26
Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Ritardo mentale

Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Page 2: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Epidemiologia Ricorre nell’1-8% popolazione generale

ed è più frequente nei maschi rispetto alle femmine (M:F=1,5:1).Ciò viene attribuito alle condizioni patologiche legate al cromosoma X; tra cui la S. X fragile, e alla > suscettibilità dei M a patologie del neurosviluppo quale esito di patologie pre e perinatali.

Causa identificata solo nel 40-60% casi.

Page 3: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Definizione (1) ICD-10: condizione di interrotto o

incompleto sviluppo psichico, caratterizzata soprattutto da compromissione delle abilità che si manifestano durante il periodo evolutivo e che contribuiscono al livello globale dell’intelligenza, cioè quelle cognitive, linguistiche, motorie e sociali. L’adattamento sociale è sempre compromesso.

Page 4: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Definizione (2)

DSM IV: via finale comune di vari processi patologici che agiscono sul funzionamento del SNC; si definisce in base a 3 criteri:

- funzionamento intellettivo 2DS al di sotto della media

(Q.I. 70 o inferiore) - limitazione delle competenze adattive - esordio prima dei 18 anni di età

Page 5: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Intelligenza

L’intelligenza può essere definita come la capacità di cogliere i nessi tra i vari momenti dell’esperienza. E’ un

processo attivo legato al funzionamento SNC basato sulla capacità di trasformare la

realtà in rappresentazioni mentali, stabilendo rapporti sempre più complessi ed astratti

connesso con aspetti emotivi ed affettivi (integrazione tra conoscenza e affettività)

Page 6: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Funzionamento adattivo Efficacia con cui il soggetto fa fronte alle

esigenze comuni della vita; grado di adeguamento agli standard di autonomia personale previsti in base ad età, retroterra socioculturale, contesto ambientale.

Aree da valutare secondo DSM IV:comunicazione, cura della propria persona, vita in famiglia, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione, funzionamento scolastico, lavoro e tempo libero, salute e sicurezza.

Page 7: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Classificazione DSM IV

RM lieve:QI da 50-55 a circa 70 RM moderato: QI da 35-40 a 50-55 RM grave:QI da 20-25 a 35-40 RM gravissimo: QI sotto 20-25E’ prevista inoltre la categoria di

Funzionamento Intellettivo Limite che corrisponde ad un’estensione di valori QI > rispetto RM:71-84

Page 8: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Classificazione ICD-10 RM lieve: QI da 50 a 69 RM di media gravità: QI da 35 a 49 RM grave: QI da 20 a 34 RM profondo: QI<20Qui i punteggi limite sono precisi, mentre

nel DSM IV vi è > flessibilità: nella fascia di sovrapposizione la gravità è determinata dal livello del funzionamento adattativo.

Page 9: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

RM lieve (1) Rappresenta l’85% circa di tutti i RM. Da 0-5 aa soddisfacenti capacità sociali

e comunicative; eventuali compromissioni nelle aree sensomotorie sono minime,acquisizione del linguaggio con qualche ritardo ma discreta, spesso piena indipendenza nella cura di sé e nelle abilità pratiche e domestiche, anche se lo sviluppo è più lento.

Page 10: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

RM lieve (2) Le > difficoltà sono osservate in ambito

scolastico: l’incapacità ad accedere a una struttura di pensiero formale rappresenta un limite alla progressione dell’apprendimento.

Di solito è possibile acquisire prima dei 20 aa capacità corrispondenti alla scolarità elementare.

Particolare peso di: equilibrio affettivo, qualità relazioni con l’ambiente, fattori socioeconomici e culturali.

> importanza di sistemi educativi progettati per sviluppare abilità individuali specifiche e compensare le difficoltà.

Page 11: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

RM moderato Rappresenta circa 10% RM Capacità comunicative di solito presenti già nella 1a

infanzia, ma: lentezza nello sviluppo comprensione e produzione di linguaggio, che talvolta resta gestuale

Profili disarmonici nelle diverse abilità Acquisizione competenze psicomotorie e cura di sé

ritardata Profitto scolastico limitato, non superiore a 2a

elementare In adolescenza le difficoltà a riconoscere le convenzioni

sociali possono interferire nelle relazioni con i coetanei. Possono beneficiare di addestramento ad attività

sociali e lavorative: esecuzione semplici lavori manuali con modalità protette

Page 12: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

RM Grave 3-4% RM Livello minimo di linguaggio

comunicativo,o assenza Addestramento alle attività elementari

di cura della persona Nell’età adulta compiti semplici in

ambienti altamente protetti; di solito buon adattamento a vita di comunità

Generalmente si associano importanti deficit motori o altre disabilità

Page 13: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

RM gravissimo o profondo 1-2% RM Nella 1a infanzia compromissione del

funzionamento sensomotorio: > parte soggetti limitati nella motilità, incontinenti, comunicazione limitata a forme rudimentali non verbali

Scarsa o nulla capacità di prendersi cura dei propri bisogni, richiedono costante assistenza

Comuni gravi handicap neurologici, epilessia, compromissioni visive ed uditive

Page 14: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Cause genetiche (15-60%)

Cause sconosciute (30-50%)

Cause ambientali(10-35%)

Page 15: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Cause ambientali (non genetiche)

Fattori di tipo: infettivo tossico ischemico-anossico carenzialeche agiscono durante la gravidanza o

l’infanzia. Fattori connessi a:povertà, deprivazione culturale, disagiate

condizioni socioeconomiche

Page 16: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Etiologia per epoca di occorrenza Cause prenatali: malformazioni congenite

SNC,anomalie genetiche del cervello, sostanze tossiche nel sangue materno, infezioni materne e/o fetali in gravidanza, malnutrizione materna/fetale, prematurità

Cause perinatali: traumi e asfissia alla nascita Cause postnatali: errori congeniti del

metabolismo, malattie degli organelli subcellulari, anomalie di crescita/nutrizione postnatale, sostanze tossiche endogene o esogene, anomalie endocrinologiche, infezioni, traumi, neoplasie, malattie neurocutanee, mal. Neuromuscolari con interessamento SNC.

Page 17: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Cause genetiche (15-60%) Anomalie cromosomiche 11% Malattie monogeniche 8% Sindromi multifattoriali o poligeniche

1,8%Queste ultime sono quelle meno ben

definite; la copresenza di geni ereditati predisponenti e di fattori ambientali patogeni determinerà il manifestarsi del RM

Page 18: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Cause genetiche (15-60%)

Inquadramento diagnostico

Condizione sindromica Anomalie minori

Malformazioni maggiori Anomalie di accrescimento

Page 19: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

i vantaggi per il paziente:

identificazione di adeguate terapie mediche e non mediche pianificazione educativa identificazione di adeguati riferimenti specialistici screening presintomatico delle possibili complicanze

i vantaggi per i genitori:

possibilità di fornire riferimenti di centri specializzati sia per competenze mediche che assistenziali

possibilità di rivolgersi a gruppi specifici di supporto possibilità di fornire adeguato counseling riproduttivo e di diagnosi

prenatale contatto con altre famiglie di pazienti affetti.

Curry et al. 1997

Page 20: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Stevenson et al 2003

“…il “physical phenotype” è più utile rispetto alla severità del ritardo

mentale, alla presenza di epilessia o di altre caratteristiche neurocomportamentali

nell’identificazione della causa……”

Page 21: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

una valutazione multidisciplinare garantita da

Neuropsichiatra Infantile e Genetista Clinico

(esame neurologico e valutazione dismorfologica),

consente un corretto inquadramento, spesso conclusivo, ai fini diagnostici del paziente con Ritardo Mentale nel 18% dei casi.

Battaglia et al, 1999

Page 22: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

inquadramento diagnostico

diagnosi o non-diagnosi

presa in carico del paziente

arrivoarrivo

partenzapartenza

Page 23: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Neuropsicologia del RM

Tra RM e normali: - Differenze quantitative (ritardo con

livello deficitario) - Differenze qualitative (differenza della struttura stessa della “cognition”) - Differenze quantitative+ qualitative: (la struttura è errata quindi lenta e deviante nel suo sviluppo)

Page 24: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Modelli Olistico: intelligenza sistema unitario Modulare: intelligenza sistema

computazionale di moduli in serie, autonomi, eccetto i sistemi centrali di controllo non modulari

Se nel 1°caso per il RM si parla di deficit globale mentre nel 2° ci si concentra su una > divisibilità del processo cognitivo, entrambe riconoscono un mal funzionamento nei sistemi centrali di controllo

Page 25: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Fattori comuni /specifici nel RM Fattore comune: generale

semplificazione del funzionamento cognitivo, a causa della limitazione della complessità delle operazioni mentali e delle capacità di processazione

Fattori specifici: individuazione di fenotipi cognitivo-comportamentali specifici (es. s. di Down >abilità visuospaziali e capacità discriminativa analitica, <competenza linguaggio rispetto s. di Williams dove il profilo è opposto)

Page 26: Ritardo mentale Definizione, etiopatogenesi, neuropsicologia, psicopatologia

Prassi riabilitativa cognitiva

Autoconsapevolezza fattore centrale , condizione necessaria per il controllo e l’implementazione dei propri processi mentali

Riabilitatore rappresenta il sistema di controllo “esterno” che fornisce il metodo perché il soggetto con RM si costruisca un sistema di controllo “interno”