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Saranno famosi

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Saranno famosi Baby V Singer

Il PERCORSO TEMATICO che proponiamo è un PROGRAMMA sensoriale ricco di LABORATORI, GIOCHI DI GRUPPO, INCONTRI, ATTIVITÀ stimolanti per divertirsi e imparare insieme. L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini a due macro aree:

• Musica • Teatro

L’approccio sarà caratterizzato dall’aspetto ludico attraverso la manualità, il movimento, il gioco e l’ascolto; i bambini accompagnati dalle animatrici saranno trasportati a conoscere l’affascinante mondo del “MUSICAL “. Le attività si rivolgono ai bambini dai 3 ai 9 anni e offrono la possibilità di sviluppare le proprie capacità espressive e la propria creatività, si alterneranno momenti musicali (laboratori musicarte, canto, danza) e momenti teatrali (recitazione, giochi da palco).Ora in KIDSVILLE i bambini avranno la possibilità di essere loro i protagonisti, coinvolti in prima persona e in modo naturale in questo FANTASTICO MONDO!

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Il ballo, il canto e la recitazione, sono attività che permettono ai bambini di esprimersi, e di confrontarsi sviluppando una maggiore consapevolezza del loro corpo e della loro personalità.Queste discipline aiutano i bimbi ad acquisire coscienza di se, a confrontarsi con gli altri e a rafforzare la propria autostima.

Alla fine del percorso tematico i bambini saranno coinvolti nella realizzazione di un vero e proprio MUSICAL e saranno guidati dalle animatrici, durante i mesi di attività, nella CREAZIONE di tutti gli ELEMENTI, SCENOGRAFIE e COSTUMI con l’utilizzo di MATERIALE DI RICICLO.

Parenti, genitori e amici potranno assistere al Musical finale, una vera e propria rappresentazione che racchiuderà divertimento, impegno, creatività e fantasia, sarà l’anima del lavoro svolto nei vari mesi in KIDSVILLE.

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I LaboratoriLe attività proposte nell’ambito dei laboratori  intendono indirizzare i bambini alla scoperta della realtà sonora e introdurli al linguaggio musicale e del movimento, come possibilità espressive, con lo scopo di contribuire allo sviluppo armonico e globale della loro personalità.L’idea che sta alla base di questi laboratori è che la musica, la danza e il teatro possono costituire una bellissima occasione per giocare, e che giocando si può imparare moltissimo!Inoltre verranno realizzati alcuni laboratori specifici per la creazione di abiti e scenografie con materiale di riciclo e non solo, per la messa in scena del musical finale!

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Microfono da Star

Con questo laboratorio i bambini potranno costruire un microfono per le loro performance canore.

Materiale : Rotolo di carta igienica, pallina di gomma piuma, tempere colorate.

Dipingere il rotolo di carta igienica a fantasia

Incastrare la pallina di gomma piuma ad una delle due estremità del rotolo

Decorare il rotolo con le stelline luccicanti

Ecco ottenuto il microfono da star

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Crea il tuo strumento : ArpaCon questo laboratorio i bambini potranno costruire un Arpa.

Materiale : Pinzatrice, cartone, pennarello, elastici di varie misure, colla liquida, pennello, scatole da scarpe di varia misura, carta crespa o velina di vari colori, forbici con la punta arrotondata.

Stendi con il pennello la colla su tutte le pareti della scatola e sul fondo

Inserisci e fissa in questo modo i sei elastici. Tendili fino al lato opposto, infilali di nuovo e fissali con dei nodi

Ricopri tutte le pareti della scatola con la carta colorata

Taglia un elastico ed infila una estremità nel primo foro e fai una serie di nodi per fissare l’elastico

Fai in modo che la tensione degli elastici sia tale da incurvare i lati della scatola

con le forbici pratica sei forellini sui due lati lunghi della scatola

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Crea il tuo strumento : MaracasCon questo laboratorio i bambini potranno costruire un delle splendide Maracas

Materiale : Riso, pennello, colla liquida, cartoncino di recupero, bastoncino abbassalingua, tovaglioli bianchi, un barattolo con coperchio tipo patatine/yogurt

Fate un taglio sul coperchio e infilate il bastoncino, togliere il coperchio e fissare il bastoncino con lo scotch

Tagliare il cartoncino colorato di recupero in piccoli pezzettini quadrati

Con del cartoncino di recupero create due triangoli

Versate poco riso nella scatola

Incollate su tutta la superficie della scatola e del coperchio uno strato di tovaglioli di carta

Incollate decorandolo a piacere

Incollateli ai lati del bastoncino e all’interno del coperchio

Applicate molta colla sal bordo della scatola e chiudete bene

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Colora la tua musica

I bambini coloreranno con la tecnica che preferiscono ( pennarelli, tempere, acquerelli..) delle simpatiche e animate note musicali, da attaccare successivamente ad un grande cartellone con un mega sparito musicale, dove piano piano prenderà vita,con le note dei bambini, una vera e propria canzoncina!!

Chiave di violino

Chiave di violino grande

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Animali musicali

Con questo laboratorio i bambini potranno utilizzare e riciclare cd vecchi o rotti non più utilizzabili, e crearci simpatici animaletti!!

Materiale : Vecchi CD, cartoncini colorati, carta crespa di vari colori, nastro adesivo, nastro biadesivo, colla stik, nastro colorato.

Dai cartoncini colorati ritagliare i tratti caratteristici dell’animale che si intende realizzare(es. becco, occhi, zampe e cresta del pappagallo);

Dalla carta crespa ritagliare tante striscioline colorate(che saranno le piume del nostro pappagallo) e fermarle alla base col nastro adesivo;

Fissare sul retro del cd anche il nastro colorato e il pappagallo è pronto!

Fissarli col nastro biadesivo al cd;

Fissare le strisce di carta crespa sul retro del cd;

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Bacchetta d’orchestra

I bambini creeranno una bacchetta da direttore d’orchestra per giocare e divertirsi !! È un laboratorio semplice e divertente!

Materiale : Cartoncino, Colla, Colori, Brillantini, Tanta fantasia!!!

Si prende il cartoncino A4 colorato, lo si arrotola aiutandosi con una matita

Si chiude con la colla formando un tubicino sottile

Si decora la bacchetta con delle note musicali e si è pronti per dirigere l’orchestra e giocare con gli amici!

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Nastro da ballerine

Per le femminucce con lo stesso procedimento del laboratorio precedente ma in alternativa alle decorazioni si avvolge nella bacchetta, del nastro di raso lasciando poi,nella parte finale, il nastro libero per poter ballare e giocare come delle vere e proprie ginnaste!!!

Materiale : cartoncino, nastro , colla

Si prende il cartoncino A4 colorato, lo si arrotola aiutandosi con una matita

Si chiude con la colla formando un tubicino sottile

Si decora la bacchetta con delle note musicali e si è pronti per dirigere l’orchestra e giocare con gli amici!

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Le giraffe non danzanoIspirato al libro Giraffes can’t dance di Giles Andreae e Guy Parker-Rees è la storia della giraffa Gerald che ama danzare ma pensa che con le sue gambe lunghe e sottili non sarà mai all’altezza degli altri animali.Ma lei vuole partecipare al grande Festival della Danza che tutti gli anni si tiene nella giungla e con l’aiuto di un piccolo grillo ci riuscirà!.L’animatrice leggerà prima la storia della giraffa Gerald a tutti i bambini così che possano capirne i contenuti, poi si farà vedere un video/cartoon, tramite un pc portatile o schermo, della storia cantata in inglese da un cantastorie, dopo aver ascoltato e visto la favola, ai bambini verrà consegnato il disegno di Gerald la giraffa 3D da colorare!!Per i più abili manualmente si potrà far ritagliare le zampe della giraffa e riattacarle alla sagoma con dei fermacampioni, così potranno muovere le zampe della loro amica giraffa!!Per concludere l’attività i bambini potranno giocare e far danzare le proprie giraffe fabbricate, sulle note di una famosa e divertente canzoncina dello Zecchino d’Oro “ La giraffa Genoveffa”.

È un laboratorio educativo e completo i bambini vengono guidati all’ascolto, alla visone e al disegno di un racconto, è molto amato dai più piccoli. La storia è breve e semplice, ma ricca di messaggi impliciti ed espliciti: intanto ci dice che ognuno può danzare e che l’espressività di ognuno è bella proprio perché unica e originale. Ma indirettamente segnala che per ottenere qualcosa bisogna impegnarsi, senza rinunciare al primo fallimento che si incontra, ma provando e riprovando e credendo con fiducia nelle proprie possibilità.

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Le giraffe non danzanoGerald era una giraffa molto alta, il cui collo era lungo e sottile, ma le sue ginocchia erano terribilmente storte e le sue gambe erano piuttosto magre. Era molto bravo a stare fermo, camminare lentamente e sgranocchiare tutte le foglie degli alberi, ma quando provava a correre le sue ginocchia si piegavano e cadeva a terra !!Ogni anno in Africa veniva organizzato, nella giungla, un grande Festival della Danza, dove partecipavano tutti gli animali, era davvero entusiasmante!!Quando arrivò il giorno dell’inizio del festival, il povero Gerald si sentiva molto triste, perché quando si trattava di ballare era davvero molto imbranato e incapace; i facoceri erano esperti in valzer mentre i rinoceronti si scatenavano nel rock’n rolled , i leoni ballavano un tango ed erano eleganti e audaci; mentre tutti gli scimpanzè si muovevano al ritmo del cha cha latino, otto babbuini rossi poi si imbatterono i vari salti di una danza scozzese. Gerald era triste ma coraggiosamente si incamminò verso la pista da ballo, i leoni lo videro arrivare e ben presto cominciarono a ruggire:“ Hey guardate è arrivato Gerald il goffo “ gli animali risero“ Le giraffe non possono ballare voi siete sciocche, oh Gerard come credi di riuscire a ballare? non essere così stupido!!”Gerald era immobile, si era come congelato ad ascoltare le risate degli altri animali, stette circa un minuto radicato sul posto e pensò “hanno ragione, è inutile anche solo tentare, non riesco nemmeno a correre pensa se posso esser capace a ballare, non mi potrò mai divertire come loro!”Così egli in punta di piedi se ne andò fuori dalla pista da ballo e si incamminò verso casa. Non si era mai sentito così triste e solo ! Davanti a casa sua c’era una piccola radura alzò gli occhi al cielo, “ la luna può essere così bella, perché io non posso danzare..!?” sussurrò con un sospiro!“Mi scusi se mi permetto “ tossì un grillo che aveva visto Gerard “ti ho visto al Festival della danza, devi sapere che siamo tutti diversi; io ad esempio sono un grillo suono molto bene ma non mi piace danzare, forse tu hai solo bisogno di una canzone diversa dagli altri per ballare: ascolta l’erba che ondeggia, ascolta l’albero,fatti trasportare dalla brezza che crea una soave musica tra i rami e credimi anche tu puoi riuscirci”La luna era splendida, Gerard chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dai suoni della giungla, il grillo iniziò a suonare il suo violino e quella musica lo fece ballare !!Gerald sentì il suo corpo leggero riusciva a muovere le gambe facendo piroette e cerchi nel terreno , non aveva mai provato prima nulla di tutto ciò!! Il suo collo ondeggiava a ritmo del fruscio delle foglie, buttò le sue zampe all’indietro e fece una meravigliosa capriola, saltando in aria!! Non ci poteva credere stava ballando e si sentiva meraviglioso, con la bocca aperta in un sorriso ampio gridò : “io sono un ballerino, siiiii io so ballare, io posso ballare basta crederci!! “

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Poi uno per uno gli animali che stavano tornando a casa dal Festival passarono di lì e videro Gerald danzare in aria, girare su stesso lo guardarono tutti piuttosto estasiati:“Venite a vedere Gerald come danza è un miracolo!” esclamarono i leoni“ Dobbiamo essere in un sogno, Gerald è il migliore ballerino che abbiamo mai visto! “ ripeterono i rinoceronti“ Come è si può ballare in quel modo? “ si chiesero le scimmiette stupite!Gerald finì la sua coreografia con un inchino, guardò il grillo e poi alzò la testa verso la luna e disse:“ Tutti noi possiamo ballare, quando troviamo la musica che amiamo “ .

Solista:Lo sanno tutti che le giraffehanno quella camminata bu-uffama Genoveffa, la mia giraffa…no, no, no, no!

Coro:Guarda come dondolaquando sente la musicaCentroamerica ed AfricaRumba, Merengue, e il Cha cha…

Solista:E come sbuffa ogni giraffache non sa ballare: “uffa u-uffa”!Ma Genoveffa, la mia giraffaoh oh oh oh

Coro:Guarda come dondolaquando sente la musica

Le giraffe non danzano

Centroamerica ed AfricaRumba, Merengue, e il Cha cha…

Solista:Giraffen Laffen gir alltid blaffenI om det er flote nok i kaffenGiraffen Laffen sa sist jeg traff’en:“Karaffel vaff”!Tjo hei pa deg, gamle venn!Tideli, Tudeli, smatt om senn,Rumba, Samba og sa en vals,Ohr nar jeg traller for full hals:Giraffen Laffen gir alltid blaffen.I om det er flote nok i kaffen.Giraffen Laffen sa sist jeg traff’en:“Karaffel vaff”!

ORCHESTRASolista:Una giraffa é una giraffaanche se da cigno si camu-uffa

Ma Genoveffa, la mia giraffa…No, no, no, no!

Coro:Guarda come dondolaquando sente la musicaCentroamerica ed AfricaRumba, Merengue, e il Cha cha…

Solista:Di riffa o raffa, una giraffaCome ballerina é un po’ gaglio-offaMa Genoveffa, la mia giraffaNo, no, no, no!

Questa canzone partecipò alla 38° Edizione dello Zecchino d’Oro (1995).

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Materiale : Cucchiai di plastica piccoli e grandi, tempere e pennelli, cartoncino colorato e bianco, forbici con la punta arrotondata, colla, nastro biadesivo, lana

Burattino cucchiaino

Colora con le tempere il cucchiaio di rosa;

taglia un pezzo di nastro biadesivo e attaccalo all’estremità del cucchiaio;

disegna sulla parte ovale del cucchiaio il volto del burattina (occhi, naso e bocca);

attacca la lana colorata sul nastro, saranno i capelli del burattino;

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disegna sul cartoncino un vestitino e ritaglialo;

attacca sopra il nastro il vestito.

attacca un pezzo di nastro bi-adesivo sul manico;

con lo stesso procedimento si possono creare tante fatine con le ali.

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Marionette fai da teLa realizzazione è, semplice (anche se la sistemazione del corpo di stoffa può dare qualche impiccio).

Materiale : Rotolini carta igenica, Stoffa, Cartoncino, Carta colorata, Pennarelli, Colla e/o pinzatrice,Fili di lana.

Questo laboratorio potrebbe e essere tematizzato appositamente per il periodo di natale, creando marionette dei personaggi natalizi babbo natale, renna, l’albero di natale, aiutanti di babbo natale, befana ecc.

Le animatrici dovranno procurarsi rotolini vuoti di carta igienica, e farli decorare ai bambini con carta colorata, in modo da dar loro le fattezze dei personaggi che preferite.

A questo punto, bisogna munirsi di due rettangoli di stoffa abbastanza grandi da contenere la mano dei bambini.Per fissare la testa alla stoffa occorre lavorare sulla stoffa al rovescio. Si infila il rotolo di carta tra i due rettangoli di stoffa, nella posizione che si vuole ottenere, e poi si porta in su la stoffa (che non è ancora stata chiusa ai lati), a coprire la faccia del burattino.

In questo modo si tiene scoperto il bordo inferiore del rotolo ed è più facile mettere i punti: la stoffa infatti va fissata con la pinzatrice. A burattino finito i punti sul collo non si vedono e non sono nemmeno pericolosi. Ed ora non resta che inventarsi una storia con una Principessa da salvare, un Principe che la salva, e un finale da ‘vissero tutti felici e contenti’.

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Marionette da ditoPer avvicinarsi sempre di più alla recitazione, i bambini della kidsville potranno creare delle marionette a dito con il cartoncino, per poi giocare tra di loro e inventare tanti divertenti dialoghi tra questi spiritosi animaletti egli altri personaggi.

Materiale : Cartoncino con prototipi, Colori, Colla

Colorare il prototipo

Incollare le “alette” per chiudere la marionetta

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Burattini con i calziniI burattini con i calzini sono davvero divertenti e insegnano l’arte del riciclo creativo ai bimbi. E si possono creare in poche mosse!I bambini porteranno dei calzini vecchi magari bucati (si preferisce calzini lunghi), quando ogni bambino avrà il suo calzino si potrà iniziare la trasformazione, si decoreranno i calzini disegnando e incollando occhi, bocche, lingue biforcute in base al burattino che si vuole creare si possono creare serpenti, topolini, mostri, maghi, umani..!! il materiare potrà essere vario, cartoncini, bottoni, scampoli, merletti, bisognerà incollare le parti decorative con la colla per la stoffa!! Una volta finito il burattino si infila il calzetto nella mano e si potranno giocare inventando strepitose favole!

Materiale : Calzini, colla, cartoncini, bottoni

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Teatro delle marionettePer far giocare i bambini con le tante marionette costruite, ora si potrà fabbricare un fantastico TEATRINO!

Materiale : Scatola di cartone, Tempere, Pennelli, Taglierino, Cartoncini colorati, Stoffa.

Si prende la scatola di cartone grande e si apre per formare il teatrino. L’educatrice con il taglierino realizzerà sulla faccia della scatola una finestra dove poi reciteranno i burattini!

Si colora poi con le tempere la scatola e una volta asciutta si può decorare con disegni fatti con i cartoncini colorati (nuvole, fiori, sole..). Per abbellire il tutto si possono realizzare le tendine con della stoffa!! Ora i bimbi si possono dividere in gruppi e potranno inventare storie e favole con le marionette da esibire a turno in vari spettacolini!!

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Diorama....c’era una voltaUn giocattolo “fai da te” per stimolare la creatività dei bambini è il diorama, si può costruire molto semplicemente con una scatola e del cartoncino colorato, i bimbi con l’aiuto dell’educatrici potranno ricreare l’ambiente fiabesco della loro favola preferita, potranno poi disegnare ed inserire anche i loro personaggi preferiti!!

Materiale : cartoncini colorati, colori. colla, scatola dell scarpe.

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Le nostre emozioni – make a face!Il viso è lo specchio dell’anima, senza l’uso delle parole, trasmettiamo quello che è il nostro stato d’animo, le nostre emozioni, quando siamo arrabbiati, felici, rilassati, affamati! Questo è un laboratorio proprio per introdurre il concetto di recitazione, di espressioni del viso!! È un bellissimo gioco da realizzare con i bambini: il VISO DELLE EMOZIONI!

Materiale : Un disco di cartone (vanno bene quelli delle torte), cartoncino colorato per sagomare gli occhi, le sopraciglia, il naso, la bocca, fermacampione.

Si può attaccare sotto il disco, con dello spago, dei cartellini con scritti i vari stati d’animo e provare a indovinarli!Veramente un gioco educativo e... anche divertente!

Colorare il disco di rosa o bianco

Disegnare nei cartoncini le parti del viso

Fare dei buchini e fissare le parti del viso (occhi, bocca, naso..) del disco di cartone, con il fermacampione.

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Il cubo delle emozioni Parlare di emozioni ai bambini non è sempre facile...età diverse implicano un differente approccio e una comprensione non sempre immediata. Ricorrendo al gioco però diventa possibile. Si invitano i bambini a pensare a delle emozioni e provare a riprodurre l’emozione con l’espessione del viso: felicità, tristezza,dubbio,sopresa, rabbia…! L’ animatrice fotograferà i bambini con le varie VISO/EMOZIONI così da avere 6 fototessere ciascuno per la costruzione del cubo delle emozioni!!

Materiali per un singolo Cubo emotivo:Cubo in cartone di circa 15 cm di lato (esistono prototipi facilmente scaricabili online) o si possono facilmente reperire in commercio delle scatole cubiche di cartone di dimensioni simili.6 foto digitali dei bambini; ogni foto dovrebbe essere un primo piano con un’emozione ben evidente, come ad esempio: gioia, rabbia, tristezza, attenzione, sorpresa, pianto.

Procedimento di costruzione:Dopo aver costruito i cubi standard in cartone (almeno 1 per bambino), le educatrici v’incollano sopra una stampa di foto digitale per ciascun lato.

Nota: non è necessario che ogni bambino abbia un cubo con solo le proprie immagini. Quello che il Cubo emotivo promuove è il riconoscimento delle emozioni. Il Cubo emotivo è pronto all’uso, i bambini ci potranno giocare lanciandolo come un dado e provando a mimare l’espressione che è uscita fuori!!

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l ‘albero dei sentimenti È un laboratorio molto breve dove i bambini dovranno solo ritagliare il modello cartaceo che l’animatrice gli consegnerà dell’albero e delle emoticon!! Una volta ritagliato l’albero delle emozioni i bambini potranno giocarci attaccando le varie emoticon in base al loro stato d’animo!! I bimbi invece che scrivere il loro stato d’animo devono scegliere la faccina che corrispondeva a come si sentivano e, se volevano, parlarne al gruppo. Uno dei vantaggi di usare le faccine è che si prestano alle intepretazioni e quindi a rappresentare bene le sfumature emozionali: una faccina puo’ significare semplicemente allegro o molto contento o, addirittura, entusiasta! E non è poco riuscire a riconoscere prima ed esprime poi questa differenza!

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Maschere di tutti i tipi !

Maschera primitiva

Un tipico laboratorio per la festa del Carnevale è far costruire delle maschere ai bambini, e poi giocarci e immedesimarsi nel personaggio costruito, esercitandosi con giochi di mimi, gestualità e recitazione!! Si potrebbero proporre delle maschere per la festa più divertente dell’anno, da realizzare facilmente con i bambini da 3 a 12 anni. Maschere di animali, maschere veneziane, originali maschere africane o più semplicemente, maschere da stampare, colorare e ritagliare. Qui sotto un esempio di maschera Primitiva e maschera Veneziana

Una maschera primitiva per giocare a travestirsi o per una festa di Carnevale. Realizzare con i bambini questa maschera rappresenta un’occasione di parlare con loro delle antiche culture primitive e della loro arte.

Materiale : Cartone ondulato nelle tonalità del marrone, Fogli di carta colorata, Forbici, Una perforatrice, Filo di rafia, Colla.

Fare un puntino al centro del quadrato per visualizzarlo.

Ritagliare un quadrato di cartone ondulato di 35 x 35 cm.

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Disegnare e ritagliare le sagome degli occhi e della bocca intorno al centro del quadrato.

Ritagliare forme irregolari e di diversi colori ed incollarle una sopra l’altra. Incollarle sulla bocca, sulla facciata della maschera. Ritagliare la sagoma della bocca.

Con la perforatrice, fare una serie di buchi nella parte superiore della maschera.

Bucare e ritagliare la parte rossa, facendo in modo che rimanga un bordo rosso, come nell’immagine.

Tagliare pezzi di filo di rafia da 20 a 30 cm di lunghezza ed annodarli a gruppi di tre. Infilarli nei buchi fatti sulla testa della maschera e bloccarli con un secondo nodo.

Ritagliare due rettangoli di carta colorata rossa ed incollarli sul retro degli occhi della maschera.

Ritagliare due strisce di cartoncino (di circa 2 x 29 cm), incollarle (o graffettarle) ai lati della maschera e chiuderle ad anello a misura della testa del bambino, per indossare la maschera. In alternativa, si può usare del filo elastico. Esistono bellissime musiche africane, che richiamano queste maschere primitive, come una vera tribù i bambini si potranno divertire ad indossare le maschere e ballare liberamente muovendo il loro corpo a ritmo delle musiche africane!!

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Maschera venezianaUn lavoretto per Carnevale: realizzare una maschera ispirata al Carnevale di Venezia. Le maschere veneziane fanno sognare e sono un’ottima occasione per conoscere più da vicino la tradizione del Carnevale di questa meravigliosa città. Materiale : Un piatto di carta, Colla, Carta velina rosa, Forbici, Tempera bianca.

Aiutate I BAMBINI a ritagliare il piatto di carta come quella dell’immagine e a bucare e ritagliare le sagome degli occhi.

Ritagliare una (o più) grande (i) striscia (strisce) di carta velina rosa di circa 40 o 50 cm di altezza.

Dipingere la maschera di bianco. Lasciare asciugare.

Incollare la fascia di carta velina sulla parte interna della parte superiore della maschera, creando delle pieghe.

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Ritagliare una grande fascia di carta velina rosa di circa 5 cm di altezza ed incollarla, allo stesso modo (con le pieghe) alla base della maschera e sempre all’interno.Dipingere di bianco i contorni della maschera.

Lasciare asciugare.

Per indossare la maschera, esistono due soluzioni:Fare un buchino su ogni lato della maschera ed annodarci un pezzo di filo elastico.Ritagliare due lunghe fasce di carta di 2 cm di altezza, graffetarne una per lato della maschera, piegarle ad anello e graffettarle dando all’anello la misura della testa del bambino.Per la versione maschile, basterà sostituire la carta velina rosa con carta velina nera.

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GiochiI giochi proposti saranno come per i laboratori divisi in 3 grandi aree tematiche• Musica• Danza • Teatro Le attività stimoleranno la fantasia dei bambini, saranno mirate a far prendere consapevolezza dei suoni che li circondano, del loro corpo, dello spazio in cui si muovono!! Giocheranno e apprenderanno nello stesso momento tecniche teatrali, modulazione della voce, espressioni del viso ec..!!

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Do you speak musical?...il baby karaoke

Do you speak musical?! È un attività pensata per alcuni momenti, del pomeriggio kidsville dove i bambini giocheranno con l’inglese!! Il filo conduttore saranno le musiche riadattate dei cartoni animati Disney (Aladdin, Il Re Leone, La Carica dei 101, Tarzan, La Sirenetta, La Bella e la Bestia…) con le canzoni anche in lingua originale, perché attraverso il canto i bambini possano accostarsi piacevolmente all’inglese. Impariamo giocando!!!

Le canzoni proposte comunque potranno essere cantate (molto più facile soprattutto per i più piccini) anche in italiano per divertirsi con un baby karaoke da vere pop star!!!

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Il direttore d’orchestra Il direttore d’orchestra (inizialmente sarà l’educatore) posiziona le braccia distese davanti ai bambini con i pugni chiusi; in questa posizione i bambini devono fare silenzio; quando le dita delle mani cominciano ad ondeggiare i bambini possono suonare ( con gli strumenti costruiti nei laboratori e non solo!!) . Il gioco proseguirà variando l’apertura e la chiusura delle mani. In seguito saranno i bambini stessi a diventare direttori d’orchestra.Tramite questo gioco si può introdurre il concetto forte-piano (e quindi il parametro del suono dell’intensità); il direttore d’orchestra non si limiterà più solo a tenere le braccia distese ma le allargherà e le chiuderà, indicando così l’intensità del suono: braccia larghe-suono forte, braccia strette-suono piano.

Variazioni degli strumenti:• i bambini possono suonare anche una parte del loro corpo; alla parte del corpo si può anche aggiungere la sonorizzazione vocale, in modo tale che ogni bambino provi a scoprire quale suono meglio si addice alla parte del suo corpo suonata• i bambini possono scegliere un suono dell’ambiente, nello spazio dedicato al laboratorio di musica, e suonarlo seguendo la direzione d’orchestra!!

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Gioco dei nomi in melodiaOgni bambino è invitato:

• ad urlare il proprio nome• a sussurrare il proprio nome

L’educatore, quindi, dispone i bambini in cerchio e si posiziona all’interno; allunga un braccio davanti a lui e mette la mano perpendicolare rispetto al pavimento. In questo modo indica un bambino: quando il bambino è indicato dalla mano deve dire il proprio nome. L’educatore ruota poi su se stesso ed indica gli altri bambini, che devono stare ben attenti a pronunciare il proprio nome solo quando la mano è davanti a loro. Il gioco si può fare nelle due versioni, urlata e sussurrata. L’educatore varia quindi la velocità rotazione in modo tale che i nomi si accavallino, oppure si fermerà insistentemente su due o tre nomi, oppure si incanterò su un singolo nome: si simula un ritmo. Oltre alla velocità di rotazione, l’educatore può variare anche l’intensità muovendo il braccio verso l’alto e verso il basso.Un bambino, poi, prende il posto dell’educatore. A questo punto si invitano i bambini a cantare il proprio nome con la prima melodia che viene loro in mente. Si ripete il gioco simulando questa volta una melodia. Per i bambini, questa variazione è molto difficile, perché tendono ad usare la melodia del compagno che ha appena cantato e alla fine ci sarà un’unica melodia.

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Il temporaleE’ un gioco che serve per sonorizzare il temporale (si possono sonorizzare moltissimi ambienti differenti). Si dividono i bambini in gruppo (in base al numero di bambini presenti) e ad ogni gruppo si associa un momento specifico del temporale.

Un gruppo utilizza delle noci: battute tra di loro: pioggia battute sul pavimento e tetti ….Un gruppo usa i tamburi: colpo secco: tuono Un gruppo utilizza i piatti:colpo singolo: fulminiUn gruppo utilizza i bastoni della pioggia:accompagnano tutto il temporale e in base al loro suono la pioggia.

Il temporale si può sonorizzare anche senza l’utilizzo degli strumenti, ma con la voce e con il corpo; le dita simulano la pioggia, i tuoni sono bambini accovacciati che si alzano di scatto dicendo BUM, i fulmini sono bambini che sono in posizione eretta che si accovacciano dicendo CRASH!!

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Memory musicaleIl memory è un fantastico gioco con le carte che serve per tenera allenata la memoria ed essere sempre pronti a ricordare il psizionamento di esse.

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Memory delle emozioniIl memory è un fantastico gioco con le carte che serve per tenera allenata la memoria ed essere sempre pronti a ricordare il psizionamento di esse

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Domino delle emozioniEcco solo 2 carte del gioco, si ritagliano i tasselli e si fanno giocare i bambini a gruppetti di 3/4 con il classico ma sempre divertente gioco del domino. inizia il gioco il più piccolo d’età posizionando una carta sul tavolo, il secondo giocatore dovrà avvicinare alla carta nel tavolo una con una figura uguale all’ultima posta a tavola ( es. se l’ultima raffigura l’emoticon sono confuso + sono annoiato ….la carta successiva dovra essere sono annoiato + sono felice……) se il bambino non avrà la carta con la faccina uguale all’ultimo tassello inserito dirà “passo” e toccherà al giocatore successivo, vince chi rimane prima senza carte in mano!!

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Canzoncine mimate

Le paperelle - Testo

Ci sono canzoncine che oltre ad essere cantate possono essere mimate, questo può essere un ottimo e divertente esercizio per imparare a sincronizzare movimenti con l’ascolto!! Ci sono tantissime canzoncine da mimare qui alcuni esempi:

Le paperelle nuotano - con grande agilità!Si tuffan nel laghetto - e van di qua e di là.Con la coda e le zampette - fanno mille piroette.E se (NOME DI UN BAMBINO A TURNO) passa di là, chiudon gli occhi e fan ... QUA QUA!

(Ripetizione con un altro nome di bambino)Si può anche chiudere l’esperienza, dopo aver nominato tutti i bambini, usando il nome dell’educatrice e facendo un gran salto con “Bravi!” e battendo le mani dopo il “QUA QUA”.

MOVIMENTI :

L’educatrice può eseguire Le paperelle sia da seduta sia in piedi.Con le mani e le braccia, si imita il nuotare (alzando e oscillando i gomiti se sedute, dimenando il bacino se in piedi).Con le mani giunte davanti a sé, si riproduce il tuffo; con movimento a S si riproduce il “di qua e di là”.Coda e zampette si riproducono mettendo una mano dietro di sè e muovendola da destra a sinistra, e subito dopo entrambe le mani davanti al petto muovendole su e giù; le mille piroette possono essere riprodotte dalle mani alzate come a svitare una lampadina o (se in piedi), girando attorno a sé stesse.Si indica quindi il bambino e lo si nomina.Si chiudono gli occhi con le mani davanti al viso e si fa “Qua Qua” ad alta voce.

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Madama Doré - versione mimata

Oh che belle bambine - Piero papàOh che belle bambineee

Oh che bei bambini - Piero papàOh che bei bambiniii

Li voglio abbracciare - Piero papàLi voglio abbracciareee [gesto di abbraccio allargato al gruppo]

Entrate nel mio castello - Piero papà entrate nel mio castellooo. [braccia in alto a figurare una casa]

Nel castello siamo entrati - Piero papànel castello siamo entrati. [gira la testa attorno come ad ammirare le pareti]

Ora ti salutiamo - Piero papàOra ti salutiamooo [saluta con la mano]

Ciao ciao - Piero papàCiao ciao ciaooo [saluta con la mano tutti i bambini]Bravi!!

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Madama Doré - versione mimata

Ci son due coccodrillied un orango tango,due piccoli serpenti e un’aquila reale,il gatto, il topo, l’elefante:non manca più nessuno;solo non si vedono i due leocorni.

Un dì Noè nella foresta andòe tutti gli animali volle intorno a sè:“Il Signore si è arrabbiato il diluvio manderà:voi non ne avete colpa, io vi salverò”

Ci son due coccodrillied un orango tango,due piccoli serpenti e un’aquila reale,il gatto, il topo, l’elefante:non manca più nessuno;solo non si vedono i due leocorni.

E mentre salivano gli animaliNoè vide nel cielo un grosso nuvolone e goccia dopo goccia a piover cominciò:“Non posso più aspettare l’arca chiuderò.”

Ci son due coccodrillied un orango tango,due piccoli serpenti e un’aquila reale,il gatto, il topo, l’elefante:non manca più nessuno;solo non si vedono i due leocorni.

E mentre continuava a salire il maree l’arca era lontana con tutti gli animaliNoé non pensò più a chi dimenticò:da allora più nessuno vide i due liocorni.

Ci son due coccodrillied un orango tango,due piccoli serpenti e un’aquila reale,il gatto, il topo, l’elefante:non manca più nessuno;solo non si vedono i due leocorni.

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A ritmo di giochiRielaborazione a livello ritmico-musicale:

I bambini, dopo aver ascoltato i rumori del proprio corpo, li riproducono verbalmente, imitando volume e intensità. Possono fare la medesima attività utilizzando gli strumenti musicali che hannoa disposizione, preferibilmente quelli a percussione (tamburello, triangolo, tamburo..)

Rielaborazione a livello motorio:

MANCA TESTO

Gioco: “Indovina cos’è”Un bambino viene bendato mentre un altro, a turno, produce un rumore con una parte del corpo (piedi, mani…). Il bambino bendato deve indovinare quale parte del corpo ha provocato il rumore che ha sentito.VarianteL’insegnante, dopo aver registrato i rumori delle varie parti del corpo, li fa ascoltare ai bambini che devono toccare, di volta in volta, la parte del corpo corrispondente.

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Gioco: “Attento al rumore”Si traccia un semplice percorso sistemando degli ostacoli in vari punti (birilli, sedie, cerchi…). Unbambino viene bendato, deve eseguire il percorso guidato dal suono o dal rumore provocato da uncompagno (il battito delle mani, un rumore prodotto con la boca, con i piedi…).Vengono proposte ai bambini poesie, indovinelli e filastrocche che hanno lo scopo di rinforzare inmaniera gioiosa l’interiorizzazione dei concetti proposti.A

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Baby danceUn momento molto richiesto dai bambini, un’ attività che durerà circa 30 min per far sciogliere i bambini nei movimenti e scacciar via la timidezza! I bambini seguendo i movimenti delle animatrici impareranno dei fantastici balletti, sarà un gioco caratterizzato da salti, canti, risate, musiche e balli in assoluta sintonia con le nostre educatrici!!

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I giochi teatrali Il GIOCO teatrale è uno spazio privilegiato per liberare le immense potenzialità espressive dei bambini, e indirizzare le loro energie in un percorso di crescita artistica, favorendo una maggiore esposizione nei confronti degli altri e agevolando i rapporti interpersonali. I bambini impareranno attraverso dei giochi mirati a migliorare la coordinazione e l’orientamento spazio-temporale, impareranno a comunicare attraverso il proprio corpo e saperlo gestire con padronanza, imparando a controllare i propri impulsi. Si eserciteranno nell’immedesimazione sfruttando l’utilizzo delle proprie caratteristiche corporee per trasformarsi di volta in volta a seconda dell’esercizio e della situazione. Conosceranno nuove emozioni e cercheremo di gestirle e acquistare fiducia nei confronti degli altri e della realtà!!Alla fine di questo percorso i bambini si confronteranno con loro stessi e con gli altri con la messa in scena di un testo teatrale frutto del lavoro durante l’anno!

“e se fossi un tappeto..?”Questo gioco vuole sviluppare la fantasia del bambino a immedesimarsi in qualsiasi oggetto venga proposto!! L’educatrice disporrà i bambini in cerchio e uno alla volta sceglierà un bambino che verrà chiamato al centro, nell’orecchio l’educatrice dovrà sussurrare al bambino : “ e se fossi un tappeto?” oppure “e se fossi un fiore? “ ; (o qualsiasi oggetto,personalità,animale possa venirle in mente) il bambino muovendosi nello spazio disponibile dovrà con i movimenti, con la voce, con il canto immedesimarsi in quell’oggetto, mimare i suoi movimenti,riprodurre i suoi suoni, raccontare i suoi pensieri senza svelare la sua identità!! Dopo essersi “esibito” davanti agli altri, i compagni dovranno tentare di indovinare che oggetto il loro amico ha rappresentato!!! “..e se fossi un arcobaleno…un gatto….una maestra? “

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C’era una volta il narratore…favole poesie e indovinelli

I bambini dovranno leggere un pezzo alla volta una storia,una poesia o un indovinello.. ed immedesimarsi in dei veri narratori, modificando tono della voce, espressione del viso e facendo attenzione ai “suoni e silenzi ” del testo (sotto alcuni esempi). Gli altri bambini faranno il pubblico aspettando il proprio turno!!

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“Rumorino e mago silenzio”Tanto tempo fa, in un paese lontano lontano, viveva un mago che si chiamava Silenzio. Egli amavamolto il silenzio, la tranquillità e odiava la confusione e il rumore.Un giorno andò ad abitare in un paese, dove, secondo lui, c’era troppa confusione, per cui cominciòben presto a protestare.Siccome nessuno gli dava retta, si mise sul capo il suo cappello magico, impugnò la bacchetta fatata e… “Albagi bari buri bù…” da quel momento non si sentì più alcun rumore.I bambini non parlavano, non cantavano, le mamme e i papà erano muti e si esprimevano solo a gesti, nessun animale emetteva il suo verso, i ruscelli erano muti…Un giorno in quel triste paese arrivò un simpatico folletto vestito di verde, con dei campanellini intesta; si Chiamava Rumorino e sapeva suonare, cantare e danzare. Tutti ne rimasero affascinati. Ilfolletto non capiva come mai in quel paese non si sentisse alcun rumore. Quando seppe dell’incantesimo, invitò gli abitanti a riascoltare i suoni e i rumori che avevano dimenticato. Tutti però avevano paura che mago Silenzio li punisse.Solo una bambina si presentò alla lezione di Rumorino che cominciò con l’insegnare i versi ai varianimali:al cane,agli uccelli,ai gattini,poi al ruscello, alle foglie…Infine la bambina imparò di nuovo a cantare e a parlare e i suoi amici, quando la udirono, capironoche l’incantesimo era finito e cominciarono anch’essi, imitandola, a cantare, suonare e danzare, insieme a Rumorino. Ad un certo punto la confusione divenne insopportabile. Per fortuna arrivò mago Silenzio, che, con un tocco di bacchetta magica, riportò tutto alla tranquillità.Gli abitanti capirono che rumore e confusione continui non si possono sopportare, per cui deciserodi tenere con sé sia Rumorino che mago Silenzio, i quali vissero per tanti anni insieme, in quelsimpatico paese.

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Alla ricerca dell’ombra perdutaLa nostra ombra non ci lascia mai, quando camminiamo, dormiamo, mangiamo, giochiamo lei silenziosa e li con noi! Giocare con la propria ombra può aiutare ad incontrare le emozione più profonde. Basta poco : un grande buio, un lenzuolo e una piccola luce ( lampada,candele,torcia) i bambini scopriranno tutte le possibilità espressive delle ombre. L’educatrici insegneranno loro, alcuni personaggi da formare con le mani e così diventeranno dei piccoli creatori-animatori di ombre e interlocutori con le stesse!

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Bù giochiamo con i coriandoli delle paure Tra i bambini è rinomato che si assiste a comportamenti di origine ansiosa che spesso riflettono paure come : il buio, i ladri, la scuola, la guerra, l’abbandono, gli altri. Esse includono a più livelli sull’equilibrio emotivo dei bambini e sulla loro insicurezza e timidezza !! Con questo gioco cercheremo almeno in parte di tirare fuori queste “ brutte emozioni “ e trovare il giusto antidoto! Verrà chiesto ai bambini di pensare e poi disegnare o scrivere in un cartoncino colorato, una paura, una brutta sensazione che hanno avuto a scuola, a casa, al parco… e che se ne vorrebbero liberare!! A turno i bambini saranno chiamati ( solo chi vuole può mostrarlo agli altri ) e taglieranno il foglietto in mille pezzetti in un sacchetto che terrà l’educatrice!!! Alla fine del gioco il sacchetto dell’animatrice sarà pieno di pezzettini di carta colorati “ i coriandoli delle paure “ ogni bambino potrà prende un pugnetto e lanciarli in aria e come una vera mangia le paure non torneranno più!

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Le statue (8-14 anni)Obbiettivi: Stimolare la percezione visiva e la capacità di memorizzare spazi, situazioni, oggetti.Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive.Azione di gruppo:I ragazzi si dispongono come statue di un giardino. L’animatore sceglie una statua, la quale osserva l’insieme ed esce. Quando rientra, qualche statua ha cambiato posizione.Il ragazzo che è uscito deve scoprire chi ha cambiato posizione.

lo specchio (8-14 anni)Obbiettivi: Visualizzare la simmetria corporea. Prendere coscienza dell’equilibrio corporeo. Saper controllare il gesto A coppie. Un giocatore di fronte all’altro. Uno dei due compie gesti rallentati; l’altro, lo specchio, riflette l’immagine. Poi si cambia ruolo.

La stanza degli specchi (8-10anni)Obbiettivi: Visualizzare la simmetria corporea. Stimolare la ricerca espressiva (cogliere le differenze di espressione).Quattro giocatori sono altrettante pareti specchianti di una stanza. Tre sono specchi deformanti e uno solo riflette correttamente l’immagine. Si mettono d’accordo fra loro sulle deformazioni (es.: uno specchio, pur specchiando correttamente tutto il resto, storce gli occhi, un altro gonfia le gote, un altro ancora piega le spalle in avanti, ecc.)Un bambino entra nella “stanza”, prova tutti gli specchi mettendosi davanti a ciascuno di essi con un’espressione del viso o una postura (in questo caso, per non confondersi, meglio evitare i movimenti). Dovrà indovinare quale specchio “riflette giusto”.

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Marionette (8-10 anni)Obbiettivi: Sviluppare la capacità di invenzione partendo dal movimento. Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo.A coppieIl burattinaio ha una marionetta con fili immaginari attaccati ai polsi, alle caviglie e alla testa. Sta di fronte alla marionetta e alzando e abbassando i fili, la fa muovere. Poi si cambiano i ruoli. (Le marionette possono indossare delle maschere e il gioco si fa più magico!)

La palla (per tutti)Obbiettivi: Stimolare la percezione visiva e la capacità di memorizzare spazi, situazioni, oggetti… In cerchioL’animatore passa una palla immaginaria. Si deve cercare di mantenerne le dimensioni.

Mamma, che fatica! (8-14 anni)Obbiettivo: Potenziare l’impiego di tutte le parti del corpo nelle varie immagini espressive. In gruppoImmaginiamo di avere una valigia (leggera, media, pesante). L’alziamo, poi cominciamo a camminare.Variante: la valigia, mentre camminiamo, da leggera si fa sempre più pesante.

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I mestieri (per tutti)Obbiettivi: Stimolare la ricerca espressiva nella comunicazione gestuale. Individuare i gesti essenziali mediante giochi che aiutino a eliminare tutto ciò che è superfluo, a mettere in risalto l’esattezza del gesto, a sviluppare il senso critico e l’osservazione. Individuare atteggiamenti e gesti usati comunemente per e0sprimere stati d’animo particolari. Rappresentare personaggi con le loro peculiari caratteristiche. Azioni singoleI partecipanti mimano un mestiere. Dopo un primo giro, il conduttore potrà consegnare a ciascuno dei partecipanti, un biglietto in cui siano indicate azioni un po’ più complesse. In questo caso non è importante solo mimare un mestiere ma esprimere sentimenti (contrarietà, gioia, meraviglia, ecc.)Es.: Un imbianchino sta dipingendo una parete su una scala molto alta, ad un certo punto il pennello gli cade di mano.Allora scende dalla scala per raccoglierlo.Un cuoco sta preparando una frittata ma un guscio d’uovo va a finire dentro la padella. Allora…Un giardiniere annaffia le piante e scopre che una di loro è un po’ appassita. Allora…Un postino non trova la buca per le lettere.

La colla (6-10 anni)Obbiettivo: Prendere coscienza dello spazio. Consapavolezza della presenza dell’altro. Azione di gruppo Si cammina liberamente occupando tutto lo spazio. Il conduttore griderà “Cinque mani incollate!” I partecipanti dovranno disporsi in modo da avere cinque mani in contatto. Poi si tornerà a camminare liberamente. Altri tipi di incollaggio: “Tre nasi incollati!” “Cinque piedi incollati!” “Sei spalle incollate!”

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L’imprevisto (10-14 anni)Obbiettivi: Stimolare la ricerca espressiva nella comunicazione gestuale. Individuare i gesti essenziali mediante giochi che aiutino a eliminare tutto ciò che è superfluo, a mettere in risalto l’esattezza del gesto, a sviluppare il senso critico e l’osservazione. Individuare atteggiamenti e gesti usati comunemente per e0sprimere stati d’animo particolari. Rappresentare personaggi con le loro peculiari caratteristiche. Azioni singoleI partecipanti mimano un mestiere. Dopo un primo giro, il conduttore potrà consegnare a ciascuno dei partecipanti, un biglietto in cui siano indicate azioni un po’ più complesse. In questo caso non è importante solo mimare un mestiere ma esprimere sentimenti (contrarietà, gioia, meraviglia, ecc.)Es.: Un imbianchino sta dipingendo una parete su una scala molto alta, ad un certo punto il pennello gli cade di mano. Allora scende dalla scala per raccoglierlo.Un cuoco sta preparando una frittata ma un guscio d’uovo va a finire dentro la padella. Allora…Un giardiniere annaffia le piante e scopre che una di loro è un po’ appassita. Allora…Un postino non trova la buca per le lettere.

Giochi d’esperissione:La fattoria degli animali

Adatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: 4-6 anniMateriale necessario: Tanti foglietti quanti sono i partecipanti al gioco. Descrizione del gioco: Tutti i giocatori sono seduti in cerchio e a ciascun partecipante viene dato un bigliettino ripiegato, su cui è disegnato o scritto il nome di un animale. Ognuno legge il proprio bigliettino, senza farlo vedere agli altri partecipanti al gioco.Quando tutti sono in possesso del proprio biglietto ad un segnale convenuto, il gioco comincia: tutti i partecipanti, contemporaneamente, si alzano in piedi e si muovono nel cerchio facendo ciascuno il verso dell’animale segnato sul biglietto che gli è stato consegnato; essi cercano di individuare tutti gli altri appartenenti alla propria famiglia”animale” (il riconoscimento avviene soltanto attraverso l’emissione del verso dell’animale).I componenti la stessa famiglia, tenendosi sotto braccio, una volta che hanno constatato che la famiglia è completa, vanno a sedere e al termine del gioco ogni famiglia emette il suo verso.

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Il re del silenzioMateriale necessario: SedieAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 4 anni in suDescrizione del gioco: Preparare una fila di sedie di cui una, al centro, rappresenta il trono. I giocatori sono disposti a semicerchio guardando le sedie.Un bambino è consacrato “re del silenzio“ e deve scegliersi dei ministri.Chiamerà al suo cospetto i giocatori che uno alla volta dovranno presentarsi a lui senza rumori, senza sorridere,senza parlare.Per metterli in difficoltà il re fa di tutto per farli ridere e se il giocatore chiamato cede toccherà ad un altro. Chi riesce a star serio diventa ministro.Anche i ministri già scelti possono collaborare col re a far ridere i candidati ma se ridono a loro volta vengono eliminati.

Gli artisti di stradaAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: 4-6 anniMateriale necessario: Musica, scatola e biglietti di carta. Descrizione del gioco: Si dispongono i giocatori in cerchio e a suon di musica si fa passare una scatola con alcuni biglietti su cui sono state scritte delle “penitenze” (cantare, imitare, recitare, mimare, inventare una danza…).Quando la musica cessa il giocatore a cui rimane la scatola in mano si sceglie un biglietto e libera la sua fantasia!

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Gli ateliersAdatto per: grandi gruppiFascia d’età: da 4 anni in suDescrizione del gioco: Si formano dei gruppi e ogni gruppo dovrà rappresentare alcuni attrezzi che si usano nella bottega di un artigiano o di un artista (falegname, pittore,...) servendosi soltanto del corpo o della voce per riprodurre il suono e la funzione dell’oggetto.Per la preparazione si hanno a disposizione alcuni minuti e scaduto il tempo ogni gruppo presenta un quadro d’insieme del lavoro all’interno dell’atelier. In seguito l’attrezzo viene presentato al pubblico, che deve indovinare di che cosa si tratta.

La storia infinitaAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: 4-8 anniDescrizione del gioco: Il gioco consiste nel creare una storia collettiva.Ci si dispone su un grande cerchio. Il conduttore va a sedersi all’interno del cerchio e comincia la storia con una piccola frase. In seguito - chi vuole - aggiunge liberamente un pezzo alla storia.Si possono fare anche “insalate di favole” (mescolando protagonisti e situazioni di più fiabe,es.: Cappuccetto Rosso incontra Pollicino nel bosco…) o “favole al contrario”(cambiando caratteristiche dei personaggi e finali, es.: Cappuccetto Rosso è cattiva ed il lupo buono..) Da “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari.

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Giochi di contatto e concentrazione:Cinque nasi e sette piedi

Adatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 8 anni in suDescrizione del gioco: tutti i partecipanti camminano nello spazio, cercando di occuparlo in modo omogeneo.L’animatore dice un numero e, insieme, una parte del corpo: ad esempio “due mani”,oppure “cinque nasi“ o “sette piedi”. Immediatamente i partecipanti devono formare dei gruppi in modo da unire le due mani, o i cinque nasi, o i sette piedi.Variante: I partecipanti formano delle coppie e si dispongono in cerchio. Al centro del cerchio l’animatore indicherà due parti del corpo, ad esempio “testa - testa”, “gomito - pancia”, “pollice- orecchio destro” ecc..Le coppie dovranno accoppiare le parti indicate dal conduttore senza abbandonare la posizione precedente fino a quando non sarà più possibile aggiungere nuovi ordini. Attraverso questo gioco si sperimenta il contatto corporeo in un contesto ludico.

La bollaAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 8 anni in su Descrizione del gioco: i partecipanti si riuniscono in un angolo della sala, mettendosi tutti vicini e stretti uno all’altro.Il conduttore stabilisce un altro angolo della sala verso il quale il gruppo compatto si dirige. Bisogna muoversi “come se si fosse tutti dentro una stessa bolla”, ognunoguardando in direzione della meta. L’attenzione è rivolta a trovare un ritmo collettivo, un medesimo passo, una medesima respirazione. E’ importante essere in equilibrio e sicuri individualmente all’interno del gruppo, affinché l’intero gruppo possa essere in equilibrio e muoversi con sicurezza.L’esercizio può essere accompagnato da una musica dolce.Questo esercizio stimola la concentrazione di tutto il gruppo il contatto tra i partecipanti la ricerca di un ritmo collettivo.

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SepariamociAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 8 anni in suDescrizione del gioco: i partecipanti camminano concentrati nello spazio. Alla proposta dell’animatore devono separarsi in due gruppi che andranno ad occupare due angoli opposti dello spazio.Il numero dei componenti dei due gruppi sarà dettato dall’animatore. Se l’animatore dice “uno”, uno dei partecipanti deve immediatamente andare ad occupare da solo un angolo della sala mentre il resto del gruppo va ad occupare l’angolo opposto, formando un gruppo compatto.Dal momento che la consegna è stata data, ognuno deve “sentire” dove vanno gli altri e agire di conseguenza. L’ intesa va raggiunta senza parlare. Questo esercizio allena la concentrazione e insegna ad accettare la proposta degli altri. È inoltre molto utile per valutare la posizione di ogni partecipante nel gruppo: se una persona si trova spesso sola o nel gruppo più piccolo, dimostra di non temere il confronto con il resto del gruppo; al contrario chi evita di trovarsi solo davanti al resto del gruppo ha ancora bisogno di superare una serie di inibizioni prima di esporsi di fronte allo sguardo del gruppo ( magari in un gioco di improvvisazione individuale).

Il tamburinoAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 8 anni in suDescrizione del gioco: il gruppo si siede in cerchio. Ognuno sceglie un gesto e un suono e lo presenta agli altri,che lo ripetono insieme. Quando tutti hanno presentato il proprio gesto-suono, iniziano a battere le mani sul tavolo o sulle gambe. L’animatore ripete il proprio gesto e lo fa seguire da quello di un’altra persona. La persona chiamata ripete il proprio gesto e aggiunge quello di un altro. Si procede così fino a che tutti sono stati chiamati.È possibile aumentare o diminuire il ritmo del battito di mani per rendere il gioco più dinamico.Questo gioco permette di sviluppare la fantasia e la memoria.

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Giochi di fiducia vengono chiamati anche “new games“ e sono giochi di fiducia,

di rispetto e di conoscenza nuova...

Giochi di fiducia La nostra ombra non ci lascia mai, quando camminiamo, dormiamo, mangiamo, giochiamo lei silenziosa e li con noi! Giocare con la propria ombra può aiutare ad incontrare le emozione più profonde. Basta poco : un grande buio, un lenzuolo e una piccola luce (lampada,candele,torcia) i bambini scopriranno tutte le possibilità espressive delle ombre. L’educatrici insegneranno loro, alcuni personaggi da formare con le mani e così diventeranno dei piccoli creatori-animatori di ombre e interlocutori con le stesse!

Giochi di rispetto- per chi non gioca (niente forzature, niente inviti e nessuna manipolazione - non cercare espedienti per coinvolgere il/i bambino/i-)- per chi gioca (interpretare il senso del gioco e quindi comportarsi di conseguenza)

Giochi di scopertaLa scoperta consiste nella rivalutazione di una forma di conoscenza di se stessi e dell’altro del tutto nuova e diversa dagli altri tipi di gioco poiché il contatto stretto tra le persone fa si che il gioco riesca solo grazie alla collaborazione.Inoltre le regole non sono improvvisate o casuali ma studiate per permettere i tre punti precedenti (fiducia, rispetto e scoperta) e non c’è alcuna competitività

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Il corridore ciecoTipo di gioco: gioco di fiduciaAdatto per: grandi gruppiFascia d’età: da 10-12 anni in suDescrizione del gioco: i partecipanti si posizionano faccia a faccia su due file a 1 m 50 / 2m di distanza circa.Possono disporsi in una linea dritta oppure facendo delle curve in modo da creare un percorso irregolare, tipo una pista. A questo punto un partecipante, a occhi bendati, deve correre il più rapidamente possibile in mezzo ed i partecipanti in fila, con le loro mani, devono mantenere il corridore sulla giusta strada.Eseguire questo gioco solo in presenza di un gruppo affiatato e che abbia maturato le condizioni di fiducia e di rispetto necessarie per mettere a proprio agio e in piena libertà i partecipanti al gioco.

Goofie, Goofie, GoofieTipo di gioco: gioco di fiducia, di rispetto e conoscenzaAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 7 anni in suDescrizione del gioco: i bambini sono ad occhi chiusi.Una persona è Goofie (designato dall’animatore del gioco con una pacca sulla spalla. Possiamo usare anche lo pseudonimo Scimpa o Tarta per non giocare con le nostre mascotte) e ognuno vuole trovarlo. Ma Goofie è silenzioso e non si muove. Si cammina dunque, tutti con gli occhi chiusi. nello spazio ben delimitato e protetto, e quando si incontra qualcuno gli si chiede: “Goofie? Goofie? Goofie? Se si incontra una persona che risponde ugualmente “Goofie”, vuole dire che non è lui, e dunque si deve continuare a cercare fino al momento in cui non riceve più nessuna risposta. In questo caso, avete trovato Goofie. Ma bisogna ancora prenderlo per la mano e allora,sempre ad occhi chiusi si cerca lungo tutto Goofie fino al momento in cui si avrà trovato la sua mano. Solo a quel punto si possono aprire gli occhi. Non devono esserci forzature; niente inviti; partecipazione libera.

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Alzarsi aiutandosiTipo di gioco: Gioco di fiduciaAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 10 anni in suDescrizione del gioco: Due partecipanti si siedono schiena contro schiena. Agganciare le braccia del compagno in modo da potersi tenere forti schiena contro schiena e aiutandosi l’un l’altro cercare di alzarsi e poi di sedersi.Variante: Seduti faccia contro faccia, le mani palmo contro palmo. Alzarsi e sedersi senza lasciarsi e mani (anche con bimbi più piccoli)

Il serpente che si spellaTipo di gioco: Gioco di fiducia e di rispettoAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 6 anni in suDescrizione del gioco: i partecipanti si dispongono in fila indiana; ognuno dà la mano sinistra al compagno che sta dietro di lui, passandola tra le gambe divaricate. La mano destra invece sarà data al compagno davanti, il quale porgerà la propria mano sinistra.Quando tutti avranno assunto la posizione di partenza, l’ultimo partecipante si sdraierà per terra, costringendo il “serpente” a retrocedere; ciascun giocatore, non appena occuperà l’ultimo posto della fila, si sdraierà a sua volta.Alla fine l’intero serpente sarà sdraiato.Inversamente, se l’ultimo giocatore che si è sdraiato si alza e si dirige,camminando con le gambe divaricate, in direzione dell’estremo opposto della fila, il serpente si rialzerà e vivrà la sua nuova “pelle”.

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Giochi di respirazione e voce:L ’ambiente sonoro

Adatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 6 anni in suDescrizione del gioco: i partecipanti si dispongono in cerchio, seduti comodamente (una posizione che lasci libero il respiro e l’emissione della voce) e chiudono gli occhi. Il conduttore stabilisce un tema, un ambiente, (ad esempio una foresta, il mare, una città, eccetera) Il gruppo deve collettivamente creare l’atmosfera sonora di questo ambiente . Ognuno si può inserire liberamente nella creazione collettiva utilizzando la voce ( suoni, rumori, parole ecc..) e improvvisando sul tema dato. E’ importante definire attraverso il tema un inizio e una fine: ad esempio una foresta dall’alba al tramonto, una burrasca in mare che arriva da lontano e poi riparte, ecc. Ogni partecipante deve ascoltare tutto il gruppo per sentire lo sviluppo del tema ed adeguarsi alle proposte altrui. Il gruppo deve sentire quando la composizione sta arrivando alla sua conclusione. Dopo la fine é importante lasciare ancora qualche secondo di silenzio per segnare la conclusione, prima di riaprire gli occhi.Questo gioco favorisce l’ascolto del gruppo e consente di sperimentare le proprie possibilità vocali.

I discorsi a vanveraAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 6 anni in suDescrizione del gioco: i partecipanti in cerchio si preparano con un riscaldamento del viso, muovendo la bocca e la mascella in tutti modi possibili . Si comincia tutti insieme a fare discorsi a vanvera usando una lingua assurda fatta di soli di suoni, cercando di essere il più espressivi possibile, accompagnando la voce con gesti e atteggiamenti appropriati. Ogni partecipante inizia poi a camminare in lungo e in largo per la stanza parlando con la medesima lingua incomprensibile come se fosse molto arrabbiato. Fa poi evolvere la situazione e il suo discorso a vanvera secondo una sequenza di emozioni stabilita.Ad esempio: da arrabbiato a triste, a innamorato che sogna la persona amata , a felice. Questo gioco pone l’accento sul valore espressivo della voce indipendentemente dal significato semantico delle parole (che in questo caso non esistono).

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Saranno famosi Baby V Singer

Il pallone gonfiabileAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 6 anni in suDescrizione del gioco: I partecipanti si dispongono a due a due in piedi. Uno dei due finge di aprire una valvola posta sul corpo del partner che si sgonfia come una bambola gonfiabile.La valvola può essere immaginata su un ginocchio, l’orecchio, un dito. Chi si sgonfia deve immaginarsi di svuotarsi fino a cadere a terra come un palloncino sgonfio. In seguito il compagno lo rigonfierà, partendo da un punto qualsiasi. Chi viene rigonfiato deve fare i movimenti e i rumori di un corpo che si gonfia, fino a raggiungere di nuovo la posizione eretta. Quest’esercizio allena la coordinazione tra gesto e respirazione. È importante chiedere ai partecipanti di visualizzare bene la parte del corpo attraverso la quale esce l’aria.

Lo sbadiglioAdatto per: piccoli e grandi gruppiFascia d’età: da 6 anni in suDescrizione del gioco: Il gruppo si dispone in cerchio. Ognuno inizia a sbadigliare, prima solo con la bocca e la mascella, poi aggiunge le braccia, il tronco, le gambe fino a coinvolgere tutto il corpo.È naturale includere anche la voce, e questo normalmente accade spontaneamente.Varianti: A coppie, uno di fronte all’altro, si intrattiene una conversazione di sbadigli, includendo la voce. Si trova poi un modo naturale di concludere la conversazione.Il gruppo si divide in due schieramenti che, uno di fronte all’altro, sviluppano unaconversazione improvvisata di sbadigli. Lo sbadiglio collettivo è un ottimo strumento per stimolare l’energia e iniziare un riscaldamento.

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