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ROCCE MAGMATICHE Chiamate anche “ignee”, sono le rocce che derivano dal raffreddamento e dal consolidamento del magma, cioè di quella massa fluida e rovente che ricopriva la Terra primordiale e che è ancora presente nelle profondità del sottosuolo. Il 90% della crosta terrestre (se si considera il suo intero spessore) è composto di rocce magmatiche. In superficie appaiono nelle zone vulcaniche e nelle catene montuose. Si dividono in intrusive, effusive e ipoabissali. EFFUSIVE: Prodotte dall’attività eruttiva dei vulcani, si consolidano rapidamente all’esterno della crosta terrestre, anche nei fondali oceanici. Il magma fuoriesce e, perdendo alcune sostanze sottoforma di fumi e vapori, diventa lava; la lava raffredda più velocemente del magma. INTRUSIVE: Sono le rocce magmatiche che si formano solo in profondità, all’interno della crosta terrestre. Il raffreddamento del magma è lentissimo. Più il processo di raffreddamento è lento, più saranno grandi i cristalli. IPOABISSALI: Dette anche “sub vulcaniche”, come le intrusive si formano nel sottosuolo, ma a piccole profondità. NOME Granito SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo, Ortoclasio, Feldspati, Miche DESCRIZIONE E’ una roccia acida, quindi con grande abbondanza di silice. I graniti sono macchiati, presentano delle chiazze; questo è dovuto alla sua struttura olocristallina. Si può riuscire a distinguere un minerale dall’altro perché si sono formati in tempi lunghi e distinti. Si trovano nei batoliti; oltre ai graniti magmatici, esistono anche “graniti anatettici”, che si originano metamorficamente per rifusione di rocce già consolidate, e “graniti metasomatici”, che si formano per trasformazione chimica di rocce antiche , sostituite da una nuova compagine rocciosa. NOME Granodiorite SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

ROCCE MAGMATICHE

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Appunti Geologia Rocce Magmatiche

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Page 1: ROCCE MAGMATICHE

ROCCE MAGMATICHEChiamate anche “ignee”, sono le rocce che derivano dal raffreddamento e dal consolidamento del magma, cioè di quella massa fluida e rovente che ricopriva la Terra primordiale e che è ancora presente nelle profondità del sottosuolo. Il 90% della crosta terrestre (se si considera il suo intero spessore) è composto di rocce magmatiche. In superficie appaiono nelle zone vulcaniche e nelle catene montuose. Si dividono in intrusive, effusive e ipoabissali.EFFUSIVE: Prodotte dall’attività eruttiva dei vulcani, si consolidano rapidamente all’esterno della crosta terrestre, anche nei fondali oceanici. Il magma fuoriesce e, perdendo alcune sostanze sottoforma di fumi e vapori, diventa lava; la lava raffredda più velocemente del magma.INTRUSIVE: Sono le rocce magmatiche che si formano solo in profondità, all’interno della crosta terrestre. Il raffreddamento del magma è lentissimo. Più il processo di raffreddamento è lento, più saranno grandi i cristalli.IPOABISSALI: Dette anche “sub vulcaniche”, come le intrusive si formano nel sottosuolo, ma a piccole profondità.

NOME Granito

SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo, Ortoclasio, Feldspati, Miche

DESCRIZIONE E’ una roccia acida, quindi con grande abbondanza di silice. I graniti sono macchiati, presentano delle chiazze; questo è dovuto alla sua struttura olocristallina. Si può riuscire a distinguere un minerale dall’altro perché si sono formati in tempi lunghi e distinti. Si trovano nei batoliti; oltre ai graniti magmatici, esistono anche “graniti anatettici”, che si originano metamorficamente per rifusione di rocce già consolidate, e “graniti metasomatici”, che si formano per trasformazione chimica di rocce antiche , sostituite da una nuova compagine rocciosa.

NOME Granodiorite

SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo, Feldspati, Miche

DESCRIZIONE E’ una via di mezzo tra granito e diorite. Contiene silice tra il 63 % e il 68%, quindi in alcuni casi è generata da magmi acidi, in altri da magmi neutri. L’aspetto è simile a quello del granito, quindi ha tessitura granulare, con la differenza che è più scura. Materiale da costruzione, anche in lastre lucidate. Molto pregiato è il Ghiandone, ora estratto solo in alcune cave.

NOME Diorite

Page 2: ROCCE MAGMATICHE

SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Feldspati, Miche; prevalgono i nesosilicati (olivina)

DESCRIZIONE E’ una roccia neutra, spesso rinvenuta all’interno di batoliti. E’ piuttosto rara, e si può formare in zone di subduzione o archi continentali. Presenta una colorazione più scura rispetto a quella del granito. Roccia molto dura, nonostante ciò è stata molto usata nell’antichità per realizzare sculture ed edifici.

NOME Gabbro

SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Nesosilicati (olivina)

DESCRIZIONE E’ una roccia basica, caratterizzata dall’inconfondibile colore verde, conferito dalla presenza di olivina. La presenza di olivina in un gabbro indica che il magma originario era povero in silice; infatti l’olivina contiene una minore quantità di silice rispetto ai pirosseni o ai tectosilicati. Si può formare in zone di subduzione o archi continentali.

NOME Peridotite

SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Olivina quasi pura

DESCRIZIONE E’ una roccia ultrabasica, costituita da olivina quasi pura, tipica del mantello superiore; infatti Peridoto è un altro nome con cui è conosciuta l’olivina. E’ più chiara dei gabbri perché non ci sono miche. La fusione parziale delle peridotiti produce un magma basaltico in corrispondenza delle dorsali oceaniche. Ha colorazione che varia dal nero al verde scuro.

Page 3: ROCCE MAGMATICHE

NOME Rocce alcaline

SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Tra le rocce basiche ci sono le rocce alcaline, caratterizzate dalla presenza di metalli alcalini (K, Na, Al).

NOME Quarzite

SOTTOCATEGORIA Roccia intrusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo

DESCRIZIONE Le varietà più incolori, trasparenti e dall'aspetto vitreo sono composte quasi esclusivamente di quarzo. Al quarzo possono essere associati altri minerali quali miche, feldspati, plagioclasi, carbonati, ecc… La tessitura è prevalentemente massiva, ma la presenza di miche può trasformala in scistosa.

NOME Porfido

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo, in piccola parte feldspati e miche

DESCRIZIONE Roccia acida, corrispondente effusivo del granito. Ha una struttura porfirica, una struttura cristallina con fenocristalli (cristalli grandi e ben formati) immersi in una pasta a grana più minuta e omogenea. Si formano a partire da materiali simile al tufo che durante l’attività vulcanica si è rinsaldato e parzialmente ricristallizzato, rendendo i porfidi rocce molto dure, resistenti alla compressione e all’abrasione. Nonostante la durezza sono ben lucidabili, e quindi usati anche per pavimenti ed elementi architettonici.

-Porfido Rosso: ha colore rosso. Nonostante a distanza possa sembrare una roccia rossastra, ha in realtà fenocristalli visibili a occhio nudo. Gli Egizi, i Greci e i Romani usarono molto questa roccia come pregiato materiale ornamentale.

Sopra: a sinistra Porfido Rosso, al centro Porfido Grigio

Page 4: ROCCE MAGMATICHE

NOME Riolite o Liparite

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo, feldspati

DESCRIZIONE E’ il corrispondente effusivo del granito bianco. Le isole Lipari (isole vulcaniche) sono costituite da questa roccia. L’origine magmatica è spesso visibile grazie alle “bande di flusso”, ossia alla disposizione dei componenti mineralogici nello stesso senso dello scorrimento della lava prima del raffreddamento. Contiene parti cristalline e parti vetrose; l’ossidiana può essere considerata una riolite vetrosa, in quanto la parte vetrosa prevale su quella cristallina. Anche la pomice e il porfido bianco sono essenzialmente delle forme di riolite.

NOME Lapillo

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Sono scorie vulcaniche che a volte possono avere consistenza monomineralica; vengono espulsi con violenza dai vulcani durante eruzioni di tipo esplosivo.

NOME Pomice

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Silice

DESCRIZIONE E’ una roccia acida con porosità molto accentuata; ha densità talmente bassa che può galleggiare nell’acqua e deve questa caratteristica alla sua origine: esito del raffreddamento di magmi altamente gassosi, nel solidificarsi viene letteralmente “crivellata” di buchi prodotti dall’esplosione di bolle di gas al suo interno; il risultato è un corpo fatto più di aria che di roccia, in pratica una schiuma solida. E’ generalmente di colore chiaro, ma a seconda della composizione può assumere diverse colorazioni; ad esempio quando contiene ferro può essere verde o nera.

Page 5: ROCCE MAGMATICHE

NOME Ossidiana

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Silice amorfa

DESCRIZIONE Forma amorfa originata da magmi acidi; si forma quando il magma si raffredda talmente velocemente da non consentire alle molecole di disporsi in maniera ordinata. E’ un vetro di origine vulcanica; di solito si rinviene in piccoli affioramenti associati a colate laviche recenti; solo eccezionalmente, come nel caso del giacimento del Nuovo Messico di Valles Caldera, le colate di ossidiana sono spesse alcune centinaia di metri. Il colore può andare dal nero, al bruno, al rosso mattone e al verde bottiglia.

NOME Trachite

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Feldspati, miche, silicati

DESCRIZIONE E’ una roccia neutra, corrispondente effusivo della grano diorite e della diorite. E’ porosa, in quanto nel magma vi era la presenza di gas che non sono riusciti a volatilizzare, formando così delle bolle, che le conferiscono anche una rugosità superficiale molto marcata. L’origine magmatica è sempre ben visibile, data la disposizione parallela dei fenocristalli, indicativa del fatto che, un tempo, quella roccia era lava fluida e scorrevole. Ha una struttura porfirica. Le quantità di silicio sono basse, per questo generalmente non sono presenti cristalli di quarzo.

NOME Andesite

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

Page 6: ROCCE MAGMATICHE

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Miche, nesosilicati

DESCRIZIONE E’ una roccia neutra, corrispondente effusivo della diorite. Ha struttura porfirica, ed è indistinguibile dal porfido rosso. Queste rocce hanno colore generalmente nero. La loro giacitura è preferenzialmente in colate laviche, oppure in cupole di ristagno di notevole estensione. L'area tipica delle andesiti è la cordigliera delle Ande, dove affiorano per centinaia di chilometri.

L’Andesite è indistinguibile dal Porfido Rosso

NOME Basalto

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Miche, nesosilicati (olivina)

DESCRIZIONE Roccia basica, corrispondente effusivo dei gabbri, tipica dei fondali marini e del suolo lunare; sono costituiti da lave basaltiche molti vulcani. E’ uniformemente nero e ad occhio nudo non sono visibili fenocristalli. Tipica di alcuni basalti è la tessitura a corde, chiamata così perché la lava, solidificandosi, si è ritorta, dando luogo a forme somiglianti a grosse corde. A volte può avere tessitura bollosa, in presenza di gas abbondanti; generalmente però forma delle grandi colonne.

NOME Leucitite

SOTTOCATEGORIA Roccia effusiva

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Leucite

DESCRIZIONE E’ una roccia ultrabasica contenente metalli alcalini. E’ una roccia con cristalli di leucite, sparsi in una pasta di fondo grigia. La struttura è normalmente porfirica, ma sono note leucititi compatte senza fenocristalli. Le leucititi sono alquanto diffuse nel Lazio e in Campania. Le leucititi contenenti anche olivina sono denominate leucititi oliviniche.

Page 7: ROCCE MAGMATICHE

ROCCE METAMORFICHESono così chiamate le rocce prodotte dalla trasformazione (metamorfosi) subita da altre rocce: magmatiche, sedimentarie e le stesse metamorfiche di precedente formazione. Le cause sono il calore, la pressione, oppure l’azione chimica. I movimenti della crosta terrestre (come i fenomeni derivanti dalla fatturazione della crosta) sono all’origine dei più evidenti casi di metamorfismo. Si hanno due tipi di metamorfismo: quello regionale e quello da contatto.METAMORFISMO REGIONALE: Derivano tutte dai movimenti della crosta terrestre e in particolare dalle enormi pressioni esercitate dalla spinta delle zolle. Il fenomeno è chiamato “regionale” perché quando avviene interessa vaste aree. Le rocce avranno aspetto schiacciato e orientamento dei cristalli perpendicolare alla forza peso; si formano piani di scistosità; la scistosità cambia a seconda della roccia di provenienza che è stata pressata.METAMORFISMO DA CONTATTO: La trasformazione, in questo caso, è dovuta al surriscaldamento di rocce che vengono a contatto, in profondità, con masse magmatiche in risalita. Le rocce limitrofe del vulcano anche se non fondono si surriscaldano e si modificano.

NOME Ardesia

SOTTOCATEGORIA Metamorfismo regionale

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Argilla, Quarzo

DESCRIZIONE Le ardesie derivano da rocce argillose, spesso a tendenza marnosa; è impermeabile e può essere ridotta in lastre sottilissime, piane e leggere, grazie alla perfetta scistosità; per questo oltre ad essere utilizzate per realizzare lavagne, è usata anche nelle coperture dei tetti, rivestimenti esterni e gradinate, vista la resistenza agli agenti atmosferici.

NOME Micascisto

SOTTOCATEGORIA Metamorfismo regionale

Page 8: ROCCE MAGMATICHE

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Miche, Quarzo

DESCRIZIONE Roccia a marcata tessitura scistosa, deriva dalla metamorfosi delle miche. I micascisti si distinguono dalle filladi per una struttura più evidentemente cristallina e per le maggiori dimensioni delle lamelle micacee, e dagli gneiss per la mancanza completa o quasi di feldspati. Il passaggio dall'uno all'altro di questi gruppi è graduale e numerosi pertanto sono i termini intermedi dai micascisti filladici ai micascisti gneissici. Se il quarzo è molto abbondante si passa ai micascisti quarzosi o alle quarziti micacee; le miche più comuni sono la muscovite e la biotite. Il colore dei micascisti è assai vario, da bruno a giallognolo: le varietà più scure sono date dai micascisti biotitici, mentre in quelli più chiari prevale la muscovite, dunque il colore varia in base a quale tipo di mica prevale. Sono rocce tipiche, ad esempio, dell’Isola d’Elba.

NOME Selce metamorfica

SOTTOCATEGORIA Metamorfismo regionale

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Silice microcristallina

DESCRIZIONE Roccia con evidente ricristallizzazione metamorfica (per metamorfismo da contatto) della silice in forma microcristallina, deriva dalla metamorfosi di rocce sedimentarie silicee (selci) di cui conserva la parziale stratificazione. E’ tipica dell’Isola d’Elba, dove si è formata per contatto con i magmi vulcanici che hanno dato origine all’isola.

NOME Scisto verde

SOTTOCATEGORIA Metamorfismo regionale

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Olivina

DESCRIZIONE Deriva da rocce basiche e ultrabasiche, con olivina.

Può essere considerato derivato da metamorfismo di grado intermedio (5-10 km di profondità) dei basalti.

Page 9: ROCCE MAGMATICHE

NOME Gneiss

SOTTOCATEGORIA Metamorfismo regionale

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo, Feldspati, Miche

DESCRIZIONE Deriva dal metamorfismo del granito; si riconosce dai minerali orientati lungo piani ed è caratterizzato da abbondanza di feldspati. Ha struttura generalmente massiccia, è molto resistente alla compressione, ma talvolta presenta una certa scistosità. Il suo colore è in generale piuttosto chiaro se deriva da rocce granitoidi, scuro se deriva da arenarie contenenti impurezze argillose. Si definiscono ortogneiss gli gneiss derivanti da metamorfismo di rocce magmatiche, e paragneiss quelli derivanti da metamorfismo di rocce sedimentarie, distinguibili, dato l'aspetto spesso identico, solo in base all'esame delle condizioni geologiche di giacitura e di associazione con altri tipi di rocce metamorfiche. Gli ortogneiss per lo più sono granitici, ma anche granodioritici o dioritici. I paragneiss derivano dal metamorfismo di rocce sedimentarie clastiche con un sensibile contenuto di materiale eruttivo: paragneiss conglomeratici, arenacei, micacei.

NOME Filladi

SOTTOCATEGORIA Metamorfismo regionale

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo, Feldspati, Miche

DESCRIZIONE Deriva dal metamorfismo di rocce argillose; la scistosità è molto accentuata, tanto da provocare lo sfaldamento della roccia in sottili fogli. Il quarzo è spesso presente sotto forma di lenticelle appiattite secondo l'andamento della scistosità. In alcune fìlladi, nelle quali il metamorfismo è di grado più elevato per essersi verificato a temperature più alte, è presente anche la biotite, derivata dalla ricristallizzazione di elementi cloritici.

NOME Scisto calcareo

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SOTTOCATEGORIA Metamorfismo regionale

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Calcite

DESCRIZIONE Si forma dalla metamorfosi per pressione di una roccia calcarea, ricco di calcite in piani isoorientati, con evidente scistosità.

NOME Marmo

SOTTOCATEGORIA Metamorfismo da contatto

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Calcite, Aragonite, Dolomite

DESCRIZIONE E’ una roccia metamorfica composta prevalentemente da carbonato di calcio (CaCO3). Deriva dalla ricristallizzazione del calcare; se questo viene riscaldato a pressione medio-alta, l’anidride carbonica viene ricristallizzata formando calcite microcristallina. Quindi i marmi hanno un aspetto saccaroide. Quando la trasformazione non è completa si possono notare venature o pori, allora non si avrà un marmo ma ancora un calcare marmorizzato. Come tutte le rocce calcaree reagisce con l’acido cloridrico, liberando anidride carbonica. Se ne possono trovare una grande varietà di colori; dipende da quali impurità ci sono insieme alla calcite. Se la calcite è estremamente pura può dare origine ai marmi bianchi saccaroidi (tipico il marmo bianco di Carrara).

ROCCE SEDIMENTARIECostituiscono solo il 5% della crosta terrestre, ma sono le più diffuse in superficie. Si formano durante la sedimentazione, l’accumulo, di sostanze di varia natura (possono provenire, per esempio, dall’erosione di rocce preesistenti) che si sovrappongono e spesso, col tempo, si compattano e si induriscono in delle “trappole di sedimentazione” (fondali di mari e laghi, anse dei fiumi, fondovalle). In questo gruppo di rocce, a volte sono chiaramente visibili i diversi livelli di sedimentazione. I frammenti si compattano per diagenesi, vengono o cementati (vengono uniti da una sostanza collante formata da acqua e carbonato di calcio o silice) o compattati (vengono pressati e l’acqua fuoriesce). Si dividono in clastiche, chimiche e organogene.CLASTICHE: I clasti sono frammenti di diverso spessore. Appartengono a questo gruppo le arenarie, i conglomerati, ma anche i materiali “incoerenti”, cioè sciolti, come la sabbia, la ghiaia o l’argilla.CHIMICHE: In questo caso è l’azione chimica che prevale nella fase della formazione. Un esempio è il travertino, una pietra “costruita” chimicamente dal carbonato di calcio.

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ORGANOGENE: SI formano per azione di organismi costruttori, come le madrepore o per accumulo di resti animali o vegetali.

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NOME Breccia

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie clastiche (conglomerati)

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //DESCRIZIONE Sono spigolose, e quindi autoctone, cioè si sono formate nello stesso luogo dove si è formato il sedimento. I clasti hanno spessore maggiore di 2mm (conglomerati). Le brecce rientrano nella categoria dei conglomerati. Ne esistono tre tipi: 1)brecce tettoniche o di frizione, derivate dalla frantumazione di materiale per sforzi meccanici nel corso della formazione di faglie e successiva cementazione, 2)brecce vulcaniche (rocce piroclastiche) formate prevalentemente da elementi angolosi, saldati o no da lava o altri materiali vulcanici, con diametro superiore a 2 cm, 3) brecce ossifere, rocce scarsamente cementate i cui elementi sono costituiti in prevalenza da residui organici fosfatici, ossa, denti di pesce, ecc.

#NOME Puddinga

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie clastiche (conglomerati)

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Tipo di clasti (conglomerati) arrotondati, e quindi alloctoni, cioè sono stati trasportati, generalmente dall’acqua, lontano dal luogo dove si è formato il sedimento. I clasti hanno spessore maggiore di 2mm (conglomerati).

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NOME Arenaria

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie clastiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Calcite, Quarzo

DESCRIZIONE Possono essere composte da sabbia silicea o calcarea, sono rocce di sabbia compatta. Quelle calcaree si possono riconoscere mediante il test dell’acido cloridrico, e sopportano bene gli sbalzi di temperatura, anche se soffrono molto gli attacchi delle piogge acide. Si lavorano facilmente e sono poco resistenti. Sono composte da sabbia silicea o calcarea ed hanno spessore compreso tra 2mm e 1/16mm.

-Pietra serena (Arenaria grigia): Arenaria di colore grigio, molto usata in architettura.

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NOME Argille e argilliti

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie clastiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Fillosilicati

DESCRIZIONE Sono fillosilicati che contengono cationi metallici di diverso tipo (NA, K, Al). Sono abbondanti nei

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suoli argillosi, che non sono altro che sedimenti non diagenizzati, ancora sciolti. I clasti hanno spessore minore di 1/16mm.

-Argillite: E’ untuosa al tatto e contiene acqua; maggiore è il contenuto di acqua, maggiormente la roccia sarà plastica. Possono causare rigonfiamenti del terreno; le frane sono spesso causate da giacimenti di argilliti.

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NOME Marna

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie clastiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Calcite, Dolomite, Argille

DESCRIZIONE E’ composta da calcare e argille (ha composizione intermedia tra un'argilla e un calcare. Per progressivo aumento del tenore in carbonato di calcio la marna passa a marna calcarea e a calcare marnoso, mentre se l'aumento percentuale riguarda la componente argillosa passa a marna argillosa e ad argilla marnosa. E’ utilizzata per la produzione di cemento, in quanto l’argilla assorbe l’acqua, e il calcare va in soluzione; quando l’acqua evapora la soluzione solidifica e diventa cemento.

-Marna arenacea: contiene sabbia in concentrazioni più o meno elevate che progressivamente sostituiscono l’argilla, e ciò rende la marna estremamente sfaldabile. E’ evidente la struttura a strati.

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NOME Calcare

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Calcite o calcare microcristallino

DESCRIZIONE Ne esistono varie colorazioni, e può contenere venature se nel corso della sedimentazione sono sedimentate anche altre sostanze. Se la formazione è lenta può contenere calcite. Se nel corso della formazione non sono sedimentate altre sostanze ne derivano calcari a grana molto fine, perfettamente stratificati. Anche in ambienti lacustri possono depositarsi calcari chimici: in questo caso la roccia può inglobare un'alta percentuale di sostanza organica e si presenta perciò di colore nerastro. Un gruppo di calcari autoctoni è rappresentato dai travertini e dagli alabastri calcarei: sono rocce di origine chimica, depositate in ambienti continentali sempre per precipitazione di carbonato di calcio da soluzioni sature.

-Scaglia rossa o Pietra rossa d’Assisi: E’ una varietà di calcare rosa tipica della zona del Monte Subasio intorno ad Assisi, riconoscibile in gran parte dei manufatti, edifici, muretti delle città medioevali della zona; come tutti i calcari può contenere cristalli di calcite.

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NOME Selce

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA SIlice

DESCRIZIONE Rispetto al calcare è più lucida e ha struttura microcristallina; per distinguerla da quest’ultimo si può anche utilizzare l’acido cloridrico: il calcare reagisce, la selce no. E’ una pietra focaia (inizialmente questo

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termine era usato per la pirite, che è poi stata sostituita dalla selce). Componente essenziale della selce è la silice che può essere presente come quarzo, come calcedonio e come opale. La maggior parte delle selci contenute nelle formazioni calcaree è costituita da minutissime fibre e granuli di quarzo. La grana dei singoli cristalli di SiO2 è piccolissima (5-20 μm). Pertanto al tatto è liscia

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NOME Calcedonio

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Silice

DESCRIZIONE La silice microcristallina può formare strati concentrici; in questo caso prende il nome di calcedonio. E’ semitrasparente in lastrine sottili, ma opaco nella massa; si forma per deposizione da soluzioni in cavità o vene nelle quali assume varie forme; spesso riveste internamente le pareti delle cavità all’interno di una roccia. Il calcedonio, a seconda della colorazione (e quindi delle impurità) e dell’aspetto, assume varie denominazioni.

-Agata: E’ una varietà con strie di colore molto variabile. L’Onice è una varietà di Agata.

-Corniola: E’ una varietà di calcedonio con inclusioni di minerali ferrosi come limonite ed ematite, con colore rosso-arancio.

-Opale: Ha un colore variabile dal trasparente al bianco latte, con una infinità di differenti intermedi.

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NOME Diaspro

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Quarzo (Silice)

DESCRIZIONE E’ una varietà particolarmente dura e lucida di selce. E’ formata da quarzo e spesso contiene atomi di ferro che le conferiscono una colorazione rossastra, o comunque altre impurità. E’ sempre opaca, mai lucida come nel quarzo; generalmente si forma per precipitazione chimica della silice, ma si può formare anche a causa dell’accumulo di scheletri di microrganismi a struttura silicea come i radiolari o alcuni generi di spugne; in questo caso rientra nel gruppo delle rocce sedimentarie organogene.

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NOME Gesso

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Gesso

DESCRIZIONE E’ una roccia chimica evaporitica, formata dall’omonimo minerale; può avere diverse possibilità di formazione: può generarsi dall’evaporazione di bacini marini chiusi, ma è frequente anche nelle fumarole vulcaniche (per sublimazione) e nelle sorgenti termali.

-Rosa del deserto: Di colore che sfuma dall'arancione al giallo-ocra, è un aggregato di cristalli di gesso; ad una certa profondità l’acqua piovana scioglie il solfato di calcio; la soluzione risultante tende a risalire in superficie,

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dove l’acqua evapora e il gesso cristallizza insieme alla sabbia.

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NOME Salgemma

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Salgemma

DESCRIZIONE I giacimenti possono essere inclusi nelle rocce oppure superficiali; nel secondo caso si formano per evaporazione di grandi masse di acqua salata.

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NOME Anidrite

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Anidrite

DESCRIZIONE Di origine evaporitica, i depositi si creano per evaporazione di acque salate in ambienti caldi, prevalentemente deriva dalla trasformazione di depositi di gesso per perdite delle molecole d’acqua associate (infatti è solfato di calcio anidro).

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NOME Travertino

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Carbonato di calcio

DESCRIZIONE Si compone di calcite o raramente, di aragonite. Può contenere impurità che ne condizionano il colore, ma anche fossili (si parla allora di travertino organogeno); il travertino deriva dall’evaporazione di acque ricche di carbonati di calcio, che può avvenire in grotte, laghi, o presso le cascate dei fiumi; è in questi luoghi che durante la sua formazione la roccia può inglobare resti animali e vegetali, che fossilizzano. E’ una roccia molto recente: ha poche decine di migliaia di anni; la sua genesi è visibile ancora oggi, nei pressi delle sorgenti termali o di corsi d’acqua fluviali ricchi di carbonato di calcio.

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NOME Terre rosse

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie chimiche/clastiche

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Sono rocce residuali; sono ciò che rimane di una spinta ossidazione delle rocce provocata da alte temperature e forti insolazioni. Possono essere considerate l’anticamera del deserto, vista la caratteristica sterilità.

-Bauxite: Costituisce la principale fonte per la produzione di alluminio; infatti contiene ossidi e idrossidi di alluminio e di ferro.

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-Limonite: Si forma per ossidazione di altri minerali contenenti ferro, come l’ematite.

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NOME Tufo

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie clastiche/ magmatiche effusive

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Roccia piroclastica formatasi per sedimentazione di materiale proveniente da eruzioni vulcaniche esplosive in ambiente subaereo o subacqueo. I tufi sono aggregati eterogenei costituiti prevalentemente da ceneri e lapilli, contenenti frammenti lavici di maggior dimensione; questi materiali sedimentano e quindi diagenizzano. Ha aspetto poroso e si sgretola facilmente. Queste rocce hanno una certa attività nucleare latente (sono debolmente radioattivi).

-Tufo peperino: In questa varietà di tufo la componente della cenere vulcanica è prevalente.

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NOME Stromatoliti

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie organogene biocostruite

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Sono rocce costruite attivamente da esseri viventi, soprattutto cianobatteri. Si formano a partire da stratificazioni alternate di sostanze organiche e sedimenti di sabbia. Sono infatti ben visibili le stratificazioni: i ciano batteri presenti nelle acque fissavano il carbonato di calcio e insieme detriti e granelli di sabbia, grazie al loro involucro appiccicoso; l’insolazione induriva l’impasto formando, strato dopo strato, intere scogliere. E’ importante anche perché contiene molto ferro.

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NOME Coralli

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie organogene biocostruite

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Un ramo di corallo vivo può essere considerato come un’aggregazione di piccoli polipi; si tratta di organismi biancastri con corpo tubolare e tentacoli sulla sommità. Il loro scheletro esterno è una struttura calcarea prodotta dagli organismi stessi; deriva dalla fusione di piccoli corpuscoli calcarei, di colore rosso o rosa, che vengono cementati tra di loro dal carbonato di calcio.

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NOME Spugna

SOTTOCATEGORIA Rocce sedimentarie organogene biocostruite

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE Sono rocce biocostruite, derivanti dallo scheletro calcareo o siliceo dei poriferi dotati di queste

Page 16: ROCCE MAGMATICHE

strutture; possono essere calcaree o silicee.

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Esistono anche rocce sedimentarie organogene bioclastiche, che si formano quando i clasti di alcuni esseri viventi diagenizzano; possono essere clasti di molluschi (conchiglie), ma anche di batteri come foraminiferi o radiolari.

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ROCCE COMBUSTIBILI

NOME Torba

SOTTOCATEGORIA Rocce combustibili

COMPOSIZIONE MINERALOGICA : Carbonio, acqua, altri elementi organogeni

DESCRIZIONE E’ un deposito composto da resti vegetali e animali. E’ usata per migliorare le caratteristiche fisiche (porosità, ecc.) del terreno. Di colore bruno giallastro o nero, ha struttura molto porosa e si estrae generalmente impregnata da forti quantità d'acqua. La torba essiccata contiene il 40-60% di carbonio. I depositi di torba (torbiere) sono diffusi specialmente nei Paesi a clima temperato o freddo, ad esempio nel nord della Russia, dove il permafrost consente la conservazione della torba sotto il suolo.

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NOME Lignite

SOTTOCATEGORIA Rocce combustibili

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Carbonio, acqua, altri elementi organogeni

DESCRIZIONE In queste rocce c’è un’alta concentrazione di carbonio; la presenza di ossigeno e idrogeno lo rendono poco utilizzato come combustibile, in quanto produce molte scorie. Ne esistono diverse varietà, tutte intermedie tra la torba e il litantrace: lignite terrosa, lignite xiloide, lignite bruna e lignite picea.

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NOME Litantrace

SOTTOCATEGORIA Rocce combustibili

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Carbonio

DESCRIZIONE E’ formato per il 90% da carbonio. È il carbon fossile più diffuso e di maggiore importanza industriale presente in numerose varietà; è usato anche per creare acciaio, in quanto l’acciaio è una lega di ferro e carbonio. La varietà più pregiata è il litantrace magro, di colore nero con riflessi grigio-azzurri e spiccata lucentezza.

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NOME Antracite

SOTTOCATEGORIA Rocce combustibili

Page 17: ROCCE MAGMATICHE

COMPOSIZIONE MINERALOGICA //

DESCRIZIONE E’ quasi carbonio puro (98%). Lascia una traccia scura. E’ la roccia combustibile di qualità superiore, è molto povera di sostanze volatili; quindi si accende con difficoltà, bruciando poi bene, e senza produrre fumi, con fiamma cortissima e poco luminosa. Si presenta in masse dure e compatte di colore nero-grigiastro con lucentezza brillante quasi metallica; è molto fragile.

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NOME Grafite

SOTTOCATEGORIA Rocce combustibili

COMPOSIZIONE MINERALOGICA Grafite

DESCRIZIONE La grafite ha principalmente origine metamorfica, derivando dalla trasformazione della sostanza organica vegetale contenuta in sedimenti sottoposti a intense azioni termiche; ma si forma anche per cristallizzazione di fluidi magmatici residuali. Può essere considerata derivata dal metamorfismo completo (carbonizzazione) della sostanza organica fino al 100% di carbonio. Raramente viene usata come combustibile, perché viste le sue numerose proprietà la si preferisce utilizzare per altri scopi.