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Schemi Diritto Degli Intermediari Finanziari

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  • NB uestopea appeseta una rielaborazione PERSONALE dei temi trattati nel testo previsto dal pogaa di studio. Ave satato alue pati e sottolieato lipotaza di alte o fa di me un doeti, i uato lelaoato futto di valutazioi soggettive di uno STUDENTE. E doveoso, da parte mia, precisare che ognuno di noi portatore di una singolarit che gli permette di recepire le

    informazioni in maniera diversa, migliore o peggiore che sia. Dal canto mio posso solo assicurarvi di

    aver cercato di non trascurare nulla di rilevante, ma anche tale valutazione figlia del mio punto di

    vista, che potrebbe differire da quello degli assistenti e del docente. Vi invito, pertanto, ad integrare gli

    agoeti tattati o laalisi dietta del lio di testo, scritto da un docente e/o luminare in materia. Spero davvero che questa mini-opea possa essevi daiuto. Vi auguo di pedee u uo voto allesae!!!

    DIRITTO DEGLI INTERMEDIARI

    FINANZIARI (SCHEMI DI APPRENDIMENTO)

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    gli strumenti finanziari sono una categoria nominata del pi ampio genere dei prodotti finanziari.

    Lart. 1 comma 2 TUF precisa che per strumenti finanziari si intendono:

    a) Valori mobiliari: categorie di valori negoziabili nel mercato dei capitali(azioni, obbligazioni)

    b) Strumenti del mercato monetario:negoziazione strumenti finanziari con durata inferiore ai 12-18 mesi(buoni del tesoro, certificati di debito,carte commerciali)

    c) Quote di un organismo di investimento collettivo del risparmio (OICR): fondi di investimento, SICAV

    d) Derivati finanziari che possono essere regolati con la consegna fisica del sottostante o attraverso il pagamento di differenziali in contanti

    e) Derivati connessi a merci il cui regolamento avviene attraverso il pagamento di differenziali in contanti o a discrezione di una delle parti la merce assume un valore di finanziariet (non di approvvigionamento) perch il contratto pu concludersi col pagamento di differenziali.

    f) Derivati connessi a merci il cui regolamento pu avvenire attraverso la consegna del sottostante e che sono negoziati su un mercato regolamentato e/o in un sistema multilaterale di negoziazione. La finanziariet non sta nella merce, ma nel luogo in cui avviene la negoziazione.

    g) Derivati con scopi non commerciali connessi a merci il cui regolamento pu avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante, la finanziariet sta nella struttura del contratto . nel suo scopo.

    h) Derivati di credito;

    i) Contratti finanziari differenziali;

    j) Derivati esotici: derivati connessi a variabili climatiche il cui regolamento avviene attraverso pagamento di differenziali o a discrezione delle parti.

    Differenziale: differenza di prezzo tra il valore attuale del sottostante ed il valore pattuito nel contratto(strike price). Esso si genera alla scadenza del contratto derivato e pu avere valore positivo e negativo.

    I mezzi di pagamento, quali ad esempio gli assegni bancari o la moneta, non costituiscono strumenti finanziari.

    Nonostante il suo carattere tassativo fatta salva la potest del ministero dell'Economia e delle finanze di individuare nuove categorie di strumenti finanziari per adeguarsi alle evoluzioni dei mercati finanziari.

    Prodotti finanziari sono gli strumenti finanziari e ogni altra forma di investimento di natura finanziaria;

    Non costituiscono prodotti finanziari i depositi bancari o postali non rappresentati da strumenti finanziari.

    Il prodotto finanziario una forma di investimento di natura finanziaria si deve negare di essere in presenza di un prodotto finanziario se non c' un impiego di risorse diretto all'ottenimento di un corrispettivo.

    Attivit

    Finanziarie

    Intrinseche

    Attivit

    legate ad un

    sottostante

    Strumenti

    finanziari

    derivati

    Attivit

    Finanziarie

    Estrinseche

    Strumenti

    diversi dai

    derivati

    HOMSottolineato

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    Derivati: contratti il cui valore dipende dallandamento di una attivit sottostante. Possiamo distinguerli in: Simmetrici: entrambi i contraenti si impegnano ad effettuare una prestazione alla data di

    scadenza Asimmetrici:soltanto il venditore obbligato a soddisfare la volont del compratore

    Essi sono negoziati:

    Su mercati regolamentati: si presentano come contratti dalle caratteristiche standardizzate e definite dallautorit del mercato(opzioni,future) Over The Counter(OTC): negoziati direttamente tra le parti fuori dai mercati regolamentati (swap,forward)

    Hanno 3 finalit:

    1) Copertura di posizioni: si protegge il valore di una posizione da variazioni del marcato indesiderate

    2) Speculazione: si realizza un profitto in base alla prevedibile evoluzione di un determinato sottostante

    3) Arbitraggio: si sfrutta un disallineamento momentaneo tra il prezzo del derivato e del suo sottostante al fine di trarne vantaggio(es. compro X a 50 sul mercato A e lo rivendo a 100 sul mercato B).

    La differenza tra speculazione e arbitraggio: speculazione: ci troviamo negoziare sullo stesso mercato a prezzo differente lo stesso bene in un tempo diverso rileva il fattore tempo arbitraggio: ci troviamo a negoziare nello stesso momento (a prezzo differente) un medesimo bene su mercati diversi rileva il fattore luogo

    Elementi essenziali dei derivati:

    Termine: tutti i derivati sono sottoposti a termine, a scadenza del quale cessa lefficacia del contratto.

    Capitale nozionale: importo assunto come base di calcolo per ladempimento degli obblighi associati allo strumento derivato un capitale fittizio e come tale non viene scambiato.

    Sottostante: variabile da cui dipende il prezzo di uno strumento derivato. Esso pu avere: natura finanziaria:titoli azionari,indici di borsa

    natura reale: beni materiali come caff,cioccolata connessione a variabili climatiche: derivati esotici

    Cassa di compensazione e garanzia: organismo che si interpone in ciascuna transazione evitando che gli intermediari siano esposti a rischio di inadempienza della propria controparte garantisce lintegrit dei mercati attraverso il sistema dei margini, margini che devono essere pagati dai partecipanti diretti su tutte le posizioni aperte la cassa assume,quindi, ruolo di controparte centrale.

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    Opzioni: contratti derivati asimmetrici che attribuiscono al compratore il diritto(quindi facolt) di acquistare o vendere una attivit sottostante a(oppure entro) una certa data futura ad un prezzo prefissato. Sono negoziati su mercati regolamentati.

    Sottostante: qualsiasi attivit finanziaria,reale o variabile esotica

    Prezzo di esercizio: prezzo al quale si pu acquistare o vendere lattivit sottostante

    Opzioni call: attribuiscono la facolt di acquistare

    Opzioni put: attribuiscono la facolt di vendere

    Opzioni europee: la facolt di esercitare il diritto coincide con la scadenza

    Opzioni americane: la facolt di esercitare il diritto pu essere esercitata in un qualsiasi momento entro la data di scadenza

    Lacquisto di una opzione richiede sempre lesborso di una somma di danaro(premio) Chi acquista una opzione assume posizione lunga Chi vende una opzione assume posizione corta

    Forward: contratto derivato di compravendita a termine, esso negoziato OTC ed ha come sottostante o un bene reale o una attivit finanziaria. E quindi un derivato simmetrico in cui le parti si accordano sul prezzo di consegna permette di bloccare il tasso di cambio vi certezza di prezzo indipendentemente dallandamento del tasso ha finalit di copertura.

    Future: contratto a termine standardizzato(negoziato su mercati regolamentati) e simmetrico. Le parti si impegnano a scambiarsi una determinata quantit di una certa attivit sottostante ad un prezzo prefissato la cui liquidazione differita ad una data certa e futura.

    Swap:contratto derivato simmetrico con il quale 2 soggetti si impegnano a scambiarsi periodicamente somme di danaro calcolate in base al medesimo capitale nozionale applicate a 2 diverse attivit sottostanti. Sono negoziati OTC

    Derivati di credito: contratto derivato simmetrico che permette il trasferimento del rischio di credito da un soggetto ad un altro senza il trasferimento dellattivit funzione di gestione del rischio di credito associato ad una determinata attivit dietro il pagamento di un premio.

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    La vigilanza sullesercizio dei servizi di investimento. La prestazione dei servizi di investimento(e i soggetti autorizzati ad effettuarla) sono sottoposti a vigilanza pubblica. Questa ha per scopo la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e la sana e prudente gestione dei soggetti abilitati e deve essere esercitata avendo riguardo alla tutela degli investitori e alla stabilit,alla competitivit e al buon funzionamento del sistema finanziario

    Ha come scopo la sana e prudente gestione degli operatori (vigilanza prudenziale) e la correttezza e trasparenza dei comportamenti di questi ultimi.

    La legge si limita a fissare i principi generali della disciplina,rimettendo alle autorit di controllo la concreta individuazione delle regole alle quali devono attenersi le banche e le imprese di investimento nellesercizio dei servizi di investimento. La competenza per la formulazione delle regole di vigilanza,viene ripartita,tra la Banca dItalia e la Consob.

    Alla Banca dItalia viene attribuita la competenza per le regole di vigilanza prudenziale e in particolare per quanto riguarda il contenimento del rischio e la stabilit patrimoniale.

    Es. ladeguatezza patrimoniale,il contenimento del rischio,le partecipazioni detenibili, l organizza-zione amministrativa e i controlli interni.

    Alla Consob viene riservata la competenza per le regole di trasparenza e di correttezza dei comportamenti.

    Es. le procedure(anche di controllo interno)relative ai servizi prestati e la tenute delle evidenze degli ordini e delle operazioni effettuate;Il comportamento da osservare nei rapporti con gli investitori,anche tenuto conto dellesigenza di ridurre al minimo il rischi di conflitti dinteresse;gli obblighi informativi nella prestazione dei servizi.

    Ciascuna di esse vigila sullosservanza delle disposizioni regolanti le materie di competenza,ossia sullosservanza delle norme contenute nei regolamenti che ciascuna emana. La Banca dItalia e la Consob,operano in modo coordinato anche al fine di ridurre al minimo gli oneri gravanti sui soggetti abilitati,e si danno reciproca comunicazione dei provvedimenti assunti e delle irregolarit rilevate nellesercizio dellattivit di vigilanzae,pi in generale,collaborano fra di loro,anche mediante scambio di informazioni,al fine di agevolare le rispettive funzioni.

    Sia la Banca dItalia sia la Consob,hanno poteri di vigilanza informativa ed ispettiva sia nei confronti delle SIM sia delle banche. Nellesercizio infine dei loro poteri di vigilanza ispettiva la Banca dItalia e la Consob possono effettuare ispezioni presso imprese di investimento e banche e richiedere lesibizione di documenti.

    Vengono considerati facenti parte dello stesso gruppo cui appartiene la SIM,i soggetti che la controllano,i soggetti che ne sono controllati,nonch quelli che sono controllati dallo stesso soggetto che controlla la SIM,nonch i soggetti che partecipano al capitale della SIM in misura almeno pari al 20% del capitale con diritto di voto o ne sono partecipati nella stessa misura.

    Vigilanza(e controllo) sul mercato mobiliare ex art. 5 TUF comma 1 ha come finalit generali:

    a) la salvaguardia della fiducia del sistema finanziario(se viene meno non si scambiano pi azioni e denaro il mercato si blocca).

    b) la tutela degli investitori c) la stabilit e il buon funzionamento del sistema finanziario d) la competitivit del sistema finanziario (la scelta delle localizzazione delle sedi avviene in

    base al sistema normativo pi favorevole alle imprese) e) losservanza delle disposizioni in materia finanziaria

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    La competenza per la formulazione delle regole di vigilanza viene ripartita attraverso un criterio funzionale(in relazione alla materia) tra: La Banca di Italia ex art 5 comma 2 TUF competente per quanto riguarda il contenimento

    del rischio, la stabilit patrimoniale e la sana(rivolta ad un profitto)e prudente(avversa al rischio)gestione dei mercati.

    La Consob ex art 5 comma 3 TUF competente per quanto riguarda la trasparenza e la correttezza dei comportamenti. Il ministro delleconomia e delle finanze si vede conferire dal TUF poteri normativi, sanzionatori ed autorizzatori.

    ex art 5 comma 4 TUF la BI e la Consob esercitano i poteri di vigilanza nei confronti dei soggetti abilitati nel rispetto delle proprie competenze;

    ex art 5 comma 5 TUF la BI e la Consob operano in modo coordinato anche al fine di ridurre al minimo gli oneri gravanti sui soggetti abilitati e si danno reciproca comunicazione dei provvedimenti assunti e delle irregolarit rilevate nell'esercizio dell'attivit di vigilanza.

    ex art 5 comma 5-bis TUF la BI e la Consob , al fine di coordinare lesercizio delle proprie funzioni di vigilanza e di ridurre al minimo gli oneri gravanti sui soggetti abilitati, stipulano un protocollo dintesa con cui regolano i loro rapporti. E reso pubblico dalla Banca dItalia e dalla Consob.

    Come viene esercitata la vigilanza da Banca di Italia e Consob?

    La vigilanza si articola in 3 filoni: Vigilanza regolamentare(ex art 6 TUF): consiste nellemanazione di regolamenti da parte

    della BI e della Consob. Vigilanza informativa(ex art 8 TUF):presuppone lorganizzazione di un sistema di scambio di informazioni tra intermediari finanziari ed autorit per verificare il rispetto della disciplina vigente.

    I soggetti incaricati della revisione legale dei conti ed il collegio sindacale informano senza indugio la Banca d'Italia e la Consob di tutti gli atti o i fatti, di cui venga a conoscenza nell'esercizio dei propri compiti, che possano costituire un'irregolarit nella gestione ovvero una violazione delle norme che disciplinano l'attivit delle Sim, delle Sgr o delle Sicav (controllo interno). Vigilanza Ispettiva(ex art 10 TUF): periodicamente le autorit svolgono indagini presso gli intermediari

    Vigilanza regolamentare: detta la struttura delle disposizioni alle quali devono attenersi gli intermediari.

    Essa ha subito forti evoluzioni,al punto che il legislatore ha dovuto inserire allart i commi 01,02 e 03 prima del comma 1. Tali commi sanciscono i principi generali a cui devono attenersi BI e Consob nellesercizio di questultima. Ex art 6 comma 01 TUF Nellesercizio delle funzioni di vigilanza regolamentare, la Banca dItalia e la Consob osservano i seguenti principi:

    a) valorizzazione dellautonomia decisionale dei soggetti abilitati; b) proporzionalit, intesa come criterio di esercizio del potere adeguato al raggiungimento del

    fine, con il minore sacrificio degli interessi dei destinatari; c) riconoscimento del carattere internazionale del mercato finanziario e salvaguardia della

    posizione competitiva dellindustria italiana; d) agevolazione dellinnovazione e della concorrenza

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    Ex art 6 comma 1 TUF La Banca di Italia (sentita la Consob) disciplina con regolamento:

    a) gli obblighi delle SIM e delle SGR in materia di adeguatezza patrimoniale, contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni e partecipazioni detenibili[vigilanza prudenziale];

    b) gli obblighi delle SIM, delle imprese di investimento extracomunitarie, delle SGR, nonch degli intermediari finanziari iscritti nellelenco previsto dallart 107 del TUB, delle banche italiane e delle banche extracomunitarie, autorizzate allesercizio dei servizi o delle attivit di investimento in materia di modalit di deposito e di sub-deposito degli strumenti finanziari e del denaro di pertinenza della clientela;

    c) le regole applicabili agli OICR aventi a oggetto:

    1) criteri e divieti relativi all'attivit di investimento, avuto riguardo anche ai rapporti di gruppo;

    2) le norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio;

    3) gli schemi-tipo e le modalit di redazione dei prospetti contabili che le SGR e le Sicav devono redigere periodicamente;

    4) i metodi di calcolo del valore delle quote o azioni di OICR;

    5) i criteri e le modalit da adottare per la valutazione dei beni e dei valori in cui investito il patrimonio e la periodicit della valutazione.

    Per la valutazione di beni non negoziati in mercati regolamentati, la Banca d'Italia pu prevedere il ricorso a esperti indipendenti e richiederne l'intervento anche in sede di acquisto e vendita dei beni da parte del gestore.

    Ex art 6 comma 2 TUF La Consob(sentita la Banca d'Italia) disciplina con regolamento gli obblighi dei soggetti abilitati in materia di:

    a) Trasparenza, ivi inclusi:

    1) gli obblighi informativi nella prestazione dei servizi e delle attivit di investimento,nonch della gestione collettiva del risparmio, con particolare riferimento al grado di rischiosit di ciascun tipo specifico di prodotto finanziario e delle gestioni di portafogli offerti, allimpresa e ai servizi prestati;

    2) le modalit e i criteri da adottare nella diffusione di comunicazioni pubblicitarie e promozionali e di ricerche in materia di investimenti;

    3) gli obblighi di comunicazione ai clienti relativi allesecuzione degli ordini, alla gestione di portafogli, alle operazioni con passivit potenziali e ai rendiconti di strumenti finanziari o delle disponibilit liquide dei clienti detenuti dallimpresa;

    b) Correttezza dei comportamenti, ivi inclusi:

    1) gli obblighi di acquisizione di informazioni dai clienti o dai potenziali clienti ai fini della valutazione di adeguatezza o di appropriatezza delle operazioni o dei servizi forniti;

    2) le misure per eseguire gli ordini alle condizioni pi favorevoli per i clienti;

    3) gli obblighi in materia di gestione degli ordini;

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    4) lobbligo di assicurare che la gestione di portafogli si svolga con modalit aderenti alle specifiche esigenze dei singoli investitori e che quella su base collettiva avvenga nel rispetto degli obiettivi di investimento dell'OICR;

    5) le condizioni alle quali possono essere corrisposti o percepiti incentivi Ex art 6 comma 2-bis TUF Banca dItalia e la Consob disciplinano congiuntamente mediante regolamento(con riferimento alla prestazione dei servizi e delle attivit di investimento, nonch alla gestione collettiva del risparmio) lassetto organizzativo ovvero gli obblighi dei soggetti abilitati in materia di:

    a) governo societario, requisiti generali di organizzazione, sistemi di remunerazione e di incentivazione;

    b) continuit dellattivit;

    c) organizzazione amministrativa e contabile, compresa listituzione della funzione di cui alla lettera e);

    d) procedure(anche di controllo interno)per la corretta e trasparente prestazione dei servizi di investimento e delle attivit di investimento nonch della gestione collettiva del risparmio;

    e) controllo della conformit alle norme;

    e) gestione del rischio dellimpresa;

    f) audit interno;

    g) responsabilit dellalta dirigenza;

    h) trattamento dei reclami;

    i) operazioni personali;

    j) esternalizzazione di funzioni operative essenziali o importanti o di servizi o attivit;

    k) gestione dei conflitti di interesse, potenzialmente pregiudizievoli per i clienti;

    l) conservazione delle registrazioni;

    n) procedure(anche di controllo interno)per la percezione o corresponsione di incentivi

    Strettamente connessa alla vigilanza regolamentare abbiamo la vigilanza prudenziale. La competenza per le regole di vigilanza prudenziale viene attribuita alla Banca dItalia in particolare per quanto riguarda il contenimento del rischio e la stabilit patrimoniale. In particolare viene disciplinata da provvedimenti del 2000 e del 2007 della BI integrati con le disposizioni del TUF.

    La vigilanza prudenziale sulle SIM. Tra le norme di vigilanza prudenziale dettate per le SIM possono distinguersi:

    Regole circa l adeguatezza patrimoniale: capitale minimo per autorizzazione di: 120.000 euro se la SIM intende prestare unicamente il servizio di consulenza

    385.000 euro per le Sim che intendono svolgere(anche congiuntamente)i servizi di collocamento,gestione del portafoglio trasmissione di ordini senza preventiva sottoscrizione o acquisto a fermo,a condizione che le SIM non detengano(neanche in via temporanea)le disponibilit liquide egli strumenti finanziari della clientela e lattivit sia svolta senza assunzione di rischi da parte delle SIM 1 milione di euro: in tutti gli altri casi

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    Regole relative alle partecipazioni detenibili. Le Sim possono assumere partecipazioni anche di maggioranza in banche,in societ finanziarie nonch le imprese di assicurazione. Non possono,invece, assumere partecipazioni superiori al 15% del capitale rappresentato da azioni con diritto di voto o che,comunque,assicurino il controllo in societ non finanziarie.

    Regole di organizzazione che debbano essere adottate dalle SIM e dalle banche limitatamente alla prestazione di servizi di investimento. Gli intermediari si dotano di una organizzazione volta ad assicurare la sana e prudente gestione, il contenimento del rischio e la stabilit patrimoniale. A tal proposito si deve parlare del patrimonio di vigilanza che serve a determinare la copertura patrimoniale richiesta alle SIM in relazione alla prestazione dei vari servizi ed i rischi che in tale abito vengono assunti (gestione del rischio). Esso composto da patrimonio di base, patrimonio supplementare di II livello,patrimonio rettificato di II livello, patrimonio supplementare di III livello ed elementi da dedurre.

    Gli intermediari controllano e valutano con regolarit ladeguatezza e lefficacia dei requisiti previsti dal presente articolo e adottano le misure adeguate per rimediare a eventuali carenze.

    La SIM non pu detenere il denaro e gli strumenti finanziari dei clienti: il primo deve necessariamente essere depositato presso una banca, mentre i secondi possono essere sub-depositati o presso un altro intermediario abilitato a detenere strumenti finanziari o presso gli organismi di deposito centralizzati.

    Chiunque intenda acquisire o cedere(direttamente o indirettamente)una partecipazione qualificata nel capitale di una SIM, rappresentata da azioni con diritto di voto,deve darne preventiva comunicazione alla BI(essa entro 90 gg. pu vietare lacquisizione delle partecipazioni quando ritenga che il potenziale acquirente non sia idoneo ad assicurare una gestione sana e prudente della societ). La mancata comunicazione comporta la sospensione del diritto di voto e degli altri diritti che consentono di influire sulla societ,inerenti alle azioni eccedenti le soglie che comportano lobbligo di comunicazione.

    La vigilanza prudenziale sulle SGR. La disciplina di vigilanza prudenziale riferita alle SGR riguarda non solo i limiti agli investimenti e allassunzione di rischi previsti per i fondi di investimento ma anche regole riferibili alle societ di gestione in quanto tale.

    La materia disciplinata in modo meno analitico rispetto alle SIM in quanto le SGR svolgono unicamente (quali attivit riservate) gestione di patrimoni e servizi di consulenza con conseguente minore rischiosit.

    Il provvedimento del 2005 in materia di gestione collettiva del risparmio, formula regole di: Requisiti patrimoniali. Lattivit di gestione di patrimoni di fondi comuni di investimento

    aperti e SICAV, nonch delle risorse dei fondi pensione senza garanzia di restituzione del capitale prevede lapplicazione di due distinti requisiti patrimoniali:

    a) il primo commisurato all'ammontare della massa complessiva gestita ed pari allo 0,02% della massa che eccede 250 milioni di euro sino ad un massimo di 10 milioni di euro;

    b) Il secondo relativo alla gestione delle risorse di fondi pensione accompagnata dalla garanzia di restituzione del capitale. In tal caso richiesto un requisito patrimoniale pari all'ammontare delle risorse necessarie per far fronte all'impegno assunto in relazione alla garanzia prestata. Quanto al capitale minimo, l'SGR devono invece comunque avere un capitale almeno pari ad 1milione di euro.

    Copertura dei rischi: previsto un requisito di copertura patrimoniale a fronte di altri rischi, nella misura del 25% dei costi operativi fissi.

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    Il patrimonio di vigilanza Nel caso delle SGR, il patrimonio si compone del patrimonio di base, e del patrimonio supplementare, dei quali vanno dedotti gli elementi negativi previsti. L'ammontare del patrimonio di vigilanza delle SGR deve essere non inferiore alla somma:

    a. del maggior importo tra il requisito richiesto per la gestione del patrimonio di OICR, di fondi pensione, e la copertura patrimoniale per gli altri rischi;

    b. del requisito patrimoniale previsto per la gestione di fondi pensione con garanzia di restituzione del capitale

    NB capitale sociale patrimonio di vigilanza I Requisiti Degli Esponenti Aziendali Ex art 13 chi intende svolgere servizi finanziari deve possedere requisiti di: Onorabilit per evitare che sul mercato mobiliare operino soggetti che abbiano precedenti

    penali Professionalit per assicurare che lo svolgimento delle attivit del mercato finanziario avvenga da parte di persone competenti e professionalmente preparate. Indipendenza per ridurre il rischio di conflitti di interesse

    Anche gli esponenti aziendali ed i soci che detengano partecipazioni rilevanti al capitale delintermediario devono possedere tali requisiti.

    Gli esponenti aziendali sono coloro che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo; posseggono i requisiti di professionalit, onorabilit e indipendenza.

    I Requisiti Dei Partecipanti Al Capitale Ex art 14 sono esclusivamente di onorabilit e non anche di professionalit in quanto ad essi non spetta direttamente la gestione dellimpresa.

    Come gi per le banche, anche per le SIM, le SGR e le SICAV il possesso di onorabilit in capo ai partecipanti di riferimento assume rilevanza in relazione a 3 momenti: Rilascio di autorizzazione: mancanza dei requisiti funge da causa che ostacola il rilascio

    dellautorizzazione. Acquisto di partecipazioni nel soggetto: mancanza dei requisiti funge da causa che ostacola lacquisto stesso. Vita normale del soggetto: in assenza di requisiti, non possono essere esercitati i diritti di voto e gli altri diritti che consentono di influire sulla societ, inerenti alle partecipazioni eccedenti le soglie previste. In caso di inosservanza del divieto, la deliberazione o il diverso atto, adottati con il voto o il contributo determinanti delle partecipazioni sono impugnabili secondo le previsioni del codice civile.

    Laccertamento dei requisiti di onorabilit in capo ai partecipanti al capitale dellintermediario viene effettuato in sede di rilascio dellautorizzazione, a cura dellautorit competente: Consob per le SIM

    Banca di Italia per le SGR e le SICAV

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    Servizi di investimento ex art. 1,co. 5 TUF si intendono le seguenti attivit, quando hanno per oggetto strumenti finanziari:

    Negoziazione per conto proprio: si intende lattivit con cui lintermediario, su richiesta del cliente, gli vende o acquista strumenti finanziari come controparte diretta della negoziazione al fine di trarne profitto.

    Esecuzione di ordini per conto dei clienti: il servizio con cui lintermediario, su ordine del cliente, acquista o vende i titoli nelle varie sedi di negoziazione per questultimo(compravendita strumenti finanziari).

    Dalla fusione dei servizi negoziazione per conto proprio ed esecuzione di ordini dei clienti nasce la figura di internalizzatore sistematico ossia un soggetto che in modo organizzato, frequente e sistematico negozia per conto proprio eseguendo gli ordini del cliente al di fuori di un mercato regolamentato o di un sistema multilaterale di negoziazione. Per tale servizio non necessaria una specifica autorizzazione.

    Sottoscrizione e/o collocamento: quel servizio nel quale lintermediario, previo accordo con i soggetti emittenti o i possessori, si impegna a collocare strumenti finanziari nei mercati regolamentati. Pu svolgersi:

    Con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti dellemittente: lintermediario garantisce a chi offre gli strumenti finanziari il collocamento degli stessi o, addirittura, li sottoscrive esso stesso e li vende poi al pubblico il rischio si trasferisce in capo allintermediario;

    Senza assunzione a fermo n assunzione di garanzia nei confronti dellemittente: lintermediario si limita a collocare presso il pubblico i titoli. Il rischio della riuscita delloperazione rimane sullemittente.

    Gestione di portafogli: lintermediario, a seguito di un contratto di mandato e dopo aver esperito una valutazione di adeguatezza, agisce individualmente e discrezionalmente al fine di gestire in tutto o in parte il patrimonio del cliente in strumenti finanziari.

    Ricezione e trasmissione degli ordini: il servizio con cui lintermediario, ricevuto un ordine di acquisto o vendita dal cliente, non potendolo eseguire egli stesso, lo trasmette ad altro intermediario competente per la sua esecuzione.

    Consulenza in materia di investimenti: Lintermediario fornisce,previa valutazione di adeguatezza, consigli o raccomandazioni relative ad una o pi operazioni concernenti un determinato strumento finanziario. Caratteristica del servizio che il consiglio o la raccomandazione siano personalizzati, sia in relazione ad uno specifico cliente, sia in relazione allo strumento finanziario oggetto del servizio.

    Gestione di sistemi multilaterali di negoziazione: consiste nella gestione (da parte dellintermediario) di sistemi in cui, in base a regole predeterminate, si incontrano proposte di acquisto e vendita di titoli al fine di concludere contratti. Contratti di cui lintermediario non sar parte.

    NB il servizio di consulenza non richiede la forma scritta ad substantiam in quanto si vuole proteggere linvestitore anche nella circostanza in cui il servizio sia reso oralmente ed in modo occasionale. E inoltre da ricordare che la consulenza, esaurendosi nella prestazione di raccomandazioni che per potersi realizzare necessitano delle prestazioni proprie di altri servizi di investi mento, naturalmente destinata ad affiancarsi a questi ultimi, trovando in tal caso disciplina nei contratti che li riguardano .

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    Servizi accessori attivit,ulteriori e diverse dai servizi di investimento,che tali soggetti (in particolare le SIM) possono esercitare. Non necessita di alcuna specifica autorizzazione .Tra i servizi accessori abbiamo: Custodia e amministrazione di strumenti finanziari(ossia la materiale detenzione dei titoli

    e lesercizio dei diritti incorporati negli stessi) Locazione di cassette di sicurezza Concessione di finanziamenti(ai clienti per consentire loro di effettuare operazioni in strumenti finanziari nelle quali intervenga la stessa Sim finanziatrice.

    Riserva di attivit e accesso ai servizi ed attivit di investimento I servizi di investimento sono dunque attivit, prestate da determinati soggetti, attraverso le quali possiamo impiegare(sotto varie forme) i nostri risparmi in attivit finanziarie.

    Investire i propri risparmi una cosa troppo complessa e importante per essere considerata come qualsiasi altra attivit della vita quotidiana. Per questo, lordinamento vi dedica unattenzione particolare, disciplinando analiticamente i servizi di investimento ed i soggetti che possono prestarli. Sono,quindi, servizi necessariamente tipici ed hanno ad oggetto strumenti finanziari.

    Il TUF riserva inoltre al Ministro delleconomia e delle finanze il potere di individuare, al fine di tener conto dellevoluzione dei mercati finanziari e delle norme di adattamento stabilite dalle autorit comunitarie, ulteriori servizi di investimento.

    I servizi di investimento,non possono essere prestati da chiunque, ma solo da soggetti dotati di una specifica autorizzazione rilasciata, a seconda dei casi, dalla Consob o dalla Banca dItalia. Lautorizzazione pu essere rilasciata a: Societ di intermediazione mobiliare (SIM) italiane: possono essere autorizzate dalla

    Consob ad offrire tutti i servizi di investimento; Banche italiane: possono essere autorizzate dalla Banca d'Italia ad offrire tutti i servizi di investimento; Societ di gestione del risparmio (SGR ): possono essere autorizzate dalla Banca d'Italia all'esercizio dell'attivit di gestione di portafogli, dellattivit di consulenza e di commercializzazione di fondi comuni o sicav; Intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'art. 107 del TUB tenuto dalla Banca d'Italia: possono essere autorizzati alla negoziazione per conto proprio e allesecuzione degli ordini dei clienti (limitatamente agli strumenti finanziari derivati), nonch al servizio di sottoscrizione o collocamento; Banche di Paesi comunitari: possono offrire in Italia i servizi per i quali sono state autorizzate dall'autorit di vigilanza del Paese d'origine; Imprese di investimento di Paesi comunitari: possono offrire in Italia i servizi per i quali sono state autorizzate dall'autorit di vigilanza del Paese d'origine; Imprese di investimento extra-comunitarie: possono essere autorizzate dalla Consob ad offrire in Italia tutti i servizi di investimento; Banche extra-comunitarie: possono essere autorizzate dalla Banca d'Italia ad offrire in Italia tutti i servizi di investimento; Agenti di cambio iscritti nel ruolo unico nazionale tenuto dal Ministero delleconomia e delle finanze: possono svolgere l'attivit di esecuzione di ordini, collocamento, gestione di portafogli, ricezione e trasmissione di ordini e consulenza.

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    Lautorizzazione consente di verificare la sussistenza dei requisiti di professionalit, onorabilit e solidit finanziaria e sottopone i soggetti autorizzati ad un regime di vigilanza continua.

    Prima di investire lintermediario deve dichiarare di essere in possesso dellautorizzazione e indicare lautorit (e il relativo recapito) che lha rilasciata.

    La Consob sul proprio sito internet pubblica lalbo delle imprese di investimento italiane (sim), di quelle comunitarie e di quelle extra-comunitarie. Ciascuno pu quindi verificare se lintermediario con cui entrato in contatto autorizzato e a quali servizi. Analoga verifica pu essere effettuata presso la Banca dItalia per i soggetti bancari.

    Lesercizio professionale dei servizi di investimento Ex art. 18 TUF lesercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi e delle attivit di investimento riservato alle imprese di investimento,SIM ed alle banche. Per professionale intendiamo un soggetto che eserciti lattivit in modo sistematico,abituale

    e ricorrente. Per pubblico intendiamo che i servizi siano offerti ad una pluralit di soggetti o economie terze

    Il legislatore prevede tuttavia deroghe a tale riserva ,infatti : gli intermediari finanziari iscritti nellelenco speciale(art 107 TUB) possono essere

    autorizzati dalla Banca dItalia ad effettuare negoziazione per conto proprio e lesecuzione di ordini per conto dei clienti limitatamente a strumenti derivati e finanziari previsti dal TUB. le societ di gestione mercati regolamentati possono gestire sistemi multilaterali di negoziazione.

    Lattuazione della direttiva MIFID ha previsto che le persone fisiche in possesso dei requisiti di professionalit,onorabilit, indipendenza e patrimoniali possono prestare consulenza in materia di investimenti senza detenere somme di denaro o strumenti finanziari di pertinenza dei clienti.

    NB Non rientrano nella riserva di attivit i servizi prestati in via occasionale ed accessoria, senza la predisposizione di idonei schemi organizzativi per il loro svolgimento.

    Lautorizzazione delle SIM per laccesso allesercizio dei servizi di investimento Ex art. 19 TUF la Consob (sentita la BI) pu autorizzare una Sim allo svolgimento di servizi di investimento. Lautorizzazione vincolata al possesso dei requisiti ispirati alla sana e prudente gestione. Tali condizioni sono:

    a) deve essere una SPA. b) indicazione nella denominazione delle parole soc. di intermediazione mobiliare c) collocazione in Italia della sede legale e della direzione generale. d) capitale sociale non inferiore a quello stabilito dalla BI per la vigilanza pridenziale. e) presentazione unitamente all atto costitutivo di un programma circa attivit iniziale e di una relazione sulla struttura organizzativa che deve essere adeguata alla prima. f)possesso(per direttori, amministratori e controllori) dei requisiti di indipendenza, onorabilit e professionalit stabiliti con regolamento del ministro delleconomia e finanze. g) possesso(dei soci con partecipazioni qualificate)di requisiti di onorabilit. h) la struttura del gruppo di cui fa parte la societ non pregiudichi leffettivo esercizio della vigilanza sulla societ stessa.

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    Le Sim possono poi esercitare senza alcuna autorizzazione servizi accessori ed altre attivit finanziarie. Esse sono iscritte in un apposito albo tenuto a cura della Consob.

    NB Ex art 11 TUB decorso il termine di 120 giorni senza che la Consob abbia deliberato sulla domanda, la stessa deve intendersi accolta, secondo un tipico meccanismo di silenzio assenso.

    Una volta rilasciata, lautorizzazione pu anche venir meno. A tal fine bisogna distinguere: Decadenza: le SIM devono dare inizio allo svolgimento di ogni singolo servizio entro il

    termine di 12 mesi dalla data della relativa autorizzazione, a pena di decadenza automatica dallautorizzazione stessa. Rinuncia:questa decisione pu pregiudicare gli interessi degli investitori, essa soggetta allapprovazione della Consob, sentita la BI Revoca: rinvia al capitolo sulla crisi degli intermediari.

    Lautorizzazione delle banche per laccesso allesercizio dei servizi di investimento Il TUF consente alle banche di svolgere tutti i servizi di investimento,compresa la negoziazione per conto proprio e per conto terzi di strumenti finanziari negoziati sui mercati regolamentati .Da questo punto di vista si assiste quindi ad una equiparazione tra banche e Sim .

    Differenza esiste per quanto riguarda laccesso al mercato, differenza dovuta dal fatto che sulle banche(in quanto tali) sussiste gi la vigilanza regolamentare informativa ed ispettiva della banca dItalia(sentita la Consob).

    I Consulenti Finanziari Il recepimento della direttiva MIFID consente la prestazione del servizio di consulenza anche alle persone fisiche in possesso dei requisiti di professionalit, onorabilit, indipendenza e patrimoniali, stabiliti dalla normativa secondaria, che il TUF affida al ministro delleconomia, sentite BI e Consob.

    In ogni caso la consulenza da parte delle persone fisiche non pu contemplare la detenzione di somme di denaro o strumenti finanziari di pertinenza dei clienti.

    Laccesso al servizio subordinato alliscrizione in un albo al quale si applicano regole analoghe a quelle che disciplinano i promotori finanziari. La tenuta dellalbo spetta a un organismo, il quale ha anche compiti di vigilanza e poteri sanzionatori nei confronti degli iscritti( a sua volta sottoposto alla vigilanza della Consob e del ministro delleconomia).

    Sanzioni lo svolgimento di servizi o attivit di investimento da parte di soggetti non abilitati punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa. Sotto il profilo civilistico i contratti conclusi con i soggetti non abilitati sono effetti da nullit.

    Regole di condotta e di organizzazione interna Il TUF detta regole e principi alle quali le imprese di investimento e le banche devono attenersi nello svolgimento della propria attivit .Stabilisce: criteri generali di comportamento per le imprese di investimento e per le banche regole relative alla disciplina dei contratti di investimento norme atte a garantire la separazione dei patrimoni dei clienti oggetto del contratto di

    investimento norme in materia di sottoscrizione e collocamento dei prodotto finanziari bancari e assicurativi

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    Criteri generali Nella prestazione di servizi,imprese e banche devono: comportarsi con diligenza,correttezza e trasparenza per servire al meglio linteresse dei

    clienti e lintegrit dei mercati acquisire le informazioni necessarie dai clienti e operare in modo che essi siano sempre adeguatamente informati utilizzare comunicazioni pubblicitarie corrette chiare e non fuorvianti disporre di procedure anche di controllo interno idonee ad assicurare lefficiente svolgimento dei servizi.

    Conflitto di interessi in attuazione della direttiva MIFID nella prestazione dei servizi ,delle attivit di investimento e dei servizi accessori le SIM ,le imprese di investimento e le banche devono : adottare ogni misura per identificare i conflitti di interesse che potrebbero insorgere tra

    clienti. informare i clienti prima di agire per conto loro svolgere una gestione indipendente sana e prudente

    La nuova normativa impone quindi agli intermediari di organizzarsi in modo tale che sia consentito di individuare e gestire i conflitti, con obbligo di informazione solo qualora le misure organizzative adottate non siano sufficienti ad assicurare con ragionevole certezza la tutela dellinteresse del cliente.

    Regole Di Condotta Degli Intermediari Il Regolamento Intermediari impone allintermediario regole di:

    1) Adeguatezza: applicabile solo ai servizi di consulenza e gestione del portafogli ed ha lo scopo di rafforzare i doveri di assistenza e collaborazione dellintermediario nei confronti dellinvestitore. Infatti sulla base delle informazioni ricevute dal cliente lintermediario valuta che loperazione realizzata: corrisponda agli obiettivi di investimento del cliente

    sia di natura tale che il cliente sia finanziariamente in grado di sopportare qualsiasi rischio connesso allinvestimento sia di natura tale per cui il cliente possieda la necessaria esperienza per comprendere i rischi inerenti alloperazione.

    NB la regola di adeguatezza non derogabile infatti dove una determinata operazione risulti non adeguata allinvestitore essa non potr essere eseguita neppure in caso di espressa autorizzazione di questultimo.

    2) Appropriatezza: si applica ai servizi che non sono di consulenza e gestione di portafoglio ed ha lo scopo di individuare le informazioni da richiedere al cliente. Gli intermediari sulla base delle informazioni ricevute verificano che il cliente abbia il livello di esperienza appropriato per comprendere i rischi che il servizio di investimento offerto o richiesto comporta.

    NB nel caso in cui lintermediari ritenga un servizio non appropriato allinvestitore tenuto ad informarlo di tale situazione. Tuttavia tale situazione non si traduce in un divieto ad operare in quanto la regola di appropriatezza derogabile.

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    3) Best execution: gli intermediari adottano tutte le misure ragionevoli per mettere in atto meccanismi efficaci ed ottenere(nelleseguire gli ordini) il miglior risultato possibile per i loro clienti,avendo riguardo al prezzo,ai costi alla natura dellordine ecc.

    NB la ricerca delle condizioni best execution deve venire con il riferimento a possibili sedi di esecuzione cui lintermediario ha accesso. La ricerca delle migliori condizioni intesa in senso relativo. Se il cliente impartisce istruzioni specifiche lintermediario dovr attenersi a queste.

    I servizi execution only:lintermediario si limita a dare esecuzione agli ordini trasmessi dagli investitori senza offrire o prestare valutazioni di appropriatezza ed adeguatezza. Ci possibile solo nei servizi diversi da consulenza e gestione portafogli e quando siano soddisfatte le seguenti condizioni: i servizi hanno ad oggetto strumenti finanziari non complessi (azioni quotate, obbligazioni

    e altri strumenti diversi dai derivati); il servizio prestato ad iniziativa del cliente; il cliente stato chiaramente informato del fatto che, nella prestazione dal servizio, l'intermediario non tenuto a valutare l'appropriatezza e che pertanto l'investitore non beneficia della protezione offerta dalle relative disposizioni; l'intermediario rispetta gli obblighi in materia di conflitti di interessi.

    Contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento(anche quelli accessori)devono essere redatti per iscritto(pena nullit) ed un esemplare consegnato ai clienti(c.d. contratto quadro). Fa eccezione il contratto con oggetto servizio di consulenza.

    La particolarit di questa disciplina che la regola della forma scritta pu essere derogata dalla Consob per motivate ragioni tecniche o in relazione alla natura professionale dei contraenti

    La nullit che pu per essere fatta valere solo dallinvestitore (nullit relativa) ed prevista anche quando la determinazione del corrispettivo venga rinviata agli usi.

    La graduazione delle regole in funzione della natura dellinvestitore La direttiva comunitaria distingue:

    1) Controparti qualificate: tutti i soggetti che operano professionalmente sul mercato dei capitali, ai quali si aggiungono eventualmente altri soggetti individuati dalla Consob(sentita la BI). Tale distinzione vale solo in riferimento alla prestazioni dei servizi negoziazione per conto proprio,lesecuzione di ordini per conto dei clienti e la ricezione e trasmissione di ordini.

    2) Clienti professionali: sono definiti dalla Consob(sentita la BI) e possiamo distinguerli in 2 sotto categorie: Clienti professionali di diritto: soggetti che devono essere autorizzati o

    regolamentati per operazioni nei mercati finanziari(Banche, imprese di investimento ecc); Clienti professionali su richiesta: soggetti che facciano espressa richiesta di essere trattati come clienti professionali, purch siano rispettati determinati criteri e procedure. Spetta allintermediario valutare la fondatezza della richiesta, tenendo conto degli indici stabiliti dal legislatore. Clienti al dettaglio sono quelli che non rientrano in queste categorie di cui sopra.

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    Separazione Patrimoniale La prestazione dei servizi di investimento non comporta lacquisizione(da parte dellintermediario) della propriet degli strumenti finanziari dei clienti nel cui interesse il servizio viene svolto. Vi la separazione del patrimonio del singolo cliente da quello dellintermediario e da quelli degli altri clienti.

    Regole sostanziali sulla separazione patrimoniale: nella prestazione dei servizi di investimento ed accessori gli strumenti finanziari e le somme di denaro dei singoli clienti,a qualunque titolo detenuti dallimpresa di investimento costituiscono patrimonio distinto a tutti gli effetti da quello dellintermediario e da quello degli altri clienti Su tale patrimonio non sono ammesse azioni dei creditori dellintermediario e che le azioni dei singoli clienti sono ammesse nei limiti del patrimonio di propriet di ciascuno di essi.

    Per evitare ogni commistione tra il patrimonio dellintermediario e quello del cliente,il legislatore ha poi stabilito che lintermediario non possa utilizzare nellinteresse proprio o di terzi gli strumenti finanziari di pertinenza dei clienti.

    Offerta fuori sede consiste nella promozione e il collocamento presso il pubblico di: Strumenti finanziari in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze dellemittente,

    del proponente linvestimento o del soggetto indicato della promozione o del collocamento. Servizi e attivit di investimento in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze di chi presta, promuove o colloca il servizio.

    Rientra,quindi, nella nozione ogni attivit che si sostanzi non soltanto nella vera e propria vendita del servizio, ma anche in una attivit promozionale finalizzata a tale vendita. Richiede la presenza fisica e simultanea del cliente e del soggetto offerente (o di un suo incaricato). Le imprese di investimento e le banche possono effettuare lofferta fuori sede di tutti i propri servizi di investimento per i quali siano state autorizzate,mentre se intendono offrire fuori sede servizi prodotti da altri intermediari,possono farlo soltanto se sono state autorizzate a svolgere lattivit di collocamento.

    Il TUF riconosce il diritto di recesso dai contratti conclusi fuori sede, da esercitarsi entro 7 giorni dalla data di sottoscrizione. Entro tale termine linvestitore pu comunicare il proprio recesso senza spese n corrispettivo al promotore finanziario o al soggetto abilitato.

    Lomessa indicazione della facolt di recesso nei moduli o formulari comporta la nullit dei relativi contratti, che pu essere fatta valere solo dal cliente.

    Tale disciplina non si applica alle offerte pubbliche di vendita o sottoscrizione di azioni con diritto di voto o di altri strumenti finanziari che permettono di acquisire o sottoscrivere azioni, purch le azioni e gli strumenti finanziari siano negoziati in mercati regolamentati.

    Il promotore finanziario la persona fisica che esercita professionalmente lofferta fuori sede come dipendente, agente o mandatario. Laccesso allattivit riservato a soggetti iscritti in un apposito albo previo superamento di apposito esame. Egli pu operare esclusivamente nellinteresse di un unico intermediario abitato ed soggetto a varie incompatibilit.

    Il TUF prevede che il soggetto abilitato che conferisce lincarico responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal promotore finanziario, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilit accertata in sede penale lintermediario abilitato ha una responsabilit rafforzata.

    Non da considerarsi offerta fuori sede lofferta effettuata nei confronti dei clienti professionali

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    Tecniche di comunicazione a distanza sono tecniche di contatto con la clientela diverse dalla pubblicit, che non comportano la presenza fisica e simultanea del cliente e del soggetto offerente(o di un suo incaricato).

    Non richiede (come lofferta fuori sede) unapposita autorizzazione, oltre a quella generale per lo svolgimento dei servizi di investimento.

    Ne vietato lutilizzo e deve essere immediatamente interrotto nei confronti degli investitori che si dichiarino esplicitamente contrari a tale modalit.

    Il codice del consumo prevede specifici oneri informativi nei confronti del consumatore ai sensi nella fase delle trattative e comunque prima che questultimo sia vincolato da un contratto a distanza o da unofferta.

    Diritto di recesso: il consumatore dispone di un termine di 14 giorni per recedere dal contratto senza penali e senza doverne indicare il motivo. Lefficacia dei contratti relativi ai servizi di investimento sospesa durante la decorrenza del termine previsto per il diritto di recesso.

    Gestione Collettiva Del Risparmio Lart. 1, lett. n), TUF, definisce la gestione collettiva del risparmio come il servizio che si realizza attraverso: la promozione, istituzione e organizzazione di fondi comuni di investimento, e

    lamministrazione dei rapporti con i partecipanti; la gestione del patrimonio di OICR**, di propria o altrui istituzione, mediante linvestimento avente ad oggetto strumenti finanziari, crediti o altri beni mobili o immobili.

    **OICR: Organismi di investimento collettivo del risparmio, ossia: fondi comuni di investimento, istituiti e gestiti dalle SGR SICAV.

    Il legislatore riserva la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio alle societ di gestione del risparmio(SGR) e alle SICAV (con esclusione sia delle imprese di investimento sia delle banche).

    Societ di Gestione del Risparmio (SGR) societ per azioni che(debitamente autorizzate dalla BI, sentita la Consob) esercitino il servizio di gestione collettiva del risparmio. Possiamo classificarle in: SGR di promozione: realizza la promozione, istituzione, organizzazione di fondi comuni di

    investimento e l' amministrazione dei rapporti con i partecipanti; SGR di gestione: realizza la gestione del patrimonio di organismi di investimento collettivo del risparmio di propria o altrui istituzione, mediante l'investimento o disinvestimento avente a oggetto strumenti finanziari, crediti, o altri beni mobili o immobili.

    Le SGR possono inoltre: prestare servizio di gestione di portafogli di investimenti per conto terzi;

    istituire o gestire fondi pensione istituiti da altre societ; prestare l'attivit di custodia e amministrazione di strumenti finanziari e relativi servizi connessi, limitatamente alle quote di OICR di propria istituzione; prestare il servizio di consulenza in materia di investimenti; commercializzare quote o azioni di OICR di propria istituzione o di terzi.

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    Lautorizzazione(cui subordinato lesercizio dellattivit ma non la costituzione della societ) dovuta quando:

    a) sia adottata la forma di societ per azioni; b) la sede legale e la direzione generale della societ siano situate in Italia; c) il capitale sociale versato sia di ammontare non inferiore ad 1 milione di euro; d) i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo abbiano i requisiti

    di professionalit, indipendenza e onorabilit e i partecipanti al capitale quelli di onorabilit indicati dal Ministro delleconomia e delle finanze;

    e) la struttura di gruppo di cui parte la societ non sia tale da pregiudicare leffettivo esercizio della vigilanza sulla societ stessa;

    f) venga presentato(unitamente allatto costitutivo e allo statuto) un programma concernente lattivit iniziale, nonch una relazione sulla struttura organizzativa;

    g) la denominazione sociale contenga le parole societ di gestione del risparmio. h) Le societ di gestione del risparmio sono iscritte in un apposito albo tenuto dalla BI e sulle

    stesse insiste la vigilanza della Banca d'Italia per quanto riguarda i profili di contenimento del rischio e di stabilit patrimoniale e di sana e prudente

    Fondo comune di investimento linvestitore partecipa ad una forma collettiva di investimento acquisendo una quota di partecipazione ad un patrimonio collettivo, al quale partecipano pro-quota anche altri investitori;

    Nel fondo lapporto del singolo va a confondersi e a confluire in un patrimonio unico, al quale affluiscono anche gli investimenti degli altri soggetti che partecipano al fondo.

    Il modello organizzativo dei fondi comuni (c.d. trilaterale) fa perno su tre elementi portanti:

    [1] Societ di gestione ne delibera il regolamento che definisce le caratteristiche del fondo, ne disciplina il funzionamento, indica la societ promotrice, il gestore(se diverso dalla societ promotrice) e la banca depositaria, definisce la ripartizione dei compiti tra tali soggetti, regola i rapporti intercorrenti tra tali soggetti e i partecipanti al fondo, deve essere approvato dalla BI.

    NB devono essere approvate anche le eventuali modificazioni.

    Soltanto dopo l'approvazione del regolamento la societ di gestione potr procedere alla raccolta del risparmio fra il pubblico attraverso il contestuale collocamento dei documenti rappresentativi delle partecipazioni al fondo.

    Il fondo comune gestito dalla societ di gestione che lo ha istituito (tale gestione pu anche essere affidata ad altra societ di gestione).

    Questa investe nei beni indicati dal regolamento le somme versate dai partecipanti e provvede agli acquisti, alle vendite e alle attivit di amministrazione ritenute pi opportune per la valorizzazione del fondo, nonch alla distribuzione ai partecipanti dei proventi della gestione.

    La societ compie le operazioni di gestione in nome proprio ed quindi intestataria dei beni nei quali vengono investite le risorse dei partecipanti.

    Per quanto concerne le azioni-legittimata ad esercitare i diritti incorporati nei titoli soltanto la societ di gestione, mentre la titolarit del diritto appartiene al fondo. Nel caso in cui il gestore sia diverso dalla societ promotrice, lesercizio del diritto di voto, spetta al gestore, salvo patto contrario.

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    [2] la Banca depositaria svolge funzione di custodire le attivit del fondo(rappresentate da somme liquide e da strumenti finanziari). La banca depositaria: accerta la legittimit delle operazioni di emissione e rimborso delle quote del fondo,

    nonch la destinazione dei redditi del fondo; accerta la correttezza del calcolo del valore delle quote del fondo; accerta che nelle operazioni relative al fondo la controprestazione sia ad essa rimessa nei termini duso; esegue le istruzioni della societ di gestione del risparmio, se non sono contrarie alla legge, al regolamento o alle prescrizioni degli organi di vigilanza.

    Inoltre la banca depositaria deve essere: una banca italiana; una banca con sede statutaria in un altro Stato membro dellUnione Europea, avente

    una succursale in Italia; lammontare del patrimonio di vigilanza non deve essere inferiore a 100 milioni di la banca deve avere maturato unesperienza adeguata allincarico da assumere; lassetto organizzativo deve essere idoneo a garantire lefficiente e corretto adempimento dei compiti ad essa affidati.

    [3] I diritti dei partecipanti. Lacquisizione di una quota di partecipazione attribuisce allacquirente (partecipante) il diritto a veder investite le somme versate, nonch il diritto alla restituzione di una somma di danaro pari alla frazione del valore del fondo rappresentata dal numero delle quote che lo stesso abbia acquistato o sottoscritto.

    I partecipanti non hanno alcun diritto amministrativo(non possono dare istruzioni alla societ di gestione, non possono impedire alcuna delle scelte che questa intenda effettuare).

    I partecipanti hanno diritto di ottenere gratuitamente copia del rendiconto annuale e della relazione semestrale.

    TIPOLOGIA DEI FONDI

    Fondi Aperti sono caratterizzati dalla possibilit per: I soggetti interessati a partecipare al fondo di sottoscrivere in ogni momento quote del

    fondo versando un importo corrispondente al valore della quota di partecipazione determinata con periodicit almeno settimanale dalla societ di gestione.

    I partecipanti al fondo di chiedere in qualsiasi tempo il rimborso delle quote; esso deve avvenire entro 15 giorni dalla richiesta e pu essere sospeso solo per un periodo non superiore ad 1 mese in casi eccezionali come quello di evitare che il fondo(per effettuare rimborsi) proceda alla svendita dei titoli in portafoglio.

    i fondi comuni aperti sono necessariamente fondi mobiliari investiti in strumenti finanziari con esclusione dei beni immobili, di altri beni mobili e di crediti.

    Il patrimonio dei fondi aperti armonizzati investito nei beni previsti dalle direttive comunitarie in materia e nel rispetto dei limiti e dei criteri stabiliti dalla Banca dItalia in attuazione delle direttive medesime. Le loro quote possono essere commercializzate nel territorio dellUnione Europea in regime di mutuo riconoscimento.

    i fondi aperti non armonizzati sono quelli che non si conformano alle direttive comunitarie e le loro quote non godono del mutuo riconoscimento.

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    Fondi chiusi i partecipanti non hanno n la libert di entrata n la libert di uscita previste per i fondi aperti. La forma del fondo chiuso deve essere necessariamente adottata quando le risorse del fondo siano investite: in beni immobili e diritti reali immobiliari; in crediti e titoli rappresentativi dei crediti; in altri beni per i quali comunque esista un mercato e che abbiano un valore determinabile

    con certezza con una periodicit almeno semestrale.

    Fondi riservati sono i fondi(sia aperti che chiusi), la cui partecipazione riservata a investitori qualificati. Debbono considerarsi investitori qualificati: le imprese di investimento, le banche, gli agenti di cambio, le SGR, le SICAV, i fondi

    pensione, le imprese di assicurazione, le societ finanziarie capogruppo di gruppi bancari, i soggetti iscritti negli elenchi previsti dagli artt. 106, 107 e 113 T.U.B. e le fondazioni bancarie; le persone fisiche e giuridiche e gli altri enti in possesso di specifica competenza ed esperienza in operazioni in strumenti finanziari espressamente dichiarata per iscritto dalla persona fisica o dal legale rappresentante della persona giuridica o dallente.

    Fondi garantiti garantiscono la restituzione del capitale investito ovvero il riconoscimento di un rendimento minimo, mediante la stipula di apposite convenzioni con banche, imprese di investimento che prestano il servizio di negoziazione per conto proprio. Essi possono essere sia di tipo aperto che di tipo chiuso.

    Fondi speculativi il patrimonio investito in beni, anche diversi da quelli nei quali pu essere investito il patrimonio della generalit dei fondi e la cui gestione pu avvenire anche in deroga alle norme prudenziali di contenimento e frazionamento del rischio stabilite dalla Banca dItalia.

    Levidente rischiosit del relativo investimento ha imposto un limite massimo (200) al numero di soggetti che possono sottoscrivere le relative quote, un valore della singola partecipazione particolarmente elevata (cinquecentomila euro) e il divieto di fare delle quote di partecipazione loggetto di unofferta al pubblico(anche se la loro sottoscrizione non riservata agli investitori qualificati) divieto di sollecitazione allinvestimento.

    Societ di investimento a capitale variabile (SICAV) La SICAV una societ per azioni a capitale variabile con sede legale e direzione generale in Italia avente per oggetto esclusivo l' investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.

    I risparmiatori che fanno affluire alle SICAV i propri apporti hanno diritto(in qualsiasi momento)al rimborso del valore delle azioni sottoscritte e(daltro canto) le SICAV possono procedere allemissione continua di nuove azioni, ricevendo cos nuovi apporti.

    La SICAV pu costituirsi soltanto previa autorizzazione rilasciata dalla Banca dItalia, sentita la Consob. Lautorizzazione dovuta quando ricorrano le seguenti condizioni: lo statuto preveda come oggetto esclusivo linvestimento collettivo del patrimonio raccolto

    mediante offerta al pubblico delle proprie azioni. sia adottata la forma di societ per azioni; la sede legale e la direzione generale siano situate in Italia; il capitale sociale sia di ammontare non inferiore a 1 milione di euro; i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo abbiano i requisiti di onorabilit, indipendenza e professionalit e i partecipanti i requisiti di onorabilit;

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    Ottenuta lautorizzazione ministeriale, i fondatori possono procedere alla costituzione della societ e al versamento (necessariamente integrale) dei conferimenti dovuti.

    Una volta intervenuta liscrizione dellatto costitutivo nel registro delle imprese, la Banca dItalia provvede alliscrizione della SICAV nellalbo relativo, tenuto a cura della stessa Banca dItalia.

    Soltanto dopo liscrizione allalbo le SICAV possono procedere al collocamento presso il pubblico delle proprie azioni.

    Lo statuto deve contenere anche particolari indicazioni relative allattivit di gestione del patrimonio e ai rapporti con gli azionisti-risparmiatori.

    Le modificazioni dello statuto devono essere approvate dalla Banca dItalia e non possono essere iscritte nel registro delle imprese se non intervenuta tale approvazione.

    La deliberazione assembleare di modificazione dello statuto deve essere inviata entro 15 giorni alla Banca dItalia; se entro 4 mesi non interviene un provvedimento di diniego di questultima, la modificazione si intende approvata.

    Capitale, patrimonio e azioni Il capitale della SICAV sempre uguale al patrimonio netto detenuto dalla societ la SICAV ha un capitale variabile che aumenta per effetto dell'ingresso di nuovi soci e di plusvalenze realizzate nell'esercizio dell'attivit e diminuisce a causa del rimborso delle azioni.

    Il patrimonio delle SICAV non pu essere investito in beni immobili, diritti reali immobiliari, crediti e titoli rappresentativi di crediti fondo aperto. Ad essa precluso anche linvestimento in strumenti finanziari non quotati in misura superiore al 10% del patrimonio complessivo. La custodia di strumenti finanziari e delle disponibilit liquide della SICAV deve essere affidata ad una banca depositaria.

    Poich la Sicav non dispone di un capitale nominale le azioni emesse sono prive di valore nominale e il loro valore determinato in ogni momento dal rapporto tra il valore netto delle attivit complessivamente in portafoglio e il numero delle azioni in circolazione.

    Le azioni rappresentative del capitale delle Sicav possono essere sia nominative sia al portatore a scelta del sottoscrittore e devono essere interamente liberate al momento della loro emissione.

    le azioni delle Sicav presentano una rilevante particolarit per quanto attiene al diritto di voto: le azioni nominative attribuiscono un diritto di voto per ciascuna azione le azioni al portatore attribuiscono un solo voto per ogni socio, indipendentemente dal

    numero di azioni possedute.

    NB Alle SICAV fatto divieto di emettere obbligazioni o azioni di risparmio nonch di acquistare o comunque detenere azioni proprie.

    Non richiesto un quorum costitutivo per le assemblee ordinarie e per la seconda convocazione dellassemblea straordinaria quorum costitutivo richiesto solo per la prima convocazione di una assemblea straordinaria.

    il voto pu essere dato per corrispondenza se ci ammesso dallo statuto. In tal caso l'azionista esprime il proprio voto su schede predisposte dalla societ ed i voti cos espressi vengono considerati sia ai fini del quorum costitutivo sia ai fini del quorum deliberativo, purch le relative schede di votazione pervengano entro le 24 ore del terzo giorno che precede tale riunione.

    La SICAV tenuta ad assicurare agli azionisti la possibilit di convertire(in ogni momento) azioni nominative in azioni al portatore e viceversa.

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    La custodia degli strumenti finanziari e delle disponibilit liquide della Sicav affidata ad una banca depositaria, che si occupa(tra laltro)di accertare la legittimit delle operazioni di emissione e rimborso delle azioni nonch il calcolo del loro valore.

    Le SICAV(con apposita previsione statutaria)possono essere suddivise in pi comparti di investimento (SICAV multi-comparto) per ognuno dei quali pu essere emessa una particolare categoria di azioni. In questo caso, ciascun comparto costituisce patrimonio autonomo, distinto a tutti gli effetti da quello degli altri comparti. Una volta aderito ad un comparto si ha la possibilit di trasferire il proprio investimento convertendo le azioni di un comparto in quelle di un altro.

    Fusione, scissione ed estinzione. Le delibere di fusione e scissione non possono essere depositate per liscrizione nel registro delle imprese in mancanza della preventiva autorizzazione della Banca dItalia(la rilascia sentita la Consob).

    Le cause di scioglimento delle SICAV sono le stesse previste per le SPA, con esclusione di quella rappresentata dalla riduzione del capitale al di sotto del minimo legale.

    Una SICAV si scioglier, anche quando il valore del patrimonio scenda al di sotto del valore minimo richiesto per la sua costituzione e rimanga al di sotto di tale soglie per 60 giorni; termine questultimo che rimane sospeso qualora sia iniziata una procedura di fusione con unaltra SICAV.

    NB La SICAV si differenzia dalla SGR sia per quanto riguarda loggetto sociale sia perch linvestitore (della SICAV)ricopre anche la figura di socio partecipante e come tale ha la possibilit di incidere, con lesercizio del diritto di voto, sulle vicende sociali e sulla politica dinvestimento.

    La disciplina della crisi delle imprese di investimento. Nellipotesi in cui risultino gravi irregolarit nellamministrazione oppure gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie, e ricorrano situazioni di pericolo per i clienti o per i mercati ,il presidente della Consob pu disporre,in via durgenza ,la sospensione degli organi di amministrazione della SIM(vedi pag 26) e procedere alla nomina di un commissario che ne assume la gestione.

    NB Il provvedimento cautelare in esame pu essere adottato anche nei confronti delle imprese di investimento extracomunitarie,ma non anche nei confronti di quelle comunitarie. A queste ultime,peraltro,sia la Banca dItalia sia la Consob possono ordinare di porre termine alle irregolarit o alle violazioni di norme nelle quali siano incorse, dandone comunicazione allautorit di vigilanza del paese dorigine per lassunzione dei provvedimenti necessari.

    Cos il Ministero delleconomia e delle finanze(su proposta della BI o della Consob) pu sottoporre ad amministrazione straordinaria una SIM,con scioglimento degli organi amministrativi e di controllo quando: risultino gravi irregolarit nellamministrazione gravi violazioni delle disposizioni legislative,amministrative o statutarie che ne regolano

    lattivit; siano previste gravi perdite del patrimonio lo scioglimento sia richiesto con istanza motivata dagli organi amministrativi o dallassemblea straordinaria della SIM o dal commissario provvisorio nominato dal presidente della Consob in via cautelare.

    Lamministrazione straordinaria non comporta la revoca automatica dellautorizzazione alle attivit della SIM.

    NB la liquidazione coatta amministrativa una procedura

    cocorsuale, laiistrazioe straordiaria NO

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    Nellipotesi in cui le irregolarit o le violazioni siano di eccezionale gravit,il Ministero delleconomia e delle finanze pu disporre la liquidazione coatta amministrativa della SIM, SGR, SICAV. Gli organi della procedura sono nominati dalla BI (commissari liquidatori e comitato di sorveglianza)

    Elemento distintivo della procedura di liquidazione coatta rappresentato dall'articolazione della stessa in fasi, secondo la seguente successione:

    1) Formazione dello stato passivo: entro un mese dalla nomina, i commissari comunicano a ciascun creditore, mediante raccomandata con avviso di ricevimento, le somme risultanti a credito di ciascuno secondo le scritture e documenti contabili. Entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione, i destinatari possono presentare o inviare i loro reclami ai commissari allegando i documenti giustificativi I commissari, trascorso il termine di cui sopra(e non oltre i 30 giorni successivi) presentano alla Banca d'Italia l'elenco dei creditori ammessi;

    2) Liquidazione dell'attivo

    3) Restituzione e riparti: I commissari provvedono alle restituzioni dei beni nonch degli strumenti finanziari relativi alla prestazione di servizi di investimento

    4) Adempimenti finali: i commissari sottopongono il bilancio finale di liquidazione, il rendiconto finanziario e il piano di riparto( accompagnati dalla relazione propria e da quella del comitato di sorveglianza) alla Banca d'Italia, che li autorizza il deposito presso la cancelleria del tribunale. Decorso 20 giorni i commissari liquidatori provvedono alle riparto o alla restituzione finale.

    La tutela delle ragioni degli investitori assicurata non solo dalle norme di vigilanza prudenziale, ma anche dalla adesione di queste a un sistema,mutualistico o assicurativo,che consenta di offrire agli investitori una protezione ulteriore(indennizzo)nellipotesi in cui la SIM o la banca si rivelino incapaci di soddisfare le ragioni di credito o il diritto alla restituzione dei clienti.

    Contenzioso Le procedure amministrate dalla Camera sono la conciliazione, l'arbitrato ordinario e l'arbitrato semplificato. Tutte sono dirette a risolvere quelle controversie, in materia di servizi di investimento e gestione collettiva del risparmio, insorte tra risparmiatori e intermediari per la violazione degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza previsti nei rapporti contrattuali con la clientela.

    Le procedure rientrano nella pi ampia categoria degli strumenti di risoluzione stragiudiziale delle controversie e rappresentano un sistema alternativo alla tutela apprestata dai Tribunali.

    L'attivazione e la partecipazione alle procedure avvengono su base volontaria. Nel caso della conciliazione occorre che le parti decidano concordemente di confrontarsi per trovare una soluzione transattiva alla lite.

    La Camera di Conciliazione ed Arbitrato un sistema alternativo di risoluzione delle controversie. Assume rilievo per la salvaguardia della fiducia nel sistema finanziario domiciliato presso la Consob. Si realizza attraverso meccanismi efficaci di risoluzione delle controversie incentivano il rispetto dei principi di trasparenza e correttezza nelle relazioni con la clientela; migliorano la fiducia del pubblico nei servizi e attivit di investimento nonch di gestione collettiva del risparmio.

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    La conciliazione amministrata dalla Camera La conciliazione viene definita come la composizione di una controversia a seguito dello svolgimento di una attivit(comunque denominata)svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o pi soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per detta composizione sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.

    La conciliazione prevede quali condizioni di ammissibilit dell'istanza di conciliazione (presentata esclusivamente dall'investitore): che non siano state avviate altre procedure di conciliazione;

    che sia stato gi presentato reclamo all'intermediario cui quest'ultimo abbia fornito espressa risposta ovvero sia decorso il termine stabilito dall'intermediario per la trattazione del reclamo senza che l'investitore abbia ottenuto risposta.

    Il conciliatore, una volta nominato dalla Camera, con la dichiarazione di accettazione deve attestare l'inesistenza: di rapporti con le parti e con i loro rappresentati "tali da incidere sulla sua imparzialit e

    indipendenza"; di personali interessi, diretti o indiretti, relativi all'oggetto della controversia.

    Il conciliatore ha l'obbligo di osservare le norme del codice deontologico approvato dalla Camera. La Camera, in taluni casi, pu anche investire della controversia un diverso organismo di conciliazione (tra quelli iscritti in un apposito registro tenuto presso il Ministero della Giustizia) che abbia manifestato la propria disponibilit.

    La conciliazione amministrata dalla Camera si avvia solo se l'intermediario decide di aderirvi. I caratteri essenziali della procedura conciliativa sono l'affermazione dei principi di "immediatezza", "concentrazione", "oralit" e "riservatezza". Essa deve anche ispirarsi ai principi di imparzialit e garanzia del contraddittorio .

    L'attuazione del principio di immediatezza ha condotto alla fissazione di termini brevi per la conclusione della procedura (60 giorni dalla presentazione della domanda di conciliazione) salvo in casi eccezionali, rispetto ai quali si prevede una proroga non superiore a 60 giorni disposta dal conciliatore ma con il consenso delle parti.

    Se la conciliazione riesce, i contenuti dellaccordo sono riportati in apposito processo verbale, sottoscritto dalle parti e dal conciliatore. Se le parti non danno spontanea esecuzione alle previsioni dellaccordo conciliativo, il verbale(previo accertamento della sua regolarit formale) omologato con decreto del presidente del tribunale nel cui circondario ha avuto luogo la conciliazione e costituisce titolo esecutivo per lespropriazione forzata, per lesecuzione in forma specifica e per liscrizione di ipoteca giudiziale.

    Quando non raggiunto laccordo, su istanza congiunta della parti il conciliatore formula una proposta rispetto alla quale ciascuna delle parti, se la conciliazione non ha luogo, indica la propria definitiva posizione ovvero le condizioni alle quali disposta a conciliare.

    Di tali posizioni il conciliatore da atto in apposito verbale di fallita conciliazione. In ogni altro caso, il conciliatore redige un verbale di chiusura delle operazioni.

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    L'arbitrato amministrato dalla Camera Le fondamentali funzioni della Camera nell'ambito dell'arbitrato "amministrato" sono non soltanto quella di assistenza e supervisione al procedimento, ma anche e principalmente, quella di organizzazione dei giudizi arbitrali.

    L'arbitrato richiede che le parti investitori o intermediari facciano rinvio all'arbitrato amministrato dalla Camera ovvero facciano concorde richiesta scritta di tale arbitrato.

    L'arbitrato "amministrato" ha natura rituale per cui gli arbitri decidono secondo le norme di diritto e le funzioni attribuite al Presidente del Tribunale dagli artt. 810, 811, 815 c.p.c. (nomina degli arbitri, loro sostituzione e loro ricusazione) sono svolte dalla Camera)

    Il procedimento arbitrale disciplinato dal Regolamento CONSOB offre forme di garanzia in ordine: alla indipendenza e imparzialit degli arbitri e alla loro esperienza nella materia

    finanziaria oggetto della controversia; alla predeterminazione dei costi spese ed onorari vincolanti le parti e alla successiva fissazione dell'ammontare rispetto ad ogni controversia.

    Il Regolamento CONSOB prevede, una forma di "arbitrato semplificato" che finalizzato al ristoro del solo danno patrimoniale sofferto dall'investitore, mediante determinazione di un indennizzo. Tale procedimento semplificato(da prevedere in modo esplicito nella convenzione di arbitrato) pu essere attivato esclusivamente dall'investitore.

    I provvedimenti ingiuntivi.

    Il TUF dallart. 51 e 55 disciplina un intervento pubblico sul soggetto, qualora constino irregolarit o violazioni delle disposizioni relative all'attivit degli intermediari. La finalit quella di tutelare gli investitori dai possibili rischi che in tal caso possono manifestarsi, ricorrendo a strumenti che vanno dalla sospensione temporanea dell'attivit, alla nomina di un commissario, in sostituzione degli organi sociali.

    La materia articolata come segue: Provvedimenti ingiuntivi nei confronti di intermediari nazionali ed extracomunitari; Provvedimenti ingiuntivi nei confronti di intermediari comunitari; Sospensione degli organi amministrativi; Altri provvedimenti ingiuntivi.

    1-Intermediari nazionali ed extracomunitari. in caso di violazione delle disposizioni loro

    applicabili ai sensi del medesimo TUF da parte di SIM, SGR,SICAV, imprese di investimento e di

    banche extracomunitarie, la banca d'Italia o la Consob possono ordinare alle stesse di porre

    termine a tali irregolarit.

    L'autorit di vigilanza che procede pu anche(sentita l'altra autorit) vietare ai soggetti di cui

    sopra di intraprendere nuove operazioni, nonch imporre ogni altra limitazione riguardante

    singole tipologie di operazioni, servizi o attivit, quando le violazioni commesse possano

    pregiudicare interessi di carattere generale, o nei casi di urgenza per la tutela degli interessi degli

    investitori.

    La portata della disposizione va individuata con riferimento ai soggetti destinatari e all'oggetto

    della stessa. La norma accomuna gli intermediari nazionali a quelli extracomunitari;

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    2-Intermediari comunitari. l'intervento delle autorit di vigilanza italiana deve rispettare il

    principio del Home country control, in virt del quale il controllo sugli intermediari comunitari

    spetta in via principale all'autorit di vigilanza del paese di origine.

    Sia la Consob sia la Banca d'Italia(nell'ambito delle proprie competenze) possono adottare i

    provvedimenti necessari(sentita l'autorit) compresa l'imposizione del divieto di intraprendere

    nuove operazioni, nonch ordinare la chiusura della succursale quando: manchino o risultino inadeguati i provvedimenti dell'autorit competente dello Stato in cui

    l'intermediario ha sede legale; risultino violazioni delle norme di comportamento; le irregolarit commesse Possano pregiudicare gli interessi di carattere generale; nei casi di urgenza per la tutela degli interessi degli investitori.

    I provvedimenti di cui sopra sono comunicati all'autorit competente dello Stato comunitario in

    cui l'intermediario ha sede legale.

    la Banca d'Italia e la Consob sono tenuti ad informare l'autorit competente del paese di origine,

    nel caso in cui sussista il fondato sospetto che un'impresa di investimento o una banca

    comunitaria non ottemperino agli obblighi derivanti dalla disciplina europea.

    Qualora(nonostante le misure adottate dall'autorit dei paese di origine) l'intermediario persista

    nel proprio comportamento, e quest'ultimo tale da pregiudicare l'interesse degli investitori o il

    buon funzionamento dei mercati la Banca d'Italia e la Consob possono adottare tutte le misure

    necessarie compresa l'imposizione del divieto di intraprendere nuove operazioni in Italia.

    3-Sospensione degli organi amministrativi. In materia di sospensione degli organi amministrativi,

    IL TUF prevede che il presidente della Consob pu disporre, in via di urgenza, ove ricorrano

    situazioni di pericolo per i clienti o per i mercati, la sospensione degli organi di amministrazione

    delle Sim e la nomina di un commissario che ne assume la gestione quando risultino gravi

    irregolarit nell'amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative,

    amministrative o statutarie. Il relativo procedimento pu essere attivato soltanto dalla Consob,

    nella persona del proprio presidente(non anche alla Banca d'Italia).

    Il commissario dura in carica per un periodo massimo di 60 giorni; e ne assume la qualifica di

    pubblico ufficiale, e le azioni civili contro di esso, per atti compiuti nell'espletamento dell'incarico,

    sono promosse previa autorizzazione della Consob.

    La procedura di sospensione degli organi amministrativi trova applicazione anche alle succursali

    italiane di imprese di investimento extracomunitarie, alla societ di gestione del risparmio e alle

    SICAV;

    Non si applica, invece, alle succursali di imprese di investimento, o di banche comunitarie, in

    quanto incompatibile con l'assetto dei controlli e delle competenze derivanti dalla disciplina

    europea.

    4-Altri provvedimenti ingiuntivi. Gli articoli 54 e 55 TUF prevedono l'applicazione di particolari

    provvedimenti ingiuntivi nei confronti di OICR esteri e di promotori finanziari. Nel primo caso i

    provvedimenti si sostanziano nella sospensione dell'attivit di offerta delle quote di OICR in Italia.

    Per quanto attiene ai promotori finanziari previsto il ricorso alla sospensione cautelare(max 1

    anno) del soggetto nel caso in cui siano presunte gravi violazioni di legge o di regolamento.

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    Le societ per la cartolarizzazione dei crediti. La cartolarizzazione la cessione di attivit o beni di una societ attraverso lemissione e il collocamento di titoli obbligazionari.

    Scopo di unemissione obbligazionaria il reperimento di liquidit da parte dellemittente. Il credito viene ceduto a terzi e il rimborso dovrebbe garantire la restituzione del capitale e delle cedole di interessi indicate nellobbligazione.

    NB lobbligazione indica un titolo di debito emesso da societ o enti pubblici che attribuisce al suo possessore il diritto al rimborso del capitale prestato allemittente alla scadenza, pi un interesse su tale somma.

    Se il credito diviene inesigibile, chi compra titoli cartoralizzati perde sia gli interessi che il capitale versato. Per lo pi i beni ceduti sono costituiti da crediti, tuttavia possono essere immobili, strumenti derivati.

    I beni vengono ceduti a societ-veicolo (SPV= societ cessionaria abilitata ad emettere i titoli in cui sono incorporati i crediti ceduti) che ne versano al cedente il corrispettivo economico ottenuto attraverso lemissione e il collocamento di titoli obbligazionari. Ai sensi della legge n. 130/1999, i crediti relativi a ciascuna operazione costituiscono patrimonio separato a tutti gli effetti da quello della societ e da quello relativo alle altre operazioni; su ciascun patrimonio non sono ammesse azioni da parte di creditori diversi dai portatori dei titoli emessi per finanziare lacquisto dei crediti stessi.