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Dipartimento Infrastrutture, OO. PP. e Mobilità Ufficio Edilizia Dipartimento Presidenza della Giunta Ufficio S.I.R.S. (Sistema Informativo Regionale e Statistica) Osservatorio regionale dei Contratti pubblici RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA PROGETTO SIAB Sistema Informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata

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Dipartimento Infrastrutture, OO. PP. e Mobilità Ufficio Edilizia

Dipartimento Presidenza della Giunta Ufficio S.I.R.S.

(Sistema Informativo Regionale e Statistica)

Osservatorio regionale dei Contratti pubblici

RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA PROGETTO SIAB

Sistema Informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata

L’OSSERVATORIO REGIONALE DEI LAVORI PUBBLICI Contesto I contratti delle Stazioni appaltanti aventi per oggetto l'acquisizione di beni, servizi e lavori pubblici sono disciplinati a livello statale dal Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture - in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, di seguito brevemente indicato come Codice dei Contratti o più semplicemente “Codice”, pubblicato sulla GU n. 100 del 2 maggio 2006 - Suppl. Ordinario n.107. Il “Codice” ha conosciuto successive modifiche ed integrazioni che hanno riguardato anche gli obblighi informativi a carico dei responsabili del procedimento (RUP) . La vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture al fine di garantire l'osservanza dei principi di cui all'articolo 2 del Codice e, segnatamente, il rispetto dei principi di correttezza e trasparenza delle procedure di scelta del contraente e di economica ed efficiente esecuzione dei contratti, nonché il rispetto delle regole della concorrenza nelle singole procedure di gara è affidata dall'articolo 6 del Codice all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (di seguito Autorità o AVCP). Per lo svolgimento dei propri compiti, oltre quelli espressamente previsti dal comma 8 dell’art. 7 del Codice, l'Autorità può richiedere alle Stazioni appaltanti, agli -Operatori economici esecutori dei contratti, nonché ad ogni altra Pubblica amministrazione e ad ogni Ente, anche regionale, Operatore economico o persona fisica che ne sia in possesso, documenti, informazioni e chiarimenti relativamente ai lavori, servizi e forniture pubblici, in corso o da iniziare, al conferimento di incarichi di progettazione, agli affidamenti. Nell'ambito dell'Autorità opera l'Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (articolo 7 del Codice), composto da una sezione centrale e da sezioni regionali aventi sede presso le Regioni e le Province Autonome. La sezione centrale dell'Osservatorio, fra gli altri compiti, provvede alla raccolta e all’elaborazione dei dati informativi concernenti i Contratti pubblici su tutto il territorio nazionale e, in particolare, di quelli concernenti i bandi e gli avvisi di gara, i verbali di gara, il nominativo dell’affidatario e del progettista, l’importo di aggiudicazione, nonché, per i soli contratti dei settori ordinari, l’inizio, gli stati di avanzamento, l’ultimazione dei lavori, servizi, forniture, l’effettuazione del collaudo e gli importi finali. Gli obblighi informativi variano in relazione all’importo ed alla tipologia del contratto (servizi esclusi ai sensi degli artt.16 -25 del Codice, contratti di settori speciali etc.) e si estendono ad ulteriori notizie in base ad una serie di disposizioni

attuative rese note dall’Autorità di vigilanza attraverso “comunicati” disponibili sul sito www.avcp.it. La sezione centrale dell'Osservatorio richiede le informazioni alle stazioni appaltanti avvalendosi di sistemi informativi automatizzati secondo proprie regole tecniche che vengono periodicamente aggiornate sia per seguire l'evoluzione tecnologica dei sistemi informativi sia per l'evoluzione normativa del Codice. Ai sensi del comma 9 dell’art.7 del Codice, i dati relativi ai contratti di interesse regionale, provinciale e comunale sono comunicati alle sezioni regionali dell’Osservatorio, istituite ai sensi del comma 1 dello stesso articolo, che li trasmettono alla sezione centrale. La funzione di sezione regionale è svolta dall’Osservatorio regionale dei contratti pubblici, istituto con DGR. n. 3056 del 06/12/1999, che assolve ai compiti di cui all’art. 7, comma 9, del Codice e alla suddetta delibera di giunta regionale attraverso il SIAB, Sistema Informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata. La Regione Basilicata, tramite l'Osservatorio, persegue, dunque, l’obiettivo generale della collaborazione tra i soggetti interessati e la sistematica condivisione delle finalità della legge sui Contratti Pubblici, provvedendo al coordinamento delle iniziative e delle attività relative alla materia dei contratti pubblici, alla massima trasparenza delle procedure per il loro affidamento e alla sicurezza e tutela del lavoro. Attraverso il SIAB, l’Osservatorio regionale svolge, inoltre, compiti esclusivi tra i quali:

a) raccolta, presso i responsabili del Procedimento (RUP) dei singoli contratti, di tutte quelle informazioni rilevanti ai fini dei controlli, da parte degli organi competenti, sulla sicurezza e regolarità del lavoro. Tali informazioni sono dettagliate, anche per tipologia di contratto e fascia di importo, nel DPGR 45/R del 7 agosto 2008, così come modificato dal DPGR 44/R del 31 luglio 2012;

b) pubblicazione di: a. bandi e degli avvisi di gara; b. programmi triennali delle Opere pubbliche; c. programmi annuali per forniture e servizi; d. esiti delle procedure di affidamento; e. avvisi di project financing; f. risultati degli accordi quadro conclusi; g. affidamenti di servizi di progettazione e di direzione dei lavori; trasmessi

dalle Stazioni appaltanti ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici del 6 aprile 2001 n. 20 di cui all’art.66 del Codice dei Contratti.

SIAB -Sistema Informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata SIAB: un progetto di riuso! Il nuovo SIAB è un progetto derivato dal riuso del sistema SITAT della Regione Toscana e sarà realizzato nell’ambito della Linea 2 del contratto sottoscritto tra Regione Basilicata e Consorzio Informatico Integra (Contratto Rep. n. 14420/12), in attuazione della D.G.R. n. 1161/2012, per l’Assistenza specialistica per la gestione e per l’evoluzione del patrimonio software della Regione Basilicata. Il SITAT è un sistema già pronto e collaudato, operativo in Toscana da fine 2011. È già attivo un contratto di manutenzione del sistema per 3+3 anni che ne assicura l’aggiornamento a lungo termine ed è in corso la definizione di una convenzione tra Regione Basilicata e Regione Toscana per normare l’evoluzione del sistema a reciproco vantaggio, con l’obiettivo di far tesoro delle eventuali evoluzioni del sistema. SIAB - Sistema Informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata Il SIAB rientra nelle azioni di aggiornamento e innovazione tecnologica del sistema informativo dell’Osservatorio Regionale sui Contratti Pubblici e andrà a sostituire l’attuale SITAR. SIAB – che cos’è? L’Osservatorio Regionale sui Contratti Pubblici, attraverso le diverse applicazioni del Sistema informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata fornirà alle Stazioni appaltanti strumenti e servizi per la pubblicazione on line di atti e documenti ai sensi della normativa nazionale sugli appalti e per la trasmissione delle informazioni utili al monitoraggio del settore in qualità di sezione regionale dell’Osservatorio dell’Autorità Il SIAB comprende quindi un’insieme di moduli applicativi destinati, da una parte all’erogazione di servizi alle Stazioni Appaltanti della Basilicata e, dall’altra a mettere a disposizione dell’Osservatorio Regionale una serie di strumenti di monitoraggio e controllo, nonché offre moduli di interfacciamento verso l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici e altri soggetti esterni.

Principali innovazioni apportate dal SIAB e differenze con il SITAR • Aggiornamento tecnologico • Tecnologie open source

SITAR SIAB

Tecnologia di sviluppo Microsoft ASP e ASP.NET Java

Database Microsoft SQL Server PostgreSQL

Sistema Operativo Microsoft Windows Server Linux CentOS

Web Server Microsoft IIS Apache

Application Server Microsoft IIS Apache Tomcat

Sintetizzando, i vantaggi introdotti dalle nuove tecnologie sono:

a) nessuna licenza d’uso e relativa manutenzione = Riduzione dei costi di gestione;

b) minori requisiti hardware e software di base = minori costi per risorse e maggiori prestazioni:

c) maggiore scalabilità = possibilità nel tempo di aumentare/duplicare le risorse hardware in relazione ai carichi;

d) interoperabilità secondo gli standard SPC Nuova architettura di sistema basata sull’interoperabilità secondo lo standard SPC: Il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) definisce il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) come “l’insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione”.

Mode

Modello di dispiegamento SIAB unicamente

centralizzato sulla Regione

Modello di dispiegamento distribuito anche sulle

stazioni appaltanti

L’architettura del SIAB è, quindi, aperta e permette all’Osservatorio Regionale di interoperare con l’AVCP, ma anche alle Stazioni Appaltanti, dotate di propri sistemi informativi. di interoperare con il SIAB attraverso l’integrazione dei servizi cooperativi in conformità agli standard predefiniti. Altre differenze e migliorie apportate

a) Aggiornamento normativo agli standard (tracciati) delle comunicazioni AVCP; b) nuova interfaccia utente e supporto di tutti i browser standard; c) nuova interfaccia (sito web ad accesso pubblico) per la pubblicazione dei bandi,

avvisi ed esiti e dei programmi triennali

Modello di dispiegamento centralizzato sulla Regione

Le principali innovazioni apportate dal SIAB e differenze con il SITAR

a) Nuova logica di inserimento dei dati con controlli limitati e posticipati alla fase di invio (in sostanza, è possibile inserire i dati senza particolari vincoli e solo prima dell’invio il software controlla che ci siano tutti e che siano coerenti);

b) adeguamento contenuti e prospetti dei programmi triennali e annuali alle specifiche del MIT;

c) possibilità importazione dati programmi triennali da file XML standard; d) adeguamento generale di tutti i dati e vincoli introdotti dall’AVCP; e) nuova modalità di trasmissione dei dati e delle rettifiche; f) aggiornamento interfacce di comunicazione dei dati all’AVCP (MassLoader e,

nel corso dell’anno, tramite servizi); g) autonomia nell’invio dei dati all’AVCP e verifica (feedback da AVCP)

Nuove opportunità Grazie all’architettura interoperabile, il sistema può essere esteso mediante:

a) l’integrazione dei servizi CUP del CIPE per la generazione/verifica dei codici CUP abbinati agli interventi dei programmi triennali o degli appalti;

b) l’integrazione di un modulo ai fini dell’adempimento degli obblighi di cui alla Legge 190/2012, ovvero alla generazione dei files XML in conformità alle specifiche dell’AVCP;

c) l’integrazione di un modulo per l’invio dei bandi, avvisi ed esiti al SIMAP per la pubblicazione nella GUUE;

d) l’esposizione di servizi di consultazione dei dati degli appalti da parte di altri soggetti interessati (Prefetture, Sindacati, ecc.);

e) l’estensione dei servizi di interoperabilità con altri soggetti interessati (es: ASL per i controlli ai fini della sicurezza dei cantieri);

f) l’unificazione sistema di accesso/login attraverso l’IDM Identity management system (ibasho) della Regione Basilicata

SIAB: come si presenta

• Scelta del profilo dopo la login

• Home page di un modulo applicativo

• Scheda dei dati generali di una gara

• Elenco delle fasi possibili per il lotto di gara

• Storico (tracciatura) invio dati da SA a OR

Cronoprogramma del Piano di sostituzione

1. Adeguamenti sistema e installazione in ambiente di staging: entro marzo 2014; 2. Migrazione del sistema in ambiente di staging: entro aprile 2014; 3. Revisione del sistema, formazione gruppo utenti pilota, verifiche dati: entro

maggio 2014; 4. Fermo sistemi e migrazione finale, avvio in ambiente di produzione: entro

giugno 2014

Dettagli Progetto SIAB (Sistema Informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata)

Progetto di Riuso del SITAT - Che cos’è il SITAT Il SITAT è la piattaforma informatica in uso presso Regione Toscana quale strumento di gestione per le attività inerenti l’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici. La Regione Toscana ha operato per la progettazione e la realizzazione del nuovo sistema informativo telematico sugli appalti pubblici (SITAT) favorendo la massima integrazione con i sistemi informativi delle stazioni appaltanti e con i sistemi informativi degli altri soggetti pubblici coinvolti. Le integrazioni con i soggetti pubblici coinvolti riguardano: l’Autorità di vigilanza per i contratti pubblici (AVCP), lo sportello unico previdenziale, il registro imprese delle Camere di Commercio, le Aziende Sanitarie e l’ispettorato del Lavoro. Finalità del sistema SITAT L’Osservatorio Regionale sui Contratti Pubblici (Osservatorio Regionale Toscano), attraverso le diverse applicazioni del Sistema Informativo Telematico Appalti Toscana (SITAT) fornisce alle stazioni appaltanti (SA) strumenti e servizi per la pubblicazione on-line di atti e documenti ai sensi della normativa nazionale e regionale e per la trasmissione delle informazioni utili al monitoraggio del settore anche in qualità di sezione regionale dell’Osservatorio dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP). Il SITAT comprende quindi un’insieme di moduli applicativi destinati da una parte all’erogazione di servizi alle Stazioni Appaltanti toscane e dall’altra mette a disposizione dell’Osservatorio Regionale una serie di strumenti di monitoraggio e controllo, nonché offre moduli di interfacciamento verso l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici e altri soggetti esterni (quali la Comunità Europea per le pubblicazioni sulla GUUE). Adeguamento del sistema SITAT alle esigenze dell’Osservatorio di Regione Basilicata Il SITAT rappresenta la prima soluzione in Italia relativa ad applicazioni per lo scambio di informazioni tra Stazioni Appaltanti e Osservatori, fondata su un sistema di cooperazione applicativa standard SPC, il CART (Cooperazione Applicativa Regione Toscana).

Il SIAB (Sistema Informativo sugli Appalti pubblici della Basilicata), sarà quindi un adeguamento del SITAT finalizzato innanzitutto a consentire la cooperazione applicativa con il Sistema regionale della Basilicata. Le integrazioni con i sistemi informativi delle Stazioni Appaltanti riguarderanno l’opportunità documentata e standardizzata per ogni Stazione Appaltante di operare esclusivamente con il proprio sistema informativo demandando al sistema regionale di Cooperazione Applicativa ogni richiesta o invio di dati al sistema SIAB. La Cooperazione Applicativa fra i sistemi informativi delle pubbliche amministrazioni è normata dal D. Lgs. 82/2005 “Codice della Amministrazione Digitale” e le comunicazioni effettuate costituiscono invio documentale valido ad ogni effetto di legge (art. 76). Tale soluzione permetterà agli Enti coinvolti l’interscambio di informazioni in maniera indipendente dalle applicazioni software utilizzate, purché queste aderiscano agli standard definiti da “Regione Basilicata”. La scelta della cooperazione applicativa permetterà inoltre una maggiore versatilità del sistema nel contesto non solo regionale, ma anche nazionale, ad esempio per l’interfacciamento verso l’AVCP, lo Sportello Unico Previdenziale, le Camere di Commercio, ecc.. Sostegno alla cooperazione applicativa L’Osservatorio Regionale, conscio che ad oggi sono poche le Stazioni Appaltanti dotate di software applicativi specifici e risorse per interfacciarli con il sistema di cooperazione applicativa, metterà a disposizione delle stesse il software SiabSA. SiabSA è un web client, ovvero il modulo software principale destinato alle Stazioni Appaltanti per le trasmissioni dei dati all’Osservatorio regionale. SiabSA verrà erogato da Regione Basilicata in modalità ASP (Application Service Providing), ma potrà anche essere richiesto dalle Stazioni Appaltanti in riuso, per un’installazione locale. L’installazione locale del SiabSA permetterà alla Stazione Appaltante di avvicinarsi al sistema di cooperazione applicativa gradualmente, senza pesanti investimenti. In questo modo potrà disporre del software nel proprio ambiente locale, quindi mantenere al proprio interno una base dati su programmi, gare e contratti che potrà essere utilizzata per esigenze di monitoraggio, estendendo il sistema con tool di reporting, data warehousing e integrazioni con altre applicazioni locali. Servizi erogati alle Stazioni Appaltanti attraverso il SIAB L’Osservatorio Regionale Contratti Pubblici attraverso il SIAB erogherà i seguenti servizi alle Stazioni Appaltanti:

1. pubblicazione on line di bandi, avvisi ed esiti di procedure di affidamento ai sensi del D. lgs n. 163/2006: sarà possibile effettuare la pubblicazione on line di bandi, avvisi ed esiti di gara previa compilazione da parte delle Stazioni Appaltanti di apposite schede informative;

2. sistema informativo monitoraggio gare e contratti (SiabSA): sarà possibile effettuare da parte delle Stazioni Appaltanti la trasmissione delle informazioni ex comma 8 art. 7 D. lgs n. 163/2006 per contratti di forniture e servizi aggiudicati dal 1° gennaio 2008 e per contratti di lavori pubblici aggiudicati dal 1° maggio 2008, sia di importo superiore ai 150.000 € che di importo inferiore;

3. pubblicazione dati di gare e contratti a soggetti (SiabPubb): le informazioni di cui ex comma 8 art. 7 D. lgs n. 163/2006 per contratti di forniture e servizi aggiudicati dal 1° gennaio 2008 e per contratti di lavori pubblici aggiudicati dal 1° maggio 2008, verranno rese disponibili in sola consultazione (dopo la pubblicazione del bando o dell’esito) a soggetti terzi, quali le Prefetture, i Sindacati, l’INAIL e altri soggetti interessati, ovvero anche tutte le Stazioni Appaltanti. L’accesso è comunque subordinato ad autenticazione;

4. pubblicazione programmi triennali ed annuali di lavori, forniture e servizi (PubbProgrammazione): sarà possibile alle Stazioni Appaltanti trasmettere e pubblicare on line i programmi triennali dei lavori pubblici ed elenchi annuali di lavori pubblici (D. lgs n. 163/06), nonché i piani annuali per forniture e servizi;

5. SIAB-109 (Siab109): sarà possibile trasmettere informazioni su interventi lavori pubblici ex comma 8 art. 7 d.lgs. n. 163/2006 aggiudicati in data antecedente al 1° maggio 2008 di cui alle schede compilate con le apposite procedure “off line.”

La Piattaforma SIAB sarà reingegnerizzata, inoltre, in modo da consentire anche ulteriori attività aggiuntive, quali:

a) invio alla Comunità europea di bandi, esiti e avvisi (SimapRB), la pubblicazione di bandi, avvisi ed esiti di gara sopra soglia comunitaria sulla GUUE, attraverso l’invio automatizzato dei dati al SIMAP;

b) acquisizione automatizzata dei codici CUP, richiesta ed acquisizione dei codici CUP presso il CIPE mediante procedure di cooperazione applicativa.

Tra gli obiettivi del progetto SIAB vengono inoltre individuati: a) pubblicazione bandi, esiti e avvisi sul BUR, acquisizione automatica delle

informazioni per la Pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata (formato PDF);

b) pubblicazione bandi, esiti e avvisi sulla GURI, acquisizione automatica delle informazioni per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana;

c) automazione delle richieste DURC, invio telematico delle richieste ed attestazioni DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) allo Sportello Unico Previdenziale;

d) notifiche preliminari, Integrazione dei flussi informativi relativi alle notifiche preliminari ai soggetti interessati al monitoraggio della sicurezza di lavoro nei cantieri.

Strumenti per l’Osservatorio Regionale Il SIAB comprenderà una serie di strumenti destinati all’Osservatorio Regionale al fine di amministrare le utenze, controllare i flussi di dati in ingresso, visualizzare le informazioni e produrre analisi e report sulla base dati. SiabORB SiabORB sarà una web application in grado di acquisire i flussi provenienti dalle Stazioni Appaltanti, ovveromdi interfacciarsi con il sistema di cooperazione applicativa, acquisire i messaggi in ingresso provenienti dalle varie Stazioni Appaltanti e aggiornare il database centralizzato. Metterà a disposizione dell’Osservatorio Regionale:

a) un’interfaccia per il monitoraggio dei flussi in ingresso (modulo InBox), con evidenza degli eventuali errori o warnings riscontrati sui dati;

b) un’interfaccia per la consultazione strutturata dei dati relativi ai programmi triennali e annuali, nonché relativi ad appalti e contratti, ovvero un’applicazione analoga a SiabSA ma in sola consultazione, con accesso “trasversale” su tutte le Stazioni appaltanti e su tutti gli appalti e contratti inseriti dai vari RUP

c) un’interfaccia per l’amministrazione delle utenze, ovvero per l’abilitazione di eventuali nuove Stazioni Appaltanti e degli utenti che hanno accesso a SiabORB

SiabSA (amministrazione del sistema in ASP) L’accesso al sistema SiabSA erogato in ASP dalla Regione Basilicata sarà subordinato alla richiesta da parte dei RUP delle Stazioni Appaltanti di una username e password di abilitazione; oltre ai RUP potranno chiedere un account anche altri soggetti delle Stazioni Appaltanti incaricati della redazione ed invio dei programmi triennali ed annuali per lavori, forniture e servizi. L’abilitazione verrà gestita dall’Osservatorio Regionale (con riconoscimento dei soggetti richiedenti e seguente inserimento dell’account nel sistema con abilitazione delle funzionalità richieste). Il sistema permetterà la gestione “multi-ente”, ovvero la stessa web application verrà utilizzata da più enti e un RUP potrà operare con la propria login su più Stazioni Appaltanti per le quali sarà abilitato.

Export XML per Mass Loader AVCP L’invio dei dati ad AVCP sarà in prima fase assicurata mediante export dal database di Osservatorio Regionale di file in formato XML e l’invio di questi all’AVCP per il caricamento sul SIMOG avverrà mediante la procedura Mass Loader (invio all’AVCP tramite canale sftp). SIAB è però pronto per interfacciarsi con SIMOG mediante cooperazione applicativa, non appena AVCP adeguerà il SIMOG agli standard SPC.

Web Console Il database centrale dell’Osservatorio Regionale, progressivamente aggiornato dai vari flussi provenienti dalle Stazioni Appaltanti, potrà essere interrogato in “tempo reale” mediante l’esecuzione di query e l’estrazione di report a vari scopi (monitoraggio e controllo, verifiche, statistiche, ecc.).

Data Warehousing e Business Intelligence \Per l’elaborazione complessa dei dati, è prevista la realizzazione di un Data Warehouse, prodotto periodicamente come estrazione ed elaborazione della banca dati centrale dell’Osservatorio Regionale. Il Data Warehouse rappresenta una visione statica (ad una certa data) della base dati informativa e permetterà elaborazioni statistiche sofisticate, con meccanismi di raggruppamento e drlling dei dati. Contenuti informativi Lo scopo principale del SIAB è quello di creare uno strumento per la gestione e l’alimentazione dell’archivio regionale dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture e, al contempo, adempiere ad una serie di obblighi informativi sia da parte delle Stazioni Appaltanti verso l’Osservatorio ed i cittadini e/o gli operatori economici (in particolare per la pubblicità legale di bandi, esiti ed avvisi) che da parte dell’Osservatorio verso l’AVCP. In linea generale, possono essere identificati i seguenti 3 macro gruppi tematici: "Regolarità e sicurezza sul lavoro", "Intero ciclo degli appalti", "Anagrafica-archivio dei contratti pubblici". Comunicazione dell’intero ciclo degli appalti per imposti sopra e sotto i 150.000 €, così come definito dalle specifiche dell’AVCP: - Programma triennale ed elenco annuale Lavori - Programma Annuale Forniture e Servizi - Anagrafica Gara e Lotto/i e CIG - Fase aggiudicazione/affidamento appalto (<150.000,00EURO) - Fase aggiudicazione/affidamento appalto - Fase iniziale esecuzione contratto - Fase iniziale esecuzione contratto (<150.000,00EURO) - Fase esecuzione e avanzamento del contratto - Fase di conclusione del contratto - Fase di conclusione del contratto(<150.000,00EURO) - Fase di collaudo del contratto - Sospensione del contratto - Variante del contratto - Accordi bonari - Subappalti - Ipotesi di recesso - Pubblicazione bando di gara - Pubblicazione avviso

- Fase di stipula accordo quadro/convenzione - Fase di adesione accordo quadro/convenzione Comunicazioni specifiche sulla regolarità e sicurezza sul lavoro: - Scheda sicurezza; - Esito negativo verifica idoneità tecnico-professionale dell'impresa aggiudicataria; - Esito negativo verifica regolarità contributiva ed assicurativa;- - Misure aggiuntive e migliorative sicurezza; - Inadempienze predisposizioni sicurezza e regolarità lavoro; - Scheda segnalazione infortuni; - Apertura cantiere. Comunicazioni e dati di carattere generale, anagrafica-archivio contratti pubblici: - Stazioni Appaltanti - Imprese - Professionisti ed altri soggetti - Legali Rappresentanti impresa Ciascun flusso informativo riporta unicamente le informazioni richieste per il flusso, escluse quelle già inviate nei flussi precedenti e quindi già in possesso dell’Osservatorio Regionale, in conformità ai principi della Legge 241/90 (ad eccezione di casi ove è necessario rinviare informazioni per ragioni tecniche, quali ad esempio l’invio del CIG richiesto quale identificatore univoco dei flussi inerenti il ciclo degli appalti). Le informazioni inviate per ciascun flusso verranno quindi raccolte e trasferite sul database centrale di Osservatorio Regionale per poter poi essere rielaborate ed inviate, per quanto di pertinenza, ad AVCP (riaggregando tutte le informazioni secondo le specifiche AVCP 3.0.2 o seguenti). Strumenti di controllo Il sistema SIAB prevederà più livelli di controllo di congruità sulle informazioni trasmesse, da effettuarsi sulle varie componenti applicative del sistema. Possono essere identificati i seguenti livelli di controllo:

1) controlli a livello di interfaccia e software applicativo, su SiabSA 2) controlli nella trasmissione dei dati, a livello di proxy applicativo 3) controlli nella ricezione e caricamento dei dati su SiabORB 4) controlli e ispezioni da parte degli operatori dell’Osservatorio, sulla qualità,

conformità e regolarità dei dati trasmessi. Il principale “filtro di errori” è certamente quello incluso nelle funzionalità di SiaBSA, in quanto prevede:

Controlli a livello di campo (formato, valori obbligatori, ecc.) implementati a livello di interfaccia software, operanti già in fase di data entry nelle singole schede del software (ad esempio l’inserimento errato 100/5/2011 in una data genera un messaggio di errore all’abbandono del campo)

Variazione dinamica dell’interfaccia (sfruttando la tecnologia javascript e altre funzionalità del software) per permettere l’inserimento dei dati contestuali al tipo di informazioni (ad esempio solo se la Stazione Appaltante agisce per conto di altro soggetto, il software mostrerà gli ulteriori campi Denominazione del soggetto.., Codice fiscale del soggetto…, La centrale di committenza provvede alla stipula)

Controlli ad ogni salvataggio del set di dati inseriti o modificati (univocità, obbligatorietà, congruenza rispetto ad altri dati in database non presenti nel set editato) (ad esempio il campo “Tipo appalto” nell’anagrafica della gara è obbligatorio e deve essere inserito fin da subito nella scheda per poter salvare tutte le informazioni digitate)

Controlli di conformità e congruenza, eseguibili su azione dell’utente finale (e comunque eseguiti dal sistema al momento dell’invio dei flussi dati verso l’Osservatorio Regionale), relativi alla verifica della correttezza delle informazioni da inviare rispetto al flusso/fase da trasmettere (Nell’esempio la funzione segnala l’esistenza di 6 errori bloccanti con il relativo dettaglio)

L’utente finale verrà quindi avvisato di errori o incongruenze nella fase di data entry e comunque mediante un apposito modulo di controllo (vedi figura). Il modulo di controllo dei dati inseriti è particolarmente comodo in quanto permette di procedere con l’inserimento dei dati disponibili senza eccessivi vincoli in fase di data entry, lasciando solo all’ultimo momento (prima dell’invio all’Osservatorio Regionale) l’onere di provvedere alle eventuali correzioni ed integrazioni.

Nel caso di errori “bloccanti” SiabSA non permetterà ovviamente l’invio dei dati a Osservatorio Regionale. Qualora i flussi informativi non verranno inviati tramite SiabSA, ovvero prendendo in considerazione un caso di cooperazione applicativa di un’applicazione terza, direttamente interfacciata al sistema, i controlli sopra elencati verranno demandati al software applicativo. Il sistema tuttavia verrà realizzato prevedendo una ulteriore verifica in ingresso (nel proxy applicativo), ovvero verranno effettuate comunque delle verifiche di conformità rispetto alla struttura e al formato dei dati XML inviati, nonché dei controlli di congruità sul set di dati contenuti nell’XML (ad esempio che una certa data sia successiva ad un’altra, ammesso che entrambe siano informazioni presenti nel flusso). Tutte le informazioni inviate all’Osservatorio Regionale verranno quindi processate dal software SiabORB che provvederà a riversare i dati contenuti nei messaggi XML nel database centrale dell’Osservatorio Regionale. In questa fase verranno effettuati i medesimi controlli presenti nella funzione “Controllo dati inseriti” di SiabSA, pertanto qualora le informazioni provenissero da applicazioni cooperanti diverse da SiabSA, comunque il sistema provvederà ad effettuarne una validazione. In caso di esito negativo, il flusso dati non verrà importato evidenziando una notifica di errore (o warning a seconda del caso) nel modulo InBox, consultabile dagli utenti dell’Osservatorio Regionale. Gli utenti delle Stazioni Appaltanti potranno comunque verificare il buon esito della trasmissione accedendo al modulo SiabPubb di consultazione. Servizi complementari Nel rispetto dei principi di cooperazione applicativa e al fine di ridurre al minimo necessario l’onere da parte delle Stazioni Appaltanti sull’invio dei dati, il SIAB costituirà il canale unico attraverso il quale le Stazioni Appaltanti potranno adempiere ai vari obblighi in maniera più semplice, celere, evitando ridondanze e digitazione delle medesime informazioni su più sistemi. In tal senso verranno sviluppati una serie di servizi complementari (e ne verranno realizzati di ulteriori col tempo) che sfrutteranno il patrimonio informativo dei vari flussi informativi tra Stazioni Appaltanti e Osservatorio. Recupero dati gara da AVCP Il servizio permetterà a SiabSA (in base all’IDGARA) di recuperare i dati caricati sul software SIMOG dell’AVCP al momento della richiesta del CIG. Pubblicità legale: pubblicazione on line di bandi, avvisi ed esiti di procedure di affidamento ai sensi del D. Lgs n. 163/2006. Contestualmente all’invio del flusso del Bando, il SIAB provvederà alla pubblicazione dello stesso sul sito della Regione Basilicata. Analogamente per quanto

riguarda gli esiti. Per gli avvisi sarà disponibile un apposito modulo in SiabSA (sempre interfacciabile anche direttamente tramite il sistema di cooperazione applicativa). Redazione del programma annuale di forniture e servizi La pubblicazione del programma annuale potrà essere assolta tramite la procedura SIAB per la pubblicazione on line di bandi, avvisi ed esiti di gara; nel comunicato saranno indicati gli adempimenti di pubblicazione del programma sul profilo di committente dell'ente, e specificate le informazioni che il programma annuale dovrà contenere. Redazione del programma triennale ed elenco annuale dei LL.PP. La trasmissione per la pubblicazione on line dei programmi triennali dei lavori pubblici delle schede compilate con le apposite procedure "off line" sarà sostituita nel nuovo SIAB con apposite schede “on line” relativamente ai Programmi triennali ed elenchi annuali di lavori pubblici (D. Lgs n. 163/06). Le informazioni relative agli interventi potranno poi essere riutilizzate con SiabSA in fase di definizione dei lotti di gara (mantenendo così anche il collegamento tra l’intervento del programma e il lotto di gara). Pubblicazione dei dati di esecuzione relativi ad appalti e contratti La base dati dell’Osservatorio, con opportuni accorgimenti, potrà essere messa a disposizione di altri soggetti, quali le Prefetture, i Sindacati, l’Inail, ecc. a scopo informativo, di controllo in materia di trasparenza, sicurezza sul lavoro e per altre esigenze specifiche. L’accesso ai dati sarà previsto sia mediante il rilascio di un account (username e password) sia con accesso pubblico (in questo caso con una limitazione delle informazioni disponibili). Altri servizi previsti da realizzarsi Per le pubblicazioni sulla GUUE (bandi, esiti, avvisi e rettifiche, per settori ordinari) sarà disponibile un apposito applicativo software, SimapRB, in grado di reperire i dati da SiabSA, verificarne la completezza ed inoltrarli per la pubblicazione. Sarà inoltre implementato il servizio per l’acquisizione automatica dei codici CUP dal CIPE. Identificativi univoci Per identificare in maniera univoca i flussi di dati trasmessi dalle Stazioni Appaltanti all’Osservatorio (e conseguentemente all’AVCP) verranno assegnati dei codici univoci che identificheranno i vari flussi. In particolare per i flussi relativi a gare e contratti verranno utilizzati i codici attribuiti dal software SIMOG dell’AVCP, prodotti per la richiesta del CIG, ovvero la coppia di valori:

1) ID gara: identificativo univoco di una gara 2) CIG: identificativo univoco di un lotto di una determinata gara

Per limitare gli errori di imputazione di detti codici e al contempo recuperare le informazioni relative all’anagrafica della gara e del/dei lotto/i inserite nel SIMOG, SiabSA sarà dotato di una funzione di “Utilità” in grado di interagire con il SIMOG. Tale funzionalità provvederà alla creazione dell’anagrafica della gara (se non già esistente) e all’inserimento dei dati disponibili del lotto su SiabSA.

Relativamente agli altri flussi gestiti dal SIAB (Programmi triennali e annuali, Avvisi) non riconducibili a ID gara e CIG, i codici di identificazione dei flussi sono basati sulla codifica delle Stazioni Appaltanti (ogni Stazione Appaltante avrà un codice identificativo assegnato dall’Osservatorio Regionale) e numerazioni progressive. Proxy_siab: il cuore del sistema La componente fondamentale del sistema informativo SIAB sarà certamente rappresentata dal proxy applicativo, il proxy_siab, che implementa i servizi di trasmissione dei dati da Stazioni Appaltanti a Osservatorio Regionale. Il proxy_siab sarà una componente applicativa che garantirà il disaccoppiamento tra le varie applicazioni del sistema, in particolare tra SiabSA e SiabORB, nonché permetterà il trasferimento controllato dei flussi dati tra i vari soggetti coinvolti. Il proxy_siab sarà realizzato in conformità agli standard tecnologici di Regione Basilicata. Una qualunque applicazione potrà sostituire SiabSA interfacciandosi con il proxy_siab, ovvero rispondendo alle specifiche di servizio in esso definite (WSDL) e nel rispetto degli standard definiti da Regione Basilicata. Lo schema seguente rappresenta l’architettura generale del sistema.

Architettura e componenti del sistema

La Stazione appaltante

Si intendono Stazioni appaltanti, in senso generico, tutti i soggetti, pubblici o privati che affidano a terzi mediante una procedura di appalto, l'esecuzione di lavori pubblici o la fornitura di beni o servizi. Il termine assume significato specifico in relazione alle diverse norme in materia. In particolare i soggetti tenuti al rispetto della legge quadro sui lavori pubblici (legge n.109/94 e successive modificazioni) sono individuati dall'art 2 della medesima legge. I soggetti, pertanto, diventano Stazione appaltante nel momento in cui affidano lavori pubblici o particolari lavori previsti dallo stesso articolo. I diversi soggetti sono suddivisi in tre gruppi individuati alle lettere a) b) e c). Tra i soggetti appartenenti al 1° gruppo, la lettera a) fa riferimento "alle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, agli Enti pubblici, compresi quelli economici, agli Enti e alle amministrazioni locali, alle loro associazioni e consorzi, nonché agli altri organismi di diritto pubblico ." Si tratta delle amministrazioni pubbliche in senso tradizionale. Nel 2° gruppo di cui alla lettera b) rientrano i concessionari di lavori pubblici, i concessionari di esercizio di infrastrutture destinate al pubblico servizio, le aziende speciali, i consorzi e le società (di cui agi artt. 22, 23 e 25 della legge 142/90 e successive modificazioni), le società con capitale pubblico che producono beni e servizi non destinati al mercato. Sono compresi altresì i concessionari di servizi pubblici e i soggetti di cui al D. Lgs. 158/95, qualora operino in virtù di diritti speciali o esclusivi per lo svolgimento di attività che riguardino lavori individuati nel decreto legislativo citato e meglio dettagliati nell'art. 2 del DPCM 517/97. Il 3° gruppo di cui alla lettera c) si riferisce ai soggetti privati relativamente a specifici lavori di cui all'allegato A del D. Lgs. 406/91 nonché per particolari lavori di importo superiore ad 1 milione di ECU per la cui realizzazione la sovvenzione pubblica supera il 50% del costo dell'opera.

Sulla base di tale norma, le Stazioni appaltanti si possono così classificare: Amministrazioni statali: Organismi istituzionali, Ministeri

Aziende Autonome: Aziende speciali, Provinciali Comunali e Regionali, Ex art. 23

legge 142/90

Enti Pubblici: Enti pubblici economici, Enti pubblici non economici, Enti pubblici territoriali (Regione), Enti locali (Comuni, Province e I.A.C.P.), Enti di previdenza e prevenzione, Enti preposti ad attività sportive, Enti scientifici di ricerca, Enti di promozione culturale ed artistica

Amministrazioni locali: ASL, etc.

Organismi di diritto pubblico caratterizzati da: 1. possesso della personalità giuridica 2. attività indirizzata alla soddisfazione di bisogni di interesse generale 3. presenza pubblica nel finanziamento, nel controllo o nella gestione, nella direzione.

Concessionari: di lavori pubblici, di infrastrutture di pubblico servizio, di servizi pubblici

Consorzi: tra enti locali ex art. 25 n. 142/90, di industrializzazione tra enti ed autorità portuali

Società: con capitale pubblico anche non prevalente, società ex art. 22 legge 142/90, ed art. 12 della legge 498/92

Soggetti privati i quali ricorrono i seguenti requisiti: 1.esecuzione di specifici lavori, 2.importo superiore ad 1.000.000 di ECU per la cui realizzazione la sovvenzione pubblica supera i 50% del costo dell'opera

Stazione Unica Appaltante

La Stazione Unica Appaltante, S.U.A., cura, per conto degli Enti aderenti, l’aggiudicazione di contratti pubblici per la realizzazione di lavori, la prestazione di servizi e l’acquisizione di forniture. Opera su base convenzionale e non sempre ha natura giuridica di centrale di committenza. Può essere istituita al fine di “assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazione mafiose”. L’istituzione della S.U.A. su base regionale consentirebbe di avvalersi di un soggetto sufficientemente vicino alla realtà territoriale ma rigorosamente vincolato al rispetto della normativa vigente in materia di contratti pubblici, che realizzi l’uniformità delle procedure di scelta del contraente nell’ambito del bacino di competenza. Cosa offre? La S.U.A. cura, per conto degli Enti aderenti, l’aggiudicazione di contratti pubblici per la realizzazione di lavori, la prestazione di servizi e l’acquisizione di forniture. Più in particolare: - cura, in collaborazione con l’Ente aderente, la corretta individuazione dei

contenuti dello schema di contratto e dei capitolati d’appalto; - concorda con l’Ente aderente la procedura ed i criteri di gara per la scelta del

contraente; - cura gli adempimenti relativi allo svolgimento di gara in tutte le sue fasi; - cura gli eventuali contenziosi insorti in relazione alla procedura di affidamento,

fornendo anche gli elementi tecnico-giuridici per la difesa in giudizio; - cura con l’Ente aderente tutte le procedure ai fini della stipulazione del contratto; - cura ogni attività utile per il perseguimento degli obiettivi di cui all’art. 1, comma

2 del D.P.C.M. 30/06/2011; - trasmette all’Ente aderente le informazioni di cui all’art. 6, comma 2, lett a) del

D.P.C.M. 30/06/2011. Come funziona?? I rapporti tra S.U.A. ed Ente aderente sono regolati da convenzione che prevede in particolare l’ambito di operatività, le modalità di rimborso dei costi sostenuti dalla S.U.A., gli oneri in ordine ai contenziosi, gli obblighi di informazione, ecc. Tali costi coincidono con le spese tecniche già previste dal Codice dei Contratti Pubblici (art. 92 del D. Lgs 12 aprile 2006 n. 163) per i funzionari partecipanti al procedimento attuativo dell'intervento. Pertanto, non sussistono costi aggiuntivi a carico dell'Ente Delegante.

La normativa? L’art.33 comma 3 del D. L.gs 12/04/2006 n. 163 (Codice degli appalti) prevede la

facoltà per le Amministrazioni aggiudicatrici di affidare le funzioni ad un’unica stazione appaltante;

L’art. 13 della L. 13/08/2010 (Legge sulla tracciabilità dei flussi finanziari) ha previsto l’istituzione, in ambito regionale, di una o più Stazioni Uniche Appaltanti al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici e di prevenire il rischio di infiltrazione mafiose;

Il D.P.C.M. 30/06/2011 ha disciplinato le attività della S.U.A. stabilendone anche la sua natura giuridica di centrale di committenza, come definita dall’art. 3, comma 34 del D. L.gs 163/2006;

Differenze tra S.U.A. e Centrale Unica di Committenza

Le SUA sono nate come strumento di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata (Legge n. 136/2010). Proprio per la loro natura, da un lato, prevedono una adesione facoltativa, dall’altro, nel momento in cui l’Ente aderisce, impongono, di fatto, all’Ente di trasferire alla SUA una quota parte del proprio potere decisionale. In altri termini, l’Ente trasferisce le funzioni di “Stazione Appaltante” alla SUA. Per i Comuni sotto i 5000 abitanti convenzionati con una SUA si pone il problema di ottemperare all’obbligo introdotto dal nuovo comma 3bis dell’art.33 del “Codice degli appalti”, in virtù dello ius superveniens. Il legislatore, perseguendo in questo caso soprattutto la razionalizzazione della spesa pubblica, ha imposto di procedere a indire gare tramite Centrale unica di committenza, non di dismettere la propria funzione di Stazione Appaltante. Ne consegue che l’Ente può conservare le proprie funzioni affidando alla Centrale di Committenza consortile il compito di adempiere semplicemente alla procedure di gara. Si tratta a ben vedere, di due distinte figure organizzative. Sul punto si segnala la delibera n. 98/2013 della Corte dei conti per la Basilicata «Entrambe le figure organizzative [..] hanno la natura di centrali di committenza (art. 3, n. 34, “Codice”). Tuttavia, l’una non è perfettamente sovrapponibile». In particolare, l’ambito di operatività delle centrali di committenza ex art.33-bis del Codice comprende anche le procedure di acquisizione in economia, come il cottimo fiduciario (sul punto si segnalano i pronunciamenti della sezione di controllo della Corte dei conti per il Piemonte, delibera n. 271/2012, e della sezione di controllo per la Lombardia, delibera n.165/2013). Fermo restando, naturalmente, l’autonomia dell’ente nelle fasi a monte (programmazione) e a valle (esecuzione) delle procedure di affidamento. Inoltre, «alla SUA non è consentito rendersi, essa stessa, acquirente di lavori, servizi e forniture destinate ad altre amministrazioni aggiudicatrici, come è consentito alle centrali di committenza previste dall’art. 33-bis del “Codice”».

Referenti Stazioni Appaltanti

AUSA Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA) Il servizio è rivolto alle stazioni appaltanti e consente l’iscrizione all’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA) e l’aggiornamento, almeno annuale, dei rispettivi dati identificativi, in attuazione a quanto disposto dall’articolo 33-ter del Decreto Legge del 18 ottobre 2012 n. 179, convertito con modificazioni, dalla Legge n. 221 del 17 dicembre 2012. Al servizio può accedere il soggetto nominato dalla stazione appaltante quale responsabile per l’Anagrafe Unica (RASA) che provvederà alla verifica ed al successivo aggiornamento delle informazioni presenti nell’AUSA. Per poter accedere all’AUSA, i soggetti che hanno provveduto alla prenotazione del profilo di RASA, dovranno richiederne l’attivazione secondo le modalità operative descritte nel “Manuale utente per la registrazione e la profilazione degli utenti”, pubblicato nella sezione Manuali. http://www.avcp.it RASA Il Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) è incaricato della compilazione ed aggiornamento dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA). Ciascuna stazione appaltante è tenuta a nominare con apposito provvedimento il soggetto responsabile incaricato della verifica e/o della compilazione e del successivo aggiornamento, almeno annuale, delle informazioni e dei dati identificativi della stazione appaltante stessa, denominato Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA). La trasmissione del provvedimento di nomina del RASA potrà essere richiesta dall’Autorità per l’espletamento di eventuali successive verifiche. Riferimenti normativi: - art. 33-ter, comma 2, D.L. n. 179/2012, convertito in L. n. 221/2012; - Comunicato del Presidente AVCP del 16 maggio 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del

28/5/2013 RSA Referente della Amministrazione Aggiudicatrice (RSA) L’attore a cui viene assegnato questo profilo sarà unico per ciascuna SA. Questo profilo, all’interno della struttura dei profili presenti nel sistema, si colloca al livello immediatamente inferiore di quello dell’Amministratore del SIAB. Ciò significa che è l’Amministratore del SIAB che decide se abilitare o meno l’RSA che ne fa richiesta. L’RSA, ai fini del sistema informativo SIAB, è la figura più rilevante in quanto ha compiti di coordinamento su tutte le attività di monitoraggio

degli appalti per l’Amministrazione che rappresenta sia di autorizzazione che sostituzione degli attori che vi operano. I principali compiti assegnati all’RSA sono: - Abilitazione dei RPROG e dei RPROC dell’SA a cui appartiene ; - Disabilitazione e sostituzione degli RPROG e degli RPROC; - Creazione di ogni appalto inserendo un set minimo di dati al momento della nascita per le finalità del SIAB; - Assegnazione ad ogni fase notevole dello specifico appalto del relativo RPROC. RUP Responsabile delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, RUP. 1. Per ogni singolo intervento da realizzarsi mediante un contratto pubblico, le amministrazioni aggiudicatrici nominano, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, un responsabile del procedimento unico per le fasi della progettazione, dell’affidamento, dell’esecuzione. 2. Il responsabile del procedimento svolge tutti i compiti relativi alle procedure di affidamento previste dal codice, ivi compresi gli affidamenti in economia, e alla vigilanza sulla corretta esecuzione dei contratti, che non siano specificamente attribuiti ad altri organi o soggetti. 3. In particolare, il responsabile del procedimento, oltre ai compiti specificamente previsti da altre disposizioni del presente codice: a) formula proposte e fornisce dati e informazioni al fine della predisposizione del programma triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti annuali, nonché al fine della predisposizione di ogni altro atto di programmazione di contratti pubblici di servizi e di forniture, e della predisposizione dell’avviso di preinformazione; b) cura, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di realizzazione dei programmi; c) cura il corretto e razionale svolgimento delle procedure; d) segnala eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell’attuazione degli interventi; e) accerta la libera disponibilità di aree e immobili necessari; f) fornisce all’amministrazione aggiudicatrice i dati e le informazioni relativi alle principali fasi di svolgimento dell’attuazione dell’intervento, necessari per l’attività di coordinamento, indirizzo e controllo di sua competenza; g) propone all’amministrazione aggiudicatrice la conclusione di un accordo di programma, ai sensi delle norme vigenti, quando si rende necessaria l’azione integrata e coordinata di diverse amministrazioni; h) propone l’indizione, o, ove competente, indice la conferenza di servizi, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, quando sia necessario o utile per l’acquisizione di intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi, comunque denominati.

4. Il regolamento individua gli eventuali altri compiti del responsabile del procedimento, coordinando con essi i compiti del direttore dell’esecuzione del contratto e del direttore dei lavori, nonché dei coordinatori in materia di salute e di sicurezza durante la progettazione e durante l’esecuzione, previsti dal decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494 e dalle altre norme vigenti. 5. Il responsabile del procedimento deve possedere titolo di studio e competenza adeguati in relazione ai compiti per cui è nominato. Per i lavori e i servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura deve essere un tecnico. Per le amministrazioni aggiudicatrici deve essere un dipendente di ruolo. In caso di accertata carenza di dipendenti di ruolo in possesso di professionalità adeguate, le amministrazioni aggiudicatrici nominano il responsabile del procedimento tra i propri dipendenti in servizio. 6. Il regolamento determina i requisiti di professionalità richiesti al responsabile del procedimento; per i lavori determina l’importo massimo e la tipologia, per i quali il responsabile del procedimento può coincidere con il progettista. Le ipotesi di coincidenza tra responsabile del procedimento e direttore dell’esecuzione del contratto sono stabilite dal regolamento, in conformità all’articolo 119. 7. Nel caso in cui l’organico delle amministrazioni aggiudicatrici presenti carenze accertate o in esso non sia compreso nessun soggetto in possesso della specifica professionalità necessaria per lo svolgimento dei compiti propri del responsabile del procedimento, secondo quanto attestato dal dirigente competente, i compiti di supporto all’attività del responsabile del procedimento possono essere affidati, con le procedure previste dal presente codice per l’affidamento di incarichi di servizi, ai soggetti aventi le specifiche competenze di carattere tecnico, economico – finanziario, amministrativo, organizzativo, e legale, che abbiano stipulato adeguata polizza assicurativa a copertura dei rischi professionali. 8. Il nominativo del responsabile del procedimento è indicato nel bando o avviso con cui si indice la gara per l’affidamento del contratto di lavori, servizi, forniture, ovvero, nelle procedure in cui non vi sia bando o avviso con cui si indice la gara, nell’invito a presentare un’offerta. 9. Le stazioni appaltanti che non sono pubbliche amministrazioni e enti pubblici, in conformità ai principi della legge 7 agosto 1990, n. 241, individuano, secondo i propri ordinamenti, uno o più soggetti cui affidare i compiti propri del responsabile del procedimento, limitatamente al rispetto delle norme del presente codice alla cui osservanza sono tenuti.

Esempi di procedure ai sensi del D. Lgs 163/2006

Procedura aperta Sono le procedure in cui ogni operatore economico interessato può presentare un’offerta. La partecipazione è aperta, pertanto, a tutti gli operatori economici in possesso dei requisiti stabiliti dal bando di gara. Le singole fasi del procedimento sono: - redazione e pubblicazione del bando; - successiva verifica ed ammissione dei concorrenti; - l’esame delle offerte; - l’ aggiudicazione; - la stipulazione del contratto con l’impresa risultata prima nella graduatoria finale. Se gli Enti aggiudicatori hanno periodico indicativo, il termine minimo per la ricezione delle offerte è di almeno 36 giorni e non inferiore a 22 giorni a decorrere dalla data di invio dell’avviso (allegato XV A parte I e II). In caso di procedura aperta il bando di gara contiene l’indicazione dei giorni e delle ore in cui gli interessati possono recarsi presso gli uffici della SA per ritirare copia della lista delle lavorazioni e forniture. Procedura ristretta In questo tipo di procedura gli operatori economici presentano la richiesta di invito nel rispetto delle modalità e termini fissati dal bando di gara e, successivamente, le proprie le proprie offerte nel rispetto di quanto stabilito nella lettera di invito. Alle procedure ristrette per l’affidamento di lavori, sono invitati tutti i soggetti che ne abbiano fatto richiesta e che siano in possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal bando. L’iter procedimentale segue le fasi di seguito descritte: - pubblicazione, da parte della SA del bando di gara, nel quale sono indicate le caratteristiche degli operatori economici e delle imprese partecipanti; - presentazione, entro il termine perentorio e le modalità stabilite dal bando, delle richieste ad essere invitati, formulate da parte degli operatori economici e delle imprese partecipanti; - preselezione, operata dalla SA. A mezzo di tale preselezione, la Pubblica Amministrazione, andrà a svolgere una vera e propria attività istruttoria sulle imprese concorrenti, sia per quanto riguarda la loro qualificazione, sia per le loro caratteristiche tecniche, supportando ogni decisione in merito con adeguata motivazione; - diramazione degli inviti da parte della SA. Tale attività è rivolta unicamente ai candidati selezionati e numero sufficiente di candidati idonei all’appalto. Il termine di ricezione delle offerte è di 40 giorni dalla data di invio dell’invito. In caso di

pubblicazione di un avviso di preinformazione, questo termine può essere ridotto a 22 giorni. In caso d’urgenza non meno di 15 giorni per le domande di partecipazione e 10 per le offerte costituisce un atto amministrativo con funzione partecipativa dell’avvenuta ammissione o qualificazione oltre che l’inizio della procedura di gara, con impulso per gli interessanti a formulare la propria offerta concorrenziale. Il termine minimo per la ricezione della domanda di partecipazione è di 37 giorni dalla data di trasmissione del bando di gara. I candidati devono essere almeno 5, salvo il caso in cui non vi sia un numero sufficiente di candidati idonei all’appalto. Il termine di ricezione delle offerte è di 40 giorni dalla data di invio dell’invito. In caso di pubblicazione di un avviso di preinformazione, questo termine può essere ridotto a 22 giorni. In caso d’urgenza non meno di 15 giorni per le domande di partecipazione e 10 giorni per le offerte. Procedura ristretta semplificata Per gli appalti aventi ad oggetto la sola esecuzione di lavori di importo inferiore a un milione e cinquecentomila euro, le SA hanno facoltà, senza procedere a pubblicazione di bando, di invitare a presentare offerta ad almeno 20 concorrenti, se sussistono in tale numero qualificati in relazione ai lavori oggetto dell’appalto, individuati tra gli operatori economici iscritti nell’elenco. I lavori vanno resi noti mediante avviso entro il 30 Novembre di ogni anno. Gli operatori economici interessati ad essere invitati, presentano apposita domanda entro il 15 Dicembre successivo. Consorzi e raggruppamenti max. 180 elenchi Altri Operatori economici max. 30 elenchi per ciascun anno Procedura negoziata con pubblicazione di bando E’ giustificata nei seguenti casi: - in caso di offerte irregolari presentate in esito ad un’ altra procedura, purché dell’appalto non siano sostanzialmente modificate; - in casi eccezionali, qualora si tratti di appalti la cui natura o i cui imprevisti non consentano una fissazione preliminare dei prezzi; - nel settore dei servizi, per prestazioni di natura intellettuale che non permettano l’ aggiudicazione dell’appalto secondo le norme della procedura aperta o ristretta; - per lavori realizzati unicamente a scopo di ricerca o sperimentazione. Termine minimo per la ricezione delle domande di partecipazione 37 giorni dalla data di pubblicazione. In caso d’urgenza il termine non può essere inferiore a 15 giorni. I candidati devono essere almeno 3.

Procedura negoziata senza pubblicazione di bando E’ giustificata: - per qualsiasi tipo di appalto, qualora non sia stata presentata alcuna offerta in esito all’esperimento di una procedura aperta o ristretta; - qualora l’appalto, per ragioni di natura tecnica o artistica, possa essere affidato unicamente a un operatore economico determinato; - per gli appalti di forniture, qualora i prodotti in questione siano fabbricati esclusivamente a scopo di ricerca e sviluppo; - per l’acquisto di forniture a condizione particolarmente vantaggiose presso un operatore economico che cessa la sua attività o è in liquidazione giudiziaria; - per gli appalti di servizi, qualora l’appalto debba essere aggiudicato al vincitore, secondo le regole del concorso; - per gli appalti di lavori e servizi: nel limite del 50% dell’importo dell’appalto iniziale, per i lavori o servizi complementari non compresi nel progetto iniziale e che sono divenuti necessari a seguito di una circostanza imprevista; - per nuovi lavori o servizi consistenti nella ripetizione di lavori o servizi analoghi già affidato all’operatore economico aggiudicatario dell’appalto iniziale, per un periodo massimo di 3 anni. Procedure in Economia Cottimo fiduciario È una modalità di acquisizione di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione, rientrante tra le cosiddette procedure in economia, semplificate rispetto alle procedure ordinarie in relazione al modesto valore del contratto o all’urgenza di provvedere. Al cottimo fiduciario di può ricorrere per lavori quando: - l’importo non supera i 200.000 euro e rientra in una delle categorie stabilite dalla legge. Per forniture e servizi quando: - l’importo non supera i 200.000 euro, ridotti a 130.000 per alcune stazioni appaltanti. Se l’importo d’appalto non supera i 40.000 euro sia per i lavori, sia per le forniture e i servizi, il responsabile del procedimento lo può affidare direttamente ad un operatore economico da lui scelto in modo discrezionale (cosiddetto affidamento diretto). Amministrazione diretta Avviene quando la Pubblica Amministrazione può appaltare l’esecuzione di opere o servizi a se stessa o a società da essa partecipate. I fondi necessari per la realizzazione di lavori in economia possono essere anticipati dalla SA con mandati intestati al responsabile del procedimento con obbligo di rendiconto finale. La legge fissa a 50.000 euro complessivi il limite per i lavori assunti in amministrazione diretta dalle SA.

Soglie comunitarie per gli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture

Tipologia Soglie precedenti (Regolamento UE n. 1251/2011)

Soglie applicate dal 1° Gennaio 2014

Lavori [settori ordinari, speciali e appalti difesa (d.lgs n. 208/2011)] 5.000.000,00 5.186.000,00

Servizi e forniture (settori ordinari) 200.000,00 207.000,00 Servizi e forniture (settori ordinari-

amm.ni statali) 130.000,00 134.000,00

Servizi e forniture (settori speciali) 400.000,00 414.000,00 Servizi e forniture - appalti difesa

(d.lgs n. 208/2011) 400.000,00 414.000,00

Obblighi informativi verso l’Autorità di cui all’articolo 7, comma 8 del D.lgs. n. 163/06

(…) Le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori sono tenuti a comunicare all'Osservatorio, per contratti di importo superiore a 150.000 euro: a) entro trenta giorni dalla data dell'aggiudicazione definitiva o di definizione della procedura negoziata, i dati concernenti il contenuto dei bandi, dei verbali di gara, i soggetti invitati, l'importo di aggiudicazione, il nominativo dell'affidatario e del progettista; (lettera modificata dall'art. 2, comma 1, lettera d), d.lgs. n. 113 del 2007) b) limitatamente ai settori ordinari, entro sessanta giorni dalla data del loro compimento ed effettuazione, l'inizio, gli stati di avanzamento e l'ultimazione dei lavori, servizi, forniture, l'effettuazione del collaudo, l'importo finale. Per gli appalti di importo inferiore a 500.000 euro non è necessaria la comunicazione dell'emissione degli stati di avanzamento. Le norme del presente comma non si applicano ai contratti di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, per i quali le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori trasmettono all'Autorità, entro il 31 gennaio di ciascun anno, una relazione contenente il numero e i dati essenziali relativi a detti contratti affidati nell'anno precedente. Il soggetto che ometta, senza giustificato motivo, di fornire i dati richiesti è sottoposto, con provvedimento dell'Autorità, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma fino a euro 25.822. La sanzione è elevata fino a euro 51.545 se sono forniti dati non veritieri. (…) I dati di cui al comma 8, relativi ai lavori di interesse regionale, provinciale e comunale, sono comunicati alle sezioni regionali dell'Osservatorio che li trasmettono alla sezione centrale.

Obblighi informativi verso l’Autorità di cui al Comunicato dell’Avcp del 29/04/2013

Trasmissione dei dati dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture - settori ordinari e speciali – allineamento a 40.000 € della soglia minima per le comunicazioni ex art.7 comma.8 D.lgs. n. 163/2006

(…) Per gli appalti pubblicati a far data dal 1 gennaio 2013, la soglia dei 150.000 euro prevista dall’art. 7, co. 8 del DLgs 163/2006, è aggiornata al valore di 40.000 euro. (…) (…) Per i contratti di lavori, servizi e forniture, di importo superiore a 40.000, dovranno essere inviati: per i settori ordinari, i dati relativi all’intero ciclo di vita dell’appalto; per i settori speciali fino all’aggiudicazione compresa, secondo le specifiche indicate nel richiamato Comunicato del 4 aprile 2008. Per le medesime fattispecie di importo inferiore o uguale a 40.000 euro, sarà necessaria la sola acquisizione dello SmartCIG. Per i contratti parzialmente esclusi di cui artt. 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 26 del DLgs 163/2006 di importo superiore a 40.000 euro, dovranno essere inviati i dati fino alla fase di aggiudicazione compresa, secondo le specifiche indicate nel Comunicato del 14 dicembre 2010. Per le medesime fattispecie di importo inferiore o uguale a 40.000 euro, sarà necessaria la sola acquisizione dello SmartCIG. Per i contratti relativi alle fattispecie di seguito elencate, ferme restando le modalità di trasmissione dei dati di cui al Comunicato del 14 dicembre 2010, si precisa che: 1) i dati relativi agli accordi quadro e fattispecie consimili di importo superiore a 40.000 euro, dovranno essere comunicati relativamente alla fase di aggiudicazione ed eventuale stipula del contratto; 2) i dati relativi ai contratti discendenti dagli accordi quadro e fattispecie consimili di importo superiore a 40.000 euro, dovranno essere comunicati: ° per i settori ordinari e speciali secondo le indicazioni di cui al punto 1; ° per i contratti parzialmente esclusi, secondo le indicazioni di cui al punto 2. Per le medesime fattispecie di importo inferiore o uguale a 40.000 euro, sarà necessaria la sola acquisizione dello SmartCIG.

Obblighi informativi di cui alla Legge 190/2012 art. 1 Comma 32

Art. 1, Comma 32. Con riferimento ai procedimenti di cui al comma 16, lettera b), del presente articolo, le stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali: la struttura proponente; l’oggetto del bando; l’elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l’aggiudicatario; l’importo di aggiudicazione; i tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura; l’importo delle somme liquidate. Entro il 31 gennaio di ogni anno, tali informazioni, relativamente all’anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Le amministrazioni trasmettono in formato digitale tali informazioni all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che le pubblica nel proprio sito web in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, catalogate in base alla tipologia di stazione appaltante e per regione. L’Autorità individua con propria deliberazione le informazioni rilevanti e le relative modalità di trasmissione. Entro il 30 aprile di ciascun anno, l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture trasmette alla Corte dei conti l’elenco delle amministrazioni che hanno omesso di trasmettere e pubblicare, in tutto o in parte, le informazioni di cui al presente comma in formato digitale standard aperto. Si applica l’articolo 6, comma 11, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. Comma 33. La mancata o incompleta pubblicazione, da parte delle pubbliche amministrazioni, delle informazioni di cui al comma 31 costituisce violazione degli standard qualitativi ed economici ai sensi dell’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198, ed è comunque valutata ai sensi dell’articolo 21 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. Eventuali ritardi nell’aggiornamento dei contenuti sugli strumenti informatici sono sanzionati a carico dei responsabili del servizio.

FAQ di interesse pubblicate dall’Avcp

Come deve essere effettuata la comunicazione dei dati nel caso di “associazioni di stazioni appaltanti”? Il sistema di anagrafica SIMOG consente, allo stato, la gestione in automatico di stazioni appaltanti e di associazioni, unioni, consorzi costituiti tra le stesse, nel caso abbiano personalità giuridica. È previsto, inoltre, l’accreditamento di associazioni, unioni, consorzi costituiti tra stazioni appaltanti che non hanno personalità giuridica, previa valutazione dell’istanza presentata a cura del soggetto capofila ai competenti Uffici della Sezione centrale dell’Osservatorio sui contratti pubblici. Ai fini dell’individuazione delle soglie cui riferirsi per verificare l’insorgenza o meno dell’obbligo dell’invio dei dati sui contratti tramite i sistemi informatici dell’Autorità, quale importo rileva? L’importo è da riferire al valore stimato del singolo contratto (importo a base di gara al netto dell’IVA ma comprensivo degli oneri per l’attuazione della sicurezza). Quali sono le corrette modalità di trasmissione dei dati nel caso di appalto in lotti per il quale è stato preso un unico CIG? Il sistema informatico permette l’inserimento di più schede di aggiudicazione (e correlate schede successive) in corrispondenza di un singolo CIG; tale funzionalità consente, nel caso rappresentato, di gestire l’invio delle schede informative relative ai diversi contratti associati al medesimo CIG. Resta inteso che, secondo le disposizioni da ultimo impartite dal Consiglio dell’Autorità, per gare su più lotti è, allo stato, obbligatorio richiedere un CIG per ogni singolo lotto ricompreso nell’appalto. Quali sono gli adempimenti da porre in essere qualora non si sia provveduto ad acquisire il CIG secondo le vigenti modalità ed a trasmettere i dati dei relativi contratti? Qualora la stazione appaltante abbia provveduto a perfezionare l’originaria procedura di scelta del contraente senza richiedere il CIG e le circostanze non consentano, in relazione allo stato d’avanzamento del procedimento, l’assunzione di specifici provvedimenti correttivi, la stessa deve provvedere ad acquisire il CIG e versare - pur se scaduti i termini temporalmente previsti - la relativa quota di contribuzione. In tali ipotesi la stazione appaltante, sulla scorta delle indicazioni già fornite dall’Autorità, dovrà altresì provvedere alla trasmissione dei dati del contratto ai sensi dell’art. 7, comma 8 del Codice.

Nel caso di appalti di servizi e forniture nei settori ordinari, occorre comunque procedere con le comunicazioni riferite agli stati d’avanzamento, alle sospensioni, alle varianti, agli accordi bonari ed ai subappalti? Per i contratti relativi alla fornitura di beni e servizi nei settori ordinari (ex art. 7, comma 8, lett. b) del Codice) ricorre l’obbligo di compilazione delle schede relative all’avanzamento, qualora l’importo contrattuale risulti pari o superiore a 500.000 euro. Le stazioni appaltanti sono, pertanto, tenute alla trasmissione dei dati riferiti all’avanzamento dell’esecuzione del contratto e, quindi, alla trasmissione dei dati relativi agli eventuali pagamenti corrisposti in corso d’opera al raggiungimento della soglia di importo o allo spirare dello specifico periodo temporale, contrattualmente previsti. Le altre fattispecie di comunicazione previste per i contratti di lavori relative a sospensioni, varianti, accordi bonari e subappalti devono essere comunque effettuate - se ricorrenti - anche con riferimento ai contratti di servizi e forniture. Quali sono le corrette modalità di trasmissione dei dati nel caso di concessione di lavori pubblici e/o di servizi pubblici nei settori ordinari? Le stazioni appaltanti, nel caso di indizione di gara per l’affidamento di una concessione di lavori pubblici, sono obbligate all’acquisizione del CIG ed al versamento della relativa contribuzione all’Autorità. Nelle more dell’implementazione di schede specifiche per la fattispecie, le comunicazioni successive all’acquisizione del CIG dovranno avvenire con le modalità attualmente a disposizione. Con riferimento alle concessioni di servizi pubblici, l’Autorità ha già chiarito nelle istruzioni operative relative alla contribuzione in fase di gara, che anche tale fattispecie è da assoggettare all’obbligo della richiesta del CIG e della relativa contribuzione. Qual è la data da cui far decorrere il termine di 30 giorni per l'invio della scheda di aggiudicazione? Il termine di 30 giorni di cui sopra dovrà coincidere con la data desumibile dal provvedimento amministrativo che accerta l’intervenuta efficacia dell’aggiudicazione (quindi aggiudicazione definitiva) a seguito dell’esito positivo della verifica del possesso dei prescritti requisiti di legge da parte dell’offerente. Nel caso di procedure negoziate, per le quali non risultino agevolmente individuabili i provvedimenti amministrativi predetti, per l’individuazione della data di decorrenza occorrerà riferirsi al primo atto utile con il quale la stazione appaltante manifesta all’appaltatore la volontà di accettare l’offerta, ovvero di affidare l’appalto.

Come occorre compilare i campi relativi alla sezione “Inviti e offerte/soglia di anomalia”, presenti nella scheda di aggiudicazione? Il campo “Numero offerte ammesse” deve essere valorizzato indicando il numero di offerte per le quali è stata verificata la correttezza formale da parte della Commissione di gara e che sono state ammesse alle successive fasi di gara. I campi “Offerta di massimo ribasso” e “Offerta di minimo ribasso” devono riportare rispettivamente il massimo ed il minimo ribasso tra tutti quelli formulati dagli offerenti prima del “taglio delle ali”, di cui all’art. 86, comma 1 del Codice. Il campo “Valore soglia di anomalia” corrisponde al valore calcolato ai sensi dell’art. 86, comma 1 del Codice. Il campo “Numero offerte ≥ soglia di anomalia” deve essere valorizzato riportando il numero di offerte ≥ alla soglia di anomalia stessa, incluse quelle ricomprese nelle “ali”. Il campo “Numero imprese escluse automaticamente” va compilato indicando il numero di imprese escluse automaticamente dalla gara per aver presentato un ribasso percentuale pari o superiore alla soglia di anomalia. Il campo “Numero imprese escluse per insufficienti giustificazioni” deve contenere il numero di offerte escluse a seguito di procedimento di verifica delle offerte anormalmente basse ex art. 88 del Codice. Da quale termine decorrono i 60 giorni previsti per la comunicazione della scheda informativa relativa alla fase di “Inizio esecuzione del contratto”? La scheda “Inizio esecuzione del contratto” deve essere inviata entro 60 giorni dalla consegna dei lavori, ovvero dall’avvio dei servizi o forniture. Nel caso di consegne frazionate/parziali, il termine per la trasmissione della scheda decorre dalla prima consegna parziale effettuata; con la scheda “Fase di conclusione del contratto”, il responsabile del procedimento comunicherà, poi, la data dell’avvenuta consegna “definitiva”. Da quale termine decorrono i 60 giorni previsti per la comunicazione della scheda informativa relativa all’evento “sospensione” dell’esecuzione del contratto? La data da cui decorre l’obbligo per l’invio della scheda suddetta è quella del relativo verbale di sospensione. L’utente, peraltro, una volta confermata la scheda nel sistema SIMOG, dovrà perfezionarla successivamente con l’inserimento della data della “ripresa”, negli stessi termini temporali previsti per la sospensione, e confermarla nuovamente.

La Legge “Anticorruzione e Trasparenza” (L. 190/2012 e D. Lgs 33/2013)

L'art. 1 comma 15 della Legge n. 190/2012 (Anticorruzione) definisce " ... la trasparenza dell'attività amministrativa, che costituisce livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, ..., e' assicurata mediante la pubblicazione, nei siti web istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni, delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione...". Il D. Lgs n. 33/2013 (Amministrazione Trasparente) si occupa della “ … disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni ” ridefinendo gli obblighi per gli Enti finalizzati a garantire un accesso semplice ad alcune informazioni in materia di pubblicità e trasparenza. L'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici con il suo comunicato n°26 del 22/05/2013 e la successiva nota del Presidente del 13/06/2013 ha sancito tempi e modalità operative per assolvere all'obbligo di pubblicazione sui siti internet e successiva trasmissione delle informazioni relative agli affidamenti di lavori, forniture e servizi (art. 1 comma 32 L. 190/2012). Nel dettaglio le informazioni da pubblicare sono: • CIG (Codice Identificativo Gara rilasciato dall’Autorità) • Struttura proponente (Codice fiscale e denominazione della Stazione Appaltante) • Oggetto del bando (Oggetto del lotto identificato dal CIG) • Procedura di scelta del contraente (Procedura di scelta del contraente) • Elenco degli operatori che hanno presentato offerta (Elenco degli OE partecipanti alla procedura di scelta del contraente. Per ciascun soggetto partecipante vanno specificati: codice fiscale, ragione sociale e ruolo in caso di partecipazione in associazione con altri soggetti) • Aggiudicatario (Elenco degli OE risultati aggiudicatari della procedura di scelta del contraente. Per ciascun soggetto aggiudicatario vanno specificati: codice fiscale, ragione sociale e ruolo in caso di partecipazione in associazione con altri soggetti) • Importo di aggiudicazione (Importo di aggiudicazione al lordo degli oneri di sicurezza ed al netto dell’IVA) • Tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura (Data di effettivo inizio e ultimazione del/i lavori, servizi o forniture) • Importo delle somme liquidate (Importo complessivo delle somme erogate dalla stazione) Tali informazioni sono pubblicate, entro il 31 gennaio di ogni anno, in tabelle riassuntive con riferimento agli appalti aggiudicati nell’anno precedente. Per gli

appalti relativi a tutto il 2013 e a dicembre 2012 il termine ultimo inizialmente proposto per il 15 giugno 2013 è stato differito al 31 gennaio 2014. L’Autorità ha individuato nel formato XML lo standard aperto da utilizzare per la pubblicazione definendo altresì, nell’allegato tecnico al Comunicato 22/05/2013, gli schemi XSD che gli Enti sono chiamati a rispettare per la pubblicazione. I file dovranno essere disponibili in formato aperto (in nessun caso potranno prevedere l'obbligo di utilizzo di licenze d'uso), garantendone la possibilità di scaricare liberamente, analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Tra il 1° febbraio e il 30 aprile di ciascun anno, l’Autorità eseguirà da un minimo di due a un massimo di cinque tentativi di accesso automatizzato agli indirizzi comunicati contenenti i dataset "anticorruzione"; i tentativi saranno eseguiti nell’arco delle 24 ore a distanza non inferiore a 72 ore l’uno dall’altro. L’indisponibilità dei dati a tutti i tentativi di accesso sarà equiparata ad omessa pubblicazione e, in quanto tale, oggetto di segnalazione alla Corte dei Conti ai sensi dell’art. 1 comma 32 della Legge 190/2012. Quali enti sono obbligati a rispettare l'obbligo di pubblicazione e trasmissione? Tutte le Pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165; le Società partecipate dalle Pubbliche amministrazioni e società da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del Codice Civile, limitatamente alla attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell'Unione europea. Decreto "Amministrazione Trasparente" Il decreto " Amministrazione trasparente" D. Lgs 33/2013 si occupa delle pubblicazioni inerenti i contratti pubblici di lavori, forniture e servizi in due diversi articoli: Art. 23 "Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi" nell'ambito più generale di tutti i provvedimenti adottati dall'Ente prevede che ciascun provvedimento finale di scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, venga pubblicato, ogni sei mesi, sotto forma di scheda sintetica dell'atto nella specifica sezione denominata "Provvedimenti Amministrativi" della pagina "Amministrazione Trasparente" dell'Ente. Art. 37 "Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” prevede l'obbligo di pubblicazione nella nuova sezione denominata "Bandi di gara e Contratti" delle informazioni relative alle procedure per l'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture. Il contenuto e la struttura dei dati della sezione non differisce da quanto già previsto dal D.lgs n. 163/2006. L'unica sostanziale novità, prevista dal comma 2 dell'art. 37, è l'obbligo di pubblicare la delibera/determina a contrarre per le procedure negoziate senza bando. Questo ultimo tipo di pubblicazione deve essere effettuato senza incorrere nella violazione della segretezza delle offerte, pertanto solo dopo l'aggiudicazione della procedura.

Il CIG (Codice Identificativo Gara)

Il CIG, Codice Identificativo Gara, va richiesto tramite il Sistema Informativo Monitoraggio Gare (SIMOG) dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture. Con deliberazione del 15 febbraio 2010, l'Autorità ha confermato l'ammontare delle contribuzioni e deliberato le nuove modalità di versamento dei contributi da parte delle stazioni appaltanti e degli operatori economici che entrano in vigore il 1° maggio 2010 per tutte le procedure avviate. Le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori, di cui agli articoli 32 e 207 del Codice, che intendono avviare una procedura finalizzata alla realizzazione di lavori ovvero all'acquisizione di servizi e forniture debbono individuare uno o più dipendenti (Responsabile SIMOG stazione appaltante – RSSA) che procedano a registrarsi al Sistema Informativo di Monitoraggio delle Gare (SIMOG), disponibile nell’area Servizi del sito dell'Autorità all'indirizzo www.avcp.it. Il SIMOG attribuisce ad ogni nuova procedura comunicata dal RSSA un numero identificativo univoco, denominato “Numero gara”, e determina l’importo della eventuale contribuzione a carico della stazione appaltante, commisurato all’importo complessivo comunicato in sede di registrazione della gara. Nel caso di gare suddivise in lotti, l’importo complessivo posto a base di gara è da considerarsi pari alla somma dei valori dei singoli lotti componenti la gara, ivi compresi quelli rientranti nelle soglie di esclusione dall’obbligo di richiesta del CIG (inferiori a € 20.000 per appalti di servizi e forniture e € 40.000 per appalti di lavori). Successivamente il RSSA dovrà provvedere all’inserimento dei lotti (o dell’unico lotto) che compongono la procedura. A ciascun lotto il Sistema attribuisce un codice identificativo denominato CIG e determina l’importo della eventuale contribuzione a carico degli operatori economici che intendono partecipare alla procedura. La stazione appaltante non è tenuta alla richiesta del CIG per lotti di servizi e forniture di importo inferiore a 20.000 euro e per lotti di lavori di importo inferiore a 40.000 euro. La stazione appaltante è tenuta a riportare i CIG e, per tutte le procedure attivate a far data dal 1 maggio 2010, a richiamare le presenti istruzioni operative nell'avviso pubblico, nella lettera di invito o nella richiesta di offerta comunque denominata.

Il CUP (Codice Unico Progetto) Il Codice Unico di Progetto (CUP) è un codice identificativo la cui richiesta è obbligatoria per ogni progetto d’investimento pubblico:

finanziato con risorse provenienti da bilanci di Enti pubblici o di società partecipate, direttamente o indirettamente, da capitale pubblico (incluse le opere realizzate ricorrendo ad operazioni di finanza di progetto “pura”);

destinato al finanziamento o al cofinanziamento di lavori pubblici (come individuati dalla legge 109/1994 e successive modificazioni e integrazioni) e all'agevolazione di servizi e attività produttive;

finalizzato alla promozione delle politiche di sviluppo; in particolare, è obbligatorio per gli interventi per la politica regionale di sviluppo rientranti del Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013, finanziati con le risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) e dei Fondi europei. Il codice accompagna ciascun progetto dall’approvazione dei provvedimenti di assegnazione delle risorse fino alla conclusione dei lavori e rimane nella banca dati del Sistema anche dopo la chiusura del progetto. Il CUP si identifica con una stringa alfanumerica di 15 caratteri. La stringa è automaticamente generata dal Sistema CUP, gestito dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della programmazione economica (DIPE), al termine dell’inserimento, con una procedura guidata, di alcune informazioni da parte dei soggetti responsabili dei progetti d’investimento. Tali informazioni, dette “corredo informativo”, comprendono essenzialmente la descrizione del progetto e l’individuazione delle sue caratteristiche salienti:

natura e tipologia (realizzazione di lavori pubblici, acquisto di beni, concessione di incentivi ad unità produttive, ecc

settore d’intervento localizzazione territoriale specifica copertura finanziaria settore di attività economica prevalente del soggetto beneficiario dell’investimento

pubblico Le informazioni raccolte confluiscono in due banche dati interne al Sistema CUP:

Anagrafe progetti, che contiene, per ciascun progetto d’investimento pubblico, il CUP e il relativo corredo informativo.

Anagrafe soggetti, che contiene, per ciascun soggetto responsabile, i dati relativi ad ogni utente registrato al Sistema CUP. Il CUP attribuito al progetto non verrà mai cambiato nel tempo. Il corredo informativo rappresenta la fotografia del progetto al momento in cui ne è decisa la realizzazione, pertanto sarà possibile solo apportare correzioni alle informazioni inserite in maniera errata al momento della richiesta del codice e inserire le comunicazioni relative alla chiusura e/o alla revoca del progetto.

Chi deve richiedere il CUP e per quali progetti?? La responsabilità della richiesta del CUP è attribuita al Soggetto titolare del progetto, cui compete l’attuazione degli interventi. Il Soggetto titolare è – in genere - l’ultimo anello pubblico della catena di enti lungo la quale si muovono i finanziamenti pubblici prima di essere spesi sul territorio per la realizzazione di un “progetto di investimento pubblico”. Ai fini di cui sopra, l’ultimo anello pubblico può anche essere un soggetto privato che però svolga funzioni di interesse pubblico. Si specifica “in genere” perché per i lavori pubblici il CUP, come meglio specificato di seguito, deve essere richiesto dalla stazione appaltante, anche se privata, o dal soggetto concessionario, nel caso di operazioni di finanza di progetto, pura o assistita.

Richiesta del CUP Prima di richiedere il codice CUP è necessario ottenere l’abilitazione per accedere all’area riservata del Sistema CUP attraverso la richiesta di un'utenza Collegamento a sito esterno (per maggiori dettagli consulta il documento Procedura di accreditamento). Al termine della procedura, il Sistema notificherà all’utente via e-mail i dati relativi all’utenza creata, fornendo username e password per effettuare l’accesso al sistema Collegamento a sito esterno e quindi operare nell’area riservata. Per richiedere il CUP, l’utente dovrà compilare per via telematica alcune schede, riportando le informazioni essenziali (cosiddetto “corredo informativo”) relative al progetto e, una volta completato l’inserimento, otterrà automaticamente il CUP.

DURC Cos'è il DURC? Il DURC, documento unico di regolarità contributiva, è l'attestazione dell'assolvimento, da parte dell'impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. A cosa serve? Il DURC serve per tutti gli appalti e subappalti di lavori pubblici (verifica dei requisiti per la partecipazione alle gare, aggiudicazione alle gare aggiudicazione dell'appalto, stipula del contratto, stati d'avanzamento lavori, liquidazioni finali), per i lavori privati soggetti al rilascio della concessione edilizia o alla DIA, per le attestazioni SOA. Chi può richiederlo? Il DURC può essere richiesto dalle imprese, direttamente o attraverso i consulenti o le Associazioni, dagli Enti pubblici appaltanti, dalle SOA.

Come si richiede? Le imprese potranno richiedere il DURC per via telematica tramite il sito www.sportellounicoprevidenziale.it - attraverso i portali di INAIL, INPS o quello, in costruzione, delle Casse Edili - oppure consegnando il modulo allo sportello della Cassa Edile o inviandolo alla stessa per posta. Cosa contiene il DURC? Il DURC conterrà il risultato delle verifiche effettuate parallelamente da INAIL, INPS e Cassa Edile sulla posizione contributiva dell'impresa. Attenzione: il DURC sarà negativo se anche uno solo dei tre enti dichiarerà l'irregolarità dell'impresa stessa. Obbligo per le stazioni appaltanti Nell'ambito della legge n. 2/2009, di conversione del decreto-legge 185/2008 (cosiddetto decreto «anti-crisi») è stata introdotta una importante norma di semplificazione burocratica, che libera le imprese dall'obbligo di porre in essere una procedura particolarmente onerosa e dai tempi lunghi. Il comma 10 dell'art. 16- bis ( Misure di semplificazione per le famiglie e le imprese) del citato decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 prevede infatti che: le stazioni appaltanti pubbliche acquisiscono d’ufficio, anche attraverso strumenti informatici, il documento unico di regolarità contributiva (DURC) dagli istituti o dagli enti abilitati al rilascio in tutti i casi in cui è richiesto dalla legge.

Avcp Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici per lavori,

servizi e forniture

L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture è un organo collegiale che vigila sul rispetto delle regole che disciplinano la materia dei contratti pubblici ed è dotata di indipendenza funzionale, di giudizio, di valutazione e di autonomia organizzativa. Competenze, funzioni e attività Il Codice dei contratti pubblici (Decreto legislativo 12 aprile 2006 n.163) attribuisce all’Autorità le seguenti funzioni e competenze: ° vigila sui contratti pubblici, anche regionali, per garantire correttezza e trasparenza nella scelta del contraente, di economicità ed efficienza nell’ esecuzione dei contratti e per garantire il rispetto della concorrenza nelle procedure di gara; ° vigila sull'osservanza della legislazione per verificare la regolarità degli affidamenti e l'economicità di esecuzione dei contratti, accertando che da questi non derivi pregiudizio per il pubblico erario; ° segnala al Governo e al Parlamento gravi inosservanze della normativa o la sua distorta applicazione; ° formula al Governo proposte di modifiche alla legislazione che disciplina i contratti pubblici e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti proposte per la revisione del regolamento applicativo del Codice; ° presenta al Governo e al Parlamento una relazione annuale nella quale si evidenziano le disfunzioni riscontrate nel settore dei contratti pubblici; vigila sul sistema di qualificazione delle imprese operanti nel settore dei lavori pubblici; ° formula pareri non vincolanti su questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara. Nell’ambito della propria attività l’Autorità ha, inoltre, poteri sanzionatori e ispettivi in relazione ai quali può: ° richiedere documenti, informazioni e chiarimenti alle stazioni appaltanti ed agli operatori economici; ° disporre ispezioni, anche su richiesta motivata con la eventuale collaborazione della Guardia di Finanza e di altri organi dello Stato; ° disporre perizie, analisi economiche e statistiche nonché la consultazione di esperti in ordine a qualsiasi elemento rilevante ai fini dell'istruttoria; ° trasmettere gli atti e i propri rilievi agli organi di controllo e agli organi giurisdizionali competenti, in caso di irregolarità rilevanti;

° irrogare sanzioni pecuniarie per sanzionare: le inottemperanze agli obblighi di collaborazione da parte dei soggetti pubblici e privati, la trasmissione di informazioni e di documentazione false, la mancata trasmissione dei requisiti di partecipazione alle gare da parte delle imprese alle stazioni appaltanti e le società organismo di attestazione (SOA). Ogni altra informazione sulle attività e sui compiti dell’Avcp è recuperabile dal Sito : www.avcp.it