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Rudolf Steiner - o.o. 122 - La Genesi steiner - o.o. 122... · Rudolf Steiner LA GENESI gno vegetale, e l’animale, si va sublimando nella costituzione di una decima Ge-rarchia,

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RUDOLFSTEINER

LAGENESIIMISTERI

DELLAVERSIONEBIBLICA DELLACREAZIONE

TRADUZIONE DI

EMMELINA DE RENZIS

BARIGIUS.LATERZA&FIGLI

TIPOGRAFI-EDITORI-LIBRAI

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Rudolf Steiner LA GENESI

DIRITTI SCADUTI, ORA E' PATRIMONIO DELL’UMANITA' TUTTA

- Scansione OCR: Enea Arosio - - Produzione file di testo e verifica: Enea Arosio e Giovanni Guglielmotto -

- Verifica e Impaginazione: Paolo Casirati -

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SOMMARIO

INTRODUZIONE 6 .....................................................................................................................

PREFAZIONE 13 .......................................................................................................................

I - NEL PRINCIPIO 15 ..............................................................................................................

II - SIA FATTA LA LUCE 28 ......................................................................................................

III - I PRIMI SEI GIORNI: DAL RISVEGLIO DEGLI ELOHIM ALLA CREAZIONE DELL’ UOMO 43 .....

IV - I GIORNI E LE GERARCHIE CELESTI 57 ...............................................................................

V - LE TENEBRE. IL COMPITO DEGLI ARCANGELI 70 ................................................................

VI - IL MONDO È ESPRESSIONE DELL’ATTIVITÀ DELLE CELESTI GERARCHIE 83 ......................

VII - PERCHÉ NEL SECONDO GIORNO GLI ELOHIM NON VIDERO CHE L’OPERA LORO ERA

BUONA 99 .......................................................................................................................

VIII - LA PREPARAZIONE E L’EVOLUZIONE DELL’UOMO ATTRAVERSO I SEI GIORNI - LA CAC-

CIATA DAL PARADISO 111 ...............................................................................................

IX - A QUALE EPOCA SI RIFERISCE LA GENESI? 126 ................................................................

X - IL SETTIMO GIORNO 140...................................................................................................

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INTRODUZIONE

IlciclodiconferenzesuimisteridellastoriabiblicadellaCreazioneappartieneaquelgruppodistudiiinteressantidiRodolfoSteiner,neiquali,comenelleCon-ferenzesull’Apocalisse,sulleEpistolepaoline,nonancorapubblicate,einquellesuiquattroVangeli,pubblicate inversione italiananel1930,egliapplicaall’in-terpretazionediantichitestisacriiprincipiidellaScienzaocculta,e,mentredi-mostralaperfettaconcordanzafraquelliequesta,cirivelaiprimisottounalucenuovaesottoaspettigrandiosi,cheforsenonavremmoaltrimentimaisospetta-ti.AfQinché,quindi,lostudiodiquesticicliriescautile,eperfettamentecompren-

sibile,occorrecheillettoreabbiagiàunacertapreparazionespirituale,unacertaconoscenza dei principii della scienza occulta in generale, e degl’insegnamentisteinerianiinparticolare.SitrovaquindiinunaposizionevantaggiosachigiàhailvolumeLaScienzaOcculta(dellostessoSteiner,alqualeinquesteconferenzesullaGenesisifaspessoriferimento).Per il resto, questa introduzione si propone per l’appunto di dare al lettore

profanoqualchecennodialcuniparticolaridell’insegnamentospirituale,cheglisono indispensabiliper intendere la susseguente spiegazione, che loSteiner fadellanarrazionebiblicadellacreazionedelmondoedell’uomo.Una forza, un impulso evolutivo costituisce la legge che governa l’Esistenza.

Peressa,quellochecomunementesichiamailCreato,ossial’universomanifesto,com’èprovenutodaDio,tendelaboriosamenteepenosamenteavincereleillu-sionidiunarealtàconcretaperritornareaDio.FraDioeilmondoQisicononviè,spiritualmente,soluzionedicontinuità;frala

Coscienzaunica,somma,perfetta,e lacoscienzacompletamenteaddormentata,stregatanelregnominerale,v’ètuttaunagammadicoscienza,ossiaunascaladientitàspirituali,chesipossonodividereperordiniogradio«Gerarchie».QuesteGerarchiespiritualisononove,sebbeneperlopiùsiusiripartirle–perragioni,chequisarebbetroppolungoriferire–ingruppiditre,edareaigruppistessiilnomediGerarchieeaisingoligradiilnomedicori.Gliscrittoriantichiemedioe-vali,chediquestoargomentosisonooccupati,divergonotalvoltanellanomen-

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claturadi ciascuna singolaGerarchia;mapoco importaqualenomegli uominidieno a esseri superiori spirituali, quando pur troppo ne ignorano per lo piùl’esistenza,ol’ammettonosenzaverafedeeveraconvinzione.LoSteiner, inquestaparte, si attieneaunanomenclatura che corrispondea

quelladiDionigi l’Areopagita. InomistessidellesingoleGerarchieprovengono,alcunidall’ebraico,altridalgreco;perquestiultimi,esistono inomicorrispon-dentiinlatino.LascienzadelloSpiritodeQinisceisingoliordinidispiritioentitàdallaparticolareattivitàchesvolgononeldiveniredelmondo.Dopoquesteindi-spensabilipremesse,diamoquiilprospettodell’ordinamentodelleGerarchie.

Sotto l’azionesuscitatrice,diremmoquasi fermentatrice,diquestegerarchie,lacoscienzadormientetendearisvegliarsi,edeffettivamentesidestadalsonnominerale,e,gettandoamanoamanolesuespogliecherestanoaformareilre-

GERARCHIA O CORO:

1a Gerarchia

o gruppo di gerarchia

1° Serafini

2° Cherubini

3° Troni

2a Gerarchia

o gruppo di gerarchia

4° Kyriotetes Dominazioni

5° Dynamis Virtù

6° Exusiai Potenze

3a Gerarchia

o gruppo di gerarchia

7° Archai Principati

8° Arcangeli

9° Angeli

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gnovegetale,el’animale,sivasublimandonellacostituzionediunadecimaGe-rarchia,l’umana.Convieneaquestopropositoeliminaresubitoquellochepuòesseremotivodi

un’erratainterpretazione.Spesso,nelcorsodelleconferenzecheseguono,ildott.Steinerdice,diquestaodiquellaGerarchia, che inunadeterminataepocadu-rante il corso dell’evoluzione del nostro sistema solare essa ha attraversato ilgradodi«umanità».Èquesta locuzione, laqualepotrebbe ingenerareequivoci,cherichiedeunpreventivochiarimento.Sarebbeerroresommointerpretarlanelsenso,cheintempisiapureincalcolabilmenteremoti,TronioExusiai,CherubinioAngelisienostatiuomini,comenoi.L’uomocostituisceunaGerarchianuovainviadiformarsi,chedifferisceedifferiràessenzialmentedallealtre,comeciascu-naGerarchiadifferiscedaciascun’altra:quandodunqueloSteinerdice,cheunadellesuperioriGerarchieèpassataperilgradodiumanità,intendedirecheessa,nelcorsodellasuaevoluzione,sitrovavainunostadiocorrispondenteaquello,incuioggisitroval’uomonellaelaborazionedelpropriogradogerarchico.Eseconsideriamoquale siaquesto stadioper l’uomo, se teniamopresente come lastoriadell’umanitàrappresenti la lottacostante, tenace,prepotenteper lacon-quistadell’autocoscienzaedell’individualità,cheèperl’appuntolaformadico-scienzacaratteristicaepeculiaredell’umanitàchedifferenziaquestanuovadallealtre Gerarchie, possiamo dire doversi per ciascuna singola Gerarchia deQinire«gradodiumanità»quello, incuiessaraggiunge la formadicoscienzache leèpropriaecheladistinguedalleGerarchiesuperiorioinferiori.IlCosmo,così,ètuttospirito,edè l’inQinito intreccio, la«tessitura»,–dice lo

Steiner–dellediverseattivitàdovutealladiversaformadicoscienzadellesingo-lediverseGerarchie, che costituiscequelmondoesteriore, cheanoi appariscecomerealtàmateriale,cheainostrisensi,anzi,apparecomeunicarealtàconsta-tabileeaccertabile.Ladifferenzafralascienzapositivaelascienzaspiritualestatuttaqui:lapri-

maguardadaldifuori,l’altradaldidentro.Laprimatienecontodiunostatodifatto(larealtàQisica),cheèuneffettodicausechelesfuggono,enelricercarnelanaturaaccertatalunerelazionicostantinelsuomododicomportarsiedireagire,chechiamaleggi;conquesteleggi,però,nonspieganulla;Qissasoltantolemoda-

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litàallequalisperimentalmentehavistoattenersilereazionidelmondoesterio-re.LasecondainvecenontienecontodeglieffettiQisici,materiali,sensibili,masipreoccupaesclusivamentedellecausespirituali,delleintelligenzespiritualichelideterminano.Ilmondoesteriormenteguardatoèunacosa;interiormentecon-siderato, è un essere; visto da fuori paremorto, irrigidito, congelato nelle sueforme;dentroètuttovita,energia,spirito.Esonoleintelligenzespiritualicheinteriormentegovernanol’esistenza,quel-

le cheesteriormenteapparisconocome legginaturali.Analogamenteè l’ordinegerarchicodeicorispirituali,che,proiettatoneltempo,determinalaleggeciclicadell’evoluzione.Perchéquestaè,infatti,lacaratteristicadell’evoluzione,diprocederecioèper

ricorsi ciclici; e ogni nuovo ciclo ripete inizialmente quelli precedenti con unapotenzialitànuovadiprogresso.Questoprincipio,applicatoall’evoluzionedellaTerra,spiegaladottrinadeici-

cliplanetarii,allaqualenelleconferenze,cheseguono,sifaspessoriferimento,edicuiperciòconverràdarequalchecenno.LaTerranonfusindall’iniziol’astrocheoggiè.L’interosistemasolare,alsuo

primoapparire,eraunsolo,unico,grandecorpo,diessenzaspiritualeediconsi-stenzanonpiùdensadelcalore,aventeunacirconferenzapariaquellacheoggièl’orbitadiSaturno;enellaterminologiadellascienzadelloSpirito,quelglobodicalorevienechiamatoSaturno,l’anticoSaturno.ChiusosiilciclodiSaturno,unanuovavitadelsistemasolare,piùdensaeallo

stessotempopiùsottile–maperquestidettagliillettorepuòriferirsiaquantovienespiegatonelleconferenzestesse–siaprecolciclo,occultisticamentechia-matodelSole.Questociclo ripete inunaprima fase il ciclodiSaturno,perpoiprocedereallosviluppodelleparticolaritàdelciclosolarestesso.Terzociclo,quellodettodellaLuna,cheinunaprimafaseripete,contuttele

sue caratteristiche, il ciclo saturnio, in una seconda fase, quello solare, e Qinal-menteprocedeperlaviapeculiarepropria,durantelaqualesicompieildistaccodel sole dallamassa planetaria. Si apre Qinalmente il quarto ciclo, quello pro-priamenteterrestre,che,essopure,ripeteintreprimefasiiciclisaturnio,solareelunare.Laquartafaseèveramenteterrestre,perchéèinessachelaTerrarag-

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giunge ilgradomaterialesolidoche leèparticolare;maquestastessa fase,nelpercorrere ilpropriosviluppo,devemuovere iprimipassisulmodellodeicicliplanetariichehannoprecedutolaTerra.Qualunquefase,insomma,operiodo,incuisidivida,osisuddividailprogres-

soterrestre,deveiniziarsicondeiricorsiciclici,ossiaconleripresedeiciclipre-cedenti,dopol’esaurimentodeiqualisoltanto,puòespletarelaverapropriamis-sione.Analogamente,iperiodiincuisisuddividelaparteQinoracompiutasidiquesta

quartafase,terrestre,delquartocicloplanetario,oterrestre,echevengononellascienzadelloSpiritocontraddistintidallarazzaumana(nonimportasespiritua-leomateriale)cheaciascunodiessi corrisponde(polare, iperborea, lemurica,atlanteaepost-atlantea), ripetonoessipure,nei lorogradi iniziali, leesistenzeplanetarieprecedenti.Ecosìparimentiavvieneperleciviltà,attraversolequaliprocedel’erapostatlantea,incuidamillennicitroviamo.Mapertuttoquantoriguardacicli,fasi,periodi,intervalliditempo,insomma,

valequelchesièdettodelledivisionidellospazio,ossiadellecosecheanoiap-parisconodistesenellospazioeoccupanti spazio:quelli cheanoiapparisconocomeintervalliditempo,sonoinrealtàesteriorizzazioni,manifestazionidienti-tàspirituali,digradotaloraelevatissimo.QuestosonoiyomogiornidellaCrea-zione,spiritidelTempooArchai,cheagiroagirogovernanodellelungheèrenelcorsodell’etàlemuricadeldivenireterrestre,sottolaguidadiancorapiùaltispi-riti.Convieneperòandarecautinell'intenderequesteidentiQicazioni:bisognapre-

scinderedallecondizionidelmondoQisicoesensibile,doveledistinzionifraog-gettoeoggettosononetteepreciseedovevigeilprincipiodellaincompenetra-bilitàdellamateria,perchénell’ordinespirituale,nonvisonoseparazionivereeproprie.Spessositrovaunamedesimaentitàspiritualeindicataoraconungra-dogerarchicoeoraconunaltro;nelmondonostrounfattosimileingenererebbeconfusione,epotrebbe,incertecircostanze,provocaredenunzieperattribuzio-nedititoliabusivi;nellesferespirituali,invece,doveesistonoentitàilcuiesseresiestendeattraversovariigradigerarchici,essepossonotrovarsidesignatecongradidiversi,asecondadelparticolareaspettolorocheimportadimettereinri-

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lievo.Conquestapremessa,può riuscire interessante, specialmente se si leggeconilpropositodipenetrareilsensopiùprofondodellanarrazione,vederecomeilcelebreoccultistaabatediSpanheim,GiovanniTritemio,rintracciigovernideisette arcangeli, spiriti dei sette giorni della settimana, nelle diverse successiveepoche,incuiegliripartiscelastoriadell’umanità .1

Comedebbanointendersiigiornidelraccontobiblico, loSteinerdicechiara-mente.Anche,qualesiailtempodeldivenireterrestre,alqualesiriferiscelaGe-nesi;nellaConferenzadecima, infatti,eglispiega,comeisettegiornicopranoaun dipresso l’èra lemurica Qino all’alba dell’èra atlantea;mentre la narrazionedellacreazionesuccessivaaisettegiorni,concerneinvecel’èraatlanteastessa.Nelconsiderarepoiisettegiorni,èforseunerrorevolereidentiQicarliconpre-

cise epoche, o conprecisi periodidell’èra lemurica; il dott. Steiner ammonisceesplicitamente,cheiricorsiciclicidipassateesistenzedelsistemasolare-terre-stre,chedeterminanoladistinzionedeigiorni,nonsisusseguonoesattamente,matendonoadaccavallarsil’unosull’altro.Megliodunquecontentarsidivederenelperiododelcaos,cheèalprincipio,eneisettegiornicheseguono,altrettantimomentidelprocessoevolutivodeldivenireterrestredurante l’èra lemurica;erilevaretuttavia,comeancheinquestaQissazionedeisuccessivimomentidell’etàlemurica,laleggedeiricorsi,eripetizionidelleanticheesistenzesaturnia,solareelunaredellaTerra,siriveliintuttalasuaefQicienza.IdentiQicato,infatti,ilcaosprecedenteilprimogiornoconunricorsosaturnio(laGenesimetteiricorsisa-turniifuoriconto),ilprimogiornostessodellaCreazione,incuinascelaluce,ri-peteunciclosolare(v.Conferenzaterza)eilsecondo,incuisiformal’acqua,unciclo lunare (v. Conferenzaquarta); col terzogiorno, iniziandosi il lavorovera-mente e propriamente terrestre dell’éra lemurica, questo stesso lavoro è con-traddistintodaunprimoperiodosolare(iniziodellavegetalità,propriadelSole),edaunsecondoperiodo,lunare,corrispondenteal4°giorno(iniziodell’animali-tà, propria della Luna); e l’animalità, comparsa nel 4° giorno, si esplica primanell’ariaenell’acqua(5°giorno)eQinalmentesullaterra(6°giorno).

GIOVANNI TRITEMIO, De septem secundeis. Le edizioni antiche di questo libretto, che ebbe molta voga, sono parecchie. 1

Ne esiste una traduzione francese moderna (Ed. Chacornac, Parigi) ma non è troppo accurata, e priva di un buon commen-to. Sarebbe desiderabile che se ne facesse uno studio completo ed esauriente.

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ÈsuperQluodarequiindicazionipiùminute;basteràrimandare,nonallasolalettura,maallostudiodelciclochesegue,eraccomandaredifarequestostudio,oltrechéconintelligenza,ancheesopratuttocon«intellettodiamore»,inguisadaarrivarea realizzarenellapropria coscienza,piùchea conoscerecomeunoschema astratto, il processo evolutivo spirituale, del quale il nostro mondo èl’aspettorigidoesteriore.maallostudiodelciclochesegue,eraccomandaredifarequestostudio,oltrechéconintelligenza,ancheesopratuttocon«intellettodiamore»,inguisadaarrivarearealizzarenellapropriacoscienza,piùcheaco-noscerecomeunoschemaastratto, ilprocessoevolutivospirituale,delquale ilnostromondoèl’aspettorigidoesteriore.

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PREFAZIONE

Il ciclodelle conferenzesuimisteridellaGenesi fu tenutodaldott. SteineraMonacodiBavieradal 16 al 26di agosto1910. Come sempre, lo Steinerpartìimprovvisando,senzaneppuregiovarsidiappuntiodinote;aquestacircostanzasidevequellamancanzadiformarettorica,studiatamenteletteraria,chesalvaleconferenze del pensatore tedesco dai pericoli seduttori del componimento. Lesueconferenze,alcontrario,hannosempreuntonodiconversazione,chedàlorospesso una forma stilisticamente alquanto succinta,ma che ha una portata dipenetrazionenell’animaenelcuoredegliascoltatori,chenessundiscorsoforbitopotrebbesperarediraggiungere;mentreneipunticulminanti,essesielevanod’improvvisoallesublimialtezzechel’argomentocomporta,conunagenuinitàdislanciochenessun’artepuòimitare.LoSteinernonrivedevaneppureiresocontistenograQicidellesueconferenze;

lasciavachetra isuoidiscepolivi fossechisiprendesse lacuradirileggereglistenogrammiedicorreggereipeccatidiazioneediomissione,deiqualiancheimiglioristenograQisirendonocolpevoli;salvoalasciarfareaimedesimidiscepo-liunasecondaemigliorerevisione,quandoperavventuraleconferenzeveniva-noriuniteestampateinvolume.Nelcaso,però,diquestociclosuimisteridellaGenesi,nonessendoessostatopubblicatoancoraintedesco,iltraduttorehado-vutoattenersial testostenograQico,soggettoallasolaprimaesommariacorre-zione.Il ciclo, in realtà, constò di undici conferenze; la prima di esse non è stata

compresa inquestovolume,perchénonsi riferisceal temadellaGenesi,masioccupasoltantodicommentareeinterpretareduecosìdetti«misterirosicrucia-ni»,larappresentazionedeiqualiavevaprecedutol’iniziodelciclostesso.Erano,questi«misteri»,deipoemiesprimentiin,formadrammatical’ascesaspi-ritualedelmondoedell’uomoattraverso varie fasi dell’evoluzione, che il dott.Steineravevacompostiefacevarappresentare.

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Il «mistero» rappresentatonell’agosto1910s’intitolava:La sogliadell’Inizia-zione e l’interpretazionediessodovevaservireaunamigliorecomprensione2

delcommentospiritualedellaGenesi,cheseguivanelleconferenze,dicuidiamoqui la traduzione.Questospiegaanche i frequentiriferimentiaquel«mistero»,chesitrovanoquaelànelcorsodelleconferenzestesse.Delladecimaeultimaconferenzasonostatiquiomessiduebrevissimibrani,

perchénonpertinentiall’argomentocentraledelciclo.Innota,delresto,sièavu-tacuradiriassumerneilcontenuto.Questebreviosservazionieradoverosofarprecedereallapubblicazionedell’opera,permaggioresoddisfazionedellettore.

Die Pforte der Einweihung – Ein Rosenkrenzermysterium durch Rudolf Steiner, Berlin, 1910. Philosophisch-Theosophischer 2

verlag

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I-NELPRINCIPIO

Secolui,chesièpostosulterrenodellascienzadelloSpiritoehaaccoltoqual-cunodegliinsegnamentichequestascienzapuòdaresull’evoluzionedelnostromondo,ècapacedipenetrareinquellepimentiparolechesitrovanoalprincipiodellanostraBibbia,dovrebbepoterglisi schiuderedinanziunmondospiritualedeltuttonuovo.Difronteanessunaltrodocumentodell’evoluzionedell’umanitàècosìgrandelapossibilitàdiallontanarsidalverosigniQicatodiesso,quantodi-nanziaquesto,chevieneordinariamentechiamatolaGenesi,ladescrizionedellacosidettaCreazionedeiseiosettegiorni.Se l’uomomoderno, inuna linguaqualunquefraquelleoggicorrenti,suscita

nell’animasuaparolecomequeste:–diciamolequiinitaliano–:«NelprincipiogliDeicrearonoiCielielaTerra»,quelcherisiedeinquesteparolenonècheundeboleriQlesso,un’ombraappena,diciòchesi facevavivonell’animadicoloro,chenell’anticaèraebraicalasciavanooperaresudisél’azionedelleparoleinizia-lidellaBibbia.Perché,veramente,difronteaquestodocumento,èdiminimaim-portanzapoter collocaredelleparolemoderneal postodelle antiche; importa,piuttosto,dimetterci,mercé lanostrapreparazionespirituale, incondizionedisperimentareinnoiunapartealmenodiqueicontenutodisentimento,chevive-vanelcuoreenell’animadiunanticodiscepoloebraico,quandoinsédavavitaalleparole:«BherescythbaraElohimethhasciamayimvethharez».Tuttounmondoprendevavitadurantegl’istanti,incuiquesteparolegliguiz-

zavano attraverso l’anima. Quale mondo? A che cosa possiamo paragonare ilmondointeriore,chevivevanell’animadiuncotalediscepolo?Soltantoaciòchepuò veriQicarsi nell’anima di un uomo, cui vengono descritte le immagini, chesperimentailveggente,quandohadirettavisioneneimondispirituali.Inconclusione,checosacivieneesposto inquello,chechiamiamol’insegna-

mento della scienza dello Spirito? Sappiamo che fonti di questo insegnamentosonoidatidellaveggenza,sonolevisioniviventi,cheilveggenteaccoglie,allor-quando in tutto il suo intendimento si libera dalle condizioni della percezionesensoriaedell’intelligenza,cheèlegataalsuocorpoQisico,eguardaconorganispiritualientroilmondospirituale.Seeglialloradesideratradurrenellinguag-

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giodelmondoQisico,ciòchevedenelmondospirituale,nonpuòesprimerlocheperviad’immagini;mad’ immagini che,quando la capacitàdelnarratoreveg-gentearriviatanto,possonoadeguatamentesuscitareunarappresentazionediciòcheilveggentestessohavistoneimondispirituali.Certamente,ciòchesihaallora, non va scambiato con alcuna descrizione di cose o di avvenimenti delmondoQisicosensibile;sihaqualcosa,difronteacuioccorrecontinuamentees-serecoscientichesihaachefareconunmondoaffattodiverso,conunmondo,chestaeffettivamenteabasediquellosensibile,machenelverosensodellapa-rolanonpuòinalcunmodorivestirsidellerappresentazioni,delleimpressioniedellepercezionidelmondosensibileordinario.Se ci si vuole rafQigurare dinanzi all’anima l’origine di questo nostromondo

sensibile–l’uomoincluso–,nonsipuòrimanereconlapropriafacoltàrappre-sentativanell’ambitodelmondosensibile.Tuttelescienze,chevoglionorisalirealleoriginienonportanosecocherappresentazionitrattedalmondosensibile,tutte queste scienze non possono arrivare alle origini dell’esistenza sensibile.Perché l’esistenzasensibileèradicatanell’esistenzasupersensibile;oraèbensìpossibile, tanto storicamente, quanto, se volete, anche geologicamente, risaliremoltoindietro,esemprepiùindietro,masevogliamospingerciQinoalleorigini,dobbiamoessereconsapevoliche,apartiredaundeterminatopuntonelremoti-smopassato,dobbiamoabbandonareilcampodelsensibileeascendereasfere,chenonsipossonointenderechesupersensibilmente.CiòchesichiamalaGene-si,noncominciaconl’esposizionedialcunchédisensibile,oconladescrizionedicosechegliocchipotrebberovederenelmondo Qisicoesteriore.Enel corsodiquesteconferenzeavremosufQicienteoccasionediconvincerci,qualeerroresa-rebbedivolerriferireleparoledellaprimapartedellaGenesiacoseoaeventi,che un occhio esteriore può vedere, o che si possono sperimentare quando siguardailmondocongliorganideisensi.Fintantoché,dunque,siannetteallepa-role: «Cieli eTerra»un senso che conservaun residuodi qualcosadi sensibil-mentevisibile,nonsigiungealmomentodesignatodalleprimepartidellaGene-si.Nell’epocapresentenonèquasipossibiledifarlucesulmondo,alqualeivisiaccenna, altro chepermezzodell’insegnamentodella scienzadello Spirito.Mapermezzoditaleinsegnamentoviè,incertomodo,ancheunapossibilitàdiac-

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costarsi a quello, che si potrebbe chiamare ilmistero delle Parole Primordialiconlequali laBibbiahaprincipio,edisentire inpartecomeun’ecodellavirtùcheinquesteParolePrimordialisicontiene.In che consiste veramente la particolarissima peculiarità di queste Parole

Primordiali? Se mi è consentito’ di esprimermi in modo astratto, debbo dire:consistenel fatto, che sono scritte in linguaebraica, inuna lingua cheesercitasull’anima un’azione del tutto diversa da quella, che qualsiasi linguamodernapuòesercitare.Seanchequestalingua,nellaqualesipresentanoanoileprimepartidellaBibbia,nonagisceoggigiornopiùcosì,una,volta tuttaviaesercitavaun’azionetale,percui,quandoilsuonodiunaletterasiripercuotevanell’anima,sisuscitavainquest’ultimaun’immagine;edinanziall’animadicolui,cheviven-temente lasciavaagire sudi sé l’inQlussodelleparole, sorgevano conuna certaarmonia, anzi in forma organica, delle immagini, che si possono paragonare aquellocheilveggentepuòancoraoggivedere,quandodalsensibilepassanelsu-persensibile.Sipotrebbedire: la linguaebraica–operdirmeglio– la linguadelleprime

partidellaBibbia,eraunaspeciedistrumentopertrardall’animadellerappre-sentazioni Qigurate, che eranomolto vicine alle visioni, cheottiene il veggente,quando,svincolatodalsuocorpo,diventacapacediguardarenellepartisuper-sensibilidell’esistenza.Perciò,perporciquestepossentiprimordialiparoledellaumanitàinmodoun

po’viventedinanziall’anima,ciconverràprescinderedaquantov’hadioscuro,daquantov’hadismorto,nell’inQlussochequalsiasilinguamodernaesercitasul-l’anima,efarciunconcettodellavigorosapienezzadivita,dellavirtùsuscitatriceecreatrice,cheavevaognisèguitodisuoniinquellalinguaantica.Ecosìèd’inQi-nita importanza, chenel corsodi queste conferenze si tenti di prospettarci unpocodinanziall’anima le immagini, chealloraafQioravanonell’anticodiscepoloebraico,asecondadelsuonocheagivacreativamentenell’animasuaeglipresen-tavadinanzi allamedesimaun’immagine.Vedetedunque, cheperpenetrare indocumenti come la Genesi, occorre seguire una via completamente diversa datuttequelle,cheoggisiprescelgonoperintenderequalsiasianticodocumento.Vihoespostocosìqualcosadeipuntidivistacheciservirannodiguida;solo len-

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tamenteegradualmentepotremopenetrareQinoalpunto,checipotràdareunarappresentazione viventedi quel che vivevanell’antico saggio ebraico, quandolasciavaagiresudisélavirtùdiquellepotentissimeparole,che,comeparoleal-meno,ancoraabbiamonelmondo.Nostroprimocompitosaràdunquediriferircicolnostropensieroquantomenosaràpossibileaconcettigiànoti,ediliberarciilpiù possibile da tutto ciò che Qino ad ora ci Qiguravamo, quando parlavamo di«CielieTerra»,di«Dei»,di«creare»,di«generare»ediun«PrincipioPrimordia-le».EquantopiùriusciremoaliberarcidaciòcheQinoadorasentivamoall’udirquelleparole,tantomegliopotremopenetrarenellospiritodiundocumento,chesièsviluppatodacondizionianimicheaffattodifferentidaquellechevigononel-l’epoca attuale. Convieneperò anzitutto intenderci su ciò, di cui veramentedi-scorriamodalpuntodi vistadella scienzadelloSpirito,quandoparliamodelleparoleintroduttivedellaBibbia.Voi sapete, chedalle ricerche che riesconooggi possibili all’indagine chiaro-

veggente,cièdato,incertomodo,didescrivereilcorso,l’evoluzionedellanostraTerraedell’esistenzadell’uomo.Enelmiolibro:LaScienzaOcculta,hocercato,daitregradidievoluzionechehannoprecedutolanostraesistenzadellaTerra,cioèdall’esistenzadiSaturno,daquelladelSoleedaquelladellaLuna,didescri-vereamanoamano l’esistenzadellaTerra; laTerra,comecampo,cometeatroplanetarioperl’uomo.Ericordatecertamente,perlomenoagrandilinee,ciòcheinquellibroèstatodescritto.Orapossiamochiedere:dovedobbiamocollocareciòchesipresentaall’animanostraconlapoderosaespressione«Bherescyth»?Dovecollocarlonellanostradescrizionespirituale?Doveappartiene?Rendiamoci prima conto conte, da un determinato punto di vista, possiamo

rafQigurarcileesistenzediSaturno,delSoleedellaLuna.Sevolgiamobrevemen-telosguardoindietro,sull’anticoSaturno,questocisipresentacomeimmaginedinanziall’animi,comeuncorpocelestechenonhaancoranulladiciò,chesia-moabituatiachiamarel’esistenzamaterialechecicirconda.Èuncorpocosmico,ilqualedituttociòcheabbiamoattornoanoinonpossiedeveramentealtro,che l’elementodelcalore.Caloreofuoco,unelementodicalorevibranteinséstesso;diaria,diacqua,diterrasoli-da,nonsipuòtrovareancoranullasull’anticoSaturno.Sicchélà,dovepiùèden-

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so,essoècaloreviventeevibrante.Esappiamo,chel’esistenzaprocedepoiallacosidettaesistenzasolare.Piùtardidunquevieneadaggiungersialcaloreviven-teevibranteunaspeciedielementoaereoogassoso;ecirappresentiamocorret-tamentel'immaginedellostatoplanetariodelSole,–inquantoneconsideriamola condizioneelementare –, se lo concepiamo comeun intrecciarsi della vita edellevibrazionidielementigassosi,aeriformiedielementidicalore.Cometerzacondizionenell’evoluzionedell’esistenzadellanostraTerra,dobbiamopoi con-siderareilcosidettostatolunare.Alcaloreeall’aria,vieneinquestoadaggiun-gersiquello,chepossiamochiamarelostatoelementareacqueo.Durantequestoanticostato lunarenonesistevaancoranulladiciòchenellaodiernaesistenzaterrestresichiamaelementoterreo,solido.Madurantequestaanticaesistenzalunaresuccedeunfattosingolare:siscindelapristinaunità,incuieratrascorsala nostra esistenza planetaria. Se guardiamo l’antico Saturno, esso ci apparecome una unità di calore vibrante in sé stesso. L’antico Sole ci appare ancoracomeuninsiemedielementigassosietermicivibrantiinséstessi.Durantel’esi-stenzadellaLunasiveriQicaunascissionefraunelementosolareeunelementolunare.Esoltantoquandoarriviamoalquartogradodellanostraevoluzionepla-netaria,vediamocome,alleprecedenticondizionielementari,all’elementoigneoo termico, a quello seriforme, all’elemento acqueo, venga ad aggiungersi l’ele-mentodipersésolido,l’elementoterreo.Perchéquestoelementosolidopotessesorgerenellanostraesistenzaplanetaria,lascissione,chegiàsieraveriQicatadu-rante l’esistenza lunare,dovette tornareaveriQicarsi.L’elementosolaredovettenuovamenteusciredalnostroelementoterrestreplanetario.Diguisachevièundeterminatomomento nell’evoluzione del nostro pianeta, in cui, da uno statoplanetariocomune,nelqualeglielementidel fuoco,dell’aria,edell’acquasonoancorainsiemeaggrovigliati,l’elementoterreopiùdensoel’elementosolareae-riformepiùtenuesiseparanol’unodall’altro.Einquestoelementoterreosoltan-topotevaformarsi,potevainsècondensarsiciòcheoggiqualiQichiamocomeso-lido.Teniamopresentequestomomento,nelqualel’elementosolaresidistaccada

uno statoplanetario comune, e apartiredal quale essoda fuorimanda le sueforzeallanostraterrestrità.Teniamobenpresenteilfatto,chealloravennepure

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datalapossibilitàchenell’elementoterreosipreparasseilsolido,ciòacuioggidiamo il nome di solido con signiQicato di sostanza, che nell’elemento terreo,esso,percosìdire,sicondensasse.Teniamopresentequestomomentoeavremodeterminatoilpunto,dalqualelaGenesi,laBibbiasiparte.Diquestacondizioneessaparla.ConlaprimaparoladellaGenesinondobbiamoassolutamentecolle-garequellaconcezioneastratta,oscura,chesihaoggi inniente,quandosipro-nuncianoleparole:«All’inizio»o«Nelprimoprincipio».Sidarebbecosìespres-sioneaqualcosad’inQinitamentemeschinoinconfrontodelsentimentochel’an-ticosaggioebraicosperimentava.Tuttoquantocièpossibiledirappresentarciinquelladualitàchenacquedal

distaccodell’elementosolaredalterreo,tuttoquantoera,percosìdire,presentealmomentodellascissioneesiorganizzòperl’appuntonelladualità,tuttoque-stocidevesorgeredinanziall’anima,sevogliamoporredinanziadessainmodogiusto il: «Bherescyth», il: «All’inizio», il: «Nel primo principio». E non questosoltanto deve sorgere nell’anima nostra,ma dobbiamo essere coscienti, che intuttaquestaevoluzionechechiamiamol’evoluzionediSaturno,SoleeLuna,fu-ronoguideedirigentieancheportatricidell’interaevoluzionestessadelleEntitàspirituali;echeciòchenoichiamiamoelemento-calore,elemento-aria,elemen-to-acqua,èsempresoltantol’espressioneesteriore,lavesteesterioredelleEntitàspirituali, checostituiscono larealtàdell’evoluzione.Anchequandoconsideria-molacondizioneesistentealmomentodeldistaccodell’elementosolaredaquel-loterrestreecelarafQiguriamoconun’immaginetuttacompenetratadisostanza,anchealloradobbiamoesserecoscienti,cheintuttociòcheciprospettiamodi-nanziall’animaconI’immaginediacqua,diariaedifuocoelementare,nonab-biamo che un mezzo per esprimere vibrante spiritualità; vibrante spiritualitàcheèsalitaperitregradiprecedenti,perilgradodiSaturno,perquellodelSoleeperquellodellaLuna,e,nelmomentochehoororaindicato,haraggiuntoundeterminatogradodievoluzionedellapropriaesistenza.Rappresentiamociunavoltadinanziall’animaquestaimmaginediunelemen-

toacqueo,seriformeogassosoedigneo,chevibrainsèstesso,comeunpossenteglobocosmico,chesiscindainunelementosolareeinunelementoterreno;te-niamoperòpresente che tutto ciò cheabbiamo inquesta sostanzaelementare

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che ci rappresentiamo, non è che unmezzo di espressione per la spiritualità.Immaginiamocichedaquestogusciodisostanze, intessutodaunelementoac-queo,daunelementoseriformeedaunelementodicalore,ciguardinoivoltidiEntitàspirituali.chevibrano inessoechesimanifestano,sirivelano inquestoelemento, che per la nostra anima assume parvenza di sostanze. Rendiamocicontocheabbiamo,percosìdire,dinanzianoidelleEntitàspirituali,chevolgonoillorovoltoversodinoi,echelavoranoconl’aiutodicalore,ariaeacqua,aorga-nizzareconlapropria forzaanimicaspiritualedeicorpicosmici.Rappresentia-mociquestaimmagine!Abbiamoalloral’immaginediuninvolucroelementare,uninvolucro,chepos-

siamo,secenevogliamoformareunarappresentazionegrossolanaemateriale,rafQigurarci aundipressocomeungusciodi chiocciola;un involucroperò, chenonèformatodasostanzesolidecomeilgusciodellachiocciola,maècontessutodaipiùsottilielementiacquei,acriformiogassosieignei.Inessoimmaginiamo-ciunaspiritualità,checiguardicometantivolti, iqualisimanifestinoperl’ap-puntopermezzodiquestoinvolucroesienoessistessiunaforzadellamanife-stazione,unaforza,che,semièconsentitalaparola,spuntafuori,percosìdire,dall’occultosupersensibilenelmanifesto.Evocatevidinanziall’animaquestaimmagine,cheorahotentatoditracciarvi,

questotessereviventechefaunelementospiritualeinunomateriale;edevoca-tevidinanziall’animalaforzaanimicainteriorecheoperaquestatessituranellamateria,questaorganizzazionenellamateria,efateperunmomentoastrazionedatuttoilresto;avetealloradinanziavoi,aundipresso,ciòchevivevanell’ani-madiunanticosaggioebraico,quandoisuonidellaparola«Bherescyth»pene-travanoinessa.Beth,laprimalettera,evocavalatessituramaterialedelguscio;Resh, la seconda consonante, suscitava il senso dei volti delle Entità spiritualichetessevanodentroilguscio,eScyth,ilterzosuono,richiamavalaforzaperfo-rantechelavoravaatrarsifuoridall'interioritàpermanifestarsi.Così arriviamo a un dipresso al principio, che sta a base di una descrizione

comequellachevihofatta.EsecispingiamoQinoadaccostarciaquestoprinci-pio, possiamo anche acquistare un certo senso dello spirito di questa lingua

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ebraicaantica,laquale,–comegiàdetto–,avevanell’animaunchedicreativo,dicuil’uomomodernoconilsuolinguaggioastrattononhapiùnessunaidea.Trasportiamocioraproprionelmomentocheprecede,percosìdire,ilcoagu-

lamentoQisico,lacondensazioneQisicadell’esistenzadellanostraTerra–perchétale era il momento che ho in mente. Rappresentiamoci questo momento inmodobenvivente!Dobbiamoalloradire:sevogliamodescrivereciòchesuccedeinquelmomento,nonpossiamo farusodinessunadelle rappresentazioni chesiamosoliti impiegarequandovogliamooggidescrivere iprocessiesteriorideisensi.Èperciòpurodilettantismoconcepirelasecondadelleparole,conlequaliabbiamo a che fare nellaGenesi, inmodo, da unire ad essa il signiQicato di unqualsiasi fatto esteriore – per quanto esso possa anche accordarsi con ciò cheoggidì intendiamopergeneraree creare.Per tal vianon ci accostiamoalla se-condaparoladellaGenesi.Dovepossiamorivolgerci?Conquellaparolavaintesoqualcosa,cheeffettivamenterasentamoltoillimite,doveilsensibilesitrasfondegiàdirettamentenellospiritualesupersensibile.El’uomo,chesivogliafareun’i-deadiciò,cheordinariamentevienetradottocon«creò»–«NelPrincipiogliDeicrearono»–,nondeveinnessunmodoapplicareaquestaparolaalcunsigniQicatodiattivitàcreatrice,diattivitàgeneratrice,chepossaesservedutacongliocchi,congliocchiordinarideisensi.Guardatenellavostrainteriorità.CercatediQigurarvinellasituazione,aundi-

presso,dichiabbiadormitouncertotempoesisiadestato,esenzavolgere losguardoversoalcunfattoesterioresisiarisvegliatoinséstessoperl’attivitàin-teriore psichica di talune rappresentazioni presenti nell’anima sua. Realizzatequestaattivitàinteriore,questopensareproduttivo,chedall’interioritàdell’ani-maevocauncontenutoanimico.Adoperate,sepiùviaggrada,laparola«riQlette-re»perquestomagicosuscitarediuncontenutoanimicodaglistratipiùprofondidell’animanel campo visivo cosciente dell’anima vostra; e rappresentatevi ciò,che l’uomopuò faresoltantonel campo immaginativo, comeun’attivitàchesiaorarealmentecosmicamentecreatrice.Inluogodelvostro«riQlettere», inluogodellavostraesperienzainterioredipensiero,immaginateviunpensarecosmico,eaveteciòchesicontieneinquestasecondaparoladellaGenesi«bara»;loavre-te, quanto più vi sarà possibile di pensarlo spiritualmente, quanto più vi sarà

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possibilediavvicinarloaciò,chenellavostrapropriariQlessionevirappresenta-tecomepensiero.Eoraimmaginatevi,chedurantequestariQlessione,voi,nell’animavostra,pre-

sentiateallamedesimaduediversigruppidirappresentazioni.Supponiamo,perdescrivereconlamaggiorchiarezzapossibileunacosadanoicosìlontana,sup-poniamounuomochesidesti,eacuivengano inmenteduecosediverse, chepensidunqueduecosedifferenti.Unadiquestecosecheeglipensa,siaI’imma-ginediunaqualsiasiattivitàodiunacosaodiunessereesteriore;essa,nonperviadivisioneesteriore,odipercezione,sibbenepervirtùdelpensiero,pervirtùdiun’attivitàcreativadell’anima,entranelcampovisivodellacoscienza.QuellopoichedeveafQiorarecomesecondocomplessodirappresentazioni,inchisiri-sveglinelmodosuddetto,siaundesiderio,unacosaqualsiasichel’uomopossavolereinconformitàdituttalasuainclinazioneedisposizionepsichica.Abbiamocosì un elemento di natura rappresentativa e un elemento di desiderio, che cisorgonodinanziall’anima,pervirtùd’ interioreriQlessione.Ora in luogodell’a-nimaumanaininterioreriQlessione,rappresentateviciò,chelaGenesichiamagliElohim. Immaginatevi in luogodell’unitàdell’animaumana,unapluralità,delleEntitàspiritualiche«riQlettono»,lequaliperòcollorocogitarefannosorgereinmodoanalogodallalorointerioritàduecomplessi,cheparagonereiaquelli,cheperl’appuntovihodescritti:auncomplessodinaturapuramenterappresentati-vaeauncomplessodinaturaelementididesiderio.Invecedell’animaumanainattodiriQlessione,immaginiamocidunqueunaorganizzazionecosmicadiEntità,chesuscitinoinparimodoinsé(illoropensieroperòècosmico)duecomplessisiffatti:unodiordinerappresentativo.valeadiretale,dadarequalchemanife-stazione,daesplicarsidunqueversofuori,daapparireesteriormente;eunaltrocomplesso,cheabbianaturadidesiderio,chevivaperattivitàinteriore,unched’interiormenteattivo,d’interiormenteintrisodiattività.Dobbiamodunquerap-presentarciquelleEntitàcosmiche,chevengonoindicatecomeElohim,dobbia-morappresentarceleinattodi«riQlettere»aquelmodo.Equesto«attodiriQlette-re»dobbiamorafQigurarciconlaparola:essi«crearono»,«bara».Immaginiamocipoi chepermezzodi questa riQlessione creatrice sorganodue complessi comequelli or ora descritti, uno cioè che tenda maggiormente a manifestarsi este-

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riormente, a rivelarsi fuori, e un altro di natura interiormente attiva, interior-mentevivente;abbiamoalloraaundipressoqueiduecomplessidirappresenta-zioni, che afQioravano nell’anima dell’antico saggio ebreo, quando le parole, alpostodellequali si diceoggi: «I Cieli e laTerra », risuonavanonell’anima sua;«hasciamayim»e«harez».Cerchiamoperquantoèpossibiledidimenticareciòchel’uomomodernosirappresentacomeCieloeTerra;cerchiamodiricondurcidinanziall’animaiduecomplessidirappresentazioni;quellocioèchesimanife-sta,chesirivelaesteriormente,quelcomplessochespingeaprovocareuneffettoqualsiasi di natura esteriore; e quell’altro complesso d’ interiore attività, chevuoleesperimentareséstessointeriormente,chesiagitaviventementenell’inte-rioritàsuastessa;abbiamoallorail«hasciamayim»el’altraparola«harez».EinquantoagliElohimstessi,–impareremoaconoscerlimeglioduranteilcorsodiquesteconferenze,eatradurlinel linguaggiodellanostrascienzadelloSpirito;peroraperòvogliamotentarediapprofondirealquantoilsigniQicatodelleparoleprimordiali, – in quanto agli Elohim, che specie di entità sono? Chi vuol farsiun’ideadiciòchevivevanell’animadell’anticosaggioebraicoquandoimpiegavaquestaparola,deverendersichiaramenteconto,cheaquell’epocaesistevavivis-simol'intendimento,chelanostraevoluzioneterrestrehaunprecisòsigniQicato,unaprecisaQinalità.Qual'èquestosigniQicato,qual'èquestaQinalitàdellanostraevoluzioneterrestre?LanostraevoluzioneterrestrehaunsigniQicato,unoscopo,soltantosesorge

inessa,qualcosacheprimanonera.Unaeternaripetizione,unritornodiciòchegià fu,sarebbeun’esistenzaassurda;e l’anticosaggioebraicoavrebbeprimadiognialtracosasentitolaGenesiterrestrecomeunasiffattaesistenzaassurda,senonavessepotutopensarechelaTerra,evolutasidaaltrecondizionideverecarequalcosadinuovorispettoatuttoilpassato.Questaesistenzaterrestreharesopossibileunchedinuovo,ilfatto,cioè,chel’uomosiapotutodiventare,perl’ap-punto,qualenell’esistenzaterrestreegliorasimostra.Qualel’uomosipresentaora nell’esistenza terrestre, come l’essere, che oggidì egli già è, come l’essereverso cui si andràevolvendonel semprepiù remotoavvenire; tale, innessunodegliantecedentistadiidievoluzione,eglièmaiesistitoohamaiavutolapossi-bilitàdiessere.Ediversamentedall’uomo- nonvogliamooraintrodurreilcon-

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cetto d’inferiorità o di superiorità – diversamente dall’uomo erano costituitequelleEntitàspirituali,chediressero,eresserol’evoluzioneesteriore,allaqualediamoilnomedievoluzionediSaturno,delSoleedellaLuna,QuelleEntità,chetesserononeglistadiielementaridell’esistenzadell'igneo,delgassosoedell’ac-queo;chetesseronol’esistenzadiSaturno,delSoleedellaLuna;chetesseronoalprincipiodell’esistenzadellaTerra;comepossiamomeglioimparareaconoscer-leneiriguardidellaloronatura?Comepossiamoaccostarciadesse?Dovremmocertofaremolte,moltedescrizioni.primadipoterci inqualchemodoaccostareadesse.Possiamoperòimparareaconoscerlesottounaspetto,eciòbasteràperfarci fare almenounpasso che ci avvicini al possente signiQicatodellebiblicheparoleprimordiali.GuardiamoleQinalmentequesteentità,che,incertomodo,eranolepiùvicine

all’uomoquandoquest’ultimovenne formatoconciò, chesi eraandatosvilup-pandodalleesistenzedell’anticoSaturno,delSoleedellaLuna.Interroghiamole,questeentità,suciòcheesseeffettivamentevolevano.Interroghiamolesullalorovolontà, e anche sui loro intendimenti. Potremo allora almeno farci una certaideadellaloroentità.Checosavolevano,questeEntità?Essepotevanomolto,sieranoacquistatepotereversoquestaequelladirezione,duranteilcorsodell’e-voluzionecheavevanoattraversata.Unadiesseavevaunpotere,un’altraneave-vaunaltro.Ma ilmigliormododi rappresentarci il loroessere, èdidireanoistessi:inquelmomentocheperl’appuntoabbiamopresoinesame,viera,inungruppodisiffatteentità,unoscopocomune,unintentocomune.Succedevaaundipresso,ma ad un livello più elevato, come quando oggigiorno si riunisce ungruppodi uomini, ognunodei quali posseggaunadeterminata capacità; e, po-tendo ciascunodi essi farqualcosa, essi si dicono reciprocamente:Tupuoi farquello, ioposso farquesto, il terzoècapacedi fareun’altracosa; facciamooraconQluiretuttelenostreattivitàperilcompimentodìuncomunelavoro,alqualepossa contribuire l’attivitàdi ciascunodinoi. Supponiamodunqueungrupposiffatto di uomini, dei quali ognuno abbia una capacità: diversa,ma che sianoanimatidauncomuneintento.Ciòchedovràessereilrisultato,ancoranonv’è.L’unità,allaqualeessilavorano,vivedapprimasoltantocomemèta,enonesisteancoraaffatto.Vièunapluralità,el’unitàvivedapprimacomeunideale.Imma-

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ginatevioraungruppodientitàspirituali,chesisienoevoluteattraversolecon-dizionidiSaturno,SoleeLuna,cheabbianoognunaundeterminatopotere,echeinqueldatomomentochehoindicato,prendonolarisoluzione:VogliamoriunirelenostreattivitàperunaQinalitàcomune.Vogliamodarciunindirizzounitario.Edinanzi allo sguardodi ciascuna sorgeva l’immaginedi questa Qinalità. E qualeerataleQinalità?L’uomo,l’uomoterrestre.Cosìl’uomoterrestrevivevacomeentelechiainungruppodientitàspirituali

divine,cheavevanodecisodiriunirel’operadellelorodiverseabilità,perraggiungereciòcheessestessenonavevanoaffatto,cheaessestessenoneraadatto,machepotevanoprodurrepermezzodellorolavorofattoincomune.Seprendetetuttociòchevihodescrittocomeuninvolu-croelementare,comeentitàspirituali inessoattiveecosmicamenteideatrici,ecomeduecomplessi,unodielementididesiderio,interiormenteattivo,el’altromanifestantesiversofuori;seprendetetuttociò,eaquelleentitàspiritualiche,in certo qualmodo, si affacciano e guardano fuori dall’elementarità, assegnatequestoscopocomunechehotestéindicato,aveteciòchevivevanelcuorediunanticosaggioebraicoall’udirlaparola«Elohim».Eoraabbiamoraccoltoperviad’immaginiciòcheviveinquelleparoleprimordialionnipotenti.Dimentichiamo anzitutto quel che un uomomoderno può sentire e pensare

quandopronuncia leparole: «NelPrincipio gliDei crearono i Cieli e laTerra».Cerchiamo, tenendocontodi tuttociòcheoggi sièdetto,di rappresentarcidi-nanziagliocchil’immagineseguente:unelementoelementareinazione;inessosicontessonol'igneo,ilgassoso,el’acqueo.Inquestaelementaritàattiva,vibran-te,vivonodelleentitàspirituali,ungruppodientitàspiritualiinattodiriQlettere.Esse sono racchiuse nella loro riQlessione produttiva, e questa loro riQlessioneproduttivaècompenetratadallaQinalitàcomune,divolgeretuttalaloroattivitàall'immagineumana.E comeprima cosa sorge (la questa cogitazioneuna rap-presentazionedialcunchédirivelantesi,dimanifestantesi,versol’esteriore,edialcunchédiinteriormenteattivo,d’interiormenteinséanimato.Nelguscioele-mentaregli Spiritiprimordialimeditavanociò cheverso fuori simanifesta, ciòcheinteriormenteèattivo.

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CercateoradirealizzareinquelleparoleprimordialiciòchevienedettonelleprimerighedellaBibbia,eavretelabasediquantoneiprossimigiorniciavremoda porre dinanzi all’anima come vero signiQicato di quelle onnipotenti paroleprimordiali,permezzodellequalièstatadataall’umanità lapiùgranderivela-zione,cioèquelladellasuapropriaorigine.

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II-SIAFATTALALUCE

Spesso,apropositodiquelchesidovràdireinquestociclodiconferenzeeingenerediciòchevienedettonelcorsodellenostreriunioni,potrebbesembrare– specialmente almondo esteriore, che ancora è poco a conoscenza dei senti-mentichedominanoneinostricircolidistudiodellascienzadelloSpirito–cheiosentaunacertasoddisfazioneeuncertopiacere,quandosonocostrettoadirecoseapparentementeincontrastoconlascienzamoderna.Oraproprioaquestoriguardononvorreivenirmalinteso.Potetetuttiessereconvinti,cheèpermeunverosforzodipormiincontrastoconquellachesichiamaoggidìopinionescien-tiQica;echenonlofaròinnessuncaso,trannechemisiaprecisamentepossibiledispiegareiostessorealmenteciò,chelascienzahaoggidadiresugliargomentichevengonotrattati.Sonocoscientedellaresponsabilitàchem’incombe,dinonesporrenullachesiaincontrastoconlascienzamoderna,quandoiononabbiaanchelapossibilitàdicitarealcontempociòchequestascienzamodernahadadiresull’argomentoinquestione.Partendodaquestopuntodivista,noncisipo-tràaccostareacapitolidisommaimportanzacomequellicheneiprossimigiorniavremoda.esaminare,senonconriverenterispetto,econildebitosensodire-sponsabilità.Pur troppooccorredire, che in ordine alle questioni che inquesto studio si

dovranno considerare, la scienzamoderna deve rinunziare a interloquire; chegli. scienziatimoderni non sono neppure in condizione d’ intendere l’inconsi-stenza del loro punto di partenza; che non sono in grado di vedere perché difronte alle reali, grandi questioni della vita e dell’esistenza proprio la scienzamodernadebbarivelarsidiundilettantismoinsuperabile.Vipregodunquemol-to caldamente d’ intendere quanto verrà detto in guisa, da conservare semprepienaconsapevolezzadituttociòchelascienzamodernaavrebbedadireinpro-posito.Naturalmente,inunbreveciclodiconferenze,nonsipuòpretendere,chesipolemizzi,dettaglioperdettaglio,suogniargomentochepotrebbeaddursiaconfutazione di questa o di quell’altra concezionemoderna sul punto che è inquestione.Midevolimitareperquantoèpossibilealpositivo,econQidarechein

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uncircolodistudiosidiscienzadelloSpiritolapremessacheororahofattaver-ràpureapplicataatuttelesingoleparticolarità.Hocercatoieridimostrarvi,comequelleparolediprimordialepotenzachesi

trovanoalprincipiodellaBibbia,echesipresentanoanoiinunidiomadinaturatotalmentediversadallelinguemoderne,comequelleparolediprimordialepo-tenzapossanovenirrettamenteinterpretatesoltanto,quandosicerchididimen-ticaretuttociòchesidestaneinostrisentimenti,nellenostresensazioniall’udi-relecomunetraduzionioversionidiquesteparoleinlinguamoderna.Perchélalingua,incuioriginariamentequelleparolecreatrici,diprimordialepossanza,cisonostatedate,haveramentelapeculiaritàdicondurrecuoreemente,pervirtùdelcaratteredeisuoisuoni,aquelleimmagini,chesorgonodinanziall’occhiodelveggente,quandoegli sivolgeverso ilpuntodove lapartesensibiledelnostromondoscaturiscedalsuper-sensibile.Ev’hapotenzaeforzainciascunodeisin-goli suoni, con cui, per così dire, il primo principio dell’esistenza della nostraTerracivienerappresentato.–Nelcorsodiquesteconferenzedovremotornarespessoaricordareilcaratterediquell'idioma;oggiperòvorreicominciarecoll’e-saminarealcunipuntidifatto,chesononecessariperl’argomentochedobbiamotrattare.Voisapete,chenellaBibbia,dopoleparolechemisonprovatoieridiritrarvia

mo’d’ immaginedinanzi all’anima, chedopoquelleparolevengono indicate leproprietàdiunodiqueicomplessi,chesorgevanolàdallariQlessionedivina,dal-lariQlessioneproduttiva.Vihodetto,chedobbiamoimmaginarci,comesedaunricordocosmicosorgesseroduecomplessi:unodiquestierauncomplessochesipotrebbeparagonareallanaturadellerappresentazionichepossonosorgereinnoi;l’altroerauncomplesso,chepuòparagonarsiaunanaturadibramosiaodivolitività.Unocontienetuttociòchesivuolmanifestare,annunziareversol’este-riorità,chevuoleesplicare,incertoqualmodo,lasuaforzaversofuori:«hascia-mayim»;l’altrocomplesso,«harez»,contienel’interiormenteattivo,ciòcheèin-teriormente compenetrato da desideri, ciò che è interiormente viviQicante., se-movente.Diquestoelementosemoventee interiormenteviviQicantecivengonoquindiindicatedelleproprietà,equesteproprietàvengonodesignatenellaBib-bia con segni corrispondenti a suoni caratteristici. Ci viene detto, che questo

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elementointeriormenteinmotoerainunacondizione,chevieneindicatacometohu-va-bohu,ciòcheoriginariamentevienreso in lingua italianacon l’espres-sione «informe e vuota». Possiamo però capirla soltanto, se anche stavolta ciprospettiamoinmodoprecisodinanziagliocchil’aspettoplasticodiciòcheef-fettivamente s’ intende per «tohu-va-bohu». Possiamo arrivare a comprendereciòchesigniQicasolo,semercélanostraconoscenzaspiritualecirendiamocon-to,chequellochepercosìdireQluttuavaveramenteallarinfusanellospazio,eratuttociòcheprimaerapassatoperleesistenzediSaturno,delSoleedellaLunaerisorgevaoracomeesistenzaterrestre,comecondizioneplanetariadellaTerra.Vihofattoieriosservare,checiòchenoichiamiamolostatosolido,ciòchedun-que presenta una resistenza ai nostri sensi, non esisteva ancora durante l’esi-stenza saturnia, l’esistenza solare e l’esistenza lunare; allora esisteva soltantol’elemento del fuoco o l’elemento del calore, l’elemento gassoso o seriforme el’elemento acqueo.E in fondo il solido si è aggiunto alleprecedenti condizionielementari soltantoquandoèsorta la condizioneplanetaria terrestre.Seguar-diamodunquequalefosselatessituraelementarecheerainattonelmomento,incuipreseesistenzaciòcheieriabbiamodescrittoeincui,percosìdire,sorseanchelatendenzaaldistaccodell’elementomolaredalterrestre,vediamochesitrattavadiunareciprocainterpenetrazionedeglielementidicalore,diariaediacqua.EssituttiQluttuavanoes’intessevanol’unonell’altro.CometuttociòQlut-tuassees’intertramasseallarinfusa,ecomecidobbiamorappresentarequestofattoquandoce lo rafQiguriamospiritualmente,viene indicatodalleparole, chepossonovenirtradotteinitaliano,perquantoinmodocompletamenteinesatto,con«informeevuoto»,mailcitisigniQicatosostanzialeèdatodalcollegamentodeisuoni«tohu-va-bohu».QualeèinfattiilsigniQicatodiquestoatohu-vabohu»?Prospettatoplasticamentedinanziall’anima,ciòcheinessapuòvenirsuscitatodaqueisuonisaràall'incircaquantosegue.Il suono,chesipotrebbeparagonarealnostroT,destaun’immaginedi forza

disintegrante,chespingedaunpuntocentraleversotuttiilati,versotutteledi-rezionidello spazio.Nelmomentodunque, in cui s’intona il suonodelT, vienesuscitatal’immaginediunaforzadisintegrantechedaunpuntocentralespingeverso tutte le direzioni dello spazio, sino all'inQinito.Di guisa che ci dobbiamo

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immaginare l’unione contessuta degli elementi di calore, di aria e di acqua, edentrodiessaunaforzadisintegratricechedaunpuntocentralevaintutteledi-rezioni.Eavremmoquestadisintegrazione,sevifossesoltantolaprimapartedelcontestodisuoni:«tohu».Checosainvecedeveprodursidallasecondapartediesso?Proprio l’oppostodiciòcheper l’appuntohodetto.Colcaratteredelsuosuono–contuttoquantosidestanell’animaalsuonodellaletterachesipuòpa-ragonare al nostro B, «Beth» – essa suscita tutto ciò che vi si presenta amo’d’immagine,sevirafQigurateunasferamoltogrande,unasferavuota,eviQigura-tetrovarvivoistessodentrodiessa,mentredatuttiipuntidellasuperQicieinte-riorediquestasferavuotapartanodeiraggicheconvergonoall'indentro,versoilpuntocentrale.RafQiguratevidunquequestaimmagine:unpuntonelcentrodellospazio,dalqualeirradianodelleforzeversotutteledirezionidellospaziostesso:«tohu»;questiraggi, imprigionati,percosìdire,comeinungusciosfericoeste-riore, si riverberanodaessoe ritornanosu sé stessida tutte ledirezionidellospazio,edeccoil«bohu».Perché,sevirappresentatequestaimmagine,evirafQi-guratetuttiiraggidiforzariempitidiciòchevienedatodalletreentitàelemen-tari,calore,ariae acqua;sepensatecomequestiraggidiforzasiformano,percosìdire,inquestitreelementiQluttuantieintrecciantisiallarinfusa,avetelaca-ratteristica di quello che è l’elemento interiormente attivo. Così, permezzo diquesticollegamentidisuoni,civienedunqueindicatoilmodo,comel’esistenzaelementareèdirettadagliElohim.Maconciòchecosasièdetto,neiriguardidell’interoprocessodellaCreazio-

ne?NonpotremocapiretuttoilgrandiosodrammaticoprocessodeisettegiornidellaCreazione,senoncirichiamiamoquestisingolidettaglidinanziall’anima;così soltanto tutto l'insieme ci apparirà come un dramma cosmicomirabile epossente. Che cosa occorre effettivamente dire? Ricordiamoci di nuovo, che inquellochesideveintendere,peresempio,conilverbo«bara»–nelprincipiogliDei«crearono»,dobbiamovedereun’attivitàanimico-spirituale.Ierilaparagonaialsuscitamentonell’ambitodell’animadicomplessidirappresentazioni.Imma-giniamocidunquegliElohimadagiatinellospazio,eimmaginiamociciòchevie-neindicatoconlaparola«creare»–«bara»–comeun’attivitàcosmicaanimicadiriQlessione.CiòcheessiriQlettonovienepoidesignatocon«hasciamayim»e«ha-

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rez»l’irradiantesiversol’esteriore,e l’interiormenteattivo.Oraperòvienel'in-dicazionediunaltrofattoimportante.Immaginatevi,perottenereunparagonemigliore, di essere nel momento del risveglio. Sorgono nell’anima vostra deicomplessidi rappresentazioni.Cosìparimenti sorgononell’animadegliElohim«hasciamayim»e«harez».Orasappiamoperò–giàieriloabbiamorilevato–chequestiElohim,inordine

allapropriaevoluzione,provenivanodalleesistenzediSaturno,delSoleedellaLuna.Sicchéquellocheessipensavanoerarealmenteinunacondizioneanalogaaivostricomplessidirappresentazioni,chevoivirievocatenellavostraanimaalmomentodelvostrorisveglio.Poteteperciòincertomodocontemplarlipsichico-spiritualmente,potetedirecomemono.Potetedire:«quandolamattinamisve-glioeritrovociòcheprimasièimmagazzinatonellamiaanimaecheiorievocoallacoscienza,possoanche farne ladescrizione».Allostessomodosipotrebbedescrivere per gli Elohim quello che avvenne dopo che essi – se posso espri-mermiallabuona–sifuronodetti:«vogliamoorariQletteresuciòcheciafQioranell’animaquandorichiamiamotuttoquantoèsuccessoduranteleesistenzedel-l’antico Saturno, dell’antico Sole e dell’antica Luna. Vogliamo vedere come ciòapparenellamemoria».Eapparveinmodochelosipotéindicareconleparole«tohu-va-bohu»;che losipoté indicareconun’immagine,comequellaper l’ap-puntodescritta,diraggichesipartonodaunpuntocentraleversolospazioechepoiritornanoindietro,cosìcheinquestiraggidiforzaglielementiQluttuanogliunineglialtri.GliElohimdunquepotevanodireall'incircacosì:«questoèdun-quel’aspettocheprendedopocheloabbiamoportatoQinoaquestopunto.Cosìsièdinuovoriprodotto».Oraperò,percapireciòchesegue,echenelle linguemodernevieneordina-

riamenteespressoconleparole:«EletenebreeranosopralesostanzeQluttuan-ti»oppure«sopraleacque»–percapirequesto,dobbiamotenercontoanchediun’altracosa.Dobbiamotornareavolgereindietrolosguardosullosvolgimentocheebbel’evoluzione,primachevifossel’esistenzaterrestre.Vi abbiamo dapprima l’esistenza saturnia, che intesseva nell’elemento

«igneo».Poivienel’esistenzasolareconl’elementodinaturaaerea.NelmiolibroLaScienzaOccultapoteteperòleggere,checolsopravvenirediquestoelemento

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è collegato dell’altro. All’elemento-calore non viene ad aggiungersi soltantol’elementogassosooaeriforme.Questoè,percosìdire,unadensiQicazionedell’e-lemento-calore. Il tenueelemento-caloredell’anticoSaturnosicondensainele-mentogassoso.Maogni condensazionesiffattaè collegata conunafQinamento.Se la condensazione in elemento gassoso corrisponde aunadiscesa, viendataperunaltroversol’ascesaall’elemento-luce.Sicchépassandodall’anticoSaturnoall’anticoSole,dobbiamodire: l’anticoSaturnoviveancora intessendocomple-tamente nell’elemento-calore; durante la condizione solare si aggiunge a que-st’ultimoqualcosadi densiQicata, l’elemento gassoso,mapoi anche l’elemento-luce,peroperadelqualecaloreedelementogassosopossonoirradiandomanife-starsiesteriormente.SeoraprendiamounodeicomplessichesipresentanoagliElohim,quellochevieneindicatocon«harez»,conciòcheordinariamentevienetradottocomeTerra,eosserviamochegliElohim,dopoaverridestatoiricordi,contemplarono congli occhidell’anima,dobbiamo chiedere anoi ‘stessi, comepotevanoessideQinirlo?NonlopotevanodeQinirecomeseinessofossevissutociòchegiàv’eranell’anticoSole.Mancaval’elemento-luce;ilqualesieradistac-cato.Perconseguenza«harez»eradiventatounilaterale.Nonavevapresoconsélaluce,masoltantoglielementipiùdensi,l’elementoacqueo,quelloaeriformeel’elemento-calore.Lalucenonmancavaperòcertoinciòchevieneindicatoconhasciamayim;mahasciamayim è l’elemento solare che è uscito dall’altro com-plesso.Inquest’ultimomancavanoormaigliafQinamentideglielementi,mancavalaluce:Possiamodunquedire:«inunodeicomplessiQluttuavanoallarinfusanelmodogiàindicatocol«tohu-va-bohu»glielementidicalore,diariaediacqua.Ederanospogliati,eranoprividiciòcheèentratonell’evoluzionedurante l’anticaesistenzasolare,l’elemento-luce.Eranodunquerimastioscuri;nonavevanonul-ladisolare.Questoelementoerastatolorosottrattocolhasciamayim.Ilprogres-sopertantoversol’evoluzioneterrestrealtrononerasenonquesto:«ciòchediluce l’antico elemento solare conteneva Qin che rimase collegato con ciò chechiamiamoTerra,venneallaTerrasottratto,Euntessutooscurodeglielementidicalore,diariaediacquarimaseindietro,come«harez».Abbiamo così ritrattodinnanzi all’animanostra conmaggioreprecisione ciò

che gli Elohimmeditavano.Manon ce lopotremomai rappresentare corretta-

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mente,senonrimaniamosempreconsapevoli,chetuttoquantoèstatoindicatocomeesistenzaelementare,aria,acquaeanchecalore,èioultimaanalisianchelaformadiespressioneesterioredientitàspirituali.Nonsarebbedeltuttoesattoparlaredi«veste»,bisognaconcepirlopiuttostocomeunarivelazioneesteriore.Tutto quanto dunque viene così indicato come aria, acqua, calore, è in ultimaanalisi,maya,illusione,edesistesoltantoperlosguardoesteriore,anchedell’oc-chiodell’anima.Inrealtà,sesenepenetralaveraessenza,èanimico-spirituale,èla manifestazione esteriore dell’elemento animico-spirituale degli Elohim. SeperòconsideriamogliElohimstessi,noncelipossiamoancorarappresentareinalcunmodosomigliantiaglinomini,poichéquestoeraappuntoil loroscopo,diformarel’uomo,dichiamareadesistenzal’uomopermezzodiquellaloropecu-liareorganizzazione, cheoraper l’appuntoerastatada loropensata.Nonpos-siamodunqueimmaginarceliumani;sottocertirapportiperòdobbiamogiàte-nercontodiunaspeciedidivisioneavvenutanellaloroentità.Quandoparliamooggidìdell’uomo,noncièpossibiledicomprenderlo,senondividiamolasuaen-tità inunelementocorporeo,unelementoanimicoèunelementospirituale.Esapetegià,quanto,proprionelcampodellascienzadelloSpirito, c’ interessidiconoscereconmaggioresattezzal’attivitàelanaturadiquestatrinitàdell’uomo,dell’elementocorporeo,diquelloanimicoediquellospirituale.Certo,èsoltantoper l’uomo che ci troviamo costretti a fare questa distinzione, a riconoscereun’entitàinquestatriade.Ecommetteremmonaturalmenteunsommoerrore,secirappresentassimol’esserediquestapre-umanità,chenellaBibbiavienedun-quechiamatagli«Elohim»,comesimileaquelladegliuomini:madobbiamoperògiàdistinguereinessiunaspeciedicorporeitàeunaspeciedispiritualità.Ora,quandofateladistinzionenell’uomofralasuacorporeitàelasuaspiritualità,virendetepienamentecontocheanchenellaQiguraesteriore,incuil’uomosipre-sentaavoi,lasuaentitàsiripartisceinmododiverso.Nonsiamo,peresempio,tentatidilocalizzarelaveraspiritualitàdell’uomo,nellemanionellegambe;in-vece diciamo: sostanzialmente, la corporeità risiede, per esempio, nel tronco,nellegambe,nellemani;laspiritualitàhaisuoiorganinellatesta,nelcervello,hainquestiisuoistrumenti.FacciamodunquenellaQiguraesterioredell’uomo,unadistinzione,percuineconsideriamocertepartipiuttostocomeespressionedella

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corporeitàealtrepiuttostocomeespressionedellaspiritualità.CosìpurepergliElohim dobbiamo fare una cotale distinzione, inmodo, simile, se non propriouguale.Inultimaanalisi,tuttalacontessituraelaQluttuazione,dicuihoparlato,lasipuòcomprenderecorrettamentesoltanto,selaconcepiamocomecorporei-tàdell’essereanimico-spiritualedegliElohim.Tuttociò,dunque,cheèapparsocomecontestoelementareQluttuantediaereo,dicaloricoediacqueo,ècorporei-tàesterioredegliElohim.Ma,allalorovolta,levariepartidegliElohimvannodi-stribuiteinmododiversofraquestiorganielementari;dobbiamoimmaginarcilacorporeità, la parte più densa degli Elohim, comemaggiormente legata all’ele-mento acqueo e a quello aeriforme. E in tutto ciò che come elemento calorecompenetraval’elementogassosoequelloacqueo,chepermeavaquesto«tohu-va-bohu»comeelementodicalore,cheQluttuavaattraversodiessocomecaloreQluttuante,intuttociòoperavaquellachepossiamochiamarelaspiritualitàdegliElohim.–Comediciamo,chenell’uomociòcheèpiùcorporeoagisceneltronco,nellegambeenellemani,eciòcheèpiùspiritualenellatesta,cosìpossiamodire,seconcepiamol’insiemedelcosmocomecorporeitàdegliElohim:«neglielemen-tiaereoeacqueovivevalapartepiùcorporeadegliElohim,enell’elementocalo-re vibrava e tramava la loro spiritualità». Così avete concepito il cosmo stessocomeunacorporeitàdegliElohim;edopochelapartecorporeaesterioreèstatacaratterizzatacomeun«tohu-va-bohu»delleentitàelementari,avetelocalizzatoin ciò, che come calorepermeavaqueste entità elementari, lo spirito operantedegliElohim.OralaBibbiasiservediunaparolanotevoleperesprimereilrapportodique-

staspiritualitàdegliElohimconglielementi:«RuahElohim»:parolastraordina-ria,chedobbiamoapprofondirtimaggiormente,sevogliamocomprenderecomelospiritodegliElohims’intessesseneglialtrielementi.Questaparola«raqia»lapossiamocapire soltanto, se,per cosìdire, cerchiamodi -aiutarci con tutto ciòche sorgevanell’animaaquell’epocaquandovenivapronunziataquellaparola.Quandosidice:«e loSpiritodegliDeisimovevasumassedisostanze inviadiespansione»oasulleacque»,nonsièdettoniente.PerchéalcorrettosigniQicatodiquestoverbo«raqia»arriviamosoltanto,secis’immagina(devospiegarloconmiparagonealquantogrossolanoepalpabile)unagallinachecovileuova,dalla

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quale il calore incubante irradii sulle uova sottostanti. Se ora v’immaginatel’azionediquestocalore incubantechedallagallina irradianelleuovaperpor-tarle amaturazione, quest’azione del calore, questo irradiarsi del calore dallagallinanelleuova,aveteun’ideadiquelverbochecidiceciòcheloSpiritofanel-l’elemento-calore.Sarebbenaturalmentequantomaiinesattodire:loSpiritode-gliElohim«cova»,perché«raqia»nonsigniQicaquellocheoggidìcisirappresen-taconl’azionematerialedelcovare;vuolepiuttostosigniQicarel’attivitàdelcalo-reirradiante.Comeilcaloreirradiadallagallina,cosìloSpiritodegliElohimat-traversol’elemento-caloreirradiavaneglialtristatielementari,nell’aeriformeenell’acqueo. Sevi rafQiguratequesto, avete l’immaginedi ciò che signiQica«e loSpirito degli Elohim covava sullemasse di sostanza, sulle acque». –Ma così cisiamoanchericostruitaQinoauncertopuntol'immagine,chealeggiavadinanziall’animadell’anticosaggioebraicoquandoeglipensavaaquello statoprimor-diale. Ci siamo costruiti un complesso che, nel modo in cui vi ho descritto il«tohu-va-bohu»,aveva,percosìdire,calore,ariaeacquasfericamenteQluttuantil’unonell’altro, eda cui si eradistaccato,nel «hasciamayim»,ognielementodiluce;equestainterQluttuazionedeitrestatielementarièinteriormentepermeatadi tenebre. Nell’elemento-calore abbiamo Qluttuante e tessitrice, la spiritualitàdegliElohim,Oche,colcalorechesivaespandendo,siespandeessastessa,on-deggiando,versoogniparte,eportaamaturazione,ciòchedapprimaeraimma-turoneglielementipiùoscuri.Citroviamodunque,allaQinediquestafrasechegeneralmentevieneresacon

leparole:«LospiritodegliElohimcovavasopraleacque»,citroviamo,percosìdire, indicataunacaratteristicadiciò,chenelprimoversettodellaBibbiaèac-cennato col «harez», con la parola Terra. Abbiamo precisato ciò che in certomodovièrimasto,dopocheil«hasciamayim»eraemigrato.Consideriamooranuovamenteleesistenzeprecedenti.Possiamorisaliredalla

Terraall’esistenzadellaLuna,aquelladelSoleeaquelladiSaturno.Ritorniamoperoraall’anticaesistenzasolare.Sappiamochealloranonsipotevaancorapar-larediscissionifral’elementoterrestreodiernoel’elementosolare,enemmenodelfatto,chelalucedaldifuoriirradial’elementoterrestre.Questoèl’essenzialedellanostraesistenzaterrestre,chelalucevienedaldifuori,chelaTerraviene

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illuminatadaldlfuori.DoveteimmaginarvilasferaterrestreracchiusanelSole,anzi parte del Sole stesso, non capace perciò di ricever luce,ma appartenenteessastessaaquell’Essere,cheirradialucenellospazio;cosìavetel’anticacondi-zionesolare.Sipuòcaratterizzarequestoanticostatosolare, soltantodicendo:«tutto l’elementoterrestrenonènullachericeva luce,maappartieneaciòchespandeluce,èessostessosorgentediluce.Considerateoraladifferenza!Nell’anticaesistenzasolare:laTerraprendepar-

teall'irradiazionedella luce;nellacondizionenuova,cioè inquellaterrestre: laTerra non vi prende più parte. La Terra ha lasciato uscire da sé tutto ciò chespargeluce;essaèvoltaadaccogliere la lucedafuori; la lucedeveirradiare inessa.Questa è la differenza che caratterizzanel corsodell’evoluzione la nuovacondizioneterrestredall’anticaesistenzasolare.Conildistaccodell’elementoso-lare,del«hasciamayim»,l’elemento-lucesièpuredistaccato;essoèoraaldifuo-ridellaTerra,el’esistenzaelementarecheQluttuaallarinfusanel«harez»come«tohu-va-bohu»nonhaunapropria luce:hasoltantoqualcosachesipuòchia-mare«esserecovatodalloSpiritodegliElohim».Maquestononlorendevainte-riormentechiaro,lolasciavainséstessooscuro.Consideriamodinuovol'insiemedell’esistenzaelementare.Sapetegiàdacon-

ferenzeprecedenti,cheseenumeriamoquellichechiamiamoglistatielementari,stando nell’ambito della nostra esistenza terrestre, noi cominciamo col solido,risaliamopoi all’acqueo, al gassosooaeriforme, e all’elemento-calore.Così ab-biamo,percosìdire,enumeratoglistatipiùdensidellamateria.Contaleenume-razione,però,questistatinonsonoesauriti;serisaliamoinalto,troviamodellecondizionipiùsottili, chedeQiniamo inmodo inadeguatoquando le indichiamosoltantocomesostanzapiùsottile.Ciòcheimporta,èdiriconoscerlecomestatipiùsottiliinconfrontodiquellipiùdensidell’elementogassoso,delcalorico,ecc.–Sisuoleordinariamentechiamarlistatieterici,einquestistatietericiabbiamosempredistintoperprimol’elemento-luce.Sedunquediscendiamodalcaloreaunadensitàmaggiore, arriviamoall’elementogassoso; se risaliamopiù in alto,all’elemento-luce. Se risaliamo ancora più su dell’elementoluce, arriviamo aduno stato di etere ancora più sottile; arriviamo a qualcosa, che veramente nelmondoabitualedeisensinonèdatodirettamente.Nelmondodeisensicivien

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datosoltantounriQlessoesteriorediciòchepossiamoindicarecomeunostatodieterepiùsottile inconfrontodell’eteredi luce.Dalpuntodivistadella scienzaocculta,sipuòdire,cheleforzeesistentiinquestoeterepiùsottilesonoleme-desime che regolano l’ordine chimico, il reciproco combinarsi delle sostanze,l’organizzazione dellamateria inmodo all'incirca analogo a quello che si puòrappresentare,mettendodellapolvereQinesopraunalastraefacendovibrarelalastraconl’archettodiunviolino,cosìdaottenerelecosidetteQigureacustichediChladni. Ciò che il semplice suono sensibile effettua in quella polvere, avvienepurenellospazio.Lospaziovieneinteriormentedifferenziato,eattraversatodalQluttuarediforzesiffatte,chesonapiùsottilidelleforzediluceerappresentanonelmondospiritualeciòcheilsuonorappresentanelmondosensibile.Diguisachepossiamoparlarediuneterechimico,oeteredisuono,comediunelementopiùsottile,chetroviamo,quandorisaliamodalcaloreallaluceedallaluceaque-st’eterepiùsottile,checontiene le forzedifferenziatrici, separatriciecombina-trici della sostanza,ma che in realtà è di essenza sonora, risonante, e di cui ilsuonosensibileuditodall’orecchiosensibilenonècheun’espressioneesteriore.valeadireun’espressionepassataattraversol’aria.TaledeQinizioneciavvicinaaquestoelementopiùsottilechestaaldisopradellaluce.Quandodunquedicia-mo, che con il «hasciamayim» ciò che esteriormente si manifesta è uscito dal«harez»,nondobbiamoimmaginarcisoltantociòchesimanifestaattraversoal-l’elemento-luce,maancheciòchesimanifestapermezzodell’eterepiùsottile,dell’elemento risuonante, dell’elemento sonoro. che a sua voltapermeaquestaluce.Comedalcalorediscendiamoall’elementogassosoedaquestoall’elementoacqueo,cosìdelparipossiamoancherisaliredalcaloreallaluce,edallaluceal-l’elemento-suono, chimicamente ordinatore. E dall’elemento acqueo possiamoscendere a quello terrestre. Dove arriviamo, quando risaliamo dall’elemento-suonoauno stato eterico ancorapiù elevato epiù sottile, che a suavoltauscìpurecol«hasciamayim»?Arriviamocosìaqualchecosa,che,percosìdire,comeilpiùsottiledeglistatieterici,vibraasuavoltaneltestédescrittoelementoso-noro,chimicamenteordinatore.Sevolgetel’orecchiospiritualeversoquestosta-toetericochehoperl’appuntodescritto,nonuditenaturalmenteunsuonoresoesteriormentedall’aria;mauditeilsuonochedifferenzialospazio,chelointer-

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penetraemetteordinenellematerie,cosìcomeilsuono,provocatonellalastradall’archettodiviolino,disponeleQigureacustichechladniche.Mainquestacon-dizionedi esistenza, che riceve il suoordinamentodall’etere sonoro, si riversaper l’appunto la condizione eterica più elevata, la quale interpenetra, permeal’eteredelsuonocosì,comeinnoiilsensodeipensieri,ciòcherendeilsuonopa-rola,permeailsuonoche lanostraboccaemette.Contemplateciò,cherendeilsuono...parolapienadisenso;otterretecosìunarappresentazionediquelloche,come elemento eterico più sottile, vibra attraverso l’etere del suono, di quelloche cosmicamente pervade e dà signiQicato al suono ordinatore dell’Universo:dellaParolacheQluttuaattraversolospazio.EquestaParolacheQluttuaattraver-solospazio,chesiriversanell’eteresonoro,èalcontempol’originedellavita,èveravita,vibranteeQluttuante.Ciò,dunque,checol«hasciamayim»èstatosot-trattodal«harez»,cheèpasseronell’elementosolareinconfrontodell’altroele-mento inferiore, terrestre, in confronto del «tohu-va-bohu», è qualcosa che aipuòmanifestareesteriormentecomeelemento-luce.Dietroaessoperòvièunelementosonorospirituale;dietroaquesto. ilparlarecomico.Possiamoperciòdire:«nelcalore incubatoreesplicaanzitutto lasuavita laspiritualità inferioredegliElohim,aundipressocomeinostriistintiesplicanolalorovitanelnostroelementoanimicoinferiore.Laspiritualità.superioredegliElohimèuscitafuoricol«hasciamayim»,vivenell’elemento-luce,nell’elementospiritualesonoro,nel-l’elemento spirituale della Parola, nel Verbo cosmico. Tutto ciò che è uscito inquestoelementosolare,nonpuòtornareairradiarenel«tohu-va-bohu»chedaldifuori».Proviamooradirappresentarciatuo’d’immaginetuttociòchealeggiavada-

vanti all’anima dell’antico saggio ebraico come «harez», come «hasciamayim».Comeoperaciò,chedielementospiritualeilluminante,sonoro,parlanteeforma-tore di parole era uscito, quando torna nuovamente a irradiarsi verso dentro?Agisce come una luce che parla effondendosi dall’elemento solare, come unaluce, dietro alla quale risieda il parlare cosmico. Immaginiamoci dunque tuttociò,cheabbiamodescrittocol«tohu-va-bohu»,nellesuetenebre,nelsuointer-Qluttuarsidielementocalorico,gassosoeacqueo,immaginiamocelonellesuete-nebre,percosìdire,privediluce.Eoraimmaginiamocichedaldifuori,dall’atti-

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vitàdegliElohim, irradiidentro,permezzodellaparola creatrice che, essendol’essenza etericapiù elevata, sta a basedi quella, irradii dunquedentro con laluce,ciòchesgorgafuoridalVerbo.Comesipuòindicareciòcheallorasuccede?Nonsipuòindicarepiùesattamente,checonlaparolamonumentale,chedice:leEntità, che col «hasciamayim» avevano cacciato fuori nell’eterico la loro partepiùelevata,irradiaronodellospaziocosmiconel«tohu-va-bohu»luceparlantediritorno.Conquestovienresalasituazionedi fattodiciò,cheècontenutonelleparolemonumentali«EgliDeidissero:«Siafattalaluce»elalucefufatta,inciòche era tenebre, nel «tohu-va-bohu». Ecco che avete l’immagine, che aleggiavadinanziall’anticosaggioebraico.Dobbiamocosìimmaginarcil’entitàdegliElohimcomestendentesiperl’intero

Cosmo,equestointeroCosmocomeilcorpo;ciòcheèesistenzaelementarenel«tohu-va-bohu» come l’aspetto più basso della corporeità; l’elemento-calorecomeunaspettounpo’piùelevato;ecomeaspettodellaspiritualitàpiùalta, il«hasciamayim»cheèuscitofuori,echeadessodaldifuorilavoracreativamentesututtalaformazionedel«tohu-va-bohu».Orapotetedire,checonciòioaffermocheil«tohu-va-bohu»,ilconfusointerQluttuaredellasostanzaelementare,èstatoordinato,èstatoridottoaciòchepoièdivenuto,dalVerbocosmicoirradiatorediluce.DachecosaèstatapoiorganizzatalaQiguraumana?NonvipuòessereQigu-raumanaqualenoil’abbiamo–checamminierettasuduegambe,cheadoperilemanicomenoileadoperiamo–senonorganizzatadalleforzechesitrovanodi-spostenelcervelloechedaquestoirradianofuori.Dalleforzespiritualipiùele-vate,chedalìemananodallanostraspiritualità,vieneorganizzatalanostraQigu-ra.Ciòcheèpiùinbassovienesempreorganizzatodaciòcheèpiùinalto.Cosìil«harez»venneorganizzatoquasicomeilcorpo,percosìdire,degliElohim,perlaparteinferioredellacorporeità,dallapartepiùelevatadiessa,dal«hasciamay-im»edallaspiritualitàdegliElohiminessooperante.Laspiritualitàpiùelevatadegli Elohim, dunque, prende possesso di ciò che è uscito fuori e l’organizza,comevienedettonelleparole:«elalucemanifestantesipermezzodelVerboco-smicosiriversanelletenebre».Cosìvieneorganizzatoil«tohu-va-bohu»,esolle-vatoaldisopradellaconfusionedeglielementi.SedunquevirafQiguratelatesta,percosìdire,degliElohimnel«hasciamayim»,e il troncoe lemembranell’ele-

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mentarità cheè rimasta indietro, e v’ immaginate il troncoe lemembra, ossiaquestaelementarità,organizzatadallapotenzadella testa,avete l’effettivopro-cesso–avete,percosìdire,ingranditol’uomosinoafarneuncosmo;einquestocosmo, dagli organi dello spirito che risiedono nel «hasciamayim», egli svolgeun’azioneorganizzatrice.Unuomomacrocosmico,auto-organizzantesi,questaèl’immaginechedobbiamorappresentarcidinanziall’anima,quandopensiamoatutteleemanazionidiforzachedal«hasciamayim»scorronogiùversoil«harez».Eperpotercirappresentarel’immagineconancormaggioreesattezzadinanzi

all’anima,consideriamooral’uomoodierno.Chiediamoci:Inqualemodo,secon-do la scienza dello Spirito – non secondo la scienza dilettantistica di oggi – èl’uomodiventatocomeèoggidì?PerchéhaegliquelladeterminataQigura,chelodifferenziadalrimanentedegliesseriviventichelocircondano?Checosaeffetti-vamente lo rende uomo? Che cosa vibra attraverso questa Qigura umana? Èstraordinariamente facile, se non ci si pone una benda sugli occhi, di dire checosaèchefal’uomouomo:ciòcheeglihaechetuttiglialtriessericheloattor-nianonell’esistenzaterrestrenonhanno,lafavella,chesipalesainsuoniartico-lati.questolorendeuomo.PensateallaQiguraanimale!Comepuòessavenireor-ganizzata ed elevata a Qigura umana? Che cosa deve penetrare in essa, perchépossadivenireQiguraumana?Poniamoilquesitoinquestomodo:Immaginiamo-ciunaQiguraanimale,esupponiamodidoverlapervaderediqualcosa,diunsof-Qio; che cosa dovrebbe questo sofQio contenere, perché per esso questa Qigurapossa cominciare a parlare? Essa dovrebbe sentirsi interiormente costituita inmodo,daemanaresuonoarticolato.ilsuonoarticolatocreadallaQiguraanimalela, Qigura umana. Come si può dunque sentire per via d’immagine il Cosmo?Comesipuòsentiretuttociòchevihoprospettatoin immaginidinanziall’ani-ma,tuttociòchedall’elementarità.vihodettagliatamentericostruitoimmagineper immagine?Comesipuòsentire la Qiguradell’uomomicrocosmico,per cosìdire, interiormente?Quando si comincia a sentire come il suonopenetranellaQigura.S’impari,quandoilsuonoAsibila-attraversol’aria,asentirnenonsoltan-toilsuono,maancheilmodocomequestosuonosivadandoforma,cosìcomelapolverevaprendendoformaalsuonodell’archettodiviolinostrisciatosulla la-stra;s’impariapercepirel’A,es’impariasentireilB,comevibranoattraversolo

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spazio!S’imparinoasentirenonsoltantoperlalororadiazionedisuono,maperlaloroazioneauto-formativa;allorasisente,comesentival’anticosaggioebrai-co,quandoisuonisuscitavanoinluileQiguredelleimmagini,chevihopresenta-teall’occhiospirituale.Cosìagivailsuono.Perciòhodovutodire:Il«beth»sug-geriva–qualcosachesiracchiude,qualcosadisimileaunguscio,qualcosachesisegregaeche interiormenteracchiudeuncontenuto;ciòcheviene indicatocol«resh»,suscitavaqualcosachesentiva,comecisisente,quandosisentelapro-pria testa. E lo «scyth» suggeriva qualcosa, che ho indicato col perforamento.Questoèunlinguaggiocompletamentesubbiettivo,unlinguaggioche,sel’animasilasciastimolare,nelprodurreisuonisicristallizzainimmagini.Risiedeperciòinquestisuonistessianchel’altrascienza,checonducevailsaggioalleimmagini,chesiaffaccianodinanziall’animadelveggente,quandoentranelsupersensibile.CosìilsuonositrasformainQiguraspiritualeed’incantodestanell’animadelleimmagini,chesiconnettonofra loronelmodochevihodescritto.Questoèciòchev’hadistraordinariamenteimportanteinquestoanticodocumento,checioèessoèconservatoinunidioma,cheneisuoisuoniècreatorediforme,icuisuoninell’animasicristallizzanoinQigure.EquesteQiguresonoleimmagini,chesiot-tengono,quandosipenetranelsuper-sensibile,dalqualesièsviluppatalapartesensibiledelnostropianoQisico.Sesitienecontodiciò,siacquistaunsentimen-toprofondoestraordinariodirispettoedivenerazioneperilprocessodievolu-zionedelmondo;es’imparaasentire,comedavverononpercasoquestogran-de,questoprimordialepossentedocumentodell’esistenzaumanacisiastatotra-smessoproprioinquestoscritto;inunoscritto,chenellesueletterestesseèingradodidestarelospiritonell’animaperviadiimmagini,edicondurciaciò,cheilveggenteall’epocanostradevedibelnuovoritrovare.Questoèilsentimento,che lo studiosodella scienzadelloSpiritodovrebbeavere,quando si accostaaquestoanticodocumento,chestaall’iniziodell’anticoTestamento.

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III-IPRIMISEIGIORNI:DALRISVEGLIODEGLIELOHIMALLACREAZIONEDELL’UOMO

Ieriamo’d’immagineabbiamoritrattodinanziall’animanostraquelmomen-to,chenellaBibbiavieneindicatoconleparolesigniQicative:«EgliDeidissero:Sia fatta la lucee la luce fu fatta».Conciòabbiamodesignatounavvenimento,cherappresentapernoilaripetizione,aungradosuperiore,diprecedenticondi-zioni di evoluzione nel divenire della nostra Terra. Devo sempre tornare a ri-chiamarviall'immaginediunuomo,chesidesti,echedall’animasuatraggaundeterminatocontenutopsichico.Cosìaundipressodobbiamoimmaginarci,chedall’animadegliElohimgermogli inunanuova forma, inuna formamodiQicata,ciòchelentamenteegradatamentesièandatosviluppandonelcorsodell’evolu-zioneattraversoleepochediSaturno,delSoleedellaLuna.EinfondotuttociòchevieneraccontatonellaBibbiadellacosidettaoperadeiseiosettegiorni,èunrisvegliarsidiprecedenticondizionidiesistenza,unrisvegliarsichenonavvienegiànellastessaformadiprima,mainformanuova,conunaQiguranuova.Ilque-sitochecipotremmopoisubitorivolgere,èquesto:«InqualemodovaintesalarealtàdiquantocivieneraccontatonelcorsodeiseiosettegiornidellaCreazio-ne?».Arriviamomeglioarisolverequestoproblema,seponiamoilquesitonelmodo

seguente: «potrebbeunocchio comesonogli occhi abituali, potrebberoorganideisensi,comesonogliorganideisensiattuali,seguireesteriormente,sensibil-mente,ciòchecivienriferitodellaCreazionedeiseigiorni?Nonlopotrebberoseguire.Perchégliavvenimenti, i fatti,checivengonolàriferiti,sisvolgonoes-senzialmentenellasferadiquella,chepossiamochiamareesistenzaelementare.Diguisache,pervederequeiprocessi,occorrerebbeuncertogradodiconoscen-za chiaroveggente, di percezione chiaroveggente. È assolutamente vero che laBibbia ci racconta della promanazione del sensibile dal supersensibile, e che ifatti, che essamette in rilievo, sono fatti super-sensibili, se pur soltanto di ungradosuperioriainostriordinarisensibili,cheperl’appuntosonoprocedutidaquelli.Conseguentemente,intuttaladescrizionefattaapropositodellaCreazio-nedeiseigiorni,noiguardiamoincertomodo inuncampoapertoallachiaro-

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veggenza.RiafQiorava in formaetericae in formaelementareciòchegiàprimaerastato.Teniamoquestopuntobenpresente,perchéaltrimentinonsaremoingrado di orientarci abbastanza sul vero signiQicato che hanno le parolemonu-mentalidellaGenesi.Dobbiamodunqueaspettarcidivedererisorgereinnuovaguisatuttociòcheapocoapocosieraandatosviluppandoduranteleesistenzedell’antico Saturno, dell’antico Sole e dell’antica Luna. Cominciamo perciò colchiederci: «Quali erano lepeculiari condizioni, in cui era immersa l’evoluzionedurante queste tre forme planetarie?». Possiamo dire: «Sull’antico Saturno» –poteteleggerlonellamiaScienzaOcculta«tuttoerainunaspeciedicondizioneminerale».Ciòchealloraesistevacomeprimogermedell’uomo,ciòdicuil’anticoSaturnonelsuoinsiemeeracostituito,sitrovavainunaspeciedicondizionemi-nerale.Manondovetepensare alla formaminerale attuale, perché l’antico Sa-turnononesistevaancoraaffattonell’elementodell’acquaodelsolido,enoneracheuncontessersidicalore.Maleleggichereggevanoquestopianetadicalore,chedunqueinessooperavanoladifferenziazione,eorganizzavanoquelcontes-sersi, erano lemedesime, che reggonooggidì il solidoedenso regnominerale.Quandodiciamodunque,chel’anticoSaturnoeanchel’uomositrovavanonellacondizione minerale, dobbiamo sapere, che non si trattava di una condizionemineralecomequellaattuale,dalleformesolide,bensìdiunacondizione,lacuiesistenzaeraentroilcontestodicalore,marettadaleggiminerali.Vienepoilacondizione solare. Questa, noi dobbiamo intendere ancora in modo, che dallamassasolarenonsiera tuttaviaveriQicata lascissionediquellochepiù tardièdivenutol’elementoterrestre.Tuttociòcheoggiappartiene,allaTerraealSolecostituiva ancora, per così dire, un corpo solo; era un corpo cosmico all’epocadell’antico Sole. Entro questo antico Sole si andò formando, in confronto dellaprecedente condizione saturnia, una densiQicazione, un elemento gassoso, inmodocheoltrealcontessersidell’elementodelcalore,viabbiamounelementogassosooaeriforme,lecuicorrentis’intreccianoordinatamenteleuneattraver-so lealtre.Macontemporaneamentesideterminauna formazionenuovaversol’alto,comeunararefazionedell’elemento-caloreinelementoluceundiffondersidi un elemento-lucenello spaziomondiale. Ciò, chepossiamoormaidesignarecomeesseridellanostraevoluzioneplanetaria,èprogreditodurantequestaanti-

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cacondizionesolareQinoallavegetalità.Ancoraunavolta,nondobbiamocrede-re,chedurantel’anticacondizionesolareesistesseropianteconlaformaodier-na;dobbiamo invece renderci contochiaramente, che soltanto le leggi cheagi-sconooggidìnelregnovegetaleodierno,quelletalileggichedeterminanoladi-rezionedellaradiceversoilbassoedellaQiorituraversol’alto,chetalileggivige-vanodurantel’anticacondizionesolarenell’elementoaeriformeenell’elemento-calore.Nessunaformavegetalesolidapotevanaturalmenteancoraesistere,Ma.dobbiamo rafQigurarci quelle forze, che spingono i Qiori verso l’alto e le radiciversoilbasso,operantiinunaformazionedinaturaaerea,inmodochecisi,deverappresentare l’anticacondizionesolarecomeunosfolgorìo luminosodi formeQlorealiversol’alto.Immaginateviunasferadigas,einessadellalucevibrante,della luce vivente, che germogli, chenel germogliare faccia scattare l’elementogassosoversol’altoinformediQioridiluce,eched’altrapartesisforziditratte-nere in basso ciò che vuole per l’appunto sfolgorare, tenendo così a sua voltal’anticoSoleunitoattornoalcentro;avetealloral’interioretessituradiluce,calo-reearianell’anticacondizionesolare.Leleggimineralisiripetono;adessesiag-giungonoleleggivegetali;eciòchedell’uomoalloraesisteèessostessosoltantoinunostatodivegetalità.Dovesipotrebbetrovareoggidìqualcosadiparagonabile,senondeltutto,al-

menosottouncertorapporto,aquestointertramarsivegetalecheavvenivanel-l’antica sfera solare fatta di gas. di calore e di luce? A cercare coi sensi, chel’uomo oggidì possiede, nello spazio mondiale circostante, non si trova certonientediparagonabile.Aunadataepocadell’anticoSole,tuttociòesistevaancheQisicamente,cioèQisicamenteQinoalladensitàdelgas.Oggigiornononpuòesiste-reQisicamente.Ilgenerediattività,cheaquell’epocaesistevaancheQisicamente,esisteoggipergliuominisoltantoquandolefacoltàchiaroveggentidipercezionesivolgonoversolasferadelmondosupersensibile,làdovesitrovanooggigiornoleentitàfondamentalidellenostrepianteQisicheesteriori,quelle,chenelcorsodiquestianniabbiamoimparatoaconoscerecomeAnimecollettivedellepiante.Sappiamo,cheabasediquestavegetalitàesteriore,chesipresentaoggiainostrisensiQisici,staqualcosa,chepossiamochiamareAnimecollettive.Oggièpossibi-letrovarlenelcampodelloSpiritosoltantopermezzodellacoscienzachiaroveg-

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gente.Ivi,leAnimecollettivedellepiantenonsitrovanoinsingoliindividuive-getali,comelepianteesteriorichecresconodalsuolodellaTerra,mav’haun’A-nimacollettivaperciascunaspecie,perlaspeciedellerose,perquelladellevio-lette,perquelladellequerci.NelcampodelloSpirito,nondobbiamodunquecer-careun’entitàspiritualeparticolareperognisingolapianta,madobbiamocerca-releAnimecollettiveperognispecie.Questespeciedellepiante,perilpensieromoderno, per questo pensieromisero, astratto, dell’epoca presente, non sonocheastrazioni,concetti.GiàloeranonelMedioEvo,egiacchéanchealloranonsisapevapiùnulladiciòcheoperaevivenelloSpiritocomebasedellamaterialità,sorse il famoso conQlitto fra Realismo eNominalismo: se, cioè, quel che esistecome specie sia unmero nome o abbia una realtà spirituale. Per la coscienzachiaroveggentetuttoquestoconQlittononhaalcunsenso,perchéquandoQissasivolgealmantovegetaledellanostraTerra,penetraattraversolaformavegetaleQisicaesterioreinuncampospirituale.Einquestocampospirituale,appunto,leAnime collettive delle piante vivono come vere entità spirituali reali, e questeAnimecollettivesonounicarealtàconciòchechiamiamolespeciedellepiante.Altempo,incuilasferadiaria,caloreelucedell’anticoSoleeranelpienodellasuavita,quandolalucechegiuocavasullasuperQiciedelgasnelanciavafuorileformeluminoseescintillantiQlorealidell’esistenzavegetale,questeformeeranolamedesimacosa,einformaQisicagassosa,cheoggisipuòancorasoltantotro-varenelcampospiritualecomespeciedellepiante.Fissiamobenequestopunto,checioèaqueltempo.durantel’anticaesistenzasolare,lespeciedellepiante,lespecie di ciò che ricopre oggidì la nostra Terra come verdura, come Qioritura,comealberoecespuglio,chetuttociòpermeaval’anticoSolecomeAnimecollet-tive,comespecie.L’uomo,perqueltantochealloragiàesisteva,sitrovavapureinunostatovegetale.Eglieraaltrettantopocoingradodidestarenellasuainte-rioritàcomerappresentazioni,dirisvegliareinstatidicoscienza,ciòchesisvol-gevaattornoalui,quantoèoggilapiantadiridestareinstatidicoscienzaciòchesisvolgeintornoadessa.L’uomostessoerainunostatovegetalediesistenza,eanchelasuacorporeitàaquell’epocarientravafra le formedi luce, incontinuaviadiaccendersiediestinguersi,ilcuigiuocosimovevanellasferagassosasola-re.Perchéinfattipossanascereanchelapiùprimitivadelleformedicoscienza,

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occorrenelcosmoqualcosadispecialissimo.Finchéilnostroelementoterrestreeraancoraunitoalsole,Qinchédunque–dettoallabuona–lalucedelsolenoncolpiva il globo terrestredaldi fuori,nonpoteva formarsinegli esseridell’ele-mentoterrestreciòchesipuòchiamare«unacoscienza».EneppureeraQinoal-lora possibile che il corpo Qisico e il corpo eterico venissero compenetrati dalcorpoastrale,cheèlabasedell’elementocoscienza.Sedevesorgereunprincipiodicoscienza,occorrechesiveriQichiunaseparazione,unascissione,occorrechedall’elementosolaresidistacchiunaltroelemento.Equestoavvennedurantelaterza fase di evoluzione della nostra Terra, durante l’antica esistenza lunare.Quando l’antica esistenza solare prese Qine ed ebbe attraversato una specie dinottecosmica,l’interoconQiguratotornòasorgere,ormaiperòmaturoacompa-rirecomedualità,cosìchetutto l’elementosolareseneuscì,organizzandosi incorpocosmico,el’anticaLuna,sullaqualedellenostrecondizionielementarisitrovavanosoltantol’elementoacqueo,quelloaereoeilcalorico,rimaseindietroaldifuoridell’elementosolare.L’anticalunaeral’elementoterrestrediquell’e-poca,esoltantoperchégliesserich’eranosudiessapotevanoricevere la forzadelSoledaldifuori,soltantoperquestofattopoteronoaccogliereinséuncorpoastrale,esviluppareinséunelementocosciente;valeadire,rispecchiarenell’e-sperienza interioreciòchesisvolgeva intornoa loro.Dunque l’animalità,un’a-nimalitàinteriormentevivente,unesserecheportiinsélacoscienza,èconnessaconunascissionechesiveriQicòentroglielementiterrestreesolare.L’animalitàcomparvedurantel’anticaèralunare,el’uomostesso,neiriguardidellasuacor-poreità,erasviluppatoQinoall’animalità.Dituttoquesto,potetenellamiaScien-zaOccultatrovareunadescrizionepiùminuta.Cosìdunquenoivediamo,comequestitremodidiesistenzachehannoprece-

dutoquellonostroterrestre,echesonolecondizioninecessarieper ildiveniredellanostraTerra,sienosistematicamentecollegatifradiloro.Edurantelacon-dizione lunare all’elemento gassoso si è aggiunto un elemento liquido, un ele-mentoacqueodaunaparte,edall’altraunelementosonoro,unelementoriso-nante;unelementorisonantechevihoieridescrittocomeunafQinamentodellacondizionedellaluce.Cosìaundipressoabbiamounaripetizionedell’evoluzio-ne.Ciòcheeraavvenutodurantequelletrecondizionidiesistenzatornavaoraa

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risorgerecomericordodegliElohim,a risorgere–come ieriabbiamovisto–atuttaprimainunostatodiconfusione,indicatonellaBibbiaconleparolecheierihospiegatepiùdettagliatamente,conleparole:«tohu-va-bohu».Neiraggidifor-zachedaunpuntocentraleirradiavanoinfuori,edallaperiferiaversoilcentro,sichiuserodapprimaitrestatielementari, l’aria, ilcalore,e l’elementoacqueo,reciprocamente operando l’uno sull’altro. Essi erano ora indivisi; prima eranogiàstati separati. SulSoleeranogiàseparati,quando l’elementogassososieradistaccatodall’elementocalorico;eanchedurantel’anticacondizionelunare,incuiletreformedell’elementocalorico,dell’elementogassosoedell’elementoac-queo erano separate l’una dall’altra. Si trovavano ora di bel nuovo riunite allarinfusanel«tohu-va-bohu»,ribollivanoframmiste, inmodocheinquellaprimaepoca del divenire della Terra non si poteva distinguere fra elemento acqueo,elementogassosoedelementocalorico.Tuttociòoperavaallarinfusa.Ilprimofattonuovofulapenetrazioneinquestaconfusamiscela.dell’elemen-

to-luce.Ealloradaquellaattivitàanimicaspirituale,chevihodescrittacomeunameditazionecosmica,sisviluppòun’attivitàchenelrimescoliodell’elementaritàcominciòcolsepararel’anticoelementogassosodall’anticoelementoliquido;vipregodiQissarebenequestomomento,chepercosìdirefeceseguitoaldiveniredellaluce.Sesivolessetradurreingelidaprosaciòchealloraèsuccesso,sido-vrebbedire:dopochelalucepenetrònel«tohu-va-bohu»,gliElohimsepararonociòchegiàprimaeraunelementogassoso,daciòcheprimaeraunelementoac-queo,diguisachesipotevadinuovodistinguereciòcheavevaunaformazionedinaturagassosa,daciòchenel sensoanticoera incondizioneacquea. Inquellamassadunquecheeraunaconfusamisceladelletrecondizionielementari,sief-fettuòoraunaseparazione,eprecisamenteinmodo’chenerisultòunadualità:unelementodicaratteristicanaturaaerea,tendenteaspandersiintutteledire-zioni,eunaltrodicaratterecoesivo, coagulativo.Quest’ultimoè l’elementoac-queo.Al tempodi cuiqui si parla, però, questedue condizioni elementarinoneranoancoratalidapotersiparagonareaciòcheoggichiamiamogas,oaerifor-me,eacqua.L’acquaeraalcunchédiessenzialmentepiùdenso–vedretesubitoperché.D’altraparte,però,ancheciòcheeraaeriformeeratale,che,sevogliamocogliere esattamente la natura che aveva a quel tempo, non possiamo trovare

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miglioremododi rendercene conto, che alzandodallaTerra lo sguardo in altodovenelle formazioniaeree l’elementoacqueosi trasforma ingas, invapore,etendeasalire in formadinubi,perpoiricadere inbassocomepioggia:unele-mento dunque è ascendente, l’altro è discendente. Abbiamodell’acqueo in en-trambi,ma,unodiquestihatendenzaaformarsiinvapore,asalirecomenuvola,el’altrohatendenzaariversarsiinbasso,aprecipitarsiinformedotatedisuper-Qicie. Questo non è naturalmente che un paragone, poiché ciò che descrivo sisvolgevaalloranell’elementarità.Se vogliamodunquedescrivere ciò che poi avvenne, dobbiamodire: gli Elo-

him, per mezzo della loro riQlessione cosmica, effettuarono la divisione nel«tohu-va-bohu» di due condizioni elementari. Una di queste aveva tendenza aspingersiinalto,adivenirevapore–questoèl’elementoacqueochesitrasformain elemento gassoso –; l’altra aveva tendenza a riversarsi in basso – questo èl’elementoacqueochesemprepiùsicondensa.Questoèlostatodicose,chevie-neabitualmenteespressonelle linguemoderne,peresempio in italiano,con leparole:«GliDeioperaronoqualcosa,frammezzoalleacquedisopraeleacquedisotto».Vihoper l’appuntodescrittociòchegliDei fecero.Essioperarono, cheentroleacque,unodeiprincipiielementariavessetendenzaauscirfuori,el’al-trotendesseavolgersiindentroearaggiungereilpuntocentrale.Conciòchefufatto frammezzo, non si vuole indicare nulla di materialmente afferrabile, mal’effettuazionediunaseparazioneinordineaduecaratteridiforze,chevihoperl’appuntodescritti.Sedesideriamoaverneunparagoneesteriore,possiamodire:«gliElohimfecerocheleacque,daunaparte,s’inalzassero,tendesseroallaformadinubi,volesseroirradiarefuorinellospaziocosmico;echedall’altravolesseroraccogliersisullasuperQiciedellaTerra».Ladivisioneeradunquedigenereidea-le.Anche laparola,perciò, chenellaGenesi indicaquestaseparazione,èda in-tendersi idealmente. Sapete che la Bibbia latina ha per questo passo la parola«Qirmamento».PerquestonellaGenesivièlaparola«raqia».Questaparolanonindicaassolutamentenulla,chesidebbainterpretareinmodoesterioresensibi-le,madesignaperl’appuntolaseparazionediduedirezionidiforze.ConquestoabbiamoindicatociòchenellaGenesiviendescrittocomesecondo

momento,inmodoche,selovolessimotradurrenelnostrolinguaggio,dovrem-

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modire:«gliElohim.nelconfusoecommistoturbiniodicondizionielementari,cominciaronocolseparare l’ariadall’elementoacqueo».Questaèanche l’esattatraduzionediciòchelaGenesivuoldire:unprincipiochetendeversol’ariaechecomprendenaturalmenteinséanchel’elementogassosoacqueo,el’altrochesiconglomeraversounamaggioredensità.EccoquellochegliElohimsepararono.QuestoèilsecondomomentonellastoriadellaCreazione.Oraprocediamoversoilterzomomento.Checosaavvieneinesso?Quelcheè

statomandatofuori,quelche irradiaall’infuori,quelchetendealla formazionedinubi,haraggiuntounacondizione,che incertomodoè laripetizionediunacondizioneprecedente,ma in formapiùdensadiquellachenonfossesulSole.Quelche invecehaavuto tendenzaverso l’interiore,quelche incertomodori-producel’elementodensiQicatoQinoalgradoacqueodell’anticaèralunare,subi-sceoraun’ulterioredifferenziazione.EquestanuovascissionecostituisceciòcherappresentailterzomomentodeldiveniredellaTerra.Possiamodirechenelse-condomomentogliElohimsepararonol’aeriformedall’acqueo.Cosìdelpari,nelterzomomento,essiseparanoentro l’elementoacqueoquelcheogginoicono-sciamocomeacquaequalcosa,cheprimaancoranonv’era,unanuovaconden-sazione:ilsolido.Orasoltantoviencostituitoilsolido.Durantel’anticacondizio-nelunare,questosolido,questoelementoterrestrenonesistevaancora;oravie-neseparatodall’elementoacqueo.Abbiamodunquenelterzomomentodeldive-niredellaTerraunprocessodidensiQicazione,edovremmodire:«Comenelse-condomomento,gliElohimdiviseroglielementidell’ariadaquelliacquei, cosìoranel terzomomentoessi separano,nell’antica sostanza lunare, ilnuovoele-mento-acquadaquelloterrestre,ilqualeorasipresentacomealcunchédiaffattonuovo».Infondo,tuttociòcheQinoravihodescritto,esistevagiàprima,sepureinaltra forma.Dinuovovièsoltanto l’elemento terrestre, il solido,cheappareoranelterzomomentodellaGenesi; l’elementoterreoisolatodall’elementoac-queo,questovièdinuovo.Equestosoltanto,dàlapossibilitàaciòcheprimagiàesistevadipresentarsiconnuovoaspetto.Ora,qualèilprimoelementochesièformato?Quello,chegiàsull’anticoSolesieraformatoechenelsottileelementogassosodell’èrasolareabbiamodescrittocomevegetalitàgermogliate;chepoisiè ripetuto sull’antica Luna nell’elemento acqueo, quando le formedelle piante

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nelsensoodiernoancoranonesistevano,echesoltantoora,nelterzomomento,siripetenell’elementoterrestrestesso.Perprimacosa,lavegetalitàsiripetenel-l’elementoterrestre.QuestovienemirabilmenteprospettatonellaBibbia.–Checosa signiQichino i giorni, ve lo spiegheròpiù tardi, per ora, parlodella venutadellaluce,diquelladell’aria,dellascissionedell’acquadalsolido.ilsolidoorafanasceredaséstessounaripetizionedellavegetalità. Ilchecivienedescritto inmodomeravigliosoechiaro,quandociviendetto,chelavegetazionegermogliadalla terrestrità,dopochegliElohimhannoseparato l’elemento terreodall’ac-queo.IlgermogliaredellavegetalitànelcosidettoterzogiornodellaCreazioneèdunque una ripetizione, nel solido, di ciò che esisteva già durante l’antica esi-stenzasolare,ècomeunricordocosmico.NellariQlessionecosmicadegliElohim,ciòcheesistevanell’anticoSole,inistatogassoso,risorgevaora,mainstatosoli-do,comevegetazione.Tuttosiripeteinaltraforma.Lavegetalitàperòèancorainunacondizione,incuinonèindividualizzatacomesullanostraTerra.Hoper-ciòesplicitamenterichiamatolavostraattenzionesulfatto,chelesingoleformeindividualidellepiante,checogliamooggifuori,nelmondosensibile,ancoranoneranodurantel’anticaesistenzasolare,eneppuredurantel’anticaesistenzalu-nare,eneancheora,nellacondizioneterrestre,là,dovequestavegetalitàsiripe-tenell’elementoterrestre.CiòcheesistevaalloraeranoleAnimecollettivedellepiante,quellocheoggichiamiamolespeciedellepiante,echeper lacoscienzachiaroveggente non è niente di astratto,ma qualcosa che realmente esiste nelcampo dello Spirito. A quell’epoca si manifestava in un campo supersensibilecomeripetizione,eperciòcivienedescrittaaquelmodo.strano,quantopocoicommentatoridellaBibbiaabbianosaputospiegareleparole,chesonotradottegeneralmente in italianocomesegue:«LaTerraprodusse l’erbaverdeggianteechefailsemesecondolasuaspecie».Sidovrebbedire:«comespecie».Questaèla spiegazione. La vegetalità esisteva nella forma delle Anime collettive, comespecie,enonancoraindividualizzata,comeoggidì.Tuttaladescrizionedelger-mogliare della vegetalità nel cosidetto terzo giorno della Creazione non. puòcomprendersi senza l’aiuto di questa natura collettiva delle anime. Dovete ro-dervichiaramenteconto,chenongermogliòalloragiànessunapiantanelsensoodierno,sibbeneche,daun’attivitàanimicacosmicamentepensante,germoglia-

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ronoleformedellespecie;inaltreparole:–germogliòunelementoanimicocol-lettivodellavegetalità.Così,nelmomentoincuicivienedescrittocome,nelco-sidetto terzo giorno della Creazione, gli Elohim separarono il solido, il quartostatoelementare,dall’elementoacqueo,noitroviamo,cheinquestostatosolido,checertamentenellasuaformafondamentaleelementarenonsarebbestatoan-coravisibileperunosguardoesterioremasoltantoperunocchiochiaroveggen-te,troviamocheinquestostatosolidosiripetonoleformedellespeciedellave-getalità.L’animalitànonpuòancoraripetersi.Abbiamogiàdetto,cheessapotevapresentarsisoltantodurantel’anticaesistenzalunaredopoch’eracomparsaunadualità,dopochel’elementosolarevioperavadentrodaldifuori.Unaripetizio-nediquestoprocessodidistaccodellaLunadovevadunqueancoraveriQicarsi,prima che l’evoluzione,della vegetalità, potesse innalzarsi all’animalità.Perciò,dopoilterzogiornodellaCreazione,vienedettocomeentrol’ambitodelterre-stre cominciassero ad agire l’elemento solare esteriore, quello lunare, e quellostellare;comecominciasseadagireciòchedaldifuorimandadentroisuoiraggi,elesueforze.Mentredobbiamoconsideraretaleazioneinunprimotempocomeungermogliarfuoridallostatoplanetariostesso,orasiaggiungeadessaqualco-sa,cheirradiadafuoriindentro,echevienedallospazioceleste.Conaltreparo-le,questoprocessodovrebbeulteriormentevenirdescrittoaundipressocomesegue:alleforzedellasferaterrestrestessa,chedallasuaunitàpotevaripeteresoloqueltantochenelpassatocomeunitàavevaprodotto,aquesteforzedellasferaterrestregliElohim;nellalororiQlessionecosmica,aggiunserol’azionedel-leforze,chedallospaziocosmicoesterioreQluivanosulpianeta.All’esistenzater-restrevenneaggiuntal’esistenzacosmica.Nonbisogna,perora,vederealtroinciòchevienedescrittonelcosidettoquartogiornodellaCreazione!Checosaeradunqueavvenutoinseguitoaquestairradiazionechevenivadaldifuori?Ebbe-ne,sipotevanoripeterenaturalmenteiprocessi,chegiàeranostatidurantel’an-tica esistenza lunare,ma in formamutata.Durante l’antica esistenza lunare, sierasviluppatoqueltantochedianimalitàerapossibileneglielementiaeriformeeacqueo;ciòchepotevaviverenell’ariaenell’acquasierasviluppatocomeani-malità; questo, per prima cosa, poteva ora ripetersi. Nella Genesi viene perciòraccontatoinmodomeravigliosamenteesattoilprincipiaredelbrulichionell’a-

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riaenell’acqua,nelcosidettoquintogiornodellaCreazione.Questaè la ripeti-zionedell’anticaepocaLunare,masopraunpianopiùelevato,dall’elementoter-restre,inunanuovaforma.Vedete,cariamici,questecosesonofraquelle,incuiilnostroanelitospirituale

si trasforma in un sentimento di profondo rispetto verso questi antichi docu-menti; edalle concezionidella scienzadelloSpirito ci si sente trasportati aunsensodiinteriorevenerazioneedevozioneperquesteantichetradizioni.Ciòchelacoscienzachiaroveggentetrova,vieneresodaquestiantichidocumenticonunlinguaggio grandioso, primordialmente possente: torniamo a ritrovare ciò cheprimagiàsapevamo,cioè,chedopochesiveriQicòl’irradiazioneprovenientedaldi fuori,potéripetersiquelchenell’anticacondizione lunareesistevanegliele-mentiaeriformeeacqueo.Cheimportano,difronteaunacognizionecomeque-sta,cherisvegliatutteleforzedell’animanostra,leobiezioniintellettualichecosìspessosioppongonoaquestecose?ChesigniQica,sopratutto,l’obiezionedirettaaprovare, chequestidocumenti sono stati creati in epocheprimitive, in cui laconoscenzaumanapoggiavasoprapuntidivistainfantili!Belpuntodivistain-fantile,seritroviamoinquestidocumenticiòacuidipiùelevatocisipossain-nalzare! Quellamedesima spiritualità, che oggi, unica e sola, può elevarsi allacomprensione di questa rivelazione, non è da attribuirsi pure a coloro che cihanno dato questi documenti? non parlano forse gli antichi chiaroveggenti unlinguaggiochiaro,conquestidocumentichecihannolasciati?Laconoscenzadiciòcherisiedeinquestidocumenticidàdiperséstessalaprova,chedeglianti-chi chiaroveggenti ispiratine furonogli autori. Inverità,noncioccorrealcunaprovastorica.Possiamoottenerelaprovasoltanto,imparandociò,chequestido-cumenticontengono.Seinterpretiamolacosainquestomodo,diciamoanoistessi:«soltantoinciò

che è avvenuto dopo questo quintomomento. dopo il cosidetto quinto giornodellaCreazione,potevacomparirequalcosadinuovo».Perchéciòchedovevari-petersisieraormairipetuto.Laterrestritàstessa,cheeracomparsacomenuovoelemento,potevaoravenirpopolatadall’animalitàedatuttociòchesistavasvi-luppandoinfattodiformazionenuova.Vediamoperciòinmodograndiosamenterealistico,comenelcosidettosestogiornodellaCreazionesiacomparsociòche,

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percosìdire,èconlasuaesistenzacollegato,comenuovoelemento,all’elementoterrestre.Quell’animalità,dellaqualenuovamentevienedettocheèstatacreatanel sesto giorno della Creazione, è collegata all’elemento terrestre, e comparecomeunnuovoelemento.CosìvediamocheQinoalquintogiornodellaCreazioneabbiamounaripetizionedelpassatoaungradopiùelevato,innuovaforma,mache soltanto col sestogiornodellaCreazione compareveramente ciò cheè es-senzialedellaterrestrità,comparisceciòchesoltantopervirtùdellecondizionidell’elementoterrestreèdivenutopossibile.Conciòvihodato,percosìdire,lelineegeneralideiseigiornidellaCreazione.

Vihomostrato,comecolorochehannooccultato la lorograndesaggezzanellastoriadiquestiseigiornidellaCreazione,dovevanoveramenteessereconsape-volidiciòchegermogliòcomeelementonuovo.Ederanoconsapevolipure,chesoltanto inquestoelemento terrestrepotevapenetrareciò checostituisce l’es-senzadell’uomo.Sappiamo,chequanto l’uomohaattraversatodurante leanti-checondizionidiSaturno,delSoleedellaLuna,costituivadeglistadiipreparato-riiperl’effettivodiveniredell’uomo.Sappiamochedurantel’anticaesistenzadiSaturnoèstatonell’uomosviluppatosoltantoilgermedelcorpoQisico;durantel’antica condizionedel Sole si è aggiunto ad esso il germedel corpo eterico, ocorpovitaleedurante l’anticacondizione lunarequellodel corpoastrale.QuelchesièripetutoQinoalterminedeicosidetticinquegiornidellaCreazioneavevadell’astralità in sé. Tutto ciò che era, aveva dell’astralità in sé. Nell’insieme diquestoprocessoevolutivo,nondivennepossibilediversare inunessere l’Io, ilquarto organo dell’entità umana, se non dopo che le condizioni dell’elementoterrestreeranostatecompletamentecreate.CosìgliElohim,duranteicinqueco-sidettigiornidellaCreazione,andaronosempreripetendo,agradipiùelevati,lecondizioni precedentemente esistite, e prepararono in questa ripetizione l’ele-mentoterrestre.Allorasoltantoebbero,perchélaripetizioneavvenivainnuovaforma, un vaso per l’essere, nel quale poterono imprimere la forma umana; equestofuilcoronamentodell’interaevoluzione.SesifosseveriQicataunasempliceripetizione,tuttol’insiemeavrebbepotuto

progredire soltanto Qino all’animalità astrale.Ma siccome, Qindalprincipio, neimomentiincuiavvenivaunaripetizione,venivasempreversatoqualcosa,chesi

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palesòinultimocomeelementoterrestre,cosìallaQineneuscìalcunchéincuiisetteElohimpoteronoversaretuttociòchevivevainloro.Hogiàdescrittocomeciòvivesseinloro,all’incircacomesesiavesseungruppodisetteuomini,ognu-nodeiqualiavesseimparatoalcunchédidifferente,avessecapacitàdiverse,machetuttilavorasseroversounmedesimoscopo.Un’unicacosaessivoglionofare;ognunodevedareciòchepuòdimeglio.Daquesto,nasceun’operacomune.Sin-golarmente, nessuno di essi ha forza sufQiciente per compiere quest’opera; in-siemeuniti,nehannolaforza.Checosasipotrebbediredisetteuominisiffattiche compiono in comune qualche opera? Si potrebbe dire, che essi plasmanoquest’operainmodo,checorrispondaall'immagine,cheessisisonofattidellorolavoro.Questofattodobbiamotenerpresentecomedel tuttocaratteristico,checioèisetteElohimagivanoriunitiperportareinultimoadeffettoilcoronamentodiquestaloroazione,perversare–poichéatuttovenivaimpressounconionuo-vo–laformaumanainciòchepotevasvilupparsidallaripetizionedelpassato.PerciònellaGenesiaun trattosi fausodiun linguaggioaffattodiverso.Primatutto è espresso inmodobendeterminato: «Gli Elohim crearono», «gli Elohimdissero»,ecc.Ci troviamodi fronteaqualcosa,dicuiabbiamo il senso,cheeragiàprestabilito.Oravieneinveceadoperatounmododiversodiparlare,quandosidevecompiereilcoronamentodeldiveniredellaTerra:«Facciamo»,cosìgene-ralmente viene tradotto, «facciamo l’uomo». Questo suona come una delibera-zionedeisetteriuniti,comeappuntosisuolfarequandosisuolportareincomu-ne un’opera a compimento.Dal che risulta, che in ciò che si presenta alla Qinecome coronamento dell’opera dell’evoluzione, dobbiamo vedere come un pro-dottodell’azioneriunitadegliElohim;cheessiconcorronoconquellodicuisin-golarmenteognunodiessiècapaceaquestaoperacomune;echecosìall’ultimola forma eterica umana comparisce come espressione di ciò che gli Elohim sisonoacquistatidi capacitàedi forzedurante leanticheepochediSaturno,delSoleedellaLuna.Conquestoabbiamoindicatoqualchecosadistraordinariamenteimportante.

AbbiamopercosìdireaccennatoaciòchesipuòqualiQicarecomedignitàumana.Diciòdicuiveramentesitratta,lacoscienzareligiosainmolteepoche,attraver-soisentimentichevenivanorisvegliatipermezzodideterminateparole,haavu-

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tounsensomoltopiùesattodiquelcheogginonsiabbia,eanchel’anticosaggioebraicoha sentitoquesto.Quandoegli rivolgeva i suoi sentimentiverso i setteElohim,sentiva,contuttal’umiltàelavenerazioneconcuisimiralàinalto,comese dovesse pur tuttavia dire a sé stesso: «L’uomo è qualcosa di possente nelmondo, perché sette gruppi di attività dovettero unirsi per crearlo. La formaumanasullaTerraèunamètapergliDei!».Sentitetuttal'importanzadiquesteparole:«laformaumanaèunamètapergliDei!».Perché,mieicariamici,sesen-titetuttal'importanzadiquesteparole,direteavoistessi:«Questaformaumanaèqualcosa,versocuilasingolaanimahaunastraordinariaresponsabilità,undo-vere di renderla più perfetta che sia possibile. La possibilità della perfezionevennedatanelmomento,incuigliElohimpreserolarisoluzionedifarconcorre-retuttelelorocapacitàriuniteversoun’unicameta.CiòcheèunretaggiodegliDei è stato afQidato all’uomo, perché lo sviluppi a sempremaggiori altezze, Qinnellelontaneepochedell’avvenire.Sentitequestamèta,conspiritodipazienzaediumiltà,maanchediforza,deveessereunodeirisultatichescaturisconodallavisionecosmica,chepossiamoriconnetterealleparolemonumentalidelprinci-piodellaBibbia.Questeparolecisvelanolanostraorigine:nelcontempociaddi-tanolanostramèta,ilnostropiùaltoideale.Sentiamodiesseredioriginedivina;sentiamo però pure ciò che il drammaRosicruciano cerca di indicare, quandol’Iniziatoha superatoundeterminato grado, quandoegli si senteper così direneldetto:«Uomo,sperimenta testesso».Eglibensenteallora lasuadebolezzaumana,mavicinoasésentelasuamètadivina.Eglinonfalliscepiù,noninaridi-scepiùinteriormente,masisenteinnalzato,sisentesperimentatointeriormen-te,inquanto–potendosperimentarsinell’altroSé,chealuiQluiscedaqualcosacheèafQineall’animasua,perchéèlasuapropriamètadivina–eglisperimentaséstesso.

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IV-IGIORNIELEGERARCHIECELESTI

Abbiamorilevatocome,nelladescrizionechelacosidettaGenesidàdeldiveni-redellaTerra,civengadataperdapprimaunaripetizionediqueglistatiprece-denti dell’evoluzione, che oggidì non si possano arrivare a conoscere che permezzo della ricerca chiaroveggente, per mezzo dunque di ciò che ho indicatocomesorgentedellaconcezionechelascienzadelloSpiritohadelmondo.Sean-coraunavoltacirichiamiamodinanziall’animaciòchepertalviasiamoarrivatiaconosceresullefasidell’evoluzionenelcorsoditempi,incuiancoranonesiste-vanientedelnostroelementoterrestre,possiamodire,checiòchepoièdivenu-toilnostrosistemasolare,eraaquell’epocaracchiusoinun’esistenzaplanetaria,chenoidesignamocolnomedianticoSaturno.Eterremobenpresente,cheque-stoanticoSaturnoeraunintertessersidimeristatidicalore,unintertramarsidicondizioni di calore. A colui il quale, conformandosi ai nostri odierni concettidellaQisica,siscandalizzasseperchévienquiparlatodiunesserecosmicocosti-tuitodisolocalore,ricorderòquantoieril’altrohodetto:che,cioè,tutteleobie-zionidicaratterecosidettoscientiQicomodernochesipossonosollevarecontroquellocheoggioingenerequiviendetto,potreisollevarleiostesso.Mainveritànonè ilmomentodioccuparci inquesteconferenzedi tuttociòche la credulascienzamodernapotrebbedire.Difronteallefontidellaricercaspiritualescien-tiQica, tutto ciò che da questo ambiente della scienzamoderna potrebbe venirdetto,apparemoltodilettantistico.Propriopertenercontoditanteobiezionichedaquestapartevengonosollevate,intendoungiorno(eprincipieròcolciclocheterrònelcorsodellaprimaveraprossimaaPraga)cominciareaparlare,nonsolodituttociòconcuisipuògiustiQicarelascienzadelloSpirito,sibbene(perchélementimodernesipossanocosìrasserenare)anchediciò,concuilasipuòconfu-tare.PerciòilciclodellemieconferenzeaPragasaràprecedutodadueconferen-zepubbliche,dicuilaprimas’intitolerà:aComesiconfutalascienzadelloSpiri-to?»,elaseconda:«ComesisostienelascienzadelloSpirito?».Eterròpoiquesteconferenzeinaltri luoghi,e lagentepotràvedere,cheavrebberopotutoesseredettedanoistessiechesonoanostrapienaconoscenzale‘obiezioni,chedaunaparte o da un’altra possono sollevarsi contro l’insegnamento che si basa sulla

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scienzadelloSpirito.Questaèsolidamentefondatainséstessa,echicrededipo-terlaconfutare,ancoradavverononlaconosce.Nelcorsodeltempo,questover-ràsufQicientementedimostrato.Inordineaquellacondizionedicaloredell’anti-coSaturno,vorreiancorarichiamarel’attenzionesualcuneosservazionichehofatte nellamia ScienzaOcculta, con le quali potranno alquanto tranquillizzarsianchecoloro, chesi sentonospintidalla loroeducazionescientiQicaasollevaredelleobiezioni.Dopoquestepremesse,intendotornareoraaparlareconpienalibertàefran-

chezza,dalpuntodivistascientiQico-spirituale,senzacurarmidiciòche,conlemiglioriintenzioni,puòvenirobiettatoincontrario.Sull’anticoSaturnovieradunqueunintrecciarsidistatidicalore.Rendiamoci

bencontodiciò.SecondolaGenesi,siveriQicanelcorsodeldiveniredellaTerraunaripetizionediquestaanticaesistenzasaturnia,laquale,comegiàsièdetto,èunintrecciarsidistatodicaloreodifuoco.Questoèilprimopuntochevogliamotenerfermo,riguardoall’esistenzaelementare.Evipregoingenerediconsidera-re,inqualesenso,apropositodiunacondizionediesistenzacosìelevatacomeèquelladi Saturno, si parli di caloreodi fuoco.Non ci avviciniamoa ciò che inquellacondizionediesistenzavieneindicatocomecaloreofuoco,se,peresem-pio,accendiamounQiammiferoounacandelaestudiamoilcaloreoilfuoconel-l’esistenza Qisica. Dobbiamo piuttosto rafQigurarci ciò che lì è calore, ciò che lìchiamiamofuoco,sottounaspettomoltopiùspiritualeo–perdirmeglio–piùanimico.Sevisentitecomeunesserecheinséportacalore,se,percosìdire,sen-titeunvostropropriocalore, sesperimentateanimicamenteunvostropropriocalore,converràcheconsideriatequestavostraesperienza, l’esperienzadique-sto sentimento, comequalcosa che vi puòdare un’idea approssimativa dell’in-trecciarsidistatidicalorenell’anticoSaturno.Procediamopoi Qinoall’anticaesistenzasolare, secondacondizionedievolu-

zionedelnostropianeta,ediciamo,che,nell’esistenzaelementare, ilcaloresièdensiQicato Qino a ciò che possiamo chiamare gas, o aeriforme. Nell’esistenzaelementare dell’antico Sole dobbiamo dunque distinguere calore e ciò che haformadigasodiaria.Abbiamoperògià indicato,comeallacondensazionedelcaloreinaeriforme,valeadireaunadiscesadeglistatielementariversodensità

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maggiori,stiaconnessaunaascesa–sipossiamodarciquestonome–versocon-dizionipiùsottili,versocondizionipiùeteree.Inmodoche,sedesignamolacon-dizione elementare immediatamente al di sotto del calore come natura aerea,dobbiamoindicarelacondizioneelementareimmediatamentealdisopradelca-lorecomeaventenaturadiluce,comeeterediluce.Sedunqueabbracciamoconlosguardoilcomplessodellecondizionielementaridurantel’anticostatosolare,possiamodire:nell’anticoSolec’eraunintertramarsidicalore,luceearia.Etut-to ciò che viveva là, durante quell’antica condizione solare, simanifestò entroquestistatidicalore,di luceediaria.Dobbiamoperòrenderciancorunavoltachiaramenteconto,che,quandovolgiamolosguardosemplicementeversoque-stemanifestazionielementaridicalore, luceearia,nonabbiamo,percosìdire,chelaparteesteriore,lamaya,l’illusionediciòcheeffettivamenteesiste.Inreal-tà,sonodelleentitàspiritualichesipalesanoesteriormenteperiltramitedelca-lore,della luceedell’aria.Èaundipressocomesestendessimo lamano inunambienteriscaldatoedicessimoanoistessi:ilcalorechevièinquestoambienteèdovutoalfatto,chevièquiunEsserechespandecalore,enellospandimentodicalorehaunMezzodimanifestazione).Sepoiprocediamoall’anticaLuna,tor-niamoadaverecomestatocentraleilcalore;aldisotto,lacondensazionedelca-loreingasoaeriforme,epiùsottoancora,lacondensazioneinacqua.Dall’altrapartetroviamodibelnuovolaluce.Abbiamopoi,quasidistesoaldisopradellaluce,comestatopiùsottile,piùeterico,quelchehogiàdescrittodicendo:ciòcheagisce dentro le nostrematerie come quel principio ordinatore che effettua lecombinazionichimichee ledecomposizionichimiche,ciòche l’uomoriconosceconisuoisensiesteriorisoltantoquandositrasmetteperiltramitedell’aria,mache inmodospirituale staabasediqualsiasi esistenza, lopossiamodesignarecomeeteredisuonooeteresonoro;oanche,poichéquestasonoritàspiritualeriordinal’esistenzamaterialesecondomisuraenumero–comeeteredeinume-ri. Diciamo dunque: si sale dalla luce al suono, senza però confondere questosuonocolsuonoesteriore,chevienetrasmessopermezzodell’aria,mavedendoinessoqualcosa,cheèpercepibilesoltantoquandoilsensochiaroveggentedel-l’uomoviene incertomododestato.EntroquestaanticaLunadunque, in tutto

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ciòcheènellaLunastessaecheinessaagiscedaldifuori–intuttociòdobbia-movedereinfattodistatielementari:calore,aria,acqua,luce,suono.Risalendo poi alla quarta esistenza della Terra, al vero divenire della Terra,

vengono,comenuovecondensazionierarefazionidiquestistatielementari,adaggiungersiinbassoeinalto,l’elementoterreoosolido,eciòchechiamiamoilveroeterevitale,unetereancorapiùsottiledell’eteresuono.Inmodochepos-siamodescriverel’esistenzaelementareterrestrecomesegue:ilcalorec’èanco-racomestatocentrale;comecondizionidicondensazioneabbiamol’aeriforme,l’acqueo e il solido, come condizioni invece di rarefazione abbiamo la luce, ilsuonoe l’etere vitale.Ma, perché inquesta spiegazionenon rimanganientedioscuro,ripetodinuovobenchiaramente,checiòcheèindicatocomeelementoterreoosolidononvaconfusoconquelloche la scienzamoderna indicacometerreo.Ciòcheviendesignatoconquestonomenellenostrepresentispiegazioni,èqualcosachenonèdirettamentevisibilenell’ambientecheciattornia.Certa-mente, in occultismo, ciò, su cui camminiamo quando calchiamo il suolo dellanostraTerra,è«terra»inquantoèsolido–maanchel’oro,l’argento,ilrame,elozincosonoterra.Tuttociòcheèsostanzasolida,secondol’occultismo,èterra.IlQisicoodierno,dalsuopuntodivista,dirànaturalmente:tuttaquestadistinzioneèprivadivalore;noidistinguiamoinostrivanielementi,madiciòcherisiedeabasediessi,percosìdire,comesostanzaoriginaria,comeelementoterreo,nonsappiamoniente.Soltantoquandolosguardoveggentepenetrainciòchevienerappresentatoneglielementiesterioridellascienza,neisettantaelementicirca,ericercailfondamentodeglielementisolidi,ossia,leforzecheportanolamate-ria allo stato solido – soltanto, dunque, quando si penetra dietro all’esistenzasensibile, si trovanoquelle forze che costruiscono, formano e compongono ciòchenel sensodell’occultismo è il solido, il liquido, l’aeriforme. E di queste vo-gliamoparlare;diquestesiparlapurenellaGenesi,solchelasicomprendabene.Diquestiquattrostati,perlarettacomprensionedellaGenesi,dobbiamodunquedire,cheiprimitresidevononellanostraesistenzaterrenacomecchessiaripe-tere,mentreilquartosorgenuovoentrolanostraesistenzaterrestre.Inbaseaciò,cerchiamooradimettereallaprovalanostraGenesi.Emettiamolaallaprovaconimezzi,checisiamoacquistatineigiornipassati.Sidovrebbedunquetrova-

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reneldiveniredellanostraTerraunaspeciediripetizionedell’anticacondizionesaturnia.Sidovrebbedunque,inaltreparole,ritrovarel’anticocalorediSaturno,operantecomeespressionediunaspiritualitàanimica.E loritroviamodi fatto,seinterpretiamolaGenesicorrettamente.Vihodetto,cheleparolechevengonogeneralmente tradotte:«loSpiritodegliElohimcovavasopra leacque», signiQi-cano inrealtà,che l’elementospiritualeanimicodegliElohimsiespande,echequell’elementocalorico,delqualedobbiamorafQigurarcichedurantelacovaturairradia verso il basso, dalla gallina Qin dentro le uova, che tale elemento, dico,permeaquantovi era allora in fattodi esistenzaelementare.Nelleparole: «LoSpiritodegliElohimtraversacoisuoiraggi,covandocalore,l’esistenzaelementa-re,oleacque»,avetel'indicazionedellaripetizionedell’anticocaloresaturnio.Proseguiamo.Lafaseseguentedovrebbeesseretale,darappresentareunari-

petizionedell’anticaesistenza solare.Non teniamoperora contodiquello cheabbiamonell’esistenza solare comestatodi condensazione, e cheda caloredi-vennearia,sibbenediciòchesipresentòcomerarefazione,dell’elemento luce.Consideriamodunque il fatto che durante la condizione solare la luce penetrònelnostrospaziocosmico; laripetizionediquestaanticacondizionesolareneldiveniredellaTerrasaràallora la comparsadella luce.Questoèespressonelleparoleprimordialipossenti:«EgliElohimdissero:Siafattalaluceelalucefufat-ta».Laterzaripetizionedovràessereresadalfatto,che,inordineaglistatiele-mentari più sottili, ciò che chiamiamo etere-suono o etere sonoro ordinatore,penetra irradiante nel divenire della nostra Terra. Vediamo dunque se anchequestacondizione lunareviene inqualchemodo indicatanella sua ripetizione.Come dovrebbe venire indicata nella Genesi? A un dipresso così: nei rapportidellesostanzeelementarideldiveniredellaTerra,ilsuonodovrebbeintervenireconun’azioneordinatriceanalogaaquellachesisvolge,quandosipassaunar-chettodiviolinosopraunalastracosparsadipolvereQinissima,enerisultanolecosidetteQigureacustichediChladni.Nelcorrispondenteperiododiripetizione,dovrebbe spuntar qualcosa, che ci signiQicasse, che intervenne l’etere-suono osonoroeordinòlematerieinundeterminatomodo.ChecosaperòciviendettodiqueltalemomentodeldiveniredellanostraTerra,cheseguìlacomparsadellaluce?Civiendetto,chevennedagliElohimsuscitatoqualcosainmezzoallemas-

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sedisostanzeelementari,percuiquestemasseelementari–comeierivihode-scritto – si riordinarono, afQluendo verso l’alto e raccogliendosi verso il basso.Penetraunelementodiforza,ordinatore,edàordineallemasseelementari:cosìcome il suono penetra nellemasse di polvere e produce le Qigure acustiche diChladni. Come inqueste lapolvere si riordina, così si riordinano lemasse ele-mentari, irradiandoeraccogliendosi.Laparola«raqia»chestaaquestopunto,per indicareciòchegliElohimintrodusseroalloranellemassedisostanzeele-mentari,èunaparoladifQicileatradursi,eleabitualitraduzioninonarrivanoarenderlagiustamente.Sesiconsideratuttoquanto,anchenelmerocampoQilolo-gico,sipuòoggimetterinsiemeperspiegarequestaparola,sidevedire:tradu-cendolacon«Qirmamento»oanchecon«padiglione»ocon«dilatazione»,nonsièfattomolto;perchéinquestaparolav’haunchediattivo,disuscitante.EunaQi-lologiapiùprecisatroverebbecheinquestaparolarisiedeperl’appuntociòchequi vien indicato: «gli Elohim suscitarono nelle masse di sostanze elementariqualcosa,chesipuòparagonareaciòchevienesuscitatonellapolveredelleQigu-reacustichediChladni,quandoilsuonov’intervieneconlasuaazioneordinatri-ce.Ecomequestapolveresivaordinando,cosìlamassadisostanzaelementareviene ordinata verso l’alto e verso il basso, nel cosidetto secondo giorno dellaCreazione.NellaGenesivediamocosì intervenire l’eteredel suonodopoquellodella luce e regolarmente, con il cosidetto secondo giornodella Creazione, ab-biamodinanzianoiciòche,sottoundatorapporto,dobbiamointerpretarecomeuna ripetizione dell’esistenza lunare. Vedrete poi, come queste ripetizioni nonpossano veriQicarsi inmodo completamente separato, ma come, per così dire,essesisovrappongano.Eciòchenellespiegazionidioggipotràapparentementesembrareincontradizioneconquellediieri,troveràinseguitolasuaspiegazio-ne.Leripetizioniavvengonoinmodo,cheprimaseneveriQicauna,comequellacheoradescrivo,edoposeneveriQicaunapiùvasta,comequellachehodescrit-taieri.DopoilmomentoincuilaTerraèdivenuta,quando,cioè,l’eteredelsuonohaordinatolesostanzeinmodo,chealcuneirradinoversol’altoealtreversoilbasso, dobbiamo aspettarci che compaia qualcosa, che abbiamo indicato comeuno stato più sottile, come l’elemento propriamente terrestre, e che abbininochiamatovita, eteredellavita.Al cosidetto secondogiornodellaCreazionedo-

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vrebbedunqueseguirequalcosa, checidimostri, comenellemasseelementaridellanostraTerrasiaafQluitol’eterevitale,cosìcomeinesseeranoprimaafQluitelaluceel’etereordinatoresonoro.DovremmonellaGenesitrovarequalchecen-no,chec’indichichealloracomparvel’eterevitaleesuscitòlavita,neprovocòlosviluppo.EsaminateilterzomomentodeldiveniredellaTerranellaGenesi.Visiracconta,comelaTerragerminiilverdeggiante,ilvivente,lavegetazioneerbaceaedarborea–giustaquantoierihodetto:comespecie.Avetequi,rappresentatoinmodo vivente, l’afQluire dell’etere vitale, che suscita tutto ciò, di cui si parla apropositodelterzogiorno.AvetedunquenellaGenesituttociò,chel’occultismopermezzodelle forzechiaroveggentipuòscoprire,eacuinoidobbiamoatten-derci, se la Genesi realmente proviene da tale conoscenza occulta. E di questaoriginetroviamolaconferma,solchesivogliacomprenderelaGenesicorretta-mente.Èmeraviglioso,comeleindaginioperateindipendentementedaognitra-dizionesitrovinopoiconfermatedallaGenesi.Vipossoassicurare,chenellade-scrizione, chehodatanellamiaScienzaOcculta, deldiveniredellaTerra comeunaripetizionedell’anticoSaturno,dell’anticoSoleedell’anticaLuna,iomisonoastenutopremeditatamenteescrupolosamentedaqualunquenotizia,cheinunmodoqualsiasiavrebbepotutoessereattintadallaGenesi.Horegistratosoltantoqueirisultati,chepossonotrovarsiindipendentementedaqualunquedocumen-toesteriore.Masepoiparagonatequantoèstatotrovatoindipendentementedaogni documento, con la Genesi, questa vi si rivela come un documento, che cidicelostessodiciò,chepervirtùdellenostrericerche,eravamogiàingradodicomunicare.Questaè lameravigliosaarmonia,allaqualegià ierihoaccennato,perlaquale,incertomodo,quellecosestessechenoipossiamodirediscienzapropriacivengonopurerisuonandoincontrodaorganiveggenti,chedamillennicihannoparlato.Quandodunqueconsideriamoglielementipiùsottilidell’esseredellanostra

Terra,vediamoinciòchevienchiamatoiprimitregiornidellaCreazionel’azionesuccessivadicalore,luce,eteresonoroedeterevitale,einciòcheinséèinmo-vimento, inséèanimato,vediamocontemporaneamentesvilupparsiglistatidicondensazione:delcalorevediamosvilupparsil’aria,poil’acqua,poiilsolido,ilterreo,inquelmodochevihodescritto.Cosìglistatidicondensazioneequellidi

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rarefaziones’intessonogliuniconglialtri,enoiacquistiamounaimmagineco-smicaunitariadeldiveniredellanostraTerra.Equandoparliamoaquestomododaglistatipiùdensi,delcalore,dell’aria,dell’acquaedellaterra,odiquellipiùsottili,della luce,dell’eteredelsuonoediquellodellavita,abbiamoache fareconaspettidimanifestazione,convestiesterioridiEntitàanimico-spirituali.DiquesteEntitàanimico-spirituali,sipresentanodavantiall’occhiodell’animano-stra,nellaGenesi,anzituttogliElohim:eaisensidellanostrascienzadelloSpiri-to,deveaffacciarsipernoiilquesito:dichenaturaeranoveramentegliElohim,chespeciediEntitàerano?Perpoterciorientarecompletamente,cioccorre,percosìdire,dipotereinquadrarequesteEntitànelnostroordinamentodellegerar-chie.Viricordatecertamente,daquantoèstatodettonelcorsodelleconferenzedeipassatianni,odaciòchesipuò leggerenellamiaScienzaOcculta,chenel-l’ordinedelleGerarchiesidistingue,cominciandodall’alto,anzituttounatriade,che indichiamo come SeraQini, Cherubini e Troni. Sapete che riconosciamo poiun’altratriade,cheindichiamocomeKyriotetesoDominazioni,DynamisoVirtùedExusimioManifestazioni,Potenze.Sepoiconsideriamolatriadepiùbassaeusiamoleespressionicristiane,parleremodiArchai,oForzePrimordiali,oPrin-cipiiPrimordiali,oSpiritidellaPersonalità,diArchangeloi,oArcangeli,diAnge-loioAngeli, cioèdiquelleentità spirituali chepiù sonovicineall’uomo.Allorasoltanto, nell’ordine delle Gerarchie, arriviamo all’uomo stesso, come decimoarto nel nostro ordinamento gerarchico. E dobbiamo porci il quesito: a qualepuntodiquestoordinamentoappartengonogliElohim?Dobbiamoallorasvolge-relosguardoallasecondatriade,aquelleentitàchechiamiamoExusiai,oPoten-ze,SpiritidellaForma.CosìabbiamoilgradogerarchicodegliElohim.Daquantoabbiamo esposto nel corso dei passati anni sappiamo che, durante l’esistenzadell’anticoSaturno,leArchai,SpiritidellaPersonalità,sitrovavanoaquelgradodiumanità,alqualeattualmentecitroviamonoi.Durantel’anticaesistenzasola-resitrovavanoalgradodiumanitàgliArcangelioArchangeloi,durantel’anticaesistenzalunaregliAngelioAngeloi,edurantel’esistenzaterrestreèl’uomochesitrovaalgradodiumanità.UngradoaldisopradegliSpiritidellaPersonalitàvisonogliSpiritidellaForma,leExusiai,quellestessechechiamiamoElohim.Que-stesonodunqueentitàspirituali,lequali,quandolanostraesistenzaplanetaria

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ebbeprincipioconl’anticoSaturno,avevanogiàsuperatoilgradodell’esistenzaumana; entità spirituali elevate, superiori, le quali avevano già attraversato illorogradodiumanitàprimadell’anticaepocadiSaturno.Rappresentandocitut-to ciòdinanzi all’anima, acquistiamoun’ideadell’elevatezzadi questi Elohimesappiamo che essi, per così dire, stanno nell’ordine delle Gerarchie di quattrogradialdisopradiquellodell’umanità.Quelchedunquealloratesseva,quelcheallora–semièconsentitodifarusodinuovodellaparola–riQlettevacosmica-menteepervirtùdellasuacogitazioneattuaval’esistenzadellanostraTerra,stanell’ordinedelleGerarchiediquattrogradialdisopradell’uomo,econlasuaco-gitazionepuòesercitareun’azionecreativa,qualel’uomopuòesercitaresoltantoneiriguardidelleformazionidelsuopensiero.Eperchédiquattrogradisuperio-re a quella umana, questameditazione degli Elohim non è semplicemente unriordinare,un formare,uncreare inunmondodi idee,maquestameditazionedegliElohimèunformaresseri,èuncrearesseri.Dopoquestepremessedevesorgere innoi ilquesito:cheavvienedellealtre

EntitàdelleGerarchie?Inprimoluogociinteressaciòche,secondolaGenesi,èavvenutodiquelle indicateappuntocomeArchaieSpiritidellaPersonalità.Se-condoilnostroordinegerarchico,sonaleprimechesitrovanoscendendoaldisottodegliElohim.Ricordiamocidunqueancoraunavolta,chenegliElohimab-biamodelleentitàdigrandeelevatezza,lequaliall’epocadell’anticaesistenzasa-turniagiàavevanosuperato ilgradodiumanità.QuesteentitàdegliElohimac-compagnarono,creandoeriordinando,l’esistenzadell’anticoSaturno,quelladel-l’antico Sole equelladell’anticaLunae s’ ingerironoanchenell’esistenzadellaTerra.Chepossiamooraattendercidaquellagerarchiachesi trovaimmediata-mente al di sotto della Gerarchia degli Elohim, dagli Spiriti della Personalità?NullaciraccontalaGenesiinproposito?SeconsideriamogliElohimcomeleEn-titàsuperiori,eccelse,chepossiamoriconoscereaisensidellaGenesi,dovremmoveramenteaspettarcichequesteForzeprimordiali,oPrincipiiPrimordiali,oSpi-ritidellaPersonalitàoperassero, incertomodo,comeentitàcheassistevano leprime.CidiceforselaGenesiqualcosadelfatto,chegliElohim,dopoaverespli-catolegrandiattivitàcreatrici,siservironopoi,perleattivitàdiordineinferiore,delleArchai,deiPrincipiiPrimordiali,comediloroministri?Leattivitàprincipa-

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li,piùvaste,leespletaronogliElohim;quandoperògliElohimebberotracciatolegrandi linee,ebberosviluppato legrandi forzecreatrici, collocaronoessipoi inmodoealpostogiusto,peresempio,leArchaioSpiritidellaPersonalità?Volen-dotrovareunarispostaaquestoquesito,se,cioè,laGenesiparlidelfattochegliElohimsiservironoditalientitàalorosubordinateelecollocaronoalpostoloro,dobbiamoancoraunavoltacomprenderelaGenesiinmodocorretto.Vièoraunpunto nell'interpretazione della Genesi che è una vera crux per tutta l’esegesiesteriore,eciòperlaragionechegiàdasecoliquesticommentatoriesterioridel-laBibbianonhannoassolutamentetenutocontoalcunodiquantolaricercaoc-cultahadadiresulsigniQicatoeffettivodelleparolechestannoalprincipiodellanostra Bibbia. È una croce nell'interpretazione della Genesi! Basta esaminarequellochedalungotemposeneèscritto,perconstatarequestofatto.NellaGe-nesistascrittociò,chenellelinguemodernevieneresoinmodo,dacorrispon-dere a un dipresso all’italiano: «E gli Elohim divisero la luce dalle tenebre», evienepoidescritto come,per così dire, luce e tenebre si alternassero.Torneròpiùtardiadesaminareconmaggioreesattezzaquelleparole.Perilmomentomiserviròdelleparoledellinguaggiomoderno–nonsonoesatte,edevonoserviresoltantoprovvisoriamente.Aundeterminatopuntostadetto:«Si feceseraesifecemattina,ungiorno»;epiùavanti:«EgliElohimnominaronolalucegiorno».Icommentatoriesterioritrovanoquiveramentelalorocroce.ChecosaèdunqueungiornodellaCreazione?Lamenteingenuavedeinungiornoqualcosacheha24oredidurata,chealternadallalucealletenebrecomelenostregiornate,du-rantelequalivegliamoedormiamo.Orbene,sappiamotuttiquantoridicolosiastatoaccumulatosuquestoconcettoingenuodellaCreazionedelmondoinsettegiornisiffatti.Sapete forsepurequantisforzi,e–sipuòdire–quantisforzidadilettanti, siano stati fattiperdareai giornidellaCreazioneun’interpretazionequalsiasidiperiodipiùomenolunghi,comediperiodigeologici,ecc.,perchéungiornodellaCreazionesigniQichiunperiododitempopiùlungo.LaprimadifQi-coltàsiaffacciaperònaturalmente,quandosiconsiderailcosidettoquartogior-nodellaCreazione,incui,secondolastessaGenesi,sidiceperlaprimavolta,cheilsoleelalunavengonodisposticomeregolatorideltempo.Ora,ognibambinooggigiornosacheilregolamentodellanostragiornatadi24oredipendedalrap-

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portodellaTerracolSole.Ma.sequestoèstatostabilitosoltantonelquartogior-no,nonsipuòprimadialloraparlaredigiornisiffatti.Chiperciòvolesseattener-siall’ingenuacredenza,chenellaGenesisitrattidigiornatediore,peccherebbecontrolaGenesistessa.Vipossonoesserementalitàsiffatte;mabisognarispon-derloro,cheessestessenonsibasanocertamentesullaRivelazione,seritengo-nochesitrattidigiornatecomelenostre.Nonvalequipropriolapenadiesami-naretuttelespiegazioniarbitrarie,chesonoaffacciatedacoloro,checercanoinqualchemododidareun’interpretazionegeologicaaquestigiornidellaGenesi.Perchéintuttal’ampiacerchiadellaletteraturabiblica,nonvièilminimocenno,chepossaservireagiustiQicarel’affermazionecheconlaparola«yom»nellaBib-bia,sipossatrattareanchelontanamentediunperiodogeologico.D’altraparte,sorgeorapernoiilquesito:«ChecosasigniQicaquestaparola«yom»,chevieneordinariamente tradotta come«giorno»?Che cosa signiQichi, possonovalutarlosoltantocoloro,chesonoincondizionedipenetrarecontuttoillorosentimentonegliantichimodidiqualiQicare,nelleantichenomenclature.Occorreaveresen-sazioni e sentimenti affattodiversidaquelli che sihannooggidì, se ci si vuoletrasporrenelleanticheterminologie.Ma,pernonsorprendercitroppo,vorreiri-condurviindietroapassoapasso;vorreiprimaricondurviaun’anticadottrina,chevienedaglignostici.InessasiparlavadiPotenze,chepartecipanoall’evolu-zionedellanostraesistenza,cheunadopol’altras’ingerisconoinquestaevolu-zionedellanostraesistenza,equestePotenze,questeEntità,venivanochiamate«eoni».SiparlavadegliEonideglignostici.PerEoni,nons’intendevanodeipe-riodiditempo,madelleentità.Quelches’intendevadire,eracheunprimoEonesvolgelasuaazioneeterminaciòcheècapacedicompiere:essovieneallorari-levato da un secondo, e questo, quando ha Qinito di esplicare le proprie forze,vieneasuavoltarimpiazzatodaunterzo,ecosìdiseguito.Asiffatteentità,chesisusseguonoesidànnoilcambionelguidarel’evoluzione,alludevanoglignostici,quandoparlavanodiEoni.Solomoltopiùtardi,ilconcettopuramenteastrattoditempo venne collegato a ciò, che la parola Eone signiQicava originariamente.Eoneèqualcosadiesistente,qualcosadivivoedesistente.Ealtrettantoviventeed esistentequantoEone, è pure ciò, che viene indicato con la parola ebraica:«yom».Non si tratta qui di una semplice indicazione astratta di tempo,ma di

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qualcosadiesistente.Yomèun’entità.EquandositrattadisettesiffattiYomchesisusseguono,sitrattadisetteentità,o,sevolete,disettegruppidientità,chesidannoilcambio.Abbiamoquiuncasougualeaquello,chesiceladietroadun’al-traanalogiadinomi.Viènellelinguepiùariane,un’afQinitàfraleparole«deus»e«dies»,Dioegiorno.InteriormenteessesonoessenzialmenteafQini,eneitem-pipiùantichisisentivaassolutamentel’afQinitàfra«giorno»eun’Entità,equan-dosiparlavadeigiornidellasettimana,comenoiparliamodiDomenica,Lunedì,Martedì,ecc.,nons’intendevaindicareconquellisoltantodeilassiditempo,macon«dies», s’intendevapureparlaredi quei gruppidi entità. che sonooperosinelSole,nellaLuna,inMarte.Laparolayom,cheviènellaGenesiechegeneral-mente vien tradotta come giorno, interpretatela invece come entità spirituale;avetealloraquelleEntità,chestannogerarchicamentediungradoaldisottode-gliElohim,edellequaligliElohimsiservonocomediSpiritisubordinati.QuandogliElohim,permezzodelleloroforzesuperiorieriordinatrici,ebberoeffettuatochelalucefossefatta,poseroalpropriopostoYom,laprimaEntità,ilprimodegliSpiritidelTempooArchai,secondoquesteparoleprimordiali.Cosi,questeentitàspirituali,chechiamiamoSpiritidellaPersonalità,oPrincipiiPrimordiali,sonolostessodiciòche,nellaGenesi,vienchiamato;periodiditempo:giorno,Yom.GliSpiriticheservonogliElohimsonoquelli, iquali,percosìdire,eseguisconociòche,daunpuntodivistapiùelevato,gliElohimhannodisposto.QuellifravoichehannoascoltatoleconferenzechehotenutepocotempoaddietroaCristiania,siricorderannochehoallorapure indicato leArchaicomeSpiritidelTempo,cheho accennato come queste Entità spirituali agiscano tuttora come Spiriti delTempo.QuesteeranoleEntitàcheservivanogliElohim;gliElohimleimpiegaro-no,percosìdire,perchéattuasserociòcheessistessidisponevanoagrandilinee,in conformità del loro piano. Così però, anche per la nostra sapienza, tutto sicoordina inungrandesistema,Macerto,nonèchedopoaverseguitoperanniquello che vi ho detto, che potrete acquistare una visione generale giusta delmodo,cometuttorealmente,esenzaresiduo,socoordini.Possiamodunquedire:GliElohim,comeEntitàelevate,intervenneroinquelfervored’intertessiturachesifacevafraidiversieteri,diaria,acquaeterra;eadibironocomeloroservi–secièconsentitod’impiegarequestaespressionegrossolana–leEntitàchesitro-

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vavanoaldi sottodi loro.Adesse impartirono,percosìdire,degliordini;eadesse,nelmomentoincuiebberoversatolalucenell’esistenza,afQidaronol’ulte-rioreperfezionamentodiciòcheavevanoordinata.Cosìpossiamodire:Dopochegli Elohim ebbero creato la luce, posero al proprio posto il primo Spirito delTempo, cheadessi serviva.Questo sinascondedietro l’espressione comune: ilprimogiorno.Potremoperòcomprendere il signiQicatoancorapiùprofondodiquesto«primogiorno», soltantoquandoavremoanchecompreso leparolecheaccompagnanoquestafrase:«Sifecesera,sifecemattina,ilprimogiorno».EntròdunqueinazioneilprimoSpiritodelTempo.Econciòèconnessoquelchesipuòdescriverecomeunacondizionealternantedi«ereb»e«boker».Erebnonèciòchevienresoconsera,nèbokerèciòchevienresoconmattina.Sevogliamotro-vare delle parole in certomodo adatte al caso, dobbiamodire: Si fece ereb, laconfusione;edipoiseguìboker:l’ordine,l’armonia,einciòoperavailprimode-gliSpiritidelTempo.

SATURNO SOLE LUNA TERRA

Calore Luce Suono Vita

(fuoco) Calore Luce Suono

Aria Calore Luce

Aria Calore

Acqua Aria

Acqua

Terra

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V-LETENEBRE.ILCOMPITODEGLIARCANGELI

Setorniamoavolgerelosguardosulquadro,cheabbiamoottenuto,delprimomomentodeldiveniredellaTerra, cipotrannocolpireparecchie coseche sonorimasteancoraoscure.DaquelcheabbiamoesaminatoQinorainsieme,cirisultadifatti,chenelleparoleusatedallaGenesidobbiamocercarerealtàdiesserimol-topiùdiquantonontraspariscadallesolitetraduzionidellaBibbia.Abbiamo ieri accennato che la parola Yom – giorno – non è quel concetto

astratto,quelconcettoastrattodi tempo,cheoggi indichiamocomegiorno,macheconquestaparolasidinotaunarealtàdiesseri,eprecisamentequelleEntitàche, nell’ordine delle Gerarchie, noi indichiamo come Spiriti della personalità,SpiritidelTempo,Archai.L’avvertimento,cheabbiamogiàspessoripetuto,che,cioè,dovunque,dietroquestaattivitàtessitriceeviventedell’esistenzaelemen-taredescrittacinellaGenesi,sidebbavedereanimicitàspirituale,questoavver-timento,dovremointenderloinsensopiùprofondodiquelcheforseQinoranonsisia fatto;ev’hatantoaltroancorachesiaffacciaall’animanostra, incuinondobbiamovederesoltantoastrazionivuote,marealtàdiesistenza.Certoèfacilevedererealtàdiesistenza,quandostadetto:loSpiritodegliElohim,–RuahElo-him –.Ma se vogliamo cogliere il signiQicato delle antiche tradizioni, non dob-biamoricercarerealtàdiesistenzasoltantoinsiffatteespressioni,nellequalifor-seancheunamenteodiernasipotràdecidereavederla,madobbiamorintrac-ciare questa realtà di esistenza ovunque. E così non parrà ingiustiQicato, se cichiederemo, checosadobbiamopensaredi ciò chesi cela,peresempio,dietrol’espressione:«eciòcheeraininterioremovimentoeratohu-va-bohu»,qualevel’hodescritta: le tenebreeranosopra l’esistenzamaterialeelementare.Dobbia-mo forse anche qui, dietro a quel che viene indicato conte «tenebre», vederequalcosacheharealtàdiesistenza?NonpossiamodavverocomprenderelaGe-nesi,senonrisolviamoprimasiffattiquesiti.Comeintuttociòchedipositivo–per cosìdire – si presenta anoidi solitonell’esistenzaelementare, come luce,aria, acqua, terrestrità, calore, dobbiamo vedere soltanto delle manifestazionidellaspiritualità,cosìforsepurenelleespressionipiùnegativenondovremove-derechelamanifestazioneesteriorediunapiùprofondarealtàdiesistenza.

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Perarrivarearendercicontodiciò,occorreràtornarearisalireconlosguardo,quanto più possibile, nel remotissimo passato del nostro divenire planetario.Abbiamo già detto che l’antica esistenza saturnia va considerata come un’esi-stenzadimerocalore;chepoi,nelpassaggioall’esistenzasolare,sièveriQicata,daunaparte,lacondensazioneinaeriformeogas,edall’altra,unaspeciedirare-fazioneversounostatopiùeterico,versol’eterediluce.EabbiamovistocheunaspeciediripetizionediquestostatoetericodilucesiveriQica,quandorisuonanoleparole:EgliElohimdissero:«Siafattalaluceelalucefufatta».Possiamoorachiederci:c’eranoletenebrediperséstesse,osicelaanchedietroadesseun’e-sistenza spirituale? Se leggete il capitolo dellamia Scienza Occulta, che corri-spondeaquestopasso,vicolpiràunacosacheèstraordinariamenteimportanteper la comprensione di ogni divenire; ed è, che ad ogni grado dell’evoluzione,certeentitàrimangonoindietro.Soltantouncertonumerodientitàraggiungelasuamèta.Hospessoaccennatoaquestofattoconilparagonebanale,erozzo,chenonè soltantonellenostre scuole che, condoloredei genitori,degli scolari ri-mangonoindietro,macheeffettivamenteancheneldivenirecosmicocerteentitàsi fermanoaungradoanteriore, enonraggiungono,percosìdire, lamètachedovrebbero.Possiamodunquedire,checerteEntità,durantel’evoluzionesatur-nia, non raggiunsero lamèta effettivadella loro evoluzione; che esse rimaseroindietro,e,quandogiàeraincorsol’anticaesistenzasolare,sitrovavanoancora,sotto certi rapporti, al puntodi evoluzionedell’esistenza saturnia. Come si sa-rannodunque,durantel’anticaesistenzadelSole,rivelatetaliEntità,cheeffetti-vamenteeranoancóraesserisaturnii?Sisarannorivelateperilfatto,dinonave-resopratuttoraggiuntoquellocheeraessenzialedell’anticaesistenzasolare,dinonavereraggiuntolanaturadiluce.Mapoichéesseormaic’erano,questaanti-caesistenzasolare,chevihodescrittacomeuncontessersidiluce,dicaloreediaria,compresenelpropriocontesto,accantoalla luceequasidiffuseinessa, letenebre.Equestetenebreeranoaltrettantol’espressionedellaEntitàrimastein-dietro allo stadio saturnio, quanto la tessitrice luce era l’espressione di quelleEntità,cheavevanoregolarmenteraggiuntol’anticogradosolare.Così,guardan-doesteriormente,s’intrecciavanonell’esistenzasolareesterioredelleEntitàsa-turnierimasteindietroedelleEntitàsolariprogrediteregolarmente.Considera-

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teinteriormente,dunque,questeEntitàs’intrecciavano,mentreesteriormentesirivelavano come luce e tenebre, come azione reciproca di luce e tenebre. Seguardiamodunquelaluce,potremodire:questaèlamanifestazionedelleEntitàprogredite Qino all’esistenza solare; se guardiamo le tenebre, esse ci appaionocomelamanifestazioneesterioredelleEntità,chesisonofermateall’anticogra-dosaturnio.Sericonosciamoquestofatto,possiamoaspettarci.cheancheduran-teleripetizioni,chedelleanticheesistenzediSaturnoedelSolesisonoveriQica-tenelcorsodell’evoluzionedellanostraTerra,dovesserotornareaprodursique-sti rapporti fraEntitàprogrediteedEntità rimaste indietro.Epoiché leEntità,chesonorimasteindietronell’anticaesistenzasaturnia,rappresentano,percosìdire,unostadiodievoluzioneanteriore.essepossono,nelleripetizioni,ripresen-tarsiprimadellaluce.Assaigiustamente,infatti,vediamochenelprimoversettodellaGenesicivienesubitocomunicato,cheletenebreregnanosopralemasseelementari.Questaèlaripetizionedell’esistenzasaturnia,madiun’esistenzasa-turniarimastaindietro.L’altra, l’esistenzasolare,deveaspettare;essacompari-scepiùtardi,nelmomentocheèindicatoconleparole«Siafattalaluce».VediamodunquechenellaGenesi,anchenei riguardidiquesteripetizioni, il

verocivieneriferitoconcompletaedefQicaceesattezza.Sevogliamocompren-derel’esistenza,dobbiamorendercicontochiaramente,checiòchesorgeinunostadioprecedente,noncomparisceperunasolavoltaperpoisparire.Laveritàèpiuttosto,cheeffettivamentespuntasempredelnuovo,machel’anticopermaneaccantoalnuovo,edèattivoentrodiesso.Ecosìancheoggi,nell’esistenzadellaTerra,abbiamoiduestadiidievoluzione,chesipossonoindicarecomerapportodi lucee tenebre.Lucee tenebresonoveramentequalcosa,che interpenetra lanostraesistenzacon la suaazione.Aquestopuntosiarrivasenzadubbioauncapitoloveramentedoloroso–potreidire–perl’epocaattuale.Nonso,cariami-ci,sevisiafravoichisappiachedacircatrentaannimisonosempreadoperatoadimostrare il profondo signiQicato e l’intimo valore della dottrina dei colori diGoethe.Certo,chioggidìsidichiarafavorevolealladottrinadeicoloridiGoethe,deverendersichiaramentecontodinonpotertrovareascoltopressoisuoicon-temporanei.Perchécoloroiquali,perlaloroconoscenzadellaQisica,sarebberocapacidicomprenderequellocheeffettivamentes’intendedirequandosiparla

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delladottrinadeicoloridiGoethe,sonooggidìdeltuttoimmaturipercapirel’es-senzadiquelladottrina.LafantasticheriadellaQisica,conlesuevibrazionidell’e-tere,ecc.,èoggidìassolutamenteincapacedicomprendereminimamenteilnoc-ciolo essenziale di ciò che costituisce la dottrina dei colori di Goethe. Perchéquestavengacompresa,occorreràancoraattenderediecinedianni;ebenlosachiparladiquestecose.D’altrocanto–perdonatemiquestogiudizio–glialtricheforse,perlaviadell’occultismooperaltra,sarebberospiritualmentegiàma-turi per comprendere l’essenza della dottrina dei colori di Goethe, ne sannotroppopocodi Qisica,perché sipossa inmodoadeguatoparlare lorodiquestecose.Oggidìnonv’èdunqueancoraunterrenoadattoperquestaquestione.CiòcheladottrinadeicoloridiGoetheracchiudeinsésifondasulmisterodellacol-laborazionediluceetenebre,comedidueEntitàrealmenteesistenti,polarizza-te,nelmondo.Equellocheoggi,conunpartodellafantasia,viendatocomecon-cettodellamateria,eche,qualevieneprospettato,nonesisteveramenteaffattoeanzi èun’illusione, èqualcosa, che comeessere spirituale-animico sinascondeovunque si trovi lapolarità contrapposta alla luce: cioè le tenebre. In realtà, ilconcettodellamateriacheciviendatodallaQisicaèunafantasticheria.Neicampidellospazio,dove–secondolaQisica–vacercatociòchesipalesacomemateria,nonesistealtroinrealtàcheuncertogradoditenebre;equestospaziooscuroèriempitodiessereanimico-spirituale,afQineaquellochegiàlaGenesi‘haconsta-tato,làdovedesignacometenebrelamassacomplessivadell’animicitàspiritua-le,edovedice,chequestetenebreQluttuanosopral’esistenzaelementare.Tuttequestecosestannoaunaprofonditàmoltomaggiorediquelchel’attualescienzanaturalenonsisogni.QuandodunquelaGenesiparladitenebre,si trattadellamanifestazionedelleEntitàsaturnierimasteindietro,equandoparladi luce,sitrattadellamanifestazionedelleEntitàprogredite.Esseagisconoesicontessonoleunenelle altre.Ora, ieri abbiamo fattoosservare, che ladirettivaprincipale,percosìdire,latracciaprincipaledell’evoluzionevienestabilitadaquelleEntità,cheabbiamopostoalgradodiExusiai,algradodiSpiritidellaForma;sicchéessesegnanoanchelegrandilineeperl’attivitàdellaluce.Eabbiamopurevisto,cheesseadibisconoal loroservizio,percosìdire,gliSpiritidellapersonalità,echedietroaltermineYom–giorno–sicelaun’Entitàsoggetta,dell’ordinedelleAr-

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chai,cheèimmediatamentealdisottodegliElohim.Potremodunqueanchear-guireche,comedaunaparte,diciamodellapartepositiva,sisvolgel’attivitàdiquestiministridegliElohim,diquestiSpiritidellaPersonalità,chevengonoindi-caticomeYom–giorno–così,incontrapposizioneadessi,devonosvolgereunacertaloroattivitàancheleentitàspiritualirimasteindietro,eoperantipermez-zodelle tenebre.Anzi,possiamodire: le tenebre sonoqualcosa, chegliElohimtrovanogiàdapprima;laluceinvece,sonoessichelapensano.Quandodairesi-dui rimasti da una precedente esistenza, essi trassero col pensiero i noti duecomplessi, successe che in questi si trovarono contessute le tenebre, comeespressionedelleEntitàrimasteindietro.Laluceinvecefuronoessiadispensar-la.ComedallalucegliElohimtrassero,incortomodo,quelleEntitàchesonoin-dicaleconYom–giorno–cosìanchedalletenebresorgeunparigradodiEntità,marimaste indietroaunostadioanteriorediesistenza.PossiamodunquedireagliElohimsicontrapponedaunapartetuttociòchesimanifestacometenebre.Eoradobbiamochiederci:checosasicontrapponeai lorodirettiministrinellaluce,alleArchai,aquellichevengonoindicaticonYom–giorno?Checosasicon-trapponeadessicomecorrispondentiEntitàrimasteindietro?Pernoncadereinmalintesi, sarà bene a questo puntodi rispondere prima a un altro quesito, alquesitocioè,sequesteEntitàrimasteindietrovadanoconsideratesemprecomequalcosadicattivo,didannoso,nell’organamentodelmondo?L’uomochesipa-sce di astrazioni, che si attiene soltanto amere idee, può facilmente, per cosìdire,adirarsicontroquesteEntitàrimasteindietro;opurepuòcaderenell’altratendenza e sentire compassione per le povere Entità ritardatarie. Questi sonotutti sentimenti e idee, che non si dovrebbero coltivare nei riguardi di questigrandi fatti essenziali dell’universo.Cadremmo inungrandissimoerrore.Dob-biamo piuttosto ricordare all’anima nostra, che tutto ciò che avviene a questomodo,siacheleEntitàraggiunganolaloromèta,osiache,incertomodo,riman-ganoaddietroaungradoanterioredell’evoluzione–chetutto,insomma,accadepersaggezzacosmica,echevièunaragioneperchédelleEntitàdebbanorima-nere addietro a un determinato grado. È altrettanto importante, per l’insiemedell’evoluzione,chetaluneEntitàrimanganoindietro,quantochealtreraggiun-ganolaloromèta;inaltreparole,certefunzioninonpotrebberoveniredisimpe-

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gnatedalleEntitàprogredite,eperessesononecessariisiffattiesseri,chesonorimastiindietroastadiianteriori.Questi,appuntoperchéritardatari,sitrovanoalpostogiusto.Sipotrebbedire:checosanesarebbeeffettivamentedelmondoumano,setutticolorochedevonoesseremaestriperbambinidiventasseropro-fessoridiuniversità!Alpostodimaestrostamoltomegliochinondiventapro-fessorediuniversità,diquellochenonvistarebberocolorochesisonospintipiùinnanzi.Probabilmentedeiprofessoridiuniversitàsarebberodeipedagoghias-saipocoadattiperragazzidi7,8,9e10anni.Lostessoavvienenell’organamen-to cosmico. LeEntità che raggiungono la loromèta sarebberopoco adatte percertedeterminatemissioninelCosmo.AltreEntità,lequali–sipotrebbeanchedire–sonorimasteindietropersacriQicio–devonoprendereilpostodiquelle,percompieretalimissioni.EcomeagliSpiritiprogreditidellaPersonalità–yom–vieneoradagliElohimassegnatoilloroposto,cosìpure,perassicurareilcom-pleto e regolare andamento del divenire della nostra Terra, vengono utilizzateanche leArchai rimaste indietro, quegli Spiriti della personalità, i quali non simanifestanopermezzodella luce,masirivelanopermezzodelle tenebre.Essivengonocollocati,alpostogiusto,perché inmodoadeguatopossanoportare illoroconcorsoalnormalediveniredellanostraesistenza.Quantociòsia impor-tante,civienmostratodaunaosservazione,trattadallanostraesistenzaodiernaabituale.Laluce,dicuisiparlanellaGenesi,nonèlalucevisibileagliocchiQisiciesteriori;questaèun’espressionepiùrecentedellaluce,dellaqualesiparlanellaGenesi.Cosìpure,ciòcheindichiamocometenebremateriali Qisiche,checicir-condanonellanottequandoilsolenonsplende,èun’espressioneQisicadiciòchenellaGenesivieneindicatocometenebre.Ora,quandocidomandiamo,sequestaluceQisicadelgiorno,qualeoggilavediamo,haunacertaimportanzapergliuo-mini,nessunodivoi certamentemetterà indubbio l’importanzadiquesta lucetantoper l’essereumano, quantoper gli altri esseri. Prendete, per esempio, lepiante!seletoglietedallaluce,deperiscono;pertuttociòchevivesullaTerra,laluce è un elemento vitale. La luce è dunque necessaria, anche per l’uomo, perl’esistenzacorporeaesteriore.Manonlalucesola;ènecessarioanchedell’altro.Epersaperechecosasia,dobbiamoconsiderare lealternanticondizionidive-gliaedisonnoinrelazionecolnostrocorpoQisicoeconquelloeterico.

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ChecosasigniQicaeffettivamente,intesonelsuosensopiùprofondo,vegliare?Che cosa facciamo noi uomini quando vegliamo? In fondo, tutta l’attività dellanostraanima,tuttociòchesvolgiamonelnostromondoimmaginativo,nelmon-dodeinostrisentimentiedellenostresensazioni,nelQlussoeriQlussodellepas-sioni,insommatuttociòchesiveriQicainquestoondeggiareedesplicarsidifor-zedelnostrocorpoastraleedelnostroIo,tuttociò,infondo,èuncontinuologo-riodelnostrocorpoQisicodurantelavitadiurna.Questaèunaveritàoccultaan-tichissima;unaverità,allaqualeoggidìarrivaperQinolaQisiologiacomune,pur-chéinterpreticoncorrettezzalesueosservazioni.Ciòchel’animadispiegacomenostravitainteriore,consumacontinuamente,durantelostatodiveglia,leforzedelnostrocorpoQisicoesteriore,ilqualeharicevutolasuaprimadisposizioneaevolversi durante l’antica esistenza saturnia.Affattodiversa è la vitadi questocorpoQisicodurantelostatodisonno,quandoilcorpoastrale,conilQlussoeri-Qlussodella vita interiore, sene trova fuori. Come la vitadiurnadi veglia èunconsumocontinuo,sipotrebbedireunadistruzione,delleforzedelcorpoQisico,cosìlavitadelsonnoèuncontinuoristabilimento,unarigenerazione,unarico-stituzione. Sicchédobbiamo,nel, nostro corpo Qisicoe inquello eterico,distin-gueredeiprocessidistruttiviedeiprocessiricostruttivi;processidistruttivichesiveriQicanodurantelavitadiurnadiveglia,eprocessiricostruttivichesiveriQi-canodurantelavitadelsonno.Nulla,però,diciòchesuccedeinunpuntoqual-siasidellospazio,staisolatonelmondo,matuttoècollegatocolcomplessodel-l’esistenza.Eseesaminiamoiprocessididistruzione,chesicompiononelnostrocorpodaquandocisidestaQinoaquandocisiaddormenta,nondobbiamocon-siderarlicomesesisvolgesseroisolatientroiconQinidellanostrapelle.Essisonointimamente connessi con i processi cosmici; essi non sono cheuna continua-zionediciòchescorreinnoidaldifuori,inmodochedurantelavitadiurnadiveglia siamo in certomodo in rapporto con forzedistruttivedell’universo, e lanotte,duranteilsonno,condelleforzericostruttivedell’universo.Durantel’anti-caesistenzadiSaturno,questadistruzionedelnostrocorpoQisico,chesiveriQicaoggidìdurantelostatodiveglia,nonpotevaaverluogo;sesifossegiàveriQicatadurante l’antica esistenza saturnia, il primo germedel nostro corpo Qisico nonavrebbe davveromai potuto formarsi. Perché è naturale che non si possa co-

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struire,se s’incominciaperdistruggere.L’attivitàdiSaturnodoveva,per ilno-strocorpo,esseredinaturacostruttiva,eaquestofuprovveduto,durantequel-l’epoca.Iprocessidistruttivisicompiononelnostrocorpoperl’appuntoduranteilgiorno,durante l’inQluenzadella luce;mala lucenonesistevaancoradurantel’anticaesistenzadiSaturno.L’attivitàsaturniaeradunquecostruttivaperilno-strocorpoQisico;occorrevaperòchequestaattivitàcostruttricevenisseconser-vataalmenoperuncertotempo,anchedopoche,nelcorsodell’esistenzasolare,eravenutalaluce.Equestosièpotutootteneresoltantoperilfatto,chesonori-maste indietrodelleEntitàsaturnie, lequaliprovvedonoallaricostruzione.Ve-dete dunque, chenell’evoluzione cosmica era necessario rimanessero indietro,perinostriperiodidisonno,degliesserisaturnii,perprovvedere,quandononvièluce,allaricostruzionedelcorpoQisicodistrutto.Cosìgliesserisaturniiritarda-taridevonoesserecontessuticon lanostraesistenza,esenzadiessi inverosa-remmosemplicementedistrutti.Dobbiamoaverecondizionialternanti,unacol-laborazionedientitàsolariedientitàsaturnie,diesseridiluceediesseridelletenebre.Perchédunquel’azionedegliesseridilucepotesseesseregiustamentedirettadagliElohim,dovetteroquestiultimiregolarmenteintesserenellavorodiquelli il lavorodegli esseri dell’oscurità, degli esseri delle tenebre.Nell’attivitàcosmicanonvi èpossibilitàdi esistenza, senonvieneovunque intessutanellaforzadella luceanche la forzadelle tenebre.E inquestocontessersi, inquestointrecciarsiquasiaguisadirete,dellaforzadellaluceconlaforzadelletenebre,staunodegliarcanidell’esistenzacosmica,dell’alchimiacosmica.Aquestoarca-no si accenna nel dramma rosicruciano, quando Johannes Thomasius sale nelDevachaneunadellecompagnediMaria,Astrid,ricevel’incaricod’intesserelaforzadelletenebreinquelladella luce;delrestotuttoildiscorsofraMariae letrecompagnecontieneinnumerevolimistericosmici,chenonèdatorintracciaresenza lunghissimo studio. Possiamodunque tenerper fermo che, quando con-templiamolanostraesistenzaattuale,dobbiamoconsiderarequest’azionecom-binata,percosìdire,di forzasolaredella luceedi forzasaturniadelletenebre,comeunanecessitàdellanostraesistenza.Quandodunqueapresiedereun’azio-ne tessitricedella forzadella luce, suquel lavorochevienecompiutosudinoiuomini,o ingeneralesugliesseridellaTerra,mentre la luceesercita, lasua in-

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Qluenza, gliElohimcollocarono, come loroministri, gli Spiritidellapersonalità,dovettero a questi associare le Entità saturnie rimaste indietro, dovettero farcontessereilcomplessodel lavorodell’universodalleArchairegolarmentepro-grediteedaquellerimasteindietro.LeArchairitardatarieoperanonelletenebre.GliElohim,pertanto,perparlareallabuona,impieganononsoltantoleEntitàchevengonoindicatecomeYom,macontrappongonoloroquelle,cheagiscononellaforzadelletenebre.Eperciò,conunadescrizionemirabilmenterealistadiquestostatodi cose, sta detto: «E gli Elohim chiamarono ciò che comeSpiriti tessevanellaluce,yom–giorno;–chiamaronoperòciòchetessevanelletenebre,lille»;equestononèilnostroconcettoastrattodinotte,masonoleArchaisaturnie,chea quell’epoca ancora non erano progredite Qino al grado solare. E sono questepure, cheoggidì ancoraoperano innoi durante il sonnodellanotte, in quantoagiscono sul nostro corpo Qisico e su quello eterico come forze ricostruttrici.Questaespressionemisteriosachesitrovainquestopunto–lille–,chehadatoorigine alle più svariate costruzionimitologiche, non rappresenta né il nostroconcettoastrattodi«notte»,nécosaalcunachepossa farcipensareaelementimitologici;essanonèaltrocheilnomeperleArchairimasteindietro.perquellecheconsocianoillorolavorocollavorodelleArchaiprogredite.InquestopassodellaGenesi ci viendunquedettoaundipressocosì:GliElohim tracciarono legrandilineedell’esistenza;perillavorosecondarioposeroleArchaiprogredite,ea queste diedero come aiuti quelle Archai, le quali con rassegnazione, perchél’esistenza potesse effettuarsi, erano rimaste indietro al grado saturnio, nell’o-scurità.Abbiamodunqueyomelille,comeduegruppicontrappostidiEntità,chesono aiuti degli Elohime stannoal grado, diremo così, degli Spiriti del tempo,degli Spiriti della Personalità. Vediamo l’esistenza formarsi dal contessersi diSpiritidella formaediSpiritidellapersonalità,diEntitàprogrediteediEntitàritardatariedientrambiquestiduegradigerarchici.Eora,che,conquantosièdetto,abbiamorispostoabbastanzasoddisfacentementeaquestiprimiquesiti–visarebbeinQinitamentepiùdadiresututtoquellochesitrovaancoradietroaquestecose–puòsorgereunnuovoquesito,edessosiaffacceràaognunodivoi:Elealtregerarchie?Nellagraduatoriadellegerarchietroviamo,aldisottodegliSpiritidellaforma,primadituttoleArchai,gliSpiritidellapersonalità,epoiico-

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sidettiArcangeli–Archangeloi,Spiritidelfuoco–.NonparlalaGenesidiquestiultimi?GuardiamodavicinoerendiamocicontochiaramentedicomesialacosaneiriguardidegliSpiritidelfuoco.Sappiamo,chedurantel’esistenzasolareessieranoalgradodiumanità.Attraversol’esistenzalunare,sonoprogreditiQinoal-l’esistenzaterrestre.EssisonoleEntitàchesitrovanoinintimaconnessionecontutto ciò che si può chiamare elemento solare; perché è proprio durante l’esi-stenzasolarecheraggiunseroillorogradodiumanità.Quando,dunque,durantel’epoca lunare, sorse lanecessitàche l’elementosolaresidistaccassedaquelloterrestre(cheinquell’anticotempoeralostessoelementolunare)questeEntità,lequaliavevanoattraversatoillorogradopiùimportantesulsole,ederano,percosìdire,per loronaturacollegatecon l’elementosolare, rimaseroalloranatu-ralmente pure congiunte con tale elemento solare. Quando dunque l’elementolunare – quello che più tardi divenne elemento terrestre – si distaccò dall’ele-mentosolare,questeEntitànonrimaserouniteconl’elementoterrestreolunaredistaccatosi,macon l’elementosolare.EssesonoleEntità,cheesercitanoun’a-zionesuquestoelementoterrestreprincipalmentedaldifuori.Vihogiàaccen-nato,chenell’evoluzionedall’elementosaturnioaquellosolareilgradopiùaltochepotevavenirecreatosulSoleeralavegetalità.Perchél’animalità,ciòchehavita interiorepotessenascere,occorrevacheprimasiveriQicasseunascissione,undistacco.L’animalitàdunquenonpotevanascereprimadell’esistenzalunare.EranecessariochesiveriQicasseun’azionedaldi fuori.OranellaGenesi, QinoalcosidettoterzogiornodellaCreazione,noncivieneriferito,chevi fossealcunaazionechevenivaesercitatadaldifuori.Eperl’appuntoapropositodelpassag-giodalcosidettoterzoalquartogiornodellaCreazione,èmoltosigniQicativochestiadetto,delquartogiorno,cheinessodivenneroattivedaldifuorileforzedel-la luce, le Entità della luce. Vale a dire che, allo stessomodo come nell’anticaLuna ilsolesplendevasulla lunadaldi fuori,solee lunasplendevanoorasullaTerrapuredaldifuori.Maconciònonsivieneadire,senoncheQinoaquestomomentopotevanoessereinazionetutteleforzechesitrovanoentrol’elementoterrenostesso.Finoadallorapotevaripetersituttociòcherappresentavadeglistadiianteriori:dinuovopotevanascereciò,chehalasuaforzacentralenell’es-serestessodellaTerra.Abbiamocosìvistoieri,comelostatodicaloresiripeta

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nellospiritodegliElohim,checovavanosopraleacque;comelalucesiripetanelmomentochevieneindicatoconleparole:«Siafattalaluce»;echelostatodel-l’eteresonorosiripetelà,dovequesteforzedell’eteredelsuonosipresentano,eseparanoildisopradaldisotto.Questovieneespostonelladescrizione,cheor-dinariamentevieneindicatacomeilsecondogiornodellaCreazione.Poi abbiamo visto come l’etere vitale comparisce nel cosidetto terzo giorno

dellaCreazione,incuidall’elementoterreno,dallacondizionenuova,scaturiscetuttociòsucui l’eterevitalepuòesercitareun’azione, laverduragermogliante.Maperchél’elementoanimalepossatrovarpostosullanostraTerra,occorrechesiripetaquelchepuòdirsi–essereilluminatidaldifuori,unagirediforzedaldifuori.EconragioneperciòlaGenesinonfamenzionedialcunchédianimaleperqueiperiodiditempo,incuiancoranonciparladelleforzechedallospazioco-smicoesercitano la loroazione sullaTerra.Essa ciparla soltantodivegetalità;tuttigliesseri,cheeranocontenutinellaformazionedellaTerra,eranoalloraalgradodivegetalità.L’animalitàpotéaverprincipio soltantodopochegli esseridella lucecominciaronoasvolgere la loroazionedell’ambienteesteriorecirco-stante.Quelcheallorasuccesse,vienecomunementereso–epotreteosservarloin innumerevoli versioni della Bibbia – con le parole, che si possono tradurrecosì:«EgliElohimposeroisegniperitempigiornoeanno»–.Oranoiabbiamobensìconosciutoalcunicommentatori,esegeti,chehannocominciatoariQlettere;ma nell’epoca presente, in cui non ci si degna di ricercare le cause vere dellecose,questaèperl’appuntolasortedeicommentatori,dipotersoltantocomin-ciare a riQlettere, senza riQlettere sino in fondo. Ora io ho conosciuto alcuni diquesticommentatori,chesonoarrivatiacapire,cheèveramenteinsulsalatra-duzionecomune:«Eposerosegniperitempi,giornoeanno».Evorreidelrestoveramenteconoscerel’uomochesiacapacediattribuireaquestafraseunsigni-Qicatoragionevolequalsiasi.Checosainvecestarealmentedettoinessa?Se veramente si vuol tradurre questo passo fedelmente ed esattamente, col

verosentimentodi ciòche l’anticosaggioebraicocollegavaaquesteparole, sedunquelosivuoltradurreconprofonditàQilologica,sidevedire:Anchequinonsitrattadisegni,madiEntitàviventi,diquelleEntitàchesonoquiinazione,echesimanifestanonellaconsecutivitàdiciòcheavvieneneltempo.Esipotrebbe

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tradurre correttamente: E gli Elohim collocarono al loro posto i regolatori delcorsodel tempoper gli esseri dellaTerra, i regolatori deimomenti particolar-mentenotevolichedividonoiltempo,–di«giorno»nonsiparlaaffatto–inpe-riodipiùomenolunghi,ciòcheordinariamentesidesignacomegiornoeanno.SifadunquecennodeiregolatorichestannoaldisottodelgradodelleArchai,echeregolanolavita.GliSpiritideltempo,leArchai,hannolamissionedicompie-reciòchesitrovadiungradoaldisottodelcompitodegliElohim.Poivengonoiregolatori,chepongonoisegniaciò,cheasuavoltavariordinato,raggruppatoentrolasferadell’attivitàdelleArchai.QuesteEntitàperònonsonoaltrochegliArcangeli.Sicchépossiamodire:nelmomentostesso,incuilaGenesirileva,chenonsoltantonelcorpodellaTerrasuccedequalchecosa,machevisonoforzelequalipuredaldifuoriagisconosullaTerra,essafaentrareinazioneancheleEn-tità,cheeranogiàcongiunteconl’esistenzasolare,gliArcangeliregolatori,iqua-listannodiungradoaldisotto.delleArchai.Mentrequesteultime,percosìdire,agisconocomeEoni,impieganocomestrumentiperl’esplicazionedellelorofor-zegliArcangeli,iportatoridiluce,iqualiagiscononell’ambientechecicirconda.Valeadire,chedallospaziocosmico,permezzodellacostellazionedegliesseridilucecheattornianolaTerra,gliArcangeliagisconoinmodo,cheigrandiordina-mentistabilitieffettivamentedalleArchaivenganooraeseguiti.ChihaassistitoalciclodiconferenzediCristianiasi ricorderà,cheancoroggi,dietroaciòcheattualmente vien chiamato lo Spirito del tempo vi sono leArchai. Se volgiamounosguardoingiro,sull’ordinamentodellecosedelnostromondo,troviamo,peresempio,cheinogniepocaesisteuncertonumerodipopoli.Diquestipopolipo-tretedire:peruncertotempodominaunoSpiritodeitempi, ilqualeabbracciatutto.Accantoadesso,però,dominanoaguisadispiritisubordinati,iparticolariSpiritideipopoli.EcomeoggidìdominanogliSpiritideitempi,edietroadessivisonoleArchai–hospiegatoquestonellemieconferenzeaCristiania–cosìpuredietroaciòchevacolnomediSpiritideiPopolivisonogliArcangioli;einfondosonoessi,incertomodo,gliSpiritideipopoli.GiàlaGenesiaccennaalfatto,cheancheneitempiincuil’uomoveramentenonesistevaancora,questeEntitàspi-ritualieranolepotenzeordinatrici.Sidovrebbedunquedire:gliElohimopera-ronochevi fosse la luce;essi stessi simanifestaronopermezzodella luce.Ma

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per le attivitàminori da svolgersi entro la luce, impiegarono leArchai, ad essisottoposte nell’ordinamento delle Gerarchie, le quali Archai, vengono indicatenellaGenesicon laparolayom;eallatoaquesteposero leEntità;chenecessa-riamentedevonovenir contessutenella retedell’esistenza, afQinchéaccantoal-l’attivitànellalucepossavenirelacorrispondenteattivitàdell’oscurità.Allatoayom,pongonolille,chesitraduceordinariamenteconnotte.Dopodiche,però,importadiproseguire,dicontinuarel’ulteriorespecializzazionedell’evoluzione.Ataluopo,occorrevachealtreEntitàvenisserotrattedall’ordinamentodelleGe-rarchie.Sedunquesidice:«GliElohimoSpiritidellaforma,simanifestaronopermezzo della luce, e diedero alle Archai l’incombenza di provvedere alle operedellaluceedell’Oscurità»,sidevesoggiungere:«oraperògliElohimprocedette-rooltre,specializzaronoulteriormentel’esistenza,ealleattivitàcheadessononsoltantodeterminanol’esistenzanellavegetalitàesteriore,machedevonosusci-tareun’interiorità,un’interioritàchepuòdivenireun’immagineriQlessadell’este-riore,preposerogliArcangeli.EafQidaronoadessiquell’attività,chedeveriver-sarsisullanostraTerradaldifuori,perchépossagerminarenonsoltantolavege-talità,maanchel’animalità,lavitainteriormentevibranteinrappresentazioniesensazioni. Vediamo dunque, sol che si vogliano interpretare le cose corretta-mente,comelaGenesiparlipurediquestiArcangeli.Così,cariamici,seesamina-te, riQlettendo, l’esegesi dei soliti commentatori, troverete che nulla in essa visoddisfa.Maseviaiutereteconciò,dacuilaGenesièprovenuta,conlascienzaocculta,potreteinondarelaGenesidiluceinognisuaparte.Tuttoappariràsottounanuovaluce;equestodocumento,ilquale,perl’impossibilitàditradurrenelnostro idioma quelle antiche parole viventi, dovrebbe altrimenti rimanere in-compreso,questodocumentorimarràall’umanitàcomeundocumento,lacuipa-rolavarràpertuttiitempi.

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VI-ILMONDOÈESPRESSIONEDELL’ATTIVITÀDELLECELESTIGERARCHIE

Saràmiocompito,inquesteconferenze,didare,daipuntidivistapiùdiversi,unavedutageneraledituttociòchepuòcondurreallacomprensionedellaGene-si. In tuttequestespiegazioni,però,vipregodi teneresemprepresente ilveropuntodivistadellascienzadelloSpirito.Questopuntodivistavuole,anzitutto,chesiprocedasullabasedeifattidellavitaspiritualestessa.Intuttociò,dicuiparliamo, c’interessa dunque in prima linea il quesito: come si comportano lecosenellavitaspirituale,nell’evoluzionespirituale?Anchepertuttociò,dunque,chepernoiècompresonellarelazionedellaGenesi,quelchepiùmontaèdisa-perequaliavvenimentiefattisupersensibiliabbianoprecedutoilcorsodell’evo-luzionevisibiledeldiveniredellanostraTerra.Esoltantoalloraèpernoidipar-ticolare importanzaritrovareciòcheprimaabbiamoassodatopermezzodellaricercaspiritualeeindipendentementedaqualsiasidocumento,nelletradizionidellediverseepoche,deidiversipopoli.Acquistiamocosìlapossibilitàdimetter-ciinungiustoatteggiamentodisentimentoedirispettoversoquantovieneri-suonandonelnostroanimodalontanipopoliedaepocheremote.Acquistiamocosì lapossibilitàd’ intenderciquasi conquei tempipassati, chenoi stessi ab-biamo vissuti in altre incarnazioni, la possibilità di riallacciarci a ciò con cuidobbiamoaveravutocontattoinqueitempilontani.Cosìdobbiamointerpretareilpuntodivista,chestaabasediquestocorsodiconferenze.Inquestiultimigiorniabbiamocercatodiformarciun’ideadicomequelleEn-

titàspirituali,dellequaligiàavevanoconoscenzadalcampodellascienzadelloSpirito,siritrovinopoinellaGenesi.Einpartequestociègiàriuscito.Abbiamoperòsempretenutopresenteilpuntodivista,cheintuttoquantocisipresentadalla immediata esteriorità, perQino in quanto ci si presentanei gradi inferioridellacoscienzachiaroveggente(e, inultimaanalisi,nellaGenesiabbiamoachefareconfattidellacoscienzachiaroveggente),cheintuttociòdunquesitrattadimaya,d’illusione; che lanostra concezioneabitualedelmondosensibile,qualeessoesisteper lanostra facoltà cognitiva, chequestomondo sensibile èmaya,illusione.Questaèunamassima,cheèbennotaachiunquesisiaunpocooccu-

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patodi scienzadelloSpirito.E che in certomodoanche i campi inferioridellachiaroveggenza, tutto ciò che chiamiamomondoetericoemondoastrale, rien-trino,inunsensopiùalto,inquestocampodell’illusione,èpureunfatto,chenonpuòrimanereignoratodanessuno,ilqualesisiaoccupatodaqualchetempodiidee scientiQico-spirituali. Arriviamo alla vera base dell’esistenza – Qino a queltantochepernoièraggiungibile–soltantoquandopenetriamo,oltreisuddetticampi,Qinoallesorgentipiùprofondedell’esistenza;questo,noidobbiamosem-pretenerpresente.Enondobbiamofermarcialpuntodidireciòanoistessiinlineapuramenteteorica;devealcontrariopenetrarci,percosìdire,nellacarneenelsangueilsentimento,chenoiciabbandoniamoadillusioni,serimaniamoat-taccatiall’esistenzaesteriore.Matrascurarel’esistenzaesteriore,valutarlapoco,sarebbenaturalmentepure,a suavolta,unadellegrandi illusioni,allequaligliuominisipossonoabbandonare.Prendiamociòdi cui inquesti giorni ci siamo tantooccupati l’esistenza ele-

mentare,cheèl’esistenzapiùvicinaallaqualesipossaarrivaredietroallanostraesistenzaQisica,dietroaciòchepercepiamocoinostrisensi;prendiamoquell’e-sistenzaelementare,chelascienzadelloSpiritodescrivecomepostaabasedeglielementidella terrestrità,dell’acqueo,dell’aeriforme,delFuocoo calore,dellaluce,dell’eteresonoro,dell’eterevitale;prendiamoquestaesistenzaelementare.Cerchiamodiformarcidelleideedell’elementoterreo,diquelloacqueo,diquelloaeriforme;ecc.–CerchiamodiQissarebenequesteidee.Nonavremofattonientese, conuna talqualesuperbia intellettualeche facilmentesi trova fra i seguacidella scienza dello Spirito, diciamo: «Ebbene, tutto ciò èmaya, è illusione»! Èproprioperòpermezzodiquestamayachelevereentitàsimanifestano.Esedi-sdegnamo di tener conto delle manifestazioni, di conoscere gli strumenti e imezzicoiqualiessesimanifestano,civieneingenereamancareognicontenutopermezzodelqualesipossaarrivareacomprenderel’esistenza.Dobbiamoren-derciconto,quandodiciamo:«acqua»«aria»ecosìdiseguito,chevediamoinciòleesteriorizzazioni,lemanifestazionidiSpiritualitàeffettivamentereali,machequandodiciamo:nonvogliamosapernediquestamaya,nonarriviamoingenerea farcialcuna ideadiquelcherisiedeabasedi tuttociò.Dobbiamodunque,al

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contrario,rendercicontochiaramente,chenell’elementoterreo,inquelloacqueoecc.,abbiamoesteriorizzazioni,rivelazioni,manifestazionidiEntitàspirituali.Esaminiamoora,dalnostropuntodivistascientiQico-spirituale,peresempio,

l’elementoterreo!Sappiamooragiàbenissimo,chedurantel’anticaesistenzasa-turnianonvipotevaessereunelementoterreosiffatto,eneppuredurantel’anti-caesistenzadelSole,odiquelladellaLuna.Sappiamo,chel’evoluzionehadovu-toaspettareQinoallanostraesistenzaplanetaria,echeallorasoltantol’elementoterreohapotutoaggiungersiall’elementocaloredell’anticoSaturno,aquelloae-reodell’anticoSoleeaquelloacqueodell’anticaLuna.Sappiamocheognisingologradodell’evoluzionepuòprogrediresoltantopervirtùdellavorodiEntitàspiri-tuali.DiciòcheoggichiamiamocorpoQisico,l’organopiùbassodellanostraenti-tàumana,possiamodire–seponiamoquestocorpoQisicocompletamentenell’e-sistenzaelementare–,chedaséessosièfattostrada,dalprimogerme,chehasviluppatosull’anticoSaturno,dallostatodicalore,attraversolostatosolareae-reo,equellolunareacqueo,edèprogreditoQinoall’attualecondizioneterrestre.AbbiamodunquenelnostropropriocorpoQisicoesteriorequalcosa,dicuipos-siamo dire, che ha attraversato un’esistenza in un contessersi di mero calore,un’esistenzacomecorpoaeriforme,un’esistenzacomecorpoacqueoedèsalitofusiall’esigenzaterrestre.ConosciamoancheleEntità,lequalihannopresopar-teall’anticolavorosaturnio,all’evoluzionedellecondizionidelcorpoQisicouma-no.Ricordatevidi ciòche trovatedescrittonellamiaScienzaOcculta,echegiàaltrevolteèstatodetto:sull’anticoSaturnooperavanocerteEntitàspirituali,cheavevano attraversato i gradi inferiori della loro evoluzione in un remotissimopassato,ederanogiàtantaprogrediteall’epocadell’anticaesistenzasaturnia,dapotere,percosìdire,sacriQicarelapropriacorporeità,daimmolarla,perfornirelamateriafondamentale,lasostanzafondamentale,perl’anticoSaturno.QuesteEntitàspirituali,nellagraduatoriadellegerarchie,sonoquellestessechedeno-miniamoSpiritidellaVolontà.E inquestachesitrovòcosìaesserelasostanzafondamentale,inciòcheavevanocosìoffertoinsacriQiciogliSpiritidellaVolontà,svolseropoiillorolavorolealtreEntitàspirituali,lealtregerarchie;visielabo-raronoséstessianchegliSpiritidellapersonalità, iquali, inquestasostanzadivolontà – se così mi è consentito di chiamarla – si coniarono la loro propria

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umanità.Ederapurequestasostanzadivolontà,cheagivacomeelementocalorenell’anticaesistenzadiSaturno,eincuifuformatoilprimogermedelcorpoQisi-coumano.Nondoveteperò credere, chedelleEntità spirituali comegli SpiritidellaVolontàtermininoaundeterminatogradoillorolavoro.Perquantosull’an-tico Saturnoessi in certomodoavessero compiuto laparteprincipaledel lorolavoro,continuaronotuttaviaaessereattivianchenelcorsodell’evoluzioneat-traversoleesistenzedelSole,dellaLunaedellaTerra.Erimaseroincertomodonellasostanzialità,perlaqualedapprimaessesieranoimmolate.Abbiamovedu-to,cheentrol’anticaesistenzasolarel’elementocaloresitrasformò,dallatodel-lacondensazione,dunquepercosìdireversoilbasso,inelementoaereo.Unpro-cessosiffattoche,guardatosecondolaparvenzaesteriore,ciappareaundipres-so come una condensazione dell’elemento calore in elemento aereo, non è unprocesso di condensazione altro che secondo la maya, secondo l’illusione. Inquestocondensarsi stessovièvibrazioneedessenzaspirituale,vièun’attivitàspirituale.Echivuoleapprofondirelecosedevechiedere:«Nell’ordinedelleGe-rarchie,chihafattosìchedallasostanza-calorepiùsottile–semipossoespri-mere così – si sia consolidata la sostanza aerea, piùdensa?»Nessunaltro, chequeimedesimiSpiritidellaVolontà,chegiàavevanofattosacriQiciodellapropriasostanzadicalore;sicchépossiamodeQinirequestaattivitàdeglispiritidellaVo-lontà,dicendo:Essieranotalmenteprogreditiall’epocadell’anticaesistenzasa-turnia,cheemanaronolaloropropriasostanzacomecalore,el’immolaronoso-stanzialmente,eillorofuocoscorsenell’esistenzaplanetariadell’anticoSaturno.Poiindurironoquestolorofuoco,durantel’anticaesistenzasolare,Qinoaridurloagas.E furonoessipure,chedurante l’anticaesistenza lunarecondensaronoilloro elemento gassoso Qino a renderlo acqueo. E durante l’esistenza terrestre,essicondensaronoancoral’elementoacqueoQinoaridurloelementoterreo,soli-do.Quandodunquecivolgiamooggilosguardod’attorno,nelmondo,evediamoilsolido,dobbiamodire: Inquestosolidooperanodelle forze, lequaliunicheesoledànnolapossibilitàchequestosolidoesista;lequalipervirtùdellapropriaentitàsisonoriversatecomecaloresull’anticoSaturno,ehannoresoquestoloroefQlussosemprepiùdensoQinoallostatosolido,cheessetengonoormaivigoro-samente compatto. E se vogliamo sapere chi è che fa tutto questo, dobbiamo

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dire:«Dietroa tuttociòchecisipresentacomesolido,svolgono la loroazionetessitricegliSpiritidellaVolontà,iTroni».GliSpiritidellaVolontàesistonodun-queancoraQinentrol’esistenzastessadellaTerra.Eora,ciòchenellaGenesivie-neriferito,sipresentaanoisottounanuovaluce.Quando sentiamo che ciò che nella Genesi viene indicato con «bara» è una

specie di operosità pensante degli Elohim, dobbiamo dire: Sì, gli Elohim, permezzodellaloromeditazione,comeattingendodallamemoria,crearonodinuo-vo ciò che io ho indicato comedei complessi dell’esistenza. A questi Elohim èsuccesso,sottouncertoriguardo,propriolostessochesuccedeanoiquando,at-tingendodallamemoria,creiamoqualcosa–noicertamentesvolgiamoquest’at-tivitàinuncampomoltoinferiore.Vorrei parlare per via di similitudini. Immaginatevi un uomo, che si addor-

mentilasera.Perlasuacoscienza,subbiettiva,ilsuomondodisentimentierap-presentazionisprofondanell’oblio;eglipassanellostatodisonno.Supponiamochel’ultimopensiero,cheegliabbiaavutolasera,siastato,–peresempio–quel-lodiunarosa,diunarosacheglistavavicinaquandosièaddormentato.Questopensiero sprofondanell’oblìo. Lamattina risorgenuovamente il pensierodellarosa.Selarosanonfosserimasta,nonvisarebbepiùcheilsolopensierodiessa.Distinguete ora questi due fatti: uno è quello del richiamo allamemoria dellerappresentazionidellarosa; laqualeindatecircostanzepotrebberisorgerean-cheselarosafossestatatolta;dunqueilpensiero,ilricordodellarosa.Maselarosaèrimastalì,allora,perlapercezione,risorgeanchelarosamateriale;questoèl’altrofatto.AncheneiriguardidituttociòcheabbiamoindicatocomepensierocosmicodegliElohim,vipregodidistinguereparimentidue fatti.Quandodun-quecivieneraccontato,chenelterzomomentodeldiveniredellaTerrahaluogouncogitarecosmico,chegliElohimseparanoilliquidodalsolido,cheessiisola-no ilsolidoe lodesignanocomeTerra,dobbiamoanche inquestovedere lari-Qlessione cosmica degli Elohim, dai quali germina questo pensiero produttivo.MainciòchesipresentòdinanziallalororiQlessionedobbiamoriconoscerel’at-tività degli Spiriti della volontà, i quali riproducono ora l’oggettivo nella loropropriasostanzialeessenza.CosìQindalprincipiogliSpiritidellaVolontàopera-noehannooperatoinognielementoterrenochecicirconda.

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Dovetefamiliarizzarviconsiffatteidee,che,cioè,sottocertiriguardi,inciòchecicircondapiùdavicino,echeconsideriamospessocomequalcosadiinferiore,ci troviamodi fronteaEntitàassai elevatee sublimi.È facilediredi ciò che sipresentaanoicomesolido:«Maquestaèsoltantomateria!»eforsemoltihannovogliadidire:«DiquestononsioccupachistudialoSpirito.Lamaterianonècheesistenza inferiore. Come ci può interessare questa sostanza? Noi penetriamonellaspiritualitàaldisopradellamateria!»Chipensaaquestomodonontienecontodelfatto,cheinciòcheeglivorrebbecosìdisprezzare,hannolavoratoperinQinititempidelleEntitàspiritualielevate,perportarloinquestacondizionedisolido.E inverità, ilnostrosentimento, seavesseunmododisentirenormale,dovrebbecompenetrarsidiprofondavenerazione,quandodallamateriaesterio-re,dalmantoelementare,percosìdire,chericoprelaTerra,essopenetraQinoaciò che ha solidiQicato quelmanto terreno; il nostro sentimento dovrebbe conprofondadevozioneacquistareunsensodialtissimorispettoperleEntitàspiri-tualielevate,chechiamiamoSpiritidellaVolontà,lequaliconlunghissimolavorohannoediQicatoinquestoelementoterreolabasesolida,sullaqualecamminia-mo,echeportiamoancheinnoistessinellepartiterreedelnostrocorpoQisico.QuestiSpiritidellaVolontàchenell’esoterismocristianovengonochiamatiancheTroni,hannoeffettivamentecostruitoo–perdirmeglio–condensatoilsuoloso-lido,sulqualecamminiamo.Coloroche,daesoterici,hannoassegnatoinomiallecreazionidegliSpiritidellaVolontàentrol’ambitodellanostraesistenzaterrena,hannochiamatoquestiSpiriti,«Troni»,perchéeffettivamenteessicihannoediQi-cato i tronisuiquali,comesopraunabasesolida,sempreciappoggiamo,esuiquali,comesuisuoitronisolidi,continuasempreapoggiareognialtraesistenzaterrena.Questeanticheespressionihannouncontenutomeritevoledistraordi-nariorispettoevenerazione,dicuiilnostrosentimentodevetenerconto.Seorarisaliamonell’esistenzaelementaredalsolidooterreoQinoall’acqueo,

dobbiamodire:«Perilterreoèstatonecessariounlavoropiùlungodicostruzio-needicondensazionechenonperl’acqueo;dovremoconseguentementeanchecercareleforzechestannoabasedell’acqueoinentitàdiunagerarchiainferiore.Per la condensazione dell’elemento acqueo, quale esso agisce come esistenzaelementareattornoanoi, è statanecessaria soltanto l’azionedegliSpiritidella

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Saggezza–Kyriotetes,oancheDominazioni–delgradogerarchico immediata-menteinferiore.Così,dietroallabasesolidadellaTerra,vediamogliSpiritidellaVolontà;edietroaciòchenonèl’acquaQisica,machesonoleforzechecostitui-sconoilliquido,dobbiamovederel’azionedegliSpiritidellaSaggezza,oKyriote-tes.Serisaliamoall’aeriformedobbiamovedereinessol’azionedellaGerarchiaimmediatamenteinferiore.Anchenell’aeriforme,chevibraeregnaintornoanoi,inquantoèprodottodaforzecherisiedonodietroadessodobbiamovederel’ef-Qlussodell’attivitàdicertiSpiritidell’ordinedelleGerarchie.ComegliSpiritidel-laSaggezzaoperanonell’acqueo,cosìnell’aeriformeagisconogliSpiritidelmo-vimento–Dynamis,Virtù,comesiamoancheabituatiachiamarlinell’esoterismocristiano–.EsecispingiamoavantiQinoall’elementocalore,Qinoalsusseguentestato più sottile, sono gli Spiriti della Gerarchia immediatamente inferiore chevivonoetessonoinesso,gliSpiritidellaforma–Exusiai–,glistessi,deiquali,davariigiorni,parliamocomeElohim.Finora,guardandodaunaspettodeltuttodi-verso,abbiamodescrittogliSpiritidellaforma,comequelli,che«covavono»nel-l’elementocalore.Scendendonell’ordinedelleGerarchiedagliSpiritidellavolon-tàagliSpiritidellaSaggezzaedelmovimento,arriviamodibelnuovoainostriElohim,ainostriSpiritidellaforma.Vedetecometuttosiconcatena,purchésenerintraccicorrettamenteilQilo.Seprovateoradiinterpretareconintelligenzaeconsentimentotuttociòcheè

statodescritto,direte:Abasediciòcheinostrisensivedononell’ambientecheciattornia,vièun’esistenzaelementare,unelementoterreo:mainquestoelemen-toterreovivonoinrealtà,gliSpiritidellavolontà:abasediessovièunelementoliquido,nelqualeperòvivonoinrealtàgliSpiritidellasaggezza;abasedique-st’ultimovièunelementoaeriformeincuivivonotuttaviainrealtàgliSpiritidelmovimento;epoiunelementodicalore,nelqualevivono,inrealtà,gliSpiritidel-laforma,gliElohim.Nondobbiamoperòpensare che si possano separare completamente questi

campil’unodall’altro,chesipossanotracciaredeilimitiQissitradiessi.Tuttalanostravita terrenapoggia invecesulla reciprocae scambievoleazionedell’ele-mentoacqueo,dell’aeriformeedelsolidoesulfattocheilcaloreinterpenetraepervadeognicosa.Nonv’hasolido,chenonsiainunostatoqualsiasidicalore;

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troviamoilcaloreovunqueneglialtrigradidell’esistenzaelementare.Possiamoperciòdire:Troviamoanchel’azionedegliElohim–l’effettivoelementoenergeti-codelcalore–dappertutto;essasièriversataovunque.Seanchehadovutoes-sere preceduta dall’azione degli Spiriti della volontà, della saggezza, delmovi-mento,purnondimeno,durantel’esistenzadellaTerra,questoelementodelca-lore,cheè lamanifestazionedegliSpiritidella forma,hapermeato tutti igradiinferiori dell’esistenza. Non troveremo dunque soltanto nel solido la base so-stanziale, per così dire, il corpodegli Spiriti dellaVolontà,ma vediamoquestocorpodegliSpiritidellavolontàpermeatoecontessutodagliElohimstessi,dagliSpiritidellaforma.Eoraproviamociaritrovarenell’esistenzasensibilel’espressioneesterioredi

ciò,cheabbiamoperl’appuntoesposto.Abbiamodescrittociòcheviènelsupersensibile,unintertessersidegliSpiriti

dellavolontà–Troni–edegliSpiritidellaforma–Elohim–;questositrovanelsupersensibile. Ma il supersensibile riQlette sempre la propria immagine nelmondosensibile.Ecomesipalesaquestofatto?Ciòchesostanzialmente,percosìdire,èilcorpo,l’esseredegliSpiritidellaVolontà,èlamateriachesisquadernadinanzi a noi, lamateria solida. Ciò che viene abitualmente considerato comemateria,èillusione;leideechecisiformadellamateria,sonomaya.Inrealtàilveggente,quando,percosìdire,sirecanellesferedovedeveapparirelamateria,nonvitrovalanostrarappresentazionefantasticadellamateriaQisica,–perchétalerappresentazioneèunsognovuoto.Ilconcettodellamateria,dicuiparlalacosidetta Qisica della QilosoQia della natura è soltanto un’immagine, una strava-ganza, una fantasticheria. Finché ci si contenta di servircene comemoneta dicambio,vabene;maseconessasicrededicoglierealcunchédiessenziale,siso-gna.EcosìinfondooggidìlaQisicasogna,quandoparladellesueteorie.Quandoconstatadeifatti,descrivedeifatti,ilreale,ilvero,alloraparladiverità–quandodescriveciòchel’occhiopuòvedereeciòchesipuòstabilireconuncalcolo.Maquandosimetteaspecularesugliatomi,sullemolecole,ecc.,chenonsarebberoaltrochecertecoseaventiesistenzamateriale,alloraessacominciaaimmagina-reunospaziouniversale,delqualedobbiamopropriodire: «SuccedecomenelnostrodrammadeiMisteriRosicruciani,làdoveFelixBalde,nelTempio,afferma:

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«Sesivolessecomprarequalcosaesidicesse:nontipagocondenarosonante,tipromettochedaqualchenebbiaformeròdeiducati,lanebbiasicondenseràcer-toinducati».ConquestoparagonegrossolanosipuòveramenterenderequellaillusionedellateoriaQisica,cheaccettal’ideadiinterecostruzionicosmichesortedallenebuloseprimordiali, quandoalla cosidetta «necessitàdiuna concezionedelmondo», sidevesoddisfarecon lamonetache, inquestocampo, la scienzaspacciavolentieri.Èunafantasticheriavolerconsiderarecomereale l’esistenzaatomica,qualeoggi lasiconcepisce.Finché las’intendecomeunmezzoabbre-viativo(monetadicambio)persigniQicareciòcheisensipalesano,sirimanesulterreno giusto. Se si penetra al di là di questo terreno del sensibile, ci si deveavanzareQinoallaspiritualità,esiarrivaalloraall’essenzaeall’attivitàdiunaso-stanzafondamentale,cheperòaltrononèchelacorporeitàdeiTroni,permeatadall’azionedegliSpiritidellaforma.Ecomesipalesa,comesiproiettaciònelno-stromondodei sensi?Ebbene, inquestosi squadernadavantianoi lamateriasolida, laqualeperò innessun suo statoè amorfa.Ciò cheè amorfo, ciò cheèsenzaforma,vienedeterminatosoltantodalfatto,che,inultimaanalisi,ogniesi-stenza che aspira a formaviene rotta, spezzata.Nell’ediQicio cosmico, tutto ciòchetroviamo,incertomodo,comeesistenzadinaturapolverulenta,nonhaaffat-to la tendenza a essere polvere;ma è esistenza sminuzzata. Lamateria, cometale,ha tendenzaaprendere forma.Tuttoha tendenzaa essere cristallino.Ciòcheèmateriasolidatendeaprenderformadicristallo,tendeversounaforma.Possiamoquindidire:Ciòchechiamiamo lasostanzialitàdeiTroniedegliElo-himpenetranellanostra esistenzamateriale, inquanto si rivela comemateriasolidachesidistende.Perilfattocheessamanifestaqualcosachenoichiamiamoesistenzamateriale,perquestofattostesso,essasirivelacomeessenzialitàdeiTroni;perilfattocheappareconunaformaeche,percosìdire,inquestasostan-zafondamentalelevengonoelaboratesempredelleforme,sirivelacomemani-festazioneesterioredegliElohim.Eoragettiamodinuovounosguardosulcontenutospiritualedellanomencla-

turadegliantichitempi.Gliantichiveggentisisonodettiaquell’epoca:«Seguar-diamoattorno,nellamaterialità,questasirivelaanoinell’essenzialitàdeiTroni;laqualeperòvienpermeatadaunelementodiforzachevuolportaretuttociòa

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prendereforma.Diqui ilnomedi«Spiritidella forma».Intuttiquestinomiv’èun’indicazione di ciò che di veramente essenziale essi signiQicano. Volgete losguardo sulla tendenza, che esiste in tutto l’ambiente che ci circonda, verso laforma cristallina, e avrete, a un grado inferiore, ciò, che nella determinazionedellaformacristallinamanifestaesteriormenteleforzechevibranoevigononel-lasostanzadeiTroni,comeElohim,comeSpiritidellaforma.Làoperanoifabbri,nelloroelementodicalore,edallasostanzasenzaformadegliSpiritidellavolon-tàfucinanoleformecristallinedellediverseterreedeivariimetalli.Questisonogli Spiriti nella loro attività calorica. i quali allo stesso tempo sono l’elementoformativodell’esistenza.Seconsideratelacosainquestomodo,arrivateavederel’essenzael’attivitàvivente,chestaabasedellanostraesistenza.Dobbiamocosìabituarciavedere,intuttociòchesipresentaanoiesteriormente,maya,illusio-ne, senza però fermarci alla teoria inutile, che ilmondo esteriore èmaya; conessanonsigiungeanulla.Solquandosiarrivaapenetrareconlosguardoovun-que,inognisingolapartedellamaya,Qinoall’essenzarealechestaabasediessa,soloalloraquella frasehaveramentesenso;alloraèdiqualcheutilità.Abituia-mocidunqueavedereintuttoquellochesuccedeesteriormente,intuttoquellochecicirconda,unacosache,comeillusione,èbensìrealtàmacheinfondori-manenondimenoillusione.Unaparvenzanonècheparvenza.Cometale,essaèunfatto;manonlasicomprende,secisi fermaallasuaapparenza.E lasipuòconsiderareedapprezzareanchecomeapparenza,solquandononcisifermiallasuaparvenza.Leideeastrattedell’epocaattualeconfondonotuttoquanto.Glian-tichiveggentinonpotevano farequesto:nonavevanoquestagrancomoditàdivederovunquelemedesimeforzegrossolane,comefaainostrigiorniilQisico,ilqualenonvuolesoltantointendersidiQisica,mavuolecontemporaneamentees-sere,peresempio,anchemeteorologo.Chimetteoggiindubbio,chequelleforze,cheoperano–diciamo,peresempio–nell’esistenzaelementare,nelsolido,nelliquido,ecc.chimetteindubbio,secondoiconcettiodiernidellaQisica,chequelleforzenonsiano lemedesimechesonopure inazione,quando,peresempio, siformano lenuvolenell’aria,quando l’acquasi conglomeranellenuvole?Sobe-nissimo,cheilQisicooggidìmaipuògiudicarediversamente,cheperlasuaquali-tàdiQisicovuoleessereallostessotempoanchemeteorologo,echeperluinon

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v’hadifferenzaquandoapplicaquellestesseleggi,cheegliprendeinconsidera-zioneperl’esistenzadellaTerra,ancheallaformazionedellemassediacqua,cheinformadinubicircondano,lanostraTerra.Ilcompitodelveggentenonècosìfacile.Appenasirisaleaisostratispirituali,nonèpiùpossibiledivedereintuttolamedesimacosa; sonodiverse leEntità spirituali cheagiscono,quando–peresempio–daunelementogassosoqualsiasisiforma,direttamentesulsuolo,unliquido,equando,nell’ambientechecircondalaTerra, l’elementogassoso,neb-bioso,siconglomeraeformaunliquido.Quandodunquesiconsiderailprodursidell’elementoacqueonellanostraatmosfera,ilveggentenonpuòdire:l’elemen-toacqueosiproduce lassùnello stessomodocomesiproducesul suolo terre-stre, lasuanaturavaporosanascenellostessomodo,comel’acquasicondensanelfondodellaTerra,sulsuolostesso,perchéinrealtàleEntitàchepartecipanoallaformazionedellenuvolesonodiversedaquellecheprendonoparteallafor-mazionedelleacquesulterreno.QuelchetestèhodettodellapartecheleGerar-chieprendonoallanostra esistenza elementare, si riferisce soltanto allaTerra,dalsuopuntocentrale,QinoallasuperQicie,dovenoistessicitroviamo;maleme-desimeforzenonarrivano,peresempio,aformareanchelenuvole.Aquestola-voroprovvedonoaltreEntità.La QilosoQianaturalistica, cheèunprodottodellaQisicaodierna,partedaunprincipiopregiudizialemolto semplice.Essa ricercadapprima alcune leggi Qisiche, e poi dice che queste reggono ogni esistenza; etrascuratutteledifferenzecheesistononeidiversicampidell’esistenza.Cosìfa-cendo,cisiregolasecondolamassima,chedinottetuttelemucchesonogrigie,di qualsiasi colore esse sieno.Ma le cose non sono uguali dappertutto, anzi sipresentano nei varii campi inmodomolto diverso. Colui dunque, il quale, permezzodellaricercachiaroveggente,èdivenutocoscientecheentrolanostraTer-ral’esseredeiTroniodegliSpiritidellavolontàdominanell’elementoterreo,chenell’elementoacqueodominal’esseredegliSpiritidellasaggezza,nell’aeriformequellodegli Spiritidelmovimento,nel calorequellodegliElohim, si elevagra-dualmente anche alla conoscenza, che nel conglomerarsi delle nuvole, in quelpeculiareprocessochesisvolgenell’ambientechecircondalanostraTerra,percui l’elementoacqueo-gassosodivieneacqueo,sono inazionequelleEntitàcheappartengonoallaGerarchiadeiCherubini.Guardiamocosìilsolido,ciòchein-

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dichiamo come esistenza elementare terrestre, e contempliamo in esso un in-trecciarsidell’azionedegliElohimediquelladeiTroni.Volgiamo losguardo inalto,evediamocomenell’aeriforme, incuidominano indubbiamentegliSpiritidelmovimento, siano all’opera i Cherubini, perché l’elemento acqueo, che saledalla sfera degli Spiriti della saggezza, possa conglomerarsi in nuvole. Come èvero che attorno alla nostra Terra dominano i Cherubini, così pure è vero chedentrol’esistenzaelementaredellanostraTerradominanoiTroni,gliSpiritidel-lasaggezza,gliSpiritidelmovimento.Eseconsideriamoora l’azionee l’esserestessodiqueste formazionidinubi, seguardiamociò chedipiùprofondo,percosìdire,stainessenascosto,ciòchesoltantoavoltesirivela,vediamocheèillampo,chesisprigionadallanube,eiltuono.Neppurequestaècosacheprovie-nedalnulla.Perilveggente,abasediquestaattività,vièl’operael’esseredegliSpiritidiquellaGerarchia,cheindichiamocomeSeraQini.Econciò,serimaniamonella cerchia della nostraTerra, se arriviamo soltanto Qino alla prossima sfera,abbiamotrovatotuttiisingoligradidelleGerarchie.Inciòchesipresentaanoisensibilmentevediamodunquel’efQlusso,lemani-

festazionidell’attivitàdelleGerarchie.Sarebbeunaverasciocchezza,senellam-pocheprorompedallanubesicredessedivedere lostessodiquelchesivedequandosiaccendeunQiammifero.Dominanoforzeaffattodiverse,quandodallamateria scaturisce l’elementochedominanel lampo, cioè l’elettricità.Vidomi-nanoiSeraQini.Abbiamodunque trovato la totalitàdelleGerarchieanchenella cerchiadella

nostraTerra,cosìcomelepossiamotrovarefuori,nelCosmo.QuesteGerarchieper l’appunto estendono la loro azione anche su ciò che sta nell’ambiente cheimmediatamentecicirconda.EseleggeteoralaGenesi,secontemplatel’interoordinamentoecontestodel-

l’evoluzionedelmondo,comecivieneespostodallaGenesi,voitrovateche,percosìdire,tuttiigradianteriorichesisonoformatiduranteleesistenzedell’anti-coSaturno,dell’anticoSoleedell’anticaLuna,siripetono,echealla Qine,comecoronamento dell’evoluzione, si è presentato l’uomo. Dobbiamo dunque inter-pretarequestarelazionedellaGenesicosì,chetuttal’attivitàel’esseredelleGe-rarchies’intesseneifattichevisononarrati;echetuttoinsieme,percosìdire,si

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condensanell’ultimoprodottodeldiveniredellaTerra,inquell’esseresupersen-sibile(perchédapprimaèunesseresupersensibile),delqualestadetto:GliElo-himlodeterminaronodicendo:Eorafacciamol’uomo.Essialloracontesseronotuttociò,dicuisingolarmenteognunodiessieracapace,inun’operad’insieme.Contesserono tutte le capacità che avevanoportate seco dai gradi precedente-mentetrascorsi,perfarsorgereallaQinel’uomo.TuttequesteGerarchiedunque,chehannoprecedutoquelladell’uomo,echedesignanocomeSeraQini,Cherubini,Troni, come Spiriti della saggezza, delmovimento, della forma, comeArchai oSpiritidellapersonalità,comeSpiritidelfuocooArcangeliecomeEsseriangeli-ci, tuttequesteEntità leabbiamotrovateoperantieviventi in tuttaquestaesi-stenza, di cui riferisce laGenesi. E se seguiamo ciò chequesta relazionenarraQino aquel coronamentodell’ediQicio, che apparisce, nel cosidetto sesto giornodellaCreazione,conl’uomo,seprendiamoinconsiderazionetuttal’esistenzavi-vente e tessitrice, per così dire, dell’evoluzione terrestre preumana, troviamobeninessatuttelediverseGerarchie.EtuttequesteGerarchiedovetterocollabo-rare,perpreparareciòcheQinalmentecomparvecomeuomo.Possiamodunquedire:Inquelveggenteoinqueiveggenti,daiqualilaGenesi

èscaturita,v’eracoscienza,chetutteleGerarchiedanoienumerateavevanogiàdovutoagireperlostadiopreparatoriodell’uomo.Maessidovevanopureesserecoscienti, cheper laproduzionedell’uomostesso,per l’ultimo coronamentodiquestointeroordinediGerarchie,dovevaancoravenireunaiuto,daunaparte,chesottouncertoriguardo,sitrovapiùinaltodituttequesteGerarchiestesse.Noi eleviamo dunque lo sguardo, per così dire, al di sopra dei SeraQini, versoun’Entitàdivinasconosciuta,appenasospettata.Seguiamo,peresempio,l’azionediunmembroqualsiasidell’ordinedelleGerarchie–diciamo,l’azionedegliElo-him:Qinchéessinoneranoarrivatialladeterminazionedicoronareleloroopereconlaformazionedell’uomo,erasufQicientecheessiponesserolapropriaattivitàinarmoniaconquelladelleGerarchieQinsuaiSeraQini.Allora,però,dovetteve-nir loro un aiuto da quella parte, verso la quale, abbiamo, presentandola, perl’appuntoelevatolosguardospiritualeechesta,percosìdire,aldisopradeiSe-raQini. Quando gli Elohim vollero dirigere la loro azione creatrice verso quellavetta vertiginosa per poter ricevere aiuto da quella parte, dovette succedere

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qualcosa,dicuivogliamocomprenderetuttalaportata.Essidovettero,percosìdire,trascendereséstessi,dovetteroimparareapoterepiùdiquantononaves-seropotutonelcasodellavoropreparatorio.Percoronarecompletamentel’ope-ra, per condurla a termine, fu necessario che gli Elohim divenissero capaci diesplicareforzesuperioriaquelleQinalloraesplicateper lasempliceoperapre-paratoria.IlgruppodegliElohimdovettedunque,incertomodo,trascendereséstesso.Proviamodi farciun’ideadi comeun fatto similepossa succedere.Pro-viamodiformarciquestoconcetto,partendoancorunavoltadaunesempioco-mune!Partiamodall’evoluzionedell’uomo!Quando vediamo l’uomo entrare, piccolissimo bambino, nell’esistenza, sap-

piamocheinluiancoranonèsviluppatoquellachechiamiamounitàdicoscien-za.Ilbambino,delresto,nonpronunzialaparolaIo,chetieneunitalacoscienza,senondopoqualchetempo.Alloraciòcheviènellasuavitaanimicas’inseriscenell’unitàdellacoscienza.L’uomocresceinaltezzainquantoriuniscelediverseattività che nel bambino sono ancora decentrate. Raccogliere quelle attività èdunquenell’uomounevolversiversounostatosuperiore.Inmodoanalogopos-siamo immaginarci il progresso evolutivodegli Elohim.Questi hanno esplicatounacertaattivitàdurantel’evoluzionepreparatoriadell’uomo.Perilfattodiaveresplicatoquestaattività,essistessihanno imparatoqualcosa;hannoessistessirecatouncontributopersollevarsiaungradosuperiore.Comegruppo,essihan-noormairaggiuntounacertaunitàdicoscienza;nonsono,percosìdire,rimastisemplicemente un gruppo,ma sono diventati un’unità. L’unità, in certomodo,acquistòesistenza.Ciòcheoradiciamo,ècosadistraordinariaimportanza;Qinoadoravipotevosoltantodire,cheisingoliElohimeranofattiinmodo,checia-scunodiessiavevaunacapacitàspeciale.Ognunodiessipotevarecareuncon-tributoalcomuneintento,allacomuneimmagine,secondolaqualeessivolevanoformare l’uomo.Eciòche l’uomoera,nonera incertomodocheun’idea,nellaqualepotevanocollaborare.Questo,dapprima,nel lavorodegliElohim,noneraancoranientedireale.Larealtàsorsesoltanto,quandoessiebberocreatoilpro-dottocomune.Conquestolavorostesso,però,essisievolvetteroamaggioreal-tezza,evolvetterolalorounitàQinoadivenirerealtà,sicchéormainoneranopiùsoltantosette,mailsettettoerauntutto,enoipossiamooraparlarediuna«Elo-

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himità»,manifestantesiinsettemplicemodo.AllorasoltantosorsequestaElohi-mità;essaèciò,acuigliElohimsisonoinnalzaticollorolavoro.ElaBibbialosa;laBibbiaconosce l’idea,chegliElohim, incertomodo,sonoprimaimembridiungruppoepoisicoordinanoinunaunità,inmodocheprimaessilavoranoin-siemecomemembridiungruppo,epoivengonodirettidaunorganismocomu-ne.EquestaunitàrealedegliElohim,incuigliElohimesercitanolaloroazionecomearti,comeorgani,vienechiamatadallaBibbia«Jahve-Elohim».Avetecosì,inmodopiùprofondodiquelcheQinoranonfossepossibileavere,

il concettodi Jahve,di Jehova.Perquesto laBibbia,nella suanarrazione,parladapprimasoltantodegliElohime,quandogliElohimstessisonoprogreditiaungradosuperiore,all’unità,cominciaaparlarediJahve-Elohim.Questaèlaragio-nepiùprofonda,perchéallaQinedell’operadellaCreazionecomparisceauntrat-toilnomeJahve.Dal chevedete, comeoccorrapenetrare Qinoalle fontiocculte,quandosivo-

glionocomprenderecosediquestogenere.Checosanehafattol’esegesibiblicadel secolodecimonono?Da tutto il fatto, chevihodescritto traendoloda fontiocculte,l’esegesidellaBibbiahadedottoquantosegue:Hadetto:«Sì,inunpuntocomparisceilnomedi«Elohim»,inunaltroilnomedi«Jahve».Evidentemente,questa è laprova, che i duedocumenti provengonodadue tradizioni religiosedifferenti;ebisognadistinguerefraciòcheètradizionediunpopolochehaado-ratogliElohim,eciòcheètradizionediunpopolochehaadoratoJahve.Echihascritto,ha riunito iduenomi,Elohime Jahve-Elohim,eabbiamoperciòundo-cumentochehailnome«Elohim»,eunaltrochehailnome«Jahve».Bisognadinuovodividerli».Equestaindagineèarrivataalpunto,cheoggiabbiamoperQinodellecosidetteBibbieedarcobaleno,nellequalituttociòchesarebbediunapro-venienzavienstampatoinletterecelesti,etuttociòchesarebbedell’altraprove-nienzavienestampato in lettererosse.Vi sonoveramentedelleBibbiesiffatte!Peccato,chebisogna talvolta far ladivisione inmodo,che laprimapartediunperiodoècelesteelasecondaèrossa,perchélaprimaprovienedaunpopoloela secondadall’altro.Èsoltantodameravigliarsi,poiché ilperiodoprincipaleequellosubordinatosicombinanocontaleperfezione,chesiastatanecessarialavenutadiunocheconnettessequesteduetradizioni.InQinitafaticaèstataspesa

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perquestaesegesidelnostrosecolo,esipuòdire,quandosisiaaconoscenzadeifatti, che forse innessun’altra ricercadi scienzanaturale odi storia si è spesatanta fatica,quantoperquestaesegesi teologicadellaBibbia,delXIXsecolo, laqualedestainnoiprofondatristezzaeilsensodiunaprofondatragicità.Ciòchedovrebbeilluminarel’umanitàsuquantov’hadipiùspirituale,haperdutoilcon-tattoconlefontispirituali.Ècomesequalcunovolessedire:«Nellasecondapar-tedelFaust,sesiconfronta ilpassodoveparlaArielconiversiburleschidellaprimapartedelFaust,sitrovachelostileècompletamentedifferente.Èimpos-sibilecheentrambiipassisienostatiscrittidaunamedesimapersona,eGoethedeveperciòessereunaQiguramitica».Perviadiquestodistaccodallefontioccul-te,ilfruttodiunimmensolavorodiapplicazioneedisacriQiciositrovadavveroetragicamentepostoalmedesimolivellodichivoglianegarel’esistenzadiGoethe,perché non può credere che due cose così diverse come lo stile della prima equellodella secondapartedelFaustpossanoproveniredaunastessapersona.Questocirivelaunaprofondatragicitàdellavitaumana;cidimostraquantosianecessariodiricondurreglispiritiversolefontidellavitaspirituale.Soloquandogliuomini tornerannoacercare loSpiritovivente,saràpossibile laconoscenzaspirituale.Egliuominitornerannoacercarlo;perchétalericercaèconnessaconun’esigenza irresistibile dell’anima umana. Ed è sulla Qiducia che tale impulsoesistenell’animaumana,echeilcuorespingel’uomoaricercarenuovamentelasuaconnessioneconlefontispirituali,eacomprenderelaverabasedelletradi-zionireligiose,èsuquestaQiducia,inultimaanalisi,chepoggiatuttalaforzachecipuòanimaresulterrenodeinostristudispirituali.CompenetriamocidiquestaQiducia, e raccoglieremoveri frutti inquesto campoche cideve condurrenellavitaspirituale.

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VII-PERCHÉNELSECONDOGIORNOGLIELOHIMNONVIDEROCHEL’OPERALOROERABUONA

Sevogliamogiungereallacomprensionedell’esistenza,dobbiamo,dauncertopunto di vista, seguire sempre l’evoluzione di questa esistenza, e già da varieproveabbiamopotutoconvincerci,cometuttoquelchecicirconda,edicuisia-moconsapevoli,siainviadievoluzione.Dobbiamoancheassuefarciadareunalineapiùgrandiosaalnostroconcettodell’evoluzione,estendendoloancheaqueicampi,aiquali,nellacoscienzaodierna,menosipensaadapplicarel’ideadievo-luzione.Sipensapoco,peresempio,aunaveraevoluzioneneiriguardidellavitadell’animadell’uomo.Sipensabensìaunasiffattaevoluzioneneirapportieste-riori,quandoessasimanifestaapertamente,comenell’esistenzaindividualedel-l’uomo,dallanascitaallamorte;maneiriguardidell’umanità,sipensasubitoal-l’evoluzionecheviensudacondizionianimali inferiori,e,anchetenendocontodiciòcheoggidìgiàsipuòsapere,siarrivaadelle ideealquanto fantastiche,aunaconcezione,secondolaquale,senz’altro,ciòcheèsuperioreavrebbepotutoevolversidaciòcheèinferiore,eciòcheèumanodaciòcheèanimale.Inquestociclodiconferenze,nonpuònaturalmenteesseremiocompitodidimostraredet-tagliatamente,comegiàspessohofatto,chelanostracoscienzaumana,qualeèoggi,haattraversatoun’evoluzioneingrandestile,especialmentecheilgeneredicoscienza,ilgeneredivitaanimicacheoggipossediamo,èstatoprecedutodaunaltro.Abbiamospessochiamatounaspeciedicoscienzainferiorechiaro-veg-gentequella,chehaprecedutolanostraattualecoscienzaesteriore.Lacoscienzaodiernaciprocuradellerappresentazionidioggettiesterioriperlaviadellaper-cezioneesteriore.L’altracoscienza,invece,chehaprecedutola,nostraattuale,lapossiamomegliostudiare,volgendolosguardoindietro,all’anticaevoluzionelu-nare.Ladifferenzapiùcaratteristicafral’anticaevoluzionelunareelanostraat-tualeevoluzioneterrestre,èperl’appuntoquesta,chelacoscienzasièelevatadaunaspeciedianticachiaroveggenza,daunaspeciedicoscienzaa immagini,al-l’attualecoscienzaoggettiva.Infondo,ègiàdavariiannicheioinsistosuquestofatto,egiàdamoltiannidallaCronacadell’Akasha,neiprimifascicolidellaLuzi-

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ferGnosis ,avetesulpropositopotutoistruirvisull’evoluzione.Ivigiàsidiceva,3

comel’anticacoscienzaaQiguredinaturaonirica,cheintempiantichissimierapropriadelnostroessere,sisiaevolutaQinoallacoscienzaterrena,Qinoaciòcheci dà oggi coscienza delle cose esteriori, ossia di ciò che noi chiamiamo coseesteriorinellospazio, incontrappostoaciòchenoistessisiamointeriormente.Questa distinzione fra gli oggetti esteriori e la nostra propria vita interiore, èpureunacaratteristicadell’attualenostrostatodicoscienza.Seabbiamounog-gettoqualsiasidavantianoi,peresempio,questarosa,diciamo:questarosaèlànellospazio,èstaccatadanoi.Noistiamoinunpostodiversodalsuo.Percepia-molarosaeciformiamounarappresentazionediessa;larappresentazioneèinnoi,larosaèfuoridinoi.Questadistinzionefraesterioreeinterioreèlacaratte-ristica della nostra coscienza terrestre. L’antica coscienza lunare non era così.Questa distinzione fra esteriore e interiore non veniva assolutamente fatta daquelle entità, che ebbero l’antica coscienza lunare. Supponete che, guardandoquestarosa,voinonabbiatecoscienzachelarosastaaldifuoridivoiechevelastate rappresentando interiormente, ma che al contrario abbiate la coscienzache,se questarosastasospesalànellospazio,l’esseresuopropriononappar-tienesoltantoallospaziocheessaracchiude,masiestendefuorinellospazioelarosaèeffettivamente invoi. Inverità, la cosapotrebbeandareanchepiùoltre.Immaginatevidivolgerelosguardoalsole,edinonaverelacoscienzacheilsolesia làsu,echevoisiatequagiù;madiavere invece lacoscienzachementrevistate creando la rappresentazione del sole, il sole sia in voi, che la vostra co-scienzaafferri ilsoleinmodopiùomenospirituale.Questadifferenzafrainte-riore ed esteriore alloranon esisterebbe. Se vi rendete ben contodi ciò, avetetrovatolaprimaveraqualitàdiquestacoscienza,qualerasull’anticaluna.Un’al-trasuacaratteristicaeraquelladiessereunacoscienzaaimmagini,inmodochelecosenoncomparivanodirettamentecomeoggetti,macomeimmaginisimboli-che,cosìcomeilsognooggidìspessosisvolgeinQiguresimboliche.Ilsogno,peresempio,puòagireinmodo,cheunfuocochestaaldifuoridinoivengapercepi-tomagariconilsimbolodiunesserecheirradialuce,comeinunquadro;analo-gamente l’antica coscienza lunare percepiva le cose – per così dire – interior-

Luzifer Gnosis era un periodico di scienza spirituale che si pubblicava a Berlino sotto la direzione del dottor Steiner.3

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mente,maanchein formad’immagini.Questaanticacoscienza lunareeradun-queunacoscienzaa immagini, intrisad’interiorità.Evierapureun’altradiffe-renza essenziale fra quella antica coscienza e la nostra coscienza attuale. Nonagivaaffattoinmodo,dadareaglioggettiesterioriun’esistenzaobbiettiva,comefalacoscienzaterrestreodierna.Ciòcheoggichiamatel’ambientechevicircon-da,ciòchevedeteoggicomeoggettisensibilineiregnivegetale,mineraleeuma-no,nonesistevaaffattoper lacoscienzadurante l’anticaevoluzione lunare.Av-veniva a quell’epoca, a un livello onirico inferiore, qualcosa di simile a quantosuccedeoggidìnell’anima,quandosidesta la forzaveggente, lachiaroveggenzacosciente. Il primo risveglio di questa coscienza chiaroveggente è tale, che neiprimi tempi non si volge ancora affatto ad esseri esteriori. In ciò anzi sta unasorgente d’innumerevoli illusioni per coloro, i quali, per virtù della loro – percosìdire–evoluzioneesoterica,sviluppanoinséstessilafacoltàdiforzechiaro-veggenti. Questa educazione delle forze chiaroveggenti progredisce a grado agrado.Vièunprimogradodichiaroveggenza:sisviluppaqualchecapacitànel-l’uomo,eglivedequalchecosaattornoasé.Macadrebbeinerrore,sesubitofos-seconvinto,checiòchevedeattornoasé,dunque–diciamo–nellospaziospiri-tuale, sia anche realtà spirituale. JohannesThomasius,nelnostroMistero rosi-cruciano,attraversaquestostadiodichiaroveggenzaastrale.Viricordosoltantoleimmaginichesorgonodavantiall’animadiThomasius,quandoeglistamedi-tando,sedutosulproscenio,esisenteschiuderenell’animailmondospirituale.Sorgonodelleimmaginidinanzialui,nellaprimadellequaliloSpiritodegliele-menti glipresentadinanziall’anima l’immaginedi esseri, cheegli giàha cono-sciutinellavita.Ildrammasisvolgeinmodo,cheJohannesThomasiushagiàco-nosciutonellavitailprofessoreCapesiuseildottorStrader.Egli lihagiàcono-sciutisulpianoQisico;dovesiègiàformatocerteideesuquesteduepersonalità.Quando,dopoilsuograndedolore,prorompelasuafacoltàchiaroveggente, Jo-hannesThomasiusvededibelnuovoilprofessoreCapesiuseildottorStrader.Livedesottoaspettimeravigliosi;vedeilCapesiusringiovanito,qualeraall’etàdicirca25o26anni,enoncomeèveramentealmomentoincuiJohannesThoma-siusstalìmeditando.NeppureildottoreStradereglivedecomeveramenteèinquelmomentoincuiJohannesstameditando,malovedecomedovràdiventare

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davegliardoinquestasuaincarnazione.Questaeparecchiealtreimmaginipas-sanodinanziall’animadi JohannesThomasius.Per rappresentarequesto inundramma,occorrecheiquadri,cheprendonoveramentevitanell’animapermez-zodellameditazione,sisvolganosullascena.L’errorenonpuòessere,cheJohan-nes Thomasius giudichi tutto ciò illusione; egli sbaglierebbe allora completa-mente.L’unicoatteggiamentocorretto,difronteatuttoquesto,èperluididireaséstesso,cheancoranonpuòsapere Qinoaqualpuntosi trattid’illusioneodirealtà.Eglinonsa,sequelcheglisipresentanelleimmaginisiaunarealtàspiri-tualeesteriore–sesia,peresempio,ciòcheèregistratonellacronacadell’Aka-sha,–oseegliabbiaestesoilproprioSéQinoafarneunmondo.Entrambiicasisonopossibili,edeglideveammetterliambedue.Ciòcheglimancaèlafacoltàdidiscernimentofrarealtàspiritualeecoscienzaaimmagini.Questoeglidevedireaséstesso.Esoltantodalmomentoincuiglisièdischiusalacoscienzadevacha-nica,incuiJohannesThomasiussperimentalarealtàspiritualeinquantoperce-piscenelDevachanlarealtàspiritualediunessere,cheegliconoscesulpianoQi-sico–Maria–,daallorasoltantoeglipuòtornareaguardare indietro,edistin-guerelarealtàdellameracoscienzaaimmagini.Cosìpotetevederechel’uomo,nel corsodella sua evoluzione esoterica, deve attraversareuno stadio, in cui ècircondatodaimmagini,incuiperòeglinonpossiedealcunafacoltàdidiscerne-refraciòchesimanifestacomerealtàspiritualeeleimmaginistesse.Neldram-marosicruciano,naturalmente,eranovererealtàspiritualichesimanifestavanonelle immagini. Per esempio, quel che si palesa come professore Capesius èl’immaginereale,chedellagioventùdelCapesiusèrimastaimpressanellaCro-nacadell’Akasha(equelchesipalesacomedottorStraderè lavera immagine,chedellavecchiaiadelloStraderstaregistratanell’Akasha).Neldrammas’inten-decheledueimmaginisienoreali:maJohannesThomasiusnonsa,chesonorea-li.Questostadiochesiattraversaaquelpuntodievoluzione,vennegiàattraver-

satodurantel’anticacoscienzalunareaunlivelloinferioreonirico–sicchénonerapossibilealloraladistinzionedicuisopra.Piùtardidunqueècominciatalafacoltàdidistinguereedèbenetenerpresentequantoperl’appuntoèstatodet-to.Teniamodunqueperfermo,cheilchiaroveggentesifamiliarizzaconunaspe-

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ciedicoscienzaaimmagini.Durantel’anticaepocalunare,leimmaginichesor-gevanoeranoperòsostanzialmentedifferentidaglioggettidellanostracoscienzaterrestre;etalisonoancheoggiperilchiaroveggenteprincipiante.All’iniziodel-laverachiaroveggenza,ilchiaroveggenteatuttaprimanonvedeaffattodelleen-titàesteriorispirituali:eglivededelleimmagini.Edobbiamoorachiedereanoistessi:chesigniQicanoquesteimmagini,checosìsorgono?Ecco,vedete,alprimogradodichiaroveggenza,essenonrappresentanoaffattodellevereentitàspiri-tuali;ciòchecosìsorgeèinveceanzitutto–semièconcessal’espressione–unaspecie di coscienza degli organi; è una rappresentazione Qigurata, un proiettarfuorinellospazio, ciòcherealmentesi svolge innoi stessi.Equando il chiaro-veggentecominciaa sviluppare in sé le forze,può–percitareoraunesempiovero–sentirecomesefuori,nellospazio,eglipercepisseinlontananzaduesfereluminose.Sonodueimmagini,dunque,disfereluminosedideterminaticolori.Seora il chiaroveggentedicesse: «Vi sono là fuoridueentità», egliprobabilmentecadrebbeinerrore;daprincipio,aognimodo,lostatodifattononsarebbequel-lo,anzisarebbedel tuttodiverso.Si tratta invece,cheeglivede le forzechiaro-veggenti,che lavorano in luistesso,proiettate fuorinellospaziosotto formadiduesfere.Equesteduesfere,peresempio,possonorappresentareciòchelavoranelcorpoastraledelchiaroveggenteecheinteriormenteproducelaforzavisivaneisuoidueocchi.Questaforzavisivasipuòproiettarefuori,sottoformadiduesfere. Sonoeffettivamentedunque forze interiori che sipalesano comeappari-zioniesteriorinellospazioastrale.Esarebbemassimoerroreconsiderarlecomeunamanifestazionedientitàspiritualiesteriori.Sarebbeerroreanchemaggioresedaprincipio, per virtùdi qualchemezzuccio –per così dire – si arrivasse audiredellevociesigiudicasserosubitoquestevocicomeispirazionichevengo-nodafuori.Questoèilmassimoerroreincuisipossacadere.Essepotrannoes-seretutt’alpiùun’ecodiunprocessointeriore.Ementrediregolaciòchesipale-sa sotto forma d’immagini di colori o di Qigure rappresenta dei processi più omenopuridellapropriainteriorità,levoci,ingenerale,rappresentanoquantodiconfusosisvolgenell’anima.Edèottimacosa,sechicominciaapercepiredellevoci,accoglieatuttaprimailcontenutodiesseconlamaggiordifQidenza.Vedetedunque, che il principio di questa facoltà rappresentativa Qigurata deve a ogni

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modoessereaccoltoconmoltoprudenza.Èunaspeciedicoscienzadegliorgani,unaproiezionedellapropriainterioritàfuori,nellospazio.Maquestacoscienzadegliorganieralacoscienzaperfettamentenormaledurantel’anticaevoluzionelunare.Gliuoministessi,nell’anticostadiolunare,nonpercepivanochepocopiùdiciòcheadessistessisuccedeva.HorichiamatospessolavostraattenzionesopraundettoimportantediGoe-

the:«l’occhiovieneformatoallaluceperlaluce».Questeparoledovrebberoan-dar compresemoltoprofondamente.Tutti gli organi che l’uomopossiede sonoformatisecondol’ambienteedall’ambiente.EdèunaQilosoQiasuperQiciale,echeesprimeunsoloaspettodellaverità,quellachedice:senzal’occhiol’uomononpotrebbepercepirelaluce;perchél’altroaspettoimportantediquestaveritàè,che senza luce l’occhiononavrebbepotutomai svilupparsi; e cosìpure l’orec-chiosenza ilsuono,ecc.Daunpuntodivistapiùprofondo, tutto ilKantismoèsuperQiciale.perchénonesponecheunaspettodellaverità.La lucechevibraeinonda lo spazio cosmico, questa è la causa prima degli organi visivi. Durantel’anticaepocalunareilprincipalelavorodelleentità,chepreseropartealdiveni-redeinostrimondi,eralacostruzionedegliorgani.Gliorganidevonoprimaes-serecostruiti,epoipossonopercepire.Lanostracoscienzaoggettivaabitualeèfondata sul fatto, che sono stati prima costruiti gli organi. Come organimera-mente Qisici,gliorganisensorii furonogià formatidurante l’anticaepocasatur-nia;l’occhioaundipressocomeunacameraoscura,qualel’hailfotografo.SiffattiapparatimeramenteQisicinonpossonopercepirenulla;essisonocombinatise-condoleleggiQisiche.Durantel’anticaepocalunarequestiorganivennerointe-riorizzati.Sedunqueconsideriamo l’occhio,dobbiamodire:Sull’anticoSaturnovenneformatoinmodo,cheeratutt’alpiùunapparatoQisico;allostadiolunare,vennedallalucesolare,chesplendevadaldifuori,trasformatoinorganodiper-cezione,inorganodicoscienza.L’essenzialediquell’attività,durantel’anticaesi-stenzalunare,fudiavertrattofuorigliorgani,percosìdire,dalleentitàstesse;l’essenziale,durante l’opera terrestre,è,peresempio,che la luceesercitaun’a-zione sulle piante,mantiene lo sviluppo delle piante. Nella Qlora esteriore, noivediamo ilprodottodiquestaazionedella luce.Noncosì agiva la lucedurantel’anticacondizionelunare;alloraessatraevafuorigliorgani.Eciòchel’uomoal-

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lorapercepiva,eraperl’appuntoquestolavorochesiesercitavasuisuoipropriiorgani. Era dunque una percezione d’ immagini, che comunque sembravanoriempirelospaziocosmico;esembravacomesequesteimmaginifosserodistesenellospazio.Inrealtànoneranoaltrocheespressioniperillavorochel’esistenzaelementaresvolgevasugliorganidell’uomo.Ilmodocomeegliplasmavaséstes-so,ilmodocome,percosìdire,dall’esseresuosisviluppavanogliocchicapacidipercepirequestolavorosudiséstesso,ilsuopropriodivenireinteriore,èquestochel’uomopercepivadurantel’anticaepocalunare.Cosìilmondoesterioreeraperluiunmondointeriore,perchél’interomondoesteriorelavoravaallasuain-teriorità.Ma egli non distingueva affatto sé stesso fra esteriorità e interiorità;nonvedevailsolecomeesteriore;nonseparavailsoledaséstesso,mapercepivainsé ildiveniredeisuoiocchi.Equestoelaborantesidiveniredeisuoiocchi,siespandevafuori,perlui,inun’immaginevisibilecheriempivalospazio.Taleeraperluilapercezionesolare;eraperòunprocessointeriore.Questaeralacarat-teristicadell’anticacoscienzalunare,checioèsipercepivaattornoaséunmondodiimmagini, lequaliperòsigniQicavanoundivenireinteriore,uncostruireinte-riore dell’esistenza dell’anima. Così l’uomo lunare era rinchiuso nell’astralità,sentivailpropriodivenirecomeunmondoesteriore.Oggi,lapercezionedique-stodivenireinteriorecomemondoesteriore,cosìdanonpoterdistinguerequalisianoleimmaginichesipercepisconosoltantocomeriQlessodelpropriodiveni-re,costituirebbeunamalattia;durante l’anticacoscienza lunare, invece,ciòeranormale.Illavoro,peresempio,diquelleEntitàlequalidiventaronopiùtardigliElohim, l’uomo lopercepivaalloraentro ilproprioessere.Comeseoggivi riu-scissedipercepire,diciamopure,loscorreredelsangueinvoistessi,cosìl’uomopercepivaalloral’attività,diquestiElohim.Essaeradentrodilui,masiriQlettevainimmaginicheapparivanodaldifuori.Unacoscienzasiffatta,però,eral’unicaesola che fosse possibile sulla Luna. Perché ciò che succede sulla nostra Terradeve succedere in armonia con l’intero cosmo.Una coscienza comequella chel’uomohasullaTerra,conquestasuadistinzionefraesterioreeinteriore,conlasuapercezionedelfattochelà,fuori,visonodeglioggettiesteriorirealiecheac-cantoadessinoisiamoun’interiorità,richiedevachel’interaevoluzionepassassedall’anticaLuna allaTerra, e chenel nostro sistema cosmico si veriQicasseuna

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formacompletamentediversalascissione.Laseparazione,puresempio,fralunaeTerra,comel’abbiamooggi,nonesistevaaffattoall’epocadell’anticaLuna.Ciòchechiamiamol’anticaLuna,veladoveterafQigurarecomeselalunaattualefos-seancoracongiuntaconlaTerra.Perquestofatto,tuttiglialtripianeti,compresoilsole,eranoformatiinmododeltuttodiverso.Edatelecondizionichealloravierano,potevasvilupparsisoltantounacoscienzaa immagini.Edèsoloquandol’interocosmocheciriguardaebbeassuntol’aspetto,chehaperl’appuntocomeambientechecircondalaTerra,chesièpotutasvilupparelacoscienzaoggettiva,qualeoggi l’abbiamo.Dobbiamodunquedire:unacoscienza,quale l’uomopos-siede, come coscienza terrestre, gli venne riservata per l’epoca della Terra. Eprimanonsoltantononl’aveval’uomo,manonl’avevanoneppuretuttelealtreentità,cheabbiamoindicatecomeappartenentiaquestaoaquellagerarchia.Sa-rebbe un giudizio superQiciale quello di credere, che, per esempio, gli Angioli,perché trascorsero il loro grado di umanità sull’antica Luna, dovessero perciòavereavutosull’anticaLunaunacoscienzaugualeaquella,chegliuominihannooggidì sullaTerra. Essi nonhannoavutouna tale coscienza, e questo fattoperl’appuntolidistinguedagliuomini,diavercioèpercorsoillorogradodiumanitàconunacoscienzadifferente.Unadirettaripetizionediciòchegiàestato,nonsiveriQicamai.Tuttociòchecostituisceunmomentodievoluzioneavvieneunavol-ta sola, e avviene appunto per affermare sé stesso e non per ripetere qualchecosad’altro.Perchédunquequestacondizionedicoscienza,chechiamiamoog-gidì la coscienza dell’uomo terrestre, potesse esistere, erano necessari tutti iprocessichehannoveramentedatoorigineaquestaTerra,eranecessariochevifosse l’uomo come uomo. Ed era impossibile che gli esseri terrestri potesserosviluppareneigradiprecedentidell’evoluzioneunacoscienzasiffatta.Quandounoggettosipresentadinanzianoi,essoèaldifuoridinoi,ciapparecomeunes-serealdifuoridinoi.Ogniprecedentecoscienzadelleentitàdellequalicièdatoparlare,ècosiffatta,chenondistinguel’interioredall’esteriore,echerenderebbeassurdo ildire:ciapparequalcosacomesituatodinanzianoi.NeanchegliElo-himpotevanodire cosìperchéper loroquestononera.Essipotevanosoltantodire:Noiviviamoeoperiamonell’universo,noicreiamoenelcrearepercepiamoquestanostracreatività.Nonèdinanzianoichesonooggetti,nonèdinanzianoi

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cheapparisconodeglioggetti.Ilfattocheèespressonellaenunciazione:«Davan-tianoiciappaionodeglioggettiinunaformazioneesteriorespazialesiesprime,percosìdire,unchediesistentedacuinoistessisiamoseparati,edifronteacuicitroviamo».Ilfatto,chepuòrivelarsiinquestaenunciazione,èsortoanchepergliElohimsoltantodurantel’epocaterrestre.Quando,durantel’anticaepocalu-nare.questiElohimsentivanoséstessitessereeoperarenellaluce,chedall’anti-coSoleQluivasullaLuna,avrebberopotutodire:«Noicisentiamodentroaquestaluce; sentiamo come conquesta luce c’immergiamonegli esseri, i quali vivonosull’antica Luna come uomini, noi percorriamo rapidamente, per così dire, lospazioconquestaluce».Manonavrebberopotutodire:«Vediamoquestalucealdifuoridinoi».Questofattononc’eradurantel’anticaesistenzalunare:essofuunfattoterrestrecompletamentenuovo.Quando,aundeterminatogradodell’e-voluzione,cisipresentanellaGenesilafrasemonumentale:«EgliElohimdisse-ro: Sia fatta la luce», èun fattonuovochedeve sopravvenire;questo, cioè, cheessi non si sentono semplicemente scorrere unitamente alla luce,ma sentonochelalucevienlororiverberatadaglioggetti,cheglioggettiapparisconolorodaldifuori.LoscrittoredellaGenesiesprimeciò,quandoalleparole:«EgliElohimdissero:Siafattalaluce»aggiunge:«EgliElohimviderolaluce».Inverità,nonviènientedisuperQluoinquestodocumento,nonvisonofrasivuote.Esarebbedaaugurarsi,chefralemoltecose,chegliuominipossonoimpararedaquestoanti-codocumento,imparasseroanchequesta:dinonritenerecheinessoalcunafra-sesiavuota,dinonattribuireadessosigniQicatichenonricchidicontenuto.Loscrittore della Genesi non ha scritto niente di superQluo, neppure ha aggiuntoquelcheperilgustopiccoloborghesepotevapareredecorativo,perfardegliab-bellimentiallastoriadellacreazionedellaluce:nonfadunquedireagliElohim:«Vediamolaluceesiamosoddisfattidell’operanostra».ÈilveriQicarsidiunfattonuovo,questaèlacosaimportantecheviendettainquellapiccolafrase.Eviendettoanchedipiù.Nonstascrittosoltanto:«EgliElohimviderolaluce»,mastascritto:«Essividerocheerabella–obuona».Rilevo,cheladifferenzafra«bello»e«buono»nonvienefattanellalinguaebraicacomesifaoggi.Unamedesimapa-rola signiQica tanto«bello»quanto«buono».Che cosa s’intendeveramente conciò,chesi,chiamabelloobuono?Nelsanscritoantico,eanchenellalinguatede-

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sca, il signiQicato ancora trasparisce dalla parola stessa. La parola «schön» ab-bracciatutteleparole,cheinqualsiasilinguasigniQichino,cheun’interiorità,unaspiritualità,comparisceinun’immagineesteriore;«shönsein»(esserebello)si-gniQica:un’interiorità comparisceesteriormente.E ancoraoggi annettiamoallaparola«Schönheit»(bellezza)ilmigliorsigniQicato,quandointendiamochenel-l’oggetto(bello)«schön»unesserespiritualeinterioresipalesacomeallasuper-Qicie, in immagine Qisica. Sidicequalcosa«schön» (bello),quandoattraverso lamaterialità esteriore, per così dire, si vede trasparire la spiritualità.Quando sipuòdire(bella)«schön»,unasculturainmarmo?Quandonellaformaesterioreessadesta l’illusione,che inessavive lospirito.L’appariredellaspiritualitàat-traversol’esteriorità,questoèilbello.QuandodunquenellaGenesisipresentaneanoileparole:«GliElohim«viderolaluce»,possiamodire,cheinessevienein-dicatalacaratteristicadell’evoluzioneterrestre,macheancheciòcheprimanonsipotevasperimentarechesubbiettivamente,apparisceoradaidi fuori; che lospiritosipresentanellasuaapparizioneesteriore.Leparole,cheordinariamentevengonotradotte:«EgliElohimviderolaluceeviderocheerabella»,possiamodunqueesprimerlecomesegue:EgliElohimdivennerocoscienticheciò, incuiessiprimastavano,sipresentavalorodinanzicomeun’esteriorità:inquestaap-parizionesperimentarono,cheloSpiritostavanellosfondoearrivavaadespri-mersinell’esteriorità–poichéquestoèilsigniQicatochesiceladietroleparole:cheera«bella».IlmigliormodopercomprendereunanticodocumentocomelaGenesi,èdinoncercarvimaideipleonasmi,madiricercareovunque imisteri,cheveramentestannooccultatinelleparole.Alloraconlavostraindaginepene-trereteinquellostilegrandioso;mentreunamassadicommentinonèaltrochepedanteriacomunissima.Maproseguiamoancora.Perchéciòcheeracaratteri-sticodellacondizionelunarepotessedeterminarsi,abbiamovistocheoccorrevache l’elemento solare si distaccassedaquello lunare.Abbiamovistopoi, comefossenecessariochedurantel’evoluzioneterrestrel’elementosolaretornasseadistaccarsidaquelloterrestre;comeperlavitadiciòcheèdotatodicoscienzaoccorra,peressidire, ladualità.DovevaveriQicarsi l’uscitadell’elemento terre-stre;taleuscita,però,ècollegataanchecondell’altro;ècollegatacolfatto,chelecondizioni elementari in ciò che diventa elemento lunare e in ciò che diventa

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elementosolaremodiQicano,percosìdire,laproprianatura,diventanoqualcosad’altro.Secontemplate ilsoleattuale,anchesoltantoQisicamente,dovetedireavoistessi: lecondizionicheabbiamosullaTerra,eacuidiamoilnomedistatosolidoedistatoliquido,nonledobbiamocercarenelsoleQisico.Tutt’alpiùpo-tretedire, che il soleèdiscesonellascaladeglielementi Qinoaquellogassoso;perQinolanostraQisicaconsiderailsoleaquestomodo.LasuddettaseparazionesiveriQicadelrestoconlascissionediquelcheprimaeraun’unità.Abbiamovi-sto,chel’elementoterrestresisviluppaperilveriQicarsidiunaspeciediproces-sodiscendentedicondensazionechevadall’elemento-caloreQinoaquelloterreo,solido;echeciòchevihadielementarità inalto,ossia l’elementoetericodellaluce,quellodelsuonoequellodellavita,viappariscecomepenetratodentrodaldifuori.Maperl’elementosolarechesiseparadalterrestrenondobbiamopre-sumere che si veriQichi unprocessouguale.Dobbiamopiuttosto dire: abbiamodunquecomeprimoepiùsottilestatociòcheracchiudeeprovocalavita;poiciò,che possiamo chiamare etere del suono o del numero, poi l’etere-luce e dopol’etere-calore;poiabbiamol’ariaogas,l’acqueoeilterreoosolido.Questesonolesettecondizionidell’esistenzaelementare.Nellasferadell’elementoterrestredovremoprincipalmentecercareciòchearriva Qinoal calore. Il calorepervadetutto il nostro elemento terrestre,mentre invece dell’elemento-luce dobbiamodire,chelaTerraneèpartecipesoloinquantogliesseri–osipuòanchedireicorpidell’ambientechecicirconda–prendonoparteallavitaterrestre.LaluceradiadalsolesullaTerra.Sesivolessero,percosìinvecedire.:«Essivivevanoetessevano in esso». Neanche del cosidetto secondo giorno della Creazione po-trebbealloravenirdetto,chegliElohimpercepironoquelmovimentocheseparalesostanzeversol’altoeversoilbasso;nepotrebbedirsidiquestolavorodegliElohim,peresempio:«Essilopercepiscono»:questeparoledi«percezione»edi«essere bello» dovrebbero venire omessenellaGenesi; allora vi sarebbepienacorrispondenzaconquelchepossiamoconstatarepermezzodellascienzadelloSpirito. Il veggente dunque, che ha scritto la Genesi, avrebbe dovuto omettereperilsecondogiornodellaCreazionelafrase:«EgliElohimvidero...».PrendetelaGenesi;vistascrittodelprimogiorno:«EgliElohimviderolaluceeviderocheerabella».AlsecondogiornodellaCreazione,nelletraduzionipiùcomuni,trova-

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tedetto,dopocheilprimogiornodellaCreazioneètrascorso:aEDiodisse:«Siafattaunadilatazionenelmezzo alle acquee separi acquada acque... e fu fattocosì.EalladilatazioneDiodiedeilnomedicielo...edellaseraedellamattinasicompieilsecondogiorno».EquellafrasechevièperilprimogiornodellaCrea-zione, viene omessa per il secondo giorno della Creazione. LaGenesi raccontaconformementeaciòchedaessapossiamoaspettarcisecondoquellochesipuòconstatarepervia scientiQico-spirituale.Avetequidinuovouna crux,unnodo,che gl’interpreti del secolo decimonono non hanno saputo come risolvere. Visonostatidegliinterpretichehannodetto:«Insomma,cheimportachelasecon-davoltaquellafrasesiastataomessa;loscrittorel’avràdimenticata».Gliuominidevonoimparare,chenellaGenesi,nonsoltantononvaaggiuntonientechenonviappartenga,manonvaneanchetralasciatonullacheviappartenga.Loscritto-redellaGenesinonhadimenticatonulla.Èperunaragioneprofondissima,cheperilsecondogiornodellaCreazionequelleparolenonsonostatemesse.Questodinuovoèunodiqueifatti,deiqualigiàmoltihocitati,checiriempionodiunsensodistraordinariorispettoeammirazione,quandopenetriamonellostudiodiunanticodocumento come laGenesi. Si potrebbe impararemoltodaquestiantichiscrittori,iquali,senzaesserlegatisulriguardodaalcungiuramento,mapervolontàspontanea,seguivanoilprincipio«dinonaggiungereedinonomet-tereniente,diciòcheavevanoriconosciutocomeverità».Essieranoprofonda-mentecompenetratidalsentimento,cheognisingolaparoladiqueidocumentideveessercisacra,echenondobbiamotralasciarenientedinecessario.Abbiamocosìesaminatolecauseprofonde,percosìdire,dellaformazionediquestocosi-dettoprimoesecondogiornodellaCreazione.Coluiilquale,permezzodellain-vestigazionespirituale,scopreciòchevièdietroallecose,epoisiaccostaallaBibbia,diceveramente:sarebbecertomeraviglioso,straordinariamentemeravi-glioso,sequesteQinezze,chepossonoscoprirsipermezzodiunascrupolosain-vestigazionespirituale,siritrovasseronell’anticoveggente,ilqualehacollabora-toallaGenesi.Equandoquestofattostraordinariosiavvera,loinvadeunsenti-mentomeraviglioso:unsentimento,chedovrebbepenetrarenelleanimeumane,perchétorninoasentirerettamentelasantità,chesicontieneinquestoantichis-simodocumento,danoiconosciutocomeGenesi.

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VIII-LAPREPARAZIONEEL’EVOLUZIONEDELL’UOMOATTRAVERSOISEIGIORNI-LACACCIATADALPARADISO

Nelcorsodiquesteconferenzecisiamoformatiunquadrodelmodo,comeleprecedenti esistenze preparatorie si riversinodalle antiche epochedi Saturno,del Sole e della Luna nel divenire della nostra Terra. Dobbiamo naturalmentesempre tenerpresente, che la cosapiùessenziale checipossa interessarenel-l'insieme di questo divenire terrestre è l’evoluzione, la formazione dell’uomostesso.Sappiamo,chenell'interanostraevoluzioneplanetarial’uomoè,percosìdire, il primo prodotto. Se volgiamo uno sguardo retrospettivo sull’antica esi-stenzasaturnia,ciavvediamoche,durantequelperiododitessituradicalore,vièdaregistraresoltantolacostituzionedelprimogermedell’uomoQisico,echedituttoquantooggiancoracicirconda,diciòcheincontriamonelregnoanimale,inquellovegetale,einquellominerale,ancoranonesistevanulla.Questiregniven-nero soltanto in seguito ad aggiungersi al regnoumano.Dovremoperciò chie-derci:comesisvolgeneidettaglil’evoluzionedell’uomosecondolarelazionedel-laGenesi,duranteildiveniredellaTerra?Nelcorsodiquesteconferenzevedre-mo,cheessavienecompletamenteaconfermaretuttociò,cheoggipossiamoco-nosceredalleindaginidellascienzadelloSpirito.SesiesaminalaGenesisuperQi-cialmente,potrebbesembrarechel’uomosiacomparsocomedicolponelsestogiornodellaCreazione.Noisappiamoperò,chel’uomoèciòche-vièdipiùim-portante,echeglialtriregni,incertomodo,sonolescoriedeldiveniredell’uo-mo. Ci deve perciò interessare il quesito: Che n’era dell’uomo durante i giornidellaCreazione chehannopreceduto il sesto?Dovedobbiamocercarlo inqueigiorni?SeildiveniredellaTerrarappresentaunaspeciediripetizionedelleesi-stenzediSaturno,delSoleedellaLuna,èdapresumersicheprimadiognialtracosa si ripeta sempre il diveniredell’uomo; e chenon sidebba cercare l’uomosoltantonelsestogiornodellaCreazione,maancheprima.Comesispiegaquestaapparentecontraddizione,checioèlaGenesinonparlagiàprimadell’uomo?Ora,è necessario cominciare col rilevare, che laGenesi, quando comincia a parlaredeldiveniredell’uomo,parladiAdamoe,inundatosensonell’anticolinguaggiosacerdotaledegliEbrei, l’espressione«Adamo»coincide con il nostrovocabolo

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«l’uomo».Madobbiamocomprenderequestaespressione«Adamo»conmaggio-reesattezza.Questovocabolodestavanell’animadegliantichisaggiebraiciunarappresentazione,chenell'idiomanostropotremorendereaundipressoconlaparola«ilterreo».L’uomodunque,cometale,èl’essereterrestrepereccellenza,il coronamento, quasi, di ogni essere terrestre, ciò che risulta in ultimo, comefruttodeldiveniredellaTerra.Masevogliamocontinuarequestaimmagine,tut-tociòcheinultimoconvergenelfrutto,sitrovagiàQindaprimacontenuto,nel-l’intero essere della pianta. Non troveremo l’uomo nei precedenti giorni dellaCreazione,senoncirendiamocontoche,inrealtà,nonèlaparteQisicadell’uomocheprecedequellaspirituale-animica,mache,alcontrario,èlaspirituale-animi-cacheprecedequellaQisica.Ciòcheabbiamooggiinnanzianoicomeuomoter-restreQisico,ciòacuidiamoilnomediuomo,celodobbiamorappresentare,aundipresso,comeseavessimounapiccolaquantitàdiacqua,cheperraffreddamen-tofacciamocongelareinghiaccio.Comel’acquasicongelainghiaccio,cosìpres-s’apocodobbiamorafQigurarcichealsestogiornodellaCreazione,l’uomoanimi-co-spirituale,peroperadegliElohim,sisiasolidiQicatopercosìdirecondensato,in uomo terrestre. Il progresso dunque al sesto giorno della Creazione sta nelcondensarsidell’uomodaspirituale-animicoauomodensoterrestre.–Nondo-vremo conseguentemente cercare l’uomo, nei precedenti cosidetti giorni dellaCreazione,nelcampodiciòchesiforma,semprenellasferadelsupersensibile,comescorieQisiche,ocomeleggidellescorieQisiche,madovremoprimacercarel’uomoinunacondizionespirituale-animica.Quandodunquesidice,secondolaGenesi, chealprimogiornoesistevaciòcheera interiormente inmovimentoeciò che esteriormente simanifestava, non dobbiamo, per questo primo giornodellaCreazione, cercare l’uomonell’elemento terreo,manell’ambiente che cir-conda laTerra comeentità spirituale-animica.Dobbiamodire: la suaesistenzaterrestresivapreparandocomeesserespirituale-animico.Oggi,anzitutto,voglioesporviilcollegamentofrairisultatidellascienzadelloSpiritoelaGenesi.Checosasistapreparandonelprimissimogermedell’uomo,quandolaGenesi

ci riferisce, che dal cogitare cosmico nascono i due complessi, quello interior-menteanimatoe l’altrocheesteriormentesimanifesta,quando loSpiritodegliElohimtesseecovainquestiduecomplessi,qualepartesistaallorapreparando

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dell’uomo?CiòchenelsensodellespiegazionichediamooggisulterrenodellascienzadelloSpiritopossiamochiamareanimasenziente,ciòchedobbiamooggiconsiderarecomeun’interiorità,questo, secondo laGenesi, sipreparanel cosi-dettoprimogiornodellaCreazione,Qinoalmomentoincuistadetto:«Siafattalaluceelalucefufatta».Intuttociò,nell’ambientespiritualecircostante,percosìdire,stacomespiritualitàanimicadell’uomol’animasenziente.Diremodunque,perspiegarcimeglio:nell’ambientechecircondalaTerranoicerchiamoprimadituttol’animasenzienteelaponiamoalposto,chevieneordinariamentechiama-toilprimodeigiornidellaCreazione.Làdunque,intornoallaTerra,dovegliElo-himeleEntitàloroministroesplicanoleopereloro;là,dovevibraun’Entitàspi-ritualeanimica,inquest’atmosferaspirituale-animica,–aundipressocomeoggivediamolenuvolenell’aerosfera–dobbiamovedereunaspiritualitàanimicadel-l’uomo; cioè,primadi tutto, l’anima senzientedell’uomo.L’evoluzionepoipro-gredisce e, se seguiamo l’uomoulteriormente, dovremo cercare quel che chia-miamol’animarazionaleol’animaaffettiva.L’animasenzienteprogredisceedi-venta anima razionale o anima affettiva. E nell’ambiente che circonda la Terraabbiamoquesto,percosìdire,afQinamentodell’animasenzienteadanimarazio-naleoaffettiva,nelsecondodeicosidettigiornidellaCreazione.Quandodunquel’eteredelsuonopenetraneldiveniredellaTerra,elemassedisostanzesuperio-ri,siseparanodaquelleinferiori,appartieneallasferasuperiore,edèoperosoinessa,unuomo,cheesisteingermesoltantocomeanimasenzienteecomeanimarazionale o affettiva. Come terzomomento dobbiamo rafQigurarci il progressodell’uomoQinoall’animacosciente,diguisachedobbiamorappresentarcil’interoprocesso,checivieneespostodallaGenesi,inmodo,cheinquestoterzogiornodellaCreazione,giùsullaTerra,peroperadell’eterevitale,sievolvalaverdura,lavegetalità – come l’abbiamodescritta – come specie. LaTerra germina–natu-ralmenteinmanierachesolosupersensibilmenteèpercepibilelabasedellavitavegetale, e in alto, nell’etere, aleggia ciò, che dobbiamodesignare come animacosciente incongiunzionecon l’animasenzientee l’animarazionaleoaffettiva.Cosìl’uomospirituale-animicostasospesonell’ambientechecircondaildiveniredellaTerra.Egli-stacomedentrolasostanzadellediverseEntitàspirituali.Finoalloraegli, in fondo,nonhaesistenza indipendente.Sipotrebbedirecheeglisi

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stesseformandocomeorganodentroagliElohim,alleArchai,ecc,cheesistessenei loro corpi comemembradeimedesimi.Èperciònaturale, che ci siparlidiquesteEntità,–perchéessesolesonoveramentedelleindividualitàinquell’epo-cadeldiveniredellaTerra;perchéconlasortediquesteEntitàvieneanchede-scrittalasortedelgermeumano.Ma–comepotetefacilmenteimmaginarvi–sel’uomodeveungiornoveramentepopolarelaTerra,occorrechesuccedaunfat-to, che possiamo deQinire come una graduale densiQicazione dell’uomo.Questaanimicitàspiritualedeve,percosìdire,rivestirsiapocoapocodicorporeità.Ab-biamodunqueallaQinedi,quelchenellaBibbiacisipresentacometerzogiornodellaCreazione,unuomospirituale-animicoingerme,cosìcomeoggiparliamodell’animacosciente,dell’animarazionaleoaffettivaediquellasenziente.Tuttociòdeverivestirsi,percosìdire,provvedersidivesteesteriore.L’uomo,entroquestesferespirituale-animiche,devericevereprimadituttola

veste del corpo astrale. Cerchiamo di rappresentarci ciò che signiQicano vera-mente, queste parole: «L’uomo dopo questo terzo giorno della Creazione deverivestirsi del corpo astrale».Dove, nella vita attuale, troviamonoi nell’uomo ilsuocorpoastrale,comeseparatodaluiepostodinanzianoiinmododapoternestudiareleleggi?Sepureinunaformaaffattodiversadaquellacheavevaall’e-pocadicuiciparlalaGenesi,troviamoquestocorpoastraleseparatodall’uomo,quando l’uomo dorme. Nel sonno, l’uomo lascia sul letto il suo corpo Qisico equelloeterico,e l’uomostessositrovaalloranelcorpoastrale,chealbergal’Io.Ricordatevioradiparecchiecose,chevihodettenegliannitrascorsiintornoallavitapeculiarediquestocorpoastraledurantelostatodisonno.Ricordatevian-chediciò,chesitrovainpropositonellamiaScienzaOcculta.Alloradireteavoistessi«Quandoquestocorpoastraleè fuoridelcorpo Qisicoediquelloeterico,comincianoaformarsideicollegamenti,comedellecorrenti,chedaquestocor-po astrale vanno verso l’ambiente cosmico. Quando ritornate lamattina dallostatodisonnoaquellodiveglia,avetepercosìdire,durantelostatodisonno,as-sorbito le forzerinvigorentidall’interocosmo.Sottouncertoriguardo,durantelanotte,ilvostrocorpoastrale,permezzodellesuecorrenti,erainseritonell’in-tero cosmo circostante. Era collegato con tutte leEntità planetarie, che appar-tengonoallanostraTerra.MandavalesuecorrentiversoMercurio,Marte,Giove,

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ecc.einquesteEntitàplanetariesitrovanoleforzerinvigoritrici,chemandanonelcorpoastraleciòcheciabbisogna,perpoterealnostroritornonelcorpoQisi-coeinquelloetericoproseguirelostatodiveglia.Dorantelanotte,ilnostrocor-poastraleècomeriversatofuorieingranditoaesistenzacosmica.Lacoscienzachiaroveggente,nelmomentochecisiaddormenta,vedeuscireilcorpoastraleincertomodo,dalcorpoQisico.Questo,naturalmente,èunmododiesprimersiassai poco esatto. Il corpo astrale si trae fuori dal corpo Qisico serpeggiandocomeinunaspirale;restasospesocomeunanuvolaaspirale.Maciòcheallorasivedenonèche ilprincipiodellecorrenti chésidismembranodaquestocorpoastrale.Esse si espandono effettivamente nello spazio cosmico e raccolgono forze,

s’imbevono delle forze dei pianeti. E se qualcuno vi volesse dire, che il corpoastraleèciòche,conunachiaroveggenzarudimentale,sivedesospesocomeunanuvola,neipressidelcorpoQisico,nonvidirebbeaffattolaverità:perchéquestocorpoastrale,durantelanotte,èriversatosull’interonostrosistemasolare.Du-rantelostatodisonno,è,percosìdire,inrelazioneconleEntitàplanetarie.Per-ciò appunto parliamo di un corpo «astrale». Tutte le altre spiegazioni dell’e-spressionecorpo«astrale»,cheèstataconiatanelMedioEvo,nonsonoesatte.Parliamodi un corpo «astrale», perché, durante lo statodi sonnodell’uomo, ilcorpoastraleèinunacertaintimarelazioneconlestelle,conilmondoastrale,perchériposainquesto,perchéneaccoglieinséleforze.Seconsideratequestostatodi fatto, cheancheoggidì risultaall'investigazionechiaroveggente,direte:maallora,ancheleprimecorrenticheformaronoquestocorpoastraledovevanoQluire all’uomo dal mondo astrale, dal mondo stellare. Questo mondo stellaredunque doveva esistere durante il divenire della Terra. Se diciamo dunque: Alcosidetto quarto giorno della Creazione ciò che prima vi era come spiritualitàanimicasirivestìdelleleggiedelleforzedelcorpoastrale,lestelle,gliastri,do-vevanoinquestoquartogiornodellaCreazioneesplicarelaloroazionenell’am-bientechecircondalaTerra.ElaGenesiciraccontaperl’appuntoquesto.Quan-donelcosidettoquartogiornodellaCreazionecivieneprospettatociò,chepos-siamodescrivere con le parole «il corpo astrale dell’uomo si forma con le sueleggi»,laGenesiassaigiustamenteponeaparalleloconquestorivestirsidelcor-

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po astrale che l’uomo fa, quando ancora egli aleggia nell’ambiente spirituale eastralechecircondalaTerra,conl’attivitàdelmondostellarecheappartieneinprimo luogoallanostraTerra.Anche inquesto,dunque,viènelraccontodellaGenesiunsigniQicatoprofondo,chesiaccordacompletamenteconciòchelari-cercachiaroveggentepuòdireoggidìdell’uomoattuale.Vedremoancora,cheal-l’epocadicuiparlalaGenesi,questocorpoastralenoneracertocosìcomeilno-strocorpoastraleèattualmentedinotte.Maneavevalemedesimeleggi.Ciò,chesisviluppavainessocomeattività,eralostesso.Dovremodunqueaspettarci,chenell’epocaseguente,chelaGenesiregistracomequintogiornodellaCreazione,siveriQichiun’ulteriorecondensazionedell’uomo.L’uomorimaneancoraunessereeterico supersensibile;ma ha luogo un’ulteriore densiQicazione, una densiQica-zionenell’eterico.L’uomoancoranontoccalaTerra;egliappartieneancora,percosìdire,all’ambientepiùspirituale-etericochecircondalaTerra;equitocchia-mo un punto, che è straordinariamente importante di saper comprendere pertuttoquantoconcerneildiveniredell’uomoin,relazioneconlaTerra.Sevolgia-molosguardosulregnopiùvicinoaquellodell’uomo,alregnoanimale,possia-mo proporci il quesito, che già spesso abbiamo rasentato: perché veramentequesti animali sono diventati animali, e perché l’uomo è diventato uomo? Chel’uomosisiaevolutodall’animalità,comevafantasticandolagrossolanaconce-zione materialistica dell’epoca attuale, è una cosa che neppure l’intelligenzaastrattapiùsuperQiciale,secomprendeveramenteséstessa,puòammettere;seperòconsideriamo ilprocessocronologicamente,se,percosìdire,dirigiamo losguardoaldiveniredellaTerra,dobbiamopurdire:primachel’uomocomparis-sevisibilmentesullaTerra,sonocomparsiglianimali.Perchél’uomopotessedi-venireuomosullaTerra,eranecessariocheegli trovasse lecondizioniterrestriadatteperlasuadensiQicazione.Supponiamocheall’epoca,checivieneindicatacomeilquintogiornodellaCreazione,l’uomofossediventatounessereterrestrecomeloèoggidì,valeadire-cosìdenso.dapoteresseredesignatocomeunesse-reterrestre,checosasarebbeintalcasoavvenuto?Sel’uomofosse,percosìdire,giàalloradiscesonelladensaesistenzaterrena,nonavrebbepotutodivenire laQigurae l’essere,cheèdivenuto;perchélecondizioniterrestrinoneranoalloraancoramatureperdareall’uomotaleQigura.L’uomodovetteaspettarenellaspi-

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ritualità e dovette abbandonare l’evoluzione terrestre a sé stessa, perché essanon poteva ancora fornirgli le condizioni per l’esistenza terrena. Egli dovevaprimamaturareinunasferaspirituale-animica, inunasferapiùeterica;senonavesse atteso a discendere sullaTerra, sarebbe stato rivestito per l’appuntodiQigura animale. Questa è la ragione per cui gli animali sono diventati animali,perché,cioè,l’esserespirituale-animico,ilprincipioanimicodellaspeciedique-ste formeanimalièdiscesosullaTerra,quandoquestanoneraancoramatura,noneraancoracapacedifornirelecondizioni,cheeranonecessarieperlaQiguraumanaterrestre.L’uomodovetteaspettaresu,nellaspiritualità.Ciòcheèdivenu-to animale è come disceso troppo presto ai Qini di divenire uomo, La Terra inquell’epoca,checivieneindicatacomequintogiornodellaCreazione,erariempi-tadiariaediacqua.L’uomononvipotevadiscendereeformarsiinessaunacor-poreità,terrena.Gliesserianimali,leanimedellespecieanimali,chesonoalloradiscesesullaTerra,divenneroesseridell’aria,esseridell’acqua.Mentredunquecerteanimedispeciesi rivestivanodiuncorpo,cheera trattodallecondizionidell’ambienteaereo,dellasostanzaacquea,l’uomodovevaattenderenellaspiri-tualità,perpoterpiùtardiassumerelasuaQiguraumana.LaGenesiraccontal’in-teroprocessoinmodostraordinariamentespirituale.Checosasarebbesuccesso,se l’uomo,peresempio, fossegiàdisceso ilquintogiornodellaCreazionenellamateriadensa?AllasuaumanitàQisica,inquelcaso,nonsarebbestatopossibilediricevereancoraquella forza,chegli,èvenutapoiper il fatto,chegliElohim,percosìdire,sisonoelevatialla lorounità.Abbiamogiàparlatodiquestopro-cessodiuniQicazionedegliElohimeabbiamodettoche laGenesi lodescrive inmodomirabile, inquantoprimaparladegliElohim, epoidi Jahve-Elohim.Ab-biamodeQinitol’entitàdegliElohim.dicendo,che«tessevanonell’elemento-calo-re». Il calore era il loro elemento, era, in certomodo, la corporeità, permezzodella quale essi direttamente simanifestavano. Quando gli Elohim, alla Qine diquel processo evolutivo che ci viene esposto dalla Genesi, si furono evoluti alpunto,daconsentircidiparlarediun’unitàdicoscienza,diun Jahve-Elohim,siveriQicòancheunamodiQicazionenell’EntitàdiquestiElohim.EquestamodiQica-zione sta nella stessa direzione, in cui si sonomodiQicate anche le altre EntitàdelleGerarchie.Ricordatevi,cheabbiamoparlatodelcorpo–peresempio–dei

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Troni.Abbiamodettocheessosièimmolato,alprincipiodellanostraevoluzioneplanetaria,per l’elemento-caloredell’anticoSaturno.Abbiamoanchedetto, chedobbiamoricercare lacorporeitàdeiTroni,durante l’anticoSole,nell’elementodinaturaaerea,durantel’anticaLunanell’acqua,edurantelanostraepocaterre-strenell’elementoterreoosolido.Ilprogresso,diciamocosì,deiTronièconsisti-toinquesto,cheessisonosaliticonl’andarsemprepiùepiùcondensandoilloroesseredallostatodicaloreaquelloterreo.Chiediamociora:segliElohimpassa-rono per una promozione analoga, se, in certomodo, come premio della loroopera, poterono saliredi un grado, che cosadoveva succeder loro aquesto ri-guardo?Dovevano in tal caso–e ciòè conformeall'interoordinamento–progredire

Qinoallacondensazionepiùvicina.Seguendo lostessoordinedi leggi,percui iTroni in epoche primordiali, nel passaggio dall’antico Saturno all’antico Sole,sonoprogreditidall’elemento-caloreaquelloaereo,dobbiamoaspettarcichean-chegliElohim,raggiunta l’unitàdicoscienza,progrediscano, infattodimanife-stazioneesteriore,dioperositàesterioreinunacorporeità,dall’elemento-caloreaquelloaereo.QuestoperònoneraancorailcasoalquintogiornodellaCreazio-ne,masoltantoallaQinediquellalineadievoluzione,checivienedescrittanellaGenesi.SedunquealquintogiornodellaCreazionel’uomoavessepotutogiàdi-scenderenell’elementopiùsottiledell’aria,glisarebbetoccatalamedesimasor-te delle entità, che hanno cercato la loro corporeità in questo elemento aereo.Essesonodiventateglianimalichevivononell’aria,perchéadessenonpotevavenirdataquellaforza,cheènecessariapersorreggereilQinedeldiveniredellaTerra: laforza,cioè,di Jahve-Elohim,dopolapromozionedegliElohimaJahve-Elohim. L’uomo dovette dunque aspettare; non gli era consentito di accoglierel’aria.Mentre leentitàdelle speciediscendevano,eglidovetteaspettare, QinchédagliElohimfossesortoJahve-Elohim.Allorasoltantopotéesserglidatalaforza,laforzadiJahve-Elohim;dovevaprendercorponellatramadell’attivitàdelJah-ve-Elohim,nell’aria,manonpotevaaccogliereinsél’esistenzaelementaredell’a-ria prima di poterla ricevere da Jahve-Elohim. Questo la Genesi ci racconta inmodoveramentespirituale,dicendo:l’uomosiandavamaturandoinun’esisten-zapiùspirituale-eterica,ecercòlacorporeitàdensasoltanto,quandogliElohim

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furono ascesi a JahveElohim, quando Jahve-Elohimpoté formare l’entità terre-stredell’uomo, inspirandonell’uomol’aria.Era l’efQlussodeglistessiElohimdi-venuti Jahve-Elohim, che con l’aria afQluì nell’uomo.Ancorauna volta abbiamoquiunadescrizionedellaGenesi,chetantomirabilmenteconcordaconciò,chel’indaginespiritualemodernacirivela:ecosìnellaGenesiciviendataunadot-trina dell’evoluzione, di fronte alla quale tutte le superbe teorie evoluzionistedell’epocapresentenonsonochefantasticherie,chedilettantismo.PerchélaGe-nesiciconducedentroaldivenireinteriore,cimostraciòchedovevasuccederenelsupersensibile,primacheall’uomofossedatodiprogredireQinoall’esistenzamateriale.Potremodunquedire:l’uomodovetteancoratrattenersinell’esistenzaeterica,mentreglialtriesserigiàsicondensavanoQisicamentenellasferadell’a-riaedell’acqua.Epossiamodireancora:lacondensazionedell’uomoQinoalcor-poetericohaluogoinquell’epoca,che,nellaBibbia,noichiamiamoquintogior-nodellaCreazione.Inessonontroviamoancoral’uomofragliesseriQisiciterre-stri. Soltanto all’epoca chedesignamo come sesto giornodellaCreazione, dob-biamocercarel’uomofraiveriesseridellaTerra.Eglièallora,percosìdire,ac-coltodaldiveniredellaTerra, epossiamodire:quello, chenoioggi indichiamocomecorpoQisicodell’uomo,nascenell’epoca,chenellaGenesivienetantospes-sodesignatacomesestogiornodellaCreazione.Oraperòv’hadell’altro,dicuidobbiamorenderciconto.Saresteinerrore.se

credeste,chesarebbestatopossibiledivederecongliocchi Qisici l’uomo,cheèsortoilsestogiornodellaCreazione;oditoccarloconmano,cosìdapercepirneilcontatto.Seunuomofossepotutoesistereaquell’epocaconisensichehaogginon avrebbe potuto ugualmente vedere l’uomo terrestre, che allora era nato.L’uomooggiètroppodispostoapensareinmodomaterialistico,eperciòpensasubitodiséstessonelsestogiornodellaCreazione:«l’uomoesistevaallorataleequaleèora».L’uomocertamenteesistevagiàQisicamente,maQisica,peresempio,èanchelavibrazionedelcalore.Seentrateinunambiente,evitrovatedellecor-rentidifferentidicalore,chenonsonodensecomeilgas,doveteancheaquestepurdareilnomediesistenzaQisica;edurantel’epocasaturniagiàvieraesisten-zaQisica,sepuresoltantocomesostanzadicalore.Nonsidevedunquecercarel’uomoincarnesolidanelcosidettosestogiornodellaCreazione.Possiamocer-

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carlocomeessereterrestre,nelQisico–dobbiamoanziormaicercarlonelQisico,masoltantonellamanifestazioneQisicapiùsottile,comeuomodicalore.QuandosiveriQicòquelfatto,acuivieneaccennatoconlebelleparole:«gliElohimdisse-ro:Facciamol’uomo»,unesserechefossestatoricettivoallapercezionedistatidi calore avrebbe trovato certe differenziazioni nella sostanza del calore; seavessepercorsolaTerra,laqualeeraalloraneglielementidiariaediacquari-coperta dalle specie della vegetalità e dell’animalità, avrebbe potuto dire a séstesso:«sipercepisconoquidellecosesingolari;incertipuntisipossonoperce-piredelleimpressionidicalore,nonancoraimpressionicomedigas,masempliciimpressioni di calore. Si trovano certe differenziazioni di calore nell’ambientecircostanteallaTerra,edegliesseridicaloreviguizzanoinquae in là.L’uomoperl’appuntononeraalloraancoraneppureunesseredigas;noneracheunes-seredicalore.Immaginatevichesiatoltodimezzotuttoilsolidocheèsudivoi,eanchetuttoquantov’ha invoidi liquidoedigassoso,ediquell’uomocheoggisieterappresentatevisoltantociòchepulsanelvostrosanguecomecalore;rafQi-gurateviilcaloredelvostrosangue,eprescindetedatuttoilresto;avretecosìciòchenacqueallora,quandogliElohimpronunciarono leparolecreatrici:Faccia-mo l’uomo»!E il successivostatodidensiQicazionenonvienechedopo igiornidellaCreazione.L’afQlussonell’uomodiciòcheJahve-Elohimpotevadare, l’aria,sièveriQicatosoltantodopochequestosestogiornodellaCreazioneeratrascor-so.Gli uomininon comprenderanno la loropropria origine, Qintantochénon sisarannodecisiarappresentarsilaloroprovenienzainmodo,davedereorigina-riamente,neldiveniredellaTerra,unaspiritualitàanimica,piùtardiun’astralitàepoiun’etericità,edarendersicontochedellecondizioniQisicheèesistitoprimalo stato di calore, e soltanto dopo l’aria. E anche riguardo almomento in cui,dopoiseigiornidellaCreazione,civieneraccontato:«EJahve-Elohimgl’inspiròin facciaun sofQiodi vita», gli uomini non comprenderanno lapropria origine,QinchénonsideciderannoarappresentarsiséstessiQisicamenteinquelmomen-tocomeuominidicaloreediaria,econtinuerannoacrederechealloraesistevagiàinqualchemodol’uomodicarne,Daciòcheèpiùsottilenasceciòchièpiùdenso,enondaldensoilpiùsottile.Perunacoscienzaodiernariescestranodipensareaquestomodo,eppurequestaèlaverità.Seteniamotuttociòpresente,

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possiamoanchecomprendere,perché in tantedescrizionidellaCreazioneviendetto, che ildiveniredell’uomovaconsideratocomeunadiscesadall’ambientecircostantedellaTerra.Equando laBibbia stessa,dopoaverparlatodeigiornidellaCreazione,parladel cosidettoParadiso, dobbiamocercare anchedietro aquestounsigniQicatopiùprofondo;etroveremoquellogiusto,soltantoseciat-terremoallascienzadelloSpirito.Percoluichesa,riesconoveramentestraneledisputefragliesegetidellaBibbia,perdeterminaresuqualepuntodellaTerrasitrovasseilParadiso,dalqualegliuominipoisonoemigrati. InvariedescrizionidellaCreazione,enellaBibbiastessa,vieneanchetroppochiaramentedettò,cheilParadiso,cometale,nonesistevaaffattosulsuoloterrestre,chesitrovavaassaielevatoaldi sopradel suolo terrestre,per cosìdire, inaltonellenuvole, e chel’uomo, quando viveva nel Paradiso, era ancora un essere spirituale di calore.L’uomoalloranonpasseggiavadavverodabipedesullaTerra;questaèunafan-tasticheriamaterialista.Dobbiamodunquepensare,che,anchedopotrascorsi igiornidellaCreazione,–comevengonocomunementechiamati–,l’uomoeraunesserechenonappartenevaalsuolodellaTerra,maall’ambientechecircondalaTerra.Comeèarrivato l’uomo,percosìdire,adiscenderedall’ambientecircostante

sul suolo della Terra stessa, come si è veriQicata l’ulteriore densiQicazione daquellostatoincuiJahve-Elohimloavevaposto?Arriviamooraaciò,chetrovere-tedescrittoabbastanzadettagliatamentenellamiaScienzaOcculta,arriviamoaquello,chesichiamal’inQlussoluciferico.Sevogliamoprecisareciòches’intendeperquesto inQlusso luciferico,dobbiamo rappresentarci, chedelleEntità, eperl’appuntoquegliesserichesonodesignaticomeluciferici,sisono, incertoqualmodo, riversatenel corpoastraledell’uomo.Di guisa che l’uomo, comeè statopercosìdireformatodatutteleforzecheabbiamoQinoradescritteneldiveniredellaTerra,hapoiaccoltoinséanchel’inQlussoluciferico.Potremocomprenderequest’inQlussosediciamo:lavitadellebramedell’uomo,lavitadidesideridel-l’uomo, tutto ciò in genere che è attaccato al corpo astrale, venne impregnatodall’elemento luciferico, e divenne perciò – se mi è concesso il termine – piùveemente,piùpassionale,più insistentenellesuebrame,epiùracchiuso insé:insomma,ciòcheoggiindichiamocoltermine«egoismo»,questovolerrimanere

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interiormenterinchiusi inséstessi,questoporcuradiraggiungeresemprechesiapossibileunbenessereinteriore,tuttaciòpenetrònell’uomoconl’elementoluciferico.Tuttoilbeneeilmalechepuòvenirecompresoinquestaespressione:«essereimpregnatodibenessereinteriore»,penetrònell’uomoconl’inQlussolu-ciferico.Fudunquedapprimaun’importazioneestranea.Dalcorpoastrale,qualera prima, nell’epoca in cui venne formatodalle correnti che afQluivano allora;dalla forma che il corpo astrale allora aveva assunta, sorse ora un altro corpoastrale,uncorpoastrale,cioè,cheeraimpregnatodall'inQlussoluciferico.Neri-sultòcomeconseguenza,cheilcorpodiariaedicaloredell’uomovenneconcen-trato,vennemaggiormentecondensato.Allorasoltantosorsequellochesichia-mal’uomodicarne,allorasoltantosiveriQicòl’ulteriorecondensazionedell’uo-mo. Possiamo dunque dire: l’essere preluciferico dell’uomo sia nell’esistenzaelementaredicaloreediaria;enelliquidoenelsolidodell’uomosièinsinuatol’inQlussoluciferico,ivièpenetrato;làdentrovive.L’inQlussolucifericoviveintut-tociòcheèsolido,oliquido.Enonparlometaforicamente,maanzideQiniscolostatodi fattoabbastanzachiaramente,quandodico:Pereffettodiquestapres-sioneesercitatasulcorpoumanodall’inQlussoluciferico,l’uomodivennepiùgre-ve,edall’ambientecheattornialaTerracalòsulsuoloterrestre.Questaful’usci-tadalParadiso,comevienemetaforicamenterafQigurata.Allorasoltantol’uomoottenne,percosìdire,ilpeso,laforzadigravità,percalaredall’ambientecirco-stantesulsuolodellaTerrastessa.Èquestaladiscesadell’uomosulsuoloterre-stre Qisico; èquesto cheha trascinato l’uomo Qin giù sullaTerra,mentreprimaabitavanell’ambientechelacirconda.Dobbiamodunqueannoverarequestoin-Qlussolucifericofralevereforzeformatricidell’uomo,Eperciòanchesiriscontraunmirabile parallelismo fra le descrizioni, che ci dà l’investigatore della purascienza dello Spirito, e quelle della Bibbia. Osservate ancora, come nella miaScienzaOccultasiastataevitataognicognizionechesarebbestatofacileottene-re, se si fosse comunque attinto alle descrizioni della Genesi. Potrei dire, anzi,chemisonoguardatobenedalfarciònelloscriverelamiaScienzaOcculta.NonhoattintochedallericerchespiritualiscientiQiche.Ancheinquellibro,aundatopunto,descrittodatutt’altroaspetto,compariscel’inQlussoluciferico.Maquandolo si è trovato, si riscontra, conesso,nelladescrizione fatta secondo la scienza

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delloSpirito lastessaprecisaepoca,chelaBibbiacidescrivecomelacosidettatentazionedell’uomopermezzodelserpente,diLucifero.Sipuòallorarintrac-ciarequestoparallelismoaposteriori.Perquantoèverochelagravità,l’elettrici-tàeilmagnetismosonoforze,cheoggiinmodopiùgrossolanohannopartenellaformazionedellaTerra,altrettantoèverocheciòchechiamiamoinQlussolucife-ricoèunaforza,senzalaqualeildiveniredellaTerranonavrebbepotutoveriQi-carsi. E dobbiamo annoverare quest’inQlusso luciferico tra le forze costitutricidellaTerra.SpecialmenteledescrizioniorientalidellaCreazione,perciò,traspor-tano pure il Paradiso – sebbene non con tanta Qinezza quanto la Bibbia – nel-l’ambientechecircondalaTerraenonsullaTerrastessa,einterpretanolascac-ciatadalParadisocomeunadiscesadall’ambientechecircondalaTerrasullasu-perQicieterrestre.Ancheinquestocampo,dunque,purchésisappianocompren-dereleparole,risultacompletaconcordanzafralaricercaspirituale-scientiQicaelaBibbia.Maesaminiamooraancheunaltropunto.Abbiamogiàrilevato,chel’investi-

gatoredelloSpiritononhauncompitofacilequantolascienza,chesegueall’in-circailprincipio:«dinottetuttelemucchesonogrigie»eriferisceiprocessipiùdiversi allamedesima causa. L’ investigatore spirituale deve vedere là, dove siformanolenuvole,qualcosadiaffattodiverso,daquelchevededovel’acquasiformasul terreno.AbbiamoparlatodeiCherubinicomedellepotenzedirigentinellaformazionedellenuvole,eabbiamoparlatodeiSeraQinicomedellepotenzedirigentidiciò,chescattadallenuvolecomeQiammadifolgore.SevirafQigurate,chelacacciatadalParadisosiriferisceinrealtàaunadiscesadall’ambientecir-costante, avete una descrizione quasi letterale di come l’uomo, per il propriopeso,cadagiùdall’ambientechecirconda laTerra,edebba, lasciare indietro leforzeeleEntità,cheformanolenuvoleelafolgore:iCherubiniconlaspadafol-gorante.L’uomocadegiù,percosìdiredall’ambientecircostantelaTerra,daqueicampidovedominanoiCherubiniconleQiammeggiantispadedifolgore.Civienecosì riferito letteralmente dalla scienza dello Spirito, ciò che ci viene descrittonellacacciatadalParadiso,quandostadetto:«EilSignoreDiocollocòdavantialParadisounCherubinoconunaspadachegettavaQiammeefacevaruota».Sete-netecontodiciò,poteteallora,direi,quasitoccareconmano,comequegliantichi

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veggenti,checihannodatolaGenesi,guardasseroconpienaveggenzaneipro-cessiarcani,chesisvolgevanoinquelvibrareedesseredell’uomo,nellealtezzeeteriche,primachefossedecadutodalleregioni,dovedominanoiCherubinieiSeraQini.ConquestorealismociparlalaBibbia, laqualenonvuoleprospettarcisoltantodeimeriparagoniodelleimmaginigrossolanamentemateriali,macheciraccontaquantorisultadallacoscienzachiaroveggente.Gliuominiattualinonconoscono chemale le idee degli antichi tempi. Oggi si critica tanto la Bibbia,comesefossetalmenteingenuadaraccontarci:QuellocheunavoltaerailPara-diso,eraungrangiardino,benadornodialberi;visiaggiravanoleonietigrienelbelmezzovieranogliuomini.Sì,aquestomodoè faciledicriticare;uncriticosuperQicialearrivòalpuntodiosservare:«Selecosefosserostaterealmentecosì,checosasarebbesuccessoall’uomo,qualora,nellasuaingenuità,avesseunavol-tastesolamanoalleone?»Èfacilecriticare,quandocisicreaprimaun’immagi-nefantastica,chenoncorrispondeaffattoalsigniQicatodellaGenesi.Siffattecon-cezionisonosortesoltantonegliultimisecoli.Gliuominipococonosconoleideedeisecoliprecedenti.Gliscolasticidelsecolododicesimorimarrebberosorpresi,sepotesseroritornareeudirequellochesiritieneoggiessistessiabbianodettodellaBibbia.Anessunoscolasticoèmaivenutoinmentediaveresulladescrizio-nedellaBibbiadelleidee,comequellechesihannooggidì;questo,gliuominipo-trebbero ben saperlo, se fossero veramente desiderosi d’imparare. Basterebbestudiareseriamentegliscrittidegliscolasticiesivedrebbecheinessièchiara-menteespressachesitrattadibenaltro.Sebbenefosseincertomodoalloragiàtramontatalacoscienza,chenellaBibbiasihaachefareconun’esposizionecherendeirisultatidellainvestigazionechiaroveggente,siavevatuttaviadiessaan-coraunacomprensionebendiversadaquella,cheprevalecomeesegesigrosso-lanamentematerialedal sedicesimoal diciassettesimo secolo inpoi.Nei primisecolidelMedioEvononsarebbevenutoinmenteanessunodigiudicareintalmodo.ÈfacileoggidìdicriticarelaBibbia;occorreperòignorare,cheleideecheoggi si combattono, sono sorte soltantodaunpaiodi secoli. E coloro cheoggimaggiormente contestano la Bibbia, combattono un prodotto fantastico delleideeumane,enonlaBibbiastessa:èuncombatterecontroqualcosachenonesi-ste affatto, e che è soltanto una costruzione della fantasia. Di fronte a ciò, la

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scienzadelloSpiritohailcompitodimostrarnuovamente,conlacomunicazionedei risultati spirituale-scientiQici, quale sia il vero signiQicato della Bibbia, e direndere così possibili quelle grandi impressioni, che devono invadere l’animanostra,quandoimpariamoacomprendereciòcheinformacosìmonumentalecivienrisuonandodaitempiantichi.

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IX-AQUALEEPOCASIRIFERISCELAGENESI?

In tanti punti di queste conferenze, abbiamo avuto occasione di mostrare,comenellarelazionedellaGenesi,purché lasicomprendacorrettamente,si ri-trovinoirisultatistessidellaricercachiaroveggente.Sarànostrocompito,ancheinvarii altripunti,di far rilevarequesta concordanza.Occorreràanzituttomo-strareconmaggioreprecisione,tenendoinconsiderazioneciòchelaricercaspi-rituale-scientiQicadicesuldiveniredellanostraTerra,aqualetemposiriferiscaeffettivamentelaGenesi.Aquestohoincertomodogiàaccennato,hocollocato,percosìdire,ilprincipiodellaGenesinelmomento,incuisoleeTerrasiprepa-ravanoasepararsil’unadall’altra;maquestorapportonoidovremoancoraesa-minareconmaggioreprecisione.Quellifravoi,chenegliannipassatiliminose-guitovariemieconferenze,eanchecolorochesisonooccupatidelladescrizionedell’evoluzioneterrestre,chehofattanellamiaScienzaOcculta,siricorderanno,quantovaloresiastatoassegnatoadueimportantimomentidiquestaevoluzio-neterrestre.IlprimoèquellodellascissionedelsoledallaTerra.Questomomen-to è di grande importanza. – Era necessario che questo distaccodel sole dallaTerraavesseunavoltaluogo,perchéseiduecorpicelestifosserorimastiinsie-meuniti,comealprincipiodeldiveniredellaTerra,ilprosieguodell’evoluzionedell’umanitànonavrebbepotutodareall’uomoilsuoverosigniQicatoterrestre.Tuttociòchechiamiamosole,dunquenonsolo laparteelementareo Qisicadelcorposolare,maanchetutteleEntitàspiritualicheappartengonoalcorposola-re, tuttociòdoveva,percosìdire,usciredallaTerra,o–peresserepiùesatti–dovevarespingeredasélaTerra,perché–parlandoallabuona–leforzediquel-leEntità,chetrasferironoillorocampod’azionefuoridellaTerrasulsole,avreb-beroesercitatoun’azionetroppoviolentaperlaprosperitàdell’uomo,sefosserorimastecongiunteconlaTerra.QuesteEntitàdovettero,percosìdire,attenuarel’azionedelleloroforze,trasferendosidallaTerraadaltrocampoedesercitandolaloroazionedaldifuori.Abbiamocosìilmomento,nelqualeuncertonumerodiEntità,perattenuarel’effettodellaloroinQluenza,trasferisconoillorocampod’azione al di fuori, ed esercitano ormai un’ingerenzameno forte sul diveniredell’uomo,eanchesuldiveniredeglianimali.Dauncertomomentoinpoi,dun-

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que,laTerrarimaneabbandonataaséstessaeconlesueforzedivenutealquan-topiùgrossolane.Perchéleforzepiùsottili,piùspirituali,sisonocolsoledistac-catedallaTerra.L’uomoperò,consideratocomel’esserecheeradivenutoattra-versandol’evoluzionediSaturno,delSoleedellaLuna,rimaseancoraperqual-chetempo,dopoildistaccodelsole,unitoconlaTerra.FuronosolamentedelleEntitàelevatissime,checolsoletrasferironoaldifuoriillorocampod’azione.MaquandolaTerrarimasestaccata,avevainséancoratuttociòcheappartieneallasostanzialità,alleforzedell’evoluzionelunareodierna.Così,dopoildistaccodelsole,abbiamoun’evoluzionedellaTerrachecontiene,percosìdire,nelsuocor-po,anchel’evoluzionedellaLuna.L’uomoeradunqueespostoacondizionimoltopiùgrossolanediquanto lecondizionidellaTerranonsianopoieffettivamentedivenute;perchélalunaha,percosìdire,unasostanzialitàgrossolana.Neconse-guì,chedopoildistaccodelsoledallaTerra,quest’ultimadivennesemprepiùlu-nare,semprepiùdensa.Altraconseguenzafu,chel’uomositrovavaoraespostoa un altropericolo, al pericolodi disseccarsi, dimummiQicarsi, per lomenodimummiQicarsi astralmente. Se le condizioni erano in certomodo tropposottili,quandoilsoleeraunitoconlaTerra,oradivennerotroppogrossolane.Nerisultòche,nelcorsoulterioredell’evoluzioneterrestre,gliesseriumani,Qinchésiman-tennerouniticonlaTerra,poteronosempremenoemenoprosperare–tuttociòviendescrittomoltopiùdettagliatamentenellamiaScienzaOcculta–.Dallacon-ferenzadiierisappiamo,chegliuominieranoallorabensìdegliesserispirituale-animici,macheinquestalorocondizioneanimico-spiritualenonpotevanocon-giungersiconciòchedallamateriadellaTerrairradiavaversol’altonell’ambien-techecircondalaTerra,perché,QinchélalunaeraunitaconlaTerra,essoeradi-venutoper loro troppogrossolano.Avvennecosì, chedigran lunga lamaggiorpartedelleanimeumanedovettescioglierelasuaconnessioneconlaTerra.Conciò,accenniamoaunavvenimentoimportante,chesièveriQicatonelrapportofral’uomoe laTerra,durante l’epoca,chesisvolge fra ildistaccodelsoleequellodellaluna.Leanime-spiritoumane,pochissimeeccettuate,preserocommiatoinquell’epocaintermediadallecondizioniterrestri,esispinserosu,inregionipiùelevate.Easecondadellorogradodisviluppo,questeanime-spiritoumanepro-seguironolaloroevoluzionesuipianeti,cheappartengonoalnostrosistemaso-

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lare. Alcune di queste anime-spirito avevano disposizione a proseguire la loroevoluzionesopraSaturno,altresopraMarte,ealtreancorasopraMercurio,ecc.Soltantounpiccolissimonumerodianime-spiritoumanepiùfortirimasecolle-gatocon laTerra; lealtre, inquesto intervallodi tempo,divenneroabitantideipianetivicinidellanostraTerra.Questoavvenneinun’epocache–ses’impiegail termineordinario–hapreceduto lanostraepoca lemurica;alloraquellachepossiamochiamare lacondizioneumanadellanostraanima,attraversòun’evo-luzionesuipianetiviciniallaTerra.Poisuccessel’altroavvenimentodiessenzia-leimportanza,delqualegiàsappiamo,cheavvennedurantel’epocalemurica,epermezzodelqualetuttalasostanzialitàlunare,contutteleforzelunari,vennetrasferitafuoridellaTerrastessa;ebbeluogol’uscitadellalunadallaTerra.Que-sto fattoperòsiaccompagnòcon importantimodiQicazionisullaTerra.Orasol-tantolaTerravenneridottaaunacondizione, incui l’uomopotevasvilupparsi.Mentreleforzesarebberostate,percosìdire,troppospirituali,selaTerrafosserimastaunitacolsole,sarebberoinvecedivenutetroppogrossolane,selaTerrafosse rimastaunita con la luna. La lunadunque si allontanò, e laTerra rimaseaddietro,inunacondizione,percosìdire,diequilibrio,determinatadalfatto,chegliesserisolariequelli lunariesercitavanola loroazionedaldi fuori,Epertalmezzo la Terra si preparò a divenire la portatrice dell’esistenza umana. Tuttoquestoavvennedurantel’epocalemurica.L’evoluzionehaindiproseguitoilsuocorso,eamanoamanosièpoiveriQicataunanuovadiscesa,unnuovoafQluiredelle anime-spirito umane, che si erano rifugiate sui pianeti vicini alla Terra.FinoaepocaatlanteainoltratahacontinuatoaveriQicarsiquestofattodellaco-stantediscesadianimedaivicinipianeti.El’evoluzione,durantelaQinedell’epo-calemuricaequellaatlantea,sisvolseinmodo,checiòcheneuscivacristallizza-tocomeuomovenneapocoapocodotatodianime-spiritodigenerediverso,asecondachediscendevanodaMarte,daMercurio,odaGiove,ecc.Così s’intro-dussemoltavarietàneldivenireterrestredegliuomini.ColorocheconosconolemieultimeconferenzediCristiania,sanno,checonquestaripartizionefrauomi-nidiMarte,diSaturno,ecc.,venivadatounprincipiooriginario,chehacondottoalladifferenziazionedellerazzedegliuomini.Quidunquevacercatalacausadel-ladiversitàdelgenereumano,eancoraoggi,secisièfattol’occhio,sipuòdiredi

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ogniuomo,selasuaanimasiadiscesadaquestoodaquelvicinoplanetariodellaTerra.Ma è stato anche già detto spesso, e sta dettagliatamente spiegatonellamia Scienza Occulta, che delle anime-spirito lasciarono la Terra. Parlando allabuona,sipuòdire:leanimepiùpoderosepoteronocontinuareaservirsidelma-terialeterrestreerimanereuniteconesso.Anzi,hoperQinorilevato,chevifuunacoppiaprincipale, laquale, inmodosorprendente,sopravvisseaquelladensiQi-cazionedellecondizionidellaTerra.Sebbenea tuttaprimapossasembrare in-credibile,citroviamotuttaviacostrettidallaricercaanimica,adammettere,chevifuunacoppiaumana,qualecelamostralaBibbiainAdamoedEva,echeaidi-scendentidiessasiandaronoadaggiungerequellespecieumane,chesonosorteperilfatto,cheleanime-spiritosonodiscesedallospaziocosmicodellaTerra.Se teniamocontodi tuttociò,ciaccosteremoaunaspiegazione,checipotrà

dire,qualesial’epoca,nelnostrolinguaggiospirituale-scientiQico,dellaqualeef-fettivamentelaBibbiaciparla.Viricordopure,cheallarelazionedeicosidettiseiosettegiornidellaCreazionenellaBibbia,faseguitoquell’altrarelazione,cheildilettantismodell’odiernaricercabiblicagiudicaunaseconda-storiadellaCrea-zione,macheinrealtàèdeltuttonaturale.VorreiricordarvialcunirisultatidellascienzadelloSpirito–lihogiàspessocitatielihoanchespiegaticonmaggioridettagli nellamia ScienzaOcculta. –Homostrato, come il divenire della Terraprocedadall’epoca lemuricaall’epocaatlantea, e come, in certomodo,durantequestoprogressosiveriQichiunaspeciediraffreddamentodellaTerraQisica.Du-rante l’epoca lemuricadobbiamo in fondo rafQigurarci laTerra comeunessereperséstessoigneo,chemostraovunqueinsé,sfavillante,l’elementodelfuoco,eilraffreddamentoècominciatosoltantocolpassaggioall’epocaatlantea.Horile-vato,chedurantel’epocaatlanteatuttociòchesitrovavasulsuoloterrestreeraancoraaffattodiversodacomepoièdivenuto;cheQinoaitempiatlanteiinoltratilaTerranoneracircondatadaun’atmosferascevradiacqua.LaTerraerarico-pertadiariacompletamenteimpregnatadimassenebbioseacquose.Lasepara-zione,chenoioggiconosciamo,frapioggiaeariascevradipioggia,nonesistevainquegliantichitempi.Tuttoeraavvoltoinmasseacquosedinebbia,cheeranoimpregnatediognigenerediesalazionievaporiedialtresostanze,cheaquel-l’epocanonavevanoancoraassuntoconsistenzaliquida.–Granpartediquanto

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oggièsolidoavevatuttaviaformadivaporeepervadeval’atmosfera;eQinmoltoavantineitempiatlantei,tuttoeraimpregnatodasiffattemasseacquosedineb-bia.Eranoquelliperòancheitempi,incuicominciòaformarsiciòcheprimasitrovavainunacondizionemoltopiùspirituale.Hogiàaccennato,chenellecon-dizioniche troviamo indicateper ilcosidetto terzogiornodellaCreazione,nondobbiamocrederegermogliasserodalterrenodelle formeindividualidipiante,quali oggi le vediamo, ma che dobbiamo tener gran conto dell’espressione;«comespecie»;echequindisitrattavaallorapiuttostodianimedellespecie,lequali esistevanonel corpodella Terra, in una condizione eterico-astrale. TuttociòchenelterzogiornodellaCreazionecivienepresentatocomediveniredellepiante,nonsarebbestatovisibileaisensiesteriori;sarebbestatovisibilesoltan-topergliorganidellapercezionechiaroveggente.Mentredall’epoca lemuricaaquella atlantea continuava a svolgersi lo stato nebbioso nell’ambiente che cir-conda la Terra, e le nebbie sempre più si andavano diradando, anche ciò cheprimaeraetericosiandòtrasformandoinunostato,chesiavvicinaaquellocheoggiconosciamo.L’etericoandòdiventandosemprepiùQisicoe,perquantopos-sasembrarestrano(perchéperQino lascienzaoccultaèoggidìpervasadacon-cettimaterialistici),gliesserivegetalivisibiliall’occhioesteriorenonsisviluppa-ronochemoltopiùtardidell’epoca,chevieneindicatacolcosidettoterzogiornodella Creazione; si svilupparono soltanto verso l’epoca atlantea. Le condizionigeologichenecessarieallepianteodierne,nondobbiamo, secondo lanostra ri-cerca,collocarleintempimoltoantichi.Sipotrebbedunquedescrivereilpassaggiodall’epocalemuricaaquellaatlan-

teanelmodoseguente: laTerraeraalloraavvoltadadensemassenebbiose, incui lemasse fumosedelle diverse sostanze, chepoi si trasformarono in crostaterrestre,sitrovavanoancoradisciolte.Egliesseri,checomespecieeranovisibi-liallacoscienzachiaroveggente,nonavevanoancoraraggiuntolacondensazioneQisica.Noneraancorasuccessociò;chesipotrebbechiamareunafertilizzazionedelsuoloterrestrepermezzodiquelcheQluttuavanell’ariacomeacqua;questaebbeluogosoltantopiùtardi.ComepotevadunquelaBibbiadescriverlaprima?Ebbene,aunpuntobendeterminato,essadovettedire:AnchedopochefuronotrascorsiisettegiornidellaCreazione,dopotrascorsoiltempochecoincidecon

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l’epocalemurica,lenostrepianteQisicheodiernenoneranoancoraspuntatedal-laTerra,elaTerraeraancoraricopertadimassenebbiose.LaBibbiadescriveilcontenuto del fatto. Continuate a leggere dopo i sette giorni della Creazione etroverete indicato–quantunquegiàprima fossestatodetto,che le formedellepianteeranosortecomespecie–cheancoranonvieranosullaTerranépiantenéerbe.Laprimavoltasitrattavadiciòchecorrispondeall’animadellespecie,lasecondavoltadiciò,checomeindividualitàQisicaspuntafuoridallaTerraecre-sce comepianta. E con la nebbiaposteriore ai giorni dellaCreazione viene fe-delmentedescrittalanebbiaatlantea.Ilfatto,chelacondensazionedell’ariaac-quea in pioggia si sia veriQicata soltanto allora, viene accennato con le parole:«PerchéJahve-Elohimnonavevaancoralasciatopiovere».V’hadunqueinquestecoseunaprofondasapienza;possotuttaviaassicurarvi,chediquantoc’èinque-sto documento non è penetrato nulla nell’esposizione che si trova nella miaScienzaOcculta.MisonodipropositotenutolontanodallaBibbia,epotreiquasidire,chevisonostatideimomenti,incuihopresoparticolarmentecuraditro-varequesterisultanzeperaltraviachenonfossequestodocumento.Edèconse-guenzanecessaria,percosìdire,delleideematerialisticheodiernesullaBibbia,chenoncisiaccingealla leggieraadintrodurrenell’interpretazionediessadeifatticherisultinodallascienzadelloSpirito.Maèproprio l’impulsoscientiQico-spirituale, che ci ha fatto trovarenellaBibbiaquanto abbiamo inquesti giornipotutodire;adispettodiqualunquenostraresistenza,citroviamoinultimoco-strettiaritrovarenellaBibbia,ciòchelaricercachiaroveggenteavevagiàprimatrovato.Dopoquestepremesse,cipossiamoproporreilquesito:inqualepunto,nella

narrazionedellaGenesi,devecollocarsil’uscitadell’elementoanimico-spirituale,ladipartitadelleanime-spiritodegliuominiverso icorpio leEntitàplanetarievicinedellaTerra,chefudeterminatadalfatto,chelecondizionidellaTerraera-nodiventatepiùgrossolane?Dobbiamocollocarequestadipartitanelpunto, incuicivienraccontato,cheper lacomparsadell’eteredelsuono–vihoespostoquesto dettagliatamente nella descrizione del cosidetto secondo giorno dellaCreazione–lesostanzesuperiorivengonoseparatedalleinferiori.EsesisegueconlosguardodelveggentetuttociòchequiviensigniQicato,cisidice:conciò

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chesalìinalto,chesiallontanòdallaTerra,dicuièdettochegliElohimlochia-maronoQirmamento,siallontanaronocontemporaneamenteleanime-spiritode-gliuomini.CosìilsecondogiornodellaCreazionecoincideconunmomentobendeterminato,fraildistaccodelsoleequellodellalunadallaTerra,conladiparti-tadelleanime-spiritodegliuominiversol’ambientechecircondalaTerra.Dobbiamoora però considerare, che questo porta a una conseguenzamolto

importante. Che cosa è infatti, che veramenteuscì allora fuori nello spazio co-smico?Dove,inaltreparole,loritroviamoogginell’uomo?Inqualimembradel-l’uomodobbiamocercareciò,cheaquell’epocauscifuorinellospaziocosmico?Qualeesistevaallora,ogginaturalmentenonesiste;mapossiamotuttaviamet-terlo in corrispondenza con certe membra dell’attuale organismo dell’uomo.Consideriamounpocol’uomo,datalepuntodivista.Noiripartiamooggil’uomoneiquattroartigiànoti:ilcorpoQisico,quelloeterico,quelloastraleeilportatoredell’Io.Sappiamochediquestiquattroarti,durantelostatonotturnodisonno,ilcorpoQisicoequelloetericorimangononelletto.Quandoparliamoperòdiquelleepocheantiche,perlequalivaleciòchestadettodelsecondoeanchedelterzogiornodellaCreazione,nonciè consentitodiparlaregiàdel corpo Qisicoedelcorpoetericocomesonooggidì.Cosìcomesonooggi,essisiorganizzaronosol-tanto più tardi traendosi dalla sostanzialità terrestre. Quel che esisteva alloradell’uomoappartieneoggidìessenzialmenteaquellapartediluiche,durantelostatonotturnodisonno,vafuoridagliattualiartipiùdensidellanaturaumana,aquellachechiamiamol’entitàastraledell’uomo.Èquantooperainfattodiforzenel nostro corpo astrale, chedobbiamo tenerepresente, quando consideriamol’anima-spiritodell’uomo,cheaquell’epocaabbandonòlaTerraperprosperaremeglio sui circostanti pianeti. Quel che dunque appartiene alle nostre forze,quandocolnostrocorpoastralestiamofuoridalnostrocorpoQisicoedaquelloeterico,lodobbiamocercaredopoilsecondogiornodellaCreazione,suipianetiviciniallaTerra.Sappiamoperò,chequandooggigiornol’uomonellostatonot-turnodisonnoèconlesuemembrapiùsottiliuscitofuoridalsuocorpoQisicoedaquelloeterico,egliè,percosìdire,incorporatonell’ambienteastralechecir-condalanostraTerra,nelleforzeenellecorrentidelnostrosistemaplanetario.Durantelostatonotturnodisonno,l’uomositrovacollegatoconleEntitàplane-

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tarie.Possiamoperòanchedire:inquegliantichitempi,l’uomononeracollegatoconquestipianetiesteriori soltantodurante lo statonotturnodi sonno,ma, ingenere,dopo lasua fugadallaTerra,si trovavasemprecongiuntoconessi.Eglidimoravasuquestipianeti.Perquell’epoca,dunque,checivienedescrittacometerzogiornodellaCreazione,dobbiamotenerpresenteche,trannequelleanime-spiritoumanesopravvissute,dellequalihoparlato,leanime-spiritoumanenonstavanoaffattosullaTerra,mastavanonell’ambientecircostante,suipianeti,viavevanoposto la lorodimorae conessiproseguivano la loro evoluzione. SullaTerra,però,sievolvevanointantoquelliche,piùforti,piùpoderosi,eranorimastiindietro;elaloroevoluzioneconsistevainquesto,cheessisempremaggiormen-tesirivestivanodellasostanzamaterialedellaTerra,valeadire,cheanchegiù,sullaTerra,venivapreparatoquellocheabbiamoadessoduranteilgiornocomenostrocorpoetericoe comenostrocorpo Qisico.AppuntoperchéquestocorpoetericoequelloQisicofosseroingradodiattraversaretuttelefasidell’evoluzioneterrena,alcuneanime-spiritovenneromantenutesullaTerra;conquestomezzociòchesidovevaandarformandocomecorpoetericoecorpoQisico,venneper-petuatoanchementre le forze lunarisi trovavanounitecon laTerra.Secipro-spettiamobenedinanziall’animalecondizionichevieranodopoildistaccodelsole,dobbiamodire:lamaggiorpartediquantoeraanimico-umanoespirituale-umanositrovavanellasferacircostanteallaTerra,suivicinipianeti.IlsolesieragiàstaccatodallaTerra:maseunuomoavessepotutoaquell’epocatrovarsisullaTerra,avrebbevedutosullasuperQiciediessamassedensedivapore,difumo,dinebbia.Nonavrebbevistonientedelsole.Ilsole,chesieraallontanatoconlesueforze, non andò che a mano a mano esercitando la sua azione sulla Terra, inmododafardiradarequestemassedifumoedinebbiaedafarloroprendereapocoapocoperl’ambientechecircondalaTerralaformacheeranecessariaperl’evoluzionedell’umanità.Esoltantoapocoapocoavrebbequell’uomo,chedaldifuori,percosìdire,avesseosservatol’evoluzione,veduto,comelenebbiegra-datamente si andavano diradando, lemasse di fumo divenendomeno dense ecomeleforzesolarinonesercitavanosoltantolaloroazioneattraversol’oscuroinvolucrodifumo,madivenivanoveramentepercepibili–sipotrebbedire–visi-bili.CiaccostiamoconciòalquartogiornodellaCreazione,eciavviciniamocosì

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semprepiùall’avvenimento,chevadesignatocorteildistaccodellaluna.Sicchéeffettivamenteunuomo,ilqualefossevissutoallorasullaTerra,avrebbepotutoovedereiraggisolaripenetrareattraversolemassedifumoedivapore.Einse-guito al veriQicarsi di questemodiQicazioni, la Terra andò gradualmente acqui-standolecondizionicheeranofavorevoliperlosviluppodeldiveniredell’uomo,percuigliuominitornaronoapoterviveresudiessa,e,percosìdire,daidiscen-dentiQisicidicolorocheeranosopravvissutipoteronovenircreatideicorpiperleanime-spirito,cheoraritornavanodall’ambientecircostanteallaTerra.Avetecosì,potreidire,duediverseprocreazioni.QuellochepiùtardièdivenutocorpoetericoecorpoQisicodell’uomo,provenientedacolorochesopravvissero.L’ele-mentoanimico-spiritualevièpenetratodall’ambientecircostante.Daprincipioquesta discesa dalla cerchia dei vicini planetari della nostra Terra si esplicavacomeun’inQluenzaspirituale.Nelmomento,incui,percosìdire,ilsoleriuscìadattraversarelemassedinebbiaedi fumochecircondavanolaTerra,e incui lalunaseneuscì,sidestònelleanime-spiritodeivicinipianetilostimoloadiscen-deredibelnuovosuquestasferaterrestre.Quandodaunaparteilsole,edall’al-tralaluna,divennerovisibilidallaTerra,ancheleforzediquelleanimecheQlui-vanogiùsullaTerra,penetrarononellaTerrastessa.Eccolanarrazionerealisticadiciò,cheviendescrittonelcosidettoquartogiornodellaCreazioneconleparo-le:«GliElohimformaronolalucemaggioreelaluceminore,l’esseresolareel’es-serelunareelestelle».Perchéper«stelle»s’intendonoperl’appuntoivicinipla-netaridellaTerra.Illavoro,dunque,chestabilìunaspeciediequilibrio,siandòpreparandodaunapartedalsoleedall’altradallaluna,econtemporaneamentesipreparòl’azionediscendenteesercitatadalleanime-spiritoumane,cheanela-vanoaprendercorpodinuovosullaTerra.Abbiamocosìcollocato ilquartogiornodellaCreazionenelmomento, incui,

durantel’epocalemurica,dopol’uscitadellaluna,sistabilironoquellecondizio-ni,chetrovatedescrittenellamiaScienzaOcculta,echepossiamodesignaredi-cendo,cheleanime-spiritoumanetendevanodinuovogiù,versolaTerra.Ora,però,dobbiamoesaminareunpocolecondizionispiritualicorrisponden-

ti. Finora abbiamo esaminato sopratutto ciò che poi divenne Qisico. Dobbiamorendercisemprepiùchiaramenteconto,cheabasediognielementogrossolano

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vièunelementopiùsottile,abasedi tuttociòchetendeverso il Qisicovièunelementospirituale.ConilsoleuscironosostanzialmentedallaTerragliElohim,pertrasferireillorocampod’azionealdifuori,peresercitarelaloroazionedal-l’ambientechecircondalaTerra;manonuscironotutti.Qualcosa,percosìdire,rimasedegliElohimtuttaviaunitoconlaTerra,anchequandolaTerracontenevaancoranelsuocorpoleforzelunari.EciòchedelleforzespiritualidegliElohimrimasealloracongiuntoconlaTerra,èquellocheincertomodoècollegatocontutte le inQluenze buone delle forze lunari. Perché si deve parlare anche d’in-Qluenzebuonedelleforzelunari.Dopoildistaccodelsole,tuttosullaTerra,epar-ticolarmentel’uomosarebbestatospintoallamummiQicazione,all’indurimento,tuttosarebbediventatocomelegno.L’uomosarebbemortoperlaTerra.LaTerrasarebbe divenuta deserta, se avesse conservato le forze lunari nel suo corpo.DentroallaTerra,questeforzelunarinonsarebberostatebeneQiche;perchéciònondimeno hanno dovuto per un dato tempo rimanere con la Terra? Perchél’umanitàdoveva,percosìdire,sopravvivereesuperaretuttelecondizioniterre-stri;perchédifattol’umanità,neisuoirappresentantipiùpoderosi,dovevapas-sareperquestoispessimentolunare.Dopoperò,quandolalunasifudistaccatadallaTerra,leforze,lequalialtrimentiavrebberodeterminatolamorteterrestredell’uomo,furonoinvecebeneQiche.Dopol’uscitadelleforzelunari,tuttotornòaringiovanirsi,cosìcheancheleanimepiùdebolipoteronodiscendereeincorpo-rarsiincorpiumani.CosìlalunadivennelabenefattricedellaTerra,divenendolasuavicina.CiòchenellaTerrastessaessanonavrebbepotutomaiessere,lodi-vennecomesuavicina.QuelleEntità,chehannodirettotuttaquestaseriedipro-cessi,sono legrandibenefattricidell’uomo.QualieranoquesteEntità?Ebbene,per l’appuntoquelleEntità che eranounite con la luna, e chepoihanno comestrappatolalunadallaTerra,percondurrel’uomopiùoltrenell’evoluzioneter-restre.Dalla relazionedellaGenesi, si riconoscechegliElohimerano legrandiforzedirigenti.Eciòchediquesteforzeelohisticheeffettuòquelgrandeepos-senteavvenimentochefuladipartitadellaluna,edeterminòpertalmodoilveroesseredell’uomo,noneraaltrochequelcheavevapureoperatolapromozionecosmicadegliElohima Jahve-Elohim, cheavevaelevato l’esseredegliElohimaJahve-Elohim.Ciòrimaseunitoconlaluna,econdussepoilalunafuoridellano-

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straTerra.Perciòpossiamodire: conquel chenellanostraCreazione troviamocomecorpodellalunaèintimamenteconnessociòchenoidesignamocomeJah-ve-Elohim.Rappresentiamocioraconmaggioreesattezza,checosasigniQichinoveramen-

tequestecondizioniperl’uomonelsuodivenireterrestre.Sel’uomofosserima-stocongiuntoconunaTerra,cheavesseconservatoinséilsole,sarebbediventa-tounessere,chesarebbestatoveramenteunnulla,eglisarebbesemplicementerimastounitoconl’essenzialitàdegliElohim;nonavrebbepotutodisciogliersieacquistare indipendenza.Ma poichè gli Elohim si distaccarono con il loro soledallaTerra,l’uomopotérimanereunitoconquest’ultimaeconservarelasuavitaanimico-spirituale.Seperòsifossefermatoaquesto,sisarebbeindurito;avreb-betrovatolamorte.Perqualragionedovettel’uomoarrivareaunacondizione,cherappresentavaunasiapuremerapossibilitàdimorte?Perpoterediventarelibero;perpoteredisciogliersidagliElohim,perpoteredivenireunessereindi-pendente. L’uomo, nella suaparte lunare, ha in sé qualcosa che effettivamenteprovocaquestoestinguersi,edeglineavrebbe,percosìdire,ricevutounadosetroppoforte,selalunanonsifossedistaccatadallaTerra.Daquestanondimenopotetericonoscere,cheèquestoelementolunare,checomesostanzialitàcosmi-ca,èintimamenteconnessoconl’indipendenzaumana.Seprendetelecondizioniterrestriattuali,dovetedireavoistessi:questecondizionisisonoprodotteve-ramentesoltantodopo ildistaccodella luna.Nonvisonodunque inesse tanteforze lunariquanteven’eranoprima.Ma l’uomo,perquantoriguarda ilgermedel suocorpo Qisicoediquelloeterico,è sopravvissutoancheall’epoca lunare,all’unionedellaTerraconlaluna,ehaperquestaragioneinséciòcheallaTerraèstatotolto.Eglihainséunapartediciòcheèlassù,sullaluna.Eglil’haconser-vataattraversoquell’epocanelsuocorpo Qisicoe inquelloeterico.Così l’uomoportainséunelementolunare;ècollegatoconquestoelementolunare.LaTerranonavrebbesopportatoinséquestoelementolunare;l’uomoperòlohaincertoqualmodoinsé;hadunquedisposizioneadivenirequalcosad’altrochenonunsempliceessereterrestre.Semeditatesututtociò,arrivereteavedereche,comeuomini,abbiamo,per

cosìdire,laTerrasottodinoi,echefunecessariocacciarfuorilalunadaquesta

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Terra.Essavenneperòcacciatafuorisolodopocheunagiustadosedellasuaes-senzaerastatainoculatanell’uomo.LaTerranonportal’elementolunareinsé:noiloportiamoinnoi.ChenesarebbestatodellaTerra,selalunanonnefossestata strappata?Guardate questa luna conocchi diversi da quelli, con cui la siconsideraoggicosìspesso.TuttalacostituzionedellamateriaèdiversadaquelladellaTerra.Insensoprettamentemateriale,l’astroQisicodice,chelalunanonhaaria,cheappenahaacqua,valeadire,cheessasièspinta inmaggioredensitàdellaTerra.Essacontienedunque le forze,che,percosìdire,condurrebbero laTerraancoraoltrelacondizioned’indurimentoincuisitrova,cherenderebberoquestaTerra Qisicamente ancorapiùdura.Queste forze lunari renderebbero laTerra Qisicamentepiùdura,e frastagliatadicrepacci.Eperavereun’ideadiciòche la Terra diventerebbe se le forze lunari fossero in essa, immaginatevi, peresempio, sulla strada, unpo’ dimateria terrea, imbevutadi acqua, diciamo in-somma del fango; immaginatevi che l’acqua se ne vada sempre più ritraendo,sicchélaterrasiriducasemprepiùinpolvere.Potete,percosìdire,seguiretuttoquestoprocessoperviad’immagini,se,dopounapioggia,osservatelamateriamelmosadellastradadisseccarsiapocoapocoediventarepolvere.Sarebbesuc-cessoaundipressoqualcosadisimileallaTerra,sisarebbespaccataeridottaaunmucchiodipolvere,se le forze lunari fosserorimasteuniteconessa.EaundipressoquestosuccederàancoraallaTerra,quandoavràcompiutolasuamis-sione.Si sfrantumerà in polvere cosmica. La materia terrestre si dissolverà come

polverecosmicanellospaziocosmico,quandol’uomoavràcompiutolasuaevo-luzionesudiessa.Possiamodunquedire,chelaTerrasarebbediventatapolvere,echehainsélatendenzaadiventarepolvere,asfrantumarsiinparticelledipol-vere. E’ stata salvatadaquestaprematura sfrantumazione inpolveredal fatto,chelalunaèstatadistaccatadalei.Manell’uomoèrimastoqualcosadiciò,chehaveramentetendenzaadivenirepolvere.L’uomo,pertuttelevicendechevihodescritte,accoglienelsuoessereunchedellapolvereterrestrelunare.QuelleEn-titàchesonocollegateconlalunahannodunquerealmenteintrodottonell’esse-recorporeoumanoqualcosache, inultimaanalisi,nonèdellamassa terrestrechecostituisceilnostroimmediatoambientedopochelalunasièdistaccata;ma

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hanno impressonella corporeità. umanaun chedella polvere terrestre lunare.SiccomeperòJahve-Elohimèconnessoconquestoelementolunare,ciòsigniQicadunque,cheJahve-Elohimècolui,chehaimpressonellacorporeitàumanal’ele-mento lunarepolverosodellaTerra.Edobbiamodire:nelcorsodell’evoluzionedellaTerradovevasopraggiungereunmomento,chevienegiustamenteindicatocosì: «Nelprogresso cosmicodegliElohimarrivò il tempo, in cui Jahve-Elohimimpressenellacorporeitàumanalapolvereterrestre,lapolvereterrestrelunare.Questa è la straordinaria profondità del passo della Bibbia, dove sta detto: «EJahve-Elohimformòl’uomodipolveredellaTerra».Perchécosìstadetto.Enonsono che mere schiocchezze tutte le traduzioni che dicono, che Jahve-Elohimavrebbe formato l’uomo da un gnocco di fango della Terra. Egli impresse nel-l’uomolapolveredellaTerra.Seabbiamogiàtrovatotanto,checihameraviglia-toeimpressoconunsentimentodiprofondavenerazionedinanziaquello,chelaBibbiadicepermezzodegli antichi veggenti e che ritroviamopermezzodellaindagine spirituale-scientiQica, qui, in queste parole: «E Jahve-Elohim impressenella corporeità umana la lunare polvere della Terra», abbiamo un passo, chedeveingrandireemoltiplicarelanostravenerazioneperciòchegliantichiveg-genticiraccontanonellarelazionedellaGenesi.Esequestiantichiveggentiera-no coscienti di ricevere la comunicazione di ciò, che li rendeva capaci di direquelle cose,dalle regioni in cuioperavanogliElohime Jahve-Elohim; seeranocoscientidiriceverela lorosapienzadalleregionidegliEsseristessichehannocreato il mondo, potevano dire: Fluisce in noi come sapienza, come saggezza,comepensiero,ciòcheformòildivenirestessodellaTerra, inquantotessevaeoperavainquegliEsseri.Ecosìpossiamoalzarelosguardocontimorereveren-zialeagliantichiveggenti,ealtimorereverenziale,concuiallalorovoltaquestiantichi veggenti alzavano lo sguardo verso le regioni, dalle quali proveniva laloro rivelazione, verso le regioni degli Elohim e del Jahve-Elohim.Quale nomeavrebberoessipotutedarealleEntitàchestavanoabasedellaCreazioneedellaloropropriaconoscenza?Qualeparolavipotevaessereperloro,senonquelladicui tutto il lorocuoredovevaesserecolmo,quandoaccoglievano la rivelazionedellepotenzecreatricidelCosmo?Quandoalzavanolosguardoadesse,diceva-no:DiscendelarivelazioneinnoidaEntitàdivino-spirituali.Nonpossiamotro-

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vareperessealtraparola,chequellacheesprimeilnostrosensoditimorereve-renziale:«Coloroperiqualisentiamotimorereverenziale».Traduciamoquestoin antico ebraico; come suona: «Coloro per i quali sentiamo timorereverenziale»?suona«Elohim».Questaèlaparolapercoloro,periqualisisentetimorereverenziale.CositrovatelacorrispondenzafraisentimentidegliantichiveggentieinomidelleEntitàcosmiche,allequaliessiattribuivanolaCreazioneelarivelazionechericevevano.

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X-ILSETTIMOGIORNO

Datuttoquantoèstatodettoneipassatigiorniespecialmenteieri,potretede-durreaundipresso,aqualeepocadellanarrazionefattasecondolascienzadelloSpiritodobbiamoriferire la relazionedellaGenesi.Abbiamogià rilevato, che ilmomentosegnatodalleprimeparolemonumentalidellaBibbiaèquelloappun-to,che,secondolascienzadelloSpirito,vienedanoiindicatoconleparole:«LasostanzaancoracomunedellaTerraedelSolesipreparavaaunascissione».Hapoiluogoquestascissionee,duranteiprocessidellamedesima,sisvolgeciòchelaGenesi cidescrive.QuestadescrizionedellaGenesi comprende tuttociò, cheavvieneQinoaitempilemuriciinoltrati,Qinoaldistaccodellaluna.Equelcheav-vienedopocheildistaccodellalunasièveriQicato,echeinmodoscientiQico-spi-ritualevienedanoidescritto come il corsodei tempi lemurici, come l’albadeitempi atlantei, dobbiamo ricercarlo nella descrizione che segue i giorni dellaCreazione.Aquestoabbiamogiàaccennatoieri.Abbiamoancherilevato,quantaprofonditàvisiadoveviendetto,che l’uomoebbe impressanellacorporeità lapolvereterrenalunare.Questosuccedevadunqueneltempostesso,incuieraav-venutaquell’ascesanelcosmo,chedanoièstatadescrittacomeunapromozionecosmica degli Elohim a Jahve-Elohim. Ci siamo dovuti rappresentare questaascesacomecoincidenteaundipresso,conl’iniziodell’attivitàdellalunadaldifuori. Questa attività della luna, omeglio, di quell'Entità che era connessa colprocessodeldistaccolunare,conl’attivitàdellalunadaldifuori,celadobbiamoappunto rappresentarenella totalitàdegliElohim, in ciò chechiamiamo Jahve-Elohim.Sicchépotremmodire,chel’azionedellalunasullaTerracorrispondenelsuoprimostadioatuttociòcheconcernel’impressionedellasostanzaterrestre-lunarenelcorpodell’uomo.Alcorpoumano,cheQinoalloraerasolamentedica-lore, venne conferito ciò, che abitualmente vien tradotto con le parole: Jahve-Elohimispiròall’uomoilsofQiodivinoel’uomodivenneun’animavivente,operdirmeglio, un essere vivente.Nondobbiamoperò trascurare di notare ancorauna volta, in questopasso, la straordinaria efQicacia, la grandezza e la potenzadelleespressionibibliche.Vihopotutofarosservare,cheilverodivenireterre-stredell’uomodipesedalfatto,chel’uomopotéaspettarenellasuaspiritualità,

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entrolecondizionispirituali, QinchéneldiveniredellaTerrastessavi fosserolecondizioniadeguate, inmodocheassumendo lasuacorporeitàeglipotessedi-venireunesserematuro.Sedallasuaspiritualitàavessedovutodiscenderenellacorporeitàpiùpresto,durantequeiprocessichevengonoindicaticonilcosidettoquintogiornodellacreazione,egliavrebbepotutodiveniresoltantounessereQi-sicamentesimileaquelli,checivengonomostraticomeviventinellesferedell’a-ria e dell’acqua. Come si presenta invece veramente la natura essenziale del-l’uomo?Davvero, inmodomirabilmentegrandioso;e leespressionisonosceltecon tale efQicacia, che l’uomomodernopotrebbe trarnemolti ammaestramentiproprio in fattodigiustezzaedefQicacianellasceltadeivocaboli.Civiendetto,chequelleEntità,dunqueleanimedellespecie,ches’immerseroilquintogiornodellaCreazionenellamateriadellaTerra,divenneroesseriviventi,divennerociòcheperl’appuntooggidìnoichiamiamoesseriviventi.L’uomo,aquell’epoca,nondisceseancorasullaTerra.Quelleanimecollettivedispeciechestavanoancorasu, per così dire, nella grande riserva della spiritualità, discesero soltanto piùtardi.EancheduranteilsestogiornodellaCreazione,disceserodapprimaglies-serianimalisuperioripiùviciniall’uomo,iveriepropriianimaliterrestri.Anco-ra dunque durante la prima parte del cosidetto sesto giorno della Creazione,l’uomononpotédiscenderenellamateriadensa;perchéseavessealloragiàim-presso in sé la forza del divenire terrestre, sarebbe divenuto un essere, Qisica-mente,comeglianimaliterrestri.Primascesel’Animadellaspeciedeglianimaliterrestrisuperiori,cheormaipopolaronoilsuoloterrestreinvecedell’ariaedel-l’acqua.Eallorasoltanto,gradualmente,sipresentaronoquellecondizioni,perlequaliigermidelfuturouomosipoteronoandarformando.ComesièveriQicatociò?Questo ci viene indicato inmodomonumentale,quandoviendetto, che leEntitàdegliElohimsiaccinseroa farconvergere la loroattivitàneldisegnodamedescrittovidiformarel’uomoterrestre.Dobbiamodunquedire:questouomoterrestresorsedapprimaper il fatto, chegliElohimcollaboraronocon levariecapacità,chefradiessisitrovavanovariamenteripartite,comeungruppodiEn-titàchehannounamètacomune.L’uomofudunqueanzituttolaQinalitàcomunedelgruppodegliElohim.Oradobbiamofarciun’ideapiùesattadicomel’uomoeffettivamente sia nato nel cosidetto sesto giorno della Creazione; egli, a quel

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tempo,noneraancoraaffattoqualeoggilovediamo.LacorporeitàQisica, incuioggil’uomosipresentaanoi,nonnacquechepiùtardi,quandoavvennel’inspi-razionedelsofQiodivita,impressodaJahve-Elohim.Ilprocesso,cheviendescrit-tocomelaCreazionedell’uomopermezzodegliElohim,siveriQicòprimachelapolvere terrestre venisse impressa nella corporeità. Come era dunque l’uomo,chegliElohimposeronell’esistenzagiàdurantelacosidettaepocalemurica?Ri-cordatevidi ciò, chegiàspessohodetto, sul carattereesullanaturadell’uomoodierno:ciòchenoichiamiamocorpoQisicoè, incertomodo,ugualeintuttigliuomini soltanto nei riguardi degli arti più elevati. Dobbiamo però distinguerel’uomoriguardoalsessoinmodo,checiòchesipresentaanoioggidìnellaconQi-gurazioneQisicacomemaschio,è,nelsuocorpoeterico, femmina;esimilmenteciò,checisipresenta Qisicamentecomefemminile,èdicorpoetericomaschile.L’umanità oggigiorno è così ripartita; ciò che esteriormente apparemaschile èinteriormente femminile, e ciò che esteriormente appare femminile è interior-mentemaschile.Perchéèavvenutoquesto?Èavvenutoperilfatto,cheunadiffe-renziazionenellacorporeitàdell’uomosiveriQicòsoltantoinepocarelativamentetarda,dopo iveriepropriigiornidiCreazione. Inquegliuomini, chenacquerocomemètacomunedegliElohimalsestogiornodellaCreazione,questadifferen-ziazione,questaseparazioneinuomoedonna,nonesistevaancora;essiavevanoallora ancora una corporeità comune. Il miglior modo di farci di quest’ultimaun’idea,perquantovisipossariuscireconun’immagine,èdidire:lacorporeitàQisicaeraallorapiùeterica,eincompensolacorporeitàetericaeraalquantopiùdensadioggi.CiòcheoggidunqueècorporeitàQisica,densa,nonera,quandogliElohimlaformarono,ancoracosìdensacomeoggidì,elacorporeitàetericaerapiùdensadiquellaattuale.Unadifferenziazione,unacondensazioneversoilQisi-co,sipresentòpiùtardi,sottol’inQluenzadiJahve-Elohim.Potetegiàpresentirechenonpossiamoaffattoconsiderarel’operaumanadegliElohimcoicriteriidioggi comemaschile e femminile,ma che essa era simultaneamentemaschile efemminile, indifferenziata, indivisa. Quell’uomo, dunque, che nacque allora nelsenso, che laBibbia esprimepermezzodegli Elohim: «Facciamo l’uomo», noneraancoradifferenziato,maerainparitempomaschileefemminile.EdaquestacreazionedegliElohim,l’uomonacquemaschile-femminile.QuestoèilsigniQica-

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to, l’originario signiQicato di ciò che vien tradotto inmodo così grottesconelleBibbiemoderne:«EgliElohimcrearonol’uomo,unominoeunadonnina».Que-sto «omino e donnina» è veramente la traduzione più assurda che vi sia nellaBibbia.Nonsitrattaquidiunominoediunadonninanelsensoodierno,madel-l’uomonondifferenziato,dell’uomomaschile-femminile.Sobenissimo,chemoltiesegetidellaBibbiasisonomessicontroquestainterpretazionee,conuncertosfoggiodiparolonedotte,hannocercatodimettereinridicolociòchedelleese-gesimonumentalipiùantichegiàavevanogiudicato, cioè l’interpretazionegiu-sta.Sicercadicontestarequestainterpretazionechel’uomoelohisticofossema-schile-femminileaun tempo, chedunque l’immagine riQlessadegliElohim, checiòchevennecreatoaimmaginedegliElohim,fossel’uomomaschile-femminile.Vorrei chiedereagliesegeti, chesioppongonoaquesta interpretazione, suchecosarealmenteessisifondino.Sullaricercachiaroveggentenonsipossonobasa-re,perchéquestanondiràmaialtrochequellocheoravihodetto.Sopraunari-cercaesterioredunque?Mavorreichiederealloraaquestepersone,se,difronteaquellacheèveramentelatradizione,essisianoingradodisostenereun’inter-pretazionediversa.Bisognerebbepur raccontar loro che cosa siaveramente latradizioneesterioredellaBibbia.Quando si comincia con l’indagine chiaroveg-genteascoprirequalisianoveramenteifatti,sifavita,sifaluceneltestodellaBibbia,enonsitienepiùcontoalloradellepiccolevarianticheoccorrononellatradizione, perché la conoscenza della verità porta a leggere il testo corretta-mente.Diversamentesuccedeinvece,quandocisiavvicinaaquestecoseperlavia Qilologica.Bisognarendersicontoche, Qinneisecoli cristiani,nullaesisteva,neppurenellaprimapartedellaBibbia,chepotesseindurrealeggerequestote-stocomeoggilosilegge.Nonvisitrovavanopuntevocalieiltestoeratale,chemancavaperQinolaseparazionefralesingoleparole.Piùtardisoltantovifuronoaggiuntiipunti,cheinebraicosegnanolevocali.Vorreisapereconqualediritto,chinonhalanecessariapreparazionepermezzodellascienzadelloSpirito,pos-satrarredaltestooriginarioun’interpretazione,dellaqualesipossadireconco-scienziositàscientiQicachesiaesatta.Nell’operadegliElohimdobbiamodunquevedereunostadiodipreparazione

dell’uomo.Tuttiiprocessiacuioggidìapplichiamoleespressioni:«riproduzione

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umana»o simili, erano aquell’epocanei riguardi dell’uomoancorapiù eterici,ancora più spirituali. Stavano ancora – vorrei dire – a un livello più alto, direiquasi in una sfera superiore. Fu l’opera di Jahve-Elohim, che fece diventarel’uomociòcheoggièdiventato.MaprimadovetteveriQicarsilaregolarecreazio-nedeglialtriesseriinferiori.Così,sipotrebbedunquedire,èperunattoprema-turodicreazionecheleentitàanimali inferiorisonodivenuteesseriviventi.Lamedesima espressione: «nephesh» viene applicata a questi esseri viventi ani4 -malieinultimoancheall’uomo;macomevieneapplicataall’uomo?Inmodo,cheperilmomentoincuiintervieneJahve-Elohimedell’uomofal’uomoattuale,vie-nechiaramentedetto,cheJahve-Elohimimprimela«nesciamah».Eper il fatto,cheall’uomoèstatoimpressounorganosuperiore,questostessouomodiventaun essere vivente. Osservate ora bene, quale concetto inQinitamente fecondo eimportante viene introdotto proprio dalla Bibbia nella teoria dell’evoluzione.Certo, sarebbe sciocco di negare, che, per quanto riguarda la sua formazioneesteriore, l’uomoappartiene,percosìdire,algradopiùaltodelregnoanimale.Questabanalitàpuòesser lasciataalDarwinismo;maquelcheè importante,èchel’uomononèdivenutounesserevivente,unessereilcuicaratterepuòesse-reindicatoconnephesh,allostessomododeglialtriesseriinferiori;machein-veceall’uomovenneprimaconferitounorganosuperioredelsuoessere:unor-ganosuperiore, chenei riguardidella suaanimaedel suospiritoeragià statopreparatoprima.Quiarriviamoaunaltroparallelismofral’anticoinsegnamentoebraicoelanostrascienzadelloSpirito.Quandoparliamodell’elementoanimicodell’uomo,noidistinguiamoanimasenziente,animarazionaleeanimacosciente.Diquestesappiamo,chesononatedapprimanelloroaspettospirituale-animicodurantequeitempi,chevengonoindicaticoitreprimigiornidellaCreazione.Al-loraesse si elaboraronoa secondadella loro tendenza. Il rivestimentoperò, laveraimpronta,percuiuncorpoQisicodivennel’espressionediquestanaturain-terioreessenzialedell’anima,siveriQicòmoltopiùtardi.Dobbiamodunquetenerperfermoche,percosìdire,laspiritualitànasceperprima,chepoiquestaspiri-tualitàcominciaarivestirsidiastralità,epoisicondensasemprepiùepiùQino

Nephesh la Bibbia chiama il «soffio di vita», lo «spiraculum vitae», che il Signore Dio ispirò nella faccia 4

dell’uomo secondo Genesi, II,7.

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all’eterico-Qisico, e che allora soltanto s’imprime la spiritualità, vale a dire chevieneimpressosottoformadisofQiodivitaciòcheprimagiàesisteva.Ciòdun-quechevienepostodaJahve-Elohimcomeunnocciolonell’essereumano,sitro-vagià formatoprima; esistenel grembodegliElohim.Oraviene impressonel-l’uomo, lacuicorporeitàèstata formatada tutt’altraparte.Èdunquequalcosachepenetranell’uomodaun’altraparte.Esoloconquesta impressionedi«ne-sciamah»èdivenutopossibileimmergerenell’uomociòchepossiamochiamareil germe della natura dell’Io. Perché queste antiche espressioni ebraiche «ne-phesh, ruah, nesciamah» non sono altro che ciò che abbiamo già indicato contermini equivalenti nelle nostre espressioni scientiQiche spirituali. «Nephesh»,nei riguardi dell’uomo, si può far corrispondere all’anima senziente; possiamoimpiegare«ruah»peranimarazionale;e«nesciamah»,peranimacosciente.Dobbiamodunquerappresentarci ilprogressodiquestaevoluzionecomeun

processostraordinariamentecomplicato.TuttociòchesiriferisceaigiornidellaCreazione stessa, ciò che, per così dire, è opera degli Elohim prima della loroascesaaJahve-Elohim,dobbiamorafQigurarcelocomesvolgentesi,incertomodo,inregionispiritualisuperiori,mentreciòcheoggipossiamoosservareQisicamen-tenelmondodegliuominiècomparsosoltantoperoperadiJahve-Elohim.Di tutto ciò che troviamocosìnellaBibbia, che cipuòdare la comprensione

dellaveranaturainterioredell’uomo,echecivienenuovamenteinsegnatodallavisione chiaroveggente, di tutto ciò i QilosoQi greci, per mezzo delle loro variescuole iniziatiche, avevano ancora coscienza. Platone sopra tutti; ma anche lostessoAristotile.ChiconoscePlatoneeAristotile,sacheAristotileeraancoraco-sciente, che soltanto per mezzo di un organo spirituale-animico superiorel’uomoèarrivatoadessereunesserevivente,mentregliesseri inferiorihannoattraversatoaltriprocessidievoluzione.Aristotilesirappresentavaquestopro-cessoaundipressocosì: leentitàanimali inferiori sonodivenuteciò chesonopermezzodialtriattidievoluzione;maall’epoca,incuileforzecheoperanonel-l’animalepoteronodiventareattive,l’Esserespirituale-animicoumano,chesili-brava ancora in regioni superiori, non poteva tuttavia divenire terrestrementecorporeo.Altrimentisisarebbefermatoaunostadioinferioreanimale.L’essereumano dovette aspettare. E gli stadii animali inferiori dovettero esser deposti

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dalla lorosovranità,permezzodell’innestodell’organoumano.Perquestovièancoraun’espressioneimpiegatadaAristotile:sfairhsqai.DiquestaespressioneAristotilesiserve,comeperdire:Certo,considerateesteriormente,esistononel-l’uomo,infattodicorporeitàesteriore,lemedesimefunzionidellanaturaanima-le;macosìcomesononellanaturaanimale,esseregnanosovrane,mentrenel-l’uomosonodetronizzatedallalorosovranitàedevonoseguireunprincipiopiùelevato;questosigniQicasfairhsqai.Equestositrovapureabasedellastoriabi-blicadellaCreazione.Permezzodell’impressionedella«nesciamah»,igradiinfe-riorivennerodetronizzatidalla lorosovranità.Così l’uomo,peraverricevuto ilprincipioportatoredella suaegoità, raggiunseungradopiù elevato.Maper lastessaragione,lanatura,cheegliavevaprima,cheerapiùeterica,ebbeunaulte-rioredifferenziazionechelaportòdiungradopiùinbasso.L’uomoricevetteunorganoesteriorecorporeoeunorganointeriorepiùeterico;questosiafQinò,l’al-trosiispessì.Siripetenell’uomociòcheabbiamoimparatoaconoscerecomesi-gniQicatodell’intera evoluzione.Abbiamovisto come il calore sidensiQicasse inariaesiafQinasseinluce;comepoil’ariasicondensasseinacqua,esiafQinasseadeteredelsuono,ecosìdiseguito.Ilmedesimoprocessosisvolgeaunlivellosuperioreperl’uomo.Ilmaschio-femminasidifferenziaulteriormenteinuomoedonna,esidifferenzia,perdipiù, inmodochelacorporeitàQisicapiùdensavaversol’esteriore,elacorporeitàpiùsottileetericavainvisibilmenteversol’inte-riore.Conciòabbiamo inunmedesimotempoaccennatoacosa,chepossiamoindicare come un progresso dall’opera degli Elohim all’opera di Jahve-Elohim.L’uomo,comesipresentaanoioggidì, èdunqueoperadi Jahve-Elohim.Quellochediciamo il sesto giornodellaCreazione coincidedunque cronologicamenteconlanostraepocalemurica,incuiparliamodell’uomomaschile-femminile.ManellaBibbiasiparlapurediunsettimogiornodellaCreazione.Diquesto

settimagiornodellaCreazioneciviendetto,che l’operadegliElohimsostò.Mache cosa signiQica veramente ciò? Come dobbiamo intendere questo ulterioreracconto?LointerpretiamogiustamentenelsensodellascienzadelloSpiritosol-tanto,secirendiamochiaramentecontocheproprioorasiavvicinailmomento,incuigliElohimascendono,incuicompionolaloropromozioneaJahve-Elohim.ManondobbiamoconcepireJahve-ElohimcomeilcomplessodegliElohim,bensì

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piuttosto così: che gli Elohim, in certomodo, cedono all’Entità lunare soltantounapartedel loro essere,ma si conservano ciò chenonè compreso inquestaparteabbandonatadelloroessere;essi,percosìdire,proseguonoinquestaanti-capartedelloroesserelapropriaevoluzione.Valeadirechel’operaloro,neiri-guardidiquestaparte,nonsivolgepiùsuldiveniredell’uomo.Laloroazioneneldiveniredell’uomo,essilaproseguonoconquell’organoloro,cheinessisièele-vatoaJahve-Elohim.IlrestononoperaormaipiùdirettamentesullaTerra;masidedicaallapropriaevoluzione.Aquestosiaccennacol«riposare»dell’operater-restre,conilgiornodelsabato,conilsettimogiornodellaCreazione.Eoradobbiamoaccennareancoraadaltro,cheèimportante.Setuttoquanto

orahodettoèesatto,dobbiamoconsiderarel’uomojehovistico,alqualeJahvehaimpresso il suoproprio essere, come il discendentedirettodell’uomo, in certomodo,piùeterico,piùmolle,cheerastatoformatoilsestogiornodellaCreazio-ne. Abbiamo dunque una linea retta, che va dall’uomo che ancora èmaschile-femminile,cheancoraèpiùeterico,all’uomoQisico.L’uomoQisicoèundiscenden-te,percosìdireunacondensazionedell’uomoeterico.Sidovrebbedunquedire,per descrivere l’uomo jehovistico, il quale passa nell’Atlantide: «E l’uomo chevenneformatoalcosidettosestogiornodellaCreazionedagliElohim,sièevolutoauomounisessuale,all’uomojehovistico.Inciòcheseguedopoisettegiornidel-laCreazionesi trattadeidiscendentidegliuominielohistici,deidiscendentidiquelchepenetrònell’esistenzaduranteiseigiornidellaCreazione».DinuovoaquestopuntoladescrizionedellaBibbiaèveramentegrandiosa,quandonelse-condo capitolo ci racconta comeeffettivamente l’uomo jehovistico sia – se ci èconsentital’espressione–undiscendentedell’uomoceleste,dell’uomocheven-neformatodagliElohimalsestogiornodellaCreazione.PropriocomeilQiglioèdiscendentedel padre, così pure l’uomo jehovistico è il discendentedell’uomoelohistico.QuestociraccontalaBibbianelquartoversettodelsecondocapitolo:«Ciòcheoradeveveniresonoidiscendenti,lesuccessivegenerazionidegliesse-ricelesti».Cosìstadettolì.PrendetelaBibbiacomeoggicivienecomunementedata,evitroveretequestastranafrase:«Taleful’originedelCieloedellaTerra,quando l’unoe l’altra fucreatanelgiorno incui ilSignoreDio fece ilCieloe laTerra». Generalmente il complesso degli Elohim vien chiamato «Dio» e Jahve-

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Elohim«ilSignoreDio».IlSignoreDiocreòlaTerraeilCielo.Vipregocaldamen-tediconsiderare la fraseconattenzione,edicercarepoicoscienziosamentediapplicare ad essa un signiQicato razionale qualsiasi. Vorrei sapere chi ci riesce.Chipuòfarlo,sirisparmidifaraltrericerchenellaBibbia;perchéquivièlaparo-la«toledoth»,chesigniQica:«legenerazionisuccessive»,echesitrovaimpiegataquicomeapropositodiNoè,dovesiparladellegenerazionisuccessive.Siparladunquequidell’uomojehovisticocomedeldiscendente,comedellegenerazionichesuccedonoagliessericelesti,cosìpropriocomenell’altropassosiparladeidiscendentidiNoè.Questopassodunque,secondoilsuosigniQicato,valettoaundipressocomesegue:«Ciòcheorasegue,dicuisiparleràinquelcheorasegue,sono i successoridegliesseridelCieloedellaTerra, chesonostati creatidagliElohimecontinuatidaJahve-Elohim».Sipuòdunqueconsiderarel’uomojehovi-stico,anchesecondoilsensodellaBibbia,comediscendentedell’uomoelohisti-co.Eachi,perchéstadettocheilDiohacreatogliuomini,volessededurneunanuovarelazionedellaCreazione,ioconsiglio,percompletarelaBibbiaadarcoba-leno, di ritrovare subito ancora una terza relazione della Creazione in uno deicapitoliseguenti,nelquintocapitolochecominciageneralmentecosì:Questoèillibrodellegenealogie(quisitrovaancora,comenell’altropasso,laparola«tole-doth»).AvretealloracucitoinsiemetuttoquantoprovienedasingolibranidellaBibbia;maavretedeibrani,nonpiùlaBibbia.Sepotessimocontinuare,potrem-mospiegareancheciòchestadettonelquintocapitolo.Vedete dunque, che, se esaminiamo queste cose con vera profondità, ci tro-

viamodifronteaunaperfettacorrispondenzafralaGenesi,frailraccontobibli-codellaCreazione,eciòchecirisaltadallascienzadelloSpirito,oscienzaoccul-ta.Seteniamocontodiquesto,dobbiamochiedereanoistessi:qualeèveramen-teilsensodelleespressionipiùomenoQiguratechevengonoimpiegateinquelracconto? Quali sono gli oggetti di questa descrizione? Allora però dobbiamorenderciconto,cheritroviamociòcherisultadallaricercachiaroveggente.Comela visione chiaroveggente, oggi, nel supersensibile, vede l’origine della nostraesistenzaterrestre,cosìanchecoloro,cheoriginariamenteredasserolarelazionebiblica,guardavanoilsupersensibile.Chiaroveggentementesonostaticonosciutii fatti, che in quella relazione ci sono stati originariamente esposti. Se si rico-

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struiscequindiquello,chesichiamailpassatodaunpuntodivistapuramenteQisico,sivaincercadiavanzimaterialmenteritrovabili;mapiùsirisalenelpas-sato il corsodellavita edeldivenire Qisicopiù le formazioni Qisichediventano,percosìdire,nebulose.Inquestanebulosità,però,dominanoeoperanoleSpiri-tualità;e l’uomostesso, inquantoallasuaspiritualità,si trovaoriginariamentedentroaquesteEntitàprimordiali.Eseproseguiamoilnostroesamedeldiveni-reterrestreQinoaitempidicuiparlalaGenesi,vediamoilnostrodivenireterre-stre rientrare, per così dire, nelle sue condizioni spirituali primordiali. E con igiornidellaCreaziones’intendonoindicaredellefasispiritualideldivenire,chesipossonocoglieresoltantopermezzodell’investigazionechiaroveggente.Esi-gniQicano,cheilQisicosiformaapocoapocodallospirituale.Allosguardochia-roveggente questodivenire si presenta in questomodo: se si volge lo sguardochiaroveggentesuifattichecivengonodescrittinellaGenesi,sitroverannodap-prima dei processi spirituali; tutto ciò che in essa vien descritto, si presentacomeprocessi spirituali.Niente, proprio niente, ne potrebbe vedere un occhioQisico;essoguarderebbenelnulla.Mailtempoprocede,comeabbiamovisto.Perlosguardochiaroveggente,dallaspiritualitàsivacristallizzandoapocoapocoilsolido,cosìcomequandodall’acquasiformaesisolidiQicailghiaccio.Dalleondedelmareastrale,deldevacanico,emergeciòcheormaipuòesservistoancheQi-sicamente.Nelprosieguodunquedell’osservazione,nelquadrochedapprimasipoteva cogliere soltanto spiritualmente, si affaccia, come una cristallizzazionenella spiritualità, il Qisico. Con ciò abbiamo anche implicato, che l’uomo, in unprimotempo,nonpotevaesserevedutoconl’occhioQisico.Finoalsestoealset-timogiornodellaCreazione,Qindunqueallanostraepocalemurica,unocchioQi-sicononavrebbepotutovederel’uomo,perchéeglinonesistevaallorachespiri-tualmente.Einquestostalagrandifferenzafraunateoriaveradell’evoluzioneeunateoriaimmaginata.Laqualeultimacrede,chenonesistacheilcorsodeldi-venireQisico.Mal’uomononèsorto,perché,incertomodo,gliesseriinferiorisisonoelevati QinoallaQiguraumana.E’quantomaidipiùfantasticosipossaim-maginare,ilcredere,cheunaQiguraanimalesipossatrasformareQinoallasupe-rioreQiguradell’uomo.MentrequesteQigureanimaliandavanonascendo,mentreessestavanoformandoquaggiùilloroQisico,l’uomogiàesistevadalungotempo.

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Maeglidiscendepiùtardiesischieraallatodegliesserianimalicheeranodisce-siprima.Percoloro,acuinonriescediconsiderarel’evoluzioneaquestomodo,nonc’èrimedio;essisitrovanosottolasuggestionedelleideedell’epocapresen-te;nongià sotto l’inQluenzadeidatidi fattodella scienzanaturale,ma sotto lasuggestionedelleopinionidell’epocaattuale.Sevogliamodescrivere ildiveniredell’uomoumano inconnessionecolresto

deldivenire,dobbiamodire:Nellalineadelprocessoevolutivo,abbiamolacom-parsa–sipotrebbediredegliuccelliedeglianimalimarinicomedueramiQica-zioni; poi abbiamogli animali terrestri comeuna ramiQicazione a sé. Le primecorrisponderebberoalcosidettoquintogiornodellaCreazione,lasecondaalse-stogiornodellaCreazione.Epoicompariscel’uomo,manoncomeprosecuzionedellamedesimalinea,noncomecontinuazionedellastessaserie,mainquantoèdiscesosullaTerra.Questaè laveradottrinadell’evoluzione.EdèdescrittapiùesattamentenellaBibbia,chenoninalcunlibromoderno,chesidiaallafantasti-cheriamaterialista.Questenonsonochedelleosservazioniisolate.Nell’ultimaconferenzadiogni

ciclovisonosempredelleosservazionisupplementari.Perchésesivolessetrat-tareunargomentocomeilnostroadeguatamenteintuttelesueparti,bisogne-rebbeparlarepermesi;giacchéilcontenutodellaGenesièinQinitamentegrande.Coninostriciclidiconferenzenonpossiamodarechedeglieccitamenti;eanchestavoltaquestosoltantohovolutofare.Tornoaripetereesplicitamente,chenonmi è stato punto facile d’intraprendere questo particolare ciclo di conferenze;perchédifQicilmente,dopoaveruditoquestecose, ci si faun’ideadiquantosiaardua la vita, che conduceaquestebasipiùprofondedella storiabiblicadellaCreazione; quanto sia difQicile di stabilire veramente il parallelismo tra i fattiprecedentemente scoperti per la via della scienza dello Spirito e i passi corri-spondenti della Bibbia. Se si procede coscienziosamente, questo lavoro si pre-sentastraordinariamentedifQicile.Cis’immaginaspesso,che losguardochiaro-veggentesiestendefacilmenteovunque;sicredechebastiguardare,perchétut-tovi si presentinaturalmente. Sì, chi si ponedi fronte alle cose con ingenuità,credespessodipoterespiegaretuttoconfacilità.Mapiùcis’inoltra–equestosuccede anche nell'investigazione esteriore – e più s’incontrano difQicoltà; e

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quandopoidall’investigazioneQisicasipassaaquellachiaroveggente,allorasol-tantosipresentanoleveredifQicoltà,esorgeilsentimentodellagranderespon-sabilità,chebisognaavere,quandoingeneresivuolparlarediquestecose.Ri-tengonondimeno,sottouncertoriguardo,dinonavereimpiegatoinquestociclodiconferenzeunasolaparola,dellaquale iononpossadire, chepuòandare,echeè,perquelchepuòvalere,un’espressioneadeguatainlinguanostraperciòchepuòcondurviaunarappresentazionegiusta.Mailcompitononèstatofacile.5

Èproprioquandosiapprofondisceciòcheciviendatoinfattodigrandirive-lazionidelmondo,cheledifQicoltàsiaccumulano,delqualfattoèbeneaverco-noscenza.Perchéperl’appuntorendendocicontodiquestedifQicoltàeimparan-doaconoscerle,arriveremosemprepiùallagiustacomprensionedellascienzadelloSpirito.Questascienzadeveaprireilcuoreatuttociò,dicuioccorreilcon-corso,perchéillavoroscientiQico-spiritualesipossacompiere.Nonperché,dun-que,noiprocediamoconcertideterminatimetodidilavoro,dobbiamoconside-rareglialtrimetodidi lavorocomeanoiestranei.Oggidì l’evoluzionedellano-straepoca,l’evoluzionespiritualedelnostrotempo,esigevievarieediverse,checonducanoallagranmèta,chetuttiabbiamoinvista.Esebbene lamiasferadilavorononportiapresentarmidinanziavoi inaltrocampochenonsiaquelloesoterico, non troverete tuttaviamai che io escluda altri metodi di lavoro. Suquestomipermettospecialmented’insistereallaQinediquestociclo,ilqualeconl’aiutodell’esoterismocihacondottoinregionicosìelevatedellanostraindaginespirituale;eproprioaquestopropositovorreirilevare,cheèbene,per lacom-prensionescientiQico-spirituale,attingereaiutodaogniparte,eimparareacono-scereancheciò,cheneglialtrimetodisiriconnettealnostroesoterismo .6

Moltealtrecosepotreirilevare.Masopratuttovorreirichiamarelavostraat-tenzionesullanecessità,chespecialmenteinquesteconferenzecisièdimostra-

Viene qui omesso, nella traduzione, un brano, nel quale l’A. spiegava al suo uditorio, perché fosse mancato il tempo di 5

redigere una versione della Genesi, condotta secondo l’interpretazione esposta in queste conferenze, versione che si era spe-rato di poter fare.

Viene qui omesso un altro brano, in cui l’A, raccomanda l’opera di Ludwig Deinhart come quella che ha raccolto quanto in 6

altri campi di studio può riuscir utile allo studio della scienza dello Spirito. (N. d. T.)

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ta,potreidire,digradoingrado,chel’insegnamentoscientiQico-spiritualediventineinostricuorienellenostrementiciò,checonl’interaforzadellanostravitainterioreciconducarealmentesemprepiùinalto,aformedisentimentosemprepiùelevate, a formedivita semprepiùcordialmenteapertealla comprensionedell’universo.Èsoltantodivenendouominimigliorinelcampointellettuale,sen-timentaleemorale,chepossiamofornirelapietradiparagoneperlafeconditàdiquelchecipuòveniredalcamposcientiQico-spirituale.Possiamodire,chepro-prio gl'insegnamenti che cimostrano il parallelismo fra la nostra ricerca nellascienzaoccultaelaBibbia,possonodiventareparticolarmentefecondi.Perchéèper l’appunto per mezzo di questi insegnamenti, che possiamo sperimentarecome noi stessi radichiamo «la nostra causa prima, la nostra origine» comeavrebbedettoJakobBoehme–inquelgrembosupersensibilespirituale,nelqua-leradicavanolaloro«causaprimaelaloroorigine»anchegliElohim,chesisonoevoluti a Jahve-Elohim, a questa forma superiore di evoluzione, per portare acompimento, come suprema mèta della loro Creazione, ciò che chiamiamol’uomo.Consideriamoquestanostraorigineconladovutavenerazione,macon-sideriamolaanchecolnecessariosentimentodiresponsabilità!Hannodatoprin-cipio alla nostra evoluzione gli Elohim con le loro forzemigliori, Jahve-Elohimconlamiglioresuaforza;comprendiamodunquequestanostraoriginecomeunobbligo,chec’incombeversolanostranaturaumana,d’introdurresemprepiùinnoianchequelle forzespirituali,chenelcorsodell’evoluzionesonoentratepiùtardineldivenireterrestre!Abbiamoparlatodell’inQlussodiLucifero.PerviadiquestoinQlussoluciferico,qualcosa,chegiacevanelgrembodiquellaSpiritualità,incuieraradicataanchelacausaprimadell’uomo,èrimastoinquelgrembo,perpresentarsipiùtardiconl’incarnazionedelCristonelcorpodiGesùdiNazaret.DaqueltempoilCristooperaneldivenireterrestrecomeunaltroprincipiodivi-no.ElavisionedellegrandiveritàdellaGenesidevecondurciasentireildovered’immetteresemprepiùepiùquestaEntitàspiritualedelCristonelnostropro-prio essere: perché è soltanto impregnandoci di questo Principio-Cristo checompiremoappienotutta lanostramissionecomeuomini;èpertalmezzosol-tanto chediverremo semprepiù ciò, di cui il germeesisteva innoi già inqueitempi,deiqualiparlalarelazionebiblicadellaCreazionenellaGenesi.Cosìanche

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uncorsodiconferenze,comequesto,puòaverefQicacia,perchénonsolovenganoaccoltigl’insegnamenti,maperchénell’animanostrasorganonuoveforze.Epos-sanocomeforzecontinuareaoperarenell’anima,questiinsegnamenti,chesonoafQluitiinnoidaunesamepiùaccuratodellaGenesi,anchesevengonodimenti-catinei lorodettagli.E forse,alla Qinediquestigiorni,durante iqualiabbiamocercato d’immergerci ancora una volta per breve ora nella corrente della vitaspirituale,cièconsentitodidire:«Cerchiamoditrarreinnoidaquestiinsegna-menti le forze,chedatali insegnamentiper l’appuntodevonoscaturire.Portia-molefuori,facciamochequesteforzefecondinolanostravitaesteriore!Qualsia-sicosafacciamo,qualunquesiailcampodellanostraesistenza,qualunquesialaprofessione incuidobbiamosvolgere l’operanostra;queste forzepossono illu-minare,fecondareilnostrolavoro,lanostraopera,mapossonoancheintensiQi-carelanostraserenità,lafelicitàdellanostravita.Enessunocheabbiacompresoinsensogiustolagrandiosaoriginedell’esistenzaumana,puòancoraprocederenellasuaesistenzasenzaaccogliereinséquestiinsegnamenticomegermidifor-za per la felicità della vita, per la letizia della vita. Se volete compiere opered’amore, lasciate chedai vostri occhi la verità risplenda sulla grandepossenteorigine,sulgrandiosodestinodell’uomo,esaràquestoilmigliormododiespli-car fuori quello che è l’insegnamento della scienza dello Spirito.Nell’azione sirealizzerà questo insegnamento, apportatore di felicità per l’ambiente che cir-condal’uomo,rasserenante,allietante,rinfrescante,risananteperlanostrapro-priaspiritualità,perlanostraanima,perlanostracorporeità.Dobbiamodiveni-reuominimigliori,piùsani,piùfortiperilfattodiaveraccoltoinnoigl’insegna-mentispirituali.Possaunciclocomeilpresenteagiresopratuttoinquestosenso:essonondeveesserealtrocheungranellodisemenza,chescendenell’animadichiascolta,germogliaeportafuorinelmondodeifruttipertuttol’ambientecir-costante.Così ci separiamogliunidaglialtri Qisicamente,manelloSpirito i se-guacidellascienzadelloSpiritorimangonouniti,einsiemeunitivoglionoopera-re trasportando l’insegnamentonella vita. Lasciamoci compenetraredaquestoSpirito,efacciamocheinquestospiritonondiveniampiùdeboli,Qinoalmomen-to,incuinonsolonelcampospirituale,maancheinquelloQisico,vedremorea-lizzarsilaparola,conlaqualeanchequestavoltavorreiQinire:Arrivederci!»

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