Upload
trinhkhanh
View
217
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Scuola Secondaria di I grado Statale ad Indirizzo Musicale
“Ettore Romagnoli” Gela
PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2014 – 2015
Dirigente Scolastico Sandra Scicolone
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 2 di 130
2
Venite fanciulli, qui si istruisce,
non si tormenta
Vittorino da Feltre
Il compito principale dell’educazione
è soprattutto quello di formare l’uomo,
o piuttosto di guidare lo sviluppo dinamico
per mezzo del quale l’uomo
forma se stesso ad essere uomo.
J. Maritain
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 3 di 130
3
1. IDENTITÀ DELLA SCUOLA
L'istruzione deve essere
indirizzata al pieno sviluppo
della personalità umana ed
al rafforzamento del rispetto
dei diritti dell'uomo e delle
libertà fondamentali.
Art.26 Dichiarazione Universale
dei diritti dell’uomo
Storia della Scuola
La Scuola “Ettore
Romagnoli” nella
società contemporanea
UNICEF : Scuola
Ambasciatrice di
Buona Volontà -
Scuola Amica dei
bambini e dei ragazzi
La Scuola “E.
Romagnoli”
Osservatorio locale di
area per il contrasto
della dispersione
scolastica
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 4 di 130
4
1.1 STORIA DELLA SCUOLA
La Scuola Media Statale “E. Romagnoli”, ad indirizzo musicale, è nata nell’anno scolastico 1940/41 come
Scuola Media annessa al Ginnasio Eschilo, con sole quattro prime classi. Il 6 Dicembre 1948, su proposta del Preside e con delibera del Collegio dei Docenti, ha preso il nome di
Scuola Media “E. Romagnoli” con una fisionomia ben precisa e tre corsi al completo; è stata così chiamata
in onore del noto letterato romano Ettore Romagnoli (1871-1938) il quale, amante della Sicilia, culla della
civiltà greca in Italia, si recava spesso a Gela (allora Terranova, terra nativa della moglie) che, con i suoi
paesaggi costieri e le vestigia di età classica, pare lo ispirasse nelle sue fatiche poetiche e letterarie.
Il 13 Gennaio 1953 è stata istituita la prima cassa scolastica della Scuola.
Prima nella storia di Gela con un solido radicamento nel tessuto della città, è stata ubicata in pieno centro
storico fino agli anni ’60 quando, in concomitanza con l’istituzione della Scuola Media Unificata, ebbe la sua
sede definitiva dov’è tutt’oggi: in Via Volturno n° 28.
Dall’anno scolastico 1981/82, la Scuola ha ampliato l’Offerta Formativa con l’istituzione del Tempo
Prolungato, inizialmente operante con un modello a trentanove ore settimanali nei corsi A e B dove, in
seguito, è stato introdotto lo studio della seconda lingua straniera.
Dati gli esiti positivi, dall’anno scolastico 1985/86 tale modello è stato esteso ai corsi G e F con le
medesime peculiarità: flessibilità oraria, lavoro per classi aperte sia in orizzontale che in verticale, utilizzo dei
laboratori.
Dall’anno scolastico 1993/94 è stato anche istituito un Corso Sperimentale ad Indirizzo Musicale, con
quattro classi di Strumento: Pianoforte, Chitarra, Flauto e Tromba.
Oggi risulta costituita da 11 corsi completi, con un modello di trenta ore settimanali, ad eccezione del corso
G, ad indirizzo musicale, che adotta un modello di trentadue ore settimanali.
Dall’anno scolastico 2014/2015 la scuola ha adottato il modello orario della settimana corta (dal lunedì al
venerdì).
1.2 LA SCUOLA “E. ROMAGNOLI” NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA
La Scuola accoglie un gran numero di utenti provenienti perlopiù dal quartiere “San Giacomo” - considerato
ad alto rischio di delinquenza minorile e carente di strutture e centri di aggregazione utili alla formazione
psicologica e socio-culturale giovanile - e dal quartiere “Caposoprano”, socialmente e culturalmente più
evoluto, abitato da famiglie che nutrono molta fiducia nella Scuola e nell’Istruzione.
In tale contesto, la Scuola ha operato e continua ad operare per sopperire alle lacune esistenti, potenziando
le strutture, le attività ed i laboratori già esistenti e creandone altri più funzionali (drammatizzazione,
ginnastica artistica, laboratori di ceramica) così da favorire e stimolare la creatività e l’espressività, debellare
la dispersione e la disaffezione scolastica, porsi al servizio di ogni singolo alunno, adottando strategie
differenziate e promuovendo attività che gratifichino tutti.
La Scuola, mantenendo uno sguardo attento sulla rapidità dei mutamenti e sulla discontinuità presenti nella
società contemporanea, tiene conto del fatto che ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto
di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed
esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 5 di 130
5
in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e aperta (Indicazioni Nazionali 2012).
La Scuola “E. Romagnoli” intende quindi porsi non più come mezzo di semplice trasmissione di
conoscenze consolidate e standardizzate, ma come una “scuola amica”, in grado di rispondere
adeguatamente ai bisogni dei nuovi utenti: futuri cittadini in grado di gestire la complessità della società
odierna, la rapidità dei cambiamenti, l’innovazione morale e multiculturale, la globalizzazione, la
multimedialità delle comunicazioni; futuri uomini/donne con personalità in grado di reagire all’insicurezza,
all’ansia, all’indebolimento dei valori tradizionali, alla crisi delle convinzioni assolute.
1.3 LA SCUOLA E L’UNICEF
Il 22 novembre 2004 con una cerimonia ufficiale, alla presenza di esponenti nazionali e provinciali
dell’UNICEF, la Scuola Media “E . Romagnoli” di Gela è nominata ambasciatrice di buona volontà e,
nel mese di Luglio 2012, Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi.
Essere ambasciatori dell’UNICEF è un grande traguardo ma anche una grande responsabilità in quanto
impegna tutti a lavorare attivamente a sostegno dei suoi progetti, a farli conoscere e ad operare a difesa dei
diritti dei bambini.
La scuola è senza dubbio il primo luogo dove i bambini incontrano l’alterità e dove, oltre ai contenuti delle
discipline insegnate, imparano a confrontarsi nel rispetto delle differenze e dei diritti di ognuno. Essa deve
diventare il luogo dove i diritti dei bambini siano rispettati e vissuti quotidianamente, dove ogni alunno
possa esprimere al meglio le proprie potenzialità e trovare una risposta ai propri bisogni. Pertanto, è
importante creare una scuola amica che offra accoglienza, ascolto, sostegno, autorevolezza, luogo nel
quale riconoscersi ed essere riconosciuti nella propria identità, dove potersi esprimere e relazionare, dove
praticare una sana gestione dei conflitti quotidiani piccoli o grandi, dove la legalità non è una materia di
studio, ma uno stile di vita.
Partendo da questa idea di scuola, è possibile coniugare valori e principi dell’Unicef e finalità educativo -
formative dei diversi percorsi didattici.
L’impegno è quello di:
promuovere percorsi diversificati di conoscenza e approfondimento delle problematiche
dell’essere bambino oggi e della condizione dell’infanzia nel mondo;
promuovere percorsi di partecipazione alla vita scolastica e territoriale attraverso momenti di
confronto e discussione all’interno di assemblee, creando una consulta di bambini;
favorire la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dedicare alla riflessione sui diritti
le giornate del 20 Novembre (Celebrazione della Convenzione) e quella del 16 Aprile
(Giornata nazionale del bambino);
sostenere progetti Unicef organizzando eventi legati alla raccolta fondi (tombola musicale
itinerante nelle scuole; mostra–mercato; bancarella del dolce);
partecipare alla “Settimana dei ragazzi”.
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 6 di 130
6
1.4 RAPPORTI CON IL TERRITORIO
La Scuola ha sempre ritenuto importante mantenere una collaborazione viva e costante con Enti e
Istituzioni al fine di fruire di servizi, produrre insieme nuove idee, realizzare progetti, migliorare il senso
civico della propria utenza. Alla luce di ciò ha stipulato accordi di collaborazione, convenzioni, protocolli
d’intesa.
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 7 di 130
7
1.5 LA SCUOLA “E. ROMAGNOLI” OSSERVATORIO LOCALE DI AREA PER IL CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
La Scuola Secondaria di 1° Grado “E. Romagnoli” è sede per l’a. s. 2014/2015 dell’Osservatorio
Interistituzionale dell’area di Gela per la Dispersione Scolastica col compito di accompagnare gli accordi
in sinergia da attivare tra Scuole e Servizi Sociali del Comune di Gela sulle modalità di recupero degli
alunni inadempienti, sul personale a cui rivolgersi e sugli indirizzi ove inviare dette segnalazioni.
Base del lavoro dell’Osservatorio è il Piano di Intervento Regionale dell’anno 2013/14 (riproposto per
l'a.s. 2014/2015) per la prevenzione della dispersione scolastica e lo sviluppo degli apprendimenti di base.
L’architettura interistituzionale prevede la collocazione di tutti gli attori della presa in carico delle
situazioni problematiche in precisi ruoli e passaggi.
Il sistema educativo in questione è strutturato in più livelli, l’uno comprensivo dell’altro: il MACRO che
coincide con il livello regionale e provinciale, l’ESO costituito dall’intersezione dei territori della
provincia di Caltanissetta (zona nord e sud della provincia), il MESO (osservatori di Gela, Niscemi, Riesi,
Caltanissetta, Mussomeli) e, al suo interno, le reti di scuole per l’educazione prioritaria (R.E.P.)
contenenti tutte le MICRO-aree (ovvero le singole istituzioni scolastiche). Le R.E.P. possono essere di supporto all’attività interna delle scuole e permettere la partecipazione più
attiva ai progetti con finanziamento europeo.
La Scuola Secondaria di 1° Grado “E. Romagnoli” ha costituito per l’a. s. 2014/2015 la Rete Educativa
Prioritaria per il contrasto della dispersione insieme alle seguenti istituzioni scolastiche di Gela: Direzione
Dittattica 2° Circolo “E. Solito”, I. I. S.S. “Eschilo” e I.I.S.S. “L. Sturzo”.
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 8 di 130
8
1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
(L’educazione deve)
condurre l’uomo alla piena
chiarezza di se stesso [...] a
conoscere la sua vera
vocazione e riempirla
spontaneamente e
liberamente.
F. Froebel
Organigramma della
Scuola
Funzioni Strumentali
Consiglio di Istituto
Collegio dei Docenti
Responsabili dei
Dipartimenti disciplinari
e delle Strutture
Consiglio di Classe
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 9 di 130
9
2.1 ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Sandra Scicolone
Direttore s.g.a
Tullio Carbone
Assistenti Amministrativi: Pompeo Siracusa
Natalina Lo Bartolo Angela Ragona Marina Zuccalà
Collaboratori scolastici: Barrile Calogero
Bucceri Concetta Bunetta Angelo
Cafà Nunzia Cammarata Filippo
Cannizzaro Maria Cascino Francesca Federico Carmela Italiano Emanuela
La Torre Grazia Ruffo Genovese Delizia
1° collaboratore
prof.ssa Angela Amato
2° collaboratore
prof.ssa Natalia Sorbello
FF.SS.
Area 1. prof.ssa Raffaella Contrafatto
Area 2. prof.ssa Valeria Psaila
prof.ssa Rosaria Augeri
Area 3. prof. Marcello Labbate
Area 4. prof. ssa Francesca R. Costarelli
Area 5. prof.ssa Rita G. Rinzivillo
Area 6. prof.ssa Tiziana Finocchiaro
Docenti
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 10 di 130
10
2.2 FUNZIONI STRUMENTALI
Gruppo di supporto alla Funzione Strumentale per
l’attività di continuità educativa nella scuola di base e
l’orientamento scolastico e professionale dopo la terza
media.
Professoresse Agata Mammoliti, C. Pruiti Ciarello, Valeria Cuba
Denominazione funzione
strumentale
Breve descrizione dei compiti Nominativo
Docente
AREA 1 Gestione POF, Invalsi e
coordinamento valutazione alunni
Garantire il collegamento delle diverse progettualità presenti nel POF. Attivare e garantire i processi di revisione, ricalibratura, monitoraggio e valutazione delle azioni presenti nel POF. Predisporre questionari per monitorare l’azione didattica e l’azione organizzativa della scuola. Coordinare il progetto di valutazione degli alunni.
Contrafatto Raffaella
AREA 2 Orientamento, rapporti con il territorio e continuità educativa con le scuole di base.
Coordinare le attività di orientamento scolastico per gli alunni di terza. Curare i rapporti con le agenzie educative presenti nel territorio. Predisporre schede per la raccolta dati.
Psaila Valeria Rosaria Augeri
AREA 3 Tecnologie informatiche e
multimediali Area didattica
Supporto ai docenti ed alle attività didattiche. Manutenzione ordinaria hardware con aggiornamento software. Supporto al Dirigente ed agli Uffici. Responsabile del materiale informatico e dei laboratori d’informatica ed amministratore di rete. Consulenza tecnica predisposizione Progetti FSE – FESR e relative gare.
Labbate Marcello
AREA 4
Legalità, ambiente, salute, viaggi d’istruzione
Gestire progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni pubbliche e private, viaggi d’istruzione ed iniziative culturali.
Costarelli Francesca
AREA 5 Disagio sociale, dispersione
scolastica, BES
Curare la rilevazione dei bisogni degli alunni e del territorio. Coordinare i progetti dell’area della dispersione scolastica. Coordinare l’attività di controllo delle assenze con relativa rendicontazione mensile al D.S. curare i contatti con i coordinatori di classe e con i Servizi Sociali. Supporto ai docenti nell’applicazione della normativa su BES e DSA.
Rinzivillo Rita G.
AREA 6
Fondi strutturali europei e
partenariati
Coordinare le attività relative a tutte le tipologie dei Fondi Strutturali Europei, in ogni fase (aggiornamento della piattaforma di gestione, reperimento delle documentazioni aggiornati, inserimento dati, elaborazione scheda dei bisogni formativi e strutturali, predisposizione bandi e avvisi, completamento di tutte le azioni) Curare il coordinamento delle attività di partenariato con le scuole all’estero e l’organizzazione delle stesse.
Finocchiaro Tiziana
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 11 di 130
11
2.3 CONSIGLIO DI ISTITUTO
provvede a:
definire le scelte generali di gestione ed amministrazione della scuola;
adottare il P.O.F. elaborato dal Collegio dei Docenti;
approvare gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e di aggiornamento.
Ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola.
Commissione Elettorale GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione) Docenti: A. Bonincontro – V. Vedda Dirigente scolastico Genitori: A. Rizzo – C. Acquinato Docenti H: S. Maresca – M.C. Bartoli- M.G. Placenti Ass. Amm.vo: N. Lo Bartolo Docenti coordinatori: L. Esposito – P. Mulé
FS area 5: G. Rinzivillo Genitori: Sigg. Pontivenga – Gravina Rappresentante Comune di Gela Organo di Garanzia Comitato di valutazione Dirigente scolastico Dirigente scolastico Docenti: C. Pruiti Ciarello – P. Di Dio Docenti: Cocchiaro N. Patrizia Genitori: O. Portelli – D. Presti Finocchiaro Tiziana A.T.A.: Coll. Scol. Grazia La Torre Pruiti Ciarello Caterina Tuzzetti Manuelisa
N.A.V. - Nucleo di autovalutazione Dirigente Scolastico Docente referente per la valutazione: R. Contrafatto Docenti: N. Sorbello – A. Amato
GENITORI DOCENTI PERSONALE ATA
Presti Daniela Amato Angela La Torre Grazia Maria
Vella Fortunata Psaila Valeria Italiano Emanuela
Salafia Venere M. Pruiti Ciarello Caterina
Portelli Orazio Di Dio Paolo
Ganci Concetta Cammilleri Oscar
Vindigni Giorgio Finocchiaro Tiziana
Città Rosario A. F. Tuzzetti Manuelisa
La Marca Davide Umana Maria Pia
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 12 di 130
12
2.4 COLLEGIO DEI DOCENTI ha il compito di:
identificare le Funzioni strumentali;
formulare proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e composizione delle classi;
deliberare in materia didattica.
1. Amato Angela 37. Incorvaia Rosa
2. Amato M. Clotilde 38. Incorvaia Vincenzo
3. Arancio Nuccia 39. Labbate Marcello
4. Arancio Lucia G. 40. La Licata Maria Carmela
5. Augeri Rosaria 41. La Placa Ivana
6. Bambili Angela 42. La Riva Edmondo
7. Bartoli Maria C. 43. Lombardo Rossano
8. Bonincontro Angela 44. Maganuco Luisa
9. Bunetto Francesca 45. Mammano Daniele
10. Cafà Barbara 46. Mammoliti Agata
11. Caminiti Maria A. 47. Marazzotta Maria Rosa
12. Cammilleri Oscar 48. Maniglia Rita
13. Campanaro Angela 49. Maresca Sabina
14. Cascone Giovanna 50. Miano Rita
15. Catania Carmela 51. Mulè Pierangela
16. Catania Filippa 52. Musumeci Michele
17. Chiaramonte Giovanni 53. Occhipinti Antonio
18. Cocchiaro Nunzia P. 54. Petitto Michele
19. Collura Laura 55. Placenti Maria G.
20. Contrafatto Raffaella 56. Pruiti Ciarello Caterina
21. Costarelli Francesca 57. Psaila Valeria
22. Cuba Valeria 58. Puglisi Patrizia
23. Dell’Aira Maria Concetta 59. Rinzivillo Rita
24. Di Dio Paolo 60. Salerno Antonella
25. Di Lisi Paola 61. Scarlata Maria
26. Di Natale Debora 62. Scuzzarella Giuseppe
27. Di Pasqua Maria 63. Seminatore Maria E.
28. Di Rosa Giovanna 64. Signorelli Claudia
29. Esposito Carmela 65. Sorbello Alfia
30. Falsone Maria Elena 66. Tardino Patrizia
31. Finocchiaro Tiziana 67. Tuzzetti Manuelisa
32. Fiocco Cinzia 68. Umana Maria Pia
33. Garro Francesca 69. Vedda Gaetano
34. Gennuso Claudia 70. Vella Maria Rosa
35. Gibaldi Mattia D. 71. Zito Giuseppe
36. Guardo Lucia
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 13 di 130
13
2.5 RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E DELLE STRUTTURE
DOCENTI REFERENTI: Registro elettronico: Petitto Michele Commissione Gare: A. Occhipinti, G.V. Vedda, Referente H: Placenti Maria Grazia A. Amato, M. Tuzzetti Referente CTRH: Di Pasqua Maria ASPP: A. Occhipinti Commissione libri in comodato d’uso: Umana Maria Pia – Esposito Carmela GOSP: Rinzivillo Giusi - Puglisi Patrizia – Vella Maria R.
DIPARTIMENTO DISCIPLINARE
DOCENTE RESPONSABILE
COMPITI
Lettere Cocchiaro Patrizia e Seminatore M. Eleonora
•Coordinare la progettazione dei piani di studio e delle Unità di Apprendimento con i relativi criteri di valutazione per classi parallele; •Predisporre prove comuni (n.1 a gennaio e n.1 a maggio) con relativi criteri di valutazione; •tenere frequenti contatti con i docenti della stessa disciplina; •stendere una relazione finale; •raccogliere il materiale prodotto.
Matematica e scienze Arancio Lucia
Lingua straniera Psaila Valeria
Tecnologia Vedda Gaetano
Scienze motorie Garro Francesca
Musica Labbate Marcello
Arte e immagine Catania Carmela
Religione Bambili Angela
Strumento Petitto Michele
Sostegno Placenti Maria Grazia
STRUTTURA DOCENTE RESPONSABILE COMPITI
Biblioteca Arancio Nunzia
Verificare ed aggiornare il regolamento per il corretto utilizzo del Laboratorio;
esporre e diffondere il regolamento;
fornire agli utilizzatori informazioni inerenti al corretto uso, alle misure di sicurezza applicabili al posto di lavoro e alle modalità di svolgimento dell’attività didattica;
effettuare verifiche periodiche (almeno ogni 6 mesi) sull’efficienza delle macchine.
Laboratorio di Lingue
Incorvaia Vincenzo
Laboratorio di Informatica
Labbate Marcello
Laboratorio di Scienze
Incorvaia Rosa
Laboratorio di Ceramica
Gibaldi Mattia Daniela
Laboratorio di Strumento
Mammano Daniele
Laboratorio H Placenti Maria Grazia
Palestra Garro Francesca
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 14 di 130
14
2.6 CONSIGLIO DI CLASSE
ha la funzione di:
programmare le attività educative e didattiche della classe;
gestire i problemi comportamentali;
elaborare strategie di intervento per il recupero e il potenziamento.
I COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Nominati dal Dirigente Scolastico ai sensi del Decreto Legislativo n. 297/94 art.5 comma 8,
rappresentano un punto di riferimento per la classe e per il consiglio; sono deputati al
coordinamento e allo svolgimento delle seguenti funzioni:
presiedere il Consiglio di classe su delega del Dirigente scolastico
monitorare le assenze degli alunni;
curare i rapporti con le famiglie;
raccogliere le programmazioni disciplinari dei singoli docenti;
ritirare il materiale relativo agli scrutini e sovrintendere alla compilazione dei documenti
di valutazione da parte del C.d.C;
coordinare le attività relative alla compilazione e trascrizione negli scrutini intermedi e
negli scrutini finali.
1° Gennuso Claudia 1G Seminatore Maria Eleonora
2° Cafà Barbara 2G Rinzivillo Rita Giuseppa
3° Amato Angela 3G Mulè Pierangela
1B Sorbello Alfia 1H Cocchiaro N. Patrizia
2B Mammoliti Agata 2H Tuzzetti Manuelisa
3B Psaila Valeria 3H Miano Rita
1C La Licata M.(Lumia C. Grazia) 1 I Umana Maria Pia
2C Zito Giuseppe 2 I Incorvaia Rosa Maria
3C Bonincontro Angela 3 I Pruiti Ciarello Caterina
1D Amato Maria Clotilde 1 L Di Pasqua Maria
2D Caminiti Maria Assunta 2 L Cuba Valeria
3D Contrafatto Raffaella 3 L Guardo Lucia Maria
1E Costarelli Francesca 1M Puglisi Patrizia
2E Catania Filippa 2M Arancio Nunzia Angela
3E Augeri Rosaria 3M Dell’Aira Maria Concetta
1F Tardino Patrizia
2F Vella Maria Rosa
3F Maniglia Concetta Rita
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 15 di 130
15
2. RISORSE DELLA SCUOLA E ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Educare l'uomo vuol
dire dargli il senso
della 'prospettiva', il
senso, cioè, della gioia
per le vie di domani.
A.S. Makarenko
Risorse Umane e
Professionali:
Il Personale Docente Il Personale ATA La consistenza numerica della popolazione scolastica
Risorse Materiali e
Strumentali
Struttura oraria delle classi
Struttura oraria delle classi
ad indirizzo musicale
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 16 di 130
16
3.1 COMPOSIZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Il corpo docente della Scuola “E. Romagnoli” è costituito da 78 membri, suddivisi secondo il seguente
schema:
Materie Letterarie 18
Scienze Matematiche,Chimiche, Fisiche Naturali
11
Lingua Straniera Inglese
6
Lingua Straniera Francese
4
Lingua Straniera Spagnolo
1
Tecnologia
3
Arte ed immagine
4
Musica
4
Scienze motorie
4
Religione
2
Sostegno
10
Docenti di strumento
4
Composizione del Personale ATA
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
1
Assistenti Amministrativi 4
Collaboratori Scolastici
11
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 17 di 130
17
3.2 CONSISTENZA NUMERICA DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
Gli alunni sono n. 876 così suddivisi:
Prime classi Seconde classi Terze classi Totale
Tempo normale 266 277 255 798
Corso musicale 29 25 24 78
Totale 295 302 279 876
3.3 LE STRUTTURE
La scuola è dotata delle seguenti strutture:
n. 4 uffici: presidenza, direzione amministrativa, segreteria amministrativa, segreteria didattica
N. 33 Aule
Sala dei professori Sala informatica dei professori
Aula Magna “G. Blanco”- sala teatro Biblioteca
Laboratorio multimediale-linguistico Laboratorio di informatica
Laboratorio di ceramica
Laboratorio di Arte ed immagine
Laboratorio di Tecnologia
Laboratorio di Scienze
Aula H
Palestra
Videoteca Saletta pianoforte
ARTICOLAZIONE DELLE CLASSI
Le classi sono 33, articolate secondo lo schema sotto riportato:
Prime classi Seconde classi Terze classi Totale
Tempo normale 10 10 10 30
Corso musicale 1 1 1 3
Totale 11 11 11 33
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 18 di 130
18
3.4 LE ATTREZZATURE
La scuola è fornita di un buon numero di attrezzature didattiche che vengono incrementate ogni anno.
Esse sono:
lavagne interattive multimediali Televisori
videoregistratori Episcopio
fotocopiatrice Ciclostile
forno per ceramica lavagne luminose
pianoforte mezzacoda, pianoforti verticali, tastiere e pianoforti digitali.
trombe, flauti traversi, percussioni, chitarre, strumenti ritmici e didattici
sussidi audiovisivi strumentazione informatica (hardware, software, reti wireless e fisiche)
lettori dvd/divx Maxischermi
videoproiettori impianto audio fisso ed apparecchiature portatili
Videoingranditore per ipovedenti Computer/tablet/portatili
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 19 di 130
19
3.5 STRUTTURA ORARIA DELLE CLASSI
A seguito della legge n° 53 del 28 marzo 2003 e in ottemperanza al Decreto Legge n.226 del 17
ottobre 2005 la scuola ha ritenuto opportuno adottare un modello unico di tempo scuola:
modello a 30 ore, che prevede 30 ore di insegnamenti curriculari.
A tutti gli alunni è consentito frequentare, compatibilmente con lo svolgimento delle attività
obbligatorie e con l’eventuale esigenza di selezione dei partecipanti, le attività di ampliamento
dell’offerta formativa previste dal POF.
3.6 SCANSIONE SETTIMANALE DELL’ORARIO SCOLASTICO
(30 ore obbligatorie)
anno scolastico 2014/2015
3.7 STRUTTURA ORARIA DEL LE CLASSI AD INDIRIZZO MUSICALE
Per le classi ad indirizzo musicale l’istituzione scolastica adotta il modello di tempo scuola che
prevede 30 ore di insegnamenti curriculari e 2 ore settimanali in orario pomeridiano per lo studio
dello strumento e del solfeggio.
Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Mattino 6 ore 6 ore 6 ore 6 ore 6 ore
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 20 di 130
20
anno scolastico 2014/2015
Obiettivo del corso ad indirizzo musicale è quello di fornire una completa e consapevole alfabetizzazione
musicale e, ritenendo che la musica sia un valido veicolo di comunicazione, il corso intende sviluppare
negli allievi una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, un’ulteriore possibilità di
conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé.
STRUMENTI
Pianoforte Chitarra
Flauto traverso Tromba
Le unità didattiche di 60 minuti sono distribuite in 5 giorni (comprendenti sia le lezioni di strumento che
quelle di Teoria e Solfeggio). Ogni singolo alunno ha diritto a due ore di lezione individuale alla settimana
(divise in due incontri) durante le quali è previsto lo studio di teoria e solfeggio impartito dallo stesso
docente di strumento.
Nei periodi prossimi alle esibizioni, in occasione delle festività e della partecipazione ai concorsi, un
giorno intero è destinato esclusivamente alle prove del coro e alla musica d’insieme.
Per gli alunni della seconda e della terza classe inseriti nel gruppo della musica d’insieme è previsto un
terzo rientro pomeridiano.
Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Mattino 6 ore 6 ore 6 ore 6 ore 6 ore
Pomeriggio 2 ore settimanali di Strumento
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 21 di 130
21
3. FINALITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE
Non esiste un solo tipo di
Intelligenza;
ognuno è dotato in misura
variabile
di ben 9 tipi di intelligenza,
cioè 9 competenze
intellettive indipendenti.
Gardner
Finalità della Scuola
Scelte educative e
didattiche
Il curricolo
Interventi per gli alunni
diversamente abili
Interventi per gli alunni
con Disturbi specifici
dell’apprendimento e
Bisogni educativi
speciali/PAI
I Progetti curriculari e
l’Ampliamento dell’Offerta
Formativa
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 22 di 130
22
4.1 FINALITÀ DELLA SCUOLA
La Scuola, in linea con la cultura dell’autonomia, sensibile alle esigenze del contesto socio-ambientale del
territorio in cui opera, attenta agli “input” derivanti dalla complessa società di oggi, volta all’impiego e alla
valorizzazione delle professionalità esistenti al suo interno nonché alla utilizzazione delle strutture in essa
presenti, opererà per :
elevare il successo scolastico degli allievi
attivando efficaci processi di orientamento, prestando attenzione ai bisogni degli allievi,
favorendo la scoperta dell’identità e lo sviluppo di una “cittadinanza attiva”, proiettata verso la
mondialità;
promovendo la formazione e l’aggiornamento dei docenti;
diversificando e ampliando l’offerta formativa;
mantenendo rapporti costanti con le famiglie;
creare un’organizzazione scolastica adeguata alle nuove responsabilità della scuola
introducendo nuove figure di raccordo tra il D. S. e il Collegio dei docenti;
formando gruppi che interagiscono con il resto della struttura;
assegnando compiti ben precisi e formalizzati;
favorendo l’autonomia e la capacità decisionale dei singoli;
favorire l’apertura della scuola al territorio
elaborando progetti in rete con altri enti e Istituzioni presenti nel territorio;
creando occasioni di dialogo, di confronto e di scambio con la più vasta comunità sociale
(famiglie, enti locali, associazioni, ecc.);
elevare la qualità della scuola
valorizzando le risorse umane e professionali disponibili;
progettando attività coerenti con le finalità generali, fattibili e controllabili;
monitorando i risultati e i processi;
verificando il raggiungimento degli obiettivi raggiunti rispetto a quelli prefissati;
accettando la valutazione come strumento di miglioramento.
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 23 di 130
23
IDENTITÀ
4.2 LE FINALITÀ EDUCATIVE
CONVIVENZA CIVILE
Sto bene con me stesso e con gli altri
Rispetto l’ambiente che mi circonda
Rispetto gli altri
per
diventare protagonista della mia
crescita e della mia formazione
Sono consapevole dei miei doveri e dei miei diritti
So affrontare con responsabilità i problemi quotidiani
So comprendere l’importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti
per
diventare cittadino del mondo
So comunicare con il
Linguaggio del corpo (movimento, suono)
Linguaggio della parola (verbale e scritta)
Linguaggio dei media (stampa, cinema, televisione, ipermedia)
Linguaggio simbolico e grafico per
riuscire ad esprimermi attraverso tutti i linguaggi
SO COSTRUIRE IL MIO DOMANI
SAPERI
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 24 di 130
24
4.3 LE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE
La scuola cercherà di promuovere il successo formativo degli alunni, rendendo l’insegnamento quanto
più efficace per sostenere i processi di apprendimento.
In particolare si effettueranno le seguenti scelte:
creazione di un clima sereno, caratterizzato da accoglienza, sicurezza, fiducia, aiuto e
collaborazione, in grado di consentire a tutti gli alunni di inserirsi con facilità nel contesto-
classe e nel contesto-scuola;
centralità dell’alunno;
piani di studio personalizzati (unità di apprendimento pluridisciplinari);
programmazione annuale comune elaborata dai dipartimenti disciplinari tenendo presenti i
bisogni degli alunni sia in campo affettivo che cognitivo;
contratto formativo con gli alunni;
individualizzazione degli interventi per rispettare i tempi di apprendimento dei singoli alunni;
collaborazione con la famiglia;
criteri comuni per la rilevazione degli apprendimenti (verifiche);
criteri comuni per la formulazione dei giudizi (valutazione).
Ogni Consiglio di classe, nel rispetto della libertà di insegnamento, sceglierà metodi, strategie e tecniche
didattiche diversi, a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere e tenendo conto degli stili cognitivi
degli alunni.
I docenti della stessa disciplina raggiungeranno degli accordi sulle strategie didattiche da adottare e
sistematicamente effettueranno delle verifiche comuni.
Non sarà trascurata la lezione frontale per l’esposizione dei contenuti, ma si ricorrerà soprattutto a
metodi attivi che prevedono il coinvolgimento diretto degli alunni.
Le strategie metodologiche scelte a livello di Istituzione scolastica sono :
metodo euristico che privilegia la ricerca, la scoperta della soluzione dei problemi;
lezione partecipata;
lavoro di gruppo;
lavoro a coppia;
lavoro tutoriale.
4.4 IL CURRICOLO
Per curricolo si intende quel percorso formativo che la Scuola come istituzione, gli insegnanti e gli allievi
compiono “insieme” per il conseguimento di finalità e obiettivi in linea con i bisogni educativi e
cognitivi.
Il Curricolo della Scuola “E. Romagnoli” è costituito da:
discipline previste dalle “Indicazioni Nazionali” per la Scuola Secondaria di I grado;
progetti curriculari;
laboratori opzionali facoltativi;
attività integrative.
Risponderà ai bisogni degli alunni nelle loro peculiarità cognitive ed affettive, nei loro ritmi
d’apprendimento, integrando l’educativo con il cognitivo e mirando a:
promuovere conoscenze (sapere);
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 25 di 130
25
fornire abilità e competenze (saper fare);
educare (saper essere);
orientare (saper decidere).
Un curricolo, quindi, che formi persone capaci di pensare autonomamente e criticamente, di dialogare
con altre, di incontrare culture diverse, di fare scelte responsabili.
4.5 INTERVENTI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La realtà sociale nella quale la scuola opera è eterogenea e il contesto scolastico è portato ad adeguarsi alle
differenziate situazioni relativamente alla utilizzazione delle risorse esistenti, al coinvolgimento delle
famiglie, alla collaborazione con le strutture extrascolastiche.
In accordo con quanto espresso, per gli alunni diversamente abili in questa scuola si intendono
progettare interventi idonei volti allo sviluppo globale dell’alunno e miranti al conseguimento delle
seguenti finalità:
autonomia personale;
sviluppo delle abilità comunicative;
acquisizione delle abilità sociali;
sviluppo dei rapporti interpersonali;
acquisizione delle abilità di base relativamente alle discipline scolastiche.
Per favorire il raggiungimento degli obiettivi e la maturazione dei singoli allievi, verranno utilizzate
metodologie d’intervento differenziate purché risultino efficaci.
Si partirà dall’esperienza vissuta, dalle potenzialità e abilità possedute dall’alunno per promuovere,
attraverso la mediazione dei docenti, la formazione ed il graduale sviluppo delle capacità strumentali e
cognitive.
Si utilizzerà l’aula laboratoriale specificamente attrezzata a ricevere gli alunni diversamente abili per
attivare iniziative di recupero estese agli alunni considerati demotivati e a rischio di dispersione,
coinvolgendoli, il più possibile, con i compagni delle proprie classi divise in piccoli gruppi eterogenei.
Tali iniziative ed interventi educativi e didattici si incrementeranno in un momento di incontro collettivo
a cadenza periodica, che permetterà di fare operare in modo coordinato tutti i docenti e gli alunni
coinvolti nelle predette attività.
Poiché le verifiche servono a valutare il processo di apprendimento e di maturazione del discente,
nonché l’azione didattica del docente, esse saranno sempre riferite agli obiettivi prefissati per ogni
alunno.
Le verifiche saranno diversificate a seconda del criterio di riferimento; si effettueranno attraverso giochi
educativi, compilazione di schede, osservazioni, dialoghi, procedimenti per tentativi ed errori, ecc. e
consentiranno di valutare la crescita o gli eventuali insuccessi che suggeriranno ulteriori progetti di attività
più idonee.
Per la valutazione si terrà conto delle potenziali capacità degli alunni, dell’impegno dimostrato e dei
miglioramenti rilevati in rapporto ai livelli di partenza.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 26 di 130
26
4.6 INTERVENTI PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO E CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La scuola è particolarmente attenta alle problematiche relative ai BES e DSA (dislessia, disgrafia,
disortografia e discalculia), adottando una didattica funzionale alla crescita integrale ed armonica di
ciascun discente.
In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale
e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse, si legge nella Direttiva ministeriale del 27
dicembre 2012.
In particolare la scuola favorisce:
l’accoglienza e il riconoscimento delle diverse esigenze degli alunni con DSA e con BES da
parte di tutti i docenti;
l’introduzione e l’uso, da parte di tutto il Consiglio di Classe, di strumenti compensativi e
dispensativi, valutando le prestazioni scolastiche dell’alunno;
l’adattamento della didattica e delle modalità di valutazione formativa.
Il tutto confluisce in un documento, il PDP (Piano Didattico Personalizzato) che, una volta redatto,
viene condiviso con la famiglia.
4.7 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013 e nota MIUR del 27/6/2013
A.S. 2013-2014
Proposto dal G.L.I. d’istituto in data 04/11/2013.
Deliberato dal collegio dei docenti in data 09/12/2013
Adattato e deliberato in via definitiva dal G.L.I. e dal Collegio dei Docenti in data 27/06/2014
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le
azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica.
1) LA NOZIONE DI INCLUSIONE
“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività.
Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di
cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla
persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede
l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto.
Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che
ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti
normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto esterno” per scalare la normalità ma una condizione
connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul
soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’”INDEX FOR INCLUSION”
di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile da
tutti.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 27 di 130
27
Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza,
aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un
processo “di cambiamento”.
Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra richiamato ”INDEX FOR INCLUSION” .
2) IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità”; cfr.
“convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge
104/1992 e dalle norme successive o collegate. In tempi recenti si sono affiancate altre categorie di
svantaggiati: immigrati, DSA etc.
Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di
BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni
richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere
dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano ricomprese anche azioni
trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura,
partenariati esterni etc.
A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di BES maggiormente ricorrenti in situazione scolastica:
disabilità, DSA, altri disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, disturbo della condotta), alunno straniero non
alfabetizzato, alunno con disagio sociale etc.
3) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”) quando c’è un
alunno che esprime un BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES
e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo inclusivo
può essere formalizzato nello schema che segue:
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il
primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA o
RISORSE
alunno con BES team docente riconoscimento PDP
azioni
verifiche
ri-progettazione
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 28 di 130
28
assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992
e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).
4) LA SITUAZIONE PREVISTA PER L’AS 2013-2014
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con disabilità, DSA e BES nella scuola è sintetizzato
nella tabella che segue:
SC. SEC. 1°
alunni con disabilità certificata N° 22
alunni con DSA quale fattore prevalente N° 10
alunni con deficit del linguaggio quale fattore prevalente N° 0
alunni con deficit delle abilità non verbali quale fattore prevalente N° 0
alunni con deficit della coordinazione motoria quale fattore prevalente N° 0.
Alunni con deficit della vista quale fattore prevalente N° 1
alunni con ADHD di tipo lieve quale fattore prevalente N° 0
alunni con gravi problemi di salute. N° 2
alunni con disturbo oppositivo provocatorio quale fattore prevalente
N° 1
disturbo della condotta in adolescenza N° 0
alunni stranieri non alfabetizzati N° 0
alunni con disagio socioculturale N° 9
5) PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA
Come si è detto l’inclusione non è uno status ma un processo che, come tutti i processi, riscontra punti
di criticità e punti di forza; tra i punti di criticità si segnala:
DESCRIZIONE STRATEGIE RISOLUTIVE
Ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con
disabilità;
1) impiego razionale delle risorse disponibili,
2) segnalazione all’USR competente,
3) richiesta ed assegnazione di ulteriori risorse di sostegno.
Presenza di alunni stranieri poco alfabetizzati; 1 impiego razionale delle risorse disponibili.
Ridotte forme di sostegno sistemico da parte dei servizi sociali dell’ente
locale competente a favore delle famiglie con gravi problemi socio-
economici
Incontro con responsabile S.S. competente.
2)Fornitura di materiale didattico a favore delle famiglie con gravi problemi
socio-economici.
Presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola che
limitano la mobilità degli
alunni e del personale con disabilità motoria;
Richiesta a E.L. competente di:
1) installazione di sistemi di superamento;
2) collocazione degli alunni con difficoltà motorie nelle aule del piano terra.
Mancanza di servizi igienici a norma per alunni e personale con disabilità
motoria
1) Richiesta a E.L. competente di installazione di ulteriori servizi igienici
per persone disabili.
2)Presenza di personale OSA.
Indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispositivi per disabili motori 1) Segnalazione a ASL e E.L. competenti.
2) Richiesta ad associazioni di settore e di volontariato.
Ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili
quali strumenti compensativi
Organizzazione di corso di formazione con esperti del CTS competente
Situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentati da alunni con
BES che esprimono
comportamenti disturbanti e/o a rischio
Incontro con i genitori con psicologo o assistenti all’ascolto.
Difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione
presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per
1) Ove possibile, incontri fra docenti delle scuole
di continuità;
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 29 di 130
29
l’anno scolastico successivo 2) predisporre moduli documentali-informativi di
accompagnamento;
3) Osservazione sistematica e riflessione sulla presenza di eventuali casi.
insufficienti rapporti di partenariato con soggetti esterni allo scopo di
favorire l’inclusione sociale
Globale degli alunni con BES.
accordi con:
- biblioteca comunale;
- museo;
- convenzioni e protocolli di intesa con enti locali, regionali e nazionali.
per scambi e collaborazioni strutturate e stabili.
Punti di forza:
- Docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile dell’area dell’inclusione;
- Personale per assistenza alla comunicazione;
- LIM in tutte le classi;
- PON inclusivi;
- Riconoscimento del titolo di “Scuola amica dell’infanzia – UNICEF”, aperta all’accoglienza e
all’inclusione.
- Alto livello di sensibilità verso la “differenza” da parte del personale docente;
- Progetti d’istituto a favore dell’inclusione;
- Laboratorio H con postazione multimediale e implementazione del materiale didattico specifico;
- Presenza di strumento compensativo (video ingranditore) per ipovedenti;
- Software specifici per l’inclusione.
6) OBIETTIVI E VALUTAZIONE
Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nel precedente punto 4 hanno diritto ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni
con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee
guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere
“a” e “b”.
Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani
medesimi.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere
trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione
didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle specifiche preferenze e
risorse di apprendimento di ciascuno; a tale riguardo si richiamano: canale iconico
(preferenza per operare con disegni, immagini, schemi etc.), canale verbale (preferenze per
il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni
etc.); i tre predetti “canali” tipicamente si attivano in situazione laboratoriale;
2) abbattimento/superamento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola;
3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici e del flusso
dell’informazione disciplinare, opportunamente selezionati e modulati, la comunicazione
didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo”
comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura
della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro
etc.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 30 di 130
30
7) CRITERI PER L’UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE
Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni disabili sono
principalmente sei:
a) docenti curricolari;
b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione;
c) docenti di sostegno;
d) specialisti socio-sanitari;
e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992;
f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del CCNL.
Di queste, hanno carattere intensivo (nel senso che la “qualità” dell’intervento è direttamente collegata alla
“quantità” oraria) principalmente le figure indicate alle lettere “d” e “e”.
L’attribuzione e la ripartizione delle attività di sostegno a favore degli alunni disabili avviene secondo i
criteri sotto riportati:
- di norma il rapporto docente/alunno è 1:2 come previsto dalla L. 111/2011, art. 19, comma 11;
- deroghe dal predetto rapporto possono essere previste come di seguito riportato:
a) rapporto docente/alunno 1:1 esclusivamente quando:
- tale rapporto è espressamente previsto al successivo punto 8;
- la consistenza totale del personale di sostegno assegnato è tale che l’attribuzione nel
rapporto 1:1, a causa di una non sufficiente disponibilità oraria, non compromette
l’attività di sostegno per gli altri alunni disabili;
b) rapporto compreso fra 1:2 e 1:1 a favore degli alunni disabili:
- che, a causa dell’insufficienza del personale di sostegno, non hanno visto accolta la
proposta del rapporto 1:1;
- per i quali la quota oraria superiore al rapporto 1:2 è espressamente prevista al
successivo punto 8 e la conseguente assegnazione non pregiudica l’attività di sostegno
per gli altri alunni disabili;
c) rapporto inferiore a 1:2 nei seguenti casi:
- alunni con disabilità di tipo lieve;
- insufficiente numero di ore di sostegno;
- continuità didattica: l’assegnazione del personale di sostegno, assistente di primo livello e ATA,
ove previsto, deve corrispondere, ove possibile, al criterio della continuità didattica/assistenziale.
La ripartizione oraria e la conseguente assegnazione del personale assistente di 1° livello dipendente
dall’ente locale competente, consegue ai seguenti criteri generali:
- a parità di condizioni: ripartizione oraria equa fra gli alunni aventi diritto;
- maggiore attribuzione oraria nei seguenti casi:
a) condizione di gravità,
b) le attività previste dal PEI assegnano priorità agli obiettivi di autonomia e comunicazione
verbale e non verbale.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 31 di 130
31
8) IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE DI PERSONALE DOCENTE DI
SOSTEGNO
PER L’AS 2013-2014
SCUOLA SECONDARIA . 1° GR. ALUNNO CLASSE/SE
ZIONE
GRAVITA’
COM. 3
DOC. SOSTEGNO N°
ORE/SETT.
ASS. E.L. N°
ORE/SETT
ASSIST. DI
BASE OSA
*********************** 2 H [ ] si
[ ] no Placenti 18 ore
[ ] si
[ x ] no
*********************** 2 E [ ] si
[ ] no Cammilleri 18 ore
[ ] si
[ x] no
************************ 1 F [ ] si
[ ] no Maganuco 18 ore
[ ] si
[ x] no
*********************** 2 C [ ] si
[ ] no Cipollina 18 ore
x [ x ] si
[ ] no
*********************** 3 C [ ] si
[ ] no Broccia 18 ore
[ ] si
[ x] no
********************** 3 E [ ] si
[ ] no Fiocco 12 ore
[ x] si
[ ] no
********************** 1 C [ ] si
[ ] no Bartoli 12 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3 M [ ] si
[ ] no Di Pasqua 12 ore
[ ] si
[ x ] no
********************** 1G [ ] si
[ ] no Maresca 9 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3 B [ ] si
[ ] no Marazzotta 9 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3H [ ] si
[ ] no Veletti 9 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 1 I [ ] si
[ ] no Trentuno 9 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 1 H [ ] si
[ ] no Fiocco 6 ore
[ ] si
[ x] no
********************* 3 M [ ] si
[ ] no Di Pasqua 6 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 2 M [ ] si
[ ] no Bartoli 6 ore
[ ] si
[ x] no
********************** 3 I [ ] si
[ ] no Foderà 6 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3 I [ ] si
[ ] no Foderà 12 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3 L [ ] si
[ ] no Agnello 6 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3 L [ ] si
[ ] no Agnello 6 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 1 D [ ] si
[ ] no Agnello 6 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3 F [ ] si
[ ] no Maresca 4,5 ore
[ ] si
[ x ] no
********************* 3 F [ ] si
[ ] no Maresca 4,5 ore
[ ] si
[ x] no
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 32 di 130
32
4.8 I PROGETTI Dal curriculo all’ampliamento dell’Offerta Formativa
AREA DELLA CONVIVENZA CIVILE
Favorire lo sviluppo di un sistema valoriale proprio fondato
sull’etica della responsabilità e della legalità.
Promuovere la crescita di consapevolezza e la
responsabilizzazione dell’individuo.
AREA DELLA SOLIDARIETÀ
Favorire l’instaurarsi di rapporti interpersonali basati sulla solidarietà, la collaborazione, la tolleranza e la disponibilità verso l’altro.
Promuovere comportamenti mirati alla collaborazione e non alla competizione.
AREA DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE E DELLA SALUTE
Favorire lo sviluppo della sensibilità ai problemi ambientali al fine di stabilire un corretto rapporto uomo/ambiente.
Prendere coscienza della propria appartenenza al mondo per tutelare la qualità della propria vita e delle generazioni future.
Favorire lo sviluppo della sensibilità ai problemi riguardanti lo stare bene.
Promuovere la capacità di riflettere sui rischi per la salute che scaturiscono da comportamenti errati e/o negativi.
AREA MUSICALE
Favorire la crescita di una sensibilità musicale nel territorio,
integrando scuola e comunità sociale in un dialogo costruttivo.
Creare momenti di aggregazione, evitando forme di isolamento
sociale che favoriscono comportamenti devianti.
Coniugare la cultura della musica con la cultura della solidarietà.
A scuola di legalità
Elezione dei rappresentanti
di classe
A scuola di Costituzione
Ricerca-studio sui
comportamenti disfunzionali
degli alunni
Progetto “Scuola amica”
Iniziative PRO UNICEF
Adesione Campagna
Telethon
Attività di Educazione alla salute”
Attività di Educazione ambientale
Note in città
Lezioni-concerto a scuola
Minifestival 2015
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 33 di 130
33
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
Favorire l’acquisizione e l’utilizzo del linguaggio verbale
e non verbale per soddisfare le esigenze comunicative e creative di ogni individuo.
AREA DELLO SPORT E DELLE PARI OPPORTUNITA’
Offrire a tutti gli alunni la possibilità di ottenere un livello di partecipazione generale e potenziare l’integrazione col territorio, realizzando il diritto all’apprendimento e ad una vita integrata in un contesto sociale per non rimanere ai margini e sfociare nelle devianze.
Giochi matematici
Progetto “Giornalisti a scuola”
Kangourou
From my homeland to the land
of Europe
Basket a scuola
Majorettes e danza moderna
Cheerleding
Giochi sportivi studenteschi
Lo sport del sorriso
Un amico a quattro zampe
Tombola natalizia
Progetto “Kiva”
Festival internazionale della
francofonia
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 34 di 130
34
.
PROGETTI IN RETE
AREA DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE E DELLA SALUTE:
GREEN& SPORT
Comando Corpo Forestale regione Sicilia: Educazione ambientale
Consultorio Gela 2: educazione sessuale
SERT: i poliabusi
AREA DELLA LEGALITA’
Agenzia delle Entrate: Fisco&
scuola.
Comando Corpo dei Carabinieri:
“Il fenomeno del bullismo e
l’educazione alla legalità”;
Base militare di Sigonella: visita in
loco.
Progetto “Kiva”, in rete con le
scuole della provincia
AREA DEI LINGUAGGI
Compagnia Anilam Teatro di
Roma: rappresentazione teatrale
“Servi e Padroni”
Compagnia France Théãtre:
rappresentazione teatrale in
lingua francese;
Compagnia Palkettostage:
rappresentazione teatrale in
lingua inglese.
CESMA: rappresentazione teatrale
in lingua inglese
MGM: protocollo d’intesa per integrazione attività curriculari
Certificazioni Cambridge e DELF Per un itinerario progressivo e continuo: accordo di rete tra Scuola Sec. di I grado “E. Romagnoli” – Direzione Didattica II Circolo “E. Solito” – I.I.S.S. “Eschilo” - Gela
Associazione Il Tempio di Apollo: protocollo d’intesa per la costituzione del CID ( Centro per l’insegnamento della didattica) per alunni con Bisogni educativi speciali e Disturbi specifici dell’Apprendimento e per la promozione della loro autonomia.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 35 di 130
35
PROGETTO ORIENTAMENTO
Il progetto di orientamento scolastico segue le linee guida nazionali sull’orientamento permanente dettate dal
MIUR ed è centrato sulla persona e sui suoi bisogni, con l’obiettivo di prevenire e contrastare il disagio
giovanile e favorire l’inclusione sociale. Esso svolge un ruolo centrale e strategico nella lotta alla dispersione
scolastica e all’insuccesso formativo degli studenti.
Partendo dalla considerazione che l’orientamento è “un’insieme di attività che mette in grado i cittadini di
ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie capacità, competenze, interessi;
prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi
personali di vita nelle situazioni d’apprendimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e
competenze vengono acquisite e/o sviluppate” il progetto si sviluppa nell’arco del triennio attraverso:
- Una didattica orientativa/orientante finalizzata all’acquisizione delle competenze orientative di
base o life skills;
- Attività di accompagnamento e di consulenza orientativa a sostegno del progetto individuale.
La didattica orientativa è alla base del progetto scolastico e si realizza in tutto il percorso formativo
nell’insegnamento/apprendimento delle discipline finalizzato all’acquisizione dei saperi e delle abilità
trasversali. Saperi spendibili nella società odierna che è sempre più complessa e competitiva e abilità
trasversali volte all’inclusione sociale che implicano una metodologia didattica laboratoriale che fa uso
costante delle nuove tecnologie digitali, la certificazione delle competenze, l’introduzione di stage e tirocini
formativi, partenariati bilaterali, multilaterali e scambi culturali in genere.
Le attività di accompagnamento si realizzano in determinati momenti di transizione del percorso educativo e
sono soprattutto a sostegno e a favore degli alunni in entrata (orientamento in entrata) e in uscita
(orientamento in uscita) garantendo la continuità didattica nella scuola di base.
L’orientamento in entrata è rivolto ai bambini delle classi quinte delle scuole primarie del territorio e
l’orientamento in uscita è rivolto agli alunni delle classi terze della scuola che devono scegliere dove
proseguire il percorso formativo successivo e conoscere le diverse opportunità del territorio.
Le attività di orientamento si realizzano nel primo periodo dell’anno scolastico attraverso:
Incontri informativi e formativi con i docenti e gli alunni della scuole previa calendarizzazione degli
incontri ed accordi tra Dirigenti Scolastici e Docenti Referenti;
Giornate di Open Days aperte agli alunni e alle loro famiglie che vogliono visitare la struttura scolastica,
incontrare lo staff della scuola e partecipare ad attività didattiche/laboratoriali;
Presentazione dell’orchestra della scuola agli alunni e alle loro famiglie con il concerto di Natale;
Possibilità di lavorare in rete con altre scuole primarie e secondarie di II grado per la realizzazione di
progetti curricolari condivisi;
Consulenza psicologica e/o colloqui individuali in caso di specifiche esigenze o richieste.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 36 di 130
36
Progetto “Area a rischio” : una scuola amica
La Scuola Secondaria di I Grado a Indirizzo Musicale “E. Romagnoli” di Gela, beneficiaria delle
risorse per progetti delle scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la
dispersione scolastica, di cui all’art. 9 del CCNL Contratto Scuola, per l’anno scolastico 2013-14, ha portato a
conclusione una vasta azione progettuale che, secondo quanto consentito dalle comunicazioni in merito da
parte del MIUR e dell’U.S.R. per la Sicilia, si è dipanata sull’arco temporale compreso tra il maggio e il
novembre 2014.
Il progetto risulta strutturato in dodici moduli che, in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012, hanno mirato a orientare gli alunni coinvolti
sul senso dell’esperienza educativa, a rinforzarli nell’alfabetizzazione culturale di base, ad accostarli ai principi
di Cittadinanza e Costituzione e a favorirne il riallineamento sul piano cognitivo attraverso la predisposizione
di nuovi e stimolanti ambienti di apprendimento. I traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola secondaria di primo grado restano il riferimento educativo e culturale dell’intervento nella sua
complessità.
Per creare un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo
per tutti gli alunni ma, in particolare, per quanti ricadono nella vasta casistica degli studenti con Bisogni
Educativi Speciali, degli studenti con esperienze di ripetenza scolastica, degli alunni con manifesta
disaffezione, culminante nell’abbandono, nei confronti delle attività formative scolastiche, l’Istituto ha
promosso delle microattività progettuali della durata di diciotto ore ciascuna imperniate su varie aree
disciplinari e socio-relazionali:
Elenco moduli, docenti impegnati e ore assegnate
Nome del Progetto
Una strada per amica
Irrompe il volley a scuola
Irrompe il volley a scuola
Cineforum: Una finestra sul
mondo dei ragazzi
Modulo genitori:
Per conoscere e capire i propri figli
Approfondisco e riproduco la bellezza del
mio territorio
Docente Prof. Cammilleri Oscar
Prof.ssa Bunetto
Francesca Rita
Prof. Di Dio Paolo
Giuseppe
Prof.ssa Tardino Patrizia
Prof.ssa Bambili Angela
Prof. Cirrone (2h di attività)
Prof.ssa Gibaldi Mattia Daniela
Ore per Gruppo di
studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
n° 2 ore per Gruppo di studio
N° 2 ore per Gruppo di studio
N° 2 ore per Gruppo di studio
Prof.ssa Gibaldi
Ore assegnate n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore
Nome del
Progetto
Incontriamo la Matematica
Il bello della Matematica
Conosco il mio territorio
Modulo in lingua francese: Direction Maghreb
Laboratorio verde
Approfondisco e riproduco la
bellezza del mio territorio
Docente Prof.ssa Arancio Lucia
Prof.ssa Miano Rita
Prof.ssa Arancio Nunzia
Angela
Prof.ssa La Placa Ivana Rosaria
Prof.ssa Incorvaia
Rosa Maria
Prof.ssa Umana Maria Pia
Ore per Gruppo di studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
N° 2 ore per Gruppo di studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
Ore assegnate
n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore n. 18 ore
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 37 di 130
37
PROGETTO KiVa
KiVa è un programma volto alla prevenzione ed intervento contro il bullismo sviluppato all‟Università di
Turku in Finlandia: il termine “KiVa” deriva dalla parola finnica kiusaamista vastaan, che significa “contro il
bullismo”,
ma poiché kiva significa anche “piacevole”, da qui il doppio significato di scuole contro il bullismo e scuole
piacevoli, felici.
Il programma, che ha ricevuto nel 2009 l’Award dell’European Crime Prevention, è stato sviluppato sulla
base di un modello teorico di spiegazione del bullismo centrato sui ruoli
dei partecipanti e ha un’ attenzione prevalente sul gruppo classe e sul potenziale coinvolgimento dei ragazzi
che spesso osservano i problemi e non fanno niente per far smettere le prepotenze.
Gli studi sulla valutazione dei modelli di intervento contro il bullismo hanno dimostrato un’efficacia media
del 20- 25%. Questo programma risulta essere di gran lunga quello più
efficace dimostrando una capacità di riduzione del bullismo del 50% . Propria per questa sua efficacia, il
programma è in fase di sperimentazione in altri paesi del mondo occidentale (Olanda, Galles, USA,
Lussemburgo, Giappone, Estonia). Il
Il Progetto si propone di:
-produrre materiali di lavoro, manuali, schede operative per insegnanti e ragazzi che possono rafforzare gli
atteggiamenti e i comportamenti di aiuto, rispetto e solidarietà tra compagni ;
-coinvolgere insegnanti, dirigenti , famiglie e la comunità in relazione alla sperimentazione di questo modello;
-sperimentare il modello di intervento KiVa valutandone l’efficacia a livello di riduzione del fenomeno, di
cambiamenti degli atteggiamenti dei ragazzi e di miglioramento del clima a livello di classe e di scuola.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 38 di 130
38
IL PARTENARIATO
"From my homeland to the land of Europe”,
Il partenariato "From my homeland to the land of Europe” nasce come prosecuzione del progetto Comenius “Drama journey of a coin throughout European history”, sviluppato in rete con Grecia, Polonia e Ungheria nel biennio 2011-2013. L’obiettivo generale del programma Comenius - uno dei programmi settoriali del Lifelong Learning Programme (LLP) - Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente 2007-2013 - era quello di contribuire allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, favorendo la mobilità transnazionale e contribuendo all’accrescimento della cittadinanza attiva e all’apprendimento permanente. Gli obiettivi strategici di ET2020, per il periodo 2014-2020, rimangono fondamentalmente i medesimi, sebbene siano stati ridefiniti:
fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà;
migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione;
promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva;
incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione.
Il partenariato "From my homeland to the land of Europe” non è coperto finanziariamente dal nuovo programma comunitario Erasmus+, ma persegue gli obiettivi di ET 2020: da questo presupposto scaturisce l’accordo tra la nostra istituzione scolastica, Scuola Secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli”, e la scuola ungherese già partner del progetto Comenius, il “Baktay Ervin Gimnázium” di Dunaharazsti” (HU), di sostenere lo sforzo economico per continuare lo scambio pedagogico-culturale tra comunità scolastiche e sociali. Nel corso dell’a.s. 2014/2015, oltre ai rappresentanti delle comunità scolastiche, prenderanno parte allo scambio anche i rappresentanti delle rispettive amministrazioni locali, che si sono impegnate formalmente a sostenere gli studenti nel loro processo di crescita e di incontro con l’Europa. Le delegazioni italiana ed ungherese saranno reciprocamente coinvolte in un programma culturale e didattico che consentirà agli studenti e allo staff coinvolti di mettere in atto strategie di costruzione di percorsi formativi che consentiranno il raggiungimento dei benchmark di ET 2020. Il partenariato nasce come prosecuzione del progetto Comenius “Drama journey of a coin thoughout European history”, sviluppato in rete con Grecia, Polonia e Ungheria nel biennio 2011-2013. Il programma Comenius è uno dei programmi settoriali del Lifelong Learning Programme (LLP) - Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente, istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 con l’obiettivo generale di contribuire allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza e riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. I fondamenti giuridici su cui si fonda il Lifelong Learning Programme si ritrovano negli art. 149 e 150 del Trattato dell'Unione, in cui si afferma che "La Comunità contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione..." (art. 149) e che "La Comunità attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri..." (art. 150). Il Partenariato Italia – Ungheria, “From my homeland to the land of Europe”, che proseguirà durante tutto il corrente anno scolastico, scaturisce dalla volontà della nostra istituzione scolastica, Scuola secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli”, e di quella ungherese, il “ Baktay Ervin Gimnázium Dunaharazsti” (HU), di continuare lo scambio pedagogico-culturale tra comunità scolastiche e sociali. Le delegazioni italiana ed ungherese saranno reciprocamente coinvolte in un programma culturale e didattico che consentirà agli studenti e ai docenti impegnati di approfondire la loro conoscenza di culture e lingue europee attuando, in tal senso, gli obiettivi del programma comunitario Lifelong Learning Programme. La finalità globale è la crescita degli alunni come cittadini europei
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 39 di 130
39
FORMIAMOCI IN EUROPA
La Scuola Secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli” è già da anni è inserita in un contesto di apertura alla dimensione europea che ha manifestato partecipando al Piano Operativo Nazionale sulle basic skills, ai FESR, a partenariati internazionali, ai POR , e aderendo in modo pieno e consapevole ai principi di ET 2020. Il progetto “Formiamoci in Europa” è supportato dal Programma Comunitario Erasmus+, Azione KA1 - Mobilità dello staff della scuola, che nasce con obiettivo di sostenere l’impegno dei Paesi partecipanti al programma nel raggiungimento degli obiettivi prioritari di ET 2020: fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà; migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione. Sulla base di queste premesse, e tenendo conto del processo di innovazione intrapreso sul piano didattico e organizzativo, la Scuola intende continuare il proprio percorso coinvolgendo non solo la componente discente ma anche la componente docente e amministrativa in maniera più sostanziale, attraverso percorsi di studio che sviluppino e potenzino fondamentalmente le seguenti aree selezionate dal personale: l’organizzazione del processo di insegnamento/apprendimento; i nuovi metodi di insegnamento; le competenze linguistiche in almeno due lingue straniere comunitarie; la “dimensione Europea” nel senso più ampio; la management competence con particolare riferimento all’ambito dirigenziale e gestionale-organizzativo. Il principio ispiratore generale del progetto risulta, infatti, l'arricchimento volontario in termini di conoscenze e competenze dei lavoratori della scuola per promuovere il successo scolastico degli alunni e garantire efficienza ed efficacia all'azione organizzativo-gestionale. L’obiettivo generale del progetto è la costituzione di uno spazio educativo comune europeo e la soddisfazione del bisogno d’aggiornamento professionale di quanti operano, a qualsiasi titolo, nella scuola Lo staff partecipante alle mobilità, 33 unità di personale docente e non docente, è consapevole degli aspetti connessi con l'esperienza stessa. Esso si impegna, infatti, a svolgere uno studio propedeutico necessario all'approfondimento della lingua comunitaria scelta per l’attività di formazione per poter fruire in maniera completa dell’esperienza di formazione all’estero. Tuttavia, condizione necessaria e manifesta del personale rispetto alla partecipazione alla mobilità risulta la volontà di condividere i contenuti in sessioni di formazione per altro personale della scuola. I partecipanti al progetto maturano, innanzitutto, la enterpreneurial skill, poiché ciascuno può consapevolmente fornire il proprio contributo all'attività formativa della scuola e alle attività del territorio. Questo processo si inquadra all’interno di un piano di sviluppo strategico che intende creare una rete di saperi che metta i discenti nella condizione di divenire studenti e lavoratori europei e che esplicita la volontà di avere una scuola all'avanguardia dal punto di vista didattico, e, nel contempo, un centro di divulgazione dei saperi. Uno staff consapevole delle proprie risorse e della propria professionalità è una struttura professionale che opera per il potenziamento del curricolo, accrescendo la motivazione degli studenti e riducendo, contestualmente, l'abbandono scolastico. Gli studenti e le loro famiglie, infatti, risultano il target principale dell’impegno della Scuola “Ettore Romagnoli” di potenziare la qualità del servizio offerto. La proposta progettuale è stata accolta e valutata positivamente dalla Commissione Europea, che ha erogato un finanziamento adeguato a coprire le necessità legate all’organizzazione delle attività di formazione all’estero, motivando la propria decisione con un giudizio in cui viene elogiata “la cultura della progettazione e della valutazione, patrimonio della scuola e frutto di precedenti esperienze”.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 40 di 130
40
MOBILITÀ DOCENTI
Name of the project:
Project activity* Febbraio/ Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio/Giugno Luglio Agosto/Settembre
Contatti con l'esterno
Attività preparatorie
Finocchiaro: Praga
3 -7 Novembre 2014
Di Natale, Di Lisi:
Antibes, 15-19
Dicembre, 2014
Fanciulli, Vedda,
Lombardo: Malta,
2-6 Febbraio 2015
Di Rosa, Gennuso,
Maresca: Dublino,
1-7 Marzo 2015
Amato, Caminiti:
Dublino, 19-25
Aprile 2015
Contrafatto, Pruiti:
Dublino: 20-24
Luglio 2015
Cuba, Di Pasqua,
Marazzotta, Rinzivillo:
Praga, 10-14 Novembre
2014
D.s. Scicolone, Malaga
8-14 Marzo 2015
Mammoliti, Placenti:
Praga, 27-1 Maggio
Labbate: Praga,
20-24 Luglio 2015
Psaila, Augeri: Jaen, 23-
29 Novembre 2014
ATA: Ragona,
Zuccalà : Malta
Carbone (DGSA),
Siracusa: Spagna
Valutazione dei bisogni formativi
Valutazione in itenere
Valutazione sommativa
Multiplier Event
Project activity types:
Contatti con l'esterno: Iscrizione di ciascun docente alle Scuole estere per formazione Erasmus; preparazione libretti …
Attività preparatorie : corso di potenziamento della Lingua Inglese
Mobilità per corsi di aggiornamento: Clil, Study Visit, English for educators and administrative staff, ICT In Education
Interventi di valutazione su: bisogni formativi, corso di formazione, progetto
Multiplier event: disseminazione esterna
ERASMUS PLUS
PROJECT TIMETABLE
Mobilità
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 41 di 130
41
5. IL PIANO OPERATIVO NAZIONALE
La natura umana non è una
macchina da costruire
secondo un modello e da
regolare perché compia
esattamente il lavoro
assegnato, ma un albero che
ha bisogno di crescere e di
svilupparsi in ogni
direzione, secondo le
tendenze delle forze interiori
che lo rendono una persona
vivente.
John Stuart Mill
PIANO INTEGRATO
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 42 di 130
42
5.1 I Progetti P.O.N.
La Scuola per lo Sviluppo è uno dei 7 programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di
Sostegno (QCS), finanziati dai Fondi Strutturali Obiettivo 1.
La titolarità di questo programma è del Ministero dell'istruzione - Direzione Generale per gli Affari
Internazionali dell'Istruzione Scolastica - Ufficio V, che funge da Autorità di Gestione. Il PON Scuola si
avvale di due Fondi: il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Ha
come ambito di riferimento territoriale le scuole pubbliche di 4 Regioni del Mezzogiorno, ossia: Basilicata,
Calabria, Campania e Sicilia.
Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione
delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo:
1. La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica
2. Lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione
3. L'ampliamento delle competenze di base
4. Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla
5. L'integrazione con il mondo del lavoro (stage, accreditamento competenze, certificazione)
6. Lo sviluppo dell'istruzione permanente
7. La formazione dei docenti e del personale scolastico
8. Il rafforzamento delle pari opportunità di genere
9. Lo sviluppo di una cultura ambientale
La Scuola Romagnoli dal 2007 ha attivato, e tutt’oggi contina ad attivare, numerosi progetti P.O.N.
riguardanti interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline
tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere, competenze civiche (legalità, ambiente ecc.);
interventi per promuovere il successo scolastico; interventi per promuovere l’eccellenza; interventi
individualizzati e per l’auto-aggiornamento del personale scolastico.
La Scuola è in attesa dell’emanazione da parte del MIUR dei nuovi bandi rientranti nella
Programmazione P.O.N. 2014/2020.
Nell’anno scolastico 2013-2014 è stato attivato un Piano Integrato strutturato su nove progetti:
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 43 di 130
43
Obiettivo/azione
Intervento Ore Titolo
C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Italiano: Percorso formativo di comunicazione in lingua madre POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’
50
50
“Italiano per noi” Italiano per noi, 2
C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Competenze trasversali: Consapevolezza ed espressioni culturali POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’
50 Imparare …… recitando (progetto musical)
C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Matematica : Competenza di base in matematica (sviluppo) POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’
30 Matematica insieme
C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
scienze : Competenza di base in scienze POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’
30 Scientificamente
C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Matematica : Competenza di base in matematica (rinforzo, giochi matematici) POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’
30 Matematica ricreativa
C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Lingua straniera Inglese Percorso formativo di competenza in lingua straniera POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’
50 Speak out!
C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Lingua straniera Francese Percorso formativo di competenza in lingua straniera POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’
30 Français pour nous
B. Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti 1. Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave
Percorsi formativi sulle metodologie didattiche
30 In…Formiamoci
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 44 di 130
44
6. LA PROGETTAZIONE DIDATTICA
Il primo movente che
dovrebbe spingerci a
studiare è il desiderio di
accrescere l'eccellenza
della nostra natura e di
rendere un essere
intelligente ancora più
intelligente.
Montesquieu
Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Musica
Strumento Musicale
Arte e Immagine
Lingue straniere
Religione
Tecnologia
Scienze motorie
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 45 di 130
45
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 46 di 130
46
Obiettivi formativi disciplinari annuali
OBIETTIVI CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
Ascolto e parlato
Ascoltare in modo attento e consapevole, comprendendo i messaggi e le informazioni principali.
Ascoltare testi letti e/o prodotti da altri riconoscendo le parole “chiave” del messaggio ascoltato.
Intervenire in una conversazione e/o in una discussione rispettando tempi e turni di parola.
Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. Riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato
• Ascoltare in modo attento e consapevole, comprendendo messaggi e informazioni prodotti da altri, anche trasmessi dai media.
• Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione.
• Intervenire con pertinenza e coerenza in una comunicazione e/o in una discussione, rispettando tempi e turno di parola.
• Raccontare oralmente esperienze personali secondo un ordine logico e con linguaggio appropriato.
• Riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato.
Ascoltare testi prodotti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media, individuando scopo, argomento e informazioni principali.
Riferire oralmente di sé, del proprio vissuto e delle conoscenze acquisite, in base a un criterio logico e in modo chiaro ed esauriente.
Intervenire in una conversazione o in una discussione, con pertinenza e coerenza rispettando tempi e turni di parola.
Argomentare in modo pertinente la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe.
Lettura
Utilizzare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce.
Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici o conoscitivi.
Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà.
Comprendere in testi di vario tipo il senso generale e individuarne le caratteristiche.
Leggere ad alta voce testi di varia natura in modo corretto ed espressivo.
Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura applicando tecniche e strategie differenziate di supporto alla comprensione.
Riconoscere le caratteristiche dei vari tipi testuali (narrativi, descrittivi e poetici).
Potenziare la capacità di comprensione di un testo di tipo narrativo, descrittivo, poetico e individuare le principali informazioni.
Leggere ad alta voce e in modo espressivo testi di diversa tipologia, permettendo a chi ascolta di capire.
Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura, applicando tecniche e strategie differenziate di supporto alla comprensione.
Ricavare informazioni esplicite ed implicite dai testi per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici.
Comprendere testi di vario tipo e forma, individuandone le loro caratteristiche strutturali.
Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana.
Scrittura
Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale.
Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.
Realizzare forme diverse di scrittura in prosa e in versi.
Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura.
Scrivere testi adeguati alla consegna e corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale.
Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.
Realizzare forme diverse di scrittura in prosa e in versi.
Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, anche come supporto all’esposizione orale.
Utilizzare strumenti di consultazione.
Scrivere testi di tipo diverso corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi adeguati allo scopo e al destinatario.
Realizzare forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi.
Scrivere sintesi anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici.
Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale, anche come supporto all’esposizione orale.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base.
Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole.
Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e delle attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale.
Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli
Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale.
Comprendere ed usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 47 di 130
47
Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione.
interlocutori e al tipo di testo.
Utilizzare il dizionario, rintracciandone all’interno le informazioni utili per risolvere dubbi linguistici.
discipline e anche ad ambiti di interesse personali.
Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.
Elementi di Grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole.
Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole.
Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente.
Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori.
Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali ( descrittivo, narrativo, poetico).
Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali.
Riconoscere ed utilizzare correttamente gli elementi costitutivi della frase semplice.
Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta.
Riconoscere le principali relazioni tra significati delle parole ( sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici.
Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione.
Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, argomentativi, espositivo-informativi, poetico).
Strategie di recupero
Lettura di semplici testi con questionario di comprensione.
Riconoscimento degli elementi fondamentali dei vari tipi di testo.
Uso del dizionario per la ricerca dei termini.
Completamento di testi.
Produzione di semplici testi anche con l’ausilio di schemi-guida.
Esercizi grammaticali a difficoltà graduata.
Schede di autocorrezione ( correzione di errori ortografici e grammaticali).
Lettura di semplici testi con questionario di comprensione.
Riconoscimento degli elementi fondamentali dei vari tipi di testo.
Uso del dizionario per la ricerca dei termini.
Completamento di testi.
Produzione di semplici testi anche con l’ausilio di schemi-guida.
Esercizi grammaticali a difficoltà graduata.
Schede di autocorrezione ( correzione di errori ortografici e grammaticali).
Lettura di semplici testi con questionario di comprensione.
Riconoscimento degli elementi fondamentali dei vari tipi di testo.
Uso del dizionario per la ricerca dei termini.
Completamento di testi.
Produzione di semplici testi anche con l’ausilio di schemi-guida.
Esercizi grammaticali a difficoltà graduata.
Schede di autocorrezione ( correzione di errori ortografici e grammaticali).
Strategie di potenziamento
Lettura di vari tipi di testo e comprensione critica.
Laboratorio di scrittura creativa ( manipolare un testo, operare con creatività, etc).
Esercizi grammaticali a difficoltà graduata.
Lettura di vari tipi di testo e comprensione critica.
Laboratorio di scrittura creativa ( manipolare un testo, operare con creatività, etc).
Esercizi grammaticali a difficoltà graduata.
Lettura di vari tipi di testo e comprensione critica.
Laboratorio di scrittura creativa ( manipolare un testo, operare con creatività, etc).
Esercizi grammaticali a difficoltà graduata.
Attività laboratoriali
Laboratorio di lettura; Laboratorio di scrittura creativa; Giochi linguistici; Cineforum tematico;
Laboratorio teatrale; Recupero e potenziamento; Elaborazione di mappe concettuali;
esercizi interattivi con CD-Rom; realizzazione di carteloni tematici.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 48 di 130
48
ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento
CLASSI PRIME
OBIETTIVI CONOSCERSI PER… CRESCERE” ( TESTO DESCRITTIVO) Tempi: Settembre- Ottobre- Novembre
“NEL MONDO DELLA FANTASIA” (TESTO NARRATIVO) Tempi: Dicembre- Gennaio – Febbraio
“ EMOZIONI TRA RIME E VERSI” (TESTO POETICO) Tempi: Marzo – Aprile – Maggio
“ MITI ED EROI”: (TESTO EPICO) Tempi: intero anno scolastico
“ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA” Tempi: intero anno scolastico
Ascolto e
parlato
• Ascoltare e interagire in situazioni comunicative informali.
Ascoltare in modo attento e consapevole, comprendendo i messaggi e le informazioni principali.
Ascoltare testi letti e/o prodotti da altri riconoscendo le parole “chiave” del messaggio ascoltato.
Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi.
Ascoltare e memorizzare un testo poetico.
Ascoltare testi letti e/o prodotti da altri riconoscendo le parole “chiave” del messaggio ascoltato.
Ascoltare e interagire in una discussione attenendosi al tema.
Riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato.
Conoscere e
applicare le
regole
dell’ortografia e
della
morfologia.
Lettura
Leggere utilizzando tecniche adeguate e comprendere il significato globale di un testo.
Leggere utilizzando tecniche adeguate e comprendere il significato globale di un testo.
Leggere ad alta voce in modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo poetico.
Leggere il mito in modo espressivo “a più voci” e comprendere il suo valore di verità e il significato religioso.
Scrittura
Produrre correttamente testi descrittivi in modo soggettivo e oggettivo.
Produrre semplici testi narrativi in modo logico e corretto.
Scrivere giocando con le parole.
Manipolare un testo di tipo epico in modo coerente.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 49 di 130
49
ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento CLASSI SECONDE
ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento CLASSI TERZE
OBIETTIVI “IL TESTO NARRATIVO”
Tempi: intero anno scolastico
“IL TESTO ARGOMENTATIVO”
Tempi: Gennaio – Febbraio
“LA RELAZIONE” Tempi: Marzo
“IL TESTO POETICO”
Tempi: Aprile- Maggio
CENNI DI STORIA LETTERATURA ITALIANA(Ottocento e Novecento)
Tempi: intero anno scolastico
Ascolto e parlato
• Ascoltare e comprendere testi narrativi, cogliendone messaggi e valori positivi.
• Esprimere oralmente narrazioni in modo personale e creativo.
• Valutare la natura e
l’attendibilità del
messaggio ascoltato
secondo il proprio punto
di vista.
• Intervenire nelle
discussioni usando
argomentazioni per
formulare e validare
ipotesi, per sostenere o
confutare tesi.
• Ascoltare e riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato.
• Ascoltare e comprendere una poesia, adottando tecniche e strategie specifiche.
• Recitare in modo espressivo le poesie studiate e/o prodotte autonomamente.
• Ascoltare e riflettere
sul “valore” di un testo letterario.
Lettura
• Leggere in modo attivo ed espressivo, individuando le caratteristiche strutturali (personaggi, tempi e luoghi, narratore).
• Leggere con espressività e comprendere autonomamente testi argomentativi.
• Leggere con espressività e comprendere in modo autonomo un testo.
• Leggere testi poetici e analizzarli a livello fonico e metrico – sintattico.
• Leggere ad alta voce in modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo letterario.
Scrittura
• Produrre testi narrativi con procedure creative guidate e/o autonome, utilizzando il linguaggio e le tecniche apprese.
• Scrivere testi argomentativi usando un linguaggio oggettivo e un registro linguistico adeguato.
• Produrre una relazione, rispettando le caratteristiche testuali.
• Scrivere la parafrasi e il commento di una poesia.
• Revisionare un testo, cogliendone il significato e il punto di vista dell’autore.
“ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA” Tempi: intero anno scolastico
• Consolidare le regole dell’ortografia e della morfologia. • Consolidare la struttura sintattica della proposizione o frase semplice. • Riconoscere e analizzare la struttura sintattica del periodo o frase complessa.
OBIETTIVI “ESPERIENZE DI VITA”: (TESTO NARRATIVO)
Tempi: Settembre- Ottobre- Novembre
“CONOSCERSI PER CRESCERE ”:
(AUTOBIOGRAFIA, LETTERA, DIARIO)
Tempi: Dicembre/Marzo
“LA VITA IN VERSI”: (TESTO POETICO) Tempi: Aprile- Maggio-Giugno
LETTERATURA ITALIANA: (dal Duecento al Settecento) Tempi: intero a. s.
“ELEMENTI DI GRAMMATICA Tempi: intero anno scolastico
Ascolto e parlato
• Ascoltare e interagire in situazioni comunicative informali.
Ascoltare, comprendere e
confrontarsi su
esperienze proprie ed
Ascoltare,
comprendere e
memorizzare un testo
poetico.
• Ascoltare e riflettere sul “valore” di un testo letterario.
• Riconoscere le principali relazioni tra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione.
• Conoscere e applicare le regole dell’ortografia.
• Conoscere e applicare le regole della morfologia.
• Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice.
• Espandere la frase semplice attraverso gli elementi di complemento diretto ed indiretto.
Lettura
Leggere testi in modo
attivo ed espressivo
comprendendone il
significato.
• Leggere ad alta voce e/o in modo silenzioso testi per selezionare e sintetizzare le informazioni.
Leggere ad alta voce in modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo poetico.
• Leggere ad alta voce in modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo letterario
Scrittura
Produrre testi narrativi in modo corretto.
Scrivere una pagina di
diario, di autobiografia
e/o una lettera
formale/informale,
esprimendo sentimenti e
stati d’animo.
• Raccontare storie, emozioni e stati d’animo in versi.
• Revisionare un testo e cogliere il punto di vista dell’autore..
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 50 di 130
50
Attività e metodi Si partirà dall’esperienza personale dell’alunno e si favoriranno tutte le situazioni in cui questi si riconosce protagonista e autore: laboratori di lettura e scrittura, conversazioni libere e guidate, giochi relazionali e linguistici, lavori individuali e di gruppo. Si ricorrerà alle diverse strategie didattiche quali: role playing, lettura espressiva “a più voci”, mastery learning e brain storming. Inoltre saranno utilizzate prove d’ingresso. La varietà dei metodi adottati permetterà al ragazzo di vivere esperienze diversamente formative, a seconda delle sue capacità e attitudini. Sussidi Libro di testo, vocabolario, schede di lavoro, questionari, biblioteca, sussidi multimediali. Verifiche Test diagnostico-conoscitivi, produzioni scritte e orali, prove d’ascolto, esercizi ludico-linguistici, produzioni iconiche Valutazione La valutazione sarà in itinere e sommativa; essa sarà individualizzata e mai di confronto e pertanto rapportata all’iter formativo dell’alunno. Nelle verifiche orali si valuteranno le conoscenze, le capacità di rielaborazione, l’uso corretto della lingua e l’ordine dell’esposizione. In riferimento alla produzione scritta essa terrà conto dei seguenti criteri:
TESTO DESCRITTIVO
VOTO Referente
Descrive il referente illustrandone le parti e le qualità in modo:
Criteri di descrizione.
Utilizza
Correttezza formale e struttura del discorso. La forma è:
Ricchezza e originalità del testo. Il contenuto è:
10
Dettagliato, organico e funzionale
Consapevolmente e funzionalmente più criteri di descrizione.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza.
Originale ed esauriente.
9
Organico e funzionale.
Funzionalmente e coerentemente più criteri di descrizione.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Pienamente esauriente.
8
Funzionale e coerente.
Coerentemente più criteri di descrizione.
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Esauriente.
7
Coerente.
Consapevolmente e coerentemente un solo criterio di descrizione.
Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
Adeguato.
6
Semplice ma coerente.
Coerentemente un solo criterio di descrizione.
Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione
Complessivamente adeguato
5
Non sempre coerente.
In modo poco coerente un solo criterio di descrizione.
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza.
Essenziale.
4
Confuso. I
In modo incoerente un solo criterio di descrizione.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza.
Povero.
3
Incoerente In modo sconnesso e incoerente un solo criterio di descrizione
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza.
Povero e non sempre attinente.
2
Non riesce a descrivere il referente.
Non riesce a utillizzare nessun criterio di descrizione
Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio.
Non attinente.
1
Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 51 di 130
51
TESTO NARRATIVO VOTO Adesione alla traccia.
L’ elaborato è Correttezza formale e struttura del discorso.
La forma è: Ricchezza e originalità del testo.
Il contenuto è:
10
Ampiamente attinente alla traccia.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza.
Originale ed esauriente.
9
Pienamente attinente alla traccia.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Pienamente esauriente.
8
Adeguatamente attinente alla traccia.
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Esauriente.
7
Complessivamente attinente alla traccia.
Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
Adeguato.
6
Sostanzialmente attinente alla traccia.
Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione
Complessivamente adeguato
5
Essenzialmente attinente alla traccia.
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza.
Essenziale.
4
Parzialmente attinente alla traccia.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza.
Povero.
3
Non sempre attinente alla traccia.
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza.
Povero e non sempre attinente.
2
Non attinente alla traccia. Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio.
Non attinente.
1
Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova.
TESTO : LETTERA O DIARIO VOTO Adesione alla traccia.
L’ elaborato è: Regole specifiche del genere.
Presenta
Correttezza formale e struttura del discorso.
La forma è:
Ricchezza e originalità del testo.
Il contenuto è:
10
Ampiamente attinente alla traccia.
Pienamente e in modo originale alle regole del genere.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza.
Originale ed esauriente.
9
Pienamente attinente alla traccia.
In modo originale alle regole del genere.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Pienamente esauriente.
8
Adeguatamente attinente alla traccia.
In modo soddisfacente alle regole del genere.
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Esauriente.
7
Complessivamente attinente alla traccia.
In modo adeguato alle regole del genere.
Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
Adeguato.
6
Sostanzialmente attinente alla traccia.
In modo sostanzialmente adeguato alle regole del genere.
Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione
Complessivamente adeguato
5
Essenzialmente attinente alla traccia.
In modo parziale alle regole del genere.
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza.
Essenziale.
4
Parzialmente attinente alla traccia.
In modo frammentario alle regole del genere.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza.
Povero.
3
Non sempre attinente alla traccia.
In modo alquanto frammentario alle regole
del genere.
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza.
Povero e non sempre attinente.
2
Non attinente alla traccia.
Non risponde alle regole specifiche del genere.
Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio.
Non attinente.
1
Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 52 di 130
52
TESTO ARGOMENTATIVO VOTO Adesione alla traccia.
L’ elaborato è:
Regole specifiche del genere. Presenta
Correttezza formale e struttura del discorso. La forma è:
10
Ampiamente attinente alla traccia.
Un’analisi originale dei contenuti e uno sviluppo argomentativo pienamente esauriente.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza.
9
Pienamente attinente alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo esauriente.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
8
Adeguatamente attinente alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo soddisfacente.
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
7
Complessivamente attinente alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo adeguato.
Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
6
Sostanzialmente attinente alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo sostanziale.
Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma
corretto. Presenta una sostanziale coesione
5
Essenzialmente attinente alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo essenziale.
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza.
4
Parzialmente attinente alla traccia. I
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo parziale.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza.
3
Non sempre attinente alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo frammentario.
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza.
2
Non attinente alla traccia. Non risponde alle regole specifiche del genere.
Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio.
1
Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova.
TESTO: LA RELAZIONE
VOTO Adesione alla traccia. L’ elaborato è:
Regole specifiche del genere. Presenta
Correttezza formale e struttura del discorso. La forma è:
10
Ampiamente attinente alla traccia.
Uno sviluppo approfondito e strutturato dell’argomento.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza.
9
Pienamente attinente alla traccia.
Uno sviluppo esauriente dell’argomento.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
8
Adeguatamente attinente alla traccia.
Uno sviluppo soddisfacente dell’argomento.
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
7
Complessivamente attinente alla traccia.
Uno sviluppo adeguato dell’argomento. Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
6
Sostanzialmente attinente alla traccia.
Uno sviluppo sostanziale dell’argomento.
Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione
5 Essenzialmente attinente alla
traccia. Uno sviluppo essenziale
dell’argomento. Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza.
4
Parzialmente attinente alla traccia.
I
Uno sviluppo parziale dell’argomento. Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza.
3
Non sempre attinente alla traccia.
Uno sviluppo frammentario dell’argomento.
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza.
2
Non attinente alla traccia. Non risponde alle regole specifiche del genere.
Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio.
1
Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 53 di 130
53
In riferimento alla produzione scritta del Testo Poetico sarà somministrata una prova oggettiva che terrà conto dei seguenti criteri: 1) Individuazione dell’argomento e del tema. 2) Analisi stilistica dell’argomento poetico ( strofa, verso, rima, figure retoriche, etc ). 3) Riflessione personale sul testo proposto.
Valutazione globale ITALIANO
CLASSI PRIME
VOTO 10
OTTIMO – ECCELLENTE
Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale. Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica correttamente le regole di fonologia , ortografia e morfologia.
VOTO 9
DISTINTO
Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale. Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica correttamente le regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 8
BUONO
Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale. Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica le regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 7
DISCRETO
Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto. Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 6
SUFFICIENTE
Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle situazioni comunicative. Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce semplici testi scritti. Conosce e, opportunamente guidato, applica le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 5
MEDIOCRE
Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato. Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida. Riconosce con difficoltà le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 4
INSUFFICIENTE
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce, a volte, in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Ha difficoltà a riconoscere le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 3
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Non riconosce le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 2
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
Prova scritta di Italiano
I Quadrimestre: almeno tre prove di cui una oggettiva
II Quadrimestre : almeno tre prove di cui una oggettiva
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 54 di 130
54
CLASSI SECONDE
VOTO 10 OTTIMO – ECCELLENTE
Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale. Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa correttamente i vari elementi della frase semplice.
VOTO 9 DISTINTO
Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale. Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa correttamente i vari elementi della frase semplice.
VOTO 8 BUONO
Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale. Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa i principali elementi della frase semplice.
VOTO 7 DISCRETO
Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto. Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa i principali elementi della frase semplice.
VOTO 6 SUFFICIENTE
Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle situazioni comunicative. Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce semplici testi scritti. Conosce e, opportunamente guidato, applica i principali elementi della frase semplice.
VOTO 5 MEDIOCRE
Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato. Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida. Riconosce con difficoltà i principali elementi della frase semplice.
VOTO 4 INSUFFICIENTE
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Ha difficoltà a riconoscere i principali elementi della frase semplice.
VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Non riconosce i principali elementi della frase semplice.
VOTO 2
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
CLASSI TERZE
VOTO 10 OTTIMO – ECCELLENTE
Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale. Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
VOTO 9 DISTINTO
Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale. Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
VOTO 8 BUONO
Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale. Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
VOTO 7 DISCRETO
Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto. Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
VOTO 6 SUFFICIENTE
Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle situazioni comunicative. Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce semplici testi scritti.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 55 di 130
55
Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo
VOTO 5 MEDIOCRE
Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato. Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida. Riconosce con difficoltà i principali elementi della frase semplice e della frase complessa.
VOTO 4 INSUFFICIENTE
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Ha difficoltà a riconoscere i principali elementi della frase semplice e della frase complessa.
VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Non riconosce i principali elementi della frase semplice e della frase complessa.
VOTO 2
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 56 di 130
56
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
al termine della scuola secondaria di primo grado
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche
sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno
strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di
supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio
personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce
sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, argomentativo) adeguati a
situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli
iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di
alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per
correggere i propri scritti.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 57 di 130
57
STORIA: Obiettivi formativi disciplinari annuali
OBIETTIVI CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
Uso delle fonti
• Distinguere in un testo le
informazioni principali e
individuare i concetti “chiave”.
• Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
• Distinguere in un testo le informazioni principali e individuare i concetti “chiave”.
• Analizzare le fonti storiche di diverso tipo per ricavarne informazioni.
• Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti.
Organizzazione delle informazioni
• Leggere una carta storico-geografica.
• Avviare l’approccio problematico alle vicende storiche ( chiedersi il “perché ).
• Raggiungere un primo livello di padronanza del codice specifico.
• Costruire semplici grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate.
• Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte.
• Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana ed europea.
• Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte.
• Costruire grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate.
• Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale.
Strumenti concettuali
• Conoscere gli aspetti fondamentali degli avvenimenti storici.
• Avviare alla concettualizzazione (capacità di comprendere semplici operazioni logiche, cogliere i rapporti di causa-effetto).
• Conoscere gli aspetti fondamentali degli avvenimenti storici e culturali.
• Stabilire relazioni di causa-effetto tra i fatti storici.
• Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.
• Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali.
• Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
• Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.
Produzione • Produrre semplici grafici e mappe spazio-temporali per ricavare informazioni e per organizzare le conoscenze studiate.
• Produrre mappe spazio-temporali, tabelle e grafici, utilizzando fonti di informazione diverse.
• Esporre conoscenze e concetti appresi usando in modo appropriato il linguaggio specifico della disciplina.
• Produrre mappe e testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse.
Attività
laboratoriali
Giochi linguistici; Cineforum tematico; Recupero e potenziamento; Elaborazione di mappe
concettuali; Lettura e analisi di documenti e fonti; Esercizi interattivi con l’utilizzo di CD-Rom;
Realizzazione di cartelloni tematici.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 58 di 130
58
STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA
OBIETTIVI “Raccordo con la scuola primaria: quadri di antiche
civiltà” Tempi: Settembre
– Ottobre
“L’Alto Medioevo: Dalla crisi dell’ Impero romano all’espansione
islamica” Tempi: Novembre
“La nascita della società feudale”
Tempi: Dicembre – Gennaio
“Il Basso Medioevo: L’Europa dopo il mille
e le Crociate” Tempi: Febbraio – Marzo
“Il Basso Medioevo:
Papato, Impero e Comuni”
Tempi: Marzo – Aprile
“La fine del Medioevo e
l’Umanesimo” Tempi: Maggio –
Giugno
Uso delle fonti
• Orientarsi nel testo individuando i concetti “chiave”.
• Orientarsi nel testo
individuando i
concetti “chiave”.
• Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sulla società feudale.
• Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sul processo che determinò la rinascita dopo l’anno Mille.
• Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sui poteri universali e sulla nascita dei Comuni.
• Individuare in un testo le informazioni principali e analizzare fonti scritte e iconografiche.
Organizzazione delle informazioni
• Disporre gli eventi secondo una linea temporale.
• Disporre gli eventi
secondo una linea
temporale.
• Ricavare informazioni dalle cartine storico-geografiche.
• Comprendere il significato delle seguenti parole chiave: civiltà, monarchia, democrazia, impero, Stato, Chiesa.
• Ricavare informazioni dalle cartine storico-geografiche.
• Ricavare informazioni dalle cartine storico-geografiche.
Strumenti concettuali
• Conoscere gli indicatori del tempo, i caratteri distintivi delle antiche civiltà e comprendere i concetti di periodo, età, etc.
• Conoscere i principali eventi relativi alla nascita e alla diffusione della civiltà islamica.
• Completare tabelle cronologiche e conoscere l’organizzazione del sistema feudale, comprendendone le cause e le conseguenze.
• Conoscere i caratteri specifici dell’Europa dopo il Mille, comprenderne cause e conseguenze e usare il linguaggio specifico.
• Conoscere il ruolo dei poteri universali durante il Basso Medioevo, comprendere cause e conseguenze del conflitto tra comuni ed impero, utilizzando il linguaggio specifico.
• Conoscere le caratteristiche delle grandi monarchie europee
• Conoscere le cause che portarono alla nascita delle Signorie e dei Principati in Italia e alla crisi del Trecento, utilizzando il linguaggio specifico.
Produzione • Realizzare una linea del tempo e dello spazio.
• Completare e/o produrre semplici mappe concettuali.
• Produrre semplici mappe concettuali e/o entrare nella quotidianità di vicende e personaggi storici del mondo feudale.
• Costruire semplici schemi riassuntivi e mappe concettuali.
• Costruire semplici schemi riassuntivi e mappe concettuali.
• Costruire semplici schemi riassuntivi e mappe concettuali.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE Tempi: intero anno scolastico.
• Apprendere e interiorizzare i principi “del vivere e del convivere”. • Comprendere i principi sanciti dalla Costituzione Italiana.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 59 di 130
59
STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA
OBIETTIVI “L’Europa e i nuovi mondi”
Tempi: Settembre – Ottobre – Novembre
“Riforma protestante e Controriforma cattolica”
Tempi: Novembre – Novembre - Dicembre
“Il Seicento: età di contrasti”
Tempi: Gennaio Febbraio
“L’Età delle rivoluzioni e di Napoleone”
Tempi: Marzo-Aprile
“Dalla Restaurazione al Risorgimento”
(caratteri generali) Tempi: Maggio-giugno
Uso delle fonti
• Utilizzare documenti per approfondire gli eventi trattati.
• Lettura autonoma e guidata
di testi e fonti.
• Lettura autonoma e guidata di testi scritti ed iconografici.
• Lettura autonoma e guidata di testi scritti ed iconografici.
• Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sulla Restaurazione e sul Risorgimento.
Organizzazione delle informazioni
• Cogliere i mutamenti storici e culturali che hanno caratterizzato l’Europa del Rinascimento.
• Analizzare il contesto
storico e culturale in cui
nasce la Riforma
protestante.
• Comprendere eventi, cause e conseguenze dell’Europa del Seicento.
• Riflettere sulla cultura illuminista e sull’egemonia napoleonica in Europa.
• Costruire grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate.
Strumenti concettuali
• Conoscere e comprendere le cause e le conseguenze della scoperta e della colonizzazione del Nuovo Mondo, utilizzando il lessico specifico.
• Conoscere le linee fondamentali degli eventi connessi alla Riforma protestante e alla Controriforma cattolica, utilizzando il lessico specifico.
• Conoscere il quadro politico e socio-economico dell’Europa del Seicento e le tappe fondamentali della colonizzazione dell’America.
• Comprendere il significato della Rivoluzione scientifica.
• Conoscere eventi, cause e conseguenze delle “tre rivoluzioni”, utilizzando il linguaggio specifico.
• Conoscere le
vicende politiche e
militari della
Restaurazione e del
Risorgimento,
comprendendone
cause e
conseguenze.
• Utilizzare il linguaggio specifico.
Produzione • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi.
• Selezionare, schedare ed organizzare le informazioni con mappe, schemi e tabelle.
• Selezionare, schedare ed organizzare le informazioni con mappe, schemi e cartine.
• Produrre e/o completare schemi riassuntivi e mettere in relazione causa ed effetti degli eventi esaminati
• Completare e/o produrre carte, mappe e schemi.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE Tempi: intero anno scolastico
• Apprendere ed interiorizzare le regole “del vivere e del convivere”. • Comprendere i principi sanciti dalla Costituzione Italiana.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 60 di 130
60
STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA
Attività e metodi Nello svolgimento dell’attività didattica si cercherà, da una parte, di migliorare le capacità di lettura e comprensione dell’evento storico, avendo cura di evidenziare i concetti – chiave, le cause e le conseguenze, di chiarire la terminologia, di utilizzare le capacità di riorganizzare le idee e riordinarle secondo uno schema logico, chiaro ed organico. Saranno favorite, quindi, attività quali: leggere e ripetere, osservare e spiegare illustrazioni e didascalie, eseguire lavori di ricerca su argomenti trattati. Dal punto di vista operativo, si proporrà l’analisi di documenti, la costruzione di tabelle che potranno costituire un prezioso riepilogo di quanto interpretato ed acquisito dagli alunni. Sussidi Libri di testo, Mappe riassuntive, tabelle, grafici cronologici, testi alternativi, schede didattiche, documenti storici e letterari, supporti audiovisivi e multimediali.
Verifiche e valutazione In stretta connessione con gli obiettivi programmati saranno utilizzate:
prove oggettive (questionari a risposta aperta o chiusa, questionari a scelta multipla, schemi, grafici e tracciati da completare).
colloqui orali, discussioni su tematiche specifiche, incentivando gli interventi e le proposte operative.
Le verifiche consentiranno di formulare una valutazione complessiva dell’alunno, che non si risolverà in un semplice giudizio di merito, ma diverrà, attraverso il confronto tra i risultati ottenuti e quelli previsti, un momento in cui si concretizzeranno gli effetti dell’azione formativa, vagliati sulla base di criteri oggettivi.
OBIETTIVI “Il mondo di fine Ottocento”
(caratteri generali) Tempi: Settembre-
Ottobre
“Dalla Prima guerra mondiale ai totalitarismi”
Tempi: Novembre -Dicembre– Gennaio
“ La Seconda Guerra Mondiale”
Tempi: Febbraio - Marzo
“ Il Secondo dopoguerra”
Tempi: Marzo- Aprile - Maggio
Cittadinanza e Costituzione Intero anno scolastico
Uso delle fonti
• Analizzare fonti
scritte e
iconografiche per
ricavare
informazioni.
• Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni.
• Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni.
• Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sul Secondo dopoguerra e sul mondo attuale.
Comprendere i principi
sanciti dalla nostra
Costituzione;
Conoscere ed analizzare le
caratteristiche principali
degli organi costituzionali e
l’organizzazione politica
che regge il nostro Paese Organizzazione delle informazioni
• Costruire grafici e
mappe spazio-
temporali per
organizzare le
conoscenze
studiate.
• Costruire grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate
• Costruire grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate.
• Costruire grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate.
Strumenti concettuali
• Conoscere le vicende politiche e le trasformazioni economiche e sociali che hanno caratterizzato quest’epoca.
• Utilizzare il linguaggio specifico.
• Conoscere le vicende politiche e militari della Prima guerra mondiale, cogliendone relazioni di causa-effetto.
• Conoscere le fasi dell’affermazione del nazismo, del fascismo e dei regimi totalitari.
• Conoscere le principali vicende politiche e le trasformazioni economiche e sociali del periodo storico.
• Conoscere le principali vicende politiche e le trasformazioni economiche e sociali del Secondo dopoguerra e del mondo attuale.
Produzione • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi.
• Completare e/o produrre carte, mappe e schemi.
• Completare e/o produrre carte, mappe e schemi.
• Completare e/o produrre carte, mappe e schemi.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 61 di 130
61
Le verifiche permetteranno di accertare:
La conoscenza degli eventi storici
La loro collocazione spazio – temporale
La capacità di osservazione
La capacità di stabilire relazioni tra fatti storici
L’acquisizione di abilità operative
L’acquisizione del linguaggio specifico
CRITERI DI VALUTAZIONE CLASSI PRIME, SECONDE, TERZE
VOTO 10
OTTIMO – ECCELLENTE
Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente utilizzando anche documenti. Mostra sicurezza nello stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa con consapevolezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 9
DISTINTO
Presenta una corretta e sicura conoscenza degli eventi storici, che approfondisce mediante l’uso di documenti. Mostra agevole capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa in modo pertinente i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 8
BUONO
Presenta una adeguata conoscenza degli eventi storici, che approfondisce ricorrendo alla lettura di documenti. Mostra autonoma capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 7
DISCRETO
Presenta una adeguata conoscenza degli eventi storici che, opportunamente guidato, approfondisce mediante la lettura di documenti. Mostra qualche incertezza nello stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa, seppure con qualche difficoltà, i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 6
SUFFICIENTE
Presenta una accettabile ma superficiale conoscenza degli eventi storici. Solo se guidato stabilisce relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa con difficoltà i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Interviene solo se sollecitato.
VOTO 5
MEDIOCRE
Presenta una parziale conoscenza degli eventi storici. Opportunamente guidato prova a stabilire relazioni tra i fatti storici. Applica quanto appreso per lo più in modo meccanico ed interviene nelle discussioni solo se insistentemente sollecitato.
VOTO 4
INSUFFICIENTE
Presenta una frammentaria conoscenza degli eventi storici. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni tra i fatti storici e di intervenire nelle discussioni.
VOTO 3 GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Presenta una lacunosa conoscenza degli eventi storici. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni tra i fatti storici e di intervenire nelle discussioni.
VOTO 2
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 62 di 130
62
GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI CLASSI PRIME CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE ATTIVITA’
LABORATORIALI
Orientamento • Orientarsi utilizzando i
punti cardinali.
• Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e all’Europa attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta ( fotografie, filmati, etc.).
• Orientarsi nello spazio in base ai punti cardinali e a punti di riferimento fissi.
• Conoscere l’ambiente fisico ed umano attraverso l’osservazione
• Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti di riferimento fissi.
• Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.
Giochi linguistici;
Cineforum tematico;
Recupero e potenziamento;
Elaborazione di mappe concettuali;
Lettura e analisi di documenti e fonti;
Esercizi interattivi con l’utilizzo di CD-Rom;
Realizzazione di cartelloni tematici.
Linguaggio della geo-graficità
• Leggere una carta geografica attraverso la legenda, i simboli ed i colori.
• Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche e grafici.
• Leggere ed interpretare vari tipi di carte geografiche.
• Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici …) ed innovativi (cartografia computerizzata …) per comprendere fatti e fenomeni territoriali.
• Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia.
• Utilizzare strumenti per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali.
Paesaggio • Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani ed europei, individuando le analogie e le differenze.
• Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi europei, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.
• Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente.
• Conoscere importanza di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale.
• Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo.
• Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione.
Regione e sistema territoriale
• Acquisire il concetto di regione geografica ( fisica, climatica, storica, economica).
• Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
• Consolidare il concetti di regione geografica, applicandolo all’Europa. • Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi al continente europeo. • Comunicare le conoscenze attraverso il linguaggio specifico della disciplina.
• Consolidare il concetto di regione geografica ( fisica, climatica, storica, economica).
• Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 63 di 130
63
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE PRIMA
OBIETTIVI “L’orientamento” Tempi: Settembre
– Ottobre
“Paesaggio – ambiente – territorio –
Profilo fisico europeo” Tempi: Novembre – Dicembre –Gennaio
“La dimensione economica e
politica europea” Tempi: Febbraio –
Marzo
“Europa e Italia: la popolazione” Tempi: Aprile
“L’Italia e le sue regioni” Tempi: Maggio-Giugno
Orientamento • Orientarsi nello spazio reale, usando punti di riferimento.
Linguaggio della geo-graficità
• Individuare nel territorio i fattori fisici ed antropici
• Leggere una carta geografica attraverso la legenda, i simboli ed i colori.
• Leggere ed interpretare
carte geografiche,
tematiche e fotografie.
• Leggere carte e grafici relativi alle aree agricole e a quelle industriali.
• Leggere e interpretare carte geografiche, tematiche e fotografie.
• Leggere ed interpretare carte geografiche, tematiche e fotografie relative alle regioni italiane.
Paesaggio
Conoscere le
caratteristiche
fondamentali dei climi
e degli ambienti
dell’Europa.
Conoscere i principali
elementi del territorio
europeo.
• Conoscere le caratteristiche fondamentali dei settori dell’economia.
• Conoscere il funzionamento dell’UE.
• Conoscere gli elementi e le diverse forme di paesaggio urbano nell’Europa contemporanea.
• Conoscere i principali flussi migratori che hanno interessato ed interessano l’Europa.
• Conoscere l’aspetto fisico ed antropico del territorio italiano.
Regione e sistema territoriale
• Operare collegamenti tra le caratteristiche ambientali e le attività dell’uomo.
• Comprendere i fattori che hanno determinato un diverso sviluppo dell’economia nelle varie aree europee.
• Individuare nel territorio la presenza di gruppi etnici e fenomeni demografici.
• Comprendere le relazioni tra fattori fisici ed antropici delle regioni italiane.
• Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 64 di 130
64
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA
OBIETTIVI “Gli Stati europei: uno sguardo d’insieme” Tempi: Settembre -
Ottobre
“ La Regione Iberica / La
Regione Franco – Germanica”
Tempi: Ottobre – Novembre –
Dicembre
“La Regione Britannica”
Tempi: Dicembre – Gennaio
“La Regione Scandinava – Baltica/ La Regione Centro-
Orientale ” Tempi: Febbraio – Marzo
“ La Regione Mediterraneo - Balcanica / La
Regione Russa ” Tempi: Aprile –
Maggio – Giugno
Orientamento • Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i vari Stati europei.
• Orientarsi nella
carta geografica,
riconoscendo i
sopracitati Stati.
• Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i sopracitati Stati.
• Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i sopracitati Stati.
• Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i sopracitati Stati.
Linguaggio della geo-graficità
• Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche relative all’UE.
• Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica.
• Leggere ed
interpretare
statistiche, grafici
e carte tematiche
per comprendere e
comunicare fatti e
fenomeni
territoriali relativi
agli Stati
esaminati.
• Conoscere ed
utilizzare la
terminologia
specifica.
• Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali relativi agli Stati esaminati.
• Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica.
• Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali relativi agli Stati esaminati.
• Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica.
• Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali relativi agli Stati esaminati.
• Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica.
Paesaggio • Interpretare e
confrontare alcuni
caratteri dei paesaggi
europei, anche in
relazione alla loro
evoluzione nel tempo.
• Conoscere l’importanza della tutela del paesaggio europeo come patrimonio naturale e culturale.
• Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati.
• Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati.
• Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati.
• Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati.
Regione e sistema territoriale
• Conoscere storia, fondamenti e principali finalità dell’UE.
• Individuare nella complessità territoriale europea aspetti e problemi legati alla globalizzazione.
• Consolidare il concetto di regione geografica relativamente al continente europeo.
• Conoscere le caratteristiche fisico-antropiche fondamentali della regione.
• Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati.
• Conoscere le caratteristiche fisico-antropiche fondamentali della regione.
• Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati.
• Conoscere le caratteristiche fisico-antropiche fondamentali della regione.
• Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati.
• Conoscere le caratteristiche fisico-antropiche fondamentali della regione.
• Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 65 di 130
65
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA
OBIETTIVI “Il pianetaTerra” Tempi: Settembre –
Ottobre
“La popolazione del nostro Pianeta”
Tempi: Novembre
“L’economia del pianeta nell’ Era
della Globalizzazione”
Tempi: Novembre – Dicembre
“Geopolitica dell’Era della Globalizzazione”
Tempi: Dicembre – Gennaio
“I continenti extraeuropei”
Tempi: Gennaio – Giugno
Linguaggio della geo-graficità
• Leggere carte, tabelle e grafici.
• Capire e utilizzare
correttamente il
linguaggio geografico.
• Leggere e produrre
tabelle, carte fisiche e
tematiche.
• Capire e utilizzare correttamente il linguaggio geografico.
• Leggere e produrre tabelle, carte fisiche e tematiche.
• Leggere e utilizzare carte, schemi e grafici.
• Comprendere ed usare il significato di termini ed espressioni propri del linguaggio geografico.
• Leggere e utilizzare carte, schemi e grafici .
• Comprendere il significato e usare termini ed espressioni propri del linguaggio geografico.
Paesaggio • Conoscere le
origini e le
caratteristiche
dell’Universo, con
particolare
riferimento al
pianeta Terra, ai
suoi movimenti,
alla sua struttura
interna ed esterna,
alle sue fasce
climatiche e relativi
biomi presenti.
• Riconoscere e comprendere le origini del pianeta Terra e le sue evoluzioni.
• Conoscere i processi di origine ed evoluzione degli esseri umani, i grandi cambiamenti demografici nei paesi europei ed extraeuropei, lo sviluppo di nuove attività, il processo di urbanizzazione, le principali lingue e religioni della terra.
• Riconoscere la complessità dei problemi ambientali e delle soluzioni ipotizzate e comprendere le problematiche legate allo sviluppo sostenibile.
• Conoscere l’ importanza delle Organizzazioni pacifiche per la tutela dei diritti umani.
• Conoscere le caratteristiche fisiche, culturali, politiche ed economiche dei diversi continenti per operare confronti.
Regione e sistema territoriale
• Individuare aspetti e problemi relativi ai cambiamenti climatici e territoriali, anche in relazione all’intervento umano.
• Individuare aspetti e problemi relativi alla crescita demografica e ai movimenti migratori.
• Conoscere i processi di sviluppo economico ed umano, i principali squilibri nella distribuzione della ricchezza sulla terra e gli effetti della globalizzazione in atto nel mondo.
• Individuare aspetti, vantaggi e problemi nei processi di globalizzazione.
• Conoscere le forme di governo e il sistema politico mondiale.
• Conoscere le cause e le conseguenze dei conflitti contemporanei nel mondo e l’ intervento delle organizzazioni pacifiche.
• Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente.
• Comprendere le relazioni tra le diverse attività dell’uomo e le problematiche legate ai rapporti tra i diversi gruppi umani.
Orientamento • Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti di riferimento fissi.
• Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 66 di 130
66
Attività e metodi Nello svolgimento dell’attività didattica si cercherà, da una parte, di migliorare le capacità di lettura e comprensione del fenomeno geografico, avendo cura di evidenziare i concetti – chiave, le cause e le conseguenze, di chiarire la terminologia, di utilizzare le capacità di riorganizzare le idee e riordinarle secondo uno schema logico, chiaro ed organico. Saranno favorite quindi, attività quali: leggere e ripetere, osservare e spiegare illustrazioni e didascalie, eseguire i lavori di ricerca su argomenti trattati. Dal punto di vista operativo, si proporrà l’analisi e la produzione di carte geografiche, la costruzione di tabelle e grafici.
Sussidi Libro di testo, atlante, schede di lavoro, questionari, cartine geografiche, fotografie, documenti vari, sussidi audiovisivi e multimediali. Verifiche e valutazione Le verifiche, in itinere e sommativa, controlleranno la misura e la qualità dell’apprendimento, ma anche l’adeguatezza e l’efficacia delle iniziative assunte per promuoverlo. Per cercare di rendere interessante il momento della verifica, verranno scelte prove che permettano all’alunno un’auto-verifica, così da presentarsi come momento conclusivo di una unità di lavoro e al tempo stesso punto di partenza della successiva. Verranno proposte verifiche a risposta chiusa (vero o falso, scelta multipla, corrispondenza, completamento), a risposta aperta (questionari, tabelle e schemi da completare), nonché colloqui orali.
CRITERI DI VALUTAZIONE CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE
VOTO 10 OTTIMO –
ECCELLENTE
Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente, utilizzando con sicurezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Mostra consolidata capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
VOTO 9
DISTINTO
Presenta una approfondita conoscenza dei contenuti ed utilizza correttamente i linguaggi e gli strumenti propri della disciplina. Mostra una pertinente capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
VOTO 8
BUONO
Presenta una adeguata conoscenza dei contenuti ed utilizza in modo autonomo gli strumenti e i linguaggi propri della disciplina. Mostra autonoma capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
VOTO 7
DISCRETO
Presenta un’ adeguata conoscenza dei contenuti e, opportunamente guidato, utilizza correttamente gli strumenti e i linguaggi propri della disciplina. Mostra qualche incertezza nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
VOTO 6
SUFFICIENTE
Presenta una accettabile ma superficiale conoscenza dei contenuti. Solo se guidato stabilisce relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Comprende ed usa con difficoltà gli strumenti ed i linguaggi propri della disciplina. Interviene solo se sollecitato.
VOTO 5
MEDIOCRE
Presenta una parziale conoscenza dei contenuti. Opportunamente guidato prova a stabilire relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Interviene nelle discussioni solo se costantemente sollecitato.
VOTO 4 INSUFFICIENTE
Presenta una frammentaria conoscenza dei contenuti. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni e di intervenire nelle discussioni.
VOTO 3 GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Presenta una lacunosa conoscenza dei contenuti. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni e di intervenire nelle discussioni.
VOTO 2
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 67 di 130
67
MATEMATICA E SCIENZE
MATEMATICA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli
elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia
sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema
specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di
proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione
corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, …) e ne coglie il rapporto
col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito
come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e
ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure
appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole
delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro
diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico. OBIETTIVI FORMATIVI
Classe prima
Obiettivi relativi ad orientamento e autonomia
Obiettivi relazionali e comunicativi
Obiettivi disciplinari
Sapersi predisporre ad affrontare attività nuove
Gestire l’organizzazione del proprio lavoro scolastico
-Essere consapevoli del proprio metodo di lavoro -Saper gestire gli errori non come insuccessi, ma come restrizione del campo di ricerca -Saper prendere appunti secondo le indicazioni date dall’insegnante -Saper costruire schemi sulle conoscenze di base su un determinato argomento
-Comprendere, rielaborare e produrre con un linguaggio appropriato -Leggere comprendere e rielaborare un testo -Leggere e creare tabelle e schemi -Saper mettere in gioco le proprie conoscenze e sottoporle a verifica -Praticare esperienze di cooperazione e di lavoro di gruppo
-Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi e operazioni -Utilizzare, riconoscere, creare, classificare e operare classificazioni -Porsi problemi e prospettarne soluzioni: +sviluppare capacità intuitive +verificare la validità delle intuizioni +verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e risultati sperimentali -Sviluppare una mentalità scientifica: +registrare, ordinare e correlare dati +riconoscere analogie e differenze +inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse Inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 68 di 130
68
OBIETTIVI FORMATIVI
Classe seconda Obiettivi relativi ad orientamento e autonomia
Obiettivi relazionali e comunicativi
Obiettivi disciplinari
Riflettere criticamente su affermazioni e informazioni, per arrivare a convinzioni fondate Sapersi confrontare consapevolmente con il lavoro della classe e le richieste dell’insegnante Saper organizzare il lavoro scolastico personale Sviluppare autonomamente un efficace metodo di lavoro e adeguarlo alle diverse esigenze Saper gestire gli errori non come insuccessi, ma come restrizione del campo di ricerca. Saper prendere appunti su segnalazioni dell’insegnante Saper fare e utilizzare sintesi eventualmente con la guida dell’insegnante
Comprendere, rielaborare e produrre definizioni e proprietà con un linguaggio appropriato Leggere, comprendere e rielaborare un testo, saperne ricavare informazioni. In particolare trasformare un problema in modello Saper mettere in gioco le proprie conoscenze e sottoporle a verifica Praticare esperienze di cooperazione e di lavoro di gruppo Comunicare con un linguaggio che utilizzi anche simboli, rappresentazioni grafiche, schemi, che facilitino l’organizzazione del pensiero
Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi, operazioni. Maturare consapevolezza e padronanza del calcolo nell’insieme Q Porsi problemi e prospettarne soluzioni:
scoprire l’importanza di formulare ipotesi, non solo per spiegare fatti e fenomeni, ma anche per organizzare correttamente l’osservazione
sviluppare capacità intuitive.
verificare la validità delle intuizioni con ragionamenti via via più organizzati.
verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e risultati sperimentali
Tali competenze si applicano in particolare al problema della misura, alla costruzione di formule, alla dimostrazione del teorema di Pitagora, dei teoremi di Euclide, ….. Sviluppare una mentalità scientifica nel modo di affrontare i problemi:
registrare, ordinare e correlare dati.
riconoscere proprietà varianti e invarianti, analogie e differenze.
inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse.
Tali competenze si applicano in particolare alla costruzione del modello del problema, alle trasformazioni geometriche, alla proporzione come modello di un problema, alla progettazione di un’indagine statistica
OBIETTIVI FORMATIVI Classe terza
Obiettivi relativi ad orientamento e autonomia
Obiettivi relazionali e comunicativi
Obiettivi disciplinari
-Saper affrontare attività nuove -Gestire l’organizzazione del proprio lavoro scolastico -Essere consapevoli del proprio metodo di lavoro -Saper gestire gli errori non come insuccessi, ma come restrizione del campo di ricerca. -Saper prendere appunti in modo autonomo ed essere in grado di riutilizzarli -Saper costruire schemi sulle conoscenze di base su un determinato argomento.
-Comprendere rielaborare e produrre con un linguaggio appropriato -Leggere comprendere e rielaborare un testo Leggere e creare tabelle e schemi -Saper mettere in gioco le proprie conoscenze e sottoporle a verifica -Praticare esperienze di cooperazione e di lavoro di gruppo
- Inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali- Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi e operazioni. - Porsi problemi e prospettarne soluzioni: - sviluppare capacità intuitive - verificare la validità delle intuizioni - verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e risultati sperimentali - Sviluppare una mentalità scientifica - registrare, ordinare e correlare dati. - riconoscere analogie e differenze. - inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 69 di 130
69
I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO
Classe prima
Matematica Scienze
-Il numero -Geometria -Misura -Dati e previsioni a integrazione delle quattro aree sono presenti due nuclei tematici:
Aspetti storici connessi alla matematica
Introduzione al pensiero razionale
-Fisica e chimica: materia e peso, calore e temperatura -Biologia: il suolo, i viventi, regno piante regno animale -Ecologia a integrazione delle aree tematiche sono presenti le varie attività di educazione all’affettività, ambientale, alla salute.
ARITMETICA Unità di apprendimento: N°1 Accoglienza matematica
Contenuti Obiettivi specifici
-Le tabelle a doppia entrata -Gli ortogrammi, gli aerogrammi, gli ideogrammi. - Gli insiemi: rappresentazione e operazioni TEMPI: Settembre/Ottobre
-Saper usare in maniera valida ed efficace disegni e rappresentazioni per indicare procedimenti e soluzioni e per schematizzare situazioni e fenomeni; -Adoperare il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari. -Riconoscere e rappresentare gli insiemi. - effettuare operazioni con gli insiemi.
Unità di apprendimento: N°2 Che cos’è il numero. N°3 Il numero come misura. N°4 Le quattro operazioni.
N°5 Le proprietà delle quattro operazioni. N°6 I Problemi. N° 7 Le potenze
Contenuti Obiettivi specifici
La rappresentazione decimale del numero, in particolare il senso e il ruolo dello zero. -Il ruolo delle varie operazioni con i numeri naturali e decimali ( inclusa l’elevazione al quadrato e al cubo). -L’applicazione dei sistemi di numerazione a base diversa da 10. -L’operazione di potenza TEMPI: Ottobre-Novembre-Dicembre-Gennaio.
-Esprimere le principali proprietà delle operazioni aritmetiche indicandone la loro importanza e utilità in alcuni procedimenti di calcolo. -Eseguire in maniera significativa e corretta le quattro operazioni e l’elevamento a potenza nell’insieme dei numeri naturali e decimali. -Calcolare il valore di espressioni aritmetiche e approssimare i risultati. -Esprimere il concetto di potenza, calcolare le potenze di 10 e usarle per esprimere numeri molto grandi e molto piccoli. -Utilizzare nella risoluzione dei problemi i concetti e i procedimenti propri delle varie operazioni aritmetiche. -Comprendere il significato della radice quadrata come operazione inversa dell’elevamento a quadrato. -Saper eseguire misure. -Comprendere il testo di semplici problemi e formulare ipotesi risolutive.
Unità di apprendimento: N° 8 La divisibilità
Contenuti Obiettivi specifici
-I multipli e divisori di un numero. -La differenza tra un numero primo e uno composto. -I criteri di divisibilità e la scomposizione in fattori primi di un numero intero. -I concetti di multiplo e divisore di un numero, di multiplo e divisore comune, di M.C.D. e di m. c. m. di due o più numeri. TEMPI: Febbraio
-Calcolare i multipli e i divisori di un numero. -Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. tra due o più numeri naturali. -Passare da un linguaggio comune ad un linguaggio specifico, comprendendo e usando un lessico adeguato al contesto. -Esporre chiaramente un procedimento risolutivo, evidenziando le azioni da compiere e il loro collegamento.
Unità di apprendimento: N°9 La frazione. N°10 I numeri razionali. N°11 Le operazioni nell’insieme Q .
Contenuti Obiettivi specifici
-La frazione come quoziente. -I numeri razionali. -Confronto di numeri razionali. -Frazioni equivalenti. -Il concetto di frazione come operatore su quantità e su grandezze. -I concetti relativi alle operazioni aritmetiche con le frazioni TEMPI: Marzo- Aprile- Maggio.
-Eseguire operazioni con i numeri razionali. -Calcolare la frazione di un intero(figura, numero, segmento). -Individuare frazioni equivalenti e proprie, improprie, apparenti. -Passare dal linguaggio comune al linguaggio specifico. -Riconoscere situazioni problematiche, individuando i dati da cui partire e l’obiettivo da conseguire. -Schematizzare anche in modi diversi la situazione di un problema allo scopo di elaborare in modo adeguato una possibile procedura risolutiva.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 70 di 130
70
GEOMETRIA Unità di apprendimento: N°1 I piani della geometria. N°2 Gli oggetti della geometria. N°3 Gli angoli.
N°4 Rette nel piano
Unità di apprendimento: N°5 I poligoni. N°6 I triangoli. N°7 I quadrilateri.
SCIENZE
Unità di apprendimento: N°1 Le scienze sperimentali
Unità di apprendimento: N°2 L’organizzazione dei viventi – N°3 La classificazione dei viventi
Contenuti Obiettivi specifici
-Gli enti geometrici fondamentali. -Gli assiomi su punti, rette e piani. -Il sistema internazionale di misura. --Cos’è una semiretta, un segmento, un angolo. -Vari tipi di angoli. -I concetti di perpendicolarità e parallelismo. TEMPI: Ottobre- Novembre- Dicembre- Gennaio
-Esprimere in maniera intuitiva i concetti di punto, retta, piano. -Confrontare segmenti. -Disegnare segmenti e angoli. -Esprimere la definizione di angolo, riconoscere i vari tipi e le relative misure.
Contenuti Obiettivi specifici
-Le figure piane. -Le proprietà dei poligoni. -Le caratteristiche dei triangoli e dei quadrilateri. -I poligoni regolari. -Somma degli angoli di un triangolo e di un poligono. -Le proprietà dei triangoli e dei quadrilateri. TEMPI: Febbraio- Marzo- Aprile- Maggio.
-Denominare definire e classificare i poligoni, in particolare i triangoli e i quadrilateri. -Distinguere i poligoni regolari e non regolari. -Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazioni (riga, compasso, squadra e, eventualmente software di geometria). -Utilizzare diverse tecniche risolutive di problemi.
Contenuti Obiettivi specifici
- Le fasi del metodo sperimentale. -I più comuni strumenti di laboratorio. -Le norme per un uso corretto del laboratorio scientifico. TEMPI: Settembre
-Applicare il metodo sperimentale. -Eseguire semplici esperienze di laboratorio. -Individuare modelli scientifici
Contenuti Obiettivi specifici
-Le caratteristiche degli esseri viventi. -La struttura e funzione delle cellule. -La differenza tra una cellula animale e vegetale. -La differenza tra mitosi e meiosi. -Il DNA, base della vita. -Che cos’è un microscopio e l’uso. TEMPI: Ottobre- Novembre
-Spigare le differenze fra esseri viventi e forme non viventi. -Spiegare la struttura di una cellula distinguendo cellule eucariote da cellule procariote, cellule autotrofe da eterotrofe, un batterio da un virus. -Spiegare la riproduzione degli organismi procarioti ed eucarioti. -Classificare ciò che osserva secondo criteri precisi. -Raggruppare i viventi in 5 regni in base alle loro caratteristiche.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 71 di 130
71
Unità di apprendimento: N°4 Monere, protisti, funghi e virus
Unità di apprendimento: N°5 Le piante
Unità di apprendimento: N°6 Gli animali invertebrati N°7 Gli animali vertebrati
Unità di apprendimento: N°8 Gli stati della materia
Unità di apprendimento: N°9 Calore, temperatura e cambiamenti di stato.
Contenuti Obiettivi specifici
-La teoria sulla nascita della vita. -Le caratteristiche degli organismi più semplici dalle monere ai funghi. -Che molti organismi semplici sono utilio nocivi per l’uomo. TEMPI:NOVEMBRE- DICEMBRE
-Spigare le differenze fra esseri viventi e forme non viventi. -Spiegare la struttura di una cellula distinguendo cellule eucariote da cellule procariote, cellule autotrofe da eterotrofe, un batterio da un virus. -Spiegare la riproduzione degli organismi procarioti ed eucarioti. -Classificare ciò che osserva secondo criteri precisi. -Raggruppare i viventi in 5 regni in base alle loro caratteristiche.
Contenuti Obiettivi specifici
-Riconoscere le briofite dalle tracheofite e le gimnosperme dalle angiosperme. -La struttura e la funzione della radice. -La struttura e la funzione del fusto. -La struttura e la funzione della foglia. -Il ciclo vitale delle piante vascolari. -Descrivere il processo della fotosintesi. TEMPI: Gennaio- Febbraio
-Identificare i criteri per riconoscere i diversi tipi di piante. -Classificare le più comuni angiosperme in base a semi, fiori e frutti. -Preparare materiale da esaminare con il microscopio e compiere osservazioni. -Esaminare le caratteristiche delle parti di una pianta anche di piccole dimensioni.
Contenuti Obiettivi specifici
-Il ciclo vitale degli animali. -Le caratteristiche degli invertebrati e dei vertebrati. -I principali gruppi sistematici di invertebrati e vertebrati. -Gli adattamenti all’ambiente. -Il tipo di riproduzione e sviluppo degli animali. TEMPI: Febbraio- Marzo
-Riconoscere un animale in base alle sue caratteristiche. -Riconoscere il grado di complessità. -Valutare le caratteristiche evolutive.
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di materia e le sue caratteristiche. -Il concetto di atomo e di molecola. -La differenza tra elemento e composto. -I concetti di stato liquido, solido e gassoso. TEMPI: Marzo- Aprile
-Spiegare la teoria atomica della materia. -Descrivere i cambiamenti di stato della materia. -Saper stimare il peso specifico di alcune sostanze
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di calore e temperatura. -La misura della temperatura e del calore. -I cambiamenti di stato. -La dilatazione termica. -La propagazione del calore. -Il calore specifico. TEMPI: Aprile
-Spiegare la differenza tra calore e temperatura. -Misurare il calore e la temperatura. -Individuare i cambiamenti di stato della materia. -Applicare il fenomeno della dilatazione termica e della propagazione del calore.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 72 di 130
72
Unità di apprendimento: N°10 L’aria. N°11 L’acqua. N°12 Il suolo.
CLASSE SECONDA
PERCORSO DIDATTICO
I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO ARITMETICA
Unità di apprendimento: Recupero e ripasso Contenuti Obiettivi minimi
Le quattro operazioni – Applicazione delle quattro operazioni in problemi pratici – Comprensione del testo di un problema – verbalizzare la soluzione di semplici problemi – Verificare le proprietà dei poligoni anche con l’uso di materiale di facile consumo. TEMPI: Settembre
-Migliorare il metodo di studio. -Conoscere le quattro operazioni. -Saper applicare le quattro operazioni nei vari contesti. -Conoscere gli enti fondamentali della geometria. -Conoscere i poligoni
Unità di apprendimento: N°1 Inumeri razionali. N°2 Le operazioni nell’insieme Q. N°3 I numeri irrazionali.
Contenuti Obiettivi specifici
-Scrittura decimale di un numero decimale finito, periodico semplice e periodico misto. -La frazione generatrice di un numero decimale Un quadrato perfetto. -L’algoritmo per il calcolo della radice quadrata. TEMPI: Ottobre- Novembre-Dicembre-
-Eseguire calcoli, espressioni con le frazioni. -Schematizzare anche in modi diversi la situazione di un problema, allo scopo di elaborare in modo adeguato una possibile procedura risolutiva. -Saper applicare le proprietà della radice quadrata. -Passare da un linguaggio comune ad un linguaggio specifico, comprendendo e usando un lessico adeguato al contesto.
Unità di apprendimento: N°4 I rapporti. N°5 Le proporzioni.
Contenuti Obiettivi specifici
-Concetto di rapporto tra numeri e tra grandezze. -Concetto di proporzione. -Le proprietà delle proporzioni. -La proporzione continua. TEMPI: Gennaio – Febbraio
-Determinare il rapporto tra numeri, tra grandezze omogenee e non omogenee. -Saper calcolare un termine incognito in una proporzione. -Applicare in maniera efficace le proprietà delle proporzioni per il calcolo della percentuale e dell’interesse. -Utilizzare validamente nella risoluzione dei problemi i concetti e i procedimenti propri delle proporzioni.
Contenuti Obiettivi specifici
-Le proprietà dell’acqua e il suo ciclo. -La composizione dell’aria e le sue proprietà. -Le funzioni dell’atmosfera in relazione alla vita sulla terra. -Il concetto di pressione atmosferica. -L’importanza e la composizione del suolo. TEMPI: Maggio
-Capire in che cosa consiste l’effetto serra. -Riconoscere gli effetti inquinanti di alcune sostanze. -Spiegare con linguaggio chiaro e preciso l’importanza dell’acqua, dell’aria e del suolo per tutti gli esseri viventi. -Spiegare la relazione tra clima, ambiente e suolo.
Aritmetica Geometria Scienze
Scrittura dei numeri Ampliamenti numerici Analogie strutturali Relazioni e corrispondenze. Soluzioni del problema
Descrizione del piano Misurare nel piano Costruzione di formule Relazioni di posizione Relazioni quantitative
La materia e la chimica. L’uomo e la vita. La terra e l’ambiente.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 73 di 130
73
Unità di apprendimento: N°6 Funzioni, proporzionalità e piano cartesiano. N°7 Applicazioni della proporzionalità
GEOMETRIA
Unità di apprendimento: N°1 Il modello del problema N°2 Il calcolo delle aree. N°3 Il teorema di Pitagora
Unità di apprendimento: N°4 La similitudine.
Unità di apprendimento: N°5 Circonferenza e cerchio N°6 Poligoni inscritti e circoscritti
Contenuti Obiettivi specifici
- Grandezze costanti e variabili. -Funzioni matematiche e funzioni empiriche. -Il piano cartesiano.
-R-Grandezze direttamente proporzionali e rappresentazione grafica. -Grandezze inversamente proporzionali e rappresentazione
grafica. -Le principali applicazioni della proporzionalità: problemi
del tre semplice (diretto e inverso)ripartizione semplice e composta, percentuale.
TEMPI: Marzo- Aprile- Maggio.
-Individuare e distinguere funzioni matematiche ed e empiriche. -Rappresentare punti e semplici funzioni sul piano cartesiano. -Individuare relazioni di proporzionalità diretta e inversa fra grandezze. -Rappresentare la proporzionalità diretta e inversa sul piano cartesiano. -Distinguere le varie tipologie di problemi risolvibili con la proporzionalità diretta e inversa. -Sapere risolvere problemi del tre semplice, del tre composto, di ripartizione, di percentuale.
Contenuti Obiettivi specifici
-I concetti di equiscomponibilità ed equivalenza di figure piane. -Il calcolo delle aree delle figure piane. -Le proprietà di poligoni isoperimetrici ed equiestesi. -Il Teorema di Pitagora. -Applicazione del teorema di Pitagora. TEMPI: Settembre – Ottobre- Novembre- Dicembre- Gennaio.
- Individuare poligoni equivalenti. -Calcolare l’area dei poligoni. -Riconoscere poligoni isoperimetrici. -Mettere in relazione i poligoni isoperimetrici ed equivalenti. -Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di similitudine. -I poligoni simili. TEMPI: Febbraio- Marzo.
-Applicare la similitudine. -Riconoscere le proprietà dei poligoni simili. -Risolvere problemi usando le proprietà della similitudine ricorrendo a modelli materiali e ad opportuni strumenti di rappresentazione. -Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un problema, evidenziando le azioni da compiere.
Contenuti Obiettivi specifici
-La circonferenza, il cerchio e le sue parti. -La lunghezza e l’ampiezza di un arco di circonferenza. -Il concetto di poligoni inscritti e circoscritti. TEMPI: Aprile- Maggio.
-Riconoscere le posizioni reciproche di una retta rispetto alla circonferenza e di due circonferenze. -Distinguere le parti della circonferenza e del cerchio. -Risolvere problemi usando proprietà relative alla circonferenza e al cerchio ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazioni (riga, compasso, squadra e, eventualmente software di geometria). -Utilizzare diverse tecniche risolutive di problemi.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 74 di 130
74
SCIENZE
Unità di apprendimento: N°1 L’apparato tegumentario N°2 L’apparato locomotore e i movimenti. N°3
L’apparato digerente e l’alimentazione. N°4 L’apparato respiratorio. N°5
L’apparato circolatorio. N°6 L’apparato escretore.
Unità di apprendimento: N°7Le sostanze chimiche. N°8. I composti organici.
Unità di apprendimento: N°9 Movimento, forza ed equilibrio
Contenuti Obiettivi specifici
-La struttura della pelle. Le caratteristiche del sistema scheletrico. -Conoscenze sull’apparato digerente e sull’alimentazione. -Le parti dell’apparato respiratorio e la loro funzione. -L’anatomia e le funzioni del cuore. -La composizione del sangue e il suo percorso nel corpo. -Che cos’è l’escrezione. TEMPI: Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio – Febbraio-
-Spiegare cosa sono L’epidermide, il derma, e l’ipoderma. -Spiegare le funzioni della pelle e i fenomeni di termoregolazione, vasodilatazione e vasocostrizione. -Rilevare che gli organismi necessitano di un sistema scheletrico. -Spiegare come i i movimenti del corpo richiedono la collaborazione tra le ossa e i muscoli. -Spiegare il fenomeno dell’affaticamento. -Descrivere i processi di trasformazione del cibo. -Spiegare come il lavoro dei polmoni è legato a quello del cuore. -Riconoscere i gruppi sanguigni. -Spiegare la struttura e il funzionamento dei reni.
Contenuti Obiettivi specifici
-La struttura dell’atomo e della materia. -Elementi, composti, metalli e non metalli. -Legami chimici. -Le reazioni chimiche. -Le leggi che regolano le reazioni chimiche. TEMPI: Marzo-Aprile
-Distinguere i vari tipi di elementi nella tavola periodica. -Riconoscere e individuare i principali composti organici e inorganici. -Individuare sostanze acide, basiche e neutre.
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di moto e di quiete. -Gli elementi che distinguono il moto. -Il concetto di forza. -Il concetto di leva. -Quali sono i vari tipi di leva. TEMPI: Maggio
-Individuare nelle forze le cause che determinano il moto. -Calcolare la risultante di due o più forze. -Spiegare con linguaggio chiaro e preciso l’importanza delle leve. -Trovare soluzioni di problemi con le leve.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 75 di 130
75
CLASSE TERZA
I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO
ARITMETICA Unità di apprendimento: Recupero e consolidamento
Contenuti Obiettivi minimi di apprendimento
Motivazione : E’ indispensabile che tutti gli alunni raggiungano un grado minimo di abilità che permetta loro di affrontare i temi trattati con maggiori competenze. Nella classe sono presenti alunni con difficoltà e alunni motivati allo studio della disciplina. Contenuti: - Il m.c.m. -I numeri razionali relativi -I numeri razionali in problemi pratici. TEMPI: Settembre
-Stimolare la motivazione. -Migliorare il metodo di studio. -Conoscere i numeri razionali. -Saper operare con i numeri razionali in situazioni semplici.
Unità di apprendimento: N°1 Il numero relativo. N°2 Operazioni con i numeri relativi
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di numero relativo. - L’insieme dei numeri relativi. -Conoscenze del calcolo algebrico. -Il concetto di radice quadrata di un numero relativo. TEMPI: Ottobre – Novembre-Dicembre
-Saper rappresentare i numeri relativi sulla retta orientata. -Saper confrontare due numeri relativi. -Saper riconoscere due numeri relativi concordi, discordi, opposti. -Saper eseguire le quattro operazioni con i numeri relativi. -Saper calcolare la potenza di un numero relativo. -Acquisire abilità nel calcolo algebrico. -Esprimere le principali proprietà delle operazioni algebriche indicandone la loro importanza e utilità in alcuni procedimenti di calcolo.
Unità di apprendimento: N°3 Il calcolo letterale e i monomi N°4 Polinomi
Unità di apprendimento: N° 5 Equazioni Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di uguaglianza. -I due principi di equivalenza delle equazioni. -Equazione determinata, indeterminata e impossibile. TEMPI: Marzo
-Saper distinguere un’identità da una equazione. -Saper risolvere un’equazione di primo grado a un’incognita. -Saper discutere e verificare la soluzione di un’equazione -Saper risolvere problemi matematici mediante equazioni di primo grado a un’incognita.
Unità di apprendimento: N° 6 Piano cartesiano N°7 Equazioni e linee Contenuti Obiettivi specifici
-Riprendere i concetti di sistema di riferimento e piano cartesiano. -Le equazioni delle rette parallele e delle rette perpendicolari. -Il coefficiente angolare di una retta. TEMPI: Aprile
-Saper individuare i punti nel piano cartesiano. -Saper calcolare la distanza tra due punti e il punto medio di un segmento. -Saper tracciare il diagramma della retta. -Saper scrivere l’equazione di una retta passante per due punti. -Saper individuare i poligoni nel piano cartesiano. -Saper effettuare misure nel piano cartesiano. .
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di numero che diventa lettera. -Cosa esprime una espressione letterale. - Monomi e polinomi TEMPI: Gennaio- Febbraio
-Saper calcolare il valore di una espressione letterale. -Saper operare con i monomi e i polinomi. -Riconoscere i principali prodotti notevoli e saperli risolvere.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 76 di 130
76
Unità di apprendimento: N° 8 L’interpretazione dei dati Contenuti Obiettivi specifici
-I concetti di fenomeno collettivo, e variabile statistica. -Le modalità e le fasi di un’indagine statistica. -Significato di evento certo, impossibile, probabile. -Concetto di frequenza e probabilità. TEMPI: Maggio
-Saper calcolare la probabilità teorica di un evento casuale. -Saper calcolare la probabilità totale. Esercizi di applicazione alle scienze.
GEOMETRIA
Unità di apprendimento: Recupero e Ripasso (VOL. B di 2°)
Unità di apprendimento: N° 1 Figure nello spazio. N°2 Le misure dei solidi. N°3 I prismi. N°4 Piramidi
Unità di apprendimento: N° 5 Misure di circonferenza e cerchio
Unità di apprendimento: N°6 I solidi di rotazione
Contenuti Obiettivi specifici
-Aree dei poligoni Applicazione del teorema di Pitagora. TEMPI: Ottobre
- Conoscere i poligoni. -Saper risolvere problemi di geometria. Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un problema, evidenziando le azioni da compiere.
Contenuti Obiettivi specifici
-Concetto di piano. -La differenza tra rette complanari e rette sghembe. -Concetto di angolo diedro e di sezione normale di un diedro. -I poliedri e saper individuare le loro caratteristiche. -Concetto di volume di un solido. -Il significato di solidi equivalenti. TEMPI: Ottobre- Novembre-Dicembre- Gennaio
-Sapere come può essere individuato un piano. -Sapere quali posizioni possono assumere due rette, due piani, una retta e un piano. -Saper determinare la superficie laterale e totale del prisma, parallelepipedo, cubo, piramide, poliedro regolare. -Saper calcolare il volume dei poliedri. -Sapere la relazione che intercorre tra peso, volume e peso specifico di un corpo.
Contenuti Obiettivi specifici
-Circonferenza e cerchio. -Parti della circonferenza e del cerchio. TEMPI: Febbraio – Marzo
-Saper calcolare la lunghezza della circonferenza. -Saper determinare la lunghezza e l’ampiezza di un arco di circonferenza. -Saper calcolare l’area del cerchio e delle sue parti. -Saper risolvere problemi relativi alla circonferenza e al cerchio.
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di solido di rotazione. -Le caratteristiche del cilindro. -Le caratteristiche del cono. -Le caratteristiche della sfera. -Altri solidi generati dalla rotazione di alcuni poligoni. TEMPI: Marzo – Aprile
-Sapere determinare le arre e i volumi dei solidi di rotazione. -Acquisire abilità nella risoluzione di problemi relativi ai solidi di rotazione.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 77 di 130
77
Unità di apprendimento: Ripresa (VOL. B di 2°)
SCIENZE
Il sistema Terra N°1 La Terra dalle origini ad oggi; N°2 Terremoti e vulcani ; N°3 Minerali e rocce.
Astronomia Unità: N°4 Il pianeta terra e il suo satellite N°5 ll sistema solare.
Biologia Unità: N° 6 L’evoluzione dei viventi.
Unità: N° 7 Il sistema di controllo . N° 8 Gli organi di senso
Contenuti Obiettivi specifici
-Il concetto di similitudine. -I poligoni simili. TEMPI: Maggio
-Applicare la similitudine. -Riconoscere le proprietà dei poligoni simili. -Risolvere problemi usando le proprietà della similitudine ricorrendo a
modelli materiali e ad opportuni strumenti di rappresentazione. Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un problema, evidenziando le azioni da compiere.
Contenuti Obiettivi specifici
-La struttura interna della Terra -Le origini della Terra La teoria della deriva dei continenti. -La relazione tra i movimenti delle zolle e i fenomeni sismici e vulcanici. - La struttura di un vulcano -I differenti tipi di eruzioni vulcaniche. -Terremoti e maremoti. -Cosa sono l’epicentro e l’ipocentro. -Classificazione e proprietà fisiche dei minerali. -Come si sono formati i minerali. -Le rocce : ignee, sedimentarie, metamorfiche -Il ciclo delle rocce TEMPI: Ottobre-Novembre
-Esporre la struttura e le origini della Terra -Esporre la deriva dei continenti ed indicare le teorie che la sostengono. -Esporre la teoria della tettonica a zolle. -Spiegare come avvengono i fenomeni sismici e vulcanici e come si sono formate le catene montuose. -Spiegare come funzionano i sismografi e descrivere le differenti onde
sismiche. -Definire l’intensità e la magnitudo di un terremoto. -Illustrare la distribuzione geografica dei fenomeni sismici e vulcanici in
Italia e nel mondo. -Descrivere la struttura interna della Terra. -Comprendere cos’è un minerale e le sue caratteristiche -Comprendere come avviene la degradazione delle rocce - Classificare le rocce della litosfera
Contenuti Obiettivi specifici
La Terra e i moti della terra. -I meridiani e i paralleli. -La luna e le sue fasi. -Il sistema solare e i pianeti. -L’universo, le stelle, le costellazioni, le galassie e la via lattea. TEMPI: Novembre- Dicembre
-Saper descrivere le conseguenze dei moti della terra. -Spiegare le influenze della luna sulla terra (maree ed eclissi). -Spiegare le leggi di keplero e la legge di gravitazione universale. (cenni) -Spiegare cosa sono le stelle e l’evoluzione delle stelle. (cenni) -Esporre le teorie del Big-Bang e dell’espansione dell’universo.( cenni)
Contenuti Obiettivi specifici
-Origine della vita -Le ere geologiche -Cosa s’ intende per evoluzione dei viventi. -Prove sperimentali a sostegno della teoria di Darwin. - TEMPI: Gennaio
-Conoscere la teoria sulla nascita della vita. -Conoscere le ere geologiche e le loro caratteristiche -Esporre e confrontare le teorie sull’evoluzione di Darwin e Lamark. (cenni)
Contenuti Obiettivi specifici
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 78 di 130
78
Unità N° 9 La riproduzione.
Unità: N° 10 La biologia molecolare. N°11 La genetica e l’ingegneria genetica
Fisica Unità : N° 12 L’elettricità. N° 13 Il lavoro e l’energia
METODOLOGIA E STRUMENTI Affinché gli alunni possano acquisire nuove conoscenze e abilità, sarà necessario stabilire un collegamento fra quello che già conoscono e quanto di nuovo verrà loro proposto come approfondimento o completamento. Si terrà conto dell’analogia dei processi mentali degli alunni in questa fascia d’età, proponendo una continuità metodologica con l’anno di studio precedente. Le attività proposte saranno affrontate in modo tale da rispettare i tempi e le modalità d’apprendimento degli alunni.Si promuoverà tutto ciò che può stimolare la loro curiosità e la loro intuizione, da esperienze facilmente comprensibili, pertanto gli alunni saranno impegnati individualmente o in gruppi, in momenti operativi di indagini e riflessioni opportunamente guidati ed integrati dall’insegnante, giungendo secondo la natura dell’argomento a sviluppi più approfonditi e generali. In molti casi l’indagine sperimentale e quella matematica potranno proseguire a lungo assieme, integrandosi senza confondersi. Rilevante sarà l’attività di laboratorio non solo per le scienze sperimentali ma anche per la matematica (procedimenti di misura, costruzione di grafici, costruzioni di geometria). Nell’osservazione diretta di fatti, fenomeni e ambienti gli allievi saranno guidati a discutere fra loro per prospettare soluzioni e ipotesi interpretative. L’esecuzione dell’esperimento individuale o a gruppi oltre a sviluppare abilità manuali fornirà occasioni per effettuare misure. La relazione scritta corredata di disegni, tabelle e grafici, costituirà per gli alunni un momento di riflessione, verifica e di acquisizione oltre che dei concetti di un linguaggio appropriato. E’ ovvio che gli esperimenti non potranno prescindere da momenti didattici in cui si farà uso della comunicazione, sia scritta che orale (informazione, spiegazione,
Il sistema nervoso centrale e periferico. -La cellula nervosa. -Il sistema nervoso autonomo. -Le ghiandole endocrine. -Gli organi di senso TEMPI: Gennaio-Febbraio
-Descrivere il neurone. -Spiegare la differenza tra sistema nervoso centrale, autonomo e periferico. -Spiegare come si trasmette l’impulso nervoso. -Spiegare che cos’è la sinapsi. -Spiegare in che cosa consiste l’attività riflessa -Conoscere struttura e funzioni degli organi di senso
Contenuti Obiettivi specifici
-Gli apparati riproduttori maschile e femminile. TEMPI: Marzo
-Descrivere la struttura delle cellule: spermatozoo e ovulo. -Descrivere la fecondazione e lo sviluppo embrionale. -Spiegare che cos’è la pubertà. -Spiegare la determinazione del sesso.
Contenuti Obiettivi specifici
-La struttura del DNA e dell’RNA. - Cos’è il gene e il genoma. - Cos’è un carattere dominante recessivo, cos’è il gene, il genotipo e il fenotipo - Esercizi di genetica TEMPI: Marzo – Aprile
-Spiegare i processi di duplicazione, trascrizione e traduzione. -Spiegare che cos’è una mutazione. -Esporre le leggi di Mendel. -Definire la biotecnologia e l’ingegneria genetica. -Spiegare cosa sono gli organismi transgenici
Contenuti Obiettivi specifici
- L’energia elettrica. -La corrente elettrica. -I conduttori e gli isolanti. -I circuiti elettrici. -Le varie fonti energetiche. -Le forme di inquinamento ambientale. -Le fonti di energie alternative. TEMPI: Maggio
-Spiegare le leggi di Ohm. -Descrivere gli effetti della corrente elettrica. -Illustrare alcuni metodi e tecniche per risparmiare le risorse energetiche.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 79 di 130
79
illustrazione), sia per immagine (sussidi audiovisivi). In tali momenti dell’attività didattica si provvederà ad una organizzazione problematica dell’esposizione e ad un uso critico ed analitico dei testi e di altri sussidi didattici. Si prevede di fare largo uso di modelli concreti, materiale audiovisivo, esperimenti con materiale povero. ATTIVITA’ DI RECUPERO Tenendo conto delle conoscenze in possesso degli allievi, verrà svolto, nei tempi e nei modi ritenuti di volta in volta più adatti, un lavoro di recupero per gli allievi in difficoltà. Per passare dalla teoria all’applicazione: l’alunno sarà aiutato nell’approccio operativo che gli manca con esercitazioni specifiche per tradurre il sapere in saper fare. Per sapere organizzare lo svolgimento di un lavoro: per apprendere le prime regole di un metodo di lavoro l’esecuzione di esercizi con la guida di esempi svolti. L’osservazione dell’esempio aiuterà l’alunno nell’esecuzione dei compiti, anche solo nel modo di presentare lo svolgimento Per imparare a recuperare e organizzare le conoscenze: l’alunno svolgerà esercizi presentati con un linguaggio più semplice, più vicino al suo lessico, e quindi più comprensibili. Per recuperare lacune nelle conoscenze di base: si organizzeranno delle attività di gruppo mirate al recupero di specifiche conoscenze. Per stimolare la motivazione: Alcuni alunni per motivi diversi, possono presentare una mancanza di motivazione. In questi casi si utilizzeranno: -una sintesi attiva delle unità d’apprendimento, perché consolida le conoscenze -le schede d’informatica, perché l’attività al computer è stimolante -aspetti storici della matematica e delle scienze, perché presenta aspetti curiosi e interessanti -divertimenti matematici -esperimenti in laboratorio di scienze Ampliamento e approfondimento: agli alunni particolarmente dotati, saranno assegnate letture più approfondite; esercitazioni più stimolanti, che dovranno essere confrontate e discusse con l’insegnante e con qualche altro alunno; argomenti più complessi e interessanti. Nel lavoro di gruppo, che è la situazione più delicata per questi alunni, andranno stimolati ad assumere ruoli adeguati, in modo però che evitino di sostituirsi agli altri, e cerchino invece di migliorare la produttività del gruppo con un corretto atteggiamento di collaborazione, di aiuto, di rispetto. Gli alunni saranno stimolati a partecipare a gare “Giochi matematici” e a frequentare corsi per lo sviluppo delle competenze.
VERIFICHE Il processo di apprendimento degli alunni della classe sarà costantemente monitorato mediante - frequenti verifiche formative di tipo analitico, che saranno documentate sul registro personale, sulla partecipazione all’elaborazione collettiva dei concetti, sull’attenzione con cui il lavoro viene seguito, sulla qualità del lavoro fatto a casa. - Verifiche periodiche con cadenza mensile o al termine delle unità didattiche, che saranno documentate dalla produzione degli studenti e dalle annotazioni sul registro personale, ad esempio:
colloqui orali preceduti o seguiti da brevi esercitazioni pratiche;
svolgimento di attività pratiche individuali o di gruppo in classe o nel laboratorio;
verifiche scritte riguardanti la comprensione, la rielaborazione dei contenuti, le conoscenze e il linguaggio;
Le prove scritte di verifica saranno strutturate secondo i criteri di valutazione e saranno coerenti con gli obiettivi didattici specifici delle unità di apprendimento e con i contenuti proposti. Le modalità di valutazione di ciascuna prova saranno comunicate agli alunni e discusse, le correzioni saranno collettive, in modo da essere utilizzate come strumento formativo. Verranno effettuate tre prove scritte per quadrimestre, di cui una comune per classi parallele. I compiti a casa verranno corretti e controllati ogni giorno in classe. In merito a questa fase di lavoro gli alunni dovranno diventare via via più autonomi. VALUTAZIONE I criteri che saranno seguiti per la valutazione complessiva, per le singole prove, di ogni alunno fanno riferimento all’attuale normativa che descrive in modo generico le dimensioni da valutare. In particolare la valutazione sarà indirizzata a una:
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 80 di 130
80
1.Valutazione d’ingresso Verifica delle abilità cognitive in possesso dell’alunno onde inquadrare esigenze e prospettive. 2.Valutazione diagnostica ( formativa e informale ) Formativa occorrerà con periodicità effettuare:
Accertamenti orali e scritti, prove grafiche e metodi applicativi;
Controllo del grado di assimilazione dell’alunno attraverso la richiesta di riesporre i quesiti trattati;
Accertamenti sulla comprensione e l’applicazione di fatti e fenomeni connessi ai problemi presi in considerazione;
Verifica sul rendimento di tipo: basso, medio, alto.
In sede di riunione per materia è stata concordata la seguente articolazione dei criteri di valutazione
Classe prima MATEMATICA
SCIENZE
Conoscenza degli elementi fondamentali della matematica
Conosce i concetti e i simboli del linguaggio matematico……………
Conosce il sistema di numerazione decimale e le quattro operazioni……
Conosce le regole matematiche e grafiche………………………………
Conosce l’uso di strumenti, gli enti geometrici fondamentali e le unità di misura.
Individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti.
Risolve quesiti , applica procedimenti di calcolo e proprietà
Saper scegliere e utilizzare strumenti di misura
Saper confrontare, ordinare e classificare
Saper individuare proprietà, analogie e differenze
Legge la realtà, identifica e risolve problemi individua i dati e formula ipotesi di soluzione e verifica
Saper individuare dati ed elementi di un problema
Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema
Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti
Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati
Comprende e usa il linguaggio e i simboli della matematica per indagare e spiegare fenomeni in contesti vari
Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico
Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni
Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche
Conoscenza degli elementi propri della disciplina
Acquisire il metodo sperimentale
Conoscere La struttura dei viventi e della materia
Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute.
Osservazione di fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti
Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale
Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali
Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza
Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali
Formulazione di ipotesi e loro verifica anche sperimentale
Saper problematizzare fatti e fenomeni
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto dell’ambiente naturale.
Saper formulare ipotesi sperimentali
Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti
Comprensione e uso dei linguaggi specifici
Comprendere termini e simboli scientifici
Saper decodificare un testo scientifico
Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 81 di 130
81
Classe seconda
MATEMATICA
SCIENZE
Conoscenza degli elementi fondamentali della matematica
Conosce termini, definizioni e proprietà
Conosce le regole di calcolo con i numeri razionali e……
Conosce le regole matematiche e grafiche
Conosce i poligoni e i relativi teoremi.
Individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti.
Saper applicare i procedimenti di calcolo e di misura
Saper applicare regole, proprietà, procedimenti ed algoritmi
Saper mettere in relazione quesiti diversi
Saper individuare proprietà, analogie e differenze
Legge la realtà, identifica e risolve problemi individua i dati e formula ipotesi di soluzione e verifica
Saper individuare dati ed elementi di un problema
Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema
Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti
Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati
Comprende e usa il linguaggio e i simboli della matematica per indagare e spiegare fenomeni in contesti vari
Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico
Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni
Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche
Conoscenza degli elementi propri della disciplina
Conoscere termini specifici
Conoscere in termini essenziali le relazioni uomo-ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute.
Osservazione di fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti
Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale
Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali
Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza
Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali
Formulazione di ipotesi e loro verifica anche sperimentale
Saper problematizzare fatti e fenomeni
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della salute e dell’ambiente
Saper formulare ipotesi sperimentali
Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti
Comprensione e uso dei linguaggi specifici Comprendere termini e simboli scientifici
Saper decodificare un testo scientifico
Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 82 di 130
82
Classe terza
MATEMATICA
SCIENZE
Conoscenza degli elementi fondamentali della matematica
Conosce termini, definizioni e proprietà
Conosce le regole di calcolo numerico e letterale
Conosce le formule matematiche e le rappresentazioni grafiche
Conosce i solidi e i relativi teoremi.
Individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti.
Saper applicare le tecniche di calcolo numerico e letterale
Saper applicare regole, proprietà, procedimenti ed algoritmi
Saper mettere in relazione quesiti diversi
Saper individuare proprietà, analogie e differenze
Legge la realtà, identifica e risolve problemi individua i dati e formula ipotesi di soluzione e verifica
Saper individuare dati ed elementi di un problema
Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema
Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti
Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati
Comprende e usa il linguaggio e i simboli della matematica per indagare e spiegare fenomeni in contesti vari
Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico
Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni
Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche
Descrivere verbalmente situazioni problematiche usando il linguaggio matematico
Conoscenza degli elementi propri della disciplina
Conoscere termini specifici
Conoscere informazioni scientifiche e saper identificare le relazioni uomo-ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute.
Osservazione di fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti
Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale
Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali
Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza
Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali
Formulazione di ipotesi e loro verifica anche sperimentale
Saper problematizzare fatti e fenomeni
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della salute e dell’ambiente
Saper formulare ipotesi sperimentali
Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti
Comprensione e uso dei linguaggi specifici
Comprendere termini e simboli scientifici
Saper decodificare un testo scientifico
Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 83 di 130
83
Griglia di valutazione per le prove scritte di matematica
Indicatori:
Conoscenze
Comprensione e uso dei linguaggi specifici
Elaborazione e applicazione di proprietà e procedure
% Ottenuta Voto in decimi Descrittori
0 – 1
1
La prova non è stata svolta/viene consegnata in bianco
2
2
La prova è stata svolta in modo errato e molto limitato
Da 3 a 34
3
Prova inadeguata rispetto alle conoscenze e alle abilità richieste, con numerosi e gravi errori concettuali, di procedimento/esecuzione
Da 35 a 44
4
Prova incompleta e/o approssimativa, con numerosi i errori, superficiale rispetto alle conoscenze e alle abilità richieste
Da 45 a 54
5
Prova superficiale e limitata poco approfondita con errori e non del tutto adeguata alle conoscenze e alle abilità di base richieste
Da 55 a 64
6
Prova semplice essenziale e poco approfondita ma complessivamente adeguata alle conoscenze e alle abilità di base richieste
Da 65 a 74
7
Prova complessivamente rispondente agli indicatori, con alcuni errori di ordine concettuale e formale, procedurale/esecutivo, organizzativo
Da 75 a 84
8
Prova corretta rispetto a tutti gli indicatori, con rare incertezze formali, procedurali/esecutive
Da 85 a 94
9
Prova positiva/molto positiva rispetto a tutti gli indicatori, con rare incertezze formali
Da 95 a 100
10
Prova completa, approfondita a livello personale rispetto a tutti gli obiettivi, senza alcuna incertezza formale, rielaborata con precisione e accuratezza
Griglia di valutazione per la prova orale
INDICATORI
PUNTI GIUDIZIO
CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI
2
2 Complete e approfondite
1,5 Complete
1 Essenziali
0,5 Superficiali
0 Frammentarie
ESPOSIZIONE DEGLI
ARGOMENTI
2
2 Fluida, sicura
1,5 Chiara, logica
1 Chiara e semplice
0,5 Semplice,pertinente
0 Insicura guidata
CAPACITA’ DI COLLEGAMENTO
2
2 Utilizza autonomamente le conoscenze acquisite in nuove situazioni
1,5 Collega le conoscenze acquisite autonomamente
1 Collega le conoscenze acquisite, se richiesto
0,5 Collega le conoscenze acquisite, se guidato
0 Non sa effettuare collegamenti
CONOSCENZA DEI TERMINI
SPECIFICI
2
2 Appropriata
1,5 Specifica
1 Corretta
0,5 Scarsa
0 Carente
METODO DI STUDIO
2
2 Sa individuare autonomamente e con facilità informazioni, concetti e problemi
1,5 Sa individuare informazioni e concetti
1 Sa individuare le informazioni più opportune
0,5 Se guidato, individua solo qualche informazione
0 Non sa individuare le informazioni essenziali
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 84 di 130
84
MUSICA
1. FUNZIONI FORMATIVE DELLA MUSICA E TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL TRIENNIO
Il piano di lavoro annuale generale Per attivare le risorse degli alunni è necessario partire dal loro vissuto fondando su di esso la scelta dei contenuti che, nel caso di un vissuto poco esteso, possono partire dall’individuazione, riconoscimento, ricostruzione, rielaborazione e riproduzione di un ambiente sonoro; nel caso di un vissuto più attivo e cosciente, dall’ultima canzone dell’estate o dai brani suonati e/o cantati nel corso dell’anno scolastico precedente. Per gli alunni delle prime classi, è necessario partire dal loro vissuto scolastico o da altre esperienze anche familiari. Questa prima fase, di rilevazione iniziale o di adattamento, è fondamentale per la costruzione del modello operativo che sarà utilizzato fino a conclusione del percorso didattico: essa, quindi, non può essere chiusa prima della conclusione del mese di Ottobre. A partire dal mese di Novembre, sarà strutturato un percorso operativo di massima di durata annua, comprendente competenze, abilità/capacità, conoscenze, metodi, modalità di verifica e valutazione, soluzioni organizzative e strategie di apprendimento per ciascuna classe, da integrare, nella massima autonomia, con le proposte operative, le attività ed i contenuti presenti nei libri di testo opportunamente adottati. Le finalità disciplinari si articolano su due macrolivelli: PRODUZIONE e FRUIZIONE CONSAPEVOLE. Lo scopo è quello di favorire lo sviluppo della musicalità che è innata in ciascuno; promuovere l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e affettivo-sociali della personalità; contribuire al benessere psicofisico in una prospettiva di prevenzione del disagio e di risposta alle esigenze caratteristiche della fascia di età di riferimento.
FUNZIONI FORMATIVE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI MUSICA AL TERMINE DEL TRIENNIO
FUNZIONE COGNITIVO-CULTURALE: gli alunni esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della realtà, sviluppano un pensiero intuitivo, creativo, duttile, partecipano al patrimonio delle diverse culture e costruiscono l’universo di significati alla base della concezione del mondo nel quale vive la comunità nella quale essi stessi insistono.
FUNZIONE LINGUISTICO-COMUNICATIVA: gli alunni esercitano la capacità di espressione e comunicazione attraverso gli strumenti e le tecniche specifiche del linguaggio musicale.
FUNZIONE EMOTIVO-AFFETTIVA: gli alunni esercitano la capacità di riflessione critica sulla formalizzazione simbolica delle emozioni, sull’influenza da esse esercitata sul proprio comportamento, educandone il grado ed il tipo di risposta.
FUNZIONE IDENTITARIA-INTERCULTURALE: gli alunni prendono coscienza della propria identità e tradizione culturale e acquisiscono gli strumenti per la conoscenza, il confronto, il rispetto di altre espressioni culturali.
FUNZIONE RELAZIONALE: gli alunni instaurano relazioni interpersonali e di gruppo, fondate su pratiche compartecipate e sull’ascolto condiviso.
FUNZIONE CRITICO-ESTETICA: gli alunni sviluppano una sensibilità basata sull’ascolto critico e sull’interpretazione dei messaggi sonori e di tutte quelle espressioni comunicative legate e/o veicolate dal messaggio sonoro, acquisendo autonomia di giudizio ed elevando il proprio grado di fruizione estetica del patrimonio artistico, sociale e culturale.
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.
Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento ed alla riproduzione di brani musicali.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici.
Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali, riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale.
Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato ed adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta.
Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche ed alle diversità culturali contemporanee.
Integra con altri saperi ed altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 85 di 130
85
2. OBIETTIVI, CONTENUTI, VERIFICHE E VALUTAZIONE ANNUALI
AREA DISCIPLINARE
OBIETTIVI CLASSI PRIME OBIETTIVI CLASSI SECONDE OBIETTIVI CLASSI TERZE
Ascolto, Interpretazione, Analisi, e Conoscenze specifiche
Ascoltare e differenziare i suoni dai rumori
Riconoscere e differenziare gli eventi sonori della realtà quotidiana.
Riconoscere i caratteri identificativi del suono.
Comprendere le relazioni tra linguaggio musicale e parlato.
Comprendere i fattori prosodici di parole e frasi, le strutture ritmiche delle parole e il valore espressivo delle onomatopee.
Conoscere le famiglie strumentali dell’orchestra tradizionale.
Riconoscere all’ascolto i diversi timbri strumentali.
Ascoltare brani musicali rappresentativi e di facile comprensione per analizzarne, con linguaggio appropriato, le strutture fondamentali, il significato espressivo, le variazioni agogico-timbriche.
Comprendere significati e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici anche in relazione con altre espressioni artistiche e culturali.
Conoscere ed ascoltare gli strumenti della musica etnica.
Conoscere le peculiarità stilistiche di epoche e generi musicali diversi.
Conoscere i criteri di organizzazione formale tradizionali e le principali forme e strutture del linguaggio musicale e la loro valenza espressiva anche in relazione ad altri linguaggi.
Descrivere le caratteristiche acustico-fisiche del suono usando la terminologia specifica.
Correlare la costruzione dei messaggi musicali con la funzione espressivo-comunicativa.
Riconoscere all’ascolto la ripetizione, la variazione, il contrasto delle parti.
Riconoscere le principali formazioni strumentali ed i singoli timbri.
Comprendere significati e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici anche in relazione con altre espressioni artistiche e culturali.
Confrontare e comprendere prodotti musicali di diverse culture, forme e stili con atteggiamento analitico.
Approfondire le funzioni sociali della musica nel nostro tempo.
Conoscere i principali usi e funzioni della musica nella realtà contemporanea con particolare attenzione ai mass-media ed alla musica di consumo.
Saper esprimere giudizi personali e motivati nei confronti dei vari generi musicali con terminologia appropriata.
Comprendere significati e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici anche in relazione con altre espressioni artistiche e culturali.
Linguaggio Specifico
Comprendere il significato di notazione.
Comprendere il significato segno/suono.
Usare i primi segni grafici grammaticali del linguaggio musicale
Riconoscere l’organizzazione ritmica dei suoni e di semplici frasi ritmico-melodiche
Riconoscere semplici strutture del linguaggio musicale.
Comprendere ed usare le regole del linguaggio musicale (leggere e scrivere frasi ritmico-melodiche).
Utilizzare la simbologia musicale per la trascrizione dei parametri del suono.
Rappresentare graficamente la costruzione di frammenti musicali e/o la forma di facili brani individuando la ripetizione o la diversità delle parti.
Acquisire i primi elementi della scrittura musicale con semplice software specifico
Ampliare e migliorare l’uso della notazione musicale.
Leggere e scrivere frasi ritmico-melodiche complesse.
Riconoscere, distinguere ed analizzare le strutture ritmico-melodiche di brani complessi.
Rappresentare graficamente la costruzione di frammenti musicali e/o la forma di brani complessi individuando la ripetizione o la diversità delle parti.
Usare un software specifico per la notazione.
Pratica Vocale e Strumentale
Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani corali ad una voce anche con l’accompagnamento di basi musicali appropriate, desunti da repertori senza preclusioni di generi, epoche o stili.
Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici melodici.
Eseguire sequenze ritmiche con le mani o con strumenti didattici a percussione.
Eseguire facili esercizi con strumenti didattici melodici, sia ad orecchio sia leggendo la notazione sul pentagramma.
Eseguire facili frasi melodiche tramite lettura intonata delle note.
Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani corali ad una o due voci, con l’accompagnamento di basi musicali appropriate, desunti da repertori senza preclusioni di generi, epoche o stili.
Utilizzare consapevolmente i parametri del suono per improvvisazioni parlate o cantate.
Migliorare la tecnica esecutiva degli strumenti didattici.
Eseguire semplici brani con strumenti didattici melodici, sia ad orecchio sia leggendo la notazione sul pentagramma.
Eseguire da soli e in gruppo brani ad una o più voci (parlati, declamati, intonati) controllando l’espressione e curando il sincronismo e la fusione delle voci.
Eseguire brani melodici tramite lettura intonata delle note.
Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani corali ad una o due voci, con l’accompagnamento di basi musicali appropriate, desunti da repertori senza preclusioni di generi, epoche o stili.
Utilizzare consapevolmente i
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 86 di 130
86
Leggere ed eseguire brani strumentali, da soli o in gruppo, mantenendo il tempo.
Utilizzare consapevolmente i parametri del suono in improvvisazioni strumentali.
Accompagnare il canto o le esecuzioni strumentali con adeguati ostinati ritmici.
parametri del suono per improvvisazioni parlate o cantate.
Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici.
Eseguire brani strumentali di difficoltà crescente.
Utilizzare consapevolmente i parametri del suono in improvvisazioni strumentali.
Elaborazione e Rielaborazione
di materiali sonori: Produzione Creativa
Usare la voce per variare i fattori prosodici di frasi parlate e/o cantate.
Inventare, produrre, scrivere e improvvisare semplici sequenze ritmiche.
Rielaborare le corrispondenze suono-segno con linguaggio personalizzato grafico-pittorico.
Rielaborare materiali sonori dati mediante l’ascolto, l’analisi, la sperimentazione e la manipolazione di oggetti sonori, utilizzando anche semplici software di scrittura musicale.
Usare la voce per variare i fattori prosodici di frasi parlate e/o cantate.
Inventare, produrre, scrivere e improvvisare sequenze ritmiche di difficoltà graduale.
Inventare, produrre, scrivere e improvvisare semplici sequenze melodiche.
Rielaborare le corrispondenze suono-segno con linguaggio personalizzato grafico-pittorico.
Rielaborare e riorganizzare materiali sonori dati e semplici strutture melodico-ritmiche mediante l’ascolto, l’analisi, la sperimentazione e la manipolazione di oggetti sonori, utilizzando anche semplici software di scrittura musicale.
Creare o scegliere materiali sonori per sonorizzare racconti, poesie.
Intervenire creativamente nell’organizzazione e realizzazione di attività musicali.
Progettare e realizzare messaggi musicali autonomi o associati ad altri linguaggi: drammatizzazioni, coreografie, sonorizzazioni.
Usare in maniera creativa mezzi di produzione, riproduzione e registrazione dei suoni.
Modificare o manipolare intenzionalmente brani musicali intervenendo sui caratteri sonori ed espressivi.
Rielaborare e riorganizzare materiali sonori dati e complesse strutture melodico-ritmiche mediante l’ascolto, l’analisi, la sperimentazione e la manipolazione di oggetti sonori, utilizzando anche semplici software di scrittura musicale.
PIANO DI LAVORO INDIVID.
OBIETTIVI CLASSI PRIME OBIETTIVI CLASSI SECONDE OBIETTIVI CLASSI TERZE
Standard minimi di accettabilità
Conoscere e usare i primi elementi della notazione musicale: pentagramma, chiave di sol, note, figure e pause fino alla minima.
Saper intonare facili melodie per imitazione.
Conoscere la posizione delle mani sul flauto e la disposizione dei primi cinque suoni naturali.
Saper suonare almeno due melodie con figure e pause fino alla minima e con estensione di cinque note.
Riconoscere e differenziare le funzioni sociali della musica e i suoni dell’ambiente.
Inventare o riconoscere semplici sequenze ritmiche binarie e riprodurle con le mani.
Conoscere ed usare gli elementi della notazione fino alla semiminima comprese le pause.
Saper intonare semplici melodie per imitazione rispettando i parametri musicali.
Conoscere la posizione delle mani sul flauto e la disposizione dei suoni naturali all’ottava.
Saper suonare almeno due melodie con figure e pause fino alla semiminima e con estensione all’ottava.
Saper riconoscere alcuni timbri strumentali e le variabili del suono.
Saper variare una melodia nei suoi aspetti dinamici ed agogici.
Saper formare semplici combinazioni ritmico-melodiche.
Conoscere ed usare gli elementi della notazione fino alla croma con relativa pausa.
Saper suonare almeno due melodie leggendo lo spartito ed in estensione di ottava.
Saper cantare da solo o in gruppo brani desunti dal repertorio.
Saper parlare di un genere o di uno stile musicale moderno o contemporaneo.
Saper variare una melodia nei suoi aspetti dinamici ed agogici cantando o suonando.
Collaborare fattivamente nella realizzazione di un’attività musicale sapendo gestire mezzi di riproduzione-registrazione.
Strategie di recupero-potenziamento
Creare una pausa didattica, a Gennaio e Maggio, durante la quale gli alunni, per gruppi eterogenei, si divideranno negli spazi della classe per creare mappe concettuali (su cartelloni o anche multimediali) di riepilogo, per l’attività di Storia della Musica e per svolgere esercitazioni vocali e strumentali d’insieme, per l’attività
Creare una pausa didattica, a Gennaio e Maggio, durante la quale gli alunni, per gruppi eterogenei, si divideranno negli spazi della classe per creare mappe concettuali (su cartelloni o anche multimediali) di riepilogo, per l’attività di Storia della Musica e per svolgere esercitazioni vocali e strumentali d’insieme, per l’attività
Creare una pausa didattica, a Gennaio e Maggio, durante la quale gli alunni, per gruppi eterogenei, si divideranno negli spazi della classe per creare mappe concettuali (su cartelloni o anche multimediali) di riepilogo, per l’attività di Storia della Musica e per svolgere esercitazioni
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 87 di 130
87
di Pratica Vocale e Strumentale. di Pratica Vocale e Strumentale. vocali e strumentali d’insieme, per l’attività di Pratica Vocale e Strumentale.
AREE DI APPREND. CONDIVISE
OBIETTIVI CLASSI PRIME OBIETTIVI CLASSI SECONDE OBIETTIVI CLASSI TERZE
Identità personale e orientamento
Scoprire la propria dimensione relazionale mettendo a disposizione le proprie conoscenze e abilità per la realizzazione delle attività in comune.
Divenire più consapevoli delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le inadeguatezze.
Comprendere le modifiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale.
Individuare proprie capacità, attitudini, interessi, passioni, misurandosi con le varie attività.
Scoprire la propria dimensione relazionale mettendo a disposizione le proprie conoscenze e abilità per la realizzazione delle attività in comune.
Divenire più consapevoli delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le inadeguatezze.
Comprendere le modifiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale.
Individuare proprie capacità, attitudini, interessi, passioni, misurandosi con le varie attività.
Scoprire la propria dimensione relazionale mettendo a disposizione le proprie conoscenze e abilità per la realizzazione delle attività in comune.
Divenire più consapevoli delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le inadeguatezze.
Comprendere le modifiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale.
Individuare proprie capacità, attitudini, interessi, passioni, misurandosi con le varie attività.
Progettazione consapevole
Prevedere percorsi operativi anche creativi per raggiungere i risultati attesi.
Riconoscere e soddisfare bisogni ed interessi propri ed altrui nelle varie esplicazioni delle attività usando i diversi linguaggi appresi.
Contribuire alla realizzazione di un’attività comune inserendosi in essa in modo personale e critico, elaborando proposte operative e ipotesi d’intervento.
Prevedere percorsi operativi anche creativi per raggiungere i risultati attesi.
Riconoscere e soddisfare bisogni ed interessi propri ed altrui nelle varie esplicazioni delle attività usando i diversi linguaggi appresi.
Contribuire alla realizzazione di un’attività comune inserendosi in essa in modo personale e critico, elaborando proposte operative e ipotesi d’intervento.
Prevedere percorsi operativi anche creativi per raggiungere i risultati attesi.
Riconoscere e soddisfare bisogni ed interessi propri ed altrui nelle varie esplicazioni delle attività usando i diversi linguaggi appresi.
Contribuire alla realizzazione di un’attività comune inserendosi in essa in modo personale e critico, elaborando proposte operative e ipotesi d’intervento.
Disponibilità a collaborazione e tolleranza
Esprimere concretamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro e contribuire al valore della solidarietà all’interno ed all’esterno della classe.
Riconoscere attività ed atteggiamenti che nelle relazioni interpersonali sottolineano gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione.
Migliorare il comportamento sociale: autocontrollo, rispetto delle regole, correttezza nella comunicazione sia con i coetanei sia con gli adulti.
Rispettare ed apprezzare le altre Culture conoscendole e praticandone le espressioni artistiche, letterarie, linguistiche, musicali.
Esprimere concretamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro e contribuire al valore della solidarietà all’interno ed all’esterno della classe.
Riconoscere attività ed atteggiamenti che nelle relazioni interpersonali sottolineano gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione.
Migliorare il comportamento sociale: autocontrollo, rispetto delle regole, correttezza nella comunicazione sia con i coetanei sia con gli adulti.
Rispettare ed apprezzare le altre Culture conoscendole e praticandone le espressioni artistiche, letterarie, linguistiche, musicali.
Esprimere concretamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro e contribuire al valore della solidarietà all’interno ed all’esterno della classe.
Riconoscere attività ed atteggiamenti che nelle relazioni interpersonali sottolineano gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione.
Migliorare il comportamento sociale: autocontrollo, rispetto delle regole, correttezza nella comunicazione sia con i coetanei sia con gli adulti.
Rispettare ed apprezzare le altre Culture conoscendole e praticandone le espressioni artistiche, letterarie, linguistiche, musicali.
Autonomia di giudizio
Sviluppare capacità di valutazione critica delle proprie azioni e di giudizio personale su eventi significativi.
Sviluppare capacità di giudizio critico nei confronti di quanto proposto dai mass-media, soprattutto a livello artistico e
Sviluppare capacità di valutazione critica delle proprie azioni e di giudizio personale su eventi significativi.
Sviluppare capacità di giudizio critico nei confronti di quanto proposto dai mass-media, soprattutto a livello artistico e
Sviluppare capacità di valutazione critica delle proprie azioni e di giudizio personale su eventi significativi.
Sviluppare capacità di giudizio critico nei confronti di quanto proposto dai mass-media, soprattutto a livello artistico e
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 88 di 130
88
musicale.
Riflettere sulle ragioni del proprio agire, motivandolo adeguatamente in relazione al contesto ed ai valori di riferimento.
Ricercare ed esplicitare le cause e gli elementi caratterizzanti di esperienze problematiche vissute all’interno del gruppo-classe.
musicale.
Riflettere sulle ragioni del proprio agire, motivandolo adeguatamente in relazione al contesto ed ai valori di riferimento.
Ricercare ed esplicitare le cause e gli elementi caratterizzanti di esperienze problematiche vissute all’interno del gruppo-classe.
musicale.
Riflettere sulle ragioni del proprio agire, motivandolo adeguatamente in relazione al contesto ed ai valori di riferimento.
Ricercare ed esplicitare le cause e gli elementi caratterizzanti di esperienze problematiche vissute all’interno del gruppo-classe.
Senso morale e Legalità
Comprendere la funzione di regole e ruoli in ordine allo sviluppo personale, assumendo comportamenti appropriati.
Assumere precise responsabilità nelle diverse situazioni scolastiche anche attraverso il confronto con figure di riferimento adulte.
Riconoscere l’importanza della Legalità e dei comportamenti coerenti con essa, anche attraverso l’analisi dei messaggi mediatici.
Comprendere la funzione di regole e ruoli in ordine allo sviluppo personale, assumendo comportamenti appropriati.
Assumere precise responsabilità nelle diverse situazioni scolastiche anche attraverso il confronto con figure di riferimento adulte.
Riconoscere l’importanza della Legalità e dei comportamenti coerenti con essa, anche attraverso l’analisi dei messaggi mediatici.
Comprendere la funzione di regole e ruoli in ordine allo sviluppo personale, assumendo comportamenti appropriati.
Assumere precise responsabilità nelle diverse situazioni scolastiche anche attraverso il confronto con figure di riferimento adulte.
Riconoscere l’importanza della Legalità e dei comportamenti coerenti con essa, anche attraverso l’analisi dei messaggi mediatici.
OBIETTIVI TRASVERSALI
CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
Comportamento sociale
Acquisire autocontrollo e rispetto delle regole
Acquisire disponibilità a collaborare nell’esecuzione delle attività.
Acquisire capacità di comunicare con compagni ed adulti.
Accettare le diversità e le differenze.
Acquisire autocontrollo e rispetto delle regole
Acquisire disponibilità a collaborare nell’esecuzione delle attività.
Acquisire capacità di comunicare con compagni ed adulti.
Accettare le diversità e le differenze.
Acquisire autocontrollo e rispetto delle regole
Acquisire disponibilità a collaborare nell’esecuzione delle attività.
Acquisire capacità di comunicare con compagni ed adulti.
Accettare le diversità e le differenze.
Comportamento personale
Acquisire:
Autostima
Autonomia
Attenzione
Impegno
Correttezza
Organizzazione e metodo di studio/lavoro
Pertinenza degli interventi
Acquisire:
Autostima
Autonomia
Attenzione
Impegno
Correttezza
Organizzazione e metodo di studio/lavoro
Pertinenza degli interventi
Acquisire:
Autostima
Autonomia
Attenzione
Impegno
Correttezza
Organizzazione e metodo di studio/lavoro
Pertinenza degli interventi
Competenze linguistico-espressive e operative
Acquisire:
Capacità di lettura scorrevole ed espressiva.
Capacità di comprensione dei messaggi verbali e non.
Capacità di produzione di messaggi verbali e non.
Competenza lessicale comune e specifica delle varie discipline.
Capacità di motivazione dei giudizi, riflessione critica sulle espressioni verbali e non impiegate e sulle attività svolte.
Capacità di usare correttamente materiali e strumenti.
Coordinazione senso-motoria.
Abilità manuali.
Acquisire:
Capacità di lettura scorrevole ed espressiva.
Capacità di comprensione dei messaggi verbali e non.
Capacità di produzione di messaggi verbali e non.
Competenza lessicale comune e specifica delle varie discipline.
Capacità di motivazione dei giudizi, riflessione critica sulle espressioni verbali e non impiegate e sulle attività svolte.
Capacità di usare correttamente materiali e strumenti.
Coordinazione senso-motoria.
Abilità manuali.
Acquisire:
Capacità di lettura scorrevole ed espressiva.
Capacità di comprensione dei messaggi verbali e non.
Capacità di produzione di messaggi verbali e non.
Competenza lessicale comune e specifica delle varie discipline.
Capacità di motivazione dei giudizi, riflessione critica sulle espressioni verbali e non impiegate e sulle attività svolte.
Capacità di usare correttamente materiali e strumenti.
Coordinazione senso-motoria.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 89 di 130
89
Abilità manuali.
CONTENUTI LIBRO “E’ UN’ALTRA MUSICA” organizzati per il Registro Elettronico ARGO
CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
Modulo 1 – Pratica Strumentale e Vocale
Vol. A LINGUAGGIO:
Unità 1
Unità 2
Unità 3 (livelli Pre, 1 e 2) Vol. A TECNICA:
Unità 3 (livelli Pre e 6) Vol. A REPERTORIO:
Unità 5
Vol. A LINGUAGGIO:
Unità 3 (livelli 3, 4 e 5) Vol. A TECNICA:
Unità 3
Unità 4 Vol. A REPERTORIO:
Unità 5
Vol. A LINGUAGGIO:
Unità 3 Vol. A TECNICA:
Unità 3 Vol. A REPERTORIO:
Unità 5
Modulo 2 – Storia, funzioni sociali e tematiche trasversali
Vol. B:
Unità 1 – Funzioni Sociali
Unità 2 – Forme e Stili
Unità 3 – Antichità
Unità 4 – Medioevo
Vol. B:
Unità 2 – Forme e Stili
Unità 5 – Rinascimento
Unità 6 – Barocco
Unità 7 – Classicismo
Vol. B:
Unità 2 – Forme e Stili
Unità 8 – Romanticismo
Unità 9 – Novecento
Unità 10 – Jazz
Tematiche trasversali
CONTENUTI LIBRO “GUARDA CHE MUSICA!” organizzati per il Registro Elettronico ARGO
CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
Modulo 1 – Pratica Strumentale e Vocale
Vol. A PARTE SECONDA
Unità 1
Unità 3
Unità 6 Vol. B PARTE PRIMA
Unità 1
Unità 2 Vol. B PARTE SECONDA
Unità 1
Unità 3 Vol. B PARTE TERZA
Repertorio
Vol. A PARTE SECONDA
Unità 1, 3 e 6 (riepilogo)
Unità 2
Unità 4
Unità 5 Vol. B PARTE PRIMA
Unità 1 e 2 (riepilogo) Vol. B PARTE SECONDA
Unità 1 e 3 (riepilogo) Vol. B PARTE TERZA
Repertorio
Vol. A PARTE SECONDA
Unità da 1 a 6 (riepilogo) Vol. B PARTE PRIMA
Unità 1 e 2 (riepilogo)
Unità 3 Vol. B PARTE SECONDA
Unità 1 e 3 (riepilogo) Vol. B PARTE TERZA
Repertorio
Modulo 2 – Storia, funzioni sociali e tematiche trasversali
Vol. A PARTE TERZA
Unità 1
Unità 2
Unità 3
Vol. A PARTE TERZA
Unità 4
Unità 5
Unità 6
Vol. A PARTE TERZA
Unità 7
Unità 8 Vol. A PARTE PRIMA
Unità 1
Unità 2
Unità 3
VERIFICHE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE
Sommative Quadrimestrali
Funzione linguistico-comunicativa: linguaggio specifico; pratica strumentale e vocale; produzione e rielaborazione dei materiali sonori.
Funzione cognitivo-culturale: ascolto; interpretazione ed analisi; conoscenze delle diverse forme, stili e culture musicali.
Funzione linguistico-comunicativa: linguaggio specifico; pratica strumentale e vocale; produzione e rielaborazione dei materiali sonori.
Funzione cognitivo-culturale: ascolto; interpretazione ed analisi; conoscenze delle diverse forme, stili e culture musicali
Funzione linguistico-comunicativa: linguaggio specifico; pratica strumentale e vocale; produzione e rielaborazione dei materiali sonori.
Funzione cognitivo-culturale: ascolto; interpretazione ed analisi; conoscenze delle diverse forme, stili e culture musicali
Periodiche delle Competenze
Lettura e Scrittura della Musica.
Comprensione ed uso del
Lettura e Scrittura della Musica.
Comprensione ed uso del
Lettura e Scrittura della Musica.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 90 di 130
90
linguaggio specifico
Ascolto, analisi ed interpretazione.
Creazione e rielaborazione personale
linguaggio specifico
Ascolto, analisi ed interpretazione.
Creazione e rielaborazione personale
Comprensione ed uso del linguaggio specifico
Ascolto, analisi ed interpretazione.
Creazione e rielaborazione personale
VALUTAZIONE CLASSI PRIME La Valutazione delle Competenze di Musica è espressa come segue: “Conoscenze e competenze della teoria e grammatica musicale e dei contesti storici; capacità di ascolto, collegamento, organizzazione e rielaborazione dei materiali sonori; uso del linguaggio specifico e delle tecniche esecutive strumentali e vocali: ____/10” Il voto è espresso in decimi da 1 a 10 coerentemente con le corrispondenze specificate nello schema sotto indicato:
CLASSI SECONDE La Valutazione delle Competenze di Musica è espressa come segue: “Conoscenze e competenze della teoria e grammatica musicale e dei contesti storici; capacità di ascolto, collegamento, organizzazione e rielaborazione dei materiali sonori; uso del linguaggio specifico e delle tecniche esecutive strumentali e vocali: ____/10” Il voto è espresso in decimi da 1 a 10 coerentemente con le corrispondenze specificate nello schema sotto indicato:
CLASSI TERZE La Valutazione delle Competenze di Musica è espressa come segue: “Conoscenze e competenze della teoria e grammatica musicale e dei contesti storici; capacità di ascolto, collegamento, organizzazione e rielaborazione dei materiali sonori; uso del linguaggio specifico e delle tecniche esecutive strumentali e vocali: ____/10” Il voto è espresso in decimi da 1 a 10 coerentemente con le corrispondenze specificate nello schema sotto indicato:
Voce corrispondente Voto
Complete, approfondite, ampliate 10
Complete e approfondite 9
Abbastanza complete 8
Adeguate 7
Sufficienti 6
Parziali 5
Carenti
Gravemente carenti
Assolutamente carenti
Inesistenti
4
3
2
1
Voce corrispondente Voto
Complete, approfondite, ampliate 10
Complete e approfondite 9
Abbastanza complete 8
Adeguate 7
Sufficienti 6
Parziali 5
Carenti
Gravemente carenti
Assolutamente carenti
Inesistenti
4
3
2
1
Voce corrispondente Voto
Complete, approfondite, ampliate 10
Complete e approfondite 9
Abbastanza complete 8
Adeguate 7
Sufficienti 6
Parziali 5
Carenti
Gravemente carenti
Assolutamente carenti
Inesistenti
4
3
2
1
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 91 di 130
91
STRUMENTO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado Nel campo della formazione musicale l'insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all'interno dei quali si individua l'acquisizione di alcuni traguardi essenziali, quali: • il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità di attribuzione di senso; • la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte; • l'acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; • un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell'attività senso-motoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi; • un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione. Orientamenti Formativi L'insegnamento strumentale: – promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa; – integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva; – offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale; – fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio. In particolare la produzione dell'evento musicale attraverso la pratica strumentale: • comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualità in rapporto al sistema operativo dello strumento concorrendo allo sviluppo delle abilità senso-motorie legate a schemi temporali precostituiti; • dà all'alunno la possibilità di accedere direttamente all'universo di simboli, significati e categorie fondanti il linguaggio musicale che i repertori strumentali portano con sé; • consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione critico-estetiche; • permette l'accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione - composizione), sviluppando la dimensione creativa dell'alunno. L'essenziale aspetto performativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione intersoggettiva e pubblica dell'evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al senso di appartenenza sociale.
CONTENUTI FONDAMENTALI I contenuti delle singole specificità strumentali che devono essere perseguiti sono: • ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento;
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 92 di 130
92
• autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico; • padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l'imitazione e l'improvvisazione, sempre opportunamente guidata; • lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del riconoscimento dei suoi parametri costitutivi; • acquisizione, da parte degli alunni, di un metodo di studio basato sull'individuazione dell'errore e della sua correzione; • promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica di insieme e la conseguente interazione di gruppo. La capacità di lettura va rinforzata dalla "lettura a prima vista" e va esercitata non soltanto sulla notazione tradizionale ma anche su quelle che utilizzano altri codici, con particolare riferimento a quelli più consoni alle specificità strumentali.
FLAUTO TROMBA PIANOFORTE CHITARRA
• Acquisizione e sviluppo della
tecnica di respirazione
attraverso il controllo e la
consapevolezza dei processi
inspiratorio ed espiratorio;
• acquisizione della tecnica di
emissione nei tre registri e
progressivo sviluppo di una
buona sonorità, della capacità di
controllo del suono e di
intonazione nelle diverse
situazioni timbriche e dinamiche
e nei cambi di registro;
• acquisizione consapevole della
funzione dei segni dinamici,
agogici ed espressivi e loro
realizzazione;
• acquisizione del controllo della
postura e della posizione della
mano;
• conoscenza delle posizioni
cromatiche dello strumento nei
tre registri e acquisizione di una
sicura tecnica "digitale"
(precisione nella coordinazione
dei movimenti e sviluppo del
controllo delle diverse velocità);
• controllo consapevole delle
"articolazioni" (uso del legato e
staccato, qualità e velocità dello
staccato, utilizzo dei diversi tipi
di staccato e delle combinazioni
di staccato e legato);
• approccio all'esecuzione di
abbellimenti (acciaccature e
appoggiature, mordenti,
gruppetti e trilli);
• esplorazione e capacità di
utilizzo delle diverse possibilità
timbriche dello strumento,
anche in relazione ad alcune
delle moderne tecniche
compositive.
• Acquisizione di un'adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra; • sviluppo della muscolatura labiale attraverso esercitazione di "buzzing" senza e con il bocchino; • acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; • acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e controllo dell'intonazione; • acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione (crescendo, diminuendo, staccato: vari tipi, legato, accelerando, rallentando, ecc.); • ampliamento dell'estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle 7 posizioni; • conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali: frullato, glissato e utilizzo delle sordine; • conoscenza delle scale maggiori e minori fino a tre alterazioni; • esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalità maggiori fino a tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: – principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; – utilizzo di tutte le 7 posizioni e relativi armonici nell'ambito dell'estensione di 2 ottave; – staccato e legato; – variazioni dinamiche e agogiche.
• Mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note non consecutive, note ribattute, glissandi; • mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti; • bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters; • salti: note singole, bicordi, ottave, accordi. Alla fine del triennio l'alunno dovrà saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte e dovrà saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d'insieme per ciascuna delle seguenti aree: • danza (ad esempio: F. Schubert, Landler e Valzer; B. Bartòk, For children, ecc.); • pezzo di carattere (ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventù; S. Prokofiev, Music for children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dall'alunno, ecc.); • forme polifoniche e forme-sonata (ad esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette; F.J. Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven, Sonatine, ecc.); • variazioni (variazioni facili di Mozart e di Beethoven, variazioni facili di autori del '900, ecc.).
Padronanza del tocco appoggiato e libero della mano destra e relative capacità di variarne gli aspetti dinamici e timbrici; • esecuzione d'arpeggi di vari tipi anche con posizioni accordali di mano sinistra; • utilizzo e controllo delle note simultanee con e senza il pollice; • conoscenza ed uso degli accordi nelle tonalità più agevoli anche con l'inserimento del barrée; • conoscenza ed utilizzo consapevole delle posizioni dalla prima in avanti; • uso consapevole della diteggiatura di entrambe le mani; • esplorazione ed utilizzo delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento (pizzicati, glissandi, armonici, percussioni, suoni legati-staccati, ecc.). Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo che l'allievo dovrà aver acquisito prevede la capacità di eseguire brani solistici nelle tonalità più agevoli, almeno a due voci, anche, con semplici cambi di posizioni, contenenti le principali figurazioni ritmiche.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 93 di 130
93
CRITERI DI VALUTAZIONE Classi prime, seconde e terze
VOTO 10
OTTIMO –
ECCELLENTE
Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente mediante uno zelante studio personale. Mostra sicurezza tecnica ed originalità interpretativa nell’eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa con consapevolezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 9
DISTINTO
Presenta una corretta e sicura conoscenza degli elementi teorici, che approfondisce autonomamente mediante lo studio personale. Mostra agevole capacità di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa in modo pertinente i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 8
BUONO
Presenta un’adeguata conoscenza degli elementi teorici, che approfondisce mediante lo studio personale. Mostra autonoma capacità di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 7
DISCRETO
Presenta un’adeguata conoscenza degli elementi teorici che, opportunamente sollecitato, approfondisce mediante lo studio personale. Mostra qualche incertezza nell’eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati Comprende ed usa, seppure con qualche difficoltà, i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
VOTO 6
SUFFICIENTE
Presenta un’accettabile ma superficiale conoscenza degli elementi teorici. Solo se guidato riesce ad eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa con difficoltà i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Si esercita solo se sollecitato.
VOTO 5
MEDIOCRE
Presenta una parziale conoscenza degli elementi teorici. Opportunamente guidato prova ad eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati, ma con difficoltà tecniche. Applica quanto appreso per lo più in modo meccanico e si esercita solo se insistentemente sollecitato.
VOTO 4
INSUFFICIENTE
Presenta una frammentaria conoscenza degli elementi teorici, lacune nella tecnica e si esercita poco a casa. Sebbene guidato, non è in grado di eseguire correttamente gli esercizi/studi/brani assegnati.
VOTO 3
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
Presenta gravi lacune tecniche/teoriche e non si esercita a casa. Sebbene guidato, non è in grado di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati.
VOTO 2
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse per le attività proposte.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse per le attività proposte.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 94 di 130
94
ARTE E IMMAGINE
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA
Linguaggio visivo Rimuovere gli stereotipi e stimolare la creatività
Sviluppare ed approfondire la capacità di osservazione, rappresentazione ed interpretazione
Sviluppare uno stile espressivo personale progettando elaborati creativi
Tecniche espressive Conoscere ed usare le basilari tecniche espressive
Approfondire la conoscenza e l'utilizzo delle principali tecniche espressive
Utilizzare consapevolmente e adeguatamente strumenti e tecniche figurative
Produzione e rielaborazione di messaggi visivi
Realizzare semplici elaborati grafici con l'utilizzo delle varie tecniche espressive
Rappresentare la tridimensionalità attraverso la sfumatura delle ombre e delle luci e attraverso l'uso delle regole prospettiche
Copiare e rielaborare opere dei periodi trattati; progettare elaborati creativi; sviluppare uno stile espressivo personale
Storia dell'arte Maturare la consapevolezza spazio-temporale, individuare il periodo storico delle opere trattate
Consolidare la consapevolezza spaziotemporale, riconoscere le opere trattate e individuarne il periodo artistico
Riconoscere movimenti artistici, opere, stili dei periodi trattati ; contestualizzare le opere storicamente e geograficamente
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 95 di 130
95
Classe prima
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PERIODO TEMI ECONTENUTI CONOSCENZE ABILITA’
SETTEMBRE
Test d’ingresso su abilità percettive, capacità di osservazione, conoscenze di base sugli elementi del linguaggio visuale, abilità grafiche, uso del colore.
Rilevamento degli stereotipi figurativi
Vedere e osservare Lettura di immagini
Uso del linguaggio specifico di base Applicazione di tecniche grafiche ed espressive Produzione e rielaborazione Produrre elaborati grafici
OTTOBRE
U.D.1 Osservare, comprendere, comunicare L’ambiente naturale La percezione visiva Che cos’è l’arte? Alle origini dell’arte: arte preistorica Come leggere l’opera d’arte
Osservare e descrivere Leggere e comprendere. Produrre e rielaborare Il meccanismo della visione Le leggi della percezione e illusioni ottiche Il mondo vegetale: l’albero Caratteri fondamentali dell’arte preistorica Lettura ed analisi di opere d’arte
Leggere e interpretare i contenuti dei messaggi visivi e multimediali Riconoscere le leggi della percezione visiva e applicarle nella realizzazione di un messaggio visivo Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione semplice di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici
NOVEMBRE
U.D.2 Gli elementi del linguaggio visuale: punto, segno, linea, superficie, forma Il vicino Oriente antico
La grammatica visiva e i suoi codici: punto, segno, linea, pattern, texture, superficie
La forma della natura e le forme geometriche
Struttura portante delle forme geometriche
Caratteri fondamentali dell’arte delle civiltà fluviali (Mesopotamia Egitto) Lettura ed analisi di opere d’arte
Usare gli elementi visivi di base in modo espressivo e non stereotipo. Sperimentare l’uso di tecniche diverse per realizzare segni e texture Riconoscere forme secondo la loro struttura e riprodurle Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione semplice di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici
DICEMBRE GENNAIO
U.D. 3 Gli elementi del linguaggio visuale: il colore, la composizione Il mondo egeo: arte cretese e micenea Tecniche grafiche e pittoriche
Il colore: teorie del colore, aspetti percettivi, cerchio di Itten, armonie e contrasti.
La composizione: la scelta compositiva, peso visivo ed equilibrio Caratteri fondamentali dell’arte delle civiltà: cretese e micenea Lettura ed analisi di opere d’arte
Comporre colori e gradazioni cromatiche Usare correttamente il colore secondo i principi delle armonie e dei contrasti Analizzare la composizione individuando le relazioni tra gli elementi, peso ed equilibrio Lettura e interpretazione di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici
FEBBRAIO MARZO
U.D.4 Arte greca Tecniche grafiche e pittoriche
Caratteri fondamentali dell’arte greca Lettura ed analisi di opere d’arte
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione di un’opera d’arte in modo critico Produrre elaborati grafici
APRILE
U.D. 5 Arte etrusca e romana Tecniche grafiche e pittoriche
Caratteri fondamentali dell’arte etrusca e romana Lettura ed analisi di opere d’arte La composizione: il modulo e ritmo
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione di un’opera d’arte in modo critico Produrre elaborati grafici basati sulla variazione modulare di elementi grafici
MAGGIO GIUGNO
U.D.6 L’ambiente naturaleL’arte paleocristiana
Il mondo vegetale I fiori e i frutti; la natura morta Caratteri fondamentali dell’arte paleocristiana Lettura ed analisi di opere d’arte
Osservare, riconoscere e interpretare gli elementi dell’ambiente circostante Produrre elaborati con l’uso di tecniche e materiali diversi Lettura e interpretazione di un’opera d’arte in modo critico
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 96 di 130
96
CLASSE SECONDA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PERIODO TEMI E
CONTENUTI CONOSCENZE
ABILITA’
SETTEMBRE
Test su argomenti svolti nel corso dell’anno precedente. Recupero dei prerequisiti
Vedere e osservare Lettura di immagini
Uso di linguaggi specifici, riferiti alla storia dell’arte e alle leggi della percezione e della comunicazione. Applicazione di tecniche grafiche ed espressive Produzione e rielaborazione Produrre grafici
OTTOBRE
U.D.1 Luce e ombra L’arte del medioevo: Il Romanico e il Gotico
Osservare e descrivere Luce- ombra
Caratteri fondamentali dell’arte romanica e gotica
Riconoscere e descrivere i contrasti luce-ombra nella realtà e nelle rappresentazioni visive Rappresentare il volume attraverso il chiaroscuro Rappresentare composizioni di oggetti dal vero Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborate grafici
NOVEMBRE
U.D.2
Il Rinascimento L’Arte del Quattrocento Spazio: dal piano al volume Lo spazio e la rappresentazione prospettica
Quadro generale dell’arte del Rinascimento Caratteri fondamentali dell’arte del Quattrocento Lettura ed analisi di opera d’arte Raffigurare lo spazio a tre dimensioni La prospettiva intuitiva, centrale e accidentale
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Rappresentare oggetti piani e solidi e ambienti in prospettiva centrale e accidentale Riconoscere nelle immagini d’arte e nei messaggi visivi le tecniche della prospettiva Produrre elaborate grafici
DICEMBRE GENNAIO
U.D. 3
Il Rinascimento L’Arte del Cinquecento
Quadro generale dell’arte del Cinquecento Caratteri fondamentali dell’arte del Cinquecento Lettura ed analisi di opere d’arte Rielaborare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche diverse
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici
FEBBRAIO MARZO
U.D.4
Arte e ambiente Il mondo animale La figura umana
Conoscere e descrivere il mondo animale La forma del corpo Le mani Il volto Il ritratto La caricatura La maschera
Osservare, riconoscere e interpretare il mondo animale Produrre ed inventare messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi Osservare e rappresentare la figura umana Rielaborare in modo espressivo la figura umana, le mani e il volto
APRILE
U.D. 5
Il Seicento Il Settecento
Quadro generale dell’arte Barocca Caratteri fondamentali dell’arte del Seicento Lettura ed analisi di opere d’arte. Il Settecento: il vedutismo, il Rococò
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione di un’opera d’arte in modo appropriato.
MAGGIO GIUGNO
U.D.6
La Pubblicità, La Grafica.
Gli elementi fondamentali del visual design La grafica pubblicitaria
Leggere, interpretare e produrre messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati realizzati
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 97 di 130
97
CLASSE TERZA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PERIODO TEMI ECONTENUTI CONOSCENZE ABILITA’
SETTEMBRE
U.D.1 Test d’ingresso, La Prospettiva.
conoscere le regole della prospettiva accidentale
saper applicare le regole della prospettiva accidentale
OTTOBRE
U.D.2 Il Neoclassicismo, il Romanticismo.
Quadro generale e caratteri fondamentali del Neoclassicismo e del Romanticismo. Lettura e analisi di opere d’arte. Approfondimenti online
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici
NOVEMBRE
U.D.3 Il Realismo, l’Impressionismo, il Postimpressionismo
Quadro generale e caratteri fondamentali del Realismo, dell’Impressionismo, del Postimpressionismo Lettura e analisi di opere d’arte. Approfondimenti online
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici applicando le tecniche espressive dei periodi studiati
DICEMBRE GENNAIO
U.D. 4 L’Espressionismo,L’Art Nouveau, Il Secessionismo e Klimt.
Quadro generale e caratteri generali dell’ Espressionismo, dell’Art Nouveau, del Secessionismo Lettura ed analisi di opere d’arte Rielaborare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche diverse
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte. Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici
FEBBRAIO MARZO
U.D.5 Cubismo, Futurismo, Astrattismo, Dadaismo, Surrealismo, Metafisica, il Ritorno all’Ordine.
Caratteri fondamentali del Cubismo, Futurismo, Astrattismo, Dadaismo, Surrealismo, Metafisica, e architettura razionalista
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici applicando le tecniche espressive dei periodi studiati
APRILE
U.D. 6 Abitazione e arredamento, Il Design
Il metodo progettuale L’abitazione Il Design industriale
Saper osservare per progettare in modo semplice un oggetto di uso quotidiano Rappresentare in pianta un appartamento
MAGGIO GIUGNO
U.D.6 La Pop Art, L’Arte Informale, Il Graffitismo Il Fumetto
Caratteri fondamentale della Pop Art, Arte Informale, Graffitismo. Il Fumetto. La tavola, la striscia, la vignetta
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produzione di una striscia fumettistica.
METODOLOGIA Il metodo scelto per la comunicazione didattica è il metodo induttivo: si cercherà di leggere un’opera d’arte in modo semplice, facendo comprendere i principali aspetti formali, tecnici, estetici e culturali conoscere autori, movimenti, periodi artistici e saperli collocarli nel contesto storico, la conoscenza dei principali stili artistici. Il lavoro in classe sarà svolto secondo forme varie e articolate: varietà di comunicazione con la sottoscritta, stimolazione del dialogo interattivo esteso al gruppo classe , lavoro individuale alternato al lavoro in gruppi, fasi di recupero per alunni in difficoltà e di approfondimento per gli altri, performance e valutazione finale.
Le attività espressive, tipiche della disciplina saranno a scuola ed alcune volte verranno completate a casa, in orario extrascolastico, secondo gli effettivi interessi secondo le indicazioni fornite a scuola.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 98 di 130
98
Strumenti e mezzi Libro di testo, materiale da disegno, materiale stampato e audiovisivi, (videocassette, diapositive, film, ecc), riviste, fotocamera digitale, computer, Lim. Verifiche: Utilizzo di schemi grafici, controllo elaborati grafico-pittorici ed espressivi, esposizione e dei lavori di gruppo ( cartelloni, ricerche, modelli ) . Analisi delle immagini prodotte. Valutazione : La valutazione sarà sia intermedia che finale, sarà individuale e riferita al livello di conoscenze e capacità del singolo alunno. Tramite gli elaborati grafico-pittorici sarà valutata l’evoluzione della tecnica e della fantasia, in relazione al proprio potenziale iniziale.
CRITERI DI VALUTAZIONE
CLASSI PRIME
VOTO U.D.1 Sapere produrre semplici elabora ti grafici applicando le leggi della percezione visiva
U.D.2 Sapere produrre elaborati grafici utilizzando gli elementi del linguaggio visuale (il punto, la line, la texture).
U.D.3 U.D.4 U.D.5 U.D.6 Saper riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte analizzate. Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le varie tecniche espressive.
10
Sa leggere, in modo autonomo e sicuro, i messaggi visivi e rappresentare gli elementi della realtà (o astratti), superando gli stereotipi.
Riconosce, in modo sicuro ed autonomo, gli elementi del linguaggio visuale, creando eccellenti elaborati grafici con diversi strumenti.
Conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche.
9
Sa leggere, in modo autonomo e corretto, i messaggi visivi e rappresentare gli elementi della realtà (o astratti), superando gli stereotipi.
Riconosce, in modo autonomo e corretto, gli elementi del linguaggio visuale, creando elaborati grafici con diversi strumenti
Conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche.
8
Legge, in modo corretto, i messaggi visivi, riproduce gli elementi della realtà (o astratti), riconosce e supera molti degli stereotipi
Riconosce, in modo sicuro e corretto, gli elementi del linguaggio visuale, creando elaborati grafici con segni elementari e con diversi strumenti
Conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche.
7
Riproduce gli elementi della realtà (o astratti), riconoscendo e superando gli stereotipi principali
Riconosce, in modo corretto, gli elementi del linguaggio visuale, creando elaborati grafici con segni elementari e con diversi strumenti
Conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche.
6
Legge, in modo guidato, i messaggi visivi, riproduce elementi della realtà (o astratti), supera alcuni degli stereotipi
Riconosce, in modo guidato, gli elementi del linguaggio visuale creando elaborati grafici con segni elementari e con diversi strumenti
Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche.
5
Legge, in modo insufficiente, i messaggi visivi, supera solo alcuni degli stereotipi.
Riconosce, in modo guidato, solo alcuni degli gli elementi del linguaggio visuale creando elaborati grafici con segni elementari.
Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso, applica in modo approssimativo poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi.
4
Legge, in modo scarso, i messaggi visivi, non supera gli stereotipi.
Non utilizza in maniera corretta gli elementi del linguaggio visuale nella realizzazione di elaborati grafici.
Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto, applica in modo approssimativo e poco corretto poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi.
3
Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati.
Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati.
Conosce scarsi contenuti in modo scorretto, applica in modo errato poche tecniche artistiche per produrre elementari messaggi visivi.
2
Esegue pochi o nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità.
Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati.
Sconosce i contenuti , applica in modo totalmente errato le tecniche artistiche..
1
Non esegue nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità.
Non esegue nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità.
Non esegue alcuna consegna orale o scritta anche se proposta su argomenti molto semplificati e trattati poco prima in classe
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 99 di 130
99
CLASSI SECONDE
VOTO
U.D.1 Sapere rappresentare il volume attraverso il chiaroscuro e il rapporto luce-ombra.
U.D.2 U.D.3 U.D.5 U.D.6 Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le regole della prospettiva. Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte.
U.D.4 Sapere osservare e rappresentare la figura umana
10
Conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre.
Applica le regole della prospettiva lineare in modo completo e corretto per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata.
Applica in modo autonomo e completo le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva
9
Conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre.
Applica le regole della prospettiva lineare in modo autonomo e corretto per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato l’opera d’arte studiata.
Applica in modo completo e sicuro le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva
8
Conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre.
Applica, in modo corretto e sicuro, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata.
applica in modo completo le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva
7
Conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre.
Applica, in modo corretto, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata.
applica in modo corretto le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva
6
Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre.
Applica, in modo guidato , le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata.
Applica, in modo guidato le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare in modo elementare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli, in maniera sufficiente, anche in funzione espressiva
5
Conosce i contenuti in modo lacunoso, applica in modo approssimativo le tecniche artistiche per produrre e elementari messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre.
applica con difficoltà alcune regole della prospettiva accidentale. Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso.
Rappresenta in modo elementare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli, con difficoltà.
4
Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto, applica in modo approssimativo e poco corretto poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre.
Benché guidato, applica con difficoltà alcune regole della prospettiva. Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto.
Non utilizza in maniera corretta gli elementi del linguaggio visuale nella rappresentazione della figura umana.
3
Utilizza in modo errato la tecnica del chiaro-scuro.
Benché guidato, applica con grosse difficoltà ed in modo errato alcune regole della prospettiva accidentale. Conosce scarsi contenuti in modo scorretto.
Benché guidato, non si impegna nella rappresentazione della figura umana, delle sue parti e nella rielaborazione espressiva
2
Non è in grado di realizzare elaborati utilizzando la tecnica del chiaro-scuro. esegue pochi o nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità
Benché guidato, non è in grado di applicare le regole della prospettiva accidentale. Sconosce i contenuti relativi ai vari periodi della storia dell'arte.
Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati.
1
non esegue alcun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità.
non esegue alcun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità.
Non esegue alcuna consegna orale o scritta anche se proposta su argomenti molto semplificati e trattati poco prima in classe
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 100 di 130
100
CLASSI TERZE
VOTO
U.D.1 Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le regole della prospettiva
U.D.2 U.D.3 U.D.4 U.D.5 U.D.7 Sapere leggere ed interpretare le opere d'arte dei vari periodi riconoscendone i codici e le regole compositive
U.D.6 Saper osservare per progettare in modo semplice un oggetto di uso quotidiano
10
applica le regole della prospettiva lineare in modo preciso e corretto per rappresentare lo spazio; conosce in modo molto approfondito gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali
Conosce e illustra in modo preciso e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e preciso i soggetti studiati per produrre in modo molto creativo messaggi visivi
Applica, in modo preciso e sicuro, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze
9
applica le regole della prospettiva lineare in modo autonomo e corretto per rappresentare lo spazio; conosce in modo approfondito gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali
Conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi
Applica, in modo completo e sicuro, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze
8
Applica, in modo corretto e sicuro, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce bene gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali
Conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi
Applica, in modo autonomo, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze
7
Applica, in modo corretto, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali
Conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi
Applica, in modo corretto, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze
6
Applica, in modo guidato , le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce alcuni elementi dei linguaggi multimediali
Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi
Applica, in modo guidato, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze
5
applica con difficoltà alcune regole della prospettiva accidentale; conosce in modo superficiale alcuni elementi dei linguaggi multimediali
Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso, applica in modo approssimativo poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi
benché guidato, rivela qualche difficoltà nell’ applicare un metodo progettuale e nel seguire le corrette sequenze
4
Benché guidato, applica con difficoltà alcune regole della prospettiva accidentale; conosce in modo superficiale alcuni elementi dei linguaggi multimediali
Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto, applica in modo approssimativo e poco corretto poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi
benché guidato, rivela grosse difficoltà nell’ applicare un metodo progettuale e nel seguire le corrette sequenze
3
Benché guidato, applica con grosse difficoltà ed in modo errato alcune regole della prospettiva accidentale; conosce in modo errato alcuni elementi dei linguaggi multimediali
Conosce scarsi contenuti in modo scorretto, applica in modo errato poche tecniche artistiche per produrre elementari messaggi visivi
benché guidato, rivela gravi difficoltà nell’ applicare un metodo progettuale
2
benché guidato, non è in grado di applicare le regole della prospettiva accidentale; sconosce gli elementi dei linguaggi multimediali
Sconosce i contenuti , applica in modo totalmente errato le tecniche artistiche
benché guidato, non applica alcun criterio progettuale, esegue pochi o nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità
1
non esegue alcun esercizio grafico – né a scuola né a casa – seppur semplificato e adattato alle sue capacità, non conosce gli elementi dei linguaggi multimediali
Non esegue alcuna consegna orale o scritta anche se proposta su argomenti molto semplificati e trattati poco prima in classe
non applica alcun criterio progettuale, non esegue nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 101 di 130
101
LINGUA INGLESE I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa
TRAGUARDI OBIETTIVI
ASCOLTO
( comprensione orale) L’alunno comprende i punti essenziali di un discorso su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
PARLATO (produzione e interazione orale) - Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. - Descrive situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.
LETTURA
(comprensione scritta)
- Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. - Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
SCRITTURA (produzione scritta) Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO - Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. - Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi. - Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
CLASSE PRIMA
Capire frasi ed espressioni molto semplici concernenti la persona, la famiglia, le cose concrete dell’ambiente circostante a condizione che si parli lentamente e in modo ben articolato.
-Comunicare con uno o più interlocutori in contesti noti scambiando semplici informazioni personali; -Descrivere con frasi ed espressioni semplici persone e luoghi molto familiari.
- Capire parole di uso comune nonché frasi molto semplici; - Comprendere il senso globale di brevi testi ed individuare le informazioni principali.
- Scrivere semplici e brevi testi e messaggi (una cartolina, un invito o una e-mail) ; - Compilare un modulo con i dati personali.
- Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. -Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
CLASSE SECONDA
-Capire singole parole ed espressioni usate molto correntemente per comunicare informazioni semplici riguardanti la propria persona, la famiglia, e l’ambiente circostante, a condizione che venga usato un linguaggio chiaro e ben articolato. -Capire i punti essenziali di un messaggio o di un annuncio semplice, breve e chiaro.
- Comunicare in situazioni di vita quotidiana scambiando semplici e dirette informazioni che riguardano temi e attività familiari. - Descrivere con frasi ed espressioni semplici persone, luoghi, cose ed attività svolte.
- Individuare informazioni concrete e prevedibili in testi quotidiani semplici (per esempio un annuncio, un prospetto, un menù o un orario). - Capire una e-mail o una lettera personale semplice e breve.
- Scrivere un appunto o una comunicazione breve e semplice nonché una e-mail o una lettera personale. - Dare risposte coerenti ed appropriate a semplici domande.
- Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato; - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legate a lingue diverse. - Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
CLASSE TERZA
- Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. - Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici otelevisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. - Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
- Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. - Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. -Gestire conversazioni di routine, scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili.
- Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. - Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. - Leggere brevi storie e semplici biografie.
- Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi. - Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. - Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgono di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare.
-Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato; - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. - Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 102 di 130
102
ORDINE ARGOMENTI DEL PROGRAMMA I CLASSE
1 Starter Alfabeto – Numeri e denaro – Colori – Oggetti scolastici – Linguaggio da usare in classe – Animali – Orari – Giorni, mesi e stagioni – Numeri ordinali e date – Materie scolastiche – Sostantivi plurali.
2
Io e i miei nuovi amici
Lessico Paesi e nazionalità Aggettivi qualificativi
Grammatica Pronomi personali soggetto Be: Present simple, forma affermativa, negativa, interrogativa e risposte brevi. Aggettivi possessivi Articoli: a/an, the
Funzioni linguistico-comunicative Parlare di se stessi e di altre persone. Chiedere e dare informazioni personali.
Cultura dei paesi anglofoni Informazioni sulla geografia del Regno Unito.
Il mio mondo
Lessico La famiglia La casa: stanze, arredamento ed elettrodomestici
Grammatica Have got:Present simple, tutte le forme Il genitive sassone Preposizioni di luogo
Funzioni linguistico-comunicative Parlare di ciò che si possiede. Parlare dell’arredamento di una stanza.
Cultura dei paesi anglofoni Informazioni sugli oggetti preferiti dai ragazzi in Gran Bretagna. Buckingham Palace.
3
4 Il mondo intorno a me
Lessico La routine quotidiana e le ore. Gli sport.
Grammatica Present simple Avverbi di frequenza Preposizioni di tempo Question words Pronomi personali complemento
Funzioni linguistico-comunicative Parlare di programmi televisivi. Parlare di ciò che piace o non piace.
Cultura dei paesi anglofoni -Abitudini televisive delle famiglie in Gran Bretagna. -Routine scolastica di uno studente inglese e ordinamento scolastico nel Regno Unito.
Interessi e tempo libero
Lessico Le attività del tempo libero. L’abbigliamento
Grammatica Can: tutte le forme Imperativo affermativo e negativo Present Continuous: tutte le forme
Funzioni linguistico-comunicative Parlare delle attività del tempo libero. Fare acquisti di vestiario e capire i prezzi.
Cultura dei paesi anglofoni Attività del tempo libero dei ragazzi inglesi.
5
II CLASSE
1 Richieste e accordi
Lessico Le descrizioni fisiche. Gli strumenti e i generi musicali.
Grammatica Present simple e Present continuous. Pronomi possessivi. Avverbi di modo.
Funzioni linguistico-comunicative Chiedere, accordare o rifiutare un permesso. Esprimere accordo o disaccordo.
Cultura dei paesi anglofoni Una storia di musica popolare. Gli Stati Uniti d’America.
2 Uno sguardo al passato
Lessico Mestieri e professioni. Personaggi noti del passato
Grammatica Past simple dei verbi regolari e irregolari, tutte le forme.
Funzioni linguistico-comunicative Raccontare un evento passato
Cultura dei paesi anglofoni Walt Disney
3 Viaggiare attraverso l’Europa
Lessico Mezzi di trasporto Cibi e bevande
Grammatica Present continuous con significato di futuro. I sostantivi numerabili e non numerabili.
Funzioni linguistico-comunicative Prendere accordi. Ordinare cibo e bevande.
Cultura dei paesi anglofoni Hard Rock Cafe. Piatti tradizionali.
4
In città
Lessico Luoghi pubblici Lavoro domestico
Grammatica Must Have to I verbi seguiti dalla forma -ing
Funzioni linguistico-comunicative Chiedere e dare indicazioni stradali. Chiedere il permesso di fare qualcosa.
Cultura dei paesi anglofoni La città di New York.
Emozioni e sentimenti
Lessico Emozioni e sentimenti
Grammatica Il comparativo degli aggettivi. Il superlativo degli aggettivi.
Funzioni linguistico-comunicative Richiedere informazioni turistiche. Fare una telefonata.
Cultura dei paesi anglofoni Guinness world records
5
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 103 di 130
103
III CLASSE
1 Uno sguardo al futuro
Lessico La personalità e il mondo dei teenagers. L’ambiente ed il clima.
Grammatica Be going to Will/won’t May/Might Periodo ipotetico di I tipo
Funzioni linguistico-comunicative Parlare di programmi futuri. Fare predizioni.
Cultura dei paesi anglofoni Il clima in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. L’uragano Katrina.
2 Esperienze
Lessico Libri, viaggi e storie avventurose.
Grammatica Present Perfect Past Participle Ever+never Present Perfect/Past Simple Present Perfect + for/since I pronomi relativi
Funzioni linguistico-comunicative Descrivere e Parlare di esperienze passate. Esprimere la durata delle esperienze passate. Porre domande su libri letti recentemente e rispondere.
Cultura dei paesi anglofoni James Bond Australia: terra d’avventure Scrittori inglesi.
3 Adolescenti e bullismo
Lessico Malattie e problemi degli adolescenti.
Grammatica Past continuous Past continuous vs Past Simple + when/while Should/Shouldn’t Il period ipotetico di II tipo
Funzioni linguistico-comunicative Parlare di azioni in svolgimento nel passato. Dare consigli.
Cultura dei paesi anglofoni I problemi degli adolescenti britannici. Il bullismo nel Regno Unito.
4
Il Mondo virtuale
Lessico Il computer ed internet. I Telefoni cellulari.
Grammatica Il Passivo: present simple. Il Passivo: past simple.
Funzioni linguistico-comunicative Parlare degli oggetti preferiti. Esprimere preferenze. Porre domande sulle invenzioni e rispondere. Descrivere un’invenzione.
Cultura dei paesi anglofoni Il padre di Internet
La pubblicità
Lessico I media
Grammatica Discorso diretto e indiretto.
Funzioni linguistico-comunicative Parlare di cinema e di televisione. Parlare di pubblicità. Esprimere opinioni.
Cultura dei paesi anglofoni Rupert Murdoch: un gigante dei media.
5
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 104 di 130
104
LINGUA FRANCESE/SPAGNOLO
TRAGUARDI
OBIETTIVI
ASCOLTO
( comprensione orale) -L’alunno comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari.
PARLATO (produzione e interazione orale) -Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti familiari e abituali. -Descrive in modo semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente
LETTURA (comprensione scritta) -L’alunno comprende messaggi scritti relativi ad ambiti familiari. -Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
SCRITTURA (produzione scritta) -Descrive in modo semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO -Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistici- comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. -Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. -Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.
CLASSE PRIMA
-Comprensione
orale del significato
di semplici testi ed
espressioni afferenti
alla sfera personale
-Produzione orale di
semplici messaggi.
-Interazione orale su
argomenti di
carattere personale e
familiare
-Comprensione
scritta del significato
di semplici testi ed
espressioni relativi
alla sfera personale
-Produzione scritta di
semplici testi
- Riconoscere ed usare i diversi
suoni e segni della seconda
lingua comunitaria.
- Riconoscere ed usare il
registro formale ed informale.
- Riflettere sull’esistenza dei
prestiti linguistici in uso nella
lingua italiana
CLASSE SECONDA
- Comprensione
orale del significato
globale di semplici
testi ed espressioni
relativi alla vita
quotidiana
- Produzione orale di messaggi adeguati alla situazione comunicativa linguisticamente comprensibili anche se con errori formali
- Interazione orale su
argomenti di
carattere quotidiano
-Comprensione
scritta del significato
globale di semplici
testi ed espressioni
relativi alla vita
quotidiana
-Produzione scritta di messaggi adeguati alla situazione comunicativa linguisticamente comprensibili anche se con errori formali
- Riconoscere le caratteristiche
significative di alcuni aspetti
della cultura veicolata dalla
lingua straniera - Saper utilizzare strumenti di consultazione
CLASSE TERZA
-Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. - Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale.
-Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo. -Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. -Interagire, su argomenti atti a soddisfare bisogni di tipo concreto e/o scambiare semplici informazioni, in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione.
-Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente.
-Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio.
- Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di significato. - Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 105 di 130
105
Traguardi generali per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per L2 (francese, spagnolo) e Obiettivi di apprendimento.
Obiettivi di apprendimento per la seconda lingua comunitaria
MODULO MODULI DIPARTIMENTALI OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
I CLASSE
trasversale La Francia che io conosco/La Spagna che io conosco -Notizie storiche, geografiche e culturali -I simboli francesi/spagnoli -Prestiti linguistici ed aspetti culturali dei Paesi francofoni(L2 francese)/Aspetti culturali dei Paesi Latino-Americani(L2 Spagnolo)
1 Chi sono -Salutare -Presentare e presentarsi -Chiedere e dire il nome, l’età, la nazionalità, il domicilio, la professione
2 Come sono -Descriversi -Descrivere qualcuno
3 Il mondo intorno a me -Descrivere il mondo circostante: la famiglia, la casa, la città. - Parlare della routine - Esprimere gusti e preferenze
II CLASSE
0 Riepilogando -Riepilogo funzioni e strutture
1 Stabilire un contatto -Proporre di fare qualcosa -Chiedere il permesso -Dare un appuntamento -Dare istruzioni
2 In giro tra negozi e ristoranti -Vendere e comprare -Offrire qualcosa -Ordinare al ristorante -Parlare di alimentazione.
3 Dal presente al passato -Chiedere e dire la frequenza di un’azione -Riassumere -Raccontare al presente -Raccontare al passato
III CLASSE
0 Riepilogando -Riepilogo funzioni e strutture
1 Il mondo degli adolescenti -Parlare della propria sfera personale con riferimento ai sentimenti e al tempo libero.
2 Secondo me - Esprimere e chiedere un’opinione - Confrontare le proprie opinioni con quelle altrui.
-Motivare una scelta.
- Intervistare su fatti e opinioni, mettendo a confronti situazioni passate e situazioni attuali.
3 Come me la cavo - Rapportarsi con avvenimenti e realtà lontane nel tempo e nello spazio, mettere a confronto le proprie opinioni con
quelle altrui su argomenti di interesse comune come la pace, l'intercultura e il razzismo.
-Riassumere
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 106 di 130
106
Strategie didattiche
Completamento di griglie e tabelle.
Ascolto e creazione di brevi dialoghi, descrizioni, testi di varia natura.
Attività comunicative e presentazioni orali.
Lettura e comprensione di semplici testi.
Esercizi strutturali e di reimpiego delle funzioni linguistiche.
Esercizi aggiuntivi di rafforzamento e di supporto.
Giochi linguistici.
Attività mirate all’acquisizione di competenze specifiche per le certificazioni esterne.
Correzione di errori ortografici e grammaticali.
Argomenti di interesse culturale volti a incuriosire e motivare gli alunni.
Stage linguistici all’estero e scambi culturali.
Partecipazione a spettacoli in lingua straniera.
Procedimenti personalizzati per favorire il processo di apprendimento e maturazione Strategie per il potenziamento/arricchimento delle conoscenze e delle competenze:
Ricerche individuali e/o di gruppo
Impulso allo spirito critico e alla creatività
Strategie per il sostegno/consolidamento delle conoscenze e della competenze:
Esercitazioni di fissazione/automatizzazione delle conoscenze
Offerta di occasioni gratificanti
Strategie per il recupero delle conoscenze e delle competenze:
Diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari
Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari
Attività guidate a crescente livello di difficoltà
Stimolo ai rapporti interpersonali con compagni più ricchi di interessi
Metodi e soluzioni organizzative Approccio comunicativo per lo sviluppo e il potenziamento delle quattro abilità linguistiche. Metodo della scoperta guidata per la riflessione sulla lingua. Lezione interattiva. Lavori individuali, a coppie, a piccoli gruppi, a squadre. Sussidi Libro di testo ed eserciziario, materiali autentici o semiautentici, dizionari, strumenti multimediali. Verifiche Test diagnostico-conoscitivi, test oggettivi e/o soggettivi, colloqui orali, prove d’ascolto. Valutazione Valutazione in itinere e sommativa rapportata sempre all’iter formativo dell’alunno. Essa terrà conto della partecipazione, dell’impegno e dei progressi fatti rispetto alla situazione di partenza.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 107 di 130
107
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DI LINGUE STRANIERE (INGLESE, FRANCESE E
SPAGNOLO)
Abilità
Descrittori Voto
Comprensione della Lingua orale/scritta
Dialoghi
Questionari
Esercizi vero/falso, a scelta
multipla, di completamento
Comprende pienamente e con prontezza il contenuto di un messaggio 10
Comprende pienamente il contenuto di un messaggio 9
Comprende quasi integralmente il contenuto di un messaggio 8
Comprende discretamente il contenuto di un messaggio 7
Comprende gli elementi essenziali di un messaggio
6
Comprende parzialmente il messaggio
5
Comprende in minima parte un messaggio senza cogliere il significato globale 4
Comprende solo qualche elemento evidente di un messaggio 3
Non comprende il messaggio
2
Rifiuta la prova
1
Interazione/Produzione orale
Role play e dialoghi guidati
Conversazioni
Esposizione orale di argomenti di
studio
Racconti
Riassunti
Descrizioni
Si esprime autonomamente con pronuncia corretta ed in modo scorrevole. Utilizza lessico e registro appropriati. 10
Si esprime con pronuncia corretta e in modo scorrevole. Utilizza lessico e registro quasi sempre appropriati. 9
Si esprime con pronuncia corrette ed in modo abbastanza scorrevole. Utilizza lessico e registro non sempre appropriati. 8
Si esprime con pronuncia non sempre corretta, ma comprensibile e con lessico e registro generalmente appropriati. 7
Si esprime con pronuncia non sempre corretta e con lessico e registro non sempre appropriati. Le incertezze nell’esposizione orale non compromettono l’efficacia comunicativa.
6
Si esprime con pronuncia non sempre corretta e con errori lessicali e di registro che compromettono a volte l’efficacia comunicativa
5
Si esprime con pronuncia poco corretta e con errori lessicali e di registro che compromettono spesso l’efficacia comunicativa
4
Si esprime in modo molto poco comprensibile 3
Interagisce con difficoltà usando un lessico e una sintassi scorretti 2
Non interagisce 1
Produzione della lingua scritta
Cartoline
Lettere personali
Inviti
Annunci
Relazioni
Scrive brevi testi in modo organico, coeso e personale utilizzando un linguaggio ricco ed appropriato
10
Scrive brevi testi in modo organico utilizzando un linguaggio appropriato e corretto
9
Scrive brevi testi in modo chiaro utilizzando quasi sempre un linguaggio appropriato e corretto.
8
Scrive brevi testi in modo chiaro e con un linguaggio generalmente appropriato e corretto
7
Scrive brevi testi in modo semplice e comprensibile 6
Scrive brevi testi in modo molto semplice e non sempre comprensibile 5
Scrive messaggi poco comprensibili a causa dei numerosi errori lessicali e grammaticali i
4
Scrive messaggi molto poco comprensibili a causa dei numerosi errori lessicali e grammaticali
3
Riesce con difficoltà a scrivere qualche frase comprensibile. 2
Non è in grado di produrre un messaggio scritto 1
Conoscenza ed uso di strutture e funzioni
Role play
Conversazioni
Racconti
Riassunti
Descrizioni
Cartoline
Lettere personali
Test strutturati
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo corretto ed autonomo 10
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo corretto 9
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo abbastanza corretto 8
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo adeguato 7
Conosce sostanzialmente strutture e funzioni e le usa in modo accettabile 6
Conosce in modo frammentario strutture e funzioni comunicative e le usa in modo non sempre corretto 5
Conosce ed usa strutture e funzioni della lingua in modo poco corretto 4
Conosce ed usa strutture e funzioni della lingua in modo molto poco corretto 3
Mostra una conoscenza quasi nulla 2
Mostra una conoscenza nulla 1
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 108 di 130
108
Rielaborazione
Risposte a domande
Esposizione orale di argomenti di
studio
Riassunti
Rielabora le parti del discorso in modo autonomo mostrando un ottima proprietà di linguaggio 10
Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito un’ottima proprietà di linguaggio
9
Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito una buona proprietà di linguaggio
8
Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito un’adeguata conoscenza della lingua 7
Ripropone le parti del discorso apprese senza alcuna rielaborazione personale ma mostrando di aver acquisito la conoscenza delle strategie metodologiche 6
Ripropone le parti del discorso apprese senza alcuna rielaborazione personale ma mostrando di aver acquisito una generica conoscenza delle strategie metodologiche
5
Mostra una capacità di rielaborazione e conoscenza delle strategie metodologiche quasi nulle 4
Mostra una capacità di rielaborazione e conoscenza delle strategie metodologiche nulle 3/2/1
Criteri per l’assegnazione della valutazione numerica alle prove strutturate (misurazione) Le prove strutturate, con esercizi lessicali, grammaticali e sull’uso delle funzioni comunicative, saranno valutate con un punteggio assegnato ad ogni esercizio in base al grado di difficoltà: in generale un punto per ogni risposta giusta, due punti qualora la risposta preveda due operazioni cognitive o la produzione di frasi più articolate. Il punteggio complessivo sarà poi trasformato in percentuale. Successivamente i valori percentuali verranno convertiti in valori decimali, arrotondati per eccesso o per difetto come da tabella.
FASCIA DI PUNTEGGIO O PERCENTUALE VOTO
96 – 100 10
86 – 95 9
76 – 85 8
66 – 75 7
56 – 65 6
46 – 55 5
36 – 45 4
26 – 35 3
16 – 25 2
0 – 15 1
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 109 di 130
109
RELIGIONE CLASSI PRIME
OBIETTIVI I ragazzi si interrogano: i tanti perché.
A che serve la religione?
Bibbia: carta d'identità di Dio Gennaio - Febbraio - Marzo
Alla scoperta di Gesù: Terra, parole, vita di Gesù.
Gesù nell'arte Aprile - Maggio -Giugno
Obiettivi specifici di Apprendimento
l'origine del mondo e dell'uomo nelle principali religioni antiche (conoscenze)
luoghi, tempi, persone e simboli sacri delle principali religioni dell'antichità (conoscenze)
Evidenziare gli elementi specifici delle religioni antiche, in particolare della religione degli egizi, dei romani, dei greci e degli etruschi (abilità)
• il libro della Bibbia,
documento storico - culturale
e parola di Dio
(conoscenze)
• ricostruire le tappe della storia
di Israele, della prima
comunità cristiana e della
composizione della Bibbia
(abilità)
• individuare il messaggio
centrale di alcuni brani biblici,
utilizzando informazioni
storico-letterarie e teologiche
(abilità)
• l'identità storica e di fede di Gesù (conoscenze)
• l'opera di Gesù, la sua parola, i miracoli, la sua morte e risurrezione e la missione della
chiesa nel mondo ( conoscenze) • la persona e la vita di Gesù nell'arte
e nella cultura in Italia e in Europa nell'epoca
medioevale e moderna • riconoscere l'ambiente di vita di
Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari e religiosi( abilità)
• Identificare i tratti fondamentali della figura di Gesù nei Vangeli sinottici, confrontandoli con i dati della ricerca storica (abilità)
• documentare come le parole e le opere di Gesù abbiano ispirato scelte di vita
fraterna, di carità e di riconciliazione(abilità)
• riconoscere i vari modi di interpretare la vita di Gesù nella letteratura e nell'arte.
Obiettivi Formativi:
scoprire l'importanza di trovare risposte alle domande sul senso della vita per poter fare un progetto di vita responsabile e positivo
• scoprire l'importanza di saper
riflettere sugli avvenimenti
che accadono ogni
giorno, che piano piano
costruiscono la storia
• scoprire che l'arte è un modo significativo di esprimere la fede
• scoprire che le religioni sono importanti veicoli di valori positivi per la società
Competenze:
• vivere la responsabilità verso se stessi e verso gli altri come elemento essenziale per un progetto di crescita personale
• saper comprendere il senso della storia della salvezza attraverso il testo sacro ebraico -
Cristiano
saper comprendere il valore dell'opera e delle parole di Gesù
• apprezzare un opera d'arte e saperla leggere anche come espressione della fede di un
popolo
Percorso didattico analisi documenti su libro di testo/libro di storia
lavoro in gruppo
mappa concettuale
raccordi con altre discipline ed educazioni
verifica
• analisi documenti su libro di testo/libro di storia
• riferimento biblico • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline
ed educazioni • verifica
• analisi documenti su libro di testo • scheda operativa sul testo • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed
educazioni • verifica
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 110 di 130
110
CLASSI SECONDE
OBIETTIVI I ragazzi si interrogano: i tanti
perché. A che serve la
religione?
In chi crede il cristiano? Il cammino della Chiesa
nella storia. Ottobre - Novembre -
Dicembre
Dio e l'uomo: Conosciamo gli ebrei
e i musulmani Gennaio - Febbraio -
Marzo
I ragazzi si interrogano. Perché credere?
Alla ricerca del senso della vita La Chiesa in un cammino di
confronto e dialogo Aprile - Maggio - Giugno
Obiettivi specifici di Apprendimento
l'origine del mondo e dell'uomo nelle principali religioni antiche (conoscenze)
luoghi, tempi, persone e simboli sacri delle principali religioni dell'antichità (conoscenze)
Evidenziare gli elementi specifici delle religioni antiche, in particolare della religione degli egizi, dei romani, dei greci e degli etruschi (abilità)
• studio della Chiesa
primitiva e della sua
missione (conoscenze)
• Informazioni relative alla
diffusione del
cristianesimo nei primi
secoli ( conoscenze)
• Collegare lo sviluppo
della Chiesa al contesto
religioso, culturale e
storico nei primi
secoli dopo
Cristo(abilità)
• La missione della Chiesa nel mondo e la testimonianza della carità. L'ecumenismo e il
dialogo interre1igioso ( conoscenze)
• Studio delle principali caratteristiche delle religioni ebraica e islamica (conoscenze)
• individuare gli elementi e i significati dello spazio sacro nei monoteismi (abilità)
• Riconoscere i vari modi di interpretare la vita di Gesù, di alcuni santi e profeti, nella letteratura e nell'arte.
• studiare gli aspetti teologico - dottrinali della Riforma e della Controriforma (conoscenze)
• approfondire lo studio sulla diffusione del cristianesimo in tutto il mondo ad opera dei missionari ( conoscenze)
• Conoscere alcuni testimoni cristiani ed ebrei significativi e le loro scelte di vita (conoscenze)
• conoscere le differenze dottrinali e gli elementi comuni tra cattolici e protestanti (abilità)
• riconoscere i principali fattori del cammino ecumenico e l'impegno della chiesa per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato (abilità)
• Cogliere gli aspetti costitutivi e i significati della celebrazione dei sacramenti(abilità)
Obiettivi Formativi:
scoprire l'importanza di trovare risposte alle domande sul senso della vita per poter fare un progetto di vita responsabile e positivo
• Conoscere la Chiesa
come realtà universale e
locale, comunità di
fratelli, edificata da
carismi e ministeri
• scoprire l'importanza di saper riflettere sugli avvenimenti che accadono ogni giorno e che piano piano costruiscono la storia
scoprire che le religioni sono importanti veicoli di valori positivi per la società
Competenze:
• vivere la responsabilità verso se stessi e verso gli altri come elemento essenziale per un progetto di crescita personale
Documentare come le parole e le opere di Cristo abbiano ispirato le scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione nella storia della prima Chiesa
• saper comprendere l'apporto dato dal cristianesimo e dall'ebraismo e dall' islam alla storia, cultura, arte europea
• saper comprendere il valore religioso e sociale dell'opera della Chiesa
• cogliere gli aspetti innovativi del Concilio Vaticano II e del dialogo ecumenico.
Percorso didattico analisi documenti su libro di testo/libro di storia
lavoro in gruppo
mappa concettuale
raccordi con altre discipline ed educazioni
verifica
• analisi documenti su libro di testo/libro di storia
• lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre
discipline ed educazioni • verifica
• analisi documenti su libro di testo/libro di storia
• riferimento biblico • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre
discipline ed educazioni
• verifica
• analisi documenti su libro di testo
• lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed
educazioni
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 111 di 130
111
CLASSI TERZE
OBIETTIVI I ragazzi si interrogano: i tanti perché.
A che serve la religione?
Nel nome della pace: Chiesa e Chiese cristiane.
Le religioni orientali. New Age e nuovi movimenti
religiosi. Ottobre - Novembre - Dicembre
Come vivere? Vivere in modo responsabile.
Dieci parole di riferimento(Decalogo
ebraico e cristiano) Otto strade per
convivere(l'ottuplice sentiero buddista).
Cinque pilastri per la vita(etica nell'islam)
Il progetto cristiano di vita
Gennaio - Febbraio - Marzo
I ragazzi si interrogano: Vivere ... ma come?
Religioni e senso della vita: La libertà di scelte per la vita, la responsabilità della propria
libertà e delle scelte di vita, l'etica della vita, il rapporto
con gli altri (amicizia, amore),noi
e il creato, cenni ad alcuni testi del Magistero della
Chiesa. Aprile - Maggio - Giugno
Obiettivi specifici di Apprendimento
l'origine del mondo e dell'uomo nelle principali religioni antiche (conoscenze)
luoghi, tempi, persone e simboli sacri delle principali religioni dell'antichità (conoscenze)
Evidenziare gli elementi specifici delle religioni antiche, in particolare della religione degli egizi, dei romani, dei greci e degli etruschi (abilità)
• Conoscere le principali
religioni e la loro diffusione
nel mondo
• Individuare l'originalità della
speranza cristiana rispetto alla
proposta di altre religioni
• Cogliere nei documenti della
Chiesa le indicazioni che
favoriscono l'incontro, il
confronto e la convivenza tra
persone di diversa cultura e
religione
• Individuare nelle testimonianze di vita evangelica anche attuali, scelte di libertà per un proprio progetto di vita
• Conoscere gli aspetti più rilevanti (contesto storico e sociale, valori proposti ... ) del Decalogo, delle Beatitudini, dell'Ottuplice sentiero e dei Cinque Pilastri.
• Descrivere l'insegnamento cristiano sui rapporti interpersonali, l'affettività, la sessualità .....
• Confrontare criticamente comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta etica cristiana
• Fornire i fondamenti dell'etica cristiana
Obiettivi Formativi:
scoprire l'importanza di trovare risposte alle domande sul senso della vita per poter fare un progetto di vita responsabile e positivo
• Conoscere le religioni come
realtà portatrici di valori
positivi
• Cogliere i problemi posti dal
consolidarsi di una società
multiculturale, multi etnica e
plurireligiosa e la necessità di
un dialogo interreligioso
sereno.
• scoprire l'importanza di saper riflettere sulle scelte di vita e sui valori che viviamo ogni giorno e che, piano piano ,costruiscono la nostra vita
• Proporre gli strumenti per poter costruire una scala valoriale
• Far emergere l'importanza di un discorso etico cristiano e interreligioso per una
convivenza sociale serena
Competenze:
• vivere la responsabilità verso se stessi e verso gli altri come elemento essenziale per un progetto di crescita personale
• Saper costruire una mappa delle religioni, mettendo in evidenza le caratteristiche specifiche
• Saper presentare i principi e il cammino del dialogo interreligioso
• conoscere lo specifico della risposta cristiana riguardo i valori di vita e la scelta tra ciò
che si pensa sia bene / male
• saper costruire una propria scala di valori di vita
• saper riflettere e esprimere una propria opinione su alcune tematiche etiche: libertà e
responsabilità personale, tutela del creato, difesa della vita .....
Percorso didattico analisi documenti su libro di testo/libro di storia
lavoro in gruppo
mappa concettuale
raccordi con altre discipline ed educazioni
verifica
• analisi documenti su libro di testo/libro di storia
• lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline
ed educazioni • verifica
• analisi documenti su libro di testo/libro di storia
• riferimento biblico • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre
discipline ed educazioni • verifica
• analisi documenti su libro di testo
• scheda operativa sul testo • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline
ed educazioni verifica
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 112 di 130
112
Strategie metodologiche e didattiche si cercherà di :
motivare continuamente gli allievi mediante opportunità di lavoro significative ed attive, che richiedano la loro partecipazione
realizzare un percorso che permetta agli alunni di scoprire il più autonomamente possibile ciò che occorre sapere
favorire l'apprendimento collaborativo favorire l'autovalutazione personale da parte degli allievi
Per realizzare ciò che si propone si utilizzeranno le seguenti strategie didattiche e metodologiche : lavoro a coppie ed a piccolo gruppo con esercizi mirati ; dialogo guidato dall'insegnante e discussioni; lavoro individuale di studio, riflessione, ricerca, ricostruzione dell'unità d'apprendimento svolta; attività di problematizzazione, di raccolta delle informazioni, di confronto dei dati, di personale rielaborazione e di confronto in gruppo; lezione frontale. Si proporranno poi alcuni sussidi didattici ed attività finalizzate a favorire l'integrazione in classe dei ragazzi diversabili. Tali attività privilegeranno i codici non verbali ed il gioco. Per gli allievi, seguiti da insegnante di sostegno, sarà steso un piano di lavoro individualizzato. Mezzi e strumenti Per svolgere le lezioni saranno utilizzati: 1- Libro di testo in adozione 2- Eventuale quaderno personale dell'allievo 3- Cartine, atlante biblico, libro di storia, antologia, testi di storia della Chiesa e di storia dell'arte. 4- Matite colorate e cartelloni - lavagna 5- CD-Rom, DVD didattici 6- Supporti multimediali Saranno utilizzate, se necessario, l'aula informatica,1’Aula magna. Verifica e controllo degli apprendimenti Si effettueranno: 1- Rilevazione situazione di partenza 2- Osservazioni sistematiche, annotate sul registro dell'insegnante, delle modalità di partecipazione alla vita
scolastica e di lavoro in classe degli alunni (autonomia della persona, rispetto degli altri, organizzazione del materiale scolastico ... )
3- Almeno due verifiche orali per quadrimestre delle conoscenze e competenze acquisite. 4- Due verifiche sommative scritte (alla fine del quadrimestre). 5- Prove d'autovalutazione per gli alunni (nel Cooperative Learning) 6- Esercitazioni scritte nelle varie fasi di lavoro con produzione di testi e commenti personali da parte
degli alunni
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 113 di 130
113
GIUDIZIO
PARTECIPAZIONE
CONOSCENZE
COMPETENZE
INSUFFICIENTE (voto:1-3)
Nulla Lo studente costantemente si rifiuta di partecipare
Disorganiche Lo studente Possiede Pochissime conoscenze e non è in grado di utilizzarle
Inconsistenti Lo studente non presenta competenze specifiche
SCARSO (voto 4)
Inadeguata Gli interventi dello studente non sono pertinenti rispetto al compito richiesto
Superficiali Lo studente possiede solo alcuni contenuti che non sempre utilizza in modo adeguato
Incerte Lo studente esplicita a volte alcune competenze
MEDIOCRE (voto 5)
Passiva Lo studente non sempre si coinvolge nel dialogo educativo
Frammentarie Lo studente possiede una parte dei contenuti che utilizza in modo sporadico
Sporadiche Lo studente manifesta alcune competenze
SUFFICIENTE (voto 6)
Scolastica Lo studente dà il proprio contributo solo in relazione Agli argomenti trattati
Generiche Lo studente ha acquisito i contenuti essenziali che sa utilizzare in alcune circostanze
Essenziali Lo studente dimostra di possedere solo le competenze fondamentali
BUONO (voto 7)
Adeguata Prevalgono nello studente, momenti di pieno coinvolgimento
Adeguate Lo studente ha acquisito la maggior parte dei contenuti
Pertinenti Lo studente manifesta e sa applicare le sue competenze
DISTINTO (voto 8)
Attiva Lo studente mostrauna costante attenzione agli argomenti proposti, utilizzando ulteriori fonti
Corrette Lo studente ha acquisito i contenuti proposti dal percorso didattico ed è in grado di riutilizzarli
Precise Lo studente dimostra di possedere e di sapere applicare con costanza e sicurezza le competenze
OTTIMO (voto 9)
Costruttiva Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo originale
Approfondite Lo studente è in grado di integrare i contenuti personali con quelli disciplinari, che sa rielaborare in maniera approfondita
Consolidate Lo studente sa utilizzare, nella personale ricerca sul senso della vita, i modelli interpretativi della religione cattolica
ECCELLENTE (voto 10)
Creativa Gli interventi dello studente sono propositivi e di stimolo alla classe
Critiche Lo studente padroneggia in maniera completa i contenuti e li riutilizza in forma chiara, originale ed interdisciplinare
Complete Lo studente è in grado di saper confrontare i modelli interpretativi della religione cattolica con quelli delle altre Religioni
CRITERI CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA
Conoscenza dei contenuti essenziali della religione
l'alunno sa individuare fatti, elementi specifici relativi al cristianesimo e alle diverse testimonianze della ricerca religiosa
l'alunno conosce le tappe storiche dell'evoluzione della Chiesa dalle origini a oggi
l'alunno conosce i principi basilari dell'etica
biblico-cristiana: la condizione dell'uomo
come creatura, la dignità di ogni persona, la
coscienza libera e responsabile
Capacità di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi
l'alunno sa individuare interrogativi di senso e riconoscere il ruolo dei valori religiosi nella vita personale e sociale
l'alunno sa individuare interrogativi di senso e riconoscere il ruolo dei valori religiosi nella vita personale e sociale
l'alunno sa individuare interrogativi di senso
e riconoscere il ruolo dei valori religiosi nella
vita personale e sociale;
sa stabilire confronti tra molteplici e
differenti interpretazioni di fatti ed
esperienze
Capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti
sa consultare le fonti bibliche ed i documenti per selezionarvi le informazioni chiave; sa organizzare le informazioni selezionate
sa consultare le fonti bibliche ed i documenti per selezionarvi le informazioni chiave ; sa organizzare le informazioni selezionate
sa consultare le fonti bibliche ed i documenti per selezionarvi le informazioni chiave ; sa organizzare le informazioni selezionate
Comprensione dei linguaggi specifici
sa individuare il significato di termini specifici dell'ire; sa utilizzare i linguaggi specifici per comunicare conoscenze, percorsi effettuati, idee personali, valori religiosi
sa individuare il significato di termini specifici dell'ire ; sa utilizzare i linguaggi specifici per comunicare conoscenze, percorsi effettuati, idee personali, valori religiosi
sa individuare il significato di termini specifici dell'ire ; sa utilizzare i linguaggi specifici per comunicare conoscenze, percorsi effettuati, idee personali, valori religiosi
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 114 di 130
114
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola secondaria di primo grado
L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali;
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte;
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di
descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul
mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne
un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e
razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi
materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di
programmazione.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivi CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA
Vedere, osservare e
sperimentare
- Eseguire misurazioni e rilievi
grafici o fotografici
sull'ambiente scolastico o sulla
propria abitazione;
- Effettuare prove e semplici
indagini sulle proprietà fìsiche,
chimiche, meccaniche e
tecnologiche di vari materiali;
- Leggere e interpretare semplici disegni tecnici
ricavandone informazioni qualitative e
quantitative;
- Impiegare gli strumenti e le regole del disegno
tecnico nella rappresentazione di oggetti o
processi;
- Impiegare gli strumenti e le
regole del disegno tecnico nella
rappresentazione di oggetti o
processi;
- Accostarsi a nuove applicazioni
informatiche esplorandone le
funzioni e le potenzialità.
Prevedere,
immaginare e
progettare
- Effettuare stime di grandezze
fìsiche riferite a materiali e
oggetti dell'ambiente scolastico;
- Valutare le conseguenze di
scelte e decisioni relative a
situazioni problematiche;
- Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di
uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o
necessità;
- Pianificare le diverse fasi per la realizzazione
di un oggetto impiegando materiali di uso
quotidiano;
- Progettare una gita d'istruzione
o la visita a una mostra usando
internet per reperire e selezionare
le informazioni utili.
Intervenire,
trasformare e
produrre
- Smontare e rimontare semplici
oggetti, apparecchiature
elettroniche o altri dispositivi
comuni;
- Utilizzare semplici procedure
per eseguire prove sperimentali
nei vari settori della tecnologia
(ad esempio: preparazione e
cottura degli alimenti);
- Rilevare e disegnare la propria abitazione o
altri luoghi anche avvalendosi di software
specifici;
- Eseguire interventi di riparazione e
manutenzione sugli oggetti dell'arredo
scolastico o casalingo;
- Costruire oggetti con materiali
facilmente reperibili a partire da
esigenze e bisogni concreti.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 115 di 130
115
PROGETTAZIONE DIDATTICA
METODOLOGIA: Il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento della tecnologia richiede necessariamente l’adozione di criteri metodologici e didattici fondati sul coinvolgimento motivato di ciascun alunno secondo tre momenti didattici tra loro interdipendenti, ma non subordinati gerarchicamente o temporalmente:
PERIODO CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA
Settembre/
Ottobre
- Test di ingresso,significato di Scienza, tecnica e tecnologia – Attività umane, Bisogni , beni e servizi - Il disegno: un mezzo di comunicazione. -Disegno geometrico : le conoscenze di base - strumenti necessari - uso della matita, del compasso, delle squadre e del goniometro - primi elementi di disegno: le linee fondamentali, la squadratura del foglio da disegno
-Questionari e riepiloghi sugli argomenti svolti l’anno precedente con particolare riferimento sulle materie plastiche, il vetro e la ceramica. -Disegno geometrico: figure geometriche piane e divisione di circonferenze in un numero qualsiasi di parti uguali – Introduzione alla rappresentazione degli oggetti in proiezioni ortogonali.
-Questionari e riepiloghi sugli argomenti svolti l’anno precedente con particolare riferimento sulle macchine semplici e complesse; Energia: forme di energia
-Disegno tecnico: Rappresentazione degli oggetti; proiezioni ortogonali, cenni sulle sezioni.
Novembre -La produzione : i settori e i fattori
della produzione
- Disegno: nozioni geometriche
elementari: rette perpendicolari e
parallele, divisione di segmenti ed
angoli, esercitazioni con figure
geometriche di base.
-L'agricoltura (Interventi sul terreno e sulle Piante; Le colture principali)- La Zootecnia. Proiezioni ortogonali di figure geometriche.
-Energia (fonti di energia, i combustibili, l'energia nucleare) - Disegno: Sviluppo e inviluppo dei solidi - Grafici statistici. .
Dicembre: -Tecnologia dei materiali
( classificazione, proprietà e ciclo dei
materiali ): Tecnologia del legno
– Educazione ambientale (riciclaggio,
raccolta differenziata dei rifiuti ecc. )
Rappresentazione dei dati: schemi
grafici, diagrammi lineari,
- Disegno: costruzione di figure
geometriche piane .
-L'alimentazione (principi nutritivi e funzione degli alimenti) - Proiezioni ortogonali di solidi geometrici..
-Energia ( produzione trasporto e consumo dell'energia); Proiezione di solidi geometrici in assonometria cavaliera .
Gennaio: Tecnologia dei materiali: Tecnologia
della carta - Misura, concetto di
misura; sistemi e strumenti di misura;
Disegno: costruzione di figure
geometriche piane .
-La conservazione degli alimenti. -Disegno tecnico: Proiezioni Ortogonali di solidi geometrici. La pianta di una casa .
Energie Rinnovabili; Proiezioni di solidi geometrici in assonometria isometrica.
Febbraio: Tecnologia dei materiali: Tecnologia
delle fibre tessili e delle pelli
(il vetro e le ceramiche)
- Disegno: il linguaggio grafico, la
simbologia, costruzione di giure
geometriche piane.
La confezione degli alimenti e l'industria alimentare - Disegno tecnico : la quotatura del disegno tecnico .
L’Elettricità – La corrente elettrica ( circuito elettrico, grandezze elettriche, collegamenti in serie e parallelo) Effetti della corrente (joule, luminoso, chimico, magnetico e fisiologico)- Elettricità e sicurezza - Proiezioni di solidi geometrici in assonometria monometrica.
Marzo: Tecnologia dei materiali: Tecnologia e
dei metalli - Disegno in scale di
proporzione, costruzione di figure
geometriche.
-Abitazione, Città e Territorio: Le strutture degli edifici gli impianti
- Disegno tecnico: proiezioni ortogonali di gruppi di solidi, la sezione di solidi.
L'elettronica (componenti elettronici), - Proiezione assonometrica di oggetti
vari.
Aprile: - Tecnologia dei materiali: Tecnologia
delle materie plastiche -Disegno:
divisione della circonferenza in parti
uguali, le scale col metodo della
quadrettatura.
-Gli spazi dell'abitazione; La città– -Disegno tecnico : proiezioni ortogonali di gruppi di oggetti.
-Le reti di comunicazione ( mezzi via terra, via mare e via aerea)Le - Proiezione assonometriche di oggetti vari.
Maggio/ Giugno
Tecnologia del vetro e della ceramica. -esercitazioni sulle figure simmetriche e sulle composizioni geometriche .
Che cosa sono le macchine ( macchine semplici e complesse, classificazione delle macchine energia alle macchine) - Disegno tecnico : cenni sulla rappresentazione assonometrica.
Il mondo delle telecomunicazioni ( sistemi di trasmissione, la telefonia, la radiotelevisione (L'economia globale, il mondo del lavoro).
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 116 di 130
116
L’elaborazione teorica delle principali aree tecnologiche, dei concetti fondamentali e delle nozioni di base, inerenti ai vari settori tecnologici trattati.
La realizzazione di attività laboratoriali, attraverso le quali gli alunni imparano facendo, passano cioè dal sapere al saper come fare e al saper fare.
L’applicazione dei contenuti (conoscenze e abilità operative) attraverso una pluralità di esperienze operative e di esercitazioni.
Mezzi e strumenti: Le varie attività saranno integrate da materiale non strutturato (articoli di giornale e riviste, opuscoli, cataloghi tecnici, mappe, carte planimetriche, cartelloni murali, fogli di acetato, lavagna luminosa, pennarelli, forbici, colla, dépliant pubblicitari). Si farà uso anche della L.I.M. disponibile nella scuola. Verifiche e valutazione: Saranno inscindibili dal progetto educativo, pertanto saranno fatte sia in itinere, senza attendere scadenze, osservando in ogni momento le reazioni, le proposte, le osservazioni, gli interventi personali durante le spiegazioni e le discussioni, sia in momenti dedicati espressamente alle verifiche terminali ed intermedie alle unità didattiche e di lavoro. Il giudizio finale dovrà esprimere prevalentemente il livello di padronanza delle competenze acquisite da ciascun allievo Le verifiche si effettueranno tramite questionari, test a risposte chiuse del tipo vero - falso o a scelta multipla, prove sperimentali, colloqui. Tali prove saranno volte ad accertare il raggiungimento di capacità, conoscenze, acquisizione di metodo. Da questi elementi sarà formulato il giudizio globale tenendo presente anche: l'impegno, l'attenzione, la partecipazione, la capacità di analisi e sintesi e l'abilità alle attività operative. La valutazione terrà conto del «come» il lavoro è stato svolto da ogni alunno. Per questo motivo sarà applicata la seguente griglia di valutazione, che tiene conto della capacità di selezionare le informazioni durante lo studio della Verifica Finale (MappaConcettuale) ma anche dell’interesse e dell’impegno dimostrato e della capacità di collaborare all’interno della classe. I criteri di valutazione saranno i seguenti:
Voto 10 Ottimo-
Eccellente
Sa spiegare i fenomeni attraverso un'osservazione autonoma; si orienta ad acquisire un sapere più integrale. Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà. Conosce ed usa le varie tecniche in maniera autonoma. Comprende completamente e usa in modo sicuro e consapevole il linguaggio tecnico.
Voto 9 Distinto
Sa spiegare i fenomeni con padronanza attraverso un'osservazione autonoma;. Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici autonomamente. Conosce ed usa le varie tecniche in maniera sicura. Comprende correttamente e usa in modo completo il linguaggio tecnico.
Voto 8 Buono
Sa spiegare i fenomeni attraverso una buona osservazione; si orienta ad acquisire un sapere completo. Realizza gli elaborati grafici in modo razionale; usa gli strumenti tecnici con sicurezza e in modo appropriato. Conosce ed usa le varie tecniche in maniera sicura. Usa con padronanza il linguaggio tecnico.
Voto 7 Discreto
Sa spiegare i fenomeni attraverso una osservazione abbastanza corretta; conosce nozioni e concetti. Realizza gli elaborati grafici in modo corretto; usa gli strumenti tecnici in modo adeguato ed abbastanza appropriato. Conosce ed usa le tecniche in modo corretto. Usa il linguaggio tecnico in modo chiaro ed idoneo.
Voto 6 Sufficiente
Realizza gli elaborati grafici in modo essenziale; usa gli strumenti tecnici in modo sufficientemente corretto. Conosce ed usa le tecniche più semplici. Usa il linguaggio tecnico in modo sufficientemente corretto.
Voto 5 Mediocre
Conosce in modo parziale i fenomeni e i meccanismi della realtà tecnologica. Rappresenta e riproduce in modo incerto gli elaborati grafici; usa gli strumenti tecnici in modo poco corretto. E’ incerto nell’usare le tecniche più semplici. Comprende complessivamente il linguaggio tecnico, ma ha la difficoltà nel suo utilizzo.
Voto 4 Leggera
Insufficienza
Denota una conoscenza carente dei fenomeni e dei meccanismi della realtà tecnologica. Ha varie difficoltà nel rappresentare e riprodurre gli elaborati grafici, usa gli strumenti tecnici in modo non sempre corretto. Coglie in modo parziale e inadeguato le tecniche più semplici. Ha gravi difficoltà nel comprendere e usare il linguaggio tecnico.
Voto 3 Media
Insufficienza
Non è capace di analizzare e spiegare semplici meccanismi della realtà tecnologica. Realizza alcuni elaborati grafici con molti errori; usa gli strumenti tecnici con modalità raramente corrette. Non conosce e non usa le tecniche più semplici. Non comprende e non sa usare il linguaggio tecnico.
Voto 2 Grave
Insufficienza
Non è capace di analizzare e spiegare semplici meccanismi della realtà tecnologica. Realizza tutti gli elaborati grafici con molti errori; usa gli strumenti tecnici in modo scorretto. Non conosce e non usa le tecniche più semplici. Non comprende e non sa usare il linguaggio tecnico.
Voto 1 Totalmente Insufficiente
Si rifiuta di effettuare qualsiasi attività didattica. Non comprende e non sa usare il linguaggio tecnico.
Per gli alunni in difficoltà saranno predisposte attività di recupero.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 117 di 130
117
EDUCAZIONE FISICA
OBIETTIVI FORMATIVI CLASSI I-II-III
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
CLASSE PRIMA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
CLASSE TERZA
consolidare stili di vita corretti e salutari per la prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, abbandono precoce della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza
Accettare i cambiamenti del proprio corpo, per viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona
condividere con altre persone esperienze di gruppo( esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra) per educare a comunicare e relazionarsi con gli altri in modo adeguato ed efficace e per promuovere l’inserimento di alunni con varie forme di diversità
sperimentare la vittoria e la sconfitta attraverso l’attività sportiva, per apprendere la capacità di modulare e controllare le proprie emozioni
Promuovere il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile ( rispetto di sé e degli altri, lealtà, senso di appartenenza e di responsabilità, negazione di qualsiasi forma di violenza)
Conoscere le varie parti del corpo ed essere consapevole delle proprie abilità condizionali.
Essere consapevole del valore delle regole, interagendo positivamente con gli altri e accettando le diversità.
Sapere mettere in atto comportamenti corretti a scuola e per strada, anche in situazioni di pericolo.
Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui
sicurezza.
Sapere mantenere in buona salute il proprio corpo attraverso una corretta igiene personale e una
adeguata attività fisica.
Sapersi orientare e muovere nello spazio, anche in situazioni inusuali
Sapere coordinare e utilizzare schemi motori combinati tra loro.
Utilizzare il corpo e il movimento per esprimersi.
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diversi giochi di movimento e
presportivi.
Mantenere un impegno motorio costante per migliorare le capacità condizionali.
Utilizzare le abilità coordinative acquisite, per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.
Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea.
Padroneggiare le proprie capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco.
Partecipare al gioco di squadra mettendo in atto comportamenti collaborativi.
Conoscere e applicare correttamente il regolamento dei giochi sportivi praticati, accettando anche
la sconfitta.
Essere consapevole del valore delle regole, interagendo positivamente con gli altri e accettando le
diversità.
Sapere mettere in atto comportamenti corretti in situazioni di pericolo ambientale e personale.
Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui
sicurezza.
Sapere riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico-alimentazione-benessere.
Mantenere un impegno motorio prolungato nel tempo, manifestando autocontrollo del proprio corpo nella sua funzionalità cardio-respiratoria e muscolare.
Sapere utilizzare e trasferire le abilità coordinative acquisite per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.
Saper applicare schemi e azioni di movimento per risolvere in forma originale e creativa un determinato problema motorio, riproducendo anche nuove forme di movimento.
Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea.
Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco.
Padroneggiare molteplici capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa.
Partecipare in forma propositiva alla scelta di strategie di gioco, mettendo in atto comportamenti collaborativi.
Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati, assumendo anche il ruolo di arbitro.
Saper gestire in modo consapevole gli eventi della gara con autocontrollo e rispetto dell’altro, accettando la sconfitta.
Essere consapevole del valore delle regole, interagendo positivamente con gli altri e accettando le diversità.
Assumere consapevolezza che l’efficienza fisica e corrette abitudini di vita, contribuiscono a mantenere un buon stato di salute.
Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza.
Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza.
Sapere mettere in atto comportamenti corretti in situazioni di pericolo.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 118 di 130
118
CONTENUTI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un
sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune
METODOLOGIA Ogni lezione avrà come protagonista l’alunno con le sue esigenze psico-fisiche. Sarà dato quindi ampio spazio a forme di attività ludiche e di gruppo, che gli permetteranno un inserimento positivo nell’ambiente scolastico. La successione degli sforzi e delle difficoltà di svolgimento di ogni attività, terrà conto dello sviluppo fisiologico dell’alunno. In questo contesto l’insegnante tenderà a valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, acquisite fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti; ad attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze; a favorire l’esplorazione e la scoperta per sollecitare gli alunni a individuare problemi, sollevare domande, mettere in discussione le conoscenze già elaborate, trovare appropriate piste d’indagine, cercare soluzioni originali; a incoraggiare l’apprendimento collaborativo; a promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere prendendo atto degli errori commessi, delle ragioni di un insuccesso, delle difficoltà incontrate e delle strategie per superarle.
MODULI CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA
ABILITA’COORDINATIVE 1 ABILITA’CONDIZIONALI 1
Coordinazione Mobilità articolare Resistenza
Coordinazione Mobilità articolare Resistenza
Coordinazione Mobilità articolare Resistenza
EDUCAZIONE ALLA SALUTE Mangiare per star bene Paramorfismi Contro le dipendenze I danni del doping
ATTIVITA’ LUDICA
Pallavolo-Giochi
Pallavolo-Giochi
Pallavolo-Giochi
COMUNICAZIONE CORPOREA SICUREZZA
Il linguaggio del corpo La sicurezza a scuola
ABILITA’ COORDINATIVE 2 ABILITA’ CONDIZIONALI 2
Equilibrio Velocità Forza
Equilibrio Velocità Forza
Equilibrio Velocità Forza
SICUREZZA
La sicurezza in strada
Prestare soccorso
MATURAZIONE EDUCATIVA Relazioni nel gruppo/Impegno/ Interesse/Partecipazione
Relazioni nel gruppo/Impegno/ Interesse/Partecipazione
Relazioni nel gruppo/Impegno/ Interesse/Partecipazione
ED.CONVIVENZA CIVILE Olimpiadi e Paralimpiadi
I valori dello sport Aspetti degenerativi dello sport
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 119 di 130
119
Quindi l’insegnante farà da animatore pronto a modificare continuamente la propria metodologia d’insegnamento adattandola di volta in volta alla situazione, in base alla maturazione cognitiva, affettiva, sociale e motoria degli alunni ed in base alle attrezzature messe a disposizione dalla scuola. E comunque nelle attività in cui l’alunno dovrà cimentarsi individualmente l’insegnante interverrà proponendo difficoltà graduali a seconda della fascia di livello e con stimoli e incoraggiamenti che varieranno da alunno ad alunno. Nelle attività di gruppo, nei giochi e nelle attività sportive in genere, proporrà regole e strategie atte ad agevolare, mettere a proprio agio, stimolare e incoraggiare gli alunni con maggiori difficoltà e frenare nella giusta misura gli alunni esuberanti.
CRITERI PER IL PROFILO D’INGRESSO DELL’ALUNNO Fascia alta (xxx) 8 Fascia media (xx) 7/6 Fascia bassa (x)5/4 (Approccio con l’attività ludica) GIOCO:
Comprende le regole, le sa mettere in pratica, prende iniziative, coordinato nel gesto motorio.
Comprende le regole/ comprende quasi tutte le regole, le mette quasi sempre in pratica, abbastanza/ poco coordinato nel gesto motorio.
Ha difficoltà nel comprendere le regole, imitando gli altri le mette in pratica/ e nel metterle in pratica, poco coordinato nel gesto motorio/ per niente coordinato nel gesto motorio (Abilità motorie) COORD. :
Comprende l’esercizio e lo esegue correttamente.
Comprende l’esercizio e lo esegue approssimativamente/ con qualche difficoltà.
Ha difficoltà a comprendere l’esercizio, imitando gli altri cerca di eseguirlo/ e a metterlo in pratica. MOBIL. ARTIC. :
Ha un’ottima escursione articolare.
Ha una discreta escursione articolare.
Ha una modesta escursione articolare.
TEST D’INGRESSO
1) Giochi. 2 ) Facile percorso con attrezzi. 3 ) Esercizio con la bacchetta graduata o alla spalliera.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE La valutazione verrà considerata parte integrante del processo educativo. A tal scopo l’alunno verrà messo nelle condizioni di capire i traguardi da raggiungere, di riconoscere le difficoltà e stimare le proprie abilità, di imparare a riflettere sui propri risultati, di valutare i progressi compiuti, di trarre considerazioni per migliorarsi. A scadenza quadrimestrale verranno effettuati test specifici riguardanti le abilità coordinative e condizionali, per rilevarne lo sviluppo globale raggiunto, e riguardo le attività ludiche e sportive si valuterà la capacità di
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 120 di 130
120
sapere eseguire con competenza e padronanza i gesti motori e di saperli utilizzare in modo opportuno e utile allo scopo stabilito ed inoltre la capacità di comprendere e sapere mettere in pratica le regole prefissate. Per quanto riguarda gli approfondimenti, l’alunno verrà valutato, di volta in volta, in base alla competenza con la quale espone gli argomenti trattati, in base alla valutazione critica che ne sa dare e in base all’applicazione pratica che ne deduce. Sarà effettuata, inoltre, una valutazione riguardo al processo di maturazione educativa personale e cioè riguardo alla costanza nella partecipazione, alla capacità di sapere mantenere un impegno, alle relazioni attivate nel gruppo classe tra i compagni, al comportamento tenuto nei riguardi degli altri e dell’ambiente, all’interesse dimostrato nei riguardi della disciplina.
Tabella per la valutazione in decimali
Voto 10 Ottimo-
Eccellente
Esegue con competenza e padronanza i gesti motori e li utilizza in modo opportuno e utile allo scopo stabilito- Valuta criticamente le esperienze motorie vissute e mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con competenza gli argomenti trattati , li valuta in modo critico e ne deduce un’applicazione pratica- Si relaziona accettando le diversità e rispettando le regole stabilite
Voto 9
Distinto
Esegue con padronanza i gesti motori e li utilizza in modo opportuno e utile allo scopo stabilito- Sa valutare le
esperienze motorie vissute e mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con competenza gli
argomenti trattati e ne deduce un’ applicazione pratica- Si relaziona accettando le diversità e rispettando le regole
stabilite
Voto 8 Buono
Esegue correttamente i gesti motori e li utilizza in modo utile e opportuno allo scopo stabilito- Nelle esperienze
motorie di gruppo mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con padronanza gli argomenti
trattati e valuta la loro utilità pratica- Si relaziona rispettando le regole stabilite
Voto 7
Discreto
Esegue correttamente i gesti motori e li utilizza in modo utile allo scopo stabilito- Nelle esperienze motorie di
gruppo mette in atto comportamenti collaborativi- Sa esporre in modo appropriato gli argomenti trattati- Si
relaziona rispettando le regole stabilite
Voto 6 Sufficiente
Esegue in maniera adeguata alle sue capacità i gesti motori , ma li utilizza in modo non sempre opportuno- Nelle
esperienze motorie di gruppo collabora quasi sempre con i compagni- Espone gli argomenti trattati in modo
essenziale- Conosce le regole stabilite e le rispetta quasi sempre
Voto 5 Mediocre
Esegue con qualche difficoltà i gesti motori e li utilizza in modo non sempre corretto- Nelle esperienze motorie di
gruppo collabora poco con i compagni- Espone superficialmente e solo in parte gli argomenti trattati- Conosce le
regole stabilite ma le rispetta raramente
Voto 4 Insufficiente
Esegue con difficoltà i gesti motori e non li sa utilizzare in modo opportuno- Nelle esperienze di gruppo non sa
collaborare con i compagni- Ha difficoltà a comprendere gli argomenti trattati- Conosce solo alcune delle regole
stabilite e non sempre le sa applicare
Voto 3 Gravemente insufficiente
Esegue con molta difficoltà i gesti motori anche semplici- Non ha intrapreso rapporti positivi con i compagni- Non
mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati-Conosce solo alcune delle regole stabilite e spesso non le rispetta
Voto 2 Partecipa passivamente alle lezioni- Non ha intrapreso rapporti positivi con i compagni- Ha difficoltà a
comprendere gli argomenti trattati-Non sa rispettare le regole stabilite
Voto 1 Partecipa passivamente alle lezioni - E’ sempre scontroso con i compagni-Ha difficoltà a comprendere e completo
disinteresse per gli argomenti trattati- Non sa rispettare le regole stabilite
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 121 di 130
121
7. LA VALUTAZIONE
La valutazione ha per oggetto il
processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua
finalita' anche formativa e
attraverso l'individuazione delle
potenzialita' e delle carenze di
ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni
medesimi, al miglioramento dei
livelli di conoscenza e al successo
formativo
D.P.R. 122/2009, art.1
Valutazione in ingresso,
formativa e sommativa
Criteri di valutazione
Giudizio di profitto
Giudizio di comportamento
Competenze educative
generali
La valutazione della Scuola
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 122 di 130
122
7.1 CRITERI E I SISTEMI DI VALUTAZIONE
La valutazione costituisce un momento fondamentale del processo educativo ed assume un carattere
informativo e formativo nei confronti di ciascun alunno e delle famiglie.
L’attività valutativa ha tre tempi:
iniziale
intermedio
finale
Oggetto della Valutazione saranno:
il pregresso, ossia i bisogni, le risorse, le abilità d’ingresso degli allievi; i loro condizionamenti
positivi o negativi;
il processo, cioè tutto l’insieme delle attività formative cui si è dato vita con gli eventuali
correttivi;
le prestazioni degli allievi, i loro comportamenti in termini di conoscenze, abilità, competenze;
il prodotto finale: i traguardi raggiunti.
I momenti-chiave della Valutazione si articoleranno nel seguente modo:
Valutazione in Ingresso
Valutazione Formativa
Valutazione Sommativa
Tre Aree di lavoro comune da parte dei docenti:
identità;
convivenza civile;
strumenti culturali. Verranno utilizzati strumenti di indagine formali (test d’ingresso) e strumenti d’indagine di tipo qualitativo (questionari, colloqui e schede di osservazione). I risultati serviranno ad elaborare i piani di studio personalizzati atti a valorizzare le potenzialità dell’allievo e a soddisfare i bisogni riscontrati.
Servirà al docente per scegliere soluzioni metodologiche atte a differenziare gli interventi didattici; metterà in evidenza i progressi conseguiti dall’allievo nel suo percorso, creando spunti di riflessione per il docente sulla validità delle soluzioni metodologiche adottate e sugli interventi programmati.
Servirà a controllare i progressi conseguiti dagli alunni rispetto alla situazione di partenza, alle finalità e agli obiettivi programmati, agi esiti degli interventi individualizzati. In essa rientrano gli scrutini quadrimestrali, gli scrutini finali, le prove d’esame. Avrà inoltre un valore informativo sul processo di apprendimento e di formazione del discente, anche ai fini dell’orientamento. La scuola si avvarrà dei criteri di valutazione con l’utilizzazione di specifiche e comuni griglie che rileveranno negli alunni:
impegno;
partecipazione attenzione;
metodo di studio;
relazioni con gli altri (capacità
di sviluppare relazioni positive
all’interno del gruppo, rispetto
di sé e dell’ambiente);
disponibilità ad apprendere;
progressi rispetto ai livelli di
partenza.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 123 di 130
123
7.2 CRITERI DI VALUTAZIONE
Riguarderanno :
Giudizi di Profitto
Giudizi di Comportamento
Competenze educative generali
VOTAZIONE GIUDIZIO DI PROFITTO
10 L’alunno dimostra conoscenze complete, organiche e particolarmente approfondite; capacità di rielaborare i contenuti, di operare collegamenti, di organizzare autonomamente le conoscenze in situazioni nuove, di operare analisi e sintesi. L’esposizione risulta fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato.
9 L’alunno dimostra conoscenze ampie complete e approfondite, apprezzabile capacità di comprensione e di analisi; capacità di rielaborazione personale dei contenuti con apporti critici originali e di operare collegamenti. L’esposizione risulta chiara, precisa, ricca e ben articolata con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato.
8 L’alunno dimostra conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali. L’esposizione risulta chiara e articolata con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato .
7 L’alunno dimostra conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di analisi. L’ esposizione risulta chiara e sostanzialmente corretta con l’uso di una terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico così come parziale è l’autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite .
6 L’alunno dimostra conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi. L’ esposizione è semplice e sostanzialmente corretta, il lessico povero ma appropriato.
5 L’alunno dimostra conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi; l’ esposizione non sempre è lineare e coerente, minimo risulta il bagaglio di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile.
4 L’alunno dimostra conoscenze incomplete, scarsa capacità di comprensione e di analisi; l’esposizione è confusa ed approssimativa , il lessico povero
3 L’alunno dimostra conoscenze incomplete e frammentarie, scarsa capacità di comprensione e di analisi; l’esposizione è confusa ed approssimativa , il lessico povero
2 L’alunno dimostra di non aver conseguito alcun progresso, di possedere scarsa capacità di comprensione e di analisi, incapacità di esposizione , lessico povero
1
L’alunno si rifiuta di applicarsi a qualsiasi attività didattica proposta.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 124 di 130
124
VOTAZIONE GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO
10 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Costante e serio svolgimento delle consegne scolastiche.
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica. Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe.
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico.
Frequenza assidua Ottima socializzazione.
9 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica. Ruolo positivo all’interno della classe.
Rispetto del regolamento scolastico.
Frequenza regolare Ottima socializzazione.
8 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Regolare adempimento dei doveri scolastici. Equilibrio nei rapporti interpersonali.
Inserimento positivo nel gruppo classe.
Adeguato rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Frequenza regolare
Buona socializzazione
7 Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
Svolgimento non sempre regolare dei compiti assegnati. Limitata partecipazione e collaborazione al funzionamento del gruppo classe.
Discreto rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Saltuari ritardi e/o uscite anticipate
Assenze numerose
6 Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche.
Saltuario svolgimento dei compiti assegnati. Disturbo o disinteresse nei confronti dell’attività didattica.
Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico.
Saltuari ritardi e/o uscite anticipate Assenze numerose
< 6 Disinteresse per le varie discipline
Rapporti problematici con gli altri. Frequente disturbo dell’attività didattica.
Funzione negativa all’interno della classe.
Reiterati episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico. Frequenti ritardi e/o uscite anticipate.
Eccessive ore di assenze
Votazione Competenze Educative Generali
10
9 8 7 6 5 4 3 2 1
Partecipazione
Partecipa alle varie attività con attenzione viva e costante
Partecipa alle varie attività con attenzione costante e adeguata
Partecipa alle attività con attenzione regolare
Partecipa alle attività in modo adeguato
Partecipa alle attività in modo talvolta discontinuo e inadeguato
Partecipa alle attività solo se continuamente sollecitato
Partecipa solo a qualche attività
Partecipa in modo discontinuo e solo a determinate attività
Partecipa passivamente alle attività
Si rifiuta di partecipare alle attività didattiche
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Impegno
Si impegna in modo assiduo e produttivo
Si impegna in modo costante
Si impegna in modo regolare
Si impegna in modo adeguato
Si impegna in modo accettabile
Si impegna dietro sollecitazione
Si impegna sporadicamente
Si impegna sporadicamente e in modo inadeguato
Si impegna passivamente
Si rifiuta di impegnarsi
Interesse
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 125 di 130
125
7.3 LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
Ad ogni istituzione scolastica spetta la responsabilità dell’autovalutazione; alla luce delle Indicazioni Nazionali
del 2012 e in conformità alla Direttiva ministeriale n.56 del 12-07-2004, riguardante le attività valutative di
sistema e quelle relative agli apprendimenti degli alunni, la Scuola “E. Romagnoli” dall’anno scolastico 2005-
2006 ha effettuato l’iscrizione al SNV.
La finalità dell’autovalutazione della Scuola è verificare il risultato della propria azione e, qualora necessario,
correggere errori, programmare interventi diversi, cambiare impostazioni.
Nel corso di quest’anno scolastico saranno predisposti:
raccolta e tabulazione dei dati relativi, in previsione della compilazione del questionario di sistema
predisposto dall’INVALSI;
attività valutativa degli apprendimenti attraverso l’elaborazione di questionari, griglie e prove
sistematiche con annessa autovalutazione degli alunni.
Inoltre, al fine di rilevare il grado di soddisfazione dei genitori, saranno elaborati e somministrati
periodicamente dei questionari di gradimento che avranno come tematiche l’offerta formativa della scuola
nonché le iniziative intraprese dalla stessa nei confronti della riforma in atto.
Oggetto di autovalutazione sarà lo stesso POF, che verrà periodicamente monitorato in riferimento ai
seguenti indicatori:
modalità di attuazione;
livello di partecipazione e condivisione rispetto alle varie componenti scolastiche;
risultati;
proposte di miglioramento.
A partire dall’ anno scolastico 2014/2015, al fine dell’attuazione del DPR 80/2013, la Scuola procederà
anche alla definizione del Rapporto di Autovalutazione.
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
Manifesta un interesse vivo e costante
Manifesta un interesse adeguato e costante
Manifesta un interesse regolare
Manifesta un interesse adeguato
Manifesta un interesse accettabile
Manifesta un interesse superficiale
Manifesta un interesse discontinuo
Manifesta inadeguato interesse
Manifesta interesse discontinuo e inadeguato
Non manifesta alcun interesse
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
Relazione con gli altri
Manifesta un comportamento corretto ed educato e interagisce attivamente e costruttivamente nel gruppo classe.
Manifesta un comportamento corretto e collabora positivamente con il gruppo classe
Manifesta un comportamento generalmente corretto , interagendo in modo adeguato con il gruppo classe..
Manifesta un comportamento non sempre corretto, mostrandosi a volte poco rispettoso nei confronti dei coetanei
Manifesta un comportamento non sempre corretto, facendo registrare qualche episodio di inosservanza delle regole e di mancato rispetto dei coetanei.
Manifesta un comportamento non sempre corretto, presentando frequentemente rapporti problematici con coetanei e a volte con gli adulti
Manifesta un comportamento non sempre corretto, presentando rapporti problematici con coetanei e a volte con gli adulti
Manifesta una funzione negativa all’interno del gruppo classe e si rapporta in modo violento con i coetanei e poco corretto con gli adulti
Manifesta un comportamento costantemente contrario alle regole di convivenza scolastica
Manifesta un comportamento assolutamente scorretto con coetanei e adulti
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 126 di 130
126
8. SCUOLA/FAMIGLIA
8 Ottobre 2002: Giornata
europea dei genitori e della
scuola, “partenariato” tra
scuola e famiglia come
“elemento facilitatore” della
buona riuscita della
formazione educativa dei
giovani
Commissione Europea
Patto di
Corresponsabilità
Piano Annuale delle
Attività
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 127 di 130
127
8.1 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” Visto l’art. 2 del suddetto Decreto che dispone: “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e
tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e d al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastico”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Vista la Delibera N°5 del Consiglio d’Istituto dell’01/10/2013 EMANA
IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
da sottoscrivere da parte di tutti i genitori degli alunni iscritti presso la S. S. di I grado ad Indirizzo Musicale “E. Romagnoli” di Gela
LA SCUOLA
SI IMPEGNA A….
LA FAMIGLIA
SI IMPEGNA A…
LO STUDENTE
SI IMPEGNA A…
OFFERTA FORMATIVA
Garantire un piano formativo
basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere
e il successo dello studente, la
sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e
culturale
Prendere visione del piano
formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la
responsabilità di quanto espresso e
sottoscritto
Condividere con gli insegnanti e la
famiglia la lettura del piano formativo, discutendo con loro
ogni singolo aspetto
di responsabilità
RELAZIONALITÀ
Creare un clima sereno in cui
stimolare il dialogo e la
discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto
reciproco tra studenti,
l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro.
Promuovere il talento e
l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione
solidale, alla gratuità, al senso di
cittadinanza
Condividere con gli
insegnanti linee
educative comuni, consentendo alla scuola di
dare continuità alla
propria azione educativa
Mantenere costantemente
un comportamento
positivo e corretto, rispettando l’ambiente
scolastico inteso come
insieme di persone, oggetti e situazioni
PARTECIPAZIONE
Ascoltare e coinvolgere
gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad
un’assunzione di
responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto
formativo
Collaborare attivamente
per mezzo degli strumenti messi a disposizione
dall’istituzione scolastica,
informandosi costantemente del
percorso didattico-educativo
dei propri figli
Frequentare regolarmente i corsi e
assolvere assiduamente agli impegni di studio.
Favorire in modo positivo lo
svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo
costantemente la propria attenzione
e partecipazione alla vita della classe
INTERVENTI
EDUCATIVI
Comunicare
costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento
didattico-disciplinare degli
studenti. Fare rispettare le norme di
comportamento, i regolamenti ed
i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo di
telefonini e altri dispositivi
elettronici. Prendere adeguati
provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni
Prendere visione di tutte
le comunicazioni provenienti dalla scuola,
discutendo con i figli di
eventuali decisioni e provvedimenti
disciplinari, stimolando
una riflessione sugli episodi di conflitto e di
criticità
Riferire in famiglia le
comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli
insegnanti.
Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni
sviluppando situazioni di
integrazione e solidarietà
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 128 di 130
128
8.2 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DEI DOCENTI
a.s. 2014/15
(Deliberato dal C.D. in data 25/09/2014 )
Sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti, il Dirigente Scolastico ha predisposto il
Piano Annuale delle attività ed i conseguenti impegni del personale docente.
Lo stesso, nel quadro della programmazione dell’azione educativa, può essere modificato, nel
corso dell’anno scolastico, per fare fronte a nuove esigenze.
Organo Data Argomento principale
Collegio dei Docenti
20 Novembre 2015 9 Gennaio 2015 13 Maggio 2015
Consigli di classe Dal 13 al 17 Ottobre 2014 Dal 24 al 28 Novembre 2014 Dal 09 al 11 Dicembre 2014 Dal 09 al 13 Marzo 2015 Dal 05 al 08 Maggio 2015
21 ottobre 2014
Elezione rappresentanti genitori
Colloqui con le famiglie
09-11 Dicembre 2014 09-13 Febbraio 2015
08-10 Aprile 2015 ricevimento settimanale
Ricevimento genitori Consegna schede I quadrimestre Ricevimento genitori Rapporti individuali con le famiglie
Riunioni dipartimentali
09 Gennaio 2014 04 Maggio 2014
Scrutini I quadrimestre Scrutini II quadrimestre
Dal 2 al 6 febbraio 2015 Dal 09 al 11 giugno 2015
Fine anno scolastico: Martedì 09 Giugno 2015
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 129 di 130
129
INDICE
1. Identità della Scuola 1.1 Storia della Scuola ……………………………………………………… pag. 4 1.2 La Scuola E. Romagnoli nella società contemporanea ………………………….. 4 1.3 La Scuola e l’Unicef ……………………………………………………………. 5 1.4 Rapporti con il territorio ………………………………………………………... 6 1.5 La Scuola “E.Romagnoli” osservatorio locale di area per il contrasto della dispersione scolastica …………………………………………………………… 7 2. Struttura organizzativa 2.1 Organigramma della Scuola ……………………………………………………… 9 2.2 Funzioni strumentali ……………………………………………………………. 10 2.3 Consiglio di Istituto ……………………………………………………………. 11 2.4 Collegio dei docenti ……………………………………………………………. 12 2.5 Responsabili dei Dipartimenti e delle Strutture …………………………………… 13 2.6 Consiglio di Classe …………………………………………………………… 14 3. Risorse della Scuola e organizzazione didattica ………………………………… 15 3.1 Composizione del personale docente e ATA ………………………………… 16 3.2 Consistenza numerica della popolazione scolastica …………………………….. 17
3.3 Le Strutture ……………………………………………………………………. 17 3.4 Le Attrezzature ……………………………………………………………….... 18 3.5 Struttura oraria delle classi ……………………………………………………… 19 3.6 Scansione settimanale dell’orario scolastico ……………………………………… 19 3.7 Struttura oraria del corso ad indirizzo musicale ………………………………….. 20 4. Finalità educative e formative 4.1 Finalità della Scuola ………………………………………………………….. 22 4.2 Le finalità educative …………………………………………………………….. 23 4.3 Le scelte educative e didattiche ………………………………………………….. 24 4.4 Il curricolo ……………………………………………………………………….. 24 4.5 Interventi per gli alunni diversamente abili ………………………………………. 25 4.6 Interventi per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali ……………………………………………. 26 4.7 Piano Annuale per l’Inclusività ……………………………………………. 26 4.8 I Progetti Progetto Orientamento ……………………………………………………. 35 Progetto “area a rischio” – per una scuola amica ………………………………….. 36 Progetto KiVa …………………………………………………………………… 37 Partenariato …………………………………………………………………… 38 Erasmus + …………………………………………………………………… 39 5. Il Piano Operativo nazionale 5.1 I Progetti P.O.N. ……………………………………………………………. 42
6. La Progettazione didattica …………………………………………………… 44 6.1 Italiano ……………………………………………………………………. 45
6.2 Storia …………………………………………………………………… 56 6.3 Geografia …………………………………………………………………… 62 6.4 Matematica e Scienze …………………………………………………………… 67
6.5 Musica ………………………………………………………………………… 84 6.6 Strumento ………………………………………………………………………. 91 6.7 Arte e Immagine ……………………………………………………………….. 94 6.8 Lingue straniere (Inglese/Francese/Spagnolo) …………………………………… 101 6.9 Religione ………………………………………………………………………. 109
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 130 di 130
130
6.10 Tecnologia …………………………………………………………………… 114 6.11 Educazione Fisica ………………………………………………………….. 117
7. La Valutazione 7.1 Sistemi e criteri di valutazione ……………………………………………… 122 7.2 I criteri di valutazione ……………………………………………….. 123 7.3 La valutazione della Scuola …………………………………………………… 125 8. Scuola/Famiglia 8.1 Patto di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia ……………………………….. 127 8.2 Piano annuale delle attività dei docenti ………………………………………… 128 Indice ……………………………………………………………………… 129