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CODICE di PROCEDURA PENALE SCHEMI E TABELLE a cura di NICOLA FABIO DE FEO 2009 I presenti contributi hanno ad oggetto gli articoli del codice contrassegnati da un asterisco Codici Tascabili

Schemi Di Procedura Penale

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CODICEdiPROCEDURAPENALE

SCHEMI E TABELLE

a cura diN ICOLA FABIO DE FEO

2009

I presenti contributi hanno ad oggetto gliarticoli del codice contrassegnati da un asterisco

CodiciTascabili

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Schema Libro Articolo Rubricazione Tipo di scheman° c.p.p. c.p.p.1) libro I art. 1 La giurisdizione diagramma di flusso2) libro I art. 2 Cognizione del giudice penale tabella3) libro I art. 4 La competenza (in generale) diagramma di flusso4) libro I artt. 5-7; art. 4 La c ompetenza per materia diagramma di flusso

D.Lgs. 274/20005) libro I artt. 8-11- bis Competenza per territorio tabella6) libro I artt. 12/16 Competenza per connessione tabella

nelle magistrature togate7) libro I

artt. 20, 28-32 Il conflitto di giurisdizione diagramma di flusso8) libro I artt. 21-32 Questioni di competenza diagramma di flusso9) libro I artt. 33-33- nonies Composizione del tribunale diagramma di flusso

10) libro I artt. 45-49 La rimessione del processo diagramma di flusso11) libro I artt. 50-54- quater Il Pubblico Ministero diagramma di flusso12) libro I artt. 60-73 Indagato e d imputato diagramma di flusso13) libro I artt. 74-82 La parte civile diagramma di flusso14) libro I artt. 83-88 Le altre parti private del diagramma di flusso

processo15) libro I artt. 90-95 La persona offesa dal reato diagramma di flusso

16) libro I artt. 96-108 Il difensore: figura e nomina (a) diagramma di flusso17) libro I artt. 96-108 Il difensore: nomina e tabellacessazione (b)

18) libro II artt. 148-171 Le notificazioni: soggetti e tabella forme (a)

19) libro II artt. 148-171 Le notificazioni all’imputato (b) tabella20) libro II artt. 177-186 Le nullità processuali diagramma di flusso21) libro III artt. 187 ss. Prove e mezzi di ricerca della diagramma di flusso

prova22) libro III artt. 247-264 Perquisizioni e sequestri diagramma di flusso23) libro IV artt. 272-279 Misure cautelari personali diagramma di flusso24) libro IV artt. 280-286 Misure cautelari coercitive tabella25) libro IV artt. 287-290 Misure cautelari interdittive diagramma di flusso26) libro IV art. 303 Principali termini di durata tabella

massima della custodiacautelare

27) libro IV art. 303 La sospensione dei termini della tabellacustodia cautelare

28) libro IV artt. 304-305 La c ustodia cautelare in carcere diagramma di flusso29) libro IV artt. 309-311 Impugnazioni in materia diagramma di flusso

cautelare30) libro IV artt. 316-325 Misure cautelari reali diagramma di flusso31) libro V artt. 326 ss. Le indagini preliminari diagramma di flusso

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Schema Libro Articolo Rubricazione Tipo di scheman° c.p.p. c.p.p.

32) libro V artt. 379-391 Arresto in flagranza e fermo diagramma di flusso

33) libro V artt. 391- bis -391 Le investigazioni difensive tabelladecies

34) libro V artt. 392-404 Incidente probatorio diagramma di flusso35) libro V artt. 416-433 Udienza preliminare diagramma di flusso36) libro VI artt. 438-464 Procedimenti speciali diagramma di flusso37) libro VI artt. 465-469 Atti introduttivi al dibattimento tabella38) libro VII artt. 470 ss. Fasi del dibattimento tabella39) libro VIII artt. 549 ss. Rito dinanzi al tribunale in tabella

composizione monocratica40) D.Lgs. - Rito dinanzi al giudice di pace tabella

274/2000 in sede penale41) libro IX artt. 568 ss. Le impugnazioni in generale tabella42) libro X artt. 648 ss. L’esecuzione e il giudicato diagramma di flusso

penale (a)43) libro X artt. 648 ss. L’esecuzione (b) tabella

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schema 1

LA GIURISDIZIONE

ORDINARIA SPECIALEL’art. 102 c. 1 Cost. vieta l’istituzione dinuovi giudici speciali, non abolisce gliesistenti,secondo l’interpretazione prefe-ribile

PENALE CIVILE AMMINISTRATIVA TRIBUTARIA

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schema 2

COGNIZIONE PIENA reato e suoi effetti civili ed amministrativi

COGNIZIONE INCIDENTALE

EX ART. 2C.P.P.tutte le questioni civili, penali ed amministra-tive da cui dipende la soluzione della contro-versia penale

COGNIZIONE INCIDENTA-LE AMMINISTRATIVA arg. ex art. 4 all.“E” regio decreto 2248/1865:disapplicazione incidentale di atto ammini-

strativo penalmente illecito

COGNIZIONE IN AMBITOCIVILE CONDIZIONATA

alla proposizione dell’azione civile in sedepenale (con costituzione di parte civile): dan-ni e restituzioni da reato

COGNIZIONE DERIVANTEDA CONNESSIONE OG-GETTIVA

con illecito amministrativo: artt. 24-25 legge689/1981 nonché art. 221 codice della strada

COGNIZIONE DEL GIUDICE PENALE

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schema 3

LA COMPETENZA (IN GENERALE)

MATERIA

GIUDICE COMPETENTE

TERRITORIO CONNESSIONE

PER

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schema 4

LA COMPETENZA PER MATERIA

Giudici ordinari

COMPETENZAIN PRIMO GRADO

Giudici ordinarispecializzati

Giudici speciali

Corte d’Assise

Delitti ex art. 5 c.p.p.

TribunaleTutti i reati non dicompetenza della

Corte d’assise o delGiudice di pace

Giudice di pace

Reati ex art. 4 D.Lgs.28.2.2000, n. 274

Tribunale militare

Corte Costituzionalenell’ipotesi ex

art. 134 c. 3 Cost.

Tribunale per i minorenni

Tribunale di sorveglianza

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schema 5

I) CRITERIO GENERALE Luogo di consumazione del reatoII) REGOLE SPECIALI (art. 8 c.p.p.)

Reato da cui derivi la morte di una o più persone: luogo dell’azione/omissione che ha causato il

decessoReato permanente:

luogo in cui ha avuto inizio la consumazione an- che se dal reato siano derivati uno o più decessiTentativo:

luogo di commissione dell’ultimo atto direttoalla commissione del delitto

III) REGOLE SUPPLETIVE: siapplicano, in successione, se nonsia possibile determinare la com- petenza in base alle regole I-II-IV

1) Il luogo in cui è avvenuta partedell’azione/omissione2) Il luogo in cui l’imputato ha:

- residenza- dimora- domicilio

3) Il luogo in cui ha sede l’ufficio del P.M. che perprimo ha iscritto la notizia di reato nel registroad hoc

IV) REGOLE DEROGATORIE: siapplicano in via esclusiva, inderoga a quelle generali e supple-tive, al ricorrere dei presuppostiindicati

Procedimenti in cui siano indagato, imputato,persona offesa, danneggiato dal reato un magi-strato o componente della D.N.A. e procedimenticonnessi:

Reato commesso interamente all’estero: Residenza dell’imputato/indagato, sua dimora,

suo domicilio, luogo dell’arresto, luogo della con-

iscrizione della notizia di reato.

COMPETENZA PER TERRITORIO

ge 420 /98, salvo il caso ex art. 2, comma 11, c.p.p.

Ove il soggetto interessato abbia esercitato almo-mento della commissione del fatto o eserciti le proprie

funzioni in ufficio ricompreso nel distretto diCorte d'ap-pello in cui ha sede l’ufficio in teoria competente ai sen-si degli artt. 8 e 9 c.p.p., la competenzatrasla al giudi-ce competente per materia che ha sede nel capoluogodel distretto della Corte d’appello determinato dalla leg-

segna; in subordine, ufficio del luogo di prima

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schema 6

Casi di connessioneex art. 12 c.p.p.

Effetti della connessione sugiurisdizione e competenza

- fatto commesso da più persone inconcorso (=dolo) o cooperazione(=colpa) o con condotte indipenden-ti: lett. “a” art. 12 c.p.p.

GIUDICI ORDINARI E SPECIALII) tra reati devoluti a G.O. e CorteCostituzionale:

Corte Costituzionale

II) tra reati devoluti al G.O. e reatimilitari: G.O., ma solo se quello ad es-

so devoluto è il reato più grave;altrimenti, non opera la connes-sione

- più reati commessi da una solapersona con una sola azione/ omis-sione o in esecuzione di un mede-

simo disegno criminoso: lett. “b” art.12 c.p.p.

CONNESSIONE E MINORENNINon opera tra reati compiuti daminorenni e maggiorenni e tra rea-

to compiuti dallo stesso soggettoda minorenne e maggiorenne

- reato/i commesso/i per seguirne,occultarne altri: lett. “c” art. 12 c.p.p.

COMPETENZA PER MATERIATra reati devoluti al Tribunale ereati devoluti alla Corte d’Assise

Corte d’Assise

NB: i delitti si considerano sempre piùgravi delle contravvenzioni; all’internodella specie, è più grave il reato con pena edittale massima maggiore; a pari-tà, quello con pena edittale minimamaggiore; delle pene pecuniarie si tieneconto solo a parità di pene detentive.

COMPETENZA TERRITORIALE1) giudice del reato più gravea parità giudice competente peril primo reato2) nel caso sub “a”, se deriva lamorte di una persona

giudice del luogo della morte

COMPETENZA PER CONNESSIONE NELLEMAGISTRATURE TOGATE

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schema 7

IL CONFLITTO DI GIURISDIZIONE

c.d. “positivo”Uno o più giudici ordinaried uno o più giudici spe-ciali contemporaneamen-te prendono cognizionedel medesimo fatto attri-buito alla stessa persona

CASI DI CONFLITTO

c.d. “negativo”Uno o più giudici ordinaried uno o più giudici spe-ciali contemporaneamen-te ricusano di prenderecognizione dello stessofatto attribuito alla stessapersona

“casi analoghi”Ex art. 28 comma 2, Iparte c.p.p., le norme inesame si applicano an-che a casi di conflitto“analoghi” a quelli indica-ti, salva l’ipotesi di conflit-to di questo tipo tra GUPe giudice del dibattimen-to (prevale quest’ultimo)

Rilevato o d’ufficio dal giudice o su istanza de l PM o di una parte privata; il giudice ne dà

comunicazione all’altro giudice in ritenuto conflitto e trasmette gli atti alla Corte disa -zione; il conflitto cessa se uno dei giudici dichiara la propria incompetenza (art. 29 c.

Sul conflitto decide la Corte di Cassazione,con sentenza assunta in camera di consigliocon eventuali effetti di cui all’art. 32 u.c.c.p.p.

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schema 8

QUESTIONI DI COMPETENZA

Durante leindagini preli-

minari:dichiarata dalG.I.P. a mezzodiordinanza

con trasmissio-ne degli atti al

P.M. (ordinanzaad efficacia

limitata al solo

atto

DECLARATORIA DI INCOMPETENZA NB:L’INCOMPETENZA PER MATERIA È RILEVABILE IN OGNI STATO E

GRADO DEL PROCEDIMENTO, ANCHE D’UFFICIO

In dibattimentodi I grado:

dichiarata dal giudicedel dibattimento con

sentenza ; atti tras-trasmessi al P.M.

ritenuto competente(art. 23 c. 1 giustasent. Corte Cost.214/93 et 70/96.

N.B. : se la compe-tenza appartiene agiudice inferiore,essa va rilevataentro i terminiex art. 491 c.1

c.p.p.; altrimentisi consolida in capoal giudicesuperiore

(cd “principio diattrazione”)

In Cassazione:dichiarata consentenza di

annullamentocon rinvio

Dopo la chiusura delleindagini preliminari:

dichiarata dal G.I.P. consentenza; atti trasmessi alP.M. competente.

In appello:dichiarata dal giudice con

sentenza diannulla-mento e con trasmissio-ne degli atti al P.M. pres-so il giudice competente(sent. C.Cost. 214/93 e

70/96)

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schema 9

COMPOSIZIONE DEL TRIBUNALE

MONOCRATICA

delitti exart. 73 DPR 309/90non aggravati ex art. 80

in sede di appello avverso le

sentenze del Giudice di Pace(art. 39 c. 1 D.Lgs. 274/2000)

PRINCIPALI ATTRIBUZIONI DELTRIBUNALE IN COMPOSIZIONE

COLLEGIALE

delitti ex art. 33bis c.p.p.tutti gli altri reati non devolutiex art. 33bis al tribunale incomposizione collegialecome giudice dell'esecuzio- ne dei propri provvedimenti (art. 665)

come giudice dell’esecuzione dei

propri provvedimenti (art. 665) nonchénel caso di più provvedimenti emessidal tribunale in composizione mono-cratica e collegiale (art. 665 c. 4bis)

delitti puniti con pena edittale massimareclusione superiore a 10 anni, anchecome tentativo, salvo reati ex DPR309/90 non aggravati ex art. 80in sede di riesame delle misure coercitive (art. 309 c. 7) e non (art.324) e diappello su misure cautelari (art. 310 c. 2)

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schema 1 0

LA RIMESSIONE DEL PROCESSO

pregiudicanola libera de-terminazionedelle perso-ne che par-tecipano alprocesso

PRESUPPOSTI -BASE : ESISTENZA , IN OGNI STATO E GRADO DEL PROCESSODI MERITO , DI GRAVI SITUAZIONI LOCALI, NON ALTRIME NTI

ELIMINABILI, CHE:

pregiudicanola sicurezzapubblica

pregiudicanol’incolumitàpubblica

determinanomotivi dilegittimosospetto

Istanza dell’imputato (personalmente o a mezzo procuratorespeciale) del PM o del Proc. Gen. presso la Corte d’appello,

con deposito nella cancelleria del giudice procedente enotifica entro 7 gg. alle altre parti (a pena d’inammissibilità)

Corte di Cassazione

Eventuale sospen-sione facoltativa delgiudice procedente o

della Cassazione;necessaria primadelle conclusioni e

discussione

Inammissibilità o rigetto:nessun effetto

Accoglimento: fermi re-stando limiti e divieti exart. 190bis, il nuovo giu-dice rinnova gli atti com-piuti purché almeno unaparte lo richieda e nonsiano atti irripetibili

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schema 1 1

IL PUBBLICO MINISTERO

Dirige le indagi-

ni, anche avva-lendosi degliorgani di polizia

giudiziaria

ORGANO DELLA PUBBLICA ACCUSA, COSTITUENTE PARTE PUBBLICA DEL PROCEDIMEN-TO PENALE, ORGANIZZATO SU BASE GERARCHICA(PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

SOSTITUTI PROCURATORI DELLA REPUBBLICA),IL CHE CONSENTE LA COSIDDETTA“AVOCAZIONE”DELLE INDAGINI

Esercita l’azione

penalequandonon sussistano ipresupposti perl’archiviazione

L’esercizio dell’azione penale puòessere diretto oppure, ex art. 409c. 5 c.p.p., su ordine del GIP

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schema 12

INDAGATO ED IMPUTATO

INDAGATO- è la persona nei cui confronti si vol-gono le indagini preliminari;- tale permane sino all’accoglimentodella richiesta di archiviazione oall’esercizio dell’azione penale (con laformulazione del capo d’imputazione)- gli sono accordate, ex art. 61 c. 1c.p.p.le garanzie e gli si estendono tuttele disposizioni concernenti l' imputato,salvo che la legge disponga altri-

menti (art. 61 c. 2 c.p.p.)

PRINCIPALI CARATTERISTICHE

IMPUTATO- è la persona nei cui confronti è stata eserci-tata l’azione penale: dunque la persona a cuiè attribuito il reato nella richiesta di rinvio agiudizio, di giudizio immediato, di decretopenale di condanna, di patteggiamento nelcorso delle indagini preliminari, nel decreto dicitazione a giudizio e nel giudizio direttissimo:art. 60 c. 1 c.p.p.;- si conserva talestatus in tutto il processosino a che:

a)

b)

sia divenuta irrevocabile la sen-tenza di proscioglimento o di con-dannasia divenuto irrevocabile il decretopenale di condanna

- si riacquista lo status di imputato in caso di:1) revoca della sentenza di non luogo a pro-cedere ex art. 434 e ss. c.p.p.2) revisione del processo

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schema 13

LA PARTE CIVILE

Legittimato attivo:- danneggiato dal reato- suoi successori universali

Legittimato passivo:- imputato- responsabile civile

Parte privata ed eventuale, esercita in sede penale l’azione civile per lerestituzioni ed il risarcimento dei danni subiti dal reato

NB: i soggetti che non hanno il liberoesercizio dei propri diritti devono essererappresentati, assistiti o autorizzati nelleforme prescritte per l’esercizio dell’azionecivile (art. 75 c.p.c.); in caso di mancanza

di rappresentante e motivi di urgenza op-pure di conflitto di interessi tra rappresen-tante e rappresentato, il giudice nomina,su istanza anche del PM, un curatorespeciale.

L’esercizio dell’azione

avviene a mezzo delladichiarazione di costitu-zione di parte civile, attoscritto munito dei requisitia pena di inammissibilitàex art. 78 c.p.p.

Termini: la costituzione di parte civile deve intervenire per l’udienza preli-minare (ove prevista) e comunque, a pena di decadenza, non oltre il com-pimento delle formalità di apertura del dibattimento (art. 484 c.p.p.); la di-chiarazione può essere depositata in cancelleria o presentata direttamentein udienza. Nel primo caso va comunicata al P.M. e notificata allealtre parti.Cessazione della parte civile: esclusione (su istanza o d’ufficio: artt. 80-81 c.p.p.); revoca della stessa, espressa o implicita (promovimentodell’azione in sede civile o mancata presentazione delle conclusioni scritte)

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schema 14

LE ALTRE PARTI PRIVATE DEL PROCESSO

Persona offesa dalreato

(Vedi schema n. 15 )

PARTI EVENTUALI DELPROCESSO

Responsabilecivile

È il soggetto che – anorma delle leggi civili –deve rispondere a livellopatrimoniale per il fattodell’imputato, ex art. 185c. 2 c.p.

Civilmente obbli-gato per la pena

pecuniariaÈ il soggetto – legato darapporti di soggezionedi autorità, vigilanza,direzione all’imputato –obbligato al pagamentodella pena pecuniaria incaso di insolvenza delcondannato e ove nondebba risponderne inproprio in sede penale

Enti e associazionionlus

(Vedi schema n. 15 )

possono essere citate in giu-dizio

possono costituirsi volonta-riamente

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schema 1 5

LA PERSONA OFFESA DAL REATO

Persona offesa dal reatoÈ il titolare dell’interesse tutelato dallanorma e, quindi, leso dal reato

PARTE EVENTUALE DELPROCESSO

Enti e associazionionlus con finalitàstatutarie riconosciuteex lege (ante com-missione del fatto) ditutela degli interessilesi dal reato

esercita diritti e facoltà riconosciutidalla legge (ad esempio, ove nefaccia richiesta deve essere avverti-to della richiesta di archiviazione i-noltrata dal PM);può sempre depositare memoriepuò, tranne che nel giudizio di Cas-sazione, indicare elementi di provase è anche persona danneggiata dalreato, può costituirsi parte civile

Previo suo consenso nelleforme ex art. 92 c.p.p., eser-citano i diritti e le facoltàriconosciuti alla personaoffesa; se ammesso dallalegge, possono costituirsiparte civile

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schema 1 6

IL DIFENSORE: FIGURA E NOMINA(a)

DI FIDUCIA

nominato/i (in numero non supe-riore a due per l’indagato/ imputa-to, in uno per le altre parti private)dal soggetto processuale, fattasalva l’ipotesi di soggetto in statodi fermo, arresto o custodia cau-telare,caso in cui la nominapuò essere fatta da un prossimocongiunto (art. 96 c. 3 c.p.p.)

Soggetto necessario del processo

D’UFFICIO

nominato dall’A.G. procedente nelcaso in cui l’imputato sia rimasto pri-vo o non abbia nominato un difenso-re di fiducia in occasione del primoatto per il quale sia prevista la pre-senza del difensore;designato dal sistema centralizzatoche lo individua, secondo turnazione,in un elencoad hoc (art. 97 c. 2c.p.p.)ha l’obbligo di prestare il patrocinio;ha diritto ad essere retribuito dal di-feso (salvo che questi venga am-messo al patrocinio a spese delloStato)

ex art. 102 c.p.p., nominato daldifensore di fiducia o di ufficio,esercita tutti i loro poteri e dirittie ne assume i doveri

SOSTITUTO PROCESSUALE

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schema 1 7

Nomina deldifensore:

può avvenire con dichiarazione alternativamente- resa dall’interessato all’autorità che procede- oppure consegnata alla stessa dal difensore- oppure trasmessa con raccomandata

Cessazionedall’ufficio didifensore:

Difensore di fiducia:- revoca del mandato

- rinuncia al mandato- situazione di incompatibilità ex art. 106 c.p.p.Difensore d’ufficio:

- a) revoca / sostituzione per giustificato motivo(art. 97 c.5 c.p.p.)

- b) nomina di difensore di fiducia (art. 97 c.6c.p.p.)

IL DIFENSORE: NOMINA E CESSAZIONE(b)

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schema 1 8

Soggettinotificatori

Forme dellanotificazione

- di norma, ufficiale giudiziario- nei procedimenti con detenuti nei procedimenti dinan-

zi al tribunale del riesame, anche la polizia giudiziaria- per le notifiche a mezzo posta, ove ammesse (es.

art. 152 c.p.p.), agente postale- ammesse anche le notifiche effettuate personalmente

dalla parte o dal difensore al PM, mediante depositoin segreteria

- salvo divieto ex lege, anche i difensori delle parti private con racc. AR e le forme ex art. 56 disp. att.cpp .

- consegna di copia all’interessato, anche effettuatadalla cancelleria (art. 148 c. 4) o segreteria del PMper quelle di competenza (151 c. 2)

- con mezzi tecnici idonei (148 c. 2bis)- per soggetti diversi dall’imputato, per telefono o, in

subordine, telegramma, o con mezzi tecnici adhoc che garantiscano la conoscenza dell’atto a cu-ra della cancelleria e su disposizione del giudice

- per quelle richieste dalle parti private, invio da par-te del difensore di copia dell’atto mediante racco-mandata AR (art. 152 c.p.p.)

- per le notificazioni da farsi al PM mediante conse-gna – anche effettuata dall’interessato o dal difen-sore – di copia dell’atto alla segreteria del PM(art. 153 c.p.p.)

- per le persone offese, nei casi ex art. 156, con

pubblici annunziHanno valore di notificazione:ex art. 151 la lettura di provvedimenti e avvisi del PM agliinteressati in loro presenza, se verbalizzateex art. 148 la lettura di provvedimenti e avvisi del giudiceagli interessati in loro presenza, se verbalizzate

LE NOTIFICAZIONI: SOGGETTI E FORME(a)

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schema 1 9

Imputato de-tenuto

Imputato nondetenuto:1ª notificazione

Imputato nondetenuto inserviziomili tare

Imputatodi chiarato

irre peribile

Imputato lati-tante o evaso

Imputatoin terdetto/in fermo dimen te

- consegna di copia alla persona; se rifiuta, con-segna al direttore dell’istituto o a chi ne fa le veci

- consegna di copia alla persona; altrimenti a chiconviva anche temporaneamente o al portiere oa chi ne fa le veci in caso di abitazione o luogodi lavoro; se sconosciuti,nel luogo di temporaneadimora o recapito + raccomandata AR. In casodi inesistenza/assenza dei soggetti menzionati,e previe ulteriori ricerche nei luoghi suindicati,mediante deposito nella casa comunale con imodi ex art. 157 c. 8

- consegna di persona nel luogo di servizio; altri-menti, al comandante che deve immediatamenteinformare l’interessato

- consegna nelle mani del difensore (ad esito deldecreto di irreperibilità, che consegue a impos-

sibilità di effettuare le notifiche nei modi ex art.157 ed all’esito negativo di nuoveulteriori ri-

cerche nei luoghi indicati ex art. 159 c.p.p.)

- consegna di copia al difensore (art. 165 c.p.p.)

- come sopra, ma presso il tutore o – nei casi exart. 71 c. 1 c.p.p. – presso il curatore speciale

LE NOTIFICAZIONI ALL’IMPUTATO(b)

- N otificazioni successive nel corso del procedimento, dopo il primo atto

notificato, presso il domicilio eletto, dichiaratoe determinato giusta art. 161 c.p.p.

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schema 20

LE NULLITÀ PROCESSUALI

ASSOLUTEINSANABILI(artt. 178-179)

a) art. 178 lett. “a”b) iniziativa del PM

nell’eserciziodella azione pe-nale

c) omessa citazio-ne imputato

d) assenza difen-sore nei casi dipresenza obbli-gatoria

e) altri casi previstidalla legge

rilevabili anched ' ufficio in ognistato e grado del

procedimento

NULLITÀ

c.d. “A REGIMEINTERMEDIO”nullità ex art. 178,lett. “b” e “c” non

assolute

rilevabili ancheex officio, ma en- tro la deliberazio- ne del relativogrado di giudizio

RELATIVE

nullità diverse daquelle previste exartt. 178 e 179c.p.p.

dichiarate suistanza di parte

entro termini apena di decadenzain relazione alla

fase in cui si sonoverificate: art. 181c.p.p.

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schema 21

PROVE E MEZZI DI RICERCA DELLA PROVA

MEZZI DI PROVA MEZZI DI RICERCADELLA PROVA

Testimonianza

Esame delle parti

Confronto

Ricognizione personale

Ricognizione di cose

Ricognizione di suoni,voci o di altro percepibile

Esperimento giudiziale

Perizia

Documenti

Ispezione

Perquisizione personale

Perquisizione locale

Sequestro probatorio

Intercettazione di conversa-zioni o comunicazioni

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schema 22

PERQUISIZIONI E SEQUESTRI

PERQUISIZIONE(mezzo di ricerca della

prova)

SEQUESTRO

Personale: quando v’èfondato motivo di ritenereche su taluno siano oc-cultati il corpo del reato ores pertinenti al reato;disposta con decreto

Locale: quando v’è fon-dato motivo di ritenereche:a) il corpo del reato o

res pertinenti al rea-to si trovino in un de-terminato luogo;

b) in un determinatoluogo possa ese-guirsi l’arrestodell’imputato odell’evaso

È disposta con decreto epuò essere accompagna-ta da perquisizione per-sonale nei casi relativiNel domicilio, salvo casiurgenti, può essere effet-tuata dalle 7 alle 20(art. 251 c.p.p.)

PROBATORIO(mezzo di ricercadellaprova): attiene al corpo del reato ed acose pertinenti ad esso necessarie per l’accertamento del reato; disposto condecreto

PREVENTIVO(misura cautelare reale):

attiene a cose pertinenti al reato, ove laloro libera disponibilità possa aggravarneo protrarne le conseguenze, o agevolarela commissione di altri reati; disposto condecreto motivato

CONSERVATIVO(misura cautelare reale):attiene ai beni mobili/immobili/creditidell’imputato, nei limiti della pignorabilità,ove v’è fondata ragione di ritenere chemanchino o si disperdano le garanzie per ilpagamento della pena pecuniaria e dellealtre somme pro erario o pro parte civile

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schema 23

MISURE CAUTELARI PERSONALI

positivi1) sussistenza di gravi indizi di colpevolezza2) esistenza di almeno una delle seguente esigenzecautelari (art. 274 c.p.p.):

2a) specifiche ed inderogabili esigenze istruttoriein relazione a situazioni di attuale e concreto pericoloper l’acquisizione o la genuinità della prova, fondate su

3) salvo casi specialiex lege, solo in relazione a delit-ti puniti con reclusione edittale superiore a 3 anni

PRESUPPOSTI DI APPLICABILITÀDELLE MISURE CAUTELARI

PERSONALI

negativoInsussistenza di causadi giustificazione o nonpunibilità o estinzionedel reato o della pena:art. 273 u.c. c.p.p.

APPLICAZIONE MISURA CAUTELARE PERSONALE

COERCITIVA:

libro IV, titolo I, capo I

INTERDITTIVA:

libro IV, titolo I, capo II

circostanze di fatto espressamente indicate nel provve-dimento, pena nullità assoluta

2b) fuga o concreto pericolo di fugadell’impu-

tato, in casi di delitto punibile in concreto con pe-na > 2 anni di reclusione

2c) sussistenza di concreto pericolo di commis-sione da parte dell’indagato/imputato di gravi delitticon uso delle armi o di altri mezzi di violenza perso-nale o contro l’ordine costituzionale o di criminalitàorganizzata o della stessa specie di quello per cui siprocede

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schema 24

I) presuppostode poena

Salvo disposto dell’art. 391 c.p.p. e dell’art. 282bis comma 6, solo ovesi proceda per delitti puniti con pena superiore nel massimo edittale a anni di reclusione (4 anni per la custodia cautelare in carcere, salvo chein caso ditrasgressione di prescrizioni inerenti a misura cautelare)

II) le singolemisure coerci-tive

1) DIVIETO DI ESPATRIO (art. 281) divieto di abbandono del territorio nazionale senza autorizza-

zione giudice

2) OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G. (art. 282) il giudice fissa giorni e ore tenendo conto del lavoro edell’abitazione dell’imputato3) ALLONTANAMENTO DALLA CASA FAMILIARE (art. 282bis)

obbligo di lasciare la casa familiare e divieto di accedervi sen-za autorizzazione del giudice; estendibile anche - pro incolumitàdella P.O. e dei prossimi congiunti - ad altri luoghi, ed accompa-gnabile da obbligo di assegno pro “mantenimento”. Nei reati exart. 282bis c. 6, si prescinde dai limiti edittali di pena4) DIVIETO ED OBBLIGO DI DIMORA (art. 283)

in un dato luogo, anche diverso, in presenza di condizioniexlege, da quello di dimora abituale, con eventuale prescrizione dinon allontanarsi dall’abitazione in determinate ore5) ARRESTI DOMICILIARI (art. 284)

obbligo di non allontanarsi dall’abitazione, luogo di privata dimora o di cura senza autorizzazione giudice per esigenze primariedi vita; possibili anche restrizioni nelle comunicazioni; si considerano custodia cautelare6) CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE O LUOGO DI CUR

solo quando qualsiasi altra misura risulti inadeguata (274 c. 3),salvo ipotesi ex art. 416bis c.p. (art. 274 c. 3 II p.); non applicabilese si ritiene concedibile la sospensione condizionale; vietata olimitatissima nei casi ex art. 274 c. 4 e ss. e 286bis. È disposta inluogo di cura psichiatrica (art. 286) se in capo al soggetto sussistaincapacità di intendere e volere (o la capacità sia grandemente

scemata) per infermità mentale.

MISURE CAUTELARI COERCITIVE

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schema 25

MISURE CAUTELARI INTERDITTIVE

Sospensione dall’esercizio della pote stà dei genitori: art. 288

Ove si proceda per uno dei rea ti contro la libertàsessuale o ex art. 609quinquies (da ritenersi inluogo dell’abrogato 530) o 571 c.p., si prescindedai limiti edittaliex art. 287 comma 1

PRESUPPOSTO DE POENA:SOLO DELITTI PUNITI CONPENA EDITTALE MASSIMA SUPERIORE A3 ANNI DI RECLU-SIONE, SALVO DISPOSIZIONI PARTICOLARI

Divieto temporaneo di esercitarede terminate attività professionali

Può essere anche parziale (riguardare cioè soloalcune delle attività inerenti); se si procede per delitti contro l’incolumità, l’economia pubblica ol’industria e il commercio, o per reati societari oper i reati ex artt. 353-355-373-380-381, si pre-scinde dai limiti edittali

Sospensione dall’esercizio di un pub-blico ufficio o servizio: art. 289Può essere anche parziale (riguardarecioè soloalcune delle attività inerenti); non si applica agliuffici elettivi ad investitura popolare diretta; se siprocede per delitti contro la P.A.: si prescinde dailimiti di pena; nel corso delle indagini preliminari,deve essere preceduta dall’interrogatorio del-l’indagato

o im prenditoriali: art. 290

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schema 26

Da inizio esecuzionecustodia a provvedimentoche dispone il giudizio

Da provvedimento chedispone giudizio (oinizio esecuzionemisura) a sent. di Igrado

Da sentenza di Igrado o inizioesecuzione misuraa sent. in appello

Da sentenza diappello (o succ.inizio misura)ad irrevocabilità

DURATAMASSIMA nelcomplesso,compreseproroghe

Reclusione non > 6 anni(max. edittale)

3 mesi

Reclusione non > 6anni (max. edittale)

6 mesi

Reclusione non> 6 anni (penairrogata)

9 mesi

9 mesiNo limite se v’èsolo appello PM

Reclusionenon > 6anni (max.edittale)

2 anniReclusione> 6 anni (max.edittale)

6 mesi

Reclusione> 6 anni max. editta-le)

6 mesi

Reclusione > 3anni e 1 0anni (penairrogata)

1 anno

1 annoNo limite se v’èsolo appello PM

Reclusione >6 anni ma20 anni (max.edittale)

4 anniRecl. > 6 anni (max.edittale) nei reati ex 407lett. “a” c.p.p. e comunquenei reati con ergastolo o

reclusione almeno 20 anni 1 anno

Reclusione > 6 anni(max. edittale) nei reaticon ergastolo o reclu-sione con max. edittale

> 20 anni 1 anno e 6 mesi

Se condannaall’ergastolo opena reclusione> 10 anni

1 anno e 6mesi

1 anno e6 mesiNo limite se v’èsolo appello PM

Reclusione >20 anni oergastolo(max. edittale)

6 anni

NB: s’aggiungono 6 mesi (utilizzando l’eventuale residuo della colonna 1 oppure detraendoli di termex colonna 3) nella fase del giudizio per i reati ex art. 407 c. 2 lett. “a” c.p.p.Possono essere disposte “proroghe ” della custodia cautelare nei seguenti casi, ma sempre noneccedendo la durata massima consentita indicata nella colonna 5 della tabella:a) in ogni stato e grado del procedimento, quando si disponga perizia sullo stato mentale dell’imputato,si proroga la custodia cautelare del tempo necessario per la periziab) nelle indagini preliminari, su richiesta del PM, con ordinanza (appellabile) del giudice che procedper una sola volta e senza superamento di oltre la metà dei termini massimi ex art. 303 comma 1c.p.p., quando cumulativamente:

b1) i termini siano prossimi alla scadenza + b2) sussistano gravi esigenze cautelarib3) il protrarsi della custodia sia reso indispensabile in rapporto a

- accertamenti particolarmente complessi oppure a- nuove indagini disposte ex art. 415bis c. 4 c.p.p.

DELLA CUSTODIA CAUTELARE (art. 303 c.p.p.)PRINCIPALI TERMINI DI DURATA MASSIMA

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schema 27

LA SOSPENSIONE DEI TERMINI DELLACUSTODIA CAUTELARE (art. 304 c.p.p.)

PRINCIPALI CASI DI SOSPENSIONEDEI TERMINI DI DURATA MASSIMA: art. 304 c.p.p.

a) nel giudizio, per il tempo in cui il dibattimento è sospeso/rinviato perimpedimento dell’imputato o del suo difensore o per richiesta di costoro,salvo che si tratti di sospensione connessa ad acquisizione di prove o allaconcessione di termini a difesa

b) nel giudizio, per il tempo in cui il dibattimento è sospeso/rinviato permancata presentazione, allontanamento, mancata partecipazione di uno o piùdifensori, che rendano privi di assistenza uno o più imputatic) nel giudizio, in pendenza dei termini per il deposito della motivazionenon contestuale della sentenza (544 cc. 2-3 c.p.p.)d) nel giudizio abbreviato, per il tempo di cui ai casi sub a), b), c)e) nel giudizio (anche abbreviato), nel caso di procedimenti:

- particolarmente complessie concernenti- i soli reati previsti dall’art. 407 comma 2 lett. “a” c.p.p.

FORMA E RITO- Casi a), b), c), d), con ordinanza del giudice, appellabile ex art. 310 c.p.p.- Casi e), con ordinanza del giudice, appellabile ex art. 310 c.p.p., emessasu richiesta del PM

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schema 28

LA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCER E

Presupposti specia-li di applicazione

GIUDIZIO DI

Procedimento Estinzione dellamisura

Oltre ai criteri generaliex art. 273 274 275c.p.p.:a) delitto con pena edit-tale massima non infe-riore a 4 anni (salvocaso ex art. 280 c. 3) b) inadeguatezza diogni altra misura

a) richiesta del P.M.,accompagnata datutti gli elementi sucui si fonda, nonchéda atti ed elementi pro imputato b) ordinanza del giu-dice competente, congli elementi a pena dinullità ex art. 292 c.2 c.p.p.c) consegna di copiadell’ordinanza all’im- putato ed immedia -

ta informazione al di-fensored) fino all’aperturadel dibattimento, in-terrogatorio entro 5gg. (10 se soggettoanche ad altr e misure)

- cessazione esigenzecautelari generali e/o

speciali- decorso terminemassimo di duratanella fase processuale- decorso terminemassimo di duratacomplessiva- omesso interrogato-rio nei termini ex art.294- ipotesi ex artt. 300 e301 c.p.p.

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schema 29

IMPUGNAZIONI IN MATERIA CAUTELARE

Misure personali

MEZZI D’IMPUGNAZIONE

Misure reali

a) ricorso diretto per Cassazione:- per le misure personali, giusta art. 111 Cost.- per le misure reali, giusta art. 325 c. 2 c.p.p.NB alternativo a ricorsi al Tribunale o all’appello

COERCITIVE (titolo I capo II):- ex art. 309 ricorso al cd Tribunaledella libertà entro 10 gg., con decisio-ne entro 10 gg. dalla ricezione degliatti

INTERDITTIVE (titolo I capo III):- ex art. 310 appello dinanzi al cdTribunale del riesame entro 10 gg.

(titolo II capo III):- ex art. 324 richiesta di riesame (conle modalità proprie dell’impugnazione- ex art. 582 c.p.p.) entro 10 gg., condecisione entro 10 gg. dalla ricezionedegli atti

b) ricorso per Cassazione in II grado:contro i provvedimenti emessi in sede di riesa-me o di appello per le misure personali, giustaart. 311 c.p.p, per le misure reali, giustaart. 325 c. 1 c.p.p.

per SEQUESTRO PREVENTIVO:- richiesta di riesame (art. 322 c.p.p.)- fuori dei casi ex 322, appello(art. 322bis c.p.p.)

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schema 30

MISURE CAUTELARI REALI

SEQUESTROCONSERVATIVO

a) se vi è fondata ragione di ritene-re che manchino o si disperdanole garanzie per il pagamento dipena pecuniaria, spese proce-dimento ed ogni altra sommadovuta all’erario oppure per leobbligazioni civili da reato (resti-tuzioni e risarcimento);

b) richiesto da PM o parte civile (inquesto caso anche erga respon-sabile civile)

c) sui beni mobili, immobili e creditidell’imputato, nei limiti della pi-gnorabilità

Misure cautelari realilibro IV titolo II

SEQUESTRO PREVENTIVO

pericolo che la libera disponibilità di respertinente al reato possa aggravarne oprotrarne le conseguenze ovvero age-volare la commissione di altri reatires che possono essere oggetto diconfisca (art. 240 c.p.)

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schema 31

LE INDAGINI PRELIMINARI

Direzione delle in-

dagini preliminari:P.M. (art. 327 c.p.p.)

acquisizione dellanotizia criminis ed iscrizione della stessanel registro ad hoc; sono le indagini che servono alle determina-zioni inerenti all’esercizio dell’azione penale (art. 326 c.p.p.)

Nei casi indicati dallalegge, sulle istanze diPM e parti decide ilG.I.P.(giudice per leindagini preliminari):art. 328 c.1. c.p.p.

chiusura delle indagini

preliminari

Sin dal momento diconferimento del man-dato con atto scrit-to, ancheil difensore

può svolgere inve-stigazioni per il pro-prio assistito, conle forme e fini ex titoloVbis del libro V

Le indagini sono coperte dal cd. segretoistruttorio sino a:- termine delle indagini preliminari- altri casi in cui l’imputato possa averneconoscenzail PM può segretare con decreto motivatoalcuni atti o vietare la pubblicazione del lorocontenuto

Il PM intende chiedere archivia-zione: inoltra richiesta al G.I.P.ed avviso alla persona offesache ex art. 408 ne abbia fattorichiesta

Il PM non intende chiedere archi-viazione, e dunque deve esercitar el’azione penale: notifica all'inda-gato ed al difensore avviso ex ar t.415bis c.p.p. oppure - nei casiprevisti - procede a far notificar ela citazione diretta a giudizio

Il P.M. intende chiedere proroga del termine; si proce-de ex art.

406 c.p.p. (competenza GIP)

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schema 33

I) fine Ricercare ed individuare elementi di prova favorevoliall’assistito (art. 327bis c. 1)

II) dies a quo Dal conferimento dell’incarico risultante da atto scrittoIII) principalifacoltà e poteri

Conferire - direttamente o tramite sostituto o investigatoreprivato autorizzato o consulente tecnico - con soggetti ingrado di riferir e circostanze utili a fini investigativi, senzadocumentare (391bis c. 1), previi avvertimenti ex art. 391bisc. 4, con i limiti sub c. 4 e ss.Assumere dalle stesse persone dichiarazioni scritte, dadocumentare ex art. 391ter , e con gli stessi limiti e avvisi dicui sopraRichiedere documentazione alla P.A. (391quater )Accedere a luoghi o cose per descrizione o rilievi,redigendo verbale (391sexies)Accedere - previa autorizzazione del giudice - ai medesimifini anche a luoghi privati o non aperti al pubblico(art. 391septies)

Presentare direttamente al G.I.P. elementi di prova a favoredel proprio assistitoEffettuare investigazioni preventive nei limiti e con le formeex art. 391nonies

LE INVESTIGAZIONI DIFENSIVE

IV) utilizzo processuale

Fornire elementi di provapro indagato/imputatoUtilizzare la documentazione anche ai fini di cui agli artt. 500,512, e 513 c.p.p.

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schema 34

I) Casi ex art. 392c.p.p.

Assunzione di testimonianza da persona che non potràpartecipare al dibattimento per infermità o grave impedi-mento, o sottoposta a minaccia, offerta o promessa per nondeporre o deporre il falsoEsame di indagato su fatti concernenti responsabilità di altrio di coimputati in procedimento connessoConfronto tra autori di dichiarazioni discordanti in preceden-te incidente probatorio (nei casiex lege)Perizia o esperimento giudiziale su res, persone, luoghi ilcui stato è soggetto a modificazione inevitabile o che sefosse disposta in dibattimento lo sospenderebbe > 60 gg.Ricognizioni urgentiNei casi ex comma 1bis, testimonianza di minore infrasedi-cenne

II) Forme ed iter Richiesta del PM (anche su sollecitazione della personaoffesa) o dell’indagato entro la fine delle indagini preliminariCon i requisiti ex art. 393 e con la possibilità di presentarededuzioni entro 2 gg. dalla notificazione della richiestaAmmessa o dichiarata inammissibile o rigettata con ordi-nanza del G.I.P.

Si svolge in udienza camerale con partecipazione necessa-ria del PM e del difensoredell'indagato, nonché facoltativadel difensore della persona offesaLe prove assunte con incidente probatorio sono utilizzabiliin dibattimento, ma solo nei confronti dei soggetti che han-no partecipato alla loro assunzione

INCIDENTE PROBATORIO

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schema 35

UDIENZA PRELIMINARE

SE IL P.M. INTENDE ESERCITARE L’AZIONE PENALE E NON SIVERSA IN IPOTESI DI CITAZIONE DIRETTA A GIUDIZIO

All’udienza, se non siattivano rito abbreviato,immediato o patteggiamento, verificate le parti, sirocede alla discussione ed alla deliberazione

1) se ritiene non sussistenti gli elementi ex art. 425 c.p.p., pronunciadecreto inoppugnabile che dispone il giudizio2) se ritiene che sussista causa di estinzione del reato o causa di improcedibi-lità, o se il fatto non è previsto dalla legge come reato o non sussiste, ol’imputato non lo ha commesso, o non costituisce reato, o l’esistenza di unacausa di non punibilità, o ancora se gli elementi risultano insufficienti, contrad-dittori o comunque inidonei a sostenere l’accusa in giudizio, pronuncia sentenzadi non luogo a procedere, ricorribile per cassazione ex art. 428 c.p.p.3) se ritiene che debbano essere svolte ulteriori indagini da parte del PM,indicaquali esse siano (art. 421bis) con termine per il compimento4) se infine lo ritieneevidentemente decisivo ai fini della sentenza di nonluogo a procedere, puòdisporre anche d'ufficio l’assunzione di prove (art. 422)

Entro 5 giorni, il G.U.P. fissa la data dall’udienza ene fa notificare avviso - almeno 10 gg. ante udien-za - all’indagato(anche con la richiesta di rinvio agiudizio), al difensore, al PM, alla P.O.

Il P.M. deposita nella cancelleria G.U.P. la richie-sta di rinvio a giudizio (avente i requisiti ex art. 417c.p.p.), con il proprio fascicolo

Il G.U.P.

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schema 37

I) verifica delleparti

Il presidente (o il giudice monocratico) controlla la regolarecostituzione delle partiTermine ultimo per la costituzione di parte civileNomina di eventuale sostituto in caso di assenza del difen-sore di fiducia o d’ufficio

II) questioni pre-liminari

Vengono affrontate - a pena di preclusione delle stesse senon sollevate - e discusse dal PM, da un difensore e dalle

parti private, senza ammissibilità di repliche le questioniconcernenti:competenza per territoriocompetenza per connessionenullità ex art. 181 commi 2 e 3costituzione di parte civilecitazione / intervento del responsabile ci-vile e del civilmente obbligatol’intervento degli enti e associazioni exart. 91 c.p.p.contenuto del fascicolo per il dibattimento

III) apertura deldibattimento

Viene dichiarato aperto il dibattimento

ATTI INTRODUTTIVI AL DIBATTIMENTO

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schema 38

I) richiesta delleprove

Il PM, i difensori di la parte civile, responsabile civile, civilmen-te obbligato e imputato, nell’ordine, indicano i fatti che inten-dono provare e chiedono l’ammissione delle proveIl presidente informa l’imputato del diritto di rendere sponta-nee dichiarazioniIl giudice, sentite le parti, ammette le prove; ad esse, unavolta ammesse, può rinunziarsi solo con il consenso dellealtre parti

II) istruttoria dibat-timentale

Fase del dibattimento nella quale vengono assunte e formatele prove, nell’ordine indicato sopra, salvo diverso accordodelle partiL’esame testimoniale precede quello delle parti (che vi con-sentano)Terminata l’istruttoria, il giudice può assumere, ex art. 507c.p.p., nuovi mezzi di prova ritenuti assolutamente necessari

III) discussionefinale

FASI DEL DIBATTIMENTO

Nell’ordine suindicato, le parti procedono alla discussione eformulano le conclusioni (la parte civile per iscritto), con unasola replica; l’imputato e il suo difensore, se lo chiedono, han-no comunque diritto di parlare per ultimi; ex art. 523, c. 6, sesorge assoluta necessità di prove nuove, si provvede ex art.507

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schema 39

I) applicabilitàgenerale

Salvo diversa indicazione, si applicano le stesse norme delrito dinanzi al tribunale in composizione collegiale

II) citazionediretta

Nei casi indicati ex art. 550 c.p.p., il P.M. esercita l’azionepenale mediante citazione diretta a giudizio dell’imputato(saltando la fase dell’udienza preliminare), a mezzo decretodi citazione a giudizioIl decreto è notificato almeno 60 gg. ante udienza (45 incaso di urgenza motivata)La richiesta di ammissione al giudizio abbreviato oall’oblazione ove consentita o all’applicazione della pena surichiesta delle parti può essere presentata sino a primadella dichiarazione di apertura del dibattimento

RITO DINANZI AL TRIBUNALE IN COMPO-SIZIONE MONOCRATICA (DIBATTIME NTO)

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schema 40

I) applicabilitàgenerale

disciplinato dal D.Lgs. 274/2000; si applicano le stessenorme del codice di procedura penale, salvo le eccezionicontenute all’art. 2 di detto D.Lgs.

II) indagini preli-minari

Sono svolte direttamente dalla P.G. che acquisisca la notiziadi reato (e che ne riferisce al PM entro 4 mesi); se la notizia èacquisita dal PM, questi o incarica la P. G. o esercital'azione penale formulando l'imputazione e disponendo

la citazione diretta a giudizio dell'imputato

III) eserciziodell’azione penale

L’azione penale è esercitata sempre dal PM, con la formu-lazione del capo d’imputazione; ma è la P.G. a citare diret-tamente dinanzi al G.di P. l’imputato, con citazione diretta

ex art. 20 D.Lgs. 274/2000Nei reati perseguibili su querela la citazione diretta - a mez-zo ricorso immediato dacomunicarsipreviamente al PM - èammessa anche da parte della persona offesa dal reato(artt. 21-25)

IV) giudizio Regolato dagli artt. 29-33 D.Lgs. 274/2000; le sanzionisono solo quelle indicate ex artt. 52-54

V) definizioni al-ternative Esclusione della procedibilità per particolare tenuità dl fatto,ex art. 34Estinzione del reato per condotta riparatoria, ex art. 35

VI) impugnazioniProponibile, con limiti e forme ex artt. 36, 37, 38, appelloinnanzi al tribunale in composizione monocratica competen-te per territorio

RITO DINANZI AL GIUDICE DI PACE

IN SEDE PENALE

L’eventuale richiesta di archiviazione è inoltrata allo stessogiudiceIn caso di ricorso diretto ex art. 21 D.Lgs. 274/2000, si pro- cede secondo gli artt. 22 e ss.

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schema 41

I) principi generali “numerus clausus” e predeterminazioneex lege dei casie mezzi d’impugnazione; fanno eccezione solo i provve-dimenti in materia di libertà personale e le sentenze(tranne che sulla competenza nei casi ex art. 568 c.2)che sono sempre e comunque ricorribili per Cassazione,se non altrimenti impugnabiliè necessario avere interesse all’impugnazionel’impugnazione è ammissibile indipendentemente dallaqualificazione ad essa data ed anche se proposta a giu-dice incompetente

II) termini 15 gg. per i provvedimenti in camera di consiglio e incaso di lettura contestuale della motivazione30 gg. per i provvedimenti con motivazione depositataentro il quindicesimo giorno successivo alla pronuncia45 gg. per i provvedimenti con motivazione depositataentro il novantesimo giorno successivo alla pronuncia

III) decorrenza deitermini a) dalla notificazione o comunicazione dell’avviso di depositoprovvedimento cameraleb) dalla lettura del provvedimento con motivazione contestualeper tutte le parti presenti o da considerarsi talic) dalla scadenza del giorno previsto dalla legge o indicato dalgiudice per il deposito della motivazione o dal giorno in cui èstata eseguita la comunicazione/notificazione dell’avviso dideposito nel caso ex art. 548 c. 2d) dalla comunicazione/notificazione dell’avviso di deposito perl’imputato contumace e il procuratore generale nei casi ex art.585 comma 2 lett. “d”Se la decorrenza è diversa per l’imputato e il difensore, operaper ambedue il termine che scade per ultimo.

LE IMPUGNAZIONI IN GENERA LE

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schema 42

L’ESECUZIONE E IL GIUDICATO PENALE(a)

Le sentenze contro lequali cui non è ammes-sa impugnazione diver-sa dalla revisione di-vengono irrevocabilidalla loro pronuncia

IRREVOCABILITÀ

Le sentenze contro cuisia data impugnazionedivengono irrevocabilidecorso inutilmente iltermine per proporla oimpugnarne l’ordinanzadi inammissibilità; se èproposto ricorso per cassazione, dal giornoin cui è dichiaratal’inammissibilità o èrigettato lo stesso

Il decreto penale di con-danna diviene irrevoca-bile decorso inutilmenteil termine pro opposizio-ne o pro impugnativadella ordinanza che nedichiari l’inammissibilità

Salvo diversa disposizione, le sentenze e idecreti penali di condanna divengono esecu-tivi dalla loro irrevocabilità: art. 650 c.p.p.

Ne bis in idem : art. 649 c.p.p.: l’imputato prosciolto o condannato con sentenzeo decreto penale di condanna divenuti irrevocabili non può essere sottoposto anuovo procedimento penale per lo stesso fatto storico, pur se diversamente qualficato per titolo, grado o circostanza (salvo i casi di erronea declaratoria di mordel reo ed in materia di condizioni di procedibilità ex art. 345 c.p.p.).Se il procedimento viene iniziato, il giudice pronuncia in ogni stato e grado dprocedimento sentenza di proscioglimento o non luogo a procedere

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schema 43

I) organodell’esecuzione

IlP.M. presso il giudice dell’esecuzione ex artt. 655 + 665c.p.p.

II) giudicedell’esecuzione

Il giudice che ha deliberato il provvedimento da eseguire.Se è stato proposto appello e il provvedimento è stato oconfermato o riformato solo sulla pena o sulle misure disicurezza o sugli effetti civili, competente il giudice di I gra-do; altrimenti, il giudice d’appello.

Se è proposto ricorso per cassazione: in caso di inammis-sibilità/ rigetto/ annullamento senza rinvio, il giudice di I gradose è stato impugnato provvedimento inappellabile o effettua-to ricorso “ per saltum” (ricorso immediato per cassazioneex art. 569 c.p.p.); il giudice di II grado negli altri casi; se v’èstato annullamento con rinvio, il giudice di rinvio.Se l’esecuzione concerne provvedimenti diversi, il giudicedel provvedimento divenuto irrevocabile per ultimo; ma tragiudice ordinario e giudice speciale, è sempre competente il

primo.Se si tratta di atti deliberati dal tribunale in composizionecollegiale ed atti del tribunale in composizione monocratica,giudica il primo.

III) procedimentodi esecuzione

- ha per oggetto tutte le vicende in tema di esecuzione delprovvedimento e quelle in particolare ex artt.667-676 c.p.p.;- si attiva su istanza del PM, dell’interessato o del difensore,con la partecipazione necessaria del primo e del terzo equella facoltativa, su richiesta, dell’interessato;

- se la richiesta è manifestamente inammissibile o costitui-sce mera riproposizione di precedente rigettata, basatasugli stessi elementi, il giudice la dichiara tale con decretoricorribile per cassazione;- in caso contrario, fissa udienza in camera di consiglio conavviso da notificarsi / comunicarsi almeno dieci giorni primasalvi i casi ex artt. 676 e 667 comma 4 CPP (cd. "a contraddittorio eventuale differito)

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L’ESECUZIONE(b)