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119 119 “su misura” L’Italia Viaggio tra le botteghe italiane del cuoio, dove la personalizzazione dell’oggetto è d’obbligo, e la qualità e lo stile sono dati di fatto di Cristiana Gattoni | foto di Andrea Vierucci 1 2 3 Il pellame In Italia c’è l’UNIC Sempre in forma 118

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Un articolo dell'Italia "su misura" e dei sapori e dei piacere...

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“su misura”L’ItaliaViaggio tra le botteghe italiane del cuoio, dove la personalizzazione dell’oggetto è d’obbligo, e la qualità e lo stile sono dati di fattodi Cristiana Gattoni | foto di Andrea Vierucci

1 2 3Il pellame In Italia

c’è l’UNICSempre in forma

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SSi potrebbero definire “i cultori del bespoke”. La lista è lunga e include politici, celebrities varie, po-tenti del pianeta, oltre a tutti i comuni mortali che si lasciano affascinare dall’idea del “su misura”. Per-ché oggi, quando si parla di lusso, il marchio c’entra solo fino a un certo punto: chi va oltre, vuole il tailor-made. Si tratta di un lusso diverso, molto understate-ment, che sussurra e si lascia appena intravedere. In questo campo, gli artigiani del made in Italy sono delle autorità. Quando poi si restringe il campo alla lavorazione del cuoio, allora si scoprono degli auten-tici maestri. Non è certo un caso se Barack Obama e la regina Elisabetta II si sono rivolti ad artigiani ita-liani per soddisfare i loro desideri. “Prima delle scarpe, io realizzo riproduzioni in legno dei piedi: solo in questo modo si ottengono calzature assolutamente perfette”, ci racconta Daniele Marini dal suo labo-ratorio-boutique di Roma (in via Crispi 97). Una sua creazione, prodotta con un pellame normale (ovvero escludendo materiali pregiati tipo pitone o alligatore

1Il pellamePer prima cosa bisogna fare chiarezza su cosa s’intende quando si parla di “cuoio”. Il termine è, infatti, molto ge-nerico e riguarda il materiale ricavato dalla pelle di vari animali – bovini, ovini, equini, ma anche pesci e struzzi, solo per fare degli esempi – dopo che questa è sottoposta alla conciatura e quindi resa adatta alla lavorazione. Il processo produttivo è dunque molto complesso ed esistono diversi tipi di concia. So-stanzialmente, si potrebbe dire che tutto inizia quando la pelle è immersa nei “bottali”, insieme all’acqua e a una serie di prodotti chimici. Dopodiché i materiali sono sottoposti a lavorazioni chimiche e meccaniche, fino alle conclusive ope-razioni di rifinitura, che ne migliorano l’aspetto e la resistenza.

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A destra e in basso, borse di Bojola. Sotto, un paesaggio della zona di Scandicci. Nella pagina a sinistra, alcune fasi della lavorazione di Bojola. In apertura, a sinistra, una cartella in cuoio di Bojola, a destra uno scorcio dei colli di Scandicci

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australiano) costa circa 1800 euro: almeno per il primo paio, quando bisogna appunto intagliare il modello. I successivi costano un po’meno: non stupisce dunque che tra i suoi clienti ci siano Lapo Elkann e Robert De Niro. Richieste particolari? “Una volta Robert Forbes mi ha chiesto di imprimere le sue iniziali sul motivo a punti della mascherina”, ci confessa. Ma il bespoke non si limita soltanto alle scarpe: a Gallarate, in provincia di Varese, Golf Brothers lavora la pelle per maison blasonate come Cartier, Bottega Veneta, Marina Rinaldi, Pollini. Tra i loro clienti annoverano anche sei case reali, Rolls-Royce, lo Yacht Club Mo-naco, Relais & Châteaux. Senza dimenticare le loro meravigliose sacche da golf, acquistate anche da al-cuni dei club più famosi al mondo. “Tutte le nostre

produzioni sono bespoke – ci racconta il proprieta-rio, nonché appassionato golfista, Silvano Protasoni – anche quando lavoriamo per i grandi marchi. Certo poi abbiamo anche alcuni clienti speciali, per i quali creiamo oggetti unici e irripetibili”. Irripetibili come il portachitarra in pitone nero per l’ex Beatles George Harrison o come il baule da viaggio con seicento cas-setti (uno per ogni cravatta) realizzato per il sultano del Brunei. Ma dunque il “su misura” è soltanto un qualcosa per star e personaggi dotati di pingui conti in banca? In realtà la produzione artigianale in Italia è talmente ampia che sarebbe davvero riduttivo creare un’equazione rigida tra il “tailor-made” e i costi inavvi-cinabili. In Toscana, ad esempio, le botteghe del cuoio - eredi della grande tradizione conciaria medievale -

In Italia c’è l’UNICQuasi tutti conoscono i loghi: “Vera Pelle” e “Vero Cuoio”. Que-sti marchi sono stati introdotti nel 1977 dall’UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria), per dare maggiori certezze ai consumatori. Un prodotto “marchiato” garantisce, infatti, l’autenticità, l’origine (pelle italiana), l’innocuità (ovvero l’assenza di sostanze tossiche o nocive) e la performance (pelle che mantiene nel tempo le sue prestazioni). Ma la no-stra maestria, passata dalle mani degli artigiani a quelle delle piccole e medie industrie (in Italia se ne contano ben 1400), ci ha portato a superare i confini nazionali. L’industria conciaria italiana detiene, infatti, un indiscusso primato mondiale. Il valore della produzione pesa per il 17% a livello internazionale, percentuale che sale al 65% se si considera la sola Unione Eu-ropea, mentre sul piano commerciale si calcola che una pelle finita su quattro - tra quelle commercializzate dagli operatori internazionali - sia di origine italiana (Dati UNIC). Info: www.unic.it | www.verapelle.info

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Le scarpe su misura realizzate da Stefano Bermer. Nella pagina a destra, panorama di Firenze, il capoluogo per eccellenza dell'artigianato italiano

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3Le preziose creazioni in cuoio firmate Golf Brothers. In basso a destra, Adriano Stefanelli mostra le scarpe a papa Benedetto XVI, e lo stesso Stefanelli con le calzature realizzate per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Nella pagina precedente, Simone Taddei al lavoro e i materiali e le forme in legno del suo laboratorio

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sono ancora ben presenti sul territorio, spalmate tra Fucecchio, Pisa, Empoli, fino ad arrivare naturalmente a Firenze. Proprio nel capoluogo si trovano nomi che hanno fatto la storia dell’artigianato italiano. Simone Taddei, nel laboratorio di via Santa Margherita 11, dà vita a eleganti scatole e cornici: 100% pelle e 100% made in Italy. Altrettanto celebri in città sono le borse di Bojola (via dei Rondinelli 25r): quelle sportive, rea-lizzate in vacchetta toscana o in vitello nero, sono pra-tiche e resistenti, oltre ad avere il gran pregio di non essere soggette alle mutevoli oscillazioni della moda. Infine, per le scarpe su misura non si può non parlare di Stefano Bemer, con le sue “calzature d’autore” in vendita in borgo San Frediano al 143r. I suoi modelli sono classici e molto chic, mentre per i pellami non c’è che l’imbarazzo della scelta: dai vitelli francesi alla razza, dal cammello allo squalo, dallo struzzo all’ip-popotamo. Altrettanto bespoke sono le scarpe firmate Cinzia Celentano: in vendita anche online (www.cin-

Dove trovarliDANIELE MARINIVia Francesco Crispi 97, Romawww.calzaturemarini.it

LEONARDO PIERINIVia del Maneggio 5, Perugiawww.leonardopierini.com

ZAGLIANIVia Durini 24, MilanoTel. 02 36 59 95 00www.zagliani.it

CINZIA CELENTANOwww.cinziacelentano.com

BONINOVia Caserma di Cavalleria 49Napoli | tel. 081 19 57 75 37 www.boninonapoli.it

GOLF BROTHERSSELLERIA ITALIANA Via A. Costa 20, Gallarate (Va)Tel. 0331 77 45 77www.golfbrothers.it

ADRIANO STEFANELLICorso Cavour 14, NovaraTel. 0321 36 344www.adriano-stefanelli.it

STEFANO BEMERB.go San Frediano 143r, FirenzeTel. 055 22 25 58www.stefanobemer.it

BOJOLAVia dei Rondinelli 25r, FirenzeTel. 055 21 11 55 | www.bojola.it

SIMONE TADDEIVia Santa Margherita 11, Firenze Tel. 055 2398960

Sempre in formaLa pelle è un materiale vivo, costituito da un intreccio di fibre. Per quanto riguarda la cura delle calzature, bisogna sempre tenere presente alcuni accorgimenti: non fate mai asciugare le scarpe troppo vicine a fonti di calore, per la lucidatura utilizzate una buona crema a base di lanolina, lasciate passare una ventina di mi-nuti e poi spalmate il lucido (preferibilmente a base di cera d’api) per ammorbidire il cuoio. Per un risultato perfetto, aspettate qualche ora prima di spazzolarle con un panno morbido. Per il nabuk e la pelle sca-mosciata (velour) è meglio utilizzare spray specifici impermeabilizzanti (li trovate dai calzolai): il rischio, infatti, è che questo materiale si macchi a contatto con l’acqua. Ultimo consiglio: per ridare brillantezza alle borse in cuoio, passate sulla superficie un batuffolo di cotone imbevuto nel latte detergente.M

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MOMENTI DI RELAx

HOTEL L’OROLOGIOIn piazza Santa Maria Novella, l’hotel si ispira al mondo dell’haute horologerie, tanto che ogni piano della struttura è consacrato ad una maison: Rolex, Vacheron-Constantin e Patek Philippe. I dettagli dell’arredo (cuoio, mogano, velluti pregiati) creano un’atmosfera spiccatamente maschile.Piazza Santa Maria Novella 24, FirenzeTel. 055 27 73 80www.hotelorologioflorence.com

ITALIA HOTELA pochi passi dal centro storico della città, è la solu-zione perfetta se volete andare alla scoperta di No-vara e magari dedicarvi allo shopping negli eleganti negozi della città. 62 camere caratterizzate da un ambiente minimal e moderno.Via Generale Solaroli 8/10, NovaraTel. 0321 39 93 16 | www.panciolihotels.it

THE FIRST HOTELUn nuovo boutique hotel, aperto da pochissimi mesi nel cuore di uno dei quartieri più ricchi di storia della capitale, a pochi passi da Piazza del Popolo e via del Corso. La particolarità? La vocazione artistica, con l’esposizione di mostre permanenti e temporanee nelle stesse camere. Il servizio extra lusso e l’atmo-sfera da resort completano l’opera.Via del Vantaggio 14, RomaTel. 06 45 61 70 70 | www.thefirsthotel.com/it

LOCANDA DEI MAI INTEES Vicino al lago Maggiore, nella cittadina medievale di Azzate, si trova questa villa privata del XV secolo, oggi trasformata in albergo di charme. Tra affreschi e mobili d’antiquariato, le 12 camere e suite (tutte ar-redate diversamente) sono perfette per una vacanza molto romantica.Via Monte Grappa 22, Azzate (Va)Tel. 0332 45 72 23 | www.mai-intees.it

CASTELLO DELL’OSCANOVicinissima a Perugia, questa antica residenza no-biliare – con meraviglioso parco annesso - accoglie gli ospiti in un ambiente elegante e di grande sugge-stione. Poche camere, tutte arredate in perfetto stile d’antan. Per sentirsi come dei veri castellani, almeno per un giorno.Strada della Forcella 37, Cenerente (Pg)Tel. 075 58 43 71 | www.oscano.com

RAMADA PLAZAQuesto non è il tipico “city hotel” impersonale e vo-tato al business, anzi. Pur offrendo tutte le comodità di un albergo pensato per una clientela d’affari (fer-mata Metro vicinissima, parcheggi, wi-fi gratuito), il Ramada ha un’atmosfera accogliente e molto cool. Da provare anche il ristorante La Brasserie.Via Stamira d’Ancona 27, MilanoTel. 02 28 85 41 | www.ramadaplazamilano.it

COSTANTINOPOLI 104Un hotel di grande charme, affacciato sulla viva-ce piazza Bellini e caratterizzato da un ambiente chic&cool (amato e frequentato da una clientela an-glosassone). Poche camere, servizio curato, delizio-sa prima colazione e un incantevole giardino interno (con piccola piscina).Via S. Maria di Costantinopoli 104, NapoliTel. 081 55 71 035 | www.costantinopoli104.com

SAPORI E PIACERI

DA DORAIl pesce è davvero freschissimo e i piatti sono un’esplosione di sapori. Il posto giusto per gustare l’autentica cucina napoletana. L’atmosfera poi è di-vertente, con i camerieri che vi “doteranno” di pinza per spezzare i crostacei e bavaglino per evitare gli schizzi. Il pesce è venduto a peso.Via Palasciano 28/29, Napoli | tel. 081 68 05 19

COCO LEZZONE e 40/50

Via del Parioncino 26/r, FirenzeTel. 055 28 71 78Piccolo locale caratteristico, gestito dalla famiglia Paoli da più di 30 anni: cucina di qualità, con piatti classici (ribollita, pappa col pomodoro, arista di maiale) serviti su lunghi tavoli in legno.

VILLA CRESPI e >75

Via G. Fava 18, Orta San Giulio (No)Tel. 0322 91 19 02Chiusura Lu, Ma (m) Coperti 50 Ambiente d’epoca, lussuoso Cucina creativa, scuola Target buongu-stai, coppieLe prodezze culinarie dello chef Antonino Cannavac-ciuolo (doppiamente stellato Michelin) unite a una location unica: una villa in stile moresco su uno dei laghi più incantevoli d’Italia (a circa quaranta minuti di auto da Novara). La cucina è creativa, ma con soli-de basi nella tradizione mediterranea.GR 92, 3f - 'E 18.5, 3C, B, F - MIC 4f, 2s - TCI 5f. 2m

GIGGETTOAL PORTICO D’OTTAVIA e 40/50

Via del Portico d’Ottavia 21/a, RomaTel. 06 68 61 105Chiusura Lu Coperti 200+120 Ambiente caratteri-stico, spazioso Cucina regionale, tradizionale Tar-get comitive, piccoli gruppiSe volete assaggiare degli eccezionali carciofi alla giudia (o gli altri piatti della tradizione giudaico-ro-mana), questo è il posto giusto per voi. È un affasci-nante locale storico di Roma, vicino al Ghetto Ebraico, caratterizzato da un ambiente in stile anni Sessanta. Due dehors, per chi ama mangiare all’aperto.MIC 1f

IL SOLE DI RANCO e >50

P.za Venezia 5, Ranco (Va) | tel. 0331 97 65 07Chiusura Lu (m), Ma Coperti 50 Ambiente elegante Cucina creativa Target buongustaiÈ un tempio della gastronomia italiana, guidato con grande sicurezza dallo chef Davide Brovelli. La sua proposta culinaria segue le stagioni e gioca molto sul pesce e sul foie gras. Cantina fornitissima e possibili-tà di ordinare il pic nic per due da portare in battello, in gita sul lago.GR 85, 2f -'E 16, 1c, B, F - MIC 3f, 1s - TCI 5f, 1m

IL FALCHETTO e 25/40

Via Bartolo 20, Perugia | tel. 075 57 31 775Chiusura Lu Coperti 180 Ambiente d’epoca, ele-gante Cucina regionale, tradizionale Target fami-glie, piccoli gruppiSolide mura medievali ospitano uno dei ristoranti più antichi della città. La cucina è tradizionale, tutta giocata sulla genuinità della materia prima. imman-cabile il tartufo nero.

DITIRAMBO CAFÉ e 40/50

Via Garigliano 12, Milano | tel. 02 69 00 69 55Chiusura Sa (m) Coperti 45+25 Ambiente moder-no, raccolto Cucina mod. creativa Target pausa la-voro, piccoli gruppiUn locale delizioso nel quartiere Isola, molto di moda tra i milanesi. La cucina è classica con tocchi creativi e le materie prime sono assolutamente eccellenti. Propone agli ospiti vari menu (anche vegetariano), ma naturalmente si cena anche à la carte.GR 73 - 'E 13

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ziacelentano.com). Un esempio è la “blak rapida”, che prevede la cucitura iniziale di sottopiede, fodera e tomaia alla prima suola, in modo da avere un’ottima durata nel tempo. È possibile ordinare le scarpe via In-ternet (controllando la propria misura di piede con pdf scaricabili autonomamente) ma, se volete qualcosa di più personalizzato, potete richiedere che la designer venga “chez vous” per prendere le misure dei vostri piedi, mostrarvi il campionario, i pellami e le cartelle colore. Certo la Toscana è un punto di riferimento in questo settore, ma diverse regioni italiane custodi-scono l’arte della pelletteria: dall’Umbria (a Perugia potete dare un’occhiata alle creazioni, da uomo e da donna, di Leonardo Pierini, in via del Maneggio 5), alla Campania, dove si trova un altro nome storico: Bonino. Nel laboratorio artigianale, in via Cavallerizza a Chiaia (Napoli), si producevano oggetti in pelle per la nobiltà partenopea fin dal secondo dopoguerra. Oggi nello showroom di via Caserma di Cavalleria 49, si tro-

vano sobrie borse da viaggio cucite a mano ed eleganti cartelle da uomo. Per chi invece è più sensibile al lato “fashion” della pelle, allora il nome da tenere presente è Zagliani. Il marchio milanese ha alle spalle una grande tradizione, soprattutto nel campo dei materiali esotici, ma è dopo il 2002 che si è fatto notare, “allover the world”, grazie a un particolare (e segreto) tratta-mento a base di silicone, che rende i pellami soffici e resistenti. Amatissima dalle star la sua Puffy Bag, senza loghi evidenti ma molto glamour, così come la linea da uomo (la boutique è a Milano in via Durini 24). A Novara, si trova invece un altro famoso calzo-laio: Adriano Stefanelli, salito all’onore delle cronache per aver creato un paio di scarpe per Giovanni Paolo II. In realtà è artigiano solo nel tempo libero, perché la sua attività principale è il negozio in corso Cavour 14. Ma, ogni tanto, su richiesta, crea modelli semplici e comodissimi: tra i suoi ultimi clienti, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

In senso orario: lo showroom Zagliani in Via Durini a Milano, l'albergo di charme La Locanda dei Mai Intees, Villa Crespi e il Castello dell'Oscano. Nella pagina a destra, un interno del Ramanda Plaza