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Salve Regina,
Madre di Misericordia
Incontri di preghiera in preparazione
alla Solennità dell’Immacolata Concezione
Giubileo della Misericordia
Avvento 2015
2
Maria, Arca dell’Alleanza tra Dio e gli uomini
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Dio, che in Maria ci ha donato Cristo, Volto della
Misericordia del Padre, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Preghiamo
O Dio, che all'annunzio dell'Angelo
hai voluto che il tuo Verbo
si facesse uomo nel grembo verginale di Maria,
concedi al tuo popolo,
3
che la onora come vera Madre di Dio,
di godere sempre della sua intercessione presso di te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ass. Amen
Lett. DA VANGELO SECONDO LUCA (Lc. 1,26-38)
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una
città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa
sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La
vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o
piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase
turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo
le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso
Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai
Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore
Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre
sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria
disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le
rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te
stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che
nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche
Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio
e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
[37]nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi,
sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E
l'angelo partì da lei.
Canto di risonanza
4
Commento
Lett. Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La
dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno
Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della
tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la
profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua
vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia
fatta carne. La Madre del Crocifisso Risorto è entrata nel
santuario della misericordia divina perché ha partecipato
intimamente al mistero del suo amore.
Scelta per essere la Madre del Figlio di Dio, Maria è
stata da sempre preparata dall’amore del Padre per
essere Arca dell’Alleanza tra Dio e gli uomini. Ha
custodito nel suo cuore la divina misericordia in perfetta
sintonia con il suo Figlio Gesù. Il suo canto di lode, sulla
soglia della casa di Elisabetta, fu dedicato alla
misericordia che si estende « di generazione in
generazione » (Lc 1,50). Anche noi eravamo presenti in
quelle parole profetiche della Vergine Maria. Questo ci
sarà di conforto e di sostegno mentre attraverseremo la
Porta Santa per sperimentare i frutti della misericordia
divina.
Presso la croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo
dell’amore, è testimone delle parole di perdono che
escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto
a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può arrivare la
misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del
Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza
escludere nessuno. Rivolgiamo a lei la preghiera antica e
sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi
mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci
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renda degni di contemplare il volto della misericordia,
suo Figlio Gesù.
Meditazione del Celebrante
Supplica alla Vergine
Lett. A te, Vergine, si leva
il grido straziante dell’oppresso,
il lamento dell’errante senza guida e senza meta,
il gemito del povero senza pane e senza casa,
il pianto dell’orfano senza padre e senza madre.
Tutti: Perché tu, Madre,
li presenti al trono della misericordia.
Lett. A te, Vergine, si leva
il grido del giusto perseguitato,
il lamento dell’uomo deluso e tradito,
il gemito dell’esule, fuggiasco dalla patria,
il pianto di chi attende invano che la porta si apra.
Tutti: Perché tu, Madre,
li presenti al trono della misericordia.
Lett. A te, Vergine, si leva
il grido muto di mani senza lavoro,
il flebile lamento dell’infermo,
il gemito desolato di chi non ha fede né speranza,
il pianto amaro del bimbo abbandonato e privo di amore.
Tutti: Perché tu, Madre,
li presenti al trono della misericordia.
Lett. A te, Vergine, si leva
il grido di chi ha fame e sete di giustizia,
il gemito di chi implora perdono,
il sospiro di chi anela alla luce pura,
il pianto di chi vorrebbe amare di più.
Tutti: Perché tu, Madre,
li presenti al trono della misericordia.
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Benedizione
Cel. Il Signore sia con voi
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Vi benedica Dio onnipotente e misericordioso, Padre e Figlio
e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Andate e siate misericordiosi come misericordioso è il Padre
vostro che è nei cieli.
Ass. Canteremo senza fine la misericordia di Dio
Canto: Salve Regina
7
Salve Regina …
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Dio, che in Maria ci ha donato Cristo, Volto della
Misericordia del Padre, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Dio di bontà infinita,
concedi ai tuoi fedeli,
per intercessione della beata Vergine Maria,
madre di misericordia,
di sperimentare sulla terra la tua clemenza,
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e di contemplare la tua gloria nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ass. Amen
Lett. DAL LIBRO DELL’APOCALISSE DI SAN
GIOVANNI APOSTOLO ( 12, 1-12)
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole,
con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici
stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso,
con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda
trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in
modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa
partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni
con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo
trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva
preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per
milleduecentosessanta giorni. Scoppiò quindi una guerra nel cielo:
Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago
combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più
posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui
che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra
abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:«Ora si è
compiutala salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza
del suo Cristo,perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri
fratelli,colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola
della loro testimonianza,e non hanno amato la loro vitafino a
morire. Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi. Ma guai
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a voi, terra e mare,perché il diavolo è disceso sopra di voi pieno di
grande furore,sapendo che gli resta poco tempo».
Canto di risonanza
Commento
Lett. La preghiera inizia con un indirizzo di saluto, come
l’Ave Maria. Mentre l’angelo non aveva bisogno di
catturare la benevolenza di Maria, noi sì. Perciò lui dice:
“Ave Maria”, noi: “Ave Regina”. È una
comprensibilissima ricerca di benevolenza. E poi Maria
è contenta di sentirsi chiamare Regina, perché tutto ciò
le ricorda la regalità di suo Figlio. Quando ascolto le
litanie lauretane musicate da Mozart, mi par di sentire in
quel “Regina”, che è un’esplosione ferma e dolcissima
assieme, supplicante, le voci degli uomini e delle donne
che ricorrono a Lei, perché lei può tutto. La sua regalità
le deriva dalla regalità del Figlio, che ora siede alla
destra di Dio. La regalità di Maria è celebrata nel
bellissimo mosaico di Santa Maria in Trastevere. Gesù
incorona e abbraccia Maria. Siedono l’uno accanto
all’altra sullo stesso trono. Maria partecipa della regalità
di Gesù. Nello stesso tempo è una madre, ha il cuore
segnato dalla compassione per i suoi figli, che è la stessa
compassione che ha avuto per suo Figlio. Vuole che i
suoi figli partecipino della stessa gloria che avvolge suo
Figlio.
Meditazione del Celebrante
Supplica alla Vergine
Lett. Ricordati, Regina di Misericordia,
che sei stata innalzata alla destra del tuo Figlio
per intercedere presso di lui in nostro favore.
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Tutti: Ricordati, Regina di misericordia
Lett. Ricordati, Vergine, Madre di Dio
del nostro Papa Francesco,
di tutti i vescovi, dei presbiteri e dei diaconi,
e di tutto il popolo che ama e serve il Signore
Tutti: Ricordati, Regina di misericordia
Lett. Ricordati, Madre della vita,
degli anziani e degli invalidi,
degli infermi e dei sofferenti,
degli emigranti e degli esuli.
Tutti: Ricordati, Regina di misericordia
Lett. Ricordati, Vergine clemente,
di noi miseri peccatori,
ma pur sempre figli tuoi,
di coloro che sono perseguitati
a motivo del nome di Cristo,
e anche di coloro che non conoscono tuo Figlio
e non credono in Dio.
Tutti: Ricordati, Regina di misericordia
Benedizione
Cel. Il Signore sia con voi
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Vi benedica Dio onnipotente e misericordioso, Padre e Figlio
e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Andate e siate misericordiosi come misericordioso è il Padre
vostro che è nei cieli.
Ass. Canteremo senza fine la misericordia di Dio
Canto: Salve Regina
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… Madre di misericordia
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Dio, che in Maria ci ha donato Cristo, Volto della
Misericordia del Padre, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Dio, che accanto al tuo Figlio innalzato sulla croce
hai voluto presente la Vergine Madre,
associata in un unico martirio,
fa' che il popolo cristiano,
accogliendo questo segno del tuo amore,
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sperimenti sempre più i frutti della redenzione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ass. Amen
Lett. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (19, 25-27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua
madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo
la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla
madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco
la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua
casa.
Canto di risonanza
Commento
Lett. Poi la invochiamo come madre. È il nome più
importante da collocare accanto a Maria, più importante
ancora di quello di Vergine, di Immacolata, di Regina, di
Assunta. Tutto ciò è in vista o in ragione della sua divina
maternità. Madre di Dio, per questo è madre di
misericordia. Dio è misericordia e ha mandato suo Figlio
per rivelarlo a tutto il mondo, a tutti gli uomini. Ella
dunque è la madre di Colui che è misericordia (“Il nome
della misericordia è Gesù”, ha scritto Giovanni Paolo II
nella Dives in misericordia), è Lei che ci ottiene il
perdono dei peccati e le grazie necessarie.
Meditazione del Celebrante
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Supplica alla Vergine
Lett. Madre di misericordia,
santa Maria, salve.
Tu, Vergine Madre,
hai dato alla luce Gesù,
la misericordia incarnata.
Tutti: Implora per noi misericordia e pace.
Lett. Tu, Figlia di Sion,
hai cantato la misericordia di Dio,
che si estende di generazione in generazione
su quelli che lo temono.
Tutti: Implora per noi misericordia e pace.
Lett. Tu, Vergine e Sposa,
alle nozze di Cana,
mossa da misericordia,
intercedesti presso il tuo Figlio,
perché mutasse l’umile acqua in vino di gioia.
Tutti: Implora per noi misericordia e pace.
Lett. Tu, novella Eva,
presso la croce fosti testimone
del perdono e della misericordia di Dio
per l’uomo smarrito e senza luce.
Tutti: Implora per noi misericordia e pace.
Benedizione
Cel. Il Signore sia con voi
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Vi benedica Dio onnipotente e misericordioso, Padre e Figlio
e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Andate e siate misericordiosi come misericordioso è il Padre
vostro che è nei cieli.
Ass. Canteremo senza fine la misericordia di Dio
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Canto: Salve Regina
15
… Vita, dolcezza, speranza nostra
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Dio, che in Maria ci ha donato Cristo, Volto della
Misericordia del Padre, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. O Dio, che ci dai la gioia di venerare
la Vergine Maria, madre della santa speranza,
concedi a noi, con il suo aiuto,
di elevare fino alle realtà celesti
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gli orizzonti della speranza,
perché impegnandoci all'edificazione della città terrena,
possiamo giungere alla gioia perfetta,
mèta del nostro pellegrinaggio nella fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ass. Amen
Lett. DAL VANGELO SECONDO LUCA (1, 46- 55)
Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».
Canto di risonanza
17
Commento
Lett. Dobbiamo pensare a Maria come madre di Gesù, come
colei che ci ha donato e ci dona continuamente Gesù. Ella è
dunque la vita perché ha portato in grembo Colui che è la vita
e lo ha donato a tutti noi. È la dolcezza perché Gesù è la
dolcezza. E poi è la speranza perché porta a noi Colui che è la
speranza. Giussani ha commentato stupendamente: tu sei la
certezza della nostra speranza. “Il tuo amore per noi e per tuo
Figlio ci rende certi che ci donerai sempre tuo Figlio e
sempre ci strapperai al male.”
Meditazione del Celebrante
Supplica alla Vergine
Lett. Regina e Signora nostra,
santa Maria, salve.
Tu sei vita,
perché hai generato nella gioia
l’Autore della vita.
Tutti. Vita, dolcezza e speranza nostra.
Lett. Tu sei dolcezza,
che temperi asperità e fatica
con la tua confortante memoria,
con la soave presenza.
Tutti. Vita, dolcezza e speranza nostra.
Lett. Tu sei la nostra speranza,
segno di luce che brilla nella notte
e dirigi i nostri passi nella via della pace.
Tutti. Vita, dolcezza e speranza nostra.
Benedizione
Cel. Il Signore sia con voi
Ass. E con il tuo spirito
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Cel. Vi benedica Dio onnipotente e misericordioso, Padre e Figlio
e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Andate e siate misericordiosi come misericordioso è il Padre
vostro che è nei cieli.
Ass. Canteremo senza fine la misericordia di Dio
Canto: Salve Regina
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… A te ricorriamo, esuli, figli di Eva.
A te sospiriamo, gementi e piangenti in questa
valle di lacrime
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Dio, che in Maria ci ha donato Cristo, Volto della
Misericordia del Padre, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Tendi l'orecchio della tua pietà, o Padre,
ai tuoi figli che gemono sotto il peso della colpa;
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li accolga sulla via del ritorno l'amore senza limiti
che ti spinse a mandare il Figlio come Salvatore,
e a donarci Maria come regina di misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ass. Amen
Lett. DAL LIBRO DELLA GENESI (3, 1- 15)
Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal
Signore Dio. Egli disse alla donna: «E' vero che Dio ha detto:
Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». Rispose la
donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi
possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al
giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete
toccare, altrimenti morirete». Ma il serpente disse alla donna:
«Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne
mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,
conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l'albero
era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per
acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne
diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò.
Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere
nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Poi
udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza
del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio,
in mezzo agli alberi del giardino. [9]Ma il Signore Dio chiamò
l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo
nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono
nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai
forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non
mangiare?». ]Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta
accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». [13]Il
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Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna:
«Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». Allora il Signore
Dio disse al serpente: «Poiché tu hai fatto questo,sii tu maledetto
più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo
ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua
vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stripe e la sua
stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
Canto di risonanza
Commento
Lett. La sguardo della preghiera da Maria si rivolge ora agli
uomini, a noi. E ci considera sotto due aspetti: figli di
Eva ed esuli. Figli di Eva, cioè segnati dal peccato
originale e quindi dai peccati. Siamo segnati da mille
ferite, deboli, fiaccati, disorientati, come “pecore senza
pastore”, lontani dal vero e dal bene, lontani dalla patria
e perciò esuli. Il nostro male diventa grido, sospiro,
invocazione. I nostri sospiri si mescolano alle lacrime e
ai gemiti. Quanto è realistico questo passaggio della
preghiera!Valle di lacrime, così è chiamato questo
mondo, questa vita, quasi un nome geografico e
assieme spirituale. Bisognerebbe tradurre: valle delle
lacrime, valle segnata dalle lacrime. Le lacrime sono la
caratteristica più emergente di questa vita: lacrime di
angoscia, di paura, lacrime di chi è lasciato, maltrattato,
deriso, colpito, violentato, lacrime di chi non ha più
nessuno, di chi ha fame, di chi ha freddo, di chi ha
subito ingiustizia. Le lacrime diventano invocazione di
liberazione, di riscatto. Si entra così nella realtà delle
beatitudini: “Beati voi che piangete”.
Meditazione del Celebrante
22
Supplica alla Vergine
Lett. Santa Maria,
esuli siamo, figli di Eva,
ma, per l’onda battesimale,
figli ormai di Dio Padre,
figli tuoi,
che camminiamo con te verso la vita.
Tutti. Tu sei, Maria, la madre dei viventi.
Lett. Santa Maria,
pellegrini siamo in terra di pianto,
ma per la presenza di tuo Figlio
e per la materna tua protezione,
la nostra bocca si apre al sorriso,
la lingua si scioglie in canti di gioia.
Tutti. Tu sei, Maria, la madre dei viventi.
Lett. Santa Maria,
forestieri siamo in valle di lacrime,
ma la gioia dello Spirito
e il tuo sguardo benigno
cambiano in sorgente di letizia la valle del pianto
e ammantano di benedizione l’arida terra.
Tutti. Tu sei, Maria, la madre dei viventi.
Benedizione
Cel. Il Signore sia con voi
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Vi benedica Dio onnipotente e misericordioso, Padre e Figlio
e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Andate e siate misericordiosi come misericordioso è il Padre
vostro che è nei cieli.
Ass. Canteremo senza fine la misericordia di Dio
23
Canto: Salve Regina
24
… Su dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi i
tuoi occhi pieni di misericordia
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Dio, che in Maria ci ha donato Cristo, Volto della
Misericordia del Padre, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. O Padre, che nella tua provvidenza mirabile
hai voluto associare la Vergine Maria
25
al mistero della nostra salvezza,
fa' che, accogliendo l'invito della Madre,
mettiamo in pratica ciò che il Cristo
ci ha insegnato nel Vangelo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Ass. Amena
Lett. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (2,1-11)
Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la
madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi
discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di
Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho
da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La
madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei,
contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: «Riempite
d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di
nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi
gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino,
il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo
sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e
gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando
sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato
fino ad ora il vino buono». Così Gesù diede inizio ai suoi
miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi
discepoli credettero in lui.
Canto di risonanza
26
Commento
Lett. La preghiera si rivolge poi a Maria chiamandola:
avvocata. Anche lo Spirito Santo è chiamato avvocato
nel vangelo di Giovanni. Avvocato di Gesù presso il
Padre, nostro avvocato presso il Padre. Così Maria. Ella
interviene in nostro favore per stornare, per allontanare
da noi la giusta ira del Padre. Come in ogni buona
famiglia, la mamma supplica il padre di non essere
troppo duro con i figli. Tira fuori dal padre quel lato
misericordioso che egli ha già dentro di sé, ma che
l’affetto della madre per i figli fa risaltare. Da queste
parole si vede quanto Dante avesse meditato la Salve
Regina. Gli occhi di Maria, rivolti prima verso il Padre a
supplicarlo, si rivolgono ora verso di noi, per darci la
certezza dell’assistenza, del perdono, dell’affetto. Come
in Dante, è un triangolo di affetti al cui centro stanno gli
occhi e il cuore di Maria.
Meditazione del Celebrante
Supplica alla Vergine
Lett. Tu, Vergine, fosti avvocata di Eva:
per la tua parola di figlia
l’antica madre del genere umano
trova grazia e favore
presso il Signore altissimo.
Tutti. Tu sei, Maria, la nostra avvocata.
Lett. Per te si rallegra il patriarca Abramo,
vedendo compiuta la promessa:
in Cristo, tuo Figlio,
egli è padre di una moltitudine di popoli,
la sua discendenza supera le stelle del cielo.
Tutti. Tu sei, Maria, la nostra avvocata.
27
Lett. Per te, virgulto della radice di Iesse,
gioisce il re Davide,
vedendo fiorire dalla sua stirpe
il Messia salvatore,
l’Atteso delle genti.
Tutti. Tu sei, Maria, la nostra avvocata.
Lett. Nel tuo fiat
di Nazareth e del Calvario,
parola di misericordia e di pace,
è cancellata la parola della disobbedienza,
l’antico Patto sfocia nella nuova Alleanza,
l’uomo è riconciliato con Dio.
Tutti. Tu sei, Maria, la nostra avvocata.
Lett. Il tuo sguardo, Maria,
come quello del Signore
si abbassa dall’alto
per guardare gli umili e i piccoli della terra.
Tutti: Rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi
Lett. Il tuo sguardo puro
conforta e solleva il misero e lo sfiduciato,
nei loro occhi spenti
si riversa la luce dei tuoi occhi
immersi nel meriggio divino.
Tutti: Rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi
Lett. Il tuo sguardo misericordioso
si posa benigno sul cuore dell’uomo
per dissiparne la tenebra con la tua luce,
per ravvivare la fiamma smorta della speranza.
Tutti: Rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi
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Benedizione
Cel. Il Signore sia con voi
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Vi benedica Dio onnipotente e misericordioso, Padre e Figlio
e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Andate e siate misericordiosi come misericordioso è il Padre
vostro che è nei cieli.
Ass. Canteremo senza fine la misericordia di Dio
Canto: Salve Regina
29
… Mostraci, dopo questo esilio, Gesù, frutto
benedetto del tuo ventre,
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.
Canto
Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
Ass. Amen
Cel. Dio, che in Maria ci ha donato Cristo, Volto della
Misericordia del Padre, sia con tutti voi.
Ass. E con il tuo spirito
Cel. O Padre, che per mezzo della Vergine Maria
hai mandato al mondo il consolatore promesso dai profeti,
Gesù Cristo tuo Figlio,
30
per sua intercessione
fa' che possiamo ricevere e condividere con i nostri fratelli
l'abbondanza delle tue consolazioni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e Vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
Lett. DAL VANGELO SECONDO LUCA (1, 39-45)
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e
raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di
Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto
di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di
Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e
benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del
mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è
giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio
grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle
parole del Signore».
Canto di risonanza
Commento
Lett. C’è un punto a cui tende tutta la preghiera, come una
freccia scoccata verso il suo obiettivo: mostrarci Gesù.
La Salve Regina è come una invocazione a Maria
affinché ci mostri Gesù. Maria da sempre è vista dal
popolo come colei che porta a Gesù, che indica Gesù,
che rivela Gesù. Come lo ha generato un tempo, frutto
benedetto del suo ventre, così ora lo genera in chi lo
domanda, per farci uscire dal nostro esilio.
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Meditazione del Celebrante
Supplica alla Vergine
Lett. Santa Maria,
benedetta fra le donne,
mostraci il Figlio tuo, Gesù,
frutto benedetto del tuo grembo verginale.
Tutti: Mostraci, Madre, il frutto benedetto del tuo seno,
Gesù.
Lett. Mostralo a noi,
vivente nella Parola,
operante nei Sacramenti,
presente nell’uomo che ha fame e sete,
nell’uomo infermo o nudo o in carcere.
Tutti: Mostraci, Madre, il frutto benedetto del tuo seno,
Gesù.
Lett. Mostralo quando, smarrita la via,
il dubbio e l’incertezza
affiorano nel cuore sfiduciato.
Tutti: Mostraci, Madre, il frutto benedetto del tuo seno,
Gesù.
Lett. Quando affaticati e oppressi
camminiamo gravati
dal peso delle nostre colpe.
Tutti: Mostraci, Madre, il frutto benedetto del tuo seno,
Gesù.
Lett. Quando, dopo questo esilio,
chiusi gli occhi alla luce temporale,
spunti l’alba dell’eterno giorno.
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Tutti: Mostraci, Madre, il frutto benedetto del tuo seno,
Gesù.
Lett. Clemente tu sei, Vergine Maria,
riverbero della clemenza del Padre,
icona della sua bontà,
segno della sua mitezza.
Tutti: O Clemente, o pia o dolce Vergine Maria.
Lett. Pia tu sei, Vergine Maria,
donna della pietà pura
in te la misericordia, in te la pietà,
in te la bontà.
Tutti: O Clemente, o pia o dolce Vergine Maria.
Lett. Dolce tu sei, Vergine Maria,
il tuo ricordo rende serena la vita
nell’attesa di contemplarti nella patria celeste
accanto al tuo Figlio, il Signore della gloria.
Tutti: O Clemente, o pia o dolce Vergine Maria.
Benedizione
Cel. Il Signore sia con voi
Ass. E con il tuo spirito
Cel. Vi benedica Dio onnipotente e misericordioso, Padre e Figlio
e Spirito Santo.
Ass. Amen
Cel. Andate e siate misericordiosi come misericordioso è il Padre
vostro che è nei cieli.
Ass. Canteremo senza fine la misericordia di Dio
Canto: Salve Regina