINALDA BELLOTTI FINO AL 11/06/2014 – AVV. MASSIMO PLACCHI DAL 12/06/2014.

RISULTATO ATTESO Per mezzo della presente attività, obbligatoria per legge, l'Ente fa valere i propri diritti e tutela le proprie posizioni davanti agli organi giurisdizionali, esercitando il diritto costituzionalmente garantito alla difesa.

RISULTATO CONSEGUITO Per quanto concerne le cause pendenti, in cui l’Amministrazione è parte costituita, si rileva che esse sono circa quaranta. Si tratta di processi relativi a varie tematiche; si va dalle cause di lavoro a quelle in sede civile ed amministrativa. Per quanto riguarda queste ultime, in particolare, si tratta, in un significativo numero di casi, di cause legate alla realizzazione di infrastrutture o di impianti, che hanno comportato l’impugnativa di singoli atti dell’Ente quali, ad esempio, concessioni o autorizzazioni ovvero di atti di pianificazione/programmazione di rilievo, quali, ad esempio, il piano provinciale delle cave ed il piano territoriale di coordinamento provinciale. In merito all’attività svolta nel 2014, si rileva che l’Ente ha proposto nove azioni giudiziali a tutela dei propri interessi e si è costituito in otto casi a seguito di altrettanti ricorsi di controparte. Ha, inoltre, deliberato di non costituirsi in giudizio, in carenza di interesse diretto, in due occasioni ed ha rinunciato all’appello, avendo valutato l’insussistenza dei presupposti, in due casi. Si evidenzia come l’attività descritta si svolga in stretto accordo con i settori dell’Ente interessati dal contenzioso in corso. Vi è anche comunicazione aperta con l’ufficio assicurazioni, al fine di verificare, di volta in volta, la necessità di eventuali coperture assicurative. Si rileva anche che sono state concluse nel 2014 tre procedure transattive: due in sede giudiziale ed una in sede extra giudiziale. Si evidenzia come tali procedure siano finalizzate a porre fine ad annosi contenziosi, che potrebbero comportare, per l’Amministrazione, condanne in sede giudiziale e comunque oneri finanziari ulteriori rispetto a quelli già sostenuti

Obiettivo operativo 3 Supporto di tipo consulenziale in ambito giuridico-amministrativo ai settori dell’ente.

RESPONSABILE AVV. RINALDA BELLOTTI FINO AL 11/06/2014 – AVV. MASSIMO PLACCHI DAL 12/06/2014.

RISULTATO ATTESO L’obiettivo è quello si svolgere un’attività di consulenza legale e giuridica, a favore degli uffici dell'Ente che avanzino richiesta in tal senso. Quest'ultima attività ha assunto e mantiene un ruolo di particolare rilevanza in quanto, attraverso di essa, l'Ente può orientare la propria azione amministrativa in conformità ai principi che la regolano, con ciò prevenendo l'insorgere di contenzioso con soggetti terzi. Le materie di studio risultano molto diversificate, in linea con la varietà delle funzioni svolte dalla Provincia. L’attività si esplica sia mediante redazione di atti scritti sia attraverso contatto diretto con gli uffici interessati, per via telematica o nel corso di apposite riunioni. Forte è l’impegno del servizio per essere effettivo punto di riferimento per gli altri settori dell’Amministrazione.

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RISULTATO CONSEGUITO

Al riguardo si rileva che nel corso del 2014 sono stati rilasciati quarantadue pareri, con una significativa media di più di tre pareri al mese. Sono inquadrabili nel presente obiettivo altre due attività curate dal Sevizio nel corso del 2014, risultate parimenti significative per quanto concerne il profilo dell’impegno richiesto. Si tratta in particolare di: a) aver garantito al Segretario Generale la collaborazione, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 5 del vigente regolamento dei controlli interni, in materia di controllo successivo della regolarità amministrativa degli atti adottati dall’Ente. Si tratta di una tipologia di controllo svolto sotto la direzione del Segretario Generale, che si avvale del personale del servizio legale e del controllo interno. Tale controllo è improntato a principi di indipendenza, imparzialità, trasparenza e tempestività. Il controllo successivo si configura come momento di sintesi e di raccordo, in cui si valorizza la funzione di assistenza. Le criticità emerse sono valutate essenzialmente con scopi collaborativi a favore dei settori dell’Amministrazione; b) aver inoltre garantito la collaborazione alla Segreteria generale per lo svolgimento delle elezioni di secondo grado per l’elezione del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale, che si sono tenute nello scorso mese di ottobre. Si è trattato, come noto, di un procedimento elettorale innovativo per le amministrazioni provinciali coinvolte, discendente dal riordino dell’assetto istituzionale degli enti territoriali, scaturito con l’emanazione del c.d. legge Delrio. E’ stato quindi necessario apportare la necessaria professionalità interna, al fine di garantire un adeguato approfondimento normativo e la formulazione di direttive utili ad un corretto e tempestivo procedimento elettorale.

Obiettivo operativo 4 Titolo: Attività ufficio per le relazioni con il pubblico

Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini

RISULTATI ATTESI

Favorire l’utenza nell’esercizio dei propri diritto di conoscere, partecipare, fruire dei servizi offerti dall'Amministrazione Provinciale

Attivare l’uso della telematica da parte dell’utenza pubblica e istituzionale nei servizi delle Amministrazioni Pubbliche coerentemente con le competenze istituzionali attribuite dal protocollo sull’e-government e dal conseguente piano d’azione di digitalizzazione e semplificazione.

RISULTATI CONSEGUITI

. Per assicurare la funzione di comunicazione diretta con gli utenti, finalizzata a favorirne l’esercizio dei propri diritti di conoscere, partecipare, fruire dei servizi offerti dall'Amministrazione l’U.R.P., nell’anno 2014, ha svolto un considerevole lavoro di back office per l’aggiornamento continuo del materiale documentale in dotazione agli operatori dislocati in diversi punti del territorio, necessario all’attività di informazione, orientamento e supporto agli utenti.

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Le attività proprie del front office sono state costanti, garantendo: il ricevimento ufficiale della corrispondenza, le relative operazioni contestuali, distribuzione e assistenza all’uso della modulistica in dotazione, l’informazione su funzioni, attività, organi, uffici e servizi provinciali, leggi nazionali, regionali e regolamenti, bandi, gare, avvisi e scadenze, procedimenti amministrativi, situazione delle pratiche, coordinamento del procedimento dell’accesso (protocollo, registrazione e solleciti scadenze, archiviazione e comunicazioni d’ufficio), supporto ai cittadini per la presentazione di segnalazioni e proposte all’Amministrazione, tenuta degli scadenziari e delle agende.

Da sottolineare inoltre l’impegno indirizzato a studiare i metodi per migliorare i servizi, non solo dell’U.R.P. ma anche degli altri uffici. È stato redatto un progetto per il rilievo della soddisfazione dell’utenza e sono state avviate le fasi per realizzare in modo sperimentale alcune indagini per servizi che si sono resi disponibili. Tali indagini si sono concluse con la redazione di un piano di miglioramento.

Inoltre l’U.R.P. da settembre ha collaborato con la Segreteria Generale e l’Ufficio Elettorale per lo svolgimento delle operazioni di voto per l’elezione del nuovo Presidente della Provincia

L’U.R.P. fa parte del gruppo di lavoro dell’ente sulla trasparenza, tema che rappresenta una cospicua mole di lavoro sia per quanto riguarda l’applicazione delle norme sia per l’impegno per la riprogettazione dei servizi per corrispondere agli obblighi di legge.

Oltre agli sportelli di Cremona e Crema, presso Casalmaggiore è in funzione un punto per la ricezione della posta in collaborazione con il CPI (Centro per l’Impiego) e l’UAT (Ufficio Agricoltura Territoriale) nel quale si sono registrati 634 contatti.

Gli utenti inoltre possono rivolgersi all’U.R.P. per l’erogazione di servizi diretti quali rilascio di licenze di pesca e rilascio bollini per il controllo caldaie.

L'indicatore puramente quantitativo e di contesto del numero e tipologia di contatti con l'utenza esterna (Crema e Cremona) misura l'efficacia dell'attività amministrativa in esame.

Contatti del front-office Posta consegnata 6253Richieste informazioni 2072Richieste moduli 233Richieste pubblicazioni 181Servizi erogati allo sportello 1068Reclami 1Smistamento telefonate 264Richieste relative ad altri enti 662

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Le informazioni sono gestite dall’U.R.P. in banche dati che garantiscono supporto e servizi a

cittadini, imprese, enti, utenti interni. Queste banche dati garantiscono anche l’aggiornamento dei siti della Provincia: il sito istituzionale, il portale RUP a supporto dei comuni e la intranet. Questi siti sono gestiti in collaborazione con il CED. Di seguito i dati relativi al monitoraggio di questa attività. Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al sito www.provincia.cremona.it Pagine create o modificate 649Allegati inseriti 1011Avvisi vari 197Notizie 220Procedimenti 29Concessione licenze pozzi 208

0

200

400

600

800

1000

1200

Pagine create omodificate

Allegati inseriti Avvisi vari Notizie Procedimenti Concessionelicenze pozzi

Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al portale interno nel corso degli anni

0

50

100

150

200

250

300

2012 2013 2014

Aggiornamenti portale interno

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Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al sito www.rup.cr.it aggiornamenti enti inseritori

news 21 7

anagrafe amministratori 2482 83

Albo pretorio on line 827 22

Aggiornamenti sito www.rup.cr.it

news

anagrafe amministra

tori

Albo pretorio on

line

-500

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5

Rilevante nei primi mesi dell’anno l’attività svolta dalla redazione del portale RUP relativamente agli adempimenti richieste dalla Autorità per la Vigilanza sui contratti Pubblici in tema di trasparenza. In collaborazione con i tecnici informatici di URP e CED è stato possibile offrire agli enti del territorio A COSTO ZERO lo strumento per assolvere agli obblighi fissati. Hanno utilizzato la piattaforma 154 enti: comuni, scuole, RSA e persino un comune fuori provincia.

Obiettivo operativo 5

Titolo Attività Servizi Interni

Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini

RISULTATI ATTESI

I Servizi Interni hanno come obiettivo sia il presidio degli accessi considerati strategici dall'amministrazione e della logistica tra le sedi.

RISULTATI CONSEGUITI

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Durante l’anno 2014 i dipendenti assegnati ai Servizi Interni hanno saputo garantire i collegamenti tra le sedi, e se ne contano diverse sul territorio, e la fruizione di servizi esterni, come la posta e la tesoreria solo per citare i più ricorrenti e quotidiani.

Inoltre è stato assegnato loro il compito di aprire e chiudere le sedi che ha comportato una modifica dell’orario di servizio.

Nel mese di maggio il servizio di spedizione della posta dell’ente è stato trasferito al Servizio Provveditorato a causa di un’ulteriore calo del personale assegnato.

In capo a questo servizio inoltre ci sono le attività per garantire l’utilizzo della sala di San Vitale: apertura, preparazione sala, assistenza e chiusura, spesso in orari extra lavorativi.

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MISSIONE 03– ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA

La missione risponde alla necessità di garantire la sicurezza urbana - anche in collaborazione con altre forze dell'ordine presenti sul territorio – nonché l’amministrazione e il funzionamento delle attività di accertamento di violazioni al codice della strada. Le attività di polizia stradale contemplano anche l'attività materiale ed istruttoria per la gestione dei procedimenti e del relativo contenzioso.

Programma 01 – Polizia locale e amministrativa.

Obiettivo operativo n.1

Titolo: servizi di polizia stradale dirigente responsabile dell’attuazione: Rinalda Bellotti

RISULTATI ATTESI: - attività di polizia stradale espletata anche dal Corpo di polizia provinciale, nell’ambito del territorio di

competenza secondo la programmazione del servizio e secondo le richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza

- attività di educazione stradale e ambientale - attività di Polizia Giudiziaria, collaborazione con le Polizie Locali del territorio per ausilio nella

Pubblica Sicurezza e con enti del territorio, al fine di garantire la sicurezza urbana (i controlli di polizia stradale possono essere svolti anche nel corso dei servizi congiunti svolti a seguito delle diverse convenzioni stipulate con i Comuni del territorio)

- aggiornamento, adeguamento delle dotazioni in essere, adempimento delle necessità di esercitazioni e di formazione del personale

- acquisizione degli strumenti necessari per un più adeguato svolgimento dei servizi - efficientamento dell’attività amministrativa inerente la gestione dei verbali d’accertamento violazioni al

C.d.S Tali risultati sono declinati negli obiettivi di PEG 2014 DG90, DG92 3e DG93 e negli indicatori del

piano degli standard sottoriportati. In particolare: - obiettivo 2014-DG90 = sviluppare i servizi stradali finalizzati al controllo delle assicurazioni

automobilistiche tramite l'utilizzo, in via sperimentale, di strumentazioni elettroniche - obiettivo 2014-DG92 = consentire al cittadino la visione on line delle immagini fotografiche prodotte da

strumentazione per il controllo elettronico della velocità - obiettivo 2014-DG93 = recuperare e analizzare le informazioni circa le contravvenzioni per violazione

art. 142 del CdS (superamento dei limiti di velocità accertati con strumentaz. elettr.) con particolare riguardo alle postazioni collocate dai Comuni del territorio su SP

----------------------------- indicatore 642 = N. ore controlli prevenzione/sicurezza indicatore 661 = Incidenza percentuale del pattugliamento sul servizio del Nucleo Stradale indicatore 662 = Incidenza percentuale dei controlli stradali di veicoli indicatore 662-5 = N. verbali redatti in materia di polizia stradale / N. agenti di polizia del nucleo stradale indicatore 662-9 = N. ore complessivamente dedicate ad attività di sicurezza urbana / N. ore dedicate

(dagli appartenenti al Corpo) ad attività amministrativa indicatore 662-10 = N. di nuovi Comuni interessati alla convenzione con i quali si è sottoscritto atto di

stipula indicatore 662-11 = N. di Comuni interessati al rinnovo della convenzione con i quali si è stipulato atto di

proroga

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indicatore 662-12 = N. ore dedicate a servizi per sanzionare eccessi di velocità o guida in stato di ebbrezza

RISULTATI CONSEGUITI

- è stata espletata l'attività di polizia stradale secondo la programmazione del servizio e secondo le richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza

- è stata svolta attività di educazione stradale e ambientale - è stata svolta attività di Polizia Giudiziaria e la collaborazione con le Polizie Locali del territorio per

ausilio nella Pubblica Sicurezza nonché con gli con enti del territorio - sono stati assicurati l'aggiornamento, l'adeguamento delle dotazioni in essere e l'adempimento delle

necessità di esercitazioni e di formazione del personale - sono stati acquisiti nuovi strumenti utili per un più adeguato svolgimento dei servizi (sistema elettronico

per il controllo targhe che individua i veicoli che circolano senza assicurazione o revisione) - si è curato l'efficientamento dell’attività amministrativa inerente la gestione dei verbali d’accertamento

violazioni al C.d.S. Tali risultati sono stati raggiunti come risulta dagli obiettivi di PEG 2014 DG90, DG92 3e DG93 e dagli

indicatori del piano degli standard sottoriportati. In particolare: 1) obiettivo 2014-DG90 = sviluppare i servizi stradali finalizzati al controllo delle assicurazioni

automobilistiche tramite l'utilizzo, in via sperimentale, di strumentazioni elettroniche FASI: - acquisizione dello strumento che consente le verifiche immediate accedendo in tempo reale alle banche

dati delle compagnie assicurative (tempistica prevista dall'1-1-14 al 31-5-14; tempistica effettiva dall'1-1-14 al 7-5-14, data del decreto di assegnazione risorse al servizio Provveditorato che si occupa dell'acquisto dello strumento per conto della polizia locale)

- programmazione dei servizi svolti utilizzando il nuovo strumento(tempistica prevista dall'1-5-14 al 30-6-14; rispettata)

- utilizzo della nuova strumentazione (in previsione dall'1-7-14 al 31-12-14; rispettata) 2) obiettivo 2014-DG92 = consentire al cittadino la visione on line delle immagini fotografiche prodotte

da strumentazione per il controllo elettronico della velocità FASI: - esame delle procedure informatiche e amministrative preliminari necessarie per la messa a punto del

sistema (tempistica prevista dall'1-1-14 al 28-2-14; rispettata) - verifica della fattibilità a fronte delle risorse umane, strumentali e contabili in dotazione (tempistica

prevista dall'1-3-14 al 30-4-14; rispettata) - acquisizione e implementazione del software idoneo per la visualizzazione on line delle immagini

fotografiche prodotte da strumentazione per il controllo elettronico della velocità (tempistica effettiva dall'1-1-14 al 7-5-14, data del decreto di assegnazione risorse al servizio Provveditorato che si occupa dell'acquisto dello strumento per conto della polizia locale)

- utilizzo sperimentale del software (in previsione dall'1-7-14 al 31-12-14; rispettata) 3) obiettivo 2014-DG93 = recuperare e analizzare le informazioni circa le contravvenzioni per violazione

art. 142 del CdS (superamento dei limiti di velocità accertati con strumentaz. elettr.) con particolare riguardo alle postazioni collocate dai Comuni del territorio su SP

FASI: - predisposizione ed invio di una informativa ai Comuni del territorio interessati (tempistica prevista

dall'1-1-14 al 31-3-14; rispettata)

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- realizzazione di un sistema informativo finalizzato a ottenere e elaborare informazioni complete e aggiornate circa le contravvenz. per violazione art. 142 del CdS accertate dai Comuni con strumentazioni elettroniche su SP nei Comuni del territorio (tempistica prevista dall'1-1-14 al 30-4-14; rispettata = informazioni rese alla Ragioneria per quanto di competenza)

----------------------------- indicatore 642 = N. ore controlli prevenzione/sicurezza (N. ore complessive della pattuglia impegnata in

controlli prevenzione/sicurezza = controlli interforze o effettuati in convenzione con altri soggetti) = valore atteso 3500 - valore raggiunto 3937

indicatore 661 = Incidenza percentuale del pattugliamento sul servizio del Nucleo Stradale (N. ore

dedicate a controlli stradali / N.ore complessive lavorate dagli uomini del nucleo stradale in %) = valore atteso 45 – valore raggiunto 57,86

indicatore 662 = Incidenza percentuale dei controlli stradali di veicoli (N. veicoli controllati / N.veicoli

circolanti - il dato sui veicoli circolanti è estrapolato dal sito dell'ACI - link studi e ricerche, in %) = valore atteso 4 – valore raggiunto 24,85

indicatore 662-5 = N. verbali redatti in materia di polizia stradale / N. agenti di polizia del nucleo stradale

= valore atteso 1500 – valore raggiunto 1581,80 indicatore 662-9 = N. ore complessivamente dedicate ad attività di sicurezza urbana / N. ore dedicate

(dagli appartenenti al Corpo) ad attività amministrativa = valore atteso 3 – valore raggiunto 5,03 indicatore 662-10 = N. di nuovi Comuni interessati alla convenzione con i quali si è sottoscritto atto di

stipula (04/02/2014: indicatore inserito) = valore atteso 1-valore raggiunto 1 indicatore 662-11 = N. di Comuni interessati al rinnovo della convenzione con i quali si è stipulato atto di

proroga = valore atteso 5 - valore raggiunto 5 indicatore 662-12 = N. ore dedicate a servizi per sanzionare eccessi di velocità o guida in stato di

ebbrezza = valore atteso 1200 - valore raggiunto 1237

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MISSIONE 04 – ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

Programma 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Interventi di manutenzione ordinaria nelle scuole provinciali Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

1. Manutenzione ordinaria scuole provinciali.

2. Mantenimento in buona efficienza di strutture ed impianti garantendo un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Progetto preliminare manutenzione ordinaria scuole prov.li per l’anno 2015 redatto entro

Agosto;

2. Progetto esecutivo manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2015 redatto entro Settembre ed approvato in linea tecnica in Novembre;

3. Progetto esecutivo manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2015 I stralcio redatto entro Dicembre ed approvato in linea economica in Dicembre;

Esecuzione degli interventi: gestite circa di 50 Ditte esterne con affidamenti economici perfezionati con specifici decreti. Perfezionati 5 atti di ordinazione, redatti 5 decreti di regolare esecuzione con svincolo fidejussione.

Obiettivo operativo n. 2

Titolo:scuole provinciali - appalto servizi energia

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

− Appalto servizi di energia: mantenimento in buona efficienza degli impianti garantendo un accettabile livello di sicurezza e di comfort.

− Appalto servizio gestione calore 2014 - 2020

RISULTATI CONSEGUITI

− Eseguita la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti termici relative all’ultimo esercizio contrattuale dell’appalto 2008-2014, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali: riparazione perdite dei

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sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione interruttore generale di un quadro elettrico, manutenzioni straordinarie degli scambiatori, sistemazione perdite valvole tre vie, revisioni saracinesche centrali termiche, sostituzione valvola elettronica a due vie per acqua calda sanitaria, ecc.), da parte della società aggiudicataria.

− Calcolo e liquidazione della seconda, terza e quarta rata di acconto della stagione 2013/2014, comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici ed avvio della contabilità stagionale relativa all’ultimo esercizio contrattuale.

− Riunioni e verifiche contabili con la società appaltatrice dell’appalto calore 2008-2014, inerente la revisione prezzi per la stagione 2012-2013, analisi di ipotesi di calcolo proposte dalla ditta e redazione di bozze dell’elaborato di calcolo e del documento finale di contabilità.

− Verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori eseguiti, coordinamento dei lavori e delle urgenze. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice.

− Predisposizione dell'accensione degli impianti di raffrescamento e loro messa in funzione da parte della società appaltatrice.

− Collaborazione con il professionista incaricato per la redazione del nuovo capitolato speciale di appalto relativo al progetto di servizio energia 2014-2020, riunioni con progettista, settore ragioneria e settore appalti e contratti, pratica di acquisizione del CUP inerente il nuovo appalto, liquidazione al professionista delle rate di acconto previste nel disciplinare d’incarico, redazione della determina a contrarre ed acquisizione CIG, collaborazione per la predisposizione del bando di gara, sopralluoghi preliminari con le ditte concorrenti, atti conseguenti all’appalto tra cui i quesiti formulati dalle ditte concorrenti, atti di proroga dei termini di gara (presentazione offerte, richieste di sopralluogo e partecipazione alla prima seduta amministrativa di gara), selezione del componente esterno della commissione tecnica e nomina delle commissioni di gara (amministrativa e tecnica), espletamento della prima seduta pubblica amministrativa, delle sedute tecniche, della seduta finale. Aggiudicazione provvisoria dell'appalto 2014/2020 al concorrente che ha acquisito il maggior punteggio con il sistema dell'offerta più vantaggiosa: ATI P.V.B. Solutions S.p.A / Bosch Energy and Building Solution Italy S.r.l..

Spegnimento e messa a riposo degli impianti di raffrescamento da parte della società appaltatrice. Iniziata la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti termici relative alla proroga tecnica del contratto in essere relativa all’appalto 2008-2014, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali: riparazione perdite dei sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione generatore di calore, manutenzioni straordinarie degli scambiatori, sistemazione perdite valvole tre vie, revisioni saracinesche centrali termiche, sostituzione apparati elettronici di regolazione, ecc.), da parte della società aggiudicataria. Calcolo e liquidazione della rata di saldo della stagione 2013/2014 e delle prima e seconda rate di acconto della stagione 2014/2015 (proroga tecnica), comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici delle rate pagate e della proroga tecnica. Verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori manutentivi eseguiti, coordinamento dei lavori e delle urgenze,

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coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori ricadenti nel D.Lgs. 81/08. Acquisizione dagli utenti delle informazioni relative alle modalità di utilizzo degli edifici ed esigenze particolari ai fini della programmazione delle modalità di erogazione del confort. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice. Acquisizione ed analisi di dati, report ed informazioni dalla società appaltatrice. Riunioni con settore ragioneria e settore appalti e contratti inerenti la proroga tecnica dell’appalto 2008-2014 ed il nuovo appalto 2014/2020, liquidazione del compenso previsto per il componente esterno della commissione tecnica di gara. Verifiche impegni di spesa con valutazioni economiche dell’appalto necessarie al settore finanziario. Riunioni e verifiche contabili con la società vincitrice dell’appalto calore 2014-2020 (ATI P.V.B. Solutions S.p.A / Bosch Energy and Building Solution Italy S.r.l.), inerente la situazione societaria della ditta capogruppo.

Obiettivo operativo n.3

Titolo:Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e varie di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione, direzione

lavori, coordinamento sicurezza, collaudi , stime immobiliari, accatastamenti ecc. Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

1. Prove geotecniche, geologiche e idrologiche, analisi di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, progettazioni e D.L., coord. sicurezza, validazione progetti, investimento.

RISULTATI CONSEGUITI

Assegnati vari incarichi professionali quali: 1. Verifiche tecniche e progettazioni strutturali per il miglioramento della resistenza sismica del

liceo scientifico di Crema e del liceo artistico di Cremona ai sensi dell’ O.P.C.M. 3274/2003; 2. Direzione lavori e coordinamento sicurezza per i lavori di miglioramento della resistenza

sismica del liceo scientifico di Crema e del liceo artistico di Cremona; 3. Direzione lavori e coordinamento sicurezza e per lavori di eliminazione di vulnerabilità di

elementi non strutturali presso il liceo scientifico di CREMA. 4. Collaudo statico di interventi strutturali. 5. incarico di componente esperto esterno della commissione di gara dell’appalto servizi energia

2014/2010

Obiettivo operativo n.4 Titolo:Edifici scolastici provinciali - lavori di adeguamento normativo e rinnovo luci di

emergenza Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

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Negli edifici scolastici provinciali occorre provvedere all'integrazione delle luci di emergenza secondo le più recenti disposizioni dei comandi prov.li dei Vigili del Fuoco che ne prevedono l'installazione anche nelle aule normali. E' altresì necessario provvedere ad una sistematica revisione delle lampade già installate ed alla sostituzione di quelle guaste al fine di mantenere costante il livello di efficienza del sistema di illuminazione di emergenza.

RISULTATI CONSEGUITI

Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio

Obiettivo operativo n.5 Titolo:Edifici scolastici provinciali – lavori di sostituzione e rinnovo di serramenti interni ed

esterni e dei maniglioni antipanico Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI Da una ricognizione generale e dai sopralluoghi effettuati dalle competenti strutture A.S.L. presso alcuni plessi scolastici provinciali, emerge la necessità di provvedere alla sostituzione di una notevole quantità di porte dei servizi igienici che versano in condizioni di degrado tale da non essere più consigliabile la riparazione. Esse purtroppo sono state, in genere, danneggiate da atti di vandalismo che è difficile tenere sotto controllo senza una fattiva collaborazione da parte dei responsabili della scuola. Al fine di eliminare le situazioni di degrado più eclatanti, si prevede la fornitura e posa di un congruo numero di serramenti nuovi che dovranno possedere caratteristiche di particolare robustezza e resistenza agli urti sia del telaio che del battente. Si prevede altresì un costante controllo delle porte di emergenza e la sostituzione dei maniglioni antipanico più ammalorati.

RISULTATI CONSEGUITI

Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio

Obiettivo operativo n.6

Tiolo:Edifici scolastici provinciali – lavori vari di manutenzione straordinaria (compresa manutenz.alberi d’alto fusto )

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Per mantenere il decoro, la sicurezza e garantire l’innovazione e l’ammodernamento delle Scuole prov.li, spesso non sono più sufficienti i fondi della manutenzione ordinaria, ma occorrono appositi e mirati stanziamenti che consentano di rimuovere o sostituire parti strutturali o elementi di finitura, eseguire interventi aventi carattere di durabilità nel tempo, rinnovare o adeguare laboratori ed impianti, realizzare laboratori nuovi e tutte quelle opere che rientrano nel comma b) art. 31 della Legge 457.

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Si consideri altresì che le aree cortilizie di alcune scuole provinciali sono ricche di essenze arboree d’alto fusto che necessitano costantemente di lavori di potatura, sia per contenere lo sviluppo della chioma, sia per eliminare, con interventi di rimonda, le parti secche o malate. Le operazioni di taglio e potatura hanno carattere straordinario e devono essere affidate a ditte qualificate dotate di adeguati strumenti di lavoro oltre che di tecnici esperti e capaci di eseguire in maniera corretta le indicazioni degli agronomi

RISULTATI CONSEGUITI

Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio

Obiettivo operativo n.8 Titolo:Palazzo Ala Ponzone Cimino - Cremona – I.I.S “A.P.C.” – lavori di eliminazione delle

problematiche di vulnerabilità degli elementi anche non strutturali [IMM.49]

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Interventi finalizzati alla riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi non strutturali negli edifici scolastici. Il progetto che tende ad eliminare le situazioni non conformi riscontrate. In particolare, prevede l'adeguamento dei controsoffitti di molte parti dell’edificio scolastico, realizzati anche con tavelline in laterizio intonacate oppure in gesso, ma con pendinature ai solai non conformi agli attuali standard di sicurezza. E' prevista altresì la sostituzione degli apparecchi illuminanti fissati in maniera non corretta ai plafoni, ovvero al rinnovo delle coperture delle officine previa bonifica e smaltimento di lastre in fibro – cemento con amianto ed al rinnovo di guaine bituminose delle coperture piane. Sarà, infine, restaurata la facciata che prospetta su via S. Lorenzo che già presenta ampie zone di distacco degli intonaci, con possibile rischio di caduta dall’alto di calcinacci.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Lavori in corso ed in avanzata fase di realizzazione.

2. concessa una sospensione dei lavori durante il periodo invernale per l’impossibilità di procedere ai lavori di tinteggiatura della facciata;

3. autorizzata dal provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche una perizia suppletiva per la sistemazione della impermeabilizzazione delle coperture piane;

4. Fine lavori prevista entro 30 Giugno 2015, causa il periodo di sospensione lavori di cui al paragrafo 1.

Obiettivo n.12 Titolo: Fabbricato – Via Seminario - Cremona- I.I.S. “Torriani” – Lavori di eliminazi one

delle problematiche di vulnerabilità degli elementi anche non strutturali [IMM.43] Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

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Il progetto prevede varie opere di manutenzione straordinaria finalizzate alla eliminazione della vulnerabilità degli elementi anche non strutturali degli edifici scolastici, in particolare si eseguirà:

-il rifacimento di numerosi tratti di intonaco in fase di distacco dalle lesene delle facciate esterne dell’edificio; - la sostituzione o la messa in sicurezza dei contorni in marmo delle finestre, che si presentano fessurati e danneggiati; - ulteriori interventi localizzati all’interno dell’edificio per eliminare situazioni di sfondellamento di solai, ovvero distacchi di elementi metallici di finitura, (importo: € 500.000,00)

RISULTATI CONSEGUITI

- consegna dei lavori effettuata in data 11/11/2013. - Lavori eseguiti con regolarità e già ultimati. - Ultimazione dei lavori in data 27 giugno 2014. Collaudo eseguito in data 2 settembre 2014

Obiettivo operativo n.13

Titolo: Palazzo Araldi Erizzo – Cremona - I.M."Anguissola" – Lavori di eliminazione vulnerabilità’ elementi non strutturali, manutenzione straordinari a, opere interne e ripasso

del tetto [IMM.50 Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

1) L’intervento si prefigge di eliminare i problemi della copertura con un intervento di manutenzione straordinaria. Sono previsti inoltre interventi di adeguamento normativo per la verifica antincendio e della stabilità di elementi non strutturali per la loro eventuale sostituzione o stabilizzazione.

RISULTATI CONSEGUITI

1. redatto il progetto preliminare; 2 approvato il progetto definitivo in linea tecnica

Obiettivo operativo n.15 Titolo:Palazzo Stanga Trecco – Cremona – IIS Stanga – Lavori di straordinaria

manutenzione e restauro – arredi e complementi d’arredo. [IMM.54] Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

1. il progetto prevede lavori completamento dell’appartamento nobile del primo piano, in particolare si eseguiranno migliorie impiantistiche quali la messa in opera dell’impianto di rilevazione fumi, ed il completamento di parti decorative, come ad esempio la messa in opera delle stoffe alle pareti del salone principale ed il restauro di alcune porte di pregio dell’appartamento, oltre ad interventi di tinteggiatura e altre piccole opere di perfezionamento.

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RISULTATI CONSEGUITI

• approvato in linea tecnica il progetto definitivo. • in fase di definizione la richiesta di devoluzione del mutuo alla C.DD.PP. • Successivamente si procederà all’affidamento dei lavori ed alla loro esecuzione. • Redatto il progetto esecutivo. Rinviata al 2015 l’approvazione dell’ esecutivo e la richiesta di devoluzione del mutuo

C.DD.PP. fatta salva la riassegnazione delle risorse.

Obiettivo operativo n.17 Titolo: Liceo artistico “B. Munari” Sezione di Cremona. – lavori di manutenzione

straordinaria eliminazione vulnerabilità degli elementi anche non strutturali e miglioramento dell’indice di resistenza sismica [IMM. 046]

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

L'obiettivo prevede la realizzazione di un progetto di manutenzione straordinaria finalizzato al miglioramento dell'indice di resistenza sismica dell'immobile. Tale risultato si consegue dopo aver eseguito preventive verifiche sugli elementi strutturali esistenti, mediante l'installazione di controventature in poutrelle d'acciaio inserite tra gli elementi strutturali (in genere travi e pilastri) dell'edificio. importo: € 100.000,00)

RISULTATI CONSEGUITI

1. redatto il progetto definitivo in data 10/10/2013; 2. inviata in data 30/10/2013 al Ministero delle Infrastrutture ed al Ministero dell’Istruzione la

scheda di attestazione di completamento degli adempimenti in carico alla Provincia per accedere al finanziamento.

3. redatto il progetto esecutivo in data 14/3/2014. 4. approvato il progetto esecutivo con D.G.P. n. 98 del 1/4/2014. 5. Inviata in data 12/5 al Ministero delle Infrastrutture ed al Ministero dell’Istruzione la

comunicazione di avvio della procedura per l’aggiudicazione dei lavori. 6. Approvata il 18/6/2014 la determina a contrattare, il relativo impegno di spesa e la procedura di

gara. 7. Esperita gara d’appalto in data 27/5/2014. 8. Con determinazione n. 538 del 18/6/2014 è stato approvato il verbale di gara e sono stati

aggiudicati i lavori 9. Consegna lavori in data 11/9/2014.

Lavori in corso di esecuzione.

Obiettivo operativo n.18 Titolo:Fabbricato di Via Manzoni e di Via Bissolati – Acquisto e ristrutturazione di immobili da destinare a nuova sede dell' I.I.S. Einaudi ed opere varie di manutenzione straordinaria

[IMM.69 E IMM.033].

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Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

L’istituto “Einaudi di Cremona risulta attualmente dislocato su tre sedi necessarie per lo svolgimento dell’attività didattica. Il recente acquisto dell’immobile di proprietà delle suore maestre di S. Dorotea, che già ospitava una succursale della scuola, ha consentito altresì di ricavare i nuovi laboratori di cucina e sala permettendo alla provincia di dismettere due locazioni onerose presso l'agriturismo Cascina Nuova ed il centro sportivo Stradivari. Successivamente, la completa ristrutturazione dell’edificio consentirà all’istituto di ridurre a due le sedi della scuola con un evidente beneficio per la didattica e la riduzione delle spese di locazione e di trasporto. Nel programma sono altresì previsti interventi di sistemazione dei cortili, sia in via Manzoni che nella sede di via Bissolati.

RISULTATI CONSEGUITI

L'Istituto suore maestre di S. Dorotea, già proprietario dell'immobile, ha ceduto la proprietà alla provincia consentendo alla stessa un pagamento rateale senza interessi. Nel corso del corrente anno si provvederà al pagamento della corrispondente rata di euro 635.000,00

Obiettivo operativo n.19

Titolo: Polo scolastico Via Stazione/Via Palmieri - Crema – Liceo Classico “Racchetti” e Liceo Scientifico “Da Vinci” – Eliminazione vulnerabilità degli elementi anche non strutturali,

rifacimento tetti con eliminazione lastre fibrocemento e miglioramento dell’indice di resistenza sismica [IMM. 046] [IMM.62-113]

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

L'obiettivo si articola in tre progetti: a) un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato alla eliminazione della vulnerabilità degli elementi non strutturali dell'importo di € 260.000 che prevede la sostituzione dei controsoffitti agganciati ai solai con elementi che non corrispondono ai più recenti standard di sicurezza. b)un progetto cdi manutenzione straordinaria finalizzato al miglioramento dell'indice di resistenza sismica dell'immobile da realizzarsi mediante l'installazione di controventature in poutrelle d'acciaio inserite tra gli elementi strutturali (in genere travi e pilastri) dell'edificio. importo: € 200.000,00); c) un intervento di manutenzione straordinaria che prevede la sostituzione copertura in lastre di fibro-cemento con amianto e relativa sostituzione lastre prive di elementi tossici. Nella circostanza si predisporranno anche ancoraggi per l’accoglimento di impianti fotovoltaici, e si realizzerà anche un adeguato strato di coibentazione termica della copertura. Importo € ….

RISULTATI CONSEGUITI

a) eliminazione elementi non strutturali

− redatto il progetto esecutivo datato 25/11/2013 − approvato il progetto esecutivo con D.G.P. n. 52 del 21/2/2014. − Il 29/5/2014 è stata approvata la determina a contrattare con il relativo impegno di spesa e la

procedura di gara. − Esperita gara d’appalto in data 26/6/2014.

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− Aggiudicazione ed approvazione del verbale di gara approvati con determinazione n. 631 del 18/7/2014.

− Consegna lavori in data 14/11/2014. Lavori in corso di esecuzione

b) Adeguamento della struttura agli indici di resistenza alle azioni sismiche.

1. inviata in data 30/10 al Ministero delle Infrastrutture ed al Ministero dell’Istruzione la scheda di attestazione degli adempimenti della Provincia per accedere al finanziamento.

2. redatto il progetto esecutivo datato 7/3/2014 3. approvato il progetto esecutivo con D.G.P. n. 94 del 1/4/2014. 4. Inviata in data 12/5 al Ministero delle Infrastrutture ed al Ministero dell’Istruzione la

comunicazione di avvio della procedura per l’aggiudicazione dei lavori. 5. Determina n. 365 del 23/4/2014 a contrattare, impegno di spesa e relativa procedura di gara. 6. Esperita gara d’appalto in data 27/5/2014. 7. Determinazione di aggiudicazione ed approvazione del verbale di gara n. 537 del 18/6/2014. 8. Consegna dei lavori all’impresa in data 31/7/2014. Lavori in corso di esecuzione.

c) Sostituzione copertura in lastre di fibro-cemento con amianto mediante lastre ecologiche.

− redatto in data 25/11/2013 il progetto preliminare di rifacimento dei manti di copertura. − Redatto in data 15/10/2014 il progetto definitivo complessivo approvato in linea tecnica;

Redatto in data 07/11/2014 il progetto esecutivo I lotto approvato in linea tecnica.

Obiettivo operativo n.21 Titolo: Fabbricato di Via M. di Canossa – Crema - I.I.S. "Galilei" – Lavori di manutenzione

straordinaria e riqualificazione. [IMM.41] Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Presso la sede centrale dell’ I.I.S. “Galilei” di Crema sono stati recentemente realizzati importanti interventi di adeguamento normativo. Ora è necessario prevedere la realizzazione di opere di ristrutturazione e riqualificazione di alcuni ambienti, quali le officine, che sono sottoutilizzate a causa del mutamento dei programmi di studio, per ricavare un maggior numero di aule didattiche, riducendo gli spazi dell’attuale laboratorio Officine Macchine Utensili e destinando riqualificando altri locali per la didattica.

RISULTATI CONSEGUITI

• inviate all’istituto scolastico alcune proposte progettuali corredate dei relativi studi di fattibilità. • redatto in data 20/5/2014 il progetto preliminare di ristrutturazione delle officine e del

laboratorio di chimica del biennio in sintonia con le scelte progettuali condivise con l'istituto. Redatto il progetto definitivo con data 21/11/2014; approvato con Deliberazione del Presidente

n. 39 del 2/12/2014 in linea tecnica.

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Obiettivo operativo n.22 Titolo: Fabbricato di Via M. di Canossa, Crema - I.I.S. "Galilei"– Lavori di elimi nazione

delle problematiche di vulnerabilità degli elementi anche non strutturali [IMM.41]

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Il progetto prevede la realizzazione di opere varie di manutenzione straordinaria finalizzate alla eliminazione della vulnerabilità degli elementi non strutturali dell'edificio scolastico, in particolare sono state ipotizzate le seguenti opere: - rifacimento dei numerosi controsoffitti installati all’interno del plesso scolastico, che presentano pendinature non adeguate; - sostituzione dei corpi illuminanti che presentano rischio di caduta ed rifacimento degli impianti elettrici non conformi alle vigenti norme; - il rifacimento dei tratti di intonaco in fase di distacco presenti sulle lesene delle facciate esterne dell’edificio sotto le gronde. (importo € 650.000,00)

RISULTATI CONSEGUITI

-Proceduto alla consegna provvisoria dei lavori in data 12/11/2013. -Effettuata la consegna definitiva dei lavori in data 6/5/2014. -Ultimazione lavori in data 3/10/2014. Collaudo in data 2/1/2015.

Obiettivo operativo n.23 Titolo:Polo scolastico di Via Piacenza, Crema. Accordo quadro per l’utilizzo di aree e

strutture scolastiche. Costruzione nuova sede del L.C. “Racchetti”mediante contratto di disponibilità'.

Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

La Provincia di Cremona ed il Comune di Crema, mediante apposita convenzione, hanno individuato soluzioni operative che possono risolvere, a breve/media scadenza, i problemi legati alla localizzazione di alcune funzioni istituzionali nel territorio del Comune stesso. In particolare, il Comune di Crema ha ceduto alla Provincia l’area ritenuta idonea per il completamento del polo scolastico di via Libero Comune, che prevede la realizzazione delle seguenti opere: - costruzione nuova sede del liceo classico - linguistico - socio pedagogico “Racchetti” con relativa palestra; - ampliamento dell’istituto “Sraffa” e del liceo artistico “Munari”; - lrealizzazione di una palestra polifunzionale a servizio del liceo artistico “Munari” e dell’istituto “Sraffa”; - realizzazione di un auditorium a servizio delle scuole superiori dell’area; - sistemazione delle aree esterne, attraverso la realizzazione di strade e parcheggi; Per l'acquisto di tale area la provincia si è impegnata a versare al comune di Crema un importo 1.100.000 euroin 10 rate da 55.000 euro cad.

RISULTATI CONSEGUITI

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Da corrispondere il pagamento della rata annuale.

Obiettivo operativo n.25

Titolo:Polo scolastico Via Trento Casalmaggiore – I.I.S. "Romani" – Lavori di manutenzione straordinaria. Riqualificazione del cortile, rifacimento tetto in fibrocemento della palestra ed

installazione impianto fotovoltaico. [IMM.61] Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

Il progetto completa l’ampliamento del polo scolastico con alcuni interventi accessori ed altri importanti, quali la rimozione del tetto in eternit della palestra. In particolare, dopo l’intervento di sostituzione del tetto in lastre di fibro cemento con amianto della palestra, è prevista l'installazione di un impianto fotovoltaico da 19,75 kWp. Pratica da istruire per erogazione del contributo concesso da Regione Lombardia

RISULTATI CONSEGUITI

- Sopralluogo eseguito sul posto con i tecnici della Regione Lombardia in data 04/06/2014 come da verbale in atti;

- Realizzazione e posa di targa richiesta da Regione Lombardia a completamento dell'iter istruttorio eseguita entro Luglio 2014;

- Trasmissione della documentazione fotografica di cui al punto precedente a Regione Lombardia entro Luglio 2014.

- L'intervento è stato ultimato: la copertura è stata rinnovata e l'impianto FV è stato completato e attivato.

Contributo erogato ed impianto attivo e funzionante in regime di conto energia.

Obiettivo operativo n. 28

Titolo: Gli interventi in ordine ai sistemi di istruzione e di istruzione e formazione professionale

Dirigente responsabile Dr.Dario Rech

RISULTATI ATTESI Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi:

a) Il dimensionamento scolastico b) La programmazione dell’offerta scolastica e formativa c) Il sostegno e il miglioramento dell’offerta formativa nelle scuole superiori d) La formazione professionale in DDIF e) La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente

RISULTATI CONSEGUITI

Il dimensionamento scolastico.

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Il piano di dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, regolamentato dal DPR 233/98 e dalla legge 111/2011, può essere variato sia su richiesta dei Comuni, per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, sia dalla Provincia stessa, per gli istituti scolastici superiori. Al fine di condividere tempistica e modalità operative per l’elaborazione del piano di dimensionamento per l’a.s. 2015/2016, in data 17/06/2014 si è tenuto, presso la Regione Lombardia, un incontro con i rappresentanti delle Province lombarde. Con DGR n. 2259 del 01/08/2014, la Regione Lombardia, nel prevedere quale termine ultimo per la trasmissione da parte delle Province delle rispettive deliberazioni la data del 30/11/2014, ha formalizzato le linee di indirizzo esposte durante l’incontro, in particolare:

per quanto riguarda l’organizzazione della rete scolastica delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo viene confermata la necessità di completare il processo di verticalizzazione in Istituti Comprensivi delle istituzioni scolastiche autonome laddove necessario; per il dimensionamento scolastico delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione nonché per le scuole del secondo ciclo viene rilevata l’opportunità di garantire in ciascuna autonomia il rispetto dei parametri definiti dall’art. 19, commi 5 e 5 bis del D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito in legge 15 luglio 2011, n. 111 e s.m.i (600 alunni in pianura e 400 nelle aree montane e nelle piccole isole) al fine di garantire l’assegnazione del dirigente e del DSGA.

Con la medesima delibera la Regione Lombardia ha comunicato la possibilità di procedere ad eventuali adeguamenti all'organizzazione interna dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA), già individuati per l'a.s. 2014/2015, nel rispetto dei requisiti previsti dalla circolare MIUR n. 36 del 10/04/2014 e del numero previsto per ogni provincia dalla DGR 479/2013 (distribuzione territoriale pari ad almeno uno per provincia).

In riferimento al dimensionamento del primo ciclo di istruzione, si è rilevato che sul territorio provinciale risultano rispettati tutti i parametri richiesti dalla normativa vigente, sia i parametri organizzativi (processo di “verticalizzazione”) sia i parametri numerici (minimo 600 alunni per autonomia); tuttavia la situazione di due Istituti Comprensivi (San Bassano e Pizzighettone) risulta al limite del rispetto dei parametri numerici e, per tale motivo si è ritenuto opportuno approfondire la situazione, organizzando un incontro, sollecitato dal Sindaco del Comune di Pizzighettone che ha prospettato un possibile accorpamento tra i due IC. In esito a tale incontro, sentito anche il Sindaco del Comune di San Bassano, si è preso atto dell’opportunità di rinviare la decisione alla successiva programmazione.

Si è provveduto ad informare, con nota prot. n. 100910 del 03/09/2014, tutti i Comuni della provincia rispetto alle indicazioni regionali di cui sopra, invitandoli a trasmettere eventuali proposte di modifica al piano entro il 24/10/2014. Entro il termine sopra indicato sono pervenute le seguenti proposte:

il Comune di Izano ha richiesto il formale riconoscimento della scuola dell'infanzia del Comune di Izano - attualmente sezione staccata della scuola dell'infanzia di Salvirola - come plesso a sé stante dell'Istituto Comprensivo "Falcone e Borsellino" di Offanengo, attraverso l'assegnazione di uno specifico codice meccanografico e individuando la sede del plesso in via San Biagio n. 25,

il Comune di Pandino ha richiesto il formale riconoscimento della scuola dell'infanzia del Comune di Pandino – attualmente sezione staccata della scuola dell'infanzia di Nosadello - come plesso a sé stante dell'Istituto Comprensivo "Visconteo" di Pandino, attraverso l'assegnazione di uno specifico codice meccanografico e individuando la sede del plesso in via Milano,

il Comune di Martignana di Po ha richiesto il formale riconoscimento della scuola dell'infanzia del Comune di Martignana di Po - attualmente sezione staccata della scuola dell'infanzia di San Giovanni in Croce - come plesso a sé stante dell'Istituto Comprensivo "Dedalo 2000", attraverso l'assegnazione di uno specifico codice meccanografico e individuando la sede del plesso in via Cavour n. 9.

Le richieste di modifica erano supportate dalle seguenti motivazioni:

permettere la corretta e idonea attribuzione dell'organico nella complessa fase di comunicazione dei dati agli Uffici preposti,

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riconoscere la sezione staccata come scuola effettiva all'interno dell'anagrafe delle istituzioni scolastiche ministeriali.

Le motivazioni prodotte dai Comuni a sostegno delle rispettive richieste sono apparse pienamente condivisibili e, pertanto, sono state accolte nella deliberazione presidenziale n. 32 del 27/11/2014 con cui è stata approvata la proposta di modifica al piano di dimensionamento della rete scolastica del primo ciclo di istruzione per l'a.s. 2015/2016.

Rispetto ai parametri previsti per le scuole del secondo ciclo di istruzione, si è rilevato che l'unico istituto sottodimensionato è l'IIS “Stradivari” di Cremona per il quale, date le sue specificità, si è da sempre richiesta una deroga ai parametri fissati. Anche per l’anno corrente, pertanto, con atto n. 33 del 27/11/2014, di approvazione del Piano di Dimensionamento del 2° ciclo di istruzione, si è richiesto il mantenimento dell'autonomia scolastica in capo alla scuola, con la contestuale assegnazione del Dirigente Scolastico e del DSGA interamente dedicati, evidenziando quanto segue:

• atipicità e peculiarità della scuola che da sempre eroga una formazione destinata ad un settore di nicchia (unica scuola statale in Italia ad impartire agli allievi le cognizioni culturali e tecniche indispensabili per esercitare la professione di liutaio),

• forte connessione della scuola con la realtà economica del territorio cremonese che vede nella liuteria una vocazione storica, culturale ed economica,

• presenza presso la scuola, dall'a.s. 2010/2011, del percorso di Liceo Musicale e Coreutico – sez. Musicale, il cui progressivo sviluppo ha consentito di rispondere alle richieste del territorio in campo musicale, apportando, tra l'altro, un significativo aumento delle iscrizioni nel suo complesso (+ 59% circa dall'anno di attivazione),

• presenza presso la scuola, dall'a.s. 2011/2012, di un Progetto Sperimentale per la sezione Liuteria (autorizzato con decreto del MIUR del 3 agosto 2011), finalizzato a favorire l'integrazione dell'offerta formativa a carattere liutario con quella del Liceo Musicale. Il Progetto ha permesso alla scuola di valorizzare al meglio la tipicità di tale percorso, definendo un nuovo modello didattico molto flessibile pur in coerenza con l'impianto dell'istruzione professionale delineato dalla cosiddetta Riforma Gelmini e risolvendo le numerose problematiche legate ad un'offerta formativa tanto specialistica.

In ordine all'ultimo punto si è evidenziato che il Progetto Sperimentale scadrà nel giugno 2016 ed il suo mancato rinnovo riporterebbe il percorso ad un livello organizzativo non idoneo alle prerogative della formazione liutaria, con conseguente depauperamento di tutte le sue potenzialità anche in riferimento alle ricadute territoriali. A tale proposito si è rilevata la necessità di investire il Ministero dell'Istruzione circa la problematica legata alla conclusione del Progetto in parola concordando le modalità per garantire il mantenimento e l'evoluzione della sperimentazione in atto. Si è, inoltre, ritenuto opportuno promuovere la costituzione di un tavolo territoriale composto dalla Provincia, dalla Regione, dal Comune di Cremona, dalla Camera di Commercio, dall'Ufficio Scolastico Territoriale e dall'Ufficio Scolastico Regionale e dell'Istituto scolastico stesso.

I due piani sono stati trasmessi alla Regione Lombardia con note prot. n. 135356 e prot. n. 135362 del 28/11/2014 e successivamente all'Ufficio Scolastico Territoriale e a tutti i soggetti interessati.

Le proposte di modifica sono state recepite dalla Regione Lombardia con deliberazione di Giunta n. 2938 del 19/12/2014.

La programmazione dell’offerta scolastica e formativa.

In data 17/06/2014 si è tenuto presso la Direzione Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro un incontro tecnico tra i funzionari della Regione Lombardia e i funzionari delle Province lombarde durante il quale sono state fornite alcune informazioni in ordine alla programmazione dell’offerta formativa per l’a.s. 2015/2016.

Con deliberazione di Giunta Regionale n. 2259 del 01/08/2014, sono state, quindi, fornite alle Province le linee di indirizzo per procedere alla suddetta programmazione; in particolare, la Regione Lombardia ha invitato le Province a:

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− eliminare le offerte “silenti” che nell’arco dell’ultimo biennio non hanno raccolto adesioni sufficienti all’attivazione dei relativi percorsi,

− garantire un’articolazione adeguata dei percorsi evitando sovrapposizioni e duplicazioni, − condividere la programmazione con le autonomie locali e funzionali, con l’USR, l’UST e gli

organismi di rappresentanza delle realtà economiche e sociali, − considerare l’eventuale offerta terziaria di carattere accademico e non, − garantire un’adeguata distribuzione sul territorio tenendo conto dei trend demografici, degli effettivi

bacini di utenza, dei punti di accesso ai servizi, delle realtà territoriali confinanti anche relative ad altre province,

− verificare il collegamento con le realtà territoriali più dinamiche e con la composizione del tessuto produttivo e delle filiere locali,

− effettuare un'analisi complessiva del contesto di riferimento che tenga conto delle richieste del territorio, delle dinamiche socio economiche e del trend demografico, della logistica e dei collegamenti, della composizione del tessuto economico e produttivo, dell'organizzazione dei servizi complementari. A tale proposito, la Regione Lombardia al fine di fornire alle Province uno strumento utile alla lettura del contesto territoriale, ha elaborato, con il supporto di EUPOLIS Lombardia, un documento di sintesi circa gli esiti dei percorsi di IeFP 2010/2013.

− trasmettere le deliberazioni provinciali relative alla programmazione dell'offerta formativa entro il termine del 30/11/2014.

Con note prot. n. 100263 del 02/09/2014 e prot. n. 100953 del 03/09/2014 si sono informati rispettivamente gli Enti di Formazione Professionale accreditati della provincia e tutte le Scuole Secondarie di Secondo Grado Statali circa le modalità con cui richiedere eventuali variazioni all'offerta formativa (eliminazione/sostituzione di percorsi, attivazione di nuovi percorsi etc…).

Le medesime informazioni sono state comunicate, con nota prot. n. 100353 del 02/09/2014, anche all'Ente di Formazione Professionale CFP San Giuseppe Cooperativa Sociale Onlus di Lodi che, nel giugno 2014, aveva formalmente richiesto di verificare la possibilità di programmare un percorso IeFP presso la sede operativa accreditata di Crema.

Al fine di elaborare la proposta dell’offerta formativa di secondo ciclo di istruzione si è proceduto con il monitoraggio dell’andamento dei percorsi programmati, attraverso la rilevazione delle iscrizioni relative all'a.s. 2014/2015.

Entro il termine fissato nelle circolari provinciali di cui sopra (24/10/2014) sono pervenute le seguenti richieste. � Attivazione di nuovi percorsi:

- "Produzioni Industriali e Artigianali – Industria" (ordinamento professionale) da parte del "Polo Professionale provinciale APC – MARAZZI" sia per la sede di Cremona sia per la sede di Crema,

- “Tecnico per la conduzione di impianti automatizzati” (IV anno IeFP) da parte del "Polo Professionale provinciale APC – MARAZZI" sia per la sede di Cremona (diurno e serale) sia per la sede di Crema (diurno),

- “Operatore Agricolo – Coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole" (IeFP) da parte dell'Ente di Formazione Professionale Enaip Lombardia di Cremona,

- “Operatore Amministrativo Segretariale” (IeFP) da parte dell'Ente di Formazione "CFP San Giuseppe cooperativa sociale onlus" di Lodi per la sede operativa di Crema,

- corso serale “Costruzioni, Ambiente e Territorio” da parte dell'IIS “Ghisleri-Beltrami” presso la sezione associata “Beltrami” di Cremona,

� Mantenimento di percorsi nonostante la loro mancata attivazione negli ultimi tre anni:

- “Sistema Moda – Tessile Abbigliamento e Moda” (ordinamento tecnico) da parte dell'IIS “Stradivari” di Cremona in quanto collegato dal MIUR al Progetto Sperimentale per la sezione di Liuteria;

- “Operatore Amministrativo Segretariale - Percorso personalizzato per alunni disabili” da parte dell'Ente di Formazione IAL Lombardia in quanto unico percorso formativo per tale tipologia di utenza presente sul territorio provinciale.

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- “Operatore elettrico” da parte del “Polo Professionale provinciale APC – MARAZZI” per la sede di Cremona, in quanto unico percorso di tale tipologia presente sul territorio cremonese con interessanti sbocchi occupazionali legati alla presenza di numerose aziende del settore, anche a carattere artigianale.

- “Operatore delle produzioni chimiche” da parte del “Polo Professionale provinciale APC –MARAZZI” per la sede di Cremona, in quanto unico percorso di tale tipologia presente sul territorio provinciale con numerose opportunità di lavoro nell'industria di produzioni chimiche,

- “Operatore del legno” da parte dell'Ente di Formazione Cr.Forma per la sede di Crema in quanto unico sul territorio con possibili sbocchi occupazionali.

� Soppressione di percorsi non attivati negli ultimi tre anni:

- "Operatore Elettrico – Impianti solari e fotovoltaici" da parte del Polo Professionale provinciale APC – MARAZZI per la sede di Cremona,

- “Operatore delle lavorazioni artistiche – Decorazione degli oggetti" da parte dell'Ente di Formazione IAL Lombardia di Cremona,

- “Operatore della trasformazione agroalimentare – lattiero casearia” da parte dell'IIS “Stanga” per la sede di Pandino.

Al fine, quindi, di definire la programmazione dell’offerta formativa dell’a.s. 2015/2016 si è provveduto

ad istruire compiutamente le richieste pervenute attraverso la consultazione: 4. di alcuni istituti scolastici di secondo grado ed enti di formazione professionale, 5. del Comitato Provinciale di Indirizzo e Coordinamento della Rete Scolastica e Formativa e delle

Organizzazioni Sindacali.

Con deliberazione Presidenziale n. 34 del 27.11.2014 si è, quindi, approvata la proposta di piano provinciale dell’offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado e delle strutture formative accreditate per l’a.s. 2015/2016, accogliendo tutte le richieste sopra descritte ad eccezione di quella presentata dall’ente di formazione Enaip Lombardia di Cremona in ordine all'attivazione del percorso “Operatore Agricolo – Coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole" (IeFP) in quanto già presente presso l'IIS “Stanga” di Cremona e non sufficientemente motivata e documentata.

Copia della deliberazione è stata trasmessa, con nota prot. n. 135372 del 28.11.2014, alla Regione Lombardia e con nota prot. n. 135847 del 01.12.2014 all’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona. La deliberazione è stata trasmessa anche a tutte le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, agli enti di formazione professionale ai Centri per l’Impiego e Centri di Orientamento.

La Regione Lombardia con decreto n. 12574 del 22/12/2014 ha approvato l'offerta formativa del secondo ciclo di istruzione per l'a.s. 2015/2016, recependo integralmente quanto proposto dalla Provincia di Cremona.

Per l’espletamento dell’attività programmatoria generale dei servizi scolastici e formativi risulta necessario procedere all’acquisizione dei dati relativi agli iscritti presso le scuole secondarie di secondo grado. A tale proposito nel mese di marzo (note prot. n. 28121, n. 28117 e n. 28142 del 03/03/2014) è stata effettuata una prima rilevazione presso le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie e presso gli enti di formazione professionale relativa alle iscrizioni per l’a.s. 2014/2015 e alle provenienze di tutti gli alunni. A seguito di apposita rielaborazione, il dato acquisito è stato trasmesso ai settori provinciali interessati.

In particolare si sono rilevati i seguenti dati: − per la programmazione del servizio trasporto studenti: dati di provenienza degli allievi comunicati al

Settore Pianificazione territoriale e Trasporti; − per la programmazione del servizio trasporti straordinari a favore di alcuni Istituti Superiori di

Cremona e Crema, per necessità legate allo svolgimento di lezioni curricolari fuori sede e presso impianti sportivi particolarmente distanti dagli istituti stessi: dati raccolti presso le scuole interessate e comunicati al Settore Pianificazione territoriale e Trasporti;

− per la pianificazione dell’utilizzo delle aule e dei laboratori: dati di raggruppamento per classi comunicati al Settore Patrimonio e Provveditorato.

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Si è, inoltre, avviata l’attività relativa all’individuazione degli spazi necessari a svolgere le lezioni curricolari di educazione fisica per le scuole secondarie di secondo grado. Con note prot. n. 89088 e n. 89090 del 30/07/2014 si è provveduto a richiedere ai Comuni di Cremona e Crema la disponibilità di utilizzo dei rispettivi impianti sportivi. In seguito ai contatti intercorsi tra il Dirigente del Settore Patrimonio e Provveditorato e il Dirigente del Settore Lavoro, Formazione e Politiche Sociali, si è convenuto che l'attività in questione dovesse essere gestita, per competenza, dal Settore Patrimonio e Provveditorato. A tale proposito sono state avviate le procedure per il passaggio di consegna delle pratiche attraverso alcuni incontri svoltisi nei mesi di agosto e settembre con i colleghi del Settore Patrimonio e Provveditorato.

Per quanto riguarda la seconda rilevazione dei dati dell’utenza scolastica, in data 30/07/2014 si è provveduto ad inoltrare apposita nota (prot. n. 89126 del 30.07.2014) alle scuole secondarie di secondo grado con scadenza per la trasmissione dei dati all’08/08/2014. Il dato acquisito è stato trasmesso ai Settori provinciali interessati con nota prot. n. 66 del 18/09/2014. Nei mesi di settembre e ottobre si è provveduto alla raccolta dei dati relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico 2014/2015 presso tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado e presso gli enti di formazione professionale che, aggiunte a quelle degli anni precedenti, costituiscono, in quanto serie storica, un utile elemento di monitoraggio. In seguito si è provveduto a trasmettere i dati relativi alle scuole secondarie di secondo grado statali ai Settori provinciali interessati (nota prot. n. 105 del 31.12.2014).

Il sostegno e il miglioramento dell’offerta formativa nelle scuole superiori.

Al fine di sostenere e migliorare l'offerta formativa delle scuole superiori statali, in una logica di rete nell'erogazione dei servizi, sono stati promossi e realizzati due progetti che hanno riscontrato notevole interesse, vale a dire:

− il progetto “Identità al lavoro” (descritto dettagliatamente nella missione 15, Programma 02, Obiettivo operativo n. 1, paragrafo d), − il progetto “Alfabetizzazione degli studenti stranieri” (dettagliatamente più oltre descritto al Programma 06, obiettivo operativo n. 1).

La formazione professionale in DDIF.

Si è provveduto allo svolgimento degli adempimenti procedurali concernenti le commissioni d’esame dei percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dagli enti accreditati nell’a.f. 2013/2014, così come previsto da:

• Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia di Cremona, nel quale sono state individuate, tra l'altro, le attività di competenza della Provincia afferenti le Commissioni d’esame per i terzi e quarti anni del sistema di IeFP

• “Determinazioni in merito alle sessioni d’esame a conclusione dei percorsi di qualifica e di diploma professionale della Regione Lombardia. Anno Formativo 2013/2014” approvate con decreto regionale n. 3225 del 14/04/2014.

In particolare:

si è provveduto ad emanare, con decreto dirigenziale n. 559 del 17/04/2014, la circolare provinciale “Modalità per la partecipazione di candidati privatisti agli esami conclusivi dei percorsi di Qualifica e di Diploma di Istruzione e Formazione Professionale – anno scolastico e formativo 2013/2014”, a seguito della quale è stata effettuata l’istruttoria di 7 domande di ammissione di candidati privatisti:

-5 per l’area professionale Cura della persona, estetica, sport e benessere,

-1 per l'area professionale Elettrica-elettronica, informatica e telecomunicazioni,

-1 per l'area professionale Servizi della ristorazione;

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si sono individuati 13 presidenti per le altrettante commissioni d’esame necessarie a fronte dei 45 percorsi conclusivi, attingendo dall’Albo Regionale dei Presidenti di Commissione aggiornato ai sensi del DDS n. 2351 del 19/03/2014;

si è contribuito attivamente al corretto svolgimento degli esami finali, monitorando e supportando gli enti di formazione nell’organizzazione e realizzazione delle prove.

Ci si è, inoltre dedicati alle autorizzazioni per il rilascio, attraverso il sistema informativo regionale, degli attestati di qualifica finale e di diploma professionale di tecnico, nonché delle certificazioni di competenza nei casi di mancato superamento dell'esame finale. In particolare, ad oggi, si è provveduto ad autorizzare ancora 15 attestati di diploma professionale di tecnico riguardanti l'anno formativo 2010/2011 e circa una decina di attestati riguardanti l'anno formativo 2011/2012. L’attività ha comportato un costante supporto agli enti di formazione nella gestione delle procedure informatiche, monitorando e segnalando, nel contempo, alla Regione Lombardia le numerose problematiche riscontrate. Si sono quindi tenuti costanti contatti con i funzionari regionali finalizzati alla risoluzione di alcuni persistenti errori presenti nel sistema informativo regionale dedicato.

In seguito alla risoluzione dei problemi segnalati nel sistema informativo regionale, si è provveduto a rilasciare:

− 15 attestati di qualifica professionale e 13 attestati di diploma professionale riguardanti l'a.f. 2012/2013,

− 26 attestati di qualifica professionale e 8 attestati di diploma professionale riguardanti l'a.f. 2013/2014.

La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente.

Le funzioni di cui all’oggetto hanno riguardato in particolare: − la previsione dell’impegno di spesa per l’affitto di sale idonee ad ospitare le assemblee studentesche per gli istituti scolastici superiori di competenza provinciale privi di aula magna; − il trasferimento alla Provincia di Milano della quota a carico della Provincia di Cremona relativa alle spese dell’Ufficio Scolastico Regionale, determinata da accordi e da disposizioni normative.

In relazione al primo aspetto, ogni anno la Provincia provvede ad assumere a carico provinciale la somma da erogare al Comune di Cremona in relazione all’utilizzo della sala del Palazzo Cittanova da adibire ad assemblee studentesche. Per quanto riguarda l’a.s. 2013/2014, con decreto n. 119 del 29/01/2014 si è provveduto a liquidare al Comune di Cremona la somma di € 1.150,70 relativa agli utilizzi della sala stessa effettuati nel periodo ottobre/dicembre 2013 (prima tranche). Con determinazione n. 43 del 23.01.2014 si è, quindi, provveduto ad assumere l’impegno di spesa pari a € 1.500,00 a favore del Comune di Cremona per l’utilizzo della medesima sala per l’anno 2014. Con mandato n. 2014/9240 del 23/07/2014 si è provveduto alla liquidazione della somma di € 889,38 relativa agli utilizzi della sala di Palazzo Cittanova per il periodo gennaio/giugno 2014. In seguito alla constatazione della esigua somma a disposizione per le assemblee studentesche previste per il periodo settembre-dicembre 2014, anche in ragione del fatto che si è aggiunta una nuova istituzione scolastica priva di aula magna (IIS Stradivari), si è contattato il Settore Patrimonio e Provveditorato affinché potesse individuare una soluzione alternativa alla locazione della sala comunale (per esempio la disponibilità di una aula magna presso una istituzione scolastica). Tale Settore, purtroppo, non è stato in grado di prospettare alcuna soluzione in proposito, pertanto, la Provincia ha reso disponibile in Bilancio una ulteriore somma pari ad € 500.00, impegnata con determinazione n. 871 del 04/11/2014 a favore del Comune di Cremona per l'utilizzo della Sala di Palazzo Cittanova. In data 12/12/20141 è stato emesso ordine di pagamento di € 611,22 al fine di procedere alla liquidazione della somma al Comune di Cremona per gli utilizzi della Sala per il periodo settembre/dicembre 2014.

In relazione al secondo aspetto, le leggi n. 641/1967 e n. 373/1989 pongono a carico delle Province l’obbligo di concorrere all’onere relativo ai costi di gestione dell’Ufficio Scolastico Regionale. A tale scopo la

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Provincia impegna annualmente la somma a favore della Provincia di Milano che anticipa l’importo totale e provvede poi a richiedere il rimborso alle altre Province. Con determinazione dirigenziale n. 37 del 21/01/2014 si è, quindi, provveduto ad assumere a carico provinciale la somma di € 15.898,03 ai fini del rimborso del saldo dovuto alla Provincia di Milano per gli oneri sostenuti nell'anno 2012, somma liquidata con decreto n. 120 del 29/01/2014. Con nota prot. n. 248078\2014\6.8\2010\1 del 15.12.2014 la Provincia di Milano ha comunicato che gli oneri dovuti per l’anno 2013 da parte della Provincia di Cremona sono pari a € 19.773,40. Con determinazione dirigenziale n. 1065 del 17.12.2014 è stata assunta a carico provinciale la predetta somma liquidata con mandato n. 15814 del 19/12/2014.

Obiettivo operativo n. 29

Titolo: La gestione di borse di studio derivanti da donazione modale Dirigente responsabile Dr.Dario Rech

RISULTATI ATTESI Erogazione di contributi. In particolare, sarà attuato il seguente intervento: assegnazione della borsa di studio “Maria Vailati Checchi ed Enrico Checchi”.

RISULTATI CONSEGUITI

La Provincia, ogni anno, a seguito di donazione modale, assegna una borsa di studio intitolata alla memoria di “Maria Vailati Checchi ed Enrico Checchi”, destinata ad un alunno/a meritevole di età compresa tra i sei e i quattordici anni. In data 06/02/2014 si è riunita la Commissione per la valutazione delle domande pervenute a valere sul bando di assegnazione relativo all'anno 2013 e, in seguito all’istruttoria, la Commissione ha deciso di assegnare n. 2 borse di studio di uguale importo per una somma complessiva pari a € 600,00, impegnata con determinazione dirigenziale n. 162 del 06/03/2014. In data 08/04/2014 si è tenuta la cerimonia ufficiale di premiazione. Con decreto n. 362 del 18/03/2014 è stato emanato il bando per l’assegnazione della borsa di studio sopra citata relativo all’anno 2014 che ha previsto, quale termine ultimo per la presentazione delle candidature, la data del 30/05/2014. Il Bando è stato trasmesso, con nota prot. n. 35778 del 19/03/2014, a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia e, per conoscenza, a tutti i Comuni della provincia. Il bando, inoltre, è stato trasmesso, con nota prot. n. 35779 del 19/03/2014, agli Uffici di Piano degli Ambiti distrettuali di Cremona. Entro la data stabilita sono pervenute in totale due domande e in data 16/12/2014 si è riunita la Commissione per la loro valutazione; a seguito dell'istruttoria condotta, la Commissione ha deciso di assegnare due borse di studio, una per il valore di € 1.000,00 e l'altra per il valore di € 687,90 per una somma complessiva di € 1.687,90, impegnata con determinazione dirigenziale n. 1077 del 19/12/2014. La cerimonia ufficiale di consegna delle borse di studio è prevista per l'anno 2015.

PROGRAMMA 4 “Istruzione universitaria”

Obiettivo operativo n. 1 Titolo:La gestione di borse di studio derivanti da donazione modale

Dirigente responsabile dr.Dario Rech

RISULTATI ATTESI Erogazione di contributi. In particolare, sarà attuato il seguente intervento: assegnazione della borsa di studio “Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al Fiume Po”.

RISULTATI CONSEGUITI

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La Provincia, ogni anno, a seguito di donazione modale, assegna n. 5 borse di studio intitolate al “Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al fiume Po”, da riconoscere a studenti universitari residenti da almeno tre anni in uno dei diciassette Comuni del Comprensorio. In data 27/01/2014 si è riunita la Commissione per l'assegnazione delle Borse di Studio in parola al fine di esaminare le sette domande pervenute a valere sul bando anno 2013 e per definire il bando di assegnazione anno 2014. Al termine dell'istruttoria delle candidature pervenute la Commissione ha deciso di assegnare quattro borse di studio di importo uguale per una somma complessiva di € 4.087,50, agli unici 4 candidati risultati in possesso dei requisiti richiesti. In data 01/04/2014 si è tenuta la Cerimonia ufficiale di consegna delle Borse di Studio. Con decreto n. 192 del 13/02/2014 è stato emanato il bando relativo alla borsa di studio in parola per l’anno 2014 che prevede, quale termine di presentazione delle domande, la data del 15/09/2014. Il Bando è stato trasmesso con note prot. n. 22518 e n. 22522 del 18/02/2014 rispettivamente alle Università del territorio ed ai 17 Comuni interessati. Entro la data stabilita sono pervenute in totale tre domande e in data 16/12/2014 si è riunita la Commissione per la loro valutazione; a seguito dell'istruttoria condotta, la Commissione ha rilevato che una domanda non poteva essere accolta in quanto non rispettosa dei criteri fissati dal bando. La Commissione ha, quindi, deciso di assegnare due borse di studio, per l'importo di € 1.275,00 ciascuna, per una somma complessiva di € 2.550,00, impegnata con determinazione dirigenziale n. 1078 del 19/12/2014. La cerimonia ufficiale di consegna delle borse di studio è prevista per l'anno 2015.

Obiettivo operativo n. 2 Titolo: Il sostegno al sistema universitario locale

Dirigente responsabile dr.Dario Rech

RISULTATI ATTESI Obiettivo del progetto è quello di sostenere il sistema universitario provinciale anche attraverso forme di razionalizzazione e di verifica dell’offerta formativa erogata dalle Università presenti. Si continuerà, dunque, a garantire il sostegno finanziario e l’approfondimento delle relazioni con il sistema universitario locale, con particolare riferimento alle prospettive di sviluppo dell’attività formativa e di ricerca inerente alle emergenze territoriali della provincia.

RISULTATI CONSEGUITI

Per quanto riguarda il sostegno finanziario alla presenza universitaria sul territorio, si descrive di seguito l’attività svolta nel corso del 2014.

la quota associativa annuale all’EPIS, pari a € 520,00, è stata impegnata e liquidata; la quota annua che la Provincia versa all’Associazione Cremonese Studi Universitari di Cremona, relativa al sostegno dei corsi universitari presso la sede di Cremona del Politecnico di Milano, pari a € 92.040,00, è stata interamente impegnata e liquidata; in data 28.11.2014 è stata sottoscritta la convenzione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Regione Lombardia, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Cremona per il sostegno alla SMEA (Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare) di Cremona. L’impegno di spesa annuale previsto in bilancio, pari a € 28.000,00 è stato interamente impegnato e liquidato; la quota che la Provincia versa annualmente all’Associazione Cremasca Studi Universitari di Crema, relativa al sostegno dei corsi universitari presso la sede di Crema dell’Università degli Studi di Milano, pari a € 30.000,00, è stata impegnata e liquidata; lo stanziamento previsto in bilancio per la gestione del Corso di laurea in “Scienze e tecnologie alimentari” – pari a € 147.500,00 – è stato impegnato e liquidato all’Università Cattolica del Sacro Cuore, così come previsto dalla vigente convenzione;

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lo stanziamento previsto in bilancio per la gestione del Corso di laurea in “Economia aziendale” – attivato presso la sede di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, pari a € 10.000,00 – è stato impegnato e liquidato, come da atto convenzionale; l’importo annuale previsto in bilancio per il sostegno al Corso di laurea in “Lettere e beni culturali”, presso la sede di Cremona del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia, pari a € 43.900,00, è stato interamente impegnato e liquidato così come stabilito dalla apposita convenzione.

Obiettivo operativo n.4 Titolo:Palazzo Ghisalberti – Cremona – Università Cattolica del Sacro Cuore sede di

Cremona - contributo per opere di manutenzione straordinaria impianti elettrici. [IMM.51] Dirigente Responsabile: Ing.Rossano Ghizzoni

RISULTATI ATTESI

il progetto prevede la realizzazione dei necessari interventi di adeguamento normativo dell’impianto elettrico della porzione di immobile riservata all'università e che riguardano la distribuzione delle linee, il rinnovo dei quadri elettrici e delle plafoniere. Sono previste altresì opere di compartimentazione e di realizzazione di filtri aerati per completare gli interventi di adeguamento ai vigenti standard di sicurezza. Il progetto sarà eseguito direttamente dall'università che si farà carico della progettazione, dell'appalto e della realizzazione dei lavori, anticipando il relativo finanziamento. La provincia ed il comune di Cremona rimborseranno la spesa con rate quinquennali dell'importo di euro 50.000 cadauna.

RISULTATI CONSEGUITI

1. redatto il progetto esecutivo.

2. prossima realizzazione della gara d'appalto.

3. Lavori in corso.

Rimborsata all’università Cattolica l’intera somma di euro 250.000.00, di spettanza della provincia di Cremona, in unica soluzione nel mese di dicembre 2014, grazie al patto incentivante verticale di regione Lombardia..

Programma 06 “Servizi ausiliari all’istruzione”

Obiettivo operativo n. 1

Titolo: L’alfabetizzazione degli studenti stranieri Dirigente responsabile dr.Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. In particolare, sarà attuato il seguente intervento: “Rafforzamento del sistema provinciale di interventi di alfabetizzazione per alunni non italofoni frequentanti percorsi di secondo ciclo di istruzione”.

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RISULTATAI CONSEGUITI

Il progetto in parola, che da anni vede coinvolti la Provincia, i Comuni capidistretto, l’UST e le reti di scuole ed enti di formazione allo scopo di facilitare l’integrazione linguistica degli studenti non italofoni iscritti nel secondo ciclo di istruzione, rientra nell’Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito Istruzione e formazione, ove gli è stato riconosciuto uno specifico finanziamento pari a euro 80.000,00.

Le risorse sopra citate sono state utilizzate nell’ambito di due successivi Accordi di programma tra la Provincia di Cremona, i Comuni di Cremona, di Crema e di Casalmaggiore e l’Ufficio Scolastico Territoriale XIII Cremona:

In relazione al primo Accordo, finanziato per un importo pari a complessivi € 30.000,00 e sottoscritto in data 25/10/2012, le attività in esso previste sono state completate entro il mese di settembre 2013 realizzando complessivamente su tutto il territorio provinciale 18 percorsi di vario livello.

Si è provveduto, quindi, previa verifica della rendicontazione presentata dai Comuni di Cremona e di Crema, alla liquidazione del saldo delle somme spettanti per le attività realizzate.

In relazione al secondo Accordo, sottoscritto in data 27/06/2013 e finalizzato a dare continuità agli interventi previsti dall’Atto Negoziale, la Provincia ha messo a disposizione la somma di € 50.000,00, così ripartita:

€ 25.000,00 per il territorio del comune di Cremona, € 20.000,00 per il territorio del comune di Crema,

€ 5.000,00 per il territorio del comune di Casalmaggiore.

Con nota pervenuta in data 28/01/2014 (prot. prov.le n. 14303 del 30/01/2014) la Regione Lombardia ha concesso una proroga per la realizzazione dei progetti previsti nell’Atto negoziale, permettendo la prosecuzione delle attività in parola fino al 31/12/2014, pertanto il progetto è proseguito concludendosi entro la nuova data stabilita, con la realizzazione dei seguenti interventi:

il Comune di Cremona ha realizzato complessivamente 16 corsi, come di seguito descritto:

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DataAvvio Data Conclusione

Sede Livello Durata in ore

AllieviIscritti Allievi Formati

08/07/2013 26/07/2013 I.T. Beltrami A1 45 8 8 08/07/2013 26/07/2013 I.T. Beltrami A2/B1/B2 45 15 14 10/10/2013 29/01/2014 I.T. Beltrami 0 50 10 9 06/11/2013 13/04/2014 I.T. Beltrami A1/A1+ 70 12 8 07/11/2013 15/04/2014 I.T. Beltrami A2/B1 40 16 8 07/11/2013 27/0272014 I.T.

Beltrami-Anguissola

A2 50 16 8

08/11/2013 28/03/2014 CR.Forma Cremona

A2+ 33 16 4

13/02/2014 08/05/2014 APC 0 40 19 9 20/11/2013 19/03/2014 ITIS

Torriani B1 30 11 9

11/02/2014 08/04/2014 I.T. Beltrami-Aselli

0 30 8 7

26/03/2014 14/05/2014 I.T. Beltrami Prod.scritta 20 33 24 07/07/2014 25/07/2014 I.T. Beltrami A2/B1/B2 45 15 11 07/07/2014 25/07/2014 I.T. Beltrami A0-A1 45 10 8 09/10/2014 20/11/2014 Scuola Edile 0 40 9 6 09/10/2014 20/11/2014 APC 0 40 21 8 13/10/2014 21/11/2014 I.T. Beltrami Prod.scritta 20 27 26 TOTALI 573 243 165 il Comune di Crema, ha realizzato complessivamente 12 corsi, come di seguito descritto:

DataAvvio Data Conclusione

Sede Livello Durata in ore

AllieviIscritti Allievi Formati

09/07/2013 26/07/2013 I.P. Marazzi A1 42 10 5

28/10/2013 14/02/2014 I.P. Marazzi 0 50 10 7

29/10/2013 11/02/2014 IIS Sraffa A1 50 12 7

29/10/2013 05/02/2014 I.P. Marazzi A2 50 17 8

18/02/2014 30/05/2014 I.P. Marazzi 0 50 10 6

14/02/2014 20/05/2014 IIS Sraffa A1 50 15 7

10/02/2014 27/05/2014 I.P. Marazzi A2 50 15 6

07/03/2014 30/05/2014 I.P. Marazzi B1 22 15 5

30/06/2014 21/07/2014 IT Pacioli Multilivello 30 18 9

20/10/2014 27/11/2014 I.P. Marazzi 0 32 13 7

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21/10/2014 27/11/2014 I.P. Marazzi 0+ 32 11 5

22/10/2014 29/11/2014 IIS Sraffa A1/A2 24 13 10

TOTALI 482 159 82 il Comune di Casalmaggiore, ha realizzato complessivamente 3 corsi come di seguito descritto:

DataAvvio Data

Conclusione Sede Livello Durata in

ore AllieviIscritti Allievi

Formati

14/10/2013 22/01/2014 IIS Romani 0 50 10 10

24/02/2014 26/05/2014 IIS Romani A1 34 6 5

24/02/2014 22/05/2014 IIS Romani A2 22 5 5

TOTALI 106 21 20 Si è provveduto, quindi, previa verifica della rendicontazione presentata dai Comuni di Cremona, Crema e

Casalmaggiore, alla liquidazione, rispettivamente con decreto n. 1405 del 17/12/2014, n. 1404 del

17/12/2014 e n. 1398 del 16/12/2014, del saldo delle somme spettanti per le attività realizzate nell’ambito

del secondo Accordo

Obiettivo operativo n. 2 Dirigente responsabile dr.Dario Rech

Titolo:Il trasporto degli studenti disabili

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. In particolare, si provvederà al parziale rimborso degli oneri sostenuti da famiglie e Comuni per l’organizzazione del servizio di trasporto degli studenti disabili iscritti alle scuole superiori e ai centri di formazione professionale.

RISULTATI CONSEGUITI

L’attività relativa al riconoscimento dei contributi a favore di Comuni e famiglie per il trasporto di alunni disabili frequentanti il 2° ciclo di istruzione ha riguardato sia la conclusione dell’iter amministrativo relativo all’a.s. 2012/2013 sia l’espletamento delle procedure per l’a.s. 2013/2014.

Per quanto concerne l’a.s. 2012/2013, a seguito del complesso processo di monitoraggio compiuto nei mesi di luglio e agosto 2013, la Regione ha riconosciuto alla Provincia di Cremona un saldo pari a € 58.246,16, somma impegnata con determinazione dirigenziale n. 215 del 21/03/2014.

Nel mese di aprile 2014 si è, quindi provveduto a liquidare tutte le 78 istanze pervenute per una spesa totale pari a € 125.321,15. Data la disponibilità complessiva pari a € 164.355,40 riconosciuta dalla Regione si è determinato un residuo di € 39.034,25.

Per l’anno scolastico 2013/2014 le direttive sono state definite a livello nazionale con il decreto legge 12 settembre 2013 n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2013 n. 128 e, successivamente, con il decreto 21 febbraio 2014 n. 184 del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

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Con tali atti è stata ripartita tra le Regioni la somma di euro 15 milioni come contributo alle spese di trasporto alunni disabili, assegnando, in particolare, alla Regione Lombardia euro 2.233.765,76 e demandando al livello regionale gli adempimenti connessi all'individuazione dei soggetti beneficiari e la definizione dei criteri per l'approvazione delle relative graduatorie.

La Regione Lombardia con D.G.R. n. X/1952 del 13/06/2014, avente ad oggetto “Determinazioni in ordine alla concessione dei contributi previsti dal D.M. 184/2014 volti a facilitare l'accesso e la frequenza degli studenti con disabilità ai corsi di istruzione secondaria di secondo grado e di istruzione e formazione in diritto-dovere a.s. 2013/2014”, ha, quindi, provveduto a:

- individuare, quali soggetti beneficiari dei contributi previsti dal decreto interministeriale 184/2014, gli studenti disabili non autonomi frequentanti sia le scuole secondarie di secondo grado sia le istituzioni formative di istruzione e formazione professionale in diritto-dovere, il cui nucleo famigliare presenti un ISEE non superiore ad € 38.000,00 in riferimento ai redditi 2013 o, se non disponibili, ai redditi 2012;

- definire i criteri e le modalità per l'assegnazione dei contributi in parola precisando, tra l'altro, le tipologie di servizio oggetto dell'intervento ed il valore massimo del contributo riconoscibile a ciascun destinatario;

- affidare alle Province la raccolta del fabbisogno degli studenti tramite l'espletamento di procedure ad evidenza pubblica – attraverso le quali indicare i criteri di accesso ai benefici di cui sopra, nonché i termini e le modalità operative per la presentazione delle domande – e la conseguente redazione delle graduatorie, elaborate nel rispetto dei menzionati criteri regionali, vale a dire in base al valore ISEE dei redditi del nucleo familiare e - in via sussidiaria - in base alla distanza tra la residenza e l’Istituzione scolastica, secondo la seguente tempistica:

- emanazione degli avvisi pubblici provinciali entro il 30 giugno 2014, - trasmissione alla Regione delle graduatorie delle domande ritenute ammissibili con relativo ammontare del contributo per ciascun beneficiario entro il 31 luglio 2014; - definire gli schemi delle domande di contributo che, per le famiglie, risultano in forma di dichiarazioni sostitutive ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000, in merito alla veridicità delle quali le Province devono effettuare controlli a campione; - ripartire tra le Province la quota di risorse assegnata a Regione Lombardia dal citato decreto

interministeriale, che, per la Provincia di Cremona, ammonta ad € 184.569,63, specificando, altresì, che tale quota potrà essere oggetto di successiva rimodulazione, a seguito della trasmissione degli elenchi dei soggetti beneficiari, sulla base del numero di studenti trasportati;

- affidare, altresì, alle Province la successiva erogazione del contributo a favore dei beneficiari in possesso dei requisiti prescritti ed utilmente collocati nella graduatoria.

Con la medesima D.G.R. 1952/2014, la Regione ha precisato che la liquidazione delle risorse alle Province avverrà a seguito della comunicazione da parte della Regione al Ministero competente in merito agli esiti delle procedure poste in essere ed ai benefici concessi e, comunque, nei limiti degli stanziamenti che si renderanno disponibili a seguito degli effettivi trasferimenti statali. Quindi, la Provincia di Cremona, con decreto dirigenziale n. 867 del 24/06/2014 ha emanato l'Avviso pubblico “Criteri e modalità per l'assegnazione di contributi previsti dal decreto interministeriale 184/2014 a copertura delle spese per il trasporto degli studenti con disabilità frequentanti percorsi del secondo ciclo di istruzione a.s. 2013/2014”, contenente i criteri di accesso ai contributi in parola come disciplinati dalla deliberazione regionale sopra citata, nonché le modalità operative per la presentazione delle domande e per la relativa istruttoria. Si è provveduto a pubblicare l’Avviso sul sito internet della Provincia, nonché ad inviarlo a tutti i Comuni e a tutte le istruzioni scolastiche/formative della provincia, al fine di garantirne la più ampia diffusione. Entro il termine del 18/07/2014 sono pervenute da parte di 33 Comuni le domande di contributo per 73 alunni disabili, esaminate in ordine di ricezione, procedendo in particolare:

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- alla verifica della sussistenza dei requisiti di ammissibilità al contributo, - alla verifica in merito alla correttezza e completezza della documentazione presentata, - al controllo del 100% delle domande pervenute per quanto concerne i km dichiarati per i trasporti extraurbani, prendendo a riferimento i sistemi di calcolo delle distanze disponibili sul sito internet dell’Automobile Club d’Italia (considerando il range tra il percorso più veloce e il percorso più breve), - al controllo a campione sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive presentate dalle famiglie ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 445/2000, secondo le modalità definite nell’Avviso stesso; in particolare sulla base del numero complessivo di istanze pervenute (73) il 5% di campionatura è rappresentato da n. 3 pratiche (una ogni 10 a partire dalla decima), - all’integrazione delle istanze, laddove ritenuto necessario, - all’individuazione dell’ammontare del contributo, qualora spettante, nel rispetto delle indicazioni previste dall’Avviso.

Durante la fase istruttoria si è constata la difficoltà da parte di alcune famiglie di produrre l’ISEE, in quanto tale documento, del tutto nuovo rispetto alla prassi dei precedenti anni, è risultato di difficile reperimento nei tempi ristretti previsti dalle indicazioni regionali. Con nota del 30 luglio 2014 la Regione Lombardia - a seguito delle segnalazioni pervenute da diverse Province, che hanno evidenziato difficoltà nella conclusione dell'iter istruttorio correlate all'impossibilità di acquisire il dato ISEE di numerose famiglie interessate – ha ritenuto di prorogare il termine ultimo per la presentazione delle graduatorie relative ai soggetti beneficiari da parte delle Province al 15 settembre 2014. Del che si sono informati i soggetti interessati, invitati a completare l’istanza entro il nuovo termine del 30/08/2014.

Il 10/09/2014 con decreto dirigenziale n. 1093 si è, quindi, approvata la graduatoria delle domande ammesse al contributo elaborata nel rispetto del modello trasmesso dalla Regione Lombardia.

In particolare, in relazione alle 73 istanze pervenute, 69 sono risultate ammissibili per un ammontare complessivo pari a € 107.941,88 a fronte del finanziamento inizialmente ripartito dalla Regione Lombardia alla Provincia di Cremona pari a € 184.569,63. L’esclusione delle 4 istanze dalla graduatoria è stata dovuta, in riferimento alle indicazioni regionali, al superamento del limite massimo dell’ISEE del nucleo familiare o alla mancanza di questa informazione nella richiesta presentata. Con DDS n. 10373 del 07/11/2014 la Regione ha approvato la complessiva graduatoria regionale impegnando e contestualmente liquidando, in particolare, alla Provincia di Cremona l’intera somma esposta ossia € 107.941,88. Dati i ritardi del provvedimento regionale, la Provincia di Cremona non ha potuto, anche per i vincoli di contabilità interna, provvedere entro l’anno alla liquidazione delle somme dovute; tuttavia, con determinazione dirigenziale n. 1012 del 09/12/2014, si è assunta a carico provinciale la spesa complessiva di € 107.941,88 individuando i soggetti beneficiari e impegnando i relativi importi. Si provvederà entro i primi mesi del 2015 all’emissione dei decreti di liquidazione e dei relativi mandati di pagamento.

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MISSIONE N.5 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI

Programma 01 Valorizzazione dei beni di interesse storico

Comprende le spese per la ricerca storica e artistica correlata ai beni archeologici, storici ed artistici dell'ente, e per le attività di realizzazione di iniziative volte alla promozione, all'educazione e alla divulgazione in materia di patrimonio storico e artistico dell'ente.

Obiettivo operativo 1

Titolo: Censimento e catalogazione beni culturali. Progetto SIRBeC

Dirigente responsabile: Dr.ssa Marina Ristori fino al 30.06.2014

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro dal 1.07.2014

RISULTATI ATTESI La L.R. 1/2000 prevede la delega alle Province delle funzioni amministrative in materia di “coordinamento a livello provinciale delle attività di censimento, inventariazione e catalogazione dei beni culturali secondo parametri organizzativi e strumentali approvati dalla Regione“ (art. 4, comma 134, lett. c). La Provincia di Cremona ha effettuato nel corso degli anni numerose campagne di catalogazione sia di beni mobili che di beni architettonici con i parametri di catalogazione SIRBeC. Per quanto riguarda i beni architettonici è stata avviata negli anni 2004/2005 una campagna di catalogazione che è stata realizzata solo parzialmente. Pertanto, nel 2011 è stato approvato, in accordo con Regione Lombardia, un piano di catalogazione (catalogazione di 455 beni con schede inventariali con vincolo, di cui 131 siti nel comune di Cremona e 15 musei segnalati da Regione Lombardia, compilazione di schede A livello precatalogo di 18 beni) volto a rappresentare nella sua completezza la ricchezza di beni culturali presenti nel territorio provinciale.

RISULTATI CONSEGUITI Per quanto riguarda i la catalogazione dei beni architettonici, la campagna si è conclusa entro il 2014 con la compilazione di schede di approfondimento dei suddetti 18 beni secondo gli obiettivi dell'intervento straordinario di Regione Lombardia in ambito SIRBeC per la catalogazione del patrimonio culturale e si è provveduto alla liquidazione delle prestazioni delle catalogatrici. Nel frattempo, sempre nell'ambito degli interventi straordinari di Regione Lombardia per la catalogazione del patrimonio culturale in prospettiva di Expo 2015, è stata completata entro il 31.12.2014 la catalogazione SIRBeC dei reperti delle collezioni civiche liutarie e di una selezione di strumenti del museo del violino di Cremona. Nel 2014 la Provincia ha candidato al bando Regionale un progetto per la catalogazione del patrimonio culturale quale intervento straordinario per la catalogazione ex novo e la revisione di catalogazioni già effettuate che risultino carenti o non adeguate alla pubblicazione sul web. Regione Lombardia intende offrire ai visitatori di Expo un sistema di informazioni in grado di incrementare l’attrattività turistica, si ritiene di orientare le campagne di catalogazione sulle eccellenze del patrimonio culturale conservato nei musei e diffuso sul territorio (beni architettonici ma anche complessi costituiti da borghi e piazze).

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L'elenco di beni da catalogare ex novo o da completare con schede di valorizzazione o, in alcuni casi, solo da tradurre in lingua inglese, comprende aree archeologiche, reperti custoditi in diverse raccolte museali, architetture civili e religiose che costituiscono esempi ragguardevoli dell'evolversi degli stili artistici delle varie epoche ancora oggi inseriti in contesti urbanistici di notevole pregio, opere artistiche di assoluto valore, architetture industriali e antiche cascine che testimoniano la storia dell'economia e delle vocazioni produttive del territorio cremonese attraverso le sue trasformazioni. Siamo in presenza di un patrimonio che, inserito in un contesto paesaggistico in gran parte ancora ben conservato, costituisce una forte attrattiva turistica. Il progetto ha ottenuto l'assegnazione di un finanziamento di € 12.000,00, la campagna di catalogazione è stata avviata dopo la sottoscrizione di un accordo con Regione Lombardia in data 27.10.2014, come previsto dal decreto 5588 del 27/06//2014 della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie, Valorizzazione del Patrimonio e degli Istituti Culturali Musei, Biblioteche, Archivi e Soprintendenze Beni Librari. Sono stati emanati gli avvisi di selezione e con le determinazioni n. 904 del 10.11.2014 e n. 967 del 28.11.2014 sono stati assegnati gli incarichi per la catalogazione.

Programma n. 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Comprende le spese per la programmazione, l'attivazione e il coordinamento sul territorio di programmi strategici in ambito culturale finanziati anche con il concorso delle risorse comunitarie.

Obiettivo operativo 1 Titolo: Rete bibliotecaria cremonese

Dirigente responsabile: Dr.ssa Marina Ristori fino al 30.06.2014

Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro dal 1.07.2014

RISULTATI ATTESI

Il Programma provinciale triennale 2010-2012 (e sua proroga per l'anno 2013) per l'organizzazione bibliotecaria territoriale, fra i suoi obiettivi fondamentali, in sintonia con le indicazioni contenute nel Programma regionale, comprende la riorganizzazione e razionalizzazione della rete bibliotecaria nel suo complesso onde ottimizzare le economie di scala e l'efficienza dei servizi di rete. A seguito di un percorso di riorganizzazione dei sistemi bibliotecari locali, la Rete Bibliotecaria Cremonese (d'ora in avanti, RBC) è stata istituita attraverso Convenzione, approvata da Regione Lombardia il 31 maggio 2013 con deliberazione di Giunta Regionale, tra Provincia – ente capofila – e i soggetti del territorio cremonese individuati nell’art. 2 della Convenzione (98 Comuni). Essa ha sede legale presso la Provincia, ed ha fra le sue finalità fondamentali la promozione, con procedure omogenee, dello sviluppo e dell’implementazione delle attività delle biblioteche e dei punti di prestito sul territorio. Da un punto di vista della rappresentanza politica la cabina di regia è costituita dall'ufficio di presidenza e dall'assemblea dei sindaci di RBC (organi entrambe operativi dal 10 luglio 2013), da un punto di vista tecnico il centro-servizi della Rete è costituito dall'ufficio comune di RBC nel quale lavorano due dipendenti della Provincia e un coordinatore unico del sistema incaricato attraverso convenzione con il Comune di Crema. Per l'anno 2014 gli obiettivi che si intendono raggiungere si possono sintetizzare come di seguito: - consolidamento e sviluppo dei servizi centralizzati: catalogazione, interprestito, sviluppo organico delle raccolte delle biblioteche, supporto alle biblioteche e ai punti prestito - sviluppo e promozione della biblioteca digitale - piano di comunicazione e di promozione dei servizi offerti da RBC

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RISULTATI CONSEGUITI

Consolidamento e sviluppo dei servizi centralizzati. Le attività legate a questo obiettivo si sono declinate in diversi interventi finalizzati al consolidamento e sviluppo dei servizi centralizzati. > Catalogazione: i costi dovuti alla collaborazione con la Provincia di Brescia in merito al

servizio in oggetto, hanno subito un'ulteriore contrazione grazie alla nuova organizzazione del servizio stesso e all'adozione del sw CLAVIS, interamente open source: per il 2014, il preventivo di spesa della Provincia di Brescia ammonta infatti a complessivi euro 40.980 (contro ai ca. 60.000 del solo 2013, ad es.). Nei primi mesi dell'anno, è stato poi rinnovato l'appalto per l'affidamento del servizio di catalogazione delle novità (determina di aggiudicazione n. 218 del 24/3/2014), di cui è stata garantita la prosecuzione senza soluzioni di continuità: da gennaio e fino al 31 dicembre compreso, sono state catalogate 34.932 novità (cumulando sia quelle trattate presso il Centro Catalografico che quelle trattate direttamente presso le biblioteche).

Inoltre, è proseguita l'operazione di recupero del materiale pregresso di alcune biblioteche associate a RBC e che dispongono di una copertura catalografica ancora parziale: l'operazione, avviata alla fine del 2013 con l'affidamento alla ditta Co.librì del servizio di recupero della prima tranche, ha permesso, solo nel 2014, il recupero di 9.368 documenti; diversamente da quanto previsto dalla programmazione iniziale, l'operazione proseguirà nel 2015: infatti, il calendario dell'attività in questione è strettamente collegato alla disponibilità da parte delle biblioteche del territorio a mettere a disposizione spazi e materiali per l'esecuzione della prestazione, minimizzando le interferenze coi normali orari di apertura e soprattutto coi servizi erogati ai cittadini. Purtroppo, negli ultimi mesi del 2014, per ragioni non prevedibili e legate spesso a circostanze contingenti ma determinanti, tale disponibilità si è rivelata assai limitata determinando in tal modo un generale rallentamento rispetto alla tabella di marcia originariamente prevista.

> Riorganizzazione attività di interprestito. L'attività legata a questo obiettivo ha visto la l'assegnazione del servizio di prestito interbibliotecario individuando, a seguito di una apposita gara, una ditta specializzata. L'attività, che ormai comporta la movimentazione di ca. 40.000 documenti ogni anno ed è pertanto ritenuta elemento fondante dei servizi di rete, prosegue con regolarità. La ridefinizione degli standard ha permesso un evidente innalzamento della qualità del servizio in ordine all'efficacia della nuova organizzazione.

> Sviluppo organico delle raccolte. L'obiettivo evidenzia l'importanza di individuare metodi operativi efficaci finalizzati all'incremento organico e coordinato delle raccolte documentarie delle biblioteche afferenti alla rete. Sulla base delle indicazioni di natura politica emerse durante l'Assemblea dei Sindaci delle RBC che ha approvato la programmazione dell'anno in corso, è stato formalmente istituito un gruppo di lavoro di lavoro con l'incarico di selezionare e acquisire a nome e per conto della Rete le pubblicazioni rivolte al target dei bambini e ragazzi. Tale gruppo di lavoro, si è riunito con cadenza bimestrale per l'effettuazione gli acquisti e la distribuzione sul territorio delle pubblicazioni acquisite (complessivamente ca. 500). A supporto di tale attività, Rbc ha individuato con procedura Sintel La libreria dei ragazzi di Milano come partner qualificato per le attività legate all'implementazione delle collezioni rivolte ai bambini.

Sul versante dello sviluppo organico delle collezioni rivolte ad un pubblico adulto, sempre in accordo agli indirizzi politici della RBC, è stata avviata una fase di studio (tutt'ora in corso) che permetta di definire alcune linee di sviluppo di questa attività il cui avvio è previsto per l'anno 2015. Attualmente è in corso la verifica delle possibilità e delle opportunità organizzative ed amministrative per definire i rapporti economici fra Provincia - Rbc e Comuni interessati a questo progetto.

> Supporto alle biblioteche e ai punti prestito. Questo obiettivo viene declinato in diverse attività anche aggiuntive e non previste definite sulla base delle indicazioni politiche e di

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indirizzo e sulle reali necessità di alcuni enti. Questo ha comportato, oltre che alla gestione delle attività di supporto alle biblioteche, la gestione centralizzata delle aperture extra time (pacchetti ore/lavoro aggiuntivi destinati all'incremento delle ore d'apertura dei servizi), e un'importante attività di gestione complessiva centralizzata di sette biblioteche della rete. Ciò ha comportato le definizione degli accordi economici con i singoli enti interessati, l'espletamento delle procedure di gara necessarie e l'effettivo avvio del servizio di gestione delle biblioteche. Questa attività ha permesso, tramite l'individuazione di un'unica ditta specializzata su tutto il territorio, l'innalzamento degli standard di servizio e l'abbattimento dei costi.

Sempre in relazione a questo obiettivo è stata individuata la ditta che, in affiancamento al personale di RBC, gestirà tutte le attività di tutoraggio presso le sedi bibliotecarie e di affiancamento specifico di nuovi operatori.

> Organizzazione centralizzata delle attività di promozione alla lettura. Nel mese di maggio è stata organizzata la rassegna Viaggio nel mondo del libro che, fra primavera e autunno, ha visto l'organizzazione da parte di RBC di 36 incontri in 27 comuni coinvolti.

> Partecipazione e progettazione di Rete. RBC ha presentato un progetto candidandolo sul bando lr 81/85 che è stato finanziato con un contributo di € 9.000,00 avente ad oggetto: “RBC – Comunità di pratica. Comunicazione e promozione dei servizi dopo la riorganizzazione della Rete”.

Sviluppo e promozione della biblioteca digitale In relazione a questo obiettivo RBC ha siglato un protocollo d'intesa col Consorzio Sistema bibliotecario Nord Ovest Milano finalizzato al mantenimento della piattaforma MLOL e alla sua continua e costante implementazione. Sul versante delle attività di promozione sono stati realizzati diversi incontri pubblici nei comuni della Rete. Con il 2014, è stata introdotta una nuova strategia di promozione e comunicazione che, a seguito dell'acquisto di due infopoint dedicati e personalizzati, ha permesso di organizzare e definire un calendario di momenti di promozione del servizio in contesti inusuali (sagre, fiere, feste estive) per avvicinare il pubblico dei cosiddetti non user: solo nel 2014, sono stati organizzati più di 30 momenti promozionali. A questo obiettivo è legata una intensa attività di formazione che ha visto l'organizzazione di 8 incontri con i bibliotecari su specifici temi legati alle nuove tecnologie e all'utilizzo della piattaforma MLOL. Nel mese di agosto è stato anche individuato un professionista che gestisca la piattaforma, attivi un help desk per operatori e cittadini e, mensilmente, produca una reportistica relativa all'utilizzo di Media Libray OnLine. Piano di comunicazione e di promozione dei servizi offerti da RBC L'obiettivo è stato perseguito attraverso l'organizzazione di diversi momenti pubblici di informazione. Accanto a questo, nel mese di agosto è stato assegnato un incarico per la gestione e l'aggiornamento dei canali di comunicazione social della rete. Nel mese di agosto è stato anche definito il piano editoriale e di comunicazione della RBC e, a partire dal 1. settembre, è stata avviata la prima sperimentazione. Integrazione tra le reti culturali e formative all’interno del Distretto culturale della provincia di Cremona Si è avviato un proficuo processo di integrazione attraverso la definizione di momenti formativi trasversali a tutte le reti afferenti al distretto. In particolare il 9 giugno è stato organizzato un convegno che ha fatto il punto sulle possibilità di interazione, scambio e co-progettazione fra reti culturali differenti.

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Obiettivo operativo 2 Titolo: Sistema museale della provincia di Cremona

Dirigente responsabile: Dr.ssa Marina Ristori fino al 30.06.2014 Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro dal 1.07.2014

RISULTATI ATTESI Lo Studio di fattibilità del Distretto culturale della provincia di Cremona aveva individuato nei Musei una delle aree di azione strategica su cui concentrare l’attenzione progettuale del Distretto e, infatti, alcune azioni specifiche hanno come obiettivi la valorizzazione degli spazi fisici della conservazione ed esposizione e l’aumento della disponibilità di spazi per l’esposizione di patrimonio culturale con la contestuale valorizzazione di edifici e strutture di pregio e di importanza storico-artistica. L’orizzonte del Distretto culturale è stato dunque determinante per attivare un ripensamento e una nuova proposta di organizzazione del Sistema museale provinciale1. Il Sistema Museale provinciale, attivo dal 1993, venne formalizzato in una convenzione il cui contenuto è rimasto invariato fino alla convenzione, attivata in via sperimentale nel 2009 e scaduta nel 2010. Nel 2012 sono stati approvati un protocollo d'intesa ed un regolamento previsti tra i requisiti per il riconoscimento del Sistema museale da parte di Regione Lombardia. Il “Sistema Museale Cremonese” è ora un organismo di coordinamento fra i Musei e le Raccolte museali della provincia di Cremona per fare sintesi tra i sistemi museali già esistenti sul territorio, migliorare funzioni e servizi e promuovere la valorizzazione delle raccolte. Ha come obiettivi: gestire in maniera coordinata i servizi museali; sviluppare servizi integrati di promozione e comunicazione; favorire la relazione con i sistemi culturali e turistici del territorio; realizzare programmi di aggiornamento e di formazione per operatori museali sul tema della valorizzazione del patrimonio museale e della didattica museale; promuovere la catalogazione SIRBeC (Sistema informativo regionale Beni Culturali); rafforzare la rete di collaborazioni e di interscambio di esperienze per il miglioramento dell’offerta museale. Fanno parte del sistema museale: Il Civico museo di Castelleone, Museo Civico di Crema e del Cremasco, il Museo Civico di Pizzighettone, il Museo Diotti e Museo del Bijoux di Casalmaggiore, il Museo del lino di Pescarolo, il Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po, il Museo del Mulino di Malignano, il Museo della civiltà contadina di Offanengo, Il Museo Civico di Ostiano, Il Museo Civico Casa Natale di Amilcare Ponchielli, il Museo civico archeologico “Platina” di Piadina, il Museo Francesco Genala di Soresina, il Museo della Stampa di Soncino, il Sistema museale città di Cremona. Il Sistema museale ha operato con proposte di interventi trasversali che hanno visto la realizzazione in primo luogo di iniziative di formazione e comunicazione, oltre che l’impostazione di una pianificazione delle attività comuni, prima fra tutte la didattica.

RISULTATI CONSEGUITI Nell'ambito del Comitato tecnico, come previsto dal Regolamento, sono stati costituiti nel 2014 due gruppi di lavoro: il Gruppo per progetti sulla comunicazione e il Gruppo per progetti sui servizi educativi. I due gruppi di lavoro hanno lavorato rispettivamente per la presentazione al comitato tecnico di alcune proposte per l'approvazione e la conseguente adozione di un logo del Sistema museale,

1 Il Distretto Culturale prevede alcune azioni che interesseranno il sistema museale sia in modo diretto, incrementando i

potenziali soggetti partecipanti (Azione 8 – realizzazione del Museo dei Cordai), sia in modo indiretto, mettendo a

disposizione edifici di valenza culturale recuperati alla fruizione (Azione 7 – Recupero di Palazzo Martinelli; Azione 9 –

Recupero di Palazzo Brunenghi; Azione 10 - Recupero e valorizzazione della Rocca di Romanengo).

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elaborate attraverso la collaborazione di due stagiste che hanno svolto un tirocinio formativo per progetti sulla comunicazione della rete museale e del Distretto culturale e per la predisposizione di pagine web dei musei nell'ambito del portale del Distretto culturale, nonché per l'elaborazione di due progetti da candidare ai bandi Regionali: il progetto di catalogazione SIRBeC ed il progetto “Le vie d'acqua” finalizzato alla creazione di percorsi educativi sul tema comune dell’acqua con evento che fungesse da start-up. Il progetto “Le vie d'acqua” è stato ritenuto ammissibile, ma non finanziato per esaurimento di risorse. Il metodo di lavoro deciso dal comitato tecnico che ha affidato le iniziative di elaborazione di proposte sia per quanto riguarda il logo del Sistema che l'elaborazione di proposte sui servizi educativi, ha comportato degli scostamenti, sia in termini di scadenze che di attività nelle fasi del PEG. Il logo è stato approvato in data 27.06.2014. Per quanto riguarda la realizzazione dei laboratori per un primo prodotto di comunicazione integrata è stato deciso sostituirli con la gestione diretta dei gruppi di lavoro. La variazione del PEG ha riguardato anche il reperimento di risorse per assegnare un nuovo incarico al coordinatore del Sistema scaduto il 31.05.2014, iniziativa indispensabile per dare continuità ai progetti del Sistema museale con il mantenimento di uno dei requisiti fondamentali per il riconoscimento da parte di Regione Lombardia. In data 7 luglio è stato pubblicato l'avviso di selezione per il conferimento di un nuovo incarico per il coordinatore. Sono state presentate 4 candidature tra le quali Il curriculum maggiormente aderente ai criteri della procedura di selezione è risultato essere quello di Marco Baioni al quale è stato assegnato un nuovo incarico a partire dall'1 settembre fino al 31.12.2014. Dal mese di settembre, nell'ambito delle iniziative del Sistema, è stata compresa anche la catalogazione di collezioni museali in ambito SIRBeC. Il progetto, oltre a figure professionali incaricate per la catalogazione, richiedeva anche il coordinamento di un esperto in materia di musei che allo stesso tempo fosse in possesso di conoscenze in ambito SIRBeC, requisito previsto per la selezione del coordinatore del Sistema.

Obiettivo operativo 3

Titolo: Sistema teatrale Dirigente responsabile: Dr.ssa Marina Ristori fino al 30.06.2014 Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro dal 1.07.2014

RISULTATI ATTESI La Legge Regionale n. 21 del 30 luglio 2008 e la conseguente Delibera-quadro triennale in materia di spettacolo (D.c.r. n. IX/535 del 24 luglio 2012) definiscono il quadro degli interventi che la Regione, in collaborazione con Province e Comuni e in concorso con altri soggetti pubblici e privati, realizza nel campo delle attività teatrali, musicali, di danza, cinematografiche e audiovisive, gli obiettivi, le azioni prioritarie, le modalità di attuazione e le procedure per il triennio 2012-2014. Con delibera n. 344 del 18.09.2012 la Giunta Provinciale ha approvato il testo del Protocollo d’intesa con Regione Lombardia per il triennio 2012-2014. Le aree di attività in materia di spettacolo su cui Provincia di Cremona si è concentrata riguardano i progetti in collaborazione con i teatri del territorio ed in particolare il Circuito Teatrale Lombardo. Il Sistema teatrale della provincia di Cremona è uno dei soggetti coordinati dalla Provincia coinvolti nella fase di start-up del Distretto culturale con un progetto preliminare, pensato per indirizzare il Sistema verso una revisione interna, simile a quella avviata dalla Rete bibliotecaria e dal Sistema Museale, coerente con l'assetto del Distretto culturale. Gli otto teatri del Sistema – Ponchielli di Cremona, Comunale di Casalmaggiore, Sociale di Soresina, Galilei di Romanengo, Bellini di Casalbuttano, San Domenico di Crema, Gallerani di San

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Giovanni in Croce, Gonzaga di Ostiano – con i loro cartelloni diversificati e complementari, i progetti di teatro per le scuole e le famiglie, la programmazione dedicata alle forme della sperimentazione, e alcuni festival tematici di respiro nazionale ed internazionale (il Festival Claudio Monteverdi del Teatro Ponchielli, per fare un esempio), sono importanti interlocutori per le reti che operano nel campo della musica, della formazione e del turismo. L'esperienza delle altre reti ha confermato la difficoltà di raggiungere in tempi brevi un'integrazione funzionale e ha suggerito l'opportunità di far passare la cooperazione prioritariamente da un'integrazione su progetto: gli obiettivi che il Sistema teatrale si pone vengono perseguiti in modo trasversale attraverso un progetto culturale tematico condiviso. Nell'ambito del progetto “Circuiti teatrali lombardi” è stato presentato in Regione Lombardia un progetto riferito alla annualità 2014.

RISULTATI CONSEGUITI

Anche per il 2014 I teatri del Sistema teatrale cremonese, in linea con i criteri individuati da Regione Lombardia per il Circuito territoriale, hanno presentato un progetto candidato sulla L.R. 21/2008 denominato “Nel Labirinto degli Affetti”. Con la Rassegna tematica, il Sistema teatrale cremonese intende dare vita ad un cartellone esclusivo e maggiormente variegato, non a caso, per la prima volta, sono stati inseriti anche dei titoli di danza/prosa e prosa/ragazzi in modo da offrire occasioni di spettacolo che sappiano coinvolgere ed attrarre un pubblico vasto ed eterogeneo anche in un periodo di profonda crisi economica come quella che stiamo vivendo.

Quest’anno, a causa della riforma istituzionale che sta coinvolgendo depotenziando il nostro Ente, non è stato possibile contribuire al progetto con un finanziamento provinciale di tipo economico, ma solo attraverso un apporto di risorse umane date dal lavoro del personale della struttura del Servizio Cultura nel redigere, programmare e coordinare la rassegna del Sistema teatrale cremonese.

Per motivi meramente economici, quest’anno il Comune di San Giovanni in Croce ha deciso di non partecipare al Bando. Regione Lombardia, con Decreto del Dirigente di Struttura n. 10225 del 4.11.2014 ha assegnato alla Provincia di Cremona un finanziamento di € 34.000,00 per la realizzazione della rassegna Circuiti teatrali 2014 ed ha provveduto all'erogazione della quota di € 25.500,00 corrispondente al 75% del contributo. Con Determinazione n. 1050 del 17.12.2014 è stata assegnata la somma complessiva di € 25.500,00 corrispondente al 75% del contributo regionale a favore dei teatri aderenti al progetto.

Obiettivo operativo n.4

Titolo: Distretto culturale Dirigente responsabile: Dr.ssa Marina Ristori fino al 30.06.2014 Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro dal 1.07.2014

RISULTATI ATTESI Il Distretto culturale della provincia di Cremona è uno dei risultati del progetto promosso da Fondazione Cariplo per la valorizzazione del patrimonio culturale tangibile ed intangibile della

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Lombardia, in un'ottica più ampia di sviluppo territoriale. L'iniziativa sperimenta un processo di promozione delle risorse culturali per creare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale, lavorando in sinergia tra cultura, attività produttive, risorse sociali e capitale umano. Il partenariato del Distretto è composto da 24 soggetti rappresentanti il territorio provinciale che hanno sottoscritto la Carta del Distretto, di cui è capofila la Provincia di Cremona. Il Distretto culturale entra nella fase di regime a partire dal 2014, molte azioni di avvio si sono completate e alcuni importanti interventi relativi alla valorizzazione dei luoghi della formazione in campo musicale, come il restauro di Palazzo Raimondi a Cremona sede del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell'Università di Pavia, e degli immobili dedicati ad attività culturali e formative, come la Rocca di Romanengo e Palazzo Martinelli di Casalmaggiore, troveranno pieno compimento nel corso del 2014 . Il sistema di governance del Distretto, composto dal coordinamento delle reti culturali e della formazione, dovrà trovare piena attuazione con azioni che consentano un governo reale in termini programmatici, di coordinamento progettuale, di presidio amministrativo e contabile, di presidio sulla comunicazione e sulla identità visiva; di diffusione delle informazioni capillare e mirata, ai fini della costruzione di una comunità più ampia.

RISULTATI CONSEGUITI Le azioni di Distretto sono proseguite sul piano degli interventi strutturali, della comunicazione, dell'attività di studio nell'ambito dell'internazionalizzazione per definire linee operative. Sono avanzate le azioni relative al restauro di Palazzo Raimondi, Palazzo Pallavicino, Rocca di Romanengo, le cui spese sono state rendicontate nel 7° step di monitoraggio (30 ottobre 2014). Tutti gli strumenti di comunicazione sono stati messi a regime: sito internet, social network e materiali di comunicazione secondo le indicazioni della corporate identity del Distretto. I principali progetti di comunicazione sono stati realizzati: terminata la campagna fotografica dell'artista Ettore Favini, è stata allestita la mostra "Ipotesi di finito #4 Dare forma alla cultura" della durata di una settimana (07-14/03/2014) in occasione della riapertura di Palazzo Stanga - Trecco. L'esposizione ha previsto anche un programma di incontri in collaborazione con altri soggetti del territorio (associazione Arya, Acuto, Coordinamento danza). Gli incontri hanno riguardato il tema del restauro, dell'arte contemporanea, dell'architettura. Nell'ambito della mostra è stata convocata l'Assemblea del Distretto a cui hanno partecipato i partner e Fondazione Cariplo e durante la quale è stata presentato il Rapporto di Ricerca elaborato nell'ambito dell'assegno cofinanziato dal Distretto e da Università Cattolica (Laboratorio di Economia Locale) sul tema Formazione e Internazionalizzazione. Questo Rapporto costituisce la prima riflessione riguardante la prospettiva internazionale del Distretto, con uno studio avviato, in collaborazione con Fondazione Cariplo, con la società Barker-Langham relativo all'analisi della domanda e all'internazionalizzazione in tema di formazione musicale e ricerca nell'ambito del Distretto culturale. Il Report finale di Barker-Langham “STRATEGIC PLAN FOR THE INTERNATIONALISATION OF THE CREMONA CULTURAL DISTRICT” è stato completato a fine 2014 e sarà presentato nel corso del 2015. Il secondo progetto di comunicazione ha riguardato la realizzazione della guida illustrata della provincia di Cremona commissionata dal Distretto all'Associazione culturale Tapirulan. La mostra

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delle illustrazioni contenute nella guida è stata realizzata dal 19/04 al 18/05/2104 presso il Padiglione delle Esposizioni Temporanee del Museo del Violino. Dal punto di vista della Governance del Distretto è stato approvato l'accordo relativo all'attivazione del Corso di Tecnico del Restauro di Beni culturali-Strumenti musicali della Liuteria classica a pizzico e d'archetteria ed è stato sottoscritto l'ATS tra Provincia e PoliMi e UniPV per l'adesione come socio fondatore all'MdV, che prevede l'attività di coordinamento dei laboratori di ricerca del Museo del Violino. Sono state annullate le fasi del PEG riguardanti il BANDO TELECOM poiché il progetto presentato a Fondazione TELECOM Italia non è risultato tra i vincitori. La Provincia, in qualità di Capofila del Distretto culturale ha trasmesso a Fondazione Cariplo le rendicontazioni per il quinto periodo (01/05/2013-31/10/2013), per il sesto periodo (01/11/2013-30/04/2014) e per il settimo periodo (01/05/2014-31/10/2014). La nota del Segretario Generale di Fondazione Cariplo del 24/04/2014, prot. prov. 56854 del 12/05/2014, ha validato le spese inviate per la quinta rendicontazione e disposto il versamento di € 500.000,00, di cui € 141.687,66 a titolo di acconto e € 358.312,34 a titolo di anticipazione, introitati con Reversale n. 14/2472 del 29/05/2014. La nota del Segretario Generale di Fondazione Cariplo del 25/09/2014, prot. prov. 113914 del 06/10/2014, ha validato le spese inviate per la sesta rendicontazione e disposto il versamento di € 400.000,00, di cui € 141.687,66 a titolo di anticipazione, introitati con Reversale n. 14/4451 del 02/10/2014.

Obiettivo operativo n.5

Titolo: Attività e progetti di promozione educativa e culturale Dirigente responsabile: Dr.ssa Marina Ristori fino al 30.06.2014 Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro dal 1.07.2014

RISULTATI ATTESI Con la legge regionale 9/1993 Regione Lombardia delega alle Province, nell’ambito delle azioni volte al sostegno di iniziative di promozione educativa e culturale, ed in particolare al sostegno di azioni di conoscenza e divulgazione dei valori storici, etnografici, artistici e culturali, le funzioni amministrative relative alle iniziative di preminente interesse locale. Le Province sono chiamate a declinare a livello locale gli obiettivi della legge 9 attraverso l’adozione di un proprio programma annuale di promozione educativa e culturale, tenendo conto delle iniziative proposte da Enti locali, Associazioni, Fondazioni ed altre organizzazioni culturali. I programmi annuali devono rispecchiare e specificità locali in una logica di coordinamento delle realtà territoriali e di integrazione dei servizi e dei sistemi culturali. Il programma annuale provinciale può focalizzarsi su azioni ed aree di intervento ampie: eventi culturali con forte ricaduta territoriale (mostre, rassegne, festival, convegni ed iniziative periodiche e ricorrenti a carattere rievocativo) con lo scopo di incrementare la fruizione culturale e di valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale; progetti di formazione e sensibilizzazione dei giovani alla cultura; attività di formazione ed aggiornamento degli operatori culturali; iniziative di studio, ricerca e documentazione attinenti i beni e le attività culturali per valorizzare la storia, la cultura e le tradizioni e analizzare i fenomeni, le dinamiche, le politiche in ambito culturale con particolare riferimento alla domanda e all’offerta di cultura sul territorio; azioni di comunicazione per la

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promozione di progetti, eventi e attività culturali anche attraverso supporti editoriali e diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo, al fine di aumentare la visibilità e riconoscibilità dell’attività del territorio in ambito culturale. Il programma annuale ed il bando per l'erogazione di contributi a sostegno di progetti che perseguano gli obiettivi sopra delineati non sono stati approvati in assenza dei necessari appostamenti nel bilancio annuale.

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MISSIONE N.06 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO

Programma n. 01 Sport e tempo libero

Obiettivo operativo 1 > Azioni di sostegno alle manifestazioni sportive

Dirigente responsabile: Dr.ssa Marina Ristori fino al 30.06.2014 Dirigente responsabile: Dr.ssa Mara Pesaro dal 1.07.2014

>

RISULTATI ATTESI In occasione di gare, eventi sportivi, ricreativi e del tempo libero di particolare rilievo od interesse territoriale, vengono conferiti premi di rappresentanza (tipologia: coppa o targa) ai soggetti che ne fanno richiesta con apposita modulistica. Soggetti beneficiari di premi di rappresentanza possono essere organismi affiliati alla competente federazione C.O.N.I., enti di promozione sportiva riconosciuti dal C.O.N.I., organizzatori di manifestazioni regolarmente autorizzate dai competenti organi sportivi nazionali, Società sportive, Associazioni, Scuole, Oratori ed Enti del territorio provinciale che ne facciano richiesta in occasione di gare, eventi sportivi, ricreativi e del tempo libero di particolare rilievo od interesse territoriale. Le iniziative devono rispettare i requisiti previsti dalla D.G.P. n. 147 del 17.2.2010. Nel contesto delle attività di promozione dello sport si collocano anche le iniziative come il Premio Ferri, durante il quale vengono consegnate le onorificenze al merito sportivo in ambito provinciale, e le collaborazioni con il CONI , Panathlon e l’Ufficio scolastico territoriale.

RISULTATI CONSEGUITI

Sono stati concessi premi di rappresentanza a sostegno dell’attività sportiva per un totale di n. 9 manifestazioni.

Programma 02 “Giovani”

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Sviluppo di azioni di empowerment per la costruzione di politiche giovanili integrate

e trasversali Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Er ogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti; miglioramento del sistema territoriale di welfare. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi: Formazione su nuovi interventi e modalità operative delle politiche giovanili rivolta agli operatori dell’ambito pubblico Forme di sostegno allo sviluppo della partecipazione giovanile Partecipazione al Piano di Lavoro territoriale per le politiche giovanili

RISULTATI CONSEGUITI

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Questo ambito di attività, proprio per le connessioni ed integrazioni con altre progettualità ed iniziative (vedasi il Progetto “Lavoro e partecipo”, di cui alla Missione 15, Programma 03 “Sostegno all'occupazione”, obiettivo operativo n. 5 “La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro”, paragrafo c) realizzazione del progetto “Lavoro e partecipo”, ma anche il progetto sul “welfare generativo, di cui alla Missione 12, Programma n. 7 “Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali”, obiettivo operativo n. 1 “Sviluppo delle funzioni in tema di welfare territoriale”, paragrafo b) “Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale”), è stato oggetto, nel corso dell'anno, di valutazione nell'ambito delle risorse disponibili nel Piano provinciale della formazione degli operatori del welfare territoriale. La disponibilità finanziaria annuale in tema non ha permesso tuttavia di sviluppare una progettazione formativa specifica. Si è cercato tuttavia di inserire alcuni temi legati agli interventi in favore dei giovani in sede di redazione del progetto “Well-fare Legami”, con capofila il Comune di Cremona, approvato nel dicembre 2014 dalla Fondazione Cariplo, e nell'ambito del percorso formativo in tema di welfare generativo. b) Forme di sostegno allo sviluppo della partecipazione giovanile Analogamente al punto precedente, questo ambito di attività, proprio per le connessioni ed integrazioni con altre progettualità ed iniziative (vedasi il Progetto “Lavoro e partecipo”, di cui alla Missione 15, Programma 03 “Sostegno all'occupazione”, obiettivo operativo n. 5 “La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro”, paragrafo c) realizzazione del progetto “Lavoro e partecipo”, ma anche il progetto sul “welfare generativo, di cui alla Missione 12, Programma n. 7 “Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali”, obiettivo operativo n. 1 “Sviluppo delle funzioni in tema di welfare territoriale”, paragrafo b) “Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale”), ha trovato alcuni elementi di sviluppo in sede di redazione del progetto “Well-fare Legami”, con capofila il Comune di Cremona, approvato nel dicembre 2014 dalla Fondazione Cariplo, e nell'ambito del percorso formativo in tema di welfare gererativo. c) Partecipazione al Piano di Lavoro Territoriale per le Politiche Giovanili

La Provincia ha garantito la propria partecipazione, in qualità di soggetto partner, al Gruppo tecnico di piano relativo al Piano di Lavoro Territoriale per le Politiche Giovanili – Anno 2013, così come approvato dalla Regione Lombardia nel novembre 2012 e che ha visto come ente capofila l’Azienda Sociale Cremonese ed a cui hanno aderito in qualità di partner: Azienda Comunità Sociale Cremasca, Azienda Speciale Servimpresa, Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Comune di Cremona, Comune di Crema, Comune di Casalmaggiore, Provincia di Cremona, ASL Cremona, Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, CCIAA di Cremona, CISVOL, le cooperativa sociali Umana Avventura, Altana, Iride, Nazareth, Consulta Giovani Universitari, Caffè Politico Crema, Clan Vecchio Argine di Cremona Kairos.

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MISSIONE 07 TURISMO La missione riunisce una serie di programmi volti a favorire concretamente, e in un'ottica di qualità, lo sviluppo economico del turismo e il suo passaggio da progetto a risorsa del territorio. La Provincia ha un ruolo di programmazione, controllo e coordinamento ai sensi della normativa vigente. Normativa di riferimento:

- Codice del Turismo - Decreto Legislativo 23 maggio 2011 N. 79 (La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittima costituzionale dell'articolo 1, comma 1 e gli artt. 2, 3, 8, 9, 10, 11, comma 1,12,13,14,15,16,18, 20, comma 2, 21, 23, commi 1 e 2, 30, comma 1, 68 e 69 dell'allegato 1 del d.lgs. n. 79 del 2011. Il Codice del Turismo ha abrogato la legge 29 marzo 2001, n. 135. − L.R. 15/2007.

Programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo

Obiettivo operativo 1

EXPO 2015 dal protocollo ai manuali per EXPO 2015 Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

L’appuntamento di EXPO 2015, rappresentando un ‘occasione unica, a livello internazionale, di valorizzazione territoriale con le proprie eccellenze e peculiarità turistiche, all’interno dei circuiti mondiali sia di T.O che Incoming oltrechè di attrazione economica, deve essere accompagnato da un’adeguata produzione di materiale editoriale relativamente alla presentazione di tematismi e percorsi dedicati all’offerta locale. Si è previsto un percorso per la realizzazione di manuali per l'offerta rispetto ai diversi mercati in collaborazione con CCIAA e gli operatori territoriali (Agenzie e T.O.) e il Sistema Turistico Po di Lombardia. Si è prevista, inoltre, la presenza a due importanti Fiere quali BIT 2014, preceduta da incontri di coordinamento della Governance provinciale del Turismo, e Salone del Gusto di Torino.

RISULTATI CONSEGUITI

La Provincia di Cremona con il Servizio di Promozione Turistica, le Associazioni di categoria del territorio, la Camera di Commercio, partner privati ed in sinergia con il Sistema Turistico Po di Lombardia, ha partecipato alla Borsa Internazionale del Turismo 2014 (13-15 febbraio) con un proprio stand, presentando “Cremona e il suo territorio” con items di attrattività turistica attraverso un'offerta integrata, dalla cultura ai sistemi museali, dall'ospitalità alla gastronomia, dalla natura alle eccellenze musicali e liutarie, con pacchetti turistici ed un primo manuale in vista di EXPO denominato “Guida all'offerta” e calendario degli appuntamenti musicali e principali eventi. La presenza alla BIT si è sostanziata, inoltre, nella partecipazione di quattro seller locali, di cui un'agenzia di inbound, che hanno presentato specifici pacchetti turistici. A tal proposito per la preparazione delle schede/guide e per il loro consuntivo sono state svolte riunioni (date 22 gennaio – 12 marzo) con i quattro tour operator locali e redatti, in collaborazione con tali seller-T.O. presenti alla BIT, diverse schede per l'attrattività turistica pubblicate sul sito turismocremona.it: http://www.turismocremona.it/index.php/itinerari/scheda/id/40

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Obiettivo operativo n.2

Progetto integrato fra turismo, commercio e altri settori tra cui Cultura e Istruzione Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

L’offerta integrata del territorio richiede una visione complessiva che va a sostenere l’interrelazione tra il commercio ed il turismo, declinandosi nelle varie opportunità di fruibilità sia per lapopolazione locale che per i turisti. Il progetto viene denominato Fil Rouge: animazioni culturali nei centri storici di Cremona, Crema, Casalmaggiore attraverso l'esperienza dei DUC e produzione di un’offerta integrata fra Distretto della Musica, Rete Musicale e Strada del Gusto, attraverso la formazione di una figura di accompagnatore/guida incaricata. Nello specifico il Shopping Expert o Guida turistica multitasking dovrà occuparsi all’ideazione e illustrazione di percorsi alla scoperta dei centri storici, con animazioni soprattutto musicali in luoghi specifici, a cadenza permanente, includendo negozi storici, con tipicità locali ma anche di esercizi generici commerciali, con momenti degustativi.

RISULTATI CONSEGUITI

La Provincia di Cremona, in sinergia con la Camera di Commercio di Cremona, con un primo incontro il 24 gennaio, ha attivato un percorso formativo denominato “Personal Shopper”, siglando un documento di intenti nel giugno 2014, a seguito di incontri con Cr. Forma (data 13 marzo) e anche con i DUC, Distretto Culturale, Distretto della Musica, Rete musicale cremonese, Strada del Gusto Cremonese e nel corso della Borsa Internazionale del Turismo. L’offerta integrata del territorio richiede una visione complessiva che va a sostenere l’interrelazione tra il commercio ed il turismo, declinandosi nelle varie opportunità di fruibilità sia per la popolazione locale che per i turisti. Il progetto denominato Fil Rouge, riguarda animazioni culturali nei centri storici di Cremona (27 settembre, Cremona Mondomusica & Centro Culturale San Vitale – 17 ottobre, 15 novembre), Crema (27 settembre, 18 ottobre, 15 novembre), Casalmaggiore (18 ottobre) e Piadena (27 settembre) attraverso l'esperienza dei DUC e produzione di un’offerta integrata fra Distretto della Musica, Rete Musicale e Strada del Gusto, attraverso la formazione di una figura di accompagnatore/guida incaricata. Nello specifico, lo Shopping Expert o Guida turistica multitasking, oggetto del corso di formazione (Crema, dal 27 ottobre – Cremona, dal 3 novembre) progettato in collaborazione con la CCIAA, per il tramite di Servimpresa, si occupa dell’ideazione e illustrazione di percorsi alla scoperta dei centri storici, con animazioni soprattutto musicali in luoghi specifici, a cadenza permanente, includendo negozi storici, con tipicità locali ma anche di esercizi generici commerciali, con momenti degustativi. Un facilitatore, quindi, per l'individuazione delle eccellenze in campo agroalimentare e nel commercio al dettaglio in genere. Si tratta di proporre una nuova professione o una professione complementare che possa aiutare a conoscere meglio le realtà di produzione agroalimentare, le aziende e gli spacci, ma anche le botteghe dei centri con le griffe o il monomarca, l'outlet del centro o la bottega artigiana di cuoio o di riparazioni. La valorizzazione del territorio e dei centri storici parte anche da tale mission, insita nel progtto dello Shopping Expert.

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Tale percorso, che prevede la sinergia con Associazioni, Enti e Camera di Commercio del territorio, si declina quindi in un iter formativo, teso a formare appunto gli Shopping Expert o Guida turistica multitasking, gestito ed organizzato in modo professionale attraverso l'affidamento ad un soggetto formativo, quale appunto Servimpresa (affidamento luglio 2014). In tale scenario si dipana il progetto denominato “Shopping & show”, con redazione di schede che illustrano un percorso tematico turistico-commerciale con focus su Crema, Cremona e Casalmaggiore (redatte nei periodi gennaio, marzo e agosto 2014) ed il progetto “Fil Rouge”, (che ha previsto 9 concerti musicali diffusi nel territorio nel periodo settembre – novembre 2014) che ha riguardato animazioni culturali nei centri storici di Cremona, Crema, Casalmaggiore attraverso l'esperienza dei DUC e produzione di un’offerta integrata fra Distretto della Musica, Rete Musicale e Strada del Gusto, attraverso la formazione di una figura dedicata.

Obiettivo operativo n.3 Servizio di informazione ed Accoglienza turistica – IAT, rete provinciale

Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

La presenza di differenti Uffici di Informazione ed Accoglienza Turistica sul territorio provinciale richiede una rinnovata integrazione, anche attraverso le reti informatiche, dei differenti IAT, al fine di un più funzionale coordinamento anche in relazione alla crescente offerta turistica locale. L’Ufficio di Accoglienza ed Informazione Turistica (IAT) rappresenta il veicolo di immagine diretto nei confronti dell’utenza, oltre che delle iniziative, eventi ed informazioni del territorio, delle medesime attività dei servizi turistici provinciali. La LR n.15/2007 vede impegnata la Provincia da un lato a coordinarsi con la CCIAA ed il Comune di Cremona per la stabilizzazione ed il rafforzamento della struttura presso il capoluogo, dall’altro – a seguito del Regolamento Regionale n. 7 del 26/10/06 di normazione degli IAT – a stimolare o verificare le trasformazioni delle strutture similari oggi presenti sul territorio provinciale, comunque a collaborare con le medesime per il rafforzamento e la sinergia della rete informativa e promozionale. Per il 2014 viene consolidato il coordinamento fra gli IAT territoriali e gli uffici turistici attraverso l’attività di formazione degli addetti IAT ed il monitoraggio mensile dell’utenza al front office.

I previsti incontri di formazione e aggiornamento con gli addetti IAT del territorio di cui uno o più dedicati alla realizzazione di un progetto finanziato dal Sistema Turistico Po di Lombardia denominato “Information Center”, sono stati rimandati alla successiva annualità per ritardi amministrativi dovuti alla tardiva erogazione delle risorse. Il progetto permetterà agli IAT delle quattro province del ST Po di Lombardia di consultare e arricchire in tempo reale il panorama dell’offerta turistica dei territori assicurando al pubblico un’informazione omogenea e sempre aggiornata. All’interno delle attività ordinarie dell’Ufficio, gli operatori IAT hanno somministrato il questionario di gradimento (Customer satisfaction), per cogliere e qualificare maggiormente l’offerta del servizio. Il Servizio di Promozione Turistica inoltre: > Ha partecipato a Fiere e Workshop dedicati al settore turistico di carattere locale, regionale e

nazionale. Nello specifico sono stati organizzati Info point IAT a CremonaFiere, Salone

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Mondomusica, Fiera Internazionale del Bovino da Latte, Il Bontà, Salone dello Studente a Cremona, presenze ad iniziative organizzate dall’Associazione Strada del Gusto Cremonese e dal Sistema Turistico Po di Lombardia (circa 15 nell’anno).

> Ha svolto attività di assist alla stampa e per Educational Tour. > Ha gestito ed organizzato gli incontri della Governance del Turismo con ruolo di

programmazione, controllo e coordinamento. Nello specifico, la normativa emanata in materia dalla Regione Lombardia, legge regionale del 16 luglio 2007 n.15, ha attribuito alla Provincia tale ruolo per favorire concretamente, e in un’ottica di qualità, lo sviluppo economico del turismo e il suo passaggio da progetto per il territorio a risorsa del territorio. La Governance rilanciata nel maggio 2010 (delibera di Giunta n. 233 del19/05/2010) si è incontrata, secondo la compagine attuale, per condividere le linee di indirizzo delle politiche turistiche ed il coordinamento delle iniziative ed eventi.

RISULTATI CONSEGUITI

- Svolti Incontri di formazione ed aggiornamento IAT periferici effettuati a Soncino il 25 giugno, Crema il 2 luglio, Casalmaggiore il 16 luglio, a Crema e Soncino il 12 dicembre - Nuova modalità di monitoraggio del flusso di turisti, unico strumento informatico valido per tutti gli IAT, creato tramite il motore di ricerca Google, semplice e di immediata compilazione. I dati, inseriti in tempo reale da ciascun ufficio, confluiscono in un unico DB di facile gestione e relativa analisi - Progetto Eccellenze: a giugno si è chiuso l’iter amministrativo della pratica, il protocollo di intesa con Regione Lombardia, approvato dalla Provincia di Pavia con delibera nr. 120 del 7 aprile 2014. A fine la Provincia di Pavia ha provveduto, con propri atti, ad affidare i servizi alle ditte fornitrici. - Fiere: 100 Città d'arte Bologna, (23-25 maggio, invio materiale promozionale); Salone del Gusto Torino (22/27 ottobre, invio materiale promozionale); Info Point CremonaFiere: Cremona Mondomusica (26/28 settembre); Fiera Internazionale del Bovino da Latte (22-25 ottobre); Il Bontà (7-10 novembre); Salone dello Studente (26-29 novembre; Centro Culturale S. Maria della Pietà) - Educational Tour Città UNESCO, in collaborazione con R.L. e Apt Emilia Romagna tramite ST: 6/10 maggio: giornalisti e T.O. tedeschi; 28/29 giugno: giornalisti e T.O. francesi; 18 settembre e 4/5 ottobre top travel blogger - City Card : vendute nr. 249 card, buono il riscontro rispetto alle visite guidate della domenica pomeriggio - Centro tesseramento AIG Hostels: nr. 9 tessere individuali emesse - Governance del turismo: nr. 3 incontri - 10 gennaio (BIT 2014), 26 marzo (consuntivo BIT), 4 luglio (oggetto: BIT 2015, flussi turistici 2013, eventi autunnali – Fil Rouge), 20 ottobre (oggetto: BIT 2015), 18 novembre (oggetto: BIT 2015)

Obiettivo operativo n.4 Distretto della Musica: progetto di marketing territoriale per la creazione di un “network” provinciale pubblico/privato – Supporto della comunicazione e valorizzazione dell’offerta musicale anche attraverso dispositivi multimediali – Sensibilizzazione e informazione sul tema, rivolta agli operatori dell’offerta turistica – Facilitazione incontro domanda/offerta musicale anche con i soggetti della rete musicale Cremonese. Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

Il riconoscimento dell’UNESCO al “saper fare liutario” del dicembre 2012 coniugato alla ricchezza del patrimonio musicale ed artistico locale, comprendendo la presenza degli strumenti antichi di

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Stradivari, Amati e Guarneri del Gesù, con l’avvio del Museo del Violino, ha posto le premesse per la realizzazione del Distretto della Musica quale eccellenza nel panorama italiano, mettendo in rete i vari soggetti pubblici e privati per una migliore fruibilità ed attrattività turistica. Questo progetto si propone di valorizzare e diffondere il tema della musica nelle diverse espressioni dell’offerta turistica: dagli operatori di settore (ristoratori, alberghi, agenzie viaggio, pubblici esercizi) agli enti privati e pubblici attraverso azioni promozionali e formative. Esiste una governance tecnica e politica di Distretto con un protocollo d’intesa siglato a luglio 2009. Il Distretto della musica è un'azione del Distretto culturale della provincia di Cremona, nell'ambito del progetto Distretti culturali di Fondazione Cariplo. Per il 2014 si prevedono in particolare azioni volte a favorire la promozione dell’offerta musicale (complessi e gruppi musicali afferenti alle decine di soggetti che compongono la Rete musicale cremonese), quale componente peculiare dell’offerta turistica cremonese, e gli operatori economici aderenti al Distretto della Musica (strutture ricettive, della ristorazione, agenzie viaggi, bar e altri esercizi commerciali) a diretto contatto con i visitatori, che rappresentano la domanda turistica, oltre a favorirne l’incontro. Azioni specifiche: Progetto Fil Rouge: animazione musicale durante il Workshop del Turismo musicale (maggio) e Mondomusica (settembre); organizzazione di esibizioni musicali a cadenza regolare a Casalmaggiore, Crema e Cremona; effettuazione sopralluoghi ed incontri formativi presso gli aderenti anche potenziali del Distretto della Musica, consegna materiale aggiornato, invio calendario eventi mensile, appuntamenti musicali e news, organizzazione, con la CCIAA, del workshop sul turismo musicale, implementazione ed aggiornamento dei contenuti dei totem multimediali presso IAT e altre location.

RISULTATI CONSEGUITI

• Inserimento degli eventi musicali e news sul sito www.turismocremona.it con conseguente implementazione dei contenuti dei totem multimediali presso gli IAT provinciali e le altre location del territorio

• Verifica periodica del funzionamento dei totem interattivi con invio mail ai soggetti interessati

• Realizzazione calendario eventi musicali mensili con invio agli aderenti del Distretto musicale

• Periodico invio di informazioni agli aderenti ed alle realtà facenti parte della Rete musicale in relazione alle diverse iniziative di Cremona e provincia

• Progetto Fil Rouge: il progetto “Musica Fil Rouge - leitmotiv per il territorio” è volto a "liberare" la musica dai soliti siti di diffondendola per le piazze e le strade proprio dei centri storici del territorio, in collaborazione con le scuole di musica, le associazioni, le corali, i gruppi musicali, già costituenti la Rete Musicale Cremonese (27 settembre, Cremona Mondomusica & Centro Culturale San Vitale – 17 ottobre, 15 novembre), Crema (27 settembre, 18 ottobre, 15 novembre), Casalmaggiore (18 ottobre) e Piadena (27 settembre). Il progetto ha l'intento di attirare molte più persone rispetto al trend quotidiano, animando cosi le vie dello shopping ed unendo, con un filo immaginario, tutti i Distretti del Commercio svolgendosi in luoghi pubblici come, ad esempio, gazebo dei giardini di Piazza Roma o Piazza Stradivari a Cremona, al Listone di Casalmaggiore, in Via Mazzini o piazza Duomo a Crema.

In tale contesto le scuole delle Rete Musicale sono state coinvolte in un tour delle Piazze con appuntamenti nei weekend, senza sovrapporsi alle iniziative in atto, ma eventualmente amplificandole.

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In particolare gli eventi musicali si sono tenuti contestualmente ad appuntamenti quali: Salone Internazionale Mondomusica (26-28 Settembre 2014, esattamente il 27 settembre) organizzato da CremonaFiere, Workshop Musicale organizzato dalla Camera di Commercio di Cremona (17 ottobre), Festa del Torrone (periodo 15-23 Novembre 2014, esattamente sabato 15 novembre), con lo scopo di animare le piazze ma anche i negozi sfitti: vetrine troppo spente per invogliare turisti e cittadini e permanere in città, così come di valorizzare luoghi storici con vetrine musicali e/o filodiffusione ad orari prestabiliti.

Obiettivo operativo n.5 Eventi ricorrenti: raccolta e calendarizzazione per la promozione di un’offerta turistica integrata Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI Festa del Torrone. Commissione di gara, componente del gruppo di lavoro, controllo qualità del progetto con valenza territoriale. E’ prevista l’organizzazione e assistenza per gli educational tour dedicati agli operatori turistici e alla stampa. Città murate e castellate. Incontri e gruppi tecnici, promozione, editoria, organizzazione delle Giornate Italiane dei Castelli. BIT 2014. Evento fieristico ricorrente cui il Servizio di Promozione Turistica da tre anni funge da capofila per la realizzazione di una presenza coordinata in termini di immagine e di contenuti in collaborazione e con il contributo della Governance del Turismo. Si garantisce altresì la presenza con il Sistema Po di Lombardia presso lo stand della Regione Lombardia. RISULTATI CONSEGUITI

Festa del Torrone Sono stati svolti differenti incontri del gruppo di lavoro (ad iniziare dall'incontro in Camera di Commercio del 16 dicembre 2013, in cui è stato sottoscritto il verbale relativo alla presentazione della redazione che chiude l'ed. 2013 della Festa del Torrone e porta alla adozione dei provvedimenti conseguenti al bando di incarico) e attivata l’organizzazione ed assistenza per gli educational tour dedicati agli operatori turistici e alla stampa (ad iniziare da luglio 2014), tra cui incontri propedeutici alla programmazione e organizzazione con enti e tecnici. L'affidamento del contributo per la Festa del torrone al Comune di Cremona, in base alla tempistica e documentazione amministrativa pervenuta dal Comune medesimo, è stata postato in agosto 2014.

Città murate e castellate L'attività delle Città murate e Castellate ha riguardato principalmente l'organizzazione e la redazione di specifico materiale per la Borsa Internazionale del Turismo e per le "Giornate nazionali dei castelli", che hanno interessato l'intero mese di maggio 2014. Si è svolto in data 11 marzo un incontro preparatorio all'evento sopracitato del Gruppo tecnico del Circuito e nella stessa data il primo consuntivo della BIT 2014. Sono stati predisposte apposite cartoline, programmi, pubblicità sui principali siti giornalistici locali e customer satisfaction. Il 4 ottobre è stato organizzato un appuntamento per informare tutti gli aderenti al circuito circa i risultati ottenuti durante l’anno in termini di flussi turistici e gradimento delle attività proposte. L’evento si è svolto a bordo della Motonave Mattei grazie alla collaborazione del Consorzio Navigare l’Adda. Il successo delle Giornate Italiane dei Castelli a livello locale è testimoniato dall'alto gradimento raggiunto (97%).

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BIT 2014

La Borsa Internazionale del Turismo si è svolta dal 13 al 15 febbraio 2014 a Rho (MI), con la presenza di uno stand dedicato a "Cremona e il suo territorio", con il liet-motiv principale ispirato alla musica ed alla liuteria, organizzato dalla Provincia di Cremona, Servizio di Promozione Turistica, in collaborazione dei Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore, Camera di Commercio, Associazioni di Categoria e partner privati. In tale contesto sono stati realizzati un primo manuale "Guida all'offerta" del territorio e l'opuscolo "Calendario degli Appuntamenti musicali e principali eventi", rivolto a T.O italiani ed esteri ed agenzie di In/Outbound; sono stati intrapresi dal Servzio di Promozione Turistica della Provincia di Cremona relazioni con T.O. italiani ed esteri con la presentazione delle specificità artistiche, culturali ed attrattive. All'interno dello stand sono state realizzate 4 postazioni per seller locali che, con un'agenda di incontri BtB, hanno fatto registrare un ottimo overbooking. Inoltre, erano presenti un organo antico, di una famosa ditta artigianale locale, e la Scuola Internazionale di Liuteria, con un maestro liutaio al lavoro, che ha illustrato le tecniche ed i segreti dell'arte liutaria. Specifico materiale promozionale del territorio ha riguardato poi i principali segmenti turistici attrattivi, tra cui cultura, gastronomia, arte, natura, ospitalità, cicloturismo, anche in collaborazione con il Sistema Turistico Po di Lombardia (presente anche presso lo Stand della Regione Lombardia), con personale dedicato, che ha illustrato ad operatori nazionali ed esteri le principali peculiarità locali. La presenza è stata assidua anche presso gli spazi predisposti per Cremona ed il suo territorio nello stand della Regione Lombardia, suddivisa in specifici tematismi. Sempre presso lo stand della Regione Lombardia, nell'area eventi, si sono svolti due appuntamenti con la stampa italiana ed estera, relativi ai Siti Unesco ed alle tipicità "i tortelli cremaschi" e Torrone, con degustazione guidata.

Obiettivo operativo n.6 Piano della comunicazione. Gestione portale del turismo con redazione di documenti informativi Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI La realizzazione di materiale promozionale e informativo ha una rilevanza notevole per la comunicazione turistica ed il supporto all’Ufficio IAT. Prodotti editoriali ricorrenti : > Agenda del Turista 2014 > Carta turistica di Cremona – edizione 2014 > Dépliant illustrativo di Cremona con pianta 3-D, in italiano e altre edizioni linguistiche > Percorsi del gusto in collaborazione con CCIAA, Ass. Agricoltura e Strada del Gusto > Percorsi territoriali legati a progetti del ST Po di Lombardia per la Bit 2014 testo di

immagini coordinato per itinerari tematici > Redazione della sezione "EVENTI GASTRONOMICI" inserita nella pubblicazione

"ANDIAMO A TAVOLA" > Aggiornamento e implementazione dei siti www.turismocremona.it e www.podilombardia.it > Rilevazione degli accessi al portale del turismo tramite Google analytics > Newsletter periodica del turismo rivolta a Pro Loco, referenti Città Murate e Castellate,

Comuni e mailing-list dello IAT.

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> Invio mensile del calendario eventi provinciale alla mailing-list dello IAT (Governance Turismo, Giunta Provinciale e Consiglieri, strutture ricettive provinciali, stampa locale, Pro Loco, agenzie viaggio e lista utenti che hanno fatto specifica richiesta)

> Redazione guida degli “Appuntamenti musicali e Principali eventi” n. 3 edizioni annuali (febbraio, maggio, settembre) in collaborazione con il Distretto Culturale

> Redazione guida “Cremona e il suo territorio – L’offerta turistica” in collaborazione con il Distretto Culturale (2 edizioni annuali).

RISULTATI CONSEGUITI

− Realizzazione AGENDA DEL TURISTA 2014 (n. 5.000 copie) det.

2013/838 − Realizzazione CARTA TURISTICA DI CREMONA – EDIZIONE 2014

– (n. 20.000 copie) det. 2013/837 − Realizzazione CALENDARIO EVENTI GASTRONOMICI 2014/2015

per "ANDIAMO A TAVOLA" − AGGIORNAMENTO ED IMPLEMENTAZIONE dei siti

www.turismocremona.it-www.podilombardia.it nelle varie sezioni (eventi – risorse – ricettività – ristorazione) N. 7.877 nel 2014

− Realizzazione n. 12 calendari eventi mensili 2014 inviati ai destinatari mailing-list (20 dicembre 2013, 31 gennaio, 27 febbraio, 27 marzo, 28 aprile, 20 maggio, 27 giugno, 28 luglio, 28 agosto, 26 settembre, 29 ottobre, 27 novembre, 29 dicembre)

− Redazione prima edizione della guida "APPUNTAMENTI MUSICALI E PRINCIPALI EVENTI 2014 (in collaborazione con il Distretto Culturale) – n. 1.000 copie cartacee

− Redazione guida “Cremona e il suo territorio – L’offerta turistica” in collaborazione con il Distretto Culturale (edizione in occasione della BIT 2014)

− Realizzazione n. 3 calendari eventi musicali (30 maggio, 1°luglio,1° agosto), in sostituzione della seconda edizione della GUIDA AGLI APPUNTAMENTI MUSICALI, già prevista dal DUP per il maggio 2014 – Invio mensile del file agli aderenti del DISTRETTO DELLA MUSICA e caricamento nell'area "IN PRIMO PIANO" del sito

− Realizzazione MAPPA SITI UNESCO Lombardia-Emilia Romagna − Redazionali per Cremona Città UNESCO web http://quadrilaterounesco.it

Lombardia-Emilia Romagna − Newsletter periodica del turismo rivolta a Pro Loco, referenti Città Murate

e Castellate, Comuni e mailing-list dello IAT ed al Sistema Turistico di Lombardia, con una specifica news (nel 2014 nr. 22 news)

− Realizzate 6 schede/manuali short per attrattività turistica in collaborazione con i seller T.O. che hanno partecipato alla BIT 2014 e caricati sul sito www.turismocremona.it al link: http://www.turismocremona.it/index.php/itinerari/scheda/id/40

− Realizzato apposito materiale promozionale per la BIT 2014 e schede informative per la stampa giornalistica specializzata e T.O. esteri su supporto informatico (chiavette USB dedicate con versione ITA/EN)

− Progettate schede per visite alla Città di Cremona che integrano aspetti culturali, artistici e naturalistici con tempistica di percorrenza in vista di EXPO 2015

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− Svolta attività di comunicazione con le testate giornalistiche locali (comunicati stampa, mailing news, recall, etc.)

Obiettivo operativo n.7

Promozione Strada del Gusto Cremonese. Proposte, itinerari, eventi per il turista “goloso nell’ottica di una promozione turistica integrata (storia, tipicità ma anche servizi e commercio) Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI Il personale del servizio promozione turistica della Provincia di Cremona ha in carico la gestione della segreteria organizzativa della Strada del Gusto Cremonese che prevede principalmente:

gestione degli eventi ricorrenti con redazione di apposito materiale e azione promozionale, presenza a fiere ed eventi studio, reperimento preventivi ed incarichi, candidatura e realizzazione di progetti regionali ed europei e relativa rendicontazione gestione contabilità, invio quote associative, sollecito pagamenti, emissione ricevute di pagamento convocazione e la redazione di verbali del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea contatti con utenti e con associati gemellaggi con realtà nazionali ed estere; per il 2014 consolidamento rapporti con la città di Grenoble e la Regione autonoma del Trentino Alto Adige promozione dell’associazione e degli eventi tramite comunicati stampa, gestione e

aggiornamento del sito dell’associazione, la pagina facebook dedicata ed una newsletter periodica (almeno 4 numeri anno).

RISULTATI CONSEGUITI

gestione degli eventi ricorrenti: GENNAIO

fino al 6 gennaio: temporary shop della Strada del Gusto Cremonese a Cremona: iniziativa attivata per la stagione natalizia 2013-2014 che ha portato ad aumentare il livello di conoscenza dei prodotti e dei produttori della Strada del Gusto: gestione del punto vendita, pratiche di apertura e chiusura, noleggio attrezzature, contabilità, allestimento negozio, stampa materiale promozionale e pannelli per spazio espositivo, uscite pubblicitare, comunicati stampa commercializzazione anche attraverso il portale Icompro dei prodotti degli associati.

15 gennaio conferenza stampa di presentazione ARMONIE GOLOSE FEBBRAIO

- 2 febbraio Cremona ed il Trentino: ARMONIE GOLOSE evento promozionale in collaborazione con il Consorzio Vini trentini e la Strada del Gusto del Trentino: organizzazione, logistica, presenza, materiale promozionale.

- 13-15 febbraio

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BIT, Milano partecipazione alla manifestazione in collaborazione con la Provincia di cremona. compartecipazione, presenza e stampa di materiale promozionale.

APRILE

14 aprile Open day e conferenza stampa presso il Teatro Ponchielli di cremona per l'iniziativa I MENU DE LES NATIONS. stampa materiale, organizzazione evento, presenza, gestione degli chef per le degustazioni invito e contatti con stampa e blogger.

25 aprile SeMiScambi, Castelponzone (CR) iniziativa organizzata dal FAI di Cremona la Strada del Gusto Cremonese ha partecipato per la promozione degli associati e degli itinerari e in collaborazione con un associato ha proposto un interessante “cestino pic-nic”. presenza, collaborazione nell'organizzazione e promozione dell'evento MAGGIO -2 -24 maggio I MENU DE...LES NATIONS iniziativa in collaborazione con il Teatro Ponchielli che vede gli chef della Strada del Gusto Cremonese impegnati a proporre menu ispirati a Monteverdi ed anche alla cucina di altri paesi: Francia, Germania ed Inghilterra per far rivivere, anche con il gusto, la storia e la musica del XVII secolo. Organizzazione dell'evento, stampa materiale, promozione attraverso comunicati e inserzioni pubblicitarie anche sul web. -Maggio-dicembre CASEIFICI, SALUMIFICI, AZIENDE AGRICOLE APERTI: organizzazione di appuntamenti che prevedono l'aopertura delle realtà produttive. si punta alla promozione tramite il web e i social network di questo evento -23-25 maggio San Giovanni in Croce I SAPORI DELLA BASSA: collaborazione e presenza alla manifestazione: degustazioni guidate dei prodotti tipici. -30-31 maggio e 1 giugno Cremona: LE CORDE DELL'ANIMA In collabirazione con PubliA per la creazione di MENU d'AUTORE che sono restati disponibili nei ristoranti fino a fine giugno. Coordinamento e gestione dell'evento, stampa di materiale promozionale GIUGNO

• prosegue la manifestazione MENU d'AUTORE • 10 giugno

progetto VenTo collaborazione con la provincia di Cremona. Gestione del buffet al termine del convegno.

• giugno-luglio Cremona: GIOVEDI' D'ESTATE 2014 collaborazione con le Botteghe del Centro, progetto inserito nel DUC di Cremona. La Strada del Gusto è stata presente in tutte le serate con stand, associati e momenti di laboratorio e degustazione. Gestione della partecipazione e promozione. LUGLIO

− prosegue la manifestazione giovedì d'estate (3 serate) − 3 luglio

progetto pia collaborazione con la provincia di cremona. gestione del buffet al termine del convegno a villastrada, mn.

− 26 luglio

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cremona summer festival reperimento prodotti e collaborazione per la serata italo coreana a san giovanni in croce. - studio, reperimento preventivi ed incarichi, candidatura e realizzazione di progetti regionali ed

europei e relativa rendicontazione - Rendiconto del progetto promozionale 2013 alla Provincia di Cremona (agricoltura e turismo) e alla CCIAA. - Partecipazione all'incontro preliminare per la definizione del bando europeo PSR 2015-2020 presso la Regione Lombardia (31 luglio) - gestione contabilità, protocollo fatture, rendiconto situazione economica per gli eventi

promozionali, gestione budget - invio quote associative (approvazione delle quote in assemblea 12.05, invio richiesta quote 20-

23 maggio) - sollecito pagamenti (6 agosto) - emissione fatture, ricevute per collaborazione occasionale, rimborsi. - convocazione e la redazione di verbali del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea:

CdA in data 13 gennaio, 31 marzo, 29 maggio, 13 giugno e 28 agosto assemblea dei soci in data 12 maggio

- contatti con utenti e con associati circa 800 mail contatti telefonici gestione casella di posta elettronica certificata - gemellaggi con realtà nazionali ed estere: - collaborazione con Trentino Alto Adige per evento ARMONIE GOLOSE - il contatto con Grenoble è stato trasferito anche alla CCIAA di Cremona ed al Comune di

Cremona per la collaborazione ed un gemellaggio relativo ad un evento dedicato agli archi, non solo ai sapori.

- Comunicati stampa in occasione di tutti gli eventi dell'associazione, contatti diretti con la stampa per la partecipazione agli eventi e redazionali. Realizzazione di un servizio dedicato alla Strada del Gusto con Agrisapori. Contatti con blogger in occasione de I menu de les Nations. Presenza delle emittentio locali in occasione degli eventi.

- gestione e aggiornamento del sito dell’associazione: a maggio è stata rivista la veste grafica, il

programma di gestione del portale e sono stati implementati i contenuti e le funzionalità. Dal mese di maggio gli aggiornamenti sul portale sono stati costanti, modifiche ed inserimenti: 17 a maggio, 5 a giugno, 29 a luglio.

- Gestione della pagina facebook dedicata alla Strada del Gusto: post e numero degli “amici”

implementato. - apertura del profilo TWITTER dell'associazione (luglio) - Newsletter periodica: con il nuovo sito si ha la possibilità dell'invio delle newsletter, sono stati realizzati

tre numeri: maggio, giugno e luglio AGOSTO

gestione mail contatti telefonici

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gestione casella di posta elettronica certificata gestione della pagina facebook e del profilo twitter dedicati alla Strada del Gusto: post e numero degli “amici” implementato aggiornamento del portale in data 29 agosto.

SETTEMBRE

28 SETTEMBRE: PARTECIPAZIONE AL MERCATO VIA LATTEA PRESSO LA CASCINA CONCESSIONE DI ISOLA DOVARESE. ADESIONE TRAMITE FAI PER TUTTI GLI ASSOCIATI DELLA STRADA DEL GUSTO. INVIO DI MATERIALE PROMOZIONALE.

gestione mail contatti telefonici gestione casella di posta elettronica certificata gestione della pagina facebook e del profilo twitter dedicati alla Strada del Gusto: post e numero degli “amici” implementato Newsletter periodica: un invio in data 30 settembre. OTTOBRE 23-27 OTTOBRE PARTECIPAZIONE AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO reperimento prodotti per degustazioni collaborazione con Sistema Turistico Po di Lombardia presso lo stand informativo della Regione Lombardia comunicati stampa degustazioni guidate in calendario molto partecipate e apprezzate organizzazione del “laboratorio del gusto” rivolto al tema del recupero degli avanzi in cucina per 60 degustatori, la maggior parte stranieri realizzazione di schede prodotto inserite in un sistema touchscreen disponibile presso lo stand di Regione Lombardia gestione mail contatti telefonici gestione casella di posta elettronica certificata gestione della pagina facebook e del profilo twitter dedicati alla Strada del Gusto: post e numero degli “amici” implementato newsletter periodica: un invio in data 29 ottobre aggiornamento del portale: un articolo il 14 ottobre, tre il 22 ottobre NOVEMBRE

7-10 NOVEMBRE PARTECIPAZIONE AL SALONE IL BONTA' DI CREMONA

collaborazione con la Camera di Commercio di Cremona per gestione stand reperimento prodotti per degustazioni presso lo stand della Strada e presso quello della Federazione delle Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia, guidate direttamente dai produttori associati. promozione associati tramite materiale promozionale Sabato 8 Novembre: IL MIELE CREMONESE PIU’ BUONO – X edizione, concorso con a seguire degustazione Honey Bar dei mieli vincitori presso lo stand, a cura dell'Associazione Apicoltori. Domenica 9 Novembre: LA CUCINA DEL RISO A CREMONA E NEL CREMONESE, a cura dell'Accademia italiana della cucina, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cremona. Durante l'evento si è esibito il coro “Gruppo di Piadena” con canti popolari e della tradizione delle

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mondine. A seguire hanno partecipato alla degustazione di ricette a base di riso quattro ristoranti associati alla Strada del Gusto.

15-23 NOVEMBRE

PARTECIPAZIONE ALLA FESTA DEL TORRONE DI CREMONA presenza allo stand in collaborazione con il Sistema Turistico Po di Lombardia durante i due week end di festa distribuzione materiale promozionale gestione mail contatti telefonici gestione della pagina facebook e del profilo twitter dedicati alla Strada del Gusto: post e numero degli “amici” implementato newsletter periodica: un invio in data 5 novembre aggiornamento del portale: sette articoli nel mese di Novembre

DICEMBRE gestione mail contatti telefonici gestione della pagina facebook e del profilo twitter dedicati alla Strada del Gusto: post e numero degli “amici” implementato newsletter periodica: un invio in data 19 Dicembre aggiornamento del portale: un nuovo articolo in data 19 Dicembre. attività di rendicontazione e gestione fatture a chiusura annuale.

Obiettivo operativo n.8

• Sistema Turistico Po di Lombardia: network tra le province di Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, finalizzato all’elaborazione ed attuazione congiunta di programmi, progetti di promozione integrate, volte al riconoscimento di un sistema turistico interprovinciale coordinato, con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati > Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI > La partecipazione al Sistema Turistico Po di Lombardia richiede una costante attività di promozione e presenza nei vari circuiti informativi e turistici al fine di valorizzare le peculiarità ambientali, storiche, gastronomiche e folcloristiche dei quattro territori aderenti. > La Provincia di Cremona è una delle quattro Province che compongono il Sistema Turistico “Po di Lombardia” insieme a Pavia, Lodi e Mantova. > Il Servizio Promozione Turistica si occupa di tradurre e attuare le scelte prese dal coordinamento degli Assessori provinciali e del Gruppo Tecnico.

> Si prevede: > - la partecipazione ad incontri periodici del coordinamento assessori e gruppo tecnico; > -lo svolgimento di attività per aggiornamento del portale web e partecipazione ad iniziative promozionali, fiere e workshop, tra cui la Bit, con incontri BTB con agenzie viaggio del sistema,

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CCIAA delle quattro province, anche attraverso la predisposizione di protocolli d’intesa con nuovi partner e Accordo di Programma per la partecipazione a fiere con Regione e enti camerali. o - lo sviluppo di progetti editoriali e la realizzazione del programma turistico e di promozione concordato, tra cui: > - l’aggiornamento e realizzazione di calendari tematici (cartaceo e web) > - l’aggiornamento e realizzazione di schede relative al turismo scolastico (cartaceo e web) > - la realizzazione di educotour e assist ai referenti giornalistici > - la redazione di una newsletter locale (PoInforma) in collaborazione con il coordinatore del Sistema > Lo sviluppo del “progetto eccellenze”: 1) per la realizzazione della rete informatica degli

IAT delle > quattro province denominato “Information Center”, finanziato da Regione Lombardia (in

relazione > anche al progetto obiettivo operativo 3); 2) per l’aggiornamento dello spazio web-GIS; 3) la > realizzazione di una GeoGuida multimediale per iPad, iPhone e dispositivi Android e di un

sito > ottimizzato per dispositivi mobili e la promozione sui social network

o L’attuazione dei progetti presentati della Provincia di Cremona all’interno del nuovo PS 2013_2015 presentato dal Sistema Turistico Po di Lombardia a Regione Lombardia.

> RISULTATI CONSEGUITI - Sono stati effettuati i seguenti incontri: Gruppo tecnico: Lodi, 6 marzo; Cremona, 17 aprile; Cremona, 3 giugno; Cremona, 4 agosto Coordinamento Assessori: Pavia, 2 aprile; Pavia, 30 giugno; Pavia, 5 dicembre

Partecipazione alla BIT di Milano (13-15 febbraio), con materiale del Sistema Turistico Po di Lombardia e delle province interessate con tre aree tematiche dello stand della Regione Lombardia “Arte e Cultura”, “Enogastronomia e food experience”, “Natura e Turismo attivo”; presenza al Workshop della Borsa delle 100 Città d'arte a Bologna (31 maggio) con materiale promozionale; presenza al Workshop musicale di Cremona (17 ottobre); partecipazione al Salone del Gusto di Torino (22-27 ottobre) con materiale promozionale e organizzazione di degustazioni e laboratori del Gusto Attivato protocollo d'intesa con Regione Lombardia e Apt Emilia Romagna per la promozione delle città UNESCO attraverso Educational Tour indirizzati a giornalisti e T.O. mercato tedesco (6/10 maggio) e francese (28/29 giugno), la realizzazione di materiale promozionale (mappa) e di sito web (http://quadrilaterounesco.it) Visita di Cremona e provincia di una decina 15 di top travel blogger internazionali che hanno sostato un mese in Lombardia e hanno visitato le città UNESCO lombarde (Cremona e provincia, 18 settembre e 4/5 ottobre) Aggiornamento DB sito web www.podilombardia.it, eventi e risorse turistiche; Implementazione di POI (italiano-inglese) in collaborazione con il GAL Oglio Po per l'ampliamento del web-GIS cartografico sul web Invio tramite posta elettronica del rinnovo delle adesioni al ST e sollecito telefonico

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Verifica inserimento Piani d'Azione locale sulla piattaforma di Lombardia Informatica SISTUR ed inserimento delle schede di Sistema (nr. 7) Redazione di nr. 4 newsletter PoInforma e aggiornamento web delle schede relative al turismo scolastico: http://www.turismocremona.it/index.php/articoli/scheda/id/234

Obiettivo operativo n.9

Isole e foreste Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

Il PIA è un progetto integrato d’area, strumento individuato da Regione Lombardia per l’attuazione degli obiettivi del IV Asse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, asse destinato a finanziare azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

I progetti integrati d’area prevedono, in forma complementare fra loro, più tipologie di operazioni, concentrate su una medesima area, la cui finalità sia identificata nell’integrazione tra la tutela e la valorizzazione del sistema delle risorse culturali ed ambientali con la possibilità di creare condizioni per lo sviluppo imprenditoriale e la crescita economica.

I PIA sono presentati da un soggetto capofila (Enti locali ed Enti gestori di parchi), ma sono articolati in una serie di operazioni gestite dai partner del progetto, beneficiari finali della quota relativa di contributo.

Alla realizzazione delle operazioni è associata, in modo unitario sull’intero progetto, la realizzazione di azioni di sistema destinate alla valorizzazione e alla promozione dei luoghi in funzione dello sviluppo turistico sostenibile del territorio.

RISULTATI CONSEGUITI

Nel 2014 è stata sostenuta un’intensa attività relativa alla conclusione delle azioni di sistema previste nel piano di lavoro. Visto la proroga del termine per la conclusione delle attività ottenuta da alcune operazioni, si è inoltrata a RL la richiesta di proroga anche per le azioni di sistema, in particolare per le attività di presentazione della conclusione dell’intero Progetto Integrato d’Area. La nuova data prevista per la conclusione di tutte le azioni del 28/07/2014 è stata rispettata, le spese sostenute sono state rendicontate a Regione Lombardia attraverso la piattaforma online “Gefo” e si è provveduto a presentare la richiesta di erogazione del saldo del contributo finanziario. Il saldo richiesto è stato erogato da Regione Lombardia nel mese di dicembre.

In particolare le azioni realizzate sono:

• implementazione di un sistema georeferenziato degli itinerari su palmare in collaborazione con il Sistema Turistico Po di Lombardia

• laboratori del racconto • educotur • gadgets • realizzazione di aree di sosta lungo gli itinerary del PIA • monografie e cartine illustrativi del territorio interessato • focus di monitoraggio degli eventi rilevanti legati al territorio interessato

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• inserzione pubblicitaria su rivista specializzata • organizzazione di un evento presso il Teatro Sociale di Villastrada di presentazione del Progetto

Integrato d’Area realizzato lo scorso 10 luglio 2014.

Obiettivo operativo n.10 Il Lago invisibile

Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI Per quanto riguarda il Progetto Integrato d’area (PIA) finanziato con il secondo bando del IV Asse del POR denominato “Il Lago Invisibile”, così come per il PIA “Isole e Foreste”, sono previste azioni di sistema destinate alla valorizzazione e alla promozione dei luoghi in funzione dello sviluppo turistico sostenibile del territorio.

RISULTATI CONSEGUITI

Il PIA “Lago Invisibile” ha come scadenza naturale il 31/12/2014, data entro la quale tutte le azioni inserite avrebbero dovuto essere concluse. Per motivi legati ad eventi naturali, il Comune di Formigara ha richiesto una proroga della fine lavori, prevista dalle linee guida del PIA. Regione Lombardia ha concesso al Comune di Formigara una proroga della conclusione dell’intervento inserito nel PIA al 31/03/2015. Di conseguenza è stata richiesta una proroga dei termini di conclusione anche per l’esecuzione delle azioni di sistema del PIA, che, per prassi, vengono sempre ad essere eseguite quando tutte le attività dei beneficiari sono terminate per poter promuovere e presentare il PIA in modo adeguato. Anche per le azioni di sistema, Regione Lombardia ha concesso una proroga per la conclusione prevista per il 31/03/2015. Alle azioni di sistema realizzate nel corso del 2013 e relative all’attivazione del servizio di call/contact center a sostegno della promozione del territorio interessato e alla realizzazione di una vetrina promozionale online sul sito di mercato elettronico iCompro, si sono aggiunte, nel corso del 2014, le seguenti attività:

− monitoraggio effettuato sui flussi di turisti in occasione dell’evento “Fagiolini con l’occhio” di Pizzighettone (novembre 2014);

− attivazione di tutte le procedure per la realizzazione di n.2 postazioni di Bike Sharing da ubicare nei comuni di Pizzighettone e Formigara. L’affidamento e la collocazione delle postazioni saranno effettuate nell’anno 2015.

Obiettivo operativo n.11 Progetto Competitività filiera turistica

Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI Si tratta di un bando che Regione Lombardia ha pubblicato per favorire il miglioramento della competitività delle imprese turistiche lombarde.

RISULTATI CONSEGUITI

Dopo un delicato lavoro di coordinamento degli operatori turistici, il progetto presentato dalla Provincia di Cremona in qualità di capofila è stato finanziato, piazzandosi al primo posto in graduatoria fra i vari progetti presentati. Le azioni realizzate nel 2014 hanno riguardato il

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monitoraggio sugli stati di avanzamento dei lavori degli interventi inseriti e un’adeguata consulenza fornita ai soggetti beneficiare durante la delicata fase di rendicontazione.

Obiettivo operativo n.12

Attività in materia di operatori turistici: Classificazione strutt ure alberghiere ed extra alberghiere

Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

Il Settore, in attuazione delle funzioni delegate dalla Regione Lombardia, svolge attività di classificazione alberghiera con la gestione delle relative tariffe e conseguente vigilanza. Con la classificazione rilasciata per il quinquennio 2007-2013, la Provincia ha approvato un proprio Regolamento con il preciso obiettivo di valutare qualitativamente i requisiti previsti dalla norma regionale in vigore. Le dotazioni degli alberghi previsti dalla L.R.15/07 saranno infatti valutate ponendo anche l’attenzione su comfort, atmosfera, pulizia e decoro complessivo delle singole strutture, elementi considerati imprescindibili da un’utenza sempre più attenta ed esigente. Il percorso operativo ed attuativo del Regolamento Provinciale è stato condiviso con gli addetti ai lavori, gestori delle strutture alberghiere e le associazioni di categoria. Per l’anno 2014 sono stati previsti dei sopralluoghi nelle strutture che hanno presentato, durante la recente riclassificazione, alcune criticità nell’ottica di rendere più competitive le aziende e nella prospettiva di poter rispondere alla necessità di dotare il territorio della provincia di Cremona di un’offerta alberghiera di qualità capace di soddisfare le aspettative di turisti sempre più esigenti. In tale contesto si proseguirà la promozione del logo ecologico “Ospitalità Verde” per l’adozione di pratiche eco-compatibili.

Il controllo dei requisiti previsti dalla normativa e dal regolamento provinciale vigente, ma soprattutto la consulenza, l’informazione e la formazione dei gestori delle strutture ricettive sono garantiti mediante la programmazione di visite (sopralluoghi) che i funzionari del Servizio effettuano sul territorio.

RISULTATI CONSEGUITI

Nell’anno 2014 sono stati effettuati n. 30 sopralluoghi così suddivisi: − -n. 13 alberghi − -n. 8 Bed & Breakfast − -n. 1 Casa ed Appartamenti per Vacanze − -n. 5 Affittacamere − -n. 3 Agriturismi

È in corso di revisione il regolamento di attribuzione del logo ecologico “Ospitalità Verde”. Sono stati presi contatti con ISPRA per valutare proposte di collaborazione tra enti volte a ripensare il logo ecologico “Ospitalità Verde” come percorso verso certificazioni riconosciute a livello europeo (Ecolabel) per estendere il campo di promozione oltre l'ambito italiano. Sono in corso valutazioni per allineare i criteri, in base ai quali attribuire il logo ecologico, con i criteri individuati da portali di booking specialistici in campo ecologico ambientale. Sono state convocati due incontri con le strutture che hanno ottenuto l'attribuzione del logo ecologico in data 10/07 e in data 28/8 alle quale nessuna struttura si è presentata.

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Obiettivo operativo n.13

Attività in materia di operatori turistici: Verifica agenzie di viaggio Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

La Provincia si occupa anche della verifica delle segnalazione certificate di inizio attività (S.C.I.A.) relative alle agenzie di viaggio e turismo, del controllo e vigilanza delle agenzie stesse, ai sensi della L.R.15/07. Con la finalità di svolgere un’ azione di informazione e consulenza a favore delle imprese turistiche si intende promuovere e garantire un supporto tecnico adeguato.

RISULTATI CONSEGUITI

Nell’anno 2014 sono stati effettuati n. 3 sopralluoghi.

Obiettivo operativo n.14 ATTIVITA’ IN MATERIA DI OPERATORI TURISTICI: Esami abilitati vi alle professioni

turistiche Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI Ai sensi della L.R.15/2007 la Provincia deve bandire ogni anno gli esami abilitativi alle professioni turistiche di Guida Turistica, Accompagnatore Turistico e di Direttore Tecnico di Agenzie di Viaggio. I candidati devono presentare, entro i termini previsti dal bando, la domanda di ammissione alle prove abilitanti. Per ogni professione turistica una Commissione d'esame valuta i candidati ai fini del rilascio dell'idoneità.

RISULTATI CONSEGUITI

Nel mese di gennaio si è provveduto alla nomina delle commissioni d'esame per esami di idoneità all'esercizio dell'attività di direttore tecnico di agenzia di viaggio e turismo e per esami di abilitazione svolte le prove orali degli esami per il rilascio dell’abilitazione all’esercizio della professione di accompagnatori turistici per la sessione 2013. Le prove d'esami per Direttore Tecnico sono state definite per i giorni: 10 febbraio prova scritta e 14 febbraio prova orale. Le prove non si sono svolte in quanto il candidato ammesso non si è presentato alla prova scritta. Le prove d'esame per abilitazione all'esercizio della professione di accompagnatore turistico si sono svolte :il 18 febbraio la prova scritta e nei giorni 11 e 14 aprile le prove orali. I candidati presenti alle prove scritte sono stati n. 71. A conclusione delle prove d’esame si è provveduto alle procedure per il rilascio ai candidati idonei nella sessione 2013 di attestato di idoneità all’esercizio della professione di accompagnatore turistico e del relativo tesserino personale così come previsto nella L.R. 15/2007. Gli idonei alla professione di accompagnatore Turistico sono stati in totale n. 10 e n. 2 idonei all’esame suppletivo per la lingua straniera.

Obiettivo operativo n.15

ATTIVITA’ IN MATERIA DI OPERATORI TURISTICI: Raccolta ed elaborazione dati turistici

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Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

L’attività di raccolta dei flussi turistici per conto di ISTAT viene sviluppata raccogliendo i dati delle strutture turistiche e implementandoli nel portale regionale Newturismo. Nello stesso portale sono inseriti i dati delle strutture ed i prezzi praticati, i cui cartellini vengono trasmessi alle strutture stesse per l'esposizione. Dal 2013 le procedure si giovano del supporto dell’applicativo Midap, cofinanziato dal RL, che consente la raccolta in automatico dei dati delle strutture ricettive e la successiva rielaborazione e trasmissione alla Regione.

RISULTATI CONSEGUITI

L'attività di raccolta dati per conto di ISTAT è stata ottimizzata per rispettare le tempistiche di scambio dati stabilite da ISTAT, tramite Regione Lombardia-Eupolis. Più l'attività viene gestita in forma informatizzata a partire dalle comunicazioni da parte delle struttre ricettive verso la Provincia, più si ha garanzia di rispetto dei tempi pertanto è stato attivato un servizio di assitenza alle strutture per favorire un aumento delle strutture che utilizzano modalità informatizzate di invio dei flussi turistici (Midap o inserimento diretto su piattaforma Newturismo). Finora 45 strutture hanno richiesto interventi di formazione all'uso del software o chiarimenti sulle nuove funzioni introdotte. É stato richiesto alle strutture di formalizzare la scelta della modalità che intendono adottare per l'invio dei flussi turistici per l'interno anno, in modo da razionalizzare le attività di ricezione dei dati. Allo stato attuale, delle 158 strutture attive (+7% rispetto al 31-08-2014), 122 strutture (pari la 77% sul totale e +14% rispetto al 31-08-2014) adottano modalità di invio informatizzate, con un incremento complessivo di 20 unità rispetto all'anno precedente. Sono tuttora in corso di risoluzione le problematiche di dialogo tra MIDAP e i sistemi gestionali adottati dalle strutture ricettive più organizzate. È stata contattata l'azienda produttrice di MIDAP per porre rimedio a tali problemi e sono tuttora in corso di valutazione soluzioni alternative al software MIDAP. Le strutture che adottano modalità di invio non informatizzate, che prevedono pertanto l'intervento di ricopiatura manuale dei dati forniti sulla piattaforma informatizzata, sono ancora 18 (11% sul totale) a causa di problemi tecnico/culturali delle strutture ricettive. Allo stato attuale è possibile rispettare i tempi di raccolta ISTAT, senza sollecitare, mezzo posta elettronica o telefonata, le strutture ricettive all'invio delle informazioni per circa l'80% dei dati richiesti. Nel periodo gennaio-dicembre, sono risultate non rispondenti 23 strutture pari al 15,00% delle strutture attive. Tali strutture sono state inserite in un programma di ispezioni volte a verificare l'effettiva attività delle stesse. È stata avviata la campagna di raccolta dei dati salienti e dei prezzo praticati dalle strutture. La raccolta prevede la consegna delle informazioni da parte delle struttre entro il 1 ottobre per concludersi con l'aggiornamento delle banche dati, siti web, pubblicazioni cartacee entro il termine dell'anno solare.

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MISSIONE N. 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA

Programma n. 01 URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO Obiettivo operativo n.1

Titolo: Studi, elaborazioni ed interventi sul territorio Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI Accompagnare i Comuni nelle fasi attuative dei Piani d’area in essere ed in particolare: 1. Piano territoriale d’Area casalasco – completamento con adozione delle linee guida e predisposizione di accordi di programma tipo per la gestione delle quote perequative; 2. Piano territoriale d’Area Alto Cremasco – predisposizione accordi di programma tipo; 3. Piano territoriale d’Area di Crema – verifica del piano d’area ed eventuale proposta di revisione.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Nel mese di marzo 2014 la giunta, con deliberazione n. 88, ha adottato le linee guida del PTdA casalasco che tengono conto delle osservazioni dei Comuni alla proposta presentata a dicembre 2013. La delibera e i suoi allegati (Linee guida e Fondo di perequazione) sono stati inviati ai Comuni il 1/4/2014 e messe a disposizione sul sito istituzionale. In seguito sono stati allegati alla relazione del 13/5/2014 (prot 57947):

a. Accordo di programma avente ad oggetto la gestione del piano territoriale d’area casalasco tra la provincia di Cremona e i Comuni di Casteldidone, Cingia De’ Botti, Gussola, Motta Baluffi, Scandolara Ravara, San Giovanni In Croce, San Martino del Lago, Solarolo Rainerio, Torricella del Pizzo, Voltido, Casalmaggiore, Martignana di Po, Rivarolo del Re ed Uniti, Spineda.

b. Allegato A: Regolamento per la gestione del Fondo di Perequazione/Compensazione 2. Nel mese di febbraio 2014 gli uffici hanno predisposto le bozze degli accordi di programma

(allegati alla relazione del 3/3/2014 prot 28338) che, previa Valutazione Ambientale Strategica, una volta approvati e sottoscritti dalla Provincia e dai Comuni interessati, potranno dare luogo alle varianti agli strumenti urbanistici e al PTCP come prevede il PTdA-AC modificato. Si è ritenuto quindi opportuno attendere l’esito delle elezioni amministrative prima di inviare ai Comuni il testo degli accordi al fine di concertare con le nuove amministrazioni il prosieguo delle azioni.

3. Da una verifica effettuata analizzando il PGT si evidenzia la non attuazione di quanto previsto dal PTdA approvato dai Comuni con riferimento soprattutto alla gestione sovra territoriale degli aspetti legati al commercio e alla gestione delle quote perequative per la attuazione di ambiti di tipo sovralocale. Stante il cambio di amministratori si rende necessaria una verifica delle volontà politiche degli stessi nella gestione degli aspetti di carattere prettamente sovralocale quindi una revisione del piano. Anche l’ultima fondamentale revisione dello status delle nuove province, che cambiando la modalità d'elezione degli organi, diventano di “secondo livello”, impone una modifica dell’obiettivo di PEG ma soprattutto una sua traslazione nel tempo considerando che l’organo politico delle nuove province verrà eletto non prima della seconda metà del mese di ottobre. Tutto ciò premesso con relazione prot 99241 del 29/08/2014 si è suggerito per il 2014 la cancellazione dell’obiettivo di PEG e la sua traslazione al 2015.

Con riferimento ai precedenti tre punti si segnala:

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Il 28 novembre è stato convocato il Tavolo di lavoro "Territorio" della nuova “Area Vasta” (referente del Tavolo è il Consigliere Fabio Calvi) allo scopo di illustrare le competenze del Servizio Pianificazione Territoriale, rendere edotti i consiglieri circa gli obiettivi di PEG del 2014, fare un quadro generale dello stato dell’arte della pianificazione d’area vasta in Provincia di Cremona e verificare le intenzioni della nuova amministrazione circa le intenzioni di dare avvio ad una nuova variante del PTCP per modificare la normativa in materia di Ambiti Agricoli Strategici.

Obiettivo operativo n.2

Titolo: gestione del Piano Territoriale di Coordinamento

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

1. Valutazione strumenti urbanistici (PGT, varianti PGT, PII, SUAP, varie) ed espressione pareri di competenza pubblicazione sul sito web della Provincia del monitoraggio sullo stato di attuazione delle verifiche;

2. Elaborare una proposta di revisione del PTCP sui temi relativi al consumo di suolo e alla gestione degli ambiti agricoli strategici

RISULTATI CONSEGUITI

1. Gli uffici hanno svolto la consueta attività dettata dalla l.r. 12/2005 di verificare la

compatibilità degli strumenti di governo del territorio e loro varianti al PTCP. Ad oggi (31/12/2014) sono state effettuate 31 verifiche di compatibilità di cui 1 SUAP (Spino d’Adda), 6 PGT (Spinadesco, Piadena, Corte dè Cortesi, Gerre dè Caprioli, Formigara, Castelvisconti) e 24 varianti (Cremona, 2 Dovera, Capergnanica, Coim Offanengo, Camisano, Casalbuttano, Martignana di Po, Cingia dè Botti, Torricella del Pizzo, Rivarolo del Re, Spino d’Adda, Pozzaglio, Torre dè Picenardi, Scandolara R.O., Cappella C., Pessina C., Ripalta A., Quintano, Pizzighettone, Derovere, Casaletto V., Palazzo P.). Sul sito viene tenuto costantemente aggiornato lo stato delle istanze inviate dai Comuni.

2. Gli uffici hanno elaborato una proposta allegata alla relazione del 25/03/2014 (prot. 38621). La stessa è stata presentata ai Sindaci rappresentanti della Conferenza dei Comuni e delle Aree regionali protette prima della scadenza elettorale. Dal 2 dicembre inoltre è esecutiva la nuova legge regionale sul consumo di suolo (L.R. n. 31) che dà ulteriori spunti di riflessione circa gli ambiti agricoli strategici e l’opportunità di gestione degli stessi, che andranno valutati in occasione della prossima variante al PTCP, variante che andrà comunque affrontata dopo che Regione Lombardia avrà approvato i criteri sul consumo di suolo (R.L. ha tempo 12 mesi).

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MISSIONE 09 “SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE”

Programma 01 Difesa del suolo

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Sistema informativo territoriale

Dirigente Responsabile Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

1. Realizzazione di attività a supporto dei Comuni. 2. Ampliamento ed aggiornamento del SIT a supporto di Comuni e professionisti. 3. Collaudo informatico dei PGT.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Continua la convenzione con l’Agenzia del Territorio. La Provincia di Cremona è intermediario

strutturale per l'allineamento delle informazioni catastali dei 115 Comuni dell’intero territorio provinciale. Si prosegue con l’aggiornamento del “geoportale catastale” che permette la consultazione geografica delle banche dati catastali (dati censuari, mappe, planimetrie) dei 115 Comuni della provincia. Il suo mantenimento è garantito dall’Ufficio SIT in modo continuo attraverso l'integrazione con il Sistema di Interscambio dell'Agenzia del Territorio. I Comuni iscritti ai servizi del Geoportale catastale sono 104, per un totale di 171 utenze. Le visite al Geoportale catastale sono state 18.369, per un totale di 92.456 pagine visualizzate. Sono stati effettuati 143 interventi di supporto ai Comuni, principalmente in teleassistenza.

2. L’Ufficio SIT gestisce tutta la cartografia della Provincia; in particolare produce o coordina la cartografia dei Piani Provinciali (P.T.C.P., Piano Cave, Piano di Indirizzo Forestale, Piano Faunistico Venatorio, Piano Ittico, Piano di emergenza per il rischio idraulico del fiume Po, Piano di emergenza sismica), per un totale di 97 interventi. Aggiornati, inoltre, la Banca Dati Geografica Provinciale e gli applicativi di cartografia online, questi ultimi pubblicati sul portale cartografico provinciale. Il portale ha registrato un totale di 194.417 visite e 9.622.537 pagine visualizzate.

3. Come da accordo sottoscritto con Regione Lombardia prosegue il rilascio, da parte della Provincia di Cremona, del certificato di conformità agli standard regionali dei PGT in formato digitale, necessario per la pubblicazione sul BURL dell’avviso di approvazione dei PGT. Sono stati effettuati collaudi su 22 PGT. Continua l’attività di controllo preventivo sugli shapefile e relative schede in PDF dei PGT, un supporto collaborativo informale ai Comuni, che l’Ufficio SIT della Provincia di Cremona eroga al fine di facilitare il flusso dei dati e sveltire la procedura amministrativa. I Comuni che hanno usufruito del servizio sono stati 39 per un totale di 116 controlli preventivi.

ALTRE ATTIVITÀ

1. Continua l’aggiornamento della mosaicatura delle Tavole delle Previsioni di Piano dei vari Comuni. 2. Si è concluso il rilevamento, con strumentazione GPS, delle piste ciclabili di competenza

provinciale, unitamente all’individuazione catastale delle zone in cui lo sfalcio dell’erba è a carico della Provincia, o affidato, dalla stessa, a privati tramite convenzione.

3. Continua la collaborazione con la Protezione Civile Provinciale allo scopo di studiare metodologie efficaci per l’inserimento e la presentazione dei dati costituenti il Piano di emergenza sismica.

4. E’ iniziato il rilevamento, con strumentazione GPS, delle piste ciclabili di competenza provinciale, unitamente all’individuazione catastale delle zone in cui lo sfalcio dell’erba è a carico della Provincia, o affidato, dalla stessa, a privati tramite convenzione.

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5. E’ iniziata una collaborazione con la Protezione Civile Provinciale allo scopo di studiare metodologie efficaci per l’inserimento e la presentazione dei dati costituenti il Piano di emergenza sismica.

Programma 02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Parchi sovracomunali

Dirigente Reponsabile Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI 1. Riconoscimento dei parchi sovracomunali e determinazione delle modalità di pianificazione,

monitoraggio dei progetti in essere.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Non sono pervenute nuove richieste di riconoscimento di sovracomunalità. Vengono monitorati i progetti in corso e le istanze di assegnazione delle relative risorse.

Obiettivo operativo n.2

Titolo: Valutazione di impatto ambientale

Dirigente Reponsabile Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

1. Espletamento delle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità a V.I.A; provvedimenti sanzionatori.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Relativamente alle competenze in materia di VIA, gli uffici al 31/12/2014 sono stati

impegnati con 4 pratiche VIA; 9 verifiche di assoggettabilità a VIA. Gli uffici sono coinvolti inoltre nei provvedimenti amministrativi VIA e verifiche di competenza regionale/nazionale (n. 4); è stato chiuso 1 provvedimento sanzionatorio (a seguito di segnalazioni ARPA su impianti di allevamento soggetti ad AIA).

Obiettivo operativo n.3

Titolo: servizi di polizia in materia ambientale e di tutela del territorio - dirigente responsabile: Rinalda Bellotti

RISULTATI ATTESI

- servizi di vigilanza di competenza dell'Ente, dal controllo ittico-venatorio a quello ambientale, a quello stradale e fluviale, anche in collaborazione con l’attività propria dei Settori per garantire la salvaguardia e sicurezza dell’ambiente e del territorio - collaborazione con le Polizie Locali del territorio, oltre alle attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria

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- partecipazione ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza (a tal proposito il Settore utilizza un natante appositamente acquistato dal Settore Territorio) - accertamento e rilevazione a richiesta degli Uffici e Servizi Provinciali - sinergie e forme di collaborazione con Comuni, Parchi e ATC - evasione delle richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza (gli agenti della polizia provinciale si contraddistinguono infatti per la profonda conoscenza del territorio, delle persone e dei problemi locali) - reperibilità provinciale: è attivo un numero telefonico unico per attivare i servizi di reperibilità dei vari Settori di questa Provincia, ad esclusivo appannaggio delle Istituzioni e delle Forze di Polizia (durante l’orario di chiusura degli Uffici provinciali e nelle giornate non lavorative; nelle ore notturne invece è attivo un dispositivo automatico di smistamento chiamate). -convenzione con i piccoli Comuni della provincia per l'effettuazione di servizi di polizia in collaborazione con gli agenti del posto o – in assenza di un Corpo di Polizia Locale – in accordo con le esigenze manifestate dai primi cittadini - funzionamento della Sala Operativa e dei ponti radio che consentono l'interconnessione per una miglior sicurezza degli operatori, il collegamento alle altre Polizie Locali e favoriscono il servizio di reperibilita'. Tali risultati sono declinati negli indicatori del piano degli standard sottoriportati: indicatore 640 = N. ore attività di controlli Ambiente/Caccia/Pesca indicatore 662-6 = N. verbali redatti in materia di caccia, pesca e ambiente / N. agenti di polizia del nucleo ambientale indicatore 662-7 = N. controlli o sopralluoghi in materia di caccia, pesca e ambiente / N. agenti di polizia del nucleo ambientale indicatore 662-10 = N. di nuovi Comuni interessati alla convenzione con i quali si è sottoscritto atto di stipula indicatore 662-11 = N. di Comuni interessati al rinnovo della convenzione con i quali si è stipulato atto di proroga

RISULTATI CONSEGUITI - sono stati svolti i servizi di vigilanza ambientale, ittico e venatoria - si è garantita la collaborazione con le Polizie Locali del territorio, svolgendo anche le dovute attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria - si è assicurata la disponibilità a partecipare quando dovuto ai compiti del Servizio di Protezione Civile - si sono svolti accertamenti e rilevazioni a richiesta degli Uffici e Servizi Provinciali - si sono continuate le forme di sinergie e di collaborazione con Comuni, Parchi e ATC - si sono evase le richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza - è continuato il servizio di reperibilità provinciale - è proseguita l'attività in convenzione con i piccoli Comuni della provincia per l'effettuazione di servizi di polizia - si è assicurato il funzionamento della Sala Operativa e dei ponti radio Tali risultati sono stati raggiunti come risulta dagli indicatori del piano degli standard sottoriportati: indicatore 640 = N. ore attività di controlli Ambiente/Caccia/Pesca (N. ore complessive della pattuglia impegnata in attività di controlli Ambiente/Caccia/Pesca, controlli anche su richiesta di altri Settori Provinciali come Trasporti, Turismo, ecc) = valore atteso 7500 - valore raggiunto 9207

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indicatore 662-6 = N. verbali redatti in materia di caccia, pesca e ambiente / N. agenti di polizia del nucleo ambientale = valore atteso 21 - valore raggiunto 25,85 indicatore 662-7 = N. controlli o sopralluoghi in materia di caccia, pesca e ambiente / N. agenti di polizia del nucleo ambientale (l'attività di controlli e sopralluoghi non è svolta in materia polizia stradale) = valore atteso 70 – valore raggiunto 70,28 indicatore 662-10 = N. di nuovi Comuni interessati alla convenzione con i quali si è sottoscritto atto di stipula = valore atteso 1- valore raggiunto 1 indicatore 662-11 = N. di Comuni interessati al rinnovo della convenzione con i quali si è stipulato atto di proroga = valore atteso 5 -valore raggiunto 5

Obiettivo operativo n.4

Titolo: ATTIVITA’ DI AGGIORNAMENTO, SENSIBILIZZAZIONE, FORMA ZIONE E DIDATTICA IN CAMPO AMBIENTALE

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

> Migliorare la conoscenza e l’informazione presso gli insegnanti e il vasto pubblico sui temi

ambientali ed ecologici. > Migliorare la sensibilità ambientale presso la popolazione scolastica mediante visite guidate

presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Cascina Stella di Castelleone. > Gestione del Centro Documentazione Ambientale (C.D.A.), e della biblioteca del

Politecnico di Milano in base a specifica convenzione.. > Gestione del Bosco Didattico e del Museo del Paesaggio Padano della Cascina Stella > Realizzazione pubblicazioni divulgative. > Aggiornamento costante della biblioteca digitale, di argomento ambientale e naturalistico. > Realizzazione di due numeri della rivista “Pianura”.

RISULTATI CONSEGUITI

L’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione o di aggiornamento per insegnanti, da quelli della scuola per l’infanzia a quelli della scuola primaria e secondaria di primo grado, sono divenuti, ormai, un appuntamento costante durante l’anno scolastico, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale di Cremona. Nei medi di Aprile e maggio è stato svolto un corso per insegnati relativo alla lettura del paesaggio “sul campo”. La pubblicazione o la ristampa di volumi, manuali ed altro materiale divulgativo, nonché la loro distribuzione, gli incontri, le conferenze e le manifestazioni sono tutte iniziative attivate nel corso dell’anno per migliorare l’informazione ambientale. Le visite guidate, effettuate da personale esperto in materia, presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Cascina Stella di Castelleone, perseguono l’obiettivo di migliorare la sensibilità ambientale nei confronti della popolazione scolastica di ogni ordine e grado. Sono stati inoltre effettuati 2829 prestiti, rientri librari 1029 per un totale di circa 3082 movimenti (572 proroghe e un totale di 4167 azioni su esemplare) e con un incremento del patrimonio di 328 volumi, fra scambi, doni e acquisti; per il Politecnico sono stati effettuati 1035 movimenti di prestito, prestito intersistemico, prenotazione e proroga (le restituzioni non sono conteggiate dal sistema).

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Si provvede quotidianamente alla regolare gestione del Bosco didattico, della Cascina Stella e del museo, oltre che delle altre aree annesse. Progredisce con ulteriori inserimenti di pubblicazioni provinciali la realizzazione della biblioteca on-line. Sono stati realizzati, pubblicati e spediti gli annuali due numeri (il n. 32 e il n 33/2014) della rivista “Pianura. Scienze e storia dell’ambiente padano” sia in forma di volumi cartacei, destinati alla spedizione e agli scambi bibliografici con Musei, Università, Biblioteche ed altri enti scientifici, sia tramite pubblicazione on line nella biblioteca digitale della Provincia di Cremona.

ALTRE ATTIVITA’

Proseguono le iniziative inerenti il progetto denominato “Il territorio come Ecomuseo” con la redazione definitiva e la pubblicazione degli atti relativi al convegno organizzato nell’ottobre 2013 sul tema “Antiche cascine e nuovi paesaggi agrari”, in collaborazione con la CCIAA di Cremona e con il Touring Club Italiano. E’ stato definito e pubblicato e diffuso presso gli istituti scolastici il programma di educazione ambientale per l’anno scolastico 2014/2015 presso il Bosco didattico e la cascina Stella di Castelleone, nell’ambito delle consuete attività di divulgazione e di educazione ambientale. Nel mese di Maggio scorso, oltre a diverse manifestazioni speciali dedicate alle scuole e al pubblico generico, organizzate presso cascina Stella di Castelleone, è stato esposto al pubblico un importante erbario relativo alla flora cremonese e padana in genere, ricco di oltre 4000 esemplari. Sono proseguite regolarmente anche le aperture domenicali delle strutture e nel mese di settembre è stata organizzata una partecipata e ben riuscita manifestazione, in collaborazione con il FAI di Crema e di Cremona, nel nucleo dell’ecomuseo dell’antica strada romana Mediolanum.Cremona e del piccolo cammino di Santiago, verso l’oratorio di San Giacomo, poco lontano da cascina Stella. Nel programma rientrano anche le attività relative al progetto “Il territorio come Ecomuseo” con la rispettiva realizzazione progressiva ed i corsi per gli insegnanti di ogni ordine e grado.

Obiettivo operativo n.5

Titolo: Gestione del servizio volontario di vigilanza ecologica

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

− Funzionamento del servizio GEV. − Richiesta finanziamenti alla Regione per il funzionamento del servizio. − Festa delle Guardie Ecologiche Volontarie e giornata di aggiornamento presso il Parco delle Incisioni rupestri a Capo di Ponte − Incontri di aggiornamento regionali.

RISULTATI CONSEGUITI

- . Non è stata effettuata la sostituzione di alcun automezzo. - Prosecuzione del funzionamento del servizio di vigilanza ecologica volontaria. Il numero di guardie

attualmente in servizio è pari a 50, alle quali sono stati inviati 987 Ordini di Servizio per l’effettuazione di attività di educazione ambientale e vigilanza. Al 31/12/2014 sono state prodotte 26 segnalazioni.

- Sono stati ottenuti alcuni finanziamenti dalla Regione. - A settembre si è svolto il corso di aggiornamento delle GEV.

ALTRE ATTIVITA’

Sono stati effettuati interventi di educazione ambientale nelle scuole e le GEV partecipano attivamente, con rilevamenti e monitoraggi al progetto di censimento delle rondini con il Parco Pineta di Appiano Gentile.

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E’ stato assicurato il servizio GEV nelle giornate di apertura domenicale al Bosco didattico di Castelleone. Presenza a numerose manifestazioni a livello locale. Il Parco Pineta di Appiano Gentile ha fornito le indicazioni su come proseguire il progetto di censimento delle rondini che sta quindi proseguendo anche nel 2015.

Obiettivo operativo n.6

Titolo: Spesa per l'esercizio funzioni in materia di cave.

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

- Attuazione del vigente Piano provinciale delle Cave (PPC 2003 revisionato nel 2012). - Svolgimento delle funzioni tecniche ed amministrative finalizzate all’adozione della Proposta di

nuovo Piano provinciale cave e partecipazione all’istruttoria regionale sulla proposta, preordinata all’approvazione del nuovo Piano.

- Gestione della Consulta provinciale per le attività estrattive di cava. - Svolgimento delle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività di

cava e per l’esecuzione di “bonifiche agricole” (nuove autorizzazioni con o senza deroghe, ampliamenti, proroghe, subentri, dinieghi).

- Assistenza tecnica ai Comuni (coordinamento delle misure svolte dal professionista incaricato, ulteriori ispezioni congiunte e relative comunicazioni, collaborazione con il personale comunale nella predisposizione degli eventuali atti conseguenti).

- Svolgimento delle funzioni in materia di Polizia mineraria (valutazione dei DSS, ispezioni di vigilanza e relative comunicazioni, accertamento di infortuni gravi, esame dei prospetti mensili degli infortuni leggeri, accertamento degli illeciti).

- Aggiornamento del catasto delle cave.

RISULTATI CONSEGUITI

Non sono stati approvati PATE; il personale addetto ha partecipato a n. 2 incontri convocati dalla Regione Lombardia; E’ stata completata la Valutazione Ambientale strategica sulla proposta di nuovo Piano con l’acquisizione (il 9.1) del Parere motivato espresso dall’Autorità competente, è stata preparata la deliberazione giuntale di esame preliminare relativa agli elaborati di Piano modificati in base alle osservazioni ed ai pareri accolti, che sono stati presentati alla Commissione consiliare Agricoltura e ambiente, è stata ottenuta (il 10.2) l’adozione definitiva della proposta di nuovo Piano, che è stata trasmessa alla competente autorità regionale; il personale addetto ha coadiuvato il rappresentante della Provincia in n. 3 incontri del Comitato tecnico regionale per le attività estrattive di cava; La Consulta è stata convocata 1 volta; Sono stati rilasciati n. 3 decreti di nuova autorizzazione, n. 6 decreti di proroga; Si sono svolti n. 2 interventi di coordinamento delle misure, n. 4 ispezioni e sono state inviate n. 2 comunicazioni. Sono stati valutati n. 32 DSS, sono state svolte n. 71 ispezioni; non sono state inviate comunicazioni; non si sono verificati infortuni gravi, sono stati esaminati tutti i prospetti pervenuti, sono stati accertati n. 17 illeciti; Sono stati inseriti i dati amministrativi relativi a 8 cave.

ALTRE ATTIVITA’

Sono stati forniti all’utenza pubblica (Comuni, Enti Parco,…) e privata (imprese del comparto estrattivo e non, cittadini …) informazioni e pareri, orali e scritti.

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Sono state fornite collaborazioni alle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche in materia di cave.

Sono stati elaborati n. 27 pareri in materia estrattiva relativa a PGT. Sono state esaminate 2 denunce di prelievo e trasporto relative a materiali provenienti da scavi autorizzati.

Sono state esaminate tutte le comunicazioni dei dati statistici relative all’anno 2013 e ne è stato inviato alla Regione il prospetto riassuntivo in data 28.03.2014.

Obiettivo operativo n.7

Titolo: Sanzioni amministrative in materia di ambiente e caccia e pesca

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Gli uffici garantiscono la corretta gestione delle sanzioni amministrative. In particolare gestiscono la fase successiva all’emissione di verbali di accertamento in materia di ambiente, agricoltura e caccia e pesca, provvedendo all’evasione della richieste di audizione, alla valutazione delle memorie difensive e alla emissione di ordinanze- archiviazione o ordinanze ingiunzione. Gli uffici provvedono inoltre, in collaborazione con l’ufficio tributi provinciale, alla eventuale iscrizione a ruolo delle somme non versate dai trasgressori e in collaborazione con l’ufficio legale alla gestione di eventuale contenzioso davanti al giudice ordinario

RISULTATI CONSEGUITI

Si è svolta regolarmente l’attività collegata alla gestione delle sanzioni tramite l’effettuazione di audizioni e l’emissione di ordinanze ingiunzione / ordinanze archiviazione (n. 145 al 31/12/2014).

Programma 3 Rifiuti

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per organizzazione sistema smaltimento rifiuti

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

- La posizione della Provincia in merito alle competenze volte a rendere fattibili ed operativi gli

interventi per una corretta gestione dei rifiuti, nonché riguardo ad obiettivi sempre più spinti previsti dalle leggi per quanto attiene lo sfruttamento dei rifiuti come risorsa, è di primaria importanza.

In particolare la Provincia, ai sensi della L.R. 26/03 e s.m.i., sulla base delle linee guida di redazione contenute nella pianificazione regionale, di cui al Programma Regionale di Gestione Rifiuti approvato con D.G.R. n. 220/2005, elabora, con il concorso dei Comuni, il Piano di Gestione dei Rifiuti urbani e speciali, secondo logiche di autosufficienza territoriale in merito allo smaltimento e recupero dei rifiuti urbani. Il documento deve contenere i criteri per individuare le zone non idonee alla localizzazione degli impianti destinati al recupero e allo smaltimento dei rifiuti nonché le aree potenzialmente idonee, in accordo alle linee guida regionali di cui alla D.G.R. n. 10360/2009. La Provincia di Cremona ha vigente il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, approvato dalla Regione Lombardia in data 25.11.2009 ed è relativo al quinquennio 2006-2011. La Provincia ha attivato l’iter di programmazione dei rifiuti a livello provinciale, pianificazione che dovrà tenere conto delle linee guida regionali, predisposte da parte della Regione Lombardia. Si sono concluse, le fasi che si ritengono prodromiche a tutto il processo di pianificazione, che hanno prodotto:

l’analisi merceologica dei rifiuti urbani;

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un documento sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti speciali sulla base dei dati MUD trasmessi. La Provincia si è proposta come interlocutore di raccordo delle politiche gestionali territoriali con la finalità di strutturare un’effettiva gestione d’area vasta, replicando modelli gestionali virtuosi che introducano nel rapporto cittadino-istituzioni un approccio corresponsabile, il piu’ trasparente possibile (costi dei servizi, tariffe, tasse) efficiente da un punto di vista ambientale ma, nello stesso tempo, economico sull’intero territorio provinciale.

- Al fine di verificare le prestazione del vigente Piano Provinciale di gestione dei Rifiuti rispetto agli obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti e del loro smaltimento su scala provinciale e gli eventuali scostamenti dalle previsioni, nonché rispetto ad un incremento della percentuale di raccolta differenziata, è prevista, dallo stesso Piano, una specifica attività di monitoraggio finalizzata a verificare l’eventuale presenza di effetti ambientali negativi e i conseguenti meccanismi di riorientamento del Piano stesso. Tale sistema consente di mettere in atto tempestivamente le necessarie azioni per contrastare tali effetti.

RISULTATI CONSEGUITI

− E' stato comunicato a tutti i soggetti ambientali coinvolti nel procedimento di VAS che il termine per la presentazione delle osservazioni è stato prorogato al 20/3/2014 al fine di garantire una più ampia partecipazione e condivisione degli elementi su cui si fonda il Piano Rifiuti (nota prot. n. 32362 del 11/3/2014). Sono pervenute n. 5 osservazioni, analizzate e controdedotte nel documento "Sintesi delle osservazioni pervenute e proposta di controdeduzioni" (prot. n. 32135 del 11/3/2014) e successivamente integrato (mail del 21/3/2014) E' stata inviata a tutti i soggetti ambientali coinvolti nel procedimento di VAS la comunicazione di convocazione della 2^conferenza di VAS (nota prot. n. 30250 del 6/3/2014). La 2^ conferenza VAS si è tenuta in data 14/3/2014 Il Piano è stato adottato con Delibera di Consiglio Provinciale n. 39 del 10/06/2014. Inoltre è stato inviato ai competenti Uffici Regionali per la sua definitiva approvazione in data 18/6/2004.

2. Sono stati raccolti e analizzati dall’Osservatorio provinciale i dati relativi alla produzione, lo smaltimento e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani del territorio provinciale. L’acquisizione dei dati, come di consueto, viene effettuata tramite applicativo WEB, chiamato ORSo, con cui si mette a disposizione a ogni Comune e ad ogni impianto di smaltimento e recupero una scheda da compilare. Tra giugno 2014 e luglio 2014 è stato effettuato il rilevamento statistico. E’ stato elaborato il tabulato relativo ai dati ed indicatori di gestione dei rifiuti urbani e pubblicato sul sito a dicembre 2014.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Spese per la tenuta del registro ditte

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI -Ai sensi dell’art 216 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., la funzione relativa all’iscrizione delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti mediante procedura semplificata è in capo alla Provincia. Sempre di competenza di quest’ultima è il controllo sia amministrativo che tecnico di tali attività. Nelle ipotesi in cui l’attività in regime semplificato richiesta riguardi rifiuti elettrici ed elettronici, veicoli fuori uso e impianti di co-incenerimento, l’avvio delle attività di recupero rifiuti è subordinato all’effettuazione di una visita preventiva, da parte della Provincia da effettuarsi nei 60 giorni successivi alla presentazione della comunicazione. La tenuta del registro comporta altresì una gestione dello stesso in forma tale da poter rendere facilmente fruibili i dati anche a terzi che ne facciano richiesta. Per tale motivo gli Uffici hanno mantenuto una base dati informatizzata all’uopo predisposta dalla Regione (attraverso ARPA) e modificata gli stessi. Contestualmente è stata altresì tenuta allineata la base dati web regionale.

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RISULTATI CONSEGUITI

− al 31.12.2014 non sono pervenute comunicazioni (nuove o di rinnovo) ex art. 216 D.lvo 152/06, in quanto il procedimento è sempre stato sostituito con AUA. In ambito AUA sono invece pervenute 10 pratiche che includono comunicazione ex art. 216 D.lvo 152/06; sono stati redatti: • n. 1 provvedimento di modifica iscrizione; • n. 2 provvedimenti di cancellazione; • n. 13 allegati tecnici integrativi per AUA; • n. 25 rapporti conformità; • non si sono resi necessari sopralluoghi preliminari.

− I contenuti dell’archivio sono costantemente allineati con lo stato del registro ditte.

Obiettivo operativo n.3 Titolo: Spese per organizzazione riutilizzo rifiuti in agricoltura

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI - Tra i compiti istituzionali della Provincia, nell’ambito delle incombenze stabilite dal D.lgs. 152/06 e s.m.i. per quanto attiene il controllo sulla gestione dei rifiuti, vi sono quelli specifici relativi all’utilizzo dei fanghi in agricoltura (ex D.L.vo 99/92). Questo compito è svolto, sia attraverso l’ausilio dei propri Uffici e del servizio della Polizia Provinciale, sia avvalendosi, negli interventi tecnici di prelievo ed analisi, dell’ARPA. Per tale ultimo aspetto è stata messa a punto una convenzione con ARPA - dip. di Cremona al fine di razionalizzare i propri rapporti collaborativi, mediante l’individuazione delle attività svolte dall’Agenzia a favore della Provincia e la loro sistematica classificazione, onde pervenire ad una omogeneizzazione dei termini e delle modalità delle collaborazioni istituzionali sul territorio regionale e contribuire alla formazione di un idoneo strumento di programmazione. Con cadenza quadrimestrale vengono richiesti, alle Ditte operanti sul territorio provinciale, i dati relativi agli smaltimenti effettuati; l’ufficio provvede poi all’inserimento degli stessi. Inoltre, gli uffici sono impegnati nell’informatizzare le comunicazioni delle campagne di smaltimento fanghi, al fine di ottenere idoneo riscontro tra le date annunciate e quelle di effettivo smaltimento.

RISULTATI CONSEGUITI

L’attività di controllo, al 31.12.2014, si è estrinsecata come segue:

Sono stati effettuati, in campo, n. 18 sopralluoghi di controllo in materia di smaltimento fanghi; Sono stati effettuati n. 1248 controlli amministrativi sulla documentazione pervenuta; Sono stati effettuate n. 2801 operazioni di inserimento dati relativi alle comunicazioni di recupero fanghi .

Al 31/12/2014, sono stati inseriti i dati relativi agli smaltimenti del 2° quadrimestre 2014. Le note di richieste aggiornamento dati di smaltimento alle ditte operanti sul territorio provinciale sono state inviate nel maggio 2014 e nell’ottobre 2014 per un totale di n. 24 note inviate.

Obiettivo operativo n.4 Titolo: Attività dell'Osservatorio provinciale rifiuti

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

• In ottemperanza della legge 23.3.2001 n. 93 art. 10, è stato istituito l’Osservatorio Provinciale Rifiuti che, oltre a svolgere attività di supporto e coordinamento per tutte le attività volte alla riduzione della

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produzione di rifiuti che la Provincia intende mettere in campo, funge anche da supporto alle funzioni di monitoraggio, programmazione e controllo dell’Osservatorio Regionale Rifiuti.

• Compete all'Osservatorio la gestione del sito web ORSo (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale) ove i Comuni e gli impianti autorizzati alla gestione dei rifiuti con AIA, procedura ordinaria, proc. semplificata, con unità locale presenti sul territorio provinciale, hanno l'obbligo di compilare delle schede per comunicare i dati sui rifiuti gestiti. L'Osservatorio effettua una verifica annuale sui nuovi impianti autorizzati, genera le "schede impianto" e trasmette ai gestori le credenziali per l'accesso e la compilazione. Alla scadenza dei termini per la compilazione l'Osservatorio verifica la completezza dei dati e la coerenza tra i dati comunicati dai comuni e quelli degli impianti. I dati verificati fungono da base per le elaborazioni statistiche sulla gestione dei rifiuti.

• Compete all’Osservatorio l’aggiornamento del sito Web della sezione "Rifiuti e siti contaminati" della Provincia.

• Rientra nelle attività dell’Osservatorio rifiuti la fase di assistenza tecnica, amministrativa e normativa ai Comuni che richiedono interventi di collaborazione su aspetti problematici delle fasi di gestione dei rifiuti di loro competenza.

• Deve essere redatta ai sensi della L.R. 26/03, art. 16, comma 2, e succ. mod. una relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano Provinciale (per la quale la Regione ha redatto apposito modello) sulla funzione autorizzativa e sull’attività di controllo svolta dalla Provincia nel corso dell’anno precedente che deve essere trasmessa ai competenti Uffici Regionali entro il 31/1 di ogni anno.

• L’Osservatorio fornisce supporto e funge da coordinatore delle parti firmatarie la Convenzione riguardante il recupero dei rifiuti lungo le strade provinciali extraurbane al fine di prevenire il degrado ambientale causato dai frequenti abbandoni di rifiuti in certe zone del territorio.

RISULTATI CONSEGUITI

1) Sono stati effettuati 226 aggiornamenti al sito web ORSo (35 su schede impianti e 191 su schede

Comuni), 57 richieste dati, oltre alle numerose e-mail di richiesta dati/informazioni, le verifiche hanno portato alla redazione di un verbale di accertamento.

2) Viene tenuto monitorato e aggiornato il sito Web della Provincia. Al 31.12.2014 sono stati effettuati n. 10 aggiornamenti.

3) È stata richiesta assistenza tecnica da parte di un comune riguardo alla verifica sulla corretta gestione di rifiuti che ha portato a trasmettere denuncia alla Procura della repubblica.

4) Gli Uffici hanno compilato la modulistica allegata ai criteri emanati dalla Regione relativamente alle tipologie di impianto la cui competenza autorizzativa è attualmente provinciale, nonché la relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano Provinciale (per la quale la Regione ha redatto apposito modello) sulla funzione autorizzativa e sull’attività di controllo. La relazione annuale, ex L.R. 26/03 e succ. mod., è stata redatta ed inviata, in data 31.01.2014, ai competenti Uffici regionali.

5) E’ proseguita l’attività di coordinamento, da parte della Provincia, in merito alla Convenzione tra le società di gestione dei rifiuti e la Provincia per la raccolta dei rifiuti lungo le strade extraurbane presso i comuni serviti da tali aziende. Il numero delle segnalazioni di episodi di rifiuti abbandonati, al 31.12.2014, ammonta ad uno mentre le altre 17 segnalazioni sono state gestite con la procedura ordinaria (segnalazione al comune).

Obiettivo operativo n.5

Titolo: Interventi di protezione ambientale nella gestione dei rifiuti

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI E’ attivo il coordinamento regionale per quanto concerne le competenze in materia ambientale, che ha previsto il passaggio, per delega, ai sensi della L.R. 26/03 e succ. mod. delle funzioni autorizzative alle Province. E’ istituito in proposito un tavolo Tecnico Regionale, cui partecipano con cadenza pressoché mensile funzionari provinciali. In particolare, è stato delegato alla Provincia il rilascio delle autorizzazioni in materia di gestione rifiuti (con esclusione delle sole inerenti incenerimento di RU, impianti di

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ricerca/innovazione, impianti sperimentali ed impianti di gestione rifiuti speciali in attuazione di specifici programmi regionali). Inoltre, per effetto dell’art. 3 della L.R. 10/09, è stata delegata la funzione amministrativa in materia di gestione post-operativa delle discariche cessate, già autorizzate o da autorizzare. L’istruttoria autorizzativa prevede, per i nuovi impianti, sopralluoghi preventivi. Atteso quanto sopra, sono ancora vigenti le disposizioni che prevedono l’espressione di parere provinciale anche per l’autorizzazione alla realizzazione di impianti di gestione rifiuti di competenza regionale. Gli Uffici rilasciano il parere di competenza in materia di rifiuti qualora richiesto da altri Servizi del Settore in merito alle istruttorie AIA, ex D.Lgs. 59/05, in merito al D.lgs. 387/ 2003 nonché relativamente all’esame dei PGT comunali. Qualora richiesto dal Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti, competente alla procedura di VIA, vengono rilasciati pareri in tale ambito. Restano in capo alla Provincia le funzioni operative di controllo sulla gestione dei rifiuti. Tali funzioni, che possono avere origine da iniziativa propria degli Uffici preposti e del servizio di Vigilanza Ambientale, ovvero a seguito di input esterno (istituzionale o meno), prevedono anche interventi di risoluzione diretti (sanzioni, atti coercitivi) ed indiretti (segnalazione ad altro Ente competente, tipicamente il Comune). Gli Uffici inoltre, entro 30 giorni dalla comunicazione di fine lavori ad opera dei titolari delle ditte autorizzate devono effettuare un sopralluogo sull’impianto per verificare la conformità degli interventi realizzati al progetto autorizzato.

RISULTATI CONSEGUITI Al 31/12/2014 risultano: essere state avanzate alla Provincia n. 28 istanze di nuova/modifica migliorativa/rinnovo autorizzazione alla gestione dei rifiuti, nonché istanze di utilizzo nuovi terreni/ cancellazione terreni; essere stati rilasciati n. 25 decreti; Due funzionari dell’Ufficio rifiuti hanno partecipato mensilmente al tavolo Tecnico Regionale. Non sono stati rilasciati ai competenti Uffici regionali pareri in merito a richieste di autorizzazione per impianti di gestione rifiuti la cui competenza è rimasta in capo alla Regione. Gli uffici non hanno partecipato a Conferenze di Servizio presso la struttura regionale relativamente ad impianti la cui competenza autorizzativa è della Regione. Sono stati rilasciati nei tempi previsti i pareri relativi a istanze VIA (la cui competenza è regionale), AIA ex D.Lgs. 59/05, al D.lgs. 387/ 2003 e sui PGT. L’attività di controllo esperita dagli Uffici ha portato i seguenti risultati:

n. 79 sopralluoghi su segnalazione; sono stati effettuati n. 6 sopralluoghi di verifica conformità impianti autorizzati; sono stati effettuati n. 2 sopralluoghi preventivi in sede di istruttoria autorizzativa; n. 2 interventi di verifica/controllo/accertamento;

Programma 4 Servizio idrico integrato

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per l'esercizio delle funzioni in materia di pianificazione utilizzo delle risorse idriche, di demanio idrico

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Svolgimento delle Istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio di concessioni ed autorizzazioni in materia di demanio idrico e delle funzioni amministrative in materia di pozzi ad uso domestico. Svolgimento delle funzioni di vigilanza in materia di polizia delle acque. Aggiornamento del Catasto utenze idriche. Coordinamento dell’Informatizzazione delle denunce annuali della quantità di acqua prelevata e svolgimento delle relative funzioni di controllo.

RISULTATI CONSEGUITI

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Sono stati rilasciati n.35 concessioni all’utilizzo di acque superficiali, n. 8 concessioni all'utilizzo dell'acqua con finalità energetica (impianti idroelettrici), n.170 licenze di attingimento e n.41 concessioni all’escavazione di pozzi e a n. 89 rilasci di concessione per l’utilizzo di acque sotterranee.; si è provveduto inoltre al rilascio di n. 75 nulla osta all’escavazione di pozzi ad uso domestico. Si sono avviati i procedimenti per n. 104 ordinarie concessioni ( superficiali e sotterranee); Non sono stati rilevati verbali di trasgressione. Sono state informatizzate (aggiornamento CUI) n. 132 pratiche. E' stato formalizzato l'incarico per l'inserimento delle denunce relative all’anno 2012 con provvedimento dirigenziale n. 785 del 02/10/2014

ALTRE ATTIVITA’ Gli Uffici hanno assolto a n. 45 accessi alle informazioni relative al demanio idrico; Il competente personale provinciale ha rilasciato, n.24 pareri relativi al PGT che ad AIA ed effettuate n. 145 conferenze di Servizio in materia di derivazioni;

Programma n. 05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

Obiettivo operativo n.1

Titolo: autorizzazioni paesaggistiche provinciali e supporto ai comuni

Dirigente responsabile : Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

1. Rilascio autorizzazioni paesaggistiche (APBA) di tipo ordinario e/o semplificato sia per gli interventi di competenza provinciale sia nei casi in cui la Provincia svolga funzioni sostitutive per i Comuni.

2. Gestione riunioni Commissione per il Paesaggio, Aggiornamento sito web e invio documentazione agli uffici regionali.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Da gennaio ad dicembre 2014 il lavoro di rilascio autorizzazioni paesaggistiche ha

impegnato gli uffici con 25 pratiche (decreti emessi: 12 ordinarie, 13 semplificate). Si tratta nella quasi totalità dei casi di “sostituzione delle funzioni di competenza dei comuni”.

2. La Commissione per il paesaggio si è riunita con regolarità (10 riunioni da gennaio a dicembre) garantendo lo svolgimento dell’istruttoria nel rispetto dei tempi. Mensilmente viene pubblicato sul sito l’elenco dei decreti di autorizzazione e lo stesso viene inviato, ai sensi dell’art.146 c.13 del D.lgs 42/2004, agli uffici regionali.

Obiettivo operativo n. 2

Titolo: Tutela del verde urbano

RISULTATI ATTESI

Gestione della giornata del verde pulito, che viene annualmente individuata con decreto del Presidente della Regione Lombardia, anche attraverso eventuale erogazione di contributi per la realizzazione di azioni concrete di pulizia e sistemazione di aree verdi.

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RISULTATI CONSEGUITI

Gli uffici hanno provveduto tempestivamente a dare comunicazione di tale giornata a tutti i Comuni della provincia allo scopo di sensibilizzare e informare i cittadini sulle questioni ambientali. Stante l'assenza di trasferimento di risorse non si sono assegnati contributi ma si è svolta solo una azione di promozione.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Spese per interventi e studi relativi ai parchi, riserve naturali, aree natura 2000, zone

di interesse ambientale e faunistico

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Acquisto aree e potenziamento strutture ed infrastrutture. Riqualificazione aree in gestione. Gestione aree acquisite. Realizzazione di studi, indagini e pianificazioni delle aree protette

RISULTATI CONSEGUITI

Sono stati, al momento, ritenuti sufficienti gli acquisti di aree cui si è già dato corso negli anni scorsi. Sono proseguite le opere di riqualificazione delle aree in gestione attraverso le prestazioni fornite dalle ditte esterne incaricate nell’ambito dei progetti. Son state richieste in concessone alcune aree demaniali presso la riserva naturale regionale “Lanche di Azzanello. Sono proseguite, nel corso del 2014, le opere gestionali nelle aree già riqualificate anche attraverso lo svolgimento dei Progetti denominati RER e “Anche noi nel nostro piccolo…” (CARIPLO). Sono stati presentati due Progetti di gestione nell’ambito di un bando regionale per la Riserva Lanca di Gerole (un terzo riguarda il Naviglio di Melotta – vedi obiettivo operativo n.3) approvati nel 2014 cui si darà corso. Sono stati pubblicati, nel dicembre 2014, i bandi inerenti l’espletamento di alcuni studi, nell’ambito del progetto CARIPLO e sono stati assegnati i due incarichi relativi.

ALTRE ATTIVITA’

Nel corso del 2014 sono proseguite le azioni di manutenzione previste nel Progetto Rete Ecologica, con Regione Lombardia e svariati altri enti partecipanti, che per la parte operativa si è concluso il 30/6/2013. Sono proseguite le attività istruttorie per la valutazione di incidenza sulla rete Natura 2000.

E’ stato approvato il nuovo progetto su Bando di Fondazione Cariplo 2013 denominato “Anche noi nel nostro piccolo per la conservazione della biodiversità e potenziamento delle reti ecologiche”, di cui si sono intraprese le azioni, così come da cronoprogramma approvato.

Obiettivo operativo n.4

Titolo:Interventi per infrastrutture, conservazione e gestione stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura e fauna selvatica

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

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RISULTATI ATTESI

Acquisizione aree. Gestione della Stazione Sperimentale di Castelleone. Organizzazione delle visite e delle lezioni alle scolaresche affluenti al Bosco Didattico; Apertura del Bosco didattico e del Museo del Paesaggio Padano Produzione essenze vegetali autoctone; Potenziamento delle infrastrutture della Stazione sperimentale di Castelleone. Svolgimento delle attività di cattura ed inanellamento coordinate con Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

RISULTATI CONSEGUITI

Si è dato corso alla manutenzione delle strutture e delle infrastrutture relative alla Stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura (Bosco didattico e cascina Stella di Castelleone), mentre sono stati ritenuti sufficienti gli acquisti di aree cui si è già dato corso; sono stati però programmati interventi di riqualificazione delle aree già in proprietà attraverso l’affidamento di mansioni a ditte esterne.

- Sono proseguite tutte le opere e le azioni necessarie al buon funzionamento della Stazione sperimentale di Castelleone e del Museo del Paesaggio Padano attraverso il personale dipendente e l’opera di altre ditte esterne;

- Si è provveduto all’organizzazione delle lezioni destinate alle scolaresche in visita (visite guidate effettuate da personale esperto in materia, presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Casina Stella di Castelleone), predisponendo una serie di attività adeguate al grado e all’ordine di scolarità, incaricando all’uopo l’Associazione didattica Museale di Milano. Nel programma rientrano anche le attività relative al progetto “Il territorio come Ecomuseo” con la rispettiva realizzazione progressiva, i corsi per gli insegnanti di ogni ordine e grado e l’organizzazione di attività, manifestazioni, convegni, ecc. inerenti al progetto..

- Si è provveduto alla regolare apertura del Bosco didattico e del Museo del Paesaggio Padano, frequentati durante l’anno da circa 4360 fruitori.

- Non è stata programmata la produzione di essenze autoctone presso il vivaio e piantonai ritenendo più opportuno, per l’annata 2014, rivolgersi a vivai esterni, anche nell’ambito e per la necessità di fornitura del materiale da utilizzare nei progetti coordinati. Oltre al madraio dei pioppi autoctoni già presente è stato costituito e gestito un piccolo vivaio presso la cascina Stella, per soddisfare le esigenze dei Progetti citati al precedente punto 07.02, è proseguito l’incarico per la moltiplicazione dei pioppi da utilizzare nei progetti in corso, mentre, per le essenze erbacee i Vivai ProNatura (partner nel nuovo progetto Cariplo) procedono alla loro moltiplicazione in collaborazione con la Provincia.

- E’ programmata la sistemazione di alcuni camminamenti attraverso la manutenzione dell’attraversamento di un corso d’acqua nell’ambito del Bosco didattico.

- Si è provveduto ad eseguire interventi gestionali sulle aree di interesse naturalistico attraverso ditte esterne incaricate nel 2014, anche nell’ambito di Progetti coordinati.

ALTRE ATTIVITA’ E’ proseguita mensilmente l’apertura domenicale del Bosco Didattico (14 aperture domenicali) ed in occasione di manifestazioni straordinarie (7 manifestazioni), alcune delle quali coincidenti con le aperture domenicali. Si è provveduto alla distribuzione di piante da vivaio a comuni ed associazioni, nell’ambito di progetti di diffusione della cultura ambientale. È stato attivato e svolt0 un corso di formazione per insegnanti presso le strutture di Castelleone.

Obiettivo operativo n.5 Titolo: Conservazione e gestione della riserva naturale Naviglio di Melotta

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

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RISULTATI ATTESI

- Acquisto aree. - Gestione amministrativa della Riserva Naturale e gestione ordinaria delle aree in proprietà o in

uso della Provincia con finalità di conservazione naturalistica.

RISULTATI CONSEGUITI

5. Si è provveduto ad eseguire interventi gestionali sulle aree di interesse naturalistico attraverso ditte

esterne incaricate, anche nell’ambito di Progetti coordinati che interessano questa riserva (Cariplo e Rete Ecologica Regionale).

6. E’ stato presentato un Progetto gestione nell’ambito di un bando regionale approvato nel 2014 cui si darà corso.

ALTRE ATTIVITA’

Sono stati realizzati ulteriori interventi di applicazione del Piano di Gestione della Riserva.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Spese per le pratiche forestali espletate sul territorio provinciale

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Reperire, anche attraverso l’acquisizione, aree in cui eseguire le compensazioni forestali demandate alla Provincia da parte di soggetti terzi. Istruttoria delle pratiche connesse alle funzioni di competenza provinciale, pareri ed autorizzazioni per l’abbattimento di vegetazione arborea all’esterno dei parchi regionali nonché nelle riserve naturali gestite dalla Provincia. Autorizzazione agli interventi di compensazione connessi.

RISULTATI CONSEGUITI

Sono state predisposte le nuove ipotesi di intervento per l’esecuzione delle opere di compensazione forestale. Al 31/12/2014 è stata espletata regolarmente l’istruttoria di tutte le pratiche pervenute (72) da parte di privati o di enti pubblici inerenti le richieste di taglio e di manutenzione della vegetazione in territorio provinciale esterno ai parchi regionali o nelle riserve naturali gestite dalla Provincia. Sono state rilasciata n. 2 autorizzazioni relative anche agli interventi di compensazione conseguente alla trasformazione di aree boscate, anche con l’introito della rispettiva somma destinata a futuri imboschimenti effettuati dalla Provincia; sono stati accertati n. 6 interventi di compensazione forestale.

ALTRE ATTIVITA’

Risulta vigente l’ “Albo delle opportunità” di compensazione, previsto dalla disciplina di settore e finalizzato a facilitare la realizzazione dei rimboschimenti compensativi da parte dei soggetti terzi. Sono stati tenuti contatti con gli Uffici regionali, relativi alla applicazione della normativa forestale, cui sono stati richiesti chiarimenti ultimo dei quali in ottobre 2014.

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Parchi

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Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Verifica dei bilanci e liquidazione quota di partecipazione alla gestione dei parchi regionali dell’Adda Sud, dell’Oglio Nord, dell’Oglio Sud e del Serio. Espressione dei pareri di competenza relativi alle pianificazioni territoriali ed alle loro modifiche nonché delle modifiche statutarie degli Enti parco.

RISULTATI CONSEGUITI

Sono state liquidate e pagate le quote dei parchi (Parco Oglio Nord, Oglio Sud, Parco del Serio e Parco Adda Sud).

Al 31/12/2014 non sono stati espressi pareri relativi alle pianificazioni effettuate nei parchi..

Programma 06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per l'esercizio delle funzioni in materia di scarichi di acque reflue e per studi finalizzati alla tutela delle acque

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

1) Partecipazione al gruppo di lavoro regionale incaricato di preparare i provvedimenti attuativi del Piano di tutela delle acque e dei Piani di gestione dei bacini idrici.

2) Cura dei rapporti tra Provincia e l’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona (A.T.O.)

3) Svolgimento delle istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio delle autorizzazioni agli scarichi di acque reflue urbane, industriali, di prima pioggia e domestiche recapitanti in acque superficiali, al suolo, nel sottosuolo, nelle unità geologiche profonde. Comunicazione dell’archiviazione dei procedimenti riguardanti lo scarico delle acque meteoriche.

4) Assistenza tecnica alle imprese ed ai Comuni. 5) Svolgimento delle funzioni di vigilanza in materia di scarichi, programmate o su segnalazione, in

collaborazione con la Polizia Provinciale. 6) Avviso sistematico di scadenza dell’atto autorizzativo degli scarichi. 7) Tenuta del registro dei gestori di impianti di trattamento di rifiuti costituiti da acque reflue. 8) Aggiornamento del catasto provinciale degli scarichi di acque reflue.

RISULTATI CONSEGUITI

1) Il competente personale provinciale ha partecipato a n. 3 riunioni tecniche. 2) Il competente Ufficio provinciale si è confrontato in numerose occasioni con l’Azienda

Speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona (A.T.O.), su materie di comune interesse; è stato inoltre costituito un tavolo tecnico, aperto anche al Dipartimento ARPA di Cremona ed a Padania Acque Gestioni S.p.A., destinato a valutare le migliori soluzioni ai problemi operativi relativi all’attuazione del Piano d’Ambito, di cui la Provincia ha assunto il coordinamento; il tavolo si è riunito 1 volta.

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3) Sono stati rilasciati n. 28 decreti autorizzativi di nuovi scarichi, n. 11 atti di rinnovo, n. 10 decreti di voltura; le archiviazioni/comunicazioni relative a scarichi di acque meteoriche risultano 0.

4) Sono state inviate n. 27 comunicazioni obbligo adempimenti amministrativi agli utenti. 5) Sono state n. 1 ispezioni di vigilanza; sono stati elevati n. 1 verbali di accertamento; sono state

redatte n. 0 notizie di reato; sono stati rilasciati n. 0 decreti di diffida; non sono stati emanati decreti di sospensione o revoca; sono stati richiesti n. 4 intervento alla Polizia Locale.

6) Sono state inviate n. 62 lettere di avviso. 7) Non sono state decretate iscrizioni. 8) Sono stati accatastati n. 72 scarichi.

ALTRE ATTIVITA’

Molti Comuni sono stati coadiuvati nel lavoro di corretta presentazione delle documentazioni tecniche ed amministrative da allegare alle domande di autorizzazione degli scarichi delle reti fognarie. Gli Uffici, a seguito di ulteriori approfondimenti in merito alla recente normativa in materia di autorizzazione unica ambientale (AUA), hanno modificato la procedura di propria competenza, adeguandosi alla prassi delle altre province lombarde ed alle nuove disposizioni di Regione Lombardia. Hanno quindi rilasciato n. 13 decreti di approvazione dell’allegato tecnico-prescrittivo e successivi n. 12 decreti di riesame, n. 93 atti di adozione del provvedimento di AUA, poi inviati ai competenti SUAP per la notifica.

Obiettivo operativo n.2

Titolo: Spesa per l'esercizio delle funzioni in materia di interventi di tutela e risanamento delle acque superficiali e sotterranee e di riqualificazione ambientale delle aree connesse

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI − Svolgimento degli interventi di contenimento ed eliminazione dei fenomeni di inquinamento da

idrocarburi nei corsi d’acqua del reticolo idrografico minore e coordinamento degli interventi da effettuarsi sui quattro fiumi principali interessati da inquinamento da idrocarburi.

− Predisposizione di adeguate scorte di materiale oleoassorbente, acquisite previo aggiornamento sulle migliori tecnologie disponibili e loro ordinata collocazione presso i punti prestabiliti.

− Organizzazione, in collaborazione con soggetti esterni, di interventi di tutela e risanamento delle acque superficiali e sotterranee e riqualificazione delle aree connesse.

RISULTATI CONSEGUITI

- Si è verificato n. 1 caso di inquinamento da idrocarburi in corsi d’acqua minori. - E’ stata verificata presso i magazzini provinciali la sussistenza di scorte di materiale in quantità

sufficiente a garantire gli interventi prevedibili per tutto il 2014. - La non disponibilità di risorse finanziarie non ha permesso l’esecuzione di alcun intervento.

Programma 08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Spese per la tutela dell'atmosfera.

RISULTATI ATTESI

− Svolgimento delle istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio delle autorizzazioni semplificate ed ordinarie alle emissioni in atmosfera, con i relativi controlli, attività di vigilanza su segnalazione o d’iniziativa, autorizzazione impianti termici oltre la soglia come da D.lgs 152/06 e s.m.i.

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− Svolgimento delle istruttorie tecnico – amministrative per il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni di impianti o attività in deroga con i relativi controlli, attività di vigilanza su segnalazione o d’iniziativa;

− Rilascio dei patentini di abilitazione alla conduzione di impianti termici . − Svolgimento delle istruttorie tecnico - amministrative per il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio

dell’attività finalizzata al controllo dei gas di scarico degli autoveicoli (bollino blu) alle autofficine e relativi controlli

− Elaborazione dei pareri disciplinari relativi alle procedure di VIA, di AIA e di autorizzazione unica degli impianti produzione di energia e di trattamento dei rifiuti.

− Esercizio delle funzioni delegate in materia di prevenzione e controllo dell’inquinamento acustico sovracomunale mediante attivazione del Dipartimento ARPA di Cremona.

− Coordinamento delle attività di verifica e gestione del catasto informatizzato degli impianti termici. − Archiviazione delle autodichiarazioni ed incremento del CURIT; organizzazione e progettazione

delle campagne di ispezione degli impianti termici e attività di vigilanza derivanti da verifiche. − Partecipazione provinciale ai tavoli tecnici regionali. − Rilascio delle autorizzazioni a depositi oli minerali ad uso riscaldamento civile.

RISULTATI CONSEGUITI Sono stati rilasciati n. 6 decreti di autorizzazione e n. 4 decreti di voltura; non sono state svolte ispezioni; è stato rilasciato un decreto di riesame di un’autorizzazione esistente; non sono state rilasciate autorizzazioni per impianti termici oltre la soglia. Sono state rilasciate n. 11 autorizzazioni alle emissioni di impianti o attività in deroga; non sono state svolte ispezioni. Sono stati rilasciati n. 1 patentini. Non sono stati rilasciati decreti di autorizzazione. Non sono stati rilasciati pareri. Non si è resa necessaria l’attivazione dell’ARPA per casi di inquinamento sovracomunale. Gli uffici hanno curato i rapporti con il competente ufficio regionale in materia di miglioramento delle prestazioni del CURIT. Sono stati completati gli adempimenti di competenza provinciale relativi al servizio di ispezione degli impianti termici per il periodo compreso tra gennaio e giugno 2014; è stato sorvegliato il regolare svolgimento delle ispezioni da parte del soggetto incaricato; sono stati verificati gli obblighi di comunicazione alla Provincia del soggetto incaricato; sono state espletate le funzioni tecniche prodromiche all’esecuzione della gara per la campagna di controllo 2014 - 2015. Il competente personale provinciale ha partecipato a n. 1 riunione tecnica relative alle emissioni in atmosfera, a n. 1 riunione tecnica relativa al controllo degli impianti termici. Non sono state rilasciate autorizzazioni di depositi di oli minerali.

ALTRE ATTIVITA’

E’ stata controllata la corretta applicazione da parte dei manutentori dei bollini sugli allegati G/F ricevuti; si è avviata la distribuzione delle targhe per il censimento degli impianti termici. E’ proseguita l’istruttoria delle domande di autorizzazione ordinaria alle emissioni derivanti da allevamenti zootecnici ed impianti di essiccazione iniziata nel 2012; sono stati rilasciati 23 atti autorizzativi. Gli Uffici, a seguito di ulteriori approfondimenti in merito alla recente normativa in materia di autorizzazione unica ambientale (AUA), hanno modificato la procedura di propria competenza, adeguandosi alla prassi delle altre province lombarde ed alle nuove disposizioni di Regione Lombardia. Hanno quindi rilasciato n. 13 decreti di approvazione dell’allegato tecnico-prescrittivo e successivi n. 12 decreti di riesame, n. 93 atti di adozione del provvedimento di AUA, poi inviati ai competenti SUAP per la notifica.

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Obiettivo operativo n. 2 Titolo: Spese per organizzazione sistemi controllo bonifica siti inquinati

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI > In tema di bonifica di siti contaminati, il D.lgs. 152/06 ha mantenuto in capo alla Provincia le competenze di controllo e rilascio di certificazione di avvenuta bonifica, oltre che di intervento consultivo nella procedura autorizzativa per le varie fasi di progettazione previste. L’intervento della Provincia si esplica attraverso il coinvolgimento diretto, nelle singole fasi progettuali ed esecutive attraverso la partecipazione a conferenze di servizio e riunioni tecniche presso e con gli Enti interessati ai procedimenti amministrativi. In tali sede la Provincia rilascia il proprio parere di competenza. > > Alla Provincia compete, infatti, la conduzione dell’attività istruttoria ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/06. L’attività è condotta mediante la predisposizione di rapporti informativi relativi alla documentazione progettuale in esame, finalizzate all’elaborazione del parere di competenza dell’Ente nelle sedi istituzionali. Alla Provincia spetta, inoltre, ai sensi dell’art. 197 del D.Lgs. 152/06, il controllo e la verifica sugli interventi di bonifica di siti contaminati. L’attività di controllo si esplica attraverso il periodico aggiornamento di un data base ad uso interno (che riassume l’iter amministrativo relativo ai vari siti), la redazione di periodici rapporti informativi, l’elaborazione di note tecniche, dossier, riassunti di supporto o su richiesta dei vari Enti o Organi competenti (Consiglio, Giunta, Prefettura, Ministero, Regione ecc). Su iniziativa dell’Ufficio o su richiesta, viene, inoltre, svolta attività ispettiva amministrativa e sul campo. Inoltre, ai sensi dell’art. 244 del D.lgs. 152/06, la Provincia, qualora venga a conoscenza di siti nei quali è stato accertato che i valori di contaminazione sono superiori a i valori di CSC, svolge le opportune indagini per identificare il responsabile dell’evento di superamento ed attiva la procedura amministrativa prevista dall’articolo stesso (ordinanza motivata di diffida ad avviare le procedure previste dal Titolo V, per il responsabile della contaminazione). > L’ufficio funge, poi, da supporto tecnico della struttura regionale competente in quanto, annualmente, deve rendicontare alla stessa Regione sul numero di certificazioni di avvenuta bonifica rilasciate l’anno precedente. > Inoltre, compete alla Provincia, ai sensi dell’art. 248 del D.Lgs. 152/06, accertare il completamento degli interventi di bonifica, di messa in sicurezza permanente e di messa in sicurezza operativa, nonché la conformità degli stessi al progetto approvato, mediante apposita certificazione sulla base di una relazione tecnica predisposta dall’ARPA territorialmente competente. > > E’ previsto l’aggiornamento della pagina del sito internet dedicata alle bonifiche nel caso di modifica della normativa in vigore ed ogni qualvolta si ritenga necessario migliorare la comunicazione con l’utenza.

RISULTATI CONSEGUITI

Al 31/12/2014 risultano presenti sul territorio provinciale n. 36 siti, contaminati o potenzialmente contaminati ai sensi dell’art. 242 del D.lgs. 152/06 e s.m.i, per i quali è in corso un procedimento ambientale. In tale ambito, risultano:

• n. 17 rapporti informativi; • n. 7 partecipazioni a conferenze di servizio, convocate ai sensi dell’art 242 del D.L.vo 152/06; • n. 20 pareri scritti rilasciati;

Nell’ambito del procedimento ministeriale di autorizzazione alla dismissione della ex raffineria, in data 16/06/2014, presso Regione Lombardia, si è tenuto un incontro tecnico finalizzato alla raccolta di pareri, in previsione dell’emissione dell’atto di intesa regionale. Con DGR n. X/2350 del 12/09/2014, Regione Lombardia dichiara la favorevole volontà d’intesa stato-regione in merito all’istanza di dismissione. Con

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decreto n. 17399 del 30 dicembre 2014, il Ministero per lo Sviluppo Economico rilascia l’autorizzazione alla dismissione della raffineria e trasformazione in deposito di oli minerali. Sul fronte ambientale, in data 17/04/2014 la CdS convocata dal Comune di Cremona ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, in merito al progetto di Messa in Sicurezza Operativa (MISO). Con Decreto dirigenziale prot. n. 61046 del 02/12/2014, il Comune di Cremona approva e autorizza il progetto di MISO. Gli Uffici mantengono attività di controllo su eventuali episodi di sversamento accidentale che si verificano nel Deposito (n. 3 eventi occorsi nel 2014) e su relativi effetti ambientali, e su problematiche relative alla gestione rifiuti (n. 1 parere inerente il ripristino ambientale dell’Area 1, deposito temporaneo rifiuti). Per quanto riguarda le aree esterne, nel maggio 2013 sono stati avviati gli impianti previsti dal progetto di Ripristino ambientale, approvato nel 2011. Su aree interne ed esterne è proseguita la periodica attività di monitoraggio delle matrici ambientali (acque sotterranee, soil gas, aria ambiente), realizzate da Tamoil in contraddittorio con Arpa. Dal 01/01/2014 fino al 31/12/2014 è stata rilasciata n. 1 certificazione di avvenuta bonifica. E’ proseguita l’attività di controllo che consiste in verifiche di tipo amministrativo sulla documentazione agli atti e in sopralluoghi sul campo (realizzati n. 22 sopralluoghi). In tale ambito risultano n.5 aggiornamenti del sito internet.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Autorizzazioni IPPC – Autorizzazione integrata ambientale

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di valutazione e controllo del rispetto dei requisiti ambientali (ippc) La Provincia è l’autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) prevista dal D.lgs 152/2006. L’attività consiste nell’istruttoria delle domande, acquisizione di pareri da soggetti esterni ed interni, sopralluogo istruttorio, conferenza dei servizi, rilascio di decreto di autorizzazione. Le attività coinvolte sono elencate nell’allegato VIII alla parte seconda del D.lgs152/06 - Categorie di attività industriali di cui all'art. 6, comma 12, e altre attività. In provincia le attività coinvolte sono circa 210 impianti che spaziano dalle acciaierie, all’industria chimica, macelli, discariche, inceneritore, allevamenti ecc. Oltre alla gestione delle nuove domande, delle modifiche sostanziali e non sostanziali, vi è tutta la gestione delle aziende autorizzate sulle quali verrà svolta un’attività di controllo, gestione delle variazioni impiantistiche, gestione delle domande di POA/S – PUA/S. Annualmente il settore verifica le dichiarazioni (PRTR) ed effettua la validazione delle stesse sul portale del Ministero dell’Ambiente.

RISULTATI CONSEGUITI AIA ZOOTECNICHE- E’ proseguita la nuova attività sulla delega attribuita alla provincia della gestione delle domande IPPC con il rilascio di : 26 rinnovi 8 modifiche sostanziali/nuove AIA, 15 decreti di diffida.. Tutte le autorizzazione per nuove AIA, rinnovi e modifiche sostanziali hanno richiesto la convocazione e svolgimento di altrettante conferenze di servizio. Relativamente all’attività IPPC da attività industriale: È stato approvato il programma di risanamento acustico di un’acciaieria; È stata rilasciata l’autorizzazione per un nuovo complesso IPPC; sono stati rilasciati 4 decreti di rinnovo IPPC; sono stati rilasciati 6 aggiornamenti AIA non sostanziali emanate 7 diffide; − effettuati almeno n. 50 incontri tecnici relative all’AIA

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− validazione dichiarazione ambientale sulle emissioni significative in atmosfera (dichiarazione PTPR) su tutte le domande di nostra competenza domande sul portale dedicato all’IPPC del Ministero dell’Ambiente

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Autorizzazioni IPPC – Autorizzazione integrata ambientale

Dirigente responsabile : Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di valutazione e controllo del rispetto dei requisiti ambientali (ippc) La Provincia è l’autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) prevista dal D.lgs 152/2006. L’attività consiste nell’istruttoria delle domande, acquisizione di pareri da soggetti esterni ed interni, sopralluogo istruttorio, conferenza dei servizi, rilascio di decreto di autorizzazione. Le attività coinvolte sono elencate nell’allegato VIII alla parte seconda del D.lgs152/06 - Categorie di attività industriali di cui all'art. 6, comma 12, e altre attività. In provincia le attività coinvolte sono circa 210 impianti che spaziano dalle acciaierie, all’industria chimica, macelli, discariche, inceneritore, allevamenti ecc. Oltre alla gestione delle nuove domande, delle modifiche sostanziali e non sostanziali, vi è tutta la gestione delle aziende autorizzate sulle quali verrà svolta un’attività di controllo, gestione delle variazioni impiantistiche, gestione delle domande di POA/S – PUA/S. Annualmente il settore verifica le dichiarazioni (PRTR) ed effettua la validazione delle stesse sul portale del Ministero dell’Ambiente.

RISULTATI CONSEGUITI AIA ZOOTECNICHE- E’ proseguita la nuova attività sulla delega attribuita alla provincia della gestione delle domande IPPC con il rilascio di : 26 rinnovi 8 modifiche sostanziali/nuove AIA, 15 decreti di diffida.. Tutte le autorizzazione per nuove AIA, rinnovi e modifiche sostanziali hanno richiesto la convocazione e svolgimento di altrettante conferenze di servizio. Relativamente all’attività IPPC da attività industriale: È stato approvato il programma di risanamento acustico di un’acciaieria; È stata rilasciata l’autorizzazione per un nuovo complesso IPPC; sono stati rilasciati 4 decreti di rinnovo IPPC; sono stati rilasciati 6 aggiornamenti AIA non sostanziali emanate 7 diffide; − effettuati almeno n. 50 incontri tecnici relative all’AIA − validazione dichiarazione ambientale sulle emissioni significative in atmosfera (dichiarazione

PTPR) su tutte le domande di nostra competenza domande sul portale dedicato all’IPPC del Ministero dell’Ambiente

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA'

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

PROGRAMMA 01 Trasporto ferroviario

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Trasporto ferroviario

RISULTATI ATTESI

1. Al fine di garantire una maggiore regolarità del servizio e una maggiore rispondenza dell’offerta

alle esigenze della popolazione necessita effettuare attività di monitoraggio relativo ai disagi partecipando, in concertazione con Regione Lombardia, agli incontri di “quadrante” con RFI,Trenord, ed i Comitati viaggiatori.

2. Con riferimento al trasporto ferroviario delle merci necessita effettuare attività di concertazione con le ditte raccordate al fine di arrivare alla stipula di un nuovo Contratto di gestione Unica CGU comprensoriale per la gestione del raccordo Cavatigozzi – Porto – Aziende area industriale portuale.

3. Prosecuzione attività di collaborazione con RFI per l’attuazione del progetto co-finanziato dalla Regione Lombardia (FESR/POR 2007-2013) per il raddoppio della tratta di linea compresa tra Cavatigozzi e la stazione di Cremona.

RISULTATI CONSEGUITI

1. Con riferimento al trasporto ferroviario pendolari, gli uffici hanno tenuto monitorate le problematiche sulle linee Mantova – Milano e Brescia-Cremona attraverso la partecipazione ad incontri “ di quadrante “ con i soggetti interessati .Per i disservizi sulla linea per Milano dopo l’incontro tenutosi in Prefettura il 27 giugno 2014 si è deciso che il coordinamento sia tenuto dai Sindaci delle città capoluogo.

2. Sono proseguiti gli incontri con RFI per il rinnovo della convenzione per la gestione del raccordo ferroviario che dalla stazione di Cavatigozzi scende al porto di Cremona ed alla zona industriale in fregio a via Acquaviva ed al canale. In particolare gli incontri hanno avuto lo scopo di definire compiti e costi che la Provincia e gli altri soggetti raccordati dovranno sostenere in conseguenza del rinnovo di tale convenzione. Si sono concordate le bozze di convenzione. Sono state affrontate le problematiche del Gestore comprensoriale Unico, dell'Operatore di Manovra Unico e dell'Organo di Gestione. Si è definito con i soggetti privati la proposta di “condominio” per la gestione congiunta dell'infrastruttura.

E' stata fornita ad RFI la documentazione richiesta con riferimento alle aree della stazione di Cavatigozzi su cui insiste il raccordo ferroviario e si è in attesa che RFI definisca il canone annuale a carico dei raccordati per la manutenzione ordinaria dei binari svolta da RFI stessa.

3. E' proseguita l’attività di collaborazione con RFI per l’attuazione del progetto co-finanziato dalla Regione Lombardia (FESR/POR 2007-2013) per il raddoppio della tratta di linea compresa tra Cavatigozzi e la stazione di Cremona ed il collegato spostamento dello scalo merci da Cremona a Cavatigozzi. La Provincia ha provveduto al versamento del contributo di € 1.000.000,00 per la realizzazione dell’opera. Mensilmente vengono effettuati i monitoraggi dell'avanzamento delle opere in concertazione con RFI.

I lavori dovrebbero concludersi entro il primo semestre 2015.

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Programma N. 2 Trasporto pubblico locale

Obiettivo operativo n.1

Titolo: TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

Gestione del contratto. La Provincia , il Comune ed il Comune di Crema stanno gestendo un servizio tra le diverse modalità urbane ed extraurbane volto a seguire obiettivi di economicità ed efficienza e ad assicurare alla comunità locale la migliore e più efficiente mobilità in ambito territoriale ed extra provinciale. Le responsabilità contrattuali degli enti affidanti saranno separate e disgiunte nei rapporti reciproci e verso terzi.

RISULTATI CONSEGUITI

Per la gestione del contratto si sono verificate la congruità del servizio e rilasciate le autorizzazioni per le modifiche dell'offerta di servizio, per il diverso utilizzo degli autobus, per la modifica delle tariffe dei titoli di viaggio, nonché per tutte le altre varianti al contratto stipulato. Fondamentale è stato il monitoraggio svolto in giugno degli indicatori e degli standard previsti dal contratto effettuati secondo i parametri dettati dalla Regione.

L’attività di rilievo ha riguardato sia i dati relativi all’esercizio (orari, percorsi, fermate, mezzi, personale) che la qualità e l’informazione all’utenza.

I dati sono tenuti costantemente aggiornati, con periodicità variabile dal mese, al semestre, fino all’intero anno, a seconda della tipologia. Si è provveduto a verificare costantemente il raggiungimento o meno di eventuali standard obiettivo od il loro superamento.

Oltre all’attività descritta l’Ente sta svolgendo una intensa attività di concertazione con l’Ati gestore del servizio sia sul Tavolo Regionale che a livello provinciale decentrato per ricercare le necessarie intese di programmazione ed economiche.

Successivamente alla partenza del nuovo servizio di TPL la Provincia ha dovuto affrontare l’emergenza causata dalla chiusura parziale al traffico della statale Rivoltana che ha comportato una pesante modifica seppur temporanea delle corse sulla linea Rivolta - Milano. Con il nuovo orario invernale sono state ripristinate le corse e riattivato il vecchio capolinea in Milano.

Le attività svolte sono inerenti le funzioni delegate e trasferite dalla Regione Lombardia con le leggi 6/2012, 14/87 e 20/95 e dallo Stato con il D.lgs. 112.

Obiettivo operativo n. 2

Titolo: PIANO TRASPORTI PUBBLICI PROVINCIALE Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

Adeguamento del Programma Triennale dei Servizi in ottemperanza alle nuove programmazioni e al nuovo contratto di servizio assegnato.

RISULTATI CONSEGUITI

Il sistema del Piano dei Trasporti Pubblici, dopo l'aggiudicazione del nuovo Contratto, è oggetto di

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azioni di monitoraggio necessarie per coniugare i costi con il mantenimento dei servizi di trasporto e le proposte legislative regionali innovative inerenti la costituzione dei bacini interprovinciali e delle agenzie. Sono stati effettuati studi ed approfondimenti per addivenire ad una diversa pianificazione relativamente ad alcune aree territoriali interessate dal servizio a chiamata o dal servizio bus navetta per collegare il i servizio su gomma con il servizio ferroviario. In particolare si è operato nell’area cremasca per i collegamenti da e per Treviglio (stazione). Si è ripristinato il servizio su Milano con attestamento nell’area urbana. Si è potenziato il servizio a chiamata nel soresinese con attestazione al polo sanitario di Soresina. E’ stata presentata istanza di partecipazione al bando regionale per l’acquisto in cofinanziamento di 14 autobus per oltre 1,5 milioni di euro. Finanziamento concesso nel mese di luglio con decreto n.6023. E' inoltre, in corso di definizione la partecipazione al bando per le nuove tecnologie della bigliettazione automatica. Il consiglio provinciale ha definitivamente approvato, ai sensi della L.R.n.6/2012 lo statuto necessario alla costituzione dell’agenzia di bacino Cremona-Mantova che dovrebbe diventare attiva nel 2015.

Programma N. 3 Trasporto vie d'acqua

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Programmazione attività portuale

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

Realizzazione del programma di interventi finanziati dalla Regione Lombardia, per circa 4 milioni di euro.

.

RISULTATI CONSEGUITI

La Regione Lombardia, con DGR IX/1585 del 20/04/2011 "Sviluppo e potenziamento del sistema idroviario padano-veneto: determinazioni in merito all’aggiornamento della programmazione degli interventi (L. 413/98)" ha finanziato la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria e nuove opere. Gli interventi hanno riguardano la sistemazione delle coperture dei capannoni portuali con sostituzione dei tetti in fibro cemento-amianto (eternit) e l'installazione di pannelli fotovoltaici; la sistemazione dei piazzali portuali; la sistemazione e la manutenzione dei raccordi ferroviari, la realizzazione di un impianto antincendio automatico sprinkler all’interno dei capannoni della darsena del Porto. RIFACIMENTO PIAZZALI PORTUALI Per quanto riguarda il piazzale nord ovest darsena i lavori, consegnati nel novembre 2013 sono terminati nel maggio 2014. I lavori hanno interessato una superficie di mq 14.000,00. L’intervento ha comportato il rifacimento delle pavimentazione e del sottofondo in modo da garantire il transito e lo stoccaggio di carichi pesanti. Sono state rifatte anche tutte le fognature. L’intervento ha comportato una spesa di circa € 1.015.000,00 con un risparmio rispetto al progetto approvato di circa € 185.000,00.

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Per quanto riguarda il piazzale nord est darsena i lavori, consegnati nel marzo 2014 sono terminati nel luglio 2014. I lavori hanno interessato una superficie di mq 6.400,00. L’intervento ha comportato il rifacimento delle pavimentazione e del sottofondo in modo da garantire il transito e lo stoccaggio di carichi pesanti. Sono state rifatte anche parte delle fognature. L’intervento ha comportato una spesa di circa € 390.000,00 con un risparmio rispetto al progetto approvato di circa € 110.000,00.

SOSTITUZIONE COPERTURE IN ETERNIT

L’intervento è consistito nella rimozione delle coperture in Eternit dei due capannoni portuali, nella sistemazione delle lattonerie, nel ripristino delle verniciature intumescenti ammalorate del capannone affacciato sulla darsena portuale e nell’installazione sul tetto di un impianto fotovoltaico che consentirà agli uffici della Provincia presso il porto un consistente risparmio per quanto riguarda i consumi elettrici. L’intervento, iniziato nel 2013, si è concluso nel maggio 2014 ed è stato collaudato nel giugno 2014. Il costo complessivo dell’intervento è stato di circa € 550.000,00 inferiore ai € 637.000,00 previsti nel progetto.

ELIMINAZIONE DELLA DISCARICA DI INERTI NEL PORTO DI CREMONA

Il progetto prevede l’eliminazione della discarica di inerti di 2° categoria tipo A che si trova all’interno del porto, consentendo di liberare un’area di circa mq. 20.000 da destinare a piazzale ad ulteriore sviluppo del futuro terminal ferroviario ed un risparmio sulle spese di gestione della discarica. La proposta progettuale da realizzarsi attraverso project financing può contare su risorse pari ad € 1.500.00,00, derivanti dai risparmi sulla sistemazione dei piazzali. Nel mese di maggio 2014 si è conclusa la fase di raccolta di manifestazione d’interesse alla gara.

ADEGUAMENTO CAPANNONI DELLA DARSENA SISTEMA ANTINCENDIO.

Il progetto per un impianto antincendio a sprinkler a protezione dei capannoni della darsena è stata sospeso poco prima dell’inizio della gara di aggiudicazione dei lavori a seguito dell’incontro con il comando VVF di Cremona che ha reputato, secondo norme recentemente modificate, non più necessaria la realizzazione di tale impianto così come progettato. In accordo con i Vigili del Fuoco, si è proceduto alla verifica che la resistenza al fuoco delle strutture dei due capannoni non fosse inferiore a REI 30. Nell’agosto 2014 è stato presentato dai professionisti incaricati la documentazione da produrre al comando dei Vigili del Fuoco per il rilascio di un certificato che permetterà lo stoccaggio nei capannoni di una ampia tipologia di merci.

Da una prima stima, l’intervento di adeguamento, in grado di rispondere alle esigenze dei VV.F., dovrebbe comportare una spesa di circa € 40.000,00, con un risparmio rispetto al progetto originario di circa € 360.00,00.

A fine 2014 il certificato di prevenzione incendi non è ancora stato rilasciato.

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Gestione attività portuale

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI gestione dei servizi tecnico-amministrativi connessi al funzionamento dell'attività del porto

RISULTATI CONSEGUITI

E’ proseguita l’attività di ispettorato di porto con il rilascio di licenze ed autorizzazioni di

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manifestazioni sportive che interessano il porto di Cremona ed il tratto di fiume Po di competenza della Provincia di Cremona. Nell’anno gli uffici hanno provveduto a verificare, istruire e rilasciare i provvedimenti per le seguenti istanze: 18 CERTIFICATI DI navigabilità 7 licenze di navigazione 18 autorizzazioni a manifestazioni sportive 85 visti annuali 2 giornali di bordo 16 note per trascrizione 3 registri carico/scarico RUDNL 22 Estratti cronologici; 1 dismissione di bandiera Per quanto riguarda i servizi portuali relativi alla gestione della piattaforma turistica del porto di Cremona nel maggio del 2014 è stato rinnovato sino al 31.03.2016 il contratto con il Consorzio Navigare l’Adda di Pizzighettone. Sempre al Consorzio Navigare l’Adda è stato rinnovato sino al 31/12/2020 il contratto di locazione per un locale uso uffici nella Palazzina del porto. Per quanto riguarda le concessioni di aree del demanio idroviario, nei primi mesi del 2014 è stato raggiunto l’accordo con l’impresa OCRIM spa per il prolungamento di ulteriori 30 anni della durata della concessione trentennale in diritto di superficie con scadenza 18/11/2026, rilasciata nel 1996 dal Consorzio del Canale Milano-Cremona-Po, di un’area di m2 13.266 in sponda destra del Canale Navigabile MI-CR-PO, per la realizzazione di un ampliamento dell'insediamento produttivo nel campo delle lavorazioni meccaniche. Tale accordo consentirà di rendere economicamente sostenibile un investimento complessivo da parte dell’azienda di circa € 32.000.000,00, che porterà un incremento dell’occupazione. La Provincia potrà incassare per il prolungamento della concessione € 565.927,27. La proposta concertata prevede che il pagamento anticipato venga rateizzato in tre rate: 2014, 2015, 2016. Parimenti è in corso la concertazione con Katoen per la realizzazione della terza ed ultima fase del progetto di ampliamento aziendale che dovrebbe produrre interessanti prospettive per l'economia cremonese. Analogamente il Settore ha collaborato con SOL spa, multinazionale nel campo della fornitura dell’ossigeno liquido, che ha presentato un progetto per il potenziamento dei propri impianti su un’area ottenuta in concessione dalla Provincia, mettendo a disposizione aree per la compensazione ambientale. Gli Uffici, in qualità di autorità portuale, hanno partecipato a numerosi incontri tenutisi presso la Regione e stanno collaborando con le altre provincie e consorzi lombardi per la redazione del nuovo regolamento regionale sul demanio idroviario. La Regione Lombardia ha provveduto, con DGR X/1075 del 12/12/2013, al rinnovo per il 2014 della convenzione per l’esercizio delle funzioni e delle competenze sul porto trasferite ex L.R.30/2006 alla Provincia di Cremona. Si segnala che la Regione con provvedimento del 5 agosto 2014 (L.R. n. 24) ha provveduto ad approvare un provvedimento di variazione delle leggi regionali che prevede all'art. 17 l' attribuzione alla Regione delle funzioni e attività della soppressa Azienda regionale per i porti fluviali di Cremona e Mantova, già conferite alle Province di Cremona e Mantova. Al fine di garantire la continuità fino alla definizione del passaggio di competenza che deve avvenire entro il 31.12 le Province esercitano le funzioni precedentemente assegnate. Si sono già tenuti alcuni incontri con la Regione per cercare di definire l'assetto istituzionale del soggetto che potrebbe gestire il porto di Cremona.

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Programma N. 4 Altre modalità di trasporto

Obiettivo operativo n.1

Titolo: Spese per svolgimento funzioni trasporti privati Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

1. licenze per l’autotrasporto di merci in conto proprio e la gestione dell’Albo autotrasportatori in

conto terzi; - 2. esami per il conseguimento dell’idoneità professionale per l’autotrasporto di merci e viaggiatori

per conto terzi, 3. accertamento dei requisiti di idoneità per l’iscrizione al ruolo dei conducenti di veicoli o natanti

adibiti a servizi pubblici non di linea (taxi e noleggio con conducente).

RISULTATI CONSEGUITI 1. Nell’anno gli uffici hanno provveduto a verificare, istruire e rilasciare i provvedimenti per le

seguenti istanze: 138 licenze di trasporto di cose in conto proprio; oltre 874 istanze relative alla gestione dell’albo autotrasportatori di cose per conto di terzi (

suddivise in iscrizioni, variazioni, cancellazioni, adeguamenti); 45 istanze relative alle officine meccaniche. 2. Nei mesi di luglio e novembre si sono svolti gli esami per valutare l’idoneità professionale

all’autotrasporto di cose e persone in conto terzi. 3. Le attività svolte sono inerenti le funzioni delegate e trasferite dalla Regione Lombardia con le

leggi 6/2012, 14/87 e 20/95 e dallo Stato con il D.lgs. 112. Nel mese di maggio si è proceduto all’assegnazione ai Comuni delle autorizzazioni inerenti le autovetture in servizio di noleggio con conducente ed i taxi, così come per il contingente natanti. In giugno ed in dicembre si sono svolte le sessioni d’esame per la valutazione dei candidati iscritti a sostenere le prove d’esame per l’abilitazione a conducente di veicoli a motore o natanti. Si sono svolti, con l’ausilio della Polizia Provinciale, vari controlli degli autobus di linea ed anche delle attività amministrative dei soggetti autorizzati.

Programma N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Realizzazione piste ciclabili

Dirigente responsabile: arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

1. realizzazione del percorso ciclabile Montodine -Ripalta- Gombito nell’ambito del progetto PIA 2. percorso ciclabile Crema – Offanengo 3. percorso ciclabile Cremona-Corte de' Frati 4. Assistenza e consulenza progettuale alle comunità locali 5. Manutenzione percorsi ciclabili di competenza provinciale

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RISULTATI CONSEGUITI 1. L’attività di concertazione e l'individuazione degli itinerari da privilegiare è stata svolta nell’ambito dell’Accordo di programma sottoscritto per la realizzazione della nuova circonvallazione di Montodine. I percorsi evidenziati sono tipologicamente diversi, alcuni sono sentieri lungo il Serio e strade campestri e altri sono piste ciclopedonali in sede propria. L’insieme dei sentieri e percorsi recuperati sarà il trait d’union di itinerari che si snodano tra i territori dei due Parchi regionali. L’intervento infatti permetterà di realizzare un collegamento fra tre borghi, proprio nel punto strategico di confluenza tra l’Adda ed il Serio. Il progetto è stato definito all'interno di un quadro strategico più ampio legato alla realizzazione di circuiti ed itinerari finalizzati all’evento della Expo 2015. ”Il lago invisibile “ trova infatti nell’operazione proposta lo snodo di diversi itinerari: l’itinerario d’acqua che ha inizio a Gombito per poi raggiungere Formigara e Pizzighettone, l’itinerario di terra che vede nella confluenza dei fiumi la presenza della Strada Regina. Strada che oggi attraversa il PLIS del Serio Morto, importante zona umida eredità dell’antico corso del Serio. Costo totale (incluso le somme a disposizione) = € 497.994,83 L’opera è stata resa disponibile il 15/05/2014. 2. Il 29 agosto sono stati consegnati i lavori per la realizzazione del percorso ciclopedonale Crema – Offanengo. Tale percorso, della lunghezza di circa 1200 m, verrà realizzato in sede propria. Il sedime sarà asfaltato. I lavori avranno una durata di 120 giorni. I costi totali per la realizzazione del Progetto ammontano a € 376.232,00. In base all’accordo d’intesa fra Comune di Crema e Provincia di Cremona, il Comune ha realizzato la progettazione dell’intervento, mentre la Provincia di Cremona ha approvato il progetto ed espletato tutte le procedure di affidamento dei lavori e seguirà la fase dell’esecuzione degli stessi. La direzione è svolta dal progettista dell’opera, il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Crema, mentre il RUP è il dirigente del Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti della Provincia di Cremona. Sono stati liquidati all'impresa 2 SAL per complessivi € 160.000; i lavori, quasi ultimati, sono stati sospesi a dicembre, causa maltempo. 3. E' stata completata la progettazione esecutiva del percorso ciclabile Cremona-Corte de Frati -realizzazione finanziata con contributo STOGIT. Con DGP n.2014/152 del 21/05/2014 tale progetto è stato approvato in tutti i suoi elaborati. Il percorso ciclabile “Cremona – Brescia”, si svilupperà principalmente in maniera parallela alla Strada Provinciale 45-bis “Via Brescia”, lungo le alzaie dei corsi d'acqua interamente in sede riservata. L’intervento mira a valorizzare un’interessante area della provincia di Cremona con particolari pregi ambientali e paesaggistici, nonché a realizzare un'opera che garantisca la sua fruibilità nel tempo, con particolare riguardo alla sua manutenzione ordinaria e straordinaria. L'obiettivo fondamentale dell'intervento, nell’ottica del completamento della Rete Provinciale dei percorsi ciclabili, è quello di creare un itinerario di valorizzazione turistico-culturale di collegamento con il parco Oglio Sud nonché con la rete dei percorsi ciclabili della provincia di Brescia innestandosi sulla ciclabile di collegamento recentemente realizzata da questa Provincia, tra la località di Brazzuoli ed il paese di Robecco d'Oglio, nonché mettendo in rete i centri abitati attraversati tra cui Pozzaglio ed uniti e Corte de' Frati. Il quadro economico dell’intervento ammonta a complessivi € 1.000.000,00 (I.V.A. al 22% e somme a disposizione incluse). Sono in corso le operazioni per le acquisizione delle aree (espropri, cessioni bonarie etc.) interessate dall’infrastruttura che dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2015. Il tempo realizzazione: 250 gg dall'inizio dei lavori (inizio lavori previsto circa a settembre 2015 in quanto sono in corso sullo stesso sedime lavori di collettamento fognario). 4. Si è collaborato alla progettazione dei seguenti percorsi ciclabili: - Ricengo-Bottaiano - Soresina-Casalmorano

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- Soresina-Castelleone 5. Nel corso degli ultimi anni le spese per le manutenzioni sono aumentate considerevolmente sia per l'incremento dei km di nuove piste ciclabili, sia in quanto alcune tratte non sono completamente di proprietà provinciale ma sono concesse in convenzione da privati che solitamente mantengono il diritto di passaggio mediante mezzi agricoli. Così facendo alcune lunghe tratte di ciclabili, come ad esempio tratti della ciclabile “Città Murate” o della ciclabile del “Canale Vacchelli”, si ritrovano con i sedimi in alcuni casi impraticabili. Sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza di alcuni ponti sulle ciclabili Antica Regina e Postumia e di sistemazione con palancolatura di due rogge in prossimità della roggia Maggia sulla ciclabile della Postumia. Per quanto concerne le manutenzioni ordinarie sono stati effettuati 3 tagli ed interventi di contenimento della vegetazione lungo tutti i percorsi. Per garantire la sicurezza dei percorsi è stata integrata la segnaletica verticale. Nel mese di agosto sono iniziate ad opera dei tecnici del settore le operazioni di rilevazione satellitare delle piste ciclabili tramite apparecchiature GPS, utili anche per organizzare al meglio le attività di manutenzione. Tali operazioni si sono concluse nel mese di ottobre.

AMMODERNAMENTI, VARIANTI STRADALI E SICUREZZA

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Interventi puntuali sistemazioni innesti, per ampliamento curve, allargamento

di sedi stradali nell’ambito della messa in sicurezza strade, ecc. Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI Messa in sicurezza di intersezioni e/o tratti stradali che, per caratteristiche geometriche, costituiscono punti pericolosi per la circolazione stradale o risultano inadeguati rispetto alle attuali condizioni di traffico. I punti stradali su cui intervenire sono caratterizzati da una elevata incidentalità o da evidenti inadeguatezze strutturali e verranno individuati anche sulla base di tavoli di confronto con il territorio.

RISULTATI CONSEGUITI > Sono state esaminate le varie segnalazioni di interventi e valutate le criticità afferenti, ipotizzate

soluzioni infrastrutturali, effettuati approfondimenti finalizzati alla verifica di fattibilità nei tratti ipotizzati in sede di programmazione ed in altri segnalati nel corso dell’anno; in particolare: (*)

− SP CR EX SS 472 “Bergamina »- riqualifica rotatoria di Pandino – lavori appaltati e consegnati − SP CR EX SS 10 “Padana Inferiore” - riqualifica rotatoria a Cicognolo, intersezione SP33”Seniga –Isola Pescaroli”.lavori appaltati e consegnati

− Obiettivo operativo n.3

Titolo s.p. cr ex s.s. n. 498 "Soncinese" - circonvallazione di Casalmorano.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

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RISULTATI ATTESI Riqualifica e ammodernamento dell’itinerario stradale di collegamento tra Cremona e Soncino nel territorio di Casalmorano. Realizzazione del nuovo tracciato stradale e di tre rotatorie compatte che hanno eliminato completamente il traffico di attraversamento dal centro abitato. Il tratto stradale su cui si è intervenuti è stato caratterizzato negli anni da una elevata incidentalità e da evidenti inadeguatezze strutturali.

RISULTATI CONSEGUITI

Sono stati predisposti gli atti necessari alla liquidazione definitiva dei terreni, in quanto le opere sono state ultimate e collaudate.

Obiettivo operativo n.4

Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 591 “CREMASCA”. CIRCONVALLAZIONE DI MONTODINE Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI

Realizzazione della variante della ex S.S. n° 591 “Cremasca” all’abitato di Montodine. L’opera si inserisce funzionalmente nel programma di riqualificazione della ex S.S. n° 591 “Cremasca” in territorio di Cremona. La variante permette di ovviare almeno in parte ai problemi viari che sono sorti con la messa in esercizio del nuovo ponte sull’Adda a Montodine.

RISULTATI CONSEGUITI

- Si è provveduto all’ultimazione del pagamento residuo della liquidazione dei terreni, in quanto le opere relative al primo tratto della infrastruttura sono state ultimate e collaudate.

- Il completamento delle opere compensative e di mitigazione, a cura dei Settori Agricoltura e territorio, è in corso.

Obiettivo operativo n.5

Titolo: SP CR EX S.S. N. 591 “Cremasca” – Variante tra la Cascina Fustagno e la S.P.CR EX SS N. 415 “Paullese” a Castelleone.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI Riqualifica e ammodernamento dell’itinerario stradale interprovinciale Bergamo – Crema Codogno – Piacenza. Costituire un funzionale collegamento viario fra il bergamasco – cremasco ed il lodigiano, di cui l’opera costituisce un lotto funzionale.

RISULTATI CONSEGUITI

Nel 2014, non essendo stato possibile reperire risorse sufficienti per la realizzazione del 2°lotto della tangenziale di Montodine, sono stati ultimati i lavori di realizzazione di una bretella di collegamento con la nuova rotatoria realizzata sulla SP CR EX SS 415 “Paullese”, funzionale al miglioramento della sicurezza dell’intersezione con la SP22 e che costituiscono parte del 3°lotto dell’opera complessiva. I lavori sono in corso di collaudo

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Obiettivo operativo n.6

Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 498 – S.P. CR EX S.S. N° 235 – Completamento del sistema tangenziale di Soncino.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI

RISULTATI CONSEGUITI

Obiettivo operativo n.7 Titolo: S.P. N. 27 “POSTUMIA” – Allargamento dal km. ( 12,800 a Cà d’Andrea”.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

Obiettivo operativo n.8

Titolo: Contributi ai Comuni per opere di messa in sicurezza e/o declassificazioni di tratte di strade provinciali

Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

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Obiettivo operativo n.9 Titolo: SP 62 “Capergnanica – Chieve “ – Allargamento da Capergnanica alla S.P. N. 17 “Bagnolo- Casaletto Ceredano”.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI Messa in sicurezza ed aumento della capacità della strada in rapporto alla funzione dicollegamento della zona industriale comunale di Capergnanica con la viabilità principalecostituita dal sentiero dell’Adda. La carreggiata stradale presenta una larghezza talmente modesta da non rendere possibilerealizzare la doppia corsia. Si ipotizza un intervento di allargamento o la la realizzazione dipiazzuole di interscambio che consentano comunque di migliorare il livello di servizio dellastrada oltre che la circolazione in condizioni di sicurezza.

RISULTATI CONSEGUITI

- Sono stati avviati incontri di confronto con i Comuni per verificare ipotesi alternative, che sono state individuate. E' stata predisposta una bozza di accordo di programma, che non è stata sottoscritta a causa dellcriticità finanziarie riscontrate che hanno determinato la non fattibilità dell’opera.

Obiettivo operativo n.10

Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 358 “Di Castelnuovo” Collegamento da Casalbellotto –Quattrocase a Viadana Via Kennedy con rondò a raso – Concorso negli oneri per realizzazione.

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI

Intervento per la realizzazione della variante a Viadana.

L’opera costituisce un lotto funzionante della programmata circonvallazione di Casalmaggiore e Viadana, che troverà completamento con la realizzazione della gronda nord di Casalmaggiore, opera compensativa sul territorio cremonese della realizzanda autostrada Ti.bre. Essa permetterà di eliminare l’attraversamento di tutti i centri abitati compresi fra Vicomoscano e Viadana. L’intervento, nel tratto indicato verrà realizzato dalla Provincia di Mantova.

RISULTATI CONSEGUITI Opere aggiudicata ed avviate, a cura della Provincia di Mantova. (aggiudicazione definitiva

agosto 2014)

Obiettivo operativo n.11

Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 343 ”ASOLANA” Circonvallazione est di S. Giovanni in Croce. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba

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RISULTATI ATTESI

Opera viaria di circonvallazione dell’abitato di S. Giovanni in Croce con conseguente soppressione di P.L. ferroviari. La S.P. CR EX SS n. 343 «Asolana » attraversa il centro abitato di S.Giovanni in Croce costituendo una fonte di pericolo e di inquinamento per i cittadini di S.Giovanni in Croce e con riduzione del livello di servizio della struttura viaria. L’intervento prevede la realizzazione di una circonvallazione che eliminerà completamente il traffico dal centro abitato di S. Giovanni in Croce e la soppressione di n.2 P.L. ferroviari. Potrà trovare realizzazione come opera compensativa nell’ambito dell’esecuzione della autostrada Cremona-Mantova e della Ti.bre.

RISULTATI CONSEGUITI Proseguono le valutazioni connesse alla risoluzione delle problematiche di tracciato e di reperimento dei finanziamenti necessari alla realizzazione dell’opera, anche nell’ambito della realizzazione dell’autostrada CR/MN e della Tibre.

Obiettivo n.12

Titolo: Piano contenimento ed abbattimento rumore

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI

Prosecuzione delle attività necessarie per valutazione e mappatura acustica della rete viaria e relativi adempimenti normativi.

RISULTATI CONSEGUITI 1. Sono proseguite le attività connesse alla mappatura acustica ed al Piano di contenimento

e abbattimento rumore. Sono state esaminate situazioni puntuali in base alle segnalazioni ricevute.

Obiettivo operativo n.13 Titolo: Spesa per la commissione per la determinazione dell’indennità di espropriazione e di occupazione

Dirigente responsabile: Ing. Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI Adempiere alla delega regionale inerente la determinazione dell’indennità di esproprio. Rimborsare le spese sostenute dai componenti la commissione provinciale espropri.

RISULTATI CONSEGUITI

E’ stata attivata la commissione allorché si è presentata la necessità del suo parere. .

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Obiettivo operativo n.14

Titolo: Interventi di ordinaria manutenzione delle SS.PP.

Dirigente responsabile: Ing. Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI

Interventi di ordinaria manutenzione delle strade di competenza provinciale (comprese le ex Strade Statali)

E’ stata attivata la commissione allorché si è presentata la necessità del suo parere.

Obiettivo operativo n.15 Titolo: Rinnovo manti bituminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex

statale ed interventi puntuali Dirigente responsabile: Ing. Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI Rinnovo manti bituminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex statale e interventi puntuali.

RISULTATI CONSEGUITI

Sono stati appaltati, eseguiti ed ultimati i lavori di risagomatura e consolidamento del piano viabile di tratti vari di strade ex statali e collegamenti - lotto 1 – SP CR EX SS 10 "Padana Inferiore" - SP 87 "Giuseppina", lotto 2 SP CR EX SS 415 "Paullese", lotto 3 – SP CR EX SS 235 "Di Orzinuovi" – SP 80 "Pianengo - Cremosano" SP 90 "Di Cassano" – SP 4 " Rivoltana" e lotto 4: SP CR EX SS 45bis "Gardesana Occidentale" – SP CR EX SS 235 "Di Orzinuovi" – SP CR EX SS 415 "Paullese". 2. Sono stati appaltati, eseguiti ed ultimati i lavori SP CR EX SS 343 “Asolana”- interventi puntuali di risagomatura e consolidamento del piano viabile e di messa a norma di barriere di sicurezza e impianti di pubblica illuminazione in comune di Casalmaggiore e nelle strade di collegamento. 3. Sono i stati appaltati, eseguiti ed ultimati due progetti esecutivi, uno per l'area orientale e uno per quella occidentale, inerenti lavori di sistemazione di brevi tratti delle strade di competenza a mezzo di fresatura e posa di conglomerati bituminosi - anno 2014.

Obiettivo operativo n.16

Titolo: Macchine operatrici complesse, autocarri o autocarri leggeri – Interventi di acquisto o messa a norma

Dirigente responsabile: Ing. Cristiano Rebecchi

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RISULTATI ATTESI Acquisto o messa a norma di attrezzature ed automezzi

RISULTATI CONSEGUITI Sono state eseguite le operazioni di accertamento delle condizioni di sicurezza sul parco macchine, mezzi ed attrezzature in dotazione. 2. E' stato aggiudicato un appalto per la fornitura di tre autocarri leggeri destinati al servizio viabilità nell'ambito del piano di sostituzione degli automezzi provinciali. Gli autocarri sono stati regolarmente consegnati alla provincia.

Obiettivo operativo n.17

Titolo: INTERVENTI VARI DI MESSA IN SICUREZZA DI TRAT TE STRADALI, VIADOTTI E PONTI

Dirigente responsabile: Ing. Cristiano Rebecchi

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RISULTATI ATTESI Ripristino manufatti stradali, consolidamenti strutturali, verifiche e monitoraggi.

RISULTATI CONSEGUITI

E' stato redatto il progetto esecutivo relativo ai lavori di completamento del risanamento conservativo della Tangenziale Nord di Piadena. 2. Sono stati progettati, appaltati e ultimati i lavori relativi alla verifica, abbattimento e rifacimento del sovrappasso ubicato sulla SP CR EX SS n. 415 "Paullese" in corrispondenza dello svincolo della SP 43 "Crema-Credera" 3. Sono in corso valutazioni con la Provincia di Parma, ente gestore del manufatto, per l'individuazione del primo lotto funzionale dei lavori di risanamento conservativo del ponte sul fiume Po San Daniele (CR) - Roccabianca (PR) - lotto I e l'adeguamento della convenzione. E' stata inviata alla Provincia parmense ipotesi di modifica della convenzione e studi di fattibilità

Obiettivo operativo n.18

Titolo. Miglioramento delle condizioni di sicurezza della rete stradale mediante barriere di sicurezza in acciaio e dotazioni accessorie e/o interventi sugli impianti di illuminazione su tratti vari di SS.PP. Dirigente responsabile: Ing. Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI

Miglioramento delle condizioni di sicurezze della sede stradale

RISULTATI CONSEGUITI

1. Sono stati eseguiti i lavori relativi al progetto per la sostituzione ed il ripristino di barriere metalliche di protezione danneggiate su tratti vari della rete viaria provinciale 2013/2014.

2. E’ stato ultimato e collaudato il progetto esecutivo relativo al 2° lotto dei lavori del 4° e 5°PNSS inerente interventi puntuali finalizzati al contenimento delle fuoriuscite S.S.472 e S.P.N.33

Obiettivo operativo n.19

Titolo: Catasto strade

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI Interventi aggiornamento o nuovo inserimento dati relativi alla formazione del catasto su tutto il demanio di competenza provinciale

RISULTATI CONSEGUITI

Relativamente al catasto delle strade provinciali, sono stati effettuati inserimenti ed aggiornamenti dei dati, eseguiti rilevamenti del traffico secondo le scadenze richieste dalla Regione Lombardia, elaborate cartografie di vario genere relative ai dati stessi

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Obiettivo operativo n.20 Titolo: Sistema integrato della sicurezza stradale

Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba

RISULTATI ATTESI Miglioramento delle condizioni di sicurezza sulle strade della Provincia attraverso interventi operativi, formativi ed informativi da attuarsi sul territorio in collaborazione con altri soggetti.

RISULTATI CONSEGUITI 1. Sono stati effettuati inserimenti ed aggiornamenti dei dati, eseguiti studi puntuali o generali, elaborate cartografie di vario genere relative ai dati stessi. 2. Sono stati tenuti incontri e tavoli tecnici con scambio di dati con la Regione Lombardia. 3. Partecipazione all’Osservatorio della Sicurezza stradale con Forze dell’Ordine presso la locale Prefettura. 4. Fornito dati e consulenze a Comuni per risoluzione di problematiche specifiche e finalizzati alla partecipazione al nuovo bando relativo al PNSS di Regione Lombardia. 5. Redatte le progettazioni preliminari dei seguenti interventi: Comune di Casalmaggiore - SP CR ex SS358 riqualifica a rotatoria intersezione con le SSCC Via del Porto e Via Galluzzi in comune di Casalmaggiore. - 550.000,00 € Casale Cremasco – Vidolasco – SP15: Riqualifica a rotatoria dell'intersezione con le SS.CC. “Via Umberto I” e “Via delle Robinie” - 110.000,00 € Cumignano sul Naviglio e Genivolta - SP 25 - Messa in sicurezza della curva posta al km 1+730 – 60.000,00 € Grumello Cremonese - SP47 – Riqualifica e completamento del percorso ciclo-pedonale 83.000,00 € Pozzaglio ed Uniti - SPexSS45 bis – Allargamento dell'incrocio con la S.C. Per Castelnuovo Gherardi al km 8+250 – 90 000,00 € Ricengo - SP64 – Realizzazione di una pista ciclo-pedonale tra gli abitati di Ricengo e Bottaiano ed allargamento della S.C. “Via per Ricengo” - 265.000,00€

Obiettivo operativo n. 21

Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese I lotto: chiusura espropri; b) Paullese manutenzione I lotto: esecuzione appalti asta principale e

Controstrade comunali. Dirigente responsabile: Ing.Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI Completamento dell'appalto Paullese lotto 1 per la rendicontazione finale in regione

Lombardia e mantenimento delle condizioni di sicurezza delle strade eseguite, sia provinciali che comunali, in sinergia con i comuni interessati.

RISULTATI CONSEGUITI

Sono stati predisposti tutti i verbali di liquidazione della quota di saldo del 20% relativamente ai terreni espropriati. Sono in corso i rogiti per il pagamento dei saldi alle varie ditte e le successive liquidazioni, con eccezione di quelle i cui terreni sono gravati da ipoteca. Sono stati ultimati tre appalti di manutenzione ordinaria sia della Paullese tra Crema e Dovera che delle controstrade comunali per i tratti in cui i comuni hanno versato la quota prevista nella convenzione.

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Un primo appalto ha riguardato il servizio estivo di sfalcio erba e quello invernale di spargimento sale e sgombero neve, un secondo altro appalto ha riguardato lavori di messa in sicurezza relativamente al rinfresco della segnaletica orizzontale, nonché alla sostituzione della segnaletica verticale e delle barriere di sicurezza incidentate, un terzo appalto ha riguardato il servizio di manutenzione ordinaria degli impianti di pubblica illuminazione stradale.

Obiettivo operativo n. 22

Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese II lotto: esecuzione lavori; b) Paullese II lotto: progettazione varianti.

Dirigente responsabile: Ing.Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI Realizzazione del tratto di superstrada tra Dovera e Spino d'Adda e relative controstrade entro la metà del 2015, comprese le varianti finalizzate a completare gli interventi di corollario non inseriti nel progetto definitivo ma utili per la completezza dell'opera.

RISULTATI CONSEGUITI

I lavori di raddoppio del tratto di Paullese tra Dovera e Spino d'Adda, comprese le controstrade, sono ad uno stato di avanzamento di circa il 70% e stanno procedendo secondo il cronoprogramma ipotizzato in partenza; salvo future criticità per ora non prevedibili l'opera sarà terminata entro la prima metà del 2015. E' stata ultimata la redazione di alcune varianti relative agli interventi di completamento, che verranno realizzate anch'esse entro la prima metà del prossimo 2015.

Obiettivo operativo n. 23 Titolo: Progettazione Paullese in corrispondenza del ponte sul fiume Adda e dei

relativi raccordi alle province di Cremona e Lodi. Dirigente responsabile: Ing.Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI Completamento del tratto di superstrada Paullese in provincia di Cremona tra Crema ed il

confine con la provincia di Lodi.

RISULTATI CONSEGUITI A seguito di numerose riunioni tra Regione Lombardia, provincia di Cremona e provincia di Milano, è stato predisposto un PRIMO ATTO AGGIUNTIVO AL PROTOCOLLO DI INTESA SOTTOSCRITTO IL 15-11-2011 PER I LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLA SP EX SS 415 PAULLESE - 3° LOTTO: NUOVO PONTE SULL’ADDA. Tale atto prevede la progettazione e l'esecuzione dell'opera in capo alla provincia di Cremona per una somma complessiva massima di 16,5 milioni di euro. - con DGP n.150 in data 21/05/2014 la provincia di Cremona ha approvato la bozza dell'atto aggiuntivo. - con DGP n.208 in data 23/06/2014 la provincia di Milano ha approvato la bozza dell'atto aggiuntivo. In data 08/10/2014 l'atto è stato sottoscritto da Regione Lombardia, Province di Cremona, Milano e Lodi, Comuni di Spino d'Adda, Zelo Buon Persico, Paullo e Pantigliate.

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Obiettivo operativo n. 24 Titolo: Compensazioni ambientali: a) Esecuzione appalto compensazioni della Paullese tra

Crema e Spino d'Adda; b) Realizzazione progetto Cariplo

Dirigente responsabile: Ing.Cristiano Rebecchi

RISULTATI ATTESI La finalità di queste opere è quella di realizzare le compensazioni ambientali necessarie a fronte dell'esecuzione di un'arteria stradale così impattante come la Paullese tra crema e Spino d'Adda, unica superstrada in tutto il territorio cremonese.

RISULTATI CONSEGUITI

Sono state eseguite le progettazioni e le gare d'appalto sia dell'appalto delle compensazioni della Paullese sia dei due appalti riferiti al progetto Cariplo. I lavori in parte sono iniziati e proseguiranno nel 2015 nel periodo più idoneo per le piantumazioni (stagione silvana).

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MISSIONE N. 11 SOCCORSO CIVILE

Programma n. 01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE

Obiettivo operativo n. 1

Titolo: gestione delle organizzazioni

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

1. Attività amministrativa delegata dalla Regione relativa agli adempimenti annuali; 2. Coordinamento della Consulta del Volontariato; 3. Esercitazione di Colonna Mobile e d’area.

RISULTATI CONSEGUITI

Gli Uffici hanno provveduto alla gestione amministrativa dell’Albo del volontariato di protezione civile per le Associazioni di volontariato di protezione civile e per i Gruppi Comunali e Intercomunali di protezione civile ed alla gestione operativa del volontariato. In particolare è stato svolto: - un lavoro di coordinamento con le Associazioni di Volontariato e i Gruppi Comunali e Intercomunali, per il mantenimento dei requisiti di iscrizione all’albo regionale sezione provinciale di Cremona. - sono state gestite e coordinate le attività amministrative legate agli accordi stipulati con le OOVV in materia di esercitazioni e formazione, in particolare: Associazione Radioamatori Italiani (A.R.I.) – sezione provinciale di Cremona, per le attività nel campo delle radiocomunicazioni; Associazione Volontari Protezione Civile "Il Grifone" , per la realizzazione delle attività logistiche di sostegno (organizzazione e recupero materiale di supporto) dei corsi di formazione rivolti al volontariato e alle istituzioni del sistema provinciale di protezione civile Gruppo “A.N.A.I. San Bassano -Cremona Volontari Protezione Civile”, Associazione di P.C. "Lo Stagno", Associazione Eridanus e Associazione “Le Aquile" sez. Oglio Po Volontari di P.C., per la realizzazione di esercitazioni di addestramento Nucleo di Protezione Civile "La Golena" e l'Associazione “Le Aquile" sez. Oglio Po Volontari di P.C., per la realizzazione dell'esercitazione della Colonna Mobile Provinciale. il Gruppo A.N.A.I. San Bassano -Cremona Volontari Protezione Civile, l' Associazione Lo Sparviere, l'Associazione di P.C. "Lo Stagno" e il Gruppo Volontari di Protezione Civile Tutela Ambientale Ostiano Volongo, per la realizzazione in ogni relativa area, delle attività inerenti al protocollo d'intesa Fiumi Sicuri. la Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Cremona - per la massima collaborazione al fine di migliorare il servizio di protezione civile provinciale. Sono stati convocati vari incontri con il Direttivo dell’Assemblea del Volontariato, disciplinato dal “Regolamento provinciale del Volontariato di protezione Civile” che ha istituito la Consulta composta da Assemblea del Volontariato e Direttivo. Tali incontri erano volti al coordinamento delle attività esercitative, di formazione e di emergenza del volontariato di protezione civile Sono state svolte le seguenti attività esercitative e di prevenzione del rischio idraulico “fiumi sicuri”: 22 e 23 Marzo Fiumi Sicuri area CR3 loc. Gabbioneta. N. volontari partecipanti 120 circa

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29 Marzo esercitazione d’area CR1in Comune di Castelleone, n. volontari partecipanti 100 circa;

10 Maggio esercitazione d’area CR2 in Comune di Cremona, n. volontari partecipanti 40 circa; 10/11 Maggio esercitazione d’area CR3 in Comune di Casalmaggiore, Piadena, Martignana Po, San

Giovanni in Croce, n. volontari presenti 130 circa 05/06 Luglio esercitazione d’area CR1in Comune di Rivolta d’Adda, n. volontari partecipanti 100

circa; 20/21 Settembre esercitazione provinciale, asta fluviale del fiume Po, n. volontari partecipanti 250

circa 29/30 Novembre, Fiumi Sicuri CR1 Spino d'Adda Si sono inoltre gestite emergenze idrauliche ed in particolare: Mese di Luglio: San Daniele Po (1 e 8 luglio), Soncino/Gabbioneta/Ostiano (27/28 luglio) 10/22 Novembre: Emergenza sull'intero territorio provinciale che ha coinvolto tutto il reticolo

idraulico principale e secondario. In particolare i Fiumi Po e Oglio

Obiettivo operativo n. 2

Titolo: formazione volontari e diffusione della cultura di protezione civile

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI

Corsi di formazione dei Volontari; Attività di comunicazione e informazione rivolta alle scuole

RISULTATI CONSEGUITI

Sono stati realizzati i seguenti corsi di formazione: 12 Aprile corso di aggiornamento 44 partecipanti. Riconosciuto dalla Scuola Superiore di protezione civile della Regione Lombardia. 05 Aprile corso base motoseghe 24 partecipanti. Corso D.lgs 81/2008 17/18 Maggio corso avanzato motoseghe 25 partecipanti. Corso D.lgs 81/2008 28 Aprile, 04/07/14/20 Giugno, 05/12 Luglio e 20/21 Settembre corso “area idraulica” 48 partecipanti. Riconosciuto dalla Scuola Superiore di protezione civile della Regione Lombardia. 21 Novembre Corso Introduzione alla Protezione civile, 135 partecipanti 29/30 Novembre Corso Base, 49 partecipanti Corso per funzionari 2/3 Dicembre, 55 partecipanti Si stanno inoltre organizzando altri corsi di formazione rivolti alle OOV e ai funzionari. Sono stati realizzati vari incontri nelle scuole legati al progetto scuola: Istituto comprensivo di Trescore Cremasco: 5 lezioni Istituto comprensivo Casaletto Ceredano: 5 lezioni Progetto scuola San Bassano/Grumello : varie lezioni da parte del volontariato Si è aderito al progetto Strada 2. 18/19 Ottobre chiusura Progetto Scuola Trescore Cremasco Si sta inoltre lavorando con la Regione Lombardia per la diffusione della cultura della protezione civile nelle scuole.

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Obiettivo operativo n.3

Titolo: piani provinciali di previsione e prevenzione e di emergenza

RISULTATI ATTESI Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi 1 Piani di emergenza del rischio sismico; 2 Studio del bacino idrografico del Colatore Tagliata

RISULTATI CONSEGUITI

1. Si è dato corso all’Avvio procedimento (GP 105 del 08/04/2014) per la predisposizione del piano di emergenza provinciale del rischio sismico. Si sono organizzate i seguenti incontri: -21/05 Regione Lombardia -29/05 Prefettura - 34 Comuni coinvolti e incontrati tra il mese di Giugno e Agosto. - 10/12 incontro Consiglieri - n° 13 incontri (più Comuni per incontro) tra fine luglio ed inizio agosto Le Province di Mantova e Cremona hanno stipulato, in data 4/06/2014, un accordo di collaborazione con la Regione Lombardia, il CNR di Milano e l'Università di Bologna finalizzato alla caratterizzazione sismica di parte del territorio lombardo ricadente nell'area pilota del Progetto Geomol. Per il nostro territorio saranno interessati alcuni comuni dell'area casalasca. Tale accordo ha lo scopo di definire e sperimentare procedure per la microzonizzazione sismica di area vasta in territori di pianura. A Settembre è pervenuta la relazione sullo stato di avanzamento lavori del progetto GEOMOL ed in data 08/10/2014 si è svolto sul tema un tavolo tecnico in Regione. 2. E’ stato sottoscritto l’accordo con Padania Acque, e i Comuni afferenti al bacino idrografico del colatore Tagliata, per predisporre un progetto per la redazione di un piano di interventi strutturali e non strutturali per la riduzione del rischio idraulico del territorio cremonese.

Obiettivo operativo n.4 Titolo: acquisizione attrezzature

Dirigente responsabile: Arch.Maurizio Rossi

RISULTATI ATTESI Acquisizione attrezzature per completamento Colonna Mobile;

RISULTATI CONSEGUITI Acquisti effettuati: - Insacchettatrice di sabbia Berger Gigant RW4 , facilmente trasportabile ( caricabile sul camion), funziona con proprio motore a scoppio ed è sempre pronta all'uso senza necessità di successive installazioni. - Implementazione impianto elettrico campo base - Contenitori per trasporto benzina/diesel completi di erogatori – Capacità 220 lt - Elettropompe da 1000 l/m e 750 l/m - Transapallet - Tenda pneumatica per COM - Sacchi di juta

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MISSIONE 12 “DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA”

Programma 02 “Interventi per la disabilità”

Obiettivo operativo n. 1 Titolo: sviluppo di interventi per l'integrazione socio-educativa degli studenti disabili

Dirigente responsabile Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

a) Interventi in favore dei disabili sensoriali finalizzati all'integrazione scolastica

Nel corso del 2014, in linea con la normativa regionale, la Provincia ha garantito, in convenzione con i Comuni del territorio, il proprio sostegno alle persone con disabilità sensoriale durante i percorsi scolastici e formativi, a partire dalla scuola materna per terminare con la formazione scolastica ed universitaria, favorendone l'autonomia comunicativa-relazionale e sostenendo l'apprendimento didattico allo scopo di agevolarne l'integrazione scolastica e sociale. Al 31.12.2014 sono state realizzate le seguenti attività:

n. 69 interventi suddivisi tra: contributi ai Comuni finalizzati al sostegno extra-scolastico per ipovedenti ed ipoacusici mediante l'affiancamento di un educatore a domicilio scelto dalla famiglia ed in possesso di adeguata professionalità per i nove mesi dell'anno scolastico di pertinenza; assunzione del costo della retta relativa al soggiorno degli utenti ipovedenti ed ipoacusici presso istituti specializzati per la formazione professionale e universitaria; fornitura del supporto tiflodidattico e tiflologico in convenzione con l'Istituto dei Ciechi di Milano a favore di studenti con disabilità visiva; assunzione del costo della retta per il soggiorno in istituti specializzati nella riabilitazione funzionale; supporto per materiale specialistico non sanitario per non vedenti nell'ambito delle attività scolastiche; nel mese di luglio sono state avviate, con specifica circolare indirizzata ai Comuni, le procedure per acquisire le richieste, accompagnate dai progetti sociali, al fine di poter definire gli interventi per l’anno scolastico 2014/2015; analoga procedura era stata attivata nei primi mesi del 2014 per coprire gli interventi da gennaio a giungo 2014 dell'anno scolastico 2013/2014; sulla base delle richieste e dei progetti presentati dai Comuni per l'anno scolastico 2014/2015, sono state impegnate le risorse per realizzare gli interventi nel periodo settembre-dicembre 2014; il monitoraggio delle risorse disponibili, il supporto ai servizi sociali dei Comuni (raccolta e valutazione del progetto sociale), il raccordo di carattere progettuale, l’istruttoria rispetto agli impegni di spesa ed alle relative liquidazioni, la verifica degli interventi realizzati.

b) Interventi di assistenza educativa ad personam per alunni disabili frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione

Le deliberazioni della Giunta Provinciale n. 475 dell’11.12.2012 e n. 202 del 23.07.2013 richiamano tutti i riferimenti ed i passaggi che, a partire dal 2012, la Provincia ha compiuto per affrontare il tema dell'assistenza specialistica educativa ad personam per studenti con disabilità iscritti nei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione. La Provincia, sulla base delle rilevazioni effettuate sui servizi erogati dai Comuni nel periodo 01.01.2012 – 31.12.2013, ha proceduto con la liquidazione della quota di rimborso ai Comuni pari al 74% dei costi effettivamente sostenuti dai Comuni. Nei primi mesi dell'anno è stata realizzata la rilevazione degli interventi realizzati dai Comuni nel periodo dall'1.01.2014 al 7.06.2014 dell'anno scolastico 2013/2014 e, successivamente, nel mese di luglio, è stata richiesta specifica rendicontazione ai Comuni. Dopo la verifica delle informazioni raccolte, si è proceduto con la liquidazione ai Comuni del 100% degli importi effettivi e rendicontati.

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Con atto di Giunta n. 171 del 10.06.2014 è stato approvato il documento “Modalità operative del servizio di assistenza specialistica educativa ad personam per studenti con disabilità iscritti nei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione per l'anno scolastico 2014/2015”, trasmesso via PEC ai Comuni il 7 luglio 2014. I Servizi Sociali dei Comuni hanno poi trasmesso – con scadenza 31.07.2014 - le schede di progetto necessarie per la richiesta del servizio. Nel corso del mese di agosto è stata avviata la procedura per l'individuazione dei referenti tecnici da parte degli enti componenti (Uffici di Piano, Ufficio Scolastico Territoriale, Aziende Ospedaliere di Cremona e di Crema) della commissione provinciale di validazione dei progetti di intervento. La valutazione delle richieste da parte della Commissione provinciale si è conclusa il 2.12.2014 ed ha individuato i progetti beneficiari del rimborso per l'anno scolastico 2014/2015 in linea con quanto definito nelle succitate “Modalità operative”, ovvero gli studenti in possesso della certificazione di cui all'art. 3, comma 3 della legge n. 104/1992. Inoltre, in considerazione della fase di transizione verso un sistema di regole nuove e condivise in materia, la Commissione ha esteso i benefici, in deroga a quanto stabilito nelle “Modalità operative”, anche agli studenti iscritti dal 2° anno in poi in possesso della certificazione di cui all'art. 3, comma 1, della succitata Legge. In sintesi il quadro degli interventi per l'anno scolastico 2014/2015: n. 127 richieste effettive n. 107 richieste approvate dalla Commissione ed oggetto di finanziamento n. 51 Comuni richiedenti n. 44 Comuni beneficiari. Le n. 107 richieste/progetti approvati dalla Commissione provinciale per l'anno scolastico 2014/2015 ammontano a complessivi € 798.925,60. Nel frattempo, la Regione, con atto di Giunta n. 2639 del 14.11.2014 avente ad oggetto “Intervento straordinario per il sostegno degli alunni disabili nella scuola secondaria di secondo grado”, ha approvato, in via urgente e straordinaria, la parziale copertura dei costi dei servizi di supporto per l’autonomia e la comunicazione personale dell’allievo disabile nei percorsi di istruzione secondaria, in attuazione dell’art. 13 L.104/92 per l’anno scolastico 2014-2015. Con Decreto n. 11304 del 28.11.2014 della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia è stato approvato il riparto tra le diverse Province delle quote destinate al sostegno degli alunni disabili nella scuola secondaria di secondo grado, in attuazione della succitata DGR. n. 2639/2014. Nel mese di dicembre, si è provveduto a comunicare a ciascun Comune beneficiario il riepilogo degli oneri individuati ed il relativo rimborso per l'anno scolastico 2014/2015. Analoga comunicazione è stata trasmessa ai Comuni non ammessi al beneficio. Al 31.12.2014 si è provveduto alla liquidazione ai Comuni della prima tranche del 30% del rimborso stabilito (comprensiva degli € 200,00 quali oneri d'istruttoria) per un importo pari ad € 254.447,40. Nel corso del 2014 si è riusciti inoltre a definire precisamente – anche grazie ai lavori ed alle diverse competenze della succitata Commissione provinciale – il quadro degli interventi in materia e delle relative risorse impiegate dal gennaio 2012 al giugno 2015, come di seguito sintetizzato:

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La copertura finanziaria, pari ad € 1.720.138,21, nell'arco di tempo considerato, è così ripartita:

56,13% fondi provinciali 43,87% trasferimenti regionali (di carattere straordinario).

c) Portale web “Cremona Disabilità” - azioni di informazione e orientamento per i cittadini con disabilità E' proseguita, con gestione diretta da parte del Servizio Politiche Sociali, la costante attività di informazione ed aggiornamento sviluppata ormai da oltre due anni attraverso il sito tematico “Cremona Disabilità” (http://www.provincia.cremona.it/disabilita/), con l’obiettivo di offrire un orientamento ragionato verso la rete dei servizi e le opportunità di inclusione sociale offerte dal territorio. d) Rinnovo dell'Accordo-Quadro di Programma provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap Il 15.10.2013 si è costituito, con il coordinamento tecnico dell'Ufficio Scolastico Territoriale, il Gruppo di lavoro per la revisione del testo dell'Accordo Quadro per l'inclusione degli studenti disabili, di cui all'art. 13, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. La legge prevede che gli enti locali, gli organi scolastici e le unità sanitarie locali, nell’ambito delle rispettive competenze, stipulino accordi di programma a dimensione provinciale e di durata pluriennale, di cui all’art. 27 della Legge 8 giugno 1990, n. 142, al fine di predisporre, attuare e verificare in modo congiunto progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché a forme di integrazione tra attività scolastiche e attività integrative extrascolastiche per alunni in situazione di handicap. La Provincia ha garantito la presenza al Gruppo di lavoro tramite la partecipazione del responsabile del Servizio Politiche Sociali ed il contributo, in particolare, si è concentrato sulle competenze specifiche in capo alla Provincia, ovvero: trasporto scolastico ed assistenza specialistica educativa ad personam per studenti frequentanti gli istituti di istruzione secondaria superiore, progetti ed interventi per studenti con disabilità sensoriale. Dal punto di vista metodologico si è individuato come modello di riferimento l'Accordo Quadro stipulato nella provincia di Monza e Brianza in particolar modo per la sua struttura; infatti l’indice segue il percorso globale dello studente disabile, in una sorta di storia del percorso del disabile dall’accertamento del suo stato di handicap all’orientamento verso il mondo del lavoro. E' stato inoltre ribadito il valore strategico e di riferimento dell’Accordo per l’intero territorio provinciale in materia di integrazione scolastica e sociale degli studenti con disabilità. Il Gruppo di lavoro si è riunito, sia in plenaria, sia in incontri specifici tra scuole ed enti locali nelle seguenti date: 5 febbraio, 15 aprile e 4 giugno. Una prima ipotesi dell’Ufficio Scolastico Territoriale di addivenire alla firma nel mese di dicembre ha visto uno slittamento al 2015 in considerazione della complessità della materia e delle competenze in campo ed in evoluzione.

n. Comuni richiedenti 51 44 44 46 51

n. Richieste d'intervento 127

72 83 98 119 107

Totale richieste a preventivo € 279.809,33 € 594.643,92 € 275.085,37 € 443.484,86 € 798.925,60

Totale rimborso ai Comuni € 1.720.138,21

* rimborso del 74% * rimborso del 74% * rimborso del 74% rimborso del 100% tranche del 30%

Fondi Provincial i € 485.517,00 (Residui 2010/2011/2012 + Competenza 2013) € 480.000,00 (Competenza 2014) € 121.751,05

€ 450.377,55 (Anno 2013)€ 288.799,35 € 85.235,85 € 304.243,66

Totale € 935.894,55 € 565.235.85 425994,71

Avanzo € 85.235,85

ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA AD PERSONAM

A.S. 2011/2012(periodo dall'1.1.2012 al 9.06.2012)

A.S. 2012/2013(periodo dal 12.9.2012 all'8.06.2013)

A.S. 2013/2014(periodo dal 12.9.2013 al 31.12.2013)

A.S. 2013/2014(periodo dal 07.01.2014 al 07.06.2014)

A.S. 2014/2015(periodo dal 15.09.2014 all' 08.06.2015)

n. Richieste d'intervento approvate e finanziate

€ 207.095,05 (A) * € 440.035,46 (B) * € 203.563,50 (C)* € 443.484,86 (D) € 254.447,40 (E)

Trasferimenti straordinari da

Regione Lombardia

Avanzo = € 935.894,55-(A+B) € 288.799,35 Avanzo = €288.799,35-(C) € 85.235,85 Avanzo = € 565.235.85-(D) € 12.1751,05 Avanzo = € 425.994,71-(E) € 171.547,31

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e) Partecipazione ai Tavoli tecnici territoriali per l'integrazione scolastica degli alunni disabili e per la protezione giuridica delle persone fragili La Provincia, per il tramite della referente del Servizio Politiche Sociali che si occupa del Piano provinciale per la formazione degli operatori del welfare territoriale, ha partecipato ai lavori del Tavolo tecnico interistituzionale dell'Ufficio per la protezione giuridica delle persone fragili (con particolare attenzione all'ambito della formazione), coordinato dal Dipartimento ASSI dell'ASL, che si è riunito il 19.03 e il 16.04. In quest'ultima occasione, alla presenza di una funzionaria della Direzione Generale Famiglia della Regione Lombardia, si è affrontato il tema del monitoraggio regionale per l'attuazione delle linee di indirizzo per l'insediamento del sistema per la protezione giuridica delle persone fragili. La Provincia ha contribuito, in particolare, rispetto ai temi più squisitamente legati alla formazione ed alle possibilità di programmazione di interventi formativi ad hoc. Nel mese di dicembre 2014 è stata inviata alla Provincia di Cremona la bozza di Protocollo Interistituzionale per un sistema integrato di protezione giuridica delle persone fragili, affinché variazioni/integrazioni da apportare al Protocollo. Il Tavolo tecnico OCNPIA (Organismo di coordinamento neuropsichiatria infantile e adolescenza) sull'integrazione scolastica, coordinato dal Servizio Fragilità dell'ASL di Cremona, ad oggi non è stato convocato. La Provincia ha contribuito alla definizione dell'avviso pubblico “Piano di azione per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria”, emanato dall'ASL con delibera n. 182/2014, ed ha inoltre fatto parte del nucleo di valutazione dei progetti presentati. Per il tramite del responsabile del Servizio Politiche Sociali, la Provincia ha garantito la propria partecipazione al Gruppo Interistituzionale Territoriale (previsto presso ogni ASL dalla DGR n. 1004 del 29.11.2013), composto dai referenti dell'ASL, della Provincia (proprio per la specifica competenza in materia di lavoro), degli Uffici di Piano, dell'Istituto penitenziario locale, dell'UEPE e dell'Ufficio Servizi Sociali per i minorenni. Il Gruppo Interistituzionale monitora l’andamento delle azioni previste nel Piano e si è riunito il 12.02, 19.03, 19.05, 21.11, 16.12.

Programma 04 “Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale”

Obiettivo operativo n. 1

Titolo: promozione dell'integrazione dei cittadini stranieri e di soggetti a rischio di vulnerabilità sociale

Dirigente responsabile Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel mercato del lavoro e la loro inclusione sociale. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi: - L’Osservatorio provinciale delle Politiche sociali e gli interventi in collaborazione con l’Osservatorio

Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (O.R.I.M) - Il Piano Esecutivo Annuale dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione - Progetto STAFF – realizzazione della rete territoriale in materia di assistenza alla persona - Progetti per il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel mercato del

lavoro - La rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne - Partecipazione ai Tavoli tecnici territoriali sulla prevenzione delle dipendenze e sul gioco d’azzardo

patologico

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RISULTATI CONSEGUITI

a) L’Osservatorio provinciale delle Politiche sociali e gli interventi in collaborazione con l’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (O.R.I.M).

Nei primi mesi del 2014 si sono tenuti incontri ed interlocuzioni dirette tra Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato della Regione Lombardia, Provincia di Cremona e Fondazione ISMU al fine di definire nuove modalità di lavoro per l'anno in corso, a partire dalla funzione di referente tra le Province lombarde riconosciuta alla Provincia di Cremona. In tal senso, la Provincia di Cremona ha svolto la funzione di referente per le 12 Province rispetto ai rapporti con la Regione Lombardia. Il 2014 costituisce un anno di passaggio in quanto la Convenzione in materia tra le Province e la Regione scade nell’aprile 2015: forte per tutto l’anno è stata l’incertezza sui tempi e sulle risorse regionali a supporto delle azioni sviluppate ormai da un decennio dalle Province lombarde. In fatti, proprio a seguito del percorso di confronto tra Regione, Provincia di Cremona e Fondazione ISMU per l'individuazione di modalità nuove di lavoro per l'anno 2014, la Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato della Regione Lombardia con decreto n. 3440 del 23.04.2014 ha provveduto all'assegnazione, per l'anno 2014, delle risorse per la realizzazione delle attività dell'Osservatorio Provinciale sull’immigrazione (OPI), all'approvazione delle disposizioni procedurali e dello schema di Piano Esecutivo Annuale. Il succitato decreto regionale di riparto ha assegnato al nostro Ente € 25.000,00 per le attività del Piano Esecutivo Annuale dell'OPI anno 2014 e ha riconosciuto ulteriori € 39.900,00 oggetto, in forza della Convenzione vigente, di attribuzione di incarico per la prestazione di servizi alla Fondazione ISMU per attività di direzione, gestione e ottimizzazione del servizio di banca dati relativamente alle azioni realizzate da ogni singolo Osservatorio Provinciale. Come previsto dalla Convenzione tra la Regione e le Province, approvata dal Consiglio Provinciale con atto n. 29 del 16.03.2010, la Giunta Provinciale ha deliberato, con atto n. 162 del 3.06.2014, il “Piano Esecutivo Annuale delle attività dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione della Provincia di Cremona a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità – Anno 2014. Il Piano Esecutivo è finalizzato al consolidamento e allo sviluppo delle attività della rete interprovinciale a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità, nello specifico sono state realizzate le seguenti attività:

partecipazione a n. 2 incontri (20.01.2014, 05.03.2014) convocati a Milano dalla Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato della Regione Lombardia, per assicurare la funzione di coordinamento con la Regione, con lo staff di esperti della Fondazione ISMU e con gli altri Osservatori provinciali;

collegamento e integrazione con altri osservatori sia a livello provinciale che regionale; definizione ed approvazione del Piano Esecutivo Annuale delle attività dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità per l’anno 2014; avvio, raccolta ed elaborazione dei dati al 31.12.2013, sulle caratteristiche strutturali della popolazione immigrata. Facendo riferimento ai modelli predisposti dalla Fondazione ISMU sono stati richiesti i seguenti dati: • caratteristiche degli immigrati residenti nei comuni: sesso, età e nazionalità (richiesta Ufficio

Statistica Provincia di Cremona); • movimento anagrafico della popolazione immigrata (richiesta Ufficio Statistica Provincia di

Cremona); • permessi e carte di soggiorno rilasciati o rinnovati (richiesta Questura di Cremona); • richieste e concessioni di cittadinanza (richiesta Prefettura di Cremona); • iscrizioni a n. 4 Centri per l’Impiego della Provincia di Cremona, avviamenti al lavoro e cessazioni

(Servizio Lavoro Provincia di Cremona); supporto per l’attività di monitoraggio e analisi sulle caratteristiche del sistema locale di accoglienza e implementazione della banca dati ORIM, in raccordo con le altre Province lombarde e con il

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coordinamento metodologico dell’Osservatorio regionale: è stata avviata l’attività di aggiornamento della banca dati mediante l’invio a n. 115 Comuni e a n. 28 strutture di accoglienza del questionario predisposto dalla Fondazione ISMU; si è proceduto alla raccolta e all’avvio del controllo ed inserimento dei dati nel data base regionale www.orimregionelombardia.it); supporto all’Osservatorio Regionale per attività di mappatura e monitoraggio delle associazioni che si occupano di immigrazione in Lombardia: invio del questionario di rilevazione a n. 15 associazioni e promozione della rilevazione al fine di intercettare eventuali gruppi informali, attraverso il Centro Interculturale Mondinsieme ed il Centro Servizi per il volontariato; predisposizione dell’elenco aggiornato dei contatti e raccolta dei questionari; il 16.12.2014 è stato presentato il "Dodicesimo rapporto sull'immigrazione straniera in provincia di Cremona. Annuario Statistico 2013". Il rapporto è frutto della collaborazione attiva tra l’Osservatorio Provinciale delle Politiche Sociali-Area Immigrazione e la Fondazione ISMU, nell’ambito della Rete interprovinciale a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità (ORIM) della Regione Lombardia. Oltre alla presentazione dei dati del Rapporto, vi sono stati interventi del Presidente della Provincia Carlo Vezzini, di Issa El Hamad su “immigrazione e salute” e degli assessori all’inclusione sociale dei Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore.

b) Il Piano Esecutivo Annuale dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione.

Il Piano Esecutivo comprende attività comuni a tutti gli Osservatori Provinciali sull’Immigrazione a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità, e attività specifiche delle singole Province. Sono state realizzate le seguenti attività specificatamente previste dalla Provincia di Cremona:

sviluppo di percorsi e sinergie progettuali per l’integrazione di competenze e professionalità degli operatori impiegati nei servizi territoriali e per il lavoro, relativamente agli interventi in materia di immigrazione: nel mese di maggio la Provincia di Cremona ha aderito alla rete, in qualità di partner, del progetto denominato “N.E.X.T. Nuove Esperienze X Tutti”, presentato dalla Regione Lombardia - DG Istruzione, Formazione e Lavoro – con l’adesione della DG Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione e della DG Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato – a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi – Azione 2/2013 - Orientamento al lavoro e sostegno all’occupabilità; il progetto è stato approvato e finanziato dal Ministero dell’Interno è dovrà concludersi entro giugno 2015; diffusione di materiale informativo (via mail “Rete Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione” [email protected]) sul tema dei processi migratori e aggiornamenti giuridici in materia di immigrazione, per gli attori territoriali: amministratori, mediatori, operatori dei servizi, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, terzo settore, e produzione di materiale plurilingue; collaborazione con l’ORIM e la Regione Lombardia per attività di progettazione condivisa, di rilevanza regionale e locale:

supporto per l’attuazione del progetto regionale “Ricomincio da TRE", a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi - Annualità 2012 - Azione 7 "Capacity building" - Rete Nazionale Anti-discriminazioni – Prog. n. FEI/104422/2012: promozione e diffusione del materiale informativo realizzato nell’ambito del progetto; supporto per invio questionari rilevazione bisogni formativi e sulla discriminazione; partecipazione alle attività di formazione (01.04.2014 – 12.05.2014). Le attività progettuali si sono concluse il 30.06.2014; adesione al progetto regionale “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza – Quarta Edizione” finalizzato all’apprendimento e alla conoscenza della lingua italiana, all’orientamento sociale e culturale;

progettazione di interventi condivisa con la rete dei soggetti locali, del Pubblico e del Privato: adesione alla rete, in qualità di partner, per la realizzazione del progetto denominato “MEDIA.RE -

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MEDIAzione nella Rete territoriale”, con capofila l’Azienda Sociale del Cremonese a.s.c., a valere sul Bando ASL Cremona ex L.40/98 – Anno 2104 (rif. D.G.R. n. 12796 del 30/12/2013); predisposizione di materiali per l’aggiornamento della sezione web del portale della Provincia dedicata alla progettazione sul tema e all’Osservatorio sull’Immigrazione (www.provincia.cremona/politichesociali); collaborazione con il Centro Interculturale“Mondinsieme”sulla base del protocollo d’Intesa stipulato con il Comune di Cremona: partecipazione all’incontro di valutazione (26.02.2014) sulle attività del Centro e sviluppi futuri; consolidamento delle azioni di sistema realizzate nell’ambito del progetto “STAFF-Sistema Territoriale per l’Assistenza Familiare e la Formazione” per la qualificazione dei servizi di cura ed assistenza da parte dei lavoro immigrati e promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso; chiusura progetto “Famiglie in-migrazione: la mediazione come intervento sociale” con capofila la Provincia di Cremona – Bando ASL 2012 – Ex L. 40/98. Il progetto si è formalmente concluso il 31.12.2013. Nei primi mesi del 2014 si è provveduto alla rendicontazione delle attività e delle spese sostenute in stretto raccordo con l’ASL di Cremona; collaborazione con i tre Distretti per la realizzazione del progetto provinciale (a valere su bando ASL 2012) denominato “FAST – Favorire l’Accesso ai Servizi Territoriali dell’utenza straniera”, di cui è capofila il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, per la realizzazione di un Elenco provinciale dei mediatori culturali; sostegno alle iniziative rivolte agli adulti stranieri finalizzate all’apprendimento e alla certificazione della lingua italiana; partecipazione al Gruppo di lavoro territoriale per la realizzazione del progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza – Terza Edizione”, finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi; realizzazione Auditing I Livello progetto “Co.r.re.l.a.re: consolidare reti regionali e locali per un’accoglienza responsabile”, a valere sul Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Azione 8 “Capacity Building” – Programma Annuale 2011, partnership istituzionale a valenza regionale ed interprovinciale, tra la Provincia di Monza e Brianza (capofila), le Province di Cremona, Lodi, Mantova, Lecco, Bergamo, Milano, Varese, e la Fondazione ISMU. Il Progetto concluso il 30.06.2013 è stato sottoposto al procedimento di auditing di primo livello, in particolare il Ministero dell’Interno ha fissato l’audit di I livello per la verifica della corrispondenza dei documenti caricati a sistema con gli originali in possesso del capofila e di tutti i partner, il giorno 28 gennaio 2014 presso la sede della Fondazione ISMU. Si è pertanto proceduto, come previsto dalle linee guida ministeriale e nel rispetto dell’Accordo di collaborazione sottoscritto con il capofila, ad inviare gli originali di tutta la documentazione prodotta ai fini della rendicontazione finale e/o la copia conforme; predisposizione del rendiconto economico e della relazione delle attività realizzate nell’ambito della “Rete Interprovinciale di attività a supporto dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità” per l’anno 2013 e richiesta del saldo.

I destinatari delle attività realizzate sono tutti i soggetti, istituzionali e non, interessati dal fenomeno migratorio ed in particolare per la provincia di Cremona: n. 115 Comuni n. 3 Ambiti distrettuali

- l’ASL della provincia di Cremona - la Prefettura UTG di Cremona - la Questura di Cremona - il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione istituito presso la Prefettura di Cremona.

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c) Progetto STAFF – realizzazione della rete territoriale in materia di assistenza alla persona.

La Provincia di Cremona, con atto di Giunta n. 552 del 29.11.2011 ha aderito al Piano Operativo Regionale, predisposto dalla Regione Lombardia, per la realizzazione di interventi in materia di servizi alla persona mediante l’attivazione di un sistema di governance territoriale per la qualificazione dei servizi di cura e assistenza alla persona, per l’erogazione di servizi socio-assistenziali domiciliari da parte dei lavoratori immigrati, per l’attivazione di percorsi di formazione e qualificazione professionale degli operatori del settore e per la promozione di misure di contrasto al lavoro sommerso. Le attività progettuali sono state avviate nel 2012 e sono state realizzate perseguendo criteri di sostenibilità delle singole azioni al fine di implementare strumenti e servizi che rimarranno quale patrimonio interno all’Ente e a favore dei beneficiari oltre la durata formale del progetto. Sono state realizzate le seguenti attività:

sostegno al percorso di costruzione della rete territoriale, anche con una formalizzazione della stessa (accordo di rete): è stato previsto un percorso ad hoc per la costruzione e/o formalizzazione delle rete; nell’ambito di tale percorso si è condivisa la necessità, considerata la diversità dei territori per soggetti e contesti, di pervenire a reti territoriali/distrettuali autonome e autogestite; si è tuttavia manifestata l’esigenza di organizzare con cadenza annuale un momento di confronto sul tema dell’assistenza familiare; prosecuzione alle attività di supporto alle assistenti familiari nell’ambito di gruppi di confronto e sostegno psico-sociale: si prevede la realizzazione di tale attività a partire dal mese di ottobre; formazione per gli operatori della rete territoriale: da gennaio a giugno è stato realizzato un percorso di formazione articolato in n. 4 incontri di 3 ore ciascuno per ciascuno dei tre Distretti (Cremona, Crema, Casalmaggiore) al fine di arrivare ad una stesura condivisa di un protocollo che potesse individuare con chiarezza ruoli, funzioni e responsabilità degli attori coinvolti e/o la costruzione di una rete che abbia in sé i prodromi per trasformarsi, in coalizione. Il percorso proposto si è collocato a scavalco fra due “opportunità”: la formazione, intesa come processo evolutivo e di cambiamento, spazio di condivisione e scambio in cui ricercare e condividere risorse e competenze, e l’attivazione di processi partecipativi. Si è svolto, inoltre, un incontro conclusivo che ha unito nel confronto tutti i soggetti dei diversi territori per condividere gli esiti del lavoro realizzato. Al percorso hanno partecipato complessivamente 35 persone; promozione dell’Elenco Pubblico provinciale al fine di un suo inserimento nel sistema dei servizi territoriali: è stato aggiornato il portale web dell'elenco (consultabile on line all’indirizzo www.provincia.cremona.it/assistenti/) con l’inserimento di nuovi criteri di ricerca. A oggi l’Elenco conta 483 nominativi dei lavoratori e delle lavoratrici del settore per i quali è stata verificata la presenza di un'esperienza lavorativa e di formazione. L'Elenco si colloca nell'ambito delle attività dei Centri per l'Impiego e dei servizi per il lavoro, anche al fine di far acquisire agli operatori competenze e conoscenze specifiche relativamente a questo peculiare e delicato segmento del mercato del lavoro ed alle professioni “nuove”, ovvero quelle legate all'assistenza alla persona; produzione materiali informativi: ristampa del depliant informativo (n. 6000 copie) sull’Elenco provinciale per assistenti familiari; realizzazione di una guida per le assistenti familiari straniere dal titolo “Chi bada a noi?” finalizzata a diffondere informazioni riguardanti servizi pubblici e del privato sociale già attivi sul territorio, che possano dare risposta al “disagio” della cura manifestato da diverse assistenti familiari anche nell’ambito dei gruppi di confronto organizzati nell’ambito del progetto. La guida è stata prodotta in italiano e tradotta in inglese, francese, spagnolo, rumeno, russo. Per ogni lingua sono state previste n. 500 copie in formato cartaceo; realizzazione di una guida per assistenti familiari, famiglie e operatori con tutti i contatti degli enti e dei servizi che a vario titolo si occupano di assistenza familiare. La guida è stata prodotta in lingua italiana e si è prevista la stampa di n. 500 copie in formato cartaceo; monitoraggio delle attività realizzate: si è provveduto al costante monitoraggio delle attività in stretto raccordo con gli Sportelli e i Centri per l’Impiego.

d) Progetti per il miglioramento della capacità degli immigrati di accedere e permanere nel mercato del

lavoro

Progetto “Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza” – Terza edizione, finanziato dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – Programma

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Annuale 2012 - Azioni di sistema a valenza regionale. Il progetto ha assunto particolare importanza in quanto il progetto “CERTIFICA IL TUO ITALIANO. La lingua per l’inclusione sociale, il lavoro e la cittadinanza” si è concluso dopo cinque annualità e non è stato rifinanziato. L’obiettivo generale dell’intervento delle attività progettuali dunque è stato quello di favorire e supportare il processo di integrazione degli stranieri residenti nel territorio fornendo le indispensabili conoscenze di base della lingua, della storia e delle istituzioni della società italiana. La Provincia ha partecipato agli incontri dell’équipe territoriale e ha contributo alla promozione e diffusione delle attività progettuali con particolare riferimento ai corsi di lingua italiana organizzati a livello provinciale da ACLI Crema, Fondazione ENAIP Cremona, Galdus e i Centri EDA Campi, Diotti, Galmozzi, ITCG Ponzini Soresina. Sono 84 i corsi di lingua organizzati dal livello PreA1 al livello B1, oltre ai corsi di orientamento al mercato del lavoro. Nel mese di maggio, la Provincia ha aderito alla quarta edizione del progetto “ Vivere in Italia. L’italiano per il lavoro e la cittadinanza – Quarta Edizione” – FEI 2013 – Azione 1 – Progetti regionali per la formazione linguistica e l’educazione civica; Progetto “FAST – Favorire l’accesso ai servizi territoriali dell’utenza straniera”, con capofila il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, a valere sul Bando ASL Cremona ex L.40/98 – Anno 2013 (rif. D.G.R. n. 12559 del 21.12.2012. La Provincia si è attivata per la realizzazione condivisa con il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, l’Azienda Sociale Cremonese, la Comunità Sociale Cremasca ed il Comune di Cremona – Centro Interculturale Mondinsieme, di un Elenco provinciale per mediatori culturali, al fine di promuoverne una più efficace funzione nella rete dei servizi, nonché una qualificazione sotto il profilo delle competenze. E’ stata effettuata un’analisi comparata delle esperienze già in essere al livello nazionale e predisposta una bozza di regolamento dell’Elenco con relativa modulistica per la gestione. Incontri organizzati con i soggetti coinvolti: 13.01.2014 - 03.04.2014. Progetto “MEDIA.RE - MEDIAzione nella Rete territoriale”, con capofila l’Azienda Sociale del Cremonese a.s.c., a valere sul Bando ASL Cremona ex L.40/98 – Anno 2104 (rif. D.G.R. n. 12796 del 30/12/2013. Nel mese di marzo si è provveduto a fornire dati e documentazione all’Azienda Sociale Cremonese per la presentazione di un nuovo progetto a valere sul Bando ASL. La Provincia di Cremona ha aderito in qualità di partner garantendo l’impiego di figure professionali dedicate e il supporto dell’Osservatorio Provinciale sull’Immigrazione.

e) La rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne. L'intervento, strettamente connesso alle politiche di promozione delle pari opportunità ed ai relativi canali di finanziamento regionali, si trova già descritto nel Programma 05 “Interventi per le famiglie” - Obiettivo operativo n. 1 “Realizzazione di interventi per la conciliazione famiglia-lavoro”, paragrafo d) “Interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità”, al quale si rinvia integralmente.

f) Partecipazione ai Tavoli tecnici territoriali sulla prevenzione delle dipendenze e sul gioco d’azzardo patologico.

Nell’ambito delle attività di informazione e orientamento ai servizi alla persona, relativamente alle persone affette da dipendenze, il Servizio Politiche Sociali ha partecipato ai lavori del Tavolo provinciale prevenzione dalle dipendenze, coordinato dal SERD (Servizio Dipendenze) dell’ASL, in cui si condividono dati ed informazioni in merito ai fenomeni legati agli abusi di sostanze, alle dipendenze, ai progetti territoriali. Il Servizio ha collaborato all’interno del Gruppo di lavoro, coordinato da ASL, con la partecipazione del pubblico e del privato sociale (enti pubblici, forze dell’ordine, servizi territoriali, terzo settore), volto alla costruzione di una rete per fronteggiare il disagio sociale provocato dalla diffusione del gioco d’azzardo patologico. In tale ambito la Provincia di Cremona, all'interno del Piano Provinciale per la Formazione e l’Aggiornamento per gli operatori del welfare territoriale per il biennio 2012/2013 (approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 313 del 31.7.2012), ha finanziato per l'anno scolastico 2013/2014 - insieme a Coop Lombardia-Comitato Soci Coop Cremona, ed in collaborazione con Libera Lombardia, Politecnico di Milano, Legautonomie, Cisvol, Arci Cremona – e con il patrocinio del Comune di Cremona e di ASL Cremona – il percorso di formazione “Mettiamoci in gioco. Una proposta educativa per prevenire i

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rischi patologici del gioco d'azzardo”, in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Coordinamento provinciale di Cremona”. Si è trattata di un'azione di prevenzione, indirizzata in particolare agli studenti delle scuole superiori, ma anche agli insegnanti, agli operatori sociali, educatori e responsabili di associazioni del Terzo Settore, al fine di promuovere iniziative didattiche e culturali volte a riscoprire il potenziale di socializzazione del gioco e i rischi di emarginazione sociale ed economica connessi alla pratica del gioco d’azzardo. I laboratori nelle classi, condotti da esperti attraverso metodologie interattive, hanno coinvolto il Liceo scientifico “Aselli”, l’Istituto “Torriani” ed il Liceo socio-pedagogico “Anguissola”. I partecipanti effettivi sono stati 44, così suddivisi: n. 26 insegnanti n. 6 educatori/animatori di comunità n. 3 assistenti Sociali n. 4 psicologi

n. 5 operatori sociali (area dipendenze).

Programma 05 “Interventi per le famiglie”

Obiettivo operativo n. 1

Titolo: realizzazione di interventi per la conciliazione famiglia-lavoro Dirigente responsabile Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per lo sviluppo di interventi di promozione delle donne del mercato del lavoro e di sostegno ai bisogni di conciliazione famiglia-lavoro. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi:

− Sportello provinciale Famiglia-Lavoro − Elenco provinciale per babysitter − Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro − Interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità − Interventi di mediazione penale minorile

RISULTATI CONSEGUITI

a) Sportello provinciale Famiglia-Lavoro Nei primi mesi del 2014, nell’ambito dell’attività di coordinamento e supporto alla rete degli Sportelli, oltre all’attività ordinaria di informazione e orientamento su normative, misure e servizi di conciliazione rivolti a persone e imprese, la Provincia ha organizzato un percorso formativo che ha coinvolto sia i soggetti partner della rete che altri soggetti interessati ad aderire. Il percorso, realizzato in collaborazione con il Centro di Iniziativa Europea di Milano, ha avuto una durata complessiva di 40 ore, di cui oltre la metà dedicate ad un laboratorio di progettazione in cui sono state approfondite e sperimentate le tecniche di progettazione e di gestione dei progetti basate sulla metodologia del Project Cycle Management. Al laboratorio hanno partecipato nuovi soggetti interessati ad aderire alla Rete degli Sportelli e ad attivare un punto di accesso (APIndustria, Azienda Sociale Cremonese, Coop. Soc. Iride, Coop. Soc. Sentiero, Confartigianato, ALI s.p.a.). Il laboratorio è stato un’occasione per sviluppare idee progettuali per il rafforzamento della Rete degli Sportelli Famiglia-Lavoro da inserire nel Piano di Azione Territoriale sulla conciliazione 2014-2015 co-finanziato da Regione Lombardia: attività di comunicazione con l’obiettivo di dare visibilità alla Rete presso la cittadinanza e le imprese e realizzazione di una intranet dedicata agli operatori della Rete a supporto del lavoro di informazione specialistica e consulenza orientativa verso persone e imprese.

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Nel mese di novembre 2014, a seguito dell’approvazione del Piano di azione territoriale per la conciliazione da parte della Regione Lombardia, è stato siglato l’Accordo operativo con l’ASL di Cremona (capofila del Piano territoriale), attraverso il quale vengono riconosciute alla Provincia le risorse necessarie per la realizzazione delle succitate attività. Per quanto concerne il ruolo di coordinamento della Provincia di Cremona, verso la Rete territoriale degli Sportelli, oltre all'organizzazione del percorso di formazione e aggiornamento delle competenze, alla progettazione delle prossime attività da inserire nel nuovo Piano territoriale per la conciliazione, è proseguito il lavoro di aggiornamento della guida per gli operatori “Misure nazionali, regionali e locali per il sostegno delle famiglie, del lavoro e delle imprese”. Inoltre, dall'inizio del percorso, lo Sportello presso il Servizio Politiche Sociali sono state fornite informazioni specialistiche a: n. 14 persone con esigenze di conciliazione con le seguenti richieste: 6 per servizi di conciliazione per minori, (di cui 1 per ricerca servizi di conciliazione nel periodo estivo ed 1 inviata ad ASL per presa in carico tramite voucher conciliazione); 1 su congedo parentale; 1 su part-time; 1 per altri servizi di conciliazione; 2 persone con problemi di reddito/lavoro (1 donna sola priva di occupazione con un figlio di 9 anni e 1 bambina di 7 mesi, 1 donna straniera con con bambino neonato e inoccupata); 1 con necessità di informazioni dettagliate sul congedo di maternità; 2 con necessità di informazioni su servizi di conciliazione per anziani non autosufficienti e sostegno al reddito. n. 5 aziende con le seguenti esigenze: 2 su bandi regionali dedicati al welfare aziendale, 1 su discriminazione di genere, 1 su riorganizzazione dell'orario di lavoro di una dipendente al rientro dal congedo di maternità, 1 sull'adempimento periodico di monitoraggio della situazione organizzativa rispetto alle pari opportunità tra i generi, previsto dalla L. 125/91. b) Elenco provinciale per babysitter Nella prima metà del 2014 è stato organizzato, in collaborazione con Servimpresa – Azienda speciale della Camera di Commercio di Cremona - un corso di formazione di base per aspiranti babysitter finalizzato all’ampliamento dell'offerta di figure professionali in questo ambito. Al corso, tenutosi sia a Crema che a Cremona, si sono iscritte 105 persone. Di queste sono state selezionate 40 persone e 30 hanno infine ricevuto l’attestato di idoneità per potersi iscrivere all’Elenco. Nella prima metà dell’anno, l’Elenco è stato promosso attraverso i Comuni di Cremona e di Crema presso le famiglie con bambini iscritti ai servizi educativi di competenza, quale servizio integrativo rispetto alle proposte educative e aggregative offerte dal territorio nel periodo estivo. Nel 2014 ci sono state 16 richieste di accesso da parte di nuclei familiari alla ricerca di un servizio di babysitting e 33 nuove iscrizioni. Al 31.12.2014 risultano iscritte 102 babysitter, di cui 79 (77%) di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Nella seconda metà dell’anno sono stati promossi sei seminari di aggiornamento su diversi argomenti tra cui i bisogni educativi speciali (dislessia e disturbi dell’apprendimento) ed incontri di supervisione con l’obiettivo di rafforzare le competenze delle babysitter e di creare occasioni di confronto e di scambio di esperienze. Ciascun seminario ha contato la presenza di una decina di persone. A conclusione del ciclo di incontri è stata prodotta una raccolta di indicazioni pratiche, utili al lavoro delle babysitter. c) Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro La Regione Lombardia con DGR n. 1081 del 12 dicembre 2013 “Disposizioni in ordine alla valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione, dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e delle reti di imprese che offrono servizi di welfare” ha inteso dare continuità alle Reti territoriali per la conciliazione e ai Piani Territoriali che sono sviluppati nei territori lombardi nel triennio precedente. Nel mese di marzo 2014 è stato pertanto siglato un nuovo Accordo territoriale e si è contribuito alla definizione di un nuovo Piano di Azione Territoriale. Il nuovo Piano comprende: un’azione trasversale di formazione, accompagnamento e comunicazione curato dall’ASL di Cremona tramite un soggetto terzo che sarà selezionato con avviso pubblico; quattro sperimentazioni promosse da quattro partenariati denominati “Alleanze locali” (di cui sono capofila, rispettivamente: il Comune di Cremona, il Comune di Crema, il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, la Camera di Commercio) e dall’azione di sviluppo e rafforzamento della rete territoriale degli Sportelli Famiglia-Lavoro, promossa e coordinata dalla Provincia.

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L’ASL di Cremona è capofila del Piano, con il compito di coordinare la rete territoriale per la conciliazione e facilitare il raccordo tra le azioni.

Il nuovo Piano è stato presentato alla Regione il 30 giugno 2014 ed è stato validato dalla Cabina di regia della Regione Lombardia in data 29.07.2014. Nel mese di novembre l’ASL ha siglato gli accordi operativi con gli Enti capifila di ciascuna Alleanza locale, compresa la Provincia (3.11.2014). Tali accordi disciplinano i termini e le condizioni per la realizzazione del progetto di propria competenza e l’utilizzo delle risorse finanziarie assegnate La Provincia ha garantito inoltre la propria partecipazione attiva agli organismi di governance del Piano territoriale per la conciliazione. d) Interventi e politiche territoriali in tema di pari opportunità Nel 2014 la Regione Lombardia, ai sensi della L.R. n. 11/2012, ha approvato il progetto “A.R.C.A. delle donne” promosso dal Comune di Cremona, in collaborazione con un ampio partenariato pubblico-privato, con l’obiettivo di sviluppare azioni di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne. La Provincia, partner del Progetto, è titolare dell’azione formativa rivolta agli operatori del territorio. A tal fine è in corso di stesura la Convenzione da sottoscrivere con il Comune di Cremona che disciplina i termini e le condizioni per la realizzazione del progetto di propria competenza e l’utilizzo delle risorse finanziarie assegnate. Nel mese di luglio è stato organizzato un primo incontro con i partner coinvolti nel Comitato tecnico del progetto per verificare i bisogni formativi e delineare contenuti e modalità del percorso formativo. Con i partner si è convenuto di affidare l’incarico per la realizzazione degli incontri di formazione alla Cooperativa Sociale Liberamente di Pavia che gestisce il Centro Antiviolenza e che vanta una lunga e qualificata esperienza sia nella presa in carico delle donne vittime di violenza con minori che nella costruzione della rete territoriale interistituzionale di prevenzione e contrasto delle violenze di genere. A partire dal mese di settembre è stato progettato il percorso di formazione rivolto agli operatori della rete territoriale che si terrà nei primi mesi del 2015 a Cremona, Crema e Casalmaggiore. Il programma formativo è stato condiviso con il Comitato tecnico del Progetto (13.10.2014). La formazione, inizialmente prevista a fine anno, è stata rinviata poiché nel frattempo sono intervenute altre proposte formative da parte della Regione Lombardia che hanno coinvolto diversi soggetti della Rete territoriale, inoltre a fine anno si sono susseguite diverse iniziative di sensibilizzazione promosse dai soggetti della Rete in occasione del 25 Novembre (Giornata internazionale di contrasto alla violenza di genere). Il progetto promosso dal Comune di Cremona si inserisce nel più ampio quadro di interventi della Rete territoriale per la prevenzione e il contrasto delle violenze contro le donne, coordinata dalla Prefettura. Al 31.12.2014 non è ancora stata convocata l’Assemblea di rete da parte della Prefettura. e) Interventi di mediazione penale minorile

In linea con l’esperienza avviata nel 2010, si è proseguito nella collaborazione tra le Province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova, il Comune di Brescia e il Centro Giustizia Minorile per la Lombardia in tema di interventi di mediazione penale minorile ed a supporto dell’Ufficio per la mediazione penale minorile, istituito a Brescia nel marzo 2008 nell’ambito del Distretto di Corte d’Appello. Infatti, con deliberazione della Giunta provinciale n. 163 del 3.06.2014, è stato approvato il “Protocollo d'intesa per la mediazione penale minorile tra Provincia di Brescia, Tribunale per i Minorenni di Brescia, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia, Centro Giustizia Minorile per la Lombardia, Associazione Carcere e Territorio Onlus, Fondazione Provinciale Bresciana per l'Assistenza Minorile Onlus Brescia, Associazione Comuni Bresciani Servizi srl, Provincia di Cremona, Provincia di Mantova, Provincia di Bergamo e Comune di Brescia”. L'approvazione di un nuovo Protocollo per il biennio 2014/2015, a seguito di specifica richiesta della Provincia di Brescia rivolta a tutti gli enti sottoscrittori dei precedenti Protocolli, è avvenuta anche in considerazione di risorse ancora non utilizzate nell'ambito del Protocollo relativo alle attività del 2013, e dunque senza comportare alcun onere finanziario diretto da parte della Provincia di Cremona, ma soltanto l'impegno a partecipare al Tavolo di regia coordinato dalla Provincia di Brescia. Con decreto n.293 del 15.05.2014 del Direttore Generale dell'ASL di Brescia è stata approvata la graduatoria dei progetti L.R.8/2005, ai sensi della DGR n. X/1004 del 29.11.2013, nel cui ambito è stato finanziato il progetto “Mediazione penale minori 2014-2015” con capofila la Provincia di Brescia.

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Il finanziamento regionale al progetto, pari a complessivi € 100.000,00, ha consentito di poter garantire l'operatività dell'Ufficio di mediazione penale minorile senza alcun onere da parte della rete di enti che dal 2010 sostengono, anche finanziariamente, l'iniziativa di collaborazione interistituzionale. Il protocollo avrà scadenza 30 giugno 2016.

Programma 07 “Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali”

Obiettivo operativo n. 1

Titolo: Sviluppo delle funzioni in tema di welfare territoriale Dirigente responsabile Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indire tti; miglioramento del sistema territoriale di

welfare. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi:

Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale Partecipazione alla programmazione sociale territoriale e promozione di una progettazione territoriale integrata

RISULTATI CONSEGUITI a) Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale Alla Provincia compete, per delega regionale (art. 12, legge regionale n. 3/2008), la formazione e l’aggiornamento degli operatori del welfare locale. Lo strumento di programmazione degli interventi formativi è costituito dal Piano provinciale per la formazione. Con determinazione n. 891 del 6.12.2013 sono state impegnate le risorse ed approvate le linee guida al fine della predisposizione del Piano Provinciale per la Formazione e l’Aggiornamento per gli operatori del welfare territoriale 2014/2015, considerando gli obiettivi del Settore 35 che vedono strette integrazioni tra ambiti diversi, ma che necessariamente devono integrarsi (welfare, lavoro, conciliazione, politiche giovanili, disabilità, sistema di governance, inclusione sociale), creando un intreccio certamente virtuoso e di rinforzo rispetto al raggiungimento degli obiettivi dell’Ente, facendo perno sull’importanza della formazione degli operatori del territorio in una materia così in evoluzione come è quella del welfare e del sistema territoriale dei servizi. Gli ambiti di intervento sono stati individuati sulla base di esigenze di carattere trasversale, strutturale e strategico, in una logica di integrazione territoriale e settoriale degli interventi, e saranno:

− modalità e strumenti operativi di integrazione e collaborazione tra i servizi sociali, i servizi per il lavoro e la formazione;

− azioni di empowerment sulle competenze degli operatori in tema di politiche giovanili; − modalità condivise territorialmente in tema di assistenza educativa ad personam per alunni

disabili nelle scuole secondarie superiori; − definizione di possibili strumenti di valutazione e presa in carico delle situazioni di povertà e

economica e socio-economica; − strumenti di consulenza orientativa per i Comuni in tema di accompagnamento e supporto ai

servizi per il lavoro; − percorsi in tema di immigrazione ed inclusione sociale con particolare riferimento alle

competenze trasversali degli operatori nei servizi territoriali ed a tematiche di particolare rilievo per l'inclusione sociale dei cittadini immigrati;

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− consolidamento e sviluppo delle competenze degli operatori coinvolti nello Sportello Famiglia-Lavoro e nell'ambito della conciliazione e dei servizi ad essa afferenti (babysitter, ecc);

− consolidamento e sviluppo delle competenze nell'ambito del Protocollo di rete per la prevenzione ed il contrasto della violenza alle donne;

− consolidamento e sviluppo delle competenze degli assistenti sociali su specifiche tematiche e modalità di lavoro;

− percorsi in tema di gestione associata dei servizi sociali e rispetto alla rete territoriale di welfare;

− consolidamento e sviluppo in tema di progettazione a valere sulla programmazione comunitaria 2014/2020.

Relativamente al Piano 2014/2015 è stato realizzato il percorso formativo relativo al consolidamento e allo sviluppo delle competenze degli assistenti sociali su specifiche tematiche e modalità di lavoro dal titolo “Preposizioni articolate” al quale è seguito il 21 novembre 2015 un Convegno deontologico presso l’aula magna del Politecnico, sede di Cremona. Proprio per gli elementi di innovatività e per la connessione con le quotidiane difficoltà dell'operare, nonché per le positive ricadute nell'agire professionale, il percorso formativo è stato condiviso con il Consiglio regionale dell'Ordine degli assistenti sociali, a cui è stata richiesto l’accreditamento ai fini del riconoscimento dei crediti formativi e deontologici per gli assistenti sociali partecipanti. L’iniziativa ha visto la partecipazione di n. 121 Assistenti Sociali.

E’ stato inoltre realizzato il convegno formativo dal titolo “Una comunità rigenerativa: quale alleanza tra welfare, lavoro e imprese” per illustrare, tra l’altro, il corso di formazione dal titolo “La capacità rigenerativa dei servizi territoriali nel contrasto all’ esclusione sociale e lavorativa” che costituisce la parte introduttiva di un percorso formativo e di ricerca-azione più ampio ed articolato volto ad innescare un cambiamento nel tradizionale approccio al welfare e nella classica divisione tra politiche sociali e politiche del lavoro, per rispondere in modo più adeguato ai cambiamenti socio-economici e socio-demografici in atto da tempo che alimentano una condizione di vulnerabilità sempre più diffusa e determinano un'estensione del rischio di povertà ed esclusione sociale a fasce sempre più ampie di popolazione.

A tal fine, è stato proposto un nuovo approccio alle politiche sociali e del lavoro basato sul modello di “Welfare generativo”, secondo l'idea teorizzata da alcuni anni dalla Fondazione “E. Zancan” onlus. che supera l'attuale modello di Welfare basato quasi esclusivamente su uno Stato che raccoglie e distribuisce risorse tramite il sistema fiscale e i trasferimenti monetari. Il modello di welfare proposto considera la spesa sociale come un investimento capace di rigenerare le risorse disponibili, perché poggia sulla responsabilizzazione delle persone beneficiarie di aiuto che, in cambio, ne rendono un parte per il bene della collettività.

Il percorso formativo, articolato in 4 incontri di 4 ore ciascuno nei tre Ambiti territoriali di Cremona, Crema e Casalmaggiore a cui hanno partecipato gli operatori locali (assistenti sociali, operatori dei servizi per il lavoro pubblici e privati, operatori del Terzo Settore, funzionari sindacali), ha visto la partecipazione di 88 operatori. Il programma e il calendario sono stati rispettati. Si è inoltre concluso il percorso di formazione “Mettiamoci in gioco. Una proposta educativa per prevenire i rischi patologici del gioco d'azzardo”, in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Coordinamento provinciale di Cremona”. Si è trattato di un'azione di prevenzione, indirizzata in particolare agli studenti delle scuole superiori, ma anche agli insegnanti, agli operatori sociali, educatori e responsabili di associazioni del Terzo Settore, al fine di promuovere iniziative didattiche e culturali volte a riscoprire il potenziale di socializzazione del gioco e i rischi di emarginazione sociale ed economica connessi alla pratica del gioco d’azzardo. Nell’ambito delle attività del Progetto “Lavoro e partecipo” è stato inoltre realizzato un percorso formativo dal titolo “Mindfulness: lavoro e partecipo” con l’obiettivo di riattivare e sostenere i percorsi motivazionali al lavoro con particolare attenzione ai giovani fuori dal circuito formativo/lavorativo e in condizioni di “disempowerment”, che ha visto altresì il coinvolgimento di dipendenti del Settore Lavoro, Formazione e Politiche Sociali. Il percorso si è tenuto, a Crema e a Cremona, nei mesi di giugno e luglio per

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un totale di 30 ore e ha visto la partecipazione di 26 persone. L'intervento si trova già descritto nella Missione 15, Programma 03 “Sostegno all’occupazione” - Obiettivo operativo n. 5 “La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro”, paragrafo c) “Realizzazione del progetto Lavoro e Partecipo, al quale si rinvia integralmente. Sono stati avviati i percorsi formativi e di aggiornamento per le babysitter. L'intervento si trova già descritto nel Programma 05 “Interventi per le famiglie” - Obiettivo operativo n. 1 “Realizzazione di interventi per la conciliazione famiglia-lavoro”, paragrafo b) “Elenco provinciale babysitter”, al quale si rinvia integralmente. E’ stato altresì avviato un percorso formativo finalizzato allo sviluppo dello Sportello Famiglia-Lavoro della provincia di Cremona in tema di conciliazione. L'intervento si trova già descritto nel Programma 05 “Interventi per le famiglie” - Obiettivo operativo n. 1 “Realizzazione di interventi per la conciliazione famiglia-lavoro”, paragrafo c) “Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro”, al quale si rinvia integralmente. E’ proseguita inoltre – consolidandosi tramite la stipula di una specifica convenzione - la collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali in ordine all’accreditamento dei corsi del Piano Provinciale per i crediti di formazione continua degli assistenti sociali ed al supporto del Gruppo di lavoro territoriale degli assistenti sociali rispetto alla rilevazione del fabbisogno formativo, analogamente a quanto realizzato in altre province lombarde. b) Coordinamento e gestione del Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale Il lavoro di approfondimento, di confronto e di analisi intrapreso dal Tavolo Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale in tema di povertà/esclusione sociale e spesa sociale ha consentito di sviluppare, a partire dai primi mesi dell'anno, una progettualità condivisa con il Comune di Cremona basata su un approccio diverso al welfare. Il progetto, venuto a definirsi nella prima metà del 2014, intende promuovere un cambiamento culturale nel sistema locale dei servizi sociali e dei servizi al lavoro, tra loro scarsamente comunicanti e operanti sulla scorta di un modello tradizionale di welfare basato su interventi assistenziali che si risolvono principalmente in trasferimenti monetari all'“utenza”. La sfida che si è intesa intraprendere è quella di cambiare approccio e di riconvertire le risorse e gli strumenti a disposizione in modo tale che siano “generative” di ulteriori risorse e opportunità ed erogate a fronte di un impegno della persona, di una responsabilità che possa avere un impatto a livello sociale. Tale approccio è stato teorizzato dalla Fondazione Zancan onlus di Padova ed è chiamato “Welfare generativo”. L’adozione di un welfare generativo presuppone un sistema di servizi organizzato e funzionante in maniera diversa dall’assetto attuale, ovvero in maniera integrata. Sul tema è stato organizzato, il 26 giugno 2014, un convegno a cui hanno partecipato un centinaio di persone e nell’ambito del quale è stato presentato il progetto. Il progetto si avvale della collaborazione della Fondazione Zancan onlus e vede tra i primi aderenti il Comune di Crema, il Comune di Casalmaggiore, l’Azienda Sociale Cremonese, la Comunità Sociale Cremasca, il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, l’ASL di Cremona. Il progetto prevede un’attività di formazione per operatori del territorio (assistenti sociali, educatori, orientatori, operatori dei servizi al lavoro – pubblici e privati, Organizzazioni Sindacali, realtà del Terzo Settore) ed una ricerca-azione in cui sperimentare un Protocollo di presa in carico integrata. Il percorso formativo è costituito da due moduli: un modulo generale, per approfondire i concetti di welfare generativo e di welfare di comunità e promuovere una reciproca conoscenza tra i servizi territoriali; ed un modulo specifico che ha l’obiettivo di definire il protocollo di presa in carico integrata. La formazione si è realizzata a partire da settembre 2014. L'intervento, inserito nel Piano provinciale della formazione degli operatori del welfare e finanziato attraverso i corrispondenti fondi regionali, si trova già descritto nel paragrafo precedente “Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale”, al quale si rinvia integralmente. Parallelamente, la Provincia ha aderito alle idee progettuali del Comune di Cremona e del Comune di Crema in tema rispettivamente di welfare generativo e di welfare di comunità che i due Comuni hanno presentato nel maggio 2014 alla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Welfare in azione”. Entrambi i progetti

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hanno superato positivamente la prima fase di selezione. Nel periodo compreso tra settembre e novembre 2014 è iniziata la seconda fase del bando che prevedeva lo studio di fattibilità delle idee progettuali selezionate. I Comuni di Cremona e di Crema hanno convenuto di integrare le due proposte in un’unica progettualità da candidare alla selezione finale. La Provincia di Cremona, tramite il Servizio Politiche Sociali ha partecipato al gruppo di progettazione costituito da: Comune di Cremona, Comune di Crema, Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali. Inoltre ha partecipato hai momenti di supervisione e accompagnamento previsti e messi a disposizione dalla Fondazione Cariplo, curati da società di consulenza esperte in progettazione e fundraising individuate direttamente da Cariplo. Contestualmente la Provincia, in sinergia con Camera di Commercio/Servimpresa e con il Servizio Informagiovani del Comune di Cremona, su indicazione dello stesso Comune di Cremona, ha lavorato alla proposta di un’azione progettuale finalizzata alla promozione dell’autonomia di persone “vulnerabili” (con particolare riferimento alla fascia d’età 19-39 anni) attraverso il lavoro, tramite: percorsi di empowerment su alcune competenze trasversali, inserimenti lavorativi con un accompagnamento intensivo, percorsi di intrapresa. L’azione prevede la presa in carico delle persone in una logica integrata, da parte di equipe multidisciplinari (operatori sociali e operatori dei servizi per il lavoro) e utilizzando lo strumento del “Patto generativo” tra persona e comunità, basato sulla restituzione della persona di una parte dell’aiuto ricevuto verso la propria comunità in termini di servizi, secondo la logica del welfare generativo. La Provincia cofinanzia l’azione sia attraverso la valorizzazione dei propri servizi al lavoro e del personale del Servizio Politiche Sociali che attraverso la compartecipazione finanziaria al Fondo per il sostegno all’intrapresa che verrà appositamente costituito con la Camera di Commercio per sostenere le attività di intrapresa che saranno promosse attraverso i percorsi di autonomia attivati nell’ambito del Progetto. La proposta progettuale finale, denominata “Wel(l)-fare Legami”, nel suo complesso, prevede dunque l’attivazione di patti generativi per l’inclusione e l’autonomia di persone “vulnerabili” (attraverso il lavoro, la casa, il sostegno al reddito, l’empowerment, il rafforzamento dei legami interpersonali e di comunità); lo sviluppo di percorsi di lavoro con le comunità dei centri urbani e limitrofi coinvolti (quartieri, paesi, frazioni) supportate, attraverso figure professionali inedite (denominate “community maker”), nel farsi carico di alcuni bisogni individuali e/o collettivi; il lavoro sull’aggregazione e la socialità sperimentando anche a livello locale la formula delle “scuole aperte”, ovvero il prolungamento dell’apertura di alcuni Istituti scolastici oltre l’orario curriculare per ospitare attività di diverso tipo (sportive, ludico-ricreative, aggregative etc.) promosse da realtà del Terzo Settore o dalle stesse comunità in cui sono ubicate (comitati di quartiere, Pro-loco, gruppi informali etc.). Il Progetto è stato presentato il 28.11.2014 ed è stato approvato il 23.12.2014, con un finanziamento pari ad € 1.500.000,00 in tre anni. Le azioni saranno avviate nel 2015. c) Partecipazione alla programmazione sociale territoriale e promozione di una progettazione territoriale integrata Come già descritto nei punti precedenti, il Settore Lavoro, Formazione e Politiche Sociali ha operato - sia per il progetto di “welfare generativo”, sia negli interventi rivolti ai giovani e agli immigrati - con l'obiettivo di promuovere due livelli di integrazione: tra le diverse aree di intervento e politiche fino ad ora troppo separate (come le politiche sociali, le politiche del lavoro ed occupazionali attive e passive e formative) ed anche all’interno delle stesse politiche sociali in senso stretto a partire dall’esigenza di una maggiore integrazione e coordinamento anche nella fase programmatoria e di definizione degli interventi a matrice sociale. Di particolare rilevanza per la Provincia, nei diversi ambiti che intrecciano sociale, lavoro e welfare, è stato il lavoro finora svolto, e che andrà certamente rafforzato, rispetto alla “governance” territoriale, alla necessità di supportare ed accompagnare il territorio verso un sistema integrato di servizi. La Provincia ha assunto senz'altro un ruolo strategico di raccordo proprio per la sua collocazione intermedia tra i diversi attori locali, promuovendo il coordinamento delle loro azioni ed integrando le proprie attività in più complessive politiche di sviluppo locale. Tale ruolo si è concretizzato anche nella predisposizione di progetti territoriali condivisi, capaci di rispondere con un approccio trasversale e intersettoriale ai bisogni locali.

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Programma 08 “Cooperazione e associazionismo”

Obiettivo operativo n. 1 Titolo: promozione e analisi del volontariato, dell'associazionismo e delle cooperative sociali

Dirigente responsabile Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indire tti, con particolare riferimento al sostegno e

allo sviluppo del volontariato, dell'associazionismo e della cooperazione sociale. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi:

> Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo > Gestione dell’Albo Regionale delle Cooperative sociali – Ripartizione provinciale di Cremona > Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo e monitoraggio dei progetti

approvati > Realizzazione di un rapporto sulla situazione del Terzo Settore in provincia di Cremona

RISULTATI CONSEGUITI a) Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo Nel 2008 sono entrate in vigore la legge regionale 14.03.2008 n. 1 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso” e la legge regionale 12.03.2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” che hanno ribadito le competenze delle Province in capo:

- alla tenuta delle sezioni provinciali del registro regionale delle organizzazioni di volontariato e del registro provinciale delle associazioni e delle associazioni di promozione sociale;

- all’attività di verifica per il permanere dei requisiti per l’iscrizione nei registri; - all’attività di gestione dei bandi biennali regionali per l’assegnazione contributi a sostegno dei progetti

presentati dalle Associazioni e dalle Organizzazioni di Volontariato. Al 31.12.2014 risultano iscritte ai rispettivi Registri provinciali: -n. 379 organizzazioni di volontariato -n. 293 appartenenti alla Sezione A (sociale) -n. 60 appartenenti alla Sezione B (civile) -n. 26 appartenenti alla Sezione C (culturale) -n. 99 associazioni, di cui n. 78 sono Associazioni di Promozione Sociale e n. 21 sono Associazioni senza scopo di lucro, così complessivamente suddivise: -n. 22 appartenenti alla Sezione A (sociale/civile) -n. 48 appartenenti alle Sezione B (culturale) -n. 9 appartenenti alla Sezione C (ambientale) -n. 1 appartenenti alla Sezione D (relazioni internazionali) -n. 19 appartenenti alla Sezione E (sport/tempo libero) -n. 2 appartenenti alla Sezione F (altre attività di utilità sociale). L’attività di istruttoria per la vigilanza nei confronti delle organizzazioni iscritte ai rispettivi provinciali ha visto il consolidarsi dell'applicazione della modalità esclusivamente telematica, iniziata nel 2012 sul sito http://www.registriassociazioni.servizirl.it/, per la compilazione della scheda annuale di mantenimento dei requisiti di iscrizione ai Registri. La scadenza per la compilazione della scheda è stata confermata al 30 Giugno 2014. Il nuovo sistema telematico è entrato in vigore, a partire dal febbraio 2013, anche per le richieste di iscrizione ai Registri e per le comunicazioni di variazioni relative alle associazioni ed organizzazioni iscritte. Il Servizio garantisce consulenze d’ufficio alle organizzazioni che necessitano di un supporto alla compilazione del suddetto questionario ed agli approfondimenti del caso.

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Riguardo all’iscrizione ai Registri, il Servizio ha svolto, inoltre, oltre alla consueta attività di consulenza per le Associazioni al fine di indirizzarle verso una corretta formulazione della richiesta corredata di tutti i documenti necessari ed al fine di agevolare la scelta di collocarsi all’interno di ciascun registro secondo il proprio esatto profilo, anche l'attività di consulenza rivolta alle associazioni ed organizzazioni circa le nuove modalità di richiesta d'iscrizione e di comunicazione delle variazioni che, da febbraio 2013, devono essere effettuate esclusivamente per via informatica. Circa la tempistica, non esistono scadenze per la presentazione delle richieste di iscrizione. Ma si evidenzia la complessità dell’ambito del Terzo Settore sotto il profilo della corretta configurazione in organizzazione di volontariato o associazione (con, inoltre, la peculiarità dell’associazione di promozione sociale), del costante aggiornamento normativo e dei provvedimenti di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

b) Gestione dell’Albo Regionale delle Cooperative sociali – Ripartizione provinciale di Cremona.

Nell’ottobre 2009 la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Regolamento che disciplina l'Albo Regionale delle Cooperative Sociali, stabilendo i requisiti per l'iscrizione e la permanenza nell'Albo, i tempi e le modalità di presentazione delle domande, i casi di cancellazione, le modalità di gestione e di raccordo con le Province cui viene delegata la gestione dell'Albo.

Al 31.12.2014 le Cooperative sociali iscritte alla ripartizione provinciale dell’Albo Regionale delle Cooperative Sociali sono n. 76, così suddivise: n. 41 Cooperative sociali di tipo A; n. 31 Cooperative sociali di tipo B. n. 4 Consorzi. Nel corso del 2014 il Servizio Politiche Sociali ha effettuato la verifica delle 75 domande pervenute ai fini del mantenimento dell’iscrizione ed ha supportato le cooperative sociali nella fase di perfezionamento delle domande stesse. Nel corso del 2014 si è provveduto inoltre alla nuova iscrizione di n. 2 cooperative sociali (n. 1 cooperative sociali di tipo A e n. 1 cooperative sociali di tipo B) e alla cancellazione di n. 1 cooperativa sociale.

Il 12 luglio 2014 è entrata in vigore la Legge Regionale n. 19/2014 “Disposizioni per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale” con la quale è stato definito il nuovo quadro delle deleghe con riferimento alle funzioni di gestione, monitoraggio e controllo dell’Albo delle Cooperative Sociali che ha trasferito dalle Province alle Camere di Commercio.

La Legge Regionale n. 36/2014 (Legge di stabilità regionale anno 2015) all’art. 5, ha stabilito che “nelle more del completamento del trasferimento delle funzioni relative alla gestione dell’albo regionale delle cooperative sociali e dei loro consorzi alle Camere di Commercio, le Province continuano a provvedere alla gestione dell’albo regionale delle cooperative sociali e dei loro consorzi, fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento regionale che abroga il precedente regolamento 26 ottobre 2009, n. 3 e comunque entro e non oltre il 15 maggio 2015”. Il Servizio ha continuato a svolgere l’attività di consulenza d’ufficio per le Cooperative Sociali su questioni attinenti l’iscrizione all’Albo: elementi di lettura del conto economico, della compagine sociale e delle convenzioni/contratti con la P.A., contratto ed occupati, persone svantaggiate (art. 4 L. 381/91).

c) Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo e monitoraggio dei progetti approvati. A partire dal 2002, e con cadenza biennale, la Regione Lombardia stanzia specifici fondi destinati alle organizzazioni di volontariato ed alle associazioni per contributi su progetti presentati dai soggetti interessati, iscritti ai rispettivi registri, ai sensi della L.R. n. 1/2008. Con deliberazioni della Giunta Regionale 1.7.2014 n. 2020 e 25.7.2014 n. 2194 sono stati approvati i bandi relativi all’erogazione di contributi a sostegno dei progetti presentati dalle Associazioni e dalle Organizzazioni di Volontariato di cui alla L.R. n. 1/2008, capo II° e capo III°, con riferimento al biennio 2014/2015 per le Associazioni ed all'annualità 2014 per le Organizzazioni di Volontariato.

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Le succitate deliberazioni, accompagnate da specifici Decreti 1.8.2014 n. 7440 e 7438 della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato, hanno affidato alle Province – già titolari della delega relativa alla tenuta dei Registri Provinciali dell’Associazionismo e del Volontariato – il ricevimento, l’istruttoria e la valutazione dei suddetti progetti, nonché la formulazione delle relative graduatorie e la liquidazione dei contributi. Alla Provincia di Cremona sono stati assegnati €. 28.272,00 per l'Associazionismo, il cui bando ha mantenuto la biennalità 2014/2015, mentre per il Volontariato l'importo assegnato per la sola annualità 2014 è di €. 86.314,00. Il Servizio Politiche Sociali ha già comunicato a tutte le realtà iscritte ai rispettivi Registri l'opportunità offerta dai nuovi bandi.

La gestione dei bandi, delegata alle Province, ha comportato:

la pubblicizzazione e promozione dei bandi stessi presso le associazioni ed OdV iscritte ai registri al fine di illustrare i bandi e rispondere alle richieste di chiarimento da parte delle associazioni; la raccolta ed il controllo relativamente all’ammissibilità sotto il profilo soggettivo ed oggettivo dei progetti presentati; la nomina di una apposita commissione tecnica per la valutazione degli stessi ed il supporto di segreteria durante le riunioni; la stesura della relativa graduatoria di merito per la ripartizione dei contributi la predisposizione degli atti conseguenti la liquidazione degli anticipi e dei saldi su presentazione dell’apposita rendicontazione attestante il regolare svolgimento del progetto.

La scadenza per la presentazione dei progetti è stata fissata entro e non oltre sessanta giorni dalla data di pubblicazione dei bandi, ovvero entro il 7.10.2014. La Commissione tecnica di Valutazione si è riunita in data 21, 27 e 29 ottobre 2014 e 3 novembre 2014 per l'esame dei progetti pervenuti, definendo le seguenti conclusioni:

a) Per le Organizzazioni di Volontariato, alla scadenza del 7.10.2014 stabilita dal bando regionale, sono pervenuti alla Provincia di Cremona n. 28 progetti da parte di altrettante OO.VV., tra le quali una sola non è stata giudicata ammissibile in quanto non regolarmenbte iscritta al Registro del Volontariato bensì al Registro del Volontariato di Protezione Civile. b) Per le Associazioni, alla scadenza del 7.10.2014 stabilita dal bando regionale, sono pervenuti alla Provincia di Cremona n. 9 progetti da parte di altrettante Associazioni regolarmente iscritte al Registro Provinciale dell’Associazionismo ed APS. Tutti ì progetti presentati dalle Associazioni sono stati giudicati ammissibili dalla Commissione tecnica, a norma del relativo bando ed a seguito delle istruttorie preliminari basate sui criteri indicati nel bando. A seguito dei lavori della Commissione Tecnica di Valutazione e della stesura della relativa graduatoria finale sono stati finanziati n. 8 progetti presentati dalle Organizzazioni di Volontariato per un totale di €. 91.435,00 e n. 4 progetti presentati dalle Associazioni di Promozione Sociale per un totale di €. 28.688,00. Nei mesi di novembre e dicembre 2014 il Servizio Politiche Sociali ha liquidato anticipi del 50% della somma assegnata ai progetti finanziati, mentre il saldo avverrà, entro il 2015, a conclusione dei progetti stessi. d) Realizzazione di un rapporto sulla situazione del Terzo Settore in provincia di Cremona. Nei primi mesi dell'anno il Servizio Politiche Sociali ha predisposto una prima bozza, da aggiornare sulla base dei nuovi dati disponibili dopo le verifiche sul mantenimento dei requisiti delle realtà associative iscritte ai Registri provinciali, del Rapporto sulla situazione del Terzo Settore.

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MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’

PROGRAMMA 01 Industria, PMI e Artigianato

Obiettivo operativo 1

Titolo:“COORDINAMENTO CON LE POLITICHE REGIONALI PER LO SVILU PPO DEL TERRITORIO”

Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

L’accordo Quadro di Sviluppo Territoriale è uno strumento di programmazione negoziata previsto dalla legge regionale n. 2 del 14 marzo 2003 – [Regolamento attuativo della stessa legge: n. 18 del 12 agosto 2003].

La programmazione negoziata è la modalità con cui la Regione si rapporta con i soggetti locali per la condivisione e l’attuazione delle politiche regionali sul territorio. L’AQST si qualifica come strumento prioritario per la programmazione, il finanziamento e l’attuazione degli interventi che contiene, per i quali possono essere previste forme di agevolazioni nell’accesso ai finanziamenti regionali. Questo strumento, per la provincia di Cremona, ha preso avvio con delibera di promozione dell’accordo da parte della Giunta Regionale n. 8/1639 del 29 dicembre 2005.

Nel 2012, insieme ai sottoscrittori dell’AQST e con il coordinamento dello STER di Cremona, è stato avviato un processo di revisione e di modifica dell’accordo, per metterlo in linea con il Documento Strategico di Regione Lombardia.

RISULTATI CONSEGUITI

La Sede Territoriale di Regione Lombardia nel 2014 non ha avvitato le procedure di aggiornamento dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale.

Obiettivo operativo 2

Titolo:“COORDINAMENTO DELLE POLITICHE LOCALI PER LO SV ILUPPO DEL TERRITORIO”

Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

Attraverso la partecipazione ad alcuni Consorzi e Associazioni sottoriportati che insistono sul territorio, la Provincia sostiene e garantisce uno sviluppo economico costante e sostenibile del territorio: Reindustria Società consortile a responsabilità limitata, a maggioranza pubblica, per il 55% del capitale e per il restante 45% del capitale suddiviso tra numerosi privati: associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e banche. La Provincia di Cremona è socia per l’11% del capitale della società.

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Reindustria è nata nel 1994 per gestire i contributi statali e regionali ottenuti in conseguenza della crisi “Olivetti”.

Oggi il suo funzionamento è sostenuto dai fondi che i soci trasferiscono annualmente sulla base di un programma triennale approvato dall’Assemblea dei soci e sulla base di stralci annuali di programma.

Crema Ricerche Il Consorzio Crema Ricerche è stato costituito nel 1999 da Provincia di Cremona, Camera di Commercio di Cremona, Comune di Crema, Associazione Cremasca Studi Universitari e dall'Agenzia d'Area Reindustria S. cons.r.l., quali soci fondatori. Esso ha sede nell'area “ex Olivetti” – oggi recuperata - e svolge la propria attività senza fini di lucro, ponendosi l'obiettivo di favorire la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative, nonché il trasferimento tecnologico.

Si tratta di una realtà consortile che ha sviluppato molteplici attività a favore del sistema locale, a partire dal comprensorio cremasco, ma aprendosi ad un territorio più vasto e andando a promuovere iniziative a favore anche dei territori delle province di Bergamo e di Brescia.

In particolare, il Consorzio si propone l'obiettivo di prestare servizi soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese, nell'intento di promuovere la diffusione delle innovazioni e il trasferimento tecnologico.

Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese - Casalasca Si tratta di un’associazione senza scopi di lucro, che promuove lo sviluppo economico, sociale e la valorizzazione dell'area tramite il coordinamento delle attività tra soggetti pubblici e privati, sia sul versante della programmazione socio-economica che su quello della pianificazione territoriale. Promuove inoltre attività formative e progetti di sviluppo economico. Con delibera del Consiglio Provinciale n. 115 del 25 novembre 1997, la Provincia di Cremona approva lo Statuto e aderisce alla “Consulta Interprovinciale dell’area Viadanese – Casalasca”, conferendo una quota costitutiva di capitale, con l’impegno di corrispondere una quota associativa annuale.

RISULTATI CONSEGUITI

I risultati conseguiti nel cremasco attraverso i consorzi Reindustria e Crema ricerche hanno stimolato l’interesse dello sviluppo economico dell’intera provincia di Cremona, attraverso la valorizzazione, il consolidamento, il potenziamento e lo sviluppo delle risorse del territorio, con i mezzi propri del marketing e dell’economia territoriale. Si è collaborato inoltre alla programmazione formativa rivolta ai distretti del Commercio partecipando a diverse cabine di regia dei Distretti Diffusi del territorio.

Obiettivo operativo 3

“Favorire l’accesso alle risorse comunitarie, nazionali e regionali” Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI Gli obiettivi principali del progetto sono di due ordini:

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Il primo si focalizza su azioni volte prioritariamente alla realizzazione di progetti integrati d’area (PIA) cofinanziati da fondi comunitari. Il 2014 sarà l’anno cruciale per la conclusione delle attività di rendicontazione di tutte le operazioni inserite nel progetto “Isole e Foreste” e sarà l’anno in cui il secondo PIA, “Il Lago Invisibile”, vedrà avviate tutte le sue progettualità. Il secondo obiettivo si focalizza sull’attenzione costante sulle possibilità di ottenere ulteriori risorse attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Fondazione CARIPLO, da Regione Lombardia, dallo Stato e dalla Comunità Europea proseguendo nella collaborazione fattiva con la Sede Territoriale Regionale. L’attenzione del Settore sarà rivolta in particolare all’approfondimento e allo studio delle scelte strategiche e prioritarie della Comunità Europea che saranno declinate nella prossima programmazione 2014-2020.

RISULTATI CONSEGUITI Nel 2014, relativamente al primo obiettivo, si è proseguita l’azione di monitoraggio, assistenza tecnica rivolta al partenariato e di rendicontazione dei progetti inseriti nei Progetti Integrati d’Area in corso di attuazione “Isole e Foreste” e “Il Lago Invisibile”. Per quanto riguarda il PIA “Isole e Foreste” ci si è concentrati sulla rendicontazione a saldo delle operazioni previste dal progetto. Il termine naturale del PIA è stato il 18/01/2014. Nei mesi successivi l’intensa attività si è concentrata sulla rendicontazione delle operazioni concluse e sul reperimento della documentazione necessaria a presentare la richiesta di erogazione del saldo del contributo a R.L.. In data 23/07/2014 è stato quindi possibile presentare la richiesta per le seguenti operazioni: Associazione Promoisola, Parco Adda Sud, Parco del Serio, Comune di Crema, Comune di Spino d’Adda (n.2 operazioni), Comune di Crotta d’Adda, Comune di Gerre de’ Caprioli, Comune di Borgoforte, Comune di Sabbioneta, Associazione Teatro Villastrada, Provincia di Cremona. Si attende provvedimento di liquidazione regionale per poi procedere a erogare il contributo a tutti i beneficiari. Per alcuni soggetti, Comune di Pizzighettone, Comune di Sabbioneta, Comune di Viadana e Parco Adda Nord, è stato necessario richiedere proroga semestrale per la conclusione dei lavori che si sono quindi definitivamente chiusi in data 28/07/2014. A fine anno si è conclusa la delicata fase di rendicontazione delle operazioni prorogate entro il 26/09/2014, come previsto dalle Linee Guida, è stata presentata a Regione Lombardia la richiesta finale di erogazione del saldo del contributo finanziario. Per quanto riguarda il PIA finanziato con il secondo bando del IV Asse del POR denominato “Il Lago Invisibile”, la Provincia di Cremona, soggetto capofila, ha monitorato la realizzazione degli interventi infrastrutturali. E’ stata attuata un’intensa attività di monitoraggio sull’andamento dello stato di attuazione delle singole operazioni in capo ai singoli soggetti partner, attraverso una attenta e collaborativa attività di coordinamento del partenariato. Il termine naturale del PIA era fissato per il 31/12/2014. La delicata fase di rendicontazione è stata l’azione più onerosa in termini di risorse umane dedicate e si concluderà nel mese di marzo 2015, termine entro il quale dovrà essere completata la rendicontazione delle spese sostenute da tutti i partners e dovrà altresì essere trasmessa a Regione Lombardia la richiesta di erogazione del saldo del contributo.

Relativamente al secondo obiettivo, si è lavorato alla diffusione della conoscenza di alcuni bandi che nel corso della prima parte del 2014 sono stati pubblicati da Regione Lombardia, dalla Fondazione CARIPLO e delle prime Call della nuova programmazione europea 2014-2020. In particolare il Settore si è concentrato sui bandi che Regione Lombardia ha emanato per preparare ad attrezzare il territorio alla imminente esposizione universale. Intensa è stata la consulenza rivolta ai diversi stakeholder del territorio interessati ad alcuni bandi regionali come “Lombardia Concreta” rivolto soprattutto alla riqualificazione delle strutture turistiche e commerciali e il bando “I Distretti dell’Attrattività” rivolto ai distretti del commercio di cui si parlerà più diffusamente nel programma 02 pertinente al commercio. La costituzione dell’Associazione Temporanea di Impresa (ATS)

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coordinata dalla Camera di Commercio di Cremona, è il soggetto che ha lavorato alla realizzazione di un progetto integrato territoriale candidato sul primo bando regionale “Expo” e che ancora lavorerà per candidare, nel 2015, un progetto sul secondo bando Expo. La Provincia è protagonista lavorando al tavolo tecnico ristretto dell’ATS. Per quanto riguarda invece la nuova programmazione europea 2014-2020, è proseguito il monitoraggio costante, iniziato nel corso del 2013, delle fasi iniziali del nuovo periodo di programmazione. Da un lato si è seguendo il negoziato che porterà all’approvazione dei nuovi Programmi Operativi di Regione Lombardia, alcuni già presentati alla Commissione Europea nel mese di luglio 2014, che opereranno grazie ai finanziamenti derivanti dai fondi strutturali FESR, FSE, FEASR. Dall’altro è stata seguita l’apertura dei nuovi programmi comunitari a regia diretta 2014-2020 della C.E. con un focus particolare sulle prime call uscite per i programmi “Creative Europe” – per il supporto e l’internazionalizzazione dei networks culturali e creativi su scala europea (dicembre 2013), “COSME” per le calls a favore del turismo uscite nel periodo estivo e “Horizon 2020” per quanto riguarda lo “SME Instrument” – strumento di finanziamento che prevede la partecipazione riservata esclusivamente a progetti presentati da PMI (gennaio 2014). Per tutte le attività descritte nel secondo obiettivo sono state periodicamente effettuate specifiche pubblicazioni informative sul sito istituzionale dell’Ente, nello spazio dedicato allo Sviluppo Economico, nonché comunicazioni al portale dei Comuni “RUP” al fine di favorire la massima diffusione e la fruibilità delle informazioni monitorate dal Settore.

Programma 02 Commercio – reti distributive – tutela dei consumatori

Obiettivo operativo 1

Titolo:“STRATEGIE A SOSTEGNO DEL COMMERCIO” Dirigente Responsabile: Mara Pesaro

RISULTATI ATTESI

Nel corso degli ultimi anni è maturata l’esigenza di sostenere iniziative finalizzate a promuovere l’innovazione organizzativa e di processo tra operatori commerciali collocati in polarità commerciali specifiche, oltre che l’adozione e il coinvolgimento in una visione comune di un unico progetto di sviluppo, da parte degli operatori commerciali, delle loro associazioni, degli Enti Locali, delle Camere di Commercio e degli altri attori del territorio. L’obiettivo è la promozione di progetti capaci di incidere strutturalmente e in modo duraturo sulle caratteristiche competitive dell’offerta commerciale locale, nel contesto di una più ampia riqualificazione urbana. Tale obiettivo è ben presente negli atti di programmazione regionale, quali il Programma Regionale di Sviluppo della VII legislatura e il DPEFR 2008-2010.

L’obiettivo della Provincia è quello di coordinare la fitta rete di relazioni di cui il settore del commercio è composto, partendo da un ruolo di coordinatore dei vari stakeholder per poter mirare le strategie in cantiere e cercare di rendere il territorio maggiormente competitivo.

Nella nostra provincia sono stati riconosciuti e finanziati 2 Distretti Urbani del Commercio(DUC) e 8 Distretti Diffusi del Commercio (DID).

Visto il Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura, che individua tra gli obiettivi di sviluppo delle reti commerciali e distributive quello di orientare il processo di modernizzazione e razionalizzazione del settore del commercio secondo un modello di sviluppo sostenibile ed equilibrato, favorendone anche la complementarietà e l’integrazione tra i settori produttivi e commerciali, la Provincia intende svolgere quel ruolo di coordinatore e facilitatore per favorire le partenership finalizzate a produrre reale integrazione tra investimenti di diretta competenza

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pubblica e investimenti privati per qualificare la struttura economica locale in una logica di lungo periodo. In questa ottica.

RISULTATI CONSEGUITI

La Provincia, nel 2014, ha proseguito la sua azione di coordinatore dei distretti del commercio del territorio per quanto riguarda tutta la fase attuativa delle azioni previste all’interno dei progetti finanziati dal quinto bando a favore dei DID e DUC di Regione Lombardia. Numerosi sono stati gli incontri delle cabine di regia dei vari distretti al fine di individuare e realizzare le attività previste, in particolare quelle legate alla messa in rete degli eventi attraverso l’azione trasversale denominata “Il Pentagramma dello Shopping” e la promozione della piattaforma www.icompro.it. Dall’azione di messa in rete dei DID e DUC, e seguita la delicata fase di integrazione dei distretti propedeutica al processo di aggregazione dei Distretti in Distretti dell’Attrattività Turistica (DAT) auspicata da Regione Lombardia attraverso il bando emanato lo scorso mese di luglio. E’ proprio sulla partecipazione a questo bando che Provincia insieme ai Comuni interessati, alla Camera di Commercio e alle Associazioni di Categoria del Commercio, ha lavorato per costruire 3 aree vaste: una nel cremasco, una nel cremonese ed una nel casalasco. Questo ha permesso alle tre arre di candidarsi al bando di Regione Lombardia con progetti che distinguono le peculiarità dei tre differenti territori mettendo al tempo stesso in relazione gli aspetti trasversali che li uniscono e precisamente il tema della musica con tutta l’offerta artistica, artigianale e culturale, il tema dell’acqua con l’offerta naturalistica, sportiva e di fruibilità lenta e il tema delle eccellenze agroalimentari. Il Settore si è impegnato, in questa delicata fase, a partecipare agli incontri preparatori con i Comuni per facilitare l’aggregazione dei Distretti Diffusi e favorire la nascita delle 3 aree vaste individuate. Le candidature al bando regionale sono state formalizzate entro i termini fissati dal bando e previsti per la fine del mese di novembre.

Programma 03 “Ricerca e innovazione”

Obiettivoperativo

Titolo: Sostenere il funzionamento di Centri di ricerca sul territorio

Dirigente responsabile Dr. Dario Rech

Risultati attesi: Obiettivo del progetto è quello di sostenere il mantenimento e lo sviluppo di centri di ricerca universitari nel territorio, con particolare riferimento al settore delle biotecnologie. A tale proposito, la Provincia ha proseguito la collaborazione con altri enti locali per potenziare e valorizzare le strutture dedicate alla ricerca nel territorio provinciale, affinché rappresentino un fattore di sviluppo economico e sociale dell’area in cui sono ubicate, mediante il trasferimento tecnologico e i servizi per la domanda di innovazione e di sviluppo tecnologico delle imprese locali. Risultati conseguiti: Anche nel 2014 la Provincia, insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore, al Comune e alla Camera di Commercio di Cremona, ha sostenuto il Centro Ricerche Biotecnologiche di Cremona (CRB) (convenzione biennale sottoscritta lo scorso 25 ottobre 2013), nato a Cremona nel 1988, come struttura di ricerca e sperimentazione connessa all'Istituto di Microbiologia della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica e che svolge la propria attività di ricerca prevalentemente nei seguenti ambiti: a) lo studio dei microrganismi per i processi di trasformazione; b) l'applicazione dell’ingegneria genetica per migliorare le prestazioni tecnologiche dei batteri e degli

animali da latte;

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c) lo sviluppo dell’enzimologia, probiotica, microbiologia e biosicurezza alimentare; d) l'ottimizzazione delle tecnologie di processo; e) il miglioramento delle produzioni bioenergetiche, biomasse proteiche, biopolimeri, ingredienti

alimentari. La somma prevista in bilancio per il 2014, pari a € 80.000,00 è stata impegnata ed è stata liquidata la prima tranche. Il saldo verrà effettuato dietro presentazione del conto consuntivo da parte dell’Università del Sacro Cuore così come previsto nell’apposito atto convenzionale.

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MISSIONE 15 “POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE”

Programma 01 “Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro”

Obiettivo operativo n. 1

Titolo: Il sostegno e lo sviluppo dei Servizi Per il Lavoro (SPL) Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, per sostenere, in particolare, i lavoratori appartenenti alle c.d. face deboli e a promuovere servizi mirati a favore delle imprese del territorio per cercare di dare risposte concrete alle istanze del mercato del lavoro locale nella attuale situazione di crisi e nella previsione di futuri percorsi di crescita. In particolare saranno attuati interventi inerenti a: a) il potenziamento dei servizi per il lavoro b) il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità c) il mantenimento del sistema informativo lavoro “SINTESI”

RISULTATI CONSEGUITI a) Il potenziamento dei servizi per il lavoro I servizi alle persone Il difficile contesto economico-occupazionale che continua ad interessare il nostro territorio vede ancora gli operatori dei quattro Centri per l’Impiego di Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina impegnati a rispondere alla crescente richiesta di servizi per il lavoro da parte di una platea di persone, disoccupate/inoccupate, che manifestano come preoccupazione principale quella di trovare urgentemente una attività lavorativa in tempi il più possibile contenuti. Ed è proprio per cercare di dare risposte tempestive ed adeguate alle evidenti difficoltà personali, relazionali ed emotive rappresentate dai numerosissimi utenti che si rivolgono ai Centri per l’Impiego, che il Settore, nel periodo considerato, ha avuto ancora come obiettivo principale quello di potenziare e supportare la complessa attività degli operatori dei Centri stessi anche attraverso il conferimento di incarichi a professionisti esperti nella erogazione di servizi di orientamento al lavoro, finanziati con risorse provenienti dall’Atto negoziale, siglato, come già ricordato, tra Regione Lombardia e Provincia di Cremona lo scorso 18 giugno 2012. Tutti gli incarichi si sono conclusi il 31/12/2014. Dai dati di monitoraggio rilevati nell’ambito del Sistema Gestione Qualità, risulta che al 31/12/2014 le persone in cerca di lavoro che si sono rivolte ai CpI e all’Ufficio Disabili sono state n. 18.910.

Di seguito le tabelle riepilogative:

Totale Variazione %

rispetto al 2013 n. nuovi utenti - di cui disabili

10.782 271 ---

n. persone che hanno richiesto l’aggiornamento della posizione nell’elenco anagrafico

8.128

+ 15,06%

Servizi erogati Centri per l’Impiego Ufficio Disabili Totale

Servizi di accoglienza 7.678 145 7.823 (+2%) Servizi di consulenza orientativa 247 181 428 (+26%)

Servizi di accompagnamento al lavoro 1.168 1.168 (-18%) Servizi STAFF 134 134 (-63%)

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Colloqui di aggiornamento 814 97 911 (+46%) Totale 10.041 423 10.464 (---)

Nel corso del 2014, inoltre, sono stati complessivamente attivati 531 tirocini (+ 61% rispetto al 2013) così suddivisi:

CpI di riferimento Totale di cui “tirocini di inserimento lavorativo”

Di cui “Tirocini di Formazione e orientamento

Casalmaggiore 96 (+92%) 91 5

Crema 194 (+81%) 193 1

Cremona 190 (+35%) 171 19

Soresina 51 (+54%) 46 5

I tirocini conclusi nel 2014 sono stati 414 di cui 149, pari al 36%, si sono trasformati in un rapporto di lavoro. Di seguito si riportano le tipologie contrattuali di assunzione al termine del tirocinio:

Tempo indeterminato / Apprendistato 93 (62%) Tempo determinato ≥ 12 mesi 9 (6%) Tempo determinato < 12 mesi 31 (21%) Altro 16 (11%)

A seguito della pubblicazione, da parte di Regione Lombardia, dell'avviso “Dote Unica Lavoro” (D.D.U.O. n. 9308 del 15/10/2013), e della conseguente adesione all’iniziativa da parte della Provincia, i Centri per l’Impiego stanno erogando i servizi per il lavoro ricompresi nella Dote regionale. Di seguito il dato sintetico delle attività svolte fino al 31/12/2014:

Casalmaggiore

Crema Cremona Soresina Totale

Doti attivate: 19 30 9 2 60 Doti concluse di cui positivamente:

18 14 (77,77%)

30 28 (93,33%)

8 5 (62,50%)

2 2 (100%)

58 49 (84,50%)

Le risorse prenotate ammontano ad € 90.991,00. Le risorse rendicontate ammontano ad € 87.216,00. Le DUL sono state attivate soprattutto nella prima parte dell’anno, quando era ancora disponibile un consistente incentivo all’assunzione da riconoscere al datore di lavoro. A seguito della pubblicazione da parte di Regione Lombardia del D.d.g. n. 9619 del 16/10/2014 avente ad oggetto “Piano esecutivo regionale di attuazione della garanzia per i giovani in Lombardia – Avviso per i giovani inoccupati e disoccupati di età compresa tra i 15 e 29 anni che non rientrano in un percorso di istruzione o formazione”, la Provincia – attraverso i quattro Centri per l’Impiego – ha aderito formalmente al Programma Garanzia Giovani. Al 31/12/2014 i giovani che avevano scelto i Centri per l’Impiego per la realizzazione del programma erano 82. Si evidenzia che: - n. 19 giovani (23%) non sono stati presi in carico per mancanza dei requisiti oppure per rifiuto da parte del giovane della proposta offerta dal CpI; - n. 22 giovani (27%) devono essere contattati per il primo colloquio; - n. 25 (30%) sono in attesa della presa in carico (primo e secondo colloquio già effettuato) - n. 16 (20%) sono le doti attivate (per n. 6 doti è già stato raggiunto l’esito previsto, cioè l’attivazione di un tirocinio extra-curriculare);

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I servizi agli studenti Nel corso del 2014 l’Ufficio Orientamento e i Centri per l’Impiego sono stati costantemente impegnati anche nell’erogazione di servizi specifici rivolti agli studenti delle classi finali dei percorsi del 2° ciclo di istruzione. Le attività che hanno coinvolto gli studenti sono state così organizzate: - moduli di ricerca attiva del lavoro finalizzati a: approfondire la conoscenza della figura professionale in uscita dal percorso scolastico e delle competenze professionali acquisite con il percorso di studi trasmettere la conoscenza delle tecniche e degli strumenti di ricerca attiva del lavoro - incontri di informazione orientativa attraverso una “visita” al CpI finalizzata a: conoscere i servizi del CpI (simulazione di un’iscrizione) conoscere i metodi di ricerca del lavoro, con particolare attenzione alla redazione di CV, alla lettera di accompagnamento e al colloquio di selezione -incontri di informazione orientativa attraverso la partecipazione alle iniziative organizzate dall’Orientagiovani di Crema e dall’Informagiovani di Cremona. Al 31/12/2014 sono state realizzate le seguenti attività:

Attività n. classi coinvolte n. alunni raggiunti

Modulo di ricerca attiva del lavoro 32 (+128%) 674 Informazione orientativa: corso EdA 1 16 Informazione orientativa: Salone dello Studente --- 70 Il servizio di Incontro Domanda Offerta di lavoro (IDO) Sempre con la finalità di dare il massimo supporto alle persone in cerca di lavoro anche attraverso il diretto coinvolgimento dei datori di lavoro, il Settore ha cercato di rafforzare il servizio di Incontro Domanda Offerta di lavoro (IDO). A conferma dei buoni risultati ottenuti dal servizio di Incontro Domanda Offerta di Lavoro, si riportano seguenti dati:

Casalmaggiore Crema Cremona Soresina Totale

n. richieste di personale 100 118 144 31 393

n. aziende richiedenti 69 83 115 21 288

- di cui aziende nuove 46 51 72 11 180

- di cui aziende fidelizzate 23 32 43 10 108

n. figure professionali richieste

(non sono state conteggiate le fig. professionali di vacancy ritirate e sospese)

107 103 182 47 439

n. assunzioni 28 (26%*) 58 (56%*) 90 (49%*) 3 (6%*) 179 (41%*)

* La percentuale è così calcolata: n. assunzioni / n. figure professionali richieste

Anno 2014 Anno 2013 Variazione

N. RICHIESTE DI PERSONALE 393 378

+4%

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N. AZIENDE RICHIEDENTI 288 266

+8,3%

N. RICHIESTE DA AZIENDE NUOVE 225 194

+16%

N. RICHIESTE DA AZIENDE FIDELIZZATE

168 184

-8%

Le aziende che hanno richiesto il servizio sono per il 76% aziende con meno 15 dipendenti. Le COB evidenziano, inoltre, che il 39% dei contratti di lavoro è a tempo determinato, che il 4% è a tempo indeterminato e che il 38% è rappresentato da tirocini. I lavoratori assunti sono per il 61% donne e hanno un’età media di 31, 5 anni. Età lavoratori assunti con IDO % Under 30 56% (103) 30-45 30% (55) Over 45 14% (26) Le professioni (secondo la classificazione ISTAT 2011) più richieste da parte delle aziende sono:

• professioni tecniche (25%): contabile, • professioni esecutive nel lavoro d’ufficio (21%): impiegato amministrativo, • le professioni ricomprese nella categoria degli artigiani, operai specializzati e agricoltori (16%):

saldatori, meccanici e carpentieri. L’attività di coordinamento Il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità ha continuato ad essere impegnato nel supporto e nel coordinamento delle attività svolte dagli operatori dei CpI e del Servizio Inserimento Lavorativo Disabili. A tale riguardo sono stati organizzati incontri periodici finalizzati all’analisi, all’approfondimento e alla definizione di linee operative in merito alle tematiche riguardanti: • la riorganizzazione dell’erogazione dei servizi finalizzata a potenziare il servizio IDO • la gestione dei tirocini finanziati dal progetto “LAVORO SUBITO” e “PARTECIPO & LAVORO” • la gestione della “DOTE UNICA LAVORO” • i nuovi indirizzi regionali in materia di TIROCINIO • l’approfondimento della proposta regionale in materia di linee guida per lo “STATO DI

DISOCCUPAZIONE”, proposta che non è ancora stata tradotta in un atto formale; • i contenuti e le procedure riguardanti il programma “GARANZIA GIOVANI”. E’ proseguita anche l’attività di promozione dei servizi per il lavoro erogati dai CpI attraverso: • il costante aggiornamento dei contenuti delle pagine web del sito della Provincia; • la pubblicazione su siti gratuiti di annunci di lavoro (www.lavoratorio.it – www.helplavoro.it,

cliclavoro, kijiij, siti universitari di Cremona, Parma e Brescia) • la pubblicazione con cadenza settimanale delle offerte di lavoro sui quotidiani “La Provincia”,

“Mondo Padano” “La Vita Cattolica” e “Cremona Oggi”, “Il Torrazzo” • l’invio con cadenza settimanale delle offerte di lavoro alle associazioni di categoria dei lavoratori e

dei datori di lavoro e ad alcune amministrazioni comunali • l’aggiornamento periodico del “Manuale incentivi”. b) Il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità Con nota del 31/07/2014, pervenuta al nostro protocollo n. 92067 del 05/08/2014, ANCIS Srl, ha comunicato che la prossima visita periodica di sorveglianza è stata programmata per la prima metà del mese di marzo 2015.

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c) Il mantenimento del sistema informativo lavoro “SINTESI”

Per lo svolgimento delle proprie attività, nel corso di tutto il 2014 il personale dei Centri per l’Impiego e dell’Ufficio inserimento lavorativo disabili ha continuato ad utilizzare il Sistema Informativo Lavoro “SINTESI”, mantenendo costantemente aggiornate le diverse banche dati, necessarie per l’erogazione dei servizi e l’espletamento delle procedure amministrative. L’Ufficio Sistemi Informativi del Settore ha garantito l’assistenza tecnica per il corretto utilizzo del sistema a vantaggio di tutti gli utilizzatori (i Centri per l’Impiego, tutti i datori di lavoro pubblici e privati del territorio provinciale e tutti gli operatori pubblici e privati dei servizi per il lavoro e formativi accreditati al sistema web), anche attraverso l’apposito servizio di help-desk attivo dal lunedì al venerdì di ogni settimana. Per rappresentare indicativamente i “volumi” dell’attività svolta, si rileva che al 31.12.2014 risultavano iscritti al sistema SINTESI n. 17.947 datori di lavoro, anche tramite soggetti delegati (consulenti del lavoro, commercialisti, associazioni di categoria); sono state fornite 2.688 consulenze finalizzate al corretto utilizzo del Sistema Informativo Lavoro SINTESI; mentre le comunicazioni obbligatorie (COB) trasmesse dal 01.01.2014 al 31.12.2014 ammontano complessivamente a n. 143.281 (di cui n. 873 prospetti informativi previsti dalla L. n. 68/99). L’Ufficio Sistemi Informativi ha, altresì, garantito la costante elaborazione dei dati relativi ai lavoratori e ai rapporti di lavoro nel territorio provinciale, rispondendo alle molteplici richieste di analisi statistiche pervenute da istituzioni, enti locali e altri soggetti pubblici (Prefettura, DTL, ISFOL, Ministero del lavoro, Comuni, Forze dell’Ordine, Camera di Commercio) e privati (Associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori, Associazioni rappresentative degli interessi dei disabili, Operatori pubblici e privati accreditati ai servizi per il lavoro e formativi, Agenzie di lavoro interinale e altri enti privati). E’ proseguita, altresì, la costante interazione con le altre Province lombarde attraverso il Tavolo tecnico appositamente costituito e, in primis, con la Provincia di Milano che funge da “capofila”, coordinatore e referente principale nell’attività di manutenzione, aggiornamento (tecnologico e normativo) e implementazione del sistema SINTESI: Tavolo che rappresenta anche il punto di riferimento per il confronto con i responsabili del Sistema Informativo Lavoro della Regione Lombardia, la quale dispone di sistemi informativi diversi da SINTESI per la gestione dei propri interventi/banche dati.

In proposito, nel corso del corso del 2014 è proseguito il percorso di confronto avviato da Regione Lombardia con le Province lombarde per promuovere una maggiore integrazione fra il sistema SINTESI delle Province e il sistema informativo regionale per la gestione dei finanziamenti in materia di lavoro e formazione, GEFO: ciò soprattutto al fine di attivare anche in regione Lombardia le opportunità offerte dal programma Garanzia Giovani coordinato dal Ministero del Lavoro. In previsione della conclusione del vigente contratto d’appalto di servizi di manutenzione correttiva ed evolutiva del sistema SINTESI (31 gennaio 2015), nel periodo da aprile a luglio 2014 si sono svolti incontri del Tavolo Tecnico interprovinciale, nel quale le dodici Province lombarde hanno valutato come garantire la prosecuzione del servizio in attesa delle evoluzioni normative in materia di riforma degli enti locali e della definizione della competenza – ad oggi spettante alle Province – in materia di servizi per il lavoro. In proposito, si è concordemente ritenuto opportuno indire – per il tramite e a cura della Provincia di Milano – una nuova gara unica d’appalto per una sola annualità (2015), prevedendo l’eventualità di una ripetizione dei servizi l’annualità successiva (2016). Pertanto, nel mese di ottobre (determinazione dirigenziale n. 839/2014) è stato approvato l’avvio delle procedure di gara per l’acquisizione dei servizi di manutenzione e sviluppo del “Sistema Integrato Servizi per l’impiego” (SINTESI), gestite dalla Provincia di Milano, in qualità di ente capofila dell’aggregazione delle pubbliche amministrazioni aderenti al progetto SINTESI, assumendo a tal fine a carico provinciale la spesa necessaria a copertura della quota a carico della Provincia di Cremona nell’ambito del bilancio provinciale 2014/2016, per l’annualità 2015, per la complessiva somma di euro 17.500,00 IVA compresa (capitolo 31119) e dando atto che nel bilancio provinciale 2014/2016, per l’annualità 2015, vi è la disponibilità della quota necessaria all’eventuale estensione del contratto nei limiti del quinto d’obbligo (euro

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3.500,00 IVA compresa) e, per l’annualità 2016, vi è la disponibilità della quota necessaria all’eventuale una ripetizione di servizi ai sensi dell’art. 57, comma 5 lettera b) del Codice dei contratti per un ulteriore periodo di 12 mesi. Con nota assunta al protocollo provinciale n. 144450 del 24.12.2014, la Provincia di Milano ha comunicato l’approvazione del capitolato di gara, identificata dal CIG n. 60245163EO, CUP J42I14000280005. All’inizio del 2015 si provvederà ad approvare formalmente tale capitolato di gara, con conseguente approvazione della proroga tecnica del vigente contratto d’appalto, ai sensi dell'art. 125, comma 10 lett. c) e comma 11, del D.Lgs 163/06, per il periodo dal 03/02/2015 fino alla decorrenza del nuovo contratto e comunque per un periodo massimo di 6 (sei) mesi. Si provvederà, altresì, a garantire il servizio di manutenzione delle varie parti dell’architettura hardware del sistema “SINTESI” per un’ulteriore annualità, mediante l’espletamento di procedure negoziate che saranno gestite mediante la piattaforma MEPA.

Obiettivo operativo n. 2

Titolo:Il coordinamento dei C.p.I. sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivanti dalla legislazione vigente (D.Lgs n. 469/97, L.R. n. 22/06)

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, al fine di assicurare il corretto e costante funzionamento degli Uffici e il raggiungimento degli obiettivi annuali. In particolare, saranno attuati interventi inerenti a:

1) il mantenimento del sistema di accreditamento 2) il coordinamento amministrativo dei Centri per l’Impiego 3) il finanziamento delle spese di funzionamento dei CPI

RISULTATI CONSEGUITI

a) Il mantenimento del sistema di accreditamento. Il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili e Coordinamento Centri per l’impiego ha curato la gestione delle procedure dirette a garantire il mantenimento dell’accreditamento delle sedi dei Centri per l’impiego provinciali e dell’Ufficio Inserimento lavorativo disabili per l’erogazione dei servizi al lavoro, ai sensi della L.R. n. 22/2006 e tenuto conto delle previsioni recentemente introdotte con D.G.R. n. 9749 del 31.10.2012.. A tal fine il Servizio, ha provveduto ad oggi a 152 controlli ed aggiornamenti di informazioni registrate sul sistema regionale ed a 99 adempimenti amministrativi, per lo più assolti in modalità telematica. In particolare, si è proceduto all’aggiornamento periodico dei curricula del personale interno e/o dei professionisti incaricati e all’aggiornamento periodico della documentazione cartacea relativa alla corretta funzionalità e sicurezza di impianti e locali, in collaborazione con l’ RSPP dell’Ente, fornendone copia ad ogni CPI. Si è, inoltre, cooperato con il Servizio Politiche del lavoro e Gestione Qualità al fine di concordare ogni intervento necessario a garantire la corretta gestione dei servizi al lavoro erogati dai Centri per l’impiego e dall’Ufficio Collocamento Disabili, introducendo le modifiche rese necessarie da interventi normativi ( si pensi alla disciplina regionale in materia di tirocini) o suggerite dall’esperienza maturata dagli operatori. b) Il coordinamento amministrativo dei Centri per l’Impiego.

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In un contesto caratterizzato da frequenti interventi sulla normativa in materia di lavoro, il Servizio ha garantito al Settore, ai Centri per l’impiego e ad altri Servizi provinciali il necessario supporto informativo e interpretativo. Particolare impegno è stata profuso nella costante e propositiva partecipazione (in stretta collaborazione con il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità ) ai tavoli tecnici convocati dalla Regione Lombardia per la definizione di nuove norme di indirizzo in tema di gestione dello “stato di disoccupazione”, secondo i principi contenuti nell’Accordo tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e le Province sul documento recante: “Linee-guida per la regolazione e la gestione dello stato di disoccupazione, ai sensi di quanto previsto agli articoli 1, 2 e 4 del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181 e successive modificazioni ed integrazioni” sottoscritto in sede di Conferenza Unificata Stato, Regioni e Province Autonome il 5 dicembre 2013. Significative modifiche sono state introdotte nel testo del D.Lgs. 181/00 anche dall’art. 3 comma 2 del D.L. 34/2014 convertito con Legge 78/2014. Si attende che la Regione approvi le nuove linee guida. Inoltre si evidenzia che :

in collaborazione con il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione qualità è stata definita con circolare n. 27624 del 28/02/2014 una specifica modalità di rilascio da parte dei CPI di certificazioni di “stato occupazionale” a data specifica, nel contesto delle procedure previste dal programma regionale “Dote Unica”;

su richiesta ed in collaborazione con lo Sportello Unico per l’immigrazione presso la Prefettura –UTG di Cremona, a seguito di modifiche della normativa di settore, è stata definita con la circolare n. 36408 del 20/03/2014 una peculiare modalità condivisa di gestione delle richieste nominative di ingresso nel territorio nazionale di cittadini extracomunitari per motivi di lavoro;

con nota prot. 57735 del 13/05/2014 si è provveduto ad emanare nuove disposizioni operative in merito all’iscrizione nell’elenco anagrafico dei Centri per l’impiego dei cittadini comunitari domiciliati nei Comuni del territorio provinciale: l’intervento, attuato in accordo con la Prefettura -UTG di Cremona ha consentito di semplificare l’accesso ai servizi al lavoro per questa fascia di utenti, superando pregresse rigidità procedurali indotte da norme non recenti e di non semplice applicazione.

c) Il finanziamento delle spese di funzionamento dei CPI. Si è provveduto, come prescritto dalla normativa vigente, a sostenere le spese di funzionamento delle sedi dei Centri per l’impiego del territorio provinciale che vengono messe a disposizione dai Comuni di Cremona, Crema e Soresina. In particolare, a seguito della ricezione di idonea documentazione attestate le spese, con decreto dirigenziale n. 264 del 28/02/2014 si è provveduto a liquidare al Comune di Crema la somma di €.13.149,84 quale rimborso per gli oneri condominiali sostenuti per l’immobile sede del Centro per l’impiego per l’esercizio 2012/2013. Con successivo decreto n. 467 del 03/04/2014, si è provveduto a liquidare al medesimo Ente la somma di €.15.909,37 a rimborso degli oneri condominiali per l’esercizio 2013/2014. Non è pervenuta nell’anno 2014 alcuna richiesta di rimborso da parte del Comune di Cremona . Il Comune di Soresina ha finora garantito l’uso a titolo gratuito dei locali del CPI, senza richiedere alcun rimborso degli oneri di gestione.

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Obiettivo operativo n. 3

Titolo: L’Osservatorio provinciale per il mercato del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. In particolare, proseguirà l’impegno per lo sviluppo dell’Osservatorio del mercato del lavoro, finalizzato a disporre di analisi approfondite in ordine alla situazione del mercato del lavoro locale e ad acquisire elementi indispensabili per un’efficace programmazione dei servizi e delle politiche per il lavoro.

RISULTATI CONSEGUITI

Nel primo semestre del 2014 l’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro ha proseguito secondo le linee guida tracciate verso la fine del 2013 in fase di ri-programmazione delle attività: l'individuazione di nuovi metodi di analisi del mercato del lavoro locale, che rispondano più puntualmente alle esigenze di programmazione della Provincia e di conoscenza della situazione occupazionale da parte dei vari attori pubblici e privati del territorio che si occupano di mercato del lavoro; l'introduzione di nuove modalità di organizzazione delle banche dati dei CpI, mediante un’operazione di manutenzione informatica della banca dati dei lavoratori inoccupati/disoccupati dei Centri per l'Impiego della Provincia, volta ad individuare, nel modo più preciso possibile, la platea dei lavoratori iscritti che sono effettivamente interessati all’erogazione dei servizi per il lavoro offerti dai Centri per l’Impiego e la platea di coloro che, pur essendo iscritti, non sono più interessati all’erogazione dei servizi o hanno richiesto/richiedono l’iscrizione nella banca dati per finalità diverse dall’inserimento/reinserimento lavorativo (vera mission dei Centri per l’Impiego). L’attività di cui al punto b) è stata portata avanti con l’impegno esclusivo di risorse umane interne dotate di specifica ed adeguata professionalità. Quanto, invece, alle attività previste al punto a), è proseguita la collaborazione della Provincia con il CRISP (Centro di Ricerca Interuniversitario sui Servizi di Pubblica utilità alla Persona) dell’Università degli studi di Milano Bicocca, seguendo il programma di lavoro – condiviso con le parti sociali in occasione del Tavolo di governance delle politiche del lavoro del 23.12.2013 – che individuava alcuni specifici ambiti di indagine con riferimento al tema cruciale delle figure professionali:

a) il trend delle figure professionali nei vari settori produttivi: contesto attuale delle figure professionali nei distinti settori economici e nei settori trainanti nel territorio provinciale; stato di salute delle qualifiche professionali, inteso come aumento/contrazione della loro domanda all'interno del mercato del lavoro provinciale negli ultimi 3 anni; prospettive evolutive a breve-medio termine delle figure professionali;

b) gli esiti occupazionali dei percorsi di istruzione e formazione attivi nel territorio provinciale, con particolare attenzione, oltre che ai tempi di ingresso e alle tipologie contrattuali, anche al livello di “coerenza” fra percorso formativo frequentato e settore produttivo/figura professionale di impiego nel mercato del lavoro.

Le analisi hanno utilizzato, in primis, i dati contenuti nella banca dati COB, rispetto alla quale, appunto, il CRISP detiene integralmente in esclusiva il knowhow tecnologico indispensabile e già svolge l'attività di "normalizzazione" dei dati a livello regionale, oltre ad aver già sviluppato collaudati metodi di indagine – particolarmente tempestivi ed efficaci – sia per la Regione sia per altre Province lombarde. Sempre sulla base della banca dati COB, oltre che utilizzando i dati ISTAT delle Forze di lavoro a livello provinciale, sono stati elaborati i periodici rapporti sullo stato del mercato del lavoro locale nell’anno 2013, con attenzione alla diversa situazione delle quattro aree di competenza dei Centri per l’Impiego provinciali (Cremona, Crema, Soresina e Casalmaggiore).

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Tutti i lavori prodotti nel primo semestre 2014 sono stati presentati in occasione di seminari appositamente dedicati e aperti al pubblico: in data 6 marzo 2014 si è svolto il seminario “Lo stato di salute delle figure professionali nel territorio provinciale” e in data 11 giugno 2014 si è svolto il seminario “La trasformazione del lavoro: un confronto sulle principali tendenze in atto”.

Entrambi i seminari si sono svolti presso la locale STER della Regione Lombardia. La partecipazione è stata numerosa e significativa ed ha coinvolto, fra l'altro, la Camera di Commercio, le associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori, istituti di credito locali e non, imprese del settore, operatori dei servizi per il lavoro e dei servizi formativi accreditati nel territorio provinciale e istituzioni scolastiche, ai quali, grazie alla collaborazione dei ricercatori del CRISP e dei docenti dell'Università di Milano Bicocca, sono stati presentati non solo i risultati delle indagini, ma anche gli scenari e le nuove sfide poste dal nuovo mercato del lavoro. Tutto il materiale documentale prodotto è stato poi diffuso tramite la pubblicazione sul sito internet della Provincia (sezione dedicata all'Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro) e la diffusione mediante mailing list dedicata. Nel secondo semestre 2014, l’attività è proseguita con la pubblicazione di un secondo rapporto elaborato sulla base dei dati contenuti nella banca dati COB e riferiti al primo semestre del 2014, mentre si è provveduto contestualmente a pianificare le attività successive, che sono state definite e formalizzate in un nuovo contratto d’appalto stipulato con il CRISP (per il tramite di Tabulaex S.r.l.). Tale contratto, approvato con determinazione dirigenziale n. 997 del 04.12.2014, che prevede l’elaborazione dei seguenti rapporti:

a) il rapporto annuale del mercato del lavoro 2014, integrando i dati relativi ai flussi del mercato del lavoro (dati COB) e i dati delle Forze Lavoro provinciali ISTAT;

b) l’analisi delle domande di lavoro pubblicate sui principali canali web (quotidiani, portali dedicati, agenzie di intermediazione) riferite al territorio cremonese a partire dal mese di febbraio 2013, prendendo in considerazione le seguenti variabili: territorio di riferimento (fino al livello comunale), serie storica delle offerte, professione ricercata (riclassificata secondo lo standard ISTAT), settore aziendale, contratto proposto, titolo di studio richiesto, competenze (skill) ricercate;

c) il rapporto di dettaglio riguardante i percorsi di ingresso nel mercato del lavoro della coorte dei giovani (definiti secondo lo standard ISTAT con la classe d’età 18-29 anni) nel territorio cremonese, utilizzando i dati ufficiali ISTAT e i dati amministrativi messi a disposizione dalle COB ed analizzando: le modalità contrattuali di ingresso nel mercato del lavoro, le modalità di evoluzione dei percorsi lavorativi, i settori e le professioni più attrattivi per la coorte selezionata, eventuali percorsi professionali che presentino situazioni critiche.

In tale contesto, le scelte della Provincia si pongono pienamente in linea sia con il Protocollo siglato fra UPI e Ministero del Lavoro il 27 luglio 2011 sia con gli ultimi atti di indirizzo emanati da Regione Lombardia. In particolare, infatti, il Protocollo fra UPI e Ministero del Lavoro che, nel ribadire il ruolo fondamentale e non solo formale delle Province nella programmazione e nell’erogazione di servizi fondamentali per la persona e le imprese quali sono i servizi per il lavoro e la formazione, ne sottolinea obblighi, impegni e responsabilità nel far funzionare le politiche del lavoro sul territorio e sollecita le Province a promuovere “la costituzione di osservatori provinciali sui fabbisogni di competenze e di figure professionali dei sistemi produttivi locali”. Quanto agli indirizzi regionali, ricordiamo in primo luogo gli “Indirizzi prioritari per la programmazione degli interventi a sostegno dell’occupazione e dello sviluppo per il 2011”, definiti da Regione Lombardia con la DGR n. IX/1470 del marzo 2011, in cui si legge che uno strumento fondamentale per perseguire l’obiettivo al sostegno dell’occupazione è proprio quello di recuperare “il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro rispetto ai reali fabbisogni di competenze e professionalità espressi dalle imprese e dai sistemi produttivi territoriali”. Ad ulteriore conferma, si richiama anche l’atto negoziale – ambito Lavoro, sottoscritto da Regione Lombardia e Provincia di Cremona il 18 giugno 2012 per l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro, che prevede che la Provincia promuova “iniziative

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territoriali (…) in sinergia con gli Osservatori del Mercato del lavoro, al fine di rilevare i fabbisogni e definire le priorità di intervento”. In particolare, in accordo con Regione Lombardia, nell’atto negoziale è stato appositamente inserito uno specifico intervento avente ad oggetto proprio “Interventi per migliorare la conoscenza del mercato del lavoro e rilevare i fabbisogni di figure professionali nel territorio provinciale”. Peraltro, l’intervento trova piena corrispondenza anche nelle più recenti indicazioni elaborate a livello comunitario con riferimento al raggiungimento degli obiettivi della Strategia per la crescita e l’occupazione Europa 2020. Infatti, la Commissione Europea, lo scorso 18 aprile 2012, ha presentato una Comunicazione intitolata “Verso una ripresa dell’occupazione” (COM (2012) 173), nella quale ha delineato una strategia complessiva volta a rilanciare l’occupazione in Europa attraverso una serie di azioni, fra le quali quella di “riformare i mercati del lavoro”. Con riferimento ad essa, appunto, la Commissione stessa rileva come la mancata corrispondenza tra le competenze disponibili e le esigenze dei mercati del lavoro interessino, se pur in maniera diversa, tutti gli Stati membri e considera che l’azione a livello europeo si debba sviluppare proprio secondo i tre seguenti assi: 1) il monitoraggio del fabbisogno di competenze; 2) il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche; 3) la sinergia fra il modo dell’istruzione e quello del lavoro.

Programma 02 “Formazione professionale”

Obiettivo operativo n. 1 Titolo: Programmazione ed erogazione di servizi di orientamento scolastico e professionale e

partecipazione ad iniziative correlate

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del collegamento tra sistema scolastico e formativo provinciale e il mercato del lavoro. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi:

• Interventi di orientamento • Tavolo provinciale per l'orientamento • Partecipazione a manifestazioni locali di orientamento • Progetto “Identità al lavoro” • Alternanza scuola-lavoro

RISULTATI CONSEGUITI

a) Gli interventi di orientamento. Al fine di proseguire ed implementare i servizi di orientamento erogati dalla Provincia, anche utilizzando le risorse rese disponibili nell’ambito dell’Atto Negoziale, si sono realizzati entro il termine dell’anno scolastico 2013/2014 gli interventi di rimotivazione e riorientamento scolastico rivolti a studenti del 2° ciclo di istruzione, realizzati da due professioniste appositamente incaricate nello scorso anno. Si è, pertanto, provveduto, a liquidare le somme spettanti come segue:

7. € 14.015,06 a fronte della realizzazione di 250 h di interventi alla professionista incaricata di svolgere le attività in parola nell’ambito cremonese/casalasco;

8. € 14.015,06 a fronte della realizzazione di 250 h di interventi alla professionista incaricata di svolgere le attività in parola nell’ambito cremasco.

Data la positività dell’intervento si è ritenuto necessario, usufruendo sempre delle risorse regionali, proseguire nell’iniziativa.

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Pertanto a seguito di appositi avvisi ad evidenza pubblica emanati con decreti n. 873 del 25/06/2014 e n. 927 del 07/07/2014, sono stati affidati due incarichi professionali rispettivamente con determinazione dirigenziale n. 675 del 06/08/2014 per la realizzazione degli interventi in ambito cremonese/casalasco per un importo pari a € 14.015,06 e con determinazione dirigenziale n. 674 del 06/08/2014 per la realizzazione degli interventi in ambito cremasco per un importo pari a € 14.015,06. Le attività sono state avviate e concluse durante il primo trimestre dell’anno scolastico 2014/2015 e liquidate con disposizione di liquidazione n. 14842 del 17/12/2014 per l’incarico relativo al territorio cremonese/casalasco e disposizione di liquidazione n. 14850 del 18/12/2014 per l’incarico relativo al territorio cremasco.

I servizi di orientamento complessivamente erogati ad oggi dalla Provincia hanno riguardato:

2) azioni finalizzate a prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico rivolte agli alunni frequentanti il secondo ciclo di istruzione, con l’ausilio delle professioniste di cui sopra. In particolare, presso le istituzioni scolastiche/formative che ne hanno fatto richiesta (IIS J. Torriani, Liceo Artistico Munari sede di Cremona e di Crema, IP A. P. Cimino, IIS Einaudi, IIS Stradivari, IAL-CISL, CR.FORMA sede di Crema, Liceo Scientifico L. Da Vinci, IP Marazzi, Liceo Classico Racchetti, IP Stanga di Pandino, IIS Galilei, ente di formazione Sacra Famiglia di Soncino, IIS Sraffa) si sono realizzati colloqui individuali con alunni in difficoltà per un totale complessivo di 769 ore;

3) 2 colloqui di rimotivazione e riorientamento rivolti ad adolescenti a rischio di dispersione scolastica ed ai loro genitori;

4) 41 interventi di ricerca attiva del lavoro rivolti alle classi finali di alcuni istituti scolastici del territorio (IIS “Romani” di Casalmaggiore, Istituto “Ponzini” di Soresina, IP “A. P. Cimino” e l’IIS Torriani di Cremona), coinvolgendo un totale di 32 classi e 594 alunni;

5) 1 incontro di informazione orientativa rivolto a 16 persone frequentanti corsi per adulti presso la Scuola Media Campi;

6) 9 incontri di informazione orientativa rivolti alle famiglie degli alunni delle classi finali delle scuole secondarie di primo grado, finalizzati a supportare i genitori nella scelta dei figli in merito al percorso scolastico/formativo dopo la terza media.

Tutte le attività di orientamento hanno previsto, al termine dell’erogazione del servizio, la somministrazione di un questionario di soddisfazione (anonimo), così come richiesto dalla certificazione di qualità dei servizi di orientamento. Nella quasi totalità dei questionari, il giudizio complessivo relativo all’intervento è risultato positivo.

Un altro importante intervento avviato riguarda la realizzazione di una guida informativa da pubblicare on-line destinata agli studenti in uscita dal 1° ciclo di istruzione e alle loro famiglie e contenente tutte le informazioni relative all'offerta scolastica e formativa del territorio, oltre che utili notizie inerenti i possibili sviluppi scolastici e professionali collegati ad ogni percorso.

Anche tale iniziativa rientra tra i progetti finanziati dall'Atto Negoziale sottoscritto tra la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia in data 18/06/2012. Poiché per la realizzazione della guida in parola è risultato necessario l'apporto di due specifiche professionalità, una per la redazione della parte contenutistica della guida ed una per la creazione dell'ambiente informatico ove pubblicare, secondo modalità dinamiche e interattive, i testi predisposti, si è provveduto ad emanare con decreto n. 823 dell’11/06/2014 un apposito avviso ad evidenza pubblica per entrambe le figure. Tuttavia, per la professionalità richiesta per la predisposizione della parte informatica non è pervenuta, entro i termini, alcuna candidatura. Si è, dunque, provveduto ad emanare con decreto n. 934 del 07/07/2014 un nuovo specifico avviso per tale attività.

A fronte dell’istruttoria condotta sono state individuate le due figure specifiche alle quali sono stati assegnati i seguenti incarichi: con determinazione n. 669 del 05/08/2014 l’incarico relativo alla redazione della parte contenutistica della guida impegnando una somma pari ad € 34.892,00; con determinazione n. 670 del 05/08/2014 l’incarico relativo alla realizzazione del sito web su cui pubblicare la guida impegnando una somma pari ad € 20.935,20.

Agli incaricati sono stati trasmessi alcuni dati necessari per impostare l’attività, quali l’elenco delle istituzioni scolastiche/formative del territorio e dei relativi percorsi e una banca dati interna contenente gli elementi necessari al professionista incaricato per impostare il sito web.

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Si è provveduto alla liquidazione degli incarichi sopra descritti con disposizioni di liquidazione n. 12531 del 3/11/2014 e n. 14848 del 18/12/2014 per la parte contenutistica e con disposizioni di liquidazione n. 12439 del 27/10/2014 e n. 14849 del 18/12/2014 per la parte informatica. b) Il Tavolo provinciale per l’orientamento

Il “Tavolo provinciale dell’orientamento”, composto da referenti degli sportelli informativi dei Comuni di Cremona, Crema e dell’Alto Cremasco, dell’Ufficio Scolastico Territoriale e del Gruppo Giovani a confronto (giovani imprenditori), ha messo a disposizione delle istituzioni scolastiche e formative, sia per l’anno scolastico 2013/2014 sia per il 2014/2015, il “Catalogo provinciale dei servizi di orientamento” che raccoglie le iniziative offerte in forma gratuita sul territorio dai soggetti istituzionali.

In data 10/01/2014 si è partecipato al gruppo di lavoro sul tema dell’orientamento convocato dalla Regione Lombardia, durante il quale sono state presentate le “linee guida del sistema nazionale dell’orientamento permanente”, definite nell’Accordo Stato-Regioni del 5 dicembre 2013. Durante l’incontro i referenti regionali hanno esplicitato la volontà di condividere con le Province e mettere a sistema gli interventi e le politiche di orientamento attivati a livello territoriale, anche al fine di definire nuove strategie e ipotizzare interventi innovativi. E’ stato quindi richiesto alle Province di effettuare una ricognizione dei servizi attivati in tema di orientamento sui rispettivi territori al fine di elaborare una prima ipotesi di sistema regionale per l’orientamento permanente, in linea con le recenti indicazioni nazionali sull’argomento. Si è dunque data risposta alla rilevazione regionale utilizzando proprio il “Catalogo provinciale dei servizi di orientamento” elaborato nel Tavolo provinciale, sebbene non esaustivo di tutta l’attività realizzata. Anche a seguito della rilevazione condotta, la Provincia, quale ente coordinatore del “Tavolo provinciale dell’orientamento”, ha ritenuto opportuno consolidare il proprio ruolo, affidando uno specifico incarico professionale finalizzato alla realizzazione di attività di coordinamento territoriale in materia di orientamento scolastico e professionale. A seguito dell’emanazione, con decreto dirigenziale n. 147 del 04/02/2014, di specifico avviso di selezione, si è provveduto, quindi, ad affidare ad una professionista (determinazione n. 157 del 03/03/2014) l’incarico in parola con l’obiettivo, tra l’altro, di eseguire una mappatura ragionata delle diverse attività di orientamento sul territorio e dei diversi soggetti che le organizzano, oltre che di definire e sviluppare azioni volte a rafforzare il sistema territoriale dell’orientamento, garantendo il raccordo tra le diverse iniziative. Dopo poche giornate di attività, tuttavia, la professionista, con nota del 07/07/2014, ha comunicato l’impossibilità di proseguire nell’incarico per motivi personali. Sulla base delle rilevazioni effettuate dalle Province, la Regione, con DGR n. 2191 del 25/07/2014, ha approvato il documento “Sistema regionale dell’orientamento permanente” fondato principalmente sul concetto di “rete” nell’ambito della quale i soggetti territoriali coinvolti nell’erogazione dei servizi pubblici devono garantire il rispetto di standard di contenuto e di professionalità. Con la medesima deliberazione la Regione assegna alle Province lombarde la regia degli interventi a livello territoriale e ripartisce tra le stesse risorse volte a sostenere l’avvio delle azioni finalizzate a concretizzare le indicazioni regionali. Con un successivo provvedimento (decreto Regionale n. 11338 del 01/12/2014) la Regione ha, quindi, definito le modalità operative per la realizzazione delle attività, rinviando la liquidazione delle risorse assegnate alla presentazione di uno specifico Piano d’Azione contenente gli interventi da realizzare. In particolare alla Provincia di Cremona verranno assegnati € 36.310,70. Con le suddette modalità la Regione richiede, in particolare, che ogni Provincia realizzi quanto segue:

• la costruzione di una rete composta da soggetti che, per ruolo e mansioni, possano contribuire a definire e progettare interventi rispondenti alle specifiche necessità locali, al fine di superare la frammentarietà degli interventi;

• la formalizzazione della rete attraverso un protocollo organizzativo nel quale vengano individuati il capofila, le funzioni di ciascun partner, l’articolazione in sotto-ambiti territoriali funzionali all’erogazione e diffusione dei servizi, specificando per ciascun soggetto del partenariato il valore aggiunto apportato in termini di competenze e di risorse;

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• l’elaborazione da parte della Rete di un Piano d’azione territoriale, della durata di 18 mesi (dal 1 giugno 2015 al 30 novembre 2016) che definisca gli investimenti e la programmazione dei servizi e delle azioni di orientamento che la rete intende realizzare.

In riferimento al Piano, che dovrà essere presentato alla Regione Lombardia entro il 30 aprile 2015, esso dovrà contenere i seguenti elementi: � analisi dell’offerta presente e identificazione delle buone prassi già consolidate sul

territorio, � analisi dei fabbisogni orientativi e individuazione del target di utenza di ciascun

sotto-ambito provinciale, � definizione delle attività da realizzare specificando il cronoprogramma e gli obiettivi

sotto forma di risultati attesi, misurati in modo quali-quantitativo, definiti per ambiti (istruzione e formazione, lavoro e post-lavoro) e tipologie (informazione, consulenza, accompagnamento e tutoring),

� definizione delle competenze e delle nuove professionalità necessarie alla realizzazione delle attività previste dal Piano,

� previsione di punti unitari di fruizione dei servizi orientativi (cosiddetti punti polifunzionali)

� individuazione delle risorse finanziarie, delle modalità realizzative, degli attori coinvolti, dei soggetti attuatori.

c) La partecipazione a manifestazioni locali di orientamento.

Come di consueto, la Provincia compartecipa alla realizzazione di alcune manifestazioni informative e orientative del territorio. Poiché nel 2012, grazie alle risorse rese disponibili dall’Atto Negoziale sottoscritto con la Regione, sono stati assunti i necessari impegni a sostegno di tali manifestazioni, generalmente per un arco temporale di durata biennale, nell’anno in corso si è provveduto a liquidare per ciascun evento l’edizione già realizzata. In particolare:

con decreto n. 489 del 09/04/2014 è stata liquidata all'Istituto Comprensivo di Trescore Cremasco la somma di € 2.250,00 per la realizzazione degli interventi previsti nell'ambito della manifestazione "Mediaexpo 2013: rassegna di laboratori e creatività", come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 397 del 24/10/2012 e da Protocollo d'Intesa tra la Provincia di Cremona e il Comune di Crema, sottoscritto in data 07/11/2012;

con decreto n. 666 del 13/05/2014 è stata liquidata al Comune di Crema la somma di € 1.724,36 per la realizzazione degli interventi previsti nell'ambito della manifestazione "Link 2013 : evento di orientamento alla scelta della scuola secondaria di secondo grado e degli enti di formazione tecnica e professionale", come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 404 del 30/10/2012 e da Protocollo d'Intesa tra la Provincia di Cremona e il Comune di Crema, sottoscritto in data 30/11/2012; con decreto n. 841 del 18/06/2014 è stata liquidata al Comune di Cremona la somma di € 5.000,00, impegnata con determinazione n. 922 del 10/12/2013, per la realizzazione della manifestazione “XVIII edizione del Salone dello Studente (a.f. 2013/2014)”, che prevede interventi di orientamento e consulenza rivolti ai giovani per favorire una scelta consapevole del percorso scolastico/formativo, come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 297 del 29/10/2013 e da Protocollo d'Intesa sottoscritto in data 07/01/2014. Nell’ambito della medesima iniziativa, si è, inoltre, partecipato, nei mesi da febbraio a maggio 2014, alla sezione "Salone dello studente in Tour", dedicata alle scuole secondarie di secondo grado e agli enti di formazione professionale di Cremona e Crema. In tale occasione gli operatori dei Centri per l'Impiego e dell'Ufficio Orientamento della Provincia hanno incontrato alcuni gruppi di studenti illustrando i servizi di orientamento al lavoro erogati; con decreto n. 1409 del 17/122014 è stata liquidata al Comune di Cremona la somma di € 4.032,90, impegnata con determinazione n. 833 del 23/10/2014, per la realizzazione della manifestazione “XIV edizione del Salone dello Studente (a.f. 2014/2015)”; con decreto n. 1401 del 16/12/2014 è stata liquidata al Comune di Crema la somma di € 2.700,00, per la realizzazione degli interventi previsti nell’ambito dell'iniziativa “Link” - edizione 2014.

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Al fine di dare continuità al sostegno provinciale delle iniziative orientative, con determinazione n. 236 del 27/03/2014 si è assunta a carico provinciale la complessiva spesa di € 6.732,90 che sarà destinata ai Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore qualora presentino specifica richiesta nel corso dell’anno.

d) Il progetto Identità al lavoro. Il progetto in parola, che rientra nell’Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito istruzione e formazione, e che è stato fin dall’inizio condiviso con l’Ufficio Scolastico Territoriale, è nato a seguito degli interventi realizzati dalla Provincia in materia di orientamento e di ricerca attiva del lavoro, durante i quali si è evidenziato un disallineamento tra la rappresentazione che gli studenti in uscita dai percorsi del secondo ciclo di istruzione mostrano di avere nei confronti del mondo del lavoro e la realtà del contesto socio-professionale di riferimento.

Nel 2013 si è, pertanto, avviata una sperimentazione del progetto con la finalità di approfondire, con il personale docente delle istituzioni scolastiche e formative e con gli operatori provinciali dell'orientamento, il tema delle competenze necessarie a supportare i processi decisionali degli studenti nella costruzione dei propri percorsi professionali. A tale scopo è stato affidato un incarico professionale ad un esperto della materia, il quale ha realizzato un articolato intervento formativo riguardante i temi dell’identità lavorativa, svolto in parte entro la conclusione dell’a.s. 2012/2013 e in parte all’avvio dell’anno scolastico 2013/2014. Tale incarico è stato prorogato alla data del 31/07/2014, a seguito della concessione della proroga dell’Atto Negoziale da parte di Regione Lombardia.

Trattandosi di una sperimentazione sono state coinvolte solo alcune istituzioni scolastiche e formative: complessivamente 10 e con la partecipazione di 22 docenti e di circa 170 alunni.

In particolare, l’intervento si è sviluppato attraverso un laboratorio formativo, della durata complessiva di 15 ore, dedicato ai docenti e agli orientatori provinciali e di un laboratorio studenti della durata di 20 ore per ciascuna delle 10 classi coinvolte.

Al fine di supportare le istituzioni scolastiche/formative nella strutturazione e realizzazione della sperimentazione è stato sottoscritto, in data 25/10/2013, uno specifico protocollo d’intesa attraverso il quale è stata riconosciuta l’importo di € 6.000,00 per ciascuna istituzione partecipante, somma già parzialmente liquidata alla fine del 2013.

Con i decreti sotto elencati si è provveduto, quindi, a liquidare il saldo finale, previo approfondito controllo della rendicontazione presentata dalle istituzioni coinvolte che documentasse la finalizzazione del contributo: - decreto n. 488 del 09/04/2014 per € 320,09 all’Ente di formazione “Cr.Forma” di Crema; - decreto n. 490 del 09/04/2014 per € 40,16 all’Ente di formazione Scuola Edile Cremonese; - decreto n. 543 del 15/04/2014 per € 3.645,56 all’Ente di formazione “Sacra Famiglia” di Soncino; - decreto n. 593 del 02/05/2014 per € 1.717,47 al Liceo Artistico “Munari” di Cremona; - decreto n. 660 del 13/05/2014 per € 2.783,55 al Liceo Classico “A. Racchetti” di Crema; - decreto n. 661 del 13/05/2014 per € 1.134,01 all’Istituto di IIS “Galileo Galilei” di Crema; - decreto n. 662 del 13/05/2014 per € 1.032,54 all’IIS “Arcangelo Ghisleri” di Cremona; - decreto n. 663 del 13/05/2014 per € 912,88 all’IIS “Giovanni Romani” di Casalmaggiore; - decreto n. 664 del 13/05/2014 per € 5.940,82 al IP APC di Cremona; - decreto n. 744 del 27/05/2014 per € 5.768,09 all’Istituto delle Suore della “Sacra Famiglia” di Soncino; per una somma complessiva pari a € 41.295,17.

La sperimentazione sopra citata si è conclusa con un seminario pubblico, tenutosi in data 30/01/2014, rivolto a tutti gli operatori del sistema territoriale dei servizi di istruzione, formazione e lavoro al fine di diffondere i risultati finali del progetto e presentare gli esiti della valutazione delle attività realizzate. Durante il seminario è stata ben evidenziata, dati gli esiti positivi raggiunti, l’efficacia dell’intervento anche da parte di docenti e studenti che hanno portato le loro personali testimonianze sull’esperienza svolta. In riferimento all’attività realizzata dal formatore incaricato si è provveduto a liquidare le relative fatture per un importo complessivo pari a € 8.320,00 a fronte di 16 giornate di incarico svolte (dec. n. 123 del 29/01/2014 e atti di disposizione di liquidazione n. 4390 del 16/04/2014 e n. 11332 del 01/10/2014).

Si è altresì provveduto a liquidare, con decreto n. 562 del 18/04/2014, la somma di € 3.255,00 alla professionista che, in considerazione del carattere sperimentale del progetto, era stata appositamente

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incaricata di realizzare un’attività di valutazione complessiva dell’intervento, in particolare sotto il profilo della sua coerenza interna, della sua significatività territoriale e della sua sostenibilità futura.

Si è, quindi ritenuto opportuno proseguire il progetto al fine di consolidare e rafforzare ulteriormente l'iniziativa, estendendola ad una più ampia platea di partecipanti. Con nota protocollo n. 25288 del 25/02/2014 è stata, quindi, comunicata ai dirigenti scolastici e ai direttori degli enti formativi del territorio la volontà della Provincia di proseguire, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, con una seconda edizione del progetto. A tale prosecuzione hanno aderito complessivamente 15 istituzioni scolastiche/formative - vale a dire 5 in più rispetto alla sperimentazione - di seguito elencate: Territorio Cremonese: IIS Ghisleri di Soresina, IP Ala Ponzone Cimino, Liceo Artistico Munari – Sede di Cremona, Scuola edile cremonese e IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Lombardia. Territorio Cremasco: Liceo Classico Racchetti, IIS Galilei, CR.Forma – Sede di Crema, Istituto delle Suore della Sacra Famiglia ed Ente di formazione Sacra Famiglia di Soncino, I.S.P.E. Istituto Superiore Professionale Europeo, Liceo Artistico Munari – Sede di Crema e Liceo Scientifico Da Vinci. Territorio Casalasco: IIS Romani e Istituto Santa Chiara.

Replicando le medesime modalità della prima edizione del progetto, sono state individuate 10 classi quarte dei percorsi del sistema scolastico superiore e 6 classi finali del sistema della IeFP da coinvolgere. La struttura complessiva del progetto si sviluppa su più azioni, e tenendo conto dell’esperienza pregressa, introduce nuovi elementi per rafforzare il sistema nel suo complesso. In particolare si è ritenuto necessario:

7) ricalibrare contenuti e durata dei laboratori rivolti agli studenti consentendo una più ampia personalizzazione rispetto alle istituzioni scolastiche/formative di appartenenza;

8) incrementare la formazione rivolta ai docenti, al fine di renderli sempre più autonomi nella gestione dell’iniziativa.

A seguito di quanto emerso al seminario e ad un incontro di presentazione dell’ampliamento della sperimentazione rivolto al sistema scolastico/formativo del territorio cremasco, il Comune di Crema ha manifestato vivo interesse per il progetto, chiedendo di essere coinvolto nella nuova edizione al fine di presidiarne le ricadute sul proprio territorio e di implementare le competenze dei propri orientatori per supportare la sostenibilità futura dell’iniziativa.

Con determinazione n. 594 del 02/07/2014 è stato affidato l’incarico professionale al medesimo esperto finalizzato alla prosecuzione degli interventi di formazione riguardanti il progetto “Identità al lavoro” per un importo pari a € 22.360,00 a fronte di un numero massimo di 43 giornate destinate sia ad interventi formativi rivolti ai docenti da realizzarsi con modalità diversificate (seminariale, personalizzata in presenza, personalizzata a distanza), sia ad interventi formativi rivolti agli studenti delle classi aderenti alla seconda edizione del progetto.

Con determinazione n. 473 del 23/05/2014 è stato, inoltre, approvato un nuovo Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Cremona, l’Ufficio Scolastico Territoriale, il Comune di Crema e le istituzioni scolastiche e formative del territorio aderenti alla prosecuzione del progetto in parola, sottoscritto dalle parti in data 16/06/2014.

Nell’ambito di tale protocollo si è riconosciuta alle scuole e agli enti formativi aderenti la medesima cifra già prevista nella precedente edizione per un totale complessivo di € 90.000,00, utilizzando anche la somma di € 18.704,83 non utilizzata durante la sperimentazione.

La 2^ edizione del progetto è stata avviata nel mese di aprile e tutti i laboratori (docenti e studenti) si sono conclusi alla data del 03/12/2014, realizzando, in particolare, un laboratorio formativo, della durata complessiva di 30 ore, dedicato ai docenti e agli orientatori provinciali (per un totale di 38 persone) e di un laboratorio studenti (che ha visto la partecipazione di 294 alunni) della durata variabile di 16/20 ore a seconda della personalizzazione individuata dalle singole istituzioni scolastiche/formative.

Anche questa seconda edizione è risultata molto positiva e si intende presentare gli esiti della stessa in un seminario conclusivo che si terrà nel prossimo mese di gennaio 2015.

In riferimento all’incarico conferito all’esperto, si è provveduto alla liquidazione delle relative fatture con disposizione di liquidazione n. 13412 del 18/11/2014 (a fronte di 9 giornate di incarico svolte), con

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disposizione di liquidazione n. 12522 del 3/11/2014 (a fronte di 16 giornate di incarico svolte) e con disposizione di liquidazione n.14800 del 16/12/2014 (a fronte di 18 giornate di incarico svolte). Con i decreti sottoelencati si è provveduto a liquidare alle istituzioni scolastiche/formative il finanziamento previsto dal protocollo d’intesa sopra citato, previo approfondito controllo della rendicontazione presentata dalle istituzioni coinvolte che documentasse la finalizzazione del contributo:

- con i decreti n. 1022 del 08/08/2014 e n. 1415 del 18/12/2014 è stata liquidata la somma complessiva di € 6.000,00 all’ente di formazione IAL di Cremona;

- con i decreti n. 1023 del 08/08/2014 e n. 1371 dell’11/12/2014 è stata liquidata la somma complessiva di € 5.805,20 al Liceo Artistico Munari di Cremona;

- con i decreti n. 1024 del 08/08/2014 e n. 1373 dell’11/12/2014 è stata liquidata la somma di € 5.558,57 al Liceo Artistico Munari di Crema;

- con i decreti n. 1039 del 19/08/2014 e n. 1396 del 16/12/2014 è stata liquidata la somma di € 5.730,27 al Liceo Classico Racchetti di Crema;

- con i decreti n. 1046 del 26/08/2014 e n. 1411 del 17/12/2014 è stata liquidata la somma di € 5.992,27 all’ente di formazione Scuola Edile Cremonese;

- con i decreti n. 1047 del 26/08/2014 e n. 1374 dell’11/12/2014 è stata liquidata la somma € 5.686,33 all’ente di formazione CR.Forma di Cremona per la sede di Crema;

- con i decreti n. 1048 del 26/08/2014 e n. 1368 dell’11/12/2014 è stata liquidata la somma di € 3.984,22 all’IIS Ghisleri di Cremona per la sede Ponzini di Soresina;

- con i decreti n. 1179 del 13/10/2014 e n. 1402 del 16/12/2014 è stata liquidata la somma di € 6.000,00 all’IIS Galilei di Crema;

- con i decreti n. 1216 del 27/10/2014 e n. 1369 dell’11/12/2014 è stata liquidata la somma di €. 6.000,00 all’IP Ala Ponzone Cimino di Cremona;

- con i decreti n. 1254 del 5/11/2014 e n. 1367 dell’11/12/2014 è stata liquidata la somma di € 4.958,66 all’IIS Romani di Casalmaggiore;

- con i decreti n. 1297 del 20/11/2014 e n. 1412 del 17/12/2014 è stata liquidata la somma di €. 5.096,76 all’Ente di formazione Sacra Famiglia di Soncino;

- con i decreti n. 1132 del 29/09/2014 e n. 1397 del 16/12/2014 è stata liquidata la somma di € 3.073,48 al Liceo Scientifico Da Vinci di Crema;

- con i decreti n. 1180 del 13/10/2014 e n. 1394 del 16/12/2014 è stata liquidata la somma di € 4.874,07 all’Istituto Santa Chiara di Casalmaggiore;

- con i decreti n. 1181 del 13/10/2014 e n. 1370 dell’11/12/2014 è stata liquidata la somma di € 6.000,00 all’I.S.P.E. Istituto Superiore Professionale Europeo;

- con i decreti n. 1298 del 20/11/2014 e n. 1410 del 17/12/2014 è stata liquidata la somma di € 6.000,00 all’Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Soncino;

per una somma complessiva pari a € 80.759,83. e) L’alternanza scuola-lavoro.

Nel 2011 è stato avviato un progetto volto a sostenere la diffusione dell’alternanza scuola-lavoro, quale strumento educativo che attribuisce all’esperienza in ambito lavorativo una valenza formativa essenziale e consente un reale contatto dei giovani con il mondo del lavoro anche al fine di facilitarne le relazioni reciproche. A tale scopo, è nato un gruppo di lavoro interistituzionale, costituitosi attraverso la sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa di durata biennale (DGP n. 91 del 23/02/2011) tra Provincia (ente coordinatore), Direzione Territoriale del Lavoro, ASL, Servimpresa e Ufficio Scolastico Territoriale, successivamente rinnovato (DGP n. 47 del 26/02/2013) con il coinvolgimento anche delle locali direzioni INAIL e INPS.

Il gruppo di lavoro ha operato sia attraverso un attento monitoraggio del fenomeno dell’alternanza sia attraverso la condivisione di iniziative di sensibilizzazione territoriale sul tema e di sostegno allo svolgimento dei tirocini curricolari (in cui l’alternanza scuola-lavoro rientra).

In particolare, le attività previste per il corrente anno riguardano:

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• l’aggiornamento delle linee guida territoriali finalizzate ad accompagnare scuole e imprese nel percorso giuridicamente corretto per l’inserimento di studenti in percorsi di alternanza;

• la prosecuzione di interventi formativi in materia di tirocini curricolari rivolti al sistema scolastico-formativo provinciale;

• l’erogazione di contributi alle imprese del territorio che accolgono studenti in alternanza scuola-lavoro.

Il progetto è inserito nell’Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito Istruzione e formazione, ove gli è stato riconosciuto uno specifico finanziamento pari a euro 90.000,00.

Per quanto riguarda la prima attività, l’aggiornamento del documento “Alternanza scuola-lavoro: strumenti e materiali”, la cui prima edizione era stata definita e pubblicamente presentata dal gruppo di lavoro alle locali Parti Sociali, agli organi di comunicazione e alle istituzioni scolastiche e formative nel maggio 2013, si è resa necessaria a seguito delle significative innovazioni normative in materia.

La revisione del testo, al fine di renderlo coerente soprattutto con le indicazioni regionali emanate nel novembre 2013, si è conclusa nel mese di marzo 2014 e si è, quindi, provveduto, a trasmettere il documento, con nota del 4 aprile 2014, a tutti gli interessati, oltre che a pubblicarlo sul sito internet della Provincia, per consentirne la capillare diffusione sul territorio.

Nell’ambito delle attività di supporto e di accompagnamento per la corretta realizzazione dei percorsi di alternanza, si è proseguito con la seconda attività prevista, vale a dire con un significativo intervento formativo (8 incontri), affidato ad un professionista esperto della materia, rivolto ai dirigenti/docenti/referenti/tutor delle istituzioni scolastiche e formative, tenendo conto, sia del nuovo quadro normativo, sia delle esigenze di approfondimento e di personalizzazione nella progettazione dei percorsi di alternanza da parte delle singole realtà scolastiche.

Si è quindi provveduto a liquidare al professionista incaricato per la realizzazione delle attività sopra indicate un importo pari a € 7.000,00.

Per quanto concerne il terzo intervento, si è provveduto, previa concertazione con il gruppo di lavoro, ad emanare, con determinazione dirigenziale n. 108 del 13/02/2014, l’Avviso pubblico “Interventi a sostegno delle imprese che accolgono studenti in alternanza scuola-lavoro”, finalizzato a valorizzare la diffusione sul territorio di progetti di alternanza scuola lavoro e promuovere un più stretto raccordo tra il sistema educativo e il sistema produttivo locali, riconoscendo specifici contributi ad imprese coinvolte in percorsi di alternanza scuola-lavoro, che, per dimensioni e settore produttivo di appartenenza, presentano obiettive difficoltà ad organizzare e gestire tali percorsi, anche in relazione agli aspetti di problematicità legati alla salute e sicurezza degli studenti nei luoghi di lavoro.

L’Avviso è, pertanto, rivolto ad aziende del territorio:

− di più piccole dimensioni (con un massimo di 20 lavoratori presenti nell'unità produttiva in cui viene realizzato il percorso di alternanza scuola-lavoro),

− e che accolgono studenti minorenni iscritti ad istituzioni scolastiche e formative della provincia e frequentanti alcuni percorsi per i quali si sono evidenziate maggiori criticità nella realizzazione di progetti di alternanza scuola-lavoro.

La somma resa disponibile dall’intervento è stata inizialmente di € 55.000,00, successivamente integrata di ulteriori € 20.000,00 con determinazione dirigenziale n. 237 del 27/03/2014. La richiesta del contributo avviene con procedura valutativa a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili e secondo due fasce temporali distinte: una entro il 31 agosto 2014 ed una entro il 15 dicembre 2014. Tuttavia, probabilmente per il fatto che, trattandosi di contributi pubblici a soggetti privati, la disciplina in materia risulta piuttosto rigida e disincentiva le aziende a presentare richiesta, nella prima fase temporale risultano pervenute, ammesse e liquidate 5 istanze per un ammontare complessivo pari a € 1.000,00.

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Reputando, quindi, opportuno introdurre alcuni correttivi all’avviso pubblico, al fine di facilitare l’accesso al finanziamento da parte delle imprese interessate, con decreto dirigenziale n. 1058 del 27/08/2014, si è provveduto ad apportare alcune modifiche all’avviso prevedendo, in particolare,

la semplificazione delle procedure di richiesta del contributo,

il maggior numero di percorsi di istruzione e formazione professionale frequentati dagli studenti interessati a percorsi di alternanza scuola-lavoro, l’ampliamento delle classi ATECO 2007 coerenti con i percorsi medesimi e alle quali le imprese interessate all’Avviso devono appartenere, l’aumento del numero massimo di richieste ammissibili per ciascuna impresa (da 2 a 4).

A fronte della modifica all’Avviso sono pervenute comunque solo altre due richieste per una somma liquidata complessiva pari ad € 350,00. Lo scarso successo dell’iniziativa ha indotto a chiudere anticipatamente la scadenza dell’Avviso al 10/11/2014, al fine di poter utilizzare le risorse residue per altri interventi previsti dall’atto negoziale.

Obiettivo operativo n. 2

Titolo:La Rete musicale cremonese

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per la valorizzazione del patrimonio musicale locale. In particolare, sarà implementata la Rete musicale cremonese.

RISULTATI CONSEGUITI In relazione alle attività della Rete Musicale Cremonese, costituitasi nel 2011 a sostegno del sistema provinciale di istruzione e formazione per la musica e la valorizzazione dell’arte liutaria ed organaria, nel corso dell'anno 2014 sono pervenute tre nuove richieste di adesione da parte dei seguenti soggetti:

− Associazione di Promozione Sociale denominata Centro Musica Pizzighettone (nota del 27/01/2014),

− Associazione Culturale di promozione musicale/sociale denominata Soresina Music Movement (nota del 05/03/2014),

− Istituto Comprensivo Ubaldo Ferrari di Castelverde (nota del 31/07/2014).. Con decreti dirigenziali n. 200 del 17 febbraio 2014, n. 297 del 06 marzo 2014 e n. 1057 del 27 agosto 2014 si è, pertanto, provveduto ad estendere il protocollo d’intesa che regola i rapporti tra i soggetti aderenti alla Rete anche alle due associazioni sopra citate.

In data 27/02/2014, si è provveduto a convocare, in collaborazione con il Settore Strategie di Sviluppo e Turismo, l'Assemblea della “Rete Musicale Cremonese” per la trattazione dei seguenti argomenti:

> organizzazione della presenza della “Rete Musicale Cremonese” alla prossima edizione di “Mondomusica”,

> organizzazione e programmazione delle attività di animazione sul territorio, > programmazione delle prossime iniziative anche in relazione all’evento Expo 2015.

Per quanto riguarda il primo aspetto si sono informati i membri della Rete che sono stati avviati i primi contatti con i responsabili di Cremona Fiere al fine di organizzare per tempo la partecipazione della “Rete Musicale Cremonese” alla prossima edizione di Mondomusica. In ordine al secondo aspetto si è condivisa l'opportunità di realizzare alcuni eventi musicali su tutto il territorio provinciale in concomitanza con importanti eventi culturali locali (Mondomusica, Festa del Torrone e Workshop Musicale)”.

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In ordine al terzo aspetto si sono informati i membri della Rete che la Camera di Commercio è stata individuata come ente coordinatore per la partecipazione del territorio ad Expo 2015.

Con nota prot. n. 69618 dell'11/06/2014 si sono informati i membri della Rete Musicale Cremonese del progetto “Fil rouge – Leitmotiv del territorio”, che prevede la realizzazione di 9 concerti nelle principali piazze di Cremona, Crema e Casalmaggiore in occasione di importanti eventi locali, chiedendo ai soggetti interessati di manifestare la loro adesione. Tale iniziativa sostituisce la prevista partecipazione della Rete a Mondomusica, manifestazione alla quale non risulta possibile aderire per problemi organizzativi.

In data 28 luglio 2014 si è tenuto un ulteriore incontro della Rete Musicale Cremonese al fine di procedere alla valutazione circa la partecipazione alla Fiera della Musica 2014 “Music Wall” che si svolgerà a Pizzighettone in data 21 settembre. I presenti si sono mostrati particolarmente interessati all’evento impegnandosi a prendere direttamente contatti con l’organizzatore. Durante l'incontro si è verificata anche la partecipazione della Rete al progetto “Fil Rouge” progetto che viene seguito direttamente dal Settore Strategie di Sviluppo e Turismo.

Obiettivo operativo n. 3

Titolo:La formazione professionale degli apprendisti e le attività collaterali

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per l’assolvimento da parte delle imprese degli obblighi formativi in materia di apprendistato. In particolare, sarà attuato il seguente intervento: programmazione e gestione dell’offerta pubblica di servizi formativi per l’apprendistato.

RISULTATI CONSEGUITI Nel corrente anno sono tuttora in fase di realizzazione, ai sensi della normativa vigente in materia, le

attività previste dal “Catalogo provinciale dell’offerta dei servizi integrati per l’apprendistato professionalizzante – periodo formativo 2012/2013”, approvato con decreto dirigenziale n. 296 del 22/05/2012 e successive modifiche e integrazioni, che ha reso disponibile un finanziamento regionale pari a complessivi € 738.350,37.

In particolare, alla data del 1° gennaio 2014 risultavano ancora disponibili risorse pari ad € 549.038,37.

Nel periodo gennaio-dicembre 2014 si è, quindi, provveduto all’emanazione di 57 decreti per la validazione di un numero complessivo di 616 Piani di Intervento Personalizzato (PIP) presentati dagli Operatori accreditati presenti nel “Catalogo provinciale”, consentendo l’avvio delle seguenti attività:

• nell’ambito cremonese/casalasco n. 37 moduli/servizi formativi per apprendisti assunti ai sensi del d.lgs. 276/03 e assunti ai sensi del d.lgs. 167/11, così differenziati:

- 27 moduli della durata di 20 ore ciascuno su contenuti minimi obbligatori, - 10 moduli della durata di 20 ore ciascuno su competenze di base e competenze trasversali,

• nell’ambito cremasco n. 56 moduli/servizi formativi per apprendisti assunti ai sensi del d.lgs. 276/03 e assunti ai sensi del d.lgs. 167/11, così differenziati:

- 34 moduli della durata di 20 ore ciascuno su contenuti minimi obbligatori, - 22 moduli della durata di 20 ore ciascuno su competenze di base e competenze trasversali.

Si è provveduto, altresì, previa verifica della documentazione presentata dagli Enti interessati, alla liquidazione delle somme spettanti per le attività realizzate. In particolare, alla data del 31/12/2014 sono stati emanati 130 decreti di liquidazione per un importo complessivo pari a € 283.632,00.

Nel periodo di riferimento si è proseguito l’approfondimento di alcune tematiche relative agli aspetti interpretativi, procedurali legati alle attività in parola al fine di coordinare al meglio l’intera

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programmazione. Per quanto riguarda il rapporto con gli operatori del Catalogo, le aziende, i consulenti e le associazioni di categoria del territorio il Servizio Istruzione, Formazione Professionale e Orientamento ha garantito una costante attività di call-center per supportare il sistema negli adempimenti connessi alla formazione in apprendistato.

Si è provveduto, altresì, all’elaborazione di uno specifico monitoraggio relativo all’anno 2013, richiesto dalla Regione in ottemperanza a periodici adempimenti ministeriali (ISFOL). In particolare, sono stati rilevati i dati relativi alle risorse impegnate e spese, al numero di apprendisti iscritti e formati, nonché al numero di ore di formazione complessivamente erogate.

Nel 2013 la Regione con DDUO n. 8444 del 20/09/2013 aveva assegnato e liquidato alla Provincia di Cremona una prima tranche di risorse per il periodo formativo 2013/2014, le stesse risultano ad oggi non ancora utilizzate poiché la Regione, con DDS n. 11153 del 28/11/2013, aveva ritenuto opportuno rinviare l’emanazione delle specifiche linee d’indirizzo per relativa programmazione alla definizione da parte della Conferenza Stato-Regioni di apposite linee guida finalizzate a disciplinare il contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, consentendo, quindi, alle Province di prorogare i termini per la conclusione delle correnti attività al 31/05/2014 al fine di garantire la continuità dell’offerta territoriale.

Tuttavia, sebbene le citate linee guida siano state approvate nel febbraio 2014, il periodo definito da tale proroga non è risultato sufficiente alla Regione per elaborare compiutamente specifici indirizzi in materia di formazione per apprendisti per il periodo 2013/2014, anche in relazione alle ulteriori innovazioni normative nel frattempo intervenute sulla materia.

Con DDUO n. 2809 dell’01/04/2014 - ripartendo le risorse a saldo per il periodo formativo 2013/2014 ma rinviandone la liquidazione all’utilizzo dell’85% delle risorse precedentemente trasferite – la Regione ha, pertanto, prorogato le attività, indicando la data del 31/12/2014 quale termine per la presentazione della rendicontazione finale da parte delle Province.

Quindi, con decreto dirigenziale n. 671 del 14/05/2014 si è provveduto a definire la nuova tempistica di gestione della fase conclusiva delle correnti attività per gli operatori del Catalogo fissando le seguenti scadenze:

1. chiusura delle prenotazioni delle attività alle ore 16,00 del 06/10/2014, 2. conclusione delle attività entro il 31/10/2014, 3. inoltro delle richieste di liquidazione e presentazione di dettagliata relazione finale dell’attività

svolta da parte degli Operatori entro il 20/11/2014.

Successivamente con DDS n. 5149 del 16/06/2014 la Regione ha ulteriormente ridefinito il termine ultimo per la presentazione delle rendicontazioni finali da parte delle Province indicando la scadenza del 31/01/2015.

In data 01/08/2014 con DGR n. 2258 la Regione ha approvato la “Disciplina dell’offerta formativa pubblica per apprendistato professionalizzante o di mestiere ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 167/11” definendo, nell’ambito delle proprie competenze e in recepimento delle Linee Guida approvate nella Conferenza Stato-Regioni del 20 febbraio 2014, gli standard minimi per la formazione finalizzata all’acquisizione delle competenze di base e trasversali dei lavoratori assunti con tale contratto. La nuova disciplina è entrata in vigore per i contratti di lavoro stipulati dal 01/10/2014, previa adozione da parte regionale, entro il 31/12/2014, di nuove Linee di indirizzo per la futura programmazione.

Per quanto riguarda le modalità di comunicazione ai datori di lavoro rispetto alla disponibilità dell’offerta pubblica di formazione, obbligo previsto in capo alle Regioni dalla recente normativa in materia, lo stesso è stato assolto dalla Regione Lombardia predisponendo una specifica notifica che le aziende visualizzano sul portale Sintesi all’atto di assunzione dell’apprendista.

Con DDS n. 8596 del 18/09/2014 la Regione, non avendo ancora provveduto alla definizione di nuove indicazioni per le programmazioni provinciali, ha prorogato ulteriormente i termini di rendicontazione finale da parte delle Province al 30/06/2015, consentendo alle medesime di declinare la tempistica per la conclusione delle attività da parte degli Operatori.

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Quindi, con decreto dirigenziale n. 1133 del 29/09/2014 si è provveduto a definire la nuova tempistica di gestione della fase conclusiva delle attività per gli operatori del Catalogo fissando le seguenti scadenze:

• chiusura delle prenotazioni delle attività alle ore 16,00 del 03/04/2015,

• conclusione delle attività entro il 30/04/2015,

• inoltro delle richieste di liquidazione e presentazione di dettagliata relazione finale dell’attività svolta da parte degli Operatori entro il 20/05/2015;

Infine, in ottemperanza al sopra citato DDUO Regione Lombardia n. 2809 del 01/04/2014 che definiva il termine del 31/12/2014 per la fruizione della formazione finalizzata all'acquisizione delle competenze di base e trasversali da parte degli apprendisti assunti ai sensi dell'art. 49 del d.lgs. n. 276/03 e alla successiva nota regionale del 13/10/2014 che confermava tale termine, con decreto dirigenziale n. 1421 del 23/12/2014 si è provveduto a concludere definitivamente l’offerta formativa rivolta all’utenza in parola.

Programma 03 “Sostegno all'occupazione”

Obiettivo operativo n.1 Titolo: L’implementazione dell’atto negoziale come strumento di collaborazione fra la

Provincia di Cremona e la Regione Lombardia in materia di politiche del lavoro e formative nel territorio provinciale

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. In particolare, si proseguirà, attraverso lo strumento dell’atto negoziale, nella collaborazione con la Regione Lombardia ai fini della programmazione degli interventi volti al sostegno all’occupazione, ma anche all’implementazione del sistema formativo locale.

RISULTATI CONSEGUITI

Anche nel primo semestre del 2014 è proseguita, a seguito di proroga accordata dalla Regione Lombardia, la realizzazione degli interventi di politica attiva del lavoro avviati nel 2012 ed implementati nel 2013 in attuazione di uno specifico accordo biennale sottoscritto fra la Provincia e la Regione Lombardia il 18 giugno 2012 e noto come “Atto negoziale – Area Lavoro”, con il quale la Provincia è stata autorizzata ad utilizzare un notevole volume di risorse finanziarie residue, oltre a risorse proprie e a risorse regionali nuove, per realizzare una serie di interventi ad ampio spettro, quali: 1) interventi di formazione, riqualificazione, inserimento/reinserimento lavorativo; 2) incentivi all'assunzione di lavoratori in particolare difficoltà nell'inserimento nel mercato del lavoro e di lavoratori provenienti dal cosiddetto "indotto Tamoil"; 3) interventi per promuovere la ricollocazione di lavoratori provenienti da crisi aziendali mediante il coinvolgimento diretto delle imprese del territorio aventi potenzialità di espansione occupazionale; 4) interventi di riqualificazione finalizzati a immediata e diretta nuova occupazione; 5) interventi a sostegno del reddito dei lavoratori sospesi o espulsi dal mercato del lavoro; 6) interventi per migliorare la conoscenza del mercato del lavoro locale e rilevare i fabbisogni di figure professionali nel territorio provinciale; 7) interventi previsti dal piano operativo provinciale per la realizzazione dell'Accordo di programma "Servizi alla persona" (progetto STAFF); 8) programmazione e gestione delle attività formative e amministrative inerenti l’apprendistato.

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Per l’attuazione di tali interventi è stato previsto l'impegno della complessiva somma di euro 2.117.901,86, di cui euro 400.039,44 già introitati nel bilancio provinciale e derivanti da somme non utilizzate dagli operatori accreditati che hanno erogato servizi al lavoro finanziati dalla Provincia con risorse regionali nelle annualità precedenti (residui 2008 e seguenti); euro 360.000,00 a titolo di nuovo finanziamento richiesto e concesso da Regione Lombardia; la restante parte variamente composta da risorse regionali destinate a specifici interventi (progetto STAFF e Piano provinciale per la formazione esterna degli apprendisti) e da risorse provinciali di derivazione pubblica e privata già destinate al Fondo di solidarietà costituito sin dal 2009 per contrastare gli effetti della crisi economica ed occupazionale a carico di lavoratori, famiglie e imprese. Lo stato di avanzamento dei vari interventi si trova descritto nei diversi capitoli della presente relazione, in base alla specifica tematica di riferimento. In data 18 agosto 2014, la Provincia ha trasmesso alla Regione Lombardia una dettagliata rendicontazione tecnica e finanziaria, confermando l’avvenuta conclusione – alla data del 30.06.2014 come previsto – degli interventi di cui ai precedenti punti 2, 5, 6 e 7 e descrivendo lo stato di avanzamento tecnico e finanziario di tutti gli interventi. In data 26.11.2014 (nota prot. 134347), sulla base dello stato di avanzamento delle attività e della spesa, oltre che in considerazione delle principali istanze provenienti dal territorio, la Provincia ha proposto alla Regione Lombardia una revisione dell’Atto Negoziale, con proroga delle attività relative agli interventi di cui ai precedenti punti 1 e 8 fino al 31 dicembre 2015. La richiesta è stata accolta parzialmente dalla Regione che, in data 29.12.2014, ha autorizzato la proroga fino al 30 giugno 2015, autorizzando la Provincia all’utilizzo delle relative risorse finanziarie, con termine al 30 settembre per la rendicontazione tecnica e finanziaria delle attività. All’inizio del 2015 si provvederà ad un’ulteriore dettagliata rendicontazione tecnica e finanziaria delle attività, comunicando contestualmente la conclusione – alla data del 31.12.2014 come previsto – degli interventi di cui ai precedenti punti 3 e 4.

Obiettivo operativo n. 2 Titolo: Realizzare le iniziative sostenute dal Fondo di solidarietà

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. In particolare, grazie al Fondo di solidarietà costituito sin dal 2009 dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Cremona e poi incrementato da ulteriori fonti di finanziamento pubbliche e private, si proseguirà nell’attuazione di interventi volti: • a sostenere il reddito dei lavoratori e delle loro famiglie; • a promuoverne l’effettiva occupazione; • a rafforzare l’occupabilità.

RISULTATI CONSEGUITI a) Il sostegno al reddito.

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Nel 2014 sono proseguiti gli interventi destinati al sostegno al reddito, avviati nel periodo dal 2009 al 2012 in collaborazione con alcune banche di credito cooperativo e popolari del territorio (Banca Cremonese di Credito cooperativo, Banca Cremasca di credito cooperativo, Cassa Padana BCC, Banca di Credito Cooperativo di Dovera e Postino, Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano, Credito Cooperativo dell’Adda e del Cremasco Cassa Rurale, Banca Popolare di Cremona e Banca Popolare di Crema, ora unite nel nuovo Banco Popolare), la Camera di Commercio, CGIL, CISL, UIL e tutte le Associazioni di categoria datoriali e parzialmente finanziati dal Fondo di solidarietà costituito da Provincia e Camera di Commercio sin dal 2009:

l’anticipazione sociale delle indennità di CIGO, CIGS, CIG in deroga e mobilità la sospensione delle rate di mutuo il microcredito a tasso zero (con tasso al 3% a carico del Fondo di solidarietà): apertura di credito fino a 4.000,00 euro concessa dalle banche a favore di lavoratori in CIGO, CIGS, CIG in deroga e mobilità, nonché di lavoratori disoccupati con indennità, e garantiti da un Fondo di garanzia appositamente costituito presso la Provincia; l’anticipazione della CIGS in caso di procedura concorsuale: intervento volto ad offrire una garanzia alle operazioni di anticipazione delle indennità di CIGS previste dal Protocollo per l’anticipazione sociale degli ammortizzatori in alcuni casi particolarmente delicati, nei quali l’impresa datrice di lavoro sia stata dichiarata fallita o ammessa ad altre procedure concorsuali e le procedure per la concessione dell’anticipazione dell’indennità da parte delle banche si presentino particolarmente rischiose per le stesse.

In particolare, sin dall’attivazione degli interventi, i destinatari che hanno potuto beneficiare delle iniziative sono i seguenti:

sono state complessivamente accolte n. 434 domande di anticipazione (l’89% di quelle presentate, di cui n. 21 nel 2014) presentate da titolari di indennità di CIGO (n. 40), CIGS (n. 320), CIGS per ammissione dell’impresa a procedure concorsuali (n. 18), CIG in deroga (n. 48) e mobilità (n. 8); come per il secondo semestre 2013, la riduzione delle istanze registrata nel 2014 si deve molto probabilmente ricondurre alla modifica procedurale introdotta dalla Regione Lombardia che ha previsto che il decreto di validazione delle istanze di CIG in deroga (di competenza provinciale) venga emesso non più in via preventiva all’atto della presentazione delle domande di CIG in deroga, ma a consuntivo a conclusione di ogni mensilità di CIG in deroga effettivamente fruita (ciò ha comportato necessariamente un differimento dei tempi per l’adozione del decreto di validazione provinciale, che ai sensi del Protocollo provinciale rappresenta un presupposto indispensabile per la richiesta di anticipazione dell’indennità di CIG in deroga); sono state complessivamente accolte n. 138 domande di sospensione delle rate di mutuo (l’85% di quelle presentate, di cui nessuna nel 2014); sono state complessivamente accolte n. 5 domande di microcredito: tutte le operazioni si sono concluse positivamente fra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014, con ritorno delle somme a disposizione del fondo di garanzia; sono state complessivamente accolte n. 18 (tutti nei primi 4 mesi del 2014) domande di garanzia a fronte dell’anticipazione di CIGS per ammissione dell’impresa a procedure concorsuali: tutte le operazioni sono andate a buon fine, le ultime nel luglio 2014, con ritorno delle somme a disposizione del fondo di garanzia.

b) La promozione dell’effettiva occupazione. Tale obiettivo è stato perseguito nella prima parte del 2014, fra l’altro, con altri due interventi finanziati dal Fondo di solidarietà sopra citato:

Gli incentivi all’assunzione di determinate categorie di lavoratori, particolarmente deboli nell’inserimento nel mercato del lavoro: l’intervento, gestito sotto il profilo amministrativo dalla Camera di Commercio per la maggiore prossimità della stessa al sistema produttivo locale, aveva già dimostrato notevole successo nel territorio sia nella prima edizione (gennaio 2010 – giugno 2011), portando all’assunzione di n. 105 persone (9 disoccupati over 45, di cui 5 assunti a T.I. e 4 a T.D. per 12 mesi, e 96 lavoratori precari assunti a tempo indeterminato), sia nella seconda edizione (luglio 2011 – dicembre 2012), portando all’assunzione di n. 127 persone (8 disoccupati over 45, di cui 6 assunti a T.I. e n. 2 a

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T.D. per 12 mesi, e 119 lavoratori precari assunti a tempo indeterminato). Nel primo semestre 2014 si è conclusa la terza edizione dell’iniziativa, che era stata avviata nel marzo 2013: l’intervento ha portato all’assunzione di n. 106 persone (il 93% delle domande presentate), di cui di cui 104 lavoratori precari stabilizzati (assunti a tempo indeterminato). Un peculiarità di questa terza edizione è consistita nel fatto che l’iniziativa è stata aperta anche agli enti gestori di RSA. (n. 11 stabilizzazioni). La riqualificazione per nuova diretta occupazione: intervento che consiste nel sostenere finanziariamente l’erogazione di attività formative ad hoc, mirate a formare i singoli lavoratori in funzione di specifiche esigenze di assunzione, già concretamente individuate, in modo da incentivare specifici datori di lavoro ad assumere i lavoratori stessi in quanto già muniti delle competenze necessarie per iniziare a svolgere le mansioni assegnate. L’intervento, inserito nel 2012 nel quadro dell’Atto negoziale – ambito Lavoro già più volte citato, è finanziato in parte dal Fondo di solidarietà (per euro 25.000,00) e in parte da risorse residue regionali (per euro 10.000,00) che la Provincia è stata autorizzata ad utilizzare proprio per la sua attuazione. Nel primo semestre del 2014 si è provveduto alla verifica e alla liquidazione del contributo per l’attuazione dei percorsi formativi realizzati: dal CrForma nell’ambito dell’Accordo sindacale per la riqualificazione di n. 6 lavoratrici che sarebbero state assunte da n. 3 Fondazioni che gestiscono RSA (percorsi ASA e percorsi OS); dal Consorzio Arcobaleno Società cooperativa sociale nell’ambito dell’Accordo sindacale per la riqualificazione di n. 13 lavoratori/lavoratrici sospesi in CIGD dalla cooperativa sociale L'Alternativa di Crema (per cessazione di attività), al fine di una loro diretta nuova assunzione da parte di una nuova azienda del settore della cosmesi (società cooperativa sociale “La Tela”) (percorso di "informatica applicata al settore logistico" per n. 3 partecipanti e percorso di "utilizzo di macchine del settore cosmetico" per n. 10 partecipanti). L'impegno di spesa è stato assunto a favore del Consorzio Arcobaleno Società cooperativa sociale, ente erogatore della formazione. Tutti i lavoratori che hanno concluso i percorsi ASA/OS e i lavoratori che hanno concluso i percorsi relativi al settore della cosmesi sono stati già assunti con contratti di lavoro a T.I.e a T.D. per 12 mesi.

In considerazione del fatto che nel corso del 2014 non sono pervenute ulteriori richieste di sostegno sia nell’ambito dell’iniziativa per il microcredito sia nell’ambito dell’intervento di riqualificazione per diretta nuova occupazione, il Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà ha ritenuto più opportuno devolvere ad altra finalità le risorse assegnate. In particolare, in occasione della seduta del 12.11.2014, il Tavolo ha deliberato di destinare euro 15.000,00 del Fondo di solidarietà al sostegno del progetto “Laboratorio delle abilità”, realizzato dal Consorzio Arcobaleno soc. coop. soc. in partenariato con Comune di Crema e Comunità Sociale Cremasca, con particolare riferimento all’azione “Percorsi socio-occupazionali” per disabili (cofinanziando il rimborso mensile che sarà corrisposto ai partecipanti). Il progetto era stato presentato alla Fondazione Cariplo nel gennaio 2014 nell’ambito del Bando per progetti “Emblematici Minori” – Anno 2013, emanato dalla Fondazione Comunitaria per la provincia di Cremona. La Provincia aveva già aderito a suo tempo, come deliberato dal Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà nella seduta del 28.01.2014. Nelle more dello svolgimento dell’istruttoria, il Tavolo di coordinamento ha ritenuto di finanziare comunque l’attività, data la sua rilevanza sociale di sostegno sia ai lavoratori disabili espulsi a seguito della crisi della società cooperativa L’Alternativa di Crema e iscritte nelle liste di cui alla l. 68/99 e alle loro famiglie Pertanto, con deliberazione del Presidente della Provincia n. 38 del 02.12.2014 è stato approvato un apposito Protocollo d’intesa tra Provincia di Cremona, Comune di Crema, Consorzio Arcobaleno Cooperativa Sociale e Comunità Sociale Cremasca. Contestualmente, nella medesima seduta del 12.11.2014, il Tavolo ha deliberato di destinare euro 60.000,00 del Fondo di solidarietà a sostegno del “Fondo di garanzia credito per le nuove imprese”, previsto dal Progetto “Welfare di comunità e innovazione sociale”, partecipato, oltre che dalla Provincia, dal Comune di Cremona in qualità di capofila, dal Comune di Crema, dalla Camera di Commercio e da altri soggetti. Nell'ambito di tale Progetto, la Provincia, insieme ad altri, ha predisposto un'azione finalizzata: a) all’attivazione e al rafforzamento della capacità dei giovani nell'affrontare le difficoltà del “nuovo” mercato del lavoro tramite servizi di empowerment, b) al sostegno dell'imprenditorialità intesa non solo come sviluppo di un'attività d'impresa ma anche del proprio progetto di vita.

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In particolare, è stata prevista uno specifica forma di sostegno al credito realizzato mediante la costituzione di un apposito fondo di garanzia finanziato, inizialmente, dalla Provincia con un intervento di € 60.000,00 e per il quale sono previste, inoltre, ulteriori forme di finanziamento e di fund-raising. Il fondo verrà disciplinato da apposito regolamento da definirsi successivamente, in attuazione del Progetto citato. c) Il rafforzamento dell’occupabilità. Tale obiettivo è stato perseguito nel corso del 2014, fra l’altro, con uno specifico intervento finanziato dal Fondo di solidarietà, integrato dal contributo della Fondazione Cariplo attraverso il bando “Emblematiche minori – 2013”: si tratta dell’Azione B “Promuovere l’occupazione mediante tirocini di inserimento/ reinserimento lavorativo”, prevista nell’ambito del progetto “LAVORO SUBITO” (rif. n. 2013-1340), presentato dalla Provincia e dalla Camera di Commercio, unitamente a CGIL, CISL e UIL. I destinatari sono stati individuati, in prima istanza, nei lavoratori over 45 (inoccupati o disoccupati, anche in mobilità non indennizzata) e, in seconda istanza, nei giovani fino a 34 anni (inoccupati o disoccupati, anche in mobilità non indennizzata): due categorie di persone che si trovano in particolare difficoltà nel mercato del lavoro provinciale. L’intervento, avviato nell’ottobre 2013, ha prodotto il suo impatto a partire dai primi mesi del 2014, quando – dopo un primo trimestre in cui era stato riservato ai lavoratori over 45 (ottobre – dicembre 2013) – è stato esteso anche ai lavoratori under 35. In particolare, a partire dal mese di febbraio 2014 si è avuto un notevole aumento del numero di tirocini attivati, con una netta prevalenza della fascia di età 18-34. Parallelamente, si è incrementata l’attività di monitoraggio presso i soggetti ospitanti da parte del tutor didattico organizzativo appositamente incaricato dalla Provincia, con risultati nel complesso positivi; infatti, la maggior parte delle visite si è svolta in un clima collaborativo da parte dei soggetti ospitanti, con adeguati riscontri sia circa le attività svolte dal tirocinante sia con riferimento all’attuazione del progetto formativo. Le problematiche più ricorrenti che sono emerse si sono riferite soprattutto a difficoltà nella gestione degli aspetti amministrativi della convenzione e ad incomprensioni sulle fasce orarie di lavoro pattuite nel progetto formativo: in proposito, per agevolare i soggetti ospitanti e i tirocinanti, il tutor incaricato dalla Provincia ha predisposto e distribuito capillarmente un documento di sintesi su tempistica e formalità procedurali per richiedere il pagamento mensile dell’indennità, garantendo un’assistenza comunque personalizzata ad ogni tirocinante e soggetto ospitante. Sotto il profilo dei risultati, l'elevato numero di richieste di partecipazione all'iniziativa ha celermente portato all'impegno di tutte le risorse disponibili, con l'avvio di tutti i tirocini di inserimento lavorativo che erano stati originariamente programmati. D'altro canto, per soddisfare le numerose domande di partecipazione che altrimenti sarebbero rimaste inevase, in considerazione della rilevanza sociale dell'intervento che agisce contestualmente quale forma di sostegno al reddito e di promozione dell'integrazione sociale di persone prive di lavoro, con determinazione dirigenziale n. 254 del 28.03.2014 sono stati destinati ulteriori € 54.250,00 all'attuazione del Progetto, provenienti quasi integralmente (euro 50.000,00) dai fondi trasferiti da Tamoil Italia Spa per le iniziative finanziate dal Fondo di solidarietà: ciò in accordo con il Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà che si è appositamente riunito per deliberare sul punto. A testimonianza dell'esito positivo dell'iniziativa, anche questa ulteriore somma è stata utilizzata integralmente. In totale, pertanto, sono stati complessivamente attivati n. 105 tirocini, di cui 27 a favore di lavoratori over 45 (15 uomini e 12 donne; 25 italiani e 2 stranieri) – superando di gran lunga l’iniziale obiettivo di “almeno 10 tirocini per lavoratori over 45” – e 78 a favore di altrettanti giovani nella fascia d’età 18 - 34 (35 uomini e 43 donne; 71 italiani e 7 stranieri). E’ inoltre proseguita fino alla conclusione del progetto anche l’attività del gruppo di lavoro costituito presso la Provincia – Settore Lavoro, Formazione e Politiche sociali, che ha continuato il confronto con i Centri per l’Impiego provinciali ed il tutor organizzativo (anche tramite l’indirizzo e-mail dedicato [email protected]) per monitorare, valutare e risolvere tempestivamente ed in modo omogeneo a livello provinciale i dubbi e le criticità sorte con riferimento all’attuazione operativa dell’intervento.

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Contestualmente, in adempimento agli impegni assunti con l’Avviso pubblico relativamente agli obblighi di formazione sulla salute e sicurezza dei lavoratori, la Provincia ha garantito, tramite personale interno specializzato, l’erogazione di 7 sessioni di corsi di formazione generale sulla sicurezza, che hanno coinvolto tutti i tirocinanti, salvo coloro che erano già in possesso di un adeguato attestato, oltre a 3 sessioni di corsi di formazione specifica sulla sicurezza per attività lavorative a rischio basso, cui hanno partecipato 26 tirocinanti. Un ulteriore elemento di riflessione che andrà approfondito, emerso durante alcune visite di monitoraggio, è un possibile uso distorto dello strumento del tirocinio di inserimento lavorativo, ovvero per sopperire a mere carenze momentanee di organico e senza erogare un'adeguata formazione nell'ottica di una possibile stabile prosecuzione del rapporto lavorativo. Peraltro, va rilevato che in un congruo numero di casi nelle visite di monitoraggio è emersa l'intenzione da parte del soggetto ospitante di considerare favorevolmente l'eventualità di una prosecuzione del rapporto con il tirocinante, in coerenza con la natura dell'intervento e i suoi obiettivi. Naturalmente, queste intenzioni dichiarate sono state poi verificate analizzando la percentuale reale di reinserimenti lavorativi a seguito della conclusione del tirocini.

A questo proposito, di seguito riportiamo i dati sugli esiti dei tirocini ovvero se alla conclusione dell'esperienza di tirocinio “Lavoro Subito”è seguita o meno l'instaurazione di un successivo rapporto di lavoro, con lo stesso soggetto ospitante o con altri :

17 nuovi rapporti di lavoro (16,2%), di cui:

- 12 assunzioni a tempo determinato quanto alla fascia d’età:

7 over 45 5 under 35

quanto alla durata: 10 t.d. < 12 mesi 2 t.d. >=12 mesi

- 1 assunzione a tempo indeterminato (1 over 45) - 1 assunzione in apprendistato (1 under 35) - 1 lavoro intermittente (1 over 45) - 1 co.co.pro. (1 over 45) - 1 associazione in partecipazione (1 over 45)

• 36 proroghe del tirocinio fra i 3 e i 9 mesi (34,3%), con assunzione da parte del soggetto ospitante dell’onere relativo all’indennità di tirocinio nella medesima misura prevista dal progetto (circa il doppio dell’ammontare minimo previsto dalla normativa vigente), di cui:

- 2 over 45 1 proroga >= 6 mesi 1 proroga < 6 mesi

- 34 under 35 26 proroghe >= 6 mesi 8 proroghe < 6 mesi (in un caso il nuovo tirocinio è avvenuto presso un diverso soggetto ospitante)

• 19 cessazioni anticipate (4 over 45, 15 under 35) rispetto alla scadenza prevista (18,1%), di cui:

- 7 perché il tirocinante ha trovato un'occupazione 1 over 45 6 under 35

- 5 per motivi di salute del tirocinante (tutti under 35) - 3 per insoddisfazione del soggetto ospitante

1 over 45

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2 under 35 - 3 per insoddisfazione del tirocinante

1 over 45 2 under 35

- 1 per mutate esigenze aziendali (1 over 45)

• 33 conclusioni senza alcun seguito (8 over 45, 25 under 35) (31,4%)

Si possono, dunque, rilevare alcuni elementi di sicuro interesse:

1) per circa la metà dei tirocini conclusi (48,6%) si è verificato un mantenimento della presenza del tirocinante nel mercato del lavoro: infatti, sono ben 51 i casi in cui il soggetto ospitante e il tirocinante hanno proseguito, con varie forme, il loro rapporto; ciò, soprattutto con assunzioni (a tempo indeterminato o determinato) e con proroghe del tirocinio;

2) vi sono stati poi altri 9 casi (8,6%) in cui il tirocinante ha trovato occupazione presso altra azienda; 3) incrociando questi dati con quanto emerso dalle schede di customer satisfaction restituite dai

tirocinanti, se può concludere che è stato senz'altro raggiunto un obiettivo precipuo del tirocinio: quello di favorire lo sviluppo delle potenzialità lavorative del soggetto ospitato;

4) solo in 6 casi il tirocinio è stato interrotto prima del termine per insoddisfazione di uno dei due soggetti riguardo all'altro: una percentuale evidentemente irrisoria (5,7%) rispetto al totale dei tirocini attivati e che evidenzia il successo del ruolo soggetto promotore svolto dalla Provincia;

5) a questo riguardo, in particolare, si è rivelata efficace l'attività di supporto all'incontro tra domanda e offerta effettuata dai Centri per l'Impiego provinciali, fondamentale nel favorire il raccordo tra le esigenze dei due soggetti coinvolti nel rapporto di tirocinio.

Merita una speciale sottolineatura il fatto che 27 tirocini (il 25,7% del totale) siano stati attivati a favore di soggetti over 45 e che per un terzo di questi il tirocinio sia stata la premessa per un successivo rapporto di lavoro. Quello degli over 45, infatti, all'interno del Progetto costituiva il target “debole” nella ricollocazione nel mercato del lavoro e alla luce di ciò i dati appena citati sono da ritenersi senz'altro soddisfacenti. Il progetto si è definitivamente concluso con la rendicontazione delle spese alla Fondazione Cariplo, trasmessa – per il tramite della Camera di Commercio di Cremona – con nota prot. n. 130194 del 17.11.2014.

Obiettivo operativo n.3 Titolo:Gli interventi di politica passiva del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Gli interventi previsti sono finalizzati ad individuare tutte le possibili azioni volte a prevenire, contenere e gestire le situazioni di crisi aziendali che interesseranno il territorio provinciale, oltre che a garantire alle parti interessate lo svolgimento delle procedure nei modi e nei tempo stabiliti. In particolare, saranno attuati interventi inerenti a: a) la gestione di crisi aziendali b) l’istruttoria e la validazione delle istanze di CIG in deroga c) l’istruttoria e la validazione della lista di mobilità

RISULTATI CONSEGUITI a) La gestione di crisi aziendali

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La Provincia, in stretta collaborazione con le Parti Sociali, con altre amministrazioni pubbliche (Prefettura, DTL, INPS), con gli enti locali interessati, con gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro e la formazione nel territorio cremonese, ha continuato a rendersi parte attiva nella individuazione di tutte le possibili azioni volte a prevenire, contenere e gestire le situazioni di crisi. In particolare il Servizio è stato chiamato a fornire il propri supporto tecnico-giuridico negli incontri che hanno interessato: - Holding Dolciaria Italiana (Sorini). - Tamoil Italia Spa con sede legale e produttiva a Cremona - L’Alternativa Società Cooperativa Sociale, con sede legale a Crema (CR) Il Settore, infine, ha continuato a rendersi disponibile a fornire il proprio supporto tecnico-giuridico alle Parti sociali anche nella predisposizione di accordi sindacali finalizzati alla richiesta di CIG in deroga rientranti nella competenza istruttoria di Regione Lombardia ed ARIFL. b) l’istruttoria e la validazione delle istanze di CIG in deroga In continuità con quanto disposto dall’Accordo Quadro sugli Ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – Anno 2013, siglato tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde il 13 dicembre 2012, sono state sottoscritte numerose proroghe al citato AQ 2013 sopra citato, come di seguito elencate: - in data 23 dicembre 2013 è stato sottoscritto l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli Ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – primo trimestre 2014 (prima proroga dell’AQ secondo semestre 2013) - in data 31 marzo 2014 è stato sottoscritto l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli Ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – secondo trimestre 2014 (seconda proroga dell’AQ secondo semestre 2013) - in data 30 giugno 2014 è stato sottoscritto l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli Ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – bimestre luglio-agosto 2014 (terza proroga dell’AQ secondo semestre 2013). Si fa presente, altresì, che, a seguito della emanazione del decreto interministeriale n. 83473 del 1° agosto 2014 che disciplina i nuovi criteri per la concessione degli ammortizzatori in deroga, in data 5 agosto è stato sottoscritto tra Regione Lombardia e Parti sociali lombarde l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – terzo quadrimestre 2014 in vigore dal 1° settembre al 31 dicembre 2014. Si riferisce, infine, che lo scorso 16 dicembre 2014 è stato sottoscritto l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli Ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia – anno2015 che ha recepito interamente le nuove regole per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga così come individuati dal decreto interministeriale n. 83473 del 1° agosto 2014. Nel confermare il ruolo strategico della Provincia in materia di politiche passive, si riportano i seguenti dati al 31/10/2014:

1. sono state istruite 278 istanze di CIG in deroga 2. sono state validate, attraverso n. 7 riunioni del Tavolo di Informazione e Confronto n. 255

istanze di CIG in deroga 3. sono stati coinvolti complessivamente n. 1.169 lavoratori, di cui 743 maschi e 426 femmine 4. sono state validate complessivamente n. 366.256 ore di CIG in deroga 5. i settori maggiormente colpiti dalla crisi risultano essere il meccanico, il commercio e l’edilizia.

L’attività istruttoria relativa, in particolare, alle istanze rientranti nel bimestre luglio-agosto si è conclusa il 28/10/2014 attraverso la riunione dell’ultimo Tavolo di informazione e confronto con le parti sociali. Per quanto riguarda, invece, il terzo quadrimestre 2014 (01/09/2014-31/12/2014), si fa presente che le istanze relative al periodo considerato sono ancora in istruttoria tenuto conto che le stesse sono state smistate da Regione Lombardia solo agli inizi dell’anno 2015 e che soltanto dall’11/02/2015 è stato possibile iniziarne l’istruttoria, come risulta dalla comunicazione di Regione stessa che in pari data ha anche fornito le “Indicazioni per l’istruttoria delle domande di CIG in deroga AQ terzo quadrimestre 2014 e accesso alla Banca dati percettori INPS”. La forte dilatazione dei tempi per procedere all’istruttoria è stata determinata dalle sostanziali modifiche introdotte nella materia dal Decreto Interministeriale n. 83473 del 01/08/2014, dalla successiva circolare del

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MLPS n. 19 dell’11/09/2014 e dalla nuova procedura concordata tra Regione e INPS che prevede un controllo incrociato tra le domande regionali e le analoghe in possesso di INPS. Il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità ha continuato comunque a fornire tutte le necessarie indicazioni operative in merito alla corretta applicazione dei contenuti degli Accordi sopra richiamati ai componenti del Tavolo di Informazione e Confronto, alla rete degli studi di consulenza del lavoro (circa 200) che risultano referenti delle istanze di CIGD, nonché ai lavoratori interessati. c) istruttoria e la validazione della lista di mobilità

Per quanto riguarda la gestione della lista di mobilità, in attuazione dalle vigenti disposizioni regionali (L.R. n. 22/2006, Decreto Dirigenziale n. 8259 del 24/07/2008 e Decreto Dirigenziale n. 567 del 27/01/2009), l’Ufficio Mobilità ha provveduto all’istruttoria di n. 167 procedure di licenziamento collettivo ex artt. 4 e 24 della legge 223/91, presentate da 53 aziende che hanno intimato licenziamenti collettivi, con conseguente predisposizione e approvazione di n. 9 provvedimenti mensili di validazione della lista provinciale, ponendo i dati a disposizione della Sottocommissione regionale per la mobilità e gli ammortizzatori sociali , organo competente per l’approvazione definitiva. Sono stati rilasciati dai Centri per l’impiego 706 certificati di iscrizione ad altrettanti lavoratori. L’ Ufficio Mobilità ha provveduto ad istruire n 38 pratiche di trasferimento di iscrizione nella lista di mobilità da altre Regioni, segnalate alla competente Sottocommissione regionale per l’approvazione finale. Nove sono invece le richieste di trasferimento di iscrizione inviate ad altre Regioni.. Si ricorda che dal 01/01/2013 il Governo non ha ulteriormente autorizzato la cosiddetta “piccola mobilità” di cui alla Legge 236/93, riservata a lavoratori e lavoratrici licenziati individualmente per ragioni connesse a giustificato motivo oggettivo: ciò ha comportato un sostanziale abbattimento del numero delle nuove iscrizioni nella lista provinciale, pur rimanendo effettivamente molto più alto il numero delle persone licenziate sul territorio. In particolare, al 31/12/2014 risultano iscritti in lista di mobilità (dato di stock) 2214 lavoratori di cui 1482 maschi e 732 donne: il 44,58 % risiede nel cremasco, il 33,3% nel cremonese, il 12,5% nel soresinese e il 9,5% nel casalasco. I nuovi iscritti nell’anno in corso (dato di flusso), rilevati alla data del 31.12.2014, sono 736, di cui 557 uomini e 179 donne, con un incremento del 2,2 % rispetto al 2013. Anche tra i nuovi iscritti prevalgono i residenti nel cremasco (38,4%), seguiti dai residenti nell’ambito cremonese ( 29,7%).

Obiettivo operativo n.4 Titolo: Gli interventi di politica attiva del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, per contribuire concretamente, con ogni possibile azione utile, a sostenere lavoratori e imprese nella attuale situazione di crisi e nella previsione di futuri percorsi di crescita. In particolare, saranno attuati i seguenti interventi: a) lo sviluppo del confronto con le parti sociali, mediante la Commissione provinciale per il lavoro e la formazione e il Tavolo di governance; b) il progetto “Destinazione Lavoro.

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RISULTATI CONSEGUITI a) Lo sviluppo del confronto con le parti sociali, mediante la Commissione provinciale per il lavoro e la formazione e il Tavolo di governance.

Il confronto con le parti sociali – in molteplici occasioni e tavoli formali e informali – è stato costante su

tutti i temi inerenti i servizi per il lavoro, gli interventi di politica attiva del lavoro, gli interventi di

sostegno al reddito, le politiche inerenti l’istruzione e la formazione, le iniziative integrate fra politiche del

lavoro e politiche sociali.

Un importante momento – di carattere più “formale” – è stato rappresentato dalla seduta della

Commissione provinciale per il lavoro e la formazione che si è riunita il 4 marzo 2014: in tale occasione

sono stati presentati tutti gli interventi in materia di servizi per il lavoro, di politiche attive e passive del

lavoro e di sostegno al reddito in corso di realizzazione a cura del Settore Lavoro, Formazione e Politiche

sociali della Provincia, unitamente ai relativi esiti.

b) Il progetto “Destinazione Lavoro”. A seguito della sottoscrizione, in data 18 giugno 2012 del più volte ricordato Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito Lavoro, si è provveduto, con determinazione dirigenziale n. 847 del 21/11/2012, ad approvare l’Avviso pubblico “Destinazione Lavoro: interventi di formazione, riqualificazione, inserimento/reinserimento lavorativo” finalizzato a favorire l’inserimento e/o il reinserimento in azienda di lavoratori provenienti da crisi aziendali e di soggetti a forte rischio di esclusione dal mercato del lavoro attraverso i servizi compresi in una “Dote Lavoro / Formazione”. Il progetto prevede anche incentivi all’assunzione – diversamente modulati a seconda della tipologia contrattuale – da riconoscere ai datori di lavoro. Il progetto, organizzato in doti lavoro/formazione, si rivolge ai sotto indicati target di beneficiari: - lavoratori in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi attualmente privi di lavoro, - lavoratori in CIGS provenienti da crisi aziendali, - lavoratori iscritti nelle liste di mobilità ai sensi della legge n. 223/91 e della legge n. 236/93, cui manchino meno di 12 mesi all’uscita dalla lista, - giovani under 30 inoccupati da almeno 6 mesi. All’interno delle suddette categorie sono state evidenziate le seguenti priorità: • over 45 (con valenza trasversale sui target a, b, e c), • donne in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi ed attualmente prive di lavoro, • persone sole con figli e/o familiari a carico. Di seguito si riporta una scheda riassuntiva sullo stato di avanzamento del progetto al mese di dicembre 2014: Data di avvio: 17 dicembre 2012 Data di conclusione: 30 giugno 2015 Finanziamento complessivo:

€ 620.039,44 cui sono stati aggiunti ,con Determina dirigenziale n. 200 del 17/03/2014, € 134.071,46 (residui Progetto “Percorsi di re-impiego) per una somma complessiva di € 754.110.90

Operatori accreditati attivi:

1) WORKOPP SPA 2) IAL LOMBARDIA 3) CIFI 4) OBIETTIVO LAVORO 5) GALDUS 6) SOCIETA' UMANITARIA

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7) CR. FORMA CREMONA 8) EUROINTERIM 9) INFORMAGIOVANI DI CREMONA 10) ADECCO 11) CONSORZIO MESTIERI DI CREMONA

Dichiarazioni lavoratori inviate a verifica:

376

Dichiarazioni risultate coerenti con i requisiti di partecipazione:

324 di cui: 184 riferite a beneficiari prioritari della dote 140 riferite a beneficiari della dote

N. PIP inviati:

277 di cui 269 validati (n. 162 riferiti a beneficiari prioritari – n. 107 riferiti a beneficiari della dote) 8 invalidati

Di seguito si riportano gli esiti sulle doti concluse al mese di dicembre 2014:

n. doti formazione concluse: 72 di cui:

- concluse positivamente (raggiungimento l’obiettivo formativo): 63 - concluse negativamente: 11

Si segnala, inoltre, che, come esito del percorso formativo: - per 11 destinatari è stato attivato anche un tirocinio; - 7 destinatari hanno sottoscritto un contratto di lavoro di durata inferiore a 12 mesi. n. doti lavoro (comprensive anche di dote formazione) concluse: 176 - concluse positivamente con contratto a t. indeterminato: 24 - concluse positivamente con contratto a t. determinato 12 mesi: 8 - concluse senza inserimento o per rinuncia del destinatario: 152 Si segnala tuttavia che n. 42 di queste doti, a seguito di verifica sulle COB, hanno avuto come esito uno più contratti di lavoro di durata inferiore a 12 mesi. Le doti lavoro che hanno previsto anche percorsi formativi sono 160, di cui 139 si sono concluse

positivamente con il raggiungimento dell'obiettivo formativo.

Obiettivo operativo n.5 Titolo: La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISUTATI ATTESI Erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività, al fine di accrescere l’occupabilità dei giovani. In particolare, saranno attuati interventi di:

1) potenziamento dei servizi di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro per giovani in uscita dai percorsi di istruzione e formazione (progetto FixO)

2) promozione di tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo (progetto “LAVORO SUBITO”) 3) realizzazione del progetto “LAVORO E PARTECIPO”

RISULTATI CONSEGUITI

a) Il potenziamento dei servizi di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro per giovani in uscita dai percorsi di istruzione e formazione (progetto FixO).

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La Provincia di Cremona, a seguito delle richieste da parte di alcune istituzione scolastiche del territorio,

aveva sottoscritto (27/08/2013) un accordo di rete finalizzato ad attivare una collaborazione per ampliare

qualitativamente e quantitativamente l’erogazione di servizi di intermediazione fra domanda e offerta di

lavoro da parte di istituzioni scolastiche in provincia di Cremona.

Come previsto dall’accordo, anche nel corso del 2014 i Centri per l’Impiego di Crema e di Cremona si

sono resi parte attiva, insieme a Servimpresa – Ente strumentale della Camera di Commercio di Cremona,

per dare seguito alle relazioni avviate con gli istituti scolastici aderenti in occasione della realizzazione di

incontri di formazione / aggiornamento del personale docente sui seguenti temi:

- accoglienza, accesso ai servizi e definizione del PIP;

- colloquio di orientamento;

- ricerca attiva del lavoro (tutoring, counselling, scouting aziendale;

- servizio di incontro domanda-offerta di lavoro;

- auto-imprenditorialità.

Sono stati positivi i riscontri circa l’attività formativa/informativa ricevuta dai docenti coinvolti (IIS

“Torriani” di Cremona, IPIA “Marazzi” di Crema, IIS “Ala Ponzone Cimino” di Cremona, IIS “Galilei”

di Crema, IIS “Sraffa” di Crema, Istituto tecnico Agrario “Stanga” di Cremona, Liceo scientifico “Aselli”

di Cremona) e la sua utilità ai fini del migliore orientamento al lavoro degli studenti in uscita dal sistema di

istruzione.

b) La promozione di tirocini di inserimento/reinserimento lavorativo (progetto “LAVORO SUBITO”).

L’intervento, essendo finanziato dal Fondo di solidarietà, si trova già descritto nel presente Programma 03

“Sostegno all’occupazione” - Obiettivo operativo n. 2 “Realizzare le iniziative sostenute dal Fondo di

solidarietà” (paragrafo “c) Il rafforzamento dell’occupabilità”) al quale si rinvia integralmente.

> C) Realizzazione del progetto “LAVORO E PARTECIPO”

>

> L’intervento ha l’obiettivo di favorire l’accompagnamento al lavoro, mediante esperienze di

tirocinio, di giovani di età compresa tra i 24 e i 34 anni in situazione di vulnerabilità socio-lavorativa.

> I tirocini possono essere attivati presso soggetti pubblici, imprese e loro consorzi, associazioni,

fondazioni e loro consorzi, cooperative e loro consorzi, soggetti esercenti le libere professioni.

> Ciascun tirocinio prevede un’indennità, a carico della Provincia, pari ad € 4,30 all’ora, sino ad un

massimo di € 2.100,00 a persona.

> Il progetto è realizzato in collaborazione con CR.Forma – Azienda speciale della Provincia.

> Alcuni dei giovani intercettati, oltre ad essere coinvolti in tirocini, hanno seguito un percorso

sperimentale basato sul protocollo Mindfulness, erogato da professioniste esperte, finalizzato ad accrescere

le capacità di resilienza ed aumentare la consapevolezza di sé, la propria sicurezza e concentrazione. Ai

partecipanti vengono somministrati dei test psicometrici in periodi differenti (prima dell’inizio del percorso

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T0, appena conclusosi il percorso T1, a distanza di 6 mesi T2, a distanza di un anno T3) con l’obiettivo di

verificare l’impatto del percorso di Mindfulness sulla capacità di resilienza.

> Il percorso si è tenuto, a Crema e a Cremona, nei mesi di giugno e luglio per un totale di 30 ore e

ha visto la partecipazione di 27 persone con un'età compresa tra i 24 e i 34 anni (di cui 12 a Cremona e

15 a Crema).

> Al 31.12.2014, sono stati attivati 8 tirocini a cura dei Centri per l’Impiego provinciali (2 tirocini per ciascun CpI) e 14 da CR.Forma (tutti dalla sede di Cremona) per un totale complessivo di 22 tirocini. > Il progetto si concluderà nel 2015 con la conclusione di tutti i tirocini attivati ed i risultati dei test psicometrici somministrati ai partecipanti del percorso Mindfulness. >

Obiettivo operativo n. 6 Titolo: Il sostegno all'inserimento lavorativo delle persone disabili

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI

Spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. In particolare, saranno attuati interventi inerenti a:

• Il sostegno e sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99. • L’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex

L.R. n. 13/2003. • La gestione dei contributi alle aziende.

RISULTATI CONSEGUITI

a) Il sostegno e sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99.

Il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili, ha provveduta all’aggiornamento e alla gestione degli elenchi provinciali delle persone disabili e degli appartenenti alle “categorie protette”, provvedendo all’iscrizione di n. 271 nuovi utenti nell’anno 2014 e alla gestione di 644 contatti allo sportello della sede di Cremona: L’attività amministrativa svolta nello stesso periodo comprende inoltre :

1 il rilascio di n. 125 “nulla osta” all’assunzione; 2. il controllo di 831 prospetti informativi annuali; 3. l’istruttoria di n. 8 nuove istanze di esonero parziale su un totale di 20 procedure (rinnovi inclusi) 4. l’istruttoria di 16 procedure di sospensione degli obblighi di assunzione; 5. il rilascio di n. 180 certificazioni di ottemperanza; 6. la gestione n. 22 procedure di “avviamento numerico” nei confronti sia di aziende che hanno

richiesto tale modalità di inserimento di personale disabile sia di aziende che non avevano attivato nessuno strumento convenzionale o altre modalità di assolvimento degli obblighi di assunzione previste dalla legge 68/99;

7. la promozione e la stipula di 67 nuove convenzioni dirette a favorire l’inserimento lavorativo di persone disabili nelle aziende del territorio o presso cooperative sociali di tipo B.

Sono stati consolidati i contatti sia con la Direzione Territoriale del Lavoro – Servizio Ispettivo, sia con le Associazioni datoriali per migliorare la comunicazione rivolta alle aziende e, quando necessario, concordare incontri informativi su temi di loro interesse. L’attività amministrativa è stata accompagnata e arricchita da altri interventi utili a favorire l’inserimento lavorativo dei disabili e a sensibilizzare le aziende del territorio per l’attuazione di tutte le iniziative volte a garantire il pieno rispetto dell’obbligo di assunzione.

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In questo ambito rientrano: - le azioni dirette a consolidare e migliorare il lavoro in rete tra i vari soggetti pubblici e privati

accreditati che erogano servizi alle persone svantaggiate; - la programmazione e realizzazione di azioni di politica attiva del lavoro mediante il ricorso alle risorse

economiche trasferite dalla Regione Lombardia e destinate all’attuazione dei Piani Provinciali per il sostegno e l’inserimento lavorativo delle persone disabili (di cui, più diffusamente, al paragrafo successivo) attraverso il sistema della Dote Lavoro o altra modalità indicata dalla Regione Lombardia. Il Servizio ha garantito alle persone disabili l’accesso alle risorse attraverso avvisi pubblici e provvede a monitorare e rendicontare il loro impiego.

Le persone iscritte nella lista provinciale al 31/12/2014 sono 2530, l’85 % delle quali si è dichiarata disponibile al lavoro in azienda privata e/o in Ente pubblico. Fra i lavoratori iscritti e disponibili al lavoro, circa 1/3 risulta affetto da una patologia di tipo “psichico” o “psichiatrico”. L’attività del Servizio si è sviluppata anche in ordine alla valutazione delle singole situazioni di assolvimento dell’obbligo da parte dei datori di lavoro soggetti alle disposizioni della legge 68/99, interagendo spesso con gli Studi di consulenza che seguono le imprese. Le aziende private soggette all’obbligo al 30/06/2014 sono 679 delle quali la maggior parte ( circa il 65% ) presentano la totale copertura della quota d’obbligo. Le scoperture rilevate sono a pari a 324 posti, di cui 90 destinati a soggetti rientranti nelle categorie indicate all’art. 18 legge 68/99 (orfani e vedove di caduti sul lavoro o cittadini riconosciuti come profughi perché espulsi dal Paese in cui vivevano, ecc.). La situazione nel settore pubblico vede 31 scoperture negli Enti Locali (di cui 13 posti riservati ex art. 18 L.68/99) e 24 posti disponibili nel comparto Ministeri ( di cui 4 riservati ex art. 18 L.68/99). . Il Servizio ha programmato ed effettuato numerose visite aziendali ed incontri specifici con i responsabili delle aziende: in tale attività, il personale provinciale si è potuto avvalere del supporto degli operatori accreditati della rete territoriale di servizi, attivi nella promozione degli inserimenti lavorativi delle persone disabili. Le iniziative intraprese sono state finalizzate a sensibilizzare le aziende e a migliorare la conoscenza circa le modalità di assolvimento degli obblighi, gli incentivi resi disponibili dalla legislazione vigente, fornendo altresì informazioni sullo strumento della “Dote lavoro” e circa i Piani provinciali di sostegno e inserimento lavorativo delle persone disabili. Particolare cura ed attenzione è stata ed è dedicata alla collaborazione con la rete territoriale degli operatori pubblici e privati che provvedono all’erogazione di servizi per il lavoro, formativi ,socioassistenziali e sociosanitari sul territorio provinciale: sono stati convocati nell’anno n.28 incontri dei tavoli territoriali di coordinamento per le aree cremonese-casalasca e cremasca-soresinese.

Inoltre, sono state attuate le procedure di selezione per l’affidamento di n. 6 incarichi professionali ad esperti della mediazione e dell’inserimento mirato garantendo fino al 31/12/2014 una copertura di interventi, sinergici, sull’intero territorio provinciale nel quadro delle azioni previste dal Piano Provinciale Disabili di imminente attuazione. L’impegno economico complessivo è stato a circa €.82.000,00: si tratta risorse disponibili a bilancio derivanti da precedenti attribuzioni di quote del Fondo regionale per l’inserimento delle persone disabili di cui alla L.R. 13/03.

b) L’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex

L.R. n. 13/2003.

1) La nuova programmazione regionale 2014 -2016 e gli obiettivi del Piano provinciale triennale

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La prima metà del 2014 è stata caratterizzata da un’intensa attività di progettazione degli interventi di

politica attiva a favore delle persone disabili e da un costante, frequente confronto con i preposti Uffici

regionali .

La Regione Lombardia, infatti, con DGR n. X/1106 del 20/12/2013 avente ad “LINEE DI INDIRIZZO A SOSTEGNO DELLE INIZIATIVE IN FAVORE DELL’INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ, A VALERE SUL FONDO REGIONALE ISTITUTIO CON L.R. 4 AGOSTO 2003 N. 13 – ANNUALITÀ 2014-2016 – (DI CONCERTO CON L’ASSESSORE CANTÙ)” ha ufficialmente attivato il nuovo triennio di programmazione delle politiche per la disabilità 2014-2016, i cui principi cardine trovano la loro origine nel Piano d’Azione Regionale (PAR) per le politiche in favore delle persone con disabilità 2010 -2020, approvato dalla Giunta regionale con D.G.R. IX/983 del 15.12.2010. Con tale documento strategico la Regione Lombardia si è prefissa l’obiettivo di “rafforzare, innovare e coordinare le politiche a favore delle persone con disabilità, per rassicurare a ciascuno pari opportunità di realizzazione personale e garantire elevati standard di qualità della vita”. La nuova programmazione per il triennio 2014-2016 si ispira direttamente a tale documento strategico e punta a creare un sistema integrato di politiche del lavoro e dell’istruzione e formazione professionale utile a sostenere sviluppo la persona disabile in tutto l’arco della vita. In tale prospettiva, gli interventi relativi all’istruzione e alla formazione costituiscono la base di una vera occupabilità della persona disabile accompagnandola tramite sostegno e percorsi personalizzati a valorizzare tutto il suo potenziale umano.

La Regione Lombardia, impiegando le risorse del Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili istituito con la L.R. 13/03, ha previsto di sostenere un complesso di iniziative a carattere pluriennale che troveranno specifica attuazione sia nei Piani provinciali triennali per l’occupazione dei disabili sia in interventi di diretta gestione regionale, attraverso un nuovo modello di servizi che comprende le seguenti specifiche misure:

1) Dote Lavoro – Persone con Disabilità ( intervento provinciale) finalizzata all’inserimento ed al sostegno nel posto di lavoro;

2) Dote Impresa – Collocamento Mirato ( intervento provinciale): prevede stanziamenti di risorse e previsione di servizi a sostegno delle imprese e cooperative sociali che procedono all’assunzione di disabili;

3) Dote Orientamento scuola/lavoro – persone con disabilità ( misura regionale) 4) Azioni di sistema per lo sviluppo della governance e della rete per l’inserimento lavorativo di

persone con disabilità ( azioni provinciali e interprovinciali con supporto regionale) In particolare, la “Dote”, come insieme di servizi in capo alla persona, è stata individuata quale strumento più idoneo ed efficace per sostenere il percorso di emancipazione del disabile nelle diverse fasi in cui si articola la crescita personale, in particolare quelle riconducibili all’istruzione, alla formazione e al lavoro. Inoltre, attraverso quest’ultima programmazione regionale anche l’impresa diventa una diretta interlocutrice e beneficiaria di dote. Il Piano triennale della Provincia di Cremona, redatto in un momento istituzionale di transizione, caratterizzato della fine del precedente mandato politico, è stato pensato come strumento di politica per il lavoro di ampio respiro, in considerazione delle specificità del contesto locale e della pesante congiuntura economica che continua a gravare, in particolare, sulle fasce di popolazione socialmente più deboli. Attraverso gli interventi previsti e sulla scorta dell’esperienza finora maturata nella progettazione ed attuazione dei Piani provinciali, è diretto a creare le giuste premesse per sviluppare nel prossimo futuro, attraverso iniziative anche sperimentali, un modello operativo che consenta l’accompagnamento permanente della persona disabile per tutto l’arco della sua vita, a partire dall’inserimento scolastico. In continuità con le iniziative promosse nel ciclo di programmazione precedente, sono stati confermati gli obiettivi di fondo da perseguire nel breve e medio periodo: Valorizzazione del momento di incontro tra la domanda e l’offerta del mercato del lavoro per le persone disabili

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Individuazione di strumenti utili non solo per l’inserimento, ma anche e soprattutto per la successiva permanenza al lavoro Implementazione della rete di reale collaborazione tra i servizi sociali, sanitari e per il lavoro attivando nuove modalità e sinergie operative. Sostegno della flessibilità e l’alternanza della formazione e del lavoro Promozione dell’importante ruolo delle cooperative sociali e delle altre associazioni del terzo settore per l’inserimento e il mantenimento lavorativo delle persone con disabilità.

Nel più ampio orizzonte regionale, si intendono sostenere quelle iniziative volte a garantire:

− il diritto all’istruzione a all’istruzione e formazione professionale e di conseguenza all’inserimento lavorativo delle persone disabili, attuando politiche di istruzione e di istruzione e formazione professionale strettamente legate a quelle di integrazione al lavoro;

− la formazione di figure professionali che possano accompagnare le persone con disabilità nel percorso di approccio al mercato del lavoro, alla ricerca e mantenimento di una occupazione adeguata alle potenzialità della persona iscritta alle liste della Legge 68/99.

In via prioritaria, il Piano triennale (declinato in termini di larga massima e nella prospettiva della futura adozione delle nuove misure dotali e di un progressivo adeguamento alle modalità di gestione introdotte dalle linee guida regionali) prevede interventi personalizzati di sostegno all’inserimento lavorativo delle persone disabili e le azioni finalizzate al mantenimento della loro occupazione. Per ogni annualità del triennio è prevista la redazione di uno specifico masterplan contenente gli elementi di dettaglio degli interventi che saranno attuati. La Provincia provvederà ad ogni necessità di adeguamento degli aspetti operativi e gestionali attraverso provvedimenti dirigenziali e analogamente saranno recepiti i provvedimenti emanati dalla Regione Lombardia che introducano nuovi elementi attuativi. Le attività del Piano triennale saranno finanziate con risorse attinte dal Fondo per l’occupazione dei disabili di cui alla LR. 13/03 che la Regione Lombardia trasferirà annualmente alle Province . Per l’annualità 2014 la regione Lombardia ha assegnato a questa Provincia con DDUO n. 2410 del 20/03/2014 un totale di €. 693. 452,37 cosi distribuiti:

Una

quota di €. 50.000,00, attinta dalle risorse destinate a finanziare il piano dotale 2014 è stata attribuita al nuovo servizio sperimentale di Analisi motivazionale/Valutazione del potenziale, con l’obiettivo di poter effettuare 100 servizi del valore forfetario di €.500,00 . La Regione, inoltre, ha previsto l’erogazione di ulteriori risorse, per un valore massimo pari al 10% della somma ripartita, da destinare alla realizzazione di azioni di sistema, subordinando il finanziamento alla loro approvazione . In collaborazione con il Settore Finanziario sono stati attivati contatti con la Regione Lombardia per definire le modalità e tempi di trasferimento nel bilancio 2015 delle risorse assegnate, alla luce dei vincoli e dei principi di armonizzazione contabile. Sono stati e saranno adottati gli atti necessari. 2) Il masterplan 2014: piano dotale, servizio di valutazione del potenziale/analisi motivazionale e azioni di sistema, assistenza tecnica ( incarichi professionali)

Al fine di garantire l’attivazione dei servizi sul territorio in attesa che si siano realizzati e messi a disposizione delle Province i necessari adeguamenti del sistema informatico SINTESI, indispensabili per la gestione della nuova “dote lavoro persone con disabilità” in via transitoria e per l’anno 2014 si è provveduto alla riattivazione delle tipologie di dote già sperimentate con i precedenti Piani Provinciali 2011-2012, ripartendo le risorse complessive disponibili per il sistema dotale nella misura pari a € 643.711,06 secondo il seguente schema:

TOTALE RIPARTO ANNO 2014 PIANO DOTALE ASSISTENZA TECNICA

€ 693. 452,37 €. 643.711,06.

€. 49.741,31

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RIPARTIZIONE RISORSE Piano Dotale € 593.711,06

Servizio di Analisi motivazionale/Valutazione del potenziale € 50.000,00 totale € 643.711,06

Il piano dotale è stato strutturato sulle seguenti tipologie di dote, la cui dotazione finanziaria è stata percentualmente calcolata in base alle doti attivate nel precedente Piano 2012-2013:

Tipologia di dote % di attribuzione Risorse attribuite

D1 dote lavoro inserimento lavorativo disabili fino al 79%

29,30% €.173.957,34

D2 dote lavoro inserimento lavorativo disabili deboli oltre il 79%

26,80% €.159.114,56

D3 Dote sostegno all'occupazione

8,50% €. 50.465,44

D3 Dote sostegno all'occupazione di disabili psichici occupati in cooperative sociali tipo B

35,40% €.210.173,71

totale €.593.711,06

Non essendo disponibile un supporto informatico dedicato, nella fase transitoria non si attivata la Dote Impresa Collocamento Mirato, che prevede stanziamenti di risorse e proposte di servizi a sostegno di aziende e cooperative sociali che procedono all’assunzione di disabili. Sono stati comunque previsti (limitati) incentivi all’assunzione all’interno delle Doti Lavoro D1 e D2, finalizzate all’inserimento lavorativo.

La Provincia ha attivato nella prima annualità del triennio il nuovo servizio di “analisi motivazionale/valutazione del potenziale”, finalizzato a definire un quadro il più possibile omogeneo delle attitudini, capacità e competenze delle persone con disabilità e, pertanto, utile ai fini di un successivo miglior collocamento mirato.

Questo servizio è uno degli elementi innovativi introdotto dalla programmazione regionale e potrà trovare ulteriore sviluppo con la futura adozione del sistema ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health), in sinergia con altri operatori e/o servizi territoriali che hanno già sperimentato o sperimenteranno la valutazione del potenziale secondo tale metodologia, al fine di migliorare la conoscenza delle caratteristiche delle persone disabili prive di lavoro o già occupate

Per quanto riguarda le azioni di sistema previste nell’annualità 2014, la Provincia di Cremona, condividendo la visione strategica regionale, ha ritenuto opportuno considerare prioritaria la collaborazione con la Regione Lombardia e altre Province per una ottimizzazione delle procedure di presa in carico della persona disabile e, sulla scorta delle precedenti esperienze maturate nell’ambito dei Piani, intende valorizzare la partecipazione dei soggetti che si occupano a vario titolo, di inserimento lavorativo mediante un più ampio e proficuo coordinamento della rete costituita per l’attuazione delle azioni dotali.

Ciò premesso, si intendono attuare le seguenti due “azioni di sistema” per le quali sarà definito idoneo progetto da sottoporre all’approvazione regionale:

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− “ Elaborazione di un modello omogeneo per il territorio regionale di valutazione del potenziale occupazionale delle persone con disabilità” in accordo con le Province di Monza-Brianza, Milano, Mantova, Como, Lodi, Bergamo, Varese e il concorso di Regione Lombardia;

− “ Interventi di sostegno e potenziamento della Rete degli operatori coinvolti nell’attuazione del Piano Disabili”.

Il Piano triennale, il masterplan 2014 e le azioni di sistema sono stati approvati dalla Giunta Provinciale con deliberazione n.125 del 29/04/2014, previa acquisizione del parere favorevole espresso dal Sottocomitato provinciale per il collocamento mirato delle persone disabili nella seduta del 21/03/2014. Con decreto dirigenziale n. 1018 del 07/08/2014 sono stati approvati gli avvisi relativi alle doti disabili e il manuale operatore 2014. Gli enti attuatori hanno quindi potuto prenotare le doti e definire i relativi Piani Individuali Personalizzati ( PIP) a partire dal 17/09/2014 e fino al 27/02/2015. A tale data sono pervenuti e sono stati validati n. 133 PIP di cui :

• n.74 dedicati all’inserimento lavorativo o propedeutiche allo stesso • n.47 per il sostegno di disabili psichici occupati in cooperative sociali • n.12 finalizzati a sostenere disabili occupati in azienda o cooperativa

con un impegno complessivo di risorse pari a circa € 590.000,00. La conclusione delle attività dell’annualità 2014 è fissata al 31/10/2015. La rendicontazione finale dovrà essere trasmessa dai soggetti attuatori del Piano alla Provincia entro il 14/11/2015.

Conseguentemente all’approvazione del Piano, sono state attivate le procedure amministrative e contabili per l’assegnazione di n.4 incarichi a professionisti esperti nell’erogazione dei servizi e delle misure previste per persone disabili operando presso i Centri per l’impiego di Crema, Soresina e Casalmaggiore e presso il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili in Cremona. L’impegno economico è stato coperto da risorse residuali già rendicontate e disponibili a bilancio per circa €.74.000,00.

Con Decreto dirigenziale n. 560 del 18/04/2014 sono stati approvati avvisi pubblici di selezione per i seguenti incarichi:

esperto di orientamento, counselling e inserimento lavorativo disabili presso i CPI di Crema e Soresina: 550 ore max, nel periodo dal 08/05/2014 al 31/12/2014. esperto di orientamento, counselling e inserimento lavorativo disabili, presso il CPI di Casalmaggiore: 250 ore max, nel periodo dal 08//05/2014 al 31/12/2014 esperto di scouting aziendale ed inserimento lavorativo disabili presso il CPI di Crema e il Servizio di inserimento lavorativo disabili di Cremona: 700 ore max nel periodo dal 08/05/2014 al 31/12/2014; incarico ad esperto di orientamento ed inserimento lavorativo delle persone disabili a supporto al Servizio di inserimento lavorativo disabili, Cremona: 950 ore max, nel periodo dal 08/05/2014 al 31/12/2014

In esito alla valutazione delle candidature pervenute, sono state individuate n.3 professioniste qualificate a cui sono stati conferiti incarichi con determinazioni n. 459 del 19/05/2014, n. 429 del 12/05/2014, n. 482 del 26/05/2014 e n. 427 del 12/05/2014).

Inoltre, nell’ultimo bimestre dell’anno, con le determinazioni n. 880 e n. 881 del 05/11/2014 sono stati affidati n.2 incarichi di breve periodo a professioniste esperte nella valutazione delle caratteristiche delle persone disabili, al fine di potenziare l’erogazione del servizio sperimentale di analisi motivazionale/valutazione del potenziale, attivo fino 31/12/2014, presso il Centro per l’impiego di Crema e la sede del Servizio Inserimento Lavorativo Disabili .

L’impegno economico complessivo è stato pari a € 7.727,72.

3) Chiusura delle attività della Programmazione 2010-2013

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Parallelamente all’avviso delle attività sopra descritte, il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili ha provveduto alla impegnativa rendicontazione finale delle azioni previste dai Piani provinciali 2010-2011-2012 e 2013 . Con nota prot. n. 92896 del 07/08/2014, si è provveduto a trasmettere alla Regione Lombardia la documentazione richiesta. Nel periodo 2010-2013 la Provincia ha ricevuto dalla Regione Lombardia risorse pari a €.2.672.088,10. La Provincia ha rendicontato una spesa complessiva di €. 1.716.523,69 così ripartita:

tipologia di intervento Importo in €.

Piano dotale 1.364.759,27

Assistenza tecnica 307.336,78

Azioni di sistema 44.427,64

Totale 1.716.523,69

Va ricordato che nel 2013 non sono state conferite risorse e le attività di politica attiva e di supporto sono state finanziate con i residui delle annualità precedenti registrati nel bilancio provinciale In collaborazione con il Settore Finanziario sono stati attivati contatti con la Regione Lombardia per definire le modalità di gestione e di trasferimento delle risorse non impegnate, pari ad €. 955.564,41.

c) La gestione dei contributi alle aziende.

Sono 45 le aziende che nel 2014 hanno ricevuto o beneficeranno dei contributi economici a valere sul Fondo Nazionale per l’occupazione dei disabili per effetto dell’assunzione di lavoratori con contratto a tempo indeterminato nel quadro di convenzioni di inserimento lavorativo ex art. 11 legge 68/99 . La Regione Lombardia con il decreto n. 11660 del 21/12/2012 ha definito i seguenti criteri di accesso ai benefici -entro 60 giorni dalla decorrenza dei 12 mesi dall’ assunzione o dalla trasformazione a tempo indeterminato di precedente contratto a termine, l'azienda provvede ad inoltrare agli uffici provinciali la documentazione necessaria, verificando e dichiarando altresì, se per tale assunzione o trasformazione siano stati percepiti altri contributi; -Il costo salariale a base di calcolo dei contributi viene limitato ad un massimale pari a € 20.000 (ventimila) su base annua per un contratto a tempo pieno: pertanto nel caso di rapporto di lavoro di durata inferiore a 12 mesi il massimale dovrà essere rapportato all'effettiva durata del contratto e, nel caso di impiego a tempo parziale, alle ore medie settimanali. Gli incentivi sono riconosciuti: nella misura non superiore al 60% del costo salariale per ogni lavoratore disabile assunto a tempo indeterminato/trasformato con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% oppure con handicap intellettivo e psichico, indipendentemente dalle percentuali di invalidità ; nella misura non superiore al 25% del costo salariale, per ogni lavoratore disabile assunto a tempo indeterminato/trasformato con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79%; al rimborso forfetario parziale delle spese necessarie alla trasformazione del posto di lavoro per renderlo adeguato alle possibilità operativa dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% o per l'apprestamento di tecnologie di telelavoro ovvero per la rimozione delle barriere architettoniche che limitano in qualsiasi modo l'integrazione lavorativa del lavoratore.

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Espletata la necessaria istruttoria, la Provincia ha assegnato a 45 aziende aventi titolo contribuiti per complessivi €.381.459,85, di cui :

− € 182.261,85 liquidati nel 2014 a favore di 28 datori di lavoro che hanno proceduto ad assunzioni a tempo indeterminato ovvero a stabilizzazioni di contratti a termine in anni anteriori al 2013,

− € 199.198,00 impegnati con determinazione n.1101 del 22/12/2014 e liquidabili nel 2015 a

favore di 17 datori di lavoro che hanno assunto a tempo indeterminato o stabilizzato lavoratori disabili nell’anno 2013.

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Le attività della Consigliera provinciale di parità

Dirigente responsabile: Dr. Dario Rech

RISULTATI ATTESI Erogazione di contributi e realizzazione di attività di supporto alla diffusione di una cultura di genere e delle buone prassi su tutto il territorio provinciale. In particolare, si continuerà a garantire il sostegno amministrativo alle attività della Consigliera provinciale di parità che procederà alla realizzazione del “Programma di lavoro” a suo tempo definito e sostenuto dall’apposito finanziamento ministeriale.

RISULTATI CONSEGUITI L’Ufficio della Consigliera provinciale di Parità è situato presso il Settore Lavoro, Formazione e Politiche sociali. Nel corso del 2014 sono state realizzate le attività di seguito descritte. Rete territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Il 12 dicembre 2013 con DGR n. 1081 la Regione Lombardia ha deliberato alcune disposizioni in ordine alla valorizzazione delle politiche di conciliazione, dando continuità alle Reti territoriali per la conciliazione e ai Piani Territoriali che si sono sviluppati in Lombardia nel triennio precedente. Nel mese di marzo 2014 è stato siglato un nuovo Accordo Territoriale ed è stato definito un Piano d’Azione Territoriale, presentato in Regione nel mese di giugno e validato dalla Cabina di Regia regionale il 29 luglio 2014. Tale Piano comprende diverse azioni di formazione, accompagnamento e comunicazione curate dall’ASL di Cremona; quattro sperimentazioni condotte da quattro “Alleanze locali” e un’azione di sviluppo e rafforzamento della rete territoriale degli Sportelli Famiglia-Lavoro coordinata dalla Provincia. L’ASL di Cremona, in quanto ente capofila del Piano, ha il compito di coordinare la rete territoriale per la conciliazione e promuovere il raccordo tra le varie azioni. A tale proposito la Consigliera di Parità si è impegnata a sostenere con una quota di finanziamento, la realizzazione di proposte progettuali presentate da Alleanze territoriali di Conciliazione sulla base di un Avviso Pubblico emanato dall’ASL in conformità alla DGR n. 1081/2013. Nel corso del 2014 la Consigliera ha, inoltre, partecipato attivamente ai tavoli del Gruppo tecnico e del Tavolo politico-istituzionale, nonché ad incontri specifici organizzati con associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, terzo settore ed altri Enti sottoscrittori del Piano territoriale per la conciliazione. Rete per la prevenzione e il contrasto delle violenze contro le donne Il fenomeno della violenza di genere ha manifestato una preoccupante tendenza all’aumento, tanto da indurre il legislatore regionale e nazionale ad intervenire in modo decisivo sia in termini preventivi che di contrasto del fenomeno. Il 22 novembre 2013 la Consigliera provinciale di Parità di Cremona ha sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione di una Rete territoriale per la prevenzione ed il contrasto delle violenze contro le donne, tra le diverse istituzioni del territorio pubbliche e private.

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L’obiettivo previsto dal Protocollo è la costruzione di un sistema territoriale integrato per il riconoscimento, l’accoglienza e il sostegno delle donne vittime di violenza e maltrattamenti, mettendo in rete tutte le risorse, le strutture e le professionalità che sul territorio si occupano di dare risposte e tutela alle vittime, allo scopo di offrire il supporto necessario per uscire dalla violenza, secondo modelli rispondenti ai bisogni individuali e monitorare il fenomeno a livello provinciale, in attuazione di quanto previsto dalla L.R. n. 11/2012. Nel Protocollo sono esplicitati gli impegni di ciascun firmatario e la Consigliera di Parità si impegna, in particolare, a promuovere e supportare iniziative informative, formative e di sensibilizzazione rivolte agli operatori dei servizi territoriali, del pubblico, del privato sociale e dei centri antiviolenza, offrendo le proprie competenze in materia di pari opportunità e cultura di genere. La Consigliera si impegna, altresì, a valorizzare le attività e i progetti territoriali in tema di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne. A tale proposito, il 20 gennaio 2014 ha sottoscritto un accordo, con la Comunità di accoglienza “Giulia Colbert” – Istituto Suore del Buon Pastore di Crema, con il quale, mediante un co-finanziamento, ha sostenuto l’attività di accoglienza per donne vittime di violenza, già prevista dal protocollo tecnico della Rete Con-tatto, operante sul territorio cremasco, garantendo alle vittime ospitalità e supporto psicologico con personale qualificato e formato in grado di accoglierle in modo adeguato. Nel corso del 2014, inoltre, la Consigliera di Parità ha aderito al Progetto “A.R.C.A. delle donne” promosso dal Comune di Cremona con il sostegno di un ampio partenariato pubblico e privato allo scopo di sviluppare azioni di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne. Il Progetto è stato approvato dalla Regione Lombardia e finanziato con un contributo pari a € 100.000,00, in armonia con gli interventi previsti dalla L.R. 11/2012 e si inserisce nel quadro degli interventi promossi dalla Rete Territoriale coordinata dalla Prefettura di Cremona. In questo modo è stato possibile rafforzare e sostenere il lavoro dei Centri Antiviolenza esistenti sul territorio: Associazione Aida a Cremona, Associazione Donne contro la violenza a Crema e Associazione Mia di Casalmaggiore. Attività di comunicazione Lo spazio dedicato alla Consigliera provinciale di Parità sul sito della Provincia è stato costantemente aggiornato, nel corso del 2014, allo scopo di diffondere le informazioni circa l’attività della Consigliera sul territorio provinciale e le sue specifiche competenze. Per quanto riguarda l’attività discriminatoria, l’Ufficio si è occupato di tutte le segnalazioni che sono pervenute, incontrando di volta in volta i lavoratori interessati. La Consigliera è stata, inoltre, impegnata in attività di consulenza a lavoratrici e lavoratori che hanno incontrato difficoltà nell’ambiente di lavoro. In questi casi non c’è stato un intervento diretto della Consigliera, ma una semplice offerta di informazioni sulle tutele previste dalla normativa vigente. La Consigliera di Parità ha partecipato ai lavori della Rete Regionale delle Consigliere di Parità della Lombardia e agli incontri organizzati dalla Consigliera Nazionale di Parità. Sono inoltre proseguiti i contatti con i referenti delle Pari Opportunità delle Scuole del territorio allo scopo di diffondere il più possibile tra i giovani i valori democratici di uguaglianza e pari opportunità per tutti. Piani triennali delle azioni positive della Pubblica Amministrazione La Consigliera di Parità ha mantenuto attivo il supporto, a favore degli Enti locali interessati, per la redazione dei Piani triennali delle Azioni Positive, volti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la piena realizzazione delle pari opportunità di lavoro e nel lavoro di uomini e donne, così come previsto dall’art. 48 del D. Lgs. n. 198/2006. In particolare, nell’anno 2014 hanno chiesto il parere della Consigliera di Parità la Provincia di Cremona e l’Unione Lombarda Soresinese. Altre iniziative Nel 2014 molte realtà associative hanno coinvolto la Consigliera di parità per la realizzazione di attività formative e culturali, rafforzando la rete di relazioni. La Consigliera ha, pertanto, sostenuto diversi progetti volti alla diffusione di una cultura di genere e delle buone prassi su tutto il territorio provinciale, in particolare:

- ha contribuito alla realizzazione, nel mese di marzo 2014, della manifestazione sportiva “La Corsa rosa” e della seconda edizione del “Premio Mimosa”, organizzato dal Comitato Territoriale U.I.S.P. di Cremona;

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- in occasione della festa della donna 2014, prevista per il mese di marzo, ha concesso il proprio patrocinio alla manifestazione “Giornata della donna – Open Day”, organizzata dall’Azienda Ospedaliera di Cremona, con l’obiettivo di porre l’attenzione sulla salute delle donne e la divulgazione di informazioni rispetto all’importanza della diagnosi precoce e dell’offerta terapeutica del territorio cremonese;

- ha contribuito alla realizzazione del Progetto “Diverso? Certo unico”, promosso dal Consorzio Arcobaleno Coop. Sociale di Crema, volto a promuovere servizi di conciliazione e di sostegno alle famiglie.

Nel mese di aprile 2014 la Consigliera di Parità ha patrocinato e partecipato al Seminario di studio “Pensare il futuro – II Edizione”, giornate di approfondimento sui temi della conciliazione, del lavoro e dell’orientamento organizzato dal Comune di Cremona in collaborazione con la Regione Lombardia, l’ASL di Cremona, l’Anci Lombardia, l’Isfol e la Fondazione Cariplo di Cremona. Il 16 maggio 2014 ha partecipato al convegno “La violenza contro le donne: parliamone (con le donne) da uomini”, organizzato dalle Segreterie confederali provinciali CGIL, CISL e UIL di Cremona. La Consigliera di Parità ha inoltre partecipato, in qualità di relatrice, al progetto formativo “Sindacalisti in work – Nuovi modelli e strumenti contro le discriminazioni di genere”, organizzato dalle Consigliere regionali di Parità della Lombardia in collaborazione con CGIL, CISL e UIL nelle province di Cremona, Brescia e Milano. Il Progetto è stato realizzato con l’obiettivo di offrire un momento di formazione specifico sul tema delle discriminazioni di genere per rafforzare le capacità e le competenze dei delegati sindacali, al fine di offrire uno strumento utile per la lettura della realtà aziendale e dei bisogni dei singoli lavoratori per individuare soluzioni sia collettive che individuali e attivare adeguati mezzi e strumenti contro le discriminazioni. Nel mese di novembre, nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), la Consigliera di Parità ha contribuito alla realizzazione di diverse iniziative che sono state attivate sul territorio. In particolare ha concesso il proprio patrocinio e contributo al Comune di Cremona per la realizzazione dell’iniziativa di arte pubblica, riconosciuta a livello internazionale “Zapatos Rojos – Scarpe Rosse”, ideata dall’artista messicana Elina Chauvet; ha partecipato agli eventi organizzati dall’Associazione Donne contro la violenza di Crema, in particolare ha sostenuto con un contributo la realizzazione dei sacchetti del pane “Per molte donne la violenza è pane quotidiano” ed uno spettacolo teatrale “Senza chiedere il permesso” organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Crema e tenutosi al Teatro S. Domenico. Infine, in collaborazione con la Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Crema, ha contribuito alla realizzazione della terza edizione del concorso regionale “Donne in tesi”, volto a premiare le migliori tesi di laurea dedicate all’approfondimento di tematiche sulla presenza femminile nelle aree economiche, sociali e politiche della società.

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MISSIONE 16 “AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA”

PROGRAMMA 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale umano

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo progetto: a- la sensibilizzazione e l’insediamento dei giovani imprenditori All’interno delle varie misure del PSR 2007-2013 la misura 112 “insediamento giovani agricoltori” garantisce un finanziamento al primo insediamento dei giovani in azienda. Questa attività importantissima per garantire il ricambio generazionale viene realizzata attraverso l’accompagnamento tecnico e amministrativo, dal momento della domanda sino alla eventuale liquidazione o erogazione del premio. La gestione avviene attraverso il SIARL . b- la valutazione ed il controllo con efficacia ed efficienza dei progetti formativi In particolare, attraverso la misura del PSR 2007-13 n. 111” formazione, informazione e diffusione della conoscenza” e 331 “formazione e informazione degli operatori economici che rientrano nell’Asse 3” sono finanziati progetti realizzati da soggetti esterni, enti formazione accreditati presso la Regione Lombardia relativamente alla sottomisura 111 A “formazione” e 331 formazione. Per la 111B “informazione e diffusione della conoscenza” e 331 informazione Asse 3, vengono finanziati progetti su domande provenienti da enti esterni quali Organizzazioni professionali ed associative agricole, enti ed organismi privati riconosciuti idonei ecc. All’interno della sottomisura B viene realizzata l’attività svolta, direttamente a livello Provinciale, di informazione e diffusione della conoscenza. In questo ambito trova spazio la realizzazione della rivista trimestrale “La Sentinella Agricola” o altre pubblicazioni che vengono decise anno per anno sulla base delle esigenze di informazione che provengono dal mondo agricolo c- il riconoscimento delle qualifiche previste dalla normativa in ambito agricolo (tesserini fitosanitari, iap, tartufi, complementarietà, biologico, fattorie didattiche) La Provincia ai sensi della normativa comunitaria (Reg. Ce 834/2007 e s.m.i) provvede alle attività relative alla tenuta dell' Albo Provinciale delle imprese agricole che si sono impegnate all'introduzione e conversione del proprio ordinamento produttivo secondo il metodo biologico. Ai sensi della D.P.R. 290/01, della Dir. Cee 91/414 e del DPR 1255/68 si deve provvedere al rilascio delle autorizzazioni alla raccolta dei tartufi e al rilascio dei patentini per l'acquisto e l'uso dei presidi fitosanitari. L'attività consiste nel coordinamento delle iniziative di formazione, nell'organizzazione delle sedute d'esame, nel rilascio dei tesserini e nella vidimazione annuale dei tesserini per la raccolta dei tartufi. Per quanto concerne le fattorie didattiche si tratta di un’azienda agricola/agrituristica che si impegna, oltre che nell’attività produttiva tradizionale, anche in quella didattico formativa. Per poter ottenere il riconoscimento devono dimostrare particolari requisiti verificati in sede di istruttoria della domanda. Oltre al decreto di riconoscimento l’attività consiste nel coordinamento delle fattorie didattiche, nel controllo annuale di verifica di mantenimento dei requisiti, nella loro promozione. Rilascio qualifica Imprenditore Agricolo Professionale si procede al riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale ai sensi del d. lgs 99/04 e del d.lgs 101/05, alla verifica dei riconoscimenti rilasciati in base alla L.R. 18/74 ed ai controlli previsti dal DPR 445/00. Viene effettuata un'istruttoria tecnica amministrativa volta a verificare il possesso di una serie di requisiti che danno diritto al riconoscimento. Il Settore provvede inoltre all'istruttoria delle domande di riconoscimento della qualifica di imprenditore agrituristico tramite il rilascio e le variazioni di certificati di connessione; attività informative-divulgative; verifiche del rispetto-mantenimento dei requisiti che hanno determinato il rilascio del certificato di cui trattasi; verifica a campione delle aziende agrituristiche attive/autorizzate sul territorio provinciale.

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RISULTATI CONSEGUITI a - la sensibilizzazione e l’insediamento dei giovani imprenditori Nell’anno 2014 è proseguita l’attività del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 relativo alla misura: Misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori” . L’attività è stata dedicata all’istruttoria delle domande presentate, al collaudo delle domande ammesse a finanziamento negli anni precedenti ed alla compilazione degli elenchi di liquidazione da inviare all’Organismo Pagatore Regionale per la liquidazione dei premi da fondi FEOGA ed all’effettuazione di controlli in loco, previsti dalle disposizioni attuative, su imprese estratte a campione direttamente dall’Organismo Pagatore Regionale. In merito all’attività attualmente sono state - rilasciati n.4 verbali di istruttoria - rilasciati n.7 verbali di erogazione del premio - inserite in elenchi di liquidazione n. 7 posizioni per un ammontare di Euro 134.000,00 b- la valutazione ed il controllo con efficacia ed efficienza dei progetti formativi La misura del PSR 2007-13 n. 111” formazione, informazione e diffusione della conoscenza”: è inattiva in attesa del nuovo PSR. Anche la sottomisura B “informazione e diffusione della conoscenza” per l’attività gestita in forma diretta per il 2014 non è aperta.. Sono stati emessi n. 13 verbali di collaudo della rendicontazione finale relativi al 2013.e n. 1 verbale relativo al 2014. Sono state rilasciate altresì n. 9 autorizzazioni di proroga dei termini.. La Misura 331 del PSR 2007-13 è temporaneamente inattiva in attesa del nuovo PSR. c- il riconoscimento delle qualifiche previste dalla normativa in ambito agricolo (tesserini fitosanitari, iap, tartufi, connessione, biologico, fattorie didattiche) Sono state effettuate n. 10 sessioni di esame con il relativo rilascio di n.547 tesserini fitosanitari per l’acquisto e l’impiego di prodotti fitosanitari molto tossici, tossici e nocivi. E’stata effettuata una sessione d’esame per il rilascio dell’autorizzazione alla raccolta dei tartufi, sono stati rilasciati n. 16 nuovi tesserini; è continuata inoltre l’attività di vidimazione dei tesserini in corso di validità Per l’iscrizione delle aziende agricole all’albo regionale e provinciale delle aziende biologiche sono state effettuate le istruttorie per 51 aziende tra nuovi aderenti e variazioni. In relazione alle fattorie didattiche è stato emesso un decreto di riconoscimento di nuova fattoria didattica e è stato predisposto ed inviato in Regione l’elenco provinciale in data 25/06/2014. Il Servizio Produzioni Animali ed UMA nel corso dell’anno 2014 ha rilasciato 83 nuove qualifiche di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) ed ha effettuato 33 revoche di riconoscimento definitivo per mancanza di uno o più requisiti; inoltre ha proceduto al controllo sui mantenimenti dei requisiti di numero 107 soggetti (riconosciuti IAP) estratti a campione. Per quanto concerne il rilascio della qualifica di operatore agrituristico ai sensi della nuova Legge Regionale n. 31/08 Testo Unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale – titolo X “ Disciplina Regionale dell’Agriturismo”si sta provvedendo all’effettuazione dei controlli amministrativi volti a verificare il possesso ed il mantenimento dei requisiti oggettivi e soggettivi di tutte le imprese già in possesso di un certificato di complementarietà ora connessione congiuntamente al rilascio delle certificazioni ex- novo; si è istituito l’Elenco degli Operatori Agrituristici ed ai soggetti in possesso dei requisiti viene rilasciato un certificato di iscrizione al predetto Albo ed il contestuale aggiornamento a SIARL; dell’Osservatorio Regionale dell’Agriturismo istituito da Regione Lombardia “Sistemi Rurali”. - Aziende a cui sono stati rilasciati nuovi certificati di connessione o effettuati aggiornamenti a precedenti certificati n. 9 - Certificati di iscrizione Elenco Operatori Agrituristici n. 9 - Osservatorio Regionale Agriturismo n.aggiornamenti n.9

Obiettivo operativo n.2 Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale fisico e innovazione

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

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RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto la gestione: a) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti in apicoltura. In base al Reg. CE n. 1234/2007 ed alla legge 313/04 vengono attuate misure di sostegno dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura: a) assistenza tecnica, b) lotta alla varroa, c) razionalizzazione della transumanza, d) sostegno all’ammodernamento dei laboratori di analisi del miele, e) ripopolamento del patrimonio apistico, f) collaborazione nel quadro di programmi di ricerca in materia di apicoltura; in attuazione dei regolamenti comunitari il Ministero per le politiche agricole, agroalimentari e forestali (vds. d.m. 23 gennaio 2006) predispone il programma nazionale triennale, che si compone di sottoprogrammi elaborati ogni tre anni dalle regioni (che possono rivedere il programma annualmente); Regione Lombardia ha stabilito con il proprio programma regionale triennale (d.g.r. 11293/2010 ) le linee generali per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, da attuare mediante l’approvazione di stralci annuali di attuazione (piano annuale). Il piano annuale, sentite anche le associazioni dei produttori apistici, individua le misure prioritarie oggetto di sostegno finanziario nella campagna interessata e la ripartizione delle risorse ad esse destinate. L’Organismo Pagatore Regionale Lombardia (OPR) è il soggetto responsabile per l’autorizzazione, l’esecuzione, la contabilizzazione dei pagamenti e per l’effettuazione dei controlli, ma ha delegato alle Province, sulla base di convenzione, le funzioni connesse alle attività di ricezione e istruttoria tecnico-amministrativa delle domande, esecuzione dei controlli in loco e verifica amministrativa della documentazione fornita in sede di rendicontazione (giustificativi di spesa). b) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti nelle aziende agricole. All’interno del PSR 2007-2013 la misura con la spesa più alta in termini di investimento e contributo erogato è rappresentata dalla Misura 121 “ammodernamento delle aziende agricole”, dalla Misura 121A “ammodernamento delle aziende agricole del comparto lattiero- caseario ” e dalla Misura 121” adeguamento delle strutture di stoccaggio” che in provincia di Cremona, vista l’alta specializzazione e la dimensione aziendale superiore alla media regionale, trova sempre un notevole riscontro positivi in termini di domande. Il 16 Aprile 2014 è stato inoltre aperto il bando Mis.121 RT “ “ ammodernamento delle aziende agricole” in Regime di Transizione ovvero in attesa della nuova programmazione 2014 – 2020. Il Settore ha provveduto, quindi , ai sensi del manuale delle procedure e dei controlli dell’Organismo Pagatore Regionale e delle disposizioni attuative di misura, all’istruttoria delle nuove domande, alla concessione di varianti di istanze già beneficiare di contributi, all’accertamento/collaudo ed ai controlli previsti relativamente alle domande di collaudo onde consentire la liquidazione del contributo alle aziende da parte dell’OPR. c) di valutazione, controllo e liquidazione delle aziende agricole colpite da calamità: la Provincia ai sensi del d.lgs. n. 102/04 che abroga la L.185/92 e su delega del MI.PAF e della Regione Lombardia provvede, nel caso si verifichi una calamità naturale, alla delimitazione dell'area danneggiata e alla quantificazione del danno subito entro 45 giorni dalla segnalazione dell’'evento. Tale delimitazione viene inviata alla Regione Lombardia. Successivamente sulla base dei fondi concessi dal Ministero, la Provincia, su formale istanza dell'allevatore, provvede poi alla quantificazione dei contributi da erogare ed alle attività di controllo. quindi direttamente alla comunicazione dei benefici e alla loro liquidazione in seguito a controllo amministrativo e sul campo.

RISULTATI CONSEGUITI a) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti in apicoltura Nel corso dell’anno 2014 è stato collaudato n° 1 intervento di miglioramento del patrimonio apistico ex reg.CE 1234/2007. b) di valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti nelle aziende agricole. Nell’anno 2014 è proseguita l’attività del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 relativamente alla Misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”.

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L’ufficio per quanto attiene l'apertura del nuovo Bando Mis.121 RT ha provveduto alla gestione di n.96 istruttorie inviando la graduatoria di pertinenza a Regione Lombardia nel mese di Ottobre; inoltre ai sensi del manuale delle procedure e dei controlli dell’Organismo Pagatore Regionale e del Reg. CE 1698/05, ha eseguito gli accertamenti ed i controlli finalizzati alla liquidazione dei contributi di istanze istruite favorevolmente ed ammesse a finanziamento negli anni precedenti, sia secondo la modalità del conto capitale che di quella del conto interessi; ha provveduto infine all’inserimento delle pratiche collaudate nei relativi elenchi di liquidazione. In particolare per quanto concerne l’attività svolta nell’anno sono stati effettuati n. 17 collaudi per un ammontare di Euro 1.107.826,31. Relativamente al bando dedicato al comparto lattiero- caseario denominato Mis.121 Sottomisura A si è provveduto all’effettuazione di n. 4 collaudi per un ammontare di Euro 997,490,57. Sono stati inoltre effettuati controlli in “situ” relativi alla verifica delle dichiarazioni rese al momento della presentazione della domanda su n.1 impresa agricola beneficiarie dei contributi. Si è provveduto infine all’effettuazione di n. 2 controlli ex- post a carico di un'azienda già finanziata Infine a carico del bando specifico della Mis.121 “Interventi per la gestione sostenibile degli effluenti di allevamento” gli uffici si sono concentrati nell’attività di collaudo di n.5 aziende per un importo pari ad Euro 194.402,86. c) di valutazione, controllo e liquidazione delle aziende agricole colpite da calamità. Il Servizio ha provveduto all'istruttoria di n. 41 domande presentate da aziende agricole colpite dall'evento calamitoso denominato “grandine- vento del 13 Luglio 2013” la cui richiesta di indennizzo dei danni alle sole STRUTTURE ammonta ad Euro 2.484.490,08. Sono stati inoltre effettuati n.3 collaudi su n.3 aziende agricole finalizzate alla liquidazione dei benefici sull'evento calamitoso “ venti impetuosi del 23 Luglio 2010” per un ammontare di Euro 61.564,87. Si è inoltre provveduto alla liquidazione di un anticipo al Consorzio Amministrazione Naviglio Città di Cremona per 82.267,16 ed alla liquidazione conclusiva al Consorzio di Bonifica Dugali -Adda – Serio per un importo di 80.031,58 , entrambi sull'evento piogge intense del 01/05/2010 al 19/05/2010 e 16/06/2010.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo tentativi di conciliazione Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione della legge 203/82 che regola dal 1982 la disciplina dell’affitto dei fondi rustici. La Provincia, a cui sono state trasferite le funzioni dalla Regione ex L.R. 11/98, è l’organo che sovrintende alcune delle norme fondamentali della legge e, in ultima analisi consente o impedisce il passaggio delle controversie alle Sezioni specializzate del Tribunale Agrario. Le mansioni relative alla gestione della legge n. 203/82 comprendono: 1- Commissione Tecnica Provinciale, presieduta dal dirigente del Settore, – che determina annualmente entro il 31 agosto i coefficienti di adeguamento dei canoni di affitto dei fondi rustici vigenti nella provincia (articolo 10). 2- tentativo di conciliazione delle parti ai sensi dell’art. 46, prima che si inizi un’azione legale per: risoluzione del contratto e condanna al rilascio del fondo, morosità, indennizzo per terreni agricoli che abbiano variato destinazione, ecc.; 3- tentativo di conciliazione ai sensi dell’articolo 16 e 17 – facoltà dell’affittuario di eseguire miglioramenti e determinazione di indennità dei miglioramenti medesimi.

RISULTATI CONSEGUITI Sono stati effettuati 48 tentativi di conciliazione relativamente alla normativa sui contratti agrari. Si è proceduto inoltre a riunire la Commissione tecnica provinciale costituita per la determinazione dell’aggiornamento annuale dei canoni di affitto ai sensi dell’art. 10 della medesima legge (in data 20 giugno 2014).

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Obiettivo operativo n.4

Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – Promozione qualità produzione e conoscenza prodotto tipico di qualità’

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto la promozione della qualità alimentare. L’Autorità competente per la presentazione in Commissione Europea delle richieste di registrazione di prodotti agroalimentari nelle categorie DOP (Denominazione d’Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) è il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. La normativa di riferimento è il Regolamento (CE) n. 510/2006, il Regolamento (CE) n. 1898/2006 e il Decreto Ministeriale 21 maggio 2007. La Provincia ha la funzione di predisporre un parere da inviare in Regione sulle istanze di riconoscimento di nuovi DOP, IGP e prodotti agroalimentari tradizionali, affianca e promuove le istanze che nascono dal territorio volte al riconoscimento della tipicità del prodotto. Inoltre effettua l’istruttoria, controllo e liquidazione delle domande di adesione alla Misura 132 “sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare”. La Misura inserita nell’asse 1 del PSR 2007-2013 premia in provincia di Cremona le aziende con zootecnia biologica.

RISULTATI CONSEGUITI Sono state effettuate le istruttorie di collaudo sulle 6 domande di conferma 2013. Il termine per la presentazione delle domande inerenti il 2014 scadeva il 30/09/2014 e sono state presentate ed istruite n. 3 domande.

Obiettivo operativo n.5 Titolo:Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile attività agricole/produttive

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di a- valutazione, controllo e liquidazione degli impegni per l'introduzione di misure agroambientali Con l’attivazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale approvato dalla Commissione Europea il 19 Settembre 2007 si è dato seguito all’apertura delle misure 214”pagamenti agroambientali”, 216 “interventi non produttivi”, e si chiuderanno le istruttorie sui trascinamenti di spesa sul Reg. Cee 2078 “pagamenti agroambientali”. L’attività seppur ridotta rispetto alla precedente programmazione comunitaria rimane numericamente l’attività prioritaria con 795 domande sulle quali vengono svolte l’istruttoria, il controllo amministrativo, il controllo in loco su un campione rappresentativo e la liquidazione. Dal 2008 i controlli in loco sono parzialmente sovrapposti ai controlli condizionalità e dovranno essere totalmente svolti con l’ausilio del GPS con misurazione diretta in campo di tutte le superfici oggetto di aiuto. I controlli in loco o amministrativi possono portare anche all’irrogazione di sanzioni amministrative ai sensi del Reg. Cee 898/92 b – di corretta applicazione degli strumenti di pianificazione territoriale (l.r 12/05,- progetti concordati, VIA, PGT) In relazione alla VIA il settore supporta il settore Territorio sui relativi pareri inerenti gli impatti sul territorio dei nuovi insediamenti produttivi sia agricoli che industriali, opere stradali ecc. sugli aspetti ambientali e di pianificazione territoriale (Piano di Indirizzo Forestale, Piano faunistico Venatorio, Piano Rifiuti, Piano cave). La stessa procedura viene utilizzata per il pareri sulle procedure di approvazione e delle varianti sui PGT. In relazione ai Progetti Concordati, questa è una nuova modalità di adesione al PSR prevista dalla nuova programmazione regionale in cui l’adesione non avviene all’interno di un progetto di filiera o di area che coinvolge partners diversi sul territorio. La provincia ha il compito di valutare in prima istanza i progetti, di trasmettere in Regione la valutazione, di monitorare lo stato del progetto, di

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valutare le istanze sulle singole misure, di valutare il raggiungimento degli obiettivi e la concessione di eventuali proroghe o varianti. c- di supporto dell'utilizzo sostenibile degli effluenti da allevamento (pua) Con l’attivazione in Regione Lombardia della Direttiva Nitrati e la definizione delle nuove aree vulnerabili la provincia è attiva nell’opera di divulgazione degli obblighi derivanti dalle nuove norme e nell’istruttoria dei PUA presentati all’interno delle domande di Autorizzazione Integrata Ambientale per le quali la provincia di Cremona è l’autorità competente.

RISULTATI CONSEGUITI a -valutazione, controllo e liquidazione degli impegni per l'introduzione di misure agroambientali Per quanto concerne la misura 214 (prati, siepi, filari, ecc) per l’anno 2014 sono state ricevute 257 domande di conferma e aggiornamento per le quali non è ancora attiva la procedura d’istruttoria. Con riferimento alle domande già in essere, l’attività del servizio si è svolta come di seguito specificato:

− completamento delle istruttorie di saldo del premio (50%), con redazione del relativo elenco di pagamento, per un totale di 754 domande.

− completamento delle procedure di recupero sulle difformità di superficie

Per quanto concerne la misura 216 (fontanili, aree umide, siepi, filari, ecc) per l’anno 2014 non è prevista l’attivazione, mentre sono state collaudate le due domande che avevano ottenuto la proroga dei termini di fine lavori da parte di Regione Lombardia b – di corretta applicazione degli strumenti di pianificazione territoriale (l.r 12/05, via, pgt- progetti concordati Per quanto concerne le certificazioni per la dismissione degli edifici e delle aree non più destinate ad uso agricolo non sono pervenute richieste di parere.

3. Sono stati analizzati e rilasciati 29 pareri al Settore territorio sui PGT dei comuni che hanno presentato richiesta di parere in provincia.

4. E’ proseguita l’attività di monitoraggio sui 4 progetti concordati approvati in provincia. - Sono stati rilasciati 15 pareri sulle VIA

c- di supporto dell'utilizzo sostenibile degli effluenti da allevamento (pua) l’attività sui POA/PUA si è incentrata sulla divulgazione della nuova procedura SIARL, alla partecipazione ai corsi di formazione ed all’analisi dei POA/PUA inserite nelle domande AIA. Gli uffici sono stati particolarmente impegnati a supporto di comuni, tecnici ed agricoltori in particolare nei mesi di gennaio e febbraio durante il periodo di divieto di spandimento, e a partire dal mese di novembre, a seguito dell’approvazione della deroga nitrati da parte della commissione europea. E’ proseguita inoltre l’attività di supporto alla Polizia Provinciale con l’analisi dei PUA presentati a SIARL oggetto di controllo. Nel corso del 2014 sono stati svolti n. 80 controlli sul campione estratto da Regione Lombardia.

Obiettivo operativo n.6 Titolo: Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile della forestazione

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo progetto il supporto alla realizzazione di sistemi verdi multifunzionali sul territorio (g.f., s.v., f.u., verde stradale, fitodepurazione) L’attività consiste nell’istruttoria delle domande di adesione ai bandi regionali con riparto provinciale. L’istruttoria consiste nella valutazione dei progetti che possono pervenire dai comuni e dai privati e l’invio del progetto e della relativa valutazione alla Regione Lombardia e ad ERSAF. Nel corso del 2014 le modalità di apertura saranno a bando Regionale e la Provincia sarà impegnata ad istruire i progetti con modalità simili a quanto previsto dal Programma di Sviluppo Rurale. La liquidazione dei progetti avviene direttamente da parte della tesoreria provinciale con fondi trasferiti dalla Regione. In relazione al Verde Stradale il Settore è impegnato a supportare l’Ufficio Tecnico Provinciale nella progettazione e gestione degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale imposti o da normative di settore o da conferenze di servizio decisorie. Nel corso del 2014 si è proseguito con la gestione delle aree verdi di Ricengo, Piadena e Cremona.

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Tra gli interventi a verde è prevista anche l’erogazione di contributi ad interventi di fitodepurazione su bandi regionali e l’espressione di pareri su interventi di forestazione. Nel corso del 2014 si è avuta l’apertura del bando regionale sulle Misure Forestali che prevede interventi di manutenzione boschiva e pianificazione forestale rivolta ai Consorzi forestali e agli enti Parco. Anche in questo caso l’istruttoria consiste nella valutazione dei progetti approvati con graduatoria provinciale. Abbiamo altresì valutato/controllato/liquidato la prima forestazione di terreni non agricoli e l'imboschimento di superfici agricole (mis 223- 2.2.1, reg. 2080, mis. h) Con l’attivazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale approvato dalla Commissione Europea il 19 Settembre 2007 si è dato seguito all’apertura delle misure 221”imboschimento terreni agricoli” , 223 “imboschimento terreni non agricoli”, e si continuerà con l’istruttoria, controllo e liquidazione degli impegni pluriennali assunti dagli agricoltori sul Reg. Cee 2080/92 e Misura h e set aside forestato. L’attività rimane numericamente consistente in quanto rimangono attive ancora per i prossimi 10 anni 274 (dal 2015 218) domande sul Reg. Cee 2080/92, 107 domande sulla misura h e si svolgeranno le attività di istruttoria, controllo e liquidazione sulle nuove domande di adesione. L’attività prevede il controllo in loco su tutti i nuovi investimenti, il controllo in loco su un campione rappresentativo delle vecchie domande. Dal 2008 i controlli in loco sono totalmente svolti con l’ausilio del GPS con misurazione diretta in campo di tutte le superfici oggetto di aiuto. L’istruttoria si chiude con l’inserimento in elenchi di liquidazione annuali dei beneficiari che hanno avuto l’istruttoria positiva. I controlli in loco o amministrativi possono portare anche all’irrogazione di sanzioni amministrative ai sensi del Reg. Cee 898/92.

RISULTATI CONSEGUITI Si inserisce in questo progetto il supporto alla realizzazione di sistemi verdi multifunzionali sul territorio (g.f., s.v., f.u., verde stradale, fitodepurazione) programma attuativo 10.000 ettari di nuovi boschi e sistemi verdi multifunzionali: Sono state liquidati il quarto anno di manutenzioni - terzo stralcio – in area di S. Daniele Po, il quarto anno delle manutenzioni in area parco Oglio sud con variante aree casalasche e area di Casalmaggiore – destra Po. Misure forestali: Sono altresì stati liquidati l’anticipo pari all’80% dell’ulteriore riparto integrativo 2013 e l’anticipo pari all’80%, 1° riparto del bando 2012. E’ stata liquidata la quarta tranche relativamente alle opere di mitigazione a verde del tratto stradale che collega la codognese alla paullese e i lavori di manutenzione anno 2013 delle mitigazioni a verde lungo il peduncolo “Tangenziale nord Cremona: sono stati erogati i saldi dei contributi dei servizi ambientali erogati dai consorzi forestali sia per l’anno 2013 che per il 2014. Per la misura 221 (imboschimento di superfici agricole) sono giunte a collaudo 10 domande riferite agli anni 2012/2013 per le quali è in corso la procedura di liquidazione. Per la misura 223 (imboschimento terreni non agricoli) non è stata presentata alcuna domanda. Per il Reg. CEE 2080 (ventennale) si è proceduto a liquidare 65 beneficiari di saldo per l’anno 2013 – domande rimaste bloccate da problemi di refresh. Sono pervenute 274 domande di conferma per l’anno 2014 sul Reg. Cee 2080/92 di cui istruite 237 mentre della misura h ne sono pervenute 107 ed istruite 89.. Per la misura H sono state liquidate 39 domande del 2013 che erano rimaste bloccate da problemi di refresh.

Obiettivo operativo n.7 Titolo: Sviluppo diversificazione produttiva

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di: a) di valutazione, controllo e liquidazione della produzione di agroenergia da biomasse (D.G.R. 23 DICEMBRE 2009, N. 10890 – REGIME DI AIUTO X44/2010) che prevede l’erogazione di contributi in conto interesse per l’inserimento in azienda di impianti energetici a biomasse abbinati ad un impianto per la corretta gestione dei nitrati in agricoltura In data 06/07/2012 con d.d.u.o. n 6026 la Direzione Generale Agricoltura ha approvato le disposizione

attuative e l’apertura dei termini per la presentazione delle istanze di adesione al Programma

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straordinario di interventi di attuazione per la Direttiva Nitrati che sostiene gli interventi per il contenimento del carico d’azoto prodotto e l’ammodernamento delle strutture di stoccaggio.

b) di valutazione, controllo e liquidazione dell'attività' agrituristica (311A.) e le altre diversificazioni produttive. Con l’attivazione del Piano di Sviluppo Rurale approvato dalla Commissione Europea il 19 Settembre 2007 sono state aumentate le risorse relative all’asse 3 “qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione verso attività non agricole”. Inoltre rispetto al vecchio PSR in cui la provincia di Cremona è stata esclusa da alcune misure riservate alle zone di montagna trovano applicazione una serie di misure che si elencano: Misura 311 A – agriturismo Misura 311 b – energia attualmente la misura è esaurita. Misura 311 c – altre diversificazioni Misura 312 – sostegno alla creazione e sviluppo delle microimprese Misura 313 – incentivazione di attività turistiche Misura 321 – servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale Misura 323B – tutela e riqualificazione del patrimonio rurale Misura 331 B – filiera corta Si tratta di misure di sviluppo che vanno a premiare tutte le forme di diversificazione dell’azienda agricola. Per tutte le misure la gestione delle domande avviene attraverso l’ istruttoria, il controllo amministrativo, il collaudo dell’intervento, la predisposizioni di elenchi di liquidazione ed i controlli ex post per la verifica del

mantenimento degli impegni conseguenti la realizzazione dell’intervento. In analogia al P.S.R. sono state attivate misure analoghe declinate in specifiche sottomisure all’interno del P.S.L.(Programma di Sviluppo Locale) gestito per il territorio dal GAL OGLIO-PO

RISULTATI CONSEGUITI a) valutazione, controllo e liquidazione della produzione di agroenergia da biomasse (D.G.R. 23 DICEMBRE 2009, N. 10890 – REGIME DI AIUTO X44/2010 e d.d.u.o. n .6026/2012) Per il Piano di azione nitrati ed energia,nel 2013 è stata approvata l’ultima graduatoria definitiva degli ammessi a finanziamento(decreto n. 371 del 29/03/2013) che ha comportato il riesame di tutte le domande presentate sia dal punto di vista tecnico che amministrativo essendo stata prodotta la documentazione integrativa definitiva. (20 domande). Nel 2014 sono stati ammessi a finanziamento 7 aziende in graduatoria a seguito di riutilizzo di economie derivanti da altre domande giunte a collaudo. La graduatoria è esaurita. Sono stati effettuati 12 collaudi di impianti, relativamente al bandi precedenti. b) valutazione, controllo e liquidazione dell'attività' agrituristica (311A) e le altre diversificazioni produttive. L'attività del Servizio è stata rivolta alle sole istanze presentate o in itinere sui Bandi del P.S.L. Nell’ambito della misura 311 B non è stata effettuata nessuna operazione in quanto la graduatoria si è esaurita. Nell’ambito del Programma di Sviluppo Locale di attuazione del GAL Oglio - Po il Servizio ha provveduto all’effettuazione dei seguenti collaudi: Mis.312: n.2 collaudi per un importo di Euro 120.112,00 Mis.313 : n.6 collaudi per un contributo complessivo di Euro 205.437,39 Misura 321 n.8 collaudi principalmente a Comuni per Euro 667.974,38

Obiettivo operativo n.8 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno produzione

lattiera Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di presidio dell'attività' di vigilanza e controllo nell'ambito del regime di contingentamento della produzione lattiera e dell'attività' di sostegno del comparto lattiero-caseario (aiuti diretti)

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RISULTATI CONSEGUITI

Con riferimento al regime comunitario di contingentamento delle produzioni di latte bovino (quota latte ovvero Quantitativo di Riferimento Individuale o QRI) sono stati svolti principalmente i seguenti compiti:

autorizzazione del trasferimento di QRI tra produttori; con riferimento ai contratti pervenuti nel corso dell’anno 2014 sono state accolte, tra trasferimenti definitivi (compravendite di Quota latte), trasferimenti temporanei (affitto di quota latte) e trasferimenti di quota con azienda (affitti di azienda con quota, compravendite, successioni, cambi di titolarità ecc.), n° 498 istanze di trasferimento. Vidimazione dei registri per la tenuta della contabilità relativa alle quote latte (produttori, trasportatori, primi acquirenti), sono stati vidimati n° 785 registri. accertamenti amministrativi relativi all’ammontare del QRI dei produttori che ne hanno fatto richiesta (presentando apposita istanza di riesame) o di produttori indicati da AGEA (attraverso l’invio a Regioni e Province delle relative “liste di casi anomali”); nel periodo considerato ne sono stati effettuati n°19; accertamenti amministrativi presso le ditte acquirenti (per es. latterie) ed i produttori e/o i trasportatori di latte bovino, controlli volti a verificare l’applicazione della normativa di riferimento. Eventuali sanzioni amministrative sono comminate dalla Regione Lombardia sulla base del verbale di accertamento redatto da funzionari incaricati della Provincia; sono stati svolti n° 18 accertamenti.

Obiettivo operativo n.9 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno mercato OCM -

Ortofrutta Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Il Settore provvede alla gestione delle attività connesse a svolgere gli adempimenti amministrativi e i controlli necessari a consentire l'agevolazione prevista dai regolamenti comunitari (Reg. 2200/96, 2201/96, 504/97, 449/2001 e s.m.i) e dall'Accordo interprofessionale per i trasformati a base di prodotti ortofrutticoli. In capo al settore rimane anche il controllo sugli adempimenti legati alla verifica dei requisiti dell’O.P. Per quanto concerne i centri di ammasso della patata da industria l’attività consiste in un controllo quindicinale che ha inizio con la raccolta delle patate e termina con la richiesta di aiuto a conclusione delle operazioni di ammasso. Per il settore vitivinicolo si provvede a svolgere gli adempimenti amministrativi e i controlli tecnici previsti dal Reg. CE n. 1439/99 relativo al settore con sopralluoghi in campo sulle domande di espianto e rilascio dei diritti di reimpianto. Nel 2008 la Regione Lombardia ha attivato la procedura per la concessione di un aiuto diretto alle aziende che rinunciano alla produzione di vino con estirpo del vigneto. Tutta la procedura è gestita sul SIARL.

RISULTATI CONSEGUITI E’ stato effettuato un controllo sul programma operativo di un’azienda Ortofrutticola. Nel corso dell’anno non è pervenuta nessuna richiesta relativa all’apertura del centro di raccolta patate. Per il comparto vitivinicolo (Reg. CEE 449/01) sono stati svolti 7 sopralluoghi in loco, legati alle richieste da parte degli utenti di estirpo volontario con rilascio di diritti di reimpianto.

Obiettivo operativo n.10 TITOLO: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno mercato delle

carni Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

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RISULTATI ATTESI

Funzioni delegate dalla Regione Lombardia con L.R 11/98,in base all’ articolo 4, comma 2, lettera d) connesse all’istruttoria, accertamento e controlli per l’erogazione di premi e incentivi previsti dalle normative comunitarie, nazionali e regionali; ci si riferisce principalmente a: - organizzazione comune dei mercati nel settore delle carni bovine, ovine e caprine, in particolare i controlli inerenti la concessione di premi supplementari concessi in applicazione dell’art.68 del reg. CE 72/2009 a taluni produttori di carni bovine e ovicaprine; - eventuali interventi finalizzati alla stabilizzazione del mercato delle carni attraverso la concessione di aiuti all’ammasso privato di prodotti a base di carne bovina o suina (interventi attivati dalla Commissione Europea in presenza di particolari crisi mercato, vds. in proposito il regolamento (UE) n. 1308/2013 in particolare gli articoli 219 e 228); - eventuali interventi finalizzati alla stabilizzazione del mercato dei prodotti lattiero caseari attraverso la concessione di aiuti all’ammasso privato di formaggi (interventi attivati dalla Commissione Europea in presenza di particolari crisi di mercato, vds. in proposito il regolamento (UE) n. 1308/2013 in particolare gli articoli 219 e 228);

RISULTATI CONSEGUITI Nel corso periodo considerato sono stati effettuati interventi (controlli richiesti da Regione Lombardia) di competenza provinciale per n.12 ammassi privati di formaggi.

Obiettivo operativo n.11 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Accesso controllato a contributi e

agevolazioni fiscali a sostegno normali attività agricole Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto la gestione di tutte le richieste di prelievo ed uso di carburante agevolato. La Provincia provvede ad effettuare i necessari aggiornamenti dell’archivio delle ditte iscritte in qualità di Utenti Motori Agricoli ai sensi del DM 454/01 (variazioni di intestazione, cancellazione delle ditte cessate, ecc.). L’ufficio UMA provvede all’assegnazione del carburante per uso agricolo a prezzo agevolato ed ai relativi controlli e ogni bimestre invia un elenco riassuntivo all’Ufficio Tecnico di Finanza. Provvede inoltre, se richiesto, all’espressione di un parere tecnico, per conto dell’Ufficio Tecnico di Finanza, ai fini dell’applicazione dell’imposta ridotta per il consumo del gas metano; oltre all’espressione di un parere al fine dell’istallazione di depositi per carburante agricolo. La Provincia, ai sensi del Codice della Strada provvede, anche per conto delle Associazioni di Categoria, all’inoltro presso la Motorizzazione Civile, delle pratiche relative all’immatricolazione delle macchine agricole, alle eventuali variazione di intestazione ed alle demolizioni. Si inserisce inoltre in questo progetto il rilascio delle certificazioni ex artt.3 e 4 della legge 604/54 per la formazione e l’arrotondamento della piccola proprietà coltivatrice; ma in base all’ articolo 2, comma 4-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 (convertito dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25) come interpretato dall’agenzia delle Entrate con risoluzione n. 36/E del 17 maggio 2010, è stato soppresso l'obbligo di produrre le certificazioni ex artt.3 e 4 della legge 604/54. Considerando che la certificazione di cui trattasi poteva essere prodotta all’Agenzia delle Entrate per la conferma delle agevolazioni entro tre anni dalla data di stipula dell’atto traslativo, la corrispondente attività di certificazione ha trovato esecuzione fino all’anno 2012 (per i soli atti stipulati nel corso del 2009); tuttavia nel corso del 2014 è stata svolta un’attività di verifica del mantenimento di requisiti relativamente a situazioni particolari segnalate dall’Agenzia delle entrate e talvolta su richiesta dei diretti interessati.

RISULTATI CONSEGUITI

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La Provincia di Cremona detiene la competenza al rilascio dell’assegnazione aziendale, su base annua, di carburante per uso agricolo a prezzo agevolato (csd.“buono”) che può essere rilasciato in unica soluzione, oppure suddiviso in anticipo e saldo. Nel periodo in esame sono stati rilasciati n.6617 “buoni”. Nell’ambito dei controlli sulle autocertificazioni sono state controllate n. 164 aziende. Sono state svolte le funzioni di supporto all’aggiornamento del parco macchine aziendale (cambi di intestazione e demolizioni) per un totale pratiche pari a 1044. Sono state inoltrate alla motorizzazione n. 331 pratiche riguardanti: nuove immatricolazioni, cambi intestazioni, demolizioni, reimmatricolazioni e targhe ripetitrici. Nel periodo in esame con riferimento alle agevolazioni fiscali e creditizie per il trasferimento di fondi rustici è stata svolta un’attività di verifica del mantenimento di requisiti relativamente a situazioni particolari segnalate dall’Agenzia delle entrate (o talvolta su richiesta dei diretti interessati), complessivamente sono state effettuate n° 10 verifiche. Si è inoltre collaborato con Ismea per la concessione di mutui agevolati per l’acquisto di fondi rustici da parte giovani agricoltori in n. 2 casi.

Obiettivo operativo n.12 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno comparto

zootecnico Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di collaborazione nella realizzazione dei sopralluoghi e partecipazione a commissioni plurisettoriali. Si è monitorata l’attività di assistenza tecnica fornita agli allevatori degli Enti assegnatari dei bandi regionali (APA). La Provincia partecipa con un proprio rappresentante alla Commissione d'esame per l'abilitazione dei Fecondatori Laici, alla Commissione provinciale per l’autorizzazione dei centri di imballaggio delle uova ed alla Commissione provinciale mangimi. Vengono inoltre svolte ispezioni relative all'autorizzazione dei recapiti di materiale seminale e/o di centri di produzione di seme ai sensi della L 30/91.

RISULTATI CONSEGUITI Congiuntamente con il Dipartimento veterinario ASL, vengono svolti controlli tesi a verificare la corretta applicazione delle norme inerenti la riproduzione animale (legge 30/91), sia presso gli allevamenti (strutture e/o operatori che vi svolgono attività connessa alla riproduzione animale), sia presso i centri di produzione e/o i recapiti di materiale seminale (strutture adibite alla pratica della riproduzione animale). Nel periodo in esame sono state controllate n° 26 strutture/operatori della riproduzione animale; Altri compiti svolti in stretta collaborazione con l’ASL - dipartimento di prevenzione veterinaria – riguardano:

- l’applicazione della legge 74/1974 e successive modifiche e integrazioni (fecondazione artificiale animale: commissione per la verifica dell’idoneità degli operatori pratici di fecondazione artificiale); nel periodo preso in considerazione è stata fornita tale collaborazione per n° 3 sessioni d’esame;

- in applicazione della legge 281/1963 (disciplina della preparazione e del commercio dei mangimi), del D.lgs. 90/1993 (preparazione, immissione sul mercato ed utilizzo di mangimi medicati) e del decreto del Ministro della Sanità del 19/10/1999, la Provincia partecipa con un proprio funzionario alla commissione provinciale mangimi; nel periodo in esame la commissione non ha svolto verifiche;

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Si è inoltre collaborato con la Regione Lombardia, l’APA e l’ARAL per il monitoraggio del Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti (S.A.T.A.) e dei controlli funzionali della produttività del bestiame. Effettuanti n° 38 sopralluoghi aziendali.

Obiettivo operativo n.13 Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo corretta erogazione

contributi agricoli Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione di verifica della condizionalità ai fini dell’erogazione dei premi. Con la riforma di medio termine della PAC è stato vincolato l’aiuto previsto alle aziende agricole sulla domanda unica di aiuto al rispetto delle norme di condizionalità. Si tratta di una verifica su una serie di direttive comunitarie, normative nazionali e regionali divise in due grandi ambiti: criteri di gestione obbligatori e mantenimento delle buone condizioni agronomiche ambientali dei terreni agricoli. La Provincia è responsabile dei controlli relativamente ai criteri di gestione obbligatori che a loro volta sono divisi in 18 atti da controllare. Si tratta di un’attività che richiede anche il costante aggiornamento dei funzionari per la vastità del campo di indagine; si passa dalla verifica degli impegni nella Rete Natura 2000 al corretto stoccaggio di carburanti e rifiuti, alla tracciabilità alimentare, alla marchiatura degli animali, alla verifica del corretto impiego dei fitofarmaci. Richiede inoltre la verifica documentale di eventuali infrazioni con acquisizione di dati da altri enti/settori e la verifica delle superfici irregolari con la misurazione diretta in campo con l’ausilio del GPS. Nel corso del 2014 è stata attivato il bando OCM vitivinicolo che ha dato origine ad una sola domanda sul territorio. La Misura “Investimenti” è una misura attivata nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno per il settore vitivinicolo, e finanzia investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento dell’impresa. La Misura riguarda la produzione e la commercializzazione del vino, e lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie per la produzione vinicola. Obiettivo della misura è l’adeguamento della struttura aziendale alla domanda di mercato e il conseguimento di una maggiore competitività.

RISULTATI CONSEGUITI Per l’anno 2014 la provincia di Cremona è provincia a campione. Sono state individuate n. 80 aziende a controllo, i sopralluoghi sono stati tutti effettuati entro il 31 dicembre 2014.

Obiettivo operativo n.14 Titolo: Pianificazione, progettazione e divulgazione in ambito agricolo – Progetti divulgativi ed

interventi di sensibilizzazione a tema sullo sviluppo delle filiere Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione e realizzazione di progetti divulgativi, didattici, di promozione e di sensibilizzazione a tema (poster, pubblicazioni, incontri) e la partecipazione a progetti inter-istituzionali Si intendono sviluppare progetti e reperire risorse attraverso la partecipazione a bandi relativi ad iniziative comunitarie tramite la presentazione di progetti indirizzati allo sviluppo rurale o alla trattazione di argomenti di politica agricola anche con l’istituzione di parternariati con altri Paesi membri della CE. Lo scopo è di consentire all’agricoltura cremonese di accedere in modo organico a risorse legate ad attività di

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progettazione nel campo dei fondi strutturali e in particolare delle iniziative comunitarie. Viene confermata per il periodo 2007-2013 il supporto tecnico sulle misure PSR e la quota associativa al GAL Oglio Po. La provincia eserciterà la competenza relativa all’istruttoria e collaudo delle domande sui bandi previsti dal PSL dell’area Leader. Il Settore Agricoltura e Ambiente, parallelamente ai fondi comunitari previsti dal Piano di Sviluppo Rurale, promuove progetti, nell’ambito della legge di Orientamento in agricoltura, art. 13 d. lgs. 228/2001, in ordine alla creazione dei distretti rurali e agroalimentari di qualità. In particolare ha attivato e mantiene una presenza costante nel Distretto del Pomodoro da Industria Nord Italia. Supporta la Regione Lombardia nella fase di accreditamento di nuovi distretti. Viene svolta attività di progettazione, di divulgazione, di informazione e di assistenza tecnica con l'obiettivo principale di fornire servizi di supporto mirati allo sviluppo del comparto agricolo ricorrendo in parte a risorse del PSR o cercando opportunità di finanziamento sui bandi regionali per la ricerca e lo sviluppo economico. Le attività divulgative riguardano l’organizzazione e la partecipazione ad incontri pubblici (convegni, seminari ecc.), la partecipazione alla Fiera di Cremona, nonché la realizzazione di documenti e pubblicazioni come la rivista trimestrale ”La Sentinella Agricola”. Viene promossa inoltre la divulgazione attraverso soggetti esterni attraverso l'erogazione di contributi ad Enti ed organismi vari per la realizzazione di interventi formativi, divulgativi e di promozione; oltre a quanto sopra si attivano una serie di iniziative che riguardano la promozione dei prodotti tipici (anche attraverso l’ Associazione Strada del Gusto Cremonese). Le attività di assistenza tecnica riguardano anche il comparto suolo e la definizione del Sistema Informativo Territoriale Agricoltura, la realizzazione di campi dimostrativi inserite nel “ coordinato da Regione Lombardia ed ERSAF, Progetto Grandi Colture e Reti Dimostrative cerealicole”e la predisposizione di prove di agricoltura conservativa ( n.2 campi di mais a Sesto Cremonese e a Rivarolo del Re), . Sono state realizzate prove di sarchiatura, in collaborazione con Regione Lombardia, nel campo di Sesto Cremonese. Nell'ambito di un programma interregionale, finanziato in parte dalla Regione, viene realizzato un progetto di comunicazione ed educazione alimentare che prevede corsi, incontri, azioni informative - divulgative, attività didattiche nelle scuole, visite guidate ad aziende agricole, attività laboratoriali. Il progetto “Spaventapasseri” al quattordicesimo anno di vita vede il coinvolgimento di centinaia di classi ogni anno alle varie iniziative proposte. E’ prevista inoltre la partecipazione a fiere agroalimentari per divulgare l’attività condotta dell’Ente e per promuovere i prodotti tradizionali e tipici. Piano di Indirizzo Forestale: continuano le attività necessarie all’aggiornamento e gestione del PIF Partecipazione con un proprio membro alla commissione dell’Argine Maestro Erogazione contributi ai Consorzi Forestale per servizi agroambientali Partecipa all’associazione Distretto Del Pomodoro da Industria Nord Italia

RISULTATI CONSEGUITI In relazione alle attività svolte si segnala: Progetti Didattici: è stato completato il progetto didattico “Lo Spaventapasseri” che ha visto la partecipazione di 5294 alunni delle scuole di ogni ordine e grado della provincia. E’ stata completata la progettazione della nuova edizione dei progetti didattici di settore, è stato predisposto il volantino e sono stati organizzati incontri con i partner e le dietiste. Gli incontri nelle scuole inizieranno a marzo 2015. Servizi di supporto tecnico: programma annuale attività di assistenza tecnica e informazione – divulgazione. In questo ambito si è proceduto a pubblicare i quattro numeri della rivista trimestrale “La Sentinella Agricola” . Sono stati organizzati una serie di incontri sul territorio sulle tematiche condizionalità . Piano di Indirizzo Forestale: dopo l’approvazione da parte del Consiglio provinciale con Delibera n.164/2011 del 07/12/2011, si è dato seguito all’affinamento della banca dati ai sensi dell’art. 13 delle NTA con diversi decreti di adeguamento. Commissione dell’Argine Maestro La scadenza per la presentazione delle domande era fissata al. 15/09/2014. Sono in corso gli incontri per la valutazione delle stesse.

Obiettivo operativo n.15 Titolo: Attività amministrativa del settore Agricoltura e ambient e, servizi statistici e qualità

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Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Si inserisce in questo progetto tutta la gestione delle attività necessarie per la tenuta della statistica estimativa agraria e statistica campionaria ISTAT. Nel primo quadrimestre è stata effettuata un’indagine campionaria su 311 aziende del nostro territorio. Nello stesso ambito sono ricomprese tutte le procedure amministrative generali:

- Gestione protocollo: gestione della corrispondenza in entrata ed in uscita, ricezione diretta documenti da parte dell’utenza;

-Convocazione e gestione amministrativa della Commissione Agricoltura e Ambiente e di vari Tavoli provinciali nel comparto agro-alimentare e ambientale.

- Accesso agli atti e documentazione amministrativa applicando i principi dettati dalla Legge 241/90 e s.m.i nonché dal regolamento sull' accesso approvato dal Consiglio provinciale

-Correttezza e speditezza dell’azione amministrativa; si provvede alla verifica e rifinitura delle attività procedurali connesse alla emanazione di atti amministrativi: Decreti, Determinazioni, Deliberazioni -gli uffici garantiscono al servizio Affari Legali e Contenzioso della Provincia e ai legali incaricati il supporto tecnico e materiale necessario alla corretta gestione del contenzioso, sia con riferimento al contenzioso nuovo, sia con riferimento a ricorsi pervenuti negli anni precedenti che, a causa dei lunghi tempi della giustizia, non risultano ancora conclusi.

- Gestione PEG e bilancio; adempimenti riguardanti la stesura della proposta e le variazioni di PEG, di Bilancio, del Documento Unico di Programmazione (D.U.P.), stato di avanzamento lavori al 31/08 e della proposta di relazione al conto consuntivo;

Forniture economali; -Assegnazione e gestione incarichi professionali ed a società di consulenza; -Il servizio amministrativo collabora attivamente con gli altri servizi dell’area, in particolare per la rendicontazione del progetto europeo GPPinfoNET e cura il progetto Fabbrica della Bioenergia

- Supporto e sviluppo all’informatizzazione; attività di coordinamento e realizzazione di un sistema informativo integrato sia a livello provinciale che regionale In particolar modo si provvede al coordinamento delle attività fra la Provincia e Regione nell'attuazione del SIARL e all’adeguamento della strumentazione informatica del Settore.

- Realizzazione del Piano di Formazione del Settore e gestione del personale; atti necessari per la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento del personale del Settore. Si provvede a organizzare, secondo il programma di formazione del Settore e con il parere positivo del Dirigente, anche tramite la partecipazione ai bandi FSE formazione continua, viaggi studio, corsi di aggiornamento e formazione presso la sede del Settore, sia con docenti interni che esterni, oppure incontri di autoformazione tra personale del settore.

-Realizzazione della convenzione con la Regione Lombardia dell’Organismo Delegato (O.D.) all’interno dell’Organismo Pagatore Regionale (O.P.R.). Gestione delle funzioni previste dalla convenzione - Relativamente al Sistema qualità. L’ “obiettivo” è il mantenimento della Certificazione da parte del nuovo Ente di Certificazione individuato (CERTIQUALITY) resa ai sensi della norma ISO 9000:VISION2008 al Settore, alla razionalizzazione e miglioramento dei processi dei singoli servizi contenendone la variabilità dei processi , all’aggiornamento dei documenti del sistema qualità e alla realizzazione delle indagini di customer satisfaction.

RISULTATI CONSEGUITI Il Servizio amministrativo oltre a dare supporto agli altri Servizi dell’Area, ha provveduto alla gestione dei servizi generali e strumentali per tutta l’attività del Settore, supportando inoltre, con il suo coordinamento, le funzioni tecnico-specialistiche, la formazione e l’aggiornamento del personale. Si è proceduto poi nel corso dei mesi alla presentazione di proposte di variazione PEG e assegnazione risorse al fine di tenere costantemente aggiornati piano esecutivo di gestione e documenti finanziari. Si è provveduto alla realizzazione del Piano di Formazione del Settore partecipando a 14 corsi di formazione esterni e ad incontri formativi interni (2).

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Riceve gli atti e le istanze inviate dagli utenti, gestisce la protocollazione dei documenti (13.872 protocolli in entrata, 11.859 protocolli in uscita, 12.572 prese in carico) e dell’archivio decentrato, cura la trasparenza e l’accesso agli atti ed alla documentazione amministrativa (85 richieste di accesso evase). Nell’ambito delle classiche funzioni amministrative verifica e registra gli atti tipici (1530 decreti, 104 determinazioni, e 18 deliberazioni di GP, 3 deliberazioni di Consiglio); redige i principali documenti della programmazione (documento unico di programmazione, bilancio preventivo e consuntivo, piano esecutivo gestionale). E' stata svolta attività di segreteria per la Commissione Consiliare denominata ora Agricoltura e Ambiente e per i vari tavoli e consulte in materia agro alimentare. Si è concluso con la rendicontazione definitiva il progetto GPP info net, sottoposto a controllo ex- post, mentre prosegue regolarmente il progetto Fabbrica della Bioenergia la cui conclusione è prevista nel corso del 2015. Si è dato corso agli impegni assunti con il Protocollo d'intesa stipulato con l'Organismo Pagatore della Regione Lombardia in data 14 Maggio 2014. sistema qualità. Si è data continuità all’attività necessaria al mantenimento del certificato UNI EN ISO 9001: 2000 (adeguamento (alla norma UNI EN ISO 9001:2008 ); sono stati tenuti sotto controllo tutti i procedimenti di competenza, aggiornati i documenti del sistema ( carte di controllo, sintesi del monitoraggio, organigramma, matrici e revisione processi, AC/AP etc...) e confermati/soppressi indicatori di processo per tutte le attività in carico o non più svolte dal Settore. In particolare sono stati effettuati nel corso del mese di Settembre, gli audit da parte di PROJECT GROUP (audit interno) e dall’ Ente di certificazione CERTIQUALITY che hanno consentito il mantenimento della Certificazione rilasciata ai sensi della nuova norma ISO 9000:VISION2008 all’intero Settore. statistica E’ stato effettuata la rilevazione, con l’aggiornamento dei dati, delle aziende agrituristiche presenti sul territorio. Mensilmente sono stati aggiornati i dati relativi alle colture previsti nel programma regionale ESA. E’ stata effettuata con l’ausilio di 5 rilevatori esterni l’indagine ISTAT sulla struttura e produzione delle aziende agricole per l’anno 2013 che ha coinvolto 311 aziende del nostro territorio.

PROGRAMMA 2 Caccia e Pesca

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Pianificazione ittica e faunistico-venatoria - vigilanza nell'ambito del progetto di gestione del

territorio Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Il territorio provinciale è soggetto alla pianificazione faunistico- venatoria ed ittica ai sensi delle leggi regionali in materia (L.R. 26/93 e 31/2008). La Provincia ha adottato il Piano Ittico ed il Piano Faunistico-Venatorio, nell’intento di realizzare e sviluppare un progetto generale di gestione del territorio provinciale in materia. In particolare: Il Piano Ittico, permette alla Provincia di pianificare gli interventi di gestione a tutela del patrimonio ittico, normando nello specifico l’attività di pesca, con la finalità di perseguire la tutela ed il miglioramento degli ecosistemi acquatici nelle loro caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e territoriali, tramite l’attenuazione dei fattori antropici più critici e pericolosi e mantenendo la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici e la loro capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e diversificate.

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Il Piano Ittico attualmente in vigore è stato approvato con D.C.P. n. 45 del 28.05.2013, dopo un veloce iter amministrativo che ha visto il coinvolgimento sia della Consulta Pesca Provinciale che della Commissione Provinciale Agricoltura e Ambiente. E in vigore il Piano faunistico venatorio, approvato con D.C.P. 32 del 2005 e ultimamente modificato con DGP 188 del 2013, che si pone l’obiettivo prevalente della gestione sostenibile delle risorse faunistiche promuovendo la tutela e la protezione della fauna di interesse gestionale e conservazionistico e degli habitat che consentano ad essa di trovare migliori condizioni di vita e riproduzione. Per poter conseguire gli obiettivi prefissati, nell’ambito del Piano, è stata individuata un’importante rete di istituti di tutela a protezione della fauna selvatica. Il PFV si prefigge inoltre di garantire il monitoraggio delle specie faunistiche di interesse gestionale attraverso l’attuazione di campagne di censimento, di catture e ripopolamenti mediante il ricorso sempre meno frequente all’immissione di capi d’allevamento. Uno degli strumenti ritenuti idonei e complementari per il raggiungimento delle finalità del Piano è rappresentato dai piani di controllo delle specie ritenute più “invasive”(nutrie, piccioni, volpe e corvidi) che, con la loro presenza e proliferazione incidono negativamente sul raggiungimento dell’obiettivo generale di tutela e conservazione della fauna e degli habitat.

RISULTATI CONSEGUITI Nell’ambito della gestione sostenibile in materia faunistico-venatoria sono state predisposte le “Disposizioni provinciali e notizie utili per l’esercizio venatorio della stagione 2014/15”, approvate con DGP n. 148 del 16/05/2014. Si tratta del documento che regolamenta, a livello provinciale le modalità e le limitazioni cui devono attenersi i cacciatori per il corretto svolgimento della caccia. L’opuscolo è stato stampato in n. 7500 copie da distribuire tra tutti i cacciatori che frequentano la nostra provincia. Nel corso del 2014 sono proseguite le attività di controllo delle specie piccione torraiolo, corvidi, e nutria mentre è stata temporaneamente interrotta l’applicazione del piano di controllo della volpe. Per tutti i piani vigenti sono stati ottenuti i pareri previsti da parte dell’ISPRA e le attività vengono condotte da operatori espressamente autorizzati ai sensi del piano vigente e relazionate attraverso apposite schede. Proseguono le altre attività in materia venatoria che vedono il rilascio delle autorizzazioni per le attività cinofile, per la detenzione e l’allevamento di fauna selvatica, per la detenzione di anseriformi e caradriformi regolamentate ai sensi delle disposizioni in materia sanitaria, per le autorizzazioni degli appostamenti fissi e per il rilascio degli oltre 4.000 tesserini ai cacciatori cremonesi. Il servizio di vigilanza ittico venatoria continua a svolgere la propria attività contribuendo in maniera sensibile alla gestione dei problemi connessi con la presenza di popolazioni di fauna selvatica in esubero, quali sono la nutria ed il piccione e svolgendo inoltre una capillare attività di vigilanza soprattutto in termini di prevenzione in materia faunistica e ittica, svolgendo operazioni di vigilanza su tutto il territorio provinciale oltre che garantendo la tabellatura degli istituti di competenza provinciale. Gli interventi della vigilanza volontaria sono sempre meglio coordinati con quelli della Polizia locale al fine di non creare, su uscite contemporanee, sovrapposizioni territoriali delle pattuglie coinvolte. Le attività si possono sintetizzare anche con i seguenti dati: n° persone contattate: 129 n° licenze di caccia controllate: 341 n° licenze di pesca controllate: 49 n° verbali di accertamento contestati: 12 (caccia) n° interventi per i piani di controllo: 27 n° nutrie abbattute: 697 n° piccioni abbattuti: 1330 n° chilometri totali percorsi: 11025 Ordini servizio emessi: 141

In attuazione del Piano Ittico Provinciale nel 2014 è proseguito il Progetto interprovinciale “Marmo Adda”, svolto in collaborazione con la Provincia di Lodi, l’Associazione Piscatoria Spinning Club e FIPSAS Cremona, volto alla tutela della specie trota marmorata nel tratto del fiume Adda posto tra i Comuni di Rivolta d’Adda e Montodine (sponda cremonese) e Comazzo e Bertonico (sponda lodigiana), le cui attività si sono concluse il 31 marzo 2014.

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In attuazione dell'obiettivo strategico “Valorizzazione e razionalizzazione della gestione dell’incubatoio provinciale al fine del proseguimento del progetto interprovinciale di tutela delle specie ittiche autoctone di interesse conservazionistico” in data 20.10.14 è stato sottoscritto tra la Provincia di Cremona, l'Associazione Piscatoria Spinning Club Italia ed il Consorzio Incremento Irrigazione il contratto di Comodato dell'incubatoio provinciale che è stato ceduto per anni 15 alla sopra citata Associazione Piscatoria, e spostato dalla cascina Reseghina a Spino d'Adda all'edificio di presa del Canale Vacchelli in Comune di Merlino loc. Marzano di proprietà del Consorzio (in data 28.11.14 è stato sottoscritto il verbale di consegna dell'impianto). Questo permetterà all'Associazione Piscatoria Spinning Club Italia – a partire dal 2015 - di portare avanti il progetto “MarmoAdda” in prima persona.

La Provincia provvede, ai sensi della L.R. 31/08 e delle disposizioni Comunitarie, ad assegnare finanziamenti specifici alle associazioni di categoria, quali i contributi per la pesca professionale, alle associazioni piscatorie dilettantistiche ed agli acquacoltori. Nel 2014 la Provincia ha definito un accordo di co-partecipazione finanziaria con la F.I.P.S.A.S. Cremona (approvato con determinazione dirigenziale n. 1002 del 20.12.2013 che prevedeva, fino al 31.12.14, lo svolgimento di una serie di attività che l'Associazione piscatoria ha svolto quali: il recupero dell’ittiofauna in difficoltà, collaborare alle semine ittiche provinciali, collaborare ai progetti provinciali volti alla tutela della fauna ittica autoctona, tabellare gli istituti pescatori individuati dal Piano Ittico Provinciale, svolgere una serie di attività connesse alla gestione dei campi gara fissi provinciali (tramite i soggetti preposti) quali lo sfalcio dell'erba ed la raccolta rifiuti.

Le attività istituzionali in materia di pesca e tutela dell’ittiofauna, previste dalla L.R. 31/08 e dal Piano Ittico Provinciale, sono le seguenti:

Ripopolamento ittico provinciale: con determinazione dirigenziale n. 256 del 28.03.14 la Provincia ha approvato il Piano di semina provinciale “pronto pesca” per l’anno 2014, dopo averlo sottoposto alla valutazione della Consulta Pesca del 04.12.13, che prevede le seguenti specie ittiche: kg 500 Tinche (Tinca tinche) di pezzatura 20-25 cm, kg 400 Anguille (Anguilla anguilla) di pezzatura 20-25 g/c.una. In data 13 maggio e 12 settembre u.s. si è provveduto a seminare nei corsi d’acqua del territorio rispettivamente le tinche e le anguille. Il dettaglio del programma delle semine provinciali effettuate è stato pubblicato sul sito della Provincia.

Progetti di riqualificazione ittica :

Progetto “Marmo Adda”: avviato nell’anno 1997 consente ogni anno di recuperare le uova di trota marmorata poste nei nidi in asciutta, che vengono fatte schiudere presso l’incubatoio provinciale sopra citati e reimmesse successivamente (nei mesi di febbraio e marzo) nel fiume Adda. Nell'ambito del progetto sono state raccolte nel fiume Adda - nel tratto compreso tra Milano, Lodi e Cremona - n. 11.962 uova di trota marmorata, che stabulate nell'incubatoio hanno portato alla schiusa di n. 5.743 avannotti (sopravvivenza pari al 52%) che sono stati successivamente immessi nel fiume Adda.

Gestione dell'incubatoio provinciale di Spino d’Adda: sono stati rinnovati i seguenti accordi: - accordo di collaborazione con l’Associazione Piscatoria Spinning Club di Lodi; - accordo di collaborazione con la Provincia di Lodi.

Oltre a quelle sopra indicate si ricordano le seguenti attività istituzionali svolte dalla Provincia ai sensi della L.R. 31/08: > Progetto sperimentale D.M.V. del Fiume Adda e Oglio: la Provincia fa parte dei gruppi tecnici di

lavoro, istituiti dalla Regione Lombardia, che esaminano i due progetti sperimentali relativi al D.M.V. del Fiume Adda e Oglio. Nel 2014 il tavolo tecnico del Fiume Adda si è riunito in data 26/03/2014.

> Parere sulle derivazioni d’acqua superficiali: si è espresso, ai sensi dell’art. 141 della L.R. 31/08 e succ. mod., il parere su n. 6 derivazioni idroelettriche, in 2 casi è stato espresso anche un secondo parere concernente il procedimento di Valutazione Impatto Ambientale. Sono in continuo aumento ogni anno il numero di pareri rilasciati in merito.

> Gestione pagina Web su internet: il sito Caccia e Pesca viene costantemente aggiornato dal Servizio, inserendo tutte le informazioni rivolte all’utenza (modulistica, normativa, note esplicative, news).

Obiettivo operativo n.2

Titolo: Pianificazione ittica e faunistico-venatoria – rilascio autorizzazioni/tesserini/licenze Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

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RISULTATI ATTESI La Provincia, attraverso l’adozione dei piani faunistico-venatorio ed ittico pianifica l’attività venatoria ed ittica sul territorio provinciale. L’attività faunistica ed ittica si svolge anche attraverso tutta una serie di attività di seguito riportare dettagliatamente le cui autorizzazioni competono alla Provincia e vengono rilasciate sulla scorta di norme e modalità previste dalle leggi in materia integrate da specifici regolamenti regionali ed anche da norme e regolamenti provinciali che tengono conto della specificità territoriale

RISULTATI CONSEGUITI Il servizio dal 1° gennaio al 31 dicembre ha rilasciato i seguenti atti: 21 autorizzazioni per lo svolgimento di gare cinofile 4 autorizzazioni per le zone di addestramento cani 36 autorizzazioni per appostamento fisso o loro variazioni 34 abilitazioni all’esercizio venatorio 30 abilitazioni per cacciatori di ungulati con metodi selettivi 4377 tesserini venatori Sono poi stati autorizzati 90 nuovi operatori nell’ambito del piano di controllo della nutria e 24 in quello del piccione torraiolo. E’ stata presentata la domanda di rinnovo di concessione da parte di quattro aziende venatorie il cui iter è estremamente complesso.

Rispetto alle attività connesse alla gestione della materia ittica dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2014 il Servizio ha rilasciato, in materia di pesca e tutela dell'ittiofauna, i seguenti atti: > n. 7 pratiche relative alle derivazioni d’acqua superficiali; > n. 1.047 licenze di pesca di tipo A, B, D; > n. 9 autorizzazioni per i Centri Privati di Pesca (C.P.P.); > n. 3 autorizzazioni all’uso dell’elettrostorditore; > n. 27 procedimenti prescrittivi per la conservazione dell’ittiofauna in caso di asciutte; > n. 5 autorizzazioni per lo svolgimento di gare di pesca su campi gara temporanei.

Obiettivo operativo n.3

Titolo: Contributi ed indennizzi in materia faunistico-venatoria ed ittica Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

Le Province, attraverso il Piano Faunistico Venatorio pianificano l’attività venatoria sul territorio agro-silvo-pastorale provinciale. Fra gli obiettivi del Piano Faunistico-Venatorio è prevista la creazione di istituti di tutela all’interno dei quali la fauna selvatica possa riprodursi e trovare ambienti idonei alla costituzione di popolazioni stabili. Un altro obiettivo della programmazione faunistico-venatoria del territorio è quello di mantenere ed agevolare una densità di fauna ottimale e proporzionata alle disponibilità e recettività ambientale del territorio stesso, che viene migliorata attraverso interventi di riqualificazione ambientali sostenuti dalle norme vigenti (artt.15 e 36 L.R. 26/93). Ovviamente tali popolazioni finiscono per avere, in una provincia ad agricoltura estremamente intensiva e specializzata come la nostra, un impatto sempre maggiore sulle colture agricole risultando sovente fonte di danni. Per questo la L.R. 26/93 prevede che le Province, fra l’altro, abbiano anche il compito di indennizzare i danni prodotti dalla fauna selvatica alle colture agricole, così come di poter erogare contributi sui costi di opere di prevenzione danni messi in opera dagli imprenditori agricoli a difesa delle loro colture. Tali attività vengono svolte dalla Provincia di Cremona secondo le modalità previste da un apposito regolamento provinciale in materia di indennizzo e prevenzione danni da fauna selvatica a colture agricole.

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La Provincia attraverso il Piano Ittico Provinciale pianifica sia le attività volte alla tutela dell’ittiofauna – prevalentemente quella autoctona – che l’attività piscatoria sul territorio provinciale. A tale proposito vengono definiti degli istituti di tutela (zone di protezione, tutela ittica e no kill) per salvaguardare le popolazioni soprattutto nelle zone di riproduzione, individuate attraverso la Carta delle Vocazioni Ittiche. La Provincia dà corso a specifici progetti di riqualificazione per la salvaguardia di determinate specie ittiche di interesse comunitario, che vedevano coinvolti anche l’ incubatoio provinciale Ai sensi dell’art. 141 della L.R. 31/08 il Servizio Pesca esprime parere, per quanto di competenza, su tutte le richieste di derivazione d’acqua superficiale, che sono negli ultimi anni in aumento.

RISULTATI CONSEGUITI Per quanto riguarda i contributi agli agricoltori per i danni provocati da fauna selvatica si è proceduto con la liquidazione relativa ai danni del 2013 per un importo di circa € 110.000,00 che coprono il 100 % degli importi complessivamente periziati e relativi a 49 pratiche. Sono state inoltre presentate, dal 1° gennaio al 31/12/2014, 80 nuove domande di indennizzo per un totale a carico della Provincia di circa 156.000€ che dovranno essere vagliate, al fine di verificare la possibilità che vengano interamente liquidate, da parte del comitato danni appena nominato. Il Servizio Caccia e Pesca attraverso lo Sportello provvede al rilascio delle licenze di pesca di tipo B (dilettantistiche), di tipo A (professionali) tipo D (per i soggetti residenti all’estero) e dei Permessi Turistici di Pesca. Sono in aumento le licenze di tipo D rilasciate agli stranieri.

Obiettivo operativo n.4 Titolo: Recupero animali selvatici-spese per la convenzione con associazioni autorizzate

Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI

• Tutela della fauna attraverso il soccorso agli animali in difficoltà e attività di recupero della fauna

selvatica presso il CRAS; • Proseguimento convenzione per gestione del CRAS;

RISULTATI CONSEGUITI

Nel corso del 2013 le attività di pronto soccorso di primo livello, degenza e riabilitazione alla vita selvatica della fauna selvatica omeoterma in difficoltà sono state svolte nel CRAS di Castelleone dall'Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente (nel seguito A.N.P.A.N.A.), quale soggetto a sua volta riconosciuto da Regione Lombardia. In occasione del rinnovo dell’incarico per il periodo 1/4/2014-31/3/2015, A.N.P.A.N.A. ha manifestato l'impossibilità di proseguire l'attività presso il centro provinciale di Castelleone, prospettando nel contempo la possibilità di trasferire l'attività presso il neo costituito CRAS di Calvatone, autorizzato da Regione Lombardia nell'agosto 2012, a garanzia della continuità del servizio in condizioni strutturali decisamente migliorative. A tale proposito, con determinazione n. 248 del 27/3/2014, è stato stipulato un nuovo accordo con l’Associazione ANPANA per la prosecuzione del servizio pubblico di assistenza e cura della fauna selvatica in difficoltà, destinando una quota parte della cifra prevista per il rinnovo dell'incarico presso il centro di Castelleone, a titolo di compartecipazione alle spese che A.N.P.A.N.A. sosterrà al fine di garantire la realizzazione dei necessari interventi migliorativi presso il nuovo centro e una corretta ospitalità dell'intera entità di animali che verranno recuperati nell'anno, per lo più sul territorio provinciale. Dal 1/4/2014 la fauna selvatica omeoterma rinvenuta in difficolta’ è stata conferita presso il CRAS di CALVATONE. Il CRAS di Cascina Stella ha proseguito nell’attività solo per quanto riguarda la ricezione della fauna selvatica in difficoltà prevedendone il trasferimento immediato presso il centro di Calvatone per le cure del caso. Dal 1/1/2014 al 31/12/2014 sono stati consegnati al centro di Calvatone 557 animali vivi, di cui 485 uccelli, e 72 mammiferi.

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MISSIONE 17 “ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE”

PROGRAMMA 01 Energia e diversificazione delle fonti energetiche

Obiettivo operativo n.1 Titolo: Interventi in materia di energia, spese per l'esercizio delle funzioni relative alle autorizzazioni

ed ai finanziamenti in materia energetica e pianificazione. Dirigente responsabile: Dr. Andrea Azzoni

RISULTATI ATTESI > Svolgimento dell’attività autorizzativa in materia di linee elettriche con tensione inferiore a 150 kV e

svolgimento dell’attività di collaudo in materia di linee elettriche fino a 30 kV. > Svolgimento attività autorizzativa in materia di centrali termoelettriche di potenza inferiore a 300

MWt, centrali elettriche che sfruttano fonti rinnovabili, grandi gruppi elettrogeni. > Partecipazione all’istruttoria ministeriale delle domande di realizzazione di centrali termoelettriche

di potenza superiore a 300 MWt. > Attuazione disposizioni relative alla previsione e riduzione emissioni in atmosfera e gestione

campagna informativa impianti termici. Autorizzazione all’installazione ed esercizio di impianti termici civili >3MW a metano e GPL e >1MW a gasolio.

> revisione del Piano Energetico Ambientale Provinciale > attuazione progetto fabbrica bioenergia > rilascio autorizzazione alla costruzione dei metanodotti

RISULTATI CONSEGUITI

− Sono state rilasciate n. 42 autorizzazioni di linee elettriche (3 da autoproduttori e 39 da enti distributori); − Sono stati autorizzati i seguenti nuovi impianti a fonti rinnovabili: -sono stati autorizzati 3 impianti FER a biogas - rilasciate 27 modifiche non sostanziali per cambio ricetta e riduzione di potenza. − .L’iter delle istruttorie ministeriali risulta non attivo. − Sono state rilasciate tre autorizzazioni a coogeneratori. − Sono stati effettuati n. 43 controlli presso impianti a fonti rinnovabili (biogas e impianti fotovoltaici a terra). − Il progetto fabbrica bioenergia è in fase di attuazione in collaborazione con il Politecnico di Milano, Ersaf, Camera di Commercio di Cremona e Comune di Cremona. Le attività collegate al progetto stanno proseguendo regolarmente. E’ stata completata la costruzione ed attivazione del laboratorio. − Sono stati rilasciati quattro decreti di autorizzazione per metanodotti.

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