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1 Relazione del Comitato Direttivo Attività svolta nel 2007 Signori Soci Pur in assenza di dati completi, da parte dell’istituto di statistica ISTAT, sull’andamento del comparto agricolo nel 2007, stante il fatto che questa nostra assemblea viene svolta con notevole anticipo rispetto alla pubblicazione ufficiale della nota congiunturale dell’ISMEA e dell’istituto di statistica stesso, si ha ragione di ritenere che, anche per il 2007, l’agricoltura italiana paghi un altro pesante segno negativo in termini di valore aggiunto. Sarà molto probabile quindi che, a dati ufficiali noti dovremo, per il nostro settore, registrare un altro anno con il freno tirato, in controtendenza con l’andamento dell’economia nazionale la cui crescita viene stimata in un 1,7 per cento. Dalle prime stime ufficiose, la produzione agricola complessiva italiana, valutata a prezzi costanti, dovrebbe accusare un valore aggiunto di – 3,5% con il comparto zootecnico a + 2,9 dato influenzato fortemente dal settore avicolo e altri, ma con un – 0,6% del settore latte. Il calo produttivo e l’aumento dei costi hanno, per contro,annullato sui conti aziendali, l’impatto del caro prezzi che pure si è verificato a livello di consumi. Consumi che in una certa misura hanno risentito di una sensibile frenata, complice l’inadeguato potere di acquisto attuale di stipendi e salari, fenomeno comunemente conosciuto con la crisi della quarta settimana del mese. Ma per una maggior chiarezza del rapporto con i consumatori, va ripetuto fino alla nausea che gli aumenti dei generi alimentari degli ultimi mesi sono il risultato di una filiera troppo lunga e di insufficienze infrastrutturali, mentre i prezzi alla produzione sono sostanzialmente fermi da anni se non addirittura calati.

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Relazione del Comitato Direttivo

Attività svolta nel 2007

Signori Soci

Pur in assenza di dati completi, da parte dell’istituto di statistica ISTAT,

sull’andamento del comparto agricolo nel 2007, stante il fatto che questa nostra

assemblea viene svolta con notevole anticipo rispetto alla pubblicazione ufficiale

della nota congiunturale dell’ISMEA e dell’istituto di statistica stesso, si ha ragione

di ritenere che, anche per il 2007, l’agricoltura italiana paghi un altro pesante

segno negativo in termini di valore aggiunto. Sarà molto probabile quindi che, a

dati ufficiali noti dovremo, per il nostro settore, registrare un altro anno con il freno

tirato, in controtendenza con l’andamento dell’economia nazionale la cui crescita

viene stimata in un 1,7 per cento. Dalle prime stime ufficiose, la produzione

agricola complessiva italiana, valutata a prezzi costanti, dovrebbe accusare un

valore aggiunto di – 3,5% con il comparto zootecnico a + 2,9 dato influenzato

fortemente dal settore avicolo e altri, ma con un – 0,6% del settore latte. Il calo

produttivo e l’aumento dei costi hanno, per contro,annullato sui conti aziendali,

l’impatto del caro prezzi che pure si è verificato a livello di consumi. Consumi che in

una certa misura hanno risentito di una sensibile frenata, complice l’inadeguato

potere di acquisto attuale di stipendi e salari, fenomeno comunemente conosciuto

con la crisi della quarta settimana del mese.

Ma per una maggior chiarezza del rapporto con i consumatori, va ripetuto

fino alla nausea che gli aumenti dei generi alimentari degli ultimi mesi sono il

risultato di una filiera troppo lunga e di insufficienze infrastrutturali, mentre i prezzi

alla produzione sono sostanzialmente fermi da anni se non addirittura calati.

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Sempre per una maggiore chiarezza, bisogna evidenziare come, oggi, le

nostre aziende pur con il rincaro del latte alla stalla, subiscono l’impennata dei costi

dei foraggi e delle materie prime.

E’ notorio come il settore latte, che nella fattispecie rappresenta il fatturato

delle nostre aziende, sia particolarmente esposto a variazioni di prezzo dei cereali e

dei foraggi che, per evidenti e carenze strutturali aziendali, debbono essere, in

parte, reperiti sul mercato.

Ma poiché la concorrenza sul mercato è sempre più agguerrita e le

dimensioni delle nostre aziende non sono tali da poter contare su significative

economie di scala o di poter competere singolarmente, diventa sempre più vitale

rafforzare le logiche di aggregazione , trovare modi innovativi di fare sistema, in

particolare nelle strutture di trasformazione e commercializzazione dei prodotti.

Altre strade da intraprendere purtroppo, non ci sono. A livello locale va poi

evidenziato come già esistono le condizioni perché si possa migliorare l’efficienza e

l’efficacia delle azioni in essere, in quanto vi è una eccellente presenza omogenea

di strutture cooperativistiche di lavorazione e/o trasformazione, una valida

assistenza tecnica svolta da personale competente e preparato, un consorzio di

tutela delle maggiori e riconosciute produzioni tipiche, in grado di promuovere e

tutelare quanto di buono siamo capaci di produrre. Il nostro tallone di Achille,

purtroppo, va individuato nel settore delle vendite dove, a fronte di limitate

quantità di prodotto da immettere sul mercato, esistono più uffici commerciali con

proprie reti di commercializzazione, ognuna con proprie strategie aziendali non

sempre premianti con le giustificate attese di positivi conguagli da parte dei

conferenti. E’ una situazione anacronistica, quasi surreale, difficile da giustificare

nel contesto allevatoriale dove pure esiste una forte convinzione che la

sopravvivenza della zootecnia passa attraverso un’azione di leale e seria

collaborazione fra le varie realtà cooperative presenti.

Occorre pertanto puntare sulla valorizzazione delle nostre eccellenze ma, al tempo

stesso, sulle capacità imprenditoriali, ovvero sulle strategie atte a pianificare sia il

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mercato che le produzioni. Vi è inoltre, la necessità di formare, educare

all’imprenditorialità, rendere il mondo dell’agricoltura attraente ai giovani che già

sono ricchi di nozioni e di conoscenze sulle tecnologie avanzate. Tutto questo ci fa

fermamente convinti che si possa ancora vivere lo spirito del proprio tempo,

assecondando la modernità dei giovani coniugandola con l’esperienza dei più

anziani, nella prospettiva di creare aziende agricole innovative con buone strategie

imprenditoriali.

LA QUALITA’ DEL NOSTRO LATTE

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Valore prezzi del latte in LOMBARDIA, U.S.A , NUOVA ZELANDA

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L’andamento Provinciale dell’ agricoltura nel 2007

Raccolti

Dal punto di vista agronomico il 2007 è stato caratterizzato inizialmente per

gli effetti di un inverno mite e scarso per precipitazioni. Le temperature

sensibilmente più elevate della media stagionale hanno provocato, nel fondovalle,

l'anticipo della ripresa vegetativa del prato stabile. Ripresa non accompagnata dalla

necessaria dotazione idrica dei terreni.

Evidenti gli effetti sulle cotiche dell'andamento siccitoso dell'anno

precedente, in particolare quelle dei prati ubicati nelle zone maggiormente

permeabili. Questo ha determinato l'affermarsi di specie erbacee aggressive dal

punto di vista vegetazionale, ma di scarso o nullo valore foraggiero, a scapito delle

essenze che caratterizzano la buona qualità dei fieni.

Pur con questi presupposti il primo taglio di prato stabile è risultato

soddisfacente dal punto di vista quantitativo per le zone maggiormente fertili, non

così per la restante parte di territorio. Dato generale la qualità inferiore alla norma

dal punto di vista dell’apporto nutrizionale. Sempre per le zone maggiormente

vocate un secondo taglio eccellente per quantità e qualità, mentre l'andamento

climatico ha condizionato in generale il raccolto successivo. Se da una parte la

stagione anticipata sarebbe stata favorevole ad un ottimo terzo taglio, il perdurare

delle perturbazioni nel mese di agosto ha impedito le operazioni di raccolto,

posticipate addirittura rispetto al calendario normale.

L’andamento stagionale ha invece favorito, nelle zone ove è possibile, il

quarto taglio.

La coltura del mais si è giovata delle abbondanti precipitazioni agostane, ma

ha subito un rallentamento vegetativo causa la mancanza delle temperature

ottimali. In ogni caso la raccolta è risultata nella norma per quantità e qualità di

prodotto.

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Alpeggio

Stagione iniziata con alcuni giorni di anticipo, ma successivamente segnata

dall'andamento stagionale avverso. Le continue precipitazioni, per lo più a

carattere temporalesco, e le basse temperature, hanno ostacolato il lavoro degli

alpeggiatori, ed hanno determinato un'anticipata senescenza delle essenze di

pascolo. Il tutto si è riflesso su un decremento produttivo e sulla chiusura

anticipata della stagione.

Mercati

Se poche novità e variazioni da segnalare sul fronte dei mercati ad inizio

annata, sempre alti i costi di foraggi, di materie prime e mangimi, e stabili i prezzi

per la carne ed i bovini da vita, sorprendente quanto verificatosi successivamente.

Basti pensare che in primavera fu salutato con soddisfazione il raggiungimento di

un accordo per il prezzo del latte all'industria, determinato su base regionale.

Soddisfazione più per una trattativa ripresa dopo qualche anno che per l'esito

raggiunto, che trovava sintesi nell'aumento di poco più di un centesimo rispetto al

prezzo corrisposto nella corrente stagione lattiera (0,331 euro/litro contro 0,328

euro/litro).

Da metà anno in avanti dai mercati sono venute novità di rilievo, in positivo

ed in negativo. La forte richiesta di latte da parte dei Paesi ad economia

emergente, in particolare la Cina, ma anche l'India, ha portato ad un sensibile

rialzo del prezzo del latte sul libero mercato, dopo anni di progressiva flessione. Per

essere più chiari si tratta di un passaggio da una quotazione pari a circa 30-32

centesimi di Euro, ad una pari a 43-45, ed anche a 50 centesimi di euro.

Di questo rialzo i produttori conferenti all'industria non si sono giovati da

subito, vincolati ad un prezzo sottoscritto in primavera a 31 centesimi di Euro. Sul

finire dell’annata sono stati però definiti nuovi accordi che hanno aggiornato il

prezzo corrisposto alla stalla al valore di mercato del prodotto.

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Più lenta la dinamica di adeguamento dei prezzi dei prodotti della

trasformazione casearia, ma anche per questa parte del settore agricolo provinciale

l’annata si è chiusa con buone performance, in particolare per quanto riguarda la

domanda di prodotto.

Riflessi negativi sui bilanci delle aziende agricole sono venuti per contro,

sempre a metà annata, dall’aumento dei prezzi degli alimenti zootecnici, a partire

da quello dei cereali. Aumento determinato sempre dalla particolare congiuntura

internazionale, oltre che da un crescente uso alternativo di tali prodotti, in

particolare la destinazione alla produzione bioenergetica.

La maggior richiesta di latte ha determinato anche domanda per il bestiame

da rimonta, le cui quotazioni si sono conseguentemente impennate. Per questo

mercato la nostra provincia figura però dalla parte della domanda e non

dell'offerta.

Una situazione quindi del tutto inedita, e sicuramente non destinata al breve

periodo, che vede aprirsi prospettive inaspettate per il prodotto, ma mantiene

aperto il tema della competitività sui mercati. In particolare per la nostra provincia

va segnalato il progressivo deficit di autoproduzione foraggiera, ed assieme di

possibilità di riuso agronomico dei reflui zootecnici, dovuto alla veloce ed

irreversibile dinamica di consumo di superficie agraria. Cosa che rappresenta il

fattore sicuramente più limitante per un’agricoltura che vede nel legame tra

prodotto e territorio il proprio punto di forza.

Per quanto riguarda il settore caprino, nel corso dell’anno, le aziende che

trasformano e commercializzano direttamente il proprio prodotto hanno riscontrato

una sostanziale tenuta della domanda di mercato.

Tuttavia l’aumento dei costi degli alimenti zootecnici ha influenzato negativamente

i bilanci aziendali anche perché gli allevamenti caprini della provincia sono

completamente non autosufficienti per la produzione di cereali e, per il 2008, si

prevede un ulteriore rincaro dei prodotti. Dal 2008 però viene modificata la griglia

di pagamento del latte caprino concedendo significativi margini di aumento del

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prezzo del latte sopratutto per la produzione dei mesi invernali. Si sta quindi

riscontrando un maggior impegno degli imprenditori nella destagionalizzazione

delle produzioni.

IL S.A.T.A.

L’attività del SATA 2007 ha interessato 213 aziende bovine da latte, per

un totale di 7066 vacche, 3 aziende bovine da carne, 19 latterie, con 386

allevamenti collegati, 87 allevamenti ovicaprini da carne e 57 da latte, per un totale

di 4996 fattrici.

Oltre alla consulenza specificatamente diretta alle singole aziende, sono

state sviluppate le seguenti iniziative:

• Implementazione sistemi qualità, con la conferma delle certificazioni della

filiera del Casera Valtellina della Latteria di Delebio (per la quale il SATA ha

curato la messa a punto del manuale per i processi di competenza degli

allevamenti, la formazione degli allevatori, gli aggiornamenti e la gestione

informatica), e della certificazione ISO 9001 dell’azienda La Fiorida (per la

quale il SATA ha curato la redazione del manuale della qualità e del manuale

di Rintracciabilità ed Autocontrollo alla stalla, la gestione informatica e la

redazione di documenti allegati). Nel 2007 è stata altresì conseguita una

nuova certificazione: quella della filiera carne della Stalla Sociale

Valchiavenna (per la quale il SATA ha curato la messa a punto del manuale

per i processi di competenza degli allevamenti, la formazione degli

allevatori, gli aggiornamenti e la gestione informatica). Sempre nel 2007 è

stato svolto il lavoro che ha portato all’inizio del 2008 alla certificazione della

filiera del latte alimentare della Latteria di Chiuro, per la quale il SATA ha

curato l’intera preparazione documentale, la formazione degli attori della

filiera e gli aspetti informatici.

• Accordo con la cooperativa COLAVEV per l’esecuzione dei prelievi di latte a

cadenza quindicinale in sette punti di raccolta. Parallelamente COLAVEV ha

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iniziato ad usufruire del laboratorio ARAL di Crema per l’esecuzione di tutte

le analisi effettuate per il pagamento a qualità.

• Monitoraggio Diabrotica su incarico della Regione Lombardia.

• Servizio monitoraggio routine di mungitura. L’acquisto da parte dell’APA di

due Lactocorder ha permesso di svincolare il servizio dalla disponibilità di

attrezzatura in prestito, questo consente di distribuire meglio la prestazione

nel corso dell’anno e di poter intervenire tempestivamente in caso di

necessità.

• Protocollo di lotta agli agenti mastitogeni contagiosi: si è inteso rilanciare

l’intervento sulle mastiti subcliniche, attraverso un approccio

preventivo/gestionale al problema. Per questo ci si è avvalsi dell’esperienza

della dott.ssa Cattaneo, già operante per l’APA di Como e Lecco. Anche per

questo lavoro ci si avvale del laboratorio microbiologia di ARAL.

Nel mese di giugno è stato incaricato il dott. Baroni di seguire le aziende

precedentemente assistite dalla dott.ssa Marchesini, dimissionaria.

Per il settore caprino ed ovino proseguono le attività routinarie delle visite

aziendali con particolare attenzione alla qualità del latte ed alla trasformazione.

Inoltre si sta procedendo alla diffusione in un campione di aziende, di un software

di gestione economica aziendale finalizzato all’ottimizzazione degli interventi di

miglioramento.

Altra attività di rilievo che si sta mettendo in atto è quella di supporto tecnico a

piccole realtà produttive che, grazie alle nuove normative regionali, possono essere

autorizzare a dotarsi si caseifici di piccole dimensioni per produzioni

commercializzate a livello locale. A queste realtà si fornisce quindi supporto anche

nella stesura del manuale di autocontrollo e rintracciabilità, oltre al piano analitico

di monitoraggio. a livello di allevamento, come previsto dalla legge. Infine si sta

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operando con le aziende interessate per supportarle adeguatamente

nell’operazione di destagionalizzazione delle produzioni.

Il 2008 rappresenta l’inizio del nuovo contratto di durata triennale

sottoscritto la Regione e ARAL per l’erogazione dell’attività SATA, in seguito

all’assegnazione tramite appalto. Conseguentemente verranno risottoscritte tutte le

adesioni da parte delle aziende. Sarà occasione per ribadire contenuti e modalità di

erogazione del servizio.

Tra le priorità la necessità di procedere con l’informatizzazione delle aziende,

per rendere più efficiente la gestione delle aziende stesse ed allo stesso tempo più

veloce ed economica la comunicazione APA_SATA_azienda. A questo proposito

verranno attivate iniziative di aggiornamento interno, rivolte al personale APA, e di

formazione per gli allevatori.

Per mettere a disposizione degli allevatori punti di riferimento relativi alla

propria gestione aziendale, con la fissazione di obbiettivi ed il confronto con

l’andamento medio provinciale e con quello del miglior dieci per cento delle aziende

provinciali, verrà attivato anche il servizio “monitoraggio” per alcuni indicatori

tecnici, attuato attraverso l’elaborazione dei dati dei controlli funzionali tramite la

procedura Dairy Comp.

Altro tema di impegno per il SATA sarà costituito dall’applicazione delle

nuove norme in tema di utilizzo dei reflui zootecnici.

CONTROLLI FUNZIONALI LATTE

Comparto Bovino

Al pari di una fisiologica diminuzione del numero di aziende complessive nell’ambito

provinciale, anche gli allevamenti aderenti ai controlli funzionali hanno subito una

leggera contrazione passando dai 350 del 2006 a 341 del 2007 (meno 9

allevamenti). A fronte di questo dato però i dati produttivi risultano

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significativamente migliorati in una crescita costante della professionalità dei nostri

allevatori. Basti pensare che pur con una diminuzione dei capi controllati (meno

518) la produzione totale è aumentata più 2.814 q.li raggiungendo una produzione

totale di q.li 577.853 che rappresentano il 96% del totale delle quote prodotte in

provincia (circa q.li 600.000).

Bovine Controllate Suddivise Per Razza

* N.B. l’allevamento con più razze viene conteggiato più volte.

A fronte di n. 556 aziende titolari di quota per un totale di circa q.li 600.000, le

aziende A.P.A. aderenti ai CC.FF producono il 96,30% (q.li 570.853) del latte in

quota prodotto in provincia

Suddivisione quote latte aziende controlli funzionali

Razza Numero Bovine controllate

Aziende N. Kg. Latte media

Totale Q.li Grasso % Proteine %

BRUNA 6331 336 6602 332.629 4,04 3,51FRISONA ITALIANA 3047 144 7902 186.011 4,14 3,34PEZZATA ROSSA 652 127 5835 29.962 4,08 3,45METICCIA 543 145 6139 27.182 4,02 3,45JERSEY 31 12 5650 1.412 5,08 3,91PINZAGAU 8 7 5543 366 4,06 3,53RENDENA 1 1 5549 59 3,32 3,06GRIGIO APINA 6 3 232 4,73 3,92TOTALE MEDIA ANNO 2007 10.619

-518 775 -26

6885 +180

577.853 +2814

4,08 -0,02

3,45 -0,05

TOTALE MEDIA ANNO 2006 11.137 801 6.705

574.939 4,10 3,50

0

20

40

60

80

100

120

AZIENDE APA ALTRE AZIENDE

LE AZIENDE DELL’APA ADERENTI AI CC.FF. PRODUCONO IL 96,30% DEL LATTE IN QUOTA PRODOTTO IN PROVINCIA

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Con il 2007 abbiamo consolidato l’utilizzo del nuovo programma Puma-Siall per la

gestione dei controlli funzionali. Il programma che si basa sull’utilizzo di internet,

ha permesso agli allevatori, tramite autorizzazione con gestione di password, di

accedere direttamente al sistema e poter consultare in tempi brevissimi l’esito delle

loro analisi e numerose elaborazioni dei dati produttivi e sanitari. Il numero degli

allevatore autorizzati nel 2007 è salito a 101 utenti.

L’A.p.a. di Sondrio, migrata al sistema Puma nel 2005, è stata tra le prime

associazioni a passare al nuovo sistema operativo, possiamo considerarci tra i

pionieri nell’utilizzo di questa nuova procedura di raccolta elaborazione dati.

Attualmente hanno aderito 83 su 95 A.P.A. Nazionali. Pur avendo avuto delle

difficoltà iniziali, ad oggi il sistema dovrebbe garantire una più precisa gestione dei

dati e dei servizi offerti al socio allevatore, tali da consentirgli una più rapida

possibilità di interventi all’interno della propria azienda. In questa ottica è

auspicabile che sempre più allevatori possano dotarsi di un sistema informatico

(Internet) che gli consenta la possibilità di fare richiesta per un accesso Puma-net.

L’azienda con collegamento a Puma può essere anche più velocemente contatta

attraverso l’utilizzo delle Email.

Nel 2007 due aziende della provincia si sono dotate di un nuovo impianto di

mungitura a “Robot”. Il nuovo sistema di mungitura ha richiesto da parte del

servizio controlli funzionari di una ulteriore specializzazione nella pratica degli

stessi. Tantè vero che per poter svolgere i controlli funzionali secondo le corrette

normative, l’A.P.A ha dovuto adottarsi di un prelevatore di campioni che

automaticamente effettua il prelievo nell’arco delle 12 ore.

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Migliori Allevamenti per Kg. Proteine

Razza Bruna Ragione Sociale Capi

controllati Kg. latte

Grasso % Kg. proteine

GIACOMINI MARCO * PIURO 52 10.577 3,55 398 BARRI UIDIO * DUBINO 127 9.864 3,94 361 ZAMBONI ADRIANO * COLORINA 48 9.250 4,21 343 SILVESTRI GIORGIO* LIVIGNO 48 9.397 3,95 328 PEDRANZINI FAUSTO * BORMIO 53 9.006 4,19 325 TONA FABIANO* VILLA DI TIRANO 19 8.711 3,74 320 NANI LEONARDO* LANZADA 16 8.610 3,80 316 IEMOLI ALESSANDRO* BUGLIO IN MONTE 54 8.916 3,96 316 GALLI MARCO* LIVIGNO 42 8.945 4,50 314 MARANTELLI COLOMBIN FRANCO* VILLA T. 20 8.699 3,88 312 TAVASCI LUCIANO* GORDONA 26 8.740 4,36 312 PIZZINI GAETANO* COLORINA 27 8.012 4,27 310

Razza Frisona Italiana

Ragione Sociale Capi controllati

Kg. latte

Grasso % Kg. proteine

BARRI UIDIO * DUBINO 11 11.044 3,81 382 PIZZINI GAETANO* COLORINA 49 8.821 4,18 330 AZ.BODENGO *SAMOLACO 172 9.648 4,15 322 COLLI GIUSEPPE *DELEBIO 21 8.655 4,26 319 IEMOLI ALESSANDRO* BUGLIO IN MONTE 7 9.083 4,00 317 CURTONI FAUSTO * COSIO VALTELLINO 101 9.468 4,28 317 FALLINI DANIELE-FABIO* SAMOLACO 136 8.774 3,87 301 AZ.AGR.F.LLI GUSMEROLI *CAIOLO 57 8.789 4,14 297

PANELLA ORESTE* TEGLIO 15 8.240 4,17 294

AZ. AGR.BARAIOLO * TRAONA 86 8.274 5,28 293

Razza Pezzata Rossa Italiana

Ragione Sociale Capi controllati

Kg. latte

Grasso % Kg. proteine

FALLATI MASSIMO * COSIO VALTELLINO 5 9.210 4,41 333 FALLATI ANGELO* COSIO VALTELLINO 5 7.191 4,82 262 IEMOLI F.LLI * BUGLIO IN MONTE 5 7.243 4,06 262 C.NA BODENGO* SAMOLACO 7 7.464 4,15 258 AZ.AGR. FALLATI OSVALDO E LIVIO * COSIO 6 6.860 4,78 248 GANDOLI DANTE* FORCOLA 5 6.246 3,96 242 GOBBI DONATO* PIANTEDO 9 6.758 4,17 241 DOMINICI ARMANDO* TRAONA 33 6.433 4,34 228 LIBERA DUILIO* COLORINA 7 6.084 4,19 219 IEMOLI F.LLI * BUGLIO IN MONTE 12 5.727 4,26 213

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Medie Dati Analisi Anno 2007: Bovine

Anno 2007 Grasso Proteine Lattosio Cellule N° Campioni

BG 3,91 3,47 4,85 496 283.198

BS 3,78 3,46 4,88 384 869.352

CO 4,00 3,46 4,85 422 74.483

CR 3,80 3,47 4,89 392 995.920

MN 3,78 3,42 4,89 394 685.182

MI 3,80 3,48 4,88 407 687.788

PV 3,88 3,44 4,85 514 113.878

SO 4,18 3,58 4,83 494 72.278

VA 4,02 3,45 4,86 405 41.428

Totale 3.823.507

RIPARTO PER RAZZE VACCHE CONTROLLATE

RAZZE CONTROLLATE 2007

60%29%

6% 5%RAZZA BRUNA

RAZZA FRISONA

RAZZA PEZZATA

ROSSA

ALTRE

Bruna 6.331

Frisona 3047

Peazzata Rossa 652

Altre 589

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1978

1983

1988

1993

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

CAPI CONTROLLATI

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

Anno

CAPI CONTROLLATI

CAPI CONTROLLATI 4197 4785 4879 5859 8124 9015 9851 10033 10531 10720 10803 11104 11137 10619

1978 1983 1988 1993 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

1983

1986

1990

1995

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

Kg. LATTE

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

Anno

Kg. LATTE

Kg. LATTE

Kg. LATTE 45614972533254545828608258706090610562636378654367056885

198

3

198

6

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0

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5

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8

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9

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0

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1

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2

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3

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4

200

5

200

6

200

7

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Comparto Capre Avevamo espresso nelle edizioni precedenti che il settore disponeva di una grande

potenzialità in termini di mercato delle sue produzioni. E in effetti, anche

nell’annata trascorsa, si sono verificati alcuni dati positivi che fanno ritenere ormai

consolidata l’attività intrapresa da parte degli allevatori verso il comparto caprino.

Sono aumentate infatti le aziende aderenti ai controlli funzionali N. 49 ( + 3

rispetto al 2006) e sono aumentate di numero anche le capre sottoposte ai CC.FF.

N. 2095 (+105 rispetto al 2006).

Legata all’attività dei CC.FF si è pure affiancato il lavoro dei registri anagrafici per i

soggetti delle razze in via di estinzione e/o a limitata diffusione (misura F) che ha

visto interessare N. 52 aziende per N. 1403 fattrici. Ultimo capitolo non possiamo

non segnalare la presenza della sezione ovicaprini dell’APA e del servizio SATA

,nell’organizzare le varie mostre di Gerola, Livigno, Sondalo, Talamona e Chiesa

Valmalenco dove la partecipazion degli allevatori è stata come sempre molto

numerosa ed il livello tecnico degli animali in costante crescita.

CAPRE: bollettino dei controlli della produttività del latte 2007

Razza Capre controllate

Latte litri Grasso Proteine Giorni lattazione

Meticcia 101 501 2,96 3,02 201 Saanen 626 641 3,02 3,14 244 Camosciata delle Alpi 886 573 3,03 3,15 234 Frisa Valtellinese 192 323 2,89 2,95 188 Orobica 290 298 2,53 2,63 166 TOTALE (medie) 2095

+ 105 523 2,97 3,08 219

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MIGLIORI AZIENDE

Razza Saanen Ragione Sociale Latte- litri grasso % proteine %

AZ. AQUA FRACTA DI PIEGHETTI GIACOMO* CHIAVENNA 783 3,05 3,04 ACQUISTAPACE SIMONE E ARMANDO* PIANTEDO 775 3,07 3,27 GIANOLINI TEO* CINO 718 3,06 2,92

Razza Camosciata Delle Alpi Ragione Sociale Latte- litri grasso % proteine %

ACQUISTAPACE SIMONE E ARMANDO* PIANTEDO 738 3,23 3,32 CHIRICO MARCO* LANZADA 647 3,20 3,22 TRIANGELI MASSIMO* ARDENNO 605 3,14 3,15

Razza Frisa o Frontalasca Ragione Sociale Latte- litri grasso % proteine %

GIANOLINI TEO* CINO 612 3,20 2,94 CATTANEO DARIO * POSTALESIO 495 2,79 2,88 DEL BONDIO EZIO 252 2,59 2,95

Razza Orobica Ragione Sociale Latte- litri grasso % proteine %

MAZZONI FLAVIO* ALBAREDO S.MARCO 379 3,33 2,46 ACQISTAPACE STEFANO* COSIO VALTELLINO 349 2,63 2,57 MANNI GIANCARLO* CASTELLO 347 2,48 2,70

Medie Dati Analisi Anno 2007: Capre

Anno 2007 Grasso Proteine Lattosio Cellule N° Campioni

BG 3,11 3,41 4,26 1642 18355

BS 3,35 3,40 4,32 1636 7438

CO 3,13 3,24 4,27 1282 7121

CR 3,62 3,47 4,36 1588 1826

MN 2,93 3,46 4,40 1353 2107

MI 3,21 3,39 4,29 1576 1719

PV 3,40 3,62 4,37 1141 1320

SO 3,09 3,24 4,29 1532 11077

VA 3,28 3,27 4,36 1280 4738

Totale 55701

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ANAGRAFE: Bovina, Equina. Ovicaprina Al progressivo incremento del lavoro di gestione dell’anagrafe bovina

informatizzata, si è andato ad aggiungere nel 2007 la gestione da parte delle

A.P.A. dell’anagrafe equina.

A seguito della Legge 200/03 e del D.M. 5 Maggio 2006 tutti gli equidi residenti in

Italia devono essere identificati ed iscritti nella Anagrafe degli Equidi. Il Ministero

delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con circolare n. 1 del 14 maggio 2007

ha dato istruzioni all’A.I.A. per la gestione dell’anagrafe stessa. Anche l’A.P.A. di

Sondrio ha istituito un ufficio periferico per la gestione del registro degli equidi. Nel

corso del 2007 l’ufficio ha provveduto ad divulgare le nuove normative e a

rilasciare le documentazioni richieste dai proprietari di equidi.

L’anagrafe bovina informatizzata gestita dall’A.P.A ha visto di molto incrementare il

volume di operazioni passando dai 7243 records del 2006 ai 19.723 records del

2007. Per l’anno 2008 si attendono chiarimenti da parte della Regione Lombardia

in quanto si ipotizza in un prossimo futuro il costo a carico dell’allevatore.

Per gli ovicaprini nel 2007 sono aumentate le aziende che hanno dato delega all’

APA per la gestione dell’anagrafe anche se il consiglio dei ministri europei

dell’agricoltura hanno prorogato l’entrata in vigore dell’identificazione elettronica al

31/12/2009. Attualmente seguiamo 130 aziende alle quali abbiamo consegnato

nell’anno 3.500 marche per l’identificazione.

Nel mese di marzo scorso si è provveduto a rilevare come da norma, le consistenze

delle aziende deleganti APA.

LIBRI GENEALOGICI L’attività del libro genealogico prosegue ormai in modo routinario senza grandi

novità. Il 2007 ci ha visto impegnati, come sempre, nell’organizzazione delle varie

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mostre mandamentali della razza bruna, che riscuotono il consenso dagli addetti al

settore e non solo, abbiamo partecipato inoltre, alle varie mostre nazionali

riportando ottimi risultati. Come gli anni passati ci siamo cimentati

nell’organizzazione delle due mostre provinciali che si tengono in primavera in

occasione di Agrivaltellina ed in autunno per la fiera del Giovane Bestiame a

Delebio. Importante anche la partecipazione alla Fiera del Bitto che nel 2007 ha

avuto come tema la presentazione delle aziende della Razza Bruna che meglio si

sono distinte nelle competizioni Nazionali che sono:

1° class. Del Curto Davide punti 1.716

2° class. Rabbiosi Angelo punti 1.426

3° class. Barri Uidio punti 1.272

4° class. Zamboni Adriano punti 1.120

5° class. Cascina Margherita punti 591

VALUTAZIONI MORFOLOGICHE

Razza Bruna PROVINCIA BOVINI OTT MB B+ B S I SONDRIO 1.047 0,19% 10,32% 53,96% 30,75% 4,78% 0 NAZIONALE 21.545 0,22% 8.97% 57,59% 28,97% 4,22% 0,02%

Razza Frisona PROVINCIA BOVINI OTT MB B+ B S I SONDRIO 729 0 0.54% 39,2% 54% 3,4% 2,86% NAZIONALE 267.466 0 1,52% 51,3% 44,12% 2,62% 0.37%

Migliori Punteggi Morfologici

Razza Bruna Ripunteggiature

NOME PADRE ALLEVATORE P.FIN A.M

SVL GIULIA SUANOVIL PIZZO SCALINO DI NANI 90 91

MIMA JETWAY TABACCHINI BATTISTA 90 90 GOR PREL LORENA GORDON LA FATTORIA DI CUSINI 89 90 BIMBA EARNEST LIBERA ALBERTO 89 90 TENERA TUNISI BESSEGHINI VINCNZO 89 90

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Razza Bruna Prime Punteggiature

NOME PADRE ALLEVATORE P.FIN A.M

VIENNA JETWAY GIACOMINI MARCO 88 90

PHD ELLY PHD LA FATTORIA DI CUSINI 87 87 ALPE LIVIGNO ACE GRACE ACE SILVESTRI GIORGIO 87 86 MILVA US0000195617 CAPELLI MARCO 86 87 BRUK JACHPOT BARRI UIDIO 86 87

SEZIONE EQUINI

Anche il 2007 è stato ricco di soddisfazioni per gli ottimi risultati che i nostri

allevatori hanno conseguito nelle mostre nazionali ed internazionali a cui hanno

partecipato.

La mostra equina di Samolaco da quattro anni ha avuto la qualifica di

manifestazione interprovinciale, e la crescita dell’evento è confermata dalla sempre

maggiore partecipazione degli allevamenti extra provinciali.

In questa edizione hanno partecipato trentadue allevatori con sessantadue cavalli

in mostra.

Particolarmente gradita la visita alla manifestazione del Prefetto di Sondrio dott.ssa

Chiara Marolla..

Campionessa assoluta della mostra la Puledra di 30 mesi LARIX di Sala Aurelio

di Samolaco.

Nel pomeriggio di Domenica si è svolto il 5° Trofeo ippico alla memoria di

Federico Cerasa, concorso equestre dedicato ai giovani che iniziano a praticare

l’arte equestre.

Categoria Junior 1class Crameri Stefania 2 class Fallini Jenny Categoria senior 1class Mazzoni Francesca 2 class Grosina Michela

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La Mostra Nazionale del cavallo Haflinger svoltasi a Verona dal 07 al 11 novembre

è stata ricca di soddisfazioni per gli allevatori della provincia di Sondrio. In

particolare da segnalare i risultati nelle categorie giovani delle puledre di 18 30

mesi. Nella categoria puledre di 18 mesi ottimo secondo posto della cavalla Mali di

Rodelli Gianluigi di Talamona. Nella categoria puledre 30 mesi ottimo secondo

posto di Lara di Raschetti Luigi di Ardendo.

Storico il risultato ottenuto dall’allevamento valtellinese in occasione del

campionato Europeo degli Haflinger a Merano dove la cavalla Ingrid di Raschetti

Luigi si è classificata al secondo posto sia nella valutazione morfologica che nel

concorso di salto in libertà.

In Provincia di Sondrio sono presenti 105 cavalli adulti e 81 puledri iscritti al Libro

Genealogico dell’ANACRHAI.

PROGRAMMA 2008

Progetto rintracciabilità e autocontrollo: si intende riconfermare

quanto attuato nel 2007, che ha visto la conferma delle due certificazioni di qualità

ottenute con l’apporto della consulenza SATA negli anni precedenti (ISO 9001 per

l’Az. La Fiorida ISO10939 per la filiera Valtellina Casera della Latteria Sociale

Valtellina di Delebio) e l’ottenimento di altre due certificazioni di filiera (ISO 10939

per: filiera carne Stalla Sociale Valchiavenna, filiera latte alimentare Cooperativa di

Chiuro). Parallelamente verrà assicurata l’assistenza alle aziende per

l’ottemperanza alle normative vigenti in tema di rintracciabilità obbligatoria.

Attività latterie. Si proseguirà nell’assistenza alle latterie per

l’ottemperanza alle norme relative all’autocontrollo. Il programma sarà attuato in

maniera coordinata con l’attività del CTCB.

Introduzione “Monitor aziendale” elaborato attraverso il software Dairy

Comp SATA 305. Si tratta di una serie di indicatori di accompagnamento al

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Controllo Funzionale, che rappresentano la posizione della singola azienda rispetto

alle medie provinciali per i singoli parametri, alle performance realizzate dal miglior

10% delle aziende in controllo in provincia, agli obbiettivi tecnici.

Programma informatizzazione. Verrà allargata il più possibile la base

dell’utenza informatizzata, per utilizzare la meglio le nuove tecnologie per la

comunicazione, diminuendo i tempi di risposta ed economizzando in termini di

prassi di restituzione dati ed informazioni.

Programma formazione e divulgazione. Questo avverrà in particolare

attraverso la collaborazione alla pubblicazione Agrivaltellina e attraverso il sito

internet, privilegiando forme snelle ed efficaci di comunicazione.

Consulenza mungitura. Verrà riproposto ed intensificato il servizio

Lactocorder, grazie in particolare alla nuova dotazione strumentale dell’APA.

Attività SCM. Il servizio verrà garantito, sia per i controlli routinari che per

quelli a richiesta. Verrà in ogni caso sempre meglio organizzato, raccordandolo

maggiormente con il servizio SATA.

Consulenza agronomica. Verrà garantita la consulenza per

l’ottemperanza alle nuove norme in tema di utilizzo dei reflui zootecnici, emanate

in recepimento della “Direttiva Nitrati”.

Organizzazione dei Controlli Funzionali attraverso l’utilizzo del

Palmare Cattura Dati. La decisione di adottare come prossimo strumento di

rilevazione per i controlli funzionali un Palmare, nasce dall’esigenza di semplificare

la rilevazione dei dati produttivi e riproduttivi in azienda.

Il nuovo sistema collegato ad apposita stampante permetterà di rilasciarein modo

più semplificato in azienda, il documento di effettuato controllo con i relativi dati.

Il palmare di nuova generazione permette di rilevare all’istante le pesate, con

immediata assegnazione al campione del codice a barre, la registrazione di tutti gli

eventi con relativa assegnazione della fotografia al momento della marcatura del

vitello.

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E’ nei programmi dell’ufficio raggiungere un livello di automazione tale da

permettere che, al termine del controllo funzionale, con l’utilizzo del Palmare e

attraverso un eventuale collegamento telefonico i dati vengano direttamente

riversati in una area Ftp dell’A.P.A..

Si potrà così procedere immediatamente all’elaborazione del controllo stesso

ottimizzando ulteriormente il tempo di risposta degli esiti.

Signori soci,

Operare in un settore che negli ultimi anni ha palesato più segni di

debolezza che di forza non è sempre facile, soprattutto, quando all’interno delle

aziende cominciano a delinearsi preoccupanti segnali di sfiducia da parte degli

imprenditori. Ruolo importante dell’organizzazione in questi frangenti, è liberare

tutte le proprie risorse tecniche e anche di rappresentanza, per supportare al

meglio l’imprenditoria, stimolando la stessa ad intraprendere quelle scelte che in

simili frangenti contingenti, ma anche strutturali, crediamo possano rilevarsi

determinanti per il proseguio dell’attività. Il nostro ruolo in quest’ultimo anno, ma

sarà così anche per il presente, è stato quindi quello di intensificare un’assistenza

tecnica in grado di far emergere spazi di miglioramento all’interno delle aziende,

non tralasciando di indicare, alle stesse aziende, forme associative già presenti in

provincia, atte a promuovere e tutelare le produzioni di eccellenza che il nostro

territorio sa esprimere. Quella dell’eccellenza è forse l’unica carta in grado di

premiare e valorizzare il nostro lavoro che, viceversa, se messo nella condizione di

difendersi da un mercato globale sicuramente è soccombente.

Per quanto siamo riusciti a promuovere e ad attuare, un grazie di cuore va

al nostro personale, alle istituzioni, ai suoi rappresentanti e a tutti gli Enti

provinciali, Regionali e Nazionali, con i quali abbiamo come sempre intrapreso

proficue forme di collaborazione.

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Un grazie, infine, lo voglio rivolgere ai consiglieri dell’A.P.A e delle varie

sezioni di razza con i quali è stato fin troppo facile trovare una intensa

collaborazione, frutto di una comune sintonia di intenti sui temi più pressanti

dell’organizzazione e ciò a dimostrazione della loro professionalità e serietà

nell’assumere la rappresentanza degli allevatori all’interno della nostra

associazione.

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INDAGINE CONOSCITIVA SULL’APPREZZAMENTO DEI SERVIZI APA

NOTE, SUGGERIMENTI, COMMENTI

0

3

15

2

0

3

9

2

0

4

8

1

1

2

9

1

0 2 4 6 8 10 12 14 16

INSUFFICENTE

SUFFICIENTE

BUONO

OTTIMO

INSUFFICENTE

SUFFICIENTE

BUONO

OTTIMO

INSUFFICENTE

SUFFICIENTE

BUONO

OTTIMO

INSUFFICENTE

SUFFICIENTE

BUONO

OTTIMO

CO

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RO

LL

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AL

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COME GIUDICA LA VALENZA E LA COMPLETEZZA DEI NOSTRI SERVIZI?

• ATTENZIONE CONTINUA ALLA QUALITA’ DEI PRODOTTI ACQUISTATI TRAMITE CAS

• INTENSIFICARE I PIANI DI FECONDAZIONE NELLE PICCOLE AZIENDE

• PROBLEMI DI ASSISTENZA DEL SERVIZIO DI IPOFECONDITA’

• INTENSIFICARE IL CONTROLLO DEGLI IMPIANGI DI MUNGITURA

• SERVIZIO MUNGITRICI