36

Santa Teresa di Gesù Bambino e la sua pioggia di rose

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Il numero di dicembre 2013 del periodico del santuario di Tombetta (Vr)

Citation preview

  • Ci che la Santa della Piccola Via descrive come un miracolo lessenza del Natale. Dio venuto a noi nella persona di suo Figlio per perforare i nostri cuori e riempirli con la sua vita. Egli venuto a mettere in crisi ogni idea che abbiamo su noi stessi e sugli altri mettendo in crisi ogni nostra idea su Dio.

    Questo un punto focale dei racconti di Natale. Una vergine ed un uomo giusto si tro-varono ad accogliere una nuova vita lontani dalla propria famiglia e dagli amici. Come fu possibile che il pi grande momento di tutta lesistenza umana fosse celebrato da dei pastori e animali di cortile? La loro situazione metteva in crisi le loro idee di Dio e di loro stessi. Questo schema continu poi quando essi tutti insieme rimasero fedeli a Dio che li aveva radunati.

    Il tempo di Avvento ci incoraggia a crescere. Con laiuto del piccolo bambino di Na-tale, che si fa debole per comunicarci la sua forza, dobbiamo mettere da parte tutto ci che pu essere fonte di ipersensibilit spirituale. Guardiamo indietro, verso lordine che cera, per riguadagnare una visione autentica di ci che siamo, soprattutto quando le nubi dei momenti diffcili della nostra vita possono offuscarla. Immergendo le nostre vite nel ritmo di questo tempo, le nostre anime potranno essere inondate di carit ed essere piene di quella felicit per la quale siamo stati creati. Il giorno di Natale ci sveglieremo prepa-rati a celebrare la nascita del nostro Salvatore non come pura commemorazione ma come profonda esperienza dellamore di Dio Redentore, di cui ci parlano con abbondanza le letture dellAvvento. un amore che supera ogni aspettativa.

    Questamore ci rende capaci di attendere il ritorno di Cristo. I cristiani stanno in pie-di davanti a Dio; non siamo servili. Sappiamo che cosa Dio ha combinato in Cristo; sappiamo che egli sempre dalla nostra parte. Guardiamo avanti con speranza perch la presenza di Dio in Cristo, una presenza alla quale noi ora abbiamo accesso, determina come viviamo. Non c pi necessit che la debolezza umana limiti la nostra esperienza della presenza di Dio in Cristo. La nostra capacit di navigare tra il passato, con le sue descrizioni profetiche, ed il futuro, con le sue prefgurazioni apocalittiche, totalmente dipendente dal fatto che Dio sempre un passo in avanti. I suoi progetti sorpassano per-sino i nostri pi grandi desideri.

    LA PICCOLA VIA DELLAVVENTO

    Natale e la Croce

    di p. Gary Caster

    Santa Teresa Dicembre 2013 3

    edito

    rialeDOVE SANTA TERESA ?

    A cura della Provincia Veneta dei Carmelitani ScalziVicolo Scalzi, 13 - 37122 VeronaCon approvazione ecclesiastica.Autorizzazione tribunale di Verona 20/01/1966 n. 191Dir. Responsabile: p. Antonio Maria Sicari ocdRapp. legale: p. Umberto Raineri ocdDirettore: p. Giacomo Gubert ocdFoto: Foto Soave via L. Manara, 10 - Verona www.fickr.com

    Redazione: Padri Carmelitani Scalzi Santuario di s. Teresa del Bambino Ges Via Volturno, 1 - 37135 Verona tel. 045.500.266 - fax 045.581.214Impaginazione: Grafche Vilcar - Villa Carcina (Bs)Stampa: Litografa Casagrande via dellArtigianato, 10 Colognola ai Colli (VR)Spedizione: Nuova Zai - via A. Secchi, 7 - Verona

    speci

    ale IN

    IZIAT

    IVA

    Teresa adora GesBambino sulla paglia.La Trinit benedice.

    som

    mari

    o EditorialeLa piccola via dellAvvento 3-4Tempo di NataleLa Stella che guida molti Magi 5-7I classici teresianiDinamica della sofferenza 8-9Amici di s. TeresaIntervista a Gianni Gennari 10-12Santi CarmelitaniLabitata da Dio 13-16Inserto per bambini 1-4La Basilica parlaLa pace sia con te 17Teresa dAvilaSplendori della spoliazione 18-19

    Maria Madre di DioMaternit divina 20-21La melissaI custodi della testa del drago 22Lettere non anonimeStoria di un tiranno 23Voci dalla RomaniaEsperienza in Romania 24-25Missione in AlbaniaPrimi passi 26-28CuriositLa mirra 29-30Affdati a santa TeresaNella pace del Signore 31

    Teresa di Ges Bambino presente anche nella chiesa dei Padri Carmelitani Scalzi di S. Pietro in Oliveto, a Brescia.La troviamo nel primo altare a destra, en-trando, rappresentata da un simulacro giacente in unartistica urna di metallo dorata, ambientata sullaltare, su sfondo e motivi decorativi di Vittorio Traini, ispirati al Mantegna.

    Oh mio Dio io vi amo

    Ricordiamo che tutti i primi gioved del mesela santa messa sar offerta per tutti i nostri devoti lettorialle ore 8.00 e alle ore 18.30 (ora italiana).

    www.radiosantateresa.it

    Ascolta anche tu Radio SantaTeresa

  • Ci che la Santa della Piccola Via descrive come un miracolo lessenza del Natale. Dio venuto a noi nella persona di suo Figlio per perforare i nostri cuori e riempirli con la sua vita. Egli venuto a mettere in crisi ogni idea che abbiamo su noi stessi e sugli altri mettendo in crisi ogni nostra idea su Dio.

    Questo un punto focale dei racconti di Natale. Una vergine ed un uomo giusto si tro-varono ad accogliere una nuova vita lontani dalla propria famiglia e dagli amici. Come fu possibile che il pi grande momento di tutta lesistenza umana fosse celebrato da dei pastori e animali di cortile? La loro situazione metteva in crisi le loro idee di Dio e di loro stessi. Questo schema continu poi quando essi tutti insieme rimasero fedeli a Dio che li aveva radunati.

    Il tempo di Avvento ci incoraggia a crescere. Con laiuto del piccolo bambino di Na-tale, che si fa debole per comunicarci la sua forza, dobbiamo mettere da parte tutto ci che pu essere fonte di ipersensibilit spirituale. Guardiamo indietro, verso lordine che cera, per riguadagnare una visione autentica di ci che siamo, soprattutto quando le nubi dei momenti diffcili della nostra vita possono offuscarla. Immergendo le nostre vite nel ritmo di questo tempo, le nostre anime potranno essere inondate di carit ed essere piene di quella felicit per la quale siamo stati creati. Il giorno di Natale ci sveglieremo prepa-rati a celebrare la nascita del nostro Salvatore non come pura commemorazione ma come profonda esperienza dellamore di Dio Redentore, di cui ci parlano con abbondanza le letture dellAvvento. un amore che supera ogni aspettativa.

    Questamore ci rende capaci di attendere il ritorno di Cristo. I cristiani stanno in pie-di davanti a Dio; non siamo servili. Sappiamo che cosa Dio ha combinato in Cristo; sappiamo che egli sempre dalla nostra parte. Guardiamo avanti con speranza perch la presenza di Dio in Cristo, una presenza alla quale noi ora abbiamo accesso, determina come viviamo. Non c pi necessit che la debolezza umana limiti la nostra esperienza della presenza di Dio in Cristo. La nostra capacit di navigare tra il passato, con le sue descrizioni profetiche, ed il futuro, con le sue prefgurazioni apocalittiche, totalmente dipendente dal fatto che Dio sempre un passo in avanti. I suoi progetti sorpassano per-sino i nostri pi grandi desideri.

    LA PICCOLA VIA DELLAVVENTO

    Natale e la Croce

    di p. Gary Caster

    Santa Teresa Dicembre 2013 3

    edito

    rialeDOVE SANTA TERESA ?

    A cura della Provincia Veneta dei Carmelitani ScalziVicolo Scalzi, 13 - 37122 VeronaCon approvazione ecclesiastica.Autorizzazione tribunale di Verona 20/01/1966 n. 191Dir. Responsabile: p. Antonio Maria Sicari ocdRapp. legale: p. Umberto Raineri ocdDirettore: p. Giacomo Gubert ocdFoto: Foto Soave via L. Manara, 10 - Verona www.fickr.com

    Redazione: Padri Carmelitani Scalzi Santuario di s. Teresa del Bambino Ges Via Volturno, 1 - 37135 Verona tel. 045.500.266 - fax 045.581.214Impaginazione: Grafche Vilcar - Villa Carcina (Bs)Stampa: Litografa Casagrande via dellArtigianato, 10 Colognola ai Colli (VR)Spedizione: Nuova Zai - via A. Secchi, 7 - Verona

    speci

    ale IN

    IZIAT

    IVA

    Teresa adora GesBambino sulla paglia.La Trinit benedice.

    som

    mari

    o EditorialeLa piccola via dellAvvento 3-4Tempo di NataleLa Stella che guida molti Magi 5-7I classici teresianiDinamica della sofferenza 8-9Amici di s. TeresaIntervista a Gianni Gennari 10-12Santi CarmelitaniLabitata da Dio 13-16Inserto per bambini 1-4La Basilica parlaLa pace sia con te 17Teresa dAvilaSplendori della spoliazione 18-19

    Maria Madre di DioMaternit divina 20-21La melissaI custodi della testa del drago 22Lettere non anonimeStoria di un tiranno 23Voci dalla RomaniaEsperienza in Romania 24-25Missione in AlbaniaPrimi passi 26-28CuriositLa mirra 29-30Affdati a santa TeresaNella pace del Signore 31

    Teresa di Ges Bambino presente anche nella chiesa dei Padri Carmelitani Scalzi di S. Pietro in Oliveto, a Brescia.La troviamo nel primo altare a destra, en-trando, rappresentata da un simulacro giacente in unartistica urna di metallo dorata, ambientata sullaltare, su sfondo e motivi decorativi di Vittorio Traini, ispirati al Mantegna.

    Oh mio Dio io vi amo

    Ricordiamo che tutti i primi gioved del mesela santa messa sar offerta per tutti i nostri devoti lettorialle ore 8.00 e alle ore 18.30 (ora italiana).

    www.radiosantateresa.it

    Ascolta anche tu Radio SantaTeresa

  • edito

    riale

    4 Santa Teresa Dicembre 2013

    Doveva andare cos perch il bambino che accoglievano nasceva per soffrire. Il bambi-no debole e vulnerabi-le che tende le mani in cerca damore, comodit e protezione, gi stava mostrando al mondo come lamore di Dio sarebbe stato rivelato. Il bambino nato il gior-no di Natale lo stesso uomo il cui corpo senza vita pendeva su di una croce.

    Perci Teresa prese il nome reli-gioso di Teresa di Ges Bambino del Volto Santo. Sapeva che lattrattiva del bambino voluta per attirarci nel mistero della sofferenza redentrice. Sapeva che il Natale e la croce sono momenti inseparabili. Nella sua vita avrebbe imparato a riconoscere nel-la luce che emana il bambino Ges come apprezzare ci che essenziale abbracciando ci che diffcile.

    Quando ero un giovane prete, con-celebrai una messa di Natale durante la quale fu richiesto ad una giovane

    donna di collocare il bambino Ges nel pre-sepio. La messa inizi in ritardo perch la donna si rifut di portare Ges a meno che Egli non fos-se in croce. Con questa

    richiesta, riconosceva ci che Teresa aveva scoperto nel suo giorno di Na-tale preferito, cio che questamore rivelato nel sacrifcio.

    Natale non la semplice comme-morazione di qualche cosa che ac-caduto nel passato ma la celebrazione del modo di vita a cui tutti siamo chia-mati. Ci portiamo davanti al bambi-nello per scoprire il Dio nascosto, che si umilia davanti a tutta la famiglia umana, - nudo, debole, affamato e in stato di necessit. Se possiamo vedere il volto di Dio nel bambino che cele-briamo, allora vedremo anche il volto di Dio nelluomo la cui morte ci ha liberati, il cui sangue inebria il nostro cuore e ci spinge a cantare, Gloria a Dio nellalto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama (Lc 2,14).

    Santa Teresa Dicembre 2013 5

    Alzati, rivestiti di luce, per-ch viene la tua luce, la gloria del Signore brilla su di te. Poich, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia ftta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua glo-ria appare su di te... (Is 60,1-6). Fratelli...: per rivelazione mi e stato fatto conoscere il mistero...: che le genti sono chiamate, in Cri-sto Ges, a condividere la stessa eredita, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vange-lo... (Ef 3,2-3a.5-6). Nato Ges a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalem-

    me e dicevano: Dov colui che nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e sia-mo venuti ad adorarlo. Alludire questo, il re Erode resto turbato e con lui tutta Gerusalemme (...). Al-lora Erode, chiamati segretamen-te i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era ap-parsa la stella e li invi a Betlem-me dicendo: Andate e informate-vi accuratamente sul bambino e, quando lavrete trovato, fatemelo sapere, perch anchio venga ad adorarlo. Udito il re, essi partiro-no. Ed ecco, la stella che aveva-no visto spuntare, li precedeva, fnch giunse e si ferm sopra il luogo dove si trovava il bambi-

    tempo

    di na

    tale

    LA STELLA CHE GUIDA MOLTI MAGIRifessione sulla Solennit dellEpifania

    di p. Angelo Del Favero ocd(www.zenit.org)

  • edito

    riale

    4 Santa Teresa Dicembre 2013

    Doveva andare cos perch il bambino che accoglievano nasceva per soffrire. Il bambi-no debole e vulnerabi-le che tende le mani in cerca damore, comodit e protezione, gi stava mostrando al mondo come lamore di Dio sarebbe stato rivelato. Il bambino nato il gior-no di Natale lo stesso uomo il cui corpo senza vita pendeva su di una croce.

    Perci Teresa prese il nome reli-gioso di Teresa di Ges Bambino del Volto Santo. Sapeva che lattrattiva del bambino voluta per attirarci nel mistero della sofferenza redentrice. Sapeva che il Natale e la croce sono momenti inseparabili. Nella sua vita avrebbe imparato a riconoscere nel-la luce che emana il bambino Ges come apprezzare ci che essenziale abbracciando ci che diffcile.

    Quando ero un giovane prete, con-celebrai una messa di Natale durante la quale fu richiesto ad una giovane

    donna di collocare il bambino Ges nel pre-sepio. La messa inizi in ritardo perch la donna si rifut di portare Ges a meno che Egli non fos-se in croce. Con questa

    richiesta, riconosceva ci che Teresa aveva scoperto nel suo giorno di Na-tale preferito, cio che questamore rivelato nel sacrifcio.

    Natale non la semplice comme-morazione di qualche cosa che ac-caduto nel passato ma la celebrazione del modo di vita a cui tutti siamo chia-mati. Ci portiamo davanti al bambi-nello per scoprire il Dio nascosto, che si umilia davanti a tutta la famiglia umana, - nudo, debole, affamato e in stato di necessit. Se possiamo vedere il volto di Dio nel bambino che cele-briamo, allora vedremo anche il volto di Dio nelluomo la cui morte ci ha liberati, il cui sangue inebria il nostro cuore e ci spinge a cantare, Gloria a Dio nellalto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama (Lc 2,14).

    Santa Teresa Dicembre 2013 5

    Alzati, rivestiti di luce, per-ch viene la tua luce, la gloria del Signore brilla su di te. Poich, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia ftta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua glo-ria appare su di te... (Is 60,1-6). Fratelli...: per rivelazione mi e stato fatto conoscere il mistero...: che le genti sono chiamate, in Cri-sto Ges, a condividere la stessa eredita, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vange-lo... (Ef 3,2-3a.5-6). Nato Ges a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalem-

    me e dicevano: Dov colui che nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e sia-mo venuti ad adorarlo. Alludire questo, il re Erode resto turbato e con lui tutta Gerusalemme (...). Al-lora Erode, chiamati segretamen-te i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era ap-parsa la stella e li invi a Betlem-me dicendo: Andate e informate-vi accuratamente sul bambino e, quando lavrete trovato, fatemelo sapere, perch anchio venga ad adorarlo. Udito il re, essi partiro-no. Ed ecco, la stella che aveva-no visto spuntare, li precedeva, fnch giunse e si ferm sopra il luogo dove si trovava il bambi-

    tempo

    di na

    tale

    LA STELLA CHE GUIDA MOLTI MAGIRifessione sulla Solennit dellEpifania

    di p. Angelo Del Favero ocd(www.zenit.org)

  • no. Al vedere la stella, provaro-no una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre, si prostraro-no e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2,1-12). Alzati, rivestiti,..viene la tua luce, la glo-ria del Signore brilla sopra di te... su di te. (...)..su di te. (Is 60,1s): la Parola di Dio interpella oggi ognuno di noi come se fosse lu-nico a dover essere illuminato. Il profeta Isaia sembra fssarci uno per uno: ...su di te... su di te, e

    Paolo fa intendere che i pagani di un tempo sono diventati i cristia-ni di oggi, i battezzati, che non si alzano pi nemmeno per andare a Messa il giorno di Natale.Sono dunque anzitutto io che mi devo svegliare dal sonno, mi devo rivestire, mi devo preparare; per-ch il Signore viene proprio da me, la sua luce un faro puntato su di me. Egli viene per me! E allora in-suffciente che io mi accontenti di trovare risposte a queste doman-de: Che genere di uomini erano quelli che Matteo qualifca come Magi venuti dallOriente? Perch si sono mossi da cos lontano?. E meglio piuttosto che mi chie-

    da: perch sono ancora addormentato e non mi decido ad alzarmi? Non vedo forse tutta la luce che mi avvolge? Non mi interessa? Preferi-sco ancora la luce del teleschermo? Ecco, se ho bisogno di conferme che faccio anchio parte dei Magi, ne trovo subi-to una assai autorevole: Questi uomini sono dei predecessori, dei pre-cursori, dei ricercatori della verit, che riguar-dano tutti i tempi.(...) Rappresentano lattesa interiore dello spirito umano, il movimento delle religioni e della ra-gione umana incontro a Cristo. (Benedetto XVI, Linfanzia di Ges). Al-lora, il fatto che il mon-do intero vada dietro a maghi e astrologi, e che oggi chiunque accenda una stella pi luccicante delle altre subito trova

    tempo

    di na

    tale

    Santa Teresa Dicembre 2013 7 6 Santa Teresa Dicembre 2013

    Gi da alcuni mesi ormai il nostro confratello p. Andrea Pa-nont ocd collabora stabilmente con i suoi petali saggi alla-genzia digitale di stampa ZENIT (www.zenit.org). Nellimma-gine la lettera che p. Andrea ha ricevuto da Maria Voce.

    tempo

    di na

    talemille compagni di illusione che gli vanno dietro, non mi deve distrar-

    re dalla cosa che viene per prima: che io non sia uno di loro! S, per-ch quella dei Magi di Matteo non e una favola. Lepifania del Signo-re la pi grande e la pi vera sto-ria mai accaduta e raccontata. Ed anche la storia pi sociale e pi comune di tutte, dato che il pro-tagonista Uno di noi, Uno nato come noi, Uno che e morto come noi, Uno che ha a che fare con ognu no di noi. Perci qui impor-ta solo questo: che sia io il primo ad alzarmi, senza fermarmi prima a vedere chi sveglio e chi non lo . Importa che sia io a rivestirmi, non di vestiti alla moda, ma del-la luce che promana dal Bambino pi famoso e pi dimenticato del mondo; vale a dire che mi met-ta in ginocchio ad adorarlo, cos come sto, ancora in pigiama. E lo posso fare veramente in questo stato, perch il Bambino adora-to dai Magi il Dio che ha creato la mia anima facendola della sua stessa Luce, sicch basta che mi guardi dentro, con umilt e stupo-re, e la luce mi investir come al sorgere dellaurora. Anzi, molto di pi: Cristo infatti sta come un sole

    sopra la mia anima di battezzato, e, se mi decider a spalancargli le porte, la sua Luce mi inonder. Ma cosa signifca spalancare le porte a Cristo? Risponde uno che le teneva chiuse da molto tempo prima di aver visto spuntare la sua stella: Sempre e in ogni istan-te abbiate presente che bisogna amare Dio e il prossimo: Dio con tutto il cuore, con tutta lanima, con tutta la mente; e il prossimo come se stessi. Questo dovete sempre pensare, meditare e ricor-dare, praticare e attuare. Lamore di Dio il primo come comanda-mento, ma lamore del prossimo il primo come attuazione pratica. Siccome per Dio tu non lo vedi ancora, amando il prossimo ti ac-quisti il merito di vederlo; aman-do il prossimo purifchi locchio per poter vedere Dio. Amando il prossimo e prendendoti cura di lui, tu cammini. E dove ti conduce il cammino se non al Signore? Al Signore non siamo ancora arrivati, ma il prossimo labbiamo sempre con noi. Aiuta dunque il prossimo con il quale cammini, per poter giungere a Colui con il quale de-sideri rimanere (s. Agostino, dai Trattati su Giovanni, 17,7-9).

    Il peta

    lo sa

    ggio

    allo ze

    nit

    Arrigo Lonardi e Carla Merlin di Cerea (VR) hannofesteggiato lo scorso 12ottobre 48 anni di matrimonio.

    65 Anniversario di matrimonio

    di Andrea Provolo e Maria Menini

    le rose disanta teresa

  • no. Al vedere la stella, provaro-no una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre, si prostraro-no e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2,1-12). Alzati, rivestiti,..viene la tua luce, la glo-ria del Signore brilla sopra di te... su di te. (...)..su di te. (Is 60,1s): la Parola di Dio interpella oggi ognuno di noi come se fosse lu-nico a dover essere illuminato. Il profeta Isaia sembra fssarci uno per uno: ...su di te... su di te, e

    Paolo fa intendere che i pagani di un tempo sono diventati i cristia-ni di oggi, i battezzati, che non si alzano pi nemmeno per andare a Messa il giorno di Natale.Sono dunque anzitutto io che mi devo svegliare dal sonno, mi devo rivestire, mi devo preparare; per-ch il Signore viene proprio da me, la sua luce un faro puntato su di me. Egli viene per me! E allora in-suffciente che io mi accontenti di trovare risposte a queste doman-de: Che genere di uomini erano quelli che Matteo qualifca come Magi venuti dallOriente? Perch si sono mossi da cos lontano?. E meglio piuttosto che mi chie-

    da: perch sono ancora addormentato e non mi decido ad alzarmi? Non vedo forse tutta la luce che mi avvolge? Non mi interessa? Preferi-sco ancora la luce del teleschermo? Ecco, se ho bisogno di conferme che faccio anchio parte dei Magi, ne trovo subi-to una assai autorevole: Questi uomini sono dei predecessori, dei pre-cursori, dei ricercatori della verit, che riguar-dano tutti i tempi.(...) Rappresentano lattesa interiore dello spirito umano, il movimento delle religioni e della ra-gione umana incontro a Cristo. (Benedetto XVI, Linfanzia di Ges). Al-lora, il fatto che il mon-do intero vada dietro a maghi e astrologi, e che oggi chiunque accenda una stella pi luccicante delle altre subito trova

    tempo

    di na

    tale

    Santa Teresa Dicembre 2013 7 6 Santa Teresa Dicembre 2013

    Gi da alcuni mesi ormai il nostro confratello p. Andrea Pa-nont ocd collabora stabilmente con i suoi petali saggi alla-genzia digitale di stampa ZENIT (www.zenit.org). Nellimma-gine la lettera che p. Andrea ha ricevuto da Maria Voce.

    tempo

    di na

    talemille compagni di illusione che gli vanno dietro, non mi deve distrar-

    re dalla cosa che viene per prima: che io non sia uno di loro! S, per-ch quella dei Magi di Matteo non e una favola. Lepifania del Signo-re la pi grande e la pi vera sto-ria mai accaduta e raccontata. Ed anche la storia pi sociale e pi comune di tutte, dato che il pro-tagonista Uno di noi, Uno nato come noi, Uno che e morto come noi, Uno che ha a che fare con ognu no di noi. Perci qui impor-ta solo questo: che sia io il primo ad alzarmi, senza fermarmi prima a vedere chi sveglio e chi non lo . Importa che sia io a rivestirmi, non di vestiti alla moda, ma del-la luce che promana dal Bambino pi famoso e pi dimenticato del mondo; vale a dire che mi met-ta in ginocchio ad adorarlo, cos come sto, ancora in pigiama. E lo posso fare veramente in questo stato, perch il Bambino adora-to dai Magi il Dio che ha creato la mia anima facendola della sua stessa Luce, sicch basta che mi guardi dentro, con umilt e stupo-re, e la luce mi investir come al sorgere dellaurora. Anzi, molto di pi: Cristo infatti sta come un sole

    sopra la mia anima di battezzato, e, se mi decider a spalancargli le porte, la sua Luce mi inonder. Ma cosa signifca spalancare le porte a Cristo? Risponde uno che le teneva chiuse da molto tempo prima di aver visto spuntare la sua stella: Sempre e in ogni istan-te abbiate presente che bisogna amare Dio e il prossimo: Dio con tutto il cuore, con tutta lanima, con tutta la mente; e il prossimo come se stessi. Questo dovete sempre pensare, meditare e ricor-dare, praticare e attuare. Lamore di Dio il primo come comanda-mento, ma lamore del prossimo il primo come attuazione pratica. Siccome per Dio tu non lo vedi ancora, amando il prossimo ti ac-quisti il merito di vederlo; aman-do il prossimo purifchi locchio per poter vedere Dio. Amando il prossimo e prendendoti cura di lui, tu cammini. E dove ti conduce il cammino se non al Signore? Al Signore non siamo ancora arrivati, ma il prossimo labbiamo sempre con noi. Aiuta dunque il prossimo con il quale cammini, per poter giungere a Colui con il quale de-sideri rimanere (s. Agostino, dai Trattati su Giovanni, 17,7-9).

    Il peta

    lo sa

    ggio

    allo ze

    nit

    Arrigo Lonardi e Carla Merlin di Cerea (VR) hannofesteggiato lo scorso 12ottobre 48 anni di matrimonio.

    65 Anniversario di matrimonio

    di Andrea Provolo e Maria Menini

    le rose disanta teresa

  • Santa Teresa Dicembre 2013 9 8 Santa Teresa Dicembre 2013

    della sua vita Teresa non perde mai la speranza e la fducia ma fa si che tutte queste tribolazioni si trasfor-mino in un terreno fertile nel quale poter edifcare una nuova vita che avr le sue radici nel Carmelo di Lisieux ma manterr sempre uno spirito missionario.Oggi non si contano le innumere-voli guarigioni dellanima, e non solo del corpo, che molte persone

    sperimentano ogni giorno grazie allaiuto di Teresa, che attraverso i suoi scritti e allattualit della sua testimonianza ci annuncia il Vange-lo e ci insegna ad amare il Signore come Lui stesso ci ama. Un grazie quindi a Conrad De Meester che attraverso questo libro ci aiuta a scoprire ancora pi profondamen-te i passi che conducono alla pic-cola via tracciata da Teresa.

    La mia amica Teresa

    Da tempo era esaurita ledizione malgascia del nostro fumetto su santa Tere-sa di Ges Bambino. Su sollecitazione dei nostri missionari nella Isola rossa, abbiamo messo in cantiere di ristampare questo libro che ha fatto conoscere la Santa di Lisieux a moltissime persone. Se vuoi darci una mano a fare questo regalo, facci pervenire, utilizzando il nostro ccp (213371) o nel modo che prefe-risci, la tua offerta.

    Il libro che desidero presentarvi questo mese contiene gi allin-terno del titolo una chiave di let-tura fondamentale del messag-gio di s. Teresa di Ges Bambino, la dinamica della fducia. Credo che lautore, Conrad De Meester, abbia utilizzato il termine dinami-ca proprio per sottolineare il fatto che la fducia non un qualcosa di statico con la quale si nasce e vi si rimane per sempre, ma lo defnirei pi un cammino costante che cre-sce insieme alla persona e alla sua spiritualit. Teresa, nel corso della sua vita, non si ferma neanche per un atti-mo lungo la sua strada, perch - cos come scrive lautore - lei in-segna vivendo e insegna ci che

    vive; non decide di scrivere in modo sistema-tico un trattato sulla fducia, ma vive e sperimen-ta la fducia nel suo rapporto quotidiano con il Signore e con le consorelle. La via percorsa da Teresa viene spesso defnita via dellinfanzia spirituale, e le pagine di que-sto libro che ripercorrono i

    momenti pi importanti della sua vita spiegano passo dopo passo la chiamata a intraprendere questo percorso e il profondo messaggio che esso contiene.

    I doni del Signore cominciarono a mostrare i propri frutti fn dalla te-nera et della piccola Teresa, gra-zie anche ad un ambiente familiare che profumava di santit e a dei che educavano tutti i loro fgli allab-bandono fducioso tra le braccia di Dio. Per, come in ogni famiglia, i momenti diffcili non tardano ad arrivare, e Teresa a soli quattro anni dovr superare la morte del-la mamma affdandosi sempre al Signore. A otto anni e nove mesi Teresa lascia il caro nido familiare per frequentare come semiconvit-trice la scuola dellAbbazia delle Benedettine, e i cinque anni che vi trascorrer saranno per lei molto tristi. Ma anche in questo perio-do che lei si affda ancora di pi al Signore e sente scaturire nella sua anima la chiamata alla santit, ma una santit che non fatta di ope-re grandiose ed eclatanti agli occhi della gente bens fatta di nascon-dimento, sacrifcio e preghiera. In questottica, anche la sofferenza assume tutto un altro signifcato, perch quello che ci sembra es-sere tolto ci invece ridonato dal Signore sotto altre forme. Quan-do Teresa viene strappata dalla vicinanza della sorella Celina che decide di entrare al Carmelo, op-pure quando si ammala grave-mente e viene travolta dai dubbi di coscienza per la sua guarigione dovuta allintervento della Vergine, o quando la terribile malattia degli scrupoli la tortura internamente giorno e notte senza darle tregua facendole versare fumi di lacrime, e in ogni altro momento diffcile

    i clas

    sici te

    resia

    niDINAMICA DELLA CONFIDENZAun cammino costante

    di Annalisa Bonadonna

    un fu

    metto

    per i

    bamb

    ini de

    l mad

    agas

    car Tre foto del passaggio dellurna di s. Teresa in Madagascar nellIsola Rossa.

  • Santa Teresa Dicembre 2013 9 8 Santa Teresa Dicembre 2013

    della sua vita Teresa non perde mai la speranza e la fducia ma fa si che tutte queste tribolazioni si trasfor-mino in un terreno fertile nel quale poter edifcare una nuova vita che avr le sue radici nel Carmelo di Lisieux ma manterr sempre uno spirito missionario.Oggi non si contano le innumere-voli guarigioni dellanima, e non solo del corpo, che molte persone

    sperimentano ogni giorno grazie allaiuto di Teresa, che attraverso i suoi scritti e allattualit della sua testimonianza ci annuncia il Vange-lo e ci insegna ad amare il Signore come Lui stesso ci ama. Un grazie quindi a Conrad De Meester che attraverso questo libro ci aiuta a scoprire ancora pi profondamen-te i passi che conducono alla pic-cola via tracciata da Teresa.

    La mia amica Teresa

    Da tempo era esaurita ledizione malgascia del nostro fumetto su santa Tere-sa di Ges Bambino. Su sollecitazione dei nostri missionari nella Isola rossa, abbiamo messo in cantiere di ristampare questo libro che ha fatto conoscere la Santa di Lisieux a moltissime persone. Se vuoi darci una mano a fare questo regalo, facci pervenire, utilizzando il nostro ccp (213371) o nel modo che prefe-risci, la tua offerta.

    Il libro che desidero presentarvi questo mese contiene gi allin-terno del titolo una chiave di let-tura fondamentale del messag-gio di s. Teresa di Ges Bambino, la dinamica della fducia. Credo che lautore, Conrad De Meester, abbia utilizzato il termine dinami-ca proprio per sottolineare il fatto che la fducia non un qualcosa di statico con la quale si nasce e vi si rimane per sempre, ma lo defnirei pi un cammino costante che cre-sce insieme alla persona e alla sua spiritualit. Teresa, nel corso della sua vita, non si ferma neanche per un atti-mo lungo la sua strada, perch - cos come scrive lautore - lei in-segna vivendo e insegna ci che

    vive; non decide di scrivere in modo sistema-tico un trattato sulla fducia, ma vive e sperimen-ta la fducia nel suo rapporto quotidiano con il Signore e con le consorelle. La via percorsa da Teresa viene spesso defnita via dellinfanzia spirituale, e le pagine di que-sto libro che ripercorrono i

    momenti pi importanti della sua vita spiegano passo dopo passo la chiamata a intraprendere questo percorso e il profondo messaggio che esso contiene.

    I doni del Signore cominciarono a mostrare i propri frutti fn dalla te-nera et della piccola Teresa, gra-zie anche ad un ambiente familiare che profumava di santit e a dei che educavano tutti i loro fgli allab-bandono fducioso tra le braccia di Dio. Per, come in ogni famiglia, i momenti diffcili non tardano ad arrivare, e Teresa a soli quattro anni dovr superare la morte del-la mamma affdandosi sempre al Signore. A otto anni e nove mesi Teresa lascia il caro nido familiare per frequentare come semiconvit-trice la scuola dellAbbazia delle Benedettine, e i cinque anni che vi trascorrer saranno per lei molto tristi. Ma anche in questo perio-do che lei si affda ancora di pi al Signore e sente scaturire nella sua anima la chiamata alla santit, ma una santit che non fatta di ope-re grandiose ed eclatanti agli occhi della gente bens fatta di nascon-dimento, sacrifcio e preghiera. In questottica, anche la sofferenza assume tutto un altro signifcato, perch quello che ci sembra es-sere tolto ci invece ridonato dal Signore sotto altre forme. Quan-do Teresa viene strappata dalla vicinanza della sorella Celina che decide di entrare al Carmelo, op-pure quando si ammala grave-mente e viene travolta dai dubbi di coscienza per la sua guarigione dovuta allintervento della Vergine, o quando la terribile malattia degli scrupoli la tortura internamente giorno e notte senza darle tregua facendole versare fumi di lacrime, e in ogni altro momento diffcile

    i clas

    sici te

    resia

    ni

    DINAMICA DELLA CONFIDENZAun cammino costante

    di Annalisa Bonadonna

    un fu

    metto

    per i

    bamb

    ini de

    l mad

    agas

    car Tre foto del passaggio dellurna di s. Teresa in Madagascar nellIsola Rossa.

  • Santa Teresa Dicembre 2013 11 10 Santa Teresa Dicembre 2013

    amici

    di ter

    esa Tutti hanno visto lormai fa-moso borsone nero che il Papa portava con s al momento dellimbarco per

    la Gmg di Rio de Janeiro. Linsoli-ta immagine ha fatto ben presto il giro del mondo e, azzardiamo, ri-marr nei decenni come una delle icone di un pontifcato che si sta gi rivelando sorprendente. Incal-zato poi dalla curiosit dei gior-nalisti, Francesco riveler durante il viaggio di ritorno che in quella borsa portava, oltre al rasoio, al breviario e ad altri effetti personali, anche un libro su Santa Teresa di Lisieux. Gianni Gennari, come ha rivelato la stampa qualche giorno dopo, lautore di quel libro. Ha incontrato Teresa nel 1957 leg-gendo Storia di unanima, uscen-do da un coma profondo dovuto ad una meningite ritenuta mortale

    e durato ben otto mesi. Teologo e giornalista, ha insegnato in va-rie universit pontifcie ed ha la-vorato a lungo per la Rai e come vaticanista per Giornale Radio; scrive quotidianamente su Avve-nire. Era a Verona la scorsa setti-mana, presso la Basilica di Santa Teresa del B.G. di Tombetta per la presentazione del suo Teresa di Lisieux, il fascino della santit. I segreti di una dottrina ritrovata (Lindau). Si tratta, appunto, del li-bro del borsone nero... Cosa si prova a sapere che Papa Francesco, durante un evento epocale come la Gmg di Rio, por-ta con s il suo libro?Ovviamente ne sono felice. An-che se, quando ho saputo da fonti sicure che il libro stava da tempo sul tavolo del Papa, non mi sono sorpreso del tutto.

    MOLTO DI S. TERESAdi Davide Gasparini da Verona Fedele

    13 ottobre 2013, pag 4 www.veronafedele.it

    nel pensiero del Papa

    - Per quale motivo?Perch ricordavo bene lo sguar-do amichevole e labbraccio ca-loroso del Papa quando glielho consegnato. Sapevo del resto che un grande devoto di Santa Te-resa.- E com riuscito a trovare i ca-nali giusti per farglielo avere?Un mercoled di marzo mi tro-vavo tra i pellegrini in piazza San Pietro per lUdienza generale. Quando il Papa mi passato vi-cino gli ho aperto il libro su una pagina che conteneva una bella foto di Teresa. Lui ha visto la foto e si fermato di colpo esclaman-do: Quella s che era una brava ragazza!. Poi ha abbracciato me e mia moglie ed io gli ho dato il libro.- Quale messaggio ha da dare Te-resa alla Chiesa e al mondo?Il messaggio della discesa di Dio, in Cristo, per tutti i peccatori, fno agli ultimi, i feriti dalla vita, gli increduli ed i disperati. Va detto che Teresa, per un anno e mez-

    zo, nellultimo periodo della sua breve vita, ha sperimentato quella che i mistici chiamano notte dello spirito, ovvero stata privata del gusto e del sentimento vivo del-la fede. Per questo lei si defniva sorella dei peccatori e dei non credenti, per i quali invocava la misericordia di Dio.- Unaffermazione piuttosto ber-gogliana...Proprio cos. Questo pontifcato iniziato da Santa Maria Mag-giore con il triplice annuncio della misericordia di Dio, una misericor-dia rivolta a tutti, anche al Papa stesso perch, in una recente in-tervista, si detto un peccato-re. Un altro parallelismo Bergo-glio-Teresa lo possiamo trovare nel fatto che, come Lui, anche la santa di Lisieux stata ecclesiale - nel cuore della Chiesa, mia ma-dre, sar lamore ma per nulla ecclesiastica: si rendeva ben conto, infatti, che anche i sacer-doti hanno limiti e fragilit, come tutti gli uomini; e poi, quando da

  • Santa Teresa Dicembre 2013 11 10 Santa Teresa Dicembre 2013

    amici

    di ter

    esa Tutti hanno visto lormai fa-moso borsone nero che il Papa portava con s al momento dellimbarco per

    la Gmg di Rio de Janeiro. Linsoli-ta immagine ha fatto ben presto il giro del mondo e, azzardiamo, ri-marr nei decenni come una delle icone di un pontifcato che si sta gi rivelando sorprendente. Incal-zato poi dalla curiosit dei gior-nalisti, Francesco riveler durante il viaggio di ritorno che in quella borsa portava, oltre al rasoio, al breviario e ad altri effetti personali, anche un libro su Santa Teresa di Lisieux. Gianni Gennari, come ha rivelato la stampa qualche giorno dopo, lautore di quel libro. Ha incontrato Teresa nel 1957 leg-gendo Storia di unanima, uscen-do da un coma profondo dovuto ad una meningite ritenuta mortale

    e durato ben otto mesi. Teologo e giornalista, ha insegnato in va-rie universit pontifcie ed ha la-vorato a lungo per la Rai e come vaticanista per Giornale Radio; scrive quotidianamente su Avve-nire. Era a Verona la scorsa setti-mana, presso la Basilica di Santa Teresa del B.G. di Tombetta per la presentazione del suo Teresa di Lisieux, il fascino della santit. I segreti di una dottrina ritrovata (Lindau). Si tratta, appunto, del li-bro del borsone nero... Cosa si prova a sapere che Papa Francesco, durante un evento epocale come la Gmg di Rio, por-ta con s il suo libro?Ovviamente ne sono felice. An-che se, quando ho saputo da fonti sicure che il libro stava da tempo sul tavolo del Papa, non mi sono sorpreso del tutto.

    MOLTO DI S. TERESAdi Davide Gasparini da Verona Fedele

    13 ottobre 2013, pag 4 www.veronafedele.it

    nel pensiero del Papa

    - Per quale motivo?Perch ricordavo bene lo sguar-do amichevole e labbraccio ca-loroso del Papa quando glielho consegnato. Sapevo del resto che un grande devoto di Santa Te-resa.- E com riuscito a trovare i ca-nali giusti per farglielo avere?Un mercoled di marzo mi tro-vavo tra i pellegrini in piazza San Pietro per lUdienza generale. Quando il Papa mi passato vi-cino gli ho aperto il libro su una pagina che conteneva una bella foto di Teresa. Lui ha visto la foto e si fermato di colpo esclaman-do: Quella s che era una brava ragazza!. Poi ha abbracciato me e mia moglie ed io gli ho dato il libro.- Quale messaggio ha da dare Te-resa alla Chiesa e al mondo?Il messaggio della discesa di Dio, in Cristo, per tutti i peccatori, fno agli ultimi, i feriti dalla vita, gli increduli ed i disperati. Va detto che Teresa, per un anno e mez-

    zo, nellultimo periodo della sua breve vita, ha sperimentato quella che i mistici chiamano notte dello spirito, ovvero stata privata del gusto e del sentimento vivo del-la fede. Per questo lei si defniva sorella dei peccatori e dei non credenti, per i quali invocava la misericordia di Dio.- Unaffermazione piuttosto ber-gogliana...Proprio cos. Questo pontifcato iniziato da Santa Maria Mag-giore con il triplice annuncio della misericordia di Dio, una misericor-dia rivolta a tutti, anche al Papa stesso perch, in una recente in-tervista, si detto un peccato-re. Un altro parallelismo Bergo-glio-Teresa lo possiamo trovare nel fatto che, come Lui, anche la santa di Lisieux stata ecclesiale - nel cuore della Chiesa, mia ma-dre, sar lamore ma per nulla ecclesiastica: si rendeva ben conto, infatti, che anche i sacer-doti hanno limiti e fragilit, come tutti gli uomini; e poi, quando da

  • 12 Santa Teresa Dicembre 2013

    quattordicenne and a Roma in pellegrinaggio, ruppe tutti i ceri-moniali ecclesiastici per giungere fno ai piedi di Leone XIII. Ed an-che Francesco pare spesso sca-valcare le strutture pi usuali per potersi avvicinare il pi possibile al popolo di Dio.- Sono in molti a sostenere che sar un papato rivoluzionario... Papa Francesco stesso a dire che ogni cristiano autentico deve essere rivoluzionario. E quando dice che non si possono mettere insieme Dio ed il denaro, lo fa par-tendo dal Vange-lo e non da qual-che ideologia superata. Cer-tamente il Papa sta mostrando linconsistenza di tutte quelle voci giornalisti-che che, appena qualche mese fa, davano la Chiesa per spacciata: lui ed anche Bene-detto XVI, con il suo grande e coraggioso gesto della rinuncia, stanno facendo ca-pire al mondo che la Chiesa non fnir mai perch sorretta dallo Spirito Santo e non dalle capaci-t umane. Per questo, quando la folla lo acclama Francesco-Fran-cesco, lui corregge esclamando: Dovete dire Ges-Ges. Spesso per lo si defnisce un Papa di rottura...Questo un Papa di rottura solo rispetto ai luoghi comuni di una certa opinione pubblica; ma io lo vedo in grande continuit con Be-nedetto XVI, pur con delle tonali-t diverse legate alla sua forma-zione ed alla sua umanit. Secondo lei il Papa non dovreb-be stare pi attento a come parla,

    visto che le sue parole vengono spesso interpretate, per cos dire, ad arte?Lui parla spontaneamente, ma alcuni strumentalizzano le sue pa-role non comprendendo, o facen-do fnta di non comprendere. Dire al Papa: Attento a come parli, sarebbe davvero presuntuoso! Se ci dice una cosa, la prendiamo per come ce la dice. Si dice che Bergoglio stia por-tando a compimento un disegno degli ultimi Pontefci, teso a to-gliere al Papa limmagine di un

    principe rinasci-mentale per riav-vicinarla a quella del Pescatore di Cafarnao.Non solo a quel-la del Pescatore di Cafarnao, ma pure a quella di Cristo sofferen-te sulla croce. E Francesco la Croce la rievoca spesso. Con tut-to il rispetto, era

    diffcile a fne 1200 vedere in Bo-nifacio VIII unimmagine del Cro-cifsso. Ma era un difetto di Boni-facio VIII e non del Papato come istituzione. Dopo il mistico Wojtyla ed il teo-logo Ratzinger, come defnirebbe Papa Bergoglio?Lamico, il fratello, il pastore che ha lodore delle pecore perch quello dellumanit redenta dal Signore; proprio perch in ogni uomo, santo o peccatore che sia, c Ges. Questa la lezione del Dottore della Chiesa Teresa di Li-sieux. Ed anche quella di Papa Francesco.

    studi

    teres

    iani

    Nel riquadro:il dott. Gianni Gennari

    Santa Teresa Dicembre 2013 13

    [] Veniamo ad una protagonista della sua letteratura carmelitana - Elisabeth Catez Elisabetta della Trinit - beata carmelitana, come s. Teresa del Bambino Ges nata in Francia, Camp dAvor (presso Bourges) nel 1880, e spirata a Di-jion nel 1906 quindi a soli ventisei anni, (Teresina a 24), dal di dentro di un convento. Una fgura, que-sta, che si caratterizza per il suo lascito-testimonianza interamente concentrato al e nel mistero della Santissima Trinit dentro cui ella si sente abitata.

    S, diciamo che lesperienza di questa personalit della storia della Chiesa comincia proprio da bambina, il giorno della Prima Comunione quando incontra una monaca carmelitana che le dice, non proprio esattamente... ma allincirca queste parole: Bam-bina il tuo nome signifca Casa di Dio; trattasi di unetimologia non del tutto esatta, popolare, e la bambina resta molto colpita, torna a casa, non solo perch ha ricevu-

    to leucarestia, ma perch dice io sono abitata. E questa idea che non solo unidea ma diciamo fa parte della nostra fede che Dio, Dio Trinit, con la sua grazia, con la sua presenza, abita dentro di noi. La bambina resta proprio colpita da questo e vivr tutta la sua esistenza - per quanto breve - proprio con lideale di scende-re sempre pi in profondit. Per, stando bene attenti, non un inti-mismo, il suo, perch tipico del carisma carmelitano che quanto pi uno scende nelle profondit di se stesso tanto pi comprende la profondit dellaltro e quindi tanto pi uno in grado di stabilire re-lazioni, di stabilire comunione, di stabilire rapporti.

    Infatti, si legge nelle sue varie bio-grafe che lei aveva ricevuto molte chiamate di matrimonio ma dopo appunto la chiamata di Dio sta-to subito, per lei, amore a prima vista.Lei si innamorata veramente di Ges, proprio molto semplice-

    santi

    carm

    elitan

    i

    LABITATA DI DIOdi Maira Nacar

    Intervista a p. Antonio Maria Sicari ocdsu Elisabetta della Trinit

    Il Sesto TedescoNel mese di ottobre ha visto la luce la se-sta edizione, quella in lingua tedesca, del libretto Quaranta giorni di preparazione alla prima comunione con s. Teresa di Ges Bambino.Unedizione arricchita di quattro nuove pagine per accompagnare ancora me-glio le famiglie e i bambini nella prepa-razione prossima al primo bacio con Ges.

  • 12 Santa Teresa Dicembre 2013

    quattordicenne and a Roma in pellegrinaggio, ruppe tutti i ceri-moniali ecclesiastici per giungere fno ai piedi di Leone XIII. Ed an-che Francesco pare spesso sca-valcare le strutture pi usuali per potersi avvicinare il pi possibile al popolo di Dio.- Sono in molti a sostenere che sar un papato rivoluzionario... Papa Francesco stesso a dire che ogni cristiano autentico deve essere rivoluzionario. E quando dice che non si possono mettere insieme Dio ed il denaro, lo fa par-tendo dal Vange-lo e non da qual-che ideologia superata. Cer-tamente il Papa sta mostrando linconsistenza di tutte quelle voci giornalisti-che che, appena qualche mese fa, davano la Chiesa per spacciata: lui ed anche Bene-detto XVI, con il suo grande e coraggioso gesto della rinuncia, stanno facendo ca-pire al mondo che la Chiesa non fnir mai perch sorretta dallo Spirito Santo e non dalle capaci-t umane. Per questo, quando la folla lo acclama Francesco-Fran-cesco, lui corregge esclamando: Dovete dire Ges-Ges. Spesso per lo si defnisce un Papa di rottura...Questo un Papa di rottura solo rispetto ai luoghi comuni di una certa opinione pubblica; ma io lo vedo in grande continuit con Be-nedetto XVI, pur con delle tonali-t diverse legate alla sua forma-zione ed alla sua umanit. Secondo lei il Papa non dovreb-be stare pi attento a come parla,

    visto che le sue parole vengono spesso interpretate, per cos dire, ad arte?Lui parla spontaneamente, ma alcuni strumentalizzano le sue pa-role non comprendendo, o facen-do fnta di non comprendere. Dire al Papa: Attento a come parli, sarebbe davvero presuntuoso! Se ci dice una cosa, la prendiamo per come ce la dice. Si dice che Bergoglio stia por-tando a compimento un disegno degli ultimi Pontefci, teso a to-gliere al Papa limmagine di un

    principe rinasci-mentale per riav-vicinarla a quella del Pescatore di Cafarnao.Non solo a quel-la del Pescatore di Cafarnao, ma pure a quella di Cristo sofferen-te sulla croce. E Francesco la Croce la rievoca spesso. Con tut-to il rispetto, era

    diffcile a fne 1200 vedere in Bo-nifacio VIII unimmagine del Cro-cifsso. Ma era un difetto di Boni-facio VIII e non del Papato come istituzione. Dopo il mistico Wojtyla ed il teo-logo Ratzinger, come defnirebbe Papa Bergoglio?Lamico, il fratello, il pastore che ha lodore delle pecore perch quello dellumanit redenta dal Signore; proprio perch in ogni uomo, santo o peccatore che sia, c Ges. Questa la lezione del Dottore della Chiesa Teresa di Li-sieux. Ed anche quella di Papa Francesco.

    studi

    teres

    iani

    Nel riquadro:il dott. Gianni Gennari

    autore dellarticolo

    Santa Teresa Dicembre 2013 13

    [] Veniamo ad una protagonista della sua letteratura carmelitana - Elisabeth Catez Elisabetta della Trinit - beata carmelitana, come s. Teresa del Bambino Ges nata in Francia, Camp dAvor (presso Bourges) nel 1880, e spirata a Di-jion nel 1906 quindi a soli ventisei anni, (Teresina a 24), dal di dentro di un convento. Una fgura, que-sta, che si caratterizza per il suo lascito-testimonianza interamente concentrato al e nel mistero della Santissima Trinit dentro cui ella si sente abitata.

    S, diciamo che lesperienza di questa personalit della storia della Chiesa comincia proprio da bambina, il giorno della Prima Comunione quando incontra una monaca carmelitana che le dice, non proprio esattamente... ma allincirca queste parole: Bam-bina il tuo nome signifca Casa di Dio; trattasi di unetimologia non del tutto esatta, popolare, e la bambina resta molto colpita, torna a casa, non solo perch ha ricevu-

    to leucarestia, ma perch dice io sono abitata. E questa idea che non solo unidea ma diciamo fa parte della nostra fede che Dio, Dio Trinit, con la sua grazia, con la sua presenza, abita dentro di noi. La bambina resta proprio colpita da questo e vivr tutta la sua esistenza - per quanto breve - proprio con lideale di scende-re sempre pi in profondit. Per, stando bene attenti, non un inti-mismo, il suo, perch tipico del carisma carmelitano che quanto pi uno scende nelle profondit di se stesso tanto pi comprende la profondit dellaltro e quindi tanto pi uno in grado di stabilire re-lazioni, di stabilire comunione, di stabilire rapporti.

    Infatti, si legge nelle sue varie bio-grafe che lei aveva ricevuto molte chiamate di matrimonio ma dopo appunto la chiamata di Dio sta-to subito, per lei, amore a prima vista.Lei si innamorata veramente di Ges, proprio molto semplice-

    santi

    carm

    elitan

    i

    LABITATA DI DIOdi Maira Nacar

    Intervista a p. Antonio Maria Sicari ocdsu Elisabetta della Trinit

    Il Sesto TedescoNel mese di ottobre ha visto la luce la se-sta edizione, quella in lingua tedesca, del libretto Quaranta giorni di preparazione alla prima comunione con s. Teresa di Ges Bambino.Unedizione arricchita di quattro nuove pagine per accompagnare ancora me-glio le famiglie e i bambini nella prepa-razione prossima al primo bacio con Ges.

  • 14 Santa Teresa Dicembre 2013

    mente. E questo non che toglie valore agli affetti umani, per, an-che perch cristiano, il matrimo-nio comunque un sacramento, un segno; poi c qualcuno che viene chiamato ad andare subi-to alla realt, diciamo ad andarci direttamente come lei che si con-sacra al Signore e vive questo rapporto veramente sponsale. Elisabetta dice essere sposa, vi-vere sempre assieme, per cui vive questo matrimonio con Ges, lo vive con Dio e quindi poi entra in clausura e nel monastero.

    La piccola Sabeth come veniva chiamata da chi la conosceva di-ceva... trovo il Signore ovunque, tanto facendo il bucato quando stando raccolta in preghiera.

    Lei dice - tutto dalla cella, lad-dove si va non so per i servizi della casa, della cucina io trovo

    Dio dappertutto. Questo tipico della spiritualit carmelitana, cer-to che tu trovi Dio nella profondi-t del tuo cuore, nella profondit della preghiera, nella profondit delladorazione, ma se questo non ti porta a trovarlo dappertut-to come vivere, diciamo, scollati dalla realt; quindi lei lo trova dap-pertutto proprio perch una volta che hai trovato il Signore come un amore che in qualche maniera, in qualsiasi cosa te lo richiama.

    Volendo fare un accostamento di profli, ci accorgiamo che la fgura di Elisabetta della Trinit non solo si ispira per affnit di ordine il Carmelo a Teresina la piccola, ma ha anche una sua evoluzione, per certi aspetti, abbastanza simi-le a quella della santa della rosea e Piccola Via dellinfanzia spiri-tuale.Elisabetta ne ha sentito parlare quando era ancora in vita, quin-di ha conosciuto, letto qualcosa di Teresa. Von Balthasar diceva sono due sorelle nello spirito, che hanno comunque una diversi-t; Per esempio Teresa in qual-che maniera pi semplice, pi raccontata, pi protagonista; lei (Elisabetta), pi adorante, pi distaccata, pi teologica, ecco due sorelle come diceva sempre von Balthasar sono due met dello stesso carisma e non si pu capirlo totalmente se non si guar-da luna e laltra assieme.

    Come per qualsiasi cammino spi-rituale in cui si adempie la oggi Beata Elisabetta della Trinit al-ternava lassaporare momenti di grande intensit, nel fervore dello spirito, a momenti di facca, nella-ridit estrema, immortalati anche in un prezioso resoconto.Beh sia lei che la piccola Teresa

    santi

    carm

    elitan

    i hanno vissuto momenti proprio di buio, di sofferenza; Elisabetta, in particolare, perch aveva una malattia terribile ed era il Morbo di Adison, non curabile. Diceva - come che se avessi nelle viscere una bestia che mi divora - una sofferenza estrema, arrivata fno al punto da dire e avere certe volte... quasi... la tentazione del suicidio, quindi il dolore vissuto fno in fon-do e questo fa capire che appun-to quando parliamo del rapporto con Dio della mistica niente vie-ne sottratto a questo rapporto. Un santo non santo, non mistico perch in qualche modo gli viene risparmiato qualcosa ma perch proprio mostra a se stesso e agli altri, con la grazia di Dio, che tut-to pu essere vissuto e tutto deve essere vissuto dentro un rappor-to. Un santo, un mistico non sof-fre di meno, soffre in compagnia, questa la differenza.

    Elisabetta-Laudem Glori (Lode di gloria), il nuovo nome auto-af-fbbiato dalla beata, e San Paolo: un rapporto-guida illuminato nella sequela Christi tra lApostolo del-le Genti e la giovane carmelitana.Bisogna tener conto che Elisabet-ta era anche una musicista, era una bravissima pianista e quindi in lei questo senso della musi-

    calit, non solo la musica, ma ella addirittura diceva lartista si con-fonde con la sua musica quando la vita stessa diventa musica. Lei ha voluto proprio dire questa espressione di San Paolo che bi-sogna essere una lode di gloria, un canto di gloria per Dio, vivendo ci e ancora afferma ecco tutto in me diventer quella musica che io amo e una musica che io amo per la persona che amo. Questo un po il suo ideale.

    Io penso che in paradiso la mia missione sar di condurre le anime oltre se stesse, al fne di slanciarsi a Dio con un movimento semplice damore, e di mantenerle in quel fertile silenzio che permette a Dio di comunicare se stesso a loro e di trasformarle in lui. : da queste parole pronunciate da Elisabetta si coglie la centratura al cerchio celeste di una missione specifca riconosciuta.Vede i santi non vivono mai narci-sisticamente con un io ho trovato qualcosa, io ho scoperto qualco-sa, io vivo questa bella esperien-za; essi sono sempre preoccupa-ti, sanno che quello che a loro stato dato per donarlo e quindi esperimentano quella che teolo-gicamente si chiama una missio-ne, tradotta nella domanda, Dio

    Santa Teresa Dicembre 2013 15

    UNA FAMIGLIAEVANGELICALEditrice Velar ha pubblicato nella sua collana blu lagile biografa dei coniugi Lelia ed Ulisse Amendolagine, scritta da Luca Pasquale. Questa coppia guidata dal Vangelo si spos nella parrocchia S. Teresa dA-vila a Corso dItalia, davanti allaltare dedicato alla nostra cara Santa delle rose ed in questa basilica si trova anche il loro sepolcro. I due coniugi sono servi di Dio e la fase diocesana della loro causa stata chiusa il 24 maggio 2011.

  • 14 Santa Teresa Dicembre 2013

    mente. E questo non che toglie valore agli affetti umani, per, an-che perch cristiano, il matrimo-nio comunque un sacramento, un segno; poi c qualcuno che viene chiamato ad andare subi-to alla realt, diciamo ad andarci direttamente come lei che si con-sacra al Signore e vive questo rapporto veramente sponsale. Elisabetta dice essere sposa, vi-vere sempre assieme, per cui vive questo matrimonio con Ges, lo vive con Dio e quindi poi entra in clausura e nel monastero.

    La piccola Sabeth come veniva chiamata da chi la conosceva di-ceva... trovo il Signore ovunque, tanto facendo il bucato quando stando raccolta in preghiera.

    Lei dice - tutto dalla cella, lad-dove si va non so per i servizi della casa, della cucina io trovo

    Dio dappertutto. Questo tipico della spiritualit carmelitana, cer-to che tu trovi Dio nella profondi-t del tuo cuore, nella profondit della preghiera, nella profondit delladorazione, ma se questo non ti porta a trovarlo dappertut-to come vivere, diciamo, scollati dalla realt; quindi lei lo trova dap-pertutto proprio perch una volta che hai trovato il Signore come un amore che in qualche maniera, in qualsiasi cosa te lo richiama.

    Volendo fare un accostamento di profli, ci accorgiamo che la fgura di Elisabetta della Trinit non solo si ispira per affnit di ordine il Carmelo a Teresina la piccola, ma ha anche una sua evoluzione, per certi aspetti, abbastanza simi-le a quella della santa della rosea e Piccola Via dellinfanzia spiri-tuale.Elisabetta ne ha sentito parlare quando era ancora in vita, quin-di ha conosciuto, letto qualcosa di Teresa. Von Balthasar diceva sono due sorelle nello spirito, che hanno comunque una diversi-t; Per esempio Teresa in qual-che maniera pi semplice, pi raccontata, pi protagonista; lei (Elisabetta), pi adorante, pi distaccata, pi teologica, ecco due sorelle come diceva sempre von Balthasar sono due met dello stesso carisma e non si pu capirlo totalmente se non si guar-da luna e laltra assieme.

    Come per qualsiasi cammino spi-rituale in cui si adempie la oggi Beata Elisabetta della Trinit al-ternava lassaporare momenti di grande intensit, nel fervore dello spirito, a momenti di facca, nella-ridit estrema, immortalati anche in un prezioso resoconto.Beh sia lei che la piccola Teresa

    santi

    carm

    elitan

    i hanno vissuto momenti proprio di buio, di sofferenza; Elisabetta, in particolare, perch aveva una malattia terribile ed era il Morbo di Adison, non curabile. Diceva - come che se avessi nelle viscere una bestia che mi divora - una sofferenza estrema, arrivata fno al punto da dire e avere certe volte... quasi... la tentazione del suicidio, quindi il dolore vissuto fno in fon-do e questo fa capire che appun-to quando parliamo del rapporto con Dio della mistica niente vie-ne sottratto a questo rapporto. Un santo non santo, non mistico perch in qualche modo gli viene risparmiato qualcosa ma perch proprio mostra a se stesso e agli altri, con la grazia di Dio, che tut-to pu essere vissuto e tutto deve essere vissuto dentro un rappor-to. Un santo, un mistico non sof-fre di meno, soffre in compagnia, questa la differenza.

    Elisabetta-Laudem Glori (Lode di gloria), il nuovo nome auto-af-fbbiato dalla beata, e San Paolo: un rapporto-guida illuminato nella sequela Christi tra lApostolo del-le Genti e la giovane carmelitana.Bisogna tener conto che Elisabet-ta era anche una musicista, era una bravissima pianista e quindi in lei questo senso della musi-

    calit, non solo la musica, ma ella addirittura diceva lartista si con-fonde con la sua musica quando la vita stessa diventa musica. Lei ha voluto proprio dire questa espressione di San Paolo che bi-sogna essere una lode di gloria, un canto di gloria per Dio, vivendo ci e ancora afferma ecco tutto in me diventer quella musica che io amo e una musica che io amo per la persona che amo. Questo un po il suo ideale.

    Io penso che in paradiso la mia missione sar di condurre le anime oltre se stesse, al fne di slanciarsi a Dio con un movimento semplice damore, e di mantenerle in quel fertile silenzio che permette a Dio di comunicare se stesso a loro e di trasformarle in lui. : da queste parole pronunciate da Elisabetta si coglie la centratura al cerchio celeste di una missione specifca riconosciuta.Vede i santi non vivono mai narci-sisticamente con un io ho trovato qualcosa, io ho scoperto qualco-sa, io vivo questa bella esperien-za; essi sono sempre preoccupa-ti, sanno che quello che a loro stato dato per donarlo e quindi esperimentano quella che teolo-gicamente si chiama una missio-ne, tradotta nella domanda, Dio

    Santa Teresa Dicembre 2013 15

    UNA FAMIGLIAEVANGELICALEditrice Velar ha pubblicato nella sua collana blu lagile biografa dei coniugi Lelia ed Ulisse Amendolagine, scritta da Luca Pasquale. Questa coppia guidata dal Vangelo si spos nella parrocchia S. Teresa dA-vila a Corso dItalia, davanti allaltare dedicato alla nostra cara Santa delle rose ed in questa basilica si trova anche il loro sepolcro. I due coniugi sono servi di Dio e la fase diocesana della loro causa stata chiusa il 24 maggio 2011.

  • Santa Teresa I dicembre 2013 I speciale bam

    bini I 1

    che cosa vuole da me? Quindi ad un certo punto Elisabetta ha ca-pito che la sua vita era semplice, nascosta, non cera niente di ap-parente, per, sapeva, come per la piccola Teresa, che se avrebbe avuto, molte anime lavrebbero seguita... tutti coloro che deside-rano questa vita interiore profon-da, ecco quindi la voglia di dona-re, quello che ha vissuto agli altri.

    Vado verso la luce, lamore, la vita!, le sue ultime parole.S, sono quelle parole che pos-siamo immaginare che vengano pronunciate nel momento in cui - come diceva San Giovanni della Croce cade lultima barriera, e

    quindi uno va verso lamore, an-nuncia la vita perch comincia a vedere la luce, comincia a vedere la vita, comincia veramente a per-cepire lamore e in questo senso non una cosa vaga unultima testimonianza, diciamo le ultime parole di una persona. In questo senso Julien Green chiamava Eli-sabetta la fglia dellAssoluto, per dire proprio del suo senso di assolutezza.

    A quando santa?Una volta lo hanno chiesto a Gio-vani Paolo II e lui ha risposto io la prego tutti i giorni, cio non ha dato una risposta, per la pre-ghiamo!

    santi

    carm

    elitan

    i

    QUINTA NOVENA TERESIANAOgni cristiano, nel tempo opportuno, pu sceglie-re di rivivere i giorni che separano lAscensione di Ges dalla Pentecoste con la sua effusione dello Spirito Santo, pregando una novena. Per questo motivo il nostro santuario offre cinque diverse nove-ne, che possono servire anche per ritiri individuali o di gruppo, dedicate a vari aspetti dellinsegna-mento di santa Teresa di Lisieux. Lultima arrivata, dopo la novena della con-fdenza, le sette geniali parole, la novena della fa-miglia santa ed i 12 gior-ni santi, un viaggio nella Storia di unanima, la novena della fede. La spediamo volentieri a tutti coloro che ne faranno ri-chiesta.

    16 Santa Teresa Dicembre 2013

    Presentiamo brevemente la Missione Teresiana e unini-ziativa di preghiera, la Catena teresiana a cui vi invitiamo di aderire con le vostre famiglie ed amici.

    Lassociazione privata di fede-li Missione Teresiana, nasce in Francia alcuni anni fa, si esten-de in Polonia, Portogallo ed ora in Inghilterra ed in Italia; trova la sua ispirazione nel Vangelo, al-lorquando Ges chiede ai suoi apostoli: Pregate il padrone della messe perch mandi operai nella sua messe. (Mt. 9,38) Essa vuo-le dare ai suoi membri una cono-scenza pi viva del ruolo capitale del sacerdozio e della vita religio-sa per la crescita della Chiesa.

    Vuole aiutare i pastori (Vescovi e Sacerdoti) ed i futuri pastori (se-minaristi e vocazioni religiose) tramite una preghiera fervente ed una vita di carit. Essa trova in s. Teresa di Ges Bambino un mo-dello quando dice : Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sar lamore, ed anche : Celina, se tu vuoi, convertiamo le anime, bi-sogna che questanno facciamo molti preti che sappiano amare Ges. (LT 101) Secondo il pen-siero della carmelitana di Lisieux, si tratta di una preghiera discreta, fervente e dellofferta di s che ot-tiene da Dio i preti di cui la Chiesa ha bisogno.Lassociazione sindirizza ai bam-bini ed ai giovani (dai 3 18 anni) e tramite loro alle loro famiglie e

    LA MISSIONE TERESIANAPregate il padrone della messe

    miss

    ione t

    eres

    iana

    1 2 3

    45

  • Santa Teresa I dicembre 2013 I speciale bam

    bini I 1

    che cosa vuole da me? Quindi ad un certo punto Elisabetta ha ca-pito che la sua vita era semplice, nascosta, non cera niente di ap-parente, per, sapeva, come per la piccola Teresa, che se avrebbe avuto, molte anime lavrebbero seguita... tutti coloro che deside-rano questa vita interiore profon-da, ecco quindi la voglia di dona-re, quello che ha vissuto agli altri.

    Vado verso la luce, lamore, la vita!, le sue ultime parole.S, sono quelle parole che pos-siamo immaginare che vengano pronunciate nel momento in cui - come diceva San Giovanni della Croce cade lultima barriera, e

    quindi uno va verso lamore, an-nuncia la vita perch comincia a vedere la luce, comincia a vedere la vita, comincia veramente a per-cepire lamore e in questo senso non una cosa vaga unultima testimonianza, diciamo le ultime parole di una persona. In questo senso Julien Green chiamava Eli-sabetta la fglia dellAssoluto, per dire proprio del suo senso di assolutezza.

    A quando santa?Una volta lo hanno chiesto a Gio-vani Paolo II e lui ha risposto io la prego tutti i giorni, cio non ha dato una risposta, per la pre-ghiamo!

    santi

    carm

    elitan

    i

    QUINTA NOVENA TERESIANAOgni cristiano, nel tempo opportuno, pu sceglie-re di rivivere i giorni che separano lAscensione di Ges dalla Pentecoste con la sua effusione dello Spirito Santo, pregando una novena. Per questo motivo il nostro santuario offre cinque diverse nove-ne, che possono servire anche per ritiri individuali o di gruppo, dedicate a vari aspetti dellinsegna-mento di santa Teresa di Lisieux. Lultima arrivata, dopo la novena della con-fdenza, le sette geniali parole, la novena della fa-miglia santa ed i 12 gior-ni santi, un viaggio nella Storia di unanima, la novena della fede. La spediamo volentieri a tutti coloro che ne faranno ri-chiesta.

    16 Santa Teresa Dicembre 2013

    Presentiamo brevemente la Missione Teresiana e unini-ziativa di preghiera, la Catena teresiana a cui vi invitiamo di aderire con le vostre famiglie ed amici.

    Lassociazione privata di fede-li Missione Teresiana, nasce in Francia alcuni anni fa, si esten-de in Polonia, Portogallo ed ora in Inghilterra ed in Italia; trova la sua ispirazione nel Vangelo, al-lorquando Ges chiede ai suoi apostoli: Pregate il padrone della messe perch mandi operai nella sua messe. (Mt. 9,38) Essa vuo-le dare ai suoi membri una cono-scenza pi viva del ruolo capitale del sacerdozio e della vita religio-sa per la crescita della Chiesa.

    Vuole aiutare i pastori (Vescovi e Sacerdoti) ed i futuri pastori (se-minaristi e vocazioni religiose) tramite una preghiera fervente ed una vita di carit. Essa trova in s. Teresa di Ges Bambino un mo-dello quando dice : Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sar lamore, ed anche : Celina, se tu vuoi, convertiamo le anime, bi-sogna che questanno facciamo molti preti che sappiano amare Ges. (LT 101) Secondo il pen-siero della carmelitana di Lisieux, si tratta di una preghiera discreta, fervente e dellofferta di s che ot-tiene da Dio i preti di cui la Chiesa ha bisogno.Lassociazione sindirizza ai bam-bini ed ai giovani (dai 3 18 anni) e tramite loro alle loro famiglie e

    LA MISSIONE TERESIANAPregate il padrone della messe

    miss

    ione t

    eres

    iana

    1 2 3

    45

  • Sant

    a Te

    resa

    I

    dic

    embr

    e 20

    13

    I s

    peci

    ale

    bam

    bini

    I

    2

    si applica a sviluppare in essi un vero spirito apostolico ed il senso della chiesa (sensus ecclesiae). In questa ma-niera, ogni membro fn dallinfanzia, in modo speciale, educato ad amare intensamente la Chiesa. In Italia essa ha sede presso la parrocchia di s. Giustina a Rimini ed presieduta dal parroco, don Giuseppe Scarpellini. Essa

    traduce dal francese e diffonde una rivista trimestrale detta Cinque pani e due pe-sci indirizzata ai bambini da 6 a 9 anni.

    Ci si pu abbonare o chiedereinformazioni scrivendo a:MISSIONE TERESIANAVia Emilia 367 -S. Giustina47821 Rimini (RN)Telefono e fax: 0541 680122

    Preghiera a Maria ...Nostra Signora del SacerdozioVergine Maria, Madre di Cristo Sacerdote, Madre dei sacerdoti del mondo intero, Tu ami in modo tutto particolare i preti, perch sono le immagini viventi del Tuo unico Figlio. Tu hai aiutato Ges durante tutta la tua vita terrena e Tu laiuti ancora in Cielo. Te ne supplichiamo, prega per i sacerdoti! Pregate il Padre Celeste perch mandi operai alla sua messe. Prega perch abbiamo sempre dei preti che ci donino i Sacramenti, ci spieghino il Vangelo del Cristo e ci insegnino a diventare veri fgli di Dio. Vergine Maria, chiedi Tu stessa a Dio Padre i sacerdoti di cui abbiamo tanto bisogno; e poich il tuo Cuore ha ogni potere su di Lui ottienici, o Maria, sacerdoti che siano santi ! Amen !

    Santa Teresa di Ges Bambino fu dichiarata da papa Pio XI nel 1927 pa-trona delle missioni. Grazie al nostro batte-simo, che ci fa mem-bra del Corpo di Cristo e della Chiesa, abbiamo un tale amore per Ges che vogliamo donargli amici che ci assomigliano nella fede e nella carit. Ed ci che chiamiamo lo spirito missionario. Attraverso la preghiera, vogliamo donare a Dio dei preti che offrano al Padre il suo sacrifcio e do-nino ai fedeli il sacramen-to dellEucaristia. Per ci, bisogna domandare voca-zioni sacerdotali e pregare perch Dio, il padrone della messe invii operai nella sua messe (Mt 9,38). Il miglior modo di essere missionari di pregare e di far prega-re. Non potendo essere un missionario nellazione, vol-li esserlo con la preghiera ed il sacrifcio, dice santa Teresa di Lisieux. La Mis-sione Teresiana sidentifca il pi possibile allo spirito di santa Teresa. Sui suoi passi, vogliamo essere missionari con la preghiera ed il sacrif-cio. Santa Teresa aggiunge: Mio Dio, desidero amarvi e farvi amare. Essere mis-

    CATENA TERESIANAlo spirito missionario

    www.

    iper.n

    et/sa

    ntater

    esa/m

    ission

    e.htm

    Santa Teresa I dicembre 2013 I speciale bam

    bini I 3

    Luned

    Marted

    Mercoled

    Gioved

    Venerd

    Sabato

    Domenica

    Nome __________________ Cognome __________________

    Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ___________________________________ Tel. _________________

    Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________

    Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo _________________________

    ___________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo _________________________

    ___________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________ Firma _________________

  • Sant

    a Te

    resa

    I

    dic

    embr

    e 20

    13

    I s

    peci

    ale

    bam

    bini

    I

    2

    si applica a sviluppare in essi un vero spirito apostolico ed il senso della chiesa (sensus ecclesiae). In questa ma-niera, ogni membro fn dallinfanzia, in modo speciale, educato ad amare intensamente la Chiesa. In Italia essa ha sede presso la parrocchia di s. Giustina a Rimini ed presieduta dal parroco, don Giuseppe Scarpellini. Essa

    traduce dal francese e diffonde una rivista trimestrale detta Cinque pani e due pe-sci indirizzata ai bambini da 6 a 9 anni.

    Ci si pu abbonare o chiedereinformazioni scrivendo a:MISSIONE TERESIANAVia Emilia 367 -S. Giustina47821 Rimini (RN)Telefono e fax: 0541 680122

    Preghiera a Maria ...Nostra Signora del SacerdozioVergine Maria, Madre di Cristo Sacerdote, Madre dei sacerdoti del mondo intero, Tu ami in modo tutto particolare i preti, perch sono le immagini viventi del Tuo unico Figlio. Tu hai aiutato Ges durante tutta la tua vita terrena e Tu laiuti ancora in Cielo. Te ne supplichiamo, prega per i sacerdoti! Pregate il Padre Celeste perch mandi operai alla sua messe. Prega perch abbiamo sempre dei preti che ci donino i Sacramenti, ci spieghino il Vangelo del Cristo e ci insegnino a diventare veri fgli di Dio. Vergine Maria, chiedi Tu stessa a Dio Padre i sacerdoti di cui abbiamo tanto bisogno; e poich il tuo Cuore ha ogni potere su di Lui ottienici, o Maria, sacerdoti che siano santi ! Amen !

    Santa Teresa di Ges Bambino fu dichiarata da papa Pio XI nel 1927 pa-trona delle missioni. Grazie al nostro batte-simo, che ci fa mem-bra del Corpo di Cristo e della Chiesa, abbiamo un tale amore per Ges che vogliamo donargli amici che ci assomigliano nella fede e nella carit. Ed ci che chiamiamo lo spirito missionario. Attraverso la preghiera, vogliamo donare a Dio dei preti che offrano al Padre il suo sacrifcio e do-nino ai fedeli il sacramen-to dellEucaristia. Per ci, bisogna domandare voca-zioni sacerdotali e pregare perch Dio, il padrone della messe invii operai nella sua messe (Mt 9,38). Il miglior modo di essere missionari di pregare e di far prega-re. Non potendo essere un missionario nellazione, vol-li esserlo con la preghiera ed il sacrifcio, dice santa Teresa di Lisieux. La Mis-sione Teresiana sidentifca il pi possibile allo spirito di santa Teresa. Sui suoi passi, vogliamo essere missionari con la preghiera ed il sacrif-cio. Santa Teresa aggiunge: Mio Dio, desidero amarvi e farvi amare. Essere mis-

    CATENA TERESIANAlo spirito missionario

    www.

    iper.n

    et/sa

    ntater

    esa/m

    ission

    e.htm

    Santa Teresa I dicembre 2013 I speciale bam

    bini I 3

    Luned

    Marted

    Mercoled

    Gioved

    Venerd

    Sabato

    Domenica

    Nome __________________ Cognome __________________

    Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ___________________________________ Tel. _________________

    Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________

    Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo _________________________

    ___________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo _________________________

    ___________ Tel. _________________ Firma _________________

    Nome __________________ Cognome __________________Indirizzo ____________________________________ Tel. _________________ Firma _________________

  • sionari signifca trovare amici che accettano di pregare e di

    fare sacrifci per i preti. Questo il si-

    gnifcato della catena te-resiana: basta trovare sei persone che si impegnino insieme a te a:1) pregare ogni giorno la preghiera a Nostra Signo-ra del sacerdozio;2) offrire un giorno del-la settimana in favore dei preti e delle vocazioni. Una giornata differente per ogni componente della ca-tena teresiana: il primo lu-ned, il secondo marted, il terzo mercoled, Nel corso di questa gior-nata, ognuno offrir le sue preghiere ed i suoi sforzi, i suoi servizi in casa o al-tro a sua scelta, per i preti e per le vocazioni. Si pu fare questa catena in fami-glia (se essa numerosa) o con altri parenti, amici o conoscenti. Compilate il formulario che trovate sotto e quando avrete tro-vato sette persone che si impegnano per un anno a formare questa catena teresiana, speditecelo al nostro indirizzo: Santuario Santa Teresa di G. B., via Volturno 1, 37135 Verona. Spetta a te di essere il pri-mo anello di questa catena di carit in favore dei preti che dovr abbracciare tut-to il mondo.

    il cruciverba delloffertaORIZZONTALI:1. Per Teresa, quello di Ges la Croce.7. Te li offro con , supplicandoti di non guardarmi se non attraverso il Volto di Ges.8. Fu dipinto quando Teresa aveva 20 anni ed esprime lango-scia e lo smarrimento della nostra epoca.9. Anno del Signore10. Attinio11. Se sapeste qual piacere / di dormire ha il Bambino! / Senza tema di svegliarlo, / voi da Culla servireste / a Ges, Agnello ., / sorri-dendo quando dorme (Pr 5).13. Lago della Polonia nord-orientale15. A partire dal XVII secolo diventato un Do.16. Questo uccello della famiglia dei fasianidi ha perso proprio ci di cui mena pi vanto.19. Teresa chiede a Dio di non contare le sue.

    VERTICALI:1.Lo teniamo fsso su Ges.2. Anagramma di croci3. Anagramma del nome latino del re degli animali.4. Tanto in Esperanto5. Tantalio6. Anche nella mia anima la notte era cessata: Ges sve-gliandosi mi aveva ridato la gioia, il fragore delle . si era placato (Ms A).9. Teresa lo fece per la prima volta il 9 giugno 1895.12. La vecchia signora (abbr.)14. La prima parola della seconda enciclica di Benedetto XVI17. Il dominio di primo livello del paese natale di papa Fran-cesco18. Teresa affermava di non averlo mai detto a Dio.

    A tutti i lettori che entro il 31 gennaio 2014 ci faranno avere la soluzione di questo cruciverba (per telefono, fax, e-mail, lettera o personalmente), verr inviata una statuetta di san-ta Teresa di G. B. in metallo argentato con calamita (5 cm).

    CRUCIVERBA DELL'OFFERTA

    1 2 3 4 5 6

    7

    8 9

    10 11 12

    13 14 15

    16 17 18

    19

    ORIZZONTALI1. Per Teresa, quello di Ges la Croce.7. Te li offro con , supplicandoti di non guardarmi se non attraverso il Volto di Ges.8. Fu dipinto quando Teresa aveva 20 anni ed esprime l'angoscia e lo smarrimento della nostra epoca.9. Anno del Signore10. Attinio11. Se sapeste qual piacere / di dormire ha il Bambino! / Senza tema di svegliarlo, / voi da Culla servireste / a Ges, Agnello ., / sorridendo quando dorme (Pr 5).13. Lago della Polonia nord-orientale15. A partire dal XVII secolo diventato un Do.16. Questo uccello della famiglia dei fasianidi ha perso proprio ci di cui mena pi vanto.19. Teresa chiede a Dio di non contare le sue.

    VERTICALI1.Lo teniamo fisso su Ges.2. Anagramma di croci3. Anagramma del nome latino del re degli animali.4. Tanto in Esperanto5. Tantalio6. Anche nella mia anima la notte era cessata: Ges svegliandosi mi aveva ridato la gioia, il fragore delle . si era placato (Ms A).9. Teresa lo fece per la prima volta il 9 giugno 1895.12. La vecchia signora (abbr.)14. La prima parola della seconda enciclica di Benedetto XVI17. Il dominio di primo livello del paese natale di papa Francesco18. Teresa affermava di non averlo mai detto a Dio. A tutti i lettori che entro il 31 gennaio 2014 ci faranno avere la soluzione di questo cruciverba (per telefono, fax, e-mail, lettera o personalmente), verr inviata una statuetta di santa Teresa di G. B. in metallo argentato con calamita (5 cm).

    In questo mese di dicembre, in cui attendiamo la nascita del re della pace, il bambino di Betlemme festeggiato da una moltitudine di angeli con lau-gurio di pace sulla terra a tutti gli uomini che Egli ama (cfr. Lc 2,14), ci soffermiamo un attimo su due parole della nostra basi-lica, che troviamo tra le zampe di due colombe. PAX TECUM, PAX TECUM: la pace con te! La scena si ripete specularmente due vol-te, allo spigolo destro e sinistro esterno della bussola dentrata, sopra le due acquasantiere che ricordano ai fedeli il loro batte-simo. Un angelo, probabilmen-te larcangelo Michele o un al-tro angelo al suo servizio, sul punto di inflzare con una lancia il dragone del male, simbolo del diavolo, mentre lo sovrasta do-mandolo con i suoi piedi calzati. Una colomba, con un ramoscello dulivo e delle tenere zampette, soprattutto se confrontate con gli artigli del diavolo, tiene a bada la bestia ed augura la pace.La scena drammatica (quante volte nella nostra vita abbiamo lottato contro laccusatore ed il tentatore desiderando la pace di Dio, che scende a noi portata da una soave colomba!) e leffetto fortemente ironico: una colombi-na ferma e sconfgge il dragone augurandogli una pace che mai egli potr avere, per quello che noi comprendiamo del mistero del peccato dellangelo. A noi in-vece essa data, proprio come frutto di quella vittoria divina, an-gelica ed umana sul grande ne-mico.

    LA PACE SIA CON TEUna colomba ironica

    Santa Teresa Dicembre 2013 17

    la ba

    silica

    parla

    Sant

    a Te

    resa

    I

    dic

    embr

    e 20

    13

    I s

    peci

    ale

    bam

    bini

    I

    4

  • sionari signifca trovare amici che accettano di pregare e di

    fare sacrifci per i preti. Questo il si-

    gnifcato della catena te-resiana: basta trovare sei persone che si impegnino insieme a te a:1) pregare ogni giorno la preghiera a Nostra Signo-ra del sacerdozio;2) offrire un giorno del-la settimana in favore dei preti e delle vocazioni. Una giornata differente per ogni componente della ca-tena teresiana: il primo lu-ned, il secondo marted, il terzo mercoled, Nel corso di questa gior-nata, ognuno offrir le sue preghiere ed i suoi sforzi, i suoi servizi in casa o al-tro a sua scelta, per i preti e per le vocazioni. Si pu fare questa catena in fami-glia (se essa numerosa) o con altri parenti, amici o conoscenti. Compilate il formulario che trovate sotto e quando avrete tro-vato sette persone che si impegnano per un anno a formare questa catena teresiana, speditecelo al nostro indirizzo: Santuario Santa Teresa di G. B., via Volturno 1, 37135 Verona. Spetta a te di essere il pri-mo anello di questa catena di carit in favore dei preti che dovr abbracciare tut-to il mondo.

    il cruciverba delloffertaORIZZONTALI:1. Per Teresa, quello di Ges la Croce.7. Te li offro con , supplicandoti di non guardarmi se non attraverso il Volto di Ges.8. Fu dipinto quando Teresa aveva 20 anni ed esprime lango-scia e lo smarrimento della nostra epoca.9. Anno del Signore10. Attinio11. Se sapeste qual piacere / di dormire ha il Bambino! / Senza tema di svegliarlo, / voi da Culla servireste / a Ges, Agnello ., / sorri-dendo quando dorme (Pr 5).13. Lago della Polonia nord-orientale15. A partire dal XVII secolo diventato un Do.16. Questo uccello della famiglia dei fasianidi ha perso proprio ci di cui mena pi vanto.19. Teresa chiede a Dio di non contare le sue.

    VERTICALI:1.Lo teniamo fsso su Ges.2. Anagramma di croci3. Anagramma del nome latino del re degli animali.4. Tanto in Esperanto5. Tantalio6. Anche nella mia anima la notte era cessata: Ges sve-gliandosi mi aveva ridato la gioia, il fragore delle . si era placato (Ms A).9. Teresa lo fece per la prima volta il 9 giugno 1895.12. La vecchia signora (abbr.)14. La prima parola della seconda enciclica di Benedetto XVI17. Il dominio di primo livello del paese natale di papa Fran-cesco18. Teresa affermava di non averlo mai detto a Dio.

    A tutti i lettori che entro il 31 gennaio 2014 ci faranno avere la soluzione di questo cruciverba (per telefono, fax, e-mail, lettera o personalmente), verr inviata una statuetta di san-ta Teresa di G. B. in metallo argentato con calamita (5 cm).

    CRUCIVERBA DELL'OFFERTA

    1 2 3 4 5 6

    7

    8 9

    10 11 12

    13 14 15

    16 17 18

    19

    ORIZZONTALI1. Per Teresa, quello di Ges la Croce.7. Te li offro con , supplicandoti di non guardarmi se non attraverso il Volto di Ges.8. Fu dipinto quando Teresa aveva 20 anni ed esprime l'angoscia e lo smarrimento della nostra epoca.9. Anno del Signore10. Attinio11. Se sapeste qual piacere / di dormire ha il Bambino! / Senza tema di svegliarlo, / voi da Culla servireste / a Ges, Agnello ., / sorridendo quando dorme (Pr 5).13. Lago della Polonia nord-orientale15. A partire dal XVII secolo diventato un Do.16. Questo uccello della famiglia dei fasianidi ha perso proprio ci di cui mena pi vanto.19. Teresa chiede a Dio di non contare le sue.

    VERTICALI1.Lo teniamo fisso su Ges.2. Anagramma di croci3. Anagramma del nome latino del re degli animali.4. Tanto in Esperanto5. Tantalio6. Anche nella mia anima la notte era cessata: Ges svegliandosi mi aveva ridato la gioia, il fragore delle . si era placato (Ms A).9. Teresa lo fece per la prima volta il 9 giugno 1895.12. La vecchia signora (abbr.)14. La prima parola della seconda enciclica di Benedetto XVI17. Il dominio di primo livello del paese natale di papa Francesco18. Teresa affermava di non averlo mai detto a Dio. A tutti i lettori che entro il 31 gennaio 2014 ci faranno avere la soluzione di questo cruciverba (per telefono, fax, e-mail, lettera o personalmente), verr inviata una statuetta di santa Teresa di G. B. in metallo argentato con calamita (5 cm).

    In questo mese di dicembre, in cui attendiamo la nascita del re della pace, il bambino di Betlemme festeggiato da una moltitudine di angeli con lau-gurio di pace sulla terra a tutti gli uomini che Egli ama (cfr. Lc 2,14), ci soffermiamo un attimo su due parole della nostra basi-lica, che troviamo tra le zampe di due colombe. PAX TECUM, PAX TECUM: la pace con te! La scena si ripete specularmente due vol-te, allo spigolo destro e sinistro esterno della bussola dentrata, sopra le due acquasantiere che ricordano ai fedeli il loro batte-simo. Un angelo, probabilmen-te larcangelo Michele o un al-tro angelo al suo servizio, sul punto di inflzare con una lancia il dragone del male, simbolo del diavolo, mentre lo sovrasta do-mandolo con i suoi piedi calzati. Una colomba, con un ramoscello dulivo e delle tenere zampette, soprattutto se confrontate con gli artigli del diavolo, tiene a bada la bestia ed augura la pace.La scena drammatica (quante volte nella nostra vita abbiamo lottato contro laccusatore ed il tentatore desiderando la pace di Dio, che scende a noi portata da una soave colomba!) e leffetto fortemente ironico: una colombi-na ferma e sconfgge il dragone augurandogli una pace che mai egli potr avere, per quello che noi comprendiamo del mistero del peccato dellangelo. A noi in-vece essa data, proprio come frutto di quella vittoria divina, an-gelica ed umana sul grande ne-mico.

    LA PACE SIA CON TEUna colomba ironica

    Santa Teresa Dicembre 2013 17

    la ba

    silica

    parla

    Sant

    a Te

    resa

    I

    dic

    embr

    e 20

    13

    I s

    peci

    ale

    bam

    bini

    I

    4

  • 18 Santa Teresa Dicembre 2013 Santa Teresa Dicembre 2013 19

    Il musicista addiziona le voci per tessere larmonia. Il rude scultore toglie, spacca, cesella, fa saltare via dal blocco pezzo dopo pezzo, e allinizio minima la differenza tra il martello che rompe lidolo e quello che libera la statua. Per la sua ambiguit (fare avendo laria di distruggere, suscitare la bellez-za colpendo) quel gesto plastico stato adottato da molti mistici come metafora dellagire divino nelle nostre vite. []

    La gioia manda la nostra suffcienza in frantumi. Perci il suo splendore acca-de per spoliazione, fno alla spoliazione suprema che sar quella del nostro cor-po tutto intero, dato in pasto ai vermi. Ma non questo il proce-dimento dello scultore supremo? Attraverso la sottrazione pi forte, la pi viva rissurezione.

    Il gruppo pi signifcativo e pi celebre certamente la cappel-la Cornaro, nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, non lontano dalla stazione Termini. Impossibi-le da fotografare nel suo insieme, tutto stato eseguito dal Cavalie-re, dalla volta dipinta di angeli che bucano il cielo fno ai muri in bas-sorilievo dove la famiglia Cornaro commenta lavvenimento centrale La Transverberazione di santa Teresa: un giovane angelo sorri-dente tiene la freccia doro con la quale sta per penetrare di nuovo la carmelitana gi gettata a terra. Charles de Brosses chiosa con ironia: Se questo lamore divi-no, io lo conosco bene, se ne ve-

    dono in giro molte copie a gran-dezza naturale. Ma lerotismo della scena non una fantasia sessuale di Bernini. Questi si applicato fedelmente a trascrivere lautobiografa di Teresa: Gli vedevo in mano un lungo dar-do doro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po di fuo-co. Pareva che me lo confggesse a pi riprese nel cuore, cos pro-fondamente che mi giungeva fno alla viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lascian-domi tutta infammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era cos vivo che mi faceva emet-tere dei gemiti, ma era cos grande la dolcezza che mi infondeva que-sto enorme dolore, che non cera da desiderarne la fne, n lanima poteva appagarsi che di Dio. Che cos questo dolore pi so-ave di ogni piacere? La gioia che sconvolge, evidentemente. E la ri-surrezione dei corpi non sarebbe altro