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PAG. 4 L'INFORMASOCIO Periodico di informazione trimestrale dell'ANC "Giuseppe Arruzzo" di Catanzaro Direttore: Ten. Avv. Maurizio Arabia Responsabile di Redazione: Avv. Assunta Panaia Impaginazione e stampa: Pasquale Falvo e Giovanni Mancuso Sito web associativo: http://www.anccz.org Email Redazione: [email protected] Telefono e Fax: 0961.725703 RICORRENZE Virgo Fidelis, icona di fedeltà Un'icona di fedeltà per l'intera famiglia dell'Arma e anche per la sezione "Giuseppe Arruzzo" di Catanzaro dell'Associazione Nazionale Carabinie ri. E' la Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri dal 1949. Come ogni anno, nel capoluogo, la si onora il 21 novembre con una santa messa celebrata nel Duomo di Catanzaro dall'Arcivescovo metro polita della diocesi Catanzaro–Squillace, S.E. Monsignor Vincenzo Bertolone. Alla celebrazione, sobria e ricca di pathos, come nel solito stile della "Benemerita", hanno partecipato carabinie ri, rappresentanti dell'associazionismo, studenti, autorità militari, religiose e civili. Nel Duomo gre mito sia è pregato la Virgo Fidelis, ma si è anche fatto memoria del 73° anniversario della battaglia di Culqualber, fatto d’armi tra i più cruenti avve nuti in Africa durante il secondo conflitto mondiale, simbolo dell'eroismo e del valore dei carabinieri, e ricordato tutti gli orfani dei militari dell'Arma. L'A.N.C. Catanzaro non poteva mancare. Rappresentata dal presidente Maurizio Arabia, dal consiglio direttivo e da un gruppo di carabinieri in congedo, volontari e benemerite ha partecipato all'offertorio e, insieme a tutti i pre senti, su esortazione del cappellano militare della Legione Carabinieri Calabria, don Vincenzo Ruggiero, ad incipit della cerimonia, e dello stes so Monsignor Bertolone, ha riflettuto sulla virtù della fedeltà di cui Maria è l'esempio più brillante. Una virtù che caratterizza "La Fedelisi ma" e che spesso nella società odierna non è sempre alla base dei comportamenti umani. Tale valore "invero" va coltivato anche e soprattutto nelle situazioni difficili, proprio illuminati dalla Virgo Fidelis, che rimane costante punto di riferi mento nel cammino di ogni giorno. La ricorrenza è stata l'occasione per la sezione catanzarese A.N.C. per rinnovare la devozione alla "Vergine Fedele". Devozione che nel concreto si tramuta in servizio, disponibilità e impegno sociale. Assunta Panaia

RICORRENZE Virgo Fidelis, icona di fedeltà - anccz. · PDF filenelle situazioni difficili, proprio illuminati dalla Virgo Fidelis, ... “L'Artiste” dell'Hotel Paradiso, ha voluto

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L'INFORMASOCIOPeriodico di informazione trimestrale

dell'ANC "Giuseppe Arruzzo" di Catanzaro

Direttore: Ten. Avv. Maurizio ArabiaResponsabile di Redazione: Avv. Assunta PanaiaImpaginazione e stampa: Pasquale Falvo eGiovanni MancusoSito web associativo: http://www.anccz.orgE­mail Redazione: [email protected] e Fax: 0961.725703

RICORRENZEVirgo Fidelis, icona di fedeltàUn'icona di fedeltà per l'intera famiglia dell'Armae anche per la sezione "Giuseppe Arruzzo" diCatanzaro dell'Associazione Nazionale Carabinie­ri. E' la Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri dal1949. Come ogni anno, nel capoluogo, la si onorail 21 novembre con una santa messa celebratanel Duomo di Catanzaro dall'Arcivescovo metro­polita della diocesi Catanzaro–Squillace, S.E.Monsignor Vincenzo Bertolone. Alla celebrazione,sobria e ricca di pathos, come nel solito stiledella "Benemerita", hanno partecipato carabinie­ri, rappresentanti dell'associazionismo, studenti,autorità militari, religiose e civili. Nel Duomo gre­mito sia è pregato la Virgo Fidelis, ma si è anchefatto memoria del 73° anniversario della battagliadi Culqualber, fatto d’armi tra i più cruenti avve­nuti in Africa durante il secondo conflittomondiale, simbolo dell'eroismo e del valore deicarabinieri, e ricordato tutti gli orfani dei militaridell'Arma. L'A.N.C. Catanzaro non potevamancare. Rappresentata dal presidente MaurizioArabia, dal consiglio direttivo e da un gruppo dicarabinieri in congedo, volontari e benemerite hapartecipato all'offertorio e, insieme a tutti i pre­senti, su esortazione del cappellano militare dellaLegione Carabinieri Calabria, don VincenzoRuggiero, ad incipit della cerimonia, e dello stes­so Monsignor Bertolone, ha riflettuto sulla virtùdella fedeltà di cui Maria è l'esempio piùbrillante. Una virtù che caratterizza "La Fedelisi­

ma" e che spesso nella società odierna non èsempre alla base dei comportamenti umani. Talevalore "invero" va coltivato anche e soprattuttonelle situazioni difficili, proprio illuminati dallaVirgo Fidelis, che rimane costante punto di riferi­mento nel cammino di ogni giorno. La ricorrenzaè stata l'occasione per la sezione catanzareseA.N.C. per rinnovare la devozione alla "VergineFedele". Devozione che nel concreto si tramuta inservizio, disponibilità e impegno sociale.

Assunta Panaia

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ANNO 2015, MESE DI GENNAIO, NUMERO 2 FONDATO NEL 2008

L'EDITORIALEFare molto, fare bene, fare delbene!Inizia un nuovo anno! Tutto dascoprire. Tutto da vivere.Anche quest’anno, come quello appenatrascorso, sarà un susseguirsi di mesi,giorni e ore legati l'un l'altro che civedrà impegnati per il raggiungimentodei nostri obiettivi: fare molto, farebene, fare del bene!Il bene comune, lo stesso che portò ilMaresciallo Arruzzo ­ del quale lanostra sezione porta orgogliosamente ilnome ­ al sacrificio della propria vita,continuerà ad essere la fonted’ispirazione e il fine del nostro agire inun territorio bisognoso di “cure eattenzioni”. Il nostro, come suggeritocidal Comandante della LegioneCarabinieri “Calabria”, GeneraleMariggiò, in occasione della sua visitanella sede della nostra sezione, primadelle festività natalizie, vuole essere unassociazionismo vivo e attivo. Dunque,aggiungo io, non indifferente, bensìattento e proteso all'altro e alle sueesigenze.Voltandoci indietro e, scorrendo leimmagini del nostro vissuto, possiamosentirci orgogliosi di noi stessi, delnostro operato, senza, tuttavia, maisentirci arrivati. Anzi. La soddisfazioneper quanto già abbiamo fatto non citoglie il desiderio di fare meglio.

(continua a pag. 2)

In questo numeroFare molto, fare bene, fare del bene! (Pag. 1)Una mano tesa all'Unicef (Pag. 1)“Nostro padre il maresciallo Arruzzo”. I ricordidei figli del comandante di stazione ucciso a Vi­bo Valentia nel 1954 (Pag. 2)Al Comandante provinciale dell'Arma una targain segno di gratitudine e apprezzamento(Pag. 3)Accoglienza, coinvolgimento, solidarietà: la visi­ta del Generale Mariggiò (Pag. 3)Virgo Fidelis, icona di fedeltà (Pag. 4)

VOLONTARIATOUna mano tesa all'UnicefQuando di mezzo c'è la solidarietà, la sezione“Arruzzo” non si tira indietro. Anzi. La campagnadi raccolta fondi con le "Tazze dei Diritti", promos­sa dall'Unicef nelle diverse piazze italiane percombattere la mortalità infantile, per la sezionecatanzarese, è stata l'ennesima occasione perrinnovare il suo impegno a sostegno delle iniziativedel Comitato provinciale Unicef. Il messaggio parti­to dall'Associazione benefica è stato raccolto a pie­ne mani dal direttivo e dai volontari dell'A.N.C. etrasmesso a tutta la comunità catanzarese, che hapartecipato con generosità.

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“Nostro padre il marescialloArruzzo”. I ricordi dei figli delcomandante di stazione ucciso aVibo Valentia nel 1954L'ultimo atto del maresciallo Giuseppe Arruzzo,classe 1917, originario di Rosarno (RC), che aVibo Valentia fu ucciso il 14 aprile del 1954,mentre interveniva per difendere un imprendi­tore del luogo minacciato in casa da un ex­di­pendente armato di pistola, è impresso nellamente di coloro che lo guardano come esempiodi umanità, coraggio e fedeltà. A questo carabi­niere, che ha fatto della divisa la sua cartad'identità, è peraltro intitolata la sezione A.N.C.di Catanzaro con lo scopo di onorarne la me­moria, anche se, è triste ammetterlo, al di làdell'eroico epilogo, davvero poco di lui conosca­no le nuove generazioni. Eppure, a suo tempo,il giovane comandante di stazione godeva delrispetto e della stima di tutti i vibonesi. Un ri­spetto e una stima che, a distanza di molti anianni dalla sua scomparsa, è giunta fino ai figli.Non tutti sanno che il maresciallo Arruzzo, mo­rendo alla giovane età di trentasei, lasciò lamoglie Domenica Policriti di soli 26 anni conRenato di quasi cinque anni e Aldo di dicias­sette mesi. Oggi i suoi due figli sono uomini,mariti e padri, che, in visita alla sezione, hannoraccontato di

quel genitore strappatogli in tenera età. Non èstato facile per loro crescere senza la figurapaterna. Il dolore non li ha abbandonati. Undolore che si mischia all'orgoglio di essere figlidel maresciallo Arruzzo. L'emozione di Aldo eRenato è stata molta nel parlare di quel padre ecarabiniere esemplare. Che Renato ricorda inmodo offuscato. Che Aldo conosce solo attra­verso i racconti della madre, di parenti e amici,di colleghi e semplici cittadini tanto ricono­scenti: “E' ammirando lo sguardo che la genteha quando viene a sapere chi era mio padreche io comprendo chi era veramente”, ha detto.Gli sguardi della gente sono molto più elo­quenti delle parole e attraverso questi il padrecontinua a parlare ai figli e a insegnare loro avivere. Sono gli sguardi testimoni. Testimonidella vita di uomo che ha lasciato il segno. Che,altruista, carismatico, sempre pronto adaffrontare le circostanze più disparate, anchepiù pericolose, ha dato la sua vita per salvarneun'altra. Ecco il valore del maresciallo Arruzzo.Ed è per questo che va ricordato.

Assunta Panaia

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Fare molto, fare bene, fare del bene!(Continuazione da pag.1)E la famiglia sarà sempre il nostro punto diriferimento, quale custode degli idealidell'Arma. Valori intrisi di solidarietà eabnegazione di cui abbiamo subito e subiamotuttora il fascino, che animano le nostre azioni:azioni di carabinieri in servizio e in congedo,ma anche di familiari e simpatizzanti. Memoridi questi alti ideali, vogliamo, allora,impegnarci, in questo 2015, in un serviziozelante che veda al primo posto il prossimo e

che, sull'esempio della famiglia, trovi la suaforza nell'unità fra noi, per potere fare molto,fare bene, fare del bene.Lascio ora tutti alla lettura di questo nuovonumero de "L’Informasocio", il primo del2015, che racchiude solo una piccola parte del“nostro” 2014.

IL PRESIDENTETen. Maurizio Arabia

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IL RICONOSCIMENTOAl Comandante provincialedell'Arma una targa in segno digratitudine e apprezzamentoL'impegno degli uomini dell'Arma che, te­nendo bene a mente i valori della “Fedelissi­ma”, operano a favore del bene comune nonpuò che essere riconosciuto e apprezzato.Così, l'A.N.C. "G. Arruzzo" di Catanzaro,nell'ambito della cena sociale organizzata inprossimità del Natale, presso il ristorante“L'Artiste” dell'Hotel Paradiso, ha volutoconsegnare, per mani del suo presidente Ten.Maurizio Arabia, al Comandante provincialedell'Arma dei Carabinieri, Colonnello UgoCantoni, una targa in segno di gratitudine eapprezzamento per “l'encomiabile dedizione eil prezioso servizio svolto con tenace impe­gno”. Il Comandante provinciale, socio effetti­vo della sezione, sentitamente riconoscente,ha voluto intervenire evidenziando il valoredell'associazione quale modello per la società.L'emozione ha poi preso il sopravventoquando una targa alla memoria è stataconsegnata alla famiglia del carabiniere, Cav.Antonio Rocca, che, dal 1995 al 2000, haesercitato la funzione di presidente della se­zione “Arruzzo” con passione, competenza,alto senso dell'istituzione e dello Stato e amo­re per la propria città. Nella serata conviviale,anche la spiritualità ha fatto la sua parte. Edifatti alto e profondo è stato il richiamo alsenso del Natale di Mons. Martino Tinello, giàcappellano militare. La cena sociale vissutain un'atmosfera semplice, di affidabilità e diriconoscenza è stata un momento importanteper comprendere ancora una voltal'importanza della famiglia nella vita del Ca­rabiniere, sia in servizio che in congedo. Luo­go in cui trasmettere i valori autenticidell'Arma.

Assunta Panaia

VITA DI SEZIONEAccoglienza, coinvolgimento,solidarietà: la visita del GeneraleMariggiòChe sia un associazionismo vivo e attivo chemetta al primo posto il bene comune el'acquisizione di competenze per rendere piùqualificate le attività prestate sul territoriodall'A.N.C. Il Comandante della LegioneCarabinieri “Calabria”, Generale di BrigataAloisio Mariggiò, in occasione della sua visitanella sede della sezione “Arruzzo”, inprossimità delle feste natalizie, ha cosìesortato il direttivo e i soci, nonché irappresentanti delle sezioni A.N.C. diCatanzaro Lido, Soverato e Carlopoli, riunitiper l'importante evento. Accoglienza,vicinanza, coinvolgimento dei carabinieri incongedo sono state le parole chiavedell'intervento del Generale Mariggiò, che hadimostrato ancora una volta la costante eaffettuosa vicinanza a tutta la Famigliadell'Arma. Dimostrato interesse per le attivitàsvolte dall'A.N.C., il Comandante ha espressola sua disponibilità a venire incontro alleesigenze dell'Associazione e dei suoi soci,affinché si possa operare sempre meglio eaiutare anche tutte quelle persone legateall'Arma bisognose di aiuto, alle quali èvolato in particolare il pensiero del Generale.

Assunta Panaia

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