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Ricerca bibliografica ed Evidence Based Practice Paolo Gardois <[email protected]> Torino. – 3 giugno 2003

Ricerca bibliografica ed Evidence Based Practice Paolo Gardois Torino. – 3 giugno 2003

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Ricerca bibliografica ed Evidence Based Practice

Paolo Gardois <[email protected]>

Torino. – 3 giugno 2003

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L’Evidence Based Practice

La ricerca bibliografica in ambito biomedico va collocata in un contesto più ampio: perché si ricercano informazioni? quando? dove? … e soprattutto come?

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L’Evidence Based PracticeIl contesto ideale per la ricerca bibliografica è

la “evidence-based practice” (EBP), o “pratica basata sulle evidenze”.

Che cos’è? “L’EBM è l’uso scrupoloso, esplicito e

assennato delle migliori evidenze attuali nel prendere una decisione riguardo alla cura del paziente individuale” (Sackett DL et al., BMJ 1996;312:71-2)

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L’Evidence Based PracticeLe evidenze vanno estratte dal meglio della

letteratura scientifica corrente, ed usate in modo consapevole, non applicate meccanicamente

La EBP si contrappone alla pratica basata esclusivamente sull’opinione e sull’esperienza personale

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L’Evidence Based PracticeFondamentale risulta l’aggiornamento

costante delle proprie conoscenzePertanto, occorre ricercare regolarmente e

sistematicamente la letteratura

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L’Evidence Based PracticeObiettivo finale della EBP è sempre

l’assistenza al paziente individuale: i dati reperiti in letteratura vanno quindi ricalibrati costantemente rispetto al paziente (anamnesi, quadro clinico, preferenze, diritti)

“La pratica dell’EBM implica l’integrazione dell’esperienza clinica individuale con la miglior evidenza clinica esterna disponibile proveniente dalla ricerca sistematica” (Ibid.)

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EBP: le abilità di base 1. Impostazione del quesito clinico2. Ricerca bibliografica3. Valutazione critica4. Incorporazione delle evidenze nella pratica

clinica

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EBP: le abilità di base 1. Impostazione del quesito clinico:

il problema clinico dev’essere trasformato in una domanda precisa (quesito clinico), in modo da poter trovare una risposta pertinente

una metodologia di riferimento è costituita da P.I.C.O.:

Paziente o popolazione Intervento Comparazione Outcome (esito)

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P.I.C.O. in pratica

Scenario di partenza “trattamento del cordone ombelicale nel

neonato”P: neonato sano nato a termine in un paese

occidentaleI: semplice pulizia del cordoneC: trattamento con disinfettantiO: Primari: tempo di distacco del cordone ;

infezioni ; secondari: compliance con il trattamento ; disagio psicologico

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P.I.C.O. in praticaP - Paziente

Dati anagrafici: sesso, età Dati relativi a anamnesi

Per stessa patologia Per patologie che possono interferire / influire sulla

patologie Dati relativi a patologia in corso:

Tempo dall’insorgenza Complicazioni già in atto o rischio di complicazioni Manifestazioni specifiche di una patologia in un paziente

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P.I.C.O. in pratica

I - Intervento Si sa quali sono i principali possibili trattamenti? Se sì: ricercarli con i loro nomi Se no: ricercare per prima cosa studi riferiti alla patologia in

questione reperire nomi di possibili trattamenti

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P.I.C.O. in pratica

C - Comparazione

Attenzione alle popolazioni che vengono confrontate NB: su I e C, particolarmente importante la terminologia,

specialmente per i Database non indicizzati. Categoria di farmaci o singoli farmaci? Nomi di sostanza vs nomi commerciali Modalità e via di somministrazione

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P.I.C.O. in pratica

O - Outcome (esito)

Outcome primari e secondari Concentrarsi su alcuni outcome, perche`

possono essere tantissimi

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P.I.C.O. in praticaTradurre PICO in parole chiave: consigli

pratici dove è possibile solo fare ricerche nel testo, tenere presente:

Singolari e plurali Sinonimi (usare gli USED FOR del tree di Medline e

Embase) Stesso concetto espresso con termini o espressioni

diverse, parzialmente o totalmente sovrapponibili (es.: “bassa statura” ; “statura inferiore alla media” ; “ritardo di crescita”, ecc.)

Sigle Termini scritti “sbagliati” (specialmente sigle) Contrari

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EBP: le abilità di base 2. Ricerca bibliografica

Dipende dal quesito clinico si articola in una serie di termini di ricerca

collegati da operatori logici utilizza meccanismi di filtro e raffinamento dei

risultati, quando la letteratura disponibile è molta

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EBP: le abilità di base Ricerca bibliografica: le fonti

Database bibliografici Periodici e libri cartacei ed elettronici Database di:

revisioni sistematichelinee guidareport economici e di technology assessment

Cataloghi di biblioteche Motori di ricerca specifici ...

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EBP: le abilità di base 3. Valutazione criticaDeve prendere in considerazione:

Validità dello studio (aspetti statistici ed epidemiologici):

Rilevanza clinica: questo studio puo’ servire per i miei pazienti?

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EBP: le abilità di base Validità dello studio: gli aspetti

epidemiologici: distinguere tra i vari tipi di studio, relativamente

a 4 grandi aree:trattamentodiagnosieziologiaprognosi

valutare la presenza di bias (errori sistematici)

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EBP: le abilità di base

Disegno dello studio: una gerarchia (per trattamento e diagnosi) Linee guida “evidence-based” > Revisioni sistematiche > Sperimentazioni cliniche randomizzate

controllate (fase 4 > 3 > 2 > 1) > Studi caso - controllo non randomizzati > Studi non controllati

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EBP: le abilità di base

Strumenti di valutazione: AGREE per le linee guida Checklist (Bobbio, Dixon) per Sperimentazioni

cliniche randomizzate controllate (RCT)

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EBP: le abilità di base 4. Incorporare le evidenze nella pratica

clinica E’ frutto delle tappe precedenti Fa parte di un processo di apprendimento

continuo Difficile da valutare sistematicamente