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Anno LVII - N.7 LUGLIO 2012 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma

Riv Luglio 2012

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Anno LVII - N.7 LUGLIO 2012

Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma

Direzione, Redazione, Amministrazione - via Marcantonio Colonna, 23 - 00192 Roma

T-50 Sud Coreani della pattuglia acrobatica “Black-Eagles”

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7LUGLIO 2012ANNO LVII

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIOVANNI SCIANDRA

Direttore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 - Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Novara - Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT39F0503403230000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]

Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi,è fatto obbligo citare la fonte.I testi delle collaborazioni - che si intendono comunque inviati a titolo di libera-lità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 16 luglio 2012.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

In copertinaIl Breguet Atlantic del 41° Stormo diSigonella “Special Color” per i 40anni di servizio di questo velivolo.(foto Mario Serranò)

In 4a di copertinaNuova colorazione per i T-50 dellapattuglia acrobatica “Black-Eagles”della Corea del Sud. (foto internet)

ISSN: 0391-7630

A

In volo un MB.326 restauratoIl 6 luglio, a Reggio Emilia, ha volato unMB.326 recuperato dall’imprenditore locale ecollezionista di aerei storici Renzo Catellani inun parco giochi e da lui restaurato dopo oltretre anni di accurati, complessi e certamenteimpegnativi lavori.L’MB326 I-RVEG, primo velivolo a reazioneriportato in condizioni di volo da un privato inItalia, è stato pilotato dal comandante SergioComitini, già collaudatore del Reparto Speri-mentale Volo dell’AM, con a bordo anche lostesso Catellani. (foto di Andrea Torelli)

Una svista da correggereNella nota relativa alla foto del primo volo dell’elicottero AW169 pubblicata a pag. 2 di Aeronautica n. 5/2012, il cognome di uno dei piloticollaudatori è stato riportato come Afuni invece del corretto Afruni. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.

bilmente di interesse limitato aipiloti privati.

Disponibile presso le librerie specia-lizzate o l’editore (via Mingazzini 7,00161 Roma; tel. 06-4469828)

Andrea Viotti, Ordinamenti,Uniformi e Distintivi dell’Aeronau-tica Militare Italiana - 1909 - 1985,Ufficio Storico dell’AM, Roma2012, tre volumi cm. 24,5x33, pp.1130 totali. Euro 65,00.

Un’opera imponente che, in tre ele-ganti e pregiati volumi, ripercorrecon ottime illustrazioni e notevolitesti sui relativi ordinamenti, quantoriguarda la storia e l’evoluzione delleuniformi e dei distintivi in vigore nel-l’Arma Azzurra dalla sua costituzio-ne in forza armata autonoma, avve-nuta 89 anni fa, al 1985.Frutto di una complessa e attentaattività di ricerca storico-documen-tale sull’argomento, dopo l’analisidegli attributi caratteristici e dellerelative direttive emanate dal RegioEsercito e dalla Regia Marina per leuniformi dei rispettivi servizi ecorpi aeronautici, Viotti prendequindi in esame quanto concernequelle dell’Aeronautica riportando-ne via via, con cura meticolosa, lemodifiche nella foggia, nei colori enei distintivi.Oltre ai molti riferimenti alla strut-tura ordinativa e organica dell’Aero-nautica Militare nei vari periodi, èparticolarmente interessante l’aspet-to relativo all’evolversi, nel tempoconsiderato, delle combinazioni etenute di volo e di terra del persona-le pilota e specialista. Aspetto checonsentirà, tra l’altro, ai più anzianidei nostri associati di ricordare, ecerto con tanta nostalgia, i giovanilianni di servizio prestato nell’ArmaAzzurra indossando una di quelle

vecchie uniformi o tute di volo. (SB)

Disponibili, al prezzo ridotto di 45,00Euro per i soci AAA, presso lo StatoMaggiore Aeronautica - Ufficio Storico, Viale dell’Università, 4,00185 Roma - tel. 06.4986.4636 - fax 06.4986.5545, e.mail: [email protected]

Giorgio Evangelisti, Gente dell’a-ria 8, IBN Editore, Roma 2012,cm. 22x30, pp. 216. Euro 42,00.

Proseguendo nell’iniziativa, intra-presa da tempo e oggetto di unaprestigiosa collana, di far conoscerele figure di quanti hanno fattiva-mente contribuito alla sviluppodell’aviazione nel nostro paese, enon solo in questo, l’autore ha datoora alle stampe questa ottava rac-colta di nomi, forse sconosciuti aipiù, ma che hanno segnato impor-tanti momenti nella storia dei mera-viglioso mondo del volo offrendoviil loro notevole contributo. Si tratta di ventidue personaggi traaerostieri, tecnici, piloti, costruttori eprogettisti italiani che - insieme aitanti altri già ricordati da Evangelistinei sette volumi della collana già pub-blicati e a quelli che il valente autorecertamente si ripromette di riportarealla memoria nel futuro - svolsero laloro attività nel lungo periodo che vadall’età dei precursori e dei pionierifino agli anni Trenta del secolo scorso.Ricco di fotografie e disegni, non-ché di interessanti aspetti tecnici escientifici, il volume ha tra l’altro ilpregio di coprire ampie lacune fino-ra esistenti nella storia dell’aerosta-tica italiana. (SB)

Disponibile presso l’editore IBN, Viadei Marsi, 57, 00185 Roma, telef.064452275, fax 0662288537, e.mail:[email protected]

Piero Carlo Ratti Veneziani, Latrasvolata atlantica Italia-Brasile -L’inizio di una nuova era, IBNEditore, Roma 2012, cm. 17x24,pp. 328. Euro 25,00.

Il nipote di uno dei piloti protagoni-sti della storica impresa che aprì lastrada ai collegamenti aerei com-merciali tra i Continenti, l’allora tenPietro Ratti, ricostruisce dettagliata-mente in questo libro la preparazio-ne e lo svolgimento di quel volo checostituì “l’inizio di una nuova era”per l’aviazione civile, e non solo diessa, in tutto il mondo.Corredato di numerose fotografiesovente inedite e di un’ampia docu-mentazione storica, il testo - parten-do da un breve riassunto della storiadell’aeroplano a motore e dai linea-menti della figura di Italo Balbo, l’i-deatore della crociera - prende inesame tra l’altro il velivolo S.55 conil quale essa fu condotta, l’idroscalodi Orbetello nel quale fu preparatapresso la Scuola di navigazionealturiera che vi aveva sede, la com-posizione delle quattro Squadrigliedi tre velivoli ciascuna, più due diriserva, e dei relativi equipaggi chevi presero parte, e il percorso insette tappe, per 10.350 km comples-sivi, da Orbetello fino al trionfalearrivo a Rio de Janeiro. con il ricor-do degli incidenti che occorsero adue degli aerei impiegati.Una disamina attenta e interessanteche non trascura quanto riguardaanche l’assistenza offerta lungo larotta dalle otto unità navali dellaMarina Militare ai nostri aviatori eil risalto dato all’evento dai mezzid’informazione italiani e internazio-nali. (SB)

Disponibile presso l’editore IBN, Viadei Marsi, 57, 00185 Roma, telef.064452275, fax 0662288537, e.mail:[email protected]

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Il gen. SA Giovanni Sciandra è il nuovo presidente nazionale dell’AAA 4

L’Aeronautica Militare 6Laureati i marescialli del corso Onuris a Viterbo

L’esercitazione “Anatolian Eagle” in Turchia

Lo Steering Committee dell’EAG

La ristrutturazione del 32° e del 34° Gruppo Radar dell’AM

L’esercitazione Sater 02-2012”

Scienza, spazio, tecnica e industria 13

La prima astronauta italiana nello spazio nel 2014

Varie 15L’AAA nel gratificante giudizio dei colleghi francesi

Un lustro alla presidenza dell’ONFAdi Piergiorgio Crucioli

I fratelli gemelli Ido e Nino Zannettidi Angelo Emiliani

Il “NATO Tiger meet” in Norvegia

I 50 anni dello “Jagdeschwadwer (JG) 71 “Richthofen”

L’Associazione Arma Aeronautica 24

Libri 42

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AERONAUTICA 7/20124

Il gen. SA Giovanni Sciandra è il nuovo presidente nazionale dell’AAA

Nel corso dell’Assemblea gene-rale dei soci dell’AAA che haavuto luogo il 30 giugno alla

Casa dell’Aviatore in Roma, il gen.SA Giovanni Sciandra è stato elet-to all’unanimità alla carica di presi-dente nazionale dell’AssociazioneArma Aeronautica subentrando alpari grado Gianbortolo Parisi cheha lasciato il vertice del Sodalizioavendo compiuto i due mandati sta-biliti dallo Statuto.

Il generale Sciandra, nato a Garessio(CN) il 16 aprile 1943, dopo la fre-quenza della Scuola Militare dellaNunziatella, dell’Accademia Aeronau-tica con il corso Aquila 3° ed averconseguito il brevetto di pilota milita-re, ha inizialmente prestato serviziocome pilota “combat ready” al 23°Gruppo del 51° Stormo Caccia dove èstato anche comandante di Squadri-glia e istruttore di tattiche e tiro.

Conseguito, successivamente, il bre-vetto di pilota collaudatore speri-mentatore presso la USAF Test PilotSchool sulla base aerea di Edwardsnegli Stati Uniti, nel 1974 ha poiprestato servizio al Reparto Speri-mentale di Volo dove ha partecipatoai programmi di sviluppo degli aereiTornado, G.222, MB.339 e SF.260ed è stato al comando del 311°Gruppo Volo.Dopo aver comandato il 4° StormoCaccia, aver frequentato il Centro AltiStudi per la Difesa (CASD), aver pre-stato servizio allo Stato Maggiore del-l ’Aeronautica come capo Ufficioricerca e sviluppo del 4° Reparto edallo Stato Maggiore della Difesa come

capo del 4° Reparto, ha avuto l’inca-rico di capo di Stato Maggiore del Co-mando della 3ª Regione Aerea e,successivamente, quello di vice co-mandante di tale Ente.Nel 1996 è stato nominato direttorecoadiutore dell’Istituto Alti Studi perla Difesa (IASD) presso il CASD enel 1997 responsabile dell’Ispettora-to delle telecomunicazioni e assi-stenza al volo (ITAV) dell ’AM,incarico che ha lasciato nel 1999 inquanto nominato comandante della2ª Regione Aerea.Nello stesso anno ha poi assunto ilcomando della V ATAF (Allied Tacti-cal Air Force) a Vicenza e, nel 2000,quello del CAOC5 (Combined AirOperations Centre 5) di Poggio Rena-tico assolvendo, contemporaneamen-te, l ’incarico di comandante delCOFA (Comando Operativo delle For-ze Aeree), incarichi che ha lasciatonel 2003 per quello di ComandanteLogistico dell’AM fino al giugno 2005quando è stato collocato in ausiliariaper raggiunti limiti di età.Ha frequentato vari corsi di specializ-zazione in Italia e all’estero ed è lau-reato in Scienze aeronautiche.È insignito della Medaglia d’oro dilunga navigazione aerea, della Croced’oro per anzianità di servizio e del-la Medaglia Mauriziana, è Cavalieredi gran croce OMRI ed ha consegui-to l’abilitazione al pilotaggio di 50tipi diversi di aerei ed elicotteri mili-tari e civili totalizzando oltre 4.000ore di volo.Attualmente è anche docente di Dot-trine strategiche e Storia militarepresso l’Istituto Superiore di StatoMaggiore Interforze (ISSMI) e dal2008 è presidente dell’AssociazionePionieri dell’Aeronautica.Il gen. Sciandra è sposato con la si-gnora Lucia Terreno ed ha tre figlie,due nipotine ed un nipote.

Il saluto del presidente uscente…«Cari soci, carissimi amici,sono passati otto anni dal nostro pri-mo incontro, avvenuto il 25 giugno2004, in un’atmosfera non proprioideale, non solo per le condizioni cli-matiche, caratterizzate anche allorada un caldo insopportabile, ma so-prattutto per le divergenze e i contra-sti che erano insorti sul piano

procedurale all’interno della Presi-denza Nazionale e del Consiglio Di-rettivo Nazionale in relazioneall’avvicendamento al vertice, con ri-flessi che si ripercuotevano all’esterno,generando perplessità e malcontentipresso molte sezioni. Il mio primocompito fu pertanto quello di “seda-re gli animi”, compito non moltodifficile sia per la scarsa rilevanzaoggettiva della materia del contende-re, sia per l’imminenza delle ferieestive che avrebbero concesso a tuttigli interessati la necessaria “pausadi riflessione”. Una pausa di rifles-sione necessaria anche per me. In-fatti i l mio nuovo in carico sipresentava ricco di incognite su co-me orientare le attività future del so-dalizio: un organismo di notevolidimensioni, ricco di tradizioni, idea-li, abitudini consolidate. Il tuttoperò caratterizzato dalla mancanzadi un ben definito quadro di riferi-mento, organico ed unitario, e diuna normativa aggiornata. Dopo ap-profondite discussioni in seno alConsiglio Direttivo Nazionale, fu de-ciso di procedere su due vie: da unaparte la revisione approfondita dellostatuto e del regolamento di applica-zione, e dall’altra lo studio per la de-finizione delle aree operative verso lequali far convergere le energie del so-dalizio, nell’intento di dare una con-notazione più pratica e concreta alleattività da svolgere. Era opinione co-mune, infatti, che esse non dovesse-ro limitarsi a quelle tradizionali,consistenti principalmente nel ricor-dare, commemorare e celebrare glieventi e le glorie aeronautiche delpassato, ma soprattutto dovevanofornire all’Aeronautica e al Paese unsupporto di pensiero e di azione coe-rente con le capacità di un personalein possesso di quel complesso diqualità e capacità che caratterizza ilmondo degli Aviatori. In altre paro-le, fare qualcosa di utile per l’Aero-nautica e la Società.I lavori per l’elaborazione del nuovostatuto furono affrontati immediata-mente da parte di un gruppo di lavo-ro e, approvati dal Consiglio DirettivoNazionale, entrarono immediata-mente in vigore. Più complesso sipresentava lo studio per la definizio-ne delle aree di sviluppo dell’attività

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5AERONAUTICA 7/2012

futura del Sodalizio. Il problema fuaffrontato nel corso di un convegnotenuto a Firenze nella primavera del2005, con la partecipazione dei qua-dri dell’Associazione e di personalitàappartenenti al mondo della pubbli-ca amministrazione, della cultura edelle altre Associazioni d’Arma. Ilquadro che ne scaturì, pur preveden-do obiettivi piuttosto ambiziosi, inrelazione alle capacità gestionali delnostro personale, costituì comunqueassieme al nuovo statuto, un’utilebase programmatica per l’attività de-gli anni successivi. Attività che videla stipula di una convenzione di col-laborazione con l’Aeronautica, l’isti-tuzione di una componente di voloin seno alla Segreteria Generale, unmaggiore impulso alle attività delCentro Studi Militari Aeronautici, el’avvio di studi per la costituzione subase regionale di unità operative diProtezione Civile. Gli anni che seguirono sono stati an-ni di lavoro intenso svolto con la col-laborazione della Segreteria Generalee del Consiglio Direttivo Nazionale,ai quali rivolgo un grato pensiero, incui non mancarono le soddisfazionima anche le delusioni e qualche ama-rezza: gli obbiettivi non sono statitutti raggiunti, ma la finalità, di ave-re comunque un orientamento perindirizzare la nostra attività, potevaconsiderarsi raggiunta. Parallelamente procedevano i contatticon la “base” per raccogliere sensazio-ni, opinioni, proposte. Nei miei viaggiebbi modo di visitare la maggior partedelle nostre sezioni in Italia e qualcu-na anche all’estero. Dovunque ritrova-vo vecchi amici: specialisti di lineaconosciuti cinquant’anni prima,quando io ero un giovane sottotenentee loro sergenti ai quali affidavo conpiena fiducia la mia vita; istruttori divolo che volavano ancora. Personeche riabbracciavo affettuosamente econ i quali ho ristabilito antichi rap-porti e che ritrovavo in un clima diamicizia e cameratismo in quellegrandi rimpatriate che sono i raduninazionali e interregionali. In questeoccasioni mi sono sentito veramentepartecipe di una grande famiglia dicui ho sempre fatto parte, forse senzarendermene conto.Ora posso affermare che il rapportoche si è creato fra la Presidenza Na-zionale e tutti i soci è forse il più belrisultato di questi otto anni. Certo,sul piano operativo molto resta an-cora da fare, molte le sfide da affron-tare, particolarmente difficili anche

per la situazione economica che in-veste tutti i settori della Nazione. Ilgenerale Sciandra, che prende il mioposto, è un prestigioso aviatore. Ilsuo ricco curriculum, unito alle suequalità professionali ed umane, so-no la migliore garanzia di successo.Con lui il nostro sodalizio potrà soloprogredire. Sono certo che voi tuttigli darete la vostra stima incondizio-nata e che non gli farete mancare lastessa affettuosa collaborazione cheavete dato a me.Oggi lascio la Presidenza Nazionalecon la sensazione di aver ricevutodall’Associazione molto di più diquanto ho dato: questi anni sono sta-ti la miglior conclusione di quellameravigliosa avventura iniziata conl’ingresso in Accademia, cinquanta-sei anni fa.Lascio la Presidenza Nazionale, manon l’Associazione, della quale faròsempre parte. Vi abbraccio e vi saluto con affetto,assieme alle vostre famiglie.

Gianbortolo Parisi».

… e quello del presidente subentrante«Cari soci,è con viva emozione che mi rivolgo avoi per la prima volta, consapevoleche solo con il vostro contributo ed ilvostro attaccamento alla nostra Asso-ciazione potrò assolvere con efficaciaquesto mio nuovo incarico.La nostra Aeronautica e la nostra Ita-lia hanno bisogno di servitori compe-tenti, onesti e fedeli, quali noi tuttiabbiamo liberamente assunto l’impe-gno di essere, scegliendo di indossarel’uniforme azzurra e di far partedell’Associazione Arma Aeronautica,condividendone con consapevolezzaed entusiasmo gli scopi, lo spirito e letradizioni.Gli stimoli e gli esempi a cui ispirarcinon ci mancano. Essi ci vengonodalla fitta schiera di aviatori che inpace e in guerra hanno sacrificato leloro vite per la difesa della Patria eper essere fedeli al giuramento presta-to. I loro nomi sono scolpiti nel mar-mo dei muri maestri di PalazzoAeronautica, sui monumenti e cippidi aeroporti, di basi, di città e di vil-laggi in Italia ed all’estero, e dannolustro ai labari delle nostre sezioni edei nostri nuclei.Alla loro memoria mi inchino e rivolgoil mio reverente e commosso pensiero.La nostra Aeronautica è impegnata, inpatria e nelle missioni all’estero, ad as-solvere i propri compiti d’istituto e ad

onorare gli obblighi che il Paese si as-sume in campo internazionale.Sono compiti gravosi e resi sempre piùcomplessi e delicati dagli scenari geo-politici e dalle ristrettezze di risorse.Non facciamo mancare ai colleghi edamici in servizio attivo il nostro so-stegno ed il nostro grato affetto. Unodei modi per realizzare ciò - ed è que-sto l’invi to che vi rivolgo - è di farviinterpreti e divulgatori delle loro azio-ni presso le vostre comunità e neiconfronti dei vostri concittadini, nonsoltanto per fare conoscere il lorooperato e le condizioni in cui lo svol-gono, ma, soprattutto, per fare lorocomprendere lo spirito e le finalitàche li animano, spirito e finalità chesono amor di Patria, e perseguimentodel bene comune, difesa della dignitàe dei diritti inalienabili di ogni essereumano.Ogni iniziativa che a questo proposi-to vorrete assumere sarà da me inco-raggiata e farò del mio meglio persostenervi e, se mi sarà possibile, perpartecipare personalmente.Analogamente intendo incoraggiarvie sostenervi in tutti quei settori checoncorrono al raggiungimento dellefinalità della nostra Associazione, co-sì come previsto dal suo Statuto.Come ho già fatto nel corso dell’As-semblea Generale, desidero rinnovareil mio ringraziamento per la fiduciaaccordatami e il mio impegno di as-solvere al meglio e con spirito di ser-vizio il compito affidatomi.Un ringraziamento ed un saluto par-ticolare al generale Parisi, dalle cuimani ricevo la guida di una A.A.A.solida, ben radicata sul territorio, at-tiva ed appassionata.Caro Gianbortolo, grazie di cuoreper l’amicizia e la fiducia delle qualimi hai onorato. Sono certo che an-che nella Tua nuova funzione di Pre-sidente Emerito, non farai mancareall’Associazione la Tua generosa par-tecipazione ed a me, in particolare, iTuoi illuminati consigli e, se neces-sario, le Tue franche e costruttive os-servazioni.A tutti voi, cari soci, il mio salutopiù affettuoso, che vi prego di esten-dere ai vostri cari e gli auguri più fer-vidi per il lavoro che ci attende, conl’auspicio che possiate realizzare,quali appartenenti all’A.A.A., tuttequelle idealità e quei propositi che vihanno animati quando sceglieste difar parte dell’Arma Azzurra e sostene-re le sue attività nella vostra vita pro-fessionale.

Giovanni Sciandra»

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AERONAUTICAMILITARE

AERONAUTICA 7/20126

Hanno giurato il 123° Corso AUPC e il 4° Corso AUFP

Il 22 giugno, all’Accademia Aeronautica, si è svolta la cerimonia per il giuramento di fedeltà alla Repubblica de-gli allievi del 123° Corso Allievi ufficiali piloti di complemento e del 4° Corso Allievi ufficiali in ferma prefissata.Successivamente ha avuto luogo il rito del “battesimo” del 123° Corso AUPC e la consegna delle “aquile” agli

allievi dello stesso corso che hanno conseguito il brevetto di pilota d’aeroplano al 70° Stormo, primo traguardoverso il conseguimento di quello di pilota militare che consentirà loro di essere impiegati nei reparti operativi del-la Forza Armata.Presenti alle cerimonie, che sono state presiedute dal comandante delle Scuole AM-3ª Regione Aerea, gen. SAMario Renzo Ottone, e dal comandante dell’Accademia, gen. BA Umberto Baldi, varie autorità e, convenuti da tuttal’Italia, numerosi parenti ed amici dei giurandi.

Il 28 giugno, sulla base aerea norvegese di Oerland, èterminata l’esercitazione NATO “Trial Unified Vision2012” (UV12) che, iniziata il 18 precedente, ha visto la

partecipazione di assetti e personale del Centro Intelli-gence Interforze del Reparto Informazioni e Sicurezza(RIS) dello Stato Maggiore Difesa, dell’EI e dell’AM in-sieme a contingenti di altri 17 paesi dell’Alleanza Atlan-tica e a rappresentanze di varie ditte civili operanti nel

settore della Difesa.L’esercitazione - chesi colloca nell’ambitodelle attività di coope-razione internazionalenel settore del “JointIntelligence Surveil-lance and Reconnais-sance” (JISR) - è lacontinuazione dellaserie “Trial Spar tanHammer 2006” (svol-

tasi in Grecia) e “Trial Imperial Hammer 2008” (svoltasiin Italia) e ha rappresentato, si legge in un comunicatodell’AM - una rilevante «opportunità addestrativa perchécondotta con nazioni che vantano eccellenze nel campodel JISR, oltre ad avere la possibilità di migliorare laqualità delle performance della Difesa italiana in talesettore attraverso l’integrazione, l’interoperabilità e lamutua conoscenza delle relative tecniche e procedure».Per quanto riguarda l’Italia all’UV12 hanno partecipatotre Tornado IDS del 6° Stormo (equipaggiati con pod daricognizione tipo RecceLite), tre Tornado ECR (Electro-nic Combat/Reconnaissance) del 50° Stormo, un Gulf-stream III/AML (Airborne Multi-int Laboratory, la nuova

piattaforma multi sensore di cui la Difesa si è dotataquale gap filler nel settore dell’ISR) ed un Mini UAV Ra-ven con cinque militari del 41° Reggimento dell’EI, perun totale di 160 persone. Da parte italiana è stata anche rischierata una cellulanazionale di analisi all-source, denominata, si legge an-cora nella nota dell’AM, «“Italian Intelligence Multi-sen-sor Exploitation Cell (I2MEC)” per la fusione dei datiottenuti dai vari sensori ISR ai fini di acquisire una ca-pacità nazionale supporto intelligence alle attività deci-sionali e operative, oltre che all’eventuale supportodiretto ad assetti tattici della Difesa, anche alla luce del-le esperienze maturate dai nostri contingenti in Afgha-nistan, Libano e delle lesson learned/lesson identifiedscaturite dalle recenti operazioni militari condotte dagliassetti italiani in Libia».Nel comunicato citato viene infine sottolineato che«nel contesto delle recenti operazioni militari, soprat-tutto se caratterizzate dalla presenza di minacce di ti-po asimmetrico (minaccia di ordigni improvvisati - IED,insorgenza) condotte in vicinanza della popolazionecivile inerme, la disponibilità di intelligence (dati e im-magini) accurata, precisa e rapida (Near Real Time) èfondamentale per la salvaguardia di vite umane. Taliprogressi nel settore ISR e la capacità di interoperarecon gli altri Paesi della NATO (obiettivi che erano allabase della partecipazione nazionale al Trial UV12),hanno permesso di incrementare l’efficacia ed effi-cienza dei sistemi preposti alla ricezione, all’analisi eall’integrazione dei dati inviati dai sensori nazionali ot-tenendo, infine, anche una possibile razionalizzazionedei costi totali di tutto il sistema intelligence militarenazionale».

L’esercitazione “Trial Unified Vision 2012”

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7AERONAUTICA 7/2012

AERONAUTICA MILITARE

Raduno del 6° StormoIl comando del 6° Stormo informa che il 21 settembre prossimo avrà luogo a Ghedi il raduno delpersonale del 6° Stormo in occasione del 75° anniversario di costituzione di quel Reparto.

Conferita la laurea ai marescialli del 12° Corso Onùris

Il 4 luglio, alla Scuola marescialli dell’Aeronautica Militare (SMAM) di Viterbo, si è svolta - presieduta dal co-mandante delle Scuole AM-3ª Regione Aerea, gen. SA Mario Renzo Ottone - la cerimonia per la proclama-zione di “dottore in Scienze organizzative e gestionali” di 112 marescialli di 3ª classe frequentatori del 12°

Corso Onùris.Presenti all’evento, tra gli altri, il prof. Alessandro Ruggieri, direttore del Dipartimento economia e impresa, in rap-presentanza del rettore dell’università della Tuscia, prof. Marco Man-cini, i docenti universitari relatori delle tesi, le autorità civili e militaridi Viterbo, molti familiari dei laureandi ed una rappresentanza delpersonale del quadro permanente della SMAM.Dopo l’intervento di apertura del comandante dell’Istituto, col. nav.Antonio Coppola, che ha ricordato alcune delle tante attività intrapre-se per migliorare sempre più la formazione dei frequentatori dei cor-si, ha preso la parola il prof. Ruggieri che, complimentatosi per«l’accuratezza, la professionalità e l’attenzione della Scuola nellaformazione degli allievi evidenziata dalla realizzazione di percorsiformativi coerenti non solo da un punto di vista tecnico professionalema anche sotto l’aspetto più squisitamente culturale» e sottolineatol’impegno dell’università della Tuscia per favorire «lo sviluppo e l’im-plementazione dei percorsi formativi di competenza» ha pronunciato la formula di rito per la proclamazione dei112 nuovi dottori.È seguito l’intervento del gen. Ottone che - sottolineato, in particolare, come «la formazione rappresenti una tap-pa fondamentale nel percorso professionale del militare e funzionale a garantire una Forza Armata snella, flessi-bile, proiettabile, interoperabile ed altamente tecnologica come è l’Aeronautica Militare» - ha dichiaratoufficialmente concluso il corso di studi in Scienze organizzative e gestionali del 12° Corso Onùris.Durante la cerimonia vi è stata anche la premiazione dei primi classificati del corso: i marescialli Vincenzo Nicas-sio (1°), Giancarlo Narciso (2°) e Michele Aversano (3°).

Il 29 giugno, presso il 9° Stormo di Grazzanise, si èconclusa l’esercitazione “Scaglia 2012 PRTW” cheper una settimana ha riguardato l’addestramento al

recupero del personale (Personnel Recovery TrainingWeek) da zone ostili favorendo, nel contempo, l’integra-zione tra le componenti dell’AM deputate a tali opera-zioni quali i reparti “Operazioni Speciali” e quelli disupporto aereo, tattico e informativo. L’esercitazione - che si inserisce nel programma adde-strativo che trae nome dal motto storico della 1ª Brigata,“Incocca, tende e scaglia”, e che ha già visto l’effettua-zione delle analoghe “Incocca” e “Tende” - è stata orga-nizzata dalla 1ª Brigata Aerea “Operazioni Speciali” chevi ha impiegato i dipendenti Reparti: 9° Stormo, 16°Stormo “Protezione delle Forze”, 17° Stormo “Incursori”e il Centro Cinofili AM.Nel corso dei vari eventi addestrativi, effettuati di giorno eanche in notturna - si legge in una nota dell’AM - i militaripartecipanti hanno perfezionato le capacità di pianificazio-

ne delle missioni operative, approfondendo le procedureda adottare in caso di “Special Reconnaissance” (Ricogni-zioni Speciali), aviolancio, Combat Control (Gestione delleoperazioni), trasporto tattico sui velivoli AB.212 e C-130J,atterraggi e decolli dalla nuova pista semipreparata diGrazzanise, Air Landed Aircraft Refuelling Point (ALARP -Stazione di rifornimento a terra dei velivoli) e riconosci-mento/disinnesco di esplosivi (EOR/EOD).Alla “Scaglia 02.2012” hanno partecipato numerosecomponenti dell’AM tra le quali gli elicotteri HH-3F del15° Stormo CSAR, i caccia AMX e i velivoli a pilotaggioremoto del 32° Stormo, i C-130J e i C-27J della 46ª Bri-gata Aerea, l’ALARP del Comando Logistico e persona-le navigante del 4° Stormo.L’attività è stata seguita in loco dal comandante dellaSquadra Aerea, gen. SA Tiziano Tosi, dal comandantedella 1ª Brigata Aerea, gen. BA Germano Quattrocioc-chi e dal comandante del 9° Stormo, col. pil. MarinoFrancavilla.

Esercitazione “Scaglia 2012 PRTW”

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AERONAUTICA MILITARE

Il 50° Stormo sarà soppresso

Nell’am-bito delproces-

so di revisionedello strumen-to militare, il50° Stormosarà soppresso entro il 2015e i suoi Tornado saranno tra-sferiti al 6° Stormo.Lo ha recentemente dichiara-to il sottosegretario alla Dife-sa Filippo Milone rispondendoin Parlamento a un’interroga-zione che chiedeva chiar i-menti sulle “voci” circa unprossimo trasferimento deiPanavia PA-200 da San Da-miano a Ghedi.“Anche l’AM, - ha spiegato inproposito il sottosegretario -ferma restando l’esigenza dipreservare le capacità opera-tive ritenute irrinunciabili, èchiamata a rivedere i propriassetti nell’ottica dell’ indi-spensabile perseguimentodella sostenibilità finanziaria»aggiungendo che tale revisio-ne è in linea di continuità conil processo di trasformazioneche la Forza Armata ha avvia-to da tempo e che prevedevari provvedimenti di revisio-ne e soppressione di enti ereparti.

A Roma lo Steering Committee dell’EAG

Il 20 giugno, a Roma, ha avuto luogo l’incontro annuale dello Steering Com-mittee dell’European Air Group (EAG - v. anche pag. 5 di Aeronautica n.8/2006), al quale hanno partecipato i vertici delle Forze aeree di Belgio,

Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito e Spagna.La riunione - informa un comunicato emesso dall’AM al termine dell’incontro -è stata presieduta dal capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, gen. SA Giu-seppe Bernardis, ed ha consentito di apprezzare i risultati conseguiti dall’Orga-nizzazione.Nell’ultimo anno, sulla base degli indirizzi forniti nel corso dello Steering Com-mittee 2011, svoltosi in Inghilterra presso la Royal Air Force Benson, sono statirealizzati degli studi estremamente interessanti nei settori della Defence Re-view, dell’Air Surface Integration Lessons Learned, dell’Air Force Capabilitiese degli Unmanned Aircraft Systems (UAV).In particolare, nella riunione svoltasi a Roma, è stato deciso tra l’altro di avvia-re uno studio per verificare la possibilità di creare un Centro a livello europeoper il Personnel Recovery riconoscendo in proposito che la capacità europeanel settore potrebbe beneficiare di una maggiore standardizzazione e coesio-ne realizzabile a livello multinazionale.Negli ultimi anni l’EAG ha promosso i “Combined Joint Personnel RecoveryCourse” (CJPRC) in maniera itinerante: nel 2011 ne è stato realizzato unopresso il Tactical Leadership Programme di Albacete, Spagna, mentre un’altrosarà organizzato entro quest’anno sulla base aerea di Holzdorf, in Germania.Lo Steering Committee dell’EAG di Roma ha anche consentito di trattare,

in maniera bilate-rale, argomenti dicomune interesseper la crescita del-la cooperazionetra i Paesi europei,auspicata anchenel recente Sum-mit NATO di Chi-cago. La prossimar iunione del loSteering Commit-tee del l ’EAG sisvolgerà nel 2013in Spagna.

L’esercitazione”Anatolian Eagle 2012”

Il 22 giugno è terminata sulla base aerea di Konya, in Turchia, l’e-sercitazione multinazionale “Anatolian Eagle 2012” alla quale han-no preso parte velivoli di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti,

Giordania, Italia, Pakistan e Turchia nonché un AWACS della NATO.L’esercitazione, iniziata il precedente 11 giugno, ha rappresentato,si legge in una nota dell’AM, «uno scenario ideale per mettere a fat-tor comune esperienze operative e sistemi d’arma differenti, in uncontesto in cui alla condivisione di elevati standard addestrativi hacorrisposto una significativa razionalizzazione delle spese logistichee di supporto» come avvenuto in altre similari esercitazioni.Nel corso dell’evento, il contingente italiano rischierato in Turchiacon sei velivoli F-2000 del 4° e del 36° Stormo, è stato visitato dalgen. DA Roberto Nordio, comandante delle Forze di Combattimento

dell’AM, «che ha avuto modo di vedere all’opera gli equipaggi e il personale tecnico durante l’esecuzione delle mis-sioni pianificate» in questa esercitazione che rientra «nell’ambito degli appuntamenti di prioritario interesse adde-strativo programmati dalla Forza Armata per il 2012».

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AERONAUTICA MILITARE

La QAF alla 46ª BA

Il 28 giugno, sulla base aerea diPisa, si è concluso il corso “Ab-initio C-130J” che quattro ufficiali

e due sottufficiali della Qatar AirForce (QAF) hanno frequentatopresso il Centro AddestramentoEquipaggi (CAE) della 46ª BrigataAerea di Pisa per qualificarsi rispet-tivamente nelle mansioni di copilote di load master.Il corso - iniziato nello scorso feb-braio e che rientra nell’ambito di unaccordo di cooperazione internazio-nale tra l’AM e altre Forze Armatestraniere - ha compreso fasi adde-strative a terra e in volo ed è statosvolto ad opera di piloti istruttori edoperatori di bordo esperti del CAEche, lo ricordiamo, ha il compito diaddestrare i piloti, gli operatori dibordo e il personale addetto allamanutenzione delle flotte C-130J eC-27J dell’Aeronautica Militare.Una nota che l’AM ha diramato inproposito sottolinea come «l’attivitàsvolta con il personale QAF rap-presenti un riconoscimento a livellointernazionale della qualità assicu-rata dai percorsi istruzionali del-l’Aeronautica Militare e si inseriscenel progetto, in corso, di internazio-nalizzazione del Centro Addestra-mento Equipaggi».

Riorganizzazione del 32° e del 34° Gruppo Radar

Il 28 giugno, a Otranto, si è svolta la ce-rimonia per la riconfigurazione del 32°Gruppo Radar AM (GRAM) di Otranto

in 136ª Squadriglia Radar Remota e perla contestuale costituzione del Distacca-mento Aeronautico di Otranto.Il ten. col. Maurizio Marozzi, ultimo dei27 comandanti del 32° GRAM, ha as-sunto il comando del costituendo Di-staccamento Aeronautico mentre il comando della 136ª Squadriglia èstato affidato al magg. Papadia.La riorganizzazione del Gruppo Radar in 136ª Squadriglia Radar Remota,posta alle dipendenze del 4° Reparto Tecnico Manutentivo di Borgo Piave(LT), rientra nel più ampio programma di riorganizzazione della strutturadi Comando e Controllo della Difesa Aerea, nazionale e NATO

Il 29 giugno, a Siracusa, si è svolta poil’analoga cerimonia con la quale il 34°Gruppo Radar AM di Siracusa-Mezzo-gregorio, istituito nel 1960 e già co-mandato dal ten. col. SalvatoreGissara, è stato formalmente riorganiz-zato in 137ª Squadriglia Radar Remo-ta di Mezzogregorio e DistaccamentoAeronautico di Siracusa.Il comando del Distaccamento è stato

affidato al ten. col. Paolo Tredici mentre quello della 137ª Squadriglia Ra-dar è stato attribuito al magg. Giuseppe Cento.Il Distaccamento Aeronautico, che dipenderà dal Comando Scuole AM-3ªRegione Aerea, avrà il compito di garantire la gestione degli “Organismi diProtezione Sociale” di propria competenza e il supporto logistico-ammini-strativo alla Squadriglia Radar di Mezzogregorio, mentre quest’ultima do-vrà garantire la sorveglianza tecnica e la manutenzione degli apparatiradar e di comunicazione radio terra-bordo-terra che, per consentire lachiusura del Gruppo Radar, sono stati “remotizzati” per poter essere ope-rativamente gestiti dalle “sale operative” dei Gruppi Radar che ne hannorilevato l’area di competenza.Presenti alla cerimonie, entrambe presiedute dal gen. DA Mirco Zuliani,responsabile del Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico,molte autorità religiose, civili e militari locali.

Workshop dell’EAG

Dal 3 al 5 Luglio, presso il 3° Stormo Supporto Operativo (S.O.) di Villafranca, si è svolto il “Workshop” dell’Eu-ropean Air Group (EAG), l’organizzazione europea che ha il compito di incrementare l’interoperabilità tra leForze Aeree anche nel settore logistico, in particolare attraverso l’Air Movement Project (AMP) (v. anche pag.

5 di Aeronautica n. 8/2006).Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle Forze Aeree di Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, RegnoUnito e Spagna nonché quelli del Servizio dei Supporti del Comando Logistico AM (per il settore Movimento e Trasporti),della 46ª Brigata Aerea, del Comando aeroporto di Pratica di Mare e del 3° Stormo S.O. per i tre Air Terminal OperationCenter (ATOC) nazionali.�Nel corso dei lavori sono stati esaminati alcuni specifici temi tra i quali il programma di addestramento per il perso-nale degli Air Terminal militari - con particolare riguardo alla movimentazione e alla gestione dei passeggeri e deicarichi, in previsione del prossimo corso “Advanced Interoperable Load Management Course” (AILMC), destinato aifuturi istruttori EAG, che si svolgerà a Pisa - e il “Force Integration Training for Combined Air Terminal Operation”(FIT) che quest’anno non avrà luogo, come di norma, presso il 3° Stormo, ma durante l’esercitazione “Volcanex”,pianificata per il prossimo autunno in Francia.

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AERONAUTICA MILITARE

7° incontro Italia-USA sullasicurezza del volo

Il 14 giugno, sulla base aerea di Aviano, si èsvolto il 7° Meeting bilaterale Italia- USA del“Comitato per la Sicurezza del Volo” (Joint

Flight Safety Review Group - JFSRG), eventoal quale hanno partecipato rappresentanti del-lo Stato Maggiore Aeronautica, dell’Ispettoratoper la Sicurezza del Volo (ISV), dell’ambascia-ta USA in Italia e degli aeroporti italiani neiquali, come Sigonella e Capodichino, sono ri-schierati reparti di volo statunitensi.Il JFSRG, costituito nel 1999 in base ad un ac-cordo tra l’AM e l’USAF, è considerato, si leggein una nota della nostra Forza Armata, «comeun importante forum di discussione per trattarecongiuntamente specifiche problematiche rela-tive alla Sicurezza del Volo in Italia e migliora-re la cooperazione per la prevenzione diinconvenienti legati all’attività di volo».Nel corso di questo 7° Meeting sono state esa-minate e discusse in particolare «le problema-tiche relative allo svolgimento della attività divolo dei velivoli militari statunitensi sul territorioitaliano, evidenziando la necessità di mantene-re il rigoroso controllo di standard di sicurezzadettati dalla tipicità del territorio nazionale, ca-ratterizzato da elevata densità di popolazionee dalla presenza di numerosissime aree d’inte-resse ambientale, artistico e industriale» giun-gendo a «linee guida condivise nel campodella prevenzione di inconvenienti aventi diret-to impatto sulla sicurezza del volo».

Il generale Abrate in visita al COA

Il 13 giugno, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generaleBiagio Abrate, accompagnato dal capo di Stato Maggioredell’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, ha visitato la struttura di

Poggio Renatico venendo ricevuto, all’arrivo, dal gen. SA TizianoTosi, comandante della Squadra Aerea (CSA) e dal gen. DA Mir-co Zuliani, comandante del COA (Comando Operazioni Aeree) edel CAOC5 (Combined Air Operations Center Five) che hannosede in quella località.Durante la visita, che ha interessato la Sala Operativa Nazionale, ilbunker del CAOC e il Centro di Addestramento AOTC (Air Opera-tion Training Centre), il gen. Abrate - riporta una nota dell’AM - ha

assistito ad un dettagliata illu-strazione«del ruolo del JFACC(Joint Forces Air ComponentCommand - Comando dellaComponente Aerea in Opera-zioni Interforze) e dell’attività diAir Policing svolta dall’AM siain ambito nazionale, sia nelcontesto di difesa integrata del-la NATO» in quanto «il CSA èresponsabile, tramite le struttu-

re del COA, del Comando di Componente proiettabile (JFAAC,Joint Forces Air Component Command) costituito per la condottadi operazioni aeree anche nei Teatri Operativi e dell’attività di AirPolicing nello spazio aereo nazionale, attraverso l’Air OperationCenter (AOC) di Poggio Renatico».La nota dell’AM conclude ricordando che «l’Air Policing consistenell’impiego di sistemi radar e velivoli intercettori (del 4°, 36° e37° Stormo) per sorvegliare e preservare l’integrità di uno speci-fico spazio aereo, a fronte di una complessa organizzazione diuomini, mezzi, procedure e collegamenti nazionali e NATO».

L’esercitazione “SATER 02-2012”

Il 3 e 4 luglio - nell’ambito delle esercitazioni organizzate ogni anno dall’Aeronautica Militare per addestrare il per-sonale Operatore SAR (Search and Rescue - Ricerca e Soccorso) del Comando Operazioni Aeree (COA) - la For-za Armata ha svolto l’esercitazione di soccorso aereo “SATER 02-2012” in località Alpe della Luna di San

Sepolcro (Arezzo).L’esercitazione si è svolta con il concorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e il perso-nale del Corpo Ausiliario Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana (CRI), che hanno fornito squadre di ricercaterrestre, squadre medicalizzate e unità cinofile, mentre, per le operazioni di recupero, l’AM ha impiegato un elicotte-ro AB-212 del 15° Stormo e un AB-212 del 9° Stormo.Nel corso della “Sater 02-2012”, il personale partecipante si è quindi addestrato nella pianificazione, direzione, con-dotta, esecuzione e supporto di operazioni combinate di ricerca e salvataggio di sopravvissuti a incidenti aerei suterra, in ambiente impervio montano, sia di giorno che di notte.

Lo scenario dell’attività addestrativa prevedeva, infatti, la ricerca eil salvataggio di un equipaggio di un aeromobile militare coinvoltoin un incidente aeronautico simulato in ambiente terrestre monta-no, con, nell’ordine, l’attivazione della catena di comando e con-trollo al momento della notif ica dell ’evento, la successivapianificazione e direzione delle attività delle squadre e dei mezzidi ricerca e soccorso dei dispersi, il loro ritrovamento e conse-guente trasporto aereo in un apposito posto di assistenza medica.Da sottolineare che �quest’ultima fase esercitativa, svolgendosi inuna zona di montagna e, per la prima volta di notte, è stata con-dotta con l’ausilio dei NVG (Night Vision Goggles - Visori Notturni)da parte degli equipaggi degli elicotteri.

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Visite straniere a enti e reparti dell’AMDelegazione algerina al CIGAIl 5 giugno, nell’ambito del piano di cooperazione bilaterale Italia-Algeria per il 2012, una delegazione algerinaguidata dal ten. col. Abdellaoaui Hassene, ha effettuato una visita conoscitiva presso il Centro InformazioniGeotopografiche Aeronautiche (CIGA) di Pratica di Mare, per acquisire tecniche di lavoro nel settore dell’aerofo-togrammetria.

Delegazione del JFC austriaco al COA e al CAOC5Il 14 giugno, una delegazione del Joint Force Command (JFC) austriaco guidata dal brig. gen. Karl Gruber,Chief of Austrian Air Staff, ha visitato il Comando Operazioni Aeree (COA) e il CAOC5 di Poggio Renatico, peruno scambio di esperienze a livello AOC (Air Operation Center) nei settori di Difesa Aerea, Soccorso e Traspor-to Aereo.Il giorno prima la delegazione austriaca aveva visitato il Servizio di Coordinamento e Controllo AM (SCCAM) diAbano Terme.

Delegazione EAU al COA e allo SCCAMIl 27 giugno, una delegazione dello Stato Maggiore degli Emirati Arabi Uniti ha visitato il Comando OperazioniAeree (COA) di Poggio Renatico per uno scambio di esperienze a livello AOC (Air Operation Center) nei settoridella Difesa Aerea, Soccorso e Trasporto Aereo.Dopo l’illustrazione delle attività del Comando, la visita è proseguita presso la Sala Operativa Nazionale (AOC)per un esame dell’attività di air policing svolta dall’AM, sia in ambito nazionale, sia nel contesto di difesa integra-ta della NATO Il giorno successivo, la delegazione ha fatto visita al Servizio di Coordinamento e Controllo AM (SCCAM) diAbano Terme, per l’illustrazione delle attività condotte dalla Sala Operativa di Controllo del Traffico Aereo.

Cambi di comando e assunzioni d’incarico nell’AMIl 20 giugno, sull’aeroporto di Centocelle, il gen. SA Carlo Magrassi è divenuto capo di Stato Maggiore del Co-mando della Squadra Aerea in sostituzione del gen. DA Enzo Vecciarelli destinato ad assumere l’incarico dicapo del 4° Reparto Programmi di armamento del Segretariato generale della Difesa - Direzione nazionale de-gli armamenti (SGD-DNA).

Il 21 giugno, al Palazzo Aeronautica in Roma, il generale DA Fabrizio Draghi ha assunto l’incarico di Vice Co-mandante Logistico al posto del gen. SA Walter Mauloni che ha lasciato il servizio attivo per raggiunti limiti dietà.Nell’incarico di capo di Stato Maggiore del Comando Logistico AM precedentemente rivestito, il gen. Draghi, lostesso giorno, è stato sostituito dal gen. BA Gianpaolo Miniscalco.

Il 21 giugno, a Rivolto, il col. pil. Stefano Tessaro è subentrato al pari grado Enrico Frasson nel comando del2° Stormo.

Il 26 giugno, sulla base aerea di Grosseto, il col. pil. Luca Spuntoni ha assunto il comando del 4° Stormo su-bentrando al pari grado Michele Morelli.

Il 28 giugno, a Gioia del Colle, il col. pil. Vito Cracas ha sostituito il pari grado Giovanni Balestri nel comandodel 36° Stormo.

Il 3 luglio, a Pratica di Mare, il col. Giuseppe Secco ha assunto il comando del Reparto Supporto Tecnico Ope-rativo alla Guerra Elettronica (ReSTOGE) subentrando al pari grado Giuseppe Sgamba.

Il 12 luglio, a Loreto, il col. nav. Gerardo Contristano ha sostituito il col. Angelo Balestrino nel comando dellaScuola Lingue Estere dell’AM.

Il 12 luglio, sull’aeroporto di Cameri, il col. GArn. Flavio Guercio ha assunto la direzione del 1° Reparto Manu-tenzione Velivoli (1° RMV) in sostituzione del pari grado Fabio Sciorella,

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AERONAUTICA MILITARE

Sulla gestione della flotta utility della Protezione civile

Con riferimento a quanto pubblicato a pag. 6 di Aeronautica n. 6/2012 circa la gestione dei velivoli della flotta uti-lity della Protezione civile, ci viene ora precisato che i due Piaggio P.180 già di quel Dipartimento sono gestitidal 71° Gruppo del 14° Stormo e non dal 31° Stormo come erroneamente riportato. A quest’ultimo Reparto re-

sta solo la gestione degli elicotteri A.129 della Protezione civile.

Il Corso di cultura aeronautica a Padova

Il 18 maggio, a Padova, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione agli studenti degli isti-tuti superiori che hanno frequentato il Corso di cultura aeronautica, organizzato dall’AM in collaborazione con ilministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca.

Il corso, frequentato da oltre 300 studenti delle scuole superiori di Padova, si è svolto in due fasi: la prima teorica,dal 7 al 10 maggio, è stata dedicata alle lezioni di aerotecnica, propulsione, manovre di volo, motori aeronautici,strumentazione di bordo e sicurezza volo, mentre la seconda, dal 14 al 17 maggio, ha compreso voli di ambienta-mento sul SIAI 208 con piloti istruttori del Comando Aeroporto/Centro Volo a Vela di Guidonia. Il corso appena con-cluso è il secondo dei due programmati per il 2012; il primo si è svolto a Cameri dal 19 al 30 marzo 2012.

1° Seminario Medici Competenti dell’AM

Il 20 giugno si è svolto a Roma, presso la Casa dell’Aviatore, il 1° Seminario Medici Competenti dell’AeronauticaMilitare.Il Seminario, dal titolo “Il Medico Competente, figura inderogabile nell’attuazione del Sistema di Gestione per la

Salute e Sicurezza in A.M.”, è nato dall’esigenza di una riflessione collettiva sui molteplici aspetti che caratterizzanol’esercizio della professione e - reca una nota dell’AM - ha rappresentato «un importante momento di incontro voltoad aggiornare i presenti circa gli obblighi previsti dai dettati normativi di recente introduzione e dalle nuove disposi-zioni regolamentari interne della Forza Armata al fine di individuare moderni orientamenti che si traducano in prassistandardizzate e permettano di redigere un piano programmatico per lo svolgimento dell’incarico di Medico Compe-tente nell’AM, in piena sintonia con la tutela della Salute e Sicurezza del personale militare e civile nei luoghi di lavo-ro dell’Aeronautica Militare».I temi trattati hanno riguardato, in particolare, l’illustrazione dei compiti previsti per il Medico Competente, l’analisi delSistema di gestione per la galute e gicurezza in Aeronautica Militare e una dettagliata spiegazione di alcuni ausilipresenti nel portale UCOPREVA, con particolare riferimento alla banca dati SICUROMNIA.Al seminario, organizzato in collaborazione tra l’Ufficio generale di Coordinamento della vigilanza e prevenzione an-tinfortunistica (UCOPREVA) e la componente sanitaria aeronautica, erano presenti il gen. Isp. capo CSA Ottavio Sar-lo, direttore generale della Sanità Militare e capo del Corpo Sanitario dell’AM, il gen. isp. Enrico Tomao, capo delServizio Sanitario dell’AM, il gen. div. Paolo Rizzo, capo dell’UCOPREVA e tutti gli ufficiali medici dell’Aeronautica Mi-litare che svolgono l’incarico di Medico Competente.

Raduni nell’AM

I GArat CA del 47° Corso Il 1° luglio, la sezione GArat “CA” del 47° Cor-so normale (Caserta 1969/70) ha effettuatol’annuale raduno nel Salento per ricordare imesi trascorsi assieme e i colleghi scomparsi.

Il personale dell’ex 33° GrRAMHa recentemente avuto luogo il 4° Raduno del personaledell’ex 33° Gruppo Radar dell’AM.

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SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA

AERONAUTICA 7/2012

Il cap. pil. Samantha Cristoforetti partirà con una Soyuz russa

Nel 2014 la prima donna italiana nello spazio

Resterà per sei mesi sulla ISS per condurre esperimenti scientifici

Brevettato metodo per avere prodotti utili da Marte

Il 30 novembre 2014 il capitano pilota Samantha Cristofo-retti diventerà la prima italiana nello spazio, raggiungen-do la Stazione spaziale internazionale (ISS) dove resterà

sei mesi come membro del suo equipag-gio permanente per condurre numerosiesperimenti di carattere scientifico, medi-co e farmaceutico in base ad un pro-gramma che non è stato ancoraesattamente definito.Lo ha reso noto il 3 luglio l’Agenzia spa-ziale europea (ESA), del cui Corpo astro-nauti l’ufficiale fa parte (v. anche pag. 4 diAeronautica n. 5/2009) nel corso di unaconferenza stampa tenutasi nella sededell’Agenzia spaziale italiana (ASI), preci-sando che Cristoforetti ragiungerà la ISScon la Soyuz russa della missione TM 42-43, sulla quale avrà il compito di ingegne-re di bordo, e che, pr ima di lei, nellospazio sarà lanciato nel maggio 2013 l’al-tro astronauta italiano, magg. pil. LucaParmitano, anch’egli selezionato dall’ESA(v. articolo sopra menzionato).�Il capo di Stato Maggiore dell’AM, gen. SA Giuseppe Ber-nardis ha dichiarato in proposito che «il volo di lunga dura-ta del capitano Samantha Cr istoforett i rappresentaun’ulteriore conferma della competenza e professionalitàdell’Aeronautica Militare nel settore dello human space fli-ght. Tale settore costituisce una fondamentale occasionedi progresso tecnologico e scientifico, la cui gestione è af-fidata alla Forza Armata, coinvolta nelle attività spaziali ita-liane sin dalle sue origini». Da parte sua, nel corso della conferenza stampa, l’astro-nauta italiana ha affermato che «questi ultimi tre anni han-no rappresentato un incredibile momento di crescitapersonale e professionale e ora sono di nuovo emozionata

di continuare questo viaggio con l’obiettivo di essere alservizio dell’Italia e dell’Europa come membro dell’equi-paggio della Stazione spaziale internazionale» concluden-

do con «sono grata all’Agenzia spazialeitaliana, all’Agenzia spaziale europea eall’Aeronautica Militare per questa oppor-tunità».Ricordiamo che il cap. Cristoforetti sarà ilsettimo astronauta italiano a raggiungerelo spazio dopo Franco Malerba, che lo fe-ce con la missione STS-46 Atlantis dellaNASA nel 1992, di Maurizio Cheli e Um-berto Guidoni nel 1996 rispettivamentemission specialist e payload specialistdella missione STS-75 Columbia, nel2001, con la STS-100 Endeavour, di Ro-berto Vittori (che è stato sulla ISS perben tre volte con la Soyuz TM-34 nel2002, con la Soyuz TMA-6 nel 2006 econ la STS-134 Endeavour nel 2011), diPaolo Nespoli con l’STS-120 Discoverynel 2007 e con la missione di lunga dura-

ta Soyuz TMA-20 nel 2010 e, infine, di Luca Parmitano inprogramma per l’anno prossimo.Samantha Cristoforetti, dopo aver frequentato l’École Natio-nal Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa, laMendeleev University of Chemical Technology di Mosca econseguito la laurea in ingegneria meccanica presso la Te-chnische Universität di Monaco, in Germania, è entratanell’Aeronautica Militare con il Corso “Borea V” dell’Accade-mia Aeronautica, conseguendo poi il brevetto di pilota milita-re presso l’ENJJPT (Euro Nato Joint Jet Pilot Training) negliStati Uniti e prestando successivo servizio nel 61° Stormo diLecce, nel 32° Stormo di Amendola e nel 51° Stormo diIstrana. Ha al suo attivo oltre 500 ore di volo su velivoli SF-260, T-37, T-38, MB-339A, MB-339CD e AM-X.

La richiesta di brevetto per il “Pro-cedimento per l’ottenimento diprodotti utili al sostentamento di

missioni spaziali sul suolo marzianomediante l’utilizzo di risorse reperibiliin situ è stata recentemente deposita-ta dai responsabili del progetto italia-no COSMIC presso l’apposito ufficioeuropeo che ha giudicato brevettabileil metodo proposto.Ricordiamo che il progetto COSMIC(v. anche pag. 9 di Aeronautica n.3/2012) è volto - nell’ambito dello stu-

dio dell’esplorazione umana di Marte- a trovare sui pianeti, satelliti e aste-roidi vicini alla Terra «punti di appog-gio e soluzioni di sopravvivenza perla futura colonizzazione di tali luoghi»e la richiesta del brevetto di cui tratta-si riguarda proprio un procedimentoper «ottenere ossigeno, acqua, mo-nossido di carbonio, ammoniaca, fer-tilizzanti azotati e biomassa edibile»utili al sostentamento di missioni spa-ziali permanenti, ad esempio, su Lu-na e Marte.

Il brevetto (MI2011A001420), chesarà esteso in tutti i paesi, «potrà fat-tivamente contribuire sia alla pro-grammazione, sia alla gestione dellefuture missioni spaziali in quanto siinserisce a pieno titolo tra i paradig-mi che la NASA ha definito “In SituFabrication and Repair (ISFR)” e “InSitu Resource Utlisation (ISRU)”»volti a consentire alle missioni spa-ziali con presenza umana di estrarree utilizzare, appunto, risorse reperibi-li sul posto.

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SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA

Il 29 giugno la capsula spaziale cineseShenzhou-9 (“vascello celeste”) èrientrata sulla Terra con il suo equi-

paggio di tre persone tra le quali unadonna, la 33enne Liu Yang, maggiorepilota dell’Aeronautica militare di Pechi-no, lanciata nello spazio il 16 giugnocon un vettore “Lunga Marcia 2F” dallabase di Jiuquan, nel deserto del Gobi,insieme ai colleghi Jing Haipeng e LiuWang, divenendo la prima “taikonauta”(da “tai kong” - spazio in cinese) dellaRepubblica popolare della Cina.Liu Yang è considerata un pilotaesperto della componente trasportidelle Forze aeree cinesi ed è statascelta come prima donna di quel pae-se ad andare nello spazio dopo unalunga e accurata selezione. La missione della Shenzhou-9, laquarta con equipaggio compiuta daicinesi, aveva principalmente il compi-to di attraccare manualmente, per laprima volta, alla stazione spazialesperimentale Tiangong-1 (“palazzoceleste”, v. anche pag. 17 di Aeronau-tica n. 11/2011 e articoli precedenti inessa richiamati) che entro il 2020, se-condo il programma spaziale cinese,

sarà sostituita da una stazione per-manente orbitante.Una stazione analoga alla MIR russa- che restò nello spazio dal 20 feb-braio 1986 al 23 marzo 2001 quandofu volutamente riportata a disintegrar-si nell’atmosfera terrestre (v. pag. 26di Aeronautica n. 4/2001) dopo che inessa si erano alternati ben 28 equi-paggi di tre astronauti ciascuno - e al-la Stazione spaziale internazionale(ISS), costruita a partire dal 20 no-vembre 2000 e tuttora in piena attivitàPrima di rientrare sulla Terra Liu Yang ei suoi colleghi hanno effettuato per die-ci giorni, oltre a controlli e rilievi vari, al-cuni esperimenti sul modulo spaziale,primo stadio di quella che, nei piani ci-nesi, dovrebbe diventare, appunto, unastazione spaziale orbitante. È da ricordare in proposito che, dopoStati Uniti e Russia, la Cina è la terzapotenza mondiale in grado di inviareautonomamente equipaggi umani nel-lo spazio. Obiettivo raggiunto nell’otto-bre 2003 con il lancio in orbita dellaShenzhou-5 con a bordo il colonnelloYang Liwei, seguito poi da quellodell’ottobre 2005 della Shenzhou-6

con a bordoFei Jinlong eNie Haishenge, ancora, dallancio dell’ot-tobre 2008nel quale i lt a i k o n a u t aZhai Zhigangfu il primo ci-nese a “pas-s e g g i a r e ”nello spazio,uscendo per 22 minuti dall’astronaveShenzhou-7.Con la messa in orbita del primo mo-dulo della stazione sperimentale Tian-gong-1 nel settembre del 2011, i lprogramma spaziale cinese, lanciatonegli anni ‘50 e sempre più sviluppatoin quest’ultimo decennio, ha segnatonuovi significativi passi in avanti coro-nati poco dopo, nel novembre 2011,dal successo del primo esperimentodi ancoraggio tra due veicoli spaziali(la navicella spaziale senza equipag-gio Shenzhou 8 e il modulo Tiangong1) tappa fondamentale per la costru-zione di una stazione spaziale.

Il 16 giugno, dopo 469 giorni di per-manenza nello spazio, è rientratosulla base aerea californiana di Van-

denberg il secondo prototipo del veico-lo spaziale sperimentale a pilotaggioremoto Boeing X-37B che era statolanciato il 6 marzo 2011 dal poligono diCape Canaveral con un vettore Atlas V(v. pag. 11 di Aeronautica n. 3/2011).Anche questo secondo esemplare delpiccolo “spazioplano” verrà ora esami-nato per analizzare eventuali problemiriscontrati e verificarne lo stato dopoquasi un anno e mezzo in orbita, pri-ma di essere preparato per un’altraeventuale missione.

Costruito dall’unità Space and Intelli-gence Systems della Boeing su indi-cazioni dell’USAF, il B-37B - lungonove metri, alto tre, con un’aperturaalare di 4,5 metri, pesante poco menodi cinque tonnellate e simile a unoShuttle in miniatura - è una sorta di“super drone” protetto dal segreto mi-litare, tanto che non è ancora statoannunciato ufficialmente a cosa do-vrebbe servire e, pertanto, è conside-rato un “mistero”.Ricordiamo che il programma relati-vo al dimostratore tecnologico X-37(v. anche pag. 15 di Aeronautica n.7/2001), fu avviato dalla NASA per

sperimentare nuove tec-nologie per il volo orbitale,nell’ambito della propul-sione, della guida avanza-ta, della navigazione, deisistemi di protezione ter-mica, e dei nuovi materialipor tando, nel contempo,al la real izzazione di unvelivolo per operazioni or-bitali prolungate fino a no-ve mesi durante i qual i

poteva condurre missioni di ripara-zione o messa in orbita di satelliti,così come operazioni militari di inte-resse per l’USAF relative, in partico-lare, al la di fesa degl i Stat i Uni t isoprattutto nel settore della ricogni-zione e della sorveglianza.L’X-37 doveva nel contempo esserel’avvio dello sviluppo di una nuova na-vetta spaziale, erede dello SpaceShuttle, utilizzabile anche come mo-dulo di salvataggio per la StazioneSpaziale Internazionale (ISS).Nel 2004, l’iniziativa passò alla Defen-se Advanced Research ProjectsAgency (DARPA), l’ente che svolgeattività di ricerca scientifica per il Pen-tagono, e da allora il segreto ha avvol-to il programma.Nel novembre 2006 l’USAF annun-ciò lo sviluppo dell’X-37B denomina-to Orbital Test Vehicle (OTV) il cuiprototipo (OTV-1) fu lanciato il 22aprile 2010 da Cape Canaveral (v.pag. 13 di Aeronautica n. 5/2010) ri-manendo nello spazio per 220 giornie rientrando autonomamente a Van-denberg.

Prima donna cinese nello spazio

L’ X-37B è rientrato sulla Terra

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L’AAA nel gratificante giudizio dei colleghi francesi

In occasione del Raduno Nazionale di Torino del 10-11 giugno 2011 e della concomitante riunione della EPAA (Euro-pean Partnership Airforce Associations), il rappresentante dell’Associazione Ufficiali dell’Aeronautica Francese (ANO-RA) ha ritenuto opportuno, con l’articolo sopra riportato in parte e pervenutoci a distanza di tempo, evidenziare il

successo degli eventi, ampiamente testimoniato dal numero dei partecipanti e dalla concomitante presenza dell’Associa-zione Aviazione Esercito.In particolare, l’articolo - pubblicato sul periodico sociale Azur et or dell’ANORA - mette in risalto la caratteristica della no-stra Associazione che, a differenza di analoghi alti sodalizi, è composta da associati senza distinzione di grado e catego-rie fortemente accomunati dal senso di appartenenza all’Aeronautica Militare.Via, questa, che dall’articolista viene indicata come percorso da seguire per un sicuro successo della vita associativa edelle iniziative, quali esse siano, fedeli al motto che “è l’unione che fa la forza”.Per avvalorare l’importanza del principio informatore che regola l’attività della nostra Associazione, viene, altresì, eviden-ziato nell’articolo come sia la Germania che il Belgio abbiano intrapreso un percorso che li porterà, in breve tempo, ad as-sumere le stesse caratteristiche dell’AAA quale condivisione della giustezza del percorso da noi seguito.

A.S.

L’Australia acquisirà dieci C-27J

Il governo dell’Australia ha annunciato la decisione di acquistare dalla Alenia Aermacchi dieci bimotori C- 27J Spartan,con un contratto del valore di 800 milioni di euro, per sostituire gli anziani velivoli De Havilland DHC-4 Caribou che sonostati ritirati dal servizio nel 2009 dopo essere stati utilizzati per oltre quaranta anni.

Nell’occasione è stato precisato che «il C-27J integrerà le funzionalità dei C-130 e C-17 utilizzando un’infrastruttura co-mune ai sistemi di aeromobili come motori, avionica e sistemi per la movimentazione del carico» e che «il C-27J potràaccedere ad oltre 400 piste australiane a fronte delle 200 utilizzate dal C-130 Hercules». L’ordinativo è gestito d’accordo con il Congresso degli Stati Uniti tramite il servizio di vendita militare Foreign Militare Sa-les (FMS) che si accollerà anche il costo del supporto logistico iniziale, compresa la formazione degli equipaggi e perso-nale di manutenzione, con un contratto assegnato alla partnership fra L-3 e Alenia Aermacchi.Il primo aereo dovrebbe essere consegnato nel 2015 e la flotta dei C-27J sarà basata a Richmond.

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In questo periodo in cui mi è statadata la fortuna e l’onore di presiede-re l’Opera Nazionale per i Figli degli

Aviatori, ho avuto modo di compiacer-mi per l’elevatissimo numero di militaridell’Arma Azzurra che con il loro con-tributo mensile sostengono l’Opera, ariprova che il cameratismo e la solida-rietà restano sempre il cemento chefortifica il nostro spirito di corpo, ma hoavuto anche modo di raccogliere leperplessità di alcuni circa il permaneredell’utilità dell’Ente oggi che il welfareha prodotto strumenti previdenziali edassistenziali in grado di sostenere lefamiglie colpite dalla perdita del milita-re capofamiglia produttore di reddito.Sarebbe facile rispondere che nonsempre il militare deceduto ha matura-to, proprio per il decesso prematuro, ildiritto all’accesso a tali forme previ-denziali, o che esse, per l’esiguità deicontributi versati, non sono sufficientiai bisogni della famiglia, e che, talvol-ta, tardano a giungere per le tortuositàe le lungaggini dell’iter burocratico, co-sì che l’intervento dell’ONFA, pur nonessendo risolutore, contribuisce ad al-leviare le difficoltà economiche in cuiversano molte famiglie di aviatori pro-prio perché il capofamiglia è venuto amancare prematuramente. Peraltro ilsolo fatto che l’ONFA attualmente as-siste circa trecentocinquanta orfani eche annualmente riceve mediamentetrenta domande di iscrizione di nuoviorfani nei suoi ruolini già di per sé ri-sponde chiaramente ai dubbi circa l’u-tilità dell’Opera e l’efficacia della suaassistenza.Ma, al di là delle nude cifre, quali ap-paiono dai bilanci puntuali e dettagliatipubblicati annualmente e che purequantificano significativamente l’assi-stenza economica data ai nostri orfa-ni, l’ONFA, prima ancora che un Enteassistenziale, è il simbolo di un valoreconcreto e sentito istintivamente eprofondamente da tutti quelli che in-dossano un’uniforme, il valore dellafratellanza d’armi che è il fondamentodello spirito di corpo; in nome di que-sta fratellanza, la solidarietà che essaesprime è un dovere morale, ma pri-ma ancora, un obbligo di affetto.L’ONFA non fa né beneficenza, némero assistenzialismo: essa esprimea nome e per conto degli aviatori lapartecipazione fraterna e concreta al-

le difficoltà che le famiglie dei colleghipiù sfortunati devono affrontare, e lacondivisione vera dei problemi econo-mici, ma prima ancora affettivi e psi-cologici di famiglie colpite dallaperdita traumatica di uno dei loro rife-rimenti più concreti ed amati. Per que-sto essa, con una presenza discreta,ma efficace e continua, vuole innanzi-tutto testimoniare che l’Aeronautica èuna grande comunità che condividenon solo lo stesso lavoro, ma, soprat-tutto, gli stessi valori, e che si estendedai suoi uomini alle loro famiglie par-tecipando delle loro gioie e sentendo-si sinceramente vicino alle lorosofferenze. Per questo l’ONFA, come già fu nelleintenzioni dei suoi primi fondatori, an-cor oggi negli intendimenti di quanti vilavorano e di quanti contribuisconoalle sue finalità, prima ancora che unente di sostegno materiale alle fami-glie di aviatori in difficoltà economi-che per i l decesso prematuro delcapofamiglia, vuole essere un appog-gio ed un riferimento per tanti giovanie giovanissimi orfani che il destino haprivato della gioia di poter crescerecon un padre vicino a condividere leloro esperienze ed i loro sogni, perfarli sentire meno soli sapendo cheaccanto a loro ci sono tanti altri conla stessa uniforme e gli stessi idealidel padre a sostenerli nel loro doloree a cercare di dar loro una piccolaparte di quelle certezze che, sempli-cemente con la sua presenza, puòdare un padre.Fu questo il motivo per cui, fin dall’at-to della sua nascita nel lontano 1920,e da quello del suo inserimento nellastruttura dell’allora Regia Aeronauti-ca, l’Opera non volle presentarsi co-me un Ente di mera assistenzaeconomica, ma volle inserire gli orfanidegli aviatori nel tessuto vivente dellaForza Armata, vestendoli con la divisache fu dei loro genitori e educandoli inappositi istituti di formazione.L’Opera Nazionale per i f igli degliAviatori, nacque infatti, dalla volontàdel Comitato Promotore per l’aiuto alleVedove ed agli Orfani degli Aeronauti,volontà maturata proprio nell’anno enei giorni in cui la Vergine di Loreto ve-niva proclamata Patrona degli Aviatori,di esprimere in maniera concreta edaffettuosa la vicinanza di tutti gli avia-

tori agli orfani dei Caduti per incidentidi volo le cui famiglie versavano in pre-carie condizioni economiche, sottraen-doli al triste destino dell’orfanotrofioper farli crescere in strutture familiaried amiche dove essi si potessero sen-tire ancora a casa loro, “protetti” daeducatori che indossavano l’uniformenota ed amata del padre venuto amancare troppo presto.Il Comitato, divenuto nel 1927 OperaPia Nazionale per le Vedove ed i Fi-gli degli Aeronauti”, immediatamentesi attivò per creare tali istituti, uno aLoreto, intitolato a Francesco Barac-ca, destinato agli orfani in più teneraetà ed alle orfane, che venivano ac-compagnate dall’asilo al diploma, el’altro a Gorizia, intitolato a UmbertoMaddalena e destinato all’assistenzascolastica degli orfani dalla terzaelementare al diploma, con arruola-mento in Aeronautica al compimentodel sedicesimo anno di età, comeavieri allievi ONFA, per acquisire ildiploma di scuola media superioreche consentiva loro di accedere alcorso per Allievi Ufficiali di Comple-mento del l ’Aeronautica, punto dipartenza per un’eventuale carrieranella Forza Armata.L’ONFA ha così seguito, tramite ipropri istituti, migliaia di giovani dan-do a tutti, insieme alla preparazionescolastica che ha permesso loro diaffermarsi nella vita, la possibilità dicrescere in un ambiente sano e fa-miliare ispirato ai principi, ai valoried agli esempi che costituiscono ilpatrimonio spirituale dell’Aeronauti-ca Militare.Fin dall’inizio l’attività dell’ONFA è sta-ta possibile per il concreto sostegnoricevuto dall’Aeronautica che, condivi-dendo le finalità dell’Opera, ha dasempre ritenuto suo dovere partecipa-re alla cura morale e spirituale degliorfani del suo personale militare, fa-cendosi carico di assumere in primapersona il supporto e la supervisionedell’organizzazione. Il riconoscimento del rilevante interes-se dell’Aeronautica Militare versoquella che nel 1937, mantenendo lostatus giuridico acquisito di Ente Mo-rale con autonomia patrimoniale, as-sunse la denominazione di OperaNazionale per i Figli degli Aviatori, si èmantenuto intatto nel tempo ed è sta-

Un lustro alla presidenza dell’ONFAdi Piergiorgio Crucioli

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to ribadito anche nel momento in cuisi è proceduto, nel 1978, alla sua tra-sformazione da Ente Morale ad EntePubblico necessario, e più recente-mente, nel 2010, quando si è proce-duto al r iordino dell ’Ente e allaredazione di un nuovo Statuto, piùaderente allo sviluppo ed all’evoluzio-ne dell’Opera.Infatti per statuto, la dirigenza del-l’ONFA, che si esprime attraverso ilConsiglio di Amministrazione, di cuiè Presidente un generale di squadraaerea dell’ausiliaria o della riserva,nominato con Decreto del Presiden-te della Repubblica, il Collegio deiRevisori dei Conti e il SegretariatoGenerale, è composta esclusiva-mente da Uff ic ia l i e Sottuf f ic ia l idell’Aeronautica Militare in servizio oin congedo, nominati dal Ministro perla Difesa, ad eccezione del membronominato dal Ministero dell’Econo-mia e delle Finanze all’interno delCollegio dei Revisori; e per statuto,l’opera svolta dalla dirigenza e daiquadri dell’ONFA è a titolo assoluta-mente gratuito, per non gravare inalcun modo sul bilancio dello Stato,ma soprattutto per sottolineare an-che in questo modo il valore fonda-mentale della solidarietà tra i militari.Proprio grazie all ’ interesse e allapartecipazione ai suoi fini espressadall’Aeronautica militare e dagli uo-mini che ne fanno parte, l’ONFA hasaputo adeguare i suoi interventi allediverse esigenze dei nuovi tempi, ra-zionalizzando i modi di esprimere lasua solidarietà in funzione delle ne-cessità, attraverso il contatto direttoe continuo con le famiglie a cui dà ilsuo sostegno. Così, quando la maggior diffusionedelle strutture scolastiche sul territorionazionale ha permesso la formazioneculturale degli orfani senza allontanarlidalle famiglie già duramente colpite neiloro affetti, mantenendole unite e la-sciando a madri già grandemente pro-vate il conforto della vicinanza dei figli,l’ONFA ha abbandonato il sistema diassistenza diretta degli orfani attraver-so il loro accoglimento nelle strutture diLoreto e di Cadimare, che è stato pri-mario fino agli anni Ottanta, in favoredel sostegno indiretto, attraverso sussi-di e borse di studio che agevolano ilraggiungimento di una formazione cul-turale e professionale in grado di ga-rantire l’inserimento nel mondo dellavoro di quegli orfani le cui famiglieversano in disagiate condizioni econo-miche. Oggi, perciò, anche se l’Istituto“Umberto Maddalena” di Cadimare

continua ad accogliere gli orfani di en-trambi i sessi di età compresa tra i se-dici e i diciotto anni che, previoarruolamento speciale con ferma qua-driennale nell’Aeronautica Militare,completano gli studi secondari pressole scuole di La Spezia, l’assistenza in-diretta finalizzata al sostegno negli stu-di degli orfani, ma anche a interventifinalizzati a contribuire alla soluzione diparticolari situazioni di disagio econo-mico della famiglia del militare decedu-to, è la forma prevalente di assistenzadell’Opera.Ai sussidi erogati dall’ONFA possonoaccedere gli orfani figli del personalemilitare dell’Aeronautica deceduto perqualsiasi causa, ed i figli dei militaridell’Aeronautica riconosciuti grandi in-validi di prima categoria, iscritti a do-manda dei loro tutori nel “Registromatricola” dell’Ente. L’assistenza siprotrae per tutta la durata del ciclo distudi prescelto e fino al limite massi-mo del ventisettesimo anno di età peril conseguimento di specializzazionipost-laurea, limite che viene superatoqualora l’orfano sia portatore di unhandicap fisico o psichico inabilitanteal lavoro.I contributi erogati si riferiscono a di-verse tipologie di richieste che vannodai contributi scolastici annuali di entitàvariabile rapportata al livello di studi, alconcorso al pagamento totale o parzia-le di rette previste per l’ammissione adistituti d’istruzione come convittori osemiconvittori, alle borse di studio edai premi speciali previsti per gli assistitiche si distinguono negli studi o per altrimotivi meritevoli di speciale considera-zione, ai sussidi finali al termine del-l’assistenza scolastica, a quelliintegrativi per l’assistenza di caratteresanitario e sociale ritenuta necessariaper la salute degli assistiti, a quellistraordinari nei casi di particolare disa-gio economico delle famiglie, e a quellispeciali per gli orfani con handicap psi-co-fisici, fino ai contributi speciali perquegli orfani che completano la propriaistruzione tecnico-professionale nel-l’ambito di contratti-apprendistato. Nello scorso anno l’ONFA, come sipuò vedere in dettaglio dai bilancipubblicati sul suo sito internet, ha ero-gato oltre cinquecentomila euro insussidi scolastici, quasi quarantatre-mila euro in borse di studio e più dicentoventiquattromila euro in sussidiintegrativi, per un totale di quasi sei-centosettantaseimila euro, incremen-tando ulteriormente i suoi interventigrazie anche alla crescita progressivae costante dei contributi volontari del

personale militare dell’AeronauticaMilitare che devolve mensilmenteall’Opera lo 0,5 per mille dell’importodegli assegni fissi e continuativi delsuo stipendio. Insieme alle rendite de-rivanti dal patrimonio immobiliare,frutto di donazioni, e dal portafoglio ti-toli costituito soprattutto dal ricavatodella cessione all’Aeronautica Militaredell’Istituto di Loreto, è questa la vocequantitativamente più importante, e,soprattutto, moralmente più significati-va dell’Entrate dell’ONFA, in quantotestimonia la solidarietà e la fratellan-za tra i militari dell’Arma Azzurra.L’ONFA si fa tramite diretto tra l’Aero-nautica Militare ed i suoi assistiti pro-prio per dar loro, anche attraverso ildialogo diretto e continuo, la consape-volezza dell’esistenza di questo lega-me di solidarietà che li rende parte“speciale” ed importante della grandefamiglia azzurra e dà loro la certezzache né il loro sfortunato genitore saràmai dimenticato, né la sua famigliasarà mai abbandonata.Significativo di questa solidarietà e diquesta fratellanza è il progetto “Ado-zione Azzurra” per il quale dal 2008ogni Repar to della Forza Armata“adotta” un allievo ONFA di Cadimareche viene invitato a trascorrere alcunigiorni presso il Reparto entrando cosìa contatto diretto con il mondo in cuiha vissuto ed operato suo padre e ri-trovando nell’affetto e nella simpatiadel personale i l signif icato vero eprofondo del legame che esiste tral’Aeronautica Militare e i figli dei colle-ghi meno fortunati che essa considera“suoi” figli.Certo, in presenza di maggiori fondi,l’Opera potrebbe fare molto di più eper questo non si stancherà mai dichiedere al personale che indossa lastessa uniforme dei genitori dei suoiassistiti di aprire qualcuna delle lette-re scritte dai piccoli orfani o dalle loromadri presenti sul sito dell’ONFA epoi, se ancora non lo ha fatto, perchénon sufficientemente consapevoledegli scopi dell’Opera, o, più sempli-cemente, per pigrizia, di considerarein piena coscienza se non sia dove-roso, per un obbligo morale di solida-r ietà, consentire al la trattenutamensile dello 0,5 per mille degli as-segni stipendiali fissi e continuativi,nella certezza che tale piccolissimocontributo confluirà nel sostegno adun compito che le difficoltà economi-che del presente, che colpiscono so-prattutto le famigl ie più debol i esfortunate, rendono sempre più im-pegnativo.

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Ripercorrendo la storia del volo èfacile imbattersi in fratelli aviato-ri. Basti dire di Joseph e Jac-

ques Montgolfier, di Orville e WilburWright, di Henri e Maurice Farman edi Gabriel e Charles Voisin per restareall’epoca dei pionieri. In Italia Natale eSilvio Palli, Ariosto e Alessio Neri, i treAmmannato (Athos, Portos e Aramis).Tutti questi uomini hanno lasciato untraccia significativa, ma quella deiZannetti è una vicenda speciale. Nei documenti compaiono anche coinomi di Guido e Antonio. Ido è quellonato prima dei due gemelli.«È impossibile parlarne separatamente- ha scritto il fratello Francesco in unalunga lettera indirizzata al col. ArrigoTessari - tanto erano uguali in tutto».I dati personali riportati sui documentirisultano pressoché identici: al-tezza 1,78 - capelli castano scu-ri - occhi cerulei - corporaturamuscolosa, nessun segno parti-colare. Sola leggera differenzaper il torace: 0,99 cm per Ido e1,01 per Nino.Una somiglianza che ha finitoper generare una serie di aned-doti: scambi per esami e persi-no in avventure galanti. Non misoffermo su questi aspetti, nésu sentimenti ed emozioni, senon per dire del profondo lega-me che l i univa e del l ’affettoverso la famiglia.Ido e Nino sono ragazzi esuberantiche amano più lo sport e il gioco del-lo studio. Per questo trascorrono dueanni in collegio a Firenze. Conseguo-no entrambi il diploma di maturità alLiceo Scientifico “A. Oriani” di Ra-venna nel 1932.L’amore per l’avventura e la passioneper lo sport li portano fatalmente alvolo, espressione in quegli anni di unanuova frontiera. Prima ancora di com-pletare gli studi presentano domandaper l’arruolamento volontario nellaRegia Aeronautica. Superano le provee nell’ottobre 1932 sono ammessi al

Corso Marte in Accademia.In occasione della prima licenza tra-scorrono alcuni giorni di vacanza aSestriere dove conoscono il principeereditario Umberto. Fra loro nasceràun rapporto speciale di cameratismoe di simpatia.Conseguono entrambi il brevetto A daaliantista il 6 agosto 1933 e tre giornidopo il brevetto B.Anche le successive tappe della loroformazione procedono in parallelo. Idoè nominato pilota di aeroplano il 22gennaio del ’35, Nino sei giorni dopo.Ido ottiene il brevetto di pilota militareil 4 luglio dello stesso anno e Nino ilgiorno seguente. Entrambi sullo stes-so tipo di velivolo: il Breda 25 per ilprimo brevetto e l’Ansaldo A.300 per ilsecondo.

Capita anche per la nomina a sottote-nente e per l’assegnazione al reparto:l’8º Stormo da Bombardamento diPoggio Renatico, nel ferrarese. Stessadata anche per il passaggio al gradodi tenente: il 16 aprile 1936.In Accademia entrambi subiscono uninfor tunio dedicandosi al l ’att ivitàspor tiva: Nino i l 18 febbraio ’34 aMontevergine, sciando, e Ido i l 4aprile ’35, in palestra, durante un in-contro di pugilato. Frattura di unaspalla per il primo e serie lesioni allamano destra per l’altro.Nino si ammala anche di pleurite per

una sudata dopo una partita di calcio.Gli costa venti giorni in ospedale e 60di convalescenza.La disciplina e la dedizione in Acca-demia finiscono per mettere in luce al-cune differenze di carattere: piùimpulsivo ed esuberante Ido, più ri-flessivo e misurato Nino. E le conseguenze non tardano a ma-nifestarsi. A fine settembre 1936, po-co dopo essere passato dalla 18ª alla212ª Squadr igl ia, Ido è sospesodall’attività di volo per tre mesi, datrascorrere in for tezza a Osoppo,«per infrazione alla disciplina del vo-lo». Era successo che eseguendopuntate su un’imbarcazione al largodi Rimini ne aveva urtato l’albero conun’ala. Non c’erano state conseguen-ze, ma la cosa non poteva passare

sotto silenzio.Scontata la sanzione, è asse-gnato al 16º Stormo da Bombar-damento, ma vi resta solo unpaio di mesi. Dopo un periodo diistruzione a Cadimare, in dicem-bre è trasferito al 52º Stormocaccia a Ghedi. È quello cheaveva sempre desiderato. Allorasi riteneva che valesse una sor-ta di graduatoria: alla caccia an-davano i piloti più abili, gli altrifinivano, nell’ordine, al bombar-damento, alla ricognizione o agliidrovolanti.Intanto, fin dal novembre 1935,

Nino è impegnato nelle operazioni diguerra in Africa Orientale. Si è imbar-cato Napoli per giungere a Mogadi-scio i l giorno 20. È assegnatoall’Aviazione della Somalia ed è aiu-tante del gen. Faccenda comandantedel Settore Sud.Per i due fratelli è la prima separazio-ne da quando sono nati, ne soffronoentrambi.Ido tenta di raggiungere l’altro, pre-senta domande sempre con la stessaesplicita motivazione: riunirsi al fratel-lo. Chiede e ottiene l’intervento dellepiù alte gerarchie - dal gen. Faronato

Recentemente, a Forlì, la sezione AAA a loro intestata, ha commemorato nel centenariodella nascita i fratelli gemelli Ivo e Nino Zanetti, entrambi piloti militari rispettivamente Me-daglia d’oro al valor militare e Medaglia d’oro al valor aeronautico.Riportiamo di seguito la rievocazione che di loro è stata fatta nell’occasione da AngeloEmiliani.

I fratelli gemelli Ido e Nino Zannettidi Angelo Emiliani

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direttore generale del personale dellaRegia Aeronautica, al gen. Pricolo al-lora comandante della 2ª ZAT a Pado-va, dalcCapo di Stato Maggiore gen.Valle fino allo stesso principe Umber-to, ma la risposta è negativa. In una fase in cui vengono costituitinuovi Stormi e Gruppi e c’è dunquenecessità di piloti e di ufficiali, il CorsoMarte all’Accademia si è svolto in treanni anziché quattro e il Ministero hadisposto che nello smistarli ai reparti,i giovani ufficiali non siano inviati inAOI. Per Nino si è fatta un’eccezione,due sarebbero troppe.Ido ottiene però di andare in Spagna,dove dal luglio 1936 è in corso unaguerra civile che ha finito per coinvol-gere molti Paesi a sostegno delle dueparti in lotta. Giunge il 5 gennaio 1938ed è assegnato alla 32ª Squadrigliadel VI Gruppo Caccia “Gamba di fer-ro” (prima Diavoli neri, poi GruppoLeonello), in marzo passa alla Squa-driglia autonoma Mitragliamento, le“Frecce”, della quale gli viene affidatoil comando poche settimane dopo su-bentrando al cap. Vosilla. È il reparto che subisce le maggioriperdite in uomini e apparecchi per il ti-po di azioni alle quali è destinato: l’at-tacco a bassa quota sulle posizioniavversarie, oltre alle crociere di inter-dizione alla scorta ai bombardieri.Nino torna in Italia l’11 ottobre 1937per la prevista lunga licenza dopo ilservizio prestato in Colonia, dove hacompiuto centinaia di azioni per un to-tale di oltre 500 ore di volo su un terri-torio sconfinato e ostile.Dietro sue insistenti richieste, il 18marzo del ’38 parte anch’egli per laSpagna, assegnato alla 280ª Squadri-glia del XXIX Gruppo B.V.Pilota esperto e sicuro, con alle spalleuna Campagna di guerra dove è statocapo equipaggio, capo formazione epuntatore, non ha mai volato primasull’S.79, il velivolo in dotazione al re-parto. L’S.79 è una macchina più mo-derna e complessa dell’S.81 e deiCaproni, ma non gli occorre moltotempo per conoscerlo e apprezzarlo. Basta scorrere il suo libretto di voloper rendersi conto che con lui volanosistematicamente il col. Aleardo Marti-re comandante del 111º Stormo, ilten. col. Renato Poli comandante delXXIX Gruppo, il cap. Ildebrando Erco-lani comandante della 280ª ed ancheil gen. Pericolo, nell’ottobre ’38, in oc-casione della visita in Spagna.Nel luglio 1938 è lo stesso cap. Erco-lani a proporlo per l’avanzamento digrado con una motivazione che ne

mette in luce le straordinarie qualità dipilota e di soldato. La Commissionesuperiore di avanzamento non dà pa-rere positivo per un cavillo: non ha an-cora maturato i cinque mesi in zona diguerra richiesti quale requisito. Il 5 maggio ‘38 Nino incontra a Sara-gozza il fratello Ido, il 26 giugno effet-tuano un volo sullo stesso apparecchioimpegnato in una missione bellica.Accade per la pr ima e unica voltanella loro vita.Ido intanto prosegue con il consuetoslancio nella sua attività, rientrandospesso colpito dal tiro da terra. Il 24agosto ’38 il suo CR.32 è seriamentedanneggiato nel corso di un violentocombatt imento con gl i I -16; diecigiorni dopo, il 4 settembre, atterrafuori campo con l’apparecchio colpitoal radiatore. Il 1º novembre decolla da Caspe, alle7.45, alla testa di una formazione diotto CR.32 per una crociera di interdi-zione fra Flix e Mora del Ebro. Sono involo altri 41 CR.32, dei quali 14 spa-gnoli comandanti dal cap. Salas Lar-razábal. L’Aviazione repubblicanamanda in volo quel giorno tutti i veli-voli dei quali ancora dispone - 48 inuna prima formazione seguiti da altri46 nella seconda - dando luogo almaggiore combattimento nel corsodell’intera guerra. Italiani e nazionalisti dichiarano l’ab-battimento di 16 caccia avversari e ipiloti repubblicani di 15 Fiat. In realtàsi registra la perdita di due I-16 e delCR.32 del ten. Ido Zannetti. Altri quat-tro Fiat rientrano colpiti più o menogravemente.Dopo l’atterraggio, i piloti dichiarano diaver visto il comandante buttarsi all’in-seguimento di un caccia avversario edi averlo perso di vista. Il serg. Squas-soni, il gregario che avrebbe dovutoseguirlo e proteggerlo, è costretto adesistere perché colpito ripetutamen-te. Ido, con l’apparecchio in fiamme, silancia col paracadute e finisce in terri-torio nemico. Catturato, è portato all’o-spedale Platón di Barcellona. Incertezza sulla sua sorte. Prime noti-zie dicono che non è rientrato dallamissione, poi che è prigioniero. Il 5 gennaio ’39 il ten. col. Tessari co-mandante del XVI Gruppo Caccia “Cu-caracha”, dichiara che già da tempo laJefatura del Aire e la Croce Rossa In-ternazionale hanno informato dellamorte di Ido, avvenuta per le ferite e leustioni riportate nel combattimento. Conferma ulteriore viene dalla testimo-nianza del s. ten. Francis Leoncini do-po il rientro dalla prigionia: “Morto in

ospedale a Barcellona per le ferite”.Identiche le notizie fornite dall’Amba-sciata italiana a San Sebastiano. Il 23febbraio 1939 viene dunque redattol’atto di morte per causa di servizio.L’Anagrafe di Roma fa risalire la morteal 1º novembre, data del combattimen-to, nella motivazione della MOVM lo sidice morto due mesi dopo la cattura.Alla sua memoria viene concessa laMOVM che si aggiunge alla MAVM,alla Croce di guerra al VM e a nume-rose decorazioni spagnole.È toccato a Nino, intanto, informare lafamiglia dell’accaduto, dare notizia delfratello prigioniero e poi del possibiledecesso. Ma le versioni sono ancoraconfuse e Nino non si rassegna. Rim-patriato il 12 gennaio 1939, chiedesubito di poter tornare in Spagna perproseguire le ricerche.Torna in Spagna il 25 febbraio, ora coigradi di capitano ottenuti per merito diguerra, e va come istruttore alla Scuo-la Caccia dell’Aviazione spagnola pri-ma a Villanubla e poi a Reus.Accompagnato dal cappellano militaredon Nicola Stardero, alterna i voli diistruzione con la raccolta di notizie, laricerca di testimoni, i viaggi in zone epaesi sconvolti. Ricostruisce così le vi-cende e trova conferma della cattura odella morte di altri piloti italiani dati perdispersi; di Otello Tessitore e di Arnal-do Moro contribuisce a recuperare lesalme, ma del fratello pare essersipersa ogni traccia e non gli resta dun-que che arrendersi alla sola notiziache, pur rimasta senza riscontri inop-pugnabili, emerge ossessiva e tragicada tanti indizi: Ido è morto l’8 dicembrein un ospedale di Barcellona. Il disordine delle giornate successive,con la fuga in massa da una città chesta per essere raggiunta dalle truppenazionaliste e che viene sottoposta aripetuti bombardamenti, non gli con-sente neanche - sia pure a distanza dipoche settimane dall’accaduto - di sa-pere dov’è sepolto. La seconda permanenza in Spagna diNino Zannetti va dal 10 marzo alla fi-ne di agosto, periodo durante il qualeesegue alla Scuola caccia 247 voliper un totale di quasi 90 ore.Rientra in Italia il 5 settembre 1939 edè assegnato al 52º Stormo Caccia aMirafiori: in realtà è aiutante di campodel principe Umberto.Alla vigilia dell’entrata in guerra, il 1ºgiugno ’40, torna al bombardamento,al 12º Stormo a Ciampino Nord. Par-tecipa alla breve campagna contro laFrancia, poi chiede di passare al 41ºGruppo Autonomo al cui comando è il

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magg. Ettore Muti al quale lo unisceuna salda e vecchia amicizia.Il reparto è impegnato nelle operazio-ni contro la Grecia e la Jugoslavia, poisi trasferisce a Rodi. Qui Nino si con-ferma pilota fuori dal comune per abi-l i tà e coraggio. Par tecipa a raidoffensivi che portano i bombardieriitaliani su obiettivi lontanissimi, fino al-le isole Bahrein. Nel gennaio 1941 torna in Italia. Co-me numerosi altri reparti del bombar-damento, il 41º Gruppo passa ad unadiversa specialità: gli aerosiluranti.Deve quindi ricostituire la linea di volosul velivolo che, nelle intenzioni, do-vrebbe costituire lo sviluppo dell’S.79,ovvero l’S.84. Nino ottiene l’abilitazio-ne sulla nuova macchina il 10 febbraioe prosegue nell’addestramento.Il 18 marzo 1941 l’ultimo volo. Decollada Littoria (ora Latina) un’ora dopomezzanotte per un volo notturno. Die-ci minuti dopo rientra al campo e, apochi metri di quota urta con l’ala unalbero posto ai lati della via Appia.L’aereo precipita al suolo e prendefuoco. I documenti sono parchi di noti-zie sull’accaduto: il fascicolo conser-vato all’Archivio centrale dello Statonon riporta neppure i nomi degli altri

membri dell’equipaggio. Il riserbo ècon ogni probabilità dovuto al fattoche l’S.84 è un velivolo ancora in fasedi sperimentazione. A Nino viene conferita la MOVA allamemoria; il suo medagliere già contasei MAVM, una MBVM, due CrociMG, decorazioni spagnole, una pro-mozione per merito di guerra. La breve parabola di Ido e Nino Zan-netti si consuma negli anni in cui la Re-gia Aeronautica vive la sua stagione dimaggior prestigio. I piloti sono ammiratiovunque e incarnano uno stile di vitache ne esalta l’abilità, l’audacia, la spa-valderia. Si riteneva allora che virtuosi-smo e ardimento costituissero le armivincenti, capaci di imporsi sulla tecnicae sul numero. Da qui la scelta del cac-cia biplano che esalta l’abilità del pilo-ta, dell’addestramento basato sul voloacrobatico e sulle formazioni strette,pochi i tiri reali e l’insegnamento teori-co. Istruttori erano piloti esperti il cuiconsiglio era invariabilmente “Devisentirlo col sedere”. Il nostro era un artigianato di altissimaqualità, in grado di produrre nella pri-ma metà degli anni Trenta velivoli emotori che conquistavano record divelocità e di quota, che sorvolavano

oceani in formazioni di decine di ap-parecchi. Ma che alla vigilia dell’entra-ta in guerra non aveva in produzioneun buon motore di almeno mille caval-li, radio affidabili, metalli e altri ele-menti indispensabili per le costruzioniaeronautiche. Un esempio: per sopperire alla caren-za di nichel l’ing. Stiavelli, progettistadi motori, propose di ritirare dalla cir-colazione tutte le monete. Si studiavaanche come ricavare benzina dallerocce asfaltiche, ma i costi erano su-periori alla resa.Mancavamo di risorse, di un apparatoindustriale moderno, di esperienzanelle lavorazioni in serie, le sole ingrado di consentire economie di sca-la. Malgrado ciò, e malgrado il divariocrescente sia sotto il profilo quantitati-vo che qualitativo delle macchine, i pi-loti i tal iani hanno combattuto ecompiuto i l dovere al quale eranochiamati fino all’ultimo giorno.C’è stata una generazione di giovaniche ha saputo interpretare il ruolo delpilota e dell’aviatore con coraggio ededizione senza limiti. Di quella gene-razione Ido e Nino Zannetti sono l’e-spressione forse più autentica egenerosa.

Il 16 giugno, a Novara, ha avutoluogo la cerimonia per l’inaugura-zione - nel cortile interno della cen-

trale Chiesa di S. Giovanni Decollato- di una lapide dell’Associazione na-zionale famigl ie caduti e muti lat idell’Aeronautica (ANFCMA) comme-morativa dei caduti novaresi dell’Ae-ronautica Militare.Dopo i l r i to rel igioso off iciato dalcappellano dell’aeroporto di Cameridon Andrea Aldovini e lo scoprimen-to e la benedizione della lapide, so-no segui t i g l i in ter vent i delpresidente della sezione provincialedell’ANFCMA cav. uff. Enzo Grandinie del segretario generale della stes-sa Associazione, gen. DA UmbertoFormisano, in rappresentanza del

presidente nazionale ANFCMA gr.uff. Renzo Fausti.La lapide, di 2,50x1,50 m, reca in al-to l’aquila dorata con l’elica spezza-ta, simbolo dell’ANFCMA, e riportain otto colonne sottostanti le effigi di99 aviatori novaresi caduti in pace ein guerra.Presenti alla solenne cerimonia, tragli altri, il prefetto Francesco Cataldo,il consigliere comunale Roberto Bri-vitello in rappresentanza del sindacoAndrea Ballaré, il comandante del-l’aeroporto di Cameri col. pil. Ales-sandro Tudini, le rappresentanzedelle sezioni provinciali ANFCMA diMilano e Varese e le rappresentanzecon Labari di ben trenta Associazionid’arma e combattentistiche.

Lapide dell’ANFCMA in memoria dei caduti novaresi AM

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TA-50 per le Filippine

Il governo delle Filippine ha annunciato di aver firmato con la coreanaKAL un contratto, del valore di 600 milioni di dollari, per la fornitura didodici TA-50 Golden Eagle per le esigenze delle proprie Forze aeree. l

TA-50 coreano, è stato reso noto nell’occasione, è stato preferito all’Ale-nia Aermacchi M-346 in quanto trattasi di un addestratore supersonicogià preparato per svolgere missioni di attacco al suolo, «differenza que-st’ultima fondamentale per il raffronto con il velivolo Alenia».

Pillole dal web

Una serie di bellissime foto e di ottima musica fanno da sfondo alla famosa poesia “High Flight” (Volo in quota)scritta dal Pilot Officer John Gillespie Magee Jr. della Royal Canadian Air Force.Nato il 9 giugno 1922, divenne pilota militare nel giugno 1941 e fu subito trasferito presso l’Operational TrainingUnit n° 53 della RAF per l’abilitazione sul Supermarine Spitfire. È di questo periodo la poesia che lo ha reso famo-so, ispiratagli da un volo a 33.000 ft sull’Mk-1 durate il quale immaginò di poter toccare il volto di Dio. Decedeval’11 dicembre 1941 a seguito di una collisione in volo. Cliccate:http://www.youtube.com/watch?v=8qqVRBZO5gc

Per restare in tema di spiritualità, segnaliamo un bellissimo filmato di C-130 che richiama quello a suo tempo se-gnalato relativo agli Angels Flights americani nell’articolo “Come on brother, I’m taking you home” (v. Aeronautica,gennaio 2012). Potrete vedere uno splendido decollo ripido del C-130J assistito da razzi JATO, e delle bellissimeimmagini del lancio di flares che danno veramente l’idea che il velivolo sia dotato di ali luminose. Il testo della bellacanzone è tratto da dei versetti biblici. Cliccate:http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=DbbOiStr754&feature=endscreen

Courcheval è una stazione di sport invernali situata nel dipartimento francese della Savoia. La stazione si trova nelcomprensorio di Les Trois Vallées, il più grande comprensorio sciistico del mondo, con oltre 600 km di piste. Lastazione è servita da un piccolo aeroporto caratterizzato dall’elevata pendenza della pista d’atterraggio e da unaschiena d’asino. Nei due filmati sotto riportati potrete vedere sia un decollo che un atterraggio da questa pista cer-tamente non facile. Cliccate:http://www.youtube.com/watch?feature=endscreen&v=udU5sns7w-o&NR=1http://www.youtube.com/watch?v=6pK9uqF4y7c&feature=fvwrel

Infine, per gli amanti dei velivoli storici, segnaliamo il bellissimo filmato sull’esibizione in volo del Lockheed L-1049Super Constellation al salone di Le Bourget 2011. Ne restano al mondo solo tre volanti degli 800 costruiti. Dise-gnato nel 1941 da un genio, allora solo ventisettenne, il mitico Kelly Johnson, progettista che firmerà i più bei veli-voli della storia del volo moderno (F-104, U-2, SR-71). Cliccate:http://www.youtube.com/watch?v=-A20WPiIjUc&feature=related

G.N.

Il “Premio AIR 2011” all’ASI

Il “Premio AIR 2011” - il riconoscimento che il noto settimanale di informazione aeronautica e spaziale Airpress as-segna annualmente a persone, istituzioni, enti o società che si sono particolarmente distinte per la propria attivitànegli ultimi dodici mesi nel settore aeronautico e spaziale - è stato assegnato all’Agenzia spaziale italiana (ASI)

con la seguente motivazione: «L’ASI, on il successo del lancio del Vega si è contraddistinta per una costante atten-zione all’innovazione a favore del nostro Paese e del settore spaziale nel suo complesso condividendo e sostenen-do i principali programmi in piena collaborazione con l’Agenzia spaziale europea e con i partner, istituzionali eindustriali. Un’opera che ha ricadute importanti anche sui territori, in termini di sviluppo, ricerca e valorizzazionedelle eccellenze nazionali».Il premio è stato consegnato da Giuseppe Cornetto Bourlot, presidente del Consiglio di amministrazione di AscaSpA, editrice di Airpress, e dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abruzzese, al presidente dell’ASIEnrico Saggese nel corso del tradizionale incontro di Airpress con gli operatori e i giornalisti del settore aerospazia-le che ha avuto luogo alla Luiss di Roma.

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F-16C del 192° Sqn turco F-16D del 192° Sqn turco

Tornado IDS dell’AG 51 della Luftwaffe Tornado ECR del 321° Sqn della Luftwaffe

F-16A belga del 31° Sqn Rafale B francese dell’ECE 05.330

The Arctic Tigers

La, manifestazione 2012 svoltasi dal 29 maggio all’8 giu-gno ha visto partecipare velivoli di varie nazioni, alcunedelle quali qui rappresentate. Per il 21° Gruppo italiano la

partecipazione è stata limitata ad alcuni osservatori.Le missioni svolte del tipo COMAO (Composite Air Operation)e hanno visto l’impiego di circa 40 aeromobili.

Foto di Aldo Bidini e Remo Guidi

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WITTMUNDHAFEN 05/06/2012

Festeggiati i 50 anni dello Jagdeschwadwer (JG) 71 “Ri-chthofen” sulla base aerea di Wittmund in Germania, inoccasione del saluto ai Phantom F-4F prossimi a essere

radiati definitamente e sostituiti dagli EF-2000 Typhoon, dopooltre 40 anni di servizio.

F-16M MLU norvergese F-18C dell’11° Staffel svizzero

Vampire con i colori norvergesi esibitosi durante le gior-nate della manifestazione

Gli osservatori AM del 21° Gruppo assieme ad alcunispotter italiani compresi gli autori

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LE ATTIVITÀ DEL CESMA

«Lo scenario è sempre da film holly-woodiano... interruzione della lineaelettrica, collasso delle transazioni fi-nanziarie.... ecco la cyber guerra.L’America paventa la sua Pearl Har-bour digitale o il cyber 11 Settembre:sono già 50 i disegni di legge presen-tati al Congresso l’ultimo dei quali ilCybersecurity act 2012 darebbe algoverno dei poteri eccezionali, primache questi siano messi in atto i datidicono chiaramente che esiste unproblema di sicurezza ma civile primache militare... è stato calcolato che icosti diretti ed indiretti del crimine in-formatico ammontano a 388 mld $,moltI più del mercato nero della mari-juana pari a 295 mld $ e quasi quantoil traffico complessivo di droga pari a411 mld $», cosi scriveva, anche senon letteralmente, Fabio Chiusi sullaLettura del Corriere della Sera dell’11marzo 2012.Il Centro Studi Militari Aeronautici(CESMA) dell’AAA e l’AFCEA (ArmedForces Communications and Electro-nics Association) avevano da tempodeciso di fare un evento congiuntosulla cibernetica. Il 13 e 14 giugno2012 si è tenuto al Centro Alti Studiper la Difesa (CASD) il seminario “Cy-ber Security o Cyber War?“ curatodalle due organizzazioni con il sup-porto dell’OSN (Osservatorio per laSicurezza Nazionale) del CEMISS(Centro Militare di Studi Strategici).L’apertura dei lavori ha avuto il suo“la” dal benvenuto del presidente delCASD gen. SA Orazio Stefano Pana-to. Il sottocapo di Stato Maggiore dellaDifesa, amm. sq. Cristiano Pettini, hatenuto una brillante ed inconsueta re-lazione programmatica legata al temaed alle modalità con le quali l’Italiastava già operando per assolvere agliimpegni scaturiti in ambito NATO, UEe nazionale. Il benvenuto e il discorsochiave del seminario sono risultatidue momenti di particolare profonditànella trattazione della tematica.La prima sessione, presieduta dalgen. BA Carmine De Luca dell’OSN-CEMISS, ha ben rappresentato gliscenari e le implicazioni che la rete edil suo util izzo compor ta. La chiaraesposizione della minaccia, il lavoroprofessionale fatto ed in itinere a tuttotondo dalla presidenza del Consigliodei ministri, l’organizzazione ad hocdella Difesa, corollario dell’intervento

dell’amm. Pettini, la chiara e sempliceillustrazione delle implicazioni nellequali incorriamo quotidianamente tuttinoi e della superba difesa che ricevia-mo dalla Polizia Postale, gli aspettigiuridici normativi conseguenti alla le-gislazione attuale ed i suggerimentiper rendere questa più adatta al verobisogno sono stati efficacemente con-diti da una dirompente ed interessan-tissima relazione di un “hacker etico”ed hanno dato il giusto e completo in-quadramento a tutto il seminario. I concetti chiave, come sempre d’al-tronde quando si parla di sicurezza(safety and security), si sono rincorsinelle varie presentazioni. La sicurezzasi basa sulla cultura, sulla preparazio-ne delle persone, la loro attenzionecon la quale prevenire mosse sbaglia-te (un USB sconosciuto infilato nelproprio computer o in quello della po-stazione di lavoro in ufficio o in azien-da). L’organizzazione, verificata edaggiornata dinamicamente rimane labase per la difesa di terra, mare, ae-rospazio ed infrastrutture. Bisogna in-fatti intervenire sulle persone, sui datie sulle applicazioni.La seconda e terza sessione, presie-duta dal gen. isp. capo Pietro Finoc-chio, presidente dell’AFCEA Capitolodi Roma, con dodici relazioni dell’indu-stria ed una accademica hanno benmostrato il livello di proposta dellegrandi industrie e la sorprendente ca-pacità, autonomia e affermazione del-le medie e piccole imprese soprattuttoall’estero. Dopo la diffusione della noti-zia degli effetti prodotti da “stuxnet” (ilvirus embedded inserito nei chip persabotare le centrali nucleari iraniane) ilgrido più volte echeggiato è: proprieta-rio!! I sistemi non possono più esserel’aggregazione di più prodotti, ma de-vono essere pensati, progettati e rea-lizzati e verificati interamente in casa.Particolarmente istruttivo, consolantee degno della massima attenzionel’exploit delle piccole e medie impresequali Resi Group, Daman, e FATA in-formatica. Vale la pena sapere di cosasono state e sono capaci di fare. Legrandi dimostrano di saper sopravvi-vere alla loro antica fama di produttoridi Hardware e Software o antivirusreinventandosi fornitori di servizi pro-prio nel campo della cibernetica e deisuoi rischi. Cosi IBM, McAfee, Vitroci-set, H.P (Hewlett-Packard) e Boeing si

rivolgono al folto pubblico per ricorda-re loro che sono cambiati e continua-no a cambiare alla velocità del mondo.Elettronica ha invece voluto ricordareche la nuova situazione di fatto è lacontinuazione della guerra elettronicae delle sue contromisure. Tutte le indu-strie hanno permesso con il loro sup-porto lo svolgimento dell’interessanteseminario che ha coinvolto più di 400persone per due giorni interi e perquesto vanno sicuramente ringraziate.La quarta e ultima sessione, presie-duta dal gen. isp. capo NazzarenoCardinali direttore del CESMA, hamostrato che le istituzioni italiane so-no ben piazzate per affrontare la sfidache il mondo odierno giornalmente cipropone. Sono state dieci presenta-zioni ciascuna a suo modo completaed illuminante e, messe insieme, ras-sicuranti. L’Italia tra le prime Nazionia partecipare al Centro di eccellenzadi Tallin mostra di aver avuto, una vol-ta tanto, la giusta lungimiranza. Ildott. Domenico Vulpiani ha dimostratocome la collaborazione anche inter-nazionale permetta lo sfruttamentodelle reti più che la loro rottura e chequesto permetta insieme ad una giusta normativa il contenimento delcrimine, terrorismo e spionaggio ci-bernetico. L’ing. Giancarlo Grasso hafornito alla platea tante notizie, cheprobabilmente i più ignoravano. La ci-bernetica e le reti saranno determi-nanti per il futuro e sarà oltremodonecessaria la cooperazione interna-zionale e tra la NATO e la UE coinvol-gendo l’ENISA (European Networkand Information Security Agency),l’EDA (European Defence Agency) el’EISAS (European Information Sharingand Alert System) come parte integratadel CERT (Computer Emergency Rea-diness Team) europeo. È stato l’attualeministro della Difesa Giampaolo DiPaola, quando era Chairman del Co-mitato Militare della Nato, ad aver po-sto le basi del le strutture e del ladottrina della NATO per la Difesa ci-bernetica. L’OSN ha dimostrato conla presentazione in tandem (t.col.Volfango Monaci - dott.ssa Anna LaRosa) che la sicurezza informaticaalla fine si raggiunge applicando unmetodo. L’Istituto superiore delle co-municazioni con la dott.ssa Rita For-si ha comunicato che l ’ I tal ia è algiusto livello sin dal 2010/2011 nel

Cyber Security o Cyber War?di Lucio Accardo

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campo delle esercitazioni di sicurez-za informatica. Ed ora nel 2012 alle-nandosi in casa propr ia saràconforme alla direttiva comunitaria140. L’ESA tramite l’ ing. Luca DelMonte ha voluto ricordare che i siste-mi spaziali con tutti i loro vari seg-menti sono di fatto infrastrutturecritiche e devono far parte dei variCERT. La loro particolare tecnologiaed intrinseca affidabilità non deve fardimenticare il giusto approccio ini-ziando dalle fasi di acquisizione. LeFerrovie dello Stato Italiane con il

dott . Franco Fiumara e l ’ACEA(Azienda Comunale Elettr icità edAmbiente) con l’ing. Alfonso Messinahanno mostrato quali sono le com-plesse sfide che deve vincere una in-frastruttura critica soprattutto quandonon la si può confinare, provocandosulle future sfide che verranno porta-te anche dalla nuova tecnologia: ilcloud computing è un pericolo?. Il di-rettore del DIS-UCSe (Dipartimentoinformazioni per la sicurezza - Ufficiocentrale per la segretezza) gen. CACC Baldassare Favara ha concluso

rassicurando l’uditorio, navigando sa-pientemente tra gli scogli della nor-mativa. L’organo che presiede è digaranzia e le formalità tendono al mi-nimo con l’aumentare della parteci-pazione e della sostanza. Ora con larecente normativa è anche respon-sabile per la sicurezza cibernetica.Ha sottolineato come oggi la distan-za tra informazione classif icata esensibile tenda per forza di cose ascomparire. E ha concluso con l’an-nuncio della firma di un MoU (Memo-randum of Understanding) con 18paesi della NATO per un programmadi difesa cibernetica. L’Italia a taleproposito, metterà in funzione un Co-mitato Interministeriale per la sicu-rezza cibernetica Nazionale.Sempre Fabio Chiusi scriveva che gliapparecchi connessi in rete erano 5miliardi nel 2010 e saranno presumi-bilmente 30 miliardi nel 2020 e si ca-pisce bene che i l giro d’affar i èdestinato a crescere, probabilmentecon tutti i r ischi e i pericoli che ciòcomporta. Dopo questo Seminario,che probabilmente ne genererà altri incascata, possiamo dire che l’Italia, al-meno in questo settore, ha imboccatola strada giusta.

Il 21 giugno, alla Casa dell’Aviatore, èstato presentato il volume “Spazio.Scenari di competizione“ a cura diAntonello Biagini e Mariano Bizzarri(Passigli Editori, 240 pagine, 24,00 eu-ro). L’evento è stato organizzato dalCentro Studi Militari Aeronautici (CE-SMA) dell’AAA e dall’Agenzia SpazialeItaliana (ASI). Sotto la conduzione delgen. Lucio Bianchi di Armaereo, com-ponente del Consiglio tecnico scientifi-

co dell’ASI, sisono succe-duti nella pre-sentazione delvolume, l’on.Marco Airaghidel Consigliodi amministra-zione dell’ASI,l’ ing. EnricoSaggese, pre-sidente del-l’ASI ed il gen.Isp. C. Nazza-reno Cardina-li, direttore delCESMA.

L’opera dei due autori costituisce unaraccolta cronologica dei cambiamentioccorsi nei decenni passati nel setto-re spaziale; cambiamenti che hannoportato da una accesa competizionetra i due blocchi nel per iodo dellaGuerra Fredda ad una possibile edauspicabile cooperazione. La ricercatecnologica è sempre più importanteed indispensabile per garantire infra-strutture ed attività sempre più sicurea l’accesso al mercato spaziale ai finidi un pacifico sviluppo. Lo spazio è diventato vieppiù affollatocon oltre 20.000 oggetti in orbita, deiquali oltre 1.000 sono satelliti operati-vi. L’ingresso nella competizione deiprivati rende lo spazio sempre piùcongestionato e conteso. Occorre pro-cedere verso una maggiore sinergiatra istituzioni e privati per far germo-gliare nuove idee e sviluppare nuoviprodotti vendibili sul mercato.Per giungere a tale obiettivo occorreche in Italia si apra una riflessione sultema. Le risorse impiegate dal Paesein questi primi cinquanta anni di attivi-tà spaziali - dal lancio del San Marco

del gen. Broglio a quello del VEGA diqualche mese fa - non sono state pro-porzionalmente inferiori a quelle deglialtri Paesi. Il problema, quindi, non èdi risorse ma di metodo per adeguarsiai tempi produttivi, molto velocizzati, eadeguare gli obiettivi alle capacità na-zionali e al mercato internazionale.Ed è proprio su tale tema che il CE-SMA ha in programma per il 2013 unconvegno - l’Italia nello Spazio - che èinteso quale consuntivo di questi primicinquanta anni di spazio per valutaregli aspetti positivi e negativi e trarne leopportune lezioni per il futuro.

G.B.

Antonello Biagini è prorettore allaCooperazione e alle relazioni interna-zionali e professore di Storia dell’Eu-ropa orientale presso l’università LaSapienza di Roma. Mariano Bizzarri è professore di bio-chimica e patologia clinica presso ilDipartimento di Medicina sperimenta-le dell’università La Sapienza di Romae membro del Consiglio tecnico scien-tifico dell’Agenzia Spaziale Italiana.

LE ATTIVITÀ DEL CESMA

Presentato il volume “Spazio. Scenari di competizione”

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L’ASSOCIAZIONEARMA AERONAUTICA

Il 30 giugno, alla Casa dell’Aviatore in Roma, ha avutoluogo l’Assemblea generale dei soci dell’AAA.Dopo aver osservato un minuto di silenzio in ricordo dei

soci recentemente scomparsi, il presidente nazionale gen.Gianbortolo Parisi - dato il benvenuto agli intervenuti - haletto la lettera, qui pubblicata, che il capo di Stato Maggioredll’AM, gen. SA Giuseppe Bernardis, impossibilitato a inter-venire ai lavori, gli ha indirizzato per l’occasione, letteradella quale ha sottolineato la rilevanza per quanto, in parti-colare, riguarda il compiacimento per le attività svolte dalnostro Sodalizio. Sotto la presidenza del m.llo Giancarlo Milani, assistito

L’Assemblea generale dei soci AAA

La lettera del gen. Bernardis al gen. Parisi«Caro Presidente,nell’esprimerTi i sentimenti di gratitudine e riconoscenza per l’invito che mi hai esteso in occasione dell’AssembleaGenerale dei Soci dell’Associazione Arma Aeronautica, desidero innanzitutto rivolgere a Te e, Tuo tramite, a tutti iconvenuti il più caloroso e cordiale saluto degli uomini e delle donne dell’Aeronautica Militare, unitamente alle miepersonali espressioni di profondo rammarico per non aver potuto tener fede all’impegno preso di essere tra Voi inquesta significativa circostanza, a causa di improvvisi ed imprescindibili impegni. L’evento odierno, per il prezioso valore intrinseco che esso riveste, è senz’altro l’occasione più appropriata per riba-dire con forza quanto l’Aeronautica Militare vi sia grata per ciò che avete saputo “costruire e passare in consegna”durante il vostro periodo di servizio e per quanto state facendo e continuerete a fare in seno a tutte le sezioni e i nu-clei di questo nobile Sodalizio, ispirati come sempre da un inesauribile spirito di corpo, unito ad un incrollabile entu-siasmo, entrambi motivi di esempio e di legittimo orgoglio per quanti giovani oggi hanno l’onore e l’onere di vestire laVostra stessa uniforme. Voi tutti avete un ruolo attivo nella società; siete i nostri primi ambasciatori verso il mondo esterno e coloro che, perautorevolezza ed esperienza, hanno l’arduo compito di preservare un così fondamentale e sinergico raccordo fra lemolteplici realtà sociali e la Forza Armata, nel rispetto delle nostre migliori tradizioni, coltivando e riaffermando ilsenso della nostra storia e contribuendo a mantenere vivi i legittimi riferimenti con il passato, pur interpretando, altempo stesso, i radicali mutamenti che caratterizzano il presente. L’Aeronautica Militare, infatti, oramai proiettata verso il terzo millennio, è interessata da una profonda revisione dellastruttura ordinativa ed organica, volta a realizzare un’organizzazione più snella, integrata con le altre Forze Armate,pronta ad operare nei vari contesti multinazionali e preparata ad affrontare sfide sempre più ardue ed impegnative. Siamo pienamente consapevoli che tale rinnovamento necessiterà di una costante ed attenta verifica soprattutto invirtù del continuo evolversi delle situazioni che, peraltro, ci impongono di procedere con rinnovata integrità profes-sionale, energico rigore istituzionale e lucida coerenza. Quello che stiamo seguendo è un percorso tutt’altro che facile e non privo di sacrifici, che si prefigge il difficile obiet-tivo di assicurare al Paese una Forza Aerea tecnologicamente avanzata, ben addestrata, motivata e di prim’ordine,orgogliosa del suo passato e fiera delle sue tradizioni, condizione essenziale per vivere con sobrietà e concretezzail proprio presente e per confidare in un futuro di sempre magglorl affermazioni. In tal senso, rivolgo nuovamente a tutti i soci il grato pensiero dell’Aeronautica Militare per il sempre profondo spiritodi appartenenza che negli anni ha consentito all’Associazione Arma Aeronautica di affermarsi quale migliore stru-mento di preziosa collaborazione ed insostituibile sostegno alla promozione dell’immagine della nostra Forza Arma-ta in campo nazionale ed internazionale. Consentimi di concludere rivolgendo un grzie particolare anche a Te, caro Presidente, per quanto hai fatto in questianni e per quanto impegno hai saputo profondere nel nobile intento di trasmettere alle giovani generazioni di aviatoriil prezioso patrimonio di valori, di ideali e di sacrificato impegno che da sempre consentono all’Aeronautica Militaredi fornire al Paese una percezione trasparente ed esatta della sua missione e di quanta integrità e forza d’animosiano necessari per onorarIa giornalmente. Nell’augurare a Te e, Tuo tramite, a tutti i soci dell’Associazione Arma Aeronautica i migliori auspici per un futuro ric-co di ogni bene, foriero di sempre più ambiziosi e prestigiosi traguardi per il Sodalizio, colgo l’occasione per un cor-dialissimo e sentito saluto.Viva l’Aeronautica Militare e viva l’AAA.

Pino Bernardis».

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

dal vicepresidente m.llo Antonio Petrucci e dal segretarioaiut. Luigi Cedrone, l’Assemblea generale dei soci haquindi iniziato la discussione e l’esame degli argomentiall’ordine del giorno. I lavori sono stati aperti dal presi-dente uscente dell’AAA che, per prima cosa, giunto altermine del suo mandato, ha proposto l’elezione all’inca-rico di presidente nazionale del gen. SA Giovanni Scian-dra, un ico candidato, che è stato quindi elet to peracclamazione.

Il gen. Sciandra, prendendo la parola, ha ringraziato perl’onore conferitogli impegnandosi a svolgere con ogni at-tenzione ed impegno i suoi futuri compiti proponendo, co-me primo atto della sua presidenza, l’elezione del gen.Parisi, che, ha ricordato, ha diretto magnificamente il soda-lizio per otto anni, a “presidente emerito” dell’AAA, propo-sta che è stata approvata per acclamazione.Da parte sua il gen. Parisi, accettando commosso tale nomi-na, ha invitato il gen. Sciandra ad abbracciare il decano deisoci presenti, il novantasettenne col. pil. Francesco Volpi, in-tendendo con questo gesto salutare e ringraziare tutti i pre-senti quali rappresentanti degli associati al nostro Sodalizio.Dopo l’approvazione del verbale dell’Assemblea ordinariaprecedente svoltasi a Torino il 10 giugno 2011, e della re-

lazione del presidente Parisi, l’Assemblea è stata portataa conoscenza della proposta del gen. Carlo Calatroni, pre-sidente regionale AAA per l’Emilia-Romagna, volta a unaraccolta fondi per gli eventi sismici che hanno colpito quel-la regione e mirata ad in intervento specifico, quale un asi-lo o altra opera pubblica in sede di ricostruzione nelle areeterremotate.La proposta è stata approvata e le modalità di raccolta del-le donazioni saranno pubblicizzate con apposita circolare esul periodico sociale “Aeronautica”.È quindi intervenuto il revisore dei conti m.llo Edoardo Bri-stot che ha letto la relazione del Collegio del quale fa partee che ha rappresentato in questa occasione, relazione del-la quale l’Assemblea ha preso atto.

È stata poi la volta dell’esame del bilancio consuntivo perl’Esercizio finanziario 2011 e dello Stato patrimoniale al 31dicembre 2011 che, presentati dal direttore amministrativogen. DA Antonio Lippi, sono stati approvati con una solaastensione relativamente al Bilancio consuntivo.È seguito l’esame del Bilancio preventivo per l’Eserciziofinanziario 2012, che è stato approvato all’unanimità, equello del Bilancio commerciale per l’anno in corso cherappresenta una novità per l’AAA in quanto, tra l’altro,le attività del Centro Studi Militari Aeronautici dell’Asso-ciazione prevedono sponsorizzazioni che necessitanodi fatturazione con IVA. Nell’illustrazione di questa nuo-va contabilità è intervenuta anche la commercialistaRaffaella Alagna che ha fornito vari delucidazioni inproposito. Il presidente dell’Assemblea è infine passato alle “Varie eeventuali” al termine dell’esposizione delle quali da parte dialcuni presenti circa gli aiuti ai terremotati, le proposte peril conferimento delle onorificenze OMRI (delle quali la Se-greteria generale è in attesa di riscontro) e il risalto dato alRaduno nazionale AAA di Torino da parte della consorellaassociazione francese (v. articolo a pag. 15), ha dichiaratochiusa la seduta.

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

4° Raduno del 7° e 8° Corso specialistia Macerata

Dal 2 al 4 novembre 2012 avrà luogo a Romail 4° Raduno degli ex allievi del 7° e 8° Corsospecialisti governo uffici (GU) e operatori infonia (OF) svoltisi a Macerata nel 1957.Quanti intendono partecipare all’evento sonoinvitati a contattare, per altre informazioni ele adesioni, uno dei seguenti recapiti: m.llosc. Giulio Frezza, Via Orio Vergani, 23/I,00143 Roma, tel. 06 5002454, cell. 3398178568, e.mail: [email protected], oppureil m.llo sc. Romano Raparelli, tel. 06 535437,cell. 339 1294011.

9° Raduno dei Corsi 2° governo, 19°elettricisti “L” e 20° aiutanti di sanità

Dal 19 al 23 ottobre 2012, in occasione del60° anniversario dell’arruolamento, avrà luo-go a Macerata il Raduno dei corsi in titolo.Gli interessati a partciparvi sono invitati a con-tattare per i dettagli e le modalità di adesione icolleghi Luciano Giontella, telef. 0774 340484 oRosario Scapellato, telef. 0733 240598.

Andora

Presidente: Emanuele Nello Giusto; consiglieri:Saverio Bruni, Ernesto Canzoneri, GiancarloColombo, Pietro Coppola, Renato Dri, GiancarloLaureana, Gian Luigi Magnani e Antonino Sca-vone.

Palazzolo sull’Oglio

Presidente onorario: av. Carlo Omodei; presidente: 1°av. Giuseppe Vavassori; vice presidenti: av. GiacomoPagani e 1° av. Giovanni Re; segretario e tesoriere: av.Isidoro Giuliani; consiglieri: av. sc. Cesare Facondo,av. Claudio Pinelli, av. Battista Radici, av. Angelo Si-gnoroni; rappresentante dei soci aggregati: NataleMascheretti.

Sud Pontino - Formia

Presidente: Tommaso Raffaele Conte; vice presi-denti: Marco Costa e Gennaro Ripa; segretario:Daniele D’Arienzo; tesoriere: Mario Rizzi; consi-glieri: Angelo Graziano, Delio Schiappa e Giusep-pe Treglia.

RINNOVO CARICHE

La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale

Il 29 giugno, alla Casa dell’Aviatore in Roma, si è riunito il Consiglio Direttivo Nazionale (CDN) dell’AAA perl’esame e la discussione dei vari punti all’ordine del giorno.I lavori sono iniziati con la relazione del presidente nazionale AAA gen. Gianbortolo Parisi che, ringraziati i

presenti per la fattiva collaborazione sempre offerta, ha ricordato che l’attuale riunione è l’ultima da lui presiedu-ta in quanto giunto alla fine del suo mandato.Il CDN ha poi trattato la situazione creatasi in alcune sezioni - decretando tra l’altro, all’unanimità, lo scioglimen-to di quella di Ischia-Casamicciola in quanto da tempo inattiva - approvato il conferimento del titolo onorifico di“benemerito” ad una ventina di soci appartenenti a varie sezioni e trattato altri argomenti tra i quali la propostadi una raccolta fondi a favore dei terremotati dell’Emilia-Romagna, proposta da portare all’esame dell’Assem-blea generale dei soci in programma per il giorno dopo.A chiusura dei lavori il consigliere nazionale gen. Riccardo Marchese ha rivolto, a nome di tutti i compo-nenti del CDN, un vivissimo ringraziamento al gen. Parisi che per otto anni ha magistralmente presieduto ilnostro Sodalizio. Da parte sua il presidente nazionale uscente ha nuovamente ringraziato i consiglieri invitandoli a non cambiarein futuro la fisionomia dell’Associazione Arma Aeronautica - Aviatori d’Italia.

RADUNI

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

(( AVVENIMENTI LIETIAVVENIMENTI LIETI ((

PROMOZIONI A generale di brigata aerea- Alberto Biavati (sezione

di Imola).

A maggiore- Francesco Germinario

(sezione di Canosa).

A 1° capitano- Marcello Tambone (se-

zione di Roma).

CONFERIMENTO ONORIFICENZE OMRIA ufficiale- ten. CCra Domenico Di

Benedetto (sezione diPescara).

A cavaliere- m.llo di 1ª cl. Marco Pa-

squale Costantini (se-zione di Vizzini).

MEDAGLIAMAURIZIANA- lgt. Luciano Bazzicalu-

po (sezione di Rimini).

SOCI CHE SI FANNO ONOREIl socio m.llo GiuseppeDiaferio della sezione diCanosa di Puglia è statoeletto consigliere comu-nale di quella città.

LAUREEIn biologia applicata allaricerca biomedica- Ilaria Ceresini, figlia del

socio lgt. Adalberto (se-zione di Gallarate).

In economia e manage-ment mercati finanziari- Alessandro Cortese, fi-

glio del socio Giuseppe(sezione di Rimini).

In scienza del linguaggio- Rossella Iovino, figlia

del socio Antonio (se-zione di Aprilia).

In scienze infermieristiche - Clelia Riccio, figlia del

socio Salvatore (sezionedi Rimini).

In scienze politiche- il socio m.llo 2ª cl. Mi-

chele Di Muro (sezionedi Canosa);

- il socio magg. MarcoRiva (sezione di Pisa);

- Ilaria Assunta Tambor-rino, f iglia del sociolgt. Leonardo (sezionedi Cutrofiano).

In tecniche della preven-zione nell’ambiente e neiluoghi di lavoro

- Chiara Greco, figlia delsocio 1° m.llo Carmelo(sezione di SanCesario).

NOZZE DI DIAMANTEHanno raggiunto l’ambìtotraguardo:- il socio Carlo Bargigli

con la signora Anna (se-zione di Firenze).

NOZZE D’OROLe hanno felicemente fe-steggiate:- il socio m.llo sc. Vitto-

rio Apollonio con la si-gnora Edda (sezione diGrosseto);

- m.llo sc. Domenico Ca-sini con la signora An-tonietta (sezione diGuidonia)

- il socio m.llo sc. PaoloCostetti con la signoraPinuccia (nucleo di Ze-ro Branco);

- il socio m.llo sc. Alber-to Tizianel con la si -gnora Gilda (sezionedi Sacile);

NOZZESi sono uniti in matrimo-nio:- il socio benemerito Pe-

ter Bennet e la sociaMaria Ruby Nalder (se-

zione di Bracciano);- il socio Francesco Pero-

ni e la signorina Romi-na Bianconi (nucleo diCavalcaselle);

- il socio cap. EmanueleTedeschi e la signorinaDaniela Rondini (sezio-ne di Vetralla).

CULLE- i l socio av. capo Cre-

scenzo Orazio Calabre-se e la signora Cinziaannunciano la nascitadel primogenito Car-mine (sezione di Sar-no);

- Il socio 1° av. capo Ales-sandro Capone e la si-gnora Daniela annun-ciano la nascita dellaprimogenita Sara (se-zione di San Cesario);

- il socio 1° av. DanieleD’Arienzo e la signoraAnnamaria annuncianola nascita della secon-dogenita EleonoraFrancesca (sezione SudPontino);

- Il socio av. GiuseppeRamella e la signoraBarbara annunciano lanascita del secondoge-nito Jacopo (sezione diLivorno Ferraris).

AlgheroLa sezione ha ora l’indirizzo: Associazione Arma Aeronautica “Sezione Salvatore Pulina”, Via Mazzini n° 42- 07041 Alghero.

PalermoÈ online il nuovo sito della sezione AAA visibile all’indirizzo: www.assoaeronauticapalermo.it, arricchitonei contenuti e nei servizi.

Trapani non ha cambiato indirizzoA pag. 29 di Aeronautica n. 5/2012 - per una errata interpretazione di una comunicazione - è stata ripor-tata la notizia di un nuovo indirizzo della sezione di Trapani.Scusandoci con la sezione interessata, si invitano i lettori a considerare “nulla” tale variazione.

NUOVI INDIRIZZI

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

VALLE D’AOSTA

Mostra aeronautica per la manifestazione “Volare a Verres”

In occasione della manife-stazione “Volare a Verres”che il 26 e 27 maggio è sta-ta dedicata all’aeromodelli-smo, i soci della sezioneAAA valdostana hanno al-lestito una mostra con mo-dellini, distintivi, poster e

oggettistica varia che ha ri-scosso un notevole succes-so di pubblico.Presente alla manifesta-zione anche la Fanfaradell’AAA di Ivrea e Cana-vese che ha tenuto due ap-plauditi concerti.

PIEMONTE

Acqui Terme

Una strada di Strevi intitolata al serg. magg. pil. Mario Lingua

La sezione ha presenziato,su invito di quella ammi-

nistrazione comunale, allacerimonia che nella vicina

cittadina di Strevi ha vistol’intitolazione di una via

al pluridecorato serg.magg. pil. Mario Lingua.

Asti

Raduno interregionale delle sezioni AAA del Piemonte

Il 17 giugno, a Loreto diCostigliole d’Asti e pressola chiesa dedicata allaMadonna di Loreto, si èsvolto l’annuale RadunoInterregionale delle sezio-ni AAA del Piemonte. Ilcorteo, preceduto dallaBanda Musicale di Costi-gliole, ha raggiunto il sa-grato della Chiesa per lacelebrazione della Santa

Messa che, preceduta dalrito dell’alza bandiera, èstata conclusa - alla pre-senza di molte autoritàcivili e militari - dalla let-tura della Preghieradell�Aviatore in memoriadei Caduti di tutti i tempie dalla deposizione diuna corona d’alloro per-venuta in elicottero inmattinata.

Mondovì

Il 3 giugno la sezione hasolennemente celebrato il

35° anniversario della suacostituzione.

SEZIONI E NUCLEI

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

AERONAUTICA 7/2012

LOMBARDIA

La riunione dei presidenti AAA dell’area nord-est della Lombardia

Il 9 giugno, presso la sededella sezione AAA di Ospita-letto Bresciano, ha avutoluogo la riunione dei presi-

denti dell’area nord-est dellaLombardia per l’esame e ladiscussione di alcune tema-tiche d’interesse comune.

Gallarate

Battesimo del volo in aliante

Alcuni soci, tra i quali il pre-sidente del sodalizio, hannoricevuto il “battesimo” delvolo in aliante presso ilcampo di volo “Adele Orsi”

di Calcinate del Pesce, visi-tando successivamente ilMuseo che vi ha sede e doveè ripercorsa la storia del vo-lo a vela varesino.

Vallecamonica Sebino

Inaugurato il “Piazzale degli Aviatori”a Cividate Camuno

La sezione, presieduta daAssunto Damioli, ha pro-mosso e organizzato a Civi-date Camuno (Brescia) lacerimonia per l’inaugurazio-ne del “Piazzale degli Avia-tori” intitolato al cap. MarioStoppani e al ten. Bartolo-meo Cattaneo. Presenti allacerimonia - nel corso della

quale è stata anche depostal’effige della Madonna diLoreto in un’antica “santellavotiva” eretta nelle vicinan-ze - le autorità locali, il pre-sidente regionale AAA m.lloGiancarlo Milani e le rap-presentanze di numerosesezioni lombarde della no-stra associazione.

Stezzano

Celebrato il 40° anniversario della costituzione del nucleo

I l 3 giugno i l sodal i -zio ha celebrato il 40°anniversario della suacostituzione con una ce-

rimonia che ha visto lapresenza di alcune au-torità locali e di nume-rosi soci.

VENETO

Bovolone

Ricordato il sacrificio del ten. pil. MOVM Franco Cappa

Il 2 giugno, nel 71° anniver-sario della scomparsa delten. pil. MOVM FrancoCappa caduto nel corso delsecondo conflitto mondia-le, la sezione a lui intitolata

ne ha ricordato il sacrificocon una cerimonia che hacompreso la celebrazionedel rito religioso e la depo-sizione di una corona alMonumento degli Aviatori.

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

AERONAUTICA 7/2012

Este

Commemorato il 50° anniversario di untragico incidente aereo

Il 12 giugno, in occasionedel 50° anniversario deltragico incidente che videdue aviogetti G.91 del 51°Stormo schiantarsi sulMonte Madonna con lamorte dei due piloti, cap.Egidio Bolletta e m.llo Re-nato Vivani, la sezione hacommemorato il tragico

evento con la celebrazionedi un solenne rito religio-so sul luogo dell’incidente.Presenti alla cerimonia,con i familiari dei Caduti,varie autorità civili e mili-tari e le rappresentanzecon Labari delle sezioniAAA di Este e di Monselice.

Jesolo

Inaugurata la nuova sede del nucleo AAA

Il 2 giugno, a Jesolo, si èsvolta la cerimonia per

l ’ inaugurazione dellanuova sede del locale nu-

cleo dell’Associazione Ar-ma Aeronautica - Aviatorid’Italia, sede messa corte-semente a disposizionenello Stadio “Picchi”dall’amministrazione co-munale che ha così intesosottolineare i profondisentimenti che accomu-nano la popolazione e lerealtà associative d’armadel luogo. Alla cerimonia,conclusa dal tradizionaletaglio del nastro inaugu-rale e dalla solenne bene-

dizione della sede, eranopresenti, con il vice sin-daco Roberto Rugolottoe i l capo nucleo 1° av.Ivano Facco, varie auto-rità civili e militari, il vi-ce presidente nazionaleAAA gen. Riccardo Mar-chese, una rappresentan-za del 51° Stormoguidata dal ten. col. Mar-co Giusti e quelle di tuttele Associazioni d’arma ecombattentistiche delluogo.

L’evento ha visto la parteci-pazione dei numerosi inter-venuti al concomitante 1°Raduno nazionale degli exappartenenti al 72° GruppoIT di Bovolone, di varie au-torità civili e militari, delle

rappresentanze con labaridi sodalizi AAA della regio-ne, di quelle di altre Asso-ciazioni d’arma e dinumerosi studenti che han-no letto alcuni loro pensierisull’eroico scomparso.

FRIULI-VENEZIA GIULIA

Assemblea dei presidenti delle sezioni AAA

Sull’aeroporto di Rivolto,ha avuto luogo l’annualeassemblea delle sezionidella Regione che è stataaperta dal saluto del co-mandante del 2° Stormo,col. pil. Enrico Frasson,ente ospitante.Nel corso dell’assemblea

sono stati trattati vari ar-gomenti tra i quali la rea-lizzazione del postercalendario AAA, giunto al-la quarta edizione, e getta-te le basi per un convegnosul tema dell’AAA nella re-gione dal 1955 al 2012 -passato, presente e futuro.

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

AERONAUTICA 7/2012

Cividale del Friuli

Commemorato il cap. pil. MAVM Alberto Argenton

Il nucleo ha commemora-to il cap. pil. MAVM Al-berto Argenton, al quale èintitolato quel sodalizio,nel 70° anniversario dellasua scomparsa avvenutail 15 maggio 1942 nel cor-so di un’azione di guerra.Le cerimonie hanno vi-sto, alla presenza di varieautorità civili e militari,la deposizione di una co-

rona d’alloro nell’aula in-formatica, intitolata alCaduto, del liceo “PaoloDiacono” e successiva-mente un convegno nelcorso del quale, alla pre-senza di numerosi stu-denti di quell ’Istituto,sono stati discussi glieventi bellici che ebberocome protagonista l’eroi-co capitano.

Pordenone

Inaugurata la nuova sede del sodalizio

Il 23 giugno ha avuto luo-go la cerimonia per l’inau-

gurazione e la benedizio-ne della nuova sede dellasezione alla presenza dinumerose autorità civili emilitari locali, delle rap-presentanze di varie Asso-ciazioni d’Arma e di moltisoci del sodalizio in que-stione.Nel corso della cerimoniail presidente col. AndreaPlessi ha sottolineato co-me il luogo dove essa haora sede già riunisca partedelle Associazioni d’Armasecondo un programmacomunale, sostenuto for-temente dal sindaco dellacittà, che prevede la ricon-giunzione di tutte le Asso-ciazioni all scopo di averein un unico presidio citta-dino un polo di interessestorico e sociale.

TOSCANA

Cortona

Inaugurato il monumento ai Caduti dell’Aeronautica

L’8 luglio, a Cortona, inconcomitanza con le cele-brazioni per il 50° anni-

versario della costituzionedel locale sodalizio AAA,ha avuto luogo la cerimo-

nia per l’inaugurazionedel monumento dedicatoai Caduti dell’Aeronauticae dell ’Aviazione civile,opera in bonzo e acciaioche il maestro AndreaRoggi ha realizzato ispi-randosi all’uomo vitruvia-no di Leonardo da Vinci.All’inaugurazione del mo-numento - dovuto all’ini-ziativa e all’impegnodell’av. sc. Vilmo Faloci, giàpresidente della sezionecortonese - erano presenti,accolti dal presidente re-gionale AAA col. CarloPaciaroni e dall’attualepresidente del sodaliziocap. pil. Giacinto Zito, ilpresidente nazionale AAAgen. SA Giovanni Scian-dra, al suo primo inter-vento ad una cerimoniadi sezione dopo la recen-te nomina al verticedell’Associazione, il sin-daco di Cortona AndreaVignini, molte autorità ci-vili e militari locali, i lgonfalone della città, ilMedagliere dell’AAA, lerappresentanze con Laba-ri di varie sezioni AAAdella Toscana e di quelledelle Associazioni d’Armalocali nonché numerosicittadini e turisti. Parti-colarmente significativala presenza di FrancoBentenuti, presidente deipiloti diversamente abili,noti come i “Baroni Rot-ti”, e presidente della pri-ma e unica scuola di voloin Italia per disabili a Ca-stel Fiorentino.

Il monumento, dopo la suapresentazione da parte del-l’av. sc. Faloci, è stato sco-perto dal gen. Sciandra edal sindaco Vignini, bene-detto dal parroco di Camu-cia e ornato con unacorona di alloro mentre untrombettiere suonava lenote del “Silenzio”, seguitedalla lettura della preghie-ra dell’Aviatore.Ha preso quindi la parolail gen. Sciandra il quale,ricordati che i cinquantaanni della sezione si collo-cano nella storia di Corto-na, città di insigni artisti, diSanti e anche di eroici avia-tori come il s.ten pil.MOVM Duilio Nicchiarellial quale è intitolato il soda-lizio AAA, ha voluto al suofianco Carlo Peruzzi, OtelloDragoni e Vilmo Faloci, ul-timi soci fondatori viventi

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

della sezione, intendendocosì sottolineare il fattivocontributo di quanti l’han-no costituita.È seguito il saluto del sin-daco che ha tra l’altro rico-nosciuto alla sezione AAAil merito di lavorare conprofitto ed efficacia a favo-re della città evidenziandopoi come il monumento,collocato dall’amministra-zione comunale in un po-

sto prestigioso, rappresentil’omaggio di Cortona aisuoi figli migliori che han-no prestato servizio nelleForze Armate ed in parti-colare nell’Aeronautica.La fine della cerimonia èstata suggellata dai ripe-tuti sorvoli del luogo daparte di un YAK 52, cheha ri lasciato nel cielouna lunga scia di fumibianchi.

LAZIO

Guidonia

Parco della città intitolato al magg. Roberto Giontella

Il 16 giugno, su deliberadella Giunta comunale, unParco della città è stato in-titolato al concittadinomagg. GArs meteorologoRoberto Giontella, intesta-tario anche del Labaro del-la locale sezione AAA,prematuramente scompar-so nel 1999. Alla cerimo-nia, con i familiaridell’ufficiale e il presidentedel Consiglio comunaleStefano Sassano con ilGonfalone della città, varieautorità e numerosi socidel nostro sodalizio. Da sottolineare che inprecedenza, il 7 giugno,al Liceo scientifico diGuidonia, aveva avuto

luogo la cerimonia per lapremiazione dei vincitoridella 10ª edizione del “Pre-mio magg. Roberto Gion-tella”, manifestazione che -sempre promossa dai geni-tori dello scomparso - ave-va quest’anno avuto cometema, sempre meteorologi-co, “Il vento”, e che ha vi-sto attribuire iriconoscimenti agli stu-denti Sara Di Giovannan-tonio, Carmen RobertaPalumbo, Aurora Innocen-ti e Stefano Petrungaro.A questo evento erano pre-senti, tra gli altri, il presi-dente del Consigliocomunale Sassano, il diri-gente scolastico Eusebio

Monterotondo-Mentana

Il premio “Fausto Cecconi” al comandantedella base aerea di Pratica di Mare

Il 14 giugno 2012, unarappresentanza della se-zione, guidata dal suopresidente brig. gen. AldoDel Sordo si è recata aPratica di Mare per con-segnare al comandante diquella base aerea, gen.BARoberto Quattrociocchi il“Premio cap. pil. MOVAFausto Cecconi” che ognianno viene attribuito adun Ente o Reparto del-l’AM particolarmente di-stintosi nel corso degli

anni in attività operativae per la partecipazione aoperazioni all ’estero oumanitarie. Alla ceri-monia di consegna delPremio, costituito daun’aquila argentea e targametallica offerto dal di-rettore dell’Istituto Aero-nautico di Monterotondoprof. Giovanni Piccardo,erano presenti, i coman-danti di vari enti e repartimilitari che hanno sede aPratica di Mare.

Velletri

30° anniversario della sezione e 1° Radunodelle sezioni laziali

Il 25 maggio, a Velletri epresso il Palazzo Comuna-le, ha avuto luogo - nel-l’ambito delle cerimonieper festeggiare il 30° anni-versario della costituzionedi quel sodalizio AAA - unConvegno organizzato dalCESMA sul tema “La

SIAI: dai Castelli romani aVergiate” dedicato all’ing.Alessandro Marchetti e aDomenico Santoni, illustripionieri dell’aviazione na-ti nei Castelli romani.Dopo i saluti del presiden-te nazionale AAA gen. SAGianbortolo Parisi e del

Ciccotti con il corpo do-cente e numerosi studentidel Liceo citato, il coman-dante della Scuola di Aero-cooperazione gen. BAStefano La Manna, il co-

mandante dell’aeroportodi Guidonia col. pil. FabioTolomeo, e le rappresen-tanze con Labari delle se-zioni AAA di Guidonia e diMonterotondo-Mentana.

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

AERONAUTICA 7/2012

ABRUZZO

Avezzano

Commemorato il 50° dell’incidente di volo di un DC.6

Il 10 giugno la sezione, diconcerto con il Comune diMagliano dei Marsi, ha

commemorato - con la cele-brazione del rito religioso elo scoprimento di due tar-

ghe sul luogo dell’incidente,il 50° anniversario dell’im-patto di un DC.6 con le pen-dici del Monte Velino checausò la morte dei cinquemembri dell’equipaggio.

Presenti alla cerimonia,con alcuni familiari del-le vittime, varie autoritàcivili e militari e molterappresentanze delle As-sociazioni d’arma.

direttore del CESMA gen.isp. capo GArn NazzarenoCardinali, ha preso la pa-rola il presidente del Con-vegno gen. isp. capoGArn. Domenico Espositoche ha introdotto i vari re-latori.Il dott. Paolo Varriale haparlato di Domenico San-toni e dell ’IdroplanoScheck, il prof. GregoryAlegi dell’Ing. AlessandroMarchetti e la SIAI, ildott. Claudio Polidori dei“velivoli curiosi” dell’ing.Marchetti e, infine, l’ing.Gianfranco Fernandez,già dirigente della SIAI,ha trattato l’argomentodelle attività della SIAI neldopoguerra.Il giorno successivo, hapoi avuto luogo il 1° Ra-duno Regionale delle se-zioni del Lazio, che dopola Santa Messa e la bene-dizione del nuovo Labarodella sezione, ha visto iventicinque Labari dellesezioni del Lazio parteci-panti al Raduno, con in

testa il Gonfalone dellacittà, trasferirsi in corteoal monumento agli Aviato-ri dove - dopo la deposi-zione lungo il percorso diuna corona d’alloro allatarga che ricorda il com.teManlio Quarantelli, dece-duto nel 1984 mentre col-laudava un AMX - è statadeposta una corona ecommemorati tutti i Ca-duti con le note del “silen-zio fuori ordinanza”La manifestazione ufficia-le è stata conclusa dagliinterventi di rito da partedelle autorità presenti.

(Nota: la cronaca del-l’evento viene eccezional-mente pubblicata benoltre i tempi massimi ditrasmissione fissati dallaPresidenza nazionale inquanto il ritardo dell’invioè dovuto alla scomparsadell’incaricato della suastesura e delle successivedifficoltà a rintracciare ladocumentazione a lui affi-data per tale motivo).

BASILICATA

Melfi

Commemorati gli aviatori caduti a Leonessa

Il 17 giugno, a Leonessa diMelfi, nel 48° anniversariodella loro scomparsa, sonostati commemorati il serg.magg. pil. Giovanni Pie-tro Bonetti e l’allievo sot-tufficiale pilota DarioPerilli, deceduti duranteun volo di addestramentonei cieli di quella locali-

tà. Presso l’edicola votivaeretta dai familiari sulluogo dell’incidente è sta-ta deposta una coronad’alloro e celebrato il ritoreligioso officiato dalparroco Padre Teclemica-el. Presenti alla cerimo-nia, tra gli altri, alcunifamiliari dei commemo-

segue

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

rati, il sindaco Livio Val-vano con i l gonfalonedella città di Melfi, il pre-sidente regionale AAAgen. brig. Giuseppe Gen-ghi, le rappresentanze

con labari di varie sezio-ni e nuclei AAA del cir-condario e quelle di altreassociazioni d’arma e so-dalizi locali nonché dimolti scolari del luogo.

PUGLIA

Bari

Commemorato l’anniversario del bombardamento di Sannicandro

Il 26 giugno, nella ricor-renza del 69° anniversa-rio del bombardamentodi Sannicandro che pro-vocò numerose vittimetra la popolazione, la se-zione di Bari e il dipen-dente nucleo di quellacittadina hanno comme-morato il luttuoso evento.La cerimonia, che ha avutoluogo sulla Piazza anti-stante il Castello Norman-no di Sannicandro, ha

visto la celebrazione di unsolenne rito religioso offi-ciato dal vescovo di Bari-Bitonto, mons. FrancescoCacucci, e la successiva de-posizione di una corona dialloro al monumento dedi-cato alle vittime del bom-bardamento.La giornata è stata conclu-sa da un applaudito con-certo della Fanfara delComando Scuole AM-3ªRegione Aerea.

SICILIA

Pantelleria

Intitolazione e benedizione del Labaro

Il 14 giugno, anniversariodella storica battaglia ae-ronavale svoltasi nel 1942e che dall’isola prende no-me, è stato inaugurato ilnuovo nucleo AAA intito-lato al m.llo pil. MBVMDeplano Mazzini che par-tecipò attivamente aquell’evento.Nel corso della cerimonia,che ha avuto come madri-na la signora Maria Luisa

Mazzini, figlia dell’eroicoaviatore, è stato benedettodal parroco don SalvatoreCipri il Labaro del sodali-zio.Presenti alla cerimonia,insieme al socio 1° avierearmiere Sandro Quercettioggi unico testimone diquella storica battaglia,numerosi soci di alcunesezioni siciliane e varieautorità locali.

Jacotenente

A Vieste una Lapide in memoria del gen. Pier Luigi Torre

Il 9 giugno, a Vieste, nelcentenario della sua na-scita, ha avuto luogo lacerimonia per la posa diuna lapide nella via in cui

vide la luce il gen. GAriPier Luigi Torre, ideatoredella “scatola nera” e rea-lizzatore del progetto delmitico scooter “Lambret-

ta”. Presenti alla cerimo-nia, con la figlia delloscomparso, molte autorità

cittadine ed una rappre-sentanza del sodalizioAAA in titolo.

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V I S I T E D I A G G I O R N A M E N T O T E C N I C O

E G I T E T U R I S T I C O - C U LT U R A L I

Alghero alla Scuola Specialisti AM di Caserta

Biella al Parco-Museo di “Volandia” Colleferro al 72° Stormo

Fano all’Abbazia di Pomposa (foto) e alle Vallidi Comacchio

Asti a nave “Galatea” nel porto di La Spezia

Cormons a Loreto (foto) e città varie delleMarche

(Per un banale errore dovuto alle fotografie praticamente identiche, a pag. 37 di Aeronautica n. 6/2012 è stata pubblicata,come relativa alla sezione di Alghero in visita alla Scuola Specialisti AM di Caserta, quella della analoga visita della se-zione di Modugno, peraltro riportata anche alla successiva pag. 38. Scusandoci con i sodalizi interessati pubblichiamoora quella corretta di Alghero).

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Frosinone al 4° Stormo

Montecassiano al Sacrario di Redipuglia Montepulciano al 50° Stormo

Ivrea e Canavese all’Alenia-Aermacchidi Venegono

Fidenza alla base aerea di Cameri

Fara Vicentino al 3° RepartoManutenzione Velivoli

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

Padova e Piove di Sacco alla base aereadi Aviano

Piacenza al 5° Reggimento “Rigel” del-l’AVES a Casarsa della Delizia

Reggio Emilia al 3° RMV di Treviso

Roma al Reparto Sistemi InformativiAutomatizzati (ReSIA)

Ponzano Veneto al Museo dell’Avia-zione di Rimini

Palestrina a nave Cavour a Taranto

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San Gavino Monreale alla Scuola della MarinaMilitare a La Maddalena

Tortona alla base aerea di Locarnoin Svizzera

Vercelli e Borgosesia al 4° Stormo Vestenanova al Museo “G. Caproni” di Trento

Valdera al 21° Gruppo Radar di Poggio Ballone

Teramo-Giulianova a nave “GiuseppeGaribaldi” a Taranto

Torino ad Alenia-Aermacchi

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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA

HANNO CHIUSO LE ALI

Giacomo Metellini

Il 24 giugno è deceduto il gen. BA Giacomo Metellini della sezione di Pordenone. Nato nel luglio 1912e quindi prossimo al traguardo dei 100 anni, si era arruolato in Aeronautica nel 1929 come allievo pi-lota percorrendo tutti i gradi della gerarchia militare fino a quello di generale di brigata aerea, lascian-do il servizio attivo nel 1967. Nel corso della sua carriera ha pilotato 50 tipi di aereo, soprattutto dacaccia, totalizzando 2.558 ore di volo delle quali 382 di guerra. Era decorato, tra l’altro, di una meda-glia d’argento e due di bronzo al VM e di una di bronzo al VA.La sua vita aeronautica è descritta nel libro “Un pilota racconta” recensito a pag. 42 di Aeronautica n.12/2011.

Marcello Vannucci

Il 27 giugno è deceduto il serg. magg. pil. Marcello Vannucci, decano della sezione di Prato.Nato nel 1919 ed entrato giovanissimo in Aeronautica, dopo il brevetto di pilota militare aveva presta-to servizio in numerosi reparti da caccia e in particolare, durante la II GM, nella 369ª Squadriglia del22° Gruppo CT. dotata degli allora modernissimi Re.2001.Uomo esemplare per la sua modestia, simpatia e soprattutto capacità, nel dopoguerra era stato a lun-go istruttore di volo all’Aero Club di Firenze, divenendo anche collaboratore di Aeronautica per la qua-le ha scritto alcuni articoli relativi alle sue esperienze di guerra.

- gen. BA Vincenzo Acquarone, Martino Bolla (se-zione di Albenga);

- Alfonso Daglio (sezione di Alessandria);- gen. sq. AAra Vittorio Pizzotti (sezione di Asti);- Antonio Ianniello (sezione di Aversa);- Gino Alabiso, Mario Albini (sezione di Brescia);- s. ten. (to) Carmelo Sala (sezione di Catania);- col. Dino Ridolfi (sezione di Ciampino);- Silvio Ballarini (sezione di Falconara);- av. sc. Dino Santarelli (sezione di Fermo);- s. ten. (to) Giovanni Costanzo (sezione di Gui-

donia);- av. sc. Giuseppe Semeria (sezione di Imperia);- m.llo sc. Brunaldo Iacomini, già presidente di

sezione (sezione di Lucca);- m.llo sc. Egidio Adorni, 1° av. Silvano Aristei,

Carlo Bartalini, s.ten. Augusto Del Chicca, m.llosc. Pietro Gabbai, Emilio Servi, 1° av. Luigi Ric-citelli (sezione di Pisa);

- sig.ra Maria Lidia Bernardis (sezione di Manzano);- serg. magg. Michele Perusi, già capo nucleo e

ora capo nucleo onorario (nucleo di Marano La-gunare);

- Lorenzo Mazzucchi (sezione di Mondovì);- Dovilio Salmaso (sezione di Novi Ligure);- m.llo sc. Mario Della Valle (sezione di Pignataro

Maggiore);- m.llo pil. Elio Caruana, gen. SA Marcello Mar-

chesi (sezione di Roma);- av. sc. Giorgio Sut (sezione di Sacile);- Costante Belletti, già Consigliere nazionale

AAA e a lungo presidente di sezione (sezione diSalò);

- Cesario De Pascalis (sezione di San Cesario);- Francesco Panciera (nucleo di S. Martino Buon

Albergo);- av. Gianpaolo Toccalino (sezione di Tortona);- s. ten. (to) Lamberto Bedini, av. sc. Luciano

Panziera (sezione di Treviso);- Alberto Bonazzi (sezione di Vallecamonica Se-

bino);- m.llo Guido Zanet (nucleo di Valvasone);- av. Lorenzo Olivio Spinaroli (sezione di Villa-

franca);- Gaetano Valisano (sezione di Vizzini);- av. Luigi Vanni (nucleo di Vobarno).

Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci hanno lasciato, anome proprio e di tutti i soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.

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LibriLibria cu ra d i Gr ego ry Al eg ia cu ra d i Gr ego ry Al eg i

Basilio Di Martino, L’aviazioneitaliana a Caporetto. Udine, Ga-spari, 2012. Cm 14 x 21, pp. 208.€ 18,00. ISBN 978-88-7541-259-7.

In aria, al contrario che sulla super-ficie, vi sono poche battaglie nelsenso tradizionale del termine.L’impiego si articola infatti in episo-di individuali inseriti in campagne ocicli più vasti, ciò che rende possibi-le ricostruire in dettaglio i piccoliscontri ma difficile percepire l’uni-tarietà del ciclo operativo, in questocaso Caporetto, uno dei nodi crucia-li della storia militare italiana, alquale l’editore Gaspari ha già dedi-cato numerosi volumi. Partendo daisuoi precedenti lavori sull’aviazioneda ricognizione e i dirigibili, nonchésu ricerche ancora inedite, lo sforzodi Di Martino è quello di ricostruirele attività aeree italiane nell’ultimoquadrimestre del 1917, sia sotto ilprofilo organizzativo sia sotto quel-lo operativo. Il testo alterna dunqueampie panoramiche sulla struttura ei mezzi alla citazione puntuale disingole azioni, inserendole nel lorocontesto più ampio al fine di farcomprendere l’effettivo ruolo del-l’aviazione nella Grande Guerra. Diparticolare interesse la disaminadella mancata scoperta dei prepara-tivi per l’offensiva austro-tedesca difine ottobre, che illustra sia le limi-tazioni dei mezzi aerei nel 1917 siala rapidità con la quale gli esercitierano comunque riusciti ad adattar-si per sfuggire alla ricognizione ae-rea. Nonostante la troppo brevedescrizione dei nostri avversari, ilvolume è un valido esempio di sto-

ria di una campagna aerea e può es-sere utilmente consultato da tutti.

Disponibile in libreria

Romain H. Rainero, Il Sahara ita-liano nella seconda guerra mon-diale. Roma, Ufficio Storico StatoMaggiore dell’Esercito, 2011. Cm17 x 24, pp. 160. Euro 15,00.ISBN 978-88-96260-23-4.

Se la Libia coincide nell’immagina-rio collettivo con la nostra parteci-pazione alla seconda guerramondiale, la stessa idea di Libia siesaurisce nella sua fascia costiera,ignorando gli avvenimenti che nelSahara videro gli italiani scontrarsicon le forze della Francia Libera.Una lotta di piccoli numeri, lontanadai riflettori, ma non per questo me-no meritevole di essere raccontata.Per ricostruirla Rainero, grande co-noscitore dei rapporti tra i due Pae-si, ha condotto vaste ricerche inItalia e in Francia, trovando talvoltanegli archivi transalpini le copie didocumenti italiani perduti nell’origi-nale. La ricchezza dei nuovi apportiè il primo dei motivi di utilità dellatrattazione, molto attenta anche ainon facili rapporti politici tra i golli-sti e gli inglesi. Di particolare inte-resse sotto il profilo aeronautico è laricostruzione della vicenda del Bat-taglione Sahariano, che integrava inun solo reparto aerei CaproniCa.309 “Ghibli”, camion e cammelli.L’autore mette giustamente in risal-to questa innovazione balbiana,ignorata da quasi tutti gli autori e

invece segno di un pensiero militareoriginale, come confermato dai lu-singhieri giudizi degli avversarifrancesi. Nel complesso, uno studiomolto valido sia alla conoscenza ge-nerale del nostro principale teatrodi guerra sia, specificamente, all’at-tività aerea.

Disponibile presso le librerie specializ-zate o l’editore (Ufficio PubblicazioniMilitari, via Guido Reni 22, 00196 Roma; tel. 06/809925071/809925068,fax 06/3613354; e-mail:[email protected])

Eric Müller e Annette Carson,Flight unlimited, Roma, IBN Edito-re, 2012. Cm 29,7 x 21, pp. 200. Eu-ro 18,00. ISBN 978-88-7565-128-0.

A circa trent’anni dalla prima edi-zione in lingua inglese, e a circa 25dalla morte dell’autore, vede la lucela versione italiana di uno dei piùclassici manuali di acrobazia aerea.Frutto della collaborazione con lagiornalista (ma anche direttrice digara e giurato dei campionati mon-diali) Annette Carson, il lavoro ha ilpunto di forza nello stile discorsivoe nell’approccio più “filosofico” che“numerico”. Questo rende i singolicapitoli (dedicati al tonneau, al Fie-seler e altre figure) utili a prescinde-re dall’aereo sul quale si vola. Legraziose illustrazioni sono dellostesso Müller, mentre la traduzionedi Paolo Fantino è stata effettuatasull’edizione curata dalla Carson nel1995 dopo la scomparsa dell’autore.Il risultato è apprezzabile ma proba-

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7LUGLIO 2012ANNO LVII

AERONAUTICAAnno di fondazione 1956Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica

Direttore editorialeGIOVANNI SCIANDRA

Direttore responsabileSILVANO BRONCHINIDirezione, Redazione, Amministrazione00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 - Partita IVA n. 10925071002e-mail: [email protected] (per il periodico sociale)e-mail:[email protected] (per l’amministrazione)www.assoaeronautica.it (per l’Associazione)www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici)c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Novara - Ag. 4 -via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma - IBAN: IT39F0503403230000000136949Realizzazione grafica e stampaRaia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: [email protected]

Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56Iscrizione al R.O.C. n. 6972“Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi,è fatto obbligo citare la fonte.I testi delle collaborazioni - che si intendono comunque inviati a titolo di libera-lità - anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Chiuso in redazione il 16 luglio 2012.

Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno unasomma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio naziona-le. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione.

In copertinaIl Breguet Atlantic del 41° Stormo diSigonella “Special Color” per i 40anni di servizio di questo velivolo.(foto Mario Serranò)

In 4a di copertinaNuova colorazione per i T-50 dellapattuglia acrobatica “Black-Eagles”della Corea del Sud. (foto internet)

ISSN: 0391-7630

A

In volo un MB.326 restauratoIl 6 luglio, a Reggio Emilia, ha volato unMB.326 recuperato dall’imprenditore locale ecollezionista di aerei storici Renzo Catellani inun parco giochi e da lui restaurato dopo oltretre anni di accurati, complessi e certamenteimpegnativi lavori.L’MB326 I-RVEG, primo velivolo a reazioneriportato in condizioni di volo da un privato inItalia, è stato pilotato dal comandante SergioComitini, già collaudatore del Reparto Speri-mentale Volo dell’AM, con a bordo anche lostesso Catellani. (foto di Andrea Torelli)

Una svista da correggereNella nota relativa alla foto del primo volo dell’elicottero AW169 pubblicata a pag. 2 di Aeronautica n. 5/2012, il cognome di uno dei piloticollaudatori è stato riportato come Afuni invece del corretto Afruni. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.

bilmente di interesse limitato aipiloti privati.

Disponibile presso le librerie specia-lizzate o l’editore (via Mingazzini 7,00161 Roma; tel. 06-4469828)

Andrea Viotti, Ordinamenti,Uniformi e Distintivi dell’Aeronau-tica Militare Italiana - 1909 - 1985,Ufficio Storico dell’AM, Roma2012, tre volumi cm. 24,5x33, pp.1130 totali. Euro 65,00.

Un’opera imponente che, in tre ele-ganti e pregiati volumi, ripercorrecon ottime illustrazioni e notevolitesti sui relativi ordinamenti, quantoriguarda la storia e l’evoluzione delleuniformi e dei distintivi in vigore nel-l’Arma Azzurra dalla sua costituzio-ne in forza armata autonoma, avve-nuta 89 anni fa, al 1985.Frutto di una complessa e attentaattività di ricerca storico-documen-tale sull’argomento, dopo l’analisidegli attributi caratteristici e dellerelative direttive emanate dal RegioEsercito e dalla Regia Marina per leuniformi dei rispettivi servizi ecorpi aeronautici, Viotti prendequindi in esame quanto concernequelle dell’Aeronautica riportando-ne via via, con cura meticolosa, lemodifiche nella foggia, nei colori enei distintivi.Oltre ai molti riferimenti alla strut-tura ordinativa e organica dell’Aero-nautica Militare nei vari periodi, èparticolarmente interessante l’aspet-to relativo all’evolversi, nel tempoconsiderato, delle combinazioni etenute di volo e di terra del persona-le pilota e specialista. Aspetto checonsentirà, tra l’altro, ai più anzianidei nostri associati di ricordare, ecerto con tanta nostalgia, i giovanilianni di servizio prestato nell’ArmaAzzurra indossando una di quelle

vecchie uniformi o tute di volo. (SB)

Disponibili, al prezzo ridotto di 45,00Euro per i soci AAA, presso lo StatoMaggiore Aeronautica - Ufficio Storico, Viale dell’Università, 4,00185 Roma - tel. 06.4986.4636 - fax 06.4986.5545, e.mail: [email protected]

Giorgio Evangelisti, Gente dell’a-ria 8, IBN Editore, Roma 2012,cm. 22x30, pp. 216. Euro 42,00.

Proseguendo nell’iniziativa, intra-presa da tempo e oggetto di unaprestigiosa collana, di far conoscerele figure di quanti hanno fattiva-mente contribuito alla sviluppodell’aviazione nel nostro paese, enon solo in questo, l’autore ha datoora alle stampe questa ottava rac-colta di nomi, forse sconosciuti aipiù, ma che hanno segnato impor-tanti momenti nella storia dei mera-viglioso mondo del volo offrendoviil loro notevole contributo. Si tratta di ventidue personaggi traaerostieri, tecnici, piloti, costruttori eprogettisti italiani che - insieme aitanti altri già ricordati da Evangelistinei sette volumi della collana già pub-blicati e a quelli che il valente autorecertamente si ripromette di riportarealla memoria nel futuro - svolsero laloro attività nel lungo periodo che vadall’età dei precursori e dei pionierifino agli anni Trenta del secolo scorso.Ricco di fotografie e disegni, non-ché di interessanti aspetti tecnici escientifici, il volume ha tra l’altro ilpregio di coprire ampie lacune fino-ra esistenti nella storia dell’aerosta-tica italiana. (SB)

Disponibile presso l’editore IBN, Viadei Marsi, 57, 00185 Roma, telef.064452275, fax 0662288537, e.mail:[email protected]

Piero Carlo Ratti Veneziani, Latrasvolata atlantica Italia-Brasile -L’inizio di una nuova era, IBNEditore, Roma 2012, cm. 17x24,pp. 328. Euro 25,00.

Il nipote di uno dei piloti protagoni-sti della storica impresa che aprì lastrada ai collegamenti aerei com-merciali tra i Continenti, l’allora tenPietro Ratti, ricostruisce dettagliata-mente in questo libro la preparazio-ne e lo svolgimento di quel volo checostituì “l’inizio di una nuova era”per l’aviazione civile, e non solo diessa, in tutto il mondo.Corredato di numerose fotografiesovente inedite e di un’ampia docu-mentazione storica, il testo - parten-do da un breve riassunto della storiadell’aeroplano a motore e dai linea-menti della figura di Italo Balbo, l’i-deatore della crociera - prende inesame tra l’altro il velivolo S.55 conil quale essa fu condotta, l’idroscalodi Orbetello nel quale fu preparatapresso la Scuola di navigazionealturiera che vi aveva sede, la com-posizione delle quattro Squadrigliedi tre velivoli ciascuna, più due diriserva, e dei relativi equipaggi chevi presero parte, e il percorso insette tappe, per 10.350 km comples-sivi, da Orbetello fino al trionfalearrivo a Rio de Janeiro. con il ricor-do degli incidenti che occorsero adue degli aerei impiegati.Una disamina attenta e interessanteche non trascura quanto riguardaanche l’assistenza offerta lungo larotta dalle otto unità navali dellaMarina Militare ai nostri aviatori eil risalto dato all’evento dai mezzid’informazione italiani e internazio-nali. (SB)

Disponibile presso l’editore IBN, Viadei Marsi, 57, 00185 Roma, telef.064452275, fax 0662288537, e.mail:[email protected]

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Anno LVII - N.7 LUGLIO 2012

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