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s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 1
LAVORO E MERCATO
• Diritto del lavoro: nozione gerarchica e collettiva di lavoro
• Contratto di lavoro: rapporto di subordinazione
• Impresa: comunità; lavoro dipendente salariato
• Modello fordista: nella grande impresa industriale a produzione di massa l’organizzazione del lavoro prevede specializzazione dei compiti, separati tra quelli di progettazione e di esecuzione (taylorismo), formalmente regolati da un inquadramento gerarchico della manodopera.
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 2
MODELLO FORDISTA
• Prevalenza contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (maschi adulti);
• scambio tra subordinazione (con controllo disciplinare del datore di lavoro) e stabilità (con compensi economici, prestazioni sociali, garanzie per il lavoratori e benefici per le famiglie);
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 3
FORME DI ORGANIZZAZIONE SOCIALE (MODELLI DI CAPITALISMO O SISTEMI DI WELFARE)
1. MODELLO UNIVERSALISTICO SCANDINAVO: diffusione servizi di welfare pubblici forniti come diritti sociali indipendentemente dallo status occupazionale dei soggetti;
2. MODELLO ASSICURATIVO-CORPORATIVO: Europa centrale;
3. MODELLO ASSICURATIVO FAMILIARE: Europa meridionale. Importanza della famiglia come istituzione di gestione dei rischi sociali; diffusione del lavoro autonomo e delle micro-imprese.
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 4
DECLINO DEL MODELLO FORDISTA
• Aumento livelli competenze e autonomia professionale;
• pressione della competizione sui mercati globali aperti;
• più rapida innovazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT);
• nuovi modelli di organizzazione del lavoro post-fordisti
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 5
PLURALITA’ DEI MODELLI PRODUTTIVI
• Il modello toyotista o della lean production (Ohno, 1978; Womack, Jones, Roos, 1990);
• La “specializzazione flessibile” (Piore, Sabel, The Second Industrial Divide, 1984);
• La “produzione diversificata di qualità” (Streeck, 1992)
• I “mondi produttivi” (Salais, Storper, 1993);
• Le “collaborazioni pragmatiche” tra le imprese (Sabel): reti, distretti, sub-fornitura da “capacità” a “specializzazione” (Bonazzi, Negrelli, 2003)
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 6
Le trasformazioni del lavoro da un punto di vista giuridico
• Promozione e sviluppo del lavoro indipendente;
• evoluzione della nozione di subordinazione;
• esternalizzazione o sub-fornitura del lavoro.
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 7
Promozione e sviluppo del lavoro indipendente
• Instabilità in cambio di autonomia?
• La storia del “secolo del lavoro” dipendente (Accornero), una parentesi nella storia del lavoro indipendente?
• Il ritorno al lavoro indipendente, dopo la crisi del modello fordista, dei diritti sociali e della sicurezza sociale e accesso al welfare, legati al lavoro subordinato?
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 8
IL LAVORO INDIPENDENTE
• I dati: stabilizzazione quantitativa del lavoro autonomo; trasformazione qualitativa:
– strategie di de-valorizzazione (esclusione dalle tutele tradizionali, fuga dal diritto del lavoro, deregolamentazione);
– strategie di valorizzazione (capacità di innovazione, adattamento del lavoro più qualificato)
• Visione ideale del lavoro post-fordista, flessibile in termini di tempo, luogo, tipo di servizi, costi, qualità, creatività, prodotti innovativi e immateriali?
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 9
Legge e giurisprudenza in Europa
• Diritto europeo: autonomia come situazione di fatto e non per convenzione
• Apertura al lavoro indipendente: tendenza a dare un quadro giuridico; da una concezione estensiva di lavoro subordinato a minori ostacoli allo sviluppo del lavoro indipendente (Spagna, Germania, Francia);
• Situazioni di semi-dipendenza, con necessità di una categoria giuridica intermedia tra lavoratore subordinato e imprenditore autonomo:– Germania: terza categoria “assimilabili ai lavoratori subordinati”
(Arbeitsnehmeraenliche Personen)– Italia: i lavoratori “para-subordinati” (co.co.co.)
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 10
Evoluzione della subordinazione
• Maggiore autonomia nell’organizzazione del lavoro: innovazione tecnologica, formazione, coinvolgimento individuale, team di lavoro, partecipazione (valorizzazione dimensione collettiva), obblighi di risultato e non di mezzo: verso condizioni di lavoro indipendente di fatto?
• Nuove forme precarie di lavoro: contratti a tempo determinato, rafforzamento del potere del datore di lavoro, soprattutto sui giovani, accentuato da disoccupazione, processi di downsizing, outsourcing, piccole dimensioni imprese (meno di 50 o meno di 11, in cui lavora la maggioranza dei lavoratori): crescita del peso della subordinazione di fatto?
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 11
Allargamento della nozione giuridica di lavoro subordinato
• Tendenza generale della giurisprudenza: nozione di subordinazione risultato non solo della “sottomissione a ordini e direttive precise nell’esecuzione delle mansioni, ma anche alla “integrazione” del lavoratore in un’organizzazione collettiva del lavoro concepita da e per gli altri”.
• Tecnica dei “fasci di indici”, caratteristica comune del diritto del lavoro nei paesi europei: ricercare quegli indicatori che possono rivelare l’esistenza di uno stato di subordinazione di fatto nell’ambito di un lavoro convenzionalmente autonomo (es. Svezia, p. 28)
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 12
I confini del lavoro subordinato
• Ridurre il campo di applicazione del diritto del lavoro: ritorno ad una concezione ristretta di subordinazione (es. Francia: riferimento alla “subordinazione giuridica”);
• Allargare il campo di applicazione del diritto del lavoro: ricorso ad altri criteri al di là di quello della subordinazione giuridica (es. “dipendenza economica”: far coincidere il campo di applicazione del diritto del lavoro con il reale bisogno di protezione); es. telelavoratori, professionisti tecnicamente autonomi ma economicamente dipendenti (arrestare la fuga dal diritto del lavoro (Germania).
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 13
Outsourcing o sub-fornitura del lavoro
• Strategie di riduzione dei costi: esternalizzazione lavori di minor qualifica professionale (pulizia, custodia, mensa);
• Esternalizzazione funzioni più qualificate:
– ricorso a servizi per innovazione tecnologica (Ict);
– evoluzione tecniche contrattuali (trasferimento d’azienda) con possibilità di ripartizione del rischio di impresa e favorire alleanze strategiche, cooperazione e nuovi modi orizzontali di fare impresa (Bonazzi, Negrelli, 2003)
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 14
I problemi di diritto del lavoro:
a) frode sociale: lavoro interinale e traffico di manodopera (caporalato e fornitura illecita di lavoro);
b) sub-fornitura (con dipendenza tecnica o economica): contratti di lavoro meno favorevoli; impossibilità del diritto del lavoro di raggiungere l’interlocutore pertinente, ovvero l’impresa principale (es. gruppi di imprese, imprese a rete, ecc.)
s. negrelli sociologia del lavoro / mdl 15
Verso un “diritto comune” del lavoro?
• Adattamento alle diverse situazioni (lavoro subordinato tradizionale, lavoro parasubordinato economicamente dipendente);
• Protezione di base per tutti i lavoratori in condizione di dipendenza economica;
• Coesione sociale: non separare il diritto del lavoro dalla sicurezza sociale, elementi indissolubili dello status occupazionale.