40
Investimenti per un turismo accessibile Stra pag. 6 A MIRA, GLI ARALDI DEL VANGELO Gli Araldi del Vangelo sono un’associazione internazionale di diritto pontificio fondata dal brasiliano Padre Joao S. Clà Dias, sono un ordine cattolico riconosciuto ufficialmente nel 2001 da Papa Giovanni II. pag. 18 FOSSO’, NUOVO LOOK PER PIAZZA SAN BARTOLOMEO Vertenza Fracasso a Fiesso D’Artico, si va verso l’epilogo, ma la Fiom Cgil resta sempre sulla stessa linea, quella della difesa dei lavoratori, anche se possibilità di rientrare al posto di lavoro per molti non ce ne sono più. pag. 12 Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.103 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it della Riviera Ovest 1994 - 2014 pag. 19 Disoccupazione giovanile, è allarme nel comprensorio Su 3798 richieste di lavoro, il 20% proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% dalla fascia tra i 25-45. Il 32% dagli over 45 D isoccupazione giovanile: è dramma in Riviera del Brenta. I dati allarmanti, su un fenomeno sempre più preoccupan- te e cresciuto a dismisura in questi 7 anni di crisi economica, sono stati analizzati nelle scorse settimane durante un convegno che si è tenuto a Dolo. Un convegno promosso dall’ dall’associazione “Don Lorenzo Milani”. I numeri fanno impressione. Al centro per l’impiego di Dolo in questo momento ci sono 3798 richieste di lavoro, con un aumento di oltre 1500 unità negli ultimi 9 anni. Nel totale il 20% delle richieste proviene da gio- vani sotto i 25 anni, il 48% da adulti nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni mentre il 32% sono gli over 45. La disoccupazione giovanile nel veneziano è pari al 25%. Si sono poi analizzati altri dati riguardanti il comune di Dolo. Nel 2013 nel piccolo com- mercio, nell’agricoltura e nell’artigianato c’è stata una riduzione di quasi il 2% delle imprese con sede sul territorio comunale. Un comune questo, considerato da sempre il centro mandamentale del comprensorio. Si è passati poi ad analizzare i lavori di diffi- cile reperimento in provincia. Sono: cuochi, camerieri, commessi e personale qualificato nelle attività commerciali, seguito da addetti all’accoglienza e all’informazione e profes- sioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza. Tra i consigli più utili ai giovani: costruirsi un progetto di vita, studiare e in- vestire su se stessi, fare esperienze anche con i cosiddetti “lavoretti”, imparare almeno una lingua straniera, e esperienza all’estero. Scuola, si parte fra soliti disagi e annunciate novità Primo piano pagg. 4,5 L’EDITORIALE La buona scuola per i cittadini di domani di Germana Urbani* D a che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twit- ter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fino ad ora non si sia visto o sen- tito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presen- tazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi… Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei figli. La buona scuola che vorrei, e dovrem- mo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intel- lettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo. *[email protected] [email protected] continua a pag. 8 Intervento L a primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contras- segnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così vengono definiti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora, ovvero superiori a 50 litri di pioggia al metro quadrato in un’ora. Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio di Giuseppe Gasparetto Stori* *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo Da oggi l’informazione locale sempre con te App Come scaricare l’App laPiazza: dal sito www.lapiazzaweb.it & COUPON del risparmio 10€ 40€ 50€ 30€ 30€ 25€ 50€ 20€ 60€ 40€ 60€ COUPON del risparmio Scarica l’App www.coupondelrisparmio.it Sanità La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione Salute pagg. 33-36 Bevande escluse Bambini da 5 a 9 anni € 5,90 Bevande escluse Bambini da 5 a 9 anni € 8,90 Buffet a volontà Cucina a vista Teppanyaki (cucina alla piastra) Cucina cinese e giapponese Aperto tutti i giorni 12:00-15:00 / 19:00-23:00 Tel. 041.5170308 cell. 334 7655888 Viale dell’industria Fossò (VE) zona industriale di Grigoletto Loris & Alan 30010 PROZZOLO di Camponogara (VE) [email protected] www.impresafunebregrigoletto.com Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450

Riviera ovest ago2014 n103

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Riviera ovest ago2014 n103

Citation preview

Page 1: Riviera ovest ago2014 n103

Investimenti per un turismo accessibile

Stra

pag. 6

A mirA, gli ArAldi del vAngelo

Gli Araldi del Vangelo sono un’associazione internazionale di

diritto pontificio fondata dal brasiliano Padre Joao S. Clà Dias, sono un ordine cattolico riconosciuto ufficialmente nel

2001 da Papa Giovanni II.pag. 18

Fosso’, nuovo look per piAzzA sAn bArtolomeo

Vertenza Fracasso a Fiesso D’Artico, si va verso l’epilogo, ma la Fiom Cgil

resta sempre sulla stessa linea, quella della difesa dei lavoratori, anche se

possibilità di rientrare al posto di lavoro per molti non ce ne sono più.

pag. 12

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.103 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

della Riviera Ovest1994 - 2014

pag. 19

Disoccupazione giovanile, è allarme nel comprensorioSu 3798 richieste di lavoro, il 20% proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% dalla fascia tra i 25-45. Il 32% dagli over 45

Disoccupazione giovanile: è dramma in Riviera del Brenta. I dati allarmanti, su un fenomeno sempre più preoccupan-

te e cresciuto a dismisura in questi 7 anni di crisi economica, sono stati analizzati nelle scorse settimane durante un convegno che si è tenuto a Dolo. Un convegno promosso dall’ dall’associazione “Don Lorenzo Milani”. I numeri fanno impressione. Al centro per l’impiego di Dolo in questo momento ci sono 3798 richieste di lavoro, con un aumento di oltre 1500 unità negli ultimi 9 anni. Nel

totale il 20% delle richieste proviene da gio-vani sotto i 25 anni, il 48% da adulti nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni mentre il 32% sono gli over 45. La disoccupazione giovanile nel veneziano è pari al 25%. Si sono poi analizzati altri dati riguardanti il comune di Dolo. Nel 2013 nel piccolo com-mercio, nell’agricoltura e nell’artigianato c’è stata una riduzione di quasi il 2% delle imprese con sede sul territorio comunale. Un comune questo, considerato da sempre il centro mandamentale del comprensorio. Si

è passati poi ad analizzare i lavori di diffi-cile reperimento in provincia. Sono: cuochi, camerieri, commessi e personale qualificato nelle attività commerciali, seguito da addetti all’accoglienza e all’informazione e profes-sioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza. Tra i consigli più utili ai giovani: costruirsi un progetto di vita, studiare e in-vestire su se stessi, fare esperienze anche con i cosiddetti “lavoretti”, imparare almeno una lingua straniera, e esperienza all’estero.

Scuola, si partefra soliti disagi e annunciate novità

Primo piano

pagg. 4,5

L’EDITORIALE

La buona scuola per i cittadini di domanidi Germana urbani*

Da che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per

disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twit-ter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fi no ad ora non si sia visto o sen-tito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presen-tazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi…

Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei fi gli.

La buona scuola che vorrei, e dovrem-mo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intel-lettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo.

*[email protected]@givemotions.it

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

La primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contras-segnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così vengono defi niti discorsivamente

i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora, ovvero superiori a 50 litri di pioggia al metro quadrato in un’ora.

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

di Giuseppe Gasparetto Stori*

continua a pag. 8

Intervento

La primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contrasse-gnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così

vengono defi niti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora.

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

di Giuseppe Gasparetto Stori*

*Direttore Consorzio di Bonifi ca Adige Euganeo

Da oggi l’informazione locale sempre con teApp Come scaricare l’App laPiazza:

dal sito www.lapiazzaweb.it &

COUPONdel risparmio

10€

40€50€30€

30€25€

50€

20€

5€

10€

10€

5€

20€60€

40€

60€

COUPONdel risparmio

Scarica l’App

www.coupondelrisparmio.it

Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione

Salute

pagg. 33-36

Bevande escluseBambini da 5 a 9 anni € 5,90

Bevande escluseBambini da 5 a 9 anni € 8,90

Buffet a volontàCucina a vistaTeppanyaki (cucina alla piastra)Cucina cinesee giapponese

Aperto tutti i giorni12:00-15:00 / 19:00-23:00

Tel. 041.5170308cell. 334 7655888Viale dell’industriaFossò (VE)zona industriale

di Grigoletto Loris & Alan

30010 PROZZOLO di Camponogara (VE)[email protected]

Tel. 041 462 410Cell. 339 70 50 450

Tel. 041 462 410Cell. 339 70 50 450

Page 2: Riviera ovest ago2014 n103

[email protected]@artidolo.it

Dolo - Via Brentabassa, 34Tel. 041 410333

Mira - Via G. Mion, 25Tel. 041 421932

Campolongo Maggiore - Via E. Fermi, 3Tel. 049 7985103

Il datore di lavoro, per ottemperare a tutti gli adempimenti normativi previsti per la gestione della propria azienda, può appoggiarsi all’Associazione Artigiani che, tramite l’ufficio interno Ambiente e Sicurezza, è in grado di offrire, attraverso il lavoro di tecnici qualificati e professionisti che operano nel settore da molti anni, una gamma di servizi completi per soddisfare tutte le esigenze delle imprese in materia di sicurezza, di ambiente e di qualità.

L’ufficio, operando tramite un unico sportello, garantisce una notevole riduzione per l’azienda di tempi e costi per la gestione della documentazione e delle informazioni.

Lo sportello è operativo per informazioni e assistenza completa all’utente tutti i giorni feriali con orario continuato 8.00 - 18.00 e i sabati mattina.

è possibile richiedere, in qualunque momento e senza impegno, un preventivo completamente gratuito per i servizi da noi forniti.

UFFICIO AMBIENTE - SICUREZZA

• Corsi di formazione OBBLIGATORIA: - corsi di sicurezza obbligatori per i lavoratori - corsi per: datori di lavoro /RSPP, Dirigenti e Preposti - corsi per addetti alla squadre di Primo Soccorso e

Prevenzione Incendi - corsi di abilitazione per operatori di attrezzature (Accordo

Stato Regioni del 22/02/2012) - corsi per attività in ambienti speciali (spazi confinati,

contaminati, corsi per operatori in ambienti sotto tensione CEI 11-27, lavori in quota e utilizzo linee vita)

• Corsi di formazione finanziata (FART, FSE, EBAV, ecc.) • Corsi di aggiornamento specifici per categoria di attività.I corsI possono essere svoltI In AssocIAzIone o In AzIendA, A secondA delle esIgenze.

• Valutazione del rischio sicurezza macchine e impianti previo sopralluogo in azienda da parte di tecnici qualificati

• Adeguamento di macchine e impianti alle direttive europee per la messa a norma

• Produzione della documentazione obbligatoria (libretto d’uso e manutenzione e fascicolo tecnico)

• Redazione di procedure per l’uso delle attrezzature in sicurezza

• Qualità: ISO 9001, ISO/TS 16949- Settore Automotive, 13485 – Dispositivi medici

• Ambiente: ISO 14001, Certificazioni Forestali FSC e PEFC• sicurezza: OHSAS 18001, SGSL; D.LGS 231/01 -

Responsabilità amministrativa• certificazioni di prodotto: Marcatura CE, ISO 3834, ISO 1090• certificazione etica• certificazione per laboratori• certificazioni energetiche degli edifici

• Servizio di assistenza ambientale in termini di rifiuti• Compilazione MUD• Assistenza SISTRI• Ricorsi su irrogazioni sanzioni gestione ambientale• Assistenza per la tenuta dei registri di carico e scarico rifiuti• Iscrizione Albo Nazionale gestori Ambientali per trasporto

rifiuti c/proprio e c/terzi• Gestione RAEE• Campionamenti per analisi ambientali (amianto, polveri)

Le nostre associate possono avvalersi di un servizio in convenzione per la nomina annuale del medico competente (in possesso dei requisiti formativi e professionali richiesti ai sensi dell’art. 38 del D.Lgs. 81/2008) che provvederà ad organizzare la sorveglianza sanitaria obbligatoria all’interno dell’azienda.

• Manuali HACCP e relativa formazione• Corsi ex-libretto sanitario e aggiornamenti• Campionamenti e analisi (tamponi e analisi microbiologiche)• Assistenza post visite ispettive e servizio di monitoraggio

Assistenza e gestione completa per pratiche per l’accesso a contributi pubblici di varie tipologie, previsti per investimenti atti ad aumentare la sicurezza in azienda:• Bandi ISI-Inail per contributi a fondo perduto per adeguamento

sicurezza e modelli organizzativi;• Camera di Commercio• Provincia di Venezia• EBAV (DVR e corsi di formazione sulla sicurezza, visite mediche)• CEAV (solo aziende del comparto edilizia)

Lo sportello dell’ufficio Ambiente e Sicurezza offre alle aziende associate un servizio d’informazione e supporto tecnico continui su problematiche di qualunque tipo nell’ambito della sicurezza o dell’ambiente, oltre all’assistenza immediata in caso di ispezioni in azienda da parte degli organi di controllo. A richiesta offriamo un servizio di monitoraggio continuo all’azienda per verificare periodicamente lo stato documentale e rispettare le scadenze normative.

• Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), ai sensi dell’art. 28 D.Lgs. 81/2008

• Valutazioni o indagini specifiche: rumori, vibrazioni, rischio chimico, rischio biologico radiazioni ottiche artificiali (ROA), campi elettromagnetici, rischio da fulminazione, rischio incendio, rischio esplosione (ATEX), esposizione ad amianto, movimentazione manuale dei carichi (MMC), stress lavoro correlato, rischio gestanti e rischio minori e apprendisti.

• Redazione del piano di emergenza ed evacuazione • CANTIERI TEMPORALI E MOBILI: supporto tecnico e

documentale, sopralluoghi in cantiere, P.O.S., P.S.S. e Pi.Mu.S.

• Autorizzazioni edilizie• Dichiarazioni di conformità degli impianti• Pratiche per rilascio/rinnovo del CPI• Nomina dell’RLST

• Pratica di inizio attività• Pratiche per autorizzazione allo scarico• Pratiche per richiesta/rinnovo autorizzazione emissioni in

atmosfera • Pratica industria insalubre• Perizie di non assoggettamento a CPI• Pratiche per richiesta/rinnovo CPI• Pratiche Privacy• Sopralluoghi per rilascio di dichiarazioni di conformità o

rispondenza

FORMAZIONE ADEGUAMENTO NORMATIVO DI MACCHINE E IMPIANTI CERTIFICAZIONI

AMBIENTE

MEDICINA DEL LAVORO

SICUREZZA ALIMENTARE

CONTRIBUTI PUBBLICI

ASSISTENZA E MONITORAGGIO

DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA

PRATICHE PER ENTI

Con l’aiuto giusto diventa tutto più semplice!

L’ufficio offre un servizio di consulenza gratuita alle aziende che vogliono conoscere la propria “situazione” in ambito sicurezza. I nostri tecnici, dall’esame della documentazione dalle le informazioni fornite dall’azienda, potranno fare un check up e identificare i bisogni specifici, con i relativi costi, per essere in regola con quanto previsto dalla normativa per la tipologia di attività specifica.

le aziende interessate a questo servizio gratuito di supporto alla gestione di sicurezza aziendale potranno contattare l’ufficio Ambiente e sicurezza e chiedere un appuntamento con un tecnico per la verifica documentale gratuita da effettuare presso la nostra sede.

CHECK UP GRATUITO

messaggio pubblicitario

Page 3: Riviera ovest ago2014 n103

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 29 agosto 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

Riviera Nordestdolo

pag. 8

Mensa scolastica unica, posti a rischio

Fiesso

pag. 14

Fracasso, la Fiom- Cgil non firma l’accordo

vigonovo

pag. 17

Orti sociali, prodotti per i più poveri

TurismomAster per insegnAre un sistemA di AccoglienzA per tutti

Partirà nelle prime settimane di novem-bre a Venezia, organizzato dall’Istituto Europeo del Design e dalla Regione del Veneto, un master dedicato al design di manufatti, percorsi, arredi per tutti, che possano cioè essere fruiti anche da persone che soffrono di qualche disabi-lità: motoria, sensoriale, permanente o temporanea. Il progetto formativo si inserisce nel progetto di eccellenza che vede il Veneto regione pilota a livello europeo per quanto riguarda il turismo per tutti. Il master, del quale le indicazioni di iscrizione saranno rese disponibili nel sito dell’Istituto Europeo del Designa e linkate su quello della Regione Veneto, si concluderà all’inizio di febbraio.“Tradotto in termini turistici – ha com-mentato alla presentazione del master l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi – un sistema di accoglienza per tutti è di qualità per tutti, è bello, non ghettizza ma è inclusivo, aumenta l’appeal e il fatturato del territorio dove insiste e le eventuali spese si ammor-tizzano in un anno. Turismo per tutti è dunque una risposta etica che ha anche un grande valore economico”.

A VeneziaA segno lA protestA

dei comunAli

I dipendenti del comune di Venezia protestano in occasione dell’inaugura-zione della Mostra del Cinema al Lido.

E ottengono un bel risultato. Dalla Presidenza della Repubblica e dal go-

verno, rappresentato dal ministro Dario Franceschini, è arrivato un invito esplicito

al commissario Zappalorto a riaprire le trattative con i lavoratori. A protestare c’erano duemila persone sotto tutte le sigle sindacali. Il messaggio è arrivato al presidente Napolitano, grazie anche alla mediazione del prefetto Domenico

Cuttaia e del questore Angelo Sanna. Una delegazione ristretta di sindacalisti

ha incontrato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che aveva assicurato

l’interessamento del governo. Nelle prossime settimane si vedrà l’evoluzione

della vertenza.

Estate 2014pessimA vendemmiA

nel veneto orientAle

“E’ una anna-ta disastrosa per i vini del veneziano

soprattutto per l’area del Veneto

Orientale. I bianchi precoci come il “Pinot grigio” si calcola che

a causa della marcitura dell’uva, hanno registrato una perdita di produzione 30

al 40 per cento”. A fare il punto della situazione di una estate fredda e piovosa è Paolo Quaggio presidente provinciale della

Cia (Confederazione italiana agricoltori). “I primi due mesi di questa estate 2014

- spiega- sono stati pessimi. Avevamo sperato in un agosto più caldo invece

abbiamo avuto pioggia e temperature che di notte sono arrivate ai 16 gradi in pianura. Con tutta questa pioggia le uve

sono state intaccate da più batteri. Il livello di gradazione non è buono. Le produzioni

hanno registrato un– 40% per il Lison Pramaggiore ma anche per i rossi della stessa zona e della Riviera del Brenta.

Sanità presto l’Approdo per l’idroAmbulAnzA A chioggiA

Ancora poche settimane e anche l’ospedale di Chioggia avrà l’approdo per l’idroambulanza. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. “Si costituirà - ha spiegato - un servizio di idrosoccorso lagunare che mette in collegamento gli approdi dell’Ospedale civile e di Piazzale Roma a Venezia, del Lido, di Santa Maria del Mare a Pellestrina, con quello dell’Ospedale di Chioggia”.

L’EDITORIALE

La buona scuola per i cittadini di domaniE ancora, declinare le solite materie noiose per molti in qualcos’altro, modifi care le lezioni frontali per riuscire a suscitare ancora curiosità di sapere: quella voracità di conoscenza che orami è rarissimo incontrare tra i banchi di scuola. E tutto questo per riuscire ancora a regalare ai giovani che crescono un sogno, uno solo, una meta da raggiungere con costanza e impegno. La buona scuola dovrebbe avere il coraggio anche di dire che i programmi andrebbero differenziati, che Manzoni e Dante non sono più obbligatori per tutti, che l’obbligo scolastico per chi è in diffi coltà o vive nel disagio si può conseguire anche seguendo percorsi originali e non programmi uguali per tutti che altro non sono che “tavole della legge” incise sul bancone del Ministero quasi un secolo fa. So che per certi versi le posizioni che sto esprimendo sono estreme ma credo che per scrivere un vero, nuovo patto educativo sia necessaria una pesante dose di coraggio.

So che la scuola è un’Istituzione e, come mi ha detto uno stimabile intellettuale “non può essere ridotta ad un insieme di percorsi e piste ciclabili”, serve una via maestra. Credo però che per disegnarla l’architetto debba avere in mente un’idea reale della società odierna e di quella a venire. Ebbene. Che idea ha il legislatore della società che vuole formare sui banchi di scuola? Io non l’ho capito. Ma una cosa la so. Ho fi ducia nella classe insegnante che ogni giorno, nonostante tutto, entra a scuola con passione ed entusiasmo. Sì, qualcuno sarebbe meglio che si dedicasse ad altro. Ma la maggior parte dei “maestri” sa che quando varca la soglia della scuola va a “soffi are sulle ali” del futuro del Paese. Che sono i bambini, i nostri fi gli, mio fi glio. Perciò caro Renzi e cari sindacati tutti, vi prego, mettete al centro di questo nuovo patto per la scuola gli insegnanti e i dirigenti ma non trattateli come numeri sul libro paga del Ministero.

Sono materia preziosa, appassionata e intelligente. Ascoltiamoli nel merito, sarà utile al Paese e al futuro.

segue da pag. 1

*[email protected] - [email protected]

Accuse dure

pagg. 22-23

Minori dimenticati dalla politica e dalla società

expo venice

pag. 24

Acqua e cibo protagonisti a Marghera nel 2015

politicA

pag. 26

La pagella di Lucio Tiozzo alla giunta Zaia

VIVAIBARENDIP.A. MORENO

PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI

Sede: Camponogara - Via delle Prete, 7Tel. 348 6046422 - Fax 041 462811

[email protected] - www.vivaibarendi.com

Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazziRealizzazione impianti d’Irrigazione

Potature ad alto fustoPunto vendita piante da esterno e interno

Presso Giardino di Peterin via 2 Giugno - Campagna Lupia

Page 4: Riviera ovest ago2014 n103

4 Argomento del mese

A mirA e veneziA

Torna il rischio delle scuole sporche

Rischio scuole sporche in Riviera del Brenta e a Venezia con l’inizio del nuovo anno. A lanciare l’allarme è

l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Mira Orietta Vanin. Il proble-ma più acuto come all’inizio di quest’an-no in tutta la provincia riguarda ancora Mira ma anche diverse scuole di Venezia nella municipalità di Marghera. A Mira il taglio alle risorse dell’orario del perso-

nale delle pulizie ha sfiorato il 70%. All’inizio del 2014 a causa della scarsa pulizia la Giacomo Leopardi di Mira Porte era stata chiusa dall’Ulss13. Le scuole a rischio sono le elementari, Foscolo, Leopardi, Nievo, Goldoni, Morante e Parini. Si tratta di oltre 900 bambini interessati con altrettante famiglie. ”Con preoccupazione - spiega l’assessore Vanin - aspettiamo i primi mesi di avvio del nuovo anno scolastico consapevoli che nulla è cambiato e cambierà. A gennaio l’appalto Consip, vinto da Manutencop ha portato al taglio drastico delle risorse destinate alle pulizie delle scuole miresi, insufficiente ed inadeguato il risultato in termini di servizio, non solo di pulizie, ma anche di guardiania. L’accordo ha previsto la messa in cassa integrazione il personale che aveva perso le ore di servizio. I soldi per la formazione dovevano essere dati ai comuni non alla Manuten-coop .Siamo nella stessa situazione di gennaio“. A.A.

L’anno scolastico ha preso il via lo scorso 15 settembre proprio mentre al Governo sono in corso i lavori per defi-nire quella che sarà “La Buona scuola”, la riforma che il

presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro dell’Istru-zione Stefania Giannini hanno illustrato nelle linee guida lo scorso 29 agosto. Una riforma che proprio con l’occasione della riapertura delle scuole è stata sottoposta al giudizio pubblico di docenti, genitori, e tutti gli addetti ai lavori, in una consultazione on line che si concluderà il prossimo 15 novembre. Quanto sarà buona la scuola di domani si vedrà in un futuro non troppo lontano, se il percorso stabilito per tappe rispetterà i tempi prefissati a fine agosto, in base ai quali entro il 15 dicembre si dovrebbe procedere alla predisposizione della bozza del Decreto Legge, per poi, entro gennaio, dare avvio all’attuazione amministrativa della riforma. Intanto que-sto anno scolastico ha preso il via con i soliti “riti”, le corse e le note difficoltà “organizzative” per “reclutare” il personale docente necessario entro il suono della prima campanella. Tra immissioni in ruolo decise dal Ministero dell’istruzione e le convocazioni per le supplenze annuali si è insinuata un’altra difficoltà, che a cadenza triennale si ripete, e cioè il “ritar-do” del rinnovo delle graduatorie d’istituto, da cui i dirigenti scolastici possono attingere supplenti nel caso in cui le altre graduatorie fossero esaurite. “Il problema di ogni anno -

spiega Sandra Biolo della Cisl Scuola Venezia - è il ritar-do col quale il Miur comunica le assunzioni in ruolo. In agosto l’Ufficio Scolastico Provinciale ha dovuto fare le corse per le operazioni di mobilità e le nomine in ruolo. Nomine che vengono fatto attingendo dalle Graduatorie ad esaurimento e quelle dei concorsi. Ma non è sempli-ce reperire il personale iscritto. Quest’anno poi tutte le nomine in ruolo dovevano essere fatte entro il 1° set-tembre e, nonostante le difficoltà anche legate alla convocazione, è stata rispettata la scadenza. Entro il 12 settembre si è provveduto anche alle nomine delle supplenze annuali per tutti gli ordini di scuola. Questo personale, tuttavia, entrerà in servizio ad anno scolastico già iniziato”. Rimane aperta comunque la questione dei posti non coperti. “La scuola dovrà preoccuparsi di chiamare i docenti at-tingendo dalle graduatorie d’istituto - spiega ancora la dottoressa Biolo -. I dirigenti faranno riferimento però alle vecchie graduatorie, in attesa che le nuove siano definitive. I docenti sono convocati fino “ad avente di-ritto”. E questo comporta il rischio che ad anno in corso gli insegnanti siano cambiati, inseriti in base alle nuove

graduatorie. E questo è un disagio enorme per tutti!”. C’è infine la questione delle nomine in ruolo degli inse-gnanti di sostegno. “Nel Veneziano sono troppo pochi - denuncia Biolo - rispetto alle necessità. Il problema è che le nostre Università non attivano i corsi per prepa-rare docenti specializzati. Spesso si chiama allora dalle graduatorie comuni”.

Questa è la scuola di oggi, cosa sarà quella di domani giudicando la riforma? “La stabiliz-zazione dei precari delle Graduatorie ad Esaurimento, se sarà fatta, - com-menta l’esponente della Cisl Scuola - è una buona cosa. Il punto vero è che il testo della Buona scuola, conquista, così come è stato presentato, ma ci

saranno le risorse per una riforma organica e completa della scuola? La stabilizzazione dei precari è un buon punto di par-tenza ma rimane il problema di fondo la cui soluzione non è stata presa in considerazione: la necessità di restituire dignità sociale, economica e culturale ai docenti. Gli insegnanti gua-dagnano troppo poco, il loro contratto è bloccato da 7 anni. Gli stipendi non sono più all’altezza di corrispondere ad una professione tanto impegnativa. Gli insegnanti vanno valorizza-ti e devono godere di una considerazione sociale diversa. Chi

fin qui si è succeduto al Governo non ha proceduto in questa direzione, anzi. I docenti sono genericamente inseriti nel ge-nerico calderone dei pubblici dipendenti, quelli che per luogo comune vengono definiti assenteisti e fannulloni”. “La scuola ha bisogno di una riforma organica che i rapidissimi cambi al vertice del Governo - prosegue - non hanno permesso. Chi ha governato, tuttavia, non ha rinunciato a lasciare il proprio segno nella scuola: chi usando il cacciavite, chi la ruspa, ma nessuno ha agito con una complessiva riforma della scuola. “La Buona Scuola” è una riforma organica che tuttavia trascu-ra l’annosa e fondamentale questione delle retribuzioni degli insegnanti, e non prende in considerazione la questione del personale Ata che pure è essenziale per far funzionare le no-stre scuole”. E, per finire, il concorso a cattedra preannunciato per il 2015. “E’ fondamentale - conclude Sandra Biolo - che si arrivi ad una forma di reclutamento degli insegnanti unica, seria e certa. Se oggi un giovane laureato mi chiedesse qual è la strada per diventare insegnante non saprei proprio cosa rispondere. In questi anni abbiamo visto di tutto. Ogni ministro dell’Istruzione se n’è inventata una. In realtà fino ad oggi non esiste un percorso certo, che possa avviare alla professione dell’insegnamento. Gli aspiranti docenti procedono in ordine sparso, sottoposti alla graticola del precariato e senza nessuna certezza per il futuro”.

di Ornella Jovane

La prima campaneLLaNel Veneziano sono 101.594

gli studenti di ogni ordine e grado delle scuole statali, comprese

quelle dell’Infanzia, e 4.662 le classi, in aumento rispetto all’anno

scolastico scorso dello 0,3 per cento,nel primo caso, e dello 0,5

per cento nel secondo. Si comincia con i soliti disagi mentre il Governo

annuncia le linee guida della riforma “la Buona scuola”

Si torna a scuola tra vecchi disagi e nuove promesse

“C’è bisogno di un percorso serio che avvii alla professione dell’insegnante”

Page 5: Riviera ovest ago2014 n103

5Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

Liceo sportivo, esperienza di successoDolo Il preside Luigi Carretta illustra le caratteristiche di un corso di studi unico in provincia

A Dolo esiste l’unico liceo sportivo della provincia di Venezia ed è un successo in termini di iscrizioni ed interesse creato nel territorio. A spiegarlo è il Luigi Carretta preside del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Dolo, struttura in cui è inserito il corso di studi del liceo sportivo. Il liceo Galilei complessivamente ha 45 classi per oltre 1000 ragazzi che lo

frequentano e arrivano dalla Riviera del Brenta, dal Piovese e dal Miranese. Si trova in via Frasio. Accanto all’istituto, immersi nel verde, si trovano la palestra, un vero palazzetto dello sport, e

vari campi per attività ginniche. “Il liceo sportivo è stato inserito nell’ordinamento – spiega il preside – solo quest’anno. Dal 2004 però noi abbiamo

attivato un indirizzo di studi sperimentale sportivo didattico e motorio, unico in tutta la provincia. E’ stata autorizzata dal ministero una sola sezione, per 30 ragazzi, nell’indirizzo sperimentale però sono già attive altre 4 classi per un totale di 130 ragazzi che seguono questo tipo di studi”.

Il preside spiega inoltre che quest’anno 15 iscrizioni al liceo sportivo sono state respinte perché in sovrannumero rispetto a quelle autorizzato dal ministero. “Le caratteristiche del liceo sportivo - spiega Carretta - sono precise. I ragazzi hanno sei ore di attività motoria alla settimana. Dal terzo anno di studi sarà insegnata come materia basilare diritto dello sport. Da questo liceo usciranno persone preparate in un settore quello dello sport, che ha sempre più bisogno di rispetto della legalità e professionalità”.

Il preside fa anche un appello. “Come Liceo Sportivo – dice –avremo la necessità di palestre e campi di allenamento ad hoc. Queste strutture esistono, è vero, e sono anche ammodernate, ma l’uso e la frequenza dei nostri alunni è netta-mente superiore a quella di altre scuole. Per questo urge la necessità di realizzare nel giro di pochi anni, impianti ad uso esclusivo del liceo sportivo“.

Si torna a scuola tra vecchi disagi e nuove promesse

I dati

Titoli di studio e lavoro nel Veneziano L’appeal del diploma di scuola superioreGiovane, diplomato e possibilmente con espe-

rienza: è il profilo più gettonato nel mondo occupazionale del Veneziano nel 2014.

Il diploma di scuola superiore infatti rimane, e anzi si consolida, il titolo più spendibile nel mercato del lavoro veneziano mentre la laurea continua a perdere punti e appeal; la qualifica professionale, un po’ a sorpresa, è meno richiesta rispetto alla semplice licenza media. Così si delinea il quadro nel recente approfondimento curato dal Servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Venezia sui “titoli di studio che valgono un lavoro nella provincia”.

Attingendo dai programmi occupazionali per tutto il 2014, risulta che il 43 per cento delle 7.510 assunzioni non stagionali previste interessano diplomati della scuo-la media superiore (in tutto 3230); i neo laureati saranno solo 890, l’11 per cento; coloro che vantano una qualifica di formazione o un diploma professionale chiamati ad entrare a far parte del mondo del lavoro saranno 730 (il 9,7per cento). Per il restante 35,3 per cento delle nuove entrate, 2650 persone, non è invece richiesto alcun titolo di studio, se non quello della scuola dell’obbligo.

Il peso nelle nuove assunzioni dei possessori di licenza della scuola dell’obbligo rappresenta un trend che si rafforza in modo appariscente rispetto al 2013, crescendo di ben 8 punti percentuali, un dato che nel Veneziano, con 35,3 per cento, risulta decisamente superiore alla media veneta e italiana e denuncia un decisivo calo della richiesta di scolarità da parte del mondo occupazionale veneziano, un’impronta che già era emersa in provincia rispetto al resto della regione e del Paese negli anni precedenti.

In questo tipo di assunzioni - che in prevalenza riguardano i settori dei Servizi, del Turismo, dell’Industria e del Commercio - è indifferente l’età per quasi il 60 per cento dei casi e per il 52,1% non è richiesta alcuna esperienza. I contratti sono per il 59,2 per cento a tempo determinato.

Rispetto allo scorso anno si riducono di quasi la metà gli ingressi nel mondo dell’impresa per i possessori di qualifica di formazione o diploma professionale: se nel 2013 infatti sono stati il 18,5 per cento, nel 2014 se ne calcoleranno il 9,7 per cento, -2 e -3 per cento rispetto alla media nazionale e veneta.

In questo contesto le aziende cercano persone con esperienza (nel 63 per cento dei casi) e preferibilmente con un’età superiore ai 30 anni (il 31,5 per cento). Le assunzioni interessano soprattutto il settore dei Servizi , quello delle Costruzioni e il Turismo, e sono in maggioranza a tempo determinato (47,3 per cento) anche se sono in crescita quelle a tempo indeterminato (29,7 per cento) rispetto a quelle che interessano i possessori di licenzia della scuola dell’obbligo.

Il diploma di scuola superiore tuttavia rimane per eccellenza il titolo di studio che vale un lavoro nella provincia di Venezia e, anzi, diventa ancora più pesante (nel 2013 costituiva il 40,1 per cento delle assunzioni, a distanza di un anno rappresenta il 43 per cento), anche se rimane lievemente inferiore alla media regionale e nazio-nale.

Si sono assunti o si assumeranno per lo più giovani al di sotto dei trent’anni (il 46,7 per cento), per lo più con esperienza (il 52,2 per cento), con contratti special-mente a tempo determinato (56,8 per cento) ma anche per il 23,8 per cento dei casi a tempo indeterminato. L’indirizzo più gettonato e che può più frequentemente far approdare ad un contratto a tempo indeterminato (30,4 per cento dei casi) è quello amministrativo commerciale, seguito da quello turistico-alberghiero e da quello classico, scientifico e sociopedagogico. Non brilla in termini percentuali l’indirizzo in-formatico anche se delle 90 nuove entrate nel mondo del lavoro il 55,6 per cento è a tempo indeterminato.

Non sono invece rosee le prospettive occupazionali per i neo laureati che rispetto al 2013 perdono ancora attrattiva scendendo a 11,9 per cento dei contratti di assun-zione, confermandosi la media più bassa nel Veneto (12,4 per cento) e in Italia (15,9 per cento). La laurea più spendibile riguarda l’ambito economico (il 30,3 per cento), a seguire ingegneria elettronica e dell’informazione, settore in cui si contano 160 nuove entrate e l’87,5 per cento di assunzioni a tempo indeterminato.

O.J.

Page 6: Riviera ovest ago2014 n103

6 Stra

Il comune di Stra ha aderito a due “Ipa - intesa programmatica d’area”, per un totale di 3,3 milioni di euro, per finan-

ziare due progetti: uno di adeguamento delle barriere architettoniche di accesso ai pontili, per facilitare i turisti a raggiungere dalle imbarcazioni le ville e i luoghi di visi-ta; e un progetto cicloturistico tra il Brenta e la Saccisica assieme ai 10 comuni facenti parte di questo territorio. Il primo progetto, “SuperAbile”, punta alla creazione di percor-si di accesso facilitato dal piano acqueo al piano stradale, per favorire la fruibilità dei siti di interesse culturale da parte di persone con ridotta capacità motoria. “Ritenendo che l’intervento – spiega l’amministrazione comunale di Stra – possa essere di benefi-cio a tutti i cittadini ed i turisti che abitano e visitano comuni che si affacciano lungo il Naviglio del Brenta (Stra, Fiesso, Dolo e Mira), il Comune di Stra intende farsi capofi-la di questa iniziativa”. L’intervento prevede due tipologie di azione. “Eliminazione degli ostacoli fisici che limitano o impediscono la

piena mobilità degli utenti e in particolare delle persone con una ridotta o impedita capacità motoria – spiega il documento di presentazione – e installazione di accorgi-menti e segnalazioni per l’orientamento, la riconoscibilità delle fonti di pericolo e la maggiore fruibilità dei luoghi e degli elemen-ti di attrattività anche mediante l’utilizzo di tecnologie innovative”. Il secondo pro-getto riguarda il “Percorso Cicloturistico del Brenta”. “I comuni rientranti nell’Ipa della Riviera del Brenta, stanno lavorando da due anni al potenziamento del cicloturismo – si legge nel testo – dapprima con un accordo

d’intesa e la realizzazione di un progetto e master-plan preliminare da parte del Ciset e successivamente con la sottoscrizione di una convenzione. E’ stato individuato, nella pri-ma fase progettuale, un percorso attualmen-te esistente e in parte già fruibile, lungo 95 km. Già nel corso dell’anno 2014, si sono avviate le prime azioni di valorizzazione e sensibilizzazione del progetto. Il 6 aprile 2014 si è svolta “Pedalando sulle terre del Brenta”, una iniziativa che ha visto parteci-pare numerose associazioni di cicloamatori locali e centinaia di cittadini, oltre che turi-sti”.

di Giacomo Piran

Saranno adeguati i pontili sul Naviglio per facilitare i turisti a raggiungere le ville dalle imbarcazioni

Investimenti Il comune di Stra annuncia progetti per 3,3 milioni di euro

Interventi per un turismo accessibile

Un’azienda della Riviera del Brenta (Vigonovo) produrrà le scarpe per la first lady degli Stati Uniti d’America,

Michelle Obama. A darne notizia è l’associa-zione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta”. A raccontare il grande successo in termini di prestigio sul mercato ottenuto, è la stessa azienda, la “Agostini Shoes” di Adriano Agostini, che si trova in via Giuseppe Garibaldi 24 a Vigonovo. Un’azien-da di tradizione familiare con 15 dipendenti, che lavora nel campo della calzatura da oltre mezzo secolo e si è specializzata nel tempo nel settore della scarpa di altissima qualità, ottenendo importanti premi regionali di set-tore anche recentemente, come il Marco Polo. “Tramite una nostra importante cliente di Londra - ha illustrato il titolare Adriano Agostini - abbiamo realizzato alcuni campio-ni di calzature eseguite a mano e di grande qualità. La nostra cliente veste alcune star del cinema hollywoodiano. In occasione di un evento commerciale, un nostro modello di calzature è stato visto dalla First Lady Michel-le Obama, la quale si è “innamorata” delle scarpe, ordinando un paio su misura alla no-stra cliente londinese; che immediatamente ci ha fatto pervenire l’ordine”. L’azienda sve-la alcuni dettagli della scarpa che la first lady americana indosserà. “Si tratta una scarpa elegantissima - ha spiegato il titolare Adriano Agostini - con un tacco importante realizzato a mano con 200 perle colorate, che produco-no un affascinante disegno artistico”. Il paio di scarpe è stato consegnato a fine luglio ne-gli Stati Uniti alla first lady Michelle Obama.

Insomma alla Casa Bianca si vestirà “Made in Riviera del Brenta”. “Il Made in Italy” - ha commentato Diego Favaro, funzionario degli Artigiani - è quel valore aggiunto che in tutto il mondo significa qualità, stile, elegan-za e soprattutto professionalità. Gli artigiani della Riviera del Brenta e dell’associazione Artigiani appartengono ad un’Italia che ha una storia importante, fatta di lavoro, sacrifi-ci e tanta passione. Questa storia giunge sino ad oggi e ci regala perle di soddisfazione che testimoniano quanto il mondo voglia i nostri prodotti e il nostro “saper fare”. Dobbiamo in tutti i modi sostenere questo sapere e queste imprese”. Infine arrivano le congratu-lazioni. “Mi complimento a nome dell’intera associazione con Adriano Agostini - ha con-cluso Diego Favaro - con i suoi collaboratori e dipendenti e tutti colori che allo stesso modo di “Agostini Shoes”, ci rendono orgogliosi della nostra terra e dei nostri mestieri”.

ECCElENZE SCARPE PER MIChEllE ObAMA

G.P.

L’Acrib, associazione calzaturifici della Riviera del Brenta, presieduta da Siro Ba-don, ha annunciato il proseguimento della collaborazione con la Cciaa - Camera di Commercio di Venezia. “E’ al via – spiega Badon – l’agenda dei più importanti

appuntamenti fieristici internazionali per il settore calzaturiero della Riviera del Brenta, nella campagna vendite per la prossima stagione primavera-estate 2015”. Sono sta-ti poi presentati i principali appuntamenti che vedranno presente l’Acrib. “Düsseldorf, “capitale” tedesca dello shopping di lusso – prosegue Badon – e Russia le tappe che registrano la partecipazione di decine di aziende brentane, coordinate dal Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta in collaborazione con Venezi@Opportunità, azienda spe-ciale della Cciaa di Venezia”. E’ stato poi illustrato il ruolo della Camera di Commercio di Venezia. “La Camera di Commercio veneziana - tramite la propria azienda specia-le - riconferma l’attenzione e l’impegno di promuovere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese con una azione integrata di marketing territoriale, in special modo sui Paesi europei più ricettivi e sui mercati esteri Extra-UE”. Positivo il commento all’iniziativa. “Ancora una volta – commenta in una nota l’Acrib – si rivela efficace la sinergia avviata con successo tra Venezi@Opportunità e Consorzio Maestri Calzaturieri del Brenta, promuovendo il “Sistema Venezia” con una formula sistemica ed efficace tra pubblico e privato, razionalizzando le risorse e focalizzando gli obiettivi, al fine di offrire alle piccole e medie imprese manifatturiere di eccellenze tipiche l’opportunità di partecipare a manifestazioni internazionali, per implementare la presenza sui mercati che apprezzano il “Made in Italy”.

produzioni

Acrib: “buono il sistema Venezia2Fiere delle cAlzAture Al viA

G.P.

La first lady

Una imbarcazione sul Naviglio del Brenta

La sede dell’Associa-zione a Stra

PUNTIAMOSULLEOFFERTE

PUNTIAMOSULL’ ASSISTENZA

PUNTIAMOSULL’EFFICIENZAENERGETICA

PUNTIAMOSUIVANTAGGI

Orari di apertura:

Lunedì 14:00/18:30Martedì 08:30/14:00

Mercoledì 08:30/18:30Giovedì 08:30/14:00Venerdì 08:30/14:00

Page 7: Riviera ovest ago2014 n103

fondo di assistenza sanitaria integrativaregionale per i lavoratori dell’artigianato

La CISL ha aperto in provincia di Venezia uno sportello dedicato alle assistenze ed erogazioni dell'EBAV, alle assi-stenze sanitarie SANI.IN. VENETO e all'accreditamento dei fondi previdenziali per tutti i lavoratori del comparto artigianato. Le informazioni sarano messe a disposizione nei recapiti riportati nel retro, dove troverai i nostri respon-sabili per aiutarti ad ottenere le diverse tipologie di sostegno al reddito previste dall'EBAV e per conoscere i tuoi diritti e le opportunità di tipo contrattuale e di tutela individuale. Non perdere tempo! Approfittane! Vieni nelle nostre sedi e prenota un incontro con l'operatore più vicino alla tua residenza. Ti aspettiamo!

SPORTELLO ARTIGIANATO

ORARI SPORTELLOARTIGIANATO

Page 8: Riviera ovest ago2014 n103

8 Dolo

Scoppia la grana mense scolastiche alla vigilia delle scuole, all’interno dell’Unione dei Comuni della Riviera

del Brenta. Nei mesi scorsi, infatti, le men-se scolastiche dei comuni di Dolo, Pianiga, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Vi-gonovo e Fossò, si sono unite e hanno dato vita ad un unico centro cottura a Campagna Lupia. La riorganizzazione farà risparmiare ai comuni rivieraschi complessivamente 250 mila euro all’anno. Rischiano però il posto con questa nuova razionalizzazione, 28 persone. A denunciare il problema è Luigi-

no Boscaro, segretario provinciale Uil Tucs. “Nelle scorse settimane – spiega Boscaro – R.T.I che si è aggiudicata l’appalto per la nuova mensa con la Sodexo (socio man-datario), la Camst e La Serenissima Risto-razione (soci mandanti) ha comunicato l’in-disponibilità alla riassunzione del personale del comune di Dolo. Per la precisione R.T.I è disponibile ad assumere solo una lavoratrice con contratto a 5 ore settimanali. Il restante organico composto da 16 scodellatrici, che erano dipendenti della Coop Primavera di Mirano, e da 12 addetti alla preparazione

e trasporto dei pasti, del centro di cottura di Marghera, alle dipendenze della società Siarc. di Catanzaro, non verrà riassunto”. La Uil Tucs e la Filcams Cgil non sono rimaste a guardare. “Abbiamo interpellato – dice Bo-scaro – già da prima dell’estate la responsa-bile del comune di Dolo, che ci ha indirizzato al comune di Campagna Lupia come ammi-nistrazione capofila. Il sindaco di Campagna Lupia ci ha dichiarato la sua impossibilità ad intervenire. Abbiamo richiesto un incontro alla Sodexo, che ci ha risposto la loro deci-sione di non assumere il personale è inappel-

labile”. Dure le considerazioni dei sindacati. “Esprimiamo forte preoccupazione – dice Boscaro – per questa vicenda che rischia di costituire un precedente molto pericoloso per il mondo degli appalti. Le economie sono possibili, ma rifiutiamo che le stesse siano perseguite a scapito di lavoratori”. Il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri replica: “Si tratta di decisioni aziendali – dice – che non sono certamente di responsabilità dei comu-

ni. I numeri degli esuberi denunciati dai sin-dacati a mio parere sono esagerati, e credo che su diversi punti con una seria trattativa si possa trovare una soluzione”. I sindacati però fanno sapere che se i licenziamenti di fatto non verranno ritrattati, sono pronti a scattare da metà settembre con l’inizio delle scuole, scioperi del personale delle mense. Agitazioni che provocherebbero non pochi problemi a famiglie e alunni.

di Alessandro Abbadir

Luigino Boscaro (Uil): “Hanno perso il lavoro 28 persone a causa delle mancate assunzioni dei nuovi gestori”

Servizi I sindacati all’attacco dei comuni dopo l’accorpamento

Attenti alle offerte turistiche su Internet e sui dépliant: rischiano di risultare degli specchietti per allodole come è capitato in cinque casi a famiglie e persone della Ri-

viera del Brenta e del Miranese, che ora sono intenzionate a chiedere un risarcimento agli organizzatori dei soggiorni. I casi

hanno coinvolto persone di Mira, Spinea, Dolo, Pianiga e Stra in vacanze organizzate, prevalentemente all’estero. A spiegar-lo denunciando i casi capitati da luglio, sono stati nelle scorse settimane il referente di Federconsumatori Alfeo Babato e il legale dell’associazione, l’avvocato Carlo Pognici. “Purtroppo anche quest’estate – spiegano – i casi di raggiri o di offerte a dir poco fuorvianti sono stati molti. I casi più frequenti che abbiamo affrontato sono quelli che si riferiscono a offerte in

paesi esotici, volo compreso, con magnifici residence, servizi o alberghi a disposizione. Il tutto a prezzi ultraconvenienti anche in periodo di crisi. La sorpresa arriva all’arrivo. Il residence, l’al-bergo e i servizi sono a dir poco differenti da quelli pubblicizzati. Chi acquista il pacchetto ha diritto a trovare quello che è stato promesso, altrimenti va risarcito”. Per questo l’associazione dei consumatori mette a disposizioni consulenze legali.

A.A.

oFFerte turistiche AllettAnti, l’AllArme di FederconsumAtori

Truffe

Mensa scolastica unica, posti a rischio

Page 9: Riviera ovest ago2014 n103
Page 10: Riviera ovest ago2014 n103

10 Dolo

Il sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, ha volu-to intervenire sul tema del turismo e del rilancio del territorio con una riflessione, in vista dell’Expo

2015 di Milano, che ha coinvolto anche il comune di Venezia. “In questi giorni il tema dell’invasione turistica che sta sopportando Venezia sembra essere l’argomento scottante - ha scritto il sindaco - diver-se personalità hanno detto la propria, tirando fuori dai cassetti idee e proposte più o meno condivisibi-li, dall’introduzione del numero chiuso o di nuove tasse, a soluzioni basate su interessanti sistemi di incentivo e disincentivo per gestire al meglio i flussi e il comportamento dei turisti o escursionisti a Vene-zia”. Il sindaco dolese ha affrontato poi il tema della distribuzione dei flussi turistici. “Solo con una certa timidezza però - ha proseguito Maddalena Gottardo - qualcuno ha ricominciato a parlare di distribuzione dei flussi turistici nell’entroterra, guardando anche ad altre attrattive turistiche di tutto rispetto che caratterizzano il veneziano e che possono essere la più rapida, intelligente e soprattutto equa rispo-sta. Capisco la tentazione di usare leve finanziarie che fanno gola un po’ a tutti in questo periodo per vedere entrare in cassa qualche risorsa. Capisco le soluzioni più drastiche davanti a certe forme di indecisionismo locale, ma è possibile che una città che soffre di troppa pressione turistica non decida una volta per tutte di cederne un po’ ad altri territori?”. Il sindaco si è schierata quindi a favore del progetto di turismo diffuso. “L’idea di dare attua-zione in modo permanente al progetto di un turismo diffuso - ha detto il sindaco di Dolo - e in grado di permet-tere una equa distribuzione dei flussi anche attorno a Venezia, deve trasformarsi finalmente da concetto

demagogico a qualcosa di concreto. In previsione anche di ciò che potrà accadere l’anno prossimo in

occasione dell’Expo coinciden-te con la Biennale”. Madda-lena Gottardo ha parlato poi di turismo nella Riviera del Brenta. “Sarà per l’effettiva efficacia con cui stiamo pro-muovendo il nostro territorio

della Riviera del Brenta - ha commentato il sindaco Gottardo che è anche presidente dell’Unione dei Co-muni - ma molti turisti arrivati per Venezia si sono in

questi giorni riversati da noi. Le potenzialità dunque ci sono, come ci sono in molte altre realtà del Vene-to. Quello che sembra mancare sono evidentemente le intenzioni affinché il turismo sia effettivamente un vettore di coesione territoriale e opportunità per tutti”. Infine ha chiuso con un auspicio. “Speriamo che finite le ferie - ha concluso Maddalena Gottardo - magari all’interno dell’idea della area metropolita-na, qualcuno si ricordi di questa lezione che l’estate 2014 ci sta regalando per iniziare a fare qualcosa di concreto e vantaggioso per tutti. Noi siamo pronti”.

di Alessandro Abbadir

Sviluppo Il sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, interviene sul tema del rilancio del comprensorio

“Expo 2015 occasione per la Riviera”

I sindaci promuovono il comprensorio in occasione dell’Expo

L’obiettivo è dirottare nell’entroterra i troppi visitatori di Venezia, in modo da far ripartire l’economia

Territorio

Grande successo per la seconda edizione del “Trofeo Città di Dolo” dedicato a marangoni, lustrini, ebanisti e restauratori del legno. La competizione regionale

tra le maestranze artigiane svoltasi nell’incantevole scena-rio dello Squero Monumentale, è stata organizzata dalla Pro Loco in concomitanza con la Sagra di San Rocco. Ad illustrare l’evento è il maestro Valter Poletto, artigiano, che dirige una scuola di conservazione e restauro del mobile an-tico a Dolo. “Il passato, l’antico, le varie epoche, la nostra

storia e le nostre tradizioni che non si possono cambiare – ha spiegato il maestro – tutto questo è stato evocato nel corso della competizione, che in cinque giorni ha visto ma-rangoni, ebanisti lustrini e restauratori impegnati nell’antica arte del restauro del mobile. E’ stata per tutti un’esperienza unica osservare la manualità degli artigiani locali che ancor oggi ripropongono l’antica saggezza del lavoro di bottega, la validità e la preziosità delle tecniche, conoscenze, usan-ze e capacità artistiche che rischiano nel tempo di andar

perdute”. Dieci i gruppi partecipanti con il primo premio per Restauro del Mobile Antico che è andato al gruppo di Pierlu-igi Menin affiancato dal primo aiuto Mario Deganello e dal secondo aiuto Alberto Rubini. In premio hanno ricevuto un quadro ad olio su tela realizzato dalla maestra d’arte Teresa Vandelli - una rappresentazione di San Giuseppe lavoratore - e un premio in denaro. Il Premio “Lustrofin Veneziano” è invece andato al gruppo di Maurizio Formenti, Roberto Castellini e Paolo Checchin, ed è stato assegnato anche un

premio speciale “Categoria Donne”. “L’impegno di noi tutti – prosegue il maestro Poletto – sarà di portare il mondo in-tero a conoscere l’arte che è storia e vita. Un grazie ai miei allievi che si chiamano “387” e a tutta la cittadinanza”.

mestieri Trofeo restauratori mAestri del legno, vince il gruppo di pierluigi menin

G.P.

L’auspicio è che il comprensorio abbia rilievo all’interno dell’area metropolitana

segue da pag. 1Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bom-

be”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide pro-venienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra.

Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di que-ste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possi-bili. Il defl usso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il defl usso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fi no quasi alla fi ne del ‘900. Piogge seppur pro-lungate ma meno violente.

Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfi ci impermeabiliz-zate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abita-tivi, e dai sottopassi stradali non suffi cientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allaga-menti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifi ca da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni.

In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con fi nanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fi umi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fi umi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo fi nanziati

*Direttore Consorzio di Bonifi ca Adige Euganeo

Intervento

di Giuseppe Gasparetto Stori*

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

Page 11: Riviera ovest ago2014 n103

11Dolo

segue da pag. 1Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bom-

be”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide pro-venienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra.

Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di que-ste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possi-bili. Il defl usso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il defl usso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fi no quasi alla fi ne del ‘900. Piogge seppur pro-lungate ma meno violente.

Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfi ci impermeabiliz-zate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abita-tivi, e dai sottopassi stradali non suffi cientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allaga-menti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifi ca da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni.

In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con fi nanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fi umi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fi umi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo fi nanziati

*Direttore Consorzio di Bonifi ca Adige Euganeo

Intervento

di Giuseppe Gasparetto Stori*

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

di Giacomo Piran

Emilio Zen: “130 mila abitanti non possono restare senza servizi primari”. La petizione segue quella di “Cuore amico”

Sanità Mobilitazione sul territorio del comitato “Bruno Marcato”

Tremila firme per salvare l’ospedale

Oltre tremila firme. Questo è il risul-tato finora raggiunto dalla petizione popolare che chiede la salvaguardia

e il potenziamento delle strutture dell’ospe-dale di Dolo e dell’Ulss 13.

L’iniziativa è stata promossa nei mesi scorsi dal comitato Bruno Marcato di Dolo assieme a numerosi gruppi e associazioni del territorio: Ponte del Dolo, comitato Opzione Zero, Anpi Dolo, Mira 2030, Mira Fuori dal Comune, Prc Dolo, Prc Fiesso, Prc Mira, Sinistra per Camponogara, Sel Dolo, Sel Mira, civica Insieme di Stra, l’Anpi di Fiesso e il comitato “Difendiamo l’ambien-te in cui viviamo” di Fiesso.

I promotori della petizione chiedono il blocco dell’atto aziendale in attesa della presentazione delle schede territoriali, la conferma che sia Dolo che Mirano riman-gano ospedali di rete in due poli con servizi per acuti, oltre a garantire i finanziamenti per la sistemazione del monoblocco e del Pronto soccorso di Dolo e del nuovo distret-to sanitario di Mira.

In queste settimane estive i gazebi del gruppo promotore sono stati attivi non solo a Dolo, in occasione della sagra di San Rocco, ma anche in altre piazze e hanno avuto il loro momento clou il 31 agosto, con la giornata unitaria della raccolta firme organizzata in vari comuni del territorio rivierasco.

“La raccolta firme - ha spiegato Emilio Zen, coordinatore del gruppo promotore - è l’espressione della volontà popolare che non vuol vedere l’ospedale di Dolo declas-sato, spogliato delle sue funzioni primarie per i 130 mila abitanti dell’area brentana, che pretende garanzie sulla pianificazione globale dei servizi socio-sanitari, senza in-terventi parziali rispondenti solo a manovre ambigue e pericolose”.

Questa è solo l’ultima di una serie di iniziative organizzate per chiedere la salva-guardia dell’ospedale di Dolo.

Lo scorso anno c’era stata un’altra petizione popolare, promossa dall’asso-ciazione Cuore Amico di Mirano, in difesa dei servizi dell’Ulss 13, degli ospedali di Mirano e Dolo, contro i tagli previsti dalle schede ospedaliere.

I soci di Cuore Amico hanno consegna-to oltre seimila firme all’assessore regiona-le alla Sanità Luca Coletto il 24 settembre dell’anno scorso.

Inoltre il 5 ottobre scorso, il comitato Bruno Marcato assieme ad altre associa-

zioni e comitati, ha organizzato a Dolo una manifestazione pubblica, con tanto di corteo fino al Foro Boario, in difesa delle strutture ospedaliere.

Dopo una collaborazione biennale con l’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta” che ha

trasformato “Le Delizie della Brenta” nella app-mobile più scaricata del terri-torio, l’università di Cà Foscari inaugura uno spin-off del Dipartimento di Econo-mia del Turismo che ospiterà il primo Dmo della Riviera a Dolo. Il Dmo, una sorta di cabina di regia per la proget-tazione turistica del territorio, fungerà da acceleratore del sistema turistico della Riviera, sostenendo l’attuazione di progetti strategici come l’apertura del primo Ecomuseo in capo all’Unio-ne dei Comuni. “Il Dmo - spiegano dal comune di Dolo - dotato di propria personalità giuridica, mirerà a reperire risorse aggiuntive dall’Europa attraverso bandi europei per sostenere le proprie attività. Il Dmo sarà supportato da un “Laboratorio di Idee”, un incubatore di idee sul tema dell’innovazione turistica, che coinvolgerà un bacino scolastico di quasi 3500 studenti, iscritti negli istituti superiori presenti a Dolo, e provenienti dalle province di Venezia e Padova”. La gestione delle nuove realtà culturali e turistiche, avverrà con la collaborazione del Centro Studi Riviera del Brenta e di “T&T IQ”. Insomma, una prospettiva di sviluppo che parte dalle nuove genera-zioni.

neWs

NovitàA dolo il primo dmo dellA rivierA

G.P.

S.E.A di Boscaro Alessandro & C. sas

Showroom Via Menin dei Mille, 48/A - Camponogara (VE)Cell. 335 7079082 - 331 6082724 www.seaserramentiedaffini.com - [email protected] SeaMontaggi

Rivenditori autorizzati

PRODOTTOITALIANO

VISITA il NUOVO SITO ON-LINE

www.seaserramentiedaffini.com

La ditta S.E.a. ha ottenuto in casa passiva un risultato strabiliante pari a 0,19 con il BLOWER dOOR tESt !!!

VENDITA E INSTALLAZIONE DI:▶ Finestre in PVC - alluminio - PVC + alluminio▶ Balconi in PVC▶ porte blindate e porte interne▶ zanzariere e tapparelle▶ schermature solari tecniche▶ portoni basculanti e sezionali

RISPARMIA IL 65%*SUI TUOI NUOVI SERRAMENTI !

*la detrazione fiscale è stata prorogata per tutto il 2014LA PRATICA DI DETRAZIONE CON NOI È GRATUITA!

SCEGLIERE

ADESSO PREMIA

PROMOZIONE

SICUREZZA E

bENESSERE

Page 12: Riviera ovest ago2014 n103

Lo scorso 5 agosto, la giunta regionale Ve-neto ha approvato la delibera n. 1422 che prevede un contributo pubblico per la riqua-

lificazione di piazza San Bartolomeo. Fossò ha partecipato al bando indetto dalla Regione con delibera 736/2013 per selezionare gli interventi finanziabili con risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione 2007/2013, in attuazione dell’as-se 5 sviluppo locale, linea d’intervento 5.3, presentando, a fine luglio 2013, la richiesta di ammissione a contributo per la “Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio”. L’obiettivo del bando, è il recupero della funzione attrattiva dei centri urbani mediante interventi che migliorino la qualità degli spazi, rendendoli più funzionali, al fine di accrescere la vitalità eco-nomica e sociale di tali centri. La Regione, con la delibera di giunta 2117/2013 aveva finanziato solo 23 delle 34 richieste ammesse in graduato-ria. Ora la decisione di procedere allo scorrimento della graduatoria del Comune di Fossò, che era al 24esimo posto a pari merito con altri tre comuni, e che è stato ammesso al contributo. Piazza San Bartolomeo, collocata nel centro cittadino, è un

grande parcheggio di 6.440 mq, interamente pavimentata a betonelle. Il progetto prelimina-re prevede di migliorarne la capacità attrattiva mediante il miglioramento dell’arredo urbano, l’aumento di disponibilità di aree verdi e di spazi pedonali e commerciali e i collegamenti con la vicina chiesa e la scuola materna. Il costo dell’in-tervento previsto è di 500 mila euro, finanziati per 350 mila euro dal fondo per lo sviluppo e la coesione e per 150 mila euro con risorse proprie di Fossò. Sono previste tre diverse zone, una a parcheggio, una a vera e propria piazza quale luogo di rappresentanza e d’incontro, e una, a

ovest, attrezzata a verde pubblico con nuovi per-corsi pedonali che culminano in una gradonata a due fronti, in continuità con il parchetto pubblico già esistente a nord ovest. Il progetto preliminare prevede due stralci funzionali, il primo stralcio, dal costo di 500 mila euro e oggetto dell’attuale contributo pubblico, prevede la realizzazione del parcheggio, parte dei percorsi pedonali, l’80% del verde pubblico e la gradonata. Il secondo stralcio è per ora legato alla trattativa per la realizzazione di un accordo pubblico privato fra il comune e il soggetto proprietario di un’area edificabile a sud della piazza stessa.

di Roberta Pasqualetto

L’area è collocata nel centro cittadino. E’ un grande parcheggio di 6.440 mq, interamente pavimentato a betonelle

Lavori pubblici Fondi regionali in arrivo per un intervento importante

Piazza S. Bartolomeo si rifà il look

A Fossò è stata aperta una casetta per distribuire acqua potabile naturale o frizzante. Nel mese di agosto, in via

Roma, nel giardino vicino al centro civico “Gaetano Muneratti”, è stata posto il distri-butore di acqua sanificata e refrigerata. Il distributore è attivo 24 ore su 24, funziona solamente con una tessera prepagata da acquistare presso la Tabaccheria “Zampieri Vania” vicina al centro civico. Il distributore fornisce anche bottiglie di plastica igieniz-zate, e facili da trasportare. L’installazione di questa casetta punta a incoraggiare azio-ni a favore di un ambiente più sano, ridu-cendo i rifiuti dalle bottiglie di acqua vuote e l’utilizzo di energia e acqua necessaria a produrle e a ridurre l’inquinamento derivan-te dal trasporto delle acque imbottigliate.

Il distributore di acqua potabile trattata e gassata eroga acqua potabile proveniente dall’acquedotto comunale con la possibi-lità della refrigerazione e della gasatura. L’acqua prelevata non può essere commer-cializzata, non deve essere conservata per lunghi periodi, e non deve essere tenuta in luoghi esposti al sole e al caldo. Il servi-zio è attivo da poco più di un mese, e i cittadini sembrano apprezzarlo. “Questo servizio – dice il vice sindaco Maurizio Lunardi – mette a disposizione un’acqua microfiltrata e, in alternativa, addizionata per chi preferisce le bolle, i cittadini trovano un’acqua fresca e pronta da bere. E’ molto importante considerare che non s’inquina: si risparmia nella bottiglia e nel trasporto dell’acqua che altrimenti arriverebbe su

camion”. L’acqua può essere prelevata at-traverso delle carte prepagate ricaricabili e al costo di 0,04 centesimi al litro. Non è la prima esperienza del genere che si verifica in provincia e nelle zone della Riviera del Brenta e del Miranese. A Spinea lo scorso luglio è stata inaugurata una nuova fontana in viale Viareggio. L’impianto eroga acqua microfiltrata, naturale o gasata, sempre fresca. Ogni mese eroga una media di 45 mila litri d’acqua, risparmiando lo smalti-mento di ben 30 mila bottiglie di Pet pari a 1.200 chili di plastica. L’acqua sarà dispo-nibile a soli 0,05 euro, ma sarà gratuita per un per un primo periodo. Sempre a Spinea sarà presto anche un altro punto in via Matteotti, fronte Bar Centrale. L’intenzione dei comuni dell’area è insomma frenare il costume tutto italico di comprare bottiglie di acqua minerale, nonostante l’acqua dell’acquedotto sia la stessa poi di quella che diversi stabilimento commercializzano in giro per il mondo. Insomma, un segnale forte e pratico per cambiare un costume ed evitare sprechi nelle famiglie in perio-do di crisi, quando cioè proprio non ce n’è bisogno. “Studieremo un piano – spiega il presidente della Conferenza dei sindaci del-la Riviera Giampietro Menin – per poter collocare una “fontana” del genere in ogni comune del comprensorio”.

innovAzione

Nel parco di via Roma

CASETTA DI ACquA NATuRAlE O GASSATA

R.P.

Una casetta di acqua

L’acqua può essere prelevata al costo di 0,04 centesimi al litro

A Fossò continua a crescere il Gruppo dei Volontari della Protezione Civile che si caratterizzano, e vedono aumentare la partecipazione da parte dai citta-dini, come gruppo attivo e competente. Nato nel 1997 come associazione

diventa poi Gruppo comunale nel 2007 con una decina di iscritti. Dal 2010 in poi le adesioni crescono fino ad arrivare agli attuali 28 volontari attivi, dei quali 3 sono ragazze e 6 sono new entry del 2014. Il gruppo prospetta di crescere ulteriormente visti i numerosi giovani che si avvicinano continuamente a questa realtà informandosi sulle regole per entrare. La speranza è quella che i giovani vogliano impegnarsi anche con competenze utili alla gestione delle emergenze quali carpentieri, elettricisti, falegnami. La formazione, la vigilanza e la gestione della sicurezza nel territorio sono impegni costanti e non mancano impegni sovra comunali. Il 20 giugno scorso Maurizio Allegro, volontario del Gruppo di Fossò, è stato nominato rappresentante Provinciale del volontariato in seno all’ufficio tecnico Provinciale di protezione civile. I progetti sono tanti e da settembre il nuovo impegno sarà di ulteriore collaborazione con l’amministrazione comunale per la redazione del nuovo piano delle acque. Probabilmente la sensibilità verso il volontariato, dei cittadini di Fossò, nasce anche dalle problematiche del territorio, soprattutto con i rischi idrici che in passato hanno reso questo territorio vulnera-bile. Ben vengano quindi le capacità dei cittadini volontari di fronteggiare i rischi difendendo il loro territorio in prima persona.

Protezione civile i volontAri sono in Aumento

La Pro Loco di Fossò è un’associazione giovane ma che dimostra di lavorare bene e con spirito di squadra. Nata nel 2010 da decina di soci, oggi conta 68 iscritti, la sua crescita è stata parallela all’impegno nell’organizzazione di feste ed eventi, oltre che alla colla-

borazione con l’amministrazione comunale. Dopo aver tirato le somme della gestione della sagra paesana, il 21 luglio scorso, presso il Centro Civico “Gaetano Muneratti”, si è riunita l’assemblea straordinaria dei Soci per rinnovare le cariche sociali. I 57 soci presenti hanno eletto nove membri del Consiglio di amministrazione, quattro del collegio dei probiviri e quattro revisori dei conti. Terminate le votazioni si è riunito il consiglio di amministrazione per l’elezione del presidente e all’unanimità è stato rieletto l’uscente Franco Soazi. Alla carica di vicepresidente e cassiere è stato riconfermato Renato Mazzarolo, mentre Claudio Marcu-glia è stato eletto segretario. Dopo la pausa estiva, i volontari, sono tornati al lavoro per organizzare i prossimi eventi autunnali: partecipare alla Riviera fiorita, la seconda domenica di settembre; domenica 21 la gita per la transumanza a Bressanvido (Vicenza). Il tiro del burcio, domenica 28 a Fiesso d’Artico e la quinta edizione della sagra del fungo in tavola, il primo week end di ottobre. “Con il nuovo mandato penso di rafforzare la collaborazione con le altre associazioni presenti nel paese - dice il presidente Franco Soazi – vogliamo creare anche situazioni nuove e dare il nostro contributo alle associazioni. Questo è lo spirito della Pro Loco, lo dice la parola stessa, ci mettiamo a disposizione per collaborare e supportare le varie associazioni nelle loro mancanze: amministrative e di personale”. Per maggiori informazioni si può scrivere alla mail: [email protected].

ASSOCIAZIONI NuOVE CARIChE AllA PRO lOCO

R.P.

R.P.

Il pro-getto di ristema-zione di piazza San Bartolo-meo

Una festa della Pro Loco sugli argini del Brenta

12 Fossò

Page 13: Riviera ovest ago2014 n103
Page 14: Riviera ovest ago2014 n103

14 Fiesso D’Artico

Due iniziative “verdi” sono state promosse in questi ultimi mesi dall’ammini-

strazione comunale di Fiesso guidata dal sindaco Andrea Martellato. Una punta alla cura e al sostegno degli spazi verdi esi-stenti, mentre l’altra ha l’obietti-vo ad implementare la presenza di alberi, e in particolar modo di tigli, negli spazi verdi e giardini pubblici del comune rivierasco. Il primo è il progetto “Adotta un’aiuola”. “L’amministrazione comunale di Fiesso d’Artico - spiega il Comune - ha scelto da quest’anno di avvalersi del nuovo regolamento per la stipula di contratti di sponsorizzazione o accordi di collaborazione per migliorare il verde pubblico del nostro territorio. Chiunque può diventare sponsor del verde pubblico o adottare un’area verde del Comune di Fiesso d’Artico. E’ possibile anche prendersi cura di arredi e attrezzature, delle aiuole e spazi destinati a verde pubblico antistanti a negozi, condomini e locali pubblici. Il settore Lavori Pubblici e Ambiente, ha tradotto l’iniziativa in un avviso ad evidenza pubblica, attivando il programma di ricerca di sponsor e/o partner disposti a par-tecipare nella valorizzazione e manutenzione del verde pubblico”. Chi volesse informazioni può visitare il sito internet del comune di Fiesso d’Artico (www.comune.fiessodartico.ve.it) in cui è pubblicato un vademecum di semplice lettura contenente una guida relativa all’i-niziativa. Il secondo progetto, “Piantiamo un albero”, è promosso dall’assessorato all’am-biente del comune di Fiesso d’Artico. Questo darà la possibilità ai cittadini di scegliere una zona, all’interno delle aree verdi comunali già esistenti, dove poter piantare un tiglio. “Con l’intento di coinvolgere maggiormente i cittadini del proprio territorio - ha spiegato Marco Cominato, assessore di Fiesso - l’amministrazione comunale vuole raccogliere indicazioni su dove destinare alcune nuove piante di tiglio che la Provincia di Venezia ci fornirà”. Tutte le proposte devono arrivare presso l’ufficio del settore ambiente-ecologia. “L’ufficio ambiente - ha proseguito l’assessore Cominato - raccoglierà i suggerimenti che perverranno per poi comunicarli agli uffici provinciali che, vagliate le richieste e compatibilmente alla disponibilità, provvederà alla messa a dimora delle nuove piante”.

AMbIENTE AREE VERDI MESSE IN ORDINE

G.P.

Vertenza Fracasso a Fiesso D’Artico, si va verso l’epilogo, ma la Fiom Cgil resta sempre sulla stessa linea, quella

della difesa dei lavoratori, anche se possibili-tà di rientrare al posto di lavoro per molti non ce ne sono più. “Non firmeremo come sinda-cato - spiega Michele Valentini della Fiom Cgil - l’accordo per la messa in mobilità, cioè i licenziamenti dei 150 lavoratori della ex Fracasso Spa di Fiesso d’Artico. Vogliamo lasciare aperta ai lavoratori la strada per ri-corsi e cause contro l’azienda, dal momento in cui la cassa integrazione straordinaria dal 2015, sarà terminata”. Lo stesso Valentini questo concetto lo ha ribadito nelle scorse settimane a Roma, al ministero del Lavoro. La situazione all’ex azienda di via Barbariga a Fiesso è comunque pesantissima, e i risul-tati conseguiti in campo sindacale secondo la Fiom sono stati il massimo di quello che si poteva ottenere. “Ad ora sono stati ricol-locati all’interno della Frame di Mestrino, che ha preso in affitto un ramo d’azienda, il comparto Sylos - spiega Valentini - solo una

quarantina di dipendenti. Sono fallite invece le trattative per un accordo di acquisizione da parte di un’azienda tedesca di un altro ramo d’azienda. Questo perché l’azienda tedesca voleva letteralmente calpestare i di-ritti dei lavoratori. A queste operazioni come sindacato non ci prestiamo”. Una posizione che non era stata condivisa dal sindacato Fim Cisl e anche dal sindaco di Fiesso An-drea Martellato, che non erano contrari a un accordo con l’azienda tedesca. La Fiom Cgil vuol essere chiara. “Ai lavoratori in questi mesi - continua Valentini - abbiamo spiega-to come si è arrivati alla situazione attuale, pesantissima per oltre 150 dipendenti. I vertici della società hanno accumulato debiti per 50 milioni di euro. In questa vicenda i principali responsabili della chiusura sembra-no essersela cavata ricollocandosi all’interno della Frame. Non se la sono cavata per nien-te invece i dipendenti”. Sulla possibilità che esistano soggetti interessati ad acquistare ancora parti dell’azienda, la Fiom ha forti dubbi. “La situazione purtroppo - dice Va-

lentini - sembra essere stabilizzata. Ci sono poche prospettive che si facciamo avanti altri acquirenti. Come sindacato però non daremo noi il via libera ai licenziamenti, firmando un accordo al Ministero, precludendo ai lavo-ratori così anche la via giudiziale, l’unica rimasta per recuperare denaro”. Intanto il commissario giudiziale Roberto Ficotto, dopo che il Tribunale di Venezia ha concesso il concordato preventivo “in bianco” alla Me-

talmeccanica Fracasso Spa, gruppo che con-trolla il 100% della Fracasso Spa di Fiesso (società un tempo leader nella produzione di barriere autostradali, ponteggi, sistemi di stoccaggio), sta cercando di vendere i beni dell’azienda, vendita che serve a far fronte ai debiti, rimborsando tutti i creditori privile-giati (dipendenti, fornitori) e una parte dei creditori chirografari. Sarà una operazione difficile che si concluderà con il 2015.

di Alessandro Abbadir

Michele Valentini: “Gli ex manager se la sono cavata ricollocandosi all’interno della Frame, molti operai no”

Lavoro Al via la mobilità dopo la concessione del concordato

Fracasso, la Fiom non firma l’accordo

Lo stabilimento dell’azienda a Fiesso

Il sindaco di Fiesso, Andrea Martellato, ha voluto intervenire sulla discussione riguar-dante il progetto di costruzione del nuovo

distretto sanitario di Oriago. La posizione del primo cittadino è chiara. “Se vogliono fare il distretto a Oriago - ha spiegato Andrea Martellato - io farò tutto il possibile perché i cittadini di Fiesso facciano riferimento in toto al distretto di Camponogara”. Il sindaco di Fiesso spiega come funziona adesso. “At-tualmente i cittadini di Fiesso per la parte burocratica si recano a Camponogara - pre-cisa Andrea Martellato - mentre per la parte sociale e sanitaria a Stra. Quando Stra verrà chiuso noi dovremo passare per la parte sa-nitaria ad Oriago”. Il problema è la distanza visto che tra Fiesso e Camponogara ci sono 6 km mentre per arrivare a Oriago si sale a 14 km. “Trovo però giusto - conclude il primo cittadino - che il nuovo distretto venga fatto in una zona più centrale, magari uti-lizzando gli spazi dell’ex Tribunale a Dolo”.

Sanità“no Al distretto Ad oriAgo”

G.P.

I controlli negli autobus dell’Actv servo-no. Oltre mille passeggeri abusivi (il 70 % stranieri) sono stati fatti scendere, o

sono scesi dai bus in cui viaggiavano gratis negli ultimi due mesi. A tracciare un bilan-cio sono sia il presidente dell’Actv Luca Scalabrin, che i volontari dell’Associazio-ne Nazionale Carabinieri che pattugliano le corse da Mestre a Padova e viceversa nel tratto sulla Brentana. Il tratto in que-stione è quello che attraversa i comuni dell’asta del Naviglio: e cioè Mira, Dolo, Fiesso d’Artico e Stra. Scalabrin ribadisce pure come il servizio sia servito a far sì che di sera negli autobus, la gente da giugno si senta più sicura. I controlli sono stati accolti con entusiasmo dai residenti, che

si sentono così più sicuri anche di fronte a continui episodi di borseggi, molestie sessuali, aggressioni e furti di bici nelle rastrelliere frequenti negli ultimi mesi. Il tutto in pieno coordinamento con i cara-binieri della Tenenza di Dolo e della Com-pagnia di Chioggia, che vengono chiamati immediatamente quando vi sono problemi di ordine pubblico. Scalabrin va nel det-taglio. “I controlli fatti da una decina di volontari dell’Associazione Carabinieri due o tre volte alla settimana - sottolinea - han-no visto scendere dai bus una ventina di passeggeri in media a corsa con punte di 30/40. Sono persone che letteralmente scappano perché non sono in regola con il biglietto”. La finalità dei volontari è quella

di garantire la sicurezza, ma l’effetto che fa, cioè quello di scoraggiare chi sale in autobus senza pagare nulla”. I volontari dell’Associazione Carabinieri salgono sulle corse “a rischio” quattro alla volta, men-tre un altro rimane alla fermata e ciò fa desistere l’abusivo a prendere la corsa successiva. A seguire il bus è stata messa a disposizione proprio dall’Actv, c’è una macchina di servizio. Con i volontari sono saliti sempre più spesso in affiancamento i controllori, in modo da fornire un aiuto nel caso in cui il verificatore si fosse trovato in difficoltà perché il passeggero abusivo non voleva esibire il documento di identità. Il presidente dell’Actv è sempre più convinto che le persone che viaggiano senza pagare siano il 90% dell’utenza. “Stiamo studian-do le possibilità - conclude Scalabrin - di collocare i tornelli. L’idea che vogliamo continuare a perseguire, è che chi non ha il biglietto in autobus, non sale”. E almeno stavolta di “portoghesi” ne sono rimasti a terra oltre mille. L’idea per questo mese con il riavvio delle scuole e delle aziende è quello, da parte dell’Actv, di intensificare le corse negli orari di punta (utilizzati spesso da chi ha un abbonamento) per toglierne qualcuna in quelli di “morbida” in mezzo alla giornata. Bus che sempre più spesso insomma viaggiano praticamente a vuoto.

trAsporti

Autobus Actv in sicurezza

OlTRE MIllE AbuSIVI fATTI SCENDERE

A.A.

Un auto-bus Actv

Alcune corse sulla brentana utilizzate per il 90 % dei casi da passeggeri abusivi

Il sindaco Andrea Martel-lato

Page 15: Riviera ovest ago2014 n103

La strada infinita. La bretella di collega-mento fra via Marinoni e via Accoppè Fratte a Pianiga progettata fin dal

1998 è in fortissimo ritardo. A denunciare lo stato di cose è il sindaco del paese, Mas-simo Calzavara. “Non sappiamo più a chi appellarci - dice il primo cittadino - perché i lavori sui quasi 4 chilometri di tracciato pre-visto proseguano. Mezza rete stradale è un cantiere con deviazioni e gru dappertutto”. A causa di questo ritardo le conseguenze sono pesanti su tutto il territorio: il paese è invaso dai camion, e ciò provoca tanti pericoli a pedoni e ciclisti. “La bretella di collegamento che scorrerà, una volta attua-ta, ai margini del centro abitato di Pianiga - sottolinea Calzavara - è un’opera che è stata pensata come infrastruttura comple-mentare all’alta velocità ferroviaria sulla linea Mestre - Padova. E’ a carico di Italfer, e servirà a collegare la Noalese al casello autostradale sulla A4. E’ una strada molto ampia che permetterà un transito di mezzi pesanti senza che si perdano in mezzo agli incroci ad angolo retto, tipici del Graticolato Romano, che caratterizzano Pianiga”. Il sindaco fa il riepilogo di come sono andate le cose. “La prima conferenza dei servizi che si fece per realizzare questa strada con rotonde annesse fu fatta nel 1998, cioè 16 anni fa - spiega. A causa di una serie di passaggi burocratici, problemi con gli espropri, e mancanza di stanziamenti di fondi, la strada per 15 anni è rimasta solo sulla carta. Dopo tantissime insistenze, i cantieri sono partiti l’anno scorso, e cioè

nel 2013. Sembrava la fine di un incubo, invece no. I lavori sarebbero dovuti finire quest’anno a febbraio, e invece è ancora tutto in alto mare”. La realizzazione della bretella ha messo a soqquadro la viabilità comunale. Per raggiungere la vicina sta-zione ferroviaria di Barbariga i residenti devono fare un percorso pericoloso fitto di deviazioni e sensi unici. I camion pro-venienti da Padova e diretti alla A 4 o alla nostra zona industriale, che è la terza della provincia, ora arrivano direttamente nel centro di Pianiga. Questo succede perché i camionisti piuttosto che avventurarsi nel dedalo dei sensi unici e deviazioni, rischia-no una multa attraversando il centro dove il loro transito è vietato. Calzavara fa un appello ad Italfer: “Se la bretella va avanti con questo ritmo - conclude - rischia di fini-re fra 5 anni. Devono ancora realizzare le grandi rotatorie di smistamento del traffico.

di Alessandro Abbadir

La strada di collegamento fra via Marinoni e via Accoppè Fratte è stata progettata nel 1998

Viabilità Il sindaco Massimo Calzavara accusa Italfer di ritardi clamorosi

“Basta con i cantieri infiniti sulla bretella”

Deviazioni e cantieri in via dei Cavinelli

Se i soldi li davano direttamente al Comu-ne, di opere come questa ne faceva una ogni anno”. Le proteste del sindaco sono però stigmatizzate dai comitati e dal suo rappresentante e fondatore Beppino No-delli. “Spettava anche al Comune di Piani-ga vigilare - dice Nodelli - ed intervenire, perché i patti fossero rispettati. Il Comune è uno dei firmatari dell’accordo con Italfer. Il sindaco è stato chiamato in causa varie volte. I comitati cittadini che sono dovuti nascere appositamente per contestare l’a-zione fallimentare del comune verso gli interlocutori degli accordi di programma”.

I comitati cittadini protestano: “Anche l’ente locale doveva controllare”

Il consiglio comunale di Pianiga ha ricordato la figura di Andrea Taranto, volontario della Protezione civile del

paese sempre in prima linea nel mo-mento delle emergenze, con un minuto di silenzio. L’uomo di 39 anni, residen-te a Caselle di Santa Maria di Sala è morto a causa dello shock anafilattico provocato dalla puntura di un insetto. Il funerale è stato celebrato nella chiesa della frazione di Caselle di Santa Ma-ria di Sala. Ad accogliere la salma sul sagrato della chiesa erano presenti i volontari della Protezione civile di Pia-niga, con cui Andrea collaborava come volontario e il sindaco di Pianiga che ha fatto portare in chiesa anche il gonfa-lone del Comune. Oltre alla Protezione civile era iscritto anche all’associazione dei Lagunari Alta. Nonostante per sua espressa volontà e della famiglia non siano stati appesi in paese le epigrafi, il passaparola fra gli amici ha fatto sì che in chiesa al momento dell’estremo saluto ci fossero centinaia di persone.

luttolA protezione civile piAnge AndreA tArAnto

A.A.

15Pianiga

Page 16: Riviera ovest ago2014 n103
Page 17: Riviera ovest ago2014 n103

17Vigonovo

di Giacomo Piran

Sono state donate 20 cassette di verdura a 20 famiglie individuate dai servizi sociali del Comune

Solidarietà Il vicesindaco Filippo Fogarin illustra quanto fatto

Orti sociali, prodotti per i più poveri

Sono state donate dalle persone che gestiscono gli orti sociali di Vigonovo, situati in via Sarmazza sinistra a Gal-

ta, 20 cassette di ortaggi a 20 famiglie di Vigonovo individuate dai servizi sociali del comune della Riviera del Brenta. Questo gesto di solidarietà ha l’obiettivo di aiutare e sostenere alcune famiglie bisognose del territorio con prodotti di stagione, di qualità e coltivati a pochi metri da casa. A spiegarci il progetto degli orti sociali, è il vicesindaco e assessore all’ambiente, Filippo Fogarin. “Gli orti sociali di Vigonovo sono una realtà consolidata da più di 5 anni – ha detto – e rappresentano una delle opportunità di aggregazione e d’attività individuale atte a stimolare la vita psico-sociale dei cittadini di Vigonovo. Le famiglie individuate dai servizi sociali, assegnatarie delle ceste, erano per la maggior parte costituite da più di 5 componenti, mentre solo due erano composte da una singola persona”. Gli orti sociali di Vigonovo sono stati menzionati come uno dei motivi per il riconoscimento del Paes - Piano di Azione per l’Energia Sostenibile di Vigonovo, votato tra i 9 mi-gliori d’Italia nel 2013. Il riconoscimento era stato consegnato durante la seconda edizione di “A+CoM” promosso da Alle-anza per il Clima Italia e Kyoto Club per incoraggiare e stimolare i comuni italiani a dotarsi di piani che siano strumenti di lavoro ambiziosi, qualificati e operativi. Il vicesindaco Fogarin spiega come funzio-na questo progetto. “Gli orti sociali – ha proseguito – sono assegnati a residenti nel Comune di Vigonovo che ne fanno richiesta fino ad esaurimento dei lotti disponibili. Tra le persone alle quali è stato assegnato un lotto, risultano anche cittadini provenienti dalla Moldavia, dal Marocco ma anche dal Brasile e dal Venezuela”. Fogarin traccia le future linee. “Ogni azione e progetto dell’amministrazione - ha sostenuto il vi-cesindaco - deve ormai misurare l’impatto sociale che può ottenere e la conseguente creazione di “valore condiviso” che tenga conto dei valori economici, sociali e am-bientali dell’attività. Gli orti sociali conten-gono tutti questi valori. Visto il successo, l’iniziativa sarà sicuramente riproposta l’anno prossimo. Per informazioni rivolgersi all’ufficio ambiente del comune di Vigono-vo, mail: [email protected]”. Una esperienza quella di Vigonovo che è praticata anche in altri comuni della Riviera del Brenta con grande successo.

Come ogni anno, prima dell’esta-te, l’Associazione carabinieri di Vigonovo-Fossò, sezione “Vicebri-

gadiere Cristiano Scantamburlo”, ha vo-luto donare dei generi di prima necessità e delle scarpe, alle famiglie bisognose e ad associazioni attive nel territorio rivierasco e nella provincia di Padova. Per questo sono stati consegnati venti quintali di pasta, un bancale di brioche, cinque quintali di sale e cento paia di scarpe nuove alle assistenti sociali del Comune di Vigonovo, alle parrocchie di Vigonovo, Sandon, Galta, Tombelle, Fossò, Dolo e Limena in provincia di Padova, alla mensa dei poveri di suor Lia a Padova, alla mensa dei poveri di Padre Leopoldo a Padova, a Casa Nostra a Dolo ed ad alcune famiglie bisognose. Questa donazione è solamente l’ultima di una serie di iniziative che l’Associa-zione carabinieri di Vigonovo-Fossò ef-fettua da anni per aiutare e sostenere le persone in difficoltà del territorio. Negli ultimi mesi, oltre a beni alimentari, sono stati consegnati anche numerosi capi di abbigliamento e un altro centinaio di paia di scarpe a famiglie del territorio rivierasco e della provincia di Padova.

neWs

Associazione Carabinierisempre più vestiti e scArpe donAte A cAusA dellA crisi

G.P.

Page 18: Riviera ovest ago2014 n103

18 Personaggio

Gli Araldi del Vangelo sono un’associazione interna-zionale di diritto pontificio fondata dal brasiliano Padre Joao S. Clà Dias, sono un ordine cattolico

riconosciuto ufficialmente nel 2001 da Papa Giovanni II e insediati in una cinquantina di paesi del mondo. Gli Araldi abbracciano il celibato, vivono in comunità ma-schili oppure femminili, e consacrano la loro vita alla ricerca della santità attraverso lo studio e la preghiera, e alla rivitalizzazione della pratica cristiana attraverso un’intensa e svariata attività evangelizzatrice. Dal 2005 gli Araldi del Vangelo hanno anche un ramo sacerdotale. Padre Juan Villanueva vive nella comunità di Mira, è nato in Uruguay il 13 maggio 1955. Ha frequentato un collegio laico e l’università di agricoltura, che ha lasciato dopo l’incontro con un membro dell’associazione degli Araldi, quando ancora era agli antipodi. La famiglia di Juan non era molto convinta della sua scelta, ma Juan ha sentito che quella era la sua strada. “Sono tempi storici in cui abbiamo bisogno di misericordia e la stra-da attraverso la Madonna è più facile da capire – dice padre Juan – il rapporto con la madre lo abbiamo pro-vato tutti. La missione degli Araldi è di evangelizzare per cercare di avvicinare tutti a Dio e ai sacramenti; per una società buona. Storicamente si è visto che quando

l’uomo si allontana da Dio la famiglia si distrugge e il mondo soffre”.

Dopo essere entrato nell’associazione in Uru-guay qual è stato il suo percorso?

“Sono stato 8 anni negli Stati Uniti. Ricordo gli Araldi sono una grande comunità che copre 30 paesi nel mondo”.

Qual è il significato della vostra veste? “Indossiamo un abito molto particolare, per alcuni

aspetti assomiglia al terzo ordine dei carmelitani, con i quali abbiamo un vincolo di spiritualità. La grande croce al centro della veste è simbolo di cattolicità e della gio-ia nell’esserlo. I colori della croce sono bianca e rossa, colori simbolo di purezza e di sforzo alla dedizione. Il filo dorato al centro simboleggia il valore nobile della dottrina cattolica. Ai piedi portiamo degli stivali che arri-vano al ginocchio, sono pratici ed evidenziano la nostra predisposizione a raggiungere ogni luogo di pellegrinag-gio; calzari adatti a camminare in tutto il mondo per evangelizzare”.

Come siete arrivati a Mira? “Il primo ad arrivare a Mira è stato padre Giusep-

pe, inizialmente il gruppo aveva cercato nelle zone di Padova ma non c’era una struttura adatta a noi, dopo

un breve periodo a Dolo, ci siamo spostati qui a Mira”. Qual è la giornata tipo di un araldo? “Ci svegliamo alle 6 e partecipiamo alla messa

nella cappella dopo facciamo colazione ascoltando le letture delle messe dei giorni precedenti, la mattina è silenziosa per permetterci di riflettere. Dopo andiamo alla cappella e preghiamo la liturgia delle ore e facciamo un rosario. Dopo il pranzo e il riposo si vanno a fare le visite nei dintorni e con altre associazioni”.

Ci sono degli incontri importanti? “L’ultima settimana di luglio si tiene una grande

festa in Brasile. E’ un incontro con il santuario della ma-donna di Fatima e di altri paesi. Ogni anno arrivano 12 mila persone per questo evento, s’invita il vescovo o il rettore del santuario per celebrare una messa speciale”.

Programmi per il futuro?

“Noi non abbiamo programmi. Quando si parla di Dio si pensa ci siano dei programmi ma non è così, è Dio che muove le cose e noi non dobbiamo porre osta-coli. Molto importante è il consiglio che ha dato Papa Francesco che dice di non rimanere dentro le pareti ma di uscire e rivolgersi all’incontro. Gli uomini si sono allon-tanati da Dio ma lui non è arrabbiato, lui vuole mostrarci la sua misericordia e la sua bontà”.

Ha qualche messaggio da dare alle persone? “Per chi ha delle richieste consiglio di rivolgerle diret-tamente alla Madonna, come ha già detto San Luigi Maria, non si è mai sentito che una persona che ha rivolto le proprie richieste alla Madonna non sia stata ascoltata perché lei è come una mamma e cerca sempre di esaudire le richieste rivolte dai suoi figli”.

di Roberta Pasqualetto

Padre Juan Villanueva, uruguaiano: “Dal 2005 abbiamo anche un ramo sacerdotale”

Religione Incontro con una comunità riconosciuta da San Giovanni Paolo II

A Mira gli Araldi del Vangelo

AppScarica

l’informazione locale sempre con te

Come scaricare l’App:dal sito www.lapiazzaweb.it &

Home Iscriviti Cos’è Contatti

padova Via Lisbona, 10 - Padova Tel. 049 8704884 www.givemotions.it • [email protected]

Page 19: Riviera ovest ago2014 n103

19Economia

“Il lavoro e la crisi. Testimonianze per vincere la sfida”, così era intitolato l’incontro pubblico che si è svolto

nelle scorse settimane nel patronato della parrocchia San Rocco di Dolo. Il dibattito è stato promosso dall’associazione parroc-chiale “Don Lorenzo Milani” e ha voluto rappresentare un momento di dialogo e di analisi sulla situazione sociale che vivono gli abitanti della Riviera del Brenta e in particolare le prospettive dei giovani. “L’i-dea nasce dal riconoscere che la crisi non è finita - ha esordito Gianluigi Naletto, organizzatore e moderatore del convegno esponente del mondo cattolico dell’area - e la mancanza di lavoro nel nostro contesto sociale ed economico, mette in evidenza una comunità in difficoltà. Durante la festa patronale, la motivazione dell’evento è sta-ta quella di provocare e condividere alcune riflessioni utili a capire ed a reagire. L’obiet-tivo è stato quello di stimolare una reazio-ne positiva al futuro, orientandoci tutti ad una voglia di crescita e di miglioramento

personale e comunitario”. Durante l’intro-duzione Gianluigi Naletto ha presentato la situazione del mondo del lavoro a Dolo e in Riviera del Brenta citando dati della Came-ra di Commercio. “Al centro per l’impiego di Dolo - ha citato Naletto - ci sono 3798 richieste di lavoro con un aumento di oltre 1500 unità negli ultimi 9 anni. Nel totale il 20% delle richieste di lavoro proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% da adulti nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni mentre il 32% sono gli over 45. La disoc-cupazione giovanile nel veneziano è pari al 25%”. Naletto ha poi analizzato altri dati riguardanti il comune di Dolo. “Nel 2013 nel piccolo commercio, nell’agricoltura e nell’artigianato - ha illustrato Naletto - c’è stata una riduzione di quasi il 2% delle imprese con sede sul territorio comunale”. Si è passati poi ad analizzare i lavori di dif-ficile reperimento in provincia di Venezia. “Questi sono cuochi, camerieri e simili - ha precisato Naletto - poi commessi e altro personale qualificato nelle attività com-

merciali, seguito da addetti all’accoglienza e all’informazione e professioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza”. Al dibattito pubblico hanno partecipato relatori con importanti ruoli nel mondo del lavoro e nella società: Dania Thiene, esperta di ge-stione delle risorse umane; Marino Chiarelli, manager in una multinazionale del settore retail; don Renato Zilio, missionario scalabri-niano di Dolo, giornalista e scrittore, specia-lizzato nella pastorale dei migranti; e don Alessandro Minarello, parroco di San Rocco di Dolo. Nei loro interventi Dania Thiene e Marino Chiarelli hanno dato molti consigli ai giovani facendo capire che le opportunità ci sono ancora. Tra i consigli più “caldeg-giati” c’era: costruirsi un progetto di vita, continuare a studiare e ad investire su se stessi, fare esperienze nel mondo del lavoro anche con i cosiddetti “lavoretti”, imparare almeno una lingua straniera, e fare un’e-sperienza all’estero. Don Renato Zilio, che da dieci anni gestisce il centro interculturale Scalabrini Brixon Road di Londra, ha portato

la sua testimonianza dall’estero raccontan-do delle migliaia di italiani che ogni anno arrivano a Londra ma anche le differenze tra il “mondo del lavoro” inglese e quello italiano. Infine don Alessandro Minarello, parroco di Dolo, ha ribadito il ruolo centrale del cristianesimo e ha posto due riflessioni sul tema “cresci dove sei” e che la crescita

deve partire dalla conoscenza della propria comunità. Insomma, dei dati che fanno ri-flettere e che inducono anche le istituzioni locali e non, ad agire con politiche e stru-menti efficaci necessari almeno per provare a segnare un’inversione di tendenza, in questo momento più che mai auspicabile.

di Giacomo Piran

Su 3798 richieste di lavoro il 20% proviene da giovani sotto i 25 anni, il 48% è nella fascia compresa tra i 25 e i 45 anni. Il 32% arrivano invece dagli over 45

Lavoro I dati del Centro per l’impiego di Dolo analizzati in un convegno

E’ stato un successo, per la delegazio-ne di imprese guidate dall’associa-zione artigiani “Città della Riviera”,

la partecipazione alla fiera internazionale del settore fashion Magic 2014, che si è tenuta a Las Vegas ad agosto. Una fiera che ha visto la presenza di oltre 5000 esposi-tori e circa 60.000 presenze di compratori e delegazioni straniere del settore moda, abbigliamento e fashion. A spiegare come è andata sono Salvatore Mazzocca e Fran-co Scantamburlo, presidente e segretario dell’associazione, che assieme al consulen-te Savino Pian hanno guidato la delegazio-ne. “Quello conseguito dalla delegazione della Riviera del Brenta è stato un grande successo - hanno spiegato - in particolare il risultato conseguito da un’impresa che ha concretizzato un contratto di fornitura per un grande distributore americano per il mercato statunitense e canadese. Si sono realizzate le condizioni per un’importante partecipazione di imprese della Riviera per la prossima edizione agosto 2015 con una collettiva che sotto il marchio “Venezia Ti Esporta”, potrà esporre in uno dei padiglioni dedicati, potendo contare su un contratto di servizio e condizioni vantaggiose grazie al progetto che l’associazione potrà garanti-re”. La presenza dell’Italia tra i padiglioni non è passata inosservata. “L’Italia domina - ha detto Scantamburlo - nella città degli eccessi. I grandi hotel di Las Vegas hanno le bellezze italiane come tema distintivo”. Tra le migliaia di stand si è distinta, nell’area Stitch della fiera, la presenza di una collet-

tiva italiana con imprese venete e del resto del paese. “Il boom del Made in Italy che si registra oggi negli Usa lo abbiamo potuto constatare direttamente - ha confermato Salvatore Mazzocca - le stesse grandi fir-me italiane di cui abbiamo potuto visitare gli stands ci hanno confermato i segnali positivi. Affascinante il poter ammirare nelle meravigliose vetrine di Chanel, le borse pro-dotte in Riviera del Brenta da una azienda artigiana presente nella nostra delegazio-ne”. L’associazione organizzerà un incontro con le imprese della Riviera per mettere a punto un progetto 2015 e per esporre le potenzialità del mercato americano. “Met-teremo a punto un progetto da presentare alla Cciaa di Venezia e a Veneto Promozione - hanno illustrato presidente e segretario - per promuovere la presenza di imprese della Riviera agli appuntamenti mondiali che si susseguono nelle capitali della moda negli Stati Uniti. Stiamo guardando anche verso altri settori, per scovare opportunità che le nostre imprese potrebbero cogliere. È nostra intenzione promuovere la crescita delle im-prese anche per i settori del mobile, delle costruzioni, degli arredi e degli infissi e delle produzioni artistiche”.

ARTIGIANI fAShION A lAS VEGAS

G.P.

Disoccupazione giovanile, dramma nel comprensorio

da Maddalena

e ChrisNUOVA

GESTIONE

Via Giuseppe Mazzini, 13 DOLO (VE) Tel. 041 [email protected] - Aperto a pranzo e cena

chiuso Martedì tutto il giorno e mercoledì mattina

Page 20: Riviera ovest ago2014 n103

di Ornella Jovane

24 Cultura provinciale

Più di sei millenni di storia vengono raccontati in una singolare quanto accattivante mostra che, inaugurata il

6 settembre scorso, sarà aperta al pubblico fi no al prossimo 6 gennaio a Palazzo Mo-cenigo, nelle sale del Museo di Storia del Tessuto e Costume.

In esposizione una selezione degli oltre tremila fl aconi e contenitori per profumi del-la rarissima collezione della famiglia Storp, fondatrice nel 1911 a Monaco di Baviera della Drom Fragrances.

Raccolte con competenza e passione, per generazioni, i fl aconi e i contenitori esposti rappresentano vere e proprie opere d’arte, esclusive, che celebrano un’arte an-tichissima - quella dei profumi - diffusa in Medio Oriente in Grecia e a Roma per poi arrivare a Venezia al tempo delle Crociate.

“Little Big Things”, questo il titolo della

mostra, vuole mettere al centro dell’atten-zione e valorizzare una produzione manu-fatturiera di alto signifi cato storico. Nella magica cornice di Palazzo Mocenigo, infatti,

le 4 sezioni tematiche della Collezione, che sono rappresentative di tutte le epoche, spaziano dai rarissimi pezzi antichi, come il vaso portaolio in terracotta egiziano del III/

II secolo a.C., ai fl aconi e scrigni in vetro, porcellana e biscuits datati dal XVI al XIX secolo, fi no allo straordinario fl acone in ve-tro satinato realizzato su design di Salvador Dalì e alle più note creazioni delle maggiori case di essenze e di profumo moderne.

La mostra è presentata dalla Fondazio-ne Musei Civici di Venezia, con la collabo-razione di Mavive e della casa essenziera tedesca Drom e trova collocazione in una nuova sezione del centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dedicata proprio al profumo, a testimonianza del ruolo fonda-mentale di Venezia nella tradizione estetica ed imprenditoriale di questo prezioso e raf-fi nato settore.

L’orario di visita fi no al 31 ottobre pros-simo è programmato dalle 10 alle 17.00, da novembre la chiusura sarà anticipata di un’ora. Info: mocenigo.visitmuve.it

“Little Big Things”, la selezione dei capolavori della collezione Storp che narrano i segreti di un’arte antichissima e raffi nata

Mostre ed esposizioni Museo di Storia del Tessuto e Costume a Palazzo Mocenigo fi no al 6 gennaio

Oltre 6 mila anni di storia raccontati dai fl aconcini dei profumi

Alcuni dei rari pezzi in esposizione alla mostra del Museo di Palazzo Mocenigo

Scade il prossimo 31 ottobre il bando di concorso per partecipare alla VI Edizione del Premio Letterario “Città di

Chioggia”, edizione 2014. Le sezioni presenti sono Poesia, Narra-

tiva e, novità di questa edizione, l’aggiunta di una nuova sezione dedicata ad elaborati inediti a tema libero.

Il Tema del concorso di quest’anno è: “Fotografi e dalla Laguna: Chioggia come in-contro di luoghi e di tempi”.

Le opere devono essere presentate in forma dattiloscritta o stampata, in lingua italiana o, se contenenti parti dialettali, completate da legenda o glossario.

I documenti dovranno essere recapitati alla Segreteria del Premio Letterario “Città di Chioggia”, VI edizione 2014, c/o Pro Loco di Chioggia e Sottomarina, via Felice Cavallotti n° 410., 30015 Chioggia (VE).

letteratura

Il tema: “Fotografi e dalla Laguna”

Musica Il 18 ottobre la musicologa Nicla Sguotti presenta a Cavarzere il volume

Sarà sabato 18 ottobre alle 21, presso il Teatro Tullio Serafi n, la serata di presentazione uffi ciale del libro “Tullio Serafi n, il custode del bel canto” di Nicla

Sguotti, edito da Armelin Musica di Padova. Un evento che concentrerà idealmente nel teatro che porta il suo nome, e che lo vide esibirsi nel suo primo concerto gio-vanile, le varie realtà che promuovono la fi gura di Tullio Serafi n e la sua Arte.

A rendere possibile la serata di presentazione, nel corso della quale non mancherà la grande musica, è stata la signifi cativa sinergia creatasi tra l’assessorato alla Cultura di Cavarzere, il Circolo “Amici del maestro T. Serafi n”, l’Associazione Culturale Concetto Armonico, l’Orchestra e Coro “T. Serafi n”, che hanno unito le forze per rendere omaggio all’illustre direttore e al lavoro di ricerca di Nicla Sguotti, molto apprezzato dai lettori e anche dalla critica specializzata.

La pubblicazione ripercorre la carriera di Tullio Sera-fi n, la sua biografi a artistica, ricostruita dall’autrice con la cronologia completa delle direzioni, appare ancor più straordinaria se analizzata alla luce degli scritti inediti contenuti in nel libro. Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafi n per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige.

Particolare pregio hanno gli scritti di Franco Alfano, Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Gino Marinuz-zi, Pietro Mascagni, Italo Montemezzi, Ildebrando Pizzet-ti, Richard Strauss ed Ermanno Wolf Ferrari. Vi sono an-che lettere che arrivarono a Serafi n da personaggi illustri

della cultura, come Gabriele D’Annunzio, e da istituzioni che gli conferiscono onorifi cenze. Di notevole interesse sono anche le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata a Serafi n, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità. Nel libro è contenuto anche un estratto dell’intervista, raccolta dall’autrice a Bussetto nel febbraio 2009, a Carlo Ber-gonzi, che più volte si trovò a collaborare con Serafi n e al quale era particolarmente legato. La premessa dell’opera è stata realizzata con la collaborazione del maestro Nello Santi, che testimonia la propria stima per Serafi n e la sua arte di concertatore. Tullio Serafi n, il custode del bel canto è già disponibile in libreria, per informazioni è possibile consultare la pagina facebook dedicata al libro o il sito www.niclasguotti.it.

La presentazione del 18 ottobre si inserisce nell’ap-puntamento annuale del concerto Omaggio a Tullio Serafi n, promosso dal Circolo ad egli intitolato e giunto quest’anno alla sua edizione numero trentasei. Grazie alla presenza dell’Orchestra e Coro “Tullio Serafi n”, di-retti dal maestro Renzo Banzato, sarà un vero e proprio viaggio nella gloriosa carriera di Serafi n, tra le note delle più suggestive opere da lui dirette e reso ancor più signi-fi cativo dalle testimonianze e dalla lettura di brani dal libro di Nicla Sguotti, capaci di far comprendere appieno la grandezza del celebre maestro. L

a conduzione della serata è affi data alla professo-ressa Fanny Quagliato e l’ingresso è gratuito, per infor-mazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’Uffi cio Cultura del Comune di Cavarzere (0426317190).

La presentazione uffi ciale del libro sulla carriera del maestro Tullio Serafi n

In alto il libro “Tullio Serafi n, il custode del bel canto”, sopra l’autrice Nicla Sguotti

eventi e mostre

IL NUOVO CAMPUS SCIENTIFICOSarà inaugurato il prossimo 26 ottobre il nuovo Campus scientifi co a Mestre. La cerimonia inizierà alle 12,30 in via Torino 155. A fare gli onori di casa il Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia Carlo Carraro.Il nuovo campus scientifi co di Mestre è un moderno complesso edilizio composto attual-mente da quattro edifi ci, situato a dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Porto Marghera. Le attività didattiche potranno contare su 8 aule collocate nell’edifi cio Delta (per una capienza complessiva di 641 posti), 9 laboratori didattici (edifi cio Beta), un Auditorium (edifi cio Alfa) da 240 posti e sulla Biblioteca di Area Scientifi ca (edifi cio Alfa) da 134 posti distribuiti su 4 piani: tutti i libri a scaffale aperto, tavoli cablati, wi-fi , 4 salette riservabili per studi di gruppo o attività di ricerca, con servizi di consultazione, prestito, document delivery, ricerche bibliografi che, riproduzione, prestito anche e-reader e Netbook.

LA FESTA DELLA ZUCCA A SALZANOCon l’autunno torna a Salzano, nel Miranese, la Festa della Zucca, giunta quest’anno alla 21esima edizione. La manifesta-zione si terrà dal 17 ottobre al 2 novembre prossimi. Fra le tante iniziative in programma il concorso a premi per le miglior zucche, gastronomia a tema, fi era dell’artigianato con mercatini, e intrattenimenti vari.Info 041-5709789

a cura di Ornella Jovane

20 Cultura

Page 21: Riviera ovest ago2014 n103

Calcio

Da più di 40 anni l’ Us Zianigo si pro-pone come punto di riferimento del calcio veneziano; un gruppo storico di

appassionati del posto, spinti da tanta pas-sione e volontà, hanno reso negli anni que-sta società un modello di organizzazione e rigore economico. Questo senza mai dimi-nuire l’attenzione verso l’aspetto sociale ed educativo che la società si pone come uno degli obiettivi primari. “Da un paio di anni, pur con tanti sacrifi ci, nell’Us Zianigo - spie-gano i dirigenti della società - ha ripreso cor-po il progetto riguardante la creazione e lo sviluppo di un settore giovanile che si pone come fi ne ultimo quello educativo, anche a

dispetto del singolo risultato sportivo. Ormai un centinaio tra bambini e ragazzi, grazie anche alla nuova collaborazione di queste settimane con il Patronato San Pio X°, ogni domenica onoreranno al meglio i rispettivi colori sociali per tutto il territorio veneziano; forti di questo sodalizio con la compagine giallo-verde miranese, compagno di viaggio indispensabile in questa avventura. Già da questa stagione i bambini dalla scuola calcio fi no ai ragazzi degli allievi, avranno la pos-sibilità di divertirsi correndo dietro ad un so-gno chiamato “pallone”, non perdendo mai di vista il fi ne ultimo rappresentato dai valori che un adolescente può trovare e recepire

in un ambiente tipico dei sport di squadra. Infi ne, ma per questo non meno importan-te, è ancora fresca nella nostra memoria la promozione della prima squadra al campio-nato regionale Figc di seconda categoria al termine di una stagione esaltante culminata con la vittoria dei Play Off. Con la speranza di trovare nuovi partner commerciali e tecni-ci, affrontiamo con grandissimo entusiasmo la nuova stagione 2014/2015 ormai alle porte, invitando chiunque fosse interessato a raccogliere delle informazioni sulla nostra realtà a contattarci presso la segreteria del campo parrochiale”.

L’Us Zianigo punta sul settore giovanile

“L’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Riviera di Fossò hanno avviato un progetto di

collaborazione, con l’intento di migliorare l’offerta sportiva ai giovani della nostra comunità nello spirito di quel superamento dei campanilismi locali, indispensabile per il radicamento di un’autentica cultura di area metropolitana. Questa è una grossa opportunità per lo sviluppo in Riviera del Brenta”. Così Massimo Pavan e Primo Calore, rispettivamente presidente dell’Asd Basket Dolo Dolphins e l’Asd Basket Rivie-ra, hanno annunciato, la nascita del Junior Basket Riviera del Brenta. Si tratta di nuovo veicolo promosso dalle due associazioni (che continueranno ad esistere mantenendo intatta la propria autonomia concentrandosi nello sviluppo del settore minibasket), con l’ambizioso e comune obiettivo di portare il basket giovane rivierasco alla ribalta re-gionale. Sia l’Asd Basket Dolo Dolphins che l’Asd Basket Riviera fanno parte del “Pro-getto Reyer” che punta alla creazione di un grande polo cestistico incentrato soprattutto sulla attività del settore giovanile. L’Asd Basket Riviera continuerà inoltre la propria avventura nel campionato regionale di Serie

D sotto la guida di coach Riccardo Costan-tini, con l’obiettivo di valorizzare gli atleti che disputeranno i campionati giovanili con il Junior Basket Riviera del Brenta.

Gli allenamenti della nuova società, che dovrebbe avere la divisa rossa, bianco e verde, siniziati lo scorso 25 agosto. Gli atleti delle due società parteciperanno ai campionati Fip giovanili (dalla categoria Under 15 alla Under 19) sotto un’unica bandiera, quella della Junior Basket Riviera del Brenta. Di questo progetto faranno parte quasi duecento ragazzi delle due società. Questo è il nuovo direttivo del Junior Basket

Riviera del Brenta: Luigi Filippo Fasolato (presidente), Andrea Scanferla (dirigente responsabile), Giovanni Riato (consigliere) e Oshafi Albana (consigliere). Questi sono gli allenatori delle diverse squadre: Alvise Vergani (under 19 elite), Vittorio Fiorentino (under 17 eccellenza), Davide Costantini (under 17 regionale), Enrico Costantini (un-der 15 eccellenza e under 13 elite), Tullio De Piccoli (under 15 regionale), Mauro Ros-so (under 14 elite). Gli allenatori saranno coadiuvati dagli assistenti Paolo Favaretto, Davide Costantini, Piero Carraro e dal prepa-ratore atletico Stefano Borgo.

di Giacomo Piran

Junior Basket Riviera, fucina di campionineWs

E’ partita nelle scorse set-timane la 26’ edizione del “Trofeo D’Autunno”

storica manifestazione di mountain bike organizzata da Luciano Martellozzo. La ker-messe prevede lo svolgimento di nove prove: sei in provincia di Venezia, e una ciascuna in provincia di Vicenza, Rovigo e Treviso. “Quest’anno - ha spiegato Luciano Martelloz-zo - il Trofeo è dedicato a tre amici che non fanno più parte del gruppo: Luca Zambenedetti, Mauro Santello e Fabio Basso”. Il trofeo è riservato a tutte le categorie giovanili, agonistiche e amatoriali sia tesserati per la federazione ciclistica italiani che per gli enti della consulta. Queste sono le categorie presenti: Esordienti Maschili/Femminili, Allievi Maschili/Femminili, Junior Maschili/Femminili, Under 23, Elite M, Donne Unica, Masterelite, Master 1, Master 2, Master 3, Master 4, Master 5, Master 6, Questo è il calendario completo con gli eventi ancora da compiere: 21 settembre Noventa di Piave organizzato da Zero Absolute, 28 settembre San Stino di Livenza organizzato da “Mtb La Perla Verde”, 5 ottobre Adria (Rovigo) organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, 12 ottobre Ottava Presa organizzato da Asd Sportyland, 19 ottobre Sant’Anna di Chioggia organizzato da Club Alessandra, 26 ottobre Rottanova di Cavarzere organizzato da “Mtb Tutti in Bici”, e 2 novembre Torre di Mosto organizzato da Team Velociraptors.

Mountain bikeAl viA il “troFeo d’Autunno”

G.P.

La spiaggia di Bibione ospita la “Bibio-ne Beach Fitness” da venerdì 12 a do-menica 14 settembre. Sulla spiaggia

più grande d’Europa, quest’anno saranno allestite ben 12 pedane che offriranno, per l’intero weekend, la bellezza di 240 ore di lezione. Un lavoro di squadra che ha realizzato un evento imperdibile con i migliori rappresentanti delle discipline più in voga del momento, caratterizzati dalla stessa passione per il Fitness. Que-sto evento ha preso piede nel 2011 e ha ottenuto un sempre maggior consenso da parte del pubblico partecipante. Gli iscritti sono professionisti internazionali, istruttori appassionati, personaggi in cerca d’autore, artisti, ideatori di programmi. Bibione Beach Fitness è una spettacolare kermesse sportiva che coinvolge ogni anno migliaia di appassionati uniti dalla passione comune per il wellness. Sulla spiaggia più grande dell’Adriatico, gli appassionati par-tecipano alle varie attività proposte nei pal-chi, non manca il pubblico osservante. Le età dei partecipanti sono varie, così come il grado di preparazione. Sulle pedane ci sarà un cast di istruttori stellare con le at-tività più in voga del momento, un’ampia offerta di qualità e di varietà. Nei tre giorni si alterneranno: i Reebok Five, i più cono-sciuti Presenters del fi tness internazionale, cinquanta giovani talenti di successo, il fenomeno incalzante della Zumba Fitness con i più signifi cativi Zes del momento e l’energia travolgente di trentacinque Zin, il

Walkexercise con le innovative Stikwalk, i nuovi programmi marchiati ThaiFit, il team dello Strike Zone e un trascinante mix di proposte che vi porteranno nel mondo del Jazzercise, della Boxe Up, l’Agua Movida. “Bibione Beach Fitness” è un esempio di turismo sportivo e quindi di risorsa del ter-ritorio. “La manifestazione, infatti, porterà nella località veneta oltre 3 mila parteci-panti provenienti da ogni parte d’Europa, generando non meno di 6 mila presenze turistiche e un indotto economico di tutto rispetto – dice Enzo Chinellato organizza-tore - sport e divertimento per un turismo moderno, alla ricerca di un modo intelli-gente per divertirsi e tenersi in forma. Per Bibione sarà un’occasione in più per pro-muovere, in un periodo di bassa stagiona-lità, il turismo sportivo legato al wellness, un’opportunità concreta per far conoscere in Italia e nel resto d’Europa la località turistica e le sue spiagge”. Per maggiori in-formazioni: [email protected] o www.eventiesagre.it. L’evento si terrà anche in caso di brutto tempo.

fino a metà settembre bibione beAch Fitness

R.P.

Novità L’annuncio di “Basket Dolo Dolphins” e “Basket Riviera” di Fossò

23Sport 21Sport

Page 22: Riviera ovest ago2014 n103

10

IL VENETOin PRIMO PIANO

“Bambini e adolescenti sono fi niti nel cono d’ombra della politica e degli investimenti istituzionali”. Sono durissime le parole che

il Pubblico tutore dei minori del Veneto Aurea Dissegna ha pronunciato in consiglio regionale durante la presen-tazione della relazione annuale sull’attività dell’uffi cio regionale garante dell’infanzia conclusasi con un appello al presidente del Consiglio regio-nale Clodovaldo Ruffato perché l’assemblea legislativa del Veneto individui politiche che mettano al centro l’infanzia e l’adolescenza “come investimento sul futuro”.

“Conto sulla sua sensibilità e collaborazione – ha scritto il tutore a nome degli 828 mila minori del Veneto – perché i bambini, le bambine e gli adolescenti siano presenti nell’agenda politica di questa Regione e perché siano promosse le condizioni di ascolto e partecipazione effettiva nelle questioni e de-cisioni che riguardano”. “I dati demografi ci dimostrano il continuo calo della natalità in Italia e nella nostra Re-gione e in parallelo l’aumento delle fasce di popolazione anziana con età sempre più avanzate. É uno dei segnali a cui la politica dovrebbe prestare attenzione – è stato il richiamo del Pubblico Tutore - favorendo in tutti i modi la natalità e i servizi per la prima infanzia a supporto delle

famiglie, superando logiche di interventi spot, ma con interventi strutturali e di sistema”.

Solo nel 2013 l’uffi cio del Pubblico Tutore ha se-guito 422 minori, formato 274 tutori legali volontari e fornito tutela legale a 131 minori stranieri non accom-pagnati.

Numeri dietro ai quali stanno volti segnati da sto-rie dense di sofferenza. E sarà per questo che Aurea Dissegna ha voluto offrire ai politici anche una valutazione sullo stato dei servizi per l’infanzia.

“Non solo si riscontra un limi-tato investimento per i minori e le

famiglie a livello istituzionale nazionale, regionale e locale – ha sottolineato Aurea Dissegna - ma si può parlare di un vero e proprio disinvestimento. Si sta as-sistendo, infatti, ad una generale e drastica riduzione di risorse economiche e di capitale umano in ambito scolastico, sociale e sociosanitario”.

“Nel dettaglio – ha spiegato Dissegna - la scuola sta investendo meno per i suoi alunni (vedi precariato, impoverimento della ricerca, riduzione delle ore di so-stegno) contribuendo così ad aumentare la dispersione scolastica; i Comuni e i servizi sociali investono sempre meno nella prevenzione primaria e secondaria, riducen-

do o eliminando servizi e azioni di supporto ai minori e alle famiglie più vulnerabili, e la sanità appare privile-giare gli interventi di diagnosi e cura, mentre riduce gli interventi di presa in carico terapeutica o di accompa-gnamento dei minori e delle loro famiglie, in particolare nelle situazioni di abuso, maltrattamento o di semplice carenza delle funzioni genitoriali”.

Parole dure come massi che il Pubblico tutore pronuncia con gran-de coraggio, facendosi paladina di un mondo ai margini che solo nel momento della disgrazia o dello scandalo conquista le prime pagine dei quotidiani nazionali.

Invece, chi lavora e vive con i minori sa bene che sostenerli a dovere nel periodo di crescita è essenziale per la loro formazione e realizzazione futura.

“Non intervenire in modo appropriato nel supporto alle famiglie più fragili e ai minori – ha dichiarato il Pubblico tutore – comporterà la necessità di interventi ben più radicali in futuro, con maggiori costi in termini di sicurezza, salute, benessere sociale”.

La società che cambia necessita di visioni politiche e scelte di lunga gittata. Se così non è, allora il futuro sarà problematico. Bastano pochi dati esposti sempre dal Pubblico Tutore Aurea Dissegna a dipingere uno

scenario per nulla roseo che riguarda proprio le nuove generazioni.

L’incremento delle separazioni altamente confl ittua-li, la crescente vulnerabilità delle famiglie “aggredite e aggredibili dal fenomeno della povertà economica” stanno determinando un aumento dei minori allontanati dalla loro famiglia e affi dati a nuclei affi datari o a comu-

nità (in totale sono 3145, dei qua-li 1573 in comunità, la maggior parte adolescenti ultraquindicenni) e un parallelo aumento delle se-gnalazioni all’autorità giudiziaria “che hanno determinato, di fatto – ha puntualizzato il Tutore -l’in-

gresso di tanti bambini e ragazzi (1017 nel 2012) in percorsi giudiziari senza che vi sia possibilità, da parte dei servizi sociali, di una loro effettiva presa in carico per la realizzazione dei necessari percorsi di protezione e cura”. Il Pubblico tutore richiama l’attenzione, infi ne, sull’alta percentuale (circa il 25 per cento) degli adole-scenti (15-17enni) che rimangono in comunità per oltre tre anni, ultima tappa di un percorso di allontanamento dalla famiglia d’origine spesso accidentato e sfortuna-to: sono un segnale dei “fallimenti dell’affi do” – ha sottolineato Aurea Dissegna - che dovrebbe interpellare istituzioni e rete dei servizi.

di Germana urbani

Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto, denuncia una realtà preoccupante e chiede alla politica un’inversione di rotta con interventi strutturali e di sistema

La relazione Una denuncia a tutti gli effetti di politiche lontane dai bisogni reali

L’atto d’accusa del tutore: “Minori dimenticati dalla politica e dalla società”

A fi anco, Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto

Invece di investire si taglia là dove le famiglie hanno più bisogno di essere seguite

La sanità privilegia gli interventi di diagnosi e cura, riducendo la presa in carico terapeutica

22

c

o

n

e

s

p

e

r

i

e

n

z

a

s

i

s

t

e

m

a

o

p

e

r

a

t

i

v

o

M

a

c

i

n

t

o

s

h

A

d

o

b

e

i

n

D

e

s

i

g

n

P

h

o

t

o

s

h

o

p

e

I

l

l

u

s

t

r

a

t

o

r

f

r

e

e

l

a

n

c

e

-

f

u

l

l

t

i

m

e

-

p

a

r

t

t

i

m

e

c

o

n

t

a

t

t

a

c

i

o

i

n

v

i

a

t

u

o

c

u

r

r

i

c

u

l

u

m

a

:

i

n

f

o

@

g

i

v

e

m

o

t

i

o

n

s

.

i

t

g

i

v

e

m

o

t

i

o

n

s

@

g

m

a

i

l

.

c

o

m

0

4

9

.

8

7

0

4

8

8

4

STIAMO SELEZIONANDO

GRAFICO

pubblicitario

Page 23: Riviera ovest ago2014 n103

11Il Veneto in primo piano

E proprio sulla rete di servizi l’autorità di garanzia dei minori ha dato un giudizio fortemente nega-tivo. Secondo Dissegna l’intera rete dei servizi

appare lacunosa, “insuffi ciente”, “disomogenea”, addirittura poco strutturata come si evince dai nuovi piani aziendali delle Ulss. La condizione sociale dei bambini e degli adolescenti in Veneto, invece – se-condo l’osservatorio del Pubblico Tutore – richiede-rebbe più attenzione e reti di protezione più effi caci. Non sono mancate le repliche a quest’intervento ricco di spunti e particolarmente duro per la realtà descritta nella rendicontazione dell’attività 2013 dell’organo di garanzia istituito nel 1988 (prima

regione in Italia) per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che dallo scorso anno ha assunto anche le funzioni di Garante dei detenuti, in vista dell’istituzione (dal 2015) della fi gura unica del Ga-rante regionale dei diritti alla persona. Certo è che ciò che ha detto in Consiglio il Tutore non è tutto. “Il Tutore dei minori – spiega Claudio Sinigaglia consi-gliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità e sociale - e Garante della popolazione carceraria, da metà ottobre si troverà senza personale e senza risor-se per espletare le sue importanti funzioni”. “Dall’in-contro con Aurea Dissegna – continua Sinigaglia – è emerso che a settembre 2014 l’uffi cio non ha ancora

ricevuto lo stanziamento per l’anno in corso e che la dotazione organica dell’uffi cio, già ridotta al minimo, è del tutto insuffi ciente per occuparsi anche della po-polazione carceraria del Veneto. Inoltre – prosegue Sinigaglia – l’uffi cio del Garante continua a dipende-re dalla Giunta regionale, mentre le altre fi gure con ruoli istituzionali di garanzia, come il Difensore Civico o il Corecom, sono più correttamente incardinate presso il Consiglio regionale, massimo organo demo-cratico della Regione”. “Evidentemente – conclude Sinigaglia – i presidenti Zaia e Ruffato condividono la medesima insensibilità verso il sociale”.

di Germana urbani

Sotto la lente I nuovi piani aziendali delle Ulss

“Lacunosa l’intera rete dei servizi”

l’Appello

I malati di Parkinson fanno appello alla Regione Veneto perché continui a fi nanziare le attività riabilitative continuative offerte dai fi siatri delle Ulss. Cure che alleviano e rallentano tremori, rigidità e diffi coltà di movimento

causati dalla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa il 3 per cento della popolazione, circa 300 mila persone in Italia, di cui il 25 per cento con meno di 50 anni. A portare in viva voce la richiesta di rivedere le linee guida del Veneto per la cura del morbo di Parkinson è stata Maria Origano, presidente

dell’Unione parkinsoniani di Verona, che ha incontrato – a nome anche delle altre associazioni provinciali dei malati di Parkinson – la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Le associazioni dei malati di Parkinson del Veneto – ha spie-gato – ritengono insuffi cienti gli interventi previsti dalla normativa attuale e richia-mano l’attenzione del legislatore regionale sull’esigenza di affi ancare alle cure farmacologiche anche l’attività motoria rieducativa e riabilitativa. La riabilitazione precoce e continuativa permette al malato di conservare le abilità residue più

a lungo, evitando il rapido aggravamento della propria condizione psico-fi sica”. L’Unione parkinsoniani di Verona denuncia in particolare la soppressione dei corsi di attività motoria e riabilitativa gestiti dai fi siatri dell’Ulss 20 a Verona e Illasi e il progressivo disinvestimento, anche da parte delle altre Ulss del Veneto, nelle attività riabilitative per i malati nella fase iniziale o intermedia: proprio quando l’attività motoria di gruppo, sottolineano i rappresentanti dei parkinsoniani, sareb-be più necessaria ed effi cace.

le associazioni dei malati sono preoccupate dei tagli“lA regione mAntengA le cure riAbilitAtive dei mAlAti di pArkinson”

Sono sempre di più le separazioni confl ittuali in cui i bambini sono “strattonati” e soffrono. Aumentano anche le famiglie che devono fare i conti con la povertà economica

23Il Veneto in primo piano

Ancora pochi mesi per approfittare della detrazione del 50%. Affrettati hai tempo solo no al 31.12.14

FOTOVOLTAICO

Fotovoltaico - Termodinamico - Pompe di Calore - Illuminazione Led

Nuova SedeViale Risorgimento 40 E/F

Adria (RO)

POMPE DI CALORE

FINANZIAMENTIE se vuoi risparmiare di più

Soladria propone: POMPE DI CALORE

per acqua calda sanitaria.Efficienti, capaci di scaldare

una grande quantità d’acqua, utilizzando pochissima utilizzando pochissima

energia elettrica.E se hai già un

impianto fotovoltaico, acqua calda a costo zero.

Con Soladria puoi pagarel’impianto in 48 rate a partire da 140 euro/mese

*calcolo stimato su impianto fotovoltaico da 3kWp made in Italy

48 RATEda 14

0 €

Viale Risorgimento 40 E/F - 45011 Adria (RO) • tel.0426/22784 • tel.0426/42534 • fax 0426/945880 • www.soladria.it

50%

Page 24: Riviera ovest ago2014 n103

24 Il Veneto in primo piano12 Il Veneto in primo piano

Acquae è questo il nome del padiglio-ne veneziano dell’Expo di Milano che sorgerà nell’area del parco tecnologico

e scientifi co di Marghera Vega 2. Insomma l’Expo Venice punta tutto sul rapporto fra acqua e cibo e acqua e ambiente, in una perfetta sinergia armonica con la città lagunare che emerge dalle barene poco distanti, dopo il ponte della Libertà. Expo Venice avrà perciò una grande “area food” in cui si proporranno piatti di pesce di tut-ti i tipi e origini, dalle “sarde in saor” e il baccalà mantecato, fi no alle infi nite va-rianti gastronomiche con cui il pesce viene cucinato e mangiato nel resto del mondo. Nell’area del Vega 2, tra il ponte della Li-bertà e la laguna, il padiglione espositivo principale sarà circondato da altre struttu-re più piccole, destinate a uso ricettivo e commerciale, il tutto su un’area di 40 mila metri quadri bonifi cata e riedifi cata con un progetto che ha richiesto un investimento

dal valore complessivo di 30 milioni sui 50mila metri quadri complessivi. Il tutto nel segno della riqualifi cazione e senza ulterio-re sfruttamento del territorio. Va ricordato infatti che il padiglione sorgerà proprio in una zona in cui un tempo c’erano terreni che ospitavano le industrie chimiche di Por-to Marghera. ”Expo Venice 2015 - spiega

Bruno Polesel vicepresidente e delegato alle attività produttive della Municipalità di Marghera - sarà un’altra occasione per riqualifi care un territorio nel tempo da sem-pre segnato da inquinamento e problemi legati alla crisi del Petrolchimico. Speriamo che i prossimi amministratori che saranno

eletti a Venezia, puntino su questi temi che in questi tempi offrono più opportunità occupazionali che i classici stabilimenti che tante brutte conseguenze hanno avuto sulla nostra salute. Stavolta non si tratterà del solito capannone, ma di una sorta di mo-derna cattedrale che continuerà ad essere una grande area espositiva di qualità e di grande respiro. Una struttura che resterà in eredità a Venezia e Marghera per i de-cenni a venire”. E i numeri importanti non mancheranno davvero in questo progetto. Secondo le stime degli esperti a Venezia in arrivo sono previsti 800mila visitatori da tutto il mondo, mentre le aziende espositri-ci (nazionali e internazionali) saranno circa 500. L’apertura del padiglione è fi ssata per i il 1° maggio 2015 quando prenderà uffi -cialmente il via l’Expo 2015 di Milano. Da ottobre, una volta esaurita l’esposizione, nell’area sarà possibile organizzare conve-gni o spettacoli per 3.500 posti a sedere

di Alessandro Abbadir

Previsti, nel 2015, 800mila visitatori in arrivo da tutto il mondo. Le aziende espositrici nazionali e estere saranno circa 500

Marghera Lavori a ritmo serrato per consegnare le strutture entro dicembre

Expo Venice punta su acqua e cibo

e 7mila persone in piedi. Nelle dettaglio: ci saranno tre percorsi connotati da altrettanti colori. Ci sarà il blu per “Acqua da bere”, verde per “Acqua e alimentazione”, bianco “Acqua e lavoro”. Non mancheranno così le aziende che operano nell’ambito delle bonifi che, delle depurazioni e, più in gene-rale, del trattamento delle acque. Ci sarà anche il percorso “Pianeta Aquae”, dedica-to alle tematiche ambientali. Nei sei mesi di esposizione al Vega 2 si terranno inoltre eventi specifi ci dedicati al wellness, all’uso dell’acqua in ambiente domestico, al tempo libero, all’economia e alla fi nanza.

E’ in programma anche un evento di carattere prettamente culturale dedicato alle religioni e alle culture sorte sulle rive dei grandi fi umi. Nel dettaglio i numeri della struttura: il padiglione di Expo Venice che al centro avrà una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un’altezza di 14 metri per una superfi ci di circa un ettaro, so-stenuta solo da quattro pilastri, con l’imma-gine tridimensionale dell’acqua che sembra

cadere a cascata dal cielo. Il progetto è sta-to messo a punto dagli architetti veneziani Giovanni Caprioglio e Michele De Lucchi e prevede anche una porta d’accesso da terra ma anche una dall’acqua, per creare colle-gamenti acquei con Venezia e l’aeroporto. Qualche timore comunque c’è. “Speriamo - spiega il delegato alla viabilità di Marghera Valdino Marangon - tutto sia monitorato con estrema attenzione dal punto di vista viabilistico, in modo da non arrecare disagi con ingorghi e rallentamenti al territorio. Disagi provocati dall’affl usso imponente dei visitatori a Marghera”. Dal punto di vista ambientale sono previste vasche e specchi d’acqua, gruppi di betulle, macchie vegetali, prati fi oriti e pergolati, mentre gli spazi coperti ospiteranno esposizioni, atti-vità esperienziali e convegni, opportunità di business e workshop. L’impegno degli organizzatori è quello di concludere la rea-lizzazione delle strutture per il prossimo 23 dicembre, alla vigilia di Natale. Insomma sarà proprio un bel regalo per Venezia.

Il connubio tra cibo e natura insegnato ai bam-bini. E’ questo il senso

di “Sgulp! La città del gioco” l’appuntamento in programma che dal 7 al 10 novembre torna alla Fiera di Padova. Di cosa si trat-ta? L’iniziativa si rivolge ai bambini dai 3 agli 11 anni, sotto forma di una grande città del gioco: una vasta area sarà allestita in Fiera per stimolare l’estro infanti-le, per coinvolgere nel gioco anche i genitori, per invitare a scoprire il magico ed entusiasmante mon-do del gioco. I temi saranno precisi. Questa seconda edizione, sarà dedicata al riciclo, all’agricoltura biologica, alla riscoperta della cultura dell’orto, del mangiare sano e del vivere all’aria aperta attraverso attività ludi-che, ricreative e di socializzazione. Per coin-volgere di più le associazioni e le cooperati-ve del territorio Sgulp! ha lanciato una “call for proposal” con la richiesta di presentare le proprie proposte di partecipazione all’edizio-

ne 2014. C’è stata una buona risposta. E’ stato un modo effi cace per coinvolgere tutto il mondo del volontariato e delle associazio-ni legate all’infanzia che su questi temi han-no esperienze decennali . Gli organizzatori si aspettano da questo evento un buon riscon-tro in termini di pubblico. Sempre più infatti sono i genitori interessati ad educare i fi gli ad una alimentazione corretta slegata dai modelli indotti dalle pubblicità che i bambini subiscono da tv ed internet

A NOVEMbRE AllA fIERA DI PADOVAARRIVA SGulP PER EDuCARE Al bIOlOGICO

Nell’area del Vega 2 il padiglione espositivo “Aquae” su un’area di 40 mila metri quadrati

Page 25: Riviera ovest ago2014 n103

25Il Veneto in primo piano

“Questa è una decisione per la vita, non per la morte; per dare una possibilità alle persone che desi-

derano generare una nuova vita; per evitare costosi e purtroppo a volte truffaldini viaggi della speranza verso l’estero. Diamo un colpo decisivo ad un business sempre più diffuso, che sfrutta la sofferenza delle coppie”.

Sono le parole di soddisfazione, rivolte anche a quei settori del mondo cattolico che si sono espressi criticamente, che il presiden-te della Regione del Veneto Luca Zaia ha pronunciato nell’annunciare l’approvazione da parte della Conferenza dei Presidenti di Regione e delle Province Autonome, lo scor-so 4 settembre, delle linee guida per l’e-rogazione da parte delle strutture pubbliche della fecondazione eterologa.

Linee guida che la Giunta regionale del Veneto, nella seduta del 9 settembre, ha re-cepito per partire subito nei 36 centri veneti

accreditati dove si pratica già l’omologa.“In Veneto - ha quindi annunciato

Zaia - partiremo il primo ottobre, dopo aver concordato con le altre Regioni il costo del ticket, che vorremmo fosse assolutamente popolare e che naturalmente dev’essere uguale in tutta Italia”.

A metà settembre i direttori generali

delle Regioni procederanno alla definizione del ticket e per il 24 è prevista una riunione del Coordinamento degli assessori che do-vrebbe ufficializzare il costo della compar-tecipazione”.

“Saranno applicate - ha detto il Gover-natore veneto - le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito no

all’eugenetica, la totale gratuità della dona-zione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infer-tilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia”.

“Per simmetria giuridica con la feconda-

zione omologa - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, coordi-natore degli assessori colleghi italiani - l’ete-rologa dovrà assolutamente essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), perché è divenuta diritto costituzionalmente riconosciuto, e finanziata dallo Stato all’in-terno del Fondo Sanitario Nazionale”.

“Di fronte ad una infertilità incurabile l’eterologa è un fatto di civiltà” ha osser-vato l’assessore auspicando che le linee guida come quelle messe a punto dalle Regioni italiane “possano essere una vera e propria buona pratica adottabile anche a livello europeo” considerato che “più le regole saranno omogenee a livello interna-zionale, meglio sarà per tutti, a cominciare dai pazienti”.

Nel Veneto, questa è la stima della Regione, l’incidenza della nuova terapia do-vrebbe attestarsi attorno ai 500 casi l’anno.

di Ornella Jovane

Sanità Ora le coppie infertili troveranno risposte anche in regione

Eterologa, in Veneto si parte a ottobreLe Regioni hanno approvato all’unanimità le linee guida, la giunta regionale del Veneto le ha recepite. Zaia: “Partiremo, a prescindere da Roma, nei 36 centri già accreditati per l’omologa”

Il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto

Emerge anche dalla delibera con cui la Giunta regionale del Veneto ha rece-pito le linee guida sulla fecondazione

eterologa. “In Veneto - ha detto il Gover-natore Luca Zaia - forniremo anche un ac-compagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’a-spetto meramente tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona”.

L’implicazione psicologica di una scelta così complicata per la coppia - che matura peraltro dopo un percorso sofferto di presa di coscienza e quindi di metabolizzazione di una “sentenza” così severa, com’è quella di infertilità incurabile - rappresenta un aspetto non secondario della questione.

“Il primo punto da prendere in conside-razione è di carattere sociale e psicologico del giudizio o meglio del pre-giudizio che dall’esterno può essere espresso nei confronti della coppia che decide di ricorrere alla fecon-dazione eterologa per avere un figlio” spiega

lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato fa-cendo riferimento a quella pratica di emettere sentenze, del tipo “perché forzare la natura se vi sono anche altri modi per diventare genitori come ad esempio l’adozione?”, “senza avere coscienza delle ferite profonde – fa osservare - che una coppia vive sulla propria pelle prima di arrivare alla decisione di sottoporsi ad un per-corso di procreazione medicalmente assistita”.

“Ci sono - spiega lo psicoterapeuta - diver-si modi di reagire delle coppie nel momento in cui prendono coscienza del fatto di non poter avere figli: c’è chi non si preoccupa di approfondire la problematica dal punto di vista medico, per capire se si tratti di infertilità tran-sitoria o di sterilità, e ricorre all’adozione che è un modo bellissimo di diventare genitore. Altri invece sentono il bisogno di approfondire. Decidono di ricorrere alla medicina avvalendosi dei progressi nel campo della scienza”.

“Una società che evolve deve aiutare chi è in difficoltà e deve consentire all’individuo la libertà, ovviamente regolamentata, - osserva

lo specialista - di poter diventare genitore se ci sono i mezzi scientifici per farlo. Avere un figlio è una scelta intima della coppia che va compiuta, in ogni caso, in piena libertà”.

“Dal punto di vista psicologico - prosegue il dottor Busato - la fecondazione eterologa, più che una cura all’infertilità, rappresenta una scelta profonda e consapevole di affrontare un percorso impegnativo, stressante e non sem-pre di sicuro successo. Una scelta non semplice che necessariamente presuppone una grande motivazione a diventare genitori”.

“L’approccio psicologico, una volta che la coppia ha deciso di ricorrere alla fecondazione eterologa, - spiega - serve come momento propedeutico utile a far emergere tutto quello che c’è sotto pelle: i fantasmi, le paure, le con-vinzioni e le pressioni sociali. Aiuta la coppia a confrontarsi sulla scelta, ad affinare complicità e intesa necessarie in una così forte esperienza emotiva, con picchi di felicità alternati a mo-menti di paura e disagio”.

C’è un altro punto cruciale con il quale i

genitori che ricorrono alla fecondazione etero-loga si devono confrontare ed è quello relativo alle informazioni da dare ai figli. Va detta o no ai figli nati da fecondazione eterologa, la verità? E se sì, quando e come?

“La paura più ricorrente dei genitori - spie-ga lo psicoterapeuta - è che la verità possa ri-flettersi negativamente e quindi compromette-re il rapporto con il figlio. In un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità tuttavia è opportu-no dire al proprio figlio com’è stato concepito. Qual è il momento giusto? E’ soggettivo. Ciascun genitore capisce qual è il momento opportuno e da sè trova le parole. Se il com-pito non dovesse essere così naturale, allora è bene ricorrere ad un aiuto e farsi consigliare su come gestire al meglio la situazione. E’ innata nell’essere umano la necessità di conoscere le proprie radici, le origini: un’esigenza che può manifestare il figlio che è adottato e che può essere anche del figlio nato dalla fecondazione eterologa. Si tratta di un passaggio che viene vissuto con grande emozione nella famiglia

ma che può essere condiviso e “assorbito” se il rapporto di coppia dei genitori è forte e quello con i figli è sano. L’importante è che il figlio non arrivi ad idealizzare il genitore biologico, considerandolo come qualcuno che avrebbe potuto cambiare in meglio la propria esisten-za. Un rischio che può verificarsi nei soggetti in difficoltà”.

“Detto questo - conclude - per qualsiasi padre e madre, essere genitori è una missione impossibile e comunque meravigliosa, a pre-scindere da come lo si diventa”.

Focus Parola di specialista. lo psicologo e psicoterapeuta lino busato le delicAte questioni del cuore e dell’AnimA nelle coppie che decidono di Avere un Figlio con lA FecondAzione eterologA

O.J.

Lino Busato

Page 26: Riviera ovest ago2014 n103

26 Voci da palazzo

A marzo i veneti tornano alle urne per votare la nuova Giunta del Veneto. Che voto date voi del Pd al lavoro del presidente Zaia?

“Mi è capitato in questi giorni di chiedere ad alcuni cittadini se ricordavano un provvedimento importante varato della giunta Zaia. Qualcuno non ha saputo rispon-dere, qualcun altro si è ricordato la questione dell’in-dipendenza. Questo per dire che è stata una stagione in cui grandi interventi, grandi opere, grandi progetti di cambiamento per la nostra regione non ci sono stati.

Zaia è stato il continuatore della vecchia politica, ha gestito la coda degli interventi messi in campo da Galan. E’ stato un commentatore capace di interveni-re su tutto e polemizzare col Governo centrale su ogni provvedimento. Ma è mancato totalmente di visone sui grandi temi della trasformazione della nostra regione”.

Il Consiglio regionale ha lavorato meglio?“C’è stato un discreto lavoro

su alcuni temi che reputo impor-tanti e dove il Pd ha giocato la sua parte all’interno del Consiglio Regionale. Usciamo con l’approva-zione di una nuova legge elettorale e uno Statuto equilibrato e frutto di una mediazione politica importante tra le forze di maggioranza e opposizione. Anche se, proprio per colpa della Lega, il Veneto è stata l’ultima regione d’Italia a darsi uno statuto.

Importantissimo è stato anche licenziare il Piano so-cio sanitario dopo tantissimi anni d’attesa. E nel merito il Pd ha avuto un ruolo molto importante perché per la prima volta non si è parlato solo di ospedali ma anche di strutture territoriali diffuse e dei servizi ad esse connessi.

Importantissima e sempre varata dal Consiglio, è la legge sul turismo nata da un lavoro di concerta-zione e dialogo con le categorie del mondo turistico, un comparto strategico per il futuro. Se riuscissimo a mettere in rete il nostro patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico, è mia convinzione che i 100mila posti di lavoro che abbiamo perso nel settore industriale e manifatturiero dall’inizio della crisi ad oggi, potrem-mo recuperarli in altri cinque anni, rilanciando proprio il comparto turistico”.

Dove ha fallito davvero Zaia?“Zaia è stato il presidente delle polemiche. Parole

invece che fatti. Sembra che lui goda quando può dire che il potere romano si dimentica del Veneto perché gli permette di far polemica. Invece dovrebbe cercare di avere un potere di interlocuzione e dialogo col potere centrale a tutto vantaggio dei cittadini veneti.

Il grande fallimento di Zaia è il federalismo e l’au-tonomia. Va detto che Zaia mentre sollecita l’ipotesi del referendum indipendentista, bocciato dal governo perché palesemente incostituzionale come avevamo denunciato noi del Pd, non utilizza l’unica vera leva pre-vista dalla nostra Costituzione, cioè l’articolo 116-117 sull’autonomia differenziata”.

Veniamo al Pd che si prepara alle elezioni con qualche acciacco dopo l’inchiesta Mose.

Galan e Chisso sono sicuramente i grande pro-tagonisti della tangentopoli del Mose ma anche il Pd non ci ha fatto una bella figura.

“I reati sono reati, e vanno perseguiti in qualsiasi caso. E nes-suno si deve nascondere dietro im-munità di sorta. Attenzione però.

Per quanto riguarda il Pd siamo di fronte a dei casi isolati di illecito finanziamento ai partiti. Comportamenti sicu-ramente da sanzionare senza difesa, infatti Marchese è uscito da tempo dal Pd e si è anche dimesso. Ben più complessa, se sarà dimostrata, tutta la vicenda legata alla gestione del potere del centro destra e del prece-dente presidente della nostra regione, Giancarlo Galan.

Ma queste vicende ci pongono il tema sempre più urgente della costruzione dei gruppi dirigenti futu-ri. Quando non c’è ricambio e alternanza sia per chi governa che per chi resta all’opposizione prevale una logica consociativa che può produrre anche i risultati che abbiamo visto”.

La cifra vincente per rinnovare il Veneto e la società sta, dunque, nel cambiamento.

“Sono dell’idea che si debba cambiare spesso. I Veneti, stavolta, dovrebbero scegliere con il voto di dare una svolta. Zaia è il continuatore delle vecchie giunte di centrodestra. La Lega è lì dal 2000. Zaia, già vicepre-

sidente di Galan, una volta divenuto presidente ha con-fermato Chisso in continuità con lo stesso assessorato che aveva prima.

Inoltre, non ho ancora visto nessun provvedimento di proget sugli ospedali o sulle infrastrutture bloccato da Zaia. Eppure si cominciano già a vedere gli effetti negati-vi di queste scelte. Solo sull’ospedale di Padova (grazie ad un emendamento presentato dal Pd) era passata la linea di finanziarlo con i soldi pubblici: 50 milioni per tre anni”.

Quali saranno i temi su cui il Pd cercherà di con-quistare i veneti?

“Primo: Sanità. Come attrezziamo il territorio oltre agli ospedali per acuti. Dove mandiamo l’anziano che esce dall’ospedale, dove collochiamo la lungodegenza e strutturiamo i servizi territoriali. Su questo riteniamo ci sia molto da proporre vista l’assenza totale dell’attuale assessore, interessato solamente agli ospedali di Verona.

Secondo: Organizzazione, va-lorizzazione e tutela del territorio.

Le emergenze e i danni cau-sati dai fenomeni atmosferici sono i frutti della massiccia cementifi-cazione. Crediamo che dire no al consumo ulteriore di suolo sia il grande teme su cui la classe politica dovrà misurarsi nei prossimi anni. Noi su questo abbiamo già fatto battaglia presentando proposta di legge che sarà presto dibattuta in sede di commissione e poi in consi-glio.

Terzo: Lavoro. Per far ripartire l’economia serve una strategia più organica e strutturata. Accanto a turismo e cultura occorre investire sulla logistica. Il Veneto è la piattaforma logistica per eccellenza italiana e europea. Qui sta uno dei porti più importanti d’Italia, c’è il terzo scalo aereo italiano e arriva l’alta velocità ferroviaria. Peccato che i tre sistemi non siano per nulla intercon-nessi.

Ripensando la logistica potremmo diventare una piattaforma straordinaria di arrivi e partenze di merci e persone e far decollare così un altro pezzo di sviluppo occupazionale importante.

Quanto alle nostre aziende. Alcune, straordinarie,

sono cresciute da sole a livello internazionale ma ades-so dobbiamo aiutarle a restare sui mercati mondiali. La sfida sarà mettere in campo una rete di servizi che le supportino sul tema dell’innovazione del prodotto e della qualità per essere più competitive sul piano inter-nazionale”.

Fatto il programma vi serve un leader. Lo sce-glierete nel Pd o ancora fuori…

“Il prossimo candidato Presidente dev’essere del Pd! Anche se perdiamo io devo avere un leader che sta lì all’opposizione. Se no ogni volta diamo l’impressione di non avere un gruppo dirigente che lavora per costruire un’alternanza vera per il futuro. Uno che non abbando-na il campo ma sta lì dimostrando che ha un progetto politico da realizzare”.

Primarie sì o primarie no?“Sono per fare le primarie se servono. Non sempre

a tutti i costi. Se ci fosse un candi-dato condiviso a tutti i livelli, frutto di una partecipazione di tutti gli organi dirigenti e lo avessimo già subito, oggi, si partirebbe. Con le primarie regaliamo tre mesi a Zaia sui giornali che sarebbe l’unico can-

didato in campo che parla ai veneti”.Ciò significa che un candidato ce l’ha in mente!“Il candidato migliore oggi è quello che ha capacità

di entrare velocemente in empatia con i veneti. Il nodo è che Zaia pur avendo fatto quasi niente ha un indice di popolarità molto alto”.

Allora le primarie del Pd i veneti le hanno già fatte e la Moretti è il candidato in pectore.

“Non a caso io quando ho visto il suo risultato alle Europee ho pensato che quei voti fossero indice di una verifica che il Pd ha fatto su una possibile candidata a presidente. Soprattutto perché la campagna elettorale sarà corta abbiamo bisogno di qualcuno che sia già conosciuto e apprezzato. E lei lo è. Inoltre è una don-na e visto che dobbiamo impegnarci per aumentare la rappresentanza femminile in Regione, magari con una modifica alle legge elettorale per introdurre la doppia preferenza di genere, non sarebbe male come candidato presidente”.

di Germana urbani

La pagella di Lucio Tiozzo: “Boccio Zaia, promuovo il consiglio”

Bilancio Cinque anni di lavoro in Regione tra mediazioni difficili, proclami e qualche scandolo

“Il Pd ha bisogno di un candidato presidente interno al Pd e che sia rapidamente in grado di parlare ai veneti, meglio se donna. La Moretti, secondo me, è sicuramente una candidata in campo”

“I veneti questa volta con il loro voto dovrebbero scegliere di dare una svolta”

“Zaia è stato il presidente delle polemiche con Roma, invece dovrebbe cercare di dialogare col potere centrale”

Lucio Tiozzo

Via Corsivola, 11/DBojon di Campolongo Maggiore (VE)tel. 049 9725171cell. 340 7917703 - 335 7283091

[email protected]

Page 27: Riviera ovest ago2014 n103

27Voci da palazzo 15Voci da palazzo

Il gioco d’azzardo in tempo di crisi è una piaga che dilaga e, invece che diminuire aumenta. L’illusione di fare soldi affi dandosi alla fortuna cattura, parados-

salmente, soprattutto chi non riesce ad arrivare a fi ne mese aggravando una situazione già precaria. Da tempo il Consiglio regionale sta lavorando per regolamentare il settore del gioco d’azzardo e per garantire cure adegua-te alle vittime.

Ora, Il testo al vaglio dell’organo consiliare guidato da Leonardo Padrin (FI) fa sintesi di cinque diverse ini-ziative legislative: una a fi rma del Pd, primo fi rmatario Claudio Sinigaglia, una della Lega presentata da Cristia-no Corazzari, altre due presentate rispettivamente da Stefano Valdegamberi (Futuro popolare, ex Udc) e da Stefano Peraro (Udc) e infi ne una di Italia dei Valori, primo fi rmatario il capogruppo Antonino Pipitone. Il nuo-vo testo coniuga la prevenzione dei danni causati dalla ‘febbre da gioco’ con le azioni di contrasto al proliferare di sale da gioco e scommesse, sino a sanzioni verso chi installa apparecchi illeciti o ‘truccati’. Gli interventi prin-cipali di contrasto al gioco d’azzardo delineati nel ‘testo unico’ sono: l’introduzione di un marchio ‘slot free’, sgravi Irap per i locali che non ospitano slot machines

e apparecchi da gioco, aumento dell’addizionale regio-nale Irap per chi invece li mantiene, distanze minime delle sale gioco da scuole, patronati, centri sportivi e case di riposo, un numero verde con relativo indirizzo mail per avere informazioni e consigli, programmi di prevenzione ad ampio spettro per tutte le età. Il ‘cuore’ dell’intervento normativo della Regione – secondo il te-sto in discussione – sta nella modulazione dell’imposta regionale per le attività produttive (Irap) che verrebbe alleggerita per gli esercenti che rinunciano ad installare le macchinette mangia-soldi e invece resa più gravosa per i locali che sceglieranno di ospitare slot, videopoker e giochi vari.

Oltre ad incentivi e disincentivi fi scali, la proposta in discussione punta ad allontanare i punti-scommessa e le sale giochi dai luoghi di aggregazione, scuole, ospedali ed edifi ci pubblici imponendo una distanza minima di 300 metri, pena salate sanzioni. Parallelamente il pro-getto di legge investe sulla prevenzione, potenziando i servizi per le dipendenze delle Ulss perché siano in grado (attraverso interventi educativi e presa in carico dei casi patologici) di porre un argine alle ludopatie e di evitare tanti drammi umani e familiari. La bozza di leg-

ge in discussione prevede un piano triennale regionale per ridurre il rischio della dipendenza da gioco, istituisce l’Osservatorio regionale, un numero verde e un indirizzo di posta elettronica per fornire i primi orientamenti, dise-gna un rapporto di collaborazione organica tra Comuni, Ulss e associazioni del terzo settore sia sul fronte della prevenzione che su quello del trattamento, cura e riabi-litazione delle persone dipendenti dal gioco compulsivo. In rappresentanza di circa 800 concessionari attivi nel territorio nazionale, la Federazione Sistema Gioco Ita-lia, che realizza 17 mld di euro di fatturato annuo (di cui 8 vanno allo Stato), si è dichiarata sostanzialmente d’accordo con la proposta di legge in discussione in Ve-neto in tema di contrasto al gioco d’azzardo illegale e di prevenzione delle ludopatie.

I gestori di sale gioco e punti scommessa sono invece critici sul limite dei 300 metri di distanza dai luoghi ‘sensibili’: “Là dove è stato introdotto ha creato un effetto boomerang, facilitando i giochi clandestini – hanno osservato i rappresentanti della Federazione confi ndustriale - Nel 2013 a fronte di 7300 punti le-gali di scommessa si calcolano siano attivi circa 7 mila punti illegali, privi di ogni controllo, nei quali secondo

la Guardia di Finanza vengano giocati ‘in nero’ almeno 23 miliardi l’anno. Piemonte ed Emilia Romagna hanno infatti rinunciato ad introdurre la distanza ‘minima’ nelle rispettive leggi regionali”.

L’eventuale introduzione della distanza minima di 300 metri da luoghi sensibili – calcola la Federazione Sistema gioco – provocherebbe la chiusura del 75 per cento delle sale gioco attualmente in attività. Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate nel 2013 tra videopocker e slot machines, Gratta e vinci e schedine del lotto e dell’Enalotto. E’ inoltre la prima regione in Italia, insieme all’Emilia Romagna, nell’in-dustria di produzione di slot machines e software per scommesse.

di Germana urbani

Meno tasse ai locali che non mettono le slotGioco d’azzardo La commissione Sanità discute la proposta di testo unico

Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate

L’opinione

“La commissione - ha dichiarato Leonardo Padrin, presidente della commissione Sanità – interpellerà direttamente il questore di Genova, per verifi care gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri

tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali. I rappresentanti dei gestori dei punti scommesse denunciano l’esplosione del gioco illegale, a seguito di tale norma. Credo sia opportuno verifi care con la massima autorità di pubblica sicurezza del capoluogo ligure la ricaduta effettiva di questa regola di distanza”.

leonardo Padrin (fI) gioco d’AzzArdo, Attenzione sullA regolA dellA distAnzA minimA

“Sul nuovo ospedale di Padova si sta creando una situazione paradossale che lascia i cittadini piuttosto sconcertati”, ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato a seguito delle notizie e dei commenti che si succedono

quasi quotidianamente sul tema. L’inseguirsi di progetti e controprogetti, ipotesi e nuove tesi di localizzazione “mostra di sicuro che il mondo politico sta cercando di assumere decisioni defi nitive e affi dabili, ma rischia di arrivare ai cittadini di Padova, della regione e anche di tutto il Paese – vista l’importanza del polo sanitario padovano – come un insieme di messaggi a volte contraddittori, che rischiano soprattutto di aumentare le diffi denze che la società civile già ha maturato nei confronti della politica e di favorire la fuga dei clinici più preparati e della ricerca medico-scientifi ca”. Per que-sto, ricorda il presidente del Consiglio, “è necessario che la politica regionale e locale faccia lo sforzo di rimettere al centro del dibattito il tema salute e assistenza sanitaria in modo trasparente, evitando gli scontri pretestuosi. Ricordo che uno degli interventi più signifi cativi sul tema è stato quello del presidente dell’Ordine dei medici di Padova, che ha ricordato pochi giorni fa che più che i contenitori sono importanti i contenuti, e che quindi più dei mattoni e delle pareti sono importanti la qualità dei servizi. Mi sento quindi di chiedere con energia – ha concluso Ruffato - che tutti coloro sono coinvolti negli indirizzi, nelle decisioni e nelle operatività si mettano nell’ottica del bene comune: ripensare e riqualifi care la sanità attraverso il nuovo ospedale signifi ca soprattutto progettare risposte migliori, più effi caci e più vicine ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie, confermando allo stesso tempo che miglior clinica e la ricerca più avanzata devono rimanere all’interno del polo padovano e non emigrare altrove. Questi devono essere i valori che guidano l’attuale dibattito”.

“sÌ A migliore sAnitÀ, no Alle polemiche”Clodovaldo Ruffato (Ncd). Nuovo ospedale Padova

Padiglione

con il patrocinio di

LIGHTING & ELETTRONICA

ILLUMINOTRONICA

Novità 2014: ingressi gratuiti in collaborazione con

Lunedì: tutti i visitatori della provincia di VeneziaMercoledì: speciale DONNE ingresso gratis

Page 28: Riviera ovest ago2014 n103

16 Cultura veneta

Sui tre piani dell’edifi cio, oltre un centinaio di opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografi e e abiti da collezioni private e musei internazionali

Un tuffo all’inizio del secolo scorso con una delle più note protagoniste della vita mondana ed artistica dell’epoca. Venezia rievoca la fi gura e il mito di Luisa Casati Stampa,

la donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Ma-rinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. La mostra che ha un titolo chiarissimo ed esplicativo “La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli”, sarà ospitata a Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei luoghi più amati dalla “Divina Marchesa”, che diventerà la sede della prima straordinaria mostra interamente a lei dedicata. Tre piani di Palazzo Fortuny “immergeranno” il visitatore nell’atmosfera in cui visse la “Divina Marchesa” che, per mezzo secolo, fu una leggenda vivente, una dark lady, un’importante collezionista d’arte e mecenate, musa di sim-bolisti, fauves, futuristi e surrealisti: un mito che ispira ancora oggi gli artisti e le grandi maison dell’alta moda. La mostra sarà aperta il 3 ottobre 2014 e terminerà l’8 marzo 2015. “Questa donna – spiegano i curatori della mostra- a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia” . L’esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, è coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da” 24ore

Cultura – Gruppo 24 Ore”, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografi e e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Della straordinaria collezione di opere d’arte e di ritratti che le furono dedicati o da lei commissionati, in mostra saranno esposti pezzi provenienti da collezioni private : la testa di ceramica policroma opera di Renato Bertelli, “La Marchesa Casati”di Romain e Brooks, e la scultura di Paolo Troubetzkoy “Ritratto della marchesa Casati con un levriero”. Si affi ancano poi capolavori assoluti provenienti da musei di tutto il mondo come “Ritratto della marchesa Casati” di Giovanni Boldini della Gnam di Roma, “Marchesa Casati” di Augustus Edwin John dell’Art Gallery of Ontario, i molti ritratti che le dedicò Alberto Martini, “Linee di forza di paesaggio ma-iolicato” di Giacomo Balla e i gioielli di Cartier a lei ispirati. Poi

la sezione fotografi ca ricchissima anch’essa: gli scatti di Adolphe Gayne de Meyer, Man Ray e Mariano Fortuny, a quelli rubati, quando viveva in miseria a Londra, di Cecil Beaton. “Il percorso della mostra- continuano i curatori - attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell’alta società all’incontro con Gabriele d’Annunzio. Un incontro che la cambiò per sempre e che divenne un legame d’amore e amicizia che durò tutta la vita, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell’occulto per arrivare al periodo “futurista” in cui incontra Filip-po Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per con-cludersi con la rovina economica e l’esilio nella capitale britannica dove muore nel luglio 1957”.

di Alessandro Abbadir

Venezia Dal 3 ottobre esposizione dedicata a Luisa Casati Stampa protagonista della Bella Epoque

La “Divina Marchesa” a Palazzo Fortuny

Teatro Stabile del Veneto e Fondazione Musei Civici di Venezia inaugurano l’attivi-tà autunnale con una nuova convenzione,

a vantaggio di visitatori e spettatori. Secondo il nuovo accordo gli abbonati alla stagione di Prosa 2014-2015 di Teatro Goldoni e Teatro Verdi possono, infatti, acquistare la Muve Friend Card a tariffa ridotta presso le bigliette-rie di tutte le sedi museali, mentre i possessori della Muve Friend Card hanno diritto alla ta-riffa di ingresso ridotta per gli spettacoli della stagione 2014-2015 di entrambi i teatri. Si tratta di un’ulteriore strategia di co-marketing che si inserisce nello spirito di una crescente collaborazione tra le istituzioni cittadine, rivol-gendosi al pubblico degli spettatori e dei visita-tori, sia residenti che turisti, con l’obiettivo di incentivare la conoscenza e la frequentazione del patrimonio culturale della città, di cui il te-atro e il sistema museale civico rappresentano due componenti fondamentali.

teAtro e musei

unA convenzione per lA culturA

A.A.

Ritratti e foto-grafi e dell’e-sposi-zione

28 Cultura veneta

Home Iscriviti Cos’è Contatti

Leggi LaPiazza

Un modo semplice ed efficace per leggere ciascuna delle 14 edizioni de La Piazza, ovunque tu sia! L’archivio storico delle uscite e delle edizioni permette di approfondire le notizie nel modo più completo.

Notizie in evidenza

LaPiazzaApp è informazione locale in tempo reale, con notizie sempre aggiornate. Apri LaPiazzaApp e rimani aggiornato sulle notizie della tua zona!

Diventa Reporter

Vuoi segnalare una notizia? Ti trovi sul luogo della notizia e ne sei testimone? Inviaci la tua foto o il tuo video e diventa reporter della tua zona!

Dove trovi LaPiazza

La Piazza viene recapitata a casa tua, ma se desideri la puoi trovare anche in molte attività commerciali e sempre gratuitamente! Cerca nella mappa il punto più vicino a te.

Come scaricare l’App: dal sito www.lapiazzaweb.it &

padova Via Lisbona, 10 - Padova Tel. 049 8704884 - www.givemotions.it • [email protected]

App

Da oggi l’informazione locale sempre con teScarica

Page 29: Riviera ovest ago2014 n103

Villa Momi’sristorante·pizzeria

Cavarzere (VE) Loc.Santa Maria 3B Tel. 0426 53538 chiuso il lunedì

Villa Momi’s è il luogo ideale per matrimoni, cresime ed ogni altro tipo di ricor-renza. Per gli sposi e i loro invitati è riservata un’ospitalità particolare, con aree e intrattenimenti privati.

Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare

Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere.

Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.

www.villamomis.it

siamo presenti su

BEAUTIFUL DAY

Page 30: Riviera ovest ago2014 n103

30 Cultura veneta 17Cultura veneta

di Massimiliano Granato

Venezia come sogno, come possibile punto di arrivo ma anche in questo caso come illusione. Il terzo lungo-

metraggio di Antonioni (pochissimo tempo dopo “I Vinti“) racconta, come fa Luchino Visconti nel suo “Bellissima“ (1951), di come il cinema possa essere una macchina che attiri i sogni ma che anche sia lesta nello spegnerli e inghiottire la persona, a distrug-gerla.

E’ forse l’Antonioni più effi cace, più affascinante, che è in bianco e nero ed in debito sia della lezione neorealistica, sia del melodramma vero e proprio: è un’opera più vicina a quella di esordio e il cerchio si chiu-de se si pensa che vi si trova ancora Lucia Bosè.

Il mondo della celluloide è passionale ma è anche e soprattutto artefatto: Clara si muove non solo in mezzo a fondali fi nti, ma

anche in situazioni fi nte e costruite.Questi atteggiamenti sono chiari fi n

dall’inizio, quando vediamo lei passeggiare al cinema Fiamma dove proiettano il suo ultimo fi lm. Così com’è il cinema che attor-nia la protagonista, così è lei nella realtà: i dialoghi tra lei e il marito sembrano il pro-

sieguo di un fi lm che sta girando. Antonioni sente questa progressiva

mercifi cazione della macchina cinema e lo analizza, interrogandosi sulla sua funzione e sul suo fi ne.

In questo caso il Veneto è rappresenta-

to da Venezia che è protagonista di un mon-taggio parallelo tra verità (la vita stessa di Clara) e la fi nzione del Cinema: si alternano quindi le reazioni del pubblico al fallimen-tare “Giovanna D’Arco“ e le reazioni della stessa protagonista, che diserta la prima del fi lm.

Abbiamo quindi una Venezia che dap-prima illude con la sua confezione sontuosa come si confà ad un festival, ma anche una Venezia che sa essere crudele e distruggere i sogni di una giovane che si trova a torna-re al punto di partenza: vive una sconfi tta dopo aver tentato la scalata al successo. A questo proposito Antonioni sembra volerci dire che “è così il mondo dello spettacolo: bello ma anche crudele“.

La ventiduenne Lucia Bosè incarna otti-mamente il ruolo dell’attrice e, come detto, è alla seconda partecipazione per Antonioni

dopo la pellicola d’esordio del regista ferra-rese “Cronaca di un amore“, datata 1950. Nel cast anche il veterano Andrea Checchi nel ruolo del marito di Clara e Gino Cervi nel ruolo del produttore.

Al fi lm partecipano anche due vene-ziani: Pier Maria Pasinetti, che collabora alla sceneggiatura, ed Enzio Serafi n alla fotografi a.

Venezia è rappresentata come un mondo parallelo tra verità (la vita della protagonista Clara) e la fi nzione del Cinema

Cinema Il terzo lungometraggio di Antonioni

“La signora senza camelie” in una Venezia sospesa tra sogno e illusione

Il fi lm racconta di come il cinema possa essere una macchina che attira i sogni ma anche è lesta a spegnerli

Page 31: Riviera ovest ago2014 n103

14 Sì,viaggiare

dalla Russia, tanto che quando se ne andarono in Austria lasciarono per riconoscenza ai carnici tutto il loro tesoro. Quello utilizzato per edifi care in loro ricordo la chiesa di Timau.

La Carnia è un piccolo mondo a sè stante, fi era della propria diversità. Nei secoli scorsi, in tempi di vacche magre, erano tanti i carnici che per sbarcare il lunario facevano i “cramars”: i venditori ambulanti. Partivano a piedi con le loro cassette e le loro gerle sulle spalle per andare a vendere in Austria o addirittura in Boemia i tessuti fatti in casa e altri generi di mercanzia. Ma c’era anche qualche zona ricca: Paularo, e pure Tolmezzo. Tutto ciò grazie a Jacopo Linussio. Dopo un pe-riodo di apprendistato a Villaco, in Austria, decise di mettersi in proprio e nel 1717 creò un opifi cio a Moggio. Successivamente tra il 1738 e il 1741 aprì una fabbrica a Tolmezzo. Linussio, grazie alle sue doti, riuscì a legare la grande industria all’ar-tigianato domestico, fi no ad avere più di 1200 telai sparsi nei vari centri abitativi della regione che lavoravano per lui. Egli ottenne dalla Repubblica di Venezia numerosi privilegi e le sue stoffe erano famose in tutta Europa, in America e in Asia. Dopo la sua morte la fabbrica conobbe alterne vicende, sino al fallimento nel 1815. Della sua epopea ri-mangono testimonianze nel Museo carnico delle

arti popolari di Tolmezzo. A Paularo rimangono i palazzi signorili a più piani costruiti dalle famiglie che godettero di questa ricchezza.

Ogni paese in Carnia ha una propria tradizio-ne. Sutrio ad esempio ha costruito la sua fama sul legno. Lungo le vie del borgo si trovano sculture realizzate dagli artigiani del posto e a settembre il paese si anima con la manifestazione “Magia del legno”, a cui aderiscono sultori provenienti da ogni dove che operano “open air”. Una testi-monianza dell’amore e della maestria dei maestri intagliatori di Sutrio viene anche dal presepe animato di Teno, uno dei più grandi del mondo. Lo ha costruito in trent’anni di lavoro Gaudenzio Straulino.

La vicina Ravascletto, sede di partenza delle attività sciistiche sul Monte Zoncolan, deve la sua fama ad una manifestazione dedicata alle erbette. Mentre Pesariis, pittoresco borgo della Val Pesa-rina, è famosa per i suoi orologi. Macchine del tempo piccole e grandi, meridiane e carillon, sono diventati oggetti di arredo e urbano e abbelliscono molti angoli del borgo, vie e piazzette. Imperdibile la visita al museo dedicato agli orologi che rircorda-no come in questo paese, frazione di Prato Carni-co, siano nati i Fratelli Solari, quelli dell’omonima ditta che ancora oggi opera nel settore, costruendo

i grandi orologi e i tabelloni digitali degli aeroporti. Sauris, che è raggiungibile solo attraverso una rete stradale realizzata fra le montragne, deve la sua notorietà alla sua singolare cultura: in paese si parla tutt’oggi una lingua vetero tedesca, un dialetto di origine bavarese. Mantenutosi vivo per le poche contaminazioni linguistiche subite dalla popolazione locale, rimasta a lungo isolata dal resto della Carnia. Sauris è famosa per i suoi prosciutti crudi stagionati e affumicati e per la sua birra artigianale. Vi si tiene anche uno dei più belli carnevali dell’arco alpino, con maschere di legno intagliate che, indossate dai giovani del paese, sfi lano fra le case del borgo, bussando alle porte delle case e sostando nelle osterie, prima di dare vita al grande falò che viene allestito in una radura nel bosco.

Oggi, nel centenario della Grande Guerra, tornano d’attualità anche i percorsi realizzati sul fronte di Monte Croce Carnico, ai piedi del Pal Piccolo e del Pal Grande, dove fra gli altri con la divisa dell’impero austroungarico combattè anche il padre di Papa Wojtyla (memorabile il volo in elicottero del pontefi ce sui luoghi dove il genitore visse la dura realtà della trincea). Restaurati, questi itinerari di guerra, congiuntamente da italiani e austriaci. Un appassionato locale, Lindo Hufer, ha

Renato Gortani e la sua famiglia salgono in malga a primavera inoltrata e tornano a Pal-manova solo in autunno. Praticano ancora

la transumanza, anche se oggi l’andar per tratturi di dannunziana memoria è un rito sostituito per necessità da un più comodo trasporto del bestia-me con moderni autotreni. Le mucche di razza bruna alpina dei Gortani pascolano sui prati del Monte Zoncolan, il nuovo tempio del ciclismo nazionale, più volte Cima Coppi del Giro d’Italia grazie alle sue pendenze da brivido. I Gortani gestiscono Malga Pozof, ci lavorano anche i fi gli con titolo di studio in tasca ben felici però di porta-re avanti l’attività di famiglia. Producono burro e formaggi genuini, amano fare le cose per bene. Sono entrati anche nel mondo Slow Food perchè ne condividono i principi etici. Gli stessi con cui ge-stiscono il piccolo agriturismo ricavato nella malga.

E’ grazie a gente come questa famiglia di Palmanova che la montagna della Carnia si mantiene viva e continua ad alimentare una piccola economia. L’esempio di Malga Pozof è emblematico dello spirito di questa regione appar-tata, ma dolce e accogliente come poche. Dove la natura sa esprimersi senza contaminazioni. E dove sopravvivono tradizioni dalle radici antiche. “Perchè la Carnia ne va fi era e ne è anche gelosa custode” dice Massimo Peresson, presidente di Carnia Welcome “questa terra sa essere anche ri-belle e manifestare uno spirito anarchico. Durante il periodo fascista molti oppositori di qua per i loro ideali di libertà furono inviati al confi no a Ponza”. E allo stesso tempo alla fi ne della guerra furono accolti bene anche i cosacchi anticomunisti in fuga

NELL’IMMAGINE GRANDE SUTRIO E LA VALLATA CHE

FA DA CORNICE AL BORGO. SOTTO: MALGA POZOF

SULLO ZONCOLAN. IN ALTO A DESTRA TRINCEE

SUL PAL PICCOLO. NEL FOCUS: I CJARSONS E UNA DELLE CASE DELL’ALBERGO

DIFFUSO DI OVARO. SOTTO, DA SINISTRA:

MASCHERE DEL CARNEVALE DI SAURIS, PRATO FIORITO

VICINO A RAVASCLETTO, IL GIRO D’ITALIA SUL MONTE ZONCOLAN,

JACOPO LINUSSIO E UNO SCORCIO DI PESARIIS,

IL PAESE DEGLI OROLOGI

UNA REGIONE APPARTATAFIERA DELLE SUE TRADIZIONI

E DELLA SUA NATURA INCONTAMINATAOGNI BORGO RIVELA UN PICCOLO TESORO:

SUTRIO LE SUE MAGIE DI LEGNOPESARIIS I SUOI GRANDI OROLOGI

TOLMEZZO E PAULAROLA LORO STORIA LEGATA AI TESSUTI

SAURIS IL PROSCIUTTO E IL CARNEVALETIMAU DI PALUZZA I SUOI ITINERARI

LEGATI ALLA GRANDE GUERRADAI CJARSONS AL FRICO, AGLI ALBERGHI DIFFUSI

Carnia, scrigno di sorpreseFRIULI VENEZIA GIULIA

La gastronomia è senza dubbio uno dei must del turismo in Carnia. La regione, come poche altre, ha saputo di-fendere le proprie tradizioni culinarie. Alcune di origine

ancestrale. Ristoranti, trattorie, agriturismi e “frasche” pro-pongono con orgoglio il meglio di questa cultura materiale. Il piatto simbolo è costituito dai cjarsons, mezzelune fatte di pasta di patate, ripiene di vari ingredienti poveri, fra cui alcune spezie come la cannella. C’è pure una variante alle erbette. E poi c’è il frico, a base di formaggio di malga, sia nella versione “cestino di formaggio fritto”, che preparato con le patate. E poi ci sono i radicchietti di montagna, il prosciutto di Sauris e altre prelibatezze. Per l’ospitalità una delle formule più originali è costituita dagli alberghi diffusi. Ce ne sono a Ovaro, a Sauris, a Comeglians e a Sutrio. Si tratta di vecchie case recuperate per l’ospitalità. Alcune sono esempi di architettura carnica tradizionale, costruite con il legno e con la pietra.

dedicato la sua vita alla raccolta di reperti, creando il Museo della Grande Guerra di Timau di Pa-luzza. A Paluzza stessa ha vissuta l’unica donna insignita di medaglia d’oro al valor militare: Maria Plozner Mentil, portatrice carnica. Diede la vita per rifornire le truppe al fronte.

Insomma, ci sono tanti buoni motivi per visitare la Carnia. Una regione apparentemente aspra, sempre pronta però ad aprirsi e a mostrare i suoi tesori a quanti si accostano alla sua scoperta con interesse vero. Regione dove la natura per fortuna è stata preservata integra e dove ancora si può trovare un turismo a misura d’uomo. www.carnia.it mail: [email protected] Tel. 0433 466220.

31Sì, viaggiare

Page 32: Riviera ovest ago2014 n103

40 Concerti e non solo

Padovaun inverno di concerti

Counting Crows22 novembre 2014Gran Teatro Geox Padova

Fabi Silvestri Gazzè Tour 201422 novembre 2014PalaFabris Padova

Cesare Cremonini27 novembre 2014Gran Teatro Geox Padova

Raf29 novembre 2014Gran Teatro Geox Padova

Circo de Los Horrores7, 6, dicembre 2014Gran Teatro Geox Padova

Glenn Miller Orchestra13 dicembre 2014Gran Teatro Geox Padova

Umberto Tozzi20 dicembre 2014Gran Teatro Geox Padova

Balletto di Mosca “La Classique” in “Lo Schiaccianoci”26 dicembre 2014Gran Teatro Geox Padova

Gran Concerto di Natale27 dicembre 2014Gran Teatro Geox Padova

tutte le info: www.ecoveneto.it - www.picklook.com

Piove di SaccolAke FestivAl dAl 12 Al 14 settembre

Il Lake Fe-stival 2014 è la prima

edizione di un evento che in realtà inaugura quella che sarà una fi tta programmazione musicale live. Il Fe-stival e tutte le altre iniziative si terranno nella nuovissima location “La Corte al Lago” a Pio-ve di Sacco. “La Corte al Lago” si compone di un locale dalla capienza di circa 300 persone ed un parco di circa 17000 mq. Il Lake Festi-val propone una line up di tutto rilievo: 12/9 REZOPHONIC + Cinema Bianchini 13/9 EX LIVE GIANCARLO ONORATO E CRISTIANO GO-DANO (cantante Marlene Kuntz) + Facciascu-ra 14/9 YAVANNA + LUPO (ROMINA SALVA-DORI) + Out of Time L’intento della Direzione Artistica e di tutto lo staff della Corte al Lago è quello di offrire fi nalmente al pubblico un polo sicuro e qualitativamente elevato per la musi-ca live e per le iniziative culturali in genere.

in veneto eventi

mille e ancora mille...pagina a cura di graziano edi corazza1133

sguArdo A nordest pAtti smith “the (pAtti) smiths” venerdÌ 5 dicembre 2014, ore 21:00 udine, teAtro nuovo giovAnni dA udine

Con l’estate concertistica quasi terminata si iniziano a de-lineare già quelli che saranno alcuni degli spettacoli più importanti della stagione autunnale e invernale. Il 2014

- 2015 vede in questo senso rinsaldata la sinergia fra Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Azalea Promotion, che uffi cializ-zano oggi un primo grande evento musicale con protagonista un grande nome della scena musicale internazionale. Sarà la sacerdotessa del rock PATTI SMITH a salire sul palco del Teatrone il prossimo venerdì 5 dicembre per lo spettacolo organizzato dallo stesso Teatro e Azalea Promotion, in collaborazione con il Comune di Udine e inserito nel pacchetto “Music&Live” dell’A-genzia TurismoFVG. Dopo il successo della stagione concertistica

la nuova programmazione riparte da un nome simbolo, PATTI SMITH. La sacerdotessa del rock è pronta a tornare a grande richiesta in Italia con un nuovo spettacolo e tour che vedrà a Udine l’unica data in Friuli Venezia Giulia, a 4 anni dall’ultima emozionante esibizione al Grado Festival Ospiti d’Autore. “THE (PATTI) SMITHS”, questo il titolo del nuovo tour, che vedrà per la prima volta sul palco insieme, in un live acustico, la famiglia Smith al gran completo: Patti, i fi gli Jesse Paris e Jackson, oltre al fi dato Tony Shanahan. Uno spettacolo che si annuncia già come uno dei più attesi della stagione, che vedrà in scaletta tutti i più grandi classici dell’artista newyorkese, eseguiti quindi in un’inedita formazione a quattro. Erano gli anni ‘60 quando la

giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferì nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, fi no al contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”. Senza dubbio tra gli artisti più infl uenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come gran-de fonte di ispirazione. Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (di Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica. Al Teatro Nuovo Gio-vanni da Udine Patti Smith sarà protagonista di un concerto acustico, che stupirà i suoi affezionati fans.

“50 Anni di rock”, lA pAssione di grAziAno edi corAzzA diventA un libro di 700 pAgine

E’ in libreria da pochi giorni “50 anni di rock! 1964/2014” il nuovo libro di Graziano Edi Corazza.

Il nostro musicologo giornalista ha iniziato dieci anni fa a scrivere il “suo” libro di rock di 700 pagine (650 pagine scritte e 50 pagine di foto vintage). Dopo avere ascoltato 15 mila dischi circa e letto decine di libri sul rock, ha terminato il libro (giusto giusto) in occasione del cinquan-tesimo compleanno del rock.

Il libro, pubblicato dalla AltroMondo Editore di Vicenza, è nelle librerie italiane dal..., che corrisponde ad una data importantissima per il rock!

La spiegazione sta nel libro... Graziano Edi elenca ed analizza minuziosamente, in oltre 35 capitoli, tutti i generi e sottogeneri della fami-glia del rock.

Quello che ha voluto scrivere è in effetti il Libro del Rock e dei Vari Stili del Rock (blues rock, country rock, soul rock, funky rock, folk rock, rock acido, rock psichedelico, rock roman-tico, rock progressivo, hard rock, heavy metal,

reggae, punk, new wave, grunge, jazz rock, jazz elettrico, rock sperimentale, rock indie, rock alternativo, rap metal, eccetera) nel modo più dettagliato possibile. Dice Edi: “In 50 anni di rock ho poi cercato di scegliere, credo, il meglio dei Dischi del Rock. Li ho recensiti fa-cendo attenzione anche alla particolarità di un LP quando ha determinato un nuovo genere musicale.

Ho voluto classifi care i LP’s dal 1964 al 2014, catalogando o citando i dischi più belli e quelli fondamentali trattando diffusamente gli anni 60’, 70’ 80’, 90’, ecc.

In effetti ogni disco viene presentato nel libro con la copertina; il titolo del disco; il nome del gruppo e/o artista, e/o entrambi; l’anno di uscita; la casa discografi ca; i titoli delle songs; il voto; il nome dei musicisti della band e/o dell’artista e gli strumenti suonati; gli ospiti (se ci sono) che hanno suonato nel disco e gli stru-menti suonati; una breve introduzione del disco e della band e/o artista; la recensione: song per song del disco; la conclusione-recensione.

Ci sono inoltre dichiarazioni di chi il Rock lo ha inventato”.

All’uscita del libro sono già numerosi i gior-nali che lo hanno recensito. “Cinquant’anni di storia del rock, visti con gli occhi di un appas-sionato nel vero senso della parola, dato che ascoltare 15mila dischi ed assistere a 1200 concerti denota una passione non comune per questo tipo di musica.” “Mai nessuno aveva recensito un lavoro di così ampio respiro, e che questo primato spetti a Graziano Edi Corazza, un veneziano, crea un ulteriore valore aggiunto.”“Un lavoro che riassume, ma dettagliatamente 50 anni di rock fatti da uno che chiaramente (lo si capisce sfogliando le 700 pagine) lo conosce bene.”Queste sono alcune delle frasi estrapolate dalle varie recensioni e commenti. Nelle ultime pagine del libro un glossario spiega i termini musicali espressi nell’opera.Ora Graziano è in giro per librerie, radio e tv.

Le star del Bel Canto mondialeIl tenore José CuraIl soprano Maria GuleghinaIl baritono Carlo Guelfi Orchestra Filarmonica Arturo ToscaniniMassimo Zanetti, direttorePresenta Michele MirabellaRegia Enrico StinchelliCoro Teatro Regio di Parma – Maestro Salvo SgròCoro Università degli Studi di Perugia – Maestri Franco Andreucci e Marta Alunni PiniCoro Università di Parma e Reggio Emilia – Maestro Antonella CoppiCorpo di Ballo Modulo Factory – Coreografi e Modulo Project

Le più famose e melodiche arie dell’Opera verranno interpretate da tre grandi star internazionali del Bel Canto all’apice della loro carriera mondiale in un contesto architettonico mozzafi ato restituito ai fasti dell’antico splendore e al contempo esaltato dalle più innovative tecnologie:

le luci e le proiezioni della Mav – Mad About Video, giochi prospettici per garantire sempre, a tutti gli spettatori, una visione a 360° dell’azione scenica, un palco contemporaneo ma perfettamente inserito nel contesto antico. Anche i momenti più legati alla tradizionale grandiosità dell’Opera in Arena, come le grandi masse sceniche, avranno soluzioni di grande impatto e grande scioltezza: lo spettatore verrà sorpreso da un intero reggimento di Carabinieri a Cavallo, ma in modo nuovo, inatteso. La novità assoluta de L’Opera è la Grande Bellezza nasce dal vulcanico Enrico Stinchelli, star assoluta tra i melomani italiani. Enrico Stinchelli ha deciso di fare il grande passo e affrontare con l’amico produttore Massimo Cappelli, il tempio popolare della lirica: l’Arena. Ma ovviamente, dopo tanti anni trascorsi ai microfoni e sui palchi, non sarà certo con uno spettacolo prevedibile...

l’operA È… lA grAnde bellezzA All’ArenA di veronA

il gAlA’ lirico 2014

32 Concerti e non solo

Page 33: Riviera ovest ago2014 n103

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it

La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione

La carie c’è o no? Diagnocam la nuova luce per scoprirlo

I sintomi del Disturbo Depressivo Maggiore

Continua a pag. 36Continua a pag. 35

L’importanza dello screening nella prevenzione oncologica

Continua a pag. 35

L’Editoriale

Continua a pag. 34

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odonto-iatri ha come fine istituzionale la tutela della salute dei cittadini garantendo l’

indipendenza,l’ autonomia, la dignità ed il decoro dei professionisti. Proprio perché la nostra professione coinvolge la vita delle per-sone, riteniamo sia impensabile non avvalerci di un Codice deontologico che per noi medici risale al V° secolo a.c. quando Ippocrate di Cos trasformò di fatto la professione medica avvicinandola alla natura delle cose e dei corpi, allontanandola vieppiù da una visione ieratica secondo cui le malattie provenivano dalla collera delle divinità, e dettando le prime regole per i Medici nell’esercizio della loro pro-fessione. Il nostro Codice deontologico infatti indica al Medico i principi etici cui deve ispirarsi la sua condotta e detta le regole di compor-tamento da quei principi derivate. Aspetti, questi, fondamentali anche per il medico stesso la cui professionalità vive soprattutto della considerazione e della fiducia di chi si rivolge a lui.

Quest’anno gli Ordini dei Medici hanno licenziato un nuovo Codice, inserendovi delle novità come la medicina potenziativa degli atleti e la medicina in pace e in guerra. Nel nostro Ordine il Codice viene consegnato a tutti i nuovi medici rodigini che si affacciano alla professione nel corso di una cerimonia in cui sono chiamati a pronunciare solenne giu-ramento alla professione Medica davanti alla società e alle autorità ma soprattutto davanti alla propria coscienza.

di Francesco Noce*

OccOrre rIstabILIre una fOrte aLLeanza MeDIcO-pazIente

Page 34: Riviera ovest ago2014 n103

34

Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

Il consiglio giusto?Rivolgersi a medici esperti

vicini a casa nostra

per collaborare all’inserto la piazza salute contattare 049 8704884 - [email protected]

Consulenza scientificaStudiO deNtiStiCOSeNOlOgiadott. Francesco Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

MediCiNadott. Francesco Sacco -Medico Chirurgo - Specialista in Ostetricia e ginecologia Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve)tel. 041 421836 - [email protected]

StudiO deNtiStiCOStudio dentisticodental team s.r.l del dott. diego longhinCampagna lupia (Ve) - 30010tel. 0415140094

PSiCOlOgiadott.ssa Mariangela gaudio - Psicologa Psicoterapeuta “Studio di Psicologia e Psicoterapia” – Mirano (Ve)tel. 342 1655155 www.mariangelagaudio.it

L’EditorialeSegue da pag. 34

Un disallineamento dentale puo´comportare difficolta´nel relazionare con altri soggetti,

influenzando la tua sicurezza, il tuo aspetto, la tua vita. Ottenere il sorriso che hai sempre sognato non è affat-to difficile, in quanto ha un impatto quasi nullo sulla vita quotidiana. Ot-tenere movimenti dentali predicibili e´sempre stato l´obiettivo principale dell´ortodonzia e, di fronte a confort e ottimi risultati, Invisalign si è posta l’obiettivo di sviluppare una soluzione in grado di aprire nuove possibilità in questo campo. Gli aligner sono mascherine estetiche che rappresentano un´alternativa trasparente all´apparecchio tradizionale.

Invisalign risolve malocclusioni con affollamento, spaziature e recidive ortodonitche, avvalendosi di una serie di mascherine tra-sparenti, create esclusivamente su misura per i tuoi denti, in modo da ottenere settimana dopo settimana i risultati previsti per risolvere la malocclusione dentale.

Comodo, trasparente e rimovibile, gli aligner trasformano il tuo sorriso senza interferire con la tua quotidianità.

Il tempo richiesto per completare il trattamento varia da per-sona a persona, a seconda della complessità di ciascun problema di disallineamento. Da qui nasce l´importanza di rivolgersi ad un

medico certificato Invisalign per prefissare gli obiettivi della terapia e la soluzione idonea al tuo caso. Per info e visita gratuita contattare: Studio dentistico Dr Andrea BettetoCollaboratore ortodontico Dr Sonia Bison Specialista in ortognatodonzia; certificato Invisalign.

un bel sorriso può cambiare tutto L’apparecchio tradizionale può essere sostituito da mascherine trasparenti innovative

dott. andrea BettetoVia Perosi 5 Robegano di Salzano Ve tel 041 5740054Via Barche 47/d Mirano Ve tel 041 431262Convenzionato con Previmedical

Il dr. Andrea Betteto

StudiO deNtiStiCOdott. andrea BettetoVia Perosi 5 Robegano di Salzano Ve tel 041 5740054Via Barche 47/d Mirano Ve tel 041 431262Convenzionato con Previmedical

E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita.

Vorrei che i cittadini ci pensassero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa.

Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolar-mente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è positivo), a contrat-tare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente.

Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finaliz-zato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia.

Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno.

Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i citta-dini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva.

Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medici-na difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti.

Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione con-tinua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita.

Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante.

Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così.

OccOrre rIstabILIre una fOrte aLLeanza MeDIcO-pazIente

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

di Francesco Noce*

Page 35: Riviera ovest ago2014 n103

16

Per screening oncologico si intende un in-tervento di Sanita’ Pubblica che consiste in un percorso organizzato di diagnosi pre-

coce rivolto ad una popolazione asintomatica che aderisce volontariamente, con l’obbiettivo di individuare il tumore, se presente, in fase iniziale, o i suoi precursori.

Tale procedimento è garantito gratuita-mente cosi’ pure l’eventuale percorso diagno-stico e terapeutico successivo in tutte le sue fasi.

La diagnosi precoce è una delle modalità di prevenzione che ha lo scopo di individuare le malattie nelle sue fasi iniziali grazie agli esami clinici consigliati per età e sesso.

Da molti anni sono attivi programmi di prevenzione organizzati dalle Regioni e dai Co-muni in tutta Italia che tramite lettere, invitano i cittadini ad aderire per effettuare il test.

Il cancro della cervice uterina, della mam-mella, e del colon-retto sono i tre principali tu-

mori che colpiscono la popolazione italiana e se vengono diagnosticati in fase precoce possono essere trattati adeguatamente e tempestiva-mente aumentando così in maniera tangibile la percentuale di guarigione.

Grazie a questi screening ed alla sensibiliz-zazione della popolazione per merito anche del lavoro dei Medici di Medicina Generale, degli operatori dei Distretti Sanitari, delle Associazio-ni e degli organi di informazione, in Italia ven-gono individuati allo stato iniziale 3.500-4000 nuovi casi di tumore al collo dell’utero, 36.000 di tumore del seno e di 40.000 circa di tumore del colon-retto.

Il Pap test , che prende il nome dal me-dico greco-americano Georgios Papanicolau è un esame semplice, non doloroso che consiste nel prelevare una piccola quantità di materiale presente nel collo dell’utero che verrà poi ana-lizzato in laboratorio.

Viene eseguito nelle donne tra i 25 ed i 64

anni ogni tre anni.La mammografi a, per il tumore della mam-

mella, viene eseguito nelle donne fra i 50 ed i 69-74 anni una volta ogni due anni .

L’esame delle feci, per la ricerca del sangue occulto (SO), per il tumore del colon-retto si esegue nella popolazione di ambo i sessi di età tra i i 50 ed i 69 anni.

Il tumore del colon-retto è la seconda cau-sa di morte per tumori sia per gli uomini che per le donne e, lo screening si è dimostrato in grado di ridurre la mortalità per tale neoplasia del 25%.

Gli screening oncologici rappresentano per-tanto, un complesso investimento per la salute ed hanno come risultato una diagnosi precoce e di conseguenza una riduzione della mortalità.

Occorre, pertanto, che l’autorità Politica Regionale individui i programmi di screening come sistema di programmazione, intervento e valutazione della realtà sanitaria.

l’importanza dello screening nella prevenzione oncologicaIl cancro della cervice uterina, della mamella, e del colon-retto sono i tre principali tumori che colpiscono la popolazione. Se diagnosticati in fase precoce possono essere trattati tempestivamenete aumentando la percentuale di guarigione

dott. Francesco Sacco -Medico ChirurgoSpecialista in Ostetricia e ginecologia Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve)tel. 041 421836 - [email protected]

Dott. Francesco Sacco

La protesi Avvitata su 4 ( ALL ON FOUR ) 0 6 ( ALL ON SIX ) Impianti, è un tipo di dispositivo che negli ultimi tempi ha spopolato tra gli studi Odontoiatrici

riscuotendo un discreto successo nelle riabilitazioni IM-PLANTO-PROTESICHE. Vediamo più da vicino di cosa si tratta. In primo luogo è necessario inserire gli impianti, il medico creerà gli alloggiamenti per le viti implantari nell’osso mandibolare o mascellare a seconda che la riabilitazione sia inferiore o superiore, verrà poi posizio-nato un provvisorio, che rimarrà per il tempo necessario affi nché le viti implantari si integrino nell’osso, una volta avvenuta l’integrazione si procederà con la presa dell’impronta per costruire la protesi defi nitiva che po-trà essere fatta con diversi materiali, metallo ceramica, zirconia, resina, composito.Di seguito sono riportate le foto con i rispettivi materiali, la prima a dx metallo ce-ramica, sotto a dx zirconia, la prima a sx resina, sotto a sx composito. Tutte queste protesi sono ben tollerate dai pazienti e se ben fatte hanno una durata che va molto

E’ indispensabile affidarsi a medici esperti e personale qualificato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno

Protesi avvitata su impianti

avanti nel tempo soprattutto per quanto riguarda quelle in zirconia e metallo ceramica, anche l’aspetto economi-co è vantaggioso, con una modesta spesa, in particolare per la protesi avvitata su 4 impianti, il paziente si assi-cura una riabilitazione funzionale, estetica e duratura. E’ sempre comunque indispensabile affi darsi a medici esperti e personale qualifi cato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno, non si può infatti proporre estrazioni di tutti gli elementi dentali na-turali per sostituirli con degli impianti, a meno che non

ve ne sia certa indicazione, e per saperlo devono essere fatte le dovute indagini radiologiche specifi che per ogni singolo caso. Per quanto riguarda la protesi avvitata su sei impianti valgono le stesse regole di valutazione, bi-sogna dire che è un po’ più costosa della prima visto che ci sono due impianti in più, e proprio per questo diventa anche più sicura e stabile . consiglio vivamente, visto che la differenza di prezzo non sarà abissale, di optare per questo tipo di protesi, naturalmente se l’equipe me-dica ve ne darà indicazione.

Lo studio dentistico Salus 2.0 di Chioggia specializzato in cure odontoiatriche, grazie ad un personale qualifi cato offre una vasta gamma di servizi garantendo massima

qualità ad un costo contenuto. Tipologia di interventi denti-stici presso i nostri ambulatori: •Igiene orale professionale •Odontoiatria pediatrica •Chirurgia odontoiatrica •Conser-vativa •Endodonzia •Implantologia odontoiatrica •Protesi dentaria. Gli ambulatori polispecialistici Salus 2.0 forniscono prestazioni odontoiatriche, ortodontiche e cure specialistiche in ambulatorio per 6 giorni la settimana. Occupa attualmente 4 addetti, oltre a diversi collaboratori medici ed odontoiatri liberi professionisti. Tutti i collaboratori e i dipendenti dello stu-dio operano con integrità , qualità e professionalità per fornire ai pazienti soluzioni preventive e terapeutiche in linea con le conoscenze scientifi che attuali. Obiettivo per tutti i professio-nisti, ciascuno nella propria area di competenza, è identifi care gli strumenti più opportuni per anticipare e minimizzare i ri-schi e massimizzare l'effi cacia delle cure erogate. Con la con-sapevolezza di far parte di una organizzazione complessa capace di fondere qualità e responsabilità nella propria pratica clinica. Lo Studio opera nel campo dell'Assistenza Sanitaria Odontoiatrica Privata in regime libero professionale, non è convenzionato con il SSN ma con altri Enti Privati.

Studio dentistico Salus 2.0 di Rubinato Mauro & C.Via don eugenio Bellemo, 1430015 Chioggia - Veneziatel: 041.405006Fax: [email protected]

direttore Sanitario: dott. Ferrari Ruffino Salvatoreaut. San Nr. 85 del 21.05.20133535

10

dr.ssa alessia Marcato Psicologa-Psi-coterapeuta specializzata in terapie di coppia/famigliari ed individuali Studio atma via Pozzuoli 13/b Spinea (Ve) - Cell. 3493610094

E non è raro che una delle ragioni principali riguardi l’ultima opzione, ossia un tradimento svolto a favore della coppia. E’ come se, l’azione infedele, non sia altro che un tentativo estremo e “violento” di espri-mere un messaggio di disagio che per troppo tempo è rimasto inascoltato o non compreso.

Certamente nella costruzione del tra-dimento concorrono anche l’attrazione, la fi sicità e l’emotività che sono gli aspetti più

visibili e consci, ma il fattore principale alla base di tutto è che in tante coppie, l’uno o l’altra non conoscono la grammatica dei sentimenti. E’ in questa ignoranza che va cercata la vera radice del tradimento, in quell’analfa-betismo sentimentale e comunicativo che è una costante presente sia nei colloqui terapeutici che in molte lettere inviate alle rubriche giornalistiche.

C’è molto amore che si perde, per l’incapacità di trovare le parole giuste. Quando si comunica davvero, il Noi nato dalla coppia non si lascia travolgere!Per ulteriori informazioni o appuntamenti la dott.ssa Marcato è disponibile al 349 3610094.

Il rientro dopo il periodo estivo comporta sempre momenti di disorientamento. Dall’estate ci aspettiamo tutti molto:

spensieratezza, legami, amicizie, gioco, di-vertimento e perché no, sesso. Ed è proprio in questa stagione calda, in un clima di maggio-re senso di libertà che molte coppie entrano in crisi e s’interrogano su quale sia il reale confi ne fra fedeltà, infedeltà e tradimento.

Tra i sostenitori di “la scappatella può ca-pitare” e quelli di “no, la scappatella è reale tradimento e rompe il patto della coppia” cerchiamo di capire cosa la letteratura e gli esperti esprimono a riguardo.

“L’infedeltà innanzitutto è una sbandata, il tra-dimento è la messa in crisi di un rapporto. La fedeltà, di per sé, non è un valore. Il valore è l’amore ad essa collegato.” (U. Galimberti)

Al di là della scissione tra amore e sessualità, che porta a defi nire come l’uomo traditore abbia un investi-mento ed una motivazione più sessuale, mentre la don-na traditrice più emotiva, il vero problema dell’infedele sta nel fatto che non tradisce il me. L’infedele tradisce il Noi, l’entità della coppia, un Noi che, forse, gli impedisce di evolversi.

A tal ragione, una delle domande basilari che spesso rivolgo alle coppie che si presentano in terapia a seguito di un tradimento, riguarda il defi nire quanto, in percen-tuale, il tradimento sia stato commesso per se stesso, quanto contro l’altro e quanto per la coppia.

Quanto conta l’(in)fedeltà?Galimberti: “La fedeltà, di per sé, non è un valore. Il valore è l’amore ad essa collegato”

Dott. Alessia Marcato

Studio dentisticodental team s.r.l del dott. diego longhinCampagna lupia (Ve) - 30010tel. 0415140094

• Privo di raggi X: viene acquisita un’immagine del dente illuminato senza utilizzare raggi X.• Affi dabile: il dentista archivia le immagini e può seguire l’avanzamento della carie.Consigli per la cura dentaleMantenere i denti sani è l’obiettivo della moder-na odontoiatria, ma serve l’aiuto dei pazienti. Lavatevi i denti almeno due volte al giorno con lo spazzolino giusto per tre minuti con dentifrici

fl uorurati, usando un collutorio con clorexidina . Abituate i vostri fi gli a ricorrere al dentista, durante e dopo l’eruzione dei denti devono essere eseguite visite regolari; se sono spuntati i primi denti permanenti, questi dovrebbero essere sigillati come parte della prevenzione della carie. Rispettare una dieta equilibrata a basso contenuto di zucchero. Farsi visitare dal dentista almeno una volta l’anno, o ancora me-glio, ogni sei mesi. L’igiene dentale professionale eseguita regolarmente migliora la salute orale. La prevenzione, intesa come profi lassi regolare dal dentista e come cura dentale a casa propria, offre la migliore protezione contro la carie.Nei prossimi articoli svilupperemo l’argomento del-la prevenzione.

Cos’è la carieLa carie è una delle malattie infettive più fre-quenti. Quasi tutti ne soffrono nel corso della propria vita. Inizia quando i minerali dello smal-to vengono rimossi da acidi di origine batterica. Tra i denti restano spesso residui di cibo, e gli spazi interdentali sono quindi un ottimo nascon-diglio per i batteri. Proprio come negli iceberg, il 90% della carie si nasconde sotto la superfi cie. Il dente viene danneggiato dall’interno, spesso dall’esterno non si vede nulla. Con DIAGNOcam le carie possono essere individuate subito, in modo effi cace e poco invasivoCome funziona DIAGNOcam?Il principio è molto semplice: DIAGNOcam illumina il dente rendendo visibili come punti scuri le zone colpite da carie. Il dente è usato come un cristallo che conduce la luce, mentre la videocamera digitale cattura le immagini e le trasmette su uno schermo. Il tutto senza raggi X! Così le immagini possono essere acquisite più volte nel corso delle visite di controllo. Di ciò benefi ciano soprattutto i bambini, le donne in stato di gravidanza o i pazienti per i quali è bene evitare l’esposizione alle radiazioni.I vantaggi di una rilevazione precoce della ca-rie conDIAGNOcam:• Semplice: il dente è illuminato rendendo visibili le zone colpite da carie.• Tempestivo: la carie viene riconosciuta precocemente, riducendo l’uso del trapano.

la carie c’è o no? diagnocam, la nuova luce per scoprirloEliminati per sempre i pericolosi raggi X

Il dott. Diego Longhin

Forse pochi sanno che l’ipoacusia, ossia la riduzione più o meno grave dell’udito, è uno dei problemi più diffusi al mondo. Più del 10% degli italiani ne soffre

e la causa è da attribuire a vari fattori quali l’invecchia-mento, esposizione a forti rumori e infezioni. La sordità se non affrontata in tempo si accompagna ad un veloce ed irreversibile decadimento delle funzioni cognitive e mnemoniche. Per le persone anziane la modifi cazione dell’umore e dell’affettività che si accompagna a diffi col-tà di comunicazione e ritiro sociale, sono da affrontare con un semplice controllo dell’udito per escludere o ac-certare l’eventuale esistenza di un defi cit uditivo. I Centri Dimensione Udire offrono un servizio professionale con la presenza di Audioprotesisti qualifi cati, per risolvere ogni problema di udito, mettendo al primo posto la centralità del paziente/utente, il suo stato di salute e la qualità nell’erogazione delle prestazioni.

Attraverso un colloquio con l’Audioprotesista sarà semplice capire le necessità della persona, tenendo conto della sua storia passata e dello stile di vita del pre-sente, per trovare la soluzione più adeguata alla propria perdita uditiva. Dimensione Udire si prende cura della persona in un vero e proprio percorso programmato per il recupero della perdita dell’udito, fatto di:

- tempestività nel servizio e controllo dell’udito gratuito

- tecnologie avanzate per la prova audiologica, con stanze silenti insonorizzate, per determinare la funzio-nalità uditiva

- scelta della protesi acustica digitale wireless, con design quasi invisibile

- prova di 30 giorni per trovare l’adattamento ideale- un servizio di assistenza continuo di post-vendita- apparecchi acustici tramite ASL INAIL (per aventi

diritto la protesi è gratuita)- un servizio a domicilio per chi ha diffi coltà a recarsi

nelle varie sedi I Centri Dimensione Udire offrono, competenza ed

esperienza, un rapporto con il paziente votato all’a-scolto e all’instaurarsi di una relazione di fi ducia. Ma soprattutto offrono la straordinaria possibilità di tornare a sentire e ritrovare, fi n da subito, un po’ di felicità!

l’udito e la sorditàDimensione Udire, al centro il valore della persona!

dimensione udire adria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255Rovigo: Via Pighin, 8 tel. 0425 424563

dimensione udire

Monselice: Via Zanellato, 17 tel. 0429 700091 bassapddimensione udire

Sottomarina (Ve): Viale Mediterraneo, 452tel. 041 5544458 chioggiadimensione udire

Sottomarina (Ve): Viale Mediterraneo, 452tel. 041 5544458 chioggiadimensione udire Bovolenta (Pd): Via g. d’annunzio, 35 tel. 049 8804078Monselice (Pd): Via Zanellato, 17 tel. 0429 700091

conselvdimensione udire Bovolenta (Pd): Via g. d’annunzio, 35 tel. 049 8804078Padova: Via F. d’acquapendente, 78 tel. 049 8804077

piovesedimensione udire Rovigo: Via Pighin, 8 tel. 0425 424563adria: Riviera Matteotti, 14 Cell. 335 7390255

rovigo

14

Il dottor Francesco Pellegrini, spe-cialista in chirurgia toracica con perfezionamento in senologia,

visita presso 5 poliambulatori tra le Provincie di Ferrara e Rovigo.

“L’attività diagnostica contempla oltre alle visite senologiche, anche esami quali ecografi e mammarie, ago-aspirato, agobiopsia della mammella e di linfonodi - dice il dottor Pellegrini -. Ho collaborazioni con studi privati e pubblici, per poter gestire tutte le ne-cessità in questo ambito ed eseguire anche, per esem-pio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche.

Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una fascia di popolazione esclusa dallo screening che ne-cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Il consiglio è di iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile coinvolgimento familiare-genetico”.

Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Oc-chiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’atti-vità chirurgica senologica.

Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e candidando la struttura di Santa Maria a diventare un punto senologico della rete sanitaria della Provincia,

si occupa di tumori mammari benigni, maligni, e delle linfoadenopatie.

In collaborazione con la dottoressa Olivia Capozzi, specialista in chirurgia plastica, esegue circa 100 interventi/anno tra radicali, conservativi, ricostrut-tivi e chirurgia radioguidata per l’apor-tazione del linfonodo sentinella.

Volontario ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), dal 2012 entra a far parte del comitato scientifi co provinciale, collabora con

il gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itine-ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia mammaria .

Nel territorio deltizio il dott. Pellegrini visita ogni 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico “MEDICA PORTO VIRO”. Sito web:www.docvadis.it/francesco-pellegrini/index.html

le nuove frontiere della senologiaLe visite di controllo sono importantissime: un 25% di donne sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni

dott. Federico Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

Dott. Francesco Pellegrini

L’ULTRASCREEN o BI-TEST è un esame in grado di segnalare alcune even-

tuali malformazioni fetali, genetiche e cromosomiche. La translucenza nucale (NT) ha uno spessore variabile a seconda della settimana in cui viene eseguito l’esame ed in genere ha un valore compreso tra 1 e 2,5. L’esame viene effettuato tra l’11° settimana e 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa epoca la lunghezza del feto è compresa tra i 45 e gli 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con:- Trisomia 21, 13, 18;- Più di 50 malformazioni fetali e genetiche;- Aumento rischio morte endouterina del feto.Una volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’o-biettivo principale risiede nel differenziare in maniera tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che avranno uno sviluppo normale (Foto NT 1,7 mm).E’ presente una relazione tra l’incremento della NT e il rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. Il Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), a rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 e 3,4, ad alto rischio se supera il valore 3,4. Alla misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo

con dosaggio della PapA e freeBeta-hCg (il primo valore rappresenta una pro-teina che è legata alla gra-vidanza, mentre il secondo valore è prodotto dalla pla-centa; essi subiscono delle alterazioni durante il I° tri-mestre di gravidanza nelle trisomie 13, 18 e 21). Si defi nisce positivo un test con cut-off maggiore di 1 su

300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma (sca-test) i dati derivanti da: NT, età materna, dosag-gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore di 1:300 il test è positivo. A questo punto si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-tivo alla presenza di anomalie cromosomiche. Ulteriori soft-markers ecografi ci da valutare che possono au-mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’os-so nasale, il profi lo della tricuspide e dotto venoso, lo stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale e il rachide.

l’ultrascreen, un esame serio Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche

ambulatorio Salus 2.0Via don eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia (Ve)tel: 041 40 50 06

dott. Roberto alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

cazione e quantifi cazione di quelle modifi cazioni della pressione arteriosa in senso temporale, è possibile l’applicazione di una prevenzione e più corretti criteri di cura; oggi possiamo quindi defi nire che la cura del-la pressione deve essere fatta in modo cronoterapico.

Com’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo.

L’impatto dell’ipertensione arteriosa è de-stinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infan-tile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambizio-si(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insuffi cienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto effi cace per far diagno-si di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pres-sione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verifi care se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attual-mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identifi cando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi -

il punto sull’ipertensione arteriosaLa cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente

Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

Permettono inoltre, in am-bito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine.

La quarta dimensione dell’ecografi a in 3D è rappresen-tata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si defi ni-scono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi pos-sibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare

come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografi a permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente in-fl uenzato dall’ecografi a e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografi a tridimensionale e quadrimensionale.

L’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione com-

pleta e tridimensionale del feto. Nello specifi co si tratta di una procedura che permette, attra-verso l’uso di ultrasuoni, di rile-vare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazio-ne di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attra-verso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom-ponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superfi cie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sa-rebbero altrimenti visibili con la sola ecografi a tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensio-nale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video.

Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografi a bidimen-sionale.

l’ecografia 3d e 4dUno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare

Ma

NFR

ed

i de

lta

PORtO - delta - CHiOggia

Page 36: Riviera ovest ago2014 n103

99

dott.ssa Mariangela gaudio - Psicologa PsicoterapeutaRiceve su appuntamento presso “Studio di Psicologia e Psicoterapia” – Mirano (Ve)tel. 342 1655155 www.mariangelagaudio.it

Il Disturbo Depressivo Maggiore, co-munemente defi nito ‘depressione’, appartiene alla categoria diagnostica

dei Disturbi dell’Umore, ed è caratterizzato dalla presenza di sintomi di tipo cognitivo (visione negativa di se stessi, della propria vita, del proprio futuro, autocritica, autosva-lutazione, mancanza di speranza, idee di morte, etc.), emotivo (tristezza, angoscia, disperazione, mancanza di motivazione e ri-dotta capacità di trarre piacere dalle attività che in passato procuravano gioia e soddi-sfazione, sensi di colpa eccessivi o inappro-priati, etc.), comportamentale (riduzione delle attività quotidiane, isolamento sociale, riduzione dell’attività sessuale, etc.) e fi sio-logico (perdita di energia, senso di fatica, diffi coltà di concentrazione e di memoria, perdita dell’appetito, disturbi del sonno, etc.).

A fronte di tale quadro sinto-matologico appare chiaro come la depressione può creare gravi ripercussioni sulla vita quotidia-na della persona, in quanto lo svolgimento delle abituali attività quotidiane può diventare molto diffi coltoso a causa della sfi ducia in sé e dei sintomi che tipica-mente si manifestano, i quali possono ali-mentare ulteriormente la visione negativa, globale e assolutistica, che la persona ha di se stessa (arrivando ad auto-defi nirsi come “incapace”, “fallita”, “senza speranza”, etc.) e le conseguenti intense emozioni di tristezza e angoscia provate. In relazione a ciò, assume rilevanza evidenziare come la persona che attraversa un periodo di depressione mette in atto alcuni comporta-menti disfunzionali ‘tipici’, i quali creano un ‘circolo vizioso’ e mantengono nel tempo lo stato di sofferenza. In tale prospettiva, si rileva come nel Disturbo Depressivo si manifesta una marcata compromissione nello svolgimento di attività consuete in quanto, a causa della mancanza di inte-resse o energia, spesso vengono abban-donati o ridotti notevolmente gli impegni quotidiani e le attività piacevoli consuete, diminuendo in questo modo la possibilità di sperimentare un seppur breve stato mentale positivo, ed allontanandosi sempre più dalle proprie abitudini precedenti e dalla persona che era. Ad esempio, sperimentando molta fatica nell’affrontare e gestire le normali oc-cupazioni quotidiane (es. lavorare, studiare, fare la spesa, preparare da mangiare, svol-

gere faccende domestiche, etc.), la persona inizia ad evitarle, a rimandarle, o a delegar-le a qualcuno; provando apatia e disinteres-se quasi per tutto, smette di uscire, evita il contatto con altre persone e trascorre molto tempo a letto o davanti alla televisione, rimuginando sui propri pensieri negativi ed impedendo a se stessa di vivere esperienze maggiormente gratifi canti.

Tale situazione può condurre ad uno stravolgimento delle relazioni sociali abituali, in quanto la persona può prova-re vergogna, senso di inferiorità o di colpa per la situazione che vive e, a causa di ciò, allontanarsi ulteriormente dagli altri, intrap-polandosi in una solitudine dolorosa; in altri casi, può considerarsi incapace di svolgere autonomamente le attività consuete, e so-

pravvalutare irrealisticamente le diffi coltà insite in esse, diventando in tal modo ecces-sivamente dipendente dagli altri. L’umore depresso infl uisce anche sul rapporto con il proprio corpo, ovvero la persona che soffre di depressione spesso manifesta mancanza di interesse o diffi coltà nel curare il suo aspetto fi sico e mangiare in modo regolare.

Purtroppo i comportamenti di evi-tamento sopra tratteggiati, pur dando l’illusione di alleviare momentaneamente il malessere (in quanto sottraggono la per-sona allo sforzo di fare ciò che non ha più voglia di fare), in realtà conducono ad un graduale peggioramento della situazio-ne problematica ed hanno una profonda ricaduta sull’autostima del paziente, in quanto la persona può giungere a per-cepirsi maggiormente come “incapace” e “diversa” da come era in precedenza, convincendosi di non essere più in gra-do di svolgere attività precedentemente attuate; inoltre, può credere di non riuscire più a trarne soddisfazione e piacere, aggra-vando in tal modo la valutazione negativa di se stessa e della propria vita attuale e la sfi ducia verso il futuro.

La psicoterapia cognitiva confi gura i

Sintomi cognitivi e comportamentali nel disturbo depressivo Maggiore

Dott.ssa Mariangela Gaudio

A causa della mancanza di interesse o energia, spesso la persona abbandona o riduce notevolmente gli impegni quotidiani e le attività piacevoli consuete, allontanandosi sempre più dalle proprie abitudini precedenti

processi di insorgenza e mantenimento del-la depressione attraverso l’individuazione delle cognizioni disfunzionali che inducono la persona a considerare se stessa, la sua vita e il suo futuro in maniera irrealistica-mente o irreversibilmente negativa. In tal senso, emerge come molti sintomi sopra citati costituiscono la conseguenza dell’at-tivazione di errori sistematici insiti nel modo di pensare della persona, che determinano la conseguente sofferenza emotiva e i com-portamenti problematici, e mantengono viva la convinzione della validità dei suoi concetti negativi, malgrado vi siano chiare prove del contrario.

Le distorsioni cognitive caratteristiche della depressione si manifestano con diversi livelli di gravità. In tal senso, mentre nella

depressione più lieve generalmente la persona riesce a rendersi consa-pevole più facilmente del fatto che l’auto-critica durissima, l’interpre-tazione eccessivamente negativa degli eventi o la sua aspettativa di un futuro nero è generata da invo-lontari errori di valutazione, i quali costruiscono una ‘realtà’ distorta, deformata, viceversa nel momen-to in cui la depressione peggiora

la persona appare chiusa in un vortice di pensieri negativi angoscianti, persistenti e ripetitivi, che generano descrizioni della realtà gravemente falsate, e di-viene molto diffi cile constatare che non sussiste connessione tra le situazioni effettive e le in-terpretazioni negative che essa ne trae. Ad esempio, la perso-na può valutare erroneamente se stessa come globalmente “inadeguata”, completamente priva di qualche qualità conside-rata importante, oppure nutrire l’aspettativa che le sue diffi coltà e sofferenze attuali si protrarranno indefi nitamente, provando dunque uno stato d’animo di disperazione e angoscia.

Sulla base di quanto sopra delineato, nell’ambito del modello teorico cognitivo, l’intervento psicoterapeutico rispetto al Disturbo Depressivo Maggiore si focaliz-za soprattutto sull’attenta valutazione e correzione delle cognizioni attraverso cui il soggetto costruisce l’interpretazione, la spiegazione, l’anticipazione degli eventi passati presenti o futuri, la valutazione di se stesso e della sua vita, aiutando la

persona a individuare e modifi care le convinzioni disfunzionali che contribui-scono a creare, mantenere ed esacerbare la sofferenza emotiva. In relazione a ciò, si rileva come la correzione delle valutazio-ni distorte relative a se stessi, alla propria vita o al proprio futuro conduce ad un graduale cambiamento sul piano emotivo e comportamentale. Ad esempio, nel caso di un episodio depressivo conseguente ad un evento molto doloroso la persona può riuscire progressivamente ad abbandonare la convinzione iniziale di un futuro irrime-diabilmente rovinato, giungendo a costruire una successiva ri-valutazione della propria esperienza; in tal modo, riuscendo ad attua-re un cambiamento nel modo di pensare,

pian piano la persona riesce a superare la disperazione iniziale e, conseguentemente a ciò, comincia a sentire il riemergere di una maggiore fi ducia in sé e nelle proprie possibilità di migliorare la situazione attua-le, giungendo ad una successiva graduale ripresa della motivazione e dell’energia ne-cessaria per gestire gli impegni quotidiani.

Parallelamente a ciò è necessario intervenire sul piano del comportamento quotidiano, attuando in maniera gradua-le specifi ci cambiamenti e procedendo in direzione inversa rispetto alla tendenza all’inattività e all’isolamento sociale in-dotta dal disturbo. In tal senso, a fronte della sintomatologia evidenziata è necessa-rio attuare una progressiva riattivazione a livello comportamentale, che gradualmente consentirà alla persona di trarre sollievo e distrazione dalle rimuginazioni negative e dalla disforia, e successivamente permette-rà di valutare empiricamente l’infondatezza delle idee estremamente negative relative a se stesso e alla propria capacità di svolgere le normali attività e di trarne piacere. In

tale direzione, il cambiamento dei comportamenti depressivi consente di giungere a cambiamenti cognitivi, ovvero sul piano dei pensieri, della visione di se stesso e delle proprie capacità, della propria vita attuale e del proprio futuro.

A fronte di quanto esaminato nel presente contributo, pertanto, si rileva come il cambiamento cognitivo

conduce ad un conseguente miglioramento del tono dell’umore e ad una progressiva diminuzione dell’intensità dei vari sintomi manifestati, i quali a loro volta infl uiranno positivamente sui pensieri e sul compor-tamento quotidiano, interrompendo in tal modo il circolo vizioso della depressione in cui la persona si era intrappolata.

Nel momento in cui la depressione peggiora la persona appare chiusa in un vortice di pensieri negativi ancoscianti, persistenti e ripetitivi

E’ necessario individuare e interrompere il “circolo vizioso” che genera il mantenimento del disturbo

L’intervento psicoterapeutico rispetto al Disturbo Depressivo Maggiore si focalizza soprattutto sulla valutazione e correzione delle convinzioni disfunzionali attraverso cui la persona costruisce i giudizi distorti relativi a se stessa ed alla propria vita, e sulla progressiva riattivazione del comportamento quotidiano, che consente di trarre sollievo dalle rimuginazioni e di valutare empiricamente l’infondatezza delle previsioni negative sulle proprie capacità”

36

Page 37: Riviera ovest ago2014 n103

37A tavola

CUCINA

CANNOLI SFOGLIATI CON SPINACI CREMOSI E POMODORI SECCHI INVECE DEL PIÙ CLASSICO STRUDEL DI SPINACI, PROPONIAMO DEI MONO CANNOLI DI PASTA SFOGLIA

PIÙ SFIZIOSI E INTRIGANTI DA PRESENTARE. UNA SFOGLIA DORATA E CROCCANTE FUORI, COME ESIGE IL CANNOLO, CHE CONTIENE CREMOSI SPINACI ARRICCHITI DA SAPORITI POMODORI SECCHI E DOLCE FRUTTA SECCA. IL TUTTO AROMATIZZATO CON SPEZIE INDIANE, UTILIZZATE NELLA CUCINA MEDIORIENTALE PROPRIO PER INSAPORIRE LE VERDURE. UN BUON SUGGERIMENTO PER UN BUFFET, MA ANCHE PER UN ANTIPASTO INSOLITO SEPPUR SEMPLICE.

INGREDIENTI PER 5 CANNOLI:250G PASTA SFOGLIA STESA

420G SPINACI PRECOTTI

4 POMODORI SECCHI

100G ROBIOLA

UVETTA SULTANINA

PINOLI

1/4 CIPOLLA ROSSA DI TROPEA

SABJI MASALA

OLIO EVO

OLIO DI SEMI

MARGARINA

GLASSA GASTRONOMICA ALL’ACETO BALSAMICO DI MODENA

SALE

RITAGLIARE DELLE STRISCE DALLA PASTA SFOGLIA E FODERARE GLI STAMPI PER CANNOLI, PRECEDENTEMENTE UNTI CON UN PÒ DI MARGARINA. SPENNELLARE LA PASTA SFOGLIA CON UN’EMULSIONE DI OLIO DI SEMI E SALE.CUOCERE IN FORNO, PRERISCALDATO A 200° CON FUNZIONE VENTILATO, PER CIRCA 15-20 MINUTI, FINO A FARLI DORARE. LASCIARE RAFFREDDARE E SFORMARE DAGLI STAMPI. NEL FRATTEMPO, AFFETTARE LA CIPOLLA E SOFFRIGGERLA IN PADELLA CON OLIO EVO, UNIRE GLI SPINACI E FARE INSAPORIRE. CONDIRE CON IL SABJI MASALA, LA GLASSA GASTRONOMICA ED IL SALE; AGGIUNGERE POI I POMODORI SECCHI SMINUZZATI, I PINOLI E L’UVETTA. A FUOCO SPENTO AMALGAMARE LA ROBIOLA. FARCIRE I CANNOLI DI SFOGLIA CON LE VERDURE ED IL FORMAGGIO, QUINDI SCALDARE ALCUNI MINUTI IN FORNO PRIMA DI SERVIRE.

MANUELA E SILVIA BIZZO

29CUCINA

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.COM

COCKTAILS I CONSIGLI DI PAOLO ZOMBIE TIKI DRINK

INGREDIENTI:COMBINQTION OF RUM, FRESH LINW JUICE, PAOLO’MIX, FALERNIUM, ANGOSTURA, PERNOT AND GRENADINE. SHAKER, AND SERVING INSIDE MATE GLASS

by Paolo Marani

PAOLO MARANI [email protected] MESSAGGIO PUBBLICITARIO

LA RICETTA

BURGER DI TOFU AI SAPORI DEL BOSCO

INGREDIENTI PER IL BURGER: 10 G. DI FUNGHI PORCINI SECCHI, 100 G. DI FUNGHI PLEROTUS, 20 G. DI OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA, 20 G. DI CIPOLLA BIANCA, 125 G. DI TOFU NATURALE, 80 G. DI GRANO PERLATO COTTO, 6 GDI SALSA DI SOIA, 20 G. DI PANE GRATTUGIATO, 4 G. DI WORCESTER SAUCE, 2 G. DI AGLIO DI POLVERE. PER IL PANE FRITTO: 400 G. DI PAN BRIOCHE, 600 G. DI POMODORI RAMATI, 100 G. DI UOVA, 10 G. DI FORMAGGIO GRANA GRATTUGIATA, 10 G. DI SALE E PEPE, 30 G. DI SEMI DI SESAMO. PER LA COMPOSIZIONE FINALE: 80 G. DI CETRIOLI AGRODOLCI, 100 G. DI MAIONESE DI SOIA.

PER IL BURGET, MONDARE, LAVARE E TAGLIARE I FUNGHI PLEUROTUS IN PICCOLA BRUNOLSE. ROSOLARE LA CIPOLLA BIANCA TRITATA NELL’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA. UNIRE I FUNGHI. CONDIRE CON SALE E PEPE. AGGIUNGERE I PORCINI SECCHI RINVENUTI IN ACQUA TIEPIDA, SCOLATI, STRIZZATI E TRITATI. NEL CUTTER FRULLARE IL TOFU, QUANDO BEN CREMOSO UNIRE IL GRANO COTTO. INFINE AGGIUNGERE I FUNGHI E CONDIRE CON LA SALSA DI SOIA, L’AGLIO IN POLVERE E LA WOCESTER SAUCE. COMPLETARE CON IL PANE GRATTUGIATO, OTTENENDO UN IMPASTO ABBASTANZA CONSISTENTE. CREARE UNA POLPETTA SCHIACCIATA E CUOCERE IN PADELLA ANTIADERENTE CON POCO OLIO. PER IL PANE FRITTO, AFFETTARE SOTTILMENTE I POMODORI ROSSI E SOVRAPPORLI ALLE FETTE DI PAN BRIOCHE COPPATE DELLA STESSA DIMENSIONE DEI BURGER. SOVRAPPORRE UNA SECONDA FETTA DI PANE, PASSARE NELL’UOVO SBATTUTO CON IL GRANA E NEI SEMI DI SESAMO NERO. FRIGGERE SINO A CHE NON SIA DORATO E CROCCANTE. PER LA COMPOSIZIONE FINALE, SERVIRE IL BURGER DI TOFU TRA DUE FETTE DI PAN BRIOCHE FRITTO, DEI CETRIOLINI IN AGRODOLCE DELLA SALSA MAIONESE DI SOIA; A PIACERE ACCOMPAGNARE CON ALTRE SALSE E GUARNIZIONI.

Salotto e ristorante - Piazza garibaldi, 6 Adria - www.terrazzainpiazza.it

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

TEMPO A DISPOSIZIONE? ENTRA NEL TEAM!

Un’offerta pubblicitaria unica nel Nord-EstI nostri mezzi di comunicazione, insieme o singolarmente, permettono di scegliere i destinatari da

raggiungere, di mirare le campagne pubblicitarie ad un target ben definito e di differenziare il messaggio.

La Piazza, Coupon del Risparmio, Looklive: impossibile passare inosservati!

Se hai del tempo libero a disposizione o svolgi un lavoro part time puoi aumentare sensibilmente i tuoi guadagni, diventando consulente pubblicitario.

Offriamo rimborso spese, alte provvigioni e lo svolgimento dell’attività nelle immediate vicinanze della zona di residenza. Formazione e training continuo in un gruppo di lavoro con mezzi consolidati e di sicuro ritorno.

CHIAMACI!

invia il tuo curriculum a: [email protected]

L’informazione localea casa tua

Cogli le migliori offerte della tua zona!

Il magazinedei grandi eventi

COUPONdel risparmio

Via Lisbona, 10 Padova - tel. 049 8704884 fax 049 6988054 - www.promomedia.it

Page 38: Riviera ovest ago2014 n103

38 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ALTI E BASSI IN

ARRIVO IN CAMPO SENTI-MENTALE. SARETE CONTRADDIT-

TORI: ORA PASSIONALI E GRINTOSI ORA INCERTI SALUTE NON STRAPAZZATEVI TROPPO ANCHE SE VI SENTITE IN FORMA. UNA SANA ALIMENTAZIONE VI AIUTERÀ A STAR BENE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO LA

MORBIDEZZA UNITA AD UNA BELLA DOSE DI

SENSUALITÀ VI AIUTERANNO A CONQUIS-TARE CHIUNQUE. SIATE LEGGERI SALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROB-LEMA SAPPIATE CHE LA CONVALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12FASCINO VOGLIA DI SE-

DURRE E GIOCARE CON GLI SGUARDI CHE VI GA-RANTIRANNO IL SUCCESSO

NEGLI AFFARI DI CUORE SALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROBLEMA SAPPIATE CHE LA CON-VALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01FASCINO I CON-TRASTI TACIUTI NEL

CUORE DI CHI AMATE METTONO RADICI: CORRETE AI RIPARI E CONCEDETEVI UN CHIARIMENTO SALUTE NON SCEGLIETE IL CIBO COME MEZZO CONSOLATORIO. DOVETE AVERE UNA BUONA SCORTA DI PAZIENZA. EVITARE GLI ECCESSI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SARETE APPAS-SIONATI E AUDACI, PRONTI A

SPAZZARE VIA ANTICHI RESI-DUI DEL PASSATO. IN AR-RIVO NOVITÀ IMPORTANTI SALUTE I PIANETI INCOR-

AGGIANO LO SPORT E LA MUSCOLATURA PER SMALTIRE PESO E DELINEARE LA SILU-ETTE UN PO’ APPESANTITA

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO LE BRACCIA DI CUPIDO SONO AP-

ERTE E TI ASPETTANO. OCCORRE, PERÒ, CHE TU ABBIA FIDUCIA E TI LASCI AN-DARE SALUTE AMMINISTRATE BENE LE VOSTRE FORZE PERCHÉ ARRIVATE UN PO’ STANCHI E ALL’ORIZZONTE NON C’È UNA RIPRESA COMPLETA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO QUALCHE CONTRADDIZIONE FA-

MILIARE POTREBBE RENDERVI LA VITA DIFFICILE. SIATE PAZIENTI CON CHI AM-ATE SALUTE SARETE MOLTO NERVOSI, IRRITABILI, SCONTENTI. SI FARANNO SENTIRE I CLASSICI ACCIACCHI DI STAG-IONE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO SIETE

PERSONE DI-VERSE: I PROBLEMI

CHE AVETE AFFRONTATO IN PASSATO VI HANNO RESO PIÙ FORTI SALUTE LA FORMA FISICA SARÀ SOGGETTA A QUAL-CHE CALO IMPROVVISO, MA IL BILANCIO SARÀ POSITIVO

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO RICHIESTE IRRITANTI IN FAMIGLIA,

BATT I- BECCHI CON GLI AMICI, EQUIVOCI E AMBIGUITÀ: TOLLERANZA SALUTE RAFFREDDORI E CLASSICI MALANNI DI STAGIONE STANNO IN AG-GUATO: ATTENTI AI COLPI DI FREDDO ALLE VIE RESPIRATORIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO MOLTE LE CONTRADDIZIONI CHE AGITANO

I RAPPORTI PERSONALI. SIATE CAUTI E NON PRETENDETE DI IM-

PORRE IL VOSTRO PARERE SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI FANNO SENTIRE FIACCHI E SVOGLIATI. DOVETE SFORZARVI DI ESSERE PIÙ ATTIVI

LEONEDAL 23/07AL 23/08

FASCINO TANTA VOGLIA DI VIAGGIARE, DIVER-TIRSI E CONOSCERE GENTE NUOVA. FINAL-MENTE SI ESCE DAL LETARGO CRONICO

SALUTE SE SIETE SPORTIVI QUESTO È IL MOMENTO DI RAGGIUNGERE TRAGUARDI IMPORTANTI. SE NON LO SIETE INIZIATE ORA

VERGINEDAL 24/08AL 22/09

FASCINO SARETE PIÙ CHE MAI ATTRAENTI E BENDISPOSTI NEI CON-FRONTI DEL PARTNER E DI PROBABILI NUOVI INCONTRI SALUTE SONO CONSI-GLIATE CURE MIRATE ALL’OTTIMIZZAZIONE DELLA BELLEZZA NATURALE. CURATE LA PELLE DEL VISO

OroscopoE’ TEMPO DI GRANDI CAMBIAMENTI:

ABBIATE CORAGGIO E NON GUARDATEVI

PIÙ INDIETRO

28

Arredamenti classici e contemporanei

www.curiotto.it

SambruSon di dolo (Ve) Via Stradona, 18 | Tel. 041 5100039 | [email protected]

Abbiamo scelto il Mobile Classico perché siamo convinti possa degnamente accompagnare la nostra sapienza nell’arredare, la vostra soddisfazione nell’apprezzare ed un gusto che non muore mai e dura nel tempo.

Page 39: Riviera ovest ago2014 n103

Terme Krka, SloveniaT: +386 8 20 50 310E: [email protected]

PACCHETTO INCLUDE: • mezza pensione in camera doppia, accappatoio in camera • ingresso illimitato alle piscine termali • il venerdì e sabato bagno notturno nel centro benessere Balnea • 1 ingresso all’Oasi – mondo delle saune • idroginnastica mattutina • Internet Wi-Fi gratis • ricco programma d’animazione

15. 9.-16. 11. 2014 2 notti 3 notti 5 nottiHotel Kristal**** 124 EUR 163 EUR 258 EURHotel Balnea**** superior 144 EUR 189 EUR 299 EUR

Il prezzo vale a persona, tassa di soggiorno 1,01 EUR/giorno.

Relax totale alle termeTerme Dolenjske Toplice: • Hotel Balnea è stato premiato con i premi Tripadvisor e Lonely Planet • uno dei

migliori centri benessere in Slovenia • sorgenti di acqua termale • natura incontaminata con boschi, fiume

Certificate of Excellence

2014 WINNER

Page 40: Riviera ovest ago2014 n103