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7 Scheda 1 • Grammatica SCHEDA 1 Grammatica La grammatica è la scienza che studia e descrive la struttura di una lingua ed è costituita da tre branche fondamentali: 1. la fonologia (studio dei “suoni”); 2. la morfologia (studio delle “forme”); 3. la sintassi (studio dei “costrutti”). Le domande inerenti le conoscenze grammaticali, specie quelle di morfologia e di sintassi, sono spesso assegnate in sede concorsuale, nell’ambito delle sezioni di cultura generale o di logica linguistica. Per questo motivo sarebbe opportuno ripassare i principali argomenti della gram- matica italiana, focalizzando l’attenzione soprattutto sulle nozioni schematizzate nelle tavole sinottiche seguenti, ed esercitarsi, cimentandosi con le tipologie di quiz più frequentemente assegnati nei concorsi pubblici già espletati. 1. Le parti del discorso Le parti del discorso sono nove e si dividono in: variabili (articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo), così dette perché sono soggette a una flessio- ne, intesa come declinazione per articoli, nomi, aggettivi, pronomi e come coniugazione per i verbi; invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione), così dette perché non cambiano mai la loro forma. Parti variabili Parti invariabili Articolo il, la, lo, un, una etc. Avverbio velocemente, lentamente, presto, tardi, bene, male etc. Nome ragazzo, ragazzi, ragazza, ragazze, cane, cani etc. Preposizione di, a, da, in, con etc. Aggettivo bello, bella, belle, belli, gradevole, gra- devoli etc. Congiunzione perché, quando, ma, se etc. Pronome io, tu, loro, voi, ognuno, ognuna etc. Interiezione Oh! Ahi! Ahimè! Uffa! etc. Verbo parlo, parli, parlavi, parlammo etc.

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7Scheda 1 • Grammatica

Scheda 1

Grammatica

La grammatica è la scienza che studia e descrive la struttura di una lingua ed è costituita da tre branche fondamentali:1. la fonologia (studio dei “suoni”);2. la morfologia (studio delle “forme”);3. la sintassi (studio dei “costrutti”).

Le domande inerenti le conoscenze grammaticali, specie quelle di morfologia e di sintassi, sono spesso assegnate in sede concorsuale, nell’ambito delle sezioni di cultura generale o di logica linguistica. Per questo motivo sarebbe opportuno ripassare i principali argomenti della gram-matica italiana, focalizzando l’attenzione soprattutto sulle nozioni schematizzate nelle tavole sinottiche seguenti, ed esercitarsi, cimentandosi con le tipologie di quiz più frequentemente assegnati nei concorsi pubblici già espletati.

1. Le parti del discorso

Le parti del discorso sono nove e si dividono in: • variabili (articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo), così dette perché sono soggette a una flessio-

ne, intesa come declinazione per articoli, nomi, aggettivi, pronomi e come coniugazione per i verbi; • invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione), così dette perché non cambiano mai

la loro forma.

Parti variabili Parti invariabili

• Articolo il, la, lo, un, una etc. • Avverbio velocemente, lentamente, presto, tardi, bene, male etc.

• Nome ragazzo, ragazzi, ragazza, ragazze, cane, cani etc.

• Preposizione di, a, da, in, con etc.

• Aggettivo bello, bella, belle, belli, gradevole, gra-devoli etc.

• Congiunzione perché, quando, ma, se etc.

• Pronome io, tu, loro, voi, ognuno, ognuna etc. • Interiezione Oh! Ahi! Ahimè! Uffa! etc.

• Verbo parlo, parli, parlavi, parlammo etc.

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2. L’articolo

È la parte variabile del discorso che precede il nome indicandone il genere e il numero. Può prece-dere anche un’altra parte del discorso, che assume valore di sostantivo (Il troppo storpia). Gli articoli si dividono in determinativi, indeterminativi e partitivi.

L’articolo determinativo

Indica cose, persone o animali determinati

il, i

lo, gli

la, le

l’

davanti a nomi maschili che cominciano per consonante (il libro; i ragazzi)

davanti a nomi maschili che cominciano per x, z, gn, ps, pn, s impura (lo studente; lo zaino) davanti a nomi femminili che cominciano per consonante (la casa; le forchette) davanti a nomi maschili e femminili inizianti per vocale; in-fatti l’ deriva dall’elisione di lo e la (l’albero; l’amaca)

L’articolo indeterminativo

Indica cose, persone o animali in modo generico

un

uno

una

un’

davanti a nomi maschili comincianti per vocale o conso-nante (un eroe; un pacco)davanti a nomi maschili inizianti per x, z, gn, ps, pn, s impu-ra (uno gnomo; uno stratega) davanti a nomi femminili che cominciano per consonante (una bandiera; una carezza)davanti a nomi femminili comincianti per vocale (un’ami-ca; un’inezia)

L’articolo partitivo

Indica una parte indetermi-nata di un tutto

del – dello – della

dei – degli – delle

davanti a nomi singolari con il significato di un po’ di (del miele; dello zucchero; della carne) serve da plurale per l’articolo indeterminativo (dei cuscini; degli elettrodomestici; delle coperte)

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3. Il nome

È la parte variabile del discorso (denominata anche sostantivo) che indica persone, cose o animali e si può classificare rispetto a: significato; genere; numero; struttura.

Significato • Concreto: indica qualcosa che è percepibile attraverso i sensi (Federica, ruota, gatto) • Astratto: si riferisce a qualcosa che non esiste nella realtà materiale (gioia, speranza, rabbia) • Comune: indica genericamente una persona, un animale o una cosa (fratello, cavallo, dado) • Proprio: scritto con l’iniziale maiuscola, indica precisamente una persona, un animale o una cosa

ben distinta da tutti gli altri della medesima specie (Sara, Lucky, Firenze) • Individuale: si riferisce a un solo individuo, un solo animale o una sola cosa (cittadino, pecora, nave) • Collettivo: riguarda un insieme di persone, animali o cose della stessa specie (popolo, gregge, flotta)

Genere • Di genere maschile (il tavolo, il cane, l’egoismo) • Di genere femminile (la sedia, la felicità) • Di genere comune: sono quei nomi che, essendo identici sia al maschile che al femminile, denota-

no l’appartenenza all’uno o all’altro genere solo in base all’articolo (il nipote / la nipote; il musici-sta / la musicista).

• Di genere promiscuo: sono quei nomi di animali che hanno solo la forma maschile o quella femmi-nile, cosicché, quando si vuole specificare precisamente il sesso, è necessario ricorrere all’aggiunta delle parole maschio o femmina (l’aquila / il maschio dell’aquila; il leopardo / la femmina del leopardo)

• Mobile: detto così perché forma il femminile cambiando solo la desinenza (amico/a; padrone/a) • Indipendente: presenta al femminile una forma completamente diversa dal corrispondente sostan-

tivo maschile (bue/mucca; fratello/sorella)

Numero • Di numero singolare: indicante una singola persona, un singolo animale o una singola cosa • Di numero plurale: indicante due o più persone, animali o cose • Difettivi: nomi che, essendo usati solo al singolare o al plurale, mancano di uno dei due numeri

(brio, fame, nozze) • Sovrabbondanti: nomi che hanno due forme (e quasi sempre anche due significati) o al singolare,

o al plurale, o in tutti e due i numeri (ginocchio/i ginocchi-le ginocchia; braccio/i bracci-le braccia); • Invariabili o indeclinabili: sostantivi che restano uguali in entrambi i numeri (il re/i re; la crisi/le crisi).

Struttura • Primitivi: detti così perché non derivano da nessun altro nome; contengono solo una radice e una

desinenza (carta) • Derivati: si formano aggiungendo un prefisso o un suffisso alla radice del nome primitivo da cui de-

rivano, rispetto al quale si differenziano completamente nel significato (cartella) • Alterati: nomi il cui significato è parzialmente modificato attraverso l’aggiunta di un suffisso; si di-

stinguono in: - diminutivi (ombrellino, alberello, bacetto) - vezzeggiativi (passerotto, amoruccio, peluzzo) - accrescitivi (bambinone, omaccione, furbacchione) - dispregiativi o peggiorativi (monellaccio, giovinastro, poetucolo, gentaglia)

• Composti: nomi che si ottengono dall’unione di due parole (per es. nome + nome: pescecane; nome + aggettivo: cassaforte; verbo + nome: grattacielo etc.).

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4. L’aggettivo

È la parte variabile del discorso che si aggiunge a un nome per meglio determinarlo o per indicar-ne una qualità. Concorda in genere e numero col nome al quale si accompagna (un ordine peren-torio; le limpide acque). A seconda della funzione che svolgono, gli aggettivi si suddividono, in generale, in due grandi catego-rie: aggettivi qualificativi e aggettivi determinativi.

Aggettivi qualificativiEsprimono una qualità o una condizione del nome a cui si riferiscono (alto, basso, grasso etc.).

In base alla struttura possono essere: • primitivi: non derivano da alcuna paro-

la (antico) • derivati: derivano da sostantivi o da verbi

con l’aggiunta dei suffissi -ale, -are, -evole, -abile, -ibile, -ile etc. (venale, adorabile, lo-devole, costoso)

• composti: risultano dall’unione di due aggettivi primitivi (variopinto, angloame-ricano)

• alterati: derivano da un aggettivo primiti-vo con l’aggiunta dei suffissi -accio, -astro, -ello, -etto, -ino, -occio, -uccio etc. (rossa-stro, furbetto)

Possono presentare tre gradazioni: • grado positivo: indica una qualità del nome a cui si

riferisce, senza esprimere alcuna misura o confron-to (Marco è studioso)

• grado comparativo: stabilisce un paragone tra due termini e può assumere la forma di: - comparativo di maggioranza (Federica è più bel-

la di Camilla) - comparativo di uguaglianza (Sara è tanto bella

quanto Federica) - comparativo di minoranza (Camilla è meno bel-

la di Federica) • grado superlativo: indica una qualità espressa al

massimo grado e può assumere la forma di: - superlativo assoluto (quel ragazzo è altissimo) - superlativo relativo (il più bravo della classe)

Aggettivi determinativiServono a precisare meglio determinati aspetti del nome al quale si riferiscono, come l’appartenenza, la quantità, la vicinanza nel tempo o nello spazio etc.

Si distinguono in: • possessivi: precisano l’appartenenza del nome a cui si riferiscono (la tua penna; i nostri quaderni) • dimostrativi: determinano la posizione di ciò che espresso dal nome nel tempo e nello spazio (que-

sto quaderno, quella sedia, presso codesto ufficio) • identificativi: si usano per esprimere l’identità tra due o più cose (la stessa scuola, la medesima classe) • indefiniti: indicano una quantità o una qualità in modo indeterminato (alcuno, altro, nessuno, qual-

che, ogni, qualsiasi etc.). • interrogativi ed esclamativi: introducono una domanda o un’esclamazione, relativa a una deter-

minata quantità o qualità (Che bevanda preferisci?; Quante domande fai!). • numerali: indicano una quantità o l’ordine in maniera determinata (tre volte, al primo posto, due

quinti dei condomini etc.).

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5. Il pronome

È la parte variabile del discorso che sostituisce il nome o altro componente o anche un’intera frase, per evitarne la ripetizione (Incontrai Maria e seppi da lei [= da Maria] che i nostri amici erano partiti; Sapevi che Miriam avrà presto un fratellino? No, non lo [= che Miriam…] sapevo!).

• Pronomi personali: sostituiscono un nome di persona, sia esso proprio o comune. - Pronomi di 1a persona, indicanti la persona o le persone che parlano:

per il singolare: io, me, miper il plurale: noi, ce, ci

- Pronomi di 2a persona, indicanti la persona o le persone alle quali si parla:per il singolare: tu, te, tiper il plurale: voi, ve, vi

- Pronomi di 3a persona, indicanti la persona o le persone delle quali si parla:per il singolare: egli, esso, lo, gli, lui, ne, sé, si; ella, essa, la, le, lei, ne, sé, si;per il plurale: essi, loro, li, ne, sé, si; esse, loro, le, ne, sé, si.

• Pronomi possessivi: indicano il possessore di ciò di cui si sta parlando e hanno le stesse forme de-gli aggettivi possessivi, dai quali si differenziano per il fatto che, anziché accompagnare il nome al quale si riferiscono, lo sostituiscono: La tua (agg.) auto è vecchia, la mia (pron.) è nuova.

• Pronomi dimostrativi: indicano una persona o una cosa che essi stessi sottintendono, precisando, contemporaneamente, se sia vicina o lontana (nello spazio o nel tempo) rispetto a chi parla o a chi ascolta (questo, questa, questi, queste; quello, quella, quelli, quelle; codesto, codesta, codesti etc.)

• Pronomi relativi: sostituiscono un nome o altra parte del discorso mettendo in relazione due di-verse proposizioni. - Che: invariabile, viene adoperato in funzione di soggetto e di complemento oggetto (Trovo davve-

ro rilassante la musica che ascolti; Ho particolarmente gradito il regalo che mi hai fatto) - Il quale: variabile, può essere usato sia come soggetto che come complemento indiretto (A vin-

cere la gara è stata una ragazza, la quale ha appena sedici anni; Ho rivisto amici dei quali non ave-vo più notizie)

- Cui: invariabile, non è mai soggetto, bensì sempre complemento (Ti do un consiglio di cui mi rin-grazierai)

- Chi: invariabile, si può usare sia come soggetto che come complemento (Non posso fidarmi di chi mi ha già tradito una volta)

- Chiunque (= qualsiasi persona) e checché (= qualsiasi cosa): sono invariabili e si usano solo al singolare (Chiunque abbia da dire qualcosa, lo faccia adesso; Checché ne pensino gli altri, faremo di testa nostra).

• Pronomi indefiniti e identificativi: i primi fanno le veci di persone, animali o cose in modo vago e indeterminato (Qualcuno sta bussando alla porta; Nessuno può amare la guerra); i secondi espri-mono l’identità del nome che sostituiscono rispetto a un altro (Hai una borsa molto carina, mi pia-cerebbe comprare la stessa)

• Pronomi interrogativi ed esclamativi: i primi fanno le veci di un nome di persona o di cosa in una proposizione interrogativa, i secondi in una proposizione esclamativa (Chi mi chiama?; Che hai det-to?; Quanti sono gli assenti?; Chi si vede!)

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12 Scheda 1 • Grammatica

6. Il verbo

È la parte variabile del discorso che contiene informazioni circa l’azione, lo stato, il modo di essere, o l’esistenza del soggetto della frase. Il verbo consente di riconoscere il modo in cui un’azione viene presentata, ovvero se si tratta di un’opinione, un fatto, un’ipotesi, una certezza, un comando, un’esor-tazione etc. e il tempo in cui avviene l’azione (presente, passato etc.).

Coniugazione1a coniugazione →verbi che all’infinito presente escono in -are (cantare, aiutare, lavorare etc.)2a coniugazione →verbi che all’infinito presente escono in -ere (vedere, temere, crescere etc.)3a coniugazione → verbi che all’infinito presente escono in -ire (udire, partire, dormire etc.)I due verbi essere e avere, detti ausiliari, hanno coniugazione propria. • Verbi difettivi: si dicono così i verbi la cui coniugazione risulta incompleta, poiché mancano di nu-

merose voci (che non esistono o sono cadute in disuso), per sostituire le quali si ricorre a verbi di si-gnificato affine

• Verbi sovrabbondanti: verbi che, pur avendo un’unica radice, hanno due coniugazioni; in alcuni casi mantengono lo stesso significato in entrambe, in altri mutano di significato a seconda della co-niugazione

• Verbi irregolari: in alcuni tempi e modi, sia per la radice che per la desinenza, si distaccano dallo schema tipico della coniugazione alla quale appartengono.

Significato • Transitivi: verbi indicanti un’azione che passa direttamente dal soggetto su un oggetto (Mario usa

il computer) • Intransitivi: verbi indicanti un’azione compiuta in se stessa, che resta, cioè, limitata al soggetto che

la compie (La pecora bela), oppure un’azione che lega il soggetto a un complemento indiretto (Do-mani andrò a Roma).

Forma • Attiva: il verbo indica un’azione compiuta dal soggetto (Luca legge il giornale) • Passiva: il verbo indica un’azione subita dal soggetto (Il giornale è letto da Luca). Da ricordare che

possono avere forma passiva solo i verbi transitivi • Riflessiva: esprime un’azione che, compiuta dal soggetto, ritorna o si riflette su di esso (Mi vesto

= vesto me stesso). I verbi riflessivi possono anche essere apparenti, quando l’azione compiuta dal soggetto non ricade direttamente su di esso, ma su un “oggetto” che gli appartiene (Luisa si pettina i capelli); reciproci, quando due o più soggetti compiono e subiscono reciprocamente l’azione (I pu-gili si picchiano sul ring); pronominali, con riferimento a quei verbi (come dolersi, accorgersi, ver-gognarsi etc.), tutti intransitivi, in cui la particella pronominale è parte integrante del verbo (Ora mi accorgo di aver preso un abbaglio)

• Impersonale: forma propria di quei verbi che non hanno un soggetto determinato e vengono adope-rati solo alla terza persona singolare. Tali sono, in particolare, i verbi indicanti fenomeni atmosferici.

Funzione • Ausiliari: sono essere e avere e, unendosi al participio passato del verbo, servono a formare i tempi

composti; possono essere usati anche con valore assoluto • Servili: possono essere adoperati non solo nel significato proprio, ma soprattutto per “servire” un

altro verbo all’infinito, del quale modificano il significato (volere, dovere etc.) • Fraseologici: si uniscono, attraverso preposizioni semplici, ai modi indefiniti e servono a precisare

un aspetto dell’azione (incominciare, smettere, continuare etc.).

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7. L’avverbio

È la parte invariabile del discorso che serve a modificare e a precisare meglio il significato di un ver-bo, di un aggettivo, o di un altro avverbio.In base al loro significato gli avverbi si distinguono in due gruppi:

• qualificativi, più noti come avverbi di modo • determinativi, comprendenti gli avverbi di luogo, di tempo, di quantità, di valutazione, interrogati-

vi ed esclamativi

Avverbi di modoArricchiscono il significato dell’aggettivo cui si riferiscono (è un libro particolarmente in-teressante) o specificano il modo in cui avvie-ne un’azione (Parlava piano).

molti di essi si formano aggiungendo il suffis-so -mente alla forma femminile del corrispon-dente aggettivo qualificativo (precisa: precisa-mente). Altri si ottengono utilizzando in ma-niera invariabile la forma maschile dell’ag-gettivo qualificativo (Andava forte), altri, an-cora, si ricavano dai sostantivi, aggiungendo alla loro radice il suffisso -oni (Cadde bocconi).Gli avverbi di modo si possono costruire an-che nella forma comparativa o superlativa.

Avverbi determinativi • Avverbi di luogo: indicano il luogo dove si svolge

l’azione o dove ci si trova (accanto, altrove, qui, qua, lì, là, dove, ovunque, dappertutto, dentro, innanzi, da-vanti, dietro, vicino, lontano, sotto, sopra etc.)

• Avverbi di tempo: indicano il tempo in cui si svolge l’azione espressa dal verbo (adesso, ora, allora, prima, oggi, ieri, presto, tardi, poi, ancora, domani, mai etc.)

• Avverbi di quantità: indicano una quantità indeter-minata (poco, molto, assai, troppo, niente, più, meno, affatto, alquanto, parecchio etc.)

• Avverbi di valutazione: si distinguono a loro vol-ta in avverbi di: - affermazione: sì, certo, certamente, sicuro, indub-

biamente, appunto etc. - negazione: no, non, mai, giammai, né (= e non),

neppure, nemmeno, neanche etc. - dubbio: forse, eventualmente, probabilmente, qua-

si etc. • Avverbi interrogativi ed esclamativi: introduco-

no, rispettivamente, una domanda e un’esclamazio-ne (Come stai? Come sei bello!)

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14 Scheda 1 • Grammatica

8. La preposizione

È la parte invariabile del discorso che si premette a un nome, un pronome, un aggettivo, un avverbio o un verbo di modo infinitivo per legare tra loro le diverse parti di una frase.

Preposizioni proprieVengono dette così perché svolgono unicamente la funzione di preposizione. Si distinguono in:

• preposizioni semplici, che sono in tutto nove: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra • preposizioni articolate, che si formano unendo le preposizioni semplici con gli articoli determinativi

di: + il = del + lo = dello + la = della + i = dei + gli = degli + le = delle

a: + il = al + lo = allo + la = alla + i = ai + gli = agli + le = alle

da: + il = dal + lo = dallo + la = dalla + i = dai + gli = dagli + le = dalle

in: + il = nel + lo = nello + la = nella + i = nei + gli = negli + le = nelle

su: + il = sul + lo = sullo + la = sulla + i = sui + gli = sugli + le = sulle

con: + il = col + i = coi

Preposizioni improprieVengono dette così perché possono fungere sia da preposizioni, sia da altre parti del discorso. Tali sono, ad esempio: su, prima, dopo, verso, durante, sotto, sopra, presso, oltre, lungo etc. (L’auto si è fermata lungo il ciglio della strada).

Locuzioni prepositiveSono denominati così quei gruppi di parole che, nel contesto del discorso, svolgono la medesima fun-zione delle preposizioni. Ad esempio: a causa di, in mezzo a, in cima a, alla volta di, invece di etc. (Il mare si agita a causa di un forte vento).

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15Scheda 1 • Grammatica

9. La congiunzione

È la parte invariabile del discorso che congiunge fra loro due parole di una frase o due proposizio-ni (Aveva fame e sete; Sono felice che tu sia tornato). Le congiunzioni si distinguono in base alla for-ma e alla funzione.

Forma • Semplici: sono formate da un’unica parola (e, o, che, ma, né, mentre etc.) • Composte: sono costituite da più parole unite insieme (affinché, perché, benché etc.) • Locuzioni congiuntive: sono formate da un gruppo di parole separate (anche se, in quanto che, di

modo che, ammesso che etc.)

Funzione • Coordinanti: congiungono due parti di una proposizione o due proposizioni che hanno la stessa im-

portanza nel periodo (Non ha voluto né mangiare né bere). Si suddividono in: - copulative affermative: e, eppure, pure, anche, inoltre, altresì, parimenti, perfino etc. (Amo viag-

giare e fare sport) - copulative negative: né, neanche, neppure, nemmeno etc. (Non lo dirò a nessuno, neppure a mio

fratello) - disgiuntive: o, ovvero, oppure, altrimenti, ossia etc. (O con noi o contro di noi) - avversative: ma, anzi, però, tuttavia, nondimeno, peraltro, del resto etc. (Hai fatto molto, ma non

abbastanza) - dichiarative o esplicative: cioè, ossia, infatti, difatti etc. (è un bravo avvocato, infatti vince qua-

si tutte le cause) - conclusive: dunque, quindi, pertanto, perciò, allora, ebbene etc. (Ha commesso un reato, dunque è

giusto punirlo) - correlative: e … e, o … o, sia … sia, né … né, come … così, tanto … quanto, quale … tale etc. (Le ver-

dure mi piacciono sia crude sia cotte). • Subordinanti: congiungono due proposizioni in modo tale da stabilire fra di esse un rapporto di

dipendenza, ovvero di subordinazione (Porterò con me l’ombrello, benché non piova ancora). Si di-stinguono in: - dichiarative: che, usato per spiegare il significato di una parola precedente (Sono sicuro che supe-

rerai l’esame) - causali: perché, giacché, poiché etc. (Conosco Giulia, perché mi è stata presentata poco tempo fa) - finali: affinché, acciocché, perché etc. (Ti regalo questa borsa affinché tu possa usarla ogni volta

che vuoi) - temporali: quando, allorché, mentre, come, finché etc. (Non è bene parlare mentre si mangia) - condizionali: se, qualora, purché etc. (Ti starò sempre vicino, se lo vorrai) - consecutive: sì … che, così … che, tanto … che etc. (è così buono che non farebbe del male a nessuno) - concessive: quantunque, sebbene, nonostante, benché etc. (è andato tutto bene, sebbene le condi-

zioni fossero avverse) - modali: come, come se, siccome, comunque, quasi etc. (Ho fatto come tu volevi) - eccettuative: tranne che, fuorché, eccetto che, a meno che etc. (Dovrebbe essere qui a momenti, a

meno che il treno non sia in ritardo) - dubitative: se (Quest’anno non so se festeggerò il Natale a casa) - interrogative: perché, come etc. (Chiesi loro come fossero arrivati fin qui) - comparative: come … così, tanto … quanto, più … che, piuttosto … che (Preferisco andare al risto-

rante, piuttosto che cucinare).

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16 Scheda 1 • Grammatica

10. L’interiezione o esclamazione

È la parte invariabile del discorso con cui si esprimono sentimenti di meraviglia, collera, dolore, al-legria etc. Alcune interiezioni esprimono univocamente dubbio (mah!), dolore (ahi!), disgusto (puah!) e così via, mentre altre possono esprimere più di uno stato d’animo, come oh e ah, utilizzabili per indi-care sia espressioni di sorpresa, di meraviglia (Oh, che paesaggio incantevole!), sia esclamazioni di do-lore, rammarico, rimpianto (Oh, quanto mi dispiace!).

Interiezioni proprieSono dette così perché svolgono unicamente la funzione di interiezioni. Si distinguono a loro volta in:

• semplici: sono costituite da un’unica parola (oh!, ah!, eh!, via!, mah!, puah! etc.) • composte: sono formate da due parole unite insieme (suvvia!, ohimè!, ahimè!, orsù! etc.)

Interiezioni improprieSono costituite da nomi, aggettivi, avverbi adoperati in funzione di interiezione (maledizione!, miseri-cordia!, bravo! etc.).

Locuzioni esclamativeCorrispondono a quei gruppi di parole utilizzati in funzione di vere e proprie esclamazioni (per cari-tà!, per amor di Dio!, che meraviglia!, che noia!, povero me! etc.).

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17Scheda 1 • Grammatica

11. Gli elementi della frase semplice

La frase è l’unità sintattica compresa fra due segni d’interpunzione forti (punto, punto e virgola, due punti) ed è retta da un verbo. Si distinguono due tipi di frase: frase semplice o proposizione, costi-tuita da due elementi di base: il soggetto e il predicato (quest’ultimo inteso come un verbo di modo fi-nito che esprime l’azione compiuta o subita dal soggetto); frase complessa o periodo, costituita da tante proposizioni quanti sono i verbi.

Il soggetto

È la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. In una frase il soggetto può essere anche: • più di uno (Luca, Giacomo e Roberto vanno al cinema) • sottinteso (Siete convinti?) • collocato dopo una o più parole, oppure alla fine della frase (Arrivò un’ambulanza

dall’ospedale; Silenziosa cala la sera) • formato da un nome preceduto dalla preposizione di con valore partitivo (Degli

[= Alcuni] sconosciuti si presentarono all’appuntamento), dando luogo al cosiddet-to “soggetto partitivo”

• costituito da una qualsiasi altra parte del discorso, come un pronome, un aggettivo sostantivato, un verbo, un avverbio etc. (Divertirsi fa bene; Il giallo è un bel colore).

Il predicato

Il predicato verbaleCorrisponde a qualsiasi forma verbale (attiva, passiva, riflessiva) che esprima sen-so compiuto. I verbi servili e fraseologici (solere, volere, dovere, stare, riuscire a, an-dare a etc.) costituiscono, insieme con l’infinito o con il gerundio che li accompagna, un unico predicato verbale (Devi andare a casa = Va’ a casa).

Il predicato nominaleÈ costituito da una qualunque parte del discorso (nome, pronome, aggettivo etc.) le-gata al soggetto da una voce del verbo essere, detta copula. La parte non verbale vie-ne denominata parte nominale o nome del predicato.Ad esempio, nella frase L’oro è costoso: L’oro = soggetto; è costoso = predicato nomi-nale (di cui: è = copula; costoso = parte nominale).

L’attributoÈ un aggettivo che si accompagna a un nome per meglio determinarlo o per attribu-irgli una certa caratteristica. ogni attributo può precedere o seguire il nome a cui si accompagna e può riferirsi sia al soggetto sia a un complemento.

L’apposizione

È un sostantivo che si unisce (si «appone») a un altro sostantivo per meglio determi-narlo. oltre ad essere collegata direttamente al nome a cui si riferisce (Il poeta Vir-gilio celebrò le origini di Roma), l’apposizione si può anche collocare tra due virgo-le (Mio padre, medico, ha frequentato l’università), oppure può essere congiunta al nome mediante le locuzioni per, come, a, da, in qualità di, quale etc. (Quel politico, in qualità di assessore, si è rivelato poco capace).

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18 Scheda 1 • Grammatica

12. Esempi di ortografia

Nella banca dati sono contemplati anche quiz che richiedono la capacità di individuare i termi-ni contenenti errori di ortografia, come mostrato di seguito.

Esempio

Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: L’organizzazzione del-la nostra azzienda è nota a tutti! – Michele: La sua ultima monetina cadde in un tonbino. – Marco: Questo dolce è una vera delizzia.

A AlbertoB michele e marco conseguiranno la votazione più bassaC micheleD marco

La risposta corretta è la A perché nella dichiarazione di Alberto sono contenuti due errori di ortografia, ovvero i termini “organizzazzione” (la seconda doppia è di troppo) e “azzienda” (si scrive con una sola z), mentre nelle dichiarazioni di michele e di marco è contenuto un solo errore (in quella di michele è sba-gliato il termine “tonbino”, in quella di marco è sbagliato il termine “delizzia”): quindi il punteggio che risulta più basso è quello di Alberto, a cui vengono tolti 2 punti, in conseguenza dei 2 errori commessi.

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19Test

TeST

Grammatica

I quiz che seguono sono tratti dalla Banca dati MIUR del Consorso a cattedre 2012

1) Scegliere l’alternativa corretta: uno zio → tanti zii, un cieco → ....

A Tanti cechi C Tanti ciechi B Tanti ceci D Tanti chiechi

2) Scegliere l’alternativa corretta: una farmacia → tante farmacie, una valigia → ....

A Tante valigie C Tante valigge B Tante valiggie D Tante valigerie

3) Scegliere l’alternativa corretta: una facezia → più facezie, una scheggia → ....

A Più scheggi C Più scheggie B Più scegge D Più schegge

4) Scegliere l’alternativa corretta: una zia → molte zie, una frangia → ....

A molte frangie C molte frange B molte franghe D molte frangge

5) Scegliere l’alternativa corretta: una bugia → tante bugie, una ciliegia → ....

A Tante cigliegie C Tante ciliegie B Tante ciliegi D Tante ciliegge

6) Scegliere l’alternativa corretta: una cavia → tante cavie, una breccia → ....

A Tante breccie C Tante brecie B Tante brece D Tante brecce

7) Scegliere l’alternativa corretta: una magia → tante magie, una freccia → ....

A Tante frecce C Tante frecie B Tante frecciate D Tante freccie

8) Scegliere l’alternativa corretta: una spiaggia → tante spiagge, una mancia → ....

A Tante mancie C Tante mancce B Tante manche D Tante mance

9) Scegliere l’alternativa corretta: un’allergia → più allergie, una buccia → ....

A Più bucche C Più bucce B Più buccie D Più bucie

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20 Scheda 1 • Grammatica

10) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Negli anni ave-va accumulato un ingente fortuna. - Michele: Il quaderno e l’astuccio erano già nel-la cartella. - Marco: L’acquila è simbolo di libertà.

A Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena B michele C marco D Alberto

11) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Indossava sti-vali di cuoio e un paio di jeans sdruciti. - Michele: Nonostante l’aspetto terrificante era innoquo. - Marco: Dopo un’accurato controllo disse che era tutto a posto.

A marco B michele C Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena D Alberto

12) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Scentemente si-gnifica in modo consapevole. - Michele: Fu una cerimonia molto scenografica. - Mar-co: Era uno scenografo in ganba.

A michele B Alberto C marco D Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena

13) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Lo scieriffo cat-turò i banditi. - Michele: È una rinomata località sciistica. - Marco: Sapeva discierne-re il vero dal falso.

A marco B Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena C Alberto D michele

14) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Smettila di scer-vellarti! - Michele: Lo scentismo è una dottrina secondo cui il solo sapere valido è quello della scienza. - Marco: Tutti lo consideravano uno scervellato e un banboc-cio.

A michele B marco C Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena D Alberto

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21Test

15) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Lo scieicco go-deva anche di grande prestigio personale oltre che di enormi ricchezze. - Michele: Sono sempre scettico sull’effetto della cura. - Marco: Lo scettro è il sinbolo del po-tere.

A marco B Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena C michele D Alberto

16) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: I cuochi fecero del loro melio per rendere la cena indimenticabile. - Michele: I ladri misero a soq-quadro l’appartamento. - Marco: La scuola era chiusa per le vacanze pascuali.

A Alberto B marco C Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena D michele

17) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Persi proprio l’ultima puntata dello sceneggiato. - Michele: Scieneggiatore equivale a autore di scieneggiature. - Marco: La scenza è afascinante.

A Alberto B marco C michele D Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena

18) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: È senz’altro scievro di colpa. - Michele: La pompa della bicicletta è in garage. - Marco: La colon-ba è il sinbolo della Pascua.

A michele B marco C Alberto D michele e Alberto conseguiranno la votazione più bassa

19) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: Ebbe un lan-po di gienio. - Michele: Quest’abito a fatto il suo tempo. - Marco: Era il premio più anbito.

A Alberto B michele C marco D michele e marco conseguiranno la votazione più bassa

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22 Scheda 1 • Grammatica

20) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: L’organiz-zazzione della nostra azzienda è nota a tutti! - Michele: La sua ultima monetina cad-de in un tonbino. - Marco: Questo dolce è una vera delizzia.

A michele B michele e marco conseguiranno la votazione più bassa C marco D Alberto

21) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: L’ozio è il pa-dre di tutti i vizi. - Michele: La liquirizia è usata anche come espettorante. - Marco: Oramai non fà più notizzia.

A Alberto B michele e Alberto conseguiranno la votazione più bassa C marco D michele

22) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: Non si riu-scì ha distinguere la realtà dalla finzzione. - Michele: È intelligiente ma pigro. - Mar-co: Sei sempre il migliore!

A Alberto B michele e marco conseguiranno la votazione più bassa C marco D michele

23) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: Mi fermai ad ammirare la vetrina di quel negozio. - Michele: Robba da matti! - Marco: Mio zio è carabiniere.

A Alberto e marco conseguiranno la votazione più bassa B marco C michele D Alberto

24) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: Il ragionie-re è un uomo assai pignolo. - Michele: Il carrubbo è un albero sempreverde. - Mar-co: Mi sarebbe tanto piaciuto vederla in azione.

A michele B Alberto e marco conseguiranno la votazione più bassa C Alberto D marco

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23Test

25) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: Vai piano, non accelerare! - Michele: Il Po’ è in piena. - Marco: Ne vorrei ancora un po’.

A michele B marco C Alberto D Alberto e marco conseguiranno la votazione più bassa

26) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: Sì e nò! - Mi-chele: Fa molto caldo. - Marco: Qui non c’è nessuno.

A marco B michele C michele e marco conseguiranno la votazione più bassa D Alberto

27) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione più bassa? Alberto: Portamelo qua. - Michele: Il re e la regina salutarono la folla festante. - Marco: Ormai sà trop-pe cose!

A marco B michele C Alberto D Alberto e michele conseguiranno la votazione più bassa

28) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «pienamente» può esse-re inserito....

A Nel gruppo formato da: spesso - adesso - oramai B Nel gruppo formato da: appagato - frustrato - dormiente C Nel gruppo formato da: viaggiare - leggere - sognare D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

29) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «paganeggiante» può es-sere inserito....

A Nel gruppo formato da: vaneggiare - frinire - stravedere B Nel gruppo formato da: vagamente - malamente - scioccamente C Indifferentemente nei tre gruppi proposti D Nel gruppo formato da: cattivo - sorprendente - ameno

30) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «dopo» può essere inse-rito....

A Indifferentemente nei tre gruppi proposti B Nel gruppo formato da: quaggiù - certamente - allora C Nel gruppo formato da: desiderato - scritto - seminato D Nel gruppo formato da: vivificare - lambire - scrivere

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24 Scheda 1 • Grammatica

31) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «colà» può essere inserito....

A Nel gruppo formato da: visitare - abbellire - svellere B Nel gruppo formato da: talmente - dove - quando C Nel gruppo formato da: bello - docile - aggressivo D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

32) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «precisamente» può es-sere inserito....

A Nel gruppo formato da: piuttosto - simpaticamente - neanche B Nel gruppo formato da: caldo - audace - intelligente C Nel gruppo formato da: avvisare - scalfire - scendere D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

33) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «vagamente» può essere inserito....

A Nel gruppo formato da: vagante - esitante - accigliato B Nel gruppo formato da: precisamente - dietro - mai C Nel gruppo formato da: amare - dormire - vendere D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

34) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «fermamente» può esse-re inserito....

A Nel gruppo formato da: innocente - magro - affusolato B Indifferentemente nei tre gruppi proposti C Nel gruppo formato da: uscire - urlare - mungere D Nel gruppo formato da: perennemente - piuttosto - oltre

35) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «saporitamente» può es-sere inserito....

A Nel gruppo formato da: ingiustamente - colà - abbastanza B Nel gruppo formato da: ordire - saltellare - redimere C Indifferentemente nei tre gruppi proposti D Nel gruppo formato da: gustoso - svenevole - paffuto

36) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «pigramente» può esse-re inserito....

A Nel gruppo formato da: molle - scavato - bianco B Indifferentemente nei tre gruppi proposti C Nel gruppo formato da: qui - così - volentieri D Nel gruppo formato da: stendere - aprire - invogliare

37) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «chiaramente» può esse-re inserito....

A Nel gruppo formato da: candido - amorevole - fosco B Indifferentemente nei tre gruppi proposti C Nel gruppo formato da: appellarsi - poltrire - raccogliere D Nel gruppo formato da: malvolentieri - là - pressappoco

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25Test

38) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «civilmente» può essere inserito....

A Indifferentemente nei tre gruppi proposti B Nel gruppo formato da: pure - presumibilmente - sì C Nel gruppo formato da: studiare - correre - lavorare D Nel gruppo formato da: raggrinzito - allampanato - verde

39) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «vendere» può essere in-serito....

A Indifferentemente nei tre gruppi proposti B Nel gruppo formato da: vedere - amare - esternare C Nel gruppo formato da: rinomato - intelligente - abietto D Nel gruppo formato da: amore - psiche - sentimento

40) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «incappare» può essere inserito....

A Indifferentemente nei tre gruppi proposti B Nel gruppo formato da: elicoidale - ruvido - terso C Nel gruppo formato da: sparire - adattare - maledire D Nel gruppo formato da: frammento - scarafaggio - ravanello

41) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «spellare» può essere in-serito....

A Nel gruppo formato da: denso - fumoso - eccitante B Nel gruppo formato da: saggiare - premere - ordire C Nel gruppo formato da: tavolo - edificio - albero D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

42) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «tinteggiare» può essere inserito....

A Nel gruppo formato da: già - pesantemente - donde B Nel gruppo formato da: caramella - penna - bicchiere C Nel gruppo formato da: arrotolare - adescare - tessere D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

43) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «gioire» può essere inse-rito....

A Nel gruppo formato da: sorpassare - ingrandire - erigere B Nel gruppo formato da: qua - ora - balzelloni C Nel gruppo formato da: grigio - nitido - elementare D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

44) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «sarchiare» può essere inserito....

A Nel gruppo formato da: inoperoso - eccelso - grasso B Indifferentemente nei tre gruppi proposti C Nel gruppo formato da: estrarre - cedere - svenire D Nel gruppo formato da: goffamente - carponi - adesso

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26 Scheda 1 • Grammatica

45) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «scarnificare» può esse-re inserito....

A Nel gruppo formato da: scatola - foglio - orologio B Indifferentemente nei tre gruppi proposti C Nel gruppo formato da: marrone - infuocato - saccente D Nel gruppo formato da: irretire - addossare - cedere

46) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «suggestivo» può essere inserito....

A Nel gruppo formato da: giallognolo - vantaggioso - inopportuno B Nel gruppo formato da: sospirare - incoraggiare - ordire C Nel gruppo formato da: eventualmente - anche - ove D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

47) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «rosato» può essere inse-rito....

A Nel gruppo formato da: matita - telefono - automobile B Nel gruppo formato da: deporre - traviare - svestire C Indifferentemente nei tre gruppi proposti D Nel gruppo formato da: frondoso - pallido - denso

48) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «mio» può essere inserito....

A Nel gruppo formato da: suo - questo - bello B Nel gruppo formato da: persino - giammai - giù C Indifferentemente nei tre gruppi proposti D Nel gruppo formato da: odio - pazienza - sazietà

49) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «quello» può essere inse-rito....

A Indifferentemente nei tre gruppi proposti B Nel gruppo formato da: suo - codesto - azzurro C Nel gruppo formato da: nave - panchina - scivolo D Nel gruppo formato da: infastidire - affascinare - avere

50) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «esterrefatto» può esse-re inserito....

A Nel gruppo formato da: fiore - sasso - uccello B Indifferentemente nei tre gruppi proposti C Nel gruppo formato da: bello - ambiguo - nero D Nel gruppo formato da: abbondare - irretire - stendere

51) Relativamente alla sua funzione grammaticale il vocabolo «sapido» può essere in-serito....

A Nel gruppo formato da: zappare - perire - tingere B Nel gruppo formato da: ieri - talvolta - ancora C Nel gruppo formato da: acuto - rapido - succoso D Indifferentemente nei tre gruppi proposti

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27Test

52) In merito alle seguenti frasi: “è un artista eccellente” e “è un’artista eccellente”, è cor-retto affermare che...

A La frase senza l’apostrofo all’articolo (“un artista”) è ortograficamente sbagliata, l’al-tra è ortograficamente giusta

B La frase con l’apostrofo all’articolo (“un’artista”) è ortograficamente sbagliata, l’altra è ortograficamente giusta

C Sono entrambe ortograficamente giuste, ma una indica una persona di sesso maschi-le, l’altra indica una persona di sesso femminile

D Sono entrambe ortograficamente errate

53) Quale delle seguenti frasi è sintatticamente corretta?

A Sono contento che i cetrioli non mi piacciono perché se mi piacessero li mangiavo spesso

B Sono contento che i cetrioli non mi piacciano perché se mi piacessero li mangerei spes-so

C Sono contento che i cetrioli non mi piacerebbero perché se mi piacevano li avrei man-giati spesso

D Sono contento che i cetrioli non mi piacciono perché se mi piacerebbero li mangerei spesso

54) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Era un’animale da palcoscenico. - Michele: La scenografia era surreale. - Marco: Lo scenziato incar-nava lo stereotipo del genio distratto.

A marco B Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena C Alberto D michele

55) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Aveva fatto sci-empio del mio povero cuore. - Michele: Stava per attuare il suo sciellerato piano. - Marco: Il bassorilievo rappresenta scene di caccia.

A Alberto B Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena C marco D michele

56) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, qua-le dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: La scienza non è an-cora riuscita a conprendere completamente tale fenomeno. - Michele: La sciena che si presentò ai suoi occhi fu agghiacciante. - Marco: Era un mostro senza coscienza.

A Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena B michele C Alberto D marco

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28 Scheda 1 • Grammatica

57) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Mangerò due cosce di pollo. - Michele: Era perfettamente coscente di ciò che l’attendeva. - Marco: Pose i piedi sullo sciendiletto.

A Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena B marco C michele D Alberto

58) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Coscenziosità ed efficienza lo rendono un impiegato modello. - Michele: Era conscia di essere un alunna piuttosto indisciplinata. - Marco: Il cosciotto di agnello era ottimo.

A marco B Alberto C michele D Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena

59) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Eravamo in ot-tima compagnia. - Michele: Era il sognio di ogni ragazzo. - Marco: Era la compagna ideale per un uscita divertente.

A michele B Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena C Alberto D marco

60) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: I più grandi in-giegni della nazione erano riuniti in quella sala. - Michele: Per niente al mondo si sarebbe perso quella scena! - Marco: Era un genio inconpreso.

A Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena B Alberto C marco D michele

61) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Il celo si tinse di rosso. - Michele: Quanto dici non è sufficente a scusarti. - Marco: Era un collabo-ratore molto efficiente.

A michele B Alberto C Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena D marco

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29Test

62) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Insegniamo ai nostri figli a rispettare l’anbiente. - Michele: Nello scrutinio segreto non è resa pa-lese l’identità dei votanti. - Marco: Era ingeniere aerospaziale.

A Nessuno degli studenti conseguirà la votazione piena B michele C marco D Alberto

63) Sapendo che per ogni errore d’ortografia viene tolto 1 punto e che si parte dal 10, quale dei seguenti studenti conseguirà la votazione piena? Alberto: Non è stato un buon acquisto! - Michele: Aveva inpellente necessità di denaro liquido. - Marco: Lo squalo balena è molto grande ma non agressivo.

A Tutti gli studenti conseguiranno la votazione piena B Alberto C marco D michele

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30 Scheda 1 • Grammatica

Risposte

1) Risposta esatta: CTra quelle proposte, soltanto l’opzione “Tanti ciechi” risulta corretta grammaticalmente.

2) Risposta esatta: ATra quelle proposte, soltanto l’opzione “Tante valigie” risulta corretta grammaticalmente.

3) Risposta esatta: DTra quelle proposte, soltanto l’opzione “Più schegge” risulta corretta grammaticalmente.

4) Risposta esatta: CTra quelle proposte, soltanto l’opzione “molte frange” risulta corretta grammaticalmente.

5) Risposta esatta: CTra quelle proposte, soltanto l’opzione “Tante ciliegie” risulta corretta grammaticalmente.

6) Risposta esatta: DTra quelle proposte, soltanto l’opzione “Tante brecce” risulta corretta grammaticalmente.

7) Risposta esatta: ATra quelle proposte, soltanto l’opzione “Tante frecce” risulta corretta grammaticalmente.

8) Risposta esatta: DTra quelle proposte, soltanto l’opzione “Tante mance” risulta corretta grammaticalmente.

9) Risposta esatta: CTra quelle proposte, soltanto l’opzione “Più bucce” risulta corretta grammaticalmente.

10) Risposta esatta: BTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

11) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione piena.

12) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

13) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

14) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione piena.

15) Risposta esatta: CTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

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31Test

16) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

17) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione piena.

18) Risposta esatta: BTra le opzioni proposte, soltanto “marco” conseguirà la votazione più bassa.

19) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione più bassa.

20) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione più bassa.

21) Risposta esatta: CTra le opzioni proposte, soltanto “marco” conseguirà la votazione più bassa.

22) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione più bassa.

23) Risposta esatta: CTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione più bassa.

24) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione più bassa.

25) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione più bassa.

26) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione più bassa.

27) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “marco” conseguirà la votazione più bassa.

28) Risposta esatta: APienamente appartiene al gruppo degli avverbi come spesso, adesso, ormai.

29) Risposta esatta: DSono tutti aggettivi.

30) Risposta esatta: BSono tutti avverbi.

31) Risposta esatta: BSono tutti avverbi.

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32 Scheda 1 • Grammatica

32) Risposta esatta: ASono tutti avverbi.

33) Risposta esatta: BSono tutti avverbi.

34) Risposta esatta: DSono tutti avverbi.

35) Risposta esatta: ASono tutti avverbi.

36) Risposta esatta: CSono tutti avverbi.

37) Risposta esatta: DSono tutti avverbi.

38) Risposta esatta: BSono tutti avverbi.

39) Risposta esatta: BSono tutti verbi all’infinito.

40) Risposta esatta: CSono tutti verbi all’infinito.

41) Risposta esatta: BSono tutti verbi all’infinito.

42) Risposta esatta: CSono tutti verbi all’infinito.

43) Risposta esatta: ASono tutti verbi all’infinito.

44) Risposta esatta: CSono tutti verbi all’infinito.

45) Risposta esatta: DSono tutti verbi all’infinito.

46) Risposta esatta: ASono tutti aggettivi.

47) Risposta esatta: DSono tutti aggettivi.

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33Test

48) Risposta esatta: ASono tutti aggettivi.

49) Risposta esatta: BSono tutti aggettivi.

50) Risposta esatta: CSono tutti aggettivi.

51) Risposta esatta: CSapido, acuto, rapido, succoso sono tutti aggettivi.

52) Risposta esatta: CL’articolo “un” richiede l’apostrofo se artista è un sostantivo femminile, non lo richiede se artista è un sostantivo maschile.

53) Risposta esatta: BSolo nella risposta “Sono contento che i cetrioli non mi piacciano perché se mi piacessero li mange-rei spesso.” è corretto il periodo ipotetico.

54) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

55) Risposta esatta: CTra le opzioni proposte, soltanto “marco” conseguirà la votazione piena.

56) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “marco” conseguirà la votazione piena.

57) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione piena.

58) Risposta esatta: ATra le opzioni proposte, soltanto “marco” conseguirà la votazione piena.

59) Risposta esatta: CTra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione piena.

60) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

61) Risposta esatta: DTra le opzioni proposte, soltanto “marco” conseguirà la votazione piena.

62) Risposta esatta: BTra le opzioni proposte, soltanto “michele” conseguirà la votazione piena.

63) Risposta esatta: BTra le opzioni proposte, soltanto “Alberto” conseguirà la votazione piena.