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RENZO VERDONE da dicembre 2006 sala Caravaggio area imbarchi Shengen Aeroporto Malpensa - Milano Galleria TARTAGLIA ARTE Via XX Settembre, 98 c/d - 00187 Roma, Tel./fax +39 06 4884234 - [email protected] www.tartagliaarte.com - www.tartagliaarte.it Nato a Roma, giovanissimo lascia l'Italia e matura la sua preparazione artistica a stretto contatto con i gruppi sperimentali delle Gewerbeschuie di Berna e di Zurigo, ove compie accurati studi di ricerca figurati- va, scultura e nudo. Perviene ad un grado di sintesi in cui tensione spirituale e situazione umana si contrap- pongono dinamicamente in una visione che presenta palpiti di tenera umanità e sensazioni di raffinato ed impietoso verismo. Tornato in Italia, consegue il diploma all'Accademia di Belle Arti. Inizia una intensa attività arti- stica, frequentando l'ambiente culturale della Capitale. Presenta opere che affrontano il tema della condizione umana e i problemi politico-sociali del momento. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. I nume- rosi premi e riconoscimenti conseguiti, testimoniano la validità ed il continuo rinnovarsi dell'uomo e dell'artista. Nella sua fucina creativa, le immagini delle sue opere mi hanno trasportato in un mondo che avevo da tempo dimenticato, un mondo contrario ad ogni tipo di compro- messo, un mondo in cui la nostra coesistenza non è altro che un problema d'amore e di fede, dove si cercano solo risposte... Pattino Tedeschi La semplicità e la pulizia esecutiva rinviano ad una orga- nicità naturale come esigenza di raccordo con una ance- stralità mitica. Il bulbo, la metafisica, portano l'operazio- ne artistica alla essenzialità della comunicazione. Attraverso di essa viene recuperata la bellezza del fare arte... Luciano Marziano Le immagini-metafora dell'attesa, della solitudine del sogno, del ricordo, costituiscono le tematiche ricorrenti della pittura di Renzo Verdone. Sono immagini liriche di tale raffinatezza da riuscire a smaterializzare la senso- rialità dell'oggetto che perde le sue caratteristiche empi- riche ed appare sublimato, trasferito sul piano dell'idea, del concetto, di una essenziale generalità... Giuliana Pellegrino Rappresenta l'altra realtà, la realtà del sogno, quella che, più della memoria del giorno, lascia tracce indele- bili nella memoria dell'inconscio. Egli, tornando al pas- sato attraverso le molteplici stratificazioni, ci trasferisce, da irresistibile incantatore qual è, il suo stupore, il suo mascherato smarrimento, per spingerci oltre il limite della sua esperienza individuale... Rosario Di Natale II fascino di queste opere non risiede in particolare in quanto descritto, ma, piuttosto, in "come" lo strumento pittorico divenga veicolo, attraverso le tonalità diffuse del colore, d'una poesia crepuscolare, talora venata di malinconia e rimpianto. Francesco Scialfa

Renzo Verdone -Alitalia per l'arte- sala Vip Caravaggio

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brochure dell'esposizione dell'artista Renzo Verdone organizzata dal direttore artistico Riccardo Tartaglia della galleria Tartaglia Arte presso le sale Vip Caravaggio - aereoporto di Alitalia di Milano

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REN

ZOV

ERD

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E

da dicembre 2006

sala Caravaggio

area imbarchi Shengen

Aeroporto M

alpensa - Milano

Galleria

TARTAGLIAARTE

Via X

X Settem

bre, 98 c/d - 00187 Rom

a,Tel./fax +39 06 4884234 - gallerie@

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.tartagliaarte.it

Nato

a R

oma,

giovanissimo

lascia l'Italia

em

atura la sua preparazione artistica a stretto contattocon i gruppi sperim

entali delle Gew

erbeschuie di Berna

e di Zurigo, ove compie accurati studi di ricerca figurati-

va, scultura e nudo. Perviene ad un grado di sintesi in

cui tensione spirituale e situazione umana si contrap-

pongono dinamicam

ente in una visione che presentapalpiti di tenera um

anità e sensazioni di raffinato edim

pietoso verismo. Tornato in Italia, consegue il diplom

aall'A

ccademia di B

elle Arti. Inizia una intensa attività arti-

stica, frequentando l'ambiente culturale della C

apitale.P

resenta opere che affrontano il tema della condizione

umana e i problem

i politico-sociali del mom

ento. Sue

opere figurano in collezioni pubbliche e private. I nume-

rosi premi e riconoscim

enti conseguiti, testimoniano la

validità ed il continuo rinnovarsi dell'uomo e dell'artista.

Nella sua fucina creativa, le im

magini delle sue opere m

ihanno trasportato in un m

ondo che avevo da tempo

dimenticato, un m

ondo contrario ad ogni tipo di compro-

messo, un m

ondo in cui la nostra coesistenza non è altroche un problem

a d'amore e di fede, dove si cercano solo

risposte... Pattino Tedeschi

La semplicità e la pulizia esecutiva rinviano ad una orga-

nicità naturale come esigenza di raccordo con una ance-

stralità mitica. Il bulbo, la m

etafisica, portano l'operazio-ne artistica alla essenzialità della com

unicazione.A

ttraverso di essa viene recuperata la bellezza del farearte...

Luciano Marziano

Le imm

agini-metafora dell'attesa, della solitudine del

sogno, del ricordo, costituiscono le tematiche ricorrenti

della pittura di Renzo Verdone. S

ono imm

agini liriche ditale raffinatezza da riuscire a sm

aterializzare la senso-rialità dell'oggetto che perde le sue caratteristiche em

pi-riche ed appare sublim

ato, trasferito sul piano dell'idea,del concetto, di una essenziale generalità...

Giuliana Pellegrino

Rappresenta l'altra realtà, la realtà del sogno, quella

che, più della mem

oria del giorno, lascia tracce indele-bili nella m

emoria dell'inconscio. E

gli, tornando al pas-sato attraverso le m

olteplici stratificazioni, ci trasferisce,da irresistibile incantatore qual è, il suo stupore, il suom

ascherato smarrim

ento, per spingerci oltre il limite

della sua esperienza individuale...

Rosario D

i Natale

II fascino di queste opere non risiede in particolare inquanto descritto, m

a, piuttosto, in "come" lo strum

entopittorico divenga veicolo, attraverso le tonalità diffusedel colore, d'una poesia crepuscolare, talora venata dim

alinconia e rimpianto.

Francesco Scialfa

brochure per alitalia.qxp 27/11/2006 13.26 Pagina 1

consumate nel loro quotidiano essere carne e sangue m

apresenze rese, proprio là in questo lim

ite estremo che

hanno toccato, come inam

ovibili e fisse, valori e dei diuna m

isteriosa religione.C

osì Verdone, in questa sua impeccabile precisione,

ornata da visioni e presentimenti, sem

plifica soprattuttonei disegni ultim

i la realtà della sua pittura, si emancipa

dal simbolism

o che impediva l'affondo nelle dim

ensionidell'inconscio e tratteneva una più com

piuta coscienzadelle m

otivazioni sotterranee e trova forza in questo silen-zioso dialogo con una situazione interiore che il segno ela pittura devono trasform

are in imm

agini. Imm

agini, cioèim

mediate, precise, nitide da com

unicare il significato diquesta lotta al lim

ite col nulla sino a mettere allo scoper-

to una autentica possibilità. Che non sia soltanto ritornan-

te illusione, nelle oscure tensioni dei nervi, nelle febbriche gonfiano il sangue, nel sogno che annulla i confini diuna falsa realtà, nel gesto, in questo abbraccio che iltem

po inghiotte ma che il nulla rende assoluto, in quel

tratto che scompare, che non è più raggiungibile e rende

insormontabile la distanza tra le labbra protese nel bacio,

tra i volti e la mano isolati, gli uni e l'altra da questo trat-

teggio fittissimo che si chiude in om

bra divorante di tuttociò che non è volto o m

ano. E nel vuoto che non consen-

La ricerca pittorica e grafica di Renzo Verdone questa

ostinata irriducibile sfida all'impossibilità di dare alle im

ma-

gini, soprattutto della mem

oria, una dimensione di assolu-

ta soggettività, quasi che ciò consentisse di superarel'oscura barriera della m

orte questa presenza che scava ilsegno e gli da' una strana, fredda luce.C

erto c'è una lunga linea di arte che dal secondo ottocen-to fino verso gli anni trenta ha operato in questa area, hacreato questa atm

osfera simbolo di un m

ondo alla derivadei sensi e che invano cercava salvezza e solidità di unaspecie di eroico appello alla m

emoria della classicità, di

quelle carni scultoree: in realtà erano soltanto fantasmi

inghiottiti dall'ombra, sim

ulacri di un cimitero senza più

confini. Oggi qualcosa è m

utato, perduta è l'illusione diviverlo ancora, la m

emoria non ristabilisce i legam

i conuna vita che continua, il futuro non è che questo presentesenza passato, sospeso in un nulla consegnato definitiva-m

ente al morire. C

ome in uno specchio, le im

magini ci

inseguono o ci precedono, ci coinvolgono in questo per-corso senza uscita nella apparente lusinga di una loroassoluta certezza, scansione di luce e di om

bra, di scarni-ficata sostanza, di sentim

ento ed emozione che hanno

varcato la soglia del sublime, se non con la vita o nella

vita, in questa loro morte alla storia. N

on più esistenze

te di ritrovare il corpo, in questa vastità di assoluta e gla-ciale solitudine, il m

istero di questo desiderio, di questoam

ore che ha dato inizio al gesto poi interrotto e che oltreil tem

po sarà possibile ritrovare realizzato. Ho descritto

soltanto alcuni suoi quadri? O questa m

acerazione di unaccadere com

e fermato a rendere certa per tutti la trage-

dia di questa umana separazione tra ciò che siam

o e lavita, tra ciò che siam

o noi e l'altro, tra le smagliature dei

sensi, le incongruenze dei pensieri, le ambiguità delle

imm

agini, i turbamenti dei sogni, le paure, i vuoti, i silen-

zi, le ombre im

provvise che cadono e cancellano tutto, ela volontà di realizzare, m

agari un piccolo mondo, della

grandezza di un foglio di album o di tela e dire questo qui

è, e attraverso di lui anch'io sono, questo tratto leggero,questa linea, questo spazio bianco, questo segno scava-to, questo punto. B

asta un punto a fermare l'inesorabile

trionfo della morte e segnare l'apparizione dell'essere. È

un modo questo di tradurre il sim

bolismo nel problem

ache cercava di risolvere, di ritrovare la dim

ensione nondecadente del senso della m

orte, di compiere il passo

verso la vita, mediante il quale la pittura trova una sua

funzione; una sua attualità, una sua realtà in questa con-sum

azione di noi nei giorni che vengono. Elio M

ercurì

“Ecco m

ormorar le onde” olio su tavola cm

18 x 24“E

splorando la propria solitudine” olio su tavola cm 30x40

“Eros” olio su tavola cm

18 x 24

brochure per alitalia.qxp 27/11/2006 13.27 Pagina 2