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1 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “PIO XII” FOGGIA www.scuolamediapiododicesimo.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 GENNAIO 2016

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “PIO XII” FOGGIA www ...ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzet… · La Scuola Secondaria di primo grado “Pio XII”

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “PIO XII”

FOGGIA

www.scuolamediapiododicesimo.it

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2019

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 14 GENNAIO 2016

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Sommario Premessa Pag. 3

Principi del PTOF 4

La struttura e gli spazi “ 5

Lettura del territorio “ 6

Le risorse professionali “ 10

Funzioni strumentali al POF “ 13

Commissioni, gruppi di lavoro e incarichi particolari “ 15

Gli organi collegiali “ 18

Finalità della Scuola Secondaria di I grado “ 19

Obiettivi generali del processo formativo “ 21

Curricoli “ 24

Attività d’insegnamento “ 25

La Programmazione “ 26

Metodologia “ 28

Integrazione degli alunni diversamente abili “ 29

Interventi in favore degli alunni con disturbi specifici di apprendimento “ 30

Organizzazione dell’Accoglienza “ 31

Progetto “Orientamento” “ 32

Convivenza Civile “ 33

Ampliamento dell’Offerta Formativa “ 35

Visite guidate e viaggi di istruzione “ 37

Iniziative culturali proposte da Enti e Istituzioni “ 39

Programmi Operativi Nazionali “ 40

Aggiornamento e formazione dei docenti “ 41

Piano nazionale Scuola Digitale “ 42

Valutazione degli alunni “ 43

Valutazione del funzionamento dell’istituzione scolastica “ 47

Comitato per la Valutazione dei docenti “ 48

Rapporto di Autovalutazione “ 49

Prove Invalsi “ 51

Piano di Miglioramento “ 53

Rapporti scuola - famiglia “ 55

Patto di corresponsabilità “ 56

Diritti e doveri degli studenti “ 59

Provvedimenti disciplinari “ 61

Uffici e servizi “ 62

L’organizzazione della sicurezza “ 63

Prospetto delle attività funzionali all’insegnamento “ 64

Regolamento corso ad indirizzo musicale “ 65

Calendario scolastico “ 72

Procedura dei reclami “ 73

Dematerializzazione “ 74

Numeri utili “ 75

Appendice “ 76

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PREMESSA

- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo alla Scuola Secondaria di primo grado “

PIO XII” di FOGGIA, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107,

recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”;

- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio

atto di indirizzo prot. 3005 A11 del 20/10/2015;

- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14gennaio 2016;

- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 14 gennaio 2016 ;

- il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in

particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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FINALITA’

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo

dell’identità culturale e progettuale” della Scuola Secondaria di primo grado “PIO XII”.

La sua funzione fondamentale è quella di:

1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;

2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto per

raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;

3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso.

Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Regolamento di Disciplina,

Regolamento viaggi di istruzione, il Patto di Corresponsabilità educativa, il PECUP, la Carta dei

servizi scolastici, Piano annuale per l’inclusività.

Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, l’intero PTOF si caratterizza

come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze

dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire

autonomamente e responsabilmente all’interno della società.

PRINCIPI DEL PTOF Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità generali e specifiche del servizio, nel rispetto

della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione della progettualità

individuale e di istituto.

Centralità dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di apprendimento.

Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni maggiori opportunità d’

istruzione, di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico.

Responsabilità, centrata su competenze disciplinari e relazionali.

Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità educativa e didattica in senso

verticale e orizzontale (scuola e territorio).

Documentazione della progettualità scolastica, avvalendosi della partecipazione di un numero

sempre maggiore di soggetti.

Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della professionalità

docente ed ATA.

Verifica e valutazione dei processi avviati e dei risultati conseguiti, sulla base di precisi

indicatori elaborati all’interno dell’istituto.

Attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l'educazione alla parità tra i sessi, la

prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di

sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma

2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15

ottobre 2013, n.119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo

periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.

L'insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità assicurato anche

attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione.

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LA STRUTTURA E GLI SPAZI

La Scuola Secondaria di primo grado “Pio XII” istituita il 01/10/1969 , è ubicata in via Fiorello La

Guardia, in un edificio di recente costruzione. allorquando viene generata da una costola della

“Francesco de Sanctis” di Foggia con il nome di “X scuola media – sezione san Ciro” Il D.M. che la

istituisce porta la data 16/07/1969 ed il n. 8790. Funziona dapprima nei locali della sede madre in

orario pomeridiano poi, in orario antimeridiano, è ubicata al pianoterra dei locali in via Salvemini,

annoverando 13 classi.

Il preside prof. Morra propone alle autorità di intitolare la scuola al Papa Pio XII: così il 12/06/1970 è

emesso il decreto ufficiale. Negli anni ’70 il quartiere è in rapida espansione e la popolazione

scolastica aumenta in maniera esponenziale al punto da rendere necessario lo sdoppiamento

dell’istituto con la XII scuola media del Rione dei Preti nel 1976. Il preside prof. Bibbò arriva a

dirigere la scuola, che ormai conta 48 classi, nel 1985 e la sua storia s’intreccia con quella del

quartiere Camporeale di cui fa parte. All’inizio degli anni ’90 il calo demografico si fa sentire e incide

sulla riduzione delle classi. Nel 1995 a dirigere la scuola è il prof. Fuiano che mantiene l’autonomia

scolastica fino all’agosto 2015; ma il dimensionamento induce la Direzione Generale a nuovi piani di

riorganizzazione e così anche la nostra scuola è affidata in reggenza alla prof.ssa Magaldi secondo i

principi di prossimità e compiutezza del I Ciclo d’Istruzione del MIUR.

Nel corrente anno scolastico 2015 – 2016 la scuola utilizza 28 aule per lo svolgimento della normale

attività didattica, ognuna provvista di un piccolo vano adibito a spogliatoio e di un terrazzino coperto.

Inoltre, sono presenti le aule speciali di seguito elencate:

- Laboratorio di scienze, attrezzato di vari strumenti per gli esperimenti di chimica e fisica;

- n. 1 laboratorio di informatica, dotato di 20 postazioni multimediali, collegato alla rete a

disposizione di docenti e alunni;

- n. 1 laboratorio multimediale - linguistico, dotato di 20 postazioni, collegato alla rete a

disposizione di docenti e alunni;

- Sala per le proiezioni con grande schermo e videoproiettore, con una capienza di circa 100

posti;

- Palestra attrezzata, fornita di spogliatoi e bagni per ragazzi e ragazze;

- Aule dotate di lavagne interattive;

- Ambulatorio medico.

Particolare importanza riveste la Biblioteca d’Istituto. La sua consistenza libraria ammonta a circa

2700 opere, suddivise in testi per i docenti (circa 500), comprendenti opere di consultazione generale,

di letteratura, di matematica, di scienze psico - pedagogiche e sociali, di arte, di saggistica varia e testi

per gli alunni (circa 2200) che vanno dal genere avventuroso a quello favolistico, investigativo,

divulgativo-scientifico-sperimentale e alle monografie.

Sono disponibili anche testi di narrativa in lingua inglese e francese.

La struttura si avvale, inoltre, di una emeroteca per l’informazione e l’aggiornamento dei docenti.

I servizi attivati, fruibili da parte dell’intera utenza scolastica, sono:

prestito librario in classe;

prestito librario a casa per un periodo non superiore ai trenta giorni.

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LETTURA DEL TERRITORIO

L’ambiente in cui la Scuola Secondaria di Primo Grado “Pio XII” opera è il quartiere Camporeale,

un’area molto estesa della III Circoscrizione, a sud-ovest della città, collegata ad altri quartieri urbani

da un buon numero di autolinee.

Sotto l’aspetto urbanistico il quartiere si è sviluppato negli ultimi trent’anni con un tipo di edilizia ad

alta densità abitativa.

Le abitazioni sono di tre tipi: residenziali, civili e popolari.

Anche se presenti, gli spazi verdi sono, comunque, poco attrezzati per il tempo libero dei ragazzi. Nel

quartiere i servizi sono essenzialmente di tipo commerciale, carenti quelli culturali e sportivi; le

strutture sociali sono a carattere privato e religioso.

La maggior parte degli alunni risiede nella suddetta area; una parte significativa proviene da quartieri

residenziali collocati nella zona a nord-ovest della città; una parte proviene da altri quartieri e solo una

minima percentuale da zone rurali limitrofe.

Negli ultimi anni è aumentato il numero di ragazzi appartenenti al ceto medio - alto, i quali godono di

buone opportunità di crescita intellettuale ed umana, grazie anche agli interventi che le famiglie

richiedono ad altre agenzie formative. Nel contempo, indagini condotte in questi anni hanno

evidenziato la presenza di un certo numero di preadolescenti in situazione di disagio che può essere

ricondotto a:

- difficoltà legate al passaggio dall’infanzia all’ adolescenza;

- problemi comportamentali dovuti a particolari dinamiche familiari o a scarsa motivazione

all’apprendimento.

L’utenza risulta, quindi, eterogenea, per cui la domanda formativa è diversificata. Essa, inoltre, è

costituita da alunni provenienti da varie scuole primarie.

Da indagini condotte sulla situazione socio-culturale degli alunni frequentanti le classi prime nel

corrente anno scolastico 2015-2016, sono emersi i seguenti dati relativi al titolo di studio in possesso

dei genitori:

Tabella 1: Titolo di studio dei genitori

padre madre

Nessun titolo - -

Licenza elementare 3% -

Licenza media 30% 31%

Diploma scuola superiore 42% 47%

Laurea 25% 22%

Da questi dati si rileva un sensibile cambiamento verificatosi nel corso degli anni: la percentuale di

famiglie in cui i genitori hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado oggi è

aumentato. E’ in crescita anche il numero dei genitori in possesso del diploma di laurea e, in

particolare, la percentuale delle madri laureate è quasi raddoppiata rispetto a quella degli anni

precedenti.

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I dati relativi alle attività lavorative svolte dai genitori degli alunni risultano essere i seguenti:

Tabella 2: Attività lavorativa dei genitori

padre madre

Dirigente / funzionario 3% 1%

Libero professionista 10% 8%

Insegnante 3% 11%

Impiegato 33% 20%

Commerciante 11% 4%

Artigiano 5% 2%

Operaio/a 28% 4%

Lavoratore agricolo 2% 1%

Casalinga - 42%

Disoccupato/a 2% 4%

Altro 3% 3%

La composizione sociale degli utenti è, quindi, mista: accanto a nuclei familiari di estrazione medio -

borghese sono presenti anche famiglie di estrazione operaia.

In molti casi entrambi i genitori sono impegnati per lavoro e non sempre seguono adeguatamente i

figli nelle attività scolastiche.

Una larga fascia di genitori ha un atteggiamento positivo nei confronti dell’Istituzione Scolastica e ne

condivide le scelte didattiche e operative. Le famiglie, pertanto, sia con domande esplicite sia con

domande “deboli”, evidenziano alcuni bisogni fondamentali:

- Organizzazione scolastica articolata in modo da permettere lo sviluppo di tutte le potenzialità

dei ragazzi e che, pertanto, preveda anche azioni di ampliamento e di approfondimento per

consentire scelte consapevoli;

- Docenti disponibili e competenti per garantire interventi in situazioni di disagio;

- Preparazione approfondita degli alunni per affrontare il proseguimento degli studi;

- Uso di nuove tecnologie in ambito didattico;

- Potenziamento delle competenze nella lingua inglese per un adeguato inserimento nella società

del nostro tempo.

A tali aspettative delle famiglie questa Scuola risponde con un’offerta formativa articolata e flessibile

e con una progettazione curricolare che, scaturendo dalle Indicazioni Nazionali, promuova processi di

innovazione in riferimento ad esigenze territoriali.

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La nostra MISSION è:

Formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della

società, strutturando un progetto globale (PTOF) che, attraverso lo strumento giuridico

dell’autonomia, coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita:

Lo studente

La famiglia

I docenti

Il territorio

Lo studente nella interezza della sua persona: soggettiva, cognitiva, relazionale, spirituale e, quindi,

non solo destinatario di un servizio scolastico, ma parte in causa capace di partecipare attivamente alla

realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e più in

generale il proprio contesto di appartenenza.

La famiglia nell’espletare responsabilmente il suo ruolo, condividendo il patto educativo finalizzato al

raggiungimento della maturità dei ragazzi.

I docenti nell’esercizio della loro professionalità, attivando un processo di insegnamento-

apprendimento continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in una

continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.

Il territorio che, in un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni e ampliato in

una dimensione europea, viene inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse e vincoli da

cogliere e da superare e con il quale interagire ed integrarsi. Infatti, la realtà contemporanea richiede

alti profili culturali e professionali e, perché ciò avvenga, l’esperienza di sviluppo e realizzazione

rende assolutamente indispensabile costruire reti con tutti gli organismi presenti.

La nostra VISION è:

un sistema formativo, aperto verso l’esterno, integrato e complessivo, fondato sul rispetto della

persona e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed interistituzionali;

la nostra scuola intende travalicare i confini didattici tradizionali ed essere luogo formativo in

cui l’esplorazione di sistemi di collaborazione tra gli attori del territorio, gli enti locali, le

istituzioni, le autonomie, consolidi la formazione di ogni alunno.

Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività

didattiche e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa: Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea.

Potenziamento delle competenze logico- matematiche e scientifiche.

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione alla pace, al rispetto delle differenze, al dialogo tra le culture;

sostegno all'assunzione di responsabilità e solidarietà, alla cura dei beni comuni e alla

consapevolezza dei diritti e dei doveri.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e di

bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio

degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati,

anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e

delle associazioni di settore.

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,

della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

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Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale.

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale, nell'arte, nelle tecniche

e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita

sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport.

LA SCUOLA ASSICURA:

una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell'alunno;

percorsi didattici personalizzati;

una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione;

l’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature;

un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo.

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LE RISORSE PROFESSIONALI

Dirigente Scolastico Reggente Lucia Magaldi

Collaboratori del Dirigente scolastico

Pasquale Travaglio ( vicario)

Pasquale Forlé

Personale Docente

Italiano

Storia

Geografia

Maria Armenti

Rita Botticelli

Valerio Carangella

Teresa Ciotti

Giuseppina Colicchio

Maria Cornacchia

Filomena Frate

Giovanna Ieffa

Loreta Lanunziata

Giuseppina Marchesiello

Rachele Martino

Maura Notariello

Sandra Pagani

Mirella Panarese

Lucia Sacco

Matematica

e Scienze

M. Saveria Colecchia

Carmelina Di Chiara

Anna Maria Fiorentino

Francesca Greco

Rosalba Manna

Francesca Maruotti

Addolorata Musio

Luisa Tasca

Matteo Vergura

Lingua

Inglese

Maria Rosaria Caprarella

Annalisa De Michele

Maria Addolorata Paciello

Libera Polignone

Lingua

francese

Maria Antonietta Colaianni

Lucia Coppola

Mariasaveria Gelsomino

Tecnologia

Biagio Farano

Giuseppina Finizio

Pasquale Forlè

Arte e immagine

Luigi Cilenti

Angiolina Masucci

Riccardo Antonio Piacenza

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Musica

Michela S. Caccavella

Mariarosaria Scognamiglio

Pasquale Travaglio

Strumento

musicale

Ivana D’Alessandro

Stefano Ottomano

Sergio Paciello

Salvatore Papa

Lorenzo Sannoner

Scienze motorie e

sportive

Olimpia Cibelli

Salvatore Tizzani

Claudia Pennella

Religione

cattolica

Dora Rita La Torre

Gabriella Lauriola

Sostegno

Maria Adele Corcetti

Maria Teresa Di Biase

Eugenia Di Staso

Margherita Mancini

Teresa Marseglia

Loredana Marsiglia

Pasqualina Minutiello

Filomena Proce

Rosa Anna Russo

Gaetano Ventrudo

Organico

potenziato

Fanelli Giuseppe

Lionetti Felice

Mirno Elisa

Samele Claudia

Personale A.T.A.

Direttore amministrativo: Biagio Lanzetta

Assistenti

amministrativi

Annalisa Cantarale

Luigi Ceglia

Elisa Santoro

Collaboratori

scolastici

Teresa Checchia

Luigia Dattoli

Francesco Galdi

Michelina Lombardi

Anna Trotta

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FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO

DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

FABBISOGNO TRIENNIO

ORGANICO

SCUOLA

(cod.

meccanografico

Y)

A.S. POSTI

COMUNI

POSTI DI

SOSTEGNO

POSTI

ORGANICO

POTENZIATO

(*)

CLASSE DI

CONCORSO

(eventuale)

MOTIVAZIONI

(Tempo pieno, tempo

prolungato, pluriclassi,

etc.)

FGMM01000Q 16/17

45 10 2+2 A043/A059 Far si che gli alunni in

difficoltà acquisiscano

un livello minimo di

competenze, in modo

che, il numero dei non

ammessi alle classi

successive diminuisca.

FGMM01000Q 17/18

45 10 2+2 A043/A059

FGMM01000Q 18/19

45 10 2+2 A043/A059

FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO,

AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO

SEDE N.CLASSI N.ALUNNI N.UNITA’ DI

PERSONALE

Collaboratori scolastici 25 605 8

....................

Assistenti amministrativi 25 605 3

....................

Assistenti tecnici

....................

Altro profilo

È garantita la continuità didattica di tutti i docenti attualmente in servizio, salvo loro espressa richiesta

di essere utilizzati in toto o parzialmente, per le attività di potenziamento

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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della Scuola, in regime di autonomia, la risorsa

fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti da valorizzare per la realizzazione e

la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e per l’attuazione dei progetti formativi

d’intesa con enti ed istituzioni esterne alla scuola. (Art. 33 del CCNL 29.11.2007).

Il Collegio dei Docenti ha individuato quattro funzioni strumentali in coerenza con il Piano

dell’Offerta Formativa.

Quanto ai criteri di attribuzione, si è stabilito che, qualora venga presentata domanda da parte di più

professori per l’assegnazione di una delle funzioni strumentali, il Collegio dei Docenti procederà con

votazione a scrutinio segreto all’individuazione della persona a cui affidare l’incarico in questione.

In data 30 settembre 2015, il Collegio dei Docenti ha designato i docenti che svolgeranno nel corrente

anno scolastico 2015-16 le funzioni strumentali per lo svolgimento dei compiti di seguito indicati:

Coordinamento e valutazione delle attività del PTOF (Prof.ssa Lucia Coppola)

Coordina e valuta le attività del PTOF, relazionando, al termine dell’anno scolastico

sull’andamento complessivo dell’attività didattica d’Istituto;

programma e gestisce l’attività di autovalutazione d’Istituto;

coordina le operazioni relative alle prove INVALSI, elabora i dati a livello di Istituto e

riferisce in merito al Collegio;

coordina le attività di progettazione relative agli aspetti dell’innovazione didattica;

cura l’organizzazione delle attività extracurriculari;

aggiorna il documento riguardante il Piano dell’offerta formativa.

Coordinamento e gestione delle attività di continuità

(Prof.ssa Sabrina Caccavella)

Predispone un piano per la continuità educativa e didattica con le scuole primarie operanti sul

territorio per:

- favorire il raccordo tra scuola primaria e secondaria di primo grado;

- confrontare gli obiettivi finali della scuola primaria e i prerequisiti richiesti dalla scuola

secondaria primo grado;

- informarsi sulle abilità strumentali e logiche, sul

comportamento, sull’impegno, sull’autonomia e sul grado di socializzazione di ciascun

alunno, specie quelli in difficoltà (schede personali);

- scambiare esperienze e coordinare iniziative didattiche comuni.

Predispone un piano di accoglienza degli allievi delle prime classi per:

- favorire momenti di incontro tra i nuovi iscritti, le loro famiglie e le varie componenti

della scuola;

- agevolare i processi di interazione e cooperazione.

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Coordinamento e gestione delle attività di orientamento – Organizzazione dello

sportello per le famiglie (Prof. Rosa Anna Russo)

Predispone un piano di orientamento prevedendo:

- attività didattiche per la conoscenza di sé;

- test attitudinali con l’ausilio dello psicologo e / o altri specialisti;

- presentazione del sistema scolastico italiano;

- conoscenza del mondo del lavoro nella nostra realtà territoriale;

- visite guidate nei vari settori della produzione (primario, secondario, terziario);

- momenti di incontro tra famiglie, allievi, docenti e rappresentanti del mondo della

scuola e del lavoro;

- rapporti con la formazione professionale per programmare interventi rivolti in

particolar modo agli alunni in difficoltà;

- verifica del lavoro svolto e valutazione del consiglio orientativo mediante i risultati

scolastici conseguiti durante il biennio delle scuole superiori.

Diffonde le informazioni organizzando attività di “sportello”.

Organizza e partecipa alle attività dello sportello per le famiglie collaborando con lo psicologo.

Coordinamento e gestione delle attività di inclusione degli alunni con bisogni

educativi speciali ( Prof.ssa Pasqualina Minutiello)

- Coordina l’azione degli insegnanti di sostegno attraverso riunioni di commissione,

incontri informali e indicazioni;

- cura i rapporti con la scuola di provenienza degli alunni con bisogni educativi speciali;

- organizza l’accoglienza e l’inserimento di detti alunni nella nuova scuola;

- collabora con la Commissione per la formazione delle classi per il miglior inserimento

degli alunni in questione;

- cura la documentazione;

- cura i rapporti con la scuola superiore in modo da garantire il necessario raccordo tra le

esperienze scolastiche pregresse e le scelte future degli alunni con bisogni educativi

speciali;

- coordina i rapporti con l’ ASL e i Servizi Sociali;

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COMMISSIONI, GRUPPI DI LAVORO E INCARICHI PARTICOLARI

Commissione per l’elaborazione del PTOF La Commissione elabora il documento che presenta l’insieme delle attività e gli aspetti organizzativi

della vita della scuola, sulla base delle decisioni assunte dagli organi collegiali e della progettazione

didattica definita in avvio dell’anno scolastico.

In particolare, il documento stilato dalla Commissione, illustra i seguenti punti:

le finalità e i criteri organizzativi dell’azione educativa e didattica;

le scelte di programmazione e valutazione che garantiscano un servizio di qualità;

l’identità culturale e progettuale che caratterizza la nostra scuola;

i percorsi di autonomia didattica, nel rispetto delle indicazioni programmatiche ministeriali.

La commissione è composta dai docenti: L. Coppola, F. Frate, L. Sacco.

Referente per l’organizzazione dei viaggi d’istruzione

( prof.ssa Ivana D’Alessandro)

La Referente pianifica, a livello di Istituto, l’organizzazione dei viaggi di istruzione e delle visite

guidate.

In particolare:

formula proposte al Collegio dei Docenti relative agli itinerari didattici di visite e viaggi per

classi parallele;

favorisce il raccordo fra i Consigli di Classe in merito alle visite e ai viaggi;

predispone il piano annuale di Istituto dei viaggi di istruzione e delle visite guidate;

cura gli aspetti organizzativi dei viaggi.

L’Organo di Garanzia

L’Organo di Garanzia interno alla Scuola, di cui all’art. 5, comma 2, dello Statuto delle studentesse e

degli studenti è chiamato a decidere su eventuali conflitti che dovessero sorgere all’interno della

Scuola circa la corretta applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti: D. P. R. 249/98,

modificato 235/2007 Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle

Studentesse, sono:

a) prevenire ed affrontare tutti i problemi e i conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti

ed insegnanti e in merito all’applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;

b) esaminare i ricorsi presentati dai Genitori degli Studenti o da chi esercita la Patria Potestà in seguito

all’irrogazione di una sanzione disciplinare a norma del regolamento di disciplina.

Il funzionamento dell’O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di

rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti

L’Organo di Garanzia, è composto dalla Dirigente Scolastica dott.ssa L. Magaldi e dalle prof.sse M.

Gelsomino e R. Russo.

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Dipartimenti

Costituiti da docenti della stessa disciplina, i dipartimenti possono considerarsi dei laboratori di ricerca

in cui vengono elaborati percorsi organici e coerenti con le risorse disponibili per conseguire validi

risultati nell’organizzazione della didattica. In particolare i dipartimenti:

- individuano i nuclei fondanti delle singole discipline;

- stabiliscono la soglia minima delle conoscenze e delle competenze da raggiungere al termine

dell’anno scolastico e al termine del ciclo di studi;

- studiano le strategie utili a raggiungere gli obiettivi individuati;

- elaborano percorsi personalizzati;

- predispongono le prove di ingresso e definiscono la gamma delle prove di verifica;

- elaborano criteri di valutazione coerenti con la programmazione.

I docenti responsabili sono:

- Materie letterarie: prof.ssa R. Martino

- Matematica: prof.ssa A. Musio

- Lingue straniere: prof.ssa M. R. Caprarella

- Arte e immagine: prof. R. Piacenza

- Tecnologia: prof.ssa G. Finizio

- Musica: prof.ssa M. S. Caccavella

- Scienze motorie: prof.ssa O. Cibelli

Coordinatori-Segretari dei Consigli di Classe Allo scopo di coordinare i lavori dei Consigli di classe e di facilitare le relazioni tra i docenti, gli

allievi e i genitori, viene definita la figura del coordinatore- segretario.

All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente nomina un coordinatore per ogni Consiglio di classe,

tenendo conto delle competenze del docente e dell’eventuale conoscenza degli allievi.

Il coordinatore-segretario:

- prepara la documentazione necessaria per i lavori dei Consigli di classe;

- raccoglie e cura la documentazione prodotta;

- promuove e favorisce il raccordo tra i docenti della classe in relazione agli obiettivi, ai criteri

di verifica, valutazione e alla realizzazione della multidisciplinarità;

- orienta e assiste gli studenti per tutto il corso degli studi

rendendoli partecipi del proprio processo di formazione;

- rileva i casi di scarso profitto provvedendo ad informare puntualmente i genitori;

- verifica l’assiduità della frequenza e la regolarità delle giustificazioni degli alunni della classe,

intervenendo presso le famiglie in caso di numerose assenze;

- cura la consegna delle schede quadrimestrali;

- partecipa alle riunioni del gruppo operativo H;

- presiede il seggio per l’elezione dei genitori nel Consiglio di Classe;

- redige il verbale delle sedute del Consiglio di classe.

17

Consiglio di Presidenza E’ formato dai docenti collaboratori del Dirigente Scolastico e dai docenti incaricati delle funzioni

strumentali al PTOF.

Si riunisce periodicamente con lo scopo di valutare, adattare e migliorare aspetti attuativi del Piano

dell’Offerta Formativa e per ricercare soluzioni ai problemi di gestione della Istituzione scolastica.

Responsabili dei laboratori Laboratorio tecnico-scientifico: prof.ssa F. Greco

Laboratorio di informatica: prof. P. Travaglio

Sala videoproiezioni: prof. P. Forlè

Gestione del sito web: affidato ad esterni, ditta ASERNET di Torremaggiore e alla supervisione dell’AA interno Luigi

Ceglia

18

GLI ORGANI COLLEGIALI

L’attività degli organi collegiali a livello d’ Istituto è finalizzata a realizzare la partecipazione, nella

gestione della scuola, degli operatori, degli utenti, nonché di tutte le forze sociali interessate all’attività

scolastica. La scuola, quindi, assume i caratteri di una comunità che interagisce con la più vasta

comunità sociale.

Consiglio di Classe

L’unità di base della complessa struttura scolastica è rappresentata dal Consiglio di Classe, che è

composto dai docenti di ogni singola classe nonché da 4 rappresentanti eletti dai genitori degli alunni

iscritti.

Il Consiglio elabora la programmazione didattica della classe, definisce le strategie educative e di

apprendimento, stabilisce i traguardi formativi, le metodologie da privilegiare, le attività integrative,

le modalità di verifica e di valutazione. Il coordinamento didattico e la valutazione competono al

Consiglio di Classe riservato alla sola componente Docenti.

Collegio dei Docenti

Il Collegio dei Docenti è composto dal personale insegnante con contratto a tempo indeterminato e

determinato in servizio nell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.

Il Collegio dei Docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico, curando l’azione

educativa al fine di adeguare i programmi alle specifiche esigenze ambientali, nel rispetto della libertà

di insegnamento garantita a ciascun docente.

Esso propone criteri, di natura non vincolante, al Dirigente Scolastico per la formazione e la

composizione delle classi, la formulazione dell’orario delle lezioni e lo svolgimento delle altre attività

didattiche, tenuto conto delle indicazioni del Consiglio di Istituto.

Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’attività scolastica; provvede all’adozione dei

libri di testo; promuove iniziative di formazione e di aggiornamento dei docenti; elegge i docenti che

fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale insegnante.

Consiglio di Istituto

Il Consiglio d’Istituto è composto di otto docenti, otto genitori, due

rappresentanti del personale non docente e dal Dirigente Scolastico. Resta in carica per un triennio.

Questo organo collegiale ha funzione deliberante in materia di gestione finanziaria, di

programmazione ed organizzazione dell’attività scolastica (adozione di un regolamento interno,

approvazione del programma annuale, adattamento del calendario scolastico, determinazione dei

criteri per la programmazione di attività culturali, sportive e ricreative, criteri per la formazione delle

classi, per la formulazione dell’orario delle lezioni, ecc…).

Il Consiglio elegge, al suo interno, la Giunta Esecutiva, composta di un docente, un non docente e due

genitori; di essa è membro di diritto il Capo d’Istituto, che la presiede, nonché il Direttore

Amministrativo, che svolge le funzioni di segretario.

La Giunta, organo esecutivo del Consiglio, prepara i lavori e cura l’esecuzione delle delibere.

19

Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione si riunisce periodicamente per individuare linee e strategie per

l’integrazione e il successo scolastico degli alunni con bisogni educativi speciali, formalizzare la

richiesta di ore di sostegno indicata dal gruppo H “operativo”, formulare proposte circa la formazione

delle classi che accolgono alunni diversamente abili o con DSA, curare l’accoglienza degli stessi nel

passaggio tra i diversi ordini di scuola, verificare l’attività svolta.

Il Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione risulta così costituito:

- Dott.ssa Lucia Magaldi, Dirigente Scolastico Reggente

- Prof.ssa Pasqualina Minutiello, Referente per l’integrazione

degli alunni diversamente abili

- Prof.ssa Margherita Mancini, docente di sostegno

- Prof.ssa Lucia Coppola, Funzione strumentale per il coordinamento e valutazione delle attività

del PTOF

- Prof.ssa Maria Cornacchia, docente esperto

- Prof.ssa Rosa Anna Russo, docente esperto

- Prof.ssa Giuseppina Finizio, docente esperto

- Dott. Patrizio Macchiarulo, psicologo dell’equipe socio- sanitaria ASL FG

- Sig.ra Antonella Cardinale, assistente sociale dell’equipe socio- sanitaria ASL FG

- Sig.ra Anna Direse, educatrice ASL FG

- Sig. Alfonso Maurantonio, genitore.

20

FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Le “Indicazioni per il Curricolo” del primo ciclo di istruzione indicano le seguenti finalità:

Centralità della persona

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi,

relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. I progetti educativi e didattici non saranno

rivolti ad individui astratti, ma a persone che vivono in un determinato territorio con specifici bisogni

ed aspettative. Per promuovere nella classe legami cooperativi fra i suoi componenti, la Scuola dovrà

costruire luoghi accoglienti affinché gli alunni possano condividere il progetto educativo.

Una nuova cittadinanza

La Scuola deve stabilire una stretta collaborazione con la famiglia e tutte le altre agenzie educative

presenti nel territorio in cui opera. Essa, in quanto comunità educante, promuoverà la condivisione di

quei valori che rendono i membri della società parte di una comunità vera e propria. La Scuola educa

alla convivenza, attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente;

forma cittadini italiani vincolati ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma nello stesso tempo

cittadini dell’Europa e del Mondo.

Un Nuovo Umanesimo

Poiché tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e questa, a sua volta, ha

responsabilità nei confronti dell’intera umanità, gli studenti devono essere consapevoli che il loro

bisogno di conoscenza non si esaurisce attraverso lo studio delle singole discipline, ma quando

saranno in grado di elaborare le connessioni fra i vari ambiti disciplinari: scienza, storia, discipline

umanistiche, arti e tecnologia.

21

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO

I docenti della nostra Scuola, in linea con le Indicazioni per il Curricolo, sono stati impegnati

negli ultimi anni scolastici in un lavoro di ricerca, che ha consentito di giungere all’individuazione dei

saperi e delle competenze utili per la costruzione del Curricolo di Istituto.

Sulla base delle esperienze pregresse e certi che la Scuola sia luogo di incontro e di crescita di

persone con stili cognitivi unici e irripetibili, si definiscono le mete che rappresentano riferimenti per

gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo

integrale dell’alunno.

OBIETTIVI NON COGNITIVI

Classe I

- Aver cura di sé, degli oggetti, dell’ambiente scolastico, sia naturale che sociale.

- Essere in grado di leggere e gestire le proprie emozioni mantenendo rapporti corretti con compagni

ed insegnanti.

- Essere in grado di interagire con il gruppo classe sviluppando atteggiamenti positivi.

- Essere in grado di utilizzare adeguatamente la lingua italiana come strumento di comunicazione

- Essere in grado di organizzare il proprio lavoro e portarlo a termine con senso di responsabilità.

Classe II

- Conoscere se stessi ed essere in grado di identificare le proprie attitudini per metterle al servizio

degli altri.

- Essere in grado di comprendere e rispettare le emozioni degli altri.

- Essere in grado di interagire e collaborare in un ambiente cooperativo per un obiettivo comune.

- Essere in grado di utilizzare adeguatamente la lingua italiana come strumento di accesso ai saperi

disciplinari.

- Essere in grado di riconoscere le difficoltà incontrate nell’organizzazione e nell’esecuzione del

lavoro.

22

Classe III

- Essere in grado di conoscere e valutare attitudini ed interessi per operare scelte consapevoli ed

autonome.

- Sviluppare un’identità consapevole e aperta nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di

ciascuno, evitando che la diversità si trasformi in disuguaglianza.

- Essere in grado di pensare - realizzare - valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato

con altri valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

- Essere in grado di utilizzare la lingua italiana per esporre il proprio pensiero e confrontarsi con gli

altri e trasmettere le proprie radici culturali.

- Essere consapevole del proprio stile di apprendimento, riconoscere i propri punti di forza e di

debolezza per sviluppare autonomia nello studio.

OBIETTIVI COGNITIVI PER AREE DISCIPLINARI

AREA LINGUISTICO- ARTISTICO - ESPRESSIVA

- Individuare le potenzialità comunicative ed espressive che le discipline offrono.

- Apprendere le forme utili a rappresentare la propria

personalità ed il mondo che ci circonda.

- Comunicare, descrivere spazi, personaggi, situazioni.

- Elaborare idee e rappresentare sentimenti utilizzando i linguaggi verbali, iconici, sonori e

corporei.

- Riflettere sul diverso significato che messaggi simili possono assumere privilegiando i codici

tipici di una disciplina o quelli di un’altra.

- Sperimentare la commistione di più linguaggi attraverso la comprensione e la produzione di

ipertesti.

23

- Esplorare i caratteri specifici del linguaggio verbale, individuando omogeneità e differenze fra

le diverse lingue studiate.

- Comprendere che il linguaggio verbale può essere usato come strumento di riflessione e di

metacognizione.

AREA STORICO – GEOGRAFICA

- Conoscere i momenti fondamentali della storia italiana, europea e mondiale, per orientarsi

nella complessità del presente.

- Essere cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili, capaci di convivere col

proprio ambiente ed in grado di modificarlo in maniera creativa e sostenibile.

- Utilizzare il linguaggio della geo-graficità per descrivere ed interpretare i sistemi territoriali e i

fenomeni storico-sociali.

- Sviluppare le competenze relative alla cittadinanza attiva intese anche come rispetto delle

regole necessarie per il vivere civile comunitario.

- Essere consapevoli di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti

delle persone.

- Conoscere ed interiorizzare i principi fondamentali della Costituzione e delle moderne

democrazie.

AREA MATEMATICO - SCIENTIFICO – TECNOLOGICA

- Porre in relazione dati e confrontare fatti e fenomeni, al fine di cogliere strutture da utilizzare

in situazioni affini o diverse.

- Riconoscere situazioni problematiche, individuare i dati da cui partire e gli obiettivi da

conseguire.

- Schematizzare la situazione di un problema allo scopo di elaborare in modo adeguato una

possibile procedura risolutiva.

- Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni per passare da un problema

specifico ad una classe di problemi.

- Esporre chiaramente con un linguaggio tecnico-scientifico un procedimento risolutivo

evidenziando le azioni da compiere e il loro collegamento.

- Saper organizzare un esperimento ed elaborare correttamente una relazione.

24

CURRICOLI

Il Curricolo, come affermato dalla vigente normativa, è il “documento fondamentale costitutivo

dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica”.

Esso è, pertanto, il “cuore” didattico del PTOF in quanto propone obiettivi e contenuti che

garantiscono l’unitarietà del sistema nazionale e l’attenzione alla realtà sociale nella quale la scuola è

inserita, la sua cultura, le specifiche esigenze rilevate nell’ascolto dei bisogni degli alunni e nel

confronto con le richieste e le attese delle famiglie e del territorio.

Le Indicazioni per il Curricolo sottolineano l’importanza di evitare la frammentazione dei saperi e

auspicano un utilizzo delle discipline come “chiavi interpretative” per la soluzione di problemi

complessi.

Nella società attuale i saperi proliferano e si diversificano con ritmi sempre più accelerati, ma con

modalità che richiedono una sempre maggiore interdipendenza fra loro. È stato necessario, pertanto,

rivedere non solo i contenuti scolastici, ma soprattutto l’organizzazione delle relazioni tra questi saperi

e, di conseguenza, favorire sia l’acquisizione di un metodo di apprendimento (apprendere ad

apprendere), sia la capacità di formulare ipotesi e risolvere problemi.

I Dipartimenti Disciplinari della nostra Scuola, pertanto, hanno predisposto una progettazione

curricolare, coerente con le Linee-guida delle Indicazioni Nazionali, che ha tenuto conto della

strutturazione del gruppo-classe, delle caratteristiche del contesto, delle risorse umane e del

coordinamento didattico tra i docenti.

Nell’elaborazione dei curricoli i docenti hanno mirato al conseguimento dell’unitarietà del sapere e

allo sviluppo armonico della persona, definendo anche le conoscenze essenziali ed irrinunciabili,

nonché le competenze ed i relativi traguardi.

I curricoli disciplinari, elaborati dai singoli dipartimenti, possono essere consultati in Appendice.

25

ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO CURRICOLARE

La Scuola Secondaria di primo grado “Pio XII”, nel rispetto delle disposizioni di legge che regolano

gli orari di insegnamento, ha definito l’orario settimanale delle lezioni così come riportato nella

seguente tabella:

Orario settimanale

Insegnamenti

Corsi normali

Corso ad

indirizzo musicale

Religione cattolica

1 1

Italiano -

Approfondimento culturale

5

1

5

1

Storia 2 2

Geografia 2 2

Inglese 3 3

Francese 2 2

Matematica 4 4

Scienze 2 2

Tecnologia 2 2

Arte ed immagine 2 2

Musica 2 2

Strumento musicale 3

Scienze motorie e sportive 2 2

Totale ore 30 33

26

LA PROGRAMMAZIONE

La programmazione di ogni disciplina si concretizza con la costruzione del curricolo che, in un’ottica

di formazione globale, esplicita con chiarezza, precisione e consapevolezza le varie fasi del processo

educativo, tenendo conto sia delle reali condizioni sociali, culturali, ambientali in cui si opera, sia

delle risorse disponibili. La sua pianificazione prevede:

- l’analisi della situazione di partenza della classe;

- l’individuazione degli obiettivi formativi definiti sulla base degli obiettivi specifici previsti

dalle Indicazioni per il Curricolo;

- la definizione dei contenuti;

- la selezione delle metodologie e delle strategie;

- l’individuazione di procedure idonee per la verifica e la valutazione;

- la definizione delle competenze da certificare a conclusione dell’esame di stato.

Non si prevedono sostanziali variazioni nei contenuti rispetto alle indicazioni ministeriali, ma solo

innovazioni a livello metodologico-didattico, gestite in maniera opportuna da ciascun docente

nell’ambito della propria disciplina o dal Consiglio di Classe, quando tali innovazioni hanno carattere

multidisciplinare.

Vengono preventivate, altresì, attività di recupero, consolidamento e potenziamento per intervenire in

maniera mirata, tempestiva ed efficace a seconda dei bisogni manifestati dagli alunni.

L’ora di Approfondimento culturale sarà utilizzata dai docenti di lettere per organizzare attività di

arricchimento in ambito linguistico attraverso una didattica laboratoriale che coniughi il sapere con il

saper fare.

L’esigenza di tale laboratorio scaturisce da un’attenta analisi dei bisogni degli alunni, i quali

evidenziano povertà lessicale e difficoltà nella produzione di testi adeguatamente articolati e

strutturati.

Tale attività consentirà agli alunni di:

- riprodurre, secondo le tecniche apprese, i diversi tipi di testo;

- produrre testi in funzione dello scopo e del destinatario, utilizzando un registro adeguato;

- essere consapevoli che la lingua deve essere semplice, chiara ed intelligibile per chi legge;

- prendere coscienza che la lingua muta nel tempo e nello spazio.

Questa scuola garantisce l’integrazione a pieno titolo dell’insegnamento della Religione Cattolica

nelle attività curriculari. Gli alunni che non si avvalgono dell’IRC fruiranno di attività didattiche

alternative all’IRC, con l’inserimento didattico in classi parallele/aperte.

Dall’ anno scolastico 2003-2004 è stato autorizzato il funzionamento di un corso ad indirizzo

musicale. Gli alunni di tali classi vengono ripartiti in quattro gruppi per lo studio di altrettanti

strumenti. La scelta delle specialità strumentali da insegnare è stata effettuata dal Collegio dei

Docenti, anche tenendo conto del valore formativo e didattico della musica d’insieme. Pertanto, si è

deciso di proporre agli alunni lo studio di pianoforte, chitarra, clarinetto e percussioni. Le ore di

insegnamento sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi, all’ascolto

partecipativo, alle attività di musica d’insieme, nonché alla teoria e alla lettura della musica.

La Scuola ha aderito, dall’a.s. 2015/16 ad un progetto di rete in collaborazione con il Liceo Musicale

Poerio ed altre scuole ad indirizzo musicale.

Al fine di promuovere il coordinamento delle attività di insegnamento dello strumento musicale è stato

nominato un responsabile nella persona del prof. Sergio Paciello.

I compiti affidati a questa figura sono i seguenti:

27

- definizione dell’orario dei docenti della materia;

- coordinamento delle attività relative alla musica d’insieme;

- programmazione e coordinamento di manifestazioni e saggi musicali;

- cura dei rapporti con enti ed altre istituzioni scolastiche per la promozione del corso ad

indirizzo musicale;

- collaborazione con lo staff di presidenza per le attività pomeridiane.

28

METODOLOGIA

E’ compito della Scuola mettere in atto situazioni formative in cui l’alunno diventa soggetto attivo,

sperimenta le proprie abilità, scopre

i propri limiti, si confronta con gli altri nell’operatività.

Ne consegue che nella Scuola il sapere deve misurarsi col saper fare, che accanto al disciplinare

devono convivere altre esperienze educative.

Nel delineare le linee metodologiche che consentiranno agli alunni di conseguire le conoscenze, le

abilità e le competenze necessarie per la piena realizzazione personale, si è tenuto conto di tutti quei

fattori che interagiscono nel processo di apprendimento.

A tal fine l’impostazione metodologica mirerà a:

- valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti;

- promuovere l’amore per la ricerca di nuove conoscenze;

- sollecitare la motivazione attraverso l’informazione dell’obiettivo da raggiungere e la

presentazione problematica del contenuto;

- favorire l’apprendimento cooperativo mediante il lavoro di gruppo e le coppie d’aiuto;

- riconoscere le difficoltà ed individuare le strategie adatte per superarle;

- realizzare interventi specifici e percorsi didattici atti a rispondere ai bisogni formativi di

ciascun allievo;

- promuovere la didattica del “fare” per incoraggiare l’operatività, la sperimentazione e la

progettualità;

- valorizzare anche i piccoli successi ottenuti che si tradurranno in rinforzi per gli apprendimenti

successivi.

In particolare, ciascun docente avrà cura di:

- organizzare le attività in Unità di apprendimento, anche di tipo interdisciplinare;

- privilegiare i percorsi dal semplice al complesso, dal concreto all’astratto;

- offrire occasioni di dialogo e di discussione;

- potenziare sia il lavoro individuale sia il lavoro di gruppo per garantire un’adeguata

preparazione e una corretta socializzazione;

- richiedere un uso costante della relazione orale e scritta in modo da abituare gli alunni a una

continua verifica delle conoscenze acquisite nei vari ambiti disciplinari;

- integrare la spiegazione verbale con l’uso di strumenti audiovisivi al fine di rendere più

completo e immediato l’apprendimento;

- offrire stimoli di potenziamento a tutti, sia agli alunni in difficoltà, sia a quelli più motivati;

- suscitare la consapevolezza del lavoro da svolgere, esplicitando obiettivi, tempi e modalità di

valutazione;

- utilizzare l’errore come momento di riflessione - rinforzo -apprendimento;

- incoraggiare l’auto- competizione, inducendo al confronto dei risultati ottenuti con quelli

precedenti.

Per gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento, sono previsti i seguenti possibili interventi:

- all’interno della propria disciplina ogni insegnante programma attività differenziate, momenti

di attenzione individualizzata e verifiche adeguate;

- si predispongono attività di gruppo in cui sono previsti ruoli e compiti differenziati;

- su indicazione dei consigli di classe , possono essere previsti tempi di recupero pomeridiani.

Si adotterà, pertanto, uno stile di insegnamento interattivo e cooperativo, secondo le esigenze e si farà

uso di tutti gli spazi e i luoghi attrezzati che facilitino il processo di apprendimento.

29

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Nel definire le linee per l’organizzazione e la programmazione delle attività e degli interventi in

favore degli alunni diversamente abili, la nostra Scuola parte dal presupposto che le differenze, di cui

tali alunni sono portatori, costituiscono una ricchezza per l’intera comunità scolastica e una risorsa da

valorizzare.

Pone, pertanto, particolare attenzione alla ricerca di soluzioni e di percorsi educativi diversificati,

capaci di sviluppare potenzialità ed offrire uguaglianza di opportunità a tutti.

Il lavoro di integrazione degli alunni diversamente abili mira, perciò, a:

- prevenire il disadattamento e l’emarginazione scolastica e sociale;

- promuovere l’integrazione affinché ognuno possa esercitare pienamente il diritto allo studio;

- programmare e gestire gli interventi individualizzati atti a fornire il massimo sviluppo delle

potenzialità, nel rispetto delle capacità individuali e dei diversi ritmi di apprendimento.

A tal fine il Consiglio di Classe elabora la programmazione educativo – didattica e definisce anche le

modalità di attuazione degli interventi.

In relazione agli obiettivi educativo-didattici previsti dal PEI, vengono utilizzate modalità operative

diversificate:

- all’interno del gruppo classe;

- in piccoli gruppi di alunni gestiti dai docenti curricolari e dall’insegnante di sostegno.

Le verifiche in itinere mirano al controllo dell’efficacia della metodologia adottata e all’eventuale

modifica del “progetto”.

La valutazione dell’alunno fa riferimento al grado di maturazione globale raggiunto e ai progressi

conseguiti in relazione alle potenzialità e ai livelli di partenza.

Per gli Esami di Stato, a conclusione del ciclo di studi, saranno predisposte, se ritenute necessarie,

anche prove differenziate.

Vengono programmati, infine, incontri con i docenti degli istituti superiori per favorire una continuità

educativo – didattica, coerente con i bisogni e i ritmi di apprendimento dei singoli alunni.

Il processo formativo e integrativo dell’allievo è documentato attraverso:

- la Diagnosi Funzionale (D. F.) redatta dagli specialisti che, partendo dalla diagnosi clinica,

fornisce indicazioni sulle potenzialità dell’alunno;

- il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) frutto della collaborazione fra insegnanti, operatori

socio – sanitari e genitori; esso indica sia le caratteristiche dell’alunno e le difficoltà di

apprendimento, sia le possibilità di recupero, le capacità possedute che devono essere

sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate;

- il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) redatto congiuntamente dagli operatori sanitari, dai

docenti della classe e di sostegno in collaborazione con i genitori dell’alunno. Tale documentazione accompagna l’alunno nel suo iter scolastico.

È attivo nella scuola il gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica composto dai docenti della

classe, dagli specialisti dell’équipe medico – psico - pedagogica della A.S.L. Foggia 3 e dai genitori

degli alunni diversamente abili. Esso si riunisce periodicamente, in particolare all’inizio e al termine

dell’anno scolastico, per analizzare la situazione di partenza dell’alunno, per predisporre un apposito

Piano Educativo Individualizzato e procedere alla verifica dello stesso.

Per soddisfare particolari bisogni degli alunni diversamente abili non autosufficienti, un collaboratore

scolastico svolge quotidianamente attività di ausilio per l’assistenza, la cura e l’igiene personale degli

interessati.

La scuola, inoltre, si avvale di personale educativo della ASL che collabora con i docenti del consiglio

di classe nell’ambito della programmazione formulata per l’alunno.

30

INTERVENTI IN FAVORE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI

SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

I disturbi specifici di apprendimento si possono verificare in ragazzi che non presentano handicap

neurologici o sensoriali o condizioni di svantaggio sociale.

Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica

costituzionale, determinata biologicamente, relativa all’ organizzazione strutturale di alcune aree

cerebrali, su base genetica o su altre cause non individuate.

I disturbi specifici di apprendimento ( DSA) si riferiscono a difficoltà di lettura ( dislessia), di scrittura

( disgrafia e disortografia) e di calcolo (discalculia), rilevabili in soggetti che generalmente hanno

capacità cognitive adeguate.

Spesso i DSA si accompagnano a vissuti di inadeguatezza e a riflessi negativi sull’autostima. Questo

disagio può tradursi in disturbi del comportamento, atteggiamenti di disinteresse per tutto ciò che può

chiedere un impegno.

E’ necessario, perciò, che il ragazzo trovi nella classe accoglienza e rispetto, affinché non viva con

frustrazione l’attività di apprendimento.

Nella nostra Scuola, pertanto, i docenti che accolgono nelle loro classi alunni con DSA incontrano, in

una prima fase, la famiglia e gli specialisti per acquisire informazioni relative alla tipologia dei

disturbi presenti nell’allievo.

Successivamente, essi procedono all’ elaborazione del Piano Didattico Personalizzato in cui si tiene

conto dei livelli di competenza del ragazzo, ponendo attenzione alla scelta degli strumenti necessari

per consentirgli di seguire con profitto le attività scolastiche in relazione alle sue peculiarità; tale piano

viene condiviso con la famiglia.

Ogni docente, poi, realizza il progetto rapportandolo alla propria disciplina e integrando fra loro

metodologie didattiche e strumenti compensativi e dispensativi per sviluppare le potenzialità

dell’alunno.

Gli strumenti compensativi previsti sono risorse utili a compensare i disturbi di lettura, scrittura e

calcolo in alternativa agli strumenti di studio tradizionali.

Essi sono costituiti da libri digitali, tabelle, formulari, schemi, mappe, computer con programmi di

videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner, calcolatrice, risorse audio (registrazioni,

sintesi vocale, audiolibri, libri parlanti), software didattici free, computer con sintetizzatore vocale,

vocabolario multimediale.

Le misure dispensative prevedono che, nell’ambito delle varie discipline, l’alunno possa essere

dispensato dalla lettura ad alta voce, dal prendere appunti, dal copiare alla lavagna, dallo scrivere sotto

dettatura, da un eccessivo carico di compiti a casa, dallo studio mnemonico di formule, tabelle,

definizioni.

Per la realizzazione degli obiettivi previsti e programmati, la Scuola si avvale anche della

collaborazione di un docente, individuato dal Collegio quale funzione strumentale per l’integrazione e

la promozione del successo scolastico, con compiti di coordinamento degli interventi didattici a

livello di Istituto.

L’ottica in cui porsi è sicuramente di tipo sistemico, un’ottica che tenga conto della complessità delle

variabili che si vengono ad attivare e consideri il “disturbo” non solo un problema del singolo

individuo, bensì una condizione che appartiene all’intero sistema di vita in cui il ragazzo è inserito:

gruppo - classe, scuola, famiglia, extrascuola.

31

ORGANIZZAZIONE DELL’ACCOGLIENZA Il diritto allo studio è anche diritto alla buona qualità della vita scolastica. Questo implica che la

Scuola sia luogo di benessere dove ognuno possa sentirsi a proprio agio.

Dopo attenta valutazione dei problemi che i ragazzi incontrano nel passaggio dalla Scuola Primaria

alla Scuola Secondaria di primo grado, è stato predisposto uno specifico piano di accoglienza, al fine

di rimuovere i disagi iniziali dei nuovi iscritti.

Obiettivi

- Favorire la conoscenza dell’ambiente e dell’organizzazione scolastica.

- Agevolare la socializzazione.

- Favorire l’approccio a nuovi metodi di studio, agli obiettivi e ai programmi

delle nuove discipline.

Metodologia

Dicembre-Gennaio

- Previo accordo con i docenti della Scuola Primaria, viene presentata agli alunni nuovi iscritti

una scheda che illustri le differenze tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado. E’

prevista anche la somministrazione di un questionario per capire quali siano le loro aspettative

sul nuovo ciclo di studi che stanno per intraprendere.

- Primo approccio degli alunni della Scuola Primaria con la realtà della nuova scuola, con visite

guidate e con invito a partecipare ad alcune attività scolastiche con le classi prime.

- Esame delle abilità disciplinari, della socializzazione e dei comportamenti di

lavoro degli alunni in uscita dalla Scuola Primaria, tramite apposita griglia compilata dagli

insegnanti, al fine di correlarle con le prove di ingresso nella Scuola Secondaria di primo

grado.

Settembre-Ottobre

- Saluto della Dirigente scolastica e dei docenti agli alunni e ai genitori.

- Itinerari esplorativi all’interno della scuola per far conoscere ai ragazzi gli

spazi.

- Illustrazione del regolamento interno d’Istituto.

- Presentazione delle finalità, dei metodi, dei contenuti delle singole discipline e dei relativi libri

di testo da parte dei docenti.

- Presentazione dell’orario dei docenti del Consiglio di classe; stesura della tabella dell’orario

settimanale; lezioni guida sull’uso del diario e sull’annotazione dei compiti scolastici.

- Programmazione di momenti nei quali i ragazzi possano presentarsi, raccontare e confrontare

le esperienze per favorire la socializzazione.

- Prove di ingresso trasversali e disciplinari.

32

PROGETTO “ ORIENTAMENTO ”

L’ orientamento è un percorso che ha come obiettivo la formazione di una personalità matura, capace

di compiere scelte e prendere decisioni in ogni campo della vita scolastica ed extrascolastica.

Il progetto per l’orientamento si realizzerà secondo le seguenti fasi:

- Fase esplorativa (descrizione di sé e della realtà): 1^media.

- Fase valutativa (percezione da parte dell’alunno del proprio sviluppo, dei propri limiti e

risorse): 2^ media.

- Fase progettuale (capacità di individuare le proprie attitudini e di scegliere autonomamente il

proprio futuro): 3^ media.

Per le classi prime il percorso si concretizzerà in un’analisi oggettiva della realtà economica del nostro

paese riferita al settore primario, secondario e terziario.

L’analisi della realtà economica dei paesi dell’Unione Europea ( la moneta, gli scambi, la lingua ecc )

sarà la tematica interdisciplinare prevista dal percorso operativo per le classi seconde. Per gli alunni

delle classi terze il referente per l’orientamento organizzerà, nei mesi di dicembre e di gennaio, una

serie di incontri con docenti delle scuole superiori ed esperti per l’orientamento. I Consigli di Classe

che realizzano un percorso orientativo nel corso del triennio, coordinati dal referente per

l’orientamento, potranno avvalersi di materiale didattico in dotazione alla scuola inviato dal Ministero

dell’Istruzione sotto forma di materiale cartaceo e multimediale.

L’ attivazione di uno “sportello” avrà lo scopo di:

- divulgare materiale informativo;

- realizzare un’analisi comparata dei diversi curricoli proposti dagli istituti superiori;

- agevolare il passaggio da un ordine all’altro di scuola con una serie di iniziative (visite, attività

laboratoriali, percorsi didattici comuni).

Si avrà cura di affrontare con particolare attenzione i casi incerti, predisponendo materiale informativo

anche sulla formazione professionale.

33

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

La Scuola organizza per lo studente attività educative e didattiche unitarie che avranno lo scopo di

aiutarlo a trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità relative ai seguenti ambiti:

educazione alla cittadinanza, stradale, ambientale, alla salute e alimentare.

A tale scopo saranno realizzati percorsi interdisciplinari che focalizzeranno l’attenzione su alcune

tematiche ritenute prioritarie rispetto all’ambiente in cui la scuola “Pio XII” si trova ad operare.

Sono stati, inoltre, designati dal Collegio dei docenti i referenti per ciascuno degli ambiti in questione,

ai quali è affidato il compito di elaborare proposte relative alle aree tematiche, da trattare nei diversi

anni scolastici.

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

I profondi cambiamenti nazionali ed internazionali hanno fatto emergere nuovi bisogni formativi. Il

ruolo della Scuola, pertanto, è essenziale per l’acquisizione e lo sviluppo di una coscienza individuale

che consideri l’impegno etico per il bene comune come un valore portante della convivenza sociale e

civile.

Le principali tematiche relative a questa educazione possono ritenersi:

- la funzione delle norme e delle regole;

- il dialogo tra culture e sensibilità diverse;

- il sistema scolastico italiano tra istruzione e formazione;

- l’organizzazione del mercato del lavoro;

- la Costituzione e l’organizzazione della Repubblica italiana;

- organizzazione politica ed economica dell’Unione Europea;

- le organizzazioni internazionali.

La Scuola, come luogo primariamente deputato al compito della formazione delle giovani generazioni

nella costruzione della dimensione europea dell’educazione, intende favorire nei preadolescenti:

- la coscienza dei doveri e la consapevolezza dei diritti;

- l’attuazione di un sistema di rapporti interpersonali basato sulla cooperazione, lo scambio e

l’accettazione produttiva delle diversità;

- la partecipazione responsabile alla vita di cittadino.

La nostra Scuola, pertanto, ha aderito al progetto “Consiglio Comunale dei Ragazzi”, al fine di

contribuire alla formazione educativa dei minori, favorendone il coinvolgimento attivo nella vita della

comunità locale e stimolandone la coscienza civica.

Partecipano al progetto sia le scuole primarie che le scuole secondarie di primo grado del Comune di

Foggia.

Le elezioni dei rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi si sono svolte nel mese di

novembre 2014.

Nella nostra Scuola, che ha un numero complessivo di iscritti superiore a 500 alunni, sono stati eletti

due rappresentanti (più due supplenti) in base a criteri di affidabilità, capacità comunicativa, socialità,

rispetto delle regole. Gli alunni eletti ricopriranno la carica di consiglieri per due anni.

I futuri consiglieri raccoglieranno le proposte formulate dalle classi ed elaboreranno dei progetti

realizzabili con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

Le Scuole, grazie alla collaborazione interistituzionale con il Comune, realizzeranno, così, un percorso

educativo e didattico finalizzato soprattutto a far acquisire agli allievi i valori che caratterizzano la vita

democratica di una comunità.

Docente referente per l’ambito educativo in questione è la prof. ssa R. Martino.

34

EDUCAZIONE AMBIENTALE

Essa svilupperà nei ragazzi comportamenti diretti alla salvaguardia dell’ambiente e all’uso razionale

delle risorse naturali, partendo dalla concezione dell’ambiente come patrimonio comune della nazione

e dell’umanità, che va correttamente fruito e gestito con l’attiva partecipazione di tutti i cittadini.

Le principali tematiche relative a questa educazione possono ritenersi:

- analisi dei problemi ambientali del territorio;

- varie forme di inquinamento e possibili ipotesi di soluzione;

- modalità e strumenti per il monitoraggio ambientale;

- funzioni delle varie istituzioni esistenti a difesa e tutela dell’ambiente.

Docente referente per l’ambito educativo in questione è la prof. ssa A. Musio.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

La Scuola ha il compito di informare ed educare i ragazzi attraverso gli strumenti e i metodi più

idonei, affinché stiano bene con se stessi e con gli altri.

In considerazione del fatto che i giovani sono facilmente influenzabili nei comportamenti imitativi, è

necessario informarli sugli effetti dannosi di abitudini lesive della salute propria e altrui.

Le principali tematiche relative a questa educazione possono ritenersi:

- rapporto alimentazione – benessere;

- comportamenti alimentari devianti e conseguenze psicofisiche;

- abitudini alimentari in paesi ed epoche diverse;

- comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni di vita (fumo, alcool e droga);

- primi elementi di Pronto Soccorso;

- la biotecnologia e il mondo dello sport.

Docente referente per l’ambito educativo in questione è la prof. ssa G. Finizio.

35

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il curricolo, oltre l’attività didattica prevista dalle disposizioni ministeriali, è integrato da interventi

educativi che completano ed arricchiscono l’offerta formativa, permettendo ai nostri alunni esperienze

di confronto e di apertura verso il territorio locale e nazionale.

In particolare:

Progetto di potenziamento della lingua inglese

Tali corsi avranno come finalità il potenziamento della competenza comunicativa orale in lingua

inglese e come obiettivo lo sviluppo delle seguenti abilità linguistiche:

- capacità di interagire in dialoghi di tipo quotidiano su contenuti riferibili alle esperienze ed agli

interessi degli studenti;

- capacità di esporre oralmente un argomento (di tipo descrittivo e narrativo) che abbia rilevanza

per il vissuto dei ragazzi;

- capacità di comprendere messaggi orali formulati in modo autentico, espressi anche da parlanti

nativi con accenti diversi dallo Standard British English.

I corsi, della durata di 30 ore potranno essere frequentati dagli alunni delle classi seconde e saranno

tenuti da docenti esperti esterni. Il numero di iscritti ad ogni corso sarà compreso tra 15 e 20 alunni.

Gli studenti che lo richiedano potranno sostenere gli esami del Trinity College di Londra, ente

certificatore della competenza in lingua inglese riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.

Progetto “Giochiamo con i numeri”

Il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime, seconde e terze; esso è finalizzato alla

partecipazione ai “ Giochi Matematici” organizzati dal Centro di Ricerca Pristem dell’ Università

Bocconi di Milano.

Il progetto si articolerà in quattro fasi:

Giochi d’ Autunno.

Semifinali Regionali.

Finale Nazionale.

Finalissima internazionale a cui parteciperanno i primi tre classificati

Progetto “Educazione stradale” Il progetto è finalizzato alla conoscenza del codice stradale e alla sensibilizzazione dei giovani al

rispetto delle norme

Destinatari: alunni di tutte le classi.

Progetto “Vivi la Biblioteca” Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi alla lettura e all’uso delle risorse di conoscenza.

Destinatari: tutte le classi.

Elezioni Consiglio Comunale dei ragazzi Finalità: Avvicinare i giovani al mondo delle istituzioni e della politica

Classi coinvolte: classi prime e seconde.

36

Progetto “Area a rischio” Il progetto prevede percorsi finalizzati per affrontare il problema della dispersione scolastica e del

rischio educativo tramite una serie di attività di recupero e rafforzamento della motivazione e delle

competenze, con l’utilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere laboratoriale.

Progetto “Sportello di ascolto Studenti-Famiglie”. Finalità: costituzione di uno sportello informativo di consulenza per offrire assistenza agli studenti, in

caso di bisogno, mediante la collaborazione di una psicologa.

Progetto “E- Twinning”. Finalità: adesione al progetto europeo E-Twinning attraverso i docenti di lingua straniera, per poter

consolidare e mantenere i rapporti con studenti stranieri al fine di migliorare le competenze

linguistiche e di comunicazione.

Classi coinvolte: classi terze.

Progetto “Invalsi” Finalità: Nelle classi terze verranno effettuate le prove predisposte dall’INVALSI per la valutazione

degli apprendimenti in Italiano e Matematica.

Destinatari: alunni delle classi terze che sosterranno la Prova Nazionale.

Progetto “Certificazione Trinity” Finalità: Sviluppo della competenza in comunicazione in inglese per l’acquisizione delle quattro

abilità in lingua inglese con l’obiettivo futuro della certificazione Cambridge

Destinatari: alunni delle classi terze.

Educazione alimentare. Progetto promosso dalla ASL Fg con la collaborazione del

medico scolastico Finalità: Prevenzione primaria dei disturbi del comportamento alimentare

Classi coinvolte: Tutte

Laboratorio di ricerca e valorizzazione delle tradizioni popolari

Finalità: ripartire dalla memoria, dalla comprensione del passato per poi aprire il dibattito sul destino

della vita culturale di ciascun paese. La danza, mezzo per eccellenza di socializzazione e divertimento,

può rappresentare un percorso simbolico di una più ampia questione culturale.

Destinatari: Tutte le classi.

37

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Le visite guidate programmate dai singoli Consigli di Classe, sono legate allo svolgimento delle

attività didattiche o di progetti particolari; esse si svolgeranno nelle ore curricolari e avranno come

- mete indicative:

- mostre;

- luoghi rilevanti dal punto di vista storico, artistico, culturale e

- paesaggistico;

sedi di giornali, studi radio- televisivi.

Per avvicinare gli alunni al metodo scientifico e renderli operatori attivi e consapevoli, sono

programmate le seguenti uscite:

Museo di Storia Naturale particolarmente interessante per la collezione faunistica e i reperti

geologici e paleontologici.

Museo Interattivo

Per favorire la conoscenza del proprio territorio, e della propria cultura sono programmate le

seguenti uscite:

Percorsi nel centro storico di Foggia a cura dell’associazione Ipogei,

Visita al museo civico di Foggia;

Visita alla Pinacoteca ‘900.

Visita guidata teatralizzata presso la Città di Troia

Anche i viaggi d’istruzione sono momenti integranti dell’attività educativo-didattica e tendono al

raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- conoscenza diretta dei fenomeni studiati;

- conoscenza di realtà geografiche, storiche e artistiche oggetto di studio;

- socializzazione degli alunni in ambiente extra-scolastico.

Al fine di agevolare gli aspetti organizzativi, la referente ha proposto al Collegio dei docenti mete

comuni per classi parallele, tenendo conto dei seguenti parametri:

- il coinvolgimento degli alunni in attività laboratoriali;

- la durata del viaggio;

- i costi;

- l’individuazione di luoghi di interesse storico- artistico-naturalistico;

- l’organizzazione degli spostamenti per brevi tratti.

Il Collegio dei docenti si è espresso favorevolmente sul programma di seguito indicato:

38

Classi prime

Parco naturalistico lago Pescara- Biccari

Percorso didattico naturalistico nel parco del lago Pescara

Classi seconde

Grotte di Castellana – Polignano a Mare

Castellana grotte: visita al Museo Speleologico, visita delle Grotte di Castellana.

Polignano a Mare: visita del centro storico della città, visita della Chiesa Matrice e di piazza

Vittorio Emanuele II

Classi terze

Tutta Napoli

Visita guidata alla città di Napoli partendo da Piazza del Plebiscito, Galleria Umberto II, Maschio

Angioino, Palazzo Reale, Cappella Sansevero, chiesa di San Domenico, e Duomo di Santa Maria

Assunta e cappella del tesoro di San Gennaro.

La partecipazione ai viaggi sarà decisa dai singoli consigli di classe, che cureranno l’organizzazione

dal punto di vista didattico e indicheranno i docenti accompagnatori.

39

INIZIATIVE CULTURALI PROPOSTE DA ENTI E ISTITUZIONI

La scuola manifesta la sua funzione sociale ed educativa accogliendo anche le proposte del territorio.

È importante avvalersi, perciò, della collaborazione di altre agenzie formative sia per rendere più

concrete e visibili le conoscenze presentate nelle varie discipline, sia per educare gli alunni ad un

approccio con ambienti diversi.

La scuola, pertanto, nello svolgimento delle attività previste nel Piano dell’Offerta Formativa si aprirà

alla collaborazione con Enti ed Istituzioni esterne selezionando le iniziative che verranno proposte, sia

che si tratti di concorsi sia che si tratti di manifestazioni culturali e sociali. sono previste

collaborazioni con:

Assessorato P.I., servizi Sociali Comune di Foggia, Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune

di Foggia, Assessorato alla Cultura Comune di Foggia, Assessorato alla Viabilità e al Traffico, Polizia

Municipale, Parrocchie, Comune di Foggia, Musei del territorio, Biblioteca Provinciale, Pinacoteca,

CONI, comunità Emmaus, Asl 3, Legambiente, Ispettorato Reg. Forestale, Medici senza frontiere,

Telethon, Forestale regione Puglia, Parco del Gargano, Teatro ODA- cinema Falso Movimento,

Università degli Studi di Bari.

La scuola aderirà alle attività e concorsi del territorio, ferme restando la gratuità e la finalità educativa

delle manifestazioni.

In particolare, nel corrente anno scolastico 2015-2016, la Scuola parteciperà alle iniziative promosse

da:

- La compagnia “Mamamà” presenta per le classi prime lo spettacolo “ Iliade 51 giorni

della guerra di Troia” presso il cine-teatro Cicolella

- La compagnia “Il teatro dei limoni” propone per le classi seconde lo spettacolo “La

leggenda del pianista sull’oceano” presso il Teatro dei limoni

- La compagnia “Erasmus Theater” che propone, in lingua inglese per le classi terze, lo

spettacolo “The Blues Brothers”, e “Il Berretto a sonagli” presso il Teatro del

Fuoco, proposto dalla compagnia Palcoscenico Teatro Scuola

La partecipazione alle singole iniziative sarà decisa dai consigli di classe, che cureranno

l’organizzazione e indicheranno i docenti accompagnatori.

Saranno tenute in considerazione eventuali altre proposte che perverranno nel corso dell’anno

scolastico da Enti o Istituzioni culturali operanti sul territorio.

40

PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI

“ COMPETENZE PER L’AMBIENTE E APPRENDIMENTO”

A.S. 2014/2020

Il Collegio dei docenti ha definito il Piano Integrato per la realizzazione, l'ampliamento o

l'adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN previsto dal Programma Operativo Nazionale

"Per la scuola – Competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, finanziato con i Fondi

Strutturali

- Asse II Infrastrutture per l'istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo

specifico – 10.8 – "Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della

formazione e adozione di approcci didattici innovativi"

– Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l'innovazione tecnologica, laboratori di settore e per

l'apprendimento delle competenze chiave.

41

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI

PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI

Il piano di formazione del personale docente, che l’art.1, comma 124 della legge 107/2015 definisce

come obbligatoria, permanente e strutturale, dovrà inevitabilmente recepire le criticità emerse dal

RAV e le istanze rivenienti dal PDM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed

evidenziati nel suddetto documento, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le istituzioni

scolastiche, che circoscritti alle singole realtà. Se ne citano alcuni, per esempio, legati alla tipologia

d’istituto preso a riferimento:

Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate allo studio dei casi, al

learning by doing, all’apprendimento in contesti formali, non formali ed informali;

Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate all’uso delle nuove

tecnologie applicate alla didattica;

Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento finalizzate alla gestione delle

dinamiche relazionali e comportamentali all’interno dei gruppi classe;

Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento sulla didattica per competenze;

Corso di formazione in materia di sicurezza sul lavoro ai sensi del D. Lgs 81/08

Corso di formazione sulla legge 107/2015

Corso di formazione per l’utilizzo del registro elettronico

Corso sulla valutazione formativa

Corso per approfondire i processi di insegnamento-apprendimento

Corso di formazione sulla didattica laboratoriale e cooperativa

Inoltre divulga iniziative di formazione e di aggiornamento, lasciando che ogni docente, nel rispetto

della libertà di insegnamento, operi le scelte più rispondenti ai propri bisogni formativi.

42

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento

per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della

conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre

2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di:

migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle

stesse;

implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici

e laboratori ali ivi presenti;

favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione

didattica;

individuare un animatore digitale;

partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative

43

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI La valutazione è parte integrante della progettazione didattica e tiene conto degli obiettivi, delle

strategie e dei bisogni formativi ricavati dall’analisi ambientale.

Alla base della valutazione sta la centralità dell’alunno, che ha diritto ad un percorso che assuma le

vesti di un contratto formativo, esplicito, trasparente, condiviso, che gli permetta di sapere “dove è

arrivato, dove deve arrivare e qual è il percorso da seguire”. La valutazione non ha funzione

meramente selettiva, ma è un momento di verifica della programmazione educativa e didattica e, nello

stesso tempo, costituisce uno stimolo al perseguimento dell’obiettivo del massimo sviluppo possibile

di ciascun allievo. Essa, pertanto, non può risolversi in una semplice valutazione di merito attribuita in

base ai risultati conseguiti, perché in tal caso non si prenderebbe in considerazione l’influsso esercitato

dagli altri fattori interagenti.

La valutazione ha, perciò, funzione prevalentemente formativa, di accompagnamento dei processi di

apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

La responsabilità della valutazione e la cura della documentazione educativa appartengono a tutti i

docenti e rappresentano tratti essenziali della funzione docente.

Tenuto conto della complessità della valutazione è possibile individuare le seguenti fasi all’interno del

suo iter:

VALUTAZIONE D’INGRESSO (Analisi della situazione di partenza)

Tale analisi è finalizzata a:

- Definire le risorse e i bisogni specifici di ogni alunno attraverso la somministrazione di prove

d’ingresso, l’osservazione diretta ed indiretta e l’analisi dei dati emersi dal colloquio con le

famiglie e con i maestri della Scuola Primaria per le classi prime.

- Accertare con prove oggettive il possesso di prerequisiti (abilità e conoscenze pregresse)

necessari per nuovi apprendimenti.

- Personalizzare il progetto educativo e didattico secondo gli stili e i ritmi di apprendimento di

ciascun discente.

Nel mese di settembre i docenti, riuniti per discipline, stabiliscono prove d’ingresso comuni per gli

alunni delle classi prime; per gli alunni delle seconde e terze, invece, si concorda soltanto la tipologia

delle prove d’ingresso, in quanto esse vengono più chiaramente definite nei vari Consigli di Classe, in

rapporto ai livelli e alle conoscenze acquisite dalle singole classi.

In base alla valutazione d’ingresso i docenti, nell’ambito dei Consigli di Classe, formulano il Piano di

lavoro annuale e programmano gli interventi educativi e didattici atti a valorizzare le potenzialità e a

soddisfare i bisogni degli allievi.

Per rendere più agevole il lavoro dei Consigli di Classe si predispongono griglie per la rilevazione

della situazione iniziale e per l’osservazione sistematica nelle dimensioni: affettiva, relazionale,

cognitiva.

44

VALUTAZIONE IN ITINERE

Questa valutazione ha valore formativo e fornisce elementi di osservazione continua su come procede

l’apprendimento, in riferimento alla situazione iniziale e agli obiettivi finali, in modo da adottare

eventuali interventi di rinforzo e di recupero.

I docenti si riferiscono a criteri comuni, definiti per aree disciplinari in relazione alle diverse abilità,

con articolazioni differenziate per le tre classi del triennio.

In questa fase della valutazione essi tengono conto maggiormente degli elementi positivi accertati e

dei comportamenti più costruttivi per favorire un efficace rinforzo all’apprendimento.

La valutazione si basa su una molteplicità di interazioni con lo studente ed utilizza diversi strumenti

specifici:

- osservazioni e annotazioni sistematiche riguardanti i comportamenti e le attività degli allievi in

classe;

- prove scritte di tipo soggettivo (quali: temi, riassunti, esercizi di comprensione) e di tipo

oggettivo (questionari a scelta multipla, vero/falso, esercizi di completamento e di

abbinamento);

- prove orali (lettura, interrogazioni individuali o di gruppo di tipo tradizionale, interrogazioni-

dialogo con l’intera scolaresca);

- prove strutturate e semistrutturate relative ad abilità di ragionamento e calcolo;

- prove grafiche;

- prove pratiche e strumentali;

- prodotti e ricerche.

VALUTAZIONE FINALE

(Al termine del primo e del secondo quadrimestre)

La valutazione, al termine dei due quadrimestri in cui si suddivide l’anno scolastico, assume un

carattere sommativo e costituisce il bilancio complessivo del livello di maturazione degli alunni. Essa

scaturisce dalle prove oggettive e tiene conto delle condizioni di partenza, dei traguardi conseguiti e di

tutti quei fattori che hanno condizionato il processo formativo.

In particolare prenderà in considerazione, tre aspetti fondamentali:

- comportamento cognitivo (conoscenza dei contenuti e raggiungimento di abilità e

competenze specifiche);

- comportamento sociale (collaborazione con i docenti, collaborazione con i compagni,

autocontrollo, partecipazione alla vita scolastica);

- comportamento di lavoro (interesse, impegno, organizzazione del lavoro).

Essa stabilisce il livello di acquisizione delle conoscenze, lo sviluppo delle abilità e il grado di

competenze raggiunto dai discenti nei singoli ambiti disciplinari, sulla base della scala di seguito

indicata:

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CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE VOTO

Largamente approfondite e ricche di apporti personali.

Applica le conoscenze in modo autonomo in tutte le situazioni con metodo rigoroso ed efficace.

Affronta compiti articolati e complessi, utilizzando le sue abilità in modo creativo.

10 (Dieci) Eccellente

Approfondite e assimilate in modo consapevole.

Applica le conoscenze in modo preciso ed efficace, anche in situazioni nuove.

Affronta un compito complesso in modo corretto e autonomo.

9 (Nove) Ottimo

Complete e puntuali.

Applica con facilità le conoscenze anche in situazioni abbastanza complesse.

Affronta in modo corretto compiti di media difficoltà.

8 (Otto) Distinto

Pressoché complete.

Applica correttamente le conoscenze in situazioni semplici.

Affronta correttamente i compiti semplici, con alcune incertezze quelli più complessi.

7 (Sette) Buono

Essenziali dei contenuti fondamentali.

Applica le conoscenze possedute in situazioni note.

Affronta adeguatamente solo compiti semplici.

6 (Sei) Sufficiente

Parziali e superficiali.

Applica in modo meccanico e talvolta impreciso le conoscenze possedute.

Affronta compiti semplici in modo non sempre corretto e con poca abilità.

5 (Cinque) Mediocre

Carenti e lacunose.

Applica in modo disorganico, anche se guidato, le sue scarse conoscenze.

Affronta con difficoltà compiti semplici, anche se guidato.

4 (Quattro) Insufficiente

Assenti.

Le mancate conoscenze gli impediscono qualsiasi applicazione.

Non dimostra alcuna competenza.

3 - 2 - 1 (Tre - Due -Uno) Totalmente negativo

46

La valutazione del comportamento fa riferimento a molteplici aspetti della condotta scolastica degli

alunni: essa afferisce alla sfera relazionale (collaborazione con i docenti ed i compagni, autocontrollo,

partecipazione alla vita della scuola), ma attiene anche alle modalità operative evidenziate nelle

attività di studio (interesse, impegno, organizzazione del lavoro).

Quando il comportamento è: Voto

Esemplare

10 (Dieci)

Responsabile

9 (Nove)

Corretto

8 (Otto)

Abbastanza corretto

7 (Sette)

Poco corretto

6 (Sei)

Gravemente scorretto

5 (Cinque)

47

VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUZIONE

SCOLASTICA

Anche per l’anno scolastico 2015 – 2016 la nostra Scuola prevede di utilizzare dei questionari

appositamente strutturati che permettano di effettuare una valutazione quanto più possibile obiettiva

delle risposte ai bisogni e alle richieste di tutti i soggetti dell’azione formativa, delle procedure

adottate, del livello di soddisfacimento dei risultati ottenuti. Tutte le componenti (dirigente, docenti,

genitori, studenti, personale A.T.A.) sono da ritenere responsabili della qualità del servizio.

L’autovalutazione dei vari soggetti dell’organizzazione scolastica, pertanto, lungi dall’essere

considerata un giudizio insindacabile di merito o demerito, dovrà avere una valenza progettuale, dovrà

cioè essere capace di potenziare i punti di forza, colmare e correggere le debolezze evidenziate.

Allo scopo di facilitare una valutazione complessiva dell’offerta formativa vengono individuati i

seguenti fattori di qualità del servizio scolastico:

Il lavoro collegiale dei docenti.

La condivisione, l’organicità e la coerenza delle scelte educative.

La collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei

problemi organizzativi della scuola.

L’attenzione al tema della continuità.

La personalizzazione delle procedure di insegnamento.

L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente.

L’apertura al territorio.

Il rapporto costante fra docenti e famiglie.

La disponibilità dei docenti alla sperimentazione all’innovazione didattica e all’aggiornamento

professionale.

Il nostro Istituto, come tutte le istituzioni scolastiche, è coinvolto in un percorso triennale riguardante

il procedimento di valutazione delle scuole.

Nel corso dell’ anno scolastico 2014- 15 è stato elaborato il primo rapporto di autovalutazione,

contenente i punti di forza e di debolezza della scuola. Nel corrente anno scolastico, si provvederà a

compilare il piano di miglioramento riguardante le criticità emerse dal rapporto di autovalutazione.

A tal fine la scuola si è dotata di un’unità di autovalutazione, costituita dalla Dirigente Scolastica

dott.ssa L. Magaldi dal docente incaricato della funzione strumentale relativa alla valutazione delle

attività del PTOF, prof.ssa L. Coppola, dalla prof.ssa F. Frate e dalla prof.ssa L. Sacco.

48

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

(art. 11,D.L.vo 297/94- art. 1, c. 129,Legge 107/15)

1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la

finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.

2.Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai

seguenti componenti:

a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio

di istituto;

b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un

rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione,

scelti dal consiglio di istituto;

c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti

scolastici e dirigenti tecnici.

3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:

a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica,

nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle

competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione

alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del

personale.

4. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova

per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che

lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integrato dal docente a cui sono affidate le

funzioni di

tutor.

5. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione

del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato,

ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un

sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui

all’articolo 501

Il comitato è formato dalla Dirigente Scolastica dott.ssa L. Magaldi, dalle prof.sse L. Polignone, G.

Marchesiello, F. Frate,e dai sig.ri L. Molinaro e G. Popolo.

49

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Anno scolastico di riferimento 2014/15

Individuazione delle priorità

Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento,

finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni

scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che

ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV dell’istituto.

Le PRIORITA’ individuate nel RAV sono:

incrementare il numero degli alunni ammessi alla classe successiva;

valorizzare la professionalità docente anche attraverso la partecipazione a corsi di formazione.

I TRAGUARDI

Acquisire un livello minimo di competenze negli ambiti linguistico, logico-matematico e

tecnico- pratico.

Accrescere le competenze dei docenti in materia di progettazione e migliorare quelle

specifiche per l’utilizzo di strumenti didattici innovativi.

Elevare le competenze dei docenti in materia di valutazione, al fine di utilizzare criteri

oggettivi ampiamente condivisi.

MOTIVAZIONE DELLE SCELTE DELLE PRIORITA’SULLA BASE DEI RISULTATI

DELL’AUTOVALUTAZIONE.

Dai risultati degli scrutini dell'anno scolastico 2014/15 si evince che i non ammessi alla classe

successiva sono così ripartiti:

- classi prime: 24 alunni non ammessi alla classe successiva;

- classi seconde: 23 alunni non ammessi alla classe successiva;

- classi terze: 11 alunni non ammessi all' Esame di Stato.

I dati sopra indicati sono comprensivi anche degli alunni che hanno frequentato le lezioni per un

numero di ore inferiore ai tre/quarti del monte ore previsto e che non hanno usufruito della deroga

prevista dal collegio dei docenti per la validazione dell'anno scolastico.

Si constata, quindi, che nell'anno scolastico 2014/15 il fenomeno si è accentuato rispetto agli anni

scolastici precedenti, per cui si ritiene necessario predisporre azioni educative e didattiche atte a

contrastarlo, in modo da garantire più alti livelli di inclusione degli alunni a rischio.

Nell’a.s. 2014/15, inoltre, un numero molto esiguo di docenti ha frequentato corsi di formazione e di

aggiornamento.

50

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI

PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione Progettazione didattica fondata

sull'operatività, che risponda in modo più

efficace ai bisogni formativi degli alunni.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse

umane

Partecipazione dei docenti a corsi di

formazione su metodologie didattiche

innovative, al fine di ridurre il fenomeno

delle ripetenze.

Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV sono:

migliorare la progettazione utilizzando una didattica innovativa e laboratoriale che abbia

come fine lo sviluppo delle competenze degli alunni;

diversificare gli stimoli e i percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento

ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze; infatti, solo attraverso una

metodologia didattica e una progettazione più vicine agli stili di apprendimento degli studenti

si potranno avere esiti migliori.

51

PROVE INVALSI

A.S.2014/15

FGMM01000Q Scuola Secondaria di Primo Grado - Classi terze

Punteggi generali Tavola 1A - Italiano

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto Media del punteggio)

Punteggio PUGLIA 58,5 (5)

Punteggio Sud 57,0 (5)

Punteggio Italia 60,3 (5)

216031200801 68,3 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200802 66,4 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200803 64,7 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200804 65,9 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200805 66,5 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200806 68,4 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200807 73,3 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200808 69,2 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200809 67,0 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

FGMM01000Q 67,7 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

52

FGMM01000Q Scuola Secondaria di Primo Grado - Classi terze

Punteggi generali Tavola 1B - Matematica

Istituzione scolastica nel suo complesso

Classi/Istituto Media del punteggio

Punteggio PUGLIA 50,4 (5)

Punteggio Sud 48,8 (5)

Punteggio Italia 53,5 (5)

216031200801 55,6 significativamente

superiore significativamente

superiore significativamente

superiore

216031200802 56,7

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

216031200803 52,5

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

216031200804 58,1

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

216031200805 51,8

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

216031200806 65,2

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

216031200807 62,0

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

216031200808 57,4

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

216031200809 61,8

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

FGMM01000Q 57,4

significativamente superiore

significativamente superiore

significativamente superiore

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' significativamente superiore

a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano

e matematica e' superiore alla media, mentre i punteggi delle classi si discostano in positivo. La quota

di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e matematica è ancora una volta superiore alla media

regionale, dell’Italia meridionale e a quella nazionale.

53

PIANO DI MIGLIORAMENTO

AREA 1 : CURRICULO-PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE

Finalità generali

Innovazione della prassi educativa e metodologica con ricaduta sul piano comportamentale,

relazionale e cognitivo degli alunni nell'arco del triennio.

Incrementare la motivazione, i tempi di attenzione e concentrazione, l'impegno nell'esecuzione

delle attività proposte.

Obiettivi Specifici

Acquisire un adeguato livello di competenze negli ambiti linguistico, logico-matematico e

tecnico – pratico.

Diversificare gli stimoli e i percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento

ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze.

Accrescere le competenze dei docenti in materia di progettazione al fine di utilizzare criteri

oggettivi ampiamente condivisi.

AREA 2: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

Finalità generali

Migliorare le metodologie didattiche orientate all’uso delle nuove tecnologie applicate alla

didattica.

Promuovere il processo di insegnamento-apprendimento fondato sulla didattica per

competenze.

Obiettivi Specifici

Elaborare un piano di formazione per i docenti finalizzato all’ acquisizione di nuove

competenze didattiche per incrementare la motivazione degli studenti, migliorare le relazioni

interpersonali utilizzando metodologie innovative.

Creare una mappatura delle competenze del personale finalizzata ad una maggiore efficienza di

tutti i processi organizzativi dell'istituzione scolastica.

54

Organizzazione dei processi educativo-didattici mettendo in atto quanto appreso nei corsi di

formazione.

Attività e contenuti del Piano di Miglioramento.

Sono previste attività per migliorare le competenze degli alunni al fine di garantire il successo

formativo a tutti e a ciascuno.

Verranno realizzati interventi finalizzati al potenziamento dell’orario curriculare al fine di

incrementare la motivazione, i tempi di attenzione e concentrazione degli alunni più deboli, attraverso

ore aggiuntive dei docenti facente parte dell’Organico Potenziato.

Saranno attivati corsi di aggiornamento e formazione per i docenti con lo scopo di migliorare le

competenze specifiche per l’utilizzo di strumenti didattici innovativi.

Risultati attesi a medio e lungo termine

Diminuzione del fenomeno delle ripetenze nell’arco del triennio.

Sviluppo di nuove competenze nei docenti.

Metodi di verifica e valutazione

Al fine di poter valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, saranno utilizzati:

questionari a carattere qualitativo in itinere e in fase finale,

sperimentazione sul campo delle nuove metodologie apprese

Powerpoint;

relazioni;

focus group;

comparazione dei risultati tra primo e secondo quadrimestre.

Negli incontri si darà risalto alle criticità emerse nel corso dell’attuazione del piano di miglioramento

e fare in modo di apportare in itinere le modifiche necessarie.

Il raggiungimento degli obiettivi in fase finale sarà valutato tramite test che consentiranno di verificare

se il piano di miglioramento abbia avuto un riscontro positivo o se sarà necessario riprogettare le

azioni per gli anni scolastici successivi.

55

RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

Una Scuola che si propone come servizio pubblico non può prescindere dall'identificare la propria

utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal sollecitarne ed accoglierne le

proposte. La famiglia entra nella scuola quale rappresentante degli alunni e come tale partecipa al

contratto educativo condividendone responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e

ruoli. E' compito dell'Istituzione scolastica:

- formulare le proposte educative e didattiche;

- fornire, in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili;

- valutare l'efficacia delle proposte;

- rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli

alunni e del loro progredire in ambito disciplinare e sociale;

- individuare le iniziative tese al sostegno e al recupero dei soggetti in situazione di handicap,

svantaggio, disagio, difficoltà;

- esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.

L'informazione avviene nei modi e nei luoghi istituzionali.

I Consigli di Classe, aperti ai rappresentanti dei genitori, unitamente agli altri momenti assembleari,

rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di confronto culturale, di conoscenza dei piani

formativi di Istituto e di classe. Sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e

condiviso.

I colloqui individuali svolgono una funzione primaria per la raccolta di tutte le conoscenze necessarie

per esplorare la situazione socio-affettiva e conoscitiva dell’alunno e per progettare, con le famiglie,

possibili itinerari per il superamento delle difficoltà di apprendimento e/o relazionali.

L’informazione sui livelli di profitto e sul grado complessivo di maturazione raggiunto dagli alunni

sarà garantita mediante:

- incontro con le famiglie all’inizio dell’anno scolastico (ottobre) per un primo scambio di

informazioni, in occasione dell’assemblea per l’elezione dei rappresentanti dei genitori nei

consigli di classe;

- colloqui individuali generali con i genitori, in orario pomeridiano e adeguatamente

calendarizzati (novembre, febbraio, aprile). In occasione dei colloqui di febbraio vengono

consegnate le schede personali;

- colloqui individuali con i genitori degli alunni delle classi terze nel mese di gennaio per fornire

il consiglio orientativo per il proseguimento degli studi;

- ricevimento dei genitori al mattino, in un’ora indicata dai docenti, nella prima settimana di

ogni mese, da novembre ad aprile;

- eventuali ulteriori colloqui individuali, sulla base di convocazioni scritte da parte della Scuola

o previo appuntamento richiesto dalla famiglia. A tale proposito ogni docente darà la sua

disponibilità per un’ora di colloquio in orario antimeridiano;

comunicazioni scritte sul diario personale dei ragazzi, per segnalare la necessità di tempestivi

interventi collaborativi da parte delle famiglie.

56

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ (art.3 D.P.R. 21/11/2007 n. 235)

Contestualmente all’iscrizione i genitori sono tenuti a sottoscrivere il Patto educativo di

corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto

tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

Compito della scuola è insegnare le regole del vivere e del convivere e ciò è possibile solo attraverso

una fattiva collaborazione con la famiglia. I rapporti, pertanto, non dovranno essere sporadici o

limitati alle situazioni critiche, ma costanti e nel rispetto dei ruoli.

La scuola e la famiglia dovranno supportarsi a vicenda per raggiungere comuni finalità educative e

condividere quei valori che fanno sentire gli alunni membri di una comunità vera.

La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere” ed in

questo è fondamentale la collaborazione della famiglia, la più importante agenzia educativa.

LA SCUOLA SI IMPEGNA A …

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A …

L’ALUNNO SI IMPEGNA A ….

Relazioni

Favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle capacità dell’alunno. Promuovere rapporti interpersonali positivi fra alunni ed insegnanti, stabilendo regole certe e condivise.

Considerare la funzione formativa della Scuola e dare ad essa la giusta importanza in rapporto ad altri impegni extra-scolastici. Impartire ai figli le regole del vivere civile, dando importanza alla buona educazione, al rispetto degli altri e delle cose di tutti.

Comportarsi correttamente con compagni ed adulti. Rispettare gli altri evitando offese verbali e/o fisiche. Utilizzare correttamente gli spazi disponibili e il materiale di uso comune. Accettare il punto di vista degli altri e sostenere con correttezza la propria opinione. Rivolgersi in maniera corretta a tutte le persone.

57

Interventi Educativi

Mandare avvisi, comunicazioni e annotazioni per mantenere un costruttivo contatto con le famiglie. Dare agli alunni competenze sociali e comportamenti.

Firmare sempre tutte le comunicazioni per presa visione facendo riflettere il figlio, ove opportuno, sulla finalità educativa delle comunicazioni. Non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei ragazzi.

Riflettere con adulti e compagni sui comportamenti da evitare. Riflettere sulle eventuali annotazioni ricevute. Tenere un comportamento adeguato in ogni situazione.

Partecipazione

Tenere in considerazione le proposte di alunni e genitori.

Partecipare attivamente alle riunioni previste. Fare proposte e collaborare alla loro realizzazione.

Esprime il proprio pensiero. Collaborare alla soluzione di problemi.

Interventi didattici

Migliorare l’apprendimento degli alunni, effettuando interventi individualizzati o in piccoli gruppi.

Prendere periodico contatto con gli insegnanti. Cooperare con loro per l’attuazione di eventuali strategie di recupero.

Partecipare con impegno a tutte le attività didattiche proposte.

Puntualità

La scuola si impegna a garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico.

Garantire la regolarità della frequenza scolastica. Garantire la puntualità del figlio. Giustificare prontamente le eventuali assenze o ritardi.

Rispettare l’ora di inizio delle lezioni. Far firmare gli avvisi scritti.

Uscita dalla scuola

La vigilanza sarà effettuata dagli insegnanti e dai

Prelevare l’alunno prima del termine delle lezioni solo per motivi seri e

Rispettare le regole e mantenere l’ordine per favorire la

58

collaboratori scolastici.

inderogabili. vigilanza.

Compiti

Richiedere i compiti non svolti il giorno successivo. Impostare a scuola alcuni compiti perché vengano completati a casa. Fare in modo che ogni lavoro intrapreso venga portato a termine.

Evitare di sostituirsi ai ragazzi nell’esecuzione dei compiti. Aiutare i figli a pianificare e ad organizzarsi (orario, angolo tranquillo, televisione spenta, controllo del diario, preparazione della cartella, ecc.). Richiedere ai figli di portare a termine ogni lavoro intrapreso.

Prendere regolarmente nota dei compiti assegnati. Pianificare il lavoro da fare a casa. Svolgere i compiti con ordine.

Valutazione

Tenere sempre nella giusta considerazione l’errore, senza drammatizzarlo. Considerare l’errore come tappa da superare nel processo individuale di apprendimento. Controllare con regolarità i compiti, correggerli in tempi ragionevolmente brevi. Garantire la trasparenza della valutazione.

Adottare un atteggiamento nei confronti degli errori dei propri figli, uguale a quello degli insegnanti. Collaborare per potenziare nel figlio, una coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti.

Considerare l’errore occasione di miglioramento. Riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri limiti come occasione di crescita.

59

DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI Con riferimento a quanto stabilito nel Regolamento d’Istituto e tenuto conto dei principi e delle

direttive contenute nello “Statuto delle studentesse e degli studenti” nonché nel Regolamento di

Disciplina, si riepilogano qui di seguito i diritti e i doveri degli alunni e gli aspetti essenziali

dell’organizzazione della vita scolastica.

Ogni alunno ha diritto:

1. a ricevere un insegnamento il più possibile personalizzato, che ne valorizzi capacità ed inclinazioni;

2. alla tutela della salute (ambiente di studio sano, sorveglianza assidua e accorta da parte del personale);

3. all’informazione circa la programmazione, gli obiettivi, i criteri di valutazione, la valutazione stessa;

4. alla libertà di apprendimento (libera scelta delle attività integrative);

5. al rispetto delle proprie idee; 6. al rispetto delle scelte religiose.

Ogni alunno ha il dovere di:

1. presentarsi a scuola adeguatamente

vestito e fornito di tutto il materiale

scolastico occorrente per le lezioni

60

1. L’orario di entrata degli alunni avviene nei

cinque minuti precedenti l’effettivo inizio delle

lezioni, fissato per le ore 8,20, ed è scandito

da due successivi suoni della campanella

.Gli alunni del corso musicale avranno il

rientro dalle 15,00 alle 19,00 nei giorni di

lunedì, martedì, giovedì e venerdì.

2. La vigilanza sugli alunni durante l’ingresso

nell’edificio scolastico è affidata ai

collaboratori del Dirigente Scolastico e al

personale ausiliario.

3. I docenti della 1^ ora devono trovarsi in aula

5 minuti prima dell’effettivo inizio delle

lezioni.

1. Gli alunni in ritardo sono ammessi in classe

con decisione del Dirigente

Scolastico o dei collaboratori.

2. L’alunno potrà essere riammesso in classe

non oltre l’inizio della 2^ ora di

lezione e solo se accompagnato

dai genitori.

1. Gli alunni sono giustificati dal docente

della 1^ ora.

2. Gli alunni sono obbligati a giustificare le

assenze su apposito libretto, fornito

dalla scuola, sul quale il genitore ha

depositato la firma.

3. Le assenze superiori a gg. 5, dovute a

malattia, vanno giustificate con

certificato medico.

4. Se l’alunno è privo delle giustificazioni,

il docente della 1^ ora di lezione è

tenuto ad accettarlo e ad annotare tale

mancanza sul registro di classe.

Perdurando tale situazione, la

Presidenza ne avvisa i genitori.

1. Al termine delle lezioni, alle 13,20, ciascuna

classe ben ordinata, accompagnata

dall’insegnante dell’ultima ora, raggiungerà

l’uscita. E’ vietato correre lungo i

corridoi, per le scale e spingersi.

1. Gli alunni potranno uscire prima della fine

delle lezioni solo per seri motivi, prelevati

esclusivamente dai genitori .

61

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Ritardi frequenti

Mancata giustificazione assenza

Assenze frequenti

1. Annotazione sul registro di classe 2. Comunicazione ai genitori

Mancanza ai doveri scolastici

1. Ammonizione verbale. 2. Comunicazione ai genitori.

Offesa alla dignità personale

1. Annotazione sul registro di classe

e comunicazione ai genitori. 2. Convocazione dei genitori e, in caso

di particolare gravità, anche del Consiglio di Classe per eventuale provvedimento di sospensione.

Disturbo al regolare svolgimento delle lezioni

Fatto che turbi il regolare andamento della Scuola

1. Ammonizione verbale 2. Annotazione sul registro di classe

e comunicazione ai genitori. 3. Convocazione dei genitori e, in caso di

particolare gravità, anche del Consiglio di Classe per eventuale provvedimento di sospensione.

Comportamento lesivo della propria e dell’altrui incolumità

1. Annotazione sul registro di classe e

comunicazione ai genitori. 2. Convocazione dei genitori e, in caso

di particolare gravità, del Consiglio di Classe per eventuale provvedimento di sospensione.

Danneggiamento di strutture ed attrezzature scolastiche

1. Annotazione sul registro di classe e

comunicazione ai genitori. 2. Convocazione dei genitori e, in caso

di particolare gravità, del Consiglio di Classe per eventuale provvedimento di sospensione.

3. Riparazione economica e, se possibile, materiale del danno (qualora non sia possibile individuare il responsabile, sarà la classe di appartenenza, nel suo complesso, a risponderne).

62

UFFICI E SERVIZI

PRESIDENZA

Il Dirigente reggente riceve nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore12.00.

SEGRETERIA

La Scuola, nello svolgimento del lavoro amministrativo, privilegia i seguenti fattori di qualità:

celerità delle procedure;

trasparenza;

flessibilità degli orari.

Il rilascio dei certificati è effettuato entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di

iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. Gli attestati e i documenti

sostitutivi del diploma sono consegnati “a vista” a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla

pubblicazione dei risultati finali.

La Segreteria riceve tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Nei giorni di martedì e giovedì, inoltre, gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dalle ore 16.00

alle ore 18.00, con esclusione dei periodi nei quali l’attività didattica viene sospesa.

Per supportare la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa con un’azione qualificata del

personale ATA, il CCNL prevede l’assegnazione di incarichi specifici per lo svolgimento di compiti

di particolare complessità e responsabilità. Nel piano delle attività, predisposto dal Direttore S.G.A.

per l’a.s. 2015 - 16, sono previsti i seguenti incarichi:

Assistenti amministrativi

Posizioni economiche (art. 50 CCNL 29/11/2007 – art. 2 sequenza contrattuale 25/07/2008)

- collaborazione diretta con il DSGA, funzioni vicariali

- supporto amministrativo al POF

Incarichi specifici (art. 47 CCNL 29/11/2007)

- coordinamento dei servizi informatici

Collaboratori scolastici

Posizioni economiche (art. 50 CCNL 29/11/2007 – art. 2 sequenza contrattuale 25/07/2008)

- ausilio agli alunni diversamente abili

Incarichi specifici (art. 47 CCNL 29/11/2007)

- piccola manutenzione dei beni mobili e immobili

63

L’ ORGANIZZAZIONE PER LA SICUREZZA

La programmazione di interventi di educazione alla sicurezza nella scuola è oggi di fondamentale

importanza. La funzione educativa deve fare in modo che il tema della sicurezza sia vissuto dagli

allievi come esperienza del vivere quotidiano per diventare domani un atteggiamento culturale e un

modo di essere: ciò che si sperimenta oggi all’interno della scuola sarà trasferito domani nella realtà

lavorativa e sociale.

Le attività di formazione previste per gli alunni in tema di sicurezza si propongono di raggiungere i

seguenti obiettivi:

- indurre un sufficiente autocontrollo per acquisire comportamenti corretti in caso di pericolo;

- conoscere la struttura scolastica e le uscite di sicurezza ;

- conoscere le procedure da attuare in caso di emergenza.

Per un’accurata informazione degli alunni è stato dato in dotazione ad ogni classe un opuscolo sui

rischi e sulla sicurezza nella scuola. Il dovere di educare i ragazzi al rispetto delle norme di sicurezza è

proprio di tutti i docenti; in particolare, agli insegnanti di Tecnologia è stato affidato il compito di

guidare gli alunni nella lettura e nella comprensione del testo informativo.

La Scuola dispone, inoltre, del documento di valutazione dei rischi redatto dal responsabile del

servizio di prevenzione e protezione ai sensi del D. Lgs. 626/94 e di un piano di emergenza, già

sperimentato nei precedenti anni scolastici.

Il personale docente ed ATA ha regolarmente svolto l’attività di formazione relativa alla conoscenza

dei rischi in ambiente scolastico.

IL RSPP è l’architetto Domenico Iannelli.

64

PROSPETTO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO

Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Tot.ore

Collegio

docenti 15 2 2 2 2 2 25

Incontro con

i genitori

(assem.-

colloqui-

informaz.)

Rinnovo

OO.CC.

3 3 3 3 3 15

TOTALE 40

Consiglio a

struttura

ristretta

2 2 2 2 2 10

Consiglio a

struttura

plenaria

2 2 2 2 2 10

Impegni

dell’equipe 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 20

TOTALE 40

65

REGOLAMENTO PER I CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE NELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Riferimenti normativi:

- D.M. del 3 Agosto 1979;

- D.M. del 13 Febbraio 1996;

- D.M. del 6 Agosto 1999

PREMESSA

(Estratto dall’allegato A del D.M. 13/02/1996: Indicazioni generali)

L'insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento

dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della

scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona.

Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui

fornisce all'alunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-

pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva

valenza dell' educazione musicale; orienta, quindi, le finalità di quest'ultima anche in funzione di un

più adeguato apporto alle specifiche finalità dell'insegnamento strumentale stesso.

Sviluppare l'insegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo

fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, spesso soltanto

subita, una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, una ulteriore possibilità di

conoscenza, espressione, coscienza, razionale ed emotiva di sé.

Obiettivo del corso triennale è fornire una completa e consapevole alfabetizzazione musicale, nel

rispetto delle finalità generali di carattere orientativo della scuola media che non esclude la

valorizzazione delle eccellenze.

Adeguata attenzione viene riservata a quegli aspetti del far musica, come la pratica corale e

strumentale di insieme, che pongono il preadolescente in relazione consapevole e fattiva con altri

soggetti.

L'insegnamento strumentale:

• promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso lo studio dello Strumento,

occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa;

• integra il modello curricolare con percorsi disciplinari tesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell'

alunno, accanto alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico- emotiva,

improvvisativo-compositiva;

• offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e

orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi

al sociale;

• fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di

svantaggio.

In particolare la produzione dell'evento musicale attraverso la pratica strumentale:

• comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualità in rapporto al sistema

operativo dello Strumento concorrendo allo sviluppo delle abilità senso-motorie legate a schemi

temporali precostituiti;

66

• consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione critico-estetiche; • permette l'accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione - composizione), sviluppando la dimensione creativa dell'alunno. L'essenziale aspetto performativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione intersoggettiva e pubblica dell'evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo

al senso di appartenenza sociale.

Il Corso di Strumento Musicale attivo presso questa Istituzione Scolastica prevede le classi di:

Pianoforte, Chitarra, Clarinetto, Percussioni.

Art. 1 – Modalità di iscrizione ai Corsi di Strumento Il Corso di Strumento Musicale è aperto a tutti gli alunni che si iscrivono per la prima volta alla Scuola Secondaria “PIO DODICESIMO”, compatibilmente con i posti disponibili e tenuto conto

delle indicazioni espresse dall’art. 2 del D.M. n° 201/1999 e dalla Circolare Ministeriale che ogni

anno il Ministero della Pubblica Istruzione redige in materia di iscrizioni. Non sono richieste

abilità musicali pregresse. Per richiedere l’ammissione ai Corsi è necessario presentare esplicita

richiesta all’atto dell’iscrizione, barrando l’apposita casella presente nella domanda di iscrizione, e

indicando in ordine di preferenza almeno tre strumenti: tale preferenza non darà comunque nessun

diritto di precedenza sulla scelta stessa e nessuna certezza dell’effettiva ammissione al Corso.

Art. 2 – Convocazione per la prova orientativo-attitudinale Per verificare l’effettiva attitudine allo studio di uno Strumento, l’allievo affronterà una prova orientativo-attitudinale, davanti alla Commissione formata dai Docenti di Strumento musicale e da

un docente di Musica. La prova sarà indetta in tempo utile affinché le famiglie degli alunni che

risulteranno in esubero rispetto ai posti disponibili, possano provvedere ad una diversa iscrizione

nelle classi prime dell’Istituto o di altri Istituti.

La comunicazione della data della prova sarà inviata alle segreterie dei diversi circoli didattici, e

saranno comunicate agli esaminandi direttamente dalle loro scuole, o in casi particolari con

comunicazione diretta dal nostro Istituto. Eventuali alunni assenti dovranno recuperare la prova in

un secondo appello, di cui sarà data direttamente comunicazione dal nostro Istituto.

Art. 3 – Articolazione della prova orientativo – attitudinale La prova mira ad individuare le attitudini musicali dei singoli alunni, e le caratteristiche fisiche in relazione allo/agli strumento/i prescelto/i. La prova consiste in un test in grado di

valutare oggettivamente la sensibilità e l’attitudine musicale e capace di coinvolgere

qualunque alunno, indipendentemente dalle esperienze musicali pregresse. Questo test,

da svolgersi in aula con gruppi di candidati, affronta i seguenti aspetti musicali:

1. differenza tra altezza dei suoni

2. memorizzazione e confronto tra diverse melodie

3. simultaneità dei suoni

4. riproduzione di diverse sequenze ritmiche e melodiche

67

Per ognuno di questi quesiti si potrà assegnare fino ad un massimo di 25 punti, per un totale

massimo di 100 punti.

I candidati che hanno già avviato lo studio di uno strumento, oltre a dichiararlo nella domanda di

iscrizione, possono eseguire in sede di prova fisico-attitudinale un piccolo brano a dimostrazione del

livello raggiunto. Tale esecuzione costituirà un ulteriore elemento di conoscenza dell’alunno, anche

se non concorrerà a determinare il punteggio totale.

Art. 4 – Compilazione delle graduatorie e formazione delle classi di Strumento Una volta espletate le prove attitudinali di tutti i ragazzi richiedenti il corso di Strumento, la Commissione esaminatrice passerà alla correzione dei test e la valutazione delle prove fisico-

attitudinali, al fine di poter attribuire a ciascun candidato lo strumento che la commissione valuterà

essere il più idoneo in base alle prove fisico-attitudinali. La valutazione di merito espressa dalla

commissione è insindacabile. Se lo strumento attribuito non sarà quello che l’esaminando aveva

indicato come prima scelta ne sarà data comunicazione telefonica, al fine di consigliare lo

strumento di seconda o terza scelta indicato sulla scheda di iscrizione o individuato durante il test

attitudinale. In questa fase, i genitori saranno altresì liberi di dichiarare l’eventuale volontà di non

procedere con l’iscrizione ai Corsi di Strumento. Una volta attribuiti con certezza gli strumenti agli

alunni, sarà stilata una lista con l’elenco degli alunni e lo strumento a essi attribuito. Di tale lista

verrà poi data comunicazione mediante:

1- Comunicazione telefonica agli interessati (in caso di non attribuzione dello Strumento

oggetto di prima scelta) 2- Affissione delle liste divise per Strumento attribuito alla bacheca della scuola.

Ad inizio delle attività funzionali per l’avvio dell’anno scolastico (1° settembre) le liste con

l’attribuzione dello Strumento saranno ritenute definitive. Da quel momento in poi non saranno

prese in considerazione richieste di ritiro per tutto il triennio, fatti salvi i casi illustrati più avanti

nell’art. 5.

Art. 5 – Cause di esclusione e ritiro dai Corsi ad Indirizzo Musicale Il Corso ad Indirizzo Musicale ha la medesima durata del triennio di Scuola Secondaria di primo grado, diventando, una volta scelto, a tutti gli effetti materia curriculare ed è obbligatoria la sua

frequenza complessiva.

Non sono previsti altri casi di esclusione o ritiro, salvo casi di carattere sanitario che saranno causa

di trasferimento dell’alunno ad altro corso o istituto per i quali è possibile il ritiro dalla frequenza in

ogni momento, previa presentazione di apposito certificato medico che attesti l’effettiva

impossibilità a proseguire gli studi musicali in corso d’anno o durante l’intero triennio.

La Commissione dei Docenti di Strumento si riserva di valutare, sentito il Consiglio di classe,

eventuali proposte di interruzione del percorso musicale in casi eccezionali, opportunamente

motivati che comporteranno, comunque, il trasferimento dell’alunno ad altro corso o istituto.

Art. 6 – Formazione dell’orario di Strumento

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Per la formulazione dell’orario, i Docenti di Strumento incont reranno, a l l ’ in iz io del le at t iv i tà d idat t iche , i genitori degli alunni (con le modalità che verranno rese note tramite apposita comunicazione scritta), per concordare l’orario di lezione. La presenza a tale riunione è indispensabile per la riuscita della formulazione dell’orario: in caso di assenza di un genitore, si riterrà che non esistano particolari esigenze, per cui l’orario verrà assegnato d’ufficio. Una volta concluse queste operazioni, verrà rilasciata a ciascun alunno comunicazione di conferma dell’orario stesso da parte del proprio docente di Strumento

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Art.7 Organizzazione delle lezioni

I Corsi sono così

strutturati:

- Un’ ora di lezione settimanale di Strumento;

- Due ore di lezione settimanali di Teoria e/o Musica d’Insieme che si terranno nello stesso giorno.

Si precisa che, a seconda delle esigenze didattico –organizzative, la struttura oraria proposta

potrebbe subire delle variazioni.

Art. 8 Lezioni di strumento

Le lezioni di Strumento sono in gruppi di due o tre alunni al massimo, in modo da poter garantire a

ciascun allievo il momento di lezione effettiva sullo Strumento, alternata a momenti di ascolto

partecipativo.

L’impostazione, tendenzialmente individuale della lezione di Strumento musicale, consente una

costante osservazione dei processi di apprendimento degli alunni ed una continua verifica

dell’azione didattica programmata. L’insegnante può, in tal modo, adottare diverse strategie mirate,

finalizzate all’eventuale recupero, ma anche al consolidamento e potenziamento delle competenze di

ciascun alunno.

Art.9 Lezioni di Teoria e Musica d’Insieme

Le lezioni di Teoria e Musica d’Insieme sono effettuate con a l u n n i c h e s t u d i a n o s t r u m en t i d i v e r s i . I gruppi sono formati all’inizio dell’anno scolastico dai Docenti di Strumento, che ne determinano la composizione sulla base del numero degli alunni iscritti e del numero degli insegnanti coinvolti nell’attività.

La pratica della Musica d’Insieme si pone come strumento metodologico privilegiato. Tali lezioni

sono finalizzate all’ascolto partecipativo, alle attività di musica d’insieme in senso stretto e alle

lezioni di teoria e lettura della musica.

Durante l’anno scolastico l’orario delle lezioni potrebbe subire variazioni; sarà premura dei

Docenti comunicare tempestivamente tali cambiamenti ai genitori.

Art.10 Doveri degli alunni

Gli alunni devono attenersi alle norme contenute nel Regolamento d’Istituto. Viene inoltre richiesto loro

di:

- partecipare con regolarità alle lezioni di Strumento e di Teoria e Musica d’Insieme,

secondo il calendario e l’ orario stabilito;

- avere cura del proprio equipaggiamento musicale (Strumento, spartiti e materiale

funzionale) e di quello, eventualmente fornito dalla scuola; - partecipare alle varie manifestazioni musicali; - svolgere regolarmente i compiti assegnati dagli insegnanti.

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Si ricorda che le assenze dalle lezioni pomeridiane dovranno essere giustificate, il giorno dopo,

all’insegnante della prima ora del mattino. Le richieste di uscite anticipate o di ingresso in ritardo

dovranno essere effettuate secondo le modalità presenti nel Regolamento d’Istituto.

Le assenze dalle lezioni di Strumento e di Teoria e Musica d’Insieme contribuiscono a formare il

monte ore annuale ai fini del calcolo per la validità dell’anno scolastico. Pertanto, il superamento

di tale monte ore comporterà la non ammissione all’anno successivo ovvero la non ammissione

agli esami finali del terzo anno.

Art.11 Sospensioni delle lezioni

Nel corso dell’anno scolastico potranno esserci momenti in cui, per impegni istituzionali dei Docenti, (ad esempio per svolgere le attività di scrutinio e valutazione finale nel primo e secondo quadrimestre) le lezioni potrebbero venire sospese. Sarà cura del Docente comunicare tale sospensione ai genitori degli alunni interessati. Le assenze per malattia dei Docenti saranno invece comunicate tempestivamente dall’Istituto ai genitori interessati.

Art. 12 – Valutazione delle abilità e competenze

conseguite L’insegnante di Strumento, esprime il proprio giudizio sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno tenendo conto anche dell’attività teorica e della Musica d’ Insieme. Esso concorre alla valutazione globale formulata dal Consiglio di Classe.

In sede di esame di licenza saranno verificate, nell’ambito del previsto colloquio

pluridisciplinare, le competenze musicali raggiunte al termine del triennio sia per quanto

riguarda la specificità strumentale, individuale e/o collettiva, sia per la competenza musicale

generale.

Art. 13 – Utilizzo degli strumenti musicali in dotazione alla

scuola Gli alunni, già dal primo anno, dovranno dotarsi dello Strumento musicale per lo studio giornaliero a casa, oltre al materiale funzionale allo studio (spartiti musicali, leggio, panchetto per i chitarristi, ecc.). I Docenti saranno a disposizione dei genitori per consigli sull’acquisto.

Art. 14 – Partecipazione a saggi, concerti, rassegne, eventi musicali. La frequenza del corso ad Indirizzo Musicale comporta, anche, la partecipazione, a saggi, concerti, concorsi e ad altri eventi musicali in orario scolastico ed extrascolastico. La partecipazione a tali eventi rende i progressi e l’impegno degli alunni visibili al pubblico.

L’esibizione musicale è a tutti gli effetti un momento didattico: gli alunni dovranno

dimostrare quanto appreso durante le lezioni individuali e nelle prove d’orchestra, affinando le

capacità di concentrazione e di autocontrollo, al fine di imparare a controllare il momento

performativo. Inoltre le esibizioni aiutano gli studenti ad autovalutarsi, ad acquisire fiducia in loro

stessi, superando la timidezza e le ansie da prestazione, attraverso un percorso che porta gli stessi

ad essere eccellenti protagonisti del loro successo formativo. Ciononostante, se l’allievo non dimostra adeguata serietà e impegno nella preparazione di tali

esibizioni, può esserne decisa la sua esclusione, che conseguentemente influirà in modo

negativo sulla sua valutazione finale.

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Art. 15 – Impegno dei genitori per manifestazioni musicali all’esterno della scuola L’iscrizione all’Indirizzo musicale comporta per gli alunni l’assunzione di specifici impegni, che vanno oltre l’ordinario orario di frequenza, richiedendo il supporto logistico dei genitori. Sarà possibile prevedere viaggi di istruzione della durata di più giorni in previsione della partecipazione a concorsi e/o rassegne musicali o scambi con altre scuole ad indirizzo musicale.

Per le manifestazioni musicali, in particolare per quelle che si svolgono esternamente all’Istituto, i

genitori riceveranno adeguata comunicazione. Si ricorda che eventuali rinunce alla partecipazione

potrebbero compromettere il corretto svolgimento dell’esibizione, recando un danno non solo

educativo e didattico nei confronti degli altri alunni, ma anche un danno di immagine dell’Istituto. Art. 16 – Riconoscimento al merito alunni classi terze In occasione della fine dell’anno vengono riconosciuti pubblicamente i meriti a quegli alunni che, nel corso del triennio, si sono distinti per i brillanti risultati raggiunti, per aver dimostrato impegno costante e proficuo nello studio, responsabilità e correttezza nel comportamento, disponibilità e collaborazione nei confronti di compagni e docenti.

La manifestazione di premiazione, che si svolge alla presenza dei genitori degli alunni, viene impreziosita e ingentilita dall’esecuzione di alcuni brani musicali da parte degli alunni dell’Indirizzo Musicale..

Art. 17 – Libri di testo Data la natura di insegnamento pressochè individuale, i docenti non adottano libri di testo per le diverse specialità strumentali, ma si riservano di chiedere l’acquisto di metodi e spartiti in base al livello di ogni alunno. In altri casi, forniranno direttamente allo studente copie fotostatiche dei brani, o forniranno copie digitali dei materiali di studio. Per quanto riguarda i brani di Musica d’Insieme, trattandosi di brani per lo più trascritti

e adattati appositamente dai docenti per le orchestre, saranno fornite copie delle parti. Art. 18 - Docenti responsabili del Corso ad Indirizzo musicale

Il Dirigente scolastico nomina all'inizio di ogni anno scolastico uno o due docenti con incarico di

coordinamento didattico, tecnico e logistico del Corso ad Indirizzo musicale. Tali docenti, di

concerto con il Dirigente e in ordine alla programmazione prevista e al Piano dell’Offerta

Formativa si attiveranno per il buon funzionamento del Corso predisponendo quanto necessario

allo svolgimento delle attività sia all'interno che all'esterno della scuola e cureranno i rapporti con

le Istituzioni coinvolte in eventuali progetti inerenti l'Indirizzo musicale. Saranno inoltre tenuti a regolamentare l'uso del Laboratorio musicale della scuola e a verificarne

l'efficienza e lo stato degli arredi e degli strumenti musicali in esso presente.

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Calendario scolastico

Inizio delle lezioni 14 settembre 2015

Festività Ognissanti 01 novembre 2015

Sospensione Giunta Regionale 02 novembre 2015

Festività Immacolata 08 dicembre 2015

Vacanze Natalizie dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016

Recupero n. 2 giorni di anticipo delle lezioni: Carnevale

7 e 8 febbraio 2016

Vacanze Pasquali dal 24 al 29 marzo 2016

Anniversario della Liberazione 25 aprile 2016

Festa del Lavoro 01 maggio 2016

Festa della Repubblica 02 giugno 2016

Termine lezioni 09 giugno2016

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PROCEDURA DEI RECLAMI

Nel clima di collaborazione che caratterizza la vita della scuola le proposte, i reclami, il monitoraggio

e la valutazione del servizio sono concepiti come strumenti per il miglioramento del servizio stesso; in

tale prospettiva i momenti della partecipazione e della valutazione sono considerati interdipendenti e

legati tra loro. Infatti ogni valutazione del servizio ha come condizione la partecipazione effettiva alla

vita e alla gestione della scuola da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Tutti i soggetti protagonisti del processo educativo (genitori, personale docente e non docente)

possono avanzare proposte di miglioramento del servizio.

I genitori, per tramite dei rispettivi rappresentanti, possono formulare pareri e presentare proposte agli

Organi Collegiali, in particolare:

- ai Consigli di classe, per quanto riguarda gli aspetti più tipicamente educativi e didattici ;

- al Consiglio di Istituto per quanto riguarda gli aspetti di tipo organizzativo e di funzionamento

generale e/o di politica scolastica.

Inoltre, gli utenti possono effettuare segnalazioni di disservizi, di atti o comportamenti che appaiono

inadeguati secondo le seguenti modalità:

o nel caso di reclami attinenti ai servizi si procederà con richiesta scritta al Dirigente

Scolastico.

Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito alla materia oggetto di

reclamo, risponde in forma scritta entro il termine di 15 giorni, attivandosi, nel caso di legittimità del

reclamo stesso, per rimuovere le cause che lo hanno provocato.

Qualora la materia del reclamo non sia di competenza del D.S., al reclamante verranno fornite

indicazioni circa il corretto destinatario.

Annualmente il Dirigente Scolastico espone al Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei reclami

pervenuti e dei provvedimenti eventualmente adottati.

Analogamente, chi intendesse fare proposta o dare suggerimenti relativi all'azione educativa e

didattica lo dovrà fare nell'ambito degli organi istituzionali della scuola.

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DEMATERIALIZZAZIONE

Sarà privilegiato l’uso degli strumenti digitali ad uso didattico e amministrativo (email, PEC, etc. ) e

il rilevatore automatico presenze RAP (solo per i progetti incentivati).

E’ abolito l’uso del fax.

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NUMERI UTILI

Polizia municipale 0881 790511

Polizia di Stato 113

Polizia stradale 0881 668308

Questura 0881 668111

Carabinieri 112

Emergenza sanitaria 118

Vigili del Fuoco 115

Emergenza ambientale 1525

Assessorato prov. al turismo

0881 723141

Comune di Foggia 0881 792111

servizio nettezza urbana (AMIU)

0881 680511/ 680508

trasporto pubblico (ATAF)

0881 753611

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APPENDICE Il presente documento si compone di pagg. 76 è approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n. 1

del 14/01/2016 ed è reso pubblico sul sito web della Scuola Secondaria di 1° Grado “Pio XII” di

Foggia e sul portale SIDI in “Scuola in chiaro”.

Il Collegio dei docenti