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Facoltà di ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Civile per la protezione dai rischi naturali RELAZIONE DI FINE TIROCINIO Il software REVIT: applicazioni all’ingegneria costiera Studentessa: Professore: Cinzia Gargano Mat. 427629 Giorgio Bellotti Anno accademico 2016/2017

RELAZIONE DI FINE TIROCINIO - didattica.sic.uniroma3.it · progetto BIM è possibile usare in ogni elaborazione oggetti BIM già realizzati. Su ... linteroperailità dei softare,

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Facoltà di ingegneria

Corso di laurea in Ingegneria Civile per la protezione dai rischi naturali

RELAZIONE DI FINE TIROCINIO

Il software REVIT: applicazioni all’ingegneria costiera

Studentessa: Professore:

Cinzia Gargano Mat. 427629 Giorgio Bellotti

Anno accademico 2016/2017

Sommario 1. INTRODUZIONE .......................................................................................................................................... 3

2. BIM ............................................................................................................................................................ 3

2.1 Vantaggi e Open BIM: verso la standardizzazione ............................................................................ 3

2.2 BIM nel mondo .................................................................................................................................. 5

2.3 Tecnologia BIM: a che punto siamo in Italia...................................................................................... 6

2.4 I software con tecnologia BIM ........................................................................................................... 6

3 Autodesk Revit ........................................................................................................................................... 7

3.1 Caratteristiche ................................................................................................................................... 7

3.2 Usare AutoCAD con Revit .................................................................................................................. 9

4. Revit BIM ................................................................................................................................................... 9

4.1 Interfaccia grafica .............................................................................................................................. 9

4.2 La logica e la struttura Revit ............................................................................................................ 11

5 Parabordi (Fender) .................................................................................................................................. 12

5.1 Fender system - Trelleborg .............................................................................................................. 12

5.1.1 Super Cone Fender (SCN) ........................................................................................................ 13

6 Progettazione del parabordo con Revit ................................................................................................... 17

7 Bibliografia e Sitografia............................................................................................................................ 20

1. INTRODUZIONE Revit è un software BIM (Building Information Modeling), che indica un metodo per

la realizzazione, la gestione e il coordinamento delle costruzioni edili e civili tramite

l’elaborazione di un modello virtuale.

2. BIM BIM è l’acronimo di “Building Information Modeling” (Modello di Informazioni di un

Edificio) ed è definito dal National Institutes of Building Science come la

“rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”.

Il BIM quindi non è un prodotto né un software ma un “contenitore di informazioni

sull’edificio” in cui inserire dati grafici (come i disegni) e degli specifici attributi

tecnici (come schede tecniche e caratteristiche) anche relativi al ciclo di vita

previsto.

Infatti quando si disegnano oggetti come finestre, solai o muri è possibile associare

alle informazioni grafiche (spessore, altezza, etc.) anche informazioni come la

trasmittanza termica, l’isolamento acustico, etc.

Come avviene per i progetti CAD, al cui interno si possono utilizzare oggetti CAD (2D

o 3D) già realizzati in maniera seriale senza doverli disegnare ogni volta, così per il

progetto BIM è possibile usare in ogni elaborazione oggetti BIM già realizzati. Su

“BIM.archiproducts” è possibile trovare la più grande libreria digitale di oggetti BIM

e CAD, facilmente accessibile online da tutti i professionisti del settore delle

costruzione. Il BIM non si limita ad informazioni visive o rendering ma specifica le

funzionalità e le prestazioni di ogni oggetto BIM presente nel progetto.

2.1 Vantaggi e Open BIM: verso la standardizzazione

Il BIM è nato dalla volontà di andare verso la collaborazione tra i progettisti,

l’interoperabilità dei software, l’integrazione tra i processi e la sostenibilità.

Il BIM è infatti un metodo di progettazione collaborativo in quanto consente di

integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione:

quella architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale. Il modello

tridimensionale racchiude informazioni riguardanti volume e dimensioni, materiali,

aspetto, caratteristiche tecniche che non vengono perse nella comunicazione ad

altri studi ed altre piattaforme informatiche.

La tecnologia BIM offre quindi molteplici vantaggi come: maggiore efficienza e

produttività, meno errori, meno tempi morti, meno costi, maggiore interoperabilità,

massima condivisione delle informazioni e un controllo più puntuale e coerente del

progetto. Inoltre il BIM dà la possibilità alla committenza di avere un’elaborazione

virtuale del ciclo di vita dell’edificio, anche dopo la fase di progettazione; in questo

modo è più semplice monitorare la vetustà dei materiali e programmare meglio la

manutenzione. Il processo di progettazione e realizzazione delle strutture è

cambiato rapidamente. Il cambiamento è dovuto soprattutto all’emergere del

metodo BIM e alla sua intrinseca capacità di garantire la validità dei dati inseriti nel

manufatto in ogni momento del suo ciclo di vita, permettendo un realizzazione

integrata della commessa impossibile fino ad ora.

Visti gli enormi vantaggi della tecnologia BIM è ovvio che il suo utilizzo si stia

diffondendo sempre più nel mondo, tuttavia c’è da considerare che il suo utilizzo

richiede un maggiore investimento e lavoro nella fase iniziale del progetto (in cui si

inseriscono tutte le informazioni); in seguito però semplifica notevolmente il lavoro,

qualora si voglia ricavare dal modello tridimensionale la certificazione energetica, i

calcoli strutturali etc.

La tecnologia BIM è utilizzata da tanti software che, nel recente passato, hanno

voluto mantenere il file del prodotto finale nei propri formati; tuttavia, considerato

che in questo momento storico è in corso il dibattito sulla necessità della

standardizzazione degli oggetti BIM, è stato sempre più accettata l’idea di un unico

formato di scambio. Generalmente un oggetto BIM viene salvato nel formato IFC

(Industry Foundation Class), con estensione “. ifc”. Questi file IFC sono classificati

come file di immagine 3D, che contengono anche altre informazioni tecniche, e sono

compatibili con tutti i software che usano la tecnologia BIM. Uno dei problemi

maggiori però, è la standardizzazione dei file creati con tecnologia BIM tra i diversi

software in commercio, ovvero stabilire quali sono le informazioni minime o

standard per considerare un file IFC un BIM. Il formato IFC rappresenta una

soluzione di interoperabilità tra diverse applicazioni software che utilizzano il BIM, è

quindi importante riconoscere degli standard internazionali relativi ad oggetti

comunemente utilizzati nel settore edilizio. Per risolvere definitivamente il

problema è nato il programma Open BIM, un'iniziativa lanciata dell'associazione

internazionale buildingSMART in collaborazione con i principali fornitori di software

per promuovere, semplificare e coordinare a livello globale il concetto di Open BIM

nell'ambito del settore AEC con informazioni e materiali relativi al marchio a

disposizione di tutti coloro che partecipano al programma. Inoltre buildingSMART ha

sviluppato la certificazione Open BIM, un sistema tecnico che consente ai produttori

di software per il settore AEC di migliorare, verificare e certificare i sistemi di

scambio dei dati per una perfetta integrazione con altre soluzioni basate su Open

BIM.

2.2 BIM nel mondo

Gli Stati Uniti sono uno dei paesi dove il BIM è stato utilizzato sin dagli inizi del 2000;

nel 2003, la General Services Administration (GSA) ha stabilito il programma

nazionale per il 3D-4D-BIM, pubblicando delle guide che descrivono la metodologia

di lavoro nell’industria delle costruzioni. Il GSA ha anche richiesto, a partire dal

2007, l’uso del BIM per la “spatial program validation” prima di presentare il

progetto in gara d’appalto. Questo permette ai team di progettazione GSA di

convalidare i requisiti dello “spatial program” come: gli spazi necessari, le aree, gli

indici di efficienza e così via, utilizzando un metodo più preciso e veloce rispetto

all’approccio tradizionale 2D. Allo stesso tempo, tutti i progettisti sono incoraggiati

dal GSA ad utilizzare modelli BIM 3D e 4D in tutte le fasi di progetto.

Anche il Regno Unito si è concentrato fin da subito sulla comprensione dei legami

tra CAD e BIM e nel 2011 il National Building Specification (NBS) ha annunciato lo

sviluppo della National BIM Library per l’industria delle costruzioni del Regno Unito,

una libreria digitale di oggetti gratuita e facilmente accessibile online da tutti i

professionisti del settore delle costruzioni. Il Governo inoltre sta puntando allo

sviluppo di standard che consentano a tutti i membri del processo edilizio di

lavorare in modo collaborativo attraverso il BIM e infatti sta attuando un piano al

fine di rendere obbligatorio l’utilizzo del BIM per la realizzazione di opere pubbliche

a partire dal 2016.

Anche nel Nord Europa la tecnologia BIM è attiva dal 2000: la Finlandia già dal 2007

ha imposto l’uso di modelli BIM; in Norvegia l’utilizzo del BIM è obbligatorio per tutti

i progetti (costruzione e riqualificazione) promossi dall’ente che gestisce il

patrimonio immobiliare dello Stato e inoltre il governo norvegese promuove

costantemente iniziative volte alla creazione e diffusione di formati IFC; in Svezia

non è obbligatorio l’uso del BIM per i progetti pubblici, ma molte aziende lo

utilizzano da tempo e hanno già investito nella nuova tecnologia, rispondendo ai

clienti che hanno richiesto di utilizzarlo per i loro progetti.

Il BIM diventerà il processo standard per tutti gli edifici e si sta integrando nella

legislazione per i contratti pubblici di tutta l’Europa. Infatti

la Direttiva 2014/24/EU sugli Appalti Pubblici esprime in modo chiaro l’indicazione di

introdurre il Building Information Modeling all’interno delle procedure di

Procurement degli Stati Membri. L’adozione della direttiva prevede che i 28 stati

membri incoraggino l’utilizzo del BIM nei rispettivi paesi per i progetti finanziati con

fondi pubblici nell’Unione Europea a partire dal 2016.

2.3 Tecnologia BIM: a che punto siamo in Italia

In Italia il BIM si sta diffondendo, ma ancora in maniera spontanea, graduale e

sporadica; manca ad oggi una metodologia uniforme e di ampie vedute. La mancata

diffusione capillare del BIM in Italia potrebbe essere dovuta al fatto che il mercato

della progettazione è molto parcellizzato e di conseguenza il primo attore del

processo, ovvero lo studio di architettura, se non “costretto da leggi specifiche”, ha

difficoltà ad investire maggior tempo e lavoro in una progettazione che porta

vantaggi soprattutto a coloro che si occuperanno delle fasi successive. In Italia

attualmente manca una legislazione che regoli o favorisca l’utilizzo del BIM anche se

il nuovo codice appalti, conterrà il recepimento delle direttive europee favorendo

l’utilizzo del BIM nella progettazione per lavori pubblici.

2.4 I software con tecnologia BIM

Poiché le attività nel settore delle costruzioni sono molteplici (impianti, strutture,

energia) è chiaro che non esiste un software in grado di gestirle tutte, piuttosto sono

necessari strumenti BIM uniformi che consentano ai relativi software di “leggere” il

rispettivo dato d’interesse. Ecco perché, a seconda del ramo d’interesse, ci si

potrebbe affidare ad un ‘software principale’, ad esempio per la parte di

progettazione per poi ricorrere in fasi successive ad altre applicazioni per l’analisi

energetica, la stima dei costi, etc.

Tra i software leader nella progettazione architettonica in BIM c’è Autodesk Revit

Collaboration Suite di AUTODESK ( è il software utilizzato per sviluppare questa

relazione), uno strumento di progettazione e di Building Information Modeling (BIM)

che permette la creazione di un modello 3D intelligente per pianificare, progettare,

costruire e gestire il progetto. Si possono generare abachi, fogli di disegno, viste 2D

e 3D direttamente dal modello. Revit supporta il formato IFC sia in Import che in

export; essendo però una piattaforma permette lo sviluppo di applicazioni associate

in vari ambiti come quello strutturale, meccanico, energetico, etc. nel formato tipico

di Revit ovvero .rvt.

Tra i primi software ad utilizzare la tecnologia BIM c’è ArchiCad di Graphisoft, che è

anche tra i principali promotori di OpenBim e BuildingSmart permettendo

l’import/export in IFC. Un altro software di progettazione BIM è ALLPLAN,

una piattaforma integrata per la progettazione interdisciplinare in grado di offrire un

modello digitale ricco di informazioni e attributi per applicare i concetti della

progettazione BIM, quali ad esempio il calcolo dei costi, e che consente di scambiare

dati in oltre 50 formati di file. Edificius di ACCA software è un software di

progettazione architettonica BIM integrabile con altri software ACCA su computo

metrico, calcolo strutturale, efficienza energetica, sicurezza, manutenzione, e

impiantistica. C’è poi STR VISION BIM di STR - Gruppo TeamSystem che permette a

committente, progettista e impresa di disporre in automatico e di condividere

informazioni per il controllo totale di qualità, tempi e costi per tutta la durata

dell’edificio o dell’impianto.

3 Autodesk Revit Autodesk Revit è un programma CAD e BIM per sistemi operativi Windows, creato

dalla Revit Technologies Inc. e comprato nel 2002 dalla Autodesk, che consente la

progettazione con elementi di modellazione parametrica e di disegno. Revit negli

ultimi sette anni ha subito profondi cambiamenti e miglioramenti. Prima di tutto,

esso è stato modificato per poter supportare in maniera nativa i formati DWG, DXF

e DWF. Inoltre, è stato migliorato in termini di velocità ed accuratezza di esecuzione

dei rendering. Tramite la parametrizzazione e la tecnologia 3D nativa è possibile

impostare la concettualizzazione di architetture e forme tridimensionali. Questo

nuovo paradigma comporta una rivoluzione nella percezione progettuale, poiché

questa si sostanzia in termini non più cartesiani ma spaziali, con i vantaggi che

questa può apportare alla progettazione. Uno dei punti di forza di Revit è quello di

poter generare con estrema facilità viste prospettiche o assonometriche, che

richiederebbero notevoli sforzi nel disegno manuale; un esempio è la creazione di

spaccati prospettici ombreggiati. Altra caratteristica di estrema importanza è quello

di costruire il modello utilizzando elementi costruttivi, mentre in altri software

analoghi la creazione delle forme è svincolata dalla funzione costruttiva e

strutturale. Elemento portante di Revit è lo sfruttamento della "quarta dimensione",

cioè il tempo. Si possono infatti impostare le fasi temporali: ad esempio, Stato di

Fatto e Stato di Progetto. Ogni elemento del modello può essere creato in una fase e

demolito in un'altra, avendo poi la possibilità di creare viste di raffronto con le

opportune evidenziazioni: "Gialli e Rossi". I punti deboli del programma sono

rappresentati, invece, dall'interfaccia talvolta poco intuitiva, dalla qualità dei

rendering, che, pur utilizzando il motore "radiosity", non è paragonabile a quella

ottenibile con software di rendering dedicati, infine il programma limita la

progettazione alle strutture "edili" mentre non è predisposto per l'ingegneria civile

(strade e infrastrutture in generale). Per questo motivo Autodesk commercializza

software BIM specifici come Civil 3D. Revit è stato realizzato appositamente per il

Building Information Modeling (BIM) e prevede funzionalità complete di analisi che

ne fanno la soluzione ideale per tutto il team di progetto.

3.1 Caratteristiche

PIATTAFORMA: Modellazione efficiente grazie alla velocità del software

Anteprima della visibilità della famiglia

Etichette di annotazione flessibili

Interoperabilità BIM (lavoro con diversi formati, incluso IFC4)

Associatività bidirezionale

Componenti parametriche

Creazione abachi

Interfaccia di programmazione grafico Dynamo

Collaborazione su modelli condivisi WAN

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA: Aggiunta profondità a quote altimetriche e sezioni

Posizionamento rapido delle ringhiere

Strumenti per la realizzazione di schizzi e modelli a forma libera

Visualizzazione dei progetti in 3D

Lavoro nelle viste prospettiche

Rendering rapido e preciso

Strumenti per le nuvole di punti

Strumenti di pianificazione del sito

INGEGNERIA STRUTTURALE: Connettori di rinforzo

Gestione dei vincoli dell’armatura

Rinforzo fogli piegati

Adattamento dell’armatura a forme complesse o non standard

Divisione di pilastri verticali

Associazione di pilastri strutturali a plinti e fondazioni

Cataloghi dei profili in acciaio

Analisi dei carichi non portanti

Modellazione dell’armatura in calcestruzzo in 3D nel BIM

Analisi statiche e dei carichi non portanti

Modello analitico strutturale

Collegamento con la creazione di dettagli in acciaio

INGEGNERIA MEP E FABBRICAZIONE: Conversione della progettazione in fabbricazione

Creazione di documentazione, abachi ed etichette per il modello di fabbricazione

Automatizzazione del layout di fabbricazione

Creazione di modelli pronti per la fabbricazione all’interno di Revit

Progettazione e documentazione di riscaldamento, ventilazione e aria condizionata

Progettazione e documentazione elettrica

Progettazione e documentazione di impianti idraulici

EDILIZIA: Modellazione per l’architettura

Workflow ufficio-campo connessi al cloud

Fabbricazione di costruzione per la progettazione strutturale

Fabbricazione di costruzione per l’ingegneria MEP

3.2 Usare AutoCAD con Revit

Mentre AutoCAD è principalmente uno strumento di redazione, per creare

geometria di base che rappresenta la vita reale, Revit viene utilizzato per creare un

modello digitale 3D di un edificio, che comprende la geometria dotata di

informazioni di vita reale; da qui il termine “Building Information Modeling”. Il BIM è

un processo di progettazione CAD diverso da quello, ma si può facilmente utilizzare

Revit ed AutoCAD insieme. Quando si collegano o si importano i file DWG di

AutoCAD in un modello Revit esistente, si stanno unificando sia CAD che BIM in un

unico modello unificato dell’edificio, ciò significa che è possibile semplificare alcune

di queste attività di disegno ripetitive, riducendo anche i tempi di errori, che

vengono con il lavoro in singoli file.

4. Revit BIM Revit è un software che in maniera semplice e intuitiva permette di generare una

rappresentazione virtuale di tutte le fasi di costruzione, con tutte le informazioni

relative al modello, collegate in un unico database.

4.1 Interfaccia grafica

Revit Architecture è un programma complesso con un’interfaccia grafica organizzata

e strutturata.

Figura 1.

All’apertura del software, l’interfaccia iniziale (Figura 1) ci appare divisa in due parti:

la sezione “Progetti” e la sezione “Famiglie”.

Scelto il file da aprire o il template di riferimento, l’interfaccia di lavoro è composta

da alcune parti, come si vede in Figura 2.

Figura 2.

In particolare, questi menu e pannelli sono:

Application Menu: è un menu a comparsa e comprende i comandi per l’apertura e la creazione di

file di progetto e famiglie, per il salvataggio, esportazione del file Revit in altri formati, etc.;

Quick Access Toolbar: è la barra di accesso rapido, è utilizzata per richiamare rapidamente i

comandi e gli strumenti;

Info Center: è un set di strumenti che permettono di richiedere informazioni sui comandi Revit;

Ribbon Panel: è una barra multifunzionale che contiene una serie di tab e di schede suddivise in

argomenti;

Pannello Properties: contiene al suo interno tutte le caratteristiche che definiscono un oggetto.

Una volta selezionato un oggetto, in questo pannello compariranno tutte le sue proprietà come

Area, Volume, massa, …;

Project Browser: serve a visualizzare il progetto da differenti punti di vista, consente di

organizzare viste, abachi e tavole che sono state create nel progetto, inoltre all’interno vi è un

elenco di famiglie, suddiviso in categorie;

Barra delle opzioni: i comandi contenuti all’interno sono visibili solo nel momento

dell’inserimento dell’elemento stesso;

View Control Bar: è una barra con i comandi di controllo della vista e consente un accesso rapido

ai comandi di visualizzazione, come ad esempio la scala di rappresentazione della vista, il dettaglio

con cui vengono visualizzati gli elementi, lo stile di visualizzazione grafica;

Status Bar: è una barra divisa in tre parti, la prima parte (A) dà informazioni sull’oggetto

selezionato e sulla successiva operazione da fare per terminare l’operazione. Nella parte centrale

Barra delle

Opzioni

Info

Center Ribbon

Panel Quick Access Toolbar

Application Menu

Pannello Properties

Project Browser

Status Bar View Control Bar

Workspace

A B C

(B) si trovano informazioni per la gestione dei Workset ovvero la gestione dei collaboratori e degli

incarichi e della gestione delle varianti al progetto, infine, nell’ultima sezione (C) ci sono strumenti

per la selezione.

4.2 La logica e la struttura Revit

La parola Revit sta a significare “Revise Instantly”, ciò vuol dire che qualsiasi

modifica si farà al modello, verrà fatta istantaneamente sul modello virtuale e di

conseguenza tutte le informazioni estrapolabili verranno aggiornate in tempo reale.

Gli elaborati prodotti, prima di essere trasferiti su carta, sono delle rappresentazioni

interattive di un modello virtuale: in Revit non si disegnano linee, ma bensì si crea

direttamente l’oggetto; non si hanno quindi due linee parallele che per un atto di

fede e convenzioni grafiche rappresentano un muro, si modella invece un solido che

lo rappresenta, ne descrive le proprietà e la posizione nello spazio.

Nello SCHEMA si riassume il concetto di categoria, famiglia, tipo e istanza:

Le categorie: ogni elemento, che sia di modello o di annotazione, deve appartenere ad una

specifica “category”. Durante la creazione di una famiglia è fondamentale indicare la categoria di

appartenenza in modo da poter essere catalogata all’interno dell’area di progetto;

Le famiglie: si dividono in Famiglie di Sistema, Famiglie Caricabili e Famiglie Locali. Per

comprendere la differenza è possibile utilizzare la metafora del cantiere: nell’insieme delle Famiglie

Caricabili è possibile inserire tutto ciò che viene portato in cantiere (es: porte, finestre, acciaio, …).

Nell’insieme Locali si può inserire tutto ciò che viene costruito “ad hoc” per il cantiere (es: camini,

armadio da incasso, …), invece le Famiglie di Sistema sono elementi parametrici già presenti in

Revit, i cui parametri possono essere gestiti esclusivamente variando dei parametri preimpostati

dal software

Tipi e Istanze: gli elementi organizzati in famiglie, sono di tre tipi: oggetti modello (es: una finestra,

costituito da tante sottocategorie tipo infisso, vetro e telaio), oggetti annotazione (es: il testo, le

etichette o le quote) e oggetti viste (es: prospetto, sezione, etc.). Per Tipo (Type) si intende uno

specifico elemento di una famiglia, caratterizzato da proprietà e da parametri. Un’Istanza (Instance)

è un tipo inserito nel disegno come dire è un tipo “posato in opera” (es: porta ad anta inserita nel

disegno). È importante capire come ogni Tipo ha i suoi parametri e che modificando un parametro

CATEGORIA Porte

FAMIGLIA Porte ad un’anta

battente

TIPO

Porte ad un’anta

battente 80*210 cm

ISTANZA

Porte ad un’anta

battente 90*210 cm

Quella specifica porta

inserita nel progetto

del tipo è possibile modificare contemporaneamente tutti i tipi. Modificando un’Istanza, la modifica

avverrà solo sull’elemento inserito nel progetto.

Bisogna sottolineare un punto: sebbene Revit possegga tutti gli strumenti di

disegno classici (linea, rettangolo, etc.), il disegno avviene principalmente

attraverso il posizionamento di oggetti (muri, porte, scale, etc.) già definiti.

Questo significa che, con l’ottica di stesura di un progetto, nella stragrande

maggioranza dei casi gli strumenti di disegno tradizionali come linea o rettangolo

serviranno non per rappresentare l’elemento, ma per definire aspetti come

lunghezze (è il caso dei muri), o il contorno (è il caso di pavimenti o tetti), mentre

saranno del tutto inutili per l’inserimento per l’inserimento di oggetti come una

porta o un elemento di arredo. Questi infatti devono essere creati prima come

Famiglie (analogamente a un’entità blocco di Autocad), e poi semplicemente

collocati in posizione.

5 Parabordi (Fender) Il parabordo è un corpo elastico che viene posto a riparo della fiancata

dell’imbarcazione per proteggerla da urti o sfregamenti contro la banchina di

ormeggio o contro altre imbarcazioni affiancate.

Può essere di varie forme (cilindrico, sferico, piatto, etc.), di vario materiale (corda,

sughero, gomma, plastica, etc.), di varia consistenza (pieno, ripieno di schiuma,

vuoto, gonfiabile, etc.), ma è importante che sia di materiale elastico e che sia

sistemato in modo da coprire tutta l’estensione del possibile movimento reciproco

tra le superfici che possono venire a contatto.

Per le piccole imbarcazioni il parabordo è un elemento mobile, che si utilizza

legandolo in coperta ed appendendolo alla murata, interponendolo così tra

l’imbarcazione e la banchina.

Per i moli dove attraccano grosse navi, il parabordo è invece una attrezzatura fissa,

costituita da grossi respingenti (generalmente di gomma rigida) fissati direttamente

alla parete verticale del molo.

5.1 Fender system - Trelleborg

Tutti i parabordi sono forniti di test che rispettano le guide PIANC 2002. Le soluzioni

di Trelleborg sono di alte performance e combinano la forza di bassa reazione e la

pressione sullo scafo con una buona performance angolare e una costruzione

robusta. I parabordi di Trelleborg possono essere associati a un sistema di controllo

in remoto.

5.1.1 Super Cone Fender (SCN)

Figura 3. SCN

SCN (Figura 3) sono l’ultima generazione di parabordi con il connubio di

performance e efficienza: la forma conica del corpo rende l’SCN molto stabile anche

ad angoli di compressione molto larghi. Quest’ultimo modello di SCN riesce a

sopportare ancora più sovrappressioni rispetto ai modelli precedenti.

Caratteristiche: Geometria altamente efficiente

Perdita di performance molto bassa, anche quando si hanno angoli di attracco molto ampi

Ha una forma stabile che resiste al taglio

Ha un’ampia scelta di classi di gomma

Uso: Ancoraggi General Cargo

Terminale Bulk

Navi Oil e LNG

Attracchi per le navi containers

Terminali RoRo e Cruise

Sistema di mobilità parallela

Dolphins e Monopiles

Dimensioni (unità di misura: mm, kg):

Deflessione intermedia:

6 Progettazione del parabordo con Revit

Figura 4. Sezioni e pianta di un SCN

In Revit è possibile importare file esterni per integrarli nel flusso di lavoro, in questo

caso è stato importato da AutoCAD (vedi Figura 4) la pianta del parabordo, in modo

da poterlo poi ricostruire. La prima decisione da prendere quando si importa un file

è una scelta della modalità con la quale questo sarà o non sarà legato al file di Revit.

Esistono, infatti, due modalità differenti di inserimento, entrambi disponibili nella

scheda inserisci della barra multifunzione:

Il comando importa CAD: procede all’integrazione dei dati del file nell’ambiente Revit,

convertendo linee, retini, etc, negli equivalenti nativi del software, tutto ciò senza inserire legami

con il file di origine;

Il comando collega CAD: gli elementi contenuti nel file vengono resi disponibili nell’ambiente di

lavoro di Revit, ma nel caso in cui il file venga modificato successivamente al suo collegamento, le

modifiche verranno comunque aggiornate anche nell’ambiente di lavoro Revit.

Una volta inserita la pianta da AutoCAD in Revit,

bisogna andare a definire tutti i vari livelli. I livelli

(Figura 5) hanno lo scopo di definire i rifermenti

altimetrici più significativi, come si vede nella figura

a fianco. Normalmente al momento della creazione

di un livello viene anche creata la rispettiva vista di

pianta, ma è possibile anche scegliere di non avere

nessuna vista associata, è questo il caso degli

elementi di dettaglio.

Figura 5. livelli imposti per modellare

Una volta definite le quote si può iniziare con la progettazione, ovviamente bisogna

aver ben cura dei materiali e degli oggetti scelti tra le famiglie, altrimenti si perde

l’“anima” del progetto e il disegno eseguito non rappresenta l’oggetto visibile nel

mondo reale.

Per prima cosa è stato realizzato il pilastro (Figura 6), dove poi viene ancorato il

parabordo. Per fare questo si è scelto tra le famiglie di sistema un palo in acciaio a

sezione cava e in Revit sono state impostate le quote massima e minima, che il palo

deve raggiungere. Successivamente sono state impostate le dimensioni

caratteristiche dell’elemento strutturale stesso, per poi andare a realizzare il

collegamento bullonato.

Figura 6. modellazione del pilastro con Revit

Una volta realizzato il pilastro non è più stato possibile realizzare gli altri componenti

con le famiglie di sistema, ma si è proceduto a realizzare le componenti una per una,

utilizzando le altre tipologie di famiglia.

Oltre alle famiglie di sistema esistono anche quelle caricabili e quelle locali.

Utilizzare l'Editor di famiglie per modificare gli elementi esistenti o crearne di nuovi per soddisfare le esigenze specifiche del progetto.

Tutti gli elementi aggiunti ai progetti di Revit vengono creati mediante le famiglie.

Ad esempio, gli elementi strutturali, i muri, i tetti, le finestre e le porte che costituiscono il modello di edificio, nonché i dettagli, gli impianti, le etichette e i componenti di dettaglio utilizzati per documentarlo, vengono creati con le famiglie.

Utilizzando le famiglie predefinite disponibili in Revit e creandone di nuove, è possibile aggiungere elementi standard e personalizzati ai modelli di edificio. Grazie

alle famiglie, è possibile avere un notevole controllo su elementi simili tra loro per funzionamento e utilizzo e ciò consente di effettuare con facilità modifiche progettuali e di gestire i progetti in modo più efficiente.

Molti degli elementi creati nei progetti sono famiglie di sistema o famiglie caricabili. Le famiglie caricabili possono essere combinate per creare famiglie nidificate e condivise. Gli elementi non standard o personalizzati vengono creati utilizzando famiglie specifiche.

Famiglie di sistema Le famiglie di sistema consentono di creare elementi di base da assemblare in cantiere. Esempi:

Muri, tetti, pavimenti

Condotti, tubazioni Anche le impostazioni di sistema, che influiscono sull'ambiente di progetto e includono tipi per livelli, griglie, tavole di disegno e finestre, sono famiglie di sistema. Le famiglie di sistema sono predefinite in Revit. Non è possibile caricarle nei progetti da file esterni, né salvarle in percorsi esterni al progetto. Famiglie caricabili Le famiglie caricabili sono utilizzate per creare i seguenti elementi:

Componenti di costruzione che verrebbero normalmente acquistati, consegnati e installati all'interno o all'esterno dell'edificio, quali finestre, porte, arredi fissi, dispositivi e impianti, arredi e piante.

Componenti di sistema che verrebbero normalmente acquistati, consegnati e installati all'interno o all'esterno dell'edificio, quali caldaie, scaldabagni, impianti di aerazione e apparecchi idraulici.

Includono inoltre alcuni elementi di annotazione regolarmente personalizzati, quali i simboli e i cartigli.

Grazie alla loro natura estremamente personalizzabile, le famiglie caricabili sono quelle create e modificate più comunemente in Revit. A differenza delle famiglie di sistema, le famiglie caricabili vengono create in file esterni RFA e importate o caricate nei progetti. Per le famiglie caricabili che contengono numerosi tipi, è possibile creare e utilizzare cataloghi di tipi, che consentono di caricare solo i tipi necessari per il progetto corrente. Famiglie locali Gli elementi locali sono elementi unici creati quando è necessario disporre di un componente univoco, specifico di un progetto corrente. È possibile creare una geometria locale che faccia riferimento ad altra geometria del progetto e le cui dimensioni vengano modificate o regolate di conseguenza se la geometria di

riferimento viene modificata. Quando si crea un elemento locale, in Revitviene generata per esso una famiglia che contiene un unico tipo di famiglia.

La creazione di elementi locali prevede l'utilizzo di numerosi strumenti dell'Editor di famiglie necessari anche per la creazione delle famiglie caricabili.

7 Bibliografia e Sitografia

www.edilportale.com

www.progettocad.it

http://www.trelleborg.com/en

http://help.autodesk.com

http://www.cadacademy.it/autocad-revit/

Trelleborg product brochure

Revit 2017 per l’Architettura – guida completa per la progettazione BIM. Tecniche nuove

Revit, V-Ray & Realtà virtuale. Mc Graw Hill Education