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Fiumicino Una serie di sgomberi hanno re- stituito ai proprietari le abitazioni occupate nella zona di Passo della Sentinella A volte basta una vacanza, una convalescenza in ospedale protratta a lungo, la visita ad un figlio lontano, per ritrovarsi senza effetti personali, senza mobili, senza niente ostia Coppia di stranieri obbligata ad abbandonare l’appartamento da due connazionali che erano venuti a trovarli in Italia Anzio - Nettuno Un agglomerato di case, il quartiere “Zodiaco”, occupate da abusivi, dove vivono anche famiglie nero- niane “regolari” Waterfront: il rilancio turistico è ancora lontano Anche a livello locale il turismo è la chiave di volta dello sviluppo economico e del benessere A ttuAlità PoliticA croNAcA turismo culturA EcoNomiA Anno V - Numero 10 - 15 giugno 2012 www.reporternews.it € 0,50 COPIA OMAGGIO Imboccare una strada precisa e non tornare indietro. Tra Pizzo del Prete, Pian dell’Olmo e Monte Carnevale sarà scelto il sito per la nuova discarica. Una struttura che potrebbe cambiare radicalmente la vita dei residenti delle tre zone. Lo scaricabarile sulla gestione dei rifiuti Case occupate: la risposta alla crisi dei nuovi senzatetto i L PUNTO coSiMo Bove I sindaci di Aprilia, Anzio, Ci- sterna, Cori, Ardea, Rocca Massima e Sermoneta hanno protocollato in Regione la ri- chiesta di formare un sub-am- bito territoriale per la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti, escludendo l'ipotesi di aperture di discariche. il sub-amb ito della differenziata OSSeRVaTORiO Mario Scagnetti pagina 2 pagina 20 pagina 5 Addio Raffineria. A rischio posti di lavoro per 180 contractors giornalieri All’interno La sabbia prelevata da Anzio per Ostia crea danni all’ecosistema marino Rifiuti di ogni genere ed amianto abbandonati nella zona di Acilia Con quattromila cassaintegrati la Cai noleggia equipaggi e aerei rumeni Fiumicino: stop all’Imu agevolata per i costruttori sulle case invendute Dresda, Lipsia, Meissen e Görlitz: quattro perle tra castelli e vie d’altri tempi

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La Voce del Mare di Roma. Attualità, cronaca, politica, inchieste, approfondimenti, turismo, cultura, economia, cucina, curiosità

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FiumicinoUna serie di sgomberi hanno re-stituito ai proprietari le abitazionioccupate nella zona di Passo dellaSentinella

A volte basta una vacanza, una convalescenza in ospedale protratta a lungo, la visitaad un figlio lontano, per ritrovarsi senza effetti personali, senza mobili, senza niente

ostiaCoppia di stranieri obbligata adabbandonare l’appartamento dadue connazionali che erano venutia trovarli in Italia

Anzio - NettunoUn agglomerato di case, il quartiere“Zodiaco”, occupate da abusivi,dove vivono anche famiglie nero-niane “regolari”

Waterfront: il rilancio turisticoè ancora lontanoAnche a livello locale il turismo è la chiave di volta dello sviluppo economico e del benessere

AttuAlità PoliticA croNAcA turismo culturA EcoNomiAAnno V - Numero 10 - 15 giugno 2012 www.reporternews.it

€ 0,50 COPIA OMAGGIO

Imboccare una strada precisae non tornare indietro. TraPizzo del Prete, Pian dell’Olmoe Monte Carnevale sarà sceltoil sito per la nuova discarica.Una struttura che potrebbecambiare radicalmente la vitadei residenti delle tre zone.

lo scaricabarile sullagestione dei rifiuti

Case occupate: la risposta alla crisi dei nuovi senzatetto

il PuntO

coSiMo Bove

I sindaci di Aprilia, Anzio, Ci-sterna, Cori, Ardea, RoccaMassima e Sermoneta hannoprotocollato in Regione la ri-chiesta di formare un sub-am-bito territoriale per la raccoltadifferenziata e il trattamentodei rifiuti, escludendo l'ipotesidi aperture di discariche.

il sub-ambito della differenziata

OsservatOriO

Mario Scagnetti

pagina 2

pagina 20

pagina 5

Addio Raffineria. A rischio posti di lavoro per 180 contractors giornalieri

All’interno

La sabbia prelevata da Anzio per Ostiacrea danni all’ecosistema marino

Rifiuti di ogni genere ed amianto abbandonati nella zona di Acilia

Con quattromila cassaintegrati la Cainoleggia equipaggi e aerei rumeni

Fiumicino: stop all’Imu agevolata per i costruttori sulle case invendute

Dresda, Lipsia, Meissen e Görlitz: quattroperle tra castelli e vie d’altri tempi

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L’idea è semplice, almeno stan-do a quanto sbandierato in

questi giorni da politici e burocrati:arrivare entro il 2014 a portare laraccolta differenziata su Roma eprovincia al 50%. Già sentito. Enel frattempo si continua anima-tamente a discutere sul sito chedovrà ospitare la prossima disca-rica regionale. Un controsenso?No, una necessità. Malagrotta stascoppiando, Pian dell’Olmo, sceltadal commissario di governo perl'emergenza rifiuti a Roma, Gof-fredo Sottile, non sembra piacereal Ministro dell’Ambiente CorradoClini. Ed entro pochi mesi ci sarànecessità di indicare un sito defi-nitivo per la discarica. «Come hogià detto – ha ammesso a più ri-prese il ministro Clini - Pian del-l’Olmo non era in cima alla nostraclassifica. In cima c’era Pizzo delPrete, che è fuori Roma, nel Co-mune di Fiumicino. Poi c’era Mon-te Carnevale che però ha incon-trato delle difficoltà col Ministerodella Difesa». Non sarà un assioma,ma poco ci manca. E Fiumicino,già a rischio per una percentualedi raccolta differenziata ai minimi

storici e discariche abusive sortequa e là agli angoli della strada,ora rischia grosso. Tant’è che neigiorni scorsi sulla via Aurelia icomponenti del Comitato RifiutiZero Fiumicino hanno organizzatol’ennesima manifestazione di pro-testa per dire di No. «Non ci fi-diamo, vogliamo difendere la no-stra salute e il territorio». Presentestavolta anche il sindaco del co-mune, Mario Canapini: «Sonoqui per ribadire, anche con la pre-senza, la posizione di tutta l'am-ministrazione e del consiglio co-munale nel documento redatto 2

mesi fa - spiega il primo cittadinodi Fiumicino - ovvero il rifiuto diqualsiasi ipotesi, sia di discaricaprovvisoria che definitiva, checoinvolga Pizzo del Prete». Basterà?Difficile pensare che sia così, con-siderato che in poche settimaneil sito di Pizzo del Prete ha scalatole posizioni nella classifica di pre-ferenze del Ministero, arrivandoa piazzarsi al primo posto. «Quiè ancora tutto in ballo - hannospiegato i manifestanti - non cifidiamo: vogliamo difendere ilnostro territorio e la salute deicittadini». E Il balletto dei siti per

la nuova discarica è arrivato finoal Quirinale, su sollecitazione deinumerosi comitati cittadini diprotesta. Che in tanta confusionehanno fatto appello al Presidentedella Repubblica, ottenendo unarisposta. «Non ho il ruolo istitu-zionale per intervenire – ha scrittoGiorgio Napolitano - ma auspicoche la scelta di cui Roma ha biso-gno cada sul sito più idoneo dalpunto di vista tecnico, con la mas-sima possibile considerazione perle istanze delle popolazioni inte-ressate a ciascun sito». E siamodi nuovo punto e a capo.

Pizzo del Prete in cima alle preferenze del ministro dell’Ambiente Clini

Manca un anno, ma la campagna elettorale delle prossime amministrative diFiumicino si giocano anche sul tema dei rifiuti. E soprattutto sulla possibilerealizzazione di una discarica nella zona. Non è un caso che a poche ore dalleparole del Ministro Clini, sulla vicenda siano intervenuti quelli che tuttihanno indicato come i papabili candidati dei due schieramenti di Centrodestrae Centrosinistra al comune di Fiumicino: Mario Baccini ed Esterino Montino.«Il sindaco di Roma – spiega Baccini - piuttosto che scaricare sulla provinciai suoi problemi si assuma responsabilità e faccia propria la propostadell'assessore Cangemi di utilizzare le cave dismesse. Pizzo del Prete è un sitoprotetto da vincoli». Stesso indirizzo per Montino: «Se Clini pensa di fareun'operazione interessando aree della provincia romana incontaminate, peresempio Pizzo del Prete, ha capito male. Non siamo disposti ad accettare ladistruzione di un pezzo pregiato della campagna romana per interrarvimonnezza». La scontro di campagna elettorale parte da qui. Ma serviràveramente a tutelare Fiumicino dall’incubo della discarica? (C.B.)

il PuntO

E’ il momento delle scelte, di farechiarezza una volta per tutte suuna vicenda che sta mantenendosul filo del rasoio migliaia dipersone ormai da mesi. Imboc-care una strada precisa e nontornare indietro. Tra Pizzo delPrete, Pian dell’Olmo e MonteCarnevale sarà scelto il sito perla nuova discarica. Una strutturache potrebbe cambiare radical-mente la vita dei residenti delletre zone. Malagrotta ha fatto ilsuo tempo, e va sostituita. Ma ache pro? L’emergenza rifiuti, spe-cialmente a Roma, ma anche intutti i comuni del litorale, Fiu-micino in testa, è ai livelli diguardia, e per uscirne il Governosceglie la via della raccolta diffe-renziata: «Va portata al 50%entro due anni», hanno ammessotutte le parti coinvolte. E allora?Vale la pena scombussolare l’esi-stenza di centinaia di migliaiadi persone, distruggere un eco-sistema e danneggiare centinaiadi imprese agricole per realizzareuna nuova discarica? Lo slogandella differenziata lo abbiamogià sentito, e ormai in pochi rie-scono a credere alle belle parolepronunciate dalla politica peruscire dall’empasse. Ora i citta-dini hanno necessità di parolechiare, e di idee ancora più chia-re. Il momento dei bluff è finito.Adesso si pensi alle reali necessitàdella gente. (C.B.)

Campagna elettorale sull’immondiziaIn casa

Direttamente dalla cucina alla bolletta

Negli impianti

Il ritorno in società

Il pagamento

La frazione organica finisce negliimpianti di compostaggio, dove i rifiuti

vengono trattati per il riuso. La frazionesecca sulle linee di selezione.

I rifiuti organici dopo i trattamentivengono impiegati soprattutto nel

settore agricolo. I rifiuti secchi, invece,nel settore del riciclaggio.

Sul Mare di Roma nonostante lesperimentazioni le bollette continuanoa crescere, perché il porta a porta non

è entrato a pieno regime.

Per frazione organica si intendono irifiuti dometisci, dei mercati e lepotature. Per frazione secca, invece, laplastica e la carta.

In strada

Le divisioni

Nelle abitazioni di chi vive in unComune che ha scelto la via del portaa porta ci sono secchi per compost,vetro e alluminio, carta, plastica e secco.

Mancano i controlli e i residenti deiquartieri sperimentali buttano laspazzatura dove non è attivo il servizio,compiendo appena 100 metri in auto.

Ora si scelga: differenziata o discarica?Intanto però si delineano gli obiettivi: «Bisogna raggiungere quota 50%»

di Cosimo Bove([email protected])

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L’idea in un certo senso potrebbefunzionare. Ostia, come XIII Mu-nicipio della capitale, non si discostadalle percentuali di raccolta diffe-renziata di Roma, vicine al 25%. E’per questo motivo che il Movimento5 stelle nei giorni scorsi ha lanciatoun’iniziativa per stimolare i residentidel Lido al conferimento differen-ziato dei rifiuti: plastica o lattine incambio di buoni spesa da consumare

nelle attività commerciali della zona.Sullo stile della cosiddetta “Greeneconomy”, che promuove l'uso ditecnologie innovative ed automaticheche possano accogliere l'intero pro-cesso per la raccolta differenziatadi qualità di tutti i materiali prove-nienti da imballaggi e packagingalimentare. E così è stato: per circasei ore, all’interno del gazebo delMovimento 5 stelle piazzato sul

pontile di Ostia, un eco-compattatoredi rifiuti (prevalentemente lattine ebottiglie di plastica) ha rilasciatobuoni spesa in convenzione con inegozi vicini per un valore pari aquello dei rifiuti consegnati. Comea dire che anche dalla spazzatura sipuò trarre guadagno. E chissà cheOstia non abbia imparato la lezione.A giudicare dalla condizione dellestrade pare proprio di no. (C.B.)

L’iniziativa è stata promossa per la prima volta nei giorni scorsi ad Ostia dal Movimento 5 Stelle

La raccolta dei rifiuti a Fiumicinosi è inceppata. A una manciata

di mesi dall’assegnazione del bandoe degli otto milioni che servonoogni anno a tenere pulito il Comune,non sembra essere cambiato nulla.La città è sporca, invasa dai rifiuti. Icassonetti sono spesso pieni, l’isolaecologica di Pesce Luna chiusa, irifiuti ingombranti ovunque. E perdi più a stagione estiva inoltrata.Fregene, la perla del Tirreno, splendepiù per i sacchi dell’immondiziasparsi per strada (e per le buche,ndr) che non per altro. Idem Fiu-micino, Focene, Passoscuro e viacosì. «L’immagine più significativa- spiega il capogruppo dell’Idv, Clau-dio Cutolo - sono i contenitori dellaraccolta differenziata pieni e maisvuotati. Eppure questa Maggioranzada tempo parla di differenziata eporta a porta. Sono bugie, fandonieraccontate per prenderci in giro. Ifatti parlano invece di una cittàsporca, degradata, come non mai.Canapini e la sua combriccola hannofallito ovunque, questa nuova societàdoveva risolvere tutto, e invece èriuscita a fare peggio che mai. Epoi aspettiamo ancora l’isola eco-

logica di via del Pesce Luna, chiusa.Chissà quando riaprirà. E poi par-lano di rilancio turistico. Che facciatosta». La differenziata rimane unodei grandi interrogativi della gestionedei rifiuti dell’era Canapini. E il pa-radosso, ad oggi, è che disagi ai re-sidenti sono causati anche dallaraccolta dell’indifferenziato, nono-stante un aumento esponenzialedelle tasse. Nel frattempo, per ga-rantire un minimo di decoro allacittà e preservare quell’immagineturistica che Fiumicino vuole e devenecessariamente avere, sul lungo-mare i commercianti da tempo silavano da soli strade e cassonetti.Ma rimane il problema: chi porta

via i rifiuti? «L’immondizia - affermail segretario del Pd, Roberto Saon-cella - continua a essere la migliorcartolina che il centrodestra riescea fornire per pubblicizzare il nostroterritorio. Sul molo di Fiumicino lapasseggiata con vista mare si è tra-sformata in passeggiata con vista“monnezza”. I rifiuti sono ovunque,ma nessuno sembra accorgersene

e ripulire. La colpa? Chissà se anchestavolta il Pdl la farà ricadere suimaleducati che imbrattano il nostrobel Comune, sulla Fiumicino Serviziche non opera più e sul centrosinistrache protesta. A questo punto unadomanda però ce la facciamo tutti:ma a cosa è servito dare 8 milionidi euro alla nuova ditta che si occupadella raccolta dei rifiuti se non ècambiato nulla? E cosa è servito

aumentare del 40%la tassa sui rifiutise sul lungomaresono i commer-cianti a dover pulirestrade e cassonetti?Che fine ha fattoquella postilla nelcapitolato d’appaltoche impone alladitta il lavaggiostradale e quello

dei cassonetti ogni quindici giorni?Perché la differenziata continua aessere un miraggio? E perché i con-tenitori per i rifiuti mancano e quelliche in giro sono spesso vecchi emal ridotti, come nel nord del co-mune? La risposta è semplice: questobando è l’ennesimo fallimento delcentrodestra, e non risolverà unbel niente».

A Fiumicino strade piene di spazzatura e commercianti costretti a pulire da soli

Il flop della raccolta dei rifiutiTarsu aumentata del 40%, ma il porta a porta resta un sogno

E i cittadini? Che ne pensanodella gestione dei rifiuti e dellaraccolta differenziata che a Fiu-micino oggi sembra essere aiminimi storici? Enrica, 35 anni,viene da Ostia: «Mi sono tra-sferita a Fiumicino qualche tem-po fa - racconta - e già me nepento. Qui il decoro urbano èun qualcosa di sconosciuto. Laraccolta differenziata pratica-mente non esiste, la raccolta ri-fiuti neanche. E quando i cas-sonetti vengono svuotati, puz-zano, come se non venisseromai lavati». E non è la sola apensarla così. Domenico, 62anni, è a Fiumicino da una vita:«Ma negli ultimi anni - sottolinea- la situazione è degenerata. Laraccolta rifiuti non esiste, pa-ghiamo una Tarsu maggioratadel 40% ma il servizio non c’è.In pratica ci stanno chiedendosoldi in più per non darci nulla.Se protestiamo non succedenulla. Se proviamo a non pagarele tasse ci pignorano casa, maquesti signori che governano,perché non pagano mai? Perchénon si mette una tassa sugliobiettivi non raggiunti?». Unasorta di “contratto a premio” inbase ai risultati raggiunti. Comenel mondo del calcio. Forse, ilmodo migliore per stimolaregli amministratori. (C.B.)

«Paghiamo per niente»

Plastica in cambiodi buoni spesaPlastica in cambiodi buoni spesa

di Christian Belvisi

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La raccolta differenziata nondecolla, nonostante gli sforzi

e i progetti delle amministrazionicomunali. Le città di Anzio eNettuno, infatti, non sono certoin grado di fare scuola, oppureda fungere da esempio per ilresto dell’Italia, nel campo dellaraccolta differenziata. Sui dueterritori comunali del Mare diRoma, comunque, sono attiveanche due sperimentazioni diporta a porta, che coinvolgonoi quartieri neroniani di AnzioColonia e Marconi e la zonanettunese del Borgo Medievale.Ma ci sono anche diversi pro-blemi. «Il programma del Co-mune è in netto ritardo – spiegail consigliere comunale nero-niano del Pd Paride Tulli – anchese il 15 luglio scadrà la gara eu-ropea per l’acquisto dei kit relativial porta a porta da distribuire airesidenti dell’intero territoriocomunale. In ballo ci sono duemilioni di euro, che poi sono ilfinanziamento erogato dalla Pro-

vincia nel 2009-2010 per il pro-getto. Ma questi fondi non ba-steranno, perché saranno neces-sari numerosi mezzi. E poi civorrà del tempo prima di arrivareal taglio delle bollette. Il rischioquindi è quello di vedere au-mentare la Tia». Inoltre la spe-rimentazione in corso nei duequartieri di Anzio non è neanchein grado di portare dati utili perprogrammare l’estensione delservizio di differenziata porta aporta a tutta la città. «Oggi cisono numerosi cittadini che ca-ricano le proprie buste dellaspazzatura in auto, guidano percento metri e buttano l’immon-dizia in una zona dove il portaa porta non è ancora partito –sottolinea Paride Tulli – e così

il servizio non servea nulla. ci vorrebberomaggiori controlli».E a Nettuno la situa-zione è ancora peg-giore: «Qui è rimastotutto fermo per quat-tro anni – spiega ilconsigliere autonomoSimone Massari, fuo-

riuscito prima dal Pd e poi dal-l’Mpa – anche se ora il nuovoassessore Mario Pitò ha decisodi ripartire con il massimo im-pegno. L’impressione, comunque,è che la raccolta differenziatasia anche diminuita nel corsodegli anni». Ma non è ancorafinita qui, perché anche nellacittà del tridente il problemaprincipale è quello economico.«Il Comune ha perso l’ennesimofinanziamento in arrivo dagliEnti superiori – conclude Mas-sari, con una delle sue classichestoccate alla Giunta Chiavetta –e questa volta è andato persoun milione di euro che la Pro-vincia aveva stanziato per i pro-getti legati alla raccolta diffe-renziata».

Nella città neronianail 15 luglio scade la garaper l’acquistodei kit per tuttii residenti. In quella nettuneseperso un milione

Ad Anzio e Nettuno la raccolta porta a porta è ferma a tre quartieri sperimentali

Differenziata alla deriva: quanti ritardi

I sindaci di Aprilia, Anzio,Cisterna, Cori, Ardea, RoccaMassima e Sermoneta hannoprotocollato in Regione la ri-chiesta di formare un sub-ambito territoriale per la rac-colta differenziata e il tratta-mento dei rifiuti, escludendol'ipotesi di aperture di disca-riche. Si tratta di una svoltaimportante nella gestione dirifiuti, ma all’appello mancail Comune di Nettuno. «È undanno per tutti i cittadiniviste le difficoltà enormi adattuare la raccolta differen-ziata e gli alti costi pagati perconferire i rifiuti in discarica– spiegano Francesca Tam-mone e Claudio Pelagallo,entrambi di Sel – il sub-am-bito permetterebbe ai Comunidi svolgere un ruolo da pro-tagonisti e di chiudere sulterritorio in modo sostenibileil ciclo completo dei rifiuti apartire dalla raccolta diffe-renziata porta a porta».

La svolta

Progettosub-ambito

A Nettuno sono stati attivatialcuni progetti di sensibilizzazionenei confronti della raccolta dif-ferenziata. Le iniziative hannoriguardato le scuole e i bambinid’età compresa tra 5 e 7 anni.

Le scuole

Il Borgo

Il centro fantasma

Il porta a porta funziona solonel Borgo Medievale di Net-tuno. ma l’estate mette a duraprova il servizio, perché la serala zona vecchia della città siriempe di bottiglie di vetro ebicchieri.

Il centro Usa e Getta, Anzio, perla raccolta dei rifiuti ingombrantiè aperto gratuitamente a tutti iresidenti. L’annunciata costruzionedel secondo centro però non èancora arrivata.

di Mario Scagnetti([email protected])

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Politica 71 5 g i u g n o 2 0 1 2

Imu al quattro per mille sullaprima casa, valore agricolo per i

terreni vincolati se entro il 30 set-tembre non sarà eliminato il rischioidraulico che tiene bloccata mezzaIsola Sacra. Aliquote massime peri concessionari aeroportuali perreperire nuove risorse da destinarealle spese sociali. Stop all’Imu age-volata ai costruttori sulle case in-vendute. Queste le principali novitàinserite nella manovra di bilancioapprovata lo scorso giovedì dalconsiglio comunale di Fiumicino.«Un documento di equità» ha com-mentato il presidente del consigliocomunale, Mauro Gonnelli, sot-tolineando: «Nonostante i cospicuitagli e la vessazione perpetrate adanno delle amministrazioni localila nostra maggioranza ha scelto ditutelare le famiglie con un’aliquotaImu addirittura più bassa della pre-cedente aliquota Ici. Uno straordi-nario obiettivo, al quale abbiamopensato facendo riferimento allecirca 13 mila famiglie che hannoscelto di vivere su questo territoriocostruendo o comprando con ipropri sacrifici la prima e unicacasa». Critica l’opposizione. Pd eIdv hanno parlato di «bilancio fal-limentare» in cui non ci sarà «nes-

sun ritorno sui territori dell’Imu,nessuno sgravio per cassintegrati,esodati e famiglie con Isee inferiorea diecimila euro. Solo un cennoall’agricoltura, ma nessun veropiano per salvaguardare questoasset e le attività produttive. Unamanovra fatta di promesse, conopere fantasma come il Ponte DueGiugno, e nessuno stanziamentoper turismo, sociale e cultura». Daannotare le dimissioni del consi-gliere della lista Noi Insieme, LuigiSatta, al suo posto il presidentedell’associazione Crescere Insieme,Roberto Severini. E il passaggionelle fila della maggioranza deidue Udc, Caroccia e Rutigliano edell’esponente di Città Nuove Raf-

faello Biselli. «Votare no a questamanovra – dice Biselli – sarebbestato da irresponsabili. Dopo lacura Monti gli enti locali svolgonoun mero servizio di riscossionecrediti. Nelle casse comunali nonrimane nulla. Questo è stato unbilancio chiamato a gestire il mo-mento difficilissimo, per cercaredi tamponare l’emergenza in attesache il vento cambi. Il Ponte DueGiugno? Il sindaco sta lavorandoin accordo con la Regione». Ok albilancio anche da Severini (listaNoi Insieme): «Si tratta di un atte-stato di fiducia nei confronti dellamaggioranza, con la quale colla-borerò per centrare quegli obiettiviche si è prefissata».

Il consiglio comunale di Fiumicino si spacca sul voto allo strumento economico-finanziario

Sospeso dalla carica di di-rettore generale del comunedi Nettuno, Gianluca Farao-ne chiede ed ottiene il rien-tro dall’aspettativa come di-rigente dell’Area economi-co-finanziaria. Un rientrocertificato dal segretario co-munale Raffaele Allocca conla determina 166 di que-st’anno, nella quale dichiara«di accogliere la richiestadel dottor Gianluca Faraonerelativamente al suo rientrodall’aspettativa di cui alladetermina dirigenziale n.1del 12 gennaio 2010 e direintegrare per l’effetto e condecorrenza immediata il dot-tor Faraone nella qualificadi dirigente dell’area econo-mica finanziaria del Comunedi Nettuno». Come a direche se il Gip del Tribunaledi Velletri ha deciso la so-spensione dal ruolo di di-rettore generale, non c’è al-cun motivo di restare con lemani in mano. Basta rien-trare da dirigente. Della serie“uscire dalla porta e rientraredalla finestra”.

Rientra Faraonedi Christian Belvisi

Bilancio approvato tra le polemiche

Prime defezioni nella nuovaGiunta comunale di Ardea.Seppur per motivi personali,e quindi lontani da diver-genze politiche con il neosindaco Di Fiori, l’assessoreCristiano Zuliani ha rinun-ciato all’incarico, sostituitoin 24 ore dall’architetto Ful-vio Cocchi, classe ’59, neodelegato a Urbanistica, Edi-lizia scolastica e Manuten-zione stradale. Qualche po-lemica intanto è stata solle-vata nei giorni scorsi dal-l’opposizione sulla mancanzadi quote rosa all’interno dellanuova Giunta comunale, maDi Fiori ha immediatamentereplicato, facendo chiarezzasulla questione. «Non esistealcuna violazione del prin-cipio delle pari opportunitànella formazione della Giun-ta, in quanto lo statuto delComune di Ardea non pre-vede alcun obbligo in questosenso. Mi farò carico, insie-me alle forze politiche, diaffrontare l'argomento e va-lutare questa opportunità».Capitolo chiuso.

Nuove nomine

Gonnelli (Pdl): «Documento di equità». Pd e Idv in coro: «Le solite inutili promesse»

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1 5 g i u g n o 2 0 1 28 Cronaca

E’certamente questa la conclu-sione cui sono giunti gran

parte dei lettori del recente articolo:“Raddoppia l’aeroporto e si dimez-zano i dipendenti”. La gestione del-l’aeroporto di Fiumicino appareoggi peggiore di quanto fosse allafine degli anni sessanta. Ancheallora la gestione era stata affidataad oltre un centinaio di societàconcessionarie in una vera e propria“Babele” di appalti e sub-appalti incui lo sfruttamento del lavoro avevaraggiunto livelli intollerabili. Partitipolitici locali, organizzazioni sin-dacali, dopo anni di defatigantibattaglie a tutti i livelli riuscirono afar approvare dal Parlamento nel-l’anno 1974 la legge n.755 che re-citava testualmente: “gestione uni-taria del sistema aeroportuale diRoma”. In ossequio al dettato legi-slativo fu costituita con capitali IRIla Società “Aeroporti di Roma Spa”che per oltre un ventennio hagestito il sistema aeroportuale dellaCapitale comprendente gli Aero-porti di Fiumicino e Ciampino ef-fettuando un servizio efficiente edun notevole ammodernamentodelle strutture aeroportuali e ga-rantendo una consistente e stabileoccupazione di personale che ol-trepassò le 6.000 unità. Ciò hacomportato un vero e reale sviluppo

non solo di Fiumicino ma anchedi tutto l’hinterland aeroportuale.Con la “famigerata” privatizzazioneavvenuta a partire dal 1997 abbiamoassistito ad un vero e proprio “assalto

alla diligenza” da cui è stranamentederivato, nonostante il forte incre-mento del traffico aeroportuale,non solo un forte calo occupazio-nale, ma anche un forte aumentodella “precarizzazione “ del lavoroche ha raggiunto forme di un vero,odioso e vergognoso sfruttamentodella mano d’opera ed un oggettivopeggioramento della qualità delservizio prestato. Di fronte a talesituazione associazioni, movimenticivici ed esponenti di forze politicherisulta stiano intraprendendo ini-ziative di sensibilizzazione non solodella pubblica opinione ma anchecoinvolgendo parlamentari al finedi verificare la possibilità di unapresenza azionaria pubblica più

forte ed incisiva al fine di consentireuna più corretta gestione unitariaed una più forte e stabile occupa-zione della forza lavoro. Infatti l’at-tuale compagine pubblica presentein Adr, Comune di Fiumicino eRoma (solo il 3%), è assolutamenteassente nella gestione e mai si èpreoccupata di denunciare quantoavviene all’interno dell’aeroporto.L’incremento della percentuale diazionariato pubblico in Adr con lapresenza ad esempio della RegioneLazio potrebbe consentire certa-mente una riduzione di quantodenunciato consentendo non soloun incremento occupazionale maanche una maggiore stabilità.(dott. Carlo Giovanni Michieletto)

Al Da Vinci la privatizzazione ha portato un aumento del precariato

Adr torni alla gestione pubblica

Un vero e proprio giallo negliultimi giorni ha accompagnatola società Aeroporti di Roma.

In un periodo nel quale il Go-verno Monti ha negato alla so-cietà capitolina eventuali “ristor-ni» per i mancati adeguamentidelle tariffe aeroportuali previstiai tempi della privatizzazione nel2001, e con la Gemina che nelprimo trimestre di quest’annoha perso più di 11 milioni e agliinizi del 2013 dovrà rifinanziareun bond da circa 500 milioni,

ha fatto scalpore la notizia diuna manifestazione d’interesse,per ora ancora informale, avan-zata per la Aeroporti di Romadal colosso spagnolo Dragados,guidato da quel Florentino Pereznoto ai più per essere il “generoso”presidente del Real Madrid diMourinho. Una notizia che inpoche ore ha scosso il mercato,e che la Sintonia, la holding lus-

semburghese che fa capo a Edi-zione della famiglia Benetton,ha smentito immediatamenteper evitare qualsiasi equivoco.«Sintonia - hanno fatto sapereattraverso una nota stampa - di-chiara di non aver mai ricevutoalcuna manifestazione di interesseper la società Aeroporti di Roma(AdR), formale o informale, dallasocietà spagnola Dragados (grup-

po Acs) o da qualsivoglia altroinvestitore italiano o estero». Mi-stero risolto. O forse no? (C.B.)

Giallo sull’asse Benetton-Florentino Perez

Alitalia punta sui rumeni. Neltentativo di dare un taglio aicosti infatti, la compagnia dibandiera italiana ha recente-mente stretto un accordo di“wet lease” (letteralmente affittobagnato, di aerei ed equipaggi)con la Carpatair, vettore ru-meno con sede a Timisoara,per i voli da Ancona e Pisaverso Roma. E secondo indi-screzioni ancora non confer-mate, l'attività dei rumeni sipotrebbe estendere ad altretratte, da Alghero, Parma eBolzano per Roma. Un accordonato sotto la stella del rispar-mio, considerato che nell’ul-timo anno Alitalia ha registratouna perdita netta pari a 131milioni, a fronte degli 88 mi-lioni dell’anno precedente. Mache lascia più di qualche dub-bio. Le organizzazioni sinda-cali, Usb in testa, denuncianoinfatti delle incongruenze negliaccordi di Alitalia-Cai con laCarpatair: possibile, spiegano,che anziché dare lavoro ai4.500 piloti in cassa integra-zione da circa quattro anni, sisia deciso di affittare velivolied equipaggi da una compa-gnia straniera? (C.B.)

Cassaintegratisnobbati: Cai

appalta ai rumeni

dott. Carlo Giovanni Michieletto

Gilberto BenettonFlorentino Perez

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Cronaca 91 5 g i u g n o 2 0 1 2

La raffineria di Fiumicinochiuderà. O meglio, verrà

trasformata in un «importantepolo logistico per lo stoccaggioe la movimentazione di prodottipetroliferi», così come recente-mente comunicato dal consigliod’amministrazione della TotalErg, proprietaria della struttura.In sostanza, la raffineria di Fiu-micino verrà trasfomata in unsemplice deposito per la raccoltadi materiale già lavorato. Il tuttoentro il terzo trimestre di que-st’anno. La decisione di Total-Erg conferma quanto sia preoc-cupante la crisi a livello europeoe nazionale. In Italia la domandanel 2012 è in calo del 6%, e gliimpianti, tra cui quelli della raf-

fineria di Roma, lavorano al 60%della capacità. Da qui la decisionedi trasformarla. Già, ma cosacambia in concreto? Da un latol’aspetto ambientale: con la rac-colta di prodotti già finiti ilrischio per l’ecosistema è ridottoquasi a zero, con buona pacedegli ambientalisti. D’altra parteperò, va considerato l’aspettoeconomico. La trasformazionedi un sito come quello di Fiu-micino porterebbe danni inim-maginabili per le imprese cheattorno alla raffineria hanno co-struito la loro vita. E a cascata arimetterci sarebbero i lavoratoriimpiegati nel settore, che già neigiorni scorsi hanno dato vita aduno sciopero di 40 ore. «E altrine seguiranno se l’azienda nonfarà un passo indietro», spieganodalle Rappresentanze sindacali

unitarie (Rsu). E intanto i sin-dacati hanno scritto al Prefettodi Roma per rendere nota la si-tuazione, annunciare lo scioperoe tentare un dialogo con la so-cietà. «La decisione di incrociarele braccia – si legge nella letterarecapitata al Prefetto - si è resanecessaria dopo le dichiarazionidella società alla Rsu. Il cambiodi destinazione porterà ad unpesantissimo costo occupazionalee la conseguente perdita di circa200 lavoratori. La raffineria tra-sforma il petrolio grezzo in car-burante e rifornisce non solouna grande fetta dell’Italia cen-trale ma gestisce circa il 70% delcarburante utilizzato all’aeroportodi Fiumicino». D’altra parte unostudio riservato che Total-Ergha commissionato a Nomismaprecisa che l'origine dei problemi

sono «il calo dei consumi, delleesportazioni di benzina verso gliUsa e le nuove raffinerie neiPaesi asiatici emergenti che han-no grandi capacità di lavorazionee bassi costi gestionali». Per que-sto è necessario «interromperedefinitivamente la lavorazionedel petrolio grezzo - dice Nomi-sma - e investire sulle potenzialitàdel sito come polo logistico».Intanto però, più di 250 lavoratori

nella sola raffineria, in aggiuntaa quelli impiegati nell’indotto(piloti, ormeggiatori, dipendentidi società di bonifica, ecc.) ri-schiano di perdere il posto dilavoro. L’ennesima tegola sullefamiglie di Fiumicino e dell’interolitorale romano, già profonda-mente colpite dall’inizio dell’anno,dalla crisi Adr e dal blocco ai la-vori del nuovo porto. E il 2012deve ancora finire.

Duecentocinquanta dipendenti a rischio, più gli impiegati nell’indotto. I sindacati sono certi: «Ci sarà un pesantissimo costo occupazionale»

La struttura di Fiumicino verrà trasformata entro fine anno in un semplice deposito

Una soluzione va trovata, almenoper riuscire a garantire la neces-saria tranquillità dei lavoratoridella Raffineria, e non solo. Pocopiù di 250 persone che oggi stan-no vivendo un incubo. «La Raf-fineria - spiega un dipendentedella struttura - cesserà la suaattività di raffinazione a fine set-tembre 2012. C’è da dire che ilproblema della raffinazione, siain Italia che in Europa, è noto atutti noi del settore, e quindi nonci sorprende che molte raffinerieitaliane stiano in crisi. Siamo ri-masti invece molto sorpresi e

preoccupati dalle modalità dellagestione della trasformazione chequesta decisione della TotalErg

comporta, e soprattutto dallamodalità di gestione del personalein esubero». I numeri menzionati

fanno paura. «La Direzione -continua il dipendente - ci hadetto che alla fine del processodi trasformazione (non ci è statospecificato quanto durerà) ri-marranno a lavorare solo 70 per-sone. E’ da qui che deriva tuttala nostra preoccupazione. In Raf-fineria, oggi siamo 252 tra operaie impiegati, più tutto l'indottoche ammonta a 180 contractorsgiornalieri (di cui molte personea Fiumicino). A regime quindirimarranno fuori 182 personedi Raffineria (più di 2/3 dell'at-tuale forza lavoro), più tutti e180 gli operai delle "ditte terze".Nonostante le nostre richiesteperò, non ci è stato presentatoancora alcun piano industrialené di possibile riallocazione del

personale. Abbiamo fatto nume-rose assemblee con i lavoratoried abbiamo effettuato uno scio-pero (firmato da tutti e tre i Se-gretari regionali di Filctem-Cgil,Uilcem-Uil, e Femca-Cisl).di tuttoil personale turnista e non».Qualcosa ha iniziato a muoversi,ma le preoccupazioni restanointatte. «Nei giorni scorsi - con-clude - siamo stati convocatipresso l'Unione Industriali doveè stato ufficialmente aperto il ta-volo delle trattative. Ma neanchein quest'occasione ci è stato pre-sentato un piano occupazione,ma solo industriale». E centinaiadi persone continuano a tremareper il futuro delle proprie famiglie.In poco più di tre mesi si decideràil loro destino. (C.B.)

Gli operai coinvolti: «Rimarranno fuori 182 persone più tutti i contractors esterni»

Addio alla raffineria: è emergenza lavoro

«Inutile nascondersi: la deci-sione presa dalla società com-porterò dei danni un po’ a tutticoloro che oggi lavorano graziealla raffineria». Pensieri e paroledel comandante Stefano Capi-tani, alla guida dei Piloti delPorto di Fiumicino. «Dal 1°ottobre - continua Capitani -non raffineranno più il greggio,ma importeranno direttamenteil prodotto finito dall’estero connavi più grandi. Da quello cheho capito, con quattro, cinquenavi al mese, dovrebbero riu-scire a trasportare tutto ciò dicui hanno bisogno. Se consi-derate che oggi la media è dicirca undici navi al mese, è

chiaro che ci saranno degli esu-beri tra piloti, ormeggiatori,rimorchiatori ed altri lavoratori.Siamo tutti un po’ preoccupatiperchè per Fiumicino sarà undanno impressionante, ma pri-ma di fasciarci la testa, aspet-tiamo che presentino il loropiano industriale, e poi vedremoil da farsi». In attesa di notiziepiù dettagliate anche LeandroNesi, presidente del consigliod’amministrazione della Se-marpo srl, società specializzatanel rimorchio delle navi. «Ab-biamo appreso la notizia daigiornali - spiega Nesi - ma perquanto riguarda i servizi perle navi che arriveranno non

abbiamo ancora le idee chiare.Ogni commento ad oggi po-trebbe essere inappropriato, an-che se è evidente che potrebberidursi drasticamente sia il nu-mero delle navi che dei servizida effettuare. Per quanto ci ri-guarda ancora non sappiamocome ci comporteremo. Si trattadi una materia troppo compli-cata per tirare a indovinare».Così come restano in attesa dinotizie tutte le società che at-torno alla raffineria hanno co-struito il loro lavoro. Notizieche potranno arrivare solo at-traverso il piano industrialedella Total Erg. Ma ad ogginon ve n’è traccia. (C.B.)

Il dato è evidente: nonostante la benzina stia schizzando nel-l’ultimo anno alle stelle, la raffinazione italiana sta fallendo.Lo confermano la trasformazione della raffineria di Fiumicino,praticamente la stessa cosa capitata un anno fa alla Tamoil diCremona. Lo conferma il fatto che la Saras di Moratti stiacercando compratori, e tutto quanto sta accadendo nel settore. Dal 2004 a oggi il consumo di prodotti petroliferi in Italia èdiminuito di 5 miliardi di litri. E la situazione sembradestinata a peggiorare. Il primo trimestre 2012 ha segnatocomplessivamente un -10% rispetto allo stesso periodo del-l’anno precedente, e così la produzione delle quindici raffinerieitaliane è dovuta scendere del 6%. E i costi non sonofacilmente sopportabili. L’anno scorso le auto italiane chebruciavano benzina, ma secondo le prospettive dell’Unioneindustriali, erano 17,8 milioni: nel 2025 saranno due milioniin meno. E dal 2013, il gas naturale prenderà il posto del pe-trolio come principale fonte energetica del Paese. Il futuroper le raffinerie è sempre più nero. E ad oggi una soluzionesembra essere molto lontana. (C.B.)

Futuro segnato: il greggio destinato a restare un ricordo

Stefano Capitani (Piloti del Porto): «Esuberiinevitabili. Un danno notevole alla città»

di Cosimo Bove([email protected])

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Cronaca 111 5 g i u g n o 2 0 1 2

Seicento astici liberati al largo dai pescatori

Progetto finanziato dall’Unione Europea

con 450mila euroAnzio e Ostia entrano inrotta di collisione. Al centro

del contendere, la sabbia nero-niana utilizzata per il ripasci-mento delle spiagge del Lido.A porre qualche dubbio sullalegittimità dell’intervento messoin atto da parte della RegioneLazio, è il consigliere comunaledi Rifondazione Comunista diAnzio, Beniamino Colantuono.Delle perplessità fatte presential sindaco Luciano Bruschinied all’assessore all’Ambiente Pa-trizio Placidi attraverso un’in-terrogazione. «A tre miglia daCapo d’Anzio - spiega Colan-tuono - si stanno effettuandodei lavori di dragaggio per ri-pascere la battigia di Ostia, suprogetto e autorizzazione dellaRegione Lazio, ma questi lavoriprovocano danni enormi al fon-dale, intaccando la secca di Co-stacuti, luogo fondamentale perla pesca di Anzio, consideratala sua natura di luogo idealeper la proliferazione di pescimigratori e di tana». Conside-razione questa, supportata a piùriprese dai pescatori locali, chehanno più volte manifestato laloro contrarietà a tali lavori,perché svolti senza tenere contodelle caratteristiche del fondale

e considerati dannosi per l’ha-bitat marino. «Considerato -continua Colantuono - che lenorme europee prevedono chei pescatori diventino gli addettia presidiare l’ambiente marinoin modo da preservarlo sia dalpunto di vista ecologico siacome risorsa alimentare ed eco-nomica, e che quindi lavori si-mili siano svolti tenendo pre-sente le indicazioni di chi tiene

ai luoghi interessati e ne desiderala tutela, così come fanno i pe-scatori, ho chiesto al Sindaco eall’assessore all’Ambiente di at-tivarsi affinché vengano sospesie rivisti i lavori voluti dalla Re-gione a largo di Anzio, e ven-gano riprogettati tenendo contodelle esigenze dell’habitat ma-rittimo vitale per l’ambiente, ilturismo e la pesca anziate, af-finché la Bandiera Blu appena

ottenuta non divenga soltantoun titolo di immagine senza re-lazione con la realtà». Un altroostacolo dunque si frappone alripascimento completo dellespiagge di Ostia, già ripetuta-mente colpite da mareggiate chehanno distrutto interi stabili-menti, fatto crollare le cabine eportato il mare quasi a ridossodella strada. E l’estate ormai èai nastri di partenza.

La sabbia prelevata da Anzio per Ostia crea danni all’ecosistema

Fondali a rischio per il ripascimento

La bandiera Blu come occasionedi vanto. Anzio celebra, unicarealtà sul litorale romano, laconquista della Bandiera Bludella Fee per il terzo anno con-secutivo. Proprio in questi giorniinfatti, con appuntamento sim-bolico allo stabilimento La Boadi Lido dei Pini, la città nero-

niana ha deciso di dare vita adun’alzabandiera collettivo deglioltre 50 stabilimenti balnearidella zona. «Come da tradizione– ha spiegato l’assessore allePolitiche Ambientali, PatrizioPlacidi – nel giorno di Sant’An-tonio, Patrono di Anzio, abbiamodeciso di coinvolgere gli stabi-

limenti balneari dislocati lungoi 13 chilometri di costa anziate,ai quali ho anche chiesto la mas-sima collaborazione nella rac-colta differenziata e nell’operadi promozione, in spiaggia, dellaconquista della Bandiera Blu edei restrittivi parametri che ab-biamo rispettato per ottenere

l’ambito riconoscimento. Entrola fine del 2012 apriremo il se-condo centro per il conferimentodegli ingombranti e amplieremola raccolta porta a porta sull’in-tero territorio comunale». Unmodo come un altro per tentaredi replicare l’impresa anche ilprossimo anno.

La città neroniana celebra la conquista del premio della Fee per l’ottava volta

Alzabandiera Blu collettivo per gli stabilimenti

Ad Anzio intanto, con la collabo-razione delle cooperative dei pe-scatori e dell’Università della Tuscia,si è dato il via nei giorni scorsi alripopolamento dell’astice del Me-diterraneo. Seicento complessiva-mente gli esemplari liberati in mareda pescatori e Capitaneria di Portodopo essere stati riprodotti “in am-biente controllato” dall’Universitàdegli Studi della Tuscia. L’iniziativa,una delle prime in Italia per il ri-popolamento dell’astice del Medi-terraneo, è sostenuta dalla Coo-perativa Pescatori Santissimi Pio eAntonio, dalla ConfederazioneCooperative Federcoopesca, dal-l’Università della Tuscia di Viterboe dall’Assessorato alle Politiche Am-bientali del Comune di Anzio. «Sitratta di un’iniziativa concreta perla valorizzazione dell’ambiente ma-rino – ha spiegato l’assessore al-l’Ambiente del comune di Anzio,Patrizio Placidi - che nasce dallapositiva collaborazione con le as-sociazioni della piccola pesca conle quali, il mese scorso, abbiamopresentato alla Comunità Europeauna richiesta di finanziamento di450.000 euro per l’importante pro-getto che prevede la creazione diun’area marina di aggregazione eripopolamento ittico». (C.B.)

Il borgo di Nettuno si rifà iltrucco in vista dell’estate. Unmaquillage veloce, che associatoad un aumento della sicurezzatra le vie della città vecchia,dovrebbe garantire tre mesitranquilli ai residenti ed ai ge-stori delle attività commercialidella zona. O almeno la spe-ranza è questa. A spiegare qualisono gli obiettivi dell’ammini-strazione comunale, è il neoassessore alle Attività produttiveErnesto Flamini. «Non si puòtollerare - spiega - che poche

persone, probabilmente dise-ducate ad apprezzare e rispet-tare un luogo di così indubbiaimportanza, arrechino dannisenza alcun riguardo per chivi vive e opera nel borgo. Perquesto l’Amministrazione staconcordando con le associa-zioni di categoria (ristoranti,bar, locali notturni, ecc.) ed iresidenti, una serie di azionimirate e si auspica efficaci, pergarantire alla città la bellezza el’incantevole atmosfera del bor-go. In questo contesto, i gestori

dei club hanno istituito un ser-vizio di vigilanza, a cui si af-fiancherà la presenza della po-lizia urbana. E’ attivo poi unimpianto di video sorveglianza,collegato con una centrale ope-rativa, che permetterà di mo-nitorare costantemente la si-tuazione. In questo modo, saràpossibile garantire un maggiorrispetto dei regolamenti comu-nali per il funzionamento deilocali del borgo. Il nostro im-pegno come amministrazionecomunale sarà quello di curare

l’ambiente, rendendo più effi-ciente la raccolta dei rifiuti ur-bani, la pulizia delle vie e delle

piazze, valorizzando l’immaginedel quartiere. Il borgo non èterra di nessuno, e va tutelato».

Sicurezza e pulizia tra le mura del Borgo Flamini: «Non deve essere terra di nessuno»

di Christian Belvisi

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Cronaca 131 5 g i u g n o 2 0 1 2

Amianto di fronte a due scuo-le, e al poliambulatorio. A

Fiumicino, a due passi da viaConi Zugna accade anche questo,tra l'indifferenza di tutti, ammi-nistrazione Comunale compresa.E' da più di dieci giorni che unrifiuto di amianto giace su unmarciapiede, non lontano daicassonetti, lasciato chissà da chiin un'improvvisata quanto mal-destra operazione di sgomberocasalingo. L'amianto, lo ricor-diamo, è sostanza cancerogenache nuoce gravemente alla salutedi chi ne inala le polveri. La so-stanza, infatti, non è nociva altatto ma lo diventa in caso disgretolamento e diffusione dellepolveri, cosa che avviene auto-maticamente col tempo e col de-terioramento di pezzi come quel-lo lasciato davanti alle scuoleprese in esame in questo caso.Ma qualcuno ha notato questapericolosa situazione, e ha decisodi avvertire chi di competenza,purtroppo senza risultati: «Lascorsa settimana stavo parcheg-giando l'auto per lasciare miofiglio a scuola (seconda elemen-tare), quando ho notato questo

pezzo di amianto. Lo so ricono-scere bene, visto che anni fa hoavuto a che fare con situazionisimili – spiega la signora Caterinadi Fiumicino – e ho provvedutoimmediatamente a contattare lasezione del Comune di Fiumi-cino che si occupa di queste te-matiche. Dove mi è stato dettodi avvertire del fatto la polizialocale, solamente mediante fax».Un iter un po' tortuoso e dallariuscita difficile da riscontrare.Che però la solerte mamma diFiumicino ha eseguito in piena

regola. Senza risposte. «E' passatapiù di una settimana – spiega -e quel rifiuto è ancora li. Nelfrattempo il sole e il vento lostanno consumando e le polverigirano per tutta la via, anche senon si vedono. Di fronte a pochimetri c'è il giardino della scuolacomunale dove va mio figlio, edove tutti i ragazzini viste lebelle giornate praticano lo sport.Rischiando di inalare queste pol-veri». Il caso è stato raccolto daaltre mamme, che ora cavalcanola polemica: «Io mi sono data

altri tre giorni – spiega Claudia– poi andrò a reclamare diret-tamente negli uffici del Comune.Ormai conosciamo i rischi cheprovocano queste sostanze, mavederli lasciati sotto i nasi deinostri figli è inaccettabile. Ca-terina ha avvertito il Comune,la polizia Locale, tutti sanno tut-to. Cosa stiamo aspettando an-cora?». Le mamme, dunque sistanno arrabbiando e si intuisceche se la situazione non troveràsoluzione a breve si organizze-ranno in una protesta ufficiale.

Rifiuti di ogni genere edamianto abbandonato a e stes-so in un terreno comunalenella zona di Acilia. A segna-lare la situazione di degradogeneralizzato sono stati, neigiorni scorsi, i componentidell’associazione “VillaggioAfrica”, che hanno presentatoun esposto alle autorità com-petenti. Il terreno in questionesi trova a lato di viale dei Ro-magnoli, nel tratto tra via An-tonio Fantosati e via Fra' An-drea di Giovanni. «Una situa-zione gravissima - spiegano iresidenti della zona - perchèquel terreno, ormai comple-tamente abbandonato, ospitauna serie infinita di rifiuti edè stato scelto come luogo diritrovo degli sbandati dellazona. Il tutto a pochi passidalle abitazioni». Una situa-zione che con l’arrivo dell’estatee del caldo afoso rischia didegenerare, creando allarmetra i residenti e danneggiandoper l’ennesima volta quell’im-magine turistica di cui Ostiasi vanta.

Degrado e sporcizia

Ad Acilia i residenti contestano l’indifferenza

del XIII Municipio

L’episodio è stato già segnalato alla Polizia municipale, ma il rifiuto tossico resta sempre lì. «Non si può giocare con la salute dei nostri bambini. Le polveri sono nocive»

Fiumicino, protestano le mamme degli alunni della elementare di via Coni Zugna

L’amianto a due passi da scuola

di Marco Ciapettidi Christian Belvisi

Via Capo Palinuro3° piano, 4 camere, cucina,bagno, ripostiglio,balcone, cantina.Da ristrutturare.122 mq affacciosud/ovest. Classeenergetica FEuro 340.000,00

Via Cansacchi Attico IV pianosenza ascensore.Ingresso, salone,camera, cucina ebagno. Terrazzacondominiale alivello. C.E. G - EPI175 kwh/mq anno.Euro 220.000,00

Ostia Centro IV pianocon ascensore.Adiacenze stazioneLido Centro. Salone,due camere, cucina,bagno, due balconi. 80mq. Palazzina ottimecondizioni. C.E. G -EPI: 175 kwh/mq anno.Euro 278.000,00

Via Ferdinando Acton4° piano in stradaprivata, saloncino,camera da letto,soppalco, armadio amuro, cucina, bagno,balcone, cantina, portablindata, esposizionenord/ovest. C.E. F.Euro 170.000,00

Via Genovese Zerbiprimo pianoristrutturato, saloneall'americana,cucina in muratura,2 camere,ripostiglio, 2soppalchi, bagno.C.E. F.Euro 280.000,00

Via delle TriremiAttico vista mareristrutturato, 90 mqcalpestabili, ingresso,salone di 32 mq, cucinaabitabile, 2 camere, 2 bagni, ripostigliogrande, soppalco. 2° cucina. C.E. F.Euro 495.000,00

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Cronaca 151 5 g i u g n o 2 0 1 2

Ancora una colata di cementonel centro di Acilia. Le nuove

edificazioni previste nel piano par-ticolareggiato Mellano-Valle Por-cina, identificato nel compartoZ12b, prevedono la realizzazionedi un complesso residenziale-com-merciale di quasi 5 mila metri cubi,probabilmente l’ultimo colpo allaviabilità della zona ed alla vivibilitàdel centro storico. Il progetto pre-vede, tra l’altro, una rampa diaccesso dal parcheggio su via Ca-palti, strada di circa 7 metri di lar-ghezza a doppio senso di circola-zione, senza marciapiedi ed unadensità veicolare già allo statoattuale eccessiva e resa ancora piùcaotica dalle auto parcheggiate. «Sepensiamo alla destinazione com-merciale e ad un doppio accessosu via di Acilia – afferma Ezio Pie-trosanti, presidente Comitato diquartiere Acilia 2000 - crediamoche si raggiunga l’apoteosi del di-sagio per i cittadini di Acilia maanche per chi transita sull’arteriaper raggiungere i quartieri limitrofi.Il traffico è intenso tutti i giorni,con lunghe file proprio all’incrociosemaforico con via di Saponara».«Il quartiere – afferma Giulio Not-turni (Udc) - non ha davvero bi-sogno di questo manufatto, cheprevede, tra l’altro, un piano inter-

rato e quattro piani fuori terra, deiquali i primi due adibiti a shoppingcenter mentre gli altri due a desti-nazione residenziale con, in più,anche dei parcheggi interrati. Tra iproblemi immediati, appare certa,la paralisi del traffico su via diAcilia causata dal nuovo centrocommerciale, oltre alla possibilitàdi “collasso” definitivo della retefognaria esistente, già insufficiente».Secondo i residenti, infatti, altroproblema rilevante è il problemache creeranno le acque meteorichedell’area che andranno a confluiresu via Capalti, in un tratto di stradain contropendenza, andando a “tra-

cimare” nelle abitazioni limitrofe enelle cantine e garage di quelle po-sizionate sul fronte opposto dellastrada. «Il nuovo piano fognario –denuncia Pietrosanti – doveva giàessere realizzato nel 2011 ed ora siparla del primo semestre del 2013mentre l’attuale rete fognante è pa-lesemente insufficiente». «E’ ne-cessario riorganizzare l’intero cen-tro-città. – afferma Andrea Storri,segretario politico del Pd – non èpossibile, infatti, che una città diquasi centomila abitanti debbaavere un centro in quelle condizioni,senza aree verdi, spazi vivibili esoffocato dal traffico».

Colata di cemento in centroLa costruzione di un nuovo megastore da 5mila metri cubi scatena la rabbia dei residenti: «Il traffico impazzirà». Notturni(Udc): «Creerà problemi alla rete fognaria»

Ad Acilia polemiche per il piano particolareggiato

Acea realizzerà un serbatoio neipressi di Aranova che servirà apotenziare le condutture delnord del comune. Non è tutto:l’azienda aprirà una via prefe-renziale agevolando le pratichedi ricorso e restituzione soldiper tutte quelle famiglie che purnon avendo alcun allaccio fo-gnario, da anni pagano le quoteper la depurazione. «Nella ge-stione dei beni comuni - ha af-fermato il consigliere Pd, Ales-sandra Vona - ci vuole l’impegnodi tutti. Ci vuole l’impegno diAcea nel gestire le risorse perfare gli investimenti necessari.Ci vuole l’impegno dell’ammi-nistrazione comunale nel metterein campo tutti i supporti neces-sari. È impensabile che nel 2012ci siano ancora famiglie senzafogne e senza acqua potabile. Invia Villaverde e in via Genoni cisono 19 famiglie in questo stato».Sulla pressione dell’acqua, pro-blema molto sentito, Vona haspiegato: «È una buona notizia,ma non percorribile in brevetempo. In alcuni Comuni le am-ministrazioni hanno distribuitogratuitamente a tutte le famiglieun kit di riduttori di flusso cheapplicati ai rubinetti mescolanol’acqua con l’aria riducendo diquasi la metà l’erogazione».

Aranova

Prestoi rimborsi di Acea

Tutti d’accordo: il raddoppio divia del Faro era necessario, maalcuni accorgimenti vanno presi.Per esempio la realizzazione diuna nuova rotatoria tra via delFaro e via Fiumara. Si tratta diuna proposta dei residenti dellazona, di cui si sta occupando ilvicepresidente del consiglio co-munale di Fiumicino, RaffaelloBiselli (Città Nuove). «L’idea -spiega - è quella di studiarel’ipotesi di una nuova rotatoriatra via del Faro e via Fiumara.Il senso unico lungo via delFaro ha sì snellito il traffico macostringe i residenti e gli auto-mobilisti in generale a un lungogiro per andare a Fiumicino eattraversare il Ponte Due Giu-gno: via del Faro, via Coni Zu-gna, poi ancora la nuova stradarealizzata nei pressi di villa Gu-glielmi, l’ultimo tratto di viadella Scafa e finalmente il ponte.Come potrebbe essere superatoil problema? Proprio realiz-zando una nuova rotatoria travia del Faro e via Fiumara chepermetta di innestarsi poi lungoVilla Guglielmi. Si tratta di unaipotesi che andrebbe studiatain commissione lavori pubblici,sia con i consiglieri, sia con itecnici comunali, per valutarnela fattibilità».

Fiumicino

Via del Faro: in arrivo

una rotatoriadi Enzo Bianciardi

Presto i rimborsi di Acea

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1 5 g i u g n o 2 0 1 216 L’Inchiesta

Emergenza abitativa e povertàdilagante. Questi i temi caldi

dell’estate 2012, che parte all’insegnadi un incremento esponenziale dioccupazioni abusive. Poco importache si tratti di case popolari o abi-tazioni private: chi ha bisogno dicasa se la prende, a discapito dichi per acquistarla magari ha ef-fettuato una serie infinita di sacrifici.Storie di nuova povertà, così diverseeppure così simili. Storie di pro-prietari truffati, di affittuari truf-faldini e di aventi diritto alle casepopolari costretti improvvisamentea vivere da abusivi. Perché? Perchéun’altra soluzione non c’è.

addio casa al mareE’ la storia di Daria F. che avevaaffittato, dopo tanta insistenza, ilsuo appartamento di Ostia ad unacoppia di stranieri, con un regolarelavoro in Italia. Affitto regolare,niente nero, tutto alla luce del solee soprattutto piena fiducia nei dueinquilini. Daria F., la proprietariadell’appartamento racconta: «Lacoppia di stranieri - racconta - miè stata presentata dal loro attualedatore di lavoro. A quel puntoavevo tutte le rassicurazioni ed hoaccettato. Abbiamo sottoscritto unregolare contratto di affitto». Tuttobene e pagamenti regolari fino aquattro mesi fa, quando i due stra-nieri hanno sospeso il pagamentodel fitto mensile. La donna cerca

di mettersi in contatto con i dueper chiedere spiegazioni, non ciriesce ed allora decide di andaredi persona nella sua casa. «Quandosono arrivata – racconta – sonosalita al terzo piano ed ho suonatoripetutamente alla porta, ma ben-ché sentissi dei rumori all’internonessuno mi è venuto ad aprire.Qualcuno aveva cambiato la ser-ratura». Daria a quel punto tornaindietro e telefona al suo avvocato.La donna riesce a parlare con isuoi inquilini solo qualche giornodopo. «Mi hanno detto che eranostati obbligati ad abbandonare l’ap-partamento da due loro conna-zionali che erano venuti a trovarliin Italia. In pratica, sono usciti perandare a lavorare ed al ritorno a

casa hanno trovato le loro cosedinanzi alla porta. Sono stati sfrat-tati dai loro stessi ospiti. Il fittonon viene più corrisposto, cosìcome le quote condominiali, le ul-time due bollette di acqua e lucenon sono state pagate». Sulla que-stione Daria ha presentato unadenuncia al locale Commissariatoche ha avviato le indagini del caso.«Temo che la cosa andrà avantiper le lunghe. Ho parlato con gliagenti, e i tempi tecnici per losgombero saranno di almeno due- tre mesi ed anche di più». Intantoarriva l’Imu da pagare.

Da assegnataria ad abusivaUna casa assegnata regolarmente,una legittima proprietaria dell’ap-

partamento che invia la lettera disfratto e il tetto sopra la testa cherischia di dissolversi all’improvviso.La storia di Daniela, cassaintegratacon un figlio disoccupato, è lafotografia della situazione delquartiere Zodiaco, ad Anzio, dovel’ente proprietario degli alloggi,ha deciso di mettere in vendita lecase. Ovviamente è stato concessoun diritto di prelazione agli in-quilini che in quel momento vi-vevano negli appartamenti, manon tutti hanno potuto esercitarloe le tutele sono svanite di colpoquando la casa è stata acquistata,regolarmente, da un privato. «Chiha comprato la casa in cui vivo –racconta Daniela – ha deciso divenderla. Mi è arrivata la lettera

di Cosimo BoveEnzo Bianciardi

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L’Inchiesta 171 5 g i u g n o 2 0 1 2

Le regole d’oro per non correre alcun rischio

di sfratto ed è cominciato l’incubo,che mi ha portato quasi a compiereun gesto estremo (la donna haminacciato di gettarsi dal balconedi casa, ndr). Quel giorno l’asses-sore Colarieti, che ringrazio peraver preso a cuore la vicenda, miha convinto a desistere. Ora l’am-ministrazione si sta muovendoper trovarmi un’altra sistemazionee ha già bloccato per due volte illavoro dell’ufficiale giudiziario,che avrebbe dovuto provvedereal mio sfratto». Proprio in questigiorni, però, lo stesso ufficialedovrebbe tornare alla carica perconsentire alla legittima proprie-taria di casa di entrare effettiva-mente in possesso del proprioimmobile. La vicenda, che po-trebbe concludersi nel miglioredei modi, resta comunque deli-cata. Perché in ballo c’è il futurodi una madre e di un figlio co-stretti a vivere con appena 600euro al mese.

Le periferie degradate non sonouna peculiarità esclusiva delle ca-pitali Europee e delle grandi cittàitaliane. Ci si può imbattere inscenari simili anche, purtroppo,sul Mare di Roma. Ad Anzio bastapercorrere pochi chilometri lungola via Nettunense, in direzione diRoma, per veder ergersi in tutttoil suo degrado il quartiere Zodiaco.Un agglomerato di case occupateda stranieri, extracomunitari epure italiani, dove però vivonoanche famiglie neroniane “regolari”costrette a barcamenarsi ogni gior-no tra mille difficoltà economiche.Ma non è sempre stato così: ametà degli anni Ottanta il quartiereè stato costruito per far fronte auna delle prime emergenze abita-tive affrontate dalla città anziatein continua espansione. E li sonostati dirottati tutti coloro che hannopresentato regolare richiesta di unalloggio comunale all’amministra-zione. Poi le case sono state ac-quistate da enti privati e il degradoha cominciato a insinuarsi tra levie che portano i nomi dei segnizodiacali. Oggi la situazione è dav-vero degenerata, anche perché

l’ente ha messo in vendita gli ap-partamenti a prezzi più che van-taggiosi, e in molti hanno colto alvolo l’occasione di acquistare unimmobile da girare poi in affitto apersone e famiglie disagiate. Gliabitanti originari del quartieresono rimasti in pochi e tutti la-mentano la miriade di problemiche affrontano ogni giorno. «Lamaggior parte delle case sono oc-cupate – racconta un inquilino –e al loro interno ci vivono per lopiù stranieri. Gli italiani, invece,ricevono lettere di sfratto da chiha acquistato gli immobili. E lodico senza la più assoluta venarazzista. Abitare allo Zodiaco, co-munque, è davvero difficile. Pensate

che ho paura anche a salire lescale che portano alla mia casa».Perché? «Provate voi a vivere tradroga e prostituzione» la prontarisposta di un uomo che proba-bilmente non ne può davvero più.La mancanza di sicurezza e l’oc-cupazione di case abusive, co-munque, non sono gli unici dueproblemi della zona. «Qui si so-pravvive, ma non si vive di certo.Le palazzine cadono a pezzi e nes-suno si preoccupa della manu-tenzione. Se si rompe un ascensoreresta così per sempre, anche se cisono anziani e disabili “regolari”che devono inventarsi ogni voltaun modo per arrivare alla portadi casa». (M.s.)

«Ho paura anche a salire le scale del palazzo»

Ostia, riparte la lotta per la casa. Nei giorniscorsi quindici nuclei familiari, uniti da unacomune condizione di precarietà lavorativa edal bisogno primario di avere un tetto sottocui ripararsi, hanno “autodenunciato” la lorooccupazione a scopo abitativo, presso l'exscuola materna Sagittario di Viale Vega adOstia. L’ennesimo casa analogo nel giro dipochissimi mesi. Si tratta di famiglie conbambini piccoli, anziani e disabili, in gravicondizioni di indigenza, che dopo aver fattopresente a più riprese le loro condizioni al-l’amministrazione comunale, non hanno ri-cevuto risposte concrete al problema del-

l’emergenza abitativa esplosa negli ultimi annisul litorale romano, ed hanno scelto volonta-riamente la via dell’occupazione. Un tentativodi dare un segnale forte per far capire le con-dizioni nelle quali si sono trovati a vivere.«Siamo persone comuni, che di fronte ad unapolitica che utilizza soltanto gli strumentidegli sfratti, dei progetti faraonici e delle colatedi cemento per sostenere gli amici costruttori- spiega David del collettivo L'Officina - hascelto la via dell'autorganizzazione, cercandouna soluzione alternativa all'emergenza abi-tativa. Non a caso - fa presente - si tratta delterzo tentativo di occupazione a scopo abitativo

ad Ostia nel giro di tre mesi: l’esperienza delloscorso novembre dell’asilo Do-Re-Mi Diverto,quella di aprile di uno stabile vicino via delleSirene ed infine l'occupazione di viale Vega.Insieme al problema degli asili, che spessoviene trattato dai giornali, l'emergenza abitativaè un altro tema caldo da affrontare». La nuovafrontiera dell’occupazione dunque punta drittasulle scuole. quelle abbandonate, quelle in ri-strutturazione. Ambienti in cui stabilirsi pertirare avanti almeno per un po’. E il rischio,come troppo spesso accade, è quello di trovarsidi fronte ad una guerra tra poveri che non ri-solve i problemi, ma li aumenta. (e.B.)

Le scuole inutilizzate nel mirino di famiglie disperate

Solo poche settimane fa aFiumicino una serie disgomberi hanno restituitoai legittimi proprietari leloro abitazioni nella zonadi Passo della Sentinella,alla periferia della città. Unfenomeno in ascesa: in po-chissimi giorni sono statecinque le seconde case oc-cupate abusivamente, alpunto che oltre alle forzedell’ordine sono stati gli stes-si residenti della zona adimpedire che la situazionedegenerasse del tutto. Così,al sesto tentativo di occu-pazione in poche ore, sonostati gli stessi abitanti delquartiere a sventare l’im-presa di alcuni occupanti,bloccandoli ed allertandopolizia locale e carabinieri.Ma le “ronde” non possonoessere la soluzione ad unproblema che si sta facendosempre più evidente, cosìcome aveva ammesso giàall’epoca il consigliere co-munale del Pdl William DeVecchis. «Quello delle oc-cupazioni abusive - ha spie-gato - è un fenomeno chepurtroppo sta diventandosempre più frequente, e deveessere affrontato dagli entipreposti con un vero e pro-prio piano di deterrenza.Ad amplificare le occupa-zioni anche le voci su unaeventuale ricollocazione delcomprensorio di Passo dellaSentinella». In un periodogià difficile dal punto di vi-sta economico per ogni fa-miglia italiana, ci mancavasolo la paura di uscire dicasa. Anche solo per po-chissime ore.

Fenomeno in ascesa

Il fenomeno dell’occupazione abusiva è increscita, ma attenzione: è impossibile genera-lizzare. Ogni situazione è un caso a sè. Lo spiegail capitano Ugo Floccher, a capo della Compagniadei carabinieri di Anzio. «Non sempre ci sitrova di fronte ad occupazioni forzate - spiega -in molti casi si parte con un affitto in nero e cisi ritrova con la casa occupata. La prima regolaper stare tranquilli è quella di essere dalla partedella ragione, a norma di legge. Se è così bastafare una denuncia, ed a sgomberare gli appar-tamenti ci pensiamo noi. Chiaro che nel casoin cui la famiglia occpante abbia con sè deiminori o dei portatori di handicap, i tempi siallungano per trovare le strutture necessarie adospitarli, ma in una ventina di giorni l’apparta-mento può tornare nelle mani dei legittimiproprietari». Le zone più a rischio, nella zonadi Anzio e Nettuno, sono quelle di Cretarossa,dello Zodiaco e di Anzio2, ma anche a Tor SanLorenzo la situazione è ai livelli di guardia.Molto conta, in questi casi, la tempestività conla quale si denuncia l’intrusione di estranei incasa propria. «Certo - continua Floccher -

perchè cambia la tipologia di reato: in tempibrevi si può parlare di violazione di domicilio(magari in flagranza di reato, ndr) mentre manmano che i tempi si allungano, si parla di occu-pazione abusiva. E per rientrare in possesso delproprio immobile ci vuole qualche settimanain più. Purtroppo in un territorio come questo,dove ci sono molte seconde case, i proprietarispesso denunciano l’occupazione anche dopomesi perchè non vengono immediatamente aconoscenza di quanto accaduto. E lì i problemiaumentano». Le forze dell’ordine però hannouna sorta di decalogo per strare tranquilli enon correre troppi rischi: «La prima regola -conclude il capitano - è quella di essere a postocon la coscienza, e di rispettare in tutto e pertutto la legge (no agli affitti in nero, troppo pe-ricolosi, ndr). Dopodichè è buona norma quelladi dotarsi di misure di sicurezza adeguate, comeun portone blindato. Spesso per occupare unacasa basta un calcio alla porta, e non è normale.Terzo, ma non ultimo, consiglio: denunciateimmediatamente quanto accaduto. La tempe-stività in questi casi è tutto». (C.B.)

Cap. Ugo FloccherComandante della Compagnia

dei Carabinieri di Anzio

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1 5 g i u g n o 2 0 1 218 Redazionale

L’azienda di Ostia raddoppia i locali: nuova apertura in via Paolo Orlando 14/A

24Karati e l’arte degli investimentiPer i clienti duplice opportunità: l’acquisto di oro puro e la vendita di preziosi

Bene rifugio per eccellenza

Una volta si consigliava di inve-stire sul mattone. Oggi il mercatopunta dritto sull’oro puro, in mo-nete o lingotti, tanto che negliultimi 5 anni il suo valore si èpiù che triplicato. 24Karati offreai suoi clienti certificazioni equotazioni in tempo reale

Professionalità ed esperienza alservizio dei propri clienti. Sono

questi i marchi di fabbrica di 24Ka-rati, l’azienda di Ostia operante nelmercato dell’oro da ormai quasi 25anni. Con la passione e la tenaciadi chi questo lavoro ormai se losente nell’anima, al punto da am-pliare le proprie attività e raddop-piare le sedi, con la nuova aperturadi 24Karati Investimenti in viaPaolo Orlando 14/A, oltre alla sedestorica sul Lungomare Duca degliAbruzzi, all’interno del porto. Tant’èvero che i due locali, diretti daGiovanna Di Guida e Paolo MonacoMinniti (Gemmologo Igi), sonovelocemente diventati un punto diriferimento per gli amanti del ge-nere. Non è un caso che 24Karatiacquisti oro e argento in qualsiasisua forma, diamanti (minimo 0,50centesimi di carato cadauno), rubini,smeraldi e zaffiri (minimo 1 carato

cadauno), offrendo ai propri clientila possibilità di monetizzare oggettifuori moda ed antiquati. Ogni og-getto prezioso verrà pagato a pesoalla migliore quotazione della gior-

nata (www.24karati.com), in totaletrasparenza e sicurezza, con bilanceomologate dotate della dichiara-zione di conformità CE, con visorea vista. In un periodo di profondacrisi economica come quello nelquale sta versando il Paese, di certoun’occasione da non perdere. Unsistema facile, sicuro e veloce diottenere il massimo guadagno da

oggetti or-mai inutiliz-zati e chiusiin un cas-setto. Con laprofessiona-lità di chiquesto me-stiere lo faper passio-ne. E con lac e r t e z z adella massi-ma privacy,

considerato che una volta venduti,i gioielli verranno trasformati inoro da investimento, perdendo laloro forma originale, attraverso unprocesso di fusione. Per chi invecevuole investire, 24Karati offre lapossibilità di acquistare lingotti emonete di oro puro. Non una sceltacasuale. «Il denaro investito nel-l'acquisto di oro puro sotto forma

di lingotti e monete – spieganodalla società lidense - mantieneinalterato nel tempo il suo poteredi acquisto. Inoltre nei momentidi incertezza dei mercati finanziariinternazionali, come le crisi eco-nomiche, la richiesta da parte degliinvestitori di materie prime comeoro puro, da sempre consideratoil bene rifugio per eccellenza, au-menta in maniera esponenzialedeterminandone il notevole in-cremento di valore». E ci sono deiparticolari importanti da tenerein considerazione: investire in oropuro è completamente esente datasse, e lingotti e monete possonoessere tranquillamente rivendutiin qualsiasi momento alla quota-zione di borsa della giornata, nonintaccando in alcun modo la di-sponibilità di contanti. Se quelloche cercate è un investimento, que-sto è quello giusto.

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Pillole di Nera 191 5 g i u g n o 2 0 1 2

A volte l’amore fa compiere gestiestremi. Sul numero 8 di Reporterabbiamo raccontato la storia diuno stalker anziate di 22 anni.Ma una lettrice informata sui fattiha voluto precisare: «La fidanzatae il pazzo così descritto hannodue bambini e l’ultimo è natosolo 7 mesi fa. La prima bambinaè nata quando la madre di 15anni conviveva con il fidanzatodi soli 17 anni a casa dei genitoridello stalker, che si sono fatticarico di tutti per anni. Il giornodella nascita del secondo bambinoi genitori della ragazza, in disac-cordo sul nome, hanno picchiatola sorella 15enne dello stalker.Questo non giustifica la violenzae lui verrà punito, ma la ragazzaè libera di fare ciò che vuole,anche se dovrebbe ricordarsi cheil padre dei bambini rimarrà sem-pre lui e sottoporre i figli minoriad effusioni malsane con i suoicompagni, baci in bocca e carezze,provoca da parte dei parenti delpadre nervosismo. I nonni materninon permettono a nessuno di ve-dere i bambini, tranne ai nuovicompagni della figlia».

Anzio

Un incendio ha distrutto 26cabine dello stabilimentobalneare Battistini di Ostia.Nel momento del rogo laspiaggia era piena di gentee dal bagnasciuga c’è statauna fuga di massa. Sul posto,allertati dai proprietario del-lo storico stabilimento li-dense del lungomare paoloToscanelli, sono arrivati tremezzi dei Vigili del Fuoco,che hanno scongiurato ul-teriori pericoli e danni. An-che se nel rogo è rimastointossicato un rumeno di27anni, dipendente del Bat-tistini, che ha respirato trop-po fumo per soccorrere al-cuni presenti. Le indaginiper stabilire la causa delrogo sono affidate ai Cara-binieri, ma sembra, nonescludendo ancora nessunaipotesi, che l’incendio siastato accidentale. La causadelle fiamma potrebbe starein una sigaretta lanciata di-strattamente dal vicino pon-tile, poi il forte vento avreb-be fatto il resto.

Lido

La Polizia di frontiera di Fiumi-cino ha messo le manette ai

polsi del maniaco dell’aeroportoLeonardo da Vinci. Un ragazzo diappena 27 anni, dipendente aero-portuale, che negli ultimi mesi avevamolestato diverse donne, tutte moltoavvenenti, e che nel momento del-l’arresto è prima scoppiato in lacrimee poi ha ringraziato i poliziotti peraverlo fermato. Le indagini sonoandate avanti per mesi, dopo cheuna cittadina finlandese, dipendentedi una nota catena alberghiera, hadenunciato il primo episodio allaPolizia dello scalo: la donna ha rac-contato di essere stata avvicinatada un giovane che si è improvvisa-mente calato i pantaloni e ha iniziatoa masturbarsi. Il secondo episodio,invece, è stato riferito agli agenti dauna dipendente del Da Vinci, av-vicinata dal ragazzo mentre si tro-vava su un tapis-roulant dell’aero-porto. Poi le molestie a una cittadinaitaliana, seguita nel bagno delledonne e invitata a una prestazione

sessuale. Infine il caso dei giorniscorsi, quando il giovane ha avvi-cinato una bella ragazza che si tro-vava sulle scale mobili, le ha sollevatola gonna e ha iniziato a filmare lesue parti intime con uno smar-tphone. I poliziotti, dopo aver vi-sionato numerosi filmati hannocolto il dettaglio fondamentale: iltesserino nascosto sotto la giaccache in uso a ogni impiegato del DaVinci. A quel punto sono stati con-trollati tutti i varchi riservati allo

staff e sono scattate le manette peril 27enne. Nella sua casa sono statitrovati centinaia di video autopro-dotti con protagoniste ignare e av-venenti donne, riprese in momentidi vita ordinaria sessuale. Il materialeera custodito in un hard disk pro-tetto. Il 27enne è stato denunciatoa piede libero per violenza e molestiesessuali reiterate, interferenza illecitae continuata nella vita privata dialtre persone e rischia fino a seianni di carcere.

In manette un 27enne dipendente del Da Vinci

La Guardia di Finanza ha se-questrato due villini per eva-sione fiscale. L’acquisizione èstata effettuata in seguito auna sentenza del Tribunale diVelletri, che ha condannatol’amministratore della societàproprietaria di due porzionidi una quadrifamiliare allaconfisca delle unità immobi-liari, rimaste invendute perché

il cantiere era già sotto se-questro preventivo. Le abita-zioni si trovano nella zona diNuova Florida e sono stateacquisite dallo Stato perchéla Finanza ha scoperto che laditta di costruzioni edili nonaveva dichiarato 700mila eurodi proventi derivanti dallavendita di altri immobili. Idue villini, comunque, sono

attigui, hanno una superficeutili di 45 metri quadrati, ungarage, un sottotetto abitabile,un porticato e un giardino di300 metri quadrati. Il sindacodi Ardea Di Fiori, infine, hafatto sapere che se lo Statoaffiderà le case al Comune,queste verranno utilizzate ascopo sociale oppure impie-gate come asilo nido.

Ardea: sequestrate due ville a una societàche ha evaso le tasse per 700mila euro

Tor San Lorenzo

Stalker a metà:l’altra facciadella verità

Brucianole cabine

del Battistini

Continua la lotta alla droga daparte dei Carabinieri di Anzio.Gli uomini del comandanteFloccher hanno arrestato altridue spacciatori, di 32 e 49 anni,a Tor San Lorenzo. In un casosono stati sequestrati 270 gram-mi di hashish e nell’altro 65grammi di cocaina, già divisiin dosi. La droga, che avrebbefruttato migliaia di euro, è statasequestrata.

Il maniaco dell’aeroportoL’uomo, che rischia fino a sei anni di carcere, ha ringraziato i poliziotti per averlo fermato

Lotta contro la droga

di Gianluca Contiero

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Un bello spettacolo, un milione divisitatori, Ostia al centro dell'at-tenzione. E gli ostiensi imbottigliatiin un traffico mai visto. Il rovesciodella medaglia dell'air show pur-troppo è stato proprio questo. Cen-

tinaia di migliaia di cittadini residentinel XIII municipio rimasti intrap-polati sul lungomare e nelle vieadiacenti per quattro ore in attesache tutti rientrassero a casa e che leauto dei “turisti” si immettesserosulla Cristoforo Colombo e sullavia del Mare. Ma non ci si poteva

aspettare qualcosa di diverso, vistala provvisoria chiusura di piazzaSirio, via della Tolda, via della StellaPolare, via delle Bocche di Bonifacio,un tratto del lungomare Duilio travia del Bucintoro e viale della Vit-toria, oltre ad una parte di via delMare, tra via Cardinal Ginnasi evia Guido Calza. Un quadrantereso isola pedonale dove la festa siè svolta in maniera eccellente, madove si è registrato l'inferno. «Sono

uscito dallo stabilimento Peppinoa mare – spiega Massimo - alle di-ciotto. Il lungomare era libero, nonimmaginavo quello che avrei trovatodi li a poco: all'altezza del “Venezia”ho incontrato il caos». Macchine apasso d'uomo e case distanti pochecentinaia di metri raggiunte in treore. Situazione sconcertante, mache lascia spazio a una domanda:ok alla manifestazione, ma la paralisiera evitabile?

Air Show: spettacolo da brivido e traffico in tilt

di Marco Ciapetti

1 5 g i u g n o 2 0 1 220 Turismo

Luigi Pirandello era convintoche le cose funzionassero più

o meno così: la vita è un flussocontinuo, un fiume in piena. Ciòche muta e che mutando continuaa scorrere sopravvive, ciò che siarena, ciò che si cristallizza, muore.La società del nuovo millennioci dice che è vero: anche quandonon va da nessuna parte è inviaggio. E che ci piaccia o meno,tutti dobbiamo intraprendere lamarcia ma soprattutto mantenereil passo. Starà poi a ciascuno as-sumersi la responsabilità della di-rezione presa. Invece la domandache oggi più di ogni altra sorgespontanea tra i residenti del XIIIMunicipio è sempre la stessa:«Ma cosa stiamo aspettando?».

Il turismo locale è in gran partebloccato. Potremmo definirlocome un potenziale inespresso.Così come a livello nazionale an-che a livello locale il turismo è laforza del litorale, è la chiave divolta dello sviluppo economicoe del benessere. Il nostro territorio

è una fonte inesauribile di ric-chezze archeologiche, culturali,naturalistiche. Ha una storia chesenza dubbio vale la pena di rac-contare. Basterebbe cominciareda qui, da ciò che si ha e da ciòche si è, prendendosene cura. Ciònon avviene, ed è sotto gli occhi

di tutti. Siamo ancora in attesadel rilancio turistico del litorale,della destagionalizzazione delladomanda turistica, del progettocapitolino del Waterfront, nonriuscendo a vedere uno sforzoda parte delle istituzioni alla con-creta realizzazione di questi intenti.Quello che emerge, è una ten-denza ad andare sul sicuro, lad-dove il business è consolidato,come per esempio in prossimitàdell’asse balneare (uno dei puntidi forza dell’offerta turistica, mauna sola faccia del prisma dellerisorse nostrane) quando inveceil territorio dovrebbe essere turi-sticamente sfruttato e promossonella sua globalità, come un “pro-dotto” unico elaborato con l’amoree la cura per i dettagli. E invece siassiste inermi all’abbandono, alla

Niente waterfront, solo spiaggeResiste l’offerta balneare, ma il rilancio del XIII Municipio è ancora lontano rispetto alle promesse

Ad Ostia un patrimonio turistico poco sfruttato in attesa delle decisioni del Campidoglio

di Carola Chiarlitti trascuratezza degli ambienti, al-l’inefficienza delle infrastrutturee dei trasporti, al paradossale bi-nomio prezzi alti – bassa qualità,al caos infernale della viabilitàche scoraggia l’ambita meta diun turismo sostenibile in terminidi rispetto della qualità della vitadei residenti. Cercando rispostenella politica locale che comeuno specchio le rifrange diretta-mente al Campidoglio che nonrisponde. È in questo gioco di si-lenzi, di rinvii, di deleghe, di «fac-ciamo il possibile, aspettiamo se-gni di vita dal Colle» che stagnail turismo così come tanti altriaspetti della gestione del XIIIMunicipio. Dal momento cheOstia autonoma non è, che cosasi può fare quando Roma dimen-tica il suo mare?

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Turismo 211 5 g i u g n o 2 0 1 2

Lo Zwinger di Dresda Il Karstadt GörlitzIl Castello di Albrechtsburg di Meissen

Dresda, Lipsia, Meissen e Görlitz: quattro perle tra castelli, vie d’altri tempi e buon vino

In Sassonia alla scoperta della cultura mitteleuropea

Passato&FuturoPassato&Futuro

Dresda, Lipsia, Meissen e Görlitz.Quattro perle mitteleuropee

tutte da scoprire e tutte legate daun sottile filo sassone. Dalla variegataterra delle brughiere di nordovest,attraverso la centrale e fertile Valledell’Elba, patrimonio dell’Unesco,fino all’austera Alta Lusazia, la zonadei laghi incastonata tra Polonia eRepubblica Ceca. La Sassonia, inpassato appartenente alla Ddr te-desca, è una regione giovane e perquesto in pieno fermento. Perfet-tamente a metà strada tra i nuovislanci e le antiche tradizioni chefanno di questo territorio una zonamagica e tutta da vivere. Dresda èla capitale, chiamata anche la “Fi-renze dell’Elba”, grazie alla sintesitra architettura e arte che qui trovala sua perfetta realizzazione. E quiè possibile camminare tra mille sti-moli sensoriali, musei, pinacotechee lo Zwinger, e cioè lo spazio apertopiù sfarzoso al mondo per le festedell’alta nobiltà del Vecchio Conti-nente datata XVIII secolo. Da nonperdere assolutamente, poi, il castelloresidenziale rococò, invidiato daogni parte del mondo per la VoltaVerde e le sue scuderie dei principielettori. Si tratta di un edificio ri-nascimentale con arcate a colonne,che oggi l'unico nel suo genere inGermania. Lipsia, invece, è la “pic-cola Parigi” e qui si respira un’at-

mosfera ariosa, nel pieno rispettodella miriade di attività culturali.Passeggiando per Lipsia, poi, unsalto all’Opera p davvero obbliga-toria, visto che risale al 1693 ed è laterza più antica d’Europa, dopoquelle di Milano e Amburgo. Edopo l’Opera c’è il Conservatoriofondato da Mendelssohn nel 1843con l'aiuto di Schumann. Infine trai luoghi del pentagramma da visitareci sono il museo di Bach e le casedi Mendelssohn e di Schumann. Asoli 20 chilometri da Dresda, poi,c’è Meissen, dove sbuffa lentamentela più antica e grande flotta di pi-roscafi a vapore del mondo. MaMeissen è famosa anche per la por-

cellana e per ilCastello di Al-brechtsburg. Adominare l’in-tera città, invece,è il Duomo, unodei più impor-tanti monu-menti sacri emedievali del-l’intera Sassonia.Da queste parti,infine, nonmanca neppureil buon vino, chesi può cercare lungo piste ciclabiliperfette per gli amanti del bike trek-king. A completare il quadro tenuto

insieme dal filo magico sassone,tra tradizione e innovazione, nonpoteva che esserci Görlitz, situata

all’estremo limite orientale della re-gione e letteralmente tagliata in duedal confine che divide la Germaniadalla Polonia fin dalla seconda guer-ra mondiale. Görlitz è ancora oggiun’antica città medievale di tessitori,ma nonostante i suoi 940 anni èpiù vivace e in crescita che mai. Unvero e proprio gioiello architettonicoimpreziosito da grandi spazi e piazze.E per di più nel bel mezzo del per-corso della Via Regia, che dalla pe-nisola iberica portava direttamentea Kirev, attraversando Francia, Ger-mani e Polonia. Il centro storico èpieno di edifici di varie epoca, coninfluenze boeme, sassoni, prussianee slesie. Da non perdere il grande

magazzino Kar-stadt, unico esem-pio architettonicosopravvissuto in-tatto, e le agili Ar-cate Strassburg, instile Art Nouveau:due notevoli esem-pi del più floridoperiodo di espan-sione urbana co-nosciuto da questalocalità. Infine Gör-litz può vantare an-che due cittadinid’eccezione, Micha-el Ballack e Jacob

Böhme, calzolaio autodidatta convisioni mistiche, definito da Hegelil primo filosofo tedesco.

di Cinzia Pagliaroli

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Cultura 231 5 g i u g n o 2 0 1 2

La terra non smette di tremare ela paura aumenta in maniera

direttamente proporzionale a ognisingolo sussulto. A ogni piccolascossa nella testa gli abitanti del-l’Emilia, e dagli ultimi giorni anchein quella di chi vive in Romagna,torna il terrore: tutti corrono fuoridalle tende e dalla automobili, comese questo potesse bastare a salvarealtre vite, dopo quelle che sono statestrappate agli affetti dei propri carida centinaia di scosse. Ma gli abitantidell’Emilia Romagna non sono certoda soli, dopo il primo sisma infattiin Italia è scattata la gara della soli-darietà e tutti stanno partecipandoper dare il proprio contributo, no-nostante un periodo di grande crisicome quello attuale. In questo con-testo non potevano certo mancarele città del Mare di Roma, già inprima fila in altre occasioni simili,da Fiumicino a Nettuno. In que-st’ultima città, poi, vive anche l’unicovero e ufficiale Babbo Natale e dalui, che ogni anno si occupa di tuttii bambini del mondo, non potevache arrivare un aiuto concreto. Enei suoi pensieri non ci sono soltantoi bambini dell’Emilia Romagna, ma

anche i loro genitori e i loro nonni.Il Babbo Natale di Nettuno, infatti,ha messo a punto la propria ricettaper cercare di aiutare l’intero popolodei terremotati. Peccato che la primaparte sia già salta: Babbo Nataleaveva aderito all’idea di evitare laparate del 2 giugno per utilizzare isoldi risparmiati dove ce n’è maggiorebisogno. Ma in questo caso a direno è stato il Presidente della Re-pubblica in persona, che ha volutosalvare la festa istituzionale proprioper lanciare un messaggio chiaro einequivocabile: «La Repubblica èancora in piedi, nonostante tutto».Ma il Babbo Natale, che vive a Net-tuno, non si è certamente arreso,

anzi ha rilanciato. Lanciando cheva a toccare direttamente le taschedi due delle categorie più ricchid’Italia, e cioè i politici e i calciatori.Babbo Natale, infatti, ha chiesto allaCasta di rinunciare alla cosiddettamancia per devolvere il denaro alpopolo dei terremotati. «Sarebbeun gesto bellissimo e nobile – spiegaBabbo Natale – oltre che pregno disensibilità politica e civile. Ai politicinazionali, poi, dovrebbero aggiun-gersi anche quelli dei consigli re-gionali, provinciali e comunali. Inol-tre sarebbe davvero bello se osi im-pegnassero in questa scelta anche icalciatori, attraverso l’associazionedi categoria».

Babbo Natale chiede aiuto a politici e calciatoriIl Santa Klaus di Nettuno lancia l’idea: «Rinunciare alla mancia per il terremoto»

Anzio e Nettuno sono due dellecittà più attive per aiutare tutte lepersone colpite dall’incubo delterremoto. La città del tridente,infatti, si sta muovendo su piùfronti, dividendosi tra quello isti-tuzionale e quello privato. Perquanto riguarda quest’ultimo inprima fila c’è l’associazione LaStella Del Mare, che ha promossouna raccolta di beni di prima ne-cessità per le popolazioni del-l’Emilia Romagna. L’iniziativa èscattata da pochi giorni e il puntodi riferimento è il Santuario diNostra Signora delle Grazie. L’as-sociazione sta cercando bottiglied’acqua da mezzo litro, alimenti alunga conservazione di qualunquegenere, prodotti per l’igiene per-sonale e per la cura di bambini eadulti, oltre che persone disponibilia impegnarsi per portare avantila stessa iniziativa. Una raccoltasimile è stata anche organizzatadal comitato di Anzio Colonia edal Comune guidato da Alessio

Chiavetta, che ha lanciato pureuna raccolta di fondi. Per effettuaredelle donazioni è possibile fare ri-ferimento al conto corrente ibanIT93N0869339301000000444555,intestato alla Città di Nettuno eaperto presso la Banca di CreditoCooperativo di Nettuno; la som-ma così raccolta verrà intera-mente devoluta alle zone colpitedal sisma. «Il consigliere comu-nale Carlo Alemagna è stato in-caricato di seguire l’interventoper conto del Comune di Net-tuno – dichiara il Sindaco AlessioChiavetta – il consigliere è rag-giungibile, per qualsiasi necessità,al numero di cellulare3384544586. Ricordo che nessunapersona è stata autorizzata a rac-cogliere denaro o contanti perconto del Comune di Nettuno:la somma che verrà versata sul-l’apposito conto intestato allaCittà di Nettuno verrà intera-mente devoluto alle persone col-pite dal terremoto». (l.D.C.)

Solidarietà da Comune,associazioni e comitati

Anche Ostia e Fiumicino hannodeciso di portare il proprio contributoall’Emilia Romagna. Il Comune diMario Canapini ha Il Comune diFiumicino ha aderito all'iniziativalanciata dall'Anci, l'Associazione Na-zionale Comuni Italiani, che ha av-viato una raccolta fondi aprendo un

conto corrente di solidarietà in favoredelle popolazioni colpite dal terre-moto. E il primo cittadino di Fiu-micino si è detto convinto che anchein questo momento di difficoltà eco-nomica famiglie e imprese non fa-ranno mancare il proprio contributo.L’obiettivo è quello di aiutare chi

convive con l’incubo del sisma a ri-costruire le proprie case. Fino alprossimo 30 giugno, poi, sarà attiva,presso la sede dell’associazione 2pun-to11, una raccolta di bene di primanecessità. L’idea della raccolta, inoltre,è stata portata avanti anche a Ostiadall’associazione culturale Acqua

Rossa, che si è impegnata nel repe-rimento di posate, bicchieri,piatti diplastica, doccia schiuma, shampoo,saponette, dentifricio, spazzolini,carta igienica, assorbenti persignore,beni per la cura della persona,biancheria intima nuova,lenzuola,federe, coperte, brandine, materassi,stracci per il pavimento, spazzoloni,secchi e mocio (con secchi), guantidi plastica per pulizie e servizi igienicidetersivi per bucato a mano e lava-trice. (l.D.C.)

Ostia e Fiumicino rispondonopresenti: tutti contro il sisma

di Lorella Di Carlo

Il Mare di Roma si mobilita per portare il proprio contributo all’Emilia Romagna

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Il Personaggio 251 5 g i u g n o 2 0 1 2

La giovane attrice capitolina reciterà accanto a Paul Giamatti, uno dei grandi del cinema americano

Valentina Corti: l’astro nascente del set

Così giovane e così determinata,da dove prenderà questa for-

za? Basta guardare i suoi occhilimpidi e blu per avere la risposta.Classe 1985, Valentina Corti, attriceromana, è una delle giovani pro-messe del cinema italiano. Dopodiversi ruoli, di recente l’abbiamovista nella serie “Titanic –Blood&Steel” accanto ad Alessan-dra Mastronardi e l’affascinanteMr Big della famosa serie “Sexand the city”, darà prova della suabravura al cinema in “Romeo &Juliet”, dal prossimo autunno ac-canto a uno dei grandi del cinemaamericano, Paul Giamatti. E poidi nuovo in tv con le serie moltoattese “K2” e “Una musica silen-ziosa”, “Né con te né senza di te”con Sabrina Ferilli.

ti aspettavi questo successo?Me l’aspettavo come frutto di unlavoro lungo e difficile. Bisognacredere fino in fondo in ciò che sifa ed essere molto determinati perpoter percorrere la propria stra-da. Non avrei mai pensato di potertrasformare una passione in unaprofessione, ma quando ho avutola mia prima parte, un piccoloruolo nella fiction “Fidati di Me”,ho capito che quella era la miastrada. 

recentemente sei stata protago-nista della serie titanic, che espe-rienza è stata? Avevo 12 anni e una cotta ancheper Leonardo Di Caprio quandoè uscito il film. Ricordo che hopianto tantissimo al cinema, poi adistanza di tempo l’ho rivisto el’effetto è stato lo stesso. Fiumi di

lacrimoni! Quando ho saputo chesarei salita a bordo del Titanicsono stata felicissima, ma ancheun po’ terrorizzata perché sentivoun ruolo di responsabilità. Anchein questo caso comunque mi haaccompagnato la convinzione divoler dare il massimo. Una voltacatapultata sul set è stata un’espe-rienza entusiasmante

un altro grande progetto doveti vedremo protagonista sarà

“K2: la montagna d’italia”.Diciamo che sono stata fortunataperché il lavoro duro di girare inalta quota a Innsbruck è spettatoai miei colleghi uomini. Sono l’uni-ca protagonista femminile, perquesto sono stata trattata comeuna mascotte.

Qual è il desiderio in cima allatua personale vetta?Al momento vorrei avere la pos-sibilità di continuare a fare questo

lavoro e in futuro chissà, magariraggiungere i miei grandi miti diHollywood come Woody Allen eStephen Spielberg. Sarebbe un so-gno che si realizza.

Che effetto ti ha fatto lavorarecon Mr Big di “sex and the city”?Ricordo una scena impressio-nante quando abbiamo girato inSerbia. Lì questa serie ha avutomolto successo. Una folla di fanlo ha circondato, è consideratoun’icona.

Cosa pensi dei ruoli che riman-gono addosso?Credo che il segreto sia speri-mentare scelte più diverse possibilile une dalle altre, per dare provadella propria bravura. A me di-spiacerebbe essere etichettatasempre per lo stesso ruolo, nonvorrei adagiarmi troppo. Sperodi avere l’opportunità di farlo,per ora mi sento pronta ad af-frontare il futuro.

in “una musica silenziosa” in-terpreti una cantante lirica,fuori dal set quali sono i tuoihobby? Che genere di musicaascolti?Tra nuoto, ginnastica artistica,pallavolo, pianoforte, devo direche la danza è il mio sport prefe-rito. Adoro ascoltare diversi generima la musica classica mi è rimastadentro, mi estraneo dal mondonei miei momenti di relax. Sonouna persona molto curiosa eprendo spunto dagli eventi e daciò che mi succede.

Conosci il litorale romano doveviene distribuito reporter?Ho più ricordi recenti del litorale,di partenze verso Ostia. In quelperiodo che ha coinciso con l’ul-timo giorno di scuola. Adoro pas-seggiare in riva al mare e stare achiacchierare con gli amici davantiun buon drink.

(Foto Igor Gentili)

Grande attesa sabato 23 giugno a Roma per l’anteprima nazionaledel Musical “I Gemelli Leggendari”, un’opera ispirata al mito dellanascita di Roma, dal concepimento di  Romolo e Remo, fino all’as-sunzione di Romolo in cielo. Sullo sfondo dello splendido parcodel Celio, all’interno della rassegna estiva “All’ombra del Colosseo”,la storia degli albori della Città Eterna è raccontata con orchestrazionee musicalità epica ma in una cornice profondamente umana checombina il magico al carnale, le debolezze alle gesta eroiche traimpetuose passioni, duelli, avventura e amore. Un arco narrativoche descrive un destino, una presa di coscienza, una maturazione,attraverso le fasi della vita in cui si può rispecchiare ogni spettatore.L’11-12 agosto la compagnia andrà in scena anche nell’incantevoleAnfiteatro di Villa Adele di Anzio. Scritta da Simone Martino edErmanno Sebastiano, è un’opera-musical in due atti che vanta uncast del calibro di Luca Ward, nelle vesti di narratore, e VittorioMatteucci, la cui fama risale al debutto di Notre Dame De Paris,qui nei panni di Giove, tra gli altri. (l.D.C.)

Il mito di Roma

«Il sogno continua. E per rilassarmi passeggio in riva al mare, con un buon drink»

di Lorella Di Carlo

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1 5 g i u g n o 2 0 1 226 Economia

Non c’è reddito, provenienza socialee cultura che tenga. Niente sem-

bra essere in grado di fermare la di-sparità salariale tra uomini e donne.E poco importa se le esponenti delgentil sesso hanno ottenuto voti mi-gliori al liceo oppure hanno conclusol’università con largo anticipo rispettoal fratello, al partner, all’amico e al fi-danzato: la loro busta paga è sempreinferiore in confronto a quella degliuomini. Mediamente la differenza distipendio tra i due sessi è del 37%. Aconfermare il dato è uno studio cen-trato sul gap salariale nel passaggiodal mondo della scuola a quello dellavoro, che preso in considerazioneuna gioventù ricca e colta, compostada ragazzi che possono permettersidi scegliere cosa studiare e dove farlo.Niente casalinga di Voghera, con ilmassimo rispetto per tutti, quindi.

Alla base della statistica c’è una letturache parte da un presupposto fino aoggi poco considerato da altri ricerchesimili, e cioè dal fatto che le donneguadagnano meno perché nel mo-mento della scelta della facoltà uni-versitaria si orientano verso settoriumanistici e letterari. Settori che conil tempo le porteranno a svolgerelavori scarsamente retribuiti. Ma primadi continuare va subito sfatato unaltro mito: le donne scelgono questastrada nonostante i risultati scolasticipermetterebbero loro di realizzarsianche in indirizzi tipicamente maschili,come ingegneria, matematica ed eco-nomia. Mettendo da parte, anche se èdura, il gap del 37% dello stipendiomensile, comunque, lo studio mettein evidenza due risultati sicuramentepositivi per tutte le esponenti del gentilsesso. Primo, il sesso non pesa in ter-mini di occupazione, visto che la dif-ferenza non va oltre il 7%; secondo, ledonne non scelgono se e come pro-

seguire gli studi in vista di un futuromatrimonio pieno di soddisfazionidal punto di vista prettamente eco-nomico. Il vero tallone di Achille dellabusta paga al femminile, però, restala fuga dalla facoltà più redditizie:medicina a parte, dove uomini edonne si equivalgono, gli altri settori

sono a nette prevalenza maschile; conle donne che puntano sulle meno re-munerative Scienze dell’educazione,Scienze umanistiche, Architettura edesign. Due, infine, i motivi principali,e cioè la scarsa competitività femminilee il fatto che una donna non cerca atutti i costi un lavoro ben pagato.

Il gentil sesso si ritrova il 37% in meno in busta paga rispetto agli uomini

A pesarela scarsacompetitivitàe la sceltadelle facoltàmeno remunerative.Eppure eccellononegli studie trovanosubito lavoro

di Francesco Pastoressa([email protected])

Zero crescita

I Ministri dicono NoDonne povere ma sempre più intelligenti

alitalia finisce nel mirino dell’antitrustAlitalia finisce nel mirino dell’Antitrust. Lo scopo dell’istruttoria èverificare se l'acquisizione di WindJet sia in grado di eliminare oridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza. Per il Garantel’operazione, poi, determina anche una sovrapposizione tra le attivitàdelle compagnia su ben nove rotte nazionali: Catania-Bologna, Cata-nia-Milano Linate, Catania-Milano Malpensa, Catania-Pisa, Catania-Roma, Catania-Venezia, Palermo-Milano, Palermo-Roma e Paler-mo-Torino. «Nel valutare la concentrazione – spiega il Garante –andrà inoltre considerato il valore concorrenziale dell'acquisizione, daparte di Alitalia-Cai, di nuovi slot su uno scalo, quale quello di MilanoLinate, dove gli slot sono contingentati a causa di vincoli strutturali eregolamentari. Infine essere considerato il vantaggio competitivo cheAlitalia-Cai otterrebbe dall'operazione, alla luce delle barriere all'entratadi natura economica e reputazionale caratteristiche del mercato deltrasporto aereo dei passeggeri effettuato su voli di linea. (F.P.)

L’Italia non cresce, almenoper ora. Dall’ultimo consigliodei Ministri, infatti, è rimastofuori il decreto sullo sviluppo,che non era comunque al-l’ordine del giorno ma si eraipotizzato un suo inserimento.Il motivo principale riguarda,ovviamente, la mancanza difondi e risorse per le com-pensazioni dell’Iva, il bonusper i nuovi assunti e quellosulle case. Il decreto, però,non è stato accantonato deltutto, anche se si tratta diuna brutta battuta d’arrestovisto che una nazione interaaspetta questo momento datroppo tempo ormai. Intantoci sono già stati dei cambia-menti per quanto riguarda ilDl sullo sviluppo e a cambiare,con segno negativo, è stato ilbonus per la ricerca, che èstato ridotto. Il massimaleper le imprese è stato ridottoa 100mila euro e riguarderàsoltanto l’assunzione dei gio-vani under 35. Per quantoriguarda la scuola, infine, ilpacchetto sul merito arriverànella nuova seduta del con-siglio dei Ministri, program-mata proprio per questi gior-ni. E intanto l’Italia e il Maredi Roma aspettano il giornodella rinascita; un giorno chetarda ad arrivare e questopesa sempre di più. (F.P.)

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Curiosità dal mondo 271 5 g i u g n o 2 0 1 2

Berlinol’unione di angela Merkel arrivano gli eurobond?Un piano di lavoro per far crescere ilprocesso di unificazione politica del-l’Unione Europa. La proposta saràpresentata nel prossimo vortici inprogramma a Bruxelles a fine mese,ma a stupire è la firmataria del pro-getto, e cioè la cancelliera tedescaAngela Merkel. Al vertice, poi, faràseguito un calendario di scadenzeper le riforme che dovranno trasfor-mare il Vecchio Continente in unavera e propria entità territoriale enon solo in una grande area dove c’èsolo una moneta a essere in crisi. Lasperanza per chi punta sugli eurobondper uscire dalla crisi economica, èche una volta accontentata la cancel-liera anche lei voglia rendere felici isuoi colleghi. A cominciare dal pre-mier Mario Monti.

Atenela politica passa alle maniDue deputate aggredite in tvScontro frontale tra politici in Grecia. Anche se sarebbe più correttoparlare di vera e propria aggressione, visto che un deputato neonazistaha aggredito e picchiato due colleghe della Sinistra radicale. I fattidurante un dibattito televisivo in diretta su Ant1. Ilias Kassidiaris haprima lanciato un bicchiere d'acqua contro Rena Dourou, poi si èrivolto a Liana Kanelli, colpendola con schiaffi e pugni in faccia.

Vaticanolo ior non perde il vizioipotesi riciclaggio sui contiLo Ior perde il pelo ma non il vizio. IPm romani hanno sentito l'ex presi-dente Ettore Gotti Tedeschi per rici-claggio attraverso i conti dello Ior,sulla base delle carte sequestrate daiCarabinieri durante le perquisizionipresso l'abitazione di Piacenza e l'ufficiodi Milano dell'uomo. Gotti è statoascoltato come testimone, ma con l'as-sistenza di un difensore in quanto in-dagato in un procedimento connessoper violazione delle norme antirici-claggio in relazione alla movimenta-zione sospetta di 23 milioni di euro,sequestrati nel settembre 2010 e poirestituiti allo Ior.

SofiaCadaveri medievali trafittida un paletto di ferroDue scheletri medievali trafitti con barre di ferro nel torace, pratica cheall’epoca si credeva impedisse ai morti di diventare vampiri. La scopertaè stata messa a segno da alcuni archeologi che hanno dissotterrato deicadaveri in Bulgaria. I due scheletri sono stati trovati vicino alla città diSozopol, sulla costa sud del mar Nero. In alcune parti del Paese, nelMedioevo, i cadaveri di chi in vita aveva commesso atti malvagi o reativenivano trafitti con barre di ferro e poi bruciati, nella convinzione chequesto impedisse loro di tornare sulla Terra per bere il sangue dei vivi.

Finta scuola di PoliziaCina

A Manizales, in Colombia,svaligiata la casa sbagliata. Illadro aveva nello zaino alcunioggetti quando è stato scopertoe picchiato dal padrone dicasa, Cristian Garces, campionepanamericano di karate.

In Cina è scoperta una fintascuola di polizia. Wei Zhenhaiaveva fondato la scuola, corsitriennali da 3.000 euro, spac-ciandola per una filiale della veraAccademia e acquistando onlineuniformi ed equipaggiamento.

La casa sbagliataColombia

India nel caos. Allison il non uragano più costoso della storia

Brevi dall’Europa

Nell'ultimo secolo oltre duemilioni di persone hanno

perso la vita a causa di terre-moti, nove in alluvioni e altredecine di milioni per pandemie.Negli ultimi 30 anni, la mediadei disastri naturali è stata di615 catastrofi e di 66mila vit-time l’anno e, secondo la WorldMeteorological Organization(ente dell'Onu con sede a Gi-nevra cui aderiscono 187 paesi),nel solo decennio 1992-2001 idisastri naturali hanno ucciso622mila persone e due miliardine sono state colpite, per untotale di 446 miliardi di dollaridi danni. Nell’arco di questoperiodo, il primato di anno or-ribile, spetta al 1999 per le ca-tastrofi naturali nel mondo intermini di vittime (oltre105mila) e costi (danni supe-riori a 100 miliardi di dollari).Il concetto di disastro naturaleè storicamente connesso all'im-magine di una natura matrigna

che colpisce l'umanità con inon-dazioni, terremoti, eruzioni,cicloni, valanghe, frane, siccità,organismi nocivi, malattie epi-demiche e altri eventi, che perla loro potenza e imprevedibilitàsovrastano ineluttabilmente lecapacità di previsione e di difesadell'uomo. Con l'inizio del nuo-vo millennio le cose sono peg-giorate e specialmente nel 2001si sono registrate quattro grandicatastrofi naturali. A metà gen-naio, una scossa sismica di ma-gnitudo 7,7 in El Salvador hacausato innumerevoli frane chehanno seppellito centinaia dipersone. Per un totale di 845morti. Poco meno di due set-timane più tardi, esattamenteil 26 gennaio, la terra è tornataa tremare, questa volta nelnord-ovest dell’India. Nel po-poloso Stato del Gujarat, unterremoto di magnitudo 7,7 haraso al suolo un gran numerodi città e villaggi in un raggiodi diverse centinaia di chilo-metri dall’epicentro. Non è la

prima volta che la terra tremain India, però un disastro uma-nitario ed economico di taliproporzioni non si era mai vi-sto. Le vittime confermate sonostate 14mila, ma si teme che ilnumero di chi ha perso la vitasia stato molto più elevato. Conpiù di due terzi degli eventiregistrati (480) le tempeste ele inondazioni, in quell’annosono tornate a dominare il qua-dro delle calamità naturali. Agiugno la tempesta tropicaleAllison ha provocato graviinondazioni nel Sud degli Usae in particolare in Texas. Lapioggia, che è caduta incessan-temente per giorni e ha creatouna situazione caotica soprat-tutto a Houston; in totale sonostati sommersi dall’acqua piùdi 100mila autoveicoli. Conuna velocità del vento di 95km/h, Allison però non ha rag-giunto il grado di uragano edè passato alla storia come il“non uragano” più costoso ditutti i tempi.

di Cinzia Pagliaroli

La Terra si ribellaCatastrofi planetarie

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1 5 g i u g n o 2 0 1 228 Cucina

Le emozioni troppo forti possonocausare un aumento del peso. E

in un periodo come quello attuale,con la prova costume che può andarein scena ogni giorno e il mare cheaspetta, è rischio che nessuno vuolecorrere. Con il termine emotional ea-ting (la traduzione suona più o menocosì: mangiare per compensazione)si intende quel fenomeno secondo ilquale qualsiasi persona si trovi a vivereun’emozione intensa che non sa gestireriversa il proprio stato sul cibo. Il fe-nomeno è stato studiato dal dottor

Joy Jacobs, psicologo dei disordinialimentari e professore associato allaSchool of Medicine della Universityof California di San Diego. Il medicoha preso in esame diverse tipologiedi emozioni forti, come lo stress sullavoro, la visita dei suoceri e sia gioiache tristezza intense, ed è arrivato aparlare di «abbuffate emozionali». Ilproblema principale, comunque, stanel fatto che quando si cade in questovortice non si trova mai pace con se-dani, carote e alimenti simili, ma ildesiderio spasmodico di cibo finiscesempre con gelati, cioccolata e panini.In altre parole si svuotano frigorifero

e credenza in un batter d’occhio. Edopo arrivano i sensi di colpa per lagiornata di mare programmata per ilprossimo fine settimana. Alla basedel senso di pace che si prova man-giando cibi ipocalorici, comunque, èprettamente chimico, perché l’im-provviso innalzamento del livello dizuccheri nel sangue porta immedia-tamente a una sensazione di benessere.Che però dura solo pochi attimi epoi c’è voglia di ricominciare daccapo.Ma una soluzione c’è, e anche inquesto caso, visto che siamo nel campodelle emozioni, è celebrale. Quandosi ha un attacco di emotional eating,

infatti, la scelta migliore è distrarsi.Trovare subito un’alternativa al cibo èla prima cosa da fare. In questo caso,poi, la scelta è davvero infinita e di-pende da gusti personali di ciascunapersona: si può telefonare a qualcuno,guardare un film, giocare con lapropria consolle preferita, concedersiuna passeggiata e anche impegnarsiin attività manuali, come per esempioil giardinaggio. La soluzione miglioreper salvare la proprio giornata dimare, comunque, è avere le mani oc-cupate, e cioè impegnarsi in attivitàche non consentono di mangiarementre vengono svolte.

A lanciarel’allarmel’universitàdi San Diego.Il problemaè chimico:più zuccheri ci sono nel sanguee meglioci si sente

Lo stress provoca improvvisi attacchi di cibo che sono dannosi per la salute e per il bikini

La spirale dell’emotional eating

di Paola Bernieri

Cause&Soluzioni

i pericoliLa visita dei suoceri, unariunione importante, un ap-puntamento che si aspettada tanto. Oppure uno statodi stress per problemi sulposto di lavoro e una tri-stezza infinita. Ma anche unagioia infinita. I motivi del-l’emotional eating sono dav-vero tanti e alla base c’è sem-pre una spiegazione emotiva.Uno stato d’animo che nonsi riesce a gestire e va sfogatoin qualche modo. In questocaso con il cibo.

i rimedi Quando si è nel bel mezzodi un attacco di emotionaleating la prima cosa da fareè distrarsi, non pensando al-l’emozione che genera la spi-rale e cercando di allontanarelo stress. Una buona solu-zione terapeutica può ancheessere quella di prendere car-ta e penna per descrivereciò che si sta vivendo. Per ipiù tradizionalisti, invece, cisono il te verde e quello nero,con la teanina che stimolacervello a rilasciare sostanzerilassanti che contribuirannoa placare l’ansia.

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trici, 240mila chilometri, bollo pagato finoa tutto dicembre 2011 compreso. euro2.500. Foto a disposizione. Telefono333/3783348 e 335/7821882vendesi Fiat Punto euro 1.000. vendesiOpel corsa 1.2 perfetta euro 1.600. vendesilibra sw anno 2003, buono stato, euro4.500. vendesi Fiat seicento, anno 2000,euro 1.500. Vendesi Opel Tigra cabrio 2005,bellissima, euro 6.500. Vendesi Mercdes ClasseA, anno 2003, 1.7 cdi, euro 6.900. VendesiGolf 4 serie, anno 2003, blu notte, cambioautomatico, cinque porte, euro 4.8000. Telefono339/7850207Ponteggio Marchetti star cerco anche inparte. Telefono 348/0105080Carena della vbc per moto Bmw serie K,nera, ottime condizioni. Euro 250. Telefono334/7810244

Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura

Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio 2008

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