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Responsabilità amministrativa elementi conoscitivi e soluzioni di trasferimento del rischio
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aster serviziMauro Fontana
Responsabilità amministrativa
elementi conoscitivi esoluzioni di trasferimento del
rischio
Responsabilità degli Amministratori , Dirigenti e Responsabili di Strutture di Enti Pubblici
Edizione febbraio 2009
Elementi conoscitivi del rischio
delle responsabilità
Responsabilitàgiuridiche
Responsabilitàextragiuridiche
Responsabilità derivante dall’ordinamento giuridico generale
Responsabilità derivante dagli ordinamenti giuridico particolari
Responsabilità politica
Responsabilità penale
Responsabilità civile
Responsabilità contabile
Responsabilità amministrativa
Responsabilità dirigenziale
Responsabilità amministrativa
Qual è lo scopo della responsabilità amministrativa?
è quello di prevenire comportamenti illeciti (stante la minaccia della sanzione) e reprimerli ove si siano verificati, condannando i responsabili, sulla base delle particolari regole del giudizio di responsabilità, a risarcire di persona il danno provocato
Responsabilità amministrativa
Quali sono i soggetti che possono essere chiamati a rispondere a titolo di responsabilità amministrativa? amministratori, dipendenti pubblici e soggetti che siano
legati alla p.a. da un rapporto d’impiego o di ufficio i titolari di incarichi elettivi o onorari i funzionari di fatto che svolgono funzioni pubbliche soggetti estranei alla p.a. ma inseriti in modo stabile nel
proprio apparato organizzativo (es. i direttori dei lavori, …) le persone giuridiche amministratori di enti pubblici economici e di s.p.a.
partecipate in modo totalitario o prevalente da pubblici poteri
dei portatori di rischio
Responsabilità amministrativa
dei terzi NO
Funzionario
Ente
Corte dei conti
Richiesta
danni
SoggettoPubblico oPrivato
Segnalazione
Azionedi
Responsabilità
???Risarcimento
dei terzi
fine istituzionalefine istituzionale NOSI
Immedesimazione
organica con l’Ente Soggetto privato
Responsabilità amministrativa
fine istituzionale e immedesimazione organica “Affinché ricorra la responsabilità della P.A. per un fatto lesivo
posto in essere dal proprio dipendente - responsabilità il cui fondamento risiede nel rapporto di immedesimazione organica - deve sussistere, oltre al nesso di causalità fra il comportamento e l'evento dannoso, anche la riferibilità all'amministrazione del comportamento stesso, la quale presuppone che l'attività posta in essere dal dipendente sia e si manifesti come esplicazione dell'attività dell'ente pubblico, e cioè tenda, pur se con abuso di potere, al conseguimento dei fini istituzionali di questo nell'ambito delle attribuzioni dell'ufficio o del servizio cui il dipendente è addetto. Tale riferibilità viene meno, invece, quando il dipendente agisca come un semplice privato per un fine strettamente personale ed egoistico che si riveli assolutamente estraneo all'amministrazione - o addirittura contrario ai fini che essa persegue - ed escluda ogni collegamento con le attribuzioni proprie dell'agente, atteso che in tale ipotesi cessa il rapporto organico fra l'attività del dipendente e la P.A.“
Responsabilità amministrativa
del danno
dannoComportamento
antigiuridico
Dannoeconomico
Nesso dicausalità
Dolo ocolpa grave
Responsabilità amministrativa
Quali sono i presupposti della responsabilità amministrativa? condotta dolosa o gravemente colposa collegata o inerente al rapporto esistente
con l’amministrazione abbia causato un danno pubblico risarcibile che si ponga come conseguenza diretta e
immediata di detta condotta
Responsabilità amministrativa
La responsabilità amministrativa si trasferisce agli eredi ? NO la responsabilità è personale e non si
trasferisce agli eredi SALVO casi eccezionali (dolo ed arricchimento
illecito del dante causa).
Responsabilità amministrativa
Cosa si intende per colpa grave? La colpa è grave quando si discosta notevolmente
dallo standard normale richiesto dal tipo di prestazione svolta.
inosservanza del minimo di diligenza; assenza di difficoltà oggettive ed eccezionali nell’ottemperare ai doveri di
servizio violati prevedibilità e "prevenibilità" dell’evento dannoso. violazione di quei comportamenti che anche i meno diligenti e cauti sogliono
osservare. atteggiamento di grave disinteresse nell’espletamento delle funzioni, agendo
senza le opportune cautele. deviazione dal modello di condotta connesso ai propri compiti, senza il
rispetto delle comuni regole di comportamento. comportamento gravemente negligente sia riguardo all’esame del fatto
(omissione di tale esame o aver limitato questo ad aspetti marginali), sia riguardo all’applicazione del diritto (nelle diverse forme
dell’imperizia, dell’inosservanza, o dell’erronea interpretazione delle norme
Responsabilità amministrativa
In altre parole la colpa grave consiste in uno scostamento dalla condotta che
la legge o la comune prudenza assumono come regola e che la gravità della colpa ricorre ove le circostanze concrete siano indicative di un elevato grado di divergenza tra la condotta doverosa e quella effettivamente tenuta
Responsabilità amministrativa
Vi sono dei casi in cui il soggetto può evitare la responsabilità? il soggetto può invocare a propria discolpa:
l’errore professionale scusabile (complessità di una normativa, oscillanti orientamenti della giurisprudenza … etc.) oppure
una irrazionale situazione organizzativa addebitabile all’amministrazione
chi NON ha espresso voto favorevole alla deliberazione
chi ha approvato in buona fede atti di uffici tecnici o amministrativi
Responsabilità amministrativa
Legge 14 gennaio 1994, n. 20 - Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti.
Art. 1. Azione di responsabilità 2 . il diritto al risarcimento del danno si prescrive in cinque
anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso, ovvero, in caso di occultamento doloso del danno, dalla data della sua scoperta.
• Legge 23 febbraio 2007, n. 16
• 1. È convertito in legge il decreto-legge 27 dicembre 2006, n. 299, concernente abrogazione del comma 1343 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni in materia di decorrenza del termine di prescrizione per la responsabilità amministrativa.
• legge finanziaria 2007• 1343. Al comma 2 dell'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, le
parole: "si e' verificato il fatto dannoso" sono sostituite dalle seguenti: “è stata realizzata la condotta produttiva di danno".
della prescrizione
E’ possibile far pagare all’Ente in tutto o in parte una copertura del rischio responsabilità amministrativa ?
NO
Finanziaria 2008 art. 3 comma 59
E’ nullo il contratto di assicurazione con il quale un ente pubblico assicuri propri amministratori per i rischi derivanti dall’espletamento dei compiti istituzionali connessi con la carica e riguardanti la responsabilità per danni cagionati allo Stato o ad enti pubblici e la responsabilità contabile. I contratti di assicurazione in corso alla data di entrata in vigore della presente legge cessano di avere efficacia alla data del 30 giugno 2008. In caso di violazione della presente disposizione, l’amministratore che pone in essere o che proroga il contratto di assicurazione e il beneficiario della copertura assicurativa sono tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l’ammontare dei premi complessivamente stabiliti nel contratto medesimo.
NO
Corte dei conti L’utilizzo di risorse pubbliche per eliminare od affievolire
la funzione di deterrenza esercitata dalla responsabilità in questione, va ritenuto illecito e produttivo di danno per l’Erario, in quanto realizza una traslazione del rischio da un soggetto imputabile e riconosciuto colpevole all’Ente divenutone creditore in violazione anche dei principi fondamentali promananti dall’art. 28 della Carta fondamentale, che nel prevedere la responsabilità personale e diretta di funzionari e dipendenti pubblici, chiamati a rispondere secondo le leggi penali, civili ed amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti, estende allo Stato ed agli enti pubblici la sola responsabilità civile.
NO
Corte dei conti La condotta di chi stipula una polizza
assicurativa per sollevare se stesso ed i dipendenti dalla responsabilità amministrativo-contabile per danno erariale, inoltre, non può che dirsi connotata dal requisito della colpa grave e, nel caso degli amministratori comunali, non può invocarsi di certo la buona fede
NO
Corte dei conti secondo l’orientamento ormai consolidato, non
è possibile porre a carico dell’amministrazione spese per la copertura assicurativa dei rischi relativi a responsabilità amministrativo-contabile di amministratori o dipendenti
NO … nemmeno se …
Corte dei conti …il pagamento del relativo premio per il 50% a
carico dell’Ente e per il 50% a carico dell’assicurato
L’ente pubblico ha la possibilità di assicurare i rischi che rientrano nella sfera della propria responsabilità patrimoniale ?
Corte dei conti SI
per le conseguenze di fatti causativi di danno posti in essere da amministratori e dipendenti pubblici senza dolo o colpa grave
stipulando una polizza in cui l’ente sia al tempo l’assicurato ed il beneficiario.
L’ente pubblico ha la possibilità di ripartire il premio per un 50% a carico dell’ente ed un 50% a carico amministratori e dipendenti pubblici per la copertura di danni arrecati all’ente per fatti dannosi commessi con colpa lieve?
NO, perchè
Corte dei conti il contratto per amministratori e dipendenti pubblici è
privo di causa, cioè privo di ragione concreta (non è configurabile la responsabilità amministrativa in presenza di un elemento soggettivo integrante la sola colpa lieve)
se indica come beneficiario il dipendente e contempli la ripartizione del pagamento del premio assicurativo per il 50% a carico dell’ente si pone in contrasto con la norma giuridica
E se viene mantenuta una vecchia copertura a favore degli amministratori e dipendenti pubblici ?
in caso di violazione di tali disposizioni, l’amministratore che ponga in essere o che proroghi il contratto di assicurazione e il beneficiario della copertura assicurativa siano tenuti al rimborso, a titolo di danno erariale, di una somma pari a dieci volte l’ammontare dei premi complessivamente stabiliti nel contratto medesimo.
Ma la Finanziaria 2008 non si riferisce ai soli “amministratori” ?
SI, ma … seppure la norma della legge finanziaria 2008 si riferisca letteralmente all’assicurazione dei soli “amministratori” di “enti pubblici”, il divieto in questione, a prescindere dalle conseguenze in ordine alla nullità del contratto ed alle sanzioni conseguenti, tenuto conto dell’indirizzo giurisprudenziale ... può intendersi riferito anche all’assicurazione dei dipendenti pubblici.
Quali sono le soluzioni possibili ?
soluzione individuale
l’amministratore o dipendente stipula direttamente la polizza e ne paga il premio
CHI STIPULA: Assicurato persona fisica CHI PAGA: Assicurato PREMIO: +30-50% rispetto alle polizze cumulative COSTI DI GESTIONE: nessuno COSTI INDIRETTI: elevati (tempi per la trattativa,
verifica dei contenuti normativi, …)
la soluzione cumulativa
l’amministratore o dipendente aderisce ad una polizza convenzione
CHI STIPULA: Associazione CHI PAGA: Assicurato – Socio PREMIO: convenzionato COSTI DI GESTIONE: quota associativa
la garanzia
gli ASSICURATORI si obbligano a tenere indenni l’ASSICURATO dalle PERDITE derivanti da RICHIESTE DI RISARCIMENTO conseguenti a qualsiasi ATTO ILLECITO commesso nello svolgimento delle proprie funzioni o carica ricoperta nell’ambito dell’ENTE di appartenenza
le definizioni ATTO ILLECITO: qualsiasi atto, fatto od omissione colposa di un
ASSICURATO, compiuta nello svolgimento delle proprie mansioni/funzioni presso l’ENTE, che cagioni ad altri una PERDITA garantita dalla POLIZZA; per ATTO ILLECITO si intende anche la perdita, lo smarrimento, la distruzione o il deterioramento di documenti con esclusione di denaro, preziosi o titoli al portatore purché non derivanti da furto, rapina o incendio
PERDITA: il pregiudizio economico, la diminuzione patrimoniale causati a TERZI in conseguenza di un ATTO ILLECITO
TERZO: qualsiasi soggetto, persona fisica e/o giuridica diversa dall’ASSICURATO o dai suoi dipendenti. Il termine TERZO esclude:
il coniuge (che non sia legalmente separato), i genitori, i figli e qualsiasi altro familiare che risieda con l’ASSICURATO;
le imprese o Società di cui l’ASSICURATO sia titolare o contitolare o di cui sia direttamente od indirettamente azionista di maggioranza o controllante come previsto dal Codice Civile italiano.
le esclusioni comportamenti dolosi lesioni personali, morte, danneggiamento a cose ad
eccezione di quelle derivanti da azione di rivalsa da parte dell’ENTE di appartenenza
attività svolta dagli ASSICURATI quali componenti di consigli … collegi … comitati di enti diversi dall’ENTE di appartenenza
comportamenti gravemente colposi relativi ad erronea o mancata stipulazione o modifica di polizze di assicurazione, ovvero ritardo nel pagamento dei relativi premi
inquinamento graduale dell’aria, dell’acqua o del suolo … nonché più in generale danno ambientale
le esclusioni multe, ammende e sanzioni di qualsiasi natura radiazioni ionizzanti o contaminazione radioattiva … guerre … tumulti.. scioperi e/o sommosse … terrorismo investimenti operati da enti pubblici per ripianare deficit
finanziari da spese correnti qualsiasi CIRCOSTANZA esistente o evento avvenuto
prima dell’inizio del PERIODO DI ASSICURAZIONE che l’ASSICURATO e/o l’ENTE conoscevano o avrebbero ragionevolmente dovuto prevedere che avrebbe potuto originare una RICHIESTA DI RISARCIMENTO
RICHIESTE DI RISARCIMENTO causate da, connesse o conseguenti a frode, atto doloso posto in essere dall’ASSICURATO
le estensioni
errato trattamento di dati personali (DECRETO LEGISLATIVO 30/06/2003 n. 196, ex art. 15 primo comma, danni cagionati per effetto del trattamento)
responsabilità facenti capo all’ASSICURATO per effetto della posizione, degli incarichi e/o mansioni attribuitegli ai sensi del DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81
garanzia successiva alla cessazione della funzione o carica - facoltà di chiedere agli ASSICURATORI di continuare ad avvalersi della garanzia assicurativa
le spese legali e la gestione sinistri sono a carico degli ASSICURATORI le spese
sostenute per resistere all’azione promossa dal danneggiato contro l’ASSICURATO entro il limite di un importo pari ad un quarto del massimale da corrispondersi in aggiunta ad esso
ai fini della notificazione degli atti giudiziari, gli ASSICURATORI eleggono domicilio presso: Identificazione del soggetto
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
retroattività ultrattività
ultrattività (per fine mandato o dimissioni: 30 giorni per denunce tardive o in alternativa attivazione facoltativa della “GARANZIA SUCCESSIVA ALLA CESSAZIONE DELLA FUNZIONE O CARICA”)
retroattività (senza limiti di tempo)
i limiti temporali
“Gli errori sono come nemici che ti girano intorno e ti attaccano all'improvviso, contro i quali non si può star sempre pronti come in guerra, ma nemmeno tranquilli come in pace"Lucio Anneo Seneca (5 a.C. - 65 d.C.)
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