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PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI! ORGANO DI ESPRESSIONE DI PIATTAFORMA COMUNISTA [email protected] www.piattaformacomunista.com Febbraio 2014 n. 46 1 euro Scintilla Sono passati cinque anni dalla deflagrazione della crisi economica. Cinque anni di macerie industriali, di disoccupazione, di insicurezza e impoverimento delle masse e la ripresa ancora non si vede. Solo spot pubblicitari, mentre per gli operai va sempre peggio. Chi ne è il responsabile? Chi ha peggiorato la situazione con misure volte a salvare le banche a scapito dei lavoratori, della povera gente? Chi si è arricchito? Costoro si trovano fra le classi possidenti, fra i privilegiati, fra i loro rappresentanti politici. Sono le istituzioni del capitalismo monopolistico finanziario, le potenti organizzazioni padronali, i governi liberisti e social-liberisti, i partiti borghesi, i vertici traditori dei sindacati, la cupola della chiesa, a portare la grave responsabilità di questi cinque anni di crisi e delle drammatiche conseguenze che milioni di operai, lavoratori, giovani e donne continuano a subire. Cinque anni di sacrifici, di austerità, di tagli ai salari e alle spese sociali, di aumento delle tasse, eppure nessun risultato. Cinque anni di diktat di UE- BCE-FMI e di reazione politica. Ora il governo di turno e la stampa di regime ci dicono che bisogna continuare sulla stessa strada per favorire la ripresa. Che se arriverà ricadrà sulle nostre spalle come la crisi. Ci vogliono chiudere in un cerchio infernale. Sono deboli, divisi, ma si reggono al potere e continuano la stessa politica, solo perché finora non vi è stata una risposta di classe all’altezza della situazione, impedita dai riformisti. Abbiamo pagato fin troppo. Basta attendere, basta chiacchiere! Dobbiamo dar vita a una mobilitazione generale e unitaria per imporre i nostri interessi, rivendicando un mezzo definitivo per farla finita con le crisi capitalistiche: la conquista rivoluzionaria del governo e dei mezzi di produzione da parte degli sfruttati. Il fronte unico di lotta del proletariato segnerà la loro fine pag. 3 Rappresentanza sindacale, un accordo da rigettare in blocco pag. 6 Il 21 Gennaio e i suoi insegnamenti (comunicato del CONUML) pag. 8 Libertà per Saadat e per tutti i prigioneri palestinesi

Scintilla feb 14

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Organo di Piattaforma Comunista

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PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!

ORGANO DI ESPRESSIONE DI PIATTAFORMA [email protected] www.piattaformacomunista.com

Febbraio 2014 n. 46

1 euro

ScintillaSono passati cinque anni dalladeflagrazione della crisieconomica. Cinque anni dimacerie industriali, didisoccupazione, di insicurezza eimpoverimento delle masse e laripresa ancora non si vede. Solospot pubblicitari, mentre per glioperai va sempre peggio. Chi ne è il responsabile? Chi hapeggiorato la situazione conmisure volte a salvare le banchea scapito dei lavoratori, dellapovera gente? Chi si è arricchito?Costoro si trovano fra le classipossidenti, fra i privilegiati, fra iloro rappresentanti politici.Sono le istituzioni delcapitalismo monopolisticofinanziario, le potentiorganizzazioni padronali, igoverni liberisti e social-liberisti,i partiti borghesi, i verticitraditori dei sindacati, la cupoladella chiesa, a portare la graveresponsabilità di questi cinqueanni di crisi e delle drammaticheconseguenze che milioni dioperai, lavoratori, giovani edonne continuano a subire.Cinque anni di sacrifici, diausterità, di tagli ai salari e allespese sociali, di aumento delletasse, eppure nessun risultato.Cinque anni di diktat di UE-BCE-FMI e di reazione politica. Ora il governo di turno e lastampa di regime ci dicono chebisogna continuare sulla stessastrada per favorire la ripresa. Chese arriverà ricadrà sulle nostrespalle come la crisi. Ci voglionochiudere in un cerchio infernale. Sono deboli, divisi, ma sireggono al potere e continuano lastessa politica, solo perché finoranon vi è stata una risposta diclasse all’altezza dellasituazione, impedita dairiformisti. Abbiamo pagato fin troppo.Basta attendere, bastachiacchiere! Dobbiamo dar vita auna mobilitazione generale eunitaria per imporre i nostriinteressi, rivendicando un mezzodefinitivo per farla finita con lecrisi capitalistiche: la conquistarivoluzionaria del governo e deimezzi di produzione da partedegli sfruttati.

Il fronte unico di lotta del proletariatosegnerà la loro fine

pag. 3

Rappresentanzasindacale, un accordo darigettare inblocco

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Il 21 Gennaio e i suoiinsegnamenti(comunicato del CONUML)

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Libertà perSaadat e per tutti iprigioneripalestinesi

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Lo scenario politico riflettel’instabilità economica e sicontraddistingue per il continuoslittamento a destra dei partitiborghesi e lo sfaldamentocostituzionale.L’accordo sulla nuova leggetruffa elettorale e lecontroriforme istituzionali fra idue omologhi liberisti Renzi eBerlusconi, le intese antioperaiesulla rappresentanza danno unaspinta al processo reazionario. Un processo che ha le suepremesse nell’offensivacapitalista volta a scaricare tuttele conseguenze della crisi sullespalle dei lavoratori, nellapolitica di austerità e di guerraimperialista, nei “suggerimenti”delle società di speculazionefinanziaria.Il PD nonostante i“maldipancia” è arrivato agarantire lo status di “padredella patria” a un delinquentematricolato e a personaggi dabasso romano impero. Col suo appoggio il traballantegoverno Letta-Alfano,indecente e illegittimo perchémai scelto dal popolo italiano,va avanti nel suo programma diaggressioni antipopolari: tasseche colpiscono il lavoro (mai ilcapitale), tagli alla spesasociale, privatizzazioni di Postee Fincantieri, appoggio airicatti antioperai come quello diElectrolux, misure di austerità,

missioni di guerra, razzismo neiCIE... è una politica adesclusivo serviziodell’oligarchia finanziaria,portata avanti secondo ledirettive UE-BCE-FMI. Se Letta e Alfano possonopermettersi di stare ancora aPalazzo Chigi è solo perchè leclassi sfruttate e oppresse nonsono si sono mobilitate e scesein piazza unite.Purtroppo, di fronte alla crisiorganica del capitalismoitaliano, al processo didecomposizione di istituzioni epartiti borghesi, il movimentodella classe operaia e dellemasse popolari ha stentato adare, nel suo complesso, unarisposta adeguata.E’ vero che settori importantidel proletariato non cedono learmi e proseguonocoraggiosamente nella lotta peri propri diritti, control’offensiva capitalista. E’ vero che assistiamo ad un piùnetto rifiuto delle logicheistituzionali e parlamentari, aduna radicalizzazione delleforme di lotta. Ma la direzione e l’influenzadei riformisti, degliopportunisti, dei populisti, lamancanza di unità su unprogramma anticapitalista,l’assenza di un elemento diaccentramento politico, loscarso livello di coscienza di

classe esistente, fanno si che ilproletariato non riesca adassumere con chiarezza unapropria posizone autonoma. E’ in tale situazione che avanzail pericolo di destra, orchestratodal grande capitale. Solo la massiccia e combattivadiscesa in campo della classeoperaia su posizioni combattivee di ripresa della lotta per ilsocialismo può far uscire lasituazione dall’attuale stallo,spezzare la morsa reazionaria eriprendere il camminorivoluzionario per unaalternativa completa di potere.Per far sì che le ampie massesfruttate e oppresse tornino aessere il fattore decisivo dellasituazione occorre innanzituttoun lavoro di riorganizzazione epreparazione politica, dunqueuna direzione strategica e tatticaadeguata ai compiti che loscontro di classe impone.

La realizzazione del fronteunico del proletariato e, sullasua base, di un vasto frontepopolare, capace di raccoglieretutte le forze politiche,sindacali, sociali che resistonoall’attacco della oligarchiafinanziaria, è un fattoreindispensabile. Va dunque favorito esviluppato, fin da subito, illavoro di costruzione diorganismi di massa (quali icomitati di sciopero, diagitazione, ecc.) nei posti dilavoro e sul territorio, nei qualile masse possano raccogliersi erealizzare l’unità d’azione. Ma nessun passo in avanti saràdecisivo se non siaccompagnerà all’unità deicomunisti e alla formazione diun partito indipendente erivoluzionario del proletariato,completamente contrapposto aipartiti della borghesia.

Spezzare la morsa reazionaria con lamobilitazione operaia e popolare

febbraio 20142

Questo ha detto il signorBergoglio, in arte Francesco, inuna recente omelia.E’ un‘efficace sintesi delprogramma della cupola cattolicaper le masse popolari: nonsvegliatevi, non denunciate, nonorganizzatevi, non lottate, masopportate pazientementesfruttamento e miseria, sognatela salvezza in cielo, mentre unaminoranza di ricchi, di padroni,di speculatori si ingrassa sullaterra (ringraziando la santa castacon generose donazioni). Nel frattempo, il mondanomonsignor Scarano veniva dinuovo arrestato per riciclaggio efalso in atto pubblico. Avevapermesso a potenti famiglie dicapitalisti di trasferire ingentisomme di denaro di dubbiaprovenienza sui conti correnti

dell’Istituto per le Opere diReligione (IOR), mediante ilricorso all’unico paradisoesistente, quello fiscale. Allo IOR, è risaputo, i capitalivanno e vengono. Infatti, in pienacrisi economica, in meno diquattro anni, il Vaticano harealizzato un’immensa fuga dicapitali: almeno 500 milioni dieuro sono spariti dai conticorrenti che lo IOR aveva apertosu istituti di credito italiani. E il poverello di Buenos Aires,capo di una multinazionale fra lepiù ricche e potenti del mondo,che fa? Tra una preghierina e l’altra, trauna copertina e l’altra, ecco unnuovo giro di valzer nellacommissione cardinalizia dellabanca vaticana. Se a parole Bergoglio critica il

capitalismo finanziario, nei fattise ne guarda bene dal chiudere labanca dello Stato teocratico dicui è monarca assoluto. Anzi,finora non si è visto alcuncambiamento nelle vergognoseoperazioni del ben protettoistituto off shore.Alla “preghiera di lotta” – nuovogenere di invocazione predicatoda una superstar dell’ipocrisia edella conservazione sociale -contrapponiamo la lotta senzapreghiere e a occhi aperti.Nel 414° anniversario del rogo diGiordano Bruno (17.2.2014)rilanciamo il programmaimmediato per combattere lanebbia della religione e i privilegiclericali, per liberare i lavoratoridalle superstizioni e unirli nellalotta per una vita migliore. Basta con i finanziamenti al

Vaticano, alle Chiese, alle scuolee alla sanità privata, agli entireligiosi; abolizione dell’8x1000;forte tassazione per i beni mobilie immobili della “VaticanoS.p.A.” e degli enti ecclesiastici,con restituzione degli arretrati;soppressione di tutti i privilegieconomici, sociali e fiscali delVaticano e delle Chiese; verità egiustizia sui traffici finanziaridello IOR; basta con le emissioniprevaricatrici di Radio vaticana;completa separazione delleChiese dallo Stato; lottaall’oscurantismo religioso e alleingerenze clericali; difesaintransigente dei diritti delledonne e degli omosessuali; unascienza e una scuola libere datutte le confessioni religiose. La rivoluzione socialista siincaricherà di fare il resto.

Chiudete gli occhi e pregate...

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Rappresentanza sindacale: un accordoantidemocratico da rigettare in bloccoLo scorso 10 gennaioConfindustria e i vertici diCGIL, CISL e UIL hannoraggiunto un accordo sul “TestoUnico sulla Rappresentanza”,che fa seguito alle “inscindibili”intese antidemocratiche del 28giugno 2011 e del 31 maggio2013. Gli operai Fiat di Pomiglianoiscritti alla FIOM con unalettera aperta hanno denunciatoquesto accordo, che estende atutti i lavoratori il “modelloMarchionne”. I sindacati di basehanno preso posizione, contro ilmodello sindacale autoritario, lederoghe contrattuali e l’attaccoai diritti e alle agibilità sindacaliche derivano dal “Testo Unico”. L’accordo del 10 gennaio -firmato senza alcun mandatodei lavoratori che sono statiinformati dai giornali – è unaspetto della politicareazionaria volta a isolare,disorganizzare e reprimere i

settori più combattivi delproletariato, i sindacati classisti,a chiudere gli spazi didemocrazia e conflitto infabbrica e negli altri posti dilavoro, per intensificare losfruttamento e distruggere leresidue conquiste operaie. perintensificare lo sfruttamento. La borghesia teme ilriaccendersi dello scontrosociale, perché il movimentooperaio e popolare non potràancora a lungo essere tenuto afreno dai capi riformisti ecollaborazionisti. Perciò habisogno di strumenti cheprevengano e rendano piùdifficile la lotta operaiaindipendente.La svolta autoritaria eantidemocratica in tema direlazioni sindacali va inparallelo con la nuova porcataelettorale e le controriformecostituzionali portate avanti dalduo liberista Renzi-Berlusconi.

La logica è la stessa: privarcidei nostri diritti e delle nostrelibertà, rafforzare il domino delgrande capitale sull’interasocietà, eliminare qualsiasiopposizione di classe.Il ricatto posto dall’accordosulla rappresentanza va rigettatoe fatto saltare con lo sviluppodella mobilitazione operaia. Il modo migliore per incrinare edemolire le intese antioperaie èrealizzare il fronte unico del

proletariato sulla base delladifesa intransigente degliinteressi economici e politicidella classe operaia. Al sistema sindacalecollaborazionista e repressivova contrapposta la democraziaoperaia, la più ampiapartecipazione delle masse, lacostruzione di organismi unitaridi lotta. La scelta che si imponeè: sindacalismo di classe osindacalismo complice?

No alla criminalizzazione delle lotte sociali

3febbraio 2014

Electrolux: serve una risposta adeguata!I padroni di Electrolux hannocomunicato un piano industrialeche prevede la chiusura dellostabilimento di Porcia e ilicenziamenti per 1.200lavoratori, un brutaledimezzamento dei salari a 7-800euro al mese, l’aumento di ritmie tempi di lavoro, la riduzionedelle agibilità sindacali. I padroni della multinazionalesvedese per aumentare i loroprofitti pongono agli operai ilpiù classico dei ricatti in tempidi crisi: o accettate il tagliooccupazionale, salariale e deidiritti oppure ce ne andiamo.Fanno così da battistrada

dell’offensiva capitalista nelnostro paese.I sindacati hanno giudicato laproposta irricevibile e indetto leassemblee. Ma invece dichiamare tutti gli operai allalotta dura e senza esitazioni, sipreoccupano come al solito dimantenere la mobilitazione inun ambito responsabile ecercano di infondere fiduciaverso un governo antioperaio.La richiesta di intervento per“salvaguardare la competitivitàdelle produzioni italiane” ècompletamente subordinata allerichieste padronali e ai piani diLetta-Alfano per attirare

investimenti dall’estero. Non acaso il ministro Zanonato hacommentato “in Italia c’è unproblema legato all’esigenza diridurre il costo del lavoro”. A Susegana e Porcia sono partitii primi scioperi. Bene, mal’attacco della Electrouxriguarda l’intera classe operaia. Il problema delle chiusure e deilicenziamenti, del salario e deidiritti va affrontato con forme dilotta adeguate, compresal’occupazione delle fabbriche, econ la mobilitazione di tutti ilavoratori. Dobbiamo impedire unprecedente che aprirebbe la

strada ad una più feroceoffensiva padronale. Esigiamo lo sciopero generalenazionale e rivendichiamol’esproprio senza indennizzodelle fabbriche che chiudonodopo aver ricevuto aiuti statali,il divieto dei licenziamenti per iprofitti, aumenti salariali eriduzione dell’orario di lavoro.Costruiamo dal basso il fronteunico proletario ed i suoiorganismi di lotta (Comitati disciopero, etc.) per difendere inmodo intransigente gli interessioperai e aprire la strada a unGoverno rivoluzionario deglioperai e di tutti gli sfruttati.

Sono 17.000 le persone sottoprocesso per reati legati a lottesociali. Militanti politici,sindacali, sociali, operai,giovani, donne che vengonotrattati come delinquenticomuni o colpiti da accuseassurde di terrorismo, come iquattro attivisti No TAV sottoprocesso a Torino.L’involuzione autoritaria –imposta dal capitalemonopolistico - da un latoproduce aumento dellarepressione e del controllo

statale; dall’altro garantiscel’immunità agli sbirri checompiono violenze, soprusi eanche omicidi. Si rafforza l’armamentariogiuridico per perseguire ilavoratori che rifiutano lapolitica di austerità. Basti pensare ai “pacchettisicurezza”, che mettonoassieme norme razziste eprovvedimenti volti a colpire ilconflitto di classe. L’obiettivo della classedominante e dei suoi apparati

statali è criminalizzare laprotesta e le lotte sociali,intimidire e dividere ilmovimento di resistenzaall’offensiva capitalistica. Per fare ciò nega il significatopolitico delle varie forme diopposizione e tramuta ogni lottaquestione di “ordine pubblico”. E’ necessario rafforzare ladenuncia politica dellarepressione e di una giustiziaborghese asservita allaprepotenza padronale epoliziesca.

Ma allo stesso tempo èindispensabile l’unità politicadelle realtà che resistono.Rivendichiamo la abrogazionedei reati contenuti nel fascistaCodice Rocco, la legittimitàdelle lotte di massa, in tutte leloro forme. Il 22 febbraio giornatanazionale di lotta per la difesadel dirito ad opporsi ai diktatdel governo e della UE, per lalibertà dei compagni No TAVarrestati!

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Il governo Letta-Alfanocontinua a parlare di ripresa,dice che il peggio in quanto adisoccupazione è passato. Ma la realtà è ben diversa. Nel 2013 la CIG ha di nuovosuperato il miliardo di ore; ilavoratori che hanno presentatola domanda per sussidi didisoccupazione e mobilità sonoaumentati del 32,5% rispettoall’anno precedente; ladisoccupazione è salita al12,7%, quella giovanile al 42%. A ciò dobbiamo aggiungere208.000 lavoratori in cassastraordinaria o in deroga e120.000 lavoratori colpiti daesuberi e ristrutturazioni (sonoben 159 vertenze aperte alMinistero dello “Sviluppoeconomico”). Una situazione drammatica, manon per i capitalisti, glispeculatori finanziari, imanager, gli alti papaveri, iricchi, i privilegiati, che vedonogonfiare i loro portafoglinonostante portino laresponsabilità della crisi. Eppure nelle dichiarazioni Irpefrisulta che i lavoratoridipendenti guadagnano più deipadroni! Oltre al danno la beffa!

I soldi ci sono, vanno presi daicapitalisti e dai ricchi e usati peri lavoratori e i disoccupati!Dopo aver fin troppo pagato lacrisi e la recessione nonvogliamo pagare anche laripresina, se ci sarà.Bisogna colpire i profitti, ipatrimoni finanziari eimmobiliari, le renditeparassitarie e i guadagnispeculativi, l’evasione fiscale(almeno 180 miliardi annui), ilriciclaggio (95 miliardi annui),le tangenti (85 miliardi annui),le proprietà di quel 10% chepossiede il 50% della ricchezzanazionale, delle mafie e deicorrotti, le spese di guerra,quelle per i politicanti e ipalazzi del potere borghese, iconsumi di lusso. Esigiamo il ripudio del debitopubblico nelle mani deglistrozzini del capitale finanzario.Esigiamo il blocco e sequestrodei capitali evasi, dei beni deigrandi evasori fiscali, deicorrotti e dei funzionari che sisono appropriati dei benipubblici, dei mafiosi e dei ladri.Esigiamo la cancellazione diprivilegi, stipendi e pensionid’oro di capitalisti,

amministratori, manager eparlamentari, la fine deifinanziamenti ai banchieri, aimonopoli, al Vaticano, allescuole e alla sanità privata, allemissioni all’estero, agli F-35per le opere costose, inutili edannose come la TAV. Blocco immediato deilicenziamenti e delle chiusuredelle aziende! Abolizione precarietà, lavoroper tutti, stabile e dignitoso!Aumento del 20% di salari,stipendi e pensioni deilavoratori! Salario pieno e senza limititemporali per i cassintegrati!

Indennità che copra i bisognifondamentali dei disoccupati, aspese dei padroni e dello Stato!Altro che job act! Dobbiamolottare e organizziamoci colfronte unico, costruireorganismi di massa per imporreal governo la soddisfazionedegli interessi immediati e piùurgenti del proletariato,indipendentemente dalla loroconciliabilità con le esigenzecapitalistiche. Ben sapendo chec’è solo un mezzo per risolverei problemi esistenti: laconquista rivoluzionaria delpotere politico da parte delproletariato.

I soldi ci sono e vanno presi dai padroni, dai parassiti, dai ricchi

4 febbraio 2014

- G. Dimitrov, Rapporto al 7°Congresso dell’I.C. (3 €).- Stalin, Del materialismodialettico e del materialismostorico (2 €).- Stalin, Cinque conversazioni coneconomisti sovietici (2,50 €).- E. Hoxha, scritti in difesa delmarxismo-leninismo (3 €). - “Tesi di Lione”, 3° Congressodel PCd’I, 1926 (3 €).- La prima Costituzione del potereproletario (2 €).- Tesi sulla struttura el’organizzazione dei partiticomunisti (2,50 €).- “Un altro mondo è possibile, sichiama socialismo!” progetto diprogramma generale diPiattaforma Comunista (1 €).- Questioni del lavoro nelmovimento sindacale (2 €).Invitiamo i compagni arichiedere gli opuscoli versandol’importo più le spese dispedizione (2 euro) sul ccp.001004989958 intestato aScintilla Onlus.

Nessuna illusione, delegittimiamole istituzioni dell’UE imperialista! A maggio si svolgeranno leelezioni europee, mentrenell’UE la crisi economica ètutt’altro che conclusa.Il processo di recupero èesiguo, fragile, lento, minoredelle aspettative deglieconomisti borghesi. Il ritmodel commercio a livellomondiale rimane modesto.Anche se alcuni paesitecnicamente non sono più inrecessione, non si registra unareale rianimazione economica. Domina l’incertezza,permangono i rischi finanziari,perciò non può esserci unastabilizzazione del capitalismo. In questa situazione le classidominanti cercano diconvincerci che i cittadini colvoto possono decidere ecambiare l’UE imperialista,che “questa volta è diverso”.Sono preoccupate di perderealtro consenso, ma intanto

fomentano la guerra civilereazionaria in Ucraina... Dal nostro punto di vista, leelezioni devono essereconcepite come un momento disviluppo della politicarivoluzionaria. Nella campagna elettorale saràfondamentale agitarel’obiettivo dell’uscita da UE eeuro, la fine della politica diausterità, come elementi perapprofondire la crisi dellaborghesia. Chiaramente l’uscita da UE eeuro per un paese imperialistacome l’Italia è legata allosviluppo della lotta di classe, alprocesso rivoluzionario direttodalla classe operaia. Le elezioni europeedovrebbero essere trasformatein un referendum contro UE eeuro, Fiscal compact e Patto distabilità, imposti dalla Troika edai suoi governi antipopolari.

E’ necessario approfittaredell’euro-farsa per sviluppareuna campagna contro la UE deimonopoli capitalistici edavanzare nella politica di fronteanticapitalista con tutte le forzeoperaie e popolari chesostengono il diritto ad uscireda questa gabbia imperialista incui si distrugge un secolo diconquiste sociali, senza leillusioni socialdemocratichesulla sua trasformazione“democratica e solidale”. Se astensione e voto di protestapopolare supereranno il 50%sarà un colpo per l’oligarchia.Riformisti e liberali potrebberonon avere i seggi pergovernare. Le istituzioni UE sitroveranno di fronte allaparalisi e all’instabilitàpolitica, e con ciò andrebbe incrisi l’europarlamento el’intero progetto diintegrazione imperialista.

Opuscoli in distribuzione

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5febbraio 2014

Anzitutto va favorita lapartecipazione e nelleassemblee di base deilavoratori, iscritti e non, inproduzione e in CIG. Neldibattito va denunciata a chiarelettere la politica governativa edella UE imperialista, diconseguenza la linea e la praticacollaborazionista sindacaleseguita dai vertici CGIL, chehanno prodotto pesantiarretramenti nel movimentooperaio e un indiscutibilepeggioramento dei rapporti diforza e delle condizioni di vita edi lavoro. Di fronte a un bilanciofallimentare le domande dasollevare sono: possiamocontinuare così? si può essered’accordo con l’appoggio aigoverni dell’austerità? vannobene gli accordi senzaconsultazione e gli scioperettifarsa? di quale sindacato e diquale linea di lotta abbiamobisogno?Per offrire una risposta correttadobbiamo respingere le tesi

illusorie e dannose secondo cuiè possibile riformare laburocrazia sindacale, spostare asinistra le direzioniopportuniste, cambiare la lineaseguita dai vertici della CGIL.Altrettanto illusorio, nellecondizioni, attuali pensare diconquistare l’apparatoriformista.La nostra presenza in CGIL nonpuò limitarsi a correggere lalinea dei vertici, non puòesaurirsi nel “controbilanciare”la deriva dell’apparato,riducendo la nostra attività adun problema parlamentaristicodi maggioranze e minoranzeall’interno dellaConfederazione e delle suecategorie. Conquistare posizioni nellaCGIL significa conquista dellamassa operaia, nondell’apparato burocratico.Il centro della nostra attivitànon dev’essere l’apparato, lafederazione, la segreteria in cuiprospera la burocraziasindacale. Dev’essere invece la fabbrica,l’ospedale, la scuola, l’ufficio, iquartieri popolari, l’assembleadi base, il comitato degli iscritti,la RSU, le strutture territorialidi primo livello.Gli operai coscienti ecombattivi devono saperutilizzare tutte le occasioni e imomenti di confronto e di lotta,compreso il congresso dellaCGIL, principalmente leassemblee di base, per svolgereun lavoro di chiarimento,agitazione e organizzazione. Bisogna agire nelle assemblee enelle riunioni per criticare afondo le scelte fallimentari delgruppo dirigente e smascherarlodavanti ai lavoratori, romperecon la “coesione sociale” esostituirvi la lotta aperta,economica e politica contro le

classi dirigenti e i loro governi. Assieme a ciò va dato impulsoalla formazione di una nuovaopposizione sindacalerivoluzionaria e di classe, allacostruzione di organismi di lottasu vasta base nei luoghi dilavoro e nel territorio (come iComitati di lotta, cheraggruppino il maggior numeropossibile di lavoratori, sia isindacalizzati sia i nonorganizzati), a processi unitaricon tutte le forze politiche,sociali e popolari che siscontrano col capitalismo.Il problema che abbiamo difronte non è la conta dei voti frai documenti, il problema è ilcontenuto e l’organizzazione diclasse! Se la questione di fondo è iltipo, il modello di sindacato chevogliamo, bisogna affermarechiaramente la necessità diun’opposizione sindacale diclasse e rivoluzionaria, senzalasciarci ingannare dai proclamie dalle promesse dellaburocrazia sindacale. Dobbiamo iniziare a costruireun segmento organizzato delmovimento operaio e sindacale,composto da operai e militantisindacali avanzati e combattivi.Non per ridurlo a componentedi minoranza in CGIL, non persepararlo dall'insieme, maaffinché, agendo con una

direzione comunista, possaincidere sul resto della classeoperaia alzando le bandiere piùconseguenti, classiste erivoluzionarie.E’ su questi temi che va presa laparola nelle assemblee deilavoratori, raccordandoli alleesperienze concrete (positive enegative), spingendo allapartecipazione attiva e aldibattito aperto. Ed è in funzione di questoobiettivo politico-organizzativo– che va ben oltre il Congresso -che si decide l’atteggiamento daseguire nelle assemblee,tenendo in conto la situazioneconcreta e il dibattito fra ilavoratori: cosa sostenerecriticamente, quali ordini delgiorno presentare, qualicandidati combattivi sostenere,come punti di appoggio edelementi in grado di creare unambiente più favorevole allalinea e all’organizzazione diclasse. Allo stesso tempo le assembleecongressuali di base devonoessere l’occasione per rilanciarele vertenze in corso sulla basedella mobilitazione di massa,per offrire solidarietà alle lottedei settori colpiti dalicenziamenti, ristrutturazioni edalla politica governativa, perspingere verso uncoordinamento dellecomponenti e correnti classisteesistenti dentro e fuori isindacati confederali, neimovimenti e nelle istanze dilotta. Questo lavoro non può essereconcepito in maniera limitata oseparata, ma deve essereorganicamente connesso allacostruzione del Partitocomunista nel seno della classeoperaia.

Congresso CGIL: rafforzare e qualificarel’opposizione sindacale di classeAi primi di gennaio abbiamodiffuso un contributo sul 17°Congresso Cgil, che è possibilescaricare dal nostro sitoInternet. Il fatto nuovo è la firma dellaCGIL sul “Testo Unico dellarappresentanza”, cheestendendo il “metodoMarchionne” e ledendo lelibertà sindacali ha suscitato lagiusta protesta di tanti operaiiscritti e delegati e messo incrisi l’inciucio fra Camusso eLandini, che ora chiede lasospensione del Congresso(continuando però a sostenereil “documento unitario”). La crisi di vertici CGIL offrespazi più ampi per unintervento volto a rafforzare equalificare l’opposizione diclasse e rivoluzionaria, fuori econtro la logica delle vecchiesirene riformiste esocialdemocratiche.Riproduciamo di seguito alcunibrani del nostro contributoinvitando i compagni apartecipare alle assemblee incorso bocciando l’illegittimoaccordo del 10 gennaio, cosìcome quelli del 31 maggio2013 e 28 giugno 2011.

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Il 21 Gennaio di novantatre annifa, a Livorno, sull’onda dellaGrande Rivoluzione Socialistad’Ottobre, in un momento dicrisi dell’intera società italiana,venne fondato il PartitoComunista d’Italia (PCd’I). Il significato fondamentaledella costituzione del PCd’I fula rottura aperta della partemigliore della classe operaiacon il riformismo el’opportunismo, con lad e g e n e r a z i o n esocialdemocratica dei partitidella Seconda Internazionale el’adesione ai principi dellaTerza Internazionalecomunista.Solo con quella scelta fupossibile porre le basi di unpartito rivoluzionario e di classein Italia, che negli anni seguentiavviò la lotta per labolscevizzazione, per attuare inpieno la sua funzione.L’anniversario del 21 Gennaiosegna uno spartiacque nellevicende del movimentocomunista e operaio del nostropaese e mantiene per intero lasua importanza e la sua validità. Anche oggi il mondo capitalistaè immerso in una crisi profondae multiforme. In Italia èparticolarmente acuta ecoinvolge tutte le classi sociali.Le conseguenze economiche esociali dello sfacelo capitalistasono drammatiche. Losfruttamento, la disoccupazionee la miseria si aggravano, lacorruzione dilaga. All’offensiva padronale siaccompagnano una crescentereazione politica e nuoveminacce di guerra imperialista. La classe operaia e le massepopolari, che pure lottanocoraggiosamente, sono divise efrenate dai capi riformisti eopportunisti.I vecchi partiti della sinistraborghese, riformisti esocialdemocratici, si sono

trasformati in partiti di tipoliberale, sfrenati sostenitori delbarbaro sistema capitalistico. Assieme ai vertici e allaburocrazia sindacale formanoun’ agenzia dell’imperialismoin seno alla classe operaia e allemasse popolari. Il revisionismo,nelle varie forme che oggiassume, ne è il complementoteorico e politico.Anche oggi lo smascheramento,il distacco e la rottura aperta edefinitiva, ideologica eorganizzativa, dei comunisti neiconfronti del riformismo edell’opportunismo, malannicronici del movimento operaio,così come della pesante ereditàdel revisionismo e dellapropensione all’economismo, alpopulismo e alle altre tendenzenon comuniste, si presentanocome una necessità assoluta perriprendere la via della lottarivoluzionaria. Una separazione da portareavanti senza equivoci etergiversazioni, condizioneimprescindibile per unaconseguente azione di classevolta a spazzare via ilmoribondo ordine borghese ecostruirne uno nuovo, in marciaverso il comunismo.Nella situazione italiana aquesta condizione, se ne devea c c o m p a g n a r eobbligatoriamente una seconda. Stante l’attuale frammentazionedelle forze comuniste, la ripresae la riorganizzazione devononecessariamente realizzarsidentro un processo unitario dipartiti, organizzazioni e gruppiche si sono mantenuti fedeli aiprincipi del marxismo-leninismo ed e l l ’ i n t e r n a z i o n a l i s m oproletario, nel vivo della lotta diclasse. Per dare soluzione a questocompito vitale ed urgente è statocostituito il Comitato Nazionaledi Unità Marxista-Leninista

(CONUML). Esso è unarisposta alla dispersione, allaconfusione ed alla debolezzaideologica e politica delmovimento comunista delnostro paese, un passo avantiper realizzare l’unità tattica estrategica di cui abbiamobisogno. Nell’anniversario del 21Gennaio facciamo nuovamenteappello a tutti i partiti, leorganizzazioni e i gruppiautenticamente comunisti, ainuclei di operai coscienti ecombattivi, ai giovanirivoluzionari, a unirsi al nostrolavoro con slancio edeterminazione. Dobbiamo approfondirel’analisi della realtà e realizzareun intervento e un’iniziativapolitica più ampi nella classeoperaia e nelle masselavoratrici, fra i giovani, neglistrati popolari vittime della crisicapitalistica, sostenendo eunificando le loro lotte,sviluppando la coscienza diclasse del proletariato. Il proletariato rivoluzionarionon può e non deve rassegnarsia rimanere sotto la direzionedegli opportunisti, nésottomettersi alla teoria della

“spontaneità”. La formazione diun unico, forte e combattivoPartito comunista marxista-leninista è il compitofondamentale e decisivo nellalotta per il potere politico.Oggi vi sono le condizionifavorevoli per affermare lenostre convinzioni e i nostripropositi socialisti, perciò è oradi rompere gli indugi eassumersi ognuno le proprieresponsabilità. Uniamoci,organizziamoci e lottiamoassieme per la rivoluzione e lasocietà socialista! Siamo ovviamente disponibili apartecipare, su un piano diparità, a iniziative emanifestazioni comuniste voltea celebrare unitariamente il 93°anniversario della fondazionedel Partito Comunista d’Italia. Gennaio 2014.COMITATO NAZIONALEDI UNITA’ MARXISTA-LENINISTAPartito Comunista ItalianoMarxista-LeninistaPiattaforma Comunista

Per contatti: [email protected]

Visitate il nostro Sito:www.conuml.weebly.com

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COMITATO NAZIONALE DI UNITÀ MARXISTA-LENINISTA

Livorno, 21 gennaio 1921: i delegati comunisti abbandonano il teatroGoldoni, sede del XVII Congresso del P.S.I. e, riunitisi nel vicino teatroS. Marco, deliberano la costituzione del Partito Comunista d’Italia -Sezione della Terza Internazionale comunista

21 Gennaio: l’anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia e i suoi insegnamenti per l’oggi

Centinaia di comunisti, fra cuimolti giovani, hanno percorso lestrade di Livorno sabato 25gennaio sventolando bandiererosse e cantando sloganrivoluzionari per commemorare lanascita del Partito Comunistad’Italia. Il corteo, promosso dalCentro Politico 1921 all’interno

di due giorni diiniziative e

festeggiamenti, si è snodato dalTeatro Goldoni all’ex Teatro S.Marco, per ripercorrere la storicascissione che avvenne sui 21 puntistabiliti dalla Terza Internazionalecomunista quali precisecondizioni di ammisssione. La manifestazione è stata anchel’occasione per denunciare la

politica governativa centrale elocale, la repressione poliziesca erilanciare la necessitàdell’organizzazione comunista edell’internazionalismo proletario. Un coro di compagni ha eseguitocanzoni di lotta e partigiane. Il corteo ha visto la partecipazionedi diverse forze che riconoscononel 21 gennaio la loro radicecomune, mentre brillavano per la

loro assenza i gruppiimpegnati a rincorrere i “forconi”. Il volantino del CONUML e ilmanifesto con i 4 maestri, da noidiffusi, sono stati apprezzati.Riteniamo che nei prossimi anniquesta scadenza dovrà essereancor più valorizzata eamplificata da tutti i sincericomunisti che lottano per il Partitoe il socialismo proletario.

Orgoglio e organizzazione

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Avanza in Messico il lavoro del PCMML

Apprendiamo della riuscitarealizzazione della Conferenza diOrganizzazione per il PartitoComunista degli Stati Uniti.Si tratta di un passo assaiimportante per riaffermareun’attiva presenza politica deicomunisti nel “ventre dellabestia”.Numerose cause storiche, dallarepresssione alla degenerazionerevisionista, hanno impeditonegli ultimi decenni laricostruzione del Partito. Ma la profonda crisi cheattraversa l’imperialismonordamericano ha cambiatomolte cose.Un ruolo importante in questoprocesso di riorganizzazione delPartito come reparto avanzatodella classe operaia è stato svoltoda compagni emigrati da altripaesi, fedeli al marxismo-leninismo. A coronamento di questa buonanotizia, riproduciamo alcunibrani del compagno WilliamFoster, grande combattente delmovimento operaio americano,per lunghi anni Segretario delPartito Comunista degli StatiUniti, nelle cui file si battésempre per la difesa dei principifondamentali del marxismo-leninismo contro le tendenzerevisioniste (es. Browder) eliquidatrici. Le sue ceneri furonointerrate nel Cremlino vicino aquelle di John Reed.

“Il mio primo contatto con ilmovimento socialista avvenne[nel 1900] durante un comizioall'aperto tenutosi all'angolo fraBroad Street e South Street aFiladelfia. Credo che fossetenuto dal Partito laburista. Erala prima volta che udivo unoratore socialista e ciò che eglidiceva mi conquistò subito etotalmente. Ci volle poco daparte sua per convincermi che icapitalisti erano inutili e dannosiper la società. Afferrairapidamente i punti in cui eglidiceva che gli operai sono deiproduttori, che sonopotenzialmente tanto forti daprendere il potere e che, unavolta presolo, sarebbero staticertamente capaci di realizzareun sistema economico cento voltemigliore di quello capitalistico.[…] Il giorno più importantedelle mia vita è rimasto quellodella lontana estate del 1900,quando per la prima volta feci laconoscenza del marxismo e presiil mio posto nelle file delmovimento internazionale per ilsocialismo. […] Ero appenaentrato nel Partito socialista, nel1900, che divenni membro dellasua ala sinistra. Come altrioperai socialisti di allora, nellavoro pratico di partito vennispesso in gravi contrasti con ilgregge degli opportunisti,elementi del ceto medio eburocrati sindacali, che

dirigevano il Partito. […]L'essere riuscito a non caderenella trappola tesa dall'ideologiasocialdemocratica dei bonzisindacali conservatori ha avutoun'enorme importanza su tuttal'attività della mia vita. Se avessiagito altrimenti, mi sarebbe statofacile, così come lo è stato peraltri, assicurarmi una comodapoltrona in seno alla burocraziasindacale.[…] Il mio nuovo passo avantisul terreno ideologico, dopoessermi liberato dalle illusionireligiose, capitalistiche esocialdemocratiche, fu - edavvenne gradualmente - verso ilcomunismo. Non fu unaquestione semplice: mi ci vollerocirca dodici anni. Durantequesto periodo, svolgevo il miolavoro di sindacalista e pensavoche solo i sindacati avrebberopotuto portare al socialismo.Entrai nel Partito comunista neiprimi mesi del 1921, diciottomesi dopo la sua fondazione. Ilfattore più importante che midecise a compiere questo grandepasso fu la meravigliosa realtàdella Rivoluzione d'Ottobre el'attenta lettura delle opere diLenin. Divenire comunistavoleva logicamente dire per meporre una pietra sopra a tutta lamia precedente esperienza. Erogiunto al punto d'arrivo del miosviluppo politico. Infatti, la miaadesione al Partito comunista

era il frutto di uno sforzocontinuo per conoscere a fondo,con tutta la diligenza e lo spiritoautocritico di cui potevodisporre, i principii rivoluzionaridi Marx, Engels, Lenin e Stalin eper applicarli efficacemente allalotta di classe americana.[…] Sin dalla mia primagioventù ho sentito il grandeorgoglio di essere operaio; ed èsempre stato per me motivo dellapiù profonda soddisfazione ilpotermi identificare tantostrettamente con le lotte dellaclasse operaia. Se potessiricominciare da capo la mia vita,seguirei la stessa strada che hopercorso sinora, cercandonaturalmente di evitare i moltierrori politici che ho commesso.Una cosa farei sicuramente,nonostante la mole di lavoropratico da svolgere: organizzereimeglio il mio tempo, in modo dapotermi dedicare, più di quantoabbia fatto, allo studio dellascienza e della storia che tantomi appassionano. Ecco ciò che igiovani del movimento operaio ecomunista dovrebbero sforzarsidi fare: combinare il lavoroteorico con quello pratico,trovare il tempo per leggeremolto ed in modo organizzato,nonostante le necessità urgentidella lotta quotidiana.”(Tratto da: William Foster, Ilcrepuscolo del capitalismomondiale).

Anche negli USA si rialza la torcia della rivoluzione

Si è svolto con successo il 6°Congresso Nazionale Ordinariodel Partito Comunista delMessico (marxista-leninista). Idelegati hanno passato in rivista5 anni di intenso e fruttuosolavoro, giungendo a importanticonclusioni, risoluzioni ecompiti per avanzare versol’obiettivo della rivoluzioneproletaria e del socialismo.La tattica del PCMML prevedeun Governo ProvvisorioRivoluzionario di operai econtadini poveri che convochiuna Assemblea NazionaleCostituente Democratica,Proletaria e Popolare, perredigere una NuovaCostituzione Politica proletaria,contadina e popolare e stabilireuna Repubblica democratica-popolare. Il Congresso ha arricchito e

qualificato la teoria e la praticadel Fronte Unico e dellacostruzione delle fondamentadel potere sovietico delle masse. Il PCMML esce dal Congressopiù forte a livello teorico,politico e organizzativo, prontoa sviluppare la sua presenza eattività tra il proletariato e leampie masse popolari. Senza dubbio il partito fratellodel Messico sarà in miglioricondizioni per affrontare laborghesia messicana, abbattereil regime oligarchico di Nieto egettare nell’immondezzaio dellastoria i partiti, i poteri el’ipocrita democrazia borghese. Al 6° Congresso, sono giunti isaluti di numeroseorganizzazioni politiche,sindacali e popolari, tra cuiquello di PiattaformaComunista, che hanno espresso

comunanza di ideali e di lotta. Importante la partecipazionediretta, nei lavori delCongresso, della forza,dell'autorità e dell’esperienzadella Conferenza Internazionaledi Partiti e OrganizzazioniMarxisti-Leninisti (CIPOML). Oltre al risultato congressuale,evidenziamo la recentecostituzione della Federazionedei Socialisti e Comunisti delMessico, un fronte unitario chedarà ulteriore impulso ainiziative di lotta per contribuireal cambiamento radicale dellarealtà che oggi vivono gli operaie i popoli del Messico. Senza dubbio il PCMML,strettamente vincolato alla vitae alla lotta operaia e popolare,partecipando ai piccoli e grandiconflitti del proletariarato, deicontadini poveri, dei giovani e

dei popoli messicani sirafforzerà e svolgerà il suoruolo di guida per la rivoluzioneproletaria.

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Libertà per Saadat e i prigionieri palestinesiDa ormai dodici anni ilcompagno Ahmad Saadat,segretario generale del FrontePopolare per la Liberazione dellaPalestina, è stata arrestato daisionisti e gettato in galeraassieme ai suoi compagni. Saadat e i gli altri eroiciprigionieri hanno passato lunghianni in isolamento, sottoposti ametodi repressivi e attacchibrutali, che aumentano, con lanegligenza medica come formadi vendetta e il rafforzamentodella sorveglianza. Sono pratichedi terrore che fanno parte dellapolitica terroristica condotta dalleforze di occupazione contro ilpopolo palestinese. Ma i compagni palestinesiprigionieri non hanno ceduto diun millimetro, dimostrandofiducia nelle masse palestinesi,fermezza nei principi e coraggionella lotta, uniti a un ampia

visione politica della situazione. Saadat ed i suoi compagniimprigionati, come tutti iprigionieri palestinesi, sono inprima fila nella lotta, insistendosul progetto di liberazionenazionale e sociale del popolopalestinese sulla totalità della suaterra, spezzando il giogoimperialista-sionista. Questi compagni danno unesempio di come bisognacontinuare a lottare in tutte lecondizioni e pertanto godono delrispetto e della stima di tutti icomunisti, i rivoluzionari, gliamanti della pace e della libertànel mondo intero. Nella situazione odierna –mentre va avanti il “pianoKerry” che mira a liquidare lacausa del popolo palestinese, acominciare dal Diritto al ritornodei rifugiati - è di estremaimportanza ribadire il sostegno e

la solidarietà ai prigionieripalestinesi, che resistono allepressioni dei sionisti e degliimperialisti, i quali cercano diapprofittare della divisione fra leforze nazionali, dell’incapacitàdelle autorità palestinese checontinua a negoziare al ribasso edella confusione risultante daglieventi nel mondo arabo. Le condizioni attuali dei

prigionieri palestinesi devonospingere a un'intensificazionenell’azione di massa in loroappoggio.Sviluppiamo anche in Italiaun’azione per denunciare icrimini del sionismo edell’imperialismo, sostenere laResistenza palestinese ed esigerela libertà di Saadat e degli altrieroici compagni.

febbraio 20148

11 febbraio: protesta mondiale contro lasorveglianza di massa su InternetNei mesi scorsi le rivelazionidell’ ex agente CIA Snowden -che ha reso di pubblico dominioil permanente e pervasivospionaggio degli apparati disicurezza dell’imperialismoUSA sulla vita dei cittadini, supaesi alleati e concorrenti,nonchè sull’ONU - hannosuscitato un vasto movimento diprotesta e indignazione.Fra queste rivelazioni è emersoche grazie a un softwarechiamato “Prism” gli USAintercettano tutte le telefonate,email, comunicazioni criptatevia fax, oltre i dati rubati dallemicrospie e quelli raccolti neiserver dei giganti della Rete. E’ poi emerso che la NSAsarebbe in grado di accedere aicomputer non connessifisicamente alla rete grazie aduna metodologia basata sullatrasmissione radio, tramite uncanale nascosto. Barack Obama ha recentementepresentato nuove linee guidaper gli altri programmi dimonitoraggio gestiti da agenziedi spionaggio, come la NSA.Ha promesso che gli Stati Unitifermeranno il monitoraggio deileader alleati. Ma lasorveglianza di massa dellepopolazioni continuerà, i datitelefonici e dei computer

dovranno essere raccolti eanalizzati con il solito prestestodi “combattere il terrorismo”.Allora si dovrebberointercettare per primi i serviziUSA e la NATO, che sono veriesperti in materia! Vale comunque la pena diricordare che nessun caso diterrorismo è stato risoltoutilizzando informazioniottenute attraversol'intercettazione di massa. La grave ingerenza, che vedecoinvolto anche il nostro paese,non ha smosso il filoatlanticoRe Napolitano che haminimizzato dicendo che sitratta di "una vicenda spinosache dovrà trovare delle rispostesoddisfacenti". Quali siano nonè difficile immaginare, visto cheanche i servizi italiani possonofare le stesse cose grazie a undecreto firmato da Mario Montiche li autorizza a stipulare

convenzioni con i soggettifornitori di pubblici servizi peraccedere alle loro banche dati(Inps, Poste, Università,Alitalia, Enel, FF.SS. etc.),senza alcuna autorizzazione delgiudice. Dalla scorsa estate, centinaia dimigliaia di utenti internet sisono uniti per protestare onlineed offline contro i programmi disorveglianza della NSA e dellealtre agenzie spionistiche. Sull’onda del movimento diprotesta è nato The Day WeFight Back, il giorno in cuicontrattacchiamo. Il prossimo undici febbraio sisvolgerà la giornata mondialecontro le attività di spionaggioche NSA, GCHQ, etc., hannosvolto e continuano a svolgerenei confronti di tutti gli utentidel web, attaccando il diritto ditutti noi di comunicare inprivato, inducendo una nera

censura e distruggendo ifondamenti della democrazia. Gli attivisti che supportano lamanifestazione, stanno creandoalcuni strumenti alternativi cheinstallati nei siti deipartecipanti, incoraggeranno lalotta alla sorveglianza. La protesta sarà supportataanche da una serie di contenutinei social media.Partecipiamo alla giornata delcontrattacco, denunciamol’imperialismo che èaggressività e reazione su tuttala linea, negazione dellademocrazia e della libertà diespressione delle masse.

Scintillaorgano di Piattaforma Comunista

Mensile. Editrice Scintilla OnlusDir. resp. E. Massimino

Iscrizione ROC n. 21964 del 1.3.2012Redaz: Via di Casal Bruciato 15, Roma

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