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QAZAN RELIGIONI, TEOLOGIE, SPIRITUALITÀ

RELIGIONI, TEOLOGIE, SPIRITUALITÀ - Aracne editrice · il Tempio dell’universo e dove le grandi religioni monoteiste si incontrano e dialogano senza conflitti, la collana ospita

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QAZAN

RELIGIONI, TEOLOGIE, SPIRITUALITÀ

QAZAN

RELIGIONI, TEOLOGIE, SPIRITUALITÀ

Queste montagne suscitano nel cuore il senso dell’infinito, con il desiderio di sollevarela mente verso ciò che è sublime.

Karol W

Traendo ispirazione dalla città tatara di Qazan, nella quale si trovail Tempio dell’universo e dove le grandi religioni monoteiste siincontrano e dialogano senza conflitti, la collana ospita volumi diargomento religioso, spirituale e teologico senza privilegiare unasingola confessione. Si tratta di saggi dal carattere divulgativo, chenon richiedono competenze specifiche per essere letti.

Daniele Dal Prà

La realtà sacramentaledel battesimo

Una nuova nascita

Copyright © MMXIVARACNE editrice int.le S.r.l.

[email protected]

via Quarto Negroni, Ariccia (RM)

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I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: ottobre

A Aldo e Maria,i miei Genitori.

Grazie per il Donodella Vita e del Battesimo.

Indice

Introduzione

Capitolo IIl contesto biblico

.. Il Vecchio Testamento – Il Diluvio, – ... Presentazione del Te-sto, – ... Analisi esegetica del Testo, – ... Il Diluvio e la suacomparazione con la Creazione, – .. La nascita di Mosè, – ... Pre-sentazione del Testo, – ... Analisi esegetica del Testo, – .. La tra-versata del Mar Rosso, – ... Presentazione del Testo, – ... Analisiesegetica del Testo, – .. Il Nuovo Testamento , – ... Colloquiocon Nicodemo, – ... Presentazione del Testo, – ... I Presuppostigiudaici, – ... Analisi esegetica del Testo, – .. Le Lettere a Ti-to, di Pietro e di Paolo ai Galati, – ... Presentazione dei Testi, –... Esegesi dei Testi, – ... Riassumendo, .

Capitolo IILa nuova Nascita battesimale nel pensiero dei Padri

.. Tertulliano, – .. Giovanni Crisostomo, – .. Agostino, –.. Riassumendo, .

Capitolo IIILa discussione teologica contemporanea

.. Andrea Bozzolo, – .. Luigi Girardi, – .. Timothy Radclif-fe, – .. Riassumendo, .

Conclusione

Bibliografia

Introduzione

Il percorso che intendo affrontare, si prefigge l’analisi della realtàsacramentale del Battesimo intesa come Nuova Nascita, con parti-colare riferimento al sacramento del Matrimonio. Essendo il Matri-monio cristiano luogo nel quale la vita si genera e si dona, non èazzardato definirlo espressione del Battesimo, rispondendo a que-sta richiesta lo stesso pensiero di Dio nel primordiale momentocreativo.

La tematica battesimale intesa come Nuova Nascita motivo diquesta riflessione, verrà scissa in tre capitoli: Analisi biblica; Tradi-zione dei Padri; Discussione teologica contemporanea, limitandominell’esposizione patristica e teologica alla selezione di soli tre Autori.

I tre Padri della Chiesa sono individuati a cavallo del periodoNiceno, uno dal periodo ad esso anteriore, e due da quello posteriorerispettando nella scelta di questi ultimi una duplice matrice: quella diorigine Occidentale e quella Orientale.

Per quanto attiene la teologia contemporanea, gli Autori sonoindividuati seguendo il criterio che meglio esplicita la circolarità esi-stente tra liturgia e teologia, escludendo a priori una fenomenologialiturgica distaccata dalla realtà teologica.

Nel primo capitolo con l’aiuto di alcuni testi biblici, procede-rò esaminando il concetto di Nascita lungo la Storia della Salvezza.Mentre l’Antico Testamento descrive Israele come il primogenitogenerato da Dio all’uscita dall’Egitto, e la vita nel deserto viene de-scritta come prima infanzia, legando in modo particolare la nascita

. Cfr. Dt. ,.

. Cfr. Dt. ,.

Introduzione

al dono della Legge “fonte di gioia che apre il seno di Gerusalemmee lo ricolma di figli”; il Nuovo Testamento attraverso la realtà sacra-mentale del Battesimo, sussidiaria alla croce di Cristo, realizza nellastoria la nascita di una nuova umanità, chiamata a camminare nellanovità della vita. L’umanità nel suo scorrere generazionale divienein Dio apertura all’attesa del suo unico Figlio, acquistando nuovosignificato “non solo nel dono di un’eredità, ma di una storia”, uncammino che assume la connotazione di un’Alleanza presentata neitermini di un Matrimonio tra Dio e il suo Popolo e nella necessitàed ansia “topos ricorrente in tutti gli avvenimenti”, di avere unadiscendenza che solo nell’Incarnazione già prefigurata nella Crea-zione “rivela la verità chiave di entrambe”. La Storia della Salvezzalascia intendere la presenza costante del Signore in una sequenza disegni, che presentano i caratteri di una nascita nel nesso esistentetra la sacralità spaziale e la santità della vita, alla quale si aggiunge larealtà temporale della rinascita celebrata alla maniera liturgica dellaPasqua. Fecondità e salvezza vengono poste in relazione “la nascita èsegno rilevante del mistero pasquale, della morte e della risurrezione[. . . ]. È un frutto di vita che sorge da una morte” attestando comeil culto riceva valore esclusivamente dal corso degli eventi compiutida Gesù, perché,

come la morte di Cristo precede, fonda e dà senso alla sacramentalità delBattesimo, così la costruzione nell’unità dell’unico corpo di Cristo precede,fonda e dà senso al culto in quanto tale.

L’uomo per esistere deve accettare l’alterità della sua chiamata all’a-more, questo contenuto racchiuso nelle parole abbandonerà suo padre

. Cfr. Os. ,.

. J.J. P S, Il mistero della famiglia, Cantagalli, Siena , .

. D. P, Il Sacramento del Matrimonio, TAU, Todi , .

. G. G, S. K, Epifania della personaCantagalli, Siena , .

. J.J. P S, Il mistero..., cit. .

. A.V., Corso di Teologia Sacramentaria, Vol. , Queriniana, Brescia , .

Introduzione

e sua madre e rafforzato dalla verità procreativa, è attesa legata all’a-spetto carnale dell’umanità, “la carne plasmata da Dio in se stessa èfeconda e aperta a una promessa di redenzione, che esige una nuovaazione di Dio, unica prospettiva che guida alla comunione salvifica,nell’amore sponsale realizzato da Cristo: “attraverso il dono di séalla Chiesa, che è il suo corpo”.

Il secondo capitolo tramite il pensiero dei Padri indagherà comei grandi eventi dell’antichità ricevendo in Gesù la loro vera inter-pretazione, divengono memoriale che attualizzano nell’oggi l’operadella salvezza; mentre il terzo capitolo proseguendo l’analisi nelconfronto con la discussione teologica contemporanea, aiuterà acapire la stretta connessione tra il significato antropologico della vitache “viene nel mondo” con la realtà battesimale del “venire da Dio”,sino a parlare del Battesimo come rito di accoglienza della vita.

Se ogni donna è il luogo nel quale opera il mistero creativo diDio fissato sin dall’origine nel sacramento del Matrimonio, l’Incar-nazione raggiunge in Maria la sua pienezza nell’azione non mediatadall’unione coniugale, ma operata direttamente dal Padre nel ventredella Vergine.

Nella filiazione divina l’evento della nascita inserito nel misteropasquale, rivela e illumina il senso stesso del generare, e il Matrimo-nio diviene “via da percorrere per giungere al principio e cogliereil senso della vita umana”, il Verbo incarnato è la luce del misterodell’uomo,

Adamo, il primo uomo, era figura di quello futuro e cioè di Cristo Signore.Cristo, nuovo Adamo, proprio rivelando il mistero del Padre e del suoamore svela anche pienamente l’uomo.

. Cfr. Gen. ,.

. J.J. P S, Il mistero..., cit. .

. Idem, .

. Ibidem, .

. Ibidem, .

Introduzione

Come il corpo simbolizza attraverso la nascita la propria origineoscura in Adamo, incapace di rivelarne il senso, l’uomo nuovoredento da Cristo nel Battesimo recupera il suo passato nella

capacità di leggere ogni momento della vita come proveniente da Dio. Èquindi capace di accettare se stesso, la sua storia concreta piena di sensooriginata nel Padre, nello stesso punto in cui si genera eternamente ilFiglio.

Il Battesimo fa rinascere alla vita nuova cambiando la corporalità delcristiano

la cui carne diventa capace di rivelare il Padre in modo singolare, definitivo,con la sua stessa definitività con cui Gesù ha vissuto la sua filiazione

e realizza le condizioni necessarie a comprendere nell’aspetto spon-sale e generativo quanto il sacramento genera nella Nuova Nascita

preservando il simbolismo del corpo e del tempo, illuminato prima dall’an-tico rito, poi assunto da Gesù e portato in Lui alla definitiva pienezza.

L’uomo impara e riceve nella Chiesa, sposa di Cristo questa veritàche mostra come “vita e trasmissione della vita, fede e trasmissionedella fede sono tutt’uno, nel suo seno battesimale “sacramentodella memoria dell’origine e della Nuova Nascita e, spiegato il signi-ficato del nascere è anche stabilita la feconda circolarità asimmetricatra Battesimo e Matrimonio “perché la nascita di Gesù conferisce lavera misura necessaria per capire la nascita di ogni figlio”. Questa

. Ibidem, .

. J. G, I segni nella carne, Cantagalli, Siena , .

. J. G, I segni. . . , cit., .

. Ibidem, .

. Ibidem, .

. Ibidem, .

Introduzione

riflessione è novità rispetto alla Lettera Enciclica Lumen Fidei pub-blicata in un secondo momento rispetto alla scelta del tema, mache aggiungendosi nel percorso si è dimostrata una valida guidanel riscoprire “Cristo, nostro vero padre, e nostra madre la fede inLui” che trasmette ai suoi figli il contenuto della sua memoria, neisacramenti celebrati nella liturgia della Chiesa.

Nella Lumen Fidei la trasmissione della fede avviene in primoluogo attraverso il Battesimo, nel quale l’uomo diviene nuova crea-tura, realtà che ricorda come “la fede non è un atto che l’uomopossa compiere contando solo sulle proprie forze, ma deve esserericevuta”. I genitori sono chiamati

non solo a generare i figli alla vita, ma a portarli a Dio affinché attraverso ilBattesimo siano rigenerati figli di Dio, e ricevano il dono della fede.

In questo modo, attraverso l’immersione nell’acqua, il Battesimo ciparla della struttura incarnata della fede,

l’immersione nell’acqua è, allo stesso tempo, simbolo di morte, che ci invitaa passare per la conversione dell’io, ma è anche simbolo di vita, del gremboin cui rinasciamo seguendo Cristo nella nuova esistenza.

Il rito del Battesimo dei bambini lega insieme la capacità del gestorituale all’accoglienza con le istanze fondamentali della vita per aprir-le all’incontro con il Dio di Gesù Cristo. In questo senso la realtàdel concepimento e del parto, dovrebbero essere avvertite come uncatecumenato intrecciato di insegnamento e di preghiera.

Come il padre e la madre si preparano all’evento della nascitasalvaguardando la salute del proprio figlio, pari attenzione dovrebbeessere sviluppata per la salvezza del bimbo. La paternità–maternità,

. Lettera enciclica Lumen Fidei(..) .

. Ibidem, .

. Ibidem, –.

. Ibidem, .

Introduzione

alla luce dell’esperienza della Chiesa che sperimenta nel catecume-nato un vero e proprio evento di concepimento e gestazione alla vitaeterna, deve saper cogliere il tempo della gestazione e dell’attesadel figlio come uno schema ecclesiale di vero e proprio cammi-no, come recita lo sviluppo del dogma nel primo commonitoriodi Vincenzo Lerins.

Le membra del lattante sono piccole, più grandi invece quelle del giovane.Però sono le stesse. Le membra dell’uomo adulto non hanno più le propor-zioni di quelle del bambino. Tuttavia quelle che esistono in età più maturaesistevano già, come tutti sanno nell’embrione, sicché quanto a parti delcorpo, niente di nuovo si riscontra negli adulti che non sia stato presentenei fanciulli, sia pure allo stato embrionale [. . . ]. Anche il dogma della leggecristiana deve seguire queste leggi. Progredisce, consolidandosi con gli anni,sviluppandosi nel tempo, approfondendosi con l’età.

. Cfr. Ibidem, .

. L , Tempo ordinario, , LEV, Città del Vaticano , .

Capitolo I

Il contesto biblico

Sommario

In questo primo capitolo, procederò all’analisi di Testi dell’Antico edel Nuovo Testamento per scrutare attraverso di essi il concetto diNuova Nascita presente in Israele.

L’analisi si centrerà su: il Diluvio, la nascita di Mosè, e la tra-versata del Mar Rosso per l’Antico Testamento; sul colloquio diGesù con Nicodemo, le Lettere a Tito, I Pietro e Paolo Lettera aiGalati, per il Nuovo Testamento, adoperando la seguente indica-zione metodologica: presentazione del Testo, analisi esegetica delTesto e comparazioni con la Creazione, nel caso del Diluvio, e con ipresupposti giudaici nel colloquio con Nicodemo.

.. Il Vecchio Testamento – Il Diluvio

Nel Libro della Genesi, dopo i racconti della Creazione e della cadu-ta dell’uomo, viene presentato il racconto del Diluvio Universale

risultato dalla combinazione di due fonti, quella jahvista, ricca dicolori e di vita e quella sacerdotale, più articolata rispetto alla prima,entrambe in parallelo tra loro, poiché il redattore finale rispetta que-

. Cfr. Gen. ––.

. Cfr. Gen. ,–; ,–.–;.b–.–; ,b–a.–.b.–.

. Cfr. Gen. ,–; ,–.–a.–..

La realtà sacramentale del battesimo

ste due testimonianze che riceve dalla tradizione, senza cercare disopprimere le loro divergenze di dettaglio.

Lo scopo del narratore, finora teso a descrivere la crescita dellamalvagità umana, senza esprimere alcun particolare giudizio divalore, assume una connotazione del tutto diversa nel racconto delDiluvio, perché attraverso la salvezza accordata da Dio a Noè, l’acquadiviene prefigurazione del Battesimo, sacramento che realizzerànell’uomo la Nuova Nascita.

Prima di procedere nell’analisi esegetica dei contenuti, è uti-le una sintetica presentazione del racconto in entrambe le suefonti, per evidenziarne alcune divergenze che possono aiutarci acomprenderne in maniera più approfondita il pensiero.

... Presentazione del Testo

La narrazione del Diluvio, non essendo tipica del contesto biblico, lasi riscontra anche in poemi mesopotamici, come Atrahasis I nel qua-le Enlil invierebbe il Diluvio per castigare gli uomini insubordinatie rumorosi, ed impedire che diventino troppo numerosi, ma nellaSacra Scrittura l’Autore, si libera dell’utilizzo di materiali mitologiciantichi, descrivendo, in termini ampi e devastanti, l’irrompere delpeccato nell’umanità.

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e cheogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male [. . . ]. Il Signoredisse: Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche ilbestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d’averli fatti.

La sezione jahvista aperta da un Prologo riflette sul generalizzarsi delmale, descrivendo il giudizio sull’umanità da parte del cuore divino

. Cfr. G. V R, Genesi, Paideia, Brescia , .

. Cfr. J. B, Il Pentateuco, Queriniana, Brescia , .

. Gen. , . –.

. Il contesto biblico

originato “precisamente dalla bocca stessa di Dio” diversamentedalla fonte sacerdotale che utilizza un solo vocabolo per motivare ladistruzione di ogni carne sentenziata nel giudizio divino.

“Violenza” è il vocabolo colpevole di questa rottura tra Dio el’uomo, parola che avvalora la tesi di sconsacrare la realtà moltobuona della Creazione, perché a causa dell’umanità il mondo è pienodi disordini e “l’intera vita interiore [. . . ] i riflessi della fantasia, ledecisioni che nascono e si concretano liberamente” nei disegniumani, sono tutti rivolti al male.

La figura di Noè, uomo giusto ed integro che trova grazia agliocchi del Signore, presentata in maniera uniforme in entrambe lefonti, si diversifica nel pensiero dell’Autore nell’ordine impartitoda Dio a Noè di salire nell’arca, omesso nella fonte sacerdotale,lasciando presupporre un’istruzione ad anteriori; così sul concettodi giustizia attribuito a Noè il redattore diverge nella fonte jahvistarispetto a quella sacerdotale, concretizzando attraverso il valore diuna prova l’essere giusto di Noè.

Noè, quindi, aveva realizzato tutta la costruzione senza conoscere le inten-zioni di Dio; egli aveva solo l’ordine che lo spingeva ad un’obbedienza cieca.Ma proprio questa era l’intenzione divina: che Noè fosse messo alla prova.Quest’ordine doveva apparirgli strano e incomprensibile: una nave sullaterraferma! (Gungel): ecco la prova della sua obbedienza e della sua fede.Egli l’ha superata, come più tardi Abramo seguirà ciecamente l’ordine diDio.

Diversamente è pure affrontata la durata temporale del Diluvio,infatti, la fonte jahvista, introducendo nell’arca insieme a Noè e tuttala sua famiglia, anche otto coppie di animali perché ne sia conservatain vita la razza, pone nei termini cronologici di quaranta giorni il suosvolgimento, diversamente dal racconto di fonte sacerdotale, che

. G. V R, Genesi. . . , cit., .

. Ibidem, .

. Cfr. Ibidem, .

. Ibidem, .

La realtà sacramentale del battesimo

motivando il Diluvio nelle acque tornate ad unirsi, ha necessità diun tempo più ampio per descrivere l’estensione di questa catastrofecosmica, posta nei termini di un anno e dieci giorni.

Univoco rimane il pensiero dell’Autore nel descrivere il cresceredelle acque sulla terra che inabissano in sé ogni alito di vita, accompa-gnato da una particolare attenzione nel sottolineare al lettore, comela vita all’interno dell’arca sia scandita dall’attesa e dalla speranzache il mondo ritorni nuovamente abitabile.

Il racconto del Diluvio, iniziato presentandoci il pensiero di Diodeciso a procedere nel castigo, ripresenta anche nel suo Epilogo ilpensiero divino, ma questa volta Dio, mantiene un atteggiamentobenevolo abrogando nella Sua volontà salvifica la maledizione, chesebbene “non si tratti ancora, della grazia che perdona il peccato,conosciuta dall’Antica e dalla Nuova Alleanza” apre ai sopravvissutil’accesso alla Nuova Creazione, additando nella storia del Diluvio

e ciò, teologicamente, è la cosa più importante, un giudizio escatologicouniversale, contemplato, con sguardo retrospettivo, da una posizione disalvezza.

. Ibidem, –.

. Ibidem, –.