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Riassunto Attività cerebrale = correnti neurali localizzate La corrente neurale produce un potenziale elettrico V secondo e quindi delle correnti di volume (in rosso) p J ) ( )) ( ) ( ( r J r V r p La EEG misura V sulla superficie della testa Correnti neurali e correnti di volume producono campo magnetico secondo ' | ) ' ( | ) ' ( )] ' ( ) ' ( ) ' ( [ 4 ) ( 3 0 r d r r r r r V r r J r B p La MEG misura B all’esterno della testa www.fisica.unige.it/ ~sorrentino/teaching

Riassunto Attività cerebrale = correnti neurali localizzate La corrente neurale produce un potenziale elettrico V secondo e quindi delle correnti di volume

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Riassunto

Attività cerebrale = correnti neurali localizzate

La corrente neurale produce un potenziale elettrico V secondo

e quindi delle correnti di volume (in rosso)

pJ

)())( )(( rJrVr p

La EEG misura V sulla superficie della testa

Correnti neurali e correnti di volume producono campo magnetico secondo

'|)'(|

)'()]'()'()'([4)(

3

0 rdrr

rrrVrrJrB p

La MEG misura B all’esterno della testa

www.fisica.unige.it/~sorrentino/teaching

Page 2: Riassunto Attività cerebrale = correnti neurali localizzate La corrente neurale produce un potenziale elettrico V secondo e quindi delle correnti di volume

)())( )(( rJrVr p

'|)'(|

)'()]'()'()'([4)(

3

0 rdrr

rrrVrrJrB p

Problema diretto: date e calcolare ePer la linearità, è sufficiente saper calcolare i campi di una corrente concentrata in un punto (dipolo di corrente)

RiassuntopJ

BV

In generale, il problema diretto EEG è contenuto nel problema diretto MEG

2. Calcolo il potenziale elettrico risolvendocon le opportune condizioni al contorno

1. Ottengo (da immagini MRI) o assumo di avere informazioni sulla conducibilità nel volume cerebrale

3. Calcolo il campo magnetico (solo MEG) da

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NS

NN

S

S

fff

fff

fff

...

......

...

21

222

21

112

11

N sensori, S sorgenti

SJ

J

J

J

...

3

2

1

=

NB

B

B

...2

1

Set di basi ortonormali

BJF V,JF BV

Costruzione del problema discreto

Calcoliamo il prob diretto (in qlche modo)

0

...

0

0

1

Nf

f

f

1

21

11

...

0

...

1

0

1

NN ff

ff

ff

31

23

21

13

11

...F trasforma correnti in campi

Page 4: Riassunto Attività cerebrale = correnti neurali localizzate La corrente neurale produce un potenziale elettrico V secondo e quindi delle correnti di volume

NS

NN

S

S

fff

fff

fff

...

......

...

21

222

21

112

11

=

2

23

21

21

1

13

12

11

......tS

t

t

t

tS

t

t

t

J

J

J

J

J

J

J

J

2

22

21

1

12

11

......tN

t

t

tN

t

t

B

B

B

B

B

B

1

13

12

11

...tS

t

t

t

J

J

J

J

1

12

11

...tN

t

t

B

B

B

=

Il problema è dinamico: abbiamo una sequenza di correnti e di misure. Come si modifica?

La matrice F rimane sempre la stessa (naturalmente).

Risolvere il problema inverso vuol dire invertire F.Ma F è chiaramente non invertibile...

B-1FJ

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Problema inverso

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Inverse problems

X: sorgente, incognita

Y: quantità misurata

f(x): funzione nota, “problema diretto”, modello fisico

Matematica “vera”: spazi di Hilbert e operatori (compatti, lineari,…)

Modello semplicistico:

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Patologie (mal posizione)

non-unicità

non-continuità

non-esistenza

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Regolarizzazione

Soluzione con norma minima (informazione a

priori)

Problema di minimo associato2||)(||min xfy

x

Xx

x ||||min

Regolarizzazione: bilanciamento dei due

termini

Xx

xxfy ||||||)(||min 2

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Il problema lineare 1 – Tichonov

FJB

)||||||(||min 22

LJJFJB

Sorgente simulata

BFIFFJ *1* )(

Funzionale di Tichonov, soluzione data da

Soluzione “inservibile”...

Inserendo una soglia otteniamo qualcosa di meglio, ma non troppo...

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)||||||min(|| 12

LJFJB

L’arte dei problemi inversi... L’informazione a priori

)||||||min(|| 22

LJFJB

Sorgente simulata

La scelta della norma da minimizzare è fondamentale

L1 produce risultati più sparsi (tanti zeri)

Purtroppo produce risultati più sparsi anche quando la vera sorgente è più distribuita...

Possibilità di usare norme Lp, 1<p<2

In generale, stiamo ancora scontrandoci con la mal posizione del problema...

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Modelli di Sorgente (M/EEG)La corrente neurale è una distribuzione continua

Le corrente neurale è una somma di POCHI dipoli

Lineare

Generale

Automatico

Ricostruzione molto distribuitaDifficile interpretazione

Ricostruzione puntiformeInterpretazione semplice

Non-lineare

Approssimato

Manuale

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dVrr

rrrJ

rr

rrrJrB v

i i

ii

p

33 |)'(|

)'()'(

||

)()()(

Linearità/non-linearità del problema

i i

ii

p

rr

rrrJrB

3||

)()()(

Ignoriamo le correnti di

volume (non cambia la struttura delle equazioni)

Se le posizioni sono fissate a priori, le incognite sono solo J p(ri) Problema lineare (la misura dipende linearmente dalle incognite)

Se le posizioni non sono date, le incognite sono J p(ri) E le stesse ri Problema non-lineare(la misura dipende non-linearmente da una parte delle incognite)Problemi collegati: • presenza di minimi locali• QUANTE sorgenti utilizzare?

Analizzare dati EEG/MEG con questa approssimazione è piuttosto complesso...

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Using the Equivalent Current Dipole

Guardare la misura

Seleziono i sensori interessanti

Avvio fit non-lineare solo su quei sensori

Controllo che la posizione del dipolo ottenuto sia ragionevole

Ripeto la procedura fino a che ho trovato tutte le sorgenti (che MI sembra ci siano)

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Il problema non-lineare 1 – Ottimizzazione

In questo spazio si cerca il minimo del funzionale

Ci sono molti algoritmi che “esplorano” lo spazio degli stati per cercare il minimo del funzionale:

“Gradient Descent”

“Conjugate Gradient”

“Levenberg-Marquardt”

“RAP-MUSIC”

Sia non-linearità che rumore producono minimi locali che possono impedire la convergenza

i i

ii

p

rr

rrrJKrB

3||

)()()(

||||

)()(||

3

i i

ii

pmisurato rr

rrrJKB

Supponiamo ci siano S sorgenti. Lo spazio dei parametri è lo spazio di coordinate

)(,),...,(, 11 Sp

Sp rJrrJr

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Il problema non-lineare 2 – Approccio Bayesiano

)(

)()|()|(

b

jjbbj prior

post

NON cerchiamo LA soluzione ottimale.

Consideriamo tutte le variabili in gioco come Variabili Casuali

La soluzione del problema è la densità di probabilità per l’incognita, condizionata sulla misura

Teorema di Bayes

Informazione a priori

Funzione di verosimiglianza

Densità “a posteriori”, soluzione del problema

Come dire... Studiamo l’intero funzionale e non i minimi...

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Approccio Bayesiano – densità a priori

Contiene tutte le informazioni che abbiamo sulla soluzione PRIMA di ricevere la misura. )(

)()|()|(

b

jjbbj prior

post

Esempio: stimoli visivi regione occipitale più probabile densità a priori più grande nella regione occipitale

Non abbiamo nessuna informazione a priori? Usiamo delle densità non-informative, ad esempio uniforme (se in un volume finito)

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Approccio Bayesiano – funzione di verosimiglianza

)(

)()|()|(

b

jjbbj prior

post

Probabilità di misurare b quando la corrente è j

Ma non è “deterministico”????

i i

ii

p

rr

rrrJKrB

3||

)()()(

Sì ma c’è sempre il rumore che è statistico... njbbmisurato )(

La funzione di verosimiglianza “contiene” il problema diretto + la statistica del rumore.

rumore

)())(( njbbmisurato

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Approccio Bayesiano – densità a posteriori

)(

)()|()|(

b

jjbbj prior

post

La soluzione del problema inverso:combina informazione a priori e informazione del dato

Difficile da visualizzare: per una singola corrente puntiforme, è una funzione da R^6 in R^+...

Si possono calcolare delle stime, le più comuni:Il Massimo a Posteriori: il punto di massimo della densità

Il Valor Medio Condizionato: l’integrale

djbjjj post )|(ˆ

))|(max(argˆ bjj post

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Approccio Bayesiano

Distribuzione rumore

Likelihood function

(funzione di verosimiglianza

)

Informazione a priori

Densità a posteriori

STIMA

)()|()|( 11 xxyyx priorpost

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Approccio Bayesiano dinamico

)(

)|()|()|( 1:1

:1t

ttpriorttttpost b

bjjbbj

tttpostttttprior djbjjjbj )|()|()|( :11:11

In MEG/EEG abbiamo una sequenza di misure... Serve una densità a priori ad ogni istante...

Inseriamo una seconda equazione

Modello probabilistico per l’evoluzione della corrente...

)( 1jpr )|( 12 bjpr )|( 1:1 ttpr bj

)|( 11 bjpost )|( 2:12 bjpost )|( :1 ttpost bj

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Monte Carlo sampling

Densità a priori

N

i

iprior xx

Nx

1111 )(

1)(

Likelihood function

Densità a posteriori

)()|()|( 111111ii

post xxxyyx

111122 )|()|()( dxyxxxpx postpr

)|( 11 xy

Numericamente, per problemi non-lineari, si ricorre a metodi Monte Carlo (si provano tantissime possibili soluzioni, a ciascuna si assegna un peso in base a quanto bene spiega il dato misurato… Teorema del Limite Centrale, Legge dei Grandi Numeri…)

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MEG bidimensionale

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2D con 2 sorgenti

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La risoluzione spaziale Quanto possiamo essere precisi nel localizzare le correnti?

Dipende da tantissime cose!!!

Cosa influisce sulla precisione?

- Lo strumento (MEG/EEG, ma anche MEG diverse)

- Il metodo di inversione

- Il rapporto segnale/rumore, stabilito da:

- quantità di rumore

- intensità della sorgente

- profondità della sorgente (distanza dai sensori)

- orientazione della sorgente

Nei casi buoni (sorgente dipolare, metodo dipolare, buon rapporto segnale/rumore) si sbaglia al massimo di qualche millimetro

mappature su pezzi di corteccia

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La coregistrazione

E’ un problema “tecnico” che infastidisce: cosa abbiamo trovato? La localizzazione della corrente rispetto ai sensori!

Immagine anatomica da Risonanza Magnetica

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La coregistrazione - MEG

La coregistrazione passa attraverso la definizione di un sistema di coordinate “della testa”, indipendente dallo strumento: tre punti di facile individuazione determinano i tre assi coordinati.

I punti chiave vengono rilevati in MEG per mezzo di appositi “coils”, dove viene fatta passare corrente

Gli stessi punti chiave sono facilmente individuabili in un’immagine di Risonanza Magnetica… il resto son conti

Caso EEG analogo

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Applicazioni

•Identificazione di regioni sane prima di un intervento

•Localizzazione degli spikes epilettici

•Identificazione dell’emisfero dominante per il linguaggio

•Diagnosi quantitativa di degradazione funzionale

•Diagnosi di plasticità

•…

•Localizzazione degli spikes epilettici

•Monitoraggio per anestesie

•Test per morte cerebrale

•…

•…

•…

EEG MEG

Neuroscienze di base: studio delle funzioni evolute, dell’interazione tra regioni cerebrali, della temporizzazione delle attivazioni…

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Ramachandran et al. (1993)

Arti fantasma e MEG

Neuroscienze

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EEG vs MEGChi vince?

MEG più sensibile all’orientazione delle sorgenti

EEG più sensibile alla conducibilità

MEG più costosa

MEG richiede meno tempo di preparazione ma soggetto fermo

EEG permette di misurare in condizioni ambientali più generali

Trends

Utilizzo di vincoli corticali per ridurre la malposizione

Integrazione MEG-EEG (sono complementari?)

Integrazione MEG-fMRI

Integrazione integrazione integrazione

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Introduzione di informazione a priori di carattere anatomicoVincolo di volumeVincolo di superficieVincolo di superficie, con orientazione normale

Introduzione di vincoli

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TMSSapevate che si può fare il “contrario”?

Transcranial Magnetic Stimulation

(sviluppata negli anni 80 da Barker)

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