Scetticismo e Inquisizione di Roberto Negrini

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Alcune note critiche sulle moderne inquisizioni scientiste a cura di Roberto N Negrini, Presidente Akkademia PanSophica ALPHA DRACONIS

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BABELE / a cura di Roberto NegriniBABELE / a cura di Roberto NegriniScetticismo e inquisizioneNuove alleanze fra dogmatismo scientifico e integralismo religioso allombra dei santuari del CICAPpubblicato sul periodico di ricerche di frontiera I Misteri n 24, febbraio 1998Chi o che cosa uno scettico? Consultando un qualunque compendio di filosofia o una comune enciclopedia divulgativa apprendiamo che lo scetticismo un procedere del pensiero come negazione della verit e di ogni sistema che si oppone di proposito al dogmatismo come denominazione delle dottrine che affermano di possedere la verit filosofica e di conoscerne le conseguenze pratiche (Enciclopedia filosofica, Sansoni 1957). E ancora viene definito scetticismo latteggiamento filosofico di chi pensa che intorno a un oggetto non si possa affermare o negare nulla di definitivo e di certo e ritiene irraggiungibile la verit o la certezza da parte della mente umana (Enciclopedia generale De Agostini, Novara 1988).Scettici di rango non sono mancati fin dallantichit classica, da Pirrone di Elide (360-270 a.C.), che per primo teorizz la sospensione di giudizio da parte del saggio e la sua astensione da ogni pronunciamento definitivo, a Sesto Empirico (180-210 d.C.) con la sua colta contestazione di qualsiasi affermazione filosofica positiva, fino a Montaigne (1583-1592) che considerava la stessa ragione incapace di formulare giudizi certi e a David Hume (1711-1776), che estendeva il proprio scetticismo radicale sino alla riformulazione della stessa natura della coscienza.Lo scettico dunque sempre stato, per definizione, colui che nellesercizio critico del pensiero applicato a qualunque categoria di ricerca, speculazione o perfino percezione del reale esercita una scepsi (dal greco cio una riflessione fondata sul dubbio rispetto a ogni conclusione definitiva, una ricerca di ordine razionale orientata sullassunto che ogni risultato sar irrevocabilmente transitorio in quanto si rifiuta la stessa esistenza di verit stabili o assolute. Ma nel nostro ultimo frammento di millennio, mentre il villaggio globale delle idee amalgama e filtra mille insospettate nuove combinazioni, anche lo scetticismo filosofico sembra aver perso la propria identit e si ripropone in uninedita versione fondata sulla pi strana di tutte le certezze: lincrollabile e paradossale dogmatismo scettico del metodo scientifico.Una sola la nostra certezza e questa non si fonda sulle conclusioni raggiunte, ma sul metodo col quale le abbiamo raggiunte e, quando necessario, modificate, ovvero sul metodo scientifico e sullimpostazione razionale della ricerca. Sono le parole con cui il biochimico russo-americano Isaac Asimov, geniale autore di fantascienza ma anche guru del neo-positivismo contemporaneo pi radicale e del pi radicale diniego delle fenomenologie paranormali, sintetizzava il suo pensiero in un manifesto scettico apparso nel 1989 sul n.1 della rivista Scienza & Paranormale, organo ufficiale dellallora neonato Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP).Lavventura contemporanea di questo nuovissimo scetticismo dogmatico, che potremmo forse correttamente definire neo-scetticismo, prende le mosse dalla creazione in America del Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal (CSICOP), di cui risulta iniziatore e primo chairman un eclettico professore di filosofia di Buffalo, Paul Kurtz, vulcanico libero pensatore e fondatore oltre che del CSICOP anche di un ramificato movimento mondiale noto come Council for Secular Humanism, una sorta di razionalizzazione politico-religiosa, e per molti versi rivoluzionaria e anticristiana nonch di parziale ma evidente ispirazione pseudo massonica del libero pensiero ateo riproposto come umanista. Il Comitato di Kurtz, formato da personaggi di varia estrazione, tra cui nomi celebri della cultura quali Carl Sagan e lo stesso Asimov, polemisti tipo il giornalista aeronautico Philip Klass (dedito alla ridicola predicazione dellassoluta non-esistenza del fenomeno UFO) o illusionisti come James Randi, ha fatto scuola e in diversi paesi del mondo sono sorte analoghe associazioni, riviste e iniziative scettiche accomunate in una sorta di Guerra Santa razionalista contro ogni manifestazione culturale di sapore magico e decise a dimostrare che ogni scienza non riconosciuta pseudo-scienza e che i fenomeni anomali studiati dai ricercatori di frontiera semplicemente non esistono.In Italia lombra del CSICOP inizi a prendere corpo nel 1978 con le celebri esternazioni televisive scettiche del giornalista Piero Angela, trasformatosi poi negli anni, soprattutto in seguito alla notoriet guadagnata con quelliniziativa, in divulgatore scientifico di qualche valore e di molto successo. Dopo la pi che discutibile Indagine critica sulla parapsicologia propinata da Angela a milioni di telespettatori privi di qualsiasi apparato critico e che per la maggioranza alla fine degli anni 70 neppure sapevano che la parapsicologia esistesse e dopo una preoccupata dichiarazione firmata da un pugno di scienziati italiani, eccitati dalla trasmissione, sullopportunit di formare un comitato scientifico finalizzato ad arginare il crescente irrazionalismo e le diffuse notizie di inesistenti fenomeni paranormali, passarono ancora 10 anni prima della fondazione del CICAP, che dal 1989 combatte la sua crociata contro le pseudo-scienze, tra cui oltre alla parapsicologia e allufologia vengono incluse le discipline esoteriche e tutte le medicine alternative, omeopatia compresa. Un Comitato di autoproclamatisi tutori della pubblica intelligenza, coperti dalla scientifica benedizione di associati illustri come lastrofisica Margherita Hack, lantropologa Ida Magli, letologo Danilo Mainardi, il futurologo Roberto Vacca, il semiologo Umberto Eco, la neurologa Rita Levi Montalcini e il fisico Carlo Rubbia.La supponente faziosit e leterno sorriso di scherno stampato sulla faccia degli attivisti del CICAP, larroganza di chi estraneo a ogni competenza su materie fin troppo complesse anche per chi vi ha dedicato la vita vorrebbe nascondere la propria ignoranza con il facile strumento del sarcasmo o con qualche trucco di prestidigitazione, hanno reso per molto tempo quasi impossibile qualunque dialogo tra gli addetti ai lavori della parapsicologia o di altre scienze di frontiera e i controllori del Comitato. Solo negli ultimi anni qualche tentativo stato fatto e con risultati non certo entusiasmanti. Il pi recente, e per certi versi il pi riuscito, lo si deve alliniziativa e al coraggio culturale dellamica Fulvia Cariglia, direttrice dellormai storico Giornale dei Misteri, che lo scorso settembre ha organizzato e realizzato a Firenze un pubblico incontro-dibattito tra i rappresentanti di punta del CICAP Steno Ferluga (astrofisico, presidente del CICAP), Lorenzo Montali (il segretario), Luigi Garlaschelli (chimico) e Massimo Polidoro (prestigiatore) e alcuni tra i ricercatori alternativi pi seri e accreditati (presenti da anni anche sul GdM) come Alfredo Ferraro, Stefano Beverini e il decano della parapsicologia italiana Piero Cassoli, oltre che con il giovane ufologo Giuseppe Stilo, nonch con il ben pi agguerrito e informato Roberto Pinotti, ospite deccezione presente in sala. Il folto pubblico si aspettava naturalmente di veder scorrere il sangue, ma in quelloccasione il CICAP ha scelto una linea morbida e condiscendente, nonostante le provocazioni degli smaliziati interlocutori. Lamico Massimo Biondi, che gi a suo tempo sulle pagine di Abstracta aveva arruffato le piume ai controllori denunciandone pur bonariamente la sostanziale incompetenza nelle stesse materie che vorrebbero controllare e contestare e che in occasione dellincontro fiorentino ha assunto la veste di moderatore, ha tentato inutilmente qualche stoccata provocatoria sul relativismo del metodo scientifico e noi stessi, presenti tra il pubblico, abbiamo ricordato la problematicit del concetto di realt oggettiva, gi sollevata da Ernesto De Martino a proposito dei fenomeni magici e virtualmente, tra i nuovi fisici quantistici, dal Principio dIndeterminazione di Heisenberg. Nulla! Da parte del CICAP solo pacate non-risposte e vaghi accenni alla necessit di approfondire il confronto. Evidentemente il Comitato voleva dare limpressione di essere in fase di apertura o forse i suoi componenti trovano pi facile dileggiare i ricercatori quando sono assenti piuttosto che argomentare seriamente con loro a viso aperto. Per ritrovare il vero volto del CICAP abbiamo infatti dovuto attendere un mese, quando a fine ottobre siamo stati presenti in veste di giornalisti al 5o Congresso Nazionale del Comitato tenuto presso laula magna dellUniversit di Padova, patrocinato tra laltro dal Comune di Padova, dalla Regione Veneto e dalla Societ Italiana di Fisica e intitolato significativamente New Age: nuova era o vecchie idee?, a evidenziare la nuova tendenza del CICAP promossa da Ferluga a estendere lattivit di controllo oltre i confini della fenomenologia paranormale per occuparsi di tutto quanto concerne le culture alternative in qualche modo connesse al magico. E di questo infatti hanno parlato i relatori con un susseguirsi univoco di gridi di allarme e di insulti a ricercatori di tendenza diversa, con il supporto di statistiche addomesticate o eventi travisati e nella pi desolante assenza del bench minimo tentativo di approccio antropologico.Abbiamo cos preso nota del fatto che la New Age pericolosa e pu portare al suicidio collettivo (Montali); che la diffusione di opere letterarie come La profezia di Celestino o le opere di Castaneda sono preoccupanti, cos come la diffusione della serie televisiva X Files (Lisa Maccari); che lUfologia materia inverosimile ed uno scandalo che certi giornalisti se ne occupino con interesse (Riccardo Mancini); e che le filosofie orientali sono pseudo-cultura e i gruppi coinvolti in queste fandonie sono fonte di pericolo e causa di fanatismo (Ferluga). stato anche simpaticamente ricordato che tutti coloro che si riferiscono allEra dellAcquario sono una manica di idioti perch astronomicamente non esiste. E questo con buona pace di Jung (che sullEra dellAcquario e sui mutamenti nella costellazione delle dominanti psichiche scrisse cose di grande interesse) e anche del compianto padre di Margherita Hack, Roberto Hack, che dal 1962 al 1971 fu Segretario Generale della Societ Teosofica Italiana e sul n.7 di Alba Spirituale del luglio 1958, tristemente ignaro delle future frequentazioni della figlia, riferendosi proprio allEra dellAcquario scriveva che una Nuova Era in gestazione ... Questa era caratterizzata dal graduale sviluppo di una nuova facolt; facolt che il filosofo francese Enrico Bergson, ricercando i dati immediati della coscienza, ha definito col termine di intuizione. Ma il fondo del barile abbiamo dovuto grattarlo quando sul palco dei relatori salito nientedimeno che Giuseppe Ferrari, presidente del Gruppo di Ricerca e Informazione sulle Sette (GRIS), presentato incredibilmente dal CICAP come esponente di un gruppo di studio sulle superstizioni popolari e sulle loro implicazioni sociali. Non riteniamo possibile che le dirigenze del CICAP non sappiano che il GRIS in realt un movimento pastorale ultracattolico finalizzato alla schedatura e alla possibile neutralizzazione di qualsiasi movimento religioso, spirituale o di pensiero alternativi; che oggi in Italia uno dei massimi punti di riferimento dellintegralismo religioso pi fanatico; e che infine sulla sua rivista Sette e Religioni compaiono firme che possono essere ritrovate anche sulle pagine di Studi Cattolici, periodico dellOpus Dei. E su quanto ha potuto dichiarare Ferrari tra gli applausi dello scettico CICAP caliamo un pietoso silenzio. Abbiamo letto con un certo interesse su Scienza e Paranormale gli articoli molto critici di Kurtz sullesorcismo e di altri sulla miracolistica cattolica, nonch sulle gravi responsabilit della Chiesa nellalimentare la psicosi del Satanismo. Cosa ha a che fare tutto questo con il GRIS che di tali psicosi singrassa e a cui sono adiacenti personaggi come padre Gabriele Amorth, il quale nei suoi libri descrive rubinetti che emettono sangue e da solo ha esorcizzato ben 20.000 indemoniati in sette anni? Esiste qualche motivo per cui il Paradiso, lInferno o lEucarestia sono meno pseudo-scientifici della Reincarnazione? Queste erano le domande che ci facevamo mentre Steno Ferluga ometteva addirittura di citare il convegno di Firenze con il Giornale dei Misteri e lapplauso del fideismo scettico si sposava con quello del fideismo religioso.Eppure, nonostante tutto, il confronto voluto da Fulvia Cariglia doveva essere fatto e altri ancora ce ne vorrebbero, perch lesistenza di realt come il CICAP ha comunque secondo noi un suo significato positivo. Nonostante la quantomeno discutibile atmosfera di questi convegni inquisitoriali, nonostante levidente doppiezza dimostrata nellincredibile, opposto comportamento tenuto nei due diversi congressi e a rischio di scandalizzare molti nostri amici che ritengono questo Comitato solo uno squallido sodalizio di pseudo-intellettuali veteropositivisti decisi a salvaguardare con ogni mezzo, sia pure culturalmente illecito, la traballante stabilit di un mondo accademico in crisi didentit, dobbiamo dire che ravvisiamo anche nel CICAP qualcosa di meglio che per certi versi ci attrae e nel contempo qualcosa di peggio, che riteniamo vada invece denunciato con grande fermezza.Ci piace il coinvolgimento nellarea delle ricerche di frontiera di menti lucide e disincantate, che oltre a un appoggio contro truffatori e ciarlatani vari che nulla hanno a che vedere con alcun tipo di vecchia o nuova scienza n tantomeno con lesoterismo, potrebbero costituire un utile contraltare alleccessivo fideismo entusiastico che spesso pervade lambiente di tali ricerche: il reticolo di nuove prospettive culturali deve infatti prevedere tutte le opzioni e risolvere dinamicamente al proprio interno ogni possibile contraddizione. Nella dialettica di un Rinascimento totalizzante del sapere che sembra premere alle soglie del nuovo millennio sono parimenti indispensabili umanisti e scienziati neo-gnostici (come Elemire Zolla e Fritjof Capra) e demolitori di mitologie senescenti, semiologi e apologisti di un neo-umanesimo ateo e orizzontale (come Umberto Eco e Roberto Vacca), il cui contributo pu essere essenziale alla definitiva rimozione culturale di quegli ancora troppo diffusi paradigmi di religiosit untuosa e oscurantista che tendono a ostacolare laffermarsi di rinnovate formule del Sacro. Formule forse capaci di armonizzare finalmente il pensiero razionale della Scienza con i processi intuitivi della Magia, sintetizzando in un unico paradigma la scepsi e la gnosi. Quanto poi alle maestranze operative del CICAP che tengono vive sia la belligeranza scettica sia la rivista Scienza & Paranormale, ossia i vari Ferluga, Piazzolli, Montali, Garlaschelli e il dinamico prestigiatore Polidoro, nonostante la loro evidente faziosit e il loro dimostrabile pressappochismo rispetto alla variegata complessit delluniverso culturale che vorrebbero combattere riescono a volte a strapparci qualche moto di goliardica simpatia, e perfino di tenerezza, forsanche per la loro discendenza da quel libero pensiero umanista americano le cui radici sono e restano (sia pure in forma riduttiva e sfigurata) para-massoniche e quindi in qualche modo para-iniziatiche. Tutto il loro arrabattarsi un po petulante e patetico, ma certamente disinteressato, tra idee, fatti e fenomeni a cui non credono e che soprattutto non comprendono, la loro crescente presenza tra interviste, convegni e pagine di Internet nei medesimi ambienti di confronto e dibattito frequentati dai loro peggiori avversari ideologici, e ancora il passato di alcuni tra loro che spesso ce li rivela come ex ricercatori possibilisti rispetto alle fenomenologie insolite che dopo varie delusioni personali si sono ridotti a negare ci che non potevano spiegare (forse nellinconscia speranza di una folgorante smentita paranormale che probabilmente coronerebbe il sogno inconfessato di tutta una scettica vita)... ebbene, tutto questo ce li fa sentire nonostante tutto e in qualche modo vicini. E ci fa ritenere il loro atteggiamento, pur abnorme, pi nobile rispetto allindicibile ignavia di altre figure del mondo scientifico ufficiale, che oltre a una pari ignoranza e faziosit ostentano anche uno sprezzante disinteresse per tutto quanto odori di ricerca scientifica alternativa, salvo poi inginocchiarsi di fronte ai mirabolanti misteri del loro dio che considerano tuttaltro che irrazionali o pseudo-scientifici, come cinsegna il cattolicissimo e scetticissimo prof. Antonino Zichichi.I componenti di questa microscopica cerchia di piccoli scettici, dunque, la cui inossidabile fede nel metodo scientifico ha tutto il sapore di una religione laica cui dedicare tempo, denaro ed energia e che nelle attivit missionarie del CICAP trovano i loro momenti di gloria e di relativa notoriet (tutto sommato meritata dato limpegno profuso), sono e sanno di essere figure destinate alleterna penombra rispetto ai Numi scettici della Cupola scientista formata da calibri ufficiali come Rubbia, la Hack, Regge o la Levi Montalcini che alla causa scettica si limitano a prestare i loro illustri nomi o al profeta Piero Angela, che mai ha avuto tanto prestigio personale come da quando ha intrapreso il mestiere di divulgatore popolare della scienza e dinquisitorio polemista rispetto a tutto ci che la Cupola considera pseudo-scienze. Ma il doveroso riconoscimento dellutilit intellettuale di un osservatorio laico sullevoluzione del pensiero postmoderno e loccasionale simpatia per quelle manovalanze neo-scettiche che in fondo, sia pure al pianterreno, abitano lo stesso nostro edificio, mettendo costantemente alla prova la nostra obiettivit di ricercatori alternativi, non bastano a stemperare il profondo rammarico e perfino il disgusto per quanto delle loro attivit potrebbe essere onesto, equilibrato e leale e invece non lo . Non ci piace quando il fideismo neo-scettico di marca CICAP tenta di confondere le carte e pur di aggiungere voci al proprio seguito tradisce le regole del suo stesso gioco, dichiaratamente agnostico, alleandosi addirittura con il dogmatismo integralista di organizzazioni quali il GRIS, con le sue intolleranti crociate contro ogni dimensione spirituale diversa da quella cattolica romana e sulla cui seriet perfino negli ambienti cattolici pi colti e intelligenti sono state sollevate pesanti riserve. E ancora continuiamo a chiederci: dal punto di vista degli emuli italiani del CSICOP ispirato, si detto, allUmanismo para-massonico e ateo di Kurtz che differenza passa tra gli esecrati miracoli di Sai Baba e quelli di un oscuro rabbino di Nazareth dellepoca di Tiberio ancora oggi venerato? E quale la differenza tra le derise stigmate del contattista ufologico Giorgio Bongiovanni e quelle di Padre Pio da Pietralcina? E la resurrezione fisica dalla tomba del mitico Ges, considerata dai suoi seguaci ancora oggi come un fatto reale, o non una favola pseudo-scientifica? E se lo , cosa ci fanno seduti allo stesso tavolo del CICAP tali propagatori di favole pseudo-scientifiche, come sono appunto gli esponenti del GRIS, a tuonare contro la magia, lirrazionalismo e la New Age? A quel tavolo il CICAP avrebbe anche accolto un sociologo o un antropologo aderente magari alla Societ Teosofica, o alla Massoneria Egiziana di Cagliostro, o a qualche confraternita ermetica o magica moderna (e ce ne sono tanti)? E avrebbe presentato il proprio ospite quale imparziale ricercatore, com stato fatto con Ferrari presidente del GRIS? Crediamo proprio di no ed per questo che lunica antipatica spiegazione che ci resta di fronte a queste strane alleanze ben poco paranormale e molto, molto politica.Non va ignorato che la quasi totale intellighenzia del CICAP appartiene a unarea politica di sinistra molto ben definita e recentemente giunta al potere nel nostro paese dopo il crollo e la diaspora del colosso cattolico democristiano. Mentre fra i garanti scientifici dellorganizzazione, oltre ad alcune tra le firme culturali pi note di quellarea, risulta il prof. Giovanni Berlinguer fratello dellattuale ministro per la Pubblica Istruzione. Sono ben noti gli strenui sforzi dellattuale sinistra italiana di governo per coagulare in tutti i modi lattenzione del mondo cattolico allo sbando e le parallele strategie culturali che hanno inaugurato un inedito e spasmodico interesse di molti media tradizionalmente laici per i temi della fede e della spiritualit cristiana. In tutto questo la presenza di correnti culturali alternative e altrettanto lontane sia dal laicismo ateo sia dal fideismo cristiano come quelle magiche non pu che risultare perturbante. E non riusciamo ad allontanare il sospetto che pi o meno consapevolmente anche organizzazioni culturali comunque marginali come il CICAP siano in qualche modo coinvolte nel gioco. A fronte di questo tutto si spiega e si giustifica: la demagogia inquisitoria, il travisamento dei fatti e delle idee, nonch laperto tentativo di utilizzare lalleanza tra un certo tipo di scienza e un certo tipo di fede legati da comuni obiettivi di egemonia culturale per delegittimare qualsiasi visione alternativa del mondo. Non possiamo dimenticare che dal ricco sito Internet del GRIS, dove appaiono autentiche liste di proscrizione su tutti i movimenti di pensiero e di culto non cattolici, si accede con link autorizzato alla mirabolante home page di Telefono Arcobaleno gestito da un tale don Fortunato Di Noto, il quale tra altre discutibili amenit si vanta di aver pubblicamente bruciato nel settembre 96 talismani, amuleti e libri dellocculto con la partecipazione spontanea e attiva di circa 500 persone. La nostra simpatia per gli aspetti polemici e in qualche modo controtendenza di alcuni esponenti del CICAP stata comunque messa a dura prova durante il convegno padovano osservando lovazione del popolo scettico e dei suoi sacerdoti quando Barbara Riva del GRIS ha invitato tutti a collaborare per scoprire e prevenire linfluenza subdola del New Age sui giovani. Parole che ci hanno ricordato linvito altrettanto significativo di Pietro Canova, altro collaboratore del GRIS, al 1o Convegno Internazionale di quellorganizzazione tenuto a Bergamo nel 1991 e a cui abbiamo partecipato in veste di osservatori: occorre aiutare le persone a uscire dal cerchio infernale della ricerca di s! Un delizioso programmino che alla luce di quanto abbiamo sentito in quel di Padova sembra oggi sincronizzarsi paradossalmente con quanto proclamato da Asimov nelle conclusioni del manifesto che abbiamo citato in apertura: dobbiamo proporre il punto di vista della ragione, non per la speranza di ricostruire il deserto delle menti distrutte e bloccate nella ruggine impresa, questa, quasi impossibile ma per educare e formare nuove e fertili menti. E dobbiamo inoltre contrastare ogni tentativo messo in atto dai fideisti e dagli irrazionalisti per ottenere l'appoggio e il sostegno dello Stato.Nonostante queste premesse poco promettenti continuiamo comunque ad augurarci che in realt, come ci parso di cogliere tra le righe di alcuni dissensi interni emersi al convegno padovano, non tutti gli associati al CICAP condividano la svolta proposta dal presidente Ferluga n siano disposti a flirtare in modo cos poco umanista e per nulla razionale con chi organizza roghi di libri vagheggiando la persecuzione, magari legale, di ogni cultura diversa dalla propria.