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s c h e d a t e c n i c a n ° 6
Ret e S em i Ru ra l i • Vi a d i C a s i g n a n o 2 5 , 5 0 0 1 8 S c a n d i c c i ( F I ) • w w w. s e m i r u r a l i . n e t •
BibliografiaM.B.Bosch, manual práctico del huerto ecológico, ed. la Fertilidad de la tierra, Navarra, 2009G.Cerretelli e C.Vazzana, Manuale di autoproduzione delle sementi con tecniche di agricoltura biologica, Bologna, 2002.J.H. McCormack, Tomato seed production,
2004L.Quagliotti, La produzione di sementi ortive, Bologna, 1992.Réseau Semences Paysannes, Autoproduction des semences de solanacées-Guide Practique, Serie 2005.
Siti internethttp://www.avrdc.org.tw
http://www.composttea.com/http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/fitosanitario/avversita/p://www.sar.sardegna.it/documentazione/agro/peronosporapomo.aspRedazioneMaria Francesca NonneRiccardo Bocci
Alla famigliadelleSolanacee appartengono circa2000specieraggruppate in 90 generi, la maggior parte delle quali sonooriginarie del centro e sud America. Pomodori, patate,peperoniemelanzanesono,tralespeciediquestafamiglia,lepiùcol=vateepiùimportan=per l’alimentazioneumana(tab.1).SitraDerannoquilecaraDeris=chegeneralidellafamigliaeinspecialmododelpomodoro,melanzanaeCapsicumannum(peperone dolce epeperoncini più usa= in Italia). La patata,per lesue caraDeris=che di mol=plicazioneprevalentementevegeta=vaaDraversol’usodeituberi,saràtraDataaparte.
Ifiorisonoermafrodi=esebbeneabbianodimensioniecoloridifferen=,quelli del genereSolanum(fig.1) hanno una formainconfondibile: la corolla simmetrica è compostada5 petali
salda=in modo totaleoparziale. Gli stami, innumero d i 5 , sonoaDacca=vicino allabasedellacorolla.Le specie col=vate sonog e n e r a l m e n t eautocompa=bil i e ai m p o l l i n a z i o n ea u t o gama : l a l o r o
fecondazione avviene con il trasferimento del polline dalleantere/pis=lli sullo s=gma dello stesso fiore o di un fiorediverso ma appartenente alla stessa pianta. I fiori, pocoappe== dalle api, possono comunque, anche se in bassepercentuali, essere soggeP a impollinazione incrociataentomofilae anemofila.È quindi possibile un certo tasso diallogamiachepuòdeterminarel’incrociotradifferen=specieevarietà(sivedanoleSchedeTecnichen°2e3)
LemalaPechecolpiscono le solanaceesono tante.Alcunediquestederivanodadisordinifisiologici(vedioltre),odaagen=patogeni (funghi, baDeri evirus), inquest’ul=mo casoalcunepossonotrasmeDersiviaseme.Nel caso di dubbi sulla presenza o meno di patologietrasmissibiliviaseme(sivedalaSchedaTecnican°7)èsempremeglio prima della conservazione dei semi effeDuare itraDamen= indica= (si veda la Scheda Tecnica n°4) econservareisemisecondoquanto indicato(sivedalaSchedaTecnica n°5). In generale la presenza di malaPe può essere
evitata o ridoDa adoDando delle correDe pra=che colturali,consigliate in agricoltura biologica, che dovranno essereancorapiùaccuratenelcasosivoglianoprodurresemen=.Per favorire l’equilibrio e adaDamento pianta‐ambiente sidovràmantenerelarus=citàlepianteportasemeevitandodicol=varle in situazioni ambientali migliori rispeDo a quelle
dellegenerazionifuture.Il faDo di offrirgli condizioni di rus=cità, senza esagerare,permeDerà di selezionarepiantemeglio adaDatea eventualicondizioni locali di freddo, siccità, umidità differen=dall’op=mum.Inogni casolepiantemadridovrannodisporredi condizioni sufficientemente buone per essere sane eprodurre fruP di qualità oPma che contengano semisufficientemente nutri= e quindi dota= di una buona eduraturagerminabilità.
ROTAZIONI
Ènotochelerotazioni permeDono,oltrechedi ripris=narelafer=litàdel suolo,diinterrompereil ciclo dellemalaPelegatead una par=colare coltura. La rotazione minima tra duecolture di solanacee è di 3 anni (fig.2): significa che se uncampo è stato col=vato con pomodori,patate,melanzane opeperoni, dovranno passare almeno tre anni prima che sipian=nonuovamentesullostessocampo.
SEMINAETRAPIANTO/PIANTAGIONE
Lo stato sanitario di unacolturadipende in buonaparte dall’uso semi sani.Nel casosipian=nonpers em i n a d i r e D a m aaDraverso la messa adimora di semenzali/pian=ne anche questedovranno essere indennida malaPe, non eziolate(vedi box), e prodoDe apar=re da semi esen=an ch ’e s s i d a a gen=patogeni.I tempi di semina epiantagione sono moltoimportan=per la riuscitadellacoltura: se lamessaadimoradellepian=nesi
LA FAMIGLIA DELLE SOLANACEEmarginalmente o internamente al lembo, a rapidoaccrescimento e che primadi aspeDo verde scuro assumonopoi un colore bruno‐bronzeo (fig.6). In condizioni di elevataumidità l’alterazionesi estende rapidamentesull’intero lembofogliare mentre nella pagina inferiore compare una leggeraefflorescenza bianca‐rilucente dovuta alla presenza deglisporangioforidelfungo(fig.8)
Fru$:leinfezioni compaionoquandosonoancoraverdi(fig.7).Inizialmentesi formanomacchie traslucide che assumono poiuna colorazione verde‐oliva o bruna, contemporaneamente itessu=internisi raggrinziscono,imbrunisconoeassumonouna
consistenza stopposa. Solo in condizioni di elevata umiditàdell’aria si può riscontrare sulla parte colpita del fruDo lapresenzadi una muffa biancastra. La baccauna volta colpitainterrompelamaturazione,marcisceesidistaccadallapianta.
BUONEPRATICHEPERDIMINUIRNEL’INCIDENZA
Il rame, se dato preven=vamente all’aDacco di peronospera,puòessere direDamente responsabiledelladiminuzione dellosviluppodellamalaPainquantomodifica i tessu=superficialidelle piante. Poiché è difficile indovinare il tempo giusto perfare i traDamen=, spesso infaP, si somministra quando isintomi sono già presen=, è preferibile a =tolo preven=vou=lizzaremacera=dior=caedequisetocherinforzanolapiantae al tempo stesso ostacolano lo sviluppo dei funghi. Si puòancheu=lizzareilcompostteacheèunacolturadimicrobaDerie funghi posi=vi che, irrora=sulla superficie delle foglie, creavere e proprie colonie che impediscono alle "spore" dellaperonospora di insediarsi per mancanza di spazio. Un altrometodo adoDato è quello che u=lizza delle consociazioni tracoltureor=colee piante come il tagete ogarofano indiano,lacalendulaolasantoreggia.
Inognicasolaprevenzioneèilmetodomiglioreeconsistein:
1‐ prevedere la messa in coltura in aree ben soleggiate edarieggiateincuisiposizioneranno i solchi indirezionedeiven=dominan=;2‐distanziarelepianteinmanieradanoncreareareeadensitàdiimpiantotroppoelevata;2‐piantareinsuoliconunbuondrenaggioperevitareristagnidiacqua;3‐evitarel’irrigazioneperaspersione(apioggia),sopraDuDolasera;4‐irrigarelamaPnaquandoc’èilsole;5‐ridurre l’irrigazione nei periodi rischiosi: all’inizio dellaprimaveraeafineautunno.Ingeneralequandol'intensitàdellepioggeel’umiditàatmosfericasonoelevate.
STAMPA NOVEMBRE 2009
Fig.1 Fiore del genere Solanum
LEBUONEPRATICHECOLTURALI
Eziolatura delle piantineNel se t tore o r t i co lo è un fenomeno che più di altr i influenza la qualità agronomica del materiale di propagazione proveniente dai vivai. Si verifica a carico dei semenzali o piantine allevate in serra.L'eziolatura consiste in una r i d u z i o n e d e i p i g m e n t i clorofilliani per cui le piante si presentano pallide, di colore verde chiaro, esili, difficili da m a n e g g i a r e n e l l a f a s e d i trapianto, più facilmente esposte ad attacchi parassitari e vengono dette filate.Le cause che provocano questo fenomeno sono diverse, ad esempio: la scarsa luminosità, l’elevata densità colturale, l’eccessiva fertilità del substrato, una eccessiva disponibilità di acqua e le alte temperature.
Fig.6 Foglia colpita da peronospera
Fig.7 Pomodori colpiti da peronospera
IL CICLO VITALE DELLA PERONOSPERADurante il periodo invernale il patogeno sverna sui residui vegetali sotto forma di micelio per poi riprendere la sua attività infettiva durante il periodo primaverile. L’emergenza degli sporangiofori si ha quando l’umidità dell’aria supera l’85% e la temperatura ottimale è di 22°C mentre per la formazione degli sporangi è necessario un tasso di umidità superiore al 90% e una temperatura tra 18 e 24°C. Gli sporangi successivamente vengono trasportati attraverso l’acqua e il vento sugli organi della pianta dove in base a l l a temperatu ra ge rminano d i r e t t a m e n t e p e r m i c e l i o ( 1 8 ° C ) o indirettamente per liberazione di zoospore mobili. L’incubazione varia tra le 60 e le 144 ore a seconda della temperatura, del tipo o varietà di ospite. I periodi più brevi si hanno intorno a 20-23°C che corr i spondono all’optimum per l’accrescimento del micelio.
Fig.8 Ciclo vitale della peronospera
TAB.1LAFAMIGLIADELLESOLANACEETAB.1LAFAMIGLIADELLESOLANACEETAB.1LAFAMIGLIADELLESOLANACEE
Famiglia Genere Specie
Solanacee Capsicumspp. CapsicumannuumL.*,C.frutescens,C.chinese,C.pendulumeC.
pubescens
Solanacee
Solanum SolanummelongenaL.(melanzana)
Solanacee
Solanum
SolanumtuberosaL.(patata)
Solanacee
Lycopersicon LycopersiconesculentumL.(pomodoro)
DISORDINIFISIOLOGICIEMALATTIEMEGLIOPREVENIRECHECURARE..Una pianta in equilibrio con l’ambiente ha poche possibilità di ammalarsi, pertanto le pratiche colturali avranno una netta influenza sulla sanità delle piante, dei loro semi e delle future piantine.
1°anno: solanacee
2°anno: ombrellifere
liliacee
3°anno: cucurbitacee
chenopodiacee composite
4°anno: leguminosecruciferae
Fig.2 Schema generale di rotazione per uno stesso campo
5°anno: solanacee
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effeDua in an=cipo e su un suolo troppo freddo il rischio disviluppodimalaPealleradiciealcolleDoèpiùelevato.LaseminacosìcomeiltrapiantosidovràeffeDuareinterreniosubstra=sani.
SARCHIATURAEPACCIAMATURA
Dopolapiantagione,onellafasediemissionedellefoglieverenellepian=nederivate daseminadireDa,èindicato fareconl’ausilio di utensili come la zappa, eseguire un paio dilavorazioni superficialie localizzatedeglistra=superficiali delterreno. Questeoperazioni,chiamatesarchiature,servonoadarieggiare il suolo,ad eliminareleerbaceeedeventualmentea rincalzare la terra aDorno alle giovani pian=ne. Appenaarrivalastagionesecca,dopoavertagliato lefoglieacontaDocon il suolo, è consigliato eseguire la pacciamatura checonsistenelricoprireilterrenodicol=vazionetralefileesullefile delle piante con materiale di origine naturale (paglia,segatura,foglieeramePsecchiesminuzza=,or=caecc.).Lapacciamaturahaiseguen=vantaggi:1‐diminuiscelacrescitadelleerbacee;2‐limita l’evaporazione dell’acqua dal suolo e gli sbalzi ditemperaturaeumidità;3‐proteggeilsuolodall’erosione;4‐evitagli schizzi di fango (pioggia, irrigazionea pioggia) chesporcando la parte bassa delle piante favoriscono lapropagazionedimalaPefungineebaDeriche.
POTATURADELLEPIANTE
Sele piantedevono essere soDoposteallapotatura verde,oallascacchiatura,checonsistenell’eliminazionedigiovanigePlaterali che crescono tra le impalcature delle foglie (dePanche femminelle), l’operazione va eseguita quando i gePsonopiccoli:nelcasodeipomodoriprimachesuperino i3cmdilunghezza.Poichéogniferitaèunapossibileportadientrataper i patogeni, sopraDuDo per il pomodoro che hal’epidermide estremamente fragile, si dovrà prestareaDenzione a ferire il meno possibile la piantae a potare oscacchiare quando il tempo è secco per favorire lacicatrizzazionedelleferite.DidovràevitaredifareleoperazionilamaPnaprestoquandoc’èlarugiadaenelprimopomeriggio.Potareono?Èunaques=onecontroversa.LepiantechenonvengonopotaterichiedonomenolavoroesoventesonomenoaDaccatedallemalaPe.IlorofruPperòsonopiùpiccoliepiùdifficili daselezionareeraccogliere.Altempostessounafortepotaturaimpediscechelepiantesiesprimanopienamente:sieliminano infaP di un gran numero di geP e foglie checoncorronoallanutrizionedeifruPequindideisemi.La migliore soluzione risiede nel capire quale intensità dipotaturaeffeDuareinfunzionedellavarietà,delsuohabitusedellecondizioni clima=che locali.Sipuòancheagiresui fruPeliminando quelli che si formano per ul=mi in maniera daraccogliere quelli che rimangono che diverranno così piùgrossieregolariinquantopiùnutri=.IRRIGAZIONEI metodi di irrigazione hanno mol=ssima influenza sulladiffusione delle malaPe. L’irrigazione a pioggia/peraspersioneèconsideratalapiùpericolosaperchè:
1‐può propagare direDamente aDraverso l’acqua malaPebaDerichequali:PseudomonaseXanthomonas;2‐puòfavorirelosviluppodifunghiseeffeDuatalaseratardi.Al contrario se si effeDua tra le 11 del maPno e le 3 dipomeriggio può ostacolare la diffusione delleAlternariespp,deglioidiedegliacari(ragneProssi).In generale è meglio non irrigare la sera per evitare che lefoglieei fus=rimanganobagna=alungoedevitaredierogaretroppa acqua,ciò causa l’asfissia delle radicidellepiante cheassumonounaspeDogiallastro.Inoltre è sempre preferibile u=lizzare sistemi di irrigazionedireDa sui solchi o a goccia, che limi=no il più possibile ilcontaDodell’acquaconlaparteaereadellepiante.
LEOSSERVAZIONIINCAMPO
Ilcampo su cui sipiantano lepianteelepiantestessevannocostantementeosservate.Appenaunapiantapresentasintomidi malaPe deve essere sradicare e allontanata dal campoevitandoneltrasportoilcontaDoconlealtrepiante.
ITRATTAMENTI
ItraDamen=ammessi inagricolturabiologica includonol’usodel rame,che comunque nonostantesiasopportato benedacolturecomequelladelpomodoro,èmeglio vengasos=tuitodatraDamen=preven=viabasedipiante.Il rame,infaP,non cura le piante nemodifica solo i tessu=superficiali bloccando così lo sviluppo delle spore (per.es.fungine)elacontaminazione,agiscesolopercontaDoladdoveèdepositato, inoltrespesso èesso stessounagentedi stressche porta al rallentamento della crescita delle piante.Alcunirimediu=lizza=sonoquellicheu=lizzanol’or=ca,l’equiseto,eiloro macera= che oltre a agire sugli agen= patogenirinvigorisconolepiante.
Lanecrosi apicaleoBlossonEndRotoCul Noir,ècausatadaunacarenzamomentaneae localizzata di calcionellapiantae da uno squilibrio idrico‐traspiratorio, non è quindi unamalaPa,ma una fisiopa=a ‐disordine fisiologico ‐ tra lepiùricorren=nellesolanacee.
SINTOMISUPOMODOROEPEPERONE
Colpiscenumerosi ortaggi, masul pomodoro e il peperone isintomisonomoltocaraDeris=ci.Ingeneralelanecrosisipresentain forma circolare all’estremità
del fruDooppostaalpicciolo(fig.3efig.4).All’inizio compare come unamacchiabiancastra,chepoi si
annerisce con una depressione. Questo è spesso l’unicosintomochecompare.Sipossono averealcuni casi di aDaccoprecoce, con la comparsa di necrosi accompagnate da unappassimentoedessiccamentodeigermogliapicaliedeifiori.All’internodeifruPsi puòmanifestareundannosoDo formadi macchie di colore nerastro. I sintomi compaiono findall’inizio delle fasi di crescita del fruDo (circa 2 sePmanedopo l’impollinazione). Questo momento cri=co è causatodalladiluizionedellasostanzaseccanel fruDo dovutaad unamol=plicazionevelocedellecelluleeassociataaduntenoredicalcio ancora basso. Il rischio aumenta quando laconcentrazione di calcio nel fruDo scende al di soDo dello0,12%della sostanzasecca: la necrosi èassicuratasoDounvaloredi0.08%.Lanecrosi apicale presentagli stessi sintomicausa=daAlternariadaucif.sp.Solani,patologiatrasmissibileper seme,manon sipuòconfonderein quanto lenecrosi daAlternaria si localizzano nella parte del fruDo prossima alpeduncolo(sivedalaSchedaTecnican°7).Nel caso del peperone, bisogna fare aDenzione a nonconfondere i sintomi della necrosi apicale con un semplicecolpodisole(macchiebeige/rosachiaro).
FATTORICHENEDETERMINANOLOSVILUPPO
Come già descriDo, la necrosi apicale è determinata da uncontenutodi calcio insufficientea livellodei fruPedelsuoloalmomentodellaespansionecellulare,chepuòessereindoDoda caPva assimilazione dalle radici e trasporto alle foglie efruP.Aques=faDoriseneaggiungonoaltri,tracui:1‐ la tecnica di irrigazione impiegata: è stato osservato ilmaggiorsviluppodellafisiopa=ainsituazionidi irrigazionepersommersione, o tra i solchi piuDosto che in sistemi diirrigazioneagoccia;2‐le condizioni agro‐colturali:uneccesso diazoto,unacaPvapreparazione del suolo o lavorazioni del terreno chedanneggianoleradiciaumentanol’incidenzadellafisiopa=a;3‐la scelta di varietà: varietà di pomodoro allungate conl’estremitàarrotondata oeccessivamente appun=tasono piùsensibili;4‐ le caraDeris=che dei suoli: quelli asfiPci a causa di uneccessod’acquadellastagioneprecedentelamessaincoltura(inverno)aumentanol’incidenzadellanecrosi.
BUONEPRATICHEPERDIMINUIRNEL’INCIDENZA
1‐quando si pianta è necessario innaffiare alla capacità dicampoedopononirrigarepiùpercirca15‐21giornisecondoilterreno e il clima. Al primo segno di stress idrico (leggeraflessione della pianta o della sua parte apicale) irrigarenuovamenteilsuolofinoallacapacitàdicampo.Seèpossibile,ripeterel’operazione un’altravoltaprimadell'allegagionedeiprimi fruP, dopodiché sarà necessario innaffiareregolarmente;2‐non eliminare i fruP colpi= da necrosi apicale: ciòaumenterebbe il disequilibrio idrico che può avere effePnega=visuglialtrifruP;3‐ quando i sintomi sui fruPsonovisibili, bisogna evitarediinnaffiaremaumidificarelaterracon2‐3piccoleirrigazioni.4‐irrigarealmaPnoconilfrescopiuDostochelasera.
La peronospora‐ in la=no Phytophthora infestans (Mont) deBary‐ è un microrganismo appartenente alla classe degliOomycetes. Per le solanacee è la malaPa criDogamica piùpericolosa, in grado di manifestarsi con impressionanteviolenza. E´ presente in tuDe le regioni dove patata epomodorovengono col=vatee, in condizionidiclimacaldoeumido,puòarrivareaprovocareingen=perditediprodoDo.LaPhytophthorainfestansèstatalacausaprincipaledellagrandecares=achecolpìl’Irlandatrail1845eil1849.Tra le solanacee colpisce la patata e il pomodoro; lamelanzanaèsensibilealpatogeno sononellostadiogiovanilementreècompletamenteimmunenellostadioadulto.Ingeneralelecondizioninecessarieper ilsuociclodisviluppo(fig.8)sono:pioggeeirrigazioniabbondan=duranteperiodidielevata umidità atmosferica (>90%) e cielo coperto,accompagnate da temperature comprese tra i 10 e i 25°C.Periodi secchi con temperature superiori ai 30°C, invece,distruggonoilpatogeno
SINTOMISULLAPATATA
Nelle zonea clima temperato i primi sintomi di peronosporapossonocompariregiàapar=redaiprimigiornidimaggio.GliaDacchiprimarihannoprincipalmenteluogosupianteisolate.Selecondizioniclima=chesonocaraDerizzatedatemperatureelevateealtaumiditàatmosferica, i sintomi siaggravanoelamalaPasidiffondemoltorapidamente.L´accumularsi delle lesioni può portare l´intera pianta allamorte nel giro di pochi giorni dalla comparsa delle primemacchie.Fustoepiccioli:visibiliimbrunimen=.
Foglie: macchie irregolari, a margine sfumato, Questemacchie,dapprimadecolorate,imbruniscono e,in condizionidi alta umidità rela=va, si ricoprono lungo i margini di unamuffabiancastra, visibilenellapaginainferioredellafoglia.
Tuberi: le infezioni prendonoavvio daroDure del tubero odallelen=celle.Danno luogoatacchedepressedicolorazioner o s s o ‐ p o r p o r a , i ncorrispondenza delle quali it e s s u = a s s umo n o u n aconsistenzaspugnosao,comeaccadepiùspesso,marcisconoper il successivo insediamentodi altri funghi e baDeri(principalmenteFusariumspp.Erwiniaspp.)
SINTOMISULPOMODORO
Fus7 e piccioli fogliari e fiorali: in caso di forte aDaccocompaiono tacche necro=che e striature longitudinali incorrispondenzadellequali itessu=perdonoturgoreetendonoaripiegarsiospezzarsi.Foglie : macchie decolorate irregolari , local izzate
Fig.3 Peperone colpito da necrosi apicale
Fig.4 Pomodoro colpito da necrosi apicale
Fig.5 Patate colpite da Peronospera
DISORDINIFISIOLOGICI:LANECROSIAPICALE
LAPERONOSPERA:PHYTOPHTORAINFENSTANS