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1 Allegato 1) Il Consiglio Comunale inizia alle ore 17.00 con l’appello svolto dal Segretario Generale. ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente Buonasera a tutti. Iniziamo con l’appello. Prego Segretario. DOTT.SSA DANIELA ORI- Segretario Generale: Fabbri Marco, Bellini Roberto, Righetti Alberto, Modonesi Michele, Taddei Alessio, Bellotti Robert, Calderone Mariano Enrico, Senni Samuele, Morese Consiglia, Ferracioli Cristian, Pedriali Tiziana, Michetti Davide, Luciani Andrea, Cinti Emanuele, Felletti Maria Francesca, Di Munno Antonio, Cavallari Fabio. Assenti: n. 4 - Bellotti Robert, Calderone Mariano Enrico, Cinti Emanuele, Cavallari Fabio Presenti: n. 13. ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente Grazie Segretario. La seduta è valida.

ROBERTO BELLINI Consigliere Anziano-Presidente file1 Allegato 1) Il Consiglio Comunale inizia alle ore 17.00 con l’appello svolto dal Segretario Generale. ROBERTO BELLINI – Consigliere

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Allegato 1)

Il Consiglio Comunale inizia alle ore 17.00 con l ’appello

svolto dal Segretario Generale.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Buonasera a tutti . Iniziamo con l ’appello. Prego Segretario.

DOTT.SSA DANIELA ORI- Segretario Generale:

Fabbri Marco, Bellini Roberto, Righetti Alberto, Modonesi

Michele, Taddei Alessio, Bellotti Robert, Calderone Mariano

Enrico, Senni Samuele, Morese Consiglia, Ferracioli

Cristian, Pedriali Tiziana, Michetti Davide, Luciani Andrea,

Cinti Emanuele, Felletti Maria Francesca, Di Munno

Antonio, Cavallari Fabio.

Assenti: n. 4 - Bellotti Robert, Calderone Mariano Enrico,

Cinti Emanuele, Cavallari Fabio

Presenti: n. 13.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Segretario. La seduta è valida.

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Nominiamo gli scrutatori:

Taddei Alessio – Consigliere Movimento 5 Stelle

Ferracioli Cristian - Consigliere Movimento 5 Stelle

Di Munno Antonio - Capogruppo P.D.L. - Il Faro

Cedo ora la parola al Sindaco.

MARCO FABBRI – Sindaco:

Di nuovo buonasera a tutti, ringrazio tutte le forze politiche,

sia quelle che sono rappresentate in questo Consiglio

Comunale sia tutte le altre forze politiche che oggi erano

presenti qui a Comacchio, ringrazio tutte le associazioni ,

ringrazio le parti sociali che erano presenti, sia quelli di

Comacchio che quelli del Delta, che, come sottolineavo poco

fa, tutte le altre della Provincia che erano presenti oggi .

Porto i saluti sia del Vicesindaco che del nostro Capogruppo,

che purtroppo oggi per problemi personali non sono

presenti, ma che naturalmente hanno collaborato, in questi

giorni intensi di confronto con tutta la comunità, a elaborare

il documento che poi andremo a presentare questa sera.

Il mio intervento vuole sottolineare e mettere in luce ancora

come la vera radice del problema sanitario, che questa folla

di persone presente oggi ha rappresentato, non sono i

comacchiesi, non sono i campanilismi, come qualcuno

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intende far credere, ma la mia impressione personale è che

non ci sia una vera volontà di affrontare il tema della

programmazione sanitaria, soprattutto in questo terri torio

del Delta, perché da qui a quattro-cinque mesi ci sono

diversi Comuni che andranno ad elezioni amministrative,

quindi “meglio rinviare le discussioni, meglio non parlarne e

poi ci penseremo dopo le elezioni” .

La cosa che però mi lascia sinceramente basito è ancora una

volta il modo con cui viene negata l ’evidenza. Un esempio fra

tutti, di cui ho parlato anche poco fa in piazza, sono la

pediatria del Delta – quindi qui non parliamo solo di

Comacchio, e lo sottolineo ancora una volta – ma anche il

punto nascita – e poi ci arriveremo a dire qualcosa su quello.

Si continua a dire che la pediatria H24 c ’è. C ’è, sì, è vero,

c ’è sulla carta, su quella carta che è stata approvata nel

giugno dello scorso anno. Quindi io davvero sono stanco di

essere etichettato come colui che procura degli allarmi

infondati, ma voglio che tutti i colleghi, specie quelli del

Delta, rispondano ad alcune domande senza girarci troppo

intorno, quindi parlando direttamente ai propri concittadini,

perché sono loro che lo chiedono.

Quindi il servizio di pediatria c ’è o non c ’è? Questa è la

prima domanda che io pongo loro.

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È vero o lo segnalano soltanto al Sindaco di Comacchio che

ogni notte ci sono dei genitori che portano i loro bambini a

Cona, quindi facendosi 60 chilometri , spesso e volentieri con

la nebbia, con i l ghiaccio e con condizioni atmosferiche

avverse?

Lo sottolineavo poco fa, chi glielo andrà a spiegare,

nell ’estate, se non viene ripristinato questo servizio

essenziale ai turisti olandesi, ai turisti danesi che devono

farsi 60 chilometri nella notte per raggiungere Cona - o

meglio Valle della morte, perché sapete tutti, no?, questo è

la località fantastica che hanno scelto – forse Saltari?

Lusenti? O la Presidente della Provincia?

Questi sono i temi che io mi chiedo.

L ’altro tema, e parto proprio dal Delta non a caso, perché

questo non è solo un problema di Comacchio, l ’emodinamica

è stata smantellata, sì o no?

Questa è la seconda domanda che io faccio ai miei colleghi

Sindaci e a tutti i Sindaci della Provincia. Sappiamo che lo

specialista emodinamico è, quando si è in presenza di un

infartuato, una figura fondamentale e spesso e volentieri –

noi abbiamo anche delle associazioni rappresentative

proprio sul territorio che si occupano di questo – pochi

minuti fanno la differenza.

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La terza domanda che io voglio fare ai miei colleghi Sindaci

è se sono a conoscenza del numero esatto di parti che ci sono

stati a Valle Oppio nell ’ultimo anno. Lo chiedo perché negli

ultimi due anni c ’è stato un crollo nelle nascite. Sappiamo o,

se non lo sapete, io lo ribadisco ancora, . .. perché anche

nell ’ultima riunione in Prefettura l ’Assessore Regionale

Lusenti con una battuta, “visto che siamo baldi giovani” , ci

ha invitato a fare figli . Sapete perché? Perché non

rispettiamo più gli standard regionali, che sono quelli di

almeno 500 nati .

È un crollo demografico? Siamo sicuri? Io no.

È semplicemente collegato anche questo alla presenza del

pediatra H24, e ci sono altri fattori che stanno, tra

virgolette, spostando le nascite verso Cona, però questo non

è un problema da affrontare poi, nel momento in cui

l ’azienda con un blitz porta via anche questo servizio.

La quarta domanda che faccio è che cosa ne pensano della

mobilità passiva, della mobilità attiva, presente in questo

territorio, in questa nostra Provincia.

Dalle tabelle che noi abbiamo o quei pochi dati che

riusciamo ad avere, si evince che Ferrara, ma ormai da anni ,

ha il più alto tasso, il più alto record regionale di

dipendenza delle proprie strutture dalla popolazione

residente. Cosa vuol dire? Che le nostre strutture, al di là di

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quello che si dice proprio oggi sui giornali, sono

scarsamente attrattive per i pazienti che vengono da fuori ,

da altre Province, da altre Regioni.

Questo perché innanzitutto in Provincia di Ferrara vi è

un ’assoluta mancanza di eccellenze che sono riconosciute.

Anche sul Delta – e sottolineo ancora la parola Delta – gli

ospedali vengono smantellati spesso non con il frastuono,

non con i traslochi, non con i camion che fanno dei blitz per

smontare insegne o per portare via arredi, semplicemente un

primario va via e non viene più sostituito. Sono questi i vari

temi.

Quindi oltre ad essere poco attrattivi per le altre Province e

le altre Regioni, abbiamo una mobilità passiva verso altre

strutture, soprattutto quelle del Veneto, come sottolineavo

anche in precedenza, che poi si traducono in un ’enorme

costo per la Sanità.

Quindi continuiamo a dire: “Facciamo tagli perché la Sanità

costa” . Ma perché la Sanità costa? Riusciamo a confrontarci

su questi dati? Per ora no.

Quindi nel giro di dieci anni, dal 2003 ad oggi, la mobilità

passiva si è moltiplicata quasi di quattro volte.

Lo sottolineavo poco fa, in Veneto, come sapete, c ’è uno

schieramento che non corrisponde con quello che c ’è qui a

Comacchio, però si stanno sperimentando anche delle scelte

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nuove. Abbiamo visto come la Giunta di Zaia stia spingendo

fortemente affinché gli ospedali veneti restino aperti anche

la notte. Non soltanto i Pronto Soccorso, naturalmente, e i

reparti legati all ’emergenza, ma soprattutto gli ambulatori

per le visite specialistiche e i laboratori per gli esami

strumentali .

A Rovigo hanno iniziato l ’8 agosto 2013. Anche qui con una

sperimentazione di cui ad oggi sono molto contenti ,

soprattutto gli utenti.

Quindi qui stanno cercando di reinventarsi. Esami come la

PET o come la TAC, che vengono fatti al di fuori di quelli che

sono gli orari s tandard, con delle aperture straordinarie, che

vanno dalle otto alle undici di sera, o dalle otto a

mezzanotte.

E qui cosa stiamo facendo per questo? Cosa stiamo facendo

per bloccare la mobilità che va verso il Veneto?

A mio avviso troppo poco. Ecco perché alcuni Poli, come

quello di Comacchio, potrebbero sperimentare nuovi metodi

come questo che è stato utilizzato in Veneto. Perché

continuare a parlare di una struttura che è costata 13 milioni

di euro e sacrificarla a meri uffici o comunque a uffici per i

medici di base?

L ’altro quesito che faccio a tutti è che cosa ne pensano i miei

colleghi Sindaci dell ’Azienda Unica che è nata in Romagna

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non tantissimo mese fa, qualche mese fa, e che nasce per

l ’appunto dall ’Unione delle Aziende di Cesena, di Forlì, di

Ravenna e di Rimini, quindi una popolazione che è superiore

ad 1 milione di abitanti, ok? Con 1 milione di assistiti. Con

un territorio molto vasto. Come mai in Provincia di Ferrara

che abbiamo 350.000 abitanti continuiamo a voler rimanere

da soli?

Da soli e soprattutto con due Aziende Sanitarie, non

dimentichiamocelo, con due Dirigenze.

La Provincia di Ferrara, che tanto ci accusa di rimanere soli ,

di rimanere isolati però su questo davvero ha una visione, a

mio avviso, miope. D'altronde è la stessa visione che ha

accompagnato anche, l ’anno scorso, quando si parlava di

rivedere le Province, a una scelta del tutto impopolare, cioè

Ferrara rimaneva l ’unica Provincia con poco più di 350.000

abitanti . Mentre in Romagna in quattro e quattr ’otto ,

litigando, probabi lmente in maniera anche molto accesa ,

però sono usciti uniti con una nuova Provincia molto grande

e sono andati verso l ’Azienda Unica anche Sanitaria, in

Provincia di Ferrara si continua a dire: “Ci sono degli

sprechi, la Sanità costa, i piccoli ospedali vanno chiusi” ma

di fatto delle azioni concrete come quella che hanno fatto

qui vicino non se ne parla neanche.

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Ristrutturazione del San Camillo. Io parto con un

comunicato stampa che non è di vent ’anni fa ma è del 2010.

La fonte è la stessa Azienda Sanitaria. Ricordiamo tutti cosa

sventolavano sia il Presidente Errani che la Presidente della

Provincia Zappaterra in quell ’occasione, l ’abbiamo visto in

un Consiglio Comunale.

Leggo le parole di questo comunicato stampa: “L ’ospedale al

termine dei lavori di ristrutturazione vede ripristinate e

rinnovate le proprie attività sanitarie di degenza e

ambulatoriali . La struttura si articola su 5 piani e

comprende tutte le principali attivi tà sanitarie, ossia la

degenza in ordinario, medicina generale, gastroenterologia,

ematologia, chirurgia generale, in day hospital e in

lungodegenza per un totale di 54 posti letto…” , poi va

avanti.

Di tutto questo non abbiamo più nulla. Avevamo un day

hospital fino a due anni fa che aveva dei numeri incredibili,

che faceva economie di un certo tipo.

È chiaro che se togliamo un servizio come quello del day

hospital è scontato che i conti, tra virgolette, non tornano

più.

Ora si parla di Casa della Salute che è ancora un qualcosa di

molto molto nebuloso. Non sappiamo quale sarà il ruolo dei

medici di base, anche perché i medici di base dicono

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determinate cose, l ’Azienda ne dice altre, quindi non si sa

ancora in che modo verranno reimpiegati . E soprattutto

anche l ’ultimo pezzo, cioè la Lungodegenza, di fatto non è

più un servizio sanitario e viene in un qualche modo

demandato ai medici di base, che però non intendono

gestirlo.

Quindi una situazione che ha dell ’assurdo, che ha visto

interrompere un pubblico servizio dall ’oggi al domani, in cui

l ’A.S.L. comunica di aver preso queste decisioni con le

autorità, ma non è assolutamente vero, e su cui noi, come ho

sottolineato poco fa, stiamo preparando un esposto

abbastanza corposo per dar seguito a questa cosa.

E di tutta risposta cos ’è arrivato? È arrivata una lettera

firmata dal Dirigente Saltari indirizzata a me, dove dice che

mi denuncerà. Denuncerà per cosa? Per aver leso l ’immagine

dell ’Azienda A.S.L.

A me sinceramente quando è arrivata questa lettera è

scappato un sorriso, non so se la devo prendere come una

minaccia o come una presa in giro. Io penso più come una

presa in giro perché, a fronte di un danno di immagine che

dovremmo chiedere noi a loro per aver sperperato centinaia

di milioni di euro nelle strutture di Valle Oppio e di Cona,

quello è il danno di immagine, o meglio il danno erariale che

è stato procurato a questa Provincia.

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Cona, lo ricordo, doveva accogliere il primo malato nel

2003, così promise l ’allora Sindaco Sateriale nel lontano

2000. Poi nel 2004 ancora Cona non era aperto e lo stesso

Sateriale, in piena campagna elettorale, annunciava

l ’apertura di Cona entro il 2005 e il completamento entro il

2007.

Cona finalmente è stata aperta e adesso si vedono i primi

risultati. I primi risultati che non sono soltanto su

Comacchio, perché io ci tengo e mi fa piacere vedere anche

alcuni esponenti di Argenta, ma anche i Consiglieri

Comunali… vedo il Consigliere Comunale Bernardi di

Mesola, il Consigliere Castagnoli di Codigoro. Tanti i

Consiglieri presenti oggi , perché questo non è solo un

problema di Comacchio, non è solo un problema del Delta,

ma sarà presto anche un problema di Argenta, perché quella

struttura non tiene più. Quella struttura oltre che, dal punto

di vista fisico, fare acqua da tutte le parti – perché avete

letto poi che quotidianamente vengono fatti degli interventi

di ripristino perché ci piove dentro da tutte le parti – dal

punto di vista economico nessuno la tiene più in piedi.

Sappiamo che ci sono una ventina di persone che a vario

titolo sono accusate di truffa aggravata, di omissioni, di

abuso d ’ufficio, di falso ideologico e chi più ne ha ne metta –

insomma - per aver realizzato un manufatto che doveva

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essere ultimato a tutti i costi , perché ricordiamo quando fu

posata la prima pietra, adesso si cavalca l ’onda della

spending review, dei tagli – e su questo sono d ’accordo, su

quello che si diceva in piazza poco fa - per dire che è quella

la colpa, è lo Stato che sta tagliando fondi, vero in parte, ma

il vero problema è ancora una volta Cona.

Non sapremo mai se qualcuno pagherà per gli errori fatti in

passato, perché questo accade di consueto in Italia, nessuno

paga mai e soprattutto nessuno ammette mai le proprie

colpe, quindi io penso che per la cittadinanza, per tutta la

cittadinanza sarebbe anche importante che qualcuno

pubblicamente ammetta le proprie colpe, questo sarebbe

fondamentale.

Quello di cui sono certo è che chi pagherà il conto di

vent ’anni di disagi, di mala politica e di sprechi sono

esclusivamente i cittadini ferraresi , uso anche questa parola.

E in particolare i ferraresi della Provincia, che hanno visto e

vedranno pian piano, pezzettino per pezzettino, perdere

pezzi importanti delle proprie strutture, così come noi

abbiamo visto dal 2000 ad oggi che pian piano i tentativi

sono sempre stati questi.

Io oggi… sinceramente, mi sono sempre sentito una mosca

bianca e abbastanza solo in questa battaglia, ma invece oggi

più che mai - e la presenza, anche nelle ultime settimane, dei

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Comitati non soltanto di Comacchio ma anche del Delta, dei

Consiglieri Comunali di opposizione degli altri Comuni del

Delta ma non solo - è chiaro il messaggio che viene lanciato

oggi , durante questa manifestazione: questo è un problema

di tutti.

È un problema di tutti che va affrontato, che non può più

essere rinviato, ma soprattutto il tema vero è questo: che noi

conosciamo il punto di partenza ma non conosciamo il punto

di arrivo, cioè dati alla mano non sappiamo dove la Sanità

ferrarese voglia arrivare, quali strutture rimarranno e quali

no.

A Comacchio ormai ci hanno depredato di tutto. Attenzione

però perché, come sottolineavo poco fa, pian pianino si sta

estendendo a tutto i l resto della Provincia, quindi io

ringrazio ancora una volta tutti per la grande mobili tazione

di oggi, che chiaramente non è un fatto a sé ma che

proseguirà anche nelle prossime settimane e presenteremo

poi un documento che chiede con forza che questa

riorganizzazione venga fermata, che la discussione venga

fatta anche tecnicamente – quindi individuare una serie di

tecnici che possano controbattere anche a quella infinità di

numeri che l ’Azienda, per mezzo dei suoi Dirigenti , fornisce

sempre anche in maniera abbastanza parziale - ma

soprattutto sarebbe importante che questa riorganizzazione

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torni ad essere discussa in tutti e ventisei Consigli Comunali

della Provincia perché i Sindaci sono i primi cittadini, si

assumono le proprie responsabilità, ma su scelte di

pianificazione strategiche come queste è impossibile

escludere i Consigli Comunali che sono il nostro parlamento.

Quindi io chiedo con forza anche ai Consiglieri di minoranza

che sono qui questa sera di chiedere ai propri Presidenti del

Consiglio, ai propri Sindaci di riportare la discussione nei

rispettivi Consigli, di riportare i numeri e soprattutto di

capire qual è la strategia che vogliamo avere da qui non ai

prossimi due anni ma da qui ai prossimi dieci/vent ’anni.

Io lascio la parola al Presidente del Consiglio facente

funzioni e vi ringrazio.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Sindaco. Dichiaro aperta la discussione. Qualcuno

vuole intervenire? Prego Consigliere Taddei.

ALESSIO TADDEI - Consigliere Movimento 5 Stelle:

Grazie Presidente. Buonasera a tutti. Volevo ringraziare tutti

i partecipanti alla manifestazione di oggi, è stato un

momento dove si è vista formarsi una collettività tra paesi

vicini per problemi diversi ma con una radice comune. Chi

oggi ha partecipato ha capito che le battaglie si fanno

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assieme e non, come purtroppo sostengono alcuni, per

motivi di campanilismo.

L ’allarme non è solo per Comacchio, oggi c ’è stato qualcosa

di più, tanto che alla manifestazione erano presenti anche i

Consiglieri Comunali dei Comuni vicini. I problemi vanno

valutati in modo oggettivo, senza logiche di partito o ordini

dall ’alto. Infatti ringrazio la Segretaria del PD comacchiese,

qui presente in sala, che avrà avuto non poca pressione nel

partecipare alle iniziative di oggi .

La gente deve muoversi unita come oggi perché noi tutti

siamo un ’unica collettività che deve eliminare le proprie

divisioni per poter finalmente lavorare per obiettivi che sono

per forza comuni a tutti.

Il diritto alla cura è sacrosanto e penso che nessuno possa

dire di non sentirne la mancanza laddove non ci sia. Come il

diritto al lavoro che, in una nazione sempre più in rovina,

sta diventando un qualcosa da difendere coi denti , ed anche

qua, sono convinto, non c ’è alcun motivo di dividersi,

nessuno vorrebbe perdere un lavoro, a condizione di averlo.

L ’A.S.L. non tiene conto delle popolazioni e delle dinamiche

relative ai territori nei quali esercita la propria attività. C ’è

un piano deciso e si va avanti per quella strada, in barba alle

Istituzioni, in barba ai ci ttadini, al la loro salute ed al loro

lavoro.

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Chi occupa posizioni importanti, come i vertici dell ’A.S.L. e

della Regione, sono persone che hanno grandi

responsabilità, le cui decisioni vanno ad influenzare migliaia

e migliaia di persone, anche di più. Come si può accettare

passivamente le decisioni di persone che non vogliono

trattare con noi? Noi inteso come tutti coloro che oggi hanno

manifestato il loro consenso e anche chi questi

rappresentano.

Come possiamo arrenderci di fronte a chi non ci ascolta,

creando di fatto una frattura nella società? Frattura tra chi

decide e chi subisce. I fatti di questi giorni sono una prova

di come il potere venga esercitato senza un criterio nei

confronti dei bisogni della popolazione, poi le

manifestazioni si possono fare ovunque non solo a

Comacchio, ovunque, dicevo, ci siano questi problemi.

È il momento di farsi sentire perché forse a qualcuno si è

rotto l ’apparecchio per l ’udito e allora è giusto urlare più

forte, dato che in ospedale per curarsi non ci si può più

andare. Grazie.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Consigliere Taddei. Qualcun altro vuole intervenire?

Prego Consigliere Michetti .

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DAVIDE MICHETTI – Capogruppo L’Onda:

Grazie Presidente. Questa è una storia dalle radici lontane,

sembra quasi una favola ma non lo è.

In tutti questi anni si sono succedute diverse brutte vicende

che principalmente hanno toccato il nostro San Camillo, ma

dato che di gran parte di queste vicissitudini si è già

ampliamente parlato non voglio parlare e partire dall ’inizio,

ma dalla fine.

Voglio partire dalla giornata di oggi che, a quanto pare, si

può definire storica o perlomeno io la ritengo una delle

giornate più importanti della storia del nostro terri torio.

Voglio prima di tutto ringraziare tutti quei cittadini che oggi

con noi hanno pacificamente, ripeto, pacificamente

manifestato. Ma voglio ringraziare anche tutte, nessuna

esclusa, le forze politiche che in questo giorno, e con grande

maturità, hanno dimostrato che la buona politica esiste,

soprattutto quando fatta da persone che vivono il territorio.

Voglio ringraziare anche chi, fino ad oggi, con grande e

buona volontà sorveglia in prima persona il nostro ospedale.

Oggi abbiamo sfilato tutti per il ripristino dei nostri diritti ,

che ad oggi sembrano essere dimenticati se non addirittura

negati . Oggi tutti insieme abbiamo sfilato per il diri tto a l

lavoro ed il diritto alla Sanità. Lo abbiamo fatto civilmente e

caparbiamente.

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Questo deve essere un monito ed un esempio per chi oggi da

lontano ci guarda. Esempio che tutti noi abbiamo dato a chi

comunque poco rispetto fino ad oggi ci ha portato.

Mentre camminavo nel corteo ho ripensato all ’intera vicenda

che in prima persona ho vissuto. Ho ricordato, proprio

perché c ’ero, il giorno in cui sempre questo Consiglio ha

dato unanimemente la voce al proprio Sindaco perché fosse

ricevuto e ascoltato insieme ai Capigruppo Consiliari ,

ascoltato da chi di dovere, da chi con una firma si era

impegnato. Ho ripensato alle innumerevoli telefonate,

Commissioni, riunioni notturne per poter raggiungere i l

nostro obiettivo. Ricordo benissimo, proprio perché anche lì

c ’ero, i l giorno in cui tentarono di far entrare alla chetichella

i pediatri e gli incontri tenutisi in quei giorni anche con toni

aspri.

Ricordo anche il tanto atteso con il Presidente Errani, in

Prefettura, che con occhi bassi non ha avuto il coraggio di

portare avanti gli impegni presi e sottoscritti con la nostra

popolazione. Ma ricordo anche dei lavoratori lasciati a casa

senza una valida motivazione, le telefonate per tenersi in

contatto con il nostro Vicesindaco, il documento che in

questo Consiglio noi e i 5 Stelle abbiamo firmato a supporto

di questi lavoratori.

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Ricordo anche promesse fatte a cittadini di altri territori

limitrofi, promesse per portare a questi cittadini, ma anche

alla cittadinanza del mio Comune, servizi sanitari ma per poi

iniziare a smantellarli pezzo dopo pezzo, addirittura

negando l ’evidenza delle cose, non ultimo il bli tz di qualche

giorno fa con la chiusura a tradimento del punto di Primo

Soccorso, che se non fosse stato per l ’opera di sorveglianza

attuata da alcuni componenti della Consulta Comacchiese

nemmeno avremmo saputo.

Che dire se non che per quanto mi riguarda, proprio perché

c ’ero, continuo la lotta civile e politica, per questo invito il

Sindaco a proseguire con ogni mezzo legale per far chiarezza

soprattutto degli ultimi accadimenti e insisto anche per la

riapertura di un Tavolo tecnico-politico per arrivare con un

giusto dialogo al rispetto dei diritti minimi – almeno quelli

– che spettano ad ogni singolo cittadino.

Voglio fare un ultimo saluto, e con questo concludo, e lo

faccio a tutte quelle persone che con la loro condotta

immorale, illogica e del tutto spudorata hanno fatto sì che

questa gente oggi si trovasse al nostro fianco a supportarci ,

a darci la forza di lottare ancora.

Quindi ringrazio il signor Errani, Saltari , Lusenti e gli

Amministratori della Manutencoop e via dicendo. Li

ringrazio, ringrazio tutte quelle persone che con il loro non

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saper amministrare – per non usare altre parole – hanno

fatto sì che oggi in questa sala e per queste strade si sia

ritrovata una grande unità e tutti questi cittadini lo stanno

coraggiosamente dimostrando. Grazie.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Consigliere Michetti. Qualcun altro vuole prendere la

parola? Prego Consigliere Di Munno.

ANTONIO DI MUNNO – Consigliere P.D.L. – IL FARO:

Buonasera a tutti. Allora innanzitutto volevo ringraziare gli

amici del Photo Club Comacchio che questa sera ci hanno

donato, come testimonianza di questa giornata memorabile

della collettività, queste immagini scattate poco fa.

Ovviamente non c ’è stato il tempo tecnico per lavorarle un

attimino col digi tale, ma si sono sicuramente impegnati a

fornire un documento adeguato all ’Amministrazione perché

rimanga acquisito appunto negli atti della vita del Comune

di Comacchio.

Detto questo, mentre ascoltavo attentamente gli interventi

dei colleghi, ho letto una bella testimonianza delle imprese

turistiche sui network e poi mi piacerebbe richiamarla

perché francamente, così, mi ero sentito un po ’ smarrito in

questa grande partecipazione e così, cercavo il loro

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appoggio, perché credo che sia fondamentale anche sentire il

loro contributo e la loro opinione in relazione a questa

battaglia.

Tante cose si sono succedute in questi giorni, tutte a

testimoniare la forte protesta del popolo comacchiese e non

solo circa la mala gestio della Sanità in Provincia di Ferrara.

La contestazione comacchiese del 2000 che sfociò anche in

violenti scontri con le forze dell ’ordine indussero gli

Amministratori comunali, provinciali e regionali ad aprire

un Tavolo di trattativa con l ’intento di produrre due accordi

politici – e sottolineo poli tici – quello del 2001 e quello del

2006, in virtù dei quali venne completamente restaurato il

San Camillo con una spesa di circa 13 milioni di euro.

Quel restauro ha prodotto il gioiellino San Camillo, perché

questo è, non c ’è un ’altra realtà sanitaria nella Provincia di

Ferrara che possa vantare questo aggettivo. Il San Camillo,

che tutti hanno avuto modo di apprezzare per comfort ,

qualità e tecnologia a disposizione degli utenti.

Una corretta ed attenta disamina dei documenti

testimoniano inconfutabilmente che questa ristrutturazione

venne inquadrata all ’interno di un progetto unico integrato:

San Camillo ed ospedale del Delta. Non ci fu nessuna

sentenza di Tribunale e in virtù, appunto, di accordi politici

vennero spesi quei soldi con questo intento.

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Nel corso degli anni abbiamo assistito allo svuotamento dei

servizi del San Camillo, ed oggi , dopo la nascita del

mausoleo di Cona, tutta la popolazione del [registra-zione

incomprensibile] sta assistendo al depaupe-ramento dei

servizi del Delta convogliati in Cona.

I fatti oggi dimostrano quanto nefasta fu la scelta

dell ’ospedale di Valle Oppio. Ricordo tra l ’altro che anche il

nome, Sindaco, è molto nefasto. Se non ricordo male, là

vicino c ’è località Valle Tombe. Eh, quindi… vabbe ’ , lasciamo

perdere, ridiamoci su per non piangere.

Impoverire uno dei tre principali Comuni della Provincia di

Ferrara, quello che rappresenta l ’industria turistica,

rappresentò e rappresenta una scelta orribile, della quale

tutta la realtà socio-economica del [registrazione

incomprensibile] oggi ne paga le conseguenze, non ultima la

recente vicenda di Manutencoop ne è ulteriore

testimonianza.

Ecco, a proposito, mi allaccio a questo punto, a questo

intervento - me ne assumo le responsabilità, anche se ne ho

l ’autorizzazione - del Presidente di Comacchio è Turismo che

testualmente recita: “Il sistema sanitario nel suo insieme è

un elemento importante per il settore del turismo italiano e

straniero, soprattutto per la tipologia che più ci interessa,

che è quello della famiglia” ecco, mi piaceva portare questa

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testimonianza perché è così in diretta, nel corso appunto del

dibattito e subito dopo la manifestazione.

Per tutta questa serie di scelte un ’infinità di falsità. Su tutte,

si spendevano 13 milioni di euro per il San Camillo avendo

già stabilito nelle Segreterie poli tiche del partito che prima

o poi sarebbe stato chiuso.

I documenti, gli articoli di stampa del 2000 lo testimoniano.

La Casa della Salute che ci hanno proposto ora è quella di

cui già parlavano nel 2000, la chiamavano sotto un altro

aspetto però quella era la sostanza, quelli erano i contenuti.

Tali scelte furono dettate da opportunità di consenso

elettorale e quindi di potere, prive di riscontri oggettivi.

Esse non hanno potuto - e non lo potranno mai essere -

convincenti per le popolazioni, vi ttime di un ’enorme

ingiustizia.

Di fronte a quest ’immane ingiustizia le popolazioni

protestano, scendono in piazza, presidiano in difesa il loro

ospedale. Oggi registriamo con soddisfazione che non solo i

comacchiesi si sentono traditi dai loro Amministratori , ma

anche gli abitanti del Distretto Sanitario sud-est che li

accomuna da tempo si sono uniti alla nostra battaglia per

una Sanità giusta, che possa soddisfare le esigenze delle

popolazioni e non di una Sanità a servizio dei potentati

politici, a soddisfazione dei loro affari economici e politici.

24

Per non parlare poi dei super premi, incentivazioni e dei

manager che non si sa perché poi da noi devono anche essere

forse il triplo delle altre realtà.

Credo che questa complessissima vicenda, che per trovare

giusto e dettagliato riscontro meriterebbe ben più di un

Consiglio Comunale straordinario, forse un libro, s ta a

dimostrare quello che le popolazioni non potranno mai

conciliare con il concetto di buona politica di cui tanto

abbiamo sentito dire in questi giorni. Sin qui non si è fatto

l ’interesse delle popolazioni, la tanto sbandierata ricerca

della qualità della Sanità certamente non si è attuata. Così

non è, lo viviamo come utenti ogni giorno, e chi lo sostiene

sa di mentire: malasanità, liste di attesa inaccettabili ,

mobilità passiva, fuga di primariati , eccetera, eccetera, lo

testimoniano ampliamente.

Anche il Sindaco Tagliani il 13 gennaio ultimo scorso

afferma sulla stampa: “Troppe inefficienze. Ora coi risparmi

più professionalità e tecnologia” , lo abbiamo letto tutti .

Va bene denunciare quanto accaduto nei giorni scorsi al San

Camillo, ma i tempi della Magistratura sono quelli che sono,

e considerando che poi avremo sempre due verità, quella

vera e quella processuale, una cosa è certa: l ’Autorità

Giudiziaria non potrà mai dare le risposte che le popolazioni

devono e posso ottenere solo dalla poli tica.

25

Con lo stesso stile di recente, poi, abbiamo dovuto subire

altre decisioni e indicazioni: Comacchio dovrebbe aderire

all ’Unione dei Comuni.

Come è potuta balenare nella testa di questi Amministratori

che la realtà socio-economica lagunare possa accettare una

partecipazione paritetica, uno vale uno, con altre sette realtà

che tutte insieme esprimono dati oggettivi numerici ben al di

sotto del 50%?

In proposito Comacchio con il referendum ha già dato una

risposta politica importante.

Nonostante fosse acceso il cratere San Camillo, questo ci

hanno propinato certi Amministratori. E non solo questo: ad

esempio, la tanto enfatizzata idrovia, sulla quale peraltro

abbiamo tanto detto, ma presto, tanto ancora diremo con le

forze moderate del centro destra.

La coerenza della buona politica non può passare dalle

sfilate sui canali comacchiesi con tutto l ’establishment e con

tutte le programmazioni che tutti conosciamo, anche in sede

di inaugurazione del San Camillo appena ristrutturato,

proclamando sapendo di mentire.

Il popolo comacchiese ricorda bene le affermazioni di Errani

e company, soprattutto le promesse nell ’ultima campagna

elettorale. Ricorda anche le affermazioni in Prefettura del 3

dicembre, dove siamo stati accolti come black-block,

26

neanche se fossimo dei terroristi , ma il potere si avvale

anche della forza in certi momenti.

Gli accordi del 2001 e del 2006 non sono da ritenersi più

validi per tutta una serie di giustificazioni enunciate dal

signor Lusenti, Assessore alla Sanità regionale… un ’altra

serie di balle!

La buona politica non può considerarsi tale se si basa solo su

indicazioni di principio e non traduca in azioni coerenti e

trasparenti . Su questo punto doveroso è la critica anche

all ’azione di governo del Movimento 5 Stelle: se oggi vi

scandalizzate come tutti noi dei bli tz di Saltari al Pronto

Soccorso del San Camillo, siate coerenti , blitz natalizi o

ferragostani non ne vorremmo più vedere. La problematica

interessa tutta la collettività, quindi da parte vostra è

indispensabile il coinvolgimento di tutte le forze poli tiche

che non vanno coinvolte solo per convenienza.

Inoltre, Sindaco Fabbri, una maggiore lealtà e trasparenza

sulla vicenda del San Camillo sarebbe stata opportuna. Oggi

la sua azione non meriterebbe il nostro sostegno, ma siamo

qui convinti e determinati insieme ai comacchiesi per

sostenere questa giusta battaglia.

Oggi siamo qui in tanti, ci fa piacere ovviamente, ma non

basta esserlo solo oggi . Con coerenza, noi in primis, su

questo tema del San Camillo dobbiamo esserlo sempre.

27

Occupiamoci tutti della cosa pubblica, del nostro futuro, di

quello dei nostri figli , e non guardiamo agli Amministratori

pubblici come qualcosa che possa arricchire il nostro

orticello, accondiscendendoli per mero interesse personale.

A nome delle forze politiche che rappresento chiedo che la

Commissione Socio Sanitaria Territoriale Provinciale riveda

le decisioni assunte nel giugno 2012 e che venga

immediatamente riaperto un Tavolo di confronto politico.

Concludo esprimendo un grazie di sentito cuore a Manrico

Mezzogori , che solo la sorte oggi ci concede di avere ancora

con noi, e a tutti gli uomini e le donne grandiose della

Consulta che da tre mesi stanno presidiando l ’ospedale che i

loro padri hanno edificato per il bene e lo sviluppo di

Comacchio.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Consigliere Di Munno. Qualcun altro vuole

intervenire? Prego Consigliere Felletti .

FRANCESCA FELLETTI – Consigliere PD:

Sì, non possono mancare neanche i miei ringraziamenti alle

associazioni tutte, ai comitati , ai colleghi Consiglieri , anche

alla solidarietà insomma portata dal Consigliere… che prima

insomma mi ha dato dimostrazione di solidarietà, anche se il

28

PD locale, per quanto possibile insomma, porta avanti le sue

azioni solitamente con la propria testa, non con quella di

altri. Quindi assicuro nessuna pressione nella mia presenza

di oggi , né a me né a chi mi ha preceduto.

I ringraziamenti vanno anche a tutti i cittadini, non è solito

vedere una così grande partecipazione, quindi un

ringraziamento anche a tutti i cittadini e anche il mio

ringraziamento alla Consulta per l ’impegno, per la forza e

per la costanza.

L ’episodio scatenante, l ’episodio della chiusura, diciamo

così, truffaldina dell ’U.S.L. delinea un atteggiamento che

non è proprio di un ’Istituzione.

Se il Piano di riorganizzazione sanitaria è tale, se è valido ,

se è efficiente, se è efficace io penso che l ’Azienda Sanitaria

debba avere il coraggio di portarlo avanti fino in fondo, se

così è. Se così non è, se l ’Azienda Sanitaria non è in grado di

portare avanti il piano, usando i metodi che sono propri di

un ’Istituzione, io credo che i vertici dell ’U.S.L. debbano

andare a casa.

Io penso che una Dirigenza Sanitaria non possa usare i

metodi non rispettosi delle Isti tuzioni che sono stati usati

nella chiusura, come posso dire, così repentina, senza il

dovuto preavviso, come è accaduto qualche giorno fa.

29

Abbiamo tutti i l bisogno di capire quali ragioni stanno alla

base di questo piano. Ragioni non solo politiche, per questo

siamo dalla parte dei cittadini e dell ’Amministrazione tutta

nella richiesta di un rinnovato confronto, nella richiesta

della riapertura di un Tavolo di trattativa in un ’ottica di

ottenimento di una mediazione che sia condivisa. E siamo

assolutamente convinti per la complessità della materia, per

l ’incidenza che questo ha su tutta la popolazione, non solo

su quella di Comacchio ma anche su quella del Delta, che

non si possa più fare a meno di un supporto tecnico e che a

questo punto possa essere anche fornito dalla Consulta, da

chi della Consulta la Commissione Sanitaria vorrà indicare.

Chiedo quindi, chiediamo al Sindaco di farsi, in un certo

senso ironicamente, Capofila in questo caso di questo

territorio per trovare il modo per dare un senso non solo a

una struttura sanitaria che ora non ha senso e che è svuotata

di tutti i contenuti, ma anche per la salvaguardia dei servizi

sanitari dell ’intero territorio, dell ’intero Delta. In questi

termini il PD darà il suo contributo.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Consigliere Felletti. Prego Consigliere Righetti .

ALBERTO RIGHETTI – Consigliere Movimento 5 Stelle:

30

Buonasera. Io vi voglio leggere un articolo che è uscito il 29

ottobre del 2011 su Il Sole 24 ore. Si intitola: A Ferrara un

ospedale nella palude. “Per misurare gli errori della Sanità

Emiliana è a Ferrara che si deve venire. Non nel cuore della

città rinascimentale ma a Cona, una depressione che i

ferraresi chiamano Valle della Morte. Qui nel 1992 i l

Consiglio Comunale decide di costruire un nuovo ospedale a

supporto del Sant ’Anna. Costo previsto 100 miliardi di li re.

La Valle della Morte sorge ad una dozzina di chilometri da

Ferrara, in una zona acquitrinosa che costringe gli architetti

a progettare una struttura orizzontale di vecchia concezione,

sostenuta da pali in cemento.

Per eliminare l ’accumulo di acqua i tecnici sono obbligati a

installare delle idrovore, dovrebbe essere un campanello

d ’allarme, invece nel 2000 l ’allora e attuale Presidente della

Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, accoglie la richiesta

del Sindaco di Ferrara di smantellare i l Sant ’Anna per

trasformare Cona in una cittadella della salute da 900 posti

letto, 18 sale operatorie e annessa Facoltà di Medicina.

A condividere la scelta di Errani è l ’Assessore Regionale alla

Sanità, Giovanni Bissoni, sbarcato in Giunta nel ’96, durante

la presidenza Bersani.

Vengono messi sul piatto 142 milioni, che si sommano ai 120

spesi fino a quel momento.

31

Passano altri sei anni prima che l ’appalto in project

financing se lo aggiudichi il Consorzio Cooperative

Costruzioni di Bologna, già vincitore della gara per la

costruzione della prima trance.

I lavori cominciano nel dicembre 2006.

17 le inaugurazioni annunciate.

La consegna, prevista entro il febbraio 2009, s litta al 2010,

poi al 2011.

La Magistratura intanto valuta ipotesi di reato e i costi

lievitano: 25 milioni per le strade, altrettanti per riattivare

la linea a scartamento ridotto Ferrara–Codigoro.

Il Consigliere Comunale Valentino Tavolazzi grida allo

scandalo: “Ci vorranno 30 minuti per raggiungere il nuovo

ospedale in ambulanza, tempi che per un infarto o un ictus

potrebbero risultare fatali – aggiunge. Le aree su cui sorge il

Sant ’Anna saranno oggetto di una grande speculazione

immobiliare – e conclude – Ci sono voluti quasi vent ’anni

per realizzare un ospedale da 250.000 metri quadrati in una

palude. L ’ospedale dell ’Angelo di Mestre, metà della

superficie, è s tato costruito in 4 anni ed è costato il 50% in

meno” .

Questo era Il Sole 24 Ore.

Io su Cona e i suoi appalti non mi pronuncio. Vogliono

querelare i l Sindaco, lasciamo che querelino solo lui.

32

Mi unisco quindi ai ringraziamenti che hanno fatto tutti

quanti, perché oggi si è vista una cittadina molto unita, ed

esser con voi lì in mezzo è stato per me un onore, davvero.

Voglio solo commentare una cosa che mi ha fatto un po ’

sorridere. Si dice che quando hanno chiuso il Pronto

Soccorso sia stata spostata l ’ambulanza per motivi di ordine

pubblico, ma per me il pericolo per l ’ordine pubblico deriva

da atti come quello che abbiamo subìto, non certo da gente

pacifica che cerca di difendere il proprio diritto alla salute.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Consigliere. Prego Assessore Provasi.

SERGIO PROVASI – Assessore:

Buonasera a tutti. Anch ’io vorrei ringraziare tutti quelli che

hanno partecipato alla manifestazione di oggi .

Prendo la parola solo per dire che nei tanti interventi

abbiamo avuto un filo conduttore che riguarda le deleghe

che rappresento, ovvero quelle del Turismo e delle Attività

Produttive.

Noi tra l ’altro recentemente siamo andati a una fiera

internazionale per vedere di promuovere il nostro brand

turistico e ovviamente abbiamo intercettato una grande

quantità, per fortuna, di persone – visto che la fiera era

33

destinata all ’utente finale – che hanno chiesto la maggior

parte dove fosse collocato Comacchio – perché non ci

conoscevano come collocazione geografica – e soprattutto

quali fossero i servizi di cui ha disposizione un turista

quando dalla Germania – bontà sua – con sette o otto ore di

macchina arriva fino da noi .

Allora, tenuto presente che hanno capito subito dove

eravamo collocati – è bastato dirgli che eravamo tra Ferrara,

Ravenna e Venezia – diciamo che ho avuto un po ’ di

difficoltà a capire che ci sono tra i migliori villaggi turistici,

campeggi di tutta Italia, ma che per un qualsiasi intervento

che potrebbe essere necessario, occorre fare una sessantina

di chilometri. E questa cosa io ero in dubbio con qualcuno se

dirgliela o non dirgliela, perché di fatto noi siamo andati lì

per vendere i l prodotto che ci caratterizza.

Allora, al di là del fatto che su questo territorio potrebbe

esserci la probabilità, la possibilità che intervengano degli

investimenti per i prossimi anni, a parte il fatto che le

strutture che insistono nel nostro territorio hanno

dimostrato a tutta Italia e a tutta Europa di saper fare bene

il loro mestiere, a parte il fatto che siamo comunque,

nonostante questo, in cima alle classifiche di

disoccupazione, insomma a parte alcune cose positive e

alcune negative, io non posso capire in che maniera nella

34

mia persona e in quella di chi mi ha ovviamente

accompagnato, sia serio andarsi a proporre come un

territorio con tutti i servizi all ’avanguardia. Noi abbiamo la

possibilità di farlo solo se rimettiamo in discussione per

esempio uno dei servizi fondamentali rivolti al la comunità,

che è quello del diritto alla salute.

Siccome, come ricordava qualcuno giustamente, il nostro

target sono:

a) le famiglie e le famiglie con bambini ,

b) le persone un po ’ in là con l ’età – perché a nessuno

sfugge, e a volte qualcuno ci prende anche un po ’ in giro, che

il nostro terri torio è particolarmente adatto e frequentato

alle persone della terza età. E qualcuno ci ricordava, là non

qui, che la giovinezza corre in fretta e invece la vecchiaia

non finisce mai. Ebbene, per noi questa è comunque

un ’opportunità perché ci sono alcune decine di milioni di

persone con buona propensione alla spesa pronte a venire

sul nostro territorio. A queste persone in che maniera gli

comunichiamo che l ’unica cosa che c ’è, è già pronta e sulla

quale son stati investiti decine di milioni di euro, viene

smantellata perché qualcuno decide che non serve. Chi è che

glielo spiega? Io mi vergogno. Non ce la faccio e soprattutto

vorrei che, visto che parliamo spesso di incapacità

amministrativa, qualcuno rispondesse ad una domanda

35

fondamentale: perché? Cioè, non è una domanda difficile .

Perché? Perché a Comacchio? Forse perché c ’abbiamo una

comoda autostrada che arriva fino da noi, forse perché l ’alta

velocità è appena arrivata fino sul Canale di Porto

Garibaldi? Cioè noi abbiamo una mancanza storica di

infrastrutturazione ed oggi ci viene tolto anche quello che

serve in primis ai nostri cittadini, in secundis a quelli che in

qualche modo, con grande fatica, i nostri operatori riescono

a portare sul nostro terri torio.

E guardate che non è poi così facile, scontato, che della

gente si faccia dieci, dodici, quattordici ore di macchina per

arrivare a Lido degli Scacchi o a Lido di Spina. È una cosa

difficile ed è molto più difficile che portarli da altre parti.

Allora questa preoccupazione, tra le altre cose, è anche di

tutto quello che ci sta attorno, perché tutto quello che ci sta

attorno è una lunga filiera di persone che lavorano per

queste strutture, non ultima quella del settore immobiliare

che oggi è fermo, ma che potrebbe riprendersi nel caso in cui

ci fosse la capacità o comunque delle condizioni che

evidentemente rimettano in gioco il nostro straordinario, dal

punto di vista numerico, patrimonio immobiliare.

La voglio fare corta e dico solo una cosa: se qui qualcuno,

discutendo, ha chiesto a qualcun altro di andare a casa

perché non sa fare il suo mestiere probabilmente, diciamo, ci

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può anche stare, quello che mi piace constatare di oggi è che

tutti siamo d ’accordo a dire che fuori di qui, chi prende

decisioni fondamentali per tutta una Regione, sicuramente

non sa fare il suo mestiere.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Assessore Provasi. Qualcun altro vuole intervenire?

Prego Sindaco.

MARCO FABBRI – Sindaco:

Sì, dunque, io darei lettura della proposta di delibera che

abbiamo concordato insieme a tutti i Capigruppo nei giorni

scorsi, così come emendata oggi su proposta del Consigliere

Michetti, del Consigliere Di Munno, del Consigliere Roberto

Bellini e del Consigliere Francesca Felletti .

Credo che le immagini che stanno passando – e anch ’io

ringrazio naturalmente per la disponibilità immediata che ci

è stata data per fornire queste diapositive di questa giornata

- siano più eloquenti di mille parole, quindi un grazie

davvero per i l prodotto che ci è stato fornito.

Io a questo punto leggo la delibera così come è stata

emendata.

“Oggetto: Sospensione attività punto di Primo Intervento

nella struttura sanitaria San Camillo di Comacchio.

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Riorganizzazione socio-sanitaria della struttura ospedaliera

San Camillo di Comacchio – Linee di indirizzo”:

Visto l ’atteggiamento della nuova Dirigenza A.S.L.,

privo di rispetto nei confronti della cittadinanza di

Comacchio e delle sue Rappresentanze Isti tuzionali,

constatato nella sospensione senza preavviso del pubblico

servizio di Primo Soccorso presso la struttura ospedaliera di

Comacchio, causando di fatto una interruzione di pubblico

servizio;

Visto il prospetto sintetico dei costi e della

produttività dei singoli Presidi Ospedalieri non

soddisfacente poiché non consente la comparazione con la

proposta fatta dalla Commissione Speciale Sanità di

Comacchio alla Dirigenza A.U.S.L.;

Considerato che la decisione da parte dell ’A.U.S.L. di

ridurre ulteriormente il numero dei posti letto del Presidio

Ospedaliero integrato Ospedale San Camillo-Ospedale del

Delta potrebbe aver condizionato la decisione di

Manutencoop di chiudere lo stabilimento della Servizi

Ospedalieri di Porto Garibaldi;

Considerata la peculiarità turistica del nostro

territorio, che presenta un aumento della popolazione

residente nei mesi della stagione estiva con circa 5 milioni di

38

presenze l ’anno e la necessità da parte dei turisti stessi di

poter fruire dei servizi sanitari e non ultima la possibilità

degli stessi turisti di fruire di una struttura ospedaliera

facilmente raggiungibile, nonché di ripristinare i servizi

essenziali come quelli legati alla pediatria H24 e

all ’emodinamica presso l ’ospedale del Delta;

Ritenuto, su conforme parere espresso dalla

competente Commissione Consiliare nella seduta del 15

gennaio scorso e dalla Conferenza dei Capigruppo riunitasi

nella medesima data, di adottare le linee di indirizzo

riportate nel dispositivo della presente deliberazione in

merito alla sospensione delle attività del punto di primo

intervento nella struttura sanitaria San Camillo di

Comacchio e dalla riorganizzazione Socio – Sanitaria della

struttura ospedaliera San Camillo

delibera

− di approvare le seguenti linee di indirizzo in merito alla

sospensione dell ’attività del punto di Primo Intervento

nella struttura sanitaria San Camillo di Comacchio e alla

riorganizzazione socio–sanitaria della struttura

ospedaliera San Camillo di Comacchio;

di chiedere:

1) alla Dirigenza A.S.L. e alla Presidenza della

Commissione Socio–Sanitaria Terri toriale di

39

sospendere l ’attuazione del Piano Strategico di

riorganizzazione per quanto riguarda la

qualificazione e la sostenibili tà della Sanità Ferrarese

per il triennio 2013-2016, almeno nella parte che

concerne il Presidio Ospedaliero Integrato Ospedale

San Camillo – Ospedale del Delta;

2) [di chiedere] alla Dirigenza A.S.L. e alla Presidenza

della Commissione Socio–Sanitaria Territoriale

l ’apertura di un Tavolo Tecnico Politico per

analizzare approfonditamente i punti proposti dalla

Commissione Speciale Sanità del Comune di

Comacchio alla presenza anche di uno o più tecnici

individuati dal Comune di Comacchio.”

Questa è la proposta.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Sindaco. Qualcuno vuol fare dichiarazioni di voto?

Prego Consigliere Di Munno.

ANTONIO DI MUNNO – Consigliere P.D.L. – IL FARO:

Sì, voglio solo aggiungere due parole, colgo spunto dal

simpatico amico Righetti i l quale mi dice “della denuncia si

arrangia il Sindaco” , sì, mi va bene la battuta, però la

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minaccia di denuncia del Direttore Generale Saltari al

Sindaco è gravissima, è di una gravità estrema, perché così

lui sta denunciando una popolazione che sta protestando in

base alle sue scelte e al suo modus operandi, e questa è

un ’ulteriore testimonianza che se ci fosse buona politica

questo signore andrebbe mandato a casa a calci in culo, ok?

Per cui credo che era scontata la nostra adesione a questa

delibera frutto di un ragionamento lungo, che si è protratto

da diversi giorni con tutte le forze politiche presenti e non

presenti a questo consesso, ma dopo i fatti che si stanno

susseguendo ora dopo ora, con anche le nuove affermazioni ,

appunto, in questo proposito di denuncia del signor Saltari,

in nome e per conto delle forze che rappresento, il nostro sì

è convinto alla delibera. Grazie.

ROBERTO BELLINI – Consigliere Anziano-Presidente

Grazie Consigliere Di Munno. Ci sono altre dichiarazioni di

voto?

La votiamo.

.. .

Ringrazio tutti i Consiglieri anche di minoranza che erano

presenti oggi dei Comuni vicini, ringrazio la partecipazione

della popolazione.

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Oggi è stata veramente una grande giornata per farci sentire

tutti quanti uniti per dei problemi da risolvere insieme.

Grazie.