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Associazione Cooperativa Scolastica (A.C.S.) AGO e FILO…TTRANO Classe 3^D Istituto Comprensivo Filottrano DIARIO DI BORDO Anno Scolastico 2014/2015

Scuola Filottrano - DIARIO DI BORDO€¦ · collaborare con gli altri alla realizzazione di un obiettivo comune. Sembra un concetto da attuare solamente con persone adulte, ma vi

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Associazione Cooperativa Scolastica

(A.C.S.)

AGO e FILO…TTRANO

Classe 3^D

Istituto Comprensivo Filottrano

DIARIO DI BORDO

Anno Scolastico 2014/2015

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1. La cooperazione è di casa in terza D

Quando è stato presentato il progetto “Crescere nella Cooperazione” al nostro istituto, noi

insegnanti lo abbiamo accolto soprattutto perché si presentava come il naturale continuo

del percorso che la classe aveva intrapreso negli anni precedenti. Seppur io abbia iniziato a

conoscere la classe da questo anno scolastico, tuttavia da subito è stato evidente che gli

alunni avevano già assimilato la modalità di lavorare in classe utilizzando la metodologia

dell‟apprendimento cooperativo, e questo è stato proprio grazie a progetti che sono stati in

passato.

Sin dai primi mesi di scuola alle mie richieste di lavorare in piccolo gruppo per svolgere

delle attività (risolvere problemi, trovare soluzioni a richieste di vario genere, condividere

strategie di calcolo, ecc.), la classe era già pronta per affrontare questo tipo di richiesta.

Il progetto “Crescere nella Cooperazione” è stato quindi accolto per dare continuità anche

al metodo di lavoro in classe, aprendo però un orizzonte più ampio; infatti questo progetto

ci ha permesso innanzitutto di aprire la scuola al territorio in cui si trova, cioè a società

cooperative imprenditoriali e di solidarietà, alle famiglie degli alunni, e ad aprire la nostra

classe alle altre classi dell‟istituto comprensivo che condividono con noi questo progetto

(Manuela Tesei, insegnante tutor).

Il progetto “Crescere nella Cooperazione” si è inserito nell‟attività scolastica della classe

attraverso la metodologia del Cooperative Learning. Nei vari gruppi si è cercato di creare

interdipendenza positiva, dando materiali, compiti, strumenti più adatti al percorso di

crescita di ognuno.

Vedere i ragazzi lavorare insieme sulle attività concordate è stato di grande soddisfazione:

di volta in volta i comportamenti e gli atteggiamenti all‟interno del gruppo sono diventati

più responsabili, i ragazzi hanno imparato a mettere in pratica tutte quelle strategie utili a

migliorare la condivisione del lavoro di ciascuno. Anche i bambini con maggiori

problematiche hanno fatto la loro parte, incoraggiati e sostenuti dai compagni.

In questo Diario di bordo cercheremo di testimoniare il nostro percorso e quanto bello è

stato lavorare insieme in maniera più consapevole! (Lauretta Petraccini, insegnante Tutor)

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2. Quanti incarichi!

Mi è piaciuto fare il segretario perché

ho scritto molto sia al computer sia sui

fogli durante le assemblee, e anche

quando mi hanno eletto perché mi ero

emozionato. Spero che il prossimo anno

riuscirò a farlo di nuovo. Durante le

assemblee i miei compagni-soci

parlavamo molto e dovevo sempre

scrivere e a volte chiedevo al vice-

segretario o al Presidente dei sindaci

di aiutarmi! (Lorenzo, socio e

segretario)

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Io sono tesoriere e mi hanno eletto quando la

cooperativa aveva appena cominciato a

funzionare. Mi ero preparato un discorso e

mi era venuta molta emozione a dirlo davanti

ai compagni, i quali alla fine mi hanno

apprezzato e sono stato eletto con 18 voti.

Durante l‟anno mi è piaciuto tenere sotto

controllo le entrate e le uscite dei soldi.

(Marco, socio e tesoriere)

Appena eletta sindaco mi sono

sentita molto felice della

fiducia che i miei compagni mi

hanno dato. Ho ringraziato

tutti e sorriso molto.

(Margherita, socio e sindaco)

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Quando sono stato eletto

Presidente dei sindaci pensavo che sarebbe stata una carica semplice e bellissima, ma

invece è molto difficile perché devi farti far rispettare dai soci, tenere sotto controllo

i verbali e aiutare chi ha bisogno. Tuttavia, mi è piaciuto molto fare il sindaco e mi

piacerebbe farlo tutti gli anni. (Alessandro C., socio e Presidente dei sindaci)

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Ecco l’organigramma della nostra A.C.S. AGO E FILO…TTRANO:

Veronica Chierici

Vanessa De Stefano Elisabetta Fu

Morash Iqbal Leonardo Lucaioli

Maila Ombrosi Luca Palombini

Vittorio Raffaelli

Mattia Santoni Samuela Santoni

Gaia Starnari Sara Wu Francesco Martz

Presidente

Bianca Bucci

Vice-presidente

Chiara Brunetti

Segretario

Lorenzo Monsù

Cassiere

Marco Baldoni

Aiuto segretario

Gloria Giorgetti

Aiuto cassiere

Giorgio Trillini

Consigliere

Alessandro Affinito

Consigliere

Davide Flamini

Consigliere

Gaia Pesaresi

C.D.A

COLLEGIO SINDACALE

Presidente

Alessandro Carnevali

2° sindaco

Riccardo Papa

3° sindaco

Margherita Stampella

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3. Il primo incontro con la nostra coach: Annarita Sorbellini

“Le formiche hanno detto: mettiamoci

insieme e riusciremo a trasportare un

elefante.” (Proverbio del Burkina Faso)

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La nostra coach Annarita ci è venuta a trovare in classe e ci ha fatto fare un bel lavoro

di gruppo in cui ogni gruppo doveva costruire una parte di un puzzle che poi, unito agli

altri, formava un grande puzzle che rappresentava una comunità di persone dove

ognuno faceva il proprio mestiere per il bene di tutti. Poi abbiamo unito insieme le

parole di una frase molto significativa perché anche noi bambini in classe quando

ognuno ci impegniamo riusciamo a fare grandi cose. (Gaia S., socio)

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4. Quante emozioni per la costituzione dell‟A.C.S.!

Quando ho parlato con il microfono davanti a tutti i genitori per l‟atto costitutivo dell‟A.C.S.

ero emozionatissima e molto agitata perché credevo che sarebbero venute poche persone,

invece erano tantissime!

Io ho dato il mio meglio, ho letto il discorso e alla fine mi hanno fatto tutti i complimento e

detto che sono stata bravissima! (Bianca, socio e Presidente)

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La sera della costituzione della nostra A.C.S. ero così emozionata! Sono il vice-

presidente e stavo con il Presidente Bianca Bucci che ha parlato insieme a me! A scuola

avevamo preparato un discorso che era molto lungo ma che abbiamo provato tante

tante volte. Alla fine l‟ansia è passata ed è stato anzi molto divertente! Quando parlavo

davanti a tutte quelle persone, i genitori, le maestre, i bambini dell‟altra cooperativa

“La Spiga”, il sindaco,

il Presidente della

BCC e della

cooperativa agricola

Il Biroccio, e anche

la Prof.ssa Bianca

Maria Ventura, mi

vergognavo un po‟, ma

poi ho parlato senza

vergognarmi! È stato

emozionante! (Chiara,

socio e vice-

presidente)

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5. In banca per aprire il libretto della nostra A.C.S.

Siamo partiti dalla nostra scuola e accompagnati dalle maestre, ci siamo incamminati

verso la BCC di Filottrano per

aprire il libretto bancario della

nostra A.C.S. e versarci le quote

sociali dei soci cooperatori e dei

soci sovventori. In banca ci

aspettavano! Eravamo così tanti

che hanno dovuto lasciare le

porte di sicurezza aperte per

farci entrare tutti.

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Io, siccome sono cassiere

dell‟A.C.S. mi sono seduto

sulla sedia avanti alla

scrivania della cassiera,

che ha stampato il nostro

libretto mettendo il

nome della nostra A.C.S.

Ago e Filo…ttrano e il

nome della maestra

come titolare del libretto e

poi la banca ci ha regalato €150!! Evviva!

Poi abbiamo eseguito il primo versamento delle quote sociali. (Marco, socio e cassiere)

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6. Quante assemblee!

Mi ricordo che la prima volta che abbiamo fatto l‟assemblea anche con i genitori

che erano soci-sovventori, il nostro Presidente, Bianca Bucci, è stata molto

coraggiosa a

parlare davanti

a tutti. Io mi

sono divertita

perché abbiamo

condiviso le

nostre opinioni e

deciso insieme

cosa avremo

fatto per

l‟A.C.S. (Maila

O., socio)

Quando abbiamo fatto la

riunione anche con tutti i soci

sovventori e il Presidente ha

proposto alle mamme di

aiutarci per i lavoretti in

feltro, ho guardato il viso di

mia madre che era molto

pensieroso. Lei ha alzato la

mano per dare conferma

della sua presenza e io ho pensato: “Ma

come farà a darci una mano se l‟unico ago che ha toccato è quello

della siringa della crema per i bignè?” A quel punto, saliti in macchina, le ho

chiesto il perché avesse dato la sua disponibilità e lei mi ha risposto che sarebbe

stata contenta di condividere con me un‟esperienza al di fuori degli argomenti

scolastici. La prima volta che abbiamo lavorato alla cooperativa e alla

realizzazione dei lavoretti in feltro, a mia mamma ho detto di stare bene a

guardare e di non parlare… La cosa che più mi ha colpito è stato vedere come

tutti, i miei compagni, le maestre si aiutavano tra di loro e come le mamme

sempre presenti hanno dato il loro contributo. Anche le antipatie tra noi bambini

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erano scomparse perché<è il nostro obiettivo era di aiutarci per finire in tempo i

lavoretti. È stata un‟occasione per conoscerci meglio. (Vittorio R., socio)

7. Produrre per Filottrano con Filottrano

Il mio momento più bello è quando

abbiamo cucito e abbiamo lavorato in

gruppo. Io sono stato con Giorgio e la sua

mamma e secondo me abbiamo lavorato

bene. Non c‟è stata esperienza migliore

di questa e sono contento che abbiamo

cucito più di una volta insieme. (Morash

I., socio)

Per cucire abbiamo

fatto dei piccoli gruppi,

io ero con Bianca, Mattia

e Francesco. Io ho

aiutato i miei compagni

perché mia madre mi ha

imparato a cucire

quando avevo 5 anni.

Anche le mamme di

Vittorio e di Davide ci

hanno aiutato tanto. Mi

madre ci ha portato il

feltro che ha preso dagli

scarti dell‟azienda dove

lavora. Abbiamo usato il

feltro per fare portachiavi, borsette, ciabatte e tanti altri oggetti che abbiamo

venduto in bancarella. Siamo stai bravissimi! (Gaia S., socio)

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Il mio contributo all‟A.C.S è

stata un‟esperienza molto

positiva sia per me che per mio

figlio, il quale era molto

contento di vedermi in classe

con lui e con i suoi compagni; è

stato un momento dove

abbiamo condiviso la vita

scolastica ed è stato

veramente molto positivo e lo

consiglio a tutti i genitori

perché entrare nel loro mondo è un privilegio. Confezionare oggetti insieme ai bambini

ed avere un bel risultato, è stato motivo di orgoglio per tutti noi e sono felice di avere

dato il mio modesto contributo (Elisabetta Sacconi, mamma di Riccardo Papa).

Mi è piaciuto quando le mamme

mi hanno insegnato a cucire e

quando poi, anche io sono stata

in grado di aiutare gli altri.

Certe volte mi si intrecciava il

filo e allora ho dovuto

chiedere l‟aiuto delle mamme.

Le ultime tre volte ho aiutato

la maestra Lauretta a finire i

gufi, ho tagliato i fili e ho

messo la sabbia nei sacchetti. Mi

sono divertita tanto! (Gaia P.,

socio e consigliere)

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Lavorare con i bambini in classe, anche se solo per poche ore, e seguirli nella vendita è

stata un‟esperienza molto importante per me. Poter dar loro consigli su come procedere

nella realizzazione dei loro lavori è stata una grande soddisfazione soprattutto perché

dai loro visi, pieni di gioia e consapevolezza nel dire “Questo l‟ho fatto io”, si capiva

quando questo nostro lavoro è

stato importante per loro.

Sono molto felice di come si è

svolta questa attività e della

collaborazione tra ragazzi,

genitori e insegnanti

(Annunziata Sacconi, mamma

di Maila Ombrosi).

Mia madre ci ha aiutato molto a cucire, è stata brava e si prendeva un bel „mucchio‟ di

bambini per controllarli mentre cucivano e io stavo sempre con lei. Mi è piaciuto tanto

lavorare con mia madre a scuola. (Riccardo, socio e sindaco)

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Quando abbiamo fatto la bancarella c‟era tanta confusione perché eravamo alle scuole

medie e c‟erano i colloqui con i

genitori. Gli oggetti in

bancarella erano sistemati in

ordine e facevano un

bell‟effetto. Abbiamo venduto

così tanto che alla fine sono

rimasti solo 5 oggetti!!

(Vittorio Raffaelli, socio)

Cooperare vuol dire

collaborare con gli altri alla

realizzazione di un obiettivo

comune. Sembra un concetto

da attuare solamente con

persone adulte, ma vi assicuro che non è affatto così. È nata nella classe 3^D della

scuola primaria di Filottrano, l‟A.C.S. nella quale ogni bambino si è impegnato ad

assumere seriamente il proprio ruolo, al fine di raggiungere lo scopo prestabilito. Tutti

i soci, per votazione, hanno deciso di produrre degli oggetti in feltro cuciti

completamente a mano con ago e filo e da qui è venuta l‟idea del nome scelta per la

cooperativa Ago e Filo…ttrano. Anche noi genitori, come soci sovventori abbiamo

contribuito e collaborato con i bambini per realizzare insieme portachiavi, fermaporta,

ciabatte e borse con i quali

abbiamo poi allestito una

bancarella. Aver avuto la

possibilità di lavorare con i

bambini è stata per me una

bellissima esperienza.

Vedere l‟impegno e

l‟interesse nel tenere in

mano quell‟ago e cucire a dei

bambini, mi ha fatto capire

che in realtà non io

insegnavo a loro, ma loro

insegnavano a me. I bambini

hanno veramente la capacità

di adeguarsi e mettersi in gioco senza timori e senza arrendersi, nonostante la

difficoltà ad imparare una cosa nuova. Molto bello è stato anche il clima di familiarità

che si è creato in ogni incontro, sia con ciascuno dei bambini che con le altre mamme e

con le insegnanti. Sicuramente è stato per noi genitori anche motivo per conoscersi

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meglio e scambiarsi idee. Farò, quindi,

tesoro della ricchezza di quei momenti

trascorsi con i bambini attraverso

l‟esperienza della cooperativa e

ringrazio le insegnanti per averci dato

questa opportunità. (Manuela Lucaioli,

mamma di Davide Flamini)

A me è piaciuta molto l‟esperienza della

cooperativa. Ad esempio, prendere le

decisioni durante le riunioni con i miei

compagni mi ha fatto sentire importante perché ci assumevano la responsabilità. Anche

imparare a cucire mi ha divertito e sono stato contento che anche mia madre sia potuta

venire ad aiutarci così ho potuto farle conoscere meglio i miei compagni ed ho potuto

trascorre un po‟ di tempo con lei. Vendere alla nostra bancarella tutti i nostri lavoretti

poi è stato speciale, facevamo a gara a servire i nostri clienti, tutti volevamo fare

tutto: preparare l‟oggetto acquistato, vedere il prezzo, riscuotere ed ancora più

entusiasmante è stato contare ogni tanto l‟incasso delle vendite e vedere che

aumentava sempre di più. Non

vedo l‟ora di ripetere

l‟esperienza l‟anno prossimo.

(Davide, socio e consigliere)

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Per me, che ritengo di essere “un‟artista incompresa” (mi definisco così perché pur

avendo sempre amato la creatività sono un‟impiegata e passo la maggior parte del

giorno davanti ad un pc ad inserire dati, e quindi “tutt‟altro che creativo!!!”),

l‟esperienza della cooperativa è stata la scintilla che ha fatto riaccendere la mia

passione per l‟hobby creativo. E la cosa più bella è che

la stessa cosa è successa a mio

figlio che, dopo l‟esperienza

della bancarella fatta a

febbraio, passa ore ed ore a

disegnare e a creare oggetti di

carta, e devo dire che è pure

bravo!! Sicuramente avrà

preso dalla mamma!! Ma la

cooperativa lo ha stimolato a

far uscire le sue doti. La

cooperativa, dunque, ha

contribuito a potenziare le capacità creative e

progettuali non solo dei ragazzi ma anche di noi genitori e degli insegnanti. Sono state

molto piacevoli le giornate trascorse insieme ai bambini, agli insegnanti e agli altri

genitori che sono servite oltre che per imparare a produrre oggetti a partire da una

materia prima, in modo creativo ed originale, anche e soprattutto ad imparare a

lavorare insieme agli altri aiutandosi reciprocamente e a rafforzare i rapporti

interpersonali genitori-bambini-

insegnanti. Io, che

ero un po‟

scettica sul fatto

che ragazzini di

terza

elementare

fossero capaci

di imparare a

cucire con l‟ago,

mi sono dovuta

ricredere; sono

stati tutti

bravissimi non

solo

nell‟imparare, ma nella qualità di quello che

hanno imparato e lo ha dimostrato il risultato!! Hanno venduto tutto e di più!!

Vederli poi partecipare tutti attivi alle assemblee come se fossero dei mini

imprenditori!! Il Presidente, il segretario, il sindaco, il cassiere… tutti presi, disciplinati

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e fermamente convinti della cariche che stavano svolgendo, uniti per il conseguimento

di un comune obiettivo da raggiungere!! Inoltre, pur non avendo assistito, ma avendo

ascoltato i racconti di mio figlio, anche le altre attività formative sono servite a tanto:

hanno imparato a rielaborare e comunicare quanto osservato, ascoltato e sperimentato;

a relazionarsi con persone con disabilità fisica; hanno avuto la possibilità di conoscere

esempi dei valori della cooperazione nella storia locale. Sono

profondamente convinta che il progetto Crescere

nella Cooperazione è un‟esperienza unica che

arricchisce il normale programma scolastico,

rendendolo divertente, ma allo stesso tempo

molto formativo per i nostri ragazzi. (Michela

Carletti, mamma di Alessandro Carnevali)

Quando entravo in classe era una

gioia vedere i visi dei bambini

illuminarsi, perché sapevano che

avremo lavorato insieme anche

divertendoci.

Era emozionante come si

adattavano a cucire, che era

sicuramente una cosa che non

sapevano fare, ma con la

semplicità e l‟umiltà che

caratterizzano i bambini, sono

riusciti a produrre quasi completamente da

soli, aiutandosi a vicenda per raggiungere un obiettivo comune.

Anche per qualche mamma è stato utile, perché non tutte sapevamo cucire, ma alla

fine, proprio come i bambini ci siamo aiutate ed abbiamo imparato…. Anche questa è

stata COOPERAZIONE…

Una bambina si è avvicinata e mi ha chiesto se potevo aiutarla a districare un nodo, ma

quando l‟ho visto, non era un semplice nodo, ma un intreccio talmente grande da

sembrare un gatto. Un po‟ dispiaciuta, ma consapevole che l‟unica soluzione era tagliare

e iniziare di nuovo, ho avvisato la bambina che, anche se a malincuore ha accettato

dicendo che l‟importante era averci provato e che non sarebbe poi stato tanto brutto

perché avrebbe avuto un‟altra occasione per condividere ancora una volta il lavoro con

me e con gli altri bambini.

Credo che sia stata un‟esperienza positiva e di crescita perché cooperare è sapersi

adattare a lavorare con gli altri e per gli altri, con la consapevolezza che il merito e il

demerito devono essere condivisi.

Sono stata molto fortunata a far parte di questa esperienza e ancora più prezioso è

l‟insegnamento che i bambini riescono a dare agli adulti, con il loro impegno, la lealtà,

l‟amicizia che hanno dimostrato lavorando in cooperazione. Mi auguro che sia l‟inizio di

un vero e proprio cammino di vita. (Morena Donnini, mamma di Vittorio Raffaelli).

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Che emozione ritornare in

banca! Il momento più bello

è stato quando io, Vanessa

e Samuele abbiamo aiutato

la cassiera a contare gli

„spicci‟ perché erano tanti!

Abbiamo fatto mucchietti

da 10€ e poi lei li ha contati

davanti a noi. Invece per le

banconote la cassiera ha

fatto in un lampo! Le ha

infilate, infatti, nella

macchina conta-banconote,

ma noi sapevamo l‟importo

totale perché lo avevamo calcolato preventivamente in classe! (Giorgio T., socio e vice-

tesoriere)

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8. Un incontro speciale con la Società Cooperativa Agricola Il Biroccio di Filottrano

Siamo andati a visitare la Cooperativa Agricola Il Biroccio di Filottrano per conoscere

una cooperativa simile alla nostra

e per fare delle domande al loro

Presidente. Appena siamo arrivati

ci hanno fatto vedere e ci hanno

raccontato brevemente che cosa

producono e ci hanno offerto

anche un biscotto ciascuno

appena sfornato!

Poi siamo andati nell‟ufficio del

Presidente, il Sig. Scattolini, e ci

hanno offerto la pizza e il succo.

Subito dopo abbiamo iniziato a

fargli delle domande per sapere

come gestiscono la loro

cooperativa e se è simile alla nostra. Il Presidente e uno dei Consiglieri hanno risposto a

tutte e 25 le domande (una da ciascuno di noi) e abbiamo visto che anche loro si

riuniscono in assemblea per prendere le decisioni anche se non tanto spesso come noi

perché loro sono veramente tanti soci!!

Alla fine il Presidente del Biroccio ci ha regalato un libretto, che era stato realizzato

da un‟altra ACS di Filottrano, dove ci sono le informazioni sulla loro cooperativa e dove

sono elencati tutti i presidenti precedenti a lui. Mi sono divertito tanto a

fare questa esperienza con i miei amici-soci e con le

maestre. (Samuele, socio)

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9. Servizi per Filottrano con Filottrano

Progettare il pieghevole per il Museo del

“Biroccio marchigiano“con la mamma di

Bianca è stato bellissimo! Abbiamo scelto

i testi, le foto e insieme abbiamo deciso

come metterli, quali erano le informazioni

più importanti, cosa andava prima e cosa

dopo. Vederlo realizzato è stata una

soddisfazione!! Poi, c‟è stampato anche il

nostro logo! ( Vanessa, socio)

Quando durante l‟assemblea

abbiamo deliberato che avremo fatto

le guide al museo Il Biroccio, in quel

momento è come se fossi volata in

paradiso. Dapprima abbiamo scelto le

parti da studiare e le abbiamo

suddivise per gruppi. Io avevo la parte

n. 4. È stato faticoso studiare, ma

anche divertente. Di solito nel dopo-

mensa ogni gruppo si riuniva e ciascuno ripeteva la sua parte. (Margherita, socio e

sindaco)

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La decisione di fare le guide per il museo

Il Biroccio un po‟ mi impauriva perché

sarebbe stata la prima volta che avrei

spiegato qualcosa davanti a persone che

non conoscevo e pensavo che avrei

potuto fare brutta figura. Quindi mi

sono impegnato molto insieme al mio

gruppo a studiare e spiegare bene e alla

fine abbiamo fatto tutti bella figura!

(Francesco, socio)

Noi soci siamo andati a fare le prove al museo per essere preparati per l‟evento di

domenica 10 maggio di apertura al pubblico. Poiché io non sarei potuta andare quella

domenica, durante le prove, ho ascoltato i miei compagni insieme alla maestra per

capire se tutti dicevano correttamente la loro parte. I miei compagni erano tutti molto

preparati perché avevano studiato bene la loro parte ed io li incoraggiavo quando erano

un po‟ in difficoltà. (Gaia S., socio)

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Domenica 10 maggio sono andato con i

miei compagni al Museo del Biroccio a

fare la guida ed ero molto emozionato,

però avevo studiato molto e quindi

sapevo quello che dovevo dire. Ho

fatto la guida a tanti genitori. Allora

avevo capito che era molto difficile

studiare tutte quelle parole. Ho

ricevuto insieme a i miei compagni

molti complimenti pure dalla signora

Marzia Luchetti che è la figlia di

Glauco Luchetti, il

fondatore del museo. (Luca,

socio)

Quante emozioni per fare

le guide al museo del

Biroccio! Quasi non riuscivo

a parlare. Nonostante ciò è

stato divertente, era pieno

di persone e tutti ci

ascoltavano. Mi sono fatta aiutare da un mio compagno ed è stato formidabile. (Chiara,

socio e vice-presidente)

Quando siamo andati a fare le guide al museo Il Biroccio, all‟inizio abbiamo aspettato

che arrivassero i bambini e altre persone. Dopo un po‟ abbiamo iniziato il servizio

aiutati dai ragazzi dell‟associazione Quelli dell‟Ara che ci hanno dato la possibilità di

fare le mini-guide al museo. Ci hanno dato pure il cartellino da guide!

Quando abbiamo iniziato il servizio, mi ero emozionato, però ce l‟ho fatta a dire tutta

la mia parte. Dopo il primo giro, ci siamo riposati perché era il turno del secondo

gruppo. Poi è toccato al mio gruppo altre volte, fino a quando a mezzogiorno siamo

andati tutti a casa felici del nostro lavoro. (Lorenzo, socio e segretario)

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Quando siamo andati a fare le

guide del Biroccio ero nervoso, ma

quando sono entrato ero già più

tranquillo e ho spiegato le

caratteristiche del biroccio. Ho

fatto tre giri con i miei compagni

e mi hanno applaudito contenti

anche mio padre e mia madre

felicissimi per questa esperienza.

(Alessandro A., socio e

consigliere)

Vedendo mio figlio raccontare le tradizioni marchigiane del Biroccio mi sono

emozionata e sono stata orgogliosa

della sua bravura e capacità nel

lavorare insieme ai compagni.

(Larysa Pasko, mamma di Giorgio)

La visita al museo del Biroccio è

stata molto interessante, mi sono

piaciuti molto tutti questi bambini

intenti a spiegare la provenienza e la

funzione di tutti gli oggetti del

museo. Per me è stato un momento

molto emozionante. (Andrea Santoni,

papà di Samuele)

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10. Solidarietà a Filottrano… ma non solo!

A me è piaciuta molto la giornata passata con i ragazzi della Lega del Filo d‟Oro.

Sono delle persone sordo-cieche venute a trovarci in classe per raccontarci le

loro storie e per creare insieme a noi dei cesti di midollino.

Sono stati molto pazienti con noi e

ci è piaciuto imparare come si può

comunicare con loro usando un

„alfabeto particolare. Ci hanno

dimostrato che nonostante non

vedano e non sentano possono

essere in grado di fare molte

cose. Ho trovato questa

giornata interessante ed

educativa. (Mattia, socio)

A scuola sono venuti a trovarci dei ragazzi sordo ciechi accompagnati dai loro

educatori. Con loro abbiamo realizzato dei cestini di midollino. Ma la cosa che mi

è piaciuta di più è stato conoscere come funziona l‟alfabeto Malossi che

permette loro di comunicare con il mondo esterno. Attraverso le dita delle mani

ci siamo presentati e li abbiamo salutati. È stato bellissimo! ( Veronica, socio)

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11. Visita alla BCC di Filottrano

Visitare la Banca è stato emozionante! Francesca, la signora che ci ha accolti ci ha

accompagnato a visitare le stanze più importanti. Quando siamo entrati nella sala dove

si tengono i Consigli di Amministrazione sono rimasti a bocca aperta: c‟era un tavolo

grandissimo con tutt‟intorno delle poltroncine rosse e la parete di fronte era quasi

tutta occupata da un grande camino. Francesca ci ha fatto accomodare: le poltrone

erano comodissime!

La cosa che mi è piaciuta di più e che mi

ha emozionato tantissimo è stato entrare

nel caveau. In questa stanza si entra

attraverso una grandissima porta girevole

che si apre con due chiavi e con una

combinazione, all‟interno

ci sono tante cassettine

che servono ai clienti

della banca

per tenere le cose di

valore. (Margherita

Socio e sindaco)

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Quando siamo stati alla BCC di

Filottrano abbiamo visitato diversi

uffici, anche quello in cui si riparano

i guasti tecnici e dove è situato il

sistema che contiene tutta la

memoria della banca. Le macchine

contenute in questo ambiente

devono stare a una temperatura

costante per evitare che si

surriscaldino. Poi abbiamo visitato

anche la sala riunioni e il caveau. È stato bellissimo e molto interessante.

Visitare la BCC di Filottrano è stato molto bello ed istruttivo, prima non sapevo come

è organizzata una banca, adesso mi rendo conto che ci sono tante persone che

lavorano per noi e con noi, proprio come la nostra cooperativa!!! (Vittorio, socio)

L‟esperienza alla banca è stata così bella che , quasi, quasi, quando sarò grande mi

piacerebbe fare il banchiere!!!! (Alessandro, sindaco)

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12. Dulcis in fundo… ci prepariamo per lo spettacolo alle Muse!

Con Valentina stiamo

preparandolo lo spettacolo per

le Muse e lavorare con lei è

molto bello ed io sono molto

felice quando faccio teatro!

(Sara , socio)

Preparare le scenette per lo spettacolo è stato divertentissimo, insieme ad altri

compagni abbiamo scritto le battute, poi siamo andati dalla maestra e le abbiamo detto

se le piaceva. È stata contentissima del nostro lavoro! (Elisabetta, socio)

Quando con valentina abbiamo

provato a fare gli strumenti con la

bocca ci siamo divertiti tanto, ne

abbiamo prodotti tantissimi,poi

abbiamo scelto quelli che stavano

meglio insieme. Valentina ha detto

che siamo proprio bravi!! ( Gloria,

socio e aiuto segretario)