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1 REVISIONE PROTOCOLLO VALUTAZIONE- CRITERI SCRUTINI FINALI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI RICONOSCIMENTO DEI CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI Il Collegio dei Docenti, considerata la necessità di assicurare l’omogeneità della valutazione all’interno di questo Liceo, ha deliberato in data 09 febbraio 2017 i seguenti criteri in merito: PREMESSA; 1) LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI; 2) CRITERI E PARAMETRI VALUTATIVI DEL PROFITTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI ; 3) VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO + quadro sinottico tab. A; 4) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO – ASSENZE 5) Tab. B: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 6) AMMISSIONE O NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O AGLI ESAMI DI STATO. 7) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO 8) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO DM 49/2000 ALLEGATI: N.1 DETERMINAZIONE DEL VOTO SUL COMPORTAMENTO; N. 2 ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO N. B. Per la valutazione degli alunni diversamente abili, DSA e BES si fa riferimento all’area dedicata pubblicata sul sito web del Liceo PREMESSA La valutazione è un processo complesso che si svolge in itinere, periodicamente e collegialmente e riguarda obiettivi comportamentali, disciplinari e trasversali. Le fasi in cui si articola sono: la verifica per la misura dell’apprendimento e la valutazione vera e propria che tiene conto del processo di formazione dell’alunno nella sua globalità, sia dal punto di vista dell’acquisizione delle competenze che della crescita personale. Nella valutazione concorrono, infatti, sia il momento formativo, che interviene durante il percorso con il relativo feedback, sia il momento sommativo, che interviene ciclicamente e alla fine dell’anno scolastico. Il processo valutativo degli alunni rappresenta un’azione essenziale della progettazione didattico-educativa in quanto fornisce l’indice di funzionalità delle procedure didattiche e delle strategie educative programmate e indica i correttivi da apportare alla progettazione; infatti, l’autonomia scolastica si esprime attraverso la capacità di ogni scuola di progettare, realizzare, riorientare, integrare, monitorare, valutare i processi di apprendimento e la loro efficacia. La valutazione, nella sua più recente accezione, fa riferimento ad un processo che accomuna didattica dell’insegnamento e didattica dell’apprendimento: si valuta per accertare le conoscenze, informare e stimolare l’alunno, ma anche per verificare l’efficacia delle scelte didattiche operate dal docente. La valutazione va considerata sia nella dimensione formativa sia in quella sommativa. La valutazione formativa avviene all’interno dello svolgimento di un processo didattico e dell’insegnamento di ciascuna

REVISIONE PROTOCOLLO VALUTAZIONE- CRITERI … · N.1 DETERMINAZIONE DEL VOTO SUL COMPORTAMENTO; N. 2 ATTRIBUZIONE ... i corsi saranno attivati a condizione che aderiscono un gruppo

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REVISIONE PROTOCOLLO VALUTAZIONE- CRITERI SCRUTINI FINALI

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

RICONOSCIMENTO DEI CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI

Il Collegio dei Docenti, considerata la necessità di assicurare l’omogeneità della valutazione all’interno di questo Liceo, ha deliberato in data 09 febbraio 2017 i seguenti criteri in merito:

PREMESSA;

1) LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI;

2) CRITERI E PARAMETRI VALUTATIVI DEL PROFITTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI ;

3) VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO + quadro sinottico tab. A;

4) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO – ASSENZE

5) Tab. B: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

6) AMMISSIONE O NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O AGLI ESAMI DI STATO.

7) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

8) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO DM 49/2000

ALLEGATI:

N.1 DETERMINAZIONE DEL VOTO SUL COMPORTAMENTO;

N. 2 ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

N. B. Per la valutazione degli alunni diversamente abili, DSA e BES si fa riferimento all’area

dedicata pubblicata sul sito web del Liceo

PREMESSA

La valutazione è un processo complesso che si svolge in itinere, periodicamente e collegialmente e

riguarda obiettivi comportamentali, disciplinari e trasversali. Le fasi in cui si articola sono: la verifica per la

misura dell’apprendimento e la valutazione vera e propria che tiene conto del processo di formazione

dell’alunno nella sua globalità, sia dal punto di vista dell’acquisizione delle competenze che della crescita

personale.

Nella valutazione concorrono, infatti, sia il momento formativo, che interviene durante il percorso con il

relativo feedback, sia il momento sommativo, che interviene ciclicamente e alla fine dell’anno scolastico. Il

processo valutativo degli alunni rappresenta un’azione essenziale della progettazione didattico-educativa

in quanto fornisce l’indice di funzionalità delle procedure didattiche e delle strategie educative

programmate e indica i correttivi da apportare alla progettazione; infatti, l’autonomia scolastica si esprime

attraverso la capacità di ogni scuola di progettare, realizzare, riorientare, integrare, monitorare, valutare i

processi di apprendimento e la loro efficacia.

La valutazione, nella sua più recente accezione, fa riferimento ad un processo che accomuna didattica

dell’insegnamento e didattica dell’apprendimento: si valuta per accertare le conoscenze, informare e

stimolare l’alunno, ma anche per verificare l’efficacia delle scelte didattiche operate dal docente.

La valutazione va considerata sia nella dimensione formativa sia in quella sommativa. La valutazione

formativa avviene all’interno dello svolgimento di un processo didattico e dell’insegnamento di ciascuna

2

disciplina; verifica il grado di acquisizione di conoscenze, abilità e competenze in rapporto ad un obiettivo

preciso e la formazione in itinere dell’alunno.

Deve consentire la predisposizione di strategie di recupero e di consolidamento della preparazione.

E’ fatta periodicamente dai docenti e in maniera collegiale dai consigli di classe in sede di valutazione

(trimestre e pentamestre). La valutazione sommativa si situa invece nella fase finale del processo didattico

e accerta il grado di conseguimento di tutti gli obiettivi previsti nella programmazione didattica; presume

precisi parametri di riferimento, una chiara e circostanziata programmazione del Consiglio di classe e

l’attuazione del contratto formativo con gli alunni, i quali con chiarezza devono conoscere fin dai primi

giorni di scuola tempi, modalità e criteri di verifica e di valutazione.

ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE

Per definire un quadro il più possibile obiettivo della situazione di partenza della classe, si ricorre alla

somministrazione di prove strutturate o test di ingresso. Inoltre per gli alunni delle classi prime, nell’ottica

della continuità didattica, sono valutate attentamente e tenute in particolare considerazione le indicazioni

delle scuole secondarie di 1° grado di provenienza.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Per gli alunni dei diversi indirizzi del Liceo è prevista una valutazione periodica (trimestre/pentamestre) e

una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento.

In sede finale si valuteranno l’apprendimento e il profitto delle singole discipline, in rapporto agli obiettivi

formativi programmati e con la massima attenzione al profilo culturale e alla vicenda scolastica di ciascun

alunno, visti anche nel contesto della classe. La valutazione finale va considerata quindi in un contesto

unitario alla cui definizione concorrono, oltre che i risultati conseguiti nell’apprendimento di ciascuna

disciplina, un giudizio di merito sull’andamento di tutto l’anno scolastico, sulla progressione rispetto ai

livelli di partenza (con particolare attenzione al percorso degli studenti stranieri), sull’impegno, sulla

partecipazione al lavoro in classe, sulle capacità di recupero, anche in rapporto alla partecipazione ad

eventuali I.D.E.I. e ai risultati ottenuti, sulle capacità di organizzare in maniera autonoma il lavoro

scolastico, sul metodo di studio e sulla capacità di rielaborare ed esprimere correttamente le conoscenze

acquisite.

In sede di scrutinio, i consigli di classe (compresi gli eventuali docenti di sostegno, che partecipano a pieno

titolo agli scrutini con diritto di voto per tutti gli alunni della classe, in base all’ art. 315, comma 5, del T.U., e

gli insegnanti di religione cattolica, limitatamente per gli alunni che si avvalgono di tale insegnamento),

sulla base dei criteri determinati dal Collegio dei Docenti, finalizzati ad assicurare omogeneità nelle

decisioni, assegnano i voti di profitto e di condotta su proposta dei singoli professori, in base a un giudizio

brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni, prove di verifica ed esercitazioni

valutate e classificate durante il trimestre/pentamestre o durante l'ultimo periodo delle lezioni. Se non vi è

dissenso, i voti in tal modo proposti si intendono approvati; altrimenti le decisioni sono adottate a

maggioranza. Nei confronti degli studenti per i quali sia accertata la carenza formativa, il consiglio di classe

sospende lo scrutinio, prevedendo la sua effettuazione prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo. In

base all’O.M. n. 92 del 5/11/2007, «la scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle

famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per

ciascuno studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o

nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono

comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle

relative verifiche che la scuola porterà a termine entro le fine dell’anno scolastico».

3

Le attività di sostegno e recupero, come previsto dal D.M. 42 del 22 maggio 2007 e dall’O.M. 92 del 5

novembre 2007, costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Pertanto, la scuola ha l’obbligo di predisporre attività di recupero e sostegno, fermo restando che nessun

successo formativo è possibile senza un positivo impegno dello studente, fatto di partecipazione e studio

regolare.

I corsi verranno svolti dai singoli docenti interessati in orario antimeridiano dopo lo scrutinio del primo

trimestre (pausa didattica) con scansione temporale individuata e deliberata dal Collegio dei Docenti e con

apposita annotazione sul registro elettronico personale e di classe e in orario antimeridiano e pomeridiano

dopo lo scrutinio di giugno. Per quest’ultimi le ore saranno assegnate previa copertura del FIS. Il numero

max dei debiti assegnabili a ciascuno alunno è pari a tre.

Il Collegio dei Docenti, in applicazione dell’art. 3 commi 2 e 3 dell’O.M. 92/2007, delibera che:

1) in linea generale, i corsi saranno attivati a condizione che aderiscono un gruppo di alunni non inferiore a

7, salvo esigenze particolari, anche se provenienti da classe parallele, compatibilmente con la

programmazione e i programmi svolti e nei limiti delle risorse finanziarie assegnate all’aggregato; 2) per la

docenza nei corsi di recupero verrà richiesta in primis la disponibilità dei docenti e in mancanza la nomina

verrà effettuata d’ufficio.

Negli scrutini integrativi, il Consiglio di classe, «alla luce delle verifiche effettuate, delibera l’integrazione

dello scrutinio finale, espressa sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso

positivo, comporta l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. In caso di esito negativo

del giudizio finale, sulla base della valutazione complessiva dello studente, il relativo risultato viene

pubblicato all’albo dell’Istituto con la sola indicazione “non ammesso”».

La valutazione degli studenti, già prevista da precedenti norme, è stata integrata dal voto di

comportamento, in base all’articolo 2 della legge 169/2008. La valutazione degli apprendimenti per le varie

discipline è espressa con voto in decimi; allo stesso modo, dal 2008-09, anche la valutazione del

comportamento è espressa con voto in decimi.

Il voto inferiore a sei decimi nel comportamento comporta la non ammissione alla classe successiva o

all’esame, indipendentemente dai voti conseguiti nelle varie discipline di studio.

L’ammissione all’esame di Stato, a decorrere dall’anno scolastico 2009-10, è subordinata al conseguimento

del voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina di studio e nel comportamento, secondo quanto

previsto dall’articolo 6 del Regolamento sulla valutazione (DPR 122/2009).

In vista dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, in sede di

scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, viene attribuito il credito scolastico ad ogni studente. Il

punteggio attribuito quale credito scolastico a ciascun alunno è pubblicato all'albo dell'Istituto, unitamente

ai voti conseguiti in sede di scrutinio finale in tutte le discipline.

1) LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

a) Si articola nelle fasi:

1) diagnostica o iniziale, tesa ad analizzare e descrivere il processo di apprendimento, per la

successiva impostazione di opportune strategie didattiche;

2) formativa o intermedia, tesa a individuare potenzialità e carenze, finalizzata

all’autovalutazione e al miglioramento dell’azione didattica;

3) sommativa o finale, tesa a definire i livelli di abilità e competenze nella valutazione

periodica e finale.

4

b) Viene effettuata secondo verifiche coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti nel PTOF

e ridefiniti nelle riunioni dei Dipartimenti Disciplinari.

Nella valutazione sono considerati:

- esiti delle prove di verifica (almeno due prove scritte e due orali nel trimestre,

almeno tre scritte e due/tre orali nel quadrimestre), esiti di iniziative di sostegno e

recupero;

- osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento

- livelli di conoscenze, abilità, autonomia nelle prestazioni

- livello di partenza

- confronto tra risultati previsti e raggiunti

- uso degli strumenti

- impegno personale, partecipazione, metodo di lavoro

- evoluzione del processo di apprendimento

2) CRITERI E PARAMETRI VALUTATIVI DEL PROFITTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI

(delibera del Collegio dei Docenti del 9 febbraio 2017)

La griglia, intesa come guida per la misurazione del profitto degli alunni il più possibile univoca per

tutto l’istituto, va inserita nel contesto della valutazione globale di ciascun allievo dalla quale si

possa rilevare la sua crescita, in relazione alla situazione di partenza.

PROFITTO CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’

Molto

scarso

(1-2-3)

Nessuna Poche; Pochissi

me; Altro

Non sa applicare le proprie conoscenze. Commette errori: gravi; gravissimi; altro..........

assenza di analisi e di sintesi delle conoscenze acquisite. Rielaborazione personale: • assente • se guidata............

Insufficiente o scarso 4

• Superficiali

• Frammentarie

Altro

In compiti molto semplici non sempre riesce ad applicare le proprie conoscenze. Commette errori: Gravi;

spesso

gravi

altro..........

Limitata attitudine nell’analisi e

nella sintesi

delle conoscenze acquisite. Rielaborazione personale: scarsa; se guidata............

5

Mediocre

5

• Non complete

• Superficiali

- Altro

In compiti semplici generalmente riesce ad applicare le proprie conoscenze. Commette errori: Gravi; a volte gravi

• altro..............

analisi e sintesi delle conoscenze acquisite non ben sviluppate Rielaborazione personale:

modesta

se guidata………..

.

Sufficiente

6

•Generalmente complete •Non approfondite

•Altro...............

In compiti semplici riesce ad applicare le proprie conoscenze. Commette errori :

A volte gravi generalmente non

gravi; altro.................

Analisi e sintesi delle conoscenze acquisite:

sufficientemente complete non sempre approfondite. Rielaborazione personale:

parzialmente autonoma se guidata.........

Discreto

7

Complete Generalmente approfondite Altro……..

In compiti relativamente complessi riesce ad applicare le proprie conoscenze. Generalmente commette:

Pochi errori gravi Errori non gravi Altro……..

Analisi delle conoscenze acquisite:

complete non sempre

approfondite altro Rielaborazione

personale: quasi del tutto

autonoma se guidata ………

Buono

8

complete approfon

dite coordinat

e altro

……..

In compiti complessi riesce ad applicare le proprie conoscenze.

Raramente commette

imprecisioni

errori non

gravi altro …

Analisi e sintesi delle conoscenze acquisite: complete quasi sempre approfondite altro………

Rielaborazione personale:

autonoma

altro…….

Ottimo/

Eccellente

9-10

complete

approfondite

organiche

personalizzate

altro……..

In compiti complessi: applica bene le proprie conoscenze non commette errori Altro……..

Analisi e sintesi delle conoscenze acquisite: complete approfondite altro … Rielaborazione personale:

autonoma

completa

ampliata

altro …

6

3) VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO

Considerato che il c.7 dell'art.14 del D.P.R. n.122/2009 prevede che "...ai fini della validità dell'anno

scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di

ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato".

In ottemperanza al comma di cui sopra, il Liceo “Regina Margherita” ha deliberato nel Collegio dei

docenti del 05/05/2011 (delibera n°16) di stabilire le seguenti motivate e straordinarie deroghe per casi

eccezionali, a fronte di assenze documentate e continuative, sempre che dette assenze non pregiudichino,

a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di valutare l’allievo:

Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute,

comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del

ciclo.

Le deroghe previste (art. 31 Regolamento d’Istituto) per le assenze dovute a:

per malattia pari o superiore a cinque giorni, con l'obbligo di presentazione del certificato medico al rientro a scuola e non alla fine dell'anno scolastico;

Ricoveri ospedalieri e periodi post-ricovero certificati;

Gravi patologie documentate;

Gravi motivi familiari riguardanti parenti e affini entro il II grado;

donazioni di sangue;

Partecipazione a concorsi ed esami;

Partecipazione a gare ad attività sportive riconosciute dal CONI; documentate circostanze di periodi da trascorrere nei Paesi d’origine da parte dei nostri

studenti stranieri, per esigenze oggettive, e/o particolari situazioni familiari;

Volontariato in Paesi del terzo mondo con associazioni riconosciute.

Il Collegio dei Docenti definisce i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza.

I Consigli di Classe verificano, nel rispetto delle norme vigenti e dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti,

se:

• il singolo allievo abbia superato il limite massimo consentito di assenze;

• tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei docenti, impediscano,

comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.

Le assenze devono essere giustificate con apposito libretto e registrate quotidianamente sul registro elettronico dal docente della prima ora. Il rinvio della giustifica al giorno successivo andrà annotato con

evidenza sullo stesso registro. Il rinvio reiterato comporterà la giustificazione personale da parte di un genitore. La firma della giustifica deve corrispondere ad una di quelle riportate sul frontespizio del libretto.

Per le assenze (motivi di salute) superiori a 5 giorni occorre il certificato medico rilasciato da struttura pubblica ospedaliera o dal medico curante. Il coordinatore di classe di propria iniziativa ovvero, su segnalazione di qualsiasi altro docente della classe, comunica ai genitori casi di assenze ripetute e comunque sospette, nel rispetto delle indicazioni impartite dal Dirigente Scolastico con l’atto di nomina a coordinatore.

7

IL MONTE ORARIO CONSENTITO PER PROCEDERE ALLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI È RIPORTATO NEL

QUADRO SINOTTICO (TAB. A):

TAB. A

CLASSI

L. S. U. - L. E. S. - L.I - L. S. A.

SETTIMANE

ORE LEZIONI SETTIMANALI

LIMITE ASSENZE ORE

I 33 27 223

II 33 27 223

III 33 30 248

IV 33 30 248

V 33 30 248

4) VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO - ASSENZE

Fonti normative: D.P.R. 249/98 e successive modificazioni e integrazioni

D. P. R. 122/2009;

Regolamento d’Istituto e di Disciplina (sito web Liceo).

Finalità della valutazione del comportamento degli studenti

La valutazione del comportamento degli studenti di cui al'art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137,

convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità:

accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla

cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna -

istituzione scolastica;

8

diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all'interno della comunità

scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al

tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei

diritti e delle libertà degli altri;

dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.

La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare,

o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui

personalità, da parte degli studenti.

Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento

Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il Consiglio di classe tiene conto

dell'insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso dell'anno. La

valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo

episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale

dello studente in ordine all'intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza

formativa ed educativa cui deve rispondere l'attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio

di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo

studente nel corso dell'anno, in relazione alle finalità di cui sopra.

L'attribuzione di una votazione insufficiente

In attuazione di quanto disposto dall'art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137,

convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla

sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non

ammissione dello stesso al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo di studi.

La votazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di classe soltanto in presenza di

comportamenti di particolare ed oggettiva gravità che prevedano l’irrogazione di sanzioni

disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica

per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto delle studentesse e

degli studenti).

Indicatori, descrittori e attribuzione voto di condotta

Il Collegio dei Docenti, nella seduta del 9 febbraio 2017, in merito alla valutazione del comportamento

degli studenti, ha definito gli indicatori, i descrittori e il voto di condotta, ed ha approvato all’unanimità le

seguenti tabelle:

INDICATORI DESCRITTORI

CONVIVENZA CIVILE rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture

RISPETTO DELLE REGOLE Rispetto dei Regolamenti del liceo

PARTCIPAZIONE Partecipazione attiva alla vita di classe e alle attività scolastiche

RESPONSABILITA’ Assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici

RELAZIONALITA’ Relazioni positive (collaborazione/disponibilità)

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5) Tab. B: GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

10 Comportamento pienamente rispettoso delle persone e ordine e cura della propria postazione e degli ambienti e materiali della Scuola. (CONVIVENZA CIVILE) Pieno e consapevole rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto. (RISPETTO DELLE REGOLE) Partecipazione attiva e propositiva alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Assunzione consapevole e piena dei propri doveri scolastici; attenzione e puntualità nello svolgimento di quelli extrascolastici. (RESPONSABILITÀ) Atteggiamento attento, leale e collaborativo nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITÀ)

9 Comportamento rispettoso delle persone e ordine e cura della propria postazione e in generale degli ambienti e materiali della Scuola. (CONVIVENZA CIVILE) Rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto. (RISPETTO DELLE REGOLE) Partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Assunzione dei propri doveri scolastici; puntualità nello svolgimento di quelli extrascolastici. (RESPONSABILITÀ) Atteggiamento attento e leale nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITÀ)

8 Comportamento generalmente rispettoso delle persone, degli ambienti e dei materiali della Scuola. (CONVIVENZA CIVILE) Rispetto della maggior parte delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto. (RISPETTO DELLE REGOLE) Partecipazione costante alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Generale assunzione dei propri doveri scolastici; assolvimento di quelli extrascolastici seppure non sempre in modo puntuale. (RESPONSABILITÀ) Atteggiamento corretto nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITÀ)

7 Comportamento non sempre rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della Scuola. (CONVIVENZA CIVILE) Rispetto parziale delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con richiami e/o note scritte. (RISPETTO DELLE REGOLE) Partecipazione discontinua alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Parziale assunzione dei propri doveri scolastici; discontinuità e/o settorialità nello svolgimento di quelli extrascolastici. (RESPONSABILITÀ) Atteggiamento quasi sempre corretto nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITÀ)

6 Comportamento spesso poco rispettoso verso le persone, gli ambienti e i materiali della Scuola (occasionale trascuratezza / danneggiamento). (CONVIVENZA CIVILE) Scarso rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con presenza di provvedimenti disciplinari. (RISPETTO DELLE REGOLE) Scarsa partecipazione alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Scarsa assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici. (RESPONSABILITÀ) Atteggiamento generalmente poco corretto nei confronti di adulti e pari. (RELAZIONALITÀ)

5 Comportamento NON rispettoso delle persone; danneggiamento degli ambienti e/o dei materiali della Scuola. (CONVIVENZA CIVILE) Continue e reiterate mancanze del rispetto delle regole convenute e del Regolamento d'Istituto con presenza di provvedimenti disciplinari. (RISPETTO DELLE REGOLE) Mancata partecipazione alla vita della classe e alle attività scolastiche. (PARTECIPAZIONE) Mancata assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici (mancato svolgimento delle consegne nella maggior parte delle discipline). (RESPONSABILITÀ) Atteggiamento gravemente scorretto nei confronti di adulti e/o pari. (RELAZIONALITÀ)

0-4 Sussistenza di recidività in comportamenti oggetto di irrogazione della sanzione disciplinare della sospensione dalle lezioni per un periodo superiore a 15 giorni.

10

6) AMMISSIONE O NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O AGLI ESAMI DI STATO.

a) L’alunno sarà dichiarato promosso o ammesso agli esami di Stato quando avrà riportato in

ciascuna disciplina e nel comportamento un voto non inferiore ai sei decimi. Viene fatto

salvo il caso in cui l’alunno superi il monte orario di assenze previsto nella TAB. A. In tal

caso non si procederà allo scrutinio e l’alunno sarà non ammesso alla classe successiva o agli esami di Stato(per le quinte classi)

b) Il consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale, con studio autonomo o

attraverso la frequenza dei corsi di recupero, quando le lacune evidenziate riguardano:

NON PIÙ DI TRE MATERIE, indipendentemente dagli indirizzi di studio.

7) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Ai sensi delle vigenti disposizioni relative all’esame di Stato, il Consiglio di Classe, in sede di

scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, procede all’attribuzione del credito scolastico ad

ogni alunno sulla base della tabella A allegata D. M. n. 99 del 16 dicembre 2009 e delle tabelle di

seguito riportate.

IL CREDITO SCOLASTICO VIENE DETERMINATO NEL SEGUENTE MODO:

a) viene fatta la media dei voti;

b) si identifica la banda di oscillazione;

c) Il punto di oscillazione viene assegnato per il 50% pari a 0,50 alla media dei voti e il

rimanente 50% alla frequenza scolastica, all'interesse e all'impegno nella partecipazione al dialogo

educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi, come da

tabelle appresso riportate, a partire dal 0,50 si attribuisce il massimo della fascia

precedentemente determinata.

L'attribuzione del credito ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzata

TABELLA A

(allegata al D. M. n. 99 del 16/12/2009)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico

(Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

11

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del

secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o

gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.

sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del

secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto

di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla

determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla

precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media

M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella

partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali

crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo

comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

CRITERI E PARAMETRI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

AI SENSI DEL D.M.99/2009

INDICATORI PUNTI

MEDIA DEI VOTI < 0.50

FREQUENZA SCOLASTICA (Tab. N. 1) 0.10

PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO (Tab. N. 2) 0.10

PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED

INTEGRATIVE (Tab. N. 3)

0.20

CREDITO FORMATIVO ATTIVITA’ ACQUISITE AL DI

FUORI DELLA SCUOLA DI APPARTENENZA (Tab. N. 4)

(ai sensi del D.M. n. 49 del 24/02/2000)

0.10

TOTALE 1.00

Tab. n. 1 - FREQUENZA SCOLASTICA

ORE DI ASSENZA

(compreso le giornate

previste in deroghe)

PUNTI

Da 0 a 50 0,10

Da 51 a 120 0,05

Superiore a 120 0,00

Viene fatto salvo il caso in cui l’alunno superi il monte orario di assenze previsto nella TAB. A. In

tal caso non si procederà allo scrutinio e l’alunno sarà non ammesso alla classe successiva o agli esami di Stato.

12

Tab. n. 2 - PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO

DESCRITTORI PUNTI

Partecipa con vivo interesse ed impegno proficuo. Denota spirito costruttivo e

propositività

0,10

Partecipa con sufficiente interesse ed impegno

abbastanza costante

0,05

Partecipa con accettabile interesse ed impegno

non sempre costante

0,00

PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE

(Tab. N. 3)

Tutte quelle attività che richiedano una partecipazione non episodica,

ma continuativa, oppure che prevedano l’elaborazione di materiali o la

produzione di lavori come:

Olimpiadi

Certamina

Certificazioni linguistiche Livello A2, Livello B1, B2,C1); e/o

informatiche ECDL, livello START (primi quattro moduli) livello

base(sette moduli) livello advanced (quattro moduli);

Alternanza scuola lavoro;

Ciclo di conferenze con attestato;

Gruppo teatrale;

Gare sportive;

Giornalino scolastico;

Rappresentanza studentesca;

Partecipazione alle attività di accoglienza/orientamento in

entrata;

Progetti P.T.O.F.;

Attività area legalità, salute, ambiente.

N.B. Sino a un massimo di punti 0,20 (punti 0,05 per ogni attività della durata

minima di 15 ore).

13

8) ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO DM 49/2000 Crediti formativi:

Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi, sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona

ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali,

artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.

La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei

crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza,

che concorrono alla definizione del credito scolastico.

I criteri di valutazione delle esperienze devono tener conto della rilevanza qualitativa delle

esperienze, anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati.

La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato

ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.

Tab. n. 4 - CREDITO FORMATIVO ATTIVITA’ ACQUISITE AL DI FUORI DELLA SCUOLA DI APPARTENENZA (ai sensi del D.M. n. 49 del 24/02/2000)

NUMERO DI ATTESTATI PUNTI

Più di 2 0,10

Da 1 a 2 0,05

Nessuno 0,00

Si riportano anche le Tabelle B e C del D. M. 42/2007 relative rispettivamente ai candidati esterni:

Esami di idoneità e Prove preliminari

14

TABELLA B

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come

modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati esterni

Esami di idoneità

Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5

7 < M ≤ 8 5-6

8 < M ≤ 9 6-7

9 < M ≤ 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità

(nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire

nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va

moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in

un’unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne

l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo

anno.

15

TABELLA C

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come

modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO

Candidati esterni

Prove preliminari

Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)

M = 6 3

6 < M ≤ 7 4-5

7 < M ≤ 8 5-6

8 < M ≤ 9 6-7

9 < M ≤ 10 7-8

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere

inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella

presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a

3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

dott.ssa Virginia Loddo

La firma autografa è omessa ai sensi dell'art. 3 D.Lgs. 39/1993

16

ALLEGATO N. 1 – ASSEGNAZIONE VOTO DI COMPORTAMENTO

CLASSE _____ SEZ. _____ INDIRIZZO ____________________

N COGNOME E NOME

TABELLA B Griglia di

valutazione del comportamento

(voto)

MOTIVAZIONE VOTO

(riportare la declinazione della griglia di valutazione del comportamento)

1.

2.

3.

17

ALLEGATO N. 2 – ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO CLASSE _____ SEZ. _____ INDIRIZZO ____________________

N COGNOME E NOME

media dei voti

frequenza scolastica (tab. n. 1)

partecipazione

al dialogo educativo (tab. n. 2)

partecipazione alle attività complementari ed integrative (Tab. N. 3)

credito

formativo

attivita’

acquisite al di

fuori della

scuola di

appartenenza

(tab. n. 4)

totale tabelle (1+2+3+4)

credito scolastico

anno in corso

CR. SC. 3° ANNO

CR. SC. 4°

ANNO

TOTALE CREDITO

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

18