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Crescita post-traumatica: strumenti corpo-mente per coltivare la resilienza e aiutare i pazienti a risvegliare il loro potenziale
Arielle Schwartz, Ph.D Nscience, April 2020
Un approccio compassionevole alla guarigione
• Capacità aumentata di essere presente e rispondere con efficacia a:▪ Stati della mente▪ Emozioni▪ Sensazioni▪ Relazioni▪ Complessità
Resilienza nella terapia
• Resilienza: La resilienza è adattarsi bene di fronte alle avversità. La capacità fisiologica e psicologica di rispondere flessibilmente agli eventi difficili.
• Crescita post-traumatica: Percezione di sé migliorata, relazioni rafforzate e filosofia di vita più forte dopo un evento traumatico.
Questioni di resilienza
• Perché alcune persone rispondono meglio agli eventi traumatici rispetto ad altre?
• Quali strategie di coping e comportamenti sono associati con un maggiore adattamento agli eventi traumatici della vita?
• Quali sono gli scopi più efficaci di integrare queste strategie nella nostra vita?
• Sfida: La credenza che la crescita e la saggezza possono essere ottenute dalle esperienze di vita difficili o complicate.
• Controllo: Piuttosto che scivolare nella passività e inazione; la credenza che con il giusto sforzo puoi influenzare il corso degli eventi nella tua vita.
• Impegno: L’abilità di essere coinvolti, rimanere presi dagli eventi piuttosto che isolarsi.
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Fattori di resilienza(The Hardiness Institute, Maddi, 2013)
La resilienza non è un tratto che le persone hanno o non hanno. Riguarda pensieri, comportamenti, azioni e può
essere appresa e praticata
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La resilienza è sia un processo che un risultato:
• Essere resilienti non significa che non esperiamo le difficoltà.
• Il percorso per la resilienza coinvolge la capacità di rispondere efficacemente agli eventi difficili.
La resilienza come processo• Lavoro sulle emozioni vulnerabili• Sfida ai pensieri e le credenze negative• Esplorare i significati
• Trasformare l’impotenza appresa, in ottimismo appreso
La resilienza come risultatoMaggiore senso della scelta nel Qui e Adesso
Maggiore libertà
Non siamo più definiti dal passato
Capacità di vivere nel mondo per com’è
Il risultato della resilienza è ciò che possiamo dire con
“Mi è successo, ma è passato”
Crescita post-traumatica(PTG) Fattori di PTG (Tedeschi et al., 2018)
• Scoprire la nostra forza
• Relazioni interpersonali stimolate
• Volontà aumentata di chiedere e accettare aiuto
• Volontà migliorata di essere vulnerabile
• Migliore ricognizione del sostegno sociale che è stato precedentemente ignorato.
• Migliore apprezzamento della vita
• Aumento della capacità di “farla semplice”
• Nuovi interessi o passioni
• Scoperte spirituali
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La resilienza non è un tratto che le persone hanno o non hanno. Riguarda pensieri, comportamenti, azioni e può
essere appresa e praticata
“Come risultato, sono più forte”
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Resilienza indiretta
• Gli effetti positivi sull’aiuto dei professionisti che hanno visto la guarigione e la resilienza della persona che è sopravvissuta a diversi traumi nella sua vita (Hernandez, Engstrom, and Gangsei, 2007; Killian, 2017)
Neuroplasticità e crescita post-traumatica
Neuroplasticità(Cozolino, 2014; May,
2011)
• Il cervello cambia a ogni esperienza.• La crescita avviene durante tutta la vita.• I ricordi sono malleabili.• Il cervello si modella sulle esperienze sociali e
comportamentali• Il cambiamento neuroplastico richiede l’inibizione
consapevole delle vecchie reazioni insieme alla ripetizione intenzionale di nuove reazioni più adattive. (Ogden & Fisher, 2015).
Paura e il ricordo della paura
• Memoria dipendente dallo stato
• Spirale discendente e spirale ascendente
Neuropsicoterapia e trattamento del trauma
Le 6R della neuropsicoterapia (Schwartz, in stampa)
• Relazionarsi: Il cervello è connesso, e si rafforza
con la connessione.
• Risorse: rafforzare le reti neurali per esperienze
positive
• Riprocessare: Cambiare le reti neurali maladattive.
Integrare i ricordi dolorosi con le risorse.
• Repatterning - rimodellare: Integrare nuove sequenze di
movimenti che non erano disponibili durante gli eventi
traumatici.
• Riflettere: Dare un senso all’esperienza, crea coerenza.
• Resilienza: Adattarsi meglio di fronte le difficoltà. La
resilienza fisiologica è la flessibilità del sistema
nervoso.
Relazionarsi
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Co-Regolazione:Insieme possiamo sopportare di più
• Le nostre connessioni con gli altri ci aiutano a mantenerci in uno stato amorevole.
• Ci rivolgiamo con compassione al nostro dolore quando siamo accettati incondizionatamente dagli altri.
• Raggiungere, dare e ricevere
• Digerire le nostre esperienze, processare il passato, richiedere speranza per il futuro
Neurobiologia interpersonale
• Il terapeuta agisce come regolatore esterno psicobiologico sintonizzandosi con gli stati di attivazione del paziente e modellando l’autoregolazione (Schore, 2012)
• Il terapeuta applica la teoria polivagale attraverso un processo interattivo attimo per attimo che stimola il sistema nervoso sociale e scioglie l’immobilizzazione e la mobilitazione dall’attivazione traumatica (Dana 2018).
Interventi di regolazione psicobiologica
• Stimolare il sistema nervoso sociale (vostro e del paziente)
• Focalizzarsi sul presente e sulla sicurezza• Consapevolezza della prossimità• Sviluppo dei confini• Interventi sensoriali• Uso consapevole del contatto visivo• Uso consapevole del tono di voce
• Intervento sui movimenti
Rottura e riparazione• Nello sviluppo, gli errori nella sintonizzazione
seguiti da una riparazione hanno uno scopo.
• A livello di sviluppo, questo aiuta i bambini a gestire l’inevitabile stress della vita - e a fidarsi che possono risolvere con degli stati emotivi positivi (Tronick, 2007).
• Le riparazioni possono avvenire in ogni momento:
– Riconoscendo la rottura
– Sintonizzandosi con il prossimo
– Rimanere coinvolto finché la riconnessione non è possibile
• La regolazione reciproca diventa la precorritrice dell’autoregolazione, e ci aiuta a imparare a tollerare l’angoscia interiore.
Risorse relazionali
• “Per me va bene…” o “nota come ti senti quando io…”– ti supporto– mi siedo qui con te– ti vedo– ti aiuto a proteggerti– ti do spazio– muovo la sedia più vicina o lontana
• “Sei in controllo. Puoi guardare altrove o cercare il contatto quanto vuoi.”
Risorse
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Finestra di tolleranza condivisa
Finestra di tolleranza
limitata
Lista di alleati immaginali
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Fattori di resilienza1. La credenza che tua madre ti amava da piccolo
2. La credenza che tuo padre ti amava da piccolo
3. Avere avuto altri parenti o caregiver che si preoccupavano per
te da piccolo
4. Avere avuto vicini, amici dei genitori, insegnanti o preti a cui piacevi e che ti hanno aiutato
5. Avere qualcuno che si preoccupava per come andavi a scuola
6. Avere delle regole chiare da seguire a casa
7. Avere qualcuno di fidato con cui parlare quando avevi bisogno
8. Avere delle persone che ti vedevano come capace
9. Essere indipendenti e ottenere risultati
10. Credere che la vita sia ciò che ne fai
11. Avere ricordi positivi di momenti in cui si è stati compresi,
accettati, amati, sicuri e protetti.
Lavoro sulle parti
• Identificare le parti
– Parti bambine: portano emozioni, immagini e sensazioni correlate al ricordo traumatico
– Critica interiore: la rabbia è rivolta verso l’interiorità, non è sicuro o accettabile mostrare rabbia verso un genitore.
– Protettore: mantiene uno stato difensivo per proteggersi dai sentimenti di angoscia o dai ricordi delle parti più giovani [perfezionismo, controllo, stakanovismo, comportamenti autodistruttivi, dipendenze]
• Identificare la parte che ha bisogno di:– Nutrimento– Protezione dall’abuso– Limiti e differenziazione– Saggezza e guida– Accettazione
Riparare l’esperienza mancante
• Risorse di autocompassione
– L’Io Adulto offre compassione per le parti più giovani dell’Io
• Creare un posto sicuro per l’Io Adulto o per una parte
• Alleati con le risorse immaginali:
– Accudire un bambino rifiutato o abbandonato
– Proteggere il bambino da un abusatore
– Salvare o togliere il bambino da una situazione non sicura
– Aiutare la parte ad avere una voce e sentirsi incoraggiata
• Presenza amorevole, premurosa e che si prende cura• Figura eroica, protettiva o guerriera• Presenza saggia, guida o savio• Testimone o osservatore non giudicante• Sentinella o guardia che continua a osservare• Supereroe
• Insegnante o mentore che ti sostiene• Amico fidato o confidente• Guaritore, sciamano, figura mistica o presenza
spirituale• Antenato• Personaggio selvaggio o giocoso che vede le limitazioni
del passato• Comunità sicura e accogliente
RiprocessareRiprocessare il ricordo
• Riflettere sull’esperienza• Assimilare le risorse positive nei ricordi dolorosi• Esprimere sentimenti a parole• Sviluppare un maggiore autocontrollo e gestire gli impulsi
• Senso del Sé maggiorato e coerente
• Integrazione cerebrale: destra e sinistra, frontale e posteriore
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Cos’è una rete neurale
• Una rete neurale è un gruppo di neuroni
interconnessi nel cervello che lavorano
insieme
• Le reti neurali formano le basi di ogni
apprendimento
• Ogni volta che impariamo un nuovo
comportamento, creiamo un nuovo circuito
neurale.
• Le ripetizioni frequenti dei comportamenti mielinizzano i percorsi nervosi che permettono ai segnali di muoversi velocemente.
• Tutti i ricordi sono pattern di reti neurali.
Consolidare il ricordo• La consolidazione dei ricordi permette a ogni evento
singolo di essere integrato con migliaia di altre esperienze precedenti già contenute nel nostro cervello.
• Le reti neurali di ricordi si connettono in diverse aree del cervello: l’informazione visiva nel lobo occipitale, quella tattile nel parietale, il linguaggio nel lobo frontale e così via.
• Il consolidamento del ricordo ci aiuta a sviluppare un senso coerente del Sé nel tempo.
Ricordi traumatici
• Codifica compromessa delle reti neurali (Bergmann, 2012)
• Non sono integrati con le altre esperienze positive
• Abilità limitata di processare nuove informazioni (Shapiro, 2018).
• “Stati dell’Io incapsulati” (Schore, 2012)
• Nuove informazioni, emozioni positive, e sensazioni di risorsa che sono incapaci di connettersi funzionalmente con il ricordo compromesso.
• Danneggiano la capacità dei pazienti essere emotivamente flessibili o costruttivi cognitivamente mentre pensano agli eventi difficili della vita.
Terapia EMDR e riprocessazione del trauma
• Adaptive Information Processing (Modello AIP): capacità inerente alla persona di guarire con il giusto sostegno.
• Fornisce la capacità di processare le informazioni
e imparare da ogni esperienza, anche da quelle
difficili.
• Integra nuove informazioni sulle esperienze esistenti come ricordi, pensieri, sensazioni e sentimenti.
• La riprocessazione coinvolge consciamente l’accesso
al ricordo traumatico per determinare un’esperienza
più adattiva.
Dual Attention State e Dual Attention Stimulation
• Dual Attention: Il paziente è consapevole dell’attimo presente mentre al contempo si rivolge ai ricordi correlati all’evento traumatico
• Dual Attention Stimulation (DAS)/Stimolo bilaterale(BLS): Movimenti oculari bilaterali, pulsazioni, colpetti, o toni che si alternano tra la parte destra e sinistra del corpo.
Sviluppo del ”Target”
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Sviluppare il “target” da dei sintomi persistenti o dal ricordo traumatico
• “Illumina” la rete neurale: Identifica le immagini peggiori, le emozioni, le credenze e le sensazioni corporee associate ai sintomi.
• Identifica il target di riferimento: I primi ricordi correlati alla presentazione del problema.
• Facilitare il “floatback” o “affect bridge”: Invita il paziente a richiamare i primi ricordi connessi, associati con la questione attuale (può non essere logico)
• Stabilire il target: Far sì che il paziente descriva le peggiori immagini che sono correlate: NC, PC, VoC, emozioni, SUDS e sensazioni corporee
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Desensibilizzazione: Interrompere il lavoro sui ricordi
• Desensibilizzazione: Usa la DAS per riprocessare i materiali dolorosi correlati al target del trauma fino a che il paziente non riporta alcun disturbo (SUDS).
• Contenimento: Creare una maggiore scelta su come e quando focalizzarsi sugli eventi disturbanti.
• Interruzione: Interferire con il focus sul ricordo doloroso attraverso l’accesso ad altri stimoli
• Distanza: Immaginare l’evento disturbante come distante (fuori da un finestrino di un treno, o visto su uno schermo)
• Integrazione: Inserire risorse relazionali o immaginali per integrare un senso positivo dell’Io.
Rafforzare gli Stati Positivi
• Installare e stabilizzare una cognizione positiva (PC): Rafforza le credenze positive e si correla a un felt sense che cresce dopo un completamento della desensibilizzazione di successo.
Pausa di metà seduta Repatterning
Modello in 5 passaggi Embodiment nel trattamento del trauma
Seguire le sensazioni corporee: rispondere e regolare.
• Identificare le risorse somatiche: consapevolezza del
corpo, grounding, limiti e doppia consapevolezza
• Comprendere l’impatto: Il corpo mantiene il ricordo di ciò
che è successo (nel profondo della ferita originaria)
• Rivendicare i movimenti guaritori: Il corpo conserva il
ricordo di ciò che è successo (trovare un’esperienza
riparativa)
• Rilascio somatico: Permette alle sensazione di
sequenziarsi, permette tremori o brividi.
• Integrazione di nuove esperienze: Prendetevi il tempo
di integrare una nuova esperienza, un nuovo significato
cognitivo.
Accogliere le emozioni
Il coraggio di sentire - il trauma è un lavoro sul dolore
• Paura—Resa per la fragilità
• Tristezza—Onora la tua vulnerabilità
• Rabbia—Toccare la propria forza
• Vergogna—Ricordarsi di appartenere
• Gioia—Rivendicare la propria vitalità
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Lezioni di neurobiologia interpersonale
• Lavorare sulla Finestra di Tolleranza (Siegel)
• PTSD: Bloccato sull’iper-attivazione, ipo-attivazione o alternare i due estremi.
• Una terapia ben bilanciata aiuta a lavorare attraverso i ricordi traumatici senza risultare sopraffatti o bloccati nel processo.
Sintomi di iper-attivazione (Reazione simpatica eccessiva):
• Irritabilità
• Ansia
• Mancanza di riposo
• Aggressività o rabbia
• Pianto incontrollato
• Ipervigilanza
• Sensazione di sopraffazione
Sintomi di ipo-attivazione (Reazione parasimpatica eccessiva):
• Fatica
• Letargia
• Impotenza
• Apatia
• Fawning (Obbedienza)
• Malessere
• Sensazione di depressione
Segni di un sistema nervoso regolato
• Sentirsi calmi e vigili
• Esprimere diverse emozioni senza sentirsi bloccati in una sensazione o in un malessere
• Capacità di pensare chiaramente e in modo logico
• Capacità di riflettere sulle scelte e prendere decisioni sane
• Sentirsi “concreto”• Consapevolezza del corpo e del
respiro• Ciclo del sonno sano
• Comunicare chiaramente con gli altri
Lavorare all’interno della finestra di tolleranza
• E’ normale sentirsi bloccati in uno stato iper-attivato o ipo-attivato, o alternare i due stati..
• Una guarigione bilanciata ci aiuta a lavorare negli eventi traumatici senza essere sopraffatti o bloccare il processo.
• Inizialmente ci concentriamo sulla regolazione e il rimanere dentro la finestra di tolleranza.
• Eventualmente, lavoriamo sui picchi della finestra di tolleranza in modo da imparare a gestire un maggior numero di emozioni e sensazioni
La falsa finestra di tolleranza
• La falsa finestra di tolleranza: coinvolge temporaneamente la gestione dell’angoscia senza risolvere a pieno il problema dello squilibrio fisiologico non evidente (Kain & Terrell, 2018)
• Superare i sintomi in modo che mima l’essere all’interno della finestra di tolleranza.
• Le ultime tecniche si basano sulla moderazione o sull’eccessiva forza di volontà che può avere effetti collaterali.
• I sintomi tendono a riemergere più che risolversi.
• Lavorare sui limiti superiori e inferiori
• Aumentare la sopportazione dell’angoscia per i sintomi di iper- o ipo-attivazione.
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Lavorare sui picchi
Limite superiore espanso
Limite inferiore espanso
Limite inferiore precedente
Limite superiore precedente
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Repatterning somatico e Sequencing
• Dove senti questa sensazione? Gola, petto, pancia, diaframma,
braccia e gambe
• Repatterning somatico: Completamento della sequenza di movimenti -
esplorare i movimenti lentamente e consapevolmente
• Sequencing: movimento dal nucleo verso la periferia
Movimenti pandiculari
▪ Movimenti intuitivi e istintivi
▪ Sbadiglio con tutto il corpo
▪ Le sensazioni sono la guida
▪ Sequencing congelato o movimenti troncati
Interventi somatici per le sensazioni bloccate
• Se la sensazione potesse muoversi, come lo farebbe?
• C’è un suono o una parola per la sensazione?
• Metti le mani sul punto e respira la sensazione.
• Permetti alle tue mani e braccia di esprimere la
sensazione.
• Permetti al tuo corpo di prendere il controllo sulla
sensazione
• Spingi con gambe e braccia
• Fai movimenti come passi con gambe e piedi
• Muovi la faccia, la mascella, la lingua e le labbra
• Toccala con le mani e le braccia
• Puoi raccontare cosa è successo senza usare le parole
Pendolazione tra l’angoscia e la risorsa
• Identificare l’evento angosciante: Richiamare una difficoltà o un ricordo traumatico. Che immagine rappresenta questo evento? Nota l’impatto sul corpo e le emozioni.
• Identificare la risorsa: Portare la propria consapevolezza del qui-e-ora per sentirsi concreti e identificare il momento in cui ci si sente sicuri, incoraggiati e amati. Permettere a questa sensazione positiva di crescere.
• Pendolazione: Alternare il prestare attenzione all’angoscia per brevi periodi di tempo e poi tornare alla consapevolezza della risorsa.
RiflessioneApprofondimento sull’azione
• Saldare i cambiamenti positivi nel corpo e nella mente• Riconoscere le barriere del cambiamento (es. famiglia,
società) e esplorare il supporto di cui si ha bisogno per superarle
• Identificare le aree che il paziente vorrebbe inserire nella nuova esperienza:
– Stabilire un limite nella vita fuori dalla seduta
– Provare confidenza nel parlare in pubblico
– Comunicare con il partner sinceramente
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Un nuovo senso del Sé• La fase finale del trattamento aiuta il paziente a
lavorare attraverso ogni barriera potenziale all’integrazione di un nuovo senso di sé nel mondo. (Schwartz & Maiberger, 2018)
• Il cambiamento positivo è ancora un cambiamento
• I pazienti con sintomi traumatici a lungo termine spesso hanno vite che riflettono una condizione invalidante.
• “Conosco me stesso come malato, chi sarò adesso?”
• Seguire le credenze che fanno blocco
• Seguire gli obiettivi secondari - ogni vantaggio positivo che accompagna sintomi fisici o fisiologici
Credenze bloccanti e obiettivi secondariCredenze bloccanti:
• Se lascio andare il trauma, perdo una parte di chi sono realmente.
• Ho avuto questi problemi per così tanto tempo che non potrò mai guarire.
• Non mi merito di stare meglio.
• Non sono in grado di proteggere me stesso se lascio andare i miei sintomi.
Obiettivi secondari
• Stare “male” fornisce un’identità sociale con regole di coinvolgimento.
• I sintomi si prendono cura dei miei bisogni di dipendenza.
• “Sarò…(amato, apprezzato e sostenuto economicamente) se non sono più malato?”
• I sintomi sono un modo per esprimere una rabbia irrisolta verso un genitore o uno sposo.
Esercizio dell’albero della vita (NET)
Cumulo di compostaggio: fa un po’ schifo, ma può essere usato per crescere. Eventi traumatici, abusi, negligenze, etc.Radici: Fonte di forza. La tua città, il tuo paese, l’influenza positiva o i legami familiari (coraggio, perseveranza, ecc.)Suolo: fonti attuali di nutrimento, atttività di self-care
Tronco: Ciò che ti tiene “in piedi” i valori come integrità, onestà, apertura, gentilezza e responsabilità
• Rami: Ciò che stai raggiungendo; speranze, sogni e desideri.
• Foglie: Ciò che ti permette di illuminarti. Amici, familiari, animali, etc.
• Fiori e semi: Quello che vuoi trasmettere agli altri o alla prossima generazione. Il tuo regalo al mondo.
Albero della vita
L’integrazione come una ricerca di significato
• Il trauma ci chiede di venire a patti con la mancanza di ragione o l'insensatezza presente che circonda gli atti di abuso o violenza (Frankl, 1959 Man’s Search for Meaning)
• Non stiamo dicendo che
“tutto accade per una
ragione”
• Il senso è il risultato di una volontà attiva verso gli obiettivi di lavorare attraverso la disperazione per trovare speranza per il futuro.
Significato e valori
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Frankl (1986, The Doctor and the Soul) offre tre risorse comuni di significato:
• Valori creativi: il significato è connesso all’espressione creativa musicalmente, artisticamente, costruttivamente o intellettualmente.
• Valori esperienziali: Il significato deriva da momenti di ispirazione e che cambiano la vita come stupirsi nella natura, provare il miracolo della nascita di un figlio, fare un viaggio, o sentirsi amati profondamente da un altro essere umano.
• Valori attitudinali: “non hai scelto cosa ti è successo; tuttavia, hai la libertà di scegliere come reagire”. Il potere del crederci.
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Forze e valori• Terapia dell’Accettazione e dell’Impegno(Hayes,
2005): una vita piena di significato si allinea con i nostri valori
• Valori: ci connettono a ciò che vogliamo essere
nella vita.
• Congruenza: Aumenta il benessere riducendo le
discrepanze tra i comportamenti e i valori
• Forza caratteriale e virtù(Peterson & Seligman,
2004): Massimizza le forze che possediamo per
promuovere il benessere nella nostra vita.
• Valori in azione: Inventario della forza di 24 forze
caratteriali cross-culturali identificate.
Valori, Forze e Virtù• Riflessione spirituale
• Persistenza
• Tempo di qualità con il prossimo
• Integrità
• Creatività • Atti di gentilezza
• Tempo all’aperto
• Essere socialmente responsabili
• Prendersi cura degli altri • Perdonare
• Fare volontariato • Essere grati
• Apertura mentale • Agire equamente
• Amare l’apprendimento • Essere un leader
• Atti di coraggio • Umorismo
• Essere umili • Speranza e ottimismo
Resilienza Resilienza: La volontà di essere coinvolti nella vita sapendo che le perdite e gli eventi dolorosi possono succedere
“Il coraggio non è l’assenza di disperazione, è piuttosto la capacità di andare avanti
nonostante la disperazione”Rollo May
I 6 Pilastri della resilienza
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Mentalità di crescita:
• Esplorazione di quanto siano difficili gli eventi che
ti hanno rafforzato
• Quanto sei cresciuto come risultato delle tue
difficoltà?
• Le ricerche indicano la tendenza umana a
focalizzarsi sul negativo
• La capacità di focalizzarsi sulle cose positive va
sviluppata
Intelligenza emotiva:
• Esprimere emozioni vulnerabili o dolorose ci permette di avere accesso all’accettazione, la compassione e la gioia.
• Parlarne e scriverne.
Connessioni comunitarie:
• I buoni rapporti con i membri della famiglia, gli amici e gli altri.
• Cercare e costruire un buon circolo sociale
• Rimanere coinvolti (fare chiamate, raggiungere, andare ad eventi sociali e incontri)
Espressione di Sé:
• Disegnare, ballare, scrivere una poesia, musica, ascoltare musica
• Non ti preoccupare se non è bella per gli altri. E’ il processo non il prodotto l’importante.
Embodiment:
• Fare attività che ti piacciono
• Prendersi cura del proprio corpo.
• Tornare alle basi:
o Esercizi
o Mangiare sano
o Rilassarsi
o Dormire bene.
Scelta e controllo:
• Essere coinvolti e vivere
• Sviluppare obiettivi realistici che puoi svolgere ogni giorno che ti aiutano a gestire il raggiungimento dei tuoi obiettivi
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Pratiche di resilienza• Esercizio• Fare una camminata• Fare yoga• Passare del tempo nella
natura• Fare un bagno• Praticare la mindfulness• Supervisione o consulto• Andare in terapia• Ricevere un massaggio
• Ballare
• Ascoltare musica o suonare
• Leggere un libro• Fare arte• Partecipare a un evento• Guardare un film o una
serie• Stare con gli amici• Giocare• Bere una tazza di the• Partecipare a un workshop• Scrivere il diario• Godersi un pasto nutriente
e salutare• Altro
Crescita post-traumatica (Schwartz, 2020)• Maggiore accettazione del sé
• Aumentare l’apprezzamento per la vita• Nuove passioni e interessi• Scoperte spirituali• Desiderio di dare un regalo al mondo• Attualizzazione del Sé e Trascendenza del Sé
www.drarielleschwartz.com
Risorse aggiunte:
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