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L’OCCHIO (E L’UDITO) VUOLE LA SUA P/ARTE FESTA PER IL COMPLEANNO DI ERIK SATIE TEATRO MIELA TRIESTE - SATIE 9/17 MAGGIO 2015 VENERDÌ 15 MAGGIO ORE 21.00 MUSICA PANDOLFOS AROUND SATIE Paolo Pandolfo - viola da gamba Andrea Pandolfo - tromba e flicorno Michelangelo Rinaldi - fisarmonica e piano giocattolo - Pandolfo around Satie è un concerto di musica originale dove ognuno dei brani da noi scritti ed interpretati ha come idea matrice una composizione di Satie. Ingresso euro 8,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00; www.vivaticket.it Il concerto prenderà forma tra le due polarità di “Trois sonneries de la Rose+Croix” e “Sports et Divertis- sements”. La brevità fulminante e la leggera inventiva senza condiziona- menti di linguaggio del secondo e il respiro ampio e ambizioso impre- gnato di suggestioni esoteriche del primo. I due brani scandiscono una polarità temporale - 1892 e 1914 le date di composizione - che traslata di un secolo è piena di assonanze e rimandi sia per noi, persone e musi- cisti, che per la Storia. Bruciante la decisione di scrivere Sports et Divertissements, raccon- tando la “spensieratezza imbelle” della bella e buona borghesia france- se a poche settimane dell’inizio della prima guerra mondiale. Il concerto Pandolfos around Satie si muove negli spazi lasciati liberi da Satie nella sua ricerca originalis- sima in cui punto fermo è l’essen- zialità delle forme e dei contenuti. E delle parole. Satie amava acco- stare parole ai suoi brani, che quasi sempre erano ad esclusivo uso degli interpreti. Ne faremo uso anche noi senza escludere la possibilità di rivelarle e farle entrare nel discorso musicale rappresentato oltre che in quello implicito compositivo. PIANOPTIKON Andrea Gulli - live electronics Giorgio Pacorig - pianoforte Andrea Gulli e Giorgio Pacorig lavorano assieme nel campo della musica elettroacustica dal 2005. Questo è il primo progetto che vede impegnati Pacorig al pianoforte a coda e Gulli al live electronics ed in particolare al campionamento e al digital signal processing in real time e al registratore a bobine. Il suono del pianoforte è l’alpha e l’omega del duo: si parte da esso e, attraverso degli squilibri timbrici, spaziali e temporali dei suoi elementi costitutivi, viene restituito il carattere dello strumento principe della tradizione della musica classica occidentale. Infatti, sebbene l’elettronica intervenga in maniera decisa sulle timbriche più riconoscibili del piano e si giochi con i fruscii e il feedback generato dal registratore a bobine, la musica prodotta trattiene un carattere classico che può ricordare a tratti l’”Electronic Music For Piano” di John Cage, le scoperte della musica balinese di Debussy, le ossessive melodie di Satie o il primo minimalismo di Steve Reich. HYBRIDA LIGHT SHOW Hybrida Light Show è una performance eseguita dal vivo concepita per immagini e musica con lo scopo di trasformare lo spazio per mezzo della luce, del colore, del suono, sia quest’ultimo prodotto per mezzo di esecuzione dal vivo che attraverso Dj set. Mutuando l’analogia dal linguaggio teatrale, è una sorta di canovaccio sensoriale, che si modifica in relazione al luogo ed al contesto. Hybrida Light Show è costruito a partire da tecnologie digitali, ma si avvale al tempo stesso di metodi e tecniche legati alla tradizione degli spettacoli di luce degli anni ’60 e ’70, quali l’uso di proiettori di diapositive o ancora di fotografie e vecchie pellicole digitalizzate. ALLA FINE ANCHE IL GUSTO VUOLE LA SUA PARTE PER TUTTI UNA FETTA DI TORTA PER CELEBRARE IL COMPLEANNO. DOMENICA 17 MAGGIO ORE 21.00 Ingresso euro 8,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00; www.vivaticket.it L’OCCHIO (E L’UDITO) VUOLE LA SUA P/ARTE - TEATRO MIELA / BONAWENTURA PIAZZA DUCA DEGLI ABRUZZI 3, TRIESTE TEL. 040 365119 [email protected] - SEGUITECI ANCHE SU WWW.MIELA.IT IN COLLABORAZIONE CON Associazione culturale Living Theatre Europe MUSICA

Satie 2015 brochure

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Page 1: Satie 2015 brochure

L’OCCHIO(e L’UDITO)

VUOLe LA SUAP/ARTe

FeSTAPeR IL COmPLeAnnODI eRIk SATIe

TeATROmIeLATRIeSTe-SATIe

9/17mAggIO2015

VeneRDì 15 mAggIOORe 21.00mUSICA

PAnDOLFOS AROUnDSATIe Paolo Pandolfo - viola da gamba Andrea Pandolfo - tromba e flicorno Michelangelo Rinaldi - fisarmonica e piano giocattolo -Pandolfo around Satie è un concerto di musica originale dove ognuno dei brani da noi scritti ed interpretati ha come idea matrice una composizione di Satie.

Ingresso euro 8,00.Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00; www.vivaticket.it

Il concerto prenderà forma tra le due polarità di “Trois sonneries de la Rose+Croix” e “Sports et Divertis-sements”. La brevità fulminante e la leggera inventiva senza condiziona-menti di linguaggio del secondo e il respiro ampio e ambizioso impre-gnato di suggestioni esoteriche del primo. I due brani scandiscono una polarità temporale - 1892 e 1914 le date di composizione - che traslata di un secolo è piena di assonanze e rimandi sia per noi, persone e musi-cisti, che per la Storia.Bruciante la decisione di scrivere Sports et Divertissements, raccon-tando la “spensieratezza imbelle” della bella e buona borghesia france-se a poche settimane dell’inizio della prima guerra mondiale.Il concerto Pandolfos around Satie si muove negli spazi lasciati liberi da Satie nella sua ricerca originalis-sima in cui punto fermo è l’essen-zialità delle forme e dei contenuti. E delle parole. Satie amava acco-stare parole ai suoi brani, che quasi sempre erano ad esclusivo uso degli interpreti. Ne faremo uso anche noi senza escludere la possibilità di rivelarle e farle entrare nel discorso musicale rappresentato oltre che in quello implicito compositivo.

PIAnOPTIkOn Andrea Gulli - live electronics Giorgio Pacorig - pianoforteAndrea Gulli e Giorgio Pacorig lavorano assieme nel campo della musica elettroacustica dal 2005.Questo è il primo progetto che vede impegnati Pacorig al pianoforte a coda e Gulli al live electronics ed in particolare al campionamento e al digital signal processing in real time e al registratore a bobine.Il suono del pianoforte è l’alpha e l’omega del duo: si parte da esso e, attraverso degli squilibri timbrici, spaziali e temporali dei suoi elementi costitutivi, viene restituito il carattere dello strumento principe della tradizione della musica classica occidentale. Infatti, sebbene l’elettronica intervenga in maniera decisa sulle timbriche più riconoscibili del piano e si giochi con i fruscii e il feedback generato dal registratore a bobine, la musica prodotta trattiene un carattere classico che può ricordare a tratti l’”Electronic Music For Piano” di John Cage, le scoperte della musica balinese di Debussy, le ossessive melodie di Satie o il primo minimalismo di Steve Reich.

HYBRIDALIgHT SHOwHybrida Light Show è una performance eseguita dal vivo concepita per immagini e musica con lo scopo di trasformare lo spazio per mezzo della luce, del colore, del suono, sia quest’ultimo prodotto per mezzo di esecuzione dal vivo che attraverso Dj set. Mutuando l’analogia dal linguaggio teatrale, è una sorta di canovaccio sensoriale, che si modifica in relazione al luogo ed al contesto. Hybrida Light Show è costruito a partire da tecnologie digitali, ma si avvale al tempo stesso di metodi e tecniche legati alla tradizione degli spettacoli di luce degli anni ’60 e ’70, quali l’uso di proiettori di diapositive o ancora di fotografie e vecchie pellicole digitalizzate.

ALLA FIne AnCHe IL gUSTOVUOLe LA SUA PARTePeR TUTTI UnA FeTTA DI TORTA PeR CeLeBRARe IL COmPLeAnnO.

DOmenICA 17 mAggIOORe 21.00

Ingresso euro 8,00.Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00; www.vivaticket.it

L’OCCHIO(e L’UDITO)VUOLe LA SUAP/ARTe-TeATRO mIeLA / BOnAwenTURAPIAzzA DUCADegLI ABRUzzI 3,TRIeSTeTeL. 040 [email protected] -SegUITeCI AnCHe SU

www.mIeLA.IT

In COLLABORAzIOne COn

Associazione culturaleLiving Theatre Europe

mUSICA

Page 2: Satie 2015 brochure

SABATO 9 mAggIOORe 20.00keRmeSSe eSPOSITIVA

L’OCCHIOVUOLeLA SUAP/ARTeTutti possono parteciparepurché “amici di Satie” work in progresscon la partecipazionedi molti artisti

-Ingresso libero

-per Giampaolo Amstici

Vorresti produrre un’ opera creativa? Magari un quadro o un video? Hai voglia di incontrarti e parlare di arte con amici che desiderano come te di mostrare le loro opere gustando un buon bicchiere di vino o un dolcetto tutti insieme? Allora intervieni a questa bella festa ricca di musica e colori: un’installazione in forma di happening… di artisti, poeti, videomakers, grafici, fotografi, architetti, creativi o semplicemente fan di Satie, che desiderano fare omaggio al suo “spirito” dedicandogli un loro lavoro sul tema. Un auto allestimento che si ripete ogni anno e a cui partecipano artisti, nazionali ed internazionali.

N.B.: In questa giornata a partire dalle 09.00 fino all'arrivo del pubblico (ore 20.00) gli artisti arriveranno al Miela con le loro opere e sceglieranno dove esporle: a loro disposizione ci saranno martelli, chiodi, scala, spago e tutte le pareti e gli spazi del teatro.

ACCOmPAgnAmenTO mUSICALe DI Y. kAPLAn VInTAge Dj SeT.DJ sets di vinili monofonici e gommalacche a 78 giri, simpaticamente ag-girati da una coppia di giradischi automatici a valigetta, vintage, miscelati per un ascolto ormai dimenticato e superato, pre stereofonico ma non per questo preistorico, nella totale Bassa Fedeltà del Monoaural supportato dai famigerati Stereo 606 fonovaligia. In questa avventura Yeronimus Kaplan si prodigherà in selezioni Swing, Ragtime, Blues, Hot Jazz, svarioni autarchici, Zazous und ‘swing tanzen verboten’, Hong Kong mood…e incur-sioni in esotismi ‘50! …dagli albori dei supporti fonografici alla semplice Bassa Fedeltà della tecnologia analogica.

Nella Sala Video:BOLL, IO E LORO le magiche video installazioni interattive (software, musiche e fotografie dell’autore) di Paolo Scoppola (un gradito ritorno dopo le performance degli scorsi anni). ''Io sono dentro e Loro sono fuori. Ho davanti un velo e lo posso attraversare. Voglio vedermi''. Boll è una riflessione sul rapporto tra mondo interiore ed esteriore. All’interno c’è “Io”, il singolo, l’ani-ma. Fuori ci sono “Loro”, la molti-tudine delle cose, delle persone e le idee. L’artista immagina questi mondi, separati da una membrana invisibile e pone la sua attenzione sul gesto di attraversarla, cioè sull’azione di passare da un mondo all’altro. L’opera quindi non vive solamente nelle immagini sullo schermo e nel codice che l’autore ha scritto per realizzarle, ma nell’espe-rienza stessa degli spettatori. Boll è tutto ciò che accade nello spazio e nel tempo in cui il pubblico interagi-sce con le immagini e i suoni.

meRCOLeDì 13mAggIOORe 19.00CInemA

LeSenFAnTSDU PARADIS (AmAnTI PeRDUTI)

di Marcel Carné;con Arletty, Pierre Brasseur, Jean-Louis Barrault,Marcel Herrand, Pierre Renoir Francia, 1945, b/n, 195’-Parigi, metà del Diciannovesimo Secolo. Lungo il Boulevard du Temple si ergono alcuni teatri. Al Funamboles si esibisce il mimo Jean-Baptiste Debureau, mentre l’attore tragico Frederick Lemaître calca le scene del Grand Théâtre. Entrambi amano l’attrice Garance che è però concupita anche dal bandito Lacenaire e dal conte di Montray. Sette anni dopo Garance reincontrerà Jean-Baptiste. Le loro condizioni sociali sono cambiate ma l’amore è rimasto intatto.-per Ciro Giorgini

Tornano a nuova vita il mondo me-raviglioso e scomparso della Parigi ottocentesca, il Boulevard du Crime con i suoi commedianti, ladri e poeti assassini, è una delle più fuggevoli e strazianti storie d’amore mai raccon-tate, quello ardente, poetico e fatale tra il mimo Baptiste e l’inafferrabile Garance. Come scrissero due recen-sori dell’epoca, “Carné ha voluto far rivivere per noi la Parigi misteriosa e popolare dell’epoca romantica – come ci appare attraverso le opere di Hugo e di Eugène Sue. L’importante non è la verità storica, è la potenza evocativa delle immagini” (Jean Gely). Les Enfants du paradis segna l’apice della collaborazione artistica fra Carné e lo sceneggiatore-poetaJacques Prévert. Nel 1971 fu defini-to, durante la cerimonia dei César «il miglior film nella storia del cinema sonoro francese»… Il film ottenne una nomination nella categoria Oscar alla migliore sceneg-giatura non originale nell’edizione del 1947. In Italia fu presentata una edizione accorciata, della durata complessiva di soli 95 minuti, questa è l’edizione integrale. Restauro promosso nel 2011 da Pathé realizzato dal laboratorio L'Immagine Ritrovata e Laboratoires Éclair.-In collaborazione conLa Cappella UndergroundIngresso euro 4,00

gIOVeDì 14 mAggIOmUSICA

eCCenTRICHe SIneSTeSIe ORe 16.00:IL mISTeRO DeLL’OmBRA Musica e filosofia nell�età di Satie, Debussy e RavelA cura di Orietta Fossatie Letizia MichielonPresentazione del cd ''Shadow's Mistery'' di Letizia Michielon, musi-che di C. Debussy e M. Ravel (Limen Music 2014).Simbolismo e ironia s’intrecciano nella Parigi della Belle Époque, so-spesa sul filo del Mistero che avvolge le ombre oscure della coscienza.-ORe 16.30:mUSIQUe InTIme eT SegReTe Spiritualità e misticismo uniscono idealmente tra loro due Maestri del XX secolo: Erik Satie e Alek-sandr Skrjabin, interpretati dai più giovani pianisti del Conserva-torio “G. Tartini”.-In collaborazione con ilConservatorio ''G. Tartini''di TriesteIngresso libero

ORe 21.00:Le suggestioni timbriche evocate dagli strumenti a percussione e le suadenze del jazz rappresentano una caratteri-stica decisiva della cultura francese del primo Novecento. In occasione del Festival Satie il Gruppo Percussioni Trieste e l’ensemble jazzistico del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste propongono un’appassionante serata tutta dedicata al repertorio contem-poraneo. IL gRUPPO PeRCUSSIOnI TRIeSTe è formato dagli studenti degli anni su-periori del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, iscritti nelle classi di percussio-ne di Giorgio Ziraldo e di Fabián Pérez Tedesco. Nato sotto la guida del M° Fabián Pérez Tedesco nell’ambito della programmazione del corso di Musica d’insieme per strumenti a percussione, dall’anno 2002 inclusa nel Triennio Su-periore, il GPT si pone come obiettivo l’ampliamento degli orizzonti musicali degli allievi fornendo loro l’occasione di approfondire il repertorio d’insieme. In questi anni sono state realizzate numerose collaborazioni prestigiose ed eseguite molte prime assolute.Il programma mUSIC OF nOw del Biennio del Conservatorio “G. Tartini” utilizza brani della attuale cultura Pop e li modifica attraverso un lavoro di ri-arrangiamento in modo tale che si possano trovare degli spazi adatti per l’improvvisazione. Si tratta di un lavoro di trasposizione timbrica, perché i brani verranno presentati utilizzando esclusivamente strumenti acustici.