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Tesi di specializzazione:IL SETTING ASSISTENZIALE
NELL’ANZIANO FRAGILE
Tesi di specializzazione:IL SETTING ASSISTENZIALE
NELL’ANZIANO FRAGILESpecializzanda:Dott.ssa Sara Fimiani
Relatore:Prof. Francesco S. Schioppa
Correlatore:Dott.ssa Rosa Borgia
ANNO ACCADEMICO 2014-2015
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI«G.D’ANNUNZIO»CHIETI PESCARA
Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina PreventivaDirettore: Prof. Tommaso Staniscia
L’invecchiamento è quel processo multifattorialecaratterizzato dal deterioramento progressivo
dell’organismo in assenza di una precisa malattia.
Esso riduceprogressivamente la
capacità di misurarsi confattori incidenti intrinseci ed
estrinseci che causanostress, il quale a sua voltaaumenta la probabilità di
malattia e morte
Paziente solitamente anziano Comorbidità Variabili socio-familiari/ambientali/economiche
Intervento di più figure professionali Rischio di interventi frammentari Duplicazioni diagnostiche e
terapeutiche
PAZIENTE CRONICO
RIDUZIONE DELLA COMPLIANCE DEL PZ AL TRATTAMENTO
…“Problemi di salute che richiedono un trattamento
continuo durante un periodo di tempo da anni a
decadi”…Organizzazione Mondiale della Sanità
• Impegno di risorse umane,gestionali, economiche
• Costi diretti ed indiretti
70-80% delle risorse sanitarie a livellomondiale viene speso per la gestione delle
malattie croniche…
Malattie croniche: 80% di tutte lepatologie del mondo
Scompenso cardiacoBPCODiabeteObesitàDepressioneDemenzaIpertensione arteriosa
80% delle persone > 65 anni
L’Italia è il paese più vecchio d’Europa e continuerà ad esserlo nei prossimi decenni, nonsolo perché nascono meno bambini, ma anche perché, con il progresso scientifico
sociale ed economico, le persone vivono più a lungo.Un grande risultato per la società, che deve però necessariamente essere
accompagnato da un profondo cambiamento culturale.Fonte: Database Eurostat
2000 2010 2020 2030Belgio 3,5 4,9 5,6 6,4Danimarca 3,9 4,1 4,6 6,9Francia 3,6 5,2 6 7,3Germania 3,6 5,1 7,2 8,1Gran Bretagna 3,9 4,6 5,2 6,6Grecia 2,6 4,1 5,5 6,3Italia 3,9 5,8 7,1 8,2Olanda 3,2 3,9 4,8 7Spagna 3,8 4,9 5,9 6,8Media UE a 27 3 4,1 5 6,5
Percentuale over-80 sul totale della
popolazione,dati e proiezioni
Regioni Speranza di vita allanascita (in anni)
Struttura per età della popolazione(%)
Maschi Femmine 0-14 15-64 65+Nord 79,4 84,8 13,8 64,6 21,7Centro 79,0 84,8 13,5 64,8 21,8Abruzzo 79,2 84,9 13,0 65,5 21,5Sud 78,8 83,9 14,7 66,7 18,6
Fonte: dati Istat, 2012
Indicatori demografici dell’invecchiamento nelle regioni eripartizioni italiane (2012)
La “sindrome da fragilità” rappresenta una condizione legataall’invecchiamento, caratterizzata dal declino di più sistemi
fisiologici, dalla riduzione età-correlata delle riserveomeostatiche e della capacità dell’organismo di contrastare
eventi stressanti come le malattie acute e/o croniche.
I soggetti fragili hanno il più alto tasso di consultazionepresso i Medici di Medicina Generale e determinano la
maggior parte dei ricoveri ospedalieri per acuti.
Maggiore vulnerabilitàal deterioramentofisico e cognitivo
Maggiore vulnerabilitàal deterioramentofisico e cognitivo
Con un modello predittivoepidemiologico multivariatocapace di stimare il grado difragilità tramite la raccolta eanalisi dei dati presenti nei
database sanitari
REGISTRO EPIDEMIOLOGICODELLA FRAGILITA’ AZIENDALE
3. Presa in carico del Case Manager cheidentifica proattivamente le persone più
vulnerabili, ne coordina il piano di cura conl’obiettivo di affrontare i problemi prima che
si aggravino. (7-8%)Indice di rischio compreso tra 3 e 9
2. Presa in carico del Disease & CareManager che avrà il compito di coinvolgere i
soggetti affetti da malattie croniche per lacorretta gestione della patologia. (12-13%)
Indice di rischio compreso tra 2,2 e 3
1. Promuovere l’educazione, l’informazionesanitaria (70-80%).
Maggior parte delle persone con patologiecroniche stabilizzate con età >=65 anni
PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
“Il cuore del sistema è offrireuna diversa modalità di presa
in carico assistenzialein funzione del livello di
rischio”
Riorganizzazione delle cure primarie:Rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale
Integrazione monoprofessionale e multiprofessionale(MMG-PLS-Specialisti ambulatoriali): UCCP e AFT
Sviluppo dell’ICT (Information and CommunicationTecnologies)
DECONGESTIONARE GLIOSPEDALI
BISOGNO ACUTO: Ospedale
BISOGNO CRONICO: Territorio
CURA
BISOGNODOMAND
A ASSISTENZA
Identificare i soggetti fragili
“PERSONA AL CENTRO DEL SISTEMA”
In tale concezione il Distretto Sanitario governando le cureprimarie, costituisce un sistema che integra, attraverso iPercorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA), gliattori dell’assistenza primaria e della specialisticaambulatoriale, sia territoriale che ospedaliera e, in unaprospettiva più ampia, anche le risorse della comunità(welfare di comunità).La costituzione di PDTA centrati sui pazienti è garanzia dieffettiva presa in carico dei bisogni “globali” avvalendosi delP.U.A. e della U.V.M. cioè della ValutazioneMultidimensionale adottando specifiche schede divalutazione.
PUA“Modalità organizzativa prioritariamente
rivolta a persone “fragili” con disagio derivatoda problemi di salute e/o difficoltà sociali, che
serve a facilitare un accesso unificato alleprestazioni sanitarie, sociosanitarie e
sociali”.
Paziente/Famiglia Comuni Ospedale MMG, PLS Altro
DIPARTIMENTITERRITORIALI
FRONT-OFFICEAssistente sociale
BACK-OFFICEMedico-Infermiere
UVM
PUNTO UNICO DI ACCESSO
BISOGNOSOCIALE
BISOGNOSOCIOSANITARIO
BISOGNOSANITARIO
FAMIGLIAPAZIENTE
UVMErogazione di
Prestazionie Servizi Sanitari
Cure domiciliari Sistemasemi-residenziale
SistemaResidenziale
Assistenzariabilitativa
L’U.V.M. è costituita da un insieme di figure professionalisocio-sanitarie preposte alla valutazione dei bisogni
complessi dell’utente, riguardo problematiche sanitarie,assistenziali, tutelari, psicologiche e socio-economiche.
Vengono utilizzate schede, scale e sistemi diclassificazione:
•Area anziani e demenze: S.Va.M.A.
•Area disabili: S.Va.M.Di. completata dalla valutazionesociale
La S.Va.M.A. è una scheda cheanalizza tutti gli aspetti della vita di
un soggetto: salute,autosufficenza, rapporti sociali,
situazione economica.Essa è utile per avere un quadro diriferimento imparziale e completodello stato qualitativo di vita delle
persone.
1.Descrizione socio-demografica2.Valutazione sanitaria3.Valutazione cognitiva efunzionale4.Valutazione sociale
Nucleo fisso dell’equipe multidisciplinare:Coordinatore: Direttore DSB (o suo delegato)Medico MG (componente UCAD)Assistente socialeCoordinatore professioni infermieristiche (o suo delegato)
Nucleo variabile dell’equipe multidisciplinare:Geriatra (per anziani > 65 anni)Specialista per specifica patologia (Fisiatra,Neuropsichiatra infantile, ecc.)NutrizionistaPsicologoCare-giver,ecc.
AreeDistrettuali
Assistenza Primaria
AssistenzaIntermedia
AssistenzaConsultoriale
Sanità penitenziaria
Dipendenzepatologiche
Integrazione Ospedale–Territorio (P.A.T.)
Integrazione socio-sanitariacon gli Enti d’ambito (P.d.Z.)
Assistenza Primaria Assistenza Intermedia
• Medicina Generale• Pediatri di Libera
Scelta• Specialistica
ambulatoriale• Protesica• Continuità
assistenziale• Guardia turistica,
ecc.
• Assistenza residenziale• Assistenza
semiresidenziale• Assistenza domiciliare
(ADI)
Assistenza Non Residenziale
Assistenza Riabilitativa
• Individuale
• Di gruppo
• Domiciliare
PATTO PER LA SALUTE 2014-2016
•Art. 5: Assistenza territoriale: si consolidano e si
chiariscono i modelli organizzativi individuati a suo tempo
dal Decreto Balduzzi (D.l.158/2012) per la medicina
convenzionata: le AFT e le UCCP.
PATTO PER LA SALUTE 2014-2016
•Art. 5: Assistenza territoriale: si consolidano e si
chiariscono i modelli organizzativi individuati a suo tempo
dal Decreto Balduzzi (D.l.158/2012) per la medicina
convenzionata: le AFT e le UCCP.
DC ad Acta n.16 dell’8 marzo2016
DC ad Acta n.17 dell’8 marzo2016
DC ad Acta n.56 dell’22giugno 2016
AFT
UCCP
AFT della medicinaspecialisticaambulatoriale
Aggregazioni FunzionaliTerritoriali (AFT)
Aggregazioni FunzionaliTerritoriali (AFT)
Unità Complesse delle CurePrimarie (UCCP)
Unità Complesse delle CurePrimarie (UCCP)
Da lavoro singolo a lavoro disquadra:
•AFT come forma organizzativamonoprofessionale di Medici diAssistenza Primaria e di Continuitàassistenziale•Rete clinica per la condivisione dei dati•Garanzia della presa in carico e dellacontinuità della cura h24 7gg su 7•Ogni AFT è funzionalmente collegataad una UCCP
E’ una forma organizzativamultiprofessionale della medicina
territoriale che eroga prestazioniassistenziali tramite il
coordinamento e l’integrazione deiprofessionisti delle cure primarie
•1 UCCP per ciascun distretto(30.000 abitanti)
L’infermiere della Fragilità, in sinergia con il MMG e con ilservizio di provenienza dell’utente inserito nel percorso:
Valuta l’aderenzaalla terapia
Valuta l’aderenzaalla terapia
Supporta il self-careSupporta il self-care
Verifica l’adozione di corretti stilidi vita
Verifica l’adozione di corretti stilidi vita
Il rischio di fragilità è direttamentecorrelabile al rischio di scarsa
aderenza a prescrizioni terapeutiche,trattamenti e raccomandazioni
Il paziente convive con la suamalattia ed è solo nell’affrontarla
Il paziente ha bisogno diessere indirizzato, deve
imparare a prendersi curadi sé stesso
Sviluppo di un approccio proattivo:• Prevenzione/Corretti stili di vita• Empowerment del paziente
Presa in carico del bisogno• es. Modelli predittivi per la
stratificazione del rischio• PDTA
Medicina di iniziativa• Monitoraggio clinico• Telemedicina
Con i termini di “assistenza residenziale” e “assistenzasemiresidenziale” s’intende il complesso integrato
d’interventi, procedure, attività sanitarie e socio-sanitarieerogate a persone non autosufficienti e non assistibili adomicilio, all’interno di strutture accreditate, pubbliche o
private.La prestazione non si configura come un singolo atto
assistenziale, ma come il complesso di prestazioni continuedi carattere sanitario, tutelare e alberghiero erogate
nell’arco delle 12/24 ore.
Il Centro diurno è una struttura in cui sono erogati servizisocio-sanitari a favore di persone anziane non
autosufficienti al fine di garantire un sostegno alla personasola e/o contemporaneamente un sollievo diurno dall’onere
familiare dell’assistenza.
CONVENZIONE SOCIOSANITARIA:CLISS (Conferenza Locale Integrata Socio-sanitaria):
•Sindaco o Conferenza dei Sindaci dell’Ambito distrettualesociale
•Direttore Generale della ASL
“Organo comune” della ConvenzioneSocio-sanitaria
“Organo comune” della ConvenzioneSocio-sanitaria
“Strumento per l’esercizio associatodell’integrazione socio-sanitaria a livello
territoriale”
Attuazione dei nuovi LEA
“I percorsi assistenziali domiciliari,territoriali, semiresidenziali e
residenziali prevedono l’erogazionecongiunta di attività e prestazioni
afferenti all’area sanitaria e all’area deiservizi sociali”
PUA Nucleo centrale dicoordinamento per
l’integrazione socio-sanitaria
UVM Potenziamento del ruolo delservizio sociale all’interno
dell’UVM, dando pari dignitàalla componente sanitaria e a
quella sociale.
Attività, prestazioni e servizi che ilSSN è tenuto a fornire a tutti gliindividui (gratuitamente o dietro
pagamento di un ticket) su tutto ilterritorio nazionale.
Attività, prestazioni e servizi che ilSSN è tenuto a fornire a tutti gliindividui (gratuitamente o dietro
pagamento di un ticket) su tutto ilterritorio nazionale.
• Stanziati 800 milioni di euro, di cui 600 milioni perl’assistenza distrettuale
• Revisione elenco delle malattie rare• Revisione elenco delle malattie croniche• Vaccini (ad es. Anti-pneumococco)• Nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica
• Stanziati 800 milioni di euro, di cui 600 milioni perl’assistenza distrettuale
• Revisione elenco delle malattie rare• Revisione elenco delle malattie croniche• Vaccini (ad es. Anti-pneumococco)• Nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica
E’ ormai ampiamente consolidato il consenso sulprincipio che la sfida alla cronicità è una “sfida di
sistema”, che deve andare oltre i limiti delle diverseistituzioni, superare i confini tra servizi sanitari esociali, promuovere l’integrazione tra differentiprofessionalità, investire sulla prevenzione e
attribuire un’effettiva ed efficace “centralità” allapersona e al suo progetto di vita e di cura.
E’ ormai ampiamente consolidato il consenso sulprincipio che la sfida alla cronicità è una “sfida di
sistema”, che deve andare oltre i limiti delle diverseistituzioni, superare i confini tra servizi sanitari esociali, promuovere l’integrazione tra differentiprofessionalità, investire sulla prevenzione e
attribuire un’effettiva ed efficace “centralità” allapersona e al suo progetto di vita e di cura.