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INTERNET INDIETRO Dopo ogni modello è indicato tra parentesi il genere di articolo: I = impressioni di guida P = prova su strada PSP = prova speciale 2003 Annata

Rollsroyce

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INTERNET

INDIETRO

Dopo ogni modello è indicatotra parentesi il genere di articolo:

I = impressioni di guidaP = prova su stradaPSP = prova speciale

2003

Annata

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AL VOLANTE • ROLLS-ROYCE «PHANTOM»

ELLAMI, LEGNI, moquette e la statuetta della donna alata sono gli unici legami con la «Silver Seraph». No-

nostante questa sia nata appena cinque anni fa da uno stretto rapporto con BMW, che è poi diventata proprietaria della Rol-ls-Royce nel luglio 1998. La «Phantom», però, non è affatto un modello derivato dalla «serie 7» di Monaco. Soltanto mo-tore V12 e cambio automatico sei marce sono parenti di quelli della tedesca, però perfettamente rivisti e adattati alle esi-genze del cliente Rolls. La scocca, poi, utilizza una specifica struttura portante a gabbia di lega leggera (differente dallo space frame Audi) e anche la carrozzeria

P è d’alluminio, eccezion fatta per l’acciaio del baule e la fibra di vetro dei parafanghi anteriori. I parafanghi non sono di «pla-stica» per risparmiare, bensì per ridurre il rischio di lievi ammaccature e per ri-sultare permeabili alle antenne di radio e navigatore, signorilmente occultate nel passaruota.

LO «CHAUFFEUR» SEI TUAlla Rolls sfatano un mito: tranne che in

Asia, la maggior parte dei clienti guiderà personalmente la «Phantom», niente autista. A differenza del passato, quindi, grandi attenzioni sono state dedicate al conducente. Le dimensioni della «Phan-ton» sono impressionanti, tuttavia in

Il progetto è inedito, la fabbrica è modernissima,

ma fascino e lusso sono quelli di sempre. Sorprendono

comportamento brillante, facilità e piacere di guida.

Prezzi da 380.000 euro.

È tornata vera regina

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ORA GUIDARLA È UN PIACERE

Imponenti, esclusive e opulente le auto con la statuetta «spirit of

ecstasy» sul radiatore lo sono da sempre. In più, la «Phantom» ha un

comportamento stradale che, come mai prima, appaga pure

chi cerca il piacere della guida. Anche soluzioni tecniche,

costruttive e stilistiche sono tornate ai fasti

di un lontano passato.

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marcia non mettono a disagio grazie a sapienti scelte progettuali. Il posto guida è alto (si colloca a metà strada fra quello di una «serie 7» e quello di una «Range Rover» e il divano posteriore è più alto di altri 2 cm) per favorire la visuale. Il cofano, inoltre, è stato disegnato in modo tale da non risultare visibile al guidatore in tutta la sua angosciante estensione: oltre il pa-rabrezza si vedono soltanto il lato supe-riore del radiatore, la statuetta e gli spigoli dei parafanghi, che insieme delimitano perfettamente gli ingombri. Davanti e die-tro, in più, ci sono i sensori di parcheggio. Il problema, se siete distratti, è semmai un altro: l’assoluta silenziosità del mo-tore rende impossibile percepire se il V12 è in moto. Al minimo, l’unico indizio proviene da un originale strumento, che sostituisce il contagiri (fuori luogo su una Rolls, ovviamente). Si tratta dell’indica-tore della riserva istantanea di potenza: al 100% quando il motore è acceso al minimo, su 0% quando è spento. Du-rante la guida, anche se brillante o in salita, raramente l’indicatore scende sotto il 50%. Vale a dire che dei tanti ca-valli a disposizione (a 5350 giri/min sono 460) di solito una buona metà riposa.

RIPRESA CON I GUANTIUna Rolls, al contrario di quanto

avviene con altre auto, deve essere brillante senza farlo percepire agli oc-cupanti. Escluso a priori, dunque, un motore sovralimentato, dal momento che provocherebbe impennate di coppia che turberebbero le cervici dei passeggeri, impegnate a contrastare

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MAESTOSAPRESENZALo stilista Ian Cameron, giàdi Pininfarina, ha disegnato la fiancata «perfetta»: l’altezzadell’auto (163 cm) è doppia, all’incirca, rispetto a quella delle ruote (79 cm). A fronte, l’eccezionale V12 di 6.75 litri da 460 CV, derivato dal BMW «760i» con iniezione diretta e Valvetronic.

Caratteristiche tecniche fornite dal costruttore

• Motore: 12 cilindri a V (60°) - Alesaggio 92 mm - Corsa 84,6mm - Cilindrata 6749 cm3 - Rapporto di compressione 11:1 - Potenza max 338 kW (460 CV) a 5350 giri/min - Coppia max 720 Nm (73,4 kgm) a 3500 giri/min - 2 assi a camme in testa per bancata, punterie idrauli-che (catena) - 4 valvole per cilindro, con fasa-ture e alzate variabili - Alimentazione a inie-zione elettronica diretta di benzina Bosch MED 9.2.1 - Catalizzatori tre vie - Due alterna-tori 12V 180 A - Due batterie, da 70 e 90 Ah. •Tassa possesso: € 872,04. • Trasmis-sione: traz. posteriore - Cambio automatico a 6 marce ZF 6HP32 a controllo elettronico, leva al volante. • Pneumatici: MichelinPAX 265 x 790 R540 A 111W - Cerchi PAX 265 x 540 A. • Corpo vettura: space frame e carrozzeria d’alluminio - Capacità serbatoio benzina 100 litri • Dimensioni e massa: passo 3,570 m - Lunghezza 5,834 m - Lar-ghezza 1.990 m - Altezza 1,632 m - Massa a vuoto in ordine di marcia 2485 kg. • Presta-zioni dichiarate: velocità max 240 km/h - 0-100 km/h in 5,9 s - km da fermo in 25,6 s - Consumo medio 15,9 l/100 km.

Rolls-Royce «Phantom»

MAI UNA «RR» SOTTOSOPRA

Un meccanismo consente al marchio «RR» sui coprimozzi di restare sempre «a testa alta», a

macchina ferma e in movimento. 1. Il climatizzatore con comandi

semplici, ma senza posizione «auto». 2. Chiave elettronica e

pulsanti per avviamento motore e freno a mano. I comandi fari

sono intuitivi e semplici soltanto per i collezionisti Rolls.

LA POTENZA A DISPOSIZIONE Lo strumento a sinistra non è il

contagiri. In ogni situazione indica, in percentuale, la

potenza del motore a quel regime che non viene utilizzata dal guidatore. Con il motore al

minimo è 100, in piena accelerazione è 0. In marcia

oscilla di solito fra il 50 e il 90%.

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le oscillazioni della testa. Problema risolto aumentando da 6 a 6.75 litri la cilindrata del V12 BMW, allungando i condotti d’aspirazione di 29 mm e scegliendo una messa a punto che consente un’erogazione di coppia pos-sente ma lineare fin da 1000 (dove già ci sono 560 Nm) a 3000 giri/min (650 Nm). Del resto, con l’acceleratore pre-muto a metà, i cambi marcia avvengo-no attorno ai 2500 giri appena. La spin-ta è tanto poderosa che, nonostante l’automatico innesti la seconda per partire da fermo (a meno d’accelerare a tavoletta), basta premere un po’ trop-po il piede perché la ruota interna alla curva accenni a pattinare. Un motore eccellente in ogni situazione.

NON AMA LE BUCHELa «Phantom» è incredibilmente a suo

agio fra le curve. Questa Rolls punta a soddisfare un nuovo tipo di cliente, oltre a quello tradizionale della marca. Dondo-la e beccheggia poco e lo sterzo è diretto e preciso quanto basta. Peccato che, in

LE PORTE FANNOLA DIFFERENZARispetto a Bentley e Maybach, la «Phantom» risulta più funzionale, oltre che originale, grazie all’accessoposteriore con porte «ad armadio».Comodissime, se si ha l’avvertenza di salire camminando in avanti per poi lasciarsi scivolare sul sedile. Il pavimento piano e rialzato (363 mm da terra) elimina l’ostacolo del longherone e nasconde il tunnel di trasmissione. A richiesta, i sedili indipendenti (in alto).

TRADIZIONI INGLESI USI STATUNITENSI

1. Il mercato USA assorbirà quasi la metàdella produzione. D’obbligo, quindi,

il portabicchieri, che non è refrigerato. Il frigo è solo uno dei tanti optional.

2. I tavolinetti pieghevoli sullo schienale dei sedili anteriori. Ampia, la scelta di legni

pregiati, dai più chiari (nella foto) allo scuro ebano. 3. Sollevando i tappeti di lungo vello

d’agnello che coprono la moquette, si possono installare i poggiapiedi posteriori.

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SEMPLICE FUORI HI-TECH NASCOSTOL’eleganza essenziale ricorda le Rolls del passato e mira a non turbare i conservatori. 4. I semplici comandi del climatizzatore posteriore. 5. Per radio, telefono, navigatore, internet, spunta l’iDrive BMW.

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nome di uno dei tanti (anche sterili) riferi-menti al passato della «Phantom», la co-rona del volante sia un po’ troppo sottile.

Molle ad aria e ammortizzatori a controllo elettronico lavorano alla perfezione. Un passo avanti rispetto alla già notevole «Silver Seraph». Una sorpresa. Lo sono, però, anche il rumore di rotolamento e qualche scossa di trop-po su fondi dissestati. Il confort è ottimo, intendiamoci, ma, a sensazione, non ci pare che qui la Rolls-Royce faccia la differenza rispetto a top car con molle ad aria e pneumatici non troppo ribassati.

Sono esemplari preserie, spiegano i responsabili Rolls, soprattutto quando facciamo notare che arrivano fruscii ae-rodinamici dal montante anteriore (sarà aggiunta una sigillatura nella zona della grondaia), che l’imbottitura dei sedili an-teriori è un po’ rigida e che lo schienale del divano posteriore è troppo verticale (le schiume saranno modificate).

Quando troveremo qualche difetto di gioventù sulle nostre utilitarie potremo consolarci... E.B.

I VERI FARI SON TONDI

I fari rettangolari comprendono solo luci

di posizione e frecce. Quelli tondi, con lampada bixeno, anabbaglianti e

abbaglianti, vicini al suolo rendono inutili i

fendinebbia. Consumo, secondo il computer di

bordo, 18,2 l/100 km.

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