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(Allegato 1)
--SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE
1) Ente proponente il progetto:
COMUNE DI PERUGIA
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
TRAME URBANE: IDEE GIOVANI PER RIGENERARE LA CITTA’
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore E – Educazione e Promozione culturale. Area 03 – Animazione culturale verso giovani.
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
1. AREA D’INTERVENTO
Introduzione Il percorso che si intende attivare con il progetto TRAME URBANE: idee giovani per rigenerare la città riguarda la Partecipazione giovanile.
Dal 2009 ad oggi le politiche giovanili del Comune di Perugia hanno perseguito a vari livelli l’obiettivo della partecipazione dei giovani alla vita sociale, politica e
culturale della città. Il tema della partecipazione viene considerato e affrontato nel suo più ampio
significato; partecipazione è partecipazione ad associazioni, o semplicemente ad
3
NZ01303
REGIONE UMBRIA
eventi giovanili, ma anche partecipazione al mondo del volontariato o scolastico, ancora partecipazione all’interno di strumenti codificati. La partecipazione è oggi al centro del dibattito sui giovani, e prende le mosse dall’evidente calo della
partecipazione giovanile, come dimostra la tabella di seguito: Tab. 8 - Livelli di associazionismo dei giovani (15-29 enni) – valori
percentuali:
1992 1996 2000 2004
Non associati 48,8
48,2
53,1 64,7
Monoassociati 28,7
25,7
24,6 19,4
Multiassociati 22,5 26,1 22,2 15,9 Fonte: IARD, 2007.
Gli stessi dati sono stati rilevati anche nella ricerca dell’AUR (Agenzia Umbria
Ricerche) “La sfida della partecipazione giovanile” (2010), presentata nel marzo 2011 dove è stato sottolineato, sin dall’introduzione (a cura di Claudio
Carnieri, presidente dell’AUR) che “siamo in una fase nella quale, dopo un lunghissimo tempo di destrutturazione, comincia a riaffiorare la necessità di un nuovo spazio pubblico e di una riflessione sui beni comuni, sui beni pubblici e
sociali che vanno al di là dell’immediata proprietà e controllo dei singoli, in direzioni che sono fondamentali per poter aprire nuovi processi di libertà, di
padronanza, oltreché di diritti, o di capability, per dirlo con Amartya Sen. Tutto questo pone enormi domande in una piccola regione come l’Umbria che sta
affrontando con fatica le nuove sfide del mondo” (pag.6 “La sfida della Partecipazione Giovanile” – 2010 - AURVolumi). Tale sfida è stata ampiamente raccolta con la decisione di candidare la città di
Perugia a Capitale Europea dei Giovani 2017 che ha portato, prima alla creazione di una coalizione per la candidatura e successivamente, alla costituzione nel
luglio 2014 di un Forum Regionale dei Giovani (F.R.G.-Umbria). La candidatura per l’anno 2017 ha visto Perugia finalista ma non vincitrice, per questo il mondo delle associazioni giovanili e l’Amministrazione hanno deciso di ricandidare la
città per l’anno 2018. La decisione di intraprendere un percorso di candidatura è dettata soprattutto dal valore intrinseco dello stesso: certamente l’obiettivo è di
fare di Perugia la Capitale Europea dei Giovani per l’anno 2018, ma il percorso di partecipazione e di attivazione di modelli di scambio e di interrelazione tra istituzioni e giovani è già di per sé un obiettivo.
Tale percorso di partecipazione giovanile territoriale e lo sviluppo dell’associazionismo giovanile, secondo linee guida europee, si basa su attività
promosse dai giovani per i giovani (peer education) attraverso i principi dell’educazione non-formale (Non Formal Education - N.F.E.) terreno fruttuoso e formativo in un progetto di Servizio Civile Nazionale. I due pilastri peer-
education/NFE sono alla base della partecipazione attiva e propositiva dei giovani alla vita locale e regionale e rappresentano terreno fertile e punto di partenza per
la formazione dei giovani. Riteniamo quindi che proprio il progetto di Servizio Civile e l’impegno di giovani volontari all’interno dei servizi per i giovani possa dare un forte
contributo per stimolare alla partecipazione gli altri giovani perché veicola, in quanto tale, le idee della partecipazione e dell’impegno civile.
Il progetto si propone quindi di sviluppare la partecipazione attraverso la condivisione delle esperienze da pari a pari, utilizzando le modalità comunicative più vicine ai giovani stessi.
Le parole chiave saranno i CONDIVISIONE e PARTECIPAZIONE: i volontari contatteranno i giovani e condivideranno le proprie informazioni, esperienza e competenze.
Ciò avverrà in spazi virtuali attraverso una molteplicità di canali del web: sito Informagiovani, social-network quali Facebook Twitter e Istagram che
rappresentano oggi un veicolo di informazioni e una piattaforma comunicativa e di incontri senza pari. Ma la partecipazione avverrà anche fisicamente, attraverso l’organizzazione di
incontri e momenti aggregativi presso l’Informagiovani, il Centro Servizi Giovani e l’Urban Center.
Luogo privilegiato di incontro sarà il Forum Regionali dei giovani dell’Umbria, cui attualmente aderiscono 62 associazioni per complessivi 56.000 giovani rappresentati.
La sfida sarà poi più che duplice: fare del Forum un vero spazio di confronto da un lato, e incrementare il numero delle associazioni coinvolte. Quale spazio
privilegiato di confronto il Forum Regionale dei Giovani va considerato anche come momento ed opportunità di partecipazione e di scambio tra giovani al proprio interno e con le istituzioni cittadine all’esterno.
Il percorso di SCN è pensato per far sì che i volontari coinvolgano alla partecipazione territoriale i loro coetanei, partendo dagli interessi quotidiani,
attivando relazioni bidirezionali e multi-canale: l’incontro fisico sarà implementato dagli strumenti virtuali che supporteranno la partecipazione
territoriale. I volontari contatteranno i ragazzi nei luoghi di riferimento, tracciando, una mappa virtuale dei flussi di giovani nella città per renderli parte di percorsi CONDIVISI. Tale azione potrà essere svolta con successo attraverso
relazioni peer-to-peer: i giovani, infatti, dialogano e si relazionano preferibilmente con i loro coetanei, e i giovani volontari stimoleranno la
CONDIVISIONE PARTECIPATA.
2. CONTESTO TERRITORIALE
Il progetto sarà svolto all’interno della rete di sistemi territoriali sovrapposti di politiche giovanili che insieme danno un quadro di contesto:
1. Sistema Europa
2. Sistema Italia 3. Sistema Umbria
4. Sistema Perugia 2.1 Sistema Europa
Sappiamo già che a livello europeo il sistema delle politiche giovanile vanta
numerosi interventi oltre che decenni di esperienze. L’Europa, a differenza dell’Italia come vedremo, fa dei giovani un cardine di sviluppo, esaltandone le potenzialità ma anche prevedendo strumenti a loro disposizione. Da qui i molti
documenti e risoluzioni europee: Consiglio d’Europa – Eryca (1990) – Carta di Bratislava (1993) – Libro Bianco (2001) – Carta europea riveduta della
partecipazione dei giovani (2003) e Nuova Carta Europea dell’Informazione. In questi documenti si invitano gli stati membri a procedere in questa direzione sostenendo due direzioni di sviluppo:
A. I Giovani partecipi della attività informative
“ …la necessità di promuovere la partecipazione effettiva dei giovani alle
attività di informazione loro destinate, sia le organizzazioni giovanili, a collaborare all’elaborazione dell’informazione ed alla sua diffusione, nonché a prendere parte agli organi di gestione dei servizi di informazione..”
(Consiglio d’Europa) “ che i giovani devono essere coinvolti nell’identificare i bisogni informativi,
nella preparazione e distribuzione di prodotti informativi, nella gestione e valutazione del servizio e dei progetti, nella attività con gruppi pari che danno così il segno della novità e dell’abitare il tempo..” (Nuova Carta
europea dell’informazione)
B. I Giovani. Cittadini partecipi ed esigibili di diritti L’informazione come uno strumento per:
“…favorire la crescita professionale e personale dei giovani e la loro
partecipazione in seno alla società come cittadini responsabili… (Carta di Bratislava)
“…..l’informazione strumento utile all’effettiva partecipazione dei giovani, insieme a formazione, nuove tecnologie, comunicazione, volontariato, politica etc..” e ancora, l’indicazione di sollecitare la realizzazione di
politiche giovanili che comprendano politiche settoriali nelle quale l’informazione può svolgere una funzione promozionale e connettiva e i
giovani ne possono essere i protagonisti. (Carta Europea della Partecipazione dei giovani)
“ ..politiche e programma di mobilitazione dei giovani, in particolare riguardo alle ineguaglianza, alla prevenzione Aids e ai conflitti armati, all’occupazione e lavoro..” (Assemblea Generale dell’ONU 2004)
“ ..promozione dell’inclusione nelle politiche degli Stati membri in materia di occupazione, istruzione e formazione, sanità ed edilizia abitativa, cui
dovrà affiancarsi a livello comunitario un’azione nel quadro dei fondi strutturali nei limiti dell’attuale quadro di bilancio..” (Consiglio europeo – Lisbona – 2004).
C.I Giovani partecipi del volontariato
Da ultimo, in ordine temporale, vale certamente la pena di ricordare che il 2011 è per l’Europa l’anno europeo del volontariato:
"Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza
attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori
europei quali la solidarietà e la non discriminazione". Così recita la Decisione del Consiglio, pubblicata a Bruxelles sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 22 gennaio 2010 (2010/37/CE), che formalizza la
proclamazione del 2011 come Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva.
Il punto di partenza è la consapevolezza dell'importanza del volontariato, considerato un elemento in grado di sviluppare la democrazia e come un'opportunità di apprendimento, perché in grado di fornire nuove abilità
e competenze che possano anche migliorare l'occupabilità delle persone, in cui quindi anche il SCN rientra come piena espressione dei principi
richiamati. D. Il progetto di candidatura a Capitale Europea dei Giovani
Il Forum Europeo dei Giovani ha lanciato a Bruxelles nel 2007 l'iniziativa della “Capitale Europea dei Giovani” (EYC).
Questo titolo viene assegnato ad una città europea per un periodo di un anno,
durante il quale i giovani possono rappresentare lo sviluppo culturale, sociale ed economico della città. La “Capitale Europea dei Giovani” è un'iniziativa che incoraggia lo sviluppo di progetti innovativi legati alla partecipazione attiva
dei giovani nella società e cerca di presentare un modello di sviluppo per le città europee. Una città può diventare “Capitale Europea dei Giovani” se si distingue
positivamente grazie a un ambizioso programma che coinvolge i giovani come protagonisti. Il titolo viene assegnato da una giuria composta da organizzazioni giovanili europee e partner istituzionali. La Capitale europea dei giovani conta
come partner ufficiale il Congresso degli enti locali e regionali del Consiglio d’Europa.
Il Forum Europeo dei Giovani ha assegnato il primo titolo a Rotterdam (Olanda) nel 2009. Da allora ha premiato Torino nel 2010, Anversa (Belgio) nel 2011, Braga (Portogallo) nel 2012, Maribor (Slovenia) nel 2013, Salonicco (Grecia) nel
2014, Cluj-Napoca (Romania) nel 2015, Ganja (Azerbaijan) nel 2016 e Varna (Bulgaria) nel 2017.
Il Forum Europeo dei Giovani rappresenta gli interessi dei giovani europei presso le istituzioni internazionali. E' una piattaforma rappresentata da oltre 100 organizzazioni giovanili europee, sia dei Forum Nazionali dei Giovani che di altre
organizzazioni giovanili internazionali non governative, mettendo insieme più di 10 milioni di giovani europei. La missione del Forum è quella di porre al centro
del dibattito politico e dell'iniziativa sociale il valore dei giovani: la loro crescita e l'integrazione delle nuove generazioni, rappresentano le sfide decisive per
costruire i pilastri della futura democrazia europea e di un progressivo livello di qualità sociale. D1 Come diventare una Capitale Europea dei Giovani
Qualsiasi città europea (dell’area Consiglio d’Europa) può candidarsi presentando un progetto di candidatura che prevede un largo coinvolgimento dei giovani.
Candidarsi a Capitale Europea dei Giovani implica elaborare un programma di attività condiviso da tutte le associazioni che vogliono partecipare alla sua realizzazione. Le attività e gli eventi dovranno avere una dimensione europea,
collegate alle politiche giovanili europee negli ambiti di: partecipazione, educazione non-formale (informale), lavoro giovanile, inclusione sociale,
volontariato, cooperazione internazionale tra giovani, multiculturalismo e integrazione. Il programma annuale dovrà avere un seguito o comunque dei riscontri duraturi.
Qualsiasi progetto convincente e valido sul piano del protagonismo dei giovani nella società, rappresenta il presupposto per guardare al futuro con fiducia. Il
titolo di Capitale Europea dei Giovani (EYC) stesso offre elementi significativi per valutare la città secondo elementi virtuosi in ambito europeo. EYC è un progetto giovanile che mette al centro la città, ponendo al centro una lunga serie di
opportunità offerte dai giovani per i giovani. Oltre ai numerosi benefici a lungo termine, la città godrà di diversi
vantaggi entro l'anno effettivo della nomina. Il più evidente di questi vantaggi è l'opportunità di mostrare le sue tematiche giovanili culturali e professionali su scala europea. La città sotto i riflettori dei media, crea inevitabilmente una
significativa popolarità, spendibile anche sul versante del turismo. La città sarà inoltre un luogo di incontri internazionali ed europei anche su larga scala con al
centro le dinamiche e le tematiche giovanili. E’ importante sottolineare che il sistema deve essere bottun-up, devono essere le associazioni giovanili e i giovani a “rivendicare” il ruolo di protagonisti e quindi
spingere e supportare le istituzioni alla candidatura. 2.2 Sistema Italia: IL CONTESTO NAZIONALE
Fig. 1 - Popolazione residente in Italia per classe d’età. Fonte: Rielaborazione su dati Demo Istat
La tabella sottolinea come in Italia i giovani sono tendenzialmente in calo sia fino ai 14 anni che dai 15 ai 29 anni.
Un calo che, in teoria, farebbe della categoria un “bene prezioso” – secondo le logiche di mercato, ma che invece li relega ad una condizione di “minoranza”. Il
concetto è tanto più importante se lo si legge insieme ad un altro elemento che è quello relativo al “sentirsi giovani” anche degli over 40. In pratica il fenomeno che si sta sviluppando in Italia fa sì che i veri giovani (14/30 anni) non trovino
spazi sia perché sono in numero inferiore rispetto alla popolazione adulta sia perché quest’ultima pensa a se stessa “come giovane” e quindi perpetra
atteggiamenti che sono falsamente giovani. Da qui un percorso quasi di AUTOISOLAMENTO dei ragazzi che sembrano costruire linguaggi tesi ad escludere chi giovane non è con l’ulteriore risultato di una incomprensione inter-
generazionale. A livello nazionale inoltre l’approccio alle politiche giovanili in realtà ha vissuto un
primissimo timido momento nel 2007 ma che è andato scemando: non esiste una normativa specifica (se non l’approccio legato al cd disagio) né interventi strutturali o sistematici, solo interventi-spot di pochissimo significato generale e
mai di lungo periodo.
2.3 Sistema Umbria: IL CONTESTO REGIONALE
Le indagini della Regione Umbria – Agenzia Umbria Ricerche – “I giovani
adolescenti in Umbria” (2009) e “La sfida della partecipazione giovanile” (2010) – Il contesto nazionale e il panorama umbro sono i due migliori riferimenti
analitici che ci permettono di inquadrare l’universo giovanile a noi contemporaneo.
La prima indagine mostra un quadro in cui gli adolescenti ancora vivono in contesti di reti “vicinali” attive, pur tuttavia emergono bisogni impellenti, nuovi e non, da cui non è possibile prescindere: sfiducia nelle istituzioni, difficoltà nella
ricerca del lavoro, bisogno di aggregazione e spazi… Dalla stessa indagine emerge poi l’ulteriore elemento dei cd “nuovi cittadini”: giovani stranieri di II
generazione (nati o cresciuti in Italia) che a tutti gli effetti occupano un posto importante nella società che si sta costruendo. La seconda indagine pone alcune criticità del contesto nazionale e regionale
relative alla partecipazione giovanile e sottolinea come sia “strettamente
correlato con il concetto di cittadinanza” e come oggi “l’appiattimento attorno alla dimensione del divertimento e del consumo, all’interno di contesti spesso preconfezionati da soggetti adulti, ha fatto sì che molte esperienze si siano
trasformate in spazi chiusi, incapaci, di generare vere competenze sociali, pienamente spendibili negli altri contesti”. Una tale dimensione del fenomeno ha
notevolmente diminuito la partecipazione giovanile autonoma di impegno sociale e culturale e ha portato e porta i giovani a seguire dimensioni relazionali di dimensione “tribale” (di circolo chiuso) che si muovono su un pendolo che va dal
gruppo di pari (la classe, i compagni di corso, chi ha interessi condivisi territoriali) alla dimensione globale del web (che si appiattisce all’interesse
individuale e che non tratta i cosiddetti ‘grandi temi’).
A livello regionale l’approccio alle politiche giovanili è stato attuato attraverso diversi strumenti.
IL NUOVO PIANO SOCIALE REGIONALE IN DISCUSSIONE,
dopo aver analizzato le politiche e gli interventi realizzati a livello regionale, cui
hanno attivamente partecipato le associazioni e i giovani che ruotano intorno all’Informagiovani e al CSG, oltre che al Forum, tra cui si possono citare:
- l’Accordo di Programma Quadro “I giovani sono il presente” (cui ha fatto seguito la sottoscrizione di una prima intesa tra la Regione Umbria, il Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive - Presidenza del
Consiglio dei Ministri e il Ministero dello sviluppo economico), grazie al quale a livello regionale sono stati avviati interventi strutturati volti a promuovere
concretamente i diritti della popolazione giovanile compresa tra i 14 e i 30 anni; - la successiva intesa, 2010, sulla ripartizione del "Fondo nazionale per le
politiche giovanili", che individuava le aree di intervento prioritarie e le modalità di programmazione e monitoraggio delle iniziative messe in atto dalle Regioni e dalle Autonomie locali. Sono state, in tale contesto, realizzate numerose azioni
nei settori del tempo libero e della vita associativa, dell’abitazione e della qualità dell’ambiente urbano, dell’educazione alla cittadinanza, della mobilità e degli
scambi giovanili, della prevenzione sociale e sanitaria, dell’informazione per i giovani, della cultura e dello sport. Tali interventi sono stati attivati insieme ai comuni, alle scuole e ai soggetti del terzo settore;
- l’iniziativa “Let’s Gov - Promuovere opportunità e praticare cittadinanza”, un percorso di confronto dei giovani con le istituzioni regionali umbre sulle questioni
che riguardano più da vicino la propria condizione, cui hanno preso parte 120 giovani di età compresa tra i 18 e i 27 anni provenienti da tutto il territorio umbro e individuati tra i più impegnati socialmente nelle rispettive aree
geografiche di provenienza. I partecipanti sono stati protagonisti di un confronto orizzontale, introdotto e stimolato da brevi interventi realizzati da relatori
qualificati, volto a far emergere le problematiche avvertite come più urgenti e rilevanti dai giovani, ma anche esperienze positive e buone pratiche. La discussione si è svolta su questi temi:
- verso l’autonomia- istruzione, formazione, lavoro e abitazione - cittadini attivi e consapevoli- partecipazione, inclusione e legalità
- questione di stile- benessere, salute e stili di vita - protagonisti nella comunità e nel territorio- tempo libero, aggregazione, culture e creatività.
Il Piano prevede che le linee di intervento futuro dovranno:
• aiutare i giovani a vivere una quotidianità soddisfacente e valida, stimolante e creativa capace di prevenire lo sviluppo fenomeni di marginalità; • facilitare le molteplici transizioni a cui un giovane è chiamato nel suo
percorso di vita: verso l’indipendenza economica e abitativa; verso l’autonomia di pensiero politico, religioso e sociale; verso l’assunzione di un ruolo sociale
(adulto responsabile) nelle micro-relazioni (coppia, amici, gruppi, lavoro, scuola…) e nelle macro-relazioni (comunità, quartiere, città etc…). Oggetto delle politiche giovanili è, dunque, lo sviluppo di un “Patto Sociale” che si
attua attraverso una politica maggiormente dinamica e partecipata, i cui protagonisti sono i giovani, veri e propri “attori sociali” che concorrono, insieme
ad altri attori sociali, alla costruzione e allo sviluppo della comunità. Sui temi dell’identità, della diversità, dei valori, delle regole sociali, della comunità e della cittadinanza i giovani devono essere messi dalle istituzioni in
condizioni di esprimersi, mediante: • l’aumento delle opportunità di riflessione, incentivando l’espressione di più
punti di vista (di genere, di cultura, di religione, di età, ecc.), il confronto tra le diversità (uomini e donne, bambini ed adulti, giovani ed adulti, ecc.), la capacità di sintesi;
• l’aumento delle possibilità di esercizio del potere sociale nei diversi contesti di vita (scuola, associazione, quartiere, città…);
• l’aumento della possibilità di fare esperienza in prima persona attraverso attività laboratoriali volte a favorire lo sviluppo di una competenza comunitaria.
Il DISEGNO DI LEGGE REGIONALE SULLE POLITICHE GIOVANILI
approvato dalla Giunta regionale con DGR 308/2015, è stato elaborato con un approccio innovativo e riguarda: politiche sociali (aggregazione giovanile,
partecipazione e cittadinanza attiva – secondo i principi dell’e-government e con l’utilizzo degli open data; “brain back” e “brain circulation”, intercultura, pari opportunità, contrasto esclusione sociale, servizio civile, associazionismo e
volontariato); diritto allo studio, all’istruzione e alla formazione; promozione della salute e di stili di vita sani; accesso all’abitazione; cultura; diritto al lavoro;
mobilità (trasporti).
2.4 Sistema Perugia: IL TERRITORIO DELLA CITTÀ ED IL CONTESTO DELLE POLITICH PER I GIOVANI
Come accade nelle città a vocazione universitaria che siano anche capoluogo di provincia e di regione, il panorama giovanile si presenta molto variegato e
composito. Si tratta infatti di una sommatoria abbastanza lunga che termina con un totale di poco meno di 44.000 giovani.
In particolare avremo: giovani iscritti all’anagrafe comunale = 35.155
giovani universitari non residenti = 8.324 giovani frequentanti Istituti superiori non residenti = 2.280
TOTALE = 45.759
Praticamente il 40% della intera popolazione residente.
Residenti nel Comune di Perugia (Ufficio Anagrafe – censimento 2011-12)
Vista la sua variegata composizione, il Sistema Perugia ha portato ad un insieme composito di interventi di Politiche Giovanili che, sommandosi nel tempo, hanno
condotto ad un quadro di azioni strutturali e servizi che interagiscono e sono rivolti direttamente ai giovani in formazione (dai 14 ai 30 anni).
IL PROGETTO PER I GIOVANI A PERUGIA: le Politiche Giovanili
In sintesi, perché si possa conoscere la cornice entro cui le Politiche giovanili del
Comune di Perugia operano nella loro quotidianità, ci interessa esplicitare, da un lato, i principi del lavoro, all’origine del metodo:
• la concezione positiva dei giovani,
• il rinforzo della loro partecipazione e progettualità, • la sinergia e il partenariato con i soggetti del territorio, • l’ascolto dei bisogni e dei desideri emergenti dai giovani;
dall’altro, gli ambiti d’intervento delle Politiche giovanili, che si articolano nel:
1. sviluppare le capacità aggregative, garantendo spazi di autogestione responsabile: n. 4 Centri Giovani per un totale di circa 150 ragazzi direttamente coinvolti in quartieri importanti della città (Ponte San Giovanni,
Ponte Felcino, Castel del Piano, San Martino in Campo), in cui vengono svolte attività ludico-educative scelte e gestite dagli stessi partecipanti; lo
Spazio Terra collocato all’Informagiovani; l’Urban Center. 2. promuovere la cittadinanza attiva e il volontariato: favorire
l’adesione dei giovani alle attività progettuali; promuovere e gestire progetti di SCN;
3. promuovere momenti formativi ed informativi (Laboratori e incontri);
4. favorire la creatività giovanile oltre che con la messa a disposizione degli spazi anche prevedendo sostegno alle idee;
5. sostenere gli interessi dei giovani mediante specifici progetti;
6. favorire il passaggio all’età adulta attraverso l’offerta di
informazione e di formazione, il sostegno alla progettualità giovanile, l’informazione e l’orientamento, la promozione di opportunità di mobilità
internazionale… tutte attività svolte dallo sportello Informagiovani e dallo sportello del Centro Servizi Giovani di Via Settevalli;
7. sviluppare azioni integrate di coinvolgimento per ragazzi italiani e stranieri anche con altri soggetti del territorio (tra cui il sistema della
cooperazione sociale, l’Università degli Studi di Perugia – in particolare il Dipartimento Istituzioni e Società e l’Università per Stranieri);
8. sostenere fattivamente il diritto di “parità” attraverso l’inserimento effettivo di tutti i giovani anche in condizioni svantaggiate mediante
opportunità di accompagnamento al lavoro (n. 2 inserimenti lavorativi di soggetti fisicamente svantaggiati; n. 1 inserimento con l’USSM);
9. sviluppare sinergie con il mondo scolastico attraverso specifici progetti o sperimentando piattaforme informatiche per l’orientamento;
10. sviluppare innovative azioni di prevenzione grazie alla collaborazione con la Regione dell’Umbria e l’ASL. In particolare si sottolinea
la creazione degli sportelli Y.A.P. all’interno degli istituti scolastici in cui gli alunni, debitamente formati, sono in grado di rispondere ad un primo livello
alle richieste dei loro coetanei, dirottando eventualmente le domande ad un secondo livello costituito da esperti nei settori della prevenzione (droga, alcol, malattie sessualmente trasmissibili…). Stesso progetto in chiave web è
Young Angles in cui domande e risposte su tematiche e problematiche giovanili viaggiano su Facebook.
7) Obiettivi del progetto:
FINALITA’ GENERALE La finalità generale, come già sottolineato, riguarda lo sviluppo della
partecipazione giovanile, quale nuova cittadinanza, attraverso l’intervento di coetanei “testimonial” delle attività svolte e per questo
generatori di informazione e comunicazione a favore di tutti i giovani della città Si tratta quindi di:
1. favorire la partecipazione dei giovani e l’incontro fra i giovani e il territorio, prevedendo nuovi canali ed interventi territoriali non
convenzionali che avvicinano i giovani all’amministrazione e li stimolano alla partecipazione;
2. favorire la crescita personale e professionale dei volontari,
introducendoli all’utilizzo delle nuove tecnologie e ad un ambiente lavorativo che favorisce lo sviluppo dell’autonomia, della
responsabilità personale, della capacità critica e del lavoro di gruppo;
3. organizzare e promuovere azioni, eventi ed iniziative territoriali
che favoriscano la partecipazione e il coinvolgimento dei giovani.
OBIETTIVI SPECIFICI: In particolare il progetto TRAME URBANE: IDEE GIOVANI PER RIGENERARE LA CITTA’ si propone di:
1. Favorire la crescita personale e professionale dei giovani in SCN, l’acquisizione e lo sviluppo di competenze nell’ambito della
promozione sociale e dell’informazione attraverso esperienze sul campo, percorsi formativi ad hoc, e lo scambio di esperienze all’interno di una dimensione di GRUPPO in SCN anche grazie alla
possibilità di confronto con i volontari in SCN su altri progetti del Comune di Perugia e di altri Enti/società di SCN.
2. Potenziare le azioni d’informazione e promozione delle attività e delle opportunità per i giovani offerte dalla città attraverso contatti diretti territoriali: nelle scuole, nelle piazze,
negli spazi pubblici-comuni. 3. Condividere le esperienze attraverso la creazione e diffusione
– anche sul web e in social networks di materiali multimediali di comunicazione sociale (video, cd, …);
4. Sviluppare le opportunità dell’essere Forum attraverso la
partecipazione alle attività del Forum dei Giovani.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
Il progetto TRAME URBANE: IDEE GIOVANI PER RIGENERARE LA CITTA’ CONTESTO MOTIVAZIONALE
Il progetto nasce da alcune considerazioni:
1. La partecipazione giovanile è “bene” primario per lo sviluppo della società
e quindi va coltivato ma soprattutto stimolato; 2. Lo stimolo alla partecipazione dei giovani può essere dato con maggior
efficacia solo dai loro coetanei cui i giovani riconoscono un ruolo di team leader e quindi sono disponibili a seguire e farsi guidare;
3. Il SCN svolge a livello giovanile un ruolo fondamentale tanto nella crescita
dell’individuo quanto nella società in cui il volontario opera, divenendo quindi il portatore di esperienza e di interessi che vanno condivisi;
4. La partecipazione e la comunicazione sono strettamente connesse: entrambi sono il risultato di processi complessi che si sovrappongono. Inoltre, i linguaggi dei giovani di oggi sono molto spesso lontani da quelli
delle istituzioni e poco comprensibili agli adulti (pensiamo ai messaggi quasi criptati degli sms ma ancor di più Twitter e Istagram) e quindi ciò
che viene proposto da chi non fa parte del mondo giovanile non viene compreso o comunque il messaggio non arriva come si vorrebbe;
5. I giovani si muovono su livelli di comunicazione e di informazione che
riguardano solo il proprio “intorno” e la propria “tribù” ignorando spesso iniziative o informazioni utili.
6. La necessità di trovare spazi comuni, anche a livello comunicazionale, che permettano la diffusione della cultura della partecipazione, che la stimolino, attraverso canali plurimi sia web che face-to-face
7. Il bisogno di coinvolgere tutti i giovani provenienti da diversi Paesi; l’esigenza di integrare in un unico contesto la realtà, o meglio, le realtà dei
giovani (italiani, stranieri – comunitari e non) costituiscono un momento centrale della costruzione di nuovi cittadini, da cui non è possibile prescindere in chiave di partecipazione;
8. L’esistenza del legame tra partecipazione e condivisione: non c’è partecipazione senza la condivisione di spazi reali e virtuali, di argomenti,
di temi rilevanti per le generazioni. Ancor più quando si parla di giovani che con-vivono, studiano e si muovono nella medesima città.
CONTENUTI
I volontari di servizio civile faranno un percorso di contatto con i giovani del territorio nei luoghi di vita degli stessi, stimolando la loro partecipazione alla vita sociale della città. In questo utilizzeranno una pluralità di strumenti:
Gli incontri di condivisione con loro coetanei che possono considerarsi testimonial di esperienze partecipative in città;
Incontri con gli operatori di cooperative coinvolte negli anni passati in progetti di contatto territoriale;
Incontri del e con il Forum; Incontri con le singole associazioni che costituiscono il tessuto associativo
giovanile della città;
Il sito e le web-community dell’Informagiovani, in una dimensione multi-mediale;
La partecipazione agli eventi organizzati direttamente dai ragazzi in città. Durante tali incontri i volontari instaureranno relazioni con i loro coetanei,
realizzeranno interviste, illustreranno i servizi per i giovani cercando di stimolare in tal modo la costruzione di attività di partecipazione giovanile. Tali incontri verranno, ove possibile, documentati e quindi ri-condivisi attraverso il sito, e i
social già attivi. Si punterà all’emersione delle realtà giovanili attive in città per farle conoscere al
maggior numero di giovani: realtà spesso autonome dall’ausilio dell’Ente ed espressione della creatività e dell’impegno dei giovani cittadini in autonomia. Inoltre, si punterà a fare in modo che i giovani coinvolti nel progetto di servizio
civile inneschino meccanismi di social-networking, utilizzando gli strumenti loro propri del web e attraverso i servizi di comunicazione delle Politiche Giovanili del
Comune di Perugia, ma ancora più, proponendo, attraverso il contatto face-to-face, ed un programma di incontri nel territorio e nei luoghi dei giovani, percorsi di partecipazione alla città. Si amplifica, in tal modo, il ruolo dei giovani,
volontari e protagonisti, quali elementi attivi di una nuova cittadinanza. L’ufficio Informagiovani e Politiche Giovanili rimane, in tal modo, uno strumento di
servizio con il compito di raccogliere i risultati e di mettere a disposizione gli strumenti tecnici adeguati per costruire percorsi di comunicazione partecipata. Il progetto si pone l’obiettivo di essere il mezzo per mettere in comune le
esperienze dei giovani a Perugia, attraverso l’azione dei volontari che saranno stimolo-agente per la partecipazione. La città, in questo caso, sarà “la rete
comune” nella quale costruire trame comuni di condivisione, partecipazione e rigenerative della città stessa.
2.3 ARTICOLAZIONE PROGETTUALE E IDENTIFICAZIONE DEI
DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO
Il progetto si articolerà in una serie di percorsi, cui i volontari dovranno
partecipare: 1°: PERCORSI DI CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE ATTIVA. Si tratta di
partecipare ai percorsi già attivi de: - Forum Regionale dei Giovani dell’Umbria
- realtà associative che i volontari avvicineranno, cercando di conoscere le loro attività per avere un quadro chiaro della partecipazione giovanile a Perugia. - conoscenza dei servizi per i giovani della città.
I volontari saranno chiamati a partecipare all’organizzazione, alla promozione e
allo sviluppo di eventi ed attività legati alla partecipazione giovanile. La partecipazione riguarderà sia la fase preliminare organizzativa che quella informativa/documentale, attraverso gli strumenti, scritti e/o visivi, ritenuti più
opportuni. Contemporaneamente si tratterà di seguire gli eventi della città d’interesse per i giovani al fine di farli conoscere e farli transitare tra il maggior
numero di ragazzi.
Destinatari:
- Forum: 62 associazioni x 56.000 giovani - i ragazzi dei Centri Giovani: n. 100
- i ragazzi delle Associazioni giovanili cittadine: n. 15 x 100
Beneficiari:
- i giovani utenti del sito e dei social network www.comune.perugia.it/informagiovani (circa 300.000 annui).
2°- CONDIVIDERE in PIAZZA x PARTECIPARE realizzare interventi “Open space”: incontro ed approfondimento nei luoghi e negli orari adeguati dei ragazzi, con linguaggi efficaci sia per i giovani italiani che per i giovani stranieri.
I volontari di SCN si occuperanno di organizzare momenti di incontro ‘mobili’ nei territori della città, davanti le università, le scuole superiori, nelle piazze, durante
i quali saranno date informazioni, approfonditi argomenti (si ipotizzeranno, insieme ai ragazzi degli approfondimenti tematici), presi contatti con i giovani nei loro luoghi di passaggio, distribuito materiale informativo. Saranno raccolte
anche testimonianze video sulla partecipazione. Saranno inoltre diffusi messaggi e, se possibili, realizzati spot video/grafici specifici. Centrale, per stimolare la
partecipazione, sarà anche la testimonianza dei volontari di SCN che parleranno della loro esperienza.
Destinatari: - I giovani utenti delle piazze (n.10 incontri x 40 contatti ad incontro)
- i giovani utenti delle scuole superiori (n.5 interventi territoriali (500) - gli utenti delle Università (circa 25.000 giovani, 35.000 altri
cittadini);
Beneficiari: - i giovani utenti del sito e dei social network
www.comune.perugia.it/informagiovani (circa 300.000 annui).
3° - CONDIVIDERE A SCUOLA/UNIVERSITA’ x PARTECIPARE. Incontri informativi e di approfondimento all’interno delle SCUOLE secondarie della città.
I volontari di servizio civile parleranno della loro esperienza di volontariato direttamente ai ragazzi e approfondiranno alcuni argomenti dialogando con gli
studenti in modo informale per stimolare percorsi partecipativi nella città. Illustreranno servizi ed opportunità anche con la proiezione, dove possibile, di quanto prodotto da loro stessi, durante la fase degli incontri.
Destinatari:
- n 15.000 giovani frequentanti le scuole superiori
Beneficiari:
- I giovani (14-19 anni) delle scuole superiori coinvolte (almeno 250)
4° CONDIVIDERE IN REDAZIONE X PARTECIPARE: acquisire conoscenza delle attività e delle proposte del territorio, partendo dalla redazione
Informagiovani e Politiche Giovanili. I volontari di SCN avranno come punto di riferimento la redazione
dell’Informagiovani e delle Politiche Giovanili del Comune di Perugia. Saranno partecipi dei percorsi redazionali web e della realizzazione di attività dell’Ufficio, anche per la diffusione di informazioni e dei percorsi partecipativi sopra elencati
Destinatari:
- i i giovani utenti del sito e dei social network www.comune.perugia.it/informagiovani (circa 300.000 annui);
Beneficiari:
- I giovani della città.
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto di Servizio Civile Nazionale “TRAME URBANE: IDEE GIOVANI PER
RIGENERARE LA CITTA’” intende introdurre i volontari alle tematiche inerenti la partecipazione e l’aggregazione giovanile dal punto di vista della “conoscenza” e
del contatto diretto peer-to-peer” a favore della collettività per la rigenerazione urbana. In tale ottica sono previsti momenti di formazione generale e specifica presso le sedi operative.
FASI ATTUATIVE TEMPI
1°
mes
e
2°
mes
e
3°
mes
e
4°
mes
e
5°
mes
e
6°
mes
e
7°
mes
e
8°
mes
e
9°
mes
e
10
° m
ese
11
° m
ese
12
° m
ese
AVVIO AL SERVIZIO previsti
X
FORMAZIONE
GENERALE previsti X X X X X X
FORMAZIONE
SPECIFICA previsti X X X X
AZIONI TRASVERSALI previsti
AZIONI OBIETTIVO 1 previsti
AZIONI OBIETTIVO 2 previsti
AZIONI OBIETTIVO 3 previsti
AZIONI OBIETTIVO 4 previsti
Monitoraggio formazione
generale DGR 839/2014 previsti X X
Monitoraggio piano
formazione generale e
specifica
previsti X X X
Monitoraggio valutazione
andamento attività previsti X X X
Nel corso dei primi mesi i volontari parteciperanno al corso di formazione generale (vedi par. 29_34) al
termine del quale verrà loro somministrato un test finale di valutazione per verificare le conoscenze
acquisite.
Il modello di sistema adottato è finalizzato a rilevare e a descrivere l’efficacia della formazione generale
erogata non solo in termini di conoscenze concettuali ma anche in termini di capacità di riflessione su
quanto trattato di lettura critica della realtà, di valutazione della propria capacità di impatto nella comunità
come cittadino attivo.
1 ° - PERCORSI DI CITTADINANZA E PARTECIPAZIONE ATTIVA
Az. Azioni Ruolo volontari Attività volontari
1 Ricognizione e
definizione del programma degli interventi.
Individuazione delle associazioni e delle realtà giovanili più
rilevanti nella città. (partendo dalla rete già esistente e dal Forum.
I volontari
dovranno agire autonomamente per la formazione di una prima agenda di contatti.
Il volontario è coinvolto
nell’attività di back office.
Inoltre saranno in rapporto continuo, in fase operativa, con i gli operatori-tutor del CSG, della redazione Politiche
Giovanili del Comune di Perugia.
2 Partecipazione agli incontri del Forum
Ascoltare e documentare gli incontri
Redigere un canovaccio per le interviste
Filmare/videofilmare gli
incontri.
3 Realizzazione di materiali digitali/documentali foto-video e raccolta materiali ulteriori sui giovani del
territorio.
I volontari saranno chiamati a realizzare, o seguire
direttamente, la realizzazione di materiali foto e video digitali filmati.
Il volontario dovrà realizzare un prodotto multimediale fruibile dai suoi coetanei da
condividere sul web.
4 Acquisizione conoscenza
dei servizi e dei progetti attivi
Individuazione
materiale documentale
Distribuzione del materiale
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Per la suddetta attività i volontari saranno seguiti da:
n. 2 dipendenti dell’Ente, per l’inserimento dei volontari nella struttura dell’ufficio politiche giovanili – n. 1 comunicatore delle politiche giovanili (Cat. C), n. 1 Comunicatore (Cat. C);
N. 1 dipendente dell’Ente come supporto per le attività di video filmato n. 1 comunicatore delle politiche giovanili (Cat. C).
2°- CONDIVIDERE in PIAZZA x PARTECIPARE
Az. Azioni Ruolo volontari Attività volontari
1 Ricognizione e definizione del
programma degli interventi.
I volontari dovranno agire
autonomamente per la formazione di una prima agenda di contatti.
Redazione di apposita banca dati anche tenendo
conto delle iniziative che coinvolgono i giovani in città.
2 Realizzazione questionario per
interviste
I volontari individueranno
autonomamente le macro-voci ritenute importanti
per avere un quadro dei flussi dei giovani
Predisposizione del materiale per interviste.
3 Partecipazione alle uscite I volontari potranno sia prendere contatti con i loro coetanei che intervistarli, ma anche parlare
della loro
Realizzazione interviste e presentazione del SCN.
esperienza
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con
le predette attività
Per la suddetta attività i volontari saranno seguiti da: N. 1 dipendente dell’Ente con funzioni di comunicatore delle politiche
giovanili (Cat. C);
N. 1 dipendente dell’Ente come supporto per le attività di video filmato n. 1 comunicatore delle politiche giovanili (Cat. C).
3° CONDIVIDERE A SCUOLA/UNIVERSITA’ x PARTECIPARE
Az. Azioni Ruolo volontari Attività volontari
1 Ricognizione e definizione del programma degli interventi.
I volontari dovranno agire autonomamente per la formazione
di una prima agenda di contatti.
Contattare direttamente le consulte scolastiche e universitarie.
2 Intervento diretto nelle scuole/Università
I volontari individueranno autonomamente le
macro-voci ritenute importanti per avere un quadro dei flussi dei giovani
Esposizione della propria esperienza di SCN e proiezione dei filmati
realizzati
3 Documentazione degli
interventi
Stimolare la
discussione
Ascolto e rielaborazione
dei dati emersi
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con
le predette attività
Per la suddetta attività i volontari saranno seguiti da: n. 1 dipendente dell’Ente – 1 comunicatore delle politiche giovanili (Cat. C),
n. 1 Comunicatore (Cat. C)
4°- CONDIVIDERE IN REDAZIONE PER PARTECIPARE
Az. Azioni Ruolo volontari Attività volontari
1 Ricognizione degli strumenti web.
I volontari dovranno agire
autonomamente per creare un quadro d’insieme degli strumenti web
Organizzazione e inserimento dati, video,
foto, Scambi attraverso il web.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Per la suddetta attività i volontari saranno seguiti da:
n. 1 dipendenti dell’Ente– n. 1 comunicatore delle politiche giovanili (Cat. C); n. 1 operatore informatico
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1, i volontari del Servizio Civile saranno impegnati
nelle seguenti attività: 1) percorsi di cittadinanza e partecipazione attiva
I volontari dovranno agire autonomamente per la formazione di una prima agenda di contatti, filmare gli incontri, realizzare, o seguire direttamente la realizzazione di materiale foto e video digitali filmati.
2) Condividere in piazza x partecipare
I volontari dovranno agire autonomamente per la formazione di una prima agenda di contatti, individuare autonomamente le macro voci ritenute importanti per avere un quadro dei flussi dei giovani, prendere contatti con i coetanei
3) Condividere a scuola/università x partecipare I volontari dovranno agire autonomamente per la formazione di una prima agenda di contatti individuare autonomamente le macro voci ritenute importanti per avere un quadro dei flussi dei
giovani, stimolare la discussione. 4) Condividere in redazione per partecipare
I volontari dovranno agire autonomamente per creare un quadro di insieme degli strumenti
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
L’orario di svolgimento delle attività coinciderà in parte con quello
dell’ufficio (Lun. e Merc. 8/14 14,30/17,30 – Mar. Giov. Ven. 8/14.
Si richiede inoltre FLESSIBILITA’ ORARIA, eccezionalmente anche in ore serali o giorni festivi in occasione di:
4
6
0
4
4
0
1400
5
- eventi - incontri con i ragazzi delle associazioni giovanili - moduli di formazione e approfondimento di politiche giovanili
- moduli di formazione e approfondimento di reti europee - partecipazione incontri Forum.
L’eventuale superamento del monte orario darà luogo a riposo compensativo in altra giornata.
L’attività descritta potrà essere svolta presso: Uff. Informagiovani,
Centro Servizi Giovani (CSG), Centri Giovani, Sedi di associazioni, centri di formazione qualificata, piazze della città, stand fieristici o altro luogo
in occasione di partecipazione – da parte del Comune di Perugia - ad eventi e/o seminari europei, locali, nazionali ed internazionali, per periodi non superiori a sette giorni.
Disponibilità a partecipare ai corsi di formazione generale e specifica nelle sedi opportunamente individuate.
In occasione di eventi e/o momenti ritenuti coerenti con il progetto e con l’obiettivo di crescita dei volontari, gli stessi potranno svolgere attività extra-comune ed extra-regione.
Al volontario è richiesto inoltre di:
Adottare la massima riservatezza nel trattamento dei dati, oltre ai normali obblighi legati alla normativa vigente.
Effettuare trasferte intra-comune, extra.comune ed extra regionali. Essere flessibile come orario di lavoro. Essere flessibile alle mansioni affidate.
Garantire il suo contributo nei giorni festivi qualora si verificasse l’esigenza.
Spostarsi presso le associazioni. Spostarsi presso le scuole superiori cittadine.
Spostarsi nel luogo o nei luoghi dove avvengono gli eventi culturali in
cui il progetto si inserisce.
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune Indirizzo Cod.
ident. sede
N. vol. per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente
Accreditato
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
Cognome e
nome
Data di
nascita C.F.
1
Comune di
Perugia –
Informagiova
ni
Perugia Piazza del Melo 2176 4
Vinti
Nicoletta
Ercolano
ni Danila
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
- Comunicazione dell’uscita del bando,attraverso l’ufficio stampa dell’ente ai quotidiani locali: n. 6 ore/uomo
- Predisposizioni e Affissione di manifesti e locandine, distribuzione di volantini: n. 12 ore /uomo
- Utilizzo di canali di comunicazione: Internet e social network: n. 6 ore/uomo
- Distribuzione di materiale informativo presso le sedi
Informagiovani e URP presenti nel territorio comunale: n. 10 ore /uomo
- Organizzazione, incontri e distribuzione del materiale informativo
sul servizio civile nazionale in modo capillare attraverso le diverse
realtà giovanili già presenti sul territorio (spazi giovani, centri giovani, associazioni e gruppi giovanili). (IMPEGNO/ORE presunto
n. 2)
- Entro il 2° mese dall’avvio del progetto verranno organizzati
momenti di incontro/dibattito tra i volontari e i soggetti coinvolti nelle attività di servizio civile (IMPEGNO/ORE presunto n. 3).
- Entro il 1° mese riavvio delle esperienze di disseminazione delle
conoscenze del SCV attraverso i social network (IMPEGNO/ORE
presunto n. 3).
Si prevede che per tali attività verranno impegnate circa 42 ore.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Criteri di selezione definiti dal Decreto Direttoriale UNSC n 173 del 11 giugno 2009
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Piano di monitoraggio interno : il modello proposto è finalizzato a rilevare il grado di
partecipazione, coinvolgimento e soddisfazione dei volontari nonché a verificare l’andamento
generale del progetto indicandone la sua efficacia o eventuale criticità; inoltre viene indagato lo
stato di realizzazione degli obiettivi.
Tale modello prevede :
la somministrazione di questionario da effettuarsi entro il 3° mese dall’avvio
la rilevazione del grado di realizzazione degli obiettivi di progetto tramite apposita
scheda entro il 3° mese dall’avvio
l’analisi delle risultanze e la rilevazione delle eventuali problematiche al fine di
elaborare le eventuali misure correttive necessarie tramite report e incontri di
restituzione ai volontari, al responsabile di progetto ed agli OLP. la somministrazione di un questionario finale da effettuarsi tra il 10° e 11° mese
la rilevazione del grado di realizzazione degli obiettivi di progetto tramite apposita
scheda, da effettuarsi tra il 10° e 11° mese
elaborazione di report finale con restituzione ai volontari, al responsabile di progetto ed
agli OLP
Inoltre ARCI SERVIZIO CIVILE provvederà ad effettuare in aggiunta al modello depositato, la
valutazione dell’efficacia della formazione generale ai sensi del DGR n. 639 del 5.6.2012 e del
DGR n. 839 del 7.7.2014 della Regione Umbria
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Per l’attività di formazione specifica è previsto un costo di € 1.424,00 calcolato sulla base delle
ore do docenza svolte dal personale dipendente dell’amministrazione comunale in possesso delle
adeguate competenze.
€ 2.000,00 che l’Amministrazione comunale sostiene per lo svolgimento della formazione
generale a copertura delle spese eccedenti rispetto al rimborso previsto dal UNSC
Diploma di maturità
Iscrizione/Laurea in Scienze della comunicazione, Scienze della Politica e del Governo, Scienza della formazione, Scienze Politiche
e Relazioni Internazionali, Assistenza sociale, Sociologia e Politiche Sociali, Lingue, Lettere e Filosofia.
conoscenza lingue straniere
conoscenze informatiche patente di guida (Cat. B).
Le esperienze maturate nel campo delle politiche giovanili costituiscono titolo preferenziale.
Il progetto affronta trasversalmente vari ambiti per cui sono richieste
conoscenza diverse. L’importanza poi “di chiamarsi” giovani, di avere cioè un’età in cui ancora non si è acquisito un titolo accademico, è
comunque importante e sufficiente in quanto si tratta di interventi davvero peer to peer.
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
NO
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Postazioni dotate delle seguenti attrezzature: 4 computer collegati in rete con accesso ad internet e ad intranet;
casella e-mail personalizzata; telefono e fax;
scanner e stampante di rete; materiale di cancelleria; 1 fotocamera digitale
1 videocamera digitale
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Al termine del periodo di servizio verrà rilasciato dal Comune di Perugia – Assessorato alle Politiche Giovanili - ufficio Informagiovani e politiche
giovanili a tutti i volontari un attestato di partecipazione. Tale attestato riporterà le competenze formative e professionali acquisite.
I volontari nel corso del servizio svilupperanno le seguenti abilità: capacità di lavorare in team;
capacità di lavorare per obiettivi; competenza in materia di gestione dei rapporti con i giovani,
all’interno di gruppi informali e/o formali;
competenze informatiche; competenze di progettazione di interventi sul territorio destinati ai
giovani; competenze in materia di progettazione, strutturazione e
organizzazione di nuovi servizi destinati al mondo giovanile;
competenze in materia di associazionismo e di partecipazione giovanile.
Le specifiche competenze e professionalità acquisite dai volontari durante l’espletamento del servizio civile, saranno certificate dall’ente,
riconosciute valide ai fini del curriculum vitae nell’ambito di selezioni che il Comune di Perugia attiverà per reperire personale da adibire a mansioni da considerare attinenti a quelle svolte in sede di attuazione
del presente progetto e ai sensi dell’art.13 del D.lgs 5 aprile 2002, n.77, saranno valutate con lo stesso criterio del servizio prestato presso l’Ente.
Entro i primi sessanta giorni dall’avvio i volontari parteciperanno ad un corso di formazione generale obbligatoria in materia di sicurezza ai sensi
del D.Lgs.81/2008 e dell’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011. La partecipazione al corso consentirà l’ottenimento di credito formativo permanente valido per eventuali nuovi rapporti di lavoro.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La formazione generale dei volontari sarà effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale,
attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del
progetto. Di norma questa formazione avverrà presso la sede dell’ente accreditato indicata al punto 1
del presente progetto. Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
30) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con servizi acquisiti da enti di Servizio Civile Nazionale di I Classe con
esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli:
_ Mod. FORM
_ Mod. S/FORM
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI Arci Servizio Civile – Codice Accreditamento NZ00345
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I corsi di formazione tenuti da Arci Servizio Civile prevedono:
lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e
discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei
partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del
30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con
prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula.
dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di
socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali).
Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di
formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si
possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula.
formazione a distanza F.A.D. – (il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di
verifica, allocati su una piattaforma e-learning dedicata, con contenuti video, audio, forum e
simili, letture, dispense, strumenti collaborativi)
In merito al monitoraggio per la valutazione delle conoscenze/nozioni acquisite al fine di verificare
l’efficacia e la riuscita della formazione generale, nonché stimolare un’attenzione maggiore da parte
dei giovani volontari per questa fase rilevante del Servizio civile, ai sensi del DGR n. 639 del
05/06/2012 e DGR n. 839 del 07/07/2014 della Regione dell’Umbria sarà utilizzata la seguente
metodologia:
- strumenti non formali di gradimento della formazione generale, proposti in aula al termine di
ognuna delle quattro giornate di formazione ( la Valigia, la Sedia, l’Agenda strappata, il
Giudizio scritto sul corso);
- questionari di valutazione dell’apprendimento, proposti alla fine dei ognuno dei moduli di
FAD;
- questionario di valutazione delle modalità di analisi critica, ragionamento, capacità di azione
sul contesto, somministrato attraverso una piattaforma informatica on line tra l’8° ed il 9°
mese di servizio.
33) Contenuti della formazione:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della
legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari.
Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni storici e sociali
al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si
intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la Formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del
13/07/2013) prevedono:
1 “Valori e identità del SCN”
a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
b. Dall’obiezione di coscienza al SCN
c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta
d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 “La cittadinanza attiva”
a. La formazione civica
b. Le forme di cittadinanza
c. La protezione civile
d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
a. Presentazione dell’ente accreditato, finalità, struttura, soci, settori di intervento
b. Il lavoro per progetti
c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Infine, per la valutazione delle conoscenze nozionistiche dei moduli per la formazione generale
sopra citati indispensabile per effettuare una conseguente valutazione delle capacità di analisi critica,
ragionamento, capacità di azione sul contesto , ai sensi delle Linee Guida della formazione generale,
sarà effettuato un monitoraggio così come indicato nel box 32 riferibile ai seguenti temi:
- L’identità del gruppo in formazione
- Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale
- Il dovere di difesa della patria e la difesa civile non armata e non violenta
- La protezione civile
- La solidarietà e le forme di cittadinanza
- la normativa vigente (Carta di impegno etico, organizzazione del SCN, rappresentanza
Volontari, l’Ente, disciplina enti/volontari)
- Il lavoro per progetti
- La comunicazione interpersonale e la gestione dei conflitti
34) Durata:
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno
tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e
ulteriori 10 ore attraverso la formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160
del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” del Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile Nazionale Ufficio per il Servizio Civile Nazionale questo ente
erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del
progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai
fini del monte ore.
In merito al monitoraggio per la valutazione delle conoscenze/nozioni acquisite al fine di verificare
l’efficacia e la riuscita della formazione generale, nonché stimolare un’attenzione maggiore da parte
dei giovani volontari per questa fase rilevante del Servizio civile, ai sensi del DGR n. 639 del
05/06/2012 e DGR n.839 del 07/07/2014 della Regione Umbria sarà effettuato un questionario di
valutazione delle modalità di analisi critica, ragionamento, capacità di azione sul contesto,
somministrato attraverso una piattaforma informatica on line tra l’8° e il 9° mese di servizio.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Ufficio Informagiovani e politiche giovanile – Piazza del Melo Perugia Centro Servizi Giovani – Via Settevalli, 11 Perugia
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica verrà realizzata presso l’Ente con formatori interni, in esecuzione del presente progetto. Si è scelto di erogare il 70% del monte ore della formazione specifica entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto ed il restante 30% entro e non oltre 270 giorni dall’avvio dello stesso. Tale scelta viene ritenuta opportuna in quanto consente di accompagnare efficacemente con la formazione specifica l’inserimento dei volontari nelle attività del progetto
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Leombruni Carmen Fabiana Pierini Ceccagnoli Antonella Nicoletta Vinti Raffaela Pascucci Serena Covarelli Arianna Tei Crispoltoni Claudio
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Leombruni Carmen (Dirigente U.O. Attività Culturali, Biblioteche e
Turismo) _ con i compiti e responsabilità previste per la figura di dirigente ai sensi del D.Lgs.81/2008 e s.i.m. Claudio Crispoltoni (Diploma di Laurea in Scienze Politiche): consulente
dal 2005 per le politiche giovanili del Comune di Perugia e dal 2006 per le politiche culturali. Istruttore della Comunicazione per le Politiche
Sociali e Giovanili Ceccagnoli Antonella (Diploma Accademico di Pittura): esperta nell’organizzazione di eventi culturali e promozione degli stessi;
Fabiana Pierini (Diploma di Ragioniere perito commerciale programmatore): esperta nell’elaborazione dei contenuti delle pagine
internet del servizio Informagiovani e Politiche Giovanili; Nicoletta Vinti (Diploma di Laurea in Giurisprudenza): esperta nelle politiche giovanili;
Raffaela Pascucci (Diploma di Laurea in Biologia) esperta del front office dell’Ufficio Informagiovani del Comune di Perugia;
Arianna Tei: (Laurea Magistrale in Conservazione dei Beni Culturali): operatore socio-educativo con esperienza nel campo delle politiche giovanili;
Serena Covarelli (Diploma di Ragioniere e perito commerciale): è stata coordinatrice, in qualità di operatore sociale, del progetto Discoteca d'OK
per la prevenzione nei locali notturni; Tutti i soggetti di cui sopra ricoprono incarichi e svolgono da anni attività
che costituiscono esperienza da trasmettere ai volontari. Riteniamo che tale esperienza possa essere un bagaglio educativo/formativo la cui trasmissione sarà di sicuro aiuto per i giovani impegnati, sia al fine della
realizzazione del progetto, ma anche rispetto alla loro esperienza di vita. Sul fronte dell’aggregazione dei giovani verrà messa a disposizione dei
volontari la pluriennali esperienza nelle politiche giovanili che attraversa l’aggregazione per arrivare alla realizzazione degli eventi.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Nell’ambito della formazione specifica saranno utilizzate le seguenti tecniche e metodologie: la lezione frontale, le simulazioni, e la
conoscenza diretta. La prima metodologia riferisce a un modello didattico-formativo basato sull’idea dell’insegnamento come
trasferimento della conoscenza e risulta particolarmente adeguata per la parte relativa alle conoscenze specifico-generali in quanto incentrati sulla dimensione cognitiva dell’informazione. Nel corso delle lezioni verrà
distribuito apposito materiale. Il ricorso alla conoscenza diretta implica un approfondimento di alcune
tematiche, che per loro stessa natura e per rendere efficace l’apprendimento, necessitano di acquisizione teorico-pratica attraverso un’esperienza diretta sotto la supervisione del formatore che proporrà
anche apposite simulazioni.
40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica per 92 ore complessive sarà così articolata: Modulo 1 – Il Comune di Perugia
Obiettivo: acquisire conoscenze generali sull’organizzazione dell’Ente e sulle principali normative che ne regolano l’attività
Ore: 3 Formatore: N. Vinti Contenuto: Testo Unico Enti Locali, Regolamento e Schema di
organizzazione, Privacy Metodologia: Lezione frontale
Il lavoro per progetti Obiettivo: illustrare il metodo della progettazione nelle sue diverse
articolazioni al fine di facilitare per i volontari la comprensione delle diverse fasi di progetto, sia in intermini di attuazione che di monitoraggio
e valutazione Ore: 3 Formatore: C. Crispoltoni
Metodologia: Lezione frontale
La comunicazione rivolta alla giovani generazioni Obiettivo: Obiettivo del modulo è quello di fornire ai volontari gli
elementi di conoscenza per relazionarsi con il pubblico Ore: 6 Formatore: R. Pascucci
Contenuto: caratteristiche di comunicazione di un front office rivolto ai giovani, approcci comunicativi e informativi.
Metodologia: Lezione frontale + esperienza diretta La comunicazione istituzionale dell’Ente
Obiettivo: Obiettivo del modulo è quello di fornire ai volontari gli elementi della comunicazione dell’Ente
Ore: 4 Formatore: C. Crispoltoni Contenuto: Legge 150/2000, caratteristiche di comunicazione dell’ente
pubblico Metodologia: Lezione frontale + esperienza diretta
Il lavoro in team Obiettivo: Obiettivo del modulo è quello di fornire ai volontari gli
elementi per la costruzione di progetti e di lavoro esecutivo partendo da dinamiche di gruppo.
Ore: 3 Formatore: C. Crispoltoni Metodologia: Esperienza diretta
Modulo 2 –
Politiche giovanili: normative nazionali ed europee Obiettivo: fornire competenze in ordine alle normative esistenti come punto di partenza per la progettualità
Ore: 4 Formatore: C. Crispoltoni
Contenuti: analisi della attuale normativa europea e nazionale sulle
politiche giovanili e suoi futuri sviluppi Metodologia: lezione frontale
Le politiche giovanili dell’Ente e la realtà associativa Obiettivo: acquisizione delle competenze in ordine alle realtà associative
ed ai diversi approcci con le stesse. Ore: 6 Formatore: C. Crispoltoni
Metodologia: lezione frontale + esercitazioni pratiche e simulazioni
La progettualità giovanile Obiettivo: come conoscere e sviluppare la progettualità giovanile Ore: 3
Formatore:C. Crispoltoni Contenuto: analisi e studio delle esperienze di genere e di
un’esercitazioni pratiche e simulazioni Metodologia: lezione frontale
Giovani generazioni e approccio sociale Obiettivo: acquisizione di competenze generiche in ordine all’approccio
sociale ai giovani Ore: 6
Formatore. S.Covarelli Contenuto: analisi della realtà esistente nell’Ente e delle prospettive future
Metodologia: lezione frontale + esperienza diretta
Trasmissione delle competenze Obiettivo: permettere ai volontari di trasmettere le proprie esperienze ai loro coetanei
Ore: 3 Contenuto: Specifiche metodologie relative all’approccio ai giovani
Formatore: S.Covarelli Metodologia: lezione frontale - simulazione
La progettazione a EYC Obiettivo: acquisire conoscenze del panorama relativo alla candidatura e
EYC Ore: 6 Formatore: C. Crispoltoni
Contenuti: studio della call e delle normative nazionali ed europee su EYC
Metodologia: lezione frontale Le attuali esperienze di Forum giovani in Italia ed in Europa
acquisire conoscenze relativamente al Forum Nazionale Giovani e sui Forum attualmente costituiti in Europa
Ore: 6 Formatore: C. Crispoltoni Contenuti: analisi del contesto nazionale ed europeo
Metodologia: lezione frontale
Modulo 3 -
L’associazionismo giovanile Obiettivo: Scopo del modulo è fornire ai partecipanti competenze in materia di associazionismo giovanile al fine di renderli capaci di lavorare
in una realtà come quelle in cui presteranno servizio. Ore: 8
Formatore: C.Crispoltoni Contenuti: La normativa sull’associazionismo; i sistemi e gli organismi di partecipazione; i processi di co-progettazione; la comunicazione nel
mondo dell’associazionismo giovanile; le culture giovanili, i gruppi formali e informali. Partecipazione ad incontri delle associazioni e dei
Centri Giovani. Metodologia: lezione frontale + esercitazioni pratiche
Cosa e chi c’è dietro un’associazione giovanile Obiettivo: acquisire informazioni su ciò che spinge un gruppo di giovani a
costituire un’associazione giovanile: motivazioni e difficoltà Ore: 4 Formatore: A. Tei
Contenuti: contributo in materia di associazionismo giovanile attraverso il resoconto dell’esperienza pluriennale personale, le difficoltà e i
traguardi Metodologia: incontro diretto, risposte a quesiti
Come portare avanti un’associazione giovanile nel contesto
cittadino Obiettivo: individuare modalità di approccio perché l’associazione
costituisca un punto di riferimento per il quartiere Ore: 4 Formatore: A. Tei, C. Crispoltoni, S. Covarelli
Contenuti: esperienze concrete percorsi associazionistici Metodologia: incontro diretto, risposte a quesiti
Modulo 4 -
L’organizzazione e la promozione di eventi culturali per i giovani Obiettivo: scopo del modulo è di far apprendere ai volontari le
conoscenza base per l’organizzazione di eventi Ore: 3 Formatore: Antonella Ceccagnoli
Contenuti: tecniche e strumenti pratici per diventare esperti nella organizzazione di eventi culturali d’interesse giovanile.
Metodologia: lezione frontale + esercitazioni pratiche Modulo 5 -
La gestione informatica dei documenti Obiettivo: acquisire competenze al fine di gestire le diverse tipologie di
documenti informatici: testi, video, foto Ore: 6 Formatore: Fabiana Pierini
Contenuti: utilizzo dei diversi e maggiormente usati strumenti software per la costruzione di materiale grafico e/o video (Photoshop, Indesign e
Illustrator).
Metodologia: lezione frontale + esercitazioni pratiche. L’inserimento dei documenti nei social-network
Obiettivo: saper utilizzare i social-network attualmente in uso, in particolare tra i giovani.
Ore: 3 Formatore: Fabiana Pierini Contenuto: utilizzo degli strumenti software per l’inserimento nei social
network dei lavori grafici e video prodotti. Metodologia: esperienza diretta.
Modulo 6 – Bilancio delle competenze acquisite
Obiettivo: Questo modulo conclusivo ha l’obiettivo di fornire ai volontari strumenti e informazioni circa le conoscenze, abilità e comportamenti
acquisite durante l’anno di servizio civile, attraverso momenti di riflessione personale (coadiuvati dal formatore) e momenti di condivisione e confronto con il gruppo.
Ore: 4 Formatore: N. Vinti
Contenuti: incontri teorico-pratici per lo scambio delle esperienze Metodologia: lezione frontale + esperienza diretta
Disseminazione dei risultati Obiettivo: individuare strumenti che permettano la massima diffusione
degli obiettivi progettuali raggiunti Ore: 3
Formatore: C.Crispoltoni Contenuti: analisi dei metodi Metodologia: lezione frontale e esperienza diretta
Modulo formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei
volontari: nei primi 90 giorni dall’avvio del progetto tutti i volontari verranno informati ed addestrati ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. 81/2008: a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alle attività e ai
luoghi di lavoro con l’illustrazione del Documento di valutazione dei rischi del Comune di Perugia
b)sulle procedure che riguardano il primo soccorso la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro c) sui rischi specifici cui è esposto il volontario in relazione all’attività svolta, sulle normative di sicurezza e
sulle misure e le attività di prevenzione e protezione riportate nelle istruzioni di Salute e Sicurezza.
Docente: Carmen Leombruni Durata: 2 ore Il modulo verrà completato con un corso online tramite piattaforma e-
learning della durata di 4 ore in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi dell’art.37 del D.lgs.81/2008 e dell’Accordo Stato
regioni del 21 dicembre 2011. Si allega l’attestazione di conformità del corso alle normative sulla sicurezza rilasciata dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
Durata: 4 ore
41) Durata:
La durata complessiva della formazione specifica sarà di 92 ore.
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Piano di monitoraggio interno : il modello proposto è finalizzato anche a
verificare l’andamento del percorso formativo intrapreso e a valutare l’apprendimento di nuove conoscenze e competenze nonché la crescita individuale dei volontari. Tale modello prevede l’inserimento di specifiche
domande per il monitoraggio della formazione generale e specifica nel questionario predisposto per la valutazione dell’andamento delle attività
del progetto, da effettuarsi entro il 3° mese dall’avvio e tra il 10° e 11° mese.
Inoltre Arci Servizio Civile provvederà ad effettuare in aggiunta, al
modello depositato, la valutazione delle conoscenze/nozioni acquisite al fine di verificare l’efficacia e la riuscita della formazione stessa, nonché stimolare un’attenzione maggiore da parte dei giovani volontari per
questa fase rilevante del servizio civile ai sensi del DGR n. 639 del 05/06/2012 e DGR n. 839 del 07/07/2014 della Regione dell’Umbria