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1 FONDAZIONE DEL SACRO CUORE CESENA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA DELL’INFANZIA Piano dell’Offerta Formativa A. S. 2008/2009 Attività annuali 2007/2008

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FONDAZIONE DEL SACRO CUOREC E S E N A

SCUOLA PRIMARIAE

SCUOLA DELL’INFANZIA

Piano dell’Offerta FormativaA. S. 2008/2009

Attività annuali 2007/2008

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“La bellezza si vede perché è viva e quindi reale”.PIER PAOLO PASOLINI

È stata sicuramente un’esperienza di grande bellezza quella vissutada tutte le scuole della Fondazione del Sacro Cuore all’inizio di questoanno scolastico attraverso la partecipazione, a Roma, all’Udienza inPiazza San Pietro il 17 ottobre. Bambini, genitori, insegnanti si sonoritrovati a condividere l’entusiasmo dell’incontro con Papa BenedettoXVI che, rivolgendosi agli “alunni della Fondazione del Sacro Cuore”,li ha invitati a sprigionare “le fresche energie della giovinezza”.

Il Papa, sempre così attento alla dimensione educativa, ha conforta-to un cammino che in questi anni è stato volto a far emergere tutte lepotenzialità del cuore e della ragione dei nostri ragazzi, accompagnan-doli a leggere il grande libro del mondo, attraverso uno sguardo prote-so a coglierne in modo sempre più consapevole il senso.

Fondamentali si rivelano in questo percorso la preoccupazione di faracquisire gli strumenti linguistici che permettono di “dare il nome allecose” e la costruzione di un percorso graduale e coerente, in cui tutti iparticolari della conoscenza si ricompongano nel quadro di un appren-dimento armonico.

In tal modo i bambini, procedendo di scoperta in scoperta, imparanoa sentire “amica” la realtà che si lascia abbracciare dalla loro affezionee penetrare dalla loro intelligenza e possono crescere nel desideriopositivo di spalancarsi alla verità e al bene.

Il dirigente scolasticoPaola Ombretta Sternini

con il contributo di

«L’uomo non vedrà mai più il mondo come lo vede da bambino:

l’unità dell’esistenza egli non la sperimenterà mai piùnel modo in cui la conosce adesso»

(ROMANO GUARDINI)

IO GUARDO E RACCONTO IL MONDO

SCUOLA PRIMARIA

I

Il soggetto e la sua storia

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La Scuola Primaria attualmente gestita dalla Fondazione del SacroCuore è nata a Cesena nel 1924 ad opera delle Suore dell’Istituto LegaSacra Famiglia per rispondere al bisogno educativo del territorio cese-nate, quando insufficienti erano le istituzioni statali che rispondevano atale esigenza. La scuola è stata legalmente riconosciuta dal Ministerodella Pubblica Istruzione nel 1940.

Nel 1987, in seguito alla decisione delle suore di lasciare questoimpegno per dedicarsi ad altre attività di tipo missionario e sociale, ungruppo di genitori, desiderosi che continuasse l’esperienza iniziata daipropri figli all’interno dell’Istituto, dava vita alla Fondazione del SacroCuore che prendeva in gestione l’opera educativa.

La Fondazione del Sacro Cuore è un Ente Morale riconosciuto dalPresidente della Repubblica Italiana che ha come scopo “l’assistenza ela tutela dei giovani in materia di diritto allo studio, nonchél’educazione e l’istruzione, favorendo l’attuarsi di iniziative che espri-mano compiutamente il dettato costituzionale di una scuola libera epubblica, tutelando e promovendo il pluralismo delle istituzioni scola-stiche, nel rispetto dei diritti spettanti ai cittadini e secondo la culturanascente dalla tradizione cristiana del Paese e dall’insegnamento delMagistero della Chiesa”. (Dall’Atto costitutivo).

Ad ogni famiglia a cui si rivolge, la Fondazione del Sacro Cuore sipropone pertanto come:

• una scuola libera in cui gli insegnanti assumono la propria respon-sabilità educativa nei confronti dei bambini, mettendo a disposizio-ne le proprie competenze, la propria umanità, il proprio lavorare alservizio della crescita dei giovani che si pongono loro di fronte;anche genitori e alunni accettano liberamente di partecipare allacostruzione di tale progetto educativo che ha come orizzonte del-l’avventura umana della conoscenza e quindi dell’educazione ilsenso religioso;

• una scuola pubblica, che si rivolge a tutti senza fini di lucro, impe-gnata ad elevare il livello di istruzione di ciascun cittadino secondoi dettami della Costituzione;

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• una scuola laica aperta a tutto e a tutti come lo è ogni autenticaesperienza di educazione cristiana, preoccupata di fare crescereuomini liberi, capaci di ragionare in modo critico;

• una scuola viva, in cui l’apprendimento è inteso come il comuni-carsi di un’esperienza cosciente della realtà, sempre attuale e dina-micamente in sviluppo.; ne consegue una didattica viva, non ripe-titiva nè imprigionata in schemi parziali;

• una scuola efficiente con un corpo insegnante selezionato in basealla competenza e alla disponibilità a fare della scuola, in unaserietà di lavoro educativo e didattico, un luogo in cui i ragazzi spe-rimentano soddisfazione ed interesse all’apprendimento;

• una scuola dell’esperienza, come elemento sorgivo, scopo, originee termine di confronto e paragone di ogni autentico atto educativo;

• una scuola della personalizzazione, intesa innanzitutto come coin-volgimento della persona dell’insegnante e della persona del bam-bino in tutte le dimensioni di sviluppo del suo essere.

La scuola aderisce alla Federazione delle Opere Educative e alCoor dinamento Culturale dell’associazione “Il Rischio educativo”, inuna rete di paragone fra istituzioni scolastiche che favorisce una verifi-ca del progetto educativo tesa a mantenere ampio l’orizzonte pedago-gico e culturale entro cui si inseriscono le proposte didattiche

La Scuola Primaria è composta da tre sezioni, di cui una in via dicompletamento, per un totale di n. 257 alunni. È frequentata da ra gazziprovenienti dal quartiere, da altre zone della città e anche da alunniresidenti nei comuni limitrofi, a motivo della sua ubicazione centrale,degli spazi ampi e confortevoli e dei servizi che offre.

II

Fondamentidel progetto educativo

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CARATTERI DELLA SCUOLA PRIMARIA

Scuola dell’esperienza del bambinoLa nostra scuola è innanzitutto luogo di vita, ambito di esperienza.Per noi la prima realtà buona è il bambino stesso. Egli arriva a scuo-

la già con un’esperienza: qui è accolto, stimato ed aiutato a svilupparetutte le proprie capacità, perché possa prendere consapevolezza dellasua dignità e positività.

La nostra scuola riconosce e promuove lo sviluppo della caratteri-stica naturale del bambino che è aperto alla realtà, si stupisce di frontea ciò che vede, è curioso, vuole toccare e capire, chiede il perché dellecose. Questo è un luogo in cui si propone un’esperienza di bellezza,bontà e verità: ciò consente al bambino di accorgersi del fatto che ciòche è bello, buono e vero gli corrisponde.

In questo percorso il bambino può incontrare fatica e contraddizio-ne, quindi va accompagnato e sostenuto affinchè non si perda d’animoe non perda di vista il gusto di crescere e imparare. Attraverso il rap-porto con un maestro (il docente-tutor) che lo accompagna nell’avven-tura della conoscenza della realtà, il bambino entra in rapporto con lecose, si paragona con esse e arriva a giudicarle.

Affermando che la realtà ha un senso ed un destino buono, punto dimetodo fondamentale è il riferimento costante all’esperienza, inten-dendo per esperienza non il fare soltanto ma il fare consapevole.

In tal modo si educano alcune dimensioni della persona, il cui svi-luppo rappresenta un’occasione di crescita della libertà del bambino:

• l’attenzione, come condizione necessaria per conoscere;• la sua apertura come capacità di incontrare la realtà così

come accade;• la domanda come forma di apertura e curiosità;• l’uso della ragione in modo costante e critico;• la sua passione per la verità;• la sua capacità di rapporto;• il suo senso di responsabilità.

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La scuola primaria come scuola dell’essenzialeLa scuola primaria si configura come scuola “elementare”, innan-

zitutto nei contenuti, in quanto comunica ciò che è essenziale, che staalla base e fonda ciò che viene dopo. Essenziale, nella scuola primariaè un approccio globale, totale ed immediato, alla realtà, che generaesperienza.

Ciò che è essenziale è costitutivo per la persona. Per questo lanostra scuola si preoccupa di insegnare ciò che è sostanziale, ciò che èstrutturale, ciò che è irrinunciabile in quanto è occasione intrinseca-mente legata alla crescita, allo sviluppo di una consapevolezza di sé.

Elementare è anche il metodo, in quanto comunica in modo sem-plice, cioè in modo che le parole rimandino immediatamente a ciò chesi vuole comunicare.

Essenziale è innanzitutto il modo di porsi della maestra:- la certezza dell’esperienza che l’insegnante fa e comunica;- la capacità di conoscere il valore di quello che si propone;- l’importanza data all’esemplificare.

Scuola della presenza del maestro come punto di riferimentoQuesta scuola è elementare anche nella forma: rispetta il bisogno di

rapporti chiari (semplici e lineari) che consentano al bambino di iden-tificare dove e come stare, chi e cosa guardare: l’insegnante preva-lente come punto di riferimento.

Il maestro è uno che ha un “di più” che mette in comune. Egli è por-tatore di un’ ipotesi esplicativa della realtà, connessa e interna al sapereche trasmette, ipotesi che egli gioca nel fare scuola. È uno sguardo sullarealtà che viene comunicato come risposta alla domanda del bambino.

L’elementarità riguarda anche la formaIl contesto disciplinato in cui vive il bambino, comunica osmotica-

mente una concezione, è un contesto che vive di regole precise edessenziali.

Ne consegue che la forma che la scuola assume ha un’importanzadeterminante:

• lo spazio è usato con precisione e cura, per la funzione che ha;• il gruppo classe è la possibilità, attraverso un’esperienza guidata,

di legami e di appartenenza, cioè di amicizia;• i tempi scolastici sono limitati alla tenuta psicofisica del bambi-

no e servono per predisporlo al meglio, di fronte alle sue attese,così come di fronte alle sue responsabilità.

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Metodo di apprendimento del bambinoIl bambino impara solo se c’è gioia e soddisfazione: le discipline

debbono essere viste, quindi, come strumenti per crescere imparando.È fondamentale che il bambino, in questa avventura, si senta prota-

gonista: ciò gli permette di accorgersi che è capace di azione e pensie-ro costruttivi e utili. Il bambino incontra la realtà e fa esperienza dellaconoscenza: nell’armonia della natura, nei linguaggi, nell’opera del-l’uomo e anche nella generosità, nel perdono e nella gratuità, perché èquesto che desidera e di cui ha bisogno.

Il bambino impara partendo da una domanda riconosciuta, evocatao coltivata dall’adulto.

Il maestro, da una parte valorizza tutte le domande che emergonodal bambino, dall’altra le riconduce ad una conoscenza sistematica. Inquesto modo, non si incrementa semplicemente la curiosità, ma sieduca ad un lavoro, ad una disponibilità ad apprendere da tutto e datutti.

Questa essenzialità e semplicità nel metodo interessa la singola per-sona, l’“avere a cuore” la persona.

Il primato della famigliaIn questa scuola è riconosciuto il valore della famiglia come luogo

originale e primario dell’esperienza del bambino, perché in famiglia ilbambino incontra esistenzialmente il criterio con cui giudicare ciò chevede e, nella scuola primaria, incomincia una prima verifica di questocriterio di partenza.

Scuola e famiglia hanno funzioni diverse, ma entrambe necessarieal bambino. Noi chiamiamo i genitori ad una corresponsabilità, ad undialogo e ad una verifica costante sulle ragioni che stanno alla basedelle scelte con cui i bambini vengono guidati.

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Articolazione della proposta

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Una scuola primaria fra “tradizione” e “innovazione”Tutte le classi della scuola primaria della “Fondazione del Sacro

Cuore” attivano un modello didattico-organizzativo scaturito dalla ri -for ma del primo ciclo di istruzione.

La modalità percorsa è quella di un docente-tutor, punto di riferi-mento costante per il bambino a livello culturale ed affettivo, a cui ven-gono affidati gli insegnamenti fondamentali, a partire dalla Lingua ita-liana e dalla Matematica, che si alterna con gli altri docenti delleclassi parallele nella didattica dei laboratori. Rimangono affidati adinsegnanti specialisti l’insegnamento della lingua inglese e delleattività motorie e sportive, mentre un esperto affianca i docenti nellaboratorio di Informatica.

PIANO DI STUDI

Classe primaCurriculum obbligatorio ore settimanali

Italiano 8Storia e Geografia 2+1Inglese 1Matematica 6Scienze 1Laboratorio di Informatica 1Laboratorio di Musica 1Laboratorio di Arte ed Immagine 2Corpo, Movimento, Sport 2Religione 2Totale 27

Laboratori pomeridiani opzionali (ore annuali)Laboratorio artistico 33 Laboratorio musicale 33Approfondimento e recupero con l’insegnante tutor 33Totale 99

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Classe Seconda

Curriculum obbligatorio ore settimanali

Italiano 8Storia e Geografia 2+1Inglese 2Matematica 6Scienze 1Laboratorio di Informatica 1Laboratorio di Musica 1Laboratorio di Arte ed Immagine 1Corpo, Movimento, Sport 2Religione 2Totale 27

Laboratori pomeridiani facoltativi (ore annuali)Laboratorio artistico 33 Laboratorio musicale 33Approfondimento e recupero con l’insegnante tutor 33Totale 99

Classe Terza, Quarta, QuintaCurriculum obbligatorio ore settimanaliItaliano 7Storia e Geografia 2+1Inglese 2Matematica 6Scienze 2Laboratorio di Informatica 1Laboratorio di Musica 1Laboratorio di Arte ed Immagine 1Corpo, Movimento, Sport 2Religione 2Totale 27

Laboratori mattutini di potenziamento (ore annuali)Laboratorio di conversazione in Inglese 1Approfondimento e recupero con l’insegnante tutor 17*

Laboratori pomeridiani opzionali (ore annuali)Approfondimento e recupero con l’insegnante tutor 16*

Laboratorio di canto corale 33

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OrarioClassi Prime e Seconde: tutti i giorni, dalle 8,15 alle 12,45 Classi Terze, Quarte, Quinte: tutti i giorni dalle 8.15 alle 13Laboratori opzionali pomeridiani: orari flessibili (normalmente

dalle 14 alle 15)

UNITARIETÀ DEL SAPERE E DISCIPLINEIl bambino cresce armonicamente se sviluppa tutto se stesso:

mente, cuore, corpo (unità della persona). Oggetto dell’insegnamentonon è la disciplina ma la realtà, che egli conosce secondo una perce-zione unitaria e globale e non secondo una suddivisione in segmenti.Da qui deriva l’unitarietà del sapere elementare che si svolge attraver-so le aperture diverse della ragione; il metodo di insegnamento è per-tanto improntato ad una globalità, che consente l’acquisizione di unpatrimonio di conoscenze comuni a tutti, risponde al bisogno di trasfe-ribilità delle conoscenze, conferisce ordine e gradualità alla trasmissio-ne del sapere e assicura la complementarietà fra le discipline, la cuispecificità viene progressivamente ad emergere nel corso dei cinqueanni (unità della realtà).

In tale direzione diviene centrale nel contesto della Riforma l’or -ganizzazione della didattica in unità di apprendimento in cui si arti-cola il Progetto di classe unitario.

AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA

Lingua italianaIl principale servizio che i docenti sono chiamati a prestare agli stu-

denti è consegnare loro gli strumenti per capire il mondo e se stessi. Laprima modalità che ha l’uomo per rapportarsi al reale in modo coscien-te è il linguaggio, strumento essenziale che gli permette di rapportarsicon il mondo, per comprendere i nessi che gli oggetti, le persone, glieventi, hanno con l’io e per scoprirne il significato. Comunicare oral-mente e per iscritto sono esigenze della persona e, sin dalla scuola pri-maria, devono diventare un habitus, una naturale attività. Questo tipo diproposta didattica, infatti, si sviluppa gradualmente nel tempo e richie-de una cura, proprio perché la parola e la lingua sono oggetti preziosi.

Gli studenti della scuola primaria si affacciano alla prima classe giàdotati di una capacità linguistica, che sicuramente col crescere dell’etàpuò e deve affinarsi. Il percorso dell’educazione linguistica tiene contodelle principali funzioni della parola che sono quelle di denominare,

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creare e comunicare. La competenza denominativa inizia a svilupparsidalla più tenera età e sin dalla prima scolarizzazione ed è fondamenta-le anche nel proseguo del cammino di studi e basilare in ogni discipli-na, in quanto strumento per accorgersi che la realtà non è indifferente.Questa è la prima mossa della conoscenza per il bambino.

Se è vero che la povertà di parola è sintomo di povertà di esperien-za della realtà, occorre sviluppare la capacità di uso della lingua, incre-mentando l’esperienza di incontro con la realtà e la sua comprensione.Lo scrivere ed il parlare sono gesti che riguardano la totalità della per-sona: si costruisce la testualità innanzitutto accompagnando il bambinonell’incontro con il reale.

Nella scuola primaria si distinguono due livelli: uso della lingua eriflessione sulla lingua.

Lungo il corso della scuola primaria,viene dato ampio spazio allacomposizione del testo scritto, inteso come atto comunicativo, azionein cui avviene un incontro attivo con la realtà. L’azione è l’interventodel soggetto, cioè del bambino, sulla realtà per portare, per far rispon-dere la realtà al desiderio che è all’opera nel suo cuore.

Un testo è un gesto comunicativo fondato su segni linguistici ed haun senso.

Per questo anche la riflessione sulla lingua occupa un importantespazio nell’apprendimento che viene proposto nella scuola primaria.

Gli elementi della grammatica è importante che vengano posti neiprimi anni della scolarizzazione, quando si avvia cioè il processo dipresa di consapevolezza critica e sistematica della realtà.

E la realtà la si conosce consapevolmente quando la si attesta, ovve-ro quando avviene un processo di denominazione.

Riflettere sulla lingua è possibile dunque se si considerano oggettodi indagine i testi, se le strutture e le funzioni linguistiche sono sorpre-se e spiegate all’opera in uno scambio comunicativo. Ciò implica che,nei primi anni della scuola primaria, imparare a leggere e a scriverecoincida con il riflettere sulla lingua.

A partire dal terzo anno, si iniziano a sistematizzare le conoscenzegrammaticali, sempre in rapporto all’esperienza comunicativa di ricet-tori e produttori di testi. Non si vuole con questo intendere che nella pra-tica didattica non vi siano momenti distinti di lettura, scrittura, rifles-sione sulla lingua, ma che tali attività siano sostanzialmente unitarie.

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Nell’ultimo biennio della scuola primaria, si sviluppa l’acquisi zio -ne di apprendimenti adeguati e definitivi di morfologia e sintassi, attra-verso il metodo dell’identificazione, del riconoscimento e grazie all’ap-prendimento mnemonico di alcune forme.

L’orizzonte dell’apprendimento dell’uso della lingua è un orizzon-te di bellezza, grandezza e verità.

Per questo intendiamo offrire agli studenti esperienze di testualitàsignificativa, compiendo una scelta accurata di fiabe, libri e raccontiche comunichino ai bambini delle diverse età un’esperienza di bellez-za e di verità, che siano cioè strumenti utili per un incontro affascinan-te con la realtà.

La narrazione di storie fantastiche ha il grande compito di favorirel’ampliarsi della categoria della possibilità, di fare esperienza, attraver-so l’immedesimazione, di significati altrimenti incomprensibili ai gio-vani lettori, di comprendere la propria esperienza oltrepassando i limi-ti spazio-temporali della quotidianità.

Sin dal primo anno della scuola primaria, quindi, la lettura è unmomento particolarmente significativo e prezioso per l’insegnante ed ibambini, per il suo grande valore formativo.

Lingua ingleseIl contatto con una lingua e una cultura diversa da quella materna

riveste un ruolo molto importante nello sviluppo e nella formazionedella persona. Infatti, l’apprendimento della lingua straniera, comemezzo di comunicazione e di espressione, permette all’individuo diacquisire gli strumenti necessari per inserirsi in una società multicultu-rale e quindi multilingue; in secondo luogo l’incontro con una linguaed una cultura diverse dalla propria offrono al bambino la possibilità diun confronto e quindi un approfondimento della propria lingua, delleproprie tradizioni e la propria cultura.

Il valore della lingua inglese, in quanto disciplina scolastica, ha per-tanto due aspetti fondamentali: quello culturale e quello linguistico.

Nella scuola primaria l’approccio con la lingua inglese avviene es -senzialmente in modo comunicativo, perchè si tiene conto del fortebisogno dei bambini di relazionarsi e di socializzare. La proposta didat-tica avviene soprattutto attraverso giochi, filastrocche, canzoni; gra-dualmente si procede anche all’avvio di forme semplici di dialogo e diespressione scritta. L’incremento del bagaglio lessicale ricopre un ruolofondamentale.

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Arte e Immagine

Nel laboratorio di Arte il bambino viene educato a muoversi nelmondo dei colori, delle linee e delle immagini artistiche. Partendo daun utilizzo degli elementi del linguaggio visivo, verrà condotto a ci -mentarsi con le diverse tecniche grafico-pittoriche, per arrivare ad unaconsapevolezza delle molteplici funzioni che l’immagine svolge da unpunto di vista informativo ed emotivo.

Musica

Il laboratorio di Musica è un momento in cui i bambini possonoimprovvisarsi e sentirsi “veri musicisti”.

Gli alunni sono guidati dall’insegnante specialista ad apprendere unprimo livello di notazione ritmica e musicale, attraverso un approcciodi tipo fantastico; vengono condotti gradualmente, attraverso un’edu ca -zione della percezione e della produzione sonora, ad acquisire una co -no scenza degli elementi di base del codice musicale, sempre in formadi gioco, fino ad arrivare alla scrittura sul pentagramma.

I bambini vengono progressivamente avviati anche a cimentarsinell’esecuzione strumentale, utilizzando piccoli strumenti come tam-buri, bonghi, sonagli, legnetti, triangoli, nacchere, campane, cembali,xilofoni, piatti.

Nel corso dei cinque anni della scuola Primaria, vengono propostianche alcuni momenti di ascolto guidato di brani noti di musica classica.

Infine, l’educazione al canto è l’attività principale che viene propo-sta in ogni classe in tale ambito; i bambini amano particolarmente que-sto tipo di attività, che in essi genera stupore sia che ascoltino, sia cheeseguano, soprattutto quando ciò avviene in occasioni particolari comeil Natale, la Pasqua o momenti di festa scolastica.

Corpo, movimento, sport

L’attività motoria offre ai bambini della scuola primaria un consi-derevole numero di esperienze per un lavoro di alfabetizzazione moto-ria finalizzato allo sviluppo della consapevolezza corporea , degliaspetti coordinativi, degli schemi motori e delle abilità elementari delgioco-sport.

L’educazione motoria interviene su tutte le aree della persona, quel-la affettiva ,motoria e

cognitiva, migliorando la relazione con gli altri, con gli oggetti econ la propria persona.

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Attraverso le azioni di gioco viene continuamente stimolata lacapacità di interagire con gli altri e gli oggetti, permettendo così adogni bambino di instaurare la migliore relazione sia con il mondo ester-no sia con la propria personalità.

AREA STORICO-GEOGRAFICO-SOCIALE

StoriaLo studio della Storia nella scuola primaria si propone di introdur-

re i bambini nella conoscenza del passato, partendo dal rapporto impre-scindibile con il presente.

Pertanto la nostra proposta di metodo intende attivare una doman-da e una ricerca personale della dimensione storica per un’introduzioneadeguata alla realtà ed aiutare i bambini ad immedesimarsi il più pos-sibile nella storia , per far sì che, nel confronto con gli uomini del pas-sato, possano trovare risposte adeguate alle proprie domande e ricono-scere necessità simili alle proprie: lo stesso desiderio di felicità, di benee di bellezza.

Nel corso dei cinque anni della scuola primaria, i ragazzi vengonoaccompagnati a comprendere gli avvenimenti del passato come segnidell’umanità degli uomini del passato.

Incontrando gli uomini, gli avvenimenti, i fatti, le battaglie, la vita,le abitudini dei diversi popoli, gli alunni vengono educati alla doman-da e guidati nella ricerca delle risposte attraverso l’utilizzo delle fonti.

La storia, per il bambino di classe prima e del primo biennio dellascuola primaria (?), è l’occasione per conoscere sé e gli altri, è l’e splo -razione del passato proprio ed altrui, la scoperta dello spazio vissuto edelle regole che governano i rapporti interpersonali.

Procedendo su un terreno di estrema concretezza, legato alla presadi coscienza della propria storia personale, si allarga il suo orizzonteattraverso la conoscenza del proprio ambiente e della propria storia, losi avvia all’uso delle prime fonti, di una documentazione concreta chegli permetta di ri-costruire il suo mondo, in una prospettiva storicasempre meno legata all’immaginazione e sempre più supportata dallaverità dei fatti accaduti.

Progressivamente, anche valorizzando la narrazione di antichi miti,le uscite nel territorio, in cui siano evidenti i segni della presenza del-l’uomo, il bambino sarà proiettato alla scoperta del cammino dell’uo-mo, a cercare analogie e differenze tra sé e i primitivi, senza dimenti-care la componente spaziale e geografica che ha visto nascere l’uomopreistorico.

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Nel secondo biennio verrà avviato ad uno studio più sistematico ecronologico della storia, all’interno di un contesto temporale e spazia-le che fornisca le coordinate concettuali necessarie per comprendere gliavvenimenti più significativi della storia: greca, romana ed ebraico-cri-stiana, con un’attenzione più precisa alla dimensione cronologica edepistemologica della disciplina storica.

Nell’incontro con la tradizione s’intreccia quindi il desiderio delbambino di capire e di comprendere il senso della sua vita e la direzio-ne del suo destino.

GeografiaLo studio della Geografia nella scuola primaria segue i contenuti e

i passi di un metodo, adeguati alla persona del bambino e al suo mododi guardare e conoscere la realtà, che muta nel corso dei cinque anni.

Nei primi due anni il bambino è aiutato a cogliere la dimensionedello spazio in cui vive e a riconoscere e descrivere i luoghi a lui fami-liari e cari.

Viene educato a guardare la realtà, ad orientarsi utilizzando punti diriferimento diversi e ad impadronirsi di una terminologia più appro-priata per descrivere luoghi e spazi.

È un tipo di lavoro strettamente connesso a tutte le discipline, in unpercorso unitario e di approccio globale alla realtà.

Nella classe terza vengono affrontati i diversi ambienti, le lorocaratteristiche e si sottolinea il rapporto fra l’uomo e l’ambiente, facen-do cogliere l’evidente interdipendenza fra gli elementi fisici e quelliantropici di un determinato territorio.

Lo studio della fauna, della flora, dell’insediamento urbano e delleattività economiche è affiancato anche ad un lavoro di osservazione,descrizione e di lettura di brani che aiutino i bambini a cogliere lavarietà dei paesaggi e la bellezza dei diversi ambienti.

Nell’ultimo biennio viene affrontato lo studio dell’Italia, attraversoun utilizzo delle carte geografiche, di aerogrammi e di connessioni asiti Internet, che consentano ai bambini di esplorare le regioni, le piùbelle città italiane ed entrare, in alcuni casi, a visitare monumenti emusei, guidati dall’insegnante del laboratorio di informatica. L’ osser-vazione della realtà, l’attenzione al mondo come “dato” e la sottolinea-tura dell’uomo che attraverso le sue azioni sa intervenire nell’ambien-te, manifestando una capacità creativa che lo ha da sempre contraddi-stinto, sono gli aspetti fondamentali che caratterizzano lo studio dellageografia nell’ultimo biennio della scuola primaria.

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AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA

MatematicaLa matematica ha un valore formativo rispetto alla crescita della

conoscenza e consapevolezza della realtà. Per questo nella nostra scuo-la riteniamo irrinunciabile dare spazio prioritario alla matematica, subi-to dopo l’italiano.

Il percorso e metodo che seguiamo è quello che privilegia la sco-perta da parte del bambino dei concetti matematici che egli inizia adusare nell’esperienza.

La matematica incrementa la capacità razionale, come consapevo-lezza dell’attività della mente del bambino in tutte le sue potenzialità,secondo tre aspetti fondamentali:• un aspetto concettuale: ciò che il bambino ha da apprendere. Il

concetto è un atto complesso e genuino del pensiero, che può esse-re posseduto e rafforzato con l’esperienza scolastica. La guida dimetodo è la “reinvenzione guidata”, il procedimento per tentativi,la scoperta del concetto attraverso un percorso in cui si diventa con-sapevoli e “convinti” e, perciò, capaci di una verifica e di un usopersonali;

• un aspetto espressivo linguistico: il linguaggio matematico, checonduce ad ordinare e sistemare l’esperienza, formalizzare quelloche si è intuito e conosciuto, riconoscere simboli e convenzioni;

• uun aspetto di deduzione e di ragionamento. Il problema è stru-mento privilegiato di questo lavoro.

I passi del metodo di studioImparare significa crescere perché identifica l’accorgersi di ciò che

esiste e che accade in sé e attorno a sé. Conoscere è riconoscere che la realtà possiede ordine, bellezza,

varietà e possibilità.Nel corso dei cinque anni della scuola primaria, avviene un pas-

saggio che caratterizza la distinzione dei bienni: dalla globalità dell’e-sperienza conoscitiva agli approcci disciplinari.

Nei primi anni della scuola primaria, dal punto di vista metodolo-gico, è necessario l’in contro diretto con la realtà da conoscere, l’uni -tarietà del contenuto, il coinvolgimento di tutta la persona nell’espe-rienza, la consapevolezza del percorso fatto.

In Quarta e in Quinta la modalità di conoscenza attraverso un rap-porto diretto con la realtà permane, ma si sviluppa una maggiore padro-nanza linguistica. Il linguaggio diventa me dia tore della realtà: la paro-la letta o ascoltata permette di riferirsi a situazioni ed avvenimenti lon-

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tani nello spazio, quindi non conoscibili attraverso l’esperienza perso-nale diretta. E’ un passaggio delicato per la costruzione del pensieroperché con esso si matura una nuova e più profonda coscienza del reale.Il bambino conosce tenendo conto delle informazioni contenute in untesto, stabilisce analogie con esperienze personali, comprende ed ela-bora concetti astratti. Il testo viene impiegato per guidare il bambino adapprendere un metodo di studio. Imparando ad usare un linguaggio piùappropriato per ogni disciplina, il lessico si arricchisce e, quindi,migliorano l’espressione orale e quella scritta.

Scienze

L’insegnamento delle Scienze si pone fra due dimensioni: quelladello stupore e quella della conoscenza.

I bambini vengono guidati dalle insegnanti a comprendere e adammirare il mondo intorno a loro sin dai primi anni della scuola pri-maria. Posti di fronte al dato della realtà, nella sua imponenza, bellez-za e varietà, i bambini provano meraviglia e diventano curiosi.

Questo è il punto di partenza che fa nascere in ognuno il desideriodi scoprire come sono fatte le cose che vede attorno a sé e i fenomenidella natura.

Così comincia l’avventura dell’educare alla domanda, momentofondamentale per intraprendere un cammino di ricerca scientifica rigo-roso e motivante.

Negli anni successivi, ci si propone di educare ad un atteggiamen-to sperimentale, non riducendo la sperimentazione a pura tecnica e pro-cedura, ma finalizzando l’acquisizione del metodo scientifico come “a -scolto” della realtà per coglierne il maggior numero di cose possibili.Per educare i bambini a “leggere” la natura e ad estrarre dal “dato” leinformazioni rilevanti, si propongono degli esperimenti, si utilizzano imicroscopi e si vivono insieme alcune esperienze concrete e di tipolaboratoriale. Gradualmente, attraverso questo tipo di attività, i bambi-ni vengono guidati ad applicare la razionalità in modo appropriato,come strumento per incontrare la realtà.

Nell’ultimo anno della scuola primaria, inoltre, si richiede la preci-sione nelle misure e nella raccolta dei dati e questo aspetto diviene,oltre che funzionale, formativo.

Anche l’educazione scientifica, infatti, si pone in una prospettivaeducativa globale, che ha come riferimento la persona che deve cre-scere, sviluppando armonicamente tutte le sue dimensioni.

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RELIGIONEL’insegnamento della religione cattolica è una vera e propria disci-

plina di insegnamento ed è parte integrante del curricolo. Rappresentaun primo accostarsi, elementare ma culturalmente fondato, alla storia eai contenuti della Rivelazione cristiana, anche nelle loro moltepliciespressioni e testimonianze, che può aiutare un bambino a comprende-re la storia dell’uomo, la società, lo stesso ambiente circostante. L’in -se gnamento della religione, inoltre, aiuta a vedere le implicazioni traciò che viene proposto e la vita.

LA DIDATTICA LABORATORIALE La didattica laboratoriale, praticata sia in classe sia in laboratori o

aule speciali, viene a congiungersi strettamente alle altre dimensionidisciplinari e contribuisce in un modo particolarmente prezioso all’ac-quisizione di conoscenze e abilità fondamentali per la crescita armoni-ca della personalità del bambino.

Grazie agli spazi speciali e ad un coinvolgimento totale e pratico ditutte le dimensioni del bambino (soprattutto quella motoria, ludica, ilfa re, lo sperimentare), la didattica laboratoriale favorisce alcune di -mensioni trasversali a tutta la prassi didattica, come l’educazione dellasensibilità. Nell’esperienza del conoscere, infatti, l’aspetto sensibile,percettivo, per il bambino è prioritario nel senso che precede la formaconcettuale ed è condizione del passaggio dal concreto all’astratto.Finalità di questa educazione è in primo luogo la consapevolezza di sé,della propria potenzialità, della propria originalità; in secondo luogo èl’arrivare a conoscere alcuni aspetti della realtà imparando a percepirecaratteri fisici (forme, colori, dimensioni) e metafisici (bello, vero,buono).

Laboratorio di InformaticaNel laboratorio di Informatica il bambino viene condotto a familia-

rizzare con le nuove tecnologie informatiche in un percorso che lo con-duce da programmi di gioco ad un utilizzo degli elementi di base deiprogrammi di video-scrittura e di calcolo; saranno accostati anche glielementi essenziali della navigazione in Internet e della multimedialità.

Va sottolineato in modo particolare che la multimedialità è un nuo -vo ambiente che suscita mentalità, atteggiamenti, linguaggi “per impa-rare la realtà”. È uno stimolo all’apprendimento consapevole di tutto

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ciò che sta attorno al bambino o gli viene proposto. È una realtà sovrab-bondante in cui la quotidianità scolastica si apre allo stupore della sco-perta: tutto può diventare avvenimento, occasione per sondare le cono-scenze nuove e la reale possibilità di crearle personalmente. Non èoccasione di fuga ma lo sperimentare la positività di uno strumento chepermette anche di spalancarsi agli altri per conoscere e farsi conoscere.Accostarsi in questo modo al sapere stimola l’acquisizione di un meto-do di studio personale e facilita l’apprendimento di chi incontra diffi-coltà con il solo utilizzo dei metodi tradizionali. L’attenzione al comu-nicare e il riscontro visivo immediato permettono una maggiore con-centrazione nel lavoro e favoriscono l’autovalutazione.

Laboratorio di letturaOgni classe, sin dal primo anno della scuola Primaria, utilizza il

laboratorio di lettura come momento speciale, in cui è possibile intro-dursi nel meraviglioso mondo della fantasia, per poi coinvolgersi neilibri di avventura e nella conoscenza dei classici di vario genere.

Grazie ad un’atmosfera un po’ magica creata dalla luce soffusa diuna lampada, dai cuscini colorati e dai morbidi tappeti sui quali i bam-bini sono invitati a trovare una posizione rilassante del corpo attornoalla figura centrale dell’insegnante che legge, gli alunni sono accom-pagnati ad entrare nel mondo della narrazione, affinando il piaceredella lettura. In questo momento di lettura, l’aula è trasformata in unluogo un po’ speciale, che favorisca il rilassamento e l’ascolto.

Via via gli alunni utilizzano la biblioteca di classe presente in ogniaula e scelgono, guidati dall’insegnante tutor, i libri da poter leggere insilenzio in classe e quelli che uno desidera portare a casa.

Tutti i libri sono catalogati e divisi per età e ogni anno la Bibliotecaviene incrementata.

Il laboratorio esce dalla scuola: le visite guidateLa scuola esce all’esterno e il “fuori” diventa aula didattica decen-

trata, luogo dove si apprende, sia che si tratti di aule di tipo naturale,sia che si tratti di beni culturali o di luoghi socialmente significativi

Nella nostra scuola le uscite didattiche, pur nella diversità delle pro-poste, hanno come scopo un’esperienza di incontro diretto con un aspet-to della realtà relativo al contenuto didattico svolto o da svolgersi.

Sono le esperienze che spalancano il bambino ad accorgersi dellarealtà che lo circonda e a prenderne coscienza. Sono:

• le uscite didattiche alla scoperta dell’ambiente e del territorio: ilfiume, il mare, il bosco, la fattoria;

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• l’incontro con i segni storici del castello, della città, dell’arte pre-sente in monumenti, musei e mostre;

• lo scambio umano con realtà sociali significative: anziani in casedi riposo, missionari e organizzazioni umanitari.

I LABORATORI OPZIONALI

I laboratori opzionali, offerti ai bambini che ne facciano richiesta,sono attivati a partire dall’incontro fra le opportunità individuate dallascuola e le esigenze delle famiglie.

Sono proposti normalmente i laboratori musicali ed artistici. Unaquota dei laboratori viene riservata alle attività di recupero.

VALUTAZIONE

La nostra scuola ha come preoccupazione primaria quella di far cre-scere gli studenti, ma riteniamo che la valutazione sia uno strumentonecessario, un processo indispensabile nel percorso di personalizzazio-ne di ognuno.

Attraverso di essa, infatti, l’insegnante esercita la propria autorevo-lezza, dimostrando un interesse reale per il bambino, esplicitando lostato del suo cammino e giudicando che cosa sta succedendo in lui.

In questo modo la valutazione appare uno degli atti più interessan-ti nel processo educativo, perché diviene la strada attraverso cui rende-re significativo il percorso svolto.

La valutazione è un processo dinamico; essa ha una funzione di dia-gnosi, di correzione, ma anche di valorizzazione.

All’inizio dell’anno deve correggere, recuperare; deve avere unafunzione di stimolo e deve fare emergere eventuali difficoltà.

- Nei primi tre anni della scuola primaria, avranno grande spaziol’osservazione da parte dell’insegnante, la valorizzazione e l’in -co raggiamento. In questi primi anni la valutazione è uno stru-mento prezioso per sorreggere e accompagnare il bambino nelsuo cammino di crescita.

- Nel secondo biennio, la valutazione assume una funzione diorientamento e diventa più precisa rispetto all’individuazionedelle conoscenze, competenze ed abilità raggiunte dagli alunninelle diverse discipline.

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In questo periodo è utile indicare una strada chiara al bambino,perché orientare significa aumentare l’autocoscienza.

Che cosa si valutaL’insegnante tutor e l’equipe valutano il contenuto del rapporto che

il bambino ha con la realtà, tenendo presente quali siano il suo punto dipartenza e il suo punto di arrivo.

Occorre sempre valutare ciò che avviene nel bambino e questosignifica anche valutare ciò che è misurabile.

È fondamentale giudicare ciò che a scuola viene fatto e ciò che ognibambino apprende, confrontando il livello raggiunto con le reali possi-bilità del singolo.

Il valore delle valutazioni sinteticheA noi interessa che la valutazione certifichi livelli precisi di com-

petenze, pur affermando il primato dell’apprendimento rispetto al voto.Quest’ultimo, infatti, non è mai definitorio, si riferisce sempre all’ope-rato svolto (conoscenze, competenze e abilità) e non intende fissare ogiudicare il valore della persona.

Questi di norma i valori che vengono conferiti alle valutazioni sin-tetiche:

Non sufficiente = il livello delle abilità risulta lacunoso e viene pro-posto un lavoro di recupero;

Sufficiente = appena accettabile il livello di abilità raggiunte.Buono = generalmente adeguato il livello di abilità e conoscenze

raggiunto, nonostante il permanere di alcune incertezze.Distinto = il livello di conoscenze ed abilità raggiunto è sicuro.Ottimo = solido livello di conoscenze, abilità e competenze di rie-

laborazione personali.

La valutazione come fattore di conoscenza e promozione dell’alunnoLa conoscenza dell’alunno è l’esito di un’osservazione, sistematica

e diretta, da parte dell’insegnante, finalizzata a cogliere e fissare ele-menti significativi, sia in momenti informali (uscite, gite, intervallo) sianell’affronto di prove stimolo predefinite, sia nel quotidiano svolgersidell’ora di lezione.

Il compito di ogni insegnante è quello di aiutare i bambini ad acqui-sire un metodo personale di lavoro, cioè a mettere in moto ragione edaffezione, facendo emergere l’eccellenza a cui è destinato ognuno.

È importante perciò chiedersi come sia possibile ottenere questo,coltivando e nutrendo le doti personali di ognuno.

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Prove e verificheLa rilevazione degli esiti dell’osservazione deve essere valida,

costante, completa e documentata.Strumenti privilegiati della valutazione sono l’osservazione e le

verifiche, sia in itinere che sommative. La verifica serve anche perchél’alunno si abitui a rendere ragione di ciò che fa ed impara. La verificapuò essere sia scritta che orale: le due modalità hanno valore diverso ediversa valenza educativa.

Le prove possono essere di vario tipo per permettere di esplorare conpiù precisione diverse risposte e atteggiamenti e attività dei bambini:

• verifiche scritte• colloqui orali o interrogazioni• conversazioni• questionari• test• relazioni singole o di gruppo

Tali prove debbono essere varie e numerose, in modo da fornire ele-menti più abbondanti e convergenti e devono rispondere ai requisiti di:

• validità• costanza• chiarezza• coerenza• pertinenza ed efficacia.

La finalità della valutazione non è altro che la promozione dellacrescita della personalità, della conoscenza e dell’apprendimento.

L’autovalutazione dell’insegnanteGli insegnanti valutano il loro lavoro• ogni giorno• durante la programmazione sintetica bimestrale e quella analiti-

ca bisettimanale• durante la valutazione quadrimestrale• attraverso gruppi di ricerca – azione con il compito di individua-

re standard di apprendimento e di valutarne il conseguimento

Questi gli strumenti privilegiati• giornale dell’insegnante tutor• giornale per i laboratori

• scheda di valutazione e Portfolio• agenda per la programmazione settimanale• registro per la verbalizzazione della programmazione di Team• momenti di dialogo e di revisione dei criteri di valutazione nel

Collegio docenti • osservazione guidata

Autovalutazione e valutazione esterna della scuolaUna scuola, in quanto organizzazione dotata di fine, di risorse e di

strategie, può essere valutata e quindi controllata secondo parametri diefficacia ed efficienza.

L’autovalutazione della scuola è infatti un processo continuo checonsente un riesame permanente del funzionamento del Sistema scola-stico e una continua riflessione sull’esperienza della comunità educan-te. Suo scopo è migliorare la qualità e adattare l’offerta formativa aibisogni di tutti gli alunni,e contribuire, nello stesso tempo, a sviluppa-re la professionalità dei docenti e la loro corresponsabilità nei confron-ti della stessa gestione.

Il confronto fra insegnanti e genitori, che avviene nelle Assembleedi fine anno diventa momento di valutazione dell’efficacia della pro-posta.

IV

Progetti di classe e progetti integrativi (2007-2008)

PremessaL’esperienza educativa e didattica, che intendiamo proporre ai no -

stri alunni delle classi prime, parte dal desiderio di accoglierli innanzi-tutto così come sono e di introdurli, attraverso una compagnia guidatadi amici, alla scoperta di sé e del mondo.

Gli aspetti più importanti sui quali si fonderà il curricolo saranno idesideri più grandi che il bambino porta con sé: egli desidera essereamato e accolto, desidera essere felice. Si tratta di esigenze profonde,che non sono caratteristiche di un’età, ma costituiscono il nostro esse-re e quindi ogni bambino. Solo a partire da quest’esperienza d’amore,sarà possibile conoscere se stessi ed il mondo.

Modalità di svolgimentoIl mondo sarà presentato al bambino come “un grande libro”, che

egli imparerà a leggere e, a poco a poco, ne coglierà il significato.Scoprirà la sua bellezza e la ricchezza dei misteri che esso racchiude;comprenderà che questo grandissimo libro si presenta in modo mute-vole ai suoi occhi, perché le sue pagine sono mosse dal tempo chepassa, la storia, e dagli avvenimenti che accadono imprevisti e semprecarichi di mistero e di sorprese.

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CLASSI PRIME

“Il mondo: un grande libro”

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Sfoglieremo insieme le pagine dedicate alla natura, che a poco apoco si rivelerà, perché la interrogheremo stimolando nei bambini lacuriosità rispetto al dato; esploreremo il mondo dei suoni e dei ritmiche regolano il tempo e la ciclicità delle stagioni, maturando un atteg-giamento di ascolto e di stupore; impareremo a cogliere la varietà ed ilfascino dei paesaggi che ci circondano guardando il mondo, le cose egli oggetti che si presenteranno davanti ai nostri occhi “come se fossela prima volta”.

Ogni disciplina, ogni ora di laboratorio esigerà questo atteggia-mento originale del cuore e della ragione. Questa è la grande sfida chelanciamo a noi stessi e ai nostri nuovi alunni.

Sin dai primi giorni di scuola, ogni loro piccola conoscenza o con-quista personale spingerà ognuno a proseguire il proprio cammino, perpenetrare sempre più profondamente i misteri meravigliosi del reale edel proprio io.

Un’avventura così merita di essere sperimentata!

Traguardi di sviluppo

• Saper incontrare la realtà così come accade, con uno sguardosempre più attento ai particolari e maturando un atteggiamentoinvestigativo e di domanda rispetto al dato.

• Introdurre alla consapevolezza del valore del proprio io, oggettodi un amore infinito; guidare alla conoscenza e alla stima di sé edei propri amici, valorizzando le diversità ed i talenti di ciascu-no, attraverso l’esperienza globale, l’intreccio laboratoriale ed ilracconto della tradizione.

• Sviluppare la fantasia e la creatività, attraverso la narrazione el’invenzione di storie, l’attività del dipingere e del fare musica eguidando i bambini nell’esperienza di scoperta della realtà.

Unità di apprendimento

Nel corso di quest’anno verranno svolte due unità di apprendimen-to di carattere tematico, con durata quadrimestrale, che accompagne-ranno in modo trasversale tutto il percorso educativo e didattico, atti-vando intrecci con i diversi laboratori.

1. Ci sei come seiAttraverso attività ludiche e didattiche, guidati dall’incontro con

alcuni personaggi fantastici che saranno i protagonisti dei primi testi

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che leggeremo in classe, gli alunni potranno coinvolgersi in un clima diaccoglienza e di affetto. Ogni alunno verrà accompagnato nella sco-perta delle insegnanti e dei propri amici, con i quali comincerà la pro-pria avventura scolastica.

Lo sguardo fiducioso e pieno di amore dell’adulto potrà aiutareogni bambino a guardare sé con fiducia e crescente stima; in questoclima amorevole avverrà anche l’approccio alle tecniche della scritturae della lettura, tappe fondamentali per questo primo anno della scuolaprimaria.

L’osservazione diretta della realtà sarà il punto di partenza percominciare lo studio delle scienze e l’affronto della matematica, edu-cando all’arte della domanda e alimentando la curiosità e la ricercadella scoperta.

2. Sulle ali della fantasia: la scoperta del meraviglioso mondo delle fiabeLa lettura di fiabe, che si svolgerà in uno spazio e in un tempo pre-

ciso settimanale, sarà una grande occasione per offrire ad ogni bambi-no la possibilità di rispondere al bisogno di magia che è in lui. I perso-naggi che incontreremo (re e regine, maghi e streghe, animali fantasti-ci e oggetti magici…) daranno al bambino la possibilità di immedesi-marsi in essi, dando voce ai propri desideri, superando le proprie paureed esprimendo il bisogno di dare un significato alla propria vita. Questaesperienza di lettura stimolerà anche il bisogno di sapersi raccontare,insito nel bambino, ed il racconto orale avrà un suo spazio, a partiredall’idea che tutto ha una storia. Giocheremo a “dar voce” agli oggettiche ci circondano, ai personaggi del libro di testo e a tutto ciò che susci-terà interesse nei bambini, costruendo sempre “il filo della storia”.Impareremo ad ascoltare il grande libro del mondo, che si presentadavanti ai nostri occhi, che terremo sempre spalancati.

Laboratori attivati

LABORATORIO DI LETTURAI testi fantastici e le fiabe, che verranno proposte nell’ora settima-

nale del laboratorio di lettura, guideranno gli alunni nel percorso discoperta di se stessi e di mondi fantastici, lontani e meravigliosi.

In un primo momento, i testi saranno incentrati sul tema dell’io edell’amicizia, perché possano costituire un aiuto a ciascun bambino adintrodursi nella nuova esperienza della scuola primaria, infondendoglifiducia e coraggio.

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In un secondo momento, la lettura delle fiabe e di alcune storie fan-tastiche favorirà negli alunni l’ ampliarsi della categoria della possibi-lità, facendo fare loro esperienza diretta che raccontare è ricevere undono, è intraprendere un viaggio emozionale e di conoscenza che portalontano e serve per crescere, cioè per incrementare il proprio io.

LABORATORIO DI SCIENZEUn percorso costellato di prove sensoriali permetterà ai bambini di

osservare i propri sensi al lavoro e comprenderne la funzione. Vederecon le orecchie, toccare con il naso, sentire con le mani, saranno le atti-vità laboratoriali e le esperienze ludiche che permetteranno ai bambinidi conoscere i cinque sensi e sviluppare anche il sesto senso: quello del-l’intuizione.

Le uscite e le esperienze vissute a contatto diretto con il mondo cir-costante saranno un’occasione per imparare ad osservare la realtà ,scorgervi la regolarità, le differenze e le modificazioni nel tempo enello spazio dei fenomeni naturali. Attraverso la ricerca personale e leesperienze della scuola dell’infanzia, il bambino ha cercato delle spie-gazioni plausibili rispetto al funzionamento del mondo. L’interventoeducativo si inserirà in questo processo, mantenendo sempre vivi que-gli atteggiamenti di curiosità, di ricerca e di sperimentazione propri delbambino di questa età.

LABORATORIO DI ARTEIl laboratorio di Arte permetterà ai bambini di poter osservare la

realtà con uno sguardo attento e curioso, per scoprirne la bellezza.I bambini saranno guidati alla scoperta e all’uso dei colori attraver-

so esperienze grafico-pittoriche e la lettura del testo “La leggenda deicolori”, una fiaba che parla dei colori venuti dal cielo con la luce e dellaloro traccia lieve lasciata sulle cose, sugli animali e sul mondo.

I bambini faranno un percorso creativo che li condurrà a compren-dere come le storie si nascondano nei quadri,con l’ausilio di alcuneopere grandi artisti come Van Gogh e Monet, che hanno saputo usarein modo meraviglioso e sapiente i colori.

Accanto a questo lavoro di analisi e sperimentazione, che abituerài bambini all’attenzione per la bellezza, gli alunni saranno aiutati acurare il gesto grafico per sostenere l’importante attività della scrittura.

LABORATORIO DI MUSICALa storia fantastica de “Il Signor tempo”, le filastrocche e alcuni

canti che verranno proposti in modo divertente e creativo, all’interno di

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uno sfondo integratore ritmato dalla ciclicità delle stagioni, condurran-no i bambini alla scoperta del mondo dei suoni e li educherà alla bel-lezza del canto.

La simpatica storia de “La favola del ritmo e le note magiche”, incui le note musicali verranno presentate come curiosi personaggi, con-durrà i bambini ad un primo livello di notazione melodica e ritmica.

L’ascolto di alcuni brani di musica classica, la scoperta della storiaraccontata dalle note e dai ritmi di alcuni grandi musicisti, comeChopin e Beethoven, aiuteranno i bambini ad introdursi nell’esperien-za dell’ascolto, grazie ad un approccio fantastico e creativo, che partiràcomunque dall’analisi del dato musicale. Verranno proposte due espe-rienze di ascolto creativo :“La storia di una goccia d’acqua” (La gocciadi Chopin) e “Chi bussa alla porta del mondo?” (La Sinfonia V diBeethoven).

CORPO, SPORT E MOVIMENTOLe attività proposte intendono educare i bambini al movimento e

alla gestualità.Esse, stimolando la sensibilità ,miglioreranno la qualità delle per-

cezioni e incrementeranno la capacità di attenzione e concentrazioneattraverso giochi di movimento ,nei quali lo spazio diventerà il luogod’azione, l’oggetto da conoscere attraverso il corpo che si muove.

La padronanza dello spazio reale permetterà un miglior approccioall’esperienza della scrittura e della conoscenza del proprio schemacorporeo.

LABORATORIO DI TECNOLOGIA-INFORMATICAL’uso delle nuove tecnologie per i bambini è fonte di grande fasci-

no ed è anche un’interessante possibilità per apprendere in modo diver-tente i contenuti del curricolo delle varie aree di apprendimento.

Nel corso dell’anno, i bambini svolgeranno esercizi di vario gene-re, per consolidare in modo particolare le abilità di calcolo e di scrittu-ra. Verranno proposti anche esercizi che valorizzino l’aspetto narrativo,sia per quanto riguarda l’area logico matematica, sia per quanto riguar-da l’area linguistico-espresssiva.

Uscite didattiche

• “Storia di un chicco di grano”: la creazione della storia di unchicco di grano accompagnato dal vento attraverso montagne,nuvole, boschi…alla scoperta del mondo, avrà inizio con la visi-ta di un’azienda agricola nel momento della semina.

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• “Il bosco tra fantasia e realtà”: visiteremo il bosco degli gnomi percogliere gli aspetti reali e fantastici di questo ambiente naturale.

• “Il sapore delle ciliegie” : vivremo insieme una giornata in cam-pagna per raccogliere e scoprire il sapore delle ciliegie e quellodella nostra amicizia.

Verifica e valutazioneTutte le attività saranno oggetto di valutazione attraverso l’osser va -

zione, le conversazioni guidate e la verifica in itinere delle abilità.Soprattutto in un primo momento, la valutazione sarà uno strumentoimportantissimo di valorizzazione, che servirà per incrementare la fidu-cia del bambino nelle proprie possibilità e alimenterà passo dopo passoil desiderio di riuscire. Saranno oggetto di valutazione gli apprendi-menti di base e la progressione del livello di consapevolezza con cui ilbambino si porrà di fronte alle proposte e alle esperienze. Le provescritte ed orali punteranno ad evidenziare i passi effettuati e la voglia diciascuno di mettersi in gioco, dando prova di una progressione dellacrescita personale. In questo primo anno della scuola primaria,l’aspetto della progressione graduale e differenziata per ogni alunno,sarà l’elemento più importante da considerare.

Le insegnanti tutor:Mirella Amadori

Monica MastrandreaMarina Censoni

L’insegnante di Educazione motoria:Elisabetta Bazzocchi

L’insegnante di Inglese:Nadia Marini

L’insegnante di sostegno/volontaria:Capelli Stefania

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Premessa

“La vita c’insegna che la prima modalità con cui si portano leesperienze alla luce della coscienza è la forma narrativa, il racconto”.

(Giampiero Pizzol)

La forma narrativa è lo strumento che più di altri permette di con-servare la freschezza della vita e degli eventi e la sorpresa di fronte allarealtà.

Attraverso le storie, vissute ed ascoltate, cantate e drammatizzate,che si intrecceranno nel nostro cammino scolastico, intendiamo aiutarei bambini sia a volare con la fantasia che a riflettere sui piccoli e gran-di eventi che contraddistinguono la loro vita, fino a cogliere la bellez-za della realtà, da quella più immediata a quella più difficilmente per-cepibile, ma ugualmente vera,che chiama in gioco l’invisibile.

Perché possa accadere una reale conoscenza di sé e degli altri ènecessario immergere le proprie radici nella tradizione, scoprendo dallavoce della maestra il destino di ogni cosa, di ogni vita, piccola o gran-de che sia. Fondamentale sarà il coinvolgimento globale del bambinoattraverso il linguaggio: dalla parola, alla frase fino a tutta la persona.

Riteniamo importante ricorrere all’approccio scientifico, qualemetodo più adeguato per rispondere correttamente alle prime curiose

CLASSI SECONDE

“Ali e radici: crescere esplorando il mondo”

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domande con cui i bambini, che stanno crescendo, cercano di trovare ilsenso di tutto ciò che incontrano, di capire un po’ meglio i fenomeniche accadono e com’è fatto il mondo.

Il nostro intento educativo è di portare i nostri alunni a scoprirel’armonia e il Disegno buono e coerente dove loro stessi, i loro amici,gli adulti che li guidano fino alle cose più insignificanti, trovano unsenso e svolgono una funzione importante nel tutto.

Traguardi di sviluppo

• Saper osservare e con attenzione la meraviglia della realtà neisuoi aspetti visibili e invisibili, stimolando un atteggiamento distupore di fronte alla bellezza e al significato del reale.

• Imparare ad indagare e a scoprire con il metodo scientifico isegreti della natura.

• Saper riconoscere in sé e negli altri gli aspetti di unicità e origi-nalità che danno forza e significato all’ interno del gruppo classe.

• Maturare il senso di gruppo e i rapporti di amicizia accettando ladiversità e il valore di ogni persona.

• Sviluppare la fantasia, l’immaginazione la creatività attraverso iVari tipi di linguaggio.

• Scoprire di appartenere ad una tradizione attraverso le esperien-ze e i racconti degli adulti.

Unità di apprendimento

1. La parola si fa storia: “…e cammina cammina…”Nominare, chiamare, sono i primi atti vocali, denotano l’originaria

volontà di appartenere a qualcuno o prendere possesso di qualcosa.Dare nome alle persone, agli oggetti, alle sensazioni saranno i primipassi per aprirsi alla realtà.

Conoscere le cose attraverso le parole e progressivamente la frase eil racconto sarà l’inizio del nostro cammino scolastico e del laboratoriodi drammatizzazione,volto a rinforzare la strumentalità di base, lingui-stica e logico-matematica.

Verrà proposto un approccio alle prime classificazioni grammatica-li e alle prime strutture sintattiche con attività sempre diverse e moda-lità d’intervento stimolanti.

L’esplorazione della realtà e la scoperta attraverso l’indagine gui-deranno il percorso scientifico.

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2. Lo stupore di fronte alla realta’: “… ed ecco… oh meraviglia!”

Le fiabe classiche e l’incontro con la poesia, con i suoi giochi diparole, rime e ritmi

permetteranno ai bambini di stupirsi, di volare con la fantasia inmondi immaginari o reali.

Il racconto creerà un piccolo cosmo dal caos delle percezioni perportare alla luce le emozioni e aiuterà di non smarrirsi nel labirintodelle sensazioni.

Le uscite didattiche e le esperienze a contatto con la realtà favori-ranno occasioni di osservazione e curiosità di conoscere i fenomeninaturali e guideranno i bambini a familiarizzare con gli ambienti. Leesperienze artistiche all’interno del laboratorio fisseranno attraverso icolori le immagini catturate e le emozioni vissute.

Laboratori attivati

- Laboratorio di musica- Laboratorio di teatro- Laboratorio di tecnologia-informatica- Laboratorio di scienze- Laboratorio di arte e immagine- Laboratorio di corporeità

LABORATORIO DI MUSICA

Il bambino è attirato dalla canzone come la farfalla dai colori deifiori. In essa ascoltano tutto: c’è la rima, il ritmo e il suono. I canti siincidono nella memoria e nel cuore del bambino .

I canti scelti dal repertorio dello zecchino d’oro saranno il filo con-duttore del nostro percorso.

Il cantare insieme sarà un modo per educare alla collaborazione e acogliere la bellezza dell’armonia delle voci.

Attraverso l’ascolto guidato di alcuni brani di musica gli alunnisaranno accompagnati a conoscere e apprezzare un modo diverso dirappresentare emozioni e sensazioni. Verranno stimolati ad ascoltare ea scoprire la sonarità del mondo circostante per discriminare suoni erumori e imitarli con la voce e con il corpo.

LABORATORIO DI TECNOLOGIA-INFORMATICA

Partendo dalle abilità già acquisite i bambini saranno avviati a unpercorso di consolidamento e di rinforzo attraverso l’utilizzo dei prin-

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cipali programmi: videoscrittura per elaborare testi scritti e videografi-ca per modificare le immagini.

Attività, programmi e giochi didattici avranno lo scopo di consoli-dare gli apprendimenti delle varie discipline calando l’insegnamentodell’informatica in un’ottica sempre più interdisciplinare.

LABORATORIO DI ARTE E IMMAGINEIl richiamo continuo di immagini e di opere d’arte svilupperà il sen -

so dell’osservazione, la curiosità per la ricerca del particolare e l’atten -zio ne per il gesto grafico, l’uso del colore e della forma. Progres si va -mente il disegno sarà l’occasione per trasferire sul foglio particolaristati d’animo attraverso un uso adeguato del cromatismo e delle linee.

LABORATORIO DI SCIENZE

Un appassionante viaggio alla scoperta degli elementi e degliambienti naturali avvierà al metodo scientifico attraverso la domanda el’esplorazione. La realtà verrà presa in esame nei suoi fenomeni fisicie nell’aspetto biologico e il contatto con la natura permetterà di coglier-ne gli aspetti vitali.

LABORATORIO DI DRAMMATIZZAZIONE

Utilizzando un linguaggio teatrale alla portata della realtà infantile,il laboratorio intende stimolare l’arricchimento linguistico attraversoun uso creativo della parola che dà il nome alle cose che ci circondano.Oggetti magici e reali, graditi all’immaginario infantile, saranno prota-gonisti e prenderanno voce dalla voce dei bambini creando storie, dia-loghi e drammatizzazioni suggestive ed avvincenti.

Il laboratorio mira a mettere in moto “le risorse delle risorse ”:talenti e linguaggi alternativi che spesso nell’approccio scolastico nonvengono attivati.

LABORATORIO DI CORPOREITÀ

Il laboratorio ha lo scopo di far percepire al bambino il corpo nellasua globalità e nelle sue parti, in forma statica e dinamica, affinando lecapacità senso-percettive in modo da raggiungere una corretta immagi-ne di sé.

Attraverso il corpo e la fisicità, i bambini esprimeranno se stessi nelgioco libero e nel gioco di regole.

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Uscite didattiche previste• Le Navi a Cattolica: alla scoperta del mondo marino• Camminata lungo il fiume Savio: il percorso del fiume e il ciclo

dell’acqua• Gita al Monte Fumaiolo: la sorgente del fiume Savio

Verifica e valutazioneGli obiettivi formativi e specifici di quest’anno saranno oggetto di

verifica e di valutazione e tenderanno ad accertare i passi significatividi crescita personale e dei traguardi di competenza, la capacità di coin-volgersi, rispondendo alle sollecitazioni, il livello di autonomia e lastrumentalità di base raggiunta nelle diverse aree.

Le verifiche saranno attuate attraverso l’osservazione diretta delleinsegnanti, prove scritte ed orali, conversazioni individuali e di gruppo,disegni.

Le insegnanti tutor:Emanuela CasaliElena Bravaccini

Sara Corbelli

L’insegnante di sostegno e di laboratorio:Susi Ambrosini

L’insegnante di Inglese:Raffaella Valzania

Simona Baiardi

L’insegnante di Educazione motoria:Elisabetta Bazzocchi

Marina Meldoli

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CLASSI TERZE

“Ad occhi spalancati”

Premessa“L’occhio guarda… è l’unico che può accorgersi della bellezza… la

bellezza si vede perché è viva quindi reale. Sul deserto delle nostre stra-de, lei passa rompendo il finto limite e riempiendo i nostri occhi di infi-nito desiderio.” (Pier Paolo Pasolini).

Aprire gli occhi è la prima cosa che ciascuno di noi ha fatto quan-do siamo nati, la prima cosa che si fa quando ci si sveglia al mattino, èil nostro primo modo di conoscere le cose. È semplice, naturale, imme-diato. Non ci si pensa, lo si fa e basta. Eppure quanta ricchezza sinasconde dietro questo semplice gesto.

Gli occhi, spalancati sulla luce, ci fanno incontrare il mondo…equella luce arriva dritta al nostro cuore, curioso e desideroso di scopri-re e conoscere.

La stessa luce illuminò un giorno lontano gli occhi del primo uomocomparso sulla terra e lo costrinse a “guardare” e a “guardarsi”.

Ora guardiamo insieme questo passato lontano per scoprire che idesideri di quell’uomo sono anche i nostri desideri.

Traguardi di sviluppo• Imparare a guardare la realtà con occhi di stupore di fronte al

significato di sé e della storia.• Cercare e scoprire nel passato la propria origine profonda.• Esprimere ed approfondire, attraverso i diversi linguaggi, i desi-

deri e le domande di verità del cuore dell’uomo, dal primo uomoa me.

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• Imparare a cogliere la realtà per accrescere un giudizio criticosulle cose.

Unità di apprendimentoIl Progetto annuale si svolgerà in due unità di lavoro relative al 1°

e 2° quadrimestre.Alcuni argomenti accompagneranno in modo trasversale tutto il

percorso.

1. Occhi spalancati sulle radici dell’uomoLe avventure di Pokonaso ci condurranno nella preistoria, dove i

bambini scopriranno l’inizio dell’avventura umana e saranno guidati acercare la risposta alla domanda: “Chi è l’uomo?”.

I vari spunti offerti dal testo saranno tema di riflessione e di lavoronelle varie discipline.

2. Occhi spalancati sull’orizzonteUna goccia sgorga tra le fredde pietre…e diventa un fiume, che sfo-

cia nell’abbraccio del mare. È la metafora della vita, narrata attraversoil canto “E sarà”, dal quale partiremo per proporre uscite, testi, lettu-re… intorno al fiume.

Laboratori attivatiPer approfondire gli argomenti trattati, verranno attuati i seguenti

laboratori:

- Laboratorio di lettura- Laboratorio di arte ed immagine- Laboratorio di musica- Laboratorio d’informatica- Laboratorio di psicomotricità

LABORATORIO DI LETTURA

Nella scuola primaria la lettura è momento determinante del per-corso formativo degli alunni. Costituisce un’occasione unica e indi-spensabile per poter accedere al “sapere” ed acquisire abilità attraversolibri non propriamente “scolastici”.

Insieme scopriremo personaggi che condividono le paure e le diffi-coltà che accomunano tutti, che intraprendono viaggi nel passato tra-sformando lo studio della storia, in un’avvincente scoperta.

Durante questo anno scolastico partendo dalla lettura del testoPOKONASO, attraverso le avventure divertenti, fantastiche ed emo-

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zionanti del protagonista, gli alunni saranno invitati a conoscere comevivevano i bambini al tempo della preistoria.

In seguito verranno proposti altri testi che guideranno gli alunni ascoprire con la fantasia mondi sconosciuti e luoghi pieni di fascino. Ibambini verranno anche stimolati attraverso momenti di dialogo eriflessone a cogliere il senso dei testi letti e a paragonarli con la propriaesperienza.

LABORATORIO DI ARTE E IMMAGINE

Il tema della preistoria sarà occasione di approfondimento di unlavoro che ci porterà alla realizzazione di alcuni manufatti utilizzandovarie tecniche (graffito, incisione, ceramica…); in un percorso trasver-sale con la storia e le “Avventure di Pokonaso”. In seguito verrà dedi-cata particolare attenzione alla lettura di alcune opere d’arte attraversopluralità di linguaggi e l’utilizzo di differenti tecniche.

LABORATORIO DI MUSICA

La musica è nata con l’uomo e lo accompagna da sempre, qualeespressione di vita. Gli uomini delle caverne cantavano e suonavano, amodo loro, e noi scopriremo come, poi proveremo ad imitarli.

Impareremo ad ascoltare brani musicali che hanno segnato la storiadella musica nel tempo, per gustarne la bellezza e leggerne i significa-ti più profondi.

LABORATORIO D’ INFORMATICA

L’attività informatica non sarà svolta fine a se stessa ma verrà utiliz-zata per approfondire gli apprendimenti delle altre discipline e per svi-luppare temi inerenti al progetto. In particolare con il programma“Paint”, riprodurremo in collegamento con la storia, i graffiti degli uomi-ni primitivi, cogliendo l’accostamento tra strumenti antichi e moderni.

LABORATORIO ESPRESSIVO TEATRALE

Nel secondo quadrimestre, a partire dalla narrazione di un testolegato al progetto di quest’anno, saremo accompagnati dall’esperto tea-trale G. Pizzol (scrittore e regista)ad un lavoro che porterà alla realiz-zazione di uno spettacolo teatrale.

LABORATORIO DI CORPOREITÀ

Attraverso attività coinvolgenti si porteranno i bambini a “muover-si come gli uomini primitivi, saltando, arrampicandosi, strisciando, ro -

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to lando prenderanno consapevolezza dei pericoli e delle necessità chegli uomini primitivi dovevano affrontare ogni giorno. Il corpo verrà poiutilizzato per comunicare situazioni e stati d’animo, si indurranno cosìi bambini a scoprire i propri ritmi naturali.

Nella seconda parte dell’anno verrà sviluppata l’educazione stradale.

Uscite didattiche• Museo della civiltà contadina presso il museo della Rocca

Malatestiana.• Attività laboratoriali presso il museo archeologico di Cesena.• Dalle olive all’olio: frantoio di Balignano.• Parco archeologico e museo all’aperto della Terramare di

Montale (Modena).• Uscita didattica alla scoperta del fiume Savio.• Museo egizio di Bologna.• Uscita alla Diga di ridracoli.• Mostra “Io guardo io vedo”.

Valutazione e verifiche

L’insegnante avrà sempre “gli occhi spalancati” per osservare eregistrare la crescita di ogni singolo alunno mettendo in luce i passisignificativi del suo percorso.

Le attività di verifica saranno di varia tipologia (domande, test,esercizi…) e riguarderanno il parlato e lo scritto, la capacità e la dura-ta di ascolto, la comprensione, l’autonomia e la capacità di ricercarestrategie risolutive.

Le insegnanti tutor:Vania PederivaSimona Tisselli

Cristina PiracciniMonica Boschetti

L’insegnante di Inglese:Nadia Marini

L’insegnante di Educazione motoria:Marina Meldoli

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PremessaDopo aver ricercato l’origine dell’uomo e aver riconosciuto i talen-

ti presenti in ognuno di noi, partiamo alla ricerca della bellezza delmondo lasciando parlare le cose che ci circondano, per scoprirne la sto-ria e gustarne la presenza.

Dallo stupore dell’incontro nasce il desiderio di indagare la realtà edi interrogarla per muoversi con consapevolezza dentro la realtà stessae nel rapporto con gli altri.

Traguardi di sviluppo• Osservare la realtà con sguardo attento e capace di coglierne i

particolari e la bellezza.• Saper individuare i collegamenti tra i vari aspetti della realtà da

conoscere, chiedersi il perché delle cose e apprezzare la crescitapersonale dentro il processo cognitivo.

Unità di apprendimento

1. “Ogni cosa ha una storia”Proseguendo il viaggio tra i popoli della storia completiamo lo stu-

dio delle civiltà dei fiumi e incontriamo i popoli del mare. Con l’uscitaal Museo Egizio di Bologna riprendiamo le nostre attività, la gioia distare insieme per imparare, scoprire, conoscere lasciandoci affascinareda tutto ciò che è bello.

CLASSI QUARTE

“Il mondo mi racconta la sua bellezza”

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2. “Raccontando, raccontando…”La bellezza della realtà incontrata ci spinge a parlare di lei attra-

verso le fiabe, i racconti e tutte le forme espressive: tutto racconta di sée tutto può essere raccontato da noi.

Tutti i particolari della vita e del mondo, infatti, sono segno e donoche ci viene dall’Alto.

MetodoDall’incontro con la bellezza offerta dalla realtà nascono le doman-

de le cui risposte portano alla conoscenza.Lo strumento principale comune a tutte le discipline è la narrazio-

ne che permette la scoperta e suggerisce il metodo di studio.

Laboratori attivatiLaboratorio di lettura e poesiaLaboratorio scientificoLaboratorio grafico-pittoricoLaboratorio musicaleLaboratorio di informaticaLaboratorio teatrale

LABORATORIO DI LETTURA E POESIANel laboratorio di lettura e poesia verranno letti testi di letteratura

per l’infanzia di autori significativi che stimoleranno il gusto della let-tura e la composizione di fiabe personali.

Analogamente verranno incontrati testi poetici che sottolineino gliargomenti affrontati attraverso il linguaggio specifico della poesia.Anche questi saranno testi che stimoleranno la creatività personale.

LABORATORIO SCIENTIFICOI particolari della realtà e la luce saranno oggetto di fotografia, per-

tanto in questo laboratorio verrà conosciuto il funzionamento dellamacchina fotografica e della visione attraverso l’occhio umano percontrapporre l’aspetto oggettivo della realtà e quello soggettivo degliartisti. I bambini saranno sia fotografi che pittori e impareranno la dif-ferenza tra la realtà oggettiva e lo sguardo creativo.

LABORATORIO GRAFICO-PITTORICOPartendo dall’osservazione di quadri di grandi pittori (Giotto, Cara -

vaggio, Impressionisti,…) verrà posta l’attenzione all’uso della luce e

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lo sguardo sarà educato a cogliere l’aspetto di creatività che nasce nel-l’uomo quando incontra ed è colpito dalla bellezza nella realtà.

LABORATORIO MUSICALEIl canto e l’ascolto di musica classica completeranno il percorso

artistico e aiuteranno la narrazione sottolineando il contenuto dei testi,le immagini e le diverse situazioni.

In questo laboratorio i bambini saranno chiamati a riprodurre ritmiseguendo i valori della notazione musicale e utilizzando materialidiversi.

LABORATORIO DI INFORMATICA

Accanto alle attività di potenziamento curricolare (soprattutto ita-liano e matematica) il computer verrà utilizzato anche per la visita vir-tuale dei musei principali e la formazione e la creazione di immagini inpower point che raccoglierà le fotografie scattate dai bambini durantele attività e le uscite didattiche.

Uscite didattiche• Bologna: al Museo Egizio e al Santuario di S. Luca• Longiano: al Museo della ghisa (nel periodo natalizio)• Centro città: alla ricerca di arredi in ghisa• Assisi: S. Francesco e Giotto

Valutazione e verificheLa partecipazione, l’attenzione e il coinvolgimento con la proposta

didattica saranno oggetto di osservazione da parte dell’insegnante.I contenuti delle discipline verranno valutati attraverso verifiche

orali e scritte, tese a cogliere i passi del cammino della conoscenza.

Le insegnanti tutor:Maria Elena Campana

Fabiola Orlati

L’insegnante di Inglese:Nadia Marini

L’insegnante di Educazione motoria:Elisabetta Bazzocchi

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PremessaDall’attenta osservazione di tutta la bellezza che ci circonda, nasce

il desiderio di raccontare, che è sempre un atto di fiducia nell’altro cheti ascolta. È una strada che si percorre in compagnia e che genera affet-to e gratitudine verso la vita e verso l’altro che ti sta di fronte.

È una strada che nasce quando si sa da dove si parte e dove si vuolearrivare: il punto di partenza è ogni singola persona, bambino e adulto,nell’incontro con la realtà, e il punto di arrivo è la felicità intesa comepiena realizzazione di sé.

Traguardi di sviluppo• Imparare a guardare e a vedere lasciandosi attrarre da tutti i par-

ticolari della realtà.• Imparare a guardare e a vedere sé cogliendo gli aspetti di unicità

e la capacità di rapportarsi agli altri.• Imparare a raccontare ciò che si incontra relazionandosi allo stu-

dio delle discipline.• Diventare consapevoli dei passi fatti e della strada percorsa.

CLASSI QUINTE

“Sulla strada per la felicità”

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Unità di apprendimentoLe due Unità di Apprendimento coincidono con la scansione qua-

drimestrale:

1. “Sulla strada per …”Inizia il viaggio che ci condurrà a vedere cose belle, grandi e pic-

colissime, a conoscere e a rappresentare le storie, a riscoprire e a toc-care con mano le tracce del nostro passato e le tradizioni del nostropopolo.

2. “Verso la meta …”Si conclude il ciclo della scuola primaria: ciascuno è in grado di

raccontare la propria esperienza ed è diventato consapevole della stra-da percorsa.

Le conoscenze specifiche della matematica, della lingua italiana edelle discipline sono diventate le pietre sicure su cui poggiare i passinel cammino verso la conoscenza.

MetodoA partire dall’osservazione sarà sviluppata la capacità di racconta-

re sia oralmente che per iscritto le esperienze fatte e gli incontri vissu-ti mettendo in gioco tutta la propria creatività. Le proposte verrannoattivate mediante lezioni frontali e di laboratorio, anche a classi aperte.

Laboratori attivatiLaboratorio di lettura e poesiaLaboratorio teatrale-espressivoLaboratorio grafico-pittoricoLaboratorio musicaleLaboratorio d’informaticaLaboratorio scientifico Laboratorio sportivo

LABORATORIO DI LETTURA E POESIANel laboratorio di lettura sarà proposto, in versione integrale, “Il

Mago di Oz” di L.F. Baum nel primo quadrimestre e “La storia infini-ta” di M. Ende nel secondo quadrimestre.

I poeti che verranno conosciuti più da vicino saranno Pascoli eLeopardi per la loro capacità di raccontare e di scrivere il reale e lascia-re spazio all’immaginazione nell’incontro con la sensibilità e il senti-mento del poeta. I bambini diventeranno, a loro volta, narratori e poeti.

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LABORATORIO TEATRALE-ESPRESSIVO Il laboratorio teatrale – espressivo avrà luogo nel primo quadrimestre

e si avvarrà della presenza dell’autore – regista G. Pizzol. Verrà messoin scena “Il Mago di Oz” dando particolare risalto alla partecipazione inprima persona di ciascuno e attenzione allo svolgimento della storia.

LABORATORIO GRAFICO-PITTORICOIl laboratorio grafico – pittorico si pone a conclusione di un per-

corso quinquennale nel quale il bambino si rende consapevole dei passieffettuati e della maturazione acquisita nel tratto e nell’utilizzo delletec niche pittoriche. Anche quest’anno l’arte sarà di supporto e ap pro -fondimento della storia cercando di riprodurre le opere dei grandi e allostesso tempo i bambini impareranno a gustare le “cose belle” e le opered’arte presenti sul territorio.

LABORATORIO MUSICALEIl laboratorio si prefigge di accompagnare i bambini verso un uso

della voce consapevole della forte carica espressiva e comunicativa chele è propria. Ciò avverrà attraverso il canto, anche a più voci, e l’u ti -lizzo di colonne sonore che veicoleranno il senso dei brani, delle poe-sie e delle situazioni a cui faranno da cornice.

Seguirà la conoscenza della notazione e l’utilizzo di semplici spar-titi per produrre ritmi.

LABORATORIO DI INFORMATICAIl computer continuerà anche quest’anno a farci gustare meglio

alcune tappe della nostra strada.In particolare ci aiuterà ad approfondire la matematica e la geome-

tria attraverso attività ludiche.Sarà proposto l’uso del foglio di calcolo per svolgere indagini stati-

stiche, per creare grafici e per risolvere problemi. Utilizzeremo inoltre ilsoftware didattico “Cabrì” per consolidare le conoscenze geometriche.Continueremo infine a navigare con Internet su e giù per l’Italia, pervedere più da vicino tutte le bellezze e le curiosità delle nostre regioni.

LABORATORIO SCIENTIFICO

Il laboratorio scientifico partirà dall’osservazione della cellula perarrivare a conoscere il proprio corpo come una unità di elementi diver-si che funzionano insieme. Si porrà l’accento sull’alimentazione e lacura di sé e la nascita di una nuova vita. Oltre agli strumenti di labora-torio ci si avvarrà del supporto di esperti.

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LABORATORIO SPORTIVO

L’attività sportiva è uno strumento importante nel processo educa-tivo del bambino perché, attraverso attività costruttive di gruppo, impa-ra il rispetto dei ruoli, accetta le regole e valuta le proprie capacità infunzione di mete comuni.

Il laboratorio sarà incentrato sulla conoscenza e pratica di alcunigiochi di squadra come il calcio e la pallavolo, che aiuteranno i bambi-ni ad ottenere risultati nella formazione dell’uomo.

Le lezioni saranno supportate oltre che dall’insegnante, anche da unesperto.

Uscite didattiche

• Viaggio a Roma di due giorni per conoscere la Roma Imperialee la Roma Cristiana.

• Mostra scientifica: “Io guardo, io vedo”.• Uscita a Casa di Pascoli per l’inizio del laboratorio di poesia.• Gita finale a Recanati – Casa Leopardi e Loreto – Santuario a

conclusione del percorso.

Valutazione e verifiche

Tutto il percorso verrà osservato sistematicamente al fine di coglie-re e registrare la crescita della capacità di osservare, di narrare, di coin-volgersi nelle proposte e nel lavoro in modo sempre più autonomo econsapevole.

Verifiche orali e scritte di crescente difficoltà verranno a scandire letappe dell’anno scolastico. Le prove di verifica conterranno una partefacoltativa chiamata “la sfida” volta a spronare la messa in campo dellapropria intuitiva creatività.

Le insegnanti tutor:Carla Agostini

Nicoletta Tonelli Federica Zoffoli

L’insegnante di Inglese:Nadia Marini

Raffaella Valzania

L’insegnante di Educazione motoria:Elisabetta Bazzocchi

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PROGETTI INTEGRATIVI

PROGETTI DI POTENZIAMENTO CURRICOLARE

Accoglienza di inizio d’anno (tutte le classi)Nei primi giorni di scuola a settembre, tutte le classi con i loro inse-

gnanti svolgono attività di accoglienza per favorire l’introduzione deibambini di prima alla nuova realtà scolastica e la ripresa dell’amiciziae dei rapporti fra tutti gli alunni. In questi giorni gli orari sono flessibi-li e sono dedicati in gran parte alla ripresa dei compiti delle vacanze, alcanto e al gioco.

Educazione stradale: percorsi e dintorni (tutte le classi)L’attività si svolge in palestra e in aula attraverso strategie ludiche

e si propone di far acquisire ai bambini senso di responsabilità attra-verso la conoscenza dei segnali stradali e delle regole finalizzate alrispetto dell’ambiente “strada”.

Educazione sportivaPer introdurre i ragazzi allo sport e alle sue regole in Quarta e in

Quinta sono attivati progetti integrativi con istruttori di Calcio, Baskete Pallavolo.

PROGETTI APERTI ALLE FAMIGLIE E AL TERRITORIO

Inaugurazione anno scolasticoTutta la comunità scolastica si ritrova, all’inizio dell’anno scolasti-

co per la celebrazione della S.Messa, presieduta dal vescovo, alla qualesegue un momento di festa.

Momenti di drammatizzazione in occasione di particolari festività All’interno dell’anno scolastico vi sono alcuni momenti particolari

che prevedono l’utilizzo di rappresentazioni teatrali: Natale (Presepevivente), Carnevale, Pasqua, Festa di fine anno.

La drammatizzazione permette di comunicare attraverso la mimicae la gestualità, di trasmettere messaggi attraverso l’espressione delvolto e di assumere un ruolo all’interno di una storia.

L’attività teatrale nasce dall’incontro con testi significativi della let-teratura per i bambini dai sei ai dieci anni, dai quali viene tratta la ste-sura della sceneggiatura. È un’attività che coinvolge anche la lingua,l’educazione sonoro-musicale, le attività grafico-pittoriche e l’attivitàmotoria.

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Open dayLa scuola aperta al pubblico è una occasione per far conoscere a

tutti metodi, strumenti, contenuti del nostro lavoro scolastico. Al tempostesso gli alunni e gli insegnanti che preparano l’evento, hanno la pos-sibilità di comprendere meglio e giudicare ciò che quotidianamentefanno per imparare, trovando nuove forme per comunicarlo agli altri.

In tale occasione le insegnanti individuano e sviluppano, insiemeai bambini, un tema specifico che diventa sfondo integratore per diver-se attività proposte e illustrate durante l’Open Day.

La preparazione e la buona riuscita della giornata vede impegnatimolti genitori, ma i veri protagonisti sono i bambini, che accolgono ivisitatori e presentano con entusiasmo il frutto del loro lavoro.

In particolare i bambini sono stimolati a mettersi in gioco, a condi-videre i propri talenti e ognuno di loro, alla fine di questa esperienza,non solo avrà contribuito a far conoscere meglio la scuola, ma sarà cre-sciuto anche nelle competenze.

Festa di fine annoAl termine dell’anno scolastico gli alunni insieme ai loro insegnan-

ti preparano un momento di festa con giochi, canti, rappresentazioneteatrale e cena insieme. Durante la festa vengono premiati gli alunniche hanno partecipato a concorsi o alle attività sportive promosse dallascuola o da altre realtà presenti nel territorio.

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIOLa scuola è un soggetto vivo dentro il territorio cesenate ed è aiu-

tata e collabora con vari enti ed organismi presenti nella realtà sociale,economica e religiosa dell’ambiente in cui opera.

• il Comune di Cesena che sostiene fattivamente precisi progetti diaiuto al diritto allo studio e alle cui iniziative in campo culturalee artistico la scuola partecipa;

• il Quartiere Cesuola, entro il quale la scuola è ubicata;• la Biblioteca Malatestiana e il sistema museale cittadino;• alcuni Istituti bancari per il sostegno ad alcuni progetti in ordine

alla informatizzazione della scuola;• la Consulta diocesana delle scuole cattoliche per mantenere viva

l’identità della scuola;• l’A.V.S.I. organismo non governativo per lo sviluppo e il servi-

zio internazionale con cui la scuola tiene rapporti per l’adozionea distanza e per iniziative di solidarietà;

• la Casa Albergo di Lieto soggiorno per un rapporto tra ragazzi edanziani che favorisca l’integrazione fra generazioni;

• l’Associazione “Cesena danza” per corsi pomeridiani di danzaclassica.

V

Laboratori e Servizi

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LABORATORI E STRUMENTI

Lo spazio dei laboratori è da considerarsi di grande valore, fascinoe utilità nella Scuola Primaria.

I bambini, infatti , possono ricevere uno stimolo notevole ad espri-mere tutte le dimensioni della propria persona, curando in particolarel’aspetto sensibile, in aule e spazi attrezzati in modo adeguato, come ilaboratori.

LABORATORIO DI INFORMATICA

Il Laboratorio di Informatica si trova in un’aula appositamentedestinata. È dotato di computer che consentono la realizzazione dellaprogrammazione per lavori di gruppo o l’utilizzo a coppie da partedegli studenti. I computer sono in rete tra loro (intranet) e collegati allarete Internet, cosicché il laboratorio è dotato di server, di stampantelaser, di stampante inkjet a colori e di scanner. È possibile utilizzareprogrammi e CD-Rom specifici inerenti l’arte, la storia, la geografia, lescienze, la musica, la lingua straniera e la matematica. Questo spazioviene utilizzato sia per approfondimenti riguardanti i contenuti dellaprogrammazione, sia per acquisire un primo livello di alfabetizzazioneinformatica. Gli alunni sono guidati nel Laboratorio di Informatica dal-l’insegnante specialista , affiancato da un esperto.

PALESTRA

La palestra è un luogo particolarmente amato dai bambini e la nostrascuola la utilizza sin dal primo anno. I bambini di prima, infatti, vengo-no guidati dall’insegnante specialista, che li introduce in un lavoro discoperta del proprio corpo, degli oggetti e degli spazi attorno a sé. Sonopresenti forme geometriche in gomma-piuma, che consentono ai bambi-ni di immaginare, creare, distruggere, costruire, utilizzando an che unsottofondo musicale.

La palestra è attrezzata anche di specchi, spalliere, asse d’e qui librio,palloni, rete da pallavolo, clavette, canestro e altri piccoli attrezzi, che

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vengono utilizzati per creare percorsi di vario genere e permettono direalizzare giochi sempre nuovi e creativi, adatti alle diverse età.

PARCO

La scuola è dotata di un giardino che viene utilizzato come spazioper il gioco, le attività espressive ed i momenti di festa e in cui, duran-te la bella stagione, è possibile realizzare le attività motorie e sportive.

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SERVIZI PRE E POST-SCUOLA

PRE-SCUOLA E POST-SCUOLAL’Istituto offre alle famiglie che ne hanno necessità, per esigenze di

lavoro, un servizio di accoglienza degli alunni dalle ore 7,30 alle ore8,15 e dalle ore 12,45 alle ore 14,00. In tali orari è garantita l’assistenzada parte del personale della scuola.

DOPOSCUOLADa alcuni anni è avviato dall’associazione “PomeRidiamo”, con-

venzionata con la scuola, un doposcuola pomeridiano durante il qualegli educatori seguono gli alunni nei compiti, aiutandoli a sviluppareinteressi e ad acquisire autonomia nello studio. Dopo lo svolgimentodei compiti animatori ed educatori intrattengono i bambini coordinan-doli in attività ludiche, musicali ed artistiche, manuali e sportive.L’orario del doposcuola va dalle ore14,00 alle ore 18,00.

SERVIZIO MENSATutti i giorni, escluso il sabato, con prenotazione giornaliera, è pos-

sibile usufruire del servizio mensa. I pasti sono forniti dalla cucina diCaffè Buffet di Cesena e non sono perciò precotti.

Il costo del pasto è stabilito all’inizio dell’anno in base all’offertadel fornitore.

TRASPORTIGià da molti anni l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche, avva-

lendosi anche della collaborazione di alcuni volontari dell’As so cia -zione Onlus Pro Natura, gestisce il trasporto di andata e ritorno di unnumeroso gruppo di alunni sia della scuola primaria che della scuolasecondaria di primo grado, residenti nella immediata periferia diCesena. Per il servizio si adoperano tre pulmini di proprietà dellaFondazione ed il costo del trasporto è stabilito dall’Associazione annoper anno. Nel caso di impossibilità ad esaudire tutte le richieste verràdata precedenza ai bambini che già ne usufruivano e ai fratelli, seguen-do poi l’ordine cronologico delle domande.

VI

Protagonisti e regoledella convivenza scolastica

(2007-2008)

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GLI INSEGNANTI

Un aspetto caratterizzante la scuola primaria è la presenza e l’affer -ma zione del valore del maestro prevalente che, con gli insegnanti spe-cialisti opera nella classe. Ogni insegnante non può pensarsi che insie-me agli altri, in un comune orizzonte culturale ed educativo.

Gli insegnanti partecipano alla realizzazione del progetto esercitan-do la propria professionalità, intesa come una passione per la realtà chesi esprime in una dedizione verso la totalità dell’umano, dentro un con-tinuo approfondimento della disciplina di insegnamento.

La professionalità è l’esito sia della espressione della propria com-petenza, sia di un coinvolgimento comune nel progetto educativo del-l’istituto, in cui la programmazione assume e conserva la fisionomia diun’ipotesi di lavoro, continuamente elaborata e verificata negli Organicollegiali, alla luce dei criteri educativi generali.

La formazione degli insegnantiL’approfondimento delle proprie discipline avviene anche attraver-

so una formazione permanente, curata dal Coordinamento del l’As -sociazione culturale nazionale “Il Rischio educativo”, una rete diistituti sparsi in tutta Italia che organizza ogni anno dei program-mi di aggiornamento in collaborazione col mondo universitario.

In questi anni si sono affrontati grandi temi culturali ed educativiriguardanti sia l’aspetto linguistico, sia quello scientifico del sapere,sempre attenti a cogliere e giudicare le nuove problematiche emergen-ti nel panorama scolastico italiano.

Grazie all’attività del Coordinamento, gli insegnanti, pur operandonel campo specifico delle proprie discipline, fanno riferimento ad unacomune tradizione culturale, e ciò permette la genesi di quella unità delsapere che è uno dei fondamenti del Progetto Educativo di Istituto.

In particolare per l’anno scolastico 2006/2007 il riferimento alCoordinamento sarà così articolato:

• Partecipazione al tavolo di consulting dei direttori della pri-maria

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• Convegno “Il valore formativo della lingua” (Milano, 17 no -vembre)

• Convegno “Una scuola che insegna a ragionare” (Milano, 23 febbraio)

• Gruppi di ricerca disciplinari “Educare insegnando”: le inse-gnanti del “Sacro Cuore” partecipano ai gruppi di Italiano,Scienze e Storia.

INSEGNANTI E ORARI DI RICEVIMENTO

Gli insegnanti tutor di classe Ricevimento

AMADORI Mirella 1ª A Venerdì 11.20-12.10MASTRANDREA Monica 1ª B Lunedì 10.30-11.20CENSONI Marina 1ª C Sabato 9.15-10.10CASALI Emanuela 2ª A Martedì 11.20-12.10CORBELLI Sara 2ª B Mercoledì 10.30-11.20BRAVACCINI Elena 2ª C Martedì 8.15-9.15PEDERIVA Vania 3ª A Martedì 9.15-10.10TISSELLI Simona 3ª B Giovedì 11.20-12.10BOSCHETTI Monica 4ª A Martedì 12.10-13.00CAMPANA Maria Elena 4ª B Lunedì 8.15-9.15ORLATI Fabiola 4ª C Lunedì 11.20-12.10AGOSTINI Carla 5ª A Giovedì 9.15-10.10TONELLI Nicoletta 5ª B Giovedì 10.30-11.20ZOFFOLI Federica 5ª C Giovedì 11.20-12.10

Gli insegnanti di IngleseBAIARDI Simona 2ª A-C Mercoledì 10.30-11.20MARINI Nadia 1ª A-B-C / 3ª A-B-C / 4ª A-B / 5ª A-C

Martedì 8.15-9.15VALZANIA Raffaella 2ª B / 5ª B Venerdì 9.15-10.10

Gli insegnanti di Attività motorieBAZZOCCHI Elisabetta 1ª A-B-C / 2ª B-C / 4ª A-B / 5ª A-B-C

Lunedì, Mercoledì, Venerdì 10.10-10-30MELDOLI Marina 2ª A / 3ª A-B-C

Mercoledì 10.10-11.05Presso Palazzo Nadiani - Via Dandini, 5

I genitori che intendono usufruire dell’ora di ricevimento degli in -segnanti sono pregati di segnalarlo, sul diario, con 2 giorni di anticipo.

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ORGANISMI COLLEGIALI DEI DOCENTI

Collegio DocentiÈ il punto visibile dell’unitarietà e della corresponsabilità educati-

va e didattica della scuola. Ha il compito di curare l’immagine cultura-le, di stabilire le finalità e i contenuti educativi su cui ogni docente deveimpostare il proprio lavoro, di rielaborare continuamente i passi delpercorso didattico.

Équipe pedagogicaL’équipe pedagogica è il momento in cui si attua una condivisione

più specifica del lavoro didattico svolto tra gli insegnanti. Nor mal -mente, nelle sedute di programmazione, le équipe si ritrovano per clas-si parallele; l’équipe di classe si ritrova per gli interventi di personaliz-zazione e di valutazione.

Riunioni per materieLe riunioni per materie sono un utile strumento per vivere colle-

gialmente l’aggiornamento e la programmazione. L’attività di questianni ha prodotto strumenti come progetti e dispense ad uso della scuo-la. Questo lavoro viene coordinato dalle insegnanti che partecipano aigruppi di ricerca del Coordinamento dell’associazione culturale “Ilrischio educativo”.

L’organizzazione degli incarichi

Dirigente scolastico Paola Sternini

Staff dei collaboratori Emanuela Casali (vicario organizzativo)

Mirella Amadori (delegata al coordinamento del Piano dell’Offerta Formativa, della didattica e della formazione)

Carla Agostini (incaricata delle attività culturali ed espressive)

Referenti programmazione Mirella Amadori, Emanuela Casali, Vania Pederiva, Carla Agostini

Referenti disciplinari Carla Agostini (Matematica e Scienze)

Mirella Amadori (Italiano e Musica)

Emanuela Casali (Storia)

Referente Sicurezza Vania Pederiva

Referente Ed. Stradale Elisabetta Bazzocchi

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I GENITORI

L’apporto dei genitori alla vita della scuola è fondamentale percostruire un’opera comune dove il bambino impara che le difficoltà, lafatica dell’apprendimento, la ricerca di autonomia, la routine del lavo-ro quotidiano, sono un aiuto a quella crescita che, né la famiglia, né lascuola, possono fare da soli. La presenza dei genitori si esplicita innan-zitutto nella collaborazione a rendere concreto il progetto educativo, siaper il singolo alunno che per la scuola tutta; nella partecipazione a tuttiquei momenti di approfondimento educativo che la scuola propone; nelcoinvolgimento e nella condivisione di quei gesti che esprimono conevidenza l’identità della scuola.

ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE DEI GENITORI

Assemblee di ClasseI genitori esprimono la loro partecipazione comunitaria attraverso

le Assemblee di classe. Hanno diritto, oltre che ad essere informati sul-l’andamento educativo e didattico del proprio figlio, a conoscere laprogrammazione educativa e didattica dei singoli docenti. Sono previ-sti due momenti assembleari. Nel primo, ad anno scolastico iniziato, idocenti danno un primo giudizio sulla classe e presentano il program-ma e le attività. L’assemblea prevede un momento di discussione per ilchiarimento di eventuali questioni poste dai genitori. Essa si concludecon l’elezione dei rappresentanti di classe dei genitori. Nel secondomomento assembleare, che si svolge poco prima della fine dell’anno, sidà conto dello svolgimento del programma da parte dei docenti, masoprattutto si discute sull’andamento dell’anno trascorso insieme allefamiglie.

Assemblea dei rappresentanti di ClasseI genitori esprimono ogni anno due rappresentanti di Classe, che

vengono riuniti periodicamente per una valutazione del Piano del -l’Offerta Formativa. Ogni tre anni i rappresentanti di classe eleggono irappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto.

Rappresentanti eletti

1ª A Santagata Antonella GuardigliDapporto Giovanna Bocchini

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1ª B Cola Claudio CasadioVenturi Sara Pezzi

1ª C Gusella Gianna ZanoliMonti Silvia Santini

2ª A Fiumana Elena BenagliBaldacci Marco

2ª B Rossi Elisa PizzinelliMonni Paola Torchiani

2ª C Buzzone Maria Pia La TosaPetracci Giancarlo

3ª A Gusella Gianna ZanoliMigani Stefania Alessandri

3ª B Raschi Annalisa Fischer

3ª C Battistoni Simona BocchiniDalmo Manuela Niso

4ª A Tappi Sandra PacchioniFedeli Anna Marcigliano

4ª B Cicognani MassimoForlivesi Ercole

5ª A Carmignani Rita ManciniPezzi Patrizia Paravella

5ª B Antolini IvanSequino Ombretta Foresti

5ª C Marchioro Letizia BabbiTrevisani Alessandra Casadei

Consiglio d’IstitutoIl Consiglio di Istituto è l’organo privilegiato di partecipazione di

tutti i protagonisti della vita scolastica.Il Consiglio d’Istituto è unico per la scuola primaria e la scuola

secondaria e ne fanno parte come membri di diritto: - il Rappresentante legale della Fondazione- il Dirigente scolastico- il Segretario- l’Assistente ecclesiastico nominato dal Vescovo- il Rappresentante A.Ge.S.C.- il Rappresentante dell’Associazione “Paola Piraccini”.

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Sono membri elettivi:- 2 genitori della scuola primaria- 2 genitori della scuola secondaria- 2 genitori del Liceo- 3 docenti della scuola primaria- 3 docenti della scuola secondaria- 3 docenti del Liceo- 2 studenti del Liceo.

• A giudizio del Consiglio stesso, espresso a maggioranza assolu-ta, possono essere chiamati a partecipare alle riunioni, a titoloconsultivo, specialisti a vario livello medico psico-pedagogico edi orientamenti vari.

• Il Consiglio d’Istituto è presieduto da uno dei suoi membri elet-to dai rappresentati dei genitori a maggioranza assoluta. Si eleg-ge anche un Vice Presidente con le stesse modalità.

• Il Consiglio d’Istituto deve riunirsi in via ordinaria almeno trevolte l’anno per collaborare con gli Organi competenti allo svol-gimento delle attività scolastiche ed educative in merito all’ela-borazione del Piano dell’Offerta Formativa.

Il Consiglio di Istituto (2006-2009)

Membri di diritto AMADUZZI CinziaAMADUZZI LiciaBELLUZZI AntonioMONTALTI Anna RitaCASADEI Don EzioSTERNINI Paola

Membri eletti (Docenti) CAMPANA Maria Elena (Scuola primaria e Liceo)CASALI Emanuela (Scuola primaria)PEDERIVA Vania (Scuola primaria)CAMPANA Antonietta (Scuola sec. I gr. e Liceo)DELL’AMORE Carla (Scuola secondaria I gr.)DRADI Lidia (Scuola secondaria I gr.)ALECCI Antonia (Liceo)MARIANI Tiziano (Liceo)

Membri eletti (genitori) BALDACCI Marco (Scuola primaria)SEQUINO Ombretta (Scuola primaria)GALLI Raffaella (Scuola secondaria I gr.)RICCI Elena (Scuola secondaria I gr.)BIASOLI Chiara (Liceo)BORLOVA Petra (Liceo)

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Membri eletti (studenti) BATANI Veronica (Liceo)FIORETTI Francesca (Liceo)

Presidente: BALDACCI MarcoVice-presidente: SEQUINO Ombretta

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Colloquio di iscrizione e presentazione della scuola alle classiIl rapporto tra la famiglia degli alunni e la scuola inizia dall’Open

Day e dal colloquio di preiscrizione, durante i quali vengono presenta-ti il bambino con le sue caratteristiche e la sua storia scolastica, l’i -stituto ed il suo funzionamento. A giugno vengono presentati gli inse-gnanti, il metodo di lavoro e i libri di testo.

Colloqui individuali con i docenti e udienzeIl colloquio con gli insegnanti ha come obiettivo la collaborazione

scuola-famiglia perché sia più efficace e condiviso il cammino educa-tivo e didattico del bambino. Nella nostra scuola il colloquio con gliinsegnanti può essere effettuato al mattino nelle ore di ricevimento sta-bilite da ciascun docente e, una volta al quadrimestre, al pomeriggio.

Colloqui con il dirigente scolasticoIl Dirigente Scolastico è presente nella scuola primaria nelle gior-

nate di lunedì, mercoledì e venerdì ed è disponibile a ricevere i genito-ri su appuntamento. Negli altri giorni della settimana è normalmentepresente nella sede della scuola secondaria di primo grado.

Incontri su tematiche educativeLa scuola primaria, nell’ambito di iniziative promosse dal l’I stituto,

propone, anche su richiesta delle famiglie, incontri e dibattiti sul -l’educazione. Essa si avvale della collaborazione di esperti in vari cam -pi, che relazionano o dibattono su questioni di attualità, sia interne allascuola che di rilevanza sociale e culturale.

Attività a sostegno della scuolaIn alcuni momenti dell’anno, l’Istituto mette a disposizione di grup-

pi di genitori alcuni locali della scuola a sostegno di iniziative per ilreperimento di fondi da impegnare per le attività caritative. In questo

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modo si intendono favorire le occasioni per stringere rapporti fra lefamiglie anche sottolineando l’aspetto della solidarietà. Le famigliestesse collaborano con la scuola nel reperimento dei fondi necessari alFondo Borse di Studio, che ha lo scopo di consentire alle famiglie chelo desiderano di realizzare la libertà di scelta educativa.

Le Associazioni di sostegno alla scuolaNella scuola operano due Associazioni: l’AGESC, associazione di

carattere nazionale particolarmente impegnata sul fronte della sensibi-lizzazione alle tematiche della libertà di educazione e l’Associazione“Paola Piraccini” ONLUS, che collabora attivamente alle iniziativedelle scuole gestite dalla Fondazione del Sacro Cuore.

I GESTORI

La Fondazione e il Consiglio di AmministrazioneLa Fondazione del Sacro Cuore – Cesena è un’opera gestita da

laici, sotto la propria diretta responsabilità, tramite un Consiglio diamministrazione che elegge al suo interno un Presidente.

I Fondatori costituiscono l’Assemblea dei fondatori che ha lo scopo dinominare i componenti del Consiglio della fondazione e di attribuire laqualità di “membro fondatore” a terzi, successivamente all’atto costituti-vo. Il vero organo investito del compito di gestione è il Consiglio diAmministrazione, composto di sette membri che durano in carica tre anni.

È compito del Consiglio di amministrazione garantire le condizio-ni finanziarie, strutturali ed organizzative per un efficace funzionamen-to della scuola. Nei confronti degli altri protagonisti dell’Istituto, sipone come interlocutore e collaboratore tramite il Presidente e il Con -siglio d’istituto.

Il Consiglio della Fondazione

Presidente Dott. Cinzia AmaduzziVice Presidente Dott. Luigi MondardiniConsigliere Ing. Paolino BataniConsigliere Dott. Raffaele BisulliConsigliere Don Ezio CasadeiConsigliere Rag. Pier Giorgio FantiniConsigliere Don Ernesto Giorgi

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PERSONALE NON DOCENTE

Il personale non docente è fattore di garanzia del funzionamentodella scuola nei suoi vari aspetti: organizzativi, amministrativi e fun-zionali, sia nei confronti della scuola che degli utenti e del territorio.

Nella nostra scuola la Segreteria è aperta tutti i giorni dal lunedìal sabato dalle ore 7,30 alle ore 14,05. In essa operano SabrinaBastoni e Simona Massaia

Operano come collaboratori scolastici Antonella Calabrese, ad -det ta alle pulizie e alla sorveglianza, Katia Fusaroli, addetta alle puli-zie e alla men sa.

SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

La Fondazione del Sacro Cuore è ente accreditato per il ServizioCivile Nazionale e può avvalersi di volontari su specifici progetti.

Il progetto 2007 “Nel cantiere dell’educazione” impegna come vo -lonari presso la scuola primaria:

• Stefania Capelli (Stud. Scienze della Formazione Primaria);• Claudia Gianni (Stud. Scienze della Formazione Primaria);• Francesco Lughi (Diplomato in Ragioneria);• Stefania Medri (Laureata in Scienze Motorie).

REGOLAMENTO DELLA SCUOLA PRIMARIA

La presenza di ciascun allievo nell’Istituto Sacro Cuore esprime lascelta consapevole per un cammino educativo: la famiglia infatti,optando per questa scuola, sceglie un’impostazione culturale che com-pleta e svolge l’educazione data dalla famiglia stessa.

La scuola ha un suo regolamento: un insieme di norme che nonsono puramente limitative, ma rappresentano uno strumento indispen-sabile per utilizzare il tempo e gli spazi della scuola, per il bene proprioe per quello di tutta la comunità.

Entrate, uscite, permessi

• L’inizio delle lezioni è fissato alle ore 8.15. Per garantire unosvolgimento ordinato e funzionale del momento di ingresso èvietato ai genitori entrare nel corridoio della scuola primaria edaccompagnare i bambini fino alle aule, non è permesso intratte-nere gli insegnanti nell’orario di inizio delle lezioni;

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• i genitori devono accompagnare e ritirare con puntualità i bam-bini all’interno dell’istituto. Si raccomanda di essere a scuolaqualche minuto prima delle lezioni;

• è necessario comunicare per iscritto variazioni di accompagnato-ri, soprattutto nel momento dell’uscita;

• ritardi e uscite anticipate vanno evitate; in caso di necessità imotivi devono essere chiariti dai genitori sul diario in possessodi ciascun alunno, possibilmente con un tempo di anticipo;

• dopo le 14.00 è vietato ad alunni e genitori di tornare nelle clas-si per eventuali oggetti dimenticati.

AssenzeLe assenze vanno giustificate sul diario. Per le assenze superiori a

cinque giorni (comprensive di eventuali festività, siano esse anteriori oposteriori all’assenza), è necessario il certificato del proprio medicoche comprovi il buono stato di salute.

AbbigliamentoGli alunni della scuola primaria sono tenuti ad indossare, in istitu-

to, il grembiule e, per l’educazione motoria, il corredo sportivo dell’i-stituto, che deve essere contrassegnato.

Si consiglia di contrassegnare anche giubbotti e cappotti che ven-gono lasciati negli attaccapanni.

Mensa Il menù settimanale è in visione giornalmente nell’atrio. Ogni varia-

zione del menù deve essere segnalata dai genitori all’inizio delle lezioni.

Educazione motoria• per l’esonero dalle lezioni di educazione motoria, gli interessati

devono inoltrare domanda firmata dai genitori, in carta libera, edaccompagnata da certificato medico;

• per essere dispensati dalle lezioni per ragioni di salute tempora-nee, occorre la richiesta dei genitori sul sul diario;

• durante le lezioni di educazione motoria è necessario indossaresempre, sotto la tuta, una maglietta a maniche corte;

• per facilitarne il riconoscimento tutto il materiale e la divisa sco-lastica devono portare in nome e/o il cognome del bambino.