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SCUOLA DELL’INFANZIA CAPITOLINA MARIA STERNUOVO
La scuola dell’infanzia Maria Stern Nuovo ubicata nel Municipio Roma III Montesacro,nel quadrante
territoriale nord/est vicino al nuovo centro commerciale di Porta di Roma.
Nuovi edifici, spazi ben aperti e con molto verde , le famiglie che vi abitano sono molto giovani e con bambini
piccoli.
La Scuola del’Infanzia Capitolina è una istituzione formativa gestita dal Comune di Roma: essa si inserisce
nel Progetto complessivo del Comune che nel suo Statuto si è impegnato a tutelare i diritti dei bambini dai
tre ai sei anni (art. 2 com. 7).
Richiamandoci al Progetto educativo della Scuola dell’Infanzia del Comune di Roma “IL MODELLO
EDUCATIVO dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia di Roma Capitale”, la Scuola dell’Infanzia segue i seguenti
principi fondamentali:
1. Garantisce i diritti delle bambine e dei bambini.
2. Tutela i bisogni dei bambini e delle famiglie.
3. Concorre alla costruzione dell’identità del territorio.
4. Promuove progetti educativi che sviluppano le capacità delle bambine e dei bambini.
5. Considera il gioco, l’apprendimento e la socialità centrali nella crescita delle bambine e dei bambini.
6. Favorisce processi inclusivi.
7. È attenta all’organizzazione degli spazi e dei tempi di vita.
8. Considera la continuità dell’esperienza dei bambini un valore da sostenere e promuovere.
9. Valorizza e promuove le professionalità che in essa operano.
10. Promuove il sistema integrato dei servizi per garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione e
all’istruzione.
Le parole cardine del P.O.F. Flessibilità
1. intesa come apertura alle scelte innovative sotto il profilo educativo, didattico ed organizzativo; 2. come disponibilità nel programmare percorsi di apprendimento personalizzati che vadano incontro
alle differenti esigenze portate dagli alunni, dall’handicap all’eccellenza; 3. come disponibilità a valorizzare le risorse professionali.
Responsabilità
1. nell’assumersi e perseguire scelte, decisioni educative, didattiche, organizzative, gestionali, finanziarie e valutative.
Integrazione
1. intesa come collaborazione e confronto con soggetti istituzionali e risorse presenti nel territorio ( Comune, Provincia, C.S. Culturali, Musei, Federazioni sportive, Scuole…) per l’arricchimento ed il potenziamento dell’offerta formativa.
Valorizzazione
1. ovvero riconoscimento delle diversità in ognuno presenti intese come espressioni di una identità culturale che la scuola si impegna a riconoscere, accettare, promuovere, nell’ottica della tolleranza, della solidarietà e del rispetto della Persona.
Flessibilità Responsabilità Integrazione Valorizzazione
La scuola dell’Infanzia costruisce la sua titolarità di "prima scuola" del bambino, e concorre alla
formazione armonica ed integrale della sua personalità.
In questo contesto, i soggetti che apprendono hanno posizione di centralità, vale a dire che vanno
favoriti e stimolati nella loro partecipazione consapevole, in forme sia individuali che collaborative, alle
varie esperienze formative, con un atteggiamento di ricerca attiva nell’acquisizione della conoscenza.
L’apprendimento, inteso come processo dinamico e relazionale di costruzioni di significati attraverso
esperienze e conoscenze, è finalizzato a progetti di crescita globale ( cognitiva, affettiva, sociale) di
persone libere e responsabili, capaci di elaborare un’identità soggettiva e di partecipare in modo critico
e attivo alla vita associativa.
Richiamandoci al dettato dei Nuovi Orientamenti DPR 20 marzo 2009, n. 89 che sono i paradigmi del
Piano di Offerta Formativa della Scuola MARIA STERN NUOVO, definiamo le principali finalità:
La maturazione dell’ Identità;
la conquista dell’ Autonomia;
lo sviluppo delle Competenze;
l’acquisizione del senso di Cittadinanza.
Si ritengono, a tal fine, prioritari i seguenti postulati metodologici:
♠ La relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei vari contesti di esperienza,
come condizione di pensare, fare ed agire;
♠ La valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni( e, in particolare, del gioco di
finzione, d’immaginazione e d’identificazione e di trasformazione simbolica delle esperienze) .
♠ L’esperienza diretta con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura per
orientare la naturale curiosità in percorsi sempre più complessi ed organizzati di esplorazione e di
ricerca.
In questa dimensione sono altrettanto significative la partecipazione e la collaborazione delle famiglie
nella scuola, intese come incontro aperto al dialogo delle differenze di ruoli, di idee, di culture, come
ricerca di crescita attraverso momenti di riflessione comune, di occasioni, di scambio e di confronto,
che hanno come obiettivo la costruzione di un unico processo educativo che si configura come diritto
soggettivo del bambino.
Pertanto l’obiettivo generale del processo formativo della Scuola dell’Infanzia è quello di rafforzare
l’identità personale, l’autonomia, le competenze dei bambini e il senso di cittadinanza, attraverso un
modello pedagogico e didattico di scuola che riconosce sul piano educativo appunto la partecipazione
della famiglia e del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.
In relazione alla maturazione dell’identità personale la Scuola dell’Infanzia deve aiutare i bambini:
a. ad acquisire atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, allo scopo
di favorire il passaggio dalla curiosità alla ricerca;
b. controllare emozioni e sentimenti, rendersi sensibile nei confronti dell’altro.
In relazione alla conquista dell’autonomia la Scuola dell’Infanzia si impegna affinché i bambini:
a. siano liberi di esprimere il proprio pensiero per condividere le scelte che li riguardano;
b. abbiano cura di sé, degli altri e dell’ambiente;
c. si rendano disponibili, come singoli e in gruppo, all’interazione costruttiva. si impegnino ad
agire per il bene comune.
In relazione allo sviluppo delle competenze la Scuola dell’Infanzia:
a. consolida le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed
intellettive del bambino;
b. lo impegna nelle prime forme di lettura delle esperienze personali, di
esplorazione e di scoperta intenzionale ed organizzata della realtà;
c. in particolare mette il bambino nelle condizioni di maturare una molteplicità ordinata ed efficace di
strumenti linguistici e di modalità rappresentative;
d. di comprendere , interpretare, rielaborare e comunicare conoscenze ed abilità relative a
specifici campi di esperienza;
e. di dimostrare ed apprezzare coerenza cognitiva, insieme ad intuizione,
immaginazione, creatività.
In relazione alla acquisizione del senso di Cittadinanza la Scuola dell’Infanzia:
a. lo sviluppo di molteplici modalità di interazione contribuisce all’acquisizione di valori etici e
morali riguardanti la “diversità” – culturale, religiosa, etnica, personale - o “ l’ inedito” e
b. si aprano alla scoperta, all’interazione e al rispetto pratico dei valori della libertà, della
solidarietà, della giustizia.
COSA CI PROPONIAMO DI RAGGIUNGERE
OBIETTIVI RELAZIONALI ATTIVITA’ ● Mettere in atto comportamenti di autonomia,autocontrollo, fiducia in sé. ● Interagire positivamente con i compagni e con gli insegnanti. ● Accettare, rispettare ,aiutare gli altri e i “diversi ” da sé, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti. ● Cooperare nel lavoro con i compagni per il raggiungimento di un obiettivo comune. ● Realizzare lavori di gruppo.
♦ Lavori con la classe nel piccolo gruppo e nel grande gruppo. ♦ Attività di laboratorio. ♦ Progetti di arricchimento. ♦ Progetti realizzati nell’ambito degli insegnanti extra-curriculari.
OBIETTIVI AFFETTIVI ATTIVITA’ Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. ● Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti. ● Comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari in genere. ● Esprimere in contesti diversi e con diverse modalità le proprie emozioni e la propria affettività.
♦ Lavori con la classe, nel piccolo gruppo, in coppia, in interclasse. ♦ Progetti realizzati nell’ambito degli insegnamenti curriculari ed extracurriculari ♦ Tutte le attività progettate nella programmazione di sezione e nei Progetti sperimentali. ♦ Progetti continuità.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ATTIVITA’
►Il sé e l’altro
☻ Lavori in classe in grande e piccolo gruppo.
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. ►Il Corpo in movimento Identità, autonomia, salute ► Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità ►I discorsi e le parole Comunicazione, lingua e cultura ►La conoscenza del mondo Ordine,misura, spazio, tempo, natura
☻ Momenti laboratoriali in grande e piccolo gruppo. ☻ Tutte le attività previste nei progetti curriculari ed extra-curriculari.
Mediatore didattico per il raggiungimento degli obiettivi individuati del collegio docenti è il GIOCO considerato nelle sue molteplici valenze.
Forme di gioco
Bisogni formativi
Obiettivi Specifici di Apprendimento
RICREATIVO
▪ movimento ▪ avventura ▪ socializzazione
● corpo, movimento,salute ● il sé e l’altro
ESPRESSIVO
▪ comunicazione ▪ fantasia ▪ socializzazione
● fruizione e produzione di messaggi
ESPLORATIVO
▪ conoscenza ▪ autonomia ▪ manipolazione ▪ creatività ▪ avventura
● esplorare, conoscere, progettare ● fruizione e produzione di messaggi
DI COSTRUZIONE
▪ manipolazione ▪ creatività ▪ socializzazione
● esplorare, conoscere e progettare ● corpo, movimento, salute
LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI
La scuola è composta da tre sezioni, con due docenti che effettueranno un orario di tempo pieno.
Nella formazione delle sezioni ci si attiene ai seguenti criteri:
I genitori fanno richiesta di iscrizione per i propri figli alla Scuola Comunale dell’Infanzia nel periodo
tra gennaio e febbraio.
Nel mese di aprile verrà stilata una graduatoria provvisoria dal Municipio III, in base ai criteri e dai
punteggi dei singoli utenti.
L’utenza ha la possibilità di fare un eventuale ricorso.
Entro il mese di maggio verrà pubblicata la graduatoria definitiva cui seguirà la prima riunione con le
famiglie.
Nel mese di giugno il collegio docenti si riunirà per valutare come precedere per la formazione delle
sezioni compatibilmente con il numero dei bambini iscritti:
attenzione alla provenienza da una stessa struttura educativa (per esempio asilo nido, ecc.);
inserimento dei bambini di 4 e 5 anni possibilmente nella sezione della stessa fascia di età;
equilibrata distribuzione, in proporzione all’età dei bambini, per sezione;
suddivisione numerica proporzionata tra maschi e femmine;
separazione dei gemelli e dei fratelli;
inserimento dei bambini diversamente abili o in situazione di svantaggio socio-economico
concordata dalle strutture territoriali e dal GID;
le iscrizioni nel corso dell’anno seguono il criterio dell’equilibrio numerico dei bambini frequentanti e
la valutazione a cura del Funzionario, sentito il parere dei docenti;
la procedura delle formazione delle sezioni prevede, nei singoli plessi, un incontro di accoglienza a
giugno con i genitori dei bambini nuovi iscritti e, un colloquio indi duale a settembre per raccogliere
informazioni utili.
ACCOGLIENZA E AMBIENTAMENTO
Accogliere i bambini e le bambine, significa accogliere la loro storia, i loro vissuti, le loro aspettative, i loro
punti di forza e di debolezza, al fine di progettare interventi motivanti e significativi.
La scuola si impegna a creare un clima “ ottimale”, affinché ciascuno trovi stimoli ed incentivi per
apprendere, attraverso molteplici occasioni di socializzazione e di gioco.
ACCOGLIENZA AFFETTIVO – RELAZIONALE
◘ Garanzia di un passaggio lento e fluido con la presenza possibilmente delle docenti di riferimento e di un genitore. ◘ Lettura e valorizzazione delle diversità. ◘ Progettazione di percorsi formativi Personalizzati.
ACCOGLIENZA AMBIENTALE ◘ Predisposizione dell’ambiente didattico. ◘ Allestimento degli spazi comuni. ◘ Allestimento delle sezioni. ◘ Strutturazione aule decentrate.
ACCOGLIENZA ORGANIZZATIVA ◘ Predisposizione dell’orario delle attività. ◘ Pubblicizzazione dell’organizzazione delle sezioni. ◘ Strutturazione dell’attività didattica finalizzata all’accoglienza.
ACCOGLIENZA METODOLOGICO / DIDATTICA
Organizzazione di attività didattiche che favoriscano: ◘ la conoscenza individuale degli alunni. ◘ la socializzazione tra adulti e bambino. ◘ la socializzazione tra pari.
I momenti programmati nel progetto di accoglienza sono i seguenti:
►1° Momento : Open Day. Incontro con i genitori che desiderano conoscere la scuola con le docenti e il Funzionario
educativo. Sarà questa l’occasione per presentare il corpo docente e il progetto formativo, per
sensibilizzare gli adulti al rispetto dei tempi e della sensibilità dei bimbi ed introdurre il discorso dell’
“Accoglienza/Inserimento”: una modalità di accoglienza per piccoli gruppi di bimbi e genitori e per tempi da
brevi a prolungati nel rispetto delle esigenze di ciascun bambino.
► 2° Momento : Nel mese di Giugno si terrà la festa dell’Accoglienza a cui parteciperanno i nuovi iscritti. Tale occasione
rappresenta il primo incontro con la nuova scuola e con le insegnanti. In quest’occasione i genitori si
informeranno del periodo in cui verranno contattati per il colloquio individuale e l’inizio dell’inserimento.
► 3° Momento : Nel mese di Settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico, una mattinata verrà dedicata all’incontro delle
singole coppie di genitori con le docenti di sezione e verrà consegnato il calendario dell’inserimento, il
Regolamento, l’elenco di ciò che bisognerà portare per il/la bambino/a.
Il calendario dell’inserimento definisce la cadenza degli orari di entrata e diuscita giornaliera. In base a lla
osservazione dei comportamenti dei bambini si valuterà l’allontanamento dei genitori e la durata della
permanenza.
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI
La nostra scuola accoglie ed integra bambini diversamente abili per i quali:
● individua il canale comunicativo privilegiato e da questo parte per programmare
percorsi didattici che valorizzino le risorse di tutti;
● predispone un ambiente positivo, favorendo le relazioni, l’accettazione e la
valorizzazione di ognuno;
● organizza attività di laboratorio, di intersezione, in piccolo gruppo;
● coinvolge le famiglie ed i centri socio – educativi nel progetto Educativo, al fine di avere una
continuità di intenti che affianchi, supporti e prosegua il lavoro della scuola, al fine di integrare il bambino
nella sua globalità;
● organizza GLH di confronto e di verifica finalizzati alla costruzione del superamento delle difficoltà
nelle prospettive della co-educazione.
ORGANIZZAZIONE ORARIA E DIDATTICA
I docenti operano con un orario di 30 ore e di norma, i loro turni si articolano con due ore quotidiane di
compresenza nelle quali si predispongono le attività educativo-didattica strutturate. Essa è finalizzata:
♠ alle attività di individualizzazione: accoglienza, Circle Time, momenti di condivisione tra adulto e bambino
e bambino-bambino;
♠ alle attività di laboratorio: formazione di piccoli gruppi di bambini di sezione, di intersezione;
♠ cura e ripristino di spazi e materiali;
♠ Documentazione.
La scuola offre un servizio all’utenza dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,50.
Dalle ore 8,00 alle ore 8,45 Accoglienza in comune delle tre sezioni e attività con gioco libero.
Dalle ore 8,45 alle ore 9,30 Rientro nelle proprie sezioni. In base ai giorni inizio delle attività extracurriculari .
Dalle ore 9,30 alle ore 10,30 Colazione di circa mezz’ora in base agli orari delle attività extracurriculari
Dalle ore 10,15 alle ore 11,30
Tempo dedicato alla programmazione curriculare di sezione
Dalle ore 11,00 alle ore 12,30 Tempo dedicato all’attività laboratoriale in base al calendario
Dalle ore 12,30 alle ore 14,30 Pranzo diviso in due turni
Dalle ore 13,30 alle ore 15,00 Relax. Gioco libero.
Dalle ore 14,00 alle ore 15,30 Tempo dedicato alla programmazione curriculare di sezione o laboratoriale
Dalle ore 15,30 alle ore 16,00 Riordino delle classi
Dalle ore 16,00 alle ore 16,50 “Commiato ed uscita”
IL RUOLO PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE
L’INSEGNANTE ha un ruolo fondante come ruolo di sostegno al processo di crescita della persona
attraverso la propria professionalità, esperienza e cultura e, attraverso una disposizione personale alla
comprensione empatica.
LE COMPETENZE
creare relazioni positive, di affetto e di stima, di ascolto dei bisogni dei bambini a lei affidati e
delle loro famiglie;
valorizzare il bambino potenziando l’autostima, la fiducia in sé e il senso di
responsabilità nei confronti di sé stesso e degli altri;
favorire e promuovere relazioni significative favorendo il lavoro di
gruppo con la metodologia laboratoriale e la pedagogia dell’ascolto;
ricercare e predisporre attività diversificate tenendo conto dell’età e del livello di sviluppo ;
ricercare e predisporre materiali adeguati per una scuola del fare che metta al centro
l’autonoma espressione del bambino evitando , sia nelle scelte dei giochi che dei libri, stereotipi, materiali
da compilare, esercizi ripetitivi;
dare attenzione progettuale ai momenti di cura : il pranzo, il riposo, la cura personale ed
igienica nella consapevolezza del loro valore educativo primario.
Il suo impegno professionale si articola nella partecipazione
1. alla Programmazione didattica attraverso i collegi docenti: mensilmente si organizzano per
affrontare la stesura o la calendarizzazione del Progetto educativo, per la Documentazione, per la
definizione dei modelli organizzativi, ecc. che riguardano l’aspetto delle scadenze amministrative
che riguardano le mansioni contrattuali.
2. Ai piani di aggiornamento individuati dall’Ente che hanno l’obbligatorietà contrattuale.
ARTICOLAZIONE DEL LAVORO DEI DOCENTI Per la gestione dell’offerta formativa, il lavoro dei docenti si articola come segue:
ARTICOLAZIONE LAVORO DOCENTI
COMPOSIZIONE MODALITA’OPERATIVE E ATTIVITA’
COLLEGIO DOCENTI
Tutti i docenti dell’ambito a tempo indeterminato e determinato
Programmazione educativa
TEAM DI CLASSE
Programmazione didattica e verifiche periodiche. Progetti sperimentali.
INCONTRI DI TEAM CON LE FAMIGLIE
Insegnanti del team e genitori della classe
Colloquio individuale calendarizzato o su richiesta
G.I.D.
Coordinatore, insegnanti eletti dal C.d.D., Psicologo dell 'ASL
Programmazione Verifica Coordinamento progetti Recupero
COMMISSIONI: - POF - GID - COMUNITA’ - INTEGRAZIONE
Docenti dell’Ambito eletti dal Collegio Docenti
Stabiliscono i criteri operativi delle varie aree
PROGRAMMAZIONE
Docenti del team di sezione Verifica del lavoro svolto e adeguamenti. Unitarietà dell’ insegnamento.
PROGETTAZIONE
Gruppi di progetto Funzioni obiettivo
Progettazione, documentazione, pubblicizzazione, verifiche periodiche, analisi finale. ( Gli incontri avvengono durante le ore di programmazione e in orario aggiuntivo).
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEI DOCENTI
L’aggiornamento professionale dei docenti è un elemento importante della qualità del servizio scolastico.
Esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le
innovazioni didattiche.
Le insegnanti partecipano a corsi di formazione, aggiornamento, stage, proposti dal Dipartimento XI,
dall’I.R.R.E., da associazioni professionali e culturali, da enti accreditati presso il Dipartimento e il Ministero
dell’Istruzione Università e Ricerca.
I PRINCIPALI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO - Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell’Infanzia.
- Il Progetto Educativo della Scuola dell’Infanzia del Comune di Roma denominato “IL MODELLO
EDUCATIVO dei Nidi e delle Scuole dell’infanzia di Roma Capitale”.
- Regolamento della Scuola Comunale dell’Infanzia (deliberazione comunale n.261 del 17-12-1996).
- Nuovi Orientamenti DPR 20 marzo 2009, n. 89.
IDEE GUIDA I punti essenziali della nostra offerta formativa sono:
- carattere aperto delle indicazioni curricolari, libere da rigidità disciplinari;
- attenzione peculiare alla dimensione dell’accoglienza e del benessere;
- il riconoscimento e la valorizzazione della diversità;
- i processi di integrazione dei bambini diversamente abili;
- l’organizzazione flessibile della didattica, dei tempi, degli spazi;
- l’articolazione e la ricerca quali risorse privilegiate di apprendimento e relazioni;
- la collaborazione e la progettazione del gruppo docente;
- Il coinvolgimento e il dialogo con le famiglie;
- l’attenzione alla dimensione della continuità.
All’inizio dell’anno scolastico, il Collegio Docenti, seguendo i criteri generali dettati dalle Indicazioni Nazionali
e dal Regolamento (Del. Del Consiglio Comunale n.261 del 17-12-1996), elabora una programmazione
educativa che contiene le scelte didattiche e organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse.
Durate l’anno scolastico tale progetto è valutato trimestralmente dal Collegio. La programmazione didattica è
organizzata nei vari plessi con modalità diverse, secondo le esigenze di ogni scuola. la sua pianificazione
prevede:
- l’analisi della situazione iniziale;
- la definizione degli obiettivi formativi e di capacità;
- la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dai
bambini;
- la selezione delle metodologie e delle strategie;
- la ricerca di procedure di verifica e valutazione.
L’offerta educativa e formativa mira ad uno sviluppo integrale ed armonico della persona, tenendo presenti
sia gli aspetti cognitivi, quanto quelli fisici, affettivi e relazionali, inoltre, considerando le necessità di ogni
singolo bambino, nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ciascuno.
FINALITÀ EDUCATIVA In ogni scuola la pratica educativa tende a raggiungere le seguenti finalità:
- sviluppare la personalità del bambino-identità personale;
- formare l’uomo e il cittadino-identità sociale;
- promuovere la prima alfabetizzazione-identità culturale;
- prevenire il disagio e favorire il recupero della deprivazione culturale.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA La scuola dell’infanzia si propone come:
- luogo di apprendimento, socializzazione, animazione;
- filtro delle esperienze extra scolastiche;
- luogo che sviluppa, in prospettiva, capacità di critica e autonomia di comportamento.
La scuola dell’infanzia tiene conto di un bambino/a che:
- al suo ingresso a scuola ha già una sua storia personale, alla quale è necessario attingere come
dato primario di una progettualità rispetto alle differenze individuali;
- è un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, aperto alle relazioni sociali.
La scuola dell’infanzia deve consentire al bambino/a il raggiungimento di avvertibili traguardi di sviluppo in
ordine a:
- maturazione dell’identità come progressivo affinamento delle potenzialità cognitive, di atteggiamento
di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di controllo delle emozioni, di sensibilità
verso gli altri;
- conquista dell’autonomia intesa come finalità da raggiungere progressivamente, sia nell’aspetto
motorio e pratico, sia come maturazione della capacità di rapportarsi in modo personale con cose,
persone, situazioni;
- sviluppo delle competenze come consolidamento di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche
e intellettive.
Nelle Indicazioni Nazionali e nel “Il Modello Educativo dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia del Comune di
Roma” non si parla di materie o discipline, come negli altri ordini di scuola. In questi progetti educativi sono
indicati gli obiettivi formativi che orientano tutte le attività della scuola, allo scopo di fornire ad ogni
bambino/a la possibilità di maturare in termini adatti alla loro età, tutte le dimensioni di sviluppo tracciate nel
profilo educativo, culturale e professionale.
LA PARTECIPAZIONE DELLA FAMIGLIA
Inoltre, le famiglie partecipano alla vita della scuola e al suo progetto educativo attraverso:
il colloquio individuale fra insegnanti e genitori che ha lo scopo di favorire la conoscenza reciproca e
la condivisione delle esperienze del bambino nei due ambienti.
L’ incontro di sezione fra genitori e insegnanti rappresenta un momento di verifica e riflessione sulle
attività svolte e da svolgere, la pianificazione di prassi organizzative e di partecipazione attiva.
L’assemblea dei genitori ha compiti di discussione e verifica dell’andamento scolastico. Elabora
pareri e proposte da sottoporre al referente del Consiglio di scuola.
Possibilità di utilizzo dei locali scolastici, in orario extra scolastico, da parte dei genitori per
assemblee finalizzate alla discussione collettiva dei “problemi” ed esigenze comuni.
Partecipazione a momenti di attività didattica e a manifestazioni collettive.
Consiglio di Scuola: come da Regolamento.
Consultazione sulla bacheca dedicata alle famiglie di:
P.O.F.
Regolamento Scuola dell’Infanzia Comunale
Regolamento Sanitario
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La Scuola deve porsi in continuità con le esperienze che il bambino compie nei suoi vari ambiti di vita,
mediandole culturalmente e collocandole in una prospettiva di sviluppo educativo.
Le famiglie entrano nella scuola condividendo responsabilità ed impegni, nel rispetto reciproco dei ruoli.
Durante l’anno scolastico, attraverso periodiche assemblee, le famiglie possono conoscere l’organizzazione
scolastica e le scelte progettuali delle insegnanti.
Sono previsti, nel corso dell’anno, colloqui individuali con scambio di informazioni sul bambino, verifica sui
traguardi evolutivi raggiunti e le competenze maturate.
Le insegnanti sono disponibili ad effettuare colloqui individuali qualora se ne presentasse la necessità o in
seguito alla richiesta dei genitori.
COMPETENZE DELLA FAMIGLIA
- Conoscere l’Offerta Formativa della scuola;
- conoscere il percorso educativo didattico programmatico;
- offrire una valida collaborazione, comunicando tutte le informazioni che aiutino a comprendere il
bambino;
- partecipare agli incontri periodici;
- cooperare, perché, a casa e a scuola, il bambino trovi atteggiamenti educativi analoghi;
- i genitori hanno il diritto di esprimere pareri e proposte nelle dovute sedi ( Organi Collegiali,
assemblee ecc…);
- i genitori hanno il diritto di essere informati circa il percorso educativo e chiedere spiegazioni.
PROGETTO EDUCATIVO
Il progetto educativo riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio; vengono
messe in atto una molteplicità di strategie che offrono alla scuola la possibilità di leggere ed interagire con la
realtà.
La dimensione organizzativa progettuale riguarda tutti gli aspetti della vita della scuola:
A- professionale e culturale del personale docente e non docente;
B- di progettazione didattico e di programmazione;
C- comunicativo e relazionale con i genitori, colloqui con le famiglie, collegi docenti e di ambito.
L’approvazione del piano annuale delle attività formulato dal collegio dei docenti, l’approvazione della
proposta di attività educativa a conduzione esterna, l’organizzazione di iniziative di coinvolgimento dei
genitori alla vita della scuola e di prevenzione del disagio educativo, sono state adempiute nel Consiglio di
Scuola.
Tipologia del progetto in riferimento alla priorità delle problematiche rilevate
Proporremo un progetto che inizierà nell'anno scolastico 2017-2018, e seguirà determinate finalità che la
nostra Scuola cercherà di realizzare nel corso di due o tre anni. Verrà elaborato nei primi mesi del nuovo
anno scolastico con finalità che saranno derivate da una visione concreta, dinamica e integrata dei bambini
e delle loro famiglie, nel loro contesto quotidiano, riguardando la propria persona e gli ambienti di vissuto. Il
riscontro effettuato verterà sul privilegiare nell'educazione dei bambini non solo del nozionismo e della
prestazione linguistico – intellettiva, ma integrando il vissuto della dimensione affettivo-emotiva e di
relazione. Il ruolo paritario di questa habiltas umanae, porterà a promuovere l'educazione etico-morale.
Il bambino è un individuo che può essere educato ad essere attivo, impegnato in vari rapporti di interazioni
con i coetanei, con gli adulti, con l’ambiente naturale e soprattutto con la cura dell'hambitus e tutte le
routine e le attività che in esso si compiono e per la cura della relazione.
Attività di integrazione curricolare
La scuola deve ricercare percorsi al fine di rispondere in maniera differenziata ai diversi bisogni dei bambini.
Deve quindi ampliare l’offerta formativa con iniziative, non strettamente curriculari. Tali proposte, discusse e
concordate nelle singole assemblee di sezione e approvate dal Consiglio Scuola, non sono semplici
aggiunte al programma scolastico. Anche se non pienamente inserite nella programmazione educativa e
didattica di ciascuna sezione, contribuiscono ad estendere e consolidare , in modo equilibrato, lo sviluppo
cognitivo, affettivo e relazionale del bambino e, inoltre, sono finalizzate a garantire a tutti uguali opportunità
di crescita culturale.
Per ottenere questi risultati la scuola si adopera affinché nessun bambino venga escluso per motivi
economici dalle attività opzionali (corsi di musica, inglese, visite guidate, uscite per assistere a spettacoli
ecc..).
Per l’anno scolastico 2017-2018 si riconfermano le attività extracurriculari del gioco-teatrale con
Lagattaturchina e il Progetto Musica con il CDM.
Durante le feste ci sarà la possibilità per i bambini di assistere a spettacoli con animatori delle Associazioni
culturali autorizzate. Le Ricorrenze festeggiate saranno quelle dell’ultimo giorno di scuola, prima
delle vacanze natalizie e per Carnevale il martedì grasso.
La Festa di Fine anno si animerà della presenza della Biblioteca itinerante Ottimomassimo, che svolgerà con
i bambini un laboratorio inerente la lettura e l’importanza del libro nel vissuto personale di ognuno di noi.
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