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Il Progetto, realizzato nell'ambito del Programma di Inclusione Sociale - Linea di intervento 5 - Prevenzione Dipendenze - POR FSE Regione Abruzzo 2007-2013, (Det. Dir. 20/DL29 del 03/05/2013 - CUP: C16G12000510006) è finalizzato all'integrazione socio-lavorativa di persone con problemi di dipendenza.
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Hanno collaborato alla stesura del report:
Ida Guetti
Francesca Leoncini
Fabrizia Cetrioli
Chiara Nardecchia
Sommario
I PARTNER DI PROGETTO ........................................................................................................................ 1
IL PROGETTO PERLA .................................................................................................................................. 2
LA FORMAZIONE ......................................................................................................................................... 1
L’ORIENTAMENTO ....................................................................................................................................... 4
IL TIROCINIO ............................................................................................................................................. 10
MATCHING LAVORATIVO ....................................................................................................................... 12
Conclusioni .................................................................................................................................................. 13
1
I PARTNER DI PROGETTO
ASSOCIAZIONE CNOS FAP Abruzzo – Sede dell’Aquila è un organismo di formazione accreditato dalla Regione Abruzzo che opera in Abruzzo dal 1978, con l’obiettivo primario di offrire opportunità di studio, formazione e orientamento al lavoro per i giovani. Il CNOS FAP Abruzzo organizza corsi e attività formative per lavoratori, disoccupati, e giovani in obbligo formativo.
Agenzia per il Lavoro Mestieri autorizzata all'esercizio di intermediazione al lavoro di cui all’art. 4, comma 1, lettera c) D. Lgv. 276/2003 Comunicazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Mestieri eroga servizi tipici dell’agenzia per il lavoro con una declinazione orientata all’ inclusione di lavoratori portatori di specifiche debolezze. Mestieri, è un’impresa non-profit, essendo al contempo un consorzio di cooperative sociali. E’ inoltre parte integrante del progetto Welfare Italia, iniziativa avanzata ed innovativa impegnata nell’ideazione di modelli di welfare comunitario e improntato a concreti principi di sussidiarietà. Mestieri ha esperienza nei progetti rivolti a detenuti, migranti, minori a rischio rispetto ai quali possiamo parlare di utenza multi-problematica, perché a situazioni di fragilità sociale a volte si aggiunge ulteriore disagio dovuto a dipendenza da droga, alcol oppure problemi di carattere psichico o fisico.
Società Cooperativa Sociale La Garganta, Lavori solidali. La Cooperativa Sociale La Garganta, lavori solidali, è una cooperativa sociale di tipo B, cioè un’ impresa che opera sul mercato con l'obiettivo primario di favorire l'occupazione di soggetti che vivono particolari condizioni di svantaggio, di carattere sociale, fisico o psichico. In considera
zione dell’importante rilievo della cooperativa sociale di tipo B, il legislatore ha riconosciuto a tale impresa lo status di diritto di Onlus. La cooperativa attiva dal 2009 a L’Aquila offre i seguenti servizi: Pulizie, Gestione Strutture turistiche, Servizi per lo sviluppo dell’impresa sociale.
La Garganta è associata al Consorzio di Solidarietà Con.Sol. di Chieti, che fa parte della Rete CGM di Confcooperative-Federsolidarietà
Società Cooperativa Sociale Ideali. La cooperativa IDeAli nasce nell’anno 2007 dall’esperienza di professionisti già impegnati nel campo delle tossicodipendenze da svariati anni. La compagine sociale, rinnovatasi nel tempo, ha mantenuto invariata la sua caratteristica precipua, ovvero una composizione mista di psicologi - psicoterapeuti e operatori counselor (questi ultimi provenienti da un percorso di riabilitazione e dunque forti della loro stessa esperienza di recupero, poi formati al modello di trattamento). La cooperativa da sempre opera sul territorio aquilano in forte sintonia con la rete di servizi pubblici del territorio, specificamente con il Ser.T. di L’Aquila ASL 01 d'Abruzzo.
L’Associazione ONLUS ARCADIA nasce nel 1993 per essere uno strumento di aiuto e di risposta al problema del disagio giovanile correlato agli stati di abuso e di dipendenza dalle sostanze stupefacenti, psicotrope e dall’alcool. Pertanto l'obiettivo prioritario delle attività svolte dall'Associazione è quello di liberare le persone dalla dipendenza verso le droghe.L’Associazione ARCADIA gestisce e realizza le sue attività nella Comunità Residenziale Terapeutico – Riabilitativa di Catignano (PE), nella regione Abruzzo. L’Associazione ONLUS ARCADIA è iscritta all’Albo della Regione Abruzzo ed è accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale.
2
IL PROGETTO PERLA
Scopo
� supportare (ex)tossicodipendenti, sieropositivi, (ex)alcolisti, nel recupero delle competenze e abilità lavorative e di reinserirli socialmente e lavorativamente.
Obiettivi specifici
� restituire all’utente le abilità e le competenze lavorative minate dalla dipendenza;
� trasferire competenze e conoscenze tecnico-professionali specifiche agli utenti del progetto;
� sensibilizzare le imprese e la collettività sull’accoglienza nei contesti di lavoro e sociali delle persone con problemi di dipendenza e/o di sieropositività;
� trasferire alle imprese gli strumenti cognitivi e relazionali nell’inserimento lavorativo di persone con problemi di dipendenza e/o di sieropositività;
� evitare che le persone con problemi di dipendenza e senza lavoro ricorrano a sistemi illeciti per procurarsi denaro.
Azioni
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Corso di Formazione Professionale con
rilascio della Qualifica riconosciuta di
“Operatore addetto alla manutenzione dei
servizi e del verde pubblico”. Il percorso
formativo ha avuto la durata di 400 ore,
comprensive della parte in aula e dello stage
pratico.
ORIENTAMENTO
Ogni partecipante è stato accompagnato
nella definizione del proprio profilo
professionale e nella scelta del proprio
percorso di inserimento sociale e lavorativo
TIROCINIO
6 mesi di tirocinio pratico in aziende
pubbliche o private, con indennità di 600 €
mensili a carico del progetto
MATCHING LAVORATIVO
Percorso assistito per la collocazione sul
mercato del lavoro.
1
LA FORMAZIONE La prima fase del progetto Perla ha visto i partecipanti impegnati nella formazione in aula.
Il Macro percorso formativo ha visto i partecipanti confrontarsi con un totale di 15 materie
differenti tra loro suddivise in tre macro aree per un ammontare totale di 400 ore:
Alla fine di ciascun modulo è stata effettuata una verifica sui temi trattati e alla fine della
fase formativa è stata svolta una prova d’esame finale con domande su argomenti
selezionati tra le materie trattate. L’attività formativa in aula è stata svolta a partire da
fine dicembre e si è sviluppata fino alla fine di maggio e ha visto i partecipanti impegnati
per un totale di 5 mesi. Le lezioni erano svolte dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 13.15.
Questa modalità di organizzazione che ha visto impegnati i partecipanti per 4 ore
giornaliere tutte le mattine ha fatto emergere le difficoltà da loro riscontrate nel sostenere
un impegno così continuativo. Inoltre sono emerse numerose criticità; tra queste ad
esempio la difficoltà attentive e di concentrazione di alcuni dei partecipanti conseguenti
dell’uso continuato di sostanze a causa del quale sono entrati nei circuiti dei servizi per le
dipendenze.
Competenze di base (120
ore)
•Elementi di inglese (20 ore), Informatica (20 ore), Economia di base (20 ore),
Impresa-Organizzazione (20 ore), Diritto del lavoro (20 ore), Sicurezza sul lavoro (20
ore)
Competenze trasversali
(45 ore)
•Diagnosticare (15 ore), Relazionarsi (15 ore), Affrontare (15 ore)
Competenze tecnico
professionali (235 ore divise tra teoria e pratica)
•Igiene e sanificazione degli ambienti interni (10 ore di teoria e 30 ore di pratica),
Manutenzione di edifici esterni (15 ore di teoria e 25 ore di pratica), Pulizia e piccola
manutenzione di attrezzature e vicoli (15 ore di teoria e 25 ore di pratica), Pulizia e
manutenzione di strade (15 ore di teoria e 20 ore di pratica), Pulizia e manutenzione
di giardini privati (15 ore di teoria e 25 ore di pratica), Pulizia e manutenzione di aree
verdi pubbliche (15 ore di teoria e 25 ore di pratica).
2
Un’altra criticità è stata, almeno durante le ore dedicate alle competenze trasversali, la
difficoltà di vedere la docente presentatasi con la propria qualifica di psicologa come
professionista della formazione e non nel ruolo della terapeuta.
La percentuale di presenza durante tutto il percorso formativo, in media è stata del 40%
circa ma va tenuto conto che solo alcuni hanno effettuato tutto il percorso formativo e
hanno poi preso parte alla fase di orientamento e matching lavorativo.
Per coloro i quali è stata portata a termine la formazione dall’inizio della stessa ovvero per
quattro di loro, la media della frequenza è stata del 67% percentuale al limite del
consentito per gli standard della regione.
Coloro che hanno iniziato il percorso in un secondo momento e nello specifico quattro
allievi, hanno mantenuto una percentuale di presenza media pari a 60%.
00,5
11,5
22,5
33,5
4
Utenti che
hanno preso
parte all'intero
ciclo formativo
Utenti
subentrati nel
corso del ciclo
formativo
Ritirati nel
corso della
formazione
Serie1 4 4 2
I PARTECIPANTI
56%
58%
60%
62%
64%
66%
68%
Tasso medio di
presenza per chi ha
partecipato
all'intero corso
Tasso medio di
presenza per chi è
subentrato durante
la formazione
3
Il numero dei partecipanti è stato altalenante: si è partiti con dieci partecipanti e tre
uditori, poi alla fine ne sono arrivati solo otto e di questi sette hanno però preso parte alla
parte di orientamento e matching lavorativo.
4
L’ORIENTAMENTO L’orientamento è la fase del Progetto PERLA che mira a “ri-costruire” il profilo
professionale dell’utente: un percorso assistito che fa emergere competenze, abilità,
attitudini, aspettative e impegni di miglioramento.
L’orientamento può essere definito come un percorso assistito attraverso il quale il
soggetto giunge alla conoscenza di sé, delle proprie possibilità occupazionali nel contesto
sociale, culturale ed economico di riferimento, definendo quindi le strategie per poter
consolidare e migliorare le proprie competenze al fine di raggiungere i propri obiettivi
personali e professionali nel quadro di un proprio progetto di vita. L’orientatore agirà
quindi da facilitatore di un percorso che presuppone comunque un coinvolgimento attivo
dell’utente.
In questo caso specifico, l’orientamento si pone l’obiettivo non solo di delineare il progetto
professionale della persona, ma soprattutto di rafforzare l’empowerment del soggetto e di
restituirgli motivazione, stima di sé e dignità sociale. Si è cercato di motivare e sostenere
la persona lungo tale percorso, consapevoli delle difficoltà che la persona tossico o alcol
dipendente ha nel mantenere ferma la volontà di cambiare e di non ricadere. Gli
orientatori hanno seguito l’utente dall’avvio del progetto e durante tutto il ciclo delle
attività in modo da garantire continuità ed efficacia nelle azioni. Lo Sportello
Orientamento è stato gestito da un’équipe multidisciplinare costituita due psicologi e un
operatore esperto nell’inserimento lavorativo delle fasce deboli, che hanno lavorato
congiuntamente in modo da giungere ad un progetto individualizzato di reinserimento
sociale e lavorativo.
Ciascun partecipante ha seguito un percorso così strutturato:
12 ORE Bilancio delle competenze,
Curriculum vitae
Operatore dell’inserimento
lavorativo specializzato sulle
“fasce deboli”
5 ORE Colloqui motivazionali
Psicologo
3 OREColloqui di
orientamento al lavoro
Psicologo
5
Il Progetto, conformemente ai parametri dell’avviso pubblico, prevedeva un percorso di 20
ore di orientamento individualizzato per ciascun utente da svolgersi come fase prodromica
all’intero progetto. L’esito dell’attività di orientamento avrebbe quindi consentito di
guidare l’utente verso il percorso formativo e le attività di inserimento lavorativo.
Tuttavia, nel corso dello svolgimento dell’attività, si è ritenuto opportuno far proseguire
l’attività di orientamento dopo la formazione professionale. La scelta del percorso
formativo infatti era già stata fatta in sede di presentazione del progetto e approvata dalla
Regione, per cui i ragazzi non avevano possibilità di scegliere tra più percorsi. Abbiamo
pertanto ritenuto di rimandare l’orientamento al termine della formazione al fine di
accompagnare i ragazzi nella scelta dell’azienda dove effettuare il tirocinio. La scelta è
stata condivisa con la Regione.
1
1 Al percorso di orientamento, accedono in 8. Ma uno dei partecipanti abbandona il progetto, subito dopo, per problematiche
di carattere psichiatrico che gli impediscono di continuare.
0
1
2
3
4
5
6
7
Maschi
Femmine
Genere
Partecipanti
Partecipanti
6
0 10 20 30 40 50 60
1
2
3
4
5
6
7
Età
Pa
rte
cip
an
ti
Età
Età
0
1
2
3
4
5
6
Diploma
SuperioreLicenza
Media Licenza
Elementare
Titoli di studio
Titoli di studio
7
Il processo di orientamento:
1) VALUTAZIONE EX ANTE La presa in carico dell’utente viene formalizzata con l’apertura di un fascicolo personale su
cui vengono raccolti i dati identificativi, informazioni relative alla situazione socio-
familiare. In questa prima fase viene quindi avviato il Bilancio delle competenze, volto a
individuare le conoscenze, le abilità, le competenze personali e professionali dell’utente ,
partendo da esperienze occupazionali pregresse, esperienze formative, titoli di studio
anche non riconosciuti. L’orientatore valuta quindi “l’occupabilità dell’utente”, criticità,
ostacoli, ma anche risorse su cui agire.
Strumenti: colloqui conoscitivi, colloqui di orientamento, schede di autoanalisi, colloqui
motivazionali, Banca dati ISFOL delle professioni Prodotti: Fascicolo utente
0
1
2
3
4
5
contratti
irregolari
contratto
apprendistato
(interrotto dopo
1 anno)
Attività in forma
imprenditoriale
Altri contratti
Serie1 5 1 1 1
ESPERIENZE DI LAVORO
0
1
2
3
4
5
6
In fase di recupero (in
carico al SER.T.)
Non seguiti dai servizi e
con un percorso di
recupero in comunità
Serie1 6 1
Percorsi di recupero
8
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO DI INSERIMENTO SOCIO-
LAVORATIVO
Sulla base di quanto emerso nella fase di analisi, verrà elaborato, dall’équipe
multidisciplinare, un progetto professionale personalizzato, che costituisce il prodotto
finale del Bilancio delle competenze. Per ciascun utente verranno stabiliti: obiettivi
formativi, di integrazione sociale e professionali. Strumenti: formazione, tirocini,
inserimento diretto in azienda, colloqui motivazionali, riunioni d’Equipe, consulenza per
l’avvio di impresa.
Prodotti: Progetto individualizzato
9
CRITICITA’ DELLA FASE DI ORIENTAMENTO
Le maggiori criticità riscontrate nel target sono state difficoltà derivate dalle condizioni
psicofisiche, intellettive e comportamentali, esito del percorso della dipendenza. Nello
specifico la fase di orientamento ha evidenziato le seguenti difficoltà:
� interessi spesso confusi e non coincidenti con vere abilità e capacità con conseguenti aspettative troppo elevate o troppo basse.
� bassa fiducia nelle proprie possibilità:rifiuto di lavori svolti in passato o ricerca esclusiva degli stessi.
� scarsa capacità di mettere in relazione il lavoro con gli interessi (“mi piacciono le piante, ma non voglio fare il giardiniere o il vivaista”) e con le abilità e competenze possedute;
� ricorrente assenza di una propria pianificazione professionale; � carenza di una idea di base sulla realtà del lavoro e delle abilità sociali richieste
dall'ambiente lavorativo; � nei casi di maggior disagio socio economico, predominanza della motivazione
economica nel processo di costruzione del proprio progetto di autonomia a scapito di alternative più stabili
� livello di autoconsapevolezza talvolta non adeguato nell’analisi di pregresse esperienze lavorative terminate.
� partecipazione discontinua al programma terapeutico (ove presente). � mantenere la motivazione al percorso in caso di utenti fuori sede.
PROFILI PROFESSIONALI EMERSI
0
1
2
3
4
5
Competenze
generiche
(imbianchino,
manovale, operaio
generico)
Carrozziere
(esercitato in forma
autonoma)
Restauratore mobili
Profili professionali
10
IL TIROCINIO Al termine della fase di Formazione e Orientamento è stata avviata la fase di tirocinio
extracurriculare, con l’obiettivo di calare i partecipanti in un contesto di lavoro organizzato
e in linea con le aspirazioni professionali e le attitudini di ciascuno.
� 6 Mesi di tirocinio � Indennità mensile di 600 €
La scelta dell’azienda dove svolgere il tirocinio è stata orientata dal Patto di inserimento
socio-lavorativo: ciascun partecipante sulla base delle proprie competenze, attitudini,
aspirazioni e risorse è stato inserito nel contesto lavorativo più rispondente.
Ente locale
(Comune
dell'Aquila)
Cooperativa
forestale
Cooperativa
Sociale
Ditta
individuale
4
1 1 1
Tipologia aziende
Cura del verde
pubblico e
pulizia strade
Pulizie di edificiRestauro mobili
antichi
5
11
Settore produttivo
11
Il tirocinio rappresenta uno strumento fondamentale per l’inserimento lavorativo
soprattutto delle fasce deboli, per un duplice motivo: da un lato, è l’occasione per l’allievo
di sperimentare e consolidare le proprie abilità, conoscenze; dall’altro, è un’opportunità
per l’impresa di conoscere un possibile lavoratore, valutandone le competenze e le abilità.
E’ stata fondamentale la presenza dei tutor dell’inserimento lavorativo, tutti specializzati
nel reinserimento socio-lavorativo di persone con disagio: indubbiamente esiste un
pregiudizio che rende particolarmente complessa l’accoglienza di queste persone in
azienda, sia da parte dei titolari sia da parte dei colleghi di lavoro. Il tutor dell’inserimento
lavorativo ha avuto un ruolo di facilitatore, occupandosi di preparare l’azienda
all’accoglienza del tirocinante, e nel contempo di motivare e incoraggiare quest’ultimo.
La prima fase di inserimento al lavoro è stata in un certo senso più difficile, in quanto
caratterizzata da ansia e insicurezza rispetto alla propria adeguatezza. Ma tale fase è
stata presto superata: in quanto tutti i partecipanti hanno mostrato motivazione,
competenze professionali e dedizione al lavoro. Si è lavorato su questo stato d’animo e si
è cercato di mantenere un spirito alto, anche attraverso il pagamento puntuale
dell’indennità di tirocinio che ha rappresentato un valido sostegno economico e una
gratificazione per il proprio impegno.
Il percorso lavorativo è stato caratterizzato in un ultima fase da una certa discontinuità
probabilmente anche per un’incertezza legata al futuro, per una difficoltà ad essere
sempre costanti e con motivazione alta. La media delle ore di tirocinio lavorate è stata
comunque alta e vicina al 100%.
Purtroppo durante questa fase i partecipanti sono diventati 5: la precarietà e la difficoltà
di questi percorsi di reinserimento lavorativo appare in tutta la sua evidenza, quando
eventi improvvisi e inaspettati, sebbene sempre temuti, interrompono esperienze positive
e diviene fondamentale il supporto psicologico e motivazionale.
Complessivamente comunque il tirocinio è stato vissuto dai 5 partecipanti rimasti come
un’esperienza positiva, corrisposta anche dai tutor aziendali: in tutti i casi vi è stata una
soddisfazione rispetto al lavoro svolto, al comportamento e alla capacità relazionale dei
tirocinanti.
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1 2 3 4 5 6
% Presenze per tirocinante
% Presenze per…
12
MATCHING LAVORATIVO L’ultima fase del progetto avviata contestualmente al tirocinio è stata la fase di matching
lavorativo con l’obiettivo di supportare i partecipanti nella fase di collocazione sul mercato
del lavoro.
Ogni partecipante è stato seguito in maniera individuale con le seguenti azioni:
Tra gli obiettivi della fase di matching vi è stato anche quello di dotare i partecipanti di
strumenti di ricerca attiva del lavoro, che potessero essere utilizzati anche in una fase
successiva in cui sarebbero stati privi di un supporto individualizzato.
La fase di matching ha riguardato 5 persone a cui sono state erogate complessivamente
100 ore di servizio così strutturate:
� ricerca del lavoro su internet � le agenzie per il lavoro: quali sono, iscrizione alle agenzie � centro per l’impiego: funzionamento e iscrizione. � invio candidature � contatto aziende
•L’operatore accoglie l’utente per un colloquio di presa in carico. Al suo interno attua una prima fase di decodifica del fabbisogno espresso dall’utente, fornendo informazioni di base su normative e opportunità.
Attività di prima
informazione su servizi
locali, opportunità,
normative inerenti il lavoro,
l’istruzione, la formazione e
l’orientamento
•L’operatore fornirà il supporto nella stesura del CV ai lavoratori interessati a proporsi/riproporsi sul mercato del lavoro e non autonomi in questo tipo di attività, valorizzando gli aspetti salienti della vita professionale della persona e finalizzandoli ad una più efficace ricerca del lavoro.
Supporto
all'autoconsultazione di
fonti e materiali
•Valorizzazione di tutte le esperienze di lavoro
•Redazione del CV in formato europeoSupporto alla stesura del CV
•I lavoratori che, in base alle proprie richieste e alle attitudini emerse durante il percorso di orientamento, manifestano interesse per l’avvio di lavoro autonomo o di costituzione di un’impresa anche in forma cooperativistica, verranno supportati anche attraverso un raccordo con i servizi a ciò deputati.
Consulenza per l’avvio di impresa o lavoro autonomo
13
Le criticità maggiori di questa fase senza dubbio sono state rappresentate dalla bassa
occupabilità dei partecipanti:
- età - basso profilo professionale - esperienze professionali nulle o irregolari
Ricordiamo inoltre che i partecipanti al progetto pur appartenendo ad una categoria di
svantaggio, hanno agevolazioni quasi nulle che non incoraggiano le aziende.
Soltanto uno tra i partecipanti potrà continuare ad avere un supporto individualizzato per
il reinserimento lavorativo, in quanto rientrante tra i beneficiari del Programma Garanzia
Giovani.
Si è pertanto preferito indirizzare la ricerca di lavoro in contesti “responsabili” quali
cooperative sociali ed enti locali.
Sono state contattate le cooperative sociali di tipo B attive a L’Aquila allo scopo di
verificarne i fabbisogni di personale presenti e futuri. Sono stati quindi inviate le
candidature.
In secondo luogo è stato avviato un confronto con il Comune dell’Aquila allo scopo di
verificare la possibilità di affidare alla Cooperativa Sociale La Garganta, lavori solidali,
partner del progetto, la cura di un’area verde su cui realizzare degli inserimenti lavorativi
dei partecipanti al progetto.
La richiesta si è basata sull’ art. 5 della Legge 381/912 che prevede che gli enti pubblici
possono affidare alle cooperative sociali di tipo B, mediante convenzione, lo svolgimento
di attività e servizi finalizzati a creare opportunità di lavoro per le persone svantaggiate. Il
confronto è tutt’ora in corso.
Conclusioni Il progetto si chiude a gennaio 2015, ma la rete creata tra i partner di progetto continua
ad operare per cercare di realizzare l’inserimento lavorativo dei partecipanti al progetto,
contando in particolare sul supporto del Comune dell’Aquila, che ha contribuito alla fase di
tirocinio e sta valutando la possibilità di affidare dei servizi alle cooperative sociali per
garantire il diritto al lavoro dei cittadini che più di altri vivono situazioni di disagio.