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 Bernard Rosenblu m  Guida dell'astrologo al Counseling - I l ruolo dell'astrologia nelle professioni terapeutiche CRCS Publications, Sebastopol, California Traduzione di Maria Grazia Piana Comini. Adattamento del testo italiano di Grazia Bordoni RINGRAZIAMENTI  Vorrei ringraziare, innanzi tutto, Barbara Somerfield e Henry Weingarte per avermi suggerito di scrivere questo libro e per il loro aiuto. Le discussioni con Alan Epstein sono state essenziali per la messa a punto concettuale della prima parte del libro. Lynne Ericksson e Richard Idemon sono stati preziosi con consigli e incoraggiamento. Il gruppo di confronto astrologia-psicologia di cui faccio parte ha fornito reciprocamente idee e spunti. Voglio perciò ringraziare ciascuno dei componenti: Allen Epstein, Charles Emerson, Joanna Shannon, Julian Armistead, Joan Negus, Ken Negus, Pat Morimando, Betty Lunstead, Nona Press, Lenore Canter, Faith McInerny, John Marchesella e Allison Diamond. Voglio inoltre esprimere il mio apprezzamento per il notevole lavoro editoriale che Dodie Gerson Edmands ha fatto. Un'astrologa e autrice che sta diventando psicoterapeuta e che diventerà, io credo, una delle migliori operatrici di quel futuro che unirà astrologia e psicoterapia.

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Bernard Rosenb lu m 

Guida dell'astrologo al Counseling - I l ruolo dell'astrologia

nelle professioni terapeutiche 

CRCS Publications, Sebastopol, California

Traduzione di Maria Grazia Piana Comini. Adattamento del testo italiano diGrazia Bordoni

RINGRAZIAMENTI  

Vorrei ringraziare, innanzi tutto, Barbara Somerfield e Henry Weingarte per avermisuggerito di scrivere questo libro e per il loro aiuto. Le discussioni con Alan Epstein sonostate essenziali per la messa a punto concettuale della prima parte del libro. LynneEricksson e Richard Idemon sono stati preziosi con consigli e incoraggiamento.Il gruppo di confronto astrologia-psicologia di cui faccio parte ha fornito reciprocamente ideee spunti. Voglio perciò ringraziare ciascuno dei componenti: Allen Epstein, Charles Emerson,Joanna Shannon, Julian Armistead, Joan Negus, Ken Negus, Pat Morimando, BettyLunstead, Nona Press, Lenore Canter, Faith McInerny, John Marchesella e Allison Diamond.Voglio inoltre esprimere il mio apprezzamento per il notevole lavoro editoriale che DodieGerson Edmands ha fatto. Un'astrologa e autrice che sta diventando psicoterapeuta e che

diventerà, io credo, una delle migliori operatrici di quel futuro che unirà astrologia epsicoterapia.

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INDICE

PrefazioneIntroduzione

PARTE I: ASTROLOGIA: I SUOI USI E ABUSI

CAP. 1. Il contributo dell'astrologia alla crescita psicologica2. Dilemmi psicologici nella pratica dell'astrologia3. Il ruolo confuso dell'astrologo4. Le tre forme dell'astrologia5. La crescita dell'astrologia come strumento psicologico

PARTE II: COUNSELING E PSICOTERAPIA: INTRODUZIONE PER ASTROLOGI

6. Metodi di counseling7. Procedure psicoterapeutiche generali

PARTE III: PROBLEMI DI COUNSELING ASTROLOGICO COMUNI: IL PUNTO DI VISTA DI UNO

PSICOTERAPEUTA

8. La relazione d'amore travagliata9. Il cliente dipendente

10. Il cliente depresso11. Il cliente con una seria psicopatologia12. Problemi creati dall'astrologo

CONCLUSIONE: ASTROLOGIA E PSICOTERAPIA RIVISITATE

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PREFAZIONE  

Questo libro è stato scritto da uno psicoterapeuta convinto che la buona astrologia possa dare oggi unnotevole contributo alla crescita dello spirito e alla consapevolezza della gente. Può essere di aiuto inmaniera significativa soprattutto allo psicoterapeuta, e in molti modi, il più importante dei quali èl'eccellente visione psicologica del paziente che essa può fornire.Nello stesso tempo il lavoro degli astrologi con i clienti - spesso eccellente - potrebbe trarre vantaggioda una miglior comprensione delle tecniche di counseling. L'apprendimento delle principali teorie deimaggiori studiosi di psicologia e delle scuole di terapia può solo affiancarsi alla visione più completa edefficace dell'astrologo. Il mio scopo è dare il via in questa direzione.Questo libro non vuole insegnare agli astrologi come comportarsi con maggior efficacia nei casispecifici. Questo lo può fare solo un astrologo esperto che conosca la psicologia e abbia compiuto untraining nel counseling. E' piuttosto un tentativo di esplorare alcuni degli assunti di base e delledinamiche coinvolte per suscitare domande, non per dare risposte. Se avessi cercato di chiarire ilruolo e la funzione dell'astrologo all'interno del territorio di competenza delle professioni di aiuto e diportare all'astrologo alcuni punti di vista della psicoterapia, il mio compito sarebbe concluso.Spero che il lettore capisca che molti capitoli qui contenuti sono testimonianze ridotte di un materialemolto più vasto, ciascuna delle quali potrebbe richiedere da sola un libro intero.

INTRODUZIONE

La prima volta che andai da un astrologo avevo 41 anni e avevo tentato di ignorare la materia fino adallora. Sebbene mi interessassi di scienze umane, quel poco che sapevo di astrologia me la mostravacome una pseudo-scienza basata su generalizzazioni interessanti e su predizioni infondate. Inoltre ioero uno scienziato, uno psichiatra, e dovevo badare ai fatti e alla realtà. Quello che ha provocatodisturbi emotivi, che si suppone abbiano origine nella prima infanzia e soprattutto nel rapportogenitori-bambino, doveva aver a che fare con la posizione del Sole, della Luna e dei pianeti rispettoalla Terra al momento della nascita di una persona? Ovviamente l'astrologia doveva essere una teoriasenza fondamenti e una questione di fede.Ma negli ultimi due anni avevo dovuto rivedere molte delle mie convinzioni filosofiche di vita. Forsenella vita c'era di più di un occasionale incontro tra sperma e ovulo, degli eventi che sembranoverificarsi per caso, del tempo solitario nel quale ci sembra di aver così tanto da fare e così pocotempo per realizzarlo. Il consulto con un'astrologa favorì in parte la mia consapevolezza a una più

ampia possibilità di vedere la vita sotto diverse angolature. Mi presentai all'astrologa come unapersona qualsiasi e non come medico e notai che non mi osservava per trarre spunti. Dopo circa unquarto d'ora, durante il quale aveva tratteggiato le linee della mia personalità, mi disse che ero, oavrei potuto essere, uno psicanalista o uno psichiatra. Essa disse anche qualche cosa in più rispetto algenere di terapia o di analisi che io avrei preferito praticare, il che corrispondeva perfettamente al mioorientamento in psichiatria. A questo punto avevo certo speso bene il mio denaro e sarei potutoandare a casa soddisfatto, almeno nel senso che ero molto impressionato dalla precisione di ciò che unastrologo poteva dire di una persona e delle implicazioni filosofiche di questa abilità. Ciò che avreiscoperto in seguito è che questo eccellente strumento di "divinazione" e di counseling non solo puòrisolvere dei problemi ma può anche creare dei problemi, sia agli astrologi che ai loro clienti.Questo primo contatto con l'astrologia mi pose faccia a faccia con valide considerazioni sulle maggiorizone di conflitto della mia vita, sulle attitudini e altri capacità, con il mio personale modo di pensare edi comunicare, come istintivamente mi metto in relazione con il mondo, con le immagini parentali,come mi metto in relazione con l'altro sesso e più ancora. Era tutto puntualmente significativo esorprendentemente specifico. La consueta critica all'astrologia secondo cui produce una varietà digeneralizzazione che può essere riferita a chiunque diventava improvvisamente, nella mia mente, unaquestione riguardante giornali e rotocalchi, lontanissima dall'esperienza di un incontro con un'a-strologa competente che usava tutti i dati tecnici a sua disposizione.Ora che ho studiato la materia conosco gli eccellenti contributi che l'astrologia può dare allacomprensione umana. Sfortunatamente consulti e scritti astrologici di buona qualità non sono facili datrovare. Il soggetto di questo libro sono proprio le ragioni che stanno dietro le diverse difficoltà che sisperimentano nel consulto astrologico.

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PARTE I  ASTROLOGIA, I SUOI USI E ABUSI  

CAPITOLO I  

IL CONTRIBUTO DELL'ASTROLOGIA ALLA CRESCITA PSICOLOGICA  

Sebbene l'astrologia sia stata usata (e usata male) per anni come mezzo di divinazione, alla fine èstata riconosciuta come strumento di comprensione della psicologia del profondo. La psicoterapiamoderna, sebbene abbia le sue radici nella filosofia, nella letteratura e nelle scienze naturali deldiciannovesimo secolo, nasce fondamentalmente dalle scoperte di Freud, Jung e Reich. L'insieme delloro lavoro è alla base della comprensione della psiche moderna nel mondo occidentale e di un semprecrescente numero di tecniche per guarire gli squilibri psicologici. La psicoterapia come l'astrologia sibasa sulla psicologia del profondo, ma a differenza dell'astrologia, mira alla cura degli squilibri dellavita psicologica attraverso una procedura di consultazioni regolari. (* Nella mia pratica parto dalpresupposto che la psicologia dell'individuo sia qualche cosa di più delle sue attitudini mentali. Includele emozioni, la risposta sessuale, il corpo e lo spirito. Questa è una definizione artificiosa di quella cheè un'energia unitaria che si manifesta in fasi diverse. E' la stessa energia che la filosofia yoga chiama"prana" e "kundalini" e che Reich chiama "orgone energy".)Sia l'astrologia che la moderna psicoterapia descrivono gli aspetti interiori e caratteristici della

personalità e, pur differendo tra loro, le diverse psicoterapie offrono sia una teoria sullo squilibriopsicologico, sia tecniche specifiche per ripristinare l'equilibrio. Il punto è arrivare alla guarigione del di-sturbo, sia esso nevrosi o psicosi (gli junghiani e i reichiani credono in un nucleo fondamentalmentesano sotto lo stato disturbato).L'astrologia, sebbene descriva in pieno le condizioni emotive della persona e il bisogno di unamaggiore armonia interiore, pone maggior enfasi sul significato intimo di tutti gli aspettidell'esperienza, sofferenza inclusa.La psicoterapia del profondo fondamentalmente considera i disturbi emozionali come conseguenza diuna cultura malsana e di atteggiamenti infantili sbagliati, carenze che devono essere corrette perrecuperare il potenziale di salute dell'individuo. Dalla prospettiva astrologica non si vedono errori.L'astrologia sembra suggerire che le difficoltà insorte durante la crescita hanno un significatoimportante per l'evoluzione dell'anima e non sono proprio disgrazie capitate per caso. Insegna chel'individuo necessita di certe lezioni per la comprensione di sé e l'evoluzione dello spirito e chel'individuo cresce attraverso l'equilibrio specifico di queste prime esperienze, piacevoli e spiacevoli.

L'astrologo cerca di aiutare la persona a risolvere e trasformare i conflitti e a comprendere ilsignificato di questi ostacoli alla sua libertà e al suo appagamento.Sia l'astrologia che la psicoterapia sono valide per il mondo moderno, tuttavia raramente si sonoincontrate per scambiarsi comprensione e assistenza. Gli astrologi hanno più rispetto per la psicologiain genere, in particolare per quella junghiana, di quanto abbiano gli psicoterapeuti per l'astrologia.L'astrologia può essere veramente di aiuto alla psicoterapia con la sua capacità di mostrare un quadroglobale della struttura psicologica di una persona e l'evoluzione ciclica delle tappe della vita. Lapsicoterapia può aiutare gli astrologi a mettere in luce altre possibilità di indagine psicologica, capacitàche l'astrologia non possiede, e fornire tecniche e consigli che possono aiutare gli astrologi nel lorolavoro. Nel tentativo di unificare i due campi comincerò a esaminare alcuni dei modi grazie ai quali l'a-strologia può guarire.

CONOSCENZA DI SE' 

Funzione essenziale di una buona astrologia è aiutare la gente a sviluppare una conoscenza di sé alivello profondo. Quando il cliente è disponibile ad accettare alcune verità di basa e il materialeastrologico viene presentato tenendo conto della sua capacità e sensibilità, la persona si sentecompresa e approvata. Mettere in tavola debolezze e potenzialità porta di solito sollievo e speranza.L'oroscopo di solito ci rivela ciò che sappiamo già confusamente o in modo frammentario, metteperciò a fuoco la nostra identità completa affinché possiamo veramente accettarci. Ordine e natura-lezza possono essere tratti dalla complessità delle esperienze, delle attitudini e dei sentimenti di unindividuo, senza semplificare eccessivamente le dinamiche umane. Naturalmente il contatto con laprospettiva astrologica non comporta che il cliente raggiunga la comprensione profonda di sé. Serviràinvece a prendere coscienza delle esperienze di vita e a lavorare su di sé, talvolta con l'aiuto dellaterapia. Ciò che la prospettiva astrologica può dare è un orientamento significativo quando il processodi autoconsapevolezza incomincia a prendere forma.

FIDUCIA IN SE' 

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Perché è più facile per alcune persone arrivare a comprendersi in presenza do un astrologo piuttostoche con un terapeuta, un amico, un familiare o con l'introspezione? Perché in questi casi sentiamo lanecessità di essere all'altezza di un modello ideale non sempre raggiungibile. Questo instaura unprocesso critico da cui scaturisce il bisogno di difendersi. Inizia così un circolo vizioso, un conflittoinconscio che esprime la lacerazione tra modello ideale e la realtà.Nel processo di conoscenza attraverso i parametri astrologici noi acquisiamo la consapevolezza diun'identità anche oggettiva, in quanto rivelata su un pezzo di carta, che corrisponde tuttavia allenostre esperienze di vita. Possiamo cominciare realmente a guardare a noi stessi con serenità, anchese possiamo avere ancora serie difficoltà interiori. La lacerazione interiore tra modello ideale e realtàpuò allora incominciare a guarire. Poiché questo metodo di conoscenza di sé ha una certa oggettivitàpuò cominciare a instaurarsi un senso di autostima e di accettazione di sé. Gli psicoterapeuti di solitotrovano che i clienti non possono superare alcuni aspetti difficili del loro carattere se non accettanopienamente il fatto di averli, riducendo con ciò il senso di colpa e l'autocritica che fino ad alloraimpediva la correzione delle qualità indesiderate. Un'astrologa, Nona Press, ha descritto brevementequesto procedimento:"I clienti dell'astrologo arrivano all'accettazione di sé perché sono descritti come hanno sempre sentitodi essere in realtà, sia pure perversi, malati o capricciosi. Può sembrare strano, ma quando capisconodi essere fatti in un certo modo si può cominciare il lavoro di cambiamento della "natura". Una voltache riconosciamo e accettiamo le nostre qualità di base, siamo liberi di cambiarle. Ciò che prima

ritenevamo innaturale, ora diventa naturale. Con ciò che ci appartiene si può lavorare, non con ciò checi è estraneo."

SENSO E ORIENTAMENTO 

Quando le persone arrivano ad avere più fiducia in se stesse e ad accettare la propria vita interiore,sviluppano un senso più ampio del significato di ciò attraverso cui devono passare nelle loro periodichecrisi ed esperienze pratiche. L'oroscopo può rivelare, per esempio, un conflitto interiore nellapercezione e nell'espressione di necessità vitali quali l'amore, l'assertività, la capacità di comunicare.Con questa rivelazione la persona non ha più bisogno di sentire che quel blocco o la sua sofferenzasono il risultato solo del suo essere vittima senza speranza di forze esterne quali una societàrepressiva o genitori nevrotici. Il cliente impara invece che quel conflitto ha uno scopo nello sviluppodella sua psiche.

Per esempio, una donna può avere la tendenza innata a essere troppo arrendevole nelle relazioniamorose: Forse questa tendenza si è rafforzata con l'identificazione in una analoga tendenza maternadurante la sua infanzia. Questa situazione potrebbe riflettersi nell'oroscopo con Venere in Bilanciaassociata a altri valori natali. (Ciò non significa che la posizione dei pianeti nei segni sia un problemain sé. La carta va sempre esaminata globalmente.) Se il grafico non presenta conflitti con le energievenusiane della donna, questa potrebbe semplicemente essere una persona eccessivamenteservizievole che trascura le proprie necessità.Con un Saturno quadrato a Venere, tuttavia, questa tendenza potrebbe portare nella sua vita unabuona dose di frustrazione, così che la negazione di sé non la compenserebbe emotivamente. Ladonna sarebbe spinta a modificare lo squilibrio in favore di un adattamento più salutare, anche se iltale processo non le risparmierà frustrazioni e dolore.In altri termini, in astrologia è implicito il fatto che ci sono verifiche e bilanci e che il dolore, lafrustrazione, il conflitto sono là per sollecitare la nostra crescita. Il critico potrebbe far notare chequesta concezione di dare significato alla sofferenza e al conflitto conduce alla passività da partedell'individuo, dato che la nevrosi si sarebbe assicurata un posto e uno scopo nella vita della persona.Voltaire, in Candido, metteva in berlina l'atteggiamento di sacerdoti e filosofi verso gli "scopi piùelevati" delle sofferenze e delle ingiustizie del mondo. "Noi viviamo nel migliore dei mondi possibili"era la sua dottrina teologica. L'astrologia potrebbe essere usata per mistificare i reali processi vitali eindurre una riluttanza a cambiare gli atteggiamenti e le consuetudini sociali pericolose. La mia espe-rienza con gli astrologi, tuttavia, indica che essi sono interessati quanto gli educatori e i terapeuti allanecessità di più salutari modi di vivere.

OGGETTIVITA' 

Uno dei risultati di una maggior accettazione di sé cui l'astrologia può dare avvio, è un'accresciutaoggettività, come descrivono gli astrologi Joan e Ken Negus: "Poiché il grafico è su un pezzo di carta,

il carattere viene oggettivato, il che dà alla persona un senso di sicurezza e di distacco, perciò diautocontrollo."

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Una volta in possesso di una visione più obiettiva del nostro carattere, situazione di vita edevoluzione, noi siamo in grado di vedere dove possiamo andare in modo realistico e quali ostacoli cistanno davanti. Cominciamo ad acquisire un sano senso di controllo sul nostro destino, un senso digenuino potere sulla nostra vita, senza il quale non possiamo scoprire i nostri processi inconsci.Questo ci porta alla questione della necessità di un equilibrio tra soggettività e oggettività. Per viverepienamente dobbiamo fare esperienza di vita con gusto, con sentimento, con la nostra interasoggettività. A volte la vita ci chiede di stare indietro, di essere meno coinvolti emotivamente e piùobiettivi per trovare una nuovo orientamento. Andare da un astrologo è come ricevere una dose dimedicina chiamata oggettività.I metodi psicoanalitici tendono a enfatizzare l'esame mentale dei processi emozionali e inconsci, fino atrascurare il modo di vivere concreto. Il paziente analitico spesso diventa troppo intellettuale eoggettivo, comprende la ragione e l'origine del comportamento, ma di conseguenza perde inspontaneità e in sentimento. Le più drastiche terapie emozionali-catartiche, come la primal therapy,d'altro lato, tendono a consentire la perdita dell'integrazione adulta cosciente per una eccessivaimmersione in stati emotivi infantili. Naturalmente stanno ancora nascendo e maturando altri metodipsicoterapeutici. Alla fine, credo che si formerà una teoria integrata e una tecnica con le quali lavorarecontemporaneamente sia sul livello conscio che su quello inconscio.

IDENTIF ICAZIONE DELLE RISORSE POSITIVE 

Un aspetto particolarmente positivo dell'astrologia è la sua capacità di mettere in evidenza aspettidifficili della personalità e al tempo stesso indicare le possibilità costruttive delle caratteristiche stesse.In astrologia ogni apparente aspetto negativo può venire trasformato nella sua espressione piùpositiva. Una opposizione Luna-Venere, per esempio, non è solo una eccessiva dipendenza da ciò chegli altri pensano e una tendenza a piacere a ogni costo: può diventare, lavorando su se stessi, segnodi indulgenza e di sensibilità per i bisogni degli altri. L'astrologia descrive imparzialmente entrambi gliaspetti, questa capacità è una delle qualità più benefiche. Con una quadratura Marte-Urano che nonsia particolarmente compensata dal resto del tema, l'astrologo potrà parlare di tendenza alle azioniimpulsive, naturalmente. Al tempo stesso potrà sottolineare l'energia stimolante che il cliente ha adisposizione per realizzazioni e azioni costruttive, una volta che sia riuscito a meglio indirizzare gliimpulsi impetuosi e male diretti. In quel preciso momento può iniziare il processo di trasformazionedal negativo al positivo. Il cliente si sente accettato anche nelle sue caratteristiche più difficili e deveperciò reprimerle meno; vede l'aspetto negativo più chiaramente e così inizia a controllarlo e a re-

sponsabilizzarsi; infine, impara che anche dalle sue tendenze negative possono sorgere risorsepositive con il tempo e lo sforzo.L'astrologia suggerisce che in ogni caso c'è una strada tra la nebbia, un uso potenzialmente positivo eun risultato per tutte le condizioni umane.

EDUCAZIONE ALLA SCUOLA DELLA SAGGEZZA 

In realtà, quando un cliente cerca un esperto astrologo, indica una volontà di essere istruito attraversogli insegnamenti di una psicologia archetipa, una "scuola di saggezza", per così dire. Il cliente - cheora può essere chiamato meglio lo studente - diviene sensibile alla natura delle forze e dei principiuniversali e a come si manifestano nella sua psiche e nella vita.Dove, nella nostra cultura, nelle nostre scuole, o nelle nostre psicoterapie, ci viene insegnato - comein astrologia - delle dolorose ma necessarie esperienze di crescita simboleggiate dal pianeta Saturno,così come la sua necessaria funzione di messa a fuoco e di concentrazione? Dove, ancora,apprendiamo della contrastante energia del pianeta Giove, con le sue offerte di agio, abbondanza,aspirazione e spirito di avventura, così come il fatto che anche questa energia espansiva può esseredannosa se non c'è equilibrio con le nostre restanti necessità? E in quale altra disciplina impariamo deidifferenti tipi di trasformazioni rappresentate da Plutone, Urano e Nettuno? O che ognuno di noi pos-siede le stesse qualità fondamentali, necessità e opportunità (simboleggiate dalle case e dai segni),ma con diversa forze e espressione e che uno dei compiti della nostra vita è di equilibrare earmonizzare queste energie, anche se esse sono a volte antitetiche? Imparare il significato dei pianeti,segni, case, aspetti e cicli ci insegna la natura della condizione umana. L'astrologia tiene conto dellavarietà dei caratteri individuali nelle leggi universali come nessun altro sistema. I diversi schemi dellapsiche descritti da Freud, Jung e Reich sono efficaci e validi, essi dovrebbero essere compresi a fondodagli astrologi per un ampliamento della loro visuale e del loro lavoro, specialmente per ciò cheriguarda la rimozione, il subconscio e la liberazione delle forze inconsce. Quello che l'oroscopo fornisce

e che gli insegnamenti di psicologia non possono dare è un immediato e globale ritratto dei modelli edelle strutture della personalità dell'individuo e, attraverso questo, una prospettiva equilibrata sucome lavorare con quella persona.

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Nella precedente esposizione di alcuni dei pregi e delle possibilità terapeutiche dell'astrologia ho datoun quadro di un'astrologia vissuta al meglio. Sfortunatamente, come ogni altro mezzo per ilmiglioramento psicologico e spirituale della gente, inclusa la psicoterapia, l'astrologia talvolta non èsufficiente a raggiungere risultati ottimali. Le ragioni dell'attuale insufficienza dell'astrologia arealizzarsi a un livello costantemente alto sono molte, qualcuna di queste non è ben compresa. Ecconealcune:

- C'è una insufficiente valutazione dell'importanza dei principi astrologici nella nostra cultura,anche da parte di molti che cercano una guida nell'astrologia.

- Molti astrologi sono al momento insufficientemente preparati nei puri e semplici procedimentiastrologici e tecnici usati nel loro lavoro.

- Molti astrologi hanno scarsa o nessuna preparazione nelle tecniche di counseling eun'insufficiente conoscenza di alcune delle teorie basilari di psicoterapia.

- Problemi emotivi e psicologici non risolti da parte dell'astrologo, possono a volte inibire la suaefficienza e interferire nella relazione con il cliente.

- Sia che ne siano coscienti o no, i clienti spesso nutrono paura e mancano di prontezza nelvalutare sinceramente il significato di ciò che un astrologo competente propone loro.

Per ironia della sorte, difficoltà simili vengono sperimentate anche nel mondo della psicoterapia, salvoche gli psicoterapeuti e il loro lavoro, sono guardati con maggior riguardo al giorno d'oggi, dove lamedicina e la scienza regnano supreme.

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CAPITOLO II  

DILEMMI PSICOLOGICI NELLA PRATICA ASTROLOGICA

Gli astrologi devono spesso confrontarsi con delle difficoltà nel corso della relazione con il cliente, ed èutile sapere che molte di queste possono essere attinenti al loro ruolo, così come è vissuto oggi.Anche la psicoterapia deve trattare con problemi simili, l'unica differenza è che gli psicoterapeuti sonofavoriti dalla maggior approvazione sociale e hanno a disposizione dei programmi di formazione ideatiper risolvere alcuni di questi problemi. Il punto è che i dilemmi che descriverò sono di pertinenza delleprofessioni terapeutiche.

LA RICHIESTA DI SOLUZIONI TERAPEUTICHE 

Come affermato in precedenza, se il cliente è pronto per un onesto esame di coscienza e l'analisiastrologica viene fatta con competenza, senza che si siano frapposti lati immaturi della personalitàdell'astrologo, il cliente si sente spesso compreso intimamente e più conscio della sua strutturainteriore e delle sue potenzialità. Così, per ironia della sorte, da questa abilità - la sua qualità migliore- di spiegare la psicologia profonda di una persona in un'analisi qualitativa, ne consegue uno dei mag-giori problemi con cui l'astrologo deve confrontarsi: la necessità dell'aiuto terapeutico al cliente. Non

c'è dubbio che una persona dotata di un ego forte, possa usare l'accresciuta consapevolezza chel'astrologia dà alla sua vita, senza nessun ulteriore aiuto. Ma alcune delle persone che consultanol'astrologo vanno in angoscia, non hanno un approccio sicuro alla vita, e inoltre non credono nellapsicoterapia o sono in quel momento coinvolti in una terapia che non li sta aiutando. Quando questoaccade, il cliente comincia a rivolgersi all'astrologo come ad un amico, un consigliere, un maestro o unterapeuta. L'astrologo a sua volta può avere simpatia per il cliente, essere toccato dal suo bisogno diaiuto e cominciare a rispondere alle richieste di frequenti consultazioni di persona o per telefono. Ladomanda che si pone è: con quale frequenza l'astrologo può incontrare il cliente senza sviluppare unrapporto terapeutico? Quali sono i limiti di un counseling astrologico? L'astrologo responsabile se lochiede. Ci sono astrologi che pongono come limite una visita all'anno, altri a tre, quattro volteall'anno, mentre alcuni pensano di poter vedere un cliente secondo le sue necessità, fino a quando illavoro sembra essere utile, il cliente non mostra segni di seria psicopatologia e l'astrologo non èpenalizzato al di là dei suoi limiti di energia e di pazienza.Il quadro diventa più complesso, tuttavia, quando un cliente particolarmente bisognoso migliora in un

primo momento, si lascia coinvolgere dall'astrologia, poi diventa dipendente dall'astrologo e, conl'andar del tempo, si sente ancora impantanato. L'astrologo è da ciò coinvolto e imbarazzato.Il fatto è che l'astrologia ha un'eccellente base di conoscenza per dare inizio a una naturalepsicoterapia. Quello che manca, sfortunatamente, è la capacità di incanalare la reazione del cliente inun processo continuo che promuova lo sviluppo individuale secondo la sua personalità, situazione divita e capacità di fronteggiare le forze inconsce.L'astrologia ha un grande potenziale per stimolare ulteriori sforzi di crescita di sé, incluso la ricerca diun buon psicoterapeuta. Infatti è difficile per me concepire che una persona di una qualcheintelligenza e apertura mentale possa non essersi riconosciuta nella descrizione di un buon astrologo eavere così ottenuto delle conferme come individuo. Tuttavia, la profonda paura di un cambiamentoreale resiste a questa conoscenza di sé appena acquisita, almeno come l'altra parte del sé totale spin-gerà verso il necessario cambiamento.Da questo nasce una difficoltà: come guidare il cliente alla risoluzione positiva dei conflitti chel'astrologia ha così accuratamente evidenziato?. Come scrive Nancy Roof nella rivista Astrology Now:

"Quale astrologo azzeccando e identificando la maggior parte delle dinamiche psicologiche del cliente,non ha ricevuto la richiesta di cosa potrebbe essere fatto per risolvere i conflitti? Sebbene nessunastrologo possa presumere di essere uno psicoterapeuta senza aver compiuto il training necessario,può offrire suggerimenti o avanzare proposte. Quello che non può fare è lasciare il cliente in sospesocon le sue conoscenze astrologiche, ma senza mezzi idonei a risolvere il problema."

Pochi astrologi stanno tentando di affrontare questo dilemma specializzandosi in counseling e/opsicologia. E' una strada difficile da seguire. Prima di tutto è molto difficile ottenere l'accesso ai pochicorsi di laurea in psicologia clinica che ci sono oggi. In secondo luogo non molte lauree in psicologiaoffrono il genere di addestramento che necessita a un astrologo. Essi spesso hanno un orientamentofreudiano o behavioristico e mancano le tematiche umanistiche, spirituali e archetipe a cui gli astrologisi rivolgono.

L'altro aspetto del problema di come e dove guidare i clienti che vogliono esplorare se stessi inprofondità è dovuto al fatto che pochi astrologi hanno una rapporto di lavoro con un analista com-petente che sia disposto ad accettare l'interpretazione dell'astrologo o che sia aperto ai suoi

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suggerimenti. Gli astrologi saranno sempre nella posizione di imbattersi in qualche cliente che mostrachiari segni di seri problemi emozionali che sono al di là della sua competenza. La cosa migliore chel'astrologo può fare in questo caso è suggerire al cliente di trovare un analista. Inoltre il cliente, chestima l'astrologo che l'ha portato a questo punto, si sentirà più sicuro con un terapeuta da lui racco-mandato.C'è una grande necessità di aprire un canale professionale tra gli astrologi e gli psicoterapeuti e ioposso solo sperare che questo libro serva allo scopo.

L'ASPETTATIVA DEL MAGICO 

C'è una generale tendenza umana a cercare soluzioni immediate e magiche ai complessi problemidella vita, e questa è un'altra difficoltà che persiste nella relazione astrologo-cliente. L'astrologiafornisce una situazione ottimale per l'appagamento di questo desiderio irreale, poiché trae la genuinaconoscenza di una persona da fonti apparentemente misteriose, senza che il cliente debba fare sforzoalcuno.Per quei clienti che hanno tendenza ad attribuire la responsabilità della soluzione dei loro problemi ainfluenze esterne, l'astrologia sfortunatamente fornisce ampia opportunità per lo sviluppo diun'eccessiva dipendenza. Anche quando l'astrologo stesso non ha una filosofia così deterministica opassiva, l'astrologia e l'astrologo possono sembrare al cliente simili all'oracolo. Infatti il latente

impulso infantile ad affidarsi al genitore che sa fare tutto può essere scatenato facilmente (Cap. 9). Aquesto proposito Stephen Arroyo nel suo libro "L'astrologia e i quattro elementi" scrive:

"L'astrologo deve tuttavia rendersi conto che dare semplicemente consigli, senza fornire i mezzi peruna comprensione profonda è di scarso valore, perché ognuno deve fare il proprio lavoro e deve,attraverso la propria esperienza, arrivare a una più profonda consapevolezza che metta la persona ingrado di evolversi e superare le difficoltà."

FIDUCIA NELLA ONNI SCIENZA DELL'ASTROLOGO 

Se i clienti dell'astrologo hanno tendenza a vederlo come il possessore della chiave del mistero dellavita interiore e del futuro, che cosa ha a che fare tutto questo con il personale senso di potere eimportanza dell'astrologo?

Un amico astrologo, Jess Jawer, mi scrisse:

"E' molto frustrante che l'astrologia, che ha così tanto da offrire, sia completamente sottovalutatadall'opinione pubblica e dalla comunità terapeutica. Sono certo che il potere dell'astrologia intimidiscealcuni professionisti che sono arroccati sulle loro posizioni terapeutiche. Alcuni individui moltointelligenti e colti che conosco hanno evitato di studiare l'astrologia per paura che questo comporti unavisioni onnicomprensiva del mondo. Ma come ogni studente di astrologia impara, l'argomento è abba-stanza vasto, con molto spazio per l'espressione, l'interpretazione e l'applicazione individuale. Gliastrologi, sono sicuro, hanno la loro parte di colpa. E' difficile rifiutare l'immagine del saggio che vedetutto e sa tutto. Anch'io sono stato attratto dall'astrologia per il potere di conoscenza che può dare.Tale posizione superiore di straordinaria conoscenza può essere molto allettante. Sono sicuro che se sisono fatti studi sul tipo di persona che diventa terapeuta, ciò si può applicare anche agli astrologi talee quale."

Il mio amico è corretto nella sua asserzione che le istanze di potere e le spinte di un ego insicuro sitrovano anche nella comunità terapeutica.Adolph Guggenbohl-Graig, un analista junghiano svizzero, ha scritto su questo argomento in modochiaro e incisivo. C'è anche la possibilità di problemi egotici esemplificati in persone in posizione diautorità nelle arti mediche. Né dottori, analisti, astrologi, psicologi, né i consiglieri spirituali ne sonoesenti.La tentazione di "giocare a Dio" è forte per alcuni astrologi, dato che la conoscenza astrologica ha unforte potere di penetrazione, molti clienti sono in stato di necessità, arrivano con grandi aspettative ealcuni richiedono anche questo genere di potere magico all'astrologo "che sa tutto" (Cap. 12). Lamaggior parte degli astrologi, tuttavia, sono consapevoli della loro posizione di responsabilità eautorità e del conseguente bisogno, per loro, di essere consapevoli e agire con coscienza.

IL PARAVENTO DELL'ASTROLOGIA 

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Uno dei più complessi problemi dell'astrologia è la tendenza di molta gente particolarmente entusiastadella materia a vedere troppo la loro vita in termini astrologici. Mi ricordano quei seguacidell'ortodossia psicoanalitica che vedono ogni azione, ogni parola e ogni gesto come causato daqualche nascosto bisogno nevrotico. In entrambi i casi la formula funziona come un atto di fede chefornisce un principio di orientamento e di sicurezza, ma in verità limita la visione personale. Se, comeho detto, la simbologia astrologica fornisce il più vasto e individualizzato sistema descrittivo valido daun punto di vista psicologico e tramite questo una persona è messa in grado di sentirsi confermatanella sua unicità e in armonia con i progetti universali di esistenza, qual è l'inconveniente di usare lacomprensione astrologica in modo illimitato? Può essere usata troppo? Mettiamola così: lacomprensione astrologica dà l'oggettività e il distacco dalle esperienze, da cui deriva una sensazione dicontrollo. Ci mette in grado di disimpegnarci dalla carica emotiva delle situazioni. Per esempio unapersona può dire che agisce in maniera volubile grazie al suo Sole in Gemelli. Se non è una personaresponsabile interiormente può usare l'etichetta Gemelli per giustificare il suo comportamento.Un Gemelli più serio vedrà questo comportamento come una delle caratteristiche più negative del suoego Gemelli che abbisogna di correzione. Il punto è che in entrambi i casi la spiegazione deriva dalfatto di essere Gemelli e fornisce un certo grado di sicurezza rispetto al comportamento. Al contrario,la persona che agisce in modo instabile, ma non se lo spiega astrologicamente sentirà più di unanecessità di risposta per quel tipo di comportamento, sia per se stesso che per gli altri. In altre parole,una caratteristica negativa dell'astrologia che sentiamo il bisogno di fronteggiare è che può essereusata sia come meccanismo di difesa, che come strumento di liberazione.

L'astrologia può essere utilizzata come "pretesto" in altri due modi, entrambi ben conosciuti: all'iniziodi una relazione e per predire il futuro. Ci sono persone che non si avventurano in una possibilerelazione con una persona a meno che esse non conoscano il suo grafico natale. Altri non prendononessuna decisione nella vita senza conoscere le posizioni di transito. In ambedue le situazioni c'è unaprecisa asserzione implicita che la persona non possiede la sicurezza di entrare in nessuna nuovaesperienza con la sua sola conoscenza della vita, con i suoi pensieri, intuizioni e sentimenti comeguida. Uno dice di non essere abbastanza maturo, abbastanza intuitivo, abbastanza sicuro daavventurarsi nella vita solo con se stesso.In precedenza notavo che la comprensione astrologica può dare a una persona saggezza e obiettivitàper lavorare più efficacemente per la trasformazione di sé. Questo è certamente vero. Ma anche il piùsoddisfacente dei sistemi può essere usato male e può non essere in grado di comprendere tutti gliaspetti dell'esperienza. Di fondo, allo scopo di crescere, tutti noi dobbiamo imparare a confrontarci conle situazioni della vita, senza aiuto se non quello delle nostre intuizioni, desideri e convinzioni.Consultare un astrologo per ogni situazione importante nella vita può interferire con questa necessaria

crescita.

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CAPITOLO III  

IL RUOLO CONFUSO DELL'ASTROLOGO

La maggior parte degli astrologi che conosco, ad eccezione di quelli strettamente coinvolti nellaricerca, definiscono se stessi consulenti astrologici. Tuttavia questo termine copre un così vasto raggiodi pratiche da risultare in realtà ambiguo. C'è una grande differenza tra la consultazione unica, nellaquale l'astrologo fa il 98% del discorso, e lo sviluppo di una relazione interpersonale fra astrologo ecliente con visite abbastanza frequenti che coprono un certo arco di tempo con il coinvolgimento diuna larga parte della personalità del cliente. La funzione dell'astrologo comprende ambedue gliestremi dello spettro e tutte le gradazioni intermedie. L'ultima situazione, nella quale può svilupparsiun rapporto spontaneo, possiede alcune delle qualità della psicoterapia e del counseling, mentre laconsultazione unica provoca solo il passaggio di un'informazione ed è simile all'insegnamentotradizionale. (L'argomento verrà approfondito nel Cap. IV).Stabiliamo per prima cosa la differenza tra didattica, counseling e psicoterapia nel contesto delleprofessioni di assistenza e cura. Sebbene non ci sia una netta linea di demarcazione tra le trediscipline, le differenze nella tecnica di coinvolgimento e responsabilità sono significative. Tutte le treforme possono essere terapeutiche, a seconda della prontezza e della ricettività del cliente. Ma checosa intendiamo per terapeutico? Ogni attività che incoraggia la crescita, la consapevolezza, ilrendimento, la vivacità o l'integrazione di una persona è terapeutica.

"Didattico", in senso tradizionale, è un termine che si riferisce a un processo grazie al quale unapersona acquista informazioni, conoscenze o tecniche da qualcun altro che le possiede già. E'essenzialmente un processo unidirezionale e può variare da un noioso apprendimento meccanico finoa una stimolante apertura di orizzonti intellettuali e di coscienza. Molti primi approcci alle consultazioniastrologiche hanno questa qualità, ma spaziano considerevolmente dal didattico all'illuminante. Ilcliente non è sicuro di quello che sta cercando, ascolta passivamente, forse occasionalmentecommenta o pone domande. La persona può andarsene con una accettazione solo superficiale delfatto che l'astrologia "abbia qualche senso", può cercare di ricordare alcuni termini o delleapprossimazioni, poi non fare altro che archiviare l'oroscopo in fondo a un cassetto.In altri casi l'interpretazione può procurare una impressione profonda ed entusiasmante come risultatodella nuova consapevolezza del proprio carattere e indurre a un'ulteriore crescita e lavoro sul Sé. Oltrea ciò può insorgere un'ottica completamente nuova del significato e dello scopo della propria vita.Quest'ultima possibilità è certamente molto terapeutica.La consultazione astrologica assume maggiormente l'aspetto di counseling quando il cliente entra

nello scambio interpersonale con domande e risposte oppure quando la consultazione incomincia conla richiesta di chiarimenti circa uno specifico problema come emerge dal grafico natale e dall'esamedei relativi transiti. In generale quanto più l'astrologo e il cliente si impegnano nel dialogo, tanto più larelazione si avvicina a una situazione di counseling.E' importante notare che potenzialmente c'è una grande differenza tra counseling astrologico ecounseling non astrologico. Quando il cliente si reca dall'astrologo la domanda implicita è: "Che cosami può dire di me stesso?" Ma quando un cliente va da un consulente la situazione si rovescia, è ilconsulente che chiede al cliente: "Qual è il suo problema? Mi parli di lei." L'astrologo fornisceinformazioni, saggezza e guida a un consultante per lo più passivo. Un consulente non astrologo cercainvece di far emergere lati oscuri e pulsioni con lo scopo di attivare il cliente. Tuttavia entrambe lepossibilità sono a disposizione dell'astrologo ed è questo che rende confuso il suo ruolo. Quando unastrologo incomincia a incontrare un cliente con una certa regolarità si sviluppa la necessità diimmettere nella situazione di counseling alcune realtà della vita contingente della persona, attitudini,stati emozionali, di modo che i transiti planetari possano acquisire maggior significato. Inoltre, guidareil cliente verso nuovi comportamenti e atteggiamenti richiede una qualche conoscenza delle tecnichedi indagine psicologica, sulle psicodinamiche del transfert, sui principi del conflitto intrapsichico e cosìvia. Alcuni astrologi si sono lamentati con me: "Noi possiamo vedere il problema molto bene, ma unavolta che l'abbiamo identificato, che cosa possiamo fare?"Questo ci porta alla necessità di distinguere il counseling non astrologico dalla psicoterapia. Ladifferenza sostanziale sta nel fatto che la psicoterapia è a lungo termine e profonda, mira non soltantoad alleviare i problemi immediati e ad aiutare la persona a realizzare il proprio potenziale, ma anche acambiare psicologicamente a livello profondo. Il counseling invece è più breve e di solito miratoall'analisi di specifici problemi come possono essere discordie coniugali o difficoltà di carriera. Ladiscussione quindi si accentra su temi particolari e sulle necessità del cliente che richiedono d'esserechiariti, ma non si farà uno sforzo per un più profondo cambiamento psicologico. (Il che significa unserio mutamento delle abitudini a lungo termine e dell'atteggiamento che coinvolge la personaglobalmente, come una marcata timidezza, l'arroganza, la leggerezza ecc.) Tutto sommato, ci sarà

carenza di rapporto, al contrario di quanto si sviluppa nella relazione in psicoterapia. Di conseguenzaci sarà una minore possibilità di dipendenza, transfert o controtransfert. Nel counseling le difese sonoattivate meno o niente del tutto, emozioni, immagini non saranno evocate consciamente. Il lavoro è

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più sugli aspetti consci della personalità. Il paziente in psicoterapia, invece, arriva con una situazionedi maggior difficoltà di comportamento e cerca di lavorare al cambiamento interiore attraversoprocessi dolorosi. In senso lato, la psicoterapia è il tentativo di cambiare la struttura interna di unapersona, mentre il counseling è il tentativo di aiutare un individuo a affrontare con maggior efficacia iproblemi immediati, senza che si richiedano cambiamenti interiori significativi. In ogni caso, c'è un'a-rea di transizione tra psicoterapia e counseling, dove i confini sono indistinti.E' importante per gli astrologi chiedersi se stanno svolgendo un'attività didattica, counseling o sestanno praticando una specie di psicoterapia. La quantità di coinvolgimento con il cliente in termini siadi tempo che di richieste emotive, la necessità di un intervento terapeutico esperto e il grado diresponsabilità per le conseguenze sulla vita della persona, diventano più intensi a mano a mano che siprocede da una situazione di insegnamento a una di consulenza a una di psicoterapia.Un'analisi come quella che ho appena fatto è importante per semplificare e chiarire, ma bisognaricordare che, per la natura stessa dell'astrologia, anche la consultazione unica con una partecipazioneminima da parte del cliente non è in assoluto un processo puramente cognitivo. Molti clienti arrivanoalla consultazione in uno stato di stress e possono essere pieni di speranza e di fiducia nell'abilitàterapeutica dell'astrologo. In queste circostanze, ogni cosa detta dall'astrologo, sia di supporto o possaessere interpretato come una critica, ha un grande potenziale tanto costruttivo che distruttivo. Perciòanche la didattica astrologica ha in sé il seme del principio di una psicoterapia del profondo, poichétratta con le strutture del carattere in modo intimo ed efficace. In genere, la mia impressione è chemolti astrologi fungono, senza saperlo, in parte da educatori psicologici, in parte da consulenti e fino a

un certo punto anche da psicoterapeuti.L'aspetto didattico sarà sempre essenziale in tutti i tipi di consultazione astrologica, perché laconoscenza acquisita attraverso l'oroscopo, di cui l'astrologo è l'interprete, è alla base dellatransazione. Ma quando l'astrologo stimola la crescita e il processo di trasformazione del cliente, laqualità del lavoro cambia. Il grado per cui gli astrologi si sentono educatori da una parte, terapeutidall'altra, varia considerevolmente. Per esempio Michel e Margaret Erlewine scrivono in un articolointitolato "Il consulente, ostetrico della psiche":

"Nel cercare di descrivere quello che accade nel counseling si arriva per analogia all'ostetrica. Lafunzione dell'ostetrica è di assistere sia la madre che il bambino durante il parto. Il suo ruolo è difacilitare un processo che si sta già svolgendo, non di avviarlo o di intervenire. L'analista ha lafunzione dell'ostetrica, un'ostetrica della psiche o anima, un'ostetrica dello spirito. La funzionedell'astrologo-analista non è di instillare o riempire il cliente di conoscenza, verità o consigli. L’analista,come un'ostetrica, non può che assistere allo svolgimento di un processo naturale".

Alcuni astrologi, per la loro innata sensibilità e capacità terapeutica, il desiderio di essere d'aiuto, laricca esperienza di vita che hanno raggiunto, possono permettersi un coinvolgimento in consultifrequenti con il cliente che ne abbia molto bisogno e che, al tempo stesso, sia riluttante allapsicoterapia. Si sviluppa così una tacita situazione terapeutica, basata su una specifica triade: lanecessità del cliente, la disponibilità ad aiutare da parte dell'astrologo, e un unico blocco diconoscenza che dà ad entrambe le parti una sensazione di sicurezza e di utilità. Da questo nasce unadelle maggiori sfide con cui l'astrologia deve confrontarsi. Una è che l'eccellente analisi psicologica for-nita dalla lettura astrologica spesso stimola la necessità di ulteriori approfondimenti psicologici. Se ilcliente è già coinvolto in una buona analisi psicoterapica, essa è solo di aiuto in questo processo. Se ilcliente non è in terapia, ma ha un forte ego, allora l'astrologia stimola un'ulteriore crescita umana. Mase il cliente è particolarmente bisognoso e ha un ego debole, se ha paura della psicoterapia o non nesta beneficiando, si sviluppa la reale necessità di una terapia di transizione con l'astrologo. Dopo tutto,pensa il cliente, l'astrologo sembra maggiormente in grado, rispetto allo psicoterapeuta, di riconoscerela sua maschera psicologica, mentre lo psicoterapeuta tende a interpretare tutto secondo le regole diuna precisa teoria psicologica. La seconda grossa sfida nasce dalla prima: è la necessità di procederedalla descrizione e dalla comprensione dei conflitti personali a qualche mezzo pratico di assistenza perla soluzione di questi conflitti. (Noi vediamo molto bene il problema, ma che cosa possiamo fare perrisolverlo?)Prendete, ad esempio, una cliente con Marte in Ariete quadrato Saturno in Cancro. Possiamo dire chec'è molto Fuoco e Cardinalità nel grafico, ma ci sono altre configurazioni natali, oltre a Saturnoquadrato a Marte, che indicano timore per l'autoaffermazione e per l'azione. L'astrologo potrebbeincominciare a incoraggiare il cliente a cercare degli sbocchi creativi per questa energia bloccata,perché nella carta il forte asse terza-nona indica attitudine alla comunicazione. E' un buon inizio. Maquesta cliente insegna in un corso universitario in un settore che le è molto congeniale, tuttavia sisente ancora bloccata rispetto alla possibilità di sbloccare il suo potenziale creativo.Magari l'astrologo capta molta tensione fisica nella donna e consiglia terapie in grado di alleviarla

come massaggi, danza, nuoto o corsa. Questo aiuta, ma non si può ottenere un rilassamentopermanente, fino a che non si cominciano a trasformare consapevolmente le strutture del carattere ele potenzialità e non si liberano le emozioni di base sviluppando una naturale introspezione. Un

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astrologo coraggioso o predisposto all'assistenza può raccomandare una terapia individuale e/o digruppo per prendere contatto con l'ira e allentare il controllo dell'ego. Bisogna aggiungere che inquesta particolare cliente c'è anche un'accentuazione di valori Scorpione o Plutone. E' possibile cherafforzando l'aggressività della cliente il potenziale appena attivato possa essere usato per dominare emanipolare piuttosto che per sviluppare una rabbia ben diretta? Ci sono tante potenzialità in ungrafico, come può l'astrologo sapere quali di queste si manifesteranno prima nella vita del cliente? Larisposta è nell'abilità dell'astrologo a esplorare e accertare i bisogni e i meccanismi della vita presentedel cliente. Si dice di solito che l'astrologia è un cartello indicatore, non è la località. Se l'astrologo saapplicare le indicazioni in modo corretto dovrà, di conseguenza, esplorare che cosa la persona ha fattoo sta facendo con quelle potenzialità psicologiche.Andiamo avanti con i problemi della nostra ipotetica cliente, con la sua energia marziana (assertivitàegotica, abilità ad agire, potenziale di rabbia, sessualità).Oltre a confrontare il problema con il grafico nel suo insieme e con i transiti, progressioni e così via,per consigliarla efficacemente bisognerebbe informarsi anche circa:

- lo stato attuale del suo ego o immagine di sé;- le fantasie, immagini di potere della cliente così come le conseguenze che teme;- le precedenti esperienze della cliente rispetto all'assertività;- quale ruolo la cliente assume verso l'assertività altrui (per esempio il ruolo della "persona

dolce", il ruolo "cattedratico", un atteggiamento distaccato e così via);- come esprimono i genitori la loro energia marziana;

- lo stato presente e la storia della sua vita emotiva: se la cliente ha provato ansia, depressione,tendenza alla collera e così via;- sogni ricorrenti a sfondo aggressivo;- il genere di linguaggio corporeo manifestato durante la consultazione che indichi tensione

interna, sottili espressioni di ostilità, diffidenza o remissività.La conoscenza anche solo di alcuni di questi aspetti può indicare fino a che punto ci si può aspettareun cambiamento nella cliente e in quale area. Per esempio, se l'astrologo si accerta che il lavoro dellacliente e la sua vita sociale sono abbastanza attive senza lunghi periodi di ansietà o depressione,allora può essere giustificato un intervento di stimolo al cambiamento e all'azione, mentre non losarebbe con una persona disturbata sia sul piano professionale che su quello sociale. Oppure, se lacliente è particolarmente timida e schiva l'astrologo potrebbe dedurre che essa interiorizzal'aggressività e la collera. L'astrologo potrebbe cautamente esplorare le paure della cliente e le suefantasie circa le energie del suo Marte, per desensibilizzarla dalla paura di queste. Potrebbe anchediscutere nuovi modi di agire su cui la cliente ha fantasticato ma a cui ha rinunciato, valutando

contemporaneamente altri aspetti potenziali che potrebbero essere valorizzati. Se l'astrologo deveesplorare solo alcuni di questi settori della vita psicologica della cliente, allora farebbe un verocounseling e un inizio di psicoterapia. Tuttavia questo può essere un terreno poco solido anche per ilpiù esperto e prudente degli astrologi. E' per questa ragione, credo, che gli astrologi dovrebberoincrementare la loro conoscenza astrologica con il counseling e corsi di psicologia e, se possibile, conspecifici corsi di formazione. Raccomanderei agli astrologi di prendere in considerazione l'ipotesi disottoporsi essi stessi a psicoterapia.Infine, il lettore potrebbe chiedersi, se gli astrologi fanno corsi di counseling e psicologia o ottengonodiplomi parauniversitari, non tenderanno a perdere la loro identità di astrologi e diventare né carne népesce? La risposta è no. La cultura moderna non può distruggere l'antica saggezza dell'astrologia. Madevono nascere nuovi tipi di terapeuti, si può unire la conoscenza simbolica, archetipa, dell'astrologiacon alcuni validi concetti e tecniche delle terapie psicologiche moderne.

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CAPITOLO IV

LE TRE FORME DI ASTROLOGIA  

Ho fatto riferimento ai tre diversi livelli di lavoro astrologico con i clienti: didattica astrologica,counseling astrologico e astro-terapia. In questo capitolo tratterò queste tre funzioni soprattutto perquanto riguarda il loro diverso effetto psicologico sui clienti e il diverso grado di preparazione richiestaagli astrologi che le attuano.La forma di astrologia che qualsiasi tipo di astrologo pratica, varierà secondo i suoi interessi, iltemperamento, la preparazione e la buona volontà e secondo la richiesta immediata del cliente.Probabilmente è raro che un astrologo si attenga a un'unica forma, poiché ciò che distingue una formadall'altra è essenzialmente una questione di enfasi. Molti astrologi sono probabilmente educatori edanno un minimo grado di counseling. Una minoranza di astrologi farà prevalere il lato counselingsull'aspetto didattico. L'astro-terapia è rara, credo.Tutte e tre le forme possono essere utili, sebbene ognuna di esse abbia i suoi limiti. Tutte e tre hannouna dimensione terapeutica, anche la didattica astrologica. L'oroscopo, se interpretato in modocompetente, fa luce sull'identità psicologica profonda di una persona e può spingere la coscienza allaconsapevolezza di sé, che è tipico di ogni processo terapeutico. Ci sono tuttavia alcune distinzioni chesi possono fare tra le tre forme.

DIDATTICA ASTROLOGICA

Ciò che io chiamo didattica astrologica è quello che comunemente va sotto il nome di lettura delgrafico. Consiste essenzialmente nel fornire informazioni in linea generale. L'astrologo "legge" ointerpreta l'oroscopo, i transiti, le progressioni a un individuo sostanzialmente apatico. Il dialogo èridotto o assente e viene esaminato o discusso solo un piccolo spaccato della vita, dei problemi e delleattitudini del cliente. A volte si scivola nel consulto - a un grado minimo - quando il cliente parla di unproblema e l'astrologo tenta di collocare questo problema nel contesto dell'interpretazione globale, mail problema non viene analizzato in modo significativo. Conosco parecchi astrologi che consideranoquesto tipo di approccio - nel migliore dei casi - una perdita di tempo. Lo considerano necessario perquegli astrologi che devono gonfiare il loro ego con giochi di potere alle spese del cliente. Il pericoloevidente di un tale approccio è che può rendere il cliente passivo e dipendente da fonti esterne per laconoscenza di sé. Con ciò, molti astrologi vengono invariabilmente chiamati a fornire una

consultazione almeno in parte didattica. Per molti clienti questo è il primo approccio a una prospettivapsicologica generale che l'astrologia può offrire e naturalmente valuteranno la possibile efficacia oinefficacia di tale approccio non convenzionale. Comprensibilmente tale cliente non vuole fidarsi di unestraneo e di un metodo interpretativo sconosciuto che comporta la rivelazione di problemi di vitaimportanti e di sentimenti intimi. Inoltre, se l'astrologo non ha un'altra fonte di guadagno, dipende inquesto senso dal cliente che richiede la consultazione e deve adeguarsi alle sue richieste, anche sequeste precludono un autentico interscambio. In più l'astrologo, chiamato a dimostrare i poteri diquesta scienza antica ed esoterica, si sente costretto a esaminare a fondo la complessità dell'oroscopoe ciò può lasciare poco tempo per informazioni di ritorno dal cliente. Tutto sommato è una situazionecarica di potere e presenta una vera sfida per i moderni esploratori dell'anima.Con queste premesse, che valore terapeutico ha la didattica astrologica? Ho già parlato dell'effettopositivo che qualunque informazione astrologica può avere quando il cliente è un individuo ricettivo.La didattica astrologica mette il cliente in grado di avere un'ottima prospettiva generale della suastruttura psicologica, con conseguente crescita dell'autoconoscenza, dell'autostima e dell'accettazionedi sé. Possono essere stimolati sia l'inizio di una profonda introspezione, che il senso del valore dellavita. Compreso tutto ciò, tuttavia, guardiamo più da vicino alle difficoltà che sono insite in questaforma di astrologia.

SCARSA REAZIONE DEL CLIENTE 

Il principale inconveniente della lettura astrologica è che necessita di una minima partecipazione delcliente. Senza una qualunque reazione del cliente l'astrologo è costretto ad assumere il ruolo di attore.Depositario di un' "indiscutibile fonte di conoscenza" egli porta il fardello dell'essere ritenuto implici-tamente capace di dimostrare al cliente il suo valore; capita che l'astrologo non sappia se la lettura delgrafico ha dato una descrizione approssimativa o dettagliata della personalità del cliente. Prendiamo ilcaso di un uomo con la Luna in un segno d'Acqua in aspetto dissonante con Urano, Nettuno è in prima

Casa. L'astrologo concluderà che questa persona ha una tendenza a intense reazioni emotive, è inclinea essere ipersensibile allo stress e ai conflitti. (Continuerà a esaminare il resto del grafico per vederese ci sono altre configurazioni natali che sottolineino l'instabilità emozionale e per trovare le risorse

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potenziali che possano controbilanciare questa tendenza, come un'accentuazione dei segni di Terra oun Saturno o un Sole forti). In questa ipotetica situazione, dopo che l'astrologo ha commentatobrevemente il quadro emotivo, il cliente dice di essere irritabile, ma che poi teme una reazione o hasentimenti di colpa. Il cliente può chiedere una spiegazione del suo "problema" emozionale.L'astrologo, a sua volta, ha qualche problema riguardo la propria gestione delle emozioni e ha opinioniambivalenti circa il modo pratico di risolvere tale problema intimo. Inoltre, se deve leggere tutto ilgrafico, non ha molto tempo per addentrarsi nei particolari. Consiglierà al cliente di cercare nuovimodi per controllare le sue emozioni anziché perdere la pazienza facilmente: forse, se si sentisse piùrealizzato nel lavoro, sarebbe meno instabile. Il cliente sente che l'astrologo ha ragione, in generale,ma non sa, in pratica, che cosa fare del consiglio.Il punto è che il cliente, con la sola lettura del grafico, non può ricevere tutto il beneficio chel'informazione astrologica può dare. Solo quando il cliente è disposto ad aprirsi e a comunicarespontaneamente interessi, problemi e la sua vita attuale, la lettura sarà il sistema più appropriato eutile alla comprensione astrologica. Senza la possibilità di un reale dialogo con il cliente, l'astrologo simuove su un terreno instabile nel discutere le aree problematiche dell'oroscopo.L'astrologo, per esempio, può dire a una donna con una Venere in aspetto dissonante con Saturno:"Lei ha dei timori o delle incertezze nella sua vita sentimentale". La cliente potrà sembrare in-differente, tuttavia potrebbe ricavarne la sensazione che ci sia qualche cosa di molto sbagliato nel suomodo d'amare. Il tipo di reazione sarà questa, quanto più la cliente avrà trovato la lettura efficace peraltri settori, o quanto più l'astrologo avrà parlato autoritariamente senza indagare consapevolmente

sulle risposte della cliente.Conosco almeno un astrologo che cerca accuratamente di evitare questo problema chiedendo ai clientiin che modo vivono lo schema che va descrivendo loro. Prima della lettura incoraggia il cliente a faredomande o dare risposte in ogni momento della consultazione. In alternativa, alcuni astrologi pensanoche sia saggio semplicemente fare marcia indietro su un argomento spiacevole quando avvertono unareazione di disagio da parte del cliente.

VITTIMIZZAZIONE E DIPENDENZA 

Per qualcuno la lettura dell'oroscopo serve a ridurre il senso di colpa o l'insicurezza fornendo unoscopo e un ordine alla loro vita. Per altri tende a incrementare il loro vittimismo rispetto al fato. Laconsulenza porta a questo atteggiamento perché il cliente è fondamentalmente passivo ed estraneodurante la lettura. Se, in aggiunta a questo clima generale, un cliente si presenta pieno di incertezze e

senza una direttiva e l'astrologo gli presenta la sua interpretazione in modo saturnino, paterno, cisono tutti gli ingredienti per sviluppare un atteggiamento cronico di dipendenza del cliente. E' troppofacile incolpare i pianeti o sentirsi il destinatario passivo delle loro energie. Gli astrologi diconocontinuamente ai loro studenti che i pianeti non determinano il comportamento delle persone, tuttaviala tendenza a crederlo è molto diffusa. La responsabilità di questa tendenza non è solo dell'astrologo.La gente che vede l'astrologia in questo modo farebbe la stessa cosa con un altro sistema. Tuttaviaalcuni astrologi aggravano il problema nel tentativo di far colpo o esibendo le loro certezze senzariconoscere nel cliente i segni di dipendenza o di vittimizzazione quando si presentano.

INGERENZA DELL'ASTROLOGO 

Quando il cliente cerca di dire la sua riguardo l'interpretazione, si crea un vuoto nel quale possonoinserirsi aspetti problematici della personalità dell'astrologo. I professionisti maturi e responsabiliconoscono questa possibilità e cercano di controllare il proprio ego, l'eccessiva ambizione e i conflittiinteriori. Un'esperta astrologa che conosco studia la sinastria tra il suo tema e quello dell'eventualecliente: se il suo Nettuno è su un pianeta personale del cliente lo manda da un altro astrologo. Tantorigore può non essere necessario per la maggior parte degli astrologi, tuttavia sottolinea l'importanzadel problema.L'unico modo che l'astrologo ha di entrare in contatto con il cliente durante la lettura del grafico èsollecitare le sue reazioni all'interpretazione. Ciò ha due scopi importanti. Primo, il cliente avrà menoprobabilità di andarsene dopo il consulto in uno stato di insicurezza. Secondo, studiando le congetturedel cliente dal vivo, l'astrologo impara e cresce.

COUNSELING ASTROLOGICO 

Sebbene il counseling astrologico, per la sua stessa natura, debba fornire un buon quantitativo diinformazioni al cliente, implica anche un dialogo con la persona allo scopo di aiutarla a risolvere iproblemi della vita corrente. L'informazione astrologica è attivata da ciò che viene consapevolmente

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verbalizzato dal cliente: la sua vita attuale, i problemi, le attitudini e le necessità. L'individuo non è piùun discepolo che ascolta in silenzio, ma un partecipante più attivo.Le condizioni in cui si verifica un counseling astrologico sono molte. Può essere giusto applicare iltermine a una consultazione "unica" se il cliente richiede la messa a fuoco di un problema specifico orivela aspetti significativi della sua vita intima all'astrologo. Il counseling si verifica anche quando ilcliente vede l'astrologo più di una volta all'anno, poiché il cliente di solito, in questa situazione,manifesta un bisogno personale. Per di più, la corretta interpretazione di dati astrologici come transiti,rivoluzioni solari e così via, in pratica obbliga l'astrologo a indagare sulla vita della persona per esseremaggiormente in grado di orientarla in tutti i loro significati e opportunità.

VANTAGGI DEL COUNSELING 

Con il counseling gli astrologi hanno l'opportunità di rendere l'informazione più personale e concretache non con la semplice lettura del grafico. Sono in grado di approfondire e focalizzare l'argomentoper far fronte alle necessità contingenti dell'individuo. Con un'idea precisa di come la persona hagestito il suo potenziale, l'astrologo può interpretare con maggior precisione il significato e la funzionedegli aspetti astrologici e del possibile effetto dei transiti. Non è più l'astrologo che interpretasemplicemente dei simboli su un pezzo di carta; sta interagendo con le esigenza di un esseresensibile. E' qui che l'astrologia diventa viva realtà.

Gina Ceaglio, in un articolo su Astrology Now, scrive:

"Per mia comodità ho tracciato un brevissimo schema che viene compilato a ogni consultazione. Oltreai dati essenziali include lo stato professionale, matrimoniale (o convivenza), figli e le loro età, da chi èstato indirizzato a me e, soprattutto, il settore di maggior interesse in quel momento. Sono sicura che,quando stenderò il grafico e farò le progressioni, sarò in grado di riconoscere in quale settore simanifestano le difficoltà innate e dove si focalizza l'interesse attuale. Tuttavia, io credo sia essenzialeper una consulenza feconda avere anche il punto di vista del cliente sui suoi problemi."

Un altro metodo potrebbe consistere nell'esaminare le necessità, i problemi e le condizioni di vita dellapersona durante la prima parte della consultazione.Un cliente con Venere quadrata a saturno, per esempio, può reagire in modi diversi a questo aspettodi inibizione e insicurezza della capacità di mettersi in relazione con gli altri e di esprimere le necessitàaffettive. La persona può rimanere fondamentalmente timida e introversa nei rapporti affettivi

compensando l'insicurezza con una eccessiva apertura sessuale, aggrappandosi disperatamente allaminima relazione soddisfacente, o diventare ipercritico rispetto agli altri come proiezione diun'eccessiva autocritica. Una volta che l'astrologo ha la conoscenza dell'intero oroscopo, progressionie transiti, e ulteriori informazioni sulla vita del cliente che solo lui può fornire, allora è in una posizionepiù forte per consigliare la persona riguardo questo aspetto. Un dialogo sincero è premessa di unabuona consultazione perché stimola il cliente a reagire alle informazioni poco chiare o complesse. Intale clima l'astrologo è maggiormente in grado di evitare che il cliente lasci la consultazione conun'opinione negativa di se stesso dovuta alla discussione degli aspetti vulnerabili della sua personalità.

INFLUSSO DELLA PERSONALITA' DEL CONSULENTE 

Poiché il counseling implica l'interazione dinamica tra consultante e consultato, il consulente è indottoa esprimere la sua personalità e il suo stato interiore molto di più che non nella semplice lettura delgrafico. Se l'astrologo non si conosce intimamente bene e ha notevoli difese psicologiche, avrà delledifficoltà a percepire, interpretare e manipolare le reazioni del cliente. L'astrologo che ha paura inmodo particolare della collera e della contestazione, per esempio, si sentirà impacciato o turbato conun cliente ostile, mentre un astrologo che non si sente minacciato personalmente sa istintivamentecome reagire in queste situazioni. Non ripeterò mai abbastanza che gli astrologi, che pensano di fareabitualmente del counseling, devono esaminare prima il loro grado di maturità e prendere inconsiderazione l'eventualità di fare loro stessi un periodo di terapia o di training in counseling e/o inpsicologia.

SFIDE NEL DIALOGO 

Impostare una situazione di counseling significa prendere in considerazione buona parte della vita

presente e del benessere psichico del cliente. L'astrologo deve avere una buona capacità di dialogo edi indagine psicologica. Deve riuscire a far esprimere il cliente. Lo scambio verbale tra consulente ecliente diviene il fulcro, come avviene nel counseling non astrologico. Molto è stato scritto sul

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counseling, sul modo migliore di condurre un dialogo di indagine. L'importanza dell'ascolto, la capacitàdi empatia e un atteggiamento spontaneo, le domande semplici e pertinenti e una reale comprensionedi quello che il cliente cerca di dire, sono tutti elementi importanti. Questo vale sia per l'astrologo cheper il consulente non astrologo.L'astrologo deve stare molto attento, servendovi del mezzo astrologico, a non saltare a conclusioniaffrettate sulla vita del cliente e sui suoi problemi o porre domande esclusivamente in un'unicadirezione. E' vero che con l'applicazione al tema natale dei transiti e delle progressioni l'astrologo puòfarsi un'idea abbastanza buona dei processi in corso nella vita del cliente, l'astrologo imposta diconseguenza l'indagine in quella direzione. Il che è naturalmente corretto. Il problema è cheun'eccessiva sicurezza della sua conoscenza a priori del cliente può indurre l'astrologo a concentrarsisolo su quegli aspetti che lo hanno interessato, trascurando altre reali problematiche del cliente.L'astrologo deve capire che problemi o domande del cliente che esulano la sua ipotesi primariapossono apportare considerevoli intuizioni e ampliare la visione stessa dell'astrologo.Per esempio, un uomo va dall'astrologo con il timore di essere sul punto di perdere un'importanterelazione d'amore. I dati astrologici indicano che, nel tema del cliente, Plutone di transito èesattamente congiunto a Nettuno in settima Casa. Di nascita l'uomo ha Venere in Pesci e manca dielemento Terra. L'astrologo conclude che il cliente teme la perdita di un'immagine ideale e romanticadella relazione amorosa e persegue questa linea di osservazione e di indagine. Senza dubbio questa èun'istanza psichica forte nel cliente, ma probabilmente a livello inconscio. Ciò a cui questo individuo èpiù interessato a livello cosciente è il timore della perdita, del fallimento e del dolore. Trascurando le

esigenze coscienti del cliente a causa di ciò che l'oroscopo e il transito indicano, l'astrologo priva ilcliente di un aiuto immediato. La perdita di un ideale romantico può essere trattata in una prospettivaeducativa, cioè il suo significato può essere compreso in senso lato, ma se il cliente ha una difficoltàemotiva a confrontarsi con quel turbamento, allora la necessità del momento dovrebbe essere laprima cosa di cui occuparsi.

ASTRO-TERAPIA

Nella terapia astrologica l'astrologo partecipa in modo regolare e crescente al cambiamento psicologicoprofondo dell'individuo. Qui il processo di trasformazione è realizzato consapevolmente e l'astrologo èa contatto con problemi di dipendenza e transfert in un rapporto emotivo intenso. La conoscenzapratica dell'astrologo deve ora comprendere altri campi come la conoscenza degli aspetti dellapsicodinamica, l'analisi della struttura del carattere e la sottigliezza di lavorare con le difese e le forze

inconsce. (Vedi capitolo 6 e 7).L'astrologo diventa ben più di una guida occasionale al cambiamento, come nel counseling; eglidiventa ora un artefice attivo di questo cambiamento. Nella didattica astrologica si mettono inevidenza gli schemi della struttura e dei processi psicologici e questo, spesso, è l'inizio di una maggiorconsapevolezza di sé diventando, in effetti, il primo passo nella "terapia di vita" (per terapia di vitaintendo la crescita emotiva e spirituale che si può sperimentare semplicemente confrontandosidirettamente con le esigenze e le occasioni della vita).Questa nuova impostazione, tuttavia, non coincide con la risoluzione dei conflitti, blocchi e squilibri.Se la lettura può essere definita uno squarcio di luce, il counseling astrologico è ancora un gradino piùsu, perché l'astrologo diventa un aiuto moderatamente attivo nel processo di cambiamento. Infine,con l'astro-terapia si assume il compito di una guida a tempo pieno.Qual è la linea di confine tra il counseling astrologico e l'astro-terapia? Molti astrologi esperti pensanoche il counseling abbia funzioni terapeutiche quando il cliente vede regolarmente l'astrologo almenouna volta al mese. In questo caso si utilizza qualche cosa di più dell'informazione astrologica e sisviluppa senza dubbio un rapporto di dipendenza e transfert.Il rapporto può diventare di astro-terapia anche quando il cliente va dall'astrologo meno di una voltaal mese. Succede quando l'astrologo, ignorando le resistenze evidenti e le vulnerabilità del cliente, sisente obbligato a rivelare gli aspetti oscuri e irrisolti della sua psiche e spinge per un cambiamentotroppo rapido e troppo profondo. Questo è, naturalmente, un modo aggressivo e non utile di terapiaastrologica.Alcuni astrologi hanno un dono naturale per fare della terapia. I loro anni di esperienza comeconsulenti astrologici hanno dato loro un training concreto sulle dinamiche dei processi della vita edella psiche umana. L'oroscopo fornisce un mezzo potente di diagnosi e di comprensionedell'individuo. Molta gente, poi, va dall'astrologo cercando una specie di scorciatoia per una terapia.Se l'astrologo è sensibile e motivato può essere tentato di intraprendere una terapia astrologica.Gli astrologi devono sapere che ci sono molti rischi potenziali legati all'astro-terapia, oltre ai vantaggi.C'è più impegno per l'astrologo a causa del maggior dispendio emotivo; c'è un maggior bisogno di

conoscenza tecnica e aumenta il grado di responsabilità personale. Anche un astrologo molto sensibilecon una ricca esperienza di vita deve ricorrere a un ulteriore addestramento ed esperienze di terapia,

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se pensa di intraprendere tale lavoro. Tutti i professionisti in questo campo devono capire e conoscerei seguenti punti:

- metodi per allentare le difese- come lavorare sulle emozioni represse, esigenze e forze archetipe una volta che incominciano

a essere espresse- tecniche per lavorare con l'immaginazione, le fantasie i sogni- teorie di psicodinamica, psicopatologia e tipi di carattere oltre a quelli proposti dall'astrologia- come affrontare i problemi di transfert e controtransfert- come alimentare la crescita di un buon concetto di sé- teorie dell'individuo nel contesto generale della vita, incluso il familiare e il sociale e l'ambiente

di lavoro.Se gli astrologi acquisiscono esperienza lavorando con i clienti, con il passare del tempo, devonoanche allargare e approfondire la loro conoscenza di come l'astrologia possa essere meglio applicatanelle varie situazioni. Per essere più consapevoli essi possono porsi alcune domande che riguardano laformazione, la consulenza e gli aspetti terapeutici del loro lavoro. Per quanto non sempre sia possibiledarsi una risposta, alcune delle domande seguenti possono essere utili.

- Che cosa sta realmente cercando il cliente?- Che cosa è in grado si recepire?- Perché è venuto a consultarmi a questo punto della sua vita?- Qual è il modo migliore di usare l'informazione astrologica per aiutare il cliente a sviluppare il

suo spirito di iniziativa, il senso di responsabilità e di partecipazione alla vita?- Qual è il giusto grado e genere di indagine che si può fare sulla vita e la psiche del cliente?- Il cliente ha realmente bisogno di una psicoterapia? Se è così, qual è il modo migliore per

dargli questo consiglio?- Il cliente attiva i miei punti deboli?- Quali sono le mie forze e le mie debolezze come astrologo?- Sono un insegnante, un consulente o un terapeuta? Che cosa faccio realmente?- Mi aspetto di essere in grado di cambiare la vita del cliente? E' un'aspettativa realizzabile? Sto

cercando un cambiamento troppo rapido?

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CAPITOLO V

LO SVILUPPO DELL'ASTROLOGIA COME STRUMENTO PSICOLOGICO 

Che il counseling astrologico non sia del tutto separato dal settore della salute mentale è evidente permolte ragioni: parecchi astrologi stanno studiando counseling e psicologia presso le Università di tuttoil paese. Molti termini psicologici moderni che non sono di origine astrologica vengono normalmenteutilizzati dagli astrologi nelle loro relazioni e conferenze, termini come ego, super-ego, proiezione,identificazione, subconscio e così via. Gli astrologi fronteggiano situazioni in cui devono saper valutaregravi condizioni emotive in un cliente e indirizzarlo, nel caso, a un'altra forma di terapia. Una vastaparte del pubblico sta cominciando a prendere seriamente l'astrologia e a inserirla nel contesto di altrefilosofie e psicologie riconosciute. Alcuni astrologi iniziano a lavorare con gli psicologi.E' necessario crescere in qualunque disciplina. Secondo me l'astrologia può crescere attraversoquattro strade, diverse ma collegate fra loro:

a) la ricerca scientifica di persone come i Gauquelin e altri;b) l'orientamento verso un approfondimento psicologico come quello di Arroyo, Liz Green, Robert

Hand e altri;c) la disponibilità di esaurienti programmi di insegnamento astrologico;d) l'assimilazione di teorie e tecniche da terapie e psicoterapie non astrologiche.

E' quest'ultima area di cui ci stiamo occupando in questo libro. (Naturalmente potrebbe e dovrebbe

essere scritto un altro libro sull'altra faccia della medaglia, i modi cioè con cui la psicoterapia puòtrarre vantaggio dall'astrologia.)La necessità di tale fecondazione reciproca è ovvia. Entrambe le forme di counseling - astrologico enon astrologico - hanno qualche cosa che manca all'altra. Il counseling astrologico fornisce la strutturasimbolica per comprendere tanto i modelli psicologici fondamentali dell'individuo quanto i cicli disviluppo a cui la persona è sottoposta. Tale quadro complessivo serve perché da una prospettiva e unaconsapevolezza di sé con cui affrontare la lotta della vita. Ma ciò che manca all'astrologia è un insiemedi tecniche specifiche per aiutare la gente a superare i conflitti e i problemi che essa descrive cosìchiaramente. Il counseling non astrologico, al contrario, lavora soprattutto sull'interazione tra cliente econsulente. Per questo motivo il consulente deve essere esperto nell'uso di corrette tecniche diesplorazione e di indagine. Il consulente non astrologo è preparato ad affrontare il bisogno urgente ela capacità emotiva del cliente, i conflitti interiori, le motivazioni, i traumi, le difese confuse e i ruoli, ledinamiche interagenti tra consulente e consultante, come si correla l'idea di sé con la situazioneglobale del cliente.

Si possono apprendere questi e altri metodi di counseling con un buon corso di counseling o dipsicologia. Come può servire questo all'astrologo? Prima di tutto, imparando ad esplorare all'inizio lavita e le attitudini del cliente, prima di passare alla parte astrologica del consulto, l'astrologo potrebbevalutare meglio le necessità del cliente. Il che stimolerebbe la partecipazione del cliente durante lalettura, rendendo lo scambio più dinamico, più vivo e potenzialmente più fecondo.Poi, nelle successive consultazioni, l'astrologo avrebbe alcuni mezzi pratici per aiutare il cliente arisolvere le complessità e le tensioni che il grafico natale, le progressioni e i transiti rivelano. Nel casoraro in cui si rilevi qualche seria psicopatologia, l'astrologo sarebbe in grado di valutarla meglio e ditrattarla con maggior cognizione di causa.Con il tempo, aumentando la competenza e l'esperienza psicologica, l'astrologo potrà cominciare aoffrire uno speciale lavoro astro-terapeutico di crescita. Con questo ulteriore addestramento tutto ciòdiventa possibile, perché i valori astrologici rendono accessibile una profonda indagine psicologica chei consulenti non astrologi non raggiungono. L'astrologo che ha cercato un’esperienza personale dicounseling o di terapia, ha l'opportunità per un'ulteriore crescita. Ci sono pochi di noi che non abbianobisogno di un qualche tipo di crescita psicologica e la terapia è la strada maestra verso di essa. Inoltrenessun apprendimento è tanto efficace quanto quello compiuto in prima persona. Gli astrologi possonopoi crescere professionalmente, ritengo, leggendo e discutendo i principali autori della psicologiamoderna come Jung, Freud, Reich. Si può fare ciò sia privatamente che attraverso studi universitari.La produzione di questi autori è vasta, ma una conoscenza anche minima del loro pensiero èindispensabile per chiunque si dedichi al mestiere di consulente o di terapeuta.Infine, gli astrologi possono migliorare le loro capacità e prospettive riunendosi in regolari gruppi disostegno. Molto più delle conferenze, questi gruppi aiutano l'astrologo a sentirsi meno isolato edanno un utile sbocco agli interrogativi, sono una fonte di aiuto reciproco e di studio. Tengo seminaridi questo genere già da parecchi anni. Ci siamo occupati tanto di problemi di counseling astrologicoquanto di difficoltà che appartengono al campo del counseling non astrologico e della psicoterapia. Ilgruppo è formato da dodici astrologici più il sottoscritto, ci incontriamo circa una volta al mese inriunioni che durano dalle tre alle cinque ore. Il nostro iter, non sempre identico, è il seguente: uno

degli astrologi presenta un problema di consultazione, per esempio un caso in cui un cliente èparticolarmente bloccato e l'astrologo non ha ancora trovato il bandolo della matassa o non ha aiutatoadeguatamente il cliente a progredire nella sua crescita.

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All'inizio l'astrologo espone le note biografiche essenziali del cliente, la frequenza dei consulti, gliinteressi e i bisogni dichiarati del cliente. A ciò segue una descrizione del dilemma del counseling,personalità e situazione di vita attuale del cliente, per quanto ne sa l'astrologo, e la storia recente delcliente attinente ai suoi problemi. Segue una descrizione dell'educazione ricevuta, dei genitori, dellavita familiare, per quanto se ne conosce. A questo punto vengono presentati il grafico e i transiti.Segue un dibattito generale, nel corso del quale gli altri astrologi chiedono ulteriori informazioni sulcaso e sulle modalità che l'astrologo intende seguire nel counseling. A questo punto si scambianoipotesi sul problema del counseling e possono emergere preziose intuizioni sull'evoluzione della vitadel cliente. Spesso viene esaminato il coinvolgimento personale dell'astrologo nella situazione, a voltestudiando la sinastria tra astrologo e cliente. Sporadicamente io propongo nozioni e tecniche dipsicoterapia attinenti al caso.Al di là delle argomentazioni che riguardano i problemi di counseling individuale, vengononaturalmente sollevate anche questioni di carattere più generale sul counseling astrologico. Alcune diqueste sono:

- problemi di eccessiva dipendenza da parte di qualche cliente.- problemi di coinvolgimento eccessivo e perdita di obiettività da parte dell'astrologo.- identificazione di gravi problemi emozionali nel cliente e il modo migliore per trattarli.- il modo più efficace di accertare le necessità del cliente.- il bisogno dell'astrologo di avere il maggior numero di informazioni possibili sulla situazione

reale del cliente per fornire un counseling efficace e, inoltre, la necessità di tecniche per un

intervento competente.- l'esigenza di accertare il livello di maturità e di crescita del cliente.- il ruolo e la funzione del counseling in astrologia e il problema di come fare astro-terapia.

Noi ci siamo integrati, come gruppo di studio, leggendo e discutendo libri di varie scuole dipsicoterapia. Siamo cresciuti in modi diversi, gli astrologi ed io, grazie all'aiuto reciproco e allo studio.Il gruppo fornisce un buon esempio agli altri astrologi per superare il separatismo e l'isolamento edividere le loro difficoltà con altri che possano capirli. In sintesi, gli astrologi si sono avvantaggiati dalgruppo per diversi motivi.

- Sostegno e reciprocità. Con la condivisione di problemi e la comprensione delle reciprochedifficoltà hanno sviluppato la loro professionalità.

- Ampliamento di nuove intuizioni e scelte. Gli astrologi vedono più chiaramente le insidiedelle loro consulenze come le possibili alternative e i nuovi modi per affrontare le difficoltà.

- Maggiore consapevolezza dell'importanza del dialogo e dell'indagine. Si è riconosciutal'importanza nella consulenza della capacità sia di ascolto che di indagine.

- Maggiore consapevolezza dell'importanza della conoscenza del grado si maturità edella situazione contingente del cliente. Allo scopo di procedere a un'efficace analisi deipotenziali dell'oroscopo e delle influenze dei transiti, gli astrologi hanno capito quanto siavitale comprendere la situazione della vita psichica e concreta del cliente. Questo ha portato auna maggior coscienza della necessità di rispettare le difese del cliente.

- Maggiore consapevolezza della necessità per l'astrologo di essere a contatto con lapropria realtà interiore. E' stato notato dal gruppo che quando un astrologo tende a esserecoinvolto con lo stesso tipo di cliente o di problema più volte, questo rappresenta un aspettonon risolto della sua psiche.

- Chiarimento dei vari ruoli degli astrologi. Gli astrologi hanno capito che devono valutare

la loro maturità emotiva riguardo al tipo di lavoro astrologico che vogliono fare - didattica,consultazione o terapia.

- Maggiore considerazione dell'esigenza di applicare concetti della psicologia epsicoterapia. Uno degli scopi del gruppo è stato quello di ampliare la conoscenza psicologicaprofonda del simbolo astrologico con la teoria e le tecniche della moderna psicoterapia.

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PARTE II  

COUNSELING E PSICOTERAPIA: UNA PREMESSA PER GLI ASTROLOGI 

CAPITOLO 6 

METODI DI COUNSELING 

Il counseling può essere definito come un genere minore di psicoterapia d'appoggio a breve termineche mira ad aiutare un individuo a prendere coscienza delle sue aspettative e dei suoi scopi in unparticolare periodo di crisi e a determinare i mezzi più validi al conseguimento di questi obiettivi. Ilconsigliere aiuta il cliente a prendere coscienza delle sue necessità autentiche, dei suoi sentimenti,delle motivazioni, degli obiettivi e insieme a valutare con realismo il contesto sociale e interpersonalerispetto al quale deve tenere in equilibrio la sua vita interiore.Secondo me il consulente astrologico può trarre vantaggio dalla teoria e dall'addestramento nelcounseling non astrologico come nella psicoterapia. Purtroppo il mondo del counseling non astrologicoe della psicoterapia in genere ignorano quanto potrebbero trarre vantaggio dalle intuizionidell'astrologia.Come già detto, il counseling astrologico ha il netto vantaggio di conoscere i processi archetipi e

simbolici della natura dell'individuo, ma manca delle tecniche specifiche per aiutare la persona aliberarsi di pensieri e sentimenti negativi, per esaminare i turbamenti e la vita dell'individuo con unadeguato controllo della relazione tra cliente e consulente.Sebbene siano stati scritti molti testi sul counseling anche da diversi punti di vista, ci sono deiprocedimenti comuni a tutte le teorie.

ATTEGGIAMENTO DEL CONSIGLIERE 

In un rapporto di counseling è fondamentale una giusta atmosfera emotiva. L'aspetto più importantedel counseling è l'atteggiamento del consigliere: poiché è la prima impressione quella che influenza ilcliente, la sua incidenza è amplificata. La persona deve sentirsi in un ambiente emotivamenterassicurante. Questo significa che il consigliere non deve apparire impressionato o giudicante, mamantenere un atteggiamento oggettivo, professionale, essere spontaneo e autentico. E' altresì vitale

che il consigliere abbia a cuore il benessere e la crescita del cliente.Essere un buon ascoltatore capace di porre domande pertinenti e tempestive, mostrare una realecomprensione per quanto l'individuo dice e sente, è un talento determinante per far uscire la personada una comunicazione confusa o bloccata e aiutarla a sentirsi al sicuro. Infine, il cliente deve essereaiutato a percepire la possibilità di risolvere i problemi o le crisi che l'hanno portato dal terapeuta.

TIRAR FUORI IL PROBLEMA  

Questa descrizione di un ipotetico counseling non astrologico dovrebbe illustrare agli astrologi alcunetecniche utili a migliorare il loro lavoro.Un uomo sulla trentina si recò da un consigliere perché temeva di perdere una relazione sentimentaleche durava da alcuni anni. Poiché sentiva di non avere difficoltà psicologiche serie, si era recato da unconsigliere piuttosto che da un terapeuta per essere aiutato a fronteggiare la crisi momentanea. Nellaprima seduta egli fece al consigliere un quadro nel quale quella che era la sua ragazza da cinque anniminacciava di lasciarlo a causa della sua scarsa espansività, gelosia e possessività. La coppia avevagià parlato di matrimonio negli ultimi due anni, ma poiché i periodi conflittuali aumentavano laragazza minacciava di interrompere il rapporto, per quanto la relazione per entrambi fosse la miglioreche avessero mai avuto.La prima fase del counseling consiste nell'esplorazione del problema. Questo richiede non solo abilitànello stabilire un rapporto e partecipazione emotiva, ma anche capacità di far parlare il cliente e diestrarre un significato dai dubbi. Ciò si basa sulla capacità del consigliere a "leggere" le implicazioni diciò che il cliente dice e come lo dice, capacità che si basa sull'esperienza del consigliere e sulla suaconoscenza dei bisogni e dei conflitti umani, dei tipi di carattere e di difese e delle dinamiche dellarelazione consigliere-cliente.Continuando il dialogo con il cliente nelle sedute successive, il consigliere indagherà sulle molteplicisfaccettature del problema. Chiederà al cliente quando diventa possessivo e geloso, quali sono i suoi

pensieri, sentimenti e fantasie in quei momenti, e come, in generale, vede la sua ragazza. Esamineràla relazione globalmente insieme con le possibili tendenze del cliente all'introversione. Durante le

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prime sedute il consigliere stabilirà quali sono le aspettative del cliente rispetto al counseling e lepossibilità di realizzarle.Con questo cliente fu presa in considerazione dal consigliere l'eventualità di indirizzarlo verso unapsicoterapia, ma sebbene il cliente si rendesse conto di dover risolvere un problema di fondo e chequesto dipendeva da una suo cambiamento interiore, il consigliere decise che avrebbe potuto aiutare ilcliente nei limiti delle sue possibilità.Proseguendo la fase esplorativa del counseling l'identificazione del problema si ampliava includendo larelazione in toto, il quadro generale della vita del cliente e, sempre di più, la sua psicologia. Con iltempo il cliente confidò particolari che rivelavano nel rapporto una complessità maggiore che l'inizialemotivo d'insoddisfazione lasciasse presupporre. Vennero fuori aspetti gratificanti e problematici delrapporto. Fu necessario esaminare non soltanto l'ambiente in cui si collocava la relazione in termini dimodello di vita, ma anche la psicologia profonda del cliente, per ottenere l'aiuto, l'abbandono emotivoe l'introspezione necessari a una valutazione realistica della situazione prima di agire.Si scoprì che l'uomo aveva la funzione di polo più stabile, rassicurante, razionale e riservato. Ladonna, al contrario, era più spontanea, emotiva ed estroversa. Essa aveva apparentemente bisognodella stabilità e della razionalità dell'uomo che rappresentava una base di sicurezza alla suapersonalità più aperta, ma ancora insicura. Apparentemente lui aveva bisogna di ispirarsi alla naturadella donna per diventare più attivo ed emozionale (naturalmente ci saranno state delle correlazioniastrologiche in tal senso). Forse ci sarà stata una maggior importanza dell'elemento Terra e dei segniFissi nell'oroscopo dell'uomo, più Fuoco, Cardinalità e Mutabilità in quello della donna. Dal punto di vi-

sta di Jung potremmo dire che il ruolo di ciascuno rappresenta gli aspetti ombra dell'altra.

LAVORANDO CON LA PSICODINAMICA 

Con il termine psicodinamica si intende l'interazione dinamica delle diverse forze della psiche. Di solitoil consigliere cerca di spingere il cliente ad acquisire una consapevolezza dei suoi conflitti interiori edelle sue possibilità, per cercare di risolverli. Imparando a integrare necessità, sentimenti e impulsiapparentemente contraddittori, il cliente impara ad agire in modo più coerente. Il consigliere ottienequesto mostrando al cliente che agisce in un modo ma sente in un altro, o prova contempora-neamente die impulsi contrapposti e quindi non è in grado di sentirsi profondamente integrato connessuno dei due.Le più ampie espressioni psicodinamiche della psicoterapia riguardano conflitti di ego, super-ego e Iddella teoria freudiana; persona, ego, ombra e il Sé della teoria junghiana; strato esterno, strato

secondario e centro della teoria reichiana. In termini astrologici le psicodinamiche si rispecchiano negliaspetti dissonanti, nell'eccessiva accentuazione di alcuni elementi, segni e emisferi, nell'assenza totaledi un elemento, nelle opposizioni tra pianeti. Alcune delle più specifiche considerazioni psicodinamichedelle terapie moderne riguardano: l'affermazione dell'ego e la difesa contrapposta al timore del rifiutoe dell'abbandono; l'affermazione dell'ego e la difesa contrapposti al senso di colpa e alla perditadell'autostima, la necessità di essere forti e indipendenti contrapposta alla paura o al bisogno diessere deboli e dipendenti; il bisogno di difendersi dalla paura di essere annientati o sopraffatti; lanecessità di una familiarità con il bisogno di autonomia e di distacco; la necessità di essere ragionevolicon i propri bisogni emotivi. La lista potrebbe essere considerevolmente più lunga, naturalmente.Nel caso del nostro ipotetico cliente poco espansivo e possessivo, il consigliere cercherà di osservarein modo distaccato le motivazioni interiori e i conflitti. Facendo appello a tutta la sua esperienza inpsicodinamica e modelli di comportamento, il consigliere si farà a poco a poco un'idea delle tematichedi base e delle possibilità oggettive e cercherà di dimostrare al cliente la validità di questeconsiderazioni. E' importante, tuttavia, che il consigliere sia abbastanza flessibile da accorgersi quandole prime impressioni sono in parte o del tutto sbagliate e le modifichi di conseguenza. Una buonatecnica per raggiungere una comprensione utile al cliente e al consigliere consiste nel riflettereschematicamente a posteriori su ciò che il cliente ha detto e di cui può non essere consapevole.Quando un cliente comprende le proprie precedenti confuse motivazioni e il significato del propriocomportamento, diventa possibile lo sviluppo dell'introspezione. Se l'introspezione non è solo vissutainteriormente ma anche razionalizzata, l'effetto terapeutico è molto più intenso. Come abbiamo visto,l'astrologia aiuta a stimolare queste prese di coscienza attraverso una fonte esterna, l'oroscopo.Il pregio del counseling non astrologico è che aiuta il cliente a raggiungere introspezione ecomprensione come risultato dell'interazione tra espressione attiva della psiche e la conoscenza che ilconsigliere ha dei comportamenti umani.Nel nostro ipotetico caso cliente e consigliere compresero presto che la difficoltà era molto piùprofonda da un punto di vista psicologico di quanto sembrasse e decisero di lavorare più a lungo e conmaggior intensità di quanto avrebbe richiesto una normale situazione di counseling.

Così, con l'emergere più chiaramente del conflitto, si delineò questo quadro: il cliente vedeva la suaragazza attraente, vivace, sessualmente appagante, molto emotiva nelle situazioni cariche di stress ea volte infantile e dipendente. Lo attraeva con la sua forte femminilità. Inoltre lei era stata la prima

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persona con quelle qualità che lui era riuscito a interessare e con la quale aveva potuto stabilire unarelazione. In altre parole lei stimolava la sua natura emotiva più bloccata e il fatto di avere una storiacon una bella donna gratificava il suo ego maschile. Un'altra caratteristica dinamica della lororelazione era che la tendenza della donna a una palese insicurezza, con reazioni isteriche di paura ecomportamento infantile, faceva leva sul bisogno dell'uomo di essere protettivo e premuroso, un uomovirile e paterno. Egli si sentiva utile e apprezzato e lei poteva dipendere dalla sua fermezza erazionalità.La dinamica emotiva che li aveva attratti tuttavia divenne con il tempo il punto focale di un conflittocrescente. Per conservare il suo contegno calmo e iper-razionale, egli aveva represso gran parte dellasua natura emozionale e la sua ragazza si accorgeva di non essere in contatto con la sua vera natura,sentendosi troppo compressa nel ruolo di bambina super reattiva. Egli, d'altra parte, aveva paura,lasciandosi andare alle emozioni, di comportarsi all'opposto del suo atteggiamento abituale. Sarebbediventato un uomo iroso, arrabbiato e ciò avrebbe rivelato la sua profonda vulnerabilità e la suasofferenza. Questa era una terribile minaccia all'autostima e provocava la paura di perdere la suapartner. Con l'aiuto e la consapevolezza acquisita attraverso il counseling, il cliente poté liberarsi dialcune delle sue paure e dei sensi di colpa per come era e come si comportava.Grazie a una crescente consapevolezza dei suoi reali conflitti, delle sue necessità, motivazioni esentimenti, cominciò a intravedere la soluzione del problema. Capì che poteva mostrare alla suaragazza alcune sue paure e sofferenze senza perdere affatto la sua identità di base. Questo avrebbepermesso a lei di immedesimarsi di più in lui e di sentirsi meno giudicata dalla forte immagine paterna

che lui proiettava e questo avrebbe stimolato nella ragazza la capacità latente a essere una personaforte e razionale. Quando fu eliminata una parte della pressione del conflitto, la coppia poté sentirsimaggiormente a proprio agio. I livelli più profondi del loro problema, che nascevano dall'infanzia,avrebbero potuto essere risolti più gradualmente attraverso le esperienze della vita o attraverso unapsicoterapia del profondo.

UTILI ZZO DELLE PSICOLOGIE DI COMPORTAMENTO  

Sebbene non tutti i consiglieri si attengano a una tipologia specifica nell'analisi del cliente, essituttavia utilizzano come parte della loro indagine diagnostica i modelli tipici attribuiti ai diversi tipi dipersonalità. Questo sistema diagnostico di comportamento psicologico tipico fornisce un modo utileper organizzare le molteplici e complesse manifestazioni dell'essere umano secondo un ordinesignificativo. E' analogo al modo in cui un astrologo tende a catalogare una persona con un tipo con

un Plutone forte oppure segnato da valori Leone. L'astrologo sa che una forte componente Plutone oLeone è solo la parte più evidente del tema che ha molti altri aspetti minori che coesistono l'uno afianco dell'altro. Lo stesso vale per i tipi psicologici di personalità: non ci si aspetta che descrivanol'individuo nella sua totalità. Mentre la psicodinamica ha a che fare con i conflitti, i bisogni, gli stimolidella psiche, la tipologia psicologica suggerisce i modi caratteristici secondo cui queste energie sot-terranee si organizzano e si esprimono, oppure vengono represse.Prendiamo ad esempio il caso di un uomo con un forte rapporto di amore-odio verso un padredominatore e spesso autoritario. Una psicodinamica latente di questo cliente potrebbe manifestarsicon un conflitto tra il bisogno di essere forte, indipendente e autoritario nelle sue azioni e il bisogno diessere tenero, vulnerabile e dipendente. Diciamo che questo cliente si è adattato al conflittoidentificandosi con il padre e modellando il suo comportamento su di lui durante la sua crescita. Inquesto processo deve aver represso ogni contatto con la parte tenera, vulnerabile di se stesso,tagliandosi fuori dal nutrimento emotivo che avrebbe potuto ricevere. D'altra parte in questo modo hapotuto raggiungere un certo successo, ottenuto grazie all'aggressività, alla decisione eall'egocentrismo. Questo modello tipico di comportamento è il suo tipo psicologico o la sua"conformazione del carattere". L'analista dovrebbe prendere in considerazione il genere dicomportamento dominante nell'azione e nella reazione secondo possibili motivazioni latenti. Non èimportante dare un nome al comportamento, ma solo comprenderlo. Un analista freudiano potrebbechiamare questo individuo un narcisista-fallico. Un analista junghiano direbbe che la persona stavivendo l'archetipo dell'eroe guerriero. L'astrologo può trovare valori Ariete, cardinalità e prevalenza disegni maschili.Un'altra persona potrebbe rispondere al medesimo conflitto con il padre identificandosi con una madretenera e remissiva. Costui potrebbe divenire un adulto in qualche modo passivo perché avrebberepresso la sua capacità di essere assertivo. Possiamo perciò vedere come lo stesso conflitto possavenire espresso in due modi diversi.Il consigliere lavora con il modulo di comportamento dominante del cliente usando la comprensione, ilche permette al cliente l'autogratificazione e gli consente di esprimersi funzionando come un

meccanismo di difesa. Il consigliere dovrebbe stabilire in che modo i tratti psicologici di basepotrebbero generare conflitti interpersonali e intrapsichici. Nel nostro ipotetico cliente aggressivo etirannico, il consigliere può appurare fino a che punto egli sia consapevole dell'effetto che il suo at-

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teggiamento autoritario ha su di lui e sugli altri. Questo dialogo deve essere gestito con sensibilità eimparzialità, perché il cliente, se si sente in colpa o è sulla difensiva, non sarà in grado di osservare ilproprio comportamento.Lo scopo del counseling è aiutare il cliente ad accertare la qualità e l'impatto della sua personalità perpoterla modificare quanto basta a ottenere la massima efficienza nella vita. In psicoterapia, alcontrario, lo scopo è modificare i tratti del carattere della persona in modo significativo per permetterealle peculiarità principali di funzionare non più come difesa. Questo permette la liberazione di partinascoste, represse, del sé totale e lo sviluppo di un carattere più completo e versatile.Alcuni dei tipici modelli di comportamento descritti nelle varie tipologie psicologiche sono i seguenti:presuntuoso, intraprendente o determinato; eccessivamente reattivo con abilità provocatorie confuse,comportamento rigido con spontaneità e sensibilità limitate; atteggiamento sofferente e lamentoso;comportamento indolente, depresso e autocritico; comportamento dominato da un'estrema labilitàdell'umore che varia dall'esaltazione alla depressione; comportamento eccessivamente dipendente;comportamento emotivamente estraniato e timido; comportamento confuso e distorto. Queste sono lepiù comuni e fondamentali caratteristiche "nevrotiche". Di solito una persona presenta unacaratteristica principale con uno a più tratti o "complessi" che sono meno evidenti e a volte nascosti.La psichiatria classica dà un nome ai diversi tipi di comportamento, per esempio definisce individuocon atteggiamento coatto la persona con un comportamento duro, poco spontaneo e sensibile.Il consigliere deve conoscere le tematiche più importanti della psiche e della personalità del cliente.Ma deve anche essere consapevole che queste sono solamente le caratteristiche principali e che ci

sono anche altre qualità o tendenze importanti. Tutti noi tendiamo a essere un tipo, ma in ognuno dinoi ci sono molti altri tipi a livello inconscio.

IL RAP PORTO DI COUNSELING 

Il rapporto che si instaura tra consigliere e cliente è relativo non solo alle tecniche specifiche usata dalconsigliere, ma anche all'unica Gestalt o alla globalità delle due personalità interagenti. Il rapporto dicounseling, in pratica, ruota intorno a questo scambio psicologico e in particolare all'atteggiamento eai bisogni impliciti del cliente così come vengono rivolti al consigliere. E' compito del consigliere"leggere" questi messaggi sottintesi e rispondere nel modo più efficace.Non è raro che si instauri una situazione di transfert. Questo significa che il cliente qualche voltarisponderà al consigliere con i bisogni, gli atteggiamenti e le speranze che hanno caratterizzato il suorapporto con i genitori o con altre figure dell'infanzia. Per quanto queste aspettative possano essere

valide soggettivamente, esse sono inevitabilmente, in questa situazione, fuori luogo. Per esempio, uncliente che ha avuto un genitore invadente e pronto a criticare può avere la sensazione di esserecriticato anche rispondendo alle domande più innocue del consigliere. Il fenomeno del transfert è disolito meno frequente nel rapporto di counseling che non nella psicoterapia per la minore durata dellacura, perché molto probabilmente non c'è bisogno di rievocare i sentimenti e i bisogni inconsci provatinell'infanzia e di attivare quindi le difese.I "messaggi" emotivi e interpersonali o le transazioni sono quelle che più riflettono il carattere basedella persona o il tipo psicologico. Il cliente considera il consigliere un'autorità assoluta che ha, odovrebbe avere, tutte le risposte? O tende a essere critico verso di lui per metterlo alla prova con uneventuale insuccesso? O ancora vuole compiacerlo e essere gentile a tutti i costi per avere la suasimpatia e il suo aiuto ed evitare ogni possibile contrasto? Tali stratagemmi inconsci da parte delcliente non sempre sono presenti nella situazione di counseling. Spesso il cliente collabora bene con ilconsigliere. Tuttavia clienti con difese forti come nei casi citati agiscono in tal senso e il consiglieredeve essere preparato anche a questo. Cambiare il carattere in modo significativo è compito più dellapsicoterapia, tuttavia il carattere del cliente è una componente inevitabile del suo problema di vita eperciò deve spesso essere tenuto in considerazione anche nel counseling.Come deve comportarsi il consigliere con la personalità del cliente così come si manifesta nel lororapporto? Prendiamo ad esempio il cliente che tratta il consigliere come un'autorità indiscussa. Ilconsigliere che si accorge di essere trattato con eccessivo rispetto perché il cliente non vuoleassumersi le sue responsabilità, può comportarsi come segue:

- durante l'analisi del problema il consigliere può fare domande pertinenti e tempestive peraccertarsi se è tipico del cliente delegare l'iniziativa e la responsabilità in ogni circostanza divita. Il consigliere può aiutare il cliente a rendersi conto di questa sua tendenza senzaautocritica e al tempo stesso esaminare quali sono le esigenze interiori e i conflitti che questocomportamento esprime e reprime. Il cliente può così valutare più realisticamente l'effetto e ilsignificato di questo comportamento su se stesso e sugli altri. Questo stimola lamanifestazione di atteggiamenti sostitutivi.

- Il consigliere può stimolare il cliente a esprimere maggiormente nella discussione le sueopinioni e valutazioni.

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di carattere e dinamiche mentali (una combinazione di pulsioni istintive di base e risposte individualialle esperienze infantili), caratteristiche genetiche, archetipe e la nostra anima.

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CAPITOLO 7

METODI PSICOTERAPEUTICI GENERALI  

In questo capitolo esaminerò più dettagliatamente alcuni dei metodi fondamentali usati inpsicoterapia. E' vero che i problemi, le regole e le funzioni, che l'astrologo deve conoscere perlavorare con i clienti in modo valido e continuo, sono quelli generali del counseling. Tuttavia, peralcuni aspetti, il consulente astrologico ha un rapporto più stretto con la psicologia del profondo chenon il consulente non astrologico, perché l'oroscopo fornisce un'eccellente indicazione dei processipsicologici di base. L'astrologo dovrebbe perciò sapere come procede la psicoterapia e conoscere iprocessi interiori con cui tratta, anche se può non essere immediatamente coinvolto nel cambiamentodi comportamenti abituali, nelle difese o nella liberazione delle potenti forze inconsce.I metodi terapeutici che sto per trattare sono complicati e questa sarà una descrizione breve eintroduttiva. E' solo uno schema e non descrive un procedimento individuale di psicoterapia, ma soloalcuni aspetti del processo. Inoltre, qualunque cosa possa dire, non incontrerà l'approvazione generaledei terapeuti.

GLI INGREDIENTI DI UNA TERAPIA EFFICACE 

Che cosa rende efficace una terapia? Possiamo indicare cinque possibili fattori: (a) il tipo di terapia;(b) la competenza del terapeuta; (c) la sensibilità, la maturità e la profondità del terapeuta; (d) lagestalt psicologica particolare e la compatibilità fra terapeuta e paziente; (e) la disponibilità del pa-ziente a un autentico cambiamento psicologico.

TIPI DI TERAPIA 

E' significativo che la gente sia attratta da tipi diversi di terapia. Potremmo ipotizzare che essiscelgono in base a valori filosofici e sociali, al grado specifico di evoluzione della loro vita e in base acerte considerazioni personali non ancora del tutto note. Questo tipo di domanda riguarda anchel'astrologia e alcuni astrologi hanno cercato di trovare il tipo di terapia adatto a ogni persona secondoil tema natale. Doris Hebel, in particolare, ha dato un valido contributo in questo senso. Per esempio,una persona con un Mercurio forte o con un'enfasi dell'elemento Aria o della terza, settima o

undicesima casa, dovrebbe trarre vantaggio da una terapia di tipo verbale, mentale. Una persona conun forte Nettuno si dovrebbe trovare meglio con una terapia in grado di lavorare con l'immaginazionecome la terapia junghiana. Qualcuno con un enfasi dell'elemento Terra o con un Marte quadrato aSaturno dovrebbe trarre beneficio da una terapia corporea come la bioenergetica o la Reichiana. Perquanto ci sia una certa validità in queste rispondenze, il modo in cui devono essere interpretate èdiscutibile. La persona con un'enfasi dell'elemento Aria può sentirsi più a suo agio in una terapia ditipo verbale, mentale, ma può facilmente usare la sua brillante abilità mentale per evitare le sueemozioni. Lo stesso può essere applicato a ogni altra funzione molto sviluppata: può essere usata perdominare le altre funzioni del sé. Jung ha dimostrato che ognuno di noi ha sia una funzione dominanteche una funzione minore. Invece l'abilità dominante e più accessibile della persona deve essereutilizzata solo fino a un certo grado (non importa il tipo di terapia usato) perché bisogna stare attentiche la capacità non sia utilizzata come difesa, anziché come veicolo di espressione e di crescita.Un'altra sfida alla teoria che l'oroscopo può indicare il tipo di terapia più efficace per un individuo è ilfatto che alcune persone fanno progressi con un tipo di terapia per un periodo di tempo, poi si sentonolimitati da questa e possono fare eventuali nuovi progressi con un tipo del tutto diverso di terapia.Questo forse riflette la tendenza della gente ad utilizzare nella loro prima esperienza la terapiaadatta alla loro struttura psicologica più accessibile, come sottolineato dall'enfasi del grafico, e poi piùtardi, se vogliono continuare a crescere, devono avvalersi di una terapia adatta alla parte menoaccessibile e più temuta della loro personalità.

COMPETENZA DEL TERAPEUTA 

Sebbene io sia senza dubbio d'accordo sul fatto che il terapeuta dovrebbe essere competente e benpreparato, credo che l'importanza di altri fattori sia spesso sottovalutata.Ci sono alcune persone che credono che tutto quello che serve a un terapeuta per essere competentesia apprendere a fondo le tecniche della sua scuola. Questa idea è confermata dal punto di vista

"scientifico", che trascurando il fattore umano, tralascia l'ingrediente essenziale di ogni sforzoterapeutico.

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PERSONALITA' DEL TERAPEUTA 

Sono stati fatti molti studi di psicoterapia che rivelano come il tipo di persona che il terapeuta è, e ilgenere di rapporto che si instaura tra lui e il cliente, siano gli ingredienti fondamentali della terapia,mentre le tecniche terapeutiche specifiche rappresentano solo il background e il gergo chepermettono al processo terapeutico di svolgersi. Tuttavia, per quanto importante sia la personalità delterapeuta, sono necessarie nozioni e tecniche per fronteggiare il difficile compito di lavorare effi-cacemente con la mente, le emozioni e il corpo di un individuo in difficoltà.

IL RAP PORTO TRA TERAPEUTA E PAZIENTE 

Nessun terapeuta, non importa se competente e maturo come individuo, sarà in grado di aiutare tuttiallo stesso modo.Altri due fattori influenzeranno la riuscita del processo terapeutico, uno dei quali è l'integrazione traterapeuta e cliente. Poiché il rapporto è uno dei fattori chiave della terapia, le sottili, difficilmentedefinibili componenti di quel rapporto sono decisive. I terapeuti che conoscono l'astrologia sonoavvantaggiati, perché hanno la capacità di studiare la comparazione tra i due grafici e possonocalcolare il tema integrato del rapporto. Dovrebbero esserci gli stessi aspetti richiesti per ogni

rapporto valido: alcuni trigoni e sestili per facilitare la relazione e la comprensione, alcuni aspettidifficili per dinamizzare e stimolare. Un'enfasi eccessiva di un genere o dell'altro sarebbecontroproducente.Dal punto di vista non astrologico alcune componenti riguardano la stima reciproca, un'affine filosofiadi vita e valori sociali analoghi, la facilità di comunicare, la possibilità di vivere i contrasti su unprincipio di sicurezza e la disponibilità all'attenzione e all'amore.Ci dovrebbero essere anche differenze di carattere in modo che le qualità latenti del paziente venganostimolate dalle caratteristiche più aperte e sviluppate del terapeuta.

DISPONIBILITA' DEL P AZIENTE 

L'ultimo fattore nella possibile efficacia di qualunque terapia è il bisogno e la disponibilità dellapersona al duro lavoro emotivo richiesto. La maggior parte della gente non si sottoporrà a una

terapia profonda, se i vecchi modelli e i ruoli non sono più validi e la sofferenza, l'ansia e lafrustrazione raggiungono livelli di intollerabilità. Anche altre persone che sono meno in difficoltàpossono fare un lavoro valido, ma cercheranno più il significato, la gratificazione e il senso di identitànelle loro vite, il che può già di per sé essere un grande stimolo.

ASPETTI DELLA PSICOTERAPIA 

Atteggiamento terapeutico di base del terapeuta E' assolutamente necessario che il terapeuta mantenga un atteggiamento di sostegno, di accettazione,di attenzione, ma oggettivo. Questo crea la sola atmosfera nella quale i pazienti possono condividereaspetti della loro personalità, per riuscire eventualmente a integrarli nel loro sé. Tale atteggiamento èspesso chiamato empatia, ma differisce dall'amorevole solidarietà dell'amicizia, in quanto èconsiderevolmente più obiettiva e usa delle tecniche specifiche per aiutare la gente a superare iblocchi che impediscono loro di prendere coscienza del loro sé profondo. E' essenziale che questoatteggiamento sia genuino e non puramente formale. I pazienti si rendono conto che la solidarietàofferta non è vera e si sentono limitati. Perché la terapia possa progredire fino ai suoi massimi gradi èindispensabile che il terapeuta si prenda veramente cura dei propri pazienti e pensi a loro come a deicollaboratori. E' importante che questo atteggiamento di sostegno sia costante, ma è ancheimportante che il terapeuta sia un essere umano, oltre a un abile professionista. Questo significa chesentimenti di fastidio o di rabbia da parte del terapeuta possono e devono essere espressi, perchépossono avere un valore terapeutico, se il rapporto tra paziente e terapeuta è solido e il paziente haun po' di forza di carattere.Se tuttavia il terapeuta trova delle difficoltà a mantenere questo atteggiamento di empatia in unrapporto terapeutico, questo può essere dovuto all'ingerenza di aspetti non risolti del suo sé profondoe il terapeuta dovrebbe avere la forza e l'umiltà di accettare questa possibilità. Altre cause di difficoltàpotrebbero essere una incompatibilità di base fra il terapeuta e il paziente o una resistenza

inattaccabile da parte del paziente.La richiesta sia delle scuole di addestramento che di alcuni pazienti che il terapeuta sia pienamente"realizzato" o "sano" interferisce con la realtà della situazione. Come Jung ha sottolineato, in un

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autentico rapporto terapeutico certi aspetti fondamentali della personalità del terapeuta vengonostimolati dal paziente ed è attraverso questa incentivazione e questo interscambio che si può fare illavoro migliore e il terapeuta può crescere con il paziente.Non solo gli astrologi, ma anche gli psicoterapeuti hanno notato che un certo tipo di persona sembracercare aiuto in alcuni periodi che corrispondono a fasi particolari della loro vita professionale, in cuiè in atto uno sviluppo e un apprendimento psicologico.

ESAME DEL PROBLEMA  

Il modo in cui il terapeuta conduce la conversazione e risponde al cliente è decisivo nellapsicoterapia. Ma c'è una grande differenza nell'estensione e nel tipo di comportamento verbale pro-mosso dalle diverse scuole di terapia.Parlando in generale, la psicologia dell'ego, l'approccio neo-Freudiano, la terapia esistenziale, l'analisitransazionale e parecchie delle psicologie umaniste prevedono tutte molto dialogo con un notevolecoinvolgimento della personalità del terapeuta e l'impostazione di certe direttive. L'approccioFreudiano, d'altra parte, cerca di limitare il coinvolgimento dell'analista alla posizione di riflettoreneutrale delle proiezioni del paziente, agevolando le libere associazioni e interpretando le motivazionisotterranee e i conflitti del paziente attraverso le resistenze, i sogni, i lapsus e così via. Terapiecatartiche, d'altra parte, come la bioenergetica, la primal terapia e quella Reichiana, credono in

generale che la maggior parte del dialogo nella terapia serva ad evitare le emozioni e i ricordi piùprofondi e repressi. Essi perciò limitano la partecipazione verbale del terapeuta, quando è possibile, afar notare al paziente difese e blocchi, a dirigere il procedimento terapeutico e occasionalmente aparlare della vita presente del paziente e della sua infanzia.Lo scambio verbale cosciente tra il terapeuta e il paziente è tuttavia estremamente importante.Costituisce una buona metà della spina dorsale di tutta la psicoterapia. L'altra metà è costituita ditecniche specifiche alle diverse terapie, come l'associazione libera, l'esplorazione della fantasia, lamessa in atto dei sogni, il parlare a dei genitori immaginari, esplorare subpersonalità, esprimere leemozioni bloccate attraverso l'espressione corporea e così via.Un buon rapporto verbale tra terapeuta e paziente permette al paziente di ricevere sostegno ecomprensione in momenti o stati emotivi difficili della vita, permette di raggiungere nuove prese dicoscienza del comportamento e degli atteggiamenti. Il terapeuta, a sua volta, impara di più sulle lottedella vita di una persona e sui suoi bisogni, sul procedimento terapeutico e su come dirigere almeglio questo sviluppo. Permette inoltre al terapeuta di affrontare i ruoli abituali e le difese del

paziente ogni qualvolta egli è pronto ad arrendersi.In questo modo, inoltre, il paziente ha l'opportunità di lasciare emergere i suoi sentimenti e le sueaspettative verso le figure che rappresentano l'autorità e i sostituti dei genitori. Forse il paziente hadesiderio di un certo grado d'intimità, di calore, di comprensione e d'amore. Ha la possibilità diesprimerlo, così come i sentimenti di disappunto, dolore, rabbia, disprezzo o odio, quandol'appagamento di questi dolci sentimenti è frustato dalla realtà della situazione. Il grado d'intensitàdella frustrazione è di solito legato ai conflitti interiori e alle proiezioni del paziente, ma può ancheessere dovuto sia a carenze da parte del terapeuta che a una fondamentale disarmonia tra terapeutae paziente.Per quanto tuttavia la discussione possa essere valida e terapeutica, c'è sempre la possibilità chepossa essere limitativa. Finché una persona può mantenere difese e controllo attraverso il discorso eevitare così forti emozioni spontanee, può limitarsi anche solo a un resoconto degli eventi dellasettimana, evitando un inutile sforzo intellettivo per capire cause e significati. Il paziente può proporreuna serie di sofferenze e preoccupazioni per ottenere aiuto e comprensione dal terapeuta senzaprendere coscienza delle sue responsabilità nelle sue difficoltà nella vita. E' per questo che i terapeutihanno bisogno di tecniche per andare al di là di queste produzioni verbali-intellettuali. Un esempio dicome la capacità verbale possa essere usata per difendersi è esemplificata da un mio paziente di circatrentacinque anni. Egli parlava in modo convincente del suo bisogno di capire e cambiare i suoi moduli" nevrotici" di comportamento, ma c'era una propensione al biasimo e uno sforzo voluto in questoesame e come risultato si ottenne poco o nessun cambiamento psicologicamente profondo. Tuttavia,dopo che ebbe abbassato alcune delle sue difese e concesso a una buona parte delle sue emozioni diliberarsi, capì che i suoi precedenti sforzi verbali l'avevano aiutato a recitare il ruolo del "bravoragazzo" che cerca di compiacere il terapeuta (genitori), ma che un'altra parte della sua personalitànon voleva veramente fare questi sforzi. Dopo di che le eccellenti capacità mentali furono usate perchiarire piuttosto che per mascherare le sue vere emozioni e i suoi bisogni.

SENTIRSI CAPITI  

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"Comprende quello che voglio dire?" " Mi capisce?" Queste domande sono rivolte più che altro aglipsicanalisti. Non sentendosi di solito sufficientemente accettati o amati dai loro genitori, i pazientihanno bisogno di ricevere dai loro terapeuti un po' di quella comprensione che non hanno ricevutodurante la loro crescita.Sembrano esserci due aspetti antitetici nel bisogno di essere capiti, uno generale, l'altro individuale. Ipazienti hanno bisogno di sentirsi parte del dramma della vita di tutti, di essere come gli altri, e disapere che il terapeuta capisce e può districarsi nelle questioni generali, nei conflitti o nel tipo diproblema che stanno subendo. Ma nel medesimo tempo, oltre alla necessità di sentirsi come gli altri edi sapere che si è sottoposti alle stesse leggi naturali umane, c'è un uguale bisogno di sentirsi diversie unici. Tutto questo è racchiuso nella domanda:" Mi capisce?" Il lavoro di integrazione è il tentativo diraggiungere la propria sintesi individuale dell'energia vitale universale.Ogni persona ha un particolare e unico processo vitale che il terapeuta deve gradualmente conoscereper poter essere più incisivo. Di conseguenza più la vita e la psiche del terapeuta è ricca e varia, piùegli sarà in grado di "conoscere" e interagire con l'unicità e i mutamenti dei suoi pazienti.

INSTAURARE LA FIDUCIA  

In psicoterapia possiamo distinguere tra fiducia iniziale e fiducia profonda. Perché la terapia possaprocedere ci deve essere una fiducia iniziale sufficiente, in modo che i tempi difficili possano essere

superati e la diffidenza di base possa essere portata in superficie e affrontata. La fiducia iniziale puòessere costruita in un ragionevole periodo di tempo. Questo fatto dovrebbe essere riconosciuto eaccettato e l'eventuale paziente dovrebbe in caso contrario, trovare un altro terapeuta.L'iniziale mancanza di fiducia, può essere dovuta a una o più delle seguenti ragioni:

- Il paziente riconosce intuitivamente che c'è un'incompatibilità tra lui e il terapeuta , in terminisia di personalità, che di valori e filosofia di vita.

- Il tipo di psicoterapia non è appropriata per la persona in quel particolare stadio del suosviluppo.

- l'eventuale paziente ha tali seri problemi al riguardo dell'autorità che qualunque terapia non èadatta in quel momento.

- Profonda o spontanea, la fiducia deve essere stabilita prima che una persona raggiunga ilcuore della sua identità. Tale fiducia cresce così a mano a mano che:

- Il paziente ha sperimentato una buona quantità di approvazione, oggettività, aiuto, attenzionee comprensione dal terapeuta.

- C'è stata sufficiente condivisione e liberazione delle parti della personalità più buie eminacciose e il paziente ha visto che il terapeuta ha la sicurezza emotiva e le tecniche pertrattarle.

- Il paziente ha sperimentato un grado di cambiamento interiore reale e duraturo, comerisultato della terapia.

LA VERIFI CA DELLA REALTA' 

La maggior parte della gente che si sottopone a una terapia deve imparare a valutare oggettivamentele situazioni esterne della propria vita. Se il terapeuta aiuta il paziente a questo riguardo, questo èl'aspetto educativo della terapia. La verifica della realtà o avere a che fare con il mondo oggettivoaiuta una persona a: (a) fronteggiare le situazioni in modo valido; (b) vedersi riflessa nei suoi rapporticon gli altri e nell'effetto che ha sugli altri; (c) diventare meno narcisista e più matura, rendendosiconto che deve capire e interagire con ben più che i suoi desideri e i suoi sentimenti.Poiché c'è un certo sincronismo tra la percezione oggettiva e soggettiva, un miglioramento nell'una onell'altra sfera di funzionamento influisce sull'altra. Se una persona ha risolto i suoi conflitti interiori ele sue emozioni represse, automaticamente diventa più integrata e in contatto con se stessa a livelloprofondo. Come risultato sarà in grado di vedere e trattare più realisticamente con il mondo.

POTENZIARE LE FUNZIONI DI CONTATTO E LA CONSAPEVOLEZZA 

Il "contatto" ha a che fare non tanto con "che cosa" cioè con il contenuto della vita interiore edesteriore di una persona, piuttosto con il "come" o il modo in cui pensa, sente, immagina, rispondesensorialmente, ha aspirazioni, agisce e si muove. Il contatto autentico ha tre dimensioni e tutte e tresono necessarie alla piena consapevolezza. Noi abbiamo bisogno di essere in contatto con: (a) il

nostro stato interiore, cioè ciò che realmente sentiamo e pensiamo, che cosa ci è necessario davveroe a che cosa aspiriamo; (b) come esprimiamo la nostra condizione interiore nel mondo esterno - comeci muoviamo, l'espressione del nostro viso, il tono della voce, la qualità del nostro linguaggio e così

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via; (c) i bisogni, i sentimenti e le motivazioni di coloro che ci circondano. La capacità di entrare incontatto con tutte e tre le dimensioni è necessaria per lo sviluppo e l'integrazione di sé. Questefunzioni di contatto dipendono dalla nostra vivacità, da una adeguata forza dell'ego e dalla prontezzaad afferrare le verità, incluse quelle spiacevoli, al riguardo di noi stessi e degli altri.Questo aspetto del processo terapeutico è il settore in cui saltano fuori le differenze tra le varie scuoledi terapia. Sebbene le seguenti differenze non siano in alcun modo assolute, si può dire che la scuolaFreudiana mira alla presa di coscienza come parte del proprio funzionamento mentale che èinconsciamente legato ai conflitti infantili; la scuola Junghiana pone la persona in contatto con iprocessi immaginari e intuitivi; la scuola Reichiana e bioenergetica enfatizzano il contatto con ilproprio sé somatico ed emotivo.

USO DEL RAPPORTO TERAPEUTICO 

Una terapia valida dipende non solo dall'uso di una capacità terapeutica ben sviluppata con unpaziente che è pronto a crescere, ma anche dal fortunato sviluppo di un diverso e unico scambio - ilrapporto terapeutico. Come ogni rapporto, anche questo si evolve. E' formato da una fase iniziale disimpatia, di aspettativa e in parte di paura e di diffidenza, seguita da un più profondo contatto conalcuni conflitti e blocchi o con certi aspetti piacevoli ed eventualmente con uno sviluppo dei conflittifino ad arrivare ad una spontanea compartecipazione e all'amore.

Il rapporto terapeutico è particolare e utile nei seguenti casi:- Il paziente è in grado di esternare, in un atmosfera di accettazione e oggettività, aspetti dellasua personalità che non aveva potuto esprimere con soddisfazione nell'infanzia e che sonotroppo difficili a volte da esternare con gli amici o con il partner.

- Collegato a quanto sopra è l'instaurarsi del transfert. Cioè il paziente tenderà a proiettare sulterapeuta immagini, sentimenti e aspettative, che effettivamente hanno più a che fare con igenitori e non sono davvero adatte alla realtà presente. Se queste proiezioni negative oidealizzate sono esternate, espresse, esaminate e gradatamente risolte con il terapeuta, lapersona riuscirà a maturare, a lasciar perdere le richieste e le aspettative su coloro che lacircondano e vedere realisticamente se stessa e gli altri.

- A bilanciare il transfert c'è la percezione da parte del paziente di certe qualità nel terapeutache il paziente tenderà a emulare e incorporare nel proprio ego, almeno fino ad un certogrado. Questo può aiutare alcuni pazienti a ristrutturare il senso di sé che non avevanorealmente sviluppato a causa delle carenze precedenti.

ALLENTARE LE DI FESE 

Il termine difese psicologiche ha avuto origine nel movimento analitico Freudiano, ma si trova anchein altre scuole di terapia: la persona e la funzione dominante nell'analisi Junghiana; il gran caponell'opera della Gestalt; il carattere e l'armatura muscolare nella terapia Reichiana; la subpersonalitàpiù forte, che sopprime le altre subpersonalità, nella psicosintesi. Quello che realmente significa è cheuna determinata qualità o atteggiamento che è naturale per una persona può diventare esagerato edominante per nascondere e controllare altri aspetti della personalità che sono percepiti come unaminaccia. Sono state scelte sicurezza e sopravvivenza a scapito della libertà e della completaespressività. Per esempio, in certe circostanze un atteggiamento amichevole può diventare eccessivoquando è una benevolenza coercitiva, perché contiene elementi di sincera amicizia, ma anche paura,ostilità e altre caratteristiche.Le difese non sono perciò delle aggiunte artificiose alla personalità che devono essere demolite primache le parti "vere" possano essere liberate. Le difese sono tridimensionali: sono repressive, integrativeed espressive. Espresse nel nostro temperamento, fissate nella nostra tensione muscolare cronica,esse sono in parte consce, in parte inconsce.Un efficace lavoro di psicoterapia comporta il graduale allentamento delle difese. Questo significaaiutare il paziente a liberare le parti difficili e represse della sua personalità di modo che possanoessere vissute nella realtà (non solo intellettualmente) e permettere così alle parti più nascoste delproprio essere di venire espresse e integrate. Completezza, varietà e vivacità di espressione sono ilrisultato di una diminuzione della necessità di difese croniche. Poiché le difese contengono tuttavia siaelementi reali che artificiali, il bisogno di usarle ogni tanto deve essere rispettato dal terapeuta.

LIBERAZIONE DELLE EMOZIONI  

Tutte le psicoterapie hanno a che fare con la vita emotiva dei pazienti, ma solo alcune scuole cercanodi provocare una forte liberazione delle emozioni in maniera diretta. Le principali sono la Gestalt

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terapia, la primal terapia, la bioenergetica, il core energetics e la terapia Reichiana (terapiaorgonica). Ci sono quattro categorie di emozioni di base: (a) rabbia e violenza; (b) paura; (c) formediverse di sofferenza emotiva, come il dolore e la tristezza; e (d) le emozioni calde, come l'amore, ildesiderio, il piacere e la sana sessualità. Di solito queste non sono esperienze separate, ma sonocollegate ai conflitti, alle immagini, ai bisogni e alle subpersonalità.Allentare le difese, se fatto consapevolmente e sistematicamente, libererà varie emozioni, ma puòessere una spada a doppio taglio. Nel migliore dei casi può portare a un rapido senso di cambiamentoe di fiducia, con maggiore lucidità, vivacità e espressività. Ma nel caso peggiore il risultato può essereche il paziente rimanga bloccato nel far emergere ripetutamente la stessa emozione (di solito dolore orabbia), senza che questo porti ad un reale cambiamento.Una delle ragioni dello stallo terapeutico nella catarsi emozionale è che c'è una mescolanzainsopportabile di emozioni che cercano sfogo: rabbia, dolore, paura e senso di colpa. Per esempio,fino a quando la paura e il senso di colpa non sono risolti la rabbia e il dolore non possono trovareuna naturale via d'uscita. Inoltre una emozione può essere usata come difesa contro un'altraemozione - per esempio la collera può essere usata come difesa contro il dolore e il pianto oviceversa. Un paziente può anche trovare possibile esprimere alla presenza del terapeutaun'emozione, ma non un'altra a causa di sentimenti di transfert non risolti.Ci sono molte teorie sull'origine dell'ansia: è individuata come il risultato di (a) un blocco della libido;(b) il sistema nervoso e la psiche ricevono più stimoli di quelli che possono integrare; (c) ogniesperienza che è per l'ego una minaccia grave alla sua capacità di mantenere un senso di sicurezza e

di autostima; (d) ogni importante esperienza dell'ignoto. In ogni vero processo terapeutico la personadovrà sperimentare un po' di ansia perché il cambiamento di ogni atteggiamento, abitudine o difesacronica verrà sentito come una minaccia. Ma un eccessivo e prolungato stato di ansia interferisce conil progresso terapeutico. Un'ansia intollerabile è la forza motrice alla base della formazione delle difesee dei sintomi nevrotici.Rollo May ha fatto notare che le nostre emozioni hanno due inseparabili aspetti. Riflettono il passato,in quanto "causate da" esperienze passate e per capirle noi dobbiamo guardare alla "ragione per cui"esse esistono. Le emozioni ci spingono a posteriori. Ma al tempo stesso sono evolutive perchérappresentano il modo in cui noi e le nostre vite vogliamo diventare. Sono una spinta in avanti e sonocoinvolte nelle aspirazioni creative. C'è uno "scopo per" i nostri sentimenti e le nostre emozioni equesto implica intenzioni e scopi di vita.

INTEGRAZIONE 

Solo con la caduta delle difese e la conseguente liberazione delle emozioni represse, dei bisogni e losviluppo di un'autentica presa di coscienza, può avvenire l'integrazione degli elementi inconsci nellapersonalità. E anche con la realizzazione di questi prerequisiti, l'integrazione richiede tempo,ripetizione e abitudine. Richiede anche dei periodi di tranquillità nella terapia dopo quelliemotivamente intensi.

CRESCITA DELL' I NSIGHT 

Vorrei distinguere tra la presa di coscienza intellettuale e la presa di coscienza reale. Sebbeneinsufficiente di per sé, la presa di coscienza intellettuale può aiutare una persona a iniziare il processodi lavoro su di sé, ma è facile usarla in modo negativo come baluardo contro il sentimento e laspontaneità. La presa di coscienza reale, invece, diventa operante quando uno comincia a aprire leproprie difese, è stimolata da una esperienza difficile ed emotivamente intensa della nostra vita o daltentativo di capire una situazione della propria vita che richiede la piena responsabilità di se stessi. Lamancanza di una reale presa di coscienza è una delle ragioni per cui una persona tende a rimanereattaccata a un modello emotivo poco efficiente. Tale situazione indica chiaramente che la persona nonsta davvero guardandosi dentro e accettando il suo ruolo attivo nel mantenere in vita il conflitto.Molta gente pensa all'insight come se avesse a che fare solo con una comprensione nuova di unacausalità dal passato. Ma esso può funzionare anche dinamicamente come un modo nuovo diguardare all'odierna interazione di forze e bisogni e finalizzato a una stimolante identificazione delsignificato delle proprie attività in termini di mete future.

LIBERAZIONE DEL SENSO DI COLPA E DELLA VERGOGNA 

Ognuno di noi ha una parte nascosta, segreta della propria psiche. Fino a quando questa parte segretanon è condivisa con un terapeuta pronto ad accettarla, ci sarà sempre un limite al progresso che sipuò fare in terapia. Questo è l'aspetto confessionale della psicoterapia.

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Il contenuto di quella parte della personalità per la quale noi proviamo vergogna variaconsiderevolmente: può includere esperienze o fantasie sessuali inadeguate o inusuali, impulsi di me-schinità o di sadismo, sentimenti di inadeguatezza generalizzati, sensazione di essere immaturi, unparticolare evento del passato che ci provoca senso di colpa, l'identificazione con le caratteristicheodiate di un genitore e così via. La condivisione di precedenti aspetti nascosti di noi stessi per cui cisentiamo colpevoli o di cui ci vergogniamo, ha un notevole effetto sulla crescita dell'autostima edifferisce sensibilmente dall'uso semiconscio del senso di colpa o di inadeguatezza. Quest'ultimo ècondiviso facilmente e usato abitualmente per evitare sentimenti più forti e più assertivi, è una difesaa tutti gli effetti.

EVOLUZIONE VERSO UNA SANA IMMAGINE DI SE' 

C'è un aspetto della crescita personale su cui lavorano tutte le diverse scuole di terapia, ed è lascoperta da parte del paziente di una autentica immagine di sé. Si può realizzare ciò solo scavandosotto la sovrastruttura formata dal forte condizionamento dei ruoli, dalle maschere e dagliatteggiamenti esagerati. La tesi principale della maggior parte delle psicoterapie è che il modo in cuiuna persona vede se stessa condiziona il modo in cui il mondo la vede e la tratta. La persona ottienecosì la conferma di alcune sue convinzioni profonde che in effetti non sono altro che un riflessodell'immagine di sé. Come dice un proverbio, il carattere è il destino. Con un'atmosfera di sicurezza

emotiva, una comprensione interpretativa dei processi di base e delle tecniche specifiche per portarealla luce l'inconscio, il terapeuta spera di stimolare un naturale processo di profonda auto-consapevolezza.L'immagine particolare che una persona ha di se stessa in ogni momento dipende dal livello psichicoda cui sta operando. Se la sola immagine di sé che una persona può sopportare viene dalla superficiedella psiche (o persona), ci sarà un certo grado di protettività e di difesa di questa. Ma se riflette ilsuccessivo, più profondo livello psichico, il livello dei bisogni e delle emozioni represse, l'immagine disé si colorirà di aggressività, vulnerabilità, paura, dipendenza e così via. Ancora più in profondità sitrova la parte della psiche nella quale risiede il vero sé, il nucleo. Quando l'immagine di sé si basa suquella, risplendono qualità di autentica autostima e amore (alla fine del libro si può trovareun'argomentazione più completa dei tre livelli della psiche).La gente ha più di un'immagine interiore di sé. Astrologicamente i vari soggetti possono essere visticome corrispondenti alle configurazioni maggiori, ai pianeti forti e altri fattori dell'oroscopo.Psicologicamente l'immagine di sé interiore è collegata ai conflitti psicodinamici, ma non si identifica

con loro. Per esempio, un conflitto interiore può corrispondere con l'esperienza soggettivadell'abbandono dei genitori: il bambino sepolto dentro la persona sente, di conseguenza, di esserestato trattato in modo estremamente ingiusto. Da questo conflitto una persona può svilupparel'atteggiamento o immagine di sé di un bambino irascibile, sgradevole, mentre un'altra persona puòvedersi come un povero, innocente fanciullo abbandonato. Atteggiamenti diversi, complessi e strutturedell'immagine di sé possono svilupparsi dai conflitti stessi. E una persona può avere vari differenticoncetti di sé operanti contemporaneamente a diversi livelli dell'inconscio; per esempio, l'immaginedel fanciullo abbandonato può coprire una più profonda, meno accettabile componente di amarezza.

FORTIFI CARE LA VOLONTA' 

Non si parla molto del ruolo della volontà nella moderna psicoterapia perché è stata associata neldiciannovesimo secolo al concetto moralistico vittoriano di "forza di volonta'". Tuttavia un'eccezione ècostituita dalla teoria della psicosintesi, dal core energetics e dagli scritti di Rollo May.E' mia convinzione che tutte le psicoterapie attivano negli esseri umani una funzione identificabilecome volontà. Diversa dalla forza di volontà che sovraenfatizza il fine, la disciplina e la moralità allespese del desiderio e del sentimento, la volontà prende in considerazione sia i desideri immediati diuna persona che le mete a lungo termine. La psicoterapia cerca di aiutare e stimolare il cliente aintraprendere azioni idonee, sia per la dura lotta da portare a termine, sia per i bisogni più immediatidi piacere e di gratificazione.

USO DEI SOGNI, DELLA FANTASIA , DELL'IMMAGINAZIONE 

In questa funzione della psicoterapia possiamo vedere la grande varietà dell'approccio terapeutico. Permolta gente, pazienti e terapeuti in eguale misura, è di solito la parte più piacevole della terapia, e

anche la più creativa e personale. I metodi analitici Freudiano e Junghiano, la psicosintesi e la Gestaltterapia in questo campo hanno fatto il lavoro più approfondito.La capacità di sfruttare questo aspetto della psiche ha diversi vantaggi terapeutici:

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- Combina aspetti delle funzioni mentale, emozionale e intuitiva di una persona in una sintesiunitaria. Si utilizza la componente mentale di una persona, ma di solito si evita ilcerebralismo.

- Poiché i sogni, le immagini e le fantasie di un individuo sembrano più personali di qualunquealtra cosa, si ottiene un senso di creatività, di individualità e di compimento.

- Fornisce un collegamento diretto con l'inconscio, più questa di ogni altra attività, ad eccezionedel movimento e dell'espressione spontanea del corpo.

Ma, come con ogni altro strumento potente, si può abusare di questo mezzo di indagine. Perchéquando questo aspetto di una persona è attivato fino al punto di dominare gli altri, il risultato è unaquasi totale attenzione al mondo interiore per trascurare la propria interazione con gli altri.

RIVIVERE LA PROPRIA I NFANZIA E RI SOLVERE IL RAPPORTO CON I GENITORI  

Questo è il compito della terapia più complesso e difficile da descrivere. Alcune psicoterapie hannopoco da dire su questo punto, ma ogni teoria che accetti l'esistenza dei fattori inconsci della psicheumana dovrà trattare questo problema. Una delle difficoltà nel raggiungere un approccio unitarionelle arti di sostegno / guarigione, è la tendenza della gente a pensare in termini di o l'uno o l'altrorapporto. Noi abbiamo a che fare in gran parte sia con la vita quotidiana e la vita interiore, che con ilpassato. La psicologia umanistica nacque da un bisogno legittimo di equilibrare la tendenza

psicoanalitica a prestare molta attenzione all'infanzia e, in pratica, dare la colpa delle difficoltàcontingenti ai genitori e ai primi anni di vita. Per quanto sia stato necessario correggere questosquilibrio, c'è a volte nella terapia una tendenza a prestare troppa attenzione alla vita del momento.Anche questo limita la validità e non aiuta la gente a raggiungere il loro centro o sé. Ogni approccioorganico che conduce alla scoperta e all'espressione di tutte le funzioni dell'essere umano in quelmomento, porterà in definitiva alle immagini, ricordi, sentimenti e bisogni collegati tanto al passato,come al presente. L'essere umano è un'essenza in evoluzione e non un'entità statica.Semplificando in qualche modo il quadro potremmo dire che i pazienti arrivano allo puntofondamentale di rivivere la loro infanzia e risolvere il loro rapporto con i genitori in questa suc-cessione:

1) Il graduale allentamento delle difese profonde. Questo dovrebbe avvenire in terapia solo dopoche il rapporto tra terapeuta e paziente ha sviluppato una sua forza e che il paziente haacquisito alcune elementi di sicurezza e gratificazione nel suo lavoro, nelle amicizie e nella vitapersonale. Sfortunatamente alcuni terapeuti si confrontano con difese profondamente radicate

prima che siano realizzate queste condizioni.2) La caduta delle difese condurrà alla liberazione delle emozioni represse, degli atteggiamenti,

ricordi e subpersonalità. Poiché le difese sono parzialmente formate da aspetti temuti neigenitori, che sono stati introiettati, la caduta delle difese ha come risultato che noiassomiglieremo di meno a loro. Le emozioni appena liberate, gli atteggiamenti, i "sé" sonoquelle parti della nostra natura infantile che non hanno potuto essere vissute nell'infanzia, mache sono più autenticamente nostre.

3) Con la liberazione del bambino represso il paziente può portare avanti l'appagamento diqualche bisogno insoddisfatto nella sua evoluzione, altri aspetti o subpersonalità del sé totale,che sono utili alla vita attuale. Il paziente gradualmente smetterà di odiare e provare rabbianei confronti dei genitori, supererà il desiderio frustrato di amore dai sostituti dei genitori ediventerà veramente adulto. Un'eccezione a questo esempio sono quei pazienti che arrivanoalla psicoterapia già chiaramente infantili. Questo genere di persone usano il lorocomportamento infantile come difesa contro il vivere pienamente nel mondo in modo attivo eresponsabile. Un esempio di questo comportamento sono l'eccessiva innocenza e ingenuità,un'eccessiva dipendenza, una riluttanza a maneggiare il denaro con coscienza, un'emotività i-sterica o un prolungato ritiro sociale. In questo genere di situazione il paziente dovrà costruirsiun ego più forte e delle difese adulte prima di sottoporsi al processo di distruzione delle difeseprecedenti e rivivere l'infanzia.

SVILUPP ARE UNO SCOPO DI VITA 

Di questa funzione della vita psichica si parla raramente nei testi di psicoterapia (fatta eccezione perle psicologie transpersonali), ma è comunque un aspetto importante del lavoro terapeutico, sia neitraguardi a lungo termine, sia come parte del processo in corso. In qualche punto durante il percorsoogni paziente chiede: "Dove sto andando?" Sebbene nessuna definizione di un termine così vago come

scopo di vita, raggiungerà mai un consenso generale, si può dire quanto segue: il senso di uno scopodi vita implica mete che motivano e danno energia ad una persona per muoversi, crescere, aver vogliadi vivere. Per ciascuno di noi ha un significato speciale che dura nel tempo, che dà un senso di

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compimento al di là della sicurezza pratica e della soddisfazione delle necessità biologiche, sebbenequeste siano incluse. Più di una persona è andata dal terapeuta negli anni tra i trenta e i cinquantaraccontando di aver raggiunto il successo in tutte le mete prefissate (carriera, affetti, famiglia e cosìvia), ma di sentire un senso di insoddisfazione o di incertezza.Uno scopo di vita ha due aspetti e l'uno riflette l'altro:

- Lo scopo personale è quello della "conoscenza di sé e dell'autocontrollo". Fino a quando unapersona non si conosce veramente, in tutta la sua profondità e varietà e non ne ha tratto unaqualche unità da ciò, ci sarà un senso di insoddisfazione.

- L'altro aspetto più sociale è il bisogno profondo, spesso inconscio, di sentirsi parte dellagrande corrente cosmica della vita, di parteciparvi e collaborare con gli altri.

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PARTE 3 

PROBLEMI FREQUENTI NEL COUNSELING ASTROLOGICO: IL PUNTO DI VISTA DI UNOPSICOTERAPEUTA

NOTA: In questa parte prenderò in considerazione alcuni dei problemi più frequenti con i quali siscontrano i consulenti astrologici. Non ho cercato di essere esaustivo, ma ho delimitato alcune areeche mi sono familiari, sia per la partecipazione al gruppo astrologico di cui faccio parte, sia perchétrattati da libri e conferenze astrologiche. Poiché non sono un astrologo ho messo a punto questeipotetiche situazioni con l'ottica dello psicoterapeuta per mettere in evidenza e chiarire alcuni dei si-gnificati più profondi in un contesto generale. Più gli astrologi diventano pienamente consapevoli delsenso vero del comportamento dei loro clienti, più probabilmente saranno in grado di trovare essistessi delle tecniche specifiche per ciascuna delle situazioni individuali di counseling.

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CAPITOLO 8

LA RELAZIONE AMOROSA TORMENTATA 

Tra i vari tipi di clienti che tendono ad andare dall'astrologo, uno dei più frequenti è il cliente che hauna annosa relazione amorosa tormentata e non riesce a cambiarla, o che ha sempre relazioniaffettive non gratificanti.Ecco, per esempio, il resoconto di una tale situazione fatta da un astrologo:

Una donna venne da me dicendo: "La mia vita è disgustosa e io voglio ottenere qualcosa di più".Come ci addentrammo nello studio del suo oroscopo essa mi disse che il problema principale era unuomo giovane con cui era professionalmente e sentimentalmente coinvolta. Da quando era entratonella sua vita i suoi affari avevano cominciato a risentirne, i suoi bambini avevano cominciato a darleproblemi e lei stessa si era ammalata. Come mi disse, lei aveva deciso che la cosa giusta da faresarebbe stata di chiudere la relazione, ma voleva sapere da me se questo avrebbe risolto i suoiproblemi. Io potei solo dirle che dipendeva da lei, che era lei responsabile della qualità della sua vita eche nessuno può predire il futuro. Se ne andò dicendo che si sarebbe liberata di questo uomo.La volta successiva che la vidi, tuttavia, mi disse che aveva deciso che la fine del rapporto non era larisposta e voleva sapere cosa altro fare per migliorare la sua vita. Parlammo ancora delle alternative eci concentrammo su come trattare i problemi immediati. Ancora una volta lei prese una decisione e

mi chiese la rassicurazione che tutto sarebbe andato per il meglio - e ancora non l'attuò. Io, tuttavia,quella volta le chiesi: "Se lei è così infelice, come può qualunque decisione farla stare peggio?" Leirispose che così almeno sapeva quello che aveva, ma perché avrebbe dovuto passare attraverso tuttele difficoltà di un cambiamento se io non potevo garantirle che la sua vita sarebbe migliorata?

Qui ci troviamo di fronte a un tipo di individuo dipendente che è bloccato in una relazione costrittiva esofferta. La sua dipendenza è resa evidente dal fatto che vuole sapere dall'astrologo che cosaesattamente deve fare. Quello che non possiamo fare come terapeuti, è saltare a una conclusionetroppo semplice su questo genere di persone. In altre parole, non possiamo semplicemente spiegarein modo soddisfacente la nostra incapacità ad aiutare queste persone a introdurre dei cambiamentinella loro vita, dicendo che si distruggono da sole o che sono masochiste e che questo è tutto. Lapersona che si trova in una relazione difficile sta facendo una dichiarazione emotiva implicitaattraverso la relazione. Tale dichiarazione ha in genere due direzioni: una ha a che fare con il sé, ilmondo e il presente, l'altra si riferisce di più al passato e ai genitori.

SE STESSI E I L PRESENTE 

Uno dei principi più importanti nella psicologia relazionale, riconosciuto sia dagli astrologi che daglipsicoterapeuti, è che gli aspetti difficili del partner di solito rappresentano la nostra parte repressa.Perché una persona possa accettare e liberare la parte repressa e minacciosa di se stessa ci deveessere un impulso esterno di genere analogo. Per esempio, se una persona ha represso la suaassertività personale, la sua rabbia positiva e la sua forza (astrologicamente rappresentati dalle sueenergie marziane), non si sentirà mai sfidata ad esprimere questa parte del suo sé se l'ambiente chela circonda è tranquillo e senza conflitti. Un partner che la sfida, invece, la costringerà a confrontarsicon tutto ciò. Di conseguenza se questo tipo di persona si sente bloccata nel rapporto è probabilmenteperché non sta rispondendo alla sfida in modo adatto e valido.Sheldon Kopp nel suo libro: "Se incontri il Buddha per la strada, uccidilo" (Edizione Italiana Astrolabio)scrive a questo proposito:

"In qualche misura, ognuno di noi si sposa per compensare le proprie mancanze. Da bambino,nessuno può mettersi da solo contro la famiglia e la comunità, perché salvo casi estremi, non è ingrado di lasciare tutto e costruirsi una vita altrove. Da bambini, per sopravvivere abbiamo dovutoesagerare quegli aspetti di noi stessi che piacevano a coloro da cui dipendevamo, e rinnegare gliatteggiamenti e i comportamenti inaccettabili. Di conseguenza, ciascuno di noi, in grado variabile, ècresciuto in modo disarmonico, rispetto alle nostre effettive potenzialità di esseri umani. Quello che cimanca, lo cerchiamo e poi lo combattiamo in coloro che scegliamo come partner."

Un'altra possibilità è che il rapporto non appagante sia una dichiarazione di una bassa immagine dinoi stessi. Una disapprovazione masochista di sé soddisfa diversi bisogni nevrotici: (a) limita la propria

assertività e perciò tiene al riparo dall'essere severamente criticati, rifiutati o abbandonati. (b) Tiene lapersona attaccata ai genitori e al passato, poiché quello è il luogo dove si originò un concetto di sécosì povero. (c) E' un'accusa indiretta al partner, poiché implica che lui o lei sono la causa della

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sofferenza. Il lamento masochista, sia tacito che esplicito, dice: "Vedi come mi fai soffrire?", è inrealtà una forma di rabbia indiretta, a volte anche di sadismo. (d) Protegge la persona dalla lotta edalla responsabilità di fare qualcosa per la propria vita.Un schema comune che ho trovato nella terapia con pazienti che erano bloccati in una relazionepermanentemente difficile è il seguente: la persona non si sente pronta per una relazione matura eresponsabile, ma negando questo stato interiore si ritrova in una relazione compromessa. Pur sapendosegretamente che non può funzionare, essa lotta per farlo con sforzo, fantasia e illusione. Nederivano delusione e conflitto con il partner, recriminazioni e accuse. Dentro di sé la persona sa diaver fatto la scelta sbagliata fin dall'inizio.Spesse volte un rapporto penoso sfida la persona a confrontarsi con un ruolo difensivo. Per esempio,un uomo può avere la tendenza nella relazione ad assumere il ruolo del più forte, della persona piùcomprensiva, agendo un po' come un genitore protettivo, ma con il risultato di negare molti dei suoibisogni e sentimenti. Egli si sente rifiutato, perché non chiede o il suo ruolo non lo permette. Ad uncerto punto quest'uomo può diventare più consapevole del ruolo che ha assunto, con tutti i suoi limitie i suoi aspetti di auto distruzione. Se non si sente costretto a porre termine alla relazione comerisultato di questa nuova consapevolezza, può cominciare a modificare gli atteggiamenti abituali.Un rapporto difficile e penoso può stimolare una persona bloccata emotivamente a sentire di più. E senon rimane immutato, un tale rapporto può dare a una persona con un'immagine povera di sél'opportunità di entrare in contatto con le sue necessità emotive, con i ruoli e le difese caratteristici e ilmodo nel quale gli altri la vedono. E' stato detto che noi possiamo vederci come rispecchiati nei nostri

rapporti.Infine, rimanere bloccati in una relazione negativa può essere una dimostrazione della convinzioneche senza di essa sarebbe anche peggio. La persona sente che da sola starebbe anche peggio chenella situazione attuale per penosa che sia, oppure che non c'è "nessun altro per me", che non èpreparata ad affrontare la lotta di ricominciare ancora. Quando la gente è eccessivamente coinvoltanelle mancanze che trova negli altri, spesso sta dicendo che trova se stessa inadeguata.

I GENITORI E IL PASSATO 

Quando il partner rappresenta il genitore del sesso opposto, come nel caso più frequente, il quadro èpiù complesso di quello che può sembrare a prima vista. Innanzi tutto la persona sta cercando dicambiare il genitore, simbolicamente, attraverso il partner. Fino a quando non raggiungiamo unacompleta integrazione, c'è sempre la tendenza a proiettare nei partner aspettative e fantasie che

sono state in precedenza rivolte verso il genitore. Noi vogliamo che i nostri partner siano piùaffettuosi, consenzienti, disponibili, espansivi, ragionevoli, sentimentali, qualunque cosa secondo lacarenza avvertita nel genitore. Il partner non lo fa mai, naturalmente, e la persona cerca sempre dicambiare lui o lei. Se il partner dovesse cambiare, dice il desiderio nascosto, allora i bisogni e isentimenti non appagati dell'infanzia potrebbero essere realizzati e la persona si sentirebbe completa.C'è tuttavia un altro aspetto in tutto questo. Da un lato si spera di ottenere dal partner la realizzazionedell'immagine che si ha del "genitore buono". Ma c'è anche il bisogno opposto di esprimereinteramente i propri sentimenti al "genitore cattivo", che è simbolizzato dallo stesso partner. C'èsempre il desiderio inconscio di esprimere le ferite più profonde, il dolore, la collera e la rabbia chenon ci è stato concesso esprimere nell'infanzia. Questa complessa dinamica spiega in parte l'intensitàdei conflitti che si osservano nelle relazioni e che situazione reale non sembra giustificare.A questo proposito uno dei conflitti più comuni nelle relazioni dei miei pazienti in terapia è ilseguente: uno dei partner sente che l'altro non esprime attenzione, sensibilità o emotività. L'altrapersona sente che il partner sta esagerando o chiedendo troppo e si allontana ancora di più. Questo sitrasforma nello scontro del "richiedente" contro "il rifiutante". Entrambi sono convinti della correttezzadella loro posizione, e la rivendicazione dell'uno non fa che rinforzare i timori e i conflitti dell'altro.Sebbene entrambi si sentano "ragionevoli" nella loro posizione, la realtà emotiva è che "il richiedente"di solito sta reagendo esageratamente a causa di una qualche ferita dell'infanzia o di qualche bisognonon soddisfatto, mentre "il rifiutante" sta inconsciamente provocando il partner per paura dell'intimitàe della sensazione di controllo, mentre potrebbe esprimere di più ciò che sente e desidera nellasituazione.Un'altra possibilità è che il partner rappresenti il genitore dello stesso sesso. Per esempio, una donnapotrebbe essere alla ricerca di appagare, attraverso l'esperienza sessuale con il partner maschile, ilbisogno di un contatto vitale tenero che le mancò nel rapporto con la madre. Ma se l'uomo che ha perpartner è incapace di dare tenerezza, o se la donna stessa è incapace di distinguere tra il suo bisognodi una sessualità appassionata e il suo bisogno di tenerezza affettiva, non sarà mai soddisfatta. Infine,è comune vedere gente comportarsi in modo controproducente semplicemente perché sta recitando il

ruolo del genitore dello stesso sesso - per esempio, l'uomo che è passivo e sottomesso a una donnaautoritaria a causa dello stesso comportamento del padre nei confronti della madre.

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Sebbene io abbia classificato questi fattori in categorie allo scopo di semplificare, una parte o lamaggior parte di questi sarà presente in vario modo in ogni rapporto difficile. Non si dimentichi cheanche nella relazione più difficile ci sono alcuni aspetti piacevoli, ogni coinvolgimento sarà unacombinazione delle difficoltà appena descritte con alcuni aspetti più appaganti. Il consulente dovrebbeanche essere consapevole della possibilità che il cliente qualche volta potrà esagerare gli aspettinegativi del rapporto o tralascerà di parlare di quelli più positivi. Questo può accadere per due ragioni:per lamentarsi del partner piuttosto che affrontarlo direttamente e per evitare la responsabilità diuna parte delle difficoltà.Schematicamente, possiamo distinguere tra tre tipi di rapporto amoroso: (a) distruttivo; (b) evolutivo;e (c) appagante. Ci sono, naturalmente, molte sfumature. Nella relazione distruttiva c'è unapreponderanza di ferite, sofferenze e ostacoli, senza crescita emotiva e comprensione e con unariduzione dell'autostima. Nel rapporto evolutivo può esserci più lotta e conflitto, ma i partner crescononell'accordo, nel sentimento e nella consapevolezza di sé. Nel rapporto appagante c'è una prevalenzadi condivisione, crescita e amore e questo tipo di rapporto si raggiunge di solito, dopo che unapersona ha già avuto molte esperienze nella vita e una o più relazioni di tipo evolutivo.

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CAPITOLO 9 

IL CLIENTE DIPENDENTE 

Uno dei principali problemi denunciati dagli astrologi nel consulto è l'eccessiva dipendenza di alcuniclienti. (Questo è particolarmente vero per quelli che vedono i clienti ripetutamente su loro richiesta.)Un'astrologa mi scrisse questo rapporto:

"Il più grande problema che ho nel counseling astrologico è la dipendenza del cliente da me. Peresempio, una donna chiamò per chiedere se doveva cercare un lavoro quel giorno. Io le dissi di sì, sene aveva bisogno. Le dissi anche che poteva cercare un lavoro in un cosiddetto giorno cattivo etrovarlo in un "buon" giorno. Dovremmo inoltre sapere che cosa significa un "buon" giorno. Lequadrature possono essere molto stimolanti e così via.Un altro problema serio, ovviamente collegato al primo, è la necessità di trattare con il desiderio delcliente di un pronostico sicuro. Non credo che gli astrologi siano infallibili e quando pensano di esserlodiminuisce la loro capacità di consigliare. Inoltre, convincere i clienti che la conoscenza di sé e non laconoscenza del futuro è quello che serve loro, è una delle maggiori sfide dell'astrologo.Infine, e questo è un mio personale problema, sento il bisogno di continuare a dare finché il cliente melo chiede. Una delle mie prime letture continuò per cinque ore, fino a che persi praticamente la voce.Adesso limito le mie letture a due, tre ore."

La mia corrispondente è corretta nella sua intuizione che lo sviluppo della dipendenza non sia solo unproblema del cliente, ma la conseguenza di un rapporto astrologo-cliente gestito in maniera sbagliata.Chiunque voglia evitare questo problema dovrebbe stare in guardia dai seguenti fattori:

- Uso eccessivo delle previsioni, senza aver esaminato i problemi psicologici.- Consigli dati in modo eccessivamente unilaterale.- Un cliente con un ego debole che ha paura della psicoterapia.- Un cliente che ritiene l'informazione astrologica un'arte magica.- Bisogni parentali insoddisfatti dell'astrologo.- La difficoltà dell'astrologo nel controllare la parte dolente e bisognosa di se stesso che vede

nel cliente.- Il bisogno dell'astrologo di sentirsi un oracolo o di fare particolarmente impressione.

Nonostante tutte queste cautele, il cliente stesso può avere tendenza alla dipendenza, in cui si trovanoelementi diversi e formulazioni psicologiche implicite. E' importante per il consulente capire questi

modelli psicodinamici in quanto, approfondendo il significato intimo e la funzione del comportamentodel cliente, può qualche volta aiutarlo a modificarlo. Tuttavia in questo (e in ogni) caso è essenzialeper il consulente essere sensibile alla disponibilità del cliente a valutare il suo comportamento abitualee le sue difese. Nelle pagine seguenti esaminerò il significato profondo della dipendenza.Indipendenza significa essere adulti, responsabili e attivi nel mondo. Tuttavia alcune persone nonhanno ancora sviluppato una sufficiente consapevolezza per essere tali. L'astrologia e l'astrologopossono funzionare come un supporto, una fonte di aiuto e un mezzo di crescita per la persona che habisogno di costruire gradualmente questa consapevolezza di sé prima di diventare più indipendente;ecco dove l'astrologia può essere terapeutica. L'astrologo può imparare che si ha questo tipo semplicedi dipendenza quando il cliente sta crescendo e gradualmente diminuisce il bisogno di dipendenza.In un secondo tipo di dipendenza più pesante c'è tuttavia il messaggio implicito del clienteall'astrologo e al mondo: lui è indifeso ed ha bisogno di essere accudito. E' un appello a un genitoreamorevole. Il modello differisce dal primo solo perché sentirsi senz'aiuto deriva da una reale carenzadi attenzioni da parte dei genitori nell'infanzia. Ci può anche essere una mancanza innata di spirito diiniziativa che è difficile da cambiare.Una mia cliente manifestò questo aspetto della sua personalità in una seduta terapeutica, palesandomarcate difficoltà nell'iniziare qualunque cosa. Mi chiedeva di prendere l'iniziativa in ogni problema otecnica. "Lei ha tutte le risposte, perché non mi dice che cosa devo fare?", mi diceva a volte. Alla finetrovammo che la sua inibizione a una partecipazione più attiva nel processo terapeutico era legatatanto alla sua paura di sbagliare, (essa aveva una madre "perfetta e giudicante") quanto a un'indirettarichiesta che io mi prendessi cura di lei e la allevassi, cosa che la madre non aveva fatto. Inoltre lasua passività e dipendenza era un modo di inibire il suo innato senso di potere che essa sentiva dipossedere ma che temeva di usare male. (Essa aveva il Sole, Giove e Plutone in Leone, in primacasa).Può il consulente astrologico fare in qualche misura consapevolmente il sostituto del genitore perquesto tipo di cliente, per aiutarlo a soddisfare il bisogno profondo dell'infanzia e tuttavia liberare lapersona dalla dipendenza di tipo infantile? O accentuerà solo gli sforzi di dipendenza senza risoluzione

e crescita verso la maturità? La stessa domanda assilla anche gli psicoterapeuti, naturalmente, ed è ilproblema più spinoso, poiché c'è una sorte di dipendenza infantile prolungata nella psicoterapia. Larisposta è un sì condizionato: un supporto minimo può essere utile con alcuni individui, ma non con

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altri. Fino ad un certo punto questo si basa su sofferenza e colpa e perciò dovrebbe essere utilizzatocon cautela.Una terzo elemento scatenante che influenza inconsciamente una persona è che diventare piùindipendente significa entrare a far parte del mondo degli adulti, ma l'individuo può vedere questomondo come fondamentalmente aggressivo, egoista e insensibile. Questo genere di persone ha pauradel contatto con la propria aggressività e con l'uso del potere per paura di usarli male come furonousati male contro di lui. E' determinato a non essere il genitore aggressivo, insensibile che ha avuto.E' tuttavia interessante notare che a un livello inconscio questa persona si sarà in parte identificatacon il genitore cattivo. Questo è impossibile da osservare direttamente, ma si può dedurre se lapersona è eccessivamente gentile e sottomessa.Un altro aspetto di ciò è che rimanere dipendente e bisognoso di eccessiva attenzione rappresenta unattacco indiretto, mascherato, al genitore simboleggiato dal terapeuta o dall'astrologo. Questo generedi persona, piena di inconscio rancore e rabbia, si sta da una parte ardentemente aggrappando allefigure autoritarie e, nello stesso tempo, nega loro ogni vera autorità o potere.Infine, ad alcuni bambini è stato insegnato ad essere dipendenti, perché ogni espressione diindipendenza e di assertività era una minaccia al senso d'autorità del genitore. In questo caso essereindipendenti significa essere puniti e abbandonati.I diversi punti che ho appena descritto - tipica causa inconscia del comportamento dipendente - nonsono esaustivi, ma sono semplicemente il risultato di una dichiarazione di dipendenza a sé e almondo. Gli astrologi sanno che aspetti particolari o certe configurazioni non possono essere trattati

isolatamente, ma devono essere visti nell'analisi globale del tema. Lo stesso vale per la dipendenza.Per esempio, se il motivo principale della dipendenza del cliente è il bisogno di essere accudito da ungenitore amorevole, allora ulteriori indagini sul problema riveleranno altri aspetti dei bisogni e degliatteggiamenti del cliente. Ci saranno senza dubbio problemi di assertività, paure di essere ab-bandonato e un basso concetto di sé. Anche la depressione può facilmente essere un fattoreconcomitante, perché entrambe le tendenze, se sono pronunciate, hanno avuto origine nel primoperiodo della vita. Pertanto il significato della dipendenza andrebbe ampliato e dovrebbe essere vistocome parte di una gestalt con tutti gli altri aspetti della personalità.L'altra faccia della medaglia degli sforzi di dipendenza del cliente è la presenza nell'astrologo diconflitti parentali ed educativi. Indubbiamente alcune persone in una posizione di responsabilità edautorità nelle arti terapeutiche hanno qualche problema a questo riguardo. Il consulente e il terapeuta,se consapevoli e motivati, possono lavorare sulla propria parte di conflitto per migliorarlo o risolverlo.L'astrologo , tuttavia, che si imbatte spesso in problemi di dipendenza nei clienti dovrebbe avere ilsospetto della permanenza in se stesso di una quantità significativa di conflitti non risolti.

Le difficoltà psicologiche sono di solito il risultato di diversi fattori, non di una sola "causa". Tuttaviaun aspetto può essere più profondo e più importante degli altri. Quella che segue è una descrizione dialcuni dei fattori possibili del bisogno irrisolto dell'astrologo trattenuto in una situazione di dipendenzanel consulto.

L'IDENTIF ICAZIONE CON I GENITORI  

Poiché l'astrologia, come ogni arte terapeutica, è simile strutturalmente alla funzione parentale perchéfornisce aiuto, consiglio, guida e saggezza, lo stimolo all'istanza paterna è forte per l'astrologo. Ecome ogni terapeuta, l'astrologo può facilmente identificarsi con il genitore che ha avuto più autoritànella sua vita, soprattutto se c'è un grado di conflitto interiore significativo. (Con l'altro genitorel'identificazione è su un altro livello). Ma se l'astrologo non ha nessun addestramento al consulto, contutte le strutture teoriche e i procedimenti pratici che questo procura, allora ricadrà inevitabilmentenel ruolo parentale secondo un proprio tipo di comportamento nella posizione di autorità. Se il tipo digenitore in questione era altamente autoritario o critico, l'astrologo tenderà ad agire nello stessomodo nei momenti di stress o di incertezza, così come potrebbe consapevolmente rifiutare talecomportamento. E queste tendenze non farebbero, naturalmente, che rafforzare un tipo dipendenzadel cliente.Al tempo stesso è logico supporre che l'astrologo farà ogni sforzo per essere diverso dai suoi genitori,cercando di non commettere gli stessi errori e lottando per conquistare l'individualità. Perciò,l'astrologo che ha avuto un genitore critico e sentenzioso, sarà probabilmente sicuro di essereparticolarmente di aiuto e non dogmatico, e questo rifletterà le qualità autentiche del suo séprofondo. Tuttavia un'altra parte della sua psiche ha introiettato quel genitore e contiene elementi dilui. Uno dei compiti del terapeuta professionale è quello di prendere coscienza dei modelli dicomportamento che derivano dai genitori e dagli insegnanti e di vagliare quali non sono più validi perconservare gli aspetti positivi di quella esperienza di crescita.

IDENTIF ICAZIONE CON IL BAMBINO NEL CLIENTE 

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Un astrologo può essere eccessivamente coinvolto con un particolare cliente perché inconsciamentevede il "bambino" ferito, perso, confuso, timoroso o arrabbiato che è parte della sua stessa psiche.Inoltre, se questa componente psichica è particolarmente temuta e quindi molto repressa, alloral'astrologo può essere tentato di proteggere a tutti i costi o di risolvere al più presto la stessa ma piùevidente qualità nel cliente. L'astrologo rinforzerebbe così una tendenza alla dipendenza da parte delcliente. Se l'astrologo nota che si sta sviluppando un rapporto di dipendenza dovrebbe guardarsi daogni atteggiamento troppo protettivo. Esaminando onestamente che cosa nel cliente sta proteggendo,l'astrologo può imparare molto sulla sua parte infantile non appagata.

SENSO DI INADEGUATEZZA RISPETTO ALLA PROPRI A COMPETENZA 

Ogni terapeuta competente è incline a sentirsi qualche volta insoddisfatto della sua prestazione.Questo capita particolarmente ai principianti in questo campo. Gli astrologi spesso compensano i lorosensi di colpa o di inadeguatezza dedicando troppo tempo, troppa indulgenza e hanno paura di porredei limiti. Gli astrologi hanno la responsabilità in più di sapere che l'astrologia non è riconosciuta nellanostra società come disciplina seria. Inoltre, il cliente può avere speranze ingiustificate sulla consulta-zione e/ o essere in diverse difficoltà emotive. E' in questa area particolare che gli astrologi possonoaiutare se stessi formando fra di loro dei gruppi ristretti, per aiutarsi, condividere problemi comuni e

migliorare le loro capacità di consulenza.

I BISOGNI NON REALI ZZATI DI SENTIRSI UN TERAPEUTA  

Come ho detto prima, alcuni astrologi sono particolarmente interessati a permettere che il loro lavorocon i clienti assuma l'aspetto della terapia. Vedono i clienti con frequenza e regolarità e tentano diagevolare un profondo cambiamento psicologico. Questo tipo di situazione può essere di aiuto alcliente, se l'astrologo è sensibile alla disponibilità del cliente di cambiare e ha un buon talento neltrattare le dinamiche del rapporto e l'interpretazione del conflitto, ma tale situazione è pronta per ladipendenza.

FORTE SINASTRIA CON IL CLIENTE 

Una delle lezioni più valide emerse dalle riunioni del gruppo di astrologia di cui faccio parte è laconsiderazione che l'astrologo può essere preso da un certo tipo di legame con un cliente, quando ilpotenziale natale del cliente è una sfida particolare al suo. L'astrologo è stimolato, consciamente oinconsciamente, a capire meglio il cliente per potersi capire meglio. (Carl Jung, in Modern Man inSearch of a Soul, sosteneva che curando un paziente, lo psicanalista cura se stesso). Questo significache l'astrologo si sta probabilmente coinvolgendo troppo nel caso a livello personale, dando più delsuo tempo e delle sue energie, con il risultato probabile della dipendenza da parte del cliente.Una forte sinastria tra l'astrologo e il cliente non significa necessariamente che si svilupperà unadipendenza, ma solo che l'astrologo sentirà un'affinità speciale con il cliente o la potenzialità di unaspeciale apertura mentale. Ma l'affinità può essere sia positiva che negativa. Nel caso dell'affinitàpositiva l'astrologo potrebbe avere in comune con il cliente certi aspetti favorevoli o altreconfigurazioni astrologiche che egli sente particolarmente gratificanti o soddisfacenti nella sua stessacarta. Per esempio, un astrologo potrebbe essere molto fiero della sua congiunzione Sole-Venere inLeone. Egli potrebbe perciò essere particolarmente disposto verso una persona con una configurazioneanaloga, anche se non era congiunta ai suoi pianeti. Nel caso di un'affinità negativa, tuttavia, lacompartecipazione potrebbe avere a che fare con certi aspetti, pianeti in certi segni o certe enfasinelle case che hanno afflitto l'astrologo. L'astrologo potrebbe perciò essere attratto dai conflitti delcliente, che sono simili ai suoi e lavorerà in modo speciale con questa persona.Infine, c'è la possibilità di una prova stimolante quando una qualità particolare nella cartadell'astrologo (la più difficile, repressa e minacciosa), corrisponde a una qualità più libera eaccessibile nella carta del cliente.Per esempio, un astrologo potrebbe avere Marte in casa dodicesima al quadrato di Plutone in terzacasa, mentre il cliente potrebbe avere Marte in prima casa trigono a Plutone in quinta casa.Quest'ultima combinazione di energie, sarebbe per il cliente più accessibile sia alla sua coscienza, cheall'azione.In ognuna delle situazioni descritte c'è il potenziale per l'instaurarsi di un legame nel rapporto di

counseling. In questi casi, sia il cliente che l'astrologo soffrono.

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CAPITOLO 10 

IL CLIENTE DEPRESSO 

I periodi di depressione, ansia e incertezza sono normalmente degli stimoli che spingono la gente aconsultare un astrologo o uno psicoterapeuta. Ma un cliente con un caratteristica depressiva, che èdiventata un atteggiamento cronico della vita e non solo un periodo transitorio ed eccezionale, crea unproblema di consulto astrologico ed è il soggetto di cui ci occuperemo in questo capitolo.La depressione che è diventata una caratteristica della personalità rientra effettivamente in un quadropiù ampio di un'immagine di sé povera e di difficoltà a imporre le proprie necessità e i proprisentimenti più profondi. Invariabilmente sono coinvolte e diminuiscono le funzioni professionali esociali e le relazioni personali. A livello fisico c'è un blocco energetico generalizzato e tensione. Alcunepersone cercheranno di nascondere la depressione - con un atteggiamento spavaldo, con uno sforzoeccessivo nella loro attività, oppure con una minore risposta emotiva. (Il cambiamento dicomportamento tipico delle oscillazioni più estreme d'umore conosciuto come 'maniaco depressivo' èdovuto all'insieme di diversi conflitti inconsci e di frustrazioni dei bisogni dello sviluppo.)E' importante capire la differenza tra un tratto depressivo e un carattere depresso. Quando unapersona ha una tendenza alla depressione fra altre diverse qualità, ma questa non domina la suarisposta emotiva, abbiamo un tratto caratteriale. Se la depressione è il modo dominante di reazione aconflitti o stress, la persona ha un carattere depresso. In quest'ultimo caso, l'atteggiamento

depressivo pervade l'intero essere della persona e, alterandolo, rende il compito terapeutico piùimpegnativo.Sebbene molti tipi di conflitto e di turbamento possano portare alla depressione, la predisposizione adavere un carattere depresso può essere rintracciata nei primi anni di vita, quando il contattogratificante tra madre e figlio, l'allattamento in particolare, può essere stato limitato. Anche lamoderna psicologia spiega la depressione nei seguenti modi:

- Quando la rabbia non si esprime subito con la persona appropriata, deve andare da qualcheparte, così torna indietro sul Sé come autocritica e blocco dell'energia emotiva. Il risultato è ladepressione.

- Freud diceva che una componente della depressione può essere il dolore simbolico e inconscioper la perdita di una persona amata. Anche qui, ci può essere un collegamento con la rabbiarepressa, in quanto uno può inconsciamente anticipare la perdita di una persona amata se osaesprimere la rabbia verso quella persona. Ma la rabbia inespressa ha sempre bisogno di esserescaricata e uscirà come fantasia, sogni, o in altri modi indiretti. Perciò, da un certo punto di

vista, la persona sta già sperimentando la perdita dell'amore e con esso la perdita di una forzastimolante fondamentale nella vita.

- Una terza spiegazione legata alla teoria Freudiana è che la depressione può essere attribuita aun "severo super-ego"; cioè, la persona è interiormente critica verso se stessa perché non èin grado di raggiungere un certo modello di comportamento (modello ideale), o al contrario faqualcosa considerato punibile o "cattivo". Entrambe sono introiezioni di valori e modelli deigenitori e della società, secondo il principio della teoria psicoanalitica. (Nella mia praticaterapeutica ho trovato che i modelli ideali dei pazienti sembrano essere un miscuglio diidentificazioni con i genitori, di valori sociali e di un potenziale di realizzazione che unapersona sente intuitivamente di avere e che si sforza di ottenere. Da questo punto di vista ilmodello ideale non è solo una struttura artificiale da rifiutare).

- Ogni bisogno vitale o sentimento che è bloccato o inespresso per lungo tempo può portarealla depressione o all'ansia. Questa teoria deriva dalle terapie psicosomatiche, comel'approccio Reichiano, e anche da varie psicologie umaniste.

- Le psicologie transpersonali, incluso l'approccio Junghiano, sottolineano la necessità di unsignificato e di uno scopo di vita: alcune depressioni possono risultare dalla mancanza di unoscopo e di significato, o ugualmente dall'impressione di essere impediti nel conseguimento ditale scopo.

- Infine, la psicologia del profondo indica la difficoltà della persona depressa ad avere rapporti,contatti significativi. Ne consegue una sensazione di isolamento, di reclusione. E' facile vederela stretta relazione tra questa difficoltà e il sentimento inconscio di disperazione per nonessere stati in grado di instaurare un rapporto d'amore con la propria madre nei primi anni divita.

A prescindere dalla comprensione del background etiologico della depressione, è importante trovarecome la persona usa la difficoltà specifica per certi effetti emotivi, sia intrapsichici che interpersonali. Iterapeuti lo chiamano il vantaggio secondario della condizione.Per esempio, un individuo può usare la depressione in ognuno di questi diversi modi: per ottenere

simpatia o aiuto, per vendicarsi, per provare a se stesso quanto il mondo sia duro e crudele e perciòevitare il rischio di imporsi e aprirsi. Come mi disse un paziente, " Io acconsentivo a quello che gli altrimi chiedevano, a prescindere dal fatto di essere d'accordo o meno, prendendomela per questo,

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senza manifestarlo a loro ma sentendomi poi arrabbiato e risentito dentro. In conclusione, sentendomisegretamente vittorioso ma depresso." Tutto questo era causato da una lotta interiore per placareuna vecchia ferita inflitta dai genitori e soddisfare un bisogno di vendetta proseguendo la lotta insegreto. Il paziente in psicoterapia spesso sente intuitivamente che rivelare questi sentimenti intimiin quel momento potrebbe farlo sembrare inadeguato, infantile o senza controllo. Spesse volte però iprogressi autentici accadono quando il paziente concede finalmente a se stesso di essere fuori luogo einfantile.Un fattore chiave nel bisogno di mantenere un ego debole e una scarsa energia nella depressione èche uscire da un modo depresso di vita significa un autentico cambiamento nel comportamento enell'immagine di Sé, la perdita di vecchie strutture e difese, e lo sviluppo di spiacevoli sentimenti diinsicurezza e ansia. La depressione, se non è troppo forte, è sempre più tollerabile dell'ansia.Alcuni psicoterapeuti si concentrano sull'aspetto di vantaggio secondario del sintomo come strategiaterapeutica. Essi pongono il cliente di fronte a una domanda pressante tipo:" Che cosa ne ricava?" "Quale vantaggio ne ha?" Questo a volte stimola il cliente ad affrontare con più coraggio gliatteggiamenti abituali e difensivi impliciti nella struttura depressiva. D'altra parte, se il terapeutautilizza la contestazione dei possibili vantaggi secondari in un modo eccessivamente standardizzato,non dando la dovuta importanza alla profondità e difficoltà del blocco, può facilmente rendere ancorpiù autocritico il paziente. Anche se ci sono strutture e dinamiche generali che sono applicabili a tutti,un approccio standard invariabile non può riuscire poiché le difficoltà psicologiche non sonomultidimensionali, ma individuali.

Gli astrologi, al pari degli psicoterapeuti, dovranno spesso indicare al paziente la necessità di entrarein contatto con le energie del loro Marte, la loro rabbia e assertività, come un modo per alleviare ladepressione. Ma si presenta ancora il problema della ricettività. Se l'immagine di Sé della persona èpovera e la capacità di entrare in contatto con gli altri per uno scambio emotivo è diminuita, allora lamanifestazione della rabbia tenderà ad aumentare la depressione, perché questo genere di personanon può tollerare l'accresciuto carico di energia dell'espressione della collera, né la minaccia alrapporto e all'immagine di Sé.E' importante per l'astrologo accertare la gravità della depressione. Una qualità depressiva limitata macronica in un cliente o una depressione grave e acuta dovrebbero sempre essere indirizzate ad uncompetente psicoterapeuta. Un cliente appena depresso o anche moderatamente depresso potrebbetuttavia essere aiutato da visite occasionali ad un consulente astrologico per rassicurazione,chiarimento e aiuto. E' importante che quel particolare astrologo sappia avvalersi di tecniche dicounseling e sia di buon cuore. Specialmente in questo caso ogni situazione è unica ed è difficilestabilire degli orientamenti generali. I clienti che sentono che l'astrologia è filosoficamente più

significativa per loro della psicoterapia, che temono il "rinvangare" della Terapia e sentono unautentico rapporto anche sul piano emotivo con un astrologo, potrebbero essere aiutati più nellasituazione astrologica che in quella psicoterapeutica. L'inconveniente di questo tipo di situazione,tuttavia, è che il cliente astrologico che è realmente depresso, pur resistendo alla psicoterapia ten-derà a diventare sempre più dipendente dall'astrologo e farà pressioni per avere incontri più frequentie quindi faciliterà l'instaurarsi di un rapporto psicoterapeutico.Non è semplice offrire suggerimenti sui cambiamenti di comportamento e di vita che la gente puòintraprendere per uscire da una fase depressiva. Una persona può sentirsi meglio con un nuovo lavorodi maggiore responsabilità se soddisfa il suo bisogno di realizzazione e di gratificazione, laddove unaltro potrebbe star meglio lasciando un lavoro di responsabilità e difficile, se quel lavoro era in effettiun compito troppo gravoso e rappresentava una continua minaccia di fallimento e di impoverimentodell'immagine di Sé. Una persona può cominciare a sentirsi meglio con se stesso imparando aesprimere la collera, perché questo significa parteggiare per se stesso e liberare i sentimenti repressi,dove un'altra persona potrebbe sentirsi meglio rinunciando alla tendenza a una collera impetuosa, sela rabbia ha sempre portato a discussioni irrisolte ed era una difesa contro la paura o il dolore e lacapacità di riconoscere le necessità più profonde. Ma ci sono degli specifici mezzi psicoterapeutici chesono di particolare aiuto come rimedio alla depressione (o ogni altro disturbo psicologico, in quantotale). Un atteggiamento di sostegno, acritico, affettuoso e comprensivo da parte del terapeuta darà lanecessaria sicurezza emotiva per lo sviluppo della sicurezza di Sé. Da questa premessa fondamentale,terapeuta e paziente possono cominciare a sbrogliare i conflitti profondi e le paure che costituiscono leradici della depressione.Lo sfogo emotivo è di vitale importanza, ma solo se procurato quando la persona è pronta e si alternacon periodi di calma emotiva. La ricettività è qui il concetto più importante. Si verifica attraverso ilgraduale dissolvimento delle difese usate dall'individuo per proteggersi contro emozioni eatteggiamenti particolarmente minacciosi. Implica inoltre lo sviluppo nella vita della persona diqualche sbocco per le emozioni nuovamente attivate, i bisogni e la carica energetica.Contemporaneamente a questi segni di crescita della persona dovrebbe esserci il riconoscimento dei

conflitti interiori e dei bisogni che stanno alla base dei sentimenti emergenti, così come una nuova,autentica, assunzione di responsabilità e di partecipazione alle proprie difficoltà esistenziali.

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Lo sviluppo di un autentico insight e della comprensione può letteralmente far uscire una personadallo stato depressivo, perché gli fornisce la consapevolezza che c'è una strada che porta fuori dallaparalisi emotiva e funzionale, con un nuovo senso di identità, significato e scopo. Il tipo di insight a cuimi riferisco non è tuttavia il risultato di uno sforzo intellettuale per capire le cause. Nasce daun'esperienza emotiva e mentale equilibrata che è la somma dell'intero complesso dei nuovicomportamenti - rischiando nuove azioni, aprendosi agli altri, oltre ad arrivare ad una conoscenza piùprofonda di Sé attraverso un'indagine onesta.La psicoanalisi è stata giustamente accusata di essere attualmente la causa di nuovi problemi, data lasua enfatizzazione della funzione mentale a scapito delle funzioni emotiva, intuitiva e sperimentale.Ma l'insight di cui parlo coinvolge una polarità, perché si deve guardar al proprio problema con unosforzo mentale e nello stesso tempo lasciare spazio anche all'opposto, cioè allentare il proprio buonsenso e la razionalità, correre il rischio ed essere completamente immersi e "persi" nella propria vitaemotivamente e senza barriere.Solo un tipo di generalizzazione è consentita: la depressione è il risultato di un blocco di energia e diun movimento emotivo sia dentro la persona, che della persona verso il mondo. Mettendola in un altromodo, è una manifestazione della stasi del flusso energetico e dell'espressione emotiva che si verificanel contesto di attività prive di significato e nell'autocritica. Perciò ogni attività costruttiva in cui unapersona crede può essere significativa nell'allentare le tendenze depressive.Sfortunatamente, modificare un periodo depressivo momentaneo o acuto come ho appena descritto,non è la stessa cosa che cambiare permanentemente una struttura depressiva cronica del carattere.

Questo può essere realizzato solo attraverso un graduale intervento terapeutico che mira ad allentarele abituali difese coercitive che dominano la superficie della psiche (detta la maschera o difesepsicologiche), rivivendo le emozioni represse e i bisogni dell'infanzia per integrarli, soddisfacendo orada adulto le necessità dell'infanzia che non erano state vissute allora, e risolvere così i conflitti infantilinascosti sotto le difese. Per esempio un uomo in terapia potrebbe avere come conflitto primario lamancanza di accettazione, approvazione e amore da parte di un padre freddo e pronto a criticare. Nelrivivere, con l'aiuto di un terapeuta comprensivo ed emotivamente partecipe, la sua paura, il dolore,la rabbia e il desiderio, la persona comincerà ad aprirsi agli altri per ottenere riconoscimento e amorein modo diretto e appropriato. Una parte dei suoi bisogni infantili, una volta riconosciuti ed espressi,diminuirà e potrà anche sparire, mentre un'altra parte rimarrà come una componente dell'ego maturo.Con la risoluzione dei conflitti infantili e l'appagamento dei bisogni insoddisfatti la persona diventeràintegrata. Raggiungerà un'autentica consapevolezza di sé e della sua capacità di amare e lavorarecreativamente e così la tendenza depressiva non avrà più ragione di esistere.Un caso, nella mia pratica terapeutica, illustra il collegamento tra i principi astrologici e quelli della

moderna psicologia del profondo. Un uomo che aveva da poco superato la trentina, venne in terapiacon problemi di depressione cronica, asocialità, disorganizzazione e scarsa propensione per le esigenzepratiche della vita, era frustrato sessualmente e si sentiva bloccato nella sua vita professionale. Egliera un professore universitario che aspirava a divenire uno scrittore creativo e si sentiva bloccato inambedue le cose, l'insegnamento e lo scrivere. Egli aveva storie d'amore intense, brevi e sporadicheed era stato sposato brevemente poco dopo i vent'anni. Aveva pochi veri amici, ma tendeva atrascurare l'amicizia, perché trovava molto difficile confrontarsi con la gente sulle difficoltàinterpersonali.Nella prima parte della terapia il suo comportamento era amichevole, loquace, esageratamentespiritoso e molto bisognoso. Notevolmente intelligente e sensibile, aveva dei modi gentili, accomodantie sembrava aver bisogno della mia approvazione e del mio aiuto a tutti i costi. C’era lo sforzo dirazionalizzare a fondo i suoi problemi di vita, di scherzarci sopra, sentirsi confuso ed evitarel'emozione diretta. Quando si sentiva depresso la parlata rallentava e lo sguardo si rannuvolava, il cheesprimeva un blocco nella capacità di agire nella vita in modo efficace nelle situazioni più difficili.Fisicamente egli era magro, con una muscolatura morbida e movimenti rapidi. Suo padre era debole,critico e mite, mentre sua madre gli era più vicina, ma possessiva.Le qualità fondamentali delle sue difese caratterologiche erano: passività, desiderio di piacere,umorismo esagerato, distacco intellettuale. Le sue emozioni e i suoi bisogni, perciò, erano soffocaticon una conseguente tendenza alla depressione, alla mancanza di contatto e confusione.Esaminiamo ora il quadro astrologico che corrisponde al suo modello adulto. Una forte, sensibilenatura emotiva può essere letta nel suo Sole in Pesci, in prima casa, in trigono a Giove in Cancro inquinta casa. Ma la manifestazione di questa forte natura emotiva era bloccata dalle seguenti condizioninatali: Saturno in casa quarta, quadrato al Sole, a indicare un profondo senso di frustrazione e dolorenella vita familiare, un conflitto con il padre e conseguente sfiducia in se stesso e senso diinadeguatezza. Marte in casa dodicesima rivela una difficoltà nell'esprimere i suoi bisogni e i suoisentimenti e una Luna in Capricorno aggiunge cautela e sovrastrutture nell'espressione dei sentimenti.In ultimo un Ascendente Acquario con Mercurio in Acquario, in casa prima, aggiunge una tendenza a

nascondere i suoi veri sentimenti dietro l'intelletto e il distacco.Terapeuticamente la prima parte dell'intervento si orientò naturalmente verso una spontaneacondivisione di idee e di esperienze, conflitti e arguzia, imbarazzo e lotta. Uno degli scopi di questo

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primo periodo della terapia era di realizzare il senso della realtà, un contatto, un aiuto e stabilire conme un'autentica confidenza per superare l'immagine difficile e bloccata di suo padre. Questo avrebbepermesso al cliente di sentirsi più sicuro nell'espressione delle emozioni e dei pensieri minacciosirepressi. La successiva fase della terapia nasceva dalla prima e consisteva nella liberazione diemozioni dolorose e delle lacrime, della frustrazione e della rabbia.Questo periodo contribuiva non solo ad aumentare la fiducia e la vicinanza fra noi, ma aiutava ilcliente a mettere da parte gli aspetti difensivi del suo umorismo e della sua intelligenza.Egli si appoggiava meno al mio giudizio e cominciava ad affermarsi in modi nuovi. Sia il suo lavoroche le sue relazioni migliorarono. Gradualmente la liberazione del dolore represso portò ad unamaggiore espressione della collera e della rabbia. L'adeguata liberazione sia delle emozioni vulnerabili,che di quelle aggressive, portò a un costante miglioramento del senso di Sé, della capacità di metterea fuoco e di agire, e al decrescere della depressione. (Il lavoro con questo paziente sulle emozioniprofonde e sulla struttura del carattere comprendeva anche un grande lavoro su un insight autentico,sul concetto di Sé, sui sogni, sull'espressione corporea, i blocchi, i fenomeni di transfert e così via.)Ho usato questo caso per illustrare alcune delle dinamiche di base della depressione: insufficienza dicalore e nutrimento nei primi anni di vita, mancanza di un modello per un buon ego, blocco dellacapacità di autoaffermazione. Dimostra anche la corrispondenza dei principi e degli scopipsicoterapeutici e astrologici. Illustra inoltre come le qualità negative di una posizione in un segno oun aspetto possono trasformarsi nelle loro qualità opposte attraverso l'esperienza della vita, ilcounseling, o la psicoterapia.

Le capacità interpretative di un buon astrologo possono essere d'aiuto a una persona depressa eanche al suo psicanalista. I profondi significati simbolici contenuti nel Tema natale rivelano la naturadei conflitti nascosti che formano il background della depressione. Con essi una persona può essereaiutata a raggiungere un insight più ampio. Conoscendo le potenzialità natali l'astrologo può ancheessere d'aiuto con suggerimenti adeguati per stimolare e attivare il cliente in quel momento. E inultimo, gli astrologi hanno un meraviglioso strumento nella loro capacità di indicare il significato e ladurata dei Transiti: nella consapevolezza che quel periodo difficile non durerà possono dare piùconforto e sicurezza ad una persona preoccupata.

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CAPITOLO 11

IL CLIENTE CON UNA SERIA PSICOPATOLOGIA  

L'astrologo è chiamato a lavorare con una grande varietà di clienti. Questi variano dalle personesolide, competenti che vogliono avere una visione educativa dei loro atteggiamenti psicologici, aindividui insicuri, spaventati, che hanno bisogno di un grado considerevole di aiuto su molti livelli.Qualcuno di questi ultimi non rivela la serietà della sua condizione emotiva fino a quando non si saràstabilito un rapporto professionale con l'astrologo. L'astrologo ha necessità quindi di sapere comegestire le situazioni difficili di questo tipo, come accertare il suo grado di competenza nel counseling equando mandare il cliente da uno psicoterapeuta.Ci sono due modi essenziali di accertare da parte dell'astrologo una seria difficoltà emotiva nel cliente,oltre quanto implicito nell'informazione astrologica: il comportamento del cliente durante il consulto ela sua storia raccontata, con i suoi modelli di vita.

COMPORTAMENTO DEL CLIENTE DURANTE LA CONSULTAZIONE 

Con seria psicopatologia non sto indicando una psicosi o una predisposizione alla psicosi, anche sequesta potrebbe essere una eventualità. Mi riferisco a seri conflitti emozionali e a blocchi, che vanno

oltre i limiti del counseling astrologico e richiedono degli interventi psicoterapeutici. Ognuno haqualche background di conflitto emotivo e le tensioni e le lotte per superarlo e capirlo possonoaumentare la consapevolezza e la profondità psicologica. I conflitti diventano psicopatologici quandosono così invasivi e pressanti da disturbare la capacità di crescita, la gratificazione e la consapevolezzadell'individuo, oltre alla capacità di far fronte alle realtà della vita.Un cliente può nascondere una nevrosi abbastanza seria durante un consulto iniziale mantenendo unruolo sociale convincente o un comportamento corretto. Col tempo, tuttavia, i segni di un serioconflitto di base possono emergere. Questi comportamenti forniscono qualche indicazione.

TENSIONE FISICA INTENSA 

Il collegamento tra la tensione fisica cronica e i conflitti emotivi repressi è ben noto a molta gente.Quelle che non sono palesi sono le molteplici complessità e sottigliezze che sono coinvolte.Per il consulente astrologo sarebbe una stima corretta ritenere che il cliente con una tensione fisica da

moderata a seria richieda una psicoterapia. Una persona che sta chiaramente soffrendo perchéconsapevole della sua tensione e del suo conflitto, probabilmente non sta facendo fronte altrettantobene alle richieste della vita come una persona che non è consapevole del suo stato di tensione;tuttavia il primo individuo, le cui difese sono meno vittoriose, è spesso un migliore candidato ad unnaturale cambiamento in seguito alla terapia. Sebbene si possa dire in generale che il grado ditensione cronica è uguale alla profondità dell'insicurezza, ci sono notevoli eccezioni. Certi tipi di indi-vidui possono avere poca tensione cronica, ma avere tuttavia un serio blocco emotivo. (Usando latradizionale terminologia analitica, essi sono le personalità dipendenti dal cibo, alcuni isterici equalche individuo schizofrenico). Questi individui non hanno abbastanza tensione fisica generalizzata,da "trattenere" la loro energia e l'emozione, e il bisogno di scaricare le loro energie e sentimentiimmediatamente è molto forte. Ma poiché non sono persone ben integrate, la loro energia emotivaviene fuori in un modo disordinato, confuso e inappropriato.La tensione fisica non solo reprime energia, sentimento e impulso, ma riflette anche degliatteggiamenti psicologici. Per esempio, un individuo che è molto arrogante, avrà una schiena eretta,rigida, un collo solido e un'espressione altezzosa negli occhi e sulla bocca; una persona depressa,sottomessa, avrà verosimilmente un torace sgonfio, un'espressività diminuita negli occhi, nella voce ein viso, una respirazione ridotta. Fino ad un certo punto queste rispondenze sono comune buon senso,ma molta gente non presta fede alla propria intuizione. La conoscenza del linguaggio corporeo stadiventando una parte più sistematica nella psicoterapia contemporanea. Wilhelm Reich fu lo psichiatrache favorì il suo sviluppo.

SCARSO CONTATTO VI SIVO 

La difficoltà nel cliente a stabilire e mantenere un buon contatto visivo con il consulente astrologo puòindicare un profondo blocco della personalità. Gli occhi sono veramente lo "specchio dell'anima".Alcuni modi in cui si manifesta questa difficoltà sono una espressione degli occhi dura, fissa; occhi che

tendono a guardare fisso attraverso la persona; occhi che non stanno fermi; un'espressione spentasenza sentimento; un'espressione spaventata, infantile.

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Lo sguardo esprime lo stato emotivo, che sia vivo e coinvolto o bloccato e disturbato. Formulazionisimili possono essere fatte sull'espressione della voce, perché anch'essa, come gli occhi è indicativadella vita interiore.

COMPORTAMENTO DISTRATTO E FORTI RI SPOSTE EMOTIVE 

Il problema di riconoscere e interagire con comportamenti seriamente disturbati dimostra ancora unavolta la mia tesi che il consulente astrologo può trarre beneficio da un training sul counseling, da corsidi psicologia ed dall'esperienza personale di terapia. Prendete, per esempio, la situazione nella qualeun cliente piange durante un consulto mentre si discute di un settore della sua vita. Anche unapersona abbastanza ben educata, che sta vivendo un problema stressante e non ha uno sbocco per lesue emozioni e si sente particolarmente capita e accettata dall'astrologo, potrebbe qualche voltacomportarsi in questo modo. Ma potrebbe anche essere una persona fragile, sola, che sente l'astrologocome un affettuoso sostituto dei genitori. Molti significati diversi possono essere presenti in uno sfogoemotivo e l'astrologo dovrebbe sapere come comportarsi e nello stesso tempo indagare sulla vitainteriore, le circostanze esterne e i modelli di vita generali dell'individuo per meglio accertare il gradodi serietà della disfunzione emotiva.Allo stesso modo un cliente che si arrabbia durante un consulto astrologico potrebbe esprimere unodei tanti possibili significati: può essere paranoico e vedere l'astrologo come una figura minacciosa;

potrebbe esprimere sentimenti di ribellione verso le figure autorevoli; potrebbe essere all'inizio di uncrollo delle difese psicologiche; potrebbe sentirsi frustrato per la disarmonia tra la sua personalità equella dell'astrologo o per delle aspettative ingiustificate; o molto semplicemente potrebbe esprimerefrustrazione per le circostanze della vita, perché si sente particolarmente capito e accettatodall'astrologo. Ancora, l'astrologo deve essere in grado di rispondere all'ostilità o alla collera in modocostruttivo e anche avere una qualche idea del possibile significato di tale comportamento.

CONTENUTO VERBALE PROVOCANTE 

Qui abbiamo a che fare con il contenuto e lo stile del discorso del cliente. Gli indizi di una spiccatadifficoltà psicologica possono variare dalle dichiarazioni esitanti, illogiche o farneticanti, alle risposteevasive o che mascherano problemi reali. Certe affermazioni possono essere indicative: "A volte misento estraniato dal mondo" rivela la proiezione di una percezione interiore di collasso psicologico o la

sua possibilità. "A volte non so chi sono" è detto da una persona che si sente spersonalizzata odistaccata dal suo stato interiore.E' raro o poco verosimile che l'astrologo possa incontrare un cliente in uno stato psicotico evidente,con fissazioni e allucinazioni, che sta vivendo una spaccatura dalla realtà esteriore e non ha barriere almondo inconscio. E' più verosimile che l'astrologo possa incontrare occasionalmente una personalità"borderline" (una persona che può essere posta diagnosticamente tra "nevrosi" e "psicosi"). Questotipo di persona di solito parla in modo sensato ed è in contatto con il mondo circostante, ma tende adoscillare tra osservazioni ingiustificate di esaltazione di sé a svalutazioni ed mostra funzioni personali eprofessionali limitate. L'astrologo ha bisogno di essere consapevole delle osservazioni del cliente chemettono in evidenza sentimenti di inadeguatezza, di scarso senso del proprio valore e paure esageratedel mondo. L'astrologo deve essere in grado di accertare il significato reale e la profondità di questogenere di osservazioni nei limiti del suo ruolo.

LA STORIA DEL COMPORTAMENTO DEL CLIENTE AL DI FUORI DELLA CONSULTAZIONE  

La mia esperienza con gli astrologi mostra che un comportamento palesemente difficile come quelloappena descritto è piuttosto atipico. La storia presente e passata e gli atteggiamenti dei clienti, lepreziose informazioni ottenute dal grafico natale, dalle Progressioni e Transiti, costituiscono la fontepiù attendibile di informazioni sullo stato psicologico del cliente.

STORIA RECENTE DELL'ANSIA E / O DEPRESSIONE  

Una anamnesi di periodi di ansia intensa e /o depressione è indicativa sia di disturbi emotivi che dellapresenza di importanti contenuti psicologici. In generale, nella depressione c'è la tendenza arinunciare alla lotta per la vita ed è presente l'odio di sé, mentre nell'ansia c'è più la spinta all'attività

e alla vita, ma con conflitto interiore e con paura. Quando la depressione aumenta c'è un potenziale diagitazione e con esso lo sviluppo dell'ansia.

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Periodi di depressione e / o ansia intensi e lunghi indicano problemi emotivi e psicologici seri. Un certogrado di ansia occasionale è considerata sana se corrisponde a richieste ragionevoli o a situazionipericolose. Per esempio, è naturale sentirsi un po' ansiosi quando si è chiamati per un lavoro o perfare un esame. L'ansia malsana ha una maggiore intensità e durata di quella richiesta dallasituazione oggettiva ed è dovuta a simboliche paure inconsce. Molti psicologi considerano la questionedell'ansia una delle più cruciali nel campo della salute mentale.Alcuni individui sono estremamente vulnerabili ai nuovi stress e all'ansia, altri ne hanno pocaesperienza, altri ancora si destreggeranno agevolmente con la delusione o la frustrazione perché sisono adattati in qualche modo al conflitto e all'ansia.

VITA PROFESSIONALE 

Una storia di difficoltà nello stabilire una direzione significativa nel proprio lavoro a volte indica unserio blocco interiore. Le eccezioni sono quegli individui che hanno molto talento, originalità e trovanodifficile scoprire la loro strada particolare, se non tardi nella vita.Prendiamo due individui della stessa età e con le stesse difficoltà a realizzare una vita professionale. Iloro diversi atteggiamenti possono aiutare a illustrare alcuni elementi importanti dei diversi potenzialiumani.Un uomo di trent'anni aveva lavorato in diversi posti, ma non aveva raggiunto un assetto definitivo.

Egli aveva diversi interessi autentici, aveva amicizie durevoli e aspirava a una naturaleconsapevolezza e crescita di sé. Nel consulto con l'astrologo mostrò un desiderio di imparare tuttoquanto era possibile di sé, anche dei lati difficili. Aveva un buon contatto visivo. Nel discutere la suavita professionale egli spiegò le molte vicissitudini come mezzi per accumulare più esperienza di vita econoscenza di sé. Da tale ipotetico individuo possiamo aspettarci una possibile soluzione delle suedifficoltà di carriera.Altro caso analogo. Questo uomo, tuttavia, ritiene che le difficoltà del lavoro siano dovute a padroniesigenti o ai colleghi e a compiti noiosi. L'accento è posto sugli altri come causa del problema. Inoltreha avuto difficoltà a mantenere le amicizie. Sono riferiti ampi periodi di ansia e depressione. Durante ilconsulto il contatto visivo è esitante e la discussione della maggior parte degli argomenti non arriva aduna ragionevole conclusione. In questa persona ci sono problemi profondi, strutturali, che giacciono inprofondità più che nell'individuo precedentemente descritto e c'è meno probabilità di instaurare unasoddisfacente vita professionale.Da questo spero sia chiaro che il problema specifico non è quello reale e che deve essere valutato

solo cercando di capire la persona nel suo complesso.

RELAZIONI  

La capacità di costituire e mantenere delle relazioni importanti è anch'essa indice del funzionamentoemozionale. Questo si riferisce sia ai rapporti d'amore che coinvolgono un'unione sessuale, che alleamicizie profonde. In generale una persona che ha relazioni ha un migliore senso di sé e stafunzionando in un modo più sano di una persona che non ne ha. Tuttavia, l'astrologo dovrebbe essereconsapevole di quanto le generalizzazioni siano riduttive perché c'è la ben nota eccezione dellapersona che ha avuto una lunga relazione, si è nascosta in essa e con la sua conclusione si dimostramolto povera emotivamente. Ancora, c'è la persona che ha avuto una serie di relazioni, nessuna dellequali durata a lungo, ma ha sviluppato un profondo senso di sé e finalmente ottiene una relazioneimportante. Gli argomenti toccati qui sono così complessi e così vari che il problema va realmente al dilà di questo libro. E' sufficiente dire che l'astrologo dovrebbe guardare non solo alla capacità delcliente a mantenere un rapporto, ma anche se il rapporto è in grado di aiutare la persona a cresceresu molti livelli.

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CAPITOLO 12 

PROBLEMI CREATI DALL'ASTROLOGO 

Il counseling astrologico ha a che fare con esseri umani in difficoltà che vanno dal professionista perun chiarimento e una guida. In un consulto astrologico si può sfiorare qualunque aspetto dellapersona, da quello più generale a quello più specifico e intimo. Ciò richiede che l'astrologo sia non solocompetente nel suo campo, ma relativamente maturo, obiettivo, sensibile. Questo è un arduocompito, difficile da sostenere, e possono nascere delle situazioni in cui aspetti psicologici non risoltidell'astrologo possono influenzare negativamente il consulto.In psicoterapia si è scritto esaurientemente di questo tipo di interazione, compreso quello che vienechiamato "controtransfert" (transfert contrario, in cui il terapeuta proietta nel rapporto i suoi bisogni ei suoi sentimenti non risolti, in particolare quelli legati ai genitori). Poiché né i terapeuti né gli astrologisono delle divinità e nemmeno esseri umani completamente realizzati, è possibile che taluni aspettiinconsci del terapeuta vengano scatenati e messi in luce da certi tipi di pazienti e di situazioni e che, diconseguenza, non si possa raggiungere l'optimum nella terapia.L'astrologia è particolarmente vulnerabile a queste difficoltà a causa della mancanza di training nelcounseling da parte degli astrologi e a causa del potere che il cliente dà all'astrologo, con laconvinzione che egli sia perfettamente capace di interpretare l'informazione astrologica senza la suapartecipazione.

PROPORRE LA P ROPRIA ONNISCIENZA 

Nel consulto astrologico è latente una potente combinazione di forze facilmente usata male: da unaparte c'è una conoscenza di grande effetto che deriva da fonti esoteriche e dall'altra una personabisognosa, alla ricerca di una soluzione magica e immediata. L'astrologo con un ego debole o pocoresponsabile può facilmente cedere alla tentazione di impadronirsi di un eccessivo senso di potere e dionniscienza. Tale usurpazione di potere nuoce sia al cliente che all'astrologo. Se il cliente è anche inminima parte fragile ed impressionabile può diventare troppo dipendente dall'astrologo, troppo bendisposto verso ogni cosa che costui gli dice, può convincersi che il suo grafico natale e le influenzeplanetarie siano determinanti e che egli non abbia potere o libertà di scelta. L'astrologo, a sua volta,può limitare la propria crescita negandosi una delle opportunità più grandi per l'autoconsapevolezza:l'accettazione dei propri errori e limiti.

In effetti la cattiva reputazione contro cui deve combattere l'astrologia è dovuta in parte a quegliastrologi che fanno predizioni certe di morte, di divorzio o di malattie della gente e altre affermazionisottintendenti che il cliente soffrirà per il resto della sua vita di un difficile problema psicologico percompensare uno squilibrio karmico. Tali astrologi fanno mostra di estrema arroganza e insensibilità.Stephen Arroyo, nel suo libro " L'astrologia e i quattro elementi" dice:

"Il fatto che alcuni astrologi continuino a esercitare il ruolo di indovini o di intermediari onniscientidella saggezza cosmica indica semplicemente che tali professionisti hanno il loro Io completamentepreso da quel ruolo. Gli astrologi, comunque considerino se stessi o siano considerati dal pubblico,sono solo esseri umani come gli altri, con conoscenze limitate, comprensione limitata ed esperienzalimitata."

Il bisogno di imporre la propria onniscienza (e l'ego e i problemi di potere impliciti) è comune neiconsulenti che si occupano di problemi psicologici e spirituali. I consulenti terapeuti, astrologi,psicologi, spirituali sono tutti soggetti a questa difficoltà (anche se alcuni hanno cercato di superarla).Ecco alcune delle dinamiche di questa tendenza molto umana.

SENSO DI SUPERIORI TA' 

La teoria dello psichiatra Alfred Adler si basa sull'osservazione che molta gente ha bisogno di sentirsisuperiore come compensazione a sentimenti profondi di inadeguatezza e di inferiorità. Gli astrologisanno che rispetto e autorità deriva loro semplicemente in virtù del loro ruolo di portatori di unaconoscenza profonda e che questo ruolo può dare, specie ai principianti, la sensazione diun'importanza ottenuta facilmente e di potere. Se ci sono sentimenti interiori significativi di scarsastima di Sé allora il bisogno di mantenere il senso di superiorità è più pressante.Inconsciamente il timore è che se l'atteggiamento di superiorità è parzialmente abbandonato, allora i

sentimenti opposti di inadeguatezza schiacceranno l'ego.Mantenere questa posizione di superiorità trattiene anche il professionista dal riconoscere la sua paurainconscia di perdita di controllo e di potere, con il conseguente senso di impotenza. Il timore

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dell'impotenza, a sua volta, si rifà alla percezione che uno ha avuto di Sé da bambino. Se i bisogniindifesi e dipendenti dell'infanzia non erano palesati ed era stato negato uno sbocco anche alle piùnaturali espressioni di forza, indipendenza e individualità, allora la persona avrà questo sentimentosepolto in lei ed espresso come tensione corporea. Il senso di superiorità rappresenta una maschera atutto ciò.C'è un'altra teoria sull'origine dell'atteggiamento di superiorità che sembra in contraddizione con laspiegazione appena esposta, ma se analizzata attentamente in realtà la sostiene. E' la teoriadell'onnipotenza dell'infanzia ("Io grido e la mamma viene immediatamente e quando voglio"). Laragione di ciò è che lo sviluppo del senso narcisistico del bambino deriva dalla risposta ansiosa oambivalente dell'ambiente alle sue necessità. Di conseguenza il bambino continua a chiedere piùattenzione nella sua ricerca di una naturale soddisfazione, ma non la ottiene per l'inadeguatezzadell'atteggiamento interiore del genitore. Come risultato la persona sviluppa un grosso ego senza lacertezza del suo fondamento nella realtà. L'atteggiamento di onniscienza e onnipotenza dell'adulto èqualche volta il riflesso di questo tipo di situazione infantile.

PERFEZIONISMO

Un'altra componente dell'atteggiamento onnisciente così frequente nel professionista è la necessità diavere sempre ragione. Questa è una tendenza umana comune, naturalmente, ma sfortunatamente in

astrologia è esasperata dalla richiesta da parte dei clienti di risposte assolute.Possiamo ancora cercare, in parte, nell'esperienza infantile la causa di questa tendenza. Quando igenitori chiedono costantemente al bambino un comportamento "corretto" si sviluppa spesso ilbisogno di essere perfetto. Si può verificare anche la tendenza opposta - il bisogno di ribellarsi e diessere scorretto - naturalmente. Ma se è repressa, come spesso accade, diventa un impulso temibile acomportarsi male e genera un senso di colpa diffuso e sotterraneo che serve solo a rinforzare ilbisogno di essere perfetto.I genitori che non richiedono al bambino tanta perfezione ma ne esigono molta da loro stessi, loinsegnano al bambino con l'esempio, il che non è molto meglio.Le radici della tendenza al perfezionismo vanno più in là, tuttavia, dell'esperienza dell'infanzia. Certola morale Protestante e la tradizione Giudeo-Cristiana hanno alimentato tale convinzione. Ed è statoricordato che l'origine del perfezionismo risale ai primi sviluppi della società patriarcale con larepressione degli istinti animali negli esseri umani.

DISTACCO EMOTI VO 

Una conseguenza importante dell'atteggiamento di superiorità, a livello interpersonale, è quella diporre il professionista a una distanza emotiva dal cliente. Questa distanza salvaguarda il consulentedall'essere influenzato dalla personalità del cliente, evita anche che vengano stimolati aspettiindesiderabili del professionista stesso. In questo modo la pretesa di onniscienza può agire come unbozzolo protettivo.La necessità per l'astrologo o il terapeuta di mantenere un atteggiamento oggettivo e professionale èportata all'estremo e diventa assolutismo quando il consulente comincia a credere di sapere tutto. Ilfatto che la persona abbia una notevole conoscenza di teoria e tecnica e perciò è autorevole in materianon significa che questa persona abbia tutte le risposte, sia invulnerabile e non possa avere deicontatti significativi.Un incontro personale autentico che si verifica nel counseling o nel setting terapeutico non implicanecessariamente la perdita dell'obiettività. Ciò che tale timore in realtà significa è che il professionistanon crede di poter rivelare la sua natura intima.

FARE Il GENITORE 

Il desiderio di essere profetico o onnisciente come astrologo è una modo per essere un genitorepotente, ma solo certi tipi di persone cadono vittima di questo. Altri soddisfanno gli sforzi parentali,invece, con l'iperprotezione. Molti clienti vanno al consulto per un aiuto o un consiglio, oppure unchiarimento e l'astrologo diventa genitore quando assume questa funzione oltre certi limiti. (Hoparlato ampiamente di questo al Cap. 9, il cliente dipendente.)Un atteggiamento parentale da parte del consulente è qualche volta connesso al bisogno di usurparel'autorità dei propri genitori per acquisire una specie di simbolica supremazia su di loro. In quel caso il

tentativo di recitare la parte del genitore è collegata al bisogno di essere onnisciente che ho espostopiù sopra.

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IMP ORRE LA PROPRI A FILOSOFIA 

Uno studio degli scritti e delle conferenze degli astrologi dimostra che questi ultimi, a volte, uniscono iconcetti astrologici con pensieri di filosofie, psicologie e altre discipline non astrologiche. Tra queste cisono le filosofie orientali; il pensiero esoterico occidentale; le scuole psicologiche come quella diFreud, Jung, Gestalt, psicosintesi; i concetti di salute olistica; forme di meditazione; vari concettiscientifici.Tutto questo è inevitabile e spesso amplia la letteratura astrologica. Tuttavia può essere pericoloso peril cliente quando una filosofia o una pratica particolare è calorosamente sostenuta dall'astrologo, tantoda far sentire il cliente carente nelle sue risorse se non accetta i suggerimenti dell'astrologo.Un mio paziente, un uomo di ventisette anni, si fece fare un'analisi del suo oroscopo dall'astrologa.Sebbene dicesse di aver avuto delle descrizioni abbastanza precise dei suoi schemi psicologici, silamentava di sentirsi scoraggiato. Dopo una breve indagine, scoprii la causa. Dall'analisi del grafico edalla descrizione del cliente della sua vita e dei suoi problemi attuali l'astrologa deduceva che il miopaziente aveva dei grandi potenziali che non stava utilizzando e che questo era dovuto a una fortetendenza spirituale che egli stava ignorando. Lo spinse a iniziare la meditazione. Egli pensò cheavesse ragione ma nei giorni che seguirono si rese conto di avere poca propensione per la meditazionepersino per impararne la pratica. Come risultato egli cominciò a convincersi che non stava facendoniente per aiutarsi e doveva perciò essere un codardo o un grande pigro. (Egli era un Cancro

suggestionabile). Se non ci fosse stata la nostra discussione dell'avvenimento con le sue implicazioni,egli avrebbe potuto sentirsi sconfortato per qualche tempo.Sono convinto che quell'astrologa avrebbe ottenuto risultati migliori se gli avesse descritto i suoipotenziali e poi semplicemente gli avesse chiesto quali erano le sue reazioni alle sue osservazioni.Questo avrebbe creato un dialogo più aperto, nel corso del quale essa avrebbe anche potutosuggerirgli la meditazione, insieme con altre alternative, come possibili strade di sviluppo di Sé,sapendo che egli avrebbe potuto trovare anche altri mezzi per la sua evoluzione. Essendo un giovanesensibile, autocritico e impegnato, egli non avrebbe probabilmente preso quello che gli veniva dettocome l'unica strada di crescita possibile per lui.

PROPORRE UN BLANDO POSITIVISMO 

Altro problema fondamentale è la tendenza di un certo tipo di astrologi a concentrarsi solo sugli

aspetti "positivi" del tema natale del cliente. Quel tipo di astrologo tratta le parti conflittuali del graficocome "meravigliose opportunità di crescita" (e lo sono ) ed evita le possibilità inquietanti dellapersonalità del cliente.E' vero che una certa minoranza di clienti ha un'immagine di Sé così povera che è necessario unridimensionamento in positivo della rilevanza degli aspetti dissonanti della carta. Questo è unapproccio sensibile e terapeutico. La positività terapeutica comincia a eludere la "parte scuradell'anima" e diventa perciò una specie di sublimazione quando l'astrologo cerca di negare o diminuiretutte le tendenza negative, cioè ogni atteggiamento o sentimento critico o adirato verso gli altri,verso di Sé o verso la vita in generale.Mi sembra che il soggetto "il negativo" sia un punto cruciale e anche molto complesso. Certamenteaffrontare tutte le reazioni negative del cliente come qualcosa da correggere è una strada che portaalla superficialità o, quanto meno, è un ostacolo nel cammino verso la totalità e la realtà, sia da partedel cliente che dell'astrologo. In verità, molta della nostra rabbia, collera e odio, libera invece poteresalutare e l'amore che è stato bloccato. Scansare i sentimenti negativi non consente la rigenerazionedi quelli positivi che giacciono nell'anima. E' solo attraverso una spontanea accettazione di questisentimenti difficili, quando la persona ha un'immagine di Sé sufficientemente forte, che si rivivono iconflitti originali e le frustrazioni e si può superare il blocco.Ci sono situazioni in cui la correzione degli atteggiamenti "negativi" potrebbe avere successo. Eccole:(a) quando il cliente si concentra, in un rapporto, sugli aspetti spiacevoli dell'altra persona per evitaredi riconoscere il suo comportamento problematico; (b) quando un cliente abitualmente deprezza lasua vita e il suo comportamento; (c) quando un cliente di solito critica un settore della società perevitare di trattare con quel genere di persona o con quella qualità in se stesso. E poi, anche se talitendenze negative devono essere cambiate, non è facile e chiaro come realizzare tutto ciò. Peresempio, se una cliente si lamenta con l'astrologo di essere un fallimento o quasi come amante, dirleche l'atteggiamento negativo rinforza solo la sua difficoltà, servirà probabilmente a poco. Forse questole è già stato detto da amici e l'ha già letto nei libri o in qualche articolo. Può invece aiutarla in untempo breve chiederle di parlare più a lungo del perché si sente un fallimento e ascoltarla con

obiettività ed empatia. Questo la aiuterebbe a intravedere le psicodinamiche implicate e magari ancheil significato del suo atteggiamento negativo.

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NON RIUSCIRE A RICONOSCERE I PROP RI CONFLITTI NON RISOLTI  

Poiché tutti hanno qualche persistente conflitto interiore, anche minimo, è comprensibile che certi tipidi clienti attivino queste aree della vita intima dell'astrologo. Questo non interferirà con il counselingse l'astrologo sarà consapevole del suo conflitto non risolto e avrà l'obiettività e il controllo razionalenecessario a moderare le sue reazioni e i suoi atteggiamenti. Alcune delle aree sensibili più tipiche deiclienti che possono sfidare o minacciare gli astrologi sono: la rabbia e l'odio espressi con disinvolturaverso gli altri; i sentimenti di inadeguatezza e di insuccesso in campo professionale, interpersonale osessuale; la paura di essere vulnerabili e di soffrire; bisogni eccessivamente infantili; estremocontrollo emotivo; tendenze a dominare e a sottomettersi; problemi di ruolo sessuale e tendenze allapromiscuità sessuale; problemi matrimoniali e di divorzio; rapporto genitori-figli.Come hanno osservato gli astrologi del gruppo di cui ho parlato precedentemente, tende ad esserciuna notevole sincronicità (o simultaneità di eventi) tra le caratteristiche del cliente che viene o il tipodi problema presentato e il genere di problema con cui l'astrologo si sta confrontando. Può perciòrappresentare un'eccellente opportunità di apprendimento e crescita.Gli astrologi devono capire che è stata toccata una loro area sensibile. La presenza di una delleseguenti reazioni potrebbe essere un segnale significativo:

- Adirarsi ed essere impaziente con il cliente.- Sentire un dolore intenso per una difficile situazione del cliente.

- Evitare aree cruciali del grafico del cliente.- Dare spesso un consiglio unilaterale.- Concedere tempo in più a molte domande.- Fare lunghi discorsi al cliente o avere discussioni.

Ci sono eccezioni a ogni regola, naturalmente, e ci sono occasioni in cui il comportamentodell'astrologo, pur rispecchiando una delle suddette condizioni, non rappresenta un conflitto cronico inlui. Lasciamo che questi punti servano puramente come indicatori stradali - o spie luminose - nelleprofondità non risolte che collegano l'astrologo e il cliente in una umanità comune.

CONCLUSIONE: L'ASTROLOGIA E LA P SICOTERAPIA RI ESAMINATE  

I collegamenti tra astrologia e psicoterapia che ho cercato di tratteggiare in questo libro sono, ineffetti, molto più complessi e meriterebbero un quadro più completo, una tavolozza più ricca. E ci sono

molte prospettive da cui osservarli.Da un certo punto di vista possiamo vedere come i metodi usati dall'astrologo e dallo psicoterapeutaper aiutare la ricerca individuale contrastino l'uno con l'altro. L'astrologo aiuta il cliente soprattuttochiarendogli i modelli base e il loro significato che il grafico natale mostra e che sono messi inevidenza dai cicli planetari. Così, riconoscendo la vera natura del suo potenziale psicologico e ilsignificato delle opportunità e delle tensioni del momento, l'individuo acquista quella sicurezza e quellaconsapevolezza che lo aiutano a vedere le lotte come significativi potenziali di crescita.Lo psicoterapeuta, al contrario, non ha delle spiegazioni immediatamente disponibili. Egli ha, tuttavia,delle teorie valide per interpretare i conflitti intrapsichici e il loro sviluppo. Ha anche delle tecnicheterapeutiche valide che possono aprire le porte della psiche ai conflitti e alle emozioni represse. Sfor-tunatamente questi mezzi di interpretazione e queste tecniche non possono essere usati all'inizio delprocesso terapeutico, perché deve prima essere completamente compresa l'unica gestalt dell'in-dividuo, in un processo più graduale.Io credo fermamente che il terapeuta dovrebbe fornire una atmosfera soprattutto di oggettività e disupporto per alleviare il carico di pensieri, emozioni, impulsi, immagini, memorie e fantasie che sonorepressi e stressanti. La liberazione di questi difficili stati interiori, se fatta correttamente, porta a unprofondo insight e ad un rafforzamento del senso di sé. Nel processo la ricerca individuale può portarea gestire le varie parti conflittuali, archetipi e subpersonalità del sé globale, per trasformarlegradualmente e armonizzarle.In sintesi, dove l'astrologia fornisce una spiegazione immediata, la terapia aiuta con la liberazionedelle emozioni, con il rapporto e lo sviluppo graduale dell'insight.Un altro modo di guardare astrologia e psicoterapia è considerare la somiglianza fra i due campi. Sedovessimo cancellare da un consulto astrologico l'uso specifico dei termini astrologici, sentiremmo illinguaggio e i concetti di un buon terapeuta. I bisogni, le energie e i principi espressi dai pianeti, Solee Luna, sono gli stessi su cui si indaga nella psicoterapia del profondo. Sia l'astrologo che il terapeutasi preoccupano di assertività, rabbia e sessualità (Marte); il bisogno di controllare, lasciare andare etrasformare (Plutone); la "contrazione" di dolore, frustrazione e privazione (Saturno); amore,

gratificazione e bisogno di rapporti (Venere); sensibilità emotiva (Luna); modi di percepire, pensare ecomunicare (Mercurio); e così via. Gli interessi sono spesso gli stessi, anche se l'astrologo avrà in piùuna prospettiva metafisica e spirituale che molti terapeuti non hanno.

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Inoltre, sia l'astrologo che il terapeuta sono consapevoli di come queste diverse energie e qualità avolte sono in conflitto o in squilibrio. Ed entrambi sanno che la crescita e l'individualità sono ottenutelavorando in direzione dell'equilibrio e dell'armonia interiore, cioè risolvendo i conflitti in modo co-sciente e responsabile, non evitandoli o attenuandoli.L'astrologo potrebbe dire al cliente che gli effetti combinati dei pianeti di transito lo spingono adaffrontare se stesso e i suoi schemi abituali e a riconoscere le sue opportunità di crescita. Il terapeutapotrebbe dire che il dolore, la frustrazione e la mancanza di gratificazione nella vita della persona, laspingono a confrontare le strutture, le difese ormai logore e gli elementi nascosti della sua personalità.L'astrologo e il terapeuta, in eguale misura, sono interessati a ottenere equilibrio tra assertività edisponibilità, interiorità ed esteriorità, il sé oggettivo e l'emotivo, le funzioni di intelletto, sentimentointuizione e sensazione.Un terzo modo di guardare al collegamento tra astrologia e psicoterapia è rilevare la crescentepossibilità del loro reciproco arricchimento . Nelle parti 2 e 3 di questo libro ho sottolineato come ilCounseling astrologico può avvalersi dei concetti e delle tecniche delle moderne psicologie,psicoterapia e counseling non astrologico. Ciò che non è stato trattato nei dettagli, poiché è al di làdello scopo di questo libro, è il contributo significativo che l'astrologia può dare alla psicoterapia.Quello che mi piacerebbe vedere - e credo stia per accadere, - è il riconoscimento tra glipsicoterapeuti della validità dell'astrologia, così che le due discipline possano lavorare mano nellamano, per la comprensione profonda della gente in generale, e per un migliore aiuto agli individuidisturbati in particolare.

Lasciatemi concludere presentando una prospettiva finale, una visione strutturale e dinamica dellapsiche che presa in considerazione implicitamente da varie scuole di psicoterapia (e esplicitamentedalle scuole Junghiana e Reichiana) e che può aiutare a illuminare i significati psicologici contenuti inun grafico astrologico.Il disegno tridimensionale della psiche è approssimativamente simile al glifo del Sole in astrologia (uncerchio con un punto centrale). Corrisponde anche allo schema della cellula: membrana, protoplasmae nucleo. Il cerchio esterno rappresenta la parte esteriore della personalità si presenta al mondo. E' laparte che aiuta ad agire e a fronteggiare sia il mondo esterno che quello interno. La parte media dellapsiche, sotto la personalità esteriore, è la parte minacciosa, "riprovevole" della personalità chel'individuo ha imparato a controllare e a reprimere. E ancora più sotto, il centro o nucleodell'organismo, è il sano, unificante, senso di sé e di individualità, che è in contatto con la natura e ilcosmo. Il nucleo, o centro, è il vero sé, al tempo stesso unico e simile in tutte le creature viventi.

N.B. Segue il grafico che è una adattamento della descrizione della condizione umana di Wilhelm

Reich.- Strato esteriore della personalità: la persona; le difese psicologiche.- Strato secondario della psiche: "l'ombra" conflitti emozionali, emozioni e impulsi minacciosi.- Il centro o sé: le spinte e le emozioni sane e il senso di sé integrato.

Lo strato esteriore della psiche è stato chiamato in vario modo: persona, maschera, ruolo sociale,corazza e difesa psicologica. Questo strato esteriore è espressivo e integrativo oltre che protettivo.Nella sua funzione protettiva e difensiva, protegge dagli impulsi minacciosi, dalle emozioni e dalle ideeche provengono dalle parti più profonde della personalità e al tempo stesso, non permette al mondoesterno di vederne le parti spiacevoli. Protegge anche l'integrità della personalità dagli stimoli troppostressanti del mondo, perché queste difficoltà possono mettere in gioco l'equilibrio della psiche eliberare i contenuti minacciosi repressi.Difese e corazza possono anche funzionare a livello più profondo della psiche, non solo nellapersonalità esteriore. Per esempio, un comportamento (persona) aggressivo, troppo presuntuoso in uncommesso viaggiatore, può essere una difesa contro più profondi sentimenti di paura, diinadeguatezza e di passività. Questi ultimi atteggiamenti e sentimenti, che minacciano l'equilibrio dellastruttura dell'ego, se tirati fuori in una situazione terapeutica di sostegno, potrebbero poi rivelarsi unadifesa da uno strato più profondo di rabbia e collera su sentimenti di impotenza. Questo strato dirabbia potrebbe al presente funzionare da difesa contro un ancora più profondo strato di sofferenza evulnerabilità dovuto alla mancanza di amore nella prima infanzia.E' importante notare che la "persona", o strato esterno, varia in qualità e grado nei diversi individui.In chi è abbastanza maturo e integrato, la "persona" avrà scarsa funzione difensiva, e ilcomportamento esteriore dell'individuo può esprimere aspetti del suo sé profondo. Un altro, conrisorse emotive limitate e un "ego debole", presenterà una "persona" molto diversa dalla sua realtàinteriore. Ancora, un individuo, moderatamente o anche massimamente difeso, sarà consapevole delladifferenza tra sé interiore e ruolo esteriore e soffrirà di questa presa di coscienza, mentre un altroindividuo si identificherà completamente con la sua "persona" per la paura di affrontare le realtà

interiori. Quest'ultimo, sebbene eviti la sofferenza, crescerà meno.Infine, le difese funzionano non solo come un meccanismo protettivo, ma anche come sbocchiespressivi; esse integrano l'equilibrio dell'energia psicobiologica. Perciò, è importante sia per il

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terapeuta che per l'astrologo rispettare le difese e non sfidarle prima che la "persona" non sia statasostituita in modo stabile. Per esempio, un individuo arrogante per difesa, se si confronta troppopresto durante la terapia, potrebbe sentirsi criticato, giudicato e ancora incapace di modificarsi,potrebbe anche rinforzare il suo comportamento, diventando scontroso e arrabbiato, o ancherinunciare alla terapia.Il secondo, o strato intermedio della psiche, rappresenta la parte inconscia e minacciosa dellapersonalità. E' chiamato strato secondario nella teoria Reichiana e l'ombra nella teoria Junghiana. Nelgrafico in cui la psiche è rappresentata dal glifo del sole, questo strato intermedio corrisponde allaparte tra il cerchio esterno e il centro. Ma nella psiche non è uno spazio vuoto, perché esso è riempitodi emozioni, memorie, opinioni, bisogni, immagini, complessi e conflitti. Si potrebbe pensarlo comeuna stratificazione archeologica di materiale sepolto, la cui sola esistenza è una minaccia per lacoscienza. Una parte di questo strato intermedio è fatto di tendenze aggressive, sessuali e parassitiche la società e i genitori trovano difficile tollerare, quanto le immagini ed emozioni a esse collegate.(Le emozioni "negative" di dolore intenso e malinconia, panico, rabbia e odio sono qui particolarmenterilevanti).Il terzo aspetto della psiche tridimensionale è il nucleo, centro o sé. E’ il più profondo, il più sano e laparte più unificante dell'essere di un individuo. Una frustrazione precoce nella vita di questaespressione del nucleo o sé pieno d'amore e senza limiti produce, attraverso una trasformazionenegativa, il secondo strato, che a sua volta deve essere controllato e trasformato nello strato esterioredella personalità.

Edward C. Whitmont, analista junghiano, nel suo libro "The Symbolic Quest", scrive:

"Egli (Jung) stabilisce l'ipotetico postulato del sé come Centro e come il contenuto della personalitàcomplessiva; è la base sulla quale l'esperienza e la coscienza dell'essere individuale derivano in quantofenomeno secondario. Il sé è sentito o collegato a un assioma che contiene la personalità,caratterizzato dalla integrità individuale e che esprime un sistema centrale diretto verso la coscienza eperciò non identificabile con il centro della coscienza stessa. L'archetipo si esprime nella forma diun'integrità predestinata, non soltanto come generica integrità umana, ma come specifica integrità diuna vita individuale che cerca compimento."Wilhelm Reich parla di una spontaneità (il centro sano) nelle persone che sono state deviate dainfluenze artificiali, innaturali, culturali e familiari. Questa distorsione provoca un effetto di negazionealla vita, nel carattere e nell'apparato muscolare che impedisce il libero flusso dell'energia, nelle emo-zioni fondamentali, in una sana sessualità e nell'amore.Prima di parlare dell'importanza per l'astrologia della visione tridimensionale della personalità, devo

spiegare brevemente il concetto di ego, una parte importante del linguaggio sia astrologico chepsicologico. Gli astrologi usano il concetto di ego per riferirsi alla parte conscia dell'Io o sensod'identità, con le sue funzioni vitali di percezione, discriminazione, valutazione, controllo, scelta eintegrazione. L'uso psicoanalitico freudiano del concetto di ego è simile, ma include anche aspettidell'inconscio. Nella psicoanalisi l'ego gioca il ruolo di mediatore fra le richieste conflittuali dell'id(spinte ed energie istintuali) del super-ego (senso morale e aspirazioni ideali), e della realtà esterna.L'ego è meno profondo, completo e integrante del sé o centro, ma è nondimeno un aspetto vitale delfunzionamento della psiche. Il caso che segue illustrerà, spero, come il concetto di psichetridimensionale possa essere utile sia alla lettura astrologica che alla pratica psicoterapeutica.Una donna di trentasei anni, che possiamo chiamare Barbara, venne in terapia a causa di un diffusosenso di inadeguatezza e di mancanza di assertività sia nella carriera che nelle relazioni sentimentali.Era dotata di diverse tendenze artistiche, ma si sentiva bloccata e confusa nel privilegiarne una.Attraente e brillante, era in grado di coinvolgersi nei rapporti sentimentali, ma tendeva a subordinare isuoi bisogni e i suoi sentimenti a quelli dell'uomo, per poi sentirsi ferita e piena di risentimento e in-staurare così il conflitto.Il suo modo di fare immediato era affascinante, seducente, affabile e compiacente. Nella prima partedella seduta terapeutica la sua reazione alla frustrazione e al conflitto nella sua vita esprimeva inmodo parziale il suo bisogno di rassicurazione e di conforto, ma inizialmente la fece sentire debole.Socialmente il suo comportamento poteva variare da affascinante ed espansivo a timido, rinunziatario,esitante e insicuro. Il blocco principale sembrava essere una paura del potere e dell'assertività.I precedenti familiari rivelarono una storia di grandi contese e conflitti tra i genitori, con scarso amoree intimità con Barbara. Essa reagì chiudendosi in sé stessa e diventando accomodante, nel tentativo diessere la forza moderatrice tra i genitori in lotta.Era evidente che Barbara aveva privilegiato le sue qualità yin ricettive per reprimere le sue qualitàyang più aggressive. Anche questa era la risposta alla vita famigliare penosa, dove c'era tutta quellaaggressività dolorosa, irragionevolezza e malessere.Come suo terapeuta scelsi di appoggiare e alimentare l'aggressività repressa e i fattori più profondi di

paura e di dolore. Quando le emozioni e i bisogni nascosti cominciarono a rivelarsi, altri atteggiamenti,subpersonalità e funzioni archetipe, vennero alla luce. Barbara fu in grado di scoprire queste aree piùprofonde di elementi proibiti (l'ombra, o strato intermedio) solo gradualmente, a mano a mano che

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l'immagine di sé migliorava, il suo lavoro e le relazioni sociali furono potenziati e si stabilì tra noi unrapporto di amicizia e di fiducia.Per riassumere, la "persona", o strato esteriore, della psiche di Barbara era fascino, dolcezza,remissività e iper-ragionevolezza, mentre l'essenza dell'ombra sembrava essere il polo opposto: dauna parte una qualità energica, aggressiva, e dall'altra una qualità indifesa, spaventata, bisognosa.Nel tema natale di Barbara, c'era uno stellium in Leone, con il Sole a 3 gradi di Leone in casadodicesima, l'Ascendente a 12 gradi di Leone, Venere esattamente congiunta all'Ascendente e Plutonea 20 gradi di Leone in prima casa, congiunto a Mercurio a 26 gradi di Leone. Questa pesante enfasi delLeone all'Ascendente e in prima casa, con Venere all'Ascendente, predisponeva Barbara a proiettarsinel mondo come affascinante, cordiale e dolce. La qualità egotica del Leone, tuttavia, avrebbe dovutoessere repressa per la sua paura nascosta dell'assertività, per i suoi sensi di inferiorità e la suainsicurezza.La paura dell'assertività è indicata nel tema di Barbara, io credo, da Marte in Scorpione in casa quarta,quadrato esattamente a Venere, all'Ascendente e a Plutone. Inoltre, questa parte della quadratura a Tcoinvolge Giove in Toro in decima casa, in opposizione a Marte in quarta casa e in quadratura aipianeti in Leone in prima casa. Giove in decima casa opposto a Marte in quarta casa rappresentaindubbiamente il conflitto tra i genitori - tra l'altro - e questi conflitti hanno sfidato la capacità diBarbara a proiettarsi nel mondo. I sentimenti d'inferiorità nascosti in Barbara incidono anch'essi sullasua abilità di imporsi e potrebbero essere attribuiti, fino ad un certo punto, al suo Sole in dodicesimacasa, alla sua Luna in Vergine e al suo Urano in casa dodicesima.

Lo studio del tema natale di Barbara nel contesto della situazione terapeutica, come quelli degli altripazienti, mi permette di azzardare un'ipotesi sperimentale circa il quadro tridimensionale della psichee le sue corrispondenze astrologiche.Diverse configurazioni natali possono essere usate dall'ego in modo difensivo: in particolarel'Ascendente, ogni aspetto "facile"; il predominio di un segno, di un elemento, di un emisfero o di unquadrante; e il segno dove si trova la Luna. Persino gli aspetti "difficili" o dinamici possono avere unafunzione difensiva, ma essi più che altro costituiscono l'ombra, proprio per la loro natura conflittuale.Da ciò si può comprendere meglio come funziona la quadratura a T, poiché la sua complessitàsuggerisce una doppia funzione di repressione e di difesa. Il pianeta ricevente la quadratura a T puòfunzionare in una personalità come dominante nell'espressione, ma può tanto "dominare" e controllarele altre due energie planetarie, quanto le qualità del segno opposto al pianeta ricevente. Le energieplanetarie e le necessità più frustrate funzioneranno allora come parte più temuta o repressadell'ombra. (Il libro di Tracy Marks: "How to Handle Your T-Square" è illuminante a questo riguardo. E'disponibile nelle Edizioni CRCS.)

Gli astrologi confermano che l'Ascendente funziona più come proiezione esterna della personalità equindi rappresenta la "persona". Gli aspetti armonici, in particolare un Grande Trigono con orbitestrette, per la sua facilità di espressione e le allettanti qualità dell'ego, può funzionare facilmente comedifesa e come capacità espressiva. Non succederà se i pianeti del Grande Trigono sono incompatibili,perché in questo modo avranno un carattere più minaccioso.La parte oscura della personalità è generalmente descritta dalle parti più inaccessibili del grafico:segni e pianeti della casa dodicesima; gli elementi mancanti e gli emisferi vuoti; i segni intercettati; ilsegno opposto al pianeta ricevente un quadrato a T; e così via. Anche gli aspetti dissonanti spessofunzionano in questo modo, e solo occasionalmente in modo difensivo.Nel grafico l'enfasi su un particolare segno o elemento mostra come la psiche agiscecontemporaneamente sui tre livelli. Come abbiamo visto nel caso di Barbara, il suo stellium in Leonefunzionava, in un primo tempo, come barriera difensiva o di controllo contro le temibili energierepresse, in quanto accentuava le sue innate qualità di seduzione, dolcezza e affabilità. Ma questestesse qualità Leonine costituivano parte minacciosa dell'ombra stessa, con l'Ascendente, Venere ePlutone coinvolti in una dura quadratura a T che indicava seri conflitti nel suo processo evolutivo. Inaggiunta, l'aspetto egotico e assertivo dell'archetipo Leonino era una minaccia alla "persona"remissiva. Infine, per completare la raffigurazione tridimensionale, le medesime qualità Leoninerappresentavano una parte profonda e sana del suo sé globale, quando la "persona" e l'ombra (chereprime ed è repressa) non fossero più state in conflitto.Ciò che la psicologia del profondo fa, al suo meglio, è aiutare la persona a prendere coscienza degliaspetti difensivi della sua personalità esteriore, prendere contatto con le parti minacciose o repressedel sé più profondo, esprimere e scaricare aspetti di questa forza incombente e arrivare gradualmentealla trasformazione in un autentico senso di sé.Infine, è importante dire che il semplice schema della psiche a cui mi sono riferito per forza di cosesnatura il quadro rispetto alla realtà. Perché è piatto, non palesa profondità. Quanto procediamo ingiù, nelle profondità dell'anima, del cuore e del corpo di una persona, tanto la psiche si espande.Sebbene molti degli elementi più profondi siano di natura distruttiva, una volta che queste qualità

oscure si esprimono in modo appropriato e terapeutico, esse si trasformano nelle sottostanti funzionipositive (l'aggressività in forza, la remissività in ricettività). Al centro, la persona è realmente unessere più profondo e più aperto, al tempo stesso animale, umano e divino. Un'astrologia e una

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psicoterapia in continuo progresso, possono lavorare insieme per aiutare la gente a ottenere questovero senso di sé.