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Responsabilità dei fornitori Progress Report 2014

Responsabilità dei fornitori Progress Report 2014 - …...Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 6 Acquisire nuove abilità e conoscenze vuol dire migliorare la

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Responsabilità dei fornitori Progress Report 2014

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 2

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Indice

Responsabilità dei fornitori Progress Report 2014 3Punti salienti del Report 2014

Più formazione e più opportunità per chi lavora 6Punti salienti del Report 2014

Insegniamo a manager e impiegati a lavorare secondo pratiche responsabili.

Diamo ai lavoratori più opportunità di studiare.

La conoscenza al servizio della sicurezza sul lavoro: la EHS Academy.

Ascoltiamo la voce dei lavoratori.

Lavoro e diritti umani 10Punti salienti del Report 2014

Limiti agli orari di lavoro.

Ci impegniamo a proteggere dallo sfruttamento gli studenti lavoratori.

Una piattaforma per il lavoro etico.

Misure contro il lavoro minorile.

Contro le commissioni eccessive e il lavoro vincolato.

Approvvigionamento responsabile di minerali.

Salute e sicurezza 18Punti salienti del Report 2014

Più salute e sicurezza grazie alla formazione.

Identificare e ridurre il rischio.

Pronti a reagire alle emergenze.

Benessere dei lavoratori ed ergonomia.

Ambiente 22Punti salienti del Report 2014

L’impegno eco-responsabile di Apple.

EHS Academy: costruiamo conoscenza per un ambiente migliore.

Una novità: il Clear Water Program.

Responsabilità 26Punti salienti del Report 2014

Regole e standard ancora più rigidi per i nostri fornitori.

Come funziona un audit Apple?

Audit in tutto il mondo.

Violazioni inammissibili e azioni correttive.

Come integriamo il principio di responsabilità.

Risultati degli audit 31Lavoro e diritti umani

Salute e sicurezza

Ambiente

Etica

Sistemi di gestione

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 3

Responsabilità dei fornitori Progress Report 2014

Semplificare ciò che è complesso: è il nostro credo, in Apple. Facciamo di tutto per progettare prodotti intuitivi che arricchiscano la vita di chi li usa.

Ma dietro questa semplicità c’è una delle filiere industriali più grandi del pianeta. Prodotti come iPhone, iPad e i Mac dipendono dal contributo

di oltre un milione di persone che, in tutto il mondo, lavorano per Apple o per le nostre centinaia di fornitori.

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 4

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Ognuno di questi lavoratori ha diritto a lavorare in condizioni etiche e sicure. Per questo teniamo sotto attenta osservazione la nostra filiera e chiediamo ai nostri fornitori di rispettare standard tra i più severi nel settore. Per noi, il modo in cui i nostri prodotti sono realizzati è altrettanto importante del modo in cui sono progettati.

Questo è il nostro ottavo Report annuale sulla Responsabilità dei fornitori e siamo orgogliosi dei progressi fatti nel 2013. Il nostro Codice di condotta per i fornitori, da sempre fra i più rigidi nel settore dell’elettronica, è diventato ancora più severo. Lo abbiamo applicato conducendo 451 audit a vari livelli della filiera, e i nostri fornitori hanno aiutato 1,5 milioni di lavoratori a conoscere i loro diritti. Non solo: il tetto di 60 ore lavorative settimanali è stato rispettato in media dal 95% dei nostri fornitori.

Sappiamo che i controlli e i successivi piani d’azione non bastano a risolvere i problemi intrinseci al sistema. Mentre monitoriamo la nostra filiera per scoprire e correggere tali problemi, cerchiamo di affrontarne anche le cause di fondo attraverso programmi specializzati e training che permettano di arrivare a un cambiamento della situazione reale e duraturo.

Nel 2013 abbiamo continuato ad ampliare il nostro impegno per la formazione. Oggi diciotto aziende offrono il nostro programma gratuito di istruzione e sviluppo: il doppio rispetto al 2012. Inoltre, nel 2013 più di 280.000 lavoratori hanno frequentato corsi sulle materie più disparate, dalla contabilità all’inglese e dalla progettazione di siti web fino alla composizione floreale. Nuove competenze che possono aiutare nella carriera o aprire la strada a nuove opportunità.

Per far fronte alla carenza di personale qualificato in materia di ambiente, salute e sicurezza (environment, health, and safety, EHS) in Cina, abbiamo fondato la Apple Supplier EHS Academy: è un vero e proprio corso di studi della durata di 18 mesi, che per noi rappresenta una delle più complete iniziative di formazione e istruzione mai proposte su questi temi all’interno di una filiera produttiva. Nel 2013 si sono iscritti all’Academy più di 240 dipendenti provenienti da stabilimenti che complessivamente danno lavoro a oltre 270.000 persone. La EHS Academy migliorerà la salute e la sicurezza dei lavoratori dell’intero settore.

Per proteggere gli studenti lavoratori dallo sfruttamento, abbiamo anche avviato uno studio per valutare le esperienze vissute da oltre 12.000 studenti tirocinanti provenienti da più di 130 istituti professionali. Il progetto vuole responsabilizzare maggiormente le scuole, migliorare la qualità dell’istruzione dei tirocinanti e garantire che nelle strutture dei nostri fornitori la formazione si svolga a norma di legge.

L’approvvigionamento etico di minerali è parte importante della nostra missione per garantire condizioni di lavoro sicure ed eque. Nel gennaio 2014 abbiamo verificato che le fonderie di tantalio attive e identificate nella nostra filiera fossero certificate conflict-free da auditor esterni, e stiamo lavorando con altrettanto impegno perché i nostri fornitori di stagno, tungsteno e oro utilizzino fonti certificate. Per responsabilizzare maggiormente le fonderie e aggiornare le parti interessate sui progressi ottenuti, pubblichiamo per la prima volta un elenco delle fonderie e delle raffinerie che fanno parte della nostra filiera, indicando se sono certificate o meno.

L’elenco delle fonderie è solo un esempio del nostro impegno per una maggiore trasparenza, elemento che riteniamo fondamentale per migliorare le condizioni di lavoro in tutto il mondo. Il nostro Codice di condotta è di dominio pubblico già dal 2005, ma riteniamo importante che tutte le parti interessate possano avere accesso anche ai minimi dettagli. Così, per la prima volta abbiamo divulgato i nostri Standard sulle responsabilità dei fornitori, oltre 100 pagine di requisiti che

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Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

chiunque voglia lavorare con Apple è tenuto a rispettare. Continueremo a intervenire tempestivamente nei casi di mancata conformità e continueremo a divulgare gli esiti delle nostre indagini, positivi o negativi che siano.

Apple si impegna a fondo per offrire sempre maggiori opportunità alle persone che realizzano i nostri prodotti e per garantire che questi lavoratori siano trattati con rispetto e dignità. Continueremo a lavorare a stretto contatto con i nostri fornitori e con le parti interessate per offrire luoghi di lavoro sicuri ed equi, e per tutelare l’ambiente ovunque si producano prodotti Apple.

Punti salienti del Report 2014 • Abbiamo inaugurato la Apple Supplier Environment, Health and Safety (EHS)

Academy, un percorso formativo di 18 mesi mirato a rafforzare le competenze in materia di ambiente, salute e sicurezza nella nostra filiera. Nel 2013 si sono iscritti all’Academy più di 240 dipendenti di oltre 60 fabbriche, che complessivamente danno lavoro a 270.000 persone.

• Abbiamo lanciato un progetto per definire le responsabilità delle scuole professionali da cui provengono gli studenti in tirocinio.

• Abbiamo spinto i nostri fornitori a raggiungere una conformità media del 95% al tetto di 60 ore settimanali. Nell’ambito di questo programma abbiamo monitorato settimanalmente oltre un milione di lavoratori.

• Nel gennaio 2014 abbiamo verificato che le fonderie di tantalio attive e identificate nella nostra filiera fossero certificate conflict-free da auditor esterni.

• Abbiamo pubblicato un elenco di fonderie e raffinerie che ci forniscono stagno, tantalio, tungsteno e oro, per chiarire quali sono gli stabilimenti certificati conflict-free e quali non lo sono ancora.

• Abbiamo lanciato il progetto pilota Clean Water Program in 13 siti produttivi che usano in totale oltre 41 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, con l’obiettivo di riutilizzare una quantità significativa di acque reflue trattate e di riciclare l’acqua all’interno del processo produttivo.

• Abbiamo continuato a indagare su eventuali abusi subiti da lavoratori stranieri, conducendo 33 audit mirati e includendo 16 nuove aziende. Abbiamo imposto ai fornitori di restituire a questi lavoratori interinali stranieri un totale di 3,9 milioni di dollari USA per commissioni eccessivamente alte pagate alle agenzie intermediarie, raggiungendo un totale di 16,9 milioni di dollari USA rimborsati dal 2008 a oggi.

• Dal 2008 a oggi, abbiamo spinto i nostri fornitori a formare sui propri diritti più di 3,8 milioni di lavoratori, di cui 1,5 milioni solo nel 2013.

• Abbiamo condotto 451 audit a tutti i livelli della nostra filiera, il 51% in più rispetto ai 298 audit del 2012, controllando stabilimenti dove quasi 1,5 milioni di lavoratori fabbricano prodotti Apple.

• Abbiamo reso ancora più rigido il nostro Codice di condotta e divulgato i nostri Standard sulle responsabilità dei fornitori, un documento di oltre 100 pagine che definisce in dettaglio ciò che Apple esige in materia di manodopera, diritti umani, etica, salute, sicurezza e ambiente.

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Acquisire nuove abilità e conoscenze vuol dire migliorare la qualità di vita.

Più formazione e più opportunità per chi lavora

Lungo tutta la filiera, i dipendenti dei nostri fornitori hanno accesso a una serie di risorse educative che mettiamo a loro disposizione:

dalla formazione sui diritti garantiti dalla legge ai corsi gratuiti di lingue, informatica e altre materie. E possono anche conseguire

un titolo di studio.

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Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Punti salienti del Report 2014 • Nel 2013 abbiamo tenuto corsi sui diritti a un milione e mezzo di lavoratori,

per un totale di 3,8 milioni dal 2007 a oggi. • Abbiamo raddoppiato il programma Supplier Employee Education and

Development (SEED) per la formazione in azienda: da 9 a 18 stabilimenti. • Abbiamo fornito corsi gratuiti a molti più lavoratori attraverso il SEED,

arrivando a oltre 280.000 partecipanti nel 2013.

Insegniamo a manager e impiegati a lavorare secondo pratiche responsabili. Per lavorare con Apple i fornitori devono soddisfare i requisiti più severi del settore, e noi facciamo in modo che non possano esserci dubbi sulle nostre aspettative. Spieghiamo ai supervisori di fabbrica come far rispettare i nostri standard, e insegniamo loro a comunicare con gli operai, a garantire sicurezza e rispetto reciproco sul luogo di lavoro, e a prevenire episodi di molestie.

Per noi, inoltre, è fondamentale che i lavoratori conoscano i propri diritti, perché possano far sentire la loro voce quando ritengono che non siano rispettati. Richiediamo quindi che tutti i dipendenti, neoassunti e non, vengano istruiti sul Codice di condotta, sulle leggi locali e sulle norme relative a salute e sicurezza sul lavoro.

Dal 2007 sono stati formati più di 3,8 milioni di operai e dirigenti della nostra filiera, di cui 1,5 milioni nel 2013.

Participation in Workers’ Rights Training

163K

2013

4M

3M

2M

1M

0

Partecipazione ai corsi sui diritti dei lavoratori

Partecipanti totali

4M

3M

2M

1M

02007 2008

29K27K

157K128K

329K

1,02M

2,3M

3,8M

1,5M

1,3M

700K

172K2010 20122009 2011 2013

Partecipanti annui

2K2K

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Apple and suppliershave trained more than 3.5 million people since 2007, including 1.2 million workers in 2013.

Diamo ai lavoratori più opportunità di studiare.Nell’ambito del nostro programma Supplier Employee Education and Development (SEED), abbiamo investito milioni di dollari per dotare le fabbriche di aule attrezzate con computer, software didattici e sistemi di videoconferenza. Gli operai che vogliono ampliare la loro formazione possono seguire corsi gratuiti prima o dopo il turno. L’offerta è varia: inglese, certificazioni per elettricisti e saldatori, conoscenze informatiche di base, principi di gestione, CAD, economia, cosmetologia e molto altro. Inoltre collaboriamo con le università locali per consentire ai lavoratori di accedere a programmi di studio di livello superiore.

Nel 2013 abbiamo raddoppiato il numero di strutture coinvolte nel programma SEED: da 9 a 18. Dal 2008, oltre 480.000 lavoratori hanno seguito corsi grazie al programma SEED.

“ Mi sembra proprio di essere all’università. L’aula è attrezzata per una formazione avanzata, e acquisisco capacità nuove rispetto a quelle che imparo lavorando.” Mengmeng Che Reparto manutenzione

La conoscenza al servizio della sicurezza sul lavoro: la EHS Academy.Per far fronte alla carenza di personale qualificato in materia di ambiente, salute e sicurezza (environment, health and safety, EHS), abbiamo lanciato la Apple Supplier EHS Academy (descritta in dettaglio nella sezione Salute e sicurezza). È un programma di studi della durata di 18 mesi, e comprende 25 corsi su ambiente, salute e sicurezza; prevede lezioni generali e personalizzate su argomenti come: identificazione e valutazione dei rischi, sicurezza antincendio, gestione delle sostanze chimiche pericolose, igiene industriale, ergonomia, equipaggiamento per la sicurezza individuale e lockout/tagout (LOTO), una procedura che prevede l’isolamento di forme di energia e materiali pericolosi durante gli interventi di manutenzione e modifica dei macchinari. L’obiettivo è fornire conoscenze di base e su queste sviluppare competenze, abilità di gestione e capacità di leadership. I partecipanti devono scegliere e completare 19 corsi: alla fine del programma, ricevono un attestato di frequenza rilasciato dalle università coinvolte. Inoltre viene loro richiesto di mettere a frutto quel che imparano già durante il corso, avviando progetti presso

Dal 2008, hanno partecipato al SEED oltre 480.000 lavoratori, di cui 280.000 nel 2013.

2008

2009

2010

2011

2012

2013

480K

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Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

i rispettivi stabilimenti. Nel 2013 si sono iscritti all’Academy più di 240 partecipanti, provenienti da oltre 60 impianti produttivi che complessivamente danno lavoro a 270.000 persone. E abbiamo intenzione di ampliare il programma nel 2014.

Ascoltiamo la voce dei lavoratori. Chi lavora ha il diritto di vivere in un ambiente in cui esprimere liberamente le proprie preoccupazioni, e in cui dirigenti e responsabili si facciano carico di tali questioni. Ecco perché i nostri corsi di formazione per dirigenti offrono linee guida per promuovere la comunicazione tra forza lavoro e management. Ma sappiamo che non basta. Perciò cerchiamo metodi nuovi e più efficaci per permettere ai lavoratori di comunicare con i dirigenti e far sì che le loro opinioni siano ascoltate e tenute davvero in considerazione. I fornitori che partecipano a questi programmi e alle relative valutazioni pilota rappresentano quasi 105.000 lavoratori. In più continuiamo a partecipare a un programma della IDH Sustainable Trade Initiative che ci consente di collaborare con altre aziende e offrire a operai e management dei nostri fornitori un maggior numero di strumenti e risorse per gestire i reclami.

Kuala Lumpur, Malesia: un gruppo di operaie segue una sessione di training in una fabbrica di semiconduttori.

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Lavoro e diritti umani

Ci stiamo impegnando a eliminare le assunzioni irregolari e lo sfruttamento dei lavoratori, anche quando le leggi

locali ammettono tali pratiche. E portiamo avanti i nostri sforzi per eliminare l’abuso di orari straordinari.

Stiamo investendo inoltre sull’approvvigionamento responsabile di stagno, tantalio, tungsteno e oro.

Le aziende che vogliono lavorare con noi devono garantire il massimo

rispetto dei diritti umani.

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Punti salienti del Report 2014• Abbiamo monitorato le ore di lavoro settimanali di oltre un milione di operai

lungo tutta la filiera.

• Abbiamo spinto i nostri fornitori a raggiungere una conformità media del 95% al tetto di 60 ore settimanali.

• Abbiamo lanciato un progetto per definire le responsabilità delle scuole professionali verso gli studenti in tirocinio.

• Abbiamo condotto 33 audit specifici negli stabilimenti che impiegano lavoratori migranti, a maggiore rischio di trattamento iniquo.

• Abbiamo chiesto ai fornitori di restituire 3,9 milioni di dollari USA per commissioni eccessivamente alte pagate dai lavoratori alle agenzie intermediarie.

• Nel gennaio 2014 abbiamo verificato che le fonderie di tantalio attive e identificate nella nostra filiera fossero certificate conflict-free da auditor esterni.

• Abbiamo pubblicato un elenco di fonderie e raffinerie che ci forniscono stagno, tantalio, tungsteno e oro, per chiarire quali sono gli stabilimenti certificati conflict-free.

Limiti agli orari di lavoro.Il superamento del tetto settimanale di 60 ore lavorative è un problema costante nell’industria elettronica, ed eliminare l’eccessivo ricorso agli straordinari resta una priorità di Apple. Per noi la settimana lavorativa non può durare più di 60 ore, salvo circostanze eccezionali, e gli straordinari devono sempre essere svolti volontariamente. Per tutelare le persone che realizzano i nostri prodotti da orari di lavoro troppo prolungati, nel 2011 abbiamo iniziato a monitore settimanalmente i turni di oltre un milione di lavoratori della filiera.

Prevedere le ore di lavoro necessarie è difficile, ma ai nostri fornitori chiediamo di informarci in anticipo ogni volta che i piani di produzione potrebbero richiedere orari prolungati. In questo modo, possiamo anticipare i problemi e trovare soluzioni insieme al fornitore e al team di Apple che assegna gli appalti.

Grazie a questi sforzi, nel 2013 in media i nostri fornitori hanno rispettato i limiti di orario nel 95% di tutte le settimane lavorative, e la media settimanale è scesa sotto le 50 ore per tutti i dipendenti. Nel 2013 abbiamo anche monitorato i dipendenti che lavoravano almeno 40 ore, rilevando nel loro caso una media di 54 ore lavorative a settimana. Per oltre il 97% delle settimane lavorative è stata rispettata la nostra direttiva che prevede almeno un giorno di riposo ogni sette.

Suppliers averaged 95% work-hour compliance across all work weeks in 2013, a 3% increase from 2012.

95Nel 2013, in media i nostri fornitori hanno rispettato il limite di 60 ore lavorative settimanali nel 95% dei casi: +3% circa rispetto al 2012.

95%

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Average Weekly Working Hours

80h

Dec

60h

20h

40h

0

2013

Supplier Work-Hour Compliance

100%

* Work Weeks Compliant with 60-Hour Standard.

* Dipendenti che lavorano almeno 40 ore a settimana.

* Settimane lavorative conformi al limite di 60 ore.

Gen2013

Gen2013

Media delle ore di lavoro settimanali

Rispetto degli orari di lavoro da parte dei fornitori

80h*

100%*

40h*

50%*

60h*

75%*

20h*

25%*

0

0

Mag2013

Mag2013

Set2013

Set2013

Mar2013

Mar2013

Lug2013

Lug2013

Nov2013

Nov2013

Feb2013

Feb2013

Giu2013

Giu2013

Ott2013

Ott2013

Apr2013

Apr2013

Ago2013

Ago2013

Dic2013

Dic2013

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Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Ci impegniamo a proteggere dallo sfruttamento gli studenti lavoratori.In Cina, i ragazzi che escono dalla scuola media hanno diverse possibilità: possono iniziare a lavorare, proseguire con gli studi superiori per poi iscriversi all’università, oppure iscriversi a una scuola professionale. In genere le scuole professionali richiedono agli studenti un periodo di tirocinio sul campo a completamento del programma di studi. Spesso, però, non dedicano l’attenzione necessaria alla scelta del tipo di apprendistato più adatto per gli studenti e non forniscono loro assistenza adeguata.

Quando tutto va come dovrebbe, le scuole professionali offrono agli studenti un’utile formazione pratica e buone opportunità d’impiego. Ma nel peggiore degli scenari fungono da procacciatori di manodopera per conto delle fabbriche, prestando poca attenzione all’aspetto formativo.

Noi pensiamo che sia importante offrire agli studenti l’opportunità di svolgere un tirocinio di qualità. Purtroppo non ci sono molte informazioni su queste scuole professionali, perciò è difficile per studenti, fornitori e aziende di elettronica valutarne la serietà. È per questo che nel 2013, insieme a Dell Inc. e al programma REAP (Rural Education Action Program) della Stanford University, Apple ha preso parte a un progetto pensato per mettere in contatto i nostri fornitori con scuole affidabili, monitorare il comportamento degli istituti professionali e migliorare la qualità dell’istruzione degli studenti lavoratori. Insieme stiamo valutando il grado di istruzione e la bontà del tirocinio per oltre 12.000 studenti provenienti da più di 130 scuole, dal 2013 al 2014. I dati saranno utilizzati per valutare la qualità didattica di ciascun istituto. Stiamo anche sviluppando strumenti per aiutare i manager delle risorse umane presso i nostri fornitori a verificare in modo responsabile e sistematico la qualità degli istituti cui si rivolgono per le assunzioni. Questi strumenti saranno resi pubblici, in modo che tutti gli studenti, non solo quelli che lavorano per i fornitori Apple, possano scegliere in modo più consapevole la scuola da frequentare o il tipo di apprendistato.

I fornitori Apple che assumono studenti come stagisti sono tenuti a rispettare alcuni standard aggiuntivi. Devono assicurarsi che il programma didattico sia in linea con gli obiettivi dello studente. L’orario di lavoro non deve ostacolare la frequenza scolastica, e i fornitori che impiegano molti studenti devono seguire i nostri programmi di formazione per studenti lavoratori.

“Sappiamo per esperienza che Apple è avanti a tutti nell’assicurare il meglio agli studenti lavoratori, e che collabora con i fornitori per fissare standard concreti e strategie innovative per la loro tutela. Lavoriamo con Apple per valutare la qualità degli istituti professionali, la principale fonte di studenti lavoratori in Cina. Pubblicare i nostri risultati vorrà dire non solo aiutare Apple a collaborare con le scuole migliori, ma dar modo ai responsabili HR del settore di tutelare e istruire i loro lavoratori.”

Scott RozelleDirettore del Rural Education Action Program, Stanford University

We’re evaluating the education and internship performance of over 12,000 students, representing more than 130 schools.

12130

Stiamo valutando la qualità del tirocinio di oltre 12.000 studenti provenienti da più di 130 istituti.

12130

K

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Suppliers must:

• Return underage workers to school.

• Finance their education.

• Continue to provide income.

Underage LaborRemediation Program

Una piattaforma per il lavoro etico.Adottiamo precauzioni aggiuntive per proteggere i lavoratori fra i 16 e i 18 anni, gli studenti tirocinanti e i lavoratori stranieri a contratto. Nel 2013, abbiamo ampliato i nostri programmi di training per la prevenzione del lavoro minorile e per gli studenti lavoratori, fondendoli in un unico grande programma di approccio etico alle assunzioni che chiamiamo Ethical Hiring: prevede strumenti e training per aiutare i nostri fornitori a impedire lo sfruttamento di questi lavoratori.

Nel 2013, hanno partecipato ai training del programma Ethical Hiring i rappresentanti di 64 fornitori, che in totale impiegano oltre 240.000 lavoratori. Sono lezioni incentrate sulle best practice per le risorse umane, come la pianificazione e l’assunzione di manodopera, e sottolineano l’importanza di assumere e gestire in modo responsabile tutte le categorie di lavoratori. Tra i temi del training: reclutamento e gestione di studenti tirocinanti, lavoratori interinali e minori; gestione delle agenzie private di collocamento; prevenzione e soluzione del problema del lavoro minorile.

Shanghai, Cina: manager di nostre ditte fornitrici prendono parte alla formazione sugli studenti lavoratori.

Misure contro il lavoro minorile.La nostra posizione nei confronti del lavoro minorile è chiara: non lo tolleriamo, e lavoriamo per eliminarlo completamente dal nostro settore. Se scopriamo che i fornitori fanno, o hanno fatto, uso di manodopera minorile, li sottoponiamo a un periodo di osservazione. Nei casi più eclatanti, poniamo fine al rapporto di lavoro. Per scoprire l’utilizzo di manodopera minorile utilizziamo un approccio a 360° che prevede anche il controllo di migliaia di documenti, confrontando le date di nascita e di assunzione dei lavoratori per essere sicuri che non fossero minorenni quando sono entrati in azienda. Inoltre, cerchiamo segnali della presenza di manodopera minorile durante le visite agli stabilimenti, organizziamo colloqui a tu per tu per controllare i documenti d’identità, e facciamo domande sui metodi di reclutamento e selezione del personale adottati dall’azienda.

64Representatives from 64 supplier facilities attended the Ethical Hiring Training Program in 2013.

64 rappresentanti di altrettante ditte fornitrici hanno preso parte al programma di Ethical Hiring nel 2013.

Programma di tutela contro il lavoro minorile

I fornitori devono:

• far tornare a scuola i lavoratori minorenni;

• pagare i loro studi;

• continuare a corrispondere un salario.

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 15

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Nel 2013 abbiamo sottoposto la nostra filiera a controlli particolarmente approfonditi e condotto 451 audit su altrettanti stabilimenti di fornitori, che in totale danno lavoro a quasi 1,4 milioni di persone. Tali verifiche hanno rivelato che 23 lavoratori erano minorenni al momento dell’assunzione, molti meno rispetto all’anno precedente.

Secondo i termini del nostro programma di tutela contro il lavoro minorile, i fornitori devono far tornare a scuola i lavoratori minorenni e finanziare i loro studi presso un istituto scelto dalla famiglia. Inoltre i bambini devono continuare a ricevere lo stesso salario che spettava loro quando erano dipendenti. Facciamo anche controlli regolari per verificare che i lavoratori non abbandonino la scuola e che i fornitori continuino a rispettare il proprio impegno economico.

Contro le commissioni eccessive e il lavoro vincolato.Nei Paesi in cui c’è carenza di manodopera, per riempire le fabbriche i produttori sono soliti ricorrere a complesse reti di agenzie intermediarie esterne, che reclutano lavoratori da altri Paesi. Spesso queste agenzie si appoggiano a varie subagenzie, ognuna delle quali chiede ai lavoratori di pagare una commissione in cambio di un impiego: molti si ritrovano con un debito enorme prima ancora di ottenere il lavoro. Per pagarlo, i lavoratori sono costretti a versare gran parte del loro salario alle agenzie e a non lasciare il posto di lavoro finché il debito non viene saldato. Le commissioni eccessivamente elevate (vale a dire qualunque importo superiore all’equivalente di uno stipendio mensile) sono considerate una forma di lavoro vincolato, tassativamente vietato dal nostro Codice di condotta per i fornitori.

Imponiamo ai fornitori di rimborsare le commissioni eccessive corrisposte dai lavoratori interinali impegnati in progetti Apple. Inoltre, invitiamo con decisione i nostri fornitori a rispettare gli stessi standard in tutta l’azienda, anche nei settori in cui i dipendenti non lavorano per Apple. Dal 2008, i nostri fornitori hanno rimborsato ai lavoratori interinali un totale di 16,9 milioni di dollari USA, di cui 3,9 milioni nel 2013. Sapendo che in alcuni Paesi la probabilità di ricorrere a manodopera straniera è maggiore, sottoponiamo quei fornitori a audit per identificare situazioni di lavoro vincolato, e li aiutiamo a modificare i loro sistemi di gestione per conformarsi ai nostri standard. E raramente gli audit successivi al primo hanno rilevato ulteriori casi di lavoro vincolato: è la prova che policy severe e verifiche rigorose possono fare la differenza.

Approvvigionamento responsabile di minerali.

Cosa sono i minerali conflict-free?

Metalli come il tantalio, lo stagno, il tungsteno e l’oro vengono utilizzati in vari settori, incluso quello dell’elettronica. Alcuni giacimenti di questi minerali si trovano nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in Paesi confinanti, e i proventi della loro estrazione possono servire a finanziare organizzazioni armate implicate in violazioni dei diritti umani. Ecco perché i mass media parlano di “minerali insanguinati” e perché è importante che l’industria ricorra invece a minerali “conflict-free”.

17Amount our suppliers reimbursed to workersfor excessive recruitmentfees since 2008.

Dal 2008, i nostri fornitori hanno rimborsato ai lavoratori quasi 17 milioni di dollari USA per aver applicato commissioni eccessive.

17M$

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Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

L’approvvigionamento etico di minerali è parte importante della nostra missione per garantire condizioni di lavoro sicure ed eque a chiunque appartenga alla nostra filiera. Apple è stata fra le prime aziende a monitorare i fornitori per identificare le fonderie a cui si rivolgono e capire se c’è il rischio che utilizzino minerali insanguinati. Stiamo facendo pressioni su fonderie e raffinerie affinché aderiscano al programma CFSP (Conflict-Free Smelter Program), o a programmi di auditing esterni equivalenti. E invece di rinunciare totalmente ai minerali provenienti dalla RDC e dai Paesi limitrofi, supportiamo le filiere verificate favorendo così lo sviluppo economico della regione.

“La strada più semplice è sganciarsi e stare alla larga dai complicati problemi dell’estrazione dei minerali nella regione dei Grandi Laghi africani. La cosa più importante da fare, e la più coraggiosa, è continuare invece a lavorare con i governi del Ruanda e della RDC, e contribuire direttamente a un vero cambiamento per un mondo migliore con iniziative esemplari per l’intero settore. Siamo lieti che Apple abbia scelto questa seconda, eccezionale via.”Mark VisoPresidente di Pact, partner iTSCi

Nel gennaio 2014 ci siamo assicurati che tutte le fonderie di tantalio attive e identificate nella nostra filiera fossero certificate conflict-free da auditor esterni, e continueremo a esigere che i nostri fornitori utilizzino solo fonti di tantalio verificate. Sappiamo che la filiera dei fornitori è in perenne cambiamento, ma ci impegniamo a monitorare in modo regolare le fonderie da cui si procurano i materiali.

Per quanto riguarda lo stagno, il tungsteno e l’oro, l’industria elettronica utilizza solo piccole percentuali di questi minerali. Riteniamo che l’unico modo per impedire le violazioni dei diritti umani sia creare una massa critica di fonderie verificate conflict-free, così da colpire la richiesta di minerali provenienti da fonti dubbie. Stiamo lavorando per espandere la base di fonderie verificate anziché limitarci a trattare soltanto con un numero ristretto di strutture verificate o che non si procurano i minerali nella RDC. Collaboriamo direttamente con queste fonderie, e organizziamo visite ad altri stabilimenti nel resto del mondo per promuovere l’adesione al CFSP. Per ricordare a ognuno le proprie responsabilità e per aggiornare tutte le parti interessate sui progressi fatti, ogni quattro mesi pubblichiamo un elenco delle fonderie e delle raffinerie che fanno parte della nostra filiera, indicando oltre al nome anche il Paese in cui si trovano e se partecipano o meno al CFSP. Scarica l’elenco (PDF) >

Inoltre, continuiamo a lavorare con ONG, associazioni commerciali, agenzie governative e altri soggetti per mantenere costante la pressione e aprire la strada a un cambiamento reale. Fra i programmi che appoggiamo ci sono la CFTI (Conflict-Free Tin Initiative), la Partnership for Social and Economic Sustainability di KEMET, Solutions for Hope e la PPA (Public-Private Alliance).

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 17

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

“Apple è sempre fra le prime aziende a farsi avanti e a impegnarsi per una filiera più responsabile in tutte le sue parti, estrazione dei minerali compresa. Ha un ruolo attivo e di primo piano nel formare e sostenere l’IDH Indonesian Tin Working Group, e si impegna a promuovere l’estrazione responsabile dei minerali collaborando con fonderie, aziende e altre realtà del settore.” Ted van der PutDirettore della IDH Sustainable Trade Initiative

Il nostro impegno riguardo all’approvvigionamento etico dei minerali non si limita all’Africa. Una grossa percentuale dello stagno estratto nel mondo, incluso quello usato nei prodotti Apple, proviene dalle isole di Bangka e Belitung, in Indonesia. Dopo aver scoperto che alcuni tipi di stagno possono provocare danni ambientali o mettere a rischio la salute dei minatori, Apple si è recata in Indonesia per indagare e incontrare tutte le parti interessate, fra cui funzionari del governo, ONG e rappresentanti delle fonderie. Da allora stiamo collaborando con la EICC e la IDH Sustainable Trade Initiative per sviluppare l’Indonesian Tin Working Group, che ha l’obiettivo di aiutare i suoi membri ad affrontare le sfide ambientali e sociali legate all’estrazione di stagno sulle isole di Bangka e Belitung, permettendo allo stesso tempo di godere dei vantaggi economici di una solida industria mineraria. Continueremo a lavorare con l’Indonesian Tin Working Group e i nostri partner locali per affrontare questi temi.

Principali partner e stakeholder

• CFSI (Conflict-Free Sourcing Initiative)

• CFTI (Conflict-Free Tin Initiative)

• EICC (Electronics Industry Citizenship Coalition)

• Progetto Enough

• Indonesian Tin Working Group dell’IDH Sustainable Trade Initiative

• ITRI

• Partnership for Social and Economic Sustainability di KEMET

• LBMA (London Bullion Market Association)

• PAC (Partnership Africa Canada)

• PPA (Public-Private Alliance)

• RJC (Responsible Jewellery Council)

• TI-CMC (Tungsten Industry-Conflict Mineral Council)

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 18

Salute e sicurezza

Sulla sicurezza non si scherza. Lavoriamo costantemente per diminuire i rischi nei processi produttivi e nei luoghi di lavoro.

E abbiamo sviluppato un innovativo programma di formazione per tutelare salute e sicurezza all’interno della nostra filiera.

Ognuno ha il diritto di lavorare in un luogo salubre e sicuro.

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 19

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

240

270

60

EHS Academy in 2013

participants

supplier facilities

workers represented

Punti salienti del Report 2014• Abbiamo inaugurato la Apple Supplier Environment, Health,

and Safety (EHS) Academy.

• Si sono iscritti alla EHS Academy 240 dipendenti, in rappresentanza di oltre 270.000 lavoratori.

• Abbiamo rafforzato gli standard ergonomici per migliorare il design delle postazioni di lavoro.

Più salute e sicurezza grazie alla formazione. Per noi la salute e la sicurezza dei lavoratori sono priorità, e i nostri audit e i processi di correzione che seguono sono d’impulso a grandi miglioramenti in questo campo. È un inizio, ma bisogna spingersi oltre: e per fare nuovi passi avanti è essenziale poter contare su responsabili EHS qualificati in ogni fabbrica. Ma c’è un problema: questi esperti in materia di ambiente, salute e sicurezza sono pochissimi. E ai supervisori, quindi, spesso non rimane che assegnare questi ruoli di responsabilità a personale non qualificato: persone che possono sì risolvere i problemi quando si verificano, ma che non hanno né la formazione né le conoscenze necessarie per individuare le situazioni di rischio e agire prima che diventino problematiche.

Proprio per colmare questa lacuna e arrivare ad avere sempre più responsabili EHS qualificati, abbiamo lanciato la Apple Supplier EHS Academy: un vero e proprio corso di studi della durata di 18 mesi che, a nostro parere, è fra le più complete iniziative di formazione e istruzione EHS mai proposte all’interno di una filiera produttiva. Per dare vita all’Academy abbiamo collaborato con la Nanjing University, la Sun Yat-sen University e l’Institute for Sustainable Communities, un’organizzazione no-profit che studia soluzioni a livello di collettività per ridurre l’inquinamento climatico negli Stati Uniti e in Cina. Partendo da piani didattici esistenti, abbiamo creato un programma originale che mira a formare personale EHS altamente qualificato. L’impegno economico è ripartito fra Apple e i fornitori, che pagano solo la metà dei costi di partecipazione. Nel 2013 si sono iscritti all’Academy più di 240 dipendenti, provenienti da oltre 60 stabilimenti che in totale danno lavoro a più di 270.000 persone. E abbiamo intenzione di ampliare il programma nel 2014.

“Siamo orgogliosi di collaborare con Apple per la formazione dei fornitori: la EHS Academy è uno dei programmi di training in azienda più evoluti di tutta l’Asia. Insieme aiutiamo i manager a migliorare la sicurezza sul lavoro e a ridurre l’impatto ambientale, non solo in fabbrica ma anche nelle comunità locali.” George Hamilton Presidente dell’Institute for Sustainable Communities

L’Academy offre 25 corsi su ambiente, salute e sicurezza, con lezioni generali e personalizzate su argomenti come: identificazione e valutazione dei rischi, sicurezza antincendio, ergonomia, igiene industriale, gestione delle risorse idriche, controllo dell’inquinamento atmosferico. L’obiettivo è fornire conoscenze di base e su queste sviluppare competenze, abilità di gestione e capacità di leadership. I partecipanti

240

270

60K

EHS Academy nel 2013

partecipanti

stabilimenti di fornitori

lavoratori rappresentati

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 20

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

devono scegliere e completare 19 corsi: alla fine del programma, ricevono un attestato di frequenza rilasciato dalle università coinvolte. Agli studenti viene richiesto di applicare quel che imparano già durante il corso, avviando progetti presso i rispettivi stabilimenti. Inoltre, le nuove abilità formeranno un bagaglio prezioso per il loro percorso lavorativo, presso i nostri fornitori e in qualsiasi altra azienda. Il che significa che la Apple Supplier EHS Academy potrà influire sugli standard di salute e sicurezza ben oltre la nostra filiera.

La partecipazione all’Academy non riguarda solo il personale delle fabbriche. Anche gli alti dirigenti devono seguire un seminario obbligatorio di un giorno, condotto dai nostri team Supplier Responsibility e Operations, per imparare come funziona il programma. Prendendo parte a questo seminario, i dirigenti si impegnano personalmente a sostenere i loro responsabili EHS lungo tutto il percorso all’Academy.

Identificare e ridurre il rischio.Per completare l’attività della Apple Supplier EHS Academy, abbiamo sviluppato corsi speciali su aspetti legati ad ambiente, salute e sicurezza che richiedono competenze tecniche più approfondite. Questo training supplementare prepara sia i fornitori sia i dipendenti Apple ad affrontare i rischi legati al lavoro in fabbrica. Nel 2013, oltre 320 impiegati di nostri fornitori hanno partecipato a sessioni di training su argomenti come il laser, le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti e la prevenzione antinfortunistica. Oltre 100 dipendenti provenienti da diverse aziende fornitrici, tra cui tutte quelle che curano l’anodizzazione, sono stati istruiti sulla gestione dei rischi chimici; inoltre abbiamo condotto una valutazione di questi rischi e dell’igiene industriale in quasi 20 stabilimenti. Più di 1200 dipendenti Apple che lavorano nella nostra filiera hanno partecipato a training su procedure di primo soccorso, ergonomia, sicurezza negli stabilimenti, ambiente, salute e sicurezza. Abbinare la formazione alle valutazioni di rischio consente ai nostri dipendenti di individuare i problemi, istruire i fornitori e offrire loro gli strumenti per migliorare i livelli di sicurezza nelle strutture.

Suzhou, Cina: un esperto EHS spiega ai dirigenti di un’azienda fornitrice l’importanza della Apple Supplier EHS Academy.

Supplier personnel trained on accident privation and hazard management topics in 2013.

420Nel 2013, un totale di 420 dipendenti di nostre ditte fornitrici ha partecipato a sessioni di training su salute e sicurezza.

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 21

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Pronti a reagire alle emergenze.Se si verifica un incidente, è fondamentale che i fornitori siano preparati a proteggere i propri lavoratori e a far fronte a qualsiasi situazione. Per aiutarli a prepararsi e a reagire prontamente alle emergenze, abbiamo creato liste di controllo a cui fare riferimento per le procedure di autoispezione; le stesse liste sono utilizzate anche dai nostri team durante le verifiche in loco. Questi elenchi servono anche da guida pratica per creare un ambiente di lavoro sicuro e ben equipaggiato a gestire le emergenze. Nelle liste sono elencati i requisiti fondamentali: attrezzatura antincendio adeguata, permessi, illuminazione di emergenza, kit di pronto soccorso, ma anche larghezza dei corridoi, mappe e segnaletica per le vie di fuga, squadre di emergenza, procedure ed esercitazioni, fino alle misure di sicurezza specifiche per le lavorazioni che prevedono l’uso di materiali infiammabili. Continueremo a condurre valutazioni e a mettere in pratica standard e procedure presso le strutture a più alto rischio in Cina per aiutare i nostri fornitori a garantire la sicurezza di tutti i loro dipendenti in caso di emergenza.

Benessere dei lavoratori ed ergonomia.Nel 2013 abbiamo organizzato corsi rivolti ai responsabili delle risorse umane, supervisori di linea e altro personale dei fornitori su argomenti legati al benessere degli operai: comunicazione, costruzione di un rapporto di fiducia e valutazione della salute mentale. Per contribuire a creare ambienti di lavoro più salubri, abbiamo fissato standard severi per la qualità di alloggi e mense e per la prevenzione dei rischi di natura ergonomica.

Attraverso una collaborazione tra esperti esterni e il reparto ergonomia di Apple, abbiamo condotto ricerche e analisi su circa 75 mansioni comuni all’interno della nostra filiera per identificarne i rischi ergonomici. Sulla base dei risultati, abbiamo definito standard ancora più rigidi per la progettazione delle postazioni di lavoro. Richiediamo ai fornitori di esaminare le postazioni, valutarne i rischi, creare e implementare procedure di controllo e monitorarne l’efficacia. E usiamo anche i corsi della EHS Academy per diffondere importanti conoscenze sull’ergonomia.

Shanghai, Cina: lavoratori a pranzo nella mensa di una fabbrica.

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 22

Educating and Empowering Workers | Labor and Human Rights | Health and Safety | Environment | Accountability

Ambiente

Dedichiamo molta attenzione a creare prodotti sicuri per l’ambiente. E collaboriamo con i nostri fornitori per assicurarci che

i processi di fabbricazione siano eco-responsabili ovunque i nostri prodotti vengono realizzati.

Facciamo di tutto per ridurre il nostro impatto ambientale. E ci aspettiamo che

i nostri fornitori facciano lo stesso.

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 23

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Punti salienti del Report 2014• Abbiamo svolto indagini su oltre 520 stabilimenti per rilevare i rischi ambientali.

• Abbiamo condotto 62 ispezioni mirate alla verifica degli aspetti ambientali.

• Abbiamo lanciato il progetto pilota Clear Water Program per incrementare il riuso e il riciclo di acqua in 13 sedi di nostri fornitori.

L’impegno eco-responsabile di Apple. Il nostro impegno eco-responsabile si estende lungo tutti gli anelli della nostra filiera. Anche quando le norme locali sono meno severe del nostro Codice di condotta, ci aspettiamo che i nostri fornitori vadano oltre i requisiti minimi di legge per tutelare le comunità e ridurre al minimo l’impatto ambientale. Ovunque si realizzino prodotti Apple, chi lavora con noi deve rispettare i nostri standard ambientali in materia di abbattimento del rumore, smaltimento dei rifiuti pericolosi, trattamento delle acque reflue e piovane, e gestione delle emissioni gassose.

Usiamo vari metodi per individuare i possibili pericoli per l’ambiente, fra cui audit in loco, indagini sul profilo di rischio ecologico e collaborazioni con le ONG, e ci avvaliamo di risorse come il database sull’inquinamento dell’acqua e dell’aria dell’Institute of Public and Environmental Affairs (IPE). Nel 2013 abbiamo eseguito più di 520 indagini ambientali, concentrandoci sui nostri 200 fornitori principali. I dati emersi ci permettono di stabilire i rischi per ogni materia prima, consentendoci di creare programmi, strumenti e training mirati per ridurre al minimo l’impatto ambientale dei nostri fornitori.

Il nostro lavoro con l’IPE.

L’Institute of Public and Environmental Affairs (IPE) è un ente no-profit che gestisce la Mappa dell’Inquinamento Idrico in Cina e altri database pubblici pensati per richiamare le grandi aziende cinesi alle proprie responsabilità in fatto di danni ambientali. Apple collabora con l’IPE per analizzare e valutare sistematicamente tutte le violazioni dei propri fornitori registrate dal database IPE. Nel 2013, abbiamo cercato nel database i dati ambientali relativi ai nostri primi 200 fornitori (in termini di spesa), sparsi in oltre 400 località della Cina. Abbiamo così individuato 114 violazioni in 58 siti. Alcune le conoscevamo già e le stavamo risolvendo, altre ci erano del tutto nuove. Stiamo continuando a lavorare con i nostri fornitori e con l’IPE per condurre verifiche in loco e sviluppare azioni correttive, e rivediamo insieme all’IPE i casi già chiusi. Nel 2013, 15 siti produttivi hanno collaborato con l’IPE per porre rimedio a 26 violazioni e hanno ottenuto la chiusura della loro pratica da parte dell’Istituto. Continueremo a esaminare il database per individuare e correggere altri casi del genere.

“Lavorando con tutte le parti interessate e con i fornitori per risolvere i problemi ambientali delle comunità locali, Apple è diventata un leader ecologico nel settore IT e, in certi casi, in tutti i settori. Il panorama cinese cambia in fretta. Se da un lato Apple affronta le sfide ambientali del settore, dall’altro sarà sempre più importante restare all’avanguardia e aprire nuove strade verso un vero cambiamento.”

Ma JunDirettore dell’IPE

520site profile surveys conducted in 2013

We manage our overall footprint by comprehensively measuring and reporting the impactof our own operations and our products.

Learn more about Apple and the environment

Misuriamo l’impatto delle nostre attività e dello sviluppo dei nostri prodotti dandone puntualmente conto. 520 indagini sui profili di rischio ambientali condotte nel 2013.

Ci impegniamo per tutelare l’ambiente e ridurre il nostro impatto.

Apple e l’ambiente: scopri di più >

520site profile surveys conducted in 2013

We manage our overall footprint by comprehensively measuring and reporting the impactof our own operations and our products.

Learn more about Apple and the environment

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 24

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Se vengono individuati rischi o problemi, facciamo un’ulteriore verifica ambientale approfondita. Nel 2013 abbiamo condotto 62 di queste verifiche, analizzando i problemi ricorrenti, procurando campioni di sostanze come le acque di scarico e i sedimenti, raccogliendo informazioni e identificando le violazioni del Codice di condotta Apple. I dati raccolti e le eventuali violazioni passano attraverso un iter di azioni correttive, quindi chiediamo a auditor esterni di valutarne l’esito, coinvolgendo se necessario anche le ONG ambientaliste cinesi.

EHS Academy: costruiamo conoscenza per un ambiente migliore. Per far fronte alla carenza di personale qualificato in materia di ambiente, salute e sicurezza (Environment, Health and Safety, EHS), abbiamo lanciato la Apple Supplier EHS Academy (descritta in dettaglio nella sezione Salute e sicurezza). È un programma di studi della durata di 18 mesi, e comprende 25 corsi su ambiente, salute e sicurezza: prevede lezioni generali e personalizzate su argomenti come la conformità con le normative sull’ambiente, l’identificazione e la valutazione degli impatti ambientali, la gestione delle acque, il controllo dell’inquinamento da fumi e i processi produttivi più puliti. L’obiettivo è fornire conoscenze di base e su queste sviluppare competenze, abilità di gestione e capacità di leadership. I partecipanti devono scegliere e completare 19 corsi: alla fine del programma, i partecipanti ricevono un attestato di frequenza rilasciato dalle università coinvolte. Inoltre viene loro richiesto di applicare quel che imparano già durante il corso, avviando progetti presso i rispettivi stabilimenti. Nel 2013 si sono iscritti all’Academy più di 240 partecipanti, provenienti da oltre 60 impianti produttivi che complessivamente danno lavoro a 270.000 persone. E abbiamo intenzione di ampliare il programma nel 2014.

“La EHS Academy ha un taglio pratico. Oltre a dare una formazione sui temi legati ad ambiente, salute e sicurezza, dà anche indicazioni pratiche per la vita in fabbrica. La cosa più importante per i partecipanti è che diventano più competenti a livello professionale, e più consapevoli di cosa comporti la gestione di questi aspetti.” Light TsengResponsabile risorse umane e EHS, Casetek Holdings Ltd. (Pegatron)

Suzhou, Cina: manager di aziende fornitrici di Apple all’incontro inaugurale della EHS Academy.

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 25

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Una novità: il Clear Water Program.L’acqua dolce è una risorsa preziosa, e ognuno di noi ha la responsabilità di preservarla e usarla senza sprechi. Alcuni processi produttivi della filiera Apple richiedono un maggiore consumo d’acqua rispetto ad altri. Per essere sicuri che i nostri fornitori facciano la loro parte nella tutela di questa risorsa, Apple ha creato il Clean Water Program: un programma che punta a ridurre il consumo di acqua, a promuoverne il riciclo e a impedire l’inquinamento idrico illegale all’interno della nostra filiera.

I fornitori coinvolti producono componenti che notoriamente richiedono grandi quantità di acqua: laminati per circuiti stampati, gusci, vetri dei display, imballaggi, stampe, pannelli elettrici e altri ancora. Nel 2013 hanno partecipato alla fase pilota del Clean Water Program 13 siti produttivi che fanno un uso intensivo di acqua (nell’insieme, oltre 41 milioni di metri cubi all’anno).

Il nostro programma non si limita a garantire la conformità degli impianti e a verificarne i permessi. Partiamo mappando tutti i processi dell’impianto che utilizzano sostanze chimiche pericolose e i flussi di scarico dei residui. I programmi di riuso e riciclo già esistenti sono solo uno degli aspetti valutati. Analizziamo anche il processo di trattamento delle acque di scarico, verificandone il funzionamento e l’efficienza rispetto al tipo di produzione. Inoltre, ci assicuriamo che il processo di trattamento riesca a gestire la capacità dell’impianto. Misuriamo l’acqua in entrata e in uscita e raccogliamo campioni in vari punti del processo di trattamento fino allo scarico finale. Consideriamo anche i rischi idrici locali, come la necessità di avere un apporto continuo per la produzione giornaliera minimizzando al tempo stesso l’impatto sulla comunità locale, che a sua volta conta su questa risorsa.

Dopo un’approfondita valutazione, assegniamo al fornitore un punteggio per ognuna delle seguenti categorie: gestione delle acque reflue, funzionamento, manutenzione, prestazioni e monitoraggio dell’impianto di trattamento delle acque reflue, gestione delle acque piovane e dei rifiuti pericolosi. A seconda delle migliorie necessarie, indichiamo ai nostri fornitori una serie di azioni correttive specifiche su cui potranno lavorare con il nostro team e con consulenti esterni.

Nel 2014, applicheremo i risultati e le best practice emerse dal programma pilota anche ad altri fornitori i cui processi produttivi prevedono un uso intensivo di acqua.

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 26

Responsabilità

Applicando rigidamente il nostro Codice di condotta, garantiamo che i nostri fornitori seguano gli stessi principi e valori nei quali noi crediamo.

Collaboriamo con esperti di diritti umani e tutela dell’ambiente per condurre audit diretti e approfonditi nella nostra filiera. E se emergono problemi,

lavoriamo insieme ai nostri fornitori per risolverli.

Tutti devono rendere conto delle proprie azioni. Anche noi

e i nostri fornitori.

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 27

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Punti salienti del Report 2014• Abbiamo condotto 451 audit lungo tutta la nostra filiera, il 51% in più rispetto

ai 298 audit del 2012.

• Gli audit hanno monitorato stabilimenti dove quasi 1,5 milioni di lavoratori fabbricano prodotti Apple.

• Abbiamo pubblicato le oltre 100 pagine di requisiti alla base dei nostri Standard sulle responsabilità dei fornitori.

Regole e standard ancora più rigidi per i nostri fornitori.Il Codice di condotta per i fornitori Apple è da sempre uno dei più severi nel settore dell’elettronica. E ogni anno continuiamo ad alzare il livello dei requisiti. I nostri sono parametri rigorosi: per noi, è così che deve funzionare una filiera produttiva globale per potersi definire “responsabile”.

Rendiamo pubblica per la prima volta la versione aggiornata dei nostri Standard sulle responsabilità dei fornitori (PDF): oltre 100 pagine di requisiti onnicomprensivi che chiunque voglia lavorare con Apple è tenuto a rispettare. Il nostro Codice di condotta è di dominio pubblico già dal 2005, ma riteniamo importante che tutte le parti interessate possano avere accesso anche ai minimi dettagli. I nostri Standard elencano i requisiti specifici a cui i fornitori devono attenersi in 20 aree chiave e in materia di lavoro e diritti umani, salute e sicurezza, ambiente, sistemi di gestione ed etica. Inoltre, abbiamo inserito negli Standard disposizioni relative a studenti lavoratori, pause ed ergonomia, rumore ambientale, alloggi, preparazione alle emergenze, approvvigionamento responsabile dei minerali, temi ambientali e molti altri argomenti.

Nel 2013 abbiamo distribuito ai nostri fornitori le nuove versioni del Codice e degli Standard, dando assistenza nell’applicazione di queste regole in tutte le fabbriche. Il nuovo Codice e i nuovi Standard sono entrati in vigore dal gennaio 2014, e serviranno da linee guida per tutti i futuri audit. Per assicurarci che i fornitori aderiscano al Codice, abbiamo in programma un ferreo calendario di monitoraggi con audit condotti da Apple e piani di azione correttivi, la cui attuazione verrà attentamente verificata.

Come funziona un audit Apple?Ogni ispezione in loco è condotta da un auditor Apple, affiancato da auditor locali esperti nei rispettivi campi. Ciascuno di questi esperti ha seguito un apposito training per poter applicare il dettagliato protocollo di auditing elaborato da Apple. In ogni stabilimento da controllare, il team conduce ispezioni, organizza colloqui con i lavoratori e i dirigenti, e osserva e valuta i fornitori in base a più di 100 voci: una per ciascuna categoria del nostro Codice di condotta. Possiamo anche chiedere senza preavviso a un fornitore di mostrarci parti della struttura la cui ispezione non era prevista. Usiamo poi questi dati non solo per monitorare il rispetto delle regole e attuare un piano di migliorie sostenibile nel tempo, ma anche per valutare nuovi programmi che si adattino ai bisogni in costante evoluzione dei nostri fornitori e dei loro lavoratori.

• International Labour Organization

• United Nations

• Electronic Industry Citizenship Coalition

• Fair Labor Association

We incorporate standards and frameworks created by:

Abbiamo adottato standard e quadri normativi stilati da:

• Organizzazione Internazionale del Lavoro

• ONU

• Electronic Industry Citizenship Coalition

• Fair Labor Association

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 28

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Oltre agli audit pianificati, svolgiamo anche controlli a sorpresa: senza preavviso, il nostro team si reca dal fornitore e chiede di poter ispezionare lo stabilimento entro un’ora. Nel 2013 abbiamo condotto 31 audit di questo tipo.

Come si svolge un audit presso un fornitore

Un auditor Apple incontra i dirigenti di una fabbrica per spiegare il programma di lavoro.

Suzhou, Cina: il controllo di documenti e registri in un impianto di galvanizzazione.

Shanghai, Cina: i dirigenti di una fabbrica ascoltano i risultati di un audit durato tre giorni.

Cosa succede dopo i colloqui previsti dagli audit?

Ogni audit prevede anche colloqui con operai e impiegati: al termine, ciascuno riceve una carta telefonica prepagata e un codice che identifica l’azienda e la data dell’audit. In questo modo il lavoratore ha la possibilità di chiamare una linea dedicata e fornire privatamente ulteriori informazioni al nostro team, o farci sapere se ha subito ritorsioni dopo il colloquio: non tolleriamo assolutamente che questo accada. Quando riceviamo una segnalazione, coinvolgiamo i fornitori interessati per accertarci che ogni caso venga affrontato in modo adeguato. Nel 2013, inoltre, una società da noi autorizzata ha effettuato più di 17.000 telefonate ai lavoratori precedentemente ascoltati dagli auditor per sapere se i colloqui avevano generato ritorsioni o altre conseguenze negative.

Audit in tutto il mondo.Abbiamo iniziato i nostri audit nel 2006: da allora, li abbiamo estesi a un numero sempre più alto di Paesi e categorie di fornitori. Anno dopo anno siamo arrivati a coinvolgere stabilimenti di ogni tipo, non limitandoci ai 18 impianti di assemblaggio finale. A oggi abbiamo condotto audit in 16 Paesi; nel 2013 gli audit sono stati 451, per un totale di quasi 1,5 milioni di lavoratori coinvolti. Le fabbriche dove avviene l’assemblaggio finale dei prodotti vengono controllate ogni anno, mentre in altri stabilimenti gli audit avvengono in base a determinati fattori di rischio: per esempio, l’ubicazione geografica, i risultati dei precedenti audit e la natura del lavoro che viene svolto presso quell’impianto. Anche alcune strutture commerciali, come call center e magazzini, vengono sottoposte a ispezioni. Inoltre svolgiamo audit mirati su temi come l’impatto ambientale e la sicurezza.

451Audits in 2013 covering 1.5 million workers in 14 countries

audit svolti nel corso del 2013, per un totale di 1,5 milioni di lavoratori coinvolti.

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 29

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Alcuni stabilimenti più lontani nella filiera non sono mai stati sottoposti a ispezioni da parte di Apple o altre aziende del settore, quindi non è raro che i nostri controlli diano loro la prima occasione per valutare la situazione delle fabbriche in rapporto agli standard sociali e ambientali. In questo modo le condizioni di lavoro migliorano non solo presso questi fornitori, ma in tutto il settore, visto che molte altre aziende si rivolgono alle stesse ditte.

Apple Audits Since 2007

500

20130

Violazioni inammissibili e azioni correttive. Per Apple ogni inadempienza ai principi del Codice costituisce una violazione inammissibile. Violazioni inammissibili possono essere: gli abusi fisici; lo sfruttamento del lavoro minorile; il lavoro vincolato da debiti o non volontario; la falsificazione di informazioni o l’impedimento degli audit; l’istruire i lavoratori su cosa dire o fare durante un audit o le ritorsioni su chi fornisce informazioni; gli episodi di corruzione; alti livelli di inquinamento e impatto ambientale; tutto quello che costituisce una minaccia immediata alla vita e alla sicurezza dei lavoratori. Qualsiasi violazione dei principi deve esser fatta cessare all’istante e il fornitore deve lavorare per eliminarla. Preferiamo correggere le situazioni problematiche, anziché limitarci ad abbandonare il fornitore, perché questi potrebbe lavorare per altri e continuare con i suoi metodi senza che nulla cambi. Ma se una violazione è

Audit Apple dal 2007

Audit successivi

500

300

400

200

100

02007 2008

39

83

6983

97

106123

173

102

127

188

298

451

2010 20122009 2011 2013

Primi audit

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 30

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

particolarmente grave, o se riteniamo che il fornitore non si impegni appieno per cambiare le cose, terminiamo il rapporto di lavoro e, quando è il caso, denunciamo la violazione alle autorità competenti. Inoltre, tutti i fornitori che si rendono responsabili di violazioni di questo tipo vengono tenuti in sospeso fino all’audit successivo, svolto in genere dopo un anno: non li prenderemo in considerazione per nuove commesse finché non avranno risolto completamente il problema e superato il periodo di osservazione.

Un supervisore mostra agli auditor un impianto di assemblaggio finale a Jundiaí, non lontano da San Paolo del Brasile.

Come integriamo il principio di responsabilità. I dati degli audit non ci servono solo ad attuare azioni correttive a posteriori: stiamo anche incorporando quelle informazioni nelle nostre procedure di lancio dei nuovi prodotti. Nel 2013 abbiamo avviato un programma pilota per analizzare 138 potenziali fornitori per i nostri nuovi prodotti, valutandone le attività in fatto di ambiente, salute, sicurezza, lavoro e diritti umani. E per effettuare le nostre scelte abbiamo tenuto conto anche di queste analisi.

Questo programma ci consente anche di anticipare i problemi e di risolverli prima ancora che emergano. I fornitori possono prepararsi al meglio in vista dei lanci di prodotto, per esempio ottenendo i permessi necessari, rivedendo i piani di preparazione alle emergenze e aggiornando le loro politiche in materia di orari di lavoro e studenti lavoratori. Dal 2014 in poi, questo programma giocherà un ruolo sempre più importante nella nostra attività.

138Suppliers reviewed for new product introductions

fornitori valutati per i nuovi prodotti.

Responsabilità dei fornitori Apple - Progress Report 2014 31

Formazione e opportunità | Lavoro e diritti umani | Salute e sicurezza | Ambiente | Responsabilità | Risultati degli audit

Risultati degli audit

Chiediamo esplicitamente ai nostri fornitori di impegnarsi a rispettare i rigorosi standard sanciti dal Codice di condotta per i fornitori Apple, e anno dopo anno alziamo le nostre aspettative. Il nostro Codice diventa sempre più severo sulla base di quanto emerge dagli audit e dal feedback di esperti esterni. Perciò, quando torniamo dai fornitori che abbiamo già controllato in passato, spesso individuiamo nuove aree da migliorare. Ogni anno controlliamo i fornitori impegnati nell’assemblaggio finale. E svolgiamo audit ulteriori a seconda dell’esistenza di fattori di rischio: per esempio le condizioni del Paese in cui ha sede una certa struttura o gli esiti negativi di precedenti audit. Molti dei fornitori che valutiamo per la prima volta dicono di non essere mai stati sottoposti a un audit, e questo ci dà la possibilità di aiutarli a migliorare i loro risultati a livello sociale e ambientale. Nel 2013 abbiamo condotto il 51% di audit in più rispetto al 2012, andando ancora più a fondo nella nostra filiera. Per quasi il 40% delle 451 strutture coinvolte si trattava di un processo completamente nuovo.

Ogni ispezione in loco è condotta da un auditor Apple, affiancato da auditor locali esperti nei rispettivi campi. Ciascuno di questi esperti ha seguito un apposito training per poter applicare il dettagliato protocollo di auditing elaborato da Apple e controllare che siano rispettati i requisiti indicati nel nostro Codice di condotta per i fornitori. Durante il sopralluogo, il team di auditing Apple esamina centinaia di registri, conduce ispezioni negli impianti produttivi (comprese le mense e gli alloggi della fabbrica) e organizza colloqui con i lavoratori. Contemporaneamente vengono valutati i dirigenti dello stabilimento: le politiche e le procedure che attuano, i loro ruoli e responsabilità, e i corsi di formazione che offrono a lavoratori, supervisori di linea e responsabili. Alla fine, i nostri auditor assegnano un voto a ogni stabilimento per esprimerne il grado di adesione al nostro Codice di condotta per i fornitori.

Al termine dell’audit esaminiamo i risultati insieme al gruppo dirigente dello stabilimento. Se sono emerse violazioni del nostro Codice, richiediamo alla struttura non solo di risolvere quegli specifici aspetti, ma anche di correggere l’intera gestione per evitare che tali problemi si ripetano. Apple monitora l’avanzamento di tutti i piani correttivi e preventivi, e chiede che i problemi emersi vengano risolti entro 90 giorni. Passato quest’intervallo di tempo, verifichiamo che le azioni richieste siano state effettivamente intraprese.

Per Apple, ogni grave inadempienza rispetto al Codice costituisce una violazione inammissibile. Violazioni inammissibili possono essere lo sfruttamento del lavoro minorile o non volontario, la falsificazione dei materiali di audit, le condizioni di grave rischio per i lavoratori, le intimidazioni o ritorsioni nei confronti dei lavoratori che collaborano a un audit, o le minacce all’ambiente. I fornitori devono ovviare immediatamente a tutte le violazioni di questo tipo. Se una violazione risulta particolarmente grave e diffusa, o se il fornitore non può o non vuole evitare il ripetersi della violazione, terminiamo il rapporto di lavoro. Quando è il caso, denunciamo inoltre la violazione alle autorità competenti.

Nel 2013 abbiamo imposto linee guida ancora più severe per le violazioni ambientali che riteniamo inammissibili, cioè quelle che hanno un forte impatto sull’ambiente e verso le quali applichiamo una politica di tolleranza zero. Sono violazioni che possono includere: l’utilizzo di sostanze chimiche proibite o regolamentate in misura superiore

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ai limiti consentiti; lo scarico di acque reflue non trattate in tombini, fognature o nell’ambiente circostante; l’emissione di sostanze gassose pericolose nell’aria senza alcun trattamento o in misura superiore ai limiti consentiti; lo smaltimento di rifiuti pericolosi in strutture non controllate. Benché queste pratiche siano sempre trattate come violazioni, abbiamo collaborato con le parti interessate per definire in modo più chiaro quali sono le violazioni inammissibili e i termini per la sospensione.

I controlli che Apple effettua ogni anno sui fornitori riguardano principalmente cinque aree: Lavoro e diritti umani, Salute e sicurezza, Impatto ambientale, Etica e Sistemi di gestione.

Lavoro e diritti umani

CategoriaComportamenti conformi

Sistemi di gestione conformi

Lotta alle discriminazioni 87% 78%

Equità di trattamento dei lavoratori 96% 88%

Prevenzione del lavoro non volontario e del traffico di esseri umani

87% 85%

Prevenzione del lavoro minorile 97% 91%

Tutela del lavoro giovanile 73% 66%

Orari di lavoro 95%* *

Salari e benefit 75% 72%

Libertà associativa 99% 97%

Conformità complessiva 81% 77%

Risultati significativi e azioni intraprese

Lotta alle discriminazioni Il Codice di condotta per i fornitori Apple tutela i lavoratori dalle discriminazioni legate a razza, colore, età, sesso, orientamento sessuale, etnia, disabilità, religione, orientamento politico, appartenenza a sindacati, luogo di provenienza o stato civile, e vieta l’utilizzo discriminatorio di test di gravidanza e altri esami clinici.

Quattro stabilimenti conducevano test di gravidanza. Abbiamo classificato queste pratiche come discriminatorie, anche nei casi in cui le leggi locali le consentivano, e imposto alle strutture di interrompere i test di gravidanza e di sviluppare e attuare procedure di gestione antidiscriminatorie per verificare regolarmente che questa pratica sia eliminata. Inoltre, le strutture hanno condotto training specifici per i lavoratori interessati.

* Nel 2012 abbiamo introdotto un nuovo metodo più significativo ed efficace per il rilevamento delle ore lavorative. Misuriamo il nostro processo produttivo controllando in tempo reale le ore lavorative settimanali di oltre 1 milione di dipendenti della nostra filiera, e pubblicando i dati ogni mese. Grazie a questi sforzi, nel 2013 i nostri fornitori hanno rispettato i limiti di orario nel 95% di tutte le settimane lavorative, la media delle ore lavorate è scesa sotto le 50 per tutti i lavoratori e sotto le 54 per chi ha lavorato almeno 40 ore a settimana.

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Due stabilimenti conducevano test clinici, ad esempio per l’epatite B. Abbiamo classificato queste pratiche come discriminatorie, anche nei casi in cui le leggi locali le consentivano, e imposto a queste strutture di interrompere i test clinici per tutti i lavoratori e di verificare regolarmente che tali test siano stati eliminati. Inoltre, le strutture hanno condotto training specifici per i lavoratori interessati.

Tutela del lavoro giovanileIl Codice di condotta Apple consente ai fornitori di impiegare esclusivamente lavoratori di età superiore all’età minima prevista dalla legge. Nei Paesi in cui questo limite è inferiore ai 19 anni, i lavoratori possono essere impiegati solo a condizione che le attività svolte non costituiscano un rischio per la salute, la sicurezza o la moralità, come previsto dalla Convenzione 138 dell’ILO sull’età minima.

Il nostro Codice obbliga i fornitori a prevedere un trattamento particolare per i più giovani. 50 stabilimenti non prevedevano visite mediche periodiche gratuite per questa categoria di lavoratori. Abbiamo chiesto loro di prevedere visite mediche per tutti i giovani lavoratori e di attuare procedure di gestione per verificare regolarmente che ciò avvenga. Inoltre, le strutture hanno condotto training specifici sull’argomento per i lavoratori interessati.

Orari di lavoroIl Codice di condotta Apple prevede un massimo di 60 ore lavorative a settimana e richiede almeno un giorno di riposo ogni sette giorni di lavoro, salvo in caso di particolari emergenze o circostanze inusuali. Tutti gli straordinari devono essere volontari.

Nell’ambito del nostro programma di audit continuiamo a verificare la conformità delle strutture a questo parametro, attraverso l’analisi dei dati raccolti nell’anno precedente. In caso di divergenze, chiediamo di far rispettare il limite di 60 ore settimanali, di analizzare i dati sulle ore lavorate e di condurre indagini approfondite sulle cause delle ore in eccesso. Inoltre continuiamo a estendere il nostro programma di controllo delle ore lavorative a un numero sempre maggiore di stabilimenti.

Salari e benefitIl Codice di condotta Apple obbliga i fornitori a corrispondere salari e benefit con i tempi e gli importi previsti da leggi e normative vigenti, e non ammette detrazioni dallo stipendio per ragioni disciplinari.

106 strutture non retribuivano correttamente i lavoratori per i turni notturni svolti in giorni festivi, solitamente quando il turno di notte copriva due giorni. Per esempio, se una festività nazionale cade di mercoledì, le ultime due ore del turno serale del martedì, che inizia alle 18 e termina alle 2 di notte, dovrebbero essere retribuite come lavoro festivo e non come lavoro straordinario notturno. 71 stabilimenti pagavano meno gli straordinari per errori di calcolo. Abbiamo richiesto loro di retribuire i lavoratori secondo i requisiti di legge e di modificare le relative procedure in base ai requisiti Apple. Inoltre, gli stabilimenti hanno controllato e analizzato regolarmente le buste paga per garantire che la retribuzione fosse corretta. Richiediamo a tutti i nostri fornitori di rimborsare ai lavoratori gli importi dedotti illegalmente dai loro compensi o dovuti e non versati, e nel 2013 abbiamo richiesto la restituzione di oltre 2,1 milioni di dollari USA.

105 stabilimenti non prevedevano un’assicurazione sanitaria adeguata. Abbiamo richiesto loro di fornire un’assicurazione sanitaria a tutti i lavoratori e di verificare periodicamente lo stato della stessa.

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Violazioni inammissibili e azioni intraprese

Prevenzione del lavoro non volontario e del traffico di esseri umaniIl Codice di condotta Apple tutela i lavoratori che devono versare ad agenzie intermediarie indipendenti una commissione per il lavoro ottenuto. I fornitori sono tenuti a rimborsare al lavoratore tutte le commissioni e le spese che superano l’equivalente di uno stipendio mensile netto.

14 strutture applicavano commissioni eccessive, condotta che noi assimiliamo al lavoro vincolato. Questi fornitori hanno dovuto rimborsare le commissioni eccessive già versate dai lavoratori stranieri a contratto, per un totale di 3,9 milioni di dollari USA nel 2013. Abbiamo inoltre richiesto ai fornitori di attuare procedure adeguate onde evitare il ripetersi della situazione. Nel 2013 abbiamo condotto 33 indagini mirate sul lavoro vincolato.

Prevenzione del lavoro minorileIl Codice di condotta Apple non ammette il lavoro minorile. Per poter lavorare è necessario aver raggiunto l’età minima di ammissione al lavoro nel proprio Paese, o comunque i 15 anni.

8 strutture impiegavano manodopera minorile, per un totale di 11 casi in essere e 12 casi pregressi, molti meno rispetto allo scorso anno. Queste strutture non disponevano di controlli sufficienti per verificare l’età o individuare documentazione falsa, come per esempio sistemi per verificare l’aspetto, stabilire l’età o rilevare le impronte digitali. In nessun caso i lavoratori minorenni erano stati assunti intenzionalmente. A tutte le strutture è stato richiesto di seguire il nostro programma di tutela contro il lavoro minorile. Richiediamo ai nostri fornitori di far tornare a scuola i lavoratori minorenni e finanziare i loro studi presso un istituto scelto dalla famiglia. Inoltre, i fornitori devono continuare a corrispondere ai lavoratori lo stesso salario che spettava loro quando erano dipendenti. Facciamo anche controlli regolari per verificare che i bambini non abbandonino la scuola e che i fornitori continuino a rispettare il proprio impegno economico.

Salute e sicurezza

CategoriaComportamenti conformi

Sistemi di gestione conformi

Prevenzione degli infortuni sul lavoro 72% 63%

Prevenzione dell’esposizione a sostanze chimiche

82% 76%

Emergenze: prevenzione, preparazione e risposta

77% 67%

Sistemi e procedure di sicurezza sul posto di lavoro

80% 78%

Ergonomia 70% 65%

Alloggi e mense 80% 76%

Comunicazione su salute e sicurezza 73% 61%

Conformità complessiva 77% 71%

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Risultati significativi e azioni intraprese

Prevenzione degli infortuni sul lavoro

Apple richiede ai propri fornitori di garantire un ambiente di lavoro sicuro, di eliminare il più possibile i pericoli, e di condurre regolari controlli al fine di ridurre i rischi.

209 stabilimenti non sono stati in grado di produrre autorizzazioni, relazioni delle ispezioni o certificati riguardanti alcuni aspetti relativi a sistema antincendio, completamento dei lavori di costruzione o sistemi di protezione contro i fulmini. Abbiamo richiesto alle strutture di rivolgersi immediatamente al governo locale per ottenere le autorizzazioni, le relazioni o i certificati di costruzione opportuni, e di definire procedure per monitorare lo stato dei certificati e provvedere al loro rinnovo.

157 stabilimenti non avevano le licenze, i permessi o i certificati richiesti per almeno uno degli addetti ai macchinari. Abbiamo richiesto alle strutture di ottenere dal governo locale tali licenze, permessi o certificati, e di offrire un training specifico ai lavoratori interessati. Abbiamo inoltre richiesto loro di controllare periodicamente sia i macchinari sia le licenze, i permessi o i certificati degli operatori.

144 stabilimenti avevano almeno un macchinario senza protezioni (per esempio timbratrici e macchine da taglio prive di protezioni o nastri trasportatori privi di barriere) o dotato di protezioni inadeguate. Abbiamo richiesto alle strutture di installare protezioni su tutti i macchinari, di sviluppare procedure per la verifica periodica delle stesse e di offrire training specifici per i lavoratori interessati.

96 stabilimenti non avevano sistemi lockout/tagout (LOTO). Benché non sia un requisito di legge nelle fabbriche, i nostri fornitori sono tenuti a adottare questa best practice. Abbiamo richiesto alle strutture di sviluppare e attuare procedure di gestione e controllo LOTO, e di offrire training specifici per i lavoratori interessati.

Prevenzione dell’esposizione a sostanze chimiche

I fornitori devono identificare, valutare e controllare l’esposizione dei lavoratori ad agenti chimici, biologici e fisici potenzialmente pericolosi. Ove possibile, i fornitori devono eliminare i rischi chimici. Nei casi in cui ciò non sia possibile, i fornitori devono garantire adeguati dispositivi di controllo (come sistemi chiusi e aerazione) o, se non attuabili, stabilire adeguati controlli amministrativi, per esempio procedure di lavoro sicure. In tutti i casi, i fornitori devono dotare i lavoratori di adeguati dispositivi di protezione individuale.

In alcuni casi presso 90 stabilimenti non erano stati forniti ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale necessari, come calzature di sicurezza, guanti, maschere, occhiali e tappi auricolari. Presso 98 strutture i dispositivi di protezione individuale forniti non erano conformi agli standard applicabili. Abbiamo richiesto agli stabilimenti di valutare quali dispositivi di protezione individuale fossero necessari per le varie postazioni di lavoro e di disporne l’immediata distribuzione ai lavoratori. Abbiamo inoltre richiesto loro di organizzare adeguati corsi di formazione per i responsabili e i lavoratori sulle modalità d’uso dei dispositivi di protezione individuale forniti, e di incaricare i responsabili di verificarne il corretto uso da parte dei lavoratori.

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Emergenze: prevenzione, preparazione e risposta

Il Codice di Apple impone ai fornitori di prevedere, identificare e classificare le situazioni d’emergenza e di ridurne l’impatto adottando piani e procedure per la loro gestione.

Presso 137 stabilimenti le uscite di sicurezza non erano segnalate, mancavano le luci di emergenza o gli indicatori delle vie di fuga, e in 94 casi segnaletica, illuminazione e vie di fuga erano inadeguate. Abbiamo richiesto alle strutture di controllare la segnaletica di tutte le uscite, le luci di emergenza e gli indicatori dei percorsi di uscita, e di intervenire qualora i dispositivi fossero risultati danneggiati o assenti. Inoltre, le strutture hanno sviluppato e messo in atto procedure di controllo periodiche.

115 stabilimenti non effettuavano controlli, collaudi e interventi di manutenzione periodici sui sistemi antincendio. Abbiamo richiesto loro di riparare i dispositivi antincendio, di adottare procedure per effettuare periodicamente controlli, collaudi, manutenzione e ispezioni sugli stessi. Le strutture hanno anche condotto training specifici per i lavoratori interessati.

In 106 stabilimenti le uscite di sicurezza e le vie di fuga erano ostruite. Durante l’audit abbiamo richiesto che gli ostacoli fossero immediatamente rimossi. Inoltre, abbiamo richiesto di sviluppare e mettere in atto procedure per la gestione di uscite e vie di fuga, nonché di ispezionare regolarmente uscite e passaggi per assicurarsi che siano sgombri e di offrire un training specifico per i lavoratori interessati.

Alloggi e mense

I fornitori devono garantire ai lavoratori servizi igienici puliti, accesso ad acqua potabile e attrezzature per la preparazione e la conservazione igienica del cibo. Gli alloggi messi a disposizione dal fornitore o da agenzie esterne devono essere puliti e sicuri e disporre di uscite d’emergenza adeguate, idonei sistemi di riscaldamento e aerazione, spazio personale ragionevole e requisiti accettabili di ammissione.

Presso 129 stabilimenti, gli alloggi, le sale mensa, le camere o le zone comuni erano sprovvisti di rilevatori di fumo. In molti casi mancavano i rilevatori di fumo, una delle norme del nostro Codice di condotta che va oltre i requisiti minimi di legge. Abbiamo richiesto alle strutture di installare i rilevatori di fumo e di sviluppare e attuare procedure per la gestione e il controllo degli stessi. Le strutture hanno anche condotto training specifici per i lavoratori interessati.

Ergonomia

I fornitori devono identificare, valutare e controllare l’esposizione del lavoratore ad attività faticose, fra cui movimentazione manuale dei materiali, sollevamento di carichi pesanti, stazione eretta prolungata e attività di assemblaggio altamente ripetitive o faticose.

112 stabilimenti erano sprovvisti di processi per la gestione dei controlli ergonomici e di procedure per l’individuazione dei rischi e l’introduzione di verifiche adeguate. Abbiamo richiesto alle strutture di avviare un programma per il controllo dei rischi di natura ergonomica e per esaminare e risolvere periodicamente i problemi ergonomici dei lavoratori.

Violazioni inammissibili e azioni intrapreseNessuna.

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Ambiente

CategoriaComportamenti conformi

Sistemi di gestione conformi

Gestione delle sostanze pericolose e limitazioni

72% 64%

Gestione delle acque reflue e meteoriche 78% 71%

Gestione delle emissioni 71% 63%

Gestione dei rifiuti solidi 70% 64%

Autorizzazioni e relazioni ambientali 72% 66%

Prevenzione dell’inquinamento e utilizzo delle risorse

91% 90%

Conformità complessiva 77% 71%

Risultati significativi e azioni intraprese

Gestione delle sostanze pericolose e limitazioni

Il nostro Codice di condotta stabilisce che i fornitori hanno l’obbligo di adeguarsi alla versione più recente della specifica Apple sulle sostanze regolamentate, 069-0135, e a qualsiasi altra legge o regolamento in vigore che vieti o limiti l’utilizzo o la manipolazione di determinate sostanze. Inoltre, al fine di garantire la massima sicurezza in fase di manipolazione, movimentazione, stoccaggio, riciclo, riuso e smaltimento, i fornitori devono identificare e gestire adeguatamente le sostanze che rappresentano un rischio se rilasciate nell’ambiente, e adeguarsi a leggi e normative vigenti in materia di classificazione ed etichettatura delle sostanze per il riciclo e lo smaltimento.

159 stabilimenti sono risultati sprovvisti di aree di stoccaggio adeguate per i rifiuti pericolosi. Per esempio, alcune erano prive di fondo impermeabilizzato o anti-perdite. Abbiamo richiesto alle strutture di adeguare ai nostri standard le aree di stoccaggio e di conservare correttamente i rifiuti pericolosi. Abbiamo anche richiesto di creare norme o regolamenti interni per lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi e di offrire un training specifico per gli addetti.

94 stabilimenti smaltivano i rifiuti pericolosi affidandosi a imprese non qualificate. Abbiamo richiesto loro di smaltire i rifiuti pericolosi avvalendosi di ditte accreditate e di sviluppare, mettere in atto e verificare regolarmente le procedure per lo smaltimento di questo tipo di rifiuti. Le strutture hanno anche condotto training specifici per i lavoratori interessati.

Gestione delle emissioni

In base a quanto stabilito dal Codice di condotta Apple, prima di rilasciare emissioni nell’ambiente i fornitori devono specificare, monitorare, controllare e trattare le emissioni gassose di sostanze chimiche organiche volatili, spray, agenti corrosivi, particolati, sostanze che danneggiano lo strato di ozono e sottoprodotti della combustione generati dalle attività produttive, come richiesto da qualsiasi legge e regolamento applicabile in materia.

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In 120 stabilimenti non venivano condotti controlli o ispezioni, o venivano condotti in modo non adeguato. Abbiamo richiesto loro di invitare esperti esterni per monitorare e verificare le emissioni di scarico. Le strutture hanno anche sviluppato e implementato procedure per il controllo e le ispezioni.

Autorizzazioni e relazioni ambientali

Il Codice di condotta Apple richiede ai fornitori di ottenere, mantenere e conservare tutti i necessari permessi ambientali (per esempio per il monitoraggio degli scarichi) e relative registrazioni, e di attenersi ai requisiti operativi e di comunicazione previsti.

In 104 stabilimenti la documentazione EIA (Environmental Impact Assessment) era assente oppure incompleta. Abbiamo richiesto loro di contattare le aziende autorizzate a condurre valutazioni EIA, di ottenere le relazioni EIA e di applicare procedure di gestione.

Violazioni inammissibili e azioni intraprese

Gestione delle sostanze pericolose e limitazioni

Il nostro Codice di condotta stabilisce che i fornitori hanno l’obbligo di adeguarsi alla versione più recente della specifica Apple sulle sostanze regolamentate, 069-0135, e a qualsiasi altra legge o regolamento in vigore che vieti o limiti l’utilizzo o la manipolazione di determinate sostanze. Inoltre, al fine di garantire la massima sicurezza in fase di manipolazione, movimentazione, stoccaggio, riciclo, riuso e smaltimento, i fornitori devono identificare e gestire adeguatamente le sostanze che rappresentano un rischio se rilasciate nell’ambiente, e adeguarsi a leggi e normative vigenti in materia di classificazione ed etichettatura delle sostanze per il riciclo e lo smaltimento.

Uno stabilimento utilizzava un prodotto chimico bandito da Apple. Abbiamo richiesto alla struttura di sospenderne l’uso e di sostituirlo immediatamente, nonché di verificare l’eventuale utilizzo di altre sostanze proibite da Apple e di provvedere alla relativa sostituzione. La struttura ha anche introdotto nuove procedure per condurre ispezioni chimiche adeguate.

Gestione delle emissioni

In base a quanto stabilito dal Codice di condotta Apple, prima di rilasciare emissioni nell’ambiente i fornitori devono specificare, monitorare, controllare e trattare le emissioni gassose di sostanze chimiche organiche volatili, spray, agenti corrosivi, particolati, sostanze che danneggiano lo strato di ozono e sottoprodotti della combustione generati dalle attività produttive, come richiesto da qualsiasi legge e regolamento applicabile in materia.

Tre stabilimenti rilasciavano emissioni gassose senza alcun trattamento. Abbiamo richiesto loro di cessare immediatamente lo scarico di emissioni gassose industriali. Abbiamo anche chiesto alle strutture di installare impianti di trattamento per il filtraggio dell’aria di scarico prima del rilascio nell’ambiente, di chiudere le linee di produzione che generavano scarichi nocivi, e di subappaltarle a fornitori qualificati.

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Gestione delle acque reflue e meteoriche

Il Codice di condotta Apple stabilisce che i fornitori devono monitorare, controllare e trattare le acque reflue generate dalle loro attività produttive conformemente a qualsiasi legge e regolamento applicabile in materia. Sono incluse sia le acque meteoriche sia quelle di tipo sanitario e industriale.

11 stabilimenti scaricavano acque reflue non trattate in tubature, canali di scolo o direttamente in corpi idrici. Abbiamo richiesto loro di interrompere lo scarico di acque reflue industriali non trattate, e di smaltirle secondo le norme del nostro Codice di condotta e delle leggi o regolamenti locali.

Gestione dei rifiuti solidi

I fornitori devono gestire e smaltire i rifiuti solidi non pericolosi generati dalle attività produttive in conformità con le leggi e normative vigenti in materia.

Due stabilimenti smaltivano i rifiuti pericolosi in modo non corretto. Abbiamo richiesto loro di stipulare accordi con società accreditate per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi.

Etica

CategoriaComportamenti conformi

Sistemi di gestione conformi

Integrità aziendale 98% 91%

Divulgazione delle informazioni 96% 94%

Tutela degli informatori e segnalazioni anonime

92% 87%

Tutela della proprietà intellettuale 98% 94%

Conformità complessiva 96% 91%

Risultati significativi e azioni intrapreseNessuno.

Violazioni inammissibili e azioni intraprese

Divulgazione delle informazioni

I fornitori devono registrare e divulgare accuratamente le informazioni relative alle attività aziendali, alle strutture, alla situazione finanziaria e alle prestazioni, in conformità con le leggi e le normative in vigore e con le prassi in uso nel settore.

18 stabilimenti hanno presentato al team di auditing Apple libri paga o fogli ore falsificati, oppure si sono dimostrati restii a concedere l’accesso ai registri. Alla fine i nostri auditor sono riusciti a ottenere i dati reali. A seguito di questo incidente tutte le strutture hanno dovuto sottoporre a revisione i loro sistemi di gestione etica e istruire tutti i loro dirigenti affinché forniscano agli auditor documenti corretti.

Questi fornitori sono stati posti sotto osservazione ed è stato richiesto loro di sottoporre i propri orari di lavoro a un audit specifico condotto da ispettori esterni. L’audit specifico non ha rilevato alcuna falsificazione.

Sistemi di gestione

CategoriaComportamenti conformi

Sistemi di gestione conformi

Valori aziendali 79% 79%

Responsabilità e obblighi della dirigenza 64% 64%

Documentazione e registri 84% 84%

Formazione e comunicazione 81% 81%

Feedback e partecipazione dei lavoratori 93% 93%

Procedura per le azioni correttive 72% 72%

Conformità complessiva 75% 75%

Risultati significativi e azioni intrapreseNessuno.

Violazioni inammissibili e azioni intrapreseNessuna.

Per saperne di più Maggiori informazioni sul programma di responsabilità dei fornitori Apple sono disponibili sul sito www.apple.com/it/supplier-responsibility.

© 2014 Apple Inc. Tutti i diritti riservati. Apple e il logo Apple sono marchi di Apple Inc., registrati negli USA e in altri Paesi. Tutti gli altri prodotti e nomi di aziende citati potrebbero essere marchi registrati dei rispettivi proprietari. Gennaio 2014