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Il lavoro artistico di Leonardo Pivi (Cesena, 1965) nasce da una inclinazione verso il meticciato linguistico, l’incrocio formale, il gusto per il bizzarro e l’inusitato, sostenuto da una perfetta padronanza dei mezzi artistici adottati. Che si tratti di pittura, di scultura, di mosaico, di collage o che i materiali in gioco siano pietra, tessere musive, metalli preziosi, o elementi naturali come ossa, piume, nidi d’uccello, o viceversa oggetti tecnologici come led luminosi, cemento o resine – non fa differenza: tutto viene piegato all’esigenza espressiva dell’artista. Il risultato è un complesso e stratificato archivio di segni, dove – come in una enciclopedia medievale – emblemi e indizi si mescolano incessantemente: pinocchi disarticolati e sofferenti affiancano idoli di sapore azteco scolpiti su pietre dalle dimensioni lillipuziane, teste di mucca marmoree dagli occhi di smeraldo fissano celebrità dello spettacolo pietrificate nel mosaico ...
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RiccioneVilla FranceschiVia Gorizia, 2 Tel. 0541.693534 Villa MussoliniVia Milano, 31orari: 10.00/13.00 16.00/19.00Lunedì chiuso www.riccione.itwww.riccioneperlacultura.itingresso libero
RiMiniFar Fabbrica arte rimini Piazza cavourtel 0541.704416orari: 16.00/22.00Lunedì chiusowww.museicomunalirimini.itingresso libero
Terra bruciaTaLeonardo Pivi
14.12.2013 9.02.2014
a cura di Marco Senaldi
RiccioneVilla FranceschiVilla Mussolini
RiMiniFar Fabbrica arte rimini
Terra bruciaTaLeonardo Pivia cura di Marco Senaldi
14.12.2013 9.02.2014
inaugurazioneSabato 14 dicembre ore 18.00
inaugurazioneDomenica 15 dicembre ore 17.00
Il lavoro artistico di Leonardo Pivi (Cesena, 1965) nasce da una inclinazione verso il meticciato linguistico, l’incrocio formale, il gusto per il bizzarro e l’inusitato, sostenuto da una perfetta padronanza dei mezzi artistici adottati. Che si tratti di pittura, di scultura, di mosaico, di collage o che i materiali in gioco siano pietra, tessere musive, metalli preziosi, o elementi naturali come ossa, piume, nidi d’uccello, o viceversa oggetti tecnologici come led luminosi, cemento o resine – non fa differenza: tutto viene piegato all’esigenza espressiva dell’artista. Il risultato è un complesso e stratificato archivio di segni, dove – come in una enciclopedia medievale – emblemi e indizi si mescolano incessantemente: pinocchi disarticolati e sofferenti affiancano idoli di sapore azteco scolpiti su pietre dalle dimensioni lillipuziane, teste di mucca marmoree dagli occhi di smeraldo fissano celebrità dello spettacolo pietrificate nel mosaico di se stesse.Come per magia le opere di Pivi “solidificano” il flusso indistinto di parvenze, figure,
rappresentazioni, che ogni giorno, implacabilmente, gli eserciti massmediali ci rovesciano addosso. In questo modo, forniscono un antidoto a questo diluvio: ci costringono a soffermarci sulle “apparenze”, impedendoci di sbarazzarcene, come faremmo sbrigativamente con un vecchio giornale, o con una mail non richiesta.
Terra bruciaTaLeonardo Pivi Marco Senaldi 2013
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