Upload
cesare-scotti
View
214
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Prevenzione e comportamento
Regola del 3 X 3
Valutazione del rischio
Bollettino Valanghe
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Statistica incidenti da valanga
La torta delle vittime di valanga riportata qui a lato, mostra molto chiaramentecome l’eventualità di un incidente da valanga, possacoinvolgere praticamentetutti i settori di attivitàlegati alla neve.E’ auspicabile quindi che chipratica una di questa attività, sia opportunamente informato circa il rischio di incidenti da valanga e possa quindi comportarsi di conseguenza.
Prevenzione e comportamento
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Regola del 3 X 3 (Munter)
Valutazione globale del pericolo valanghe
4 fattori principali devono essere considerati insieme per un'analisi globale del rischio
A) UOMO B) MANTO NEVOSO C) METEOROLOGIA D) TERRENO
Questa interazione varia considerevolmente ad ogni situazione
1) SCALA GRANDE 1) BOLLETTINO VALANGHE E METEOROLOGICO 2) CARTA TOPOGRAFICA - DESCRIZIONE - INFORMAZIONE 3) FATTORE UMANO 2) SCALA MEDIA 1) NEVE = QUANTITA' 2) TEMPO 3) TERRENO 3) SCALA PICCOLA 1)PENDENZA 2) COESIONE NEVE = TEST DELLA PALA 3) RESISTENZA DI BASE AL TAGLIO = CUNEO
E' PIU' IMPORTANTE IL BINOCOLO DELLA LENTE
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Filtro regionale
Regola del 3 X 3 (Munter)
Pianificazione della gita a casa con alternative
Condizioni Nivo/Meteo: - bollettino valanghe- previsione del tempo- informazioni di esperti locali
Terreno: - cartina topografica 1:25.000- profilo altimetrico- descrizione itinerari e guide
Uomo: - chi vuole partecipare- equipaggiamento / condizioni fisiche- tecnica / esperienza- chi è responsabile
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Filtro della zona
Regola del 3 X 3 (Munter)
Durante la gita: tutto quello che si riesce a vedere
Condizioni Nivo/Meteo: - valutazione delle condizioni attuali (quantità critica di neve fresca/segnali d’allarme- meteo (adesso/dopo)- informazioni da persone che rientrano
Terreno: - scala 1:1- osservazione della situazione reale- verifica col cannocchiale (guardare segnali attorno)
Uomo: - chi c’è effettivamente- chi c’è oltre al nostro gruppo- intesa tra i partecipanti- controllo dei tempi di marcia
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Le immediate vicinanze Condizioni Nivo/Meteo: - visibilità - vento - temperatura
- neve fresca soffiata, quantità e qualità - controlli sul posto
Terreno: - dettagli del terreno - pendenza effettiva - rilievo estivo, modificato dagli effetti di neve e vento (più o meno ripido - cosa c’è sopra/sotto Uomo: - condizioni dei partecipanti del gruppo - disciplina - conduzione del gruppo/misure di prevenzione: distanze precauzionali - sovraccarico/sicurezza
Filtro del posto
Regola del 3 X 3 (Munter)
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Il fattore umano
Sono alcuni aspetti del fattore umano durante una gita, ognuno di questi può avere un’importanza e una responsabilità notevole riguardo la causa di un incidente da valanga.
Bisogna tenere più in considerazione il “fattore umano”
Competitività
Voglia di evadere
Stress
Confronto con gli altri / pressione del gruppo
Tempi ristretti
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Il fattore umano
Il riconoscimento di un pendio pericoloso dipende soprattutto da due fattori.A) NATURA Nel senso più ampio della parolaB) FATTORE UMANO Esperienza e pratica alpina
Conoscenze Nivo-Meteorologiche
Capacità di pensiero indipendente, anche sotto stress
Senso dell’osservazioneCapacità di memorizzareIntuizione, capacità di
prendere in tempo misure corretteAutocritica e maturitàCapacità di prendere
decisioniQualità del comportamento
in gita: autorità,
persuasione,
capacità di comunicazione e
di ascolto lavoro di gruppo.
tattica: traccia, tempi,,visione d’insieme,
capacità di orientamento.
( la fatica riduce le capacità ).
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Conduzione della gita
LE VALANGHE OGGI SONO PROVOCATE
Cause oggettive Pendii sempre più ripidi
Gite sempre più invernali
Più persone in meno spazio nello stesso tempo
Cause soggettive Distacco dalla natura
Montagna = Competitività
Scarsa considerazione del pericolo (tanto la valanganon prende ME')
Falsa sicurezza dovuta al fatto che intanto mi trovanosubito (ARVA)
Le valanghe: cause oggettive e cause soggettive
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Comportamento in gita e osservazioni continue
ASPETTI METEO Neve e ventoRiscaldamentoStrutture deboli
BOLLETTINO VALANGHE Cosa non dice:Ogni osservazione particolare delluogoQuantità di neve frescaTemperatura localeVento al suolo ( forza e direzione)Superficie della neve vecchia
PROBLEMA DEL LINGUAGGIO
PROBLEMA DEL NON DARE MAI NIENTE PER SCONTATO
Conduzione della gita
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Segnali di allarme
Conduzione della gita
SEGNALI DI ALLARME
SI TUAZI ONI DI PERI COLO CERTO
Woouumm! ! !
Distacco a distanza
Valanghe spontanee
Quantità di neve critica superata
Riscaldamento importante e improvviso
Pendio oltre i 27 gradi
Neve legata su piano di scorrimento
Neve accumulata dal vento
Neva bagnata
SI TUAZI ONE DI PERI COLO POTENZI ALE
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Il distacco
Cause del distacco: Crescita progressiva del carico
Scossone improvviso (caduta)
Concentramento del carico in spazio ridotto
Amplificazione delle onde: marcia al passo, curve ristrette continue
Condizioni per il distacco: Pendenza
Coesione
Piano di scorrimento
Cause e condizioni per il distacco
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Angolo = Pendenza = 30 °
L/2
L
Angolo = Pendenza = 27 °
Questi bastoncini devono essere a piombo, ma in questo ci aiuta la forza di gravità
Valutazione del pendio
Metodi per la misurazione dell’inclinazione di un pendio
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Precauzioni da prendere (rispetto del manto nevoso)
Distanza di alleggerimento = - 10 m. almeno in salita- di più in discesa in funzione del carico più
elevato
- aggirare i pendii e in generale le zone più ripide
- evitare importanti sollecitazioni sul manto nevoso, (cadute, salti )
Distanze da valanga = - più facili da adottare in discesa perché generano una minore perdita di tempo
- discesa di canali o pendii sospetti uno alla volta in traccia unica
Fascia di discesa = - è sicuramente corretto adottare questa precauzione in situazioni particolari
Regole di comportamento
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Regole di comportamento
Precauzioni da prendere
L’attraversamento di canali o radure nel bosco, richiede sempre attenzione.Sono queste le zone in cui per decelerazione del vento troviamo accumuli di neve che possono formare pericolosissime situazioni difficilmente riconoscibili.Quando possibile questi tratti si attraverseranno nella parte alta rispettando la regola di passare uno alla volta.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Precauzioni e considerazioni da fare
In una situazione analoga a quella rappresentata a lato, predisporre: un osservatore in zona sicura per osservare i compagni che attraversano il canale, e uno per osservare l’eventuale percorso della valanga, individuare le vie di fuga, localizzare eventuali ostacoli del percorso valanghivo.L’attraversamento verrà condotto passando uno per volta per non sovraccaricare il pendio.
Regole di comportamento
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Traccia in salita = da 1 a 2 volte il peso Conversione sul posto in salita = da 2 a 3 volte il peso Curve strette in discesa = da 4 a 5 volte il peso Caduta in discesa = da 6 a 7 volte il peso
Concentramento del carico in spazio ridotto
Regole di comportamento
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Considerazioni sulla neve
1. Superficie di contatto tra neve fresca e neve vecchia (caso + frequente) 2. Brina di superficie innevata / coltre intermedia senza coesione 3. Superficie di contatto tra uno strato di cristalli a calice e gli strati sovrapposti 4. Fini strati di fusione o lamelle di ghiaccio innevati 5. Polvere del Sahara innevata (gialla o giallo rossiccia) Può capitare che la superficie di slittamento si situi in mezzo ad una coltre di neve dall’aspetto omogeneo ( praticamente indefinibile senza il test del cuneo di slittamento ). La maggior parte delle valanghe provocate, sono lastroni di neve con coesione, formata da strati soffici o molto soffici !. Questi lastroni soffici, sono trappole che si innescano molto facilmente.
Resistenza di base e secondarie
Resistenza di base = Res. al taglio degli strati = ( R. principale determinante) Resistenza alla trazione = Compress. al taglio laterale negli strati =(R.secondarie supplementari)
Stati critici della coltre nevosa
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Il bollettino Nivologico
pericolo = - grado di pericolosità di distacco
- non legato alla presenza di beni o persone che possono subire danni.
rischio = - rischio di provocare un distacco
- legato alla presenza di persone che provocano il distacco e che quindi possono subire danni.
esempio: - una persona che attraversa un pendio dichiarato
con grado di percolosità 3, assume un certo rischio di provocarne il distacco.
- cinque persone che attraversano lo stesso pendio, procedendo in situazione critica, (marcia al passo, mancanza di distanze di alleggerimento), assumono un rischio maggiore di provocarne il distacco.
Il pericolo riportato sui bollettini descrive in modo oggettivo la situazione. Bisogna poi rapportare questo dato alla situazione reale in cui ci troviamo, ed assumere le precauzioni necessarie.
Riduzione del rischio
Distinzione tra pericolo e rischio
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Bollettino Nivo-Meteo
Scala Europea del pericolo valanghe
La scala di pericolo non è lineare, il grado di pericolo 3 marcato pur trovandosi al centro della scala, non rappresenta un pericolo medio, bensì una situazione di pericolo critico soprattutto per le persone. E’ una situazione difficile da valutare, le gite possibili sono molte, e proprio per questo è necessario prestare la massima attenzione sul terreno durante la gita.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Bollettino Nivo-Meteo
Bollettino: (caratteristiche)
Aggettivi: - debole- moderato- marcato- forte- molto forte
Gradi: - 1 , 2 , 3 , 4 , 5.
Linearità: - La scala non è lineare. Il grado 3, (grado mediano della scala),non rappresenta il pericolo medio bensì una situazione già critica di pericolo. Soprattutto per le persone.
Gradazione: - Proporzionale all’estensione delle aree di debolezza del manto nevoso all’aumentare del pericolo.
Probabilità di distacco: - Può essere aumentata in modo considerevole da un sovraccarico esterno. Più è minore il grado di consolidamento del manto nevoso, tanto più piccolo è il sovraccarico necessario a provocare il distacco.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Bollettino Nivo-Meteo
Bollettino: definizioni
Piccole valanghe: - pressoché innocue, (scaricamenti).Valanghe di media grandezza: - valanghe limitate ai pendiiGrandi valanghe: - raggiungono il fondovalleDistacco spontaneo: - non provocato dall’uomoDistacco provocato: - provocato dall’uomoSovraccarico forte: - gruppo compatto di sciatori. Da 5 a 30 volte superiore al sovraccarico prodotto da un singolo sciatore.Sovraccarico debole: - singolo sciatore, escursionista senza sci. Da 1 a 4 volte il sovraccarico prodotto da uno sciatore.Pendii ripidi: - inclinazione superiore a 30°. Maggiori distacchi
avvengono tra i 30 e 45 gradi.Pendii ripidi estremi: - Pendii con inclinazione sfavorevole per quanto riguarda l’inclinazione. La forma del terreno, la vicinanza alle creste e la rugosità del suolo non sono i pendii estremamente ripidi.Distacco probabile Con forte sovraccarico: - Non esclude la possibilità che in alcune zone il distacco possa avvenire anche con debole sovraccarico.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Pericolo valanghe
Determinazione del pericolo
Il pericolo valanghe è determinato principalmente da tre parametri:
Stabilità media del manto nevoso: è inversamente proporzionale al numero di pendii pericolosi e cioè al diminuire della stabilità avremo un aumento di pendii pericolosi.
Dispersione dei parametri di stabilità: più il pendio è irregolare più insidioso sarà il pericolo perché più difficile da riconoscere. (densità del campo minato).
Il volume delle masse nevose in movimento: maggiore è il volume di neve, maggiore è la situazione pericolosa.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Pericolo valanghe
Densità del campo minato
Il grado di pericolo aumenta con l’aumentare del numero di pendii pericolosi. (densità del campo minato).
A = Debole B = Moderato C = Marcato
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Pericolo valanghe
Densità del campo minato
Colate di neve
incoerente
La foto mostra una situazione di pericolo generale.Si notino le colate di neve incoerente nella parte alta della foto ma soprattutto un lastrone di superficie spontaneo nella parte centrale.
Lastrone di superficie spontaneo
Valanga già scesa dalla parte destra
della foto.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Bollettino Nivo-Meteo
Bollettino: utilità e limiti
Bollettino - Fornisce informazioni abbastanza sintetiche a livello regionale circa le condizioni del manto nevoso, e quindi ne ricava un grado di pericolo.
- Non si deve in nessun caso rapportare i valori desunti dal - bollettino ad un singolo pendio.
- Correlare invece i dati del bollettino (pericolo) con la situazione locale, che per mille ragioni può essere diversa.
- Usare il bollettino come strumento di aiuto per prendere decisioni.
Attendibilità - 80 % dei casi il pericolo stimato, è stato riscontrato sul terreno. - 12 % è stato sovrastimato - 8 % è stato sottostimato Cause dell'errore - Nella maggior parte dei casi l'errore è imputabile ad una previsione meteorologica errata.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Gli errori
Gli errori più frequenti
Le valanghe sono eventi imprevedibili:Vale solo per valanghe spontanee, si verificano generalmente con pericolo forte o molto forte.
Non c’e pericolo di valanghe quando fa freddo:Antica convinzione che risale al periodo in cui lo sci-alpinismo lo si praticava nei periodi primaverili.La regola “caldo = pericoloso e freddo = sicuro” trova riscontro sicuramente, ma non può essere presa come regola generale.Un lastrone può essere conservato per lunghi periodi di freddo e bel tempo!!!.
Il bosco protegge dalle valanghe:Il bosco fitto (abeti) offre un buon grado di protezione;provateci a sciare.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Gli errori
Non vi sono pericoli in presenza di uno strato di neve sottile:La maggioranza degli incidenti avviene negli anni di scarse nevicate.
Le tracce degli animali o degli sci garantiscono sicurezza:Le tracce di animali provocano una sollecitazione diversa sul pendio; le tracce degli sci se recenti no è detto che il lastrone si stacchi al primo passaggio, se vecchie il manto nevoso può aver subito un metamorfismo da gradiente ed essersi trasformato in una trappola.
Le asperità del terreno ancorano il manto nevoso:Niente di più vero ma solo per la prima nevicata, “ma poi ?” Questo tipo di ancoraggio vale per le valanghe di fondo; non dimentichiamo che la valanga tipica dello sciatore e la valanga di superficie.
Gli errori più frequenti
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Gli errori
Gli errori più frequenti
Questo piccolo pendio non è pericoloso:Un lastrone di neve di 20 mt. X 30 mt. X 0,35 mt. Ha un peso variabile di 20 – 40 t. in relazione al tipo di neve.
Dopo 2 o 3 gg. La neve fresca si è assestata e il manto nevoso è stabile:Assestamento significa coesione tra i cristalliNeve coerente equivale a formazione di lastroniIl tempo di legame tra i cristalli è inferiore al tempo di legame tra gli strati. Quindi, è possibile che la neve fresca sia assestata ma slegata dallo strato sottostante, LASTRONE!!!
I Woum!!! Sono indice di buon assestamento:Segnale necessario e sufficiente per indicare un imminente pericolo. La natura non potrebbe darci segnali più evidenti.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Gli errori
Gli errori più frequenti
I lastroni di neve sono duri e rimbombano:Concetto errato di lastrone; il lastrone di neve dura e compatta dà una sensazione errata di sicurezza, (assestamento).Importante è la distinzione tra i lastroni di neve soffice per i quali è necessaria una piccola sollecitazione per provocare il distacco, dai lastroni di neve dura che necessitano di una sollecitazione maggiore per provocarne il distacco.E’ fondamentale che lo sciatore sappia distinguere la neve polverosa incoerente dalla neve polverosa coerente.
Non ho mai visto valanghe su questo pendio, quindi è sicuro:Un pendio ripido, è comunque un potenziale pendio valanghivo.A seguito di situazioni Nivo-Meteo straordinarie, dobbiamo aspettarci valanghe straordinarie.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Gli errori
Gli errori più frequenti
Dobbiamo aspettarci valanghe solo in caso di brutto tempo. Oggi è bello quindi la situazione è sicura:Il primo giorno dopo una nevicata, abbiamo un aumento del pericolo.Il riscaldamento improvviso è un’altra situazione che genera instabilità a seguito della riduzione delle resistenze della neve.Bel tempo più aumento della temperatura provoca un’attività valanghiva intensa.
Test del bastoncino per rilevare la resistenza del manto nevoso:Il test del bastoncino è un profilo penetrometrico semplificato che da un’indicazione grossolana della durezza degli strati.Manca un fattore importantissimo: Il grado di coesione tra gli strati: RESISTENZA DI BASE.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
Regola del 3 X 3 (Munter)
Il grafico a lato dimostra quanto sia vero il fatto che gli incidenti da valanga si verificano maggiormente nelle stagioni di scarse nevicate.La ricerca della neve a tutti i costi, il manto nevoso di piccoli spessori, favoriscono enormemente una situazione di incidente, causato nel primo caso da neve accumulata dal vento (canaloni) e nel secondo da gradiente elevato favorito dalla poca neve.
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.
fine