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SCUOLA DELL’INFANZIA CAPITOLINA MARIA STERNUOVO La scuola dell’infanzia Maria Stern Nuovo ubicata nel Municipio Roma III Montesacro,nel quadrante territoriale nord/est vicino al nuovo centro commerciale di Porta di Roma. Nuovi edifici, spazi ben aperti e con molto verde , le famiglie che vi abitano sono molto giovani e con bambini piccoli. La Scuola del’Infanzia Capitolina è una istituzione formativa gestita dal Comune di Roma: essa si inserisce nel Progetto complessivo del Comune che nel suo Statuto si è impegnato a tutelare i diritti dei bambini dai tre ai sei anni (art. 2 com. 7). Richiamandoci al Progetto educativo della Scuola dell’Infanzia del Comune di Roma “IL MODELLO EDUCATIVO dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia di Roma Capitale”, la Scuola dell’Infanzia segue i seguenti principi fondamentali: 1. Garantisce i diritti delle bambine e dei bambini. 2. Tutela i bisogni dei bambini e delle famiglie. 3. Concorre alla costruzione dell’identità del territorio. 4. Promuove progetti educativi che sviluppano le capacità delle bambine e dei bambini. 5. Considera il gioco, l’apprendimento e la socialità centrali nella crescita delle bambine e dei bambini. 6. Favorisce processi inclusivi. 7. È attenta all’organizzazione degli spazi e dei tempi di vita. 8. Considera la continuità dell’esperienza dei bambini un valore da sostenere e promuovere. 9. Valorizza e promuove le professionalità che in essa operano. 10. Promuove il sistema integrato dei servizi per garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione e all’istruzione. Le parole cardine del P.O.F. Flessibilità 1. intesa come apertura alle scelte innovative sotto il profilo educativo, didattico ed organizzativo; 2. come disponibilità nel programmare percorsi di apprendimento personalizzati che vadano incontro alle differenti esigenze portate dagli alunni, dall’handicap all’eccellenza; 3. come disponibilità a valorizzare le risorse professionali. Responsabilità 1. nell’assumersi e perseguire scelte, decisioni educative, didattiche, organizzative, gestionali, finanziarie e valutative. Integrazione 1. intesa come collaborazione e confronto con soggetti istituzionali e risorse presenti nel territorio ( Comune, Provincia, C.S. Culturali, Musei, Federazioni sportive, Scuole…) per l’arricchimento ed il potenziamento dell’offerta formativa. Valorizzazione 1. ovvero riconoscimento delle diversità in ognuno presenti intese come espressioni di una identità culturale che la scuola si impegna a riconoscere, accettare, promuovere, nell’ottica della tolleranza, della solidarietà e del rispetto della Persona. Flessibilità Responsabilità Integrazione Valorizzazione

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SCUOLA DELL’INFANZIA CAPITOLINA MARIA STERNUOVO

La scuola dell’infanzia Maria Stern Nuovo ubicata nel Municipio Roma III Montesacro,nel quadrante

territoriale nord/est vicino al nuovo centro commerciale di Porta di Roma.

Nuovi edifici, spazi ben aperti e con molto verde , le famiglie che vi abitano sono molto giovani e con bambini

piccoli.

La Scuola del’Infanzia Capitolina è una istituzione formativa gestita dal Comune di Roma: essa si inserisce

nel Progetto complessivo del Comune che nel suo Statuto si è impegnato a tutelare i diritti dei bambini dai

tre ai sei anni (art. 2 com. 7).

Richiamandoci al Progetto educativo della Scuola dell’Infanzia del Comune di Roma “IL MODELLO

EDUCATIVO dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia di Roma Capitale”, la Scuola dell’Infanzia segue i seguenti

principi fondamentali:

1. Garantisce i diritti delle bambine e dei bambini.

2. Tutela i bisogni dei bambini e delle famiglie.

3. Concorre alla costruzione dell’identità del territorio.

4. Promuove progetti educativi che sviluppano le capacità delle bambine e dei bambini.

5. Considera il gioco, l’apprendimento e la socialità centrali nella crescita delle bambine e dei bambini.

6. Favorisce processi inclusivi.

7. È attenta all’organizzazione degli spazi e dei tempi di vita.

8. Considera la continuità dell’esperienza dei bambini un valore da sostenere e promuovere.

9. Valorizza e promuove le professionalità che in essa operano.

10. Promuove il sistema integrato dei servizi per garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione e

all’istruzione.

Le parole cardine del P.O.F. Flessibilità

1. intesa come apertura alle scelte innovative sotto il profilo educativo, didattico ed organizzativo; 2. come disponibilità nel programmare percorsi di apprendimento personalizzati che vadano incontro

alle differenti esigenze portate dagli alunni, dall’handicap all’eccellenza; 3. come disponibilità a valorizzare le risorse professionali.

Responsabilità

1. nell’assumersi e perseguire scelte, decisioni educative, didattiche, organizzative, gestionali, finanziarie e valutative.

Integrazione

1. intesa come collaborazione e confronto con soggetti istituzionali e risorse presenti nel territorio ( Comune, Provincia, C.S. Culturali, Musei, Federazioni sportive, Scuole…) per l’arricchimento ed il potenziamento dell’offerta formativa.

Valorizzazione

1. ovvero riconoscimento delle diversità in ognuno presenti intese come espressioni di una identità culturale che la scuola si impegna a riconoscere, accettare, promuovere, nell’ottica della tolleranza, della solidarietà e del rispetto della Persona.

Flessibilità Responsabilità Integrazione Valorizzazione

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La scuola dell’Infanzia costruisce la sua titolarità di "prima scuola" del bambino, e concorre alla

formazione armonica ed integrale della sua personalità.

In questo contesto, i soggetti che apprendono hanno posizione di centralità, vale a dire che vanno

favoriti e stimolati nella loro partecipazione consapevole, in forme sia individuali che collaborative, alle

varie esperienze formative, con un atteggiamento di ricerca attiva nell’acquisizione della conoscenza.

L’apprendimento, inteso come processo dinamico e relazionale di costruzioni di significati attraverso

esperienze e conoscenze, è finalizzato a progetti di crescita globale ( cognitiva, affettiva, sociale) di

persone libere e responsabili, capaci di elaborare un’identità soggettiva e di partecipare in modo critico

e attivo alla vita associativa.

Richiamandoci al dettato dei Nuovi Orientamenti DPR 20 marzo 2009, n. 89 che sono i paradigmi del

Piano di Offerta Formativa della Scuola MARIA STERN NUOVO, definiamo le principali finalità:

La maturazione dell’ Identità;

la conquista dell’ Autonomia;

lo sviluppo delle Competenze;

l’acquisizione del senso di Cittadinanza.

Si ritengono, a tal fine, prioritari i seguenti postulati metodologici:

♠ La relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei vari contesti di esperienza,

come condizione di pensare, fare ed agire;

♠ La valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni( e, in particolare, del gioco di

finzione, d’immaginazione e d’identificazione e di trasformazione simbolica delle esperienze) .

♠ L’esperienza diretta con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura per

orientare la naturale curiosità in percorsi sempre più complessi ed organizzati di esplorazione e di

ricerca.

In questa dimensione sono altrettanto significative la partecipazione e la collaborazione delle famiglie

nella scuola, intese come incontro aperto al dialogo delle differenze di ruoli, di idee, di culture, come

ricerca di crescita attraverso momenti di riflessione comune, di occasioni, di scambio e di confronto,

che hanno come obiettivo la costruzione di un unico processo educativo che si configura come diritto

soggettivo del bambino.

Pertanto l’obiettivo generale del processo formativo della Scuola dell’Infanzia è quello di rafforzare

l’identità personale, l’autonomia, le competenze dei bambini e il senso di cittadinanza, attraverso un

modello pedagogico e didattico di scuola che riconosce sul piano educativo appunto la partecipazione

della famiglia e del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.

In relazione alla maturazione dell’identità personale la Scuola dell’Infanzia deve aiutare i bambini:

a. ad acquisire atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, allo scopo

di favorire il passaggio dalla curiosità alla ricerca;

b. controllare emozioni e sentimenti, rendersi sensibile nei confronti dell’altro.

In relazione alla conquista dell’autonomia la Scuola dell’Infanzia si impegna affinché i bambini:

a. siano liberi di esprimere il proprio pensiero per condividere le scelte che li riguardano;

b. abbiano cura di sé, degli altri e dell’ambiente;

c. si rendano disponibili, come singoli e in gruppo, all’interazione costruttiva. si impegnino ad

agire per il bene comune.

In relazione allo sviluppo delle competenze la Scuola dell’Infanzia:

a. consolida le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed

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intellettive del bambino;

b. lo impegna nelle prime forme di lettura delle esperienze personali, di

esplorazione e di scoperta intenzionale ed organizzata della realtà;

c. in particolare mette il bambino nelle condizioni di maturare una molteplicità ordinata ed efficace di

strumenti linguistici e di modalità rappresentative;

d. di comprendere , interpretare, rielaborare e comunicare conoscenze ed abilità relative a

specifici campi di esperienza;

e. di dimostrare ed apprezzare coerenza cognitiva, insieme ad intuizione,

immaginazione, creatività.

In relazione alla acquisizione del senso di Cittadinanza la Scuola dell’Infanzia:

a. lo sviluppo di molteplici modalità di interazione contribuisce all’acquisizione di valori etici e

morali riguardanti la “diversità” – culturale, religiosa, etnica, personale - o “ l’ inedito” e

b. si aprano alla scoperta, all’interazione e al rispetto pratico dei valori della libertà, della

solidarietà, della giustizia.

COSA CI PROPONIAMO DI RAGGIUNGERE

OBIETTIVI RELAZIONALI ATTIVITA’ ● Mettere in atto comportamenti di autonomia,autocontrollo, fiducia in sé. ● Interagire positivamente con i compagni e con gli insegnanti. ● Accettare, rispettare ,aiutare gli altri e i “diversi ” da sé, comprendendo le ragioni dei loro comportamenti. ● Cooperare nel lavoro con i compagni per il raggiungimento di un obiettivo comune. ● Realizzare lavori di gruppo.

♦ Lavori con la classe nel piccolo gruppo e nel grande gruppo. ♦ Attività di laboratorio. ♦ Progetti di arricchimento. ♦ Progetti realizzati nell’ambito degli insegnanti extra-curriculari.

OBIETTIVI AFFETTIVI ATTIVITA’ Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. ● Attivare modalità relazionali positive con i compagni e con gli adulti. ● Comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari in genere. ● Esprimere in contesti diversi e con diverse modalità le proprie emozioni e la propria affettività.

♦ Lavori con la classe, nel piccolo gruppo, in coppia, in interclasse. ♦ Progetti realizzati nell’ambito degli insegnamenti curriculari ed extracurriculari ♦ Tutte le attività progettate nella programmazione di sezione e nei Progetti sperimentali. ♦ Progetti continuità.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ATTIVITA’

►Il sé e l’altro

☻ Lavori in classe in grande e piccolo gruppo.

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Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. ►Il Corpo in movimento Identità, autonomia, salute ► Linguaggi, creatività, espressione Gestualità, arte, musica, multimedialità ►I discorsi e le parole Comunicazione, lingua e cultura ►La conoscenza del mondo Ordine,misura, spazio, tempo, natura

☻ Momenti laboratoriali in grande e piccolo gruppo. ☻ Tutte le attività previste nei progetti curriculari ed extra-curriculari.

Mediatore didattico per il raggiungimento degli obiettivi individuati del collegio docenti è il GIOCO considerato nelle sue molteplici valenze.

Forme di gioco

Bisogni formativi

Obiettivi Specifici di Apprendimento

RICREATIVO

▪ movimento ▪ avventura ▪ socializzazione

● corpo, movimento,salute ● il sé e l’altro

ESPRESSIVO

▪ comunicazione ▪ fantasia ▪ socializzazione

● fruizione e produzione di messaggi

ESPLORATIVO

▪ conoscenza ▪ autonomia ▪ manipolazione ▪ creatività ▪ avventura

● esplorare, conoscere, progettare ● fruizione e produzione di messaggi

DI COSTRUZIONE

▪ manipolazione ▪ creatività ▪ socializzazione

● esplorare, conoscere e progettare ● corpo, movimento, salute

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LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI

La scuola è composta da tre sezioni, con due docenti che effettueranno un orario di tempo pieno.

Nella formazione delle sezioni ci si attiene ai seguenti criteri:

I genitori fanno richiesta di iscrizione per i propri figli alla Scuola Comunale dell’Infanzia nel periodo

tra gennaio e febbraio.

Nel mese di aprile verrà stilata una graduatoria provvisoria dal Municipio III, in base ai criteri e dai

punteggi dei singoli utenti.

L’utenza ha la possibilità di fare un eventuale ricorso.

Entro il mese di maggio verrà pubblicata la graduatoria definitiva cui seguirà la prima riunione con le

famiglie.

Nel mese di giugno il collegio docenti si riunirà per valutare come precedere per la formazione delle

sezioni compatibilmente con il numero dei bambini iscritti:

attenzione alla provenienza da una stessa struttura educativa (per esempio asilo nido, ecc.);

inserimento dei bambini di 4 e 5 anni possibilmente nella sezione della stessa fascia di età;

equilibrata distribuzione, in proporzione all’età dei bambini, per sezione;

suddivisione numerica proporzionata tra maschi e femmine;

separazione dei gemelli e dei fratelli;

inserimento dei bambini diversamente abili o in situazione di svantaggio socio-economico

concordata dalle strutture territoriali e dal GID;

le iscrizioni nel corso dell’anno seguono il criterio dell’equilibrio numerico dei bambini frequentanti e

la valutazione a cura del Funzionario, sentito il parere dei docenti;

la procedura delle formazione delle sezioni prevede, nei singoli plessi, un incontro di accoglienza a

giugno con i genitori dei bambini nuovi iscritti e, un colloquio indi duale a settembre per raccogliere

informazioni utili.

ACCOGLIENZA E AMBIENTAMENTO

Accogliere i bambini e le bambine, significa accogliere la loro storia, i loro vissuti, le loro aspettative, i loro

punti di forza e di debolezza, al fine di progettare interventi motivanti e significativi.

La scuola si impegna a creare un clima “ ottimale”, affinché ciascuno trovi stimoli ed incentivi per

apprendere, attraverso molteplici occasioni di socializzazione e di gioco.

ACCOGLIENZA AFFETTIVO – RELAZIONALE

◘ Garanzia di un passaggio lento e fluido con la presenza possibilmente delle docenti di riferimento e di un genitore. ◘ Lettura e valorizzazione delle diversità. ◘ Progettazione di percorsi formativi Personalizzati.

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ACCOGLIENZA AMBIENTALE ◘ Predisposizione dell’ambiente didattico. ◘ Allestimento degli spazi comuni. ◘ Allestimento delle sezioni. ◘ Strutturazione aule decentrate.

ACCOGLIENZA ORGANIZZATIVA ◘ Predisposizione dell’orario delle attività. ◘ Pubblicizzazione dell’organizzazione delle sezioni. ◘ Strutturazione dell’attività didattica finalizzata all’accoglienza.

ACCOGLIENZA METODOLOGICO / DIDATTICA

Organizzazione di attività didattiche che favoriscano: ◘ la conoscenza individuale degli alunni. ◘ la socializzazione tra adulti e bambino. ◘ la socializzazione tra pari.

I momenti programmati nel progetto di accoglienza sono i seguenti:

►1° Momento : Open Day. Incontro con i genitori che desiderano conoscere la scuola con le docenti e il Funzionario

educativo. Sarà questa l’occasione per presentare il corpo docente e il progetto formativo, per

sensibilizzare gli adulti al rispetto dei tempi e della sensibilità dei bimbi ed introdurre il discorso dell’

“Accoglienza/Inserimento”: una modalità di accoglienza per piccoli gruppi di bimbi e genitori e per tempi da

brevi a prolungati nel rispetto delle esigenze di ciascun bambino.

► 2° Momento : Nel mese di Giugno si terrà la festa dell’Accoglienza a cui parteciperanno i nuovi iscritti. Tale occasione

rappresenta il primo incontro con la nuova scuola e con le insegnanti. In quest’occasione i genitori si

informeranno del periodo in cui verranno contattati per il colloquio individuale e l’inizio dell’inserimento.

► 3° Momento : Nel mese di Settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico, una mattinata verrà dedicata all’incontro delle

singole coppie di genitori con le docenti di sezione e verrà consegnato il calendario dell’inserimento, il

Regolamento, l’elenco di ciò che bisognerà portare per il/la bambino/a.

Il calendario dell’inserimento definisce la cadenza degli orari di entrata e diuscita giornaliera. In base a lla

osservazione dei comportamenti dei bambini si valuterà l’allontanamento dei genitori e la durata della

permanenza.

ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI

La nostra scuola accoglie ed integra bambini diversamente abili per i quali:

● individua il canale comunicativo privilegiato e da questo parte per programmare

percorsi didattici che valorizzino le risorse di tutti;

● predispone un ambiente positivo, favorendo le relazioni, l’accettazione e la

valorizzazione di ognuno;

● organizza attività di laboratorio, di intersezione, in piccolo gruppo;

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● coinvolge le famiglie ed i centri socio – educativi nel progetto Educativo, al fine di avere una

continuità di intenti che affianchi, supporti e prosegua il lavoro della scuola, al fine di integrare il bambino

nella sua globalità;

● organizza GLH di confronto e di verifica finalizzati alla costruzione del superamento delle difficoltà

nelle prospettive della co-educazione.

ORGANIZZAZIONE ORARIA E DIDATTICA

I docenti operano con un orario di 30 ore e di norma, i loro turni si articolano con due ore quotidiane di

compresenza nelle quali si predispongono le attività educativo-didattica strutturate. Essa è finalizzata:

♠ alle attività di individualizzazione: accoglienza, Circle Time, momenti di condivisione tra adulto e bambino

e bambino-bambino;

♠ alle attività di laboratorio: formazione di piccoli gruppi di bambini di sezione, di intersezione;

♠ cura e ripristino di spazi e materiali;

♠ Documentazione.

La scuola offre un servizio all’utenza dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,50.

Dalle ore 8,00 alle ore 8,45 Accoglienza in comune delle tre sezioni e attività con gioco libero.

Dalle ore 8,45 alle ore 9,30 Rientro nelle proprie sezioni. In base ai giorni inizio delle attività extracurriculari .

Dalle ore 9,30 alle ore 10,30 Colazione di circa mezz’ora in base agli orari delle attività extracurriculari

Dalle ore 10,15 alle ore 11,30

Tempo dedicato alla programmazione curriculare di sezione

Dalle ore 11,00 alle ore 12,30 Tempo dedicato all’attività laboratoriale in base al calendario

Dalle ore 12,30 alle ore 14,30 Pranzo diviso in due turni

Dalle ore 13,30 alle ore 15,00 Relax. Gioco libero.

Dalle ore 14,00 alle ore 15,30 Tempo dedicato alla programmazione curriculare di sezione o laboratoriale

Dalle ore 15,30 alle ore 16,00 Riordino delle classi

Dalle ore 16,00 alle ore 16,50 “Commiato ed uscita”

IL RUOLO PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE

L’INSEGNANTE ha un ruolo fondante come ruolo di sostegno al processo di crescita della persona

attraverso la propria professionalità, esperienza e cultura e, attraverso una disposizione personale alla

comprensione empatica.

LE COMPETENZE

creare relazioni positive, di affetto e di stima, di ascolto dei bisogni dei bambini a lei affidati e

delle loro famiglie;

valorizzare il bambino potenziando l’autostima, la fiducia in sé e il senso di

responsabilità nei confronti di sé stesso e degli altri;

favorire e promuovere relazioni significative favorendo il lavoro di

gruppo con la metodologia laboratoriale e la pedagogia dell’ascolto;

ricercare e predisporre attività diversificate tenendo conto dell’età e del livello di sviluppo ;

ricercare e predisporre materiali adeguati per una scuola del fare che metta al centro

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l’autonoma espressione del bambino evitando , sia nelle scelte dei giochi che dei libri, stereotipi, materiali

da compilare, esercizi ripetitivi;

dare attenzione progettuale ai momenti di cura : il pranzo, il riposo, la cura personale ed

igienica nella consapevolezza del loro valore educativo primario.

Il suo impegno professionale si articola nella partecipazione

1. alla Programmazione didattica attraverso i collegi docenti: mensilmente si organizzano per

affrontare la stesura o la calendarizzazione del Progetto educativo, per la Documentazione, per la

definizione dei modelli organizzativi, ecc. che riguardano l’aspetto delle scadenze amministrative

che riguardano le mansioni contrattuali.

2. Ai piani di aggiornamento individuati dall’Ente che hanno l’obbligatorietà contrattuale.

ARTICOLAZIONE DEL LAVORO DEI DOCENTI Per la gestione dell’offerta formativa, il lavoro dei docenti si articola come segue:

ARTICOLAZIONE LAVORO DOCENTI

COMPOSIZIONE MODALITA’OPERATIVE E ATTIVITA’

COLLEGIO DOCENTI

Tutti i docenti dell’ambito a tempo indeterminato e determinato

Programmazione educativa

TEAM DI CLASSE

Programmazione didattica e verifiche periodiche. Progetti sperimentali.

INCONTRI DI TEAM CON LE FAMIGLIE

Insegnanti del team e genitori della classe

Colloquio individuale calendarizzato o su richiesta

G.I.D.

Coordinatore, insegnanti eletti dal C.d.D., Psicologo dell 'ASL

Programmazione Verifica Coordinamento progetti Recupero

COMMISSIONI: - POF - GID - COMUNITA’ - INTEGRAZIONE

Docenti dell’Ambito eletti dal Collegio Docenti

Stabiliscono i criteri operativi delle varie aree

PROGRAMMAZIONE

Docenti del team di sezione Verifica del lavoro svolto e adeguamenti. Unitarietà dell’ insegnamento.

PROGETTAZIONE

Gruppi di progetto Funzioni obiettivo

Progettazione, documentazione, pubblicizzazione, verifiche periodiche, analisi finale. ( Gli incontri avvengono durante le ore di programmazione e in orario aggiuntivo).

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AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DEI DOCENTI

L’aggiornamento professionale dei docenti è un elemento importante della qualità del servizio scolastico.

Esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e le

innovazioni didattiche.

Le insegnanti partecipano a corsi di formazione, aggiornamento, stage, proposti dal Dipartimento XI,

dall’I.R.R.E., da associazioni professionali e culturali, da enti accreditati presso il Dipartimento e il Ministero

dell’Istruzione Università e Ricerca.

I PRINCIPALI DOCUMENTI DI RIFERIMENTO - Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell’Infanzia.

- Il Progetto Educativo della Scuola dell’Infanzia del Comune di Roma denominato “IL MODELLO

EDUCATIVO dei Nidi e delle Scuole dell’infanzia di Roma Capitale”.

- Regolamento della Scuola Comunale dell’Infanzia (deliberazione comunale n.261 del 17-12-1996).

- Nuovi Orientamenti DPR 20 marzo 2009, n. 89.

IDEE GUIDA I punti essenziali della nostra offerta formativa sono:

- carattere aperto delle indicazioni curricolari, libere da rigidità disciplinari;

- attenzione peculiare alla dimensione dell’accoglienza e del benessere;

- il riconoscimento e la valorizzazione della diversità;

- i processi di integrazione dei bambini diversamente abili;

- l’organizzazione flessibile della didattica, dei tempi, degli spazi;

- l’articolazione e la ricerca quali risorse privilegiate di apprendimento e relazioni;

- la collaborazione e la progettazione del gruppo docente;

- Il coinvolgimento e il dialogo con le famiglie;

- l’attenzione alla dimensione della continuità.

All’inizio dell’anno scolastico, il Collegio Docenti, seguendo i criteri generali dettati dalle Indicazioni Nazionali

e dal Regolamento (Del. Del Consiglio Comunale n.261 del 17-12-1996), elabora una programmazione

educativa che contiene le scelte didattiche e organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse.

Durate l’anno scolastico tale progetto è valutato trimestralmente dal Collegio. La programmazione didattica è

organizzata nei vari plessi con modalità diverse, secondo le esigenze di ogni scuola. la sua pianificazione

prevede:

- l’analisi della situazione iniziale;

- la definizione degli obiettivi formativi e di capacità;

- la selezione dei contenuti tenendo presenti le esperienze e le competenze già maturate dai

bambini;

- la selezione delle metodologie e delle strategie;

- la ricerca di procedure di verifica e valutazione.

L’offerta educativa e formativa mira ad uno sviluppo integrale ed armonico della persona, tenendo presenti

sia gli aspetti cognitivi, quanto quelli fisici, affettivi e relazionali, inoltre, considerando le necessità di ogni

singolo bambino, nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ciascuno.

FINALITÀ EDUCATIVA In ogni scuola la pratica educativa tende a raggiungere le seguenti finalità:

- sviluppare la personalità del bambino-identità personale;

- formare l’uomo e il cittadino-identità sociale;

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- promuovere la prima alfabetizzazione-identità culturale;

- prevenire il disagio e favorire il recupero della deprivazione culturale.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA La scuola dell’infanzia si propone come:

- luogo di apprendimento, socializzazione, animazione;

- filtro delle esperienze extra scolastiche;

- luogo che sviluppa, in prospettiva, capacità di critica e autonomia di comportamento.

La scuola dell’infanzia tiene conto di un bambino/a che:

- al suo ingresso a scuola ha già una sua storia personale, alla quale è necessario attingere come

dato primario di una progettualità rispetto alle differenze individuali;

- è un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, aperto alle relazioni sociali.

La scuola dell’infanzia deve consentire al bambino/a il raggiungimento di avvertibili traguardi di sviluppo in

ordine a:

- maturazione dell’identità come progressivo affinamento delle potenzialità cognitive, di atteggiamento

di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di controllo delle emozioni, di sensibilità

verso gli altri;

- conquista dell’autonomia intesa come finalità da raggiungere progressivamente, sia nell’aspetto

motorio e pratico, sia come maturazione della capacità di rapportarsi in modo personale con cose,

persone, situazioni;

- sviluppo delle competenze come consolidamento di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche

e intellettive.

Nelle Indicazioni Nazionali e nel “Il Modello Educativo dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia del Comune di

Roma” non si parla di materie o discipline, come negli altri ordini di scuola. In questi progetti educativi sono

indicati gli obiettivi formativi che orientano tutte le attività della scuola, allo scopo di fornire ad ogni

bambino/a la possibilità di maturare in termini adatti alla loro età, tutte le dimensioni di sviluppo tracciate nel

profilo educativo, culturale e professionale.

LA PARTECIPAZIONE DELLA FAMIGLIA

Inoltre, le famiglie partecipano alla vita della scuola e al suo progetto educativo attraverso:

il colloquio individuale fra insegnanti e genitori che ha lo scopo di favorire la conoscenza reciproca e

la condivisione delle esperienze del bambino nei due ambienti.

L’ incontro di sezione fra genitori e insegnanti rappresenta un momento di verifica e riflessione sulle

attività svolte e da svolgere, la pianificazione di prassi organizzative e di partecipazione attiva.

L’assemblea dei genitori ha compiti di discussione e verifica dell’andamento scolastico. Elabora

pareri e proposte da sottoporre al referente del Consiglio di scuola.

Possibilità di utilizzo dei locali scolastici, in orario extra scolastico, da parte dei genitori per

assemblee finalizzate alla discussione collettiva dei “problemi” ed esigenze comuni.

Partecipazione a momenti di attività didattica e a manifestazioni collettive.

Consiglio di Scuola: come da Regolamento.

Consultazione sulla bacheca dedicata alle famiglie di:

P.O.F.

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Regolamento Scuola dell’Infanzia Comunale

Regolamento Sanitario

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La Scuola deve porsi in continuità con le esperienze che il bambino compie nei suoi vari ambiti di vita,

mediandole culturalmente e collocandole in una prospettiva di sviluppo educativo.

Le famiglie entrano nella scuola condividendo responsabilità ed impegni, nel rispetto reciproco dei ruoli.

Durante l’anno scolastico, attraverso periodiche assemblee, le famiglie possono conoscere l’organizzazione

scolastica e le scelte progettuali delle insegnanti.

Sono previsti, nel corso dell’anno, colloqui individuali con scambio di informazioni sul bambino, verifica sui

traguardi evolutivi raggiunti e le competenze maturate.

Le insegnanti sono disponibili ad effettuare colloqui individuali qualora se ne presentasse la necessità o in

seguito alla richiesta dei genitori.

COMPETENZE DELLA FAMIGLIA

- Conoscere l’Offerta Formativa della scuola;

- conoscere il percorso educativo didattico programmatico;

- offrire una valida collaborazione, comunicando tutte le informazioni che aiutino a comprendere il

bambino;

- partecipare agli incontri periodici;

- cooperare, perché, a casa e a scuola, il bambino trovi atteggiamenti educativi analoghi;

- i genitori hanno il diritto di esprimere pareri e proposte nelle dovute sedi ( Organi Collegiali,

assemblee ecc…);

- i genitori hanno il diritto di essere informati circa il percorso educativo e chiedere spiegazioni.

PROGETTO EDUCATIVO

Il progetto educativo riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio; vengono

messe in atto una molteplicità di strategie che offrono alla scuola la possibilità di leggere ed interagire con la

realtà.

La dimensione organizzativa progettuale riguarda tutti gli aspetti della vita della scuola:

A- professionale e culturale del personale docente e non docente;

B- di progettazione didattico e di programmazione;

C- comunicativo e relazionale con i genitori, colloqui con le famiglie, collegi docenti e di ambito.

L’approvazione del piano annuale delle attività formulato dal collegio dei docenti, l’approvazione della

proposta di attività educativa a conduzione esterna, l’organizzazione di iniziative di coinvolgimento dei

genitori alla vita della scuola e di prevenzione del disagio educativo, sono state adempiute nel Consiglio di

Scuola.

Tipologia del progetto in riferimento alla priorità delle problematiche rilevate

Proporremo un progetto che inizierà nell'anno scolastico 2017-2018, e seguirà determinate finalità che la

nostra Scuola cercherà di realizzare nel corso di due o tre anni. Verrà elaborato nei primi mesi del nuovo

anno scolastico con finalità che saranno derivate da una visione concreta, dinamica e integrata dei bambini

e delle loro famiglie, nel loro contesto quotidiano, riguardando la propria persona e gli ambienti di vissuto. Il

riscontro effettuato verterà sul privilegiare nell'educazione dei bambini non solo del nozionismo e della

prestazione linguistico – intellettiva, ma integrando il vissuto della dimensione affettivo-emotiva e di

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relazione. Il ruolo paritario di questa habiltas umanae, porterà a promuovere l'educazione etico-morale.

Il bambino è un individuo che può essere educato ad essere attivo, impegnato in vari rapporti di interazioni

con i coetanei, con gli adulti, con l’ambiente naturale e soprattutto con la cura dell'hambitus e tutte le

routine e le attività che in esso si compiono e per la cura della relazione.

Attività di integrazione curricolare

La scuola deve ricercare percorsi al fine di rispondere in maniera differenziata ai diversi bisogni dei bambini.

Deve quindi ampliare l’offerta formativa con iniziative, non strettamente curriculari. Tali proposte, discusse e

concordate nelle singole assemblee di sezione e approvate dal Consiglio Scuola, non sono semplici

aggiunte al programma scolastico. Anche se non pienamente inserite nella programmazione educativa e

didattica di ciascuna sezione, contribuiscono ad estendere e consolidare , in modo equilibrato, lo sviluppo

cognitivo, affettivo e relazionale del bambino e, inoltre, sono finalizzate a garantire a tutti uguali opportunità

di crescita culturale.

Per ottenere questi risultati la scuola si adopera affinché nessun bambino venga escluso per motivi

economici dalle attività opzionali (corsi di musica, inglese, visite guidate, uscite per assistere a spettacoli

ecc..).

Per l’anno scolastico 2017-2018 si riconfermano le attività extracurriculari del gioco-teatrale con

Lagattaturchina e il Progetto Musica con il CDM.

Durante le feste ci sarà la possibilità per i bambini di assistere a spettacoli con animatori delle Associazioni

culturali autorizzate. Le Ricorrenze festeggiate saranno quelle dell’ultimo giorno di scuola, prima

delle vacanze natalizie e per Carnevale il martedì grasso.

La Festa di Fine anno si animerà della presenza della Biblioteca itinerante Ottimomassimo, che svolgerà con

i bambini un laboratorio inerente la lettura e l’importanza del libro nel vissuto personale di ognuno di noi.

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