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- 1 - S SC CH HE ED DA A P PR RO OG GE ET TT TO O P PE ER R L LI I M MP PI I E EG GO O D DI I V VO OL LO ON NT TA AR RI I I I N N S SE ER RV VI I Z Z I I O O C CI I V VI I L LE E I I N N I I T TA AL LI I A A ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI SARSINA 2) Codice di accreditamento: NZ01129 3) Albo e classe di iscrizione: Regione Emilia-Romagna

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO ... · - 3 - Tutti i volontari riconoscono fondamentale l’esperienza compiuta durante il Servizio Civile, non solo quale

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SSEERRVVIIZZIIOO CCIIVVIILLEE IINN IITTAALLIIAA

ENTE 1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI SARSINA

2) Codice di accreditamento: NZ01129

3) Albo e classe di iscrizione: Regione Emilia-Romagna 3°

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CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

ACCULTURIAMOCI

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore D: Patrimonio artistico e culturale: D-03 Valorizzazione storie e culture locali

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

ESITI FINALI MONITORAGGIO INTERNO DEI PROGETTI DEI BANDI PRECEDENTI

Quale prosecuzione dei progetti precedenti, non ultimo quello in corso di attuazione (Per te, per noi, per tutti) che ha avuto avvio 13 settembre 2017, il presente progetto è stato redatto sulla base delle rilevazioni in ordine agli esiti finali del monitoraggio interno del progetti di servizio civile realizzati negli ultimi anni. A tali esiti finali sono poi stati incrociati i primi dati rilevati in ordine all’attuazione del progetto in corso. Dagli esiti del monitoraggio finale ed in itinere di cui sopra è risultata confermata la completa corrispondenza, sia degli obiettivi generali, sia di specifici, alle esigenze riscontrate e la loro coerenza con le attività proposte. I volontari che hanno prestato precedentemente servizio presso l’Ente, e quelli che lo stanno tutt’ora prestando, hanno tutti indicato un alto grado di soddisfazione per essere riusciti a vedere concretizzati gli obiettivi previsti. Tale dato è comprovato anche dal fatto che: - due volontari impiegati nel progetto 2011/2012 (La libertà è partecipazione) sono poi stati

assunti a tempo determinato nel ruolo impiegatizio, quali vincitori del relativo concorso pubblico; - due volontari impiegati nel progetto 2012/2013 (Da protagonisti nel mondo che vorremmo) sono

stati poi incaricati dello svolgimento di attività afferenti il Plautus Festival, beneficiando del titolo di preferenza stabilito con l’atto deliberativo di approvazione del Progetto;

- una ragazza che ha svolto il proprio Servizio nell’ambito del Plautus festival, grazie alle competenze acquisite ed all’esperienza maturata, è ora dipendente di una importante Compagnia teatrale con compiti amministrativi;

- delle tre volontarie impiegate nel progetto 2014/2015 (Noi ci impegniamo): una, grazie alle sue spiccate qualità comunicative e grafiche - rafforzate dal Servizio

prestato - ed ai “lavori” realizzati per le finalità progettuali, ha acquisito una tale stima e conoscenza presso la Comunità Civile da poter avviare una propria attività di lavoro autonomo di tipo grafico/pubblicitario;

un’altra, anche grazie alle referenze ricevute, ha trovato subito una “stabile” occupazione di tipo amministrativo;

l’ultima è riuscita a “mettersi in gioco” nelle ricerca di un occupazione, con risultati indubbiamente positivi, anche se precari, ma soprattutto superando oggettive difficoltà di relazione;

- particolarmente una ragazza del progetto Ci mettiamo in gioco anche noi (anno 2016/2017) mantiene un proficuo rapporto con l’Ufficio Servizio Civile di questo Comune e con i Volontari che gli sono succeduti, al punto da essere coinvolta nelle attività fino ad ora organizzate;

- tre delle volontarie impiegate nel progetto 2016/2017 (Startup giovani), hanno dato la loro disponibilità ad impegnarsi all’interno del locale Comitato di Gemellaggio, impegnandosi in prima persona nell’organizzazione delle attività di ospitalità e di trasferta nei paesi gemellati;

- una di queste tre ragazze si era peraltro disponibile a svolgere a titolo gratuito attività di formazione per i volontari attualmente in Servizio Civile, in merito alle modalità di gestione e aggiornamento del sito web: www.sarsinaturismo.it;

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Tutti i volontari riconoscono fondamentale l’esperienza compiuta durante il Servizio Civile, non solo quale arricchimento della loro personalità, ma anche quale leva di crescita culturale e professionale. E’ interessante, a questo proposito riferire le seguenti testimonianze raccolte presso alcuni volontari, compreso alcuni di coloro che stanno svolgendo proprio in questi mesi il loro servizio: «La mia esperienza di Servizio Civile mi ha portato ad una sostanziale modifica del mio modo di vedere la Pubblica Amministrazione. Se prima la consideravo lontana dai bisogni del singolo cittadino, se non anche autoreferenziale, grazie all’esperienza che sto avendo modo di compiere, ora vedo le cose sotto un’altra luce. D’altra parte mi sta aiutando anche ad “aprire gli occhi” su una serie di “bisogni” dei quali io prima non avevo una reale consapevolezza. Il servizio all’interno della Biblioteca Comunale, la partecipazione al “Progetto Lettura” (mi sono scoperto un bravo attore), la presenza all’interno dell’ufficio Informazioni Turistiche, il lavoro per l’organizzazione del Plautus Festival e degli altri eventi culturali, ma ha fatto conoscere meglio la mia Città e registrare quanta domanda di cultura sia presente nei miei coetanei» (Nicola Matassoni, Bando 2011); «Sicuramente frequentare gli ambienti di una Pubblica Amministrazione, ancor più se un Ente Locale, mi ha fatto cambiare idea su quanto prima invece sostenevo con fermezza. Mi ha insegnato anche a capire che, sia i Pubblici Amministratori, sia gli impiegati/operai, operano con passione, e comunque sempre in “buona fede”, per il bene della gente» (Valentina Santi, Bando 2010);

«E’ un’esperienza che può realmente cambiare la tua vita, ti cambia il modo di vedere le cose, cambia il tuo approccio con il mondo, ti aiuta a crescere. Entri a far parte di un gruppo, di una famiglia, all’interno della quale il tuo aiuto può davvero fare la differenza» (Giulia Ruscelli, Bando 2011); «L’esperienza del Servizio Civile mi sta servendo a rapportarmi con realtà e opinioni diverse dalle mie, e mi ha formato caratterialmente» (Damien Rossi, Bando 2011);

«Ho imparato tantissime cose pratiche che mi sono servite molto nei miei lavori successivi: intanto l'uso approfondito di programmi windows come word ed excel, ad esempio, o anche power-point per le nostre presentazioni e publisher per i volantini e i depliants! Ho imparato il funzionamento della gestione di un sito internet e quello della posta elettronica. Ho potuto praticare, nel senso di esercitare (e quindi sempre migliorare!), le mie lingue (il tedesco in particolare), sia in forma scritta (per la traduzione del sito del comune), sia oralmente durante le visite settimanali al museo (dove c'erano molti stranieri) che nella mia partecipazione a tutta l'organizzazione dei due appuntamenti di gemellaggio - mi sembra fossero due, ora non ricordo più bene!- che hanno avuto luogo a Sarsina. Ho studiato la storia del mio paese e imparato un po’ tutto quello che serve per poter fare una visita guidata al museo archeologico e alla cattedrale. E sebbene non abbia poi mai potuto prendere il patentino di guida turistica, la passione nata in quel momento per la storia e l'archeologia non mi ha mai abbandonata e ho continuato a coltivarla da sola. Ho avuto modo di conoscere da dentro l'apparato e il meccanismo di un Comune, quest'ente statale così vicino al cittadino eppure sempre nel nostro immaginario così lontano, come tutto ciò che riguarda lo "Stato". E' sempre tutto collocato in un "là" un po’ inaccessibile. E invece questo "timore riverenziale" nei confronti dello "Stato" scompare nel momento in cui entri dentro e capisci che è fatto di persone, e che la burocrazia che c'è non è poi così inaccessibile e complicata come ci appare. Nel periodo passato in biblioteca prima, e nell'ufficio cultura dopo, ho imparato a conoscere gli impiegati e i dirigenti del Comune, le loro mansioni, le loro scadenze e le problematiche che affrontano. E ho imparato a muovermi all'interno del Comune. Partecipare un po’ alla vita pubblica del proprio comune è un'esperienza che dovrebbero fare tutti! Imparerebbero a calarsi nei panni delle altre persone, prima di giudicare o di pretendere. E da lì passa un pò tutto, si entra in contatto con le persone che fanno parte delle altre realtà paesane: la Pro-Loco, la Banda, il Gemellaggio, le Associazioni sportive, la Scuola, la Casa di Riposo, ecc ecc... Una fitta rete di interscambi, di persone che conoscevo solo di vista e a cui ho dato finalmente un nome e un ruolo sociale... Si conosce, insomma, LA VITA DEL PAESE. Ma andando più nel generale, il beneficio più grande riguarda l'autostima: non trovare lavoro a 23-24 o 25 anni, o non trovare il lavoro che sogni (o non sapere addirittura quale dei mille lavori che sogni vorresti iniziare a cercare!), ti pone in un'impasse di azione e di intenti. Finora nella tua vita hai studiato e fatto poco altro, e ora che si fa? Rischi di passare le ore a casa frustrato, a cercare su internet, a mandare curricula sperando che domani qualcuno ti chiami... Ma non succede mai niente! Invece ecco che con il Servizio Civile ti dai un anno di tempo, una scadenza importante, e durante questo periodo ti senti utile, hai addirittura l'opportunità (come nel mio caso) di applicare le

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tue conoscenze in modo pratico, senza aver troppe responsabilità e senza essere impegnato tutto il giorno. Rimane sempre qualche ora a disposizione per fare altro (traduzioni, ripetizioni, sport, amici...). Contemporaneamente puoi continuare le tue ricerche di lavoro FACENDO qualcosa, il che è fondamentale. E poi, si sa, non si trova mai niente stando fermi, solo il movimento chiama altro movimento (e da cosa nasce cosa!). Così la serie di incontri e di esperienze che si fanno durante l'anno può portare (come nel mio caso, o in quello della Stefi o della Vale!) ottime opportunità di lavoro successive.

Meglio si conosce il proprio territorio, più relazioni sociali si intessano, maggiori sono le possibilità di far conoscere le proprie capacità e potenzialità, con la speranza sempre più tangibile di poterle poi applicare in un lavoro che sia anche un piacere. Viva il Servizio Civile!!!» (Arianna Rigoni, Bando 2005).

«All'inizio non sapevo se farlo oppure no. Se fare domanda per il Servizio Civile oppure no. Poi degli amici, che lo hanno fatto prima di me, mi hanno detto: “provaci, vedrai, è una bella esperienza. Non te ne pentirai!!!”. Se per l'anno prossimo qualche ragazzo/a mi dovesse chiedere un parere sul Servizio Civile, la mia risposta sarà uguale a quella dei miei amici. Perché? Non è solo per il fatto che si viene pagati. Ma soprattutto perché stai in mezzo alla gente, e quello che si fa per gli altri è certamente più gratificante che starsene a cuccia a casa propria, stesi sul divano con la TV accesa dalla mattina alla sera. Ammetto che per una persona timida e insicura come me non è mai facile fare scelte di questo tipo. Ma tentar non nuoce, dicono. Ed è vero! Personalmente del Servizio Civile non cambierei niente. Lo consiglio soprattutto alle persone timide e introverse.» (Tania Terruzzi, bando 2012)

La mia esperienza di Servizio Civile mi sta aiutando giorno per giorno ad approcciarmi sempre meglio alla Pubblica Amministrazione che prima consideravo lontana da me, e alla stesso tempo, lavorando la maggior parte del mio tempo all’Ufficio Turistico, mi aiuta a conoscere Sarsina e i suoi posti più caratteristici da un punto di vista differente e molto più approfondito. Prima di questa esperienza, infatti, non mi ero soffermata a comprendere quanti luoghi Sarsina possegga di così grande fascino, come allo stesso tempo la moltitudine di reperti romani che si possono scorgere in ogni angolo della città. Sono quindi entusiasta del Servizio Civile che sto effettuando e sono convinta che col passare dei mesi sarà sempre più appassionante, grazie anche all’aiuto che daremo per l’organizzazione del Plautus Festival che mi ha sempre affascinata molto. (Rita Bartolini, bando 2012)

La cosa che mi sta piacendo più di tutti del servizio civile è che chi ci segue, dall’OLP alla pubblica amministrazione, sa cogliere le nostre peculiarità, le nostre capacità e soprattutto le nostre passioni e fa si che vengano messe al servizio del progetto nonché del Comune stesso. In questo modo il nostro servizio diventa veramente un’esperienza di crescita personale, perché il singolo individuo viene valorizzato per ciò che è e per ciò che può dare, aiutandoci anche a scoprirci e conoscerci. Inoltre da la possibilità a ragazzi giovani come noi di sentirci più vicini ad un organismo come la pubblica amministrazione che viene vista sempre “lontana” o addirittura “contro” i bisogni del cittadino, rendendoci chiaro che l’unica cosa che, alle volte, rema contro certe richieste del cittadino è la burocrazia. Sono partita col bisogno di farmi conoscere all’interno di un Comune che non è il mio per nascita e di poter partecipare alla vita del paese. La mia richiesta è stata completamente esaudita, pur non avendo ancora finito il servizio. Partecipare, almeno un po’, alla vita pubblica del proprio Comune è un'esperienza che dovrebbero fare tutti ed è davvero utile per imparare a calarsi nei panni delle altre persone, prima di giudicare o di pretendere. Vivere queste dinamiche dall’interno ti da la possibilità di vedere l’impegno che tante persone mettono per il proprio paese e capire cosa fa muovere tutto quanto; si entra in contatto con varie realtà: Pro-Loco, Banda, Gemellaggio, Associazioni, Scuola, Casa di Riposo ecc che non sono realtà separate ma ingranaggi di un unico meccanismo. Un’altra cosa importante del servizio civile è che tanti giovani, soprattutto in questo periodo, si trovano nella situazione di rimanere senza lavoro o di non averlo mai avuto. Ritrovarsi a casa con la frustrazione di non aver nulla da fare, di aver “sprecato” gli anni di studio e di pesare sui genitori non aiuta. L’anno di servizio civile è l’esperienza giusta, fa si che aumenti la stima di sé, ci si sente utili, si aquisiscono esperienze e soprattutto si ha la possibilità di avere contatti per opportunità di occupazioni successive. Insomma io sono davvero contenta ed appagata da ciò che sto facendo e mi sento di dare due consigli: ai giovani come me, provate l’esperienza del servizio civile perché è formativa e piena di

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opportunità; ai giovani che la stanno vivendo, non sprecatela e cercate di sfruttarla al meglio per voi stessi e per gli altri. Vorrei ringraziare le mie compagne di servizio Rita e Tanya, il mio OLP Giampaolo, tutti i colleghi del Comune di Sarsina, l’amministrazione e gli amici conosciuti alla formazione generale a Cesena che mi stanno facendo vivere una fantastica esperienza di Servizio Civile. (Alice Polverelli, bando 2012) Anche se sono solo all'inizio di questa esperienza, il Servizio Civile mi sta aprendo un mondo che non conoscevo o che conoscevo solo in parte, sopratutto per quello che riguarda il “meccanismo” presente all'interno di un Comune. Sicuramente alla fine di questo percorso avrò acquisito un bagaglio di conoscenze che mi servirà durante tutta la vita e sono contenta di poter avere l'opportunità di lavorare a stretto contatto con il personale del Comune. (Giampreti Carlotta, bando 2014)

Sono molto contenta dopo aver partecipato a 3 bandi, d 'essere sbarcata qui. Devo dire che anche se non conoscevo nessuno perché son sbucata fuori da Pennabilli (qui ho soltanto la residenza) mi son subito trovata bene perché ci sono persone che pur lavorando nel Comune, sono alla mano e divertenti, dire “fuori dal comune”. Inoltre sto apprendendo un sacco di cose che non conoscevo, onestamente a volte mi sento più che stagista, “stragista” , perché non conosco bene l' ambiente e le diverse scartoffie, è un po' come salir sul palco, non sai mai quel che succede ma alla fine ti ritrovi circondato dagli amici che t'applaudono. Sono sicura che mettersi in gioco in questa esperienza, che è un po' un avventura, sia utile e possa arricchire chiunque. (Sofia Campana, bando 2014) Nonostante siano passate solamente un paio di settimane mi sono già potuta confrontare con esperienze che sono state per me formative. Collaborare alla redazione del comunicato stampa per il Plautus Festival è stato molto interessante, ed il fatto che il mio lavoro sia stato apprezzato è stata una grossa soddisfazione. Trovandomi spesso ad aiutare le altre ragazze, e ad essere aiutata da loro, posso affermare di far parte di un bel gruppo, in cui il lavoro di squadra è fondamentale e avviene in maniera serena e con complicità. (Virginia Taverna, bando 2014)

Sono contenta di aver avuto l'opportunità di conoscere una bella squadra che già dall'inizio mi ha fatto sentire a mio agio. Questa esperienza mi sta aiutando ad acquisire nuove conoscenze che mi serviranno anche in futuro, e sicuramente a migliorare il mio italiano. (Andreea Radu, bando 2014)

Partecipare a questa esperienza è stata occasione e spero lo diverrà maggiormente in seguito per crescere formalmente, arricchirmi di nuove conoscenze e scoprire bellezze e realtà di un ambiente in cui vivo. Non da ultimo, sono contenta di far parte di un gruppo di ragazze che sa dare il meglio in ogni contesto e in ogni ambito in cui le si chieda di dare il proprio contributo. (Daniela Antonini, bando 2014)

Nel corso di formazione che noi ragazzi del servizio civile dobbiamo svolgere ci hanno spiegato il vero significato del nostro posto qua, ossia la difesa della Patria, anche nel più piccolo dei compiti, che sia una fotocopia o un libro dato ad un bambino, perché ci mettiamo al servizio della comunità e dello Stato. Questo ti crea soddisfazione e ti fa sentire, nel tuo piccolo, importante e capace di svolgere attività che prima sentivi lontane dalla tua persona. (Beatrice: Startup Giovani - 2016)

Ammetto che inizialmente ho scelto di partecipare al progetto Startup Giovani prevalentemente perché si collegava al mio corso di studi e poteva fornirmi una conoscenza più profonda del mio paese, perciò quando ho scoperto l'esistenza di un bando legato all'area culturale ho pensato: «Perché no?» Lavorando giorno per giorno, anche se ho da poco iniziato quest'esperienza, mi sono però resa conto che il Servizio Civile poteva darmi molto più di questo. Essere assegnata all'UIT (Ufficio Informazione Turistica) mi ha permesso di entrare in contatto con le persone più disparate ed imparare a relazionarmi con gli altri oltrepassando la timidezza che mi ha sempre contraddistinto, e ha accresciuto la mia autostima, ma anche imparare a conoscere il funzionamento della "macchina comunale" mi ha dato sicuramente una consapevolezza che prima non avevo, aiutandomi a capire che ognuno nel suo piccolo può rendersi utile, anche con incarichi all'apparenza banali. Per questo mi sento di consigliarlo a chi come me non ha ancora avuto grandi esperienze nel campo lavorativo, ma anche a chi sente la necessità di uscire dal proprio guscio. (Sara: Startup Giovani - 2016)

Terminati gli studi ho deciso di fare domanda per entrare a far parte del Servizio civile nazionale presso l’ente di Sarsina, perché la ritenevo e la ritengo tuttora una valida esperienza di crescita culturale nonché personale. Grazie al servizio civile sono sicura che potrò fare nuove esperienze e calarmi per la prima volta nel mondo del lavoro dopo anni di studi liceali, facendo finalmente

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qualcosa di pratico e utile. Al momento le mie aspettative per il futuro si stanno realizzando e sto facendo sempre nuove attività e mansioni responsabilizzanti e utili per quella che è la mia voglia di crescere e migliorare come persona e come cittadina. (Valentina Cangini: Per te, per noi, per tutti - 2017) L'esperienza del servizio civile ho scelto di farla per diverse ragioni,in particolare per fare una nuova esperienza di vita. Fare il servizio civile in questo periodo mi permette di portare avanti i miei studi in ingegneria biomedica e nel frattempo provare una nuova esperienza che mi permetterà di entrare nel mondo di lavoro,conoscere meglio la comunità di cui faccio parte e avere un minimo salario mensile per non dipendere sempre dalla mia famiglia. Un aspetto molto interessante del servizio civile è che si è creato un bellissimo rapporto con i miei colleghi di lavoro,ciò ci permette ad essere complici e portare avanti il nostro lavoro nei migliori dei modi. Per concludere fare parte del servizio civile mi fa onore per il fatto che rappresento la mia cittadina e nel nostro piccolo faremo il massimo per portare avanti nuovi progetti utili alla comunità. (Oumayma El Garmai: Per te, per noi, per tutti - 2017)

D’altra parte anche la conferma delle principali partnership dei precedenti Progetti, comprova la ricaduta positiva degli stessi sul territorio comunale. In sintesi si sottolinea quanto segue: a) incremento del numero (+70%) dei bambini coinvolti nel “Progetto Lettura”, con l’inclusione della

locale Scuola Materna della Parrocchia. Si tenga conto a questo proposito che tale richiesta di inclusione è stata formulata dal personale della Scuola Materna Parrocchiale anche a seguito della forte sollecitazione ricevuta in tal senso da taluni genitori dei bambini frequentanti la stessa;

b) richiesta da parte dell’Istituto Comprensivo della conferma del servizio di sostegno allo studio assicurato dai volontari all’interno della Biblioteca Comunale;

c) conferma dell’elevato numero di utenti della Biblioteca Comunale. A questo proposito è opportuno sottolineare come si registri una significativa frequentazione della Biblioteca da parte degli studenti che frequentano le vicine università di Cesena e Forlì;

d) insostituibile ruolo svolto dai Volontari all’interno dell’organizzazione del Plautus Festival, in forza soprattutto della loro capacità di portarvi un contributo originale di idee e suggerimenti, frutto della loro giovane età e della loro prima d’ora estraneità all’evento;

e) contributo dei volontari nell’ampliamento dell’orario di apertura dell’Ufficio Informazione Turistica di Sarsina;

f) partecipazione dei Volontari nell’organizzazione degli eventi, manifestazioni ed iniziative che si svolgono all’interno del territorio comunale.

Gli obiettivi risultano quanto mai in linea con l’analisi del contesto sociale e territoriale di riferimento, delineati anche all’interno del Piano Provinciale del Servizio Civile. Considerato quanto sopra, il progetto vuole nuovamente mirare al raggiungimento degli obiettivi di seguito descritti, anche in forma analitica.

PREMESSA

Anche per l’anno corrente, come emerso durante l’ultima Assemblea Soci Co.Pr.E.S.C. (25 ottobre 2017) per la definizione del Piano Provinciale di Forlì-Cesena, gli Enti hanno confermato l’importanza di dare risposte ai bisogni del territorio legati principalmente a due macroaree:

Area socio assistenziale; Area promozione culturale.

Da anni vengono realizzati nell’intero territorio provinciale progetti di servizio civile nei diversi settori di intervento delle aree sopra indicate che di seguito sinteticamente riportiamo:

tutela delle categorie svantaggiate: anziani, persone con disabilità, minori, giovani ed adulti con disagio sociale, stranieri;

contrasto al problema della dispersione scolastica: azioni di tutoraggio; contrasto ai problemi di devianza: azioni di prevenzione alla salute; contrasto ai problemi di integrazione e/o solitudine: azioni relative alla pubblicizzazione ed

attuazione di progetti relativi alla multiculturalità e alla cultura della Pace; sostegno al settore artistico: azioni dirette alla promozione divulgazione e salvaguardia del

patrimonio artistico; azioni di progettazione e sviluppo di eventi culturali rivolti a specifici target (bambini, adolescenti, anziani, immigrati ecc…) e alla popolazione in generale.

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Gli Enti che aderiscono al Co.Pr.E.S.C. sviluppano progetti di servizio civile che tentano di garantire il pieno coinvolgimento delle nuove generazioni rispetto a queste tematiche, cercando di fornire risposte nuove e dinamiche alle esigenze della popolazione. Per ulteriori approfondimenti della lettura dei bisogni e dell’efficacia dell’esperienza del Servizio Civile, in primis per i giovani volontari ma anche per gli Enti accreditati, si fa espresso rinvio al Piano Provinciale realizzato dal Co.Pr.E.S.C. in sinergia anche con questo Ente. In particolare si ritiene opportuno richiamare del Piano Provinciale del 2013 i due grafici che ben rappresentano il l’effettivo valore aggiunto che i volontari in servizio civile apportando al lavoro della struttura nella quale sono inseriti e nella quale portano a compimento gli obiettivi previsti dai progetti banditi. Si tratta sicuramente di percezioni che gli intervistati hanno sia dei singoli volontari coinvolti, ma anche dell’apporto che in generale in sistema del servizio civile ha dato negli anni alle strutture, agli utenti, e al territorio, in termini di servizi, rapporti relazionali e salvaguardia di determinati standard di efficienza.

In generale è evidente come il volontario venga percepito particolarmente utile per tutte e tre le categorie di riferimento, con valori percentuali rispetto alle categorie “Abbastanza-Molto utile” che si attestano al di sopra dell’80% per la rilevazione del 2010 e sopra il 78% per il 2011, che comunque fa registrare una certa flessione rispetto a tutte e tre le categorie.

Utilità del volontario rispetto all’Ente, all’Utenza e al Territorio. Ril.2010 e 2011 (%)

Utilità dei VSC

2010

10,7 12,5 17,9

89,3 87,5 82,1

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Ente Utenti Territorio

Per niente-Poco Abbastanza-Molto

Utilità dei VS C

2011

11,5 14,721,9

88,5 85,378,1

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

E nte Utenti T erritorio

P er niente-poco Abbas tanza-Molto

Si ritiene doveroso, a questo proposito, sottolineare l’insostituibile apporto che il Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena offre agli Enti accreditati, sia nella progettazione, sia nella gestione dei Progetti di Servizio Civile. In particolare si sottolinea quanto sia preziosa e necessaria la sua azione nella promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile nazionale e regionale. Opportuna e irrinunciabile è anche la sua opera volta ad assicurare un’equa distribuzione sul territorio provinciale di Enti accreditati al fine di assicurare la possibilità a quanti più giovani di compiere tale esperienza. L’esperienza del Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena – e qui molto del merito va riconosciuto ai suoi operatori e amministratori - è quanto mai significativa anche per la capacità dello stesso a “mettere attorno ad tavolo”, in armonia, enti accreditati pubblici e privati, grandi e piccoli, senza pregiudizi, senza preclusioni: una capacità di lavoro che dovrebbe essere replicata anche in altri ambiti, anche nazionali.

Perché: ACCULTURIAMOCI

⌦ Il progetto in corso di realizzazione, che ha avuto avvio lo scorso 13 settembre, denominato “Per te, per noi, per tutti” costituisce il naturale proseguimento di quelli precedenti: - La cultura ci renderà liberi (anno 2009/2010);

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- La libertà è partecipazione (anno 2011/2012); - Da protagonisti nel mondo che vorremmo (anno 2012/2013); - Noi ci impegniamo (anno 2014-2015); - Ci mettiamo in gioco (anno 2015/2016); - Ci mettiamo in gioco… anche noi (anno 2016/2017); - Startup Giovani (anno 2016/2017). Tutti i progetti percorrevano il binario della valorizzazione della cultura come fine e strumento di emancipazione sociale ed umana e, quindi, anche di libertà ponendo l’accento sull’importanza dell’impegno, dell’assunzione di responsabilità. E’ sempre più vivo nella società contemporanea il dibattito intorno all’importanza della Cultura. Se per alcuni «con la Cultura non si mangia»”, per altri invece «la Cultura è un cibo di cui non si è mai sazi, ed un volano di crescita anche economica».

Lo stesso vale per la Libertà: per taluni «ma che bisogno c’è di Libertà, non ce né mai stata tanta come in questo periodo»; per altri invece «la Libertà è un orizzonte mai esaurito»! In questo “dibattito” il Comune di Sarsina intende inserirsi affermando l’importanza della Cultura quale “strumento della piena maturità umana” (come afferma il Concilio vaticano II), e lo fa partendo dalla propria storia, quella cioè di una piccola comunità collinare, che ha saputo custodire per oltre duemila anni il proprio patrimonio culturale, costruendo su di esso la propria identità e buona parte della sua economia. La proposta di una instancabile e libera acculturazione dei nostri giovani è volta anche a fornire agli stessi gli strumenti per orientarsi in modo consapevole e libero fra i contenuti del web, spesso fuorvianti, che mirano ad ingannarli e condizionarli nelle loro scelte Qualche tempo fa è stato fatto uno studio dall’Università di Stanford sull'abilità dei giovani di distinguere una notizia falsa o meno su internet. I risultati sono stati sconcertanti, l'80% degli studenti delle scuole medie non distingue una notizia da una pubblicità online. I nostri giovani, pur essendo dei Nativi digitali, oppure Generazione touch o Generazione App, spesso non hanno le competenze per distinguere la veridicità di una notizia, rischiando di essere una generazione “ignorante” che crede alla prima fake news con la quale si imbattono durante la loro navigazione sul web Le infinite notizie che abbiamo disposizione possono, infatti, migliorare la nostra vita, così come danneggiarla. Gli anticorpi più forti contro le bufale vanno sviluppati fuori dalle piattaforme tecnologiche e dalle redazioni dei media. «Saper distinguere ciò che è vero da ciò che è falso è oggi diventata una competenza fondamentale… Riconoscere una fake news, anche semplicemente sapere che le cose scritte non sono necessariamente vere e che devi pensare criticamente è molto importante e credo che su questo la scuola possa fare la differenza», ha osservato Andreas Schleicher, direttore dei programmi di valutazione delle competenze scolastiche dell’Ocse. Così dall’anno prossimo, il temutissimo test Pisa somministrato regolarmente ai ragazzi di 15 anni di 72 paesi per valutarne non solo le conoscenze in matematica e scienza, ma anche le capacità di lettura e comprensione di un testo - l’Italia è 34° su questo fronte -, includerà anche prove sulla capacità di riconoscere una bufala. Anche il Servizio Civile può assolvere in questo ambito un suo ruolo attivo. Proprio a questa esigenza di riconoscere le fake news sarà riservato debito spazio (6 ore) all’interno della Formazione specifica. Essere informati ed essere ricchi di cultura, diventa quindi un’esigenza ineludibile per potersi muovere in modo consapevole nella società contemporanea. Tale formazione è propedeutica all’impegno sociale, allo “sporcarsi le mani”, affinché il nostro impegno per l’edificazione di un mondo migliore sia libero e consapevole. Un impegno che una vera e propria emergenza educativa soprattutto, lo si ripete, in relazione al mondo dei giovani. Il forte disagio di molti di essi non ha – infatti – come genesi una “sofferenza” o patologia di tipo psicologico-clinico, quanto invece la difficoltà o l’impossibilità di riconoscersi in una vita che rischia per loro di essere priva di senso. Molti giovani, purtroppo, avvertono il loro futuro come una strada molto erta, lastricata più da frustrazioni che da soddisfazioni. Allora succede che la sofferenza nasca più dalla perdita di senso della vita, piuttosto che – com’era per i nostri padri – per le prove che la vita inevitabilmente a tutti riserva. Uno scenario che rischia di compromettere il legame generazionale fra i giovani e il mondo degli adulti/anziani. Si pensi alle tensioni che sempre più spesso si registrano fra i giovani che non riescono a trovare un’occupazione e gli adulti/anziani ancora costretti al loro posto di lavoro.

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Questa condizione è ancor più vera e drammatica nelle località collinari e montane, e comunque in quelle periferiche. Per assurdo, rispetto ad una storia millenaria che registrava nei centri urbani, ancor più se grandi, il disagio del vivere, oggi succede che è invece nelle località periferiche che i giovani soffrono un maggiore disorientamento ed una maggiore solitudine di fronte alle sfide della società. Qui i giovani sono spesso privi di punti di riferimento educativi forti: le piccole scuole vengono progressivamente chiuse; le chiese diventano templi vuoti privi di preti e comunità; il “digital divide” segrega ancor di più dalle opportunità offerte dal web: a fronte di questo scenario le Pubbliche Amministrazioni registrano con sempre più drammaticità la frustrazione della loro impotenza, anche schiacciate dall’esigenza di contenimento/riduzione della spesa pubblica. Di fronte a questo quadro cosa fare?

Che cosa fare per i giovani e con i giovani? Che cosa può fare un’Amministrazione Comunale per i giovani della sua Comunità? Che cosa può fare un’Amministrazione Comunale per rendere i suoi giovani protagonisti all’interno del proprio tessuto sociale? Una piccola Comunità come quella di Sarsina, quali e quante frecce può avere nella sua faretra per fornire ai suoi giovani un aiuto, un’occasione di crescita umana e culturale, un’occasione d’impegno sociale, di assunzione di responsabilità, di acquisizione di consapevolezza sui problemi e le aspirazioni dell’intera Comunità Civile? L’esperienza del Servizio Civile è l’unico strumento - di provata efficacia – nelle disponibilità di un pubblico Amministratore. Nei Comuni, e ancor più in quelli di più ridotte dimensioni, il pubblico Amministratore ci mette “la faccia” nelle cose che fa, e la dimensione del “servizio” del suo impegno politico-amministrativo supera di molto la tentazione del potere, del prestigio, dell’interesse personale/familiare (come l’attualità purtroppo sempre più spesso è costretta a denunciare). Il Servizio Civile è lo strumento migliore per promuovere presso i nostri giovani il valore e l’assoluta necessità dell’esercizio della cosiddetta “cittadinanza attiva”. Questo è un dato inconfutabile perché il Servizio Civile significa impegno, assunzione di responsabilità, acquisizione di conoscenze, formazione ai valori della Pace e della fraternità, presa di coscienza delle problematiche del proprio territorio, ecc… Offrire ai giovani un ambito nel quale impegnarsi e le motivazioni per impegnarsi, diventa per una Pubblica Amministrazione un imperativo categorico. Impegnarsi… perché? Per chi? Perché proprio io? La risposta o, meglio, le risposte a queste domane le si individuarono nelle parole (che senza imbarazzo si confessa di aver già riportato nei precedenti progetti) di un grande profeta del secolo scorso, don Primo Mazzolari: Ci impegniamo noi e non gli altri unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Ci impegniamo senza pretendere che altri s'impegnino, con noi o per suo conto, come noi o in altro modo. Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci. C'è qualcuno o qualche cosa in noi, un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia, più forte di noi stessi. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni, che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore.

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Nei precedenti progetti si ricorse anche alle riflessioni, meno impegnate ma non per questo meno vere, di un protagonista della canzone italiana, molto noto in particolare fra i giovani. Ci si riferì a Luciano Ligabue, ed – in particolare - ad una sua nota canzone dal titolo Metti in circolo il tuo amore: E ti senti ad una festa per cui non hai l'invito per cui gli inviti adesso falli tu. Ma per impegnarsi, per “rimboccarsi le maniche”, per “mettersi in gioco”, è necessario vincere quella timidezza, quella solitudine, quella paura che frena tanti giovani, che sminuisce la loro autostima, che impedisce a loro di “uscire di casa” da protagonisti del mondo futuro! E allora ci tornano in mente le parole di un artista considerato uno dei migliori interpreti del Hip Hop di sempre, oltre che di tutta la musica Rap degli anni 2000, capace di vendere oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo: ci si riferisce a Marshall Bruce Mathers III, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Eminem. Chi non conosce, chi non si è fatto travolgere dal ritmo incalzante e dalle parole estremamente vere di uno dei suoi brani più celebri: I’m not afraid.

I’m not afraid to take a stand Everybody come take my hand

Well walk this road together, through the storm

Whatever weather, cold or warm Just let you know that, youre not alone

Hola if you feel that youve been down the same road

…. Yeah, Its been a ride

I guess i had to go to that place to get to this one

Now some of you might still be in that place If youre trying to get out, just follow me

Ill get you there

Non ho paura ad espormi Tutti mi tenete la mano

Percorreremo la strada insieme sfidando la tempesta

In qualsiasi condizione, caldo o freddo Voglio solo farvi sapere che non siete da soli Bene se sentite questo avete vissuto quello

che ho vissuto io ….

E’ stato un bel giro Devo andarci per arrivare

Alcuni di voi forse ci sono già Se volete uscire seguite me

Andremo via

Diversamente da Eminem il quale, alla ricerca del senso della vita ed alla necessità di uscire da una gabbia, risponde in maniera individuale, l’esperienza del Servizio Civile offre ai giovani l’opportunità di una ricerca condivisa e, quindi, più efficace. I propri “demoni” vengono così affrontati insieme, non da soli: è questo il senso che la denominazione del progetto vuole fin da subito porre: voglio conoscere e mettere in gioco le mie abilità, le mie capacità, per essere protagonista del mio futuro. L’esperienza del Servizio ha proprio questo grande aspetto positivo: ti consente di conoscerti; di conoscere le tue risorse e le tue fragilità. Le testimonianze dei giovani che in passato hanno svolto o stanno svolgendo il loro servizio presso questo Ente (complessivamente sono 64 i giovani che qui hanno svolto servizio civile dal 3 ottobre 2005) attestano l’importanza e la positività che questa esperienza ha ricoperto nel loro cammino di maturazione umana e professionale. E’ proprio in forza di questo feedback estremamente positivo che questo Ente si impegna ogni anno nella progettazione e nella gestione dei volontari facendo di essi, non l’oggetto del Servizio, ma i soggetti del Servizio.

> Indagini demoscopiche Da un’indagine condotta dal quotidiano “Il Piccolo” nell’aprile del 2010 presso il Liceo Petrarca, di Trieste è emerso che può sembrare che gli studenti siano insicuri e superficiali ma ciò avviene solo perché sono spaventati dal futuro, non sanno cosa li aspetta e, quesito ancora più inquietante, si chiedono se esista realmente qualcosa che li aspetta. Il futuro appare come un grande punto di domanda immerso nella nebbia. I ragazzi sanno che tra pochi anni si troveranno in competizione con innumerevoli altri giovani, agguerriti e pronti a tutto per conquistarsi un posto in questo mondo. L'incertezza li spaventa. La precarietà della vita li spaventa. Spaventa il domani. E’ però anche emerso, che, allo stesso tempo, sono terribilmente impazienti che questo avvenire sopraggiunga, per poter finalmente dimostrare che valgono, che possono farcela, che questi anni passati ad imparare li hanno forgiati dentro e li hanno preparati adeguatamente alla vita adulta. I giovani si considerano dei “grandi grattacieli in via di costruzione” che hanno

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edificato con fatica e impegno le basi per la loro conoscenza, tra non molto scopriranno se sono solide ed efficaci. Le manifestazioni di protesta degli studenti svoltesi negli scorsi anni, esprimono, anch’esse un disagio profondo e generalizzato che va ben oltre i contenuti della riforma che allora si voleva contestare. Da un sondaggio della società Demos & Pi del dicembre 2010 si rileva: - livelli ottimali (moltissima o molta) di fiducia dei giovani nella scuola è passata dal 69,3% del

1999 al 52,60%; - per il 69,2% dei giovani, la scuola è peggiorata negli ultimi10 anni. In controtendenza, rispetto alla situazione italiana, è da osservare che, secondo la ricerca denominata “Youthtopia” condotta da Mtv International su 7.000 giovani, di età compresa tra i 16 ed i 34 anni di 7 diversi paesi europei, il 66% di questi si sente protagonista del proprio futuro. Interessante è osservare come la presentazione dell’indagine sia alla fine commentata con l’affermazione che: Una vita spericolata – quella tanto decantata da Vasco Rossi in una delle sue canzoni più celebri - non fa per i giovani d’oggi. Da un’altra indagine condotta tra il 20 settembre 2009 ed il 20 febbraio 2010 fra 5016 i giovani di età compresa fra i 14 ed i 29 anni residenti in Friuli Venezia Giulia dall’Associazione Culturale GIOVANIDEE di Pasian di Prato (UD) nell’ambito delle iniziative dell’Osservatorio sul mondo giovanile Young FVG, sul tema “I giovani, il futuro e la famiglia”, emerge che La recente crisi economica, unita ad un mercato del lavoro che nell’ultimo decennio ha creato poche nuove opportunità, hanno profondamente influenzato la percezione dei giovani che, a dispetto dei dati statistici, non vede sbocchi positivi nel futuro. Da ciò consegue che per il 78% dei giovani intervistati è più difficile al giorno d’oggi mettere su famiglia, rispetto al tempo dei loro genitori. Un altro dato interessante che emerge dalla stessa rilevazione è la fiducia che l’Ente, come istituzione, registra nel 67% degli intervistati; ben superiore al 41% di fiducia del Parlamento, al 51% della Provincia, 59% del Governo, ed al 64% della Regione. Mentre il dibattito politico di questi ultimi mesi sembra concentrarsi prevalentemente sulla riforma costituzionale e sulla legge elettorale, l’Istat ci comunicava che la disoccupazione giovanile a febbraio del corrente anno interessava il 42.6% di loro. Una situazione drammatica, per non dire tragica, di fronte alla quale risultano inadeguate anche le tradizionali categorie degli “ottimisti” e dei “pessimisti”. A colui che sosteneva che “sia gli ottimisti che i pessimisti contribuiscono alla società: i primi inventando l’aereo, i secondi il paracadute”, oggi si potrebbe obiettare che la sua visione, forse, peccava di eccesso d’ottimismo: al giorno d’oggi si respira un tale clima di disincanto tra una larga fetta di persone che l’impressione, così a occhio, è che in tanti – in troppi – non prendano nemmeno in considerazione il paracadute.

L’ultimo Eurobarometro, l’Analysis sector della Commissione Europea che analizza l’opinione pubblica, ha indagato le opinioni dei giovani europei sui temi della partecipazione e dell’occupazione: i dati emersi sono poco confortanti. In Italia, in particolare, l’84% degli intervistati si dichiara molto sfiduciato riguardo all’ipotesi di poter trovare un lavoro stabile.

Una cifra enorme, da non sottovalutare, e che trova sostanziale conferma nelle pagine del “Rapporto Giovani “ degli anni 2013, 2014 e 2016 realizzati dall’Istituto Giuseppe Toniolo (www.rapportogiovani.it) La Banca Dati del Rapporto Giovani contiene al suo interno tutti i dati dell’indagine condotta su un campione di 9000 giovani dai 18 ai 29 anni. Promosso dall’Istituto di Studi Superiori Giuseppe Toniolo (in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa San Paolo) e realizzato da Ipsos, il Rapporto Giovani costituisce la più approfondita ed estesa ricerca dell’ultimo decennio sull’universo giovanile. Oltre 88% dei giovani interpellati ha risposto “No” alla domanda se l’Italia offra opportunità di lavoro a chi si affaccia all’età adulta. Per molti, l’assenza di opportunità è da ricondurre alla presenza di raccomandazioni, alla scarsa meritocrazia e alla difficoltà di essere assunti se non si ha esperienza. Il problema delle entrature nel nostro Paese non è nuovo, ma la crisi ha ulteriormente aggravato le criticità preesistenti: il capitalismo di relazione rende più impegnativo l’accesso alla “cittadella del lavoro”, ed è normale che in questo quadro la “fuga” all’estero venga vissuta come unico strumento di autorealizzazione. Di certo il problema dei giovani di oggi non è la formazione o la scarsa adattabilità, e difatti nell’indagine del Rapporto questi elementi non vengono praticamente nominati. Preoccupanti i criteri individuati dagli intervistati per raggiungere il successo professionale: il saper essere, secondo la loro opinione, prevale sul sapere e sul saper fare. Il titolo di studio, in

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particolare, viene considerato sempre più come un orpello, una coccarda da appuntarsi per motivi squisitamente esteriori e non di sostanza. L’impressione, però, è che troppi ragazzi stiano accettando, tutto considerato senza battere ciglio, situazioni a dire il vero inaccettabili. Non che ci stiano prendendo gusto alla flessibilità negli orari richiesta da alcuni datori di lavoro, ma tendono – perlomeno da quanto emerge dall’indagine del “Rapporto” – a considerarlo come un dato naturale, da assorbire senza troppe lamentele se vogliono tenersi a galla nei marosi della contemporaneità. Estremamente interessante è anche il dato relativo al raffronto con i coetanei europei che emerge dal "Rapporto giovani", sempre dell'Istituto Toniolo, svolto a luglio 2015 sui più grandi paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna) su un campione di 1000 giovani tra i 18 e i 32 anni rappresentativo all'interno di ciascuna nazione (i dati sono stati presentati a Piacenza il 24 settembre 2015 in occasione della VIII edizione del Festival del diritto). Da questi dati emerge che i giovani italiani sono quelli che vedono con maggior preoccupazione la situazione del proprio paese e considerano le opportunità che offre sensibilmente peggiori rispetto al resto del mondo sviluppato. Oltre il 75% dei giovani ha questa opinione. - Pensi che le opportunità per i giovani nel tuo Paese siano migliori o peggiori

rispetto alla media degli altri paesi sviluppati? Percentuale di chi ha risposto Molto o abbastanza peggiori:

ITALIA 75,6% SPAGNA 60,9% FRANCIA 20,0% GRAN BRETAGNA 17,0% GERMANIA 8,6%

Secondo il dossier negli ultimi trent'anni si sono prodotte due grandi trasformazioni che hanno depotenziato il ruolo delle nuove generazioni italiane e offuscato la visione comune del futuro: - la prima è stata la loro contrazione demografica, conseguenza della denatalità; - la seconda è stata la contrazione delle opportunità di trovare un lavoro soddisfacente e

adeguatamente remunerato. Al di là del tipo di contratto e delle modalità di impiego, quella che si è deteriorata è l'opportunità di essere inseriti in processi di crescita, di dimostrare quanto si vale e di veder riconosciuto pienamente tale valore.

Rispetto, poi, a quello che i giovani si aspettano nel prossimo futuro, ovunque la maggioranza degli intervistati (il 71,6%) è poco convinta che ci sarà un miglioramento: - Quanta fiducia hai nella possibilità che tra 3 anni le opportunità per i giovani nel tuo Paese

di origine saranno migliori di oggi? Percentuale di chi ha riposto Poco o per nulla: ITALIA 71,6% SPAGNA 62,9% FRANCIA 61,0% GRAN BRETAGNA 60,7% GERMANIA 68,8%

E' interessante confrontare il dato dell'Italia con quello della Spagna (62,9%) e della Germania (68.8%). Italia e Spagna presentano difficoltà attuali simili nel fornire spazi e occasioni di valorizzazione per le nuove generazioni, ma gli spagnoli sono molto meno pessimisti rispetto agli italiani su una possibilità di un miglior futuro nel proprio paese. Rispetto invece alla Germania, qui le attese di miglioramento sono basse, anche se un po' più alte rispetto all'Italia, ma questo va anche attribuito al fatto che la situazione attuale dei giovani tedeschi è già da essi stessi considerata positiva. Un altro elemento assai interessante è l’ampia disponibilità dei giovani italiani (83,4%) ad emigrare stabilmente per lavoro, con oltre 60% e disponibile a farlo anche all’estero: Italia Francia Germania Regno Unito Spagna NO 16,6% 26,3% 29,9% 31,8% 27,7%

SI ma all’interno del proprio paese 22,3% 31,7% 37,2% 27,0% 26,8%

SI, anche all’estero 61,1% 41,9% 32,9% 41,1% 45,5% L'Italia presenta quindi, nella percezione dei giovani, la combinazione peggiore in Europa tra condizioni attuali e aspettative verso il futuro. In tale quadro, sarebbe assai interessante poter aver i dati di una ipotetica rilevazione fatta differenziando il campione dei giovani intervistati, fra quelli che risiedono nelle grandi città, e quelli che risiedono nel piccoli centri, tanto più se periferici.

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Si è certi che la percentuale di giovani disponibili ad emigrare, in questi ultimi centri, crescerebbe ben oltre l’83,4% della media nazionale. Rispetto a questo scenario non incoraggiante i giovani italiani non rimangono però passivi. Possiamo individuare tre possibili strategie di reazione da essi adottate: - la prima è quella di un adattamento al ribasso, quantomeno nel breve periodo in attesa che

le condizioni possano poi migliorare. I dati rilevati negli ultimi anni dal "Rapporto giovani" mostrano come sia cresciuta la propensione ad accettare anche un lavoro sotto inquadrato e sotto remunerato pur di non rimanere inattivi. In particolare, chi ha un impiego, oltre il 40% dei casi dichiara che si tratta di una attività non del tutto coerente con il proprio tipo di formazione e in oltre il 45% dei casi la retribuzione è ritenuta inadeguata;

- la seconda è la crescita della consapevolezza della necessità di rimboccarsi le maniche e diventare intraprendenti. Due giovani su tre affermano che più che lamentarsi o aspettare cambiamenti dall'alto, la propria condizione va migliorata mettendoci più impegno e prendendo in mano il proprio futuro. Inoltre, la maggioranza degli intervistati considera potenzialmente più appagante un lavoro gestito in proprio che alle dipendenze;

- la terza è l'opzione estero: sempre più giovani mentre ancora stanno studiano si preparano a valutare opportunità lavorative oltre confine. "I giovani italiani – spiega Alessandro Rosina, professore di Demografia alla Facoltà di Economia dell'Università Cattolica di Milano e tra i curatori del Rapporto Giovani - non sono una generazione "senza futuro", una generazione "perduta". Sembrano piuttosto una "generazione smarrita" nel senso di chi sta cercando la propria strada e fa fatica a trovarla nel nostro paese. Con il rischio quindi di diventare anche una generazione "dispersa", non solo e non tanto in senso geografico, ma più nell'accezione di energia non usata in modo efficiente per produrre cambiamento e sviluppo. Con il timore alla fine di essere ricordata come una generazione "sprecata", ovvero non riuscita, nonostante le potenzialità, a raggiungere pieni e importanti obiettivi di lavoro e di vita. Ma sempre maggiore è anche la consapevolezza, nei giovani stessi, che è soprattutto con la forza dell'impegno personale e la disposizione a mettersi continuamente in gioco che si può evitare tale destino e aiutare il paese a tornare a crescere”.

Altri dati assai interessanti che emergono dal Rapporto Toniolo fotografano: - l’insoddisfazione dei giovani rispetto alla situazione attuale supera il 96%; - il 71% dei giovani quando penso al proprio futuro lo vede pieno di rischi e di incognite; - la necessità che ai giovani sia offerta la possibilità di svolgere l’esperienza del Servizio

Civile è anche attestata dall’alta percentuale (75%) degli stessi per i quali fare esperienze nel presente è più importante che pianificare il futuro;

- altro dato assai significativo, che fotografa assai bene il clima di sfiducia di molti giovani verso la possibilità di migliorare il presente, è quello della percentuale (86,43%) degli stessi che non fa parte di gruppi organizzati/associazioni ad eccezione di partiti, gruppi o movimenti politici;

- il 64,76% dei giovani non ha fatto o non sta facendo esperienze di volontariato.

> Considerazioni Favorire la partecipazione dei giovani alla vita associativa, istituzionale, culturale, ecc… del territorio, costituisce quindi una modalità a dir poco imperativa di un percorso pedagogico non più dilazionabile. L’esperienza del Servizio Civile, non corrisponde – in definitiva – ad una delle strategie di reazione attuate dai giovani contro l’attuale situazione quale opportunità di rimboccarsi le maniche e diventare intraprendenti. Come più sopra argomentato, quale altra opportunità, al di fuori dell’esperienza del Servizio Civile, è data ad una Amministrazione locale periferica e rurale come quella in argomento, di proporre ai suoi giovani un’efficace politica giovanile? Forse nessuna, e comunque certamente nessun’altra altrettante efficace e formativa: cosa questa ampiamente suffragata dall’esperienza compiuta nel Servizio Civile dal 2005, e dal riscontro registrato presso i giovani che vi hanno preso parte. Prova di questo interesse è anche data dall’elevato numero di domande pervenute per il progetto in attuazione: 13 domande, pari al 3,40% degli italiani iscritti all’anagrafe dell’Ente compresi nella fascia di età 18-28 anni al 31 dicembre 2010, a fronte di soli n. 3 posti. Un altro dato estremamente significativo è riferito al totale dei giovani che alla data odierna hanno prestato e stanno prestando Servizio Civile: n. 54, pari a oltre il 14% dei giovani fra i 18 e i 28 anni residenti alla data 31 dicembre 2015.

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L’esperienza di partecipazione che il Servizio Civile offre ai giovani diventa quindi un’opportunità imprescindibile per i giovani medesimi, che costituiscono il vero ed unico patrimonio di qualunque comunità. Come può rilevarsi dai dati qui sopra, è nella volontà e nei fatti dell’Amministrazione Comunale l’attuazione di efficaci politiche per i giovani, cercando prima di tutto di mettere a sistema tutte le opportunità che la legislazione ci consente. Un’ulteriore considerazione è relativa alla sempre più avvertita diffidenza delle persone, ed in particolare dei giovani, verso la politica così come rappresentata dai sui protagonisti. Ormai si sta affermando sempre più l’uso della parola “casta” quando ci si riferisce ai pubblici amministratori ed ai politici in genere. In questo quadro fornire la testimonianza di una Pubblica Amministrazione, ancorché periferica, vicina ai giovani diventa un’esigenza in eludibile. Di questa nostra ferma convinzione ne è prova l’adozione unanime da parte del Consiglio Comunale, nella seduta del 17/09/2012, della deliberazione ad oggetto ADESIONE ALL'APPELLO RIANIMIAMO IL SERVIZIO CIVILE FORMULATO DALL’ASSOCIAZIONE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII, CON SEDE IN RIMINI. L’esperienza dei giovani in Servizio Civile all’interno di una pubblica amministrazione, consente – infatti – agli stessi di affrancarsi da pregiudizi frutto di irresponsabili “luoghi comuni”. Si rimanda, a tale proposito, alle testimonianze dei volontari più sopra riportate.

DEFINIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE

La definizione del contesto territoriale all’interno del quale viene a realizzarsi il progetto in argomento, non può assolutamente prescindere dai dati e dalle argomentazioni contenute nel Piano Provinciale del Servizio Civile redatto congiuntamente al Co.Pr.E.S.C. della provincia di Forlì-Cesena. Le argomentazioni ed i dati dello stesso Piano vengono pertanto espressamente richiamati a supporto della presente progettazione. Gli elementi che di seguito si definiscono, costituiscono pertanto un’integrazione ed una più approfondita definizione territoriale di quanto già argomentati nel Piano Provinciale. ⌦ SARSINA: la Pompei della Romagna

Sarsina (l’antica Sassina), più volte presente nelle fonti antiche, affonda le sue radici nella seconda metà del IV sec. a.C. Nel 266 a.C., dopo due impegnative campagne militari, Sarsina fu sottomessa dai Romani, che comunque garantirono alla città una certa autonomia, conferendole lo statuto di civitas foederata (città alleata). Il riferimento alla Città di Pompei non è forzato se si considera che i reperti custoditi nel Museo Archeologico provenienti dalla Necropoli di Pian di Bezzo, sono giunti fino a noi “grazie” ad una frana del che, ostruendo nel 161-180 d.C. il corso del fiume Savio, causò il suo interramento.

⌦ PLAUTO: l’illustre figlio Plauto (Sarsina 255-251 a.C. - Roma 184 a.C.) è senza alcun dubbio il più grande commediografo latino. “Musas plautino sermone locuturas fuisse, si latine loqui vellent” (Se le muse avessero voluto esprimersi in latino avrebbero parlato con la lingua di Plauto), così Quintiliano ci tramanda il giudizio critico di Elio Stilone. Plauto è il gigante che torreggia ai primordi della letteratura latina in una posizione di isolamento, di distacco da tutta quella che sarà la tradizione più tipica della civiltà spirituale e letteraria espressa dalla lingua latina… Ci appare come un prodotto abnorme della civiltà latina, come il frutto più sugoso e più caratteristico… la voce più autentica della latinità del suo tempo (Paratore, 1961). Così di Plauto parla Francesco Guccini, un altro gigante della nostra cultura: Di Plauto mi attrae la comicità elementare, la macchina scenica fatta di doppi sensi, gli stereotipi semplici, le situazioni che si ripetono, la familiarità con la nostra società. Indro Montanelli, si spingeva oltre, fino ad affermare che: Se non fosse stato per Plauto, il teatro romano non sarebbe nemmeno nato. Sarebbe rimasto un'imitazione di quello greco e noi non vi troveremmo quello specchio di una società che invece ci ha fornito.

⌦ SAN VICINIO: il santo taumaturgo Sul finire del III secolo ed agli inizi del IV, al sopraggiungere della persecuzione di Diocleziano, Vicinio partì dalla Liguria e giunse alla Città di Sarsina ove fu ordinato vescovo. Resse la diocesi Sarsinate per 27 anni e 3 mesi.

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Al centro del culto ultra millenario è la cosiddetta "catena", specie di collana - snodato - di ferro che sarebbe stato lo scomodo cilicio di S.Vicinio (curvo in preghiera con una pesante pietra "incatenata" al collare) e che, da secoli, viene offerto al bacio e messo al collo dei fedeli. Una devozione che da secoli richiama a Sarsina migliaia di turisti.

⌦ LA BASILICA CATTEDRALE DI SARSINA: il Tempio Non si può parlare di Sarsina prescindendo dalla sua Cattedrale: il tempio che ha accolto al suo interno generazioni e generazioni di Sarsinati. Ne ha udito i canti ed i pianti, le preghiere e le confessioni, le virtù e le debolezze, il tutto custodito con la massima riservatezza e rispetto per coloro che al suo silenzio si sono affidati. Basta aver letto I pilastri della terra di Ken Follett, o il più recente La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones, per essere rapiti dal mistero di una Cattedrale troppo grande per la sola Sarsina, sbocciata quasi per incanto in un periodo di estrema povertà.

⌦ IL TERRITORIO: una risorsa Il territorio di Sarsina, per la sua particolare orografia collinare-montana e per la conseguente scarsa antropizzazione, è caratterizzato da grandi estensioni di terreni incontaminati e selvaggi. Il “Parco delle Marmitte dei Giganti”, caratterizzato dalla suggestiva erosione della pietra calcarea dovuta al vorticoso scorrere delle acque di due ruscelli; il Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) Careste presso Sarsina; il borgo medioevale di Castel d’Alfero, sono alcune delle eccellenze ambientali che fanno di Sarsina una meta privilegiata per il turismo ambientale.

INDICATORI

⌦ Sarsina oggi: Sarsina costituisce certamente un esempio emblematico della più diffusa realtà italiana, e cioè: un grande patrimonio storico-culturale a fronte di scarse possibilità economiche ed organizzative.

Sarsina oggi non è che un piccolo comune di 3422 abitanti - al 31 dicembre 2016 - distribuiti su un territorio esteso su circa 101 Km2 interamente collinare/montano - rilevazione presso l’Ufficio Anagrafe del Comune - posto nella media valle del fiume Savio. E’ interessante, a questo proposito, “fotografare” più in dettaglio il territorio comunale (Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina):

Residenti al 31.12.2016: 3422 Superficie: 101 Km² Altitudine s.l.m. del capoluogo: 243 m Densità della popolazione: 33,88 per Km2 Distribuzione della popolazione per fascia di età al 31/12/2016:

(Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai giovani ora in Servizio Civile)

0-20 anni: 520

15,20% 15,91% - 2015 15,61% - 2014 16,91% - 2013 17,71% - 2011 18,13% - 2010 17,41% - 2009

21-40 anni: 700

20,45% 20,75% - 2015 21,28% - 2014 21,8% - 2013

22,62% - 2011 22,84% - 2010 23,07% - 2009

0-40 anni: 1.220

35,65% 36,66% - 2015 36,89% - 2014 38,71% - 2013 40,33% - 2011 40,97% - 2010 40,48% - 2009

41-60 anni: 1.072

31,33% 31,76% - 2015 30,76% - 2014 30,53% - 2013 30,31% - 2011 30,39% - 2010 30,05% - 2009

61->80 anni: 1.130

33,02% 32,10% - 2015 32,35% - 2014 30,76% - 2013 29,36% - 2011 28,64% - 2010 29,37% - 2009

> 41 anni: 2.202

64,35% 63,35% - 2015 63,11% - 2014 61,29% - 2013 59,67% - 2011 59,03% - 2010 59,42% - 2009

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Distruzione della popolazione per fascia di età rispetto al dato nazionale al 31/12/2016: (Fonte Ufficio Anagrafe del Comune di Sarsina e ISTAT- http://demo.istat.it, se&o - Dati raccolti ed elaborati dai giovani ora in Servizio Civile)

Anni Sarsina Dato naz. Fonte ISTAT Anni Sarsina Dato naz.

Fonte ISTAT

0-20 15,20%

15,91% nel 2015 15,61% nel 2014

19,36% 19,36% nel 2015 19,59% nel 2014

21-40 20,45%

20,75% nel 2015 21,28% nel 2014

23,50% 23,56% nel 2015 24,50% nel 2014

0-40 35,65%

36,66% nel 2015 36,89% nel 2014 38,71% nel 2013

42,86% 42,92% nel 2015 44,09% nel 2014 44,62% nel 2013

41-60 31,33%

31,26% nel 2015 30,76% nel 2014

30,35% 30,36% nel 2015 29,72% nel 2014

> 61 33,02%

32,10% nel 2015 32,35% nel 2014

26,79% 26,76% nel 2015 26,19% nel 2014

> 41 64,35%

63,35% nel 2015 63,11% nel 2014 61,29% nel 2013

57,14% 57,08% nel 2015 55,91% nel 2014 55,73% nel 2013

Anche dagli indici di raffronto che di seguito si riportano con gli altri Comuni appartenenti all’Unione dei Comuni della Valle del Savio (Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina, Verghereto) si rileva la situazione di grave disagio nella quale si trovano le nuove generazioni e, di conseguenza, quanto il Servizio Civile possa efficacemente intervenire per alleviare la stessa: (Fonte: Quaderni di statistica Popolazione 2016, a cura dell'ufficio statistica e studi della Camera di Commercio della Romagna)

Età media degli abitanti: Bagno di Romagna 47,3 Cesena 46,1 Mercato Saraceno 45,3 Montiano 45,9 Sarsina 48,1 Verghereto 48,9

Numero componenti per famiglia: Bagno di Romagna 2,28 Cesena 2,29 Mercato Saraceno 2,39 Montiano 2,55 Sarsina 2,30 Verghereto 2,24

Indice di vecchiaia (rapporto tra numero degli ultra 65enni e numero 0-14enni) Bagno di Romagna 219,0 Cesena 192,1 Mercato Saraceno 168,8 Montiano 194,7 Sarsina 251,1 Verghereto 253,0

Densità demografica (abitanti per km2 di territorio) Bagno di Romagna 25 Cesena 387 Mercato Saraceno 69 Montiano 185 Sarsina 34 Verghereto 16

Tasso di attrattività (rapporto tra tasso di immigrazione e tasso di emigrazione) Bagno di Romagna - 0,7 Cesena + 15,5 Mercato Saraceno - 2,0 Montiano + 5,8 Sarsina - 2,0 Verghereto - 2,1

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Dai dati sopra riportati si rilevano alcuni elementi di sicuro interesse: - la percentuale della popolazione giovanile è in progressiva e inarrestabile decrescita; - la percentuale di popolazione di età compresa fra i 0 ed i 40 anni è di oltre 7 punti

percentuali inferiore alla media nazionale. Le motivazioni di questa situazione si possono certamente trovare nella ridotta natalità, fenomeno questo di rilevanza nazionale, ma non è certamente l’unica causa. Il fenomeno migratorio dei “MILLENNIALS” L’altra causa primaria è da ritrovarsi nella ripresa del fenomeno migratorio dei giovani, sia all’interno dell’Italia, sia verso i paesi esteri: fenomeno molto più accentuato nelle località periferiche e collinari/montane. E’ proprio di questi giorni la statistica elaborata da Fondazione Migrantes – “Rapporto Italiani nel Mondo. Elaborazione su dati AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) e ISTAT”, resa pubblica sui più importanti quotidiani nazionali dalla quale emerge che anche per i cosiddetti millennials (i giovani nati dai primi anni ’80 fino alla prima metà degli anno ’90) arriva l'ora di emigrare dall'Italia. Nei dati del rapporto redatto dalla Fondazione Migrantes e presentato alla stampa lo scorso 6 ottobre, fanno irruzione i giovani che erano appena nati o adolescenti allo scoccare del Duemila. Oggi che hanno tra i 18 e i 32 anni si trovano protagonisti dei nuovi flussi migratori. Ma a differenza della generazione precedente rivendicano che non è una fuga ma "una scelta per coltivare ambizioni e nutrire curiosità". Di certo, la fascia anagrafica che va tra la maggiore età e i 34 anni è quella che è più soggetta all'emigrazione. Raccoglie infatti oltre un terzo degli italiani residenti all'estero ed è quella in cui si registra il picco di partenze anche nel 2015. E a seguire, nella graduatoria di chi è emigrato nell'ultimo anno, c'è la fascia appena superiore, che arriva ai 49 anni: sommandole, si scopre che le persone maggiorenni con meno di 50 anni costituiscono la metà degli italiani che hanno portato la residenza oltre confine da gennaio a dicembre 2015. “Il grave problema dell'Italia di oggi è proprio l'incapacità di evitare il depauperamento dei giovani e più preparati a favore di altri Paesi”, commenta a tale proposito la Fondazione Migrantes nella premessa del rapporto. In totale, il conteggio dei connazionali residenti all'estero ha raggiunto al 31 dicembre 2015 quota 4.811.163 (in dieci anni la mobilità italiana è aumentata del 54,9%), un dato che rispetto all'anno precedente è più alto del 3,7 per cento. Significa che poco più di un italiano su 12 è emigrato. E il 50 per cento di questa diaspora ha origini meridionali: ci sono comuni come Licata e Favara, entrambi in Sicilia, nei quali più del 40 per cento dei cittadini è ormai residente all'estero. Ci sono però piccoli Comuni anche del nord Italia, per esempio nel Cuneese, nei quali la percentuale di iscritti all’AIRE è superiore a quelli residenti ISTAT, con percentuali che superano il 200%. Questa la percentuale del Comune di Sarsina in rapporto alla media regionale e nazionale: Comune di Sarsina Regione Emilia Romagna Italia Valore percentuale rispetto ai 8,06 3,9 7,9 residenti al 31/12/2015

Si consideri che non immediatamente all’emigrazione dei giovani al’estero consegue la loro iscrizione all’AIRE.

Per sgomberare dubbi sul valore dei dati sopra riportati, che certamente comprendono anche l’eredità del significativo movimento migratorio verificatosi fino agli anni ’70 del secolo scorso, è doveroso sottolineare che solo nell'ultimo anno, 107.529 italiani hanno lasciato il Paese, diecimila in più rispetto all'anno prima. Aumenta poi la percentuale di chi parte per non tornare: il saldo migratorio tra chi rimpatria e chi parte, che era rimasto quasi costante nel primo decennio del millennio, sta subendo una brusca virata in negativo. Tra le destinazioni predilette dai più giovani c'è il Regno Unito, meta preferita per chi vuole studiare. Ma la terra d'Oltremanica prima della Brexit conservava una capacità attrattiva anche per le altre fasce d'età, attestandosi al terzo posto nel conteggio della crescita annuale e al settimo posto complessivo nella graduatoria degli iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero, preceduto da Germania, Svizzera, Francia, Brasile e Belgio. A prevalere è invece l'Argentina, che risulta aver ospitato nel 2015, 783mila italiani con un aumento record di ventinovemila unità rispetto all'anno precedente. Impennata alla quale tiene testa solo il Brasile, dove – allargando l'orizzonte temporale – si scopre che in dieci anni gli italiani sono aumentati del 151 per cento arrivando a contare 373mila residenti.

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E sempre nell'arco di un decennio è imponente anche il dato della Spagna che ha visto aumentare la presenza italica di oltre due volte e mezzo, anche se in termini assoluti si tratta di 143mila cittadini. In questo senso, però, proprio i millennials segnano una novità: “La loro mobilità – fa rilevare il rapporto Migrantes – è in itinere e può modificarsi continuamente perché non si basa su un progetto migratorio già determinato ma su opportunità lavorative sempre nuove”. I millennials, sottolinea la fondazione che fa capo ai vescovi italiani, “cercano di mettersi alla prova, hanno voglia di nuove e migliori condizioni lavorative, puntano a conoscere e scoprire”. Sono, insomma, la “prima generazione mobile”. E il 43 per cento di loro afferma di considerare questo status come “unica opportunità di realizzazione”.

Servizi Scolastici e Religiosi presenti nel Comune di Sarsina La “fatica” che devono fare i giovani nel vivere in territori periferici è ben rappresentata – ad esempio – dalla ridotta presenza dei servizi scolastici, conseguenza dello spopolamento di ampi territori comunali avvenuto negli ultimi decenni: (Fonti archivi storici, se&o)

Plessi scolastici presenti sul territorio comunale negli anni 50/60

Plessi scolastici presenti sul territorio comunale al 31/12/2011

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La situazione è altrettanto drammatica se si considera l’accresciuto numero di Parrocchie prive di un presbitero residente o addirittura soppresse: (Fonti archivi storici, se&o)

Parrocchie attive sul territorio comunale negli anni 50/60

Parrocchie con presbiteri sul territorio comunale al 31/10/2017

Sul “fronte” dei servizi per i giovani è bene tenere presente che: - fino alla metà degli anni 80 in tutto il territorio comunale erano presenti tre sale

cinematografiche; - al 31 dicembre 2015 le sale cinematografiche si sono ridotte ad una sola, presente nel

capoluogo, riaperta però all’inizio degli anni 2000, dopo una sospensione dell’attività di oltre 10 anni, e con una programmazione per ora destinata prevalentemente ai bambini;

- non sono presenti sul territorio comunale locali di ritrovo per i giovani quali: discoteche, sale concerti, ecc…;

- è presente un’unica Biblioteca (quella oggetto del precedente progetto); - grave è la situazione che vede la quasi totalità del territorio comunale, ad eccezione del

solo capoluogo, escluso da una connessione veloce ad internet, vittima, quindi, del cosiddetto “digital divide”.

Il dato negativo del movimento migratorio più sopra riportato attesta che i giovani sarsinati sono costretti ad emigrare da Sarsina certamente causa la mancanza di lavoro, tanto più se qualificato. In particolare risulta di evidente e drammatica gravità la quasi assoluta mancanza di opportunità di lavoro per le ragazze. Condizione questa che si aggrava ancor di più per coloro, la maggior

parte, in possesso di titoli di studio di Scuola Secondaria di II Grado o Universitari. L’assenza di copertura del territorio Comunale con l’“ADSL“, fatto salvo solo il Capoluogo, determina un aggravamento della percezione da parte dei giovani della loro marginalità rispetto ai loro coetanei che risiedono nei territori meno disagiati o nei grandi centri urbani. Il sentimento di frustrazione determina il desiderio di fuggire da questi territori e, di conseguenza, la perdita del sentimento di appartenenza alla propria Comunità Civile. L’esteso fenomeno migratorio dei giovani sarsinati, diretto anche a mete molto lontane (Gran Bretagna, California, Australia…) non è il frutto di una percepita consapevolezza dell’essere parte di una più vasta Comunità, ma bensì della ricerca di ambiti nei quali maggiori e più efficaci sono le opportunità di crescita umana e sociale.

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A fronte di questo, Sarsina ha però ricevuto dai “capricci” della storia, il compito di custodire e promuovere un ricco patrimonio: certamente sproporzionato rispetto alle sue possibilità. Il Plautus Festival, il Museo Archeologico Nazionale, la devozione a San Vicinio, la Cattedrale, il Museo d’Arte Sacra e il suo territorio ancora incontaminato, rischiano - così - di essere più un fardello che una ricchezza. Su questi aspetti è diventato sempre più imperativo per l’Amministrazione Comunale e per l’intera cittadinanza - nelle sue componenti giovanili, del Volontariato, dell’associazionismo di base, imprenditoriali - investire le proprie risorse umane ed economiche, seppur indiscutibilmente assai esigue. In questo contesto per la città di Sarsina, ed in particolare per i suoi giovani, diventa fondamentale cogliere l’opportunità offerta dal Servizio Civile Nazionale: Il Servizio civile nazionale consente agli enti pubblici ed agli enti privati no profit di avvalersi di personale giovane e motivato, stimolato dalla possibilità di vivere un'esperienza qualificante nel campo della solidarietà sociale. L’apporto di giovani è strategico per un piccola Comunità, tanto più se ubicata in territorio periferico e collinare/montano, perché è in grado di: - affezionare le nuove generazioni alla Città ed alla sua storia; - accrescere i sentimenti di appartenenza dei giovani alla più vasta comunità civile; - motivare le nuove generazioni a diventare protagoniste del proprio futuro; - portare, attraverso i giovani, idee nuove ed entusiasmo in contesti “refrattari” alle novità,

quale troppo spesso rischia di essere la Pubblica Amministrazione; - frenare l’esodo di laureati verso le città della pianura.

⌦ Un ricco patrimonio storico-culturale in grado, si, di fermentare ed insaporire il tessuto sociale, ma - per le sue esigue possibilità - non al punto da generare realtà di base in grado di operare in ambito culturale in forma strutturata e continuativa, né di muoversi indipendentemente dall’Ente. Le risorse dell’Ente - economiche, umane, professionali e strumentali - costituiscono, pertanto e necessariamente, patrimonio condiviso di tutta la comunità, e non solo. Le sinergie con i soggetti presenti sul territorio diventano quindi una condizione sine qua non per la loro stessa sopravvivenza: - l’Istituto Comprensivo di Sarsina - Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° Grado; - a Pro-Loco di Sarsina: che organizza la Sagra della Pagnotta pasquale, la Festa Romana,

la Festa del Patrono e manifestazioni varie in occasioni delle festività natalizie; - le Pro-Loco di Ranchio, di Quarto e di Pieve di Rivoschio, anch’esse dedite alla promozione

delle risorse e peculiarità dei rispettivi territori; - la Banda Musicale “Città di Sarsina” e la Corale di Sarsina, impegnata meritevolmente sul

“fronte” dell’educazione e produzione musicale; - la “Polisportiva Circolo dei Sarsinati” che lavora in ambito sportivo e culturale; - le varie società sportive (calcio, ginnastica, danza, basket, ecc...) e di volontariato

(Parrocchie, AVO, , ecc...). ⌦ Intervento di spesa del Bilancio Comunale e dotazione organica: a testimonianza

dell’importanza che l’Ente attribuisce alla Cultura, si riportano i seguenti valori percentuali dell’incidenza delle spese sostenute per la Cultura nell’anno 2016, così come si può rilevare dal Bilancio consuntivo: 5,13% delle spese correnti. Un ulteriore elemento da sottolineare è nel numero di dipendenti addetti in forma prevalente, anche se non esclusiva, alla cultura: - n. 2 dipendenti, pari a oltre il 5% dell’intera dotazione organica, percentuale che sale ben

oltre il 10% se non si considera in tale computo il personale della Residenza per Anziani “F. Barocci”.

Questa dato testimonia come la progettazione che viene eseguita non è finalizzata ad una supplenza di personale, ma ad assicurare – grazie a specifiche attività – servizi aggiuntivi, peraltro in prevalenza non strettamente afferenti i compiti istituzionali di un Ente Locale (progetto lettura, Plautus Festival, aiuto agli alunni bisognosi, laboratorio teatrale, ecc…).

⌦ In forza della sua storia e della sua tradizione, all’interno della città di Sarsina sono presenti i seguenti istituti di cultura e “strumenti” di promozione e valorizzazione culturale/turistica:

ISTITUTO COMPRENSIVO SCOLASTICO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO “VALLE SAVIO”: L’Istituto Comprensivo “Valle savio” registra, nell’anno scolastico 2017/2018, la seguente popolazione scolastica nei plessi ubicati all’interno del territorio Comunale di Sarsina (fonte Istituto Comprensivo Valle Savio):

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Scuola dell’Infanzia: n. 55 alunni; Scuola Primaria: n. 158 alunni; Scuola Secondaria di 1° Grado: n. 115.

Un territorio collinare-montano come quello di Sarsina, esteso per oltre 101 Km2, con località che distano dal capoluogo anche 30 Km, nonché la diffusa cultura rurale, condiziona fortemente il percorso scolastico degli alunni: ne aumenta la fatica dello studio, ne stempera le ambizioni e non rimuove quell’atavica soggezione verso la cultura scolastica. Questi sono alcuni dei motivi che hanno spinto i legislatori a favorire, con leggi ad hoc, la scolarizzazione nelle zone e nei territori più svantaggiati, e che con forza animano le Amministrazioni Locali a garantire i detti territori il massimo di quantità e qualità dei servizi. La Scuola ed in genere la cultura, è fra questi, uno dei servizi più importanti perché in grado di emancipare gli uomini (mirabile e profetica a questo proposito l’esperienza di Don Lorenzo Milani) e di renderli liberi.

SCUOLA MATERNA “SS. ANNUNZIATA” DELLA PARROCCHIA DI SARSINA: L’attuale Scuola Materna accoglie oltre 40 bambini di età compresa fra i 3 ed i 5 anni, oltre a 15 bambini di età compresa fra i 18 messi ed i 3 anni. L’attuale Scuola Materna costituisce la prosecuzione, senza alcuna soluzione di continuità, della Scuola materna operante già dal XIX secolo e che ha costituito, fino alla fine degli anni 50, l’unico istituto scolastico presente nel capoluogo per i bambini in età prescolare. L’inserimento dei bimbi di questa Scuola nel progetto di Servizio Civile viene effettuato su loro pressante richiesta visto il grande successo che sta riscuotendo il “Progetto Lettura”, inaugurato negli scorsi anni per i bambini della sola Scuola dell’Infanzia. L’indubbia qualità del progetto, il fascino che la lettura delle fiabe/favole esercita sui bambini – per esclusivo merito dei volontari – e l’apprezzamento riscosso presso le famiglie ha infatti contagiato anche la Scuola Materna privata e l’intera comunità Sarsinate. E’ interessante sottolineare, a questo proposito, che il progetto nacque da un’idea del personale insegnate della Scuola Statale dell’Infanzia, che trovò immediata accoglienza nel progetto “La cultura ci renderà liberi” del 2009. L’inclusione nel progetto dei bambini della Scuola Materna privata costituisce, quindi, una prova della validità del progetto medesimo, nonché una sua significativa evoluzione.

BIBLIOTECA COMUNALE: costituisce uno dei poli culturali più dinamici e frequentati della città e raccoglie oltre 6.000 volumi, in continuo incremento soprattutto grazie alle munifiche donazioni di privati. Completamente aggiornata nel suo arredamento è dotata dei più moderni strumenti informatici (video proiezione, personal computer, stampanti, scanner) costituisce un servizio indispensabile per gli studenti e le famiglie. L’orario di apertura della Biblioteca, senza l’apporto dei volontari in servizio civile, sarebbe contenuto ai pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00: così come lo è stato per molti anni. La presenza dei volontari consente – viceversa – di aumentare l’orario di apertura della Biblioteca, configurandosi quindi, non quale supplenza alla carenza di personale comunale, ma quale ampliamento di un servizio già assicurato. Gli utenti della Biblioteca sono così aumentati, dalle poche decine degli anni precedenti, a circa un migliaio all’anno, compresi – soprattutto – nella fascia d’età coincidente con la scuola dell’obbligo. Numerosi sono poi coloro che hanno beneficiato della preparazione culturale dei volontari e, della loro ricca umanità, per ricevere un sostegno nello studio, se non vere e proprio “ripetizioni” gratuite. Un aiuto molto apprezzato dai giovani studenti, dai loro genitori e dal personale docente dell’Istituto Comprensivo, al punto che tutti costoro si augurano la sua prosecuzione per il futuro. Un elemento di sicura novità registrato negli ultimi anni è stato il forte incremento di studenti Universitari che della Biblioteca apprezzano la dotazione libraria e di ipertesti, congiunta al suo tipico e caratteristico “silenzio”.

PLAUTUS FESTIVAL – Rassegna Estiva di Teatro Classico, che è giunto quest’anno alla sua 57°Edizione, è senza dubbio il punto di forza del programma culturale dell’Ente. Riconosciuto dal 1996 Festival di rilevanza nazionale, richiama a Sarsina le più importanti compagnie teatrali nazionali e più noti attori del teatro italiano.

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E’ frequentato ogni anno da oltre cinquemila spettatori provenienti da tutto il Centro-Nord Italia. La sua “frequentazione” in prevalenza del teatro classico, ne fa un punto di riferimento per tutti i numerosi appassionati del teatro greco e latino. L’esperienza del Teatro – definita dal Concilio Vaticano II “nobile ed antica arte”, partendo proprio dal Plautus Festival, pervade l’intero tessuto civile di Sarsina. Fanno teatro gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e della Scuola Primaria, gli alunni della Scuola Secondaria e i giovani della Parrocchia, gli adulti che partecipano alla Scuola di Teatro e quelli appassionati del teatro dialettale.

LABORATORIO TEATRALE: nasce nel 1995 con l’intento di giungere ogni anno alla produzione diretta di una commedia di Plauto con la presenza di noti attori oltre agli allievi del Laboratorio, nonché: - di favorire la produzione teatrale e consentire ad un pubblico, il più ampio possibile, di

accedere all’esperienza teatrale; - promuovere tramite la produzione teatrale diretta, la qualità, l’innovazione, la ricerca, la

sperimentazione, nuove tecniche e nuovi stili, anche favorendo il ricambio generazionale;

- promuovere la valorizzazione del repertorio teatrale classico, con particolare riguardo al teatro di Plauto;

- offrire ai giovani attori di teatro un’opportunità per “mettersi in gioco” in un palcoscenico prestigioso.

L’esperienza del Laboratorio Teatrale, che vede fortemente coinvolti i volontari in Servizio Civile, sarà quest’anno fortemente rinnovata grazie al Direttore, con l’introduzione di esperienze formative nelle arti del teatro: costruzione di maschere in cuoio, costumi, ecc… Un ulteriore elemento di interesse e di curiosità che non mancherà di affascinare i giovani partecipanti.

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SARSINA Il Museo Archeologico Nazionale Sarsinate, è uno dei più importanti ed interessanti musei archeologici dell’Italia Settentrionale. Custodisce, in particolare i materiali rinvenuti nella vicina necropoli romana di Pian di Bezzo. Per la sua scarsa promozione e valorizzazione, il Museo registra un numero estremamente ridotto di visitatori: nel 2016 sono stati solo 4283 (Fonte MiBACT – Museo Archeologico Nazionale di Sarsina).

LA BASILICA CATTEDRALE E IL CULTO DI SAN VICINIO Sorta forse in età bizantina, ma rifatta intorno all’anno Mille e più volte rimaneggiata, presenta chiari caratteri romanici: è uno dei migliori esempi di stile romanico in Romagna. La facciata è sobria ed elegante, caratterizzata dal caldo rossore dei mattoni. La devozione per San Vicinio, primo Vescovo di Sarsina, santo taumaturgo al quale la millenaria tradizione attribuisce particolare potere nella “liberazione dalla possessione diabolica”, e del quale sono custodite all’interno della Cattedrale le spoglie e la tradizionale “Catena”, richiama a Sarsina decine di migliaia di pellegrini da ogni parte d’Italia e dall’estero. Un punto di riferimento per miglia di persone che soffrono nell’anima.

IL MUSEO D’ARTE SACRA Custodisce una preziosa raccolta di opere d’arte, suppellettili, tessuti, arredi e paramenti sacri provenienti dalle chiese della zona da tempo chiuse al culto. I visitatori del museo sono - a causa della quasi totale mancanza di promozione e apertura solo su prenotazione - solo qualche centinaio all’anno.

L’UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE Grazie alle risorse che l’intera comunità di Sarsina ha saputo mettere a sistema, è stato possibile istituire dalla scorsa estate un Ufficio Informazioni Turistiche, in grado di fornire non solo informazioni, ma anche di fungere da elemento catalizzatore e da volano delle iniziative del territorio comunale.

Grazie al ricco patrimonio archeologico, culturale, religioso ed ambientale sono quasi 100.000 i turisti che ogni anno visitano la Città di Sarsina.

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DESCRIZIONE SINTETICA DEI BISOGNI SOPRA DESCRITTI

⌦ D-01 - CURA E CONSERVAZIONE BIBLIOTECHE - Orario ordinario della Biblioteca - 6 ore settimanali, distribuite su due pomeriggi di n. 3 ore

ciascuno - non adeguato alla domanda più volte formulataci dalla cittadinanza ed, in particolare, dai giovani (almeno 30 ore settimanali);

- Difficoltà nell’apprendimento e nell’inserimento scolastico da parte di numerosi alunni, soprattutto stranieri: sono stati numerosi i giovani studenti che in questi ultimi anni hanno ricevuto aiuto e sostegno nello studio da parte dei volontari. Nello specifico la presenza di alunni stranieri nell’Istituto Comprensivo è di circa il 6% sul totale degli iscritti. La condizione di difficoltà, economica e culturale, di alcuni nuclei familiari impedisce agli stessi di poter fornire un adeguato aiuto ai figli in età scolare, così come gli preclude la possibilità di ricorrere alle tradizionali forme di “ripetizione” fatta da persone qualificate.

- Potenziamento del servizio di INTERNET-POINT considerato che per la quasi totalità il territorio comunale non è servito da ADSL;

- Domanda, da parte dei turisti/pellegrini che ogni anno visita la Città di Sarsina, di un Ufficio di Informazione Turistica, quanto più aperto all’utenza.

DIGITAL DIVIDE Il termine Digital Divide (DD) – con il quale si intende il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (internet, personal computer, ecc…) - è stato utilizzato inizialmente dalla amministrazione americana Clinton-Gore per indicare la non omogenea fruizione dei servizi telematici tra la popolazione statunitense. Nonostante si sia fatto riferimento al Digital Divide come un problema interno al contesto americano, oggi è più comune definire con questi termini il divario esistente nell'accesso alle nuove tecnologie in una prospettiva globale, del quale Sarsina non è immune. A tale riguardo vi è un unanime consenso nel ricondurre il DD a un insieme di cause: - l'assenza di infrastrutture a banda larga; - condizioni economiche, di istruzione - “analfabetismo” riguardo gli strumenti informatici. Il Digital Divide potrebbe incrementare infatti le già esistenti diseguaglianze di tipo economico, ma avere effetti drammatici anche nell'accesso all'informazione implicando ulteriori conseguenze. Il territorio di Sarsina, registra al riguardo, la seguente condizione:

a) copertura della connessione ADSL solo per il capoluogo; b) le due frazioni principali di Ranchio, ed il relativo territorio

ricadente nella del Borello, e di Quarto, sono pertanto prive di connessione ADSL;

c) scarsa alfabetizzazione informatica nelle località periferiche e rurali.

Cause di questo sono: a) il territorio collinare-montano dell’Ente; b) la dichiarata mancanza di interesse economico

all’investimento in dette aree. Si sottolinea, a questo proposito, che all’interno del territorio dell’Ente non è presente alcun INTERNET-POINT, o servizio analogo. La presenza di detto servizio è particolarmente richiesta dagli

studenti delle Scuole secondarie di 2° Grado e, ancor più, dagli studenti universitari.

⌦ D-02 - VALORIZZAZIONE CENTRI STORICI MINORI - EVENTI REALIZZATI A SARSINA CAPOLUOGO DALLA PRO-LOCO DI SARSINA

Sagra della Pagnotta Pasquale (marzo-aprile); FESTA ROMANA (luglio); Festa di San Vicinio (agosto);

- PRINCIPALI EVENTI REALIZZATI A SARSINA DALLE RISPETTIVE PRO-LOCO: Rassegna di Teatro Dialettale (luglio-agosto) in Loc. Pieve di Rivoschio; Fiera del Biologico (settembre) in Loc. Quarto; Sagra della Castagna (ottobre) in Loc. Ranchio; Sagra delle Castagne (ottobre) in Loc. Pieve di Rivoschio.

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⌦ D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI

Questi i numeri in sintesi che attestano l’importanza e la conseguente domanda di sempre maggiore qualificazione e promozione di questa Area di Attività: - PLAUTUS FESTIVAL 2017

n. 12 spettacoli di prosa andati in scena; n. 5.728 le persone registrate in biglietteria che hanno assistito agli spettacoli;

- LABORATORIO TEATRALE 2017: n. 6 gli attori partecipanti; n. 14 i giorni di effettuazione del Laboratorio;

- LUDI PLAUTINI SARSINATES: n. 9 i relatori; quasi 100 le persone partecipanti.

DOMANDA DI SERVIZI ANALOGHI E RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI

RIFERIMENTO. E’ necessario sottolineare come in una realtà estremamente piccola come quella di Sarsina, a fronte di una domanda diffusa di sempre maggiori opportunità di crescita culturale, vi sia una insufficiente risposta della comunità civile. E’ la situazione di sofferenza, forse cronica, di tutte le realtà minori. La società civile, ed in particolare i giovani, richiede - giustamente - sempre maggiori ed innovativi strumenti ed occasioni di aggregazione e di crescita culturale. Sarsina nella sua interezza riesce, per quello che può, ad animare il tessuto sociale con offerte in grado di lavorare in sinergia fra di loro. L’Ente, in questo quadro, costituisce l’ordito sul quale i vari soggetti presenti sul suo territorio svolgono la loro missione, ricevendo dallo stesso sostegno, beni strumentali, risorse. Così avviene che la sua comunità civile riesce ad esprimere: - la Pro-Loco di Sarsina: deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste a Sarsina; - la Pro-Loco di Ranchio: è deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste nella

frazione di Ranchio, che dista circa 13 km. dal capoluogo; - la Pro-Loco Lago di Quarto: è deputata alla promozione ed all’organizzazione di feste nella

frazione di Quarto, che dista circa 8 km. dal capoluogo; - la Pro-Loco di Pieve di Rivoschio, frazione distante oltre 30 Km. da Sarsina,: organizza

ogni anno la tradizionale Rassegna di teatro Dialettale e la Sagra delle Castagne, che da quest’anno si è arricchita con la rassegna di teatro classico “Pieve in scena”;

- la Banda Musicale “Città di Sarsina”, di oltre 40 elementi, con annessa scuola di avviamento musicale per bambini, giovani ed adulti, frequentata da circa 20 persone;

- la Corale della Cattedrale di Sarsina, con la partecipazione di oltre 40 persone, provenienti dall’intera Valle del Savio;

- il Circolo-Polisportiva dei Sarsinati, che organizza manifestazioni sportive e culturali; - le varie e numerose società sportive presenti sul territorio per la pratica del calcio, tennis,

pallavolo, basket, ginnastica artistica, ecc...; - le parrocchie, le scuole, ecc...

IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO In relazione alla necessità di individuare sia i destinatari che i beneficiari, peraltro due soggetti che di fatto “rischiano” di coincidere: Destinatari - Biblioteca Comunale: 769 (793 nel 2015) persone, in prevalenza giovani e bambini

hanno frequentato la Biblioteca nel 2016, di questi 1.020 (474 nel 2015) si sono avvalsi del servizio di “prestito librario”:

alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, particolarmente interessati al servizio di “sostegno scolastico” assicurato dai volontari;

studenti degli Istituti Secondari di II° Grado e Universitari; giovani in genere; cittadini interessati al patrimonio librario ivi contenuto; studiosi di teatro;

- Punto di accesso ad Internet: nel 2016 sono stati 30 (139 nel 2015) gli accessi ad internet effettuati da:

giovani, per motivi di studio e di svago; adulti; turisti;

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- Progetto Lettura: nell’anno scolastico 2016/2017 sono stati 450 (474 nel 2015) i bambini

che vi hanno complessivamente preso parte. Oltre a questi sono poi da considerare un pari numero di bambini che hanno preso parte alla drammatizzazione e lettura fiabe/favole;

- Ufficio Informazioni Turistiche: n. 1295 nell’anno 2016 (Fonte UIT Sarsina – PTPL 2016); - Turisti: quasi 90.000 turisti/pellegrini nell’anno in prevalenza interessati alla Basilica

cattedrale (Fonte Basilica Cattedrale); - PLAUTUS FESTIVAL: n. 5728 spettatori registrati in biglietteria nel 2016 (Fonte Ufficio

Teatro).

Beneficiari I primi beneficiari del progetto saranno i volontari stessi. L’Amministrazione Comunale di Sarsina ha, infatti, sempre inteso promuovere l’esperienza del Servizio Civile, non partendo dalle proprie esigenze, ma dal proposito di fornire ai giovani impiegati una esperienza interessante ed in grado di fornire ulteriori elementi di maturazione e crescita. Partendo da tale presupposto anche la gestione dei volontari stessi da parte degli OLP viene effettuata ritenendo prioritarie le loro attitudini e aspettative. Il progetto viene sviluppato poi, in concreto, costruendolo insieme a loro, ascoltandoli e coinvolgendoli. In secondo luogo i beneficiari sono tutti coloro, in prevalenza giovani e giovanissimi, che per motivi di studio o di interesse si rivolgono agli istituti culturali protagonisti del progetto: Biblioteca Comunale e Plautus Festival. Non in minor numero è necessario includere fra i beneficiari i numerosi turisti e pellegrini (quasi 90.000 ogni anno) che visitano Sarsina, attratti dalla sua illustre storia, dal Museo Archeologico e dalla devozione al Santo Vicinio.

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7) Obiettivi del progetto:

Come ampiamente argomentato in apertura del Box 6, afferente il contesto e i destinatari, il presente Progetto è stato redatto sulla scorta dei dati rilevati dagli esiti finali dei progetti precedenti ed a quello in corso di attuazione. In quanto scritto “a più mani”, con il significativo apporto dei Volontari in Servizio Civile, il presente Progetto rivela fin da subito la sua forte aderenza al contesto territoriale ed una altrettanto coerenza degli obiettivi con i bisogni rilevati. Pertanto si pongono questi quali obiettivi del progetto – in coerenza con le analisi del contesto territoriale e delle aree d’intervento di cui al precedente box n. 6, agli indicatori e obiettivi individuati/definiti nel Piano Provinciale del Servizio Civile in ambito del CO.PR.E.S.C. e, non ultimo, con gli esiti del monitoraggio finale del progetto 2016/2017 (STARTUP GIOVANI) e di quello in itinere (PER TE, PER NOI, PER TUTTI).

7.1 OBIETTIVO GENERALE Il primo obiettivo del progetto è quello di favorire la crescita umana e professionale dei volontari. Questo obiettivo è reputato preminente perché si ritiene che l’esperienza del Servizio Civile debba prima di tutto costituire un’occasione di crescita umana per i Volontari, piuttosto che una opportunità per l’Ente di avvalersi di ulteriori risorse. Preoccupazione dell’Ente, pertanto, è quella di offrire ai giovani validi, interessanti e stimolanti ambiti di impiego che li rendano per un anno attori protagonisti della crescita della loro comunità civile. L’obiettivo generale del progetto - identificato con il numero 1 - rivolto ai Volontari è declinato nei seguenti obiettivi specifici:

Obiettivo Specifico Risultati attesi Indicatori e strumenti di rilevazione

Strumenti per il conseguimento

Offrire un’opportunità di crescita umana e profes-sionale e di accrescimento del sentimento di appar-tenenza alla comunità locale, ma anche regionale, nazionale, europea ed internazionale

- Maggiore partecipazione alla vita della società;

- Assunzione delle proprie responsabilità all’interno del tessuto civile;

- Accrescimento della auto-stima e assunzione dei propri doveri e conseguenti responsabilità di fronte alle problematiche sociali

Offrire la possibilità di compiere un’esperienza di lavoro di gruppo;

- Capacità di superamento della dimensione individua-listica della personalità a favore della capacità di lavorare in gruppo a favore della comunità;

- Costruzione di relazioni positive con gli altri giovani;

- Accrescimento dell’attitudine a sentimenti di empatia.

La natura del presente obiettivo generale e degli obiettivi specifici che dallo stesso derivano, afferenti la sfera personale di ciascun volontario e l’originalità di ciascuno degli stessi, non ci consente di determinare indicatori numerici di rilevazione della misura di conseguimento degli stessi, se non attraverso: a) dialogo costante dell’OLP

con ciascun volontario; b) la somministrazione di n.

5 appositi questionari: • il primo all’inizio del

Servizio Civile; • il secondo a

conclusione del 1°

- Formazione generale: la formazione generale avrà come obiettivi la formazione civica, sociale, culturale e professionale dei volontari attraverso percorsi di cittadinanza attiva e responsabile e sarà realizzato trasversalmente a più Progetti di Servizio Civile attivati anche da Enti differenti sul territorio provinciale (Box. 33);

- Formazione specifica: durante la formazione specifica sarà rivolta particolare attenzione all’approfondimento della ricca esperienza nazionale ed internazionale sul tema della pace, della non-violenza, della giustizia, dell’impegno civile, ecc... (Box. 40);

- Ascolto e disponibilità: propedeutico a qualunque ulteriore step è offrire ai Volontari un ambiente di amicizia, di stima e di ascolto. L’OLP, sarà quindi, la persona che per l’intero progetto affiancherà non i volontari, ma ogni singolo volontario al fine

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Offrire un’opportunità di approfondimento e di confronto intorno ai valori fondanti una comunità civile matura e coesa, favorendo la consapevolezza dei temi sociali da parte dei giovani prima del loro ingresso nel mondo del lavoro.

- Acquisizione di consapevo-lezza in ordine all’attualità delle tematiche relative alla corresponsabilità, alla accoglienza, alla pace, alla giustizia, alla non-violenza, alla solidarietà

Offrire un’esperienza di “lavoro” all’interno della pubblica amministrazione.

- Acquisizione di “confidenza” nell’approccio alla Pubblica Amministrazione, molte volte invece vista con di-stacco, se non soggezione.

Soddisfacimento del bisogno di socialità, di cultura, di spiritualità e di natura.

- Partendo dal presupposto che una persona può raggiungere una vita veramente e pienamente umana solo grazie alla cultura, il risultato atteso è una maggiore maturità umana dei volontari

quadrimestre; • il terzo a conclusione

del 2° quadrimestre; • il quarto a conclusione

del 3° quadrimestre; • il quinto a conclusione

del Servizio Civile; c) Grado di coinvolgimento

emotivo ed intellettuale agli obiettivi progettuali, nonché alla formazione generale e specifica;

d) Disponibilità del volontario al coinvolgimento “fuori orario” in servizi di volontariato sociale e culturale;

e) Acquisizione e rafforza-mento nel volontario del “gusto” alla lettura ed al Teatro

di fare di questa loro esperienza un momento gratificante ed entusiasmante;

- Incontri: periodicamente si svolgeranno incontri, anche informali, volti a verificare l’andamento del progetto, eventuali proble-matiche insorte e raccogliere suggerimenti;

- Incontri trasversali: durante lo svolgimento del servizio civile saranno promossi ed organizzati frequenti momenti di incontro fra i volontari dello stesso progetto e fra questi e quelli impegnati in progetti organizzati dallo stesso Ente;

- Trasferta: durante lo svolgimento del progetto si effettuerà una “uscita” presso una struttura della Associazione Papa Giovanni XXIII di Rimini o analoga associazione operante nel volontariato sociale;

- Legami post-progettuali: si proporrà ai giovani di mantenere un “legame” con questo Ente al fine di costituire con gli stessi, nel tempo, un esempio di servizio e di amicizia.

Da quanto riportato nel Box 6, si può evincere la misura del conseguimento degli Obiettivi Generali posti nei Progetti precedentemente attuati o in corso di attuazione. Il dialogo costante, ed anche informale con gli OLP - ormai “famose” le tradizionali cene a base di pizza durante le quali si monitora, in un dialogo franco e approfondito, l’andamento del Servizio e la misura del conseguimento degli obiettivi – attesta il pieno conseguimento degli stessi, la loro coerenza con i bisogni avvertiti dai giovani. Le testimonianze riportate in premessa attestano tale coerenza.

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7.2 OBIETTIVI SPECIFICI Il secondo obiettivo generale, declinato in più obiettivi e attività specifiche, è la valorizzazione della storia e della ricca tradizione religiosa e culturale di Sarsina, da conseguirsi attraverso le attività proprie dell’Ufficio Cultura del Comune di Sarsina, come di seguito descritte:

BIBLIOTECA COMUNALE

Obiettivi Specifici Risultati attesi Indicatori e strumenti di rilevazione

Strumenti per il conseguimento

Ampliamento orario apertura Biblioteca E’ un’esigenza molto sentita, soprattutto dagli alunni della scuola primaria e secondaria, e finanche dalla scuola della infanzia. Numerosa è questo tipo di utenza anche a segui-to dell’acquisto di numerose pubblicazioni e sussidi iperte-stuali rivolti specificatamente a loro.

- Apertura della biblioteca

per 30 ore settimanali, rispetto a 6 ore settimanali, che è possibile assicurare con il solo personale comunale;

- Incremento di almeno il 10% del numero degli utenti della Biblioteca Comunale;

- Incremento della cultura letteraria nei giovani e nelle famiglie.

- Orario di apertura della

biblioteca; - Numero di utenti; - Numero di libri ceduti in

prestito; - Somministrazione di

questionario sul grado di soddisfacimento dell’utenza.

- Presenza del volontari negli orari di

apertura della biblioteca in tutti i pomeriggi della settimana e, mediante turnazione, il sabato mattina;

- Formazione specifica dei volontari; - Gestione del prestito librario; - Realizzazione del “Progetto Lettura”,

promosso dalla Scuola dell’Infanzia di Sarsina.

Migliorare ed incrementare l’attività di sostegno agli studenti Numerosi sono, purtroppo, i bambini con difficoltà nel percorso scolastico. La scuola e, soprattutto, le famiglie sono sempre meno in grado di fornire quel sostegno necessario a consentire il recupero di situazioni critiche. Così succede che dagli scor-si anni, grazie ai precedenti volontari in Servizio Civile, si è implementata all’interno della Biblioteca un’attività di

- Sostegno nello studio degli

alunni bisognosi: circa 18 bambini;

- Aiuto nel recupero di deficit nel profitto scolastico;

- Incremento del numero di bambini aiutati.

- Numero di alunni aiutati; - Analisi sull’efficacia del

servizio con il personale docente dell’Istituto Comprensivo di Sarsina;

- Somministrazione di questionario sul grado di soddisfacimento dell’utenza

Ausilio, dai parte dei Volontari, agli utenti bisognosi di sostegno nell’apprendimento e comprensione del contenuto delle materie scolastiche.

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aiuto e di sostegno che ha consentito il recupero di situazioni a dir poco drammatiche. In considerazione proprio di questa precedente positiva esperienza, il locale Istituto Comprensivo ha raccoman-dato la prosecuzione dell’esperienza anche nei prossimi anni.

Progetto Lettura

La collocazione della Biblioteca, direttamente confinante con il plesso di Scuola dell’Infanzia di Sarsi-na, ci consente di realizzare un progetto, denominato “Progetto Lettura” che interessa gli alunni di detta scuola. Il progetto consiste: a) nella scelta di un libro da

parte dei giovanissimi studenti frequentanti l’ultimo anno, da portare poi a casa per la lettura ad alta voce da parte dei genitori;

b) nella lettura di favole e racconti, sempre a detti alunni, da parte dei volontari.

Il progetto è realizzato in strettissimo rapporto con il personale docente e ATA del plesso scolastico. “navigazione” in rete.

- Fornire alle famiglie un

ulteriore occasione di dialogo con i propri figli;

- Promuovere il gusto alla lettura, nei genitori, ed all’ascolto, nei figli;

- Offrire ai bambini l’opportunità di condividere insieme le emozioni suscitate dall’ascolto di una fiaba e/o racconto;

- Qualificare la Biblioteca Comunale, anche come luogo nel quale “si fa” cultura.

- Numero di volumi

consegnati ai bambini; - Numero di ore di lettura

di testi effettuate; - Somministrazione di

questionario alle famiglie di valutazione della misura della loro soddisfazione

a) Apertura della Biblioteca nella fascia oraria

concordata con la Scuola dell’Infanzia per la realizzazione del progetto;

b) Presenza dei volontari nell’accoglienza ed aiuto ai giovani lettori;

c) Assistenza dei volontari nella consegna e ricevimento dei libri;

d) Acquisto di tappeti di gomma da utilizzare in occasione della lettura delle fiabe;

e) Lettura dei testi da parte dei volontari.

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Progetto “Biblioteca in gioco” L’evoluzione dell’immagine tradizionale della Biblioteca, quale luogo di lettura, in luogo di aggregazione e di incontro, diventa più un imperativo e una risposta all’offerta sempre più qualificata che “la rete” mette a disposizione degli studenti, isolandoli però sempre più nell’accesso alle informazioni. Partendo da questa considerazione si vuole proporre la Biblioteca comunale quale luogo anche di gioco e di svago per i bambini/e e i ragazzi/e. Grazie ad una ricca fornitura di giochi di società, acquisita direttamente grazie alla generosità delle famiglie, alcuni giorni alla settimana saranno dedicati anche all’educazione dei più giovani al fascino dei giochi di società: vecchi e nuovi

- Aiutare i bambini alla

relazione con i propri coetanei grazie alla sana “competizione” dei giochi di società;

- Educare i più piccoli alla bellezza dei giochi di società, quale alternativa ai videogiochi;

- Trasmettere alle nuove generazioni i valori più genuini di una società che, nel passato, ritrovava nel gioco il piacere dello stare insieme;

- Proporre una diversa modalità di impiego del tempo libero, anche in aiuto alle famiglie;

- Presentare ai più giovani la Biblioteca come luogo di incontro, e non solo di lettura;

- Numero di giochi nella

disponibilità delle Biblioteca

- Numero di pomeriggi dedicate ai giochi;

- Numero di persone che hanno partecipato alle iniziative;

Gli utenti saranno inizialmente accompagnati dai Volontari nella conoscenza delle regole dei giochi, per poi essere lasciati “da soli”. A tal fine i volontari saranno opportunamente formati in sede di effettuazione delle Formazione Specifica (vedasi successivo Box. 40). Per il conseguimento degli obiettivi progettuali saranno utilizzati i giochi di società forniti dalle famiglie.

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Progetto “La Cultura non

va in vacanza” L’idea è quella di fare della Biblioteca un luogo di aggregazione dei bambini e dei giovani durante la stagione estiva. Sarsina, come ampiamente descritto nel precedente Box 6, non è purtroppo in grado di offrire occasioni di socializza- zione per i pi bambini ed i più giovani durante la stagione estiva. La ridottissima presenza di Parrocchie ancora attive e di società sportive, così come di associazioni quali gli Scout, causa alle famiglie una evidente difficoltà nell’orga-nizzazione delle giornate estive per i propri figli. La ridotta presenza di “centri estivi”, della durata peraltro di un massimo di due settimane, a fronte dei tre mesi di sospensione dell’attività scolastica, determina – di fatto – una condizione quasi “abbandono” a se stessi dei più giovani. Obiettivo del progetto è fare della Biblioteca comunale, con il suo bel spazio verde antistante l’ingresso, un polo di socializzazione ed anche uno strumento di aiuto allo studio per coloro che devono recuperare debiti scolastici.

- Fornire ai più giovani ed ai

bambini, durante la stagione estiva, un luogo di incontro e di socializzazione;

- Fornire aiuto agli studenti che durante la stagione estiva devono recuperare dei debiti scolastici;

- Numero di persone che

hanno frequentato la Biblioteca;

- Numero di persone che hanno usufruito dell’auto allo studio;

- Somministrazione di questionario sul grado di soddisfacimento dell’utenza

Gli utenti saranno seguiti dai Volontari e ad essi saranno offerti percorsi di crescita nelle relazioni interpersonali e nella capacità di giocare assieme. Verranno utilizzati i giochi di società nella disponibilità della biblioteca, nonché verranno proposti giochi vecchi. A tal fine i volontari saranno opportunamente formati in sede di effettuazione delle Formazione Specifica (vedasi successivo Box. 40). Ausilio, dai parte dei Volontari, agli utenti bisognosi di sostegno nell’apprendimento e comprensione del contenuto delle materie scolastiche. Oltre ai giochi di società, saranno utilizzate le seguenti attrezzature informatiche: - n. 1 personal computer; - n. 1 stampante delle quali: una laser B/N ed

una a getto d’inchiostro a colori; - n. 1 scanner piatto.

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Migliorare, qualificare e

potenziare il servizio di INTERNET POINT della Biblioteca Comunale La collocazione del servizio all’interno della Biblioteca, nel mentre ne riafferma il suo valore culturale e di promozione sociale nel contempo, ne assicura una ampia fruibilità essendo accessibile negli stessi orari di apertura della Biblioteca. La presenza di personale d’appoggio consentirà agli utenti meno esperti di acquisire quelle competenze di base e quelle precauzioni necessarie per una buona e consapevole “navigazione” in rete.

- Fornire alla popolazione

dell’Ente un “punto” ove sia possibile: a) connettersi ad Internet; b) utilizzare attrezzatura

informatica per ricerca e studio;

- Alfabetizzazione primaria in materie informatiche;

- Incremento numero di utenti.

- Numero di persone che

hanno usufruito della connessione internet;

- Numero di persone che hanno usufruito delle postazioni informatiche;

- Somministrazione di questionario sul grado di soddisfacimento dell’utenza

Gli utenti, se necessario, saranno seguiti ed assistiti nella “navigazione” dai volontari. A tal fine i volontari saranno opportunamente formati in sede di effettuazione delle Formazione Specifica (vedasi successivo Box. 40). Queste le attrezzature informatiche che saranno messi a disposizione degli utenti: - n. 2 personal computer; - n. 1 stampante delle quali: una laser B/N ed

una a getto d’inchiostro a colori; - n. 1 scanner piatto.

Da quanto riportato nel Box 6, si può evincere la misura del conseguimento dell’Obiettivo Generale afferente la Biblioteca Comunale. In particolare si prega di fare riferimento a quanto relazionato in merito all’attuazione del “Progetto Lettura” ed alla Biblioteca Comunale. I dati a consuntivo degli anni precedenti, riportati analiticamente nella colonna “Obiettivo specifico” – ed ai quali si fa espresso riferimento – attestano la validità degli obiettivi.

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UFFICIO INFORMAZIONE TURISTICA

Obiettivo Specifico Risultati attesi Indicatori e strumenti di rilevazione

Strumenti per il conseguimento

Miglioramento e incremento dell’attività dell’Ufficio di Informazione Turistica Obiettivo specifico di questa attività è assicurare l’apertura dell’Ufficio di Informazione Turistica (UIT) dell’Ente. Che ubicato in un locale adiacente la Biblioteca Comunale E stato aperto nella primavera del 2007. In questo primi anni di attività l’ufficio ha servito oltre 10.000 turisti ogni anno, fornendo, alle numerosissime scuole che hanno visitato la città, informazioni ed assistenza nella visita. Più in dettaglio questo è il numero dei contatti registrati per anno: - 2010: 1.645 - 2011: 2.101 - 2012: 4.101 - 2013: 1.683 - 2014: 4.187 - 2015: 1.892 - 2016: 1.295. In tutti questi anni l’Ufficio è stato aperto grazie all’apporto di Volontari in Servizio Civile.

Il principale risultato che ci si attende è quello di assicurare l’apertura di un Ufficio di Informazione Turistica, che – in caso contrario – non si potrebbe garantire. Grazie, infatti, all’apporto di volontari della Pro-Loco e della comunità cittadina, detto ufficio potrebbe essere aperto non più di qualche ora la settimana. Grazie ai volontari si vuole, invece, ottenere un’apertura dell’Ufficio per almeno 30 ore settimanali. Essendo il turismo di Sarsina concentrato in prevalenza nei fine settimana, si assicurerà – mediante turnazione – l’apertura in detto periodo mediante turnazione dei volontari.

- Giorni di apertura

dell’Ufficio; - Numero di utenti ricevuti; - Numero di scolaresche e

gruppi assistiti nella visita alla Città;

- Somministrazione di questionario sul grado di soddisfacimento della utenza.

- Formazione specifica (vedasi successivo

Box 40); - Presenza dei volontari all’interno dell’ufficio; - Aggiornamento del sito web dell’Ente

relativamente alle pagine rivolte ai turisti;

Da quanto riportato nel Box 6, si può evincere la misura del conseguimento dell’Obiettivo Generale afferente l’Ufficio Informazione Turistica. I dati a consuntivo degli anni precedenti, riportati analiticamente nella colonna “Obiettivo specifico” – ed ai quali si fa espresso riferimento – attestano la validità degli obiettivi.

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“PLAUTUS FESTIVAL” E ATTIVITA’ COLLATERALI

Obiettivo Specifico Risultati attesi Indicatori e strumenti di rilevazione

Strumenti per il conseguimento

Sarsina plautina - Valorizzazione e appro-

fondimento della figura di Plauto quale dramma-turgo;

- collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione del PLAUTUS FESTIVAL e delle iniziative collaterali quali: Laboratorio Teatrale; Ludi Plautini

Sarsinates: simposio internazione di studi plautini;

- Arricchimento del contenuto

del sito web: www.plautusfestival.it;

- Realizzazione del Plautus Festival e delle iniziative correlate;

- Realizzazione del Labora-torio teatrale;

- Realizzazione dei Ludi Plautini Sarsinates

- Nuove pagine e sezioni

inserite nel sito del Plautus Festival;

- Numero spettacoli del Plautus Festival e della ras-segna di teatro dialettale;

- Numero di spettatori del PLAUTUS FESTIVAL accolti al punto informativo;

- Numero di attori par-tecipanti alle audizioni ed al Laboratorio Teatrale;

- Numero di inviti tra-smessi e di partecipanti Ludi Plautini.

- Formazione specifica sulla storia del teatro e

su Tito Maccio Plauto, in particolare (vedasi successivo Box 40);

- Inserimento materiali nel sito web specificatamente dedicato al PLAUTUS FESTIVAL ed a Plauto;

- Partecipazione all’organizzazione del Plautus Festival e delle iniziative satelliti (Laboratorio teatrale, ecc…) mediante azioni in affiancamento con l’OLP - Responsabile organizzativo dello stesso Festival

Anche in relazione a questo secondo Obiettivo Generale, afferente l’Ufficio Cultura ed il “Plautus Festival” – si prega di fare riferimento a quanto riportato nel precedente Box 6. In sintesi si sottolinea quanto segue: - il forte incremento di pubblico registrato al Plautus Festival, anche frutto dell’arricchimento con nuove sezione del sito del Plautus Festival. I

volontari sono intervenuti, in particolare nell’inserimento della “Rassegna stampa”, assente per gli anni precedenti, e nell’incremento di pagine di informazioni per gli spettatori;

- il numero di spettacoli si è mantenuto costante negli anni, nonostante la grave crisi in atto che sta fortemente penalizzando gli operatori Culturali (uno dei primi ambiti sui quali – purtroppo - di fatto si interviene nelle politiche di riduzione della spesa pubblica);

- incremento del numero delle Ditte contattate nella raccolta di sponsorizzazioni e contributi, con l’esito di leggera raccolta di sponsorizzazione rispetto agli anni precedenti;

- incremento del numero di inviti trasmessi per i Ludi Plautini.

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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Il presente progetto è frutto di specifici confronti con le istituzioni scolastiche e culturali presenti sul territorio (Istituto Comprensivo, Museo Archeologico, Diocesi di Cesena-Sarsina) e con l’associazionismo di base (Parrocchia, Pro-Loco, Circoli Culturali, ecc…), nonché degli indicatori e degli obiettivi individuati/definiti nel Piano Provinciale del Servizio Civile in ambito del Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena.

Apporto altrettanto fondamentale è stato quello assicurato dai giovani che hanno svolto in precedenza e stanno svolgendo il Servizio Civile. Il presente progetto è pertanto anche il frutto dell’esperienza fino ad ora compiuta dai Volontari, nonché dell’entusiastica esperienza professionale ed umana del progettista.

Il progetto è, quindi, il risultato di un lavoro a “più mani” mosse da un unico desiderio: offrire ai giovani, di un territorio peraltro assai svantaggiato, un’opportunità di crescita culturale ed umana a servizio della propria comunità civile.

Si sottolinea, altresì, che – al fine di assicurare ai volontari la migliore esperienza formativa e l’acquisizione delle più ampie competenze intellettuali – agli stessi sarà assicurata la più ampia mobilità fra le attività del progetto.

Questa mobilità, rispettosa comunque delle attitudini e dei desideri degli stessi, consentirà ai Volontari di conoscere tutte le diverse Aree di Intervento nelle quali è articolato il Progetto.

Per quanto riguarda il punto “8.2 - Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività”, essendo comune a tutte le attività, per economia di spazio, sarà riportato a conclusione del presente box.

Nei successivi “Diagrammi di Gantt” quindi non saranno incluse quelle azioni della fase pre-progettuale relative alla Ricerca dati ed elementi progettuali ed alla Predisposizione atti, materiali e contatti, comuni a tutte le Aree.

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1. OBIETTIVO GENERALE

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi L’attuazione dell’Obiettivo Generale sarà distribuita, senza soluzione di continuità, per l’intero anno di realizzazione del progetto ed interessa tutti i Volontari senza distinzione di impiego, secondo il diagramma che segue. A tale proposito si sottolinea che la FASE PREPARATORIA (Ricerca dati ed elementi progettuali e Predisposizione atti, materiali e contatti) si è sostanziata, nello specifico, in: - incontri di formazione alla progettazione ed al monitoraggio realizzati dal Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena; - incontri con i volontari in servizio civile impiegati negli anni precedenti ed in corso di impiego; - esperienza amministrativa e professionale maturata dal progettista; - incontri informali con le associazioni religiose, culturali, sportive e di volontariato presenti sul territorio.

DIAGRAMMA DI GANTT Concernente la dislocazione temporale delle attività

Azioni Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale.

Formazione generale

Formazione specifica

Ascolto e disponibilità

Incontri

Incontri trasversali

Incontri territoriali

Legami post-progettuali

Maturazione umana del volontario

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste sono:

Nr. 8 volontari in Servizio Civile. Il numero dei volontari di volta in volta impiegati nelle distinte attività potrà mutare nel corso dell’anno al mutare delle esigenze organizzative delle stesse;

Nr. 5 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente: - Responsabile Locale di Ente Accreditato: Giampaolo Bernabini: svolgerà i compiti dell’OLP nonché il coordinamento dell’intero progetto; - Bibliotecario Comunale - Alessandra Bagaglia: svolgerà i compiti dell’OLP e di formatore specifico; - Istruttrice Amministrativa - Antonella Benedetti: svolgerà i compiti dell’OLP; - Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza; - Responsabile Settore Amministrativo - Dott. Goffredo Polidori: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica concernente nozioni di diritto;

Nr. 1 personale esterno all’Ente:

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- Professore Associato di Filologia Classica presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo: Prof. Roberto Mario Danese, il quale svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica;

Nr. X incaricati da parte del CO.PR.E.S.C. di Forlì-Cesena per la Formazione Generale.

I volontari, soprattutto all’inizio, opereranno in affiancamento al personale dipendente ed al personale esterno comunque coinvolto nell’attuazione del progetto. Con la progressiva acquisizione di competenza e familiarità con i compiti progettuali affidati, i volontari godranno di sempre maggiore autonomia. Assolutamente necessari ed non eludibili saranno i contributi di idee, i suggerimenti e le osservazioni dei Volontari per il miglioramento della qualità ed efficacia delle azioni. Fondamentale - e fortemente auspicato - sarà l’apporto richiesto ai volontari per il coinvolgimento dei giovani alle iniziative che saranno realizzate.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Gli obiettivi, generali e specifici, descritti ai precedenti punti 6) e 7) verranno conseguiti, attraverso la partecipazione dei Volontari alle attività precedentemente descritte ed in particolare:

alla Formazione Generale; alla Formazione Specifica; agli incontri di verifica e di monitoraggio; agli Incontri territoriali con i volontari impiegati dagli Enti limitrofi; alle “uscite” che si organizzeranno.

Fondamentale è la disponibilità degli stessi al consolidamento dei legami post-progettuali, in quanto l’Ente – come avvenuto in passato - continuerà a “prendersi cura” dei volontari oltre il termine del Servizio Civile.

Gli esiti finali del monitoraggio finale dei precedenti progetti ed a quello in itinere, confermano la validità del ruolo e delle attività svolte dai Volontari. La loro partecipazione alle attività descritte al precedente punto 8.1 è stata piena e coerente con gli obiettivi posti.

⌦ OBIETTIVI SPECIFICI Come descritto nel precedente box 7, il secondo obiettivo generale è a sua volto distinto nelle tre principali attività di pertinenza dell’ufficio Cultura. Gli otto volontari si muoveranno trasversalmente fra le stesse a seconda delle necessità che nel tempo si rileveranno. Tutti quanto saranno comunque chiamati a svolgere, durante l’anno di servizio, tutte le attività previste al fine di fornire agli stessi il massimo arricchimento culturale ed esperienziale. BIBLIOTECA COMUNALE 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Obiettivi Specifici: Ampliamento orario apertura Biblioteca; Sostegno agli studenti; Progetto Lettura: prestito librario e drammatizzazione di fiabe/favole; Progetti “Biblioteca in gioco” e “La Cultura non va in vacanza”;

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INTERNET POINT.

Detti obiettivi specifici saranno sarà realizzati secondo il diagramma che segue. A tale proposito si sottolinea che la FASE PREPARATORIA (Ricerca dati ed elementi progettuali e Predisposizione atti, materiali e contatti) si è sostanziata, nello specifico in: - incontri con il Dirigente ed il personale docente dell’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado, di Sarsina; - apposito incontro con il presidente del Consiglio del predetto Istituto Comprensivo; - coordinamento continuo con il Responsabile dell’Ufficio Scuola dell’Ente; - incontri con i volontari in servizio civile impiegati negli anni precedenti ed in corso di impiego; - esperienza amministrativa e professionale maturata dal progettista; - incontri Informali con le associazioni religiose, culturali, sportive e di volontariato presenti sul territorio; - incontri con gli operatori telefonici in merito fornitura di servizi di connessione internet;

DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività

Obiettivo specifico AMPLIAMENTO ORARIO APERTURA BIBLIOTECA

AZIONI Le azioni di seguito elencate sono comuni a tutti gli obiettivi specifici dell’Area di Attivita’ D-01

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Ampliamento orario di apertura della Biblioteca

Gestione del prestito librario

Rilevamento risultati dell’azione

Partecipazione all’organizzazione Plautus Festival

Partecipazione all’organizzazione dei Ludi Plautini

Appassionamento dei volontari alla lettura

DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività

Obiettivo specifico SOSTEGNO AGLI ALUNNI

AZIONI Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Incontro con il personale dell’Istituto Comprensivo

Promozione del servizio di sostegno

Aiuto agli alunni bisognosi

Rilevamento risultati dell’azione

Acquisizione della capacità di “educative”

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DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività

Obiettivo specifico PROGETTO LETTURA

AZIONI Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Incontro con il personale docente Scuola per l’Infanzia

Gestione del prestito librario ai bambini

Drammatizzazione di fiabe/favole

Rilevamento risultati dell’azione

Affinamento delle capacità di relazione con i bambini

DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività

Obiettivo specifico BIBLIOTECA IN GIOCO

AZIONI Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Promozione e informazione del progetto

Raccolta giochi dalle famiglie

Acquisizione da parte dei volontari competenze

Organizzazione delle attività

Attivazione del progetto

Acquisizione conoscenza degli “antichi” giochi di società

DIAGRAMMA DI GANTT

concernente la dislocazione temporale delle attività Obiettivo specifico LA CULTURA NON VA IN VACANZA

AZIONI Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Organizzazione e programmazione delle attività

Promozione del progetto

Attivazione del progetto

Capacità di guida di piccoli gruppi di bambini/e

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DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività

Obiettivo specifico INTERNET-POINT

AZIONI Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Adeguamento attrezzatura informatica

Promozione dell’ampliamento dell’orario del servizio

Gestione delle postazioni informatiche

Assistenza e aiuto nell’utilizzo dell’INTERNET POINT

Rilevamento risultati dell’azione

maggiore competenza e responsabilità nell’utilizzo attrezzature informatiche e nella navigazione in rete

Nelle tabelle che seguono si descrivono le attività previste per ogni specifica azione:

Obiettivo specifico AMPLIAMENTO ORARIO APERTURA BIBLIOTECA Diagramma concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Approfondimento della Costituzione Italiana e del diritto amministrativo L’approfondimento della storia dell’Obiezione di Coscienza e delle tematiche relative alla pace, alla non violenza, ecc…

Utilizzo software per redazione testi, elaborazione dati, creazione pagine web e navigazione internet

Formazione sull’utilizzo del software di catalogazione e gestione del prestito Modalità di catalogazione dei volumi Organizzazione della Biblioteca Modalità di gestione del prestito librario

Formazione specifica

Utilizzazione attrezzatura audio e video della sala conferenze Ampliamento orario di apertura della Biblioteca Presidio per almeno 30 ore settimanali

Rilevazione del numero degli utenti serviti e del numero di prestiti librari effettuati Rilevamento risultati dell’azione

Rilevazione del numero di ore di apertura della Biblioteca

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Obiettivo specifico SOSTEGNO AGLI ALUNNI Diagramma concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Incontro con il Dirigente dell’Istituto Comprensivo Incontro con il personale dell’Istituto Comprensivo

Incontro con il personale docente dell’istituto Comprensivo Promozione del servizio di sostegno Presentazione del progetto al Consiglio d’Istituto

Sostegno agli alunni nell’esecuzione dei “compiti a casa” Aiuto agli alunni bisognosi

Aiuto nel recupero di eventuali deficit nel profitto Numero degli alunni che sono stati seguiti

Rilevamento risultati dell’azione Rilevazione del risultato dell’azione, in termini di profitto scolastico.

Obiettivo specifico PROGETTO LETTURA

Diagramma concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Incontro con il personale docente per organizzazione attività Incontro con il personale docente della Scuola dell’Infanzia Presentazione dell’azione ai bambini

Accoglienza agli alunni della Scuola dell’Infanzia Gestione del prestito librario ai bambini

Gestione del prestito librario Acquisto materiali di arredo per la sala (tappeti, ecc…) Scelta dei testi insieme al personale insegnate delle due scuole interessate Realizzazione scenografie, maschere, costumi, suoni, ecc… Accoglienza agli alunni della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Materna Privata

Drammatizzazione di fiabe/favole

Drammatizzazione dei testi prescelti Rilevamento numero di ore di lettura Rilevamento numero di giornate di effettuazione dei Ludi Plautini Sarsinates Rilevamento dei risultati dell’azione

Incontro con i personale docente per verifica finale

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Obiettivo specifico BIBLIOTECA IN GIOCO Diagramma concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Informazione alle famiglie del Progetto Promozione e informazione del progetto Informazione alla Istituto Comprensivo del Progetto

Comunicazione del progetto tramite web e newsletter Raccolta ed eventuale sistemazione dei giochi acquisiti dalle famiglie

Raccolta giochi dalle famiglie Catalogazione dei giochi

Acquisizione da parte dei volontari delle competenze Formazione dei volontari alle regole dei giochi Organizzazione delle attività Organizzazione delle modalità di attuazione del progetto Attivazione del progetto Avvio del progetto Rilevamento risultati dell’azione Rilevamento numero iniziative realizzate e utenti partecipanti

Obiettivo specifico LA CULTURA NON VA IN VACANZA

Diagramma concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Organizzazione e programmazione delle attività Organizzazione delle attività da svolgere Informazione alle famiglie del Progetto

Promozione del progetto Informazione alla Istituto Comprensivo del Progetto Comunicazione del progetto tramite web e newsletter Intrattenimento dei bambini/ragazzi

Attivazione del progetto Giochi di società Aiuto e sostegno allo studio

Rilevamento risultati dell’azione Rilevamento numero di utenti serviti

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Obiettivo specifico INTERNET-POINT Diagramma concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Sopraluogo da parte dell’incaricato comunale sullo stato dell’attrezzatura Installazione od aggiornamento software

Adeguamento attrezzatura informatica Eventuale formattazione/pulitura hard disc da programmi e file scaricati negli anni predenti

Predisposizione di materiale informativo per le scuole e la cittadinanza Promozione ampliamento orario di apertura

Divulgazione del materiale Gestione delle postazioni informatiche

Gestione delle postazioni informatiche Assistenza nell’uso dell’attrezzatura informatica Assistenza nella navigazione internet Vigilanza affinché nessun programma o applicativo sia scaricato Assistenza e aiuto nell’utilizzo dell’INTERNET POINT

Vigilanza che non siano visitati siti porno o violenti Rilevamento risultati dell’azione Rilevamento numero di utenti serviti

Descrizione più dettagliata della attività sopra concisamente descritte afferenti la BIBLIOTECA COMUNALE: Si ritiene opportuno ribadire che le attività/azioni precedentemente descritte, ancorché in estrema sintesi, sono tutte in stretta continuità/sovrapposizione con gli obiettivi generali, e corrispondono alla coscienza fortemente radicata nel progettista e nell’Amministrazione Comunale sul l’importanza della cultura quale veicolo fondamentale per l’emancipazione e la promozione umana. Nel tempo che stiamo vivendo la “speranza” sembra come sospesa o schiacciata da un diffuso sentimento di paura e di insicurezza. In questo scenario i giovani sono, di fatto, l’anello più debole della catena: frastornati da informazioni sommarie se non manipolate, abbagliati da slogan o “facile ricette”, tentati da improvvide scorciatoie, rischiano comunque di essere privati degli strumenti fondamentali per interpretare più in profondità le dinamiche e gli eventi della società e della nostra storia contemporanea. Solo la Cultura, quella con la “C” maiuscola, non perché elitaria – tutt’altro – ma perché bella, pacifica, tollerante, solidale, ci potrà salvare dal “baratro” nel quale la società sembra stia cadendo e che sembra, purtroppo, travolgere particolarmente i giovani: naufraghi su una terra che non riconoscono più loro; vele sbattute da venti impetuosi e violenti su navi alla deriva; dispersi su un territorio dove sembrano venite meno i punti cardinali di ogni società civile quali la pace, la verità, la giustizia, la solidarietà. L’impegno per la cultura diventa, quindi, un imperativo morale di ciascun operatore sociale, pubblico o privato, istituzionale o spontaneo. Sconfiggere la “cultura” della violenza e dell’ignoranza è una priorità. Riconsegnare ai giovani l’attitudine al “sogno diurno” e all’utopia è riaccendere la luce della speranza su quanti – purtroppo sempre più numerosi –

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“camminano nelle tenebre”. I ripetuti episodi di razzismo e di intolleranza verso i “comunque diversi” (neri, gay, ecc…) allarmano non poco ogni persona per bene. In questo quadro qualunque intervento in ambito culturale costituisce un piccolo seme di quella speranza della quale ogni uomo, in definitiva, ha sete. I Volontari saranno chiamati ad essere “artigiani” in questo laboratorio culturale che, nella Biblioteca Comunale, trova il suo baricentro. L’affiancamento ai dipendenti comunali, la collaborazione con gli insegnanti, l’aiuto e l’ascolto dei più piccoli e il rapporto con i giovani loro coetanei costituirà per i volontari, al contempo, la palestra ed il traguardo, così che ogni attività sarà, allo stesso tempo, educativa e funzionale. Il loro contributo non sarà quindi formale o di facciata. A loro sarà concessa per ogni attività grande autonomia e responsabilità, il tutto nello spirito di far acquisire quell’attitudine e quella passione al “lavoro a progetto” in grado di umanizzare ogni prestazione “lavorativa”. Queste nel dettaglio il complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione, che saranno svolte in strettissima collaborazione ed in affiancamento con il Responsabile della Biblioteca Comunale, OLP del presente progetto, e con il Responsabile dell’Ufficio Cultura, progettista e anch’esso OLP del seguente progetto:

Formazione specifica, funzionale a questo obiettivo: - lo studio od il perfezionamento delle conoscenze in materie informatiche; - le modalità di archiviazione e catalogazione dei beni librari;

Presenza nella Biblioteca Comunale e gestione del prestito librario Utilizzo dello specifico software per la gestione del prestito librario; Utilizzazione delle attrezzature informatiche; Coinvolgimento dei giovani del territorio nelle azioni di conoscenza, promozione e valorizzazione delle eccellenze di Sarsina mediante dinamiche

non formali, incontri, uscite, project work; Aiuto e sostegno agli alunni in difficoltà nel percorso scolastico. Quest’attività sarà svolta su richiesta degli alunni interessati e nel loro esclusivo

interesse. L’attività sarà svolta in modo informale, senza alcuna responsabilità – diretta od indiretta, nessuna esclusa – in ordine ai risultati ottenuti dall’alunno aiutato. All’occorrenza potrebbe rendersi opportuna la presenza dei Volontari all’interno dei plessi scolastici per incontri con il personale insegnante e/o per brevi periodi di affiancamento agli alunni.

Il Progetto Lettura sarà svolto in stretta collaborazione con il personale docente. Insieme ad esso si stabiliranno gli orari ed i giorni di effettuazione, la fascia di età dei bambini interessati al progetto, i racconto, le favole o le fiabe lette ai bambini.

Nell’attuazione dei progetti “Biblioteca in gioco” e “La Cultura non va in vacanza” i Volontari saranno affiancati dai genitori del Comitato Genitori di Sarsina

Gestione dell’attrezzatura informatica e dell’INTERNET POINT. I volontari dovranno pestare assistenza ed aiuto agli utenti nella navigazione, nonché vigilare affinché nessun programma o applicativo sia scaricato, così come non siano visitati siti porno o violenti;

Attività dell’incaricato comunale della consulenza ed assistenza informatica.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste sono:

Nr. 8 volontari in Servizio Civile. Il numero dei volontari di volta in volta impiegati nelle distinte attività potrà mutare nel corso dell’anno al mutare delle esigenze organizzative delle stesse;

Nr. 9 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente:

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− Responsabile Locale di Ente Accreditato: Giampaolo Bernabini: svolgerà i compiti dell’OLP nonché il coordinamento dell’intero progetto; − Bibliotecario Comunale - Alessandra Bagaglia: svolgerà i compiti dell’OLP e di formatore specifico; − Istruttrice Amministrativa - Antonella Benedetti: svolgerà i compiti dell’OLP; − Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza; − Responsabile Settore Amministrativo - Dott. Goffredo Polidori: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica per nozioni di diritto;

Nr. 1 personale esterno all’Ente: - Professore Associato di Filologia Classica presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli

Studi di Urbino Carlo Bo: Prof. Roberto Mario Danese, il quale svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica; Nr. X incaricati da parte del CO.PR.E.S.C. di Forlì-Cesena per la Formazione Generale.

8.3 Ruolo ed attività richieste ai volontari nell’ambito del progetto afferenti la BIBLIOTECA COMUNALE: − Presenza nella Biblioteca Comunale e gestione del prestito librario; − Aiuto agli alunni frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria di 1° Grado per colmare eventuali deficit nel profitto scolastico; − Realizzazione di semplici scenografie, costumi e maschere; − Drammatizzazione di fiabe/favole; − Acquisizione competenze e conduzione dei giochi di società; − Attività ludiche con i bambini; − Gestione dell’attrezzatura informatica e dell’INTERNET POINT; − Coinvolgimento dei giovani del territorio nelle azioni di conoscenza, promozione e valorizzazione delle eccellenze di Sarsina mediante dinamiche

non formali, incontri, uscite, project work; − Fornitura di materiale informativo sulla Città di Sarsina e il suo territorio; − Fornitura di materiale promozionale sugli eventi culturali organizzati; − Aggiornamento pagina web del sito internet del ll’Ente i contenuti di rilevanza turistica; − Assistenza alle scolaresche per l’organizzazione di visite alla Città; − Fornitura di informazioni all’utenza telefonica; − Collaborazione nella realizzazione di materiale informativo e promozionale; Gli esiti finali del monitoraggio finale del progetto relativo ai bandi precedenti ed a quelli in itinere, confermano la validità del ruolo e delle attività svolte dai Volontari. La loro partecipazione alle attività descritte stata piena e coerente con gli obiettivi posti dal progetto. Si sottolinea, in particolare, quanto segue: − presenza nella Biblioteca Comunale e gestione del prestito librario: ciò a consentito la sua apertura tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dal mese

di ottobre al mese di maggio; − aiuto agli alunni frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria di 1° Grado: nel corso dell’anno scolastico 2011/2012 sono stati numerosi i bambini

beneficiari di tale aiuto. Tale supporto è stato molto importante – novità questa rispetto agli anni precedenti – nella guida durante la “navigazione su internet” per il reperimento di informazioni, documenti e immagini;

− Realizzazione di semplici scenografie, costumi e maschere: originali, simpatiche ed anche emozionanti le scenografie realizzate e i travestimenti ai quali i Volontari si sono sottoposti;

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− Drammatizzazione di fiabe/favole: il lavoro svolto dai Volontari è stato quanto mai interessante e stimolante. Alcuni di loro hanno dovuto vincere la loro naturale timidezza ed anche un certo imbarazzo;

− Gestione dell’attrezzatura informatica e dell’INTERNET POINT: i Volontari hanno accompagnato i “navigatori” meno esperti all’interno di Internet, coadiuvandoli nella ricerca delle informazioni, nel loro salvataggio i locale, nella successiva elaborazione all’interno di documenti e quant’altro.

UFFICIO INFORMAZIONE TURISTICA

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Obiettivi Specifici:

apertura dell’Ufficio di Informazione Turistica, nei giorni feriali, ad integrazione della presenza dei Volontari della Pro-Loco nei giorni festivi; collaborazione con l’Ufficio Cultura e Turismo nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi; collaborazione con l’Ufficio Cultura e Turismo nella realizzazione di materiali promozionali; aggiornamento del sito web: www.sarsinaturismo.it accompagnamento scolaresche a visite alla Città.

Detti obiettivi specifici saranno sarà realizzati secondo il diagramma che segue. A tale proposito si sottolinea che la FASE PREPARATORIA (Ricerca dati ed elementi progettuali e Predisposizione atti, materiali e contatti) si è sostanziata, nello specifico in: - incontro con il Presidente della Pro-Loco di Sarsina - incontri con i volontari in servizio civile impiegati negli anni precedenti ed in corso di impiego; - esperienza amministrativa e professionale maturata dal progettista; - incontri Informali con le associazioni religiose, culturali, sportive e di volontariato presenti sul territorio; - diretta conoscenza del progettista del fabbisogno e della domanda di servizi.

DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività

Obiettivo specifico UFFICIO INFORMAZIONE TURISTICA

AZIONI Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Incontro/i con la Pro-Loco di Sarsina

Promozione e divulgazione ampliamento orario di apertura dell’ufficio

Presidio Ufficio di Informazione Turistica

Fornitura di materiale informativo e promozionale

Rilevamento risultati dell’azione

Accompagnamento scolaresche a visite alla città

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Nelle tabelle che seguono si descrivono le attività previste per ogni specifica azione, di cui al precedente punto:

Obiettivo specifico UFFICIO INFORMAZIONE TURISTICA Diagramma concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Incontro/i con la Pro-Loco di Sarsina per coordinamento attività Raccolta materiale in possesso della Pro-Loco Incontro con la Pro-Loco di Sarsina

Pianificazione iniziative della Pro-Loco di interesse turistico Invio comunicazioni agli altri UIT e IAT Promozione e divulgazione ampliamento orario di

apertura dell’Ufficio Predisposizione avvisi per la cittadinanza e gli esercenti attività commerciali Aggiornamento pagine web del sito “www.sarsinaturismo.it” Creazione di nuove pagine sul medesimo sito Accoglienza turisti e fornitura informazioni turistiche Utilizzo dell’account di posta elettronica per la gestione delle e-mail

Presidio Ufficio di Informazione Turistica

Invio news-letters Fornitura informazioni e materiale informativo e promozionale Collaborazione con il personale dipendente per la produzione di opuscoli Collaborazione al personale docente nella visita della città

Fornitura di materiale informativo e promozionale

Organizzazione di visite alla Città Rilevamento risultati dell’azione Rilevamento numero di utenti serviti

Descrizione più dettagliata della attività sopra concisamente descritte afferenti l’UFFICIO INFORMAZIONE TURISTICA: Le attività afferenti il presente obiettivo specifico, sono tutte quelle azioni funzionali alla valorizzazione – ai fini turistici e culturali – del patrimonio archeologico, religioso, artistico e culturale della Città di Sarsina. Sarsina, pur essendo un “centro minore”, riveste una grande importanza fra le Città d’Arte italiane e, per questo motivo, giustifica, anzi rivendica, che si facciano i massimi sforzi per la sua valorizzazione e promozione, anche ai fini turistici. L’esiguo numero dei visitatori al Museo Archeologico Nazionale stride ancor di più se si rapporta ai quasi centomila pellegrini che ogni hanno visitano la Basilica Cattedrale per ricevere la tradizionale benedizione con la “Catena di San Vicinio”. Anche lo stesso Plautus Festival, richiamando ogni anno oltre 5000 spettatori, fa fatica a veicolare il patrimonio artistico della Città. L’animazione dell’Ufficio di Informazioni Turistiche, si badi però non solo per la fornitura di informazioni, ma soprattutto per l’attuazione di efficaci strategie di promozione e valorizzazione, costituisce quindi un’esigenza inderogabile.

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L’affiancamento ai dipendenti comunali e la collaborazione con gli operatori turistici costituirà per i volontari, al contempo, la palestra ed il traguardo, in quanto ogni attività sarà, allo stesso tempo, educativa e funzionale. Il loro contributo non sarà quindi formale o di facciata. A loro sarà concessa per ogni attività grande autonomia e responsabilità, il tutto nello spirito di far acquisire quell’attitudine e quella passione al “lavoro a progetto” in grado di umanizzare ogni prestazione “lavorativa”. Queste nel dettaglio il complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione, che saranno svolte in strettissima collaborazione ed in affiancamento con il Responsabile del Settore Amministrativo, con l’OLP e con il Responsabile dell’Ufficio Cultura-Turismo:

Formazione specifica, funzionale a questo obiettivo: - l’approfondimento della Costituzione Italiana e del diritto amministrativo; - l’approfondimento della storia dell’Obiezione di Coscienza e delle tematiche relative alla pace, alla non violenza, ecc…; - la visita di una Casa Famiglia o di una Comunità Terapeutica dell’Associazione Papa Giovanni XXIII; - lo studio od il perfezionamento delle conoscenze in materie informatiche; - conoscenza a fini turistici del patrimonio storico, archeologico e culturale di Sarsina; - conoscenza del Teatro e della figura di Plauto

Utilizzazione delle attrezzature informatiche; Coinvolgimento dei giovani del territorio nelle azioni di conoscenza, promozione e valorizzazione delle eccellenze di Sarsina mediante dinamiche

non formali, incontri, uscite, project work; Fornitura di materiale informativo sulla Città di Sarsina e il suo territorio; Fornitura di materiale promozionale sugli eventi culturali organizzati; Aggiornamento pagina web del sito internet www.sarsinaturismo.it ; Assistenza alle scolaresche per l’organizzazione di visite alla Città; Fornitura di informazioni all’utenza telefonica; Collaborazione nella realizzazione di materiale informativo e promozionale; Aiuto e sostegno agli alunni in difficoltà nel percorso scolastico. Quest’attività sarà svolta su richiesta degli alunni interessati e nel loro esclusivo

interesse. L’attività sarà svolta in modo informale, senza alcuna responsabilità – diretta od indiretta, nessuna esclusa – in ordine ai risultati ottenuti dall’alunno aiutato.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Le risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste sono: Nr. 8 volontari in Servizio Civile. Il numero dei volontari di volta in volta impiegati nelle distinte attività potrà mutare nel corso dell’anno al mutare

delle esigenze organizzative delle stesse; Nr. 5 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente:

- Responsabile Locale di Ente Accreditato: Giampaolo Bernabini: svolgerà i compiti dell’OLP nonché il coordinamento dell’intero progetto; - Bibliotecario Comunale - Alessandra Bagaglia: svolgerà i compiti dell’OLP e di formatore specifico; - Istruttrice Amministrativa - Antonella Benedetti: svolgerà i compiti dell’OLP; - Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza; - Responsabile Settore Amministrativo - Dott. Goffredo Polidori: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica concernente nozioni di

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diritto; Nr. 1 personale esterno all’Ente:

- Professore Associato di Filologia Classica presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo: Prof. Roberto Mario Danese, il quale svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica;

Nr. X incaricati da parte del CO.PR.E.S.C. di Forlì-Cesena per la Formazione Generale.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto afferenti l’UFFICIO INFORMAZIONE TURISTICA:

- Incontro/i con la Pro-Loco di Sarsina per coordinamento attività; - Raccolta materiale in possesso della Pro-Loco; - Pianificazione iniziative della Pro-Loco di interesse turistico; - Invio comunicazioni agli altri UIT e IAT; - Predisposizione avvisi per la cittadinanza e gli esercenti attività commerciali; - Aggiornamento pagine web del sito www.sarsinaturismo.it; - Creazione di nuove pagine sul medesimo sito; - Accoglienza turisti e fornitura informazioni turistiche; - Utilizzo dell’account di posta elettronica per la gestione delle e-mail; - Invio news-letters; - Fornitura informazioni e materiale informativo e promozionale; - Collaborazione con il personale dipendente per la produzione di opuscoli; - Collaborazione al personale docente nella visita della città; - Organizzazione di visite alla Città; - Rilevamento numero di utenti serviti.

Si sottolinea altresì che le azioni realizzate negli anni precedenti dai Volontari incaricati dello svolgimento delle stesse, è stata estremamente positiva ed ha riscosso un ampio consenso da parte degli utenti all’Ufficio Informazioni Turistiche, nonché da parte degli operatori privati. A riprova di questo si sottolinea, ad esempio, come l’aggiornamento del sito www.sarsinaturismo.it sia di fatto assicurato dai Volontari in Servizio Civile. Tali azioni hanno consentito agli stessi l’acquisizione di elevate competenze informatiche – particolarmente nella gestione di programmi di editor di siti web, nel caso di specie CMS - e nella elaborazione di immagini per il web e per la stampa. Si sottolinea, altresì, che i Volontari: − Coinvolgimento dei giovani del territorio nelle azioni di conoscenza, promozione e valorizzazione delle eccellenze di Sarsina mediante dinamiche

non formali, incontri, uscite, project work: quatta attività – molto proficua – è stata svolta soprattutto all’interno dell’ufficio Turistico e nell’incremento e aggiornamento della pagine del sito web del Comune: www.comune.sarsina.fc.it;

− Fornitura di materiale informativo sulla Città di Sarsina e il suo territorio e sugli eventi culturali organizzati; − Assistenza alle scolaresche per l’organizzazione di visite alla Città: su questo fronte si è registrato un azzeramento delle attività, dovute alla forte

contrazione di uscite didattiche realizzate dalle scuole in relazione ai noti “tagli” alle risorse scolastiche; − Collaborazione nella realizzazione di materiale informativo e promozionale: grazie all’apporto dei Volontari è stato possibile realizzare nel corso del

2012 il nuovo depliant turistico della Città, dopo oltre 4 anni durante i quali se ne era privi.

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“PLAUTUS FESTIVAL” E ATTIVITA’ COLLATERALI

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Le attività del presente obiettivo specifico sono descritte nel seguente diagramma:

DIAGRAMMA DI GANTT concernente la dislocazione temporale delle attività

D-03 - VALORIZZAZIONE STORIE E CULTURE LOCALI

AZIONI Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Fase post-progettuale

Inserimento materiali nel sito web

Organizzazione e elaborazioni dati consuntivo

Partecipazione all’organizzazione del Festival

Partecipazione all’organizzazione Lab. Teatrale

Partecipazione all’organizzazione Ludi Plautini

Collaborazione all’organizzazione di eventi culturali

Appassionamento dei volontari al Teatro

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Nella tabella che segue si descrivono le attività previste per ogni specifica azione, di cui al precedente punto:

DIAGRAMMA concernente l’elencazione delle attività esplicative dell’azione

AZIONI ATTIVITÀ

Aggiornamento pagine web del sito www.plautusfestival.info Inserimento materiali nel sito web

Creazione di eventuali nuove pagine web nel predetto sito web Raccolta e elaborazione dati omogenei del Festival appena conclusosi Creazione file statistici con grafici Organizzazione e elaborazioni dati consuntivo

realizzazione rassegna stampa Raccolta proposte di spettacoli Ricerca sponsorizzazioni e realizzazione data base Ricerca informazioni (trame, recensioni, ecc…) sugli spettacoli selezionati Contatti con le compagnie teatrale per materiale pubblicitario e informativo Collaborazione con l’ufficio stampa locale e nazionale Invio materiale informativo Rapporti con l’agenzia di pubblicità per materiale promozionale e informativo Accoglienza compagnie e allestimento spettacoli

Collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione del Festival

Rapporti con la stampa, le radio e le televisioni Realizzazione materiale informativo e promozionale Contatti con gli attori iscritti Gestione ospitalità degli attori Assistenza alla Direzione Artistica per realizzazione spettacolo

Collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione del Laboratorio Teatrale

Messa in scena dello spettacolo Contatti con l’Università di Urbino per definizione programma Contatti con i relatori Realizzazione materiale informativo e promozionale

Collaborazione con l’Ufficio Cultura per l’organizzazione Ludi Plautini Sarsinates

Invio materiale informativo

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Realizzazione materiale informativo e promozionale Collaborazione all’organizzazione di eventi culturali

Gestione eventi

Descrizione più dettagliata della attività sopra concisamente descritte afferenti il “PLAUTUS FESTIVAL” e attività collaterali: Plauto - il grande drammaturgo che il mondo ci invidia - è unanimemente riconosciuto il padre della commedia “moderna”. Colui che ha affrancato la “commedia attica” dagli schemi rigidi della drammaturgia greca, per avvicinarla alla dimensione dello spettacolo. Da rito quasi religioso, comunque solenne e “austero, con Plauto la commedia è scesa nelle piazze, in veri e propri teatri improvvisati, ad uso del popolo, senza alcuna distinzione di condizione o ceto sociale.

Tutto il teatro di varietà o la commedia all’italiana, discende da Plauto. Ma non solo. Le opere di Plauto hanno ispirato autori quali Molière e Shakespeare. Sarsina, la vetustissima cittadina posta sulle colline cesenati, onora questo suo figlio da oltre 40 anni dopo un’assordante silenzio durato oltre duemila anni. Lo onora con un festival nazionale - PLAUTUS FESTIVAL - frutto dell’unanime ed entusiastica passione dei Sarsinati: nessuno escluso. Dalla Pro-Loco di Sarsina ai commercianti, dalla Soprintendenza Archeologica al Capitolo della Cattedrale, tutti nei giorni del festival si mobilitano per la sua migliore riuscita. L’Amministrazione e l’apparato Comunale da parte loro - con una organizzazione che da alcuni è stata definita “maoista” - si muovono affinché gli ingenti impegni organizzativi e finanziari che un tale evento richiede possano essere efficacemente sostenuti. Queste nel dettaglio il complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione, che saranno svolte in strettissima collaborazione ed in affiancamento con il Responsabile del Servizio Cultura, nonché progettista ed OLP del presente progetto:

Formazione specifica; Inserimento materiali nel sito web: il sito web del PLAUTUS FESTIVAL sarà continuamente aggiornato ed arricchito con nuove informazioni sulla

storia del Festival e su Tito Maccio Plauto. Un lavoro che dovrà essere continuo e puntuale. Partecipazione all’organizzazione del Festival: i volontari parteciperanno all’intera organizzazione del PLAUTUS FESTIVAL:

a) contatti preventivi con le compagnie teatrali; b) redazione comunicati stampa; c) ricerca informazioni sugli spettacoli (trame, materiale fotografico, immagini, note di regia, ecc…); d) controllo materiale a stampa (manifesti, locandine, opuscoli, ecc…); e) attività di promozione, informazione e divulgazione; f) attività di segreteria. Si sottolinea che le attività attinenti il Festival sono molto apprezzate dai volontari perché:

- sono molto varie nell’arco del tempo; - ad essi è attribuita grande autonomia e responsabilità; - gli fa conoscere od approfondire i grandi personaggi della cultura nazionale ed internazionale; - li mette in contatto con “il mondo dello spettacolo”; - conoscono ed imparano la prassi organizzativa di una grande evento culturale;

Partecipazione all’organizzazione Laboratorio Teatrale: il Laboratorio teatrale interessa ogni anno oltre cento attori nelle audizioni e circa 10 nell’allestimento dello spettacolo. Le attività sono molto interessanti perché spaziano dalla divulgazione del bando, all’audizione degli iscritti, alla realizzazione del laboratorio (della durata di circa 20 giorni), alla messa in scena dello spettacolo, alla sua successiva circuitazione. In tutte queste attività i volontari si inseriranno con attività di collaborazione ed in affiancamento al personale comunale.

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Partecipazione all’organizzazione della rassegna di Teatro Dialettale: è una piccola rassegna estiva di Teatro Dialettale realizzata nelle principali

frazioni, per l’organizzazione delle quali l’Ente fornisce un supporto organizzativo e di coordinamento. In tale contesto i volontari svolgeranno semplici attività di segreteria e divulgazione;

Partecipazione all’organizzazione dei Ludi Plautini Sarsinates: costituiscono forse il momento di approfondimento delle commedie plautine più importante che c’è al mondo. I professori che vi partecipano provengono da ogni dove (Europa, Canada, Stati Uniti, Nuova Zelanda, ecc…). Le attività svolte sono di segreteria;

Appassionamento dei volontari al teatro: è forse l’obiettivo che più ci sta cuore: quello di far conoscere ed appassionare i giovani al teatro. Il teatro è un strumento non solo di crescita culturale/intellettuale, ma dell’intera personalità. Aristotele nella Poetica e nella Politica afferma come la tragedia produceva un vera catarsi negli spettatori, A tutti è, peraltro, ben noto come il teatro – nella forma del psicodramma – sia ampiamente utilizzato in psicanalisi (da Moreno in poi) ed in pedagogia (Paiolo Freire, ecc…).

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste sono:

Nr. 8 volontari in Servizio Civile. Il numero dei volontari di volta in volta impiegati nelle distinte attività potrà mutare nel corso dell’anno al mutare delle esigenze organizzative delle stesse;

Nr. 9 dipendenti a tempo indeterminato dell’Ente: - Responsabile Locale di Ente Accreditato: Giampaolo Bernabini: svolgerà i compiti dell’OLP nonché il coordinamento dell’intero progetto; - Bibliotecario Comunale - Alessandra Bagaglia: svolgerà i compiti dell’OLP e di formatore specifico; - Istruttrice Amministrativa - Antonella Benedetti: svolgerà i compiti dell’OLP; - Capo Ufficio Tecnico: Ing. Mauro Fabbretti: formatore specifico in materia di sicurezza; - Responsabile Settore Amministrativo - Dott. Goffredo Polidori: svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica concernente nozioni di

diritto; - Istruttrice Amministrativa Contabile: Rag. Silvia Silvani; responsabile contabilità Biglietteria; - Istruttrice Amministrativa Contabile: Rag. Maurizio Para; responsabile dei rapporti SIAE; - Istruttore Tecnico: geom. Roberto Bontempi, responsabile tecnico Arena Plautina; - Capo Operaio: Marziano Matassoni, assistente tecnico Arena Plautina;

Nr. 2 personale esterno all’Ente: - Professore Associato di Filologia Classica presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli

Studi di Urbino Carlo Bo: Prof. Roberto Mario Danese, il quale svolgerà i compiti relativi alla formazione specifica; - Incaricato della Parrocchia per il Teatro Silvio Pellico: Geom. Ugo Beltrammi, quale collaboratore nell’organizzazione dei Ludi Plautini

Sarsinates. Nr. X incaricati da parte del CO.PR.E.S.C. di Forlì-Cesena per la Formazione Generale.

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto afferenti il “PLAUTUS FESTIVAL” e attività collaterali: Gli obiettivi, generali e specifici, precedentemente descritti verranno conseguiti, conformemente a piani di attuazione, attraverso l’impiego dei Volontari nelle seguenti azioni/attività: − collaborazione con l’Ufficio Cultura per la realizzazione del Festival e delle altre attività previste (laboratorio teatrale, Ludi Plautini, ecc…);

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− contatti con le compagnie teatrali e con gli artisti; − ricerca di materiale esplicativo dei singoli spettacoli; − correzione bozze materiale a stampa; − attività di promozione e divulgazione.

Gli esiti finali del monitoraggio finale dei progetti realizzati negli anni precedenti ed a quello in itinere, confermano la validità del ruolo e delle attività svolte dai Volontari. La loro partecipazione alle attività descritte è stata piena e coerente con gli obiettivi posti dal progetto. Si sottolinea, in particolare, quanto segue:

− collaborazione con l’Ufficio Cultura per la realizzazione del Festival e delle altre attività previste: il ruolo dei Volontari nell’organizzazione e conduzione del Festival si sta affermando sempre più importante. Il loro apporto con contributi originali nell’organizzazione, la loro naturale carica di entusiasmo, la loro encomiabile disponibilità sono diventati un valore aggiunto del Festival, a tal punto dall’essere avvertito anche dal pubblico. I Volontari, presenti durante tutte le serate del Festival presso l’Ufficio Teatro, hanno peraltro promosso – anche solo con la loro presenza immediatamente identificabile quale “Volontario in Servizio Civile” – l’esperienza del Servizio da loro svolto. Al riguardo è da sottolineare l’ampio e diffuso apprezzamento di tale esperienza registrato presso il pubblico del Plautus;

− contatti con le compagnie teatrali e con gli artisti: questa attività risulta particolarmente gradita ai Volontari. Per oltre due mesi si trovano – infatti – nella condizione di poter interloquire anche con volti molto noti del mondo culturale, teatrale ed anche televisivo italiano. Questa esperienza li emoziona moltissimo, tant’è che poi la loro disponibilità continua anche dopo la conclusione del loro Servizio.

− ricerca di materiale esplicativo dei singoli spettacoli: la ricerca viene compita all’interno delle pubblicazioni presenti nella Biblioteca Comunale e sul web;

− correzione bozze materiale a stampa: tutta la correzioni delle Bozze del materiale a stampa è affidata ai volontari. Durante il Festival diventano così esperti di Dramma Antico, di teatro Contemporaneo, fino a familiarizzare con drammaturghi quali Plauto, Sofocle, Euripide, Aristofane, Molière, Shakespeare, Goldoni, Pirandello, Miller….

− attività di promozione e divulgazione: la divulgazione del materiale informativo è affidata ai Volontari. Anche questa è un’attività ad essi molto gradita perché li “costringe” a muoversi su tutto il territorio Romagnolo.

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9) Numero dei Volontari da impiegare nel progetto: 8

10) Numero posti con vitto e alloggio: 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 8

12) Numero posti con solo vitto: 0

13) Numero ore di servizio settimanali dei Volontari, ovvero monte ore annuo: 1400

14) Giorni di servizio a settimana dei Volontari (minimo 5, massimo 6): 5

15) Eventuali particolari obblighi dei Volontari durante il periodo di servizio:

- monte ore minimo settimanale di 15 ore; - ore minime giornaliere 2; - flessibilità oraria, con possibilità anche di orario spezzato nell’arco della giornata, con

riconoscimento al “Buono pasto”, come per i dipendenti dell’Ente, o servizio mensa sostitutivo; - disponibilità a svolgere la propria attività in giornate domenicali e festive; - obbligo dei volontari a portare il cartellino di identificazione che sarà predisposto dall’Ente,

anche al fine della promozione del Servizio Civile; - obbligo dei volontari a partecipare alle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio

Civile organizzate dall’Ente e dal CoPrESC di Forlì-Cesena; - disponibilità alla guida di automezzi comunali per eventuali trasferte che si concluderanno,

comunque, nell’arco della giornata; - disponibilità a mobilità sul territorio in missioni che si concluderanno, comunque, nell’arco della

giornata; - disponibilità all’impiego, per un periodo non superiore ai trenta giorni, previa tempestiva

comunicazione all’Ufficio Nazionale, presso altre località, in Italia o all’estero, non coincidenti con la sede di attuazione del progetto, al fine di dare attuazione ad attività specifiche connesse alla realizzazione del progetto medesimo, insieme all’Operatore Locale di Progetto.

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali

di Ente Accreditato N.

Sede di attuazione

del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per

sede Cognome e nome

Data di nascita

C.F. Cognome e

nome Data di nascita

C.F.

1 Comune di Sarsina 1 Sarsina Largo A. De

Gasperi, 9 24943 8 Giampaolo Bernabini 14/09/1958 BRNGPL58P14I444R Giampaolo

Bernabini 14/09/1958 BRNGPL58P14I444R

Alessandra Bagaglia 18/01/1974 BGGLSN74A58C573C

Antonella Benedetti

07/02/1961 BNDNNL61B47F139A

2 3 4 5 6 7 8 9

10 11 12 13 14

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

L’Ente, ad integrazione delle azioni realizzate dal COPRESC di Forlì-Cesena provvederà alla pubblicizzazione del bando di selezione anche mediante:

inserimento dell’avviso del bando di Servizio Civile sulla homepage del sito web istituzionale dell’Ente: www.comune.sarsina.fc.it e sulla pagina dedicata al Servizio Civile (hwww.comune.sarsina.fc.it/serviziocivile/serviziocivile.htm)

comunicati stampa; newsletters; dépliant e manifesti per la diffusione nei locali pubblici di Sarsina e nei locali e punti di incontro,

anche informali, dei giovani; invio di comunicazione ai giovani residenti nel territorio dell’Ente di età compresa fra i 18 ed i 29

anni non compiti alla data di scadenza del bando.

L’Ente realizzerà in proprio attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio civile attraverso le seguenti azioni, per un totale di almeno 18 ore:

attraverso il servizio svolto all’interno della Biblioteca Comunale, frequentata in prevalenza da giovani di età compresa fra gli 11 ed i 19 anni, con modalità informali e attraverso la distribuzione di materiale;

nelle serate di effettuazione del Plautus Festival: sarà distribuito materiale promozionale del Servizio Civile unitamente a quello del Festival, così come saranno resi riconoscibili i Volontari attraverso l’apposito tesserino di riconoscimento;

una serata del Plautus Festival sarà espressamente dedicata alla promozione del Servizio civile, attraverso: l’allestimento in Arena Plautina di un punto informativo; l’inserimento nella corrispondente pagina della brochure di informazioni e testi relativi allo stesso; l’invito rivolto ai volontari a partecipare alla serata;

il logo del Servizio Civile sarà inserito in tutta la comunicazione del Festival (circa 1000 manifesti 100x140; 500 locandine; 30.000 “cartoline”, sul sito web…);

all’interno dell’attività svolta dai Volontari nell’Ufficio di Informazione Turistica. Come può rilevarsi l’attività di promozione ammonterà a ben più di 18 ore, essendo svolta per l’intero anno di svolgimento del Servizio. Inoltre l’Ente partecipa alle attività di promozione e sensibilizzazione realizzate in maniera coordinata e congiunta con il CoPrESC di Forlì-Cesena e con gli enti del territorio provinciale, come indicato nella scheda di attuazione del Protocollo d’Intesa con il Copresc e nel Piano Provinciale del Servizio Civile. Complessivamente, l’ente garantirà la sua presenza, attraverso Responsabili, OLP e volontari in Servizio Civile, per un totale di 21 ore.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

La selezione dei Volontari sarà effettuata sulla base dei criteri stabiliti dal Decreto n. 173, Prot. n. 21096/II/1 dell’ 11 giugno 2009 dell'Ufficio Nazionale Servizio Civile.

Al fine di favorire la partecipazione dei giovani con minori opportunità, su due dei posti previsti dal presente progetto, sarà applicata la precedenza, secondo l’ordine nella graduatoria, a favore dei giovani “idonei non selezionati” nelle precedenti procedure selettive realizzate da questo Ente. La bassa scolarità di alcuni dei giovani selezionati negli anni precedenti, e l’elevato numero di giovani “idonei non selezionati” confermano l’opportunità di porre tale precedenza e di non di non richiedere particolari titoli di studio per l’ammissione alla selezione; Tale determinazione è motivata anche dalla ferma convinzione intorno all’efficacia del Servizio Civile nei processi di integrazione sociale e promozione umana.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Il Sistema di Monitoraggio e Valutazione che attuerà l’Ente raccoglie l’esperienza maturata in cinque anni di attività dei Volontari in Servizio Civile ed, in precedenza, degli Obiettori di Coscienza.

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In particolare, considerato il know-how acquisito dal COPRESC di Forlì-Cesena, che ne fa un istituto di eccellenza in ambito regionale, ci si avvarrà dello stesso per le attività di monitoraggio realizzate con procedure non informali. Si sottolinea, al riguardo, che comunque le procedure informali (confondo e dialogo continuo, momenti di convivialità, uscite OLP e volontari assieme per gite o cene, ecc…) costituiranno l’ordito sul quale poi sarà poi composto il monitoraggio vero e proprio. Si ritiene, infatti, che per le caratteristiche dei volontari impiegati (giovani) il rapporto diretto e continuo con gli stessi e la scelta di strumenti informali, sia altrettanto estremamente efficace. Per quanto riguarda le azioni che saranno realizzate con il COPRESC di Forlì-Cesena, del quale se ne ribadisce il valore ed il ruolo fondamentale svolto soprattutto a favore degli enti di più ridotte dimensioni, ci si propone di attuare un percorso di monitoraggio multidimensionale che preveda l’utilizzo di strumenti di analisi valutati flessibili e adattabili alle singole situazioni con lo scopo ultimo di effettuare una chiara e reale indagine sul valore del progetto per il volontario, per l’Ente e per il territorio.

Oltre al proprio piano di monitoraggio interno l'Ente partecipa al percorso di monitoraggio condiviso a livello provinciale dal CoPrESC di Forlì-Cesena, così come programmato nel Piano Provinciale ed evidenziato nella scheda di attuazione al Protocollo d’Intesa Enti- Copresc.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Non verrà richiesto nessun specifico requisito per la partecipazione al progetto, oltre a quelli generali richiesti dalla vigente normativa. Detta scelta viene operata al fine di allargare il più possibile le opportunità di partecipazione, senza alcuna discriminazione o penalizzazione per i giovani in situazioni di emarginazione, bassa scolarizzazione od handicap. D’altra parte, l’elevato numero di ore di Formazione Specifica previste dal progetto pone l’Ente nella condizione di poter colmare le eventuali “lacune” presenti nei volontari. L’esperienza svolta dal 1978 al 1980 dal dipendente sig. Giampaolo Bernabini in una Casa Famiglia dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, quale Obiettore di Coscienza, ci rassicura inoltre nella capacità di gestire e “modulare” il progetto alle diverse attitudini e personalità dei volontari.

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

L’ente destinerà in modo specifico per la realizzazione del progetto le seguenti risorse finanziarie aggiuntive:

€ 1.280,00 costo personale per progettazione e partecipazione ad incontri di formazione € 2.590,00 costo del personale per l’attività di formazione specifica € 275,00 spese per la pubblicizzazione del progetto € 175,00 buoni pasto in occasione di eventuali rientri € 50,00 acquisto materiale per PROGETTO LETTURA: tappeti, pouf, ecc… € 650,00 spese per utenze telefoniche, connessioni ad internet, fax, ecc... per le attività

dell’INTERNET POINT, dell’Ufficio di Informazione Turistica; € 300,00 costo carburante per automezzi comunali condotti dai volontari per le attività

di promozione del PLAUTUS FESTIVAL e dell’Ufficio di Informazione Turistica € 280,00 fornitura materiali ai volontari; € 11.300,00 attività dei dipendenti in affiancamento:

- attività del consulente informatico; - attività degli OLP per la gestione dei volontari

--------------------------------------- € 16.900,00 Totale spese

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24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

1. Partner principale: COPRESC di Forlì-Cesena L’Ente in riferimento al progetto in argomento attuerà attività coordinate e congiunte con il Co.Pr.E.S.C. di Forlì-Cesena (C.F. 92057660406) attraverso: - sensibilizzazione congiunta su:

Carta d’impegno etico e previsioni della L.R.20/03: valori dell’Obiezione di Coscienza e tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà, mondialità e intercultura, pace e diritti umani, ecc.);

Servizio Civile svolto sia in Italia, sia all’estero, con le dirette testimonianze dei giovani già coinvolti;

- promozione congiunta del bando/avviso e orientamento dei giovani alla scelta del progetto;

- formazione coordinata e congiunta per gli operatori locali di progetto e le figure accreditate degli enti della Provincia;

- formazione coordinata e congiunta dei volontari in Servizio Civile regionale/nazionale;

- attività di monitoraggio condiviso del progetto in ambito CoPrESC.

Grazie agli esiti emersi dal monitoraggio realizzato da CoPrESC- Enti, che dimostrano un sempre maggiore miglioramento della qualità del Servizio Civile realizzato su questi territorio, si sottolinea che le attività sopra indicate continueranno ad essere realizzate in maniera congiunta e in modo sempre più attivo e proficuo.

2. Partner secondari:

a) PROFIT Ristorante-Pizzeria ZELUS di Sarsina

Il Ristorante-Pizzeria ZELUS di Sarsina è uno dei punti di incontro più frequentati dai giovani di Sarsina e delle località vicine. La sua conduzione fatta da giovani, le numerose iniziative musicali, eno-gastronomiche e culturali ivi organizzate, ne fatto un centro di aggregazione e di riferimento per numerosi giovani. L’accordo di partenariato ci consentirà di allestire al suo interno incontri promozionali del servizio civile e, nello specifico, del progetto in argomento. Durante l’attuazione del progetto ci sarà consentito, altresì, di utilizzare a titolo gratuito i locali dell’esercizio pubblico per iniziative culturali ed informative organizzate/promosse dai volontari. L’utilizzo di questi locali ci consentirà di essere molto più efficaci nella comunicazione e nel coinvolgimento dei giovani. Altro beneficio sarà lo sconto del 10% che il locale praticherà, per il solo servizio di pizzeria, ai giovani in servizio civile.

b) NO PROFIT Comune di Mercato Saraceno

Il Comune di Sarsina e quello vicino di Mercato Saraceno collaboreranno al fine della migliore riuscita degli obiettivi dei rispettivi progetti di Servizio Civile. Detta collaborazione si sostanzierà:

nel favorire e promuovere l’incontro e lo scambio delle esperienze fra i Volontari che saranno assegnati ai due Enti (cosa resa possibile dall’inclusione dei volontari dei due enti all’interno della stessa “classe” della formazione generale”;

ad organizzare momenti comuni di “Formazione specifica”, anche mediante l’utilizzo delle reciproche attrezzature informatiche;

Unione dei Comuni “Valle del Savio” In attuazione alla normativa nazionale e regionale in materia di riordino istituzionale, il Comune di Sarsina dal 2014 fa parte dell’Unione dei Comuni Valle del Savio. L’accordo di partenariato con l’Unione risulta, quindi, quasi un atto dovuto di condivisione delle buone pratiche, nonché un’occasione di promozione del valore del Servizio Civile per l’Unione e gli enti che ne fanno parte, anche in prospettiva dell’auspicato accreditamento della stessa Unione per l’attuazione del Servizio Civile Universale.

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Università degli Studi di Urbino Carlo Bo – Centro Internazionale di Studi Plautini

Il Comune di Sarsina ha fin dai primi anni ’90 uno stretto rapporto di collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino, che si sostanzia fra l’altro ogni anno nell’organizzazione delle prestigiose Lecturae Plautinae Sarsinates. Il rapporto di partenariato nel seguente progetto ci consentirà di avvalerci dell’illustre docente Prof. Roberto Mario Danese in qualità di formatore specifico, nonché in ogni altro tipo di collaborazione che possa riversi utili per la migliore riuscita del progetto.

Istituto Comprensivo Valle Savio Il rapporto di partenariato con l’Istituto Comprensivo è fondamentale e propedeutico per il conseguimento degli obiettivi concernenti il Progetto Lettura e il miglioramento e l’incremento dell’attività di sostegno e aiuto allo studio.

Comitato di Gemellaggio di Sarsina Il rapporto di partenariato con il Comitato di Gemellaggio di Sarsina sarà estremamente fruttuoso, particolarmente per i volontari, perché offrirà agli stessi la possibilità di collaborare nelle attività di Gemellaggio organizzate dallo stesso. Il Comune di Sarsina è, infatti, gemellato dal 1960 con i Comuni di Lezoux (Francia) e Lopik (Olanda) e dal 1992 con il Comune di Grebenstein (Germania) con i quali ogni anno si organizzano incontri, sia per giovani, sia per adulti. In particolare con il Comitato di Gemellaggio si avvierà una stretta collaborazione in ordine alla possibilità di far effettuare, ai futuri volontari, tre mesi di servizio civile nei paesi gemellati. A tale proposito sono già stati avviati i primi contatti con le Amministrazioni Comunali delle città gemellate, registrando in loro una grande entusiasmo ed una incondizionata disponibilità.

Parrocchia di Sarsina Il rapporto di partenariato con la Parrocchia di Sarsina si sostanzierà nel coinvolgimento dei bambini frequentanti la Scuola Materna “SS. Annunziata” nel Progetto Lettura. Anche le attrezzature ed i locali della Scuola potrebbero rendersi utili in sede di formazione specifica dei volontari e/o promozione del Servizio Civile.

Touring Club Italiano – Club di Territorio Romagna L’accordo di partenariato con il “Club di Territorio Romagna” del Touring Club Italiano – assai prestigioso per questo Ente e opportuno per il conseguimento degli obiettivi progettuali – si sostanzia nella disponibilità resa dallo stesso a fornire la massima collaborazione possibile al fine della migliore riuscita degli obiettivi del progetto ed – in particolare – di quelli riferiti alla valorizzazione del patrimonio archeologico, storico, religioso e culturale della Città e del territorio di Sarsina, precipuamente per fini turistici.

Comitato dei Genitori di Sarsina – Istituto Comprensivo Valle Savio Il Comitato dei Genitori di Sarsina, dell’istituto Comprensivo Valle del Savio, è una delle espressioni più vive del tessuto sociale sarsinate, e che ben testimonia i valori della “cittadinanza attiva”, in questo caso esercitata all’interno dell’Istituzione scolastica. Nato negli scorsi anni per favorire il coinvolgimento delle famiglie nelle attività didattiche, e per sostenere la Scuola nell’organizzazione delle stesse, ha ampliato il proprio spettro d’azione dalla Scuola dell’Infanzia, alla Scuola Primaria fino a quella secondaria di 1° Grado. L’intervento e la collaborazione del Comitato dei Genitori, potrà assicurare agli obiettivi del progetto un incremento delle risorse umane ed economiche necessarie, e, soprattutto, l’apporto dello stesso con il suo ricco patrimonio di competenze e creatività.

La molteplicità e varietà dei soggetti partner di questo Ente nell’attuazione del progetto, attestano il suo profondo radicamento nel tessuto sociale, nonché apprezzamento ricevuto dallo stesso. Sono, altresì, garanzia di sicuro conseguimento degli obiettivi del progetto, nonché di una efficace e poliedrica azione formativa a favore dei Volontari che dello stesso sono i veri protagonisti.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Saranno utilizzati i seguenti apparati informatici e tecnici già in possesso dell’Ente: Locali della sede municipale:

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- Ufficio Cultura; - Ufficio del settore Amministrativo

Arena Plautina, ove si svolge il PLAUTUS FESTIVAL; Locali del Centro Culturale:

- Biblioteca Comunale; - Sala video-conferenze;

Ufficio Informazione Turistica e Ufficio Biglietteria del Teatro e Aula di informatica dell’Istituto Comprensivo; n. 7 personal computer e relative stampanti presenti:

- n. 6 presso locali l’Ente; - n. 1 presso la sede della locale Pro-Loco; oltre i numerosi computer in dotazione all’Istituto Comprensivo;

n. 4 scanner presenti: - n. 3 presso locali i locali dell’Ente; - n. 1 scanner presso la Biblioteca Comunale; oltre agli scanner in dotazione all’Istituto Comprensivo;

n. 5 fotocopiatrici presenti; - n. 3 presso i locali dell’Ente; - n. 2 presso l’Istituto Comprensivo;

attrezzatura audio-video presente presso il centro Culturale: - videoproiettore; - lettore DVD; - lettore CD audio; - videoregistratore; - doppia piastra di registrazione audio; - personal computer;

telefoni; n. 2 fax; n. 1 lavagna a fogli mobili; materiale di cancelleria: carta, penne, matite, pennarelli, ecc…; materiale bibliografico (vocabolari, enciclopedie, libri di racconti, fiabe, favole, ecc…); materiale per lettura racconti: tappeti e pouf; automezzi comunali e comunque nella disponibilità comunale, necessari particolarmente per le

attività di promozione e divulgazione del PLAUTUS FESTIVAL.

A detti apparati si aggiungeranno quelli in dotazione al Comune di Mercato Saraceno, in forza dell’accordo di partenariato.

La piena riuscita dei precedenti progetti conferma la validità dell’attrezzatura e delle strutture messe a disposizione per l’attuazione del Progetto. L’accordo di partenariato realizzato con il vicino Comune di Mercato Saraceno, assicura un incremento di tale efficacia e coerenza con gli obbiettivi progettuali.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

L’Università degli Studi di Urbino - Facoltà di Lettere e Filosofia - riconosce crediti formativi ai giovani che partecipano al progetto (si allega comunicazione dell’Università di Urbino del 26 agosto 2005).

27) Eventuali tirocini riconosciuti:

//

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28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizi utili ai fini del curriculum vitae:

Il progetto consente l’acquisizione delle seguenti competenze: di base relativa a tutti i Volontari:

riconosce il ruolo e le funzioni delle Autonomie Locali e dei loro organi di governo; sa produrre testi in formato elettronico; utilizzare tecnologie informatiche per la gestione di dati, archivi ed indirizzari; partecipare alla progettazione e alla implementazione di un sito internet; archiviare e gestire il materiale promozionale ed informativo; raccogliere e catalogare dati e materiali per attività didattiche; aggiornare banche dati informatiche; comunicare in una lingua straniera, ad un livello elementare, su tematiche inerenti la città; decodificare messaggi e richieste di informazioni di natura turistico-culturale relative al

territorio; collaborare all’organizzazione di punti di accoglienza;

competenze trasversali: adottare stili di comportamento propositivi, improntati alla cordialità ed alla cortesia; adeguarsi al contesto: linguaggio e atteggiamenti, rispetto delle regole ed orari; gestione della propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità; lavorare in team per produrre risultati collettivi; collaborare con il personale dell’Ente e con i colleghi; rinvenibili nel “Primo prontuario delle competenze riconoscibili nell’esperienza del servizio

civile”, predisposto dalla Regione Emilia-Romagna.

Ai giovani verrà rilasciato attestato di frequenza formativa e di percorso di apprendimento in servizio civile, relativo alle conoscenze, abilità e attitudini essenziali, legate all’ambito 6 delle competenze chiave secondo l’accezione della Raccomandazione UE del 18/12/2006, mediante il rilascio della “Dichiarazione delle competenze”, che si produce unitamente al progetto, e riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna in attuazione dell’art. 10, primo comma, della L.R. n. 20 del 2003. Oltre alle competenze sopra elencate, i Volontari acquisiranno le seguenti ulteriori competenze di ambito “locale”:

conoscenza della storia della Città e del suo patrimonio archeologico; conoscenza del teatro latino e classico; conoscenza del patrimonio librario della Biblioteca Comunale; capacità di organizzazione di eventi culturali (rapporti con gli artisti, forme e strumenti di

promozione, SIAE, ecc…).

L’Ente riconoscerà ai Volontari i seguenti benefici: in concorsi pubblici per la copertura di posti afferenti l’ambito culturale/amministrativo, l’attività

svolta sarà valutata quale “servizio prestato alle dipendenze dell’Ente”, ai fini dell’attribuzione dei punteggi per “titoli di servizio”, nonché al fine dell’attribuzione del massimo dei punti per il “curriculum”;

titolo di precedenza in caso di attribuzione di incarichi professionali afferenti le materie del progetto;

titolo di precedenza in caso di ricorso a forme di lavoro occasionale – ex art. 70, D.Lgs. n. 276/2003, come vigente.

La concessione dei benefici di cui sopra è presente nell’atto deliberativo della Giunta Comunale di approvazione del presente progetto.

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Formazione generale dei Volontari

29) Sede di realizzazione:

La Formazione Generale sarà effettuata presso le seguenti sedi: − Sala Polivalente Ass.I.Pro.V., Via Serraglio, 18 – Cesena; − Caritas Cesena–Sarsina, Via Martiri d’Ungheria, 1 – Cesena; − Provincia di Forlì-Cesena sede di Cesena, Viale Bovio, 425 – Cesena; − Seminario Vescovile – Via del Seminario, 85 - Cesena − Comune di Sarsina:

Sede Municipale – Sala Consiliare, Largo Alcide De Gasperi, 9 – Sarsina; Centro Culturale, Via Roma, 24 – Sarsina; Sala Centro Studi Plautini, Via IV Novembre, 13 – Sarsina;

− Comune di Mercato Saraceno, Piazza Mazzini, 50 – Mercato Saraceno; − Palazzo Dolcini, Viale Giacomo Matteotti, 2 - Mercato Saraceno. Il modulo denominato “Il dovere di difesa della patria – difesa civile non armata e nonviolenta” verrà per tutti i volontari realizzato presso il Museo Interreligioso di Bertinoro, sito in Via Frangipane, 6 Bertinoro (FC).

Una lezione consisterà in una visita strutturata ad una realtà del territorio che si distingue per il proprio impegno a sostegno del servizio civile e dei valori ad esso connessi.

Pertanto, i volontari saranno coinvolti alternativamente: - nella visita del Parco Storico di Monte Sole, partendo dal Centro Visite Il Poggiolo sito in località

S. Martino – Marzabotto (BO); - in una giornata formativa presso il Centro Diurno San Tomaso dell’Associazione Comunità

Papa Giovanni XXIII sito in Via San Tomaso, 2353 – Cesena.

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30) Modalità di attuazione:

Regione Emilia Romagna attraverso il Coordinamento Provinciale Enti di Servizio Civile (Co.Pr.E.S.C.) di Forlì –Cesena.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI Regione Emilia Romagna

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Il Percorso di Formazione Generale sarà organizzato secondo le linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale pubblicate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013. Il percorso di formazione generale ha come obiettivi la formazione civica, sociale, culturale dei volontari, attraverso percorsi di cittadinanza attiva e responsabile e sarà realizzato trasversalmente a più Progetti di Servizio Civile attivati da Enti differenti sul territorio provinciale, con il supporto di: - lezioni frontali, letture, proiezione video e presentazioni power point; - kit del volontario: predisposizione di materiale informativo relativo alle normative che regolano il

servizio civile nazionale e servizio civile regionale, carta etica, materiale didattico vario; - dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training,

giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione, role play.

- coinvolgimento diretto attraverso la visita di una realtà attiva sul territorio per l’affermazione dei valori alla base del servizio civile (solidarietà, nonviolenza, cittadinanza attiva, …);

Sarà chiesto ad ogni volontario di utilizzare e mettere in atto le competenze apprese in aula, potenziando i risultati della formazione ricevuta, attraverso il confronto diretto con la realtà dell’ente e dello specifico settore di intervento. L’intero percorso formativo verrà attuato entro i primi 180 giorni dall’avvio al servizio e sarà suddiviso in giornate da 4 ore ciascuna per consentire una piena partecipazione ed attenzione dei partecipanti. I volontari avranno l’obbligo di frequentare i corsi di formazione generale e specifica e non possono, durante lo svolgimento dei predetti corsi, avvalersi di permessi.

Ad ogni incontro sarà presente un tutor d’aula con compiti di accoglienza della classe, raccolta dei materiali/lavori prodotti dai volontari durante le lezioni, passaggi di consegne tra i formatori, predisposizione delle aule, somministrazione/raccolta questionari di verifica del percorso formativo. Questa figura oltre a compiti puramente organizzativi è indispensabile al fine di dare omogeneità e continuità ai moduli formativi, presentando di volta in volta i formatori, i contenuti del modulo e sottolineando i legami tra i moduli e i temi della formazione generale con le attività svolte dai singoli volontari. Il tutor d’aula partecipa ai tavoli dei formatori e alla progettazione della formazione.

Nella predisposizione delle classi di formazione si terranno conto dei seguenti fattori: a) Essendo la Provincia di Forlì- Cesena una realtà complessa perchè strutturata su due città

verrà prediletta una omogeneità del territorio di appartenenza degli Enti in cui sono inseriti i ragazzi in Servizio Civile;

b) Si cercherà di creare classi eterogenee per quello che riguarda il settore di intervento dei ragazzi in servizio civile nell'ottica di costruire un confronto il più ampio possibile sulle diverse realtà;

c) Il limite massimo di ogni classe sarà di 20 unità, come da normativa.

La totalità dei moduli di formazione generale previsti dalle “Linee Guida per la Formazione Generale dei volontari” sono stati affidati a diversi formatori accreditati, in base alle competenze e alle predisposizioni di ciascuno.

Per alcuni moduli potranno essere previsti incontri con esperti del tema affrontato. Qualora fosse necessario, al termine del percorso saranno predisposti dei corsi di recupero per un massimo di tre lezioni, fermo restando che la responsabilità dell’effettiva frequenza del percorso formativo da parte del giovane resta in capo all’ente ospitante.

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33) Contenuti della formazione:

I temi affrontati sono quelli contenuti nella circolare dell’UNSC pubblicata a luglio 2013 “Linee guida per la formazione dei volontari”, di volta in volta declinati in base alle metodologie utilizzate dai formatori coinvolti e in base al programma delle giornate stabilito dagli stessi. La formazione sarà organizzata in una serie di moduli raggruppati in tre macroaree tematiche.

MACROAREA 1

VALORI E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE

Suddivisione per giornate e contenuto ORE

1° MODULO Modulo UNSC: L'identità di gruppo in formazione e patto formativo, più presentazione dell’Enteo

presentazione del corso e dell'agenda dei lavori; introduzione alla formazione generale: cos’è e perché la Formazione Generale del

Servizio Civile in modo coordinato e congiunto; chi è il Copresc e quale impegno della Regione Emilia-Romagna; presentazione personale dei partecipanti e dei propri Enti; confronto e condivisione di aspettative, motivazioni e obiettivi individuali.

Modalità e tecniche specifiche del corso: Attraverso dinamiche frontali i formatori definiscono l'identità di gruppo dei Volontari in SCN, e successivamente in modo interattivo attraverso schede di esercizio. Verranno coinvolti i ragazzi attraverso il confronto diretto sulle motivazioni. Queste dinamiche hanno lo scopo di analizzare le motivazioni e le aspettative del volontario su due linee: il proprio servizio civile e la formazione generale. Materiali utilizzati: Distribuzione del kit formativo (cartellina con calendario del corso; riferimenti del Copresc; normative, dispense create dai formatori, ecc...); schede di esercizio; slide; supporto cartaceo; quaderno per appunti.

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2° MODULO Modulo UNSC: Dall'obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale, più la normativa vigente e la carta di impegno Etico

definizione del concetto di OdC; storia dell’OdC fino al SCN (movimenti, avvenimenti, corpi civili di pace e personag-

gi); analisi dei principi della legge 64/2001 (Art. 1); le normative principali e la Carta di Impegno Etico.

Tramite l’analisi del concetto di Obiezione di Coscienza, si affronteranno le tappe principali dell’evoluzione del servizio civile, attraverso i movimenti ed i personaggi storici che hanno sostenuto gli OdC fino ad arrivare alla nuova legge sul SCN. Differenze e considerazioni tra obiezione di coscienza e servizio civile. Analisi delle normative principali e importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, in cui UNSC e Ente si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell’identità del servizio civile Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, proiezione di video, slide, foto, lettura della carta Etica. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, video, dispense specifiche, lavagna a fogli mobili, fotocopie, quaderno per appunti.

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3° MODULO Modulo UNSC: Il dovere di difesa della patria – difesa civile non armata e nonviolenta - il dovere di difesa della patria: principi costituzionali; - la difesa civile non armata e nonviolenta; - storia della nonviolenza; - la difesa nonviolenta oggi; - riferimento di diritto internazionale.

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La riflessione sui termini “difesa” e “patria”, partirà dai principi costituzionali (art. 2, 3, 4, 9 e 11 Cost.) per arrivare dalle Sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05. Si passerà brevemente alla storia della nonviolenza e dei movimenti nonviolenti, accennando anche i concetti di “peacekeeping”, “peace-en forcing” e “peacebuilding”, oltre che approfondire il significato della nonviolenza ai giorni nostri, applicando lo stesso al vivere quotidiano e alla vita di comunità. Modalità e tecniche specifiche del corso: lezioni frontali, proiezione di slide, lavori di gruppo sul tema della difesa, discussione di casi. Materiali utilizzati: video proiettore, slide, fotocopie della normativa.

MACROAREA 2

LA CITTADINANZA ATTIVA

4° MODULO Modulo UNSC: La formazione civica - la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione come base della civile

convivenza; - l’educazione alla legalità democratica: diritti e doveri dei cittadini, i diritti umani, le

forme di partecipazione democratica, civile e politica alla vita della società; - funzione degli organi costituzionali; - l’iter di formazione delle leggi. Affinché i giovani possano diventare cittadini attivi, appare indispensabile dare un quadro di riferimento anche normativo alla convivenza civile. Verranno analizzati quindi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Carta Costituzionale. Verranno poi analizzati funzioni e ruoli degli organi costituzionali dando particolare rilievo all’iter legislativo. Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali, proiezione di slide e filmati, testimonianze. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie della normativa.

* Ai giovani sarà inoltre fatta la proposta di diventare “Assessori per un giorno”. Ci si propone di coinvolgere alcuni Assessori degli enti pubblici progettanti, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla vita politica del territorio, in un’ottica di cittadinanza attiva.

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5° MODULO Modulo UNSC: Le forme di cittadinanza, più la rappresentanza dei volontari nel servizio civile - la cittadinanza attiva: valore del SCN; - le forme attive di partecipazione individuali e collettive; - la rappresentanza dei volontari in SC come forma di partecipazione. Durante il modulo, partendo dal concetto di formazione civica, si andranno ad analizzare le diverse modalità per essere cittadini attivi: dalla scelta del SC, all’impegno politico e sociale, alle azioni nonviolente, ecc... Saranno inoltre proposte delle testimonianze di persone che hanno scelto di vivere attivamente la comunità e il territorio. Questo vasto tema sarà collegato alla rappresentanza dei volontari, quale forma di partecipazione e cittadinanza attiva. Verranno illustrate le modalità di partecipazione a tale possibilità, prevedendo anche la partecipazione di ex volontari e/o dei rappresentanti in carica.

Modalità e tecniche specifiche del corso: discussione di gruppo, giochi di ruolo, schede di esercizio e testimonianze.

Modalità e tecniche specifiche del corso: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio, quaderno per appunti; colori, fogli, matite e cartelloni.

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6° MODULO Modulo UNSC: La protezione Civile

la protezione civile. Nel modulo verranno illustrati gli elementi base sulla Protezione Civile individuando i collegamenti tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle

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popolazioni. Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, visioni di filmati. Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie, quaderno per appunti.

MACROAREA 3

IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE

7° MODULO Modulo UNSC: L’organizzazione del servizio civile e le sue figure, più disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile - il sistema di servizio civile: UNSC, le Regioni, gli Enti di SC; - le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari,…); - prontuario rapporti enti-volontari. È importante che i giovani conoscano in maniera approfondita il sistema del servizio civile dal punto di vista della sovrastruttura, oltre che dal punto di vista dell’ente. Verranno analizzate le funzioni dell’UNSC, delle Regioni, degli Enti di SC oltre che le figure che ruotano attorno al volontario in SC. Verrà poi analizzato punto per punto il Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del SC (DPCM 4 febbraio 2009). Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, lavori di gruppo. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.

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8° MODULO Modulo UNSC: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti - la comunicazione quale elemento essenziale di esperienza quotidiana; - gli elementi costitutivi della comunicazione; - i conflitti nella quotidianità: gestione efficace della comunicazione; - tecniche di risoluzione dei conflitti in un gruppo. Il modulo prevede una prima parte relativa al concetto di comunicazione quale elemento fondamentale per la gestione dei rapporti tra singoli individui e gruppi. Successivamente verrà affrontato il tema del conflitto, spostando l’attenzione sui microconflitti che ogni giorno i ragazzi si ritrovano ad affrontare, nella vita quotidiana e presso l’ente di servizio. Attraverso tecniche di simulazione di eventi realmente vissuti presso le proprie strutture, i ragazzi analizzeranno le potenziali possibilità alternative per gestire un conflitto vissuto/subito al meglio delle proprie capacità. Modalità e tecniche specifiche del corso: dinamiche non formali, proiezione di video, slide, foto, discussione di casi e giochi di ruolo. Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.

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9° MODULO Modulo: La coesione sociale e la multiculturalità.

Percorsi di coesione sociale: la realtà dell'immigrazione e la società multiculturale.

Il modulo sarà occasione per riflettere sul macro tema della multiculturalità e sull’interculturalità. Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di gruppo, giochi di ruolo, schede di esercizio.

Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio, quaderno per appunti; colori, fogli, matite e cartelloni.

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10° MODULO Modulo: Incontro/Visita ad una realtà viva o storica di significativa importanza per l’affermazione dei diritti umani. Per calare le tematiche affrontate nel territorio in cui i giovani svolgono il proprio servizio

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e per dare maggiore concretezza a quanto appreso in aula, è prevista una visita presso una organizzazione che lotta per l’affermazione dei valori fondanti il Servizio Civile, come la pace, la solidarietà, la cittadinanza attiva, la nonviolenza, ecc…. I volontari verranno affiancati ed accompagnati da un formatore durante la visita.

11° MODULO Modulo UNSC: Il lavoro per progetti, più chiusura del percorso formativo. - presentazione degli enti ospitanti; - attività di gruppo sul senso del percorso formativo; - attività suddivisa in sottogruppi sul lavoro di progetto; - valutazione e verifica del corso. I giovani, affiancati dal formatore, avranno la possibilità di condividere con gli altri giovani in aula le caratteristiche del loro ente ospitante, con l’obiettivo di creare nel gruppo classe consapevolezza del contesto globale in cui sono inseriti in qualità di volontari in servizio civile. Al termine del percorso formativo si prevede un momento laboratoriale relativo al lavoro per progetti. Verranno predisposti sottogruppi all'interno dei quali verranno identificati gli elementi base della progettazione: tramite il racconto del proprio progetto i ragazzi analizzeranno i progetti in cui sono inseriti cercando di collegarli alla valutazione dei bisogni del territorio. Breve stesura di un progetto e presentazione di questo agli altri gruppi. Somministrazione di un questionario di valutazione finale del percorso formativo.

Modalità e tecniche specifiche del corso: momenti frontali, discussioni in plenaria, lavori di gruppo, questionari.

Materiali utilizzati: cartelloni, quaderni per appunti, videoproiettore, pc, slide, fotocopie.

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TOTALE ORE 44

34) Durata:

44 ore suddiviso in 11 moduli da 4 ore da svolgere entro 180 giorni dall’avvio al servizio. Inoltre sono previste 4 oltre facoltative per l’esperienza da “assessore per un giorno””.

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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei Volontari 35) Sede di realizzazione:

La Formazione specifica sarà realizzata nelle seguenti sedi messe a disposizione dall’Ente accreditato:

Ufficio Cultura, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA; Ufficio Segreteria, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA; Sala Consiliare, Largo Alcide De Gasperi 9 – SARSINA; Biblioteca Comunale, Via Roma 22 – SARSINA; Sala Centro Culturale, Via Roma 24 – SARSINA; Sala Centro Studi Plautini, Via IV Novembre 13 – SARSINA.

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36) Modalità di attuazione:

In proprio, presso le sedi sopra elencate e con propri formatori.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Dott. Goffredo Polidori, nato a Sant’Agata Feltria (RN) il 20/05/1954 – Responsabile del Settore Amministrativo – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;

Sig. Giampaolo Bernabini, nato a Sarsina (FC) il 14/09/1958 - Specialista Servizio Cultura e Turismo – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;

Sig.ra Alessandra Bagaglia, nata a Cesena (FC) il 17/01/1974 – Istruttrice Amministrativa Bibliotecaria – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;

Ing. Mauro Fabbretti, nato a Sant’Agata Feltria (RN) il 08/02/1962 – Capo Ufficio Tecnico Bibliotecaria – dipendete dell’Ente con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;

Prof. Roberto Mario Danese, nato a La Spezia, il 18/06/1959 - C.F. DNS RRT 59H18 E463F – professore associato dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

I contenuti della formazione specifica saranno trasversali a tutte e tre le “Aree di Intervento”, sia per la loro natura intrinseca, sia per la flessibilità richiesta a tutti i volontari di interscambiarsi – all’occorrenza – fra le stesse Aree. Pertanto i formatori di seguito elencati svolgeranno la loro attività per tutte e tre le Aree di intervento nelle quali è articolato il progetto.

Dott. Goffredo Polidori: in possesso della laurea Giurisprudenza, Responsabile della Settore Amministrativo, nonché ex Sindaco del Comune di Sant’Agata Feltria (PU). Il suo contributo alla formazione si concentrerà sulla trasmissione di conoscenze e competenze in merito alla Costituzione ed alla normativa afferente la Pubblica Amministrazione ed il Diritto Amministrativo in genere.

Giampaolo Bernabini: ha assunto dal 2001 la responsabilità del Servizio Cultura e Turismo dell’Ente, all’interno della quale vi è anche la competenza all’organizzazione del prestigioso festival nazionale teatrale: PLAUTUS FESTIVAL. Dal 1997 ha svolto le funzioni di responsabile della Gestione degli Obiettori di Coscienza, dopo aver svolto anch’esso il servizio civile per la durata di 24 mesi nel 1978-1979, all’interno della Casa Famiglia “Betania” dell’Associazione Papa Giovanni XXIII di Rimini. Durante gli anni ’90 ha svolto attività nell’ambito della progettazione di “Lavori di pubblica utilità e Lavori Socialmente Utili”. La sua opera di volontariato si è rivolta, in particolare, verso le persone tossicodipendenti, gli extracomunitari, gli anziani e i portatori di handicap. Negli anni 90 ha operato a soccorso delle vittime della guerra nella ex-Jugoslavia, in stretta collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati di Ginevra. In materia informatica è il referente del Comune di Sarsina per l’Unione dei Comuni, per le azioni relative ai Sistemi Informativi. E’ inoltre il web master del sito web del Comune.

Alessandra Bagaglia: responsabile della Biblioteca Comunale e con precedenti esperienze formative e di studio nell’ambito artistico e del mosaico, possiede indubbie capacità e nella trasmissione delle sue conoscenze/competenze, ai giovani volontari.

Ing. Mauro Fabbretti: Capo Ufficio Tecnico, Laureto in Ingegneria Civile con precedenti esperienze in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro – ex D.Lgs. n. 81/08, come vigente;

Prof. Roberto Mario Danese: Professore Associato di Filologia Classica presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

Maggiori informazioni sui formatori sono rilevabili dai Curriculum Vitae allegati.

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39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La formazione verrà attuata all’inizio del Servizio Civile attraverso lezioni frontali e uscite sul territorio Nello specifico:

Diritto Costituzionale e Amministrativo: video proiettore, slide, fotocopie della normativa; Materie informatiche: personal computer, video proiettore, lezioni frontali, esercitazioni in aula e

project-work; Cultura, teatro, turismo e storia della non-violenza: lezioni frontali, videocassette/DVD; video

proiettore, uscite sul territorio; Biblioteca Comunale: lezioni frontali ed esercitazioni anche mediante l’utilizzo di P.C. Sicurezza: lezioni frontali ed esercitazioni anche mediante l’utilizzo di P.C.

Non rientreranno nel computo delle ore della Formazione Specifica, le attività di affiancamento e accompagnamento. Per quanto riguarda la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato con la metodologia della formazione a distanza, utilizzando l’ambiente online del sistema SELF della Regione Emilia-Romagna.

40) Contenuti della formazione:

Coerentemente con gli obiettivi datasi dal progetto, la formazione specifica è volta a fornire ai Volontari quelle conoscenze di base ed avanzate necessarie per la realizzazione dello stesso. Importanza verrà anche data alla formazione su materie attinenti la società civile, pace, la non-violenza, la giustizia, ecc... All’interno dei contenuti della Formazione specifica, non è previsto il modulo relativo alla Pace ed alla Non-Violenza, perché incluso nel programma della Formazione Generale. I contenuti della formazione specifica sono trasversali a tutte e tre le “Aree di Intervento”, sia per la loro natura intrinseca, sia per la flessibilità richiesta a tutti i volontari di interscambiarsi – all’occorrenza – fra le stesse Aree. Nello specifico la formazione specifica verterà su:

Elementi di Diritto Costituzionale, normativa degli Enti Locali e Diritto Amministrativo: - formatore: Dott. Goffredo Polidori; - contenuti:

la Costituzione Italiana ……………………………………………………………. 3 ore il Testo Unico degli Enti Locali ………………………………………………….. 2 ore la legge 241/90 concernente il procedimento amministrativo e il

diritto di accesso ai documenti amministrativi …………………………………. 2 ore il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs.

196/2003) ………………………………………………………………………….. 1 ora il Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica

Amministrazione ………………………………………………………………….. 1 ora elementi di Diritto Amministrativo, ecc… ……………………………………….. 3 ore

-------------------------- TOTALE MODULO 12 ore

Elementi di informatica: - formatore: Giampaolo Bernabini; - contenuti:

MS Word ………………………………………………………………..…………. 9 ore MS Excel ……………………………………………………………..……………. 9 ore Come riconoscere le “fake news” ……………………………….……………… 6 ore

-------------------------- TOTALE MODULO 24 ore

Plauto e il teatro: - formatore: Prof. Roberto Mario Danese; - contenuti:

Plauto e le sue commedie ………………………………………………………. 5 ore --------------------------

TOTALE MODULO 5 ore

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Sicurezza sul luogo di lavoro: - formatore: Ing. Mauro Fabbretti; - contenuti:

la sicurezza sui luoghi di lavoro: l’utilizzo di apparecchiature videoterminali; dispositivi di protezione individuale, corretta modalità di movimentazione dei carichi, ecc… ………………………….……. 2 ore

rischi specifici nell’esercizio delle attività progettuali ………………………… 3 ore Per quanto riguarda la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato con la metodologia della formazione a distanza, utilizzando l’ambiente on line del sistema SELF della Regione Emilia-Romagna, mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di servizio: 1.La sicurezza e la salute come valore nella normativa attuale. 2.Introduzione alla valutazione dei rischi. 3.Organi di vigilanza, controllo e assistenza …………………………………………. 4 ore

-------------------------- TOTALE MODULO 9 ore

Il Plautus Festival, la storia e le eccellenze del territorio: - formatore: Giampaolo Bernabini; - contenuti:

PLAUTUS FESTIVAL: storia e organizzazione ……………………………… 3 ore storia di Sarsina e sue eccellenze turistiche ………………………………. 6 ore utilizzo dell’editor del sito web: www.sarsinaturismo.it ………………………... 3 ore

-------------------------- TOTALE MODULO 12 ore

Nozioni di catalogazione e conservazione dei libri: - formatore: Alessandra Bagaglia; - contenuti: nozioni di catalogazione e conservazione dei libri

prodotti editoriali: elementi caratterizzanti …………………………..…………. 1 ore catalogazione di libri, riviste, prodotti multimediali …………………...……… 1 ore archiviazione di libri, riviste, prodotti multimediali ……………..………………. 1 ore modalità di gestione del prestito …………………………….………………….. 1 ora utilizzo del software per la gestione del prestito ………………………………. 2 ore

-------------------------- TOTALE MODULO 6 ore

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- TOTALE FORMAZIONE SPECIFICA 68 ore

41) Durata:

68 ore ripartite come da programma. La Formazione Specifica, così come consentito dalle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale, punto 5, sarà erogata ai Volontari come segue: - almeno il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto; - le ore residue (comunque non superiori al 30%) entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del

progetto. Tale scelta è determinata dalla sperimentata difficoltà del completamento della Formazione Specifica entro i primi 90 giorni tenuto conto che durante tale periodo alla stessa si sovrappone la Formazione Generale e l’inserimento dei Volontari. La Formazione Specifica sarà come effettuata dando priorità ai moduli più attinenti alle attività che i Volontari dovranno svolgere, rinviando al secondo step quelli più generici (Elementi di Diritto Costituzionale, normativa degli Enti Locali e Diritto Amministrativo; Plauto e il Teatro;ecc…).

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Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il monitoraggio della Formazione Specifica realizzata dall’Ente attuatore sarà effettuato durante l’intero svolgimento della stessa, attraverso il continuo confronto degli OLP con i Volontari e i Formatori. l risultato della Formazione Specifica, valutato dai formatori in itinere ed al termine del proprio corso, sarà certificato nella DICHIARAZIONE DELLE COMPETENZE, a valere come credito formativo in attuazione della Legge Regionale n. 20/2003. Per quanto riguarda la formazione generale: - il CoPrESC al termine del percorso formativo somministrerà e raccoglierà un questionario

rivolto ai volontari in servizio* - il CoPrESC convocherà incontri specifici del Tavolo– Azione sulla formazione, in cui i formatori

e/o i referenti della formazione, segnalati nella scheda di attuazione del Protocollo d’Intesa con il CoPrESC, parteciperanno per ri-progettare il percorso formativo alla luce dei dati conclusivi raccolti.

*come già sottolineato, l’ente parteciperà al programma di monitoraggio condiviso con il CoPrESC, che prevede l’elaborazione di strumenti specifici atti a monitorare i percorsi di formazione generale.

Data, 23 novembre 2017

Il Responsabile legale dell’Ente IL VICESINDACO Gianluca Suzzi

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 s.m.i. e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa